Home Blog Pagina 831

Gli amici delle vacanze: trailer del film STAR con John Cena

0
Gli amici delle vacanze: trailer del film STAR con John Cena

Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale di Gli amici delle vacanze, il nuovo film Star Original, canale per adulti di Disney+ in arrivo. Il film arriverà in streaming sulle piattaforme Direct-to-Consumer Disney come Hulu Original negli Stati Uniti e come Star Original su Disney+ a livello internazionale.

Gli amici delle vacanze è un il film targato 20th Century Studios che arriverà il 27 agosto come Hulu Original negli Stati Uniti e come Star Original su Disney+ in Italia e nei mercati internazionali selezionati. Il film è interpretato da John Cena (Fast & Furious 9 – The Fast Saga, The Suicide Squad – Missione suicida), Lil Rel Howery (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), Yvonne Orji (Insecure, La scuola serale), Meredith Hagner (Search Party, Palm Springs – Vivi come se non ci fosse un domani), Robert Wisdom (L’alienista, Ballers), Andrew Bachelor (The Babysitter, Holidate) e Lynn Whitfield (Greenleaf, Riunione di famiglia con pallottole). Gli amici delle vacanze è il primo film 20th Century Studios a debuttare in contemporanea mondiale sulle piattaforme streaming Hulu e Disney+.

Sing 2: il trailer ufficiale del sequel musicale

In questa commedia irriverente, i morigerati Marcus ed Emily (Lil Rel Howery, Yvonne Orji) fanno amicizia in un resort in Messico con Ron e Kyla (John Cena, Meredith Hagner), festaioli e sempre alla ricerca di nuove emozioni. Lasciandosi trasportare dal momento, la coppia solitamente rigorosa vive una settimana di divertimento disinibito e sregolatezza con i loro nuovi “amici delle vacanze”. Mesi dopo la loro vacanza fuori dagli schemi, Marcus ed Emily rimangono sconvolti quando Ron e Kyla si presentano senza invito al loro matrimonio, creando il caos e dimostrando che ciò che accade in vacanza, non necessariamente rimane in vacanza.

Diretto da Clay Tarver (Silicon Valley), Gli amici delle vacanze è stato scritto da Tom Mullen & Tim Mullen, Clay Tarver e Jonathan Goldstein & John Francis Daley. Todd Garner (Prendimi!Non si scherza col fuoco) e Timothy M. Bourne (Tuo, SimonIl coraggio della verità – The Hate U Give) sono i produttori, mentre Steve Pink e Sean Robins sono gli executive producers.

Il film sarà disponibile anche in America Latina all’interno del nuovo servizio direct-to-consumer Star+ che verrà lanciato il 31 agosto.

Black Adam: Dwayne Johnson spiega in cosa è diverso da Superman

0
Black Adam: Dwayne Johnson spiega in cosa è diverso da Superman

Le riprese di Black Adam sono terminate di recente e ora, grazie alla promozione di Jungle Cruise, è molto probabile che Dwayne Johnson rivelerà diversi dettagli a proposito dell’attesissimo cinecomic DC, anche se le rivelazioni più corpose avverranno probabilmnete in occasione del prossimo DC FanDome ad ottobre (nella speranza di vedere le prime immagini ufficiali o, magari, un primo teaser).

Di recente, The Rock è stato intervistato da The Hollywood Reporter insieme a Emily Blunt (sua co-star in Jungle Cruise) e ha parlato di cosa i fan dovranno aspettarsi dal debutto sul grande schermo del celebre antieroe. “Black Adam ha tutti i poteri di Superman, ma la differenza è che è benedetto dalla magia”, ha spiegato l’ex wrestler. “Inoltre, secondo un codice etico interno al mondo dei supereroi, questi non uccidono i cattivi, invece Black Adam lo fa. C’erano moltissimi elementi tipici del genere che mi hanno fatto capire che si trattava di una grossa opportunità. Ho avuto come la sensazione che tutto quello che avevo fatto in passato, nella mia carriera, anche le cose che non sono andate bene, alla fine dovevano portarmi a questo ruolo… dovevano portarmi a Black Adam.”

Sappiamo, invece, che Emily Blunt non è attratta dai film di supereroi, cosa che l’attrice ha più volte chiarito in passato quando numerose testate e siti le hanno chiesto dei rumor sempre più insistenti in merito al ruolo di Sue Storm nel reboot dei Fantastici Quattro. Ancora una volta, l’attrice ha toccato la questione, ribadendo la sua posizione nei riguardi dei cinecomics: “Capisco che i film di supereroi siano come una religione per molte persone. Lo capisco davvero. Ma su di me non esercitato quello stesso tempo di fascino. Non ho questo desiderio impellente di dover interpretare un supereroe ad ogni costo.”

