Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense, distinguendosi in film come Rush Hour e Pallottole cinesi o il thriller d’azioneThe Foreigner. Nel 2020, invece, è stato protagonista di Vanguard – Agenti speciali.
Scritto e diretto da Stanley Tong, il film non è mai arrivato in Italia in quanto limitato nella sua distribuzione per via del Covid-19. Il suo passaggio televisivo è però ora l’occasione per scoprire uno degli ultimi film – ad oggi – con Chan. “Abbiamo girato in 9 città in 5 paesi, Londra, Dubai, Zambia, India e Cina. Abbiamo sperimentato così tanto durante questa produzione. Ogni volta che lavoro con Jackie, cerchiamo sempre di impressionare il nostro pubblico con la migliore immagine e idea. Soprattutto questa volta, ci abbiamo messo molta innovazione”, ha raccontato Tong.
Per tutti i fan dell’attore e per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, che offre grande intrattenimento unito a momenti particolarmente epici e divertenti. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Vanguard – Agenti speciali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Vanguard – Agenti speciali
Protagonista del film è Qin Guoli, un contabile cinese che vive in Inghilterra e che viene preso di mira da Maasym, l’uomo a capo dell’organizzazione terroristica che lo ha obbligato a finanziare i suoi progetti. Quando il potere passa al figlio Omar, Guoli viene nuovamente preso di mira, ma stavolta per via del suo sapere dove si nasconde il patrimonio di Maasym. Omar assume dunque alcuni mercenari per rapire l’uomo e sua moglie, ma il contabile viene salvato da alcuni misteriosi agenti secreti.
Si tratta di Zhang Kaixuan, Lei Zhenyu e Mi Ya, tutti agenti della Vanguard, una società segreta di sicurezza. Qin, però, è ancora scosso dall’accaduto e teme che Omar possa fare del male a sua figlia Fareeda, che vive in Africa, e usarla contro di lui. È così che chiede al direttore della Vanguard, Tang Huanting, di proteggere la giovane. I tre agenti insieme allo stesso Tang si precipitano allora in Africa, dove vivranno un’avventura ricca di azione e colpi di scena.
Il cast del film
Nel film recitano Yang Yang nel ruolo di Lei Zhenyu, Ai Lun in quello di Zhang Kaixuan e Miya Muqi in quello di Mi Ya, tutti e tre agente della Vanguard. Vi sono poi Zhenwei Wang nel ruolo di Xiao Wei, Yang Jian Ping in quello di Jian Ping e Zhu Zhengting nel ruolo di Shendiao, altri tre agenti della Vangard. Jackson Lou ricopre invece il ruolo di Qin Guoli, il contabile che la Vanguard è incaricata di proteggere, mentre Xu Ruohan è Fareeda, figlia di Qin Guoli e attivista per la conservazione della fauna selvatica.
Infine, ad interpretare Tang Huanting vi è il leggendario attore Jackie Chan. Sul set egli è quasi annegato durante le riprese della scena con il jet ski, essendo rimasto intrappolato in acqua sotto una roccia. Quando finalmente è uscito dall’acqua, il regista Stanley Tong è scoppiato in lacrime la paura provata. I due si conoscono infatti molto bene, in quanto Vanguard – Agenti speciali è la loro sesta collaborazione Supercop (1992), Terremoto nel Bronx (1995), First Strike (1996), The myth – Il risveglio di un eroe (2005), e Gong fu yu jia (2017).
Il finale del film: ecco come si conclude Vanguard – Agenti speciali
Sorvegliati a vista da entrambe le parti, Omar, Broto e Qin incontrano il trafficante d’armi Josef in una concessionaria di auto usate, dove il denaro è stato convertito in auto d’oro puro. In cambio del suo compenso, Josef fornisce a Omar il sistema di controllo di un drone d’attacco missilistico, che quest’ultimo vuole usare contro Dawes. La polizia di Dubai esegue però in quel momento un attacco contro i terroristi, ma il loro avvicinamento dà al gruppo di Omar tutto il tempo necessario per attivare il drone e poi fuggire con le auto d’oro.
Gli agenti della Vanguard, a quel punto, si muovono per intercettare i terroristi e, grazie al preavviso della polizia di Dubai, le forze statunitensi intercettano e distruggono il drone. L’inseguimento termina poi all’interno di un centro commerciale, dove Omar e Broto vengono sopraffatti e arrestati. Il film si conclude poi con i protagonisti che, avendo concluso la loro missione, festeggiano il Capodanno cinese a Dubai.
Il trailer di Vanguard – Agenti speciali e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Vanguard – Agenti speciali grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti in Italia. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterè sottoscrivere un abbonamento generale e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.
Rifiutato sia dal Festival di Cannes che dalla Mostra del Cinema di Venezia, il film Passages (qui la recensione) di Ira Sachsha comunque trovato la propria strada da prima attraverso il Sundance Film Festival 2023, poi nelle sale cinematografiche e infine sulla piattaforma MUBI. Incentrato su una sorta di relazione a tre, così come avviene nel recente Challengers, il film ha suscitato scandalo per la natura esplicita di alcune scene come anche per le forti riflessioni offerte sulla natura dell’amore e delle relazioni.
Sachs, regista anche di I toni dell’amore – Love is Strange e Frankie, parlando con Cinefilos.it di Passages ha infatti affermato: “C’è stato questo passaggio che forse oggi ci permette di vedere le relazioni e i rapporti umani, sentimentali e sessuali, in un nuovo modo, diverso, nel quale le differenze sono consentite“. Su questi elementi si fonda infatti il film, attento a riproporre le dinamiche di potere e di attrazione, ma anche quella fluidità nei rapporti che oggi sembra caratterizzare le relazioni.
Si tratta dunque di un film che difficilmente lascia indifferenti, che offre immagini forti e altrettante forti emozioni. Per chi non lo avesse ancora visto, il suo passaggio televisovo è ora l’occasione per riscoprirlo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Passages. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Adèle Exarchopoulos e Franz Rogowski in Passages
La trama e il cast di Passages
Passages racconta una storia d’amore tra tre persone, nata dopo che il regista Tomas va a letto con una donna, l’insegnante Agathe. L’uomo ne parla poi orgogliosamente al marito Martin, raccontandogli come essere stato con una donna si sia rivelata un’esperienza eccitante e manifestando il suo desiderio di approfondire la cosa. Quando anche Martin, però, inizia a instaurare una relazione extraconiugale, Tomas tornerà a rivolgere le sue attenzioni verso il marito. Da questo momento in poi tra Tomas, Agathe e Martin nasce una relazione narcisistica piena di passione, ma anche di gelosia.
Ad interpretare Tomas vi è l’attore Franz Rogowski, recentemente visto anche nei film Freaks Out, Lubo e Bird. Accanto a lui, nel ruolo del marito Martin, vi è invece l’attore Ben Whishaw, celebre per aver interpretato Q nei recenti film della saga di James Bond. L’attrice Adèle Exarchopoulos, iconica protagonista del film La vita di Adele, interpreta invece Agathe. Completano poi il casto gli attori Erwan Kepoa Falé nel ruolo Ahmad, l’amante di Martin, Olivier Rabourdin in quello del padre di Agathe e William Nadylam nel ruolo di Clement.
La spiegazione del finale e il significato del film
Dal momento in cui Tomas si rese conto che Martin si è interessato ad Amad, perde la sua calma. Tomas voleva credere di essere insostituibile, ma ecco che si trova a doversi chiedere se suo marito abbia già voltato pagina. Più che essere emotivamente legato ai suoi partner, Tomas fatica ad accettare che le persone che manipola possano avere una vita propria che non lo coinvolge.
Ben Whishaw e Franz Rogowski in Passages
Tomas inizia allora a ricomparire ripetutamente nella vita di Martin, anche se finge poi di aver tagliato i ponti con lui davanti ad Agathe. Il loro rapporto viene poi messo a dura prova nel momento in cui sempre Tomas annuncia a Martin che Agathe è incinta e che entrambi vogliono quel bambino. Egli comunica questa notizia al marito in quanto sa che Martin ha sempre desiderato diventare padre e spera così di tenerlo vicino a sé facendolo diventare co-genitore.
Martin inizia dunque a credere che forse le cose tra loro tre potrebbero effettivamente funzionare e che anche il suo sogno di diventare genitore si sarebbe potuto realizzare. Ma le cose si rimescolano nuovamente quando Martin e Tomas ospitano Agathe e alcuni dei loro amici a casa loro. In quest’occasione Agathe sente Martin e Tomas fare sesso e capisce di non voler più far parte di quella relazione, come anche che non vuole tenere il bambino che porta in grembo.
Venutolo a sapere, Tomas sceglie di non parlare dell’aborto con Martin, ma alla fine di Passages egli lo scopre comunque dalla stessa Agathe. Martin si sente tradito, ed è a questo punto che comprende definitivamente quanto poco Tomas tenga a lui. Ha spinto Martin a fidarsi di nuovo di lui per il bene del bambino, ma non ha avuto il coraggio o la decenza di condividere la notizia dell’aborto con lui. A Tomas interessa solo il suo viaggio a Venezia, il suo film e l’immagine che dà di sé.
Franz Rogowski in Passages
Durante il finale di Passages, dunque, Martin rompe finalmente con Tomas. Poco dopo, anche Agathe si rifiuta di riprenderlo con sé. Con il cuore spezzato, a Tomas non resta che aggirarsi senza meta in bicicletta per le strade di Parigi. Egli è talmente consumato dai suoi pensieri egoistici che ha a malapena il tempo di porsi nei panni degli altri. L’incapacità di vedersi per quello che è e l’incapacità di lavorare su sé stesso lo porta a ignorare i propri errori.
Ed è dunque questo il tema su cui riflette Passages, il modo in cui per amore certe persone tendano ad annullarsi in favore di un partner più forte che non fa che prendere senza dare, innamorato solo delle attenzioni che gli vengono riservate. Ma relazioni tutt’altro che sane come quella di Tomas, Martin e Agathe non possono durare ed è solo riconoscendo l’importanza dei sentimenti di chi ci circonda che si può instaurare un sincero e costruttivo dialogo.
Il trailer di Passages e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Passages grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e MUBI. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 giugno alle ore 21:20 sul canale Cielo.
Il regista Peter Berg e l’attore Mark Wahlberg hanno negli anni collaborato in più occasioni dando vita a film d’azione ricchi di grinta come Lone Survivor, Deepwater – Inferno sull’oceano e Boston – Caccia all’uomo. Prima di realizzare nel 2020 Spenser Confidential, nel 2018 i due hanno dato vita al loro quarto film insieme, ovvero Red Zone – 22 miglia di fuoco. Ancora una volta, Wahlberg è qui nei panni di un agente speciale alle prese con una missione estremamente complessa dove è in gioco la vita stessa.
Tra azione e thriller, si configura dunque con un titolo molto appetibile per gli amanti del genere. Pur se accolto in modo non particolarmente positivo dalla critica, Red Zone – 22 miglia di fuoco ha ottenuto un buon successo tra il pubblico, rimasto coinvolto dalla tanta tensione e dai continui colpi di scena. Un successo che ha poi spinto a valutare la realizzazione di ulteriori capitoli.
In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Red Zone – 22 miglia di fuoco. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è l’agente della CIA James Silva, il quale fa parte dell’unità speciale Overwatch insieme ai colleghi Alice Kerr, William Douglas e Sam Snow. Il team, aiutato a distanza dal leader Bishop, ha il compito di infiltrarsi in una casa sicura della più importante agenzia di servizi segreti in Russia. Il governo, infatti, sospetta che lì sia conservato un gran quantitativo di cesio a scopo terroristico. Dopo aver recuperato il prezioso carico, dimostrando una volta di più il proprio valore, la squadra viene assegnata ad una nuova missione in Indonesia.
Una volta giunti sul luogo, un poliziotto locale di nome Li Noor raggiunge l’ambasciata americana per autodenunciarsi agli agenti. In cambio dell’asilo politico, Li fornirà infatti loro le preziose informazioni sul nascondiglio dei contrabbandieri di cesio. Nel frattempo, però, un gruppo di agenti russi, sotto il comando di Vera Kuragin, è sulle tracce del traditore. In breve tempo, Silva e la sua squadra si troveranno braccati da molti nemici e dovranno salvare il loro unico testimone, portandolo a 22 miglia di distanza da dove si trova.
