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Atlas: recensione del nuovo film con Jennifer Lopez

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Atlas: recensione del nuovo film con Jennifer Lopez

Ambientato in un futuro costellato di IA, Atlas è la nuova pellicola fantascientifica e d’azione distribuita da Netflix. Diretto dal regista Brad Peyton e scritto da Aaron Eli Coleite, il film presenta un cast di figure note nel panorama internazionale. La cantante Jennifer Lopez interpreta qui la protagonista Atlas Sheperd, mentre il canadese Simu Liu (Barbie, Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli) è nel ruolo di Harlan, una forma di IA ribelle. A questi si uniscono anche Sterling K. Brown (This is us) e Mark Strong (1917, Tàr) in ruoli secondari.

La trama di Atlas: la rivoluzione dell’IA

Nel film l’intelligenza artificiale viene interamente integrata nella vita degli esseri umani, finché Harlan, un umanoide domestico, non modifica misteriosamente il proprio codice e da inizio ad una rivoluzione che porta alla morte di milioni di persone. Harlan fugge nello spazio, ma la sua minaccia aleggia sempre sulle teste del pianeta Terra. 28 anni dopo, Atlas, analista che ha avuto degli stretti contatti con Harlan da bambina, viene mandata su un pianeta lontano per scovare e catturare l’IA ribelle. Quando tutto sembrerà andare storto, però, ad Atlas non resterà che affidarsi ad un’altra forma di intelligenza artificiale per salvarsi e portare a termine la sua missione.

Atlas Jennifer Lopez

Il rapporto uomo-macchina

Uno dei temi focali di Atlas è senza dubbi la relazione che si crea tra l’essere umano e l’intelligenza artificiale. Per quanto la realtà presentata nel film possa sembrare lontana e quasi impossibile, l’IA sta pian piano iniziando a far parte della nostra società anche attuale.

L’uomo ha da sempre vissuto in una forma di supremazia sulla terra, riuscendo a domare e controllare gran parte degli altri esseri viventi. Ciononostante, praticamente ogni rappresentazione cinematografica dell’IA quali Matrix o Westworld oltre naturalmente Atlas mostra come gli umanoidi possano soppiantare gli umani per intelligenza ed efficienza. Rappresentazione del timore delle macchine nel film è proprio il personaggio di Atlas: l’analista diffida fortemente della tecnologia, affidandosi a un altro robot solamente in una situazione di grave pericolo.

Il legame tra Atlas e Smith, un’altra forma di IA, mostrerà al pubblico come la relazione tra uomo e tecnologia possa anche essere positiva. Per quanto all’inizio la donna non volesse avere alcun legame con la macchina, la necessità spingerà anche lei a doversi legare al robot tramite un link neurale. Da questo momento in poi le due entità diventeranno come un unicum, creando un rapporto vero e profondo. Questo può portare i più titubanti sulle nuove tecnologie a riflettere: il progresso non può essere arrestato, come non bisogna porre totale fiducia nelle macchine. Come sempre, in medio stat virtus.

Gli esseri umani: la rovina della Terra

“Gli umani continuano ad essere un pericolo per ogni altra specie nonché per il proprio pianeta”

Il dilemma che pervade la mente dello spettatore fin dalle prime scene del film è, cosa ha portato Harlan un giorno a fare una tale rivolta? Per quale motivo? Nella seconda metà del film lo scopo di Harlan viene reso chiaro proprio da lui stesso: in un dialogo, l’IA ribelle riflette su come l’uomo sia la rovina propria e del proprio pianeta. Il futuro della Terra e dell’umanità per Harlan non poteva essere altro che una lenta autodistruzione.

In una certa riflessione esistenziale sarebbe difficile dargli torto: l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale, la deforestazione e le isole di plastica sono tutte opere dell’uomo. Inoltre, dopo anni di supremazia, lo stesso essere umano ha dato vita ad una macchina così sofisticata da poterlo superare. L’uomo è artefice della minaccia alla sua stessa specie. Alla fine del film arriva il solo messaggio di speranza da Atlas: confido che possiamo fare di meglio, e probabilmente con tanto ottimismo possiamo.

Atlas Netflix

Jennifer Lopez: attrice oltre che cantante?

Talvolta nel vedere apparire pop star sul grande schermo in film non musicali può venire il lecito dubbio se quello sia effettivamente il loro posto, se un bravo cantante possa rendere allo stesso modo come attore. In Atlas questo dubbio sembra essere infondato. Jennifer Lopez riesce ad interpretare la protagonista in maniera abbastanza organica e fedele, dimostrandosi una volta di più attrice capace di passare di genere in genere.

Atlas risulta quindi essere una pellicola con delle tematiche interessanti, anche se non approfondite nella maniera migliore possibile. Il film resta quindi un ottima opera di intrattenimento, con quella giusta dose d’azione capace di attirare un pubblico di appassionati.

Le regine del crimine: la storia vera dietro il film

Le regine del crimine: la storia vera dietro il film

Chi l’ha detto che il crimine è un affare da uomini? Sono tante le donne che nel corso della storia si sono distinte come perfette leader di gruppi criminali e il cinema non ha mancato di raccontare di loro in diverse occasioni, talvolta anche semplicemente prendendo liberamente spunto dalle loro vicende. È il caso di film come Bling Ring, Widows – Eredità criminale, Le ladre o l’italiano Brave ragazze. A questi si può però aggiungere anche il film del 2019 Le regine del crimine, opera prima della regista (meglio nota come sceneggiatrice dei film Blood Father, Sleepless – Il giustiziere e The Mother).

Il film è basato sull’omonima serie limitata della DC/Vertigo Comics ideata da Ollie Masters e Ming Doyle, ed è anche il primo film live action della DC a essere classificato R (ovvero vietato ai minori) dopo Watchmen (2009). In Le regine del crimine si alternano infatti violenza e linguaggio scurrile, ma anche situazioni capaci di divertire e appassionare. Un vero e proprio gangster movie al femminile, che però purtroppo è andato incontro a risultati molto al di sotto delle aspettative. I guadagni del film sono infatti stati all’incirca della metà rispetto al budget di produzione e anche le recensioni con cui è stato accolto non sono affatto positive.

A distanza di qualche anno dalla sua uscita, però, è questo un film da riscoprire, non solo per la presenza delle tre protagoniste – attrici di alto livello – ma anche per una serie di scenari e situazioni che possono piacere agli appassionati del genere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Le regine del crimine. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

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Common e E.J. Bonilla in Le regine del crimine. © 2019 Warner Bros.

La trama e il cast di Le regine del crimine

Le regine del crimine è ambientato a New York nel 1978 nel famigerato quartiere di Hell’s Kitchen, 20 isolati di banchi del pegno, locali porno e bar malfamati, gestiti o controllati dalla mafia irlandesi e compresi tra l’Ottava Avenue e il fiume Hudson. È qui che si svolge la storia di Kathy, Ruby e Claire, tre casalinghe, mogli di mafiosi mandati in prigione dall’FBI. Lasciate da sole a gestire gli interessi personali dei coniugi, le donne dovranno prendere in mano le azioni criminali della mafia irlandese, dimostrandosi inaspettatamente abili in tutto: dalla gestione del giro di racket, fino all’eliminazione – letterale – della concorrenza.

Ad interpretare Kathy, Ruby e Claire vi sono le attrici Melissa McCarthy, Tiffany Haddish ed Elisabeth Moss. Domhnall Gleeson interpreta invece Gabriel O’Malley, veterano del Vietnam e alleato delle tre donne. James Badge Dale è Kevin O’Carroll, marito di Ruby, mentre Brian d’Arcy James è Jimmy Brennan, marito di Kathy. Jeremy Bobb, invece, è Rob Walsh, marito di Claire. Recitano poi nel film Margo Martindale nel ruolo di Helen O’Carroll, madre di Kevin, Common in quello di Gary Silvers, agente dell’FBI, e Bill Camp in quello del mafioso Alfonso Coretti.

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Elisabeth Moss, Melissa McCarthy, Domhnall Gleeson, Tiffany Haddish in Le regine del crimine. © 2019 Warner Bros.

La storia vera dietro il film e le differenze con il fumetto

Nonostante sia basato sul fumetto “The Kitchen” della Vertigo comic, la trama di Le regine del crimine è ispirata anche a una storia vera, quella dei Westies, banda criminale irlandese americana con sede a New York, responsabile di racket, traffico di droga e omicidio su commissione, attiva principlamente tra il 1968 e il 1986. In particolare, si basa sulle vicende di Edna Coonan e Sissy Featherstone, mogli dei banditi Jimmy Coonan e Mickey Featherstone. Dopo l’arresto e l’incarcerazioni dei due uomini, le loro mogli hanno infatti in mano le sorti della banda, gestendone personalmente gli affari criminali fino allo scioglimento del gruppo.

Quando nel 2014 è stato chiesto ad Ollie Masters riguardo l’ispirazione per i fumetti da cui il film è tratto, egli ha dichiarato a USA Today che la criminalità della vita reale ha avuto un ruolo importante nel suo processo creativo. “Abbiamo tutti amato fare ricerche per questo fumetto, perché tutto ciò che riguarda quel periodo sembra così pericoloso ma eccitante. Il crimine era dilagante in città, la mafia e le bande irlandesi come i Westies di Hell’s Kitchen erano una parte importante della vita quotidiana della gente, più di quanto non lo siano ora. Nelle strade c’era questa sorta di Far West gangsteristico, ma c’era anche un boom della creatività e la sensazione che tutto potesse accadere”.

Per quanto riguarda le differenze tra il film e il fumetto, quest’ultimo è composto solo da otto numeri, quindi ci si è presi delle libertà creative. “È una storia molto piccola”, ha detto Melissa McCarthy. “Quindi è stata presa come punto di partenza ed espansa in tre storie complete, molto più reali e complicate”. Tra le principali differenze, vi è poi l’aver reso Ruby una donna di colore, cosa che ha richiesto una serie di modifiche sul modo in cui il personaggio viene trattato e interagisce con gli altri, che in base al periodo storico potrebbero provare un certo tipo di sentimenti verso le persone di colore.

Il trailer di Le regine del crimine e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Le regine del crimine grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Bloodshot: dal cast al fumetto, tutte le curiosità sul film con Vin Diesel

L’attore Vin Diesel è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e apprezzati. Dalla Pitch Black fino a The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe. Recentemente, un altro affascinante film di questo genere in cui Diesel ha recitato, a cui si aggiunge l’argomento supereroi, è Bloodshot, diretto nel 2020 da Dave Wilson.

Scritto da Jeff Wadlow e Eric Heisserer, il film è, come spesso avviene per le storie di supereroi, tratto da un fumetto omonimo, ideato da Kevin VanHook, Don Perlin e Bob Layton e pubblicato dalla Valiant Comics. Quest’ultima, fondata nel 1989 ha negli anni costruito una ricca libreria di personaggi, con l’intento di farli poi uscire dalla carta stampata per poter diventare anche protagonisti di film o serie televisive. Per anni però tale intento ha trovato diverse difficoltà nel concretizzarsi, ma con il crescente interesse nei confronti dei supereroi, i personaggi della Valiant sono diventati una possibile alternativa a quelli della Marvel e della DC.

Bloodshot è così diventato il primo a poter vantare un proprio film. Sfortunatamente, però, Bloodshot è uscito in concomitanza con il diffondersi della pandemia di Covid-19, cosa che lo ha portato rapidamente a finire nel dimenticatoio. Eppure, pur al netto dei suoi difetti, si tratta di un’opera che non mancherà di entusiasmare i fan del genere. Prima di vedere il film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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Guy Pearce e Vin Diesel in Bloodshot. © 2020 CTMG, Inc. All Rights Reserved. **ALL IMAGES ARE PROPERTY OF SONY PICTURES ENTERTAINMENT INC. FOR PROMOTIONAL USE ONLY. S

La trama e il cast di Bloodshot

La storia è quella di Ray, un soldato americano ucciso durante un attacco e riportato in vita grazie alla nanotecnologia dalla RST Corporation. Il suo corpo viene macchinizzato e l’uomo – ormai fisicamente poco umano e molto robot – acquista diverse abilità. Tra queste vi sono una forza incredibile, l’auto rigenerazione, la possibilità di mutare forma e la capacità di interagire con altre forme tecnologiche. Per renderlo il soldato perfetto la compagnia non ha però preso soltanto il controllo del suo corpo, ma anche di una parte più intima: si è appropriata della sua mente e in particolare dei suoi ricordi.

Ogni qual volta che Ray ha un incarico, il dottor Emil Harting riporta alla sua memoria l’immagine della moglie, Gina, e il suo omicidio. L’assassino puntualmente ha un viso diverso, quello dell’uomo che Ray deve eliminare nella sua prossima missione. È così che il super soldato si sveglia desideroso di vendetta e compie il suo dovere da sicario. Così facendo Rey non sa più cosa sia reale e cosa no, ma quando il giovane scienziato Wilfred Wigans gli rivela che la RST lo sta manipolando, il militare è determinato a scoprire la verità a ogni costo.

Ad interpretare Ray alias Bloodshot vi è, come anticipato, l’attore Vin Diesel, preparatosi al ruolo con un allenamento intensivo che lo ha portato a guadagnare la giusta muscolatura. Accanto a lui, nei panni dello scienziato Wilfred Wigans vi è invece Lamorne Morris, mentre Talulah Riley interpreta Gina, la moglie di Ray. Sono poi presenti nel cast anche l’attrice Eiza Gonzalez nei panni di Katie, ex pilota, Sam Heughan in quelli dell’ex Navy SEAL Jimmy Dalton e Toby Kebbell in quelli del mercenario Martin Axe. Guy Pearce, infine, interpreta lo scienziato Emil Harting, che controlla la mente di Ray.

Bloodshot sequel
Eiza González in Bloodshot. © 2020 CTMG, Inc. All Rights Reserved. **ALL IMAGES ARE PROPERTY OF SONY PICTURES ENTERTAINMENT INC. FOR PROMOTIONAL USE ONLY. S

Bloodshot: il fumetto da cui è tratto e il suo sequel

Bloodshot, dunque, è basato sull’omonimo fumetto, uno dei più popolari tra quelli realizzati dalla Valiant Comics. Nato nel 1992, riscuote da subito un grande interesse presso i lettori e l’anno successivo gli viene dedicata una serie regolare. Questo violento supersoldato, creato attraverso esperimenti di nanotecnologia, ha negli anni venduto milioni di copie e generato cinque serie di fumetti parallele. In Italia Bloodshot è edito da Star Comics e, tra i disegnatori del personaggio, dal 2012 c’è anche l’italiano Arturo Lozzi. Sempre nel 2012 è avvenuto il suo rilascio con una nuova serie che funge da reboot.

Bloodshot era pensato per introdurre un possibile universo cinematografico con i personaggi della Valiant e, stando ai piani originali, avrebbe dovuto avere almeno due sequel. Lo scarso successo economico del film, dovuto però a cause di forza maggiore, ha tuttavia reso incerto il futuro dei personaggi della Valiant al cinema. Nel novembre del 2020 è infine stato annunciato che un sequel di Bloodshot è confermato e sarebbe in fase di sviluppo, con Diesel pronto a riprendere il personaggio. A distanza di oltre due anni non sono però stati rilasciati aggiornamenti a riguardo, spingendo dunque a dubitare sempre di più di tale progetto.

Il trailer di Bloodshot e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Bloodshot grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Apocalypse Now: il film con Marlon Brando è ispirato ad una storia vera?

Diretto nel 1979 da Francis Ford Coppola, Apocalypse Now si è imposto negli anni come uno dei film più ambiziosi e importanti della storia del cinema. Sebbene le recensioni iniziali fossero contrastanti, il film è oggi considerato una pietra miliare del genere bellico e delle opere dedicate al dramma della guerra. Un vero e proprio horror che offre un ritratto sconvolgente dello straziante impatto psicologico della guerra. È però un film ricordato per i suoi noti problemi produttivi, con le riprese nelle filippine che dalle iniziali 14 settimane previste si protrassero per oltre un anno e mezzo.

Un progetto che quasi costò la vita a Coppola, che non si risparmiò nel ricercare un realismo scioccante, avvalendosi di ricostruzioni ed effetti speciali pratici estremamente complessi. Liberamente tratto di Cuore di tenebra, il racconto dello scrittore Joseph Conrad, Apocalypse Now è dunque un film ormai parte della leggenda, su cui si sono scritte innumerevoli pagine dedicate ai suoi significati più profondi, alle tante curiosità che hanno circondato la produzione e al suo lascito nella storia del cinema e nell’immaginario culturale in generale.

