Home Blog Pagina 1024

Avengers: Endgame, ecco cosa vedremo nella re-release

avengers: endgame shang chi

Come annunciato nei giorni scorsi da Kevin Feige, Avengers: Endgame tornerà il 28 giugno nelle sale ma non si tratterà di una director’s cut, bensì di una versione per il grande schermo con alcune novità dopo i titoli di coda. Ora è il sito MCU Cosmic a rivelare che questa re-release del film presenterà al pubblico una scena eliminata, un tributo a Stan Lee (scomparso dopo la fine delle riprese e protagonista dell’ultimo cameo dell’universo condiviso) e una piccola anticipazione, o teaser, di Spider-Man: Far From Home.

Andando nel dettaglio, alcuni report suggeriscono che la scena eliminata vedrà come protagonista l’Hulk di Mark Ruffalo, ma ovviamente si attendono conferme ufficiali. Che possa rappresentare una gustosa anticipazione di ciò che arriverà nella Fase 4, magari con Bruce Banner coinvolto in qualche strana missione o alle prese con il Regno Quantico (che lui stesso aveva contribuito a far funzionare per i viaggi nel tempo in Endgame)?

Le risposte a queste domande sono rinviate alle prossime settimane, sperando che la seconda uscita del film riguardi anche l’Italia.

Avengers: Endgame, tutti i dettagli dell’edizione homevideo

CORRELATI:

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale lo scorso 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutte le scene tagliate dal film

Fonte: MCU Cosmic

 
 

Fast and Furious 9: Vin Diesel e Michelle Rodriguez nel primo video dal set!

fast and furious 9

Vin Diesel e Michelle Rodriguez, protagonisti storici del franchise, hanno annunciato tramite un video su Instagram che le riprese di Fast and Furious 9 sono cominciate. I due attori hanno registrato un breve video alla fine del primo giorno di riprese e hanno ringraziato i fan, lo studio, e tutti coloro che hanno permesso al franchise di successo di arrivare al nono capitolo.

Vi ricordiamo che la release di Fast and Furious 9 è stata spostata al 22 maggio 2020, con le riprese che dovrebbero iniziare a breve con il cast originale e il ritorno dietro la macchina da presa di Justin Lin.

Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Per quanto riguarda il film, tempo fa era stato lo stesso Vin Disel a spiegare che Lin sarebbe tornato anche per la regia dell’episodio 10, cosa che faceva pensare che i due episodi venissero girati in contemporanea. Il rumor non è stato confermato e, visti i numerosi impegni degli attori, non sembra un’ipotesi facilmente realizzabile.

Si aspettano nel frattempo gli aggiornamenti sul cast che, oltre ai soliti nomi, dovrebbe presentare anche delle new entry ed un nuovo villan.

 
 

Avengers: Endgame supera la prima release di Avatar

Avengers: Endgame

Come molti dei fan del MCU si auguravano, Avengers: Endgame ha battuto gli incassi di Avatar, ma ci sono diverse precisazioni da fare, prima tra tutte quella che la classifica scalata e sovrastata ora dal film dei Russo è quella che non tiene conto dell’inflazione e dei biglietti staccati, quindi in cifra assoluta.

Durante l’ultimo fine settimana, Endgame ha raggiunto i 2,749,603,966 di dollari, battendo i 2,749,064,328, cifra totale guadagnata da Avatar in tutto il mondo, alla prima release.

Il film di Cameron rimane ancora primo in classifica con 2.788 miliardi di dollari, ma questa cifra è stata raggiunta anche con le re-release avvenute nel corso del 2010. L’incasso alla prima distribuzione rimase invece fermo a 2,749 miliardi di dollari, in 34 settimane, cifra che Avengers: Endgame ha raggiunto in appena 11 settimane.

Alla luce dell’annuncio della nuova distribuzione di Endgame, il film potrebbe ancora raggiungere e superare il record mondiale del film di James Cameron.

Fonte: CBM

 
 

La famosa invasione degli Orsi in Sicilia: recensione del film di Lorenzo Mattotti

Lorenzo Mattotti La famosa invasione degli Orsi in Sicilia

Arriverà nelle sale italiane distribuito da BIM La famosa invasione degli Orsi in Sicilia, l’esordio alla regia di Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore di grande talento. Il film è la fedele trasposizione cinematografica della fiaba illustrata di Dino Buzzati. La storia segue le avventure di Leonzio, il Grande Re degli orsi, che cercando di ritrovare il figlio e per permettere agli orsi di sopravvivere al rigido inverno delle montagne, decidere di portare il suo popolo a valle, dove vivono gli uomini. Re Leonzio riesce a sconfiggere il malvagio Granduca e a ritrovare il figlio Tonio, ma la natura del suo popolo lo convincerà ben presto che gli orsi non sono fatti per vivere con gli uomini.

Nonostante i nomi coinvolti siano italiani, il film è a tutti gli effetti una produzione francese e si pone quindi in quel florido vivaio che è l’animazione transalpina, che conferma così un ottimo stato di salute e soprattutto una grande continuità che è invece quella che manca all’animazione italiana, che nonostante negli ultimi anni si sia fregiata di opere importanti e di successo (vedi Gatta Cenerentola di Alessandro Rak), fatica a trovare la sua via. La Francia invece testimonia grande impegno a sostenere questi talenti e questo strumento che si dimostra sempre duttile e disponibile a raccontare qualsiasi tipo di storia. Così anche l’avventura di Leonzio ha trovato la sua perfetta rappresentazione nell’animazione e nel talento di Mattotti.

A parte la questione produttiva, che meriterebbe una parentesi a sé, La famosa invasione degli Orsi in Sicilia offre un felice incontro artistico tra il lavoro di Buzzati e quello di Mattotti, che restituisce una purezza di segno e di toni molto rare nel panorama dell’animazione mondiale. Forse più riuscito nella restituzione degli ambienti e dei paesaggi (soprattutto) che dei personaggi, il film si arricchisce di un doppiaggio italiano di grande spessore, unitamente a qualche variazione narrativa che si sposa alla perfezione con l’adattamento. La famosa invasione degli Orsi in Sicilia è una festa per gli occhi, una carezza all’immaginazione che restituisce la purezza dell’animazione dei primordi con la consapevolezza moderna dei suoi autori. Il film è stato presentato, con grande successo di critica, sia al Festival di Cannes 2019, in Un Certain Regard, che al festival di Annecy 2019.

Guarda il trailer de La famosa invasione degli Orsi in Sicilia

 
 

Space Jam: 10 cose che non sai sul film

space jam

Space Jam è uno di quei film che ha fatto la storia del cinema grazie alla sua tecnica mista, ovvero unire attori in carne ed ossa a cartoni animati unici ed inimitabili come i Looney Tunes. Questo film, uscito nelle sale nel 1996, ha raccolto davanti allo schermo milioni di spettatori e appasionati di basket, capace di conquistare diverse fasce di pubblico anche vent’anni dopo la sua uscita, tanto da voler realizzare un sequel previsto per il 2021.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Space Jam.

Space Jam film

space jam

1. Il regista si è portato a casa un souvenir. Il pallone da basket usato nel film è diventato un trofeo in casa di Joe Putka. Nel film, quando si vede nelle mani di Michael Jordan è reale, mentre quando viene usato dai cartoni animati o appare in volo è stato reso animato.

2. Il film ha ricevuto critiche qualche anno dopo. In un’intervista svolta un paio di anni dopo l’uscita del film, il regista dei Looney Tunes, Chuck Jones, è stato molto critico. Secondo lui il film si allontanava troppo dal materiale di partenza e, in particolare, Bugs non avrebbe mai reclutato apertamente gli altri nelle sue battaglie.

Space Jam 2

3. Un nuovo giocatore come protagonista. Ormai sono anni che si vocifera sulla realizzazione di un sequel di Space Jam. Di recente, è stata data qualche conferma in più sulla faccenda e il film vedrà come protagonista la star dell’NBA LeBron James.

4. Uscirà nel 2021. La Warner ha programmato l’uscita del film nelle sale per il 16 luglio del 2021. Il film, che avrà alla regia Terence Nance, sarà prodotto da Ryan Coogler, regista di Black Panther e Creed.

Space Jam streaming

5. Il film è disponibile in streaming digitale. Per chi volesse vedere o rivedere questo film, è possibile appoggiarsi alla sua disponibilità sulle diverse piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity, iTunes, Tim Vision e Netflix.

Space Jam cast

space jam

6. C’è un riferimento ad una vecchia pubblicità. Il fatto che Bill Murray appaia nei film, non è avvenuto proprio per caso, ma c’è un riferimento preciso ad una serie di pubblicità degli anni ’90 in cui l’attore ha recitato. In queste pubblicità, egli cerca di diventare un giocatore NBA, senza riuscirci. Inoltre, l’attore ha accettato il ruolo nel film, esprimento del rimapianto nell’aver perso la chance di apparire in un altro film live action animato come Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988).

7. Bugs Bunny e Duffy DUck non condividono i doppiatori. Questa è una delle poche volte in cui è accaduta una cosa del genere. Billy West, la voce di Bugs, in seguito avrebbe continuato a dare la voce a Elmer Fudd in molte produzioni future dei Looney Tunes. Ha anche doppiato Bugs in alcuni videogiochi, così come nel DVD Looney Tunes: Canto di Natale (2006).

8. Sono cinque i campioni che perdono le forze. I giocatori a cui vengono rubati i talenti sportivi, sono Charles Barkley, Larry Johnson, Muggsy Bogues, Patrick Weing e Shawn Bradley. Nessuno di loro ha mai vinto un campionato NBA, in gran parte dovuto a Michael Jordan stesso che ha vinto sei campionati con i Bulls.

Space Jam Michael Jordan

9. Gli hanno costruito un campo da basket. Affinché il campione di pallacanestro si vivesse nella maniera migliore possibile tutti giorni di riprese, la Warner decise di costruire un campo da basket solo per lui. Inoltre, è stato deciso di sposorizzare nel film i brand di cui Michael Jordan è stato testimonial.

10. Sono stati citati i suoi figli. Sebbene i veri figli di Michael Jordan non fossero nel film, i loro nomi (Jeffrei, Marcus e Jasmine) furono usati e citati.

