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Trolls World Tour: il trailer del film doppiato da Anna Kendrick e Justin Timberlake

DreamWorks Animation ha da poco diffuso il primo trailer ufficiale di Trolls World Tour, sequel del film d’animazione uscito nel 2016 e basato sulle bambole ideate da Thomas Dam. Anche stavolta i personaggi principali, Poppy e Branch, saranno doppiati da Anna Kendrick e Justin Timberlake mentre le new entry del cast vocale sono Rachel Bloom, Ozzy Osbourne, Kelly Clarkson, Sam Rockwell, Flula Borg, Jamie Dornan, Mary J. Blige e molti altri.

Questa la sinossi:

Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei diverse tribù di Troll sparse in sei diverse terre a loro volta dedite a sei diversi tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classical, Pop e Rock. Il loro mondo sta per diventare quindi molto più grande e molto più forte di quanto si aspettassero. Membro della nobiltà reale, la regina Barb aiutata dal padre King Thrash, vuole distruggere tutti gli altri tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con il destino del mondo in gioco, Poppy e Branch, insieme ai loro amici – Biggie, Chenille, Satin, Cooper e Guy Diamond – partono per visitare tutte le altre terre e unificare i Troll in armonia con Barb.

Trolls World Tour arriverà nelle sale il 17 aprile 2020.

Fonte: DreamWorks

 
 

Vedova Nera: Ray Winstone entra nel cast con un ruolo misterioso

Mentre continuano le riprese del film tra Londra e Budapest Variety conferma che Ray Winstone (The Departed, Sexy Beast, Noah) è entrato nel cast di Vedova Nera in un ruolo ancora misterioso.

Il film attualmente vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2, e secondo le ultime indiscrezioni Florence Pugh (Fighting with My Family, Midsommar) interpreterà Yelena Belova, un alter ego dell’eroina nei fumetti.

Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione del film è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Leggi anche – Vedova Nera: rivelati possibili dettagli sulla trama del film

Fonte: Variety

 
 

Il Re Leone: la preview di Can You Feel The Love Tonight con Beyoncé

il re leone

Il nuovo breve spot in lingua originale de Il Re Leone ci offre la possibilità di ascoltare quello che, musicalmente parlando, è uno dei momenti più attesi del remake in live action del classico film Disney d’animazione.

Si tratta di una brevissima preview, un assaggio di Can You Feel The Love Tonight cantata da Beyoncé che nel film presterà la sua voce al personaggio di Nala. Di seguito, potete ascoltare la popstar in coppia con Donald Glover, che darà invece la voce a Simba. Anche Glover, con il nome di Childish Gambino, ha una carriera musicale parallela a quella di attore.

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff Nathanson, il film è stato realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast de Il Re Leone figurano Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

Il Re Leone: il trailer del film Disney

 
 

Star Wars: L’Ascesa Di Skywalker, Mark Hamill rivela come tornerà Luke

Sappiamo da tempo che Luke Skywalker tornerà nel capitolo finale della nuova trilogia di Star Wars, L’Ascesa di Skywalker, ma il modo in cui lo farà è sempre stato un mistero fino ad oggi. Grazie infatti alle parole di Mark Hamill, intervistato sul red carpet di La bambola assassina (Child’s Play), l’attore ha infatti parlato del suo coinvolgimento nel franchise e di un “aspetto particolare” del mito di Guerre Stellari che entrerà in gioco per permettere a Luke di rivivere ancora una volta.

Forse gli appassionati di Star Wars avranno già intuito a cosa si riferisce Hamill, ma ecco cosa ha risposto ad AP Entertainment: “Spero davvero che questo sia il mio ultimo film di Star Wars. Avevo una chiusura in Gli Ultimi Jedi, ma il fatto di essere ancora coinvolto nella storia è solo dovuto a quell’aspetto peculiare della mitologia che permette ai Jedi di tornare come un fantasma della forza“.

Dunque è questa la riposta alla domanda? Luke tornerà in Episodio IX nella forma di un fantasma della forza, esattamente come Obi-Wan Kenobi e suo padre Anakin Skywalker in Episodio VI? Sarebbe sicuramente una perfetta chiusura dell’arco narrativo del personaggio ricollegandosi ad un momento iconico della saga familiare. Che ne pensate?

Leggi anche – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 domande che ci pone il film

Vi ricordiamo che Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia del franchise diretto da J.J. Abrams, arriverà nelle sale a dicembre 2019.

Nel cast Daisy RidleyOscar IsaacJohn BoyegaKelly Marie TranNaomi AckieJoonas Suotamo, Adam Driver, Anthony DanielsBilly Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Billie Lourd e il veterano del franchise Mark Hamill. Tra le new entry c’è Richard E. Grant.

Il ruolo di Leia Organa sarà interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX, usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio VII.”

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, le teorie sul significato del titolo

Fonte: AP Entertainment

 
 

J.J. Abrams scriverà una miniserie di Spider-Man disegnata da Sara Pichelli

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È stato annunciato ieri dalla Marvel Comics che J.J. Abrams, il regista sceneggiatore e produttore reso noto dal mondo della serie tv (Lost e Fringe) e poi prestato al cinema, scriverà una nuova serie su Spider-Man insieme al figlio Henry.

Abrams lavorerà al fumetto che sarà semplicemente intitolato Spider-Man, e sarà una miniserie di 5 numeri disegnata da Sara Pichelli, la fumettista italiana più famosa del mondo alla quale si deve il design di Miles Morales, il nuovo Uomo Ragno arrivato anche sul grande schermo con Spider-Man: Un Nuovo Universo.

“Abbiamo scritto un fumetto di Spider-Man. Ne ho discusso con Marvel per un lungo periodo. Sono davvero eccitato, e c’è un pazzo nuovo criminale di nome Cadaverous”. Così dichiara J.J. Abrams in un video diffuso dal sito ufficiale Marvel Comics, in cui compare accanto al figlio, co-autore, Henry.

Il primo numero arriverà negli USA il prossimo settembre, mentre non sappiamo se e come questa nuova storia che coinvolge un nome di grande richiamo per il cinema potrà avere qualche sbocco nel nuovo corso cinematografico dell’Uomo Ragno.

Il prossimo appuntamento di Abrams con il grande schermo sarà il prossimo dicembre con il nono Episodio della saga della Lucasfilm, Star Wars: l’Ascesa di Skywalker, film che concluderà la saga della famiglia di Luke e Leia, ma che non concluderà il franchise, già aperto al futuro.

 
 

Spider-Man: Far From Home, l’arrivo di Hydro-Man nella nuova clip

L’arrivo degli Elementali in Europa è la missione con cui Peter Parker dovrà confrontarsi in Spider-Man: Far From Home aiutato da Mysterio, Nick Fury e Maria Hill. Ma cosa sappiamo davvero di queste misteriose creature e soprattutto, da dove vengono e qual è il loro scopo?

In attesa che queste domande vengano risolte, sono state diffuse due nuove clip tratte dal film che mostrano proprio l’attacco di uno degli antagonisti annunciati, Hydro-Man, alla laguna di Venezia (dove parte del cinecomic è stata girata) e un impacciato appuntamento romantico fra Peter e MJ che si interrompe a causa degli impegni da eroe del ragazzo.

Vi ricordiamo che gli Elementali, introdotti nel numero Supernatural Thrillers #8 nel 1974, hanno incrociato la strada di Mrs. Marvel e di Spider-Man come gruppo antico presumibilmente esiliato dal proprio universo a causa del mancato tentativo di conquistare l’antico Egitto. In seguito questi personaggi tornarono ai giorni nostri insieme alla Mummia Vivente con i poteri da cui derivano i nomi Hellfire, Hydron, Magnum e Zephyr.

Spider-Man: Far From Home, ecco le prime reazioni della stampa

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, Mysterio consola Peter nella nuova clip

Fonte: Flicks And The City Clips

 
 

Arrivederci, Professore, recensione del film con Johnny Depp

Arrivederci Professore

Si intitola Arrivederci, Professore, il nuovo film con protagonista Johnny Depp che arriva nelle sale italiane il 20 giugno distribuito da Notorious. Scritto e diretto da Wayne Roberts, il film racconta la storia di Richard, un professore universitario che scopre di avere un cancro e pochi mesi di vita.

Dalla presa di coscienza di questa ineluttabile verità, l’uomo stravolge le sue abitudini di vita, cominciando a divorare ogni ora, concedendosi vizi di ogni tipo, follie mai provate prima, droga, alcol e sesso, sbattendo in faccia a tutti la verità, a partire dai suoi studenti a cui recrimina posizioni politiche radicali, abbigliamento improprio per una università, ideologie e cattive abitudini.