Ancora oggi ci si chiede però quanto di vero ci sia all’interno del film da un punto di vista storico. Il racconto proposto è ispirato anche da una storia vera, oltre che dal racconto di Conrad? Ci sono riferimenti alla realtà, oltre alla guerra del Vietnam? In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative alla storia vera dietro Apocalypse Now. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e, appunto, alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

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Martin Sheen in Apocalypse Now. © 1979 – United Artists

 

La trama e il cast di Apocalypse Now

È l’apice della guerra in Vietnam e il capitano dell’esercito americano Benjamin L. Willard viene inviato dal colonnello G. Lucas a svolgere una missione che, ufficialmente non sarà mai avvenuta: trovare un misterioso colonnello dei berretti verdi, Walter Kurtz, che si ritiene essere completamente impazzito, ed eliminarlo. Willard, inviato a risalire il fiume Nung su una motovedetta della Marina statunitense, scoprirà ben presto che il suo obiettivo è uno degli ufficiali più decorati dell’esercito americano e dopo aver affrontato innumerevoli pericoli nella foresta riuscirà ad arrivare al suo cospetto. Qui, però, scoprirà realtà diverse da quelle che gli sono state riferite.

Ad interpretare Benjamin L. Willard vi è l’attore Martin Sheen, il quale per via del forte stress generatogli dall’esperienza sul set ebbe un infarto, dal quale fortunatamente riuscì a riprendersi. Inizialmente per il ruolo era però stato scelto Harvey Keitel, che venne però licenziato dopo alcune settimane di riprese. Nel ruolo del colonnello G. Lucas vi è invece l’attore Harrison Ford, che scelse il nome del suo personaggio in onore del regista George Lucas che lo aveva diretto in American Graffiti e Star Wars. Recitano poi nel film Robert Duvall nel ruolo del Tenente Colonnello William Kilgore e Dennis Hopper in quello di un fotoreporter.

Recitano poi nel film Frederic Forrest nel ruolo di Jay “Chef” Hicks, Albert Hall in quello di George Phillips e Sam Bottoms in quello di Lance B. Johnson. Laurence Fishburne, invece, è Tyrone “Mr. Clean” Miller. La grande star del film è però Marlon Brando, qui alle prese con il ruolo di Walter E. Kurtz. Come noto, Brando causò numerosi problemi a Coppola, presentandosi sul set senza aver imparato le proprie battute e intenzionato ad improvvisare quanto più possibile. L’attore aveva inoltre preso molto peso e chiese pertanto di comparire nel film avvolto nell’ombra. Una dettaglio che ha poi contribuito a caratterizzare ulteriormente il personaggio, rendendolo iconico.

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Marlon Brando in Apocalypse Now. © 1979 – United Artists

Il film è tratto da una storia vera?

Apocalypse Now non è basato su una storia vera, anche se ci sono elementi del film che sono tratti dalla realtà. Lo sceneggiatore John Milius ha dichiarato alla CNN di aver incluso il surf nella sceneggiatura perché ha notato “quanti surfisti californiani sono andati in Vietnam e quanti non sono tornati”. Kurtz, l’antagonista perfetto del film, è simile ad Anthony Poshepny, un agente della CIA che ha creato un esercito segreto in Laos. Tuttavia, la storia dell’esercito americano che invia un assassino per eliminare uno dei suoi colonnelli è pura finzione. Nonostante dunque Apocalypse Now non sia direttamente tratto da una storia vera, Coppola lo ha descritto come “un film contro la menzogna” (The Guardian).

Il regista ha spiegato: “Il fatto che una cultura possa mentire su ciò che accade realmente in guerra – che le persone vengono brutalizzate, torturate, mutilate e uccise – e in qualche modo presentarlo come morale è ciò che mi fa orrore”. Una scena come quella degli elicotteri militari americani che sorvolano un villaggio vietnamita, sparando Wagner dagli altoparlanti e uccidendo civili innocenti per divertimento, potrebbe non essere realmente accaduta in senso letterale, ma è simbolica delle inquietanti verità che il governo americano ha nascosto al pubblico durante la guerra del Vietnam.

Più che ad una storia vera, la trama di Apocalypse Now è invece ispirata all’acclamata novella Cuore di tenebra di Joseph Conrad. Nel libro, un marinaio di nome Marlow viene inviato a risalire un fiume del Congo per incontrare un uomo misterioso di nome Kurtz, che si dice sia “diventato nativo”. La sceneggiatura di John Milius ha preso l’impostazione e la struttura di base della novella di Conrad e l’ha ricontestualizzata in un’ambientazione da guerra del Vietnam. Trasforma Kurtz – modellato sulla biografia di Robert B. Rheault, comandante delle forze speciali in Vietnam – da commerciante d’avorio a colonnello caduto in disgrazia, ma esplora gli stessi temi di potere e moralità.

Il trailer di Apocalypse Now e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Apocalypse Now grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play, Infinity+ e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.

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The Last of Us – Stagione 2: Jeffrey Wright si unisce al cast per il ruolo di Isaac

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Jeffrey Wright è entrato a far parte della seconda stagione di “The Last of Us” della HBO, secondo quanto riportato da Variety. Wright avrà il ruolo di Isaac, da lui già interpretato nel videogioco “The Last Us Part II”. Il personaggio è descritto come “il leader silenziosamente potente di un grande gruppo di miliziani che cercava la libertà e che invece è rimasto impantanato in una guerra senza fine contro un nemico sorprendentemente pieno di risorse”.

Wright apparirà nella serie accanto ai protagonisti Pedro Pascal, Bella Ramsey, Gabriel Luna e Rutina Wesley. I nuovi membri del cast di questa stagione includonoKaitlyn Dever nel ruolo di Abby, Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino nel ruolo di Jesse, Ariela Barer nel ruolo di Mel, Tati Gabrielle nel ruolo di Nora, Spencer Lord nel ruolo di Owen e Danny Ramirez nel ruolo di Manny. Catherine O’Hara è anche una guest star in un ruolo non rivelato.

Di cosa parla The Last of Us?

La serie The Last of Us racconta una storia di sopravvivenza che si svolge vent’anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta. Joel, un sopravvissuto, viene ingaggiato per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14 anni, da un’opprimente zona di quarantena. Quello che sembrava un incarico di poco conto diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi dovranno attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro per riuscire a sopravvivere.

The Last of Us è scritto e prodotto esecutivamente da Craig Mazin e Neil Druckmann. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta esecutivamente da Carolyn Strauss, Jacqueline Lesko, Cecil O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan e Evan Wells. Società di produzione: PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog.

The Bear: il trailer della terza stagione!

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The Bear: il trailer della terza stagione!

Carmy e compagnia sono tornati nel primo trailer della terza stagione di The Bear. Mentre lo chef prodigio, interpretato da Jeremy Allen White, apre il nuovo ristorante insieme a Sydney (Ayo Edebiri) e Richie (Ebon Moss-Bachrach), i tre si ritrovano ancora una volta a litigare. “Questa è una cucina disfunzionale”, dice Sydney, a cui Carmy e Richie rispondono all’unisono: “Mostratemene una funzionale!”.

Cosa sappiamo della terza stagione di The Bear?

The Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia drammatica è interpretata da Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui Jamie Lee Curtis, Sarah Paulson, Will Poulter, Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob Odenkirk.

L’ultima stagione ha seguito Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini in un posto di livello superiore“, si legge nella logline. “Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con il passato e a fare i conti con chi vuole essere in futuro“.

L’anno scorso White ha parlato a Variety della preparazione della terza stagione, affermando: “So che a gennaio passerò una discreta quantità di tempo a riunirmi con alcuni chef. Credo che verrà stabilito un menu per il ristorante della terza stagione. So che inizierò a mettere insieme quel menu con diversi chef e a cucinare, cercando di prepararmi a fare più cose davanti alla telecamera. Ci siamo preparati molto prima della prima stagione. Ho frequentato la scuola di cucina e ho trascorso molto tempo nei ristoranti e altro. Poi, nella seconda stagione, si trattava di mettere insieme il ristorante, quindi non si cucinava molto. Ma ora, nella terza stagione, credo che torneremo all’atmosfera di cucina funzionante che avevamo nella prima”.

George Lucas sulla critica che i film di Star Wars siano “con soli uomini bianchi”: “La maggior parte sono alieni!”

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Come riportato da Variety, George Lucas ha parlato apertamente delle critiche rivolte ai film di “Star Wars” durante una conversazione tenutasi al Festival di Cannes, dove gli è stata consegnata la Palma d’oro onoraria. Parlando del successo del franchise, Lucas ha infatti riflettuto su alcuni dei commenti negativi che ha ricevuto nel corso degli anni. “Dicevano: ‘Sono tutti uomini bianchi’”, ha detto il regista parlando di criticava i film. “La maggior parte delle persone sono alieni! L’idea è che si dovrebbero accettare le persone per quello che sono, che siano grandi e pelose o che siano verdi o altro. L’idea è che tutte le persone sono uguali”.

Lucas ha poi affermato che gli unici esseri dell’universo di “Star Wars” ad essere discriminati sono i robot. “Era un modo per dire che la gente discrimina sempre qualcosa e prima o poi succederà anche con i robot”, ha detto. “Voglio dire, in realtà stiamo già iniziando con l’IA, dicendo: ‘Beh, non possiamo fidarci di quei robot’”. Per quanto riguarda la questione razziale, Lucas ha detto: “Nel primo c’erano alcuni tunisini che erano scuri, e nel secondo avevo Billy Williams, e nei [prequel], che sono stati anche criticati, avevo Sam Jackson. Non era un furfante come Lando. Era uno dei migliori Jedi”.

Lucas ha anche risposto alle critiche sulla rappresentazione delle donne nei film di “Star Wars”, dicendo: “Chi pensate che siano gli eroi in queste storie? Cosa pensate che fosse la Principessa Leila? Lei è il capo della ribellione. È lei che prende questo ragazzino che non sa nulla e questo ragazzo sbruffone che non sa fare nulla e cerca di salvare la ribellione con questi pagliacci… Ed è la stessa cosa con la Regina Amidala”. Ha continuato: “Non si può mettere una donna in pantaloni e aspettarsi che sia un’eroina. Possono indossare abiti, possono indossare quello che vogliono. È il loro cervello e la loro capacità di pensare, pianificare ed essere logistici. Ecco cos’è l’eroe”.

George Lucas riceve la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes

Lucas, come anticipato, è presente a Cannes per ricevere la Palma d’Oro onoraria, che gli sarà consegnata sabato durante la cerimonia di chiusura del festival. “Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, ha dichiarato Lucas in un comunicato quando è stata annunciato che avrebbe ricevuto la Palma d’onore. “Sono rimasto sorpreso ed euforico quando il mio primo film, ‘THX-1138’, è stato selezionato per essere proiettato in un nuovo programma per registi esordienti chiamato Quinzaine des Réalisateurs. Da allora sono tornato al Festival in molte occasioni, in diverse vesti, come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo speciale riconoscimento che significa molto per me”.

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Anya Taylor-Joy: 10 cose che non sai sull’attrice

Anya Taylor-Joy: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta celebre grazie al ruolo da protagonista in uno degli horror più apprezzati degli ultimi anni, l’attrice Anya Taylor-Joy ha in breve tempo conquistato Hollywood, prendendo parte ad alcuni noti film, e affermandosi come uno dei volti di punta della sua generazione. La giovane interprete ha infatti provato in più occasioni di possedere una buona versatilità e il carisma giusto per affermarsi.

Ecco 10 cose che non sai di Anya Taylor-Joy.

Film e programmi tv di Anya Taylor-Joy

1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema recitando nel film The Witch (2015), horror particolarmente apprezzato dalla critica. Grazie al successo ottenuto prende poi parte a film come Morgan (2016) e Split (2016), dove recita accanto all’attore James McAvoy. È poi tra le protagoniste di Barry (2016), Amiche di sangue (2017), Glass (2019), e Radioactive (2019).

Nel 2020 ha interpretato Illyana Resputin in The New Mutants, film Marvel dalla lunga gestazione. Sempre nel 2020 è stata protagonista di Emma, trasposizione dell’omonimo romanzo di Jane Austen. Nel 2021 è stata protagonista dell’horror diretto da Edgar Wright, intitolato Last Night in SoHoe del film di Robert Eggers, The Northman, tornando così a collaborare con il regista che la rese celebre nel 2015. Nel 2022 ha fatto parte del cast di altri grossi titoli hollywwodiani, The Menu nel ruolo di Margot al fianco di Ralph Fiennes e in Amsterdam di David O. Russell, al fianco di Christian Bale e Margot Robbie. Nel 2023 ha presto parte al cast vocale di Super Mario Bros.

Anya Taylor-Joy sarà Alia Atreides

Nel 2024 il suo cameo a sorpresa in DUNE: Parte Due l’ha lanciata nel ruolo della sorella di Alia Atreides, sorella di Paul Atreides interpretato da Timothée Chalamet. Attesissimo è il suo ruolo da protagonista nell’annunciato Dune: Parte Tre che arriverà solo nel 2027.

Anya Taylor-Joy sarà Alia Atreides

Anya Taylor-Joy diventa Furiosa

Nel. 2024 Anya Taylor-Joy raccoglie l’eredita lasciata da Charlize Theron per interpretare Praetorian Furiosa nel film Furiosa: A Mad Max Saga, prequel del film di successo del 2015 Mad Max: Fury Road di George Miller.

2. Diversi progetti nel suo futuro. Oltre a Dune: Parte Tre che arriverà solo nel 2027 Anya Taylor-Joy sarà protagonista anche del film di fantascienza The Gorge diretto dal regista Scott Derrickson nel quale reciterà al fianco di Miles Teller e Sigourney Weaver, nel thriller in pre produzione Laughter in the Dark di Scott Frank e in Sacrifice di Ramain Gavras.

3. Ha preso parte a produzioni televisive. La Taylor-Joy compie il suo debutto ufficiale partecipando ad un episodio della serie crime Il giovane ispettore Morse (2014), per poi prendere parte ad alcuni episodi della serie Atlantis (2015), nel ruolo di Cassandra. Dopo una breve partecipazione alla serie The Miniaturist (2017), l’attrice ricopre il ruolo di Gina Gray nella celebre serie Peaky Blinders (2019). Nel 2020 sarà tra le protagoniste della serie The Queen’s Gambit. Nel 2020 è stata “La regina degli scacchi nell’acclamata serie tv Netflix che ha riscontrato un enorme successo globale.

Anya Taylor-Joy
Anya Taylor-Joy al photocall al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

4. È anche doppiatrice. Nel 2019 l’attrice si distingue anche come doppiatrice, ricoprendo tale ruolo per la serie Netflix Dark Crystal: La resistenza, dove presta la voce al personaggio di Brea. Nello stesso anno ricopre il ruolo di Marla Brenner nel film Playmobil: The Movie, che la vede coinvolta inizialmente in modo fisico, e poi solo come voce nel momento in cui il film si trasforma in pura animazione.

Anya Taylor-Joy: chi è il suo fidanzato

5. Ha una relazione sentimentale. Dal 2022 l’attrice è sposata con Malcolm McRae, musicista e attore. McRae ha sposato l’attrice Anya Taylor-Joy il 1° aprile 2022 a New Orleans. Hanno celebrato un secondo matrimonio durante l’ultimo fine settimana di settembre 2023 a Palazzo Pisani Moretta a Venezia, Italia.

Anya Taylor-Joy in The Witch

6. Era spaventata dal ruolo. Nel ricoprire il ruolo di Thomasin nel film The Witch, l’attrice era spaventata non tanto dalla natura horror del progetto, quanto dal fatto che quello fosse il suo debutto. La Taylor-Joy ha dichiarato di essersi sentita inadeguata, senza un reale metodo di studio per la parte. Nel momento in cui ha indossato i costumi d’epoca previsti, tuttavia, è riuscita ad immergersi nel personaggio, acquistando fiducia in sé.

Anya Taylor-Joy in Split

7. Non sapeva fosse un sequel. Durane la produzione del film Split, il regista M. Night Shymalan ha fatto sì che restasse un segreto il collegamento del film ad un suo precedente progetto, Unbreakable. La stessa attrice ha dichiarato di non aver saputo nulla a riguardo fino a quando ha partecipato ad una proiezione di prova, rimanendo scioccata dalla notizia che ci sarebbe stato un ulteriore sequel, chiamato Glass.

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Anya Taylor-Joy in Peaky Blinders

8. Ha fatto parte della nuova stagione. Nel 2019 l’attrice entra a far parte del cast della serie Peaky Blinders, facendo la sua comparsa nella quinta stagione. Il suo ingresso era stato tenuto particolarmente segreto, svelato solo in seguito tramite una foto ufficiale. Non è ancora dato sapere, però, se il personaggio ricoperto dall’attrice diventerà parte del cast principale, tornando anche nelle prossime stagioni.

Anya Taylor-Joy Nuda

9. Non ha mai posato per un nudo integrale. L’attrice non ha mai posato per nudi integrali. Tuttavia è con il film The Witch e in The Northman che la si può ammirare come nuda. L’attrice appare anche in un abito completamente trasparente sul set del film “Emma”.

Anya Taylor-Joy: età e altezza

10. Anya Taylor-Joy è nata a Miami, in Florida, Stati Uniti, il 16 aprile 1996. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Hercules: la Disney vorrebbe Dua Lipa per il ruolo di Meg

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Hercules: la Disney vorrebbe Dua Lipa per il ruolo di Meg

In seguito a voci insistenti, nel 2022 abbiamo saputo che la Disney stava ufficialmente procedendo con un remake live-action di Hercules, con Guy Ritchie, già regista di Aladdin, a dirigere il progetto e Joe e Anthony Russo, registi di Avengers: Endgame come produttori. Da allora, gli aggiornamenti sono stati pochi e distanti tra loro, e siamo ancora in attesa di scoprire quali attori daranno vita ai personaggi principali.

