Laleggenda dell’attore di
Metodo è fortemente radicata a Hollywood. L’interprete che
riesce a calarsi nei panni del suo personaggio alla perfezione però
è sempre più raro e così abbiamo voluto raccogliere 10
interpretazioni che, attraverso procedimenti differenti e un grandi
impegno da parte dell’attore stesso, hanno dato vita a ruoli
particolarmente ben riusciti e che in qualche modo hanno lasciato
un segno.
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Celeberrima è il processo di
dimagrimento di Christian Bale, un po’ meno nota
la vicenda di Halle Barry. Per quanto riguarda
Mickey Rourke, nonostante l’impegno, il
personaggio è calato in un film che non si direbbe proprio
memorabile, mentre in altri casi, come in quello di Robert
De Niro, quel personaggio è entrato tra le icone del
cinema di tutti i tempi.
Che ve ne pare? Quale di questi
dieci processi di immedesimazione è quello che vi ha maggiormente
colpito e perché? Quali sono gli altri ruoli che hanno beneficiato
dello stesso carico di lavoro?
Casino Royale,
Rapunzel e Harry Potter e il Prigioniero
di Azkaban sono solo tre dei 10 film che contengono
all’inizio degli incredibili riferimenti, la fonte li definisce
spoiler addirittura, su quello che succede alla fine del film.
Le prime tre Fasi del Marvel Cinematic Universe hanno
portato “ineluttabilmente” allo scontro contro Thanos, vero big
bad del progetto cinematografico. E visto che la formula è
stata vincente, è probabile che anche nella Fase 4 vedremo un altro
grande cattivo protagonista sotterraneo e poi grande mostro finale
da sconfiggere. Ma chi sarà? Ecco alcuni personaggi che potrebbero
essere i prossimi villain del MCU.
RED HULK
Mentre il film The Incredible Hulk è
stato per lo più dimenticato, il colonnello Thunderbolt di William
Hurt è tornato nel MCU in occasione della firma dei
Patti di Sokovia.
Nei fumetti il personaggio mette
insieme una squadra di supervillan sotto le sembianze di una
squadra di supereroi quando i Vendicatori si sciolgono, e diventa
il Red Hulk. Combattere Red Hulk potrebbe essere lo scenario futuro
per lo sviluppo dello Hulk di Mark Ruffalo, dato che adesso Bruce
Banner è finalmente felice di essere un grande nerd verde e quindi
potrebbe essere felice di essere chiamato in azione per combattere
una versione rossa, arrabbiata e malvagia di se stesso.
MAGNETO
Ian McKellen ha interpretato Magneto
come un pari fisico e intellettuale del Professor X di Patrick
Stewart. Quando poi il personaggio è passato nelle mani di Michael
Fassbender, la scrittura di Magneto è cambiata, trasformandolo più
in un antieroe che in cattivo.
Ora che il personaggio è al cinema
nella sua ultima apparizione con il volto di Fassbender, potrebbe
ricomparire, magari attraverso il multiverso “aperto” da Spider-man: Far From Home, e questa
volta potrebbe essere davvero il formidabile nemico che i fumetti
hanno ritratto per così tante storie.
KANG IL CONQUISTATORE
L’abilità di Kang il Conquistatore è
il viaggio nel tempo. Ora che il viaggio nel tempo è stato
introdotto nel MCU con Avengers:
Endgame, è il momento perfetto per presentare questo
personaggio. Nei fumetti ci sono versioni di lui che sono buone e
altre che lo sono meno, quindi sarebbe divertente vedere queste
versioni alternative ingannare le persone e avvicendarsi, un po’
come è stato con Loki.
Se le sequenze temporali alternative
e il cambiamento del passato sono diventati le conseguenze che gli
eroi della Marvel avranno nel prossimo
capitolo del MCU, allora potrebbe anche
verificarsi tutto all’ombra di Kang. È un umano, ma è del
trentunesimo secolo, il che gli dà un vantaggio rispetto ai nostri
eroi. Nei fumetti, il suo alter ego è Nathaniel Richards, e non è
chiaro, ma potrebbe essere un discendente di Reed Richards, a.k.a
Mr. Fantastic. Questo potrebbe collegarsi all’introduzione dei
Fantastici Quattro nel MCU.
ANNIHILUS
Alcuni fan hanno pensato
che Annihilus sarebbe apparso in Captain Marvel dopo che uno degli URL inseriti
nel sito in stile anni ’90 del film era “annihil.us”, ma il
personaggio, come sappiamo, non è comparso.
È principalmente un cattivo dei
Fantastici Quattro, con un trascorso personale con Mr. Fantastic,
quindi i produttori potrebbero tenerlo in serbo per quando la prima
famiglia della Marvel farà il suo debutto nel
franchise. Annihilus è il dominatore della
Zona Negativa, che sarebbe interessante vedere nei prossimi film,
dopo il confronto dei Vendicatori con il Reame Quantico in
Endgame.
IL
MANDARINO
Ci riferiamo naturalmente al vero
Mandarino, non il mandarino fasullo deludente che abbiamo visto in
Iron
Man 3, dove era invece un attore di nome Trevor
Slattery. Un cortometraggio con uno Slattery imprigionato ha
confermato che il vero mandarino e i dieci anelli esistono da
qualche parte e, secondo Kevin Feige, la Marvel non si è dimenticata di
quella storia.
Quindi, c’è la possibilità di vedere
il vero mandarino diventare una minaccia nella fase 4 del MCU. È del tutto possibile che la
Marvel stia ripensando il
personaggio per proporlo ai suoi spettatori in una maniera
consona.
ADAM WARLOCK
L’introduzione di Adam
Warlock nel MCU è stata inizialmente anticipata
in una delle tante scene post credits alla fine di Guardiani della Galassia Vol.
2. Ayesha, leader del Sovereign, è arrabbiata perché i
Guardiani sono riusciti a sfuggire alla sua ira ancora una volta,
così crea un potente essere artificiale capace di distruggerli e lo
chiama “Adam”.
Alcuni fan si aspettavano che Adam
Warlock facesse la sua prima apparizione nel MCU in Infinity War o Endgame, ma
sembra che sia stato “messo da parte” per Guardiani della
Galassia Vol. 3. Su una scala di poteri, Adam è al
livello di Captain Marvel e Thanos.
NORMAN OSBORN
Meglio conosciuto come il Green
Goblin, Norman Osborn sarebbe un grande cattivo nel futuro del
MCU. L’Infinity Saga è stata alla
fine la storia di Iron Man e Thanos è stato il suo grande cattivo
perché ha avuto una relazione personale con Tony Stark.
La prossima saga del MCU apparterrà a Spider-Man, e
sembra quindi normale che sia Osborn ad essere il prossimo futuro
grande cattivo dell’universo Marvel al cinema. Osborn è
semplicemente un uomo molto ricco, molto potente, molto
intelligente e molto malvagio, un nemico molto potente.
NAMOR IL SUB-MARINER
L’esistenza di Namor il
Sub-Mariner nel MCU è stata anticipata nel 2010, in
Iron Man 2, quando Atlantis è apparso sulla mappa di Nick Fury dei
potenziali sito per la posizione di un potenziale Vendicatore.
Namor è stato rilanciato quest’anno in Avengers: Endgame quando Okoye ha
menzionato un terremoto sotto l’oceano al largo delle coste di
Wakanda.
Nei fumetti, Namor è il re di
Atlantide e un rivale di Black Panther, quindi sarebbe bello
vederlo comparire nel sequel del film dedicato a T’Challa, a
guidare la carica in una battaglia tra gli eserciti di Wakanda e
Atlantis.
DOTTOR DESTINO
Dopo due tentativi di
adattarlo sul grande schermo, non abbiamo ancora visto un film
degno del dottor Destino, forse il cattivo più iconico della
Marvel. La cosa bella di Destino
nei fumetti è che ha un’immunità diplomatica, protetta dal suo
paese, Latveria.
Può andare da un poliziotto e dirgli
che sta per conquistare il mondo, e il poliziotto non può farci
nulla. Questo elemento è stato lasciato fuori da entrambe le
versioni del film, ma è facilmente la caratteristica più
interessante del personaggio. È stato anche responsabile di alcuni
degli eventi più enormi della storia della Marvel.
GALACTUS
Galactus è conosciuto
come il divoratore di mondi ed è davvero l’unico cattivo che il
MCU può usare per cercare di dare
un successore degno al terrore che ha sparso Thanos nell’universo.
Galactus è un dio cosmico che succhia la vita dai pianeti per
mantenersi vivo e potente.
Ignora gli esseri mortali che
muoiono per fornirgli la sua forza vitale, perché sente di essere
sopra di loro, e gli manca la bussola morale per considerare
l’etica delle sue azioni (a differenza di Thanos che ha speso gli
ultimi due film sugli Avengers cercando di giustificare se stesso
agli eroi più potenti della Terra). Questo lo renderebbe un grande
avversario per Captain Marvel, che si vanta di mantenere
al sicuro più pianeti contemporaneamente.
L’illustratore Chet
Phillips ha realizzato una serie di disegni in cui
reinventa i personaggi della cultura pop a bordo delle loro auto,
trasformando però per l’occasione le quattro ruote in macchinine a
pedali.
Di seguito potete vedere la serie,
che si intitola appunto ‘Pedals’, in cui le 10 icone pop sono a
bordo dei loro veicoli ‘ritoccati’:
I cattivi sono spesso più
interessanti degli eroi, perché la loro visione distorta della vita
e le loro ambizioni oltraggiose riescono a coinvolgere di più
rispetto alla classica coscienza pulita e la bussola morale
dell’eroe. E’ vero che è gratificante vedere l’eroe trionfare alla
fine di un film… ma non è sempre così.
Nel corso dei decenni, ci sono stati
numerosi esempi di film in cui il cattivo ha la meglio sull’eroe.
Che si tratti dei piani astuti del Joker, di un
cecchino misterioso che tormenta la gente nelle cabine telefoniche,
o di una zingara che lancia una maledizione a un’impiegata
innocente, questi cattivi hanno sancito il successo di numerose
storyline, come evidenzia Screenrant.
Joker (2019)
Il Joker ha trionfato in diverse occasioni e, ben
prima che scegliesse come avversario Batman,
Joker ha capitanato la rivolta sociale che lo ha
reso l’iconico re dei clow. A pensarci bene, ciò è
ironico, dato che Arthur Fleck viene rappresentato
nel corso del film come un debole scarto della società, vessato da
giovani e ragazzi per le strade e maltrattato dai conduttori di
talk show notturni in diretta TV.
Ma Arthur ha avuto
l’ultima risata. Si è vendicato di tutti quelli che hanno riso di
lui, ha iniziato un ammutinamento, ed è stato letteralmente
raffigurato in maniera cristologica, in piedi su una macchina della
polizia con le braccia aperte.
Watchmen (2009)
Prima che il regista
Zack Snyder capeggiasse il DCEU, si
occupò in principio di un altro prodotto DC che
riguardava una squadra di eroi: Watchmen. In realtà, la trama di Watchmen vira attorno a un vigilante
mascherato che viene a conoscenza di un sinistro complotto volto a
screditare ed eliminare i supereroi che difendono il pianeta.
I protagonisti di
Watchemn erano come i Beatles dei
supereroi: una volta eroe, Ozymandias divenne il
cattivo del film, mettendo il mondo contro Doctor
Manhattan e costringendolo a fuggire dalla Terra e, quando
Rorschach tenta di smascherarlo, viene
completamente annientato. Anche se molti pensavano che si trattasse
di un’impresa infattibile e Watchmen sfuggisse a malapena all’inferno
dello sviluppo narrativo, il finale è stato comunque piuttosto
fedele al materiale di partenza.
Arancia Meccanica (1971)
Arancia
Meccanica segue l’eccentrico criminale
Alex, che si ritrova in prigione dopo aver
commesso indicibili violenze assieme ai Drughi. Il governo
lo sottopone a una nuova terapia sperimentale e, attraverso
iniezioni ed esposizione a immagini di estrema violenza, gli
impedisce di fare ancora del male a qualcuno.
Tuttavia, dopo essere stato oggetto
di così tante aggressioni, il governo si scusa e inverte la
terapia, rilasciando Alex di libero di
riappropriarsi del suo vecchio sé cattivo, violento e volgare. Il
rilascio di Alex porta a una delle battute finali più iconiche e
ironiche del cinema: “Sono stato curato, va bene“.
Drag Me To Hell (2009)
Sam Raimi
è una delle migliori menti del genere horror: ne sono prove la
serie da lui ideata EvilDead, e
la sequenza dell’intervento chirurgico in Spider-Man
2, una delle sequenze più terrificanti tra i film non
horror. E Drag Me To Hell ha sancito la sua
ultima, grandiosa incursione nel genere.
La trama del film segue
Christine, una giovane donna che viene maledetta
dalla signora Ganush, un’anziana zingara. Per i
giorni successivi, viene sottoposta a un tormento senza fine e
affronta persino la zingara stessa. Ma, dopo tutta la sofferenza
patita, riesce a sconfiggere la maledizione e seppellisce la
zingara; tuttavia, in un twist finale inaspettato, la donna viene
trascinata all’inferno e vi brucia per tutta l’eternità.
Il silenzio degli innocenti
(1991)
Per molti versi,
Hannibal Lecter si configura come un
antieroe, dato che ha aiutato Clarice per
interesse personale, ma il cannibale per eccellenza è uno dei
cattivi più letali del cinema. Non solo è un assassino che si nutre
di carne umana, ma è anche un cattivo superbamente astuto.
In uno dei finali più inquietanti di
sempre, Hannibal chiama Clarice
dalle Bahamas, notificandole la sua fuga e dicendole che “ha un
vecchio amico a cena“. Poi scompare tra una folla di persone,
regalandoci una delle inquadrature finali più iconiche della storia
del cinema.
The Social Network (2010)
Mark
Zuckerberg è certamente dipinto come un cattivo
nella versione romanzata della nascita di Facebook diretta da
David Fincher. The Social Network ha visto il miliardario
invischiato in molteplici cause legali, sia che si trattasse dei
Winklevi che sostenevano di aver creato la
piattaforma, o di Eduardo che sosteneva di essere
stato cacciato a forza dalla società.
In fin dei conti, indipendentemente
da quanti soldi abbia perso, si è trattato di una singola goccia in
un oceano di potere, e nessuno degli eventi narrati ha lontanamente
colpito Zuckerberg. Benchè abbia perso alcune
amicizie durante il processo, ne è uscito vincitore. E con la
privacy degli utenti in discussione e l’intero scandalo Cambridge
Analytica, il personaggio potrebbe diventare ancora più cattivo nel
richiestissimo Social Network 2.
Nightmare – Dal profondo della
notte (1984)
Come ben sappiamo, se
Freddy uccide un personaggio nei suoi sogni allora
questi morirà effettivamente nella reale; ben presto si scopre che
Freddy stava in realtà ercando la madre di
Nancy per tutto il tempo, dato che è stata lei ad
ucciderlo anni prima.
Anche se Nancy
riesce a uccidere Freddie e tutto torna alla
normalità, la sequenza finale di Nightmare è memorabile, nonché considerabili
uno dei più famosi jump scares della storia.
Freddy sfonda una finestra con il suo iconico
guanto ad artiglio e afferra la madre di Nancy per il collo,
trascinandola in casa e ottenendo la dolce vendetta che ha sempre
desiderato.
Funny Games (1997)
Il regista austriaco
Michael Haneke è meglio conosciuto per i suoi film
dalla venatura romantica e ha anche vinto la Palma
d’Oro al Festival
di Cannes per Amour, ma c’è una patina oscura che attraversa
alcuni dei suoi altri film. Uno dei più scioccanti della sua
filmografia è Funny Games, che segue le vicende di
una famiglia in vacanza, tenuta in ostaggio non da un solo cattivo,
bensì da due giovani psicotici e annoiati.
La famiglia finisce per essere
torturata brutalmente dai due e, anche se Haneke
prende in giro il pubblico stesso tramite astuti riferimenti
intertestuali, i due ragazzi uccidono la moglie, il marito e il
figlio per poi poter proseguire la loro giornata. Ciò che
rende il film ancora più sconcertante è che gran parte della
violenza avviene fuori dallo schermo, il che significa che il
pubblico è lasciato a immaginare cosa sta succedendo unicamente
attraverso l’incedere di urla e sonorità macabre fuori campo.
Il cavaliere oscuro (2008)
NeIl cavaliere oscuro,
assistiamo all’uccisione di
Due Facce
e alla cattura di
Joker
quindi nessuno dei due villain ha letteralmente trionfato alla fine
del film del 2008. Tuttavia, il
Joker
ha vinto figurativamente, poiché il film è tutto incentrato
sull’idea perseguita da
Joker
che anche le persone dalla forte morale possano essere
spezzate.
Tutto inizia con la sequenza iconica
in cui Batman sta interrogando
Joker: il gioco di corruzione del “Cavaliere
di Gotham” prende piede, aizzando successivamente tutta
Gotham contro Batman. Joker gioca
la carta dell’inganno psicologico, mostrando un perverso
divertimento nel vedere il giustiziere trasformarsi lentamente in
carnefice.