Il cast del film
Nel momento in cui la sceneggiatura è stata scritta e Berg è stato confermato come regista, era chiaro che a ricoprire il ruolo di James Silva sarebbe stato Mark Wahlberg. Il personaggio era infatti stato scritto appositamente per l’attore, il quale si disse ben disponibile ad interpretarlo, cimentandosi poi in un allenamento intensivo per poter eseguire anche le scene più complesse. Nel film sono poi presenti altri noti attori di Hollywood, a partire da Lauren Cohan, celebre per The Walking Dead, qui nel ruolo di Alice Kerr.
John Malkovich è invece presente nel ruolo di James Bishop, il leader a distanza del gruppo, mentre Ronda Rousey è l’agente Sam Snow. Più che come attrice, Rousey è nota come lottatrice di wrestling e di arti marziali miste, nonché per aver vinto la medaglia di bronzo ai giochi olimpici del 2008. Completano il cast gli attori Carlo Alban nel ruolo di William Douglas, Nikolai Nikolaeff in quelli di Alexander e Natasha Goubskaya in quelli di Vera. L’attore indonesiano Iko Uwais , noto anche per diversi film di arti marziali, è infine Li Noor.
Red Zone – 22 miglia di fuoco si conclude con un finale aperto che lascia la storia in sospeso. Ciò è stato fatto su precisa volontà dei coinvolti nel progetto. Berg, in particolare, aveva da subito annunciato la volontà di dar vita ad almeno altri due sequel, componendo così una vera e propria trilogia. Il risultato non particolarmente entusiasmante del film ha però rallentato tali progetti, ma quando è sbarcato per un periodo di tempo su Netflix il film sembra aver conosciuto una seconda popolarità. Ad oggi però, non vi sono state ulteriori notizie in merito. L’ancora mancante conferma sulla realizzazione dei sequel rischia di farlo cadere nel dimenticatoio.
Il trailer di Red Zone – 22 miglia di fuoco e dove vedere il film in streaming e in TV
In attesa di futuri sviluppi, è possibile fruire di Red Zone – 22 miglia di fuoco grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 10 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.
Dopo i tanti annunci relativi al cast, ecco ora arrivare la prima immagine di Daniel Craig in Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery (anche chiamato semplicemente Knives Out 3), il terzo film del franchise ideato, scritto e diretto da Rian Johnson. Il regista ha infatti pubblicato una foto sui social media per commemorare il primo giorno di riprese del film, previsto per il 2025. L’immagine mostra Daniel Craig vestito come l’eccentrico detective del Sud Benoit Blanc, con un abito a tre pezzi e un cappello in mano. L’elemento di novità, però, è decisamente la sua folta capigliatura. Di seguito, ecco l’immagine:
Aaaaand we’re off! Today is day 1 of shooting on the next Benoit Blanc mystery “Wake Up Dead Man” – see you on the other side. pic.twitter.com/Napfvq1zXT
Il primo film diKnives Out è uscito nelle sale nel 2019, con la storia di come Benoit Blanc ha aiutato Marta Cabrera (Ana de Armas) a dimostrare la sua innocenza, guadagnando più di 300 milioni di dollari al botteghino mondiale. Quando Netflix ha visto l’incredibile potenziale del franchise, il gigante dello streaming ha acquisito i diritti di distribuzione per due sequel successivi, che si sono rivelati essere Glass Onion eWake Up Dead Man: A Knives Out Mystery.
Il tempo ci dirà se Johnson continuerà a scrivere altri misteri da risolvere per Benoit Blanc, o se l’avventura del prossimo anno sarà l’ultima volta che gli spettatori vedranno il detective fare la sua magia. Wake Up Dead Man: A Knives Out Mystery debutterà su Netflix nel 2025.
Una scena del film Glass Onion: A Knives Out Mystery
Recentemente è stato riporta che l’inizio delle riprese di Knives Out 3 è previsto per novembre, il che permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente.
“Sta venendo fuori“, ha detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.
Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Anna, film di Marco Amenta con Rose Aste, Daniele Monachella, Daniela Vitellaro e Giuseppe Boy.
Sono disponibili per i lettori di Cinefilos.it 10 (dieci) biglietti validi esclusivamente il prossimo giovedì 13 giugno nei seguenti cinema:
ROMA – MIGNON
TORINO – MASSIMO
BOLOGNA – ODEON
FIRENZE – FLORA
I biglietti assegnati saranno validi per qualsiasi spettacolo della giornata scelta. Gli orari degli spettacoli saranno consultabili direttamente sul sito dei cinema.
I biglietti saranno validi per il primo spettacolo serale da giovedì 13 giugno e potranno essere richiesti inviando una e-mail a [email protected]. E’ fondamentale specificare nel testo della e-mail che si effettua la richiesta via CINEFILOS.
Per questioni legate all’organizzazione degli eventi, sarà necessario inviare la richiesta dei biglietti entro e non oltre il prossimo mercoledì 12 giugno. Di conseguenza non verranno accettate richieste che ci perverranno oltre tale data. I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un documento di identità.
Anna, la trama
Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, ANNA (30) vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l’hanno segnata, ma non piegata e oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell’angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di sé stessi e delle proprie convinzioni.
Lucky Red e Universal Pictures International Italy sono orgogliose di annunciare la distribuzione e la data d’uscita di MaXXXine di Ti West con Mia Goth, terzo capitolo targato A24 della trilogia horror diventata un cult: nelle sale cinematografiche dal prossimo 21agosto. Per l’occasione ne svelano il poster italiano.
Dopo il primo X – A Sexy Horror Story e il prequel Pearl, Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ci regala ora il capitolo finale di una trilogia che ha raccolto intorno a sé un’appassionata fan base. Mia Goth torna ad interpretare la sensuale Maxine Minx, che a dieci anni di distanza dai sanguinosi avvenimenti del primo episodio, cerca ancora di inseguire il suo sogno di diventare un’attrice porno nella Hollywood degli anni ’80, ma la presenza di un serial killer in agguato rischia di svelare il suo oscuro passato.
Prodotto sempre da A24, che nel cinema di genere ha realizzato, oltre i due precedenti film della trilogia, Hereditary – le radici del male, Midsommar, The Witche The Lighthouse, ed è reduce dal recente successo di Talk to me, MaXXXine promette di essere la degna conclusione, carica di emozioni forti, per tutti i fan della saga e per nuovi curiosi spettatori, ricreando le atmosfere vintage dell’America anni ’80, garantendo sangue, sesso e rinnovando l’omaggio ai film d’autore di genere (Hitchcook e Dario Argento solo per citarne alcuni).
Hollywood, anni ’80. Maxine Minx, star di film per adulti e aspirante attrice, riesce finalmente a trovare la sua grande occasione. Un misterioso assassino, però, sta dando la caccia alle stelle di Hollywood e questa scia di sangue rischia di rivelare il suo oscuro passato.
Ieri è stato rivelato che prima dell’uscita di MaXXXine, il mese prossimo negli USA, verrà proiettato uno sneak peek del film dopo la riedizione, per una sola notte, del primo film della trilogia X di West. In Italia MaXXXineuscirà al cinema il 21 agosto distribuito da Lucky Red e Universal Pictures International Italy.
Il franchise di Alien farà il suo tanto atteso ritorno nei cinema questo agosto con Alien: Romulus di Fede Alvarez, ma presto vedremo gli Xenomorfi terrorizzare il piccolo schermo per la prima volta nella serie FX di Noah Hawley.
Gli aggiornamenti sul progetto sono stati pochi e sporadici da quando il cast principale è stato annunciato lo scorso anno, ma grazie a una nuova voce che gira online, potremmo avere qualcosa in più su cui lavorare. Anche se si tratta solo di un ruomr non confermato, l’insider Daniel Richtman ha sentito che lo spettacolo viene attualmente chiamato Alien: Neverland.
Si ritiene che la serie sia ambientata tre decenni prima degli eventi del classico di Ridley Scott del 1979 e qualche anno prima di Prometheus, e troverà i personaggi “intrappolati in un conflitto con l’avvento dell’intelligenza artificiale e la competizione tra sviluppatori e utenti”. Questa informazione si concilia con i dettagli condivisi da Hawley in un’intervista del 2022.
“È ambientato sulla Terra del futuro. In questo momento, lo descrivo come Edison contro Westinghouse contro Tesla”, dice Hawley a Esquire. “Qualcuno monopolizzerà l’elettricità. Non sappiamo quale sia… Nei film abbiamo questa Weyland-Yutani Corporation, che sta chiaramente sviluppando anche l’intelligenza artificiale, ma cosa succederebbe se ci fossero altre società che cercano di guardare all’immortalità in un modo diverso, con miglioramenti cyborg o download transumani? Quale di queste tecnologie vincerà?”
“Alien è una storia affascinante perché non è solo un film di mostri; parla di come siamo intrappolati tra il passato primordiale e l’intelligenza artificiale del nostro futuro, dove entrambi cercano di ucciderci”, ha continuato. “Come ha detto Sigourney Weaver nel secondo film, ‘Non so quale sia la specie peggiore. Almeno non si fregano a vicenda per una percentuale.’ Anche se lo show rappresentasse per il 60% il miglior film d’azione horror del pianeta, c’è ancora un 40% in cui dobbiamo chiederci: “Di cosa stiamo parlando, al di là di tutto?” Dal punto di vista tematico, deve essere interessante. È umiliante poter giocare con l’iconografia di questo mondo.”
Si prevede che gli Xenomorfi saranno presenti in qualche modo, ovviamente, ma non sembra che saranno l’obiettivo principale. Alien: Neverland (?) vede protagonisti Sydney Chandler (Don’t Worry Darling), Alex Lawther (Black Mirror, Andor), Samuel Blenkin (The Sandman, Black Mirror), Kit Young (Shadow and Bone), Essie Davis (Matrix Revolutions, Assassin’s Creed) e Adarsh Gourav (The White Tiger). Anche Timohty Olyphant si è unito al cast come sintetizzatore, mentre il ruolo di David Rysdahl non è stato reso noto.
Mia McKenna-Bruce, la vincitrice del BAFTA Rising Star in How to Have Sex, ha ottenuto il suo prossimo ruolo importante. L’attrice britannica guiderà il cast di The Seven Dials Mystery, la prossima serie di Agatha Christie di Netflix scritta dal creatore di Broadchurch ed ex showrunner di Doctor Who Chris Chibnall, come riferisce Variety.
Insieme a McKenna-Bruce ci sono Helena Bonham Carter e Martin Freeman. Ambientato nel 1925 e descritto come un “dramma spiritoso, epico e frenetico”, The Seven Dials Mystery segue una sontuosa festa in una casa di campagna in cui sembra essere finito uno scherzo orribilmente, mortalmente sbagliato. Alla fine, tocca al più improbabile degli investigatori – la frizzante e curiosa Lady Eileen “Bundle” Brent (McKenna-Bruce) – svelare un complotto agghiacciante che cambierà la sua vita, svelando completamente il mistero della casa di campagna. Bonham Carter e Freeman interpreteranno rispettivamente i personaggi Lady Caterham e Superintendent Battle.
Scritta da Chibnall, la serie è prodotta esecutivamente dalla produttrice esecutiva di “The Crown” Suzanne Mackie sotto la sua etichetta Orchid Pictures e Chris Sussman (“Good Omens”). La regia sarà affidata a Chris Sweeney (“The Tourist”, “Back to Life”).
“Le sceneggiature di Chris Chibnall sono brillanti e sono entusiasta di far parte di questa nuova interpretazione dell’iconica narrazione di Agatha Christie”, ha dichiarato McKenna-Bruce in una nota.
L’attrice ha ricevuto il plauso della critica per il suo ruolo da protagonista nel film d’esordio di Molly Manning Walker, How to Have Sex, che ha vinto il premio principale Un certain Regard a Cannes nel 2023 ed è stato successivamente distribuito da Mubi.