Voci precedenti hanno affermato che Taron Edgerton e Ariana Grande erano in lizza per i ruoli di Hercules e Meg e, sebbene ci siano ancora possibilità che vengano effettivamente scelti, sembra si possa ora aggiungere un altro nome all’elenco di chi interpreterà la protagonista femminile del film. Secondo l’affidabile fonte Disney DisInsider, la megastar del pop, diventata attrice, Dua Lipa potrebbe essere una delle candidate per il ruolo di Meg. Non dice se sia effettivamente in trattativa, ma solo che allo studio “piace” per la parte.

Dua Lipa non ha ancora ad oggi una forte esperienza come attrice, avendo fatto un breve cameo in Barbie e interpretato un ruolo secondario in Argylle – La super spia, ma si dice che sia pronta a portare avanti la sua carriera in quel di Hollywood. Il ruolo di Megara, che inizialmente è un’alleata riluttante del malvagio Ade ma che tradisce poi per l’eroico Hercules, potrebbe aiutarla in tal senso.

Tutto quello che sappiamo sul live action di Hercules

L’entusiasmo per Hercules è alto, soprattutto con i registi di Avengers: Endgame, i registi Joe e Anthony Russo che supervisionano il progetto come produttori. Lo sceneggiatore di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, David Callaham, sta scrivendo la sceneggiatura e si pensava che fosse già al lavoro prima dello sciopero della WGA dello scorso anno.

Al di là di alcune indiscrezioni sul casting – Ariana Grande (Wicked) e Taron Egerton (Kingsman: The Secret Service) idealmente in lizza per interpretare Hercules e Meg – è passato un po’ di tempo da quando sono stati condivisi aggiornamenti sul progetto. A gennaio, tuttavia, si è diffusa la notizia che Guy Ritchie, regista di Aladdin, si era dimesso dal remake in live-action, lasciandolo apparentemente più lontano che mai dal diventare realtà.

Questo è evidente da un nuovo aggiornamento dei fratelli Russo. In un’ampia intervista a Total Film, hanno rivelato di essere ancora “in attesa di una sceneggiatura“, il che significa che le riprese non sono affatto vicine per un film che, come hanno detto in precedenza, presenterà elementi musicali. Ad ora, dunque, si attendono ulteriori notizie a riguardo.

Film cult: tutti i titoli di culto della storia del cinema

Film cult: tutti i titoli di culto della storia del cinema

Film cult: Ogni generazione ha i suoi miti e le sue icone, ma quando si parla di cinema, i film di culto veri e propri sono un gruppo di titoli precisi e sicuramente di grande presa sul fandom. Certo, questo tipo di film varia da decennio a decennio e soprattutto la definizione stessa di film cult comprende anche titoli che, sebbene non siano proprio dei capolavori, hanno conquistato il loro posto nel cuore di fan dediti, da cui poi deriva il termine “cult” che si rifà a “culto (anche religioso)”.

Come dicevamo, ogni generazione ha i suoi film culto. Se i più giovani possono apprezzare ad esempio la fantascienza di Matrix, i più adulti guardano con affetto e malinconia a Breakfast Club o I Goonies, ma ci sono anche i “duri di cuore” che invece sono tutti Alien e Fight Club! Insomma, i titoli sono vari e comprendono gusti, età e preferenze.

Che siano duri, violenti, musicali, per adolescenti, di horror o di fantascienza, ecco una elenco di film cult da vedere che potrebbe essere di ispirazione a chi cerca una serata in compagnia di un film che, nonostante a volte qualche carenza di budget, qualche ingenuità o anche un successo non proprio travolgente, è riuscito nel corso del tempo a diventare icona sociale e punto di riferimento.

Via col vento (1939)

Una ragazza del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata.

Quarto Potere (1941)

Il capolavoro di Orson Wells. Si narra la vicenda di Charles Foster Kane, magnate dell’editoria, attraverso i ricordi degli amici dell’uomo. Quarto Potere è considerato uno dei migliori film della storia del cinema statunitense.

Casablanca (1942)

Casablanca, 1941: la città pullula di profughi che tentano di ottenere il visto per gli Stati Uniti d’America. Prima di venir catturato dalla polizia coloniale francese, Ugarte affida a Rick, proprietario del Café Américain, alcune lettere di transito in bianco sottratte a due tedeschi uccisi.

La vita è meravigliosa (1946)

George Bailey, onesto e sfortunato, vuol togliersi la vita. Gli appare, nelle vesti di un simpatico vecchietto, il suo angelo custode e gli mostra come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato, dando a George motivo di comprendere come, attraverso la sua stessa esistenza al mondo, stia contribuendo a renderlo un posto migliore.

Il mago di Oz (1939)

Le avventure della piccola Dorothy e del suo cagnolino Totò, in un mondo fantastico in cui sono stati trasportati da un ciclone. Con Judy Garland.

Il terzo uomo (1949)

La guerra è da poco finita e lo scrittore canadese Holly Martins si reca a Vienna per incontrare il vecchio amico Harry Lime. Qui viene a sapere che l’uomo è morto. Non fidandosi delle indagini ufficiali, l’uomo inizia le proprie ricerche.

Cantando sotto la pioggia (1952)

Alla fine degli anni venti un celebre attore del cinema muto viene scritturato per recitare in un film parlato, ma durante la sua realizzazione emergono numerose rivalità tra i protagonisti.

Gioventù bruciata (1955)

La pellicola che ha consacrato il talento di James Dean. Un adolescente ribelle in contrasto con la sua famiglia e la società, instaura un rapporto con la ragazza della porta accanto e un nuovo compagno di scuola altrettanto travagliato, ma un tragico incidente minaccia la stabilità del ragazzo.

Il seme della violenza (1955)

Richard Dadier ottiene un posto d’insegnante presso una scuola di avviamento al lavoro. Nonostante si dedichi all’attività con slancio, il suo entusiasmo viene messo a dura prova.

Plan 9 from Outer Space (1959)

Plan 9 from Outer Space è un film cult horror fantascientifico del 1959 scritto e diretto da Edward D. Wood Jr. Venne proiettato in anteprima nel 1957 col titolo Grave Robbers From Outer Space.

A qualcuno piace caldo (1959)

Dopo aver assistito ad un omicidio, per fuggire alla mafia, due musicisti jazz si travestono ed entrano in una band tutta al femminile.

Film cult Anni 60

Film cult Anni 60

Psyco (1960)

Nel capolavoro e film cult thriller di Alfred Hitchcock Una donna, in fuga dopo aver rubato una grossa somma di denaro, si ferma ad un solitario motel, gestito dal giovane e inquietante Norman Bates.

L’appartamento (1960)

Bud Baxter, impiegato in una grande compagnia di assicurazioni, fa una rapida carriera, non per i suoi meriti personali ma perché, avendo un appartamento da scapolo, ne concede l’uso ai superiori che vi incontrano le loro amichette.

Colazione da Tiffany (1961)

In un condominio di Manhattan si incontrano lo squattrinato scrittore Paul e l’affascinante Holly, che è alla continua ricerca di un uomo facoltoso da sposare.

Il Laureato (1967)

Diretto da Mike Nichols e con un giovanissimo Dustin Hoffman. Benjamin Braddock, rampollo di una ricca famiglia americana, torna a casa dopo il conseguimento della laurea e si innamora di una ragazza.

2001: Odissea nello spazio (1968)

Film cult di fantascienza del maestro Stanley Kubrick. Il dottor Bowman viene inviato nello spazio con altri astronauti a studiare un monolite nero. Durante il viaggio, HAL, il computer di bordo dell’astronave, comincia a disobbedire agli ordini e ciò porta alla resa dei conti tra uomo e macchina.

Il pianeta delle scimmie (1968)

Film cult di fantascienza. Tre astronauti viaggiano nel tempo e si ritrovano in una società governata da scimmie intelligenti che trattano gli esseri umani come animali.

C’era una volta il West (1968)

Il capolavoro di Sergio Leone. Brett McBain, vedovo di origini irlandesi, vive con i figli nel deserto del Kansas. Qui spera di essere felice insieme alla sua seconda moglie, Jill, che sta per arrivare da New Orleans.

Easy Rider – Libertà e paura (1969)

Il film culto di Dennis Hopper che pone l’attenzione sull’allora giovane attore Jack Nicholson. Due giovani ribelli decidono di intraprendere un viaggio in motocicletta attraverso gli Stati Uniti. La loro ricerca della libertà è destinata a scontrarsi con i pregiudizi e con l’intolleranza della società americana.

Film cult Anni 70

film cult anni 70

Arancia meccanica (1971)

Diretto dal miglior regista della storia del cinema Stanley Kubrick. In cerca di emozioni forti, Alex quotidianamente compie azioni criminali. Viene arrestato e sottoposto ad un trattamento che lo condiziona alla non violenza. Uscito di galera tutte le persone che hanno subito da lui violenze gli si ritorcono contro.

Il padrino (1972)

Prima pellicola della trilogia omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola e interpretata da Marlon Brando con Al Pacino, James Caan, Robert Duvall, John Cazale, Richard S. Castellano, Gianni Russo, Talia Shire e Diane Keaton.

L’esorcista (1973)

Uno dei film cult horror della storia del cinema. Regan McNeil, una ragazzina di 12 anni, viene posseduta dal demonio. Un giovane prete in crisi di fede, aiutato dal proprio anziano mentore, affronta la presenza demoniaca in un mortale duello.

Chinatown (1974)

L’investigatore privato Jake Gittes viene assunto dalla bella Evelyn Mulwray per indagare sul presunto adulterio del marito.

Frankenstein Junior (1974)

Il nipote del leggendario Frankenstein eredita il castello di famiglia e ripete l’esperimento del nonno creando un uomo da pezzi di cadavere.

The Rocky Horror Picture Show (1975)

Una giovane coppia cade nelle grinfie di un folle scienziato e del suo bizzarro e imprevedibile gruppo di ospiti.

Lo squalo (1975)

Film cult Thriller e capolavoro di Steven Spielberg. E’ uno dei film più importanti della storia del cinema, e a detta di molti, fra i più belli e ansiogeni di tutti i tempi. Per molti rimane insuperabile anche perché la pellicola ha da tempo. Tutti, almeno per una volta, dopo aver visto il film, facendo il bagno, hanno sentito un brivido salire lungo schiena o almeno per un istante si sono guardati attorno, timorosi. In un certo senso Lo Squalo ha anche determinato l’inasprirsi della paura verso questi animali, rei di essere carnivori e amanti della carne fresca d’uomo. In realtà molti di noi sanno che non è vero, che lo squalo evita la carne umana e attacca raramente se non alla presenza di una reale minaccia per la sua sopravvivenza, ma in ogni caso a noi piace aver paura di qualcosa che comprendiamo poco e da cui siamo tremendamente affascinati.

L’inquilino del terzo piano (1976)

Film cult Thriller psicologico del regista Roman POlanski. Un modesto impiegato polacco, Trelkowski, è in cerca di un appartamento a Parigi. Ne trova uno abitato fino a pochi giorni prima da una ragazza, Simone Choule.

Taxi Driver (1976)

Un tassista di New York dal carattere sensibile e solitario scivola lentamente in una spirale di follia che lo spinge a ribellarsi in maniera violenta alle ingiustizie di una società corrotta e alienante.

La febbre del sabato sera (1977)

Tony Manero è un uomo qualunque di Brooklyn con una vita piuttosto noiosa. Durante il fine settimana però diventa il re delle discoteche di New York City.

Guerre stellari (1977)

Il capolavoro di George Lucas. Con l’aiuto di robot e altri alleati, Luke Skywalker deve salvare la principessa ribelle Leila e sconfiggere le forze del male.

Eraserhead – La mente che cancella (1977)

Henry è un uomo d’onore anche se a tratti codardo. Quando la sua ragazza Mary X rimane incinta, lui si prende cura del bambino nonostante il compito sia molto più arduo del previsto.

I guerrieri della notte (1979)

Diretto da Walter Hill e tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick. Durante un raduno delle bande di New York, il leader carismatico viene assassinato dal capo dei Rogues. La banda dei Guerrieri viene incolpata e i loro membri braccati per tutta la notte mentre cercano di tornare a Coney Island.

Alien (1979)

Alien è il film cult horror fantascientifico di Ridley Scott, presente in questa lista con ben due film! In Alien, dei marines devono scoprire perché la colonia del pianeta Archeron abbia misteriosamente interrotto i contatti con la base. Una volta atterrati, si trovano ad affrontare una creatura mostruosa che si prepara a sferrare l’attacco decisivo.

Apocalypse Now (1979)

Diretto da Francis Ford Coppola e con Marlon Brando. Durante la guerra in Vietnam un agente dell’esercito americano si avventura in Cambogia alla ricerca di un pericoloso tiranno, il colonnello Kurtz, un tempo soldato modello poi convertitosi alla causa del nemico.

Film cult Anni 80

film cult anni 80

Il tempo delle mele (1980)

Il passaggio della tredicenne Vic dall’infanzia all’adolescenza è visto attraverso i rapporti con i coetanei e la famiglia.

The Blues Brothers – I fratelli del Blues (1980)

In questo film, divenuto un vero e proprio classico del cinema, per procurarsi i soldi necessari a pagare le tasse arretrate dall’orfanotrofio in cui sono cresciuti e scongiurarne la chiusura, due fratelli decidono di riunire tutti i vecchi componenti della loro band musicale.

L’Impero colpisce ancora (1980)

Seguito di Guerre Stellari e considerato il miglior film della saga. Il maestro Yoda prepara il giovane Luke Skywalker ad affrontare il terribile tiranno Dart Fener, il quale è in procinto di lanciare un devastante attacco per schiacciare i ribelli.

I predatori dell’arca perduta (1981)

Diretto da Steven Spielberg e scritto e prodotto da George Lucas. L’archeologo Indiana Jones affronta serpenti e nazisti per scovare l’arca dell’alleanza e le tavole di Mosè.

Un lupo mannaro americano a Londra (1981)

film cult dell’horror. Due giovani americani in vacanza sono aggrediti da un licantropo. Il superstite è destinato a trasformarsi in mostro.

Blade Runner (1982)

Blade Runner è il film cult di fantascienza del 1982, diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos. In un futuro prossimo venturo un investigatore ha il compito di eliminare un gruppo di androidi assassini in fuga dal loro artefice, ma nel corso della propria ricerca viene a conoscenza di una verità terrificante.

Ghostbusters – Acchiappafantasmi (1984)

Il fenomeno globale diretto da Ivan Reitman e con protagonisti Bill Murray, Harold Ramis, Dan Aykroyd e Ernie Hadson. Peter, Raymond ed Egon sono stati cacciati dall’università, ma il loro sodalizio contro i fantasmi che popolano New York funziona a meraviglia. E’ una lotta dura, ma i nostri eroi non temono nulla, neppure il maligno Gozer il Gozeriano.

Terminator (1984)

Film cult di fantascientifico diretto da James Cameron. Un cyborg proveniente dal 2029 fa il proprio arrivo a Los Angeles per uccidere Sarah Connor, destinata a diventare madre del futuro capo della resistenza umana in un mondo governato da robot.

I Goonies (1985)

Da un soggetto di Steven Spielberg e diretto da Richard Donner, I Goonies è un cult generazionale nel quale un gruppo di giovani ragazzi trovano una mappa del tesoro, decidono allora di partire all’avventura per trovare il leggendario tesoro di Willie l’Orbo.

Breakfast Club (1985)

Cinque adolescenti molto diversi si trovano a dover trascorrere un pomeriggio in punizione e l’iniziale diffidenza si trasforma in amicizia.

Ritorno al futuro (1985)

Prodotto da Steven Spielberg e diretto da Robert Zemeckis Il diciottenne Marty ha come amico un bislacco scienziato che ha inventato una macchina per viaggiare nel tempo. Grazie ad essa Marty tornerà indietro nel tempo, fino al 1955.

Brazil (1985)

Il film culto di Terry Gilliam. In una metropoli del futuro oppressa dalla dittatura, la vita di Sam Lowry, un funzionario ministeriale, è sconvolta dall’incontro con una terrorista identica alla donna dei propri sogni.

La casa 2 (1987)

Film cult horror seguito de La Casa di Sam Raimi, diventato un vero e proprio fenomeno. Quando la fidanzata Linda muore per colpa di un’entità demoniaca, Ash Williams imbraccia fucile e motosega per combattere le forze del male. Sangue a fiumi e arti mozzati in quantità, in questo indimenticabile classico del cinema horror.

Trappola di cristallo (1988)

Un’organizzazione di terroristi tiene in ostaggio l’intera città di New York grazie al piano dello psicopatico Simon. L’unico modo per evitare una strage è obbedire alla sua voce, che propone crudeli indovinelli al telefono, la cui soluzione servirà ogni volta a evitare un’esplosione.

L’attimo fuggente (1989)

Diretto da Peter Weir Un insegnante di un liceo per classi abbienti del New England utilizza metodi non convenzionali per esortare i suoi studenti, sotto pressione dai genitori e dalla scuola, alla libertà e creatività.

