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Pensati Sexy: trailer della nuova commedia al femminile Prime Video con Diana Del Bufalo

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Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale di Pensati Sexy, la nuova commedia al femminile diretta da Michela Andreozzi con protagonista una spassosa Diana Del Bufalo. Con la sceneggiatura di Daniela Delle Foglie, il film ha un cast corale con Raoul Bova, Alessandro Tiberi, Angela Finocchiaro, Camilla Filippi, Jenny De Nucci, Fabrizio Colica e Valentina Nappi. Prodotto da Fabula Pictures, Pensati Sexy sarà disponibile in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo dal 12 febbraio 2024. Pensati Sexy è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

La trama di Pensati Sexy

Maddalena ha 30 anni e zero autostima. È la pecora nera della sua famiglia molto cattolica e gli uomini con cui esce sembrano essere tutti fuori dalla sua portata. La sua esistenza è precaria come il suo contratto di lavoro fino a quando, a seguito di un appuntamento andato male, Maddalena si convince di non essere abbastanza sexy e di dover fare di tutto per diventarlo! Da quel momento, un angelo custode molto particolare entra nella sua vita: la pornostar Valentina Nappi, che la porterà a fare un divertente e tragicomico viaggio dentro se stessa alla scoperta delle sue potenzialità come donna e come scrittrice.

Pensati Sexy si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original No Activity – Niente da segnalare, Elf Me, Gigolò per caso, AMAZING – FABIO DE LUIGI, Everybody Loves Diamonds, The Bad Guy, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La serie S1 e S2, The Ferragnez: Sanremo special, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club S1 e S2, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S1, S2 e S3, e LOL: Chi ride è fuori S1, S2 e S3;

le serie pluripremiate The Marvelous Mrs. Maisel e Lizzo’s Watch Out for the Big Girls, la serie satirica sui supereroi The Boys e grandi successi come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, Citadel, Jack Ryan di Tom Clancy, Un matrimonio esplosivo, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca figlio, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, fino alla stagione 2026/27. Altri titoli Original italiani già annunciati sono la serie Sul più bello – La serie, lo show LOL Talent Show: Chi fa ridere è dentro, oltre ai rinnovi per nuove stagioni di Prisma, Sono Lillo e Celebrity Hunted – Caccia all’uomo. È stata inoltre annunciata la serie Citadel: Diana, il capitolo italiano dell’universo Citadel.

Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

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Suncoast: trailer del film in arrivo su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer di Suncoast, scritto e diretto da Laura Chinn, con Nico Parker, Laura Linney e Woody Harrelson. Il film originale è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival il 21 gennaio 2024 e sarà disponibile in streaming in esclusiva in Italia dal 9 febbraio su Disney+.

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Il film si basa sulla storia semiautobiografica di un’adolescente (Nico Parker) che, mentre si prende cura del fratello insieme all’audace madre (Laura Linney), stringe un’improbabile amicizia con un eccentrico attivista (Woody Harrelson) che protesta contro uno dei più importanti casi medici di tutti i tempi.

Searchlight Pictures presenta Suncoast, una produzione Freestyle Picture Company e 7 Deuce Entertainment. Il film scritto e diretto da Laura Chinn è prodotto da Jeremy Plager, Francesca Silvestri, Kevin Chinoy e Oly Obst. I produttori esecutivi sono Chris Stinson, Amy Greene e Anna Schwartz. Nel cast ci sono Laura Linney, Nico Parker, Matt Walsh, Keyla Monterosso Mejia, Scott MacArthur, Ella Anderson, Daniella Taylor, Amarr, Ariel Martin e Woody Harrelson.

Constellation: svelato il trailer del thriller psicologico con Noomi Rapace

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Apple TV+ ha svelato oggi il trailer di Constellation, il nuovo thriller psicologico composto da otto episodi intepretato da Noomi Rapace (“Millennium – Uomini che odiano le donne”, “Non sarai sola”, “Lamb”, “Seven Sisters”) e dal candidato all’Emmy Jonathan Banks (“Breaking Bad”, “Better Call Saul”). La serie Constellation farà il suo debutto su Apple TV+ il 21 febbraio con i primi tre episodi seguiti da un episodio a settimana, fino al 27 marzo.

Creata e scritta da Peter Harness (“Il Wallander”, “The War of the Worlds”), “Constellation” ha come protagonista Noomi Rapace nel ruolo di Jo, un’astronauta che torna sulla Terra dopo un disastro nello spazio e scopre che alcuni pezzi fondamentali della sua vita sembrano essere scomparsi. La serie è un’avventura spaziale ricca di azione che esplora i lati più oscuri della psicologia umana e segue la disperata ricerca di una donna nel tentativo di svelare la verità sulla storia dei viaggi spaziali e di recuperare tutto ciò che ha perso.

https://youtu.be/gSFYd6n2fVk

Nel cast della serie figurano anche James D’Arcy (“Agent Carter”, “Oppenheimer”), Julian Looman (“Emily in Paris”, “Mallorca Crime”), William Catlett (“A Thousand and One”, “Coppia diabolica”), Barbara Sukowa (“Passioni violente”, “Hannah Arendt”) e con la partecipazione di Rosie e Davina Coleman nel ruolo di Alice. Diretta dalla vincitrice del premio Emmy Michelle MacLaren (“Shining Girls”, “The Morning Show”, “Breaking Bad”), dal candidato all’Oscar Oliver Hirschbiegel (“La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler”, “The Experiment – Cercasi cavie umane”) e dal candidato all’Oscar Joseph Cedar (“Footnote”, “Our Boys”).

Prodotta da Turbine Studios e Haut et Court TV, “Constellation” è prodotta esecutivamente da David Tanner (“Small Axe”), Tracey Scoffield (“Small Axe”), Caroline Benjo (“No Man’s Land”), Simon Arnal (“No Man’s Land”), Carole Scotta (“No Man’s Land”) e Justin Thomson (“Liaison”). MacLaren dirige i primi due episodi ed è produttrice esecutiva insieme a Rebecca Hobbs (“Shining Girls”) e al co-produttore esecutivo Jahan Lopes per conto della MacLaren Entertainment. Harness è produttore esecutivo attraverso la Haunted Barn Ltd. La serie è stata girata principalmente in Germania ed è stata prodotta da Daniel Hetzer (“Monaco – Sull’orlo della guerra”) per Turbine Studios, Germania.

Festival di Berlino 2024: annunciato il programma

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Festival di Berlino 2024: annunciato il programma

Dopo le prime anticipazioni, arriva la line up completa del Festival di Berlino 2024, che si svolgerà nella capitale tedesca dal 15 al 24 febbraio. Ecco di seguito il programma completo:

INTERNATIONAL COMPETITION

  • “Small Things Like These” by Tim Mielants
  • “Another End” by Piero Messina
  • “Architecton” by Victor Kossakovsky
  • “Black Tea” by Abderrahmane Sissako
  • “La Cocina” by Alonso Ruizpalacios
  • “Dahomey” by Mati Diop
  • “A Different Man” by Aaron Schimberg
  • “L’Empire (The Empire)” by Bruno Dumont
  • “Gloria!” by Margherita Vicario
  • “Hors du temps (Suspended Time)” by Olivier Assayas
  • “In Liebe, Eure Hilde (From Hilde, With Love)” by Andreas Dresen
  • “Keyke mahboobe man (My Favourite Cake)” by Behtash Sanaeeha and Maryam Moghaddam
  • “Langue Etrangere” by Claire Burger
  • “Me el Ain (Who Do I Belong to)” by Meryam Joobeur
  • “Pepe” by Nelson Carlos De Los Santos Arias
  • “Shambhala” by Min Bahadur Bham
  • “Sterben” by Matthias Glasner
  • “Des Teufels Bad (The Devil’s Bath)” by Severin Fiala and Veronika Franz
  • “Vogter (Sons)” by Gustav Moller
  • “Yeohaengjaui pilyo (A Traveler’s Needs)” by Hong Sangsoo

ENCOUNTERS

  • “Arcadia” by Yorgos Zois
  • “Cidade; Campo” by Juliana Rojas
  • “Demba” by Mamadou Dia
  • “Direct Action” by Guillaume Cailleau and Ben Russell
  • “Dormir de olhos abertos (Sleep With Your Eyes Open)” by Nele Wohlatz
  • “The Fable” by Raam Reddy
  • “Une famille (A Family)” by Christine Angot
  • “Favoriten” by Ruth Beckermann
  • “Ivo” by Eva Trobisch
  • “Khamyazeye bozorg (The Great Yawn)” by Aliyar Rasti
  • “Kong fang jian li de nv ren (Some Rain Must Fall)” by Qiu Yang
  • “Maos no fogo (Hands in the Fire)” by Margarida Gil
  • “Matt and Mara” by Kazik Radwanski
  • “Through the Graves the Wind Is Blowing” by Travis Wilkerson
  • “Tu me abrasas (You Burn Me)” by Matias Pineiro

Harry Potter: la serie è alla ricerca del giusto team creativo mentre valuta le prime proposte

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Lo scorso aprile, Warner Bros. Discovery ha annunciato ufficialmente il progetto di portare Harry Potter in televisione. Da quel poco che sappiamo, il piano attuale è di raccontare l’amata serie di romanzi di J.K. Rowling in un formato seriale, probabilmente con ogni stagione che adatta un libro, dando così maggiore profondità a quanto fatto con i film.

Questa cosa potrebbe portare a delle complicazioni nelle stagioni successive alle prime tre, dato l’aumento del numero di pagine dei capitoli successivi (ma magari questo potrebbe significherà solo l’aggiunta di qualche episodio in più), ma con l’avvicinarsi del 25° anniversario dell’uscita de La pietra filosofale/Sorcerer’s Stone, probabilmente ci aspetta un reboot.

Il noto sito americano Deadline ha appreso che il lavoro sulla serie ha iniziato a scaldarsi, con Max che sta attualmente accettando le proposte di diversi scrittori, tra cui Martha Hillier, Kathleen Jordan, Tom Moran e Michael Lesslie.

Si tratta di un mix di scrittori britannici e americani, ognuno dei quali è stato incaricato di creare delle bozze per questa nuova versione di Harry Potter, che daranno allo streamer un’idea più precisa di come affrontare la proprietà.

Una prima serie di incontri ha avuto luogo la scorsa settimana a Los Angeles e i migliori selezionati si dirigeranno poi nel Regno Unito dove presumibilmente incontreranno la Rowling (che avrà voce in capitolo nel processo decisionale).

È possibile che alla fine vengano scelti più sceneggiatori, anche se il sito aggiunge che “Max è aperta alla possibilità di sviluppare più di un’idea basata su Harry Potter“. Quindi, potrebbero arrivare anche degli spin-off!

Martha Hillier è nota soprattutto per il suo lavoro in The Last Kingdom e ha un passato nella televisione britannica dopo aver lavorato in soap opera come Eastenders e Holby City. Kathleen Jordan ha creato Teenage Bounty Hunters per Netflix e sta sviluppando The Decameron con la creatrice di Orange is the New Black Jenji Kohan.

Moran, un altro britannico, ha scritto The Devil’s Hour con Peter Capaldi e Michael Lesslie ha scritto The Hunger Games: The Ballad of Songbirds e The Little Drummer Girl.

L’anno scorso, il produttore di lunga data del franchise di Harry Potter, David Heyman, ha dichiarato: “Per Harry Potter è ancora presto. Non abbiamo ancora assunto uno scrittore per iniziare a scrivere. È un po’ presto. Ma speriamo che sia qualcosa di molto speciale, che ci dia l’opportunità di vedere i libri e di goderci una serie che li esplori più a fondo“.

Quando si è diffusa la notizia che questa serie tv Harry Potter era in lavorazione, il presidente e amministratore delegato di HBO e Max Content Casey Bloys ha confermato che il budget dello show sarebbe stato in linea con quello di Il trono di spade (Game of Thrones) e House of the Dragon (la prima stagione di quest’ultimo è costata 125 milioni di dollari, quindi si tratterà di un impegno di oltre 1 miliardo di dollari in 10 anni).

Cosa sappiamo sulla serie tv di Harry Potter?

La serie di Harry Potter sarà prodotta dalla Brontë Film and TV, la società di produzione presieduta dall’agente della Rowling Neil Blair, e dalla Warner Bros Television. La coppia produrrà insieme all’amministratore delegato della Brontë, Ruth Kenley-Letts, mentre David Heyman, che ha prodotto i film, era in trattative per la produzione esecutiva.

