I film Marvel hanno negli anni attirato
molti importanti attori di Hollywood, ma a quelli che hanno
affermato di non essere interessati a prendere parte a questo
enorme universo narrativo si aggiunge ora Bob Odenkirk.
L’attore di Better
Call Saul ha infatti recentemente parlato del tipo di
personaggi che gli piace interpretare e di come questi non siano in
linea con ciò che produce Marvel Studios. “Mi piace sempre
mantenere le cose con i piedi per terra, riconoscibili e più
piccole. Non credo di essere fatto per quel mondo“, ha
dichiarato nel corso di una recente intervista. “Sono fatto per
personaggi che ti fanno sentire come se quella persona potesse
vivere nella porta accanto.”
Anche il violento protagonista di
Io sono nessuno, Hutch, interpretato da
Odenkirk nel 2021, sembra rientrare in questa categoria. “Hutch
è ancora un padre di famiglia, ma il suo rapporto con la violenza è
diverso. È cambiato, ma ha ancora molta strada da fare per trovare
un vero equilibrio nel modo in cui sta vivendo la sua vita“,
ha detto a proposito del personaggio, che riprenderà in un prossimo
sequel. Nel 2022 e durante il Festival del cinema di Venezia,
Odenkirk ha poi dichiarato di essere propenso a fare più film
d’azione dopo aver recitato in Nobody. Sempre, però, mantenendo
quelle caratteristiche da uomo comune da lui ricercate.
Per quanto sia dunque interessato a
prendere parte a sempre più film action, quelli del Marvel
Cinematic Universe sembrano non essere tra questi per Odenkirk.
L’attore è stato più volte suggerito dai fan come interprete ideale
per un ruolo nell’MCU, ma evidentemente il diretto interessato non
la pensa allo stesso modo ed ha ora messo a tacere le speranze di
un suo coinvolgimento presso casa Marvel. Ora che ha terminato le
riprese della serie Better Call Saul, la carriera di
Odenkirk si può aprire ad innumerevoli nuovi entusiasmanti
progetti, purché rientranti nei suoi interessi.
È stata presentata alla
Star
Wars Celebration 2023 la nuova serie Indiana
Jones Adventure, che segna il ritorno del leggendario
archeologo sulla scena dei giocattoli 15 anni dopo che
Hasbro aveva rilasciato il merchandising per
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo nel
2008. Riprendendo lo stile della linea Star Wars Black
Series di Hasbro, le nuove action figures includono il
vecchio Indy con tanto di frusta, cartella, zaino rimovibile, cobra
e un pezzo “costruisci un artefatto” che forma un tempio del
teschio. Inoltre, la linea presenta anche la figlioccia di Indy
Helena Shaw (Phoebe
Waller-Bridge).
I due si uniscono poi alle
action figures di personaggi storici come Marion
Ravenwood, Ceremonial Rene Belloq,
Major Arnold Toht e Sallah di
I predatori dell’arca perduta del 1981. La celebrazione
del ritorno di Indiana Jones in forma di giocattolo non si ferma
però alla serie Adventure. Hasbro ha infatti reso che noto renderà
omaggio alla linea di giocattoli Kenner del 1982 Le avventure
di Indiana Jones, rilasciando una linea Retro
Collection con le sembianze di Sallah e del Dr.
Henry Jones Sr. da Indiana Jones e l’ultima
crociata del 1989. Il Dr. Jones, Sr., naturalmente, porterà le
sembianze del leggendario Sir. Sean Connery con il
caratteristico ombrello sfoggiato nel film.
Questa nuova serie di giocattoli
arriva naturalmente in concomitanza con l’uscita al cinema,
il 28 giugno, di Indiana Jones e
il Quadrante del Destino, diretto da James
Mangold, che sarà il quinto e ultimo capitolo della serie
di azione e avventura di Lucasfilm. Ambientato nel 1969, con Indy
vicino al pensionamento, il celebre archeologo si ritrova coinvolto
in un’ultima avventura al fianco di Helena per fermare il nazista
Jürgen Voller (Mads Mikkelsen)
che usa il suo lavoro con il programma Moon-Landing della NASA come
copertura “per cercare di rendere il mondo un posto
migliore“.
Nel film, Harrison Ford
torna naturalmente nel ruolo del leggendario eroe archeologo
insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
L’Indiana Jones Adventure Series di Hasbro sarà
disponibile per il preordine a partire dal 13 aprile alle 10:00, al
prezzo al dettaglio di 24,99 dollari. Di seguito, ecco un assaggio
delle action figures dedicate a Indiana Jones e Helena Shaw:
James Mangold è uno
dei registi più impegnati del momento, avendo da poco completato
Indiana Jones e il Quadrante del Destino
per Disney e Lucasfilm, e ora presentato come nuovo regista e
sceneggiatore di un film originale di Star
Wars durante la Star Wars Celebration
Europe. Non solo, ma ha anche confermato che oltre che a
dirigere Swamp Thing per la DC, ne sarà anche lo
sceneggiatore. Mangold, infine, ha rivelato proprio di recente
maggiori dettagli sul suo prossimo film, un biopic su Bob
Dylan, il leggendario musicista, con Timothée
Chalamet destinato a interpretare il ruolo principale.
Dopo che il progetto era stato annunciato ad
inizio 2020, per molto tempo non si sono avute ulteriori
notizie riguardo questo progetto attualmente ancora senza titolo.
Mangold, finalmente, è stato in grado di rivelare che le riprese
del film biografico inizieranno probabilmente nell’“agosto di
quest’anno”. ““È un momento così straordinario nella
cultura americana e la storia di Bob, un giovane Bob Dylan di 19
anni che arriva a New York con 2 dollari in tasca e diventa una
sensazione mondiale entro tre anni all’interno della famiglia della
musica folk a New York. E poi, naturalmente, allontanandosene,
quando la sua stella cresce”, ha dichiarato Mangold.
“È così incredibile, è una
storia vera così interessante e riguarda un momento così
interessante in America, la scena americana, personaggi diversi da
Woody Guthrie a Bob Dylan, a Pete Seeger, a Joan Baez. Tutti hanno
un ruolo da svolgere in questo film”. Mangold sembra dunque
anticipare che il film si concentrerà maggiormente sui primi anni
di attività di Bob Dylan, con Chalamet che dunque non dovrebbe
essere invecchiato per interpretarlo in anni più adulti. È stato
poi rivelato che l’attore di Chiamami col tuo nome e
Duneeseguirà personalmente tutti i brani che
saranno presenti nel film, senza dunque farsi sostituire
per le scene cantate.
È utile ricordare che l’ultimo film
basato su Bob Dylan arrivato in sala è stato
Io non sono qui, un biopic del 2007 non
convenzionale in cui sei attori hanno interpretato diversi momenti
e fatti della vita e della carriera del cantante: Christian
Bale, Cate Blanchett, Marcus Carl Franklin, Richard Gere, Heath
Ledger e Ben Whishaw. Nel 2019, invece,
Martin Scorsese ha diretto il documentario
No Direction Home, che ha raccontato
l’impatto che la musica di Dylan ha avuto sul mondo e sulla
cultura.
In attesa che le riprese del film
inizino e si possano avere maggiori informazioni su tale pellicola,
ricordiamo che James Mangold sta per arrivare al cinema, dal
28 giugno, con Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, dove Harrison Ford
torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
Super Mario Bros. – Il
film(qui la recensione) ha infranto
tutte le aspettative e ha battuto numerosi record al suo debutto al
botteghino durante il lungo weekend delle vacanze di Pasqua. Il
film ha infatti ottenuto la migliore apertura di tutti i
tempi per un film d’animazione con 375,6 milioni
di dollari di vendite di biglietti in tutto il mondo,
secondo i numeri finali. Al box office statunitense, in cinque
giorni, ha raggiunto quota 204,6 milioni di
dollari, inclusi 146,4 milioni di dollari per solo il fine
settimana di tre giorni, mentre il conteggio all’estero è
attualmente di 171 milioni da 70 mercati diversi, secondo i numeri
finali rilasciati lunedì.
Il film ha poi infranto numerosi
altri record, tra cui l’ottenimento della migliore apertura
di sempre per un film basato su un videogioco e la
migliore apertura del 2023 fino ad oggi su tutti i fronti,
superando Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Inoltre, in
Nord America, il weekend di tre giorni di Super Mario
Bros. – Il film lo rende il secondo miglior
esordio di sempre per un titolo animato, dietro Gli
Incredibili 2 e avendo già superato Alla ricerca di
Dory. E a livello globale, invece, ha superato il debutto da
358 milioni di dollari di Frozen II. In Italia, dove
è uscito il 5 aprile, Super Mario
Bros. – Il film ha guadagnato ben 6.972.434 milioni
di euro in soli 4 giorni. Un risultato straordinario, che ha dunque
visto quasi un milione di persone andare al cinema per vedere tale
film.
Un esordio dunque particolarmente
importante, che apre decisamente le porte a nuovi film dedicati al
celebre idraulico dei videogiochi. Ricordiamo nel mentre che
Super Mario Bros. – Il
Film è diretto da Aaron
Horvath e Michael Jelenic (produttori
di Teen Titans Go! – Il Film), da una sceneggiatura di
Matthew Fogel (The LEGO Movie 2: Una Nuova
Avventura, Minions 2 – Come Gru Diventa
Cattivissimo). Nella versione originale è doppiato da Chris Pratt
come Mario, Anya Taylor-Joy
è la Principessa Peach, Charlie Day è Luigi e
Jack Black è
Bowser; Keegan-Michael Key presta la voce a Toad,
Seth Rogen e
Fred Armisen rispettivamente a Donkey e Cranky
Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo
di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di
Spike.
A poche ore dall’uscita del
trailer del film Indiana Jones e il Quadrante
del Destino, la presidente della Lucasfilm
Kathleen Kennedy ha ora rivelato che questo sarà
il film più lungo dell’iconico franchise di azione
e avventura. All’evento Star
Wars Celebration in corso a Londra, ha infatti
rivelato che la durata ufficiale sarà di circa 2 ore e 22
minuti. La Kennedy ha poi ammesso che il crescente
apprezzamento per le “narrazioni di lunga durata” nello spazio
dello streaming potrebbe aver contribuito a questa decisione
creativa. Tuttavia, ha anche notato che non tutti i film devono
essere lunghissimi e che di solito tutto dipende dal fatto che la
storia meriti effettivamente un ritmo più rilassato e quei minuti
extra.
A quanto pare, questo quinto film di
Indiana Jones si prende proprio questo tempo in più, per
raccontare una storia che si preannuncia come particolarmente
ambiziosa. I primi quattro film, tutti diretti dal grande
Steven Spielberg, durano infatti tra un’ora e 55
minuti e due ore e otto minuti. I predatori dell’arca
perduta rimane il capitolo più breve, con 115
minuti, mentre il terzo film – Indiana Jones e l’ultima
crociata – è stato il più lungo dei primi
quattro, arrivando a 128 minuti. Indiana Jones e il
tempio maledetto dura 118 minuti, mentre Indiana Jones e il regno
del teschio di cristallo dura 122 minuti.
