I Golden Globes hanno ufficialmente la stagione
dei premi e, mentre si aspettano le nomination agli Oscar
2021, che naturalmente saranno i premi che chiuderanno la
stagione, i sindacati di settore cominciano a dare i loro nomi per
premiare le eccellenze cinematografiche di questi 12 mesi un po’
insoliti.
Sono state annunciate infatti le
nomination ai ADG Awards 2021, ovvero i premi
della Art Directors Guild. Ecco di seguito tutti i
nominati dal sindacato degli scenografi.
Tutte le nomination degli ADG
AWARDs 2021
Film d’Epoca
“Mank,” Production Designer: Donald Graham Burt
“Ma Rainey’s Black Bottom,” Production Designer: Mark
Ricker
“Mulan,” Production Designer: Grant Major
“News of the World,” Production Designer: David Crank
“The Trial of the Chicago 7,” Production Designer: Shane
Valentino
Film Fantasy
“Birds of Prey: And the Fantabulous Emancipation of One Harley
Quinn,” Production
Designer: K.K. Barrett
“Pinocchio,” Production Designer: Dimitri Capuani
“Tenet,” Production Designer: Nathan Crowley
“The Midnight Sky,” Production Designer: Jim Bissell
“Wonder Woman 1984,” Production Designer: Aline Bonetto
Film Contemporanei
“Da 5 Bloods,” Production Designer: Wynn Thomas
“I’m Thinking of Ending Things,” Production Designer: Molly
Hughes
“Palm Springs,” Production Designer: Jason Kisvarday
“Promising Young Woman,” Production Designer: Michael T.
Perry
“The Prom,” Production Designer: Jamie Walker McCall
Film D’animazione
“A Shawn the Sheep Movie: Farmageddon,” Production Designer:
Matt Perry
“Onward,” Production Designer: Noah Klocek
“Soul,” Production Designer: Steve Pilcher
“The Croods: A New Age,” Production Designer: Nate Wragg
“Wolfwalkers,” Production Designers: Ross Stewart, Tomm Moore,
Maria Pareja
Serie tv da un’ora Fantasy e
d’Epoca
“Lovecraft Country”: “I Am,” Production Designer: Kalina
Ivanov
“Perry Mason”: “Chapter Three,” Production Designer: John Perry
Goldsmith
“The Crown:: “War,” Production Designer: Martin Childs
“The Mandalorian”: “Chapter 13: The Jedi,” Production
Designers: Andrew L. Jones, Doug Chiang
“Westworld”: “Parce Domine,” Production Designer: Howard
Cummings
Serie tv da un’ora
contemporanea
“Killing Eve”: “Are You from Pinner?” Production Designer:
Laurence Dorman
“Ozark”: “Wartime,” Production Designer: David Bomba
“The Flight Attendant”: “After Dark,” Production Designer: Sara
K. White
“The Twilight Zone”: “Among the Untrodden,” Production
Designer: Michael Wylie
“Utopia”: “Just a Fanboy,” Production Designer: Steve
Arnold
Film tv o miniserie
“Fargo,” Production Designer: Warren Alan Young
“Hollywood,” Production Designer: Matthew Flood Ferguson
“Little Fires Everywhere,” Production Designer: Jessica
Kender
“The Alienist: Angel of Darkness,” Production Designer: Ruth
Ammon
“The Queen’s Gambit,” Production Designer: Uli Hanisch
Serie da mozz’ora
“Dead to Me”: “You Don’t Have to
Go,” “It Had to Be You,” Production Designer: L.J. Houdyshell
“Emily in Paris”: “Emily in
Paris,” Production Designer: Anne Seibel
Mythic Quest: Raven’s Banquet”:
“Pilot,” Production Designer: Mark Worthington
Space Force” – “THE LAUNCH”
Production Designer – Susie Mancini
What We Do in the Shadows:
Resurrection, Collaboration, Witches – Production Designer: Kate
Bunch
Un casting call per l’imminente
reboot di Blade con
Mahershala Ali potrebbe aver anticipato
l’arrivo della figlia del Diurno, Fallon Gray, nel MCU. Secondo quanto riportato da
Murphy’s Multiverse
(via
CBR), la produzione del film sarebbe alla ricerca di un’attrice
per il ruolo di un’adolescente di nome Ruby.
Quest’uiltima viene descritta come
“premurosa, serie e oppressa dal crescere in un mondo
complicato”. Ulteriori dettagli sul personaggio non sono stati
forniti, ma sebbene non si sappia ancora nulla sulla trama del
reboot Marvel dedicato all’iconico cacciatore di vampiri, sembra
che tale Ruby possa essere proprio la figlia di Eric Brooks,
fornendo così all’universo cinematografico Marvel un nuovo eroe
ereditario da poter sfruttare in futuro.
Bisogna tenere a mente, però, che
il nome “Ruby” potrebbe essere una sorta di copertura per il nome
che il personaggio avrà effettivamente nel film: dai fumetti,
sappiamo che il nome della figlia di Eric Brooks è Fallon Gray,
nonostante il personaggio non sia mai realmente apparso sulla
carta. Fallon avrebbe dovuto debuttare nel 2015 in una nuova serie
scritta da Tim Seeley e illustrata da
Logan Faerber. In seguito, però, Seeley abbandonò
il progetto, pensando che un autore di colore sarebbe stato più
adatto alla storia. Alla fine, la serie venne definitivamente
accantonata.
Nonostante il personaggio non abbia
mai debuttato ufficialmente, l’idea di una figlia di Blade
ha preso subito piede nell’immaginazione di moltissimi fan. E con
il MCU che a breve introdurrà sempre più eroi adolescenti – basti
pensare alle serie Hawkeye
e Ms. Marvel – un giovane Diurno potrebbe
aiutare a rimpolpare ed espandere l’universo del cacciatore di
vampiri, oltre il prossimo annunciato reboot.
Cosa sappiamo su Blade?
È passato più di un anno da quando
Blade è
stato annunciato ufficialmente, tuttavia la Marvel non ha in alcun
modo affrettato lo sviluppo del reboot. Di recente è stato
confermato che i Marvel Studios hanno affidato a Stacy
Osei-Kuffour la sceneggiatura del film. Osei-Kuffour
ha lavorato come story editor e sceneggiatrice per l’acclamata
serie Watchmendi
HBO. Lo studio ha preso in considerazione soltanto sceneggiatori di
colore e, secondo quanto riferito, Ali è stato direttamente
coinvolto nel processo.
L’ottavo episodio di WandaVision ha
finalmente confermato che
Wanda Maximoff è
Scarlet Witch e che è in grado di usare la Magia del Caos, al
centro dei poteri usati dal personaggio nei moderni fumetti
Marvel. Ma cos’è veramente la Magia
del Caos? In cosa differisce dalla magia tradizionale? E
soprattutto, quali effetti potrà avere su ciò che accadrà
nell’attesissimo finale della serie e nel futuro del MCU? Screen
Rant ha raccolto 10 cose sulla Magia del Caos che bisogna
necessariamente sapere per prepararsi a ciò che i Marvel Studios
hanno in serbo per gli spettatori:
Potere imprevedibile
Il concetto di base della
Magia del Caos è proprio questo: il caos. Nell’universo Marvel, si
tratta di una forma di magia che consente a chi la sua di
manipolare, deformare e ricostruire il tessuto stesso
dell’esistenza e della realtà. È una forma di magia molto potente e
molto pericolosa, da alcuni considerata addirittura mitica.
Per un certo periodo, nei fumetti,
Doctor Strange, lo Stregone Supremo, uno dei maghi più potenti
dell’Universo
Marvel, non pensava neanche che esistesse.
Wanda Maximoff è una delle poche che praticano la Magia del
Caos: essenzialmente, è attraverso di lei che il concetto è salito
alla ribalta.
Opposta alla Magia dell’Ordine
Uno dei motivi per cui
Stephen Strange ha sempre dubitato dell’esistenza della Magia del
Caos è il fatto che sia completamente antitetica alla magia
tradizionale, o Magia dell’Ordine. Il potere magico nell’Universo Marvel è
diviso in tre diversi tipi: energie personali, energie universali
ed energie dimensionali.
In generale, la Magia dell’Ordine
si basa sull’energia personale e viene eseguita da parte di un
individuo attraverso incantesimi e formule magiche, un codice
abbastanza difficile da analizzare per chi non ne fa uso.
Semplicemente, la Magia del Caos accade, come è stato chiarito in
WandaVision
tramite la creazione di un’idilliaca ed illusoria Westwiew.
Il Dio del Caos
La Magia
del Caos ha una sua fonte nell’universo Marvel. Chthon è un dio
antico, o un’antica divinità, che esiste da miliardi di anni. Alla
fine, Chthon divenne il primo detentore della magia oscura sulla
Terra, sfruttando il suo potere per diventare il Signore del
Caos.
È un essere dal
potere inimmaginabile e dal potenziale altamente distruttivo. Il
suo potere è stato mitigato nel tempo solo dal fatto che venne
intrappolato in una dimensione da lui stesso creata. Chthon è
ispirato ai “miti di Cthulhu” dell’autore H.P.
Lovecraft.
Il legame di Wanda
con Chthon
Chthon ha una certa
importanza nel mondo. Ha avuto una grande influenza sulla vita
della giovane
Wanda Maximoff ed è responsabile, in gran parte, del suo legame
con la Magia del Caos. Per un lungo periodo, Chthon rimase
intrappolato sotto il monte Wundagore, ma prima di scappare, si
legò a una bambina nata sulla montagna: Wanda, appunto.
Voleva che Wanda fosse per lui una
sorta di vascello vivente, ma ciò non accadde. Così, la lasciò
investita dalla Magia del Caos, che aumentò i suoi superpoteri
latenti. Altrimenti, sarebbero stati di portata relativamente
minore.
La pupilla di Agatha Harkness
Scarlet
Witch è un personaggio molto potente nell’Universo Marvel, ma
non aveva idea di quanto fosse realmente potente fino a quando non
è passata sotto la tutela di Agatha Harkness. Wanda non aveva
nemmeno idea della Magia del Caos o della sua oscura connessione
con essa.
Wanda e Agatha
entrarono in contatto per la prima volta in Avengers #128 e da lì,
Agatha aiutò Wanda ad aumentare, con la magia, il suo potere
esadecimale e mutante di probabilità. Ha anche aiutato Wanda a
usare la magia per creare i suoi figli, Billy e Tommy, anche se ciò
avrebbe portato a un enorme crepacuore per tutti i soggetti
coinvolti.
Scatenare il potenziale di Wanda
La consapevolezza e la
capacità di Wanda in merito alla Magia del Caos vengono davvero
alla ribalta con l’aiuto indesiderato di Morgan Le Fay. Le Fay è
una potente maga della Marvel che si basa in gran parte sul
personaggio della leggenda arturiana (la Fata Morgana).
Rapisce Wanda nel terzo volume del
fumetto Avengers scritto da Kurt Busiek e disegnato da George Pérez
e la usa come talismano vivente per incanalare le energie oscure.
In seguito a ciò, il potere di Wanda aumenta a dismisura, così come
le sue competenze con la Magia del Caos, che la portano ad
inseguire un sentiero oscuro…
Conseguenze tragiche
House Of M è un fumetto
Marvel seminale che ha avuto molta influenza su
WandaVision. Nella storia iconica, Wanda altera la realtà
per far sì che i suoi figli esistano ancora, dopo essere stati
esposti come costrutti magici basati sui frammenti dell’anima di
Mefisto.
Quando la sua fantasia fallisce, si
scaglia usando forse l’esempio più brutale di Magia del Caos nella
storia della Marvel. Cancella la stragrande maggioranza dei mutanti
sulla Terra con una semplice frase: “Niente più mutanti!”.
Le cicatrici sono ancora visibili, oltre un decennio dopo.
Il Darkhold
Wanda è il
detentore vivente della Magia del Caos più forte che esista nella
Marvel, ma Chthon ha ancora una notevole influenza. Un modo in cui
lo fa è attraverso il Darkhold, un libro magico che contiene la
scrittura e gli incantesimi di Chthon, assemblato da Morgan Le Fey
e tramandato dai suoi seguaci nel corso della storia.E ha persino già un ruolo nell’universo
cinematografico Marvel.
Il Darkhold è
infatti apparso in Agents Of S.H.I.E.L.D. e potrebbe
essere lo strano libro magico visto nel seminterrato di Agatha in
WandaVision. Il libro è oggetto di interessi per molti nei
fumetti, proprio a causa del potere e della conoscenza che
contiene, e nelle mani di Agatha o anche di Wanda sarebbe
incredibilmente pericoloso.
Essere Nexus
Il potere di Wanda è
esacerbato in larga misura dal fatto che è un Essere Nexus. Gli
Esseri Nexus sono individui con la capacità di influenzare le
probabilità e, di conseguenza, la realtà. Vuol dire essere una
porta vivente tra dimensioni e realtà, simile al
Nexus di tutte le realtà, una porta fisica nelle
Everglades.