Questa terapia d’urto spingerà però i ragazzi a migliorarsi, li stimolerà come nessuna lezione prima, arrivando quasi a ricordare l’effetto del professor Keating de L’attimo fuggente sui suoi studenti. Richard adotterà questi modi brutalmente onesti anche con la sua famiglia, con la figlia lesbica a cui dà il suo totale appoggio, alla moglie fedifraga, a cui rinfaccia con amarezza, il tradimento con il rettore dell’università dove lui stesso lavora, fino ai suoi colleghi, che tratterà con intransigente brutalità, per finire con il suo unico vero amico, al quale da subito, unico, parlerà della sua malattia.

Se tuttavia l’invito del personaggio di Robin Williams nel film di Peter Weir era a mangiare la vita, la giovinezza e assaporarne “il midollo” per costruire e costruirsi un futuro all’insegna della realizzazione dei sogni e della soddisfazione personale, per Richard la fame di vita assomiglia terribilmente a una crisi di mezza età. Infatti, lungi dall’essere un cancer-movie, Arrivederci, Professore è un invito a vivere con intensità e onestà, non importa quale sia il prezzo delle verità che diciamo alle persone.

Da questo punto di vista il film mostra un lato divertente, ironico e inaspettato, date le premesse drammatiche, che piano piano si trasforma in presa di coscienza del vero valore della vita, al di là degli eccessi e della fame di esperienze passeggere.

Mattatore del film è Johnny Depp, finalmente in forma, ancora affascinante e bellissimo negli eleganti completi a tre pezzi del suo professore. Completamente a suo agio nel ruolo sopra le righe, non esce mai dai binari e possiamo affermare con sicurezza che, se avesse avuto la possibilità di confrontarsi con un copione più strutturato e approfondito per quanto riguarda la psicologia del personaggio, avrebbe offerto una performance tra le migliori in carriera.

Non dimentichiamo infatti che, oltre ai grandi personaggi “in maschera”, Johnny Depp è prima di tutto un attore di grande carisma che con il suo volto e le sue interpretazioni ha comunicato grandi emozioni e profondissime inquietudini e disperazioni.

Guarda il trailer di Arrivederci, Professore

 
 

Ischia Film Festival 2019 incontra Artisti 7607

Ischia Film Festival

Ischia Film Festival e Artisti 7607, un connubio quasi naturale, visto l’interesse che il festival codiretto da Michelangelo Messina e Boris Sollazzo ha sempre riposto nel lavoro dell’attore. John Turturro, Carlo Verdone, Jean Sorel e Claudia Cardinale, quest’anno i già annunciati Michele Placido e Valerio Mastandrea, sono solo alcuni dei grandi interpreti che il festival ha premiato nel corso delle sue diciassette edizioni.

Artisti 7607 è una collecting fondata tra gli altri da Elio Germano e Claudio Santamaria, che intermedia i diritti degli attori, noti o meno noti, ai primi passi o di lungo corso, raccogliendo e distribuendo i proventi dei loro diritti d’immagine (diritti connessi al diritto d’autore) e promuove diverse attività di formazione e sostegno per gli interpreti.

Ischia Film Festival ha deciso quest’anno di dedicare una sezione speciale di cortometraggi diretti e interpretati da artisti che hanno deciso di essere tutelati dalla collecting 7607. Questa la lista delle opere selezionate:

FUORI CONCORSO – CORTI “Out Of” 7607

“11” (Italia, 2019), di Piergiorgio Martena
“In the bear” (Italia, 2018), di Lilian Sassanelli
“Non è una bufala” (Italia, 2018), di Niccolò Gentili e Ignacio Paurici
“Partenze” (Italia, 2018), di Nicolas Morganti Patrignani
“Si è sempre fatto così” (Italia, 2018), di Alberto Basalluzzo
“Il viaggio di Sarah” (Italia, 2018), di Antonio Losito

Una selezione variegata, che va dalla storia di una ragazza italiana appena trasferitasi a Berlino di In the Bear di Lilian Sassanelli, alle paranoie contemporanee di un bravissimo Pier Giorgio Bellocchio, diretto dalla coppia Gentili-Paurici di Non è una bufala. Il grottesco è una cifra stilistica con cui si possono raccontare anche cose serissime, come quello che subisce ancora oggi il corpo di una donna nel momento del parto. Ci riesce benissimo Alberto Basalluzzo in Si è sempre fatto così. La scelta di una donna, sebbene completamente diversa, è anche al centro di Partenze, di Nicolas Morganti Patrignano, e sempre al femminile sono i Il viaggio di Sarah di Antonio Losito e il quanto mai attuale 11 di Piergiorgio Martena, storia di una calciatrice alle prese con un calcio di rigore che è molto più importante di un semplice goal.

La diciassettesima edizione dell’Ischia Film Festival si terrà dal 29 giugno al 6 luglio 2019, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, della Regione Campania, del Comune d’Ischia, e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.

 
 

The King’s Man: ecco il titolo ufficiale del prequel di Kingsman

kingsman

Disney e 20th Century Fox hanno annunciato il titolo ufficiale del prequel di Kingsman Secret Service annunciato lo scorso anno che sarà diretto da Matthew Vaughn: il film si chiamerà The King’s Man e arriverà nelle sale il 14 Febbraio 2020.

Questa la prima sinossi rivelata dagli studios:

Mentre una raccolta dei peggiori tiranni della storia e criminali si riunisce per organizzare una guerra di proporzione mondiale, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. Questo sarà infatti il racconto delle origini dell’agenzia di intelligence indipendente che tutti conosciamo con il nome di Kingsman.

Nel cast di The King’s Man – Le Origini sono stati confermati Ralph Fiennes, Matthew Goode e Harris Dickinson, e la storia sarà ambientata molto prima degli eventi narrati nel capitolo iniziale del franchise tratto dai fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons.

Kingsman: l’espansione della saga, tra prequel e serie tv

Fonte: THR

 
 

Rapina a Stoccolma: recensione del film con Ethan Hawke

Rapina a Stoccolma

Arriva al cinema Rapina a Stoccolma, scritto e diretto da Robert Budreau. Il film, con protagonisti Ethan Hawke, Noomi Rapace e Mark Strong, racconta della storia di una rapina alla Sveriges Kredit Bank di Stoccolma, nel 1973. Proprio da questo fatto di cronaca deriva l’espressione “sindrome di Stoccolma” ovvero un particolare stato di dipendenza psicologica e/o affettiva che spinge chi è maltrattato da un aggressore a provare sentimenti positivi per l’aggressore stesso.

In Rapina a Stoccolma Ed è quello che accade nel film a Bianca (Noomi Rapace) che comincia a provare simpatia, o forse qualcosa di più, nei confronti di Lars Nystrom (Ethan Hawke), criminale appena evaso dal carcere e che prende in ostaggio lei, una sua collega e un cliente nella Banca centrale di Stoccolma. A loro si unirà anche Gunnar Sorensson (Mark Strong), come parte dell’accordo che Lars fa con la polizia locale. Sorensson è infatti il migliore amico e compagno di disavventure di Lars e i due cercano così di ricongiungersi per poter scappare in Francia.

Tratto dall’articolo del New Yorker che racconta il fatto di cronaca, il film di Budreau è una commedia amara, sopra le righe, gridata e sfacciata, dove a farla da padrone è un Hawke in overacting per tutto il tempo, con un risultato davvero poco gradevole, soprattutto trattandosi di un attore che ha sempre scelto con attenzione e cura i suoi ruoli. Fanno una figura migliore la Rapace e Strong, in ruoli che forse consentivano loro di non esagerare troppo con toni e gesti, e mantengono una recitazione più contenuta.

Per quanto riguarda i toni e la scrittura, il film si mantiene sul filo della commedia, con diversi momenti realmente comici, soprattutto legati allo svolgersi assurdo della vicenda, scivolando, consapevolmente (e giustamente diremmo), in parentesi drammatiche che sottolineano i momenti di svolta della vicenda.

La volontà di raccontare nei toni della farsa la storia vera risulta goffo in più di un punto e nonostante l’idea a monte poteva essere interessante da sviluppare, lo svolgimento del compito è svogliato, sia nella regia senza nessun guizzo particolare, che soprattutto nella direzione degli attori.

Rapina a Stoccolma, in sala dal 20 giugno, è distribuito da M2 Pictures.

 
 

Vedova Nera: Kevin Feige spiega in che modo influenzerà il futuro del MCU

vedova nera

Gli eventi di Avengers: Endgame ci hanno lasciato con la morte definitiva di Vedova Nera su Vormir, dove si era recata insieme a Occhio di Falco per recuperare la gemma dell’anima. Tuttavia la certezza che il personaggio tornerà nel suo standalone attualmente in produzione ha aggiunto ancora più mistero sulla timeline del film e sul modo in cui questo prequel (o presunto tale) potrebbe influenzare il futuro del MCU.

