Diverse teorie su Joker suggeriscono
che tutto il film sia nato dall’immaginazione di Arthur Fleck, il
protagonista interpretato da Joaquin Phoenix, anche se gli eventi hanno
confermato che solo parte delle azioni è frutto di
allucinazioni.
Ma allora quali sono gli indizi
disseminati lungo la storia che provano il contrario?
Arthur non è un narratore affidabile
Arthur Fleck è
tutto tranne che un narratore affidabile, e come nella migliore
tradizione letteraria mette in discussione l’intera validità di una
storia senza fornire un punto di vista veritiero. Questa
inaffidabilità può essere intenzionale o non intenzionale, a
seconda dei pregiudizi personali del narratore o della sua mancanza
di informazioni accurate.
Questo concetto esiste in narrativa
da centinaia di anni, coniato per la prima volta nel 1961 dal
critico letterario Wayne C. Booth ma a condificarne le tipologie fu
William Riggan nel 1981 nel libro Picaros, Madmen, Naifs e
Clowns: The Unreliable Narrator. Stesso anno di ambientazione
di Joker…è
un caso? Senza contare i riferimenti ai pazzi e ai pagliacci…
L’immaginazione di Arthur
È chiaro fin dalle prime scene che
Arthur Fleck ha una fervida immaginazione, e ciò è reso evidente
nel momento in cui il personaggio e sua madre guardano insieme la
tv godendosi il talk show di Murray Franklin (Robert De
Niro), comico e suo idolo, e all’improvviso tra il
pubblico compare proprio Arthur. I due sembrano legati da
un’infanzia simile, entrambi cresciuti da madri single, e il
dialogo convince Franklin ad invitare l’ospite sul palco. Qui c’è
tutto il desiderio di l’approvazione di una figura paterna e una
richiesta di attenzione e rispetto mai avute nella vita reale.
Il rapporto con Sophie
A rivelare quanto Arthur sia
disturbato e come la sua vita sia affetta da allucinazioni è anche
il personaggio di Sophie Dumond (Zazie
Beetz), una madre single che vive nello stesso
edificio del protagonista. All’inizio del film Sophie ride a una
delle battute di Arthur mentre i due sono insieme in un ascensore,
poi lo vedrà esibirsi nello spettacolo di stand-up comedy al
Pogo’s, fino ad assisterlo durante il ricovero della madre in
ospedale.
La verità viene a galla quando
Arthur, prima dell’epilogo, si trova nell’appartamento di Sophie e
la donna esce dalla sua camera da letto per dirgli che si trova
nell’appartamento sbagliato. Dunque è chiaro che il clown aveva
solo immaginato di avere una ragazza e di averla frequentata.
I fatti parlano chiaro: Arthur non
ha più cercato Sophie dopo i suoi primi omicidi, lei non è mai
andata a vedere i suoi spettacoli di stand up comedy e non era con
lui in ospedale dopo la morte della madre. Ma la vera domanda è:
cosa è successo a Sophie? Forse è viva da qualche parte, se è mai
esistita?
Le incongruenze temporali
Un’altra prova più sottile del
fatto che Arthur ha perso completamente il
contatto con la realtà viene data dalle scene che aprono e chiudono
il film, nelle quali Arthur parla con un terapeuta. La prima è
ambientata in uno squallido ufficio dei servizi sociali, e si fa
riferimento al suo periodo nell’ospedale psichiatrico, mentre la
seconda arriva dopo lo scoppio delle rivolte di Gotham e l’omicidio
di Murray Franklin. Entrambe però mostrano un orologio sullo sfondo
e l’ora è sempre la stessa: 11:12. Un caso?
Altri dettagli
Ci sono scene che mostrano in
maniera piuttosto ovvia il punto di vista “fantasioso” di Arthur
Fleck, ma non dimentichiamo altre incongruenze come l’inseguimento
della polizia reso come una sequenza divertente dei Looney
Tunes con il criminale che viene colpito da un’auto e
rompe il vetro del parabrezza riuscendo a cavarsela senza graffi;
oppure il fatto che un principiante pericoloso venga invitato a
partecipare allo show di Murray Franklin sulla base di
un’esibizione derisa da tutti.
Leggi anche – Joker: easter egg,
cameo e riferimenti nel film
Tom
Holland ha rivelato di non essere a conoscenza del
colpo di scena finale di Spider-Man: Far From
Home prima della visione in sala del film che lo vede
protagonista. Il comportamento leggermente incoerente e fuori dal
personaggio di Nick Fury nel film è stato spiegato in una scena
post-credits in cui si rivela che lui e Maria Hill altri non sono
che il comandante Skrull, Talos, e sua moglie Soren (entrambi visti
per la prima volta in Captain Marvel).
Lo stesso Fury viene quindi mostrato
su un’astronave Skrulls, per ragioni ancora da chiarire. Ironia
della sorte, nei fumetti Talos è noto tra gli Skrull per una
mutazione genetica che lo rende incapace di alterare la sua forma,
cosa che invece appartiene alla razza aliena.
La segretezza attorno ai film del
MCU è fondamentale, e gli attori che vi partecipano sono sempre
molto attenti durante le interviste ad evitare di rivelare dettagli
importanti dei film. Questa esigenza è stata particolarmente
sentita durante la promozione di Avengers: Infinity
War e Endgame, tanto che la Marvel ha
diffuso un hashtag ufficiale per chiedere silenzio ai fan:
#ThanosDemandsYourSilence.
Anche per Spider-Man:
Far From Home è stato utilizzato lo stesso standard
di segretezza, con tutto il marketing del film che ritrae Mysterio
come un eroe, mantenendo segreta la svolta delle sue vere
intenzioni criminali (cosa che ovviamente era facilmente
deducibile).
La dichiarazione di Tom Holland
secondo cui non era a conoscenza della svolta di Fury / Talos è
stata riportata dal Comic Book, che ha partecipato al panel durante
l’ACE Comic Con in cui lui e Jake Gyllenhaal sono stati
intervistati in merito a Far From Home. Durante il panel, Tom
Holland ha confermato che non era a conoscenza del colpo di scena
finale e lo stesso Gyllenhaal ha rivelato di averlo scoperto solo
un mese prima dell’uscita del film.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Ci avviciniamo alla fine del 2019
con la consapevolezza che quella appena trascorsa è stata un’annata
davvero eccezionale per i cinecomic Marvel e DC. Dal gran finale di
Avengers:
Endgame a gradite sorprese come Shazam! e
Captain
Marvel, per non parlare di Joker e di
Spider-Man:
Far From Home, film in cui raccogliere alcune
delle scene più memorabili per il genere.
Ma quali sono quelle che entreranno nella storia?
Peter usa lo Spider-Tingle
https://www.youtube.com/watch?v=o4Lmrg7pRPY
Iniziamo da Spidey in
Spider-Man: Far From Home, sequel di Homecoming in cui
l’arrampicamuri riesce finalmente a sbloccare il suo “potere
speciale” (lo Spider-Tingle) per sconfiggere
Mysterio e mettere al tappeto i suoi droni. Dopo aver combattuto a
lungo il nemico, Peter capisce di poter fare affidamento solo sulle
sue abilità naturali più che sul suo costume tecnologicamente
avanzato. Il resto è pura magia visiva…
La trasformazione di Billy
Batson
Divertimento a misura di famiglia e
avventura vecchio stile: tutto questo è
Shazam!, esperimento riuscito della DC
Comics che riscatta la delusione di Justice League. Sono tanti i momenti
emozionanti del film, ma se proprio dobbiamo sceglierne uno, allora
sarebbe la trasformazione di Billy Batson nel supereroe sul tetto.
Il personaggio è reduce dall’incontro con la sua vera madre (che lo
aveva abbandonato di proposito da bambino), scatenando in lui
sentimenti di rabbia e frustrazione…per questo Billy corre sul
tetto e salta dall’edificio, prima di gridare Shazam!
Captain Marvel “sblocca” i suoi
poteri
Sono molte le scene già cult di
Captain Marvel, originale standalone ambientato
negli anni Novanta e vero “prequel” dell’universo cinematografico
Marvel, eppure a venirci subito in mente è quella dove Carol
Danvers riesce finalmente a prendere il controllo dei suoi poteri
svincolandosi dalla morsa della Suprema Intelligenza. L’eroina
ripercorre il suo passato di cadute e risalite, cosciente di essere
sempre stata trattenuta da altri, diventando la supereroina che
conosciamo e che ha accettato la sua umanità.
Il ballo di Steve e Peggy
https://www.youtube.com/watch?v=vELSzMFsLfw
Avengers: Endgame è ricco di momenti
memorabili, ma niente potrà mai battere sul piano emotivo
l’incontro tra Steve Rogers e Peggy Carter
finalmente riuniti grazie ai viaggi nel tempo nel finale del film.
Dopo aver sconfitto Thanos e il suo esercito, Cap torna indietro negli
anni per restituire le gemme dell’infinito alle rispettive timeline
e sceglie di vivere una vita felice con la sua amata invece di
tornare ai giorni nostri.
Sulla scena Hayley
Atwell ha dichiarato: “Penso che sia la conclusione
appropriata per una storia che ha colpito così tante persone. È
molto accattivante e innocente salutare quei personaggi in quel
modo, mantenendoli saldi nei loro tempi. Ho pensato che fosse
davvero di buon gusto lasciare che il pubblico si stupisse davanti
a quella conclusione, seguendo una trama molto semplice che parla
di due esseri umani – e uno di loro non ha nemmeno dei superpoteri.
Il tono, dopo incredibili traumi, azione, effetti speciali e altro,
con due persone che ballano lentamente, è stato
bellissimo.“
Le illusioni di Mysterio
https://www.youtube.com/watch?v=bEEPnFaNsTY
Per buona parte di Spider-Man: Far
From Home Quentin Beck viene presentato come
l’eroe della situazione e alleato di Peter Parker, Nick Fury e
Maria Hill fino al colpo di scena che rivela la sua reale missione:
vendicarsi di Tony Stark e dimostrare al mondo di essere l’unico
successore possibile di Iron Man. Per farlo Mysterio utilizza dei
droni che tramite la tecnologia da lui creata e denominata BARF (la
stessa mostrata all’inizio di Captain America: Civil
War) creano immagini come l’attacco degli Elementali, danni
alle città e i poteri soprannaturali del personaggio.
Dunque tutto il film in sé è
concepito come una grande illusione del villain, e gli indizi di
questo segreto potrebbero essere sparsi nel corso di varie scene
che solo gli occhi più attenti avranno notato. L’iconico criminale
conduce quindi Spidey in un vorticoso trip illusionistico e
visivamente mozzafiato che include immagini di Iron Man zombie e
altre fantastiche dimensioni che non dimenticheremo mai.
La danza di Arthur
https://www.youtube.com/watch?v=SbeZB1ZEquM
Una delle scene più iconiche e
suggestive di Joker è stata
il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin
Phoenix e di un’intuizione di Todd
Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la
sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal
suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e
iniziare una elegante danza da solo. Inizialmente concepita in
maniera diversa e molto più “realistica”, la scena è stata
ripensata sul set al termine di vari tentativi:
“La sceneggiatura originale era
completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe
nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato
lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non
sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe
pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un
milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di
tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che
Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare.
Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso
ed è lì che il Joker è uscito“.
Cap solleva il Mjolnir
Dopo anni di discussioni, teorie e
infinite speculazioni, Captain America ha finalmente sollevato il
Mjolnir di Thor in una
delle scene più emozionanti di Avengers: Endgame,
soddisfacendo i fan dei fumetti di tutto il mondo. Nell’epico atto
finale del film infatti, Steve Rogers, Tony Stark e il Dio del
Tuono affrontano da soli Thanos e gli eventi non sembrano favorire
i tre Vendicatori…fino a quando Cap richiama a sé il martello
magico. Dopotutto è sempre stat degno…
Joker scende le scale
Doveroso inserire in classifica
anche un’altra scena tratta da Joker in cui
vediamo Arthur Fleck, con il volto dipinto e gli abiti del clown,
scendere le scale danzando animatamente. Todd Phillips ha spiegato
in un’intervista che questo dettaglio è stato fondamentale nella
creazione del personaggio per renderlo unico e specifico nel
panorama degli antieroi, soprattutto se paragonato alle precedenti
rappresentazioni del villain al cinema.
“Una delle prime cose di cui io
e Joaquin Phoenix abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva
intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse
dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno
provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da
attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.
