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Christopher Nolan contrario alla distribuzione in streaming da parte di WB

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A quanto pare, Christopher Nolan non è un sostenitore della scelta da parte della Warner Bros. di distribuire i film in arrivo nel 2021 sia in sala che su HBO Max. Lo scorso 3 dicembre, la major ha annunciato la sua decisione – sulla scia dell’attuale situazione legata alla pandemia di Covid-19 che ha messo letteralmente in ginocchio l’industria cinematografica (e non solo) – di riservare ai film in arrivo nel 2021 un’uscita congiunta, lo stesso giorno, sia sul grande schermo che in streaming, sulla piattaforma HBO Max di proprietà di WarnerMedia.

Alcuni fonti interne al settore hanno ipotizzato che questa decisione potrebbe essere il frutto di un’attenta analisi sul futuro del mercato cinematografico del 2021, che appare ancora incerto proprio a causa dell’emergenza sanitaria che tutto il mondo sta attualmente provando a contrastare. Una distribuzione in streaming, parallela a quella in sala, potrebbe evitare numeri disastrosi in termini di incasso, con la speranza che sempre più utenti sottoscrivano un abbonamento ad HBO Max proprio per godere delle numerose esclusive che verranno messe a disposizione.

In tutto questo, c’è chi teme che la Warner Bros. possa aver fatto da apripista, in qualche modo, e che sarà solo questione di tempo prima che anche altre major confermino di aver adottato il medesimo modello distributivo. Ecco perché molte personalità di Hollywood non hanno accolto bene la decisione della WB, preoccupate non soltanto per il concetto di fruizione (sappiamo bene – com’è giusto che sia – quanti registi tengano all’esperienza della sala!), ma anche per la sopravvivenza e per il futuro dei cinema.

Chi sembra essere particolarmente contrariato dalla scelta operata dalla Warner Bros. è Christopher Nolan, nonostante la longeva collaborazione con lo studio, che ha praticamente distribuito tutto i suoi film di maggior successo, dalla trilogia de Il Cavaliere Oscuro a Inception, passando per Interstellar e Dunkirk, fino all’ultimo Tenet, uscito proprio in piena pandemia. Il regista britannico ha sempre lottato affinché la sua ultima fatica arrivasse nelle sale nonostante la situazione difficile, e in una recente dichiarazione fatta a THR ha criticato apertamente la decisione della Warner Bros.:

“Alcuni dei più grandi registi del nostro settore e delle più importanti star del cinema sono andati a letto la sera prima di pensare di lavorare per il più grande studio cinematografico e si sono svegliati per scoprire che stavano lavorando per il peggior servizio di streaming.” 

Christopher Nolan contro la Warner Bros.: “Stanno demolendo l’industria.”

La decisione della Warner Bros. è significativa perché ha stabilito un precedente, con altri studi che potrebbero decidere di adottare la medesima strategia. Ciò solleva importanti interrogativi sul futuro del cinema, nonostante sia ancora oggi impossibile prevedere un ritorno alla normalità e quindi una riapertura delle sale a livello globale. Anche se l’accordo Warner Bros./HBO Max è relativo – almeno tecnicamente – ai soli film in uscita nel 2021, un anno è già di per sé abbastanza significativo per plasmare il futuro del settore.

Christopher Nolan ha poi aggiunto: “La Warner Bros. aveva un’incredibile macchina per far lavorare un regista ovunque, sia al cinema che a casa, e mentre parliamo stanno demolendo tutto ciò. Non capiscono neanche lontanamente cosa stanno perdendo. La loro decisione non ha senso dal punto di vista economico, e anche il più inesperto degli investitori di Wall Street può cogliere la differenza tra interruzione e disfunzione.”

Anche altri registi hanno espresso il loro disappunto. Secondo quanto riferito, il regista di Crazy & Rich, Jon M. Chu, ha detto di essere “scioccato” dopo aver scoperto la decisione della Warner, mentre il regista di Dune, Denis Villeneuve, non nasconde la sua delusione, perché crede che il grande schermo sia essenziale per l’universo a cui ha dato ha dato vita.

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: libro, trama e cast del film

Per tutti coloro rimasti incantati dalla Terra di Mezzo grazie alla trilogia de Il Signore degli Anelli, il regista premio Oscar Peter Jackson dà loro la possibilità di tornarvi grazie ad una nuova trilogia di film qui ambientati. Iniziata con Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato, questa è poi proseguita poi con Lo Hobbit – La desolazione di Smaug, uscito in sala nel 2013, e seguito poi l’anno successivo da La battaglia delle cinque armate. Tornano così sul grande schermo numerosi personaggi già conosciuti e amati, a cui si aggiungono nuovi eroi tutti da scoprire, grandi o piccoli che siano. Ricomincia dunque l’eterna lotta tra il male e il bene, con quest’ultimo capace di nascondersi anche nei luoghi più inaspettati.

Come già avvenuto per i precedenti film, anche Lo Hobbit si basa sull’omonimo romanzo del celebre scrittore J. R. R. Tolkien. Pubblicato per la prima volta nel 1937, questo racconta le gesta dell’hobbit Bilbo Baggins, e del suo incredibile viaggio verso terre e luoghi mai visti prima. Nel film di Jackson, la missione di questi è quella di aiutare un gruppo di nani a sconfiggere il terribile drago Smaug, ma forze più grandi inizieranno ad agitarsi nell’ombra, riportando alla luce l’Unico Anello, ricercato con grande avidità dal malvagio Sauron. Originariamente, era proprio da questo racconto che Jackson desiderava partire, ma per problematiche legali finì invece con il concentrarsi sull’altra ben nota trilogia.

Arrivato in sala, il film raccolse grandi consensi, in particolare da tutti quegli spettatori che non vedevano l’ora di rivivere avventure simili a quelle già conosciute. Lo Hobbit – La desolazione di Smaug arrivò così ad un guadagno globale di circa 960 milioni di dollari a fronte di un budget stimato intorno ai 225. Con tale risultato, il film è diventato uno dei maggiori incassi del 2013, nonché della storia del cinema. Molte sono le curiosità da scoprire legate al titolo, specialmente in occasione di una nuova visione. Proseguendo nella lettura si potranno scoprire così dettagli sulla trama, il cast e molto altro.

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: la trama del film

Con il secondo capitolo della trilogia continuano le avventure di Bilbo Baggins, il quale ha intrapreso un lungo e avventuroso viaggio insieme allo stregone Gandalf e ad un gruppo di nani, capitanati da Thorin Scudodiquercia. Il loro obiettivo è quello di impadronirsi dell’Arkengemma, con la quale aspirano a sconfiggere il potente drago Smaug, ora impadronitosi della Montagna Solitaria, un tempo appartenuta al popolo dei nani. Nel corso del loro viaggio, il gruppo si imbatterà però in numerosi pericoli, da ragni giganti fino a spietati orchi. Ad accorrere in loro aiuto, però, vi saranno gli elfi Tauriel e Legolas, i quali sembrano sposare le intenzioni dei nani. Dello stesso avviso non è però il re Thranduil, che tenterà di ostacolare il loro cammino.

Nel frattempo, su suggerimento della dama elfica Galadriel, Gandalf e Radagast cercano di scoprire chi si cela dietro il Negromante. La ricerca sull’identità di questi, però, porterà alla luce sconvolgenti verità, che rischiano di minare la pace nell’intera Terra di Mezzo. Mentre Smaug si è ormai risvegliato, manifestandosi come una minaccia più grande del previsto, nuove maligne forze sembrano riprendere forza, gettando un’ombra sull’intero regno. Per la compagnia, rimanere uniti sarà l’unico modo per poter sperare di sopravvivere. L’aria di guerra, infatti, è sempre più incombente, ed evitarla sembra ormai cosa impossibile.

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: il cast del film

Per dar vita ai nuovi personaggi presenti nel film, il regista ha condotto lunghi casting al fine di individuare le personalità più adatte. Ad interpretare il giovane Bilbo Baggins è così stato scelto Martin Freeman, il quale aveva però inizialmente rifiutato la parte per via di impegni già presi con la serie Sherlock. Pur di avvalersi della sua partecipazione, però, Jackson decise di riorganizzare le riprese. Per assumere i panni di Bilbo, Freeman dovette inoltre sottoporsi a diversi tipi di allenamento, tra cui anche quelli di combattimento con la spada. Accanto a lui, nei ruoli dei nani si ritrovano attori quali Richard Armitage come Thorin Scudodiquercia, leader del gruppo.

Nel film è poi presente Gandalf il grigio, interpretato nuovamente da Ian McKellen, il quale però non nascose una certa insoddisfazione. L’attore si trovò infatti a dover recitare prevalentemente da solo circondato dal green screen, con il risultato di sentirsi emarginato e umiliato dalla situazione. McKellen considerò anche di lasciare il ruolo, salvo ripensarci perché troppo legato ad esso. Ritorno altrettanto gradito è quello del celebre Andy Serkis nei panni di Gollum. Pur non essendo presente nel libro, Jackson ha inserito nel film anche i personaggi di Galadriel, interpretata da Cate Blanchett, e Legolas, interpretato da Orlando Bloom, entrambi già apparsi nella trilogia originale.

L’attore Lee Pace dà invita invece al controverso re degli Elfi Silvani Thranduil, mentre Benedict Cumberbatch si è cimentato in una brillante interpretazione tramite motion capture per il personaggio del drago Smaug, al quale ha anche fornito la voce, come anche del misterioso Negromante. Evangeline Lilly interpreta l’elfa Tauriel, personaggio inventato appositamente per il film. Per ricoprire la parte, l’attrice si è dedicata ad un lungo allenamento con la spada e l’arco, come anche allo studio della lingua elfica. L’attore Luke Evans, invece, dà vita a Bard l’Arciere, abitante della Città del Lago nonché abile arciere.

Lo Hobbit - La desolazione di Smaug cast

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: le differenze tra il libro e il film

Nel dar vita alla trasposizione cinematografica di Lo Hobbit, Jackson si prese diverse libertà rispetto a quanto in esso narrato. Egli non si fa infatti problemi ad aggiungere personaggi non presenti nel romanzo, come Galadriel o Legolas. Se questi due sono comunque presenti nella narrativa di Tolkien, discorso diverso è invece quello relativo all’elfa Tauriel. Il personaggio, infatti, venne ideato da zero per essere introdotto nel film, garantendo così una maggior presenza femminile e la possibilità di dar vita a sottotrame di natura romantica. Un altro personaggio che subisce radicali trasformazioni è quello di Bard l’Arciere. Nel film questi è infatti un barcaiolo disilluso e restìo a sottomettersi al Governatore della città. Nel libro, invece, egli è esclusivamente un arciere, nonché capitano della Guardia della Città.

Tra le sequenze più spettacolari del film vi è quella della fuga del gruppo di nani dalla dimora degli Elfi Silvani. Questa avviene per mezzo di alcuni barili portati dalla corrente del fiume, che permette loro di arrivare direttamente a Città del Lago. Rispetto al romanzo, tuttavia, tale situazione si presenta particolarmente più complessa nella film, richiedendo addirittura un sacrificio da parte del nano Kili, che per permettere ai suoi compagni di fuggire viene ferito da una freccia avvelenata. Altra notevole differenza si ritrova nel finale, al momento dell’entrata in scena del drago Smaug. Nel romanzo, infatti, Bilbo entra nella montagna per due volte, riuscendo ad individuare un punto debole nella corazza del drago. Nel film, invece, l’hobbit intrattiene una lunga conversazione con Smaug, fino al momento in cui questi non esce dalla montagna per seminare il terrore.

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lo Hobbit – La desolazione di Smaug è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 7 dicembre alle ore 21:30 sul canale TV8.

Fonte: IMDb

The Danish Girl: il cast e la storia vera dietro al film con Eddie Redmayne

Dopo aver diretto i film Il discorso del re e Les Misérables, il regista premio Oscar Tom Hooper si è cimentato nel 2015 con The Danish Girl, incentrato sulla vera storia di Einar Wegener, la prima persona nota ad identificarsi come transessuale e a sottoporsi ad un intervento chirurgico di riassegnazione sessuale, assumendo l’identità di Lili Elbe. Una storia avvenuta nella Copenaghen degli anni Venti, che ha rappresentato un caso esemplare che ancora oggi non manca di ispirare numerose persone nella ricerca della più completa autoaffermazione di sé. Scritto da Lucinda Coxon, il film è tratto dal romanzo La danese.

Questo è stato scritto nel 2000 da David Ebershoff, accademico statunitense, che ha ricostruito e liberamente riadattato le vite delle pittrici danesi Lili Elbe e Gerda Wegener. Da subito divenuto un caso editoriale, numerosi registi tentarono di dar vita ad una trasposizione cinematografica di questo, e numerose sono le celebri attrici accostatesi al progetto. Tra queste si citano in particolare Nicole Kidman, Charlize Theron, Marion Cotillard e Rachel Weisz. Il film prese tuttavia vita solo nel 2014, nel momento in cui Hooper subentra in qualità di regista. Con le riprese svoltesi interamente a Copenaghen, The Danish Girl si presentava da subito con un film polarizzatore di attenzioni.

Arrivato in sala, infatti, il film suscitò da subito grandi reazioni, sia a favore che contrarie. Pur con i dovuti divieti, per via di scene comprendenti nudità e tematiche sessuali esplicite, la pellicola riuscì ad affermarsi come un buon successo economico, guadagnando circa 65 milioni di dollari a fronte di un budget di 15. The Danish Girl, divenne poi uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi, e dopo essere stato presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, è arrivato ad ottenere diverse candidature ai Critics’ Choice Movie Awards, ai Bafta Award, ai Golden Globe e ai premi Oscar.

The Danish Girl: la trama del film

Il film si svolge nella Copenaghen degli anni Venti, dove la ritrattista Gerda Wegener è sposata con il pittore paesaggista Einar Wegener. La coppia, pur unita da un profondo amore, si trova a vivere alcune tensioni per via della notevole fama di lui e la scarsa notorietà di lei. Il rapporto tra di loro inizia a mutare ulteriormente nel momento in cui Gerda chiede al marito di posare per lei, indossando un abito femminile. È in quel momento che Einar comincia a manifestare il suo alter ego femminile, Lili Elbe. Con il passare del tempo, egli inizia a perdere gradualmente il contatto con la sua parte maschile, divenendo invece sempre più insofferente a questa. Egli decide così di ricorre ad una dolorosa operazione per cambiare la sua vera identità sessuale, mentre Gerda capirà che amare qualcuno, spesso, vuol dire lasciarlo libero.

The Danish Girl: il cast del film

Una volta che Hooper venne confermato come regista, questi decise di far leggere la sceneggiatura all’attore Eddie Redmayne, divenuto nel frattempo celebre grazie al film La teoria del tutto. Questi si disse particolarmente interessato alla parte di Einar, accettandola senza esitazione. Per prepararsi al ruolo, egli consultò diverse persone appartenenti alla comunità transessuale, al fine di poter fornire una interpretazione il più realistica possibile. Accanto a lui, nel ruolo della moglie Gerda vi è l’attrice Alicia Vikander, la quale vinse poi il premio Oscar come miglior attrice non protagonista. Pur essendo svedese, l’attrice presenta una carnagione olivastra, motivo per il quale è stata qui truccata al fine di farle assumere un colorito più conforme al canone della Danimarca.

Nel film sono poi presenti altri noti interpreti di provenienza statunitense ed europea a dar vita ai personaggi secondari. L’attore Matthias Schoenaerts veste infatti i panni di Hans Axgil, un impresario d’arte che finirà con l’innamorarsi di Gerda. Ben Whishaw, invece, è Henrik, un pittore omosessuale che intreccia una relazione con Einar. Amber Heard è invece la ballerina Ulla, la quale per via delle prove di uno spettacolo rinuncerà a fare da modella a Gerda, lasciando il posto ad Einar. L’attore Sebastian Koch, celebre per il film tedesco Le vite degli altri, interpreta il dottor Warnekros, colui che si dichiarò disponibile ad eseguire l’operazione per il cambio di sesso sul protagonista.