Sull’argomento si è espresso Kevin Feige, intervistato durante il tour promozionale di Spider-Man: Far From Home (l’ultimo titolo della Fase 3), spiegando che c’è sempre del metodo nella pazzia con cui lo studio affronta le sfide e che il divertimento è la base di ogni progetto.

Esistono metodi per realizzare prequel che sono meno istruttivi e che non rispondono alle domande che necessariamente ti poni, e poi ci sono altri modi in cui impari tantissime cose che non hai mai saputo prima“, ha raccontato il presidente dei Marvel Studios.

Nessun dettaglio sulla storia di Vedova Nera trapela dalle sue parole, ma è chiaro che le nuove avventure di Natasha Romanoff avranno un qualche impatto significativo nella gestione delle prossime Fasi (anche in relazione alla continuity stravolta dai viaggi nel tempo di Endgame).

Guardo a Better Call Saul come un meraviglioso esempio di prequel che riesce a distinguersi da solo oltre Breaking Bad, perché in grado di informarti su tanti aspetti dello stesso universo che prima non conoscevi. Quindi il tempo ci dirà in che direzione siamo andati con la mossa di questo standalone.”

Leggi anche – Vedova Nera: rivelati possibili dettagli sulla trama del film

Vi ricordiamo che il titolo di lavorazione del film è “Blue Bayou” e che in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto che, come saprete, rivedrà la Johansson nei panni della spia sovietica Natasha Romanoff presumibilmente prima degli eventi che l’hanno portata a diventare un membro del team dei Vendicatori.

Fonte: io9

 
 

Marvel Studios: 10 annunci che vorremmo sentire al Comic-Con

Dopo un anno di assenza i Marvel Studios hanno confermato la loro presenza al Comic-Con che si terrà a San Diego dal 18 al 21 Luglio, e le aspettative sono ovviamente alle stelle, considerando che tra poche settimane uscirà nelle sale Spider-Man: Far From Home (film conclusivo della Fase 3) e che potrebbero essere annunciati i nuovi progetti della Fase 4.

Dunque cosa vorremmo ottenere dal prossimo panel del MCU? Ecco qualche proposta:

1Nuovi personaggi

Abbiamo già menzionato Nova e Gli Eterni, ma altri personaggi potrebbero avere un forte impatto sulla Fase 4. Qualche proposta? Black Knight, Captain Britain, Young Avengers o Norman Osborn, suggeriti da tantissimi rumor trapelati negli ultimi mesi.

Leggi anche – Marvel Fase 4: 10 personaggi secondari che meritano uno standalone

Fonte: CBM

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Spider-Man: Far From Home, Mysterio consola Peter nella nuova clip

Già elogiato dalla prime reazioni della stampa americana, il rapporto tra Peter Parker e Quentin Beck aka Mysterio sarà uno degli argomenti centrali di Spider-Man: Far From Home, il film che chiude definitivamente la Fase 3 portando il personaggio fuori dai suoi naturali confini.

E sono proprio loro i protagonisti della nuova clip diffusa dai Marvel Studios che potete vedere qui sopra.

I due infatti formeranno un’insolita alleanza, non priva di qualche contraddizione, per contrastare l’attacco degli Elementali, misteriose creature provenienti dal Multiverso (e forse dalla stessa dimensione natale di Beck) e spuntate in Europa durante il viaggio scolastico dell’eroe.

Introdotti nel numero Supernatural Thrillers #8 nel 1974, gli Elementali hanno incrociato la strada di Mrs. Marvel e di Spider-Man come gruppo antico presumibilmente esiliato dal proprio universo a causa del mancato tentativo di conquistare l’antico Egitto. In seguito questi personaggi tornarono ai giorni nostri insieme alla Mummia Vivente con i poteri da cui derivano i nomi Hellfire, Hydron, Magnum e Zephyr.

Spider-Man: Far From Home, ecco le prime reazioni della stampa

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Fonte: IGN

 
 

Bond 25: ritardi del regista e ammutinamenti sul set del nuovo film?

bond 25

Sembrerebbe essere partita con il piede sbagliato la produzione di Bond 25, nuovo capitolo del franchise su James Bond ora in fase di riprese che nelle scorse settimane aveva subito qualche ritardo sulla tabella di marcia a causa dell’infortunio di Daniel Craig e di una serie di esplosioni.

Ora invece, secondo quanto riportato dal The Sun, il regista Cary Joji Fukunaga avrebbe tardato di tre ore il suo arrivo sul set perché impegnato in una sessione particolarmente intensa di videogiochi. Questo comportamento avrebbe causato un effetto domino di malcontenti e ulteriori problematiche riguardo la programmazione, perché per non restare indietro con gli impegni e recuperare il tempo perso aspettando Fukunaga, lo studio avrebbe obbligato i lavoratori a fermarsi sulla location anche durante il fine settimana, inclusa la festa del papà.

Le fonti del The Sun affermano che la situazione si è presto tradotta in un vero e proprio ammutinamento da parte di molti membri della troupe, apostrofando il set di Bond 25 con l’appellativo “condannato”. Ovviamente se le voci dovessero essere confermate, il regista dovrebbe rispondere del suo comportamento poco professionale nei confronti di chi lavora per lui.

Ma se ricordate, episodi del genere si erano già verificati nel corso della sua carriera, come le tensioni con il creatore di True Detective Nic Pizzolatto e l’occasione mancata di dirigere l’adattamento cinematografico di IT perché giudicato troppo inaffidabile dallo studio.

Bond 25: trapelati nuovi dettagli sulla trama

Come annunciato lo scorso aprile, la MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. NoFrom Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

Vi ricordiamo che insieme a Craig e Malek figureranno anche Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Billy Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Una parte importante delle riprese si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per 2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento di apertura di Spectre a Città del Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.

Fonte: The Sun

 
 

Spider-Man: Far From Home, ecco le prime reazioni della stampa

Spider-Man: Far From Home

Sono online i primi entusiastici commenti della stampa americana su Spider-Man: Far From Home, il capitolo che chiude definitivamente la Fase 3 del MCU e che lancerà il futuro dell’universo cinematografico in vista della Fase 4. Tra questi c’è anche chi si sbilancia affermando che il sequel con Tom Holland potrebbe scalzare dal trono Spider-Man 2 di Sam Raimi, considerato ad oggi il miglior adattamento del personaggio sul grande schermo.

Sarà davvero così? Per saperlo dovremo attendere ancora qualche settimana. Nel frattempo potete leggere le reazioni qui sotto:

Spider-Man: Far From Home è sbalorditivo. La prima metà è molto divertente, grazie alle buone vibrazioni del cast di Homecoming. Ma la seconda parte è STRAORDINARIA, e offre le migliori scene d’azione di Spidey di sempre

Spider-Man: Far From Home gioca in casa, è molto divertente e significativo per il futuro del MCU nei modi più sorprendenti. Tom Holland e Jake Gyllenhaal solo una combinazione letale e fantastica!

Spider-Man: Far From Home ha molto più della roba adolescenziale di Homecoming. Se alcune commedie rimangono piatte, questa no, ma anzi il tono comico riesce a distrarre dalle cose che non funzionano abbastanza

Far From Home ha detronizzato Spider-Man 2 di Sam Raimi dal podio è ora il mio film preferito di Spider-Man. Quello che è assurdo è che non posso nemmeno dirvi perché sono così innamorato di questo film perché sarebbe uno spoiler. Jake Gyllenhaal è incredibile. Tom Holland si riconferma come il migliore Spidey fino ad oggi. Stupefacente.

Spider-Man: Far From Home mi ha fatto sorridere dall’inizio alla fine. Ha enormi rivelazioni ed emozionanti scenografie, ma il modo in cui si riallaccia a Endgame per immergersi più a fondo nelle emozioni di Peter è davvero ciò che lo rende memorabile. Anche Mysterio sale in cattedra.

Spider-Man: Far From Home è la coda di cui avevamo bisogno dopo Endgame, un assaggio di come il mondo appare ora che la polvere si è stabilizzata. Potrebbe forse sembrare un po’ più duro per l’arco emotivo di Peter, ma è un film pieno di calore, umorismo e con una goffa storia d’amore per adolescenti.

Spider-Man: Far From Home è una corsa divertente. Soprattutto la seconda metà, di cui non posso assolutamente dire nulla. Per non parlare delle scene post-credits…

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Fonte: Cinemablend

 
 

I Marvel Studios hanno contattato Keanu Reeves per “diversi ruoli”

Nelle scorse settimane era stato il sito MCU Cosmic a rivelare che i Marvel Studios avrebbero considerato Keanu Reeves per un ruolo nel film sugli Eterni, e che le trattative sarebbero state già in corso. Ora però, nonostante non vengano forniti ulteriori dettagli in merito, arriva la conferma del fatto che lo studio ha effettivamente contattato l’attore ma più volte nel corso degli ultimi anni e per vari personaggi.