Phillips fa riferimento al modo in
cui l’attore si muove nella storia e al suo rapporto con la danza,
espressione creativa del suo malessere interiore che fatica ad
esternare e che libera in forma di energia con passi eleganti e al
tempo stesso inquietanti. Una piccola anteprima la trovate qui
sotto nelle nuove immagini ufficiali pubblicate dalla Warner
Bros.
Io sono Iron Man
Nel 2008, “Io sono Iron
Man” fu la perfetta chiusura dello standalone con Robert Downey
Jr. che lanciava ufficialmente il Marvel Cinematic
Universe. Un azzardo, premiato dal pubblico, che ha condotto il
progetto di Kevin Feige al successo di Avengers:
Endgame, culmine narrativo della saga che coincide con
l’addio a uno dei personaggi più amati dai fan. E tra tutti i
richiami al passato del
MCU, la frase pronunciata da Tony Stark prima
di morire è forse il migliore: siamo negli ultimi momenti del
film, con Thanos che tuona “Io sono ineluttabile” e
l’eroe, che nel frattempo ha rubato le gemme dell’infinito e sta
per schioccare le dita, risponde fiero “E io sono Iron
Man“.
Di quella scena in particolare hanno
parlato i registi Joe e Anthony Russo spiegando
che la battuta non era nemmeno nella sceneggiatura iniziale ma che
è stata aggiunta all’ultimo minuto grazie al suggerimento del
montatore durante la post-produzione: “Tony non avrebbe dovuto
dire nulla in quel momento, ma eravamo nella sala di montaggio
chiedendoci se dovesse farlo. D’altronde si trattava di un
personaggio vissuto e morto dicendo battute…Non riuscivamo a
trovare una soluzione, c’erano tantissime frasi diverse, poi il
nostro editor Jeff Ford, che ha lavorato con noi in tutti i quattro
film dei Marvel Studios, ha detto “Perché non ci limitiamo a
chiudere il cerchio facendogli dire Io sono Iron Man?”. Non abbiamo
perso tempo e siamo andati a girare subito la scena“.
L’apertura dei portali
Passando in rassegna ogni singolo
cinecomic uscito quest’anno ci si rende conto che non c’è un
singolo momento o una sequenza che sia emozionante, soddisfacente
ed epica quanto quella che mostra l’apertura dei portali alla fine
di Avengers: Endgame. Captain
America è l’unico Vendicatore rimasto in piedi contro
Thanos e il suo esercito, si prepara ad affrontare da solo gli
invasori alieni e nel silenzio sente la voce di Sam Wilson aka.
Falcon: ogni eroe spazzato via dallo schiocco torna in vita, come
la speranza di vittoria, attraverso i portali creati da Doctor
Strange. Lacrime e brividi in ogni dove…
La scena non è mai arrivata al
cinema e mostra Wonder Woman in abiti contemporanei, l’elegante
tallieur bianco, che regge una torcia in una stanza, esaminando ciò
che sembra un affresco. Ad un esame più attento, si nota che i
dipinti sulla parete raffigurano la lezione di storia che Diana ha
raccontato al Bruce Wayne / Batman di Ben
Affleck per spiegare correttamente le origini e i
poteri delle Scatole Madre.
Nonostante l’esito disastroso al
cinema, con tanto di giudizi più che negativi da parte della
stampa, Justice League continua ad essere un film
molto chiacchierato in rete, principalmente da quella parte di
fedelissimi di Snyder che non si stancano di chiedere la director’s
cut del film. Quello che è arrivato in sala, infatti, è stato il
risultato dell’intervento e del lavoro di Joss
Whedon quasi a fine produzione per l’abbandono di Snyder
stesso a causa di una tragedia familiare.
In Justice
League abbiamo visto i potenti eroi DC far tornare in
vita il Superman di Henry Cavill e affrontare la minaccia
di Steppenwolf mentre in sottofondo incombeva l’arrivo di Darkseid
e la nascita di una lega di cattivi guidata da Lex Luthor e
Deathstroke (Jesse Eisenberg e Joe
Manganiello).
Intanto però il progetto comune del
DCEU è naufragato, mentre invece i film standalone
hanno soddisfatto il pubblico, come hanno dimostrato Wonder
Woman, Aquaman e, nelle ultime settimane, Joker.
Ha fatto molto discutere, alcuni
giorni fa, l’affermazione di
Martin Scorsese secondo il quale i cinecomic
Marvel non sono cinema, ma dei
“parchi a tema”. Le reazioni dei
colleghi, coinvolti in queste produzioni, sono state numerose e
non si sono fatte attendere, ma in occasione della presentazione di
The Irishman a Londra, il regista newyorkese è
tornato sull’argomento, spiegando la sua posizione.
Scorsese non ha rivisto la sua
dichiarazione ma ha approfondito quello che aveva accennato il
precedenza, spiegando che i film Marvel sono
effettivamente come un parco a tema e che i cinema stessi sono
diventati dei parchi di divertimento. Questo non è un male in
assoluto, secondo il regista, ma è qualcosa di differente dal
cinema. Inoltre, Martin Scorsese ha parlato di invasione dei
cinecomic, ovvero che le sale sono piene di questo genere di film,
e solo questo. Invece “i gestori delle sale dovrebbero
ribellarsi, e promuovere la possibilità di proiettare i film
narrativi, che possono essere anche riprese di tre ore. Un film
narrativo non deve essere per forza una storia convenzionale con
inizio, svolgimento e fine.”
In questo modo, il regista ha
spiegato che non è contrario al genere cinecomic in sé ma che è
spaventato dall’appiattimento dell’offerta nelle sale, cosa che
effettivamente si sta verificando da qualche tempo, soprattutto
perché in questo modo si mettono da parte le forme di narrazione
alternative.
Dopo l’esordio al New York
Film Festival, The Irishman è stato
presentato a Londra e adesso arriverà anche alla Festa del
Cinema di Roma, al via il prossimo 17 ottobre, prima di
sbarcare ufficialmente su Netflix.
L’annuncio dell’arrivo di una serie
su She-Hulk risale
allo scorso Agosto e da allora abbiamo avuto pochissimi
aggiornamenti sul progetto che porterà l’eroina dei fumetti sulla
piattaforma streaming di Disney +. Qualche indiscrezione ha
suggerito che lo studio di Kevin Feige sia già alla ricerca della sua
protagonista, mentre nelle ultime ore un rumor riportato da
Full Circle Cinema sostiene che Liv Tyler sarebbe
in trattative per riprendere il ruolo di Betty
Ross dopo la sua unica apparizione in L’incredibile
Hulk del 2008.
La figlia del generale Thaddeus
Ross ed ex interesse amoroso di Bruce Banner ha lasciato
cadere i suoi sentimenti irrisolti alla fine del film con Edward Norton, e ogni
aspetto del suo percorso è scomparso dopo l’ingresso di Mark Ruffalo nel
franchise. Ma non finisce qui: le voci parlano di un possibile
ritorno in scena di William Hurt nei panni di Ross
(dopo il cameo nello standalone di Vedova Nera). Quante opportunità
ci sono che l’attore presti il volto a Red Hulk? Che ne
pensate?
Alter ego di Jennifer
Susan Walters, She-Hulk è stata creata da Stan Lee e John
Buscema nel 1980 e nel corso della sua storia sui fumetti ha fatto
parte dei Vendicatori, dei Fantastici Quattro, dei Difensori e
dello S.H.I.E.L.D. È un avvocato di professione e ha prestato
servizio come consulente legale di vari supereroi in diverse
occasioni, ma molti la ricordano principalmente come cugina di
Bruce Banner.
Una delle scene più iconiche e
suggestive di Joker è stata
il risultato dell’improvvisazione sul set di Joaquin
Phoenix e di un’intuizione di Todd
Phillips, come spiegato dallo stesso regista, e la
sequenza in questione è quella che vede Arthur Fleck – reduce dal
suo primo omicidio in metropolitana – entrare in un bagno publico e
iniziare una elegante danza da solo.
Inizialmente concepita in maniera
diversa e molto più “realistica”, la scena è stata ripensata sul
set al termine di vari tentativi:
“La sceneggiatura originale era
completamente diversa. Arthur sarebbe entrato nel bagno, avrebbe
nascosto la pistola, si sarebbe lavato il trucco e avrebbe fissato
lo specchio dicendo ‘Cosa ho fatto?’. Tuttavia quella reazione non
sembrava molto coerente con il personaggio…Perché Arthur avrebbe
pensato di nascondere la sua pistola? Da lì abbiamo pensato un
milione di modi diversi per girare quella scena e dopo un’ora di
tentativi ho fatto ascoltare a Joaquin un brano delle musiche che
Hildur Guðnadóttir ha scritto per noi e lui ha iniziato a ballare.
Ci siamo guardati sapendo che quella era la scena. Aveva un senso
ed è lì che il Joker è uscito“.
Sempre riguardo la danza di Arthur
Phillips ha spiegato che “Una delle prime cose di cui io e
Joaquin abbiamo parlato è il modo in cui la musica poteva
intervenire, come se in fondo facesse parte di Arthur ed esistesse
dentro di lui. Alcune persone che potresti conoscere avranno
provato questa sensazione, e l’ho sempre pensata come una cosa da
attribuire ad Arthur, tenuta dentro e intrappolata“.
Joker
diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin Phoenix, Zazie
Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais ed è
arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019.
Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e
racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione
nel criminale che tutti conosciamo.
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
“Ho amato il Joker di The Dark
Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide
Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack
Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei
possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del
crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli
Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono
varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie
versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo
ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per
realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con
Variety.
Come annunciato da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al D23 Expo,
Kit
Harington vestirà i panni di Black
Knight e farà parte del cast de Gli Eterni,
ambizioso progetto inserito nella Fase 4 del MCU. L’attore è reduce
dall’ottava e ultima stagione di Game of Thrones che l’ha visto
protagonista nel ruolo iconico di Jon Snow, personaggio che per
certi versi ricorda il Dane Whitman dei
fumetti.
Ed è proprio Harington ad aver
sottolineato, anche se non esplicitamente, questa somiglianza nel
corso della NEXT Conference lo scorso weekend: “Ora girerò un
film con la Marvel e interpreterà un supereroe, il che è
bellissimo. Non so davvero cosa posso dire a riguardo…ma credo che
il prossimo anno sarà entusiasmante. Dopo Game of Thrnes sto
cercando di scegliere bene i miei ruoli allontanandomi il più
possibile da Jon Snow…eppure eccomi qua, di nuovo con un supereroe
che ha una spada…“
Whitman, terza incarnazione del
cavaliere nero, impugna nelle sue avventure la Spada di luce e lo
Scudo della notte, con quest’ultimo che può essere usato per
assorbire energia da ogni colpo, mentre l’altra è in grado di
trasferire quell’energia all’aggressore. Ciò che lo differenzia,
almeno sulla carta, da Jon Snow, è forse l’elemento mistico,
considerando che le sue armi sono potenziate dalla magia; tuttavia
non trattandosi di un maestro delle arti mistiche o di un mutante
Dane non può creare uno scudo impenetrabile o spostare la materia a
mani nude come Scarlet Witch, ma ha comunque delle
abilità.
Il film, diretto da Chloe Zhao,
vedrà nel cast anche Richard Madden
(Ikaris), Kumail Nanjiani (Kingo),
Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree
Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak),
Lia McHugh (Sprite) e Don Lee
(Gilgamesh).
Secondo gli ultimi aggiornamenti,
il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Ecco il primo trailer di
Dolittle, il nuovo film che vede
protagonista Robert Downey Jr. nei panni del
personaggio che era già stato interpretato da Eddie
Murphy.
Robert Downey Jr.
interpreta uno dei personaggi più duraturi della letteratura in una
vivida rivisitazione della classica storia di un uomo parla con gli
animali: Dolittle.
Dopo aver perso la moglie sette anni
prima, l’eccentrico dottor John Dolittle (Downey), famoso medico e
veterinario dell’Inghilterra vittoriana, si ritrova dietro le alte
mura di Dolittle Manor con solo il suo serraglio di animali esotici
per compagnia.
Ma quando la giovane regina (Jessie
Buckley, Wild Rose) si ammala gravemente, un riluttante Dolittle è
costretto a salpare per un’epica avventura verso un’isola mitica in
cerca di una cura.