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Space Jam: New Legends, il regista dell’originale si scaglia contro il sequel

0

Joe Pytka, regista del primo Space Jam uscito nel 1996, si è scagliato contro il sequel Space Jam: New Legends, che in Italia arriverà il prossimo 16 settembre. Il film è già uscito in America (nelle sale e su HBO Max) lo scorso 16 luglio ed è stato accolto in maniera contrastante dalla critica.

Parlando con TMZ, Pytka ha spiegato di aver trovato il film noioso e di essere riuscito a vederlo soltanto a spezzoni, dividendo la visione in cinque parti. Il regista dell’originale ha poi sottolineato quanto il problema principale sia la presenza di LeBron James in qualità di protagonista: “La verità è che LeBron non è Michael Jordan”, ha detto.

Ha poi definito la colonna sonora del sequel “insignificante”, scagliandosi anche contro le interpretazioni degli attori “in carne ed ossa”, per nulla paragonabili, dal suo punto di vista, a quelle di Bill Murray e dei cestisti dell’NBA nel primo film, e contro la nuova versione di Bugs Bunny: “Sembrava una di quelle bambole soffici che compri in un negozio di articoli da regalo all’aeroporto e che porti a tuo figlio quando sai che farai tardi per via di un viaggio di lavoro”. 

Tutto quello che sappiamo su Space Jam: A New Legacy

Space Jam: New Legends, diretto da Malcolm D. Lee, è un frenetico mix di due mondi, che svela fino a che punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri figli. Quando LeBron James e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs Bunny, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima.

Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro modo di giocare. Nel cast anche Don Cheadle, Khris Davis, Sonequa Martin-Green, Cedric Joe, Jeff Bergman e Zendaya.

Space Jam: New Legends vanterà la produzione di Ryan Coogler, regista di Black PantherCreed – Nato per combattere Prossima fermata: Fruitvale Station, e uscirà nelle sale italiane il 23 settembre 2021.

Aquaman 2: James Wan spiega perché ha deciso di tornare alla regia

0

Aquaman and the Lost Kingdom arriverà nelle sale a dicembre del prossimo anno, ma le riprese del sequel DC sono attualmente in corso. Molto poco è stato rivelato sulla trama, ma sappiamo che i riflettori saranno ancora una volta puntati sui personaggi di Arthur Curry, Mera, Black Manta e Orm.

Parlando con IGN, il regista James Wan ha spiegato che è stata proprio l’opportunità di tornare a raccontare quei personaggi il motivo che lo ha spinto ad accettare di dirigere il sequel di Aquaman. Rivelando che il suo obiettivo era quello di “trovare una storia che ritenesse degna, se non addirittura migliore di quella del primo film”, Wan ha aggiunto: “Ho contribuito a creare e plasmare questi personaggi di cui alla fine mi sono innamorato. Mi sento come se non avessi ancora finito con loro. Proprio per questo, sento di dover loro un’altra storia da parte mia.” 

Il regista ha poi spiegato di essere sempre stato entusiasta all’idea di continuare il prossimo capitolo della storia di Arthur Curry, Orm, Mera e Black Manta, attribuendo allo sceneggiatore David Leslie Johnson-McGoldrick il merito di “aver trovato una storia davvero fantastica per riportare indietro tutti questi personaggi, farli crescere ed evolvere, spingerli verso il prossimo capitolo delle loro vite.”

Wan ha chiaramente dei piani molto ambiziosi per Aquaman and the Lost Kingdom, e si pensa che il regno perduto del titolo possa essere Necrus, un dominio governato da un cattivo particolarmente oscuro, Mongo. Tuttavia, il grande villain al centro del film dovrebbe comunque essere Black Manta, dal momento che il primo Aquaman ha preparato il terreno per un coinvolgimento molto più ampio del personaggio interpretato da Yahya Abdul-Mateen II nel sequel.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman 2

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Loki: Jonathan Majors parla del futuro di Colui Che Rimane nel MCU

0

L’ultimo episodio di Assembled, lo speciale Disney+ che ci porta dietro le quinte delle serie Marvel, è ovviamente dedicato a Loki, la serie con Tom Hiddleston conclusasi di recente e che tornerà ufficialmente con una seconda stagione.

Gli ultimi minuti dell’episodio in questione sono dedicati al debutto di Jonathan Majors nei panni di Colui Che Rimane. L’attore ha spiegato di essersi ispirato ai protagonisti di classici come Il mago di Oz, Viale del tramonto, Quarto potere e anche Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato per dare vita al suo personaggio, rivelando che il suo obiettivo è stato quello di attingere “all’archetipo del mago che quando si annoia diventa un imbroglione”.

