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Cliffhanger: Lily James e Pierce Brosnan sostituiscono Sylvester Stallone

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Lily James e Pierce Brosnan saranno i protagonisti di una nuova rivisitazione del classico film d’azione Cliffhanger (qui un nostro approfondimento) con Jaume Collet-Serra (regista di Jungle Cruise, Non-Stop, L’uomo sul treno – The Commuter) alla regia, stando a quanto riportato da Deadline. Il progetto è una produzione Rocket Science in collaborazione con Thank You Pictures e Supernix. Il film originale era interpretato da Sylvester Stallone e diretto da Renny Harlin. Anche la Parodos di James e Gala Gordon sta producendo in associazione con Rocket Science.

Il processo di ripresa di Cliffhanger è stato esaltante. Mi piace calarmi nei panni e imparare dalla comunità degli scalatori. Jaume è una forza. Abbiamo un cast e una troupe impavidi che hanno dimostrato una passione e una dedizione senza pari”, ha dichiarato James. La nuova sceneggiatura è basata su una storia di Ana Lily Amirpour. Melanie Toast ha poi scritto l’ultima bozza.

Brosnan interpreterà l’esperto alpinista Ray Cooper, che gestisce uno chalet di lusso nelle Dolomiti con la figlia Sydney. Durante un weekend in compagnia del figlio di un miliardario, i due vengono presi di mira da una banda di rapitori. Naomi (James), la figlia di Ray, ancora tormentata da un passato incidente di arrampicata, assiste all’attacco e fugge. Per salvare la sua famiglia, deve affrontare le sue paure e lottare per la sopravvivenza.

Nel film appariranno anche Nell Tiger Free, l’attore Franz Rogowski, Shubham Saraf, Assaad Bouab, Suzy Bemba e Bruno Gouery. Si noterà l’assenza di Sylvester Stallone, che non farà dunque parte del progetto, contrariamente a quanto annunciato. Questo nuovo film di Cliffhanger doveva infatti configurarsi come un sequel diretto della pellicola del 1993, ma a questo punto sembrà aver acquisito i caratteri di un film a sé stante, forse ambientato nello stesso universo narrativo ma senz’altro con pochi o nessun legame con il lungometraggio con Stallone.

Girare il nostro film sulle Dolomiti con telecamere di grande formato era indispensabile per mostrare la portata e le dimensioni della storia che stiamo raccontando. Porteremo al pubblico un’esperienza teatrale davvero emozionante e viscerale. Lily, in particolare, si è impegnata al massimo per il ruolo, facendo un vero e proprio allenamento e imparando ad arrampicarsi. La sua dedizione ci ha permesso di catturare alcune riprese incredibili che non avremmo potuto realizzare altrimenti, e tutta la troupe è entusiasta del suo impegno”, ha dichiarato Collet-Serra in un comunicato ufficiale.

Cosa sappiamo del “sequel” di Cliffhanger?

La proposta di un seguito di Cliffhanger risale al 1994, quando TriStar annunciò Cliffhanger 2: The Dam, con il ritorno di Stallone. Per anni il progetto è rimasto in sospeso fino al 2019, quando è stata assunta la Amirpour e Jason Momoa è stato designato come protagonista. Nel 2023 è stato annunciato un nuovo sequel, con il ritorno di Stallone sotto la direzione di Ric Roman Waugh. Mark Bianculli ha scritto quella versione della sceneggiatura.

Più tardi, nel 2023, Jean-François Richet è stato assunto per sostituire Waugh. Ora la produzione ha preso una direzione completamente diversa, abbandonando l’idea del sequel e tornando, a quanto pare, all’idea iniziale che Amirpour aveva sviluppato tanti anni fa. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni su questo film, che si configura dunque come una completa rivisitazione di quel classico d’avventura del 1993.

The House of the Dead: Paul W.S. Anderson, regista di Resident Evil, adatterà il videogioco per il cinema

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È in preparazione un nuovo film su The House of the Dead, la cui regia è affidata a Paul W.S. Anderson, il famoso regista di Resident Evil. Il film sarà l’adattamento dell’omonimo classico sparatutto on-rails di Sega, che ha caratterizzato praticamente tutte le sale giochi e che è arrivato anche su console, con diversi giochi che derivano dal primo successo, uscito nel 1996. Al film sono legati altri nomi, come quello di Jeremy Bolt come produttore esecutivo, ma non è ancora stato confermato alcun membro del cast, né è stata fissata una data di uscita.

La notizia del nuovo film di The House of the Dead è arrivata da Deadline che ha confermato che Anderson e Bolt lavoreranno a insieme a Dmitri M. Johnson, Mike Goldberg e Dan Jevons di Story Kitchen. Timothy I. Stevenson sarà il produttore esecutivo. Toru Nakahara, produttore di Sega che ha lavorato a diversi adattamenti di Sonic the Hedgehog, tra cui il film di Sonic del 2020, i suoi sequel e lo show televisivo di Knuckles, sarà anche a bordo come produttore esecutivo.

Anche se dietro la serie c’è ovviamente una narrazione che guida il ragionamento sul perché si combattono tutti questi zombie, la maggior parte delle persone probabilmente lo vede solo come un gioco arcade sparatutto. Anche questo nuovo film dovrà dunque inventarsi una storia per legare il tutto, ma sembra proprio che Anderson voglia sfruttare l’azione dei giochi con un approccio da “casa infestata estrema” al film horror.

Paul W.S. Anderson parla di The House of the Dead

Ho amato il videogioco fin dagli anni ’90”, ha aggiunto Anderson. “All’epoca ero un grande giocatore di videogiochi nelle sale giochi, ed è così che mi sono imbattuto in Mortal Kombat. E più o meno nello stesso periodo, giocavo molto anche a House of the Dead. È un titolo che ho sempre amato. L’IP è cresciuta e ora è davvero intergenerazionale. Io ero uno dei giocatori originali, ma ora ho dei figli adolescenti che ci giocano anche loro. Questa è la vera attrattiva per me, il fatto di avere una proprietà intellettuale che attraversa tutte le generazioni.

Il film – spiega il regista – si baserà su House of the Dead 3 e, se conoscete la mitologia, si tratta di un conflitto familiare, tra azione e paura. Si tratta di una donna, Lisa Rogan, che cerca di salvare suo padre. E di Daniel Curien, il figlio dell’uomo che ha causato l’epidemia di mutanti e che deve fare i conti con i peccati del padre”.

Il mio approccio sarà quello di riflettere ciò che è questo videogioco iper-immersivo e cinetico, che è il motivo per cui Zack Snyder ha preso queste creature e le ha fatte muovere velocemente”, ha detto Anderson. “Si tratta di una cavalcata di terrore a tutto tondo. È diverso da quello che abbiamo fatto con Resident Evil, dove c’erano molte trappole, enigmi e cose da capire. Si tratta, in fondo, di uno sparatutto su rotaia leggera, che ti trascina direttamente nel mezzo dell’azione. Ho intenzione di fare un film che rispecchi questo approccio e che si svolga in tempo reale, trascinando il pubblico direttamente nell’azione”.

Anderson ha poi garantito: “Non sarà appesantito da una serie di retroscena che potrebbero escludere le persone che non sanno nulla di House of the Dead”, ha dichiarato Anderson a Deadline. “Tutti saranno sulla stessa pagina. Tutti saranno risucchiati direttamente nell’azione e impareranno a conoscere i personaggi e la trama, mentre hanno 90 minuti per fuggire dalla casa infestata più estrema in cui si sia mai stati”.

Come saranno le creature?

Bolt ha anche parlato del design degli zombie del gioco originale House of the Dead e dei suoi sequel per dare qualche indicazione su come potrebbero funzionare nel film. Ha ricordato che il regista del gioco originale, Takashi Oda, non si è mai riferito a questi orrori come a “zombie”, chiamandoli invece “creature”. Sono veloci, intelligenti e alcune varianti sono molto più grottesche rispetto all’archetipo dello zombie presente nella maggior parte dei giochi.

Resident Evil , ad esempio, era chiaramente basato sui film di Romero sugli zombie. House of the Dead è qualcosa di diverso”, ha detto. “Si tratta più che altro di mutazioni armate, di queste incredibili figure imbottite di steroidi che hanno motoseghe incastrate negli arti. Il tutto ha un’estetica dal design molto giapponese, legata a manga e film come Tetsuo: The Iron Man, in cui ci sono pezzi di metallo e tecnologia incorporati nella carne umana mutata. E queste creature sono estremamente intelligenti, un’altra caratteristica che distingue House of the Dead”.

Non si limitano a venire verso di voi lentamente e con passo pesante. Arrivano dai lati, arrivano da dietro. Cercano di ingannarvi. Cercano di intrappolarvi. E il livello di intelligenza è diverso. E sono tutti guidati dal dottor Curien, la cui forza vitale e intelligenza continua a vivere, quasi come un’intelligenza artificiale. La carne è morta, ma la mente continua a vivere in un personaggio chiamato La ruota del destino. E lui, come tutti i grandi cattivi di House of the Dead e Creatures, si chiamano tutti come le carte dei Tarocchi. Quindi la Ruota del destino, la Morte, il Mago”.

Come riportato in conclusione da Deadline, il progetto sarà sviluppato immediatamente, con l’intenzione di entrare in produzione entro la metà o la fine del 2025. Ciò consentirebbe al film di poter raggiungere le sale nel corso del 2026. Non resta dunque che attendere maggiori informazioni sul film di The House of the Dead.

The Fantastic Four: First Steps, nuovi sorprendenti dettagli su H.E.R.B.I.E. e su chi lo interpreta

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Il 2025 si preannuncia un anno ricco di contenuti per il MCU, anche se The Fantastic Four: First Steps rimane una delle uscite più attese dell’anno. Il reboot si è fatto attendere a lungo e con il regista di WandaVision Matt Shakman a dirigere i lavori, sembra che ci sia in serbo qualcosa di speciale. Sappiamo da tempo che H.E.R.B.I.E. sarà presente nel film, poiché l’adorabile Highly Engineered Robot Built for Interdimensional Exploration è stato presentato nel primo poster promozionale.

Ora, The Cosmic Circus riporta che l’attore e burattinaio britannico Jack Parker porterà in vita H.E.R.B.I.E. in The Fantastic Four: First Steps. In precedenza ha interpretato Pip in The Acolyte e Shrinker in Beetlejuice Beetlejuice. Non è chiaro se Parker doppierà anche H.E.R.B.I.E., anche se immaginiamo che non sarà così, visto che è specializzato in marionette (pensate a come Sean Gunn interpreta Rocket sul set e Bradley Cooper gli dà voce in cabina di registrazione).

Ad ogni modo, questo significa che H.E.R.B.I.E. del MCU sarà un pupazzo pratico che, secondo la fonte del sito, “interagirà con la Prima Famiglia Marvel in modo simile a come Star Wars affronta le interazioni con droidi come C-3PO, R2-D2 e BB-8”. Secondo quanto riferito, Shakman sta cercando di utilizzare il maggior numero possibile di effetti pratici in The Fantastic Four: First Steps. La Fantasticar che in qualche modo è volato sopra le teste dei partecipanti al Comic-Con quest’estate è “solo un assaggio di ciò che i fan sperimenteranno l’anno prossimo”.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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IT: Welcome to Derry, rilasciati il primo logo e le foto ufficiali della serie prequel

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EW ha condiviso le prime foto promozionali di IT: Welcome To Derry, e mentre Pennywise il Clown – che sarà ancora una volta interpretato da Bill Skarsgård – non compare (non è esattamente una sorpresa), le immagini ci danno uno sguardo ai principali protagonisti dello show. Andy Muschietti e Barbara Muschietti, autori di It – Capitolo uno e It – Capitolo due, sono a bordo insieme a Jason Fuchs, e ora abbiamo anche la conferma che Andy dirigerà quattro dei nove episodi, compreso il primo.

È un libro che amiamo molto e pensavamo che ci fosse ancora molta storia da raccontare”, spiegano i Muschietti. “È così ricco di personaggi ed eventi che abbiamo pensato di rendere giustizia al libro e ai fan tornando in questo mondo. In particolare, stiamo raccontando le storie degli intermezzi, scritti da Mike Hanlon sulla base della sua indagine che include interviste con gli anziani della città. In Welcome to Derry tocchiamo i soliti temi di cui si parlava nel film – l’amicizia, la perdita, il potere della fede unificata – ma questa storia si concentra anche sull’uso della paura come arma, che è uno degli aspetti rilevanti anche per i nostri tempi”.

Guardate le foto del film al link sottostante.

Tutto quello che sappiamo su IT: Welcome to Derry

Welcome to Derry è l’annunciata serie prequel di It e il sequel It – Capitolo Due che sarà scritta e prodotta da Andy Muschietti regista dei film insieme a Barbara Muschietti e al produttore Jason Fuchs. Andy Muschietti dirigerà anche diverse puntate della serie, incluso il primo episodio. Protagonisti della serie saranno Taylour Paige, Jovan Adepo, Chris Chalk e James Remare. Bill Skarsgård riprenderà il ruolo di Pennywise.

I dettagli specifici della trama sono ancora segreti, ma ora sappiamo che lo show “esplorerà le origini di Pennywise… ma come nel libro, lo faremo con una sana dose di criptismo”. È ormai assodato che Pennywise terrorizzava la città di Derry prima degli eventi della storia di King, quindi i Muschietti hanno molto spazio di manovra. La creatura apparirà solo come clown danzante o lo vedremo assumere altre forme?

Da adolescenti, a turno, leggevamo i capitoli di It di Stephen King finché la spessa brossura non cadeva a pezzi”, hanno dichiarato i Muschietti in un comunicato quando il progetto è stato annunciato per la prima volta. “È una storia epica che contiene moltissime cose, ben oltre quelle che abbiamo potuto esplorare nei nostri film di It. Non vediamo l’ora di condividere la profondità del romanzo di Steve, in tutto il suo cuore, il suo umorismo, la sua umanità e il suo orrore”.

“Sono entusiasta che la storia di Derry, la città più infestata del Maine, continui, e sono felice che Andy Muschietti supervisionerà gli spaventosi festeggiamenti, insieme a un gruppo di cervelli che comprende la sua talentuosa sorella, Barbara”, ha aggiunto l’autore Stephen King. “Palloncini rossi per tutti!”.

Daredevil: Born Again, nuovi rumor suggeriscono come si farà riferimento a Spider-Man

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Poco dopo aver appreso che i Marvel Studios avevano intenzione di rivisitare l’Uomo senza paura per una nuova serie Disney+ intitolata Daredevil: Born Again, è circolata in rete una voce piuttosto inverosimile secondo cui lo Spider-Man di Tom Holland avrebbe fatto la sua comparsa. Fonti più attendibili hanno poi riferito che, sebbene Spidey non sarebbe comparso di persona, l’iconico Wall-Crawler sarebbe quantomeno stato menzionato.

Dopo la pubblicazione del primo teaser, potremmo ora sapere esattamente in che modo Spider-Man sarà citato in Daredevil: Born Again. Secondo lo scooper MTTSH, nella serie Wilson Fisk terrà un discorso dopo essere stato eletto sindaco di New York, incoraggiando i cittadini a non affidarsi a eroi che “si vestono da ragno, da diavolo o da vigilante psicopatico con il simbolo di un teschio” per salvarli”.

Sebbene si tratti ovviamente di un accenno a Spider-Man (e a The Punisher), forse i fan speravano in qualcosa di più di una breve menzione di un combattente del crimine a base di ragno. Alcuni fan continuano a sperare in un’apparizione di Spider-Man, ma se Holland avesse girato qualcosa per questa serie, quasi sicuramente ne avremmo già sentito parlare.

Vincent D'Onofrio in Daredevil come Wilson Fish
Vincent D’Onofrio in Daredevil come Wilson Fish. Foto di David Lee – Cortesia di © Netflix

Quello che sappiamo di Daredevil: Born Again

Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco. I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Entrambi i personaggi hanno debuttato nel Marvel Cinematic Universe nel 2021. Kingpin è stato guest-star nella serie Disney+ Hawkeye e Matt Murdock è apparso brevemente in Spider-Man: No Way Home. Cox è stato anche guest-star in due episodi di She-Hulk: Attorney at Law, dove ha mostrato un lato più leggero dell’eroe. Kingpin, invece, è stato tra i protagonisti della recente serie Echo. È stato recentemente confermato che Daredevil: Born Again sarà presentato in anteprima su Disney+ il 4 marzo 2025.

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Supergirl: Woman of Tomorrow, Eve Ridley si unisce al cast nel ruolo di Ruthye Mary Knolle

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Deadline riporta che Supergirl: Woman of Tomorrow ha ingaggiato l’attrice Eve Ridley, già vista in Il problema dei 3 corpi,  per il ruolo di Ruthye Mary Knolle. La stella della dodicenne è in ascesa dopo aver interpretato Follower nella serie Netflix di D.B. Weiss, David Benioff e Alexander Woo, ma questo sarà dunque il suo ruolo più importante fino ad oggi.

Come spiega il sito, “nel [fumetto Supergirl: Woman of Tomorrow], il cattivo è Krem della Collina Gialla, che uccide il padre di una giovane aliena. La ragazza coinvolge Supergirl nel conflitto. Knolle è una guerriera nobile e onorevole che viaggia attraverso la galassia con Supergirl per dare la caccia a Krem che ha ucciso suo padre a sangue freddo”.

Questo film sembra dunque essere un adattamento diretto dell’omonimo fumetto di Tom King e Bilquis Evely, quindi Ridley avrà probabilmente un ruolo importante come Ruthye in questa storia insieme alla Kara Zor-El di Milly Alcock. Ora che anche questo ruolo è stato coperto, non resta che attendere maggiori informazioni sul progetto.

Tutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow è attualmente previsto come secondo titolo del DCU distribuito dai DC Studios e sarà diretto dal regista di Crudelia Craig Gillespie. Ana Nogueira (The Vampire Diaries) ha scritto la sceneggiatura dopo essere stata inizialmente ingaggiata per scrivere il film di Supergirl con Sasha Calle di The Flash.

Stando a quanto fino ad oggi riportato, nel film dei DC Studios, Supergirl viaggia attraverso la galassia per festeggiare il suo 21° compleanno con Krypto il supercane. Lungo la strada, incontra una giovane donna di nome Ruthye e si ritrova coinvolta in una ricerca omicida di vendetta.

Quando Supergirl: Woman of Tomorrow è stato annunciato per la prima volta, Gunn ha dichiarato: “Vediamo la differenza tra Superman, che è stato mandato sulla Terra e cresciuto da genitori amorevoli fin da quando era un neonato, e Supergirl, che è stata cresciuta su una roccia, una scheggia di Krypton, e ha visto tutti quelli che la circondavano morire ed essere uccisi in modi terribili per i primi 14 anni della sua vita, e poi è arrivata sulla Terra quando era una giovane ragazza”.

“È molto più dura, non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha concluso. Prima di essere protagonista di un’uscita in solitaria, ci aspettiamo che la Supergirl di Alcock faccia il suo debutto nel DCU in Superman la prossima estate. Accanto alla Alcock, sappiamo ci sarà Matthias Schoenaerts nel ruolo del cattivo Krem delle Colline Gialle, mentre Eve Ridley sarà Ruthye Mary Knolle.

Supergirl: Woman of Tomorrow, arriverà nelle sale il 26 giugno 2026.

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Spider-Man 4: nuove indiscrezioni sul titolo, la trama e il cast emergono online

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Spider-Man 4 è stato ufficialmente datato per il 26 luglio 2026, con il regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli Destin Daniel Cretton alla guida di una sceneggiatura scritta da Chris McKenna e Erik Sommers. Per quanto riguarda i dettagli ufficiali, questo è praticamente tutto ciò che sappiamo. Le voci di corridoio, nel frattempo, continuano a sfornare affermazioni piuttosto azzardate.

A seconda di chi si crede, il film – che si colloca tra Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars – è un’avventura di strada o un’epopea multiversale. Comunque sia, oggi sono stati rivelati alcuni possibili dettagli grazie a un annuncio di Production Weekly apparso sui social media. Raccomandiamo sempre di prendere questi dettagli con le pinze ma, allo stesso tempo, molte informazioni molto affidabili sono emerse in passato sul sito.