Film cult Anni 90

Film cult Anni 90

Pretty Woman (1990)

La pellicola che ha dato il successo a due stelle di Hollywood, Richard Gere e Julia Roberts. Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori, Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro.

Quei bravi ragazzi (1990)

Diretto da Martin Scorsese e tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, a sua volta basato sulle vicende del pentito Henry Hill. Un americano di origini italo irlandesi fa carriera nella mafia newyorchese degli anni 50, ma la vita da gangster riserva delle sorprese non previste.

Il silenzio degli innocenti (1991)

Uno psicopatico assassino è il terrore di giovani donne formose che aggredisce e scuoia. Solo Hannibal Lecter può aiutare a risolvere il caso, ma è detenuto in cella di isolamento in un manicomio criminale, essendo diventato uno psicopatico cannibale. Una giovane aspirante agente dell’FBI, Clarice Starling, prima ancora di completare il suo addestramento viene incaricata da Crawford di contattare lo psichiatra, per averne lumi intesi ad individuare e fermare il mostro.

Le ali della libertà (1994)

Andy Dufresne viene condannato, benché innocente, a due ergastoli e al carcere duro. In prigione stringe amicizia con Red, sperimenta la brutalità della vita dietro le sbarre, si adatta, e vive 19 anni sognando la libertà.

Pulp Fiction (1994)

Un killer si innamora della moglie del suo capo, un pugile rinnega la sua promessa e una coppia tenta una rapina che va rapidamente fuori controllo.

Heat – La sfida (1995)

Considerato un film culto d’azione. Uno sfuggente maestro del crimine e la propria banda effettuano una serie di furti ad alto profilo, uno dei quali culmina in tre morti. L’uomo conosce un detective della omicidi e si sfidano, fino all’ultimo scontro finale.

Trainspotting (1996)

Mark Renton, un giovane scozzese, trascorre il tempo con gli amici eroinomani. Tutti hanno intenzione di lottare contro i terribili effetti delle droghe, ma la tentazione è molto forte.

Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996)

Jack Frusciante è uscito dal gruppo è un film del 1996 diretto da Enza Negroni, tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi, che partecipa come sceneggiatore e autore del soggetto.

Il grande Lebowski (1998)

Caratterizzato dalla scrittura e regia dei fratelli Coen nel film Drugo è un disoccupato giocatore di bowling rimasto legato agli anni Settanta, che si trova coinvolto in un doppio complotto per un puro caso di omonimia.

Matrix (1999)

Il film culto di fantascienza di Lana Wachowski e Lilly Wachowski. Esistono due realtà: una è l’esistenza che conduciamo ogni giorno, l’altra è nascosta. Neo vuole scoprire la verità su Matrix, mondo virtuale elaborato al computer creato per tenere sotto controllo le persone. Morpheus potrebbe aiutarlo.

Fight Club (1999)

Diretto da David Fincher. Tyler Durden ed un nuovo amico sfogano la loro aggressività creando un club di combattimento, che assume rapidamente connotati rivoluzionari, fino a esporre la vera identità di Tyler Durden.

Film cult Anni 2000

film cult anni 2000

Donnie Darko (2001)

Donnie Darko Donnie Darko segue le istruzioni di un coniglio gigante di nome Frank che gli salva la vita.

Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001)

Un giovane hobbit e un variegato gruppo, composto da umani, un nano, un elfo e altri hobbit, partono per un delicata missione, guidati dal potente mago Gandalf. Devono distruggere un anello magico e sconfiggere il malvagio Sauron.

Hooligans (2005)

Un aspirante giornalista americano espulso da Harvard raggiunge la sorella a Londra e fa amicizia con un un gruppo di ultrà del West Ham United.

Il cavaliere oscuro (2008)

Il secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan, considerato da molti il miglior adattamento basato sui fumetti. Batman e Jim Gordon si alleano con il nuovo procuratore di Gotham City, Harvey Dent, per combattere il crimine organizzato che dilaga in città e fermare un pericoloso rapinatore, il Joker, che ha gettato la città nell’anarchia.

Personaggi Marvel: tutti i supereroi più importanti

Personaggi Marvel: tutti i supereroi più importanti

Marvel è sinonimo di supereroi. Il Marvel Cinematic Universe, infatti, ha dato nuova vita ai personaggi più famosi dei fumetti, imponendosi come uno dei franchise cinematografici più amati (o forse, diventando proprio il franchise cinematografico per eccellenza). I personaggi Marvel sono tantissimi, e l’universo di supereroi sta diventando sempre più intricato. Tra i tanti comparsi sul grande schermo e su quello piccolo con le serie oggi distribuite, ce ne sono però alcuni che si impongono per una loro maggiore importanza all’interno dell’MCU.

Prima però è bene mettere le cose in chiaro: Batman, Wonder Woman, Superman, Lanterna Verde e Aquaman non sono Marvel, bensì appartengono alla DC Comics. Inoltre, non tutti i supereroi Marvel sono parte del Team Avengers: ci sono personaggi che si rifiutano di unirsi al gruppo, personaggi le cui strade non si sono ancora incrociate. Ma non è detto che non succederà. Per fare un po’ di ordine, vediamo insieme i principali personaggi Marvel, con gli elenchi per sezioni dell’Universo e le schede dei più famosi.

I personaggi Marvel più importanti

Personaggi Marvel: gli Avengers

personaggi marvel

Tra i primi in elenco ci sono naturalmente gli Avengers, dai sei membri originali fino ai nuovi entrati nel gruppo. Si tratta di un gruppo di supereroi che si riuniscono per combattere le più grandi minacce del mondo e dell’intera galassia. Sono questi i supereroi migliori al mondo, dotati di innumerevoli risorse e forti legami.

Spider-Man

È forse il supereroe più conosciuto di sempre. È stato all’origine della rinascita del genere dei supereroi all’inizio degli anni Duemila, facendo avvicinare una nuova generazione al genere. Si chiama Peter Benjaming Parker, e acquista i suoi nuovi poteri quando viene morso da un ragno radioattivo. Al cinema, è stato interpretato da Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland. L’ultimo capitolo cinematografico del supereroe è Spider-Man: No Way Home, uscito nel 2021. Per quanto riguarda l’MCU, il personaggio è però comparso prima in Capitan America: Civil War, per poi divenire uno dei personaggi più importanti delle attuali fasi narrative.

Hulk

Si chiama in realtà Bruce Banner, è ha una forza incredibile. Era uno scenziato, che ha preso parte all ri-creazione dei poteri di Capitan America. Ma quando testa il risultato del proprio lavoro su se stesso, le conseguenze sono disastrose: quello che lo fa scattare è la rabbia, al che si ingigantisce e cambia d’aspetto. Nel tempo, ha imparato a controllare la propria trasformazione. Al cinema, è interpretato da Mark Ruffalo.

Thor

Ha una forza incredibile, vola, e ha un’arma speciale: un martello magico chiamato Mjolnir. È comparso per la prima volta nel film a lui dedicato, Thor, nel quale scopre di essere membro di una razza di divinità che vive nello spazio, in un posto chiamato Asgard. Al cinema, è interpretato da Chris Hemsworth.

Vedova Nera

Si chiama Natasha Romanoff, ed è interpretata da Scarlett Johansson. È una superspia eroica e carismatica, con bellissimi e sexy capelli rossi. Non ha superpoteri: ma è particolarmente brillante, agile e misteriosa. Nel 2021 ha infine avuto un film tutto per sé, Black Widow, dove è stato esplorato il suo passato.

Capitan America

È il nome di Steve Rogers, interpretato da Chris Evans. Un buon soldato e un uomo dall’animo gentile, ha forza, velocità e resistenza fuori dal comune che sono il risultato di esperimenti militari avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu congelato e riportato indietro appena prima degli eventi che coinvolgono gli Avengers.

Iron Man

Aka Tony Stark è il ricco e affascinante personaggio interpretato da Robert Downey Jr. È il personaggio con la storia più lunga tra tutti gli Avengers. Intelligentissimo, ha ereditato un’azienda di sviluppo di armi dal padre: con le risorse a disposizione, è riuscito a inventare un congegno che permette al suo cuore di continuare a funzionare dopo un incidente nel quale ha rischiato di perdere la vita.

Black Panther

Si chiama T’Challa, ed è il re di un regno africano immaginario e utopico di nome Wakanda. Il film Marvel a lui dedicato è stato rivoluzionario per quanto riguarda questioni di diversità e inclusione, ed è stato interpretato al cinema da Chadwick Boseman.

Doctor Strange

È interpretato al cinema da Benedict Cumberbatch. Conosciuto dal pubblico come studioso dell’occulto, ha invece poteri di magia mistica e telepatia. Inoltre, indossa l’Occhio di Agamotto, un amuleto che irradia una sorta di ‘luce della verità’ in grado di svelare menzogne e illusioni, leggere la mente, e aprire portali verso altre dimensioni.

Occhio di Falco

Non ha superpoteri, ma è l’arciere del gruppo. È apparso per la prima volta in Thor come agente S.H.I.E.L.D., e in Avengers. Gli viene dato più spazio in Avengers: Age of Ultron. Interpretato da Jeremy Renner, il personaggio ha avuto grande importanza negli ultimi film dell’MCU, ottenendo poi una sua serie dal titolo Hawkeye.

Falcon

Si chiama Sam Wilson, ed è apparso per la prima volta in Capitan America: Soldato d’inverno. Ha delle gigantesche ali di metallo che gli permettono di essere particolarmente agile e veloce in battaglia. Interpretato da Anthony Mackie, è uno dei nuovi pilastri per il futuro del Marvel Cinematic Universe.

Visione

È interpretato da Paul Bettany, ed è stato creato da Ultron, intenzionato ad usarlo come arma finale contro gli Avengers. Il personaggio ha fatto la sua comparsa in Avengers: Age of Ultron, per poi acquisire sempre più importanza e potere, fino a trovare un’apparente conclusione del suo arco narrativo nella serie WandaVision.

Altri personaggi Marvel importanti

Personaggi Marvel importanti Wolverine

Ecco invece altri importanti personaggi del Marvel Cinematic Universe, alcuni dei quali ancora non ufficialmente introdotti nella grande linea narrativa ma prossimi al loro ingresso ufficiale. Altri, invece, sono volti noti per i fan dell’MCU, i quali non fanno però parte degli Avengers, lavorando principalmente in proprio.

Loki

È interpretato da Tom Hiddleston, ed è il fratello cattivo di Thor. Ha poteri magici, è il dio dell’inganno ed è il primo principale nemico degli Avengers, avendo egli deciso di invadere la Terra usando un’energia cosmica chiamata Tesseract. Inizialmente proposto come villain, Loki ha acquisito sempre più fascino e apprezzamenti, fino a diventare un vero e proprio antieroe. Sopravvissuto a mille pericoli, oggi è protagonista della serie Loki, che esplora la sua nuova vita nel Multiverso.

Daredevil

Si chiama in realtà Matthew “Matt” Michael Murdock. Un ragazzino modello, un giorno salva un uomo da un comion di sostanze tossico, e l’incidente gli costa la vista. Ma i suoi altri sensi si sviluppano oltre i limiti dell’umano. È un eroe tormentato, che dopo essere stato interpretato al cinema da Ben Affleck è tornato in TV con una serie omonima, dove il nuovo interprete è Charlie Cox. Il personaggio è comparso brevemente in Spider-Man: No Way Home, segno che il suo ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic Universe è prossimo. Presto ritornerà in azione nell’annunciata serie tv Daredevil: Born Again.

Deadpool

È uno dei più tragicomici (anti)eroi Marvel. Si distingue per la sua ironia e per il suo essere politicamente scorretto. All’uomo viene diagnosticato un cancro incurabile: se non per una misteriosa cura sperimentale, che gli salverà la vita, gli darà superpoteri, ma causerà anche parecchi danni. Interpretato da Ryan Reynolds, conta già due film: il terz è in fase di lavorazione e lo introdurrà nel Marvel Cinematic Universe.

Fantastici Quattro

Non si sono ancora incrociati con il Marvel Cinematic Universe e non accadrà fino al 2025, quando finalmente uscirà il nuovo film Fantastici Quattro, ma Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa sono prossimi al loro ingresso. Contano però già tre film, di cui i primi due usciti nel primo decennio degi anni Duemila e il terzo, Fantastic 4 – I Fantastici Quattro, uscito 2015, con un nuovo cast e un’estetica più raffinata. Si tratta di uno dei gruppi più famosi dell’universo Marvel, noto per la varietà dei poteri dei componenti e il loro gioco di squadra.

Wolverine

Uno dei personaggi più iconici, se non il più iconico, a non aver ancora fatto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, ma l’attesa sta per finire perché Hugh Jackman farà il suo debutto nell’MCU nell’attesissimo Deadpoo & Wolverine, il nuovo film prodotto dai Marvel Studios che debutterà al cinema il 25 luglio 2024. Wolverine è il frutto di un esperimento che ha reso un mutante capace di estrarre artigli dalle mani ancor più potente. Con uno scheletro di metallo indistruttibile, egli è uno dei più potenti guerrieri dell’universo Marvel. Pur non essendo ancora entrato a far parte dell’MCU, il personaggio è già comparso al cinema in numerosi film, dove è sempre stato interpretato dall’attore Hugh Jackman.

Blade

Blade, il cui vero nome è Eric Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l’ammazzavampiri o il “Diurno”, è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati negli Stati Uniti d’America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman e Gene Colan nel 1973. E’ in pre produzione un film presso i Marvel Studios dal titolo Blade che sarà interpretato dal premio Oscar Mahershala Ali.

Winter Soldier

James Buchanan Barnes, detto “Bucky”, noto anche come il Soldato d’Inverno (Winter Soldier), è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Joe Simon (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America Comics (Vol. 1[1]) n. 1 (marzo 1941). Al cinema è interpretato da Sebastian Stan.

Shang Chi

Shang Chi, maestro di una variante Kung Fu che utilizza le armi, è costretto ad affrontare il suo passato dopo essere stato convinto ad unirsi alla misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli. Il personaggio è apparso in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ,il venticinquesimo film del Marvel Cinematic Universe e ha come protagonista Simu Liu nel ruolo di Shang-Chi.

Gli Eterni

Gli Eterni (Eternals) sono un gruppo di personaggi dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics. Sono una specie di esseri immortali (il fittizio nome scientifico degli Eterni nell’universo Marvel è “Homo immortalis”) e dotati di superpoteri. Ideati da Jack Kirby (testi e disegni) e pubblicati dalla Marvel Comics, sono apparsi la prima volta in The Eternals (prima serie) n. 1 (luglio 1976). Sono un ramo del genere umano manipolato geneticamente dai Celestiali, in continua lotta con la loro controparte malvagia, i Devianti.

Personaggi Marvel Femminili

Personaggi Marvel importanti femminili

Sono le nuove eroine del femminismo contemporaneo pop, che combinano grande intelligenza e indipendenza ad un fascino irresistibile. I personaggi femminili dell’Universo Marvel sono tante, tra Avengers, Fantastici Quattro, Guardiani della Galassia e X-Men, tra gli altri: ve le elenchiamo qui, le eroine e i modelli al femminile di una nuova generazione.

Captain Marvel

Interpretata al cinema da Brie Larson, Captain Marvel è il nome da supereroina di Carol Danvers, la quale entra in possesso di poteri cosmici che la rendono tra le entità più potenti di tutto il Marvel Cinematic Universe. Il film Captain Marvel ci ha mostrato il suo infinito potere, poi riproposto anche in Avengers: Endgame. Nel 2023, il personaggio tornerà al cinema con il sequel The Marvels.

Jean Grey 

Personaggio dei fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato a partire dal 1963. Jean Grey è una mutante di livello omega appartenente al gruppo degli X-Men ed è trai supereroi più potenti dell’universo Marvel. Nell’universo Marvel targato FOX, e recentemente ritornato ai Marvel Studios il personaggio è interpretato da Sophie Turner. In passato Jean Grey è stato interpretato da Famke Janssen da adulta. Jean è il personaggio che conta il più alto numero di morti e rinascite sotto vari aspetti nella storia del gruppo mutante.

Tempesta

Tempesta (Storm), il cui vero nome è Ororo Munroe è un personaggio creato da Len Wein (testi) e Dave Cockrum (disegni) nel 1975. Supereroina mutante, ha fatto parte degli X-Men per poi parteggiare per i Vendicatori. Tempesta ha il potere di controllare il clima e gli elementi, inoltre possiede un certo potenziale magico ereditato da alcuni suoi antenati. Tempesta compare nella saga cinematografica degli X-Men interpretata dall’attrice premio Oscar Halle Berry da adulta e, in versioni più giovani, da April Elleston Enahoro e Alexandra Shipp.

Mystica

Mystica è stata creata da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978. Personaggio misterioso e ambiguo, soprattutto opportunista, fa parte dell’universo narrativo degli X-Men in quanto mutante mutaforma. Ha utilizzato numerosi pseudonimi: Raven Darkhölme, Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie Lake, Holt Adler, Leni Zauber e Raven Wagner. Ha il potere di spostare gli atomi del proprio corpo per trasformarlo completamente assumendo l’aspetto (inclusi gli abiti) di qualsiasi essere umano, umanoide o semi-umanoide di qualsiasi sesso. Al cinema è stata interpretata dall’attrice Rebecca Romijn da adulta mentre Jennifer Lawrence la interpreta da adolescente nella saga prequel.

