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Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo, trailer italiano

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Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo, trailer italiano

Illumination Italia ha diffuso il primo trailer italiano di Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo.

Arriverà al cinema il prossimo 27 agosto Minions 2: come Gru diventa cattivissimo, la seconda avventura dei personaggi tutti gialli della Illumination che si congiungeranno con il loro padrone originale, Gru, alla scoperta di come il piccolo è diventato il più cattivo di tutti.

Minions è un film d’animazione del 2015 diretto da Pierre Coffin e Kyle Balda. Il film è uno spin-off/prequel dei film Cattivissimo me, Cattivissimo me 2 e Cattivissimo me 3 e vede come protagonisti i minions, personaggi creati da Sergio Pablos. 

Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

Deadpool 3: 10 eroi del MCU che vorremmo vedere nel film

Kevin Feige non ha ancora rivelato in che modo il Deadpool di Ryan Reynolds verrà integrato all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel ora che la Disney ha acquisito i diritti di sfruttamento sul personaggio.

Wade Wilson ha funzionato sul grande schermo in maniera spettacolare, e la risposta del pubblico ai film r-rated usciti sotto la Fox è stata davvero incredibile. L’ingresso di Deadpool nel MCU potrebbe rappresentare una ghiotta occasione per tantissimi personaggi dell’Universo Marvel di essere protagonisti di un film vietato ai minori.

Ecco di seguito 10 personaggi che ci piacerebbe vedere in un film R-Rated come Deadpool 3

Star-Lord

Grazie alla serie Parks and Recreation, Chris Pratt ha dimostrato di essere davvero a suo agio quanto si tratta di affrontare ruoli comici. Molti dei dialoghi più divertenti del personaggio di Andy Dwyer nello show, sono frutto dell’improvvisazione dell’attore sul set, nonostante il rating imposto dai network abbia “limitato” l’estro comico di Pratt.

Anche il PG-13 di Guardiani della Galassia ci ha forse impedito di vedere una versione più irriverente di Star-Lord: ecco perché siamo certi che Peter Quill sarebbe perfetto per apparire in Deadpool 3

Doctor Strange

Anche se diventare un maestro delle arti mistiche ha inevitabilmente smussato alcuni lati della sua personalità, Stephen Strange nutre ancora un’elevata dose di disprezzo nei confronti di quelli che sono meno intelligenti di lui, e un personaggio come Wade Wilson potrebbe tranquillamente fargli perdere la testa.

Se pensiamo ad alcuni dei precedenti lavori di Benedict Cumberbatch, come il doppiaggio ne I Pinguini di Madagascar o l’interpretazione di Smaug attraverso la motion capture nella trilogia de Lo Hobbit, è facile ipotizzare che l’attore si sentirebbe perfettamente a suo agio in Deadpool 3

Captain Marvel

Se c’è un personaggio nel MCU che si rifiuterebbe categoricamente di “sopportare” le innumerevoli buffonate di Deadpool, quello è  sicuramente Carol Danvers. Ecco perché i due devono per forza condividere lo schermo.

Brie Larson ha dimostrato di essere una valida spalla comica in pellicole come 21 Jump Street e Un disastro di ragazza, senza considerare Scott Pilgrim vs. the World, vietato ai minori di 13 anni. Quindi, se di prendesse maggiore ispirazione dai fumetti e si approfondisse il lato comico di Carol Danvers, siamo certi che Captain Marvel farebbe un’ottima figura al fianco del Mercenario Chiacchierone in Deadpool 3.

Korg

Korg è un personaggio così dolce e mite che metterlo in un film r-rated al fianco di Wade Wilson e spingerlo a confrontarsi con i suoi comportamenti abrasivi, potrebbe rendere la sua innocua personalità ancora più divertente agli occhi dello spettatore. Dopotutto, Taika Waititi è stato regista, sceneggiatore e interprete di What We Do in the Shadows, una delle più grandi commedie vietate ai minori del decennio 2010.

Come Deadpool, Korg è un personaggio genuinamente comico, introdotto come una sorta di “generatore automatico di battute” in Thor: Ragnarok, senza contare tutte le battute esilaranti fatte dallo stesso in Avengers: Endgame. Ecco perché sarebbe una gioia vedere Waititi interpretare Korg al fianco di Reynolds in Deadpool 3. 

Black Panther

T’Challa è uno dei pochi personaggi del MCU che ha la capacità di non arrendersi mai. Da orgoglioso monarca qual è, T’Challa non avrebbe certamente accettato le buffonate spericolate di Deadpool ed il suo palese disprezzo nei confronti delle regole.

Nei fumetti, Deadpool e Black Panther hanno spesso dato viti a momenti comici e irriverenti; siamo certi che Ryan Reynolds e Chadwick Boseman sarebbero in grado di ricreare quelle situazioni sul grande schermo in maniera davvero divertente.

Nick Fury

È soltanto questione di tempo prima che Samuel L. Jackson si rivolga a qualcuno chiamandolo “figlio di p*****a” nei panni di Nick Fury. Ci è andato quasi vicino quando lo schiocco delle dita di Thanos lo ha trasformato in polvere, ma nulla è paragonabile all’ira dell’attore sfoggiata in pellicole quali Pulp Fiction o Snakes on a Plane. 

Fury è un personaggio dotato di pochissima pazienza: ecco perché unirsi a Deadpool, così “allergico” all’autorità, potrebbe dare vita a scena a dir poco esilaranti…

Valchiria

Con il suo amore nei confronti dell’alcol e il suo atteggiamento nichilista, è innegabile quanto Valchiria sarebbe perfetta per un film con rating R. Fare squadra con Deadpool potrebbe rivelarsi addirittura un gioco da ragazzi: sono entrambi invincibili, entrambi usano le spade e dopo aver sconfitto i cattivi, ad entrambi piace uscire ed ubriacarsi.

Se ci pensate bene, potrebbero tranquillamente essere migliori amici. E sarebbe bello vedere Tessa Thompson conquistare maggiore libertà attraverso una sceneggiatura che sappia mettere in risalto tanto la forza spregiudicata quanto la sensualità del personaggio…

Thor

Con Thor: Ragnarok, Taika Waititi ha preso uno dei personaggi forse meno interessanti del MCU e l’ha trasformato in uno dei più divertenti dell’interno franchise. Da allora, le interazioni del Dio del Tuono con altri personaggi esilaranti, come ad esempio con i Guardiani della Galassia, sono diventate tra i momenti più amati di tutto il MCU.

Il Dio del Tuono passerà il suo mantello a Jane Foster in Thor: Love and Thunder: vedremo così il figlio di Odino occupare un altro posto nel MCU, perdendosi in altre avventure con altri eroi. Fare squadra con Deadpool potrebbe rappresentare una storia collaterale molto divertente, vivace e ricca di azione.

Rocket Raccoon

Nelle varie interviste che hanno preceduto l’uscita di Guardiani della Galassia, Bradley Cooper ha paragonato il personaggio di Rocket Raccoon a quello di Tommy DeVito, il personaggio di Joe Pesci in Quei bravi ragazzi. Mai analogia fu più appropriata: a parte il suo modo di parlare sostenuto e il suo carattere irrefrenabile, il personaggio di DeVito è passato alla storia per aver pronunciato più volte la parola “c***o” rispetto a qualsiasi altro personaggio in qualsiasi altro film uscito al cinema.

Assistere alle cruente conseguenze della violenza sociopatica di Rocket Raccoon potrebbe  regalare ai fan gag ancora più irriverenti di quelle che il personaggio ha sfoggiato in questi anni…

Spider-Man

Peter Parker – in particolare l’incarnazione del personaggio di Tom Holland – è una delle figure più tenere e innocenti dell’Universo Marvel. Parte del divertimento nelle sue interazioni con Tony Stark è dovuta proprio a quell’innocenza che viene spesso a scontrarsi con la persona sfacciata e disinteressata di Tony.

Una collaborazione con Wade Wilson in un film r-rated renderebbe tutto ancora più divertente. L’accordo tra Sony e Disney potrebbe impedirlo, ma è certo che i fan della Marvel perderebbero la testa se il Deadpool di Reynolds e lo Spidey di Holland dovessero mai comparire insieme sullo schermo…  

Fonte: ScreenRant

Downton Abbey in home video, clip esclusiva dai contenuti speciali

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Downton Abbey, il fenomeno globale celebrato in tutto il mondo fa ritorno nelle case dei propri fan con le edizioni Dvd, Blu-ray e Digital HD a partire dall’11 febbraio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

https://youtu.be/mqA9BdMNFEQ

 

Dopo essersi guadagnato una A su CinemaScore, il film – definito dai critici “una vera e propria lettera d’amore ai fan” – arriva in home video con una grande varietà di contenuti speciali, tra cui dietro le quinte esclusivi con il cast, scene eliminate ed un recap della serie completa che trasporta il pubblico in un’altra epoca.

Basato sulla premiata serie televisiva, il film di Downton Abbey vede il ritorno del cast originale affiancato da alcuni nuovi personaggi. L’incredibile gruppo di attori è stato oggetto di plauso da parte della critica e definito “divertente e affascinante come sempre”. Il film racconta le vicende della famiglia Crawley un anno dopo la conclusione della serie Tv, nel bel mezzo dei preparativi per l’evento più importante delle loro vite: una visita da parte della famiglia reale. Unitevi allo sfarzo, allo stile e allo spettacolo, godetevi lo scandalo, le storie d’amore e l’intrigo che si scatenano durante i preparativi per la speciale visita tra la famiglia più amata dai fan e i suoi domestici. Ideato e scritto dallo sceneggiatore e produttore della serie Julian Fellowes, il film è prodotto da Gareth Neame e Liz Trubridge.

Il film sarà inoltre disponibile per i fan più affezionati nell’esclusiva HIGHCLERE CASTLE LIMITED EDITION, nel doppio formato Dvd e Blu-ray del film racchiusi in un packaging premium imperdibile, che comprende un album fotografico da collezione e alcune delle migliori ricette preparate nella cucina di Downton.

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI DVD E BLURAY:

  • Scene eliminate
  • Conversazioni con il cast
  • La visita reale
  • Fedele agli anni ‘20
  • Benvenuti a Downton Abbey
  • Il genio di Julian Fellowes
  • Commento al Film con il Regista Michael Engler
  • E molto altro!

Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

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Cena con Delitto: la Lionsgate ufficializza il sequel

All’inizio del mese di gennaio, Rian Johnson aveva rivelato di essere al lavoro sul sequel di Cena con delitto – Knives Out, il crime mystery da lui scritto e diretto, e uscito nelle nostre sale lo scorso dicembre. Forte del successo del film, acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, il regista de Gli Ultimi Jedi ha deciso che le avventure del detective Benoît Blanc interpretato da Daniel Craig proseguiranno sul grande schermo.

Adesso, come apprendiamo grazie a Deadline, la Lionsgate ha ufficialmente dato il via libera al sequel, come confermato alla fonte da Jon Feltheimer, CEO della casa di distribuzione e produzione americana. Lo stesso Feltheimer ha dichiarato che le riprese del sequel sono “imminenti”: ipotizziamo, quindi, che la sceneggiatura del nuovo film – firmata nuovamente da Johnson – sia già pronta o comunque in fase di revisione.

Precedentemente, Rian Johnson aveva spiegato che il nuovo film sarà incentrato su un nuovo mistero che vedrà coinvolto ancora una volta il detective Benoît Blanc: fatta eccezione per Daniel Craig, il cast sarà totalmente inedito, dal momento che il nuovo mistero ruoterà attorno a nuovi personaggi.

Ricordiamo che Cena con delitto – Knives Out è stato un grande successo al botteghino: a fronti di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, il film ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

LEGGI ANCHE – Cena con Delitto – Knives Out: recensione del film con Chris Evans #TFF37

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

Margot Robbie è ancora interessata a Gotham City Sirens

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Margot Robbie è ancora interessata a Gotham City Sirens

Dopo Birds of Prey, Margot Robbie è ancora interessata a tornare nei panni di Harley Quinn in Gotham City Sirens, uno dei quattro progetti dedicati alla Mattacchiona che la Warner Bros. ha messo in cantiere dopo l’uscita di Suicide Squad. Nel film – che stando alle recenti dichiarazioni del regista David Ayer è ancora nei panni della major -, Harley Quinn avrebbe dovuto combattere contro i criminali di Gotham al fianco di Catwoman e Poison Ivy. Il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale prima di Birds of Prey: i piani sono poi cambiati, e alla fine la Warner (con l’approvazione della stessa Robbie) ha optato per la realizzazione della pellicola diretta da Cathy Yan.

Adesso, in una recente intervista con ScreenRant proprio in occasione della promozione di Birds of Prey, è stata proprio Margot Robbie a rivelare di essere ancora interessata al progetto Gotham City Sirens e che amerebbe esplorare la relazione tra Harley, Catwoman e Poison Ivy sul grande schermo. Allo stesso tempo, però, l’attrice ha ammesso: “Non so cosa la Warner sia intenzionata a fare adesso con Harley Quinn… se Gotham City Sirens, un sequel di Birds of Prey o un’altra cosa ancora.” 

Sappiamo che il prossimo progetto in cui ritroveremo Harley Quinn è The Suicide Squad, il riavvio cinematografico della Task Force X che sarà scritto e diretto da James Gunn. Probabilmente, soltanto una volta che Birds of Prey avrà terminato la sua corsa al box office e la Robbie avrà concluso le riprese del cinecomic di Gunn, la Warner Bros. renderà pubblici i suoi piani sul futuro della Mattacchiona al cinema.

LEGGI ANCHE – Birds of Prey, recensione del film con Margot Robbie

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, è uscito nelle sale italiane il 6 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

Jane Levy: 10 cose che non sai sull’attrice

Jane Levy: 10 cose che non sai sull’attrice

Nota prevalentemente per alcuni film horror, l’attrice Jane Levy ha nel tempo guadagnato una buona notorietà, grazie anche ad alcuni ruoli in celebri serie TV. Tramite collaborazioni con importanti attori e registi, l’attrice ha avuto modo di far crescere le proprie abilità, ottenendo le dovute attenzioni da parte di critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Jane Levy.

Jane Levy: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Nobody Walks (2012), per poi recitare in Fun Size (2012) e ottenere una prima celebrità con il film La casa (2013). Successivamente recita in About Alex (2014) e Man in the Dark (2016), altro horror che le permette di ottenere maggior riconoscibilità. Negli ultimi anni recita poi nei film Monster Trucks (2016), I Don’t Feel at Home in This World Anymore (2017) e Pretenders (2018).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Dopo aver recitato in alcuni episodi di Shameless (2011), l’attrice ottiene un ruolo di rilievo in Suburgatory (2011-2014). Prende poi parte ad alcuni episodi della terza stagione di Twin Peaks (2017), per poi recitare da protagonista nelle serie Castle Rock (2018) e What/If (2019).

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Jane Levy è su Instagram

3. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 167 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi. Particolarmente presenti sono però anche i video e le immagini promozionali dei progetti da interprete dell’attrice.

Jane Levy e Emma Stone

4. Viene spesso confusa con la nota attrice. In più di un’occasione la Levy è stata confusa con l’attrice premio Oscar Emma Stone. Sul Web è infatti possibile trovare numerose foto che pongono a confronto le due attrici, sottolineando le somiglianze a anche le differenze. Risulta evidente come le due abbiano più di un tratto in comune, abbastanza da confondere chi le vede sul grande schermo.

Jane Levy: chi è suo marito

5. È stata sposata.  Nel marzo del 2011 la Levy ha annunciato il matrimonio con l’attore Jaime Freitas. Tuttavia la loro relazione dura assai poco, e nell’ottobre dello stesso anno i due si separano, ottenendo il divorzio nell’aprile del 2013, indicando come causa alcune differenze inconciliabili.

Jane Levy è Mandy Milkovich in Shameless

6. Ha lasciato la serie dopo alcuni episodi. Nella serie Shameless l’attrice ha inizialmente ricoperto il ruolo di Mandy Milkovich. Tuttavia ha in seguito annunciato l’abbandono del personaggio per ricoprire un ruolo da protagonista nella serie Suburgatory. Per ovviare a tale mancanza la produzione ha operato un recasting del personaggio.

Jane Levy in La Casa

7. Ha sostituito un’altra attrice. L’attrice è stata protagonista del film La casa, remake dell’originale del 1981. Inizialmente per il ruolo della protagonista Mia era stata scelta l’attrice Lily Collins, che all’ultimo rinunciò. Fu a quel punto che le subentrò la Levy, che grazie al film ottenne una prima popolarità.

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Jane Levy in What/If

8. È la protagonista della serie. Nel 2019 l’attrice ricopre il ruolo di Lisa Ruiz-Donovan nella serie What/If. Qui l’attrice fa parte di una coppia di novelli sposi che, date le difficoltà economiche, si ritrova costretta ad accettare la pericolosa proposta di una misteriosa benefattrice, interpretata dall’attrice Renée Zellweger.

9. Era intimidita dal lavorare con l’attrice premio Oscar. La Levy ha affermato che recitare con la Zellweger è stata una delle occasioni più preziose della sua carriera, ma che proprio per via dell’esperienza dell’attrice premio Oscar si è trovata in più occasioni ad essere intimidita dalla sua presenza, nonostante la gentilezza dell’interprete.

Jane Levy: età e altezza

10. Jane Levy è nata a Los Angeles, in California, Stati Uniti, il 29 dicembre 1989. L’attrice è alta complessivamente 156 centimetri.

Fonte: IMDb

John Krasinski spera ancora di entrare a far parte del MCU

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John Krasinski spera ancora di entrare a far parte del MCU

Sappiamo tutti che prima di Chris Evans, i Marvel Studios avevano pensato a John Krasinski per il ruolo di Captain Amerca nel MCU. Adesso, in una nuova intervista con Total Film in occasione della promozione di A Quiet Place 2, è stato proprio Krasinski a ricordare quel momento della sua carriera e a rivelare che non avrebbe saputo interpretare il personaggio come poi ha fatto Evans.

Ma sarebbe davvero stata diversa la carriera di Krasinski se avesse accettato il ruolo che ha fatto poi la fortuna dell’amico e collega? Questa la sua risposta: “So per certo che non avrei potuto interpretare quel personaggio così bene come ha fatto Chris. Almeno ho visto qualcuno di veramente bravo interpretare il personaggio. Ne ho parlato anche con lui. Non aver ottenuta la parte mi ha dato una grande libertà. Se l’avessi ottenuta, probabilmente la mia carriera da regista e sceneggiatore non sarebbe mai iniziata. Sicuramente non ci sarebbe mai stato A Quiet Place se avessi ottenuto il ruolo di Captain America”.

Ciononostante, John Krasinski ha comunque rivelato di essere ancora interessato ad un ruolo nell’Universo Cinematografico Marvel. Sempre durante la medesima intervista, infatti, l’attore ha espresso nuovamente il desiderio di interpretare Reed Richards/Mister Fantastic in un eventuale reboot dei Fantastici Quattro (facendo così la gioia dei fan, che da sempre desiderano vedere l’attore/regista nel ruolo):

“Mi piacerebbe essere parte dell’Universo Marvel”, ha spiegato Krasinski. “Mi piacciono quei film perché sono divertenti, ma penso anche che siano fatti veramente bene. Poi, ci sono un sacco di miei amici che recitano in quei film. Non ho idea di cosa la Marvel stia pensando o progettando. Ma se è vero che stanno valutando me per il ruolo Mr. Fantastic, allora vi prego, continuate a farlo, perché mi piacerebbe interpretarlo.”

LEGGI ANCHE – John Krasinski: 10 cose che non sai sull’attore

A Quiet Place 2 arriverà nelle sale il 15 maggio 2020. Le vicende del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily Blunt) e Lee (John Krasinski) sono determinate a trovare un modo per proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di contrattaccare.

John Krasinski, il regista, ha spiegato che il sequel affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza. Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di vivere era davvero troppo pericolosa…”

Fonte: ScreenRant, ScreenRant

Sacha Baron Cohen: 10 cose che non sai sull’attore

Sacha Baron Cohen: 10 cose che non sai sull’attore

Dissacrante e inarrestabile, Sacha Baron Cohen è una delle personalità più brillanti dell’attuale panorama hollywoodiano, in grado di mettere in luce le contraddizioni presenti nella società di tutti i giorni. Grazie ai suoi personaggi l’attore ha potuto esplorare la natura dell’americano medio, ma non ha mancato di evolversi come artista, dimostrandosi anche un interprete di alto livello pronto a ruoli ben diversi da quelli comici.

Ecco 10 cose che non sai di Sacha Baron Cohen.