Lasciamo a voi il giudizio, ma una presunta sinossi rivela che: “Dopo gli eventi di Doomsday, Peter Parker è determinato a condurre una vita normale e a concentrarsi sul college, allontanandosi dalle sue responsabilità come Spider-Man. Tuttavia, la pace è di breve durata quando una nuova minaccia mortale emerge, mettendo in pericolo i suoi amici e costringendo Peter a riconsiderare la sua promessa”.

“Con una posta in gioco più alta che mai, Peter torna a malincuore alla sua identità di Spider-Man e si ritrova a fare squadra con un improbabile alleato per proteggere coloro che ama”. Si tratta di una descrizione abbastanza generica da farci pensare che non sia basata su indiscrezioni online e che possa trattarsi di una descrizione “placeholder” che la Sony Pictures sta utilizzando per offrire un’idea di ciò che accadrà senza svelare troppo.

Andrew Garfield, Michael Keaton e Robert Downey Jr. sono tutti “menzionati per unirsi al cast”, anche se questa particolare informazione sembra essere basata su recenti rapporti sui social media. Un’altra potenziale rivelazione riguarda invece il titolo di Spider-Man 4, che dovrebbe essere Spider-Man: Brand New Day. Si tratta di un’allusione al rilancio del fumetto che ha ripristinato il suo status quo dopo la fine del matrimonio del Wall-Crawler con Mary Jane Watson.

Inizialmente era stato riportato come titolo Spider-Man: King in Black, in riferimento alla minaccia di Knull introdotta in Venom: The Last Dance. Potrebbe essere proprio il Venom di Tom Hardy l’improbabile alleato, ma ad oggi non ci sono certezze su un possibile coinvolgimento del personaggio, per cui ogni informazione emersa è semplicemente da prendere e tenere da parte in vista di future conferme o smentite.

Cosa sappiamo su Spider-Man 4?

Precedenti indiscrezioni hanno affermato che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, hanno avuto dei disaccordi per quanto riguarda la storia di Spider-Man 4, con quest’ultimo che sperava di ridimensionare il Multiverso per un’avventura più piccola. Rothman, invece, si dice che voglia capitalizzare il successo di No Way Home riportando Tobey Maguire e Andrew Garfield nei rispettivi ruoli di Peter Parker.

Più di recente, abbiamo sentito che entrambi gli studios si sono accordati su una storia prevalentemente terrestre con alcuni elementi multiversali, anche se il film viene ancora descritto come un “evento di livello Avengers”. Oltre a Tom HollandZendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ in Spider-Man 4. Si dice inoltre che Sydney Sweeney potrebbe interpretare Black Cat, mentre è stato ampiamente riportato – ma non confermato – che Charlie CoxVincent D’Onofrio e Paul Rudd potrebbero a loro volta apparire come Daredevil, The Kingpin e Ant-Man.

Si ritiene però che Holland sia “sempre più diffidente” nei confronti del ruolo dell’iconico eroe, per cui questa potrebbe essere la sua ultima uscita da solista nei panni del wall-crawler – anche se quasi certamente avrà un ruolo in uno o entrambi i prossimi film degli Avengers. Gli sceneggiatori di No Way Home, Chris McKenna e Erik Sommers, stanno scrivendo la sceneggiatura. Mentre a dirigere il progetto vi sarà Destin Daniel Cretton, già regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Spider-Man 4 uscirà al cinema il 26 luglio 2026.

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Quentin Tarantino non è interessato a vedere Dune: “Non ho bisogno di rivedere quella storia”

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Quentin Tarantino non ha visto i due film di Dune di Denis Villeneuve e non ha intenzione di farlo, nonostante le recensioni entusiastiche. Durante un’intervista a “The Bret Easton Ellis Podcast” (la stessa in cui Tarantino ha difeso Joker: Folie à Deux), al regista è stato chiesto se Dune – Parte Due fosse il miglior film dell’anno, come molti hanno proclamato. Ma il regista non ha potuto dare una risposta perché, appunto, non ha intenzione di guardarlo.

Ho visto “Dune” di David Lynch un paio di volte. Non ho bisogno di rivedere quella storia”, ha spiegato Tarantino a proposito del suo disinteresse per gli adattamenti di Villeneuve. “Non ho bisogno di vedere i vermi delle spezie. Non ho bisogno di vedere un film che pronuncia la parola ‘spezia’ in modo così drammatico”. Tarantino ha chiarito di non avere nulla contro Villeneuve, solo che non è interessato a guardare una storia che già conosce, perché ha già investito del tempo nel materiale originale.

È un susseguirsi di questo e quel remake”, ha spiegato Quentin Tarantino. “La gente mi chiede: hai visto ‘Dune’? Hai visto ‘Ripley?’ Hai visto ‘Shōgun’?”. E io rispondo: “No, no, no, no. Ci sono sei o sette libri di Ripley. Se ne fai un altro, perché fai lo stesso che hanno già fatto due volte? Ho già visto quella storia due volte e non mi è piaciuta molto in nessuna delle due versioni, quindi non sono molto interessato a vederla una terza volta. Se facesse un’altra storia, allora sarebbe abbastanza interessante da darle una possibilità”.

Ho visto ‘Shōgun’ negli anni ’80. Ho guardato tutte le 13 ore. Sono a posto. Non ho bisogno di rivedere quella storia, non mi interessa come la fanno”, ha aggiunto. “Non mi interessa se mi prendono e mi mettono nell’antico Giappone con una macchina del tempo. Non mi interessa, ho già visto la storia”. Certamente pochi potrebbero contestare l’affermazione di Tarantino secondo cui Hollywood è sommersa da remake e reboot, ma molti direbbero anche che si sta perdendo grandi opere d’arte non vedendo Dune di Villeneuve.

Quando uscirà il prossimo film di Quentin Tarantino?

Sono passati cinque anni dall’ultima regia di Quentin Tarantino, C’era una volta a… Hollywood. Da quel momento il regista aveva iniziato a lavorare su un nuovo film intitolato The Movie Critic, che però nell’aprile di quest’anno è stato del tutto accantonato. Anche il suo vociferato film su Star Trek sembrà non si farà più, per cui al momento non si sa quale sarà il prossimo film di Tarantino. Si tratterà in ogni caso del suo decimo film, che come annunciato dal regista sarà anche l’ultimo della sua carriera. Se Tarantino intende davvero tenere fede a questa dichiarazione, starà certamente scegliendo con cura il progetto a cui dedicarsi.

Game of Thrones: un film è in fase di sviluppo presso la Warner Bros.

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Un film che estenda il franchise di Il Trono di Spade (Game of Thrones), basato sui popolarissimi libri fantasy di George R.R. Martin, è in fase di sviluppo iniziale presso la Warner Bros, come hanno confermato fonti a Deadline. La Warner Bros. ha rifiutato di commentare, ma da quanto si apprende per ora ci sono state solo discussioni preliminari sul tema di un film di Game of Thrones, quindi non ci sono vincoli creativi di cui parlare.

Inoltre, non è chiaro quale direzione creativa prenderebbe un film rispetto alla serie HBO, che ha adattato la serie di libri di Martin A Song of Ice and Fire. La notizia del potenziale progetto arriva cinque anni dopo la conclusione di Game of Thrones, creata da David Benioff e D.B. Weiss, che ha portato un enorme numero di spettatori e numerosi riconoscimenti al canale premium, tra cui 59 Emmy.

Il mondo di Westeros ha ancora più storie da raccontare

Fenomeno culturale durato otto stagioni tra il 2011 e il 2019, lo show attraversa i continenti di Westeros ed Essos, intrecciando intrighi politici, magia antica e guerre brutali mentre le famiglie nobili si contendono il Trono di Spade. Nonostante un’ultima stagione che ha suscitato molte polemiche, il successo dello show ha portato alla creazione di spin-off, tra cui il prequel House of the Dragon, ideato dai creatori Ryan Condal e Martin, che è tornato per la seconda stagione durante l’estate ed è stato rinnovato per una terza.

La prossima serie legata a Game of Thrones in arrivo sugli schermi è A Knight of the Seven Kingdoms, un altro prequel basato sulle novelle di Martin Tales of Dunk and Egg, che dovrebbe debuttare l’anno prossimo. Pur essendosi conclusa cinque anni fa la serie madre, il mondo di Westeros rimane dunque un mondo molto avvincente in cui tornare. Tuttavia, alcuni degli spin-off previsti sono stati abbandonati, tra cui le serie ambientate a Fondo delle Pulci, i Sette Dei e il Destino di Valyria. Anche uno spin-off incentrato sul personaggio preferito dai fan, Jon Snow, è stato accantonato.

Mentre queste storie potrebbero non arrivare mai sullo schermo, alcuni spin-off di Game of Thrones attualmente in fase di sviluppo includono 10.000 navi, La conquista di Aegon e Il serpente di mare/ Nove viaggi. Con la notizia ora dello sviluppo anche di un film, i fan non vedranno l’ora di scoprire cosa esso racconterà e dove ciò andrà a collocarsi all’interno dell’ampio mondo narrativo ideato da Martin.

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Venus: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Venus: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Il regista spagnolo è noto per aver realizzato film horror come Nameless – Entità nascosta, Bed Time, La settima musa e, soprattutto, Rec e [Rec]². Maestro del genere, negli anni ha dunque dato vita ad opere caratterizzate per la forte presenza di orrori soprannaturali che si svolgono in ambienti ristretti, violenze corporee inaudite e, di conseguenza, elementi gore adatti ad un pubblico decisamente avvezzo a questo tipo di dettagli. Il suo nuovo film, Venus, uscito nel 2022 passando fin troppo in sordina, è un compendio di tutto ciò, anche solo per l’ispirazione ad un racconto dello scrittore horror H. P. Lovecraft.

Il film è prodotto da Alex de la Iglesia (Le streghe son tornate, Oxford Murders – Teorema di un delitto) con la sua The Fear Collection, un marchio dedicato ai film dell’orrore fondato nel 2020 insieme a Carolina Bang e in collaborazione con Prime Video e Sony Pictures. Il primo film uscito sotto l’egida di The Fear Colletion è stato Veneciafrenia, mentre il secondo è, appunto, Venus. Si tratta di un’opera molto particolare per Balagueró, che come da lui sottolineato sembra iniziare come un classico crime movie per poi trasformarsi improvvisamente in un horror soprannaturale con streghe, demoni e spaventosi riti sacrificali.

Il passaggio televisivo di Venus è dunque l’occasione perfetta per recuperare il nuovo film di un maestro di questo genere, che ancora una volta si diverte e sorprende nel mettere in scena orrori con pochi eguali, che non mancano di soddisfare gli appassionati di questa tipologia di horror. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Venus. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Venus cast

La trama di Venus

La vicenda si svolge a Madrid, Spagna. Protagonista del racconto è Lucía, una go-go dance che, con in mano un pesante borsone pieno di pacchi di droga rubata in discoteca e una profonda ferita da taglio sulla coscia, fugge dal night club dove lavora, gestito dalla mafia. La ragazza, tuttavia, non ha alcuna possibilità di ingannare i suoi feroci datori di lavoro, gangster assassini che si pongono subito sulle sue tracce. Lucía non ha allora altra scelta che cercare di nascondersi dalla sorella Rocío e la giovane nipote Alba. Le due vivono nel decrepito Edificio Venus, un inquietante complesso di appartamenti di Villaverde Sud, su cui girano strane voci.

Nella speranza che i gangster smettano di cercarla, Lucía trascorre dunque la notte da loro. Ma quando sua sorella scompare, la mattina seguente, la ragazza si ritroverà a dover proteggere la nipote non solo dai mafiosi, che l’hanno nel mentre individuata, ma anche da antichi orrori che si nascondono dietro le pareti dell’edificio. Le voci su quell’edificio, infatti, si rivelerano più vere del previsto, tra presenze soprannaturali, streghe e demoni. Un antico rito sta infatti giungendo a compimento e così, per i presenti, quei corridoi e quelle stanze diventano luogo di orrori indicibili.

Il cast di attori

Ad interpretare Lucía vi è l’attrice Ester Expósito, nota per il ruolo di Hija de Fernando nella serie Vis a Vis – Il prezzo del riscatto e di Carla Roson nella serie Élite. Accanto a lei, nel ruolo della nipote Alba vi è invece Inés Fernández, attrice qui al suo esordio cinematografico. La sorella Rocio, invece, è interpretata da Ángela Cremonte, nota per il ruolo di Elisa Cifuentes nella serie Le ragazze del centralino. L’attore Fernando Valdiviels interpreta Moro, uno degli affiliati della gang criminale, mentre Pedro Bachura è Calvo, incaricato di ritrovare la protagonista. L’attore Federico Aguado è Salinas, complice di Lucía, mentre Magüi Mira è Marga, la principale delle anziane residenti nel condominio.

Come finisce il film? La spiegazione del finale

Come si apprende nel finale del film, dietro gli orrori che infestano il condominio Venus vi sono le tre anziane. Il loro scopo è far sì che una creatura da loro venerata possa reincarnarsi attraverso un rito, motivo per il quale compieno sacrifici su bambini da decenni. Per cercare di impedire che Alba possa essere l’ennesima vittima, Lucía assume un notevole quantitativo di droga per ottenere energia. Fattasi largo tra i criminali, sale nell’appartamento delle anziane, che vedendola capiscono che la creatura da loro venerata si è reincarnata in lei. Lucía le uccide e porta via con sé Alba. Rimane però il dubbio se Lucía possieda quel potere solo per via della droga assunta o se perché realmente il demone ha preso possesso del suo corpo.

Venus finale

Il film e il racconto I sogni nella casa stregata di H.P. Lovecraft

Come anticipato, il film è liberamente tratto dal racconto horror I sogni nella casa stregata – conosciuto anche con il titolo La casa delle streghe – dello scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft, appartenente al famoso Ciclo di Cthulhu. In esso si narra di Walter Gilman, il quale sta portando avanti degli studi sul folclore e sulla vecchia strega Keziah Mason, sfuggita al rogo. Walter ritiene che la donna sia stata in grado di viaggiare attraverso lo spazio e le dimensioni e che sia dunque ancora viva da qualche parte. Da qui parte una storia a metà fra l’incubo e il surreale, con Walter alla mercé della strega Keziah e del suo famiglio, Brown Jenkin, un mostruoso ibrido con il corpo da topo e la faccia e le mani umane.

Tale racconto è stato poi adattato anche dal sesto episodio della serie Netflix Cabinet of Curiosities, dove nel ruolo di Walter vi è l’attore Rupert Grint. L’episodio in realtà si discosta parzialmente dal racconto introducendo la volontà di Walter di ritrovare la gemella morta anni prima e presumibilmente bloccata nella stessa realtà in cui si trova la strega, che cerca dunque a sua volta di tornare nel mondo dei vivi. Per quanto riguarda Venus, come si può intuire, il film si discosta molto dal racconto, mantenendo unicamente il tema dell’orrore cosmico, dei sogni, la casa della strega e i sacrifici fatti in nome di un male superiore.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente Venus non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 20 marzo alle ore 23:00 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Halloween Ends, la spiegazione del finale: cosa succede a Michael Myers?

Il finale catartico di Halloween Ends (qui la recensione) conclude la trilogia reboot del franchise di David Gordon Green, dando a Michael Myers un destino infausto mentre Laurie Strode (Jamie Lee Curtis) lascia finalmente morire il suo male personale. Il film è ambientato quattro anni dopo il finale di Halloween Kills, con Laurie e Allyson che vivono insieme mentre elaborano il loro dolore e i traumi lasciati dall’ultima furia di Michael. Nel frattempo, Allyson inizia una storia d’amore con Corey Cunningham, il nuovo paria della città di Haddonfield, accusato di aver ucciso il ragazzo a cui faceva da babysitter tre anni prima.

Halloween Ends, posizionando Corey come nuovo uomo nero, pone una domanda significativa sul franchise: Il male nasce o viene creato? Michael Myers si è nascosto negli ultimi quattro anni, ma ricompare quando Corey viene gettato da un ponte da un gruppo di bulli. Michael trascina Corey nel suo covo nell’ombra delle fogne, con l’intenzione di ucciderlo, ma quando lo guarda negli occhi vede i suoi crimini passati. Da quel momento Corey viene trasformato in una persona completamente nuova, che lo porta a prendere il posto di Michael Myers dando vita ad una serie di omicidi.

Tuttavia, Laurie e Allyson si riuniscono nel finale per porre finalmente fine al male di Haddonfield: le due lavorano insieme per uccidere Michael Myers e mettere a tacere il dolore e i traumi che le hanno consumate. Sebbene il finale di Halloween Ends chiarisca l’immortalità del male nel franchise, sembra che il Boogeyman di Laurie Strode sia definitivamente scomparso. Scopriamo però qualcosa in più sul finale del film e sulle sue implicazioni in questo approfondimento.

James Jude Courtney in Halloween Ends
James Jude Courtney in Halloween Ends © Halloween Ends

Cosa succede alla fine di Halloween Ends?

L’atto finale di Halloween Ends si svolge nella notte di Halloween, quando Corey indossa la maschera di Michael Myers e procede all’omicidio degli abitanti di Haddonfield che lo avevano precedentemente terrorizzato. Nel frattempo, Laurie Strode denuncia il proprio suicidio alla polizia per attirare Corey a casa sua, sparando così al nuovo Uomo Nero giù per le scale. Naturalmente, Corey non muore e si pugnala alla gola per incastrare Laurie per il suo omicidio, pensando che se lui non può avere Allyson, nessuno può averla. Allyson arriva e incolpare la nonna per le azioni di Michael Myers, ripetendo che Laurie potrebbe essere il male che attira l’assassino.

In un’altra finta morte, Corey sopravvive alla pugnalata che si è autoinflitto prima di essere però ucciso da Michael, che viene a recuperare la sua maschera e riprendere il suo ruolo. A quel punto Laurie lotta con Michael prima di riuscire a renderlo immobile, bloccandogli le mani con i coltelli sul bancone e poi gettandogli il frigorifero sulle gambe. Lentamente, Allyson aiuta Laurie a uccidere il mortale Michael Myers, tagliandogli la gola e i polsi in modo che muoia dissanguato. Stavolta, il terribile e implacabile assassino sembra essere davvero morto, ma per Laurie non lo è ancora abbastanza.

Dopo l’arrivo di Frank e della polizia, la città di Haddonfield si riunisce ritualmente al deposito di rottami mentre Laurie getta il corpo di Michael in un trituratore industriale, assicurandosi che tutti possano vedere che Myers è davvero morto e con lui il terrore che aveva seminato. Halloween Ends si conclude quando Allyson lascia Haddonfield e Laurie termina il suo libro di memorie, spiegando però che “il male non muore, cambia forma” – un’allusione al fatto che Michael Myers veniva originariamente chiamato “La Forma”. Sul tavolo, accanto a sé, conserva inoltre la maschera dell’assassino.

Rohan Campbell e Andi Matichak in Halloween Ends
Rohan Campbell e Andi Matichak in Halloween Ends © Halloween Ends

Perché Corey si è trasformato in Michael Myers

Coerentemente con l’affermazione di Laurie secondo cui il male cambia semplicemente forma, Corey che indossa la maschera di Michael Myers, l’abbigliamento da meccanico e la personalità minacciosa voleva esprimere che “Michael Myers” è davvero la personificazione del male. Non importa che la “Forma” si chiami Michael Myers o Corey Cunningham, è la forma assunta da una figura interamente consumata dal male. In Halloween Ends Michael, in quanto essenza del male, vede dunque un potenziale in Corey quando lo guarda negli occhi.

Michael era più vecchio e più debole mentre Laurie iniziava a lasciar andare il suo passato e a elaborare il suo dolore e il suo trauma, il che significava che il Male aveva bisogno di una nuova forma più giovane da assumere per nutrirsi della paura altrui. Corey ha inizialmente avuto l’opportunità di condurre una vita relativamente normale con Allyson, ma è stato dunque poi consumato dal male interiore e dall’isteria esterna della città che lo ha etichettato come un mostro.

Perché Laurie è stata finalmente in grado di uccidere Michael Myers

Laurie Strode ha cercato di uccidere Michael Myers in innumerevoli occasioni sin dal film originale di Halloween del 1978, e alla fine ci è riuscita in Halloween Ends. Michael era la personificazione della sua paura, del suo dolore e dei suoi traumi, e finché non fosse riuscita a liberarsi di questo male, Michael non sarebbe mai morto. Laurie aveva anche passato gli ultimi anni ad essere incolpata per gli omicidi di Michael. Se Michael non sarebbe mai morto, Haddonfield aveva bisogno di un’altra figura tangibile da incolpare, e la superstite Laurie Strode era un paria adatto.