“Penso che quando incontriamo Colui Che Rimane per la prima volta, il personaggio si trovi davvero al confine tra queste due identità, quella del mago e quella dell’imbroglione”, ha spiegato l’attore. “Non sai veramente dove si trova e penso che quest’ambiguità di fondo sia uno degli aspetti più incredibili della sua personalità.”

“Colui Che Rimane esiste praticamente da sempre”, ha aggiunto Majors. “Una delle cose più interessanti che ho avuto modo di sperimentare con il nostro costumista è che ogni pezzo che abbiamo scelto del suo look proveniva da un posto diverso. Il mantello che indossa è dell’era vittoriana. Le scarpe sono di Gengis Khan. Il pantaloni della Mongolia, ecc. Basta mescolare tutte queste cose insieme e già è possibile dare un’idea di chi sia questo personaggio.”

Colui Che Rimane da Loki ad Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Sappiamo che l’attore interpreterà una delle varianti di Kang in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. A tal proposito, l’attore ha anticipato che qualsiasi versione potrebbe differire da Colui Che Rimane: “Interpretare Colui Che Rimane significa fare appello ad una vasta gamma di interpretazioni. Detto ciò, quando Kang inizia ad alzare la testa e a compiere le sue azioni, non può che essere in opposizione con Colui Che Rimane, non può che essere diverso da lui. Questa è stata la cosa che mi ha catturato e che mi ha spinto ad accettare il ruolo. Il fatto che Kang vive in così tante iterazioni.”

In altre parole, sembra che dovremmo aspettarci che Kang sia un personaggio molto diverso da Colui Che Rimane; aveva chiaramente perso la testa durante le innumerevoli vite trascorse a governare la TVA, e considerato quanto fosse spaventato dalle sue varianti, qualcosa ci dice che tutte queste altre iterazioni non saranno altrettanto affabili.

Dwayne Johnson risponde a Vin Diesel e conferma il suo addio a Fast and Furious

0

Il mese scorso, la star del franchise di Fast and Furious, Vin Diesel, aveva parlato dell’ormai ben nota faida con Dwayne Johnson nata sul set di Fast and Furious 8, suggerendo che l’animosità derivava dal tentativo di ottenere dal suo co-protagonista una performance migliore.

“È stato un personaggio difficile a cui dare forma, quello di Hobbs. All’epoca il mio approccio fu quello di usare le maniere forti per cercare di portare la sua interpretazione esattamente dove doveva essere”, aveva spiegato Diesel. Da produttore mi sentivo costretto a prendere Dwayne Johnson, associato al wrestling, e farlo immergere in questo mondo senza dare al pubblico l’impressione di conoscere già il suo personaggio.”

“Hobbs ti colpisce come un muro di mattoni”, aveva aggiunto. “Sono molto fiero del risultato finale, ma è servito tanto lavoro. Siamo dovuti arrivare a quell’obiettivo e a volte è stato necessario ricorrere alle maniere forti. Non parlo in senso felliniano, ma farei di tutto per ottenere le interpretazioni che voglio nelle cose che produco.”

Tuttavia, le parole di Vin Diesel sono state accolte con una certa dose di scetticismo (e anche un pizzico di ilarità) da parte dei fan della saga, e pare che la stessa reazione abbia avuto Dwayne Johnson. Durante una recente intervista con THR, infatti, la star dell’atteso Jungle Cruise ha avuto modo di commentare le dichiarazioni del collega e di confermare il suo addio al franchise.

“Ho riso. Ho riso veramente tanto”, ha detto senza troppi giri di parole The Rock. “Penso che si tutti si siano fatti una risata. Ma preferisco lasciar perdere. Ho voluto molto bene a tutto il team. Auguro loro ogni bene per Fast 9. E auguro loro ogni bene anche per Fast 10 e Fast 11 e per tutti gli altri eventuali film della saga che faranno senza di me.”

Il cast di Fast and Furious 9 e il capitolo finale della saga

Fast and Furious 9 vedrà nel cast Vin DieselMichelle Rodriguez, Jordana Brewster, John Cena, Tyrese Gibson, Lucas Black, Michael RookerNathalie EmmanuelHelen Mirren Charlize Theron. Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga – che sarà diviso in due parti – concluderà definitivamente la serie principale, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo.

Kate Beckinsale spera ancora in un crossover tra Underworld e Blade

0

La fama di Kate Beckinsale è legata, innegabilmente, al franchise di Underworld, iniziato nel 2003 con il primo film diretto da Len Wiseman e proseguito fino al 2017, con ben tre sequel e un prequel.