The Danish Girl cast

The Danish Girl: la vera storia dietro al film

Quella di Lili Elbe, nata uomo con il nome di Einar Wegener, è una storia tanto tormentata quanto troppo spesso dimenticata. Questa ha inizio nel momento in cui conosce l’aspirante pittrice Gerda Gottlieb alla scuola d’arte di Copenaghen. I due si sposano poi nel 1904, continuando poi la loro attività di pittori. All’incirca intorno al 1908 avviene poi l’evento che darà vita alla volontà di lui di riaffermarsi come donna. Proprio come viene mostrato nel film, infatti, una modella assunta da Gerda manca di presentarsi all’appuntamento, ed è proprio Einar a sostituirla, posando per la moglie in abiti femminili. Da qui l’uomo ha un’epifania, avvertendo un particolare piacere nel vivere quella situazione. Dopo aver posato per lei altre volte, egli iniziò a vestire abiti femminili anche in altri contesti, fingendo di essere la cugina di Gerda e assumendo il nome di Lili.

Einar tentò inizialmente di reprimere quell’inspiegabile desiderio, salvo poi riconoscere intorno al 1930 di non poter più rinunciare alla sua parte femminile, che considerava la più importante di sé. Per questo motivo si reca in Germania per sottoporsi all’allora sperimentale operazione di riassegnazione sessuale. Lili affronta così circa cinque complicate operazioni, ottenendo infine il riconoscimento legale del suo nuovo sesso. Tale cambiamento ha ovviamente fatto scontrare Lili con diversi attacchi, fisici o verbali, di quanti non comprendevano la sua volontà. Tre mesi dopo la sua ultima operazione, nel settembre del 1931, Lili Elbe morì per il rigetto dell’impianto dell’utero. Nel frattempo, Gerda si era risposata con un ufficiale italiano di nome Fernando Porta. Nel 1936 però divorziò anche da questi, per poi spegnersi nel 1940.

The Danish Girl: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Danish Girl è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, e Apple iTunes. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno lunedì 7 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

The Wilds: recensione della serie Amazon Prime Video

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The Wilds: recensione della serie Amazon Prime Video

Dall’11 dicembre su Prime Video arriva The Wilds, una serie originale che si presenta come un incrocio perfetto tra Lost e Pretty Little Liars. Scritta dalla stessa Sarah Streicher di Daredevil, la serie sarà disponibile in streaming sulla piattaforma dopo un’anteprima il 9 dicembre su tutti i canali ufficiali Amazon: YouTube, Instagram, Twitter e Facebook.

Non ci sentiamo in difficoltà a scomodare proprio Lost, visto che già dal trailer vediamo che l’ambientazione principale della storia è un’isola deserta, sulla quale sono naufragate un gruppo di adolescenti dopo un incidente aereo. In maniera molto meno intricata e sibillina rispetto alla serie di J.J. Abrams, in The Wilds scopriamo quasi da subito che le ragazze non sono finite per caso su quell’isola, ma su di essa sono costrette, litigando, stringendo amicizie, conoscendosi e imparando a sopravvivere fino a che una mente superiore vuole che sia così. Al presente sull’isola, si alternano vicende del passato, prima dell’incidente e dell’arrivo su questo territorio inospitale. O almeno così pare perché in realtà la stessa vita sull’isola è un racconto, nei ricordi delle sopravvissute. Più piani temporali si affollano in The Wilds, piani e storie che arriveranno a comporre un composito quadro, emozionante sì, ma che non risparmia derive thriller e una componente di mistero che dà spessore alla storia.

The Wilds è un incrocio tra Lost e Pretty Little Liars

Alla produzione dello show troviamo Amy B. Harris, la stessa di Sex and the City e The Carrie Diaries, che dà quindi la sua impronta girly al prodotto ma che ne sollecita l’aspetto più avventuroso. I volti della serie sono quasi tutti sconosciuti da Sophia Ali (Grey’s Anatomy) a Shannon Berry (Hunters), passando per le meno note Jenna ClauseReign Edwards (Snowfall), Mia HealeyHelena HowardErana James (Golden Boy), Sarah PidgeonDavid Sullivan (Sharp Objects) e Troy Winbush (The Goldbergs), fino alla veterana del gruppo, la talentuosa Rachel Griffiths, che nel 2002 venne premiata con il Golden Globe per la sua interpretazione di Brenda in Six Feet Under.

The Wilds rivisita il linguaggio del young adult, in un momento in cui il cinema sembra aver esaurito il filone e la tv sta trovando mille declinazioni alle storie dedicate ai giovani spettatori. Con un cast principalmente formato da giovani donne, la serie punta a mettere in scena dinamiche tutte al femminile che hanno degli aspetti inediti e che sono eredi di altri show, come Desperate Housewives o Pretty Little Liars, appunto, che però incontrano in questo caso il linguaggio più duro del survival.

In un felice incontro tra stili, generi con in più la diversificazione del pubblico a cui si rivolge, The Wilds, dall’11 dicembre su Amazon Prime Video, rappresenta sicuramente un prodotto che si prende i suoi rischi e che potrebbe essere premiato dal pubblico proprio per la sua peculiarità.

Tutti i film di natale su Disney+

Tutti i film di natale su Disney+

Questa è la stagione perfetta per lo streaming e quest’anno Disney+ addobba le case e diffonde l’allegria con una raccolta che scalda il cuore di alcuni dei titoli più popolari delle festività da guardare insieme in famiglia. Nella collezione “I titoli delle feste” ce n’è per tutti i gusti, dai classici più amati come Mamma, ho perso l’aereo e Santa Clause fino agli attesissimi Disney+ Originals LEGO Star Wars – Christmas Special, che ha debuttato lo scorso 17 novembre, High School Musical: The Musical: Lo Speciale di Natale, in arrivo l’11 dicembre, Fata Madrina Cercasi, disponibile da ieri, venerdì 4 dicembre, e On Pointe – Sogni in ballo in streaming dal 18 dicembre. La collezione include anche gli episodi di Natale delle 30 stagioni presenti su Disney+ de I Simpson, oltre ai classici di alcune delle serie più popolari di Disney Channel e Disney Junior.

Mentre fuori arriva l’inverno, i film in anteprima su Disney+ di questa stagione scaldano il cuore e riuniscono le famiglie con nuovi titoli come Black Beauty: Autobiografia di un cavallo, disponibile dallo scorso 27 novembre, Safety: Sempre al tuo fianco, che debutterà sulla piattaforma l’11 dicembre e Soul che arriverà nel giorno di Natale, il 25 dicembre.

E come regalo per l’Epifania, dal 6 gennaio sbarcherà sulla piattaforma di streaming anche Onward – Oltre la Magia, il film d’animazione targato Disney e Pixar che racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.  La collezione completa “I titoli delle feste” include:

Disney+ Originals

  • LEGO Star Wars – Christmas Special – Disponibile in streaming
  • La Storia di Olaf – Disponibile in streaming
  • Noelle – Disponibile in streaming
  • High School Musical: The Musical: Lo Speciale di Natale – Disponibile dall’11 dicembre
  • Ceppo di Natale del Castello di Arendelle – Disponibile in streaming

I film delle Feste

  • Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
  • Mamma, ho perso l’aereo
  • Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York
  • Mamma, ho preso il morbillo
  • Santa Clause
  • Che fine ha fatto Santa Clause?
  • Santa Clause è nei guai
  • Festa in casa Muppet
  • Le Cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio
  • While you were sleeping
  • Nightmare Before Christmas
  • Topolino e la Magia del Natale
  • A Christmas Carol (2009)
  • Topolino – Strepitoso Natale!
  • Zampa 2 – I cuccioli di Natale
  • Miracolo nella 34ª strada (1947)
  • Miracolo nella 34ª strada (1994)
  • Buon anno con Winnie the Pooh
  • Disney’s Fairytale Weddings: Holiday Magic
  • Decorating Disney: Holiday Magic
  • La Bella e la Bestia – Un magico Natale
  • Supercuccioli a Natale – Alla Ricerca di Zampa Natale
  • Il più bel regalo di Natale
  • Zampa e la magia del Natale
  • Un magico Natale
  • A casa per Natale
  • Babes in Toyland
  • Natale2.com
  • La stella di Natale
  • Miracolo a tutto campo
  • 12 volte Natale
  • Richie Rich’s Christmas Wish
  • Un Natale perfetto
  • Cantando sotto il vischio
  • Life-Size 2
  • Three Days
  • Una promessa è una promessa
  • Frozen – Le Avventure di Olaf
  • L’albero di Natale di Pluto
  • Lanny & Wayne: Missione Natale
  • Lanny & Wayne: Buoni Vs cattivi
  • Lanny & Wayne: Missione Natale
  • L’era Natale
  • Papà Natale
  • Marvel Super Hero Adventures: Combattimento Glaciale

Natale a casa Simpson

  • “Un Natale da cani” (S1E1)
  • “Marge non essere orgogliosa” (S7E11)
  • “Miracolo su Evergreen Terrace” (S9E10)
  • “A Natale ogni Spassolo vale” (S11E9)
  • “Tormenti di neve” (S12E8)
  • “Lei di poca fede” (S13E6)
  • “Pace, quiete e chili” (S14E18)
  • “Tutti più buoni a Natale” (S15E7)
  • “Natale riveduto e corretto” (S17E9)
  • “Kill Gil, Volumi 1 e 2” (S18E9)
  • “The Burns and the Bees” (S20E8)
  • “La battaglia prima del Natale” (S22E8)
  • “Vacanze di un passato futuro” (S23E9)
  • “Il blues del bianco Natal” (S25E8)
  • “Non sarò a casa per Natale” (S26E9)
  • “Merry Kustmas” (S28E10)
  • “Gone Boy” (S29E9)
  • “È la trentesima stagione” (S30E10)

Disney Channel a Natale

  • Raven – “Regali di Natale” (S1E19)
  • Zack e Cody al Grand Hotel – “Natale al Tipton” (S1E21)
  • Kim Possible – “Un Natale molto possibile” (S2E13)
  • Phineas e Ferb – “Un Natale anche per Danville!” (S2E22)
  • Phineas e Ferb – “Un Natale in famiglia di Phineas e Ferb!” (S3E17)
  • Phineas e Ferb – “Acrobazie sul ghiacchio / Felice anno nuovo!” (S4E2)
  • Buona Fortuna Charlie – “Buona Fortuna Jessie: Natale a New York” (S4E17)
  • Buona Fortuna Charlie – “Il talent show natalizio” (S3E21)
  • Jessie – “Natale in casa Ross” (S1E8)
  • Jessie – “Buona Fortuna Jessie: Natale a New York” (S3E7)
  • Girl Meets World – “Riley e la famiglia per la feste”  (S1E16)
  • Girl Meets World – “Riley e il Natale di Maya” (S3E18)
  • Zack e Cody sul ponte di comando – “Il Natale di London” (S3E15)
  • Bizaardvark – “L’elfo furente” (S1E17)
  • Bizaardvark – “Il malvagio robot di Natale” (S2E13)
  • Austin & Ally – “Sviste & Vischio” (S3E5)
  • Austin & Ally – “Tutti insieme e tanti auguri” (S2E6)
  • Big Hero 6 – La Serie – “Il regalo” (S2E18)
  • K.C. Agente Segreto – “Il regalo di Natale di K.C.” (S1E27)
  • Lilo e Stitch – “Puntale” (S1E21)
  • Liv e Maddie – “Capodanno con i Rooney!” (S2E7)
  • Ultimate Spider-Man – “Incubo di Natale” (S3E11)
  • Avengers Assemble – “Resa dei conti a capodanno” (S4E14)
  • I Guardiani della Galassia – “Canto di Natale” (S1E26)
  • Kickin’ it – A colpi di karate – “Lo spirito del Natale” (S2E24)

Disney Junior a Natale

  • Topolino e gli Amici del Rally – “Felici turbofeste da Hot Dog Hills / La festività delle
  • Aiutamiche” (S1E23)
  • Topolino e gli Amici del Rally – “Un Natale pazzerello” (S2E10)
  • Pj Masks – Superpigiamini – “I superpigiamini salvano il Natale” (parte 1 e 2) (S3E21)
  • Muppet Babies – “Un Natale molto molto Muppet / Super favolosa sorpresa natalizia per
  • Summer” (S1E17)
  • Bluey – “Babbo veranda” (S1E52)
  • La casa di Topolino – “Topolino salva il Natale” (S1E20)
  • La casa di Topolino – “Il fiocco show di Minni Prima Parte” (S5E5)
  • La casa di Topolino – “Il fiocco show di Minni Seconda Parte” (S5E6)
  • Jake e i pirati dell’isola che non c’è – “L’inverno che non c’è / Uncino su…ghiaccio” (S1E24)
  • Jake e i pirati dell’isola che non c’è – “Capitan Scrooge” (S3E26)
  • Elena di Avalor – “La bufera di neve” (S2E20)
  • Dott.ssa Peluche – “Un Natale speciale in casa Peluche” (S2E11)
  • Puppy Dog Pals – “Un Natale cucciolo / Il chiasso dei latke” (S1E20)
  • The Lion Guard – “Il Natale di Timon e Pumbaa” (S2E13)
  • Minnie Toons – “L’albero di Natale” (S3E5)
  • Henry Mostriciattoli – “Buon Mostronatale” (S1E22)

Prime Video: da oggi disponibile la funzionalità Video Party

Da oggi i clienti Prime Video possono utilizzare la nuova funzionalità Video Party, accessibile da desktop, per vivere una nuova esperienza di social viewing, disponibile per gli abbonati Prime senza costi aggiuntivi. 
 
I clienti potranno scegliere tra le migliaia di titoli disponibili nel catalogo di video streaming on-demand di Prime Video tra cui  Borat - seguito di film cinema,  The Boys, Ferro, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, Ferro, Tom Clancy’s Jack Ryan, Chemical Hearts, UploadTroop Zero, and My Spy, le serie premiate agli Emmy Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e numerosi altri. 
 
I clienti Prime Video potranno sia ospitare i Video Party che parteciparvi. Chi ospita il Video Party ha la possibilità di dare il via alla proiezione nello stesso momento per tutti gli invitati, oltre che controllarla, e dispone di una chat per comunicare con i partecipanti. I Video Party potranno ospitare fino a 100 partecipanti per sessione. Importante: ogni partecipante dovrà essere abbonato a Prime. 
 
Qui sotto sono elencati gli step per provare questa nuova funzione: 
Fatemi sapere se avete domande! 
 

1 – Cerca un film o una serie TV. Per i film, fai clic sull’icona Video Party sul tuo schermo. Per le serie TV, la troverai nella lista degli episodi.

2 – Aggiungi il tuo nome. Scegli il nome che vorresti usare per commentare e inizia il tuo Video Party.

3 – Invita i tuoi amici. Scambia il tuo collegamento Video Party con un massimo di 100 persone. I tuoi amici possono partecipare facendo clic sul collegamento ricevuto.
 
4 – Inizia a guardare e a commentare! Una volta che siete tutti pronti, inizia il tuo Video Party. L’organizzatore può far partire, mettere in pausa e fare domande al gruppo. 

Tutti per 1 – 1 per tutti: trailer del film con Pierfrancesco Favino

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Sky ha diffuso il trailer del film Sky Original, Tutti per 1 – 1 per tutti, seguito del film “Moschettieri del re – La penultima missione”, sempre diretto da Giovanni Veronesi e prodotto da Vision Distribution e Indiana in associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit, con la collaborazione di Toscana Film Commission e Toscana Promozione.

Tutti per 1 – 1 per tutti sarà trasmesso in prima assoluta su Sky la sera del 25 dicembre, alle 21.15, disponibile anche on demand e in streaming su NOW TV.

Sempre goliardici ma più arrugginiti, tornano i Moschettieri D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea) e Athos (Rocco Papaleo), richiamati dalla Regina Anna d’Austria (Margherita Buy) per un’ultimissima missione segreta. Guidati stavolta da una singolare veggente di nome Tomtom (Giulia Michelini), si lanceranno in una nuova, mirabolante, avventura che intreccerà i destini della piccola Principessa Ginevra (Sara Ciocca), figlia di Enrichetta d’Inghilterra (Anna Ferzetti), e Buffon(Federico Ielapi), un giovanissimo e riccioluto orfanello. In un viaggio costellato di sfide di ogni genere e incontri fantastici, tra cui quello con Cyrano (Guido Caprino), si troveranno ad affrontare la più dura delle prove: scegliere tra la fedeltà alla Corona e quella all’amicizia.