Ad aprile, l’amministratore delegato di Warner Bros Discovery David Zaslav ha dichiarato che Harry Potter su Max sarà “un progetto decennale”. “Io e mia moglie abbiamo letto [i libri di Harry Potter] a ciascuno dei nostri tre figli…. È davvero commovente che per 10 anni consecutivi la gente veda Harry Potter sulla HBO; voglio dire, è davvero qualcosa“, ha detto.

Per Casey Bloys, presidente e amministratore delegato di HBO e Max Content, si tratta di un processo iniziato all’inizio del 2023. Ha dichiarato che prima di annunciare ufficialmente il progetto in aprile, l’azienda aveva “cercato di essere molto riservata“.

Non ci siamo rivolti alle agenzie. Abbiamo un nostro processo interno in cui abbiamo pensato alle persone, ma non abbiamo voluto rivolgerci al mondo. Ora che la notizia è stata diffusa, inizieremo a lavorare con la Blair Partnership e inizieremo a rivolgerci alle aziende“.

Il mondo magico della Rowling, nato dai sette libri bestseller di Harry Potter che hanno venduto 600 milioni di copie in tutto il mondo, comprende negozi al dettaglio, parchi a tema, uno spettacolo teatrale globale e un franchise di 7,7 miliardi di dollari di incassi globali, oltre ai film spinoff di Animali fantastici  da 1,8 miliardi di dollari.

Star Trek: Discovery 5 in anteprima al SXSW, il debutto ad Aprile su Paramount+

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La quinta e ultima stagione di Star Trek: Discovery debutterà su Paramount+ ad aprile, ma chi parteciperà al SXSW Film & TV Festival a marzo potrà assistere alla prima della stagione in anticipo. Il festival si svolge dall’8 al 16 marzo ad Austin, in Texas.

La quinta stagione di Star Trek: Discovery segnerà l’ultima avventura del Capitano Burnham e dell’equipaggio della U.S.S. Discovery. La Paramount ha precedentemente rivelato la sinossi della prossima stagione, anticipando un mistero per l’equipaggio “che li manderà in un’epica avventura attraverso la galassia per trovare un antico potere la cui stessa esistenza è stata deliberatamente nascosta per secoli“. Ma ci sono anche altri a caccia… nemici pericolosi che vogliono disperatamente reclamare il premio per sé e non si fermeranno davanti a nulla per ottenerlo“.

Negli ultimi due mesi sono stati rilasciati diversi teaser per la quinta stagione di Star Trek: Discovery. L’ultima clip esclusiva ha debuttato al CCXP il mese scorso. La clip, ricca di azione, vede il Capitano Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) e Cleveland “Book” Booker (David Ajala) affrontare una pericolosa creatura che possiede inaspettatamente la capacità di occultarsi.

Un precedente sneak peek condiviso al San Diego Comic-Con 2023 ci ha portato nel bel mezzo di un faccia a faccia tra il Capitano Burnham (Sonequa Martin-Green ) e i due nuovi cattivi della Stagione 5, Moll (Eve Harlow) e L’ak (Elias Toufexis). In uno dei momenti forse più assurdi della storia di Star Trek, Burnham viene fatta esplodere dall’astronave nello spazio, per poi vedersi materializzare intorno una tuta spaziale mentre sale a bordo di una nave nemica che si lancia a velocità di curvatura.

Oltre a Sonequa Martin-Green e David Ajala, Star Trek: Discovery vede nel cast Doug Jones (Saru), Anthony Rapp (Paul Stamets), Mary Wiseman (Sylvia Tilly), Wilson Cruz (Dr. Hugh Culber), Blu del Barrio (Adira) e Callum Keith Rennie (Rayner). La quinta stagione presenta anche le guest star ricorrenti Elias Toufexis (L’ak) ed Eve Harlow (Moll).

La serie Star Trek: Discovery è prodotta da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment. I co-showrunner di Star Trek: Discovery Alex Kurtzman e Paradise sono produttori esecutivi insieme a Heather Kadin, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry e Trevor Roth.

Avatar 3: Sam Worthington rivela che le riprese inizieranno il mese prossimo

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Il regista James Cameron ha dichiarato che non si sarebbe dovuto preoccupare di sviluppare Avatar 3, 4 e 5 se nessuno avesse visto Avatar: La via dell’acqua. Ebbene ora possiamo dire che James Cameron ha sicuramente un quarto e un quinto film sulla sua lista di cose da fare dopo che Avatar: La via dell’acqua ha fatto oltre 2 miliardi di dollari al botteghino.

Tuttavia, deve ancora terminare Avatar 3. La star del franchise Sam Worthington ha rivelato che le riprese di Avatar 3 inizieranno il mese prossimo. “Torneremo a lavorarci tra un mese e sarà una cosa grossa. È più grande di quanto si possa immaginare“, ha detto Worthington.

James Cameron ha recentemente parlato del difficile processo di ripresa de La via dell’acqua, che è stato interrotto a metà delle riprese a causa della pandemia COVID-19. “Due, siamo stati colpiti dalla pandemia nel bel mezzo delle riprese e siamo stati interrotti, e poi abbiamo dovuto riavviare e riavviare la produzione e tutto il resto. È stata un’impresa portare a termine il film“, ha dichiarato Cameron.

Ha poi parlato del quarto film di Avatar, che attualmente dovrebbe arrivare nelle sale nel 2029. “Li vediamo e poi andiamo via per sei anni e torniamo. La parte in cui torniamo è quella che non abbiamo ancora girato. Quindi inizieremo a girarla dopo l’uscita del terzo film“.

Il primo film di Avatar è uscito nel 2009 e ha incassato finora 2,923 miliardi di dollari in tutto il mondo. Tredici anni dopo, nel 2022, è stato lanciato il seguito, intitolato Avatar: La via dell’acqua, che ha fruttato 2,32 miliardi di dollari a livello globale.

Fortunatamente, le scene acquatiche di Avatar 3 sono state girate contemporaneamente a quelle de La via dell’acqua, il che significa che la lavorazione del terzo film dovrebbe, in teoria, essere molto più avanti rispetto a quando James Cameron ha iniziato a lavorare al secondo film di Avatar.

Il franchise di Avatar ha come protagonisti Sam Worthington nel ruolo di Jake Sully, Zoe Saldaña nel ruolo di Neytiri, Sigourney Weaver nel ruolo di Kiri/Dr. Grace Augustine, Stephen Lang nel ruolo del Colonnello Miles Quaritch, Kate Winslet nel ruolo di Ronal, Cliff Curtis nel ruolo di Tonowari, CCH Pounder nel ruolo di Mo’at, Britain Dalton nel ruolo di Lo’ak te, Jamie Flatters nel ruolo di Neteyam, Edie Falco nel ruolo del Generale Frances Ardmore.

Oona Chaplin, Michelle Yeoh e David Thewlis sono stati confermati per interpretare nuovi personaggi in Avatar 3. Salvo ritardi, Avatar 3 arriverà nelle sale il 19 dicembre 2025, mentre Avatar 4 è attualmente previsto per il 21 dicembre 2029.

60 Minuti: trama, cast e curiosità sul film Netflix

60 Minuti: trama, cast e curiosità sul film Netflix

Di film apparentemente narrati in tempo reale o che comunque si svolgono in un lasso temporale particolarmente breve è piena la storia del cinema. Da un classico come Nodo alla gola di Alfred Hitchcock passando per la commedia nera di Martin Scorsese After Hour e fino a titoli più recenti come Locke, Good Times e 1917. Si tratta di titoli che proprio per questa loro caratteristica puntano spesso sul generare una forte tensione nello spettatoree, curioso di scoprire se il protagonista di turno riuscirà nella propria impresa prima che il tempo scada ma soprattutto come arriverà raggiungerà il proprio obiettivo. Su Netflix arriva ora un altro titolo appartenente a questa categoria: 60 Minuti.

Come il titolo lascia intuire, si tratta di un film che si svolge nell’arco di circa 60 minuti, con un protagonista chiamato ad una vera e propria corsa contro il tempo, che naturalmente verrà ostacolata da numerosi fattori. 60 Minuti è un film di produzione tedesca diretto da Oliver Kienle, già regista di Die Vierhändige e Isi & Ossi, che si basa tutto sull’intepretazione del protagonista e sulla crescente tensione che si manifesta mano mano che il racconto procede. Proprio per queste sue caratteristiche, sono bastati pochi giorni a 60 Minuti per diventare uno dei film più visti sulla piattaforma Netflix.

Per gli appassionati di questo genere di opere e per chi è in cerca di un film dal ritmo sostenuto, che tiene col fiato sospeso fino alla fine, è dunque questo un titolo da non lasciarsi sfuggire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le procedure da seguire per poter vedere 60 Minuti in streaming su Netflix.

La trama di 60 Minuti

Protagonista del film è Octavio, un lottatore di arti marziali miste e co-proprietario di una palestra di Berlino con seri problemi finanziari. Problemi che cerca di risolvere continuando a salire sul ring per fare ciò che sa fare meglio. Le arti marziali tuttavia non sono l’unica cosa che egli ama. C’è anche sua figlia, con la quale ha però un difficile rapporto. Ecco allora che quando prima di un ennesimo combattimento la sua ex moglie lo chiama e gli comunica che ha solo 60 minuti per presentarsi alla festa di compleanno della bambina, altrimenti perderà per sempre l’affidamento, Octavio sa bene cosa fare. Decide di non salire sul ring a combattere ma di andare dall’amata figlia, intraprendendo una corsa contro il tempo tra le strade di una Berlino piena di nemici molto temibili.

60 Minuti Emilio Sakraya

Il cast di 60 Minuti

Ad interpretare il protagonista, Octavio, vi è l’attore Emilio Sakraya, noto prevalentemente in patria grazie a diversi film e serie. Al di fuori della Germania, è conosciuto per aver preso parte al film Warrior Nun e al recente Rheingold. Per il ruolo di Octavio l’attore si è preparato allenandosi per diversi mesi prima delle riprese, apprendendo ciò che occorreva sulle arti marziali e costruendo un credibile fisico da lottatore. Il regista ha poi raccontato di aver pensato sin da subito a Sakraya come protagonista del film. 60 Minuti è dunque un titolo che può significativamente contribuire alla crescità della popolarità dell’interprete.

L’attrice e stunt woman Marie Mouroum interpreta invece Cosima, l’allenatrice di Octavio. Mouroum è nota per aver partecipato come controfigura a numerosi celebri film di Hollywood, come Hunger Games: Il canto della Rivolta – Parte 2, Black Panther, Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame, Star Wars – L’Ascesa di Skywalker e John Wick 4. Dennis Mojem, invece interpreta Paul, miglior amico di Octavio e suo manager. Completano il cast l’attore Florian Schmidtke nel ruolo di Winkler, Livia Matthes in quelli di Mina e poi Paul Wollin, Aristo Luis e Morik Heydo.

Il trailer di 60 Minuti e come vedere il film in streaming su Netflix

È possibile fruire di 60 Minuti unicamente grazie alla sua presenza nel catalogo di Netflix. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di accedere al catalogo e di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nella piattaforma.

https://www.youtube.com/watch?v=uiDCV3l-M_s

The Dark Tower: Carla Gugino conferma di aver parlato con Mike Flanagan

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Ad alcuni registi piace molto utilizzare gli stessi interpreti in tutti i loro film e show televisivi. Lavorare con Cillian Murphy e Michael Caine è una cosa che Christopher Nolan sembra apprezzare molto. I fratelli Coen e Frances McDormand condividono un legame simile e Quentin Tarantino collabora notoriamente con Samuel L. Jackson in ogni occasione.

L’attrice preferita di Mike Flanagan sembra essere Carla Gugino. L’attrice è apparsa in Gerald’s Game (adattamento di Stephen King), The Haunting of Hill House, The Haunting of Bly Manor, Midnight Mass e La caduta della casa degli Usher. Flanagan è attualmente impegnato a sviluppare i piani per un ambizioso adattamento della saga fantasy The Dark Tower di Stephen King e sembra che stia pensando di lavorare di nuovo con Carla Gugino.

In una nuova intervista a The Playlist, la Gugino ha confermato di aver avuto colloqui con Flanagan per la partecipazione all’adattamento, ma ha rifiutato di condividere ulteriori dettagli.

Si è parlato di ‘The Dark Tower’, ma non ho altre informazioni da condividere. Spero che tutto si risolva. So che è una cosa che lo appassiona moltissimo. Voglio dire, penso che sia un grande interprete di Stephen King. Ma ha anche una sua voce così forte che in qualche modo è bellissima, sapete?