Sacha Baron Cohen: i suoi film

1. Ha interpretato celebri personaggi. L’attore esordisce al cinema nel 2002 con il film Ali G, il primo dei suoi celebri e dissacranti personaggi. Il successo mondiale arriva però con il secondo film, Borat – Studio culturale sull’America a beneficio della gloriosa nazione del Kazakistan (2006), che mette in luce il suo intento dissacrante. Recita poi in un ruolo drammatico nel film Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007), e nei film Brüno (2009), Hugo Cabret (2011), Il dittatore (2012), Les Misérables (2012), Grimsby – Attenti a quell’altro (2016) e Alice attraverso lo specchio (2016).

2. È noto anche per i ruoli televisivi. Cohen diventa celebre grazie al Da Ali G Show (2000-2004), dove nei panni del rapper Ali G conduceva una serie di irriverenti interviste a celebrità, i quali non sapevano di avere a che fare con un personaggio comico. L’attore è poi ideatore e interprete della serie satirica Who Is America? (2018), dove si fornisce uno spaccato di diversi individui che popolano gli Stati Uniti. Nel 2019 viene invece apprezzato per il suo ruolo drammatico nella serie The Spy.

3. È anche sceneggiatore e produttore. Personalità dominante e poliedrica, Cohen si è distinto per essere spesso anche l’autore e il produttore dei suoi film. Ha ricoperto tali ruoli in particolare per i film Ali G, Borat, Brüno, Il dittatore e Grimsby – Attenti a quell’altro. Ha inoltre prodotto la serie Who Is America?.

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Sacha Baron Cohen è Borat

4. Ha ricevuto numerose denunce. Per il suo controverso film, l’attore ha ricevuto denunce da ogni dove, sia da singoli cittadini americani, che da comunità della Romania e fino al governo del Kazakistan. Tutte queste cause legali si sono tuttavia risolte in un nulla di fatto, e l’attore si è limitato a dichiarare che l’intento del film era proprio quello di creare polemiche, cosa riuscita fin troppo bene.

5. È stato nominato al premio Oscar. Il film Borat è stato scritto e girato per avere l’aspetto di un mockumentary, dove tutti coloro che si imbattono nel protagonista non sono a conoscenza del reale fine delle riprese. Per la sua brillante scrittura, Cohen è stato in seguito nominato al premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Sacha Baron Cohen in Who Is America?

6. Ricopre numerosi personaggi. All’interno della serie Who Is America? l’attore ha ricoperto diversi personaggi, così da offrire un ampio ventaglio di quella che è la società media americana. Tra questi si annoverano un teorico della cospirazione di estrema destra, un ex detenuto scarcerato che tenta di reintegrarsi nella società e un esperto anti-terrorista israeliano.

Sacha Baron Cohen in The Spy

7. Ha ricoperto il ruolo di una nota spia. Nella miniserie thriller The Spy, l’attore ha interpretato la spia israeliana Eli Cohen. Per tale ruolo l’attore si è preparato a lungo, studiando la sua vita e allenandosi a lungo per raggiungere la forma fisica richiesta per la parte.

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Sacha Baron Cohen: chi è sua moglie

8. È sposato con una nota attrice. Nel 2004 Cohen si è fidanzato con l’attrice Isla Fisher, che ha poi sposato nel 2010. La coppia si è in più occasioni distinta per l’affiatamento che li unisce, dando vita in più occasioni a divertenti gag anche sui rispettivi social network. La Fisher ha inoltre lavorato con il marito nel film Grimsby. I due hanno inoltre avuto tre figli, nati rispettivamente nel 2007, nel 2010 e nel 2015.

Sacha Baron Cohen: il suo patrimonio

9. Possiede un ampio patrimonio. Grazie ai suoi lavori come attore, sceneggiatore e produttore, Cohen ha potuto ricoprire più campi del settore cinematografico, raggiungendo negli anni un patrimonio stimato di circa 130 milioni di dollari, il che lo rende anche uno dei più ricchi di Hollywood.

Sacha Baron Cohen: età e altezza

10. Sacha Baron Cohen è nato a Londra, in Inghilterra, il 13 ottobre 1971. L’attore è alto complessivamente 191 centimetri.

Fonte: IMDb

Michelle Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Michelle Williams: 10 cose che non sai sull’attrice

Tra le più apprezzate interpreti della sua generazione, l’attrice Michelle Williams ha negli anni conquistato le attenzioni di critica e pubblico grazie alle sue interpretazioni, dove ha dato voce a donne delicate, ferite, ma mai spezzate dalla vita. La Williams è infatti una di quelle interpreti a cui bastano pochi minuti in scena per mostrare il suo talento e la sua grande generosità da emotiva.

Ecco 10 cose che non sai di Michelle Williams.

Michelle Williams: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice ha esordito al cinema recitando nel film Lassie (1994), ma ottiene grande popolarità grazie al film I segreti di Brokeback Mountain (2005). Successivamente recita infatti in L’amore giovane (2006), Io non sono qui (2007), Synecdoche, New York (2008) e Shutter Island (2010). Con Blue Valentine (2010) e Marilyn (2011), ottiene nuove lodi. Recita poi in Il grande e potente Oz (2013), Suite francese (2014), Manchester by the Sea (2016), La stanza delle meraviglie (2017), The Greatest Showman (2017), Tutti i soldi del mondo (2017), Come ti divento bella (2018), Venom (2018) e Dopo il matrimonio (2019).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. La Williams diventa inizialmente celebre grazie al ruolo di Jen Lindley nella serie Dawson’s Creek, in cui recita dal 1998 al 2003. Successivamente torna a recitare in televisione per la miniserie Fosse/Verdon (2019), dove recita da protagonista accanto all’attore Sam Rockwell, nel ruolo di Gwen Verdon.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. Oltre a distinguersi come interprete, la Williams ha ricoperto in diverse occasioni il ruolo di produttrice. La prima volta avviene per il film Blue Valentine, del quale è anche protagonista insieme all’attore Ryan Gosling. Successivamente è produttrice esecutiva della serie Fosse/Verdon, e riprenderà il ruolo per l’annunciato film This Is Jane, di cui sarà anche protagonista.

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Michelle Williams ha una figlia

4. Ha avuto una figlia dalla relazione con un noto attore. Nel 2005 l’attrice da alla luce Matilda Ledger, avuta durante la sua relazione con il compianto attore Heath Ledger, conosciuto sul set del film I segreti di Brokeback Mountain, con cui è stata fidanzata sino al 2007.

Michelle Williams: chi è il marito

5. Ha avuto un breve matrimonio. Particolarmente riservata circa la sua vita sentimentale, l’attrice annunciò nel luglio del 2018 di aver sposato in gran segreto il musicista Phil Elverum. Tuttavia la coppia si separa soltanto sei mesi più tardi, dichiarando però di essere rimasti in buoni rapporti.

Michelle Williams: i suoi capelli

6. Il suo look è un pegno d’amore. L’attrice, nota anche per il suo taglio di capelli particolarmente corto, ha affermato di sentirsi a suo agio con questo look. La decisione di portare i capelli corti deriva anche dal fatto che era come piacevano ad Heath Ledger, e l’attrice ha deciso di portarli così anche in suo onore e del loro amore.

Michelle Williams in Venom

7. Ha accettato il ruolo per lavorare con Tom Hardy. Nel 2018 l’attrice recita al fianco di Tom Hardy nel film Venom, dove ricopre il ruolo di Anne Waying, ex compagna del protagonista. La Williams ha affermato che uno dei motivi per chi ha accettato di ricoprire il ruolo è stato per poter lavorare insieme ad Hardy, attore che lei ammira molto per la capacità di trovare elementi di verità anche in contesti stranianti.

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8. È il suo primo film di supereroi. Tutti prima o poi partecipano ad un film di supereroi, e per la Williams Venom è stata la prima volta. L’attrice ha affermato di essersi voluta mettere in gioco, sperimentando ruoli, generi e cose mai fatte prima.

Michelle Williams: il suo 2019

9. Ha ottenuto importanti premi. Nel 2019 l’attrice è stata protagonista della miniserie Fosse/Verdon, per cui ha ottenuto importanti riconoscimenti. Ha infatti vinto il prestigioso Emmy Award come miglior attrice protagonista in una miniserie o film, ottenendo poi anche un Golden Globe per la medesima categoria.

Michelle Williams: età e altezza

10. Michelle Williams è nata a Kalispell, in Montana, Stati Uniti, il 9 settembre 1980. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Billy Crudup: 10 cose che non sai sull’attore

Billy Crudup: 10 cose che non sai sull’attore

 L’attore Billy Crudup, pur non ricoprendo veri e propri ruoli da protagonista, ha negli anni preso parte ad alcuni celebri film, grazie ai quali ha potuto mettere in mostra la propria versatilità, conquistando la sua fetta di critica e pubblico. Nel corso della sua carriera ha così avuto modo di collaborare con importanti attori e registi, affermandosi tanto per film blockbuster quanto per lungometraggi d’autore.

Ecco 10 cose che non sai di Billy Crudup.

Billy Crudup: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore esordisce al cinema nel 1996 con il film Tutti dicono I Love You, per poi prendere parte a noti lungometraggi come Sleepers (1996), Quasi famosi (2000), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003), Stage Beauty (2004), Mission: Impossible III (2006), The Good Shepherd – L’ombra del potere (2006), e Watchmen (2009), con cui raggiunge la notorietà interpretando il ruolo del Dr. Manhattan. Successivamente prende parte ai film Nemico pubblico (2009), Mangia prega ama (2010), Vicini del terzo tipo (2012), Blood Ties – La legge del sangue (2013), Il caso Spotlight (2015), Jackie (2016), Le donne della mia vita (2016), Alien: Covenant (2017), Justice League (2017), e Che fine ha fatto Bernadette? (2019).

2. Ha preso parte a progetti televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore si è concesso poche incursioni nella televisione, recitando per il piccolo schermo solo per il film Too Big to Fail – Il crollo dei giganti (2011) e in seguito per le serie Gypsy (2017) e The Morning Show (2019), ricevendo diverse lodi per il suo ruolo in quest’ultima.

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Billy Crudup e Mary-Louise Parker

3. Ha avuto una relazione con l’attrice. Dal 1996 al 2003 l’attore è stato fidanzato con l’attrice Mary-Louise Parker, nota per aver recitato nella serie Weeds (2005-2012). La coppia si è tuttavia separata nel momento in cui l’attrice era al settimo mese di gravidanza, e Crudup fu particolarmente criticato per tale rottura, dovuta al suo innamoramento con un’altra attrice. Crudup e la Parker sono in seguito rimasti in buoni rapporti, continuando reciprocamente a crescere il figlio.