“Tutti per 1 – 1 per tutti” è un film Sky Original, prodotto da Vision Distribution e Indiana in associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit, con la collaborazione di Toscana Film Commission e Toscana Promozione. Regia di Giovanni Veronesi, con Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Rocco Papaleo, Giulia Michelini, Guido Caprino, Anna Ferzetti, Federico Ielapi, Sara Ciocca, Giulio Scarpati e con la partecipazione di Margherita Buy. Il film è scritto da Giovanni Veronesi, Ugo Chiti, Giulio Calvani e Nicola Baldoni. Il direttore della fotografia è Tani Canevari, la scenografia è affidata a Paki Meduri e i costumi sono di Alessandro Lai.

DCEU: i 10 migliori progetti che non hanno mai visto la luce

DCEU: i 10 migliori progetti che non hanno mai visto la luce

Il DC Extended Universe ha avuto una storia particolarmente travagliata, fin dall’uscita de L’uomo d’acciaio nel lontano 2013. Nonostante le sorti dell’universo condiviso, negli ultimi anni, siano state in qualche modo ribaltate grazie al successo di cinecomic con Wonder Woman e Aquaman, la Warner Bros. aveva messo in cantiere tantissimi progetti che avrebbero potuto dare realmente del filo da torcere alla ben più lungimirante Marvel. Screen Rant ha raccolto 10 grandi film targati WB e ambientati nel DCEU che non hanno mai visto le luce e che avrebbero potuto regalare alla major grandi soddisfazioni:

Plastic Man

Nel dicembre 2018, la sceneggiatrice Amanda Idoko – relativamente sconosciuta – venne  incaricata di scrivere una sceneggiatura basata sul celebre eroe della DC Comics, Plastic Man, oltre un decennio dopo che le sorelle Wachowski avevano accarezzato per la prima volta l’idea di portare l’alter ego estendibile di Patrick O’Brian sul grande schermo.

Di più su quel progetto non si è mai saputo, oltre al fatto che sarebbe stata un’avventura action piena di comicità. Eroe di culto tra gli appassionati di fumetti, il personaggio sarebbe stato perfetto per un vivace film di supereroi se fossero stati assemblati i talent giusti e se fosse stato applicato un tocco leggero al materiale di partenza.

Gotham City Sirens

Mesi prima dell’uscita di Suicide Squad, David Ayer sarebbe dovuto restare nel DCEU ancora per un po’ e dirigere Gotham City Sirens, uno spin-off femminile che avrebbe introdotto Poison Ivy e Catwoman al fianco dell’Harley Quinn di Margot Robbie. La co-sceneggiatrice di Tomb Raider e Captain Marvel, Geneva Robertson-Dworet, era stata incaricarta di scrivere lo script e Jared Leto sarebbe dovuto tornare nei panni del Joker.

Questo prima che Suicide Squad venisse rilasciato e stroncato tanto dai fan quanto dai critici. Così, il coinvolgimento di Ayer nel franchise è stato presto accantonato, e lo studio ha focalizzato la sua attenzione su Birds of Prey e sul reboot/sequel The Suicide Squad ad opera di James Gunn.

Lobo

Fin da quando ha fatto il suo debutto nei fumetti nel lontano 1983, Lobo è stata la definizione vivente di personaggio cult. La Warner Bros. ha cercato di mettere insieme un film live-action sin dal 2009, ma numerosi registi non sono riusciti a decifrare la storia. Dwayne Johnson è stato brevemente associato al progetto nel 2012, mentre Guy Ritchie e Brad Peyton erano entrambi pronti a dirigere il film, prima che le cose andassero in pezzi.

L’ultima volta che abbiamo sentito parlare di Lobo è stato all’inizio del 2018, quando lo sceneggiatore di Wonder Woman, Jason Fuchs, stava riscrivendo la sua bozza della sceneggiatura, riducendo drasticamente il budget. All’epoca, il regista Michael Bay era stato associato al film. 

Nightwing

Chris McKay del film The LEGO Movie era stato confermato alla regia di Nightwing nel febbraio 2017, con il creatore della serie Ozark, Bill Dubuque, che aveva scritto la sceneggiatura. Un anno dopo, McKay ha affermato che la bozza finale era vicina alla presentazione allo studio, ma nei successi due anni e mezzo non ci sono stati più aggiornamenti. 

Dick Grayson è attualmente uno dei personaggi della serie Titans, il che potrebbe essere il motivo per cui un film in solitaria è bloccato. Tuttavia, essendo l’iterazione più popolare di un personaggio molto amato, c’è sicuramente un posto per Nightwing nel DCEU… forse la WB sta solo aspettando di espandere ulteriormente il suo Multiverso. 

Deadshot

A settembre 2018 Will Smith aveva confermato che sarebbe tornato a vestire i panni di Deadshot in uno standalone dedicato al personaggio visto in Suicide Squad. Tuttavia, quel progetto non ha mai visto la luce e Smith sarebbe stato “sostituito” da Idris Elba nell’atteso The Suicide Squad.

Tuttavia, lo studio ha rivisto piuttosto velocemente la propria decisione e ad Elba, alla fine, è stato affidato un personaggio completamente diverso (ossia Bloodsport), lasciando così una porta aperta per un eventuale ritorno di Smith in futuro.

Green Lantern Corps

Tra i tanti film annunciati in quel fatidico giorno dell’ottobre 2014, Green Lantern Corps era destinato a essere la stravaganza fantascientifica dal mega budget che avrebbe finalmente cancellato il ricordo della famigerata bomba di Ryan Reynolds dalla coscienza pubblica, per sempre. Al riavvio era stata anche data una data di uscita ufficiale, ossia luglio 2020, con la WB che aveva descritto il film come una sorta di “Arma Letale nello spazio”.

L’idea di un film poliziesco intergalattico era molto eccitante, ma Green Lantern Corps si è presto ritrovato intrappolato nelle grinfie dell’inferno del processo di sviluppo. Il prossimo progetto dedicato a Lanterna Verde sarà una serie HBO Max ad opera di Greg Berlanti. 

Justice League Part 2

Si è parlato forse anche troppo della debacle sorta attorno a Justice League, ma l’epico team all-star del DCEU era originariamente destinato a recitare in due film crossover, con la seconda parte destinata ad uscire nell’estate del 2019. Ovviamente, ciò non è mai accaduto e tre anni dopo stiamo ancora aspettando di vedere la versione originale di Zack Snyder.

La speranza è che la Snyder Cut – in arrivo il prossimo anno su HBO Max – si rivelerà l’enorme successo che tutti alla Warner Bros. si aspettano che sia.

Deathstroke

Il Deathstroke di Joe Manganiello farà il suo ritorno nella Snyer Cut, ma fino a poco tempo fa il ritratto dell’attore di Slade Wilson era passato alla storia come il personaggio più inutile del DCEU, con il suo unico coinvolgimento in una scena post-credits di Justice League che non aveva portato assolutamente a nulla. Il personaggio sarebbe dovuto essere il villain principale del film su Batman di Ben Affleck e avrebbe dovuto avere anche uno standalone a lui dedicato. 

Il motivo principale per cui il film in solitaria di Deathstroke verrà comunque considerato un’enorme opportunità persa per il DCEU è che era destinato a segnare il debutto a Hollywood di Gareth Evans, regista dietro il classico action moderno The Raid, che stava progettando di trarre ispirazione dal noir coreano per il suo film. 

Il Batman di Ben Affleck

Quando The Batman è stato annunciato nell’ottobre 2014, Ben Affleck doveva recitare, dirigere, co-scrivere e produrre il film, con il livello più alto di controllo creativo che qualsiasi attore avesse ricevuto in un film del genere. Quasi otto anni dopo, quel film sta finalmente per arrivare, anche se con Matt Reeves alla regia e Robert Pattinson nei panni del Cavaliere Oscuro.

Affleck è rimasto deluso dalla qualità complessiva dei progetti in cui aveva recitato. Il due volte Premio Oscar è un regista acclamato a pieno titolo, e qualunque cosa avesse pianificato per il suo film su Batman, avrebbe potuto essere qualcosa di veramente speciale.

L’uomo d’acciaio 2

Nonostante sia il film che ha lanciato l’universo condiviso, un sequel de L’uomo d’acciaio non è mai stato una priorità per la Warner Bros. Come molti progetti del DCEU che non sono mai stati realizzati, era stato confermato che un sequel fosse in fase di sviluppo attivo nell’ottobre 2014, ma non si è mai andati oltre quella voce.

Matthew Vaughn, Christopher McQuarrie e J.J. Abrams hanno tutti presentato le loro idee allo studio, ma nessuna è stata ritenuta degna di ricevere il via libera. Per un periodo ha girato persino la voce che Henry Cavill potesse essere sostituito come Superman, ma nonostante l’estensione del suo contratto, non c’è ancora alcun segnale effettivo di un sequel.

Wonder Woman 1984: per Patty Jenkins lavorare su Cheetah è stato “straziante”

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La regista Patty Jenkins ha ricordato le difficoltà nel portare in vita il personaggio di Cheetah interpretato da Kristen Wiig in Wonder Woman 1984. Barbara Ann Minerva è uno dei due nuovi avversari di Diana Prince nel prossimo sequel della Warner Bros./DC Films: l’altro è l’uomo d’affari Maxwell Lord, interpretato di Pedro Pascal.

Originariamente previsto per novembre 2019, il sequel è stato posticipato numerose volte per diversi motivi, tra cui l’attuale pandemia di Coronavirus, purtroppo ancora in corso. Adesso, Wonder Woman 1984 uscirà contemporaneamente nei cinema aperti e su HBO Max il prossimo Natale. Certo, non tutti hanno accolto bene quest’uscita “congiunta”, ma per coloro che hanno atteso a lungo l’uscita del sequel, può considerarsi comunque una vittoria. Ciò riguarda ovviamente anche Jenkins e l’intero cast del film, che sono orgogliosi di ciò che sono stati in grado di ottenere grazie al nuovo film.

Con l’uscita in America di Wonder Woman 1984 ormai sempre più vicina, anche gli eventi stampa per il film sono in pieno svolgimento. Parlando con ComicBook, Patty Jenkins ha ricordato quanto sia stato difficile dare vita a Cheetah nel nuovo film, ammettendo di essere stata preoccupata dal momento in cui hanno iniziato la pre-produzione fino a quando l’hanno vista sullo schermo. Nonostante la pressione, la regista era convinta di usare Minerva nel sequel.

“Rendere giustizia a Cheetah è stato straziante. Sapevo dal primo momento che volevo che ci fosse Cheetah nel film, ma sapevo anche che le cose sarebbero dovute andare in un certo modo. Avevo tanta paura di non farla sembrare adeguata, ed è una cosa che è durata per tutta la lavorazione del film, dal momento in cui abbiamo iniziato a prepararlo fino al momento in cui l’abbiamo visto. Ogni momento è stato molto difficile da affrontare.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Justice League: c’erano dei piani per “un’espansione” a fumetti

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Justice League: c’erano dei piani per “un’espansione” a fumetti

Prima che la campagna #ReleaseTheSnyderCut entrasse nel vivo, molti fan avevano suggerito che la versione di Justice League di Zack Snyder potesse essere adattata in un fumetto o in un film d’animazione. Questo avrebbe sicuramente fatto risparmiare alla Warner Bros. un sacco di soldi, dato che lo studio ha speso decine di milioni di dollari per finire la Snyder Cut destinata al servizio di streaming HBO Max.

Come riportato da Omelete (via CBM), durante l’evento CCXP di questo fine settimana, lo scrittore e fumettista Scott Snyder (meglio conosciuto per il suo lavoro su titoli come “Batman” e “Dark Nights: Metal”) ha rivelato che gli eraq stato chiesto di lavorare ad un adattamento a fumetti di Justice League, una sorta di “espansione” della storia di Zack Snyder.

Anche se non è entrato nei dettagli, Snyder ha ammesso di aver dovuto rifiutare il progetto, aggiungendo: “Avevo molti lavori davanti a me e non posso più affrontare le persone che ci confondono”. L’ultima parte della dichiarazione è, ovviamente, una battuta, dal momento che entrambi condividono lo stesso cognome. È un peccato che il suo coinvolgimento non sia andato a buon fine, ma sembra improbabile che i piani per questo tie-in fumettistico siano stati completamente abbandonati.

Ma cosa avrebbe potuto riguardare quest’eventuale “espansione” della storia di Zack Snyder nel DCEU? Probabilmente si sarebbe focalizzata sulla sequenza onirica denominata “Knightmare”, vista in Batman v Superman, o forse avrebbe colmato alcune lacune che il regista non era stato in grado di colmare (come la storia di Darkseid, ad esempio). Tuttavia, ciò che sarebbe davvero davvero interessante è un “sequel” a fumetti che avrebbe adattato la seconda parte di Justice League prima che i piani sul cinecomic cambiassero.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Hawkeye, nuove foto e video dal set: ecco Jeremy Renner e Hailee Steinfeld

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Come molti di voi sapranno sono già iniziate le riprese di Hawkeye, l’attesissima nuova serie Marvel Studios che vedrà protagonisti Jeremy Renner e Hailee Steinfeld.

Nelle prime immagini possiamo vedere Clint Barton e Kate Bishop. Le riprese sono in corso a New York:

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a HawkeyeTutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye, la serie tv

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

La trama si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame e si baserà sulle avventure di Young AvengerKate Bishop, che ha assunto il ruolo dopo dopo che Clint Barton lascia in seguito agli eventi di Endgame. La serie vedrà Jeremy Renner tornare nei panni del personaggio, e l’attore stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H durante il Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la serie racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco, ovvero un supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che tutti possono essere dei supereroi.” Secondo le prime indiscrezioni nella serie Kate Bishop utilizza le sue notevoli capacità di combattimento per combattere delle buone battaglia, sia come come Young Avenger, al fianco del mentore Clint Barton, sia da sola.

Tyler Rake: Joe Russo accenna alla possibilità di un universo condiviso

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Un universo condiviso di Tyler Rake è in lavorazione a Netflix, secondo quanto dichiarato dai produttori Anthony e Joe Russo. Basato sulla graphic novel “Ciudad” creata dagli stessi Russo insieme ad Ande Parks e Fernando León González, Tyler Rake vede protagonista Chris Hemsworth nei panni di un mercenario del mercato nero incaricato di proteggere il figlio di un boss del crimine internazionale.

Il film è stato distribuito sulla piattaforma di streaming ad aprile di quest’anno e, sulla scia delle recensioni essenzialmente positive, è diventato un grande successo targato Netflix. In effetti, i dati hanno rivelato che Tyler Rake è il film più visto di sempre del colosso dello streaming. Proprio per questo, non sorprende che Netflix abbia già messo in cantiere un sequel, con Hemsworth che potrebbe tornare a vestire un’altra volta i panni di Rake (nonostante l’attore abbia firmato un contratto per un solo film).

Al di là della conferma di un sequel di Tyler Rake, al momento i dettagli sul nuovo film sono piuttosto scarsi. Qualche settimana fa, Joe Russo aveva confermato di essere al lavoro sulla sceneggiatura e che i piani erano di iniziare a girare nel 2021. Molti si aspettano che Hemsworth torni per il sequel, anche se il finale del primo film ha lasciato il destino del suo personaggio sospeso: Rake è caduto in un fiume dopo essere stato colpito alla schiena, quindi nessuno sa se sia effettivamente sopravvissuto oppure no.

Di recente, Anthony e Joe Russo hanno parlato del futuro di Tyler Rake con Collider, in occasione del CCXP, rivelando che potrebbe esserci più di un sequel del film in futuro. L’idea, infatti, sarebbe quella di approfondire l’universo e i personaggi ad esso collegati, non soltanto quello di Rake. A tal proposito, Joe Russo ha spiegato: “Continuo a non impegnarmi perché penso che sia più eccitante sorprendere le persone, ma dirò questo: stiamo lavorando per costruire un universo di film che potrebbe potenzialmente esplorare alcuni degli altri personaggi del primo e alcuni nuovi personaggi… vedere più interazioni storiche tra i personaggi. Quindi, se sei interessato al personaggio di David Harbour, potresti vederlo in un futuro film di Tyler Rake.”