The Boys ritorna per la sua tanto attesa quarta stagione alla fine di questa settimana, e Prime Video ha pubblicato un promo in cui il nuovo membro del cast Jeffrey Dean Morgan condivide (o almeno tenta di condividere) nuovi dettagli sul suo misterioso personaggio.
Nel teaser umoristico, il volto diThe Walking Dead riesce a far uscire alcune cose prima che le sue parole inizino ad essere pesantemente censurate. Era sul punto di rivelare qualche segreto nascosto? Bene, sappiamo già alcune cose sul personaggio di Morgan (il suo nome è Joe Kessler, ed è un vecchio commilitone di Butcher), ma ci sono certamente alcuni dettagli che sono stati tenuti saldamente nascosti – e per una buona ragione.
Senza rivelare nulla, diciamo solo che al signor Kessler non importa dei ragazzi e ritiene che Butcher e i metodi della squadra non abbiano prodotto risultati adeguati. Dai un’occhiata al nuovo promo qui sotto, insieme ad alcune nuove foto dei primi tre episodi e un video in cui The Deep condivide alcune parole “sagge”.
Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.
Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.
The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. Tra gli altri executive producer si annoverano anche Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver, Neal H. Moritz, Pavun Shetty, Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Ken F. Levin, Jason Netter, Paul Grellong, David Reed, Meredith Glynn e Michaela Starr. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures.
Nel 2012, The Amazing Spider-Man ha promesso ai fan una “Storia mai raccontata“, solo che sarebbe stata molto simile a quella che avevamo visto nel film di Sam Raimi.
Sebbene i trailer presentassero scene innovative come il punto di vista del lancio di ragnatele, queste erano in gran parte assenti dal prodotto finito e ciò che abbiamo ottenuto si è rivelato in gran parte deludente. The Amazing Spider-Man 2, tuttavia, ha alzato la posta in gioco, offrendo sequenze ad alta quota più in linea con la trilogia di Raimi. Quando i Marvel Studios riavviarono Peter Parker per l’MCU, furono apportate molte modifiche al personaggio… incluso renderlo un amichevole Spider-Man di quartiere.
Di conseguenza, è stato solo con Spider-Man: No Way Home del 2021 che abbiamo ottenuto un vero “swing finale”. Secondo lo scooper @MyTimeToShineH, il piano è che Spider-Man 4 presenti sequenze di ragnatele in linea con ciò che abbiamo visto prima della trilogia dei Marvel Studios. Questa sarà sicuramente musica per le orecchie dei fan di Spidey poiché questo aspetto mancava nelle sue ultime avventure sul grande schermo.
Sembra che il piano sia quello di riportare Spider-Man alle sue radici, con una storia a livello della strada che, secondo quanto riferito, vedrà Peter “seppellire completamente la vita che aveva come Peter Parker e sostituirla con il mantello di Spider-Man, poiché è perseguitato dalla sua colpa commessa in [Spider-Man: No Way Home].”
Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi di Spider-Man 4. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media.
Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena introdotta per la prima volta alla fine di Spider-Man: No Way Home e che Venom appaia in qualche veste. Come sempre, restate sintonizzati per gli aggiornamenti su Spider-Man 4 non appena li avremo.
Mentre continuano i lavori sul riavvio di Superman dei DC Studios, il regista James Gunn ha condiviso un’altra foto dietro le quinte con il cast del film… e un paio di amici. Nel suo post su Threads, vediamo Mikaela Hoover (Cat Grant), Christopher McDonald (Ron Troupe), Wendell Pierce (Perry White) e Pruitt Taylor Vince (Pa Kent), insieme ad alcuni produttori e alla star di Guardiani della GalassiaMichael Rooker.
James Gunn riferisce che il suo vecchio amico è passato solo per una visita, anche se qualche tempo fa si vociferava che fosse stato scelto per il ruolo del padre di Lois Lane, il generale Sam Lane. Anche se non ci aspettiamo necessariamente che Rooker appaia in Superman, non è fuori dal regno delle possibilità nonostante, Gunn affermi il contrario.
Lo sceneggiatore e regista di Superman ha recentemente risposto alla domanda di un fan su Facebook sul fatto se Jonathan Kent sarà vivo nel film, dicendo senza mezzi termini: “Beh, non credo che assumerei Pruitt per interpretare una persona morta per un intero film”.
Per quanto riguarda il padre alieno di Superman, non si sa ancora chi interpreterà Jor-El o se apparirà nel film. Si dice che la stella di Guardiani della Galassia Vol. 2, Kurt Russell, possa interpretare il kryptoniano caduto, anche se non siamo ancora sicuri che ci sia qualcosa di fondato in quella particolare affermazione.
Dai un’occhiata all’ultima foto BTS di Gunn qui sotto.
Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult e Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.
Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.
“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
Sir Ian McKellen vorrebbe tornare a interpretare Gandalf. A marzo, abbiamo saputo che un nuovo film del franchise Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum sarebbe uscito nei cinema nel 2026, con Andy Serkis a bordo per dirigere e riprendere il ruolo di Gollum. Anche il regista della trilogia originale Peter Jackson e i suoi partner di sceneggiatura Fran Walsh e Philippa Boyens torneranno come produttori e “saranno coinvolti in ogni fase del percorso” secondo David Zaslav, CEO di Warner Bros. Discovery. Il titolo provvisorio del film è Il Signore degli Anelli: The Hunt for Gollum, che dovrebbe dare un’idea abbastanza chiara di ciò su cui si concentrerà la storia.
Questo periodo di tempo è menzionato nei libri, con Gandalf e Aragorn che tentano di rintracciare Gollum prima che cada nelle mani di Sauron. Nei film, il mago dice di aver “cercato ovunque la creatura Gollum“, ma “il Signore Oscuro lo ha trovato per primo“. Nei libri, Aragorn rivela di essere riuscito a catturare Smeagol (“mi ha morso… e non sono stato gentile“) vicino alle Paludi Morte, ma non è riuscito a ottenere da lui alcuna informazione.
Avevamo dato per scontato che gli attori più giovani sarebbero stati scelti per questi ruoli, ma sembra che Sir Ian McKellen sia stato in contatto con lo studio per un potenziale ritorno nei panni di Gandalf, anche se non ha ricevuto un’offerta ufficiale.
“Non mi rado da mesi“, dice l’attore veterano al LA Times. “Ma non c’è una sceneggiatura, non c’è un’offerta, non c’è un piano.” McKellen aggiunge che potrebbe essere interessato, prima di aggiungere con una risatina: “Se dovessi essere vivo“.
Ian McKellen è ancora nel fiore della sua carriera, a 85 anni, e la tecnologia anti-invecchiamento ha fatto molta strada da quando lo abbiamo visto come un Magneto più giovane in X-Men: Conflitto finale. A seconda dell’entità del ruolo di Gandalf, non c’è dubbio che non potrebbe indossare ancora una volta il cappello a punta e il bastone.
Intanto, a parte alcune illustrazioni promozionali, dobbiamo ancora vedere la maschera di Wolverine fedele ai fumetti che indosserà Hugh Jackman, anche se ci è stato assicurato che lo farà ad un certo punto del film.
Ci sono buone probabilità che i Marvel Studios conservino la grande rivelazione per quando il pubblico si siederà a guardare il trequel al cinema il mese prossimo, ma grazie a un paio di statue a grandezza naturale che sono state avvistate a Roppongi Hills in Giappone, abbiamo probabilmente il nostro sguardo più dettagliato, per ora, a Logan nel suo costume completo.
“I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi: Deadpool e Wolverine. Un svogliato Wade Wilson fatica nella vita di tutti i giorni. I suoi giorni da mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo pianeta natale si trova ad affrontare una minaccia alla sua esistenza, Wade deve, con riluttanza, vestirsi di nuovo con un ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine- ah cazzo. Le sinossi sono così dannatamente stupide.”
Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine
Deadpool & Wolverineriunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.
Una voce recente afferma che anche Liev Schreibersia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen(Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
In occasione del Festival Internazionale del Film d’Animazione di Annecy, Terry Gilliam è stato insignito del Cristal award onorario e ha tenuto una masterclass sui suoi lavori di animazione.
“Sapete quanto tempo mi ci è voluto per ottenere questo fottuto premio… Finalmente mi hanno fatto entrare… penso che sappiano che potrei non essere presente l’anno prossimo”, ha scherzato il regista mentre riceveva il trofeo. Il festival francese dell’animazione, che si svolgerà dal 9 al 14 giugno, accoglierà quest’anno quasi 16.000 professionisti dell’animazione, molti dei quali alla ricerca della loro prossima commissione.
Terry Gilliam ha suscitato un applauso da parte del giovane pubblico stipato nel teatro da 1.000 posti del complesso culturale Bonlieu di Annecy per la masterclass, quando ha rivelato che, a parte il premio onorario, la ragione principale per cui era al festival era quella di scovare talenti per il suo prossimo film.
“Sto cercando un ragazzo o una ragazza, un uomo o una donna, qualunque sia la parola corretta, o adulto o ‘adulta’… Ho incontrato proprio ieri sera delle persone molto interessanti. Sto cercando di fare qualcosa che non è il mio stile di animazione… in parte è in stop motion, in parte sarà digitale… Annecy ha alcuni dei più grandi animatori del pianeta, quindi sono qui solo per incontrare persone”.
Il film in questione è la commedia biblica The Carnival at the End of Days, che Gilliam intende girare il prossimo gennaio con Johnny Depp, Jeff Bridges, Adam Driver eJason Momoa nel cast, secondo nuovi dettagli rivelati dal regista nel corso di un’intervista con la rivista francese Premiere la settimana scorsa.
Depp, già apparso in Paura e delirio a Las Vegas (1998) e Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo (2009), interpreterà Satana, che in un’inversione di ruoli, si ritrova a cercare di salvare l’umanità di fronte a un minaccioso Dio punitivo interpretato da Jeff Bridges. Interrogato durante la masterclass sui suoi prossimi progetti, Gilliam ha riconfermato che il film è in lavorazione: “A quanto pare ho letto sulla rivista Premiere, che credo sia una rivista francese, che sto facendo un film con Johnny Depp, Jeff Bridges e Adam Driver… Tornerò l’anno prossimo e vedremo se ho mentito o no“.
Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale della terza stagione di The Bear, la serie comedy FX di successo, acclamata dalla critica e premiata agli Emmy® Award, che arriverà il 14 agosto sulla piattaforma streaming in Italia, con tutti gli episodi disponibili al lancio.
The Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia drammatica è interpretata da Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui Jamie Lee Curtis, Sarah Paulson, Will Poulter, Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob Odenkirk.
“L’ultima stagione ha seguito Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini in un posto di livello superiore“, si legge nella logline. “Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con il passato e a fare i conti con chi vuole essere in futuro“.
The Bear – terza stagione, la trama
La ricerca dell’eccellenza culinaria spingerà la squadra a raggiungere nuovi livelli e metterà in evidenza i legami che tengono unito il ristorante. Man mano che il team si allarga, ognuno di loro si sforzerà per migliorarsi nel proprio ruolo. Il settore della ristorazione non è mai un terreno solido e con questo panorama in continua evoluzione arriveranno nuove sfide e opportunità. I nostri chef hanno imparato che ogni secondo è importante, ma in questa stagione il pubblico scoprirà se hanno la stoffa per arrivare al giorno successivo.
Da tempo si vocifera che la star di Jessica Jones, Krysten Ritter, tornerà nel MCU. L’opinione prevalente in rete è che vedremo l’attrice in Daredevil: Born Again. Un tempo She-Hulk: Attorney at Law ed Echosembravano altre buone possibilità ed è stato ampiamente riferito che la Ritter è stata vicina a girare un cameo per quest’ultimo, che è stato però scartato quando il progetto è diventato una serie standalone dell’etichetta “Marvel Spotlight”.
Dopo le deludenti seconde e terze stagioni della serie solista di JessicaJones, i fan non vedono l’ora che la Ritter abbia un’altra possibilità grazie ai Marvel Studios. Secondo lo scooper @MyTimeToShineH, Ritter ha incontrato i Marvel Studios per tornare nel ruolo e, al momento, si prevede che ciò avverrà nella seconda stagione di Daredevil: Born Again. In altre parole, Ritter non ha ancora girato nulla per i nove episodi che verranno lanciati su Disney+ il prossimo marzo.