Jamie Lee Curtis in Halloween Ends
Jamie Lee Curtis in Halloween Ends © Halloween Ends

Halloween End rivela così che com la città di Haddonfield ha creato un nuovo Michael in Corey Cunningham, stava facendo lo stesso con Laurie. Sebbene sia ridicolo incolpare Laurie per gli oscuri omicidi di Michael, la sua colpevolezza percepita vuole rappresentare che Laurie, consumata interamente dalla sua paura e dal suo trauma, non danneggia semplicemente se stessa, ma tutti coloro che la circondano. La paura di Laurie le è costata innumerevoli relazioni e opportunità nella vita, che alla fine hanno danneggiato la figlia, il genero, gli amici e i vicini.

Una volta che Laurie è stata in grado di affrontare i propri mali causati dalle vili azioni di Michael, il potere dell’influenza di Michael ha potuto essere spazzato via da Haddonfield. Laurie è ora in grado di vivere la propria vita libera dai vincoli della malvagità di Michael, e il finale di Halloween End addirittura stuzzica su una sua ottimistica storia d’amore con Frank Hawkins.

Perché Laurie sopravvive al finale del film

Halloween ha da sempre posizionato Laurie e Michael come una diade in cui ognuno influenza l’altro. Michael è sopravvissuto nel tempo grazie alla paura di Laurie, quindi la chiamata per “suicidio” non era del tutto imprecisa. Laurie che taglia i polsi a Michael è un modo per uccidere la parte di sé interamente guidata e consumata dalla paura che lui ha causato, dando vita a una nuova Laurie nel finale di Halloween Ends.

Jamie Lee Curtis e Andi Matichak in Halloween Ends
Jamie Lee Curtis e Andi Matichak in Halloween Ends © Halloween Ends

Non era necessario che Laurie morisse perché il franchise di Halloween si concludesse, doveva semplicemente sconfiggere l’Uomo Nero. Se sia Michael che Laurie fossero morti alla fine del film, la natura divorante del male e della paura avrebbe prevalso. Invece, Halloween Ends, lasciando che Laurie viva, rende la sua storia una dimostrazione trionfale della capacità di prevalere sul dolore e sul trauma.

Michael Myers è davvero morto?

Le innumerevoli occasioni in cui Michael Myers è stato colpito, accoltellato, gettato dalla finestra, dato alle fiamme, picchiato e investito nel corso del franchise di Halloween hanno fatto sorgere la domanda se sia immortale. Il finale di Halloween Ends risponde finalmente a questa domanda: Michael Myers può morire. Ma ciò che rappresenta probabilmente non morirà mai. Il male – come già detto – non muore, cambia solo forma. Ma questa è una storia di Michael Myers e Laurie Strode, il che significa che la morte di Michael è la fine del male personale di Laurie.

Il suo dolore e i traumi subiti negli ultimi 44 anni hanno creato un male dentro di lei, che si è sviluppato insieme all’immagine e al ricordo di Michael, e questo terrore è morto insieme al corpo di Michael nel tritacarne. Quindi sì, Michael Myers è morto, ma l’Uomo Nero no. La prossima volta che Haddonfield avrà bisogno di qualcosa da temere, di qualcosa su cui spostare le proprie paure e di qualcosa contro cui unirsi, sorgerà un altro Michael Myers.

Michael Myers Halloween Ends
Michael Myers in Halloween Ends © Halloween Ends

Che cosa significa davvero il finale di Halloween Ends?

Il finale di Halloween Ends offre una pulizia catartica e collettiva del dolore e del trauma che ha caratterizzato la città di Haddonfield, Illinois, per decenni. Con la morte di Michael Myers, Haddonfield fa un passo avanti e giura di non lasciare che la paura dell’Uomo Nero guidi la sua vita. Laurie, scrivendo che “il male non muore, cambia forma” nel finale di Halloween, rivela che la città può andare avanti e guarire, ma c’è ancora la possibilità che il male si infiltri di nuovo a Haddonfield. Per questo motivo, Haddonfield e Laurie dovranno lavorare per evitare che questi mali vengano interiorizzati e persistano ancora una volta..

La fine di Halloween Ends è davvero la fine del franchise?

Halloween Ends è ufficialmente la fine della trilogia reboot del franchise e del periodo di Jamie Lee Curtis nei panni di Laurie Strode. Il regista di Halloween, John Carpenter, è stato relativamente disponibile a dire che il franchise rimarrà in circolazione finché continuerà a fare soldi, quindi è improbabile che questa sia davvero la fine di Michael Myers. Tuttavia, sembra che Halloween Ends sia la conclusione della storia di Laurie Strode e del Michael Myers originale. C’è infatti sempre la possibilità che Halloween venga rifatto, riavviato o modificato.

Corey Cunningham, che diventa essenzialmente Michael Myers in Halloween Ends, suggerisce che chiunque sia consumato dal male può indossare la maschera e il costume e raggiungere la natura minacciosa di Michael. Il fatto che Laurie sia in possesso della maschera di Michael Myers alla fine di Halloween Ends, implica che potrebbe finire nelle mani sbagliate, richiamando un nuovo assassino in circolazione.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Halloween Ends grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 31 ottobre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

It: tutte le curiosità sulla miniserie del 1990

It: tutte le curiosità sulla miniserie del 1990

Per gli appassionat di Stephen King, il romanzo del 1986 It è imprescindibile. Opera all’interno della quale confluiscono tutte le cifre stilistiche e tematiche dell’autore del Maine, che da qui forma non tanto ad un romanzo horror quanto ad un vero e proprio racconto di formazione sulla paura di crescere e affrontare ciò che spaventa. Un’opera estremamente complessa, che recentemente è stata portata sul grande schermo ma che già nel 1990 era stata adattata nell’ormai iconica miniserie It. Composta da due episodi, questa è divenuta un cult per gli amanti di King e viene ricordata ancora oggi per l’interpretazione di Tim Curry nei panni di Pennywise.

Ebbe un enorme successo e fu seguita da oltre 30 milioni di telespettatori nelle sue due prime notti di messa in onda e secondo un sondaggio del 2004 del magazine Radio Times, la miniserie è il prodotto televisivo americano più spaventoso di sempre. Un titolo dunque ideale da vedere nella notte di Halloween grazie alla sua riproposizione in televisione. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a It. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di It

1960, nella piccola cittadina di Derry, nonostante la pioggia, un bambino di nome Georgie sta giocando per strada con una barchetta di carta, quando improvvisamente questa finisce in un tombino. Mentre cerca di recuperarla, il bambino incontra un curioso pagliaccio, chiamato Pennywise, che lo invita a riprendersi il suo gioco di carta. Ma quando Georgie allunga la mano nel tombino, il clown lo morde a morte, strappandogli il braccio. Dopo il funerale di Georgie, suo fratello Bill inizia ad avere visioni sanguinolente, ma non è l’unico, scopre, infatti, che anche altri bambini sono tormentati da questi strani eventi, causati da Pennywise.
I ragazzi, radunatisi nel gruppo il Club dei Perdenti, formato da Ben, Bev, Eddie, RichieMike e Stan, iniziano a mettere insieme i pezzi fino a comprendere che Pennywise, denominato It per la sua natura non umana, è il responsabile delle morti dei bambini della città. Decidono di affrontarlo, avventurandosi nelle fogne e ponendo apparentemente fine alla sua minaccia. Ma quando, dopo 27 anni, It ritorna a terrorizzare Derry, il gruppo ormai adulto è costretto a riunirsi per cercare di porre fine a quella minaccia una volta per tutte.
Pennywise It
Tim Curry è Pennywise in It © Lorimar Film Entertainment/Courtesy Everett Collection

Il cast di attori di It

Tim Curry è Pennywise

Ad interpretare l’inquietante Pennywise vi è Tim Curry, in quella che è senza dubbio una delle sue interpretazioni più note. Curry era però riluttante nell’accettare, per via del pensiero di doversi sottoporre a un pesante makeup, memore del suo ruolo nel film Legend dove per interpretare l’antagonista dovette sottoporsi a tre ore di trucco. Per convincerlo, Wallace minimizzò i dettagli nel costume di Pennywise e notò che comunque non era necessario, perché la performance di Curry era già forte di suo.

Si decise così di rinunciare all’aspetto originariamente scelto per il personaggio, che prevedeva un Pennywise con zigomi prominenti, un mento appuntito e una fronte sporgente. Furono però create tre diverse versioni del volto del clown, una delle quali assomigliava a un clown hobo, un’altra che era “un po’ più cattiva” e quella finale vista nella miniserie. Per la carnagione bianca del personaggio, fu utilizzato crema di trucco bianca per fare sì che Pennywise assomigliasse ad un “cartone animato vivente”.

Il cast di attori bambini

Come interpreti dei protagonisti all’età di 12 anni, si ritrovano Jonathan Brandis nel ruolo di William “Bill” Denbrough e Brandon Crane in quello di Benjamin “Ben” Hanscom. Emily Perkins interpreta Beverly “Bev” Marsh, mentre Adam Faraizl è Eddie Kaspbrak e Seth Green è Richard “Richie” Tozier (noto per essere il doppiatore di Chris Griffin nella serie animata I Griffin). Marlon Taylor interpreta Michael “Mike” Hanlon, mentre Ben Heller è Stanley “Stan” Uris. Vi sono poi anche Jarred Blancard nel ruolo del bullo Henry Bowers e Tony Dakota in quello di George “Georgie” Elmer Denbrough.

Il cast di attori adulti

Per quanto riguarda il cast di adulti, Richard Thomas interpreta William “Bill” Denbrough, mentre John Ritter è Benjamin “Ben” Hanscom. Vi è poi Annett O’Toole, interprete di Beverly “Bev” Marsh e Dennis Christopher nei panni di Edward “Eddie” Kaspbrak. Harry Anderson interpreta Richard “Richie” Tozier, mentre Tim Reid è Michael “Mike” Hanlon, Richard Masur è Stanley “Stan” Uris e Michael Cole interpreta Henry Bowers.

Jonathan Brandis, Seth Green, Brandon Crane, Adam Faraizl, Ben Heller, Emily Perkins e Marlon Taylor in It
Jonathan Brandis, Seth Green, Brandon Crane, Adam Faraizl, Ben Heller, Emily Perkins e Marlon Taylor in It © Lorimar Film Entertainment/Courtesy Everett Collection

Altre curiosità su It

Originariamente, George A. Romero, autore di La notte dei morti viventi (1968), era stato assunto come regista del progetto, ma abbandonò la cosa a causa di conflitti di programmazione, dopo di che la ABC decise di ridurre le otto ore inizialmente previste in una serie da tre episodi. Poco dopo, Tommy Lee Wallace venne chiamato a sostituire Romero e a quel punto si decise di condensare la serie in due episodi. Data la lunghezza del romanzo di King, che conta 1.138 pagine, una grande quantità di materiale è stata dunque scartata, come le sottotrame riguardanti la vita personale dei personaggi adulti.

I membri del cast hanno affermato che l’interpretazione di Pennywise di Tim Curry era così realistica e inquietante che, durante le riprese, in molti si spaventavano davvero ogni volta l’attore era presente sul set, costringendolo talvolta, durante le pause per il pranzo o per il cambio scena, ad allontanarsi dal resto del cast. All’interno della miniserie, tuttavia, lo si vede comparire in scena solamente per un totale di 27 minuti.

Lo stesso Tim Curry avrebbe potuto spaventarsi nel vedersi nei panni di Pennywise. L’attore, infatti, ha sofferto per la maggior parte della sua vita di un caso debilitante di coulrofobia (paura dei clown). Il suo contratto prevedeva esplicitamente che sul set non ci dovessero essere superfici riflettenti a portata di mano mentre era truccato, e un tecnico del trucco è stato quasi licenziato per aver tenuto in mano uno specchio mentre Curry veniva truccato.

Fin dalla prima messa in onda di It, ci sono state molte speculazioni sulla casa della pompa dell’edificio delle fogne. I fan volevano sapere dove si trovasse l’edificio reale e si diceva che si trattasse di un set costruito e subito demolito dopo le riprese. L’edificio reale è la vecchia centrale idroelettrica di Buntzen Lake in Canada, che aveva un aspetto vagamente diverso nel 1990, ma che, dopo la chiusura nei primi anni 2000, conserva ora un aspetto più sbiadito. Le persone possono avvicinarsi, ma è vietato entrare senza autorizzazione.

John Ritter, Annette O'Toole, Richard Thomas, Harry Anderson e Dennis Christopher in It
John Ritter, Annette O’Toole, Richard Thomas, Harry Anderson e Dennis Christopher in It © Lorimar Film Entertainment/Courtesy Everett Collection

Lo sceneggiatore e regista Tommy Lee Wallace ha ammesso di non aver mai letto il romanzo prima di realizzare questa miniserie. Ha preferito lasciare che la sceneggiatura parlasse da sola. Nel commento del DVD, Wallace ha rivelato di aver letto il romanzo in un secondo momento e ha ammesso di ritenere che la miniserie non sia all’altezza del materiale di partenza. Tuttavia, lo stesso Stephen King aveva concesso molta flessibilità quando si è trattato di riscrivere gran parte del romanzo.

Nonostante venga oggi considerato un lungometraggio, It è uscito come film per la TV, diviso in 2 episodi: uno ambientato negli anni ’60 e l’altro nei ’90. Nel 2017 è poi stata realizzata versione cinematografica, It – Capitolo uno, dedicata alla prima parte della storia e seguita nel 2019 da It – Capitolo due, dedicato agli eventi che accadono nel 1990. Anche se negli Stati Uniti questa versione viene erroneamente considerata un remake della miniserie televisiva, ciò è stato più e più volte negato sia dalla produzione sia dal regista Andrés Muschietti, quest’ultimo neanche fan della stessa.

Il trailer di It e dove vedere la miniserie in streaming e in TV

È possibile fruire di It grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Google Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare o acquistare il titolo. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. It è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 31 ottobre alle 21:30 (prima parte) e alle 23:30 (seconda parte) sul canale Warner TV.

Squid Game 2: la conferenza stampa dal Lucca Comics and Games 2024

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Tra gli eventi Netflix più attesi del Butterfly Effect, l’edizione del Lucca Comics 2024, c’era l’incontro del cast di Squid Game 2 con il pubblico del Teatro del Giglio: il regista Hwang Dong-hyuk e i protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-jun hanno incontrato pubblico e accreditati della fiera, discutendo del successo dello show e della seconda attesa stagione.

Squid Game 2 al Lucca Comics

Tre anni dopo aver vinto lo Squid Game, il Giocatore 456 ha rinunciato ad andare negli Stati Uniti e fa il suo ritorno con un nuovo piano in mente. Gi-hun si tuffa ancora una volta nel misterioso gioco di sopravvivenza, iniziando un altro gioco di vita o di morte con nuovi partecipanti riuniti per vincere il premio di 456 miliardi di won.

Interrogato sul successo planetario della serie, Hwang Dong-hyuk ha dichiarato: Quando si crea qualcosa si spera sempre che abbia successo, ma non mi sarei mai aspettato così tanto successo. La seconda stagione si concentrerà molto sull’esperienza di 456 e sul suo tentativo di rientrare nel gioco e di fermarlo dall’interno”. Presente in sala anche lo stesso 456/Gi-Hun: “Quando ho recitato nella prima stagione non ho chiesto mai perché il personaggio si fosse tinto i capelli rossi, ma ho immaginato che ci fosse un significato”. Hwang interviene: “I capelli rossi li ho presi da Slam Dunk, è il simbolo che è cambiato, che non è più quello di prima che è diventato qualcosa di diverso e non sarà molto più come prima”.

Piazza San Michele Fan Gathering – Squid Game 2 – Cortesia di netflix

L’intento sociale dello show

Hwang: “Squid Game è una serie con cui spero di mostrare come la società capitalistica di oggi promuove un sistema competitivo che porta a un divario di ricchezza che crea perdenti nel gioco. Volevo che fosse uno specchio della nostra società, provando a far interrogare il pubblico se questo è davvero il futuro che vogliamo e provare a capire come cambiarlo. Inoltre se eliminiamo i più deboli, dobbiamo iniziare a chiederci se davvero questo il mondo che vogliamo”.

Si vocifera di un remake a Hollywood con lo zampino di David Fincher: “Ho visto l’articolo su Deadline ma non credo sia ufficiale – ha detto il regista – quindi non posso dire nulla. Rispetto Fincher quindi se farà qualcosa legato a Squid Game lo vedrei volentieri, farebbe uno spinoff o remake molto bello. Sono curioso. Si tratta di espandere il mio universo che rimane comunque mio (scherza).”

Sono anni d’oro per la produzione coreana che, dopo Parasite, ha portato al mondo Squid Game e ora la seconda stagione attesissima, su Netflix dal 26 dicembre.

“Penso che in Corea, dalla guerra degli anni ’50, in quarant’anni siamo riusciti a rinascere come una potente economia ma per farlo abbiamo dovuto affrontare tanti sacrifici – dice il regista – In confronto all’Europa dove il capitalismo si è sviluppato in più di 100 anni, in Corea è più debole e vulnerabili e in queste economie i più deboli sono un problema da affrontare. Penso che ora poi ci siano diverse piattaforme che permettono di portare contenuti coreani in tutto il mondo”.

Squid Game 2 – la serie

Il gioco non si ferma mai. Siete pronti a giocare? L’attesissima seconda stagione di SQUID GAME, in arrivo solo su Netflix dal 26 dicembre, è stata presentata oggi in anteprima globale a Lucca Comics & Games 2024 alla presenza del creatore, scrittore e regista Hwang Dong-hyuk e dei protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-jun.

Dopo la conferenza stampa presso il prestigioso Teatro del Giglio di Lucca, il regista e i protagonisti della serie hanno salutato il pubblico in Piazza San Michele, dove li attendevano 8.000 persone tra fan e cosplayer, con le iconiche tute da guardie e concorrenti. Questa sera, invece, il cast di SQUID GAME presenterà in anteprima mondiale ai fan di Lucca il main teaser trailer, che verrà poi rilasciato globalmente alle 20.00.

Piazza San Michele Fan Gathering – Squid Game 2 – Cortesia di netflix

Longlegs: la storia vera che ha ispirato il film e Osgood Perkins

Osgood Perkins potrebbe essere un nome nuovo per i fan occasionali dell’horror grazie al suo terrificante film del 2024, Longlegs, ma il lavoro di Perkins nel regno dell’horror va ben oltre il trucco terrificante di Nicolas Cage. Dal suo ruolo accattivante ed esilarante in Legally Blonde (sì, interpretava uno dei compagni di legge di Elle), ha regalato al mondo una varietà di film terrificanti, dall’horror psicologico di The Blackcoat’s Daughter alla sua rivisitazione contorta di una fiaba classica con Gretel & Hansel del 2020. L’orrore scorre anche nelle sue vene, essendo figlio di Anthony Perkins, l’attore che ha interpretato uno dei più grandi cattivi del cinema di tutti i tempi, Norman Bates in Psycho di Alfred Hitchcock.

L’ispirazione di Hitchcock per il film derivava dalla fattoria degli orrori di Ed Gein e dalla paralizzante presa psicologica che la madre morta aveva su di lui. È giusto che il pubblico si ponga la domanda: da dove traggono ispirazione gli scrittori di horror? E il più delle volte si ispirano a casi reali? Nel caso di Osgood Perkins, questo è vero. In una recente intervista, Perkins ha raccontato agli spettatori di essersi ispirato, per la stesura del film, al tragico omicidio di JonBenét Ramsey, una bambina di sei anni trovata morta nella sua casa nel 1996. Il caso, sebbene ricco di possibilità, rimane irrisolto, rendendo ancora più inquietante il suo collegamento con uno dei film horror più terrificanti di quest’anno.

In che modo il caso JonBenét Ramsey ha influenzato Longlegs?