Il gioco di Gerald’ è così fedele al libro, anche al punto che il finale, che credo sia davvero imperativo, era una parte del libro a cui la gente rispondeva davvero o non rispondeva. E Mike è stato così chiaro nel dire: “Beh, comunque è così”. Eppure, mi è sembrato che l’abbia fatto in modo così fluido“.

Cosa sappiamo sulla serie tv di Flanagan sulla saga The Dark Tower

Secondo Flanagan, il piano per la saga di The Dark Tower prevede cinque stagioni televisive, che saranno seguite da due lungometraggi indipendenti.

Questo ha senso, dato che la saga fantasy di King si estende su 8 libri: Il pistolero (1982), Il disegno dei tre (1987), Le terre desolate (1991), Mago e vetro (1997), Le piccole sorelle di Eluria (1998), I lupi della Calla (2003), Il canto di Susannah (2004), La torre oscura (2004) e Il vento dal buco della serratura (2012). È ispirato al poema Childe Roland to the Dark Tower Came” del poeta e drammaturgo inglese Robert Browning.

Durante lo sciopero della WGA e della SAG-AFTRA nell’agosto dello scorso anno, Flanagan ha dichiarato di essere soddisfatto dei progressi dell’adattamento e che il progetto sarebbe diventato la sua massima priorità una volta terminato lo sciopero.

Ha detto Flanagan: “Abbiamo dei partner fantastici di cui non posso parlare, e abbiamo degli attori davvero eccitanti che ci girano intorno e di cui non posso parlare, e abbiamo degli approcci potenzialmente innovativi alla realizzazione del film di cui non posso proprio parlare… ma quello che posso dire è che i miei timori che qualsiasi slancio che avevamo sviluppato sarebbe stato cancellato [dallo sciopero], beh, non me ne preoccupo affatto“.

Another End di Piero Messina al Festival Internazionale del Cinema di Berlino

Another End, il nuovo film di Piero Messina, verrà presentato in concorso al 74º Festival Internazionale del Cinema di Berlino.

Il film è interpretato da Gael García Bernal (Golden Globe come miglior attore per Mozart in the Jungle, Premio Marcello Mastroianni alla Mostra del Cinema di Venezia per Y Tu Mamá También), Renate Reinsve (premio per la miglior attrice al Festival di Cannes 2021 per La Persona Peggiore Del Mondo), Bérénice Bejo (premio per la migliore attrice al Festival di Cannes 2013 per Il Passato) e Olivia Williams (premio per la migliore attrice ai British Independent Film Awards per The Heart of Me).

Another End è prodotto da Indigo Film con Rai Cinema, in associazione con TF1, in associazione con Anton, in collaborazione con Number 9 Films e uscirà nelle sale italiane il 21 marzo distribuito da 01 Distribution. Le vendite internazionali del film sono a cura di Newen Connect.

La trama di Another End

Gli occhi svuotati di Sal sembrano vivere solo di ricordi da quando ha perduto Zoe, l’amore della sua vita. Ricordi, come frammenti di uno specchio infranto che non è possibile ricomporre. Sua sorella Ebe, che guarda al fratello con crescente preoccupazione, gli propone di affidarsi ad Another End, una nuova tecnologia, che promette di alleviare il dolore del distacco riportando in vita, per breve tempo, la coscienza di chi se n’è andato. È così che Sal ritrova Zoe ma nel corpo di un’altra donna. Un corpo sconosciuto in cui lui misteriosamente riconosce la moglie. Ciò che si era spezzato sembra improvvisamente ricomporsi. Another End concede, infatti, a Sal del tempo per condividere ancora un po’ di vita con Zoe, per amarla di nuovo, per esserne amato, per riuscire a dirle infine addio. Ma è una gioia fragile, effimera, insidiosa e, arrivato al termine del programma, Sal non intende assistere docilmente alla dissoluzione del proprio amore, alla perdita definitiva della moglie. Forse l’amore sopravvive davvero e attraverso i corpi si promette eternità.

The Batman – Parte 2: Jeffrey Wright parla dell’evoluzione di Jim Gordon nel sequel

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I fan temono che The Batman – Parte 2 possa finire nel dimenticatoio. All’apparenza sembra una preoccupazione infondata, ma con il coinvolgimento di James Gunn, alcuni ritengono che l’interesse verso questo universo alternativo potrebbe affievolirsi.

Il co-CEO dei DC Studios ha smentito le voci e ha confermato che darà degli appunti al regista Matt Reeves quando la sua sceneggiatura per il sequel sarà terminata. Il regista e dirigente ha anche confuso i fan rivelando che la serie televisiva di Arkham, a lungo rimandata, sarà ambientata nel DCU e non nel Batverse di Matt Reeves.

Vedremo cosa succederà, ma il lavoro su The Batman – Parte 2, seguito di The Batman è decisamente rallentato dopo gli scioperi di Hollywood dello scorso anno. Parlando con ET Online, l’attore di Jim Gordon Jeffrey Wright ha condiviso ciò che sa del film. “Avete visto tanto della sceneggiatura quanto di me a questo punto“, ha ammesso.

Non voglio fare passi avanti. Voglio solo andare avanti“. “Chiaramente, sono il tenente Gordon alla fine del film, il primo film, quindi potremmo avanzare nei ranghi, suppongo, ma non ho ancora visto nulla“, ha continuato Wright. “Sono paziente, lascio che il [regista] Matt Reeves faccia le sue cose – che saranno magiche e meravigliose – e non vedo l’ora di rituffarmici quando sarà il momento“.

I DC Studios hanno i loro piani per il loro Batman che sarà al centro della scena in The Brave and the Bold. Andy Muschietti, regista di The Flash, è stato incaricato di dirigere il progetto, che dovrebbe essere incentrato sull’addestramento del figlio Damian da parte di Bruce Wayne come Robin nel nuovo DCU.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo del Cavaliere Oscuro in The Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a Clayface.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

Fantastici Quattro: il cast è pronto, annuncio imminente?

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Fantastici Quattro: il cast è pronto, annuncio imminente?

Stiamo finalmente per sapere quali attori vestiranno i panni della Prima Famiglia Marvel nel prossimo reboot dei Fantastici Quattro? I fan attendono da anni (letteralmente) di scoprire chi interpreterà il quartetto di eroi nel debutto della squadra nel MCU e, sebbene non sia la prima volta che sentiamo dire che il cast è stato “bloccato”, un nuovo rumor da fonte molto attendibile sostiene che i ruoli principali sono stati ora definiti.

Secondo Daniel Richtman, gli “accordi sono chiusi” per le quattro parti principali di Reed Richards, Sue Storm, Ben Grimm e Johnny Storm, con un annuncio ufficiale imminente. Lo scooper non fa nomi, ma l’unico attore di cui si parla finora è Pedro Pascal, che si ritiene abbia firmato per interpretare Richards, alias Mister Fantastic.

L’attore di Game of Thrones sarà probabilmente affiancato da Vanessa Kirby (Mission: Impossible – Dead Reckoning) nel ruolo di Sue Storm, alias la Donna Invisibile, Joseph Quinn (Stranger Things) nel ruolo di Johnny Storm, alias la Torcia Umana, e Ebon Moss-Bachrach (The Punisher, The Bear) nel ruolo di Ben Grimm, alias la Cosa.

Siamo sicuri che molti di voi staranno storcendo il naso di fronte all’ennesimo rumor relativo a questo film, ma, secondo quanto riferito, con le riprese previste tra luglio e agosto, lo studio dovrà iniziare a prendere qualche decisione in merito a questi ruoli, quindi questa volta un annuncio dovrebbe essere davvero dietro l’angolo.

Per quanto riguarda gli altri personaggi principali, si vocifera che sia Cillian Murphy (Oppenheimer) che Mads Mikkelsen (Rogue One) siano in cima alle preferenze per interpretare il Dottor Destino, ma altri attori saranno sicuramente in lizza.

Il nemico più prolifico della squadra non dovrebbe avere un ruolo significativo nel reboot (infatti, potrebbe comparire solo nella scena post-credits), ma il cattivo potrebbe emergere come il nuovo grande cattivo del Marvel Cinematic Universe – soprattutto dopo la recente notizia che la Marvel ha deciso di separarsi dall’attore Jonathan Majors. che ha interpretato Kang il conquistatore.

Diverse fonti ben inserite hanno affermato che Dottor Destino sarà uno dei cattivi principali di Avengers: Secret Wars. Javier Bardem sarebbe la prima scelta per Galactus, ma i suoi impegni potrebbero impedirgli di firmare. L’araldo del Divoratore di Mondi dovrebbe essere Silver Surfer, ma con una versione femminile del personaggio.

Secondo un recente rumor, Anya Taylor-Joy sarebbe stata scelta per questo ruolo. Matt Shakman dirigerà Fantastici Quattro da una sceneggiatura di Jeff Kaplan e Ian Springer. I dettagli della trama non sono ancora stati resi noti.

Sony sta sviluppando un film di Spider-Man vietato incentrato su Spider-Punk?

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Sia Spider-Man: un nuovo universo che Spider-Man: Across the Spider-Verse sono stati dei successi di critica e commerciali. È comprensibile che i fan non vedano l’ora di vedere come si concluderà la storia nel film Spider-Man: Beyond the Spider-Verse, attualmente senza una data di uscita, ma cosa succederà dopo?

Negli ultimi anni si è parlato di uno spin-off di Spider-Woman al femminile; purtroppo, non sembra che la cosa sia andata in porto e i piani della Sony per la sua scuderia di personaggi Marvel continuano a dividere le opinioni. Si pensa che le serie televisive live-action Silk e Spider-Man Noir siano in lavorazione, mentre film come Madame Web, Kraven – Il Cacciatore e Venom 3 sono tutti all’orizzonte.

Oggi, una nuova indiscrezione (condivisa per la prima volta da Toonado.com) suggerisce che la Sony Pictures Animation stia progettando un nuovo film di Spider-Man che avrà un rating R.

Si tratta di una mossa singolare da parte dello studio, soprattutto perché si tratterebbe di un’avventura animata e nemmeno a Venom è stato concesso un rating R; Sia The Streamr che lo scooper @CanWeGetToast hanno condiviso l’indiscrezione e raccomandiamo di prenderla con un pizzico di sale per il momento.

Nessuno dei due menziona chi sarà il protagonista del film, anche se possiamo dirvi che gli accenni che avete visto sui social media sul fatto che si tratti di Spider-Punk sono in linea con quanto si vocifera a Hollywood. Il personaggio è probabilmente adatto a un rating R e Daniel Kaluuya verrebbe presumibilmente arruolato per riprendere il ruolo. È anche possibile che si tratti di una versione completamente diversa del web-slinger britannico.

Spider-Punk, il cui vero nome è Hobie Brown, è apparso per la prima volta in Edge of Spider-Verse #5 nel 2014. Nel suo universo, è un punk rocker ribelle che ottiene i poteri di ragno dopo essere stato morso da un ragno radioattivo. Incarnando lo spirito della controcultura e della ribellione, Spider-Punk sfoggia un’estetica punk rock distintiva, con tanto di moicana, piercing e gilet di jeans ornato da simboli ragneschi.

Conosciuto per il suo atteggiamento anti-establishment, Spider-Punk combatte contro le forze oppressive e le ingiustizie. In Spider-Man: Across the Spider-Verse, ha iniziato come una sorta di rivale in amore di Miles Morales, ma alla fine si è dimostrato un alleato del Wall-crawler adolescente.

Ero esausto“, ha detto Daniel Kaluuya interpretando l’eroe l’anno scorso.”Mi sono rivolto a Lord, Miller e Kemp e ho detto: “Grazie per avermi permesso di farne parte, perché è una figata pazzesca“. Sono una voce in Spider-Verse con un personaggio malvagio che sembra esattamente come me, da dove vengo. Ma dai! Vai dai più giovani della tua famiglia e fletti: ‘Sto andando avanti, ma non dimenticatelo!‘”.

Sono nato e cresciuto a Camden, e questo personaggio viene da Camden, che è molto associata al movimento punk, quindi penso che abbiano voluto appoggiarsi a ciò che hanno gratuitamente con me“, ha aggiunto. “Mi hanno chiesto: “Come parlano?” e io ho risposto: “Come me!”. Penso che dia quell’autenticità, come se io dicessi: ‘Uomo come Pav! Grande steppa! Mi sono sentito davvero rispettato“. Restate sintonizzati per nuovi aggiornamenti su questo nuovo potenziale film animato su Spider-Man.