Sebbene non sia mai stato
dichiarato esplicitamente, il suo status è probabilmente il
risultato del fatto che è stata investita da così tanta Magia del
Caos. WandaVision sembra riconoscerlo attraverso lo spot
presente nell’episodio sette in cui viene presentato “Nexus”, un
antidepressivo che “lavora per ancorarti alla tua realtà… o
alla realtà che hai scelto”.
Scarlet Witch
Wanda è finalmente
diventata la
Scarlet Witch del MCU nell’episodio
otto, acquisendo così il suo nome da supereroe nei fumetti, datole
fin dalla sua prima apparizione in Uncanny X-Men# 4 nel 1964. Ma da
allora il nome ha assunto un significato più grande che la serie
Disney+ pare stia riconoscendo. È
infatti un titolo legato alla magia.
Nella miniserie
Scarlet Witch del 2016 dello scrittore James Robinson e
dell’artista Vanesa R. Del Rey, Wanda esplora la Strada delle
Streghe, un percorso dimensionale esistente al di fuori dello
spazio e del tempo normali. Wanda scopre che la sua vera madre è
Natalya Maximoff, “la
Scarlet Witch“, che era un’eroina e una strega a pieno
titolo.
Ray Fisher è
tornato su
Twitter per rivelare nuovi dettagli sul clima – a sua detta –
ostile e anti-professionale venutosi a creare durante le riprese
aggiuntive di Justice
League. La scorsa estate, l’interprete di Cyborg aveva
pubblicamente denunciato il comportamento abusivo del regista
Joss Whedon, comportamento che in base alle
dichiarazioni di Fisher sarebbe stato consentito dai produttori
Geoff Johns e Jon Berg.
In seguito alle accuse di Fisher,
la Warner Bros.
ha avviato un’indagine, ma lo stesso Fisher si è ripetutamente
espresso contro il coinvolgimento di WarnerMedia e i potenziali
pregiudizi che potrebbero aver influenzato l’esito finale.
L’indagine condotta da WB, infatti, ha portato all’adozione di
vaghe azioni correttive che non sono mai state davvero esplicitate.
In seguito, Fisher ha espresso la volontà di non voler più lavorare
con
Walter Hamada, attuale presidente della DC Films, ed
il personaggio di Cyborg è stato cancellato da The Flash, l’atteso cinecomic di Andy
Mushietti dedicato al Velocista Scarlatto.
Ora, Ray Fisher ha
condiviso delle nuove dichiarazioni – sempre su
Twitter – che gettano una nuova luce su alcune richieste di
natura razzista fatte dai dirigenti della Warner Bros. durante le
riprese aggiuntive di Justice
League. Secondo Fisher, le nuove accuse toccano
soltanto una parte dei tanti problemi emersi durante la
post-produzione del film, incluso un dannoso stereotipo che pare
aleggiasse attorno alla sua figura e a quella del suo personaggio
(“un uomo nero arrabbiato al centro del film”).
Fisher continua dicendo che alcune
delle riprese sono state realizzare al solo scopo di “trattare come
un oggetto” il personaggio di Cyborg: secondo l’attore, ci sarebbe
stata addirittura una scena progettata con il solo obiettivo di
enfatizzare l’anatomia del personaggio. Ancora, i produttori gli
avrebbero chiesto di modificare la sua interpretazione, spingendolo
verso una sorta di emulazione il personaggio di Quasimodo.
L’attore conclude la sua lettera
d’accusa specificando che, dal suo punto di vista, la
Snyder Cut di Justice
League funge da “opposizione” a tutta la
dilagante “discriminazione” perpetrata durante i reshoot. Per
leggere le dichiarazioni complete, cliccate
qui.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Era il 2018 quando la
Disney distribuiva in sala Oceania, film d’animazione originale che,
ricalcando la formula del musical tanto cara ai lungometraggi della
Casa di Topolino, apriva la strada verso una innovazione, tecnica e
narrativa, che si è interrotta per 5 anni. Fino a oggi, infatti, lo
studio ha prodotto solo sequel (Ralph
Spacca Internet e Frozen 2 – Il segreto di Arendelle) ma il
prossimo 5 marzo sarà il turno di Raya
e L’Ultimo Drago.
Il nuovo film Walt
Disney Animation arriverà su Disney+ con accesso VIP oppure, laddove
e se saranno aperti, al cinema.
La storia di Raya e L’Ultimo Drago
La storia ci trasporta
in una terra lontana e magica, il regno di Kumandra, un mondo in
cui uomini e draghi vivevano insieme in armonia, fino a che le
forze del male non hanno preso il sopravvento e trasformato tutto
il regno in pietra. Per contrastarle, gli ultimi draghi si
sacrificarono, facendo un incantesimo che intrappolò le creature.
Questo però portò alla divisione di Kumandra in piccole tribù, che
per 500 anni sono rimaste separate e diffidenti, rese ostili dalla
scomparsa dei draghi. Quando le creature maligne si risveglieranno,
Raya, principessa e guerriera, dovrà intraprendere un lungo viaggio
per cercare di riportare in vita l’ultimo drago, il solo in
possesso della magia necessaria per scacciare la minaccia e per
riunificare Kumandra.
Viaggio nel Sud Est
Asiatico
Il team creativo che ha
portato alla realizzazione di Raya
e L’Ultimo Drago è un gruppo di talenti
multietnico che ha lavorato per rendere il film il più inclusivo
possibile. La sceneggiatura è opera di Qui Nguyen
e Adele Lim, di origini vietnamiti e malesi, i
produttori sono Peter Del Vecho (già vincitore di
un premio Oscar per Frozen), nato negli USA, e
Osnat Shurer (candidata al premio Oscar
per Oceania), che invece viene da Israele. La regia è
firmata dal messicano Carlos López Estrada insieme
allo statunitense Don Hall, già vincitore
dell’Oscar per Big
Hero 6. Questo gruppo culturalmente così vario ha portato
alla realizzazione di un film che rispecchia la diversità di fonti
e background. Inoltre, la location di Kumandra, ufficialmente un
paese fittizio, è ufficialmente ispirata al sud est Asiatico, tanto
che il gruppo di filmmaker ha visitato Thailandia, Vietnam,
Cambogia, Birmania, Indonesia, Filippine e Laos prima di cominciare
a lavorare al film.
Il percorso di ricerca
ha portato sullo schermo un immaginario, dai paesaggi alle
fisionomie dei personaggi, passando per costumi e accessori, che
mai aveva raggiunto il mondo Disney e che ora ha la possibilità di
una piattaforma mondiale davvero ampia.
Un’evoluzione nella drammaturgia d’animazione Disney
Non solo ambienti e
ispirazioni ma anche la struttura narrativa di Raya
e L’Ultimo Drago indica una forte volontà dello
studio di rinnovarsi e rinnovare il linguaggio che da sempre lo ha
contraddistinto. Nel film, infatti, non ci sono canzoni, non ci
sono dunque quei momenti di svolta o di riflessione che sempre, da
Biancaneve in poi, sono stati affidati a dei testi in musica.
Principessa non canterina e guerriera, Raya si candida quindi a
diventare uno dei personaggi Disney di nuova generazione che aprirà
molte strade, non solo da un punto di vista della rappresentazione,
ma anche da un punto di vista della drammaturgia, settore che non
sempre va di pari passo con la sperimentazione tecnica, che qui,
neanche a dirlo, raggiunge nuove vette di meraviglia
visiva.
Un’avventura action tutta
al femminile
Raya
e L’Ultimo Drago è sicuramente un’avventura al
femminile. Non solo la protagonista, ma anche l’antagonista
principale e alcuni dei personaggi più importanti della storia sono
donne; da una parte c’è il comic relief, che in questo
caso è rappresentato all’ultimo drago del titolo, Sisu, una donna
appunto. Ottimista, fiduciosa, buffa e divertente, Sisu è il giusto
contraltare a Raya, che invece è totalmente orientata verso la sua
missione, concentrata e focalizzata tanto da correre il rischio di
dimenticare quali sono i valori per cui ci si batte. Di fronte alla
nostra nobile e cocciuta protagonista c’è Namaari, anche lei dedita
completamente alla sua missione, però distorta dalla paura,
incapace di guardare al futuro in maniera benevola. Si tratta forse
del personaggio più interessante, quello che più di tutto si
evolve, che impara a fidarsi degli altri e ad accogliere dentro di
sé la diversità degli altri popoli, capendo, nel profondo, che la
chiave per la sopravvivenza è l’unità.
Queste giovani donne
protagoniste dell’avventura Disney sono però travolte da quella che
sembra la cifra stilistica predominante nel film, ovvero l’azione.
Sì, perché se c’è un genere cinematografico al quale Raya sembra
rispondere, oltre all’avventura e al fantasy, è proprio l’action
che diventa protagonista nelle bellissime sequenze di
combattimento. Spada, lancia e armi che cambiano forma e utilizzo
sono i coprotagonista di danze aggressive e perfettamente
coreografate che diventano il vero centro dell’azione e che
caratterizzano tutto lo stile visivo e narrativo di Raya e L’Ultimo
Drago. Il film Disney si rivela essere un vero e proprio action
fantasy con principesse guerriere protagoniste, senza canzoni e con
una miriade di personaggi secondari divertenti e simpatici, che
riescono, ognuno a suo modo, a ritagliarsi un piccolo spiraglio di
visibilità nella storia.
Il messaggio di unità e fiducia
Al netto di ogni
innovazione drammaturgia e paesaggistica, del lavoro sui personaggi
protagonisti e delle meraviglie tecniche che ogni volta la squadra
Disney riesce a mettere sotto al naso dei suoi spettatori, il vero
cuore di Raya
e L’Ultimo Drago è un messaggio positivo ed
edificante, che predica la fiducia e la collaborazione trai
diversi, non importa quanto distanti e apparentemente in conflitto.
Sembra una beffa il fatto che questo messaggio sia stato affidato
ad un film che è stato ultimato tanti mesi prima dell’inizio della
pandemia (attualmente in corso) e che adesso sembra essere
estremamente attuale, dato lo stato di incertezza e divisione che
viviamo da ormai dodici mesi.
Raya
e L’Ultimo Drago vuole ricordarci che siamo sullo
stesso pianeta e che condividere le difficoltà, aiutandoci e
fidandoci non può fare che bene alla collettività tutta.
Tenet
di Christopher Nolan uscirà finalmente nei cinema
di New York questo venerdì, a circa sei mesi di distanza dal suo
debutto ufficiale nelle sale. L’ultima fatica del regista
britannico era destinata ad essere uno dei titoli più attesi del
2020. Tuttavia, la pandemia di Coronavirus che ha letteralmente
stravolto l’industria cinematografica (e non solo), ha avuto i suoi
effetti anche sulla distribuzione e sulla relativa accoglienza del
più recente tentpole targato Warner Bros.
A livello mondiale, Tenet ha
incassato 363,1 milioni di dollari, mentre a livello internazionale
è riuscito a portare a casa 57,9 milioni. Un risultato al di sotto
delle aspettative, ma indubbiamente significativo, che ha spinto
anche gli altri studi a riconsiderare le loro strategie
distributive e a posticipare il più a lungo possibile i loro titoli
di maggiore richiamo, sulla scia non solo della chiusura dei cinema
ma anche su un altro dato di fatto: il pubblico non era ancora
pronto a tornare in sala.
Come riportato da
Variety, Tenet
sarà proiettato a partire dal prossimo weekend sugli schermo AMC
Lincoln Square, AMC Empire, AMC Kips Bay, Village East by Angelika
e Showcase Cinemas Jamaica. Inoltre, AMC Lincoln Square ospiterà le
proiezioni in IMAX a partire dal 12 marzo. Durante la sua corsa
originale, il film non è stato distribuito nei cinema di New York a
causa della chiusura delle sale, quindi la nuova uscita –
chiaramente simbolica – offrirà agli spettatori della Grande Mela
l’opportunità di vedere finalmente il film sul grande schermo.
Sarà interessante vedere come
Tenet verrà
accolto a New York, considerato che il film è già disponibile in
home video da alcuni mesi. A questo punto, quasi tutto il pubblico
interessato è probabile che abbia già visto il film. Tuttavia, la
possibilità di vedere per la prima volta il blockbuster di Nolan
sul grande schermo sarà irrinunciabile per alcuni, quindi una certa
affluenza nei cinema newyorkesi nei prossimi giorni dovrebbe
comunque essere garantita.
Hugh Grant ha firmato per interpretare il
villain in Dungeons & Dragons, il nuovo
adattamento che sarà prodotto da Paramount e da eOne. Lo sviluppo
del nuovo film è iniziato nel lontano 2015, ma il cast ha iniziato
a prendere forma soltanto di recente.
Nel corso degli anni, numerosi sono
stati i registi e gli sceneggiatori che hanno avuto modo di
contribuire al progetto, fino a quando la scelta definitiva non è
ricaduta su John Francis Daley e Jonathan
Goldstein, regista della commedia Game Night – Indovina chi muore stasera? e
sceneggiatori di
Spider-Man: Homecoming.