Billy Crudup e Claire Danes

4. Si sono conosciuti sul set. Durante le riprese del film Stage Beauty Crudup conosce l’attrice Claire Danes, con cui intraprende una relazione lasciando la compagna. Soggetta a numerose critiche, la coppia mantenne un basso profilo di vita, evitando di mettersi troppo in mostra. Infine, tuttavia, si separano nel 2006, rimanendo però in buoni rapporti.

Billy Crudup in Watchmen

5. Aveva un particolare costume. Per ricoprire il ruolo del potente Dr. Manhattan, notoriamente di coloro blu lucente, l’attore ha dovuto indossa una tuta bianca su cui erano installati dei LED blu. Ciò permetteva di poter essere fisicamente in scena, con gli effetti speciali realizzati in seguito grazie alla CGI.

6. Non era la prima scelta per il ruolo. Inizialmente la produzione voleva l’attore Arnold Schwarzenegger per il ruolo del Dr. Manhattan, il quale tuttavia all’epoca era governatore della California, e rinunciò al ruolo. Al suo posto venne allora scelto Crudup, che grazie al ruolo ottenne maggior popolarità.

7. Non è suo il fisico del personaggio. Benché sia sua l’interpretazione del personaggio, per il modello del fisico è stato usato quello del culturista Greg Plitt, giudicato particolarmente idoneo e proporzionato per rendere ancor più “perfetto” un personaggio che è più simile ad un dio che ad un uomo.

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Billy Crudup ha un ruolo in Justice League

8. Ha partecipato senza essere accreditato. L’attore ha preso parte per un cameo nel film Justice League, dove ricopre il ruolo di Henry Allen, padre di Barry, alias The Flash. Data anche la brevità della sua apparizione, l’attore non è tuttavia stato inserito nei credits del film.

Billy Crudup e Jennifer Aniston

9. Sono tra i protagonisti della nuova serie. Nel 2019 Crudup recita accanto all’attrice Jennifer Aniston nella serie The Morning Show, distribuita da Apple TV+. La serie affronta il tema degli scandali sessuali all’interno della redazione di un telegiornale. Per i loro ruoli, entrambi gli attori sono stati nominati a prestigiosi premi come i Critics’ Choice Television Award e i SAG.

Billy Crudup: età e altezza

10. Billy Crudup è nato a Manhasset, nello stato di New York, Stati Uniti, l’8 luglio 1968. L’attore è alto complessivamente 174 centimetri.

Fonte: IMDb

Gemma Arterton: 10 cose che non sai sull’attrice

Gemma Arterton: 10 cose che non sai sull’attrice

Celebre per la sua partecipazione a noti film d’azione o d’avventura, l’attrice Gemma Arterton ha negli anni costruito una carriera degna d’attenzione, arrivando a partecipare con celebri attori e registi. Grazie ai suoi ruoli, l’attrice ha inoltre avuto modo di provare la propria versatilità, ottenendo lodi da critica e pubblico.

Ecco 10 cose che non sai di Gemma Arterton.

Gemma Arterton: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema con il film St. Trinian’s (2007), per poi recitare in RocknRolla (2008) e Quantum of Solace (2008), con cui ottiene maggior popolarità. Successivamente prende parte a I Love Radio Rock (2009), La scomparsa di Alice Creed (2009), St. Trinian’s 2 – La leggenda del tesoro segreto (2009), Scontro tra titani (2010), Prince of Persia – Le sabbie del tempo (2010), Tamara Drewe – Tradimenti all’inglese (2010), Una canzone per Marion (2012), Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013), dove recita accanto all’attore Jeremy Renner, Runner, Runner (2013), The Voices (2014), Gemma Bovery (2014), L’ora più bella (2016), The Escape (2017), Vita & Virginia (2018),  e The King’s Man – Le origini (2020).

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attrice ha preso parte a diverse produzioni televisive, come il film Capturing Mary (2007), e alle miniserie TV Il romanzo di Amanda (2008) e Tess dei d’Urbeville (2008). Nel 2014 prende invece parte ad un episodio della serie Inside No. 9.

3. Ha ricoperto il ruolo di produttrice. La Arterton, oltre ad essere attrice, ha ricoperto il ruolo di produttrice per i film The Escape e Vita & Virginia, da lei anche interpretati.

Gemma Arterton non è su Instagram

4. Non è presente sul social network. L’attrice ha confermato di non possedere un account su Instagram, preferendo non attirare sulla propria vita privata i riflettori che tali piattaforme portano con sé. Esiste tuttavia una fan page italiana dedicata all’attrice, seguita da 26,4 mila persone. All’interno di questa è possibile trovare le principali novità riguardo l’attrice, nonché numerose foto su di lei.

Gemma Arterton: le sue mani

5. Soffriva di un’anomalia genetica. Al momento della sua nascita l’attrice era affetta da polidattilia ad entrambe le mani. Questa è un’anomalia genetica che presenta un eccesso di dita rispetto alla normale conformazione. Tramite un’operazione svoltasi subito dopo la nascita dell’attrice, tuttavia, le dita in più sono state rimosse.

Gemma Arterton: la sua vita sentimentale

6. Ha avuto diverse relazioni. Pur se particolarmente riservata riguardo la propria vita privata, è noto che l’attrice ha avuto una relazione tra il 2007 e il 2008 con l’animatore John Nolan. Ha poi avuto una breve relazione con lo stuntman Eduardo Ivan Munoz, conosciuto sul set di Prince of Persia – Le sabbie del tempo.

7. È stata sposata. Nel luglio del 2009 l’attrice annuncia il suo fidanzamento con il consulente di moda Stefano Catelli. I due si sono in seguito sposati nel giugno del 2010. Tuttavia la coppia ha annunciato soltanto tre anni dopo la separazione, ufficializzando il divorzio nel 2015.

Gemma Arterton: il suo 2019

8. Ha recitato in diversi film. Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco per l’attrice, che ha preso parte a diversi lungometraggi come Murder Mystery e My Zoe. Ha inoltre preso parte al doppiaggio del film starDog and TurboCat. Ha inoltre ricoperto un ruolo da protagonista nella serie Black Narcissus, in arrivo nel corso del 2020.

9. Reciterà in un atteso prequel. Nel 2020 l’attrice avrà un ruolo di rilievo nel film The King’s Man – Le origini, prequel dei film con Colin Firth. Qui l’attrice ricoprirà il ruolo di Polly, all’interno di una storia che ripercorre le origini del noto gruppo spionistico.

Gemma Arterton: età e altezza

10. Gemma Arterton è nata a Gravesend, in Inghilterra, il 2 febbraio 1986. L’attrice è alta 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man 3: Kraven il Cacciatore sarà davvero nel film?

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Spider-Man 3: Kraven il Cacciatore sarà davvero nel film?

Arrivano nuove indiscrezioni sul possibile debutto del personaggio di Kraven il Cacciatore in Spider-Man 3, il nuovo cinecomic Sony che vedrà ancora una volta Tom Holland nei panni dell’Uomo Ragno. Sembra infatti che il personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko sarà non solo il villain principale nella terza avventura dedicata al simpatico arrampicamuri, ma pare che avrà anche un grande impatto sull’Universo Cinematografico Marvel.

In che modo? Questo ancora non ci è dato saperlo. Ciononostante, è The Illuminerdi a rivelare in esclusiva che la produzione sarebbe alla ricerca di un attore proprio per il ruolo di Kraven. Stando ad un recente casting call, la Sony vorrebbe un attore tra i 30 e i 40 anni, un tipo esteticamente alla Jason Bourne, per interpretare quello che è stato definito come un “maniaco cacciatore di grosse prede“, chiaro riferimento al personaggio dei fumetti.

Cosa ancora più interessante, il casting call specifica che il personaggio in questione sta dando la caccia a Spider-Man e che l’attore che verrà selezionato potrà essere impiegato anche in uno stand-alone. A questo punto, è chiaro che la Sony stia ufficialmente preparando il debutto di Kraven sul grande schermo, ma a quanto pare sono ancora troppo poco chiare le informazioni per affermare con certezza se il personaggio apparirà prima in Spider-Man 3 e poi in un film in solitaria, o magari viceversa.

Non ci resta che attendere maggiori informazioni. Oltre a Tom Holland, nel cast di Spider-Man 3 dovrebbero tornare anche Zendaya (MJ) e Jacob Batalon (Ned Leeds), nonostante la loro presenza nel film non sia stata ancora confermata ufficialmente. È probabile che la storia del terzo film prenderà le mosse dalla scena post-credits di Far From Home, nella quale abbiamo visto J. Jonah Jameson (J.K: Simmons) rivelare l’identità segreta di Peter ed annunciare che Spidey ha ucciso Mysterio.

Le riprese del nuovo film dedicato al simpatico arrampicamuri dovrebbe partire il prossimo luglio e concludersi a novembre, e svolgersi ad Atlanta, New York, Los Angeles e perfino in Islanda.

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: una delle location del film suggerisce il possibile villain

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Justice League #SnyderCut: Batman lotta contro un Parademone

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Justice League #SnyderCut: Batman lotta contro un Parademone

Batman lotta contro un Parademone in un nuovo video dal backstage di Justice League con protagonisti due stuntman che interpretano rispettivamente il Crociato di Gotham e uno dei membri delle truppe utilizzate dal potente e malvagio Darkseid. Dopo che Zack Snyder ha deciso di abbandonare la produzione del film, Joss Whedon si è occupato delle riprese aggiuntive, modificando la storia con quasi 80 nuove pagine di sceneggiatura.

Nei due anni successivi all’uscita nelle sale di Justice League, dettagli e immagini di quella che è stata poi ribattezzata come #SnyderCut – ossia la versione del film com’era stata inizialmente pensata da Zack Snyder – sono arrivati online grazie alla condivisioni dello stesso regista attraverso il social Vero. Quanto rivelato da Snyder ha portato alla luce non soltanto un film con una storia, con un’azione ancora più viscerale e con dei toni molti diversi (per un totale di circa 3 ore e mezza di girato), ma anche un progetto dal quale sono stati tagliati diversi personaggi, tra cui Martian Manhunter e Atomo.

Grazie ad alcuni concept emersi tempo fa, abbiamo scoperto che nella versione del film ad opera di Snyder, Batman avrebbe esplorato i tunnel di Gotham e scoperto i bozzoli dei Parademoni necessari alla loro metamorfosi; una scena che a quanto pare è stata tagliata dal film perché ritenuta “troppo spaventosa”.