Ritter ha recentemente evitato di pronunciarsi su un possibile ritorno in Daredevil: Born Again o in qualsiasi altro progetto imminente del MCU, ma saremmo scioccati se alla fine il suo ritorno non si verificasse, vista la richiesta dei fan. La serie dell’Uomo senza Paura sembra ancora il posto migliore per far sì che ciò avvenga, perché siamo sicuri che Matt avrà bisogno del suo aiuto nella sua guerra contro il sindaco Fisk. Per il momento, tuttavia, sembra che il ritorno di Jessica Jones si farà attendere parecchio.
Una scena della serie The Defenders, con Jessica Jones, Iron Fist, Daredevil e Luke Cage
Cosa sappiamo su Daredevil: Born Again?
Lo sceneggiatore di The Punisher, Dario Scardapane, è salito a bordo come nuovo showrunner della serie Daredevil: Born Again, le cui riprese sono concluse da poco. I dettagli specifici della trama sono ancora nascosti, ma sappiamo che Daredevil: Born Again vedrà Matt Murdock/Daredevil (Charlie Cox) confrontarsi con la sua vecchia nemesi Kingpin (Vincent D’Onofrio), che abbiamo visto tornare di corsa a New York nel finale di stagione di Echo. È probabile che Fisk sia in corsa per la carica di sindaco di New York o che sia già stato nominato a tale carica quando la storia prenderà il via.
Non è previsto che la serie Daredevil: Born Again si protragga per i 18 episodi inizialmente annunciati. Secondo una recente indiscrezione, la serie dovrebbe andare in onda per 9 episodi prima di fare una pausa a metà stagione. Daredevil: Born Again non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma è ancora inserita nel calendario aggiornato della Disney per il 2024.
È da un po’ che si sente dire che i Marvel Studios potrebbero progettare un film sui Midnight Sons, e ora potremmo avere un’idea più precisa dei personaggi che comporranno la squadra quando il progetto inizierà finalmente a prendere forma. Anche se un film su Midnight Sons non è ancora stato annunciato ufficialmente, i Marvel Studios potrebbero infatti facilmente riunire il loro roster di personaggi soprannaturali/magici per un evento di squadra, ora che ce ne sono così tanti in circolazione.
Nel corso degli anni, diversi personaggi hanno fatto parte o sono stati associati alla squadra nei fumetti, ma secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, la formazione del MCU includerà molto probabilmente: Wong, Moon Knight, Ghost Rider, Blade, Werewolf by Night e Man-Thing. “Altri nomi che ho sentito, dal più al meno probabile, sono Black Knight, Scarlet Scarab, Elsa Bloodstone, Dr. Strange e persino Agatha Harkness. Ma se dovessi indovinare quanti membri mi aspetto per questa squadra, direi tra i 6 e i 9 membri“, ha aggiunto Perez.
Moon Knight sembra ad oggi il più probabile, dato anche che in una recente intervista la star di Moon KnightOscar Isaac si era detto interessato a riprendere il suo ruolo per un progetto sui Midnight Sons. “Ho pensato che ci fosse un’opportunità interessante con Midnight Suns. Ci sono personaggi così interessanti e ora che abbiamo gettato le basi per capire chi sono Marc, Steven e Jake, potrebbe essere un’opportunità interessante vederlo come parte di una squadra e quale sarebbe la dinamica. Quindi penso che sarebbe eccitante, credo che per me, spero proprio che ci sia spazio per esplorare questa possibilità“.
Il Moon Knight interpretato da Oscar Isaac nel MCU
Chi sono i Midnight Sons?
I Midnight Sons sono una squadra fittizia di supereroi soprannaturali apparsi nei fumetti americani pubblicati dalla Marvel Comics. Comprendente i Ghost Riders Danny Ketch e Johnny Blaze, Blade e Morbius, la squadra originale si è formata per la prima volta come parte dell’arco narrativo Rise of the Midnight Sons, culminando nella prima apparizione completa della squadra in Ghost Rider (vol. 6).
In seguito al successo dei crossover, la Marvel ha marchiato tutte le storie che coinvolgevano il gruppo con un’impronta familiare e un trattamento di copertina distinti, che sono durati dal dicembre 1993 all’agosto 1994. La squadra è stata ripresa più volte con personaggi diversi, ma i membri più frequenti sono Morbius, Blade e almeno un Ghost Rider.
È stata confermata la presenza di diverse varianti di Deadpool in Deadpool & Wolverine, tra cui Dogpool, Headpool e Kidpool, mentre la presenza di Lady Deadpool è rimasta a lungo incerta. Il teaser Best Friends Day, però, ha offerto un primo rapido sguardo alle gambe di quella che sembra essere proprio Lady Deadpool, che quindi sembra ora certo comparirà all’interno del prossimo sequel dei Marvel Studio.
Le speculazioni sul fatto che Taylor Swift – di cui si è parlato anche per il ruolo di Dazzler – possa essere stata scritturata per il ruolo di Lady Deadpool sono aumentate quando la megastar del pop è stata avvistata insieme a Ryan Reynolds, Hugh Jackman e al regista Shawn Levy al MetLife Stadium per la partita Kansas City Chiefs vs. New York Jets. Tuttavia, anche la moglie di Reynolds, Blake Lively, è un’altra possibile candidata al ruolo secondo i fan.
Tuttavia, secondo l’insider MTTSH, Deadpool & Wolverine non vedranno la partecipazione di Dazzler, Blake Lively o Taylor Swift, poiché quest’ultima “si sta muovendo su altri grandi franchise”. È però interessante notare che anche il recente aggiornamento fornito da Atlanta Filming, che ha condiviso su Instagram un post in cui si riportano alcuni messaggi tra i quali spicca quello che suggerisce la presenza di una versione femminile di Wolverine, forse interpretato da Taylor Swift.
Un’altra voce che sembra aver preso piede in rete (anche se non siamo sicuri della fonte, quindi è meglio non dare troppo peso a questa notizia) è che Lady Deadpool sarà in realtà una variante di Vanessa Carlyle, la donna amata da Deadpool interpretata da Morena Baccarin. Non siamo sicuri di come possa funzionare, ma se non sarà la Swift o la Lively, il ruolo di un volto familiare dei primi film avrebbe senso. Ad ogni modo, tra poco più di un mese, quando Deadpool & Wolverinesarà in sala, potremo scoprire la verità su questo misterioso personaggio.
Deadpool & Wolverineriunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.
Una voce recente afferma che anche Liev Schreibersia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen(Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio 2024.
Il leggendario attore e comico Dick Van Dyke è entrato nella storia, vincendo il premio Daytime Emmy 2024 come guest star in una serie drammatica diurna grazie alla sua partecipazione a “Days of Our Lives” della Peacock. A 98 anni, Van Dyke è l’attore più anziano ad aver vinto un Emmy. “Mi sento come una spia della televisione notturna”, ha scherzato Van Dyke. “Sono il candidato più anziano della storia. Non posso crederci. Ho interpretato vecchi per tutta la vita. Se avessi saputo che sarei vissuto così a lungo, mi sarei preso più cura di me stesso!“.
Van Dyke, come riportato da Variety, ha detto di essersi “divertito moltissimo” in “Days of Our Lives” e che durante una scena seria ha iniziato a ridere e ha “mandato a monte il colpo”. “Ho 98 anni, ci credete? Questo è il coronamento di 80 anni nel mondo del lavoro. Vi amo, Dio vi benedica“, ha aggiunto l’attore, divenuto parte integrante dell’immaginario culturale grazie soprattutto al suo ruolo in Mary Poppins, dove interpretò lo spazzacamino Bert e il direttore della banca di Londra, il signor Dawes.
In uno speciale arco narrativo in quattro parti, Dick Van Dyke è apparso su “Days of Our Lives” come “Mystery Man/Timothy Robicheaux”. Ecco come è stato descritto: “Van Dyke interpreta un uomo del mistero, uno smemorato. Marlena (Diedre Hall) ha il compito di aiutare il personaggio di Van Dyke a colmare le lacune della sua memoria. Per farlo, chiede aiuto a John Black e Steve Johnson (Stephen Nichols). Tra un esercizio di memoria e l’altro, potrebbero esserci uno o due numeri musicali“.
Nell’ottenere tale premio Dick Van Dyke ha battuto una rosa di candidati che comprendeva Linden Ashby nel ruolo di Cameron Kirsten, “The Young and the Restless” (CBS); Ashley Jones nel ruolo della dottoressa Bridget Forrester, “The Bold and the Beautiful” (CBS); Alley Mills nel ruolo di Heather Webber, “General Hospital” (ABC); e Guy Pearce nel ruolo di Mike Young, “Neighbours” (Amazon Freevee).
Le telecamere stanno ancora girando sul set del reboot di Superman di James Gunn e anche se il regista ha detto che non saranno presenti al Comic-Con, speriamo che qualcosa del film venga comunque condiviso nella Sala H (il padiglione di San Diego dove si svolgono i panel dedicati al cinema).
Un teaser trailer è possibile, anche se un po’ improbabile, ma con un breve video i DC Studios potrebbero ribaltare lo scetticismo nato dalla condivisione della prima foto ufficiale di David Corenswet nei panni dell’Uomo di domani.
Nel frattempo, il ciak usato sul set (che si può vedere qui) di di Superman è stato rivelato e mette quel nuovo logo accattivante in primo piano e al centro. Ispirato a Kingdom Come e ad alcune delle prime avventure dei fumetti dell’eroe, costituisce un’immagine sorprendente.
Sebbene questo logo sia stato utilizzato nel crossover Crisis on Infinite Earths di The CW quando Brandon Routh lo indossò per interpretare una versione precedente di Clark Kent di Superman Returns, quegli spettacoli televisivi DC non erano esattamente mainstream. Di conseguenza, molti spettatori che non sono lettori di fumetti vedranno questl logo per la prima volta quando verrà distribuito Superman.
“Si concentra su Superman che bilancia la sua eredità kryptoniana con la sua educazione umana”, ha detto in precedenza il co-CEO della DC Studios Peter Safran del film in uscita. “Superman rappresenta la verità, la giustizia e lo stile americano. È gentile in un mondo che considera la gentilezza antiquata.”
James Gunn ha aggiunto: “È un vecchio pezzo grosso. È un ragazzo di campagna del Kansas che è molto idealista. La sua più grande debolezza è che non ucciderà mai nessuno, [e] non vuole ferire anima viva. E mi piace quella sorta di bontà innata di Superman come sua caratteristica distintiva.”
Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn
Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult e Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.
Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.
“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.
I Marvel Studios hanno annunciato per la prima volta l’intenzione di realizzare un reboot dei Fantastici Quattro nel 2019. La pandemia COVID-19 e la decisione del regista di Spider-Man: No Way HomeJon Watts di abbandonare il progetto hanno però rallentato le cose, ma sappiamo che il film The Fantastic Four arriverà finalmente in sala l’anno prossimo. Matt Shakman di WandaVisionsarà al timone del progetto e una prima immagine promozionale ha confermato che il film si svolgerà negli anni ’60… e in un’altra realtà.
I fan si sono a lungo chiesti come i Marvel Studios avrebbero introdotto la Prima Famiglia Marvel, con la teoria prevalente che avrebbero potuto acquisire i loro poteri durante il Blip. Invece, a quanto pare, proverranno da un’altra Terra. Questo, naturalmente, non significa che alla fine non si faranno strada in un ambiente più familiare agli spettatori. Secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, infatti, “i Fantastici Quattro saranno protagonisti della Saga del Multiverso e di Secret Wars“.
Inoltre, Perez aggiunge che: “Il film sarà anche un’aggiunta fondamentale al MCU e mostrerà quanto il nostro Multiverso possa essere pericoloso”. È possibile che Galactus diventi una minaccia multiversale e che, se il mondo della squadra viene distrutto da lui o da un’Incursione, il team si debba aprire alla possibilità di trovare una nuova casa nella stessa realtà dei Vendicatori. D’altronde, è difficile credere che il film The Fantastic Fourresti un’opera a sé stante all’interno della Saga del Multiverso, per cui è estremamente probabile che sia solo l’inizio del viaggio per i quattro personaggi.