Il dottore viene affiancato nella
sua ricerca da un giovane apprendista autodidatta (Harry Collett di
Dunkirk) e da un’incredibile corte di amici
animali, tra cui un gorilla ansioso (Rami Malek), un’anatra
entusiasta ma dal cervello di uccello (Octavia Spencer), uno
struzzo cinico (Kumail Nanjiani), un orso polare ottimista (John
Cena) e un pappagallo testardo (Emma Thompson), che funge da
consigliere e confidente per Dolittle.
Il film è interpretato anche da
Antonio Banderas, Michael Sheen e Jim Broadbent e
presenta ulteriori performance vocali di Marion Cotillard,
Frances de la Tour, Carmen Ejogo, Ralph Fiennes, Selena Gomez,
Tom
Holland e Craig Robinson.
Diretto da Stephen
Gaghan, Dolittle è prodotto da
Joe Roth e Jeff Kirschenbaum con Roth /
Kirschenbaum Films e Susan Downey per la Team
Downey . Il film è prodotto da Robert Downey Jr.,
Sarah Bradshaw (The Mummy, Maleficent) e
Zachary Roth (Maleficent: Mistress of Evil).
I gemelli è una
popolare commedia americana degli anni ottanta, diretta dal regista
Ivan Reitman. La pellicola si rivelò un successo
commerciale, acquisendo con gli anni sempre più fama e divenendo un
piccolo cult, merito anche dei due interpreti protagonisti, gli
attori Arnold Schwarzenegger e Danny De
Vito.
Ecco 10 cose che non sai
sul film I gemelli.
I gemelli trama
1. È una pura
commedia. Il ruota attorno ad un esperimento
antropologico, tramite cui si cerca di far nascere l’uomo perfetto.
Tuttavia qualcosa va storto e nascono invece due gemelli
caratterialmente e fisicamente opposti. I due vengono separati alla
nascita e si ritroveranno soltano 35 anni dopo. Dal loro incontro
si genereranno una serie di situazioni sempre più imprevedibili e
sempre più comiche.
I gemelli cast
2. Ha due popolari
protagonisti. Nel ruolo dei due gemelli del titolo si
hanno gli attori Arnold Schwarzenegger e
Danny De Vito, estremamente popolari negli anni
ottanta. Schwarzenegger interpreta Julius Benedict, il gemello
alto, intelligente, affascinte ma molto ingenuo. De Vito è invece
Vincent Benedict, estremamente basso, scaltro e dedito alla
criminalità. Fanno poi parte del cast anche le attrici
Kelly Preston, Chloe Webb e
Bonnie Bartlett.
3. Schwarzenegger
insistette per avere il ruolo. L’attore celebre per film
come Terminator e Atto di Forza desiderava da
tempo partecipare ad un film comico, desideroso di non rimanere
bloccato nel genere action. Quando lesse il copione del film I
gemelli insistette a lungo con la produzione affinché lo
scegliessero come protagonista.
4. De Vito accettò il ruolo
dopo Schwarzenegger. De Vito fu contattato per il ruolo di
Vincent successivamente all’ingresso di Schwarzenegger nel
progetto. Quando seppe chi avrebbe interpretato la sua controparte
nel film, l’attore accettò immediatamente, convinto che il duo
sarebbe risultato perfetto per l’intento del film.
5. I due attori accettarono
uno stipendi più basso del solito. Pur di realizzare il
film, i due attori protagonisti acconsentirono ad avere un compenso
più basso del loro solito. I due stipularono un contratto che
garantiva poi loro il 20% degli incassi, ottenendo così il più
grande compenso della loro carriera.
6. Il figlio del regista ha
un cameo.Jason Reitman, figlio di Ivan,
appare nel film nel ruolo di uno dei partecipanti all’esperimento
che da la vita ai due gemelli. All’epoca ancora sconosciuto, Jason
sarebbe in seguito diventato un celebre regista, nominato all’Oscar
per i film Juno (2007) e
Tra le
nuvole (2009).
I gemelli streaming
7. È presente su diverse
piattaforme. È possibile trovare il film all’interno del
catalogo di numerosi e celebri siti streaming, tra cui Rakuten TV,
Chili, Google Play e Apple Itunes. Su queste è possibile sia
noleggiare che acquistare il film. Dall’11 ottobre 2019 la
pellicola è inoltre disponibile nel catalogo della piattaforma
Netflix.
8. È disponibile anche su
piattaforme non a pagamento. È possibile trovare il film
anche nel catalogo del sito AltaDefinizione, il quale permette
l’accesso gratuito a tutti i suoi titoli. È bene sottolineare che
per quest’ultimo non si garantisce la qualità e la sicurezza dello
streaming, cose che invece sono certe per le piattaforme a
pagamento.
I gemelli 2
9. Stanno sviluppando il
sequel. Ad oltre trent’anni di distanza, i produttori del
film sono al lavoro sul sequel del film. La trama di questo si
baserebbe sul ritrovamento di un terzo gemello, interpretato
dall’attore Eddie Murphy. Il film si dovrebbe
intitolare Triplets, e stando a quanto dichiarato da De
Vito nel marzo del 2019 la sceneggiatura sarebbe ancora in fase di
sviluppo. Anche Schwarzenegger si sarebbe dichiarato pronto a
riprendere il ruolo.
I gemelli colonna sonora
10. I brani presenti nel
film sono diventati celebri. La pellicola è ricca di
canzoni divenute in seguito popolari grazie al successo del film.
Tra i brani più gettonati si riscontrano Turtle Shoes di
Herbie Hancock, Brother to brother del
gruppo The Spinners e I only have eyes for
you di Marilyn Scott. Altri brani presenti
nel film sono stati composti da Terry Bozzio,
Tony Hymas e Jeff Beck.
Benché forse poco noto, l’attore
Joe Manganiello è apparso in numerosi film e serie
TV di successo, facendosi sempre notare per le sue interpretazioni
di rilievo. Che ricopra la parte del duro o ruoli più complessi e
sfaccettati, l’attore ha spesso dimostrato di sapersi calare in
storie e contesti continuamente differenti, ricevendo le attenzioni
del pubblico.
Ecco 10 cose che non sai su
Joe Manganiello.
Joe Manganiello film
1. È apparso in numerosi
film di successo. L’attore debutta al cinema nel 2002 nel
film Spider-Man, dove ricopre il ruolo di Flash Thompson
recitando accanto a Tobey Maguire, Kirsten
Dunst e James
Franco. L’attore recita poi nei film Dietro le
linee nemiche III – Missione Colombia (2009), Che cosa
aspettarsi quando si aspetta (2012), Magic Mike
(2012), Sabotage (2014), Magic Mike
XXL (2015), Justice
League (2017) e Rampage – Furia
animale (2018).
2. È celebre per alcuni
ruoli televisivi. Nel corso della sua carriera l’attore è
inizialmente apparso in serie TV come Las Vegas (2006),
CSI – Scena del crimine (2006), Close to Home
(2006), ottenendo poi un ruolo ricorrente nella serie TV How I
Met Your Mother (2006-2012). L’attore recita poi nelle serie
Scrubs (2007), E.R. – Medici in prima linea
(2007), One Tree Hill (2008-2010), e ricopre il ruolo di
Alcide Herveaux nella serie True Blood (2010-2014).
Joe Manganiello Instagram
3. Ha un profilo
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 2,2 milioni di persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere curiosità o
fotografie scattate in momenti di svago. Non mancano poi immagini
promozionali dei suoi progetti cinematografici o televisivi.
Joe Manganiello moglie e figli
4. È sposato. Dalla
fine del 2014 l’attore ha una relazione con l’attrice colombiana
Sofia Vergara. I due si sposano poi nel novembre
2015 in Florida. I due hanno più volte indicato le loro differenze
culturali come una delle cose più affascinanti del loro rapporto.
Attualmente la coppia non ha figli.
Joe Manganiello Spider-Man
5. Ottenne un ruolo diverso
da quello per cui si era presentato. Inizialmente l’attore
si era presentato ai provini per il casting del film
Spider-Man, diretto da Sam Raimi,
proponendosi per il ruolo di Peter Parker. Tuttavia l’attore venne
invece scelto per il ruolo del bullo Flash Thomspon.
Joe Manganiello Magic Mike
6. Non credeva potesse
diventare un successo. Pur essendo riconoscente per
l’occasione di poter recitare per un regista come Steven
Soderbergh, l’attore non credeva che il film Magic
Mike potesse ottenere particolari riconoscimenti da parte del
pubblico. Il film si presentava come un prodotto indipendente
girato in pochi giorni e con un budget limitato. Rimase
particolarmente stupito ed emozionato quando invece la pellicola si
rivelò un successo al box office, riscontrando un grande
apprezzamento da parte del pubblico.
Joe Manganiello True Blood
7. È entusiasta dello
sviluppo del suo personaggio. L’attore, che nella serie
True Blood interpreta Alcide Herveaux, temibile lupo
mannaro, ha dichiarato di essere stato particolarmente soddisfatto
dal modo in cui il suo personaggio è stato sviluppato e concluso.
Manganiello vedeva quanto scritto dagli sceneggiatori come la degna
conclusione del terzo atto per il suo personaggio.
Joe Manganiello Lucca Comics
8. Sarà ospite speciale
dell’evento. L’attore è stato annunciato come ospite al
prossimo Lucca Comics, dove prenderà parte ad una sessione di
Dungeons & Dragons ripresa in diretta streaming. L’iniziativa ha
scopo benefico, e gli spettatori potranno infatti partecipare con
donazioni destinate ad associazioni benefiche. L’attore si è
dichiarato onorato ed eccitato dall’idea di poter partecipare a
tale evento.
Joe Manganiello fisico
9. È considerato un sex
symbol. In più di un occasione l’attore è stato indicato
come uno degli uomini viventi più sexy, in particolare dalla
rivista People, che nel 2010 gli ha assegnato tale riconoscimento.
Manganiello è stato poi nominato “miglior fisico estivo”, ricevendo
lodi proprio per la sua prestanza fisica.
Joe Manganiello età e altezza
10. Joe Manganiello è nato a
Pittsburgh, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 28 dicembre
1976. L’altezza complessiva dell’attore è di 196 centimetri.
Lucia Ocone è
un’apprezzata attrice, attiva tanto al cinema quanto in
televisione. La sua partecipazione a film di grande successo le ha
fatto guadagnare le attenzioni di pubblico e critica, e i suoi
ruoli di rilievo le hanno più volte permesso di mettere in mostra
le sue doti attoriali.
2. Ha recitato in
televisione. L’attrice ha recitato anche in popolari serie
televisive come Lo zio d’America (2002), Una famiglia
in giallo (2005), 7 vite (2007), I liceali 3
(2011), Il commissario Manara (2009-2011) e Tutti
insieme all’improvviso (2016).
Lucia Ocone Instagram
3. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 85 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma non mancano anche immagini e video
promozionali dei progetti cinematografici e televisivi a cui
l’attrice ha preso parte.
Lucia Ocone figli
4. Non ha figli.
In un’intervista l’attrice ha dichiarato di non essere sposata e di
non avere figli. Ha aggiunto che non sopporta il giudizio rivolto
alle donne non sposate e non madri, frutto di una cultura
primitiva. L’attrice è una forte sostenitrice del fatto che si
possa essere realizzate e in pace con sé stesse anche senza un
compagno o dei figli.
Lucia Ocone Quelli che il
calcio
5. Ha preso parte al
programma televisivo. L’attrice è ospite ricorrente nel
programma, dove è apparsa per la prima volta nel 2005. Prenderà
parte poi fino all’edizione del 2009. Nel 2015 torna a far parte
del programma, di cui è tutt’ora tra i membri del cast principale,
imitando diversi personaggi famosi d’attualità e portando in scena
personaggi di sua invenzione.
Lucia Ocone Anna Moroni
6. È tra le sue imitazioni
più celebri. Una delle interpretazioni più riuscite
dell’attrice è quella di Anna Moroni, celebre cuoca e personaggio
televisivo, apparso per anni nel programma La prova del
cuoco. L’imitazione della Ocone ripercorreva tutte le
principali caratteristiche della cuoca, e ha mostrato le vere
potenzialità dell’attrice come interprete.
Lucia Ocone Mina
7. Ha imitato la celebre
cantante. Un’altra delle più celebri imitazioni è quella
della cantante Mina, che l’attrice ha interpretato
più volte all’interno del programma Quelli che il calcio.
Nei panni della cantante, la Ocone si sbizzarrisce a dire la
propria opinione sull’attuale panorama musicale italiano.