In linea con l’assassino
(2002)
Un manager di terz’ordine
di New York è tormentato per tutta la durata del serrato In
linea con l’Assassino, poiché cade nei trucchi di un
misterioso assassino quando risponde ad una telefonata casuale. Il
mondo di Stuart crolla in un secondo, è costretto
ad ammettere la sua relazione infedele alla moglie e tutte le sue
malefatte ai clienti mentre è tenuto sotto tiro dall’assassino.
Il pubblicitario non verrà ucciso,
ma il cecchino non viene nemmeno catturato. In linea con
l’assassino è quasi una versione PG-13 di
Saw, poiché il cattivo non uccide il protagonista
ma lo avverte che non tarderà a tornare, se la sua ritrovata onestà
non continua.
I sequel di film
permettendo alle storie di evolversi al di là del modo in cui sono
state presentate per la prima volta al pubblico. Infatti, sebbene i
generi siano utili per classificare i film nel corso della storia,
possono limitare la portata e il potenziale delle premesse e dei
franchise più promettenti. Un modo per risolvere questo problema è
il fatto che i registi a volte sviluppano sequel che si discostano
pesantemente da temi, generi o caratterizzazioni precedentemente
stabiliti. Solo nel corso degli anni i sequel hanno raggiunto
l’apice e la loro genialità si è rivelata solo dopo un po’ di
riflessione. Questi 10 film hanno finito per
stabilire dei punti d’appoggio per i loro franchise in nuovi generi
e direzioni creative sorprendenti.
Fast Five (2011)
Il quinto film della saga Fast,
Fast Five, aveva in particolare una sola scena in
cui comparivano le corse clandestine, la cultura su cui si basa
l’intero franchise. Tuttavia, poiché questo allontanamento dalla
premessa originale è avvenuto in modo organico per la storia – e
anche per l’evoluzione delle sequenze d’azione – Fast
Five ha permesso al franchise di passare senza
problemi a concentrarsi maggiormente su altri temi come per esempio
le rapine. Il film del 2011, sequel dell’iconico franchise, ha
visto anche la prima apparizione del Luke Hobbs di Dwayne Johnson e ha gettato le basi per l’arco
finale della saga Fast. Soprattutto, Fast Five è ancora oggi
probabilmente il miglior film di rapine della Saga Fast.
Aliens (1986)
Mentre Alien di Ridley Scott era una combinazione oscura,
misteriosa e lunatica di horror e fantascienza, Aliens di James Cameron era un film d’azione che
espandeva abilmente la storia, dando alla premessa iniziale lo
spazio necessario per crescere in un franchise. Un esempio popolare
tra i grandi sequel di film che hanno abbandonato la premessa
originale, Aliens era quasi una svolta completa rispetto al
precedente, ma l’introduzione delle fazioni, della regina e
l’ambientazione bellica più ampia del sequel si adattavano
perfettamente alla visione di Scott. In effetti, Sigourney Weaver è stata candidata all’Oscar
come miglior attrice per la sua interpretazione dell’unica
sopravvissuta della Nostromo del primo film, Ellen Ripley.
C’era una volta in Messico
(2003)
Terzo e ultimo film della trilogia
messicana di Robert Rodriguez, C’era una volta
in Messico ha fatto più incassi degli ultimi due
messi insieme. Sebbene il sequel abbia distolto l’attenzione da El
Mariachi di Antonio Banderas, la critica non ha potuto
ignorare la straordinaria interpretazione di Johnny Depp nei panni di Sheldon Jeffrey Sands
della CIA e il modo in cui il film ha concluso la contorta storia
di Desperado. Per essere stato il punto di incontro tra la regia
hollywoodiana e la visione indipendente di Rodriguez, C’era una
volta in Messico si è assicurato un posto accanto ai grandi sequel
di film che hanno abbandonato la premessa originale.
L’armata delle tenebre
(1992)
Mentre The Evil
Dead introduceva i Deadites e gli altri orrori del
Necronomicon, Evil Dead II dava all’Ash
di Bruce Campbell la sua caratteristica mano a
motosega e chiudeva la storia della capanna dove tutto era
iniziato. L’armata delle tenebre, ha ripreso le
radici comiche dell’horror soprannaturale del franchise e le ha
iniettate con una necessaria dose di fantasy epico. Mentre i primi
due film confinavano l’azione nell’iconica baita in mezzo al nulla,
L’armata delle tenebre è il luogo in
cui Ash si trasforma finalmente nell’iconico eroe riluttante che
brandisce la motosega e viaggia nel tempo.
Mad Max 2 (1981)
Il primo Mad Max seguiva l’antieroe del titolo
di Mel Gibson mentre lui e i suoi colleghi
poliziotti lottavano per mantenere la pace in un’Australia
distopica. Solo in Mad Max 2, noto anche come Il
guerriero della strada, la visione post-apocalittica del regista
George Miller è stata pienamente realizzata.
Unico tra i grandi sequel cinematografici che hanno abbandonato la
premessa originale, Il guerriero della strada ha inequivocabilmente
superato l’impatto culturale del film iniziale. Mad Max ha dato il via a tutto, ma è
stato Il guerriero della strada a diventare fondamentale per quasi
tutti i film, le serie e persino i videogiochi western successivi
sul tema della post-apocalisse.
Star Trek IV: Rotta verso la
Terra (1986)
A differenza dei tre precedenti film
originali di
Star Trek, Star Trek IV: Rotta verso la Terra si
svolge in gran parte sulla Terra. Invece di immergersi in
un’avventura spaziale allegorica definita da elementi intensamente
drammatici e di hard sci-fi, il sequel era un film spensierato con
un messaggio diretto: proteggere le megattere in via di estinzione
nel futuro. Sebbene fosse strano per il franchise, la premessa
comica da pesce fuor d’acqua dell’equipaggio futuristico
dell’Enterprise bloccato negli anni ’80 ha ampliato l’appeal di
massa del franchise. Come altri grandi sequel cinematografici che
hanno abbandonato la premessa originale, Star Trek IV è stato
acclamato come il migliore del franchise.
10 Cloverfield Lane
(2016)
Cloverfield è famoso per aver
utilizzato abilmente l’horror found footage per creare un film
kaiju davvero unico. Gli stessi kaiju hanno continuato a
terrorizzare gli americani nel sequel, 10
Cloverfield Lane, che però si è discostato dal
formato del found footage e si è svolto più come un thriller
tradizionale. Sebbene il pubblico che aveva amato Cloverfield fosse inizialmente
scettico riguardo ai cambiamenti, 10 Cloverfield Lane è stato alla fine
acclamato dalla critica come un grande sequel cinematografico che
ha abbandonato la premessa originale. Pur essendo completamente
diverso dal primo film ha messo in luce il commento sociale di
fondo del materiale e ha contribuito a gettare le basi per
l’attuale franchise cinematografico di Cloverfield.
Nel fantastico mondo di Oz
(1985)
Sequel non ufficiale dell’amato
musical e film per bambini Il mago di Oz, Nel
fantastico mondo di Oz è una rivisitazione molto più
cupa della storia di Dorothy. Seguiva gli eventi de Il mago di Oz, il sequel fu
erroneamente considerato un altro film per bambini, il che ne
determinò il fallimento commerciale. Tuttavia, il sequel è in
realtà molto più fedele ai libri di L. Frank Baum su cui si basa il
franchise, ma è rivolto a un pubblico adulto. Rispetto ad altri
grandi sequel che hanno abbandonato le premesse originali,
Nel fantastico mondo di Oz è quello che
si è discostato di più dalle sue radici cinematografiche.
Prey (2022)
Derivati dal franchise di Alien,
i primi quattro film di Predator hanno visto gli ostili
extraterrestri combattere contro soldati e mercenari moderni. Ogni
film successivo è stato più grande del precedente in termini di
puro spettacolo e di espansione della storia dei Predator. Prey ha poi adottato un approccio
completamente diverso, lanciando un Predator nelle Grandi Pianure
del Nord America all’inizio del 1700 e contrapponendo l’alieno a
cacciatori Comanche e colonialisti francesi storicamente accurati.
Pur essendo l’unico film d’epoca della serie, Prey si distingue per aver
capitalizzato gli elementi horror e d’azione più importanti che
hanno reso iconici i primi film di Predator e Alien.
Logan (2017)
Mentre i precedenti film sugli
X-Men hanno stabilito e ampliato l’universo
dei supereroi della Fox, Logan
era ben lontano dall’essere un tipico film di supereroi. Basato sui
fumetti Old Man Logan di Mark Millar e Steve McNiven, il sequel
reimmaginava il mutante di Hugh Jackman come un ex eroe distrutto i cui
poteri di guarigione stavano svanendo. Al posto dell’invulnerabile
e feroce Wolverine, il protagonista di Logan è un
antieroe neo-occidentale in rovina, con un passato oscuro e un
futuro incerto. Per essere riuscito a sovvertire le convenzioni di
genere all’apice della popolarità del franchise principale – pur
rimanendo fedele al materiale di partenza – Logan è un esempio notevole tra i
grandi sequel cinematografici che hanno abbandonato la premessa
originale.
Il conto alla rovescia per
Halloween è iniziato, e questo significa che è
tempo di abbuffarsi di quanti più film horror possibile. Per l’occasione però in
questa top 10 non troverete massacri, fiumi di
sangue o morti agghiaccianti ma pellicole con sequenze terrificanti
ben pensate e basate sulle paure umane e tanta suspense da
cardiopalma.
Quindi, tirate fuori i popcorn e i
tanti gustosi e appetitosi dolcetti fatti in casa, e
preparatevi a vivere i dieci più grandi film spaventosi dove però
nessuno alla fine muore.
Ecco i 10 film horror dove non
muore nessuno
Signs
Questa classifica si apre
con
Signs dove vediamo nel cast anche un giovane
Joaquin Phoenix. L’attore Premio Oscar poi tornerà a lavorare
con il regista
M. Night Shyamalan per
The Village. Il protagonista però di questa pellicola del
2002 è interpretato da
Mel Gibson che recita il ruolo di Graham Hess, un pastore
protestante e proprietario terriero in Pennsylvania. Lo stile di
Shyamalan, sospeso fra mistero e paradosso, si colora in questo
film di una spiccata tinta horror e che affronta il mistero dei
cerchi del grano, che nel suo lungometraggio sono in realtà dei
messaggi da decifrare mandati da una specie aliena estremamente
ostile e feroce.
The Blair Witch Project
Costato appena 60 mila
dollari
The
Blair
Witch
Project dopo ben venti anni dall’uscita è ancora uno degli
esempi più riusciti di come si può realizzare un film spaventoso ma
con pochi mezzi e senza nomi famosi. La storia racconta di tre
amici Heather, Mike e Josh, che raggiungono Blair,
una cittadina americana nel Maryland, dove con
l’attrezzatura necessaria realizzano una serie di interviste agli
abitanti locali e si inoltrano nei boschi per non tornare mai più.
Di loro viene ritrovato solo il girato che, una volta visionato,
rivela il terribile destino in cui i tre sono andati incontro. È
interessante notare che, dove la maggior parte dei film horror
sfrutterebbe la morte, la parte più spaventosa di The Blair
Witch Project è quando invece uno dei protagonisti
riappare in uno scantinato abbandonato.
L’evocazione – The
Conjuring
L’evocazione
– The Conjuring è il primo capitolo della
saga cinematografica horror omonima, diretto da James
Wan, ha come protagonisti
Vera Farmiga e Patrick
Wilson, nei rispettivi ruoli di Lorraine
e Ed Warren. La pellicola, ispirata a fatti
realmente accaduti, è ambientata nel 1971, è forse il più
spaventoso e offre una serie di eventi spaventosi che minano i
cliché e le aspettative dell’horror classico ma scegliendo di non
uccidere nessun personaggio di questo film pieno di possessioni e
presenze demoniache.
Poltergeist – Demoniache
presenze
Potrebbe essere
sorprendente sapere che il famigerato
Poltergeist è classificato come PG, film per tutti, nonostante
possiede alcune delle scene horror più celebri. Questa pellicola
rimane quindi il perfetto “Spooky Movie” per tutta la famiglia.
Diretto da Tobe Hooper e scritto da
Steven Spielberg, questo lungometraggio è basato su una storia
vera ed è pieno di autentiche paure accettabili per il pubblico più
giovane. La trama riguarda una famiglia che vive in periferia e che
la loro casa è posseduta da uno spirito maligno che rapisce poi la
loro bambina.
The Others
The
Others è un film di
Alejandro Amenábar liberamente tratto da Il giro di
vite di Henry James, romanzo che ha ispirato anche la
serie
The Haunting Of Bly Manor. Nicole Kidman è Grace
Stewart una donna che vive sull’isola di Jersey, in Inghilterra
e deve affrontare la malattia rara che ha colpito i suoi figli Anne
e Nicholas, che li costringe a vivere in una perpetua oscurità e
non devono mai esporsi al sole. Questa pellicola gioca tutta
sull’effetto sorpresa e riesce a spaventare lo spettatore
soprattutto grazie alla costruzione di un senso di attesa costante,
con le inquadrature che sono piene di un senso di pericolo nascosto
ma tangibile.
Babadook
Questo film della regista
Jennifer Kent è stato presentato in anteprima al
Sundance Film Festival 2014 ed uno spaventoso
horror che ha stregato anche il maestro Stephen
King. Dopo aver scoperto un libro di fiabe
pop-up intitolato Mister
Babadook, una madre single in lutto e suo figlio
si ritrovano perseguitati da un demone malvaggio. La tensione
diventa straziante man mano che il mostro uscito dalle pagine
appare alla mamma e il suo bambino. Il finale è alquanto
controverso dove si mostra che la creatura Babadook è
rinchiuso nel seminterrato.
Pesce d’aprile
La trama di questa commedia
nera segue un gruppo di studenti universitari in vacanza
durante il fine settimana del primo di aprile su un’isola,
nella quale si infiltra un aggressore sconosciuto. Ben presto
ognuno di loro diventa vittima di un killer sconosciuto e ucciso in
modi sempre più brutali. Pesce d’aprile si
distingue da tutti i titoli di questa lista per il fatto che
continua a utilizzare una serie di scene d’omicidi, piuttosto che
trasmettere un tono inquietante e una tensione generale. Tranne
che, ovviamente, nessuna di queste morti è reale.
Annabelle 3
Annabelle 3 è
il sesto film in assoluto nell’universo di
The Conjuring. Mentre i precedenti due film di
Annabelle presentavano scene di morte, questo prende
spunto dal primissimo film The Conjuring,
citato prima e si concentra invece sulla creazione di un tono
spaventoso e di una tensione generale La protagonista ovviamente è
la bambola posseduta rinchiusa in una teca di vetro sacra nella
stanza degli artefatti dei demonologi Ed e Lorraine
Warren.
Freaks
Freaks
è decisamente la pellicola più vecchia di questa lista di film
horror visto che risale al 1932. Il film è ambientato in un circo
dove si esibiscono i cosiddetti freaks, fenomeni
da baraccone affetti da gravi malformazioni fisiche. Tra gli
artisti figura l’attraente trapezista Cleopatra la quale seduce un
nano di nome Hans tra l’amarezza e la preoccupazione della
fidanzata di quest’ultimo, Frida, a sua volta affetta da nanismo
armonico. Questo lungometraggio in bianco e nero del secolo è
diretto da
Tod Browning noto per la trasposizione di
Dracula del 1931 con Bela
Lugosi nei panni del conte vampiro.
1408
1408
è basato sull’omonimo racconto del “Re del terrore”
Stephen King
e descrive la vicenda di un investigatore del paranormale che
rimane intrappolato nella leggendaria stanza 1408 dell’Hotel
Dolphin a New York. La trama diventa lentamente sempre più
inquietante, sfruttando appieno l’horror psicologico per
trasmettere il suo tono terrificante. Interpretato da
John Cusack
e
Samuel L. Jackson,
è stato molto apprezzato per le loro interpretazioni e per il
crescente senso di paura e reclusione. Rimane quindi un perfetto
esempio di come l’horror
non richieda secchiate di sangue o intricate scene di morte per
essere davvero terrificante.
Cinema e tv, soprattutto negli USA
negli ultimi anni, hanno assottigliato i confini, mutuando a
vicenda attori, registi, sceneggiatori. Spesso però è capitato che
attori straordinari in serie tv divenute cult non siano riusciti a
funzionare altrettanto bene sul grande schermo. Eccone 10
esempi:
Capita a tutti di fare un passo
falso, anche ai grandi attori, e di scegliere qualche volte un
film e un contesto lavorativo che si rivela sbagliato per mettere
in mostra il proprio talento. Ecco 10 grandi attori in altrettante
terribili performance:
Chloe Moretz in Carrie
Nonostante sia molto
giovane, Chloe Moretz ha già una filmografia bella
nutrita e interessante, ma ha anche il suo primo ruolo di cui
vergognarsi! Chiaramente è quello della protagonista nel
remake di Carrie. Probabilmente lei stessa si pente di
aver detto si a un tale film.