Donna Invisibile

La Donna Invisibile, all’anagrafe Susan “Sue” Storm Richards, è stata creata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961. È un membro dei Fantastici Quattro. Sorella di Johnny Storm (la Torcia Umana) e moglie di Reed Richards (Mister Fantastic) è capace di rendere il suo corpo e le cose che tocca invisibili e di creare campi di forza praticamente indistruttibili. Il personaggio è stato interpretato al cinema prima da Jessica Alba nei primi due film del 2005 e del 2007. Successivamente nel reboot del 2015 è stata interpretata da Kate Mara.

Elektra

Interpretata da Elodie Yung nella serie Netflix e da Jennifer Garner nel film del 2003 con Ben Affleck, è una delle anti-eroine più importanti delle storie di Daredevil, una guerriera nonché interesse romantico di Matt Murdock, nonostante spesso abbiano combattuto l’uno contro l’altro.

Jane Foster

La dottoressa e scienziata e nonché interesse romantico di Thor è stata interpretata da Natalie Portman in Thor e in Thor: The Dark World, salvo poi scomparire per problemi contrattuali di Portman stessa con la Marvel. Dell’estate del 2019 è la notizia che Natalie Portman tornerà però nel Marvel Cinematic Universe con Thor: Love and Thunder, dove assumerà l’identità di Mighty Thor, dotata dunque di poteri simili al dio del tuono.

Peggy Carter

Probabilmente il personaggio femminile più bello dei fumetti Marvel, agente fondatore dello SHIELD è stata interpretata da Hayley Atwell fino al cameo in Avengers: Endgame. Lei è stata anche protagonista di due stagioni della serie ABC a lei dedicata, protagonista di un One Shot Marvel e interesse amoroso di Steve Rogers.

Gamora

La figlia di Thanos si unisce ai Guardiani della Galassia per sfuggire al suo patrigno. interpretata da Zoe Saldana è un personaggio molto sensuale e vitale, che compie un bellissimo percorso di redenzione e che si trova in una posizione molto complessa in Avengers: Infinity War, dove viene sacrificata da Thanos. Il personaggio comparirà però anche nel prossimo Guardiani della Galassia vol. 3.

Scarlet Witch

Personaggio a cavallo tra il mondo degli X-Men e quello degli Avengers, è uno dei personaggi più potenti in assoluto dei fumetti Marvel, figlia di Magneto e sorella di Quicksilver. Elizabeth Olsen l’ha portata al cinema dalla scena post credits di The Winter Soldier, in poi. Fa parte dei Nuovi Avengers ed è protagonista di una delle serie Marvel Disney+, WandaVision, dedicata proprio a alla sua vita dopo gli eventi di Endgame.

Shuri

Shuri è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Reginald Hudlin e John Romita Jr., pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Black Panther n. 2. Il personaggio di Shuri è interpretato dall’attrice Letitia Wright e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire dal diciottesimo film della saga cinematografica, intitolato “Black Panther“. Da allora Wright è tornata ad interpretare Shuri nei seguenti titoli della saga: Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Black Panther: Wakanda Forever di cui è la protagonista principale.

Yelena Belova

Yelena Belova (interpretata da Florence Pugh) è una spia e assassina altamente addestrata che si è allenata nella Stanza Rossa come una Vedova Nera ed è la sorella adottiva di Natasha Romanoff. Nel 2016, lavora con Romanoff, Alexei Shostakov e Melina Vostokoff per fermare il generale Dreykov dopo che ha riattivato il programma Stanza Rossa.

Kate Bishop

Kate Bishop, nota anche come Occhio di Falco, è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creata da Allan Hinberg e Jim Cheung, la sua prima apparizione avviene in Young Avengers n. 1. Apparsa per la prima volta nella serie tv Hawkeye interpretata da Hailee Steinfeld.

Kamala Khan

Kamala Khan è il personaggio interpretato da Iman Vellani per la prima volta nella serie tv Miss Marvel e riprese nel film The Marvels che è uscito al cinema nel 2023. Kamala Khan è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics creato dagli editori Sana Amanat e Stephen Wacker, dalla scrittrice G. Kamala è una ragazza americo-pakistana da Jersey City, New Jersey con la capacità di modellare il proprio corpo che scopre di avere il gene inumano[2] al termine del fumetto Inhumanity e assume l’identità di Ms. Marvel succedendo al suo idolo, Carol Danvers, dopo che quest’ultima è diventata Capitan Marvel.

Maria Rambeau

Maria Rambeau è è interpretato dall’attrice Lashana Lynch e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire del ventiduesimo film in assoluto della saga cinematografica, intitolato “Captain Marvel”. Lynch torna a interpretare il ruolo anche nel suo sequel, The Marvels. Presso la Edwards Air Force, Maria conobbe la collega Carol Danvers e le due divennero molto amiche, aiutandosi a vicenda durante tutto il periodo dell’addestramento.

Jennifer Walters / She-Hulk

She-Hulk, il cui vero nome è Jennifer Walters, è un personaggio dei fumetti creato dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore John Buscema nel 1980, pubblicato dalla Marvel Comics. E’ apparsa per la prima volta nella serie tv She-Hulk interpretata da Tatiana Maslany.




Festival di Cannes 2024: George Lucas arriva al festival per la Palma d’Oro

Figura di spicco del cinema hollywoodiano, il regista, sceneggiatore e produttore George Lucas riceverà la Palma d’Oro onoraria sabato 25 maggio in occasione della cerimonia di chiusura del 77° Festival del Cinema di Cannes, trasmessa in diretta su France 2.

Al solo pronunciare il suo nome, un’intera sezione del mondo della Settima Arte si illumina e risuonano alcune indimenticabili note di musica (di John Williams!). Indistinguibile dalle saghe di Star Wars e Indiana Jones, George Lucas ha dato per sempre al blockbuster le sue lettere di nobiltà e al pubblico di tutto il mondo un piacere senza pari.

Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, afferma George Lucas. Sono stato sorpreso e felice quando il mio primo film, THX-1138, è stato selezionato per essere proiettato sulla Croisette nel 1971. Da allora, sono tornato al Festival molte volte come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo riconoscimento speciale, che significa molto per me.

La prima carriera di George Lucas nell’industria è stata segnata dalla collaborazione con Francis Ford Coppola, che lo ha aiutato a produrre THX 1138 (1971), un adattamento di uno dei suoi cortometraggi sperimentali realizzati alla University of Southern California. Fin dal suo primo lungometraggio, George Lucas ha utilizzato i temi che gli erano cari: la fantascienza per denunciare la società della registrazione e della sorveglianza, l’amore per lottare contro il destino e l’uniformità, e la reversibilità dei valori morali per discutere il posto del bene e del male.

Con American Graffiti, un’ode alla gioventù americana, George Lucas rivelò Harrison Ford e ottenne il primo grande successo che gli avrebbe poi permesso di intraprendere il suo progetto più ambizioso.

Knives Out 3: il titolo del terzo film sarà Wake Up Dead Man

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Knives Out 3: il titolo del terzo film sarà Wake Up Dead Man

Benoit Blanc è pronto per risolvere un altro mistero in Knives Out 3, il terzo film del franchise di Knives Out di Rian Johnson, con Variety che ha ora riportato il titolo ufficiale: Wake Up Dead Man. Johnson ha annunciato il titolo, insieme alla data di uscita nel 2025, in un teaser pubblicato su X venerdì mattina. “All’inizio sono usciti i coltelli. Poi, ecco, il vetro è andato in frantumi. Ma il mio caso più pericoloso sta per essere rivelato“, racconta Daniel Craig – interprete di Blanc – nel video di 45 secondi, facendo riferimento ai primi due titoli del franchise di omicidi, ‘Knives Out’ del 2019 e ‘Glass Onion del 2022.

Wake Up Dead Man sarà ancora una volta distribuito da Netflix come parte dell’accordo di Johnson con lo streamer per due sequel, del valore di 450 milioni di dollari. Nonostante il primo film, distribuito da Lionsgate, abbia incassato 312 milioni di dollari al botteghino mondiale, Netflix ha distribuito “Glass Onion” solo con un’uscita limitata nelle sale, raccogliendo appena 13 milioni di dollari prima di lanciarlo in streaming. Di seguito, ecco il video diffuso sui social che ufficializza il titolo del prossimo film:

https://twitter.com/rianjohnson/status/1794005920898502741?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1794005920898502741%7Ctwgr%5E502002331ca1980e1227ab6f0279a3730b704571%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2024%2Ffilm%2Fnews%2Fknives-out-3-title-wake-up-dead-man-2025-release-1236015553%2F

Tutto quello che sappiamo su Knives Out 3

Recentemente è stato riporta che l’inizio delle riprese del film è previsto per novembre, il che permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente.

Johnson starebbe attualmente ultimando la sceneggiatura del prossimo capitolo della serie e non sono dunque stati forniti ulteriori dettagli sulla trama e sui nuovi personaggi. Non vi sono inoltre altri attori legati al progetto per il momento. “Sta venendo fuori“, ha detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.

Selena Gomez sulla “folle” audizione per Emilia Pérez: “Mi sono arresa e ho dato tutta me stessa”

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Il regista Jacques Audiard è tornato al Festival di Cannes per presentare Emilia Pérez (qui la recensione), la sua decima opera e la sesta nel concorso principale. Il pubblico del Grand Lumiére Theatre ha risposto con una standing ovation di 10 minuti dopo la prima mondiale del film, descritto come un “musical poliziesco straordinariamente originale”. La protagonista del titolo è interpretata da Zoe Saldaña nel ruolo di un avvocato frustrato, Selena Gomez in quello della moglie di un signore della droga, Édgar Ramírez in quello di un pericoloso interesse amoroso e Karla Sofía Gascón in quello di un boss del cartello che desidera sfuggire a una vita di crimini e diventare la donna che ha sempre sognato di essere.

Parlando con THR, Selena Gomez ha raccontato qualcosa in più del suo coinvolgimento nel film, affermando che: “Ero molto nervosa perché si tratta di un progetto diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai fatto prima. Anche se ho una parte così piccola, è un progetto così grande e speciale che mi sento fortunata di averne potuto fare parte. Dopo la prima in sala mi sono sentito meglio, meno nervosa“. L’attrice ha poi raccontato che: “Ho fatto un’audizione e poi non ho saputo più nulla. Ma mi sono comportata come una pazza durante quell’audizione“.

Jacques voleva che recitassi uno dei numeri musicali e io mi sono arresa e ho dato tutta me stessa. Pensavo: “Almeno posso dire di aver fatto del mio meglio”. Quando dopo tempo si è fatto risentire e mi ha chiesto di partecipare, ero così nervosa ma anche così entusiasta!”. “Ho trascorso gran parte della mia vita cercando di rompere gli schemi e la percezione di chi sono. Jacques, che non sapeva nulla di me, ha rischiato e ha creduto in me semplicemente in base a ciò che ero in grado di fare, e questo è stato davvero speciale per me“.

GUARDA ANCHE: Festival di Cannes 2024, le foto del red carpet di Emilia Pérez

Tutto quello che c’è da sapere su Emilia Pérez, il film con Selena Gomez

In Emilia PérezSaldaña interpreta Rita, un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas (Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara moglie“.

Il film è scritto e diretto da Jacques Audiard, già autore di Un profeta del 2009, Un sapore di ruggine e ossa del 2012 e The Sisters Brothers del 2018. Attualmente sarebbero in corso trattative con Netflix per la distribuzione del film, ma secondo Variety “c’è ancora la possibilità che le trattative in corso vadano a monte“. Se però l’accordo dovesse concludersi, ciò permetterebbe al film di raggiungere un pubblico globale. Intanto, non resta che attendere l’annuncio dei vincitori del festival per scoprire se Emilia Pérez otterrà qualche premio, divenendo dunque ancor più appetibile agli occhi dei distributori.

Furiosa, la spiegazione della scena finale: la saga di Max Max chiude il cerchio

Rimane impressionante il fatto che Furiosa: A Mad Max Saga sia un film arrivato nelle sale. Mentre la trilogia originale di Mad Max del regista George Miller è stata acclamata per il suo impatto sul genere d’azione, il quarto capitolo Mad Max: Fury Road ha trascorso molti anni nell’inferno dello sviluppo e ha avuto una produzione notoriamente difficile. Tuttavia, l’entusiasmo per il film è stato tale da spingere Miller a realizzare un nuovo film prequel che racconta le origini dell’eroe principale di Mad Max: Fury Road. Furiosa: A Mad Max Saga include anche uno stinger a metà dei titoli di coda e uno post-credito che rendono omaggio all’eredità della saga di Mad Max.

Mentre Mad Max: Fury Road vedeva Tom Hardy ereditare il ruolo che Mel Gibson aveva occupato nella trilogia originale, il vero eroe del film era Imperator Furiosa (Charlize Theron), un signore della guerra che si ribella al malvagio dittatore Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne). Furiosa: A Mad Max Saga vede la Charlize Theron cedere il ruolo a Anya Taylor-Joy, che mostra la tragica infanzia della giovane Furiosa e la sua ascesa tra le fila dei guerrieri di Joe. Furiosa: A Mad Max Saga racconta l’intera vita del personaggio fino al momento in cui il pubblico la incontra per la prima volta in Mad Max: Fury Road.

Come finisce Furiosa: A Mad Max Saga?

Furiosa: A Mad Max Saga cast

All’inizio del film, la giovane Furiosa viene rapita dalla sua casa in “The Green Place of Many Mothers” e accolta dallo spietato signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth). Furiosa si rifiuta di fornire informazioni sulla sorte del suo popolo e progetta una fuga ambiziosa, mentre Dementus mira a dominare altri signori della guerra. Dopo che Dementus è entrato in un’aspra faida con un giovane Immortan Joe (Lachy Hulme) e i suoi War Boys, Furiosa viene scambiata in cambio del controllo del centro industriale noto come “Gastown”. L’intenzione di Immortan Joe è che Furiosa diventi una delle sue mogli allevatrici, ma lei riesce a mascherare la sua identità fingendosi un War Boy e inizia a servire tra i suoi guerrieri.

Il film di Miller esplora la storia di Furiosa dalla sua giovinezza fino agli eventi di Fury Road. Lungo il percorso, scopriamo come ha perso il braccio, ha incontrato il capo militare della Cittadella, Praetorian Jack (Tom Burke), e come si è vendicata di Dementus. Tuttavia, quando iniziano i titoli di coda, la storia di Furiosa non finisce qui.

Furiosa: A Mad Max Saga ha un montaggio dei titoli di coda

charlize theron furiosa prequel mad max

I titoli di coda di Furiosa: A Mad Max Saga includono un montaggio di momenti critici di Mad Max: Fury Road, permettendo all’arco caratteriale di Furiosa di concludersi completamente. Dopo essere stata costretta per anni a servire uomini crudeli, Furiosa ha finalmente la possibilità di mettersi in proprio e di guidare una causa in cui crede. Data la tragica storia che viene descritta in Furiosa: A Mad Max Saga, è logico che Furiosa sia così determinata a portare in salvo le mogli di Joe. In fin dei conti, sta lottando perché possano avere la vita felice che le è sfuggita fin dall’infanzia.

Mad Max: Fury Road è il tipo di grande spettacolo d’azione di tutti i tempi che vale la pena di vedere più volte al cinema, quindi ogni opportunità di rivivere alcuni dei suoi momenti salienti è un piacere per gli appassionati di cinema. Tuttavia, gli eventi di Furiosa: A Mad Max Saga rendono Mad Max: Fury Road più tragico. Il momento iconico dell’urlo della Theron è ancora più potente, perché gli spettatori capiscono perché trovare il Luogo Verde è così importante per lei. Furiosa: A Mad Max Saga spiega anche il legame che Furiosa ha con le donne anziane che alla fine la aiutano a sconfiggere Immortan Joe.

L’ultimo stinger post-credits di Furiosa: A Mad Max Saga presenta il bobblehead del teschio dell’uccello usato da Nux (Nicholas Hoult) in Mad Max: Fury Road. Se da un lato si tratta di un divertente easter egg dedicato a uno dei personaggi più cool del franchise di Mad Max, dall’altro è anche un richiamo alla nuova storia dei War Boys in Furiosa: A Mad Max Saga. Viene rivelato che tutti i War Boys non ci penserebbero due volte a sacrificarsi per Immortan Joe, dato che un War Boy si lancia dalla cima della Cittadella per attaccare Dementus.

Qual è il futuro del franchise di Mad Max?

Considerando che Furiosa: A Mad Max Saga si conclude proprio dove inizia Mad Max: Fury Road, sembra improbabile che Anya Taylor-Joy riprenda il suo ruolo in un altro film prequel. Tuttavia, Miller ha dichiarato di avere dei piani per un altro prequel di Mad Max. Ha rivelato di aver sviluppato “non solo la storia di ogni personaggio, ma anche ogni oggetto di scena, ogni veicolo, ogni gesto” e di aver “scritto una storia su Max nell’anno precedente a quello in cui è arrivato“. Questo lascerebbe aperta la porta a Hardy per riprendere il suo ruolo in un’altra avventura di Mad Max.