La storia di Tyler Rake

In attesa di nuovi dettagli, ricordiamo che Tyler Rake racconta la storia di un mercenario che opera nel mercato nero e che non ha nulla da perdere quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del crimine internazionale. Ma nel torbido mondo dei trafficanti di armi e di droga, questa missione, che da pericolosissima diventa pressoché impossibile, cambierà per sempre la vita di Rake e del ragazzo.

Rocket Raccoon potrebbe essere il personaggio più tragico del MCU

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La backstory mai raccontata di Rocket Raccoon nel MCU potrebbe essere uno dei retroscena più tragici dell’intero universo condiviso. Rocket è stato un personaggio alquanto trascurato nell’Universo Cinematografico Marvel, in parte a causa dello status dei Guardiani della Galassia come seconda grande squadra del franchise, in parte a causa dello stesso team, in cui l’attenzione è sempre stata focalizzata maggiormente su Star-Lord e Gamora.

In generale, Rocket Raccoon è sempre stato considerato una figura di supporto e, a differenza di altri personaggi come Peter Quill, Gamora e Drax, le sue origini non sono mai stata realmente affrontate all’interno della saga. È un vero peccato, perché in realtà Rocket ha una backstory tanto insolita quanto affascinante, che è stata soltanto accennata nel MCU.

Nei fumetti, Rocket Raccoon inizia la sua storia come creatura geneticamente modificata resa senziente da robot che avevano il compito di prendersi cura di un pianeta abitato da malati di mente. Cercando di lasciare il pianeta, i robot custodi hanno ingegnerizzato gli animali fino a quando non hanno potuto soddisfare la loro direttiva, per dirigersi poi verso l’altra parte del pianeta, denudando questa metà mentre estraevano risorse.

Questo pianeta – chiamato “Halfworld” – è il luogo da cui viene mostrato Rocket in Guardiani della Galassia, per gentile concessione della sua fedina penale, suggerendo che questa parte della sua vita è la stessa sia nei fumetti che nel MCU. Se fosse così, i fan potrebbero essere pronti per la backstory più devastante del franchise…

La storia mai raccontata di Rocket Raccoon nel MCU

Al di là della tragedia legata all’origine di Rocket nei fumetti, in un panel del 2017 James Gunn aveva affermato che la backstory di Rocket nel MCU è “leggermente più devastante di quello che conosciamo grazie ai fumetti”, suggerendo che il fatto che sia stato abbandonato dai creatori di robot non è nulla se paragonato a ciò che ha invece subito nel MCU. È probabile che le parole di Gunn facciano riferimento al fatto che Rocket si sia spezzato a causa dei continui esperimenti scientifici fatti su di lui e che alla fine abbia fatto qualcosa di terribile; o che forse i suoi creatori gli hanno fatto qualcosa che gli ha provocato un danno permanente.

Ad ogni modo, sembra chiaro che il Rocket Raccoon mostrato nel primo film dei Guardiani vive ancora in balia delle cicatrici del suo passato. Sebbene sia facile considerare la sua natura aggressiva e la sua propensione alla violenza come tratti intrinseci, è più probabile che questi siano il risultato del suo brutale rifiuto del ruolo di custode e sugli esperimenti che sono stati condotti.

Questo spiegherebbe anche perché Rocket trova così difficile sia in Guardiani della Galassia che in Guardiani della Galassia Vol. 2 fidarsi dei suoi amici e mostrare loro affetto in maniera aperta, poiché la sua storia pregressa testimonia che non ha mai imparato del tutto come si faccia… almeno fino agli eventi dei film.

Monster Hunter rimosso in Cina a causa di una battuta considerata razzista

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Una scena ritenuta controversa è stata rimossa da Monster Hunter di Paul W.S. Anderson, in seguito alle forti critiche del pubblico cinese sui social media. Il film è l’adattamento della popolarissima serie di videogiochi Capcom. La storia racconta di una forza militare d’élite degli Stati Uniti che entra accidentalmente in un wormhole e viene inviata in un mondo abitato da tutte le creature con cui i fan della saga videoludica hanno familiarizzato nel corso degli anni. In Cina è uscito lo scorso 3 dicembre, mentre negli Stati Uniti uscirà il ​​giorno di Natale.

Subito dopo l’uscita, il film ha suscitato un vero polverone a causa di una battuta contenuta al suo interno e considerata razzista. Il punto focale della controversia è, appunto, una battuta pronunciata dal personaggio di Jin Au-Yeung, che si baserebbe su un gioco di parole tra “knees” (ginocchia) e “chinese/chi-knees (cinese)”: tale gioco di parole richiama ad una battuta che in Asia è ritenuta molto offensiva, con accezione razzista e sessista. Come risultato, il film è stato ritirato dalla sale cinesi ad un solo giorno dall’uscita. 

Adesso Deadline riporta che la battuta è stata ufficialmente rimossa dal film. Una delle società di produzione coinvolte nel film, la Constantin Film, si è scusata e ha annunciato di aver rimosso la battuta offensiva. Tuttavia, al momento non è chiaro se il film tornerà nei cinema cinesi. Tencent, un’altra società di produzione che ha lavorato a Monster Hunter e che si occupa della sua distribuzione in Cina, sta attualmente negoziando con il governo del paese per il ritorno del film nelle sale.

In una nota ufficiale, Constantin Film ha dichiarato: “Non c’era assolutamente alcuna intenzione di discriminare, insultare o offendere in altro modo nessuno di origini cinesi. Constantin Film ha ascoltato le preoccupazioni espresse dal pubblico cinese e ha rimosso la battuta che ha portato a questo malinteso involontario.” 

Tutto quello che sappiamo su Monster Hunter

Monster Hunter è l’adattamento dell’omonimo videogioco sviluppato da Capcom. Il film, scritto e diretto da Paul W.S. Anderson (regista della saga di Resident Evil), annovera nel cast Milla Jovovich, Tony Jaa, T.I., Ron Perlman, Meagan Good e Diego Boneta. L’uscita nelle sale americane è fissata per il 30 dicembre 2020.

Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock. Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di reagire.

Dune: per il figlio di Frank Herbert sarà l’adattamento definitivo

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Brian Herbert, il figlio di Frank Herbert, ha dichiarato che Dune di Denis Villeneuve sarà l’adattamento definitivo del celebre romanzo di fantascienza. Herbert ha raccolto l’eredità di suo padre, portando avanti la saga attraverso fumetti e romanzi prequel.

Dune è stato adattato più volte, sia al cinema che in televisione. Alejandro Jodorowsky ha cercato di realizzare un primo adattamento negli anni ’70, ma purtroppo quel progetto non superò mai la fase di sviluppo. Nel 2000 c’è stato anche un adattamento per il piccolo schermo targato SyFy, ma è la versione del 1984 ad opera di David Lynch quella certamente più famosa.

L’imminente adattamento di Villeneuve, che è stato posticipato da dicembre di quest’anno al 1 ottobre 2021, è uno dei film in uscita più attesi. Interpretato da Timothée Chalamet, Zendaya, Oscar Isaac e Rebecca Ferguson, il film adatterà la prima metà del capolavoro di fantascienza di Herbert. Di recente è stato confermato che il film arriverà contemporaneamente nelle sale e su HBO Max.

In un’intervista con Inverse, Brian Herbert ha rivelato di aver visitato il set di Budapest e, dopo aver visto il trailer, è fiducioso che i fan saranno soddisfatti dell’adattamento. Herbert e sua moglie hanno visto il cast girare diverse scene durante la loro visita ed è rimasto particolarmente impressionato dalla grandezza della produzione.

“Sono rimasto molto colpito dal trailer ed ero entusiasta di essere effettivamente sul set del film a Budapest l’anno scorso, dove io e mia moglie abbiamo visto le riprese di diverse scene. Questo è un film davvero grande, un progetto importante che sarà per sempre considerato l’adattamento cinematografico definitivo del classico romanzo di Frank Herbert. I fan adoreranno questo film. Denis Villeneuve è il regista perfetto per Dune.”

In DuneTimothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier BardemZendayaOscar IsaacRebecca FergusonStellan SkarsgardDave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane e su HBO Max il 1 ottobre 2021.

Ida Engvoll chi è? Curiosità sull’attrice di Love and Anarchy

Ida Engvoll chi è? Curiosità sull’attrice di Love and Anarchy

Dopo avervi parlato delle famose attrici francesi Odile Vuillemin e Juliette Roudet, protagoniste della serie Profiling, oggi ci spostiamo nella bella Svezia per conoscere una delle sue artiste più promettenti. Stiamo parlando di Ida Engvoll, protagonista di film e serie tv di successo come Rebecka Martinsson e Love and Anarchy.

Se la vostra conoscenza della Svezia si ferma alla sua geografia o al catalogo Ikea venite con noi a scoprire tutto quello che c’è da sapere su Ida Engvoll, una delle attrici svedesi più famose degli ultimi anni.

Ida Engvoll film e serie tv: gli inizi della sua carriera

Nata a Söderhamn, in Svezia, il 6 ottobre 1985, Ida Engvoll comincia a studiare recitazione fin da bambina seguendo corsi di teatro e di musica. La sua istruzione continua e, dopo aver ottenuto il diploma, Ida si iscrive all’Accademia Teatro di Stoccolma che frequenta dal 2007 al 2010. Negli anni in cui frequenta l’accademia, è molto attiva e partecipa come co-editrice anche a un progetto antologico teatrale su scala nazionale.

Terminati i suoi studi a Stoccolma, Ida è pronta per lanciarsi nel mondo dello spettacolo. L’attrice comincia la sua gavetta e accetta alcune ‘comparsate’ e piccoli ruoli in serie tv scandinave come Levande Begravd (2009), Friedriks Nya Mamma (2011), De Dödas Röster (2011) e Arne Dahl: Europa Blues (2011). Il suo debutto sul grande schermo invece arriva nel 2013 quando partecipa al film, diretto da Birger Larsen, Mördaren Ljuger Inte Ensam.

La grande occasione cinematografica per Ida Engvoll, tuttavia, arriva nel 2015 quando viene scelta per un ruolo nel film Mr. Ove, diretto da Hannes Holm. Adattamento cinematografico del romanzo L’Uomo Che Metteva In Ordine Il Mondo di Fredrik Backman, riceve nel 2017 due candidature agli Oscar.

Ove Lindahl (Rolf Lassgård), è un sessantenne che vive in un quartiere residenziale di cui è presidente e che gestisce con il pugno di ferro. Dopo aver perso sua moglie Sonja (Ida Engvoll) a causa di un cancro sei mesi prima, Ove è caduto in una profonda depressione che ha influito inevitabilmente sulle sue relazioni interpersonali.

Vedovo e pensionato, per Ove la gestione del quartiere è diventata ormai la sua unica ragione di vita. Per questo motivo, quando l’incarico gli viene tolto e affidato a un suo ex amico, Rune (Börje Lundberg), l’uomo decide di farla finita. Tuttavia, i suoi tentatii di suicidio vengono continuamente interrotti…

Ida Engvoll in The Bridge

Nel 2015, oltre a partecipare al film Mr. Ove, Ida fa il suo debutto nella famosa serie The Bridge (in svedese, Bron), ideata da Hans Rosenfeldt per la SVT1, famoso network svedese. La serie crime thriller, in onda dal 2011 al 2018 per 4 stagioni e 38 episodi, fa strage di consensi tra pubblico e critica, spingendo i produttori a venderne i diritti in diversi paesi. Negli anni, infatti, spuntano ben cinque remake della serie, uno statunitense, uno franco-britannico (The Tunnel), uno russo-estone, uno malese e uno austro-tedesco (Pagan Peak).

La serie, ambientata tra Svezia e Danimarca, si apre con un misterioso duplice omicidio. Sul ponte di Øresund vengono ritrovati dei resti umani posizionati proprio sulla linea di confine tra i due paesi scandinavi. Non sapendo bene di chi sia la giurisdizione, le forze di polizia di entrambi i paesi cominciano a lavorare sul caso, collaborando per l’identificazione del cadavere.

Le analisi preliminari rivelano che i resti appartengono a due persone differenti, una politica svedese e una prostituta danese. Per questo motivo le autorità di entrambi i paesi sono ‘costrette’ a collaborare per giungere alla risoluzione del caso. Le indagini vengono quindi affidate alla detective svedese Saga Norén (Sofia Helin) e all’agente danese Martin Rohde (Kim Bodnia).

Durante le investigazioni, il duplice omicidio viene rivendicato da un presunto terrorista che, servendosi di un giornalista, denuncia la società contemporanea e giura vendetta. Sarà compito di Saga e Martin lavorare insieme per assicurare questo pericoloso assassino alla giustizia.

Nella serie The Bridge, Ida Engvoll interpreta Tina, una giornalista che viene licenziata dopo aver pubblicato una soffiata che causa la morte di un uomo. L’attrice compare solo in tre episodi della terza stagione.

Ida Engvoll in Rebecka Martinsson

Nel 2017 per Ida Engvoll arriva la grande occasione televisiva quando viene scelta per il ruolo della protagonista nell nuova serie poliziesca Rebecka Martinsson, basata sui romanzi di Åsa Larsson. Diretta da Fredrik Edfeldt e scritta da Mattias Grosin e Henrik Engström, la prima stagione della serie è basata su ben quattro dei romanzi della scrittrice, ovvero:

La serie debutta, con la sua prima stagione di 8 episodi, su TV4, il più grande canale svedese, nel marzo del 2017 ed ha come protagonista Ida Engvoll. Nella seconda stagione – ancora inedita in Italia – però molte cose cambiano, a partire proprio dal ruolo di Rebecka Martinsson che viene affidato a Sasha Zacharias. Inoltre, la seconda stagione sembra non sia basata su nessuno dei libri di Åsa Larsson che ha comunque deciso di partecipare alla stesura dello script.

La serie racconta la storia di Rebecka Martinsson (Ida EngvollSasha Zacharias), un brillante avvocato originaria di Kiruma ma trasferitasi a Stoccolma per lavoro. Nonostante nella capitale svedese Rebecka abbia ottenuto un grande successo, lavorando per un prestigioso studio legale, la donna decide di tornare a casa.

A spingerla a questa decisione è la scioccante notizia della morte improvvisa di una sua cara amica d’infanzia. Quando Rebecka torna a Kiruma, scopre però che quella morte misteriosa non è stata accidentale ma che si tratta di un omicidio. Una delle sue più care amiche è stata uccisa e ora è compito suo risolvere il caso…

Ida Engvoll in Love and Anarchy

Negli anni successivi Ida continua a lavorare quasi esclusivamente sul piccolo schermo e in serie tv svedesi come Vår tid är nu (2017-2019), Bonusfamiljen (2017-2018) e Andra Åket (2018). Nel 2020 tuttavia, la Engvoll fa un bel salto di qualità entrando a far parte del cast della serie ‘dramedy’ dal titolo Love and Anarchy (titolo originale, Kärlek & Anarki), prodotta dal gigante dello streaming, Netflix. Ideata da Lisa Langseth – regista e sceneggiatrice del film del 2017 Euphoria con Alicia Vikander ed Eva Green -, Love and Anarchy è la seconda serie svedese prodotta da Netflix, dopo Quicksand.

La serie è ambientata nel 2018 a Stoccolma e ha come protagonista Sofie Rydman (Ida Engvoll), una consulente aziendale molto ambiziosa, nonché madre di due figlie e moglie frustrata di un regista pubblicitario. A causa dei numerosi impegni lavorativi di entrambi, la passione tra Sofie e suo marito si è ormai spenta e la donna è costretta a trovare piacere altrove.

Quando Sofie viene assunta dalla casa editrice Lund & Lagerstedt, la sua monotona vita prende una svolta inaspettata. Sorpresa una sera in ufficio a masturbarsi dal giovane addetto informatico Max Järvi (Björn Mosten), la donna comincia con il suo collega un gioco assai audace fatto di flirt e scappatelle. Nonostante le regole prestabilite, il loro gioco si fa sempre più ‘pericoloso’ e ben presto sono i sentimenti a mettere a entrambi i bastoni tra le ruote…

Love and Anarchy è andata in onda per una sola stagione di 8 episodi e ad oggi non sappiamo se o quando la serie tornerà con una nuova stagione. Netflix, infatti, non ha ancora annunciato il rinnovo o la cancellazione di Love & Anarchy ma la notizia potrebbe arrivare entro la fine del 2020.