Il cast del nuovo Dungeons &
Dragons annovera già
Chris Pine,
Michelle Rodriguez e Justice Smith e
ora, come riportato da
Deadline, arriva la notizia che Hugh Grant – di recente acclamato per il suo
ruolo nella miniserie The Undoing al fianco di
Nicole Kidman – si è unito ufficialmente al cast nei panni
dell’antagonista principale.
Sempre la fonte riporta che nel film
reciterà anche Sophia Lillis, nota per aver interpretato la
versione adolescente di Beverly Marsh in IT e
IT – Capitolo Due, entrambi diretti da Andy Muschietti. Il
personaggio di Grant dovrebbe chiamarsi Forge Fletcher, mentre
Lillis interpreterà un personaggio di nome Doric.
Tutto quello che sappiamo su
Dungeons & Dragons
Dungeons
& Dragons sarà diretto da Jonathan
Goldstein e John Francis Daley,
che in precedenza hanno diretto Game Night – Indovina chi muore stasera? e
scritto Spider-Man:
Homecoming. I produttori esecutivi includono Allan Zeman e
John Middleton, e la sceneggiatura è stata scritta da David Leslie
Johnson e Lindsay Beer.
Paramount Pictures e Hasbro
dovrebbero cercare un grande attore di serie A come protagonista
nel film, con Will Smith, Josh Brolin, Chris Pratt,
Vin Diesel, Matthew McConaughey, Jamie Foxx, Joel Edgerton, Dave
Bautista, Jeremy Renner, oJohnny Depp nella lista dei loro
desideri.
Numerosi altri attori appassionati
di Dungeons & Dragons hanno anche
espresso interesse ad apparire in un film, tra cui Joe
Manganiello e Ember Moon, WWE
Superstar. Mentre nessun attore è stato ancora
annunciato, Dungeons & Dragons arriverà
nei cinema a Maggio 2022.
Netflix ha diffuso nella sera il teaser
trailer di Il
Divin Codino, l’annunciato film italiano originale
Netflix sulla storia di Roberto Baggio.
L’uomo che ha ispirato intere
generazioni a giocare a calcio. E non solo. Un calciatore unico,
capace di emozionare i tifosi di tutto il mondo. La storia de Il
Divin Codino è in arrivo su Netflix. Diretto da Letizia
Lamartire con protagonisti Andrea Arcangeli,
Valentina Bellè, Antonio Zavatteri, Thomas Trabacchi, Andrea
Pennacchi
Adam Wingard,
regista dell’attesissimo Godzilla
vs. Kong, ha paragonato l’arco narrativo del
personaggio di Kong all’interno del MonsterVerse a
Clint Eastwood. Il mostro atomico con l’alito di fuoco si è
confrontato per la prima volta con la scimmia gigante di Skull
Island ne Il trionfo di King Kong del 1962. Ora, i due
titani combatteranno di nuovo all’interno di una nuova stravagante
avventura piena zeppa di CGI, parte del rodato universo condiviso
di Warner Bros. e Legendary.
In una recente intervista con Total
Film (via
GamesRadar), il regista Wingard ha anticipato un aspetto del
personaggio di Kong che verrà messo in luce nel film e che potrebbe
sorprendere i fan di lunga data dell’iconico mostro. Wingard ha
infatti tracciato un interessante parallelismo tra l’arco del
personaggio di Kong nel MonsterVerse e l’evoluzione
di Clint Eastwood all’interno del cinema
western.
“Non vedo Kong come un semplice
animale”, ha spiegato Wingard. “È come un pistolero, ma
senza il tradizionale scontro a fuoco. È come il classico eroe
d’azione sulla collina che non se la sta passando molto bene. Ho
sempre guardato alla mia versione di Kong come ad un eroe del
cinema degli anni ’70. Fondamentalmente, in Kong: Skull Island è
come Clint Eastwood ne Il buono, il brutto e il cattivo. In
Godzilla vs. Kong sarà invece come Clint Eastwood ne Gli spietati.
Non ha più forza né pazienza. Non se la sta spassando. Ma quando
l’azione chiama, è sempre pronto a farsi avanti e farsene
carico!”
Kong ha fatto il suo rinnovato
debutto sul grande schermo nel 2017 in Kong: Skull
Island, mentre il suo avversario era già tornato a
brillare al cinema nel Godzilla
del 2014. Nel 2019 è uscito poi Godzilla:
King of the Monsters, che ha visto l’alternarsi in scena
di numerosi mostri del cinema classico giapponese. Dopo i risultati
non proprio entusiasmanti al botteghino del film di Michael
Dougherty, gli studi sperano che una nuova resa dei conti tra i due
mostri più famosi della storia del cinema possa riaccedere
l’interesse nei confronti del MonsterVerse. Tuttavia, a
giudicare dalle reazioni al
primo trailer (è diventato il più visto della Warner Bros.
nelle prime 24 ore), sembra proprio che sarà così…
Tutto quello che sappiamo su Godzilla vs. Kong
Due leggende si scontrano in
Godzilla vs. Kong: questi mitici avversari si
affronteranno infatti in una spettacolare battaglia senza
precedenti, con il destino del mondo in bilico. Kong e i suoi
protettori intraprenderanno un viaggio pericoloso per trovare la
sua vera casa, e con loro c’è Jia, una giovane ragazza orfana con
la quale ha stretto un legame forte ed unico. Ma si troveranno
inaspettatamente sul cammino di un Godzilla infuriato, che sta
seminando distruzione in tutto il mondo. L’epico scontro tra i due
titani, istigato da forze invisibili, è solo l’inizio del mistero
che giace nel profondo della Terra.
Il film è interpretato
da Alexander
Skarsgård (“Big Little Lies”, “La
tamburina”), Millie
Bobby Brown (“Stranger
Things”), Rebecca
Hall (“Christine”, “La genesi di Wonder Woman”),
Brian Tyree Henry (“Joker”, “Spider-Man: Un nuovo universo”), Shun
Oguri (“Weathering with You – La ragazza del tempo”), Eiza González
(“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Julian Dennison (“Deadpool 2”),
con Kyle Chandler (“Godzilla II: King of the Monsters”) e Demián
Bichir (“The Nun: La vocazione del male”, “The Hateful Eight”).
Hiram Garcia, produttore di
Black
Adam, ha confermato quando avranno luogo le riprese
dell’attesissimo cinecomic DC che avrà come protagonista Dwayne
Johnson nei panni dell’antico antieroe egiziano.
In origine, il personaggio avrebbe dovuto fare la sua apparizione
in Shazam! di
David F. Sandberg, ma alla fine la Warner Bros. ha optato per la
realizzazione di uno standalone che sarà ambientato 5.000 anni dopo
l’imprigionamento del guerriero Kahndag.
In una recente intervista con
Comic Book, Garcia ha confermato che le riprese di Black
Adam partiranno ufficialmente ad aprile in Georgia, dopo
che la produzione del film era stata rinviata più volte a causa
dello scoppio della pandemia di Coronavirus. “Cominceremo molto
presto. In realtà, ad aprile. Saremo in Georgia. Siamo davvero
entusiasti. Black Adam è un progetto davvero speciale per noi. E
non solo per il personaggio di Dwayne Johnson, ma anche per tutti i
membri della JSA che presenteremo al pubblico. Avremmo dovuto
iniziare a girare l’anno scorso, ma siamo comunque felici di aver
avuto il tempo di prenderci una pausa e riorganizzare tutto il
lavoro.”
Naturalmente, l’introduzione della
Justice Society of America è uno degli aspetti di Black Adam che
destano maggiore curiosità. Oltre all’antieroe del titolo, ad oggi
sappiamo che nel film appariranno anche Atom Smasher (Noah
Centineo), Cyclone (Quintessa
Swindell), Hawkman (Aldis
Hodge) e Doctor Fate (il cui interprete non è stato
ancora scelto). Al di là dei membri della JSA, sappiamo che nel
film vedremo anche Iside, l’interesse amoroso di Adam (interpretata
molto probabilmente da Sarah Shahi), e un
misterioso cattivo che avrà il volto di Marwan Kenzari (noto per essere stato il Jafar
del live action di Aladdin).
Ad oggi non sappiamo ancora quando
Black
Adam arriverà nelle sale. Inizialmente, il film
sarebbe dovuto arrivare nelle sale il 22 dicembre 2021. Tuttavia, a
causa dello scoppio della pandemia, la data di uscita è stata
posticipata in maniera indefinita. È probabile che il film arrivi
nelle sale per Natale 2022, ma considerato che WB e DC hanno già
tre cinecomic in uscita quell’anno (The
Flash, The Batman e Aquaman 2), è probabile che
alla fine Black Adam slitti direttamente agli inizi del
2023.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam, è stato affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra(Orphan, Paradise Beach – Dentro
l’incubo). Il progetto originale della Warner Bros.
su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi
scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone
con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam! è collegato
a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
Dopo vent’anni di silenzio, nel
1998 il celebre regista Terrence Malick torna al
cinema con quello che è ancora oggi considerato il suo massimo
capolavoro. Si tratta di La sottile linea
rossa, film di guerra unico nel suo genere,
attraverso il quale emergono i tormenti interiori di un gruppo di
soldati costretti a misurarsi con gli orrori della Seconda guerra
mondiale. Malick è infatti noto per il suo perfezionismo maniacale,
come anche per le profonde riflessioni filosofiche e spirituali di
cui i suoi film sono intrisi, con tanto di vero e proprio viaggio
nella mente dei personaggi attraverso la loro voce narrante.
Quello di La sottile linea
rossa è un progetto cullato per circa dieci anni, periodo di
tempo in cui il regista si è dedicato ad un minuzioso e ambizioso
adattamento dell’omonimo romanzo del 1962 di James
Jones. Vero reduce della guerra nel Pacifico, questi
racconta qui la sua esperienza durante la battaglia del Monte
Austen, nell’ambito della campagna di Guadalcanal. A ritardare la
realizzazione del film vi furono inoltre i particolari metodi di
ripresa tipici del regista. Questi decise infatti di girare spesso
in condizioni estreme, avvalendosi di fonti luminose diverse, sino
a dar vita ad una prima versione del film lunga ben sei ore.
Dopo un drastico taglio in fase di
montaggio, riducendo il film a metà della sua durata originale.
Nonostante ciò, poco o nulla della sua bellezza è andata persa, e
ancora oggi si tratta di un’opera senza tempo, capace di comunicare
come pochi film del suo genere lo stato d’animo di personaggi e
l’atmosfera delle vicende da loro vissute. Prima di intraprendere
una visione del film, proseguendo qui nella lettura sarà possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ad altre curiosità. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La sottile linea rossa: la trama del film
La vicenda narrata si svolge nel
1942, nell’isola di Guadalcanal, appartenente all’arcipelago delle
Isole Salomone. Qui la compagnia di fucilieri Charlie
viene inviata alla conquista di un campo d’aviazione giapponese
posto in cima alla collina dell’isola. Il gruppo di militari è
guidato dal mite capitano Staros, il quale esegue
gli ordini dell’ambizioso colonnello Tall. Durante
il lungo e sanguinoso assalto, gli uomini avranno modo di
confrontarsi tanto con il luogo che li ospita quanto con sé stessi,
interrogandosi sulla follia di quella guerra. Tra tutti,
spiccheranno le vicende del soldato Witt, del
soldato Bell e l’inevitabile scontro tra Tall e
Staros. Le loro azioni segneranno in modo talvolta imprevedibile
l’esito della missione.
La sottile linea rossa: il cast
del film
Al momento di dover produrre il
film, data la sua complessità, i produttori convinsero Malick a
coinvolgere attori particolarmente noti nel progetto. Il primo a
dichiararsi disponibile fu Sean Penn,
disposto persino a lavorare gratis pur di poter prendere parte al
nuovo film del regista. A lui è stata assegnato il ruolo del cinico
sergente Welsh. Dopo di lui, numerosi attori si proposero per
recitare in La sottile linea rossa, dando vita ad una
lunga fase di provini. Adrien Brody
finì con l’interpretare il caporale Geoffrey Fife. Questi doveva
essere uno dei protagonisti del film, ma finì con il rappresentare
poco più di un cameo in seguito ai tagli effettuati al montaggio.
Jim Caviezel dà
invece vita al soldato Robert Lee Witt, mentre Ben
Chaplin è il soldato Jack Bell.
George Clooney
interpreta il capitano Charles Bosche. Questi lavorò sul set per
due settimane, ma anche lui vide drasticamente ridotta la sua
presenza dopo i tagli di montaggio. Finì infatti con l’apparire in
scena per meno di un minuto. Woody
Harrelson, che interpreta il sergente Keck, rimase sul
set ben oltre quanto per lui previsto solo per poter osservare
Malick al lavoro. Sono poi presenti attori come John Cusack nei
panni del capitano John Gaff, Jared Leto in
quelli del secondo tenente William Whyte e John Travolta
per il brigadier generale Quintard. Nick
Nolte interpreta il tenente Tall,
mentre Elias Koteas il capitano Staros.
Numerosi sono inoltre gli attori che hanno recitato nel film e che
sono stati del tutto tagliati dal film. Tra questi si annoverano
Gary Oldman, Mickey Rourke, Viggo Mortensen e
Billy Bob
Thornton.