January Jones in X-Men
L’Inizio
Chiunque abbia visto
Mad Men sa che la Jones è
un’attrice con i contro-fiocchi, peccato che sceglierla come
Emma Frost non sia stato il massimo. Le sue doti
vengono messe da parte per un ruolo che è principalmente basato
sull’ostentazione del suo corpo. Un po’ riduttivo per un’attrice in
grado di recitare molto bene.
Hayden Christensen in Star Wars
2
Magari non è un
grandissimo attore, ma ha senza dubbio i suoi fan. Peccato che la
sua interpretazione di un Anakin lamentoso e molesto in Star Wars l’Attacco dei Cloni lo abbia reso
per lo più insostenibile ai più, con il risultato che, dopo
La Vendetta dei Sith, dove in parte si
riscatta, si è un po’ nascosto dal grande cinema.
Benedict Cumberbatch in Black
Mass
Cumberbatch
è un attore di Serie A, ma dovrebbe fare attenzione a scegliere i
ruoli. In Black Mass l’attore inglese interpreta un
americano di Boston, con il risultato che il suo accento è
terribile. Per fortuna il film non ha incassato molto, quindi è
probabile che lo abbiano visto in pochi.
Johnny Depp in La Fabbrica di
Cioccolato
Il talento di Johnny Depp non potrebbe mai e poi mai essere
messo in discussione, ma la sua capacità di scegliere i ruoli sì.
La sua inquietante interpretazione di Willy Wonka è senza dubbio uno dei momenti più bassi
della sua carriera.
Russell Crowe in Les
Misérables
Les
Misérables è uno dei migliori musical realizzati al
cinema, ma le doti di cantante live di Crowe ne fanno una delle sue
peggiori performance. L’attore è ingessato nel personaggio di
Javert e perde miseramente il confronto con un ispirato Hugh Jackman nei panni di Jean Valjean.
Colin Farrell in Daredevil
Sono molti i motivi per
deprecare Daredevil del 2003, ma il
Bulleye di Colin Farrell è senza dubbio uno di questi. Il
look ridicolo e le scelte attoriali sbagliate fanno del personaggio
una macchia nera nel cv dell’attore irlandese che comunque ha
dimostrato in più di un’occasione di essere molto dotato.
Nicolas Cage in Il Prescelto
I tempi in cui
Nicolas Cage era un attore di serie A sono
purtroppo lontani e ne Il Prescelto del 2006
l’attore premio Oscar ha dato il meglio, hops, il peggio di sé.
Halle Berry in Catwoman
Nel post Oscar
Halle Berry aveva la carriera spalancata a grandi
orizzonti, ma la partecipazione a Catwoman ha
decisamente smorzato lo slancio preso con l’Academy Award. Sebbene
sia un’attrice dotata, la Berry ha partecipato a quello che è ad
oggi il peggior cinecomics mai realizzato e uno dei peggiori film
della storia del cinema in assoluto.
Robert De Niro in Nonno
Scatenato
Per quanto la sua
carriera sia costellata di grandi performance, è indubbio che le
ultime scelte di De Niro siano opinabili, e quella
in Nonno Scatenato, in cui la traduzione italiana
del titolo (Dirty Grandpa) ha fatto un maldestro tentativo di
ricordare ben altre performance, è senza dubbio una delle scelte
più infelici che il grande attore potesse fare.
10 grandi attori
in altrettante terribili performance
In un panorama cinematografico
sempre più ricco di commedie, può essere difficile trovare un
titolo davvero in grado di stupire ed emozionare. Un titolo che più
di altri si è affermato per originalità negli ultimi anni è
10 giorni senza mamma (qui la recensione), brillante
film del 2019 diretto da Alessandro Genovesi, già
autori di titoli come La peggior settimana delle mia
vita e Ma che bella sorpresa. Si tratta di una
storia tutta in famiglia, che affronta in modo ironico e sincero il
ruolo del genitore, tra difficoltà e piaceri. Un film, dunque, in
grado di coinvolgere un ampio pubblico, tanto per i suoi momenti
più divertenti quanto per quelli più toccanti.
Rielaborando la propria esperienza
di genitore, Genovesi pone al centro della sua storia la famiglia
italiana, il ruolo dei suoi membri e quello nella società italiana
di oggi. Si affrontano infatti con grande naturalezza temi come
l’indipendenza femminile, le difficoltà del lavoro, l’adolescenza e
l’infanzia, ma soprattutto il ruolo paterno e materno, di come
cambiano senza cambiare mai davvero. Tutto ciò, raccontato con
grande semplicità e sentimento, rappresenta un vero e proprio
unicum nel panorama cinematografico italiano. Non stupisce dunque
il grande successo ottenuto dal film, arrivato ad incassare oltre 7
milioni di euro al box office.
Un simile successo è dato tanto
dalla regia e dalla sceneggiatura di Genovesi, quanto dalla bravura
degli interpreti protagonisti. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo recentissimo sequel a
tema natalizio. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
10 giorni senza mamma: la
trama del film
Carlo Rovelli è il
responsabile delle risorse umane della Family Market, una catena di
supermercati, mentre Giulia è un ex avvocato che
ha lasciato il lavoro per dedicarsi alla famiglia. La donna però,
stanca ed esasperata dalla routine quotidiana e dalla mancanza del
marito, sempre preso dal lavoro, annuncia inaspettatamente di voler
partire con la sorella per una vacanza rilassante a Cuba. Lascia a
Carlo la gestione familiare, consegnandogli un calendario con le
attività dei bambini per i successivi 10 giorni e i consigli per
affrontare le difficoltà quotidiane.
Carlo si ritrova così a relazionarsi
con i figli Camilla, di 13 anni,
Tito, di 10, e Bianca, di 2, che
a malapena conosce e che sono divisi tra i problemi
dell’adolescenza e dell’infanzia. Nel frattempo deve affrontare
nuove sfide al lavoro, poiché il suo capo decide di affiancargli un
giovane collaboratore esterno con il compito di aumentare la
competitività del reparto. Diviso così tra ufficio e incombenze
genitoriali, Carlo si troverà travolto da un turbine di eventi
tragicomici che lo porteranno a riscoprire i veri valori della vita
e dell’essere genitore.
10 giorni senza mamma: il
cast del film
Per dar volto al protagonista, Carlo
Rovelli, il regista si è affidato all’attore Fabio De Luigi,
con il quale aveva già lavorato in più occasioni precedentemente.
L’attore si è così cimentato in una prova attoriale particolarmente
impegnativa, che lo ha visto coinvolto a tutto tondo nella
costruzione del personaggio. La moglie Giulia è invece interpretata
da Ludovica
Lodovini. Un ruolo per il quale l’attrice si è
preparata affidandosi interamente alla sceneggiatura. In questa ha
infatti ritrovato tutto ciò che le serviva, senza il bisogno di
aggiungere ulteriori elementi al personaggio. Ha tuttavia
raccontato di essersi trovata davanti alla sfida di dover
interagire con i giovani attori interpreti dei figli, con i quali
ha avuto bisogno di sviluppare un rapporto naturale.
A dar volto all’adolescente Camilla
è la giovane Angelica Elli, qui al suo primo ruolo
cinematografico. Nel dar vita al personaggio, questa ha raccontato
di averci messo molto di sé, ma di essersi fatta guidare anche
dall’immaginazione. Matteo Castellucci è invece il
pestifero Tito, mentre a dar volto a Bianca, la più piccola dei
figli, è stata Bianca Usai. L’attrice
Diana Del Bufalo, nota per la serie Che Dio ci
aiuti, è qui presente nei panni di Lucia, che aiuterà Carlo
nella gestione dei figli senza sapere che è a causa di questi se si
è ritrovata senza lavoro. L’attore Antonio
Catania, noto per film come Mediterraneo e Così
è la vita, dà infine vita al direttore di Family Market, dove
lavora Carlo.
Il sequel di 10 giorni senza
mamma, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Dato il grandissimo successo del
film, nel 2020 Genovesi da vita ad un sequel intitolato 10 giorni con
BabboNatale,
comprendente lo stesso cast del titolo del 2019. A questo si
aggiunge però l’attore Diego Abatantuono, che
dà vita al personaggio di Babbo Natale. A differenza del precedente
film, questo vede la famiglia Rovelli recarsi in Svezia, dove
Giulia dovrà accettare una promozione lavorativa. Lungo il
percorso, però, si imbatteranno in uno strano uomo convinto di
essere Babbo Natale in persona. Il film, originariamente, sarebbe
dovuto uscire in sala il 16 dicembre. A causa della pandemia da
Covid-19 questo è stato però distribuito direttamente sulla
piattaforma Prime Video.
Prima di questo sequel, è possibile
vedere o rivedere il film del 2019 grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. 10 giorni senza mamma è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Infinity, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo,
in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il
singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una
comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo
noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite
temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà
inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 13
gennaio alle ore 21:20 su Canale
5.
Dopo il successo di Ti
presento Sofia, Fabio De Luigi torna di nuovo al cinema da
protagonista nel film 10 giorni senza
mamma. Scritto e diretto da Alessandro
Genovesi, il film è una divertente commedia che riflette
sulla genitorialità, affrontando questi temi con una brillantezza
insolita, che lo rende piacevole su più fronti.
In Ti presento
Sofia Carlo (Fabio
De Luigi) e Giulia (Valentina
Lodovini) hanno tre figli. Lui è un papà distratto e
assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla
famiglia rinunciando alla carriera. Quando, stanca della routine,
Giulia comunica alla famiglia che si prenderà dieci giorni di
vacanza, Carlo si ritrova a dover badare ai propri figli, avendo
così l’opportunità di conoscerli meglio e riavvicinarsi alla
famiglia.
L’intento dichiarato del regista
era quello di realizzare un film come fosse composto da pezzi di
vita. Attraverso questa volontà stilistica, Genovesi riesce a
caricare di un’inaspettata freschezza le sue inquadrature e
sequenze, che nella totalità regalano al film un piacevole
atmosfera da indie movie americano. Nell’inseguire i suoi
protagonisti, prevalentemente con uso di camera a mano, il regista
riesce inoltre a catturare una spontaneità che impreziosisce il
tono del film, rendendolo leggero e apprezzabile. Sempre
mantenendosi sul registro della commedia, Genovesi, e con lui i
suoi attori, costruiscono situazioni comiche che nella loro
semplicità riescono a divertire, intrattenere e allo stesso tempo
trasmettere i temi su cui si basa il film.
Non tutte le trovate del film si
incastrano però a dovere, e a volte si eccede nei toni o nelle
trovate di scrittura, rischiando così di perdere di credibilità.
Elemento che viene poi in parte a mancare, nonostante la ricerca di
realismo da parte del regista, è un maggior coinvolgimento emotivo
nei confronti dei personaggi. Per quanto questi riescano a
risultare divertenti o ben inseriti nel racconto, grazie anche ad
una buona recitazione, sembra mancare un loro maggior
approfondimento che potrebbe renderli più umani e maggiormente
graditi allo spettatore.
La commedia sa ad ogni modo imporsi
per una regia che riesce a liberarsi dell’anonimato frequente nel
genere, raccontandoci con semplicità e dolcezza una storia di
genitorialità che ricorda l’importanza della famiglia nella vita di
ogni individuo. Genovesi, con il suo 10 giorni senza
mamma, realizza dunque una buona commedia, che intrattiene
e nel suo piccolo sa regalare delle novità che potrebbero riuscire
nell’intento di sorprendere lo spettatore.
Medusa Film ha diffuso il primo trailer
di 10
giorni senza mamma, il nuovo film di
Alessandro Genovesi, con protagonisti
Fabio De Luigi, Valentina Lodovini e Diana
Del Bufalo. Il film arriverà in sala il prossimo 7
febbraio:
Cosa succede se una mamma sempre
presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli
con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di
disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo (Fabio De
Luigi) obbligato a fare il “mammo” a tempo pieno.
Carlo e Giulia (Valentina Lodovini)
hanno tre figli: lui è un papà distratto e assorbito dal lavoro,
lei è una mamma che si è dedicata alla famiglia rinunciando alla
sua carriera. I figli sono Camilla, un’adolescente ribelle di 13
anni in pieno sviluppo ormonale e sentimentale, Tito 10 anni, furbo
e sempre pronto a fare scherzi “innocui”, la piccola Bianca di 2
anni che non parla, usa i gesti e si prende ciò che vuole. Giulia,
stanca della routine, comunica alla famiglia che sta per partire
per dieci giorni di vacanza. Trovandosi da solo, Carlo si ritrova
all’improvviso in un vero e proprio incubo!
Tra cene da preparare, inserimento
all’asilo, confidenze imbarazzanti della più grande, giochi
sfrenati con gli amici del figlio, liti, disastri sfiorati e
appuntamenti saltati al lavoro, Carlo sopravvive a questi dieci
interminabili giorni anche grazie al prezioso aiuto di una “Mary
Poppins” molto particolare (Diana Del Bufalo). Sarà servito questo
tempo per conoscere meglio i propri figli e riavvicinare la
famiglia? Alla fine fare il mammo è poi una cosa così tremenda? Una
cosa importante però è successa: Bianca ha finalmente detto
PAPÀ!
Uscirà il 7 febbraio 2019,
distribuito da Medusa Film, 10
giorni senza mamma, la nuova commedia di
Alessandro Genovesi con
protagonisti Fabio De Luigi, Valentina
Lodovini e Diana Del Bufalo.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprimail 3 febbraio alle ore 11.00 (in alcuni
cinema alle 20.00, consultare bene gli orari di inzio
spettacolo)! Ci sono a disposizione tanti inviti
gratuiti validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle
città.
Cosa succede se una mamma sempre
presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli
con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di
disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo
(Fabio De Luigi) obbligato a fare il “mammo” a
tempo pieno.
Carlo e Giulia (Valentina
Lodovini) hanno tre figli: lui è un papà distratto e
assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla
famiglia rinunciando alla sua carriera. I figli sono Camilla,
un’adolescente ribelle di 13 anni in pieno sviluppo ormonale e
sentimentale, Tito 10 anni, furbo e sempre pronto a fare scherzi
“innocui”, la piccola Bianca di 2 anni che non parla, usa i gesti e
si prende ciò che vuole. Giulia, stanca della routine, comunica
alla famiglia che sta per partire per dieci giorni di vacanza.
Trovandosi da solo, Carlo si ritrova all’improvviso in un vero e
proprio incubo!
Tra cene da preparare, inserimento
all’asilo, confidenze imbarazzanti della più grande, giochi
sfrenati con gli amici del figlio, liti, disastri sfiorati e
appuntamenti saltati al lavoro, Carlo sopravvive a questi dieci
interminabili giorni anche grazie al prezioso aiuto di una “Mary
Poppins” molto particolare (Diana Del Bufalo).
Sarà servito questo tempo per conoscere meglio i propri figli e
riavvicinare la famiglia? Alla fine fare il mammo è poi una cosa
così tremenda? Una cosa importante però è successa: Bianca ha
finalmente detto PAPÀ!
Al cinema dal 7 febbraio, 10
giorni senza mamma è la nuova commedia diretta da
Alessandro Genovesi, con protagonisti
Fabio De Luigi, Valentina Lodovini e Diana
Del Bufalo.
Di seguito, una clip esclusiva per
Cinefilos.it con Fabio De Luigi e
Valentina Lodovini:
Cosa succede se una mamma sempre
presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli
con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di
disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo (Fabio De
Luigi) obbligato a fare il “mammo” a tempo pieno.
Carlo e Giulia (Valentina Lodovini)
hanno tre figli: lui è un papà distratto e assorbito dal lavoro,
lei è una mamma che si è dedicata alla famiglia rinunciando alla
sua carriera. I figli sono Camilla, un’adolescente ribelle di 13
anni in pieno sviluppo ormonale e sentimentale, Tito 10 anni, furbo
e sempre pronto a fare scherzi “innocui”, la piccola Bianca di 2
anni che non parla, usa i gesti e si prende ciò che vuole. Giulia,
stanca della routine, comunica alla famiglia che sta per partire
per dieci giorni di vacanza. Trovandosi da solo, Carlo si ritrova
all’improvviso in un vero e proprio incubo!
In un panorama cinematografico
sempre più ricco di commedie, può essere difficile trovare un
titolo davvero in grado di stupire ed emozionare. Un titolo che più
di altri si è affermato per originalità negli ultimi anni è
10 giorni senza mamma,
brillante film del 2019 diretto da Alessandro
Genovesi. Si tratta di una storia tutta in famiglia, che
affronta in modo ironico e sincero il ruolo del genitore, tra
difficoltà e piaceri. Nel 2020 questo titolo ha poi avuto un sequel
di ambientazione natalizia dal titolo 10 giorni con
Babbo Natale, proponendo nuove avventure con il
medesimo cast del precedente, più qualche gradita aggiunta.