Box office: Pare parecchio Parigi scala la classifica

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Box office: Pare parecchio Parigi scala la classifica

Al box office del fine settimana appena concluso ottiene il risultato migliore Pare parecchio Parigi, scritto, diretto, prodotto e interpretato dall’attore italiano Leonardo Pieraccioni. La commedia incassa €617.237 a fronte di un totale che già supera il milione di euro dal suo arrivo nelle sale il 18 gennaio.

Al secondo posto troviamo Perfect days, emozionante pellicola giapponese diretta da Wim Wenders.  Il film, candidato alla palma d’oro e vincitore del premio come miglior attore a Cannes, ha conquistato il pubblico con la sua semplicità. Perfect days raggiunge un incasso di €389.204 nel fine settimana e sfiora i 3 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale italiane il 4 gennaio.

Terzo classificato è The Holdovers- lezioni di vita, commedia diretta da Alexander Payne. Il film, candidato ai BAFTA e ai Critics choice awards come miglior regia, raggiungono un buon risultato in fatto di incassi al primo week end nei cinema italiani, incassando €240.164.

Box office: il resto della classifica

Al quarto e quinto posto si stabiliscono rispettivamente Wonka, prequel sulla storia del personaggio Willy Wonka, e Il ragazzo e l’airone, ultimo film prodotto dal noto studio Ghibli e diretto da Hayao Miyazaki. Wonka incassa €197.685 nel fine settimana e supera i 14 milioni di euro dal suo arrivo nei cinema il 14 dicembre. Il ragazzo e l’airone invece raggiunge un incasso di €184.874 a fronte di un totale di 6 milioni di euro dall’uscita in Italia il primo gennaio. Al sesto posto ritroviamo The beekeeper, un action movie con Jason Statham, il quale incassa €177.670.

Settimo e ottavo classificato al box office del week end appena concluso sono Wish, nuovo cartone Disney con il quale gli studios festeggiano i loro cento anni, e Il fantasma di Canterville, riadattamento in versione animata del racconto di Oscar Wilde. Wish incassa €163.862 a fronte di un totale di più di 9 milioni di euro dal suo arrivo nelle sale il 21 dicembre, mentre Il fantasma di Canterville raggiunge un incasso di €159.333.

Negli ultimi due posti nella classifica box office ritroviamo rispettivamente Succede anche nelle migliori famiglie, commedia scritta, diretta e interpretata da Alessandro Siani, e Enea, pellicola di Pietro Castellitto presentata al festival di Venezia. Succede anche nelle migliori famiglie incassa €141.303 a fronte di un totale di 5 milioni e mezzo di euro, mentre Enea raggiunge un guadagno di  €120.089.

Aquaman e il Regno Perduto vicino ai 400 milioni di incasso

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Aquaman e il Regno Perduto vicino ai 400 milioni di incasso

Il debutto di Aquaman e il Regno Perduto non è stato dei migliori nel mercato americano, il che ha portato molti a considerarlo un’altra vittima della crisi dei supereroi. Tuttavia, il sequel di James Wan ha ottenuto risultati sorprendentemente buoni (almeno in termini relativi) nelle ultime settimane e si sta avvicinando a un importante traguardo globale.

Secondo gli ultimi aggiornamenti del box office, Aquaman 2 ha incassato 396,2 milioni di dollari in tutto il mondo, superando Black Adam (393 milioni di dollari) e diventando il film della Warner Bros. Discovery/DC Studios che ha incassato di più lo scorso anno.

Una vittoria piccola ma necessaria, anche se probabilmente non farà molta differenza per il franchise in un senso o nell’altro. Aquaman e il Regno Perduto segna l’ultimo film dell’era DCEU post James Gunn e Peter Safran, il che significa che un terzo film sarebbe stato improbabile anche se questo fosse andato molto meglio. Il monitoraggio degli incassi a lungo termine non è mai stato molto forte, ma le recensioni negative probabilmente non hanno aiutato.

Aquaman e il Regno Perduto è attualmente fermo al 35% su Rotten Tomatoes, anche se ha un migliore Audience Score del 79%.

Come sta andando Aquaman e il Regno Perduto

Aquaman e il Regno Perduto si sta rivelando uno dei film del DCEU di maggior successo degli ultimi tempi. Il film ha recentemente superato la soglia dei 330 milioni di dollari di incassi globali e, secondo le stime, il sequel dovrebbe concludere la sua corsa nelle sale a 400 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben lontana dagli 1,15 miliardi di dollari del primo film. Ora i fan di Aquaman si chiedono se il re di Atlantide abbia un posto nel nuovo universo cinematografico di James Gunn.

La star Jason Momoa, che continua a collaborare con la WB/DC nel ruolo di Lobo, sembra essere al momento uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood. Se Lobo avrà un ruolo di primo piano, è difficile prevederlo ad oggi ma è difficile immagine l’attore in entrambi i ruoli.

Il cacciatore: Michael Cimino racconta la morte dell’American Dream

Nel 1978 esce al cinema Il cacciatore, opera seconda di Michael Cimino. La guerra in Vietnam si è conclusa da appena tre anni ed è ancora una ferita apertissima per gli Stati Uniti, nonché sostanzialmente un tabù. Per quanto già durante lo svolgersi del conflitto ci siano stati film che hanno cercato di affrontare tale evento, è solo a guerra conclusa che si ha avuto modo di avere una più completa visione d’insieme su quanto accaduto e sul suo lascito. Prendono dunque vita a partire dalla seconda metà degli anni Settanta le opere che meglio hanno saputo mostrare ciò che davvero questo conflitto ha causato, specialmente a livello psicologico.

Il film di Cimino (che vincerà poi di 5 Premi Oscar incluso quello come Miglior film) non solo è tra queste, ma è anche un primo significativo tassello nella filmografia di un regista che con ogni sua opera ha sfidato platealmente la mitologia delle origini del suo Paese, il successivo tradimento da esso perpetrato verso gli ideali su cui si fondava e il suo lascito nei confronti delle nuove generazioni. Una sfida che ha dunque inizio con un’opera tanto imponente quanto controversa, che si fa metafora degli Stati Uniti cogliendo il Paese nel suo passaggio da un periodo di spensieratezza – in realtà solo apparente – ad uno irrimediabilmente segnato da un generale e profondo senso di smarrimento.

Prepararsi alla guerra

Un passaggio ben evidente in Il cacciatore, film a cui viene talvolta rivolta la critica di avere un primo atto troppo prolisso. Si tratta grossomodo della prima ora delle tre totali del film, in cui facciamo la conoscenza dei protagonisti, apprendiamo che lavorano in una acciaieria, che sono dediti agli scherzi, alle scommesse spericolate e che uno di loro, Steven (John Savage), è ad un passo dal matrimonio. Proprio questo evento occupa la maggior parte di questa prima ora, con una festa chiassosa, che sembra non finire mai e che ad un occhio distratto potrebbe sembrare – appunto – eccessivamente prolissa. Ma è proprio questa prima ora “preparatoria” che permette poi di far acquisire un senso a quanto verrà dopo, costruendo le basi per un contrasto ancora oggi in grado di ammutolire.

Steven, insieme a Mike (Robert De Niro) e Nick (Christopher Walken, che per questa sua interpretazione vincerà l’Oscar come Miglior attore non protagonista) sono infatti in procinto di partire per il Vietnam. Per loro, membri della comunità russo-americana, sarà un modo in più per dimostrare il proprio amore per gli Stati Uniti, quasi come se quest’esperienza potesse fargli guadagnare la possibilità di considerarsi americani a tutti gli effetti. Con loro ignari del proprio futuro, questa prima parte del film è dunque segnata dalla spensieratezza, dalle risate, da quel sano cazzeggio che è parte integrante della natura dei protagonisti.

Lo ribadisce con maggior forza la sequenza ultima di questo primo atto, quella della caccia al cervo, che non solo dà al film il suo titolo originale – The Deer Hunter – ma ripropone tutti gli elementi fino a quel momento messi in gioco. Il gruppo di amici protagonisti si reca in montagna, chiassosi come non mai, dividendosi tra scherzi e alcol, ma sapendo perfettamente quando è il momento di tacere e lasciar parlare i fucili. In un attimo, dunque, si passa dalla gioia al senso di morte. E ancora, quando una volta conquistato il proprio trofeo tornano in città per festeggiare, quel clima di festa è interrotto da uno struggente brano suonato al pianoforte da uno di loro, che spegne le risate e ammutolisce tutti. La festa è finita.

Il cacciatore Christopher Walken
Christopher Walken in una scena di Il cacciatore

La morte dell’innocenza

Da lì ha inizio il racconto dell’esperienza in Vietnam di tre dei protagonisti, partiti per servire e difendere il proprio amato paese. Quel senso di morte, tanto anticipato da piccoli segnali nel corso della fondamentale prima ora (quell’inferno che è l’acciaieria, il silenzioso veterano alla festa di matrimonio, le taciute tensioni sentimentali tra i protagonisti) esplode ora in tutta la sua brutalità sullo schermo. Ma non è un vero e proprio scenario di guerra quello che Cimino vuole mostrarci, spostando quasi subito la propria attenzione sul raccontare il conflitto attraverso la nota metafora della roulette russa, a cui i soldati americani sono costretti a partecipare.

È attraverso questa che Cimino dona presenza scenica all’insensatezza del morire in guerra, dell’essere alla mercé del caso, del non sapere mai quando arriverà la propria ora. Ogni colpo che va a vuoto è motivo sia di sollievo sia di nuova tensione, generata dal non sapere quanto ancora la fortuna sarà dalla propria parte. Ecco allora che quanto fino a quel momento visto, anche grazie alla sua ampiezza capace di restituire un contesto apparentemente idilliaco, risulta congeniale a quanto segue, che è non un film di guerra bensì un film sugli orrori che questa (come tutte le guerre, d’altronde) può generare in chi ne fa esperienza diretta.

Il cacciatore, insieme a Taxi Driver (1976) e Tornando a casa (1978), si è infatti imposto come uno dei più significativi esempi di film incentrati sulla difficile esistenza dei reduci di guerra, incapaci e impossibilitati a reinserirsi nella società dopo aver assistito ad orrori che non si possono spiegare a parole. Mike, tornato in patria, non riuscirà mai a condividere con l’amata Linda (Meryl Streep) ciò che ha visto, che gli è stato inflitto e che ha a sua volta inflitto. Cosa che lo fa naturalmente sentire incompreso e turbato. Tutto il resto del film rifletterà dunque su tale dinamica, proponendo attraverso i tre protagonisti tre diversi modi di rapportarsi con quanto accaduto che hanno però un unico risultato: la disillusione nei confronti di un American Dream al quale non è più possibile credere.

Michael Cimino racconta l’altra faccia degli Stati Uniti

È questa una consapevolezza su cui Cimino è tornato più volte nel corso della propria carriera, segnata da noti alti e bassi (più economici che non artistici) e sul quale si potrebbe dire si fondi la sua intera poetica. Due anni dopo Il cacciatore, dove si proponeva dunque come un drammatico ritratto di una generazione tradita da quel paese in cui riponeva cieca fiducia, Cimino realizza I cancelli del cielo. Un’altra opera monumentale, con cui va più indietro nel tempo, alla fine dell’Ottocento, per individuare un ancor precedente tradimento nei confronti di quella fiducia. Una comunità di immigrati europei diviene qui l’obiettivo di uno sterminio in quanto colpevole dei continui furti di bestiame. Furti dovuti però alle estreme condizioni di povertà a cui venivano costretti dai ricchi baroni locali.

O ancora, in L’anno del dragone (1985) il veterano di guerra interpretato da Mickey Rourke porta avanti un’accesa battaglia contro la comunità cinese di New York, mentre in Verso il sole (1996) – suo ultimo lungometraggio – un giovane navajo affetto da un tumore incurabile rapisce un medico (interpretato da Woody Harrelson) affinché lo accompagni in un luogo mistico che è convinto potrà guarirlo. In tutti questi casi, Cimino propone una contrapposizione tra culture diverse, facendo emergere da questo contrasto la disillusione verso un sogno americano che non ha offerto la libertà che invece prometteva.