Diretto da James Mangold, e in arrivo
al cinema il 28 giugno, questo nuovo, lungo, capitolo
vedrà dunque Indiana Jones uscire dalla pensione, dopo aver
rinunciato al cappello e alla frusta per una vita più tranquilla.
Spinto in una nuova ricerca dalla sua figlioccia
Helena (Phoebe
Waller-Bridge), il duo parte ora per un’altra
avventura mondiale per sconfiggere un gruppo di sostenitori nazisti
che cercano il potenziale distruttivo del Quadrante del Destino, un
dispositivo apparentemente in grado di riavvolgere e manipolare il
tempo.
Nel lungometraggio Lucasfilm
Indiana Jones e il
Quadrante del Destino, Harrison Ford
torna nel ruolo del leggendario eroe archeologo insieme a Phoebe
Waller-Bridge (Fleabag), Antonio
Banderas (Dolor y gloria), John
Rhys-Davies (I predatori dell’arca perduta),
Toby Jones (Jurassic World – Il regno
distrutto), Boyd Holbrook (Logan – The
Wolverine), Ethann Isidore (Mortale)
e Mads Mikkelsen
(Animali Fantastici – I segreti di Silente).
Steven Spielberg e George Lucas sono i produttori
esecutivi, mentre la colonna sonora è composta ancora una volta da
John Williams, che ha firmato le musiche di ogni
avventura di Indiana Jones a partire
dall’originale I predatori dell’arca
perduta nel 1981.
Jerry Bruckheimer, Will
Smith e Doug Belgrad sono tornati alla
produzione; con Martin Lawrence, James Lassiter, Chad Oman,
Mike Stenson, Barry Waldman e Jon Mone
che si occuperanno della produzione esecutiva. Mentre la trama
viene ancora tenuta nascosta, sembra che Eric Dane potrebbe interpretare il villain del
nuovo film.
Dane è reduce dal successo di
Euphoria, in onda
sulla HBO con Zendaya.
Per la sua interpretazione nello show, è stato nominato per un
premio televisivo della Hollywood Critics Association nel 2022 come
“Miglior attore non protagonista in una rete televisiva o in
una serie televisiva via cavo, drammatica”; e la serie è stata
anche recentemente nominata per il Critics Choice Award 2023 come “Miglior serie
drammatica“.
Eric Dane ha trovato il successo di pubblico grazie al
suo ruolo in Grey’s Anatomy, serie della ABC acclamata dalla
critica, vincitrice del Golden Globe e nominata agli Emmy. Di
recente ha terminato la produzione di Borderline
di Luckychap e del film sulle corse motociclistiche One
Fast Move con KJ Apa. Inoltre, Eric Dane
ha recitato anche in National Anthem, prodotto dai Bron Studios e
debutto dietro alla machina da presa di Tony Tost con
Sydney Sweeney (sua co-star anche in Euphoria), Halsey e
Paul Walter Hauser, presentato in anteprima da
SXSW.
Prima dell’epidemia di COVID-19, è
stato riferito che era stato dato il greenlight anche a un Bad
Boys 4 sulla scia del successo di Bad
Boys for Life. In realtà la Sony aveva già
annunciato un quarto capitolo a luglio 2019. Parlando con
Collider per promuovere la sua nuova serie di Starz
Hightown, Bruckheimer ha confermato
“Attualmente stiamo lavorando a una bozza per il quarto [Bad
Boys]”. Bruckheimer non ha fatto i nomi di chi stava lavorando alla
sceneggiatura durante la sua intervista, ma è stato precedentemente
riferito che lo sceneggiatore di Bad
Boys for Life, Chris Bremner,
era stato incaricato del compito.
Ma lungi dall’essere il noioso
sequel che molti si aspettavano, Bad
Boys for Life è stato elogiato dalla critica
per aver permesso al marchio di evolversi e maturare insieme alle
star Will Smith e Martin
Lawrence. Il film ha guadagnato $ 419 milioni al
botteghino con un budget di $ 90 milioni, ed è attualmente il film
con il più alto incasso del 2020 dopo che la pandemia di
coronavirus ha costretto i cinema a chiudere le porte a metà
marzo.
Netflix sta continuando a
ingrandire il franchise di Stranger Things, e
adesso, alla vigilia della fine della serie regolare, ha annunciato
che comincerà a lavorare a una serie animata ambientata nello
stesso mondo della serie.
Quasi tutti i dettagli su questo
nuovo progetto non sono stati rivelati, a parte il fatto che è
stato sviluppato da Eric Robles e Flying
Bark Productions. Robles ha precedentemente creato le
serie animate Random! Cartoni animati,
Fanboy & Chum Chum e Glitch
Tech.
“Abbiamo sempre sognato
un’animazione di ‘Stranger Things’ sulla scia dei cartoni animati
del sabato mattina con i quali siamo cresciuti, e vedere questo
sogno realizzato è stato assolutamente elettrizzante”, hanno
dichiarato i fratelli Duffer in una nota. “Non potremmo essere
più sbalorditi da ciò che Eric Robles e il suo team hanno
escogitato: le sceneggiature e gli artwork sono incredibili e non
vediamo l’ora di condividere di più con voi! L’avventura
continua…”
Stranger Things ha
dimostrato di essere un successo globale e una delle serie
originali più popolari di Netflix da quando ha
debuttato originariamente nel 2016. È stata rinnovata per una
quinta e ultima stagione nel febbraio 2022.
Netflix ha annunciato i
piani per una serie spinoff live-action e uno spettacolo teatrale
nel luglio 2022, e in concomitanza i Duffer hanno fondato la
Upside Down Pictures. Non sono disponibili
dettagli sullo spin-off live-action, anche se i Duffer hanno
precedentemente affermato che non si concentrerà su personaggi come
Undici o Steve Harrington. Nel marzo 2023 è stato
rivelato che lo spettacolo teatrale si sarebbe svolto ad Hawkins
nel 1959 e avrebbe debuttato nel West End di Londra.
I Duffer stanno
anche lavorando a una versione TV live-action del manga giapponese
e della serie anime Death Note. La serie ha già
avuto un adattamento in live-action in forma di film Netflix nel 2017.
Stanno anche lavorando a un adattamento in serie del libro di
Stephen King e Peter StraubIl Talismano insieme alla Amblin Entertainment e
alla Paramount Television di Steven Spielberg.
È disponibile un nuovo trailer per
l’epico film evento Disney, Peter Pan &
Wendy. La rivisitazione in live-action del romanzo di
J. M. Barrie e del classico d’animazione del 1953
debutterà il 28 aprile, in esclusiva su Disney+.
Peter Pan &
Wendy racconta la storia di Wendy Darling, una giovane
ragazza che ha paura di lasciarsi alle spalle la sua casa
d’infanzia, che incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di
crescere. Insieme ai suoi fratelli e a una fatina, Trilli, viaggia
con Peter verso il magico mondo dell’Isola Che Non C’è. Lì incontra
un malvagio pirata, Capitan Uncino, e intraprende un’avventura
emozionante e pericolosa che cambierà la sua vita per sempre. Il
film è interpretato da
Jude Law (Animali fantastici – I segreti di
Silente), Alexander Molony (The Reluctant Landlord),
Ever Anderson (Resident Evil: The Final Chapter), Yara
Shahidi (grown-ish), Alyssa Wapanatâhk, Joshua Pickering
(A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe),
Jacobi Jupe, Molly Parker (House of Cards – Gli intrighi del
potere), Alan Tudyk (Rogue One: A Star
Wars Story) e Jim Gaffigan (The Jim Gaffigan
Show). Peter Pan & Wendy è diretto da David Lowery,
da una sceneggiatura di David Lowery & Toby Halbrooks (Sir
Gawain e il Cavaliere Verde) basata sul romanzo di J. M.
Barrie e sul film d’animazione Le avventure di Peter Pan.
Il film è prodotto da Jim Whitaker (Il drago invisibile),
mentre Adam Borba (Nelle Pieghe del Tempo), Thomas M.
Hammel (Thor: Ragnarok) e Toby Halbrooks sono i produttori
esecutivi.
Durante il panel dedicato alla
serie basata sull’Alta Repubblica alla Star
Wars Celebration, sono emerse alcune entusiasmanti
notizie sul casting per uno dei più attesi show Disney+ di Star Wars in
arrivo, tra cui
Star Wars:The Acolyte. Abbiamo
appreso che l’attrice Russian DollRebecca
Henderson interpreterà il personaggio proveniente da Star
Wars: L’Alta
RepubblicaVernestra “Vern”
Rwoh.
Nei libri, Vern era uno dei più giovani Jedi mai esistiti e servì
come Padawan di Stellan Gios. Il guerriero
Mirialan era completamente devoto all’Ordine Jedi, ma ha lottato
per adattarsi agli adulti, dando anche il buon esempio ai più
giovani detentori della forza. Henderson interpreterà una versione
molto più vissuta del personaggio e, come puoi vedere dall’immagine
qui sotto, sfoggerà un aspetto molto diverso.
Recognizing our mistakes and doing better is
the path of a Jedi.
Rebecca Henderson is Vernestra Rwoh in The Acolyte, an upcoming
Original Star Wars series from Lucasfilm coming to @DisneyPlus
in 2024.
#StarWarsCelebration
Tutto quello che sappiamo su Star Wars:The Acolyte
Star Wars:The Acolyte è l’annunciata
serie tv parte del franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
Star Wars:The Acolyte è ambientato
alla fine dell’era dell’Alta Repubblica in un mondo di “segreti
oscuri e poteri emergenti del lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Durante il panel di Lucasfilm
Studio Showcase di venerdì, abbiamo finalmente dato una prima
occhiata ai prossimi programmi TV di Star Wars
e Disney+,The
Acolyte e Skeleton
Crew.
I trailer di entrambi sono stati
condivisi esclusivamente con i fan presenti, e con ogni probabilità
non verranno diffuso online prima di cinque sei mesi. Tuttavia,
online sono emerse foto di alcuni nuovissimi dietro le quinte di
entrambi gli spettacoli che sono stati proiettati (con grande gioia
dei membri del cast) durante il panel.
Nel caso di The
Acolyte, l’attenzione si è concentra
principalmente sullo showrunner Leslye Headland e sulla star
Amandla Stenberg. Quella serie porterà gli spettatori in una
galassia di oscuri segreti e poteri emergenti del lato oscuro negli
ultimi giorni dell’era dell’Alta Repubblica. Un’ex Padawan si
riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una serie di
crimini, ma scopre che le forze che devono affrontare sono più
sinistre di quanto avessero mai previsto.