Originariamente previsto per la sala
cinematografica, il film è invece stato poi distribuito nel
dicembre del 2020 sulla piattaforma Amazon Prime Video a causa della pandemia di
Covid-19 e la chiusura dei cinema. Ciò non gli ha impedito di
affermarsi come un buon successo di critica e pubblico, venendo
anche indicato come uno dei migliori film italiani dell’anno. Ciò è
dato anche dalla capacità di Genovesi di dar vita ad un racconto
delicato e appassionato, raccontando nuovi aspetti della famiglia
italiana sotto una luce diversa da quella affrontata nel precedente
film.
10 giorni con Babbo Natale
(qui la recensione del film) è
dunque un titolo da non lasciarsi sfuggire, che regala emozioni,
riflessioni e tanto intrattenimento per i più piccolo come per i
più grandi. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
10 giorni con Babbo
Natale: la trama del film
Il film ha per protagonista ancora
una volta la famiglia Rovelli, la quale si trova ora a dover
gestire la situazione da disoccupato di Carlo.
Avendo lasciato il lavoro preferendo riscoprire il suo rapporto con
i figli Camilla, Tito e
Bianca, egli si trova inevitabilmente a dover
gestire anche i momenti più insoddisfacenti, ovvero quelli in cui
si rende conto di non essere di alcun aiuto da un punto di vista
economico. Nel momento in cui a sua moglie Giulia
viene offerta una promozione pochi giorni prima di Natale, questo
sembra essere un evento in grado di poter cambiare la loro
situazione.
La famiglia si deve dunque recare in
Svezia per accettare il lavoro. Partendo a bordo del loro vecchio
camper, i Rovelli prendono questa anche come una vacanza natalizia,
durante la quale poter consolidare i loro rapporti. Una volta
superato il confine con l’Austria, però, investono
involontariamente uno strano uomo che è convinto di essere Babbo
Natale. Per far felici i figli decidono di dargli un passaggio,
andando incontro ad eventi inaspettati, che gli faranno riscoprire
non solo la magia per quella festa ma anche il bene che provano
l’uno per l’altro.
10 giorni con Babbo Natale: il cast del film
Per dar volto al protagonista, Carlo
Rovelli, il regista si è affidato all’attore Fabio De Luigi,
con il quale aveva già lavorato in più occasioni precedentemente.
L’attore si è così cimentato in una prova attoriale particolarmente
impegnativa, che lo ha visto coinvolto a tutto tondo nella
costruzione del personaggio. La moglie Giulia è invece interpretata
da Ludovica
Lodovini. Un ruolo per il quale l’attrice si è
preparata affidandosi interamente alla sceneggiatura. Ad aiutarla
ulteriormente, stavolta, vi è stato il rapporto stretto sul set del
precedente film con gli attori che interpretano i figli.
A dar volto all’adolescente Camilla
è la giovane Angelica Elli, che proprio
con 10 giorni senza mamma aveva avuto il suo
primo ruolo cinematografico. Nel dar vita al personaggio, questa ha
raccontato di averci messo molto di sé, ma di essersi fatta guidare
anche dall’immaginazione. Matteo Castellucci è
invece il pestifero Tito, mentre a dar volto a Bianca, la più
piccola dei figli, vi è Bianca Usai. Nuovo
ingresso nel cast è quello di Diego Abatantuono,
il quale è chiamato ad interpretare Babbo Natale. Un personaggio
che l’attore ha raccontato di aver particolarmente adorato e di
essersi divertito molto ad interpretarlo.
10 giorni con Babbo
Natale: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di 10
giorni con Babbo Natale grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity+, Amazon Prime Video e
Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Alessandro
Genovesi, alle prese con il sequel dell’acclamato
10
giorni senza mamma, che gli aveva permesso di vincere
il “Biglietto d’oro” come film più visto in sala nell’annata
2018/2019, ripropone, stavolta sul piccolo schermo, le vicende
della famiglia Rovelli, disponibili dal 4 dicembre su Amazon Prime video.
Stavolta abbiamo una new
entry che fa la differenza: Diego Abatantuomo, il quale
veste con maestria e dolcezza i panni di un inedito Babbo Natale; a
fargli quasi da spalla un Fabio De Luigi un po’ meno
divertente di 10
giorni senza mamma, ma che comunque non perde la sua
verve.
In 10 giorni con Babbo
Natale troviamo una famiglia cresciuta (invecchiata) e
problematica: Carlo (Fabio De Luigi) è il mammo (come lo
definisce Bianca) disoccupato, Giulia (Valentina Lodovini) è
la perfetta donna in carriera mai a casa, Camilla (Angelica
Elli) è alle prese con un’adolescenza ambientalista e Tito
(Matteo Castellucci) sta attraversando una fase di
disincanto sfociata in filo-fascismo, mentre Bianca (Bianca
Usai) rimane la piccola di casa, che fa qualche osservazione di
troppo.
A fare da molla due
esigenze contrapposte, ma non inconciliabili: da un lato la
necessità di Giulia di raggiungere Stoccolma nelle feste di Natale
per un colloquio di lavoro e dall’altra quella di Carlo di non
perdere la sua famiglia; di qui la decisione di Carlo di rimettere
in moto il vecchio van dove era sbocciato il loro amore e
trascorrere il Natale tutti
insieme. Nonostante l’entusiasmo della truppa non
sia esattamente alle stelle, l’incontro di un uomo vestito da Babbo
Natale cambierà radicalmente la direzione del loro
viaggio.
Il Film è il classico racconto di Natale che però si blocca
a metà fra realtà e fantasia, forse non soffermandosi abbastanza
nell’indagine dell’una né dell’altra. Si propone di esplorare una
famiglia problematica, come lo sono tutte (chi più, chi meno) alla
ricerca di una serenità da tempo perduta.
10 giorni con Babbo
Natale è un Road Movie
È un road movie dove il lato “road” della storia non
sempre convince: a volte si impantana, rallenta, ma non per questo
non riesce nella resa dei conflitti, accentuandoli ed inasprendoli
in un climax ascendente di dissapori, di parole non dette e gesti
esagerati, alleggeriti dalla comicità esilarante e sempre
convincente di un Diego Abatantuomo straordinariamente in
parte.
Il film tocca i temi più disparati, dal razzismo al conflitto
genitori – figli, dalla disoccupazione all’elemento magico,
soffermandosi su di alcuni più di altri, peccando talvolta di poca
sostanza, poco pragmatismo.
Alessandro
Genovesi firma la regia di una commedia di
Natale che non supera, né tantomeno eguaglia i livelli
di comicità e compiutezza del capitolo precedente; tuttavia riesce
a dotare di una dimensione più spirituale e ragionata un film
leggero, che lascia col sorriso lo sguardo a volte disilluso di
chi, crescendo, ha scordato la magia del Natale.
Ora che la Infinity Saga si è
conclusa, grazie ad Avengers:
Endgame, e il percorso di alcuni eroi del MCU è giunto al termine, è tempo di
concentrarsi sulla prossima ondata di film che arriveranno dai
Marvel Studios.
Ma quali sono i fumetti a cui
attingeranno? Quali storie dovremmo rileggere per arrivare
preparati? Ecco 10 suggerimenti:
Eterni
Tra tutte le storie dei fumetti,
quella sugli Eterni dovrebbe essere la più
interessante da leggere in vista dell’imminente arrivo al cinema
del film già in lavorazione.
Creati da Jack Kirby, nelle serie
originali viene raccontato il percorso di Ikaris
mentre tenta di risvegliare i suoi compagni Eterni dalle loro vite
umane. Tra le pagine si parla anche di Sersi,
figlia di Helios e Perse, che durante il periodo trascorso
nell’antica Mesopotamia incontra per la prima volta Captain
America, che aveva viaggiato indietro nel tempo.
Guardiani della Galassia
Ovviamente non si sta parlando della
stessa squadra introdotta nel MCU con il film di James
Gunn, ma di un altro gruppo già presentato in parte
nel franchise grazie ai Ravagers, guidati al cinema da Stakar /
Starhawk.
Nei fumetti vengono appunto chiamati
Guardiani della Galassia,
ed è qui che si rileva la prima apparizione di Yondu.
Sam Wilson: Captain America
Il finale di Avengers: Endgame ha visto
l’emozionante passaggio d consegne tra Steve Rogers e Sam Wilson,
con Falcon che diventa a tutti gli effetti il
nuovo Captain America. Una trama che i lettori dei fumetti
conosceranno bene…
Il tempo di Sam nei panni dell’eroe
simbolo non è troppo lungo, almeno se paragonato ad altri
personaggi che hanno brandito lo scudo, ma la sua serie è
interessante perché racconta del modo in cui il vecchio Steve può
ancora dimostrarsi utile per il bene comune.
Ironheart
Riri Williams è uno
dei personaggi più controversi della storia recente della Marvel Comics, ora conosciuta come
Ironheart, ma originariamente esordì nel ruolo di
Iron Man nel 2014 tra l’amore e l’odio dei
fan.
Di certo il successo di Captain
Marvel al botteghino ci dimostra come le eroine
femminili riescano a conquistare ugualmente il pubblico con
risultati straordinari, dunque Riri potrebbe essere l’erede
perfetta di Tony Stark nel MCU dopo l’addio di Robert Downey
Jr.
Young Avengers
Lo scorso gennaio un rumor aveva reso noto
che i Marvel Studios avrebbero iniziato a
progettare un film interamente dedicato agli Young
Avengers con personaggi mai visti prima nel MCU. E al contrario di quanto si
possa immaginare, non si tratta della stessa formazione che
conosciamo in versione “giovane” ma di una squadra completamente
diversa composta da giovani supereroi.
Molti ipotizzavano una loro
introduzione già a partire da Avengers: Endgame,
con la comparsa della figlia di Occhio di Falco, Cassie Lang e,
potenzialmente, Morgan Stark. A queste figure si aggiungerebbero
poi Allan Heinberg e Jim Cheung, i primi membri della squadra.
Captain Marvel
Carol Danvers è la nuova arrivata
nel MCU, quindi è evidente che il suo
ruolo sarà sempre più importante nei prossimi film del franchise
(come suggerito tra l’altro da Kevin Feige in diverse interviste).
E considerando che il personaggio è saltato fuori dopo anni di
assenza, nel tempo che passa dal suo standalone ad Endgame ci sono
tante storie da raccontare e da attingere dai fumetti.
Il terzo volume della sua serie
omonima potrebbe darci qualche suggerimento, come quando Carol
viene nominata comandante del programma Alpha Flight Space. Vivendo
e lavorando a bordo di un satellite in orbita, Captain Marvel lavora per proteggere
la Terra dalle minacce galattiche,.
The Ultimates
Sempre per quanto riguarda
Captain Marvel, l’eroina potrebbe
svolgere – oltre al ruolo di leader dell’Alpha Flight – anche
quello di membro dei The Ultimates, un gruppo di
supereroi che nei fumetti include anche Black Panther, Monica
Rambeau, America Chavez, Blue Marvel e Spectrum.
Sarebbe un’interessante direzione di
trama per il futuro del MCU, con dinamiche del tutto
inedite e una squadra completamente diversa da quella che abbiamo
visto finora sul grande schermo.
Secret Invasion
Secret
Invasion è un altro celebre crossover a fumetti pubblicato
nel 2008 che racconta dell’invasione sulla Terra da parte degli
Skrull, gli alieni
mutaforma dell’universo Marvel visti di recente in Captain
Marvel. E proprio come accaduto in
Civil War e World War Hulk, gli
eventi di questa miniserie vanno a collegarsi con altre storie (i
cosiddetti tie-in).
Dopo la visita degli Illuminati
all’Impero Skrull, dove sono
stati imprigionati e studiati, gli scienziati Skrull scoprono il
modo per mutarsi in forma umana senza essere scoperti, e soltanto
negli anni seguenti sarà l’Imperatrice Veranke a decidere di far
partire l’invasione al pianeta Terra, ritenuto dagli Skrull la loro
Terra Promessa.
Nova
Prima di arrivare all’adattamento di
Secret Invasion però, il MCU potrebbe aver bisogno di
introdurre un nuovo personaggio. I Nova Corps di
Xandar sono apparsi nel franchise di Guardiani della Galassia, e
come rivelato in Avengers:
Infinity War, il loro pianeta è stato distrutto da
Thanos per ottenere la gemma del potere.
Ora, la distruzione di Xandar
potrebbe collegarsi alla trama di Richard Rider,
che nei fumetti prende il comando dei Nova Corps diventando
l’ultimo del suo lignaggio, un adolescente con poteri di livello
cosmico che potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale nello sviluppo
del lato cosmico dell’universo cinematografico.
Annihilation
Annihilation è la saga di fumetti pubblicata nel 2006
ideata da Keith Giffen sviluppando alcune idee dalla miniserie
dedicata Drax il
Distruttore del 2005.
La trama prende piede
dopo un’evasione di massa alle Kyln, le prigioni intergalattiche
più antiche del Big Bang, quando una flotta di astronavi a forma di
insetti attacca le celle distruggendole. Xandar, il pianeta natale
dei Nova Corps, non esiste più e l’universo è nel
caos: l’unico sopravvissuto è Richard Rider, Nova Primo, che entra
in possesso di tutta la forza Nova.
Dopo questi attacchi
l’onda Annilathion colpirà l’impero Skrull, passando poi a
quello dei Kree, con la scoperta che il vero
comandante della flotta è Annihilus e che Thanos è il suo
alleato.
Siamo sempre affascinati dal grande
cinema e dai film che, per una ragione o per un’altra,
rappresentano dei punti importanti nella storia di questo
straordinario mezzo artistico. Ma qual è il processo che porta alla
creazione dei grandi film? Di seguito ecco delle belle immagini dai
backstage della storia del cinema che possono darci un’idea di
quello che ci vuole per realizzare un grande film:
[nggallery id=2572]
Sicuramente Alice in
Wonderland non può essere paragonato a
Titanic, quanto a impatto nella storia
del cinema, ma è senza dubbio un interessante esperimento
realizzato da Tim Burton con gli effetti digitali.
Stesso discorso, ad esempio, vale per Harry Potter e il
Calice di Fuoco, che pur non essendo trai più grandi
film della storia del cinema è comunque esempio di un progetto
produttivo unico nel suo genere.
L’horror è il genere per eccellenza
che presenta immagini tanto violente ed inquietanti da lasciare
turbato lo spettatore anche dopo la fine della visione di un film.
Ma questo non è una regola: anche il dramma o il thriller possono
rivelarsi talmente strazianti da lasciare un solco profondo nello
spettatore più sensibile o suscettibile.
Alcuni film, al di là di quanto
siano stati riconosciuti dalla critica o apprezzati dal pubblico,
sono talmente inquietanti, disturbanti o sconcertanti che spesso è
altamente improbabile che si decida di dedicare loro una seconda
visione. Ecco 10 film carichi di suspense che la maggior
parte del pubblico ha forse visto soltanto una volta nella sua
vita, o che forse ha rivisto parecchio tempo dopo la primissima
visione:
Requiem for a Dream
L’opera seconda di Darren Aronofsky è un film incentrato sulle
speranze che sorreggono la vita di ognuno di noi, almeno fino a
quando non si cade vittime di un baratro dal quale sembra
impossibile fare ritorno (nel caso dei protagonisti, si parla di
dipendenza da droga e psicofarmaci).
In Requiem for a
Dream, attori del calibro di
Jared Leto,
Jennifer Connelly, Marlon Wayans e l’iconica Ellen
Burstyn devono fare i conti con una dipendenza che finirà per
annientare totalmente le loro esistenze, quando il loro unico
desiderio era soltanto quello di sperare di riuscire a sfuggire da
una realtà opprimente e miserevole.
Irreversible
Irreversible è uno dei film più
controversi di
Gaspar Noé: non soltanto per la struttura narrativa
(la storia viene raccontata al contrario, giustificando così il
titolo), ma anche per la sconvolgente scena che riguarda il brutale
pestaggio e il conseguente stupro ai danni di Alex, il personaggio
interpretato da
Monica Bellucci.
Nel dettaglio, il film racconta la
spietata ricerca di vendetta da parte del suo ragazzo e, oltre alla
scena dello stupro, ce n’è anche un’altra parecchio disturbante in
cui un uomo viene brutalizzato con un estintore.
Millennium – Uomini che odiano le donne
La versione americana
dell’adattamento cinematografico del romanzo di Stieg Larsson ad
opera di David Fincher ruoto attorno ad uno dei
personaggi femminili più complessi che la recente storia della
letteratura e del cinema abbiano mai conosciuto.
In Millennium – Uomini che odiano le donne,
attraverso una serie di sequenze particolarmente crude, veniamo a
conoscenza del passato di Lisbeth Salander, un passato fatto di
violenze, ricoveri e perizie psichiatriche, al punto che la stessa
venne riconosciuta incapace di badare a sé stessa e per questo
affidata a un tutore. Ma la verità è che ognuno dei personaggi
della storia sembra nascondere qualcosa di particolarmente oscuro e
scabroso…
L’amore bugiardo – Gone Girl
Se per caso state facendo i conti
con una relazione potenzialmente dannosa, allora L’amore bugiardo – Gone Girl non è il
film che fa al caso vostro.