Il cacciatore Robert De Niro Meryl Streep
Meryl Streep e Robert De Niro in una scena di Il cacciatore

Sopravvivere all’American Dream

C’è dunque uno sguardo malinconico che attraversa l’intera opera del regista, che tramite i suoi personaggi – più o meno coinvolti nell’attuarsi di questo tradimento – mira a riflettere su cosa ne è stato di quella terra delle opportunità, macchiata in più occasioni dal sangue di quanti vi riponevano fiducia o capace di mandare a morire senza troppi scrupoli i propri figli in una giungla dall’altra parte del mondo. Davanti a questa consapevolezza, sembra rimanere poco da poter fare, come il ricercare un senso di comunità a cui aggrapparsi. Ecco allora che Il cacciatore si conclude con i protagonisti sopravvissuti che intonano “God Bless America”.

Una scelta, quella di questo brano, che all’occorrenza è stata vista con intenti patriottici o satirici. Sembra facile propendere per quest’ultima lettura, con i personaggi che continuano a celebrare – come dei novelli Giobbe – quell’America che ha però tolto loro ogni cosa. Cimino, nel corso di una lunga intervista rilasciata nel 2007, ha però offerto una chiave interpretativa più profonda e ambigua. “Quando le persone sono in difficoltà, hanno bisogno di fare qualcosa insieme. In questo caso si tratta di emettere un suono. E cantano questa canzone perché è una canzone che ogni bambino americano conosce a memoria. E quella canzone li riunisce come una famiglia”.

“Mentre cantano, è una prima colazione quella che stanno consumando, non un’ultima cena”, conclude Cimino. Quel canto diventa dunque il modo con cui i personaggi cercano di ritrovarsi, di ristabilire un contatto e da lì voltare insieme pagina. Sembrerebbe dunque esserci uno spiraglio di speranza per il futuro nel finale di Il cacciatore, ma per quanto ciò possa essere vero, non cancella l’orrore verificatosi, che ha spezzato per sempre l’innocenza di questi personaggi e con loro di un Paese intero. Il film, che si apre con un matrimonio, non può allora che chiudersi con un funerale. Mike, Steve, Linda, gli altri e gli Stati Uniti andranno avanti con le loro vite, ma non saranno mai più gli stessi.

I figli di Christopher Reeve non hanno mai visto il cameo in CGI di The Flash

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Uno dei documentari più attesi in anteprima al Sundance Film Festival 2024 è “Super/Man: The Christopher Reeve Story“, che ripercorre l’ascesa dell’omonima star a icona di Hollywood e l’incidente quasi fatale a cavallo del 1995 che lo ha lasciato paralizzato dal collo in giù. I figli di Christopher Reeve – Will, Matthew e Alexandra – appaiono come soggetti nel film e si sono uniti al Variety Studio presentato da Audible per parlare dell’eredità del padre.

Alexandra ha definito il documentario un “bellissimo regalo” perché è raro “vedere la vita di un genitore raccontata nella sua totalità… vedere una vita ben vissuta sullo schermo e nella sua piena complessità. Volevamo che la gente vedesse gli alti e i bassi, la facciata pubblica e ciò che accade a casa“.

È un dono. Siamo così fortunati“, ha aggiunto Matthew. “Non solo abbiamo i suoi film da guardare, ma anche una collezione di filmati casalinghi da recuperare e da esaminare e interviste di lui su YouTube da consultare. Vedere cose che non avevo mai visto prima non ha cambiato la mia percezione di lui, ma l’ha migliorata… come una rara intervista australiana del 1977 che è stata caricata e di cui non conoscevo l’esistenza. È stato molto bello vederle e scoprire molto più materiale di quello che conoscevamo“.

Ai figli di Christopher Reeve è stato chiesto cosa ne pensano dell’apparizione del padre nel film della Warner Bros. “The Flash“. Lo studio ha utilizzato in modo controverso la CGI per ricreare le sue sembianze per un cameo in cui la sua iterazione di Superman viene avvistata dal Flash di Ezra Miller nel multiverso. Nessuno di loro ha mai guardato “The Flash” e non sono stati coinvolti in quel cameo.

Quando gli è stato chiesto quale fosse il ruolo di Christopher Reeve più sottovalutato dopo che la sua carriera è stata dominata da Superman, Will non ha esitato a rispondere.

Nella nostra città natale, Bedford, New York… il cinema locale ha subito un rebranding qualche anno fa“, ha detto Will. “La persona responsabile di quel turno mi ha contattato e mi ha detto che gli sarebbe piaciuto che proiettassi un film a mia scelta tra quelli di mio padre. Ho risposto: “Certo, ma non Superman. Faremo “Remains of the Day Quel che resta del giorno””. Era così orgoglioso del suo ruolo in quel film. Non è un ruolo importante. È un ruolo importante nel film. Ha potuto mostrare un lato completamente diverso di sé. Sapevo quanto fosse orgoglioso di questo. Non che non fosse orgoglioso di Superman… ma se fosse qui non sceglierebbe Superman, sceglierebbe “Quel che resta del giorno”. Non penso tanto ai film di Superman quanto alle oscillazioni che gli sono state fatte al di là di questo ruolo di grande importanza“.

All American Nightmare: recensione della docuserie Netflix

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All American Nightmare: recensione della docuserie Netflix

Spesso il cinema tende a imitare alla realtà, presentandola sul grande schermo in maniera più articolata o romanzata, così da attirare maggiormente il pubblico. Tuttavia, ci sono dei casi in cui la realtà sembra quasi imitare il cinema: questo è proprio il caso di All american nightmare: Rapimento in California. La serie, strutturata in soli tre episodi, ognuno da circa 50 minuti, racconta dei fatti realmente accaduti nello stato americano tra il 2009 e il 2015. L’evento centrale è il rapimento di Denise Huskins, una giovane fisioterapista americana portata via dalla propria casa nel cuore della notte in un quartiere di Vallejo.

All American Nightmare: l’inizio di un incubo

Marzo 2015, notte fonda: Aaron e la sua fidanzata Denise dormono pacificamente nella loro casa in una zona residenziale di Vallejo, in California. I due vengono svegliati da una forte luce che gli viene puntata addosso e qui inizia l’incubo: Aaron viene legato e poi drogato fino a perdere conoscenza. Al suo risveglio Denise è scomparsa, è stata rapita. I rapitori intimano al ragazzo di non rivolgersi alla polizia, chiedendo un riscatto di 15 mila dollari per riavere la fidanzata indietro, per questo motivo Aaron contatta la polizia solo diverse ore dopo il rapimento.

La polizia non riesce a credere ad una storia così surreale e complicata come quella raccontata da Aaron e presume subito che il caso sia un ennesimo femminicidio: la coppia ha una lite sfuggita di mano e il fidanzato, per non ammettere a sé stesso e alla polizia di aver ucciso Denise, inventa il rapimento.

Circa 48 ore dopo la scomparsa di Denise, questa viene ritrovata nella zona di Huntington Beach, vicino alla casa dei genitori. Allora i pregiudizi della polizia virano su di lei, colpevolizzandola: un finto rapimento per vendetta, simile a quello presentato nel noto film Gone girl diretto da David Fincher, con Rosamund Pike (Saltburn) e Ben Affleck (Air), uscito nelle sale l’anno prima di questi avvenimenti.

La paura di subire ripercussioni dai rapitori, l’inefficienza della polizia e la gogna mediatica non fanno che rendere a Aaron e Denise la vita impossibile.

All American Nightmare Denise Huskins Aaron Quinn

L’abituale inefficienza della polizia

“Che cosa deve succedere ad una donna perché venga creduta? Sembra che non ci siano speranze.” – Denise Huskins

Uno degli elementi focali di All American Nightmare è la noncuranza delle forze di polizia riguardo le testimonianze di Aaron e Denise, bollate da subito come non veritiere. In particolare, la questione sembra essere anche più profonda di così: rapimenti o irruzioni simili, con forme di molestie o tentati stupri si sono susseguiti dal 2009 nello stato della California, in città a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra. Ciononostante, la polizia ha continuato a ignorare i problemi, screditando talvolta le testimonianze delle donne che riportavano gli eventi accaduti (Sicura non sia stato un brutto sogno?). La mancanza di professionalità ha permesso all’aggressore di continuare ad agire indisturbato per ben 6 anni: se si fosse intervenuto subito, la stessa Denise Huskins sarebbe stata salvata da un’esperienza così traumatica.

Tale problema tende a non riguardare solamente gli Stati Uniti: le donne, nel momento in cui denunciano, non vengono credute o i casi di molestie, stupri o femminicidi non sono trattati con la dovuta attenzione. Ne sono di esempio i tanti, troppi casi di cronaca: uno in particolare è l’omicidio di Vanessa Ballan, la cui precedente denuncia è stata ignorata.

The Gone Girl Case: l’influenza cinematografica

Nel vedere raccontata la storia di Aaron e Denise in All American Nightmare un cinefilo esperto non può che collegare le vicende a quelle di Gone girl. Tutto sembra inizialmente combaciare: la ragazza scopre una possibile infedeltà da parte del fidanzato, in questo caso un continuo interesse verso l’ex, Andrea, e per vendicarsi finge un rapimento in modo tale che sia proprio il ragazzo infedele ad essere il primo sospettato e incolpato, per poi ritornare miracolosamente a casa.

La storia sembra identica, peccato che questa sia la realtà e non una brillante pellicola di Fincher. Denise è stata veramente rapita, ma anche la stessa polizia non riesce a superare la visione iniziale di una possibile imitazione del modus operandi di Amy, la protagonista del film.

Questo è un altro dei motivi per cui la polizia non ha approfondito le indagini, bollando subito il caso come “Gone Girl Case” e condannando Denise e Aaron per la perdita di tempo e fondi della comunità per seguire un finto rapimento.

All American Nightmare Miguel Campos

La gogna mediatica

La polizia, nel lavorare su questo caso, non si limita a screditare le testimonianze di due vittime, Aaron e soprattutto Denise, o a prendere come esempio per le loro indagini un thriller di Hollywood, ma è anche la miccia per l’esplosiva gogna mediatica che colpirà la ragazza. Il capo della polizia, nel bollare il caso come uno spreco di fondi pubblici della comunità, porta tanto odio a riversarsi ingiustamente su Denise, in una tempesta di continui messaggi vessatori sui social e attacchi da parte di giornalisti.

All American Nightmare riesce in soli tre episodi a raccontare un caso complesso, denso di tematiche di importanza sociale e attuale, attirando l’attenzione del pubblico internazionale su queste strane e tristi vicende di cronaca.

Doctor Who: Millie Gibson verrà sostituita da Varada Sethu dopo una stagione

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Variety ha confermato che la star di Doctor Who Millie Gibson verrà sostituita dopo una stagione. L’attore di Jurassic World: il Dominio Varada Sethu reciterà al fianco di Ncuti Gatwa come compagna del Dottore nella quindicesima stagione dello show.

La Gibson, finora nota per aver interpretato Kelly Neelan nella soap britannica “Coronation Street“, ha debuttato nella serie fantascientifica di lunga durata nello speciale natalizio di dicembre. Ha interpretato la compagna Ruby Sunday accanto a Ncuti Gatwa, che interpreta il Quindicesimo Dottore.

La Gibson tornerà a vestire i panni di Ruby nell’imminente 14ª stagione, che sarà trasmessa a maggio dalla BBC nel Regno Unito e da Disney+ a livello internazionale.

Iscriviti a Disney+ per guardare le più belle storie di Doctor Who e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Ma per la stagione 15, le cui riprese sono attualmente in corso in Galles, Varada Sethu interpreterà la compagna di Ncuti Gatwa, come ha confermato una fonte. Non sono stati rivelati altri dettagli sul suo ruolo. Sethu è già apparso in “Andor” e “Mrs Sidhu Investigates”.

Gatwa, che ha recitato anche in “Barbie“, resterà nei panni del Dottore. Lo showrunner Russell T Davies, che ha rilanciato la serie di culto nel 2005, è tornato a scrivere e produrre le nuove stagioni, che sono co-prodotte da Bad Wolf.

Tra le guest star della stagione 14 figurano Yasmin Finney (“Heartstopper”), la cantante Bonnie Langford, Jonathan Groff di “Glee” e Indira Varma (“Obsession”). Doctor Who ha celebrato il suo 60° anniversario lo scorso novembre.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: la nuova serie turca gratis e in esclusiva su Mediaset Infinity

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Arriva gratis e in esclusiva su Mediaset Infinity la nuova serie turca Dreams and Realities – La forza dei sogni (Hayaller ve Hayatlar).