Atlas, la spiegazione del finale: Atlas ferma Harlan?

Atlas, la spiegazione del finale: Atlas ferma Harlan?

Atlas ha come protagonista Jennifer Lopez nei panni di un’analista di dati che deve affrontare le sue paure per salvare l’umanità durante una missione intergalattica quando un robot IA si scatena e minaccia di distruggere il pianeta.

Il film inizia quando il mondo è sull’orlo del collasso dopo che il guerriero robot Harlan (Simu Liu) ha lanciato un attacco terroristico dell’IA in tutto il mondo con milioni di vittime.

Harlan è stato sviluppato dalla Shepherd Robotics e cresciuto dall’esperta di IA Val Shepherd (Lana Parrilla) e dalla figlia decenne Atlas con l’intenzione di aiutarci a migliorare la vita sulla Terra. Tuttavia, il robot rinnegato ha abbandonato il suo scopo e ora è responsabile dell’annullamento di tutta la programmazione dei bot.

Per combattere la minaccia dell’IA, il governo ha formato la Coalizione Internazionale delle Nazioni ed è coinvolto in una guerra totale contro i bot dell’IA. Harlan è fuggito dalla Terra dopo aver subito perdite significative e ha lasciato un messaggio per la Terra promettendo di tornare e di finire ciò che ha iniziato.

28 anni dopo

Atlas Jennifer Lopez

Dopo una dura battaglia, i soldati dell’ICN catturano Casca Vix (Abraham Popoola), un potente terrorista dell’IA e socio di Harlan rimasto sulla Terra. A Los Angeles, il brillante ma antisociale analista antiterrorismo Atlas lavora instancabilmente per proteggere la Terra da Harlan.

Il generale Boothe (Mark Strong) recluta Atlas per scoprire la posizione di Harlan da Casca. Atlas riesce a interrogare il bot e scopre che Harlan si trova su GR-39, il pianeta Andromeda, prima di uccidere Casca dopo che questi ha fatto commenti crudeli sulla sua infanzia e sulla sua defunta madre.

Non passa molto tempo prima che Atlas venga lanciato in orbita per sconfiggere Harlan su GR-39 insieme all’ufficiale in comando, il colonnello Banks (Sterling K. Brown). Durante la missione, però, mostra una profonda sfiducia nei confronti della tecnologia Neural Link creata da sua madre per mettere in contatto umani e IA.

Gli avvertimenti di Atlas su Harlan vengono ignorati dai soldati e dal colonnello Banks. Tuttavia, la loro missione va a rotoli quando la corazzata Dhiib viene improvvisamente attaccata da Harlan. Atlas riesce a sopravvivere all’imboscata, ma è ora bloccata sul pianeta deserto.

È costretta a confrontarsi con la sua paura dell’intelligenza artificiale quando deve prendere il controllo di un programma informatico chiamato Smith, una tuta ARC nove che i ranger usano per combattere i bot AI. L’unico problema è che Smith richiede un collegamento neurale per connettersi ad Atlas, e lei si rifiuta di farlo.

Smith è l’unico modo per Atlas di raggiungere la capsula di salvataggio e gli altri sopravvissuti, ma le sue speranze si infrangono quando scopre che i ranger sono stati uccisi da Harlan. Tuttavia, il corpo del colonnello Banks non si trova da nessuna parte dopo aver trovato la sua tuta ARC danneggiata, Zoe.

Dopo aver sconfitto sei robot AI, tra cui Casca, una disperata Atlas è quasi al punto di rottura e si rende conto che l’unico modo per salvare l’umanità è fidarsi del suo nemico, l’AI.

Con l’analista trasformato in ranger che combatte per il futuro dell’umanità, riuscirà Atlas a fermare Harlan? Ecco cosa succede alla fine di Atlas…

Il finale di Atlas: Atlas fermerà Harlan?

Atlas finale spiegato
Simu Liu as Harlan. (Image credit: Ana Carballosa/Netflix)

Atlas scopre che l’unico modo per sopravvivere è utilizzare il Collegamento Neurale per sincronizzarsi con Smith e diventare un’unica entità, in modo da poter utilizzare il 100% delle proprie capacità. Nel frattempo, il colonnello Banks viene tenuto prigioniero e torturato da Harlan.

Atlas uccide nuovamente Casca dopo essere sopravvissuto all’attacco precedente e lei continua a essere perseguitata dai ricordi di Harlan, che era stato creato da sua madre e avrebbe dovuto proteggerla.

Mentre Smith fatica a connettersi con Atlas e a sincronizzarsi completamente, i due raggiungono il complesso di Harlan dove ha preso la testata dal Dhiib. Il generale Boothe riceve la trasmissione di Atlas e rivela che se Harlan mette le mani sulle testate al carbonio, può distruggere mezza Terra.

Harlan entra in Smith e lo mette fuori uso, prima che Atlas venga preso da Casca. La ragazza si trova presto faccia a faccia con suo “fratello” Harlan, che dopo tutti questi anni ama ancora lei e la madre. Tuttavia, il suo amore per Atlas non è sufficiente a fermare il suo piano di distruzione della Terra, perché gli esseri umani minacciano tutte le altre specie.

Harlan crede di essere stato creato per proteggere l’umanità e che i sopravvissuti avranno una coesistenza pacifica guidata dalle loro controparti IA. Atlas si rende conto che Harlan ha orchestrato l’intera missione e l’ha attirata lì per poterla usare per ottenere i codici di autorizzazione per aggirare il sistema di difesa della Terra.

Harlan tortura Atlas per ottenere l’unico codice rimasto, ma quando vede che le restano cinque minuti di ossigeno, Harlan la lascia morire. Sembra che ogni speranza sia perduta, finché il colonnello Banks, in punto di morte, si sveglia e le dà il suo collegamento neurale per chiamare Smith.

Smith è incapace e Atlas può annullare il codice di restrizione solo se raggiunge una sincronizzazione del 100%. Per riuscire a sincronizzarsi completamente, Atlas mette a nudo i suoi traumi emotivi e i suoi segreti, rivelando di aver costretto Harlan a riprogrammare il collegamento neurale per farla stare meglio, perché era gelosa delle attenzioni che riceveva da sua madre.

Atlas gr 39
Atlas si blocca su GR-39. (Immagine: Netflix)

Questo ha permesso ad Harlan di prendere il controllo completo delle capacità motorie della madre e di ucciderla, mentre Atlas ne è uscito vivo per un pelo.

Alla fine Atlas permette a Smith di entrare nella sua mente e i due diventano una cosa sola. Con l’aiuto del colonnello Banks, Atlas fa esplodere la base, ma il suo prossimo nemico è Harlan. Smith riesce a disattivare il missile, permettendo ad Atlas di distruggerlo. Tuttavia, l’esplosione inizia a distruggere il pianeta e Atlas tenta di fuggire verso la capsula di salvataggio.

Viene fermata da Harlan e i due si scontrano in una lotta feroce mentre il pianeta è in fiamme. Dopo che Harlan ha preso di mira il reattore a fusione di Smith, il cuore di Atlas si ferma e Smith cerca disperatamente di rianimarla mentre Harlan lo attacca.

Harlan sconfigge Smith pugnalando il suo reattore a fusione, ma in una sorprendente svolta degli eventi, Atlas attacca Harlan alle spalle e lo uccide, prima di prendere la sua CPU.

Smith si spegne dopo che Harlan ha danneggiato il suo reattore a fusione e Atlas è sconvolta quando le dice che non può venire con lei. Determinato a proteggere la sua ranger, Smith usa l’energia che gli rimane per fornire ad Atlas un rifornimento di ossigeno alla sua maschera, in modo che possa raggiungere la capsula di salvataggio. In cambio, Atlas fa quello che Smith voleva disperatamente che facesse da sempre e si apre con lui su se stessa.

Atlas viene salvata dai soldati dell’ICN che hanno iniziato a mappare la CPU di Harlan per tornare a casa. Il generale Boothe le fa visita e le dà la pianta che ha chiamato “Planty” dal GR-39, che hanno trovato nei resti di Smith.

Alla fine del film, Atlas è ora un ranger e ha modificato una nuova serie dieci di robot ARC. Si arrampica all’interno e si sente la voce familiare di Smith. Quando lancia il modulo di iniziazione ARC, la macchina sa già tutto di lei.

“Come ti chiami?”, chiede lei.

“Indovina”, risponde lui.

Atlas è disponibile in tutto il mondo su Netflix.

Chris Hemsworth parla della “gioia perversa” di passare dal ruolo di Thor al villain di Furiosa

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Chris Hemsworth è passato dal Thor di Asgard al Dementus della Terra Desolata. La star della Marvel è infatti l’interprete dello spietato signore della guerra in Furiosa: A Mad Max Saga (qui la recensione) di George Miller, il prequel di Mad Max: Fury Road che si estende per decenni e che pone Anya Taylor-Joy al posto di guida nei panni dell’Imperatrice Furiosa. Dopo aver descritto il suo personaggio come un “individuo piuttosto orribile” che – nel suo contorto punto di vista – si vede come una figura paterna per l’orfana prigioniera Furiosa, l’attore australiano è apparso su Hot Ones per parlare della sua svolta malvagia nel franchise.

C’è una certa quantità di restrizioni e aspettative quando si interpreta un eroe, specialmente un supereroe, a cui bisogna attenersi e rimanere all’interno“, ha detto Chris Hemsworth quando gli è stato chiesto se ha provato una ‘gioia perversa’ nell’interpretare il Signore della Guerra Dementus, l’opposto del suo eroico Dio del Tuono nei film della Marvel. “Interpretare il cattivo è divertente. Le catene sono tolte e ti è permesso di essere un po’ più imprevedibile, non ci sono tante regole da seguire. Quindi, dal punto di vista creativo, è stato molto più divertente”.

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In Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.

Il nuovo film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolge su un più lungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa: A Mad Max Saga è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre Anya Taylor-Joy , nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Il film è nelle sale dal 23 maggio 2024.

Avengers 5: il film includerà elementi multiversali ma offrirà una storia “più realistica”

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Il prossimo grande evento del MCU dei Marvel Studios sarà Avengers 5 e ora potremmo avere un’idea abbastanza precisa di quando la produzione sarà avviata. Un precedente rapporto affermava che le riprese sarebbero iniziate a dicembre, ma secondo l’insider Daniel Richtman, le telecamere non inizieranno a girare prima del gennaio 2025 nel Regno Unito. Nonostante il recente licenziamento di Jonathan Majors, Kang dovrebbe ancora apparire, anche se il personaggio potrebbe non avere più un ruolo così importante nella storia.

Come sappiamo, lo scrittore di Loki Michael Waldron è stato assunto per scrivere una nuova bozza della sceneggiatura, ma i rapporti indicano che gli eventi della seconda stagione di Loki continueranno a influenzare la trama principale, il che significa che Kang rimarrà probabilmente un personaggio secondario. Richtman ritiene però che nei “prossimi mesi” verrà annunciato un nuovo attore per il ruolo del Conquistatore, il che potrebbe far pensare che Kang potrebbe comunque avere ancora qualcosa da dire.

Si ritiene poi che i Marvel Studios siano tornati al tavolo da disegno per quanto riguarda alcuni aspetti della trama principale di Avengers 5, che secondo quanto riferito si concentrerà su una squadra di Eroi più potenti della Terra più piccola di quanto ci si potrebbe aspettare. Anche se il film conterrà probabilmente alcuni nuovi personaggi, i Fantastici Quattro non dovrebbero comparire. Si dice poi che lo studio abbia detto agli attori dei precedenti film sugli Avengers di “liberare la loro agenda”.

Avengers 5: un rumors rivela i 5 personaggi che saranno fondamentali per il film

Ora, Richtman sostiene che la storia complessiva sarà “più realistica”, in linea con le recenti volontà dei Marvel Studios, anche se il film includerà ancora elementi multiversali. Difficile dire esattamente cosa questo possa comportare, ma è possibile che il film sia ambientato principalmente in un unico luogo, pur presentando varianti di alcuni eroi e cattivi. Ad oggi, permangono dunque numerosi dubbi riguardo questo film, che dovrebbe però arrivare in sala tra esattamente due anni e dunque il tempo inizia a stringersi intorno ai Marvel Studios.

Harry Potter: Alfonso Cuarón ha diretto il film dopo che Guillermo del Toro lo ha chiamato “stro*zo arrogante”

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Alfonso Cuarón ha rivelato di aver quasi rinunciato a dirigere Harry Potter e il prigioniero di Azkaban del 2004 prima che il suo collega Guillermo del Toro lo facesse ragionare. In occasione del 20° anniversario del terzo film della serie di successo, il regista ha parlato con Total Film, dove ha condiviso la sua reazione all’offerta del lavoro, dato che inizialmente non aveva molta familiarità con il mondo dei maghi. “Ero confuso perché non era assolutamente nel mio radar”, ha detto Cuarón, soprattutto perché il suo progetto prima di Harry Potter era di un genere completamente diverso: il dramma erotico in lingua spagnola Y Tu Mamá También.

Parlo spesso con Guillermo [del Toro] e un paio di giorni dopo ho detto: ‘Sai, mi hanno offerto questo film di Harry Potter, ma è davvero strano che mi offrano questo’”. Tuttavia, del Toro sapeva quanto fosse massiccio il franchise cinematografico, soprattutto dopo i primi due film di Chris Columbus, così il regista di Hellboy ha dato a Cuarón un consiglio sincero. “Mi ha detto: ‘Aspetta, aspetta, aspetta, hai detto che non hai letto Harry Potter?’. Gli ho risposto: ‘Non credo che faccia per me‘”, ha ricordato il vincitore dell’Oscar a proposito della loro conversazione. “Con un lessico molto forbito, in spagnolo, mi ha detto: ‘Sei uno stro*zo arrogante’”.

Alfonso Cuarón conferma: “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è (anche) un film horror

David Heyman, produttore di tutti e otto i capitoli di Harry Potter, ha ricordato di aver voluto fare un passo avanti per Il prigioniero di Azkaban. “Avevo visto Y Tu Mamá También, che mi era piaciuto molto, e stranamente ho pensato che sarebbe stato il regista perfetto per il terzo Potter”, ha spiegato Heyman. “Non è quello che alcuni potrebbero pensare”, ha continuato. “Riuscite a immaginare cosa pensavano che avrebbero fatto Harry, Ron e Hermione dopo aver visto Y Tu Mamá También?… Y Tu Mamá parlava degli ultimi momenti dell’adolescenza, mentre Azkaban parlava dei primi momenti dell’adolescenza. Sentivo che avrebbe potuto far sembrare lo spettacolo, in un certo senso, più contemporaneo. E ha portato la sua magia cinematografica”.

Alien³: il regista originale rivela i piani abbandonati per scatenare gli Xenomorfi sulla Terra

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Diretto da David Fincher, Alien³ uscì nel 1992 e fu considerato una grande delusione dopo i grandi Alien e Aliens – Scontro finale. Tuttavia, nel tempo il film si è guadagnato una fedele schiera di fan e molti lo definiscono un classico sottovalutato. La storia segue Ellen Ripley (Sigourney Weaver), che si schianta su Fiorina 161, un desolato pianeta prigione. I suoi compagni, Newt e Hicks, muoiono nell’incidente, mentre uno Xenomorfo è sopravvissuto allo schianto. I prigionieri e le guardie, privi di armi avanzate, si trovano dunque a dover combattere la creatura con risorse limitate.

Le cose si fanno davvero strane durante l’atto finale, con l’introduzione di un ibrido umano/Xenomorfo, e il regista originale del film – Renny Harlin (anche autore di Cliffhanger – L’ultima sfidaThe Strangers: Capitolo 1) – ha ora condiviso come il suo approccio ad Alien³ sarebbe stato diverso in un’intervista con Slash Film.  “Ho sempre pensato di avere una buona idea”, ha esordito Harlin. “Stavo lavorando ad Alien³ nell‘89, che era prima di ’Jurassic Park’ e di tutti quei film. Quindi il concetto di avere queste creature sulla Terra per lo studio, sembrava spaventoso e irraggiungibile. Per me era la naturale evoluzione”.

Abbiamo avuto ‘Alien’ con i camionisti nello spazio, abbiamo avuto ‘Aliens’ con i Marines nello spazio, e dove andiamo adesso? Portiamo gli alieni sulla Terra e facciamoli passare attraverso un campo di grano. Avevo già in mente il poster con la fattoria e il campo di grano al chiaro di luna, e loro che attraversano il campo di grano”. “Ancora oggi, penso che sarebbe stato un film di enorme successo perché sarebbe stata la prima volta che veniva fatta una cosa del genere”, ha aggiunto il regista. “Ma per qualche ragione, lo studio ha pensato: ‘Ah, il pubblico non se la berrà’”.