Rosamund Pike veste i panni di Amy, donna vendicativa
che scompare misteriosamente e gettando la figura del marito al
centro di un vero e proprio circo mediatico. Ma qual è la verità?
Chi ha ucciso veramente Amy?
Tratto dall’omonimo bestseller di
Gillian Flynn e diretto ancora una volta da David Fincher: il ritorno del celebre regista
nella nostra classifica sottolinea quanto è a lui che si devono
alcuni dei thriller meglio riusciti degli ultimi tre decenni.
L’esorcista
Anche se non siete propriamente dei
fan del genere horror, L’esorcista è uno di quei film
che bisogna guardare almeno una volta nella vita. E forse, dopo la
sua visione, non si avrà mai più voglia di rivederlo.
La storia della piccola Regan che
inizia a manifestare segni di inspiegabile – all’apparenza –
violenza e che solo in seguito – con l’aiuto di un prete che sembra
aver perduto la fede – si capirà essere posseduta da un feroce
demone, ha segnato l’immaginario collettivo e turbato i sogni di
più generazioni a partire dall’inizio degli anni ’70. A
cinquant’anni dalla sua uscita, il capolavoro di William Friedkin è ancora considerato il film
più spaventoso di tutti i tempi.
Saw – L’enigmista
Nonostante abbia dato vita ad un
franchise i cui vari capitoli non sono mai stati ritenuti
all’altezza dell’originale, è innegabile quanto il primo film della
saga di Saw sia una dei film più disturbanti
della recente storia del cinema. Due uomini, incatenati, si
svegliano in un bagno sporco e lurido, senza sapere minimamente
come siano arrivati lì.
Una voce registrata inizia a dare
loro alcune istruzioni per garantirsi la sopravvivenza: è solo
l’inizio di un gioco a dir poco mortale, in cui uno dovrà uccidere
l’altro per evitare che la propria famiglia venga massacrata.
Entrambi cercano di capire come fuggire senza dover ricorrere al
gesto più estremo di tutti, fino a quando la speranza abbandonerà
entrambi…
American Psycho
Ambientanto alla fine degli anni
’80, in una nuova New York decadente, in American Psycho, ispirato
all’omonimo romanzo di Bret Easton Ellis,
Christian Bale interpreta Patrick Bateman, un uomo
alle prese con una sanità mentale precaria e con una doppia
identità.
La vita da consulente finanziario
freddo e distaccato, ossessionato dalla cura del corpo, si alterna
a quella da killer psicopatico che cerca in tutti i modi di
nascondere alle persone che lo circondano la sua vera natura.
Seven
Anche una volta David Fincher, regista capace di mescolare
costantemente le carte in tavola ad ogni nuovo film che realizza.
In effetti, tutto ha avuto inizio con
Seven, considerato uno dei più bei thriller mai
realizzati, con uno dei finali più strazianti di tutti i tempi.
Interpretato da Brad Pitt e Morgan Freeman, il film vede il detective
William Somerset e il giovane collega, impulsivo ed istintivo,
David Mills sulle tracce di un pericoloso serial killer che sta
punendo con la morte i colpevoli dei sette vizi capitali: avarizia,
gola,
accidia, invidia, superbia, ira e lussuria.
Assassini nati – Natural Born Killers
Sesso, droga, rock & roll,
omicidi e caos sono alla base del celebre film di Oliver Stone su come i media e la violenza si
alimentano a vicenda secondo una logica perversa.
Basato su un soggetto di
Quentin Tarantino, in Assassini nati –
Natural Born KillersWoody Harrelson
e Juliet Lewis interpretano Mickey e Mallory Knox,
entrambi segnati da un’infanzia problematica, che si incontrano, si
innamorano e decidono di uccidere insieme, in una storia in cui la
violenza più brutale si mescola a dialoghi brillanti.
American History X
A volte, i
film più inquietanti sono quelli che ispirati a fatti che
potrebbero tranquillamente accadere nella realtà.
American History X di Tony Kaye racconta
la storia di Derek Vinyard, sostenitore del suprematismo bianco,
che viene scarcerato dopo aver scontato tre anni di carcere per
aver ucciso due ragazzi di colore che stavano tentando di rubargli
l’auto.
Tornato a casa,
cerca di salvare il fratello minore Danny, che a quanto pare ha
intrapreso la sua stessa strada. Il film, dedicato al tema
delle tensioni sociali e del razzismo negli Stati Uniti, è valso a
Edward Norton una candidatura all’Oscar come
miglior attore protagonista.
Nell’industria dell’intrattenimento,
non è raro avere a che fare con film mal accolti, seppur con un
cast eccezionale. Gli utenti Reddit hanno
espresso le loro opinioni su film terribili ma con grandi attori,
con una variegata selezione di commedie, drammi e musical che
compongono la lista.
BloodRayne (2005)
Gli utenti Reddit non
rimproverano nemmeno un po’ l’apparizione di Sir Ben Kingsley in
BloodRayne, pur considerandolo un film scadente:
“Ben Kingsley ha dichiarato pubblicamente di aver accettato il
ruolo in BloodRayne perché voleva prendersi una
pausa dai film seri e fare qualcosa di campy e stupido e fare il
vampiro, e penso che questa scelta sia molto valida”.
L’adattamento cinematografico del
videogioco hack-and-slash del 2002 è uscito con scarse critiche,
nonostante il cast stellare. Insieme a Kingsley, il film presenta
anche KristannaLoken,
MichaelMadsen, MichelleRodriguez,
BillyZane, e anche la star della
musica Meat Loaf.
Super Mario Bros. (1993)
Alcuni utenti Reddit hanno messo
in evidenza i grandi interpreti che recitano in Super Mario
Bros: “Il film del 93 Mario Brothers
aveva Bob Hoskins, John Leguizamo
e Dennis Hopper“.
Hoskins ha ricevuto
una nomination all’Oscar per il suo ruolo nel film Mona
Lisa del 1986, che è uno dei suoi migliori film. È un po’
sorprendente vederlo, insieme ad altri attori affermati come
Leguizamo e Hopper, in un film
così poco apprezzato. Tuttavia, le loro performance sono uno dei
motivi per cui il film non era poi così male.
Cats (2019)
Su Reddit, nessuno
poteva preoccuparsi di elencare tutti gli attori dell’adattamento
cinematografico del famoso musical Cats, difatti
molti si sono limitati a scrivere semplicemente: “Tutti in
Cats“. Aggiungendo, però: “Tranne James
Corden. Mi aspetterei pienamente che James Corden
recitasse in qualcosa come Cats“.
Infatti, uno dei principali punti di
forza del film era il suo cast stellare, che comprendeva anche
Taylor Swift, Dame Judi Dench, Sir Ian McKellan, Idris Elba e Jennifer Hudson. Nonostante la potente
combinazione di talenti musicali, comici e drammatici, il film è
generalmente considerato pressoché terribile. Il suo misero
punteggio IMDB lo classifica come uno dei peggiori
film di animali di tutti i tempi.
Comic Movie (2013)
La pellicola è stata
definita “un vero e proprio incubo” dagli utenti Reddit, che
affermano: “Ci sono tutti in Comic Movie“. “La maggior
parte del cast era presente per pochi giorni di riprese grazie al
fatto che doveva un favore ai registi. Inoltre, è stato girato in
un periodo di qualche anno quando alcuni di loro non erano così
famosi“.
L’eminente critico cinematografico
Roger Ebert ha definito Comic Movie come “il Citizen Kane del
terribile“. Il film sembra quasi un esperimento bizzarro per
testare quanto male possa andare un film nonostante abbia un cast
incredibile. Star famose come Elizabeth Banks, GerardButler, HalleBerry, HughJackman, KateWinslet, e molti altri
possono essere incolpati per quello che è stato considerato un
capolavoro di disordine, uno dei pochi film “così brutti che
non avrebbero mai dovuto essere realizzati“.
Tiptoes (2003)
Gli utenti Reddit hanno fatto
notare che Tiptoes presentava attori con pedigree
impressionanti: “Tiptoes. Due vincitori dell’Oscar“.
Aggiungono: “La vista di Gary Oldman, metà del suo corpo che spunta da
un divano con un paio di gambe finte davanti a sé, è una cosa
bellissima“.
Matthew McConaughey, Kate Beckinsale e Oldman
recitano in questa “commedia” dove la gag principale è il disagio
di confrontarsi con il nanismo. Peter Dinklage, molto prima di raggiungere il
successo come Tyrion Lannister, appare anche in un
memorabile ruolo di supporto. Tuttavia, non è sicuramente tra i
suoi migliori ruoli cinematografici.
Garfield (2004)
Ecco come gli utenti
Reddit
raccontano il modo in cui Bill Murray si sia trovato a lavorare in
Garfield: “Hanno preso Bill Murray per dare la
voce a Garfield perché ha confuso il regista per qualcun altro più
talentuoso“.
Questo piegherebbe certamente come
uno dei più rispettati interpreti comici in circolazione sia finito
in questo film malvisto. Il fatto che possa avere scambiato
Joel Coen per un Joel Cohen è più
divertente di qualsiasi cosa sia successa nel film.
Street Fighter (1994)
Gli utenti Reddit hanno
osservato che Street Fighter aveva almeno un
grande attore: “Raul Julia in Street Fighter“. Altri
utenti hanno risposto: “Ha detto che era il videogioco
preferito di suo figlio e voleva fare un film che potessero vedere
tutti insieme”. Purtroppo, è morto prima che uscisse...”.
Raul Julia può
essere meglio conosciuto per la sua interpretazione di
Gomez Addams de La famiglia
Addams, ma ha anche accumulato premi dai Golden
Globes, Primetime Emmys, e Screen
Actors Guild per molte altre grandi performance. La
rappresentazione di Julia del dittatore
maniacalmente presuntuoso, Master Bison, è
l’equivalente recitativo di filare la paglia in oro.
Dark Crimes (2016)
Dark
Crimes è considerato uno dei film peggiori visti dagli
utenti Reddit “È un
noir polacco con Jim Carrey nel ruolo di un detective caduto in
disgrazia… Più il film andava avanti, meno aveva senso. L’ultima
volta che ho controllato, aveva uno 0% su Rotten
Tomatoes“.
In effetti, è uno dei film più
recenti a raggiungere lo 0% su Rotten
Tomatoes. Mentre Carrey è stato lodato come un
formidabile attore drammatico per le sue performance in film come
The Truman Show e Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è stato
stroncato per quello che ha fatto con questo ruolo.
Money Plane (2020)
Un utente di Reddit chiaramente
non ha apprezzato Money Plane, ma ha apprezzato
uno dei suoi attori: “Kelsey Grammer in… Money Plane“. Un
altro utente ha risposto con quella che è forse la quintessenza di
Grammer nel film: “Vuoi scommettere su un
tizio che si s**** un alligatore? Money Plane“.
Money Plane sta in
bilico sulla linea sottile tra l’essere
talmente-brutto-che-in-realtà-è-bello oppure totalmente terribile,
dato che c’è almeno una qualità auto-consapevole nel film che gli
conferisce ua quantità decente di divertimento smielato. Si può
pensare che ricordi il film Con Air, dato che ha
una miscela simile di concetti selvaggi e ritratti seriosi di
personaggi leggermente cartooneschi.
Lo squalo 4 (1987)
Su Reddit è stato condiviso un
aneddoto divertente sull’apparizione di un attore leggendario nel
laborioso quarto capitolo del franchise Jaws:
“Michael
Caine in Lo Squalo 4, ma ha ammesso di averlo fatto
solo per la paga. Non ha mai visto il film, ma ha visto la casa che
si è comprato con quei soldi“.
A sentirlo dallo stesso Caine,
sembra certamente contento della sua decisione. Con un punteggio
dello 0% su Rotten
Tomatoes, il film era apparentemente irrecuperabile,
anche per Caine. Speriamo che la casa che ha
comprato abbia spazio per i suoi molti riconoscimenti di
recitazione, e un posto dove rilassarsi e ricordare alcuni dei
migliori film in cui ha recitato.
Guardare film
storici o su un fatto storico o ispirato a un evento
davvero accaduto o ancora ambientato all’interno di un
contesto storico ben preciso può essere senza
dubbio più divertente del leggere un libro di storia.
Tuttavia la trappola è dietro
l’angolo, considerando che spesso i film ad ambientazione
storica non sono affatto accurati nella ricostruzione
degli eventi.
Film storici da
vedere ce ne sono come Titus, Elizabeth e
molti altri, ma ecco 10 film storici che in realtà non lo sono
affatto.
Pocahontas
Quando salvò la vita di
Smith, Pocahontas aveva solo 10 o 11 anni, una storia d’amore era
decisamente improbabile all’epoca.
Pocahontas è
il film d’animazione del 1995, considerato il 33° classico
Disney secondo il canone ufficiale, basato sulle vicende
reali della nativa americana Pocahontas, nonché il
primo lungometraggio d’animazione Disney ispirato ad un fatto
veramente accaduto.
Shakespeare in Love (1998)
L’ispirazione pr
Romeo e Giulietta non venne da una vicenda
personale ma da The Tragical History of Romeus and
Juliet.
Shakespeare in Love è
il noto film del 1998 diretto da John Madden,
e racconta l’amore dello scrittore William Shakespeare (1564-1616) per una
nobildonna, Lady Viola, durante la preparazione di Romeo e
Giulietta. I due s’innamorano durante la preparazione
dell’opera, che sarà poi un trionfo, coronato dalle lodi della
regina Elisabetta I.
Il film ha vinto molti
riconoscimenti cinematografici, tra cui 3 BAFTA, 3 Golden Globe e 7
Oscar su 13 nomination.
JFK (1991)
Non c’è mai stata
nessuna confessione in merito al delitto di Kennedy, che ancora
oggi resta misterioso.
JFK – Un caso ancora
aperto (JFK) il film del 1991 diretto da
Oliver Stone.
Il film racconta i fatti precedenti
all’assassinio del Presidente degli Stati Uniti John
Fitzgerald Kennedy e le successive indagini per
opera del procuratore distrettuale di New Orleans (Louisiana)
all’epoca dei fatti, Jim Garrison, che dubita
della tesi ufficiale successiva all’indagine della Commissione
Warren, la quale stabilì che Lee Harvey Oswald fu
il solo esecutore materiale dell’attentato. Si tratta del più
celebre e di successo dei tre film di Stone dedicati alle figure di
Presidenti americani (gli altri sono Gli intrighi del
potere – Nixon con Anthony Hopkins nella parte del Presidente
omonimo e W. con Josh Brolin nel ruolo di George W.
Bush).
Gladiator (2000)
Gladiator (2000) – Il
generale Massimo è un personaggio inventato, per non parlare delle
iscrizioni latine sbagliate e del personaggio di Commodo,
completamente stravolto. Il Gladiatore per molti è considerato uno
dei maggiori film storici da vedere, peccato che
proprio storico non è.
Il
gladiatore (Gladiator) è il film colossal del
2000 diretto da Ridley Scott, interpretato da
Russell Crowe, Joaquin Phoenix,
Connie Nielsen, Richard Harris, Oliver Reed e Tomas
Arana.
La storia del generale
Custer (1941)
Il film è basato sulla
memoria edulcorata di Custer, tramandta dalla moglie dello
stesso.
La storia del generale
Custer (They Died with Their Boots On) è il film del
1941 diretto da Raoul Walsh.
La pellicola statunitense è un
western biografico interpretato da Errol Flynn e Olivia de
Havilland. Nonostante le numerose inesattezze storiche, fu una
delle più importanti produzioni del 1941, anche per il fatto che fu
l’ultima collaborazione del duo Flynn-De Havilland.
Il Patriota (2000)
Il
Patriota – Il nobile protagonista è ispirato a un
sanguinario guerrigliero della lotta di indipendenza, non a un
amorevole e onorevole padre. E’ trai film film storici
più belli del recente passato.
Il patriota (The
Patriot) è il film storico del 2000 diretto da
Roland Emmerich e interpretato da
Mel Gibson e Heath Ledger.
Il film si svolge durante tutto il
periodo della Guerra di indipendenza americana, narrando la storia
di un eroe americano che, insieme a combattenti volontari, riesce a
ribaltare le sorti del conflitto a favore delle colonie. Nel corso
delle battaglie, vengono evidenziati tutti i temi che
caratterizzeranno la storia statunitense: dagli schiavi di colore
che combattono per essere liberati, all’efferatezza e crudeltà
degli inglesi e degli stessi americani durante il conflitto.
300 (2006)
300 è
uno dei film storici recenti di maggior
successo, ma che è storicamente inaccurato prevalentemente
per la rappresentazione dell’esercito persiano.
300 è il film del
2007 diretto da Zack Snyder con il supporto di
Frank Miller, adattamento cinematografico del
graphic novel 300; quest’ultimo è stato a sua volta ispirato
a un altro film, The 300 Spartans, un racconto semi-storico
della battaglia delle Termopili svoltasi nel 480 a.C.
Il film è stato girato con la
tecnica del chroma key per riprodurre le immagini dell’originale
fumetto.