Nicolas Cage in Longlegs (2024)
Nicolas Cage in una scena di Longlegs – Credits: NEON

Perkins afferma: “Nel libro si dice che i genitori avevano fatto per lei, per Natale, una bambola a grandezza naturale che era vestita come lei e giaceva in una scatola di cartone in cantina”. Chi ha visto Longlegs sa che gran parte della premessa si basa sulle bambole a grandezza naturale che le vittime ricevono poco prima della loro morte. Questo permette all’assassino (Longlegs) di entrare nella casa delle vittime “senza essere realmente presente”. Longlegs, interpretato da Nicolas Cage, assomiglia a un essere umano afflitto da una macabra chirurgia plastica. I tratti del suo personaggio sono nitidi e inquietanti e lo rendono irriconoscibile per il pubblico. Inoltre, offre una performance ancora più raccapricciante, difficile da guardare ma impossibile da distogliere, come un incidente d’auto in autostrada.

Qual è il significato delle bambole in Longlegs?

LONGLEGS Maika Monroe
Maika Monroe in una scena di Longlegs – Credits: NEON

L’inquietante riferimento del film è più simile al caso Ramsey di quanto si possa pensare, soprattutto perché il corpo di JonBenét è stato trovato nel seminterrato, lo stesso luogo in cui la versione in bambola di se stessa era stata conservata per Natale. Non si può fare a meno di riflettere sulla tragica ironia di questo piccolo ma potente dettaglio del caso. I bambini spesso bramano le loro bambole perché le vedono come un’estensione di loro stessi, ma Longlegs prende letteralmente questa azione innocente e la perverte, come se commentasse l’idea che la vanità di una persona può portare a un’ignoranza così accecante da condurre alla sua morte.

È importante ricordare che Perkins, pur avendo creato un film dell’orrore che lascerà un’eco e un’impronta per le generazioni future, si è ispirato a un caso di cronaca vera che riguarda la morte di un bambino. Sebbene Perkins affermi nell’intervista che il caso Ramsey sia stato risolto e che sia stato un “vagabondo” a uccidere la bambina, il caso è in realtà considerato tuttora irrisolto. L’inquietante presenza delle bambole in tutto il film e il modo in cui si collegano direttamente ai raccapriccianti omicidi delle vittime rendono il collegamento tra Longlegs e l’omicidio di JonBenét Ramsey profondamente inquietante, oltre che immensamente ben realizzato da Perkins.

Quanto c’è di vero in Longlegs?

Naturalmente, dati gli elementi soprannaturali della trama, non sarà una sorpresa che alcuni aspetti del film non siano basati sulla vita reale.

Ma anche nessuno degli aspetti più concreti del film è basato su una storia vera, né lo sceneggiatore/regista Osgood Perkins si è ispirato a serial killer realmente esistiti per creare l’antagonista principale. Infatti, durante una recente apparizione al podcast Inside Total Film, Perkins ha rivelato di avere una certa avversione per i crimini veri.

“Non riesco a guardare le cose reali. Non mi piacciono. Non mi piacciono. Non voglio sapere”, ha spiegato. “Tutte queste cose non potrebbero essere più romanzate e totalmente inventate”. E ha aggiunto: “Questo è parte del divertimento per me. È come se dicessi: ‘Oh, è così che probabilmente parlano le persone dell’FBI. Oh, è così che probabilmente entrerebbero in una stanza. Non so, forse è qualcosa di simile”. Onestamente, è una parte di ciò che lo rende leggero per me. Non mi interessa quello che fanno questi malati. Per me, questo è un tipo diverso di poesia, sai, ed è totalmente una finzione”. Ecco quindi che il film non è nemmeno lontanamente basato su una storia vera. E questa consapevolezza renderà sicuramente più facile andare a dormire dopo aver visto il film…

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Disney+: i film e le serie tv in uscita a Novembre 2024

Con una serie di contenuti incredibili, Disney+ offre la possibilità di scegliere cosa guardare a novembre. The Old Man di FX torna con una nuova stagione che vede Dan Chase (interpretato da Jeff Bridges) imbarcarsi nella sua missione più importante.

Per gli amanti della musica classica c’è Con le musiche di John Williams. Il documentario celebra il lavoro del compositore e direttore d’orchestra John Williams, che ha creato alcune delle colonne sonore più riconoscibili dei film più famosi al mondo.

Questo mese debutterà la serie di FX Non dire niente, basata sul libro best-seller del New York Times di Patrick Radden Keefe. Una storia di omicidi e memoria durante il conflitto nordirlandese (The Troubles), interpretata da Lola Petticrew, Hazel Doupe, Anthony Boyle, Josh Finan e Maxine Peake.

National Geographic torna con un documentario intitolato Endurance: Alla ricerca della nave leggendaria. Un’équipe si mette alla ricerca della nave dell’esploratore Ernest Shackleton, affondata più di un secolo fa e recentemente riscoperta. Tra gli altri contenuti disponibili questo mese ci sono le serie preferite dai fan, come la ventunesima stagione di Grey’s Anatomy (21 novembre), l’ottava stagione di 9-1-1 (21 novembre), la seconda stagione di Tell Me Lies e molte altre.

I film in uscita a Novembre 2024

Con le musiche di John Williams

Il documentario originale Con una carriera lunga decenni, le sue indimenticabili colonne sonore sono parte essenziale di alcuni dei film più amati del nostro tempo. Il pubblico potrà vedere e ascoltare la storia del maestro John Williams, con le testimonianze dei registi, dei musicisti e di altri personaggi che ha ispirato, completa di rari retroscena sulla realizzazione della storia del cinema.

Endurance: alla ricerca della nave leggendaria

In un’impresa leggendaria, l’esploratore antartico Ernest Shackleton tenne in vita il suo equipaggio per oltre un anno, nonostante la nave fosse andata persa nel ghiaccio gelido del pack. Un secolo dopo, una squadra di esploratori si mette alla ricerca della nave affondata. Queste spedizioni epocali, legate dalla stessa determinazione, concludono una delle più grandi saghe della storia sulla sopravvivenza e sulla forza dello spirito umano.

Le serie tv in uscita a Novembre 2024

The Old Man, dal 6 novembre

The Old Man - seconda stagione
© Disney+

La seconda stagione della serie originale FX in streaming con tutti gli episodi Nella seconda stagione della serie FX The Old Man, l’ex agente della CIA “Dan Chase” (Jeff Bridges) e l’ex vicedirettore dell’FBI “Harold Harper” (John Lithgow) partono per salvare “Emily Chase” (Alia Shawkat) dopo il suo rapimento. Mentre la posta in gioco si alza e i segreti vengono scoperti, Emily si trova in una crisi d’identità con gravi ripercussioni e “Zoe McDonald” (Amy Brenneman) compie delle mosse a sorpresa nel mondo di Chase.

Grotesquerie, dal 13 novembre

Micaela Diamond in Grotesquerie (2024)
Foto di Prashant Gupta/photo: Prashant Gupta/ FX Networ – © 2024, FX. All rights reserved.

La nuova serie originale FX in streaming con i primi 2 episodi

In Grotesquerie di FX, una serie di crimini efferati ha sconvolto una piccola comunità. La Detective Lois Tryon sente che questi crimini la riguardano in maniera inquietante, come se qualcuno – o qualcosa – la stesse deridendo . Senza indizi e non sapendo a chi rivolgersi, accetta l’aiuto di Sorella Megan. Tuttavia, le due si ritrovano intrappolate in una rete minacciosa che sembra sollevare più domande che risposte.

Doctor Odyssey, dal 28 novembre

doctor odyssey oshua jackson

La nuova serie originale in streaming con i primi 2 episodi. Dalla brillante mente di Ryan Murphy nasce la travolgente serie procedural Doctor Odyssey. Max (Joshua Jackson) è il nuovo medico di bordo di una nave da crociera di lusso dove il personale lavora molto e si diverte ancora di più. Max e la sua piccola ma preparata équipe si trovano a dover fronteggiare emergenze mediche singolari e a doversi confrontare l’uno con l’altro, a chilometri di distanza dalla costa.

Non dire niente, dal 14 Novembre

Non dire niente

La nuova serie originale FX in streaming con tutti gli episodi La serie di FX Non dire niente è una storia di omicidi e di memoria durante il periodo del conflitto nordirlandese (The Troubles). La serie, composta da 9 episodi, è basata sul libro di Patrick Radden Keefe. Ambientata nell’arco di quattro decenni, la serie si apre con la scioccante scomparsa di Jean McConville, una madre single di dieci figli rapita da casa nel 1972 e mai più vista viva. Incentrata sulla storia di diversi membri dell’Irish Republican Army (IRA), Non Dire Niente esplora i limiti fino a cui alcune persone sono disposte a spingersi in nome delle proprie convinzioni, il modo in cui una società profondamente divisa può improvvisamente esplodere in un conflitto armato, l’ombra lunga della violenza radicale per tutte le persone colpite e i costi emotivi e psicologici dell’omertà.

Longlegs, la spiegazione del finale: L’FBI catturerà Nic Cage prima che sia troppo tardi?

L’ultimo horror di Osgood Perkins, Longlegs (la nostra recensione), è finalmente arrivato, e rappresenta il culmine spaventoso dei suoi sforzi registici fino ad ora. The Blackcoat’s Daughter mostrava l’isolamento di una giovane donna bloccata a scuola durante le lunghe vacanze invernali, sempre più soggetta alle macchinazioni di una presenza demoniaca nel locale caldaia (di fatto una versione demoniaca di The Holdovers).

Gretel & Hansel adatta una fiaba popolare, catturando al contempo un senso di terrore pervasivo (insieme alla vaga sensazione che qualcosa di magico sia costantemente in atto). Longlegs è un bellissimo e spaventoso connubio tra le due cose, un tour pieno di vibrazioni di una serie di omicidi satanici che segue l’intuitiva agente dell’FBI Lee Harker (Maika Monroe) mentre indaga su un’inquietante e misteriosa serie di omicidi, ognuno dei quali è collegato a un misterioso serial killer conosciuto solo come Longlegs (Nicolas Cage). Con una forte interpretazione della Monroe, una trasformazione ultraterrena di Cage e l’incredibile padronanza del tono di Perkins, è uno dei film horror più inquietanti e misteriosi della memoria recente… ma di cosa si tratta?

Di cosa parla Longlegs?

Maika Monroe in Longlegs (2024)
Frame dal prologo di Longlegs – Credits: NEON

La prima indagine di Lee Harker in Longlegs non va molto bene. Mentre insegue una figura pericolosa in un cul-de-sac di case identiche, il suo istinto la conduce in modo inverosimile alla casa giusta. Il suo partner, spavaldo, non aspetta i rinforzi e purtroppo non sopravvive. È un peccato, ma la segnala come una persona da tenere d’occhio all’interno dell’FBI, viste le sue atipiche capacità intuitive. L’agente Carter (Blair Underwood) la coinvolge in una serie di casi inquietanti che si sono rivelati impossibili da risolvere nel corso dei decenni. Più di tre dozzine di misteriosi omicidi si sono verificati nel nord-ovest del Pacifico, ognuno dei quali è un caso misterioso unito da uno strano indizio e da uno schema ancora più strano. In ogni caso, una famiglia altrimenti buona e stabile (con una figlia nata il 14 del mese) viene ferocemente uccisa dal padre di famiglia, che poi si suicida. È sempre un caso anomalo, sempre accompagnato da iconografia satanica, e non c’è mai alcuna prova della presenza di qualcuno in casa, a parte l’indizio: un misterioso biglietto con un messaggio in codice, firmato da “Longlegs”. Lee viene assegnata all’indagine, che diventa sempre più impegnativa man mano che ci si avvicina, fino a quando il caso si avvicina il più possibile a casa.

Il legame di Lee Harker con Longlegs risale a molto tempo fa

Longlegs

L’apertura del film ha uno stile nettamente distinto dal film successivo. Girato in formato 4:3, uno spezzone dal sapore retrò mostra una ragazza che si fa i fatti suoi nel cortile innevato di una casa tranquilla in un quartiere tranquillo. Viene avvicinata da qualcuno (non lo vediamo ancora per intero), ma la voce è inquietante. Una strana cadenza. Uno strano falsetto. È chiaro che mette il “forestiero” nella frase “pericolo forestiero”. Sebbene sia un mistero come apertura, il film rivela che la ragazza dell’inizio è Lee da bambino e che lo strano intruso era Longlegs in un’epoca precedente. Non è del tutto chiaro se Lee sia stata presa di mira a causa di alcune capacità precognitive o intuitive latenti, o se le abbia (e un legame inconscio con Longlegs) a causa di quel contatto precoce, ma sua madre Ruth (Alicia Witt) convince l’inquietante uomo a lasciare in pace Lee, che dimentica l’accaduto. Ovvero, dimentica fino a quando un fatidico ritorno alla sua casa d’infanzia fa riemergere i ricordi del passato, qualche tempo dopo aver iniziato le sue indagini sull’assassino.

Longlegs è un serial killer satanico

Nicolas Cage in Longlegs (2024)
Nicolas Cage in una scena di Longlegs – Credits: NEON

L’immaginario satanico che accompagna ogni omicidio non è un depistaggio o una parte insincera, come nel caso degli assassini di We Summon The Darkness. Longlegs, vestito di colori chiari con un viso bianco candido che dà l’impressione di un intervento di chirurgia plastica andato male, è un amante molto sincero di Satana (alias “l’uomo del piano di sotto”) e le uccisioni sono intese al servizio di Lucifero. Le sue esatte motivazioni e lo scopo preciso degli omicidi rimangono alquanto misteriosi, ma ogni famiglia è un efficace sacrificio a Sua Maestà Infernale. Il suo modus operandi è molto simile a quello del famoso serial killer David Berkowitz, che lasciava biglietti firmati come “Figlio di Sam” durante i suoi omicidi e rivendicava l’ispirazione satanica. Possiamo anche presumere che Longlegs si diletti nella corruzione delle vittime, dato che prende di mira famiglie altrimenti affettuose e usa i loro padri (e le armi trovate in casa) per commettere gli omicidi. La domanda rimane: come fa a comandare le famiglie per eseguire i suoi ordini? Ed è davvero al comando di un potere o di una connessione satanica, o è solo un fan?

Longlegs ha un aiuto per gli omicidi… che si collega a Lee

Longlegs Nicolas Cage
Nicolas Cage in Longlegs – Credits: NEON

La capacità di Longlegs di provocare questi omicidi senza lasciare uno straccio di prova si basa su due fattori che Lee scopre man mano che le sue indagini procedono. In primo luogo, la sua ossessiva decifrazione del codice di Longlegs la porta a casa di una delle famiglie delle vittime, dove scopre una bambola fatta da Longlegs, che crea bambole con le sembianze di bambine. All’interno delle teste di queste bambole si trova una strana sfera metallica che le scansioni degli investigatori rivelano essere apparentemente vuota, che emette una sorta di fumo nero etereo quando viene distrutta. Sebbene le sfere non vengano mai spiegate completamente, è implicito che siano la ragione soprannaturale per cui famiglie altrimenti amorevoli uccidono i propri familiari, un’influenza corruttrice mortale.

In secondo luogo, il film rivela che Lee (che compie gli anni il 14) era destinata a essere una delle vittime di Longlegs quando ha visitato la loro casa di famiglia. Lee scopre una foto che ha scattato all’assassino di Longlegs durante la loro interazione da bambini, permettendo loro di catturarlo e interrogarlo. Durante l’interrogatorio, Longlegs suggerisce a Lee di chiedere a sua madre chi è il suo complice. Il film rivela che Lee è stata risparmiata dall’assassino perché la madre di Lee ha accettato di essere sua complice. Vestita da suora e con una grande scatola contenente una bambola, entrava nelle case delle vittime, consegnava la bambola di Longlegs (una diversa per ogni famiglia) e la bambola induceva il padre a uccidere la famiglia e poi se stesso.

Come finisce Longlegs?

Longlegs Blair Underwood
Blair Underwood in Longlegs – Credits: NEON

Nella stanza degli interrogatori, Longlegs deride Lee prima di sbattergli la faccia contro il tavolo, dicendo che sarà “ovunque”. Continua a sbatterlo davanti a Lee, provocando il suo shock, finché non muore violentemente per il trauma. Lee e un compagno visitano la casa di sua madre Ruth, ma Ruth uccide il compagno di Lee all’esterno usando un fucile da caccia. Quando Harker insegue Ruth, quest’ultima spara a una bambola che assomiglia a Lee (la cui esistenza potrebbe anche essere legata al legame soprannaturale di Lee con Longlegs) e sviene.

Al risveglio, Lee si ricorda che è il compleanno della figlia dell’agente Carter e si affretta a raggiungere la casa della famiglia Carter per intervenire, ma è troppo tardi: sua madre è già lì e ha consegnato una bambola. In una tesa scena finale, l’agente Carter uccide la moglie e Lee lo uccide prima che possa fare del male a lei o alla figlia. Ruth, seduta nelle vicinanze, si arrabbia per il fatto che Lee abbia interrotto il rituale e salvato la bambina, e Lee è costretta a uccidere la madre per autodifesa. Lee rimane con la figlia dell’Agente Carter e con la bambola che Longlegs ha fatto per lei, e ciò che accade in seguito è lasciato ambiguo.

Lucca Comics & Games 2024: tutti gli appuntamenti di domani

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Lucca Comics & Games 2024: tutti gli appuntamenti di domani

Venerdì 1° novembre è atteso un bagno di folla per il Sensei autore dei tre poster ufficiali di questa edizione di Lucca Comics & Games, protagonista di due appuntamenti: alle ore 13:00, in Auditorium San Francesco, Yoshitaka Amano incontra le Community, un incontro celebrativo in cui alcuni dei personaggi iconici creati dal maestro prenderanno vita grazie ai cosplayer che sfileranno sul palco di San Francesco. Attraverso le interpretazioni di Cloud, Terra, Kefka, Miss Dronio, Hurricane Polimar e tanti altri sarà possibile guardare le reazioni del maestro giapponese e ascoltare dalla sua viva voce aneddoti e pensieri su saghe iconiche da lui illustrate come Final Fantasy, Yattaman, Tekkaman, Vampire Hunter. Il pubblico potrà porre domande dando vita a un talk interattivo moderato da Fabio Viola e Cristina Scabbia. Dalle 14:00 alle 15:30 Yoshitaka Amano torna in Area Performance con una signing session assieme a Peach Momoko e Paolo Barbieri.

Anche nel terzo giorno di festival tanti gli appuntamenti comics da segnare in agenda, che raccontano in modo trasversale il mondo di oggi attingendo alla sensibilità di autori e autrici e alla loro capacità di interpretare il presente e le sfide del domani. Si comincia alle 11:30 in Chiesa di San Giovanni con Semplicemente Scott: universi epici e grandi artisti: Scott Snyder (Night of the Ghoul, Nocterra, Batman) si confronta con Tula Lotay (Barnstormers) e Giuseppe Camuncoli (Undiscovered Country), due tra i grandi artisti che hanno dato vita ai suoi sfaccettati universi narrativi. Un viaggio unico tra parole e immagini. Contemporaneamente, in Auditorium del Suffragio, Dario Bressanini e Luca Bertelè presentano ll Dottor Newtron, von Braun e la lotta contro la Poliomielite, un ritorno delle avventure di Doctor Newtron ambientate in momenti cruciali della storia della scienza e del suo rapporto con la società.

Alle 13:00, sempre in Auditorium del Suffragio, si celebra il cinquantesimo anniversario della nascita degli Humanoids Associés con Jubilé Hurlant. 50 anni di umanoidi e altri mondi: la community di Lucca Comics & Games avrà l’opportunità di incontrare chi ha scritto la storia del fumetto fantascientifico europeo (e non solo), dando vita alla rivista Métal Hurlant. All’incontro, moderato da Luca Raffaelli, prenderanno parte Jean-Pierre Dionnet, Simon Bisley e Cecilia Capuana.

Il Gigacirco è in città: umani grandi, umani piccoli, umani laser, umani strani, unicorni e cose spaziali, bruchi canterini, paperi, panda, rane e un sacco di cani e molte altre stranezze nel mega panel di GIGACIAO con un parterre di eccezionali ospiti: alle ore 14:00 l’Auditorium San Romano si prepara ad accogliere Dado, Fraffrog, Giacomo Keison Bevilacqua e Sio.