La sottile linea rossa: le
riprese, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come accennato, con questo film
Malick portò le proprie particolari tecniche di ripresa a nuovi
livelli. Nei cento giorni dedicati al set, egli sperimento diversi
risultati con la luce naturale e artificiale. Non volendo attendere
per l’illuminazione giusta, decise infatti di girare la stessa
scena per tre volte, ogni volta con condizioni di luce diverse,
così da avere maggior scelta in fase di montaggio e prediligere
l’illuminazione che riteneva più adeguata ad ogni sequenza. Allo
stesso modo, durante le scene dedicate alle battaglie più crude
decise di distogliere l’attenzione da queste, come per pudore e
rispetto, e andare piuttosto ad inquadrare elementi naturali
presenti sul luogo. Tecniche come queste hanno così portato il film
ad ottenere quello spiritualismo tipico del cinema di Malick.
Per poter ritrovare tutto ciò, è
possibile fruire di La sottile linea rossa grazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente, in prima visione
assoluta, nel palinsesto televisivo di martedì 2
marzo alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Ambientata nei primi anni 2000, una
storia senza tempo in cui il bene e il male si mescolano in un
vortice di inganni, tradimenti e folle gelosia. Alla sua sesta
regia, Edoardo Leo torna sul set
con Non
sono quello che sono, film drammatico di cui è anche
autore e protagonista. Nel cast Antonia
Truppo, Javad
Moraqib, Ambrosia
Caldarelli, Matteo
Olivetti, Michael Schermi. La
fotografia del film è di Marco Bassano, la
scenografia di Veronica Rosafio, i
costumi di Elena Minesso e il montaggio
di Consuelo Catucci. Le riprese dureranno sei
settimane e si svolgeranno tra Roma e il litorale laziale.
Prodotto
da Fulvio e Federica
Lucisano per Italian International
Film, Matteo
Rovere e Sydney
Sibilia per Groenlandia e Vision
Distribution, Non sono quello che
sono sarà distribuito da Vision
Distribution.
Nel nuovo film Disney e Pixar
Soul,
Joe Gardner, un insegnante di musica di scuola media, ha
l’occasione unica di suonare nel migliore locale jazz della città.
Ma un piccolo passo falso lo porterà dalle strade della città di
New York all’Ante-Mondo, un luogo fantastico dove le nuove anime
sviluppano personalità, interessi e manie prima di andare sulla
Terra. Determinato a ritornare alla propria vita, Joe si allea con
22, un’anima precoce che non ha mai capito il fascino
dell’esperienza umana. Mentre Joe cerca disperatamente di mostrare
a 22 cosa renda la vita così speciale, troverà le risposte alle
domande più importanti sull’esistenza.
Vincitore di due Golden Globe come
Miglior film d’animazione e Miglior colonna sonora originale – per
le musiche composte da Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste – e
premiato come Film dell’anno dall’American Film Institute e Miglior
film d’animazione dal National Board of Review, Soul è
“un film adatto a tutte le età” (Vibe.com) che è riuscito a conquistare tanto
il pubblico quanto la critica.
Nella versione italiana del nuovo
film Disney e Pixar di Natale Soul,
il compositore e pianista di fama internazionale Stefano Bollani è
autore e interprete del brano originale “Villa Incognito”, che il
pubblico italiano potrà ascoltare nei titoli di coda del
lungometraggio d’animazione. Stefano Bollani si è affermato nella
musica jazz e classica, salendo sui palchi più prestigiosi del
mondo (da Umbria Jazz al festival di Montreal, dalla Town Hall
di New York alla Fenice di Venezia, dal Barbican di Londra e la
Salle Pleyel di Parigi fino alla Scala di Milano) e collaborando
con grandissimi musicisti internazionali.
Il compositore e pianista si unisce
a un cast di voci che include, nella versione italiana del film,
gli attori
Paola Cortellesi (22) e
Neri Marcorè (Joe Gardner); l’attore e compositore Jonis Bascir
(il barbiere di Joe, Dez); la pallavolista Paola Egonu (Sognaluna);
l’artista musicale David Blank (cantante nella metropolitana); la
modella e influencer Paola Turani (Maria Antonietta); e le
influencer Marta Losito (Rachel) e Giulia Penna (Juliet).
Diretto dal premio Oscar
Pete Docter (Inside Out, Up), co-diretto
da Kemp Powers (Quella notte a Miami…) e prodotto dalla
candidata all’Accademy Award Dana Murray (Lou, corto
d’animazione Pixar), il nuovo film Disney e Pixar Soul sarà
disponibile in Blu-Ray, DVD e sulle piattaforme digitali a partire
dal 31 marzo.
I contenuti extra includono tanti
approfondimenti sul film e i commenti audio di Pete Docter, Kemp
Powers e Dana Murray. I fan, inoltre, potranno acquistare Soul
anche nell’edizione da collezione Blu-Ray Steelbook, che include un
disco bonus con le esclusive scene eliminate e altri imperdibili
contenuti inediti.
CONTENUTI EXTRA
Blu-Ray:
Commento audio – Versione del film con il
commento audio del regista Pete Docter, il co-regista Kemp Powers e
la produttrice Dana Murray.
Non un qualsiasi Joe – Approfondimento sulla
minuziosa attenzione ai dettagli che ha accompagnato il processo di
creazione di Joe e della sua storia nel primo film Pixar che ha un
protagonista afroamericano.
Caramella astrale – Uno sguardo ravvicinato
sulle innovazioni tecniche utilizzate per ricreare le ambientazioni
e i personaggi del mondo di Soul.
Disco Bonus (incluso
nell’edizione Blu-Ray Steelbook®):
Scene eliminate:
Introduzione – Il co-sceneggiatore Mike Jones e la Story
Supervisor Kristen Lester introducono le scene eliminate agli
spettatori.
Orientamento mentori – Joe si intrufola nell’Io-Seminario del
programma di orientamento per cercare di trovare un modo per
tornare sulla Terra.
Circolo nascosto – Joe segue 22 nel suo “nascondiglio segreto”
dopo che l’anima accetta con riluttanza di aiutarlo a tornare sulla
Terra.
Compiti a casa – Intrappolata dentro il corpo di Joe, 22 prova
maldestramente ad aiutare la vicina del piano di sotto.
Vivere il sogno – Joe fa una chiacchierata a quattr’occhi con
22 riguardo la sua paura di andare sulla Terra, per poi tentare di
tornare a casa tramite un portale dei sogni.
Servizio fotografico – Joe, intrappolato nel corpo di un gatto,
e 22, nel corpo di Joe, prendono la metropolitana per raggiungere
il locale jazz per un servizio fotografico.
Piuttosto profondo per un
cartone – I filmmakers affrontano grandi domande come:
“Come nasce la personalità di un neonato? Qual è il significato
della vita?” e altre ancora.
In Bolla: la musica e il
suono di Soul – Estratto che esplora i diversi
universi sonori del film e spiega in che modo la musica accompagna
e aggiunge specificità al viaggio di Joe.
Soul, Improvvisato – Il
team Pixar Systems e la squadra di Soul raccontano come
hanno fatto a concludere in tempo il film durante il picco della
pandemia Covid-19.
I grandi del Jazz
– I giganti del mondo del Jazz coinvolti per Soul
condividono la passione e la consapevolezza duramente costruita su
cosa sia la musica e cosa faccia per tutti noi.
Le ultime immagini dal set di
Thor: Love
and Thunder confermano che nel film verrà messa in
scena un’altra tragicommedia che ricapitolerà gli eventi di
Thor: Ragnarok (al pari di quanto avvenuto in
quest’ultimo, dove invece sono stati messi in scena gli eventi di
Thor: The Dark World).
Le immagini confermano che
Matt Damon, Luke Hemsworth e Sam Neill riprenderanno i ruoli dei “falsi”
Odino, Thor e Loki all’interno della rappresentazione. Tuttavia,
questa volta i tre attori saranno affiancati da una new
entry. Gli scatti dal set diffusi online dal Daily Mail,
infatti, confermano che anche Melissa McCarthy avrà un parte nel film,
andando ad interpretare una “falsa” versione di Hela, la perfida
sorella di Thor e Loki, interpretata in Ragnarok dal premio Oscar Cate Blanchett.
Considerando il background comico
dell’attrice de
Le amiche della sposa, è quasi certo che la nuova
rappresentazione sarà uno dei momenti più divertenti del film:
inoltre, sarà interessante vedere in che modo la McCarthy si
prenderà gioco del temibile personaggio interpretato dalla
Blanchett. Per vedere le immagini dal set che confermano il ritorno
di Damon, Hemsworth e Neill e il coinvolgimento di McCarthy, potete
cliccare
qui e
qui.
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir
stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo
daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è
fissata invece al 11 febbraio 2022.
Taika Waitititornerà alla regia di un film dei
Marvel Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal
fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Un’altra serie collegata al MCU sta per fare il suo debutto:
stiamo parlando di The Falcon and the Winter Soldier, che porterà
avanti la storia dei personaggi del titolo e mostrerà cosa è
diventato il mondo dopo che gli eventi di Avengers:
Endgame hanno cambiato lo stato del franchise.
Naturalmente, i fan hanno avuto tempo a disposizione sufficiente
per ipotizzare le varie trame che lo show potrebbe affrontare.
Screen Rant ha raccolto 10 teorie su
The Falcon and the Winter Soldier, in attesa di scoprire
quali si riveleranno fondate:
Teschio Rosso è stato liberato da Vormir ed è tornato sulla
Terra
Secondo questa teoria, i
loschi obiettivi di Teschio Rosso non sarebbero cambiati da
Captain America: Il primo vendicatore (anche se molti
considerano quella trama ormai abbandonata). La teoria sostiene
che, dopo il suo ritorno da Vormir, ci sia proprio Teschio Rosso
dietro gli eventi della serie tv.
In realtà si tratterebbe di un
enorme passo indietro per il MCU, poiché riportare Teschio Rosso
nella serie significa dare a Falcon e al Soldato d’Inverno un
cattivo riciclato e non qualcuno di nuovo che possa davvero
sfidarli. Per non parlare del fatto che Vormir non è mai stato
collegato a questi due personaggi…
John Walker sarà il cattivo
Ci sono
molte cose che i fan sanno già della serie: una di queste è la
presenza di John Walker, meglio conosciuto come US Agent, che funge
da sostituto di Captain America. Questa teoria considera la
possibilità che Walker sia effettivamente un cattivo e che brami lo
scudo di Cap.
È una teoria valida
poiché a Walker potrebbe non piacere il fatto che Steve abbia
scelto Sam come nuovo Captain America. È qualche che avrebbe invece
voluto per se stesso. Una versione malvagia di Walker, quindi, è un
ottimo modo per sviluppare il personaggio.
Falcon e il Soldato
d’Inverno sono in realtà gli scagnozzi di Zemo
Per quanto riguarda le
teorie inverosimili, questa potrebbe davvero essere al di là di
ogni logica comprensione. Secondo questa teoria, Zemo è in realtà
una sorta di bravo ragazzo che vuole abbattere gli Spezzabandiera e
che ha impiegato Falcon e il Soldato d’Inverno in qualità di suoi
scagnozzi.
Considerando la caratterizzazione di
Zemo nei fumetti, sembra praticamente impossibile che il
personaggio possa rivelarsi come vero protagonista o che il Soldato
d’Inverno consideri l’ipotesi di poter lavorare per lui, visto e
considerato che lo stesso Zemo lo aveva incastrato in Captain
America: Civil War…
Il governo utilizzerà Zemo per fare propaganda
L’ultima volta che i fan
hanno visto Zemo, il Barone si trovava sotto la custodia del
governo: è possibile, quindi, che stia lavorando per loro. Questa
teoria sostiene che il governo utilizzerà tutti i cattivi della
serie come un modo per convalidare nuovamente gli accordi di
Sokovia.
Ci sono ancora tante domande senza
risposta sul MCU a cui la serie dovrà rispondere, e questa teoria
potrebbe davvero rappresentare uno dei modi per confermare che il
governo è, in realtà, ancora contrario ai supereroi. Inoltre, Zemo
che lavora come una sorta di spauracchio è in linea con il suo
personaggio, poiché gli permetterebbe di abbattere i supereroi che
tanto disprezza.
Falcon non sarà un Captain America all’altezza
Le
dinamiche tra i personaggi principali hanno aperto la strada a
parecchi meme, ma sarebbe davvero terribile se si scoprisse che
Falcon non sarebbe all’altezza di ricoprire il ruolo di Captain
America. Questa teoria sostiene che Falcon continuerà a fare danni
e che il Soldato d’Inverno dovrà sempre correre in suo
aiuto.
Secondo questa
teoria, Falcon continuerà a provare di essere un buon Captain
America, ma non avrà alcun successo. A loro volta, i suoi frequenti
errori trasformerebbero la tipica frase: “Non fare nulla di
stupido” del Soldato d’Inverno in un vero e proprio
slogan.