Si è poi già sentito parlare di come Avengers: Secret Wars fungerà da soft reboot per il MCU, ovvero la realtà potrà essere riscritta per far sì che i Fantastici Quattro – e gli X-Men – abbiano sempre fatto parte della (nuova) Sacra Timeline. Sembra il modo più semplice per aggiungerli al mondo abitato da eroi come Spider-Man e Capitan America. Certo, dovremo aspettare ancora un poì per vedere come tutto ciò si svolgerà, ma sembra che siamo un passo più vicini al fatto che gli Eroi più potenti della Terra condividano lo schermo con i Fantastici Quattro.
The Fantastic Four are going to be key players in the Multiverse Saga and in Secret Wars.
The film will also be a pivotal addition to the MCU and it’s going to showcase just how dangerous our Multiverse can get. https://t.co/9CoM0UN0or
The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film
Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.
Avengers: Endgame possiede ad oggi un punteggio pari al 94% su Rotten Tomatoes, con oltre 550 recensioni. Tuttavia, poiché negli ultimi anni molti critici si sono rivolti contro i film di supereroi, si è assistito a un aumento dei discorsi sulla “stanchezza da supereroi” e a una critica generale, spesso eccessiva, nei confronti di questo genere. Tuttavia, una persona che non intende tollerare che il film del 2019 venga demolito in alcun modo è la cantante e conduttrice di talk show Kelly Clarkson.
In un nuovo video pubblicato sul canale YouTube del Kelly Clarkson Show, la vincitrice di American Idol risponde alle recensioni negative di Letterboxd. Nel caso di Avengers: Endgame, non ne ha voluto sapere. “Chi ha fatto una recensione negativa?” si è chiesta la Clarkson prima di prendere in giro i critici: “Sono solo queste grandi cose epiche della Marvel. Questi grandi film epici sui supereroi. I fan li amano. Non tutto deve essere come Le ali della libertà“.
La recensione si riferiva anche al giudizio negativo di Martin Scorsese sugli adattamenti dei fumetti, al quale Clarkson ha risposto: “Non c’è niente di male nelle giostre dei parchi a tema. La gente ama i parchi a tema!“. Un altro commento prendeva di mira il fatto che la Natasha Romanoff di Scarlett Johanssonmangia un panino al burro di arachidi in una scena, nonostante il film abbia un budget di 350 milioni di dollari o più. La cantante ha risposto: “So di cosa stai parlando, ed è quando tutti i suoi amici sono scomparsi!”.
“Sono spariti! Chi se ne frega di quello che mangia?! Doveva forse mangiare sushi mentre tutti i suoi amici erano spariti? Non lo so!“. “La fine di Endgame è stata un vero capolavoro! Sono tornati tutti! Doctor Strange è incredibile. È stato come br, br, br, br con la magia, e come se tutti fossero arrivati e avessero detto: “Come va, Thanos?”“. Ha concluso Clarkson, condividendo così la sua entusiastica recensione del film. “È stato davvero fantastico. Mi è piaciuto molto“.
Diretto da Anthony e Joe Russo e ambientato dopo le vicende narrate in Avengers: Infinity War, il film mostra al pubblico come la catastrofica catena di eventi scatenata da Thanos, che ha dimezzato la popolazione dell’universo e colpito il team degli Avengers, spingerà i supereroi rimasti a intraprendere un’ultima azione nello spettacolare capitolo conclusivo di 22 film Marvel Studios.
Prodotto da Kevin Feige, Avengers: Endgame vede Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo, Trinh Tran, Jon Favreau e Stan Lee nel ruolo di produttori esecutivi, mentre la sceneggiatura è firmata da Christopher Markus e Stephen McFeely.
L’episodio di Doctor Who di questo fine settimana, “Rogue“, sta generando molte discussioni online. Perché? Perché c’è il primo bacio romantico tra persone dello stesso sesso del franchise… e il Dottore è quello che si sbaciucchia!
Ncuti Gatwa è il primo attore queer a interpretare l’iconico personaggio fantascientifico e, con il ritorno dello scrittore televisivo queer Russell T Davies alla guida della serie (che già a metà degli anni Duemila aveva aperto un varco introducendo il Capitano Jack Harkness, apertamente bisessuale), ci saremmo aspettati che un momento di avanguardia come questo venisse inserito in un episodio al più presto.
Ora, finalmente, il Dottore si è innamorato di un uomo: l’enigmatico Rogue dell’attore gay Jonathan Groff.
La storia inizia con il Dottore e Ruby Sunday che arrivano a un ballo simile a quello di Bridgerton, solo che diventa chiaro che ci sono dei mutaforma alieni che causano il caos. Rogue, che secondo molti fan potrebbe essere il nuovo Capitan Jack (ma non lo è), è un cacciatore di taglie incaricato di catturarli e, inizialmente, scambia il Dottore per uno di loro.
I due flirtano molto durante la loro collaborazione e viene presto confermato che Rogue ha avuto in precedenza un partner romantico maschile.
Nel corso di un atto finale ricco di azione e di tensione, il misterioso personaggio si sacrifica per salvare Ruby, ma prima di farlo si bacia a lungo con il Dottore. Mentre il Capitano Jack ha baciato brevemente il Dottore sulle labbra nel 2005, questa è la prima sessione romantica di labbra dello stesso sesso dello show e un grande passo avanti in termini di rappresentazione.
Non è la prima volta che Davies accenna ai legami del Dottore con la comunità LGBTQ+, visto che lo speciale del 60° anniversario con David Tennant suggeriva che fosse attratto da Isaac Newton. Un accenno più esplicito è stato fatto nello speciale di Natale del 2023, quando il Dottore di Gatwa ha ricordato di aver trascorso una “calda estate” con l’illusionista Harry Houdini.
“Doctor Who era un po’ senza sesso“, ha detto recentemente Davies quando gli è stato chiesto in che modo le tematiche gay dello show risuonassero con lui da bambino. “Sta sempre con una bella donna e non la guarda mai in modo sessuale. E questo è un aspetto interessante per un giovane ragazzo gay“.
“Il basso budget significa che hanno usato argento e brillantini“, aggiunge. “Si sono rivolti a qualcuno con una strana parrucca in testa, fingendo di essere un marziano. Il programma non può evitare di essere camp“.
“Il primo regista di Doctor Who è stato un asiatico gay. Trovo che questa sia un’enorme vittoria“. Potete vedere questo appassionato spezzone dell’ultimo episodio di Doctor Who nel post X qui sotto.
Episode six of series “Doctor Who made history” on Saturday night aired its first ever same-sex kiss. pic.twitter.com/Uw1LNnajqc
Non si può dire cosa funzionerà e cosa no al botteghino quest’anno, ma la Sony tirerà un sospiro di sollievo per il fatto che Bad Boys: Ride or Die non è finito nella stessa categoria di Furiosa: A Mad Max Saga e The Fall Guy.
Interpretato da Will Smith e Martin Lawrence, il quarto capitolo della serie di commedie d’azione sta superando le aspettative prudenti dello studio di 30 milioni di dollari e si avvia verso uno dei più grandi debutti dell’anno. Bad Boys: Ride or Die ha raggiunto i 56 milioni di dollari nei primi tre giorni di uscita, dando una spinta necessaria a un mercato in difficoltà.
Anche se questo risultato non è così impressionante come i 62 milioni di dollari che il terzo capitolo del franchise, Bad Boys for Life, ha incassato nel suo primo weekend, è importante sottolineare che l’industria è cambiata immensamente negli anni intermedi.Bad Boys for Lifeè stato uno degli ultimi film che ha avuto una corsa incontrastata nelle sale prima della pandemia e ha incassato oltre 425 milioni di dollari a livello globale.
Da allora, lo streaming ha assunto un’importanza enorme e le finestre delle sale si sono ristrette. Anche i gusti e le preferenze del pubblico sono cambiati. Bad Boys: Ride or Die non si limita a competere con gli altri film in uscita nelle sale questo fine settimana, ma affronta anche Hit Man, su Netflix.
Ma come il suo immediato predecessore, anche Bad Boys: Ride or Die ha ottenuto anche recensioni positive. Il film ha un punteggio “fresco” del 64% sul sito web aggregatore Rotten Tomatoes e ha ottenuto un impressionante A- CinemaScore dal pubblico del giorno di apertura. L’audience rating del film su RT si attesta su un incredibile 97%, il che significa che il film potrebbe continuare a essere proiettato per diverse settimane.
Prodotto con un budget di 100 milioni di dollari, Bad Boys: Ride or Die ha come punto di riferimento il successo di Bad Boys for Life, anch’esso diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah. Anche per loro si tratta di un riscatto: sono reduci dall’eliminazione del loro film sui supereroi DC, Batgirl, avvenuta senza tanti complimenti prima dell’uscita.
Il box office estivo è stato in difficoltà
Scivolato al secondo posto nel suo terzo fine settimana, The Garfield Movie della Sony ha incassato circa 10 milioni di dollari, portando il suo totale nazionale a poco meno di 70 milioni di dollari. Sebbene il film non abbia raggiunto i livelli del recente Kung Fu Panda 4 e non abbia ancora incassato nemmeno la metà di quanto ha fatto The Super Mario Bros. Movie nel suo primo weekend, sta mostrando una forte tenuta e continuerà ad attirare il pubblico fino al debutto di Inside Out 2 della Pixar tra pochi giorni.
Il terzo posto è stato conquistato da IF della Paramount, che ha incassato circa 8 milioni di dollari nel suo quarto fine settimana. Questo risultato porta il totale nazionale del film per famiglie a 93 milioni di dollari, il che significa che dovrebbe essere in grado di superare l’ambita soglia dei 100 milioni di dollari entro il prossimo fine settimana.
Scritto e diretto da John Krasinski, IF ha sfidato le recensioni contrastanti e un weekend d’esordio poco brillante per rimbalzare in grande stile. Il quarto posto di questo fine settimana è andato a The Watchersdella New Line, diretto dall’esordiente Ishana Night Shyamalan, figlia dell’icona del genere M. Night Shyamalan. Ma né le recensioni né la risposta del pubblico sembrano andare a favore del film.
The Watchers ha debuttato con una stima di 7 milioni di dollari nel suo primo fine settimana, continuando una striscia negativa per le uscite horror degli studios quest’anno. Il 29% di Rotten Tomatoes e il C- CinemaScore non lasciano presagire nulla di buono per il futuro.
La top five è stata completata da Il regno del pianeta delle scimmie (Kingdom of the Planet of the Apes) dei 20th Century Studios, finora l’unico vero blockbuster dell’estate. Il film ha incassato oltre 5 milioni di dollari in questo fine settimana – il quinto – e ha portato il suo totale nazionale a poco meno di 150 milioni di dollari, superando i 146 milioni di dollari di War of the Planet of the Apes. In questo modo, il film ha superato anche Furiosa: A Mad Max Saga, che è uscito dalla top five dopo soli tre weekend di programmazione. Furiosa non ha ancora superato i 60 milioni di dollari in patria. Restate sintonizzati su Collider per ulteriori aggiornamenti.
I Marvel Studios avevano grandi progetti per Kang il Conquistatore prima che l’attore Jonathan Majorsfosse escluso dal ruolo dopo essere stato condannato per aggressione, e mentre si prevede che il personaggio sarà ancora presente nel MCU in qualche modo, non sappiamo ancora esattamente cosa Kevin Feige e co. abbiano in serbo per il potente villain. Anche se Avengers 5 non si intitola più “Avengers: The Kang Dynasty“, alcuni rapporti precedenti hanno affermato che il personaggio apparirà ancora in un ruolo molto ridotto.
A gennaio, Justin Kroll di Deadline aveva risposto alla voce secondo cui Coleman Domingo era stato pensato per sostituire Majors.
“Questa settimana ho visto molti commenti del tipo ‘chi interpreterà Kang la prossima volta’ e ‘ecco un candidato importante per Kang’, e tutto ciò che dirò è questo, non aspettatevi questa notizia a breve”, ha scritto Kroll in un post su X. “Nelle prossime settimane ci saranno molte novità Marvel su vari fronti, ma non trattenete il fiato su questo”.