Contemporaneamente, in Auditorium del Suffragio, Non si può più dire niente: l’importanza delle parole nell’epoca delle censure con Fumettibrutti, Zainab Fasiki, Emiliano Pagani, Andrea Coccia, Gianluca Costantini, Elettra Stamboulis e Mara Famularo. Nell’epoca dei social e di una comunicazione sempre più aggressiva esiste ancora la censura? Come quest’ultima limita creatività e giornalismo? Una imprescindibile riflessione collettiva su macro-temi (il sesso, il giornalismo, i fumetti) con grandi firme del fumetto e del giornalismo internazionale.

Alle 16:00, in Auditorium di San Romano, Maxi Showcase: Kyoutarou Azuma: il Sensei autore di Versus e Tenkaichi, mostra al pubblico le sue tecniche di disegno e realizza tre shikishi (piccole illustrazioni) raffiguranti i personaggi delle sue serie manga. Alcuni fortunati tra il pubblico potranno ricevere in omaggio i tre disegni realizzati dal maestro. All’incontro parteciperanno anche Sadayoshi Horita (editor di Versus / Kodansha), Cristian Posocco (Publishing Manager Star Comics) con la moderazione della content creator Beatrice Lorenzi.

Sempre nel segno del Giappone un incontro con due “pesi massimi” del mecha design: Kawamori meets Japan Town vedrà sullo stesso palco Shoji Kawamori e Lorenzo LRNZ Ceccotti: il primo è il creatore di mecha design che hanno fatto la storia come Macross e Gundam 0083, il secondo uno dei maggiori autori italiani di fumetto, grande appassionato di robot. Appuntamento alle 16:30 in area palco Japan Town (Polo Fiere).

Alle ore 17:30 in Sala Tobino si terrà La Toscana delle Donne a Lucca Comics & Games, la Rassegna della Regione Toscana dedicata alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, arrivata alla sua III edizione. Alice Milani, Rita Petruccioli, Margherita Tramutoli e Cristina Manetti, capo di gabinetto della presidenza della Regione Toscana e ideatrice di questa rassegna, arricchiranno le iniziative dell’evento con una mostra collettiva di tre fumettiste che, con la loro arte delicata e incisiva, svilupperanno il tema dell’anno guidando l’intero progetto.

Puccini sarà il fulcro di due eventi molto speciali: alle 15:00, presso il Puccini Museum, un Maestro di pianoforte si esibirà in arie che condividono alcune sonorità con i brani più celebri di Star Wars, alla presenza di cosplayer della saga, del direttore di Puccini Museum e del Presidente della Fondazione Giacomo Puccini; alle 15:15, per i più piccoli, in sala incontri Junior Real Collegio Tra nuvole e note… PaperPuccini, laboratorio per famiglie con Leonardo Patrignani e Michela Frare.

Il programma dell’Area Movie si tinge di magia con le prime immagini dell’attesissimo film Wickedalla scoperta del magico mondo di Oz (ore 11:30, Cinema Astra), in sala dal 21 novembre con  Universal Pictures Italia. Il mondo di Wicked è a Lucca anche con un padiglione dedicato, all’interno del quale sarà possibile vivere un’imperdibile esperienza con i costumi del film e altre imperdibili sorprese, nell’attesa di vedere presto sul grande schermo uno dei musical più amati e più longevi degli ultimi vent’anni, per un evento cinematografico spettacolare.

I fan di One Piece potranno assistere alla speciale anteprime degli episodi speciali dell’anime targato Toei che ha fatto la storia (ore 17.00, cinema Astra), introdotti dal regista Tatsuya Nagamine. In anteprima grazie a Crunchyroll anche l’anteprima dei primi episodi di To be hero x e  I’m a Noble on the Brink of Ruin, so I Might as Well Try Mastering Magic (ore 13:00, Cinema Astra).

Si parlerà delle applicazioni dell’intelligenza artificiale nel cinema con Bertand Bonello, nel corso di un incontro con Lorenzo LRNZ Ceccotti che precederà la proiezione di The Beast (ore 13:30, Cinema Centrale).

Dal mondo della serialità, attesi Matilda De Angelis e Lorenzo Cervasio, protagonisti di un incontro moderato da Claudio Di Biagio (ore 14:30, Cinema Astra) sulla serie Prime Video Citadel: Diana.

Anche Rai Cultura e Rai4 festeggiano il 50° anniversario del più celebre dei giochi di ruolo, pietra miliare dell’immaginario fantasy, con una puntata speciale del magazine Wonderland: “Nella tana del drago – 50 anni di Dungeons & Dragons”. La puntata sarà presentata in anteprima alle 19:00 al Cinema Centrale, preceduta dall’intervento di Cecilia Valmarana (Vice Direttrice Cultura ed Educational), Giuseppe Bucchi (regista) e Andrea Fornasiero (autore).

Torna l’appuntamento con Le Notti horror di Lucca Comics & Games a cura di QMI, che per la giornata di venerdì 1 propone un cult assoluto: The Primevals del maestro David Allen, geniale animatore di modellini in stop motion scomparso nel 1999. Rimasto a lungo incompiuto, il film è stato recentemente completato dal produttore indipendente specializzato nell’horror Charles Band e l’effettista Chris Endicott. Da segnare in agenda: ore 21:00, Cinema Centrale.

Per i più piccoli sarà imperdibile Un’avventura spaziale – Un film dei Looney Tunes (ore 11:00, cinema Centrale), anteprima del nuovo film targato Lucky Red.

Sul fronte games, il Grog Live Show si arricchisce  della presenza di Barbascura X, divulgatore e content creator, che presenterà al pubblico del Carducci Tasso del Male e Granchio del Cocco, la nuovissima espansione di Evolversi Male, il divertentissimo e irriverente gioco da tavolo edito da MS Edizioni e creato da Alessandro Cuneo, con la partecipazione proprio di Barbascura X e le illustrazioni di Enrico Macchiavello. Il divulgatore sarà presente a Lucca Comics & Games dal 1 al 3 novembre, in collaborazione con MS Edizioni e Mondadori.

Alle 16:10, sempre sul palco del Grog Live Show, gli appassionati di Pokémon potranno darsi battaglia partecipando al PokéQuiz con Pokémon Millennium, mentre alle 17:30, Francesco Lancia condurrà una elettrizzante sessione live di Lupi Mannari di Roccascura, il celebre gioco da tavolo pubblicato da Asmodee, replicando sul palco l’esperienza di Lupi Mannari di via Massena, il nuovo podcast condotto da Francesco Lancia e realizzato in collaborazione tra Asmodee e OnePodcast.

Il pomeriggio del 1 novembre, inoltre, riserverà tante sorprese per tutti gli appassionati del mondo del gioco di qualsiasi età.

Dungeons & Dragons celebrerà la memoria di Gary Gygax con il panel The game that changed the world: in memoria di Gary Gygax alle 16:15 in Sala Ingellis. Durante il panel, Luke Gygax, Ian Livingstone, Erol Otus e Jon Peterson condivideranno ricordi e racconti emozionanti sul mitologico padre di D&D.

Sempre dal 1 al 3 novembre sarà possibile partecipare a Demo esclusive della Beginner Box (Kit per Principianti) di Fondamenti di Magic: The Gathering, in un’anteprima europea esclusiva per Lucca Comics & Games, mentre tutti i giorni sarà possibile partecipare a tutta una serie di tornei di Magic.

Giornata ricchissima di appuntamenti per la sezione videogames! Alle 14:00 al Teatro del Giglio un imperdibile panel: Tetris compie 40! Alexey L. Pajitnov e Henk B. Rogers saranno a LC&G per festeggiare questo importante compleanno e ripercorrere la storia del gioco, l’impatto che ha avuto nella cultura pop e annunciare alcune speciali anticipazionianticipazioni sul futuro dell’azienda.

In occasione dell’imminente ritorno di Broken Sword – Shadow of the Templars con la Reforged Collector’s Edition, Charles Cecil, mente creativa dietro all’intramontabile e amata serie, ripercorrerà la propria carriera in un panel alle ore 16:00, Cappella Guinigi.

A alle 17:00, stessa location, Jason Latino, il cinematic director di Larian Studio parlerà dell’arte di creare storie interattive e di come costruire un mondo in continua evoluzione condizionato dalle scelte dei giocatori.

Legata al mondo dei videogames è anche la grande Parata Fallout: abitanti del Vault, predoni, mercanti dei Crimson Caravan, Ghoul o membri della Confraternita d’acciaio sono invitati a unirsi alle 16.30 in Piazza San Michele.

Restando sempre nei territori del fantasy, almeno due gli appuntamenti da segnalare: Hazel Riley: Game of Chaos (ore 13:00, Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca), sulla serie romance che sta catturando migliaia di lettrici e lettori in Italia e che approda finalmente a Lucca con l’uscita di Game of Chaos, terza uscita della pentalogia di Hazel Riley su Heaven e i fratelli Lively (modera l’incontro Megi Bulla – La biblioteca di Daphne); Stuart Turton: L’ultimo omicidio alla fine del mondo (ore 16:30, Auditorium Fondazione Banca del Monte di Lucca), sull’avvincente thriller che combina elementi di mistero, fantascienza e suspense, con protagonisti centododici superstiti ad un’apocalisse, confinati su un’isola paradisiaca circondata da una nebbia letale che ha distrutto il resto del pianeta.

Tra i dieci appuntamenti music del giorno, due le segnalazioni: alle 19:00, Music Main Stage, il Winx Live & Cosplay Show, che arriva a Lucca Comics & Games per portare al pubblico tutta la magia della celebre serie animata prodotta da Rainbow. Elisa Rosselli, storica voce e autrice dei successi Winx, canterà accompagnata da sei cosplayer che si esibiranno in coloratissime coreografie e divertenti sketch a tema. A seguire, ore 21:00, Giorgio Vanni & I Figli di Goku – Special Guest: Ammiraglio Max.Giorgio Vanni, che assieme a Max Longhi ha firmato tantissime sigle televisive prodotte come Pokemon, Dragonball e One Piece, diventate veri e propri inni di generazioni, presenta in collaborazione con Sony Music Italy il nuovo disco Uno di noi e torna a calcare il main stage insieme a I Figli di Goku e all’Ammiraglio Max special guest.

Infine, alle ore 16:00, appuntamento alla fontana in pietra sotto il Caffè delle Mura per una sorpresa che incoronerà LC&G 2024 capitale dei cosplay… innamorati!

Billy Zane è un sorprendente sosia di Marlon Brando nella prima immagine di Valzer con Brando

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Un biopic sul leggendario attore de Il Padrino, Marlon Brando, prodotto e interpretato dalla star di Titanic Billy Zane, arriverà presto sui nostri schermi. Intitolato Waltzing With Brando, il lungometraggio sarà presentato in anteprima il mese prossimo al Torino Film Festival e, in vista della sua prima mondiale, è stata diffusa una foto in anteprima del film. L’immagine mostra Zane nei panni di Brando che ricrea un’indimenticabile immagine di Don Vito Corleone, il memorabile personaggio di Brando del classico poliziesco del 1972. A prima vista, è incredibilmente impossibile dire che non sia Brando quello nell’immagine, poiché il cattivo di Titanic ha un’incredibile somiglianza con la defunta leggenda del cinema.

Scritto e diretto da Bill Fishman, Waltzing With Brando è un adattamento dell’omonimo libro di Bernard Judge del 2011. Judge era un architetto che incontrò Brando nel periodo che coincise con le riprese de Il Padrino e Ultimo tango a Parigi. Brando divenne un’ispirazione per Judge, convincendo il giovane architetto a costruirgli quello che sarebbe stato il primo rifugio ecologico del mondo sull’isola tahitiana di Tetiaroa. Per il resto della sua carriera, Judge divenne famoso per i suoi progetti e le sue innovazioni ecologiche. Il loro rapporto di lavoro si trasformò in amicizia e a un certo punto entrambi andarono a vivere insieme.

Waltzing with Brando sarà presentato in anteprima mondiale al 42TFF in occasione della cerimonia di premiazione di sabato 30 novembre. Insieme al regista, sarà presente il protagonista Billy Zane che interpreta, con una stupefacente e totale immedesimazione, l’iconica star Marlon Brando.

Cosa aspettarsi da “Waltzing With Brando”?

Waltzing With Brando non è il tipico biopic che racconta l’intera vita di una persona, ma cercherà invece di rappresentare un periodo distinto della vita di Marlon. “Il tono del film è…. Non è il solito biopic, non è una storia dalla culla alla tomba”, ha dichiarato Zane in un’intervista a Entertainment Weekly. “Si tratta di un periodo di cinque anni e di un’amicizia unica tra lui e il suo architetto, che cerca di capire il design sostenibile tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta a Tahiti. È curiosamente un’ottima lente su una figura, rispetto al tentativo di raccontare un’intera vita”.

Oltre a Il Padrino e Ultimo tango a Parigi, il biopic coprirà anche il periodo in cui Brando ha interpretato il padre kryptoniano di Kal-El in Superman (1978). Possiamo quindi aspettarci di vedere Zane infilarsi in un abito per ricreare un altro ruolo memorabile di Marlon Brando, come ha ulteriormente condiviso: “Letteralmente, abbiamo solo aggiunto un piccolo outtake di Jor-El – di lui che fa outtakes durante le riprese di [Superman]. Abbiamo trovato quel [filmato] online e abbiamo pensato che fosse la cosa più divertente”. Sembra proprio che Valzer con Brando sarà un’esperienza nostalgica per gli amanti dei film di Marlon Brando e per coloro che hanno condiviso lo schermo con lui. Dobbiamo anche aspettarci una performance incredibile da parte di Zane: il direttore del festival Giulio Base ha detto a Variety della sua interpretazione: “Non ci crederete: è posseduto da Marlon Brando”.

La data di uscita nelle sale non è ancora stata annunciata, ma Waltzing with Brando sarà presentato nella serata di chiusura del Torino Film Festival, in programma dal 22 al 30 novembre a Torino. Un trailer dovrebbe arrivare presto, quindi restate sintonizzati su Collider per saperne di più.

Sasha Calle di The Flash dice che è stato “straziante” essere sostituita come Supergirl dopo aver firmato un contratto per più film

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Sasha Calle ha debuttato nel ruolo di Supergirl in The Flash dello scorso anno, ma quella che avrebbe dovuto essere una gioiosa introduzione a un importante franchise di supereroi è stata rovinata da una serie di fattori, tra cui i problemi legali del co-protagonista Ezra Miller, la scarsa performance del film al botteghino e il fatto che il DCEU fosse agli sgoccioli.

Quando James Gunn e Peter Safran hanno assunto il ruolo di co-responsabili dei nuovi DC Studios, è iniziata la ricerca di un’altra attrice per interpretare Kara Zor-El nel DCU, e alla fine la star di House of the Dragon Milly Alcock ha assunto il ruolo della nuova Ragazza d’Acciaio del grande schermo.

Parlando con THR del suo prossimo progetto, RIP di Joe Carnahan, la Calle si è aperta per la prima volta sulla situazione, rivelando di aver firmato un contratto per più film quando ha inizialmente accettato il ruolo.

“Ero così profondamente innamorata di quel ruolo. Ho parlato molte volte del suo futuro. Quando ho firmato, era per un contratto per più film. È una cosa comune quando si firma per un franchise. Quindi è stato molto doloroso per me, ed è stato molto confuso”.

È stata un’esperienza difficile”, ha proseguito Calle. “Quindi non vedo l’ora di lavorare con persone in questo settore che vedano il mio valore e che siano entusiaste di lavorare con me. Ho molto da dare. Amo molto il mio lavoro e non vedo l’ora di ricominciare a spaccare i culi. Amo i film d’azione. Che sia soprannaturale o meno, sono entusiasta di continuare a fare queste cose e so che le farò, con o senza quel ruolo. Lo guardo come qualcosa di molto bello. È stato detto che una ragazza latina queer come me non poteva essere Supergirl. Ma lo sono stata, e nessuno può togliermi questo ruolo. Questa è la cosa più importante per me: ho fatto qualcosa di importante. E che ci si veda o meno rappresentati in me, molte persone si sono davvero immedesimate in lei e l’hanno amata”.

Un aspetto positivo emerso dalla breve permanenza della Calle nel DCEU è stata l’amicizia con Leslie Grace, che non ha mai potuto fare il suo debutto come Batgirl quando la Warner Bros. Discovery ha deciso di eliminare il progetto per non pagare le tasse.

“Non so cosa avrei fatto senza Leslie, ad essere onesti. Mi sembra che a lei sia andata anche peggio, eppure era una luce divina di amore e calore ”, dice Calle. “E anche se è nata da una situazione davvero confusa e dolorosa, siamo riuscite ad avere questa bellissima amicizia, vera, onesta, sincera e gentile. Eravamo presenti l’una per l’altra, e sono davvero felice che ci siamo trovate l’una per l’altra”.

Il ruolo di Supergirl interpretato dalla Calle si è rivelato uno degli aspetti più popolari di The Flash, quindi è un peccato che non avrà l’opportunità di riprendere il ruolo.

Agatha All Along, spoiler: ecco cosa significa quel cliffhanger mentre la Marvel introduce due eroi incredibilmente potenti

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Nel finale di stagione in due episodi di Agatha All Along, apprendiamo che la Strada delle Streghe è stata creata inconsapevolmente da Billy Maximoff. Come sua madre, Wiccan ha incredibili poteri di alterazione della realtà che, se quanto visto in questa serie è indicativo, non riesce a controllare.

Questo lo rende immediatamente uno dei supereroi più potenti (e pericolosi) del MCU e, con Agatha Harkness a fargli da mentore… beh, Billy ha intrapreso un percorso che promette di consolidare il suo ruolo di protagonista in questo mondo condiviso. Tuttavia, non è l’unico.

Con l’aiuto di Agatha, Billy usa i suoi poteri per trovare un nuovo corpo allo spirito di Tommy Maximoff. Viene stabilito abbastanza presto che non si è reincarnato come Wiccan, ma il mago riesce a trovare un ragazzo vittima di bullismo che annega quando uno scherzo va storto.

Oltre a temere di aver ucciso quel ragazzo per far vivere suo fratello, Billy si rende presto conto che “la gente, la famiglia, non c’è nessuno che lo ami. Non ha nessuno”. Ovunque sia finito Tommy, non è certo la vita tranquilla che Billy ha trovato con i Kaplan.

Agatha All Along si conclude con Billy e il fantasma di Agatha che partono alla ricerca di Tommy, ma dove troveranno il giovane velocista conosciuto dai fan dei fumetti come “Speed”? Come ci si aspetterebbe, il materiale di partenza fornisce alcuni indizi.

Sulla pagina, Tommy è cresciuto a Springfield, nel New Jersey, come unico figlio di Frank e Mary Shepherd, una coppia divorziata. La sua infanzia non è felice e sembra che Tommy erediterà quella vita disordinata – e molti bulli – dal ragazzo di cui fa il corpo.

I fumetti non hanno rivelato molto di più, anche se sappiamo che non era in grado di controllare completamente la sua supervelocità e che alla fine si è ritrovato rinchiuso in un carcere minorile per superumani dopo aver distrutto la sua scuola.

Evaso dai Young Avengers, Speed mostrò subito la stessa arroganza dello zio Pietro e non sembrò affatto interessato ad ascoltare il suggerimento di Billy di essere gemelli e figli reincarnati della Strega Scarlatta.

Wiccan e Speed diventeranno compagni di squadra e alla fine quest’ultimo accetterà la loro storia comune e si unirà a Billy nella sua ricerca della madre che, all’epoca, era ancora scomparsa.

Quando e dove continuerà questa storia nel MCU? Potremmo facilmente immaginare che Wiccan e Agatha compaiano in uno o due episodi di Vision, anche se non sembra che saranno al centro della storia. Speriamo che le voci su Jac Schaeffer al timone di un progetto su Scarlet Witch siano corrette…

Squid Game 2: Il creatore rivela che Gi-hun “tornare ancora una volta” per “fermare questo gioco ingiusto”

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Lo sceneggiatore e regista di Squid Game Hwang Dong-hyuk e due delle star dello show, Lee Jung-jae e Wi Ha-Jun, ospiti oggi al Lucca Comics and Games e hanno rivelato nuovi dettagli sulla seconda stagione della serie di successo di Netflix.

Alla domanda su cosa debbano aspettarsi i fan del mega-dramma di sopravvivenza in lingua coreana, Hwang ha anticipato la “più grande differenza” tra la prima e la seconda stagione.