Fonti: IMDb

 
 

Se Dio vuole: 10 cose che non sai sul film

se dio vuole

Se Dio vuole è una delle più brillanti commedie italiane degli ultimi anni in grado di far ridere il pubblico e di farlo riflettere su temi importanti come la fede e il conoscere realmente se stessi. Questo film è stata una vera e propria brezza per la commedia italiana che ultimamente si trova intricata in stereotipi e in strutture similari. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Se Dio vuole.

Se Dio vuole film

se dio vuole

1. Un film che parla di fede. Se Dio vuole è un film che ha dato molto respiro alla commedia italiana degli ultimi anni, cercando di lavorare alla sceneggiatura ponendosi, essenzialmente, due domande: cosa fare se tuo figlio comincia a comportarsi in maniera strana e pensi che sia gay? E cosa fare se invece dice di volersi fare prete?

2. C’è un omaggio a un film italiano famosissimo. In questo film che parla di fede, tema che affascina da sempre Edoardo Falcone – che ha curato la regia e la sceneggiatura del film – è presente un omaggio al film Roma città aperta. Il riferimento è rivolto a Don Pietro, nome del personaggio interpretato da Aldo Fabrizi.

3. È stato candidato a diversi premi. Il film è stato così apprezzato da pubblico e critica da ricevere molte candidature a premi nazionali e internazionali. Ai David di Donatello ha ottenuto il premio al miglior regista esordiente, mentre era stato candidato Marco Giallini per il Miglior attore protagonista. Al Nastro d’argento il film ha vinto lo stesso premio dei David e si è aggiudicato una candidatura come Miglior produttore a Lorenzo Mieli e Mario Gianani. Inoltre, al Tokyo International Film Festival Edoardo Falcone ha conquistato il Premio del pubblico.

Se Dio vuole streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo film è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, iTunes, Tim Vision e Netflix.

Se Dio vuole trailer

5. Un trailer pieno di fede. Prima di vedere il film potrebbe essere opportuno dare un’occhiata al trailer per capire se Se Dio vuole possa essere un film adatto ai propri gusti.

Se Dio vuole cast

se dio vuole

6. Marco Giallini ha adorato interpretare Tommaso. Il suo personaggio è il padre del protagonista, un uomo borghese, attaccato alla realtà e senza fede, soprattutto riguardo i miracoli. Eppure l’attore non si è ispirato a nessun personaggio in particolare, puntando molto sulle sensazioni personali ed improvvisando.

7. Alessandro Gassman ha recitato in dialetto. In Se Dio vuole, l’attore interpreta il personaggio di Don Pietro, un prete molte semplice e pieno di fede, in grado di far ragionare le persone e di aiutare tutti quelli che necessitano di un aiuto. Per interpretare questo ruolo, l’attore ha parlato in pieno dialetto romano.

8. Ilaria Spada ha definito il suo un personaggio positivo. In questo film ogni personaggio è alla ricerca di se stesso e alla scoperta dell’altro. Anche Bianca, la sorella di Andrea cerca di intraprendere la strada del fratello, documentandosi sulla religione con supporti audiovisivi e letture. In questo senso, l’attrice ha definito il personaggio come una persona complessa e ricca di sfaccettature, tra cui la positività.

Se Dio vuole finale

9. Un finale che rimane aperto. È proprio così che termina il film, lasciando spazio a pensieri e riflessioni, senza dare un punto fermo alla storia che riguarda Tommaso e Don Pietro, obbligando lo spettatore a riflettere sul conoscere se stesso e gli altri.

Se Dio vuole trama

10. Imparare a conoscere se stessi e gli altri. Questo film vede protagonisti Tommaso, stimato cardiochirurgo e totalmente ateo, Carla, moglie di Tommaso che non crede più negli ideali come nel passato. La coppia ha due figlia, Bianca che vive nella più completa apatia, e Andrea (Enrico Oetiker) ragazzo brillante iscritto a Medicina. In tempi recenti, però, Andrea sembra cambiato e il coming out che tutti pensavano si rivela essere altro. Andrea vuole diventare prete. Per la famiglia questo è solo l’inizio di percorso alla scoperta di sé, dovuto anche all’esistenza di Don Pietro.

Fonti: IMDb

 
 

Festa del Cinema di Roma 2019, anticipazioni: Bill Murray, Ron Howard e Kore-eda Hirokazu

Il Direttore Artistico Antonio Monda, d’intesa con Laura Delli Colli, alla guida della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale, ha annunciato oggi alcune anticipazioni della quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si svolgerà dal 17 al 27 ottobre 2019 all’Auditorium Parco della Musica, coinvolgendo, come ogni anno, numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale.

Nel suo lavoro, Antonio Monda è affiancato da un Comitato di Selezione composto da Richard Peña, Giovanna Fulvi, Alberto Crespi, Francesco Zippel e Valerio Carocci. Il programma completo sarà annunciato nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 4 ottobre. Dal 2019, la Festa del Cinema di Roma è ufficialmente riconosciuta come Festival Internazionale non Competitivo dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Producteurs de Films), la celebre organizzazione internazionale creata nel 1933 che riunisce 34 enti di 27 Paesi in tutto il mondo.

INCONTRI RAVVICINATI

Ampio spazio sarà dedicato, come negli scorsi anni, agli Incontri Ravvicinati con registi, attori e personalità del mondo dell’arte e della cultura. Fra i primi nomi annunciati:

Bill Murray | Premio alla Carriera

La quattordicesima edizione della Festa del Cinema di Roma celebrerà Bill Murray, uno degli interpreti più amati a livello globale, assegnandogli il Premio alla Carriera, consegnato da Wes Anderson che lo ha diretto in alcuni dei suoi ruoli più iconici. In quell’occasione, Bill Murray sarà protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico durante il quale ripercorrerà le tappe principali del suo percorso artistico. Dopo il folgorante inizio nel mondo della televisione, come protagonista del “Saturday Night Live”, e il successo planetario di Ghostbusters, l’attore statunitense si è distinto nel corso degli anni come raffinato volto di memorabili cult movie, da Ricomincio da capo di Harold Ramis a Ed Wood di Tim Burton, da Broken Flowers di Jim Jarmusch a Lost in Translation – L’amore tradotto di Sofia Coppola che gli è valso il Golden Globe, il Bafta e una nomination all’Oscar®. Straordinario il sodalizio con Wes Anderson che li ha visti collaborare in Rushmore, I Tenenbaum, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Il treno per il Darjeeling, Fantastic Mr. Fox, Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore, Grand Budapest Hotel e L’isola dei cani.

Olivier Assayas

Il regista parigino è autore di un’opera intensa ed emozionante, percorsa da una grande attenzione per il racconto e la complessità psicologica dei personaggi: Olivier Assayas ha così calcato territori diversi, dalla rappresentazione dell’infanzia e dell’adolescenza (L’eau froide, Il bambino d’inverno) alla riflessione sul cinema e i suoi innumerevoli stili (Irma Vep), passando dalle grandi produzioni in costume (Les Destinées sentimentales) al mondo delle serie televisive (Carlos, vincitore del Golden Globe). Nel corso dell’Incontro Ravvicinato, Assayas parlerà della Nouvelle Vague e dell’esperienza come critico nei Cahiers du Cinéma.

Bret Easton Ellis

Fra i protagonisti della letteratura mondiale, Bret Easton Ellis ha firmato una serie di bestseller che hanno segnato gli ultimi due decenni dello scorso secolo. Fra questi, “Meno di zero”, “Lunar Park”, “Glamorama” e la sua opera più significativa “American Psycho”, un viaggio folle e disincantato nella New York di fine ‘900 percorsa dall’ossessione del consumo, della bellezza, delle droghe e mostrata attraverso lo sguardo di un serial killer. I suoi romanzi sono spesso approdati sul grande schermo per il quale ha anche lavorato come sceneggiatore e produttore esecutivo. Alla Festa del Cinema, Bret Easton Ellis ripercorrerà la sua straordinaria carriera e racconterà il suo personale punto di vista sulla società americana contemporanea.

Ron Howard

La straordinaria carriera di Ron Howard, premio Oscar® per A Beautiful Mind, attraversa sessant’anni di cinema e televisione. Nel 1959 esordisce come attore nella serie di culto Ai confini della realtà, mentre nel 1977, ancora protagonista della celebre serie “Happy Days”, approda alla regia. Il talento dietro la macchina da presa lo porta a sperimentare generi molto diversi fra loro e a dirigere numerosi film di successo: da Cocoon – L’energia dell’universo a Cuori ribelli, da Apollo 13 a Frost/Nixon – Il duello, da Cinderella Man – Una ragione per lottare ai film tratti dai romanzi di Dan Brown (Il codice da Vinci, Angeli e demoni, Inferno) fino a Solo: A Star Wars Story. Alla Festa del Cinema, Ron Howard presenterà il documentario Pavarotti, nuovo personale tributo al mondo della grande musica dopo The Beatles – Eight Days a Week.

Kore-eda Hirokazu

Protagonista di una delle retrospettive della prossima edizione della Festa, Kore-eda Hirokazu è uno dei più ispirati autori del cinema orientale. La sua trentennale carriera – nel segno di un’opera intimista e raccolta, tesa all’esplorazione dei sentimenti e delle fragilità dei protagonisti – è costellata di riconoscimenti in ogni parte del mondo: da After Life che gli ha dato fama internazionale a Like Father, Like Son (Premio della Giuria a Cannes) fino a Un affare di famiglia, candidato all’Oscar® come Miglior film straniero, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes e del César 2019 come Miglior film straniero.

Bertrand Tavernier

Il regista francese Bertrand Tavernier – critico raffinato e profondo conoscitore del cinema statunitense – ha elaborato negli anni una poetica legata alla forza della sceneggiatura e della recitazione. Al Festival di Berlino ha ricevuto il Premio speciale della Giuria per L’orologiaio di Saint-Paul, che inaugura il lungo sodalizio con Philippe Noiret, e l’Orso d’Oro per L’esca, mentre al Festival di Cannes ha ottenuto il Premio come Miglior regista per Una domenica in campagna. Sul palco dell’Auditorium, Bernard Tavernier approfondirà il cosiddetto “cinéma de papa”, quella forma tradizionale di racconto cinematografico cara al regista e provocatoriamente derisa dai critici dei Cahiers negli anni della Nouvelle Vague.