“Questo non significa scartare le voci di questa settimana sui potenziali contendenti al ruolo”, ha aggiunto. “Non ho informazioni sulla veridicità o meno di tali voci, ma vi dico solo che se dovessi scommettere su chi verrà annunciato per primo, Kang o il campo, punterei sul campo”.
Alex Perez di The Cosmic Circus è intervenuto per dire che la Marvel intende “concentrarsi su altri cattivi del Multiverso prima di occuparsi nuovamente di Kang”. Non è chiaro a quali cattivi si riferisca, ma ha aggiornato con il seguente post.
Forse si riferisce semplicemente a Cassandra Nova, ma abbiamo sentito che in Deadpool & Wolverine ci saranno molte sorprese e forse una minaccia ancora più grande della variante del Professor X di Emma Corrin.
Un altro cattivo che, secondo quanto riferito, avrà un ruolo importante nel MCU è il Dottor Destino, ma potrebbe volerci un po’ prima che abbia un impatto significativo.
Destino non dovrebbe apparire ne I Fantastici Quattro(a meno che non sia in una scena post-credits), e anche se potrebbe essere presente in Avengers 5 e Secret Wars, potrebbe non essere l’antagonista principale.
Perez ha “sentito che stanno trattando Destino in modo simile a come hanno trattato Loki nella Saga dell’Infinito“.
Loki è stato introdotto come cattivo nel primo film di Thor prima di redimersi gradualmente e incontrare la sua fine per mano di Thanos in Avengers: Infinity War. Tom Hiddleston ha poi ripreso il ruolo di un Dio della malizia proveniente da un’altra linea temporale per la sua serie Disney+ in solitaria. Naturalmente si tratta di un arco narrativo molto specifico, quindi è più probabile che Doom venga usato con parsimonia all’inizio.
I primi due episodi di The Acolyte: La Seguace hanno accennato a diversi grandi misteri di questa Galassia Molto, Molto Lontana ed è evidente che la serie TV di Star Wars farà tornare i fan di settimana in settimana nella speranza di saperne di più.
È stato stabilito che Mae vuole uccidere quattro Maestri Jedi per il loro ruolo nel separare lei e Osha da bambini e ha già eliminato Indara (Carrie-Anne Moss) e Torbin (Dean-Charles Chapman).
Quest’ultimo ha fatto il voto di Barash ed è stato mostrato mentre fluttuava in un silenzioso stato di meditazione della Forza per oltre un decennio prima di bere volontariamente il veleno che Mae gli ha presentato. Il prossimo sulla lista è lo Wookie Kelnacca, e uno spot televisivo appena rilasciato potrebbe rivelare perché ha scelto di vivere una vita solitaria su Khofar.
Come potete vedere qui sotto, il Wookie viene mostrato mentre entra in azione per una battaglia con Torbin; potrebbe essere questo il motivo per cui il Jedi caduto si è procurato la cicatrice sul viso? Sembra probabile, ma il motivo per cui i Jedi si sarebbero scontrati in questo modo rimane un mistero per noi… a meno che non fossero in disaccordo per qualcosa di importante.
Senza addentrarci ulteriormente nel territorio degli spoiler, possiamo dirvi che questa scena non è presente nel terzo o quarto episodio fornito ai critici per la revisione. Tuttavia, ci sono alcuni indizi in arrivo, quindi ricordatevi di tornare qui martedì per il nostro riassunto approfondito.
Nella nostra recensione dei primi quattro episodi di The Acolyte: La Seguace, abbiamo concluso dicendo: “Star Wars come non l’avete mai visto prima, The Acolyte: La Seguace eleva grazie al suo cast impressionante, all’ambientazione avvincente e a un mistero che vi farà tornare per saperne di più”. Ora dobbiamo solo sperare che la serie riesca ad andare in porto”.
The Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del franchise di Star Wars creata da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei principali film di Star Wars.
The Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie TV protagonisti sono Amandla Stenberg come ex padawan, Lee Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto, Dafne Keen come una giovane Jedi, Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio. Charlie Barnett come un giovane Jedi, Dean-Charles Chapman, Carrie-Anne Moss come una Jedi, Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Nel corso di undici stagioni da brivido, The Walking Dead ha conquistato il cuore di milioni di persone, guadagnandosi il titolo di uno dei più grandi franchise del 21° secolo. Naturalmente, nessun franchise così popolare sarebbe rimasto senza altre storie da raccontare, e il mondo non-morto di The Walking Dead ha trovato successo con numerosi spin-off. Dalla recente conclusione di Fear the Walking Dead a Daryl Dixon, il successo degli spin-off ha dato nuova vita a un franchise che molti pensavano stesse diventando stantio.
Uno spin-off che ha già accumulato molti apprezzamenti è The Walking Dead: Dead City, che ha debuttato nel giugno 2023 ed è diventato la più grande première di AMC+ all’epoca. Lo spin-off segue Maggie e Negan mentre attraversano un’arida Manhattan nel tentativo di salvare il figlio rapito di Maggie, Hershel. Nonostante le aspettative che la serie durasse solo un’uscita, rompendo la natura di lunga durata di molte altre storie di Walking Dead, al San Diego Comic-Con 2023, prima dell’uscita del finale della stagione 1, è stato annunciato ufficialmente che una seconda stagione dello show aveva avuto il via libera.
Come i fan scoprirono presto, il finale di stagione si sarebbe concluso con molte domande senza risposta, preparando la serie per una seconda stagione. Ecco quindi tutto quello che sappiamo su The Walking Dead: Dead City – stagione 2.
La seconda stagione di ‘The Walking Dead: Dead City’ ha una data di uscita?
Sebbene non ci sia ancora una data di uscita ufficiale per la seconda stagione, è stato confermato che la finestra di uscita della seconda stagione è stata fissata per il 2025.
Dove si può vedere The Walking Dead: Dead City – stagione 2?
Proprio come la sua prima uscita, la seconda stagione dello spin-off sarà disponibile su AMC e AMC+. Se la stagione 1 è un esempio, gli episodi saranno disponibili in streaming in anticipo su AMC+, mentre AMC trasmetterà ogni episodio tre giorni dopo. Tutti gli episodi della Stagione 1 sono disponibili per il vostro piacere su AMC+ in questo momento. In Italia The Walking Dead: Dead City in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
C’è un trailer per The Walking Dead: Dead City – stagione 2?
Nonostante non ci sia ancora un trailer, dopo l’annuncio della seconda stagione della serie al San Diego Comic-Con, è stato rilasciato un video teaser che potete vedere qui sotto.
Qualche mese dopo, nel maggio 2024, è stato rilasciato uno sneak peek ufficiale del dietro le quinte, che potete vedere anche qui sopra. Confermando che la Stagione 2 è finalmente entrata in produzione, la breve clip mostra alcune delle emozionanti acrobazie e dell’azione ad alto numero di giri che i fan si aspettano dallo show. La clip offre anche un primo sguardo ad alcuni membri del cast sul set, tra cui JeffreyDean Morgan, Lauren Cohan, Lisa Emery, Gaius Charles e molti terrificanti Walker.
Chi sarà il protagonista della seconda stagione di ‘The Walking Dead: Dead City’?
Naturalmente, sia Lauren Cohan (The Boy) che JeffreyDean Morgan (Watchmen) riprenderanno i loro ruoli di Maggie e Negan ancora una volta, con una posta in gioco molto più alta questa volta. È interessante notare che Dead City non segna la prima volta che i due fanno coppia sullo schermo, in quanto hanno interpretato Thomas e Martha Wayne in un cameo a sorpresa in Batman V Superman: Dawn of Justice.
Oltre a Cohan e Morgan, la seconda stagione dovrebbe vedere il ritorno di attori del calibro di Mahina Napolean (NCIS: Hawai’i) nel ruolo di Ginny, Charles (Salt) nel ruolo di Perlie e Željko Ivanek (Argo) nel ruolo del Croato. Inoltre, visti gli eventi che hanno avuto luogo negli ultimi due episodi della stagione 1, possiamo tranquillamente supporre che The Dama di Emery (Ozark) tornerà in un ruolo molto più importante rispetto all’ultima volta, interpretando probabilmente l’antagonista principale della stagione 2.
Di cosa parlerà la seconda stagione di “The Walking Dead: Dead City”?
Il finale della stagione 1 è stato un turbine dall’inizio alla fine e ha lasciato alcuni insoddisfatti, in quanto i fan sono rimasti con domande che potrebbero trovare risposta solo nella seconda stagione. Per questo motivo, ci sono molti punti della trama che sono praticamente garantiti per la prossima uscita, non ultimo il proseguimento della documentazione del rapporto altalenante tra Negan e Maggie.
Nonostante sia stato riformato, Negan mostra ancora alcuni degli aspetti malvagi del suo carattere che costituivano la sua terrificante figura di indossatore di giubbotti di pelle, il che porta la malvagia Dama a tentare di far tornare quel lato di lui per costruire il suo impero di Manhattan. Il rapporto di Maggie con Negan si è armonizzato con questo arco caratteriale, in quanto la sua attenzione e la sua comprensione nei suoi confronti sono cresciute nonostante non abbia mai perso quel pizzico di diffidenza.
Con la seconda stagione la loro amicizia sarà nuovamente messa in discussione, sarà affascinante vedere se nel finale si troveranno in una situazione migliore o peggiore. Forse, se gli spettatori lo desiderano, i due potrebbero addirittura diventare una coppia nella seconda stagione, anche se le stesse star hanno dichiarato di trovare l’idea divertente.
La risoluzione della missione della Stagione 1 di recuperare Hershel ha avuto uno scambio devastante che ha visto Negan consegnato alla Dama. Con la successiva fuga di Maggie e Hersel, è apparso chiaro che il trauma non sfruttato di Maggie stava lasciando una frattura nel loro rapporto, così come il chiaro legame di Hershel con Manhattan e la Dama, se i suoi disegni possono essere considerati tali. La seconda stagione vedrà probabilmente Maggie tornare indietro e cercare di salvare Negan, affrontando nel frattempo i suoi demoni e cercando di sconfiggerli, oltre a scoprire che tipo di influenza perversa la Dama ha su suo figlio. Con molte altre cose pronte per essere esplorate nella seconda stagione, sembra proprio che questa possa rivelarsi la sfida più difficile che una delle due coppie centrali abbia affrontato nel corso di tutta la loro permanenza nell’universo di Walking Dead.
Sebbene non ci sia una sinossi concreta della trama della seconda stagione, è stato confermato che le riprese si svolgeranno in Massachusetts, il che significa che il terreno di Negan a Manhattan dovrà espandersi. Questo lascia molto spazio a una seconda stagione di portata maggiore rispetto alla prima, una mossa che probabilmente porterà al successo dello spin-off. Proprio come la prima stagione, The Walking Dead: Dead City avrà sei episodi in totale.
Chi c’è dietro la seconda stagione di ‘The Walking Dead: Dead City’?
Al momento si conoscono poche informazioni sulle parti mobili che comporranno l’equipaggio della seconda stagione. Tuttavia, è probabile che alcuni nomi torneranno a mettere il loro talento a disposizione della produzione, come il compositore Ian Hultquist (Good Girls), il creatore e scrittore Eli Jorne (Wilfred) e produttori esecutivi come David Alpert (Invincible), Brian Bockrath (Fear the Walking Dead) e Scott M. Gimple (Fillmore!). Sia Cohan che Morgan torneranno quasi certamente anche come produttori esecutivi.
Altri contenuti di Walking Dead in arrivo
Con un universo di contenuti così ampio, gli amanti di The Walking Dead hanno sempre gli occhi puntati sulle novità in arrivo. Tenendo conto di ciò, ecco un paio di cose da tenere d’occhio.
The Walking Dead: Daryl Dixon – stagione 2
Dopo il successo della prima stagione, molti attendono con ansia la seconda uscita di Daryl Dixon. Anche se non è ancora stata confermata una data, la seconda stagione sarà lanciata nell’estate del 2024 ed è stato confermato che si intitolerà The Walking Dead: Daryl Dixon – The Book of Carol. Tutti gli episodi della Stagione 1 di Daryl Dixon sono attualmente disponibili su AMC+.