Lucia Ocone Poveri ma ricchi
8. Ha recitato nel film di
Fausto Brizzi. Nel film Poveri ma ricchi
l’attrice interpreta Loredana Bertocchi, moglie del personaggio
interpretato da Christian De Sica. La vicenda del
film ruota intorno all’incredibile vincita di cento milioni di euro
da parte della famiglia protagonista, la quale vede cambiare
improvvisamente il proprio status economico e trovandosi ad
affrontare situazioni sempre più comiche.
Lucia Ocone Paola Cortellesi
9. Ha più volte recitato
con l’attrice. La Ocone e la Cortellesi hanno recitato
insieme nel film Nessuno mi può giudicare, ma hanno anche
diviso più volte la scena all’interno del programma Quelli che
il calcio, dove hanno dato vita a duetti comici imitando
personalità dello spettacolo o personaggi di loro invenzione.
Lucia Ocone età e altezza
10. Lucia Ocone è nata ad
Albano Laziale, il 3 maggio 1974. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 165 centimetri.
Attore di cinema e teatro, ma anche
celebre conduttore televisivo, Flavio Insinna è
con successo entrato nelle case degli italiani, facendosi
apprezzare per la sua simpatia e versatilità.
Ecco 10 cose che non sai di
Flavio Insinna.
Flavio Insinna film
1. Ha recitato in
lungometraggi di successo. Il debutto cinematografico
dell’attore avviene nel 1992, in Gole ruggenti.
Successivamente prende parte ai film Figli di Annibale
(1998), Guardami (1999), Il partigiano Johnny
(2000), Tuttapposto (2001), La finestra di fronte
(2003), Ex (2009), Pazze di me (2013), dove
recita accanto all’attore Francesco
Mandelli, Bianca come il latte,
rossa come il sangue (2013) e Il professor
Cenerentolo (2015) e Se mi vuoi bene (2019).
2. È apparso in numerose
serie TV. L’attore è celebre in particolar modo per i suoi
ruoli televisivi in film e serie come Uno di noi (1996),
Dio vede e provvede 2 (1997), Don Matteo
(2000-2005), Distretto di polizia (2000), La
crociera (2001), Maria Goretti (2003), Meucci –
L’italiano che inventò il telefono (2005), Cotti e
mangiati (2006-2008), Ho sposato uno sbirro
(2008-2010), Eroi per caso (2011) e La classe degli
asini (2016).
Flavio Insinna Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 103 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago o immagini promozionali dei suoi
progetti da attore o conduttore.
Flavio Insinna fidanzata
4. È fidanzato.
Dal 2016 l’attore è fidanzato con Adriana Riccio, conosciuta
durante il programma Affari Tuoi, all’epoca condotto
proprio da Insinna. La coppia mantiene particolarmente privata la
loro vita sentimentale, e non si hanno ulteriori informazioni
riguardo lei, considerando anche che non appartiene al mondo dello
spettacolo.
Flavio Insinna Don Matteo
5. Tornerà ad interpretare
il suo vecchio ruolo. Nelle prime stagioni della serie Rai
con Terrence Hill, Insinna interpretava il
capitano dei carabinieri Flavio Anceschi. L’attore riprenderà il
ruolo ad anni di distanza all’interno della dodicesima stagione
della serie, annunciata come probabile conclusione delle avventure
del celebre prete.
Flavio Insinna L’eredità
6. È il nuovo conduttore
del programma. L’attore è attualmente il conduttore del
programma L’eredità, trasmesso in prima serata su Rai Uno.
Il celebre gioco a quiz è tra i programmi più seguiti dell’attuale
palinsesto, trovando proprio nella brillante conduzione di Insinna
il suo punto di forza.
Flavio Insinna padre
7. Ha scritto un libro
dedicato al padre. Insinna è autore del libro Neanche
con un morso all’orecchio, edito nel 2012 e dedicato al padre.
All’interno del libro Insinna racconta senza sconti e in modo
intimo e introspettivo il rapporto con il padre e il vuoto lasciato
dalla sua scomparsa.
Flavio Insinna Se mi vuoi
bene
8. Segna il suo ritorno al
cinema. L’attore tornerà al cinema nel 2019 con il film
Se mi vuoi bene, diretto dal regista Fausto
Brizzi e tratto dal suo romanzo omonimo. Reciterà insieme
agli attori ClaudioBisio,
Sergio Rubini, Gian Marco
Tognazzi e Lucia Ocone.
Flavio Insinna studi
9. Ha studiato con
Gigi Proietti. Nel 1988 Insinna si iscrive alle
audizioni per il Laboratorio di esercitazioni sceniche diretto dal
regista e attore Gigi Proietti. Insinna si presenta al provino
finale con un monologo tratto da Edmund Kean, genio e
sregolatezza. Superato il provino, Insinna si diploma in
seguito nel 1990.
Flavio Insinna età e altezza
10. Flavio Insinna è nato a
Roma, il 3 luglio 1965. L’altezza complessiva dell’attore
è di 174 centimetri.
Tra i più apprezzati interpreti del
cinema italiano, l’attore Sergio Rubini si è negli
anni costruito una carriera di tutto rispetto, collaborando con
importanti autori e partecipando a film di grande successo di
pubblico e critica. Rubini ha poi compiuto anche il passaggio
dietro la macchina da presa, dimostrando le sue capacità tanto come
attore quanto come regista.
Ecco 10 cose che non sai di
Sergio Rubini.
Sergio Rubini film
1. Ha una lunga
filmografia. Il debutto cinematografico dell’attore
avviene nel 1985, quando partecipa a Desiderando Giulia.
Successivamente l’attore inizia a farsi notare in film come Il
caso Moro (1986), Intervista (1987) e Treno di
panna (1988). La sua esperienza nel cinema subisce una svolta
a partire dagli anni novanta, con film come La stazione
(1990), Al lupo al lupo (1992), Una pura
formalità (1994), Prestazione straordinaria (1994),
Nirvana (1997), Il viaggio della sposa (1997),
Del perduto amore (1998) e Il talento di Mr.
Ripley (1999), dove recita accanto agli attori Matt
Damon e Jude
Law. Tra gli altri più celebri titoli a cui l’attore
ha preso parte si annoverano Tutto l’amore che c’è (2000),
La passione di Cristo (2004), Manuale d’amore
(2005), Colpo d’occhio (2008), Qualunquemente (2011), L’ultima ruota del
carro (2013), La stoffa dei
sogni (2015), Dobbiamo
parlare (2015), Non è un paese per giovani
(2017), Moschettieri del re –
La penultima missione (2018), Il grande
spirito (2019).
2. Ha recitato anche in
televisione. Nel corso degli anni l’attore si è fatto
notare anche per le sue partecipazioni televisive. In particolare
si annoverano Un altro varietà (1986), Cinemaa che
follia! (1988), Il conte di Montecristo (1998),
La contessa di Castiglione (2006) e La strada di
casa (2017-in corso).
3. Si è distinto come
regista. Sin dai primi anni della sua carriera l’attore si
fa notare anche per le sue ambizioni da regista, e realizza film di
successo come La stazione, Il viaggio della
sposa, La terra e L’uomo nero. Rubini è
inoltre solito ricoprire anche il ruolo del protagonista nei suoi
film.
Sergio Rubini Instagram
4. Non possiede un proprio
account. Sergio Rubini non ha un profilo personale sul
social network Instagram, probabilmente per tenere maggiormente
separata la propria vita privata da quella pubblica. Esistono
tuttavia alcune fan page dedicate all’attore contenenti i suoi più
recenti scatti fotografici o novità sui suoi progetti
cinematografici.
Sergio Rubini Margherita Buy
5. Sergio Rubini e
Margherita Buy erano sposati. I due attori si sono
conosciuti durante gli anni di studio all’Accademia Nazionale
d’Arte Drammatica di Roma, arrivando poi a sposarsi nel 1991. La
coppia ha tuttavia annunciato il divorzio soltanto due anni dopo.
Nonostante ciò hanno continuato a lavorare insieme, condividendo
più volte la scena in film come Mi rifaccio vivo, L’amore
ritorna e Moschettieri del re.
Sergio Rubini Carla Cavalluzzi
6. Hanno una
relazione. L’attore è attualmente fidanzato con la
sceneggiatrice Carla Cavalluzzi, la quale ha
esordito al cinema collaborando proprio con Rubini alla
sceneggiatura dei film L’anima gemella e L’amore
ritorna. I due hanno così proseguito il sodalizio artistico
anche per i successivi film diretti dall’attore.
Sergio Rubini Rocco Papaleo
7. Hanno lavorato insieme
molteplici volte. Rubini e l’attore Rocco
Papaleo sono amici di vecchia data, ed hanno preso parte a
più di un progetto in comune. Tra i film di cui sono stati
protagonisti insieme si annoverano Del perduto amore,
Moschettieri del re e Il grande spirito, questo
ultimo regia proprio di Rubini.
Sergio Rubini La strada di
casa
8. È rimasto affascinato dal
ruolo. Rubini è protagonista insieme all’attore
Alessio Boni della serie La strada di
casa, in onda su Rai Uno. Per la seconda stagione, Rubini si è
dichiarato sorpreso dai nuovi percorsi intrapresi dal personaggio,
che se prima era un persecutore ora diviene fido alleato. L’attore
si è concentrato così sull’umanità che porta a compiere questo
cambiamento, ritenendosi affascinato dal modo in cui questo
avviene.
Sergio Rubini Il grande
spirito
9. È il suo nuovo film da
regista. Per film Il grande spirito l’attore
ricopre il doppio ruolo di regista e interprete, recitando accanto
agli attori Rocco Papaleo e Ivana
Lotito. Il desiderio di Rubini era quello di realizzare un
film contro il cinismo attraverso l’incontro tra due personaggi
apparentemente diversi ma ugualmente emarginati.
Sergio Rubini età e altezza
10. Sergio Rubini è nato a
Grumo Appula, in Puglia, il 21 dicembre 1959. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Claudio Bisio è tra
i più apprezzati comici italiani, e negli anni ha dimostrato di
saper funzionare non solo in televisione ma anche al cinema, dove è
stato protagonista di numerosi film di successo. L’attore ha
inoltre provato il suo talento misurandosi anche con diversi ruoli
drammatici, cosa che gli ha fatto guadagnare la stima di pubblico e
critica.
Ecco 10 cose che non sai su
Claudio Bisio.
Claudio Bisio film
1. È stato protagonista di
lungometraggi di successo. La carriera televisiva
dell’attore ha inizio nel 1983, quando prende parte al film
Sogno di una notte d’estate. Da qui inizia a comparire nei
film Scemo di guerra (1985), I picari (1987),
Mediterraneo (1991), Sud (1993), Albergo
Roma (1996), La tregua (1997), Natale a New
York (2006), Manuale d’amore 2- Capitoli successivi
(2007), Ex (2009), Benvenuti al
sud (2010), Maschi contro femmine (2010),
Benvenuto
Presidente! (2013), Confusi e felici (2014),
Non c’è più religione (2016), Arrivano i prof
(2018) e Bentornato Presidente (2019).
2. Ha partecipato ad alcune
fiction. Negli anni l’attore si è dedicato anche alla
televisione, comparendo in fiction come Zanzibar (1988),
Casa dolce casa (1990), Un giorno fortunato
(1997), Belli dentro (2005), Due imbroglioni e…
mezzo! (2007), Due imbroglioni e… mezzo! 2 (2010) e
The Comedians (2017).
3. È un noto
doppiatore. In più di un’occasione l’attore si è distinto
come doppiatore, dando ad esempio voce al bradipo Sid nella serie
di film d’animazione L’era glaciale (2002). Prende poi
parte al doppiaggio dei film Hotel
Transylvania (2012), Ernest & Celestine (2012),
Hotel Transylvania
2 (2015) e Hotel Transylvania 3 – Una vacanza
mostruosa (2018).
Claudio Bisio Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 202 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche immagini promozionali dei
suoi progetti cinematografici o televisivi.
Claudio Bisio moglie e figli
5. È sposato.
Nell’agosto del 2003 l’attore si sposa con la giornalista Sandra
Bonzi, sua compagna di lunga data. Prima di sposarsi i due avevano
già avuto due figli, nati rispettivamente nel nel 1996 e nel 1998.
Nel 2008 la coppia pubblica un libro scritto a quattro mani,
intitolato Doppio misto. Autobiografia di coppia non
autorizzata, dove raccontano con ironia la loro vita di
coppia, sottolineando i diversi punti di vista.
Claudio Bisio Bentornato
Presidente!