SELEZIONE UFFICIALE

La Selezione Ufficiale ospiterà circa quaranta film provenienti da tutto il mondo che concorreranno all’assegnazione del Premio del Pubblico BNL. Fra le opere in programma alla prossima edizione della Festa del Cinema:

Pavarotti di Ron Howard

La storia, la voce, i segreti e la leggenda del tenore Luciano Pavarotti e del suo incredibile percorso, da figlio di un fornaio a superstar internazionale capace di trasformare per sempre il mondo dell’opera. Firmato dal regista premio Oscar® Ron Howard, protagonista di un Incontro Ravvicinato con il pubblico della Festa del Cinema, il documentario è un ritratto intimo ed emozionante dell’artista e dell’uomo realizzato con filmati inediti e immagini delle performance più iconiche. Il film sarà distribuito nelle sale italiane da Nexo Digital.

RETROSPETTIVE

Le retrospettive, a cura di Mario Sesti, saranno dedicate a due grandi del cinema mondiale, spaziando dall’Europa all’Asia. Da una parte, il tedesco Max Ophüls, considerato uno dei più sofisticati e brillanti autori della storia della settima arte, imprescindibile punto di riferimento per molti cineasti, fra cui Stanley Kubrick che prediligeva il maestro tedesco per la straordinaria tecnica e per gli inusuali e complessi movimenti di macchina; dall’altra il giapponese Kore-eda Hirokazu, protagonista di un Incontro Ravvicinato, regista di culto, autore di un cinema in grado di affrontare in profondità e con originalità temi quali la vita e la morte, le relazioni famigliari, gli affetti e la memoria. 

OMAGGI E RESTAURI

La Festa del Cinema renderà omaggio a Gillo Pontecorvo, a cent’anni dalla nascita, con il restauro di uno dei capolavori del regista toscano, Kapò, uscito nelle sale sessant’anni fa (1959) e candidato all’Oscar® come Miglior film straniero nel 1961. Il restauro è realizzato da Cineteca di Bologna.

Nel programma della quattordicesima edizione anche la versione restaurata di Fellini Satyricon, visionaria reinvenzione del classico di Petronio ad opera di Federico Fellini, arrivato sul grande schermo cinquant’anni fa (1969).

I FILM DELLA NOSTRA VITA: LA COMMEDIA SOFISTICATA AMERICANA

Come ogni anno, il Direttore Artistico e i membri del Comitato di Selezione condivideranno con il pubblico una breve rassegna di film che hanno segnato la loro passione per il cinema: dopo il western, il musical, il noir, nel 2019 sarà la volta della screwball comedy, la commedia sofisticata statunitense degli anni trenta e quaranta. Ciascun film sarà accompagnato da un incontro con autori, attori e ospiti. Inoltre, prima di ogni proiezione della prossima Festa di Roma, gli spettatori potranno assistere a brevi pillole delle commedie americane più celebri e amate.

LA FESTA DEL CINEMA IN CITTÀ: IL MACRO NUOVA LOCATION

L’Auditorium Parco della Musica è il fulcro della Festa del Cinema dal 2006 con il red carpet e le sale di proiezione. Come ogni anno, la Festa coinvolgerà numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale: fra questi, il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo e la Casa del Cinema. Come nuova location ci sarà il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma che ospiterà due nuovi format della Festa del Cinema, “Duel” e “Parola/Immagine”. Nel primo, due note personalità del mondo artistico, della cultura e dello spettacolo si sfideranno davanti al pubblico, confrontando opinioni divergenti su temi legati al cinema, ai suoi protagonisti, alle sue storie. Mentre per “Parola/Immagine” alcuni amati scrittori italiani e internazionali commenteranno la trasposizione cinematografica di celebri opere letterarie.

 
 

Venezia 76: Lucrecia Martel presidente di Giuria

Sarà la regista argentina Lucrecia Martel (Zama, La mujer sin cabeza) a presiedere la Giuria internazionale del Concorso di Venezia 76, la 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019), che assegnerà il Leone d’oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

Lucrecia Martel nell’accettare la proposta ha dichiarato: “E’ un onore, una responsabilità e un piacere far parte di questa celebrazione del cinema, dell’immenso desiderio dell’umanità di capire se stessa”.

Alberto Barbera ha dichiarato: “Quattro lungometraggi e una manciata di corti, in poco meno di vent’anni, sono bastati a fare di Lucrecia Martel la più importante regista latino americana, e una delle maggiori al mondo. Nei suoi film, l’originalità della ricerca stilistica e il rigore della messa in scena sono al servizio di una visione del mondo esente da compromessi, dedita all’esplorazione dei misteri della sessualità femminile, delle dinamiche di gruppo e di classe. Le siamo grati per aver accettato con entusiasmo di mettere il suo sguardo esigente ma tutt’altro che privo di umanità al servizio dell’impegno che le viene richiesto”.

I premi da assegnare

La Giuria internazionale di Venezia 76, che sarà presieduta da Lucrecia Martel e che sarà composta complessivamente da 9 personalità del cinema e della cultura di diversi Paesi, è chiamata a individuare i lungometraggi in Concorso ai quali saranno assegnati i seguenti premi ufficiali:

  • Leone d’Oro per il miglior film
  • Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria
  • Leone d’Argento – Premio per la migliore regia
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
  • Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
  • Premio per la migliore sceneggiatura
  • Premio Speciale della Giuria
  • Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente

La premiazione avrà luogo nella serata conclusiva (7 settembre 2019) della prossima 76. Mostra Internazionale d’Arte  Cinematografica della Biennale di Venezia.

 
 

La Valigia dell’attore 2019: a Ennio Fantastichini il premio Volonté

Ennio Fantastichini La Valigia dell'Attore

La Valigia dell’attore 2019 si svolgerà nell’isola di La Maddalena dal 23 al 28 luglio, edizione numero sedici del festival che ricorda e celebra la figura di Gian Maria Volonté e il mestiere dell’attore. Nell’anno che segna il venticinquesimo anniversario della scomparsa dello straordinario interprete di Sacco e VanzettiIndagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e tanti altri grandi film del cinema italiano, il festival ideato e diretto da Giovanna Gravina Volonté e da Fabio Canu, rende omaggio a un grande attore prematuramente scomparso.

Ennio Fantastichini è mancato il 1° dicembre 2018, lasciando un vuoto enorme nel cinema italiano. Talento straordinario, proprio di Gian Maria Volonté era diventato grande amico, dopo il loro straordinario lavoro insieme in Porte aperte, il film di Gianni Amelio e in Una storia semplice di Emidio Greco, entrambi tratti dai romanzi di Leonardo Sciascia. Dopo si perde il conto delle splendide interpretazioni di Fantastichini, da La stazione di Sergio Rubini a Ferie d’agosto di Virzì, fino all’incontro con Ferzan Ozpetek per Saturno contro e Mine vaganti (David di Donatello come Miglior attore non protagonista), La stoffa dei sogni di Gianfranco Cabiddu e Fabrizio De Andrè – Principe Libero, questi due film strettamente legati alla terra di Sardegna. Nella serata del 28 luglio, quando il figlio di Fantastichini, Lorenzo, ritirerà dal circuito di festival Le isole del cinema, il Premio Volontè 2019 per l’eccellenza artistica in vece di suo padre, lo stesso Cabiddu presenterà un omaggio dal titolo “Ennio, attore tra cinema e teatro”. Lorenzo Fantastichini è al secondo anno del corso di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.

E parlando di promesse per il futuro del cinema italiano, sarà Carlo Cecchi il docente del ValigiaLab 2019, con la collaborazione di Fabrizio Deriu. Cinque attori e cinque attrici, selezionati tra le scuole di recitazione di tutta Italia, che per due settimane saranno istruiti sul loro futuro lavoro da uno dei più grandi interpreti del cinema e del teatro italiano.

La Valigia dell’attore è realizzato con il sostegno di MIBAC – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Fondazione Sardegna, NuovoIMAIE.

 
 

Ischia Film Festival 2019: Ischia Film Award 2019 ad Alessandro Borghi

Alessandro Borghi
Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

L’Ischia Film Festival è lieto di annunciare che l’Ischia Film Award 2019 è stato assegnato ad Alessandro Borghi. Un riconoscimento a un attore che negli ultimi anni ha letteralmente incarnato il cinema italiano, con una professionalità e una passione non comuni. David di Donatello quest’anno per la sua straordinaria trasfigurazione in Stefano Cucchi nel film di Alessio Cremonini Sulla mia pelle, che il festival proietterà come omaggio al suo interprete, Alessandro Borghi non si è limitato a questo in una stagione che lo avrebbe già visto mattatore incontrastato. Si è calato nei panni quasi primitivi di Remo ne Il primo re di Matteo Rovere, recitando in latino arcaico, un ruolo in cui si è sporcato, non metaforicamente, tra pioggia, fango e sudore, prima di perdere quasi dieci chili per diventare Stefano Cucchi.

Un Christian Bale italiano, si potrebbe definire, ma sarebbe ingiusto. Alessandro Borghi vuole essere solo se stesso, un attore che si mette sempre alla prova e che contemporaneamente non ha perso l’entusiasmo dell’esordiente. Per questo lo abbiamo visto in piccoli film a cui teneva, come Il più grande sogno. Per questo non poteva non essere al fianco di Luca Marinelli nello struggente e meraviglioso Non essere cattivo, regalando al cinema italiano una coppia che resterà indelebile nella sua storia. Ed è bello pensare che siano stati proprio loro due a trasformarsi in Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco (Borghi in Dalila), due grandi amici come sono loro due.

Lo hanno cercato in molti in questi anni, da Sergio Castellitto a Ferzan Ozpetek, fino a Paolo Genovese, avrebbe potuto sfruttare il suo momento ancora di più probabilmente. Ma essere attore per Alessandro Borghi significa accettare delle sfide, e per le sfide c’è bisogno di tempo e preparazione. Per la popolarità c’è Netflix e il suo giovane Numero 8 in Suburra – La serie. In attesa del prossimo ruolo in cui calarsi anima e corpo.