Braveheart (1995)
Il film è pieno di
inaccuratezze a partire dall’anno in cui è ambientato.
Braveheart – Cuore
impavido (Braveheart) è il film colossal del
1995 diretto da Mel Gibson. La pellicola narra la
storia, romanzata, del patriota ed eroe nazionale scozzese William
Wallace. Il film, seconda regia di Gibson dopo
L’uomo senza volto (1993), ha vinto 5 Oscar su 10
candidature nel 1996 e lo stesso Gibson è stato premiato con il
Golden Globe per la miglior regia.
Fuga di mezzanotte
(1978)
Le violenze più crude
subite dal prigioniero Hayes sono state inventate.
Fuga di mezzanotte
(Midnight Express) è un film del 1978 diretto da Alan
Parker. Brutale evocazione dell’universo carcerario in
Turchia, la pellicola narra la storia realmente accaduta dello
studente universitario Billy Hayes, arrestato all’aeroporto di
Istanbul per possesso di hashish, condannato inizialmente a quattro
anni di reclusione e in seguito all’ergastolo nel carcere di
Sagmacilar. Prodotto da Alan Marshall e David
Puttnam e tratto dall’omonima autobiografia di Hayes,
adattata per il grande schermo da Oliver Stone, il film venne acclamato per le
sue scene di forte realismo e di notevole impatto
emotivo,distinguendosi da subito come uno dei thriller più notevoli
degli anni settanta e consacrando il talento registico di Alan
Parker.
Il ponte sul fiume Kwai
(1957)
Il vero eroe della
storia, nella vita reale, utilizzò anche le termiti per poter
minare il ponte ‘protagonista’ della storia.
Il ponte sul fiume
Kwai (The Bridge on the River Kwai) è il film
del 1957 diretto da David Lean. Tratto dall’omonimo romanzo di
Pierre Boulle, è un film epico che si propone di dimostrare la
follia della guerra e l’assurdità dell’etica militare.
Nel 1998 l’American Film Institute
l’ha inserito al tredicesimo posto della classifica dei migliori
cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo,
nella lista aggiornata, è sceso al trentaseiesimo posto.
Spesso capita che film
cinematograficamente parlando molto modesti siano dei veri e propri
successi di pubblico, questo perché presentano scene, story line e
dinamiche così assurde da diventare istant cult. Ecco di seguito 10
film orribili ma estremamente divertenti che non vorreste mai
perdervi:
Durante le feste di Natale la
programmazione di film natalizi in televisione e
al cinema regna sovrana ma perché non gustarsi una versione
alternativa del Natale in uno di questi dieci film che vi
proponiamo?
10 KISS KISS BANG BANG
Diretto da Shana
Black che ama ambientare i propri film durante il natale,
non coinvolge le feste direttamente ma possiamo gustarci
Michelle Monaghan in un sexy abito da Babbo
Natale.
9 GREMLINS
L’agghiacciante storia di Babbo
Natale con risate e momento memorabili, vero e proprio cult.
8 IN BRUGES
Il divertente film che ha come
sfondo il natale e tante grottesche scene con Colin
Farrell, Ralph Fiennes e Brendan Gleeson.
7 EYES WIDE SHUT
L’ultimo memorabile film di
Stanley Kubrick ambientato per la prima parte
durante le festività natalizie in una New York diversa da quella
tipica del Natale che conosciamo al cinema.
6 ROCKY IV
Probabilmente nessuno se ne è
accordo ma l’incontro tra Rocky Balboa e Ivan Drago si svolge
proprio il 25 di Dicembre.
5 BRAZIL
Terry Gilliam ci
regala un natale molto alternativo e decisamente da gustarsi sotto
l’albero.
4 Arma Letale
Classico dell’action ancora una
volta scritto e diretto da Shane Black e
ambientato durante il natale.
Una poltrona per due
Off topic perché da noi è diventato
un cult natalizio per eccellenza grazie alla programmazione su
Italia 1, ormai ventennale.
2 Spy
Acton movie divertente che si apre
con l’allora giovane e sexy Geena Davis come Mrs.
Claus
DIE HARD 2
Il sequel di
Die Hard si svolte proprio durante la vigilia di
Natale. Se avete fatto il pieno di zuccheri durante le feste, cosa
c’è di meglio di un po’ del cinismo di John
McClane.
I film elencati non sono da
considerasi film natalizi ma sono ugualmente
ambientati durante il natale, per qualcosa di alternativo e meno
zuccheroso dei classici film.
L’elenco racchiude tanti film
diversi e che ripercorrono la storia del cinema dagli anni 80 in
poi, citando film cult a blockbuster di enorme successo. Basta
citare Eyes Wide Shut del grande Stanley
Kubrick, da tutti considerato il più grande regista
della storia del cinema, all’epico secondo episodio del
franchise Die Hard con protagonista Bruce
Willis nei panni del leggendario John
McClane.
Il DCEU continua ad espandersi, con l’arrivo di
film quali The Suicide
Squad,
The Flash e Black
Adam. Tuttavia, nel corso degli anni sono stati numerosi i
progetti dedicati alle proprietà DC che sono stati cancellati.
Screen Rant ha raccolto 10 film mai realizzati che avrebbero
potuto cambiare le sorti del DCEU:
The Batman di Ben Affleck
Subito dopo l’uscita di
Batman v Superman, la Warner Bros. aveva confermato che
Ben Affleck avrebbe co-sceneggiato, diretto, interpretato e
prodotto un nuovo film da solista sul Cavaliere Oscuro intitolato
The Batman. Come stabilito alla fine della
Snyder Cut di Justice
League, quel film avrebbe visto Batman scontrarsi con
Deathstroke (Joe
Manganiello) e anche con l’Enigmista.
Se
quel film avesse visto la luce, oggi non avremmo avuto il film di
Matt Reeves in uscita il prossimo anno e nemmeno la serie spin-off
dedicata al Dipartimento di polizia di Gotham City.
Superman Lives
La tragedia dietro il
riavvio di Superman negli anni ’90 è ben documentata. Dopo
Batman – Il ritorno,
Tim Burton venne assunto dalla Warner Bros. per un nuovo film
di Superman con
Nicholas Cage nei panni dell’Uomo d’Acciaio. Intitolato
Superman Lives (ma noto anche come Superman
Reborn), il film era vagamente ispirato agli eventi della
popolare graphic novel “La morte di Superman” e avrebbe incluso
anche personaggi come Brainiac, Lex Luthor e (forse) Doomsday.
Il
film non ha mai visto la luce, e alla fine ha portato a
Superman Returns, il cui flop portà lo studio a mettere in
cantiere un nuovo riavvio, ossia L’uomo
d’acciaio, che diede poi vita ufficialmente al DCEU. Se
Superman Lives fosse uscito e fosse stato un successo,
il DCEU forse non sarebbe stato quello che è oggi.
Cyborg
Nel lontano 2014, la Warner
Bros. rivelò i suoi ambiziosi piani per il DCEU dopo
Batman v Superman. Questi piani comprendevano due
sequel di Justice
League e film da solista per tutti gli eroi
protagonisti di quel film. Aquaman e Wonder
Woman hanno effettivamente visto la luce, mentre
The Flash arriverà il prossimo anno. Tuttavia,
l’unico film ad essere stato totalmente cancellato è quello
dedicato a
Cyborg, forse perché la Warner Bros non aveva fiducia nel
progetto, o forse a causa delle recenti accuse di Ray Fisher allo
studio.
Se il film su Cyborg fosse stato completato, probabilmente avrebbe
visto l’introduzione del principale avversario di Victor Stone,
ossia Grid, ma sarebbe stato anche il primo film del DCEU ad avere
come protagonista un attore nero.
Maxwell Lord doveva il cattivo
principale, mentre la Lanterna Verde di John Stewart sarebbe stata
parte della squadra (interpretata da Common, che in seguito sarebbe
apparso in
Suicide Squad). Alla fine, la Writers Strike del 2007-2008
e il successo de
Il cavaliere oscuro convinsero la Warner Bros. a
cancellare il film. Ciò significa che la spinta a creare finalmente
un film sulla Justice
League avrebbe portato avanti il DCEU.
New Gods
Poco dopo l’uscita di
Justice
League, la regista di Selma – La strada per la libertà Ava DuVernay ha
firmato per dirigere un film basato sulla serie a fumetti
New Gods, creata dal leggendario Jack Kirby (di cui
Darkseid, Steppenwolf e Apokolips fanno tutti parte). In effetti,
New Gods aveva lo scopo di espandere direttamente la
backstory di Darkseid e il mondo accennato nel taglio
originale di Justice
League ad opera di Zack Snyder.
Poco
dopo la recente uscita della
Snyder Cut, tuttavia, la Warner Bros. ha annunciato che
New Gods è stato ufficialmente cancellato, il che
significa che non ci sono più film in produzione con al centro il
più grande cattivo dell’universo DC, ossia
Darkseid.
Lanterna Verde 2
Intorno al 2010, il futuro
sembrava essere molto promettente per il film Lanterna Verde con
Ryan Reynolds. Non sarebbe uscito fino al 2011, ma la Warner
Bros. era così fiduciosa nel suo successo che commissionò già un
sequel, con piani per una vera e propria trilogia che avrebbe fatto
partire un intero universo DC condiviso, che probabilmente si
sarebbe poi connesso a L’uomo
d’acciaio.
Lanterna Verde aveva anticipato diversi personaggi che
sarebbero poi stati importanti per l’attuale DCEU, tra cui Amanda
Waller (Angela
Bassett) e Sinestro (Mark
Strong) che brandisce l’anello della Lanterna Gialla.
Sfortunatamente, il film è stato un fallimento sia di critica che
di pubblico. Per questo,
Lanterna Verde non è mai diventato l’inizio del DCEU che
conosciamo oggi.
Harley Quinn vs The Joker/Gotham City Sirens
Sulla scia del successo di
Suicide Squad, diversi film con Harley Quinn come
protagonista sono stati annunciati dalla Warner Bros, con l’ipotesi
che anche Suicide Squad 2 fosse in
cantiere.
Birds of
Prey di Cathy Yan è stato il primo ad arrivare, ma altri
due erano in fase di sviluppo: Gotham City Sirens, diretto
da David Ayer (regista di
Suicide Squad), e Harley Quinn vs The
Joker, che avrebbe riportato sul grande schermo il Clown
Principe del Crimine di
Jared Leto. Se questi film fossero stati realizzati,
l’imminente The Suicide
Squad di James
Gunn forse non avrebbe mai visto la luce.
Il film era ambientato dopo la morte
di molti dei più stretti alleati di Batman e Superman, con Lex
Luthor che aveva escogitato un complotto per convincerli a
combattere tra di loro.
Christian Bale era stato effettivamente considerato il ruolo di
Batman, mentre
Josh Hartnett per quello di Superman. Ironia della sorte, la
Warner Bros. alla fine ha cancellato il film perché considerato
“troppo dark”.
The
Flash di Phil Lord & Chris Miller
Anche se Cyborg è stato cancellato senza che venisse neanche
ingaggiato un regista, nessuno dei membri della Justice League ha
avuto un percorso così difficile per arrivare sullo schermo come il
film
The Flash con
Ezra Miller. Anche ignorando il fatto che la Warner Bros. stava
cercando di portare un film su Barry Allen nei cinema dalla fine
degli anni ’80, la versione del DCEU è passata nelle mani di
tantissimi registi ed era originariamente prevista per marzo 2018,
pochi mesi dopo l’uscita di Justice
League.
Inizialmente destinato a essere diretto da Phil Lord & Chris
Miller, il duo dietro The LEGO
Movie e Spider-Man: Un nuovo universo alla fine abbandonò il
progetto. Ora, anni dopo,
The Flash si è trasformato in un film totalmente
folle che potrebbe riavviare l’intero DCEU.
Justice League 2
Di gran lunga la più grande vittima del DCEU – e quella di cui
i fan della Justice
League di
Zack Snyder lamentano la perdita – è il sequel del cinecomic
uscito in origine nel 2017. La Warner Bros. aveva incaricato
Zack Snyder di guidare il DCEU, e ciò comprendeva almeno due
film sulla Justice
League. Tuttavia, a seguito della tiepida accoglienza riservata a
Batman v Superman, lo studio ha cambiato i suoi piani e ha
optato per un solo film dedicato alla Justice League.
Piano
piano, la WB iniziò a smantellare l’idea di uno SnyderVerse,
soprattutto dopo che Snyder abbandonò Justice
League nel bel mezzo della produzione. La
Snyder Cut e gli storyboard emersi nel corso degli
anni hanno anticipato quella che sarebbe dovuto essere una storia
davvero epica che avrebbe collegato tutti i film del DCEU.
Purtroppo, è qualcosa che non vedremo mai…
Ci sono film che hanno raggiunto il
successo globale e sono diventati dei blockbuster
nonostante i loro
protagonisti. A volte la storia, il cast secondario,
la fotografia, la mano di un grande regista superano la star che
dovrebbe essere al centro dell’azione. Ciò accade in ogni genere,
dai drammi sentimentali ai film d’azione. Il fatto che alcuni eroi
non abbiano un vero e proprio impatto sulla narrazione non è per
forza un problema, anzi. Ci sono lungometraggi costruiti attorno ad
un protagonista debole che funzionano proprio per questo motivo.
Vediamo 10 grandi titoli!
Ogni possibile sviluppo della trama
del
film sarebbe rimasto invariato anche senza Indy. Tutti vedono lui come l’eroe della storia, ma in
realtà è solo uno spettatore che assiste con
Marion (Karen
Allen) alla risoluzione finale del film. Sono i
nazisti stessi che, aprendo l’Arca dell’Alleanza, si
uccidono inavvertitamente.
Terminator 3: Le macchine ribelli
(2003)
Terminator 3:
Le macchine ribelli non è il film più apprezzato della saga.
Per molti è il primo di una serie di pessimi sequel, ma in ogni
caso va riconosciuto che il finale è davvero d’impatto. Dopo aver
tentato di fermare la distruzione nucleare, John Connor
(Arnold
Schwarzenegger) scopre che non c’è modo di prevenirla:
deve solo lasciare che accada.
Questa conclusione non sarebbe
possibile senza l’inutilità di Terminator. Il protagonista si
arrende di fronte alla minaccia nucleare, perdendo tutte le sue
qualità eroiche. Un gran finale per un brutto film, che però
banalizza l’intero ruolo di John nel film, qui ben lontano
dalla centralità dei primi due film.
The Batman (2022)
Il film sul Cavaliere
Oscuro di Matt
Reevesracconta un nuovo aspetto dell’eroe.
The Batman è un dramma poliziesco in cui il
protagonista viene rappresentato come ”il più
grande detective del mondo”. È la prima volta che questo aspetto di
Batman viene esplorato in un film. Va però detto che in
realtà le abilità investigative di Robert Pattinsonhanno
poco effetto sugli eventi.
Anche se Batman
capisce che una bomba dell’Enigmista (Paul
Dano) potrebbe essere posizionata nelle Wayne
Towers, non riesce a fermare l’attacco. Inoltre, l’eroe non è
in grado di salvare Gil Colson (Peter
Sarsgaard) quando è intrappolato né di impedire
l’allagamento di Gotham. L’unica cosa che Batman
riesce a fare nelle tre ore di film è aiutare un paio di persone
minacciate dai seguaci dell’Enigmista.
Con Air (1997)
Nel film cult Con
Air, un gruppo di prigionieri viene trasportato da un
penitenziario all’altro con un aereo. Su quell’aereo c’è anche
Poe Cameron (Nicolas
Cage), che è stato ingiustamente condannato per un
crimine che non ha mai commesso. Quando i prigionieri
dirottano l’aereo, Poe semplicemente osserva come uno
spettatore ciò che accade attorno a sé: tutto quello che vuole è
essere riunito con la sua famiglia.
Poe è la bussola morale del
film ma, nel grande schema della narrazione, è inutile se non
dannoso. Infatti, la maggior parte delle azioni compiute
dal protagonistahanno
conseguenze terribili: a causa sua viene ucciso un poliziotto sotto
copertura e un serial killer riesce a fuggire.
Bastardi senza gloria (2009)
I protagonisti di Bastardi senza gloria di
Quentin Tarantino forse non sono stati sfruttati
al massimo. Alcuni Bastardi non hanno nemmeno una battuta
e, a parte i principali Brad
Pitt e Christoph Waltz, rimangono
complessivamente per poco tempo sulla scena.
Anche a livello narrativo, alla fine
i Bastardi si rivelano poco importanti. L’enorme complotto
messo in piedi per uccidere Adolf Hitler nel cinema era
già stato pianificato da Shosanna.Donny
spara senza pietà a Hitler con una mitragliatrice, ma il
dittatore è già morto. Inoltre, siccome si trattava di una missione
suicida, Donny e Omar finiscono per uccidersi per
niente.
La guerra dei mondi (2005)
La guerra dei
mondi di Steven Spielberg riprende una storia già nota
ma, come accade in molti film del regista, Spielberg
trasforma il materiale originale. Da una storia su un’invasione
aliena esce fuori un dramma sul rapporto padre (Tom
Cruise) e figlia (Dakota
Fanning).