La romantic comedy a tinte thriller prodotta da NGM, in 26 episodi, vede come protagoniste Özge Gürel (nota al pubblico italiano per i suoi ruoli in Mr. Wrong – Lezioni d’amore, Bitter Sweet – Ingredienti d’amore e Cherry Season), Aybüke Pusat, Melisa Aslı Pamuk, Yeşim Ceren Boz e Beyza Sekerci.

Le protagoniste sono cinque giovani donne in carriera, ben istruite, che provengono dai quartieri medio-bassi di Istanbul. A differenza delle famiglie tradizionali del loro quartiere, hanno tutte grandi sogni… tuttavia i sogni non sempre corrispondono alla vita reale.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: quando esce e dove vederla in streaming

Dreams and Realities – La forza dei sogni in streaming è in arrivo dal 29 gennaio, gratis e in esclusiva, su Mediaset Infinity con la pubblicazione di un episodio al giorno, da lunedì a venerdì.

Dreams and Realities – La forza dei sogni: la trama

Dicle (Özge Gürel) ha sempre voluto conquistare il mondo dell’editoria e scrive un blog da anni, ma intanto lavora come produttrice di insegne. Güneş (Aybüke Pusat) ha studiato per diventare un avvocato affermato, ma per ora si occupa solo di pignoramenti. Setenay (Melisa Aslı Pamu) vorrebbe diventare una curatrice d’arte, ma lavora in una galleria di seconda classe. Melike (Melisa Aslı Pamu) sogna di costruire eleganti residenze, ma nel frattempo fatica a sbarcare il lunario affittando case. E infine Meryem che sogna una casa ai piani alti di Istanbul, ma vive nel sottostrada e lavora come contabile in uno studio legale. Cinque donne, cinque sogni da realizzare, la ricerca dell’amore e un omicidio che cambierà tutte le prospettive.

Dreams and Realities – La forza dei sogni, il cast

A completare il cast maschile troviamo: Serkay Tütüncü (Ozan Dinçer in Mr Wrong – Lezioni d’amore), Yusuf Çim, Ekin Mert Daymaz, Alican Aytekin (Seyfi di Love is in The air) e Halil Ibrahim Kurum. A firmare la sceneggiatura Yesim Citak (già sceneggiatrice per Daydreamer – Le ali del sogno e Love is in the air, due grandi successi firmati Canale 5) e Yelda Eroglu.

Thunderbolts: Sebastian Stan “Sono emozionato. Tornerò! Mi è mancato”

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L’attore Sebastian Stan in questi giorni al Sundance Film Festival per presentare il suo ultimo film da protagonista “A Different Man” ha avuto occasione di parlare con Variety del suo imminente ritorno nel Marvel Cinematic Universe per riprendere il ruolo del Soldato d’Inverno/Bucky Barnes in “Thunderbolts”.

Recentemente il regista del film Wyatt Russell ha rivelato che le riprese di Thunderbolts cominceranno proprio nel 2024, tra marzo e aprile. Dunque le parole ora di Sebastian Stan confermano quella notizia. Ecco cos’ha detto l’attore in merito al suo prossimo impegno con i Marvel Studios.

Sono emozionato. Tornerò praticamente tra un mese o giù di lì. Mi è mancato. È un cast eccezionale”, ha detto Sebastian Stan prima di alludere alle recenti difficoltà della Marvel al botteghino. “La media di battuta è così alta che è difficile mettere a segno sempre tutto e subito. È sempre stata una bellissima esperienza. Con questo in particolare, penso che ci siano molte cose buone”.

Cosa sappiamo su Thunderbolts?

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Harrison Ford sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che potrebbe finire per trasformarsi in Red Hulk. Nel cast sono stati annunciati anche Ayo Edebiri, in un ruolo ancora non stato rivelato.

Se la Disney non sposta ulteriormente le date di uscita, Thunderbolts sarà presentato in anteprima nelle sale il 25 luglio 2025, tra Fantastic Four (2 maggio 2025) e Blade (7 novembre 2025). Avengers: The Kang Dynasty (1 maggio 2026) e Avengers: Secret Wars (7 maggio 2027) segnano la conclusione della Fase 6 della Saga del Multiverso.

Il roster di Thunderbolts è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ US Agent (Wyatt Russell), Sentry (Steven Yeun) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Top Gun 3: Glen Powell parla per la prima volta del film

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Top Gun 3: Glen Powell parla per la prima volta del film

Prima del Sundance Film Festival è arrivata la notizia che la Paramount sta sviluppando Top Gun 3, un terzo film sul ormai franchise Top Gun e sequel diretto di Top Gun: maverick, che riunirà Glen Powell con Tom Cruise e Miles Teller. Glen Powell tutt’ora impegnato a promuovere Hit Man ha detto che quando la notizia dello sviluppo del terzo film è arrivata online, ha iniziato a ricevere molti messaggi di testo con punti interrogativi.

La gente mi guardava come se sapessi cosa stava succedendo“, ha detto Glen Powell prima di offrire un’anticipazione di “Top Gun 3“: “Ci saranno cose divertenti che verranno annunciate presto… ma per me era una cosa riservata. Parlo sempre con [Joseph] Kosinski, Cruise e Jerry [Bruckheimer]. C’è qualcosa che sta accadendo e sembra molto eccitante. Non so quando tornerò… sono sicuro che c’è un jet che mi aspetta in futuro“.

Cosa sappiamo su Top Gun 3? 

Top Gun 3, seguito ufficiale di Top Gun: Maverick, è ufficialmente in lavorazione, secondo un nuovo rapporto, con Tom Cruise e altre due star che tornano nel franchise. Cruise ha ripreso il ruolo di Pete “Maverick” Mitchell dopo più di tre decenni per Top Gun: Maverick, protagonista del sequel che sarebbe diventato il secondo film di maggior incasso del 2022 dietro Avatar: La Via dell’Acqua.

Le speculazioni su un seguito di Top Gun: Maverick sono aumentate di nuovo negli ultimi giorni, dato l’annuncio del nuovo accordo di Tom Cruise per recitare in grandi progetti di successo per la  Warner Bros. Nell’immediato periodo successivo, molti si sono chiesti cosa avrebbe significato l’accordo per la Paramount, consolidata compagnia dell’attore e di franchise come Top Gun.

Matt Belloni conferma che la Paramount sta ufficialmente andando avanti con Top Gun 3. Cruise tornerà nei panni di Pete Mitchell, così come Glen Powell e Miles Teller, che hanno avuto ruoli di spicco come Hangman e Rooster, rispettivamente, nel tanto atteso sequel del 2022. Belloni aggiunge che il co-sceneggiatore di Top Gun: Maverick, Ehren Kruger, sta già scrivendo la sceneggiatura, con Joseph Kosinski che potrebbe tornare sia alla regia che alla produzione.

A Real Pain: la commedia con Jesse Eisenberg e Kieran Culkin venduta alla Searchlight

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A Real Pain di Jesse Eisenberg, uno dei film più interessanti presentati finora al Sundance Film Festival di quest’anno, è stato venduto alla Searchlight con un enorme accordo da 10 milioni di dollari.

Vista la calorosa accoglienza a Park City, il film ha scatenato una guerra di offerte durata tutta la notte tra diverse distribuzioni per aggiudicarsi i diritti globali, e l’accordo si è concluso domenica mattina presto.

Jesse Eisenberg ha diretto A Real Pain oltre a recitare con Kieran Culkin. I due interpretano dei cugini il cui tour attraverso la Polonia in onore della nonna scatena una seria rivalità familiare. Tra i loro co-protagonisti figurano Will Sharpe, Jennifer Grey, Kurt Egyiawan, Liza Sadovy e Daniel Oreskes.

A Real Pain” è uno dei due film di cui Eisenberg è protagonista al festival di quest’anno – l’altro è la stravagante commedia di Bleecker Street “Sasquatch Sunset“. L’attore afferma che “A Real Pain” è una storia molto personale. Nel film, i cugini finiscono per unirsi a un tour dell’Olocausto e, a un certo punto del film, visitano una casa non descritta per cercare un po’ di conforto.

La casa alla fine è la casa della mia famiglia“, ha detto Eisenberg al pubblico durante la prima. “Sono stati portati via da lì nel 1939“. Searchlight Pictures prevede di distribuire “A Real Pain” nelle sale quest’anno.

Siamo rimasti sbalorditi dalla visione e dal mestiere di Jesse nel raccontare questo film esilarante e profondo“, hanno dichiarato i presidenti della Searchlight Matthew Greenfield e David Greenbaum. “Racconta una storia profondamente personale e la rende universale. Non vediamo l’ora di portarlo al pubblico di tutto il mondo“.

Jesse Eisenberg ha aggiunto in un comunicato: “Realizzare ‘A Real Pain‘ è stato un vero lavoro d’amore, ed è stato così emozionante presentarlo in anteprima al Sundance. Non potrei essere più onorato di lavorare con Searchlight e di portare questa storia a un pubblico più vasto“.

Il film è stato prodotto da Dave McCary, Ali Herting, Emma Stone per Fruit Tree, Jennifer Semler e Ewa Puszczynska.

“Crediamo fermamente in Jesse come voce creativa e siamo stati entusiasti di collaborare nuovamente al suo secondo film con una portata e dei temi così ambiziosi”, ha dichiarato la Fruit Tree della Stone in un comunicato. “Avere a bordo un altro amico e amato collaboratore, il singolare Kieran Culkin, era più di quanto potessimo chiedere, così come lavorare con l’incredibile team della Searchlight”.

I produttori esecutivi sono Ryan Heller, Jennifer Westin e Michael Bloom dei Topic Studios, oltre a Kevin Kelly. “Non potremmo essere più orgogliosi di Jesse e di questo bellissimo film e siamo assolutamente entusiasti di collaborare nuovamente con David, Matthew e i nostri amici di Searchlight per la sua uscita“, ha dichiarato Ryan Heller, vicepresidente esecutivo del settore film e documentari di Topic Studios.

Nicole Kidman e Reese Witherspoon si sentono ogni giorno per la terza stagione di Big Little Lies

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La terza stagione di “Big Little Lies” sta procedendo bene. “Ci stiamo lavorando“, ha detto Nicole Kidman a Variety domenica sera alla prima newyorkese della sua nuova serie “Expats“.

Nicole Kidman ha detto che lei e Reese Witherspoon “si mandano messaggi ogni giorno” sulla terza stagione di Big Little Lies. “C’è una linea temporale e la stiamo realizzando“. Quando le è stato chiesto di fornire ulteriori dettagli, ha riso. “Non possiamo dire altro“, ha detto la Kidman. “Dobbiamo iniziare a tenere la bocca chiusa… Dobbiamo abbottonarla””.

La notizia arriva dopo che la Witherspoon ha confermato la realizzazione di una nuova stagione. “Ci stiamo lavorando“, ha detto a Marc Malkin di Variety durante il pre-show dei Golden Globes. “Io e Nic ci abbiamo lavorato molto“.

Una reunion di “Big Little Lies” ha suscitato ulteriore scalpore quando il presidente/CEO di HBO e Max content Casey Bloys ha confermato a Variety di aver sentito “parlare un po’ dell’idea“. Bloys ha detto a Michael Schneider di Variety che Nicole Kidman e Reese Witherspoon sono state in contatto con l’autrice di “Big Little Lies” Liane Moriarty e si aspetta che venga coinvolto anche David E. Kelley.

Cos’è Expats? 

Expats” è una serie limitata in sei parti per Amazon Prime Video. Diretta da Lulu Wang e basata sul romanzo best-seller “The Expatriates” di Janice Y. K. Lee, la serie è interpretata da Nicole Kidmaninsieme a Sarayu Blue, Ji-young Yoo, Brian Tee e Jack Huston. La sceneggiatura è incentrata sulle donne che vivono a Hong Kong nel 2014, le cui vite si incrociano dopo un’improvvisa tragedia familiare.

“Sono così fortunata ad avere l’opportunità di poter sostenere questo tipo di registi“, ha dichiarato la Kidman a Variety. “Sono così felice che mi sia stata data la possibilità di farlo e di poterlo condividere“.

Il suo ruolo di produttrice è così diverso da quello di un attore”, ha detto Wang a proposito della Kidman. “Come produttore parliamo di un quadro generale del cast, del programma e della visione complessiva. E come attore, non vuole sapere nulla di queste cose… Vuole essere plasmata dal regista. Come attrice arriva sul set completamente aperta e pronta ad affrontare qualsiasi viaggio lei e io decidiamo di fare quel giorno“. Expats debutterà il 26 gennaio su Prime Video.

The Good Doctor 7: Kayla Cromer e Wavvy Jones nel cast!