6. Ha ripreso il ruolo
precedentemente interpretato. Sei anni dopo il film
BenvenutoPresidente! Claudio Bisio ha ripreso il
ruolo di Giuseppe Garibaldi nel sequel intitolato Bentornato
Presidente!. L’attore si è detto convinto dalla sceneggiatura
poiché sentiva che il film potesse parlare direttamente a quanti si
sono stufati dell’attuale clima di odio, in una società dove i
social network sembra non aiutare a riguardo.
Claudio Bisio Rapput
7. Ha inciso un popolare
brano rap. Nel 1991 l’attore rilascia il suo tutt’ora
unico album musical, Paté d’animo, al cui interno è
contenuto il brano rap intitolato Rapput (senza fiato) che
diventa uno dei tormentoni estivi dell’anno. Il brano risultò
essere il più venduto di quell’anno in Italia, regalando così a
Bisio notorierà anche in campo musicale.
Claudio Bisio capelli
8. Ha sofferto di calvizie
precoce. Durante gli anni di accademia al Piccolo Teatro
di Milano l’attore iniziò a soffrire di calvizie, perdendo
progressivamente tutti i capelli. I suoi insegnanti gli dissero che
senza sarebbe finito a fare il caratterista e l’attore provò così a
portare per i primi lavori un parrucchio, non trovandosi tuttavia a
suo agio. Bisio decise così di essere sé stesso, riuscendo infine a
trovare il successo nonostante l’assenza di capelli.
Claudio Bisio film 2019
9. Ha diversi progetti in
programma. Nel 2019 l’attore presterà la sua voce al
gorilla protagonista del film Attenti al gorilla, con
protagonista l’attore Frank Matano. Interpreta poi
il protagonista nel film Bentornato Presidente! e recita
nel nuovo film di FaustoBrizzi
intitolato Se mi vuoi bene. L’attore apparirà poi nel film
Cops – Una banda di poliziotti, per la regia di
Luca Miniero.
Claudio Bisio età e altezza
10. Claudio Bisio è nato a
Novi Ligure, in Piemonte, il 19 marzo 1957. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Noto per i suoi ruoli da villain,
l’attore Ed Skrein si è negli anni costruito una
buona fama, affermandosi anche per il suo caratteristico volto. Pur
se in ruoli talvolta marginali, Skrein ha saputo farsi notare, e la
sua partecipazione a film di successo gli ha permesso di
raggiungere facilmente le attenzione del grande pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Ed Skrein.
Ed Skrein film
1. Ha recitato in film di
successo. L’attore debutta sul grande schermo nel 2012,
con il lungometraggio III Manors. Successivamente prende
parte ai film The Sweeney (2012), I vichinghi
(2014), La spada della vendetta (2015), Tiger
House (2015), The Trasporter Legacy (2015), Kill
Your Friend (2015), Deadpool
(2016), Tau (2017), In Darkness (2018), Se la strada potesse
parlare (2018), Alita – Angelo della
battaglia (2019), Maleficent – Signora del male
(2019) e Midway (2019).
2. Ha recitato in famose
serie TV. L’attore è celebre anche per alcuni ruoli
televisivi. In particolare si è fatto notare in Il Trono di Spade, dove a partire dalla
terza stagione ricopre il ruolo di Daario Naharis, venendo tuttavia
sostituito a partire dalla stagione successiva. Appare in seguito
in alcuni episodi della serie The Tunnel (2013).
Ed Skrein Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 199 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago. Non mancano tuttavia anche immagini
tratte dai set a cui prende parte o dalle premier a cui partecipa
per promuovere i propri progetti.
Ed Skrein moglie
4. Tiene particolarmente
privata la sua vita sentimentale. L’attore ha dimostrato
negli anni di voler tenere separata la sua vita pubblica da quella
privata. Skrein non è infatti solito condividere dettagli sulla
propria vita sentimentale, ma è noto essere sposato e avere un
figlio con la sua compagna.
Ed Skrein Hellboy
5. Ha abbandonato il
film. L’attore era stato scelto per far parte del cast del
film Hellboy,
reboot cinematografico del celebre personaggio dei fumetti. Nel
film Skrein doveva interpretare il ruolo di Benjamin Daimio, un ex
marine di origini asiatiche. Tuttavia l’attore ha rinunciato al
ruolo nel momento in cui sono sorte lamentele da parte dei fan
riguardo il whitewashing del personaggio, che da asiatico veniva
infatti ad essere interpretato da un attore occidentale. L’attore,
attraverso un post su Twitter, si è scusato con i fan, affermando
di comprendere il loro disappunto e abbandonando di conseguenza il
film.
Ed Skrein Il Trono di Spade
6. Ha volontariamente
lasciato la serie. Dopo aver interpretato il ruolo di
Daario negli ultimi episodi della terza stagione de Il Trono di
Spade, l’attore ha annunciato che non avrebbe ripreso il ruolo
nella quarta stagione. Stando a quanto dichiarato dall’attore, la
decisione sarebbe scaturita dal desiderio di trascorrere più tempo
in famiglia, ma anche dall’opportunità di recitare come
protagonista nel film The Transporter Refueled.
Ed Skrein Deadpool
7. Interpreta il cattivo del
film. Nel film Deadpool con Ryan
Reynolds, l’attore interpreta Ajax, un villain che
l’attore ha dichiarato di aver particolarmente apprezzato. In
particolare Skrein si è rivelato entusiasta dell’occasione di poter
dare al suo personaggio più di una chiave di lettura, portando così
in scena una personalità complessa e multiforme.
8. Si è allenato duramente
per una sequenza in particolare. L’attore ha rivelato di
essersi sottoposto ad un duro e costante allenamento per affrontare
la sequenza del film ambientata nel laboratorio, dove trova origine
il personaggio di Deadpool. Skrein ha dichiarato che quella è la
sua sequenza preferita, sia per l’azione richiesta che per il
rapporto che si genera tra il suo personaggio e quello di
Reynolds.
Ed Skrein Maleficent
9. Sarà il villain del
sequel. L’attore comparirà nel nuovo film Disney,
Maleficent – Signora del male, sequel del live-action
distribuito nel 2014. Nel film Skrein reciterà al fianco di
Angelina
Jolie, Michelle Pfeiffer e Elle
Fanning, interpretando il ruolo del villain, Borra,
che cercherà di conquistare il regno scatenando una sanguinolenta
guerra.
Ed Skrein età e altezza
10. Ed Skrein è nato a
Londra, il 29 marzo 1983. L’altezza complessiva
dell’attore è di 185 centimetri.
L’attrice Juno
Temple si è negli anni guadagnata una buona fama
partecipando a film e serie TV di successo, lavorando con
importanti autori che hanno saputo valorizzarne le capacità.
L’attrice è stata così in grado di fortificare il proprio talento,
arrivando ad ottenere ruoli di rilievo che le hanno perrmesso di
farsi apprezzare da critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Juno Temple.
Juno Temple film
1. Ha recitato in
lungometraggi di successo. L’attrice debutta al cinema
recitando in due film diretti da suo padre, il regista
Julien Temple, ovvero Vigo: Passion for
Life (1997) e Pandaemonium (2000). Successivamente
partecipa ai film Diario di uno scandalo (2006),
Espiazione (2007), L’altra donna del re (2008),
Mr. Nobody (2009), Lo stravagante mondo di
Greenberg (2010), I tre moschettieri (2011),
Il cavaliere oscuro – Il
ritorno (2012), Botte di fortuna (2012),
Lovelace (2013), Sin City – Una donna
per cui uccidere (2014), Black Mass – L’ultimo
gangster (2015), La ruota delle
meraviglie (2017), Unsane (2018) e Maleficent
– Signora del male (2019).
2. Ha partecipato anche ad
importanti serie TV. L’attrice è stata tra i protagonisti
della serie Vinyl, prodotta da MartinScorsese e andata in onda nel 2016. La Temple
prende poi parte alla serie Philip K. Dick’s Electric
Dreams e alla serie Dirty John.
Juno Temple fidanzato
3. Ha avuto un’importante
storia sentimentale. Nel 2014 l’attrice afferma di
convivere con il suo fidanzato, l’attore Michael
Angarano, conosciuto nel 2012 sul set del film Botte
di fortuna. Nel 2016 i due confermano di essersi separati.
Juno Temple Instagram
4. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 130 mila persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
realizzate in momenti di svago, ma non mancano anche scatti
rilasciati per riviste di moda o immagini promozionali dei suoi
progetti.
Juno Temple Batman
5. Ha interpretato un
piccolo ruolo nel film di Christopher Nolan. Nel terzo film
della trilogia dedicata al giustiziere mascherato, Juno Temple
ha ricoperto il ruolo di Holly Robinson, amica di Selina Kyle,
alias Catwoman, nel film interpretata dall’attrice Anne Hathaway. L’attrice si è
dichiarata entusiasta del lavoro svolto con Nolan, affermando che
l’opportunità di lavorare con lui è tra le più preziose della sua
carriera.
Juno Temple Mr. Nobody
6. Ha interpretato la
versione giovane di un personaggio. Nel film Mr.
Nobody, con protagonista l’attore Jared Leto,
l’attrice ha interpretato il ruolo di Anna all’età di 15 anni. La
versione adulta del personaggio era invece interpretato
dall’attrice Diane Kruger.
7. Ha recitato nel film con
Angelina Jolie. L’attrice ha recitato
nel film live-action Disney nel ruolo di una delle tre fate dedite
alla protezione di Aurora, la bella addormentata interpretata da
Elle Fanning.
8. Ha ripreso il ruolo nel
sequel. Nel sequel Maleficent – Signora del male,
l’attrice ha ripreso il ruolo già interpretato nel 2014 all’interno
del film con Angelina
Jolie, Michelle Pfeiffer e Elle
Fanning. La Temple si è dichiarata entusiasta della
possibilità di poter esplorare nuovi aspetti e sfumature del
proprio personaggio, permettendo così un evoluzione del suo arco
narrativo.
Juno Temple 2019
9. È un anno particolarmente
ricco. Il 2019 è un anno impegnativo per l’attrice,
coinvolta in numerosi progetti di prossima uscita. Oltre al già
citato sequel di Maleficent, l’attrice sarà protagonista
del film Lost Transmissions, e alle serie TV Horse’s
Mouth e Little Birds.
Juno Temple età e altezza
10. Juno Temple è nata a
Londra, il 21 luglio 1989. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 157 centimetri.
L’attore Brian Cox
è tra i più apprezzati della sua generazione. Inizia la sua
carriera in teatro, per poi spostarsi al cinema e in televisione,
dove prende parte a titoli di successo, spesso interpretando ruoli
divenuti iconici. Apprezzato da critica e pubblico, Cox si è
rivelato interprete di gran gusto, arrivando a collaborare con
importanti autori e colleghi attori.
Ecco 10 cose che non sai di
Brian Cox.
Brian Cox film
1. Ha recitato in numerosi
film di successo. L’attore debutta al cinema nel ruolo di
Hannibal Lecter nel film Manhunter – Frammenti di un
omicidio (1986). Da qui ottiene una fama tale che lo porta a
recitare in Braveheart – Cuore
impavido (1995), Il collezionista (1997),
Rushmore (1998), Gioco d’amore (1999), Super
Troopers (2001), The Bourne Identity (2002), The
Ring (2002), Il ladro di orchidee (2002), La 25ª
ora (2002), Troy (2004), Match Point (2005),
L’alba del pianeta
delle scimmie (2011), Pixels
(2015) Churchill (2017) e Strange But True
(2019).
2. Ha recitato in serie TV
di successo. Oltre al cinema, l’attore è comparso anche in
alcuni film e serie televisive come Arma segreta (1990),
Il processo di Norimberga (2000), The Take – Una
storia criminale (2009), Un’avventura nello spazio e nel
tempo (2013), The Slap (2015), Penny
Dreadful (2016), I Medici (2016), e
Succession (2018-in corso).
3. È anche
doppiatore. L’attore si è fatto apprezzare anche come
doppiatore in più di un’occasione. Tra i suoi doppiaggi più celebri
si annoverano quello per il film Fantastic Mr. Fox (2009),
nel ruolo di Daniel Peabody, per il film Her (2013), dove
dà voce al filosofo Alan Watts, e nella serie Good Omens
(2019), dove presta la voce al personaggio Morte.