Nonostante ciò, il finale del film
non dipende minimamente dalle azioni di Ray nei
confronti di Rachel. Anche se i due fossero stati
uccisi nelle prime scene del film, La guerra dei mondi
sarebbe finita, come sempre, con gli alieni che muoiono a causa di
un raffreddore.
Chinatown (1974)
I parallelismi tra
The
Batman e questo film cult del 1974 sono numerosi. Il
protagonista di Chinatown, il detective
Jake Gittes, è assunto per seguire un uomo accusato di
avere una relazione clandestina. Come in tutti i grandi film
polizieschi, la ricerca conduce Gittes in una tana molto
più minacciosa. Proprio come Batman di MattRevees, Gittes è sempre un passo
indietro: per lui è impossibile fermare qualcosa che è già troppo
grande prima ancora dell’inizio del film.
Watchmen (2009)
Watchmen
è uno dei film di supereroi più lunghi di sempre, ma nelle sue due
ore e mezza di durata non succede molto. Nonostante il cast vasto e
la narrazione stratificata, per la maggior parte del tempo la
cinepresa segue Gufo Notturno II (Patrick
Wilson) e Rorschach
(Jackie Earle Haley), rendendoli i protagonisti
del film.
Durante tutto Watchmen, i
due supereroi tentano di sabotare un enorme complotto terroristico,
ma falliscono nel loro intento. Quando finalmente si trovano faccia
a faccia con Ozymandias, il cattivo rivela che il suo
piano è già stato realizzato, stava semplicemente giocando con i
suoi ex partner.
Eternal Sunshine Of The Spotless
Mind (2004)
Questo non è un film di
supereroi o d’azione, ma anche nel dramma sentimentale Eternal
Sunshine of the Spotless Mind – Se mi lasci ti cancello il
protagonista non ha alcun effetto sulla
narrazione. Dopo essersi lasciato con Clementine (Kate
Winslet), Joel Barish (Jim
Carrey) decide di affidarsi ad un medico per
cancellare qualsiasi ricordo della sua ex. Non appena prende parte
all’operazione, Joel si pente della scelta fatta e, per
tutto il fllm, cerca invano di aggrapparsi ai ricordi che via via
sfuggono.
Sempre parlando di Jim
Carrey, c’è un altro film in cui l’eroe
protagonista è letteralmente un burattino privo di
scampo: The Truman Show. Questa volta però, il finale dà
una svolta alla condizione del personaggio principale.
Kick-Ass (2010)
Kick-Ass segue
l’avventura di un adolescente (Aaron
Taylor-Johnson) che decide di diventare un eroe e
combattere il crimine per proteggere le strade di Staten
Island. Anche se il protagonista riesce
a salvare un paio di bambini e insegna agli uomini come difendersi,
all’interno della narrazione principale Kick-Ass è
del tutto inutile.
L’eroe non influisce sulla trama
perché il conflitto centrale è tra Big
Daddy (Nicolas
Cage) e la mafia. In seguito, quando Big
Daddy viene ucciso, il film diventa la revenge story di
Hit-Girl. L’unico reale effetto che Kick-Ass ha
sulla storia si vede quando, inavvertitamente, causa la cattura e
la morte di Big Daddy.
Il nuovo live-action DisneyPinocchio riporta
sul grande schermo il nemico del film originale:
Postiglione (Luke
Evans). Ancora una volta, il losco rapitore dei
bambini non ottiene la punizione che merita. Ecco un altro
personaggio cinematografico che appartiene al gruppo dei cattivi
rimasti impuniti: nella storia del cinema, accade molto spesso che
il
nemico, seppur feroce, alla fine riesca a farla franca. Ecco
dieci casi esemplari.
Ozymandias – Watchmen (2009)
Anche se inizialmente viene
presentato come uno dei più grandi eroi rimasti al mondo,
Ozymandias utilizza metodi controversi per ottenere i suoi
obiettivi. In Watchmen, viene rivelato che
Ozymandias è responsabile di un attacco che ha ucciso
innumerevoli persone. Ozymandias vede il suo attacco
come un atto veramente eroico che, a suo dire, impedisce lo scoppio
di una guerra nucleare. In ogni caso, il personaggio meritava di
essere punito per la distruzione messa in atto. Al contrario,
quando gli eroi del film scoprono ciò che ha fatto
Ozymandias, scelgono di tenere segreto l’attacco.
L’infermiera Mildred Ratched –
Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975)
La performance da Oscar di Jack Nicholson in
Qualcuno volò sul nido del cuculo è nota a tutti, ma
quella di MildredRatched è altrettanto
iconica. Louise Fletcher interpreta
l’infermiera che controlla e manipola i pazienti del noto ospedale
psichiatrico.
Mildred Ratched è
considerata uno migliori cattivi cinematografici di tutti i tempi,
in grado di manipolare i suoi pazienti fino a portare
una giovane paziente al suicidio. Il fatto che l’infermiera
Ratched riesca a farla franca mostra la triste realtà del
manicomio messo in scena da Forman.
Paul & Peter – Funny Games
(1997)
Anche se contiene elementi che
rompono la quarta parete, il film horror Funny Games è
inquietante soprattutto perché è calato nella realtà. Il
lungometraggio segue una famiglia che va in una casa vacanza e
viene continuamente intimorita dagli scherzi di due giovani.
Il fatto che Paul e
Peter agiscano in modo violento solo per divertirsi è
davvero angosciante. Alla fine, la famiglia cade vittima dei due
folli giovani. Non solo: il finale del film lascia aperta la
possibilità che Paul e Peter
continuino ad importunare gli innocenti.
Raymond Lemorne – Il mistero della donna
scomparsa (1988)
Il
thriller giallo olandese Il mistero della donna
scomparsa segue le vicende di una donna scomparsa durante
una vacanza in Francia con il compagno. Dopo la sparizione, il film
mostra la ricerca senza fine della donna portata avanti dal
fidanzato Rex Hofman.
Alla fine, Rex trova il
rapitore: si tratta di Raymond Lemorne. Purtroppo però,
anche questo personaggio è uno di quei cattivi che
riescono a farla franca, come mostra l’inquietante finale de Il
mistero della donna scomparsa.
Anton Chigurh – Non è un paese per vecchi
(2007)
Continuando a parlare di
cattivi, probabilmente l’elemento che rende
Non è un paese per vecchiun’opera memorabile è
il nemico principale: Anton Chigurh. Non motivato da
denaro o vendetta, il personaggio interpretato da Javier Bardem è un assassino spietato e
inarrestabile che non permette a nessuno di ostacolare il suo modo
di ”lavorare”.
Nel corso del film dei fratelli
Coen, Chigurh lascia una scia di corpi e,
alla fine, è colui che riesce a mettere le mani sulla valigetta coi
soldi. Fino alla scena di chiusura Chigurh mostra la sua
forza: anche dopo che è stato colpito da una macchina, il
cattivo si rialza e cammina via.
Noah Cross – Chinatown (1974)
Il neo-noir
di Roman Polanski Chinatown
segue l’indagine su un adulterio condotta dall’investigatore
privato Jake Gittes. La situazione precipita velocemente e
Gittes si trova ad indagare su una cospirazione che
coinvolge una serie di personaggi cattivi.
Tra questi malviventi,
spicca Noah Cross, un potente uomo d’affari
che ha anche abusato della propria figlia. Il film si conclude
tristemente con la morte della figlia di Cross e con la
resa di Gittes: Noah appare come un
nemico troppo potente da abbattere.
Amy
Dunne – Gone Girl (2014)
Ecco un altro thriller che
segue un uomo in cerca della compagna scomparsa: Gone
Girl di David Fincher.
Inizialmente, le prove fanno sospettare che il responsabile
della scomparsa (e della morte) di Amy sia proprio
il marito Nick. Tuttavia, il plot twist centrale rivela
che Amy non solo è viva, ma sta addirittura cercando
di incastrare Nick.
Amy è contorta: prima
inventa una bugia e successivamente arriva ad uccidere per coprire
le tracce del suo ritorno. Fino alla fine, Amy porta
avanti i suoi magheggi e, tutto sommato, riesce ad agire
indisturbata.
The Coachman – Pinocchio (1940)
I tratti più tenebrosi del
classico DisneyPinocchio girano
soprattutto attorno ai personaggi cattivi. Questo
è vero soprattutto per Postiglione, il criminale che
attira i ragazzi in fuga da casa e, con la promessa di una vita
senza regole, li conduce nel Paese dei Balocchi.
Adescati i ragazzini,
Postiglione li trasforma in asini da vendere. Nella
scena terrificante del film in cui viene svelata l’attività del
cattivo, Pinocchio riesce a sfuggire. Tuttavia, stando a
quanto mostrato, Postiglione continua a
praticare la sua vendita di ragazzi-asini.
Draco Malfoy – La saga di Harry Potter
(2001-2011)
Fin dall’inizio della
saga di Harry Potter, Draco Malfoy si presenta come
un personaggio antipatico. Si tratta di un’arrogante studente
di Hogwarts che si comporta in modo terribile
con Harry e con gli altri compagni.
Alcuni pensano che Draco
non sia completamente crudele, soprattutto se paragonato a cattivi
come Voldemort. Tuttavia, nel corso della
saga Draco cresce in malvagità e, alla fine,
sembra che l’unico motivo per cui non arriva ad uccidere
Harry Potter è per codardia. Nonostante tutti i suoi
comportamenti, DracoMalfoy riesce
sempre a farla franca.
Mr. Potter – La vita è meravigliosa
(1946)
Il cult La vita è
meravigliosa è un film edificante che contiene un
messaggio importante e significativo. Eppure, anche un film così
piacevole ha bisogno di un cattivo, ed è qui che entra in gioco
Mr. Potter.
Si tratta di un anziano miserabile
che s’interessa solo dei soldi. Potter convinto di
poter far fallire George Bailey e di poter diventare
l’unico finanziatore in città. Quando Mr. Potter trova il
denaro di George, lo tiene per sé e prova a
ricattare Bailey. Alla fine, la città si raduna
intorno a George e cerca di salvarlo, ma Potter
non viene mai scoperto: presumibilmente, il cattivo riesce a tenere
i soldi per sé.
Anche se nella vita non va sempre
così, al cinema, di solito, il bene vince sempre, o quasi! Ecco
10 film in cui è il villain a vincere la partita
contro l’eroe. Qualunque sia l’esito della pellicola in questione,
sulla bilancia finale, è il bad guy che la spunta.
Il mito del bad guy che è più
affascinante dell’eroe o del buono in generale non viene smentito
da questi film in cui, alla fine, si finisce anche per simpatizzare
per il villain che trionfa, metaforicamente, sul buono.
Da che parte state voi? Preferite il
cari vecchi eroi o i villain?
Non è detto che un
cattivo non sappia ragionare: spesso nei
film d’avventura e di
supereroi, un nemico subdolo e geniale è ciò che rende il
conflitto avvincente. Ci sono cattivi che hanno come unica forza la
malvagità, mentre altri piacciono perché possiedono un movente
valido agli occhi dello spettatore. C’è chi ha buone intenzioni, ma
usa i mezzi sbagliati per soddisfarle e c’è chi ha un progetto
sensato ma agisce in modo perverso. Ecco la lista dei film in cui
il cattivo è comprensibile e, in una certa misura,
ha delle motivazioni valide per comportarsi in modo spregevole.
The Batman: l’Enigmista è
totalmente un cattivo?
Come’è stato rivelato da The Batman, molti dei cattivi più subdoli del film sono gli
scarti della società imperfetta di Gotham City.
L’Enigmista rappresenta l’inizio di una rivolta contro
questi difetti, anche se i suoi metodi omicida e distruttivi non
sono propriamente la giusta direzione per il cambiamento.
Sembra che l’Enigmista
abbia capito che il problema a Gotham non sono i super
criminali, ma i funzionari eletti che gestiscono la
città. Speriamo che questa sfumatura continuerà ad essere
esplorato nei sequel di TheBatman e
Joker.
Blade Runner
Parliamo ora del famosissimo film
noir e fantascientifico Blade
Runner. Il lungometraggio di Ridley Scott
ha tra le varie figure Roy Batty un replicante che,
come tutti, dovrebbe lavorare come schiavo nelle colonie
extramondo. Batty sembra però voler vivere tra gli
umani ed esplorare la propria coscienza. Per questo motivo, fugge
sulla terra.
Roy
Batty è un personaggio cattivo ma,
in una certa misura, comprensibile. Il suo desiderio è più che
lecito. Sfortunatamente, per raggiungere il suo scopo il replicante
uccide diverse persone sul suo cammino e costringe Deckard
a ritirarsi dalla sua carica.
Gone Baby Gone: Morgan Freeman è il
poliziotto cattivo
Gone Baby Gone è un
lungometraggio di Ben Affleck esplora le aree ombrose della vita
cittadina ed è incentrato sul rapimento di un bambino. Nel film,
Jack Doyle (Morgan
Freeman) è la rappresentazione perfetta del
cattivo moralmente accettabile: è lui, capo
della polizia, che progetta il rapimento del piccolo. Per
Doyle, l’azione è necessaria per salvare il bambino da una
famiglia altamente problematica e per offrirgli una vita
migliore.
Il film gioca molto sulla moralità e
sul ruolo dei cattivi. Come lo spettatore, anche i personaggi di
Gone Baby Gone faticano a decidere se l’azione del
poliziotto sia giusta o sbagliata.
Inside Man
Inside Man è un fantastico film che parla di
rapine. Inoltre, nel lungometraggio il regista Spike
Lee include anche alcuni riferimenti ai suoi temi più
cari: la lotta di classe e le questioni razziali. Il criminale
Dalton Russell, interpretato incredibilmente dal
carismatico Clive Owen, è pronto a rubare tutto
ciò che può al ricco Arthur Case, interpretato da
Christopher Plummer.
La vera rivelazione nel film è che
Case è un nazista che, grazie alla sua ricchezza e potere,
ha vissuto in pace per molti anni. In tutto ciò, Russell
finisce per giocare inavvertitamente un ruolo cruciale nella
consegna alla polizia di Case. In questo caso, il cattivo
”ladro” diventa un personaggio positivo rispetto al cattivo
”nazista”.
Fight Club – Brad Pitt è un cattivo
a metà
Fight Club è un film cult anche grazie alla figura di
Tyler Duren, personaggio magistralmente interpretato da
Brad Pitt. Tyler è un antieroe
incredibilmente avvincente, è solo una parte inconscia del
personaggio di Edward Norton, ma rappresenta tutto il
desiderio di cambiare lo status quo.
Anche se i suoi metodi per spingere
al cambiamento sono distruttivi e non accettabili, Durden
ha delle buone idee. Inoltre, è incredibilmente combattuto: ha una
visione e un progetto positivi, ma rimane schiacciato e soffocato
dal male.
Batman Begins
Che si tratti di Batman Begins di Nolan, di
Arrow o delle pagine dei fumetti, Ra’s Ghul è un
cattivo con un obiettivo molto chiaro: vuole
purificare il mondo dal male utilizzando un metodo estremo,
l’esecuzione. Come anche l’Enigmista, Ra’s agisce
perché si rende conto di quanto Gotham sia diventata
terribile e, mantenendo un punto di vista esteriore, cerca di fare
a pezzi la città.
Il movente di
Ra’s potrebbe renderlo un eroe, ma il piano di
uccidere milioni di persone innocenti lo rende invece un
cattivo. L’eroe rimane Batman, che
ha il compito di fermare la sua azione scellerata.
Avengers: Infinity War
Tra i fan della Marvel, c’è chi fa il tifo
per Thanos. Il Titano Pazzo è spinto per alcuni
da validissime motivazioni: vuole rendere l’universo un posto
migliore perché crede che sia sovrappopolato. Per raggiungere il
suo scopo, Thanos decide di far fuori metà della
popolazione.
Quello appena descritto è uno dei
pochi cattivi che riesce, almeno in parte, a
realizzare i propri intenti. Con Avengers – Infinity War,
i fan stati in grado di vedere la conseguenza delle azioni di
Thanos: devastando la popolazione sulla terra, il
titano ha confermato di essere un cattivo.
A Few Good Men
Codice d’onore è un
capolavoro apprezzatissimo dal pubblico e dalla critica. Nel film
vediamo Jack Nicholson che mette in scena uno dei suoi
migliori personaggi: il colonnello Nathan Jessep.
Jessep è un cattivo perché
– come spiega lui stesso nell’iconico monologo – si trova costretto
a fare scelte difficili. Proprio per questo motivo,
Nicholson veste i panni di un cattivo estremamente
comprensibile e compatibile anche agli occhi dello spettatore più
pacifista.
Watchmen
In Watchmen,
Ozymandias è l’uomo più intelligente del mondo e sa che la
guerra sta arrivando. Inoltre, crede che l’unico modo per
prevenirla sia rivoltare tutti contro quello che sembra essere un
nemico comune: il Dottor Manhattan.