A svelarlo è Kevin Feige in una recente intervista con Comicbook, e queste sono state le sue parole sull’argomento:

In pratica parlavamo con Keanu per quasi tutti i film che abbiamo realizzato. Non so se e quando si unirà al Marvel Cinematic Universe, ma vogliamo davvero capire il modo giusto per farlo accadere“.

Feige ha poi confrontato il rapporto stabilito con Reeves a quello andato a buon fine con Jake Gyllenhaal, spiegando che prima di ingaggiare la star per interpretare Mysterio in Spider-Man: Far From Home ci sono state più conversazioni con l’obiettivo di individuare il personaggio perfetto.

Vi ricordiamo che Reeves è stato ad un passo dal vestire i panni di Yon-Rogg in Captain Marvel, ruolo poi affidato a Jude Law, rinunciando all’occasione per problemi di concomitanza con i lavori su John Wick 3 (il nuovo capitolo del franchise ora nelle sale). Questo significa che, prima o poi, lo vedremo vestire i panni di un supereroe – o di un villain – nel MCU?

Keanu Reeves: 10 cose che non sai sull’attore

Fonte: Comicbook

 
 

Spider-Man e Venom: il crossover è “probabile” secondo Kevin Feige

Marvel Studios e Sony Pictures si contendono da anni i diritti sui personaggi relativi alla storia editoriale di Spider-Man, ma l’arrivo del personaggio principale nel MCU datato 2015 sembra aver rimesso in gioco la possibilità di vedere uniti nello stesso film icone come Peter Parker e Eddie Brock aka Venom (evento già accaduto dodici anni fa in Spider-Man 3 di Sam Raimi, film comunque precedente all’era dei nuovi cinecomic).

Sull’argomento e il sogno di un futuro crossover tra questi due è tornato a parlare anche Kevin Feige, ora impegnato con la promozione dell’ultimo capitolo della Fase 3 Spider-Man: Far From Home, dichiarandosi aperto ad ogni soluzione:

Penso che probabilmente tutto dipenda dalla Sony. Lo studio possiede i diritti di entrambi quei personaggi e adesso ha Venom nel loro mondo. Non so quali siano i loro piani per un sequel sul simbionte o se lo stiano già progettando, ma un crossover mi sembrerà probabile ad un certo punto“.

Lo scorso maggio il commento non ufficiale di Roger Wardell (lo stesso utente di Twitter che aveva svelato dettagli attendibili su Avengers: Endgame) aveva svelato i “reali” piani della Marvel per le prossime fasi in vista del recente accordo con la Fox, e tra i possibili candidati ad entrare nell’universo condiviso c’era Venom. Il rumor suggeriva che la Sony sarebbe stata intenzionata a far apparire Eddie Brock nel sequel di Spider-Man: Far From Home.

Per quanto riguarda Venom, sappiamo che un sequel è ufficialmente in sviluppo e, secondo gli ultimi aggiornamenti, la trama dovrebbe ruotare intorno al confronto tra il simbionte di Eddie Brock e Carnage, il personaggio introdotto nella scena finale del primo film e interpretato da Woody Harrelson.

Leggi anche – Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home arriverà nelle sale il 2 Luglio (invece che il 5). Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle. Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Fonte: Cinemablend

 
 

Mine vaganti: 10 cose che non sai sul film

mine vaganti

Mine vaganti è un film di Ferzan Ozpetek del 2010 che ha conquistato critica e pubblico grazie alla tematiche affrontate e al talento degli interpreti. Non solo apprezzato in Italia, questo film ha avuto ampi consensi anche all’estero, tanto da vincere numerosi premi sia italiani che internazionali. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Mine vaganti.

Mine vaganti film

mine vaganti

1. Ha vinto 4 Globi d’oro. Questo film è riuscito a portarsi a casa ben quattro premi della stampa internazionale, vincendo quelli per il Miglior Film, Miglior Sceneggiatura, Migliore Fotografia e Attrice Rivelazione a Nicole Grimaudo.

2. È un film molto personale. Lo stesso regista del film, Ferzan Ozpetek, ha definito questo film come molto personale. Oltre al fatto di averlo ambientato a Lecce, luogo che ricorda Istanbul, Mine Vaganti è stato dedicato al padre e rappresenta l’esigenza di ripensare al quel rapporto che esisteva tra il regista e i suoi genitori.

3. Ritornano i temi cari al regista. In questo film, inevitabilmente ritornano quei temi che hanno sempre caratterizzato i film di Ozpetek. Tematiche come l’amore, la felicità, la morte e il perdono si evolvono e creano sempre degli sconvolgimenti nella narrazione, così come nella vita reale. Un film che si posiziona a metà tra un dramma e la commedia, in cui si ride di cose che non piacciono.

Mine vaganti streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse rivedere Mine vaganti, o scoprirlo per la prima volta, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale legale come Google Play e iTunes.

Mine vaganti cast

mine vaganti

5. Elena Sofia Ricci si è dovuta imbruttire. L’attrice ha espresso di sentirsi onorata nell’interpretare il personaggio che unisce le tre zie della vita reale del regista. Tuttavia, per interpretare il zia Luciana ci sono volute due ore di trucco tutti i giorni.

6. Ennio Fantastichini non condivideva nulla con il suo personaggio. Durante il momento di presentazione del film alla stampa nel 2010, l’attore ha ammesso di sentirsi molto lontano dal suo Vincenzo e di non condividere l’atteggiamento morale di un paese che tanto amava, oltre che rifiutare l’utilizzo del termine omosessuale in quanto possiede, in maniera intrinseca, una connotazione razzista.

7. Riccardo Scamarcio voleva dare empatia al suo personaggio. L’attore ha rivelato di aver avuto paura che il suo Tommaso non fosse capito, che il pubblico non riuscisse ad entrare in empatia con lui. Perciò, per dare vita al personaggio, ha dovuto lavorare sulla sua passività e sul suo non reagire alle situazioni.

Mine vaganti frasi

8. Un film fatto di frasi indimenticabili. Mine vaganti non poteva non essere un film generatore di frasi memorabili e atte a rimanere nella memoria collettiva. Ecco qualche esempio:

  • Gli amori impossibili non finiscono mai. Sono quelli che durano per sempre. (La nonna)
  • Non devi aver paura di lasciare, perché quello che conta non ti lascia mai. (Tommaso)
  • Tommaso, sei stato bravo a resistere. Fai così. Sbaglia sempre per conto tuo. (La nonna)
  • Tommaso, se uno fa sempre quello che gli chiedono gli altri, non vale la pena di vivere. (La nonna)
  • È più faticoso stare zitti che dire quello che si pensa. (zia Luciana)
  • Invece è vero, sono strana. Non riesco ad avvicinarmi agli altri, tengo tutto a distanza e poi sono piena di fissazioni e di manie. (Alba)

Mine vaganti trama

9. Andare dove porta il cuore. Il film si apre facendo conoscere al pubblico la figura di Tommaso che torna a casa, nel suo Salento, perché si è finalmente deciso, anche grazie al consiglio della nonna, di combattere per le proprie scelte, anche a costo di scontrarsi con la sua famiglia. Una famiglia stravagante e numerosa, proprietaria di un pastificio in Puglia, di buon cuore ma ristretta dalle convenzioni.

10. Un film ricco di colpi di scena. Sebbene Tommaso sia mosso da buone intenzione, sarà suo fratello che anticipa i motivi tale per cui egli sia tornato in Puglia. Una serie di segreti e colpi scena faranno in modo che il protagonista si trovi nella condizione di rimanere l’unico uomo di famiglia a gestire il pastificio, riuscendo a svolgere l’attività anche grazie alla sua amicizia con la giovane Alba.

 
 

Avengers: Endgame potrebbe fornire le prove che Tony è stato adottato

avengers: endgame

Quando Tony Stark diventò Iron Man nel MCU, lo fece nel nome di suo padre, in nome di un’industria che poteva essere diversa rispetto all’apparenza, in modo da non meritare il titolo di “mercante di morte”. In Avengers: Endgame, grazie al viaggio nel tempo, abbiamo visto Tony incontrare il padre Howard Stark e, inconsapevolmente per il secondo, sistemare qualcosa che nel loro rapporto era andato storto. Tuttavia, da quella scena si potrebbe anche dedurre che Tony è in realtà stato adottato e non è figlio biologico di Howard e Mary Stark.