Se la stagione 1 era incentrata sulla storia di Gi-hun [Lee], o del giocatore no. 456, che entra per la prima volta nello Squid Game e di come sopravvive e lascia il gioco da vincitore, la seconda stagione sarà incentrata su Gi-hun [che si trova] a dover affrontare i suoi ricordi della prima partita – l’esperienza di una nuova realizzazione e di un risveglio e il ritorno ancora una volta al gioco per fermare questo gioco ingiusto”, ha detto.

Hwang – che è stato il primo asiatico a vincere un Emmy per la regia di una serie drammatica – ha anche detto alla folla di fan, per lo più italiani, che ha gremito fino all’inverosimile il seicentesco Teatro del Giglio di Lucca, che la seconda stagione conterrà due canzoni italiane: “Nessun Dorma” di Giacomo Puccini, dall’opera ‘Turandot’, e ‘Time to Say Goodbye’ (alias ‘Con te partirò’) interpretata da Andrea Bocelli.

Quando esce la seconda stagione di Squid Game?

La seconda stagione uscirà il 26 dicembre, mentre la terza avrà luogo nel 2025. La prima stagione di Squid Game è la più vista nella storia di Netflix. La serie ha ricevuto 14 nomination agli Emmy e sei vittorie. Oltre alla vittoria di Hwang, Lee ha vinto anche come miglior attore in una serie drammatica e Lee You-mi come attrice ospite in una serie drammatica.

Gabriele Muccino: 10 cose che forse non sai sul regista

Gabriele Muccino: 10 cose che forse non sai sul regista

Tra i più abili registi italiani vi è senza ombra di dubbio Gabriele Muccino, profondo conoscitore del mezzo cinematografico che negli anni ha portato al cinema la storia di un’Italia, e di italiani, in piena trasformazione. Con le sue storie corali e ricche di passioni, il regista ha conquistato critica e pubblico, riuscendo anche a compiere il salto in quel di Hollywood, dove ha avuto modo di realizzare più di un film.

Ecco 10 cose che non sai su Gabriele Muccino.

I film di Gabriele Muccino

1. Ha scritto e diretto lungometraggi in Italia e negli Stati Uniti. Muccino debutta alla regia nel 1998 con il film Ecco fatto, ottenendo maggior popolarità con l’opera seconda Come te nessuno mai (1999). Il successo arriva con il film L’ultimo bacio (2001). Dirige poi Ricordati di me (2003), mentre con La ricerca della felicità compie il suo esordio statunitense, collaborando con l’attore Will Smith, che dirige nuovamente in Sette anime (2008). Torna poi in Italia per realizzare Baciami ancora (2010), sequel del suo celebre film. Negli Stati Uniti realizza poi altri due film Quello che so sull’amore (2012) e Padri e figlie (2015). Con L’estate addosso (2016) torna in Italia, ottenendo poi un altro grande successo con A casa tutti bene (2018), di cui poi realizza anche la serie. Nel 2020 realizza Gli anni più belli, dove dirige alcuni tra i suoi attori feticcio, come Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria, in aggiunta a Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti.

2. Per i suoi film ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel corso degli anni Muccino si è affermato come un regista particolarmente apprezzato dalla critica, che ne ha in più occasioni premiato l’opera artistica. Con L’ultimo bacio, infatti, ha vinto il David di Donatello come miglior regista, mentre nel 2008 riceve un David speciale per i suoi successi negli Stati Uniti come autore e come regista. Nel 2019, infine, vince la prima edizione del David dello spettatore con il film A casa tutti bene, premio assegnato ai più grandi successi della stagione.

Fino alla fine, l’ultimo film di Gabriele Muccino

3. Ha girato lo stesso film due volte. Nel 2024 Muccino torna al cinema con Fino alla fine (qui la recensione), il suo nuovo film incentrato su una ragazza americana che vive una pericolosa avventura di una notte insieme a quattro ragazzi palermitani. Come raccontato da Muccino, il film è stato girato due volte: una prima volta interamente in lingua inglese, per il mercato internazionale; e una seconda volta con l’alternanza di lingua inglese, italiano e dialetto siciliano, cosa che ha fatto esaltare le difficoltà di comunicazione tra i protagonisti.

Elena Kampouris Gabriele Muccino Fino alla fine
Gabriele Muccino e Elena Kampouris in Fino alla fine. Foto di Valentina Glorioso.

Il figlio di Gabriele Muccino, Ilan, fa parte del cast di Amici 2024

4. Suo figlio è un cantante. Ilan, figlio del celebre regista Gabriele Muccino, è uno dei talenti scelti per la ventiquattresima edizione di Amici di Maria De Filippi. Ha infatti presentato il suo inedito Inverno proprio durante la sua prima esibizione ad Amici, dove grazie alle sue capacità interpretative e al suo talento autoriale viene scelto come allievo da Rudy Zerbi.

La vita privata di Gabriele Muccino

5. Si è sposato più volte. Muccino è stato sposato una prima volta dal 2002 al 2006 con Elena Majoni, mentre dal 2012 è sposato con Angelica Russo. Per entrambi i matrimoni, Muccino ha mantenuto particolare riserbo, evitando di condividere dettagli privati sui social o con i media.

6. Ha tre figli. Il regista ha avuto un primo figlio, Silvio Leonardo, nato nel 2000 da una relazione avuta con Eugenia F. Di Napoli. Nel 2003, durante il matrimonio con Elena Majoni, nasce il secondo figlio, chiamato Ilan. La prima figlia femmina nasce invece nel 2009, avuta con l’attuale moglie Angelica Russo.

Gabriele Muccino e suo fratello Silvio Muccino

7. Suo fratello è un noto attore. Muccino ha un fratello minore, Silvio, divenuto negli anni un noto attore. Questi esordisce al cinema proprio come protagonista del film Come te nessuno mai, per poi collaborare nuovamente con il fratello per i film L’ultimo bacio e Ricordati di me.

Gabriele Muccino - Lorenzo Jovanotti
Gabriele Muccino e Lorenzo Jovanotti sul red carpet della Festa di Roma 2024 – Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

8. Da anni non si parla con il fratello. Come noto, il rapporto tra Gabriele e Silvio non è dei migliori. Quest’ultimo accusò pubblicamente il fratello maggiore di essere una persona violenta e da lì ebbe inizio una lunga battaglia legale che ha contribuito ad allontanare i due. Ad oggi il legame sembra irrecuperabile e Silvio Muccino ha di molto ridotto i suoi lavori come attore.

Gabriele Muccino è su Instagram

9. Ha un account personale. Il regista è presente sul social network Instagram con un proprio profilo, seguito da 326 mila persone. All’interno di questo Muccino è solito condividere immagini e video promozionali dei suoi progetti cinematografici, ma non mancano anche affascinanti dietro le quinte estratti dalle riprese dei suoi film.

L’età e l’altezza di Gabriele Muccino

10. Gabriele Muccino è nato a Roma, in Italia, il 20 maggio 1967. Il regista è alto complessivamente 182 centimetri.

Fonti: IMDb, Instagram

Agatha All Along stagione 2, tutto quello che sappiamo

Agatha All Along stagione 2, tutto quello che sappiamo

La serie più sorprendente del Marvel Cinematic Universe è ormai finita, con i nove episodi di Agatha All Along disponibili su Disney+, ma c’è ancora molto da scoprire. Considerando come il finale anticipa la storia in corso di Billy Maximoff, è inevitabile chiedersi quale sia lo stato di una potenziale seconda stagione.

Mentre in passato le uscite nella cronologia MCU non avevano mai utilizzato showrunner, lo studio ha cambiato rotta con le sue ultime uscite, nominando il creatore di WandaVision Jac Schaeffer come showrunner di Agatha All Along. Questo cambiamento segna un cambiamento di strategia per lo studio, che potrebbe benissimo indicare la possibilità di una seconda stagione di Agatha All Along, o qualcos’altro al suo posto, come minimo.

La seconda stagione di Agatha All Along non è stata confermata dalla Marvel

È stata ordinata solo una stagione della serie MCU (finora)

Kathryn Hahn e Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Nonostante Loki e What If…? abbiano entrambi avuto una seconda stagione (e una terza nel caso di quest’ultima), gli show MCU tendono ad avere solo una stagione. La tendenza potrebbe cambiare, ovviamente, con Daredevil: Born Again opzionato per due stagioni, ma questo significa molto poco per Agatha All Along. Fondamentale è che lo spin-off di WandaVision sia stato un successo, sia in termini di ascolti che di numero di spettatori, e il successo, in particolare al costo inferiore presumibilmente associato ad Agatha, genera sempre fiducia.

L’episodio finale di Agatha All Along prepara un futuro promettente, ma continua una tendenza della Fase 5 che sarebbe stata impensabile non molto tempo fa. Allo stato attuale, non sono stati rivelati piani ufficiali per la seconda stagione di Agatha All Along. Lo show è stato approvato come entità di una sola stagione, come WandaVision prima di lui, e la prossima serie Vision Quest è stata ampiamente considerata la terza parte della saga di Scarlet Witch di programmi TV. I dettagli di quel progetto finora, e in particolare il ritorno di Ultron di James Spader, non si adattano necessariamente a dove finisce il finale di Agatha All Along, quindi sembra decisamente che stia arrivando qualcos’altro.

La showrunner Jac Schaeffer ha detto che non ha in programma un progetto sui Giovani Vendicatori, ma Billy e Agatha che si mettono alla ricerca dell’anima reincarnata di Tommy nel finale potrebbero essere il più grande indizio di come continuerà Agatha All Along. Con ogni probabilità, si tratterebbe di un progetto sostitutivo, con il ritorno di entrambi i personaggi.

Cast della seconda stagione di Agatha All Along: chi potrebbe tornare?

La prima stagione è stata un bagno di sangue, ma i personaggi chiave potrebbero tornare

Sasheer Zamata
Sasheer Zamata in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Agatha All Along non è stata solo una delle proprietà Marvel più spaventose, ma anche una delle più sanguinose, con diversi personaggi chiave che sono morti lungo il percorso. Molti membri della nuova congrega di Agatha sono stati uccisi, tra cui Agatha stessa, Sharon di Debra Jo Rupp, Alice Wu-Gulliver di Ali Ahn e Lilia Calderu di Patti LuPone, ma Billy Maximoff di Joe Locke, Jennifer Kale di Sasheer Zamata e Rio Vidal di Aubrey Plaza ce l’hanno fatta.

Agatha, ovviamente, continua a vivere come un fantasma e apparentemente crea una nuova dinamica in cui diventa la guida di Billy sulla strada per trovare il fratello scomparso, Tommy. Il fatto che la sua anima non venga raccolta dalla Morte potrebbe far tornare in gioco anche Rio Vidal e la popolarità del personaggio e la performance di Plaza suggeriscono che sarebbe una buona decisione.

I prossimi passi di Jennifer Kale sono meno certi: riacquista i suoi poteri quando viene liberata, ma fugge immediatamente da Westview con una mancanza di considerazione quasi comica per Billy e il suo ritorno potrebbe avvenire in entrambi i modi a questo punto. Non è che debba qualcosa a Billy dopo che lui l’ha messa in pericolo mortale.

Agatha All Along Stagione 2 Story: come il finale imposta il futuro

Il futuro di Agatha e Billy potrebbe integrarsi di più con le storie degli Avengers

Scarlet Witch Wanda Maximoff MCUI semi di WandaVision sono stati piantati nel MCU, e continuerà a essere esplorato in Vision Quest, se non nel tanto discusso progetto solista di Scarlet Witch. Agatha All Along imposta anche la futura missione di Billy per trovare il fratello gemello Tommy, che si reincarna nell’episodio 8 nel corpo di un altro adolescente che muore in uno scherzo andato male. Billy ha una visione di ciò che sta accadendo, ma è solo a tratti, quindi il passo successivo della storia è scoprire dove è finita l’anima di Tommy.

Billy potrà anche contare su Agatha come sua guida, dopo che si è sacrificata per risparmiarlo dalla Morte nel penultimo episodio. Quindi la costringe essenzialmente ad accettare di accompagnarlo, mentre la coppia si lascia completamente alle spalle Westview. Sembra già che questo stia impostando una versione di Avengers: The Children’s Crusade della Marvel, dato che le storie di Billy e Tommy dovranno fare i conti con l’eredità di Scarlet Witch e la loro relazione. Presumibilmente non sarà un adattamento vero e proprio, perché troppi elementi dovrebbero cambiare, ma alcune linee generali potrebbero comunque funzionare nel MCU.

Altrove, Vision Quest seguirà sicuramente i semi lasciati da WandaVision, e forse anche da Agatha All Along, e c’è la possibilità che Billy e Agatha si presentino in quella serie. Sembra improbabile che la storia di Vision non torni alla fine sul destino dei suoi figli, potenzialmente portando avanti la storia della magia e di Wanda Maximoff nell’MCU. E mentre si è parlato di un potenziale ritorno di Scarlet Witch nell’MCU, Agatha All Along ha sorprendentemente evitato di coinvolgerla direttamente.

Agatha All Along fa a meno della scena post-credit e sovverte il trend della Fase 5 MCU

Attenzione: questo articolo contiene SPOILER sul finale di Agatha All Along

A partire da Iron Man nel 2008, le scene post-credits sono diventate immediatamente e irresistibilmente sinonimo del franchise di punta della Marvel, e solo con Avengers: Endgame, più di un decennio dopo, la tendenza si è interrotta. Ora, le scene post-crediti del MCU non sono più una garanzia, anche quando potrebbero sembrare inevitabili.

In realtà, gli show televisivi della Fase 5 della Marvel hanno quasi tutti evitato una scena post-crediti. L’MCU si è trovato in una situazione in cui troppe anticipazioni nelle scene post credit hanno creato aspettative non sempre rispettate per i fan (vedi la post-credits di Eternals).

Echo è l’unico show della Fase 5 del MCU con una scena post-crediti

Maya Lopez serie marvel ECHOSembrava la soluzione più facile e attesa che Scarlet Witch apparisse nella scena post-crediti del finale di Agatha All Along. Era un progetto che sembrava destinato a confermare la sua sopravvivenza dopo il finale di Doctor Strange nel multiverso della follia, dopotutto, ma la serie ha spiazzato tutti senza una scena post-crediti. E cosa ancora più sconvolgente, la scena post credit non aveva effettivamente senso di esistere.

Agatha All Along non aveva bisogno di una scena post-crediti

Lo spin-off di WandaVision fa qualcosa di molto più soddisfacente

agatha all along
Cortesia Disney+

Se c’è una cosa da imparare da Agatha All Along, è quanto bene lo showrunner Jac Schaeffer abbia elaborato il suo abile inganno. 3 anni dopo che la fanbase di Internet del MCU ha perso la testa collettiva per gli accenni a Mefisto che semplicemente non c’erano, Schaeffer ha trasformato in un’arma il potenziale ritorno di Scarlet Witch in un modo che ha consapevolmente giocato in quella stessa, dolorosamente inevitabile bolla di aspettative.

C’è, senza dubbio, un piano multiversale in cui la scena post-crediti di Agatha All Along torna alle rovine del Monte Wundagore e mostra macerie che levitavano nel punto in cui Wanda Maximoff di Elizabeth Olsen ha compiuto il suo sacrificio, ma non è questo il caso. Farlo sarebbe stato economico e inutile e invece continuiamo tutti a sperare che Scarlet Witch tornerà nel MCU da qualche parte nel futuro senza che ciò offuschi l’eccellente finale di Agatha All Along.

Cosa offre Agatha All Along invece di una scena post-credit (e perché è meglio)

Non avevamo bisogno di Wanda, ma questo non significa che ogni speranza sia perduta per Scarlet Witch

Kathryn Hahn e Joe Locke
Kathryn Hahn e Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Al posto di qualsiasi scena post-credit, il finale di Agatha All Along prepara invece ciò che verrà dopo con il fantasma del delizioso antieroe di Hahn che si offre di diventare la “guida spirituale” a cui si allude nella falsa Ballad of the Witches Road per Billy Maximoff. Invece di saltare a una grande anticipazione del film solista di Scarlet Witch, finora inesistente, abbiamo ottenuto un gancio allettante per qualsiasi cosa venga al posto della seconda stagione di Agatha All Along. Si potrebbe immaginare un adattamento di Marvel’s Avengers: The Children’s Crusade.

In quella storia, ambientata sulla scia della spirale fuori controllo di House of M e Scarlet Witch che ha portato alla morte di diversi Vendicatori, Wiccan e i Giovani Vendicatori si mettono alla ricerca di Wanda dopo la sua assenza di anni dalla Marvel Comics. È una trama tipicamente complessa che affronta le conseguenze del famigerato incantesimo “niente più mutanti” di Wanda e unisce molti più personaggi Marvel, inclusi gli X-Men, che non avrebbero ancora funzionato nell’MCU.

Kathryn Hahn e Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Ma il finale di Agatha All Along offre alcuni indizi sul fatto che Billy ora sarà impegnato nella sua “crociata” per trovare non Wanda ma Tommy, in una storia che sicuramente dovrà affrontare il viaggio dei ragazzi Maximoff verso la conclusione in un modo o nell’altro. Evitando una scena post-credit che imposta esplicitamente Scarlet Witch e concludendo con la promessa di trovare Tommy, Agatha All Along serve perfettamente i suoi personaggi.

Wicked: arrivano le prime reazioni per il musical

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Wicked: arrivano le prime reazioni per il musical

La Universal Pictures ha recentemente tenuto un’anteprima di Wicked di Jon M. Chu per critici selezionati e influencer, e le prime reazioni sui social media sono state davvero molto positive.

Sembra che i fan del grande successo di Broadway si stiano godendo una sorpresa, anche se vale sempre la pena tenere a mente che queste reazioni iniziali tendono a essere… entusiaste. Detto questo, diverse persone che hanno visto il film ammettono di essere rimaste sorprese da quanto si siano divertite.

Wicked racconta la storia di una timida donna dalla pelle verde di nome Elphaba che diventa la cattiva sghignazzante con un’avversione per l’acqua che abbiamo incontrato per la prima volta in Il mago di Oz.

Cynthia Erivo interpreta Elphaba, che alla fine diventerà la “Strega Cattiva dell’Ovest“, mentre la megastar del pop Ariana Grande interpreterà Glinda, alias “Strega Buona dell’Est“. Entrambe le attrici sono state elogiate per le loro performance.

Il cast completo di Wicked

Il film vanta anche la presenza di Michelle Yeoh, vincitrice di un premio Oscar®, nel ruolo della regale preside dell’Università di Shiz, Madame Morrible; Jonathan Bailey (Bridgerton, Compagni di Viaggio) nel ruolo di Fiyero, un principe arrogante e spensierato; Ethan Slater, candidato al Tony (Spongebob Squarepants di Broadway, Fosse/Verdon) nel ruolo di Boq, un generoso studente Munchkin; Marissa Bode al suo debutto cinematografico nel ruolo di Nessarose, la sorella prediletta di Elphaba; e l’icona della cultura pop Jeff Goldblum nel ruolo del leggendario Mago di Oz.

Il cast include Pfannee e ShenShen, due astuti compatrioti di Glinda interpretati dal candidato all’Emmy Bowen Yang (Saturday Night Live) e da Bronwyn James (Harlots), e un nuovo personaggio creato per il film, la Signorina Coddle, interpretata dalla candidata al Tony Keala Settle (The Greatest Showman).

Jon M. Chu alla regia di Wicked

Diretto dal rinomato regista Jon M. Chu (Crazy & Rich, Sognando a New York – In the Heights), Wicked è il primo capitolo di un entusiasmante evento culturale. L’arrivo al cinema della seconda parte di Wicked è previsto per novembre 2025.

Wicked è prodotto da Marc Platt (La La Land, La Sirenetta), i cui film, spettacoli televisivi e produzioni teatrali hanno ottenuto complessivamente 46 candidature agli Oscar®, 58 candidature agli Emmy e 36 candidature ai Tony, insieme a David Stone, plurivincitore del Tony (Kimberly Akimbo, Next to Normal), con il quale Platt ha prodotto il blockbuster del musical teatrale Wicked. I produttori esecutivi sono David Nicksay, Stephen Schwartz e Jared LeBoff.