Il piano di Ozy causa però
la morte di moltissime persone: è un crimine irredimibile, ma
sembra essere l’unico modo per impedire la guerra nucleare. È
accettabile uccidere milioni di vite per salvarne miliardi?
Ozymandias è un cattivo e pensa di
sì, ma gli eroi della storia non sono d’accordo.
Una pazza giornata di vacanza
Una pazza giornata di
vacanza è un film degli anni Ottanta ma per la trama resta un
classico potente ancora oggi. Nel film, il preside
Rooney vuole solo che i suoi studenti vadano a scuola, il
suo problema più grande è che Ferris sta saltando la
lezione.
Ed Rooney è uno dei cattivi
più leggeri di questa lista, ed è molto più caricaturale di altri.
In ogni caso, per il contesto in cui è
inserito, Rooney si conferma un personaggio cattivo,
seppur mosso da ottime intenzioni.
Succede a volte che l’impatto di un
singolo film, inaspettatamente, faccia avanzare l’industria
cinematografica di anni: elevandosi immediatamente al di sopra
degli altri, riesce a catalizzare l’attenzione nel modo in cui
altri film non sarebbero mai riusciti. Vediamo la classifica degli
utenti Reddit dei film in
anticipo sui tempi!
Alien (1979)
Il film Alien del
1979 è uno degli horror fantascientifici più struggenti di sempre.
Alcuni Redditor sostengono
che il film fosse in anticipo sui tempi perché nessuno avrebbe mai
creduto che fosse stato girato 40 anni fa! “Ridley
Scott ha fatto un lavoro grandioso con un film così
iconico“, aggiungono, sottolineando come
Scott sia uno dei registi più visionari di questa
generazione, specialmente quando si tratta di fantascienza.
Nonostante le innovazioni del film,
i fan ammettono che negli ultimi secondi del film, quando l’alieno
è risucchiato verso il cosmo ma ha ancora la forza e l’agilità per
risalire a bordo della capsula aggrappandosi al tubo di scarico dei
propulsori, è palese che si tratti di un costume indossato da una
controfigura e quindi il finale del film non risulta altrettanto
credibile e terrificante.
Quinto potere (1976)
Quinto
potere è una black comedy sulla fittizia emittente
televisiva UBS, che fa di tutto per superare i suoi scarsi ascolti.
All’apparenza, sembra una semplice commedia provocatoria, ma in
realtà era largamente in anticipo sui tempi.
In un’analisi sommaria sul film, gli
utenti Reddit affermano che
“le argomentazioni riguardanti il fatto che le notizie sono un
servizio pubblico piuttosto che un’impresa di intrattenimento per
fare soldi sono più rilevanti che mai“. Con così tante testate
giornalistiche che privilegiano titoli clickbait rispetto ai
contenuti soltanto per assicurarsi gli ascolti, Quinto
Potere ha predetto l’attuale panorama dei notiziari con 40
anni di anticipo.
Chi ha incastrato Roger Rabbit?
(1988)
Chi
ha incastrato Roger Rabbit? è stato il primo film a
intrecciare il live-action con l’animazione, e ancora oggi si parla
di quanto il film abbia lasciato un segno nell’industria. Gli
utenti Reddit sostengono che
sia “ancora la migliore fusione di animazione tradizionale e
live-action mai messa su pellicola“.
Indubbiamente uno dei migliori nel
sottogenere, ci sono svariati esempi che mettono in luce l’impatto
di Who Framed Roger Rabbit? anche nel 2021. Dato
che l’ultimo tentativo di mescolare live-action con animazione è
stato Space Jam:
A New Legacy, che è stato stroncato dalla critica, il
film del 1988 è ancora oggi intoccabile.
Stand by Me – Ricordo di
un’estate
È difficile credere che
Stand By Me sia basato su un racconto di
Stephen King, dato che si tratta di uno dei pochi
non horror dello scrittore. Ma, ironicamente, il film è uno dei
migliori adattamenti cinematografici di King.
Anche se alcuni utenti
Reddit
pensano che mantenga ancora quella
campiness tipica degli anni ’80, questa
“si amalgama bene allo spirito del film, grazie al fatto di
essere un’opera d’epoca ambientata negli anni ’50“. E siccome
Stand By Me riguarda la gioventù e l’amicizia, è
un film di formazione senza tempo, assolutamente innovativo per il
1986.
A qualcuno piace caldo (1959)
Per una commedia che ha più
di 60 anni, è un’impresa incredibile che A qualcuno piace caldo non solo fosse in
anticipo sui tempi, ma che resiste tuttora alla prova del tempo. Il
film è amato dai fan Reddit che
sottolineano come si rimanga “davvero sorpresi a constatare
come non invecchi affatto“.
Il film del 1959 parla di due
musicisti jazz che, dopo aver assistito ad un omicidio, per fuggire
alla mafia, si travestono ed entrano in una band tutta al
femminile, ma entrambi si innamorano della cantante. I due uomini
sono in realtà altamente incompetenti e buffissimi, e il film
presenta uno degli scambi di dialogo finali più iconici di
sempre.
Jurassic Park (1993)
Quando si parla di film in
anticipo sui tempi, Jurassic Park è uno dei titoli che non possono
assolutamente mancare. Gli utenti Reddit concordano
sul fatto che sia un film senza tempo, specificando che
“l’unica cosa che lo rende datato è la moda dei
personaggi“.
La CGI di Jurassic
Park è migliore degli effetti visivi della maggior parte
dei film usciti oggi e la ragione per cui è così grandiosa è che
questa e gli effetti pratici sono combinati senza soluzione di
continuità, rendendo così la CGI innovativa il motivo per cui
Jurassic Park resiste ancora oggi. E anche se il
reparto costumi è effettivamente rappresentativo degli anni ’90,
questi sono altrettanto iconici quanto la colonna sonora.
Il braccio violento della legge
(1971)
Gli anni Settanta sono
stati una miniera d’oro per i grandi drammi criminali, e Il
braccio violento della legge è probabilmente stato
l’antesignano di questo genere. Il film segue
Popeye, un poliziotto della squadra narcotici, che
ha la soffiata giusta per scoprire chi si cela dietro una grossa
partita di eroina e decide di lavorare sul caso insieme al collega
Lo Russo.
Gli utenti Reddit ritengono
l’epico inseguimento della polizia come il migliore mai girato in
un film d’azione, assolutamente in anticipo sui tempi. Non c’era
stato nulla di simile prima sul grande schermo ed è sicuramente uno
dei modi in cui il film ha influenzato l’industria. Tuttavia, per
quanto la scena sia stata rivoluzionaria, il regista
William Friedkin si è pentito di aver girato
l’inseguimento, ritenuto illegale e pericoloso.
Il pianeta proibito (1956)
Se c’è una cosa per cui gli
anni ’50 sono noti dai cultori cinematografici, sono tutti i
B-movie di fantascienza, che sono stati parodiati a non finire in
videogiochi come Destrought All Humans e in film
come Mars Attacks. Nonostante la loro reputazione,
Il pianeta proibito è ritenuto superiore a tutti
e, anche se la patina da B-movie rimane, i fan ritengono che brilli
di lucentezza propria.
Gli utenti Reddit sostengono
che il film “era così avanti rispetto al suo tempo per un
film di fantascienza degli anni
’50“, che ha definito una generazione di film. Tuttavia, è
indubbio che gli effetti speciali siano ancora datati per gli
standard odierni, ed è per questo che Il pianeta
proibito meriterebbe un remake.
Shining (1980)
Qualsiasi film di Stanley Kubrick avrebbe potuto essere inserito
in questa lista, dato che i suoi sforzi registici vengono
continuamente elogiati dai Redditor, primi fra
tutti 2001: Odissea nello spazio e Il dottor
Stranamore.
Anche Shining è stato menzionato da numerosi
Redditor, che dicono a riguardo: “Shining è
uscito nel 1980 eppure nessun elemento tecnico è minimamente
invecchiato“.
Shining è veramente
un film senza tempo, ancora terrificante per gli standard di oggi,
quindi non sorprende che costituisca tutt’ora una fonte di
ispirazioni per innumerevoli pellicole thriller-horror.
Quarto potere (1941)
Quarto
Potere ha costituito da sé essenzialmente il manuale di
regia per Hollywood. Che ci si soffermi sugli aspetti tecnici
come la profondità di campo delle inquadrature, il montaggio, la
colonna sonora o la narrazione volutamente frammentaria, il film
del 1941 ha fondamentalmente scritto il cinema moderno.
Gli utenti Reddit
ne elogiano in modo particolare il montaggio che “lo fa sentire
moderno, anche dopo 80 anni“. Considerato che il film è del
1941, è incredibile quanto il film continui a reggere la prova del
tempo e continua a rimanere sicuramente più avvincente della
maggior parte dei film usciti oggi.
I premi Oscar sono
stati concepiti come riconoscimenti ai migliori film di ogni anno
ma, sebbene alcune grandiose pellicole si siano portate a casa la
loro giusta quota di premi, ce ne sono alcuni veramente memorabili
che hanno lasciato la cerimonia a mani vuote, come Le ali della libertà, che non è stato premiato
in nessuna categoria, nonostante le sette nomination.
Per quanto questo sia scioccante,
per un film che è considerato uno dei migliori di tutti i tempi,
perlomeno il film in questione ha ricevuto diverse nomination.
Infatti, ci sono stati casi di alcuni film veramente iconici che
sorprendentemente non sono mai stati nominati
nemmeno in una singola categoria dell’Academy Award e, nonostante
questo, sono ancora amati dal pubblico di tutto il mondo.
Le Iene (1992)
Gli amanti del cinema di tutto il
mondo hanno trascorso molto tempo a lodare gli sforzi di
Quentin Tarantino come scrittore e regista da
quando il suo debutto nel lungometraggio, Le Iene, ha illustrato molti dei tropi
cinematografici per i quali sarebbe diventato famoso negli anni
successivi.
Raccontando la storia delle
conseguenze di una rapina andata male, il film è caratterizzato da
una scrittura tagliente, in termini di trama e scambi di battute.
Questo, già da se, sarebbe bastato per aggiudicarsi un Oscar alla
migliore sceneggiatura originale, ma non era
destino: Tarantino avrebbe guadagnato quel riconoscimento solo due
anni dopo, per Pulp Fiction.
Shining (1980)
L’immagine del volto da psicopatico
di Jack Nicholson che scruta minacciosamente
attraverso una porta è una delle inquadrature più note e iconiche
della storia del cinema. Questo però non è l’unico momento
memorabile di Shining, poiché l’intero film è costellato di
elementi divenuti capisaldi della cultura pop.
Anche se Stanley
Kubrick con questo film si giocava assolutamente la
possibilità di essere nominato per la miglior regia, il vero shock
è stata la non candidatura di Jack Nicholson come
miglior attore agli Oscar. La sua interpretazione della discesa di
un uomo nevrotico verso la follia, mentre lavora in un hotel del
Colorado isolato da tutto e tutti, è diventata una delle più
iconiche della storia del cinema e avrebbe indubbiamente potuto
dare del filo da torcere a Robert De Niro quell’anno (candidato per
Toro Scatenato).
Léon: The Professional (1994)
Il film Léon: The
Professional non è esattamente ciò che si potrebbe
definire “esca per l’Oscar”; è un film d’azione che vuole far
arrabbiare il pubblico e coinvolgerlo con sequenze avvincenti ed
emozionanti, ma ci sono due precisi motivi per cui avrebbe potuto
guadagnarsi una nomination.
Il primo è Gary Oldman, il cui ritratto di Norman
Stansfield nel film è straordinario, e lo ha reso un
antagonista leggendario nella storia del cinema. L’altra è la
giovane Natalie Portman, che si è fatta notare da
ragazzina proprio grazie a questa performance, rubando la scena nel
ruolo della protetta del personaggio principale. Entrambi avrebbero
potuto essere dunque nominati nelle categorie miglior
attore/attrice non protagonista.
Zodiac (2007)
Da parte sua, Zodiac sembrava potesse certamente incuriosire
il comitato degli Oscar: basato su eventi realmente accaduti, e con
una storyline centrale da thriller di mistero, il film presenta un
cast all-star, ed è diretto da David
Fincher, uno dei registi più acclamati in
circolazione.
Fincher avrebbe
dovuto essere certamente nominato tra i miglior
registi, mentre le performance di Robert Downey Jr. e del resto del cast
senz’altro dovevano essere considerate nelle categorie
dedicate alla recitazione. Zodiac è uscito a un anno di
distanza da Iron Man, e forse, se questo film
fosse uscito nel 2009, Robert Downy Jr. sarebbe
stato nominato per questa performance e non per quella in Tropic Thunder, film grazie a cui ha ricevuto
effettivamente una candidatura.
Before Sunrise (1995)
Sono tanti i cinefili che
considerano la trilogia Before di Richard Linklater una
delle migliori mai realizzate: ogni film che la compone è stato
accolto da recensioni entusiastiche nei confronti di come viene
raccontata una storia d’amore che si snoda nel corso di diversi
decenni.
Il primo capitolo, Before
Sunrise, è stato una meraviglia all’epoca e ha mostrato
quanto Richard Linklater valesse come regista. È
scioccante scoprire che il film non è stato nominato per
nessun premio di scrittura, soprattutto pensando
all’arguzia e al realismo della sua sceneggiatura. Per fortuna,
entrambi i sequel (Before Sunset e Before
Midnight) hanno ricevuto una nomination per la
miglior sceneggiatura originale.
Heat (1995)
L’Academy adora le storie epiche che
si concedono circa tre ore per raccontarsi: date loro un’epopea
criminale con due degli attori più famosi dell’epoca,
Robert De Niro e Al Pacino, e Heat sembrava una ricetta perfetta per il
successo.
Mentre il pubblico e la critica sono
stati catturati dal gioco del gatto e del topo tra un detective e
un rapinatore di banche, l’Academy lo ha invece totalmente
ignorato, non considerando nessuno dei due attori
che avrebbero potuto essere premiati, così come Val
Kilmer. Perlomeno, Michael
Mann venne nominato nella categoria della
miglior regia e Dante Spinotti
per la migliore fotografia.
Thor: Ragnarok (2017)
I film di supereroi sono stati
spesso penalizzati agli Oscar, ma ciò è cambiato negli ultimi anni,
specialmente con le vittorie di Black Panther e la nomination per la
miglior sceneggiatura adattata di Logan.
Sebbene Thor: Ragnarok non avrebbe in ogni caso
ottenuto una nomination come miglior film, il fatto che sia stato
totalmente escluso dalle nomination è apparso piuttosto
insolito.
Si tratta infatti di un’entrata
leggendaria nel MCU, che alcuni
considerano in assoluto il miglior film solista del
franchise. Una qualche nomination per Jeff
Goldblum nelle categorie attoriali
sarebbe stata gradita, ma la sorpresa più grande è che questo film
non è stato nemmeno considerato per i migliori effetti
visivi, nonostante sia un film di grande impatto.
Il buono, il brutto e il cattivo
(1966)
I western e Clint Eastwood sono un’accoppiata che va
d’accordo meravigliosamente: è difficile scegliere il miglior film
western di Eastwood, ma quasi tutti conoscono
Il buono, il brutto e il cattivo, che completa
la trilogia del dollaro di Sergio Leone.
I critici erano in realtà piuttosto
tiepidi sul film all’uscita, lamentandosi del livello di violenza
che alcune sequenze raggiungevano. Sfortunatamente per loro, sembra
che l’impatto del film sia solo migliorato con l’avanzare del tempo
e, guardandoci indietro, sarebbe stata una scelta ideale sia per la
candidatura alla miglior regia (Sergio
Leone) che per il miglior film.
American Psycho (2000)
Anni prima di affermarsi come
Batman, Christian Bale era un beniamino dell’indie,
divenuto celebre con il film American Psycho. La sua interpretazione dello
squilibrato Patrick Bateman è probabilmente ad
oggi ancora il miglior lavoro della carriera di Bale, il che è
tutto dire per un uomo che ha vinto un Oscar ed è
stato candidato ad altri tre.
Anche se è comprensibile che
American Psycho non sia stato candidato come
miglior film, Balenon è
stato nominato come miglior attore, il che è praticamente
un crimine! Stiamo parlando di una performance che ha resistito
benissimo alla prova del tempo, e che si ricorda più di qualsiasi
altra degli anni 2000.
Terminator (1984)
È difficile pensare a qualsiasi
personaggio cinematografico che possa superare questo: Terminator è senza dubbio il miglior film di
James Cameron, già tremendamente innovativo
al momento della sua uscita, prima ancora di diventare un vero e
proprio cult negli anni successivi. Le opinioni sui sequel sono
state differenti e controverse, ma non c’é dubbio che i due film
originali siano stellari.
Terminator 2: Judgment Day del 1991 ha
stabilito un nuovo standard per gli effetti
visivi, categoria per cui si è giustamente portato a casa
l’Oscar. Anche se il film originale non era ancora all’altezza di
quel livello tecnico, meritava comunque di essere considerato nella
stessa categoria nel 1984, ma venne giustamente
escluso.