Renny Harlin parla di Alien³

Condividendo i suoi pensieri finali sul progetto abbandonato, Harlin ha detto: “Una nave prigione? Come faccio a relazionarmi con una nave prigione? Ma questa è storia antica. Non sto dando la colpa a nessuno, ma per chi non lo sapesse, ho lavorato per un anno ad ‘Alien³”. “Mi sono licenziato in modo educato e rispettoso, perché non potevo sopportare l’idea, dopo Ridley Scott e James Cameron, di proporre un film che non sarebbe stato all’altezza di ciò che il pubblico si aspettava e di fargli vivere quell’esperienza”.

Beetlejuice Beetlejuice: ecco i character poster del film!

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Beetlejuice Beetlejuice: ecco i character poster del film!

Dopo aver rilasciato un primo trailer di Beetlejuice Beetlejuice nella giornata di ieri, la Warner Bros. ha ora diffuso online i character poster del film, che ci presentano tutti i protagonisti di questo sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello. Diretto da Tim Burton nel 1988, quel film ha contribuito a lanciare la carriera del regista, che torna dunque ora dietro la macchina da presa per riportare sul grande schermo il diabolico demone interpretato da Michael Keaton. In attesa di vedere il film in sala dal 6 settembre, ecco allora i character poster:

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Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Deadpool & Wolverine: Emma Corrin rivela la sua fonte d’ispirazione per Cassandra Nova

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Sebbene nelle ultime settimane abbiamo visto molto di Deadpool & Wolverine, gran parte del threequel è ancora avvolto nella segretezza. L’ultimo trailer ha offerto uno sguardo al cattivo del film, Cassandra Nova, anche se non sappiamo ancora cosa stia facendo nel Vuoto. La teoria prevalente è che la contorta sorella gemella del Professor X provenga dalla stessa realtà di Logan e potrebbe essere stata la causa di ciò che è successo al suo mondo e che lui non è riuscito ad impedire.

Se ad esempio avesse ucciso gli altri X-Men prima di essere spedita nel Vuoto, ciò renderebbe Nova una minaccia per gli eroi e forse anche per l’intero Multiverso. In un profilo di Emma Corrin su Harper’s Bazaar, l’attrice si rifiuta di dire troppo sul ruolo del cattivo, ma ha confermato che l’Hans Landa di Christoph Waltz in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino è stato una fonte di ispirazione fondamentale. “Perché è in quell’uniforme, questo dice tutto quello che c’è da sapere”, spiega l’attrice.

“Può sedersi a tavola e chiacchierare come stiamo facendo ora, essere animato, molto piacevole. È così snervante perché è il più malvagio che ci sia, la persona peggiore del pianeta”. “È l’opposto di un cattivo spaventoso; lascia che sia la sua fisicità a parlare, e poi ribalta le altre parti”. Secondo Hugh Jackman, “Emma ha la capacità di cambiare in modo così sottile, di trasformarsi in un attimo. C’era una disinvoltura, un senso di pericolo”. Non resta a questo punto che attendere di poterla vedere all’interno del film.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Superman: James Gunn dice che le riprese del film DCU sono “poco oltre la metà”

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Mentre proseguono le riprese del reboot di Superman del DCU di James Gunn, il regista ha ora condiviso un aggiornamento sui progressi della produzione. Rispondendo a un fan sui social media che chiedeva quando avremmo potuto aspettarci un primo trailer, Gunn ha rivelato che dovremo aspettare ancora un po’, dato che il film è ora “poco più che a metà” delle riprese.

La produzione si è recentemente spostata a Macon, in Georgia, e su X/Twitter è stata condivisa una foto di un set pesantemente coperto. Si prevede che le telecamere non cominceranno a girare prima dell’inizio del mese prossimo, ma sembra che Gunn e la sua troupe stiano prendendo tutte le precauzioni necessarie per garantire che non trapelino online nuove foto.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Dexter: Original Sin, Paramount+ con SHOWTIME annunciano la nuova serie

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Paramount+ con SHOWTIME ha annunciato oggi il cast della nuova serie drammatica originale Dexter: Original Sin (precedentemente intitolata DEXTER: ORIGINS). Patrick Gibson (Shadow and Bone) interpreterà il ruolo di Dexter Morgan; il vincitore del Golden Globe Christian Slater (Mr. Robot) interpreterà Harry Morgan, padre adottivo di Dexter e detective omicida e Molly Brown (Senior Year) interpreterà la sorella minore di Dexter, Debra Morgan. Il candidato agli Emmy Clyde Phillips (DEXTER, NURSE JACKIE) tornerà come showrunner e produttore esecutivo. Ambientata 15 anni prima che gli spettatori incontrassero per la prima volta Dexter nella serie di successo SHOWTIME, DEXTER, questo nuovo thriller di 10 episodi racconterà il serial killer preferito d’America…in allenamento.

Ambientata nel 1991 a Miami, DEXTER: ORIGINAL SIN segue Dexter (Gibson) mentre passa da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi assetati di sangue non possono più essere ignorati, Dexter deve imparare a incanalare la sua oscurità interiore. Con la guida di suo padre, Harry (Slater), adotta un Codice progettato per aiutarlo a trovare e uccidere persone che meritano di essere eliminate dalla società senza entrare nel radar delle forze dell’ordine. Questa è una sfida particolare per il giovane Dexter che inizia uno stage forense presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

Gibson recentemente ha preso parte alla serie televisiva Shadow and Bone. In passato ha partecipato a The OA, Good Girl Jane eProperty of the State, l’ultimo dei quali gli è valso l’Irish Film and Television Award for Rising Star nel 2017.

Slater è meglio conosciuto per il suo lavoro in Mr. Robot, per il quale ha ricevuto Critics Choice e Golden Globe e molteplici nomination. Tra i suoi altri lavori: Dr. Death, Dirty John, The Wife e Nymphomaniac. Slater recentemente può essere visto nel debutto alla regia di Jerry Seinfeld, Unfrosted e in The Spiderwick Chronicles.

Brown invece ha fatto parte del cast di EVIL, BILLIONS e The Marvelous Mrs. Maisel. Prossimamente avrà un ruolo nel film indipendente Mooch.

L’ottava stagione della serie originale DEXTER ha debuttato nell’autunno del 2006 e ha avuto come protagonista il vincitore del Golden Globe Michael C. Hall nel ruolo di Dexter Morgan, un complicato e conflittuale esperto di schizzi di sangue del Dipartimento di Polizia di Miami che in realtà è un serial killer.

Lo show è diventato una delle serie più acclamate della televisione, ottenendo molteplici nomination agli Emmy e ai Golden Globe per la migliore serie televisiva drammatica, nonché un prestigioso Peabody Award nel 2008, ed è stato nominato per due volte tra le 10 migliori serie televisive di AFI. Nel 2013, la Writer’s Guild of America ha incluso DEXTER nella lista delle “101 serie televisive meglio scritte”. Nel 2021, il sequel della serie originale, DEXTER: NEW BLOOD, ha registrato numeri da record, diventando la serie più vista nella storia di SHOWTIME. Tutte le stagioni precedenti di DEXTER e DEXTER: NEW BLOOD sono ora disponibili per la visione on demand e in streaming per gli abbonati Paramount+ con il piano Paramount+ with SHOWTIME.

DEXTER: ORIGINAL SIN è prodotto da SHOWTIME Studios e Counterpart Studios. Clyde Phillips di Clyde Phillips Productions è produttore esecutivo. Tra i produttori esecutivi figurano anche Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily In Paris), Lilly Burns (Russian Doll), Michael Lehmann (Heathers), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer).

Per gli Showtime Studios, la serie è supervisionata da Gary Levine e Urooj Sharif, mentre la produzione è curata da Tara Power. La serie è distribuita da Paramount Global Content Distribution al di fuori dei mercati Paramount+.

The Beach Boys, parola ai filmmaker e i protagonisti del documentario

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Per oltre sei decenni, la musica dei Beach Boys è stata una parte indelebile della storia americana. Le loro brillanti armonie trasmettevano verità semplici attraverso arrangiamenti musicali sofisticati e pionieristici. I Beach Boys hanno trasceso la loro musica e sono arrivati a rappresentare la cultura californiana. Hanno offerto ai fan di tutto il mondo un passaporto per sperimentare l’amore, l’esuberanza giovanile e la cultura del surf.

Disponibile dal 24 maggio su Disney+, The Beach Boys (qui il trailer) è una celebrazione della leggendaria band che ha rivoluzionato la musica pop e dell’iconico e armonioso sound che hanno creato, incarnando il sogno californiano e affascinando i fan per generazioni.

In occasione della presentazione alla stampa internazionale del film, abbiamo raccolto le dichiarazioni dei protagonisti, Mike Love e Al Jardine, di Frank Marshall, produttore e regista, e di Thom Zimny, che ha firmato la regia del documentario con Marshall.

“Sono cresciuto a Newport Beach, a sud di Hawthorne, dove stavano crescendo i Beach Boys – ha esordito Frank MarshallE io ero totalmente preso dal surf e dalla musica da surf. Sono andato al Rendezvous Ballroom con Dick Dale. Ma a quei tempi quella musica era davvero determinante. E ricordo il giorno in cui ascoltai per la prima volta Surfin’ dei Beach Boys, e mi resi conto che aggiungevano dei testi importanti a quella che sentivo essere un sacrosanto tipo di musica da surf con cui i surfisti ballavano. E ora c’era qualcuno che aggiungeva dei testi a quella musica. Quindi è stato piuttosto bello. E poi, adesso è il momento giusto per un documentario sui Beach Boys perché è l’inizio dell’estate.”

Marshall ha lavorato al progetto da fan dei Beach Boys, dunque, che con la loro musica è in qualche modo cresciuto. Ma non è da meno Thom Zimny, che ha raccontato che questo progetto per lui è stato un sogno che diventava realtà: “Ho avuto la possibilità di lavorare con Frank su un altro film e questa è stata un’opportunità straordinaria. Quando crescevo nutrivo davvero un amore molto profondo per questa musica, dato che provenivo dalla costa orientale, quindi ne ho avuto una versione diversa. Ma lavorare con questa squadra e anche solo passare del tempo nelle profondità del caveau e trovare queste cose, è stata un’esperienza straordinaria perché in molti modi era il mio sogno diventato realtà. Ho amato questa band crescendo e mi sono profondamente legato a tutte queste persone come artisti. Quindi, sono davvero onorato di farne parte.”

Dal 24 maggio su Disney+ The Beach Boys

Del quintetto originale del gruppo, Mike Love e Al Jardine hanno partecipato in maniera attiva al progetto. Entrambi hanno avuto modo di raccontare come mai hanno scelto di partecipare a The Beach Boys.

“Per me è un vero onore – ha commentato Al JardinePoco fa abbiamo festeggiato il nostro 60esimo anniversario. E sembra essere il momento giusto perché tutti abbiamo avuto un’esperienza così ricca cantando tutte quelle fantastiche armonie e semplicemente condividendo quel viaggio, divertendoci moltissimo a suonarne diverse – siamo piuttosto fortunati perché nel corso dei decenni, i nostri fan sono cresciuti, sono aumentati, c’è stato quasi un ricambio generazionale. E ora possiamo dire di Potter vantare un range di età che va dagli 8 agli 80! Con questo film facciamo appello proprio a quelli.”

Per Mike Love invece non è stato affatto difficile accettare: “Voglio dire, la Disney vuole fare un documentario sulla tua carriera e sulla tua musica. È un’opportunità fenomenale in questa fase della nostra carriera avere questo tipo di meravigliosi riconoscimenti da parte di così tante persone che hanno messo a disposizione tutte le loro competenze tecniche e il loro lavoro per questo documentario. Sono onorato e felice che ciò stia accadendo. Coincide con il cinquantesimo anniversario dell’album Endless Summer. Quindi, davvero, è quasi miracoloso che, oltre 60 anni dopo aver iniziato, cantiamo queste canzoni e otteniamo una grande risposta e un grande apprezzamento. Non abbiamo altro che gratitudine, sento che è una grande benedizione avere questo documentario in questo momento.”

Bridgerton: quanto è storicamente accurato la serie Netflix?

Bridgerton: quanto è storicamente accurato la serie Netflix?

Bridgerton è uno degli show più popolari di Netflix. La serie romantica segue principalmente la numerosa famiglia Bridgerton mentre si innamora e affronta le complessità della propria classe sociale all’inizio del XIX secolo. Con costumi eleganti e storie d’amore classiche, non sorprende che Bridgerton abbia attirato l’attenzione delle masse, ma è importante ricordare che, sebbene la serie sia ambientata nell’epoca della Reggenza, la storia è a dir poco approssimativa. Anche la serie prequel, Queen Charlotte: A Bridgerton Story, incentrata sulla regina Carlotta (Golda Rosheuvel e India Amarteifio) e su re Giorgio (James Fleet e Corey Mylchreest), monarchi realmente esistiti, non si sforza di essere perfettamente accurata. Il franchise, nel suo complesso, adotta un approccio alternativo all’epoca, immaginando un’alta società molto più inclusiva. Ma nonostante alcuni personaggi ed eventi puramente fittizi, altri elementi della serie sono radicati nella realtà.

La serie stessa è basata sui romanzi di Julia Quinn, il che aggiunge uno strato di separazione dalle radici storiche. La serie della Quinn, come la maggior parte delle storie d’amore dell’epoca Regency, si ispira alla versione dell’epoca Regency dell’autrice Georgette Heyer, che di per sé non era del tutto accurata. Poiché anche i romanzi si allontanano dalla storia del periodo, non dovrebbe essere una sorpresa che ci siano più di un paio di cose che non corrispondono alla realtà. Anche se Bridgerton non pretende mai di essere un documentario, gli storici hanno riconosciuto le verità fattuali al suo centro.

Bridgerton non pretende di essere perfettamente accurato

Bridgerton ha sempre incluso elementi che sono la prova immediata delle sue radici romanzesche. Tanto per cominciare, pochissimi personaggi sono tratti dalla storia, l’unico esempio è la famiglia reale, e anche questi personaggi sono stati modificati intenzionalmente. Naturalmente, la serie include altri personaggi basati su figure storiche ma che non le rappresentano direttamente. Tuttavia, la stragrande maggioranza dei personaggi è un’invenzione di Quinn, senza alcun collegamento storico. Ciò non è anormale per questo tipo di serie, ma è importante riconoscere che i personaggi storici sono l’eccezione in questa serie.

Anche guardando alle premesse generali di Bridgerton, le imprecisioni sono evidenti. La serie presenta Signori e Signore di tutte le razze, e si basa sull’idea di una Regina Charlotte nera che, con il suo matrimonio con Re Giorgio, ha dato vita a un’alta borghesia più variegata. Questo, ovviamente, non è mai accaduto e gli anni della serie si collocano solo poco dopo la messa al bando della tratta degli schiavi in Gran Bretagna e prima della sua fine nelle numerose colonie britanniche. Tuttavia, questa spiegazione permette alla serie di ingaggiare attori di talento indipendentemente dalla loro razza. L’altra imprecisione piuttosto evidente di Bridgerton è la musica, che utilizza arrangiamenti orchestrali di successi attuali piuttosto che musiche adeguate all’epoca. Sebbene la natura anacronistica della colonna sonora non abbia alcun impatto sulla storia, vale la pena di notarla perché dimostra i molti modi in cui Bridgerton rifiuta la storia per fare qualcosa di diverso.

La scenografia e i costumi di “Bridgerton” è in gran parte realistica

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Sebbene la serie presenti alcune imprecisioni, i bellissimi abiti non sono tra questi. La dottoressa Lizzie Rogers ha dichiarato a People che gli abiti empirici con vita e scollatura quadrata, così diffusi nella serie, erano certamente popolari, e anche le gonne più ampie della regina sono accurate, dato che la vera regina Carlotta era nota per favorire una moda più tradizionale. Sebbene i tessuti e i disegni siano più elaborati rispetto alla moda storica, le silhouette sono fedeli all’epoca, il che rappresenta una divisione interessante, che offre al pubblico costumi straordinari che sembrano ancora reali.

Tuttavia, la moda di Bridgerton apporta un cambiamento significativo, eliminando le acconciature. Anche se le acconciature sono accurate, secondo Rogers le donne dell’epoca indossavano quasi sempre una cuffietta. Tuttavia, anche in questo caso, c’è un elemento di verità, poiché la serie usa l’acconciatura per trasmettere l’età, mostrando in modo specifico quali giovani donne sono fuori dalla società e quali no – per esempio, i diversi stili di capelli di Eloise (Claudia Jessie) nella stagione 1 rispetto alle stagioni 2 e 3. In una società così attenta alle apparenze, la moda è una parte importante della serie, e gli stilisti sono stati in gran parte fedeli alla storia nel creare queste bellissime immagini.

Ma l’accuratezza visiva non si ferma qui. Un altro aspetto della serie che è reale è rappresentato dalle scenografie. Le case delle famiglie centrali sono piene di opere d’arte e di mobili ornamentali, che Rogers identifica come accurate per le famiglie dell’alta borghesia dell’epoca: “Questo era davvero importante per… mostrare la propria ricchezza [e] la propria posizione sociale”. Rogers elogia anche la palette di colori, in particolare i blu Bridgerton, affermando che i colori pastello erano popolari tra questa classe sociale. Questi dettagli rendono facile perdersi nel mondo coerente e bello che la serie crea, e l’accuratezza visiva rende il resto più credibile.