Brian Cox Hannibal Lecter
4. È stato il primo a
ricoprire il ruolo al cinema. Prima di Anthony Hopkins nel celebre Il
silenzio degli innocenti, il personaggio di Hannibal Lecter
era già stato trasportato al cinema nel 1986 nel film Manhunter
– Frammenti di un omicidio. Ad interpretarlo per la prima
volta fu proprio Cox, il quale ha dichiarato di essere rimasto
affascinato dalla natura enigmatica del personaggio.
5. È invidioso di Anthony
Hopkins. L’attore ha dichiarato di invidiare ad Hopkins
quel che egli ha guadagnato interpretando lo stesso ruolo solo
pochi anni dopo. Hopksin vinse infatti il premio Oscar come miglior
attore protagonista, ottenendo in seguito ottimi ruoli e grandi
compensi.
Brian Cox Troy
6. Ha preso parte all’epico
film. Nel film del 2004 con protagonisti BradPitt, Orlando
Bloom e Eric Bana, l’attore
interpreta il ruolo di Agamennone, il re degli Achei. Il film segue
il mito della guerra di Troia, che vide scontrarsi per anni greci
contro troiani in una battaglia all’ultimo sangue.
Brian Cox Bravehart
7. Ha rifiutato un ruolo
importante. All’attore era stato offerto un ruolo più
importante all’interno del film diretto e interpretato da Mel
Gibson. Tuttavia Cox rifiutò la parte, scegliendo
invece di interpretare Argyle, poiché lo sentiva più affine a
sé.
8. Era uno dei pochi attori
scozzesi del cast. Sebbene la maggior parte dei personaggi
del film siano scozzesi, gli attori che li interpretavano erano
invece dell’Inghilterra, Galles e Irlanda. Una delle poche
eccezioni era proprio l’attore Brian Cox, nato in Scozia.
Brian Cox Churchill
9. Ha interpretato il
celebre leader britannico. L’attore ha interpretato il
celebre Primo Ministro nel film Churchill, distribuito
nelle sale nel 2017. Il film è ambientato nelle 48 ore precedenti
il D-Day, e vede il famoso leader alle prese con i generali e gli
avversari politici. Curiosamente nello stesso anno uscì il film
L’ora più
buia, dove Gary
Oldman interpreta lo stesso ruolo, e grazie al quale
vincerà poi il suo primo Oscar.
Brian Cox età e altezza
10. Brian Cox è nato a
Dundee, in Scozia, il 1 giugno 1946. L’altezza complessiva
dell’attore è di 169 centimetri.
Alan Tudyk è un
apprezzato attore che negli anni si è diviso tra cinema,
televisione e doppiaggio. Grazie alla sua partecipazione a titoli
di successo ha saputo imporsi all’attenzione di critica e pubblico,
dimostrando grande versatilità e capacità di reinventarsi
continuamente. Alcuni dei suoi ruoli sono in seguito divenuti veri
e propri cult.
Ecco 10 cose che non sai di
Alan Tudyk.
Alan Tudyk film
1. Ha recitato in
lungometraggi di successo. L’attore esordisce al cinema
nel 1998 nel film Patch Adams, dove recita al fianco di
Robin Williams. Successivamente prende parte a
Il destino di un cavaliere (2001), Palle al balzo
(2004), Io, robot (2004), Molto incinta (2007),
Quel treno per Yuma (2007), Transformers 3
(2011), La leggenda del
cacciatore di vampiri (2012), Maze Runner – La
fuga (2015), L’ultima parola – La
vera storia di Dalton Trumbo (2015), Rogue One: A Star Wars
Story (2016).
2. Importanti sono anche i
ruoli televisivi. Dopo il debutto nella serie
Frasier (2000), l’attore diventa celebre per il ruolo di
Hoban Washburne nella serie Firefly (2002-2003), e
prende successivamente parte ad Arrested
Development (2005-2013), Dollhouse (2009-2010),
Suburgatory (2011-2014), Powerless (2017),
Dirk Gently (2018) e Doom Patrol, dove dal 2019
ricopre il ruolo di Eric Morden alias Mr. Nobody.
3. È anche
doppiatore. L’attore è particolarmente apprezzato come
doppiatore, e ha prestato la sua voce a importanti film
d’animazione come L’era glaciale (2002), Astro
Boy (2009), Alvin Superstar 3 – Si salvi chi può!
(2011), Ralph Spaccatutto (2012), Frozen – Il regno di
ghiaccio (2013), Big Hero 6
(2014), Zootropolis
(2016), Oceania (2016),
Ralph Spacca
Internet (2018), e a film come Rogue One: A
Star
Wars Story (2016) e Aladdin
(2019).
Alan Tudyk Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 150 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche foto tratte dai set
frequentati. Non mancano inoltre immagini promozionali dei progetti
a cui l’attore prende parte.
Alan Tudyk Aladdin
5. Ha doppiato un importante
personaggio. Nel live-action Aladdin, con
protagonista Will
Smith, l’attore ha prestato la voce ad uno dei pochi
personaggi non umani, ovvero il pappagallo Iago, fedele spalla del
perfido Jafar. L’attore ha sostituito Gilbert
Gottfried, che doppiava il personaggio nell’originale
animato del 1992. Quest’ultimo si è dichiarato scontento della
decisione, sperando di poter dare nuovamente voce al celebre
volatile.
Alan Tudyk Rogue One
6. Ha avuto un ruolo
fondamentale. L’attore ha preso parte al primo spin-off
dedicato al mondo di Star Wars interpretando il droide K-2SO,
specializzato in sicurezza personale. L’attore si è dichiarato
entusiasta a riguardo, affermando che prendere parte alla saga era
il sogno di una vita.
7. Dare vita al personaggio
è stato particolarmente complesso. Per coprire la possente
statura del droide, l’attore ha dovuto muoversi su dei trampoli per
l’intera produzione del film, il che ha reso particolarmente
complessa la sua vita sul set. L’attore ha infatti dovuto abituarsi
alla nuova altezza e nel relazionarsi con ciò che lo
circondava.
Alan Tudyk Deadpool 2
8. Ha un cameo nel
film. L’attore compare in un breve cameo nel film Deadpool 2,
con Ryan
Reynolds e Josh
Brolin. Tudyk è uno dei due camionisti in cui si
imbatte il personaggio di Cable al suo arrivo dopo il viaggio nel
tempo. Accanto a Tudyk, in un cameo non accreditato, vi è anche
l’attore Matt
Damon. I due sono stati resi irriconoscibili grazie al
massiccio trucco sfoggiato.
Alan Tudyk Doom Patrol
9. Recita nella nuova serie
Amazon Prime. L’attore è tra i protagonisti della serie
Doom Patrol, basata sull’omonimo gruppo di supereroi
ideato per la DC Comics. Nella serie la Doom Patrol del titolo ha
il compito di impedire al sovrannaturale Mr. Nobody di conquistare
l’intero pianeta. Tudyk ricopre proprio il ruolo del perfido
villain.
Alan Tudyk età e altezza
10. Alan Tudyk è nato al El
Paso, in Texas, Stati Uniti, il 16 marzo 1971. L’altezza
complessiva dell’attore è di 180 centimentri.
Benché poco noto, l’attore
Jeffrey Wright ha partecipato ad alcuni dei film
più celebri degli ultimi anni, spesso in ruoli di rilievo.
Apprezzato dalla critica, Wright si è distinto per la sua
versatilità e capacità di distinguersi ad ogni ruolo, cosa che lo
ha portato a lavorare con importanti autori e famosi colleghi.
2. È celebre anche per i
ruoli televisivi. Negli anni l’attore è comparso in
numerose serie TV di successo, come Le avventure del giovane
Indiana Jones (1993), Homicide (1997), Angels in
America (2003), Dr. House – Medical Division
(2012), Broadwalk Empire – L’impero del crimine
(2013-2014) e Westworld, dove dal 2016 è membro del cast
principale nel ruolo di Bernard Lowe.
Jeffrey Wright Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 69,8 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche foto promozionali dei suoi
progetti futuri e anche curiosità dai set a cui prende parte.
Jeffrey Wright moglie
4. È stato sposato.
Wright sposa l’attrice Carmen Ejogo, celebre per i
suoi ruoli in Animali fantastici e
dove trovarli (2016) e Alien: Covenant
(2017), nel 2000. Dalla coppia nascono due figli, chiamati Elijah e
Juno. Nel 2014 i due annunciano il divorzio.
Jeffrey Wright Marvel
5. Avrà un ruolo molto
importante. L’attore è stato annunciato come voce narrante
della serie MarvelWhat If…?, che
esplorerà realtà alternative legate all’MCU. Nella serie Wright
ricoprirà il ruolo dell’Osservatore. Presentati già in
Guardiani della Galassia vol. 2, gli Osservatori hanno il
compito di sorvegliare e presenziare agli eventi più importanti del
multiverso Marvel.
Jeffrey Wright Basquiat
6. È diventato celebre
grazie al ruolo. Tra le interpretazioni più famose
dell’attore vi è quella dell’artista Jean-Michael Basquiat,
esponente del graffittismo americano. Qui Wright ricopre il suo
primo ruolo da protagonista, e ottiene una nomination agli
Independent Spirit Awards. Da qui la carriera dell’attore ottiene
una svolta, venendo chiamato a lavorare con attori del calibro di
Woody Allen, Ang
Lee, Jonathan Demme, Jim
Jarmush e Oliver Stone.
Jeffrey Wright Hunger Games
7. Ha preso parte alla
celebre saga. L’attore ha preso parte al secondo capitolo
della saga con protagonista Jennifer
Lawrence. Wright ha ricoperto il ruolo di Beete,
tributo appartenente al Distretto 3, esperto di elettronica che si
rivelerà essenziale per la sopravvivenza di Katniss e Peeta.
Jeffrey Wright Westworld
8. Non era a conoscenza
della natura del suo personaggio. Nella serie HBO
Westworld l’attore interpreta Bernard Lowe, che si
scoprirà essere un androide. L’attore ha dichiarato di essere
rimasto scioccato quando gli fu comunicata la cosa, poco prima di
girare le ultime puntate della stagione. Questa notizia si è
rivelata tuttavia particolarmente stimolante per l’attore, che ha
potuto aggiungere nuove sfumature al proprio personaggio.
9. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Per il suo ruolo nella serie, l’attore ha
ricevuto numerose nomination ad importanti premi, tra cui si
annoverano quelle per il miglior attore in una serie dramamtica ai
prestigiosi Emmy Awards.
Jeffrey Wright età e altezza
10. Jeffrey Wright è nato a
Washington, negli Stati Uniti, il 7 dicembre 1965.
L’altezza complessiva dell’attore è di 180 centimetri.
Divenuto celebre grazie alla serie
NetflixStranger Things, il giovanissimo
attore Finn Wolfhard è ora pronto a conquistare il
cinema e la tv con la sua grinta e il suo talento. Dopo le numerose
lodi di critica e pubblico, l’attore è ora alla ricerca del ruolo
giusto per confermare le sue abilità e la sua versatilità.
Ecco 10 cose che non sai di
Finn Wolfhard.
Finn Wolfhard film
1. Ha recitato in un
blockbuster di successo. Il debutto cinematografico
dell’attore avviene nel 2017 nel film campione di incassi It, tratto
dall’omonimo romanzo di StephenKing. Nel film l’attore interpreta il personaggio
di Richie Tozier. Nel 2018 recita poi nel film Dog Days,
mentre nel 2019 riprende il ruolo di Richie per il film It – Capitolo
Due, sequel della fortunata trasposizione. Sempre nel 2019
l’attore recita nel film Il Cardellino, mentre è previso
un suo ruolo anche nel film Ghostbuster, diretto da
Jason Reitman.
2. È famoso grazie alle
serie TV. L’attore ha debuttato come attore in televisione
nel ruolo di Zoran nella serie televisiva The 100 (2014),
segue il ruolo di Jordie Pinsky in Supernatural (2015) e
dal 2016 ricopre il ruolo di Mike Wheeler nella serie Netflix
Stranger Things, che gli permette di raggiungere la
popolarità mondiale.
3. È anche
doppiatore. L’attore si è cimentato anche nel doppiaggio
con le serie animate Young Math Legends (2018), Howard
Lovecraft and the Kingdom of Madness (2018) e Carmen
Sandiego (2019). Presta poi la sua voce al personaggio Pugsley
Addams nel film d’animazione La famiglia Addams
(2019).
Finn Wolfhard Instagram
4. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 17,7 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma anche foto promozionali
dei suoi progetti e foto tratte dai set a cui ha preso parte.