Adesso, abbiamo la possibilità di capire – a grandi linee – come sarebbe stata quella sequenza grazie ad un video emerso online che ci mostra una lotta tra due stuntman che “interpretano” Batman e un Parademone. Il video è stato diffuso attraverso il canale YouTube ufficiale di Freddy Bouciegues, coordinatore degli stuntman che ha lavorato al film. 

Potete vedere il video che ci mostra la preparazione alla scena di seguito:

LEGGI ANCHE – Justice League #SnyderCut: prima e dopo la resurrezione di Superman nelle nuove immagini

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Fonte: ScreenRant

Outlander 5×01: rivelato il titolo dell’episodio

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Outlander 5×01: rivelato il titolo dell’episodio

Dopo il promo ufficiale  Starz ha diffuso il titolo di Outlander 5×01, il primo episodio dell’attesissima quinto stagione di Outlander.

Outlander 5×01 si intitolerà “The Fiery Cross”

Outlander 5×01

Outlander 5 è la quinta stagione della serie tv Outlander creata da Ronald D. Moore per il canale americano Starz.

Nella quinta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

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Doctor Strange 2: Scott Derrickson approva Sam Raimi

Scott Derrickson, il regista che inizialmente avrebbe dovuto dirigere Doctor Strange 2, ha espresso attraverso i social il suo supporto nei confronti di Sam Raimi, collega che la Marvel ha scelto come suo sostituto al timone del sequel con Benedict Cumberatch. Lo scorso mese Derrickson ha annunciato – assolutamente a sorpresa – di aver abbandonato il seguito delle avventure dedicate a Stephen Strange a casa di alcune “divergenze creative” con i Marvel Studios.

Proprio ieri è arrivata la notizia che Sam Raimi, regista della trilogia de La Casa e dei tre film della serie Spider-Man con Tobey Maguire, è in trattative con la Casa delle Idee per subentrare a Scott Derrickson e occuparsi della regia del sequel. Adesso, via Twitter, è stato lo stesso Derrickson – che sarà comunque coinvolto nel sequel in qualità di produttore – ad esprimere la sua approvazione per la scelta di Raimi, dichiarando:

“Ho lavorato con Sam Raimi. Una delle persone più carine all’interno dell’industria cinematografica che io abbia mai conosciuto. Come regista, una vera leggenda vivente. Che grande scelta pensare a lui per il sequel di Doctor Strange…”

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Rachel McAdams non tornerà nei panni di Christine Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Thor: Ragnarok, Hela uccide Odino in una scena tagliata

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Thor: Ragnarok, Hela uccide Odino in una scena tagliata

L’originale sequenza d’apertura di Thor: Ragnarok in cui Hela (Cate Blanchett) uccide Odino (Anthony Hopkins) è finalmente disponibile online. La scena in questione è presente tra i contenuti speciali del box set “Infinity Saga”, uno speciale cofanetto da collezione uscito negli Stati Uniti lo scorso novembre, che contiene tutti i 23 film del MCU.

Nel film uscito nelle sale nel 2017, abbiamo visto Thor fare ritorno ad Asgard e scoprire che Loki era vivo e fingeva di essere Odino. Il Dio del Tuono costringe suo fratello ad accompagnarlo dal padre, e grazie all’aiuto di Stephen Strange i due scoprono che si trova in Norvegia. Odino li rivela di essere ormai in punto di morte e che Hela, la sua primogenita, sta per essere liberata dalla prigione in cui era stata rinchiusa millenni prima. Poco dopo, Odino muore e appare Hela che distrugge il Mjolnir. Inizialmente, la sequenza in questione doveva essere leggermente diversa: doveva infatti essere Hela, prima di distruggere il martello di Thor, ad uccidere Odino.

Potete vedere la sequenza originale di seguito (via Zylice Liddell):

LEGGI ANCHE – Thor: Ragnarok, recensione del film con Chris Hemsworth

Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworth nei panni di Thor; Tom Hiddleston in quelli del fratello adottivoLoki; il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba, che interpreta la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins che veste ancora i panni di Odino, signore di Asgard.

Tra le new entry invece si annoverano il premio Oscar Cate Blanchett (Blue JasmineCenerentola) nei panni del potente cattivo Hela, Jeff Goldblum (Jurassic ParkIndependence Day: Resurgence), che interpreta l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson (CreedSelma) che interpreta Valkyria, mentre Karl Urban (Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiung la sua forza nella mischia come Skurge. Mark Ruffalo riprende il suo ruolo di Bruce Banner/Hulk. Il film è uscito nelle sale il 3 novembre 2017.

In Thor: Ragnarok, Thor è imprigionato dall’altro lato dell’universo senza il suo formidabile martello e si trova in una corsa contro il tempo per tornare a Asgard per fermare il Ragnarok, la distruzione della sua casa e la fine della civiltà asgardiana, dalle mani di una nuova e potente minaccia, la spietata Hela. Ma prima deve sopravvivere a una mortale lotta tra gladiatori che lo metterà contro uno dei suoi amici Avengers, l’incredibile Hulk.

Fonte: ScreenRant

Oscar 2020: i ruoli dei candidati da recuperare – Parte II

Oscar 2020: i ruoli dei candidati da recuperare – Parte II

Domenica 9 febbraio saranno ufficialmente assegnati gli Oscar 2020, con Joker a farla da padrone con ben 11 candidature, seguito da 1917, C’era una volta a Hollywood e The Irishman (10 nomination a testa). Al di là dei film, dei registi e degli sceneggiatori, è innegabile quanto l’attenzione sia essenzialmente puntata (anche da parte di chi al cinema non è propriamente avvezzo) sulle star, ossia sugli attori e sulle loro interpretazioni in questo o quell’altro film.

In attesa di scoprire quali saranno i “migliori attori dell’anno”, abbiamo pensato di proporvi un ruolo da recuperare per ognuno dei candidati in vista della notte delle stelle: non si tratta necessariamente della “migliore interpretazione”, ma soltanto di un consiglio spassionato per approfondire il talento quel determinato interprete.

Dopo aver preso in esame le categorie Migliore Attrice e Attore Non Protagonista, passiamo ad approfondire quella relative a Migliore Attrice e Attore Protagonista:

Cynthia Erivo, Widows – Eredità criminale

Cynthia Erivo è sicuramente la gradita sorpresa nella cinquina della migliore attrice protagonista di quest’edizione. L’attrice, cantante e compositrice inglese ha ottenuto la sua prima candidatura agli Oscar grazie al ruolo di attivista Harriet Tubman nel biopic Harriet (in Italia ancora inedito), per il quale è riuscita a conquistare anche una nomination alla miglior canzone, grazie al brano “Stand Up” da lei scritto.

Dopo un lungo successo a Broadway, la Erivo ha fatto il suo debutto sul grande schermo nel 2018, con il neo-noir thriller all-star 7 Sconosciuti a El Royale di Drew Goddard, dove ha dato anche prova delle sue incredibili doti canore. È grazie però a Steve McQueen, che lo stesso anno la sceglie per il ruolo di Belle O’Reilly in Widows – Eredità criminale, che la vediamo impegnata in un heist movie tutto al femminile che, mescolando il thriller e il dramma, è capace di riflettere sul riscatto sociale nell’epoca contemporanea e sulla forza inestimabile delle donne.

Scarlett Johansson, Ghost World

Vi abbiamo già parlato di Scarlett Johansson nella prima parte di questo speciale, dal momento che l’attrice è candidata quest’anno in entrambe le categorie dedicate alla migliore attrice. In Storia di un matrimonio di Naoh Baumbach, la Johansson ha probabilmente offerto la più intesa e struggente performance della sua carriera, dimostrando una maturità che in realtà è sempre stata uno dei suoi marchi distintivi, fin da quando ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del cinema.

Un ottimo esempio in tal senso è costituito da Ghost World, primo film in cui Scarlett ha vestito i panni della protagonista, al fianco di Thora Birch, la Jane Burnham di American Beauty (all’epoca molto più conosciuta). La pellicola è tratta dall’omonima graphic novel di Daniel Clowes ed è probabilmente uno dei migliori teen movie realizzati, capace di descrivere con sarcasmo e acuta ferocia i giovani e la società americana dell’epoca.

Saoirse Ronan, Brooklyn 

Dopo Jennifer Lawrence, Saoirse Ronan è diventata la seconda attrice nella storia dell’Academy ad aver ricevuto quattro candidature entro i 25 anni. Questo piccolo record è stato raggiunto grazie all’interpretazione di Jo March nel bellissimo adattamento di Piccole Donne ad opera di Greta Gewig.

Prima ancora di dimostrare tutta la fierezza e la volitività tipiche di una grande interprete in pellicole quali Maria regina di Scozia e Lady Bird, la Ronan è stata protagonista di Brooklyn, diretto da John Crowley e basato sull’omonimo romanzo di Colm Tóibín. La Eilis Lacey ritratta da Saoirse è probabilmente uno dei personaggi più delicati della sua filmografia. Un dramma sentimentale che affronta con tenerezza e sensibilità le “difficoltà dell’adattarsi” e che, se non avete mai visto, vi consigliamo caldamente di recuperare.

Charlize Theron, The Burning Plain

Nel 2004 un Oscar conquistato alla prima nomination, per il gigantesco Monster. Nel 2006 una seconda candidatura per l’impegnato North Country – Storia di Josey. Poi nulla per diversi anni. Finalmente Charlize Theron ritorna ad essere presa in considerazione dell’Academy grazie al ruolo della giornalista Megyn Kelly in Bombshell – La voce dello scandalo, che in Italia arriverà soltanto a fine marzo.

Impossibile dire quale sia il ruolo migliore di Charlize, attrice poliedrica spinta costantemente dal coraggio e dalla voglia di mettersi in gioco, al punto da affrontare i generi più disparati. L’abbiamo vista davvero sotto ogni possibile veste, ma è innegabile quanto il suo talento emerga sempre con una certa prepotenza quando si tratta di mettersi in gioco con il dramma. Tra i vari ruoli drammatici ai quali ha dato voce e corpo, quello di Sylvia in The Burning Plain – Il confine della solitudine resta sicuramente uno dei più complessi e sfaccettati.

Renée Zellweger, Chicago 

Dopo un lungo periodo lontana dal grande schermo, in cui molti pensavano che la sua stella si fosse definitivamente oscurata, Renée Zellweger sembra essere rinata dalle sue stesse ceneri. Dopo i consensi ottenuti grazie alla sua straordinaria interpretazione dell’iconia Judy Garland in Judy, siamo certi che sarà proprio lei a brillare sul palco del Dolby Theatre la notte del 9 febbraio, portandosi così a casa il suo secondo Oscar (il primo lo ha vinto come non protagonista nel 2004 per Ritorno a Cold Mountain). 