Per tutte queste ragioni, e molte altre ancora, i direttori artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo hanno deciso di assegnare l’Ischia Film Award 2019 ad Alessandro Borghi. Lo riceverà dalle loro mani il 5 luglio, guardando Ischia dai bastioni del Castello Aragonese.

La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.

 
 

Aspettando Toy Story 4: le scene più emozionanti dei film Pixar

Toy Story 4

Arriverà nelle sale tra due giorni Toy Story 4, nuovo film d’animazione targato Disney Pixar e quarto capitolo della serie dedicata a Woody e i giocattoli parlanti più famosi dello studio. E mentre la critica già loda il lavoro di Josh Cooley, quale migliore occasione se non l’uscita imminente per ripercorrere la storia dell’azienda ricordando i momenti più emozionanti?

Ecco le scene che hanno fatto piangere gli spettatori:

1La rivincita di Saetta McQueen (Cars 3)

Dopo un primo capitolo interessante e un secondo dimenticabile, il franchise di Cars conferma il suo valore con il terzo film che riesce a effettuare un salto di qualità impressionante e sicuramente inaspettato.

Saetta McQueen rimane gravemente “ferito” in una gara e si vede costretto a ricominciare da capo con la vivace Cruz Ramirez. Forse i giorni di gloria sono finiti, oppure c’è speranza di cambiamento e rivincita per il campione? Le emozioni messe in campo sono forti, come la commozione durante l’ultima gara di Cruz.

Leggi anche – Disney Pixar: ecco tutti i film in lavorazione

Fonte: Screenrant

Successivo

Festa del cinema bulgaro dal 17 al 30 Giugno alla Casa del Cinema di Roma

Festa del cinema Bulgaro a Roma

Torna alla Casa del Cinema (Largo Marcello Mastroianni) la Festa del Cinema Bulgaro che firma la sua dodicesima edizione in una rassegna promossa dall’Istituto bulgaro di cultura e dall’associazione “La Fenice” e dedicata, come tradizione, al meglio della produzione cinematografica bulgara: cinque film, tre documentari e una serie che il pubblico potrà conoscere assieme ai suoi protagonisti. Filo rosso della rassegna di quest’anno il tema dell’amore, nelle sue diverse declinazioni.

Si aprirà il 27 giugno, alla presenza del suo regista Milko Lazarov, con Ága, proiettato alla chiusura della Berlinale 2018, un’emozionante storia d’amore immersa nella spettacolare bellezza della tundra. Il 28 in programma Una foto con Yuki, opera prima di Lachezar Avramov, presentato dal protagonista Rushi Videnliev e lo sceneggiatore Dimitar Stoyanovich. Per la sezione documentari, nell’anno delle celebrazioni di Plovdiv Capitale europea della Cultura, focus su due plovdiani d’eccezione: la soprano Sonya Yoncheva in un documentario di Gheorghi Toshev che incontrerà il pubblico (28 giugno); e il regista dell’iconico “Ieri” Ivan Andonov (29 giugno), presentato dalla moglie Lyuba Marichkova.  In chiusura, il 29 e 30 giugno, il week end prende il ritmo del cinema d’azione con Cattiva ragazza di Marian Valev, Benzina di Assen Blatechki, entrambi ospiti della rassegna, e la serie La gola del diavolo di cui il pubblico incontrerà la protagonista Teodora Duhovnikova.

Ága (Teatro all’aperto Ettore Scola, 27 giugno ore 21.30) di Milko Lazarov è il film che è stato  presentato fuori concorso alla Berlinale 2018, secondo film del regista che il pubblico romano già conosce con Alienazione (2013), è un’emozionante storia d’amore immersa nella spettacolare bellezza della tundra.  Nell’estremo nord della Siberia il cacciatore di renne Nanook e sua moglie Sedna passano i loro giorni in pace con il mondo e la natura, immersi nella magia di antiche leggende e sogni e di uno stile di vita rimasto uguale per secoli.

Una difficile storia d’amore racconta anche il primo lungometraggio di Lachezar Avramov, Una foto con Yuki  (Teatro all’aperto Ettore Scola, 28 giugno ore 21.30). La sceneggiatura di Dimitar Stoyanovich gira intorno alla storia di Gheorghi (Rushen Vidinliev), un bulgaro che vive in Canada, e sua moglie giapponese Yuki (Kiki Sugino). Dopo molti tentativi di avere un figlio, la coppia decide di provare la fecondazione in vitro, scegliendo di tornare in Bulgaria.

Gomma da masticare (Sala Deluxe, 30 giugno, ore 18.30), presentato dal regista Stanislav Todorov – Roghi, ci riporta invece al primo amore, quello che non si scorda mai.  Il film svela il mondo pieno di avventure di una comitiva di ragazzi cresciuti in Bulgaria negli anni ’80. Quando due di loro, Bilyana e Kalin si incontrano da grandi, si ricordano della promessa solenne che si fecero da piccoli di sposarsi 25 anni più tardi.

Nell’anno delle celebrazioni di Plovdiv prima Capitale europea della cultura bulgara, la rassegna dedica due proiezioni a due celebri figli della seconda città più grande della Bulgaria: la soprano Sonia Yonceva e e il regista Ivan Andonov. Si parte il 28 giugno (Sala Kodak, ore 19.30) con il nuovo lavoro del giornalista Gheorghi Toshev Sempre libera: il racconto del complesso destino, pieno di momenti drammatici quanto di sogni, del soprano bulgaro più promettente di oggi, Sonya Yonceva; mentre in Lasciatemi volare almeno per un attimo di Galina Kravleva sabato 29 giugno (Sala Kodak ore 19.30) viene aperto un focus sul mondo intimo del regista bulgaro Ivan Andonov, noto al pubblico italiano per La scelta delle signore e soprattutto per l’iconico Ieri, che nella vita privata è anche scrittore, pittore e filosofo.  La rassegna rende anche omaggio al 90 anniversario dalla nascita di uno degli scrittori più celebri, Yordan Radichkov.

Attenzione anche ai film d’azione e al dramma criminale: in due giorni consecutivi – 29 giugno (Sala Deluxe ore 21.30) e 30 giugno (Teatro all’aperto Ettore Scola ore 21.30) verranno proiettati i debutti da registi di due dei bad boy del cinema bulgaro: Cattiva ragazza di Marian Valev, conosciuto al pubblico dalla serie hit Sotto copertura; e Benzinadi Assen Blatechki e Katerina Goranova, di cui la rassegna ha già proiettato Il Giudizio. Ma anche la serie criminale La gola del diavolo di Pavel Vesnakov e Dimitar Dimitrov (Sala Deluxe ore 20.30).

L’evento è organizzato dall’Istituto bulgaro di cultura a Roma e dall’associazione culturale italo-bulgara “La Fenice”, grazie al sostegno del Ministero della Cultura della Repubblica Bulgara con il patrocinio del Centro Nazionale di Cinematografia bulgaro e dell’Ambasciata bulgara in Italia. Ma anche grazie al prezioso contributo di Business Advance Team, Lev Ins e Level Ins. Tutti i film verranno proiettati in lingua originale con i sottotitoli in italiano. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Tutti i film sono anteprime assolute per il pubblico romano.

 
 

Tom Holland e Jake Gyllenhaal rivelano il loro film Marvel preferito

Quentin Tarantino non è l’unica star di Hollywood ad avere amato Thor: Ragnarok, definito il suo film preferito di tutto il Marvel Cinematic Universe. A quanto pare infatti anche Tom Holland e Jake Gyllenhaal, protagonisti dell’imminente Spider-Man: Far From Home, hanno apprezzato la rivoluzione di Taika Waiti sul personaggio uscita nelle sale nel 2017 tra l’entusiasmo dei fan e lo stupore di chi si aspettava una maggiore aderenza ai precedenti adattamenti.

I due attori si sono raccontati in un’intervista con l’Independent parlando del cinecomic in arrivo nelle sale a Luglio che chiuderà la Fase 3 del MCU e dove interpretano rispettivamente Peter Parker e Quentin Beck, aka Mysterio, l’illusionista proveniente da un pianeta alternativo simile alla Terra.

Mi piace molto Thor: Ragnarok“, ha dichiarato Holland seguito da Gyllenhaal che replica “Stavo giusto per dire la stessa cosa“.

Ragnarok ha completamente ridefinito il tono e lo stile prima serioso e ora scanzonato e autoironico del franchise grazie all’approccio di Waititi, molto apprezzato sia dal pubblico che dallo stesso Chris Hemsworth. Lo stesso attore si era definito “un po’ sfinito e insoddisfatto da quello che stavo facendo prima del film. Mi sentivo sottotono per ciò che stava succedendo a Thor […]”

[…] Non era colpa di nessun regista o sceneggiatore, si trattava semplicemente di me. Avevo la sensazione di essermi chiuso in una scatola a fare quello che il personaggio poteva…poi è arrivato Ragnarok, dove potevamo davvero infrangere tutte le regole e tentare qualcosa di diverso. Fortunatamente Taika ha avuto la stessa visione e lo stesso coraggio di tirare i dadi vedere dove poteva portarci quell’azzardo. È stato così liberatorio…

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, Tom Holland rivela uno spoiler su Mysterio e gli Elementali

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From home arriverà nei cinema il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, le teorie più intriganti sul Multiverso

Fonte: Independent

 
 

Batman sulla Walk of Fame di Hollywood

batman

Anche Batman avrà la sua stella sulla Walk of Fame di Hollywood! Ad annunciarlo è stato il Comitato di Selezione della Camera di Commercio che assegna queste onorificenze. Con lui, nello stesso elenco, compaiono anche i nomi di Julia Roberts e Spike Lee, tra gli altri.

Il responsabile della selezione della Walk of Fame ha spiegato: “Le scelte di questa annata sono state particolarmente uniche. Abbiamo potuto riconoscere il talento di 35 artisti che hanno già lasciato il segno qui a Hollywood. Inoltre abbiamo potuto celebrare molti nuovi artisti di talento che ci hanno toccato il cuore nei film, in televisione, alla radio e in varie categorie musicali“.