Sharon Carter prenderà il posto di Black Widow
La storia d’amore tra
Sharon e Steve ha diviso molti fan del MCU, mentre altri hanno
sempre pensato che il personaggio non fosse stati sviluppato a
dovere. Questa teoria è un buon modo per sistemare ad eventuali
errori, in quanto considera la possibilità che Sharon Carter
assumerà il ruolo di Black Widow.
L’idea è che darà vita ad una sorta
di connessione con Sam Wilson dopo che lui avrà accettato di essere
il nuovo Captain America, con i due che hanno lo stesso tipo di
partnership che condividevano Steve e Natasha.
Il Soldato d’Inverno sarà ancora una volta il cattivo
Secondo questa teoria, la
serie tv sostanzialmente riciclerà la trama di Captain
America:Civil War dimostrando che Zemo
manipolerà ancora una volta la mente di Bucky Barnes.
Considerando le amicizie che ha
stretto e il legame che ha instaurato con gli altri Vendicatori,
non è possibile che la serie lo trasformi in un cattivo ora come
ora. Sarebbe anche un passo indietro rispetto a quasi un decennio
di sviluppo del personaggio, poiché trasformarlo in un cattivo
ragazzo annullerebbe gli eventi di tutti i film a cui ha preso
parte.
Sam e Bucky condivideranno il titolo di Captain America
L’idea che
i personaggi principali diventino una squadra a pieno titolo
piuttosto che un duo riluttante sarebbe un buon modo per chiudere
la serie. Secondo questa teoria, Falcon e il Soldato d’Inverno
uniranno le forze per diventare il Team Captain America.
I loro ruoli in
Captain America: The Winter Soldier lo rendono
probabilmente il miglior film della trilogia, e il cerchio
tornerebbe al punto di partenza se questi due si rivelassero degni
dello scudo nello stesso momento. La teoria considera la
possibilità che gli eroi condividano il titolo di Captain America
in questo modo.
Il Barone Mordo sta rubando i
poteri dei supereroi
È difficile credere che
personaggi di film di generi diversi si incontrino grazie alla
serie. Tuttavia, secondo questa teoria, c’è una possibilità che il
Barone Mordo (da Doctor
Strange) possa fare un’apparizione. La logica qui è che
Mordo non solo non vuole stregoni nel mondo, ma è anche contrario
all’ idee dei supereroi in generale: apparirebbe, dunque, in The
Falcon and the Winter Soldier per rubare i loro poteri.
Ancora una volta, le probabilità che ciò
accada sembrano improbabili, soprattutto perché c’è troppo
contrasto negli stili dei due franchise perché funzioni. Sembra
anche illogico dal momento che Mordo non ha alcun collegamento con
questi personaggi.
Rhodey farà ammenda
con Sam e gli darà la spinta per diventare Captain
America
È stato
confermato che James Rhodes apparirà nella serie tv, il che è un
ottimo modo per far interagire il personaggio con Falcon, dal
momento che non si sono parlati dopo che Rhodes è rimasto
paralizzato in Captain
America:Civil War.
Questa teoria
afferma che il suo ruolo sarebbe quello di chiudere proprio
quest’arco narrativo. Rhodes apparirà per dire a Sam di perdonarsi
per quello che è successo in Civil
War, con il discorso di Rhodey che spingerà Sam
ad abbracciare finalmente il ruolo di nuovo Captain America,
rendendo finalmente valido il motivo per cui Steve gli ha
consegnato lo scudo. È sicuramente un ottimo modo per chiudere una
storia iniziata cinque anni fa.
Intervistato da
GQ UK, Tom
Holland è tornato a parlare dell’attesissimo
Uncharted,
facendo luce sulla pressione che un ruolo iconico come quello di
Nathan Drake inevitabilmente comporta. Il film arriverà nelle sale
a gennaio del 2022, dopo essere stato posticipato più volte a causa
della pandemia di Covid-19.
Nel corso dell’intervista, Holland
ha spiegato che interpretare un eroe d’azione più maturo come
Nathan lo ha portato ad avere diversi momenti di insicurezza e al
tempo stesso di eccessiva vanità. L’attore ha ammesso di non
essersi mai sentito abbastanza bravo durante le riprese di
determinate scene, mentre in altre era eccessivamente concentrato
sul suo aspetto e sul look del personaggio.
“Non appena inizi a fare
pensieri del tipo: ‘Sono venuto bene in questa scena?’, allora la
recitazione diventa qualcosa di molto diverso dall’interpretare un
personaggio”, ha spiegato Holland. “Penso che durante le
riprese di Uncharted mi sono troppo spesso lasciato influenzare da
pensieri del tipo: ‘Voglio avere un bell’aspetto. Voglio che questo
sia davvero il mio momento’. Volevo a tutti i costi sembrare tosto,
stoico… praticamente, volevo essere Mark Wahlberg!
Poi ha aggiunto: “Il mio
personaggio dovrebbe essere un f*****o eroe d’azione, ma non ho
ancora visto il film, quindi non so se ci sono riuscito oppure no.
Ma ho imparato davvero tanto da quest’esperienza. Molto spesso non
mi sono concentrato sul lasciare effettivamente un segno, ma
piuttosto su quanto i miei bicipiti sporgenti fossero ben visibili.
È stato un errore che probabilmente non commetterò mai
più.”
Tutto quello che sappiamo su
Uncharted
In Uncharted, Tom
Holland sarà Nathan Drake, mentre Mark
Wahlberg vestirà i panni di Sully Sullivan. Non
tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare
l’eroe del titolo anni fa quando David O.
Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli
anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come
una origin story.
La sceneggiatura del film, che
arriverà al cinema il 16 luglio 2021, è stata firmata
da Art Marcum, Matt
Holloway e Rafe Judkins, e
racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni
giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti
conosciamo.
Vi ricordiamo che Uncharted
sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation
Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da
Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation
Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.
Come accaduto nel 2021, il
Comic-Con di San Diego, la più grande convention
dedicata ai fan del Nord America, non si terrà in presenza a causa
della pandemia COVID-19. L’annuncio è stato dato lunedì dagli
organizzatori. L’evento, invece, si svolgerà virtualmente nell’arco
di tre giorni, dal 23 al 25 luglio. Comic-Con International,
l’organizzazione dietro l’SDCC, sta pianificando una convention di
persona a San Diego che si terrà a novembre 2021.
“Anche se siamo incoraggiati
dall’introduzione del vaccino e dal numero crescente di individui
inoculati, sembra che luglio sarà ancora troppo presto per tenere
in sicurezza un evento di persona delle dimensioni del
Comic-Con”, hanno detto gli organizzatori in un dichiarazione.
“Anche se lamentiamo il rinvio del Comic-Con di persona, il
nostro impegno nei confronti di questa comunità di fan e la nostra
celebrazione dei fumetti e delle arti popolari correlate permangono
come una parte importante di ciò che siamo”.
Sia i partecipanti che gli
espositori che intendono partecipare alla SDCC a luglio avranno la
possibilità di partecipare alla convention di novembre 2021 o alla
convention di luglio 2022. Nel loro annuncio, gli organizzatori
hanno detto che i dettagli su questi piani “saranno
disponibili”.
È il secondo anno consecutivo che
l’evento di persona, che storicamente ha accolto fino a 130.000
partecipanti ogni anno dalla fine degli anni 2000, ha dovuto essere
spostato online a causa delle precauzioni di salute e sicurezza
legate alla pandemia.
T.I. non tornerà al
fianco di Paul Rudd in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Il rapper e
attore statunitense aveva debuttato nel primo Ant-Man del
2015 nei panni di Dave, ex detenuto nonché amico di Luis (Michael
Peńa), che alla fine aiuta Scott Lang nella sua
missione. L’attore è tornato anche in Ant-Man
and the Wasp, ma il suo viaggio nel MCU sembra essere giunto a una fine
inaspettata.
Mentre il cast principale di
Ant-Man
e Ant-Mand
and the Wasp è già stato confermato per Ant-Man and the Wasp: Quantumania, un membro
dell’eccentrica squadra di Scott non sarà presente.
THR, infatti, riferisce che T.I. non sarà presente nel film. I
motivi non sono stati resi noti, ma la notizia arriva in seguito ad
alcune accuse mosse contro il rapper e sua moglie Tiny: la coppia
sarebbe stata accusata di “abusi sessuali, ingestione
forzata di stupefacenti illegali, sequestro di persona, falsa
detenzione, intimidazioni, aggressioni e molestie”.
La coppia ha subito negato le
accuse, rilasciando una dichiarazione tramite il proprio avvocato.
“Clifford (T.I.) e Tameka Harris (Tiny) negano con la massima
fermezza queste accuse infondate. Siamo fiduciosi che se queste
affermazioni vengano esaminate in modo approfondito ed equo, non
verranno imputati”. La fonte sottolinea, tuttavia, che non è
confermato se lo scandalo sia la ragione dell’assenza di T.I. nel
threequel.
T.I. non è l’unico
attore inizialmente previsto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania che non
apparirà nel terzo film. L’attrice originale di Cassie Lang,
Emma Fuhrmann, è stata ufficialmente sostituita
con Kathryn Newton. Non è chiaro cosa abbia
portato a tale recasting, ma di recente Newton ha comunque
espresso la sua gioia per essere entrata a far parte del
MCU.
Le star del prequel di Star
Wars, Ewan McGregor e Hayden Christensen sono già a bordo per
la serie, che McGregor ha recentemente annunciato che le riprese
inizieranno in primavera. I dettagli del personaggio di Varma
interpreterà non sono stati rivelati, così come i dettagli della
trama del dramma, che è basato sul personaggio del film prequel.
Christensen riprenderà il ruolo di Darth Vader. Lo spettacolo
dovrebbe svolgersi tra il film finale dei prequel di George Lucas,
La vendetta dei Sith e Una nuova speranza.
McGregor ha anche confermato il
mese scorso che la serie sarà diretta da Deborah Chow, che ha
diretto due episodi della prima serie di The
Mandalorian , e che utilizzerà la stessa tecnologia
di The Mandalorian , la tecnologia StageCraft, in cui
i dettagliati sfondi SFX dello spettacolo vengono proiettati
su schermi ad altissima risoluzione dietro gli attori.
Il Maestro Jedi Obi-Wan
Kenobi è un personaggio fondamentale in tutti i film
di Star Wars, che funge da mentore di Luke Skywalker al
quale introduce le vie dei Jedi. È stato interpretato da Alec
Guinness nella trilogia originale.
Obi-Wan Kenobi: la serie tv
Obi-Wan
Kenobi è l’annunciata serie tv sul personaggio
dell’universo di Star Wars scritta da Joby
Harold per Lucasfilm
per Disney+.
In Obi-Wan
Kenobi protagonisti saranno Ewan McGregor che riprenderà il ruolo di
Obi-Wan Kenobi e Hayden Christensen che
interpreterà
Darth Vader, a più di dieci anni da La Vendetta dei
Sith.
Il personaggio di Batman,
interpretato da Ben Affleck, avrà un tema musicale nuovo di
zecca nella Snyder Cut di Justice
League, che arriverà su HBO Max il prossimo 18 marzo.
Il Batman di Affleck ha debuttato in Batman v Superman: Dawn of Justice: quella
proposta da Zack Snyder all’epoca era una versione più
matura e molto più oscura del celebre eroe della DC.
Il suo tema principale in quel
film, che era stato creato da Hans Zimmer in
collaborazione con Junkie XL, rifletteva non
soltanto il tono dell’intero DCEU, ma anche quello dello stesso
personaggio di Batman, incluso il suo tragico passato. Tuttavia, in
Justice
League il personaggio si evolve e diventa una
forza positiva che cerca di mettere insieme una squadra di
supereroi. Sfortunatamente, però, nella versione cinematografica
del 2017, le musiche di Junkie XL che avrebbe dovuto accompagnare
il nuovo viaggio di Bruce Wayne sono state rimosse.
Ora, come sappiamo ormai da diverso
tempo, nella Snyder Cut torneranno le musiche di Tom
Holkenborg (questo il vero nome di Junkie XL), ma il noto
compositore ha già anticipato che i fan avranno la possibilità di
ascoltare un nuovo tema di Batman. Intervistato da
TheFilmJunkee, Holkenborg ha spiegato che il nuovo tema
rifletterà la “motivazione” dell’eroe nel film, in contrasto con il
suo passato tormentato e quindi con il tema principale di
Batman v
Superman.
“Batman è un personaggio molto
tormentato, ma la cosa più bella è che, in realtà, non è il vero
supereroe di questo film rispetto a tutti gli altri personaggi. È
solo un ragazzo che ha un mucchio di soldi. È anche piuttosto
divertente, ma ha questo passato davvero tormentato. Quindi, nella
Snyder Cut, l’attenzione non sarà focalizzata sul suo passato,
quanto piuttosto sulla sua motivazione, che è appunto quella di
riunire la squadra. Questo è il suo obiettivo principale.”