Le foto di Skeleton Crew sono un po’ più
rivelatrici quando vediamo il misterioso personaggio di Jude Law accanto al giovane cast del progetto,
Ravi Cabot-Conyers, Kyriana Kratter, Robert Timothy Smith e
Ryan Kiera Armstrong. Ambientato nello stesso lasso di
tempo di The
Mandalorian, Skeleton
Crew segue il viaggio di quattro bambini che
fanno una misteriosa scoperta sul loro pianeta natale
apparentemente sicuro, per poi perdersi in una strana e pericolosa
galassia. Trovare la strada di casa e incontrare improbabili
alleati e nemici sarà un’avventura più grande di quanto abbiano mai
immaginato.
Lo spin-off di “Star
Wars” è stato annunciato per la prima volta alla Star Wars
Celebration del 2022, tenutasi ad Anaheim, in California. I
dettagli sono scarsi per la serie, a parte la seguente descrizione:
“Lo spettacolo si svolge durante il periodo di ricostruzione
post-‘Il ritorno dello Jedi’ che segue la caduta dell’Impero, la
stessa di “The
Mandalorian“, ma la sua trama rimane un segreto. È stato creato
e prodotto esecutivamente dal regista Jon Watts, che ha realizzato
Spider-Man: Homecoming per la Marvel, e dallo sceneggiatore Chris
Ford. È stato richiesto un avviso di casting per quattro bambini,
di età compresa tra gli 11 e i 12 anni. All’interno di Lucasfilm,
la serie viene descritta come una versione galattica dei classici
film d’avventura di Amblin degli anni ’80.”
Watts e Ford saranno i produttori
esecutivi di Star
Wars: Skeleton Crew insieme a Jon
Favreau e Dave Filoni, due delle menti di
Star Wars dietro The
Mandalorian, The Book of Boba Fett e
Ahsoka.
Un nuovo trailer di
Ahsoka è
stato proiettato per i presenti durante il secondo giorno di
Star
Wars Celebration a Londra e, sebbene non sia stato
ufficialmente rilasciato online, abbiamo alcuni screenshot dal
panel postati su twitter dai fan. Le foto ci danno nuovi sguardi su
Mary Elizabeth Winstead nei panni della pilota
di Ghost Hera Syndulla, Natasha Liu Bordizzo nei
panni della guerriera mandaloriana e straordinaria scrittrice di
graffiti Sabine Wren, Ray
Stevenson nei panni dell’ex Jedi diventato alleato di
Thrawn del lato oscuro Baylon, Ivanna
Sakhno nei panni del suo apprendista Shin Hati e
Huyang il droide (doppiato da David Tennant).
Non abbiamo molti dettagli sui
cattivi, ma si ritiene che Baylon sia un ex Jedi sopravvissuto alle
conseguenze dell’Ordine 66 e sarebbe al servizio del Grande
Ammiraglio. Abbiamo anche
un primo sguardo a Lars Mikkelsen nei panni
del Grandammiraglio Thrawn che è stato condiviso online, ma la
Disney ha agito rapidamente per rimuovere tutte le fughe di
notizie. State tranquilli, però, assomiglia proprio allo spietato
cattivo di Chiss che tutti conosciamo e amiamo
di Star
Wars Rebels !
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Con l’arrivo nei cinema di tutto il
mondo, nel 1993, di Jurassic Park, il
regista Steven Spielberg mostrò le reali
potenzialità della computer grafica, cambiando per sempre la
settima arte. Sullo schermo era ora possibile veder prendere vita,
dopo milioni di anni dalla loro estinzione, i celebri dinosauri in
tutta la loro maestosità. Si trattò infatti del primo ad alto
budget a fare uso di CGI, ovvero quelle immagini generate al
computer che contribuiscono sempre di più ad abbattere la
distinzione tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Prima di
diventare un film rivoluzionario, però, la storia narrata nacque
come libro.
Nel 1990 lo scrittore
Michael Crichton pubblicò infatti il romanzo di
fantascienza Jurassic Park. Affascinato dal progetto,
Spielberg fece in modo di assicurarsene i diritti, così da poterne
fare subito un film. L’ostacolo maggiore era naturalmente
rappresentato dalla realizzazione dei dinosauri, estremamente
presenti. La volontà del regista era quella di dar vita a degli
animali realistici e non dei mostri. Per riuscire in ciò venne
assunto il paleontologo Jack Horner, che collaborò alla
realizzazione visiva dei dinosauri. Scontento però dagli effetti
speciali in animatronica, Spielberg trovò la soluzione nel momento
in cui la Industrial Light & Magic gli mostrò le prime animazioni
in CGI.
Fu l’inizio di un cambiamento
epocale, che portò alla diffusione di tecnologie oggi pressocché
onnipresenti nel cinema. Ancora oggi l’influenza di Jurassic
Park è fortissima sul cinema, anche solo grazie ai suoi
cinque sequel, che continuano a tramandare la maestosità degli
effetti speciali. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Jurassic Park: la trama del film
La vicenda del film ha inizio
sull’Isla Nublar, una piccola isola al largo della Costa Rica. Su
questa vengono invitati il paleontologo Alan Grant
e la paleobotanica Ellie Sattler, i quali sono
chiamati dal proprietario ed eccentrico miliardario John
Hammond a formulare una valutazione scientifica circa la
realizzazione di un suo progetto segreto. Giunti sul luogo, dove si
trova anche il matematico Ian Malcom, egli
svela loro di essere riuscito, grazie alla tecnica della
clonazione, a riportare in vita i dinosauri e a realizzare un vero
e proprio parco dei divertimenti tematico. Nel momento in cui Grant
e la Sattler si trovano davanti agli esemplari in carne ed ossa,
non possono che rimanerne estasiati.
Tra le specie clonate, tuttavia, non
si ritrovano solo quelle erbivore, bensì anche quelle carnivore e
più pericolose. Quando il collaboratore di Hammond, Dennis
Nerdy, nel tentativo di vendere le informazioni sulla
clonazione ad un rivale del miliardario disattiverà il sistema di
sicurezza, il caos avrà inizio. Liberi di uscire dalle loro gabbie,
feroci dinosauri come i velociraptor o il mastodontico
Tyrannosaurus rex, daranno prova di tutta la loro aggressività. Per
Alan, Ellie, e quanti insieme a loro avrà inizio una prova di
sopravvivenza, dove l’unica possibilità di sfuggire ai dinosauri è
quella di abbandonare l’isola.
Jurassic Park: il cast del film
Per interpretare il ruolo di Alan
Grant, personaggio iconico della serie, era originariamente stato
considerato Harrison Ford. L’attore è noto per
aver già lavorato con Spielberg per i film su Indiana
Jones. Al suo posto venne però scelto Sam Neill, il
quale dichiarò essere entrato a far parte del film a poche
settimane dalle riprese, senza sapere nulla della storia né del
libro. Laura Dern è
invece Ellie Sattler. Lei fu la prima ed unica scelta per
Spielberg, il quale rimase affascinato dall’interpretazione di lei
in Rosa scompiglio e i suoi amanti. Per il ruolo di Ian
Malcolm, invece, era stato considerato l’attore Jim
Carrey, ma il ruolo venne affidato a Jeff Goldblum,
con il quale divenne poi estremamente celebre.
Nel ruolo del miliardario John
Hammond vi è invece l’attore e regista Richard
Attenborough. Circa un decennio prima, questi aveva vinto
il premio Oscar come miglior regista per Ghandi, battendo
proprio Spielberg, candidato per E.T. l’extraterrestre.
Sono poi presenti gli attori Samuel L. Jackson nel
ruolo di Ray Arnold, il capo ingegnere del parco, e Wayne
Knight in quelli di Dennis Nerdy, l’informatico che
tradirà Hammond. Vi sono poi i nipoti del miliardario, Timothy e
Alexis Murphy. Nei panni del primo si ritrova Joseph
Mazzello, mentre Ariana Richards
interpreta la ragazza. Questa rivelò di essere stata scelta sulla
base di un provino dove le era stato chiesto di urlare quanto più
possibile, mostrando la sua capacità a simulare il terrore.
Jurassic Park: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Jurassic
Park è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim
Vision. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta,
basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo
di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene
notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione
per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare
la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno
sabato 8 aprile alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
I thriller di spionaggio sono da
sempre un genere di film particolarmente apprezzati dal grande
pubblico, fondamentalmente per il loro possedere, nei casi
migliori, delle storie particolarmente complesse e dai risvolti
imprevedibili. Due regole sono sempre valide in questo tipo di
film, ovvero “niente è come sembra” e “non fidarsi di
nessuno”. Questi stessi principi sono alla base anche di
La regola del sospetto, titolo del 2003
scritto da Roger Towne, Kurt Wimmer e
Mitch Glazer e diretto da Roger
Donaldson, celebre anche per altri titoli simili come
Senza via di scampo, La rapina perfetta e
The Novembre Man.
Costato circa 46 milioni di dollari,
La regola del sospetto si affermò come un buon successo al
box office, arrivando ad un incasso complessivo di oltre 100
milioni di dollari a livello globale. Ciò a riprova di come questo
genere di film attragga sempre molto pubblico al cinema,
specialmente se nella pellicola vi recitano celebri attori come in
questo caso. Differente è invece stata l’accoglienza della critica
e della CIA. Agenti di quest’ultima, infatti, hanno definito il
film molto poco realistico ma comunque godibile. Il film di
Donaldson è dunque un titolo che si prende le sue libertà, offrendo
però buon intrattenimento.
Per gli appassionati del genere è
dunque un titolo da riscoprire, sia per la sua trama non sempre
prevedibile sia anche solo per gustarsi le interpretazioni di due
celebri attori, tra cui un premio Oscar, i quali impreziosiscono
non poco l’intera pellicola. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La regola del sospetto: la
trama del film
Protagonista del film è
James Clayton, giovane genio dell’informatica che
viene notato dal reclutatore della CIA Walter
Burke, il quale lo convince ad entrare a far parte
dell’Agenzia. Durante i duri mesi di addestramento passati in un
luogo isolato, che gli appartenenti all’organizzazione chiamano “la
Fattoria”, James imparerà due fondamentali regole del mestiere,
ossia “niente è ciò che sembra” e “non fidarsi di
nessuno“, dimostrando di essere uno dei migliori aspiranti al
posto di agente segreto, almeno secondo le necessità di Walter
Burke. Dopo un test apparentemente fallito, James viene dunque
contattato da quest’ultimo, che gli affida la sua prima ed
importante missione.
James dovrà investigare sulla
collega Layla e sventare una possibile fuga di
notizie. Secondo Burke, infatti, la donna è una spia infiltratasi
all’interno dell’agenzia e intenzionata a copiare Ghiaccio Nove, un
potente programma informatico top secret. Data la sempre crescente
attrazione di James nei confronti di Layla, però, il giovane si
ritroverà ben presto invischiato fra sospetti, pericoli e dubbi che
lo porteranno a dubitare dello stesso Burke. Deciso ad andare fino
in fondo alla vicenda, James comprenderà quanto sia vero il
principio di non doversi fidare di nessuno.