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The Good Doctor 7: Kayla Cromer e Wavvy Jones nel cast!

Kayla Cromer (Everything’s Gonna Be Okay) e Wavyy Jonez (Unsolved) si uniranno a The Good Doctor 7 della ABC nella sua settima e ultima stagione.

Kayla Cromer interpreterà Charlene ‘Charlie’ Lukaitis, una studentessa di medicina al terzo anno che è entusiasta sia di questo turno che della possibilità di lavorare con il suo eroe, il dottor Shaun Murphy (Freddie Highmore). Come Shaun, anche lei ha un disturbo dello spettro autistico e lo idolatra da quando ha visto per la prima volta il video virale di lui che salvava la vita di un ragazzo all’aeroporto di San Jose. Potente ed energica, la sua passione per la chirurgia può essere eguagliata solo dal suo amore per Taylor Swift.

Jonez interpreterà Dominick “Dom” Hubank, un altro studente di medicina al terzo anno che spera che questa rotazione chirurgica sia solo una casella da spuntare sulla strada per diventare il medico di famiglia della sua comunità poco servita. Ma l’ex giocatore di football scopre di non essere così forte come sembra quando sviene alla vista del sangue. Troppo grande per fallire, Dom deve superare l’emofobia appena scoperta e per farlo avrà bisogno del suo coetaneo e amico Charlie.

L’ultima stagione di The Good Doctor debutta il 20 febbraio. David Shore e Liz Friedman sono produttori esecutivi e co-showrunner. La serie è prodotta da Sony Pictures Television e ABC Signature.

The Good Doctor, las erie tv

The Good Doctor, prodotto da ABC Signature e Sony Pictures Television Series, è interpretato da Freddie Highmore nel ruolo del dottor Shaun Murphy, Richard Schiff nel ruolo del dottor Aaron Glassman, Fiona Gubelmann nel ruolo della dottoressa Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del dottor Alex Park, Christina Chang nel ruolo della dottoressa Audrey Lim, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo, Bria Samoné Henderson nel ruolo della dottoressa Jordan Allen e Noah Galvin nel ruolo del dottor Asher Wolke. David Shore e Liz Friedman sono produttori esecutivi e co-showrunner. Daniel Dae Kim, Erin Gunn, Thomas L. Moran, David Hoselton, Peter Blake, Jessica Grasl, Garrett Lerner, Mike Listo, Freddie Highmore, Shawn Williamson, David Kim e Sebastian Lee sono anche produttori esecutivi.

Non potremmo essere più entusiasti che Chuku rientri nella famiglia di The Good Doctor e che il pubblico scopra cosa ha fatto il dottor Kalu da quando ha lasciato il St. Bon“, ha dichiarato Friedman quando Modu è tornato nella scorsa stagione.

Dopo la sua permanenza in The Good Doctor, Modu ha partecipato alle ultime due stagioni di The 100 della CW, l’ultima delle quali come series regular, ed è apparso in Captain Marvel. Recentemente è stato visto nella serie Amazon The Peripheral di Jonathan Nolan e Lisa Joy e ha recitato nel film The Origin.

True Detective: Night Country, trailer e trama dal terzo episodio “Part 3”

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HBO ha diffuso il trailer e la trama di True Detective: Night Country 4×03, l’atteso terzo episodio che si intitola “Part 3” di True Detective: Night Country.

In “Part 3” Quando cala la notte a Ennis, in Alaska, gli otto uomini che gestiscono la stazione di ricerca artica Tsalal scompaiono senza lasciare traccia; per risolvere il caso, le detective Liz Danvers ed Evangeline Navarro dovranno affrontare l’oscurità che portano dentro di sé.

 

La quarta stagione di True Detective è creata, scritta e diretta da Issa López e vede nel cast il premio Oscar Jodie Foster, per la prima volta protagonista sul piccolo schermo, e Kali Reis (Catch the Fair One), a formare la coppia di investigatrici al centro dell’indagine raccontata nei nuovi episodi. Nel cast anche Fiona Shaw (Harry Potter), Christopher Eccleston (Doctor Who) e John Hawkes (candidato agli Oscar per Un Gelido Inverno).

Fra thriller, horror e soprannaturale, True Detective: Night Country racconta una storia avvincente e ricca di suspense che prende il via durante l’ultimo giorno di sole dell’anno in Alaska. Atmosfere cupe e misteriose per un nuovo e agghiacciante mistero da indagare, con richiami al passato del franchise che faranno la gioia di tutti quanti hanno amato la serie fin dalla prima stagione. E con al centro due donne, due detective diversissime ma fatte della stessa pasta, ruvide e inaccessibili, accomunate da un doloroso trascorso e sole in un mondo di quasi soli uomini.

True Detective: Night Country, la trama

Quando la lunga notte polare scende su Ennis, Alaska, gli otto uomini che lavorano all’interno della Tsalal Arctic Research Station svaniscono senza lasciare traccia. Per risolvere il caso, le detective Liz Danvers (Foster) e Evangeline Navarro (Reis) dovranno prima confrontarsi con il loro lato oscuro, e scavare tra le inquietanti verità che giacciono sepolte sotto i ghiacci perenni. Quando le detective ritroveranno i corpi scomparsi, dovranno decifrare complessi messaggi e rispolverare un vecchio caso, prima che il ghiaccio, sciogliendosi, riporti in superficie gli orrori del passato. Come ama ripetere la detective Danvers: qual è la domanda giusta da porsi?

Issa López è showrunner, creatrice, regista ed executive producer di True Detective: Night Country. Jodie Foster, oltre ad essere protagonista, è anche executive producer insieme a Barry Jenkins, Adele Romanski, Mark Ceryak di PASTEL e Alan Page Arriaga. Per Anonymous Content executive producers Mari Jo Winkler, Matthew McConaughey, Woody Harrelson, Cary Joji Fukunaga e Nic Pizzolatto.

Sebastian Stan al Sundance con il body horror “A Different Man”

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Sebastian Stan al Sundance con il body horror “A Different Man”

A Different Man, un’agghiacciante storia di identità e ossessione con un cupo senso dell’umorismo, ha debuttato al Sundance con un’apprezzata anteprima domenica sera all’Eccles Center.

Il film A Different Man di A24 è interpretato da Sebastian Stan, Renate Reinsve e Adam Pearson e racconta la storia di un attore che si sottopone a un intervento di ricostruzione facciale e deve fare i conti con il fatto che un ruolo teatrale basato sulla sua vita viene affidato a un altro attore.

Durante la proiezione, il pubblico del Sundance è stato rapito dall’attenzione per la sceneggiatura contorta, che includeva una strana e perversa scena di sesso che ha lasciato le persone a contorcersi sulle loro sedie, così come un po’ di gore realistico che si è guadagnato le urla del pubblico.

Dopo la prima, lo scrittore e regista Aaron Schimberg si è unito a Sebastian Stan, Renate Reinsve e Adam Pearson sul palco per un Q&A per approfondire i temi del film. A un certo punto, Pearson, affetto da neurofibromatosi, ha discusso di come sia riuscito a trovare un terreno comune con Sebastian Stan, che per una parte del film è truccato in modo estremo per ottenere un aspetto simile.

Questo è stato l’aggancio che abbiamo dato a Sebastian“, ha detto. “Non sai cosa significhi avere una sfigurazione, ma sai cosa significa non avere privacy e avere la tua vita costantemente invasa. Diventi una proprietà pubblica“.

Sebastian Stan ha anche raccontato che di tanto in tanto andava in giro per New York con le protesi che aveva sul set e osservava come la gente lo trattava, pensando che avesse davvero una menomazione.

Ho interagito con le persone ed è stato davvero interessante“, ha detto. “È stato spaventoso vedere quanto sia limitata l’interazione tra due estremi: non affrontarlo o compensarlo eccessivamente. Le uniche persone più oneste sono state i bambini. Ho avuto un’interazione con una bambina, e sua madre cercava di fare la cosa giusta, ma nel fare la cosa giusta in realtà impediva alla bambina di vivere semplicemente un’esperienza. È stata coraggiosa e audace, e questi sono i bambini, giusto? Vogliono solo sapere, non vogliono giudicare. È stata una lezione per me“.

A24 non ha ancora fissato una data di uscita nelle sale per A Different Man che non ha ancora una distribuzione in Italia.

I segreti di Wind River: tutte le curiosità sul film con Jeremy Renner

La carriera di Taylor Sheridan ha avuto inizio negli anni Novanta con alcuni lavori come attore, ma è ricoprendo il ruolo di sceneggiatore che ottiene grande fama. Nel 2015 firma infatti la sceneggiatura di Sicario, seguito poi da Hell or High Water e I segreti di Wind River (qui la recensione). Questi tre film, distinti tra loro, formano una trilogia sul tema della moderna frontiera americana. L’ultimo dei tre, uscito nel 2017, è inoltre diretto proprio da Sheridan, che si dimostra anche un abile regista. Tale film, infatti, è stato giudicato come uno dei migliori in assoluto del suo anno.

Anche in questo caso ci si confronta con un vero e proprio western, inserito nel contesto contemporaneo. Il racconto, infatti, ripropone oltre alla frontiera anche il desiderio di giustizia e vendetta tipico di quel genere di opere, dimostrando come problematiche come la diversità etnica sia ancora oggi vigente e tristemente manifestata. Portando alla luce tale contesto, Sheridan si propone dunque di dar vita ad un’opera di denuncia, conclusione perfetta per la sua personale trilogia. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, I segreti di Wind River è dunque un duro racconto di voci inespresse a cui è tempo di dare risalto.

Un film decisamente da non perdere, specialmente per gli appassionati di questo genere di storie. Il successo di critica e pubblico conferma il grande interesse a riguardo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, alla vera storia e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

I segreti di Wind River: la trama del film

Protagonista del film è un cacciatore solitario di nome Cory Lambert. Durante un’escursione tra le nevi, egli s’imbatte nel cadavere di una giovane ragazza nativa americana di nome Natalie Hanson. In seguito all’autopsia, i suoi sospetti più temuti vengono confermati: la ragazza è stata dapprima stuprata, per poi morire in seguito ad un’emorragia polmonare in mezzo al gelo. Mosso da un passato personale misterioso, Cory decide di unirsi alla giovane agente FBI Jane Banner per dar vita ad una pericolosa caccia all’assassino. Nell’apparente silenzio dei ghiacci, però, si nasconde una sconvolgente verità, che né Cory né Jane potrebbero essere pronti ad affrontare.

I segreti di Wind River storia vera

I segreti di Wind River: la storia vera dietro il film

Anche se gli eventi narrati nel film sono una pura invenzione di Sheridan, lo sceneggiatore e regista ha affermato di essersi fortemente basato su reali casi di questo tipo. Il suo obiettivo era infatti quello di aumentare la consapevolezza del problema dell’alto numero di donne indigene che vengono continuamente violentate e uccise, sia dentro che fuori le riserve statunitensi. Quello del Missing and Murdered Indigenous Women (MMIW) è definito come una vera e propria crisi nazionale e genocidio. Numerose manifestazioni tentano ogni anno di evidenziare l’alto tasso di crimini di questo tipo, il più dei quali resta impunito.

Secondo alcuni dati, tra gli anni 1980 e 2012, le donne e le ragazze indigene hanno rappresentato il 16% di tutti gli omicidi femminili in Canada, mentre costituivano solo il 4% della popolazione femminile canadese. Un rapporto del 2014 del RCMP, intitolato “Donne aborigene scomparse e assassinate: una panoramica operativa nazionale“, ha rilevato che più di 1.000 donne indigene sono state uccise nell’arco di 30 anni. Dal 2001 al 2015, il tasso di omicidi per le donne indigene in Canada è stato quasi sei volte superiore al tasso di omicidi di altre donne.

I segreti di Wind River: il cast del film

Per interpretare il ruolo di Cory Lambert, Sheridan aveva pensato da subito all’attore Jeremy Renner. Poiché questi era impegnato sul set di Arrival, però, il regista si trovò a dover valutare altri attori. Quando nessuno sembrava poter assumere il ruolo, Renner si liberò dei suoi impegni e poté assumere la parte del protagonista di I segreti di Wind River. Accanto a lui, nel ruolo dell’agente Jane Banner, vi è l’attrice Elizabeth Olsen. I due attori hanno poi recitato insieme anche in Avengers: Age of Ultron e Captain America: Civil War. Per la Olsen il set non fu una passeggiata. Girando in ambienti innevati, l’attrice sperimentò infatti un breve accecamento da neve.