L’ultimo film, Underworld: Blood Wars, è uscito nel 2017, e da allora non abbiamo più avuto notizie in merito ad un eventuale nuovo capitolo. Adesso, in occasione della promozione del suo ultimo film, l’action Jolt (disponibile da domani su Amazon Prime Video), è stata proprio Beckinsale ad affrontare la questione, affermando di dubitare fortemente che la saga possa aver un prosieguo e, di conseguenza, un sesto capitolo.

Tuttavia, parlando con Variety, l’attrice ha ammesso di essere comunque desiderosa di tornare nei panni di Selene e di sapere ancora dove sono gli ormai iconici pantaloni di pelle sfoggiati dal personaggio nei vari film. Inoltre, parlando sempre del futuro del franchise, Beckinsale ha suggerito che sarebbe interessante un potenziale crossover con Blade.

“Ho sempre voluto che facessero un mashup Underworld-Blade, davvero”, ha spiegato l’attrice. “Sarebbe un’accoppiata incredibile. E lo farei sicuramente, ma penso che abbiamo voluto semplicemente riavviare il franchise di Blade in quanto tale, quindi penso che non ci abbiamo nemmeno provato.”

Le parole dell’attrice fanno riferimento, ovviamente, all’annunciato reboot di Blade ad opera dei Marvel Studios, che avrà come protagonista il due volte premio Oscar Mahershala Ali. Al momento non sappiamo ancora quando il film arriverà nelle sale, ma di recente abbiamo appreso che Bassam Tariq è in trattative per occuparsi della regia del film.

Sognando a New York: intervista a Lin Manuel Miranda

0
Sognando a New York: intervista a Lin Manuel Miranda

Arriva al cinema il 22 luglio Sognando a New York, il film basato sul musical In the Heights, di Lin Manuel Miranda, che partecipa anche alla pellicola. Ecco la nostra intervista all’autore di Hamilton e a Quiara Hudes.

Diretto da Jon M. Chu, Sognando a New York è basato sull’omonimo musical di Lin Manuel Miranda.

Candidata a 13 Tony Awards (e vincitore di 4 tra cui Miglior Musical), l’opera segue un arco narrativo di tre giorni ambientato nel quartiere di Washington Heights a New York City e segue la storia di una serie di giovani dominicani-americani visti attraverso gli occhi di Usnav (lo stesso Miranda), il proprietario di una bottega.

Batgirl: Leslie Grace sarà Barbara Gordon!

0
Batgirl: Leslie Grace sarà Barbara Gordon!

Dopo le voci circolate all’inizio di questa settimana, arriva la conferma che Leslie Grace, che vedremo in Sognando a New York, è stata scelta per interpretare Barbara Gordon in Batgirl.

Proprio la partecipazione dell’attrice al film basato sul musical di Lin Manuel Miranda sembra aver giustificato la scelta che è dettata proprio dall’ascesa di Grace. Lo studio non ha commentato.

Batgirl sarà diretto da Adil El Arbi e Bilall Fallah su sceneggiatura di Christina Hodson. Kristin Burr produce.

Fonte: Deadline

Bianca come il latte rossa come il sangue: libro, trama e cast del film

Al momento della sua uscita, il romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue diventa un vero e proprio caso editoriale. Con oltre un milione di copie vendute e traduzioni in più di diciannove lingue, l’opera prima di Alessandro D’Avenia è ad oggi un best seller internazionale. Con questo successo, era solo questione di tempo prima che tale libro venisse adattato in un film per il grande schermo. Nel 2013 questo (qui la recensione del film) si concretizza per la regia di Giacomo Campiotti, celebre anche per la serie Braccialetti rossi. A scrivere la sceneggiatura, invece, insieme a Fabio Bonifacci si ritrova lo stesso D’Avenia.

Quello di Bianca come il latte, rossa come il sangue è un romanzo di formazione, nel quale si racconta la crescita del protagonista in rapporto alla malattia della ragazza da lui amata. Amore e morte si mescolano così in un viaggio emotivo che diventa lezione di vita. Particolarmente struggente, coinvolgente ma anche divertente, il racconto di D’Avenia è stato liberamente ispirato dalla vicenda di una ragazza affetta da leucemia, la quale frequentava il liceo romano dove l’autore a quel tempo insegnava. Trattando la malattia in modo che fosse comprensibile e non facesse più paura, lo scrittore ha così confezionato un’opera capace di parlare ad ogni tipologia di lettore.