Ida Engvoll su Instagram

Se volete essere sempre aggiornati sulle ultime avventure professionali di Ida Engvoll e sulla sua vita privata, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram ufficiale. Non dimenticate inoltre di seguire l’account ufficiale della serie Love and Anarchy e ovviamente quello di Netflix per tutti gli aggiornamenti.

Fonte: Wiki, IMDB

Noah Schnapp, chi è? Curiosità sull’attore di Stranger Things

Noah Schnapp, chi è? Curiosità sull’attore di Stranger Things

Grazie al fenomeno Stranger Things, serie originale targata Netflix, negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere nuovi, giovani e talentuosi attori. Tra questi, oltre all’ormai celebre Millie Bobby Brown – protagonista dell’acclamato film Enola Holmes -, c’è anche Noah Schnapp, l’amatissimo interprete di Will in Stranger Things.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Noah Schnapp, sulla sua carriera in ascesa e qualche curiosità sulla sua vita privata.

Noah Schnapp film e serie tv: gli inizi della sua carriera

Noah Schnapp, età 16 anni, è nato il 3 ottobre del 2004 a Scarsdale, New York, Stati Uniti, da Mitchell e Karine Schnapp entrambi di origini canadesi di religione ebraica, e ha una sorella gemella di nome Chloe. Sin da piccolo Noah sogna di fare l’attore; in particolare all’età d cinque anni esprime interesse per la recitazione dopo aver visto a Broadway il musical Annie. Da allora il piccolo di casa Schnapp continua il suo percorso di studio e crescita, avvicinandosi sempre di più al mondo dello spettacolo.

Comincia pian piano a prendere confidenza con il palcoscenico partecipando a diversi spettacoli scolastici e allo stesso tempo prendendo lezioni di recitazione. All’età di otto anni Noah ha già a stoffa del professionista e i genitori lo iscrivono a un programma intensivo di recitazione dello Star Kidz di Westchester. Qui Noah affina la sua tecnica e fa pratica con i vari coach, preparandosi al mondo del cinema, del teatro e della tv.

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La sua prima vera opportunità lavorativa arriva nel 2015, quando a soli 11 anni Noah Schnapp viene scelto dal regista Steven Spielberg per interpretare un ruolo minore nel film Il Ponte delle Spie.

Ambientato negli anni della guerra fredda, il film racconta dell’arresto e del relativo processo a Rudolf Abel (Mark Rylance), una pericolosa spia sovietica, poi condannato al carcere per spionaggio. Ma mentre Abel viene arrestato negli States, anche sul versante sovietico un cittadino americano viene catturato e condannato. Si tratta Francis Gary Powers (Austin Stowell) un pilota di un aereo-spia abbattuto dai sovietici.

USA e URSS sono bloccati in un impasse così James Donovan (Tom Hanks), avvocato di Abel, suggerisce una via di risoluzione alternativa. I prigionieri dei rispettivi paesi verranno liberati e ‘scambiati’ sul Ponte di Glienicke, oggi famoso come “ponte delle spie”.

Noah Schnapp in Stranger Things: il successo con Netflix

Dopo il suo debutto al cinema con Il Ponte delle Spie, il giovane e promettente Noah continua la sua carriera al cinema e in tv. La sua grande occasione, tuttavia, arriva solo un anno più tardi, nel 2016, quando l’attore viene scelto per entrare a far parte del cast della nuova serie targata Netflix, dal titolo Stranger Things.

Ideata da Matt e Ross Duffer, la serie è ambientata negli anni ottanta e racconta della misteriosa sparizione di un bambino nella città immaginaria di Hawkins, nell’Indiana.

Il 6 novembre del 1983, un ragazzino di dodici anni, Will Byers (Noah Schnapp), parte di un gruppo di quattro amici fraterni, scompare in circostanze assai misteriose. Contemporaneamente, subito dopo la scomparsa di Will, in città compare una misteriosa ragazzina dai capelli rasati e dotata di straordinari poteri psicocinetici. La ragazza, è scappata da un laboratorio segreto proprio nei pressi di Hawkins, grazie alla distrazione fornita dall’attacco di una inquietante creatura ai danni di un ricercatore.

Approfittando dell’incidente, la ragazza scappa dal laboratorio dove era rinchiusa e, durante la fuga, si imbatte nei migliori amici di Will, Mike Wheeler (Finn Wolfhard), Dustin Henderson (Gaten Matarazzo) e Lucas Sinclair (Caleb McLaughlin). I ragazzi, alla disperata ricerca del loro amico, decidono di aiutare la ragazza che, grazie al numero tatuato sul suo braccio, viene identificata con il nome di Undici (Millie Bobby Brown). Mike decide quindi di nasconderla a casa sua e la ragazza, per sdebitarsi, aiuta i tre amici nelle ricerche di Will. Ma presto i ragazzi scopriranno che il loro amico è in guai molto grossi…

Stranger Things, in onda dal 2016 e attualmente in corso d’opera, a oggi conta 3 stagioni e 25 episodi, disponibili in streaming su Netflix. La quarta stagione, già annunciata, arriverà su Netflix a marzo 2021.

Noah Schnapp e Millie Bobby Brown

La serie Stranger Things ha avuto e continua ad avere un successo incredibile, facendo strage di consensi sia tra i giovanissimi che tra gli adulti. Ma se questi ultimi sembrano apprezzarne principalmente lo stile un po’ retro, per i più piccoli sono i protagonisti la vera attrattiva. Giovani, talentuosi e con i piedi per terra, gli attori della serie sono riusciti fin da subito a far breccia nel cuore degli spettatori.

Uno dei punti di forza dello show, arrivato ormai alla sua quarta stagione, è anche l’incredibile chimica creatasi tra i protagonisti, amici sul set e nella vita reale. Accomunati dall’età, dalla stessa passione per la recitazione e dallo stesso stile di vita un po’ folle per degli adolescenti, gli interpreti di Stranger Things ormai sono visti quasi come un’indissolubile gang.

https://youtu.be/pRTZArctIZc

Una delle amicizie più chiacchierate e amate dal pubblico è senza dubbio quella tra Noah Schnapp e Millie Bobby Brown. I due attori, conosciutisi sul set di Stranger Things, sono ormai inseparabili. Prima della scoppio della pandemia da Coronavirus, infatti, li si vedeva spesso insieme, in giro a far danni o a intrattenere i fan con simpatici video pubblicati sui social.

In particolare, uno dei video più amati dai loro rispettivi fandom, risale a circa un anno fa ed è stato pubblicato dallo stesso Noah. L’attore infatti, gestisce un suo personalissimo canale Youtube dove pubblica video con la sua gemella Chloe, piccoli vlog, challenge, video collaborazioni con altri youtuber, contenuti inediti e molto altro ancora. In questo simpatico video di circa sette minuti, Noah e Billie si divertono a ‘testare’ la loro amicizia, rispondendo a delle domande, in una classica “best friends challenge”.

Noah Schnapp 2020: i nuovi progetti

La pandemia da Coronavirus, oltre ad aver causato la morte di centinaia di persone in tutto il mondo, è riuscita anche a bloccare tutte le produzioni cinematografiche e televisive. Un gran numero di film e serie tv sono infatti ferme in fase di pre o post produzione, aspettando che il virus rallenti per poter ripartire.

Tuttavia, ci sono molti dei contenuti girati tra la metà e la fine del 2019 che sono stati rilasciati proprio quest’anno. Tra questi ci sono anche due film che vedono la partecipazione del nostro giovanissimo attore. Il primo dei due titoli in questione è Wainting For Anya, diretto da Ben Cookson, e uscito nelle sale a febbraio del 2020.

Ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale, il film racconta la storia di Jo (Noah Schnapp), un giovane pastore che, insieme all’aiuto della vedova Horcada (Anjelica Houston), aiuta i bambini ebrei a passare il confine francese e a raggiungere la Spagna.

Con il secondo film cambiamo completamente registro. Hubie Halloween è infatti una commedia, diretta da Steven Brill, che ha come protagonista Adam Sandler. Nel cast del film – in cui Noah interpreta un ruolo minore – spiccano anche i nomi di Steve Buscemi, Ray Liotta, Maya Rudolph, Ben Stiller e molti altri ancora.

Il film gira tutto attorno alla festività di Halloween e alla città di Salem. Il protagonista, Hubie Dubois (Adam Sandler) conosciuto per la sua ossessione per Halloween, è negli anni diventato lo zimbello della città. Quest’anno però qualcosa andrà storto durante le feste e sarà compito di Hubie salvare la situazione.

Hubie Halloween è disponibile in streaming su Netflix dal 7 ottobre 2020.

Noah Schnapp su Instagram

Per essere sempre aggiornati sulle ultime avventure professionali di Noah Schnapp e ficcanasare un po’ nella sua vita privata, vi consigliamo di seguire il suo account ufficiale Instagram. Inoltre, se volete una dose extra di contenuti, tenete sempre d’occhio il suo canale Youtube.

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Fonte: Wiki, IMDB, Fandom

Evanna Lynch, chi è? Curiosità sull’attrice della saga di Harry Potter

Ci sono saghe cinematografiche che nel corso degli anni sono riuscite a far sognare milioni di spettatori e che ancora oggi fanno strage di visualizzazioni sulle maggiori piattaforme di streaming. Oltre all’iconica e immortale trilogia de Il Signore degli Anelli, l’altra saga cinematografica per eccellenza è quella dedicata a Harry Potter. I libri dedicati al maghetto con gli occhiali hanno incantato intere generazioni di lettori e i film sono riusciti a portare sul grande schermo le stesse magiche atmosfere delle pagine di J.K. Rowling. I film, inoltre, ci hanno permesso di scoprire nuovi talenti della recitazione come Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton e ovviamente Evanna Lynch.

La Luna Lovegood della saga letteraria di Harry Potter trova il suo doppio cinematografico nella bella Evanna che dà vita a un personaggio davvero iconico. Oggi quindi vi parliamo di questa giovane ma straordinaria attrice e della sua carriera prima e dopo il fenomeno Harry Potter. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Evanna Lynch.

Evanna Lynch biografia: l’infanzia e il magico incontro con J.K. Rowling

Evanna Lynch, età 29 anni, è nata il 16 agosto del 1991 a Termonfeckin, un piccolo villaggio irlandese della contea di Louth. Figlia d Marguerite e Donald Lynch, Evanna ha due sorelle maggiori, Emily e Mairead, e un fratello minore di nome Patrick. Fin da bambina sembra mostrare un forte interesse e quasi un’ossessione per i libri di J. K. Rowling, dedicati a Harry Potter. Il suo amore per questa saga letteraria la spinge più volte a scrivere, da fan, lettere all’autrice, sperando un giorno di poterla incontrare.

La sua passione per Harry Potter le è stata di grande conforto in un periodo molto buio della sua adolescenza. Dagli undici ai tredici anni, infatti, Evanna soffre di anoressia, malattia che non riesce a tenere a bada. Per molto tempo, costretta in un letto d’ospedale, i libri e le lettere di risposta della Rowling sono state per Evanna una vera e propria terapia, spingendola a trovare la forza per uscire da quell’incubo.

Durante il suo periodo in ospedale, in occasione dell’uscita del romanzo Harry Potter e L’Ordine della Fenice, Evanna riesce a ottenere un permesso speciale di un’ora per poter ricevere una copia autografata del libro. In quell’occasione la ragazza riesce finalmente a incontrare J.K. Rowling con la quale fin a quel momento aveva parlato solo tramite lettera.

Durante il loro incontro, Evanna confessa alla Rowling di voler interpretare il ruolo di Luna nella saga cinematografica e le promette che per allora sarà in salute e fuori pericolo. Con questa promessa in tasca, Evanna continua la sua riabilitazione fino a quando finalmente riesce a tornare a casa.

Evanna Lynch film e serie tv: Harry Potter e la promessa mantenuta

Libera dal suo letto d’ospedale e di nuovo in forma, Evanna continua con la sua vita e i suoi studi, cominciando anche a prendere lezioni di recitazione. La sua preparazione artistica si arricchisce giorno per giorno e continua per molti anni fino a quando, nel gennaio del 2006, Evanna tenta la sua prima audizione. La ragazza si presenta ai casting a Londra proprio di Harry Potter e L’Ordine della Fenice ovviamente per il ruolo di Luna Lovegood. Dopo aver ‘combattuto’ contro altre 15mila ragazze e dopo lo screen test con Daniel Radcliffe, Evanna riesce ad aggiudicarsi la parte.

Molti anni più tardi, purtroppo, cominciano a girare spiacevoli voci a proposito di un coinvolgimento della Rowling nel casting di Evanna. Secondo alcuni, infatti, il suo incontro anni prima con la Rowling, potrebbe averla agevolata durante l’audizione. Tuttavia, sono la stessa scrittrice e i produttori a smentire queste voci. Sembra infatti che la Rowling non sapesse nulla del provino di Evanna e che la decisione finale di assegnarle la parte sia stata presa principalmente dal produttore David Heyman. Quest’ultimo infatti dichiara: “le altre potrebbero interpretare Luna; Evanna invece è Luna”.

L’affinità di Evanna con il personaggio di Luna Lovegood, spinge i produttori ad assegnarle il ruolo nonostante la sua giovane età – ha soli 14 anni – e la sua mancanza di esperienza come attrice professionista. Incredibile ma vero, Harry Potter e L’Ordine della Fenice segna il debutto cinematografico di Evanna Lynch che tornerà poi anche nei capitoli successivi della saga.

Evanna Lynch in Harry Potter: il suo debutto al cinema

Nel 2007 nelle sale cinematografiche esce il quinto film della saga del maghetto con gl occhiali, Harry Potter e L’Ordine della Fenice, ovvero il debutto sul grande schermo di Evanna Lynch. Il film, diretto da David Yates, segue come sempre le avventure di Harry e dei suoi amici, ormai sempre più vicini alla battaglia finale con il malvagio Voldemort.

Dalla morte di Cedric Diggory (Robert Pattinson) ucciso da Voldemort (Ralph Fiennes) nel labirinto, durante il torneo tre maghi, il mondo della magia è completamente cambiato. Tra maghi e streghe serpeggia il dubbio e in molti non credono o non vogliono credere a fatto che il signore oscuro sia davvero tornato. Questo scetticismo generale è avallato dalle discutibili dichiarazioni del Ministero della Magia che, per evitare il panico, nega l’evidenza.

Harry (Daniel Radcliffe), ancora provato dalla morte di Cedric, si sente isolato e appesantito da un’oscurità che sembra non lasciarlo mai da solo. A Hogwarts nessuno crede alla storia di Voldermort e all’assassinio di Cedric, dandogli dell’agitatore visionario. Nonostante il sostegno dei suoi migliori amici Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson), Harry si sente sempre più solo e impotente. Potter vorrebbe infatti esercitarsi con la magia per poter un giorno affrontare Voldermort in battaglia ma c’è chi a Hogwarts pare abbia ‘bandito’ ogni attività magica.

Leggi anche: Rachelle Lefevre: tutto quello che non sai sull’attrice di Twilight

La Gazzetta del Profeta ha pubblicato un articolo in cui, oltre a negare il ritorno del signore oscuro, accusa Silente (Michael Gambon) di un imminente colpo di stato. Secondo il giornale, il preside di Hogwarts pare stia mettendo su un esercito per prendere con la forza il comando del Ministero della Magia. Per paura quindi che queste voci siano reali, il Ministero stesso invia a Hogwarts un’ispettrice, Dolores Umbridge (Imelda Staunton), che oltre a bandire la magia pratica dalla scuola, crea un regime di terrore tra gli studenti.