Il prossimo spin-off direttamente dalla produzione di TWD è The Ones Who Live, una serie che documenta la storia d’amore dei personaggi preferiti dai fan, Michonne (Danai Gurira) e Rick Grimes (Andrew Lincoln), mentre il loro amore continua a sbocciare sul campo di battaglia apocalittico. La prima stagione, che si è conclusa di recente il 31 marzo, è stata accolta positivamente, facendo sperare agli spettatori che una seconda stagione sia all’orizzonte.
Cillian Murphy è uno di quegli attori tanto amati dal grande pubblico di tutto il mondo, grazie alla sua versatilità e al suo innato talento per la recitazione. L’attore ha dimostrato più volte le sue abilità, in grado di interpretare ruoli iconici e memorabili, affermandosi anche come l’antidivo di Hollywood per eccellenza, stimatore dei film a basso budget.
Ecco, allora, dieci cose da sapere su Cillian Murphy.
Cillian Murphy: i suoi film e le serie TV
1. Ha recitato in celebri film. Dopo aver inizialmente intrapreso una carriera da musicista, Murphy comincia ad apparire in alcuni film come The Tale of Sweety Barrett (1998) e Disco Pigs (2001). In seguito lavora in 28 giorni dopo (2002), La ragazza con l’orecchino di perla (2003), Ritorno a Cold Mountain (2003) e Batman Begins (2005), guadagnando una certa notorietà.
2. È anche produttore. Nel corso della sua carriera, l’attore ha avuto la possibilità di cimentarsi con altre professionalità che riguardassero sempre il mondo del cinema. Nella fattispecie, ha vestito i panni del produttore per la serie Peaky Blinders. Prossimamente, sarà anche produttore di un film nel quale è anche interprete, ovvero Small Things Like This. Inoltre, ha sperimentato anche il mestiere di sceneggiatore, lavorando allo script del corto Watchmen (2001) in cui appare anche come uno dei protagonisti.
Cillian Murphy ha lanciato la casa di produzione indipendente Big Things Films insieme ad Alan Moloney nel febbraio 2024. Ha prodotto e interpretato il dramma storico Small Things like These, che ha aperto il 74° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, e lo farà di nuovo in Steve, grazie a una collaborazione con Netflix. Murphy produrrà anche il sequel di 28 giorni dopo, intitolato 28 anni dopo, ed è in trattative per riprendere il suo ruolo.
Cillian Murphy è J. Robert Oppenheimer per Christopher Nolan
3. È la prima volta che è protagonista per Christopher Nolan. Oppenheimer è la sesta collaborazione tra Cillian Murphy e Christopher Nolan dopo Batman Begins (2005), Il cavaliere oscuro (2008), Inception(2010), Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e Dunkirk (2017). Sebbene abbiano già collaborato in altri cinque film, questa è però la prima volta che Cillian Murphy interpreta la protagonista in un film di Nolan, una cosa a cui l’attore ambiva da molto tempo.
Cillian Murphy ha vinto un Oscar, un Bafta award, un SAG award e un Golden Golbe Award
Cillian Murphy per l’interpretazione di J. Robert Oppenheimer nel film Oppenheimer (2023) di Nolan, ha ricevuto l’Oscar come miglior attore, oltre a un BAFTA Award, un SAG Award e un Golden Globe Award.
4. Ha seguito una ferrea dieta. Secondo diverse fonti, Cillian Murphy si è limitato a mangiare una sola mandorla al giorno durante alcune parti delle riprese per mantenere il profilo scarno di Oppenheimer. Nel film, infatti, si può notare quanto egli sia dimagrito per il ruolo rispetto a come è naturalmente. Murphy si è infatti dedicato molto a cercare di riprodurre lo stato psico-fisico di Oppenheimer, così da calarsi ancor di più nel ruolo.
Cillian Murphy in Inception
5. Il film ha portato avanti una strada tradizione. Inceptionè il terzo film di Nolan in cinque anni, dopo i primi due Batman, in cui il personaggio di Cillian Murphy trascorre una parte significativa del suo tempo sullo schermo con un sacchetto di stoffa in testa. Nei film sul cavaliere oscuro ciò avveniva in quanto egli interpretava Spaventapasseri, che indossa proprio tale maschera. In Inception ciò avviene in quanto Murphy viene sequestrato. In seguito il film Il cavaliere oscuro – Il ritorno ha esteso la cosa a quattro film in sette anni.
Cillian Murphy in Batman
6. Ha fatto il provino per interpretare Batman. L’attore, inizialmente era stato considerato per il ruolo da protagonista del film. Tuttavia, il suo provino con convinse a pieno Christopher Nolan, che rimase comunque impressionato dalle sue doti recitative, tanto da dargli il ruolo di Jonathan Crane/Spaventapasseri. Con questo ruolo, Murphy detiene il primato di essere il primo attore ad interpretare un villain della DC che è apparso in tre film consecutivi, ovvero Batman Begins, Il cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno.
Cillian Murphy in Peaky Blinders
7. Non condivide nulla con il suo personaggio. In Peaky Blinders Murphy interpreta il gangster Tommy Shelby, ruolo che gli ha conferito ancor più notorietà rispetto a quella già posseduta. Interpretare tale ruolo, però, è stata una vera e propria sfida per Murphy. L’attore ha infatti dichiarato di non aver trovato caratterialmente nulla in comune con il personaggio, ma di riuscire comunque a comprenderlo e a capire cosa gli frulla in testa.
Cillian Murphy riprenderà il ruolo di Tommy Shelby nel prossimo film!
Inoltre, Cillian Murphy riprenderà il suo ruolo in un film di Peaky Blinders che girerà nel settembre 2024. Produrrà e interpreterà anche Blood Runs Coal per la Universal Pictures.
Cillian Murphy: come si pronuncia il suo nome
8. La pronuncia del suo nome non è scontata. Nonostante sembri semplice, il nome dell’attore così come è scritto è leggermente diverso da come si pronuncia. La pronuncia esatta del nome di Murphy è infatti Killian Merfi, con la C del nome che diventa dunque dura, contrariamente a quanto ipotizzato in alcuni casi, dove si riportava che la C è diventava dolce.
Cillian Murphy: chi è sua moglie
9. È sposato da molti anni. L’attore si è sposato nel 2004, dopo otto anni di fidanzamento, con l’artista Yvonne McGuinness. I due si erano conosciuti durante un concerto di lui nel lontano 1996 e da allora non si sono più lasciati. Dal suo matrimonio con Yvonne, sono nati due figli, entrambi maschi. Il primo, Malachy, è nato nel dicembre del 2005, mentre il secondo, Aran, è nato nel luglio del 2007.
Cillian Murphy: età e altezza
10. Cillian Murphy è nato il 25 maggio del 1976a Douglas, in Irlanda, e la sua altezza complessiva corrisponde a 175 centimetri.
Indicato come il maggior esponente della cinematografia greca, Yorgos Lanthimos ha negli anni realizzato opere estremamente acclamate come Dogtooth e Alps. Con The Lobster, invece, ha non solo esordito con un’opera in lingua inglese, ma ha anche raggiunto una grandissima popolarità internazionale. I suoi racconti, fortemente influenzati dalla tragedia greca e da elementi distopici già intrinseci nell’odierna società, rendono i suoi film quanto mai conturbanti e affascinanti. Prima di dirigere La favorita, con cui si è consacrato, ha realizzato il controverso Il sacrificio del cervo sacro (qui la recensione), film del 2017 a metà tra dramma e horror psicologico, nonché sua seconda opera in lingua inglese.
La storia, scritta da Lanthimos insieme a Efthymis Filippou, si basa sulla tragedia greca di Euripide Ifigenia in Aulide. Questa narra di Agamennone, condottiero dell’armata greca contro la città di Troia, che, prima di partire per la guerra, uccise involontariamente un cervo sacro alla dea Artemide. Per riparare al torto, egli è così costretto a sacrificare la sua figlia maggiore Ifigenia, invocando il perdono della dea.
Adattando le tematiche e i rapporti raccontati in tale opera, Lanthimos costruisce un film particolarmente crudo, impegnato nel raccontare l’essere umano, i suoi peccati e i suoi tentativi di redenzione. Presentato in concorso al Festival di Cannes, Il sacrificio del cervo sacro è poi stato premiato per la miglior sceneggiatura.
Accolto in modo contrastante dalla critica, questo ha comunque ribadito la grande capacità del regista greco di confezionare racconti che, in un modo o nell’altro, non lasceranno indifferenti gli spettatori, tanto a livello tematico che visivo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Il sacrificio del cervo sacro: la trama del film
Il film racconta di Steven Murphy, un formidabile chirurgo che nasconde però un terribile segreto. A causa dei suoi problemi con l’abuso di alcol, Steven ha infatti provocato involontariamente la morte di un uomo sul tavolo operatorio. Colpito dal senso di colpa, egli decide di sostenere il figlio della vittima, Martin Lang, con il quale si incontra assiduamente presso un’anonima tavola calda. Un giorno, Steven decide di invitare Martin a cena, presentando il giovane alla moglie Anna e ai figli Kim e Bob.
Mentre Kim si invaghisce del ragazzo, Bob inizia ad accusare dei malori e non riesce più a muovere i suoi arti inferiori. Martin avverte Steven di aver scoperto la verità sulla morte di suo padre e di aver provocato la paralisi di suo figlio, per vendicarsi di quanto accaduto. Il ragazzo vuole costringere Steven a scegliere un membro della sua famiglia come sacrificio riparatore. Martin, infatti, ha lanciato una sorta di maledizione che condurrà inevitabilmente la famiglia Murphy alla morte, se il dottore si rifiuterà di esaudire la sua raccapricciante richiesta.
Il sacrificio del cervo sacro: il cast del film
Dopo il successo di The Lobster, il regista greco ha nuovamente voluto l’attore Colin Farrell per il ruolo del protagonista Steven Murphy, il medico chirurgo. Farrell era tuttavia inizialmente titubante sull’accettare o meno il ruolo, avendo avvertito un forte senso di nausea in seguito alla lettura della sceneggiatura.
A disturbarlo, in particolare, erano diverse scene dalla profonda carica emotiva. Accanto a lui, nei panni di sua moglie Anna Murphy si ritrova invece l’attrice premio Oscar Nicole Kidman, la quale ha raccontato di aver da subito espresso interesse a lavorare con Lanthimos, ottenendo il ruolo. Sia lei che Farrell iniziarono le riprese di questo film dopo aver recitato in L’inganno di Sofia Coppola.
Nei panni della loro figlia maggiore, Kim Murphy, vi è la giovane e promettente attrice Raffey Cassidy, distintasi in particolare grazie al suo ruolo da protagonista nel film Vox Lux. Bob Murphy, il figlio minore, è invece interpretato da Sunny Sulijc, attore di origini russe già visto anche nei film Il mistero della casa del tempo e Mid90s.
Grande scoperta del film è l’attore Barry Keoghan, presente nel ruolo del giovane Martin Lang. Grazie a questo film egli è diventato particolarmente popolare, ottenendo ruoli da protagonista in Dunkirk e American Animals. Nel film, infine, è presente anche l’attrice Alicia Silvestone, nei panni della signora Lang, la madre di Martin.
Il sacrificio del cervo sacro: spiegazione del finale del film, il destino trova un modo
Per certi versi, Il sacrificio del cervo sacro è la narrazione più diretta ed esplicitamente dichiarata di Yorgos Lanthimos, portata al suo finale più diretto ed esplicitamente chiaro. Martin (Barry Keoghan) dice al dottor Steven Murphy (Colin Farrell) che, dopo che Steven ha sbagliato l’operazione del padre di Martin causandone la morte, la famiglia di Steven (Nicole Kidman, Raffey Cassidy, Sunny Suljic) morirà a causa di una misteriosa malattia dai sintomi misteriosi, a meno che Steven stesso non ne scelga uno da uccidere.
La famiglia inizia ad accusare tutti questi sintomi (paralisi, mancanza di appetito, occhi che sanguinano), indipendentemente da ciò che Steven fa. Così, Steven gira in cerchio con un cappello sugli occhi e spara a caso uccidendo il figlio Bob (Suljic). Nella scena finale, vediamo la famiglia Murphy senza Bob in una tavola calda. Martin entra, li guarda senza il loro piccolo. E, soddisfatto, lascia la tavola calda e li abbandona.