La regola del sospetto: il
cast del film
Ad interpretare l’agente James
Clayton vi è l’attore Colin Farrell,
il quale ha raccontato di essersi preparato al ruolo incontrando
veri agenti della CIA. Parlando con loro ha potuto non solo
apprendere meglio il ruolo dell’agente, ma ha anche potuto imparare
anche alcuni segreti del mestiere. Farrell ha poi apportato al
personaggio anche alcune sue idee, come quella di fargli dire,
durante un tentativo di seduzione, la battuta “sono appena
uscito di galera”. Una frase che l’attore ha dichiarato di
aver realmente usato in una circostanza simile. Inoltre, le foto
che nel film ritraggono James e il padre sono vere foto di Farrell
con suo padre.
Accanto a lui, nel ruolo del mentore
e agente CIA Walter Burke vi è invece il premio Oscar Al Pacino, il
quale accettò il ruolo poiché interessato dagli aspetti più
controversi e meno ortodossi. Ad interpretare Layla, l’agente su
cui James è chiamato a investigare, vi è invece Bridget
Moynahan. L’attrice è nota principalmente per aver
recitato in film come Le ragazze del Coyote Ugly,Io, robot e nei film
John Wick e John Wick – Capitolo 2.
Al film partecipano anche gli attori Gabriel Macht
nel ruolo di Zack e Kenneth Mitchell in quelli di
Alan.
La regola del sospetto: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di La
regola del sospetto grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo
di sabato 8 aprile alle ore 21:00
sul canale Iris.
Negli ultimi anni l’attore
Nicolas Cage si è gettato in un gran numero di
progetti, affrontando generi, storie e personaggi spesso
estremamente diversi tra loro. Tra i titoli più maggiori in cui ha
recitato di recente si annoverano Mandy, Drive Angry e Il colore
venuto dallo spazio. Nel 2018 ha invece preso parte a
211 – Rapina in corso (qui la recensione), film
poliziesco basato su un reale scontro a fuoco che ha spinto le
forze dell’ordine statunitensi a rivedere le proprie strategie
d’azione. A dirigere la pellicola vi è York Alec
Shackleton, già distintosi per aver dato vita anche agli
action Kush e Disturbing the Peace – Sotto
assedio.
“211” fa riferimento al codice che i
poliziotti utilizzano per indicare le rapine in corso. All’interno
del film qui approfondito prende dunque vita la storia di un
poliziotto con numerosi traumi alle spalle, coinvolto in una
situazione di pericolo estremo che lo spingerà a riconsiderare la
propria esistenza. Un poliziesco, certamente, ma che non disdegna
una buona dose di emozioni, generate a partire proprio dal legame
che lega alcuni dei protagonisti. La sensazione principale,
naturalmente, è quella di trovarsi proprio a bordo dell’auto dei
poliziotti protagonisti, lasciando così la possibilità di vivere
quanto più da vicino la tensione e i brividi provati da questi.
Pur i con i suoi difetti, il film
riesce dunque ad offrire un certo intrattenimento, lasciando allo
spettatore la possibilità di riflettere sulle scelte della vita,
come anche su come molto spesso i cosiddetti “cattivi” non sono che
il frutto di problemi più grandi. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia dietro al film.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
211 – Rapina in corso: la trama del film
Protagonista del film è Mike
Chandler, poliziotto veterano che condivide questo lavoro
insieme al genero Steve MacAvoy. Questi è infatti
sposato con Lisa, la figlia di Mike, con la quale
però l’uomo non ha più contatti da tempo. I due poliziotti ogni
giorno si trovano ad eseguire ordinari giri di pattuglia per le
strade della città, finché non si ritrovano assegnato un ragazzino
di nome Kenny, al quale il tribunale ha imposto
una giornata in polizia come punizione dopo una rissa. I due
ufficiali e il loro giovane passeggero si trovano impreparati
quando il destino decide di metterli improvvisamente nel mirino di
una rapina in corso in una banca, per mano di un’addestrata squadra
di uomini senza paura e armati fino ai denti. Per uscirne vivi,
dovranno fare affidamento a tutto il loro desiderio di
riabbracciare i propri cari.
211 – Rapina in corso: il cast del film
Come accennato, protagonista del
film nei panni di Mike Chandler vi è l’attore Nicolas Cage.
Questi si è dichiarato interessato al ruolo per via della
possibilità di interpretare tanto scene d’azione quanto altre più
incentrate sull’emotività. Accanto a lui, nei panni del collega
Steve MacAvoy, vi è l’attore Dwayne Cameron, anche
lui noto per diverti titoli action. Sophie
Skelton, celebre per il ruolo di Brianna Randall Fraser,
interpreta invece Lisa, la figlia di Mike. Il giovane Kenny ha il
volto dell’attore Michael Rainey Jr., mentre
Ori Pfeffer è il capo dei rapinatori, di nome Tre.
Alexandra Dinu dà vita qui all’agente Rossi,
mentre Cory Hardrict è l’agente Hanson. Nel film
si ritrova anche il figlio di Nicolas Cage, Weston
Cage, nei panni del rapinatore Luke.
211 – Rapina in corso: la
vera storia dietro al film
La vicenda narrata nel film si basa
su un episodio realmente accaduto nel 1997. Nella zona di Los
Angeles conosciuta come North Hollywood due poliziotti si ritrovano
infatti coinvolti in un’improvvisa rapina in banca. Con loro, come
riscontrabile anche nel film, vi è anche un ragazzino di quindici
anni, al quale è stata imposta come punizione una giornata in
polizia. I rapinatori si rivelano essere armati fino con strumenti
di guerra particolarmente letali. Arrivati sul posto i due
poliziotti si rendono dunque conto da subito di dover chiamare dei
rinforzi. Le squadre speciale della LAPD e della SWAT entrano così
in azione con il supporto dell’Interpol. L’unico modo per risolvere
la questione, tuttavia, sembra quella di avviare una
negoziazione.
Questa si protrae però ben oltre il
previsto, fino al momento in cui la situazione precipita
inesorabilmente. Apertasi una feroce sparatoria, sarà solo dopo un
duro attacco che le forze dell’ordine riusciranno ad abbattere i
quattro rapinatori. Oltre a loro, però, rimangono feriti anche 12
poliziotti e 8 civili. Fu un evento che traumatizzò particolarmente
il paese, spingendo la polizia a cambiare il proprio modus
operandi. Fino a quel momento, infatti, ai poliziotti non era
consentito portare armi pesanti. Al momento della rapina, dunque,
questi si trovarono in netto svantaggio rispetto ai rapinatori. Da
quel momento, il calibro delle armi utilizzate è stato aumentato,
consentendo così agli agenti di poter eseguire in maggior sicurezza
il loro lavoro.
211 – Rapina in corso: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
211 – Rapina in corso grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV,Chili Cinema, Google Play e
Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma
di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere
un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto televisivo di sabato 8
aprile alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Il film Evil Dead
Rise diretto da Lee Cronin, che arriverà
al cinema dal 20 aprile 2023, è il quinto film
della serie iniziata da Sam Raimi nel 1981 con Evil Dead,
da noi noto come La casa. Sin da
quel primo capitolo, la serie si è distinta per le sue grandi
quantità di sangue utilizzato, in modo più o meno realistico.
Questo nuovo film, che abbandonerà la solita ambientazione nella
foresta per sposterà l’orrore in città, sembra non sarà da meno. In
una recente intervista con Cronin ha infatti rivelato l’esatto
volume di sangue usato sul set dell’atteso nuovo film horror.
Alyssa Sutherland (The Mist,
Vikings) e Lily
Sullivan (Picnic at Hanging Rock, Jungle) interpreteranno
i ruoli principali. L’originale a microbudget di Sam Raimi è
ancora considerato uno dei migliori film horror di tutti i tempi,
con i sequel diretti Evil Dead
2 e Army of
Darkness, nonché la recente serie tv
Ash vs Evil Dead. Il ben accolto remake del 2013
è stato un affare molto più redditizio, ma non siamo ancora sicuri
di cosa aspettarci da Rise dal punto di vista del
tono.
Al termine del secondo giorno di
Star
Wars Celebration London, l’annuncio di gran lunga più
importante è stato la conferma che l’attore di
Star Wars RebelsLars
Mikkelsen tornerà a interpretare il
Grandammiraglio Thrawn nell’imminente serie
Disney+ live- Ahsoka!
Lars Mikkelsen ha
prestato la voce al cattivo nella terza stagione dell’acclamata
serie animata, e ha svolto un lavoro così fantastico che era
davvero difficile immaginare che qualcun altro prendesse il posto
dello spietato Chiss. L’ultima volta che abbiamo visto Thrawn,
veniva trascinato attraverso l’iperspazio dal Purrgil insieme a
Ezra Bridger verso parti sconosciute. Il personaggio sarà
parte integrante di Ahsoka,
poiché gran parte della storia si concentrerà Ahsoka che tenta di
rintracciarlo ed eliminarlo una volta per tutte. Durante il panel,
abbiamo anche appreso che i registi della serie saranno:
Dave Filoni, Steph Green, Peter Ramsey, Jennifer Getzinger,
Geeta Patel e Rick Famuyiwa.
La prossima serie Disney+ ha come protagonista
Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse Darth Vader. La serie sarà
presentata in anteprima ad agosto, ha confermato la Disney durante
l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave Filoni, che è stato raggiunto sul palco da
Dawson e Natasha Liu Bordizzo, che interpreta
Sabin Wren, un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di
graffiti che è apparso per la prima volta in Star Wars
Rebels. A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata
Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Peacemaker è
stato rinnovato per una seconda stagione poco dopo la messa in onda
del finale, ma con tutti i cambiamenti e gli sconvolgimenti
derivanti dalla formazione dei DC Studios e da James Gunn che ha assunto l’incarico di
co-CEO, i fan si erano chiesti se il regista avrebbe mai trovato il
tempo per lavorare alla serie tv
Ebbene oggi James Gunn ha condiviso un aggiornamento, ed è
uno di quei aggiornamenti che ci dà sia buone che cattive notizie:
la seconda stagione di Peacemakerè
ancora in sviluppo, ma aspetteremo un po’ di tempo prima che la
serie tornerà sui piccoli schermi! Il regista di Guardiani della Galassia Vol. 3
ha confermato che Superman:
Legacy lo terrà impegnato per i prossimi due
anni, il che significa che John Cena non riprenderà il ruolo di vigilante
ultraviolento almeno fino al 2025.
What about the second season of Peacemaker?
Is it still even happening? 😥☮🤘🦅🧜♂️
È del tutto comprensibile che
Jemes Gunn debba mettere alcuni progetti nel
dimenticatoio con tutto quello che stava succedendo al momento, ma
siamo sicuri che molti rimarranno un po’ delusi da questo
aggiornamento.
Questo non vuol dire che non
rivedremo mai più Peacemaker.
Sia John Economos (Steve Agee) che Emilia Harcourt (Jennifer
Holland) si sono recentemente visti nellascena post-crediti di Shazam! Furia degli
dei e abbiamo anche lo spin-off
show di HBO Max Amanda
Waller (Viola Davis) in arrivo, quindi non c’è troppo
da disperarsi!
Netflix ha
svelato il primo teaser per l’imminente premiere degli episodi
finali di Manifest4 – Parte 2. Il video prende in giro la fine
del mondo mentre i passeggeri del volo 828 si riuniscono per
trovare un modo per impedire che accada il giorno del giudizio.
Gli episodi
rimanenti dell’ultima stagione dovrebbero
iniziare in streaming il 2 giugno.
La trama di
Manifest 4 Parte 2.
“Dopo che Angelina ha
scatenato una devastante fessura vulcanica, i passeggeri devono
affrontare un severo controllo in un mondo alimentato dall’odio
degli 828er, non più liberi di risolvere le proprie chiamate senza
la costante supervisione del Registro 828. Un misterioso incidente
rivela minacciosi avvertimenti che metteranno ulteriormente a
repentaglio il sostentamento di tutti i passeggeri. Mentre
Michaela è addolorata per la perdita del suo amato marito Zeke,
deve collaborare con la sua vecchia fiamma Jared per trovare nuovi
metodi per indagare su Callings. Nel frattempo, Ben e Saanvi
tentano di collaborare con le autorità del Registro, il che porta
solo a risultati disastrosi per i passeggeri. Miracolosamente,
un evento mitologico riattiva la cicatrice del drago carica di
zaffiro di Cal, offrendo un barlume di speranza per gli 828ers per
sopravvivere alla data della morte che si avvicina
rapidamente.
La quarta stagione
di Manifest
“Due anni dopo l’omicidio violento
di Grace che aveva sconvolto le loro vite, la famiglia Stone è
distrutta, con un devastato Ben che continua a piangere la moglie e
a cercare Eden, la figlia rapita. Consumato da questo dolore, Ben
si è dimesso dal ruolo di co-capitano della scialuppa, lasciando il
comando a Michaela, un incarico quasi impossibile visto che i
movimenti di ogni passeggero sono ora controllati da un registro
del governo. Mentre la data di morte si avvicina sempre più e i
passeggeri cercano con sempre maggiore disperazione un modo per
sopravvivere, arriva un personaggio misterioso con un pacchetto per
Cal che stravolge tutto ciò che sanno del volo 828 e permetterà di
scoprire il segreto delle chiamate attraverso un viaggio
profondamente emotivo, coinvolgente e spiazzante.
Melissa Roxburgh, Josh
Dallas, J.R. Ramirez, Luna Blaise, Ty Doran, Parveen Kaur, Matt
Long, Holly Taylor, Daryl Edwards. Ideatore /
Showrunner / Produttore esecutivo: Jeff Rake.
Produzione esecutiva: Jack Rapke, Jackie Levine, Len
Goldstein
La Fase 5 del MCU è
ufficialmente iniziata nel febbraio 2023, con l’uscita di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, il primo
film del ricco catalogo che i Marvel Studios hanno pronto per gli
spettatori. Nello specifico, tutti i film del MCU che usciranno
nel 2023 sono sequel e vogliono offrire al pubblico nuove avventure
con alcuni dei personaggi più importanti e amati del franchise.
Originariamente, i Marvel Studios avrebbero dovuto
distribuire quattro film nel 2023, ma questo prima che il reboot di
Blade di
Mahershala Ali venisse posticipato al 2024 a
causa di vari problemi di produzione. Anche la Sony sta portando
avanti due diverse sezioni dei suoi piani cinematografici su
Spider-Man: un nuovo film in live-action con
protagonista un cattivo dell’Uomo Ragno e l’attesissimo seguito di
Spider-Man: Into the Spider-Verse debutteranno
entrambi nel 2023. Ecco tutti i film e le serie tv del MCU in uscita nel
2023!
1Tutte le serie tv Marvel in arrivo nel
2023
Oltre ai prossimi film Marvel
in uscita, ci sono anche diverse serie televisive Marvel in che
arriveranno sul piccolo schermo nel 2023. In origine, i Marvel
Studios avevano annunciato molte serie televisive in uscita su
Disney+ nel 2023, tra cui
What If…? stagione 2, Ironheart
e
Agatha: Coven of Chaos, ma questi progetti sono tutti
slittati. Ecco le serie tv Marvel che usciranno ufficialmente nel
2023:
Marvel’s Moon Girl and Devil Dinosaur
ha debuttato il 10 febbraio 2023 su Disney Channel.
La carriera di James
Mangold è sempre più in ascesa. Da quando ha regalato ai
fan di tutto il mondo il miglior film possibile su Wolverine, il regista ha
aumentato la sua credibilità ad Hollywood. Ciò gli ha permesso di
raccogliere l’eredità di Steven Spielberg ed essere ingaggiato dalla
LUCASFILM per dirigere l’imminente Indiana
Jones e il Quadrante del Destino, quinto e ultimo capitolo
della saga con protagonista Harrison Ford. Ma non è tutto perché durante
la partecipazione a Star
Wars Celebration – dove è stato annunciato
che avrebbe diretto
nel prossimo futuro il suo film di Star
Wars – Mangold ha confermato
a Collider per la prima volta
che sta scrivendo e dirigendo il film Swamp
Thing che farà parte della prima fase del nuovo corso
del DC
Universe, dal titolo Dei e Mostri.
“Vedremo prima cosa si
realizzerà“, ha detto il regista. “La verità è che
sto scrivendo entrambi in questo momento e chissà cosa succederà e
cosa sboccerà prima o dopo… sto riconoscendo che sto facendo
Swamp
Thing … Non è una voce, sta
accadendo.“ Il co-CEO dei DC Studios
James Gunn ha citato su Twitter la clip
dell’intervista e ha detto che Mangold è stata “una delle prime
persone con cui ha parlato” quando ha iniziato a tracciare il corso
della DCU, e che Swamp
Thing è il “progetto di passione” di
Mangold.
Swamp
Thing è un supereroe nei fumetti americani pubblicati
dalla DC Comics. Una creatura elementale umanoide/vegetale,
creata dallo scrittore Len Wein e dall’artista Bernie Wrightson,
Swamp
Thing ha avuto diverse incarnazioni umanoidi o mostri
in varie trame diverse. Il personaggio è apparso per la prima volta
in House of Secrets#. Il personaggio è un mostro di palude che
assomiglia a un tumulo antropomorfo di materia vegetale e combatte
per proteggere la sua casa paludosa, l’ambiente in generale e
l’umanità da varie minacce soprannaturali o terroristiche.
Il fantasy è uno dei più
affascinanti generi cinematografici, ma anche uno di quelli più
difficili da produrre. Prendiamo, ad esempio, il franchise di Harry
Potter, che in questo discorso ritornerà a più riprese.
Harry Potter
è, nell’immaginario collettivo, una delle saghe più magiche e
travolgenti realizzate, merito soprattutto della sua solida
struttura narrativa e di una storia accattivante, riuscita a
diventare sogno di intere generazioni. Quanti, ancora oggi,
desiderano ricevere una convocazione a Hogwarts?
Esiste perciò un prima e un dopo
Harry Potter (o anche
Il Signore degli
Anelli), come esiste un prima e un dopo Star Wars nello sci-fi, entrambi capaci di
aver saputo dare nuova vita ai generi, forti sia della storia
formativa interna che dell’amore del pubblico. È dunque normale che
alcuni successivi film ne abbiano seguito la scia, riproponendo
universi simili, prendendone a volte spunto, altre volte purtroppo
emulandoli un po’ troppo.
Ed è così che arriviamo a
The Portable Door, adattamento della
serie fantasy in sette libri di Tom Holt. Diretto da
Jeffrey Walker, il film è una produzione interamente
australiana e vanta un cast di nomi altisonanti, fra cui spiccano
il due volte premio Oscar Christoph Waltz nei
panni del villain e Sam Neill, il celebre
Alan Grant di Jurassic Park, come suo braccio destro.
The Portable Door, la
trama
Con The Portable
Door facciamo la conoscenza della J.W. Wells & Co.,
un’azienda che si occupa di far accadere coincidenze fra le persone
e influenzarle a seguire una certa strada nella vita, a fin di
bene. O almeno così sembra. Ne sono a capo Humphrey
Wells (Christoph
Waltz), amministratore delegato dell’azienda, e il
manager Dennis Tanner (Sam
Neill), i quali un giorno assumono come stagisti
Paul Carpenter (Patrick Gibson) e
Sophie Pettingel (Sophie
Wilde).
A Paul, vero protagonista della
storia, verrà affidato il segreto compito di andare alla ricerca di
una “porta portatile” che si nasconde all’interno della struttura.
In realtà, il reale obiettivo di Wells, colui che gli ha affidato
l’incarico, è impossessarsi delle anime delle persone al fine di
poter stravolgere nel mondo reale le loro influenze e decisioni. In
questo modo, manipolandole, potrà ricavarne un guadagno e,
dall’altra parte, loro non se ne accorgeranno mai. La missione di
Paul, naturalmente, diventerà fermarlo prima che sia troppo
tardi.
Il problema sta alla base
Come accennato in apertura, le
storie fantasy possono avere un loro successo solo se, alla base,
c’è una forte visione artistica associata a una specifica idea
narrativa, in grado di forgiare nuove storie in nuove forme. Perché
se un certo mondo magico funziona, assicurando a livello di incassi
(conta anche questo) una buona cifra, è giusto appropriarsene per
rimodellarci sopra un racconto che risulti poi
inedito. È lì che entra in gioco la bravura di un
regista, ma anche quella di uno sceneggiatore. Ecco quindi il
primo, grande, problema di The Portable
Door. Non solo la storia è inserita in un universo di
maghi e goblin a Londra, ma riprende anche tutte le più peculiari
caratteristiche potteriane.
Il protagonista, un orfano e
impacciato Paul, scopre di essere il prescelto per distruggere il
mago Humphrey Wells, che vuole impossessarsi delle anime delle
persone per poterle manovrare. La sua vita cambia quando nel suo
appartamentino un po’ logoro arriva una lettera (altra somiglianza)
dall’azienda J.W. Wells & Co., dentro la quale gli verrà assegnato
il compito di cercare una porta portatile, la quale altro non sarà
che una sorta di polvere volante. Con la differenza che, in questo
caso, il luogo in cui ci si vuole recare va solo pensato, non
scandito a parole.
La porta in questione altro
non risulterà che un McGuffin, seppur il titolo stesso del
film faccia pensare a una sua importante rilevanza nella trama.
L’universo plasmato da Walker risulta perciò troppo derivativo e
scialbo, con una narrazione che va sfaldandosi subito dopo il primo
atto, arrivando a chiedersi quanto ancora ci vorrà prima che si
giunga al climax finale, al quale finalmente seguiranno i titoli di
coda. The Portable Door, al netto di una
composizione visiva discreta e semplice e una scrittura che brilla
di più solo nelle battute da humor inglese pronunciate dal
personaggio di Sam Neill, si è edificato su una base troppo fragile
e tremolante per poter essere coinvolgente.