Allo stesso modo il film, pur se presentando significative differenze rispetto al romanzo, in particolare per quanto riguarda la cronologia degli eventi, ha ottenuto un buon successo, specialmente tra le generazioni più giovani. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bianca come il latte, rossa come il sangue: la trama del film

Protagonista del film è Leo, un giovane liceale del terzo anno che ama le chiacchiere tra amici e il calcetto. Ancor di più, però, nutre un profondo amore per Beatrice, una ragazza più grande di lui di un anno e che vede solo a scuola o alla fermata dell’autobus. Leo ha anche una compagna di classe e migliore amica, Silvia, che conosce dall’infanzia e che, segretamente, è innamorata di lui da alcuni anni. Il ragazzo però non ha occhi che per Beatrice, ma proprio quando arriva a conoscerla meglio scopre una terribile realtà: la ragazza è gravemente affetta da leucemia. Questa consapevolezza non lo farà però desisteste, ma anzi lo sprona a voler stare accanto a lei quanto più possibile.

Leo inizia dunque ad impegnarsi quanto più possibile per rendere felice Beatrice, distogliendola dalla sua malinconia. Confrontarsi con la malattia, però, sarà difficile anche per lui, che ora come non mai avrà bisogno di qualcuno su cui poter fare affidamento. Per sua fortuna, questo qualcuno è il nuovo giovane professore di lettere, il quale lo incoraggerà a non desistere e a credere fermamente nei suoi sogni. Con il peggiorare della malattia di Beatrice, però, le cose si faranno sempre più difficili, e Leo si troverà a doversi confrontare con una serie di scelte che sperava di non dover mai prendere. Mentre la sua vita sembra andare a rotoli, Leo dovrà imparare a capire davvero le sue emozioni.

Bianca come il latte rossa come il sangue cast

Bianca come il latte, rossa come il sangue: il cast del film

Protagonista del film, nel ruolo di Leo, è l’attore Filippo Scicchitano. Prima di recitare in questo film, egli aveva già acquistato popolarità grazie ai film Scialla! (Stai sereno) e Un giorno speciale. In seguito ha ottenuto ruoli di rilievo anche in Allacciate le cinture, Croce e delizia e Weekend. In Bianca come il latte, rossa come il sangue, egli è poi affiancato da Cecilia Dazzi, nei panni di Angela la madre di Leo e da Flavio Insinna, il quale è invece il padre Ettore. Aurora Ruffino, attrice anche nota per le serie Questo nostro amore, Braccialetti rossi e Un passo dal cielo 6, interpreta qui Silvia, l’amica di Leo. Romolo Guerreri, celebre per essere stato Nico in Quelli dell’intervallo, è Niko. Ad interpretare il professore di lettere si ritrova invece Luca Argentero, mentre l’attrice francese Gaia Weiss è Beatrice.

Bianca come il latte, rossa come il sangue: il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Bianca come il latte, rossa come il sangue è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno mercoledì 21 luglio alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Diabolik: trailer del film dei Manetti Bros con Luca Marinelli

0
Diabolik: trailer del film dei Manetti Bros con Luca Marinelli

01 Distribution ha diffuso il trailer ufficiale di Diabolik dei Manetti Bros che arriverà al cinema il 16 dicembre 2021.

Il film, adattamento cinematografico delle avventure del personaggio creato da Angela e Luciana Giussani, è diretto dai Manetti bros., scritto da Michelangelo La Neve e Manetti bros., che hanno firmato anche il soggetto insieme a Mario Gomboli.

Oltre a Luca Marinelli, Miriam Leone e Valerio Mastandrea, nel cast anche Alessandro Roia,Serena Rossi, Claudia Gerini, Roberto Citran.

Diabolik – il trailer

Venezia 78: annunciate le giurie, c’è anche Chloé Zhao

Venezia 78: annunciate le giurie, c’è anche Chloé Zhao

Sono state definite le Giurie internazionali del Concorso Venezia 78, di Orizzonti e Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” della 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (1–11 settembre 2021) della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera.

La Giuria Venezia 78 assegnerà ai lungometraggi in Concorso i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per il miglior film, Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, Premio Speciale della Giuria, Premio per la migliore sceneggiatura, Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.

Venezia 78: le personalità chiamate a fare parte della Giuria del Concorso di Venezia 78 sono:

  • Bong Joon-ho – presidente (Corea del Sud), regista e sceneggiatore premio Oscar, è una delle voci più originali del cinema contemporaneo. È autore di pietre miliari del cinema coreano quali Memories of Murder (2003), The Host (2006) e Mother (2009). Ha ottenuto la consacrazione definitiva a livello internazionale nel 2019 grazie a Parasite, vincitore di