La paternità, biologica e non, è un tema fondamentale per il film dei Fratelli Russo, e nel caso di Howard e Tony Stark, assume il duplice ruolo di paternità riferita a invenzioni e paternità dei figli veri e propri, Tony e Morgan, rispettivamente. Ma una battuta, nel film, fa pensare che Tony, in realtà, sia stato adottato, proprio come accade nei fumetti! Vediamo perché.

PERCHÉ AVENGERS: ENDGAME TORNA AL 1970

Sappiamo, grazie al file di Tony Stark che vediamo in Iron Man 2, che l’eroe è nato il 29 maggio 1970. Tornando indietro al suo anno di nascita, Tony sa esattamente che in quel momento in quel posto c’erano sia Hank Pym che il Tesseract. La scelta del posto è abbastanza semplice da comprendere: Camp Lehigh, il luogo di nascita dello S.H.I.E.L.D. che Steve e Natasha visitano in Captain America: The Winter Soldier. Ma la data è ciò che suscita curiosità, infatti Steve non è convinto quando Tony dice che ha un’idea “esatta” del giorno a cui devono ritornare. Quando partono dal 2012 durante la Battaglia di New York per tornare ancora più indietro nel tempo, Tony spiega: “So per certo che erano lì e so come lo so”.

In realtà non ci viene data nessuna spiegazione in merito a come Tony sa quello che sa, ma il suo incontro con suo padre ci dà una probabile spiegazione. E lancia anche un indizio importante sul fatto che la data di nascita di Tony potrebbe non essere quella che lui crede.

AVENGERS: ENDGAME FA DEI RIFERIMENTI AL COMPLEANNO DI TONY

Sarebbe stato abbastanza semplice dire che studiando il lavoro di suo padre sul Tesseract, Tony aveva notato che ci lavorava a Lehigh nei mesi precedenti la sua nascita, o precisamente intorno al 7 aprile 1970. Ha anche senso che, se Howard avesse lavorato con Hank Pym poco prima della nascita di Tony, sarebbe venuto fuori nel corso del MCU, e le due cose potevano essere collegate per offrire alla coerenza dell’Universo condiviso un’ipotesi plausibile. Col senno di poi, sembra strano che gli sceneggiatori di Endgame non abbiano fatto in modo che Tony tornasse al suo vero compleanno – un modo più netto per spiegare come “sa quello che sa”. Ma il film potrebbe affrontare quell’esatta contraddizione quando Tony e Howard si incontrano davvero.

I fan ricorderanno per lo più le sagge parole pronunciate dai due Stark quando si separano, ma il momento chiave arriva prima, quando la coppia sale sull’ascensore di Camp Lehigh. Tony chiede informazioni su “fiori e crauti” che Howard sta portando, suggerendo che ha “un appuntamento romantico”. Howard spiega rivelando che “Mia moglie se lo aspetta… troppo tempo in ufficio”. La rivelazione non è il desiderio di Maria Stark… ma la reazione di Tony.

Con gli occhi spalancati, congelati in un istante, Tony chiede immediatamente a Howard – senza il minimo accenno di conversazione casuale – “quanto manca” a sua madre. Howard non dà una risposta esatta, ma qui è la domanda ad essere importante. Perché Tony dovrebbe chiedere quanto manca a Maria? E perché sarebbe sorpreso di sapere che suo padre le sta portando i fiori e i crauti il ​​7 aprile, sette settimane prima che lui nascesse? Qualunque sia la teoria, non ha alcun senso che l’improvvisa confusione e le domande di Tony siano dovute al fatto che “non si rende conto” che è tornato indietro un mese prima della sua nascita. Sono i fiori e il cibo a stordire Tony, e lo spingono a verificare quanto manca al parto.

Ci stanno dicendo che Howard che compra fiori per Maria è un gesto insolito? O che lo faceva di frequente? Maria era in ospedale prima del parto? Beh, in realtà… questo si adatterebbe alle risposte un po’ fredde di Howard fino ad ora, magari l’uomo è preoccupato. Ma potrebbe esserci un’altra spiegazione, il che spiegherebbe perché l’Howard del 1970 è molto più affettuoso di colui che ha effettivamente poi cresciuto Tony… e perché le date che circondano la sua nascita lasciano Tony interdetto.

TONY STARK È STATO ADOTTATO (COME I FUMETTI)?

Tutte queste domande trovano una risposta plausibile soltanto se si accetta che Tony Stark è stato adottato da sempre, così come accade nei fumetti Marvel. Dopo che il loro figlio biologico nacque con una malattia terribile e degenerativa, gli Stark adottarono un altro figlio, Tony, e lo allevarono senza mai dirgli la verità. La trama è stata rivelata nei fumetti di Kieron Gillen del 2013, con l’adozione e la “sostituzione” di una trama aliena più ampia. Ovviamente, la trama del fumetto non poteva essere proposta integralmente nei film, ma Tony può comunque essere stato adottato dopo che il primo bambino di Stark è morto appena nato.

Confrontando Endgame con i precedenti film Marvel, un riferimento alla data di nascita di Tony che non corrisponde alla gravidanza di Maria è esattamente il tipo di cosa che i fan dei fumetti notano. Per quelli che sanno che la data di nascita di Tony non corrisponderebbe alla gravidanza di Maria, è un suggerimento interno accattivante. Non solo per la confusa scoperta di Tony della sua vera parentela, ma anche per un fratello Stark potenzialmente vivo e vegeto nel MCU.

I fan probabilmente non dovrebbero aspettarsi l’apparizione di Arno Stark, il fratello brillante di Tony nel nuovo universo cinematografico Marvel. Ma il potenziale esiste e la Marvel ha già trasformato piccoli suggerimenti e semi sparsi in futuri eventi per il MCU. A prescindere dal risultato, i fan potranno per sempre godere di questa scena Endgame – non solo per la riunione tra Tony e Howard, ma anche per il sottile suggerimento che l’adozione di Tony nei fumetti sia stata onorata, indipendentemente dal fatto che il pubblico lo abbia capito o meno.

 
 

Piccole Donne: le prime immagini ufficiali del film di Greta Gerwig

Vanity Fair ha pubblicato in esclusiva le prime immagini ufficiali di Piccole Donne, nuovo adattamento dell’omonimo romanzo di Louisa May Alcott scritto e diretto da Greta Gerwig che arriverà in sala il 25 dicembre 2019.

Nel cast figurano Emma Watson, che sarà Meg March, mentre le altre sorelle sono state interpretate da Saoirse Ronan (Jo), Florence Pugh (Amy) e Eliza Scanlen (Beth).

Con loro, in scena, anche Meryl Streep nei panni di zia March, Timothee Chalamet in quelli di Theodore “Laurie” Lawrence e Laura Dern che sarà invece Marmee March. James Norton, Bob Odenkirk, Chris Cooper, Louis Garrel Abby Quinn completano il cast.

È come se fosse la mia autobiografia”, ha dichiarato la Gerwig a Vanity Fair. “Succede quando vivi attraverso un libro e quello diventa il paesaggio della tua vita interiore. Diventa parte di te, in un modo profondo.

La pellicola è prodotta dalla Sony, che aveva già scelto la Gerwig come sceneggiatrice e che ha deciso di affidarle anche la regia dopo il successo di Lady Bird.

Il primo romanzo di Piccole Donne racconta la storia delle quattro sorelle March – Meg, Jo, Beth e Amy Alcott. Loro padre è un sacerdote partito per il fronte come cappellano durante la Guerra di Secessione americana, lasciando a casa le figlie e la moglie a cura della casa. Le ragazze, con i loro pregi e i loro difetti, pur essendo povere e con i problemi tipici dell’adolescenza, imparano a crescere e diventare ragazze responsabili e pronte a difendersi da qualsiasi vicissitudine.

Uno degli ultimi adattamenti dal romanzo era stato firmato da Gillian Armstrong e vantava un cast di attori e attrici di grande rilievo, con Winona Ryder, Susan Sarandon, Claire Danes Kirsten Dunst, ma anche Christian Bale e Gabriel Burne.

Fonte: Vanity Fair

 
 

Avengers: Endgame torna nelle sale americane con una scena post-credits

avengers endgame

Il titolo, per quanto inaspettato, non mente: i Marvel Studios sono pronti a tornare in sala con un’edizione “aggiornata” di Avengers: Endgame e destinata unicamente alle sale americane. Cosa la rende diversa da quella vista nei cinema ad aprile? Una misteriosa scena post-credits inserita alla fine del film, e a confermarlo è stato Kevin Feige nelle ultime ore durante il tour promozionale di Spider-Man: Far From Home.

Endgame tornerà il 28 giugno. Non si tratta di una extended cut, ma di una versione per il grande schermo con alcune novità dopo i titoli di coda. Se rimarrete fino alla fine, vedrete una scena eliminata, un piccolo omaggio e alcune sorprese.