Basato sul bestseller di Gregory Maguire, Wicked è adattato per lo schermo dalla sceneggiatrice Winnie Holzman, e dal leggendario compositore e paroliere vincitore di Grammy e Oscar® Stephen Schwartz. Il musical teatrale di Broadway è prodotto da Universal Stage Productions, Marc Platt, l’Araca Group, Jon B. Platt e David Stone

DIAMANTI: il teaser poster del nuovo film di Ferzan Ozpetek

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DIAMANTI: il teaser poster del nuovo film di Ferzan Ozpetek

Ecco il Teaser Poster di DIAMANTI di Ferzan Ozpetek che dal 19 Dicembre torna nei cinema con il suo quindicesimo film dal cast straordinario che ha per protagoniste 18 attrici italiane. Il film è prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision Distribution, in collaborazione con Sky.

DIAMANTI è ambientato nel presente e negli anni ‘70, racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate. Girato interamente a Roma e ha una sceneggiatura firmata da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek.

Il teaser poster di Diamanti

Con Luisa Ranieri, Jasmine Trinca e in ordine alfabetico Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Lorenzo Franzin, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Antonio Iorio, Milena Mancini, Vinicio Marchioni, Paola Minaccioni, Tony Morelli, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic.

Le immagini di Diamanti

I migliori film horror da vedere ad Halloween su Disney+

I migliori film horror da vedere ad Halloween su Disney+

Se Netflix propone diversi film e serie ottimi per Halloween, Disney+ non è da meno! Anche su questa piattaforma  si possono infatti ritrovare diversi film horror ideali da vedere ad Halloween, da quelli realizzati dai grandi maestri fino a titoli di nuove voci nel panorama cinematografico, passando da horror adatti ai bambini a quelli pensati per un pubblico principalmente adulto.

Se già lo scorso anno la piattaforma aveva offerto ottime scelte ai propri abbonati, oltre a quei titoli già presenti quest’anno se ne ritrovano ovviamente anche di nuovi, tutti da scoprire e capaci di regalare grandi brividi. Ce ne è infatti per tutti i gusti, da storie di possessioni a quelle con demoni, da film di natura psicologica fino a quelli con presenza aliena, offrendo così un’ampia gamma tra cui poter scegliere.

Qui di seguito si propongono alcuni dei migliori tra essi, con indicazioni sulla trama e ciò che offrono a chi avrà il coraggio di premere play. Per una notte delle streghe indimenticabile, da passare in compagnia con amici o con la propria famiglia, uno di questi film farà certamente al proprio caso, mettendo decisamente alla prova sulla propria tolleranza nei confronti del horror.

LEGGI ANCHE: I migliori film e le migliori serie horror da vedere su Disney+

I migliori film horror da vedere ad Halloween su Disney+

Qui di seguito, ecco alcuni dei migliori film horror da vedere ad Halloween su Disney+, scelti tra gli Original della piattaforma. Si tratta principalmente di titoli molto recenti, da scoprire e apprezzare in tutta la loro follia.

Carved – La zucca assassina

Il giorno di Halloween del 1993, due anni dopo una letale fuoriuscita nucleare, lo staff dell’attrazione storica di un villaggio dei pionieri deve lavorare insieme per sopravvivere all’attacco di una mostruosa zucca assassina che cerca vendetta. Commedia horror con un villain tanto bizzarro quanto letale. Carved – La zucca assassina è un film semplicemente perfetto per Halloween.

Hold Your Breath

Nell’Oklahoma degli anni ’30, nel mezzo delle orribili tempeste di polvere della regione, una donna è convinta che una presenza sinistra stia minacciando la sua famiglia. Interpretato da Sarah Paulson, questo horror di natura psicologica porta lo spettatore a confrontarsi con una realtà spaventosa che potrebbe però presentare dei risvolti ben diversi da quelli immaginati (leggi qui la recensione e la spiegazione del finale).

Amiah Miller in Hold Your Breath
Amiah Miller in Hold Your Breath. Cortesia di Disney+

Books of Blood

Un viaggio in un territorio inesplorato e proibito, narrato attraverso tre racconti, intrecciati nello spazio e nel tempo. I tre protagonisti, Jenna, Miles e Bennett, sono al centro di alcune misteriose e inquietanti vicende. In Books of Blood del 2020, si ritrovano dunque diversi episodi capaci di suscitare profondo terrore. Il film è basato su Books of Blood di Clive Barker ed è il secondo adattamento cinematografico dopo Book of Blood (2009).

Clock

Una donna si iscrive a uno studio clinico per cercare di aggiustare il suo orologio biologico apparentemente rotto, dopo che amici, famiglia e società le fanno pressione per avere figli. Clock è il film del 2023 diretto e scritto da Alexis Jacknow e incentrato principalmente sulle pressioni sociali imposte alle donne che decidono di non avere figli. Un horror che presenta dunque un preciso e duro commento sociale.

Omen – L’origine del presagio

Una giovane donna americana parte per Roma per dare inizio a una nuova vita a servizio della Chiesa. La donna scopre però una terribile cospirazione interna, volta a far rinascere il male incarnato, che fa vacillare la sua fede. Si può ritrovare su Disney+ anche Omen – L’origine del presagio (qui la recensione), uscitò in sala nell’aprile di quest’anno. Si tratta del sesto capitolo del franchise di Omen, fungendo da prequel al film Il presagio (1976).

Nessuno ti salverà

Sola ma piena di speranza, la giovane Brynn trova conforto nella casa in cui è cresciuta, fino a quando una notte viene svegliata da strani rumori causati da intrusi decisamente ultraterreni. Accolto in modo particolarmente positivo, Nessuno ti salverà (qui la recensione e la spiegazione del finale) offre diversi elementi di grande interesse, a partire dal suo essere costruito sulla quasi totale assenza di dialoghi, cosa che permette di concentrarsi su altri aspetti e ottenere un’atmosfera di forte suspence.

Nessuno ti salverà Film 2023
Kaitlyn Dever in Nessuno ti salverà. Photo by Sam Lothridge. © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Il mulino

Un uomo d’affari si sveglia accanto a un vecchio mulino situato al centro della cella di un carcere all’aperto senza avere alcuna idea di come ci è arrivato. Deve trovare un modo per scappare prima della nascita di suo figlio. A partire da questa premessa si sviluppa un film particolarmente intrigante, dove si comprende ben presto che non tutto è come sembra e l’ignoto a cui si va incontro suscita non poca paura.

Matriarch

A un punto di svolta dopo un’overdose quasi fatale, una donna ritorna nella sua casa d’infanzia per affrontare i suoi demoni personali, invece ne scopre uno vero. Matriarch è un body horror sul trauma della famiglia rurale britannica dello scrittore e regista Ben Steiner, girato nel Regno Unito con le attrici Kate Dickie e Jemima Rooper.

Grimcutty – Nutri la tua follia

Un’adolescente di periferia e suo fratello minore devono fermare un terrificante meme di Internet portato in vita dall’isteria dei loro genitori. Per chi non ha paura o prova fascino per creature dall’aspetto quantomai inquietante, Grimcutty – Nutri la tua follia è l’opera adatta da vedere ad Hollywood. Dialogando con i moderni fenomeni di internet, il film propone infatti un mostro terribilmente spaventoso già solo per il suo aspetto.

Appendage

Nell’horror Appendage, i pensieri interiori della protagonista Hannah, giunta ad un momento di rottura della sua vita, si materializzano in una creatura mostruosa che minaccia di sconvolgere la sua esistenza. Senza dubbio uno degli horror più spaventosi presenti su Disney+, che gioca con la deformazione per proporre continui brividi allo spettatore. Anche questo film è stato indicato come uno degli horror più spaventosi del 2023, perfetto per una serata di puro terrore.

The Boogeyman

Ancora in lutto per la recente morte della moglie, un terapeuta e le sue due giovani figlie devono affrontare una terrificante entità soprannaturale che si nutre della sofferenza delle sue vittime. The Boogeyman (qui la recensione) è l’adattamento cinematografico del racconto Il baubau di Stephen King ed è stato indicato come uno dei film horror più spaventosi del 2023, in particolare per la presenza di una creatura a dir poco mostruosa, capace davvero di infestare il sonno di chi avrà il coraggio di guardare questo film.

The Boogeyman film 2023
Una scena di The Boogeyman.

Licantropous

Indicato come il primo horror della Marvel, il film Licantropous vede protagonista Gael García Bernal nei panni di Jack Russell, un supereroe che, come membro di una squadra segreta di cacciatori di mostri, contrasta il male usando i suoi poteri licantropici. Il regista Michael Giacchino, compositore premio Oscar, crea un’esperienza cinematografica visivamente accattivante, applicando in modo creativo effetti pratici e giocando con le sfumature di bianco e nero in cui il film è girato. Nel 2023 però stata distribuita anche la versione a colori.

Grandi classici del horror da vedere ad Halloween su Disney+

Non mancano i grandi classici su Disney+, horror di vario tipo perfetti non solo per la notte di Halloween ma anche per abbandonarsi al piacere di autentici capolavori del cinema, rimasti nell’immaginario comune per le vicende e le atmosfere proposte. Qui di seguito, ecco quattro ottimi titoli!

La vera storia di Jack lo squartatore

Londra, 1888. Nel quartiere Whitechapel vive la prostituta Mary Kelly insieme ad alcune colleghe. Quando due di loro vengono uccise barbaramente, Kelly si rivolgerà all’ispettore Abberline affinché si occupi delle indagini per scoprire chi si cela dietro colui che viene chiamato Jack lo squartatore. Interpretato da Johnny Depp, il film è liberamente tratto dal romanzo a fumetti From Hell di Alan Moore ed Eddie Campbell, incentrato sulla misteriosa quanto celeberrima vicenda dell’assassino seriale passato alle cronache come Jack lo squartatore, di cui tuttora non si conosce l’identità.

The Village

I membri di una comunità del Diciannovesimo secolo sono terrorizzati da alcune strane creature che abitano una foresta vicina al loro villaggio. Quando si renderà necessario superare i confini per salvare uno dei giovani della comunità, verità sconvolgenti sulla natura di quel luogo verranno alla luce. Uno dei migliori film di M. Night Shyamalan, in cui si esplora il tema della paura come elemento di controllo.

alien Sedicicorto
Sigourney Weaver in Alien

Alien

Nel capolavoro di Ridley Scott, Alien, l’equipaggio di un’astronave entra in contatto con una civiltà ormai estinta da tempo. Tornati a bordo, però, scopriranno con orrore che qualcosa li ha seguiti ed è pronto a dare la caccia ad ognuno di loro fino alla morte. Un vero e proprio classico, terrificante ancora oggi grazie alla presenza di effetti speciali semplici ma inquietanti. Su Disney+ sono presenti anche i suoi sequel, tra cui l’altrettanto magnifico Aliens – Scontro finale di James Cameron.

The Rocky Horror Picture Show

Una giovane coppia cade nelle grinfie di un folle scienziato e del suo bizzarro e imprevedibile gruppo di ospiti. Basato sull’opera teatrale del 1973 The Rocky Horror Picture Show è un omaggio ai film di fantascienza e horror di serie B degli anni Trenta e dei primi anni Sessanta. Nel tempo è diventato un vero e proprio cult, oltre che un fenomeno di costume irresistibile.

Film per tutta la famiglia da vedere ad Halloween su Disney+

Anche i più piccoli e le famiglie vogliono la loro parte! Su Disney+ si possono allora ritrovare una serie di film adatti a grandi e piccoli, dotati non solo dell’atmosfera di Halloween a tutti gli effetti ma anche della capacità di regalare quei piccoli brividi che rendono più entusiasmante la visione.

La casa dei fantasmi – Haunted Mansion

Il nuovo film La casa dei fantasmi è la seconda trasposizione cinematografica basata sull’omonima attrazione del parco a tema Disney, Haunted Mansion. Protagonista di questo racconto è Gabbie, costretta a chiedere aiuto ad alcuni bizzarri personaggi affinché pratichino un esorcismo sulla sua nuova dimora, la quale sembra essere infestata dai fantasmi. Intrecciando perfettamente momenti di horror e commedia, il film proprone un cast di enorme talento, che oltre a Rosario DawsonOwen Wilson Danny DeVito, include anche artisti del calibro di Jamie Lee Curtis e Jared Leto.

Halloweentown

Nel film Halloweentown alcuni bambini si recano alla loro visita annuale di Halloween alla nonna. Quando però scendono dall’autobus, si rendono conto di aver viaggiato in un mondo completamente diverso, Halloweentown, dove vivono tutti i tipi di demoni, goblin, streghe e stregoni. Il film è ricordato principalmente per il suo enorme numero di effetti prostetici e animatronici, che danno vita ad un mondo davvero meraviglioso. A questo film sono poi seguiti tre sequel, anch’essi disponibili su Disney+.

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Una scena di Nightmare Before Christmas

Nightmare Before Christmas

Perfetto per il periodo di Halloween (ma anche per quello natalizio) è invece Nightmare Before Christmas, in cui Jack è il re della città di Halloween che ogni anno organizza l’omonima festa. Quando però casualmente scopre il Natale, decide di portarlo ai suoi concittadini, con esiti del tutto imprevisti. Il film, diretto da Henry Selick è oggi un vero e proprio cult, amatissimo da generazioni di spettatori, capace a trent’anni dalla sua uscita di emozionare e stupire grazie ad invenzioni assolutamente uniche.

Halloween con la mummia (2021)

Gli amici Marshall, Gilbert e Amy resuscitano accidentalmente una mummia che hanno scoperto nel seminterrato di un vicino. Chiamano la mummia Harold e devono affrettarsi per riportarla nel suo luogo di riposo prima della mezzanotte di Halloween. Una commedia da brivido ricca di imprevisti, adatta ai più piccoli ma che non dispiacerà anche ai più grandi, merito di tante situazioni divertenti ma anche di dettagli ben curati che possono generare più di qualche brivido.

Hocus Pocus e Hocus Pocus 2

Nel film del 1993, tre streghe vissute nel XVII secolo tornano ai giorni nostri per fare fuco e fiamme, in quel di Salem nel Massachusetts, nel momento in cui i loro inquieti spiriti vengono accidentalmente evocati nella notte di Halloween. A distanza di quasi trent’anni è stato realizzato un sequel, Hocus Pocus 2, in cui la candela dalla fiamma nera è stata nuovamente accesa, riportando in vita le sorelle del XVII secolo, che ora cercano vendetta. Toccherà allora a tre liceali impedire alle vendicative streghe di scatenare di nuovo scompiglio su Salem.

Agatha All Along episodi 8 e 9: la spiegazione del finale di stagione

Attenzione! Questo articolo contiene spoiler sugli episodi 8 e 9 di Agatha All Along.

Gli episodi 8 e 9 di Agatha All Along hanno portato a compimento un viaggio epico per lo show MCU, rispondendo a molte domande e sollevandone altre per il futuro del franchise. Dopo la fine dell’episodio 7 di Agatha All Along, sono rimasti solo tre membri della congrega originale che erano partiti per percorrere La Strada delle Streghe: Agatha, Jen e Billy. Non solo, è stato anche confermato che Lady Death del MCU è Rio Vidal, aggiungendo un po’ di pepe a quello che sarebbe accaduto nel doppio episodio finale.

Con il cast di Agatha All Along più ristretto che mai, gli ultimi tre personaggi si sono imbarcati nella prova finale mentre la Morte incombe su di loro. Al termine dell’episodio 9, molti misteri hanno trovato risposta, dalla vera natura della Strada delle Streghe dell’MCU al destino di Billy, Agatha, Jen e Rio. Ognuno di questi elementi è stato affrontato, mentre il finale ha gettato le basi per una continuazione della storia nel futuro dell’MCU.

Come ha fatto Billy Maximoff ha creare la Strada delle Streghe

Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Nell’episodio 6 di Agatha All Along, la strega titolare dice a Billy di sapere che è il figlio di Wanda perché entrambi utilizzano le stesso tipo di magia. Nell’episodio 9 di Agatha All Along, questo commento risuona per spiegare la più grande rivelazione dell’intera serie: Billy ha creato La Strada delle Streghe. Proprio come Wanda ha usato il suo potere magico per creare l’Hex e coinvolgere Westview nel suo mondo idilliaco di vita, Billy ha usato le sue abilità per creare fisicamente La Strada delle Streghe usando per ispirazione elementi a lui familiari, sparsi nella sua camera da letto, per costruirla.

Dato che Wanda possedeva la Magia del Caos, che le consentiva di rimodellare la realtà a piacimento, è logico che anche suo figlio possieda queste abilità. Questo spiega come Billy sia stato in grado di creare la strada. Tutto ciò di cui Billy aveva bisogno per trovare Tommy era già dentro di lui, ma aveva bisogno di una manifestazione fisica per vederlo fino in fondo. Così, La Strada delle Streghe è nata dai suoi poteri di Magia del Caos, formulando una serie fisica di prove e tribolazioni per lui e il resto della congrega.

Cos’è La Strada delle Streghe?

Naturalmente, questo solleva la questione di cosa sia esattamente La Strada delle Streghe. Molti si chiederanno se si tratti di una dimensione alternativa creata da Billy o se sia semplicemente un evento accaduto dentro le menti della congrega. Detto questo, l’episodio 9 di Agatha All Along mostra che tutti gli eventi dello show sono accaduti, il che significa che La Strada delle Streghe era effettivamente un evento fisico proprio come l’Hex di Wanda lo era con Westview. Pertanto, la spiegazione più probabile è che fosse un grande pezzo di terra sotto Westview che è stato inconsciamente modellato per assomigliare a quello di cui Billy aveva bisogno per trovare Tommy.

Questa realtà è supportata da due scene diverse nella serie. Per prima cosa, Lilia e Jen vedono la stazione della metropolitana abbandonata di Westview quando sono sotto la strada nell’episodio 7. In secondo luogo, dopo aver riacquistato i suoi poteri, Jen viene mostrata mentre emerge fisicamente dal terreno appena fuori Westview. Pertanto, si può presumere che Billy abbia scavato La Strada delle Streghe sotto Westview inconsciamente, il che significa che era una posizione fisica abilitata dal suo potere sulla Magia del Caos.

La Strada delle Streghe esiste ancora?

Con la consapevolezza che La Strada delle Streghe esisteva fisicamente, un’altra domanda derivante dal finale dell’episodio 9 di Agatha All Along è: esista ancora? Il finale dell’episodio ha confermato che non esiste più. Billy usa i suoi poteri per far crollare la strada, chiudendone l’ingresso e trasformandolo in una tomba per Lilia, Sharon Davis e Alice.

La spiegazione di come muore Agatha

Rio e Agatha si Baciano
Aubrey Plaza e Kathryn Hahn in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Non c’è dubbio che l’evento più importante dell’episodio è però la morte di Agatha. Dopo aver inizialmente promesso di consegnare Billy a Rio, che pensa che la sua reincarnazione andasse contro l’ordine naturale della Morte, Agatha ha invece scelto di sacrificare se stessa. All’inizio, Agatha era disposta a lasciare che Billy morisse, fino a che il ragazzo non le ricorda suo figlio Nicholas Scratch. Agatha si dirige così verso Rio, baciandola. Mettendo in pratica fisicamente il vecchio adagio del “Bacio della morte“, Rio alla fine prende quello che desidera, lasciando Billy in vita.

Come Agatha ritorna come fantasma

Tuttavia, questa morte non ha significato la fine di Agatha nell’MCU. L’episodio 9 di Agatha All Along ha rivelato che Agatha torna come fantasma, proprio come aveva fatto a un certo punto nei fumetti Marvel. La serie non spiega esattamente come ciò accade, ma il materiale di partenza afferma spesso che i fantasmi sono formati da esseri che hanno ancora del lavoro da fare sulla Terra. Nel caso di Agatha All Along, la strega voleva recuperare il medaglione contenente i capelli di Nicholas Scratch, il che la porta da Billy come fantasma.

Agatha All Along anticipa il ritorno di Tommy Maximoff nell’MCU (e il recast)

Kathryn Hahn e Joe Locke in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Nell’episodio 8, si svolge la prova finale di La Strada delle Streghe. Durante questa prova, Agatha giura di aiutare Billy a trovare Tommy. Dopo aver ricevuto un suggerimento di Rio all’inizio dell’episodio, Agatha si rende conto che Tommy non si è reincarnato insieme a Billy e che l’anima del primo è intrappolata dentro il secondo. Agatha guida Billy attraverso i passaggi necessari per aiutare Tommy a reincarnarsi come ha fatto suo fratello. Questa sequenza fornisce molti suggerimenti sulle origini e il futuro di Tommy nel MCU, un futuro che porterà inevitabilmente a un recast del personaggio dopo il finale di WandaVision come Agatha All Along ha fatto per Billy.