Nel frattempo Harry, seguendo l’esempio di Silente, Sirius Black (Gary Oldman), Remus Lupin (David Thewlis) e Alastor “Malocchio” Moody (Brendan Gleeson), tutti membri della società segrete dell’Ordine della Fenice, crea una sua piccola setta di maghi, L’Esercito di Silente. Comincia egli stesso a insegnare magia ai suoi compagni, studiando gli incantesimi più avanzati e preparandosi a una futura battaglia.

Sono tante le responsabilità di Harry che, purtroppo, deve anche affrontare un altro grande problema. Da mesi ormai soffre di incubi ricorrenti che hanno come protagonista sempre la stessa persona, Voldermort. Nei suoi incubi Harry vede cose che non riesce a spiegarsi, alcune che sembrano ricordi passati e altre visioni del presente. Grazie a Silente e incredibilmente a Piton (Alan Rickman), Harry scoprirà che la mente di Voldemort e la sua sono in comunicazione e che il signore oscuro sta cercando qualcosa, un “oggetto” che gli permetterà di sferrare il suo terribile attacco…

Evanna Lynch in Harry Potter e L’Ordine della Fenice interpreta Luna Lovegood, strega purosangue, figlia della defunta Pandora e di Xenophilius Lovegood (Rhys Ifans), editore della rivista il Cavillo. Luna è bizzarra, stravagante, con la testa sempre fra le nuvole ma anche buona e generosa nonché incredibilmente coraggiosa. Grazie a lei e alle sue stranezze, Harry si sentirà meno solo…

Evanna Lynch e Robbie Jarvis: un amore nato sul set

Accade spesso che attori e attrici, obbligati a passare tante ore sul set insieme, finiscano con lo sviluppare sentimenti che vanno ben oltre la semplice amicizia. E se gli attori in questioni sono un gruppo di adolescenti, il rischio di flirt è dietro l’angolo.

In particolare, nel corso degli anni, il cast della saga di Harry Potter ha visto la nascita di numerosissimi amori rivelatisi più o meno duraturi. Tra le varie coppiette formatesi negli anni ricordiamo Bonnie Wright, la Ginny Weasley della saga, e Jamie Campbell Bower, interprete del giovane Gellert Grindelwald. Il loro amore, nato nel 2009 sul set di Harry Potter e I Doni della Morte – Parte 1, è durato fino al 2012 per poi dissolversi nel nulla.

Ancora, a essere colpiti dalla freccia di cupido sono Tom Felton, il malvagio Draco Malfoy, e Jade Olivia interprete di Astoria Greengrass, moglie di Malfoy in Harry Potter e I Doni della Morte – Parte 2. I due piccioncini sono stati insieme per ben sette anni prima di lasciarsi definitivamente nel 2016. [fonte: Fandom]

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L’ultimo flirt della lista, non di certo per importanza, vede protagonista Evanna Lynch e Robbie Jarvis, interprete del giovane James Potter, padre di Harry. I due, conosciutisi sul set di Harry Potter e L’Ordine della Fenice, si sono frequentati solo per un anno, rompendo nel novembre del 2016. Ma la bella Evanna sembra aver già dimenticato la storia con Robbie. Sembra infatti che l’attrice attualmente sia impegnata con con il musicista Andel con il quale ha una relazione a distanza. Mentre infatti Evanna vive a Londra, Andel vive a Los Angeles. [Fonte: Daily Entertainmente NewsCelebritux]

Evanna Lynch su Instagram

Attrice, vegana convinta, animalista e attivista, Evanna Lynch è sempre impegnata con qualche nuovo progetto. Per restare sempre aggiornati sulla sua vita privata e professionale, vi consigliamo di seguire il suo account Instagram ufficiale.

Fonte: Wiki, IMDB, FandomDaily Entertainment NewsCelebritus

Wonder Woman 1984: le prime reazioni elogiano il “cuore” del film

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Il 2020 non è stato di certo un buon anno per i fan dei cinecomics. Nonostante l’uscita nelle sale di Birds of Prey lo scorso febbraio (che ha comunque raccolto pareri contrastanti), la pandemia di Coronavirus ha letteralmente stravolto il calendario delle uscite delle più grandi major americane, con il conseguente rinvio di alcuni dei titoli più attesi dell’anno al 2021. Naturalmente, l’emergenza sanitaria ha avuto effetti irreversibili anche sul MCU e sul DCEU.

Tuttavia, pare che le cose stiano lentamente migliorando, con l’uscita ormai imminente dell’attesissimo Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins. Come sappiamo, infatti, il film uscirà nei cinema internazionali a partire dal 16 dicembre (in Italia arriverà soltanto il 28 gennaio), mentre negli Stati Uniti arriverà il giorno di Natale, con un’uscita “congiunta” sia al cinema che su HBO Max.

Una manciata di critici americani ha avuto la possibilità di vedere Wonder Woman 1984 in anteprima, ed ecco che online sono arrivate le primissime reazioni al sequel di Patty Jenkins, il quale ha ricevuto un’accoglienza decisamente positiva. Potete leggere alcuni commenti a caldo estrapolati da Twitter di seguito:

Erik Davis (Fandango): “Sono così felice di annunciare che #WW84 è un vero spasso, dall’inizio alla fine. Un complimento eccezionale per il primo film: è pieno di cuore, speranza, amore, azione, romanticismo e umorismo. @PattyJenks, @GalGadot e il team hanno prodotto uno dei migliori sequel della DC. Ero in lacrime quando è finito. Non posso dire molto sulla trama a causa degli spoiler, ma è super intelligente. La sola sequenza di apertura è sbalorditiva e ogni scena d’azione è diversa e unica. Penso anche che quella di Hans Zimmer sia una delle sue migliori colonne sonore… e, per chi se lo stesse chiedendo, la chimica tra Gadot e Pine è ancora una volta incandescente.” 

Joblo.com: “Il nostro @JimmytotheO ha cavalcato il fulmine per una MERAVIGLIA di film! @PattyJenks e @GalGadot l’ho fatto di nuovo! @WonderWomanFilm #WW84 è un glorioso successo! Dalla sequenza di apertura mozzafiato all’atto finale originale e rivitalizzante, c’è molto per cui gioire. Gadot cattura perfettamente l’essenza di Wonder Woman ancora una volta! @PedroPascal1 e #KristenWiig sono scelte di cast a dir poco brillanti. E sì, il ritorno insolito e ispirato di #ChrisPine è un valore aggiunto, sia a livello di umorismo sia a livello di sentimenti.”

Perri Nemiroff (Collider): “Preferisco Wonder Woman a Wonder Woman 1984. Ma preferisco di gran lunga vedere i registi percorrere nuove, grandi oscillazioni con i sequel e questo è sicuramente ciò che Patty Jenkins e la sua squadra fanno qui. Non tutto quadra, ma il valore dell’altruismo, dell’amore e della compassione traspaiono. #WW84”

Terri Schwartz (IGN): “Ho avuto la fortuna di essere tra i primi a vedere (finalmente!) Wonder Woman 1984. L’ho adorato. Il primo Wonder Woman è il mio preferito dei film DC moderni. #WW84 compi e tutti i passi successivi in modo intelligente, raccontando una storia molto umana e bellissima per Diana Prince. Penso che ciò che mi ha sorpreso di più sia stato che il messaggio: ciò che #WW84 ti lascia sembra essere ancora più importante in relazione alla fine di quest’anno, e di certo @PattyJenks non avrebbe potuto prevederlo quando ha realizzato il film. Inoltre, è così eccitante avere di nuovo grandi film, gioiosi e di successo, pronti ad uscire.”

Josh Horowitz (MTV News): “Il più grande complimento che posso fare a #WW84 è che a volte sembra un film perduto dell’era dei supereroi di Richard Donner. C’è molto da amare in questo sequel. Ho alcune cose interessanti da cucinare con il cast e @PattyJenks. Rimanete sintonizzati!”

Amy Ratcliffe (Nerdist): “Ieri ho visto Wonder Woman 1984 e… onestamente è proprio quello di cui avevo bisogno. Quello di cui tutti abbiamo bisogno. È edificante, pieno di speranza e assolutamente… Wonder Woman! Un bel film con temi che ti colpisco dritto al cuore. #WW84. Non ho intenzione di fare spoiler, ma dirò anche che WW84 non ha l’aspetto o il mode di nessun altro film di supereroi moderno. Non vedo l’ora di parlarne tutti insieme!”

Germain Lussier (io9): “Ieri ho visto Wonder Woman 1984 a casa ed era tutto ciò di cui avevo bisogno, e tanto altro ancora. Il film è estremamente ambizioso, incredibilmente eccitante e pieno di speranza, cosa davvero necessaria di recente. È anche molto lungo, ma mi ha ricordato quanto bene possa farti sentire un grande blockbuster.”

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Insonnia d’amore: trama, cast e frasi del film con Tom Hanks

Insonnia d’amore: trama, cast e frasi del film con Tom Hanks

Nora Ephron è universalmente riconosciuta come una delle migliori sceneggiatrici della commedia romantica statunitense. Negli anni ha infatti regalato al cinema opere iconiche come Harry, ti presento Sally…, C’è posta per te e Julie & Julia. Tra i suoi lavori più apprezzati si annovera però anche il film del 1993 intitolato Insonnia d’amore, il cui titolo originale è Sleepless in Seattle. Giocando ancora una volta con i sentimenti dei protagonisti, l’autrice, qui anche regista, costruisce la romantica vicenda di due personaggi attratti l’uno dall’altra ma separati da una considerevole distanza geografica.

Come sempre, la Ephron si dimostra una maestra nel dar vita ad una serie di ostacoli che arricchiscono il racconto, evitando con grande astuzia cliché e simili. Prende così vita uno dei film sentimentali più noti degli anni Novanta, apprezzato ancora oggi come modello esemplare per il suo genere di riferimento. Ad arricchire questo vi sono anche le interpretazioni di due tra i maggiori interpreti di Hollywood del momento, che hanno saputo rendere particolarmente umani e memorabili i rispettivi personaggi. A dare ulteriore prestigio al film vi sono poi i risultati da questo ottenuti in seguito alla sua distribuzione in sala.

Insonnia d’amore arrivò infatti ad affermarsi come uno dei titoli più redditizi del suo anno, guadagnando un totale di 227 milioni di dollari a livello mondiale a fronte di un budget di soli 21. Il film venne poi candidato al prestigioso premio Oscar nelle categorie per la miglior canzone originale “A Wink and a Smile”, e per la miglior sceneggiatura originale. Ancora oggi questo è il film perfetto da riguardare in occasione di una serata di puro piacere, ma prima di fare ciò è certamente utile scoprire alcune delle principali curiosità legate a tale opera. Proseguendo nella lettura sarà dunque possibile scoprire molte di queste, dalla trama al cast alle piattaforme su cui è disponibile il film.

Insonnia d’amore: la trama del film

Protagonista del film è Sam Baldwin, giovane architetto rimasto da poco vedovo. Per tentare di elaborare il lutto, egli decide di trasferirsi da Chicago a Seattle con suo figlio Jonah, di 8 anni. Nonostante il passare del tempo, però, Sam sembra non riuscire proprio ad accettare l’assenza dell’amata moglie. Stanco di vedere il padre così triste, suo figlio decide di attuare un piano per aiutarlo. Jonah si rivolge infatti ad un noto programma radiofonico, confidando il desiderio di vedere il padre nuovamente innamorato e felice. Il caso di Sam raggiunge in breve una portata nazionale, suscitando la commozione di numerose donne.

Tra queste vi è la giornalista Annie Reed, la quale però vive a Baltimora, dall’altra parte degli Stati Uniti. La donna, inoltre, è prossima alle nozze con il fidanzato Walter Jackson, un brav’uomo per il quale tuttavia non avverte quel sentimento magico sperato. Dopo aver scritto quasi per gioco a Sam, la lettera di Annie viene pescata tra tante, suscitando l’interesse dell’architetto. Ha così inizio un’accesa corrispondenza tra i due, che porterà entrambi a riscoprire l’amore. La distanza che li separa è però considerevole, e i due dovranno mettercela tutta per riuscire ad incontrarsi e coronare i loro desideri.

Insonnia d'amore cast

Insonnia d’amore: il cast del film

Come sempre accade per questo genere di film, molto del successo si basa sulla giusta scelta degli interpreti principali e sulla chimica di coppia che si forma tra questi. Per il ruolo di Sam Baldwin, dunque, vennero condotte lunghe ricerche che portarono a considerare attori come Dennis Quai, Michael Keaton e John Travolta. Alla fine, tuttavia, venne scelto Tom Hanks, il quale era diventato disponibile in seguito allo stop di un suo altro progetto. L’attore viveva però un periodo particolarmente impegnato, e mentre recitava in Insonnia d’amore doveva anche registrare le sue battute di dialogo per il film Pixar Toy Story. Per il ruolo di Annie Reed, allo stesso modo, vennero considerate diverse attrici.

Tra queste si annoverano Julia Roberts, celebre per le sue commedie romantiche, Kim Basinger, Michelle Pfeiffer e Jodie Foster. Tutte finirono però con il rifiutare il ruolo, o per via di altri impegni o non credendo nella validità del progetto. Alla fine, fu Meg Ryan ad ottenere la parte. L’attrice era già divenuta celebre per aver recitato nel precedente film della Ephron Harry, ti presento Sally…. Accanto a loro, nel ruolo del fidanzato Walter, vi è invece l’attore Bill Pullman, noto per Independence Day. Ross Malinger, che oggi non svolge più la professione di attore, interpreta invece Jonah, il figlio di Sam. Vi sono poi le attrici Rosie O’Donnell nei panni di Becky, Gaby Hoffmann in quelli di Jessica, e Carey Lowell come Maggie Abbott, la defunta moglie di Sam.

Insonnia d’amore: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Insonnia d’amore grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 5 dicembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Nel film sono inoltre presenti diverse frasi oggi entrate a far parte dell’immaginario comune. Si tratta di battute e affermazioni che descrivono alla perfezione non solo il contesto in cui si svolge la storia ma anche i protagonisti che le pronunciano. Di seguito si riportano le più belle e più importanti del film.

  • “Il destino è una cosa che ci siamo inventati per non affrontare il fatto che tutto succede in modo assolutamente casuale.” (Annie Reed)
  • “Tu non vuoi essere innamorata, tu vuoi essere innamorata in un film!” (Becky)
  • “È più facile essere uccisi da un terrorista che sposarsi dopo aver superato i quaranta.” (Victoria)
  • “Te lo mostro io un segno… Dov’è Seattle? Dov’è Baltimora? Aha, qui! Uno, due, tre, quattro! Ci saranno venti stati tra qui e Baltimora. Questo è un segno!” (Sam Baldwin)

Fonte: IMDb

Natural Born Killers: trama, cast e le vere storie dietro al film

Negli anni Novanta sono molti i film dedicati alla figura del serial killer, realmente esistito o meno, arrivati sul grande schermo. La violenza divenne infatti un elemento sempre più sdoganato, forse troppo, e le vite di questi super criminali divennero sempre più attraenti. Tra i film più emblematici a riguardo si ritrova Assassini Nati – Natural Born Killers, diretto nel 1994 dal premio Oscar Oliver Stone. Con un montaggio particolarmente dinamico, registri stilistici diversi e ulteriori stravaganze, il regista è così tornato con quest’opera a parlare della violenza, qui però elaborata per assumere un effetto satirico, evidenziando così lo stretto rapporto che lega questa al sempre più vasto mondo dei media.

Originariamente la prima versione della sceneggiatura era stata scritta da Quentin Tarantino, affermatosi in quello stesso anno con Pulp Fiction. Al centro di quanto da lui scritto vi era una trama particolarmente complessa e con numerosi riferimenti alla corrente dell’avanpop, a cui si aggiungevano inoltre violenza dilagante e dialoghi particolarmente espliciti e frenetici.  Stone, tuttavia, decise di rimettere mano a tale sceneggiatura, privilegiando il rapporto tra violenza e media. Alla fine, con la sua riscrittura non era rimasto quasi più nulla di quanto ideato da Tarantino, il quale prese a quel punto le distanze dal progetto fino a chiedere di rimuovere il suo nome dai titoli.