Se siete alla ricerca di un titolo da recuperare all’interno della filmografia – non così vasta, dopotutto – dell’attrice statunitense, allora il film che fa al caso vostro è sicuramente Chicago, il musical del 2002 di Rob Marshall, omaggio agli anni ’20 e al cinema di Bob Fosse. All’epoca Renée sfiorò il suo primo Oscar (battuta però dalla Virginia Wolf di Nicole Kidman in The Hours), ma la sua Roxie Hart è ancora oggi una vivida testimonianza del suo enorme talento, non solo come attrice, ma anche come cantante e ballerina.

Antonio Banderas, Evita

Attore feticcio di Pedro Almodovar, Antonio Banderas non ha mai goduto in realtà dello stesso rispetto e della stessa ammirazione che l’Academy ha sempre riservato invece al regista spagnolo. Contro ogni previsione e dopo anni di ruoli che avrebbero tranquillamente meritato maggiore attenzione, Banderas è riuscito finalmente a conquistare la sua prima candidatura grazie a Dolor y Gloria, l’ultima straordinaria fatica di Almodovar in cui l’attore spagnolo dà vita ad una versione non troppo mascherata, sicuramente intensa e delicata, dello stesso acclamato regista.

Invece di scavare tra i titoli che compongono il longevo sodalizio tra i due, abbiamo deciso di suggerirvi un film in cui Banderas dimostra non solo la sua versatilità, ma soprattutto la sua completezza di artista a tutto tondo. Nel 1996 ha interpretato Che, coscienza critica del popolo argentino, nel bellissimo Evita di Alan Parker, al fianco della popstar Madonna.

Leonardo DiCaprio, Revolutionary Road 

Il momento in cui Leonardo DiCaprio avrebbe finalmente vinto l’Oscar sembrava non arrivare mai: eppure, una situazione che nel corso degli anni è diventato anche oggetto di scherno che lo stesso attore e il pubblico intero aspettavano ormai da anni, quando nel 2016 è finalmente riuscito a portarsi a casa l’ambita statuetta grazie a Revenant – Redivivo

Per il ruolo di Rick Dalton in C’era una volta a Hollywood, DiCaprio mette a segno la sua settima candidatura in totale, ma scegliere un solo ruolo all’interno della filmografia di un attore che non ha mai compiuto un solo passo falso (da sempre attento a scegliere con attenzione in quali progetti imbarcarsi) è stata un’impresa veramente dura. Forse, per la profondità della storia, per la sua struggente interpretazione e per la magia che riesce ogni volta a creare sullo schermo quando recita con la sua amica e collega Kate Winslet, Revolutionary Road del 2008 era forse l’unico titolo che meritava di finire in questo nostro speciale.

Adam Driver, Paterson 

Adam Driver non è soltanto il Kylo Ren della trilogia sequel di Star Wars; e per fortuna, aggiungiamo noi. Dopo una prima nomination come non protagonista lo scorso anno per BlacKkKlansman, l’attore americano torna nella cinquina dei migliori attori, questa volta in veste di protagonista, grazie al suo splendido ritratto di Charlie Barber in Storia di un matrimonio di Noah Baumbach, al fianco di Scarlett Johansson.

Eppure, siamo convinti che tra i suoi ruoli migliori rientri sicuramente quello dell’autista di pullman Paterson che dà il titolo all’omonimo film scritto e diretto da Jim Jarmusch nel 2016, e che forse non tutti ricordano o conoscono. Un’elegia delle piccole cose quotidiane che troppo spesso diamo per scontate e dalle quale vorremmo soltanto scappare, in cui Driver dà prova ancora una volta del suo smisurato talento.

Joaquin Phoenix, The Master

Dopo aver sfiorato l’Oscar per ben tre volte, questo sarà senza ombra di dubbio l’anno di Joaquin Phoenix, che grazie alla magistrale interpretale di Arthur Fleck nell’acclamato Joker di Todd Phillips, riuscirà finalmente a salire sul palco del Dolby Theatre per levare al cielo la statuetta più ambita da ogni attore che si rispetti.

Attore dotato di una sensibilità fuori dal comune, Phoenix ha probabilmente offerto una delle prove attoriali più incredibili di sempre nel monumentale The Master di Paul Thomas Anderson, un film potentissimo in cui le reazioni violente e spropositate del personaggio di Freddie Quell interpretato da Joaquin hanno consolidato all’epoca l’impressionante talento in un’interprete che, almeno guardando all’attuale panorama cinematografico, sembra avere pochissimi eguali.

Jonathan Pryce, Carrington 

Incredibile ma vero, quella che Jonathan Pryce ha ricevuto per I due papi, il film di Fernando Meirelles in cui recita al fianco di Anthony Hopkins, rappresenta la prima candidatura dell’acclamato interprete gallese al premio Oscar. Di recente lo abbiamo visto in molti ruoli di prestigio, a suo agio tanto nelle vesti di spalla (come in The Wife – Vivere nell’ombra al fianco di Glenn Close) tanto in quelle di protagonista (come ne L’uomo che uccise Don Chisiotte di Terry Gilliam).

Una prova che resterà memorabile è sicuramente quella offerta da Pryce in Carrington di Christopher Hampton, in cui ha interpretato lo scrittore britannico Lytton Strachey. Nei panni di un barbuto omosessuale, con modi di esprimersi alla Oscar Wilde, Jonathan è semplicemente irresistibile.

Ana De Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

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Ana De Armas, agente della CIA per il nuovo Bond e per Chopard

È un momento d’oro per la bravissima Ana De Armas, attrice cubana che quest’anno ha visto esplodere la sua carriera grazie a Rian Johnson. Già conosciuta come la splendida intelligenza artificiale innamorata del personaggio di Ryan Gosling in Blade Runner 2046, De Armas si è fatta valere quest’anno in Cena con Delitto – Knives Out, in cui ha dimostrato una grande bravura, premiata con la nomination ai Golden Globes.

Adesso, la vedremo nei panni di una letale agente della CIA nel nuovo film di James Bond, No Time To Die. In occasione della promozione del film e in collaborazione con Chopard, l’attrice ha posato per questo magnifico servizio fotografico. Eccolo di seguito:

 

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Pinewood Studios turned into Cuba, and Paloma met James Bond. #notimetodie

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Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Avengers: Endgame, Thanos con i danni della battaglia nella nuova Figure Hot Toys

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Avengers: Endgame ha preso il via con Thanos decapitato da Thor. Tuttavia, quando gli Eroi più potenti della Terra iniziano a usare il viaggio nel tempo per cercare di riportare indietro le innumerevoli vite che il Titano Pazzo aveva spazzato via con un solo schiocco di dita, una versione precedente del cattivo arriva nel presente, sempre con lo scopo di riunire per sé le Gemme dell’Infinito e creare un nuovo mondo.

Ciò che segue, come sa bene chi ha visto Endgame, è la furiosa battaglia delle Orde di Thanos contro i Vendicatori (finalmente) uniti. Alla fine, Iron Man dà la vita per fermare il Titano Pazzo e ora abbiamo la possibilità, grazie a Hot Toys, di dare uno sguardo al Thanos in versione “ferite da battaglia”.

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Ricordiamo che Avengers: Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con l’avventura diretta da Anthony e Joe Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.

Rachel McAdams non tornerà in Doctor Strange in the Multiverse of Madness

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Mentre si comincia ad entrare in confidenza con l’idea che Sam Raimi possa tornare a dirigere un film con protagonista un personaggio Marvel (dopo i suoi splendidi Spider-Man, ovviamente), arrivano nuovi dettagli su Doctor Strange in the Multiverse of Madness .

Lo stesso report di Variety che rivelava le trattative dei Marvel Studios con Raimi, ha riportato anche che Rachel McAdams non tornerà al fianco di Benedict Cumberbatch nei panni di Christine Palmer. Il personaggio della Adams era stato trattato davvero in maniera approssimativa nel primo film del 2016, e quindi non ci stupisce che l’attrice abbia deciso di non tornare. Nel film, Christine è una collega di Strange e lo tiene legato alla sua vecchia vita a New York, dopo che lui diventa uno stregone. Nei fumetti, invece, Christine è un’eroina, Night Nurse, anche se nel film di Doctor Strange, come detto, non riveste quel ruolo.

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton, Chiwetel Ejiofor e Rachel McAdams. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Snake Eyes: prima foto dal set dello spin off di G.I. Joe

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Henry Golding, che il mondo ha conosciuto in Crazy Rich Asians ma che si sta costruendo una solida carriera, forte del suo carisma e sex appeal, ha pubblicato la prima immagine dal set di Snake Eyes, lo spin off di G.I. Joe, presentandosi ufficialmente come l’eroe del titolo.

Il film è basato sul personaggio di Snake Eyes, presente nei fumetti di G.I. Joe, e dovrebbe raccontare le sue origini. Il film era stato inizialmente annunciato nel 2018, per un’uscita all’inizio del 2020, poi rimandata. Robert Schwentke (RED) dirige su una sceneggiatura firmata da Evan Spiliotopoulos (La bella e la bestia).

Il personaggio Snake Eyes è un membro chiave del team G.I. Joe, un abile combattente e maestro di armi con un passato tragico. È apparso in entrambi i precedenti film sui G.I. Joe, G.I. Joe: The Rise of Cobra del 2009 e il G.I. Joe: la vendetta del 2013. Nessuno dei due film è stato accolto molto bene dalla critica, anche se al botteghino hanno avuto buoni risultati. Poco dopo l’uscita del secondo, è stato annunciato anche un terzo film, che però non è mai stato realizzato a causa di problemi di schedule degli attori.

Snake Eyes è stato interpretato negli ultimi due film dall’attore e artista marziale Ray Park. Poiché lo spin-off è destinato a essere un importante ripartenza per il franchise, il personaggio è stato assegnato a Golding, che, come accennato, sta cominciando ad essere sempre più presente sul grande e piccolo schermo.

Golding ha pubblicato la prima immagine del suo look su Instagram, accompagnando l’immagine con la didascalia “Perché è il mio compleanno oggi e sto giocando a Snake Eyes … Ecco il tuo primo look”. L’immagine in bianco e nero mostra Golding nei panni del personaggio del titolo, armato, mentre sale vecchi gradini di pietra.