Billy vede un ragazzo che viene preso in giro da un gruppo di adolescenti. Gli adolescenti annegano il ragazzo, che Billy afferma essere cresciuto in un posto senza amore e senza nessuno che si prendesse cura di lui. Mentre Billy chiede se sta effettivamente uccidendo questo ragazzo in modo che Tommy possa rinascere, scompare dalla Strada, il che significa che Billy ha realizzato il suo desiderio e Tommy è rinato nel corpo di questo ragazzo dopo essere annegato in piscina. Resta da vedere dove questo ragazzo, ora Tommy, ricomparirà nel MCU, ma ciò che accadrà in seguito a Billy e Agatha lo suggerisce.

Quando torneranno Billy Maximoff e Agatha Harkness?

Dopo che Billy chiude la strada e Agatha/fantasma recupera il suo medaglione, i due non sono sicuri di cosa accadrà dopo. Billy afferma che potrebbe volere un po’ di aiuto per scoprire i suoi poteri prima che Agatha affermi che tende a uccidere quelli della sua congrega. Billy ammette in lacrime che lui ha fatto lo stesso, dopo che la sua creazione della strada ha portato alla morte di Sharon, Alice e Lilia. Billy quindi crea un’uscita dal seminterrato, spingendo Agatha a dire “Andiamo a trovare Tommy“. Agatha All Along non ha una scena post-credit, ma quella promessa rende ampiamente superflua la necessità di una scena.

Ciò suggerisce che Billy e Agatha torneranno nel futuro del MCU, così come Tommy Maximoff nel suo nuovo corpo. Nessun film o programma TV MCU confermato in arrivo potrebbe realisticamente includere questa trama, ma alcuni progetti teorizzati potrebbero. Uno è il chiacchierato progetto Young Avengers, dato che Tommy e Billy sono membri importanti del team nei fumetti Marvel. Potrebbe essere il caso che Young Avengers inizi con Billy e Agatha che salvano Tommy, anche se nessuno sa quando questo progetto verrà girato e distribuito.

Perché Scarlet Witch non è in Agatha All Along

The Scarlet Witch Vision QuestPer i fan di Wanda Maximoff, sarebbe importante sapere perché la Strega Scarlatta non è nella serie. Molti speravano che la Strada e gli stretti legami tra Agatha, Billy e Wanda avrebbero portato al ritorno di quest’ultima nel MCU in qualche modo. Ma l’attenzione di Billy è su Tommy. Questo spiega perché Wanda non è tornata; Billy non si preoccupa per Wanda, desidera solo trovare suo fratello, il che significa che il ritorno di Wanda non si sarebbe adattato alla linea tematica della storia.

Cosa succede a Jennifer Kale dopo il finale di Agatha All Along

Sasheer Zamata
Sasheer Zamata in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Come accennato, il finale dell’episodio 9 di Agatha All Along include Jennifer Kale che si fa strada verso la luce del sole. Ciò è avvenuto dopo che ha riacquistato il suo potere rimuovendo il legame impostole da Agatha. Jennifer poi vola via sopra Westview, lasciando poco chiaro il suo futuro MCU. Detto questo, è quasi garantito che Jen apparirà di nuovo dati gli eventi della prova di Lilia. Un Easter egg nell’episodio 7 di Agatha All Along si riferiva a Jen come alla Gran Sacerdotessa. Se Agatha e Billy tornassero e avessero bisogno dell’aiuto di una strega, ora hanno un’alleata in Jennifer Kale.

Agatha All Along conferma 11 morti nell’MCU

Debra Jo Rupp in Agatha All Along – Cortesia Disney+

Come si addice a uno show che includeva la personificazione della Morte come antagonista principale, Agatha All Along conferma che i morti alla fine della serie sono ben 11. Questo è in un certo senso un cambio di passo per l’MCU, che è stato a lungo criticato per aver sempre ripristinato i personaggi morti.

Ecco chi sono i morti di Agatha All Along e come sono morti:

  • Sharon Davis – I suoi capelli non erano inclusi nell’antidoto di Jen durante la prima prova sulla Strada delle Streghe.
  • Alice Wu-Gulliver – Agatha le ha rubato la forza vitale dopo essere stata colpita dalla sua magia.
  • Lilia Calderu – Cade sul soffitto di spade nella quarta prova della Strada.
  • I Sette di Salem – Cadono sul soffitto di spade nella quarta prova della Strada.
  • Nicholas Scratch – Sarebbe dovuto morire alla nascita, ma la Morte lo ha lasciato vivere più a lungo finché la malattia non lo ha ucciso.

Con tutti i Sette di Salem del MCU che muoiono insieme a Sharon, Alice, Lilia e Nicholas Scratch durante gli eventi di Agatha All Along, lo show ha avuto un conteggio delle morti abbastanza consistente: 11. Se si conta anche Agatha, il conteggio delle morti raggiunge 12. Tuttavia, il ritorno di Agatha come fantasma significa che tecnicamente non è morta, rendendo il finale di Agatha All Along aperto a una seconda stagione o anche solo a una nuova avventura.

Nicolas Cage: 10 cose che forse non sai sull’attore

Nicolas Cage: 10 cose che forse non sai sull’attore

Nicolas Cage è uno di quegli attori che ormai sono entrati nell’immaginario collettivo delle persone. Ispira simpatia, lo si perdona quando realizza qualche film che magari non è per niente bello, ma non si può non volergli bene, considerando anche l’incredibile talento recitativo che possiede. All’attore americano si deve il fatto di essere riuscito a crearsi una carriera completamente con le proprie mani, spaziando tra i generi e concendosi anche partecipazioni ad opere assolutamente folli.

Ecco, allora, dieci cose che forse non sapevate su Nicolas Cage.

I film più belli della filmografia di Nicolas Cage

1. Ha recitato in celebri film. Sebbene il primo film di Nicolas Cage sia Fuori di testa (1982), in realtà viene considerato, come suo debutto nel mondo del cinema, il film Rusty il selvaggio, in cui ha un ruolo rilevante. In seguito, l’attore partecipa a Birdy – Le ali della libertà (1984), Stregata dalla luna (1987) e Cuore selvaggio (1990). Con gli anni Novanta, Cage ha recitato in film come Può succedere anche a te (1994), Via da Las Vegas (1995), The Rock (1996), Con Air (1997), Face/Off – Due facce di un assassino (1997), City of Angels – La città degli angeli (1998) e Al dil là della vita (1998), per continuare, negli anni Duemila, a lavorare in film come The Family Man (2000), Il ladro di orchidee (2002), Il genio della truffa (2003), Il mistero dei Templari – National Treasure (2004), Il prescelto (2006), World Trade Center (2006), Ghost Rider (2007), Next (2007), Segnali dal futuro (2009) e L’apprendista stregone (2010), Kick-Ass (2010), Trespass (2011), Drive Angry (2011), Stolen (2012), Ghost Rider – Spirito di vendetta (2012) Joe (2013), Outcast – L’ultimo templare (2014), USS Indianapolis (2016), Snowden (2016), Io, Dio e Bin Laden (2016), 2030 – Fuga per il futuro (2017) e 211 – Rapina in corso (2018).

I film horror in cui Nicolas Cage ha recitato

Non sono molti gli horror in cui Cage ha recitato e la maggior parte di essi sono stati realizzati proprio in questi ultimi anni. Si tratta di Pay the Ghost – Il male cammina tra noi  (2015), Mom and Dad (2017), Mandy (2018), Grand Isle (2019) Il colore venuto dallo spazio (2019). Horror sono anche due dei suoi ultimi film: Longlegs (2024), dove recita accanto a Maika Monroe, e Arcadian (2024).

Gli ultimi film di Nicolas Cage dal 2021 al 2024

Tra gli ultimi film a cui Cage ha preso parte si annoverano Pig (2021), Il talento di Mr. C (2022), Butcher’s Crossing (2022), The Old Way (2023), Renfield (2023), The Flash (2023), Dream Scenario – Hai mai sognato quest’uomo? (2023), Mio padre è un sicario (2023), Sympathy for the Devil (2023), e The Surfer (2024).

Nicolas Cage film
Nicolas Cage in Il mistero dei Templari – National Treasure

 

Nicolas Cage ha vinto un Oscar

2. Nicolas Cage ha vinto un Oscar. Nel corso della sua carriera, l’attore è stato candidato a due premi Oscar per la categoria di Miglior Attore Protagonista, riuscendo a vincere l’ambito premio nel 1996 per il film Via da Las Vegas (per essere poi ricandidato nel 2003 per Il ladro di orchidee). Ma ha anche ricevuto quattro candidature ai Golden Globe (Stregata dalla luna, Mi gioco la moglie a Las Vegas, Il ladro di orchidee), vincendo nel 1996 sempre per Via da Las Vegas.

Nicolas Cage avrebbe dovuto interpretare Superman

3. Era stato scelto da Tim Burton per interpretare il supereroe. Negli anni Novanta, Cage era stato designato per interpretare Superman nel film di Tim Burton, Superman Lives. Burton spiegò che il casting di Cage sarebbe stato “la prima volta in cui si sarebbe creduto che nessuno avrebbe potuto riconoscere Clark Kent come Superman, lui [Cage] avrebbe potuto cambiare fisicamente il suo personaggio”. L’attore arrivò anche a provare il costume del supereroe, ma il progetto venne poi cancellato. Ha comunque avuto modo di fare un cameo nei panni di Superman in The Flash.

Nicolas protagonista dell’horror Longlegs

4. Si è ispirato ad un noto cantante. Nicolas Cage era entusiasta della possibilità di interpretare un serial killer satanico, cosa che non aveva mai fatto nella sua lunga carriera. Per il trucco e i modi di fare del personaggio, Cage ha poi raccontato di essersi ispirato al musicista e cantante Marilyn Manson, che è stato visto come un satanista durante gli anni ’90 e per la maggior parte degli anni 2000, e ha dovuto affrontare scandali per il suo comportamento predatorio nei confronti delle donne.

Longlegs Nicolas Cage
Nicolas Cage in Longlegs – Credits: NEON

5. È la prima e ultima volta che interpreta un serial killer. Nonostante le lodi e gli apprezzamenti ricevuti per la sua interpretazione di Longlegs, Nicolas Cage ha dichiarato che questa sarà la sua prima, e unica, interpretazione di un serial killer per il cinema. In un’intervista a IndieWire, Cage ha dichiarato: “So che il telefono squillerà a vuoto per interpretare serial killer dopo Longlegs. E non è proprio quello che mi piace fare. Non mi piace la violenza. Non voglio interpretare persone che fanno del male alla gente”.

Nicolas Cage, oggi

6. Ha pagato tutti i suoi debiti.  Nel corso della sua vita, Cage rischiato più volte di finire in bancarotta e i motivi sono piuttosto chiari: non è  in grado di tenere il portafoglio chiuso. Si dice che abbia sperperato circa 150 milioni di dollari in acquisti particolari e dispendiosi (tra i tanti, una collezione di animali esotici, un teschio di dinosauro e una Lamborghini Miura). Per un periodo, dunque, ha dovuto accettare qualsiasi ruolo gli venisse proposto per ripagare i propri debiti. Nel 2022, Cage ha confermato di aver finalmente saldato i suoi debiti e di voler essere più selettivo nei suoi ruoli cinematografici.

Nicolas Cage ha origini italiane

7.  Nicolas Cage è un membro della famiglia Coppola. Nicolas Cage è nipote di Francis Ford Coppola ed è, quindi, cugino di Sofia Coppola, Roman Coppola e Jason Schwartzman. Tuttavia, per evitare che venisse subito accostato allo zio e per non avere favoritismi, decise di farsi chiamare con il nome d’arte con cui oggi tutti lo conosciamo, invece di usare il vero nome, ovvero Nicolas Kim Coppola. Questa parentela, ad ogni modo, gli fa avere delle origini italiane: Cage proviene infatti da una famiglia italiana che ha radici in Basilicata ed esattamente fra i comuni materani di Bernalda e Tricarico

The Surfer Nicolas Cage
Nicolas Cage in THE SURFER © Press Kit Cannes Film Festival

Cage Nicolas, le sue coniugi e i figli

8. Nicolas Cage è stato sposato più volte. La vita privata di Nicolas Cage è sempre stata piuttosto movimentata: l’attore, infatti, si è sposato cinque volte. Nel 1995 ha sposato Patricia Arquette, divorziando nel 2000, per poi sposare Lisa Marie Presley (figlia di Elvis e di Priscilla Presley) nel 2002 e divorziare nel 2004 (anche se si erano lasciati appena dopo un mese e mezzo dalle nozze). Il terzo matrimonio è avvenuto nel 2004, sposando Alice Kim, una cameriera asiatica, da cui si è separato nel 2016. Nel 2019 ha invece sposato la makeup artist Erika Koike, ma la loro unione è durata appena quattro giorni. Dal 2021, infine, è sposato con la ventiseienne Riko Shibata.

9. Ha avuto figli dalle sue molteplici relazioni. Prima del suo primo matrimonio, l’attore aveva avuto un figlio, Weston Cage, nato nel 1990 da una relazione con la modella Christina Fulton. Weston ha poi seguito le orme del padre, divenendo un attore e recitando in più occasioni accanto al padre, come in Lord of War, Tokarev e 211 – Rapina in corso. Nel 2005, invece, Cage e la terza moglie Alice Kim danno alla luce Kal-el Cage, chiamato così per via della passione di Nicolas per Superman. Nel 2022, infine, diventa padre per la terza volta di August Francesca Coppola Cage grazie all’attuale moglie.

L’età e l’altezza di Nicolas Cage

10. Nicolas Cage è nato il 7 gennaio del 1964 a Long Beach, in California. La sua altezza è di 183 centimetri.

Fonti: IMDb, biography

Maika Monroe: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Maika Monroe: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Maika Monroe è una delle giovani attrici che è riuscita a lasciare la propria impronta nel mondo del cinema, in grado di interpretare tanti ruoli diversi e tutti con lo stesso impegno. Sebbene la sua carriera sia iniziata da poco più di dieci anni, l’attrice è stata in grado di scegliere i ruoli migliori per conquistare il pubblico, con un occhio al futuro.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Maika Monroe.

La filmografia di Maika Monroe

1. Maika Monroe: i film e la carriera. La carriera dell’attrice americana inizia nel 2006, quando partecipa al film Bad Blood. Dopo questa esperienza, lavora in A qualsiasi prezzo (2012), Bad Blood… the Hunger (2012), Bling Ring (2013), di Sofia Coppola, Un giorno come tanti (2013) e The Guest (2014). In seguito, ha partecipato ai film It Follows (2014), La quinta onda (2016), con Chloe Grace Moretz, Indipendence Day – Rigenerazione (2016) e Hot Summer Nights (2017). Tra i suoi ultimi lavori vi sono The Silent Man (2017), Greta (2018), Tau (2018), Honey Boy (2019), con Lucas Hedges, Malvagi (2019), Flashback (2020), Watcher (2022), Non siamo soli (2022), God Is a Bullet (2023) e Longlegs (2024), dove recita accanto a Nicolas Cage. Prossimamente sarà protagonista di They Follow.

2. Non solo grande schermo. Nonostante abbia recitato in diversi lungometraggi, Maika Monroe non ha disdegnato il piccolo schermo. L’attrice, infatti, ha lavorato alla serie Eleventh Hour (2009) e al film tv Flying Monkeys (2013). Nel 2020 ha invece recitato nella serie breve The Stranger. Ma non è tutto, perché l’attrice ha vestito anche i panni della produttrice, partecipando alla lavorazione del film Tau. Ha inoltre co-diretto il cortometraggio The Yellow (2024).

Maika Monroe protagonista dell’horror Longlegs

3. Ha fatto di tutto per avere il ruolo. In Longlegs l’attrice interpreta l’agente del FBI Lee Harker, incaricata del caso dell’assassino noto come Longlegs. Monroe si era inizialmente incontrata con il regista Osgood Perkins proprio per interpretare il ruolo principale, salvo poi sentire che il regista non la riteneva adatta alla parte. Allarmata all’idea di perdere quello che considerava un grande ruolo, ha fatto un’audizione su nastro che ha contribuito a suggellare l’accordo.

Maika Monroe in Longlegs (2024)
Maika Monroe in Longlegs (2024). Foto cortesia di Neon – © Neon

Maika Monroe in God Is a Bullet

4. È la protagonista femminile del film.  Il film God Is a Bullet racconta del detective Bob Hightower, che per salvare sua figlia si infiltra in una setta con l’aiuto dell’unica donna che vi è sopravvissuta, Case Hardin. Monroe ricopre proprio quest’ultimo personaggio, un’interpretazione che le è valsa diverse lodi per aver “catturato la personalità del personaggio, che spesso fa paura come chiunque altro sullo schermo” (Screen Anarchy).

Maika Monroe in It Follows

5. Ha accettato perché era diverso. L’attrice ha deciso di accettare il suo ruolo in It Follows per il semplice fatto che, dalla lettura della sceneggiatura, sembrava un film diverso e abbastanza strano. Secondo le sue affermazioni “Non è stato fino a quando ho visto l’ultimo film di Mitchell che ho potuto dire che questo ragazzo aveva uno stile davvero unico. Il suo punto di vista del genere horror è molto interessante. Così, ho mandato un nastro per l’audizione e gli ho parlato al telefono, dove mi ha raccontato la sua storia e cosa voleva fare con questo film”.

6. È stato un film difficile. Fare un film horror è stato abbastanza complicato per l’attrice, soprattutto dal lato emotivo e fisico. Tuttavia, “si vedeva che stavamo creando qualcosa di speciale. Semplicemente non mi rendevo conto fino a che punto le altre persone lo trovavano speciale”. L’attrice ha dichiarato che non potrebbe scegliere una scena, perché ogni scena del film è molto intensa. Tuttavia, la sua parte preferita è stata la realizzazione complessiva del film, per via del fatto che il regista è molto specifico e sa esattamente cosa vuole.

Maika Monroe in Independence Day – Rigenerazione

7. Ha sostituito un’altra attrice. Nel film del 1996 Independence Day il personaggio di Patricia Whitmore, la figlia del presidente degli Stati Uniti, era interpretata dall’attrice Mae Whitman. Nel sequel del 2016 Independence Day – Rigenerazione, ad intepretare la versione ormai adulta del personaggio non vi è però la Whitman, bensì la Monroe. In molti hanno criticato questo cambio, specialmente perché si vocifera che sia stato motivato dalla convinzione che la Whitman non fosse sufficientemente bella.

it follows Maika Monroe
Maika Monroe in It Follows

Chi è il fidanzato di Maika Monroe?

8. È fidanzata con un collega. Maika Monroe è stata fidanzata con il collega Joe Keery, noto per il ruolo di Steve Harrington nella serie Stranger Things. Non è chiaro come i due si siano conosciuti, ma la loro storia è iniziata nel maggio del 2017, terminando poi però nel 2023. Da quello stesso anno frequenta l’agente immobiliare Dalton Gomez. Anche in questo caso, non è chiaro come i due si siano conosciuti e in generale si sa poco di loro, che ci tengono a tenere privata la loro storia.

Maika Monroe è su Instagram

9. È presente sul social network. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un proprio profilo verificato seguito da ben 288 mila persone e dove attualmente si possono ritrovare circa mille post. Questi sono principalmente immagini relative a suoi lavori da attrice e da modella, inerenti il dietro le quinte di tali progetti o promozionali nei loro confronti. Ma non mancano anche curiosità, momenti di svago, eventi a cui ha preso parte e altre situazioni ancora. Seguendola, si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue novità.

L’età, l’altezza e il fisico di Maika Monroe

10. Maika Monroe è nata il 29 maggio del 1993 a Santa Barbara, in California. La sua altezza complessiva corrisponde a 168 centimetri. Monroe è anche nota per la sua passione per il kitesurf, attività sportiva che le permette di mantenersi in forma e poter sfoggiare un fisico atletico e tonico.

Fonti: IMDb, Daily Mail, Ranker, People, Instagram

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