Oltre all’Uomo Pipistrello, i personaggi del mondo del cinema che avranno una stella sulla strada della fama sono Mahershala Ali, Julia Roberts, Chris Hemsworth, Octavia Spencer, Laurence Fishburne, Spike Lee, Lina Wertmüller, Ruth E. Carter e Batman. Per quello che riguarda i personaggi televisivi, i nomi che sono stati scelti sono Christina Applegate, Andy Cohen, Cindy Crawford, Terry Crews, Harry Friedman, Kathie Lee Fifford, Nigel Lythgoe, Milo Ventimiglia, Burt Ward, Wendy Williams, il dottor Phil McGraw e Andy Kaufman.

Per quanto riguarda la musica, i nomi scelti sono: Elvis Costello, Sir Lucian Grainge, Billy Idol, Curtis “50 Cent” Jackson, Alicia Keys, Andy Madadian, Mo Ostin, Bobby Rydell, Alejandro Sanz, Tanya Tucker e Muddy Waters. Per teatro e radio, i nomi scelti sono: Dave Chappelle e Billy Porter e Susan Stamberg.

Per quanto riguarda il ritorno di Batman al cinema, è previsto nei prossimi anni e il personaggio di Bob Kane avrà il volto di Robert Pattinson.

 
 

The Batman: Josh Gad conferma che NON sarà Pinguino nel film

Ora che la galleria di antagonisti di The Batman è stata finalmente svelata, resta da scoprire quali saranno gli attori che vestiranno i panni dei personaggi nel nuovo adattamento di Matt Reeves ideato per riavviare le sorti del crociato di Gotham al cinema con Robert Pattinson.

Tra gli attesi ritorni c’è anche quello di Pinguino, apostrofato dalle prime indiscrezioni come un “gangster di Gotham City” in una versione non del tutto reinventata rispetto ai film e alle serie precedenti, e a quanto pare il regista sarebbe in cerca di un interprete di qualsiasi etnia, tra i venti e i quarant’anni anni.

E mentre attendiamo conferme ufficiali, arriva sfortunatamente la prima smentita da parte di un nome circolato in rete nei mesi scorsi e che si era detto interessato al ruolo di Oswald Chesterfield Cobblepot: Josh Gad ha infatti negato di essere coinvolto nel progetto rivelando su Twitter che non sarà lui il volto del villain.

Insieme al messaggio rivolto ai fan, Gad ha condiviso un bellissimo artwork che lo ritraeva con il classico costume di Pinguino dei fumetti. La ricerca è ancora aperta e dopo l’annuncio di Pattinson dovrebbero giungere quelli dei componenti del cast in vista dell’inizio delle riprese fissato in autunno.

Vi ricordiamo che gli altri antagonisti confermati sono Catwoman, Firefly e Enigmista.

Leggi anche – The Batman: 10 teorie dei fan sul film con Robert Pattinson

Su The Batman sappiamo che dovrebbe svolgersi negli anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain Marvel dei Marvel Studios.

Per alcuni 1990 fa rima con gli adattamenti di Batman di Tim Burton che prepararono le basi per i futuri cinefumetti e che sono stati fonte di ispirazione per Zack Snyder per quanto riguarda una scena particolare di Batman V Superman: Dawn of Justice(dove il regista aveva omaggiato lo scontro tra il cavaliere oscuro e Pinguino di Batman Returns del 1992), per non parlare del fatto che alcune delle più importanti trame a fumetti sul personaggio provengono proprio da quel decennio.

Secondo i report, Reeves ha optato per le storie di Batman: Anno Uno come possibile punto di riferimento, proprio per conferire al suo film un tono da genere noir enfatizzando le capacità investigative dell’eroe. Nessuna notizia ufficiale invece sul casting, con la Warner Bros. impegnata a trovare il perfetto sostituto di Affleck e altri interpreti che possano riempire la ricca galleria di villain prevista.

Per The Batman è stata già fissata l’uscita in sala il 25 giugno 2021.

The Batman: rivelati i quattro villain principali del film

Fonte: Josh Gad

 
 

Matrix: le Wachowski al lavoro sul nuovo film con Michael B. Jordan?

Matrix

Ad un mese dalle dichiarazioni di Chad Stahelski, il regista di John Wick 3 che aveva lasciato trapelare qualche dettaglio sul presunto ritorno delle sorelle Watchowski al cinema con un nuovo capitolo di Matrix, arrivano nuovi aggiornamenti in merito al film che sarebbe già in fase di sviluppo e che ha trovato in Michael B. Jordan il suo protagonista.

Tempo fa questa voce sul possibile coinvolgimento delle Wachowski nel quarto capitolo del franchise che la Warner Bros. avrebbe in cantiere era stata smentita dallo staff di Stahelski, trattandosi infatti di dichiarazioni imprecise che si riferivano semplicemente all’ipotesi futura di vedere coinvolte le registe e produttrici, tuttavia nelle ultime ore il sito Discussing Film ha riportato che le riprese inizieranno nel 2020 a Chicago, che il titolo di lavorazione è Project Ice Cream e che Lana Wachowski tornerà dietro la macchina da presa.

Non ci sono ulteriori dettagli sulla trama, ma secondo il report Hugh Bateup (gia art director del film del 1999) dovrebbe occuparsi della scenografia, mentre resta da capire se il progetto fungerà da reboot del franchise o se sarà un sequel della trilogia originale.

Lana e Lilly e Wachowski hanno lanciato la serie di Matrix nel 1999, con un’idea cinematografica che ha avuto un impatto significativo a Hollywood nella concezione stessa di blockbuster, cambiando per sempre il volto del genere fantascientifico e segnando tappe fondamentali nel progresso del lavoro sugli effetti speciali. Sebbene i due sequel non siano stati accolti con lo stesso entusiasmo della pellicola d’esordio, la Warner Bros. sembra ancora intenzionata a proseguire il corso delle avventure di Neo sul grande schermo.

Fonte: Discussing Film

 
 

Spider-Man: Far From Home, Samuel L. Jackson nota un errore nei poster del film

Spider-Man: Far From Home
Samuel L. Jackson and Jon Favreau in Columbia Pictures' SPIDER-MAN: ™ FAR FROM HOME.

In arrivo il prossimo 10 luglio, Spider-Man: Far From Home vedrà tornare sul grande schermo Samuel L. Jackson nei panni di Nick Fury. Lo abbiamo visto in versione “giovane” in Captain Marvel, dove abbiamo anche scoperto come si è ferito all’occhio, e lo abbiamo ritrovato con benda da pirata e giacca lunga di pelle nera in Avengers: Endgame, al funerale di Tony Stark.

Adesso, Fury tornerà nell’Universo Marvel per ingaggiare Spider-Man e renderlo protagonista di una nuova missione al fianco di Mysterio. Sembra però che ci sia stata confusione nella rappresentazione del personaggio, almeno nella cartellonistica promozionale del film con Tom Holland. Come testimoniano i poster fotografati fianco a fianco e condivisi da Sam sul suo Instagram, sembra che la benda di Fury sia stata  ballerina, spostandosi da destra a sinistra! E l’attore non ha mancato di notarlo!

Ovviamente nei film la benda di Nick rimane saldamente sull’occhio sinistro, tuttavia nella realizzazione della cartellonistica qualcuno non è stato attento…

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Spider-Man: Far From Home arriverà in sala il 10 luglio.

 
 

Misery non deve morire: 10 cose che non sai sul film

misery non deve morire

Misery non deve morire è uno di quei film che ha letteralmente fatto la storia del cinema, appassionando milioni di spettatori in tutto il mondo. Tratto dal romanzo Misery di Stephen King, questo film è ben riuscito anche grazie a delle interpretazioni meravigliose, tra cui quella di Kathy Bates. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Misery non deve morire.

Misery non deve morire film

misery non deve morire

1. Rob Reiner ha studiato Hitchcock. Per capire come girare un thriller, Reiner decise di guardare tutti i film di Alfred Hitchcock. Ne rimase talmente influenzato e appassionato tanto da sembrare quasi che lo rappresentasse sul set nei modi di fare.

2. Ha fatto piangere Kathy Bates. A un certo punto delle riprese, l’attrice non ne poteva più della violenza, tanto da scoppiare a piangere appena prima di girare la scena di violenza cruciale del film. L’attrice ha pianto anche prima di realizzare la sequenza finale.

3. Ha conquistato un Oscar. Grazie a Misery non deve morire, Kathy Bates è riuscita a conquistare un Oscar alla Miglior attrice protagonista nel 1991.

Misery non deve morire streaming

4. Il film non è disponibile in streaming. Ad ora, Misery non deve morire, non dispone di nessuna distribuzione sui canali streaming digitali legali.

Misery non deve morire trama

5. Cadere vittima di un’ammiratrice. Paul Sherldon è un autore di romanzi di successo e nella sua ultima opera, ormai stanco, decide di uccidere Misery, la sua eroina. Mentre torna a casa a New York sotto una nevicata, la sua auto si capovolge e perde i sensi, risvegliandosi in casa di Annie Wilkes, un’infermiera quarantenne che lo assiste prontamente. Annie è felice di accoglierlo in casa perché è una sua grande fan, soprattutto di Misery: ma la felicità scompare dal volto quando, leggendo l’ultimo romanzo, scopre che la sua eroina è condannata a morte. La donna rimane così scontenta da obbligare l’autore a riscrivere il romanzo dall’inizio.

Misery non deve morire cast

misery non deve morire

6. A Jack Nicholson era stato offerto un ruolo. All’attore si era proposto di interpretare Paul Sheldon, ma decise di rifiutare perché non era sicuro di voler fare un altro film basato su uno dei romanzi di Stephen King dopo aver realizzato Shining (1980).

7. James Caan è arrivato sul set con i postumi della sbornia. L’attore si è presentato in questo stato una volta sola. Tuttavia, le scene girate quel giorno erano praticamente inutilizzabili e avrebbe dovuto rigirarle tutte. Quando Caan ha capito che il problema era stato suo, si è offerto di coprire i soldi persi quel giorno.