Ovviamente si attendono ulteriori aggiornamenti in merito, e la speranza è che questi contenuti arrivino anche da noi in Europa. Forse si tratta di una strategia di marketing per pubblicizzare il sequel di Spider-Man sfruttando l’ondata positiva del precedente cinecomic? Che ne pensate?

Avengers: Endgame, 10 scene da rivedere all’infinito

CORRELATI:

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale lo scorso 24 aprile.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Avengers: Endgame, tutte le scene tagliate dal film

Fonte: Screenrant

 
 

Sophie Turner è disposta a interpretare Boy George in un biopic

Calato il sipario su Game of Thrones e il franchise di X-Men, Sophie Turner è pronta ad affrontare le sfide di una carriera sempre più in ascesa provando ad eguagliare quanto fatto finora con i personaggi di Sansa Stark e Jean Grey. E se il prossimo ruolo fosse stato già suggerito da una star della musica mondiale, la cui vita sarà presto tradotta sul grande schermo in un film?

Ospite del programma radiofonico australiano Nova’s Fitzy e Wippa, il frontman dei Culture Club Boy George ha infatti rivelato la sua profonda ammirazione per la star britannica spiegando che sarebbe perfetta per interpretare se stesso da giovane:

Ho ricevuto alcuni suggerimenti davvero interessanti, e tra questi il migliore era Sophie Turner. Le persone diranno che una donna non può interpretare me stesso, ma sapete cosa? Quando avevo diciassette anni, mi sarebbe piaciuto essere come lei“.

Tempestiva è arrivata la replica dell’attrice, che si è detta assolutamente disponibile. Qualche studio cinematografico o produttore avrà preso nota?

Vi ricordiamo che il progetto, annunciato lo scorso maggio, vedrà alla regia Sacha Gervasi (Hitchcock, November Criminals), che curerà anche la sceneggiatura, e proverà a sfruttare l’ondata positiva dei biopic musicali lanciata da Rocketman e Bohemian Rhapsody.

https://twitter.com/SophieT/status/1140653330613637120?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1140653330613637120&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsophie-turner-boy-george-biopic%2F

Sophie Turner è ora nelle sale con X-Men: Dark Phoenix, apostrofato dal regista Simon Kinberg come l’inizio di un nuovo capitolo per la serie di film di X-Men.

Nel cast tornano James McAvoy, Sophie Turner, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult e Michael Fassbender. La new entry del cast è Jessica Chastain, nei panni di un aliena misteriosa che prenderà il controllo della Fenice.

“Lo vedo come un nuovo capitolo. Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi 20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati molti film sui supereroi,  e in quel periodo l’approccio sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”

Fonte: Vogue

 
 

10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 2

Joseph Gordon-Levitt

Oggi interpretare un supereroe Marvel è diventato un grande privilegio, oltre che un’immensa responsabilità nei confronti del pubblico (specialmente dei fan dei fumetti); tuttavia non tutti gli attori a cui è stata offerta la possibilità di farlo si sono comportati nella stessa maniera. Alcuni di loro hanno deciso di rifiutare per motivi professionali, altri per ragioni legate ai propri gusti o scelte di carriera. Ma quali sono i più celebri fra questi?

Ecco di seguito 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 2:

1Saoirse Ronan (Scarlet Witch)

saoirse ronan

non era esattamente ciò che i fan si aspettavano per il casting di Scarlet Witch, eppure l’attrice è riuscita a sorprendere tutti grazie alla sua intensa interpretazione. Ma la prima scelta di Joss Whedon per Avengers: Age of Ultron era Saoirse Ronan, l’irlandese all’epoca nota per Espiazione e Hanna.

A quanto pare sembrava interessata al ruolo, come testimoniano diverse interviste, anche se poi decise di declinare l’offerta per non impegnarsi in un franchise a lungo termine. Per lo stesso motivo rifiutò anche il ruolo di Jean Grey in X-Men: Apocalisse.

Correlato – 10 attori che sono “quasi” entrati nel MCU nella Fase 1

Fonte: Screenrant

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MCU: i 10 personaggi maggiormente cambiati nel corso dei film

Negli ultimi undici anni di MCU abbiamo visto cambiare non soltanto l’aspetto dei costumi indossati dai supereroi, ma anche le loro personalità e il modo in cui hanno reagito alle varie esperienze della vita. Così facendo il Tony Stark del film del 2008 non è lo stesso ammirato sul finale di Avengers: Endgame, come il Thor shakespeariano del 2011 sembra ormai un ricordo lontano se paragonato alla versione depressa e sovrappeso del 2019.

Ma quali sono allora i personaggi ad aver subito i maggiori cambiamenti nel corso dell’universo cinematografico Marvel?

1Thor

avengers endgame
Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2019

Introdotto nel 2011 nel MCU grazie all’adattamento shakespeariano di Kenneth Branagh, Thor è uno dei pochi personaggi dell’universo Marvel ad aver subito un vero e proprio “riavvio”, ribaltando così l’impressione del pubblico e donando nuova linfa ad un arco narrativo che sembrava essersi piegato dopo The Dark World.

È stato infatti Ragnarok, e la mano di Taika Waititi, a mettere tutto in discussione, portando il Dio del Tuono verso il territorio della commedia poi calcato anche dagli sceneggiatori di Infinity War e Endgame.

Leggi anche – MCU: i 10 personaggi più “sprecati” del franchise

Fonte: Screenrant

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Marvel Studios: confermato il panel alla San Diego Comic-Con

Marvel Studios MCU

A partire dal 10 luglio, Spider-Man: Far From Home chiuderà la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, e i Marvel Studios avranno davanti un’enorme spazio bianco da riempire con un nuovo progetto cinematografico a lunga scadenza, che possa almeno eguagliare in qualità e pianificazione gli ultimi undici anni (che poi sono anche i primi della sua produzione) di lavoro.

I piani futuri per il Marvel Cinematic Universe potrebbero presto essere svelati, visto che i Marvel Studios stanno pianificando di tornare al Comic-Con di San Diego, il prossimo luglio. Lo Studio ha infatti annunciato che dopo un anno di assenza tornerà a partecipare alla Convention con un panel nel padiglione H.

Negli anni passati, il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha affermato che le decisioni di mancare alla convention erano giustificate dal fatto che lo studio non aveva abbastanza progetti o materiale da mostrare i fan.

Secondo Deadline, i Marvel Studios terranno un panel al SDCC 2019. Non ci sono per ora informazioni su chi sarà presente, quali tipi di annunci saranno fatti, o anche quando si svolgerà. Tuttavia, la storia di SDCC indica che la Marvel ottiene in genere il panel di primo piano nella giornata del sabato. Potrebbe essere questo il momento in cui Feige annuncia la Fase 4 del MCU, ancora sotto stretto riserbo.

Il panel MCU si svolgerà sulla scia di Spider-Man: Far from Home – l’ultimo film della Fase 3 – che uscirà all’inizio di luglio. Il tempismo sembra perfetto e la visione del film potrebbe essere fondamentale per gli annunci che verranno fatti. Plausibilmente, la Marvel potrebbe anche mostrare dei contenuti dal film su Vedova Nera, che è attualmente in fase di riprese.

 
 

Ghostbusters 3: il film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo

ghostbusters 3

Dan Aykroyd torna a parlare di Ghostbusters 3 e lo fa in una breve intervista con Gamespot, rivelando qualche dettaglio sul terzo capitolo del franchise le cui riprese partiranno a breve e che vedrà alla regia Jason Reitman (figlio di Ivan, autore dei primi due film). L’attore, come confermato di recente, tornerà nei panni di Raymond “Ray” Stantz insieme a Bill Murray e Sigourney Weaver.

Jason è venuto da me con questa idea, ed era così buona da far capire a tutti che dovevano realizzarla subito. Inoltre il film sarà profondamente collegato al primo capitolo, meglio di ogni altra cosa” ha raccontato Aykroyd, che figura tra i produttori di Ghostbusters 3.

“Al tempo stesso è una storia molto diversa dai precedenti film. In questo vedremo una nuova generazione e una nuova direzione calda, sentita e, addirittura, abbastanza spaventosa quando affronta determinate tematiche“.

Vi ricordiamo che le riprese di Ghostbusters 3, che ha “Rust City” come titolo di lavorazione, inizieranno il 25 Giugno a Calgary e proseguiranno per circa 15 settimane. La produzione non ha diffuso ulteriori informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun collegamento con il reboot al femminile di Paul Feig del 2016.

Ghostbusters 3: il primo teaser trailer è già qui!

Nei giorni scorsi Reitman aveva definito il progetto come “una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance. E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a formarsi“.