E qualche scenografia ben fatta, un
dosato (quasi scarso) uso del VFX (per fortuna hanno capito che non
c’era bisogno di strafare o sarebbero peggiorate le cose), e
un’interpretazione sempre magistrale di Christoph Waltz nei panni
del cattivo (ruolo che gli calza fin troppo bene), non bastano
dunque a rendere il film meno scarico e sottotono di quanto già non
fosse in partenza.
Siamo nelle mani dei poteri
forti?
The Portable
Door aveva l’occasione, data l’inefficienza a livello
strutturale, di poter lavorare bene almeno sul versante del
contenuto. Opportunità mancata anche sotto questo aspetto, un po’
come accaduto al film NetflixL’accademia del Bene e del
Male uscito in piattaforma qualche mese fa. È chiaro che
il sottotesto di cui la pellicola si fa carico nasconde al suo
interno una nota politica molto attuale quanto estremamente
importante. Riguarda la nostra società, ma in particolare quella
americana, intesa come popolo manipolato dai poteri forti.
Un seguire un american
dream creduto come un desiderio sentito e comune, ma in
realtà frutto di una illusione ottenuta grazie a particolari
operazioni di persuasione, al fine di avere un cittadino ligio al
dovere. Una tematica che però è un peccato non emerga a dovere, e
che viene appena esplorata, per non dire accennata, solo nel
finale. C’era tanta carne al fuoco, molto potenziale che poteva
rendere The Portable Door un film di
qualità, per poter pensare poi eventualmente ad un futura saga che,
se questi sono i presupposti, rischia però di fallire.
Cosa si sarebbe disposti a fare per
proteggere la propria famiglia? In un clima teso ed intenso,
Sorellanza ci mostra i sacrifici che si
possono fare in difesa dei propri cari. Si tratta di una nuova
serie crime francese, formata al momento da una sola stagione di
otto episodi, ognuno da circa trenta minuti. La serie, prodotta e
distribuita da Netflix, è stata ideata da Nawell
Madani, in collaborazione con lo sceneggiatore
Simon Jablonka. Nel cast ritroviamo la
stessa Madani nei panni della protagonista Fara; a lei si
affiancano Vincent Rottiers (Renoir),
Paola Locatelli (Le relazioni pericolose) e
Djebril Zonga (I miserabili).
Sorellanza, la famiglia
prima di tutto
Protagonista di Sorellanza
è Fara, una giovane giornalista di origine
algerine che cerca di farsi pazientemente la sua strada in una
carriera ambiziosa: diventare conduttrice del telegiornale per cui
lavora. L’arrivo del fratello Selim a casa sua con
un misterioso furgone cambia la sua vita. Una volta che Fara e le
sue sorelle scoprono che lui è effettivamente ricercato per aver
investito un poliziotto faranno di tutto per proteggerlo, bruciando
il furgone di Selim per coprire le sue tracce. Selim, però, non è
più il piccolo innocente che Fara e le sue sorelle immaginano.
Il ragazzo, infatti, lavora come
corriere della droga per un importante organizzazione criminale,
guidata localmente dall’affascinante e spietato
Oumar. Ora che Fara ha distrutto tutta la droga,
rimasta bruciata insieme al furgone, dovrà in ogni modo cercare di
saldare l’enorme debito con lo spacciatore. Grazie all’aiuto delle
sorelle e della giovanissima nipote Lina, Fara
preparerà dunque il piano perfetto per ripagare Oumar e proteggere
la sua famiglia. Tra intrecci amorosi, soffiate alla polizia ed
ostaggi, non mancheranno certamente i colpi di scena.
Ismaël Bazri / NETFLIX
I sacrifici dei quartieri più
poveri
Una delle tematiche fulcro di
Sorellanza è proprio la continua
ingiustizia quotidiana che vivono le persone più povere,
provenienti da quartieri malfamati e mal frequentati; a ciò si
affianca la spulare difficoltà nel farsi da sé. Oumar e Fara sono
due personaggi emblema delle disparità sociali: i due personaggi
sembrano essere, per il loro carattere molto combattivo ed
ambizioso, simili ed allo stesso tempo speculari. Il primo,
proveniente da una famiglia così povera che la madre è costretta
alla prostituzione per mantenere i figli, ha scelto la via per lo
spaccio perché vista come l’unica per potersi prendere cura della
propria famiglia, ed ora punta a raggiungere i gradini più alti
dell’organizzazione criminale.
A differenza di Oumar, Fara, pur
essendo tenace e razionale, ha dei valori che mantiene saldi, cerca
di mantenere la propria integrità. Lei si mostra dal primo episodio
per ciò che è: una self-made woman. Da bambina aspira ad
essere una giornalista televisiva e fa di tutto per raggiungere il
posto che le spetta. Inizialmente ha un rapporto contrastante con
le due sorelle, donne e madri: le tre hanno una visione diversa
della vita. Fara risulta essere tra le tre la più coraggiosa, in
grado di mettere più volte in pericolo la propria stessa vita per
salvare Selim e la sua famiglia.
Le vicende di queste figure centrali
in Sorellanza si svolgono in un clima
perennemente teso, in cui non mancano scene di suspense e d’azione.
Si tratta di una serie molto avvincente, che sembra però perdere
valore nel finale. L’ultimo episodio chiude infatti le vicende in
maniera molto veloce e sbrigativa, così da non permettere una
chiara spiegazione allo spettatore.
Ismaël Bazri / NETFLIX
Un rapporto madre-figlia
burrascoso
Un altro tema centrale in
Sorellanza è poi il rapporto tra
Lina e sua madre. Le due hanno visioni totalmente contrastanti:
Lina è una ragazza giovane, con una grande sete di vita ma anche
con l’immaturità propria dell’adolescenza. Si atteggia da adulta,
mente e scappa dalla madre quando non viene assecondata. La madre,
invece, ha una mentalità molto chiusa e tradizionalista: è una
mussulmana molto fedele, che rispetta il corano e prega tutti i
giorni.
Lei cerca di proteggere la figlia da
uno stile di vita che considera immorale e pericoloso: non si rende
conto che, così facendo, allontana Lina sempre di più da lei.
Solamente alla fine accetterà la figlia così com’è, cercando di
capirla. Le darà addirittura la sua benedizione per la relazione
tra Lina ed un giovane e ricco calciatore francese. In questo
rapporto madre figlia emerge dunque quella che è la vera e profonda
differenza tra la cultura islamica, rappresentata dalla madre, e la
cultura occidentale, rappresentata invece da Lina.
Presentato in anteprima
all’ultima edizione del Festival internazionale
del cinema di Berlino, nella sezione
Concorso, Suzume sarà
nelle sale italiane dal 27 aprile. Diretto da Makoto
Shinkai,Suzume è il tredicesimo
film del celebre regista giapponese, dopo Weathering with You che
nel 2019 ha vinto il premio “Animation of the Year” del
43° edizione del Japan Academy Film Awards. Nel 2016, sempre in
occasione dei JAFA, Shinkai ha inoltre vinto il premio
“Director of the Year” per il film Your Name, il
cui successo lo ha reso il terzo film animato giapponese più visto
nel mondo. Tra i lavori precedenti di Shinkai The Garden of Words,
Children Who Chase Lost Voices e 5 Centimeters per Second.
Suzume
sarà al cinema da giovedì 27 aprile distribuito da Warner Bros.
Entertainment Italia.
La trama del film
Mentre il cielo si tinge
di rosso e la terra trema, il Giappone è sull’orlo della
catastrofe. Suzume, un’adolescente determinata, partirà in missione
per salvare il suo paese. In grado di vedere le forze
soprannaturali che gli altri non possono vedere, sarà lei l’unica
capace di chiudere le misteriose porte che stanno diffondendo il
caos ovunque. Suzume affronterà un viaggio pericoloso per salvare
il destino di tutto il Giappone.
Bridget Jones ci insegna che a volte, quando
meno te lo aspetti, l’amore arriva nel modo più inaspettato,
vestendo i panni di un uomo meraviglioso che fino a quel momento
avremmo potuto solo sognare. La storia di Jul, la protagonista
della nuova serie tv Amori (e guai) a Parigi ce lo
ricorda ancora una volta: con un pizzico di fortuna e tanta
determinazione, dopo aver toccato il fondo si può solo
risalire.
Amori (e guai) a
Parigi è creata da Pascale Pouzadoux
(Sarà perché ti amo) è una dolce e ironica commedia francese con
protagonista Maud Baecker (Demain nous
appartient). Amori (e guai) a Parigi è prodotta da France
Television, produttori esecutivi Alain Pancrazi, Jean-Baptiste
Frey, Laurent Bacri.
Amori (e guai) a
Parigi: quando esce e dove vederla in streaming
Amori (e guai) a
Parigi uscirà da domenica 9 aprile 2023 su Sky.
Amori (e guai) a Parigi uscirà in streaming
solo su NOW.
La trama e il cast di
Amori (e guai) a Parigi uscirà
Sdraiata sul sedile
posteriore del taxi che la riporta a casa, dopo il movimentato
matrimonio della sua sorellina che ha avuto il cattivo gusto di
sposarsi prima di lei, Julie, soprannominata Jul, 36 anni, spunta
tutte le caselle del test della perfetta perdente: scaricata, senza
figli, disoccupata, presto quarantenne, maldestra… Il che
ovviamente le conferma, se ancora ne dubitava, che la sua vita è
finita!
Ma una telefonata
cambierà le cose: al telefono, Max le fa una proposta di matrimonio
stupenda. Se lei accetta la sua proposta, lui le dà appuntamento
dopo tre giorni nel bar dove si sono incontrati. Jul è estasiata,
finché non capisce che il telefono che stringe freneticamente
contro di lei non è suo ma quello che un’altra donna ha dimenticato
nel taxi e che, in ogni caso, non conosce nessun Max. Sconvolta da
questa sublime dichiarazione d’amore, Jul, con l’aiuto delle sue
due migliori amiche, Ava e Manon, decide di non avvertire la
fortunata alla quale Max ha appena proposto di sposarsi.
Tocca ora o mai più a Jul lanciarsi nella più grande avventura
della sua vita: ritrovare, sedurre e sposare quest’uomo ideale… A
costo di calpestare tutti i suoi principi!
Nel cast anche Nadia Roz
(La vie scolaire), il cantante e attore Tom Leeb (8 Rue de
l’Humanitè), prossimamente su Sky e NOW fra i protagonisti della
nuova stagione della serie TV di Gabriele Muccino A
Casa Tutti Bene, e François Vincentelli (The
Tourist).