Finn Wolfhard band
5. Ha una propria band
musicale. Oltre ad essere attore, Wolfhard è il cantante e
chitarrista della rock band Calpurnia. Nel 2018 esce il loro primo
EP, intitolato Scout, composto da 6 tracce. La band ha
raggiunto negli ultimi anni una buona popolarità, esibendosi in
numerose serate in locali in giro per gli Stati Uniti.
Finn Wolfhard Stranger Things
6. Ha sostenuto un provino
tramite video. L’attore si è candidato per una parte nella
serie Netflix attraverso un “open casting call”, inviando
semplicemente un video di sé, registrato nella propria camera e con
il proprio cellulare. I fratelli Duffer, ideatori della serie,
hanno adorato il carattere dell’attore, richiamandolo per un
colloquio conoscitivo, tramite cui poi ebbe la parte.
7. Ha dovuto guardare i
grandi classici degli anni ottanta. Gli ideatori hanno
imposto al giovane cast di attori di guardare i principali film
fantasy degli anni ottanta. Wolfhard ha dichiarato che per lui non
è stato un problema, poiché adora la cultura retrò e i film di
quegli anni come I Goonies e E.T. –
L’extraterrestre.
Finn Wolfhard It
8. È stato richiamato per il
ruolo. Il giovane attore viene inizialmente scelto per il
ruolo di Riche dal regista Cary Fukunaga,
all’epoca designato per realizzare il film. Quando Fukunaga però
lasciò il progetto per divergenze creative, l’attore perse il
ruolo. Tuttavia Andy Muschietti, subentrato alla
regia, lo richiamò per un provino, assegnandogli nuovamente il
ruolo.
9. È stato ringiovanito
artificialmente. Data la rapida crescita dell’attore, per
i flashback in It – Capitolo Due in cui questi compare si è reso
necessario un ringiovanimento tramite tecnologie digitali. Ciò ha
permesso di modificare l’aspetto fisico dell’interprete,
permettendogli di assomigliare a come appariva nel precedente film
di due anni prima.
Finn Wolfhard età e altezza
10. Finn Wolfhard è nato a
Vancouver, in Canada, il 23 dicembre 2002. L’altezza
complessiva dell’attore è di 178 centimetri.
Apprezzato al cinema e in
televisione, l’attore Guido Caprino si è negli
anni fatto apprezzare per i suoi ruoli sempre diversi in contesti
altrettanto variegati. Da alcuni anni è infatti protagonista di
alcune delle principali serie televisive italiane, dove regala
interpretazioni in grado di convincere critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai di
Guido Caprino.
Guido Caprino film
1. Ha lavorato a
lungometraggi di successo. La sua prima apparizione sul
grande schermo risale al 2005 nel film Il regista di
matrimoni, di Marco Bellocchio.
Successivamente recita in I Vicerè (2007), Un amore di
Gide (2008), Meno male che ci sei (2009), Lo
spazio bianco (2009), Noi credevamo (2010) e Fai bei
sogni (2015), dove recita accanto a Valerio
Mastandrea e Miriam Leone.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. Tra le serie che più hanno reso celebre
l’attore in televisione si annoverano Amiche mie (2008),
Il commissario Manara (2009-2011), dove interpreta il
protagonista, In Treatment (2013), 1992 (2015),
dove ricopre il ruolo di Pietro Bosco, recitando insieme a Stefano
Accorsi, I Medici (2016-2018), Il
miracolo (2018), e Romanzo famigliare (2018).
L’attore riprende poi il ruolo di Pietro Bosco nelle serie
1993 (2017) e 1994 (2019).
Guido Caprino Instagram
3. Non ha un account
social. L’attore non ha un proprio account sul social
network Instagram, probabilmente per mantenere separata la vita
pubblica da quella privata. Esistono tuttavia alcune fan page
dedicate all’attore, attraverso le quali è possibile rimanere
aggiornati sui suoi nuovi progetti.
Guido Caprino moglie
4. Non è sposato.
Particolarmente riservato, si hanno pochi dettagli sulla vita
privata e sentimentale dell’attore. È noto non essere sposato, ma
non si hanno notizie riguardo una relazione amorosa. L’attore ha
tuttavia dichiarato che l’amore adulto, sano, arriva quando sei
centrato in te stesso.
Guido Caprino I Medici
5. Ha recitato nella serie
Rai. L’attore ha ricoperto il ruolo di Marco Bello serie
di co-produzione tra Italia e Regno Unito, recitato al fianco di
attori come Richard Madden, Valentina
Bellè, Alessandro Preziosi,
Miriam Leone, Alessandra
Mastronardi e Dustin Hoffman.
6. Non si aspettava un
successo così clamoroso. L’attore ha dichiarato che
trattadosi di una serie complessa, simile ad un esperimento, è
rimasto particolarmente sorpreso nel momento in cui questa ha
ottenuto un enorme successo. La serie ha infatti superato i sette
milioni di spettatori, affermandosi come uno dei prodotti Rai più
seguiti degli ultimi anni.
Guido Caprino 1992
7. Ha lavorato con il
corpo. L’attore si è trasformato molto per ricoprire il
ruolo di Pietro Bosco, rasandosi i capelli e acquisendo numerosi
chili di muscoli. L’attore ha cercato infatti di rendere
fisicamente lo stato psichico del suo personaggio, cruciale
all’interno della narrazione.
Guido Caprino 1994
8. Ha lavorato molto a
contatto con Miriam Leone. L’attore si è trovato a
recitare più volte insieme alla giovane attrice, con i loro
personaggi che intrecciano un rapporto morboso. I due attori hanno
dichiarato di aver raggiunto un’ottima chimica sul set, potendo
così interpretare al meglio anche i momenti più burrascosi dei loro
ipersonaggi.
Guido Caprino 2019
9. Ha avuto un anno
ricco. Dopo la conclusione della serie I Medici,
l’attore ha partecipato alla serie 1994, l’ultima delle
tre riguardante la politica italiana negli anni indicati dai titoli
delle stagioni. Prossimamente vedremo l’attore nel film Il mio
corpo vi seppellirà, ambientato nel 1860, durante la
spedizione di Garibaldi per l’unificazione dell’Italia.
Successivamente l’attore è pronto a recitare nella serie North
Pole: 90° North, ambientata durante una spedizione al Polo
Nord nel 1928.
Guido Caprino età e altezza
10. Guido Caprino è nato a
Messina, il 1 gennaio 1973. L’altezza complessiva
dell’attore è di 188 centimetri.
Breaking Bad è una
delle più celebri serie televisive degli ultimi anni, da molti
considerata la migliore in assoluto e tra le più viste di sempre.
Divenuta in breve un vero e proprio culto, si è affermata per la
precisa costruzione dei suoi personaggi e per i suoi intrecci
orchestrati a dovere. Amata da critica e pubblico, si è più volte
vista riconoscere alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti
dell’ambito televisivo. Ecco 10 cose che non sai di
Breaking Bad.
Breaking Bad trama
1. È stata ideata da Vince
Gilligan. La trama della serie ruota intorno al
personaggio di Walter White, professore di chimica
che si scopre malato di cancro ai polmoni. Nel disperato tentativo
di lasciare alla sua famiglia un’eredità con cui poter vivere,
White decide di sfruttare le sue conoscenze di chimica per
realizzare e vendere metanfetamina. L’incontro con uno suo ex
studente ora spacciatore, Jesse Pinkman, gli
permetterà di introdursi ancor di più nel pericoloso mondo del
crimine.
Breaking Bad cast
2. Ha un cast di attori
pluripremiati. Protagonista assoluto nel ruolo di Walter
White è l’attore Bryan Cranston, a cui si affianca Aaron
Paul nei panni di Jesse Pinkman. Tra gli altri membri
del cast principale si hanno Anna Gunn, nel ruolo
di Skyler White, moglie di Walter, Dean Norris, in
quello dell’agente DEA Hank Schrader, Bob Odenkirk, che interpreta l’avvocato Saul
Goodman, Giancarlo Esposito, nei panni del
temibile Gustavo Fring, e Jonathan Banks in quelli
del sicario Mike Ehrmantrau.
3. Jesse Pinkman doveva
comparire solo nella prima stagione. Originariamente il
piano dell’ideatore era quello di eliminare il personaggio di Jesse
Pinkman alla fine della prima stagione. La sua morte avrebbe reso
ancor più forte il cambiamento caratteriale di Walter White.
Tuttavia Gilligan rimase così impressionato dall’interpretazione di
Aaron
Paul che si convinse a mantenere il personaggio
per l’intera serie.
4. Bryan Cranston non era
la prima scelta per il ruolo. La produzione era restìa
all’idea di affidare il ruolo del protagonista all’attore Bryan Cranston, conosciuto fino a quel momento
per le sue interpretazioni comiche. Il ruolo fu proposto così agli
attori
John Cusacke
Matthew Broderick, i quali tuttavia declinarono
entrambi l’offerta. Gilligan fu a quel punto libero di affidare il
ruolo a Cranston.
5. L’autore non voleva
attori famosi. L’idea di Gilligan era quella di non
selezionare attori particolarmente noti per i vari personaggi della
serie. Egli preferì infatti affidarsi ad attori meno conosciuti,
affinché il pubblico non fosse distratto dalla loro persona e
potesse concentrarsi sul solo personaggio.
Breaking Bad Netflix
6. È disponibile in
streaming. La serie è disponibile in tutte e cinque le sue
stagioni sulla piattaforma di streaming Netflix,
dove risulta essere la più vista di tutto il
catalogo. Netflix
ha acquisito i diritti della serie dopo che questa era inizialmente
stata trasmessa dall’emittente statunitense AMC.
Breaking Bad El Camino
7. È stato realizzato un
film sequel. L’11 ottobre 2019 debutta sulla piattaforma
streaming Netflix
il film El Camino – A Breaking Bad Movie. Il film è ambientato
subito dopo gli eventi avvenuti nel finale della serie, e si
concentrerà su cosa è accaduto al personaggio di Jesse
Pinkman, interpretato nuovamente da Aaron Paul.
Breaking Bad episodi
8. È composta da 5
stagioni. Vince Gilligan aveva già in mente una durata
precisa della serie, volendo evitare che si rischiasse di andare
troppo per le lunghe perdendo in qualità. La serie è dunque
composta da cinque stagioni, per un totale di 62 episodi. Il
sessantaduesimo elemento della tavola periodica è, non a caso, il
Samario, usato spesso nelle cure contro il cancro.
Breaking Bad stagione 6
9. Non è stata mai
realizzata. Per anni la produzione ha tentato di
convincere Gilligan a realizzare una sesta stagione della serie,
sull’onda del successo di critica e pubblico. L’autore si è
tuttavia sempre rifiutato, e la sesta stagione non è mai stata
realizzata. Nel 2019 è tuttavia stato realizzato un film unico
ambientato subito dopo gli eventi del finale.
Breaking Bad stagione 5
10. Ha vinto numerosi
premi. La quinta stagione della serie è in assoluto tra le
più premiate. Tra i numerosissimi premi ricevuti, si registrano il
premio Emmy come migliori attori a Bryan Cranston, Aaron Paul e Anna Gunn; il
premio per la miglior sceneggiatura e quello per la miglior serie
drammatica.
Il team di Birds of
Prey è stato formato per la prima volta sulle pagine della
DC Comics nel 1996 da Barbara Gordon (aka Batgirl)
per affrontare il trauma subito da Joker. L’eroina fu costretta su
una sedia a rotelle e, incapace di combattere sul campo, scelse di
diventare un’esperta di hacking informatico (Oracle) mandando al
suo posto Black Canary che sarebbe stata poi la sua responsabile
delle missioni. Solo in seguito si uniranno Cacciatrice e Lady
Blackhawk.
Black Canary e il suo “arsenale” di
armi
Passiamo a Dinah Lance, meglio
conosciuta come Black
Canary, interesse amoroso di Oliver Queen/Freccia
Verde, orfana cresciuta tra le pericolose strade di Gotham City e
addestrata dal proprietario di un dojo che ha debuttato nel 1947
sui fumetti DC e con diverse storie di origini. Si parla spesso del
suo potere, il canary cry, con il quale può frantumare
oggetti e immobilizzare i suoi avversari, ma non dimentichiamo il
suo talento nelle arti marziali e nelle tattiche militari.