Nuove musiche per la Snyder Cut di
Justice League
Sempre nel corso della medesima
intervista, Junkie XL ha specificato che, in generale, la colonna
sonora della Snyder Cut sarà molto diversa da quella che
aveva composto tra il 2016 e il 2017 per la versione
cinematografica (prima del coinvolgimento di Joss Whedon e dell’entrata in scena di
Danny Elfman). Invece di riutilizzare ciò che
aveva creato in passato, il compositore ha spiegato che le nuove
musiche saranno perfettamente bilanciate con il ritmo del taglio di
Snyder.
“Ho la sensazione di avere idee
migliori adesso. La versione di due ore a cui stavo lavorando nel
2016 e nel 2017 era troppo martellante, dall’inizio alla fine. Ora,
quando la gente vedrà questo film, vedrà scene d’azione pazzesche,
accostate però a dieci o quindici minuti di narrazione dove si
capisce davvero in che mondo di trovi, da dove vengono questi
personaggi e cosa c’è in gioco. Perciò non c’è solo azione
dall’inizio alla fine: è un’esperienza di quattro ore assolutamente
bilanciata. C’erano cose nella colonna sonora originale di Justice League che erano fantastiche, ma che
si sono contaminate dopo che mi hanno fatto fuori.”
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Black
Panther è stato uno dei più grandi successi dei
Marvel Studios, non solo in termini
di incassi, ma anche in merito all’impatto culturale che la
pellicola ha avuto a livello globale. Eppure, forse non tutti sanno
che già negli anni ’90 qualcuno provò a portare la storia di
T’Challa sul grande schermo…
Questo qualcuno risponde al nome di
Wesley Snipes, che ha discusso del progetto
mai realizzato in una recente intervista con
Collider in occasione della promozione de
Il principe cerca figlio. Il progetto risale a molti
anni prima che Snipes recitasse in
Blade, quando era già comunque una star affermata grazie a
titoli quali New Jack City, Jungle Fever e Chi non
salta bianco è.
All’epoca la Marvel era in grandi
difficoltà e non era certamente lo studio rinomato che tutti noi
conosciamo oggi. Durante l’intervista, Snipes ha confermato di aver
provato a realizzare un film su Black Panther agli inizio degli
anni ’90. “Avevamo tre sceneggiatura”, ha spiegato
l’attore. “C’erano tre diverse versioni della sceneggiatura.
Era all’inizio degli anni ’90. Tra il ’92 e il ’94.”
Nonostante fosse un progetto a cui
teneva molto, Snipes ha spiegato che mentre lui e il suo team
cercavano di far decollare la cosa, hanno dovuto affrontare
numerosi ostacoli. “Non avevamo la tecnologica che abbiamo
oggi. La Pixar non esisteva. Niente di ciò che abbiamo oggi, come
la CGI, esisteva. E poi… anche solo il pensiero del nome ‘Black
Panther’ evocava nello zeitgeist di Hollywood un riferimento al
gruppo rivoluzionario nazionale delle Pantere Nere piuttosto che al
fumetto. È stato difficile da realizzare. Riassumendo: alla fine
non se ne fece nulla e i diritti tornarono alla Marvel. E poi
spuntò fuori Blade…”
Di recente, Snipes ha espresso tutto
il suo sostegno nei confronti della scelta del due volte premio
Oscar Mahershala Ali come interprete di
Blade nell’annunciato reboot ad opera dei
Marvel Studios. In quell’occasione, l’attore ha anche specificato
di essere aperto ad un eventuale cameo.
Nell’attesissima Snyder
Cut di Justice
League vedremo finalmente il temibile villain
Darkseid in azione, assente dalla versione cinematografica e
sostituito in quell’occasione da Steppenwolf. Ora, è stato proprio
Zack Snyder ad anticipare che la relazione tra i
due personaggi all’interno del suo taglio sarà decisamente
complessa.
Naturalmente, l’aggiunta di
Darkseid alla Snyder Cut di Justice
League ha sollevato tutta una serie di domande in
merito allo sviluppo delle dinamiche di potere tra lui e
Steppenwolf. Proprio per questo, Snyder ha voluto rassicurare i
fan, spiegando che il loro arco narrativo sarà arricchito in
maniera soddisfacente e che la loro relazione sarà esplorata in
profondità.
In occasione di una recente
chiacchierata durante l’IGN
Fan Fest 2021, Snyder ha risposto alla domanda di un fan in
merito alla relazione tra Darkseid e Steppenwolf, confermando che
il loro rapporto sarà decisamente intricato, anche a causa del loro
passato. Facendo molta attenzione a non rivelare eventuali spoiler,
Snyder ha detto: “Di sicuro la relazione tra Darkseid e
Steppenwolf è molto complicata. Non ho intenzione di anticipare
nulla, ma ci sarà una dinamica tra loro due. In passato sono
successe alcune cose. Ci sono un sacco di problemi tra loro e
chissà, forse tutto si risolverà. Quindi la risposta è sì: c’è una
relazione piuttosto complessa tra i due.”
La Snyder Cut di
Justice
League arriverà in America, su HBO Max, il
prossimo 18 marzo (in Italia arriverà lo stesso giorno, in
esclusiva digitale). Manca davvero poco alla tanto agognata
versione originale del cinecomic uscito per la prima volta nelle
sale nel 2017. Ricordiamo che nel taglio di Snyder vedremo anche un
flashback relativo a quando Darkseid era il giovane Uxas, che
probabilmente spiegherà se Steppenwolf nutriva già del risentimento
nei suoi confronti dopo aver preso il controllo di Apokolips.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Secondo quanto dichiarato da
Anthony e Joe Russo, gli
sceneggiatori di Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgamenon si sono preoccupati
molto del futuro del MCU, né tantomeno di WandaVision,
quando hanno scritto i due film dedicati ai Vendicatori che hanno
rappresentato a tutti gli effetti il culmine della Saga
dell’Infinito.
Nello specifico, Endgame
ha chiuso – almeno all’apparenza! – molte delle trame principali
del franchise (tra cui le storie di Iron Man e Captain America),
mentre l’arrivo di WandaVision,
che ha segnato ufficialmente l’inizio della Fase 4 del MCU, ha in
qualche modo stabilito un nuovo punto di partenza.
In una recente intervista con
ComicBook, Anthony Russo ha spiegato che lui e suo fratello Joe
hanno accettato di dirigere entrambi i film perché era stato
promesso loro un certo livello di libertà creativa rispetto ai
futuri progetti del MCU. “Il nostro lavoro, soprattutto con
Endgame,
era quello di portare un senso di chiusura al grande viaggio che si
era svolto fino a quel momento”, ha spiegato Anthony.
Secondo quanto dichiarato dal
regista, la Disney ha permesso a Endgame
di esistere in quanto finale a tutti gli effetti, senza bisogno di
forzare alcuna impostazione per eventuali film futuri. “La cosa
unica di Endgame è che, a differenza di The Winter Soldier, a
differenza di Civil War, a differenza di Infinity War, non abbiamo
dovuto pensare a quello che sarebbe successo dopo. È stata una cosa
che abbiamo concordato con la Marvel. Vale anche per gli
sceneggiatori Christopher Markus e Stephen McFeely, che sono stati
liberi di pensare ad una chiusura senza doversi preoccupare di
impostare qualcosa per il futuro. Penso che sia stato un bel regalo
per noi, dal punto di vista creativo. E l’abbiamo
sfruttato.”
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Con il film del 2003
Underworld ha avuto inizio quella che è
oggi considerata tra le più importanti saghe di genere
horror degli ultimi anni. Composta da cinque film, questa ha
portato sul grande schermo lo scontro tra vampiri e licantropi,
creature fantastiche che ben prima di Twilight hanno mostrato
qui tutto il loro potenziale. Il primo film, diretto da Len
Wiseman, è oggi considerato un vero e proprio cult del suo
genere, capace di combinare al suo interno numerosi generi per dar
vita ad una storia quantomai avvincente.
La storia scritta da Wiseman
insieme a Danny McBride e Kevin
Grevioux presenta infatti una serie di elementi tipici
tanto dell’horror quanto del fantasy. In particolare, infatti, è
l’aspetto visivo del film a colpire. Particolarmente cupo e ricco
di violenza, questo mostra in modo più che adeguato tutta la
brutalità che intercorre tra le due fazioni opposte. Ed è stata
proprio questa sua atmosfera a decretare il successo di
Underworld, attirando tanto i fan del genere quanto dei
nuovi curiosi. Non capita infatti tutti i giorni di poter vedere
due delle creature più celebri della cultura popolare darsi
battaglia fino all’ultimo sangue.
Pur se accolto negativamente dalla
critica, il film si affermò dunque come un successo particolarmente
eclatante. A fronte di un budget di 22 milioni di dollari, questo
arrivò ad incassarne circa 95 in tutto il mondo. Grazie a questo
risultato presero vita i successivi sequel. Prima di intraprendere
una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire
alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo
qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori
dettagli relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Underworld: la trama del film
La vicenda del film si svolge in un
mondo dove da generazioni ha luogo una guerra segreta tra vampiri e
Lycan, un’antica specie di lupo mannaro. A rallentare bruscamente
le ostilità vi è però stata la morte del capo dei mannari, il
potente Lucian. La sua scomparsa ha dunque reso
meno acceso un conflitto mai del tutto spentosi. Benché i Lycan
siano inferiori di numero, hanno infatti saputo mutare la propria
natura, divenendo dunque più pericolosi per il popolo dei vampiri.
Tra questi ultimi vi è Selene, una vampira
specializzata nell’assassinio dei mannari. A guidarla vi è il
desiderio di vendetta per la sua famiglia, uccisa anni prima da un
gruppo di Lycan.
La battaglia si fa per lei più
accesa e pericolosa nel momento in cui scopre che i suoi nemici
giurati hanno sviluppato delle speciali armi in grado di uccidere
tutti i vampiri. Introdottasi nella loro tana, Selene tenta di
ottenere maggiori informazioni, riuscendo inoltre a liberare
Michael Corvin, un giovane medico appartenente
alla razza umana. Intuendo l’importanza di questi per i Lycan,
Selene comprende che la guerra tra i due nemici giurati sta per
scoppiare nuovamente in tutta la sua brutalità. Per poter avere una
speranza di vincere, la donna si vedrà costretta a riportare alla
vita creature antiche e pericolose.
Underworld: il cast del film
Ad interpretare l’iconica vampira
Selene vi è l’attrice Kate
Beckinsale. Questa, che fino a quel momento aveva
recitato prevalentemente in film in costume, accettò la parte con
grande entusiasmo. L’attrice desiderava infatti cimentarsi con
nuovi generi, andando contro l’immagine che si era costruita fino a
quel momento. Grazie a questo film è infatti divenuta
principalmente nota come eroina di film action. Originariamente per
lei era prevista anche una scena di nudo, ma la Beckinsale si
oppose a questa affermando di non voler più prendere parte a scene
di questo tipo. Proprio sul set del film Underworld,
infine, ha conosciuto il suo futuro marito, il regista Len
Wiseman.
Ad interpretare il medico umano
Michael Corvin vi è l’attore Scott Speedman, il
quale ha inseguito raccontato di essersi infortunato sul set a
causa di un colpo in testa causato da uno degli oggetti di scena.
Michael Sheen è invece il volto del mannaro
Lucian. Ironicamente, questi avrebbe in seguito interpretato un
vampiro che odia i lupi nella saga di Twilight.Bill Nighy,
celebre per aver interpretato il malvagio Davy Jones in Pirati
dei Caraibi, è qui presente nei panni del potente vampiro
Viktor. Sono poi presenti gli attori Shane Brolly
ed Erwin Leder nei panni del vampiro Kraven e del
Lycan Singe. Kevin Grevioux, infine, è Raze, il
braccio destro di Lucian. Per la voce di questi non è stato usato
nessun effetto speciale, essendo di suo particolarmente grave di
tonalità.
Underworld: i sequel, il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, il grande successo
del film ha permesso la realizzazione di una vera e propria saga
cinematografica. Questa è infatti proseguita nel 2006 con
Underworld: Evolution, e poi con Underworld – Il
risveglio del 2012. Nel 2017 è infine uscito Underworld: Blood Wars,
attualmente capitolo conclusivo della saga. È in realtà stato
annunciato anche un sesto film, ma la Beckinsale, protagonista di
tutti i sequel, ha dichiarato di non avere intenzione di riprendere
il ruolo di Selene. Oltre a questi titoli, nel 2009 è stato
rilasciato il primo e unico prequel della saga. Intitolato
Underworld – La ribellione di Lycans, questo va a narrare
le origini della guerra tra vampiri e licantropi, e non presenta
dunque il personaggio di Selene.
Prima di vedere tali sequel, è
possibile fruire di Underworld grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 1 marzo alle ore 21:20 sul
canale Rai 4.
Prima di realizzare l’acclamato
Chiamami col tuo nome,
il regista italiano Luca Guadagnino ha portato al
cinema nel 2017 il film A Bigger Splash.
Come per il titolo interpretato da Timothée
Chalamet e Armie Hammer,
anche questo è incentrato sulla vacanza in Italia di una coppia, la
cui tranquillità viene sconvolta da un arrivo inaspettato.