Le festività e le ricorrenze sono il
momento migliore per riunirsi con la propria famiglia o i propri
amici e trascorrere giornate all’insegna dell’affetto e della
spensieratezza. O almeno così dovrebbe essere. Con il film I migliori
giorni, tuttavia, i registi Edoardo
Leo e Massimiliano Bruno puntano a
raccontare con tono dissacrante i rapporti umani e come questi
arrivino ad un punto di esasperazione proprio in occasione di
eventi come il Natale, il Capodanno o le altre feste presenti in
Italia nel corso degll’anno. Un film ad episodi, dunque, nel
perfetto stile dei tantissimi realizzati nel corso della storia del
cinema italiano.
Per I migliori giorni gli
episodi in questione sono quattro, ambientati durante la cena di
Natale, la cena di Capodanno,
San Valentino e la Giornata
internazionale della donna, che come noto cade l’8
marzo. Quattro episodi per raccontare le ipocrisie e la
difficoltà a trascorrere momenti realmente sereni, specialmente
quando di mezzo ci sono tematiche divisive, come ad esempio il
Covid-19 di cui si parla tanto nel primo episodio. Con Leo che
dirige proprio questo e il terzo, mentre Bruno si è occupato del
secondo e del quarto, il film può poi contare su un cast di noti e
apprezzati attori, pronti a dare volto alle tante sfumature
dell’italiano medio.
La trama di I migliori giorni
Come anticipato, il racconto
proposto da I migliori giorni si snoda su quattro
differenti festività. Nel primo, la
deputata Stefania invita alla cena della
Vigilia di Natale il segretario del suo partito sperando in un
futuro sostegno, ma la presenza dei suoi due
fratelli, Alessandro e Luca
eterni rivali e aspramente in contrasto sul tema del Covid-19,
mette a rischio serata e carriera. Nel secondo, Bruno
Amenta, un ricco imprenditore, tenta di rifarsi
un’immagine pubblica passando il Capodanno alla mensa dei poveri,
ma lì incontra il suo ex autista, Alberto,
ingiustamente licenziato e deciso a vendicarsi.
Nel terzo episodio invece,
ambientato a San Valentino, il racconto vede per protagonisti
Gianni e Sonia, sposati da 25
anni e pronti a passare nuovamente insieme quella festività. La
loro relazione, tutt’altro che solida, è però messa a dura prova
dalla presenza dell’amante di lui, Clarissa, e la
compagna di quest’ultima nonché collega di Sonia,
Daniela. Infine, l’8 marzo, la famosa conduttrice
TV Margherita Spinesi è costretta a chiedere scusa
per la messa in onda di un servizio sulla “donna ideale” contestato
sui social. Nasce dunque un litigio con Paolo,
l’autore del programma, che li costringerà a ripensare al vero
valore di quella festività.
Il cast di I migliori giorni
Come anticipato, ad animare questi
quattro episodi vi sono diversi noti attori del panorama italiano.
Nel primo, Stefania è interpretata da AnnaFoglietta, mentre i due fratelli
Alessandro e Luca sono
interpretati rispettivamente da Edoardo Leo e
Massimiliano Bruno, anche registi del film. Il
secondo episodio è invece interpretato da Max
Tortora nei panni dell’imprenditore Brunto Amenta, con
Paolo Calabresi
nel ruolo del vendicativo ex autista Alberto. Nel terzo episodio,
invece, la coppia composta da Gianni e
Sonia è interpretata da Luca Argentero
e Valentina
Lodovini, mentre Clarissa e
Daniela sono interpretate da Maria Chiara
Centorami e Greta Scarano. Nell’ultimo
episodio, invece, Claudia Gerini è
Margherita Spinesi, mentre Stefano Fresi è
Paolo.
Il sequel di I migliori
giorni, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Come annunciato al momento
dell’uscita in sala, I migliori giorni è il primo capitolo
di un dittico sulle festività in Italia e su come durante queste
gli italiani sappiano svelare il meglio o il peggio di sé stessi.
Dopo aver raccontato il Natale, il Capodanno, San Valentino e l’8
marzo, è ora prevista per il 20 aprile l’uscita
del secondo capitolo di questo dittico, intitolato I
peggiori giorni. In esso, si affronteranno le
festività del 1° maggio, ovvero la Festa
dei Lavoratori, Ferragosto,
Halloween e di nuovo il Natale,
chiudendo così il cerchio. Attualmente non vi sono informazioni
sulle trame degli episodi, né sugli attori che li interpreteranno.
Edoardo Leo e Massimiliano Bruno
saranno però ancora una volta co-registi del film.
In attesa di poter vedere questo
secondo capitolo, è possibile fruire di I migliori
giorni grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now, Tim Vision, Amazon Prime
Videoe Netflix. Su
quest’ultima piattaforma si trova attualmente al 1°
posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per
vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà
allora noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento
generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al
meglio della qualità video.
Prime
Video ha svelato le foto ufficiale dell’atteso film
È
colpa mia?, basato sulla trilogia best-seller
Culpables di Mercedes Ron (Culpa mía, Culpa
tuya, Culpa nuestra). Il film vede protagonisti
Nicole Wallace (Skam España,
Parot), Gabriel Guevara (Mañana es
hoy, Hit), Marta Hazas (Días
mejores, Pequeñas coincidencias), Iván
Sánchez (Bosé, Hospital Central), Eva
Ruiz e Victor Varona (Cielo grande,
Dani Who?).
È colpa
mia? debutterà l’8 giugno su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel
mondo. È colpa mia? è l’ultima novità per i clienti Amazon
Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte
esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo
abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.
1 di 7
La trama di È colpa mia?
Noah deve lasciare la sua città, il
suo fidanzato e I suoi amici per trasferirsi nella villa di William
Leister, il nuovo marito ricco di sua madre. Diciassettenne, fiera
e indipendente, Noah fa resistenza a vivere in una reggia
circondata dal lusso. Lì incontra Nick, il suo nuovo fratellastro,
e lo scontro fra le loro personalità forti è evidente da subito.
Noah scopre presto che sotto la maschera del figlio modello Nick
nasconde una vita di risse, scommesse e corse in auto clandestine,
tutto ciò da cui lei si è sempre tenuta alla larga.
Nonostante la distanza abissale tra
loro, entrambi iniziano a provare un’irresistibile attrazione che
presto si tramuta in vera e propria passione. Né la loro rivalità
né l’opposizione di tutti quelli intorno a loro li fermerà
dall’innamorarsi follemente e segretamente. Ma il presente
turbolento di Nick e il burrascoso passato di Noah metteranno a
dura prova le loro vite e il loro amore proibito.
Il nuovo film Original È colpa
mia?è prodotto da Pokeepsie Films
(Veneciafrenia, 30 Coins, The bar), e ha
come produttori Álex de la Iglesia e Carolina Bang
mentre Domingo González ne è regista e
sceneggiatore.
Negli ultimi trent’anni l’industria
videoludica ha raggiunto traguardi artistici estremamente
importanti, influenzando spesso e volentieri le altre forme d’arte
esistenti. In particolare, molti videogiochi di successo hanno poi
trovato nuova vita anche al cinema, con film basati sulle loro
storie e i loro personaggi. Così è stato anche per Warcraft:
Orcs & Humans (anche noto come Warcraft I), il
videogioco sviluppato dalla Blizzard Entertainment
nel 1994. Questo titolo è infatti stato adattato per il cinema con
il film intitolato Warcraft – L’inizio
(qui la recensione), diretto nel
2016 da Duncan Jones, già regista di Source
Code, un film con dinamiche da videogioco.
Da tempo circolava ad Hollywood
l’intenzione di dar vita ad un adattamento di Warcraft,
gioco fantasy incentrato sugli scontri tra umani, orchi e altre
specie di creature. Adattare tale universo narrativo ha però
richiesto molto tempo e in un primo momento ad occuparsi della
regia doveva essere il celebre Sam Raimi. Con
l’uscita dal progetto di questi e l’ingresso di Jones, il film
venne ricostruito affinché ci fosse più equilibrio tra i personaggi
umani e quelli appartenenti alla specie degli orchi. Per Jones,
infatti, questi ultimi non potevano essere i soli cattivi, poiché
la cosa avrebbe reso il film troppo banale.
Warcraft venne però poi
poco apprezzato dalla critica e dai fan del gioco, che lamentarono
in particolare troppe semplificazioni dell’universo raccontato dai
videogiochi. Al di là di ciò, il film è però un buon blockbuster
per chi è in cerca di una visione spensierata. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire
alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e ai
sequel inizialmente previsti. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Warcraft – L’inizio: la trama del film
Il pacifico regno di Azeroth è sul
piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una
terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in fuga dalla loro
terra agonizzante sono pronti, sotto la guida
di Gul’dan, a colonizzarne un’altra. Quando
il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro
alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da fronti
opposti, un gruppo di eroi affronterà un conflitto che deciderà il
destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra.
Anduin Lothar, comandante militare del regno di
Azaroth, si troverà dunque a dover affrontare la guerra più
pericolosa di tutta la sua vita.
Warcraft – L’inizio: il cast e i personaggi del
film
Protagonista del film è l’attore
Travis Fimmel,
che interpreta Anduin Lothar, carismatico
cavaliere che ha sacrificato tutto per proteggere il suo regno.
L’attore accettò con interesse il ruolo, che prevedeva il dover
recitare attraverso la tecnologia della motion capture. Fimmel ha
però dichiarato di non aver mai sentito parlare di
Warcraft prima di essere scelto per il film. L’attore
Ben Foster interpreta invece
Mdivh, Guardiano di Tirisfal, un protettore
misterioso dotato di un enorme potere magico. Dominic Cooper,
invece, recita nel ruolo di re Llane Wrynn,
sovrano del regno umano di Azeroth.
Sono poi presenti gli attori
Toby Kebbell nei panni di
Durotan, nobile capoclan dei Lupi Bianchi, e
Daniel Wu in quelli di Gul’dan, sinistro stregone
Orco guidato da un bramoso desiderio di potere. La candidata
all’Oscar Ruth Negga è
lady Taria Wrynn, regina di Azeroth e sorella di
Anduina. Paula Patton, invece, interpreta
Garona la Mezz’Orchessa, un’ibrida Orco/Draenei
nonché collegamento tra l’Alleanza e l’Orda. Robert
Kazinsky, infine, è Orgrim Martelfato,
secondo in comando e amico di Durotan, un Orco dalla straordinaria
astuzia e tatticamente brillante, Orgrim è anche un guerriero
coraggioso, destinato a brandire il leggendario Martelfato.
Warcraft – L’inizio: il
sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Con un finale aperto, Warcraft –
L’inizio lascia altrettanto aperte le porte ad un sequel, per
il quale Jones ha espresso interesse a tornare come regista. Nel
giugno del 2018, Jones ha però twittato che le possibilità che
Warcraft ottenga un sequel “non sembrano buone“.
Non è però stato reaso noto il motivo del disinteresse a riguardo.