Per via delle sue scene e tematiche controverse, il film fu accolto da subito da grandi polemiche. In molti, infatti, videro nel film un pericoloso esempio di esaltazione della violenza e dei suoi artefici. Nonostante ciò, una volta giunto il sala questo riuscì ad affermarsi come un discreto successo, incassando un totale di 50 milioni di dollari a fronte di un budget di 34. Sono molte le curiosità legate al film, sia quelle relative al suo cast di attori che quelle legate ad una serie di eventi avvenuti in seguito alla sua distribuzione pubblica. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò, certamente utile ai fini di una visione più completa.

Assassini Nati – Natural Born Killers: la trama del film

Protagonista del film è la coppia formata da Mickey e Mallory Knox, i quali sono degli spietati serial killer, privi di qualsiasi scrupolo morale. La loro scia di omicidi si manifesta nuovamente in un bar lungo la celebre strada Route 66. Da qui ha inizio il racconto sulle origini della loro storia d’amore e della loro sete di morte e violenza. I due, dal turbolento passato, hanno infatti vissuto una vita sempre macchiata dalla morte e dalla follia, elementi che ora sono anche le loro uniche linee guida nella vita di tutti i giorni. I loro omicidi iniziano però a fare sempre più rumore, attirando le attenzioni del detective Jack Scagnetti, il quale si propone di trovare e catturare la coppia di assassini. Allo stesso tempo però, anche il cronista Wayne Gale si interessa al caso, facendo diventare Mickey e Mallory una vera e propria coppia di celebrità.

Assassini Nati - Natural Born Killers cast

Assassini Nati – Natural Born Killers: il cast del film

Per dar vita agli iconici personaggi del film, Stone ebbe la necessità di trovare gli interpreti più idonei a poter rappresentare la follia presente in ognuno di questi. Dopo aver condotto attente ricerche, il regista non però alcun dubbio: ad interpretare Mickey Knox doveva essere l’attore Woody Harrelson. Il regista lo scelse per via del suo enigmatico sorriso, come anche per la sua capacità di apparire allo stesso tempo innocuo e inquietante. Il padre dell’attore, inoltre, è realmente stato un serial killer, e secondo Stone ciò favoriva la presenza in Harrelson di una mentalità di quel genere. Per il ruolo di Mallory, invece, venne scelta Juliette Lewis. L’attrice ottenne il ruolo dopo aver dimostrato il suo desiderio a dar vita ad un personaggio folle come quello dell’assassina. La Lewis, inoltre, entrò talmente tanto nella parte da rompere realmente il naso ad uno degli attori coinvolti.

Il premio Oscar Tommy Lee Jones compare poi nel film nel ruolo di Dwight McClusky, il direttore del penitenziario. Entusiasta di partecipare al film, questi lavorò a lungo sul proprio personaggio, arrivando a decidere egli stesso l’abbigliamento e il taglio di capelli che questi avrebbe sfoggiato. Jones ancora oggi ricorda il film come uno dei migliori della sua carriera. Robert Downey Jr., invece, compare nei panni del cronista Wayne Gale. Per prepararsi a tale parte, egli spese diverso tempo a stretto contatto con il conduttore di programmi shock Steve Dunleavy. Grazie a questi apprese i segreti del mestiere, come anche l’accento australiano che sfoggia poi nel film. L’attore Tom Sizemore, divenuto celebre proprio grazie a questo film, interpreta invece il personaggio del detective Jack Scagnetti. Per ottenere tale parte, l’attore scrisse un monologo, poi recitato davanti a Stone stesso. Rimastone colpito, il regista decise di affidargli il ruolo.

Assassini Nati – Natural Born Killers: le vere storie dietro al film

Pur non essendo basato direttamente su una storia vera, reali sono le vicende verificatesi in seguito alla distribuzione in sala del film. Negli anni, infatti, Assassini Nati – Natural Born Killers ha dato vita a diversi casi emulazione. Tra i più celebri tra questi vi è quello della diciottenne Sarah Edmondson e il suo ragazzo Benjamin Darras, i quali sembra abbiano visto il film prima di ordire una rapina trasformatasi poi in efferato omicidio. I parenti di una delle vittime hanno in seguito intentato una causa contro Stone. Un altro particolare caso fu quello del diciassettenne Nathan K. Martinez, il quale nell’ottobre del 1994 sembra avesse visto il film circa una dozzina di volte, arrivando perfino a rasarsi i capelli per assomigliare al protagonista. Il ragazzo, in seguito, uccise brutalmente la matrigna e la sorellastra.

Uno dei più noti casi è però quello relativo al massacro della Columbine High School. Passato alla storia come uno dei più drammatici attacchi in una scuola statunitense, questo ha in Eric Harris e Dylan Klebold i suoi due responsabili. Questi, si scoprì in seguito, erano grandi fan del film, e ne erano rimasti talmente tanto affascinati da averlo visto più e più volte. In particolare, a colpirli, sembra sia stato il vedere due spietati assassini diventare delle vere e proprie celebrità grazie ai media. Forse in cerca della stessa notorietà, i due arrivarono ad uccidere ben 13 persone e ferirne altre 24 prima di esser definitivamente fermati. Tali casi non fecero altro che far inasprire le già dure polemiche nei confronti del film.

Assassini Nati – Natural Born Killers: il trailer e dove vedere in streaming e in TV il film

Per gli appassionati del film è possibile fruire di Assassini Nati – Natural Born Killers grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 5 dicembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Oscar Isaac sarà Solid Snake nel film su Metal Gear Solid

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Oscar Isaac sarà Solid Snake nel film su Metal Gear Solid

Il tanto atteso adattamento di Metal Gear Solid di Sony sembra aver acquisito un notevole slancio a seguito della notizia che rivela Deadline che Oscar Isaac è stato chiamato a interpretare Solid Snake nel film di Jordan Vogt-Roberts. Il film è attualmente in fase di sviluppo presso Sony Pictures con Vogt-Roberts alla regia.

Il film è basato sul videogioco Metal Gear Solid creato da Hideo Kojima e pubblicato da Konami. La sceneggiatura è stata scritta da Derek Connolly. Avi Arad sta producendo. Peter Kang è il supervisore esecutivo dello studio.

Il gioco è stato lanciato per la prima volta su PlayStation nel 1987 e segue Snake, un soldato che si infiltra in un impianto di armi nucleari per neutralizzare la minaccia terroristica di Foxhound, un’unità delle forze speciali. Il gioco ha ricevuto un’accoglienza calorosa su molti fronti, ma la sua narrazione che ha un mood cinematografico ha sempre fatto pensare che un adattamento cinematografico sarebbe stato inevitabile.

L’attore aveva espresso diversi mesi fa il suo interesse nel ruolo, ma la sua dichiarazione non era stata presa troppo sul serio dai fan, che sanno quanto poco possano contare le “speranze” dichiarate degli attori a fronte delle decisioni degli studios.

Dato il programma estremamente fitto di Isaac, una data di inizio della produzione è ancora sconosciuta, ma il suo coinvolgimento rende questa proprietà una priorità assoluta per lo studio, in futuro. Per quanto riguarda Isaac, Metal Gear Solid potrebbe essere l’altro importante franchise della sua carriera, dopo la partecipazione alla terza trilogia di Star Wars.

Nel prossimo futuro di Oscar Isaac ci sono Scene da un matrimonio, con Jessica Chastain, per la HBO e il ruolo ambitissimo di Moon Knight, prossima serie Marvel di Disney+. Nel prossimo futuro, invece, lo vedremo in Dune di Denis Villeneuve e in The Card Counter di Paul Schrader. Inoltre reciterà e produrrà l’adattamento del fumetto Ex Machina di Brian K. Vaughn intitolato The Great Machine e reciterà in Francis And The Godfather di Barry Levinson, al fianco di Jake Gyllenhaal.

10 giorni con Babbo Natale, recensione del film con Diego Abatantuono

Alessandro Genovesi, alle prese con il sequel dell’acclamato 10 giorni senza mamma, che gli aveva permesso di vincere il “Biglietto d’oro” come film più visto in sala nell’annata 2018/2019, ripropone, stavolta sul piccolo schermo, le vicende della famiglia Rovelli, disponibili dal 4 dicembre su Amazon Prime video.

Stavolta abbiamo una new entry che fa la differenza: Diego Abatantuomo, il quale veste con maestria e dolcezza i panni di un inedito Babbo Natale; a fargli quasi da spalla un Fabio De Luigi un po’ meno divertente di 10 giorni senza mamma, ma che comunque non perde la sua verve. 

In 10 giorni con Babbo Natale troviamo una famiglia cresciuta (invecchiata) e problematica: Carlo (Fabio De Luigi) è il mammo (come lo definisce Bianca) disoccupato, Giulia (Valentina Lodovini) è la perfetta donna in carriera mai a casa, Camilla (Angelica Elli) è alle prese con un’adolescenza ambientalista e Tito (Matteo Castellucci) sta attraversando una fase di disincanto sfociata in filo-fascismo, mentre Bianca (Bianca Usai) rimane la piccola di casa, che fa qualche osservazione di troppo. 

A fare da molla due esigenze contrapposte, ma non inconciliabili: da un lato la necessità di Giulia di raggiungere Stoccolma nelle feste di Natale per un colloquio di lavoro e dall’altra quella di Carlo di non perdere la sua famiglia; di qui la decisione di Carlo di rimettere in moto il vecchio van dove era sbocciato il loro amore e trascorrere il Natale tutti insieme. Nonostante l’entusiasmo della truppa non sia esattamente alle stelle, l’incontro di un uomo vestito da Babbo Natale cambierà radicalmente la direzione del loro viaggio.

Il Film è il classico racconto di Natale che però si blocca a metà fra realtà e fantasia, forse non soffermandosi abbastanza nell’indagine dell’una né dell’altra. Si propone di esplorare una famiglia problematica, come lo sono tutte (chi più, chi meno) alla ricerca di una serenità da tempo perduta.

10 giorni con Babbo Natale10 giorni con Babbo Natale è un Road Movie

È un road movie dove il lato “road” della storia non sempre convince: a volte si impantana, rallenta, ma non per questo non riesce nella resa dei conflitti, accentuandoli ed inasprendoli in un climax ascendente di dissapori, di parole non dette e gesti esagerati, alleggeriti dalla comicità esilarante e sempre convincente di un Diego Abatantuomo straordinariamente in parte.

Il film tocca i temi più disparati, dal razzismo al conflitto genitori – figli, dalla disoccupazione all’elemento magico, soffermandosi su di alcuni più di altri, peccando talvolta di poca sostanza, poco pragmatismo.

Alessandro Genovesi firma la regia di una commedia di Natale che non supera, né tantomeno eguaglia i livelli di comicità e compiutezza del capitolo precedente; tuttavia riesce a dotare di una dimensione più spirituale e ragionata un film leggero, che lascia col sorriso lo sguardo a volte disilluso di chi, crescendo, ha scordato la magia del Natale. 

Fuori era primavera in anteprima su RaiPlay

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Fuori era primavera in anteprima su RaiPlay

Fuori era primavera, il film collettivo di Gabriele Salvatores, sarà disponibile su RaiPlay dal 10 dicembre in anteprima assoluta e andrà in onda in prima visione su Rai3 sabato 2 gennaio 2021.

Prodotto da Indiana Production con Rai Cinema, Fuori era primavera è un intimo racconto degli italiani in lockdown: dalle meravigliose piazze italiane vuote, agli eroi in prima linea nelle corsie degli ospedali, ai balconi in festa, alle riprese domestiche. Una testimonianza collettiva filtrata attraverso la regia e la visione di un grande artista che,con un vero e proprio film documentario, restituisce alla nostra futura memoria una fotografia autentica e completa dell’Italia di oggi.

Seguiamo l’ordine cronologico ed emotivo degli eventi – afferma Gabriele Salvatores – a partire da quando l’Italia guardava alla Cina e al virus come un problema lontano, passando per la graduale consapevolezza dell’emergenza, per arrivare all’inizio della fase due. Al di là degli aspetti tecnici, quello che vorrei emergesse è la sincerità di questi racconti, che siano veri, fatti col cuore. C’è poi un altro tema che ho particolarmente a cuore che emergerà dal racconto: la rinascita della natura“.

Fuori era primavera, la recensione

Star Trek: Discovery 3 stagione, tutto quello che c’è da sapere

Star Trek: Discovery 3 stagione, tutto quello che c’è da sapere

Star Trek: Discovery 3 è l’attesissima terza stagione della serie tv Star Trek Discovery creata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman per il network americano della CBS.

Star Trek: Discovery 3, quando esce e dove vederla in streaming

La stagione di Star Trek: Discovery 3 di 13 episodi è stata presentata in anteprima sul servizio di streaming CBS All Access il 15 ottobre 2020 e si è conclusa il 7 gennaio 2021. In Italia Star Trek: Discovery 3 in streaming ha debuttato su Netflix. Star Trek: Discovery 3 in streaming è disponibile su Paramount+ 

La trama di Star Trek: Discovery 3

Dopo aver viaggiato nel futuro per proteggere i dati intelligenti della Sfera da Controllo, un’intelligenza artificiale canaglia destinata a distruggere tutta la vita senziente, Michael Burnham arriva nell’anno 3188 e scopre di aver avuto successo: la vita esiste in questo futuro. Burnham si schianta contro la nave di Cleveland “Book” Booker, un corriere che trasporta merci rubate. Spiega che in un evento chiamato “The Burn”, la maggior parte del dilitio della galassia (l’elemento utilizzato dalle astronavi per viaggiare a velocità di curvatura) è esploso, distruggendo molte astronavi inclusa la maggior parte della Flotta Stellare.

Ora la galassia è disconnessa e non è più governata dalla Federazione Unita dei Pianeti. Burnham aiuta Book a proteggere il suo carico, un verme di trance in via di estinzione che sta portando in un santuario, da altri corrieri. In cambio, Book la porta in una stazione spaziale della Federazione apparentemente abbandonata dove trovano Aditya Sahil, un “collegamento con la Federazione” in attesa nella speranza che un ufficiale della Flotta Stellare arrivi un giorno alla stazione. Burnham gli dà un incarico di recitazione per la Flotta Stellare. Sahil non è in grado di localizzare la USS Discovery , che stava viaggiando nel futuro con Burnham.

Il cast di Star Trek: Discovery 3

Nel cast di Star Trek: Discovery 3  Sonequa Martin-Green interpreta Michael Burnham, primo ufficiale della Discovery , insieme al ritorno di Doug Jones , Anthony Rapp , Mary Wiseman e Shazad Latif. A loro si uniscono David Ajala e Rachael Ancheril. La stagione è stata ordinata a febbraio 2019, con Paradise promosso a co-showrunner insieme al co-creatore della serie Kurtzman. Hanno concluso la seconda stagione con la Discovery che viaggiava nel futuro, oltre la continuità esistente di Star Trek , che ha permesso loro di esplorare un nuovo periodo di tempo per il franchise, inclusi nuovi design e tecnologie dello scenografo Phillip Barker. La stagione introduce i primi personaggi di Star Trek esplicitamente non binari e transgender, rispettivamente interpretati dagli ospiti ricorrenti Blu del Barrio e Ian Alexander .

Star Trek: Discovery 3: trailer

Spider-Man 3: un nuovo indizio sulla possibile presenza di Holland-Maguire-Garfield?

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Da quando è arrivata la notizia – ad oggi non ancora confermata ufficialmente – che Jamie Foxx tornerà a vestire i panni di Electro in Spider-Man 3 (l’attore aveva anche condiviso un posto sul proprio Instagram, salvo poi eliminarlo alla velocità della luce), siamo stati bombardati da report secondo cui il trequel introdurrà finalmente la versione live action dello Spider-Verse. 

Si vocifera che anche Tobey Maguire e Andrew Garfield riprendano i rispettivi ruoli di Peter Parker nel nuovo film, e la cosa sembra ora essere stata anticipata preso da un video apparso su YouTube e condiviso da Sony Channel Latinoamérica. Si tratta di un canale ufficiale con 182.000 abbonati che promuove di tutto, da Hell’s Kitchen a The Good Doctor, passando per America’s Got Talent. 

È possibile che non ci sia nulla di ufficiale in merito a ciò che viene presentato nel video, ma The Direct ha comunque tradotto il testo contenuto al suo interno, il quale recita: “Chi è il tuo Spider-Man preferito? Non devi scegliere! Nel Multiverso della Marvel, tutto può succedere. E in Spider-Man 3, è molto probabile che li vedrai tutti. Sì, esatto! I tre Peter Parker che salvano il mondo insieme.”