La trama del film dovrebbe ruotare attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn Wolfhard).

Abbiamo contattato tutti gli attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di presentarveli“.

Fonte: Gamespot

 
 

Spider-Man: Far From Home, Mysterio arruolato negli Avengers?

Spider-Man: Far From Home

È stato diffuso un nuovo spot tv di Spider-Man: Far From Home, in cui sembra chiaro che anche Mysterio si unirà… agli Avengers! Nello spot capiamo che Nick Fury ha bisogno di un nuovo team e si rivolge all’Uomo Ragno per portare a casa la vittoria e salvare il mondo.

Peter, dal canto suo, non si sente pronto per una responsabilità così grande, visto che fino a questo momento è stato “soltanto” un aiutante. Chiede a Fury se non possono intervenire Thor, Doctor Strange o Captain Marvel, ma alla fine è lui che viene prescelto per salvare la situazione.

Quello che stupisce, è che ad un certo punto, Spider-Man dà a Mysterio il benvenuto nei…. Vendicatori! C’è da aspettarsi sicuramente qualche colpo di scena, visto che questo genere di film è noto per nascondere per bene i dettagli salienti della trama, intanto ecco lo spot:

https://twitter.com/TomHollandChina/status/1140930216904122368?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1140930216904122368&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fspider-man-far-home-mysterio-avengers%2F

Spider-Man: Far From Home, gli indizi sulla Fase 4 nella possibile scena mid credits

CORRELATI:

Diretto ancora una volta da Jon Watts, Spider-Man: Far From Home è arrivato nelle nostre sale il 10 luglio. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di Maria Hill. Jake Gyllenhaal interpreterà invece Quentin Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti più noti dei fumetti su Spidey.

Di seguito la sinossi ufficiale: In seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in tutto il continente.

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

 
 

Alien Covenant: 10 cose che non sai sul film

Alien Covenant è il secondo capitolo della trilogia prequel di Alien, ennesimo lavoro portato avanti dall’ormai instancabile Ridley Scott. Questo film, che dovrebbe dare origine ad un ulteriore sequel, ha una grande impronta visiva, oltre che un indiscutibile cast stellare, confermando come non ci si riesca a stancare mai di una saga come quella di Alien. Ecco, allora, dieci cose da sapere su Alien Covenant.

Alien Covenant film

alien covenant

1. Il film si svolge diversi anni prima di Alien. Questo lungometraggio si svolgerebbe in un percorso temporale che inizia il 5 dicembre del 2104 e che terminerebbe alcune settimane dopo, nell’anno 2105. In sostanza, si svolgerebbe ben diciassette anni prima di Alien (1979) che ha luogo nel 2122.

2. Personaggi creati su sembianze umane. Il disegno degli Xenomorfi era basato su quello di un’ecorca (scultura di una figura umana con la pelle rimossa per mostra le muscolatura), mentre i suoi movimento erano basati su quelli di una mantide religiosa e di un babbuino.

3. Ci sono molti riferimenti a Blade Runner. La prima inquadratura del film è sull’occhio aperto di David che guarda direttamente in camera, esattamente come le inquadrature iniziali di Blade Runner e Blade Runner 2049.

Alien Covenant streaming

4. Il film è disponibile in streaming digitale. Chi volesse vedere o rivedere Alien: Covenant, è possibile farlo grazie alla sua presenza sulle varie piattaforme di streaming digitale come Chili, Google Play, Infinity, iTunes e Tim Vision.

Alien Covenant sequel

5. Non ci sono indicazioni su un possibile sequel in lavorazione. Fino all’uscita di Covenant, il regista aveva dichiarato di aver programmato un sequel, forse due. Tuttavia, non si è più sentita nessuna notizia a riguardo e pare che Alien: Awakening non abbia nessuna data di inizio produzione: ciò sarebbe dovuto al fatto che Covenant non avrebbe incassato quanto sperato.

Alien Covenant cast

alien covenant

6. Ezra Miller ha aiutato inconsapevolmente il film. L’acconciatura che Daniels (Katherine Waterson) ha fatto con questo film, è basata sulla parrucca indossata da Miller, suo co-protagonista in Animali fantastici e dove trovarli (2016). L’attore, infatti, ha contribuito a filmare il video delle audizioni della Waterston. Durante queste riprese ha notato la parrucca che indossava per il suo personaggio Credence, e gli ha chiesto se avrebbe potuto provarla, perché pensava che fosse cool. Ciò ha contribuito a fare in modo che l’attrice ottenesse il ruolo.

7. La pellicola ha segnato il ritorno di Guy Pearce. L’attore ha ripreso il ruolo di Peter Weyland nel prologo di apertura, segnando a prima apparizione di Pearce nella serie, interpretando il suo personaggio senza trucco per farlo sembrare più vecchio. L’attore era già stato scelto per Prometheus (2012) perché si cercava un attore che potesse interpretare Peter Weyland sia inversione anziana che in quella di mezza età. Alla fine, le scene con il personaggio giovane sono state tagliate e l’attore è apparso solo in quella della vecchiaia.

8. Ci sarebbe potuta essere Rebecca Ferguson. L’attrice era stata considerata per il ruolo di Daniels, ma ha rinunciato per realizzare Life, un altro film horror in tema Alien girato nello stesso anno.

Alien Covenant trama

9. Secondo episodio della trilogia prequel. Questo film è ambientato dieci anni dopo gli eventi narrati in Prometheus e racconta della missione di colonizzazione su larga scala del pianeta Origae-6 da parte dell’astronave Covenant. Qui si trovano duemila persone addormentate in maniera artificiale e su di loro veglia l’androide Walter.

10. Una missione pronta a deragliare. All’improvviso, l’esplosione di una stella fa sì che l’equipaggio, o quel che ne rimane, si trovi su un paradiso inesplorato, potenzialmente valido per ospitarli. Ma essi non potranno mai conoscere il pericolo che si nasconde dentro una carcasse di una nave aliena schiantata dove si trovano loro.

Fonte: IMDb

 
 

Ciak d’Oro 2019: assegnati i premi al cinema italiano

Dogman top 10 2018 Ciak d'Oro 2019

È Paola Cortellesi, per la capacità di parlare al grande pubblico all’insegna della qualità, di utilizzare l’ironia pop per sottolineare i tic del nostro tempo, e per il coraggio di rimettersi in gioco tra grande e piccolo schermo, la vincitrice del SuperCiak d’Oro come protagonista del 2019.

I premi all’eccellenza del cinema italiano assegnati annualmente da Ciak, la rivista italiana del cinema, vengono assegnati stasera, per il terzo anno consecutivo, nel complesso monumentale della Link Campus University, ricco di storia, arte e cultura, ex residenza estiva di Papa Pio V e che oggi ospita un’università che fa dell’innovazione e della creatività i suoi tratti distintivi. A condurre la serata il giornalista Alessio Viola. Sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di Ciak, Flavio Natalia.

Dogman di Matteo Garrone conquista la giuria del pubblico e dei critici aggiudicandosi ben 6 Ciak d’Oro: Miglior Film, Miglior Attore non protagonista a Edoardo Pesce, Migliore sceneggiatura a Matteo Garrone, Massimo Gaudioso, Ugo Chiti; Miglior Montaggio a Marco Spoletini e Miglior Scenografia a Dimitri Capuani. La redazione di Ciak ha assegnato inoltre a Marcello Fonte il Ciak d’Oro come Personaggio più Sorprendente dell’anno per la sua interpretazione.

Il Ciak d’Oro per la Miglior Regia va a Mario Martone per “Capri-Revolution” e il Ciak d’Oro per la Migliore Attrice alla intensissima Marianna Fontana.

Riceve il Ciak d’Oro come Miglior Attore Alessandro Borghi, protagonista del film Sulla mia Pelle, diretto da Alessio Cremonini. Al regista va il Ciak d’Oro per l’Opera Prima. Il Ciak d’Oro al Miglior Produttore va a Luigi e Oliva Musini di Cinemaundici e Andrea Occhipinti di Lucky Red per “Sulla mia Pelle”.
Il Ciak d’Oro come Miglior Attrice non protagonista va a Marina Confalone per “Il Vizio della speranza”. Due Ciak d’Oro vanno a Enzo Avitabile che si aggiudica, sempre per “Il Vizio della speranza”, la Miglior Colonna Sonora e la Miglior Canzone originale, con A Speranza.

Tre Ciak d’Oro vanno anche a “La Paranza dei bambini”: a Daniele Ciprì per la Miglior Fotografia, a Emanuele Cicconi, Maximiliano Angelieri ed Enrico Medri per il Miglior Suono in presa diretta e al giovane Francesco Di Napoli quello come Rivelazione dell’anno assegnato dalla redazione.