Misery non deve morire libro

8. Il racconto di una battaglia contro la droga. Dopo essersi rifiutato per anni di parlare delle motivazioni che hanno spinto Stephen King a scrivere Misery, l’autore ha dichiarato il libro è davvero un racconto sulla sua battaglia contro l’abuso si sostanze. Il personaggio di Kathy Bates è una rappresentazione della sua dipendenza dalle droghe e di ciò che ha fatto al suo corpo, facendolo sentire solo e separato da tutto, mentre ogni tentativo di fuga sembrava vano.

9. King non voleva vendere i diritti del libro. Inizialmente, l’autore non era convinto della realizzazione di un film basato su Misery perché scettico sul fatto che uno studio di Hollywood potesse rimanere federe alla sua visione. Tuttavia, King è rimasto impressionato dall’adattamento cinematografico di Stand by Me – Ricordo di un’estate (1986) e ha accettato di vendere i diritti di Misery a condizione che ci fosse Rob Reiner alla produzione o alla regia del film.

Misery non deve morire frasi

10. Frasi impossibili da dimenticare. Un film come questo non poteva non dare vita a frasi rimaste nell’immaginario collettivo. Ecco qualche esempio:

  • Come batte il suo cuoricino! Come lotta per liberarsi! Come noi, Paul. Proprio come noi… (Annie Wilkes)
  • Per una sorpresa come questa io brucio tutti i miei libri. (Paul Sheldon)
  • Tu non sai la paura di perdere un uomo come te quando si è come me. (Annie Wilkes)
  • Ti conviene sperare che non accada niente a me, perché se muoio io, muori anche tu! (Annie Wilkes)
  • Io ho regole ferree su chi debba leggere i miei lavori non appena scritti: soltanto il mio editore, il mio agente e chiunque riesce a salvarmi da una morte certa! (Paul Sheldon)

Fonte: IMDb,

 
 

Joy: 10 cose che non sia sul film

joy

Joy è uno di quei film che cercano di raccontare fatti veramente accaduti senza restare ancora alla biografia vera e propria, servendosi di interpreti stellari. Questo film racconta la storia di colei che inventò il cosiddetto mocio, il panno per lavare il pavimento auto-strizzante, semplificando la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Ecco, allora dieci cose da sapere su Joy.

Joy film

joy

1. Non è una vera biografia. La sceneggiatura originale di Annie Mumolo era basata su Joy Mangano, un’italo-americana, inventrice ed imprenditrice nota per le invenzioni come il Miracle-Mop. Quando David O.Russell è entrato nel progetto, ha aggiunto molti altri personaggi di supporto e ha intrecciato la biografia originale di Mangano con storie di altre donne che hanno cambiato la loro vita. Russell ha ammesso di non aver avuto alcuna fretta nell’incontrare l’inventrice nella vita reale, perché voleva fare il film a modo suo, parlandoci solo per telefono.

2. Per O. Russell è stato il film più ambizioso. Secondo il regista, Joy è stato anche uno dei film più difficili, per il semplice fatto che tutti si sono ammalati, Jennifer Lawrence compresa. Paradossalmente, tutto ciò ha fatto in modo di dare un tono ulteriore di vulnerabilità alla protagonista, con un film reso più formale e audace.

3. Il primo del regista con una donna protagonista. O. Russell ha sempre rappresentato sul grande schermo donne forti, eppure questo è il primo film in cui una donna è protagonista assoluta e in cui viene raccontata quasi la sua intera vita.

Joy streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere questo, è opportuno sapere che è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Rakuten Tv, Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

Joy cast

joy

5. Jennifer Lawrence ha indossato delle parrucche. Per la maggior parte delle riprese, l’attrice ha indossato parrucche e altri articoli per capelli. Durante la scena del taglio di capelli, la Lawrence si è accidentalmente tagliata dei suoi capelli insieme a quelli posticci.

6. È la quarta collaborazione tra Cooper e Lawrence. Questo film ha visto di nuovo insieme Bradley Cooper e Jennifer Lawrence. I due, infatti, avevano già collaborato per Il lato positivo – Silver Linings Playbook (2012), American Hustle – L’apparenza inganna (2013) e Una folle passione (2014).

7. Joan Rivers è interpretata da sua figlia. In questo film, Rivers ha il volto di sua figlia Melissa. Il regista David O. Russell ha chiesto a Melissa degli input per il dialogo scritto per sua madre, in particolare nelle scena in cui dà il feedback sull’abbigliamento di Joy.

Joy trailer

8. Un trailer pieno di aspettative. Prima di vedere il film, potrebbe essere opportuno dare un’occhiata al trailer, anche per capire se possa essere adatto ai propri gusti cinematografici.

Joy trama

9. La creazione di un impero. Joy racconta la storia di una donna e della sua turbolenta famiglia, partendo dall’adolescenza fino alla creazione di un impero. Joy dovrà affrontare numerosi ostacoli lungo la strada per poter realizzare i propri sogni, diventando imprenditrice di successo ed inventrice di prodotti per la casa atti a semplificare i lavori domestici.

Joy frasi

10. Un film dalle frasi significative. Era inevitabile che un film come Joy contenesse delle frasi davvero indimenticabili ed incisive. Ecco qualche esempio:

  • Non pensare mai che il mondo ti debba qualcosa, perché non è così! (Joy Mangano)
  • Io credo che l’ordinario incontri lo straordinario ogni singolo giorno. (Neil Walker)
  • Sei una fuga di gas, non ti vediamo, non sentiamo il tuo odore ma ci stai uccidendo in silenzio. (Rudy)
  • Quando ti nascondi sei al sicuro perché le persone non ti vedono, ma la cosa buffa del nascondersi è che sei nascosto anche a te stesso. (Joy Mangano)
  • E ti accorgi che l’unica cosa che avrai è quello che crei… (Joy Mangano)

Fonti: IMDb, Deadline,

 
 

Vedova Nera: nuove foto da Budapest e il logo ufficiale del film

vedova nera

Le riprese di Vedova Nera si spostano dalla Norvegia in Ungheria, precisamente a Budapest (la città spesso nominata da Natasha Romanoff e Occhio di Falco nel MCU), e sul set sono state avvistate Scarlett Johansson e Florence Pugh insieme alle loro controfigure impegnate a girare una scena d’azione in motocicletta.

Inoltre, grazie alle immagini trapelate su Twitter siamo finalmente in grado di confermare l’identità del misterioso personaggio della Pugh, che a quanto pare sarà proprio Yelena Belova. Chi conosce i fumetti originali saprà che Yelena è la seconda donna nell’universo Marvel ad assumere l’identità di Vedova Nera, addestrata nella stessa scuola di Natasha (la Stanza Rossa che abbiamo intravisto in Age of Ultron) e che le due non hanno mai avuto un buon rapporto nel corso degli anni.

Il nome Yelena è infatti spuntato su un’etichetta attaccata ad una scatola di legno fotografata sul set che potete vedere qui sotto insieme ad un video e al logo (forse) ufficiale del cinecomic.

https://twitter.com/nctaliaromanova/status/1142460413008683008?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1142460413008683008&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Fblack_widow%2Fmore-black-widow-set-photos-give-us-a-first-look-at-the-marvel-movies-official-logo-a169081

https://twitter.com/bestofwidows/status/1142521994241437696

Leggi anche – Vedova Nera: rivelati possibili dettagli sulla trama del film

Il film attualmente vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Fonte: Cinemablend

 

 
 

MCU: i momenti comici più ricorrenti del franchise

Il saggio bilanciamento tra momenti drammatici e comici ha reso il MCU una realtà solida e amata da tutto il pubblico, dimostrando che i due registri possono convivere nello stesso spettacolo con grande efficacia.

Ma quali sono le battute e gli scherzi più ricorrenti del franchise? Scopriamoli qui sotto:

1Rocket rubatutto

Rocket Raccoon ha un senso dell’umorismo tutto suo e una vera ossessione per tutti quegli oggetti che potrebbero tornargli utili. Per questo è solito rubare di nascosto qualcosa dai suoi avversari (o anche dagli amici), come quando si appropria di una gamba robotica per il suo piano di fuga o un occhio.

Lo scherzo torna in Infinity War quando chiede a Bucky di regalargli il braccio meccanico.

Leggi anche – MCU: tutti i nuovi rumor sui film della Fase 4

Fonte: Screenrant

Successivo

Spider-Man: Homecoming, l’easter egg di Howard il papero che nessuno ha notato

La caccia all’easter egg è uno dei passatempi preferiti dai fan, e il Marvel Cinematic Universe offre in tal senso un’infinita varietà di cameo e dettagli nascosti che anche i più attenti non riescono a notare. Un personaggio in particolare è stato al centro delle teorie dopo la breve apparizione in Guardiani della Galassia, Howard il Papero, intravisto addirittura nella battaglia finale di Avengers: Endgame, mentre oggi è il regista di Spider-Man: Homecoming e Far From Home Jon Watts a rivelare un segreto che lo riguarda da vicino.

È un easter egg così nascosto che non so nemmeno se qualcuno possa mai trovarlo, ma c’è effettivamente un riferimento a Howard il Papero in Homecoming. Si tratta di un piccolo cameo inserito nell’erba alta.

Quanti di voi l’avevano individuato?

Vi ricordiamo che oltre alla comparsa finora segreta in Homecoming, il personaggio era presente in entrambi i capitoli di Guardiani della Galassia doppiato da Seth Green, e come detto qui sopra, anche in Endgame, ritornando nel terzo atto insieme ai supereroi grazie ai portali aperti da Doctor Strange. Difficile da rintracciare, Howard è visibile in un’inquadratura con Hope Van Dyne (Wasp, interpretata da Evangeline Lilly), e in lontananza, se fate attenzione, lo noterete dietro la sagoma di un alieno pronto per entrare in azione.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, ecco le prime reazioni della stampa

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, il seguito di Spider-Man: Homecoming arriverà nelle sale il 2 Luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Fonte: Cinemablend

 
 

The Flash: Ezra Miller inizierà le riprese dopo Animali Fantastici 3?

the flash

Grazie a Variety abbiamo nuovi aggiornamenti su The Flash, lo standalone dedicato a Barry Allen che vedrà protagonista Ezra Miller dopo le apparizioni in Batman v Superman e Justice League, e a quanto pare il progetto è ancora in sviluppo e le riprese dovrebbero partire non prima della fine della produzione di Animali Fantastici 3, film a cui l’attore è legato da contratto e che uscirà nelle sale il 12 novembre 2021.