Eccolo:

Snake Eyes ruoterà intorno alla nascita del protagonista che cerca di diventare un membro del Clan Arashikage, team che ha lavorato come agenzia di serial killer per generazioni usando l’inganno per guadagnarsi da vivere.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, quanta CGI è stata usata per Leia

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Un nuovo video dal dietro le quinte di Star Wars – L’Ascesa di Skywalker rivela come J.J. Abrams e il suo team sono stati capaci di riportare la Leia Organa di Carrie Fisher all’interno del film. L’attrice è tornata nei panni dell’iconico personaggio ne Il Risveglio della Forza del 2015 e ne Gli Ultimi Jedi del 2017. Purtroppo, la sua prematura e tragica scomparsa nel 2016 le ha impedito di avere un ruolo di maggior rilievo all’interno del capitolo finale della saga degli Skywalker.

Nonostante Episodio IX dovesse essere incentrato proprio sul personaggio di Leia – dopo che Il Risveglio della Forza e Gli Ultimi Jedi hanno messo al centro rispettivamente le figure di Han Solo (Harrison Ford) e Luke Skywalker (Mark Hamill) -, la Lucasfilm ha escluso fin da subito la possibilità di ricreare il personaggio del Generale attraverso l’impiego della CGI (al pari di quanto fatto con il Grand Moff Tarkin di Peter Cushing nello spin-off Rogue One) o di ingaggiare un’altra attrice per la parte.

Ecco perché il personaggio di Carrie Fisher è stato nuovamente inserito nella storia grazie all’utilizzo di materiale inedito proveniente da Il Risveglio della Forza, per una durata totale di circa 8 minuti. Adesso, grazie ad una nuova speciale featurette, i fan hanno finalmente la possibilità di scoprire come il team di Abrams ha lavorato per riportare sullo schermo l’amatissima Principessa.

In una recente intervista con Vanity Fair, Roger Guyett, tra i supervisori agli effetti visivi del film, ha spiegato proprio dell’ingegnoso processo di incorporazione del personaggio di Leia Organa all’interno di Episodio IX, dichiarando: “Quando guardi il film, vuoi soltanto credere che Carrie sia davvero lì, ed è completamente naturale all’interno della scena. La chiave è stata basarsi sulla performance che ci aveva lasciato in precedenza. Abbiamo usato spesso il motion control. Noterete che sfoggia un taglio di capelli diverso, che indossa abiti diversi, e tutte queste cose. Mentre eravamo impegnati con quelle scene, ho sempre pensato al fatto che tutti si sarebbero concentrati sul suo volto. Era quello l’aspetto sul quale ci siamo concentrati di più. Poi abbiamo pensato a sistemare tutto il resto.”

Potete vedere il video dedicato alla realizzazione degli effetti visivi di Star Wars – L’Ascesa di Skywalker, diffuso online attraverso il canale YouTube ufficiale della ILMVFX, di seguito:

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Fast and Furious: il capitolo finale diviso in due parti?

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Fast and Furious: il capitolo finale diviso in due parti?

Il capitolo numero dieci della longeva saga di Fast and Furious metterà ufficialmente la parola fine ad un franchise iniziato quasi vent’anni fa. E per un cerchio che è destinato a chiudersi, c’è ovviamente bisogno di fare le cose in grande, un po’ com’è nello spirito della saga stessa. Sembra infatti che il capitolo finale sarà diviso in due parti.

Mentre sale l’attesa per l’arrivo al cinema di Fast and Furious 9, in una recente intervista con Total Film è stata la star indiscussa della saga, ossia Vin Diesel, a parlare di Fast and Furious 10 e dei piani in merito al capitolo conclusivo.

L’attore ha spiegato che lui e la produzione hanno iniziato a pianificare l’episodio dieci anche prima di iniziare a girare il nove, per poi aggiungere: “Questo universo è talmente solido e così ricco di talenti e di storie da essere assolutamente aperto a spin-off. Penso sia inevitabile. La Universal si merita di portarlo avanto per quanto ha investito in questa piccola saga.”

In conclusione, Diesel ha detto: “E per quanto riguarda i fan, se Fast 10 – Part I & Parte II – dovesse essere davvero la fine, sarebbe bello se quest’universo potesse continuare per le generazioni a venire.”

Le parole di Diesel non lasciano molto spazio all’immaginazione: la saga di Fast and Furious seguirà la strada di altri celebri franchise di successo; alla stregua di Harry Potter e Hunger Games, sembra proprio che anche l’epilogo dell’adrenalinico franchise sarà diviso in due parti.

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In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata al 22 maggio 2020 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema quest’anno). Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Ricoriamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Mad Max 5: le riprese al via in autunno?

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Mad Max 5: le riprese al via in autunno?

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Mad Max è stato a dicembre, quando il regista George Miller aveva dichiarato: “Non ho chiuso con la storia di Mad Max. Ci sarà certamente un altro film”. I numerosi problemi tra il regista e la Warner Bros. durante la lavorazione di Mad Max: Fury Road non sembrano aver scoraggiato Miller, ancora intenzionato a proseguire la storia di Max Rockatansky sul grande schermo.

Adesso, stando a quanto riportato da Geeks WorldWide, sembra che la produzione del quinto capitolo della saga sia ufficialmente pronta a partire. Lo studio sembra aver approvato il film: le riprese dovrebbero svolgersi in Australia a partire dal prossimo autunno. Al momento non sappiamo se Tom Hardy e Charlize Theron torneranno nel film. Prima del nuovo Mad Max, Miller sarà impegnato sul set con Idris Elba e Tilda Swinton per il suo prossimo progetto cinematografico, Three Thousand Years of Longing

Stando ai piani originali di George Miller, ci dovrebbero essere altri due film del franchise con protagonista Tom Hardy (l’attore ha firmato un contratto per quattro film) e persino uno spin-off sul personaggio di Furiosa con Charlize Theron. La battaglia legale tra Miller e la Warner Bros. a causa del budget impiegato per Fury Road ha inevitabilmente rallentato i lavori sulla saga e lo sviluppo dei nuovi film.

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Mad Max: Fury Road ha avuto un successo travolgente. Dalla presentazione a Cannes alla vittoria di sei Oscar (su dieci nomination), il film con Tom Hardy e Charlize Theron è certamente uno dei migliori film degli ultimi dieci anni.

Matrix 4: ecco Keanu Reeves sul set del film

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Matrix 4: ecco Keanu Reeves sul set del film

Sono ufficialmente partite a San Francisco le riprese di Matrix 4, il nuovo capitolo della celebre saga sci-fi che sarà diretto ancora una volta da Lana Wachowski. Erano anni che i fan aspettavano un nuovo capitolo della saga con Keanu Reeves, che tornerà a vestire i panni del protagonista Neo nel film in arrivo al cinema nel 2021.

Le prime foto dal set – arrivate online grazie ad un account Instagram dedicato proprio a Reeves – ci mostrano l’attore in abiti civili (e non con il celebre abito di pelle della trilogia originale) impegnato a girare alcune scene. Negli scatti che sono approdati online è possibile vedere anche la regista Lana Wachowski e l’attrice Carrie-Ann Moss, che proprio come Reeves tornerà anche lei nel franchise, interpretando nuovamente il personaggio di Trinity.

Potete vedere tutte le immagini di seguito:

https://www.instagram.com/p/B8NGvk3oxY7/

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Matrix 4 vedrà nel cast il ritorno di Keanu Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada Pinkett-Smith al fianco delle new entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica Henwick Toby Onwumere.

Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti amici“, ha detto la Wachowski.

Non potremmo essere più entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo dell’universo di Matrix“.

Fonte: ComicBook

Doctor Strange 2: la Marvel ha trovato il nuovo regista

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Doctor Strange 2: la Marvel ha trovato il nuovo regista

Dopo la dipartita di Scott Derrickson, che ha abbandonato il progetto a causa di alcune “divergenze creative”, sembra che i Marvel Studios abbiano finalmente trovato il nuovo regista di Doctor Strange 2, l’atteso sequel del cinecomic con Benedict Cumberbatch che arriverà nelle sale a maggio del prossimo anno.

Stando infatti a quanto riportato da Variety, Sam Raimi è in trattative per dirigere Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Raimi è noto per la trilogia de La Casa e per i film della serie Spider-Man con Tobey Maguire. Nel corso della sua carriera ha diretto anche Darkman, Pronti a morire e Drag Me to Hell. È dal 2013 che Raimi non dirige un film.

Insieme alla notizia del coinvolgimento di Raimi nel sequel, è sempre Variety a riportare che Rachel McAdams non ritornerà nei panni di Christine Palmer nel sequel.

LEGGI ANCHE – Doctor Strange 2: 10 storyline che vorremmo vedere nel film

Annunciato ufficialmente questa estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange 2 vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.

Secondo Collider, la produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro mani con il regista.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton, Chiwetel Ejiofor e Rachel McAdams. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.

Morto Kirk Douglas: il protagonista di Spartacus aveva 103 anni

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Morto Kirk Douglas: il protagonista di Spartacus aveva 103 anni

Kirk Douglas, protagonista di Spartacus, si è spento all’età di 103 anni. Era il padre dell’attore Michael Douglas e patriarca di una famiglia di Hollywood tutta impegnata nel mondo del cinema.

Michael Douglas ha dato l’annuncio ufficiale via Instagram, dicendo: “È con tremenda tristezza che io e i miei fratelli annunciamo che Kirk Douglas ci ha lasciato oggi all’età di 103 anni.”

“Per il mondo era una leggenda – continua Michael Douglas – un attore dell’epoca d’oro di quei film che hanno vissuto quegli anni d’oro, un umanitario che ha perseguito la giustizia e le cause in cui credeva, stabilendo uno standard a cui tutti aspiriamo.

Ma per me, e per i mie fratelli Joel e Peter, era semplicemente papà, per Catherine, un magnifico suocero, per i suoi nipoti e pronipoti un amorevole nonno e per sua moglie, Anne, un meraviglioso marito.

La vita di Kirk è stata vissuta bene, e lui lascia un’eredità di film che vivrà per generazioni a venire, e una storia come filantropo che ha lavorato per il bene comune e per un mondo migliore.

Lasciatemi finire con le parole che gli ho detto al suo ultimo compleanno e che rimarranno sempre vere. Papà, ti voglio bene, e sono orgoglioso di essere tuo figlio.”

Birds of Prey: intervista a Margot Robbie e al cast del film

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Birds of Prey: intervista a Margot Robbie e al cast del film

Ecco l’intervista a Margot Robbie e al cast di Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell, Rosie PerezElla Jay Basco, insieme alla regista Cathy Yan. Il film arriverà al cinema il 6 febbraio distribuito da Warner Bros.