Il Ciak d’Oro Bello & Invisibile, destinato alle pellicole meritevoli di attenzione ma trascurate al botteghino, votato dalla giuria dei 100 critici e giornalisti, va a Costanza Quatriglio per “Sembra mio figlio”.

Torna per il settimo anno Ciak Alice Giovani, il Ciak d’Oro speciale nato dalla collaborazione tra il mensile Ciak e Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, che premia i film che si rivolgono ai ragazzi e raccontano il loro mondo. Quest’anno è assegnato a Manuel” di Dario Albertini. A “Suspiriail Ciak d’Oro per i Costumi a Giulia Piersanti e quello per il Miglior Manifesto. 

IL MECCANISMO DEI PREMI
I tre premi votati direttamente dal pubblico sono quelli al Miglior Film, Miglior Regista e Migliori Attori Protagonisti, senza vincoli di nomination, tra tutti i titoli italiani usciti in sala dal 1° maggio 2018 al 30 aprile 2019. I premi agli attori non protagonisti e alle categorie tecniche sono stati votati da una giuria di 100 giornalisti e critici di cinema, a partire dalle cinquine proposte dai giornalisti di Ciak.

I CIAK D’ORO DELLA REDAZIONE DI CIAK
Assegnati anche i Ciak d’Oro della redazione del mensile del cinema italiano: il Ciak d’Oro Classic alla carriera va a Nanni Moretti, che con il film documentario “Santiago, Italia” ha saputo illuminare una vicenda poco conosciuta della storia recente, civile e politica, del nostro Paese, tornando a frequentare il genere documentario 18 anni dopo “La cosa”.
Il Ciak d’Oro Colpo di Fulmine va a Valeria Golino per la regia di Euforia, in cui ha saputo mostrare il tramonto di ogni stereotipo sulla differenza di genere, raccontando magistralmente il rapporto, i sogni, le speranze infrante di due uomini, fratelli diversissimi e profondamente legati.

I Ciak d’Oro Rivelazione dell’Anno, per la categoria maschile e per quella femminile, vanno rispettivamente a Francesco di Napoli per La Paranza dei Bambini” e ad Alice Pagani per Loro” e Baby”.

Il Ciak d’Oro Speciale Serial Movie, che premia la miglior serie tv dell’anno, e che allarga lo sguardo alla serialità d’autore, va a Saverio Costanzo per L’Amica Geniale”, adattamento televisivo dell’omonima serie letteraria di Elena Ferrante, premiato sia dal pubblico, sia dalla critica, sia dal mercato internazionale.

Il Ciak d’Oro Coppia dell’Anno sullo schermo va a Fabio De Luigi e Valentina Lodovini per 10 giorni senza mamma”.
Il Ciak d’Oro speciale per la Migliore Performance italiana della stagione Natalizia va a Amici come prima, di Medusa film diretto da Christian De Sica, mentre quello per la Miglior Performance italiana di sempre nella stagione Pasquale va a Ma cosa ci dice il cervello, di Vision Distribution, diretto da Riccardo Milani. 
Un Ciak d’Oro Speciale è riservato a Domenico Procacci per i 30 anni di attività di Fandango, che hanno contribuito a rendere migliore il cinema italiano.

Per il primo anno un Ciak d’Oro viene assegnato per un film straniero. Va a 20th Century Fox Italia per Bohemian Rhapsodhy”, premiata per il Miglior Lancio Italiano di un blockbuster internazionale.

I Ciak d’Oro 2019 sono realizzati con la partecipazione di Acqua Minerale San Benedetto, Ancorotti Cosmetics, Damilano Barolo, Fabbroni, K-way, Pasta Rummo, Rue des Mille, azienda orafa di gioielli prêt-à-porte, Unopiù, con il supporto come sponsor tecnico di Glitter Make up by Kost. Per brindare ai vincitori, l’iconico champagne Moët & Chandon Impérial en magnum, che festeggia il 150esimo anniversario dalla sua creazione.

PREMI CIAK D’ORO

Questi i Ciak d’Oro 2019 secondo i lettori di Ciak e la giuria di critici e giornalisti cinematografici. I lettori hanno votato per Miglior film, Miglior regia, Miglior attore e attrice protagonista. Le altre categorie sono state votate dalla giuria professionale. Assegnati anche i premi speciali della redazione.

CIAK D’ORO MIGLIOR FILM
DOGMAN – Matteo Garrone

CIAK D’ORO MIGLIOR REGIA
MARIO MARTONE – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA
ALESSANDRO BORGHI – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA
MARIANNA FONTANA – Capri-Revolution

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA
EDOARDO PESCE – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA
MARINA CONFALONE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO PREMIO MIGLIORE OPERA PRIMA
SULLA MIA PELLE – Alessio Cremonini

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENEGGIATURA
MATTEO GARRONE – MASSIMO GAUDIOSO – UGO CHITI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE FOTOGRAFIA
DANIELE CIPRI’ – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIOR MONTAGGIO
MARCO SPOLETINI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORE SCENOGRAFIA
DIMITRI CAPUANI – Dogman

CIAK D’ORO MIGLIORI COSTUMI
GIULIA PIERSANTI – Suspiria

CIAK D’ORO MIGLIOR SONORO IN PRESA DIRETTA
EMANUELE CICCONI – MAXIMILIANO ANGELIERI – ENRICO MEDRI- La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO MIGLIORE COLONNA SONORA
ENZO AVITABILE – Il Vizio della Speranza

CIAK D’ORO MIGLIORE CANZONE ORIGINALE
ENZO AVITABILE – A Speranza

CIAK D’ORO MIGLIOR PRODUTTORE
LUIGI E OLIVIA MUSINI (Cinemaundici) – ANDREA OCCHIPINTI (Lucky Red) – Sulla mia Pelle

CIAK D’ORO MIGLIOR MANIFESTO
SUSPIRIA

CIAK D’ORO BELLO&INVISIBILE
Sembra mio figlio – COSTANZA QUATRIGLIO

CIAK ALICE GIOVANI
Manuel – DARIO ALBERTINI

PREMI SPECIALI
SUPERCIAK D’ORO 2019
PAOLA CORTELLESI

CIAK D’ORO COLPO DI FULMINE
VALERIA GOLINO – Euforia

CIAK D’ORO CLASSIC
NANNI MORETTI

CIAK D’ORO RIVELAZIONE MASCHILE DELL’ANNO
FRANCESCO DI NAPOLI – La Paranza dei Bambini

CIAK D’ORO RIVELAZIONE FEMMINILE DELL’ANNO
ALICE PAGANI – Loro e Baby

CIAK D’ORO SPECIALE SERIAL MOVIE
SAVERIO COSTANZO – L’Amica Geniale

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DI SEMPRE NELLA STAGIONE PASQUALE

MA COSA CI DICE IL CERVELLO

CIAK D’ORO MIGLIOR PERFORMANCE ITALIANA
DELLA STAGIONE NATALIZIA

AMICI COME PRIMA

CIAK D’ORO COPPIA DELL’ANNO SULLO SCHERMO
FABIO DE LUIGI E VALENTINA LODOVINI – 10 giorni senza Mamma

CIAK D’ORO PERSONAGGIO PIU’ SORPRENDENTE DELL’ANNO
MARCELLO FONTE

CIAK D’ORO MIGLIOR LANCIO ITALIANO
DI UN BLOCKBUSTER INTERNAZIONALE

BOHEMIAN RHAPSODY

CIAK D’ORO SPECIALE “LA STORIA DEL CINEMA”
 DOMENICO PROCACCI PER I 30 ANNI DI FANDANGO

 
 

Downton Abbey: i character poster del film, upstairs e downstairs

Sono stati diffusi i character poster di Downton Abbey, in cui vediamo tutti i protagonisti della serie che torneranno sul grande schermo, dal 20 settembre, per un’ultima emozionante puntata.

Guarda il trailer 

Questo sarà l’ultimo capitolo della “saga” familiare dei Crawley e del personale al loro servizio, esplorata già nell’omonima serie tv e ambientata nel suggestivo contesto della loro casa in stile edoardiano situata nella campagna inglese. Nel corso delle sei stagioni Downton Abbey ha ottenuto 3 Golden Globes, 15 Emmy, 69 candidature complessive agli Emmy, diventando il programma televisivo non-americano più nominato nella storia degli Emmy.

Tornano nel cast Downton Abbey Maggie Smith, Hugh Bonneville, Laura Carmichael, Michelle Dockery e Elizabeth McGovern più alcune new entry come Tuppance Middleton, Simon Jones e Imelda Staunton.

Scritto da Julian Fellow, il creatore dello show, Downton Abbey – Il Film è stato diretto da Michael Engler.

Downton Abbey: 10 cose che vorremmo vedere nel film