Miller, che interpreta il supereroe super veloce The Flash, otterrà il suo film indipendente nel DC Universe non appena concluderà il suo lavoro nella serie spin-off di Harry Potter Animali fantastici“, scrive il report.

Sarà davvero così, dunque possiamo aspettarci il primo ciak sul set Flash nel corso del prossimo anno?

Le ultime dichiarazioni di Miller chiedevano pazienza e fiducia ai fan, con la promessa che il cinecomic sarebbe sbarcato nelle sale in leggero ritardo rispetto alle aspettative:

Chi conosce Barry sa che è sempre in ritardo, e questo è sicuramente il modo in cui sta procedendo la produzione del film” ha spiegato ridendo l’attore. “Siamo un po’ in ritardo, ma perché tutti, me incluso, vogliamo concentrarci meticolosamente sulla realizzazione di un cinecomic che non sia soltanto entusiasmante in termini di spettacolo, ma anche un regalo per i fan.

The Flash: possibili indizi su trama, villain e cast del film

Al momento, la Warner Bros ha affidato la regia del film a Jonathan Goldstein e John Francis Daley, autori di Game Night – Indovina chi muore stasera?, mentre la storia sarà ancora un adattamento di Flashpoint, firmato da Geoff Johns.

Kiersey Clemons ha recentemente confermato che tornerà nei panni di Iris West dopo che la sua scena era stata tagliata da Justice League. Dunque sembrerebbe che la Warner bros. abbia grandi progetti per lei nello standalone.  Inoltre, come riportato nelle ultime settimane, anche Billy Crudup tornerà per interpretare Henry Allen, personaggio introdotto in Justice League.

Inoltre una dichiarazione di Miller sembra anticipare l’arrivo di un nuovo universo in casa DC, proprio a partire dal cinecomic:

Ne stiamo parlando e l’intenzione è scatenare un intero nuovo universo, non solo il multiverso DC, ma il multiverso dello speedster. E gli speedster sono quelli che connettono tutti i pezzi disparati di esso. Sarà un mondo con tutti gli stessi personaggi e storie diverse con realtà diverse, eroi diversi e versioni differenti di personaggi. E gli speedster sono quelli che si muovono attraverso tutto questo.

Animali Fantastici 3 vedrà il ritorno di Eddie Redmayne (Newt Scamander), Jude Law (Albus Silente), Johnny Depp (Gellert Grindelwald), Ezra Miller (Credence/Aurelius Silente), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Dan Fogler (Jacob Kowalski) e Katherine Waterston (Tina Goldstein) insieme alla new entry Jessica Williams, già apparsa brevemente ne I Crimini di Grindelwald, nei panni di Eulalie ‘Lally’ Hicks, insegnante presso la Scuola di Magia e Stregoneria di Ilvermorny.

Nel film i personaggi viaggeranno verso Rio de Janeiro, Brasile, raccontando la vita dei maghi nel più grande paese del Sud America all’inizio del XX secolo. David Yates tornerà alla regia mentre J.K. Rowling, oltre a figurare come produttrice, sarà co-sceneggiatrice al fianco dell’ormai fidato Steve Kloves, qui alla sua prima esperienza nella saga di Animali Fantastici dopo l’ottimo lavoro svolto con Harry Potter. L’uscita nelle sale è fissata al 12 novembre 2021, esattamente tre anni dopo quella di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald.

Fonte: Variety

 
 

Red Sonja: Jill Soloway sostituirà Bryan Singer alla regia

Jill Soloway scriverà e dirigerà l’adattamento cinematografico di Red Sonja, progetto inizialmente affidato a Bryan Singer escluso dalla produzione in seguito alle varie vicissitudini legate alle accuse di molestie sessuali. A riportare la notizia è Deadline, spiegando che la creatrice della serie Transparent sta lavorando per portare sul grande schermo una versione audace e inedita del personaggio.

Non vedo l’ora di dare vita al mondo epico di Red Sonja“, ha detto la Soloway, “Esplorare questa potente mitologia e far evolvere ciò che significa essere un’eroina è un sogno artistico che diventa realtà“.

Questo è il primo impegno ufficiale della regista e sceneggiatrice dopo l’impegno con lo show televisivo che l’ha vista impegnata negli ultimi quattro anni. per quanto riguarda Red Sonja invece, vi ricordiamo che l’eroina è apparsa sulle pagine della Dynamite Entertainment negli anni ’70 continuano la sua storia editoriale di successo fino ad oggi. Al cinema è già stata interpretata nel 1985 da Brigitte Nielsen.

Sono ormai dieci anni che la compagnia di produzione Millennium sta cercando di realizzare un adattamento, e tra i vari nomi che si sono alternati a capo del progetto figurano anche Robert Rodriguez (che avrebbe diretto Rose McGowan nel ruolo), Tanya Wexler e ovviamente Bryan Singer, scelto per la regia dopo il licenziamento sul set di Bohemian Rhapsody.

Fonte: Deadline

 
 

Avengers: Endgame, lo schiocco di Iron Man in un video dietro le quinte

Nel 2008, “Io sono Iron Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il progetto di Kevin Feige al successo di Avengers: Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan.

E tra tutti i richiami al passato del MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron Man“.

Tony non avrebbe dovuto dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un personaggio vissuto e morto dicendo battute…” hanno raccontato in un’intervista i fratelli Russo. “Non riuscivamo a trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.

Quel momento torna protagonista in questo video registrato dietro le quinte in cui vediamo l’attore recitare l’iconica frase.

Leggi anche – Iron Man: i momenti chiave del MCU che hanno deciso il destino dell’eroe in Endgame

CORRELATI:

Avengers: Endgame è nelle nostre sale dal 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, la vera storia dietro l’abbraccio fra Tony e Peter

 
 

Venom 2: Tom Hardy confermato per il sequel

Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è la produttrice Amy Pascal in una recente intervista dove si è parlato, tra le altre cose, anche del possibile crossover con Spider-Man e del futuro di Miles Morales.

Posso dire che Tom Hardy ci sarà, ma d’altronde aveva interpretato magnificamente quel personaggio nel primo film. Credo che il trionfo al botteghino sia stato determinato da un paio di fattori, uno dei quali è l’ottimo lavoro svolto dalla Sony nel creare quel franchise con una vita e un mondo tutto suo. Il secondo è ovviamente Tom Hardy. Quando pensi a Venom, non riusciresti a immaginare nessuno, tranne lui, seduto in quella vasca di aragoste.

Sull’aggiornamento più caldo dell’ultima settimana invece, cioè il possibile incontro tra Spider-Man e Venom al cinema, la Pascal è sembrata più cauta, spiegando che “l’importante è assicurarsi che questi franchise funzionino individualmente, ma siamo ben consapevoli dell’interesse dei fan in merito e a tutti piacerebbe vedere un crossover. Mai dire mai, magari potrebbe succedere…

Le parole della produttrice fanno eco a quelle di Kevin Feige pronunciate pochi giorni fa: “Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony. Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.

Per quanto riguarda l’altro successo della stagione targato Sony, Spider-Man: Un Nuovo Universo, la Pascal ha promesso che Miles Morales tornerà presto al cinema:

Certamente il personaggio sarà sul grande schermo e in un film. Non escludiamo la possibilità di vederlo in un live action, niente è già deciso. Abbiamo un sacco di storie da raccontare su Spider-Man, in ogni sfaccettatura.

Venom: gli indizi sulla trama del sequel sono già nel film

Il sequel di Venom è ufficialmente in sviluppo e, secondo gli ultimi aggiornamenti, la trama dovrebbe ruotare intorno al confronto tra il simbionte di Eddie Brock e Carnage, il personaggio introdotto nella scena finale del primo film e interpretato da Woody Harrelson.

Per quanto riguarda la regia, sembra improbabile a questo punto il ritorno di Ruben Fleischer, attualmente impegnato con le riprese di Zombieland: Double Tap, dal momento che la Sony starebbe cercando un nuovo nome da portare dietro la macchina da presa.

A quanto pare, riporta Variety, Fleischer sarà troppo occupato con altri progetti e non potrà dedicarsi a Venom 2 come si era inizialmente pensato nei mesi scorsi, ma la produzione spera di catturare il tono unico e l’approccio al personaggio che il regista avevamo improntato con la sua versione.

Fonte: CBM

 
 

Tre uomini e una gamba: 10 cose che non sai sul film

tre uomini e una gamba

Tre uomini e una gamba è uno di quei film italiani che riuscito a entrare e rimanere nell’immaginario collettivo per tutti questi anni con le sue battute e con le riflessioni che vengono proposte. Giovani e vecchie generazioni rimangono attratte da questo film e dalle abilità comiche dei protagonisti ed è grazie a loro se conosciamo la cadrega, il Garpez e Ajeje Brazorf, oltre al fatto di aver reso ancora più famosi Sforza a Schillaci. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Tre uomini e una gamba.

Tre uomini e una gamba film

tre uomini e una gamba

1. Viene citato Marrakech Express. Il film di Gabriele Salvatores del 1987, viene citato da Aldo, Giovanni e Giacomo nel momento della partita a calcio in riva. In questo caso, la posta in gioco è la gamba di legno, mentre nel film citato l’obiettivo era conquistare un tubo di scarico.

2. Ci sono riferimenti a tanti film. Tre uomini e una gamba lascia, nel corso del film, una serie di riferimenti a film memoriabili, come Point Break (ovvero le maschere dei presidenti), ma anche ai Jefferson, a Il buono, il brutto e il cattivo, oltre i tanti riferimenti ai loro corti che avevano realizzato molto prima di questo film.

3. È un road movie. Questo film si sviluppa sulle tracce del road movie per come viene generalmente concepito. Ma non è tutto, perché i tre protagonisti, che sono stati anche registi del film insieme a Massimo Venier e che lo hanno anche co-sceneggiato, hanno voluto fare un omaggio ai generi da loro preferiti, come i noir, il neorealismo e il gotico.