Guadagnino si cimenta qui con un cast quasi interamente
internazionale, dimostrando ulteriormente la capacità di rendere il
suo cinema in grado di parlare agli spettatori di tutto il mondo. È
proprio con questo film infatti che ha iniziato ad espandere la sua
attività anche ben oltre i confini del Bel Paese.
Presentato in concorso alla 72ª
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, A
Bigger Splash è liberamente ispirato al lungometraggio del
1969 La piscina, di Jacques Deray e con
Alain Delon come protagonista. Entrambi i film
sono in realtà ispirati all’omonimo dipinto di David
Hockney. Dalle suggestioni che questo emana ancora oggi è
così nata la sceneggiatura firmata da David
Kajganich. Nel film Guadagnino ha poi riversato molto di
sé e delle tematiche a lui care, rendendo così il film il secondo
della cosiddetta Trilogia delDesiderio, iniziata
con Io sono l’amore e conclusasi proprio con Chiamami
col tuo nome.
Accolto positivamente dalla
critica, il film è un affascinante ritratto di esseri umani diversi
eppure simili tra loro. Tra una velata tensione e un apparente
spensieratezza, A Bigger Splash si muove così
tra poli opposti, dando a sua volta vita ad un ritratto quantomai
affascinante. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio
catalogo.
A Bigger Splash: la trama del
film
Protagonista del film è
MarianneLane, leggenda del rock
che dopo un’operazione alle corde vocali si ritrova costretta ad un
periodo di silenzio. Per affrontare la cosa decide di trascorrere
un periodo di vacanza in Italia, in compagnia del suo fidanzato
Paul De Smedt, un giovane fotografo con alle
spalle un turbolento passato da alcolista. La loro tranquillità,
tra gli affascinanti luoghi della Sicilia e sotto il caldo sole
estivo, viene però turbata dall’improvviso arrivo di Harry
Hawkes, produttore discografico estroverso ed ex fidanzato
di Marianne. Insieme a lui vi è anche sua figlia
Penelope, di cui Marianna ignorava
l’esistenza.
Ben presto, l’esuberanza di Harry e
il suo continuo interesse nei confronti di Marianne mettono in
difficoltà Paul, il quale intanto è finito nel mirino della
sensuale Penelope. I rapporti tra i quattro sembrano dunque pronti
ad essere scombussolati, complice anche la costante vicinanza data
dai ristretti limiti dell’isola su cui si trovano. Dopo una tesa
cena a quattro, il turbinio di gelosia, desiderio e passione che si
andrà creando porterà a degli esiti alquanto drammatici. Marianne,
Paul, Harry e Penelope capiranno a loro spese che quella che
sembrava dover essere una tranquilla vacanza finirà per cambiare le
loro vite per sempre.
A Bigger Splash: il cast del film
Amica di Guadagnino e già
protagonista per lui di Io sono l’amore, la premio Oscar
Tilda Swinton
era inizialmente restìa a prendere parte al film. La recente
scomparsa della madre le aveva infatti fatto nascere il desiderio
di prendersi un periodo di pausa dalla recitazione. Decise tuttavia
di cambiare idea proponendo che il proprio personaggio, quello di
Marianne, fosse muto per l’intero film. Ciò le dava modo di
esplorare le possibilità date dal silenzio, concentrandosi così
sull’interiorità del personaggio e sulla sua elaborazione di quanto
le accade intorno. Accanto a lei, nei panni del fidanzato Paul, vi
è invece l’attore Matthias
Schoenaerts. Questi fu fortemente voluto per la parte
da Guadagnino stesso, rimasto colpito dalla sua interpretazione in
Bullhead – La vincente ascesa di Jacky.
Nei panni dell’estroverso Harry vi
è invece l’attore Ralph Fiennes.
Questi ha raccontato di aver accettato la parte dopo aver saputo
che il suo personaggio si sarebbe presentato ed espresso per la
prima volta attraverso la danza. Non avendo mai avuto modo di fare
ciò prima, decise di cogliere subito l’occasione. Tale scena fu poi
girata in un solo giorno, con Fiennes libero di improvvisare.
Dakota Johnson,
che tornerà a recitare con Guadagnino anche per Suspiria,
è invece l’interprete di Penelope. Al fine di fortificare il legame
tra i quattro attori e i loro personaggi, questi insieme a tutta la
troupe al regista trascorsero un periodo di otto settimane
sull’isola delle riprese. Al termine di queste Schoenaerts ammise
di essersi sentito a disagio, mentre la Swinton e Fiennes dissero
di aver desiderato che quel periodo non finisse mai.
A Bigger Splash: le location, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come accennato, le riprese del film
si sono interamente svolte in Sicilia. Più precisamente, nella
famosa isola di Pantelleria, situata a metà tra la
suddetta Regione e le coste della Tunisia. La villa dove
soggiornano i personaggi è invece la Tenuta
Borgia, struttura circondata dal parco mediterraneo e
realmente contenente la piscina vista anche nel film. Si tratta di
una villa realmente visitabile e disponibile all’affitto, punto di
appoggio privilegiato per poter scoprire l’isola e le sue
meraviglie. In seguito al film la sua popolarità è naturalmente
accresciuta, divenendo meta per turisti o anche semplicemente per
gli amanti del film.
È possibile fruire di A
Bigger Splash grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili
Cinema, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
1 marzo alle ore 21:00 sul canale
Cine 34.
È finalmente disponibile la colonna
sonora originale del nuovo
film Disney, Raya
e l’Ultimo Drago, firmata dal
compositore James Newton Howard, nominato
agli Oscar , vincitore agli Emmy e ai Grammy (Notizie dal
mondo, La
vita nascosta – Hidden Life). La colonna sonora include
anche il nuovo brano dei titoli di coda interpretato dalla cantante
Camille Cabaltera, “Scegli” (“Lead the Way”), scritto ed
eseguito nella versione originale dall’artista e cantautrice
nominata ai Grammy, Jhené Aiko.
Nella versione italiana di Raya
e l’Ultimo Drago, che arriverà prossimamente al cinema
(salvo disponibilità dei cinema) e dal 5 marzo su Disney+
con Accesso VIP*, il cast di voci include
l’attrice Luisa Ranieri (Virana),
l’attrice e doppiatrice Jun
Ichikawa (Namaari), l’attore e
conduttore Paolo Calabresi (Tong) e
l’attrice Vittoria Schisano (Generale
Atitaya). Camille Cabaltera, oltre a
interpretare il brano nei titoli di coda della versione italiana
del film, ha prestato la propria voce per un cameo insieme agli
influencer Emanuele
Ferrari, Vatinee
Suvimol e Maryna.
A proposito della colonna sonora,
Newton Howard ha dichiarato: “Scrivere le musiche per Raya e
l’Ultimo Drago è stata un’esperienza gioiosa e creativa. Lavorare
nell’animazione è un processo veramente di team e i registi, il
cast e gli animatori hanno dato vita ai personaggi in modo assai
elettrizzante e multi-dimensionale. Ho lavorato con loro per creare
un mondo musicale vasto e vario come il mondo immaginario di
Kumandra, dove è ambientata la storia del film. La visione del
mondo dei registi era in gran parte ispirata al sud-est asiatico e
in particolare alla cultura indonesiana, quindi ho voluto trarre da
lì ispirazione per i suoni da incorporare nelle musiche. Le
tematiche affrontate dal film sulla divisione e sul processo di
guarigione di una società frammentata al suo interno sono molto
attuali e il nucleo tematico del film consente alla musica di avere
un impatto emotivo altrettanto forte. Sono entusiasta che tutti
possano ascoltarla!”
“Lead the Way” (“Scegli” nella
versione italiana) è il brano presente nei titoli di coda ed è
stato prodotto da Julian-Quán Việt Lê (Lejkeys). Il video musicale
con Jhené Aiko è stato diretto da uno dei registi di Raya e
l’Ultimo Drago, Carlos López Estrada, e uscirà a marzo.
Jhené Aiko si è ispirata per il
brano a uno dei temi del film, quello della fiducia, e racconta:
“Quello che mi piace della canzone è che è allegra e divertente, ma
porta con sé anche un messaggio per il mondo, per tutti. Un
messaggio che è molto attuale in questo momento. I temi principali
sono avere fede e fare il primo passo avendo fiducia negli altri,
capendo che possiamo ottenere molto di più quando si uniscono
davvero le forze. È stata una canzone facile da scrivere perché
questi sono tutti valori in cui credo veramente!”.
James Newton
Howard
James Newton Howard è uno dei
compositori più versatili e premiati dell’industria
cinematografica, con una carriera che dura da oltre 30
anni e consta oltre 140 progetti cinematografici e
televisivi. È stato nominato otto volte all’Oscar®
ed è stato vincitore di Emmy e GRAMMY. Howard è stato anche
vincitore del prestigioso premio ASCAP Henry Mancini alla carriera
e del BMI ICON Award.
Come produttore discografico,
arrangiatore e cantautore, ha collaborato con alcuni dei più grandi
nomi del pop, tra cui Elton John, Crosby, Stills e
Nash, Barbra Streisand, Bob Seger, Rod Stewart, Toto, Glenn Frey,
Diana Ross, Carly Simon,
Olivia Newton-John, Randy Newman, Rickie Lee
Jones e Chaka Khan.
Ha creato le colonne sonore di una
vasta gamma di film, tra cui Animali fantastici: I crimini
di Grindelwald, Lo Schiaccianoci e i Quattro
Regni, Red Sparrow, End of Justice –
Nessuno è innocente, Detroit, Animali fantastici e dove
trovarli, Zona d’ombra, Lo
sciacallo – Nightcrawler e Maleficent. Tra
le sue più fedeli collaborazioni ci sono quelle coi registi
cinematografici M. Night Shyamalan e Francis Lawrence. Per il primo
ha infatti composto le colonne sonore di nove suoi film a partire
da Il sesto senso, mentre per Lawrence a partire dal suo
film Io sono Leggenda, passando per tutti gli episodi
del franchise Hunger Games.
Recentemente, Howard ha composto la
colonna sonora del film di Paul Greengrass, Notizie dal
mondo e i prossimi progetti cinematografici includono le
colonne sonore del film Disney Jungle Cruise e
il terzo capitolo della serie ambientata nell’universo di Harry
Potter, Animali fantastici.
Jhené Aiko
Sei volte candidata ai Grammy,
Jhené Aiko ha coronato un anno di svolta per la sua carriera con
tre nuove nomination ai Grammy per il suo capolavoro R&B,
“Chilombo”, ottenendo la prestigiosa nomination per “Album Of
The Year“. “Chilombo” è stato nominato anche
agli American Music Award come miglior album
soul / R & B femminile, due Soul Train Awards e
tre NAACP Awards. L’album è ora certificato disco di platino con
sette singoli certificati oro e platino e ha raggiunto per ben due
volte quest’anno la prima posizione nella classifica R&B di
Billboard, raccogliendo oltre 2 miliardi di stream in tutto il
mondo. Secondo Billboard, “Chilombo” ha fatto la
storia delle classifiche come il più grande debutto R&B per
un’artista donna dai tempi di “Lemonade” di Beyoncé. Jhené sta
attualmente dominando la radio urban con il suo singolo di successo
“B.S.“ in collaborazione con H.E.R. e come
featuring artist nei nuovi singoli di Big Sean, Ty Dolla
$ign e Saweetie.
Zack Snyder ha rivelato che Justice League 2, sequel che era inizialmente
nei piani del regista, si sarebbe svolto interamente nel futuro
impostato dal Knightmare, dove il conflitto tra Batman e Superman avrebbe raggiunto
livelli apocalittici.
Il Knightmare è apparso per la
prima volta in Batman v
Superman: Dawn of Justice, come incubo vissuto da
Bruce Wayne attraverso il quale gli è stato mostrato un possibile
scenario futuro. Dopo la morte di Lois Lane, Superman si converte
all’oscurità e si allea con il malvagio Darkseid. Superman diventa
così un tiranno che domina una Terra distrutta. Con le morti di
Wonder Woman, Aquaman ed altri eroi, tocca a Batman e ad altri suoi
alleati cercare di riparare ai danni commessi dall’eroe
kryptoniano. L’ultimo trailer della Snyder Cut di Justice
League ha rivelato che nel film sarà presente una
sequenza ambientata nel Knightmare, anche se il vero significato
non è stato ancora rivelato.
In un’intervista nell’ambito
dell’IGN
Fan Fest 2021, Snyder ha discusso della Snyder Cut e
del suo rapporto con
Justice League 2, alludendo ai suoi piani originali per
una serie in tre parti. In merito al nuovo look del Joker di
Jared Leto, il regista ha fatto riferimento
alla sequenza del Knightmare come la sua più grande ispirazione e
ha detto che avremmo scoperto molto di più del nuovo look del
supercriminale nel sequel pianificato in origine.
Snyder è stato reticente nel
rivelare ulteriori dettagli sulla sequenza del Knightmare nel film.
Tuttavia, ha spiegato: “Ciò che ha ispirato il look del Joker è
stato quel tipo di mondo post-apocalittico, di cui sono un grande
fan. Davvero, l’idea originale era che il sequel fosse ambientato
principalmente in quel mondo, con gli eroi che cercano di
rimetterlo a posto. Quella sequenza non si protrae oltre, ma fa
sicuramente quello che avevo bisogno che facesse per la storia e
per noi. Oltre ciò, non posso dire altro senza incappare in
spoiler.”