La vendetta di Cacciatrice
Su Terra 2, Cacciatrice è la figlia
di Bruce Wayne e Selina Kyle, e la sua storia di origine è stata
cambiata più volte nel corso dei fumetti. L’ultima versione la
presenta ai lettori come Helena Bertinelli, figlia di una gang
mafiosa di Gotham (a cui si ispira maggiormente il personaggio del
film) cresciuta in un ambiente di abusi domestici contro la madre
Maria. Più tardi i suoi genitori saranno assassinati di fronte a
lei, evento che la porterà a diventare la criminale che
conosciamo.
Cassandra Cain
In Birds of Prey ci sarà
anche la giovanissima Cassandra Cain, interpretata
da Ella Jay Basco. Nata dall’unione di due pericolosi e noti
assassini, David Cain e Sandra Woosan aka Lady Shiva, la bimba
viene allevata all’interno della lega degli assassini per diventare
un giorno la guardia del corpo di Ra’s al Ghul (anche se Sandra
sperava che diventasse la sua erede, motivo che provocherà lo
scontro con il compagno). Nei fumetti parla poco ma può
interpretare e prevedere tutti i movimenti del nemico e incontra
Barbara Gordon che la allena per essere la nuova Batgirl.
Il detective-vigilante Renee
Montoya
Come Harley Quinn, anche
Renee Montoya non è originariamente un membro
delle Birds of Prey ed è apparsa la prima volta nella serie animata
di Batman sbarcando solo più tardi sulle pagine della DC Comics. Il
personaggio lavora nell’unità principale per i crimini del
dipartimento di polizia della città di Gotham, ma decide di
lasciare questo team dopo aver scoperto la corruzione al suo
interno; motivata a rendere giustizia a Gotham City, assume una
nuova identità e inizia a collaborare per Charles Victor
Szasz.
Harley Quinn non fa parte del
team
La cosa più importante da sapere sui
fumetti di Birds of Prey è l’assenza di Harley
Quinn, unico personaggio del film a non far parte della
squadra originale. La sua storia ci parla invece del periodo di
servizio all’Arkham Asylum e del ritorno Gotham con vesti
completamente nuove. Harley rompe spesso la quarta parete,
dettaglio forse riportato anche nell’adattamento cinematografico, e
non vediamo l’ora di scoprire quali altri riferimenti offrirà ai
fan.
Elizabeth
Olsen è tornata a parlare di
WandaVision, la serie di Disney + che la
vedrà protagonista nei panni di Wanda Maximoff insieme a
Paul Bettany e che esplorerà scenari mai visti
prima nel MCU, in un’intervista con BUILD
series (mentre promuoveva la seconda stagione di Sorry for your
loss, ora disponibile su Facebook Watch), spiegando cosa
possiamo aspettarci e qual è stata l’idea di partenza del
progetto:
“Al Comic-Con abbiamo stuzzicato
Kevin Feige per farci dire qualcosa sullo show, e
lui ci ha risposto che il pubblico avrebbe scoperto chi è Scarlet
Witch e perché si chiama così nei fumetti. Un attimo dopo ero sul
palco dicendo la stessa cosa davanti a 8000 persone, leggermente
intimidita, e la sala è esplosa!“
“Sono molto contenta,
soprattutto per i fan, perché se sanno qualcosa sulla Scarlet Witch
nei fumetti, penso che questo show li renderà davvero
entusiasti” continua la Olsen, “Questa serie esplorerà il
motivo per cui è conosciuta come Scarlet Witch e che tipo di
confronto esiste con Wanda. Ci siamo sempre riferiti a lei come
Wanda nei nostri film, quindi è un’opportunità
incredibile“.
In un’altra intervista invece,
l’attrice ha toccato l’argomento A-Force e la possiiblità
di vedere in futuro un film interamente
dedicato alle supereroine dell’universo Marvel (in qualche modo
anticipata dalla scena di Avengers:
Endgame):
“Penso che le persone adorino
davvero questi personaggi. E credo che tutti gli uomini nei film
Marvel abbiano svolto un lavoro brillante soddisfacendo molti
desideri che il nostro pubblico aveva, perché sono divertenti e
talentuosi. Le donne sono così, e dare loro più tempo sullo
schermo, penso, avrebbe un impatto enorme, perché i fumetti non
sono solo roba per ragazzi che vogliono guardare altri ragazzi al
cinema“.
Per quanto riguarda
WandaVision, il regista Matt Shakman ha anticipato che
“Sarà una sitcom classica con la grandezza e l’epica tipiche
della Marvel“, confermando le voci sul tono specifico
dello show e l’ambientazione.
“Non possiamo dire molto e in
questo momento è praticamente tutto bloccato, ma sarà interessante
esplorare la strana dinamica del rapporto tra l’eroina e
l’androide. Visione non è umano ma forse è più umano di chiunque
altro. Ha sempre cose sagge da dire e vede il mondo per quello che
è, mentre Wanda è influenzata dai numerosi traumi subiti come la
perdita di suo fratello e il fatto di essere un’orfana.” aveva
raccontato il regista a variety. “Penso che tutto il team si
stia concentrando su questa unione, frutto di un amore bizzarro, ma
assolutamente giusto“.
La produzione dovrebbe partire il 4
novembre – e non a settembre – nei Pinewood Studios di Atlanta, la
“casa” di quasi tutti i cinecomic Marvel. Nel report viene nominato
anche il titolo di lavorazione dello show, “Big
Red“.
In Italia dovremo aspettare ancora
un mese (ma una piccola anteprima sarà mostrata al pubblico del
Lucca Comics &
Games), mentre in America la stampa ha già visto Zombieland –
Doppio Colpo, attesissimo sequel del film cult
uscito nelle sale nel 2009. Le reazioni sembrano generalmente
positive, con un occhio di riguardo ai volti nuovi del cast e ai
punti di forza come l’umorismo e la chimica tra gli attori.
Questi alcuni dei commenti trovati su Twitter:
“Zombieland: Doppio Colpo è
come una macchina del tempo che ci riporta al 2009. L’ho adorato. E
se hai amato il primo film, amerai anche questo. È divertente. Il
cast originale ha la stessa magia e i nuovi arrivati aggiungono
solo divertimento. È un’esplosione assoluta (Brandon Davis,
Comicbook)“
“Zombieland: Doppio Colpo è
un’esplosione di sangue. Questo tanto atteso sequel merita va
l’attesa di dieci anni. Una miscela contorta di commedia e horror
con zombie più grandi e cattivi. L’intero cast è fantastico, ma
Zoey Deutch nei panni di Madison ruba ogni scena ed è il miglior
giocatore del film (Scott Menzel, Weliveentertainment)“
“Zombieland: Doppio Colpo è un
viaggio nostalgico nel 2009 nonostante sia ambientato nel 2019 e il
suo senso dell’umorismo sia rimasto lo stesso di dieci anni fa. Le
new entry Zoey Deutch e Rosario Dawson portano una nuova dinamica
nel gruppo. Se hai adorato il primo sarai soddisfatto del sequel
(Digital Spy)“
Diretto ancora una volta da Ruben
Fleischer (Venom), Zombieland –
Doppio Colpo è atteso nelle nostre sale il
14 Novembre. Nel cast torneranno i veterani Jesse
Eisenberg, Woody Harrelson, Emma
Stone e Abigail
Breslin riprendendo i rispettivi ruoli del film
originale, insieme a Zoey Deutch e Dan
Aykroyd.
La sceneggiatura è stata firmata da
Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul
Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2), mentre
le riprese si sono svolte nei mesi scorsi a Los Angeles. Per quanto
riguarda la trama – ancora avvolta nel mistero – sappiamo che
dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus,
Tallhassee, Witchita e Little Rock) immersi in un mondo dove
l’apocalisse zombie si è evoluta.
Si sono da poco concluse le riprese
di Vedova
Nera, lo standalone che vedrà protagonista
l’eroina interpretata da Scarlett
Johansson in una timeline “inedita” per il MCU, ovvero la pausa che intercorre
tra la fine di Civil War e l’inizio di Infinity
War. In questa parentesi Natasha Romanoff si troverà in Europa
e dovrà affrontare uno dei nemici più temibili dei fumetti Marvel,
Taskmaster, già mostrato
in diversi concept art.
Creato da David Michelinie e George
Pérez, il villain debutta sulle pagine The Avengers n. 195
nel maggio 1980, e come Steve Rogers è originario di Brooklyn, dove
fin da giovane acquisisce un’incredibile notorietà per il suo
essere capace di replicare qualsiasi gesto semplicemente osservando
gli altri.
Capacità tra l’altro già mostrata
nel footage di Vedova Nera proiettato al pubblico del Comic-Con di
San Diego. Per questo motivo, il personaggio diventa un cliente
difficile da affrontare, soprattutto nei combattimenti corpo a
corpo, dove può esprimere altre mosse assimiliate da guerrieri del
passato che ha visto.
Qui sotto potete dare uno sguardo alle immagini promozionali
trapelate in rete che rivelano qualche dettaglio sui costumi di
Natasha e Taskmaster (con tanto di scudo e spada).
Vi ricordiamo che il film vedrà
Scarlett
Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha
Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man
2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è
Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel.
La sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The
Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci
saranno anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel Weisz.
Al momento non ci sono ulteriori
aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della
trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima
segretezza intorno al progetto.
È morto a 78 anni nella sua casa di
Los Angeles Robert Forster, indimenticabile Max
Cherry in Jackie Brown di Quentin
Tarantino, come riportato dal suo pubblicista
all’Hollywood Reporter. L’attore aveva debuttato al cinema insieme
a Marlon Brando ed Elizabeth Taylor in Reflections in a Golden
Eye di John Huston (1967) per poi passare al piccolo schermo
nelle serie Banyon e Nakia.
Tra i suoi crediti ricordiamo il
thriller fantascientifico della Disney The Black Hole
(1979), Alligator (1980), The Kinky Coaches
ePom-Pom Pussycats (1981), Vigilante
(1982), Hollywood Harry (1986) e Satan’s Princess
(1989), ma anche piccoli ruoli in Maniac Cop 3: Badge of
Silence, Body Chemistry 3: Point of Seduction e
Scanner Cop II.
Dopo Jackie Brown, il film
più importante della sua carriera, Forster è apparso in
Psycho (1998), Me, Myself and Irene (2000),
Mulholland Drive (2001), Human Nature (2001),
Like Mike (2002), Charlie’s Angels: Full Throttle
(2003), Firewall (2006), Lucky Number Slevin
(2006) e Paradiso Amaro (2011).
Nel 2013 l’attore aveva interpretato
un personaggio chiave nella serie di Vince Gilligan
Breaking Bad “The Disappearer” comparendo
nel penultimo episodio dell’ultima stagione, tornando nei panni
dello stesso personaggio in El Camino, il
film arrivato su Netflix ieri.
Arrivano finalmente le prime
immagini dal set di The
Suicide Squad, il film affidato a James
Gunn che riprenderà le sorti della task force della DC
dopo il tentativo di David Ayer nel 2016. E ad essere avvistati
durante le riprese sono Jai Courtney (Captain
Boomerang) e le new entry del cast Nathan Fillion,
Pete Davidson, Michael Rooker,
Flula Borg, Sean Gunn e
Mayling Ng.
Secondo le ultime indiscrezioni,
Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei
fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare
i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un
elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime
settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che
Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e
Borg quelli di Javelin; Davidson invece
potrebbe interpretare Blackguard, Michael Rooker
Savant, e Idris Elba Vigilante.
Vi ricordiamo che il cast ufficiale
di The Suicide
Squad comprende i veterani Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola Davis
(Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e
Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new
entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion,
Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi and John
Cena. Other cast additions include Pete Davidson, Juan Diego Botto,
Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio
Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.
Qui sotto trovate le foto pubblicate da Just Jared.
Ecco il secondo trailer ufficiale di
Charlie’s Angels, il nuovo adattamento
cinematografico della famosa serie tv che vede protagoniste
Kristen Stewart, Naomi
Scott e Ella Balinska.
Elizabeth Banks dirige la nuova squadra delle
Charlie’s Angels. Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella Balinska
lavorano per il misterioso Charles Townsend. Le Charlie’s Angels
hanno sempre messo a disposizione le loro abilità di investigazione
e di security e ora l’agenzia Townsend si sta espandendo a livello
internazionale con le donne più intelligenti, coraggiose e
addestrate di tutto il pianeta: varie squadre di ‘Angeli’, guidate
ciascuna da un Bosley, si fanno carico dei più difficili lavori in
tutto il mondo. Quando un giovane ingegnere vuota il sacco su una
pericolosa tecnologia, gli ‘Angeli’ entrano in azione mettendo a
rischio le loro vite per la salvezza di tutti.