Nel ruolo della sfortunata Natalie Hanson vi è l’attrice Kelsey Chow, nota per le serie One Tree Hill e Teen Wolf. Il suo fidanzato, Matt Rayburn, è invece interpretato da Jon Bernthal, celebre per la serie The Walking Dead e per aver interpretato il protagonista in The Punisher. Sono poi presenti gli attori Graham Greene nei panni di Ben Shoyo, il capo della polizia, e Gil Birmingham in quelli di Martin Hanson, padre di Natalie. Julia Jones interpreta Wilma Lambert, ex moglie di Cory, mentre l’attore nativo americano Apesanahkwat è il padre di Wilma. L’attore James Jordan interpreta invece Pete Mickens.

I segreti di Wind River finale

Il finale di I segreti di Wind River

Nel finale del fil, tramite un flashback, viene sciolto il mistero sulla morte di Natalie e Matt: erano stati i colleghi di quest’ultimo, guidati da Pete, visibilmente ubriachi, a picchiare i due. Natalie, dopo essere stata violentata, era riuscita a scappare grazie a Matt, prima che questi venisse finito. Tornati al presente, Cory rintraccia Pete, stordendolo e portandolo in un posto sperduto in mezzo alla neve. Si fa raccontare la verità per poi liberarlo dandogli le stesse possibilità che aveva avuto Natalie, ovvero camminare scalzo nella neve per raggiungere l’autostrada. Naturalmente, Pete muore poco dopo. Cory visita infine Martin, raccontandogli che ha finito l’assassino di sua figlia, e i due si uniscono ancora una volta nel dolore delle rispettive perdite.

I segreti di Wind River: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I segreti di Wind River è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 20 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

La signora dello zoo di Varsavia: tutte le curiosità sul film

La signora dello zoo di Varsavia: tutte le curiosità sul film

La Seconda guerra mondiale fornisce da sempre al cinema numerosi spunti per racconti diversi, il più dei quali avvenuti realmente. Tra i più recenti e affascinanti vi è quello di La signora dello zoo di Varsavia, pellicola del 2017 diretta da Niki Caro, regista neozelandese recentemente tornata sul grande schermo con Mulan. Ispirato ad una storia vera, il film si basa anche sul libro Gli ebrei dello zoo di Varsavia, scritto da Diane Ackerman e a sua volta ispirato ai diari di Antonina Żabiński, la protagonista nel film interpretata da Jessica Chastain. Se in Schindler’s List Oscar Schindler si impegnava a salvare vite umane dai campi di sterminio, in questo film la protagonista si occupa di salvare quanti più animali possibili dalla furia devastatrice dell’esercito nazista.

Il racconto si concentra dunque sulla necessità da parte dell’uomo di proteggere il mondo animale, essenziale per la salvaguardia dell’intero pianeta. Accolto in modo positivo da critica e pubblico, La signora dello zoo di Varsavia è dunque un titolo da recuperare se si è appassionati di questa tipologia di storie. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

La signora dello zoo di Varsavia: la trama e il cast del film

Il film è ambientato durante i primi anni della Seconda guerra mondiale. Antonina Żabiński e suo marito Jan dirigono insieme lo zoo di Varsavia. Questo è popolato da numerose specie animali, tra cui molte rare ed esotiche. L’incombere della guerra e l’invazione tedesca in Polonia rischiano però di minacciare questo fragile ecosistema. Ben presto, Antonina si trova a doversi relazionare con l’alto ufficiale nazista e capo zoologo Lutz Heck, il quale decide di appropriarsi di molti degli animali per condurre degli esperimenti. Allo stesso tempo, egli nutre un profondo interesse per Antonina, che dovrà saper sfruttare tale situazione per poter salvare quanti più animali possibile.

Per interpretare Antonina è stata scelta la candidata all’Oscar Jessica Chastain, nota per i film Zero Dark Thirty e Molly’s Game. Accanto a lei, nel ruolo del marito Jan vi è Johan Heldenberg, mentre Daniel Bruhl è Lutz Heck. Quest’ultimo è noto principalmente per film come Rush e Captain America: Civil War. Compaiono poi anche Michael McElhattonn nei panni di Jerzyk e Iddo Goldberg in quelli di Maurycy Fraenkel. L’attrice Shira Haas, divenuta celebre grazie alla miniserie Unorthodox, è infine Urszula. Tutti gli animali che si possono vedere nel film, inoltre, sono veri. La regista ha infatti deciso di non avvalersi di CGI, permettendo così agli attori di interagire con veri animali.

La signora dello zoo di Varsavia storia vera

La signora dello zoo di Varsavia: il libro e la vera storia dietro il film

La signora dello zoo di Varsavia è basato sull’omonimo libro di saggistica di Diane Ackerman, che si basava molto sui diari di Antonina Żabińska, pubblicati in Polonia come Ludzie i zwierzęta (tradotto come: Persone e animali), nel 1968. La sceneggiatura del film segue dunque da vicino la storia di Antonina e di suo marito Jan. Entrambi hanno lavorato allo zoo di Varsavia, di cui lui era direttore. Durante l’occupazione nazista della Polonia, lo zoo fu però gravemente colpito dai bombardamenti e molti degli animali furono uccisi o fuggirono. Antonina e suo marito Jan, tuttavia, riuscirono a trasferire molti esemplari, salvando dunque loro la vita.

Trasformarono poi lo zoo in un rifugio per ebrei perseguitati, nascondendoli e fornendo loro documenti falsi. Riuscirono a salvare la vita di circa 300 persone durante il periodo dell’Olocausto. Durante quel periodo buio, offrirono però rifugio non solo agli ebrei, ma anche a persone in fuga. Antonina e Jan agirono in modo discreto e coraggioso, rischiando la loro vita per salvare gli altri. Dopo la guerra, Antonina continuò ad essere coinvolta nella gestione dello zoo, poi ripopolatosi, e dedicò parte della sua vita alla conservazione degli animali. Nel 1968, ricevette la medaglia dei Giusti tra le nazioni, un riconoscimento conferito da Israele a coloro che hanno aiutato a salvare gli ebrei durante l’Olocausto.

La devastazione provocata dall’attacco a Varsavia e dal successivo saccheggio dello zoo è ben documentata all’interno del film, come anche le azioni di Lutz Heck e i suoi esperimenti di allevamento di animali sono a loro volta comprovate da documentazione storica, sebbene l’intima relazione tra la protagonista, Antonina, e l’antagonista, Heck, sia nel film esagerata rispetto alla realtà. Tuttavia, la sfida all’occupazione nazista e, infine, il salvataggio di oltre 300 ebrei dal ghetto di Varsavia sono stati descritti con precisione.

La signora dllo Zoo di Varsavia: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È comunque possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La signora dello zoo di Varsavia è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity+, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 20 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Infinite Storm: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

Infinite Storm: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

I film tratti da storie vere che ruotano attorno a situazioni disperate, dove però la perseveranza umana fa la differenza, sono da sempre molto apprezzati, perché ci ricordano di cosa può essere capace l’uomo quando si trova davanti a situazioni apparentemente insormontabili. Film come Tredici vite, 127 ore, The Impossible o il più recente La società della neve sono solo alcuni esempi di tale filone. A questo appartiene anche Infinite Storm, il film del 2022 diretto dai registi polacchi Małgorzata Szumowska e Michał Englert – registi anche di Non cadrà più la neve e Kobieta Z… -, incentrato su una storia di coraggio e resistenza ma anche di accettazione del proprio passato.

Il film è l’adattamento cinematografico dell’articolo High Places: Footprints in the Snow Lead to an Emotional Rescue di Ty Gagne, apparso sul New Hampshire Union Leader nel 2020, e racconta della storia vera di Pam Bales. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori alle location e altro ancora Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Infinite Storm

Protagonista del film è Pam Bales, una scalatrice esperta che, durante un’escursione in soltaria sul Monte Washington da sola, si vede costretta a tornare indietro a causa di una bufera imminente. Durante la discesa, però, scopre un altro escursionista, disteso privo di coscienza nella neve. Pam decide di aiutarlo ma lo sconosciuto si dimostra poco collaborativo, non rivelandole neanche il suo nome né perché si trovi lì. Con l’avvicinarsi della notte, la situazione si fa sempre più drammatica e ritrovare la via di strada diventa una vera e propria impresa. Il desiderio di salvare quell’uomo, motivato da un trauma passato, spingerà però Pam a non demordere.

Ad interpretare Pam vi è l’attrice candidata agli Oscar Naomi Watts, nota per film come Mulholland Drive, 21 grammi, King Kong e il già citato The Impossible. Accanto a lei, nel ruolo del misterioso uomo rinominato John, vi è invece l’attore Billy Howle, visto nei film Dunkirk, Chesil Beach – Il segreto di una notte e Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Completano poi il cast del film gli attori Denis O’Hare – noto per i suoi vari ruoli nella serie antologica American Horror Story – qui nel ruolo di Dave, Parker Sawyers in quello di Patrick, Eliot Sumner nel ruolo di Will e la cantante Joshua Rollins nel ruolo di Finn.

Infinite Storm Naomi Watts

La vera storia dietro Infinite Storm

Come anticipato, quella raccontata in Infinite Storm è una storia vera, che dimostra come la perseveranza umana possano essere fonte di atti altrimenti ritenuti impossibili. Protagonista di questa vicenda è appunto Pam Bales, un’infermiera nonché guida alpina esperta in escursioni solitarie, che nel 2010 durante un’uscita in solitaria sul Monte Washington, nello stato americano del New Hampshire, si imbatte improvvisamente in una tempesta. Le temperature iniziarono rapidamente a scendere, mentre i venti aumentarono fino a 140 km/h. Quel drastico cambiamento climatico la convinse a tornare indietro, ma è a quel punto che si imbatte in un estraneo.

L’uomo non reagiva e se ne stava semplicemente appollaiato fuori dal Grande Golfo Pam capì che qualcosa non andava e andò in suo soccorso. Dopo avergli applicato dei cuscinetti termici e avergli prestato i vestiti di ricambio che aveva portato in valigia, decise di chiamarlo John. Insieme a lui, rianimatosi nel mentre, Pam iniziò a ripercorrere i suoi passi per scendere dalla montagna. Fu questo un percorso lungo e complesso, reso ulteriormente pericoloso dal clima avverso. Dopo aver camminato per circa sei ore nel bel mezzo della tempesta, i due arrivarono all’auto dell’uomo, con la quale egli ripartì senza aggiungere nulla.

Nei mesi successivi, Pam continuò a chiedersi chi quell’uomo fosse e cosa ci facesse lassù da solo. Diversi mesi dopo, tuttavia, il presidente della sua organizzazione, la Pemigewasset Valley Search and Rescue Team, ricevette una lettera anonima dove lo scrivente, che  desiderava rimanere anonimo, ringraziava Bales e l’organizzazione per aver contribuito a cambiare la sua vita. “Domenica 17 ottobre sono andato sul mio sentiero preferito, Jewell, per porre fine alla mia vita. […] Per tutto il tempo [Pam] mi ha trattato con compassione, autorità, fiducia e con l’impressione che io contassi qualcosa.

“Con tutto quello che è andato storto nella mia vita, per me non contavo nulla, ma per Pam sì“, c’era scritto nella lettera. Bales rimase molto colpita da quella sua esperienza e da quel momento si è impegnata a celebrare la propria vita e quella altrui. In seguito, ha cresciuto quattro figli e ha lasciato il New Hampshire per svolgere attività di volontariato in vari parchi nazionali. Nonostante le esperienze strazianti che ha vissuto, Bales è sempre stata in grado di riconoscere gli aspetti positivi esistenti in quella “tempesta infinita” che è la vita.

Infinite Storm location

Le location di Infinite Storm: ecco dove è stato girato il film

Le riprese del film si sono svolte non negli Stati Uniti, dove è ambientato il racconto, bensì a Kamnik, in Slovenia, che si trova 14 miglia a nord della capitale Lubiana. La maggior parte del film è stata dunque girata all’interno e nei dintorni della città. Per quanto riguarda le scene in montagna, le riprese si sono svolte sulla Velika Planina, un sentiero naturale sopra Kamnik. Il cast e la troupe hanno girato anche alcune riprese nella valle di Kamniska Bistrica, che si trova vicino alla sorgente del fiume Kamnik Bistrica. Alcune scene, infine, sono state girate al Centro internazionale di picnic (Pri Jurju) nella stessa regione.

Il trailer di Infinite Storm e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Infinite Storm grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

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