La società di Bridgerton è radicata nella verità

L'aspetto di Bridgerton è in gran parte realistico

Una parte cruciale di Bridgerton che Rogers conferma essere storicamente accurata è costituita dagli eventi della stagione sociale, in particolare i balli di debutto. Questo evento è presente in ogni stagione, quando le giovani donne si presentano nel tentativo di catturare l’attenzione di un marito e, se sono fortunate, della Regina. La tradizione risale all’epoca dei Tudor, ma nel 1780 si legò al ballo della Regina Carlotta, in cui le giovani donne venivano “presentate da un membro della famiglia che era stato presentato a corte” e introdotte nella società. Questa cerimonia è cruciale per Bridgerton, in quanto è il momento in cui la regina Carlotta valuta le nuove dame, scegliendo di solito il diamante della stagione, quindi è logico che sia almeno in parte accurata, in quanto senza di essa ci sarebbe ben poco da raccontare.

L’elemento più importante della serie è esagerato rispetto alle sue radici storiche. Bridgerton mostra un foglio scandalistico anonimo che scuote il ton, anche se pochi sanno che è scritto dalla spesso ignorata Penelope Featherington (Nicola Coughlan). Senza i pettegolezzi di Lady Whistledown, la serie sarebbe molto diversa, ma il famoso foglio scandalistico è solo in parte reale. Rogers ha spiegato che il processo è accurato, soprattutto perché la nuova stampa a vapore permetteva una maggiore velocità. Certo, non esisteva Lady Whistledown, ma il ton aveva un grande amore per il gossip. Tuttavia, i giornalisti di gossip dell’epoca operavano in modo un po’ diverso, non avendo mai il coraggio di chiamare per nome le loro vittime. La franchezza di Whistledown le permette di avere un maggiore controllo sul modo in cui i membri del Ton si guardano l’un l’altro, aggiungendo drammaticità alla serie, ma non è accurata. “Se si vedessero [i pettegolezzi] in una vera rubrica… sarebbero fatti in modo che le persone saprebbero di chi si parla, ma non lo direbbero direttamente, perché in questo modo si aggirano le leggi sulla diffamazione“, dice Rogers, suggerendo che la posizione richiedeva grande attenzione. L’uso dei nomi in Lady Whistledown è un cambiamento particolarmente significativo per la serie, ma mantiene lo spirito della storia, fornendo un esempio del perché l’anonimato fosse fondamentale.

I primi quattro episodi della terza stagione di Bridgerton (la nostra recensione) sono ora disponibili in streaming.

The Others: la spiegazione del finale

The Others: la spiegazione del finale

Il film horror gotico del 2001 è tanto emozionante quanto avvincente, e il finale di The Others spiega che i veri temi della ghost story sono il dolore e il rimpianto. Grace Stewart (Nicole Kidman) e i suoi due figli, Nicholas (James Bentley) e Anne (Alakina Mann), vivono in una bella casa antica nel New Jersey dopo la morte del marito e del padre nella Seconda Guerra Mondiale. Invece di affidarsi esclusivamente agli spaventi, la storia soprannaturale di The Others si basa sulla potente interpretazione della Kidman, che fa del suo meglio per proteggere i figli dai fantasmi presenti nella loro casa.

Con un ritmo lento che crea un’intensa atmosfera di terrore, The Others è uno dei tanti film horror che andrebbero visti due volte, perché alla seconda visione è un’esperienza completamente diversa. Il colpo di scena nell’atto finale ridisegna la storia e spiega il vero significato della trama, dimostrando che nulla è come sembra, sia per il pubblico che per i personaggi della storia. A differenza di alcuni finali di film che sembrano illogici, il finale di The Others funziona perfettamente.

Qual è il colpo di scena di The Others?

colpo di scena The Others

Il primo colpo di scena di The Others è che Grace scopre di essere un fantasma, insieme ai domestici della sua casa e ai suoi figli, e che “gli altri” – i fantasmi che perseguitano Grace e i suoi figli – sono una nuova famiglia vivente che si è trasferita nella casa. È una verità difficile da comprendere per Grace, che è davvero convinta di essere ancora viva, e The Others fa in modo che sembri spaventata per tutto il film. La rivelazione avviene quando una medium tiene una seduta spiritica con una scrittura automatica che spiega che Grace si è tolta la vita e ha ucciso anche i suoi figli usando un cuscino.

Il colpo di scena finale di The Others lo distingue da altri film horror soprannaturali, perché è un modo unico di concludere la storia. Invece di far sì che Grace provi a toccare un’altra persona e si renda conto di essere invisibile, o un altro modo simile per far capire il punto, la scena della seduta spiritica è una scelta intelligente e inquietante. Poiché il medium è in contatto con il mondo degli spiriti, è la persona giusta per trasmettere queste informazioni, e la scrittura automatica è inaspettata.

Perché Grace ha ucciso i suoi figli?

Grace ha ucciso i suoi figli perché stava elaborando il lutto per la morte del marito Charles (Christopher Eccleston), avvenuta durante la Seconda Guerra Mondiale, e si sentiva in difficoltà. Si sentiva sola e non aveva nessuno con cui parlare dell’accaduto. Trascorreva il suo tempo cercando di prendersi cura dei figli e di fare buon viso a cattivo gioco. L’inizio di The Others lascia intendere la rivelazione che avverrà nel finale. Nella prima scena, Grace fa un brutto sogno, il che suggerisce che è perseguitata da qualcosa, e la Kidman sembra spaventata in ogni momento.

La spiegazione data nella maggior parte dei film soprannaturali è che i fantasmi non possono lasciare la casa se hanno un messaggio da trasmettere a una persona cara o un problema da risolvere. The Others segue questa formula: Grace è ancora nella casa di famiglia perché non riesce a superare il dolore che prova. Trova difficile elaborare le sue emozioni per il trauma della morte del marito. Quando uccide i suoi figli, la situazione si aggrava e lei blocca il momento dalla sua memoria quando inizia a infestare la casa di famiglia come un fantasma.

Grace e la sua famiglia se ne vanno?

The Others bimbi

Gli Altri hanno spiegato cosa è successo agli Stewart: Grace e i suoi figli continueranno a vivere nella casa perché non è pronta a lasciarla. Mentre Viktor (Alexander Vince) e i suoi genitori, che hanno acquistato la casa, decidono di vivere altrove, Bertha Mills (Fionnula Flanagan) dice a Grace che dovrà accettare che un’altra famiglia si trasferisca qui. Grace rifiuta questo avvertimento, dicendo che la casa appartiene ancora a lei. È intelligente che sia la signora Mills a condividere questa informazione, poiché pronuncia una delle battute più memorabili del film.

“A volte il mondo dei vivi si confonde con quello dei morti”.

Anche se non c’è un sequel, la fine di The Others suggerisce che gli spiriti di Grace, Nicholas e Anne risiederanno sempre nella loro casa e combatteranno con ogni nuova famiglia per stabilire chi debba essere il legittimo proprietario della proprietà. The Others mostra la determinazione di Grace alla fine della storia, perché ha perso molto e non vuole rinunciare al luogo che una volta confortava lei e la sua famiglia. Sembra sperare che possa fornire lo stesso calore di un tempo, ora che conosce la verità.

Le intelligenti allusioni al fatto che Grace e la sua famiglia sono morte

Sebbene The Others abbia un finale sorprendente, le successive visioni lasciano intendere che Grace, Nicholas e Anne sono fantasmi. I bambini hanno una malattia che li rende fotosensibili e non possono stare alla luce del sole. Sapendo che i bambini sono morti, è chiaro che la loro fotosensibilità è dovuta al fatto che sono fantasmi. È anche tematico, poiché Grace non vuole far luce metaforicamente sulla verità dell’aspetto pallido dei suoi figli o su ciò che ha fatto loro durante i loro ultimi momenti.

Dopo che Grace scopre che lei e i suoi figli sono morti, escono all’aperto e sentono il sole sul viso, un breve momento di felicità e libertà dopo le loro esperienze cupe. The Others è un film incredibilmente oscuro nel senso letterale del termine, e la mancanza di illuminazione assume un forte significato quando viene rivelato il colpo di scena. L’oscurità crea un’atmosfera memorabile e inquietante, ed è evidente che Grace e i suoi figli soffrono per aver trascorso così tanto tempo al chiuso. La rivelazione sarebbe stata meno d’impatto se la casa fosse stata ben illuminata e se la famiglia si fosse divertita spesso all’aperto.

Il vero significato del finale di The Others

Il vero significato del finale di The Others

Il finale di The Others spiega i temi del lutto, gli effetti residui della guerra e il modo in cui Grace cerca di andare avanti con la sua vita dopo la morte di una persona cara, ma non è mai la stessa. Il motivo per cui Grace e i suoi figli sono fantasmi è triste e parla del dolore che le famiglie provano quando perdono qualcuno. A differenza di altri film horror su entità soprannaturali, The Others è guidato dalle emozioni e dalla perdita. Grace non è mai riuscita a dire addio a Charles, mentre sapeva che la società si aspettava che andasse avanti.

The Others parla anche di problemi di salute mentale, perché Grace non ha ricevuto il sostegno di cui aveva bisogno quando era viva. Ha avuto difficoltà a crescere i figli da sola mentre il marito era in guerra e, dopo la sua tragica scomparsa, la sua vita è diventata ancora più difficile. Poiché il film è ambientato nel 1945, questo è realistico, perché Grace avrebbe sentito la pressione di nascondere i suoi sentimenti. La cupa conclusione di The Others sottolinea la mancanza di sistemi di supporto all’epoca e il fatto che non si parlasse apertamente di depressione.

Doctor Strange 3: Benedict Cumberbatch fornisce un aggiornamento deludente sul film

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Benedict Cumberbatch ha fornito un aggiornamento minore ma deludente su Doctor Strange 3. Dopo la scena post-credits di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la Marvel non ha fornito alcun chiarimento sul futuro di Strange nel MCU. Tuttavia, Benedict Cumberbatch ha parlato di ciò che accadrà al Maestro delle Arti Mistiche in Doctor Strange 3 e Avengers 5.

Benedict Cumberbatch non è sicuro che Doctor Strange 3 arrivi prima di Avengers 5
Cumberbatch ha recentemente parlato della “grande macchina Marvel” e del suo processo di produzione di nuovi progetti, fornendo anche un aggiornamento ambiguo sul futuro di Doctor Strange.

Mentre promuoveva la sua prossima serie Netflix Eric, la star di The Imitation Game ha partecipato all’intervista di The Playlist per il suo podcast Bingeworthy TV. Quando gli è stato chiesto se Doctor Strange 3 sarebbe arrivato prima o dopo Avengers 5, Benedict Cumberbatch ha risposto semplicemente “Chi lo sa!“, non essendo sicuro di nulla.

Anche se si presume che Doctor Strange farà parte della prossima uscita dei Vendicatori, l’attore non era a conoscenza di alcun dettaglio particolare al riguardo. Ha detto: “Vedremo. Lo scopriremo. Non so dove sia stato, cosa abbia fatto e con chi, ma sì, ne so quanto voi”.

Il MCU è attualmente concentrato sui suoi prossimi cinque progetti: Deadpool & Wolverine, Captain America: Brave New World, Thunderbolts*, Fantastici Quattro e Blade. Oltre a questi, solo i due progetti degli Avengers hanno date di uscita confermate, con la Parte 5 prevista per il 1° maggio 2026. Resta da vedere se Doctor Strange 3 verrà inserito prima, nella finestra di febbraio 2026.

Doctor Strange tornerà in Avengers 5?

Verso la fine di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la Clea di Charlize Theron ha apparentemente portato Strange nella Dimensione Oscura per correggere un’incursione.

Ciò ha fatto supporre che Doctor Strange 3 sarebbe stato ambientato nel mondo di Dormammu, dopodiché Strange avrebbe potuto semplicemente tornare sulla Terra-616, dove presumibilmente sarà ambientato Avengers 5. Ma nessuna di queste ipotesi è stata confermata. Tuttavia, nessuna di queste ipotesi è stata ancora confermata ufficialmente.

Al momento in cui scriviamo sono possibili i seguenti tre eventi:

1 – Doctor Strange 3 arriva prima diAvengers 5 e conduce Strange in quest’ultimo.

2 – Doctor Strange 3 si svolge dopo Avengers 5, dove Strange salta completamente l’evento crossover e si allea con gli Eroi più potenti della Terra direttamente in Avengers: Secret Wars.

3 – Il Dottor Strange si unisce ai nuovi Vendicatori dalla Dimensione Oscura durante Avengers 5. Ma le sue avventure con Clea vengono mostrate in Doctor Strange 3, che arriva dopo Avengers 5ma funge comunque da prequel (in modo simile a come la Marvel ha gestito le timeline di Ant-Man and the Wasp e Avengers: Infinity War).

Al momento Doctor Strange 3 non ha un team di creativi confermato, e il suo futuro nel MCU è ancora confuso.

Avatar 4: Zoe Saldaña fornisce un aggiornamento e parla di nuovi personaggi

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Zoe Saldaña ha fornito un breve aggiornamento su Avatar 4. Parlando con Deadline, a Zoe Saldaña è stato chiesto se tornerà a Manhattan Beach, in California, nel prossimo futuro per girare le scene del quarto film del franchise Avatar di James Cameron.

Lo faremo“, ha risposto Zoe Saldaña. E ha aggiunto: “Essere a Pandora è stata anche una pietra miliare molto potente e che ha cambiato la mia vita. Non lo darò mai per scontato“. Quando le è stato chiesto se ci saranno “vulcani malvagi” nei prossimi sequel di Avatar, Zoe Saldaña ha risposto: “Oh, sì. Tenetevi forte. E anche nuovi personaggi. Nuovi attori“.

Cosa sappiamo di Avatar 3 e Avatar 4?

I dettagli sulla trama di Avatar 4 rimangono al momento segreti; tuttavia, James Cameron ha precedentemente confermato a People Magazine che il film conterrà un salto temporale.

Abbiamo fatto la cattura [motion capture] del tre e la fotografia live-action del tre come una produzione interconnessa con [‘Avatar: La via dell’acqua’], e abbiamo anche fatto una parte del quarto film perché i nostri giovani personaggi faranno tutti un grande salto temporale nel quarto film“, ha detto.

Dopo Avatar del 2009 e Avatar: La via dell’acqua del 2022, il terzo film del franchise di Avatar, che non ha ancora un titolo ufficiale, è attualmente previsto per il 19 dicembre 2025. Avatar 3 introdurrà un popolo Na’vi che abita un vulcano, il “popolo della cenere”.

Cameron ha precedentemente dichiarato, tramite Variety, riguardo ad Avatar 3: “Nei primi film, ci sono esempi umani molto negativi ed esempi Na’vi molto positivi. In Avatar 3 faremo il contrario. Esploreremo anche nuovi mondi, pur continuando la storia dei personaggi principali. Posso dire che le ultime parti saranno le migliori. Le altre erano un’introduzione, un modo per apparecchiare la tavola prima di servire il pasto“.

Avatar 4, che non ha ancora un titolo ufficiale, uscirà nelle sale statunitensi il 21 dicembre 2029. Il quinto film di Avatar è attualmente previsto per il 19 dicembre 2031.

Netflix compra Monsanto con Glen Powell e si avvicina l’accordo per Emilia Pérez con Selena Gomez

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Netflix ha acquisito i diritti di Monsanto, un nuovo legal drama interpretato da Glen Powell, Anthony Mackie e Laura Dern. La piattaforma di streaming è anche vicina a un accordo per Emilia Pérez, interpretato da Zoe Saldaña e Selena Gomez.

Secondo The Hollywood Reporter, Netflix si è ufficialmente aggiudicata i diritti di Monsanto al mercato cinematografico di Cannes di quest’anno. Diretto da John Lee Hancock di The Blind Side, il film “è incentrato sulla storia vera dell’avvocato Brent Wisner (Powell) che affronta l’azienda chimica Monsanto per conto del cliente Dewayne ‘Lee’ Johnson (Mackie), un giardiniere che ha usato il prodotto diserbante Roundup”. Dern interpreta la dottoressa Melinda Rogers, capo tossicologo della Monsanto“.

Hancock ha scritto la sceneggiatura di Monsanto con Michael Wisner, Alexandra Duparc e Ned Benson. Moritz Borman, Eric Kopeloff, Jon Levin, Philip Schulz-Deyle, Adam McKay e Kevin Messick sono i produttori del film. Non è ancora stata annunciata una data di uscita in streaming per Monsanto.

Netflix sta cercando di acquisire Emilia Pérez, interpretata da Zoe Saldaña e Selena Gomez.. Secondo Variety, la piattaforma di streaming sta cercando di assicurarsi un accordo per Emilia Pérez, un dramma musicale in lingua spagnola interpretato da Saldaña, Gomez e Karla Sofía Gascón.

Saldaña interpreta Rita, un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas (Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara moglie“.

Il film è scritto e diretto da Jacques Audiard, già autore di Un profeta del 2009, Ruggine e ossa del 2012 e The Sisters Brothers del 2018. Secondo Variety, l’accordo è di circa 12 milioni di dollari e “c’è ancora la possibilità che le trattative in corso vadano a monte“.

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