Nel settembre 2020, è però stato riferito che Legendary sta
sviluppando un nuovo film di Warcraft, anche se non è noto
se esso sarà un riavvio o un sequel. Ad oggi non vi sono però
ulteriori notizie a riguardo, lasciando dunque del tutto incerto il
futuro di Warcraft al cinema.
È possibile fruire di
Warcraft – L’inizio grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 7 aprile alle ore 21:00
sul canale 20 Mediaset.
Sono bastati tre film all’attore
James Dean per entrare
nella storia del cinema come uno dei più importanti interpreti di
sempre. Un talento unico il suo, tragicamente spezzato all’età di
24 anni in seguito ad un incidente d’auto. Tra il 1955 e il 1956
egli si è infatti distinto con le pellicole La valle dell’Eden,
Gioventù bruciata e, in ultimo, Il
gigante. Sono queste le sue uniche volte da
protagonista, dove ha potuto dar prova di tutta la sua intensità e
del suo valore. Il suo ultimo film, diretto da George
Stevens e basato sull’omonimo romanzo di Edna
Ferber, è ancora oggi considerato uno dei più belli della
storia.
Il film è un ritratto epico di una
potente famiglia di allevatori del Texas (il gigante del titolo)
sfidata dai tempi che cambiano e dall’arrivo del grande petrolio.
Allo stesso tempo, è un’opera che riflette sulla società
statunitense, sul razzismo e sull’importanza dei diritti umani. Al
momento della sua uscita in sala fu accolto da pareri critici
estremamente entusiasti, che ne evidenziavano la profondità delle
tematiche e della sua ricca messa in scena. Si rivelò anche un
grande successo di pubblico, arrivando a guadagnare oltre 39
milioni di dollari a fronte di un budget di appena 5.
Candidato a ben nove premi Oscar, ma
vincitore soltanto di quello per la miglior regia, il film è dunque
un’opera imprescindibile per i cinefili e gli appassionati
spettatori. La grandezza de Il gigante è infatti anche
quella di saper apertamente parlare anche al pubblico di oggi.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e
al cast di attori. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Il gigante: la trama del film
La vicenda si svolge nel Texas degli
anni Venti, un’epoca di transizione e di pieno sviluppo per gli
Stati Uniti, sempre più indirizzati verso la modernità. In questo
contesto il barone Bick Benedict sposa la
bellissima Leslie Lynnton e la relega al ruolo di
moglie. La donna deve infatti da subito misurarsi con una serie di
difficoltà all’interno della sua nuova casa, tra cui l’ostilità
della cognata Luz Benedict, ma anche il modo
di pensare locale, estremamente chiuso e patriarcale. Allo stesso
tempo, anche Bick ha i suoi problemi, notando i mutamenti del suo
mondo ma incapace ad adattarvisi per via dei suoi valori ormai
all’antica. Ciò è ben presto causa di crisi economica per la
famiglia.
Tra i braccianti di Bick spica
Jett Rink, il quale si innamora perduta di Leslie,
pur consapevole dell’impossibilità di dare un futuro a quell’amore.
Inaspettatamente, egli si ritrova però ad ereditare un piccolo
terreno che cambierà per sempre le sue sorti. Quel pezzo di terra,
infatti, rivela giacimenti di petrolio che conferiranno al giovane
ricchezza e prestigio inimmaginabili. Ora egli ha la possibilità di
conquistare Leslie e condurla verso una vita felice. Prima, però,
dovrà fare i conti con Bick, il quale non è disposto a vedersi
privato anche della sua donna. La rivalità tra i due avrà così
inizio, destinata a durare per anni.
Il gigante: il cast del film
Ad interpretare il ruolo del
bracciante Jett Rink vi è l’attore James Dean, il
quale desiderava così tanto recitare in questo film da accettare di
lavorare per il minimo salariale. Per interpretare al meglio il suo
ruolo, egli fece in modo che i cowboy locali gli insegnassero come
maneggiare un lazo e il cappello affinché potesse risultare più
realistico nel maneggiarli. Egli decise infatti di calarsi quanto
più possibile nel ruolo, assumendo una serie di atteggiamenti e
movenze tipiche di un uomo di quel periodo. Tale metodo lo portò ad
avere diversi scontri con il regista, il quale però non riuscì a
fargli cambiare atteggiamento. Per la sua intensa interpretazione,
Dean venne candidato ai premi Oscar come miglior attore
protagonista e fu il primo a ricevere tale onore postumo.
Nei panni di Bick Benedict vi è
invece il noto attore Rock Hudson. Questi venne
scelto principalmente per la sua possibilità di risultare
realistico sia come uomo di trent’anni che come sessantenne, come
appare il suo personaggio alla fine del film. Durante le riprese,
però, Hudson non ebbe un buon rapporto con Dean, criticando
anch’egli il suo metodo lavorativo. L’astio tra i due li aiutò a
risultare ancor più realistici nel dar vita a quello dei loro
personaggi. Per il ruolo di Leslie Lynnton, fu infine Hudson a
scegliere l’attrice Elizabeth Taylor. Nel film
sono poi presenti Dennis Hopper nel ruolo di
Jordan Benedict III e Carroll Baker per Luz
Benedict II. L’attrice Mercedes McCambridge è
invece Luz Benedict, sorella di Bick.
Il gigante: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il
gigante è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un
dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è
inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 6
aprile alle ore 21:00 sul canale
Warner TV.
Lucasfilm ha
mostrato un primo filmato della prossima serie Disney+
The Acolyte, raccontata dal punto di vista dei
Sith. La serie originale si svolge verso la fine dell’Alta
Repubblica e prima della Minaccia Fantasma. A far parte di questo
progetto sono Amandla Stenberg insieme a Dafne Keen e
Lee Jung-Jae, star di Squid
Game. Mentre i dettagli dei loro personaggi rimangono un
mistero, almeno saranno raggiunti da un Wookie Jedi, interpretato
da Joonas Suotamo. La serie si trova ancora bel
mezzo della produzione, ma grazie allo Star
Wars Celebration, il mondo ha ora la prima descrizione
del filmato della serie.
Il filmato inizia con il Maestro
Jedi di Lee Jung-Jae che insegna ad alcuni
giovani, dove, stando a quando descritto da The Direct, dice loro:
“Chiudi gli occhi. I tuoi occhi possono ingannarti. Non
dobbiamo fidarci di loro.” Poi sembra apparire il personaggio
misterioso di Carrie
Anne-Moss, seduto a un tavolo, incappucciato, in un
bar. Viene quindi attaccata da Amandla Stenberg,
che indossa una veste viola e due coltelli. La Jedi interpretata da
Charlie Barnett ottiene invece solo pochi secondi,
durante i quali viene però rivelato che ha una spada laser
gialla.
Sullo schermo si alternano poi
sequenze di combattimenti grintosi, con otto Jedi che vengono
mostrati mentre estraggono le loro spade laser mentre si affacciano
su uno spettacolo sconosciuto. Si possono anche vedere brevemente
le specie Neimoidiani della Federazione dei Mercanti (come quella
di Nute Gunray). Un’altra frase proveniente dal filmato sembrerebbe
essere “non si tratta di essere buoni o cattivi. Si tratta
di chi è autorizzato a usarlo.”, anche se non è chiaro a cosa
ci si riferisca. Questo è quanto viene ad ora riferito.
In attesa di poter vedere questo
trailer con i propri occhi, è bene ricordare che The Acolyte sarà un’avventura piuttosto unica
nella saga di Star Wars. Per prima cosa,
verrà raccontato un epoca mai visto prima in live-action, ma
soprattutto sarà, come già accennato, il primo progetto live-action
incentrato e raccontato dalla prospettiva del cattivo. Se il
progetto si rivelerà all’altezza delle aspettative, potrebbe
facilmente diventare uno dei titoli di maggior interesse per i
prossimi anni per quanto riguarda Star Wars. Il suo arrivo
è previsto su Disney+ per il 2024.
Il futuro del film di
Star
Wars è appena diventato più nitido: Rey di Daisy Ridley sarà il fulcro del primo
lungometraggio del franchise dall’uscita di L’Ascesa di Skywalker del 2019. Lo ha
annunciato la presidente della Lucasfilm Kathleen
Kennedy in occasione della Star Wars Celebration di
Londra. Sharmeen Obaid-Chinoy (Ms.
Marvel) dirigerà il film
da una sceneggiatura di Steven Knight
(Peaky Blinders). Il film segue gli eventi di
L’Ascesa di Skywalker e si concentrerà su Rey
mentre costruisce un nuovo Ordine Jedi.
Il progetto, ancora senza titolo,
segna diverse pietre miliari per il franchise: Obaid-Chinoy è la
prima donna e la prima persona di colore a dirigere un film di
Star Wars. La cineasta pakistana ha vinto due
Oscar per il cortometraggio documentario, nel 2011 per “Saving
Face” e nel 2015 per “A Girl in the River: The Price of
Forgiveness”, e di recente ha diretto due episodi di Ms.
Marvel per Disney+.
Il progetto forma una trilogia con
altri due film annunciati nel corso della celebration che però non
costituiranno una unità narrativa ma tre storie differenti. Il film
diretto da James Mangold tornerà agli albori dei
Jedi, mentre il progetto affidato a Dave Filoni si
concentrerà sulla Nuova Repubblica e “chiuderà” le storie
interconnesse che vengono raccontate nelle serie tra cui The
Mandalorian, The Book of Boba
Fett,Ahsoka
e altri programmi Disney+.
Nel dicembre 2020, Kathleen
Kennedy ha annunciato che la regista di Wonder
WomanPatty Jenkins avrebbe diretto il
primo lungometraggio post-L’Ascesa
di Skywalker, intitolato Star Wars: Rogue
Squadron. L’uscita era prevista per dicembre 2023, ma dopo
anni di zero progressi nel progetto, la Disney ha ritirato il film
dal suo programma a settembre scorso. A marzo, Variety ha riferito
che non era più in fase di sviluppo attivo presso
Lucasfilm.
Un destino simile è toccato a un
film senza titolo di Star Wars che doveva essere prodotto da
Kevin Feige, capo dei Marvel Studios. La notizia
del coinvolgimento di Feige è stata annunciata nel settembre 2019 e
il progetto sembrava essere attivo nel maggio 2022. Ma fonti
attendibili hanno detto a Variety che Lucasfilm ha da allora
accantonato il progetto e che nemmeno questo era più in fase di
sviluppo attivo.
Taika Waititi
(Thor: Ragnarok) sta sviluppando un film di Star
Wars che dirigerà e in cui reciterà, e Shawn Levy
si conferma impegnato a dirigere un film di Star Wars una volta
concluso il lavoro con Deadpool 3 della Marvel e con la serie limitata di
Netflix “Tutta la luce che non possiamo vedere”.
Il ritorno di Daisy Ridley al franchise potrebbe essere una
buona idea, data l’accoglienza generalmente positiva che la sua Rey
ha ottenuto con la nuova trilogia.