Birds of Prey, recensione del film con Margot Robbie

 

Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.

Birds of Prey, recensione del film con Margot Robbie

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Birds of Prey, recensione del film con Margot Robbie

Le Birds of Prey sono un gruppo di supereroine capitanate da Oracolo (ovvero Batgirl) che protegge Gotham. O almeno lo erano fino a questo momento, visto che dal 6 febbraio arriva in sala Birds of Prey e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn, film diretto da Cathy Yan che rilegge completamente quello che conosciamo dai fumetti.

Il film nasce dalle ceneri del disappunto di Suicide Squad e ne mantiene solo gli aspetti che erano stati bene accolti dal pubblico, ovvero il personaggio di Harley Quinn, interpretato da Margot Robbie (che qui è anche produttrice). La storia è infatti il seguito diretto della vicenda del personaggio raccontata nel film di David Ayer. Troviamo Harley scaricata da Joker e disperata per l’abbandono da parte del suo Puddin’. Di fronte alle sofferenze d’amore, però, la ragazza decide di rimboccarsi le maniche e di reinventarsi come soggetto singolo e autonomo, non più definito dalle azioni e dalle decisioni di un compagno prepotente come Mister J.

Harley Quinn si emancipa da Joker

In una Gotham niente affatto macabra ma piena di colori e di glitter (dopotutto la storia la racconta Harley stessa, era inevitabile che fosse così), la ragazza deve trovare la sua strada ma presto capisce che, interrotto il suo legame con il Clown Principe del Crimine, viene meno anche la protezione di cui lei godeva in quanto sua donna. E questo, alla luce del comportamento non sempre equilibrato della protagonista, vuol dire tanta gente che la vuole morta.

Come farà la nostra folle protagonista a sopravvivere da sola ad un nugolo di criminali da strapazzo che vuole vendicarsi? E soprattutto, come farà lei a sottrarsi al controllo di Maschera Nera, il boss dell’East End di Gotham? Nel suo percorso di fuga, Harley Quinn incontrerà altre donne, ferite e traumatizzate, che cercano la loro vendetta e che capiranno che a fare squadra contro un nemico comune ci guadagnano tutte.

Birds of Prey promuove l’indipendenza della donna

Il messaggio principale di Birds of Prey, su cui si calca la mano e al quale i filmmaker tenevano tanto, è sicuramente quello dell’emancipazione della donna dalla figura protettiva sì, ma anche invadente e prepotente dell’uomo. Harley  deve emanciparsi da Joker e dall’amore tossico che prova per lui, deve scoprirsi indipendente e capace di sopravvivere e di bastare a se stessa, e come lei anche le sue compagne di viaggio. Black Canary si emancipa da Maschera Nera e esplora il suo potenziale, Montoya fa i conti con un universo maschilista, la polizia di Gotham, Cacciatrice persegue la sua vendetta, mentre Cassandra Cain, da sempre abituata ad essere indipendente ma sola, scopre che può contare sull’amicizia di altre donne che, come lei, sono in difficoltà.

Mettiamo in guardia i fan del fumetto: chiunque tra loro leggesse il titolo del film, si troverebbe interdetto rispetto a ciò che troverà in sala. Niente di quello che accade nel film si rifà ai fumetti così come li conosciamo, e una volta messo in chiaro questo, possiamo farci trascinare in due ore di sconnessa follia in cui queste belle ragazze un po’ arrabbiate picchiano come fabbri, nella migliore tradizione action testosteronica.

film-più-attesi-birds-of-preyBirds of Prey è un action movie

Sotto questo punto di vista, Birds of Prey è un film divertentissimo, con musica invasiva e colori accesi ad accentuare la follia e l’eccitazione delle scene di lotta, in cui Harley e compagnia hanno la meglio su energumeni di ogni età, razza e stazza, a dispetto del loro essere esili donzelle (per niente in difficoltà). Si sono divertite le interpreti e si è divertita chiaramente anche la Yan, alla sua prima volta dietro alla macchina da presa di un film di genere.

Poco cinecomic, ma molto action movie con strizzate d’occhio ai mob e buddy movie declinati al femminile, Birds of Prey pecca però nelle basi del racconto. Tutta la prima parte del film dimostra una grandissima confusione nell’organizzazione narrativa, affidandosi al racconto in voice over di una logorroica Harley che però, forse a imitare la confusione della sua testa, sovrappone piani temporali a spiegoni fondamentali per inquadrare i personaggi con un risultato estremamente goffo. Arriva troppo tardi, nel film, il momento in cui le protagoniste fanno squadra ed è proprio da lì che l’azione e il racconto cominciano ad essere davvero efficaci.

La sceneggiatura firmata da Christina Hodson si dimostra confusa, forse perché la resa cinematografica cerca disperatamente di risultare originale, sopra le righe, gridando sguaiatamente il proprio messaggio: le donne possono fare tranquillamente a meno di relazioni tossiche e che minano la loro libertà e indipendenza.

Ed è tutto vero, sacro e giusto, e forse vale ancora la pena di insistere su questo concetto, in una società che continua a negare la disparità di genere. Resta un po’ di amaro in bocca, perché proprio il messaggio del film continua a contrapporre i generi, raccontandoli come avversari, invece di accostarli, metterli fianco a fianco e farli camminare, da pari, nella stessa direzione. Ma forse, prima di arrivare alla parità completa, questo è un passaggio obbligato.

Sam Elliott: 10 cose che non sai sull’attore

Sam Elliott: 10 cose che non sai sull’attore

Con un volto da vero cowboy, l’attore Sam Elliott ha negli anni costruito una carriera di tutto rispetto, partecipando ad importanti film d’autore al fianco di celebri attori. Interprete di personaggi divenuti iconici, Elliott ha ricevuto ogni onore possibile, venendo tributato come vera e propria leggenda vivente.

Ecco 10 cose che non sai di Sam Elliott.

Sam Elliott: i suoi film

 1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore fa il suo debutto al cinema recitando nel film Butch Cassidy (1969), per poi recitare in film come I formidabili (1970), Il testamento (1978), Dietro la maschera (1985), Un poliziotto in blue jeans (1998), Scappatella con il morto (1990), Gettysburg (1993) e Il grande Lebowski (1998), con cui ottiene maggior popolarità. Recita poi in Hulk (2003), Thank You for Smoking (2005), Ghost Rider (2007), La bussola d’oro (2007), Tra le nuvole (2009), Che fine hanno fatto i Morgan? (2009), La regola del silenzio (2012), Un tranquillo weekend di mistero (2015), L’uomo che uccise Hitler e poi il Bigfoot (2018) e A Star Is Born (2018), di Bradley Cooper, con cui ottiene nuova celebrità.

2. Ha preso parte a produzioni televisive. Nel corso della sua carriera l’attore ha preso parte a numerose serie o film TV. Tra i titoli più memorabili si ricordano Missione Impossibile (1970-1971), Militari di carriera (1976), Ovest selvaggio (1980), Rough Riders (1997), A prova di errore (2000) e Parks and Recreation (2013-2015). Dal 2016 ricopre il ruolo del capofamiglia Beau Bennett nella serie The Ranch, dove recita accanto all’attore Ashton Kutcher.

3. Ha lavorato come doppiatore. In diverse occasioni l’attore si è cimentato anche nel doppiaggio, ricoprendo tale ruolo per i film d’animazione Barnyard – Il cortile (2006), Sansone (2010), Il viaggio di Arlo (2015), e Rock Dog (2016). Nel 2019 doppia infine il personaggio dell’anziano cane Trusty nell’atteso live action di Lilli e il vagabondo. Per la sua voce calda e ruvida, l’attore ha inoltre svolto il ruolo di voce narrante per diversi film, tra cui Il grande Lebowski.

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Sam Elliott e Katharine Ross

4. La sua storia d’amore dura da molti anni. Sul set del suo primo film, Butch Cassidy, del 1969, Elliott incontra l’attrice Katharine Ross. Terminate le riprese, i due si persero di vista. Si ritrovarono solo nel 1978, quando recitarono entrambi nel film Il testamento. A questo punto ebbero modo di intraprendere una relazione, arrivando a sposarsi nel 1984, anno in cui nacque anche il loro primo figlio.

Sam Elliott ha un ruolo in Hulk

5. Accettò subito di partecipare al film. Nel film del 2003 Hulk, diretto da Ang Lee, l’attore ricopre il ruolo del generale Ross. Elliott dichiarò di aver accettato di partecipare senza neanche leggere la sceneggiatura, essendo semplicemente desideroso di poter lavorare con il celebre regista cinese.

Sam Elliott in Ghost Rider

6. Era il Ghost Rider originale. Nel film con Nicolas Cage, dedicato al celebre personaggio Marvel, l’attore appare nell’incipit nei panni di Carter Slade, il Ghost Rider della sua epoca, la fine del XIX secolo, che però si ribella a Mefistofele infrangendo il loro patto. Tramite le scene con Elliott viene così raccontato il legame che lega l’antieroe al re degli inferi.

Sam Elliott in Il grande Lebowski

7. Il ruolo è stato scritto per lui. Nel film Il grande Lebowski, l’attore interpreta Lo Straniero, un anziano cowboy che ha per lo più il compito di narrare il film, ma compare anche come figura di riferimento per il protagonista. I fratelli Coen hanno dichiarato di aver scritto il personaggio pensando proprio ad Elliott, secondo i quali aveva il carisma giusto per dar vita a tale personaggio.

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8. Ha lavorato sul set per pochi giorni. Data la sua scarsa presenza in scena, l’attore ha lavorato alle riprese del film soltanto per due giorni effettivi. Durante questi ha avuto modo di apparire nelle inquadrature che lo prevedevano. In seguito ha poi lavorato alla voce fuori campo del film.

Sam Elliott e il successo di A Star Is Born

9. Ha ottenuto un importante riconoscimento. Nel film diretto da Bradley Cooper, l’attore interpreta Bobby Maine, fratello maggiore del protagonista Jackson Maine. Per la sua interpretazione, l’attore ha ottenuto la sua prima nomination ai premi Oscar come miglior attore non protagonista, senza tuttavia riportare la vittoria.

Sam Elliott: età e altezza

10. Sam Elliott è nato a Sacramento, in California, Stati Uniti, il 9 agosto 1944. L’attore è alto complessivamente 188 centimetri.

Fonte: IMDb

 

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