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
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Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Jared Leto parla di Albert Sparma, il suo
personaggio in Fino
All’Ultimo Indizio, che arriva in Italia in esclusiva
digitale da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e il
noleggio premium su tutte le principali piattaforme digitali.
Scritto e diretto da John Lee Hancock, il film
vede protagonisti anche Denzel Washington e Rami Malek.
Fino
All’Ultimo Indizio, il thriller con protagonisti i
premi Oscar Denzel Washington (“Training Day”, “Glory”),
Rami Malek (“Bohemian Rhapsody”) e Jared Leto, che per la sua interpretazione nel
film ha ricevuto la nomination ai Golden Globe come “Miglior attore
non protagonista”, arriva in Italia in esclusiva digitale
da venerdì 5 marzo, disponibile per l’acquisto e
il noleggio premium su tutte le principali piattaforme
digitali. John Lee Hancock (“The Blind Side”,
“Saving Mr. Banks”, “The Founder”) dirige il film da una sua
sceneggiatura originale.
In Fino
All’Ultimo Indizio il Vice Sceriffo della Kern County,
Joe “Deke” Deacon (Washington) viene mandato a Los Angeles per
quello che doveva essere un veloce incarico di raccolta di prove.
Al contrario, si trova coinvolto nella caccia al killer che sta
terrorizzando la città. A guidare l’indagine, il Sergente Jim
Baxter (Malek) che, colpito dall’istinto di Deke, richiede il suo
aiuto non ufficiale. Ma mentre danno la caccia al killer,
Baxter ignora che l’indagine sta riportando a galla alcune
situazioni vissute in passato da Deke, svelando segreti scomodi che
potrebbero mettere a repentaglio molto più che il suo caso. Il cast
principale include anche Natalie Morales (“Battle of the Sexes”),
Terry Kinney (“Mile 22”, “Billions” per la TV), Chris Bauer
(“Sully”, “The Deuce”per la TV), Joris Jarsky ( “Bad Blood”per la
TV), Isabel Arraiza ( “Pearson”per la TV) e Michael Hyatt (“Crazy
Ex-Girlfriend”).
Fino
All’Ultimo Indizio è prodotto dal premio Oscar ed
Emmy, Mark Johnson (“Breaking Bad”, “Rain Man”) e Hancock, con Mike
Drake e Kevin McCormick come produttori esecutivi. Dietro la
cinepresa, Hancock ha chiamato a lavorare con lui alcuni dei suoi
collaboratori di lungo corso, tra cui il direttore della fotografia
candidato all’Oscar, John Schwartzman (“Seabiscuit”, “The Founder”,
“Saving Mr. Banks”), lo scenografo candidato all’ Oscar, Michael
Corenblith (“Apollo 13”, “The Founder”, “The Blind Side”), il
montatore Robert Frazen (“The Founder”) e il costumista Daniel
Orlandi (“The Founder”, “The Blind Side”). Le musiche sono del
compositore più volte candidato all’Oscar®, Thomas Newman (“1917”,
“Bridge of Spies”, “Saving Mr. Banks”). Warner Bros. Pictures
presenta una produzione Gran Via, Fino
All’Ultimo Indizio, che sarà distribuita in tutto il
mondo da Warner Bros. Pictures.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
SULL’EPISODIO 8 DI WANDAVSION!
L’episodio 8 di WandaVision ci
ha regalato alcuni dei più grandi colpi di scena dell’intera serie.
Alla fine dell’episodio 7, la vicina di Wanda, Agnes, ha rivelato
la sua vera identità: si tratta della strega Agatha Harkness. Tale
svolta ha scosso le fondamenta stesse di Westview e ha ribaltato la
prospettiva di quanto visto nei precedenti episodi. In attesa del
gran finale del prossimo 5 marzo,
Screen Rant ha raccolto le principali domande che ci ha
lasciato il penultimo episodio, nella speranza che tutto riesca a
trovare una risposta prima della conclusione dello show:
Come agiscono le streghe nel MCU?
Il MCU aveva già affrontato il tema
della magia in passato, ma l’aveva sempre fatto attraverso una
sorta di lente pseudo-scientifica, in chiave più fantascientifica
che propriamente fantasy. Le abilità magiche di Doctor Strange, gli
Asgardiani, i poteri di Scarlet Witch… tutto è stato spiegato
facendo ricorso a termini come “dei” e “magia”. Proprio per questo,
il flashback con Agatha Harkness che apre l’episodio 8, ambientato
400 anni prima, in cui si fa riferimento a rune e incantesimi, è
stato molto più che un semplice “salto in avanti” per il
franchise.
Nei fumetti Marvel, le trame
fantascientifiche, fantasy e occulte si fondono insieme. Sembra che
il MCU possa andare verso questa direzione, con la corretta
introduzione delle streghe e della Magia del Caos. Tuttavia, resta
da vedere come verranno imbastite nella narrazione queste nuove
rivelazioni. Non è chiaro se Agatha sia un essere umano tenuto in
vita attraverso la stregoneria o qualcosa di completamente diverso.
Anche la fonte dei suoi poteri, la natura della sua congrega e
l’estensione della magia in tutta la versione della Terra del MCU
sono incerte in questo momento.
Perché la Gemma della Mente si rivela a Wanda?
Una delle scene di
flashback nell’episodio 8 di WandaVision mostra
l’esperimento Hydra che ha dato il via ai poteri di Wanda.
Quest’ultima ha una visione della Gemma della Mente che si apre e
levita verso di lei, e al suo interno vede quella che sembra essere
la sua stessa sagoma, vestita con il tradizionale costume dei
fumetti. Poi sviene, ma i membri dell’Hydra che la osservano vedono
soltanto il suo collasso, senza la fanfara precedente. Perché la
Gemma della Mente sembra rivelarsi esattamente a Wanda è un
mistero, che tuttavia potrebbe essere svelato quando verrà spiegata
la natura della sua Magia del Caos.
Agatha sembra pensare che Wanda
possedesse abilità magiche latenti prima ancora dell’esperimento,
che sono state poi amplificate. Gli scienziati dell’Hydra fanno
riferimento al fatto che nessun altro soggetto è sopravvissuto
all’esposizione alla Gemma della Mente, e le abilità intrinseche di
Wanda potrebbero essere ciò che la teneva al sicuro. Tuttavia, non
spiegano come anche suo fratello Pietro sia stato in grado di
sopportare gli esperimenti e successivamente di ricevere
superpoteri estranei al mondo degli stregoni.
Tommy, Billy e Visione sono reali in WandaVision?
Alla fine dell’episodio 8
di WandaVision,
viene finalmente mostrato l’inizio dell’Hex. Dopo aver assistito
alla dissezione del corpo di Visione da parte dello SWORD, Wanda se
ne va ed è visibilmente turbata e sconvolta (senza rubare il corpo
del suo amato, come precedentemente affermato da Hayward). Si reca
quindi a Westview, nel New Jersey. Lì si dirige verso un
appezzamento di terreno apparentemente insignificante, che in
realtà era stato acquistato da Visione come luogo della loro futura
casa. Presa dalla rabbia e dal dolore, Wanda, attraverso una
potente dimostrazione di magia, crea la casa dal nulla ed espande
un campo di forza che altera la realtà fino a comprendere l’intera
città. Evoca quindi un nuovo Visione da se stessa, mentre il mondo
diventa in bianco e nero.
È chiaro da quella
scena che Tommy, Billy e Visione – come si vedono in Westview –
sono tutte evocazioni della Magia del Caos di Wanda che altera la
realtà. Ciò che non è chiaro è se siano o meno, di per sé, reali.
Chiaramente, ognuno di loro possiede una sensibilità, un pensiero
indipendente e un comportamento incontrollato dalla stessa Wanda.
Ma quando Visione ha tentato di lasciare l’Hex nell’episodio 6, ha
iniziato rapidamente a disintegrarsi. Lui e i suoi “figli”
potrebbero avere un destino avverso nel finale di WandaVision,
ma è anche possibile che la famiglia evocata da Scarlet Witch possa
persistere oltre la barriera.
Come funziona la Magia del Caos di Scarlet Witch?
Nei
fumetti, la Magia del Caos proviene da Chthon, uno dei primordiali
Dei Antichi della Terra. Wanda nasce vicino al monte Wundagore,
dove Chthon è suggellato, e acquisisce così alcuni dei suoi poteri
del caos che amplificano le sue capacità sovrumane. L’episodio 8 di
WandaVision introduce la Magia del Chaos alla fine, ma
non chiarisce se il MCU presenterà l’origine dell’abilità in
maniera fedele ai fumetti o se la cambierà.
L’episodio 8 sembra
tracciare alcune connessioni tra i poteri di Wanda e le Gemme
dell’Infinito. Agatha chiama Wanda Scarlet Witch proprio a causa
della sua Magia del Caos, implicando che il titolo venga applicato
a tutti coloro che detengono il potere, o che Scarlet Witch fa
parte di qualche profezia della Magia del Chaos. Il fatto che Wanda
veda la sagoma di Scarlet Witch nella Gemma della Mente potrebbe
significare che la Magia del Caos è stata riconfigurata e che
Chthon non sarà coinvolto. In ogni caso, gli effetti della Magia
del Caos sembrano essere gli stessi: alterare il tessuto della
realtà stessa per soddisfare la volontà di chi ne fa
uso.
Cosa farà lo SWORD con Visione bianco?
La scena post-credits
dell’episodio 8 di WandaVision rivela
che lo SWORD ha finalmente ricostruito e riattivato il corpo
originale di Visione usando una magia latente di Scarlet Witch. Il
nuovo Visione è bianco, e la sua breve apparizione sembra già
posizionarlo come una potenziale minaccia, in quanto arma dello
SWORD.
Ciò che esattamente il gruppo
oscuro farà con Visione, tuttavia, rimane un mistero. La trama dei
fumetti Marvel “Vision Quest” presenta un Visione bianco e
ricostruita, il cui vuoto esterno rispecchiava un personaggio per
lo più privo di emozioni all’interno. A quanto pare, il Visione
bianco del MCU potrebbe essere abbastanza simile.
Dove sono Pietro e Monica Rambeau?
La scena post-credits
dell’episodio 7 di WandaVision mostrava
il falso Pietro Maximoff (Evan Peters) – un’evocazione di Agatha
Harkness – che “beccava” Monica Rambeau mentre curiosava fuori la
casa della strega. Nessuno dei due personaggi si vede nell’episodio
8, ma torneranno sicuramente per il finale della serie.
I poteri in crescita di Monica sono
stati uno degli archi narrativi chiave dello show e si spera che i
fan ne potranno godere adeguatamente prima che la serie finisca.
Per quanto riguarda Pietro, non è chiaro quale sarà esattamente il
suo ruolo o se persisterà nel MCU dopo la fine di WandaVision.
Il giorno 21 febbraio, l’attore
statunitense aveva confermato – tramite il suo profilo Twitter – di trovarsi a
Londra, senza offrire ulteriori dettagli sul motivo della sua
permanenza nella capitale. Tutti sanno, però, che è proprio lì che
sono attualmente in corso le riprese di Doctor Strange
2, ed è così che sono cominciate a circolare nuove
speculazioni riguardo il suo coinvolgimento nel sequel.
Ora, però, le cose hanno assunto una
piega ancora più intrigante, dal momento che Campbell ha condiviso
– sempre via
Twitter – un nuovo post, volutamente evasivo, che lascia
intendere che potrebbe essere stato davvero Doctor Strange
2 il motivo della sua permanenza a Londra. L’attore,
infatti, ha condiviso una foto dello skyline della capitale al
tramonto, accompagnato dalla seguente didascalia: “Ragazzi, è
stato fantastico… lavorare in una certa città, con un certo
regista, in un certo film, con un certo attore. Lo è stato
davvero!”.
Bruce Campbell sarà davvero in Doctor Strange 2?
Il post è volutamente enigmatico,
probabilmente a causa del fatto che Campbell non possa rivelare
nulla, ma è impossibile non pensare ad una sua eventuale
partecipazione a Doctor Strange
2, o quantomeno sperarci. Ricordiamo che le voci su un
possibile coinvolgimento dell’attore nel progetto dei Marvel Studios sono iniziate a
circolare subito dopo la conferma che Sam
Raimi avrebbe sostituito Scott
Derrickson alla regia.
Sappiamo bene che Campbell è uno
degli attori feticcio di Raimi: i due hanno lavorato insieme per la
celebre trilogia horror di Evil Dead, e Campbell
è persino apparso in tutte e tre i capitoli della saga
di Spider-Man
diretta da Raimi, interpretando ogni volta un personaggio diverso
in un breve cameo. Inoltre, quando Saimi è stato
ufficializzato al timone del sequel, è stato proprio
Campbell a dichiarare che
avrebbe voluto prendere parte al film.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
War e in Endgame. Doctor Strange in
the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 5
novembre 2021.