Tre uomini e una gamba streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse rivedere questo film o vederlo per la prima è possibile farlo grazie alla sua presenza sulla piattaforma di streaming digitale di Infinity.

Tre uomini e una gamba cast

tre uomini e una gamba

5. Marina Massironi e Giacomo Poretti hanno recitato da divorziati. Durante la realizzazione di Tre uomini e una gamba, i due attori avevano già firmato le carte di divorzio pur rimanendo molto amici tra loro. I due si erano sposati diversi anni prima, verso la fine degli anni ’80, per poi separarsi nel 1994.

6. Un cast fedelissimo. Questo film è stato il primo realizzato dal trio e il cast che ha reso possibile la realizzazione della pellicola è costituito da membri fedeli che seguiranno i tre comici anche nei film successivi. Oltre a Marina Massironi, nei film successivi si ritrovano Augusto Zucchi (il medico)e Mohamed El Sayed (l’ingegnere marocchino).

7. I protagonisti interpretano più personaggi. In questo film, il trio ha fatto in modo di portare sul grande schermo gli sketch che li avevano resi famosi al grande pubblico, come la scena del tram, il conte Dracula e i mafiosi. Dunque, i protagonisti hanno interpretato più personaggi: Aldo ha dato vita anche ad Al, Ajeje Brazorf Dracula, Giovanni a John, Il controllore e Gino, Giacomo a Jack, l’anziano e Michele, mentre Marina a Chiara e Giusy.

Tre uomini e una gamba trama

8. Un road movie italiano. Alla fine di luglio, Aldo, Giovanni e Giacomo si trovano a partire per raggiungere le loro famiglie in Puglia e per celebrare il matrimonio di Giacomo con la terza figlia del del Cavaliere Cecconi, proprietario della ferramenta in cui i tre lavorano e già suocero degli altri due. Tuttavia, il viaggio non va come previsto e una serie di inconvenienti ed imprevisti porteranno i tre a conoscere Chiara, a recuperare una gamba di legno del celebre scultore Garpez e a riflettere sulla loro vita.

Tre uomini e una gamba colonna sonora

9. Musiche dal carattere popolare. La colonna sonora del film si contraddistingue per un insieme di brani diversi stilisticamente, ma tutti dal carattere popolare. Curata parzialmente dai Negrita, la colonna sonora contiene brani come Luci a San Siro di Roberto Vecchioni, Vesti la giubba di Ruggero Leoncavallo, Ho imparato a sognare dei Negrita e Che coss’è l’amor di Vinicio Capossela.

Tre uomini e una gamba frasi

10. Un film fatto di frasi indimenticabili. Tre uomini e una gamba non poteva non essere un film carico di frasi uniche ed inimitabili, tale da rimanere nell’immaginario collettivo per tutti questi anni. Ecco, dunque, qualche esempio:

  • Mattone polacco minimalista di scrittore morto suicida giovanissimo. Copie vendute: due. (Giovanni)
  • “E così domani ti sposi?” “Sì, ma niente di serio.” (Chiara e Giacomo)
  • A volte dorme più lo sveglio che il dormiente. (Aldo)
  • Un latte macchiato tiepido, senza schiuma e con poco caffè… tiepido eh, non freddo! Poi gli chiedi le cose… (Giovanni)
  • Una rondine non vola solo e sempre a primavera. (Aldo)
  • “Cos’è sta roba? Scusate ma… 170 milioni per questa merdina qua? Ma dai, è una follia!” “Macchè follia, che follia! Ma lo sai che questo qui è un Garpez, uno dei più grandi scultori viventi?” “Ma scultore che cosa? Ma guarda che il mio falegname con 30mila lire la fa meglio, vah, non ha neanche le unghie!” (Giovanni e Giacomo)

Fonti: IMDb, Aforismi

 
 

9 nuovi trailer che dovresti vedere questa settimana

I trailer non sono altro che brevi filmati promozionali di film che a breve saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti su una delle tante piattaforme di streaming digitale. Il loro compito è quello di creare e far sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film promosso, affinché si corra subito a guardarlo già nei primi giorni di uscita. Ma quali sono i trailer usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli insieme!

1The Boys

The Boys

Finalmente è possibile vedere il terzo trailer della serie Amazon Original The Boys, svelato su Reddit da Garth Ennis, co-creatore e autore dell’originale saga a fumetti.

La serie sovversiva sui supereroi arriverà in esclusiva su Amazon Prime Video il 26 luglio ed è stata presentata in anteprima al Tribeca Film Festival il 29 aprile scorso.

Questa serie offre una versione irriverente di ciò che potrebbe succedere che i supereroi, famosi come superstar ed influenti come i politici, abusassero dei loro poteri al posto di usarli per fare del bene. Tra gli altri, nel cast sarà possibile trovare Jack Quaid, Karl Urban, Laz Alonso, Tomer Capon, Karen Fukuhara, Jessie T. Usher, Antony Starr, Erin Moriarty, Chace Crawford, Nathan Mitchell e Dominique McElligot.

Successivo

Angry Birds 2 – Nemici Amici per Sempre, il secondo trailer

È stato diffuso il nuovo trailer di Angry Birds 2 – nemici amici per sempre. Nel film, dal 12 settembre al cinema, i pennuti e i maialini più amati del cinema diventeranno i migliori nemici amici di sempre per salvare il loro mondo!

I pennuti arrabbiati e gli astuti maialini verdi arrivano nei cinema con una nuova avventura, Angry Birds 2 – nemici amici per sempre. All’emergere di una nuova minaccia, che metterà in pericolo entrambe le loro isole, Red (Jason Sudeikis), Chuck (Josh Gad), Bomb (Danny McBride), e Grande Aquila (Peter Dinklage) recluteranno la sorella di Chuck, Silver (Rachel Bloom) e si uniranno alla squadra dei maialini, Leonard (Bill Hader), il suo assistente Courtney (Awkwafina) e il tecnologico Garry (Sterling K. Brown) per giungere a una tregua e creare un’improbabile supersquadra per salvare le loro isole.

 
 

Ischia Film Festival 2019: i nomi della giuria

Ischia Film Festival 2018

Come sempre all’Ischia Film Festival, la scelta dei giurati dei concorsi internazionali sono un tassello per costruire l’identità del festival. Passata, presente e futura. Ecco perché tornano a Ischia i vincitori del concorso internazionale del 2018, Luca Bellino e Silvia Luzi, come giurati. Il primo nella stessa competizione che hanno vinto con Il Cratere, la seconda nei documentari, proprio per la loro capacità di riscrivere la grammatica del cinema de reale. Dal concorso dell’anno scorso arriva anche la splendida Sanya Borisova, che ha conquistato pubblico e critica, al Castello, con la sua interpretazione di Knockout (che le valse anche il premio come miglior attrice al Festival Internazionale del Cinema dei Castelli Romani di Roma). A chiudere la giuria della competizione principale, Peppino Mazzotta, il mitico Ispettore Fazio di Montalbano ma anche grande interprete teatrale e capocomico, tra i protagonisti di uno dei migliori film italiani dell’ultimo decennio (Anime Nere) e caratterista di razza.

Per i documentari vicino a Silvia Luzi (reduce dal successo di Io sono Sofia, su Rai 3) uno dei migliori attori italiani di cinema e tv, Corrado Fortuna, indimenticabile in My Name is Tanino e Caterina va in città di Paolo Virzì, nel fan-regista bastardissimo e disabile de I più grandi di tutti di Carlo Virzì, interprete per Tornatore in Baarìa e per Franco Battiato, Roberto Faenza, Francesco Patierno, Riccardo Milani e presente anche nel film italiano di Woody Allen To Rome With Love. Sul piccolo schermo tutti ricordiamo il suo maschio mobizzato da una redazione tutta femminile in Tutti pazzi per amore. Chiude il trio Stefano Russo, sceneggiatore di razza di serie iconiche che ha codiretto il cortometraggio Il Paradiso con Paolo Sorrentino. Una regista, un attore (e scrittore), uno sceneggiatore perché nel genere più contaminato ci sia un’analisi completa e complessa, dai punti di vista più importanti.

Ad aiutare regista Pietro Marcello, forse il cineasta più innovativo e talentuoso del nuovo cinema italiano, capace con i suoi film di dare forza al concetto di location, nella forma e nel contenuto come vuole fare l’IFF, vincitore a Torino con il folgorante esordio La bocca del lupo e applaudito con Bella e perduta a Locarno (e che vinse il Nastro d’Argento), in Location Negata arrivano due organizzatori di festival straordinari, Giorgio Gosetti, tra i direttori di rassegne cinematografiche più creativi e stimati d’Europa (dalle Giornate degli Autori fino al Noir in Festival, passando per i primi anni della Festa del Cinema di Roma e decine di iniziative di altissimo livello) oltre che direttore della Casa del Cinema di Roma, e Laura Aimone, collaboratrice a più latitudini delle iniziative festivalieri più affascinanti del Continente.

Non dimentichiamo infine due sezioni a cui teniamo particolarmente e che abbiamo voluto far giudicare da realtà giovani e innovative. Ecco perché saranno i Casa Surace, eroi di youtube, a occuparsi di Scenari Campani, per la loro capacità di incarnare le emozioni, i paradossi, la comicità della territorialità, per il loro talento di aver intuito quali nuovi linguaggi potessero entrare nell’immaginario dei millenials: non potevamo non consegnare loro il nostro concorso più giovane e “outsider”.

I cortometraggi, altra palestra per le nuove leve, è affidato a una giuria mista tra studenti di Liceo e il Forum Cinema Giovani: Piero Barbieri, Claudio Cervera, Filomena Di Iorio, Salvatore Di Meglio, Giovanni Ferrandino, Davide        Laezza, Adriano Mattera, Giuseppe Migliaccio, Chiara Pilato, Ester Scotti, Giulia Scotti, Andrea Taglialatela, Marianna Trani scopriranno e premieranno i cineasti del futuro, loro che per età e aspirazioni
lo rappresentano.