Ha perfettamente senso, no? Ah…
Sì, dal punto di vista della narrazione, la sceneggiatura di Lanthimos e del co-sceneggiatore Efthymis Filippou fa sì che i personaggi dicano esattamente cosa accadrà e poi proceda a lasciarlo accadere. E fortunatamente, il film non è interessato a capire come Martin possa misticamente costringere questa povera famiglia a subire questi orrori: mentre il film aumenta il ritmo mentre Steven cerca di fermare le azioni di Martin, ricorrendo anche al rapimento e alla tortura, non c’è mai una trama per scoprire il “come” delle sue azioni. Nessuna grande cospirazione, nessun esame del passato di Martin, nessuna rivelazione di superpoteri mitologici.
Il momento più vicino a questo tipo di lavoro investigativo viene dalla moglie di Steven, Anna (Kidman), che scopre attraverso il partner di Steven, Matthew (Bill Camp), che Steven era probabilmente ubriaco durante l’intervento chirurgico del padre di Martin, rivelando non la fonte dei “poteri” di Martin, ma un ulteriore “motivo” per cui Steven merita di essere punito.
Tuttavia, c’è ancora molto da discutere sul finale di Sacred Deer, al di fuori dell’irrilevante “come” la presa di Martin sulla famiglia Murphy. Vale a dire, “perché?”. Una domanda che tutti i membri della famiglia Murphy sembrano interessati a porsi e ad accettare, dall’esame da parte di Anna dei peccati passati di Steven alla completa disponibilità dei bambini a prendere per buono ciò che sta accadendo. La persona che impiega più tempo a porsi la domanda e ad accettare la risposta? Steven. E questo potrebbe spiegare il suo destino.
Il sacrificio del cervo sacro ha radici mitologiche
“Destino” non è una parola scelta con leggerezza. Il sacrificio del cervo sacro si occupa direttamente del destino, della punizione cosmica dell’arroganza umana, del nostro cosiddetto libero arbitrio che si sgretola sotto la crudele banalità dell’universo. Esplorando questi temi, il film ricorda un aggiornamento moderno di una tragedia greca. E non si sa mai, il Cervo Sacro è ispirato a un’antica tragedia greca: “Ifigenia in Aulis” di Euripide (richiamata direttamente da Lanthimos e Filippou, nel rivelare che la Kim di Cassidy ha scritto un saggio su Ifigenia per la sua classe di liceo).
Nell’opera, che fa parte di una trilogia scritta da Euripide nei suoi ultimi anni di vita, Agamennone riflette sull’opportunità di sacrificare sua figlia Ifigenia alla dea Artemide, che sta fermando di proposito i venti giusti per permettere alla flotta di Agamennone di completare con successo l’invasione di Troia. Purtroppo, il peccato fatale di Agamennone è la vanità: dopo la prima ondata di battaglie contro Troia, si vantava di essere un combattente abile come Artemide stessa.
Come si può immaginare, Artemide non gradì molto la cosa e chiese il sacrificio di sangue per riportare Agamennone sulla terra. Dopo un furioso dibattito tra la sua famiglia e i suoi colleghi generali, Agamennone decide di sottoporsi al sacrificio, ritenendo che i greci inferociti e desiderosi di vittoria avrebbero ucciso tutta la sua famiglia se non l’avesse fatto.
Il sacrificio del cervo sacro migliora la sua fonte
In alcuni manoscritti e traduzioni dell’opera, anche se è discutibile che faccia parte dei testi originali di Euripide, Agamennone decide sorprendentemente di mettere in atto un ultimo trucco su questo piano, sostituendo la figlia Ifigenia con una cerva sacra. L’applicazione di questa storia antica all’opera di Lanthimos sembra una traduzione 1:1, tanto per cominciare. Steven è Agamennone.
Il suo peccato di arroganza si traduce nel bere sconsiderato e nelle ostentazioni di ricchezza di Steven. Martin è sia Artemide, che desidera il sacrificio che ristabilisce l’equilibrio, sia la minaccia dei Greci di uccidere la famiglia di Steven se non lo farà. Ma Lanthimos e Filippou non sono interessati solo ad adattare questo mito greco. Anzi, sono interessati a correggerlo. Nei momenti finali di Sacred Deer non c’è alcuno scambio per un cervo sacro. Nessun trucco, nessuna scappatoia.
Dopo aver trascorso quasi due ore ad agonizzare su come contrastare la mano incrollabile del destino, su come rendere ineguale la forza sempre uguale del castigo universale e ignorare le voci della “ragione” che lo circondano (ad esempio, la figlia che si innamora di Martin e implora di essere sacrificata e la moglie che aiuta Martin a fuggire), Steven si arrende al destino più puro che possa trovare. In particolare, indossa un dannato cappello e gira in un dannato cerchio per decidere chi uccidere. Questo è quanto di più casuale, privo di significato e di ammettere la propria sottomissione a controllori al di fuori del nostro controllo. Artemis vince.
In diversi momenti del film, la famiglia di Steven cerca di riaffermare Steven come uomo al comando, piuttosto che Martin, per cercare di passare a un altro metodo per sfuggire al destino. Anna fa notare “logicamente” che uccidere uno dei figli è una scelta migliore perché possono averne un altro.
Bob si taglia i capelli, placando i brontolii di Steven che all’inizio del film sosteneva che i suoi capelli sono troppo lunghi. Anche di fronte a un Dio che non ammicca, noi esseri umani cerchiamo qualsiasi fonte di sollievo terrestre che ci dica che è giusto sbattere le palpebre. Dalla prima all’ultima inquadratura, Il sacrificio del cervo sacro di Lanthimos è qui per ricordarci che l’universo verrà a riscuotere, e i suoi occhi sono sempre spalancati.
Il sacrificio del cervo sacro: dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.Il sacrificio del cervo sacroin streaming<è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Chiariamo subito una cosa: The Watchers non è un film particolarmente brillante. Il debutto nel lungometraggio della regista Ishana Night Shyamalan, figlia di M. Night Shyamalan, con cui ha lavorato alla serie Servant e al film Old, è un adattamento dell’omonimo romanzo di A.M. Shine che sminuisce praticamente tutto ciò che rendeva la storia horror così sinistra.
Sebbene segua le stesse linee generali della narrazione, finisce per aggiungere un sacco di cose che limitano l’impatto dell’esperienza piuttosto che aumentarlo. Non si tratta del peggior adattamento mai realizzato, in quanto spesso è gradevole dal punto di vista visivo, ma è comunque immensamente deludente vedere sprecato un tale potenziale. Ci sono sicuramente film peggiori usciti quest’anno, ma nessuno è così deludente come questo.
Questo si avverte soprattutto nel finale, dove un colpo di scena stravolge tutto ciò che pensavamo di sapere fino a quel momento. Questo è un aspetto che sarà familiare ai lettori del libro, ma The Watchers (La nostra recensione) fa comunque molto da solo e, ancora una volta, è per lo più negativo.
Tuttavia, ciò offre l’opportunità di analizzare le differenze tra il modo in cui ciascuno di essi gestisce la conclusione e il modo in cui le loro differenze parlano dei successi del romanzo che qui vanno persi. Per questo motivo, non c’è modo di entrare nei dettagli senza rovinare tutto dall’inizio alla fine.
Se non avete ancora visto il film e volete entrare senza spoiler, è meglio che mettiate tra i preferiti questa pagina e torniate più tardi dopo averlo visto. Non vi interessa e volete solo sapere cosa succede? Conoscete il libro e siete curiosi di sapere come il film cerca di adattarlo? Bene, continuate pure.
In che modo The Watchers cambia il finale del libro?
La cosa più importante da notare in tutto questo è che, mentre tutti fanno a pezzi il finale di The Watchers, nel libro funzionava davvero. Questo segue inizialmente una traiettoria simile: dopo che Mina (Dakota Fanning), Ciara (Georgina Campbell) e Madeline (Olwen Fouéré) sono riuscite a fuggire dalla remota foresta irlandese in cui erano intrappolate dai guardiani del titolo che venivano ogni notte a osservarle, decidono insieme di distruggere le prove accumulate dal professore scomparso. Lo fanno per evitare che qualcun altro sia tentato di recarsi lì e di essere ucciso come è successo a Daniel (Oliver Finnegan) mentre loro li osservavano.
Tuttavia, mentre si trova nell’ufficio del professore per svolgere questo compito, Mina scopre che Madeline è stata in realtà una delle osservatrici per tutto il tempo. Oh, mio Dio, com’è possibile? Che colpo di scena! Nel libro, questo sembra essere sia un soddisfacente e sinistro epilogo di tutto ciò che era accaduto fino a quel momento, sia un modo per rendere tutto il resto più inquietante a posteriori.
Tutto il modo in cui Madeline si è comportata e le descrizioni del libro acquistano improvvisamente senso, facendo venire un brivido lungo la schiena quando si ripensa a come tutti gli altri sopravvissuti fossero quasi del tutto ignari del potenziale pericolo che si sarebbe addormentato la volta successiva. Nel film, l’impatto si perde perché, nonostante gli sforzi di Fouéré, al personaggio non viene dato molto da fare. Sebbene il libro alludesse a questa eventualità, The Watchers la fa sembrare come se venisse fuori dal nulla.
Sebbene il film preveda anche che Mina si precipiti a cercare Ciara per dirle la verità sulla situazione, da lì in poi tutto diverge ampiamente. Anche se potrebbe essere interessante vedere dove si andrà a parare quando si percorrerà la propria strada, il film si affida a un sacco di esposizioni che trascinano tutto. Persino un momento divertente in cui vediamo che Madeline si è effettivamente trasformata nel corpo di Ciara, viene messo in secondo piano da una scena di combattimento più caotica e da un confronto che culmina con la rivelazione da parte di Mina di altre informazioni scoperte nella ricerca del professore.
Abbiamo visto una breve inquadratura di un articolo scritto da lui, intitolato “Il dilemma degli halfling”, che l’ha portata a capire che (apparentemente) Madeline potrebbe far parte di un insieme di esseri che sono anche parzialmente umani. Sebbene questo possa potenzialmente spiegare perché non fosse come descritta nel libro, sembra comunque molto meno interessante della realizzazione che un osservatore può ingannare completamente anche altre persone.
Questo era praticamente l’intero fondamento del libro e ciò che lo rendeva così spaventoso. Che qualcosa di non umano possa diventare il tuo doppio e ingannarti è un classico dell’horror per un motivo preciso. Nel film, invece, a Madeline crescono le ali e vola via. Tuttavia, questa non è la vera fine, perché c’è un’altra grande aggiunta che il film vuole fare.
The Watchers mette in scena idee di guarigione a metà strada
Nel corso del film, assistiamo a flashback di come Mina abbia avuto un incidente d’auto da bambina in cui morì la madre e rimase ferita la sorella gemella. Alla fine del film, Mina si ricongiunge con lei e le racconta tutto quello che è successo, mentre Madeline osserva dall’esterno sotto forma di bambino (questo porta a una bizzarra inquadratura finale in cui lei guarda direttamente la telecamera).
Si potrebbe generosamente dire che il modo in cui gli osservatori imitano le persone è un’eco del modo in cui Madeline stava scappando da se stessa e dal suo passato, con il quale ora ha fatto i conti. Il problema è che questo aspetto non è particolarmente approfondito e, sempre guardando al libro, l’impatto della storia originale era molto più potente. Non c’era questa superficiale esplorazione dei traumi del passato, ma si trattava invece di chiamare la sorella e capire che in realtà non le importava nulla di lei.
Il libro si conclude con il contatto con Madeline, che l’aveva risparmiata nella scena del confronto, molto più riservata e agghiacciante, a condizione che rimanesse in silenzio. Il fatto che torni per avvertirla che ci sono altri osservatori in giro è una nota molto più appropriata e inquietante per concludere. Questo è solo un finale troppo pulito, quando invece bisognerebbe leggere il libro per vedere la storia come si deve. Proprio come gli osservatori del film, si tratta solo di un rigido tentativo di replicare la realtà.