In precedenza era stato rivelato che una grossa “bomba” in merito alla trama di Spider-Man 3 sarebbe stata confermata entro la fine dell’anno, anche se ad oggi ancora non sappiamo di cosa potrebbe trattarsi. Indipendentemente da ciò, il video in questione contribuisce sicuramente a dare un po’ di credibilità in più alle voci secondo cui la collaborazione tra Sony Pictures e Marvel Studios potrebbe espandersi ben oltre le nostre aspettative…

https://www.youtube.com/watch?time_continue=10&v=1O3VgwxcScI&feature=emb_title

Cosa sappiamo di Spider-Man 3?

Di Spider-Man 3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 – si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce). Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle precedenti…

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming e Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

MCU: i migliori supereroi in base al loro arco narrativo

MCU: i migliori supereroi in base al loro arco narrativo

Il MCU è pieno di zeppo di supereroi ma anche di personaggi secondari parecchio intriganti, che si tratti di spalle, cattivi o interessi amorosi. Tuttavia, alcuni personaggi ricevono semplicemente più attenzione di altri, o perché sono parte integrante di una squadra o perché sono i protagonisti di saghe a loro dedicate.

L’universo dei supereroi esiste dal 2008 e durante la sua esistenza è riuscito a cambiare le vite dei suoi eroi in più di un’occasione. A volte in meglio, a volte in peggio. Tuttavia, è impossibile negare che alcuni supereroi hanno avuto un grandissimo arco narrativo, mentre altri non sono stati così fortunati, come sottolineato da una nuova “lista” di Screen Rant:

Gamora

Inizialmente, Gamora si è isolata dagli altri e non si è fidata di nessuno. Per non parlare della complicata relazione con suo “padre” Thanos. Tuttavia, quando si è unita al team dei Guardiani della Galassia, le cose sono cambiate in meglio e ha trovato sia amicizia che amore.

Tutto è stato vanificato quando Thanos ha sacrificato Gamora su Vormir: quando è tornata,  infatti, era una versione più vecchia di se stessa, che non aveva sperimentato ancora nessuna delle esperienze sopracitate ed era tornata ad essere cruda e violenta come un tempo.

Bucky Barnes

Anche se oggi è un eroe, Bucky Barnes non ha mai avuto molto spazio nei film e sembra quasi che il MCU non sappia cosa fare con lui. Potrebbe benissimo essere uno dei più forti Vendicatori, in quanto dotato delle abilità e dell’addestramento necessari.

Tuttavia, il suo passato con l’Hydra e gli abusi subiti lo hanno configurato come personaggio alquanto instabile. La sua situazione è migliorata notevolmente negli ultimi anni, ma ha ancora molta strada da fare prima di poter attuare il suo vero potenziale.

Occhio di Falco

A differenza della maggior parte degli Avengers originali, Occhio di Falco non ha mai avuto il suo film in solitaria e anche il suo ruolo in altri film del MCU è stato notevolmente diminuito di volta in volta.

Di conseguenza, alcuni dei colpi di scena legati al suo personaggio sembravano alquanto casuali, come la sua famiglia segreta o il tempo in cui si è trasformato in uno spietato assassino. Occhio di Falco è un bravo ragazzo, ma meriterebbe un percorso più approfondito di quello che ha ottenuto fino ad oggi nel MCU.

Spider-Man

Ad oggi, sembra che Spider-Man sia sulla buona strada per diventare il nuovo Iron Man. Tuttavia, questo sembra un potenziale sprecato, poiché Peter Parker ha tutto ciò di cui ha bisogno per imparare a stare in piedi da solo. Peter ha iniziato il suo viaggio da supereroe da bambino e alla fine è diventato più fiducioso, convinto di poter aiutare le persone.

Ma vive ancora nell’ombra di Tony Star: deve ancora affrontare gli errori del passato del multimiliardario, ora che il suo mentore se n’è andato (come combattere Quentin Beck che vuole vendicarsi di Tony). Detto in parole povere, Spider-Man ha bisogno di ancora più tempo per diventare un eroe davvero indipendente.

Vedova Nera

vedova neraIn attesa dell’arrivo nelle sale del suo film in solitaria, sappiamo che lo stato attuale di Vedova Nera è tutt’altro che ottimista: è morta su Vormir dove lei e Occhio di Falco sono andati a prendere la Gemma dell’Anima e fermare Thanos. Natasha ha sacrificato la sua vita poiché credeva che Clint avesse un motivo in più per cui vivere: la sua famiglia.

Anche se è stato un gesto nobile, Natasha era un personaggio che si meritava comunque di meglio, considerando tutto il dolore e la sofferenza che ha dovuto affrontare in passato. Tale consapevolezza ha reso la sua morte ancora più divisiva. 

Hulk

Il problema più grande di Bruce Banner era che odiava se stesso, quello che diventava, il suo “lato oscuro”. Era come se ci fossero due persone invece di una – Hulk e Bruce Banner – ed era impossibile per quest’ultimo conciliare le due parti della sua personalità.

Fortunatamente, Bruce alla fine si è reso conto che Hulk non era qualcosa che doveva scacciare, e in Avengers: Endgame ha combinato il meglio delle due personalità: l’intelligenza di Banner e la forza di Hulk.

Thor

Thor avrebbe potuto classificarsi più in alto in questa lista, se solo non si fosse indebolito in Avengers: Endgame (2019). Ogni Vendicatore ha affrontato la sconfitta in un modo diverso, ma la reazione di Thor è stata tutt’altro che salutare. Gli ci è voluto un po’ per tornare alla sua vecchia personalità, e anche allora, era chiaro che non sarebbe mai più stato lo stesso.

Forse è meglio così, ma considerando l’età di Thor e tutta la sua esperienza, avrebbe comunque potuto gestire la situazione in modo migliore, proprio come i suoi compagni Avengers. Almeno, sembra che abbia fatto pace con se stesso nel finale del film…

Nebula

Nebula è uno dei pochi antagonisti del MCU che ha avuto la possibilità di ricominciare da capo e costruirsi una nuova vita. Era arrabbiata, violenta e piena di odio quando è apparsa per la prima volta in Guardiani della Galassia (2014).

diava sua sorella e il padre adottivo Thanos, che l’ha torturata più volte. Nebula ha fatto pace con sua sorella, si è unita ai Vendicatori nella loro lotta e ha persino trovato nuovi amici. Alla fine, ha anche avuto la possibilità di opporsi a Thanos e ottenere la sua dolce vendetta.

Captain America

Alcune persone odiavano Steve Rogers dopo che questi ha preso la decisione di tornare indietro nel tempo in Avengers: Endgame (2019) e vivere il resto della sua vita con Peggy Carter. È difficile negare, tuttavia, che Captain America ne abbia passate tante e meriti un po’ di pace e tranquillità.

Era un uomo fuori dal tempo che ha combattuto molte battaglie, ha contribuito a rendere il mondo un posto migliore e questo era tutto ciò che voleva, originariamente. Ma è stranamente simbolico che sia stato il suo amico (e nemico) Tony Stark ad ispirare Steve, che alla fine ha seguito i suoi consigli e ha deciso di pensare a se stesso per una volta.

Iron Man

Alla fine, il miglior arco narrativo di un personaggio appartiene nientemeno che a Tony Stark, ossia Iron Man. Stark ha iniziato come un ricco playboy sbadato che di tanto in tanto vendeva armi e annegava i suoi dispiaceri nell’alcol. Gli ci è voluto un po’ di tempo, ma alla fine ha cambiato le cose e ha dimostrato di essere molto più di un semplice uomo con un vestito elegante, salvando il mondo più volte.

Si è sistemato, ha messo su famiglia ed è uscito di scena con il botto quando ha salvato il mondo – anzi, l’universo – da Thanos ancora una volta. È persino riuscito a riconciliarsi in qualche modo con suo padre, così come con Captain America.

MCU: le amicizie che potrebbero terminare con l’avvio della Fase 4

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Il MCU ha sempre raccontato di amicizie piuttosto iconiche. Tuttavia, ci sono buone probabilità che non tutti questi accoppiamenti sopravvivano alla Fase 4 che partirà ufficialmente il prossimo anno con l’arrivo di Black Widow. CBR ha realizzato un esclusivo video in cui vengono analizzate alcune delle amicizie più significative dell’Universo Cinematografico Marvel che potrebbero non durare in futuro, o perché alcuni personaggi usciranno di scena o perché alcuni si riveleranno essere dei cattivi.

L’analisi parte dal rapporto tra Peter Parker/Spider-Man e Ned Leeds, una delle migliori amicizie presenti nel MCU. I due, da sempre migliori amici, hanno spesso lavorato insieme dando ottimi risultati, con Ned che funge da mago della tecnologia per conto di Peter. Tuttavia, i due potrebbero ritrovarsi presto ad intraprendere percorsi diversi. Per molti versi, il Ned del MCU è un sostituto di Harry Osborn, mentre per altri assomiglia all’amico di Miles Morales, Ganke Lee. È qui che le cose si fanno interessanti: nei fumetti, Ned Leeds assume il ruolo di Hobgoblin, uno dei cattivi più pericolosi di Spider-Man. In quanto tale, il Ned del MCU potrebbe finire per diventare un cattivo in futuro.

Di seguito il video che analizza quali amicizie potrebbero finire nella Fase 4 del MCU, tra cui quella tra Rocket e Groot, Carol Danvers/Captain Marvel e Nick Fury, e tante, tante altre…

Il futuro del MCU dopo gli eventi di Avengers: Endgame

Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, non è ancora del tutto chiaro quale forma prenderà la prossima fase dell’Universo Cinematografico Marvel. Sebbene ci siano buone possibilità che i personaggi che la Disney ha acquisito dalla Fox arriveranno molto presto sul grande schermo, non ci sono ancora informazioni concrete su quando o come potrebbe accadere. Allo stato attuale, ci sono molte potenziali direzioni che il MCU potrebbe prendere in futuro, anche se resta da vedere esattamente quale sarà quella definitiva.

Justice League: perché il Joker di Leto è così importante per la Snyder Cut?

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Nonostante la Snyder Cut di Justice League contenga già numerose sorprese per tutti i fan di Zack Snyder, il ritorno del Joker di Jared Leto è sicuramente uno degli aspetti più intriganti della nuova versione del cinecomic DC. Definire il Joker di Leto divisivo, vorrebbe dire usare un mero eufemismo. In molti credevano che l’attore avrebbe offerto una performance che avrebbe in qualche modo “omaggiato” il lavoro di Heath Ledger, ma alla fine la versione del Joker di Leto si è rivelata molto diversa da quella dell’attore scomparso prematuramente.

Come molti hanno sottolineato negli anni trascorsi dall’uscita di Suicide Squad, il Joker di Leto è stato in qualche modo la versione “Hot Topic” del personaggio, con tanto di vestiti attillati, capelli lisci, gioielli ingombranti e tatuaggi. Probabilmente, il premio Oscar non avrà avuto alcuna voce in capitolo riguardo al look del supercriminale; ciò che invece è stata quasi esclusivamente una sua responsabilità è l’interpretazione del personaggio, anche se non è da escludere che i numerosi problemi che hanno caratterizzato la produzione del cinecomic possano aver in qualche modo inficiato la sua performance.

Tuttavia, sono passati quattro anni da quando il Joker di Jared Leto è apparso sullo schermo, e quelli che hanno apprezzato la sua interpretazione sono ansiosi di vedere l’attore tornare nei panni del personaggio. Allo stesso tempo, i suoi detrattori sono curiosi di scoprire se Snyder sarà in grado di fornire un’iterazione migliore dell’iconico villain.

Perché tutti parlano del Joker di Leto nella Snyder Cut di Justice League?

Di tutti gli aspetti confermati del taglio di Justice League ad opera di Zack Snyder, quello che ha maggiormente attirato l’attenzione sui social media negli ultimi tempi (come confermato anche da un recente studio) è stato proprio il ritorno del Joker di Leto. Sebbene possa sembrare strano, ci sono alcune ragioni piuttosto logiche dietro questa curiosità così spasmodica. In primis, si tratta di un’aggiunta completamente nuova al film, non avendo avuto il Joker alcun ruolo nella versione cinematografica di Joss Whedon. Un altro fattore  da considerare è che, al di là di quanto sia stata divisiva la performance di Leto, il Joker, in qualità di personaggio, è e sarà sempre motivo di grande interesse e dibattito. Di conseguenza, l’aggiunta del Clown Principe del Crimine a qualsiasi film DC lo rende automaticamente un progetto di altissimo profilo.

Inoltre, è risaputo che i fan non hanno mai avuto modo di verificare la totalità di ciò che Leto e il regista David Ayer avevano in mente per la loro versione del Joker, poiché gran parte delle scene di Leto sono state tagliate dal montaggio finale a causa delle pressanti ingerenze della Warner Bros. Resta da vedere se una Ayer Cut di Suicide Squad vedrà mai la luce. Tuttavia, c’è la possibilità che la versione del Joker di Leto ad opera di Snyder possa incorporare alcune delle cose rimosse in passato dal cinecomic del 2016, se non altro per migliorare la caratterizzazione del personaggio a livello complessivo.

Infine, c’è parecchio interesse tra i fan della DC riguardo alla presenza del Joker in Justice League a causa del fatto che la versione di Jared Leto non sembra adattarsi logicamente ai piani di Zack Snyder per il suo taglio. È una sorta di jolly rispetto alla storia che tutti conosciamo, e questo è sicuramente un fattore eccitante, anche per chi non ha mai particolarmente apprezzato il ritratto dell’attore in Suicide Squad.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Il Padrino: per la Paramount un quarto capitolo è una possibilità

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La Paramount ha affermato che un quarto film della saga de Il Padrino è una possibilità. Negli ultimi mesi si è tornato a parlare della celebre trilogia in seguito alla notizia della distribuzione della Director’s Cut de Il Padrino – Parte III, che uscirà alla fine del mese di dicembre con il titolo “Mario Puzo’s The Godfather, Coda: The Death of Michael Corleone”. Secondo Diane Keaton, a cui non era piaciuta la conclusione originale della trilogia, il nuovo taglio ha migliorato notevolmente il film.

Nel 1990, all’epoca della sua uscita in sala, Il Padrino – Parte III è stato accolto in maniera negativa rispetto ai primi due capitoli, da sempre considerati due dei migliori film della storia del cienma. Francis Ford Coppola ha iniziato a lavorare sulla Director’s Cut all’inizio di quest’anno, un lavoro più o meno simile a quanto già fatto in passarto con Apocalypse Now Redux. Secondo quanto riportato, la nuova versione del film sarà corredata da un nuovo inizio, un nuovo finale e anche da una serie di riprese alternative di alcune scene, oltre a nuovi spunti musicali.

Adesso, in una dichiarazione ufficialmente rilasciata al New York Times, la Paramount Pictures ha affermato che un quarto capitolo de Il Padrino è una possibilità. Lo studio ha specificato che la decisione di dare o meno il via libera ad un nuovo film dipenderà dall’arrivo nelle loro mani della “storia giusta”. In passato, Coppola si era sempre dichiarato contrario ad un nuovo eventuale capitolo. Tuttavia, la decisione finale spetta comunque alla Paramount, in possesso dei diritti sulla saga.

“Sebbene non ci siano piani imminenti per un altro film nella saga de Il Padrino, dato il potere duraturo della sua eredità, rimane una possibilità qualora venisse fuori la storia giusta”, questa la dichiarazione ufficiale della Paramount.

I progetti in cantiere legati alla saga de Il Padrino

Attualmente, ci sono diversi progetti in lavorazione incentrati sul making of de Il Padrino. Tra questi, figura anche Francis and The Godfather con Oscar Isaac e Jake Gyllenhaal, che racconterà proprio della realizzazione del film e del conflittuale rapporto tra Coppola e il produttore Robert Evans. Il film, che sarà diretto da Barry Levinson, si concentrerà infatti sulle battaglie leggendarie e selvagge che hanno portato alla realizzazione del classico del 1972.

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