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Noir in Festival: annunciato il programma della XXXII edizione

Noir in Festival Premio Giorgio Scerbanenco

La XXXII edizione del Noir in Festival si svolge a Milano dal 3 all’8 dicembre tra l’ormai tradizionale quartier generale di Università IULM, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano, la Libreria Rizzoli Galleria. Tre momenti significativi del festival avranno quest’anno altrettante prestigiose sedi: un luogo identitario della città come la Casa del Manzoni che apre le sue porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco il 3 dicembre, quando la giuria presieduta da Cecilia Scerbanenco designerà il miglior romanzo noir italiano dell’anno, consegnato da un maestro del genere come Maurizio De Giovanni; la Multisala Eliseo che ospita la serata inaugurale della manifestazione; lo spazio CinéMagenta63 dell’Institut Français di Milano che ospita l’omaggio a Bertrand Tavernier e al nostro festival gemellare Quais du Polar a Lione.

“Questa scelta”, dicono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “testimonia da un lato la volontà di collaborare con alcune delle più prestigiose istituzioni milanesi, nello spirito di un festival diffuso che ricerca settori diversi di pubblico così come è del DNA della manifestazione, dall’altro si inserisce in una rete culturale vivace ed esistente, frutto della collaborazione tra il Comune di Milano e la rete dei festival e delle rassegne culturali in città”.

Il Noir in festival 2022 si caratterizza per una nuova svolta nel carattere della selezione: in sintonia con il mondo che cambia e le urgenze di un tempo in cui la violenza e gli scontri di civiltà riempiono la scena, anche gli autori scelti avvertono l’incalzare dell’attualità. Così ad aprire il concorso internazionale è il nuovo film di Alessio Cremonini, Profeti, che segue, con una svolta inattesa, la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. L’altro film della prima giornata è Silent Night di Camille Griffin, con Keira Knightley e Lily-Rose Depp.

Tra i 13 film della selezione ufficiale (tutti in anteprima italiana) sono numerosi i titoli destinati a suscitare dibattito: dall’iraniano Subtraction di Mani Haghighi che fotografa la condizione della donna oggi in Iran a Sashenka di Alexander Zhovna, un thriller ucraino di sapore hitchcockiano sulle devianze e la follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto che sta scavando barriere incolmabili tra due popoli. Ci sono poi il nuovo lavoro di Steven Soderbergh, Kimi, con Zoë Kravitz, prossimamente su Sky e NOW, l’inglese Enys Men di Mark Jenkin, il coreano Hunt di Lee Jung-jae (esordio nella regia per l’amatissimo anti-eroe della serie Squid Game) e il francese Bowling Saturne di Patricia Mazuy, energica denuncia del femminicidio in forma di thriller. Si prosegue con una delle più attese anteprime dell’anno, My Name is Alfred Hitchcock, la nuova opera di quel genio della cinefilia che è Mark Cousins (The Story of Film: An Odyssey, Marcia su Roma), il canadese Viking di Stéphane Lafleur (paradossale satira sul tema del vero e del falso, autentica rivelazione dell’anno dopo il festival di Toronto), La niña de la comunion di Víctor Garcia (reduce dal trionfo al festival di Sitges). Infine un piccolo gioiello di cinefilia dedicato al genere con Ragtime di Giuseppe Bocassini, che meritava una platea di appassionati dopo l’apparizione veneziana. A chiudere il Noir in Festival 2022 sarà invece il mélo noir più bello dell’anno, Decision To Leave di Park Chan-wook, vincitore della Palma d’oro per la migliore regia all’ultimo festival di Cannes.

Ospite d’onore dell’anno è senz’altro Harlan Coben, il vincitore del Raymond Chandler Award 2022, oggi riconosciuto maestro non soltanto del romanzo noir ma anche delle serie TV ispirate ai suoi libri. Insieme a lui sono molti gli scrittori di successo attesi nelle giornate milanesi: da Donato Carrisi (ora in libreria con La casa delle luci per Longanesi) che dialogherà proprio con Coben sull’ultimo romanzo pubblicato da Longanesi The Stranger, a Maurizio De Giovanni (autore del nuovissimo Caminito che segna il ritorno del Commissario Ricciardi, edito da Einaudi), dal celebre giornalista TV spagnolo Vicente Vallés che costruisce un avvincente romanzo di spionaggio sulla storia dei rapporti tra Russia e Occidente in Operazione Kazan (Salani) e lo racconta in dialogo con Aldo Giannuli, a Maria Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della “camera chiusa” in un romanzo moderno e originale come Quel che la marea nasconde (Ponte alle Grazie). Si festeggia poi il ritorno di Gino Vignali (I milanesi si innamorano il sabato, Solferino Editore), l’esordio nel romanzo noir di una giovane regista di talento come Cinzia Bomoll con La ragazza che non c’era (Ponte alle Grazie) e del giornalista Paolo Maggioni con La calda estate del commissario Casablanca (SEM), in dialogo con Luca Crovi e il suo nuovo ll mistero della torre del parco e altre storie(SEM) .

Fin dall’immagine dell’anno, firmata da un talento della Graphic Novel come Paolo Bacilieri, è poi chiaro il tuffo nel passato che il Noir in Festival si regala rievocando la straordinaria edizione di 30 anni fa quando un giovanissimo Quentin Tarantino fece il suo debutto con Reservoir Dogs mentre sullo schermo (e al festival) sfilavano Jules Dassin (leggendario presidente della giuria), Theresa Russell, Steven Soderbergh, Kon Ichikawa e gli omaggi a Emile De Antonio, Michael Curtiz, Orson Welles. A rievocare quell’anno con la letterale “apparizione” di Tarantino, saranno Davide Rapp e Michele Boroni, autori di un documentario-viaggio nelle giornate italiane del regista cinefilo e Gianfranco Giagni, di recente in libreria con  l’inedito teatrale di Orson Welles Miracolo a Hollywood (Sellerio) e già coautore del documentario Rosabella: la storia italiana di Welles. Mentre l’edizione del 1992 sarà celebrata con un omaggio a Bertrand Tavernier (insieme all’Institut Français di Milano), a Jules Dassin (con la partecipazione di Adrian Wootton, CEO di Film London) e, ovviamente, ai film di quell’anno, con la magnifica versione 4K di Reservoir Dogs e altri due gioielli di quella selezione.

A completare il cartellone del Noir 2022, l’esordio della nuova sezione Game inFest  (creata con QAcademy e dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività), un momento di approfondimento rivolto alla Graphic Novel con Venere privata di Scerbanenco riletta dalle matite di Paolo Bacilieri per Oblomov editore, i sei film finalisti del Premio Claudio Caligari, realizzato insieme a Università IULM e Cinecittà News, e la magnifica cinquina dei romanzi noir italiani del Premio Giorgio Scerbanenco.

“Forse il tempo di Marlowe e Spade è tramontato per sempre”, scrivono Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “e forse perfino James Bond si deve arrendere all’età e alla tecnologia. Ma non è detto che non tornino, come spesso accade agli eroi della fantasia che sanno illuminare il futuro. Per questo noi abbiamo il dovere e il privilegio di scandagliare ogni anno il mutare della creatività, le intuizioni dei nuovi talenti, le trasformazioni di un genere felicemente ibrido e mutante. Quest’edizione del Noir assomiglia alle migliori del nostro passato – non a caso ci siamo rifatti al 1992 per l’immagine dell’anno – ma è attraversata da un dinamismo e da suggestioni inedite che confermano come il noir sia ancora adesso il termometro infallibile del nostro tempo”.

 
 

Timothée Chalamet saluta i fan italiani di Bones and All, al cinema dal 23 novembre

Ecco un video saluto che Timothée Chalamet, insieme a Taylor Russell, ha realizzato in occasione della presentazione italiana di Bones and All, il nuovo film di Luca Guadagnino, in arrivo al cinema il 23 novembre distribuito da Vision Distribution.

Bones and All, recensione del film di Luca Guadagnino

Un film prodotto dalla Frenesy Film Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e Tenderstories. In co-produzione con Vision Distribution in collaborazione con SKY.

Prodotto da Luca Guadagnino, Theresa Park, Marco Morabito, Dave Kajganich, Francesco Melzi d’Eril, Lorenzo Mieli, Gabriele Moratti, Peter Spears e Timothée Chalamet.

I produttori esecutivi del film sono Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani. I finanziatori del film sono le società italiane The Apartment Pictures (società del gruppo Fremantle), 3 Marys Entertainment, Memo Films, Tenderstories, Elafilm, Wise Pictures, Excelsa, Serfis e Piace. Vision Distribution distribuirà il film in Italia mentre MGM ha acquisito i diritti per la distribuzione internazionale.

 
 

Ballerina: Anjelica Huston torna nel franchise di John Wick

Con un certo numero di veterinari già confermati nel cast, anche Anjelica Huston è pronta a fare il suo ritorno nel franchise di John Wick dal momento che è stata confermata nel cast di Ballerina. Ana de Armas è la protagonista dello spin-off del franchise d’azione guidato da Keanu Reeves, che ruota attorno a un assassino addestrato come ballerina che intraprende una missione per trovare coloro che hanno ucciso i suoi genitori.

Len Wiseman, meglio conosciuto per aver diretto la serie di film Underworld, sta dirigendo Ballerina su una sceneggiatura che hanno co-scritto il veterano del franchise Shay Hatten e il premio Oscar Emerald Fennell di Una donna promettente.

Mentre il film ha superato le tre settimane di produzione, la Lionsgate ha annunciato che Anjelica Huston tornerà ufficialmente al franchise di John Wick con Ballerina. La vincitrice dell’Oscar riprenderà il suo ruolo di The Director, il capo del sindacato criminale Ruska Roma che in precedenza aveva aiutato l’iconico assassino di Reeves a recarsi a Casablanca per incontrare l’Anziano e ripulire il suo nome. La produttrice del franchising Erica Lee ha scritto del ritorno di Huston nella seguente dichiarazione:

“L’idea di Ballerina si è formata attorno alle scene con Anjelica in John Wick 3. Anjelica Huston è un’icona e non è altro che la regalità di Hollywood. Il mondo di Wick è sempre arricchito dalla sua imponente presenza sullo schermo.”

Len Wiseman (Underworld ; Lucifer) dirigerà Ballerina, da una sceneggiatura di Shay Hatten (John Wick: Capitolo 3 – ParabellumArmy of the Dead).  John Wick: Chapter 4 uscirà nei cinema il 23 marzo 2023; Ballerina dovrebbe arrivare TBD 2023/2024.

 
 

Steven Spielberg Orso d’Oro alla carriera al 73° Festival di Berlino

Steven Spielberg 2018 David
Steven Spielberg alla 62esima edizione dei David di Donatello - Foto di Aurora Leone © Cinefilos.it

Steven Spielberg sarà onorato in occasione del 73° Festival Internazionale del Cinema di Berlino con l’Orso d’oro onorario alla carriera e con un omaggio del festival.

L’ultimo film di Spielberg, The Fablemans, il suo sguardo semi-autobiografico sulla crescita di un adolescente ossessionato dal cinema in Arizona e nel nord della California, sarà proiettato al festival che si svolgerà dal 16 al 26 febbraio 2023 nella capitale tedesca. Universal Pictures Germany distribuirà il film nelle sale tedesche a marzo.

“Con un’incredibile carriera, Steven Spielberg non solo ha incantato generazioni di spettatori in tutto il mondo, ma ha anche dato un nuovo significato al ‘cinema’ come fabbrica dei sogni”, hanno dichiarato Mariette Rissenbeek e Carlo Chatrian, direttori della Berlinale, in una dichiarazione.

“Sia nell’eterno magico mondo degli adolescenti o nella realtà che la storia ha scolpito per sempre, i suoi film ci portano a un livello diverso, dove il grande schermo diventa la superficie adeguata per la realizzazione delle nostre emozioni. Se la Berlinale 2023 rappresenta un nuovo inizio, non potremmo trovare un inizio migliore di quello offerto dal grande lavoro di Spielberg”, hanno aggiunto.

Steven Spielberg Orso d’Oro alla carriera

Nel corso di una lunga e gloriosa carriera, Spielberg è stato candidato all’Oscar per un totale di 19 volte e ha vinto tre Oscar: due statuette per il miglior film a Il colore viola e Schindler’s List e un premio per il miglior regista per Salvate il soldato Ryan.

“È considerato il regista di maggior successo di tutti i tempi”, ha dichiarato la Berlinale in una nota, che ha anche notato che Spielberg ha vinto numerosi Golden Globe ed Emmy per i suoi film, oltre a una serie di riconoscimenti per il suo impegno nelle cause umanitarie.

La Berlinale ha sottolineato che Steven Spielberg nel 1998 è stato insignito della Gran Croce con Stella dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale Tedesca in riconoscimento per Schindler’s List e della sua Fondazione Shoah. Nel 2001, la regina Elisabetta II ha nominato il regista e produttore Knight Commander of the Order of the British Empire (KBE). Nel 2015 ha ricevuto la Presidential Medal of Freedom dall’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama.

La selezione dei film di Spielberg che saranno proiettati alla Berlinale come parte dell’omaggio e anche la data della cerimonia durante la quale riceverà il premio saranno annunciati in un secondo momento.

 
 

The Menu: guida al cast e ai personaggi del film

The Menu film 2022

Diretto da Mark Mylod da una sceneggiatura di Seth Reiss e Will Tracy, The Menu è finalmente arrivato nelle sale italiane il 17 novembre. Il film, interpretato da Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult, segue un gruppo di persone facoltose che si recano su un’isola per sperimentare il menu esclusivo di uno chef famoso. The Menu è una dark comedy ricca di violenza macabra e di brividi, che ha ricevuto un’accoglienza per lo più positiva da parte della critica, soprattutto per le interpretazioni di questi grandi attori e per i loro personaggi.

1Il cast di supporto di The Menu

Janet McTeer nel ruolo di Lillian Bloom – Lillian Bloom è una critica gastronomica di The Menu che ha recensito lo chef Slowik nel corso degli anni. Janet McTeer è nota soprattutto per i suoi ruoli in Allegiant, un film della serie Divergent, nella serie Netflix Ozark, nella serie Marvel Netflix Jessica Jones, in Sorry for Your Loss e in Cime tempestose.

Judith Light nel ruolo di Anne – Anne è un’ospite del ristorante sull’isola dello chef Slowik e, insieme al marito, si è recata più volte a cenarvi. Oltre a The Menu, Judith Light è nota soprattutto per il ruolo di Angela Bower nella serie comica Who’s the Boss e di Claire Meade in Ugly Betty. Ha partecipato anche al film musicale Tick, Tick… Boom!, alle serie televisive Transparent, The Politician e Law & Order: Special Victims Unit.

John Leguizamo nel ruolo di una star del cinema – John Leguizamo interpreta una star del cinema ormai decaduta, ospite del ristorante dello chef Slowik. Leguizamo è noto soprattutto per i suoi ruoli in Moulin Rouge!, Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann, Encanto, in cui ha doppiato il personaggio animato di Bruno, la miniserie Netflix When They See Us, L’era glaciale e John Wick: Chapter 2.

Reed Birney nel ruolo di Richard Liebbrandt – Richard Liebbrandt è il marito di Anne, che potrebbe avere tenuto alcune cose nascoste alla moglie. Reed Birney è conosciuto soprattutto per Mass, la serie Netflix House of Cards, la serie di supereroi DC Titans e The Blacklist.

Paul Adelstein nel ruolo di Ted – Ted è l’editore di Lillian e suo ospite al ristorante dello chef Slowik. Paul Adelstein è noto per i suoi ruoli in Chicago P.D., Prison Break, Scandal e la serie televisiva Private Practice.

Aimee Carrero nel ruolo di Felicity – Felicity è l’assistente personale della star del cinema che è sul punto di licenziarsi e partecipa alla cena come sua ospite. Aimee Carrero è nota soprattutto per i suoi ruoli nelle serie animate Elena of Avalor, She-Ra e le principesse del potere, Young & Hungry e Blindspot.

Arturo Castro nel ruolo di Soren – Soren è un magnate della tecnologia ricco e viziato, ospite del ristorante dello chef Slowik. Arturo Castro è noto per i suoi ruoli nel biopic Roku Weird: The Al Yankovic Story, in Broad City e nella serie Netflix Narcos.

Mark St. Cyr nel ruolo di Dave – Dave è un amico di Soren, che lavora con lui nel mondo della tecnologia. Mark St. Cyr è conosciuto soprattutto per la serie Disney+ High School Musical: The Musical: The Series.

Rob Yang nel ruolo di Bryce – Bryce è l’amico di Soren e Dave. Rob Yang è conosciuto soprattutto per le serie HBO Succession, The Resident e American Rust.

Rebecca Koon nel ruolo di Linda – Linda è la madre dello chef Slowik. Rebecca Koon è conosciuta soprattutto per The Detour.

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James Gunn anticipa un adattamento per il cinema di Kingdom Come?

James Gunn

Una nuova foto di copertina sui social media del capo dei DC Studios, James Gunn, ha scatenato speculazioni sull’adattamento in versione cinematografica della trama di Kingdom Come. È una nuova era per la Warner Bros. Discovery quando si tratta del DCU. Dopo diversi anni di alti e bassi, la società ha recentemente lanciato i DC Studios, guidati da Gunn e Peter Safran. Mentre Gunn si occupa del lato creativo dei DC Studios, Safran si occuperà degli aspetti commerciali, portando il DCU in una nuova direzione.

Anche se i due boss dei DC Studios devono ancora rivelare completamente quali sono i loro piani per il DCU, James Gunn ha lasciato un indizio su ciò che potrebbe avere in serbo per il futuro. Con Hive che emerge come una nuova popolare app di social media, Gunn ha lanciato il suo profilo ufficiale. Ma per la sua foto di copertina, il regista ha utilizzato uno sfondo di Kingdom Come, tratto dall’iconica run DC Comics di Mark Waid e Alex Ross. L’immagine ha ora suscitato la speculazione che la DCU, sotto i DC Studios, forse adatterà la famigerata trama dei film.

 
 

Saw 10, le foto dal set rivelano Tobin Bell nel panni di Jigsaw

Tobin Bell Saw nuovo film Jigsaw

Dopo cinque anni dall’ultima volta che il suo personaggio è stato visto sullo schermo, una nuova foto dal set di Saw 10 ha rivelato il primo sguardo al ritorno di Tobin Bell nei panni di Jigsaw. I dettagli della trama sono attualmente sconosciuti per il film, con gli sceneggiatori di Jigsaw e Spiral: From the Book of Saw Josh Stolberg e Peter Goldfinger che tornano a scrivere la sceneggiatura del sequel mentre, dopo, Saw VI e Saw: The Final Chapter anche Kevin Greutert torna alla regia. La produzione di Saw 10 è iniziata alla fine di ottobre con l’annuncio del casting di Bell come il suo personaggio preferito dai fan.

Meno di un mese dopo la conferma del suo ritorno, una nuova foto dal set di Saw 10 emerge dalla fan page di Twitter SawSpace il primo sguardo al ritorno di Jigsaw di Tobin Bell. Sebbene non offra molto in termini di intuizione per la natura della scena, vede l’icona del franchise conversare con un bambino mentre legge un libro sconosciuto nel parco.

https://twitter.com/sawspace/status/1593071555416064000?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1593071555416064000%7Ctwgr%5Eb9626d2fb05e1c55a3cf1f46a03473025924f42e%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsaw-10-set-photo-tobin-bell-jigsaw-return%2F

 
 

Indiana Jones 5, ecco la prima foto ufficiale di Phoebe Waller-Bridge nei panni di Helena

Phoebe Waller-Bridge 2022
Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Un’immagine di Indiana Jones 5 rivela il primo sguardo ufficiale al personaggio di Phoebe Waller-Bridge, Helena. Per la prima volta da Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo del 2008, Harrison Ford torna nei panni dell’iconico archeologo armato di frusta per un quinto film della serie attualmente senza titolo. Sebbene Ford sia tornato nel ruolo principale, Indiana Jones 5 è il primo film della serie non diretto da Steven Spielberg, dato che James Mangold, regista di Logan e di Le Mans ‘66 ha ereditato la sedia di regia. All’inizio di quest’anno, il produttore di Indiana Jones 5 Frank Marshall ha rivelato i primi dettagli sul personaggio di Waller-Bridge, dicendo che è la figlioccia di Indy e che si chiama Helena.

Ora, Empire ha rivelato il primo sguardo ufficiale a Helena di Waller-Bridge in Indiana Jones 5. Sono stati condivisi anche alcuni dettagli aggiuntivi sul personaggio, poiché Waller-Bridge ha descritto Helena come un enigma, mentre Mangold l’ha dipinta come più una figura da femme fatale .

Indiana Jones 5 è in gestazione da diversi anni, con il progetto inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e Logan James Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con Harrison Ford confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui, in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones, proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori. Indiana Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata al 30 giugno 2023.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, ecco perché Jonathan Majors ama così tanto essere Kang

Jonathan-Majors-Loki-Colui-Che-Rimane

Mentre il pubblico attende con impazienza l’arrivo ufficiale del personaggio, l’attore Jonathan Majors che interpreterà Kang in Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania parla del suo amore per l’interpretazione del cattivo del Marvel Cinematic Universe. Majors ha fatto il suo debutto in franchising nel finale della stagione 1 di Loki nei panni di Colui che rimane, il misterioso creatore della Time Variance Authority che vive nella Cittadella alla fine dei tempi e che avverte il personaggio Loki (Tom Hiddleston) e Sylvie (Sophia Di Martino) delle varianti più pericolose di se stesso nel multiverso. Majors darà vita a Kang il Conquistatore con Ant-Man and the Wasp: Quantumania, apparentemente fungendo da antagonista centrale del film, ma questo è solo l’inizio del suo percorso nell’universo.

In una recente intervista con The Hollywood Reporter per discutere del suo nuovo film Devotion, Jonathan Majors ha guardato al futuro per discutere del suo mandato come Kang il Conquistatore del MCU. Quando gli è stato chiesto se interpretare le varianti del personaggio è ciò che lo ha attirato verso il ruolo, l’attore ha concordato enfaticamente, sentendosi entusiasta di interpretare “più versioni” dell’iconico cattivo.

“Sì, assolutamente. Ecco cosa c’è sulla pagina. Questo è ciò che dice l’IP. Ero figo, molto figo. Kang vive solo nel suo mondo nel MCU. Nessun spoiler qui, ma ci sono così tante varianti di lui. E con i poteri che ha nel’MCU, quell’intellighenzia e quel cervello che gli conferiscono, stanno davvero lavorando per usare l’IP al meglio delle sue capacità, ed è estremamente emozionante che abbiano scelto me per interpretarlo. Quindi sono onorato di farlo e sono sempre entusiasta di vedere cosa stiamo facendo. E sì, sei anni dopo Yale e dieci anni dopo la North Carolina School of the Arts, la mia prima scuola di recitazione, è quello che hai sempre sperato come attore. Kang è una carriera in sé. O è la torta stessa o la ciliegina sulla torta, non lo so. Ma per interpretare più versioni, è semplicemente bellissimo. È un laboratorio ogni giorno.”

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

 
 

Avatar: La via dell’Acqua, il secondo trailer mostra epiche scene di battaglia

Ecco il secondo trailer ufficiale di Avatar: la via dell’acqua, il film che arriverà nelle sale italiane il 14 dicembre e che vede James Cameron tornare finalmente su Pandora a riprendere il racconto lasciato in sospeso da Avatar, del 2009.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

 
 

UCI Cinemas: parte la corsa per i biglietti per le proiezioni di Avatar: La Via dell’Acqua

Avatar: La via dell'Acqua

UCI Cinemas annuncia l’apertura delle prevendite dei biglietti per assistere alle proiezioni di Avatar: La Via dell’Acqua, l’attesissimo sequel di Avatar diretto da James Cameron che uscirà sul grande schermo il 14 dicembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Con l’apertura delle prevendite di Avatar: La Via dell’Acqua, UCI Cinemas offre ai fan la possibilità di aggiudicarsi premi e gadget legati al film. Nel dettaglio, chi acquisterà online i biglietti per assistere a una proiezione in 3D di Avatar: La Via dell’Acqua in programma il 14 dicembre riceverà in omaggio un esclusivo poster del film. Inoltre, chi acquisterà on line un biglietto per una qualsiasi spettacolo fino al 18 dicembre del sequel di James Cameron parteciperà al concorso che mette in palio una vacanza per tutta la famiglia a Pandora, il mondo di Avatar all’interno del Walt Disney Word in Florida. Per partecipare sarà necessario registrare il biglietto sulla piattaforma  avatar2.ucicinemas.it dove sono disponibili anche tutte le informazioni sulla promozione.

UCI Cinemas offrirà agli spettatori la possibilità di assistere alle proiezioni del film in formato 2D e 3D nelle sale di tutto il Circuito, nelle sale iSense di UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Luxe Maximo (RM), UCI Casoria (NA), UCI Catania e nelle sale IMAX di UCI Orio (BG), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e UCI Porta di Roma (RM). Obiettivo: far vivere al pubblico l’esperienza cinematografica che solo il Circuito UCI Cinemas è in grado di far provare.

La trama di Avatar: La Via dell’Acqua

In Avatar: La Via dell’Acqua Jake vive una vita serena insieme alla sua Neytiri, in un pianeta che dopo anni continua a nascondere insondabili misteri. Ma gli scontri con gli umani non sono ancora finiti, e in veste di patriarca Jake dovrà continuare a combattere per difendere la sua famiglia e il popolo che lo ha accolto.

È possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala del Circuito, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito www.ucicinemas.it. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Per maggiori informazioni visitare il sito www.ucicinemas.it.

Il gruppo ODEON Cinemas Group è il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla società AMC Entertainment Holdings. In Italia è presente con il Circuito UCI CINEMAS, leader sul territorio nazionale con 41 strutture multiplex e un totale di 425 schermi.

 
 

Tim Burton presenta Mercoledì, la nuova serie Netflix

Tim Burton
Tim Burton © Lucca-Comics Games

C’è qualcosa di giusto e “intonato” nel fatto che la nuova serie Netflix dedicata a Mercoledì Addams, in arrivo sulla piattaforma il 23 novembre, abbia trai nomi della sua squadra creativa quello rinomato e riconoscibile di Tim Burton. Un’affinità, quella tra Burton e la loro del mondo di Mercoledì che sembra il filo rosso che ha collegato il regista allo show, spingendolo a mettersi per la prima volta alla prova con un prodotto seriale, lui che nella vita ha sempre raccontato storie per il grande schermo.

Proprio di affinità parla Tim Burton in persona, in occasione dell’incontro con il pubblico del Lucca Comics and Games, dove ha presentato Mercoledì, la serie Netflix che vede Jenna Ortega nei panni della piccola di casa Addams.

Mercoledì va in una scuola per reietti, la Nevermore. Ma lei stessa si sente una emarginata tra gli emarginati. È quello che ho provato io in tutta la mia vita, sia a scuola sia in famiglia, ed è questo il motivo per cui Mercoledì mi piace tanto.”

Sul lavoro alla serie, un campo totalmente nuovo per lui, nonostante i decenni di carriera alle spalle, Burton ha dichiarato: “Mi è piaciuto molto realizzare la serie, principalmente perché ho trovato interessante lavorare a un ritmo diverso rispetto a quello del set cinematografico, è un ritmo più lento. Tuttavia il cinema resta il mio primo amore e, nonostante stia vivendo un profondo periodo di trasformazione, penso che ci sia ancora spazio oggi per il cinema e per la sala.”

Lavorare a una serie ha anche significato dividere la sedia di regia e collaborare con più persone e teste pensanti rispetto al lavoro a un film che, nel suo caso, è quasi sempre deciso e pianificato da lui. Su questo aspetto, Tim Burton è sembrato molto felice di aver collaborato con altre persone: “Noi abbiamo stabilito un tono e abbiamo fatto il nostro lavoro, il resto della squadra ha seguito la nostra impronta, ma ha comunque realizzato alcune cose in autonomia, raccontando le cose a modo loro. Trovo estremamente importante collaborare, perché traggo sempre molta ispirazione dagli altri. Poi la realizzazione di una serie, come di un film, è sempre un frutto del lavoro di una famiglia un po’ stramba. Magari il lavoro a una serie ha delle differenze rispetto al lavoro a un film, ma alla fine non sono operazioni tanto diverse tra loro.”

Il lavoro a Mercoledì è partito però principalmente dai fumetti della Famiglia Addams, in particolare per la realizzazione dell’iconica coppia formata da Morticia e Gomez Addams, che Burton definisce “una strana coppia male assortita” e che nonostante questo trova sempre il modo di dimostrare al mondo il macabro amore che entrambi nutrono per l’altro. Ma oltre allo studio dei fumetti, Burton ha lavorato anche con tantissime maestranze e tecnici importanti, veri e propri maestri della messa in scena. Per l’occasione, ha collaborato con Colleen Atwood, costumista premio Oscar, che ha vestito i personaggi. “Era importante avere una forte personalità alla creazione dei costumi della serie, perché Mercoledì ha un solo look, ed è quindi stato fondamentale trovare il modo per trovare delle variazioni a quell’unico look che è iconico, rendendola diversa anche nell’uniforme della Nevermore, che indossano tutti gli altri. Ma nel complesso, il suo lavoro è stato fondamentale su ogni personaggio, perché benché gli studenti abbiano tutti la stessa divisa, hanno comunque delle caratteristiche distintive, e per me era fondamentale che la diversità di ognuno dei personaggi fosse chiara, si vedesse. ma distinguendola dagli altri studenti della Nevermore. Ognuno è distinto dagli altri, poi. Per me è fondamentale che sia visibile che questo mondo sia diverso dal resto e che questa diversità si veda.”

Oltre al prezioso contributo con Atwood, che è un’abituale collaboratrice di Burton, la serie Netflix si avvale anche delle musiche di Danny Elfman, noto compositore per il cinema e, anche lui, storico sodale di Tim Burton per molti dei suoi più grandi successi: “Io e Danny siamo amici da una vita e condividiamo gli stessi gusti, amiamo gli stessi film. Abbiamo un rapporto molto stretto in questo senso. È molto facile lavorare con lui, proprio per questo motivo. Inoltre per me la musica nei film è come un personaggio e quindi così la tratto. È stato fantastico che lui abbia accettato di tornare a lavorare con me e a fare le musiche di questa serie, perché ora è tornato a essere una rockstar, ed è difficile che trovi il tempo per fare altro. È stato molto bello.”

Mercoledì è una ragazza stramba, che si sente stramba e che trova il suo posto alla Nevermore nonostante questo, così come Tim Burton che nel dirigere la serie Netflix, ha trovato non solo una nuova amica ma anche un nuovo linguaggio espressivo.

 
 

Mad Max oltre la sfera del tuono: tutto quello che c’è da sapere sul film

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I film con ambientazione postapocalittica sono notevolmente aumentati negli anni, raccontando a loro modo un progressivo deteriorarsi di una serie di elementi simbolo di civiltà e umanità. Ognuna di queste opere nutre, in modo più o meno evidente, un forte debito nei confronti di Mad Max – Interceptor, primo film di una delle serie di questo genere più importanti e acclamate di sempre. Uscito nel 1979, questo è poi stato seguito nel 1981 da Interceptor – Il guerriero della strada e nel 1985 da Mad Max oltre la sfera del tuono, terzo capitolo anch’esso diretto da George Miller insieme a George Ogilvie.

Questo terzo lungometraggio dedicato a Mad Max e il suo mondo si caratterizza per una maggior varietà nei personaggi e soprattutto nelle ambientazioni. Quanto immaginato da Miller per Mad Max oltre la sfera del tuono richiese dunque non solo un budget di molto maggiore rispetto ai due precedenti capitoli, ma anche un maggiore impegno in fase di realizzazione, specialmente per via dei tanti effetti speciali e per le numerose sequenze d’azione. Sono proprio queste ultime il fiore all’occhiello del film, ancora oggi indicato come uno dei migliori esempi di scene di combattimento al cinema.

Mad Max oltre la sfera del tuono non ebbe lo stesso successo dei primi due film, ma è ad ogni modo considerato un valido terzo capitolo di una trilogia inimitabile per genere, scenari e riflessioni. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mad Max oltre la sfera del tuono: la trama e il cast del film

In questo terzo capitolo, l’ex poliziotto Max continua a vagare attraverso le terre desolate di un’Australia post-apocalittica. Giunto nella violenta e corrotta città di Bartertown, la quale si estende su due livelli per ricchi e poveri, Max si imbatte nella fondatrice Autny Entity, tenuta sotto scacco dall’industriale Master e dal suo guardiano Blaster, i quali possiedono il monopolio sull’energie. La regina, ritrovando in Max la forza di un vero e proprio guerriero, gli offre una ricompensa qualora lui la aiuti a riacquistare il potere che le spetta. Ben presto, però, Max si renderà conto che la situazione è più complessa del previsto.

Anche in questo caso, ad interpretare il protagonista Max vi è l’attore Mel Gibson, ormai divenuto una celebrità proprio grazie ai film di questa trilogia. Questo è inoltre l’ultimo film in cui Gibson interpreta Max, in quanto in Mad Max: Fury Road del 2015 il personaggio è interpretato da Tom Hardy. Accanto a Gibson, in questo film, si ritrova poi la celebre cantante e attrice Tina Turner nei panni della regina Aunty Entity, un personaggio scritto appositamente per lei. Per interpretare Aunty, la Turner si è dovuta rasare i capelli, poiché era l’unico modo per poter applicare correttamente la parrucca prevista per il personaggio.

Recitano poi nel film gli attori Angelo Rossitto e Paul Larsson rispettivamente nei panni di Master e Blaster. Bruce Spence ricopre invece il ruolo del pilota Jebediah, che deruba Max dei suoi averi. Frank Thring interpreta The Collector, che gestisce il mercato di Bartertown, mentre Angry Anderson, noto per essere il frontman del gruppo Rose Tattoo, interpreta il capo della sicurezza Ironbar. Helen Buday, infine, interpreta Savannah Nix, uno dei membri più anziani di una tribù primitiva isolata di bambini sopravvissuti a un incidente aereo in cui Max si imbatte nel deserto.

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Mad Max oltre la sfera del tuono: la colonna sonora del film

Particoolarmente popolare è la colonna sonora del film, pubblicata poi in un’album omonimo nello stesso 1985. Oltre al commento musicale originale composto da Maurice Jarre, tre volte premio Oscar per i film Lawrence d’Arabia, Il dottor Zivago Passaggio in India, l’album comprende anche le canzoni One of the Living We Don’t Need Another Hero (Thunderdome), cantati da Tina Turner. La seconda di queste, candidata poi ai Golden Globe come miglior canzone originale e indicata come una delle migliori cento canzoni del secolo, si propone come un inno contro la guerra e la violenza. Il video della canzone include alcune sequenze del film.

Mad Max oltre la sfera del tuono: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Mad Max oltre la sfera del tuono grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 21 ottobre alle ore 21:00 sul canale Warner TV.

Fonte: IMDb

 
 

Strange World – Un mondo misterioso, Don Hall racconta il suo film

Oggi a Roma si è tenuta la proiezione di Strange World – Un mondo misterioso. Il film di Don Hall ha toccato corde importanti e non scontate per quanto riguarda i film Disney. Temi come la sostenibilità e l’ambiente fanno da colonna portante a una serie di organi interni come l’identità sessuale, la famiglia e l’eredità. Il riferimento al corpo umano è solo un riferimento al film creato da Qui Nguyen, diretto da Don Hall e prodotto da Roy Conli. Con degli effetti visivi straordinari con cui viene rappresentato il mondo di Avalonia e il mondo sotto la superficie, la pellicola si appresta a diventare uno dei film di animazione più memorabili della casa di Topolino.

In seguito alla proiezione, si è tenuta la conferenza stampa alla quale hanno partecipato Qui Nguyen, Don Hall e Roy Conli. Al loro fianco le voci italiane dei personaggi di Searcher Clade, Ethan Clade e Jeager CladeMarco Bocci, Lorenzo Crisci e Francesco Pannofino. Erano presenti anche Michele Bravi e Federica Abbate che hanno scritto la colonna sonora del film, Antifragile. Il team creativo e il cast vocale hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti portando alla luce i retroscena più interessanti del film.

Strange World – Un mondo misterioso, un film “per tutti” secondo Don Hall

I temi così moderni e mai visti prima in un film Disney rendono Strange World – Un mondo misterioso un film unico nel suo genere. Don Hall, che ha trionfato agli Oscar con il suo Big Hero 6, porta in scena un racconto che scalda il cuore, commuove, ma porta alla luce una riflessione attuale: “Dopo Moana mi sono subito messo a lavoro sul prossimo film e avevo già in mente di cosa volevo parlare. Volevo trattare una storia che parlasse ambiente e volevo farlo attraverso il racconto di tre generazioni. Il tema dell’ambiente è un tema su cui c’è parecchio da lavorare, ci penso continuamente. Il film racconta una storia molto avventurosa di cui vado molto fiero”.

Molto calda in conferenza stampa è stata la tematica dell’identità di genere di Ethan, primo protagonista Disney dichiaratamente omosessuale. In particolare, il regista ha specificato come nella trama del film questo argomento non sia trattato né come uno sconvolgimento di trama né come una rivelazione. Questo tema è stato molto importante per Hall che ha voluto portare in scena la normalità con cui questo argomento dovrebbe essere trattato, fuori e dentro lo schermo. Alle parole di Don Hall hanno fatto eco quelle dello scrittore Qui Nguyen: “Quando Don Hall mi ha chiamato ho accettato subito. Questa storia ci ha coinvolto come esseri umani fin dal primo momento in quanto anche noi siamo padri e siamo stati figli. Riguardo il personaggio di Ethan non ce lo siamo mai immaginato diverso, lo abbiamo creato così”.

I tre membri del team creativo hanno risposto a domande più specifiche riguardo gli effettivi visivi in particolare per le scene del mondo sotto la superficie che si rivela essere a tutti gli effetti un essere vivente: “Siamo partiti dallo studio del corpo umano coinvolgendo anche degli esperti. Ma non avevo dato loro un’idea precisa, diciamo che ho lasciato loro carta bianca e sono andati oltre le mie aspettative. Ho amato le persone con cui ho lavorato e la realizzazione finale rappresenta molto bene la loro bravura”.

Strange World - Un mondo misterioso recensione

Un cast vocale d’eccezione

La storia di Strange World – Un mondo misterioso è una storia moderna e intergenerazionale. La famiglia e gli affetti sono messi al primo posto e nonostante non ci sia un vero e proprio villain, esso è presente nelle fragilità e nei conflitti dei protagonisti. Il film ci catapulta in questo universo davvero particolare che ha come voci protagoniste quella di Lorenzo Crisci nel ruolo di Ethan: “È un personaggio che ho adorato molto. Ethan è sensibile e cerca la sua indipendenza e questi elementi in particolari mi accomunano molto con il personaggio. Anche la sua continua ricerca di indipendenza che è un tema importante nel film. Tra genitori e figli possono nascere questo tipo di aspettative e il messaggio che manda il film è un messaggio forte perché se si vuole si può ottenere questa indipendenza”.

Il suo personaggio, Ethan è figlio di Searcher Clade, a cui da la voce Marco Bocci: “Questa è la mia prima esperienza come doppiatore di un film animato. Avevo doppiato qualche film ma nulla del genere. Quando ho visto il film per intero ho avuto la sensazione che fosse qualcosa che sarebbe durato per tutta la vita. Il tema del film è mettere in relazione diverse generazioni. Fare i conti con la propria individualità, soprattutto quando c’è una figura di un genitore così forte non è facile. Mentre ero in sala di registazione mi sono accorto che più doppiavo, più trovavo somiglianze – anche estetiche – con il mio personaggio. Forse la cosa che più ci avvicina è la vita di campagna. Io vivo in Umbria, quindi, sono molto legato alla terra, anche se non faccio l’agricoltore, ancora”.

Il capostipite della famiglia Clage è il burbero Jaeger doppiato da Francesco Pannofino: “La storia di Strange World – Un mondo misterioso è una storia stupenda. Il rapporto tra Jaeger e Searcher mi ha commosso perché abbiamo a che fare con dei sentimenti così semplici che raccontarli senza cadere nella retorica è difficile. Ma con questo film ci sono riusciti. Jaeger è un personaggio robusto ma oltre a questa somiglianza fisica, la cosa che ci accomuna è lo sguardo tenero”.

Antifragile, la colonna sonora di Michele Bravi e Federica Abbate

Per la prima volta una colonna sonora che viene anche cantata e questa l’enorme sfida a cui hanno fatto fronte Michele Bravi e Federica Abbate: “Io e Michele abbiamo scritto questa canzone ispirandoci al saggio di Nassim Nicholas Taleb, Antifragile. Nel libro l’autore parla di questa caratteristica degli esseri viventi di rigenerarsi, in seguito a dei traumi. Per noi era un modo per dire in una parola quello che viene raccontato nel film. L’antifragilità, questa capacità di rimaginarsi che nel film riguarda il rapporto tra uomo e natura, tra padri e figli”.

 
 

Il Kaiser – Franz Beckenbauer dal 16 dicembre su Sky Cinema e NOW.

Il Kaiser - Franz Beckenbauer

È stato rilasciato oggi il trailer italiano del film Sky Original Il Kaiser – Franz Beckenbauer, che dal 16 dicembre 2022 sarà in esclusiva su Sky Cinema e NOW. Prodotto da Bavaria Fiction per conto di Sky Studios, il film racconta l’ascesa del più grande campione del calcio tedesco – Franz Beckenbauer e la sua carriera ricca di successi: da asso del calcio a leggendario allenatore, dagli anni ’60 fino alla memorabile finale della Coppa del Mondo a Roma nel 1990.

Il film è diretto da Tim Trageser ed interpretato da Klaus Steinbacher, con lui nel cast anche Ferdinand Hofer, Teresa Rizos, Stefan Murr, Oliver Konietzny, Bettina Mittendorfer, Heinz-Josef Braun, Christine Eixenberger e Sina Tkotsch. La sceneggiatura è di Martin Rauhaus mentre il direttore della fotografia è Eckhard Jansen.

L’attore protagonista Klaus Steinbacher ha dichiarato: Poter interpretare Franz Beckenbauer è stato un grande onore. Il suo talento calcistico e la sua affascinante disinvoltura mi hanno sempre attratto. È stato un ruolo assolutamente da sogno: mi è stato permesso di giocare a calcio e di diventare due volte campione del mondo. Un divertimento incredibile, che spero che gli spettatori percepiranno.

La trama  Il Kaiser – Franz Beckenbauer

Lontano dal biopic agiografico, il film è un viaggio nel tempo ironico e accurato, che non perde mai di vista l’essere umano Franz dietro al giocatore Beckenbauer: il calciatore del secolo, che ha rivoluzionato il modo in cui gli atleti trattavano i media, ma che ha anche fatto più volte notizia della sua vita privata. Franz crea problemi quando qualcosa non gli va bene e si innamora perdutamente quando incrocia lo sguardo della ragazza giusta. Lascia la Germania per qualche anno e al suo ritorno dalla “Operetta League” negli USA, il famoso programma televisivo “Das Aktuelle Sportstudio” lo accoglie con ballerini di aerobica in sgargianti tutine di acetato. Nel 1984, il calcio è protagonista della televisione privata, i media hanno un ruolo sempre più importante. Franz conosce il gioco e dice: “Sono pronto”. Il resto è storia. Fino al prato verde di Italia 90, quando Kaiser Franz – giacca melanzana e pantaloni color crema – marcia trionfalmente verso la Coppa del Mondo.

 
 

Il Making of de Gli Anelli del Potere: ecco il video

La serie da record di Prime Video Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha annunciato che Il Making of de Gli Anelli del Potere – una serie di speciali con contenuti inediti dietro le quinte degli otto episodi della prima stagione – è ora disponibile in esclusiva su X-Ray, attraverso un’esperienza a tutto schermo che può essere attivata in qualsiasi momento guardando la serie. Gli spettatori possono accedere ai contenuti X-Ray anche tramite la sezione Contenuti Extra nella pagina principale della serie su Prime Video.

I contenuti con il dietro le quinte di X-Ray invitano gli spettatori a scoprire da vicino la produzione della prima stagione, permettendo ai fan di scoprire come la serie abbia meticolosamente portato in vita in tutto il suo splendore la Terra di Mezzo creata da J.R.R. Tolkien. Le clip dedicate al “making of” – una per ciascuno degli otto episodi della prima stagione – permettono di entrare a fondo nella serie, con un accesso esclusivo a video del dietro le quinte, ma anche a interviste con il cast, gli showrunner, gli executive producer, i registi e il team produttivo.

Il Making of de Gli Anelli del Potere offre ai fan uno specialissimo sguardo sul dietro le quinte della creazione dei regni straordinari che compongono la Terra di Mezzo, tra cui Númenor e Khazad-dûm, entrambi mostrati per la prima volta sullo schermo al culmine del loro splendore, fornendo anche dettagli interessanti sul production design, scenografie, costumi, trucco, effetti visivi e speciali, stunt, duelli con le spade, scene equestri e molti altri aspetti del complessissimo lavoro necessario per ricreare questo mondo magnifico.

 
 

Strange World – Un mondo misterioso, la recensione del film del regista premio Oscar Don Hall

Strange World – Un mondo misterioso è il mondo creato da Qui Nguyen, diretto da Don Hall e prodotto da Roy Conli. Il film di Don Hall, presentato oggi alla stampa a Roma, rompe tutte le barriere portando sul grande schermo il primo personaggio Disney dichiaratamente omosessuale. Jake Gyllenhaal, Gabrielle Union, Jaboukie Young-White e Dannis Quaid prestano le voci ai personaggi di Searcher Clade, Meridian Clade, Ethan Clade e Jaeger Clade. In Italia, invece, il cast animato è impreziosito dalle voci di Marco Bocci, Lucy Campeti, Lorenzo Crisci e Francesco Pannofino. Il film sarà nelle sale a partire dal 23 novembre giusto il tempo per il periodo natalizio.

Strange World – Un mondo misterioso, la trama

I Walt Disney Animation Studios presentano una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade. Quando la famiglia si mette in viaggio per svolgere una importante missione, sorgono tra loro diverse contrarietà, ma saranno costretti a metterle da parte nel momento in cui faranno una scoperta sensazionale: un mondo misterioso popolato da creature fantastiche. La premessa di Strange World – Un mondo misterioso è diversa da qualsiasi altro film Disney.

La pellicola di Don Hall è un film apertamente per tutti – come dichiara lo stesso regista in conferenza stampa – e nel corso della visione si capisce molto bene il perché. Con i suoi richiami al cinema di genere come King Kong o Viaggio al centro della Terra, Strange World – Un mondo misterioso è pronto a cambiare le sorti dell’animazione disneyiana, forse, per sempre. Questa 61esima pellicola Disney segna anche un punto fondamentale per l’azienda che varca la soglia del 100° anniversario. Con questo film si celebra non solo il lavoro passato nell’animazione ma il futuro inglobando al suo interno tematiche più che attuali come l’ambiente, l’identità di genere, l’eredità e la famiglia.

La famiglia Clade si presenta fin da subito particolare e ricca di conflittualità nel rapporto tra Searcher Clade e il padre Jaeger. Due personalità opposte che inevitabilmente sono destinate a scontrarsi. Il padre vorrebbe che il figlio seguisse le sue orme come esploratore e Searcher vive con il peso costante di deluderlo perché sa che quella non sarà mai la sua strada. La prima parte del film mette molto bene in luce questa conflittualità quando Jaegar decide di abbandonare il figlio durante una delle loro avventurose scalate. Searcher dal canto suo, continua a seguire il suo obiettivo per trovare la sua identità, fa una scoperta che gli cambierà la vita lasciandosi alle spalle l’ombra del padre.

Strange World - Un mondo misterioso recensione

La continua ricerca della propria individualità

Il mondo di Avalonia è in pericolo. Le coltivazioni di pando – fonte di energia vegetale scoperta da Searcher 25 anni prima – sta morendo. Il giovane Clade adesso è adulto, molto più consapevole della sua identità ma non riesce a scacciare i retaggi del passato. Vive nella costante paura che il figlio, Ethan, una volta grande lo abbandonerà così come il padre ha fatto con lui. Per questo il film pone al centro un dialogo intergenerazionale – tra padre, figlio e nonno – che intesse la trama del film. Cresciuto come agricoltore, la vita di Searcher viene scombussolata quando scopre di dover affrontare un’avventura per salvare il pando, e quindi Avalonia intera. Durante questa intricata spedizione, contro la sua volontà, scoprirà che il figlio Ethan lo ha seguito e con lui la moglie Meridian e l’iconico cane a tre zampe, Legend.

L’intera famiglia Clade però non aveva considerato la scoperta che li avrebbe attesi durante questa avventura. Jaeger Clade è vivo, ed ha vissuto con il solo intento di continuare la sua avventura volendosi spingere oltre le montagne. Saranno passati 25 anni ma il suo rapporto con il figlio è rimasto congelato al momento in cui le loro strade si sono separate. Dato che non c’è un vero villain nel film, i veri antagonisti sono i personaggi stessi con le loro complessità.

E in un continuo gioco di contrasti Jaeger cerca di familiarizzare con il nipote Ethan che a sua volta è affascinato dalle avventure del nonno e dal suo coraggio. Tutto questo mentre Searcher cerca di portare il figlio su quella che per lui è la strada giusta: la vita nella fattoria Clade continuando il lavoro di agricoltore. Così Ethan lotta continuamente con queste due forze trovando nel padre e nel nonno i veri “cattivi” del film.

Un mondo strano e sostenibile

Questo gioco di contrasti viene reso magnificamente nella scena in cui le tre generazioni giocano con le carte. A parte la complessità del gioco – totalmente ideato dal team creativo e assolutamente reale – il suo obiettivo traduce alla perfezione quello del film. Lo scopo del gioco è vivere in armonia con la natura, non distruggerla. Ma evidentemente, le generazioni di Jaeger e Searcher la pensano diversamente. Infatti, colpisce subito come cercano tra le carte giocabili quelle che possano nuocere gravemente l’ambiente. L’occasione che li aveva messi immediatamente d’accordo sulla strategia da seguire diventa l’ennesimo motivo di litigio tra padre e figlio a cui un Ethan esasperato risponderà abbandonando il gioco lasciando ai due la possibilità di riflettere.

Il tema della sostenibilità è fondamentale nella trama di Strange World – Un mondo misterioso. Da un’idea di sostenibilità parte la strategia di Searcher di utilizzare il pando come fonte di energia. Non aveva considerato quello che avrebbe trovato sotto la superficie: un essere vivente con un cuore pulsante che sta soffrendo. E così la terra viene descritta come questo corpo abitato da creature fantastiche che cercano di tenerlo in vita il più possibile. Un mondo incontaminato dall’uomo se non fosse per un’unica cosa: il pando. La fonte di energia rinnovabile tanto cara a Searcher sta distruggendo questo strano mondo e sarà proprio il giovane Clade a distruggerla.

Tre generazioni a confronto

La storia di Jaeger, Searcher e Ethan è una storia su cui almeno una volta nella vita siamo inciampati tutti. Quell’irrefrenabile desiderio di andare contro il volere dei genitori, considerandosi dei ribelli. In un certo senso prima Searcher e poi Ethan sono i ribelli di questo film. Searcher a chiare lettere ha sbattuto in faccia al padre la dura verità: non vuole essere un esploratore. Agli occhi del padre si sente sminuito e piccolo nel suo essere un semplice agricoltore. Anche Ethan chiarisce il suo punto di vista: non vuole diventare come suo padre e troverà la vera felicità nel mondo sotto la superficie.

Alla fine del film, il mondo di Avalonia è in salvo mentre Searcher e Jaeger ritrovano la loro complicità tra padre e figlio nella fattoria Clade. Ethan invece scopre una nuova felicità trasferendosi nel mondo sotto la superficie. Così quelli che fino a quel momento erano stati motivi di litigio diventano la colonna portante della famiglia Clade che, come lo strano mondo, trova modo di rigenerarsi autonomamente guarendo vecchie ferite e sanando i dissapori.

 
 

Falling for Christmas: recensione del nuovo film Netflix

Falling for Christmas

Ogni anno sembra iniziare sempre prima l’impaziente attesa per il periodo più magico dell’anno: il Natale! Che si sia credenti o meno, questa festa porta a tutti un senso di allegria e di bontà. Quest’anno Netflix ha dato il via alla sua stagione natalizia con un certo anticipo. Già dal 10 novembre è disponibile sulla piattaforma Falling for Christmas, nuova commedia romantica originale Netflix, diretta da Janeen Damian. Nel cast ritroviamo Lindsay Lohan (Baciati dalla sfortuna, mean girls), nel ruolo di Sierra/Sarah e Chord Overstreet (Sam Evans nella serie Glee) nei panni di Jake.

Falling for Christmas: l’amore a Natale

Sierra Belmont è una giovane e ricca ereditiera, figlia di Beaurgard Belmont, proprietario di un lussuosissimo resort di montagna. Molti cambiamenti si stanno prospettando nella vita di Sierra: il padre le affida l’incarico fittizio di vicepresidente dell’atmosfera, Tad Fairchild, un giovane influencer con cui ha una relazione da quasi un anno, le chiede di sposarlo. Durante la proposta di matrimonio, su una zona isolata e pericolosa della montagna, Sierra cade verso valle e batte la testa. Quando viene ritrovata da Jake, il proprietario di un piccolo b&b a conduzione familiare, lei non ricorda nulla. Jake, insieme alla piccola Avy, sua figlia, accoglierà Sierra e cercherà di aiutarla a ricordare la sua identità. Tra Sierra (soprannominata da Avy Sarah, dato che non ricorda il suo vero nome) e Jake si instaura un rapporto sempre più stretto e speciale.

Nel frattempo, Tad, rotolato a valle in un’altra direzione, viene ritrovato da un solitario pescatore di nome Ralph: se Sierra deve rinunciare a parte di quei confort, che comunque effettivamente non ricorda, Tad è costretto ad abbandonare totalmente il suo stile di vita in favore di una routine da semi nomade.

falling for Christmas
Sierra, Jake e Avy

La commedia dei cliché natalizi

Una critica che può essere mossa a Falling for Christmas è l’assenza di qualsiasi elemento distintivo rispetto ad altre commedie natalizie. Le tematiche ricorrenti sono sempre le stesse: il miracolo di Natale, la solidarietà verso gli altri (a Natale si è tutti più buoni) e l’immancabile storia d’amore sotto il vischio. Nonostante la mancanza di originalità, questi sono gli stessi fattori che rendono Falling for Christmas un film leggero e piacevole da vedere durante questo periodo.

Un elemento interessante in Falling for Christmas è il parallelismo tra i due mondi che vive Sierra: la realtà dello sfarzo al resort, e la realtà più umile e familiare del b&b di Jake. Lei è nata in una ricchezza quasi asettica: pur avendo tutto ciò che desidera, pur essendo sempre circondata da persone che la aiutano e la servono, le manca qualcuno che la ami veramente.  Anche l’affetto del padre, pur essendo presente, è labile. La relazione di Sierra con Tad si rivela, alla fine, essere superficiale per entrambi. Al Northstar lodge, invece, Sierra trova un ambiente più confortevole, sente il vero calore familiare; è qui infatti che avviene il vero sviluppo della protagonista. Sierra passa da essere una ragazza viziata e capace di far nulla, ad essere più indipendente e ad avere le idee più chiare riguardo il suo futuro. Pur trovandosi in difficoltà a adattarsi al Northstar i primi giorni, questo posto, Jake e la sua famiglia la aiutano a crescere.

Interessante sarebbe anche un confronto tra le due figure maschili del film: Tad e Jake. Il primo è un ragazzo superficiale, un influencer che vive solo per i suoi social ed i suoi followers; lo dimostra anche il fatto che perso in un bosco in montagna non usa il telefono per chiamare i soccorsi, ma per fare una sorta di video di addio. Jake, invece, è più responsabile, più vero: da tutta la sua vita per il b&b e per Avy.

Il grande ritorno di Lindsay Lohan

Dopo un lungo periodo di fermo, Lindsay Lohan fa ritorno sul grande schermo con Falling for Christmas. L’attrice si era allontanata dal mondo di Hollywood per quasi dieci anni: la vita sotto i riflettori può divenire effettivamente troppo stressante, e la Lohan non riusciva a sopportarlo. In un circolo di dipendenze e problemi con la polizia, l’attrice si è presa questa lunga pausa, passata dal 2014 a Dubai, senza paparazzi a rincorrerla. Avendo una maggiore stabilità emotiva ed anche familiare, con il supporto del marito Bader Shammas, Falling for Christmas è sembrata l’opportunità perfetta per ricominciare!

 
 

Babylon: una nuova featurette dal film

Dal Premio Oscar Damien Chazelle, regista di LA LA LAND e WHIPLASH, un racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20. Babylon, una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante Hollywood.

Interpretato da Brad Pitt, Margot Robbie e Diego Calva, con un cast corale che include Jovan Adepo, Li Jun Li e Jean Smart, il film presenta anche un ruolo minore del produttore esecutivo Tobey Maguire.

 
 

Hachiko torna al cinema, solo il 13 dicembre

hachiko

Uscito nel 2009, dopo essere stato presentato in anteprima ad Alice nella Città alla Festa del cinema di Roma, Hachiko del regista due volte candidato all’Oscar Lasse Hallström con Richard Gere è diventato uno dei film più amati dal pubblico cinofilo e non solo.

Tratto da una storia vera, commuove con l’intensa semplicità con cui racconta il profondo legame tra un uomo e Hachiko, il suo più fidato amico. Torna al cinema dopo 13 anni in versione digitale, per regalare di nuovo agli spettatori la magia di un’immensa e bellissima amicizia. 

Hachiko, la trama

Hachiko è la storia di Hachi, un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo padrone. Ogni giorno Hachi accompagna il professor Parker (Richard Gere) alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di quello che si svela quando la loro routine viene interrotta, è ciò che rende la storia di Hachi una favola per tutte le età. L’assoluta dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo straordinario potere dei sentimenti e come anche il più semplice fra i gesti possa diventare la più grande manifestazione di affetto mai ricevuta.

 
 

Chiara: il manifesto del film di Susanna Nichiarelli

Chiara film 2022
Foto di Emanulea Scarpa © 2022 Vivo film, Tarantula

01 Distribution ha diffuso il poster di Chiara è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo Cascio.

Chiara, ecco il manifesto

Chiara è scritto stato da Susanna Nicchiarelli, in collaborazione alla sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri, organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza, casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani, Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco Piscopo.

Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite internazionali The Match Factory.

 
 

Quentin Tarantino contro chi critica l’uso di parolacce e violenza nei suoi film: “Vedete qualcos’altro”

Quentin Tarantino The Movie Critic

Quentin Tarantino ha rilasciato un eloquente messaggio per tutti coloro, ma in particolare per i critici, che si scandalizzano per l’uso delle parolacce e della violenza nei suo film: “Guardate qualcos’altro”. Il regista non ha avuto scuse o rimpianti quando di recente Chris Wallace gli ha chiesto del contraccolpo critico che spesso riceve dagli spettatori. Quentin Tarantino è stato ospite della serie di talk HBO Max di Wallace “Who’s Talking to Chris Wallace” e ha detto che le persone a cui non piacciono i contenuti dei suoi film non dovrebbero vederli, punto.

“Parli di essere il direttore e il pubblico è l’orchestra”, ha detto Wallace a Quentin Tarantino. “Quindi, quando la gente dice: ‘Beh, c’è troppa violenza nei suoi film. Usa troppo spesso la parola con la N». Tu dici cosa?”  Dovresti vedere [qualcos’altro]”, ha risposto Quentin Tarantino. «Allora vedi qualcos’altro. Se hai un problema con i miei film, allora non sono i film da vedere. A quanto pare non li sto facendo per te.

L’uso della parola N da parte di Tarantino nelle sue sceneggiature è stato a lungo difeso dal suo frequente collaboratore Samuel L. Jackson, che è apparso in quasi tutti i film di Tarantino fino ad oggi. I critici di Tarantino citano spesso “Django Unchained” come un problema poiché presenta l’insulto razzista quasi 110 volte. “È una stronzata”, ha detto una volta Jackson alla rivista Esquire a proposito del le critiche ricevute. “Non puoi semplicemente dire a uno scrittore che non può parlare, scrivere le parole, mettere le parole in bocca alle persone della loro etnia, il modo in cui usano le loro parole. Non puoi farlo, perché allora diventa una falsità; non è onesto. Non è solo onesto.

Anche il protagonista di Django Unchained Jamie Foxx non ha avuto problemi con la sceneggiatura di Tarantino, una volta ha detto a Yahoo Entertainment : “Ho capito il testo. La parola N è stata pronunciata 100 volte, ma ho capito il testo: era così che era allora.

Nel documentario di Tarantino “QT8: The First Eight”, Jackson ha raddoppiato ancora di più la sua difesa del linguaggio di Tarantino. “Prendi ’12 anni schiavo’, che si suppone sia stato realizzato da un autore”, ha detto Jackson. “Steve McQueen è molto diverso da Quentin. Quando hai una canzone che dice [la parola N] 300 volte nessuno dice cazzate. Quindi va bene per Steve McQueen usare [la parola N] perché sta attaccando artisticamente il sistema e il modo in cui le persone pensano e sentono, ma Quentin lo fa solo per colpire la lavagna con le unghie. Non è vero. Non c’è disonestà in tutto ciò che [Quentin] scrive o nel modo in cui le persone parlano, sentono o parlano [nei suoi film]”.

Tarantino è apparso nello show HBO di Wallace durante il tour stampa per il suo nuovo libro, “Cinema Speculation”. Il romanzo è ora disponibile per l’acquisto.

 
 

L’Iran arresta due star del cinema per aver protestato coraggiosamente in pubblico senza velo

Hengameh Ghaziani Iran

Due famose star del cinema iraniano Hengameh Ghaziani e Katayoun Riahi sono state arrestate e imprigionate in Iran dopo essere apparsi in pubblico e sui social media senza velo in un audace atto di sfida e protesta contro la morte di Mahsa Amini. L’agenzia di stampa statale iraniana IRNA ha affermato che Ghaziani e Riahi sono ora entrambe dietro le sbarre dopo essere stati convocati dai pubblici ministeri del paese in un’indagine a causa di post “provocatori” sui social media.

Ghaziani, che è un’attrice di cinema e teatro che ha vinto molti riconoscimenti in Iran, sabato ha pubblicato un potente video di se stessa su Instagram mentre si toglie l’hijab e cammina con orgoglio in una strada di Teheran. “Forse questo sarà il mio ultimo post”, ha scritto. “Da questo momento in poi, qualunque cosa mi accada, sappiate che come sempre, sono con il popolo iraniano fino al mio ultimo respiro”.

 

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Riahi, che ha recitato in molti film e programmi televisivi iraniani, tra cui la serie di fama internazionale Prophet Joseph, che attinge dal Corano e dalle tradizioni islamiche, e ha anche vinto molti premi, è stata arrestata poco dopo Ghaziani come parte della stessa indagine, secondo quanto affermato da IRNA. Dopo essere apparsa senza hijab a settembre in un’intervista televisiva rilasciata a un’emittente londinese, Riahi aveva espresso solidarietà alle proteste che hanno travolto l’Iran dalla morte di Amini. La polizia morale iraniana ha arrestato Amini, che aveva 22 anni, il 13 settembre a Teheran. Morì in una stazione di polizia tre giorni dopo. La polizia dice che è morta per un attacco di cuore, ma non aveva mai avuto problemi cardiaci.

All’inizio di questo mese, Taraneh Alidoosti, nota al pubblico internazionale per il suo ruolo in The Salesman di Asghar Farhadi, ha pubblicato un’immagine di se stessa senza hijab sui social media, facendo notizia in tutto il mondo. Alidoosti, che ha promesso di rimanere in patria a “qualsiasi prezzo”, non è stata ancora arrestata. Farhadi, che a settembre è apparso allo Zurich Film Festival ha rilasciato una dichiarazione e un video ha esortato gli artisti di tutto il mondo a proclamare la loro solidarietà al popolo iraniano che protestava contro la morte di Amini, da allora non è più tornato in Iran.

 
 

Michael J. Fox ritira il suo Premio Oscar alla Carriera: “Grazie, mi fate tremare!”

Si è svolta sabato sera, 19 novembre, la cerimonia dei Governors Awards, tredicesima edizione, gala durante il quale è diventata consuetudine consegnare gli Oscar alla carriera: quest’anno i premi sono stati assegnati a Michael J. FoxDiane WarrenEuzhan Palcy e Peter Weir.

In particolare, la premiazione di Michael J. Fox ha commosso e divertito la sala, a partire dalla battuta iniziale in cui ha chiesto al pubblico di smettere di applaudire perché lo facevano “tremare”.

 
 

Come per disincanto: tutti gli Easter Eggs a tema Disney

Come per disincanto e vissero infelici e scontenti

È logico che Come per disincanto di Disney+ sia ricco di Easter egg e di riferimenti ad altri film Disney. Il film è il sequel tanto atteso della fiaba live-action Come d’incanto del 2007, che segue le avventure della principessa Giselle (Amy Adams) dopo essere stata cacciata dal regno fatato di Andalasia ed essere riemersa nella Grande Mela, alla ricerca del suo “per sempre felici e contenti”. Così come il primo film, anche il sequel gioca con i tropi delle fiabe Disney, alcuni dei quali sono stati utilizzati per decenni. Non solo molti di questi continuano a comparire nella vita di Giselle, ma i riferimenti diretti ad altri film Disney si verificano sia nel “mondo reale” che al di fuori di esso: scopriamoli assieme.

1Abiti da favola

Nessun film di fiabe è completo senza abiti iconici, e quelli della Disney non fanno eccezione. In tutta Monroelasia, la versione fiabesca di Monroeville di Giselle, i personaggi sono acconciati in modo da rispecchiare le loro controparti dei film Disney. Dopo aver espresso il suo desiderio, Giselle indossa una vaporosa camicia da notte blu e rosa, come la fata madrina di Cenerentola.

L’abito casual di Morgan è molto simile agli stracci che la figliastra maltrattata della Disney, Biancaneve, indossa all’inizio del film. Tyson, nel ruolo del Principe Azzurro, è acconciato come i principi di Biancaneve e Cenerentola. Le due “tirapiedi” di Malvina, Ruby e Rosaleen, partecipano al festival con un aspetto molto simile alle due sorellastre cattive di Cenerentola, Anastasia e Genoveffa.

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Star Wars: Gli ultimi Jedi, ecco qual è la vera frustrazione di Rian Johnson

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

Quasi cinque anni dopo aver diviso a metà la fanbase di Star Wars, Rian Johnson rivela la vera frustrazione dietro la sua esperienza in Star Wars: Gli Ultimi Jedi. La seconda puntata della trilogia sequel di Lucasfilm ha visto Rey lottare per convincere Luke Skywalker ad addestrarla per la sua lotta contro Kylo Ren e il Primo Ordine, mentre Finn, Poe, Leia e Rose Tico corrono contro il tempo per salvare le poche navi della Resistenza, sopravvissute a un possente attacco del Primo Ordine.

Sebbene acclamato dalla critica per il suo approccio sovversivo alla formula del franchise, al cast e agli effetti visivi, Star Wars: Gli Ultimi Jedi è diventato l’obiettivo di accese reazioni da parte dei fan della serie.

Mentre parlava con il New Yorker per discutere di Glass Onion: A Knives Out Mystery, Rian Johnson ha ripensato al tempo trascorso a realizzare Star Wars: Gli Ultimi Jedi. Quando gli è stato chiesto se l’acceso contraccolpo del film lo avesse contaminato per il franchise nel suo insieme, lo sceneggiatore/regista si è detto decisamente in disaccordo, rivelando che la sua più grande frustrazione in merito era proprio l’ipotesi che la gente aveva che la sua esperienza fosse stata negativa. “

“Oh, cazzo sì. Sì. Mio Dio. Sì. In termini di questo, penso di amare Star Wars ancora di più adesso. Penso che ciò che in realtà mi frustra sia la percezione delle persone secondo cui ho avuto un’esperienza negativa in qualche modo, o la percezione delle persone che sia stata in qualche modo un’esperienza traumatica, o qualcosa del genere. La realtà è che è stata un’esperienza completamente gioiosa anche attraverso il back-end, gli ultimi anni, la sua ricezione. No. E, quando ho letto quello che quelle persone stavano effettivamente dicendo, ho pensato, ‘Oh, non sono completamente d’accordo con questo.’ Si sbagliano. Per me. Tutti hanno il diritto di farsi piacere o non piacere quello che vogliono. E i fan di Star Wars, in particolare: crescere insieme, discutere sul fatto che le opinioni degli altri siano sbagliate è una specie di pane quotidiano di tutto. Non mi sono sentito schiacciato. Tipo, ‘Oh, no, non ho fatto un vero film di Star Wars.’ Mi sono sentito, tipo, ‘No, l’ho fatto.'”

Star Wars: Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson rivela una cosa di cui non si pente del film

 
 

Black Panther: Wakanda Forever, Marvel svela l’identità della nuova Pantera Nera

Black Panther: Wakanda Forever

ATTENZIONE, SEGUONO SPOILER SU BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER

Black Panther: Wakanda Forever

Marvel Studios ha condiviso sul suo account Instagram il character poster di Black Panther: Wakanda Forever in cui compare Shuri (Letitia Wright) nei panni della nuova Pantera Nera. Sebbene per i lettori di fumetti questa scelta non sia una sorpresa, la produzione e il cast avevano comunque tenuto nascosta la svolta narrativa del film per aumentare la suspance. Tuttavia, dopo la scena post credits del film, sappiamo, o meglio, immaginiamo, che Shuri non sarà a lungo l’eroina che è destinata a difendere il Wakanda.

Black Panther: Wakanda Forever, la recensione del film Marvel

Il sequel del MCU onorerà il defunto Chadwick Boseman mentre continuerà l’eredità del suo personaggio, T’Challa. Black Panther: Wakanda Forever è arrivato nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI.

Nel film Marvel Studios Black Panther: Wakanda Forever, la Regina Ramonda (Angela Bassett), Shuri (Letitia Wright), M’Baku (Winston Duke), Okoye (Danai Gurira) e le Dora Milaje (tra cui Florence Kasumba) lottano per proteggere la loro nazione dalle invadenti potenze mondiali dopo la morte di Re T’Challa. Mentre gli abitanti del Wakanda cercano di comprendere il prossimo capitolo della loro storia, gli eroi devono riunirsi con l’aiuto di War Dog Nakia (Lupita Nyong’o) e di Everett Ross (Martin Freeman) e forgiare un nuovo percorso per il regno del Wakanda. Il film presenta Tenoch Huerta nel ruolo di Namor, re di Talokan, ed è interpretato anche da Dominique Thorne, Michaela Coel, Mabel Cadena e Alex Livinalli.

 
 

Dune 2: Austin Butler racconta il suo primo surreale giorno sul set

Austin Butler

Con le riprese ancora in corso, l’attore interprete di Feyd-Rautha in Dune 2, Austin Butler, ripensa al suo surreale primo giorno sul set. Il prossimo capitolo dell’epico franchise fantascientifico di Denis Villeneuve continua la storia del romanzo originale di Frank Herbert, con il Paul Atreides di Timothée Chalamet ora in cerca di vendetta contro la Casa Harkonnen e coloro che hanno portato alla caduta della sua famiglia reale. Oltre a Chalamet, il cast di Dune 2 vedrà il ritorno di Rebecca Ferguson, Josh Brolin, Stellan Skarsgård, Dave Bautista, Zendaya, Charlotte Rampling e Javier Bardem, oltre a presentare il franchise di Butler, Florence Pugh, Christopher Walken e Léa Seydoux.

Parlando con Variety ai recenti Academy’s Governor Awards, Austin Butler ha condiviso alcuni spunti per la produzione di Dune 2. Sebbene non sia in grado di offrire molto in termini di cosa aspettarsi dal suo personaggio, l’attore interprete di Feyd-Rautha, che raccoglie il testimone di Sting, ha ricordato il suo surreale primo giorno sul set del sequel, in cui si sentiva come “un bambino nel tuo film preferito”.

“Pensi che io possa dirti tutto? Non posso dirlo. Ho adorato così tanto il primo film. È stato un capolavoro cinematografico per me, quindi l’idea di entrare a far parte di quel mondo è semplicemente incredibilmente eccitante e Denis è uno dei miei registi preferiti e un essere umano straordinario. È così gentile e io sono un fan di ognuno di quegli attori del film, quindi mi sono sentito davvero onorato. È stato davvero surreale. Ti senti un po’ come un bambino nel tuo film preferito. È come camminare sul set di qualsiasi film che ammiri, come camminare sul set “Indiana Jones” o qualcosa del genere. Come uno di quei film che ti colpiscono davvero da bambino, ecco come mi sono sentito [il mio primo giorno].”

Dune 2, il film

Dune 2 è l’atteso sequel del film del 2021 Dune diretto da Denis Villeneuve e  interpretato da un cast stellare composto da Timothée ChalametRebecca FergusonDave Bautista, Oscar IsaacZendayaJavier BardemStellan Skarsgård. In Dune 2 confermati gli ingressi nel cast di Florence Pugh, Christopher Walken, Austin Butler, Léa Seydoux.

Viaggio mitico ed emozionante di un eroe, Dune narra la storia di Paul Atreides, giovane brillante e dotato di talento, nato per andare incontro a un destino più grande della sua immaginazione, che deve raggiungere il più pericoloso pianeta dell’universo per assicurare un futuro alla sua famiglia e al suo popolo. Mentre forze malvage combattono per l’esclusivo possesso della più preziosa risorsa esistente sul pianeta — una spezia capace di liberare tutte le potenzialità della mente umana — solo coloro i quali sapranno sconfiggere le proprie paure sopravviveranno.

Denis Villeneuve ha diretto Dune e ha scritto la sceneggiatura insieme a Jon Spaihts ed Eric Roth, basata sul romanzo omonimo scritto da Frank Herbert. Il film è prodotto da Mary Parent, Denis Villeneuve, Cale Boyter e Joe Caracciolo, Jr. I produttori esecutivi sono Tanya Lapointe, Joshua Grode, Herbert W. Gains, Jon Spaihts, Thomas Tull, Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, uno sguardo a MODOK dai Funko! Pop

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

I Funko! Pop di Ant-Man and the Wasp: Quantumania offrono un nuovo sguardo al MODOK del Marvel Cinematic Universe. La serie di film di Ant-Man nel MCU è sempre stata il punto di riferimento per un comic relief dai film più pesanti e drammatici. Tuttavia, con l’imminente terzo capitolo, i personaggi di Scott Lang (Paul Rudd), Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) e la loro famiglia si troveranno presto di fronte al prossimo grande cattivo, Kang il Conquistatore (Jonathan Majors). Oltre a lui, ci sarà anche il debutto cinematografico del preferito dai fan della Marvel MODOK, la macchina robotica creata per uccidere, anche se il suo ruolo nel film rimane in gran parte sconosciuto.

La fan page di Twitter, Marvel News, è riuscita a scattare alcune immagini delle statuette di Funko Pop per promuovere Ant-Man and the Wasp: Quantumania e tra queste c’era proprio il personaggio MODOK. Questo non solo conferma ulteriormente l’aspetto del personaggio già intravisto nel trailer del film.

https://twitter.com/BRMarvelNews/status/1594144273326538752?ref_src=twsrc%5Etfw

Ant-Man and the Wasp: Quantumania sarà diretto ancora una volta da Peyton Reed, che già aveva diretto i primi due film. Nel cast tornano Paul RuddEvangeline LillyMichael Douglas Michelle Pfeiffer. In più Kathryn Newton sarà Cassie Lang e Jonathan Majors sarà Kang il Conquistatore. 

 
 

Shazam! Fury of the Gods, Rachel Zegler entusiasta di fronte al “suo” Funko POP

Rachel-Zegler

Rachel Zegler esprime la sua eccitazione per il fatto che il suo personaggio in Shazam! Fury of the Gods, Anthea, sia diventato una bambola Funko Pop. Il film sarà presentato in anteprima il 17 marzo 2023 e vedrà Zegler interpretare il ruolo di una delle figlie di Atlas. Helen Mirren e Lucy Liu interpreteranno rispettivamente le figlie maggiori di Atlas, Hespera e Kalypso. Shazam! Fury of the Gods segna il primo ruolo da cattivo che Zegler ha ottenuto, poiché le figlie di Atlas saranno le principali antagoniste del film. Si opporranno a Billy Batson (Asher Angel) e alla sua famiglia adottiva di supereroi.

Zegler ha recentemente utilizzato Twitter per condividere la sua reazione ai Funko POP Shazam! Fury of the Gods. Ha espresso incredulità sull’idea che ora sia ufficialmente una Funko Pop e ha rivelato anche molte delle altre figure Funko del film. La sua eccitazione era ben giustificata considerando la popolarità di Funko Pops. Queste bambole collezionabili saranno un ricordo tangibile e duraturo del suo ruolo in Shazam! Fury of the Gods.

Shazam! Fury of the Gods, il film

Shazam! Fury of the Gods arriverà nelle sale  il 17 marzo 2023, e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Nel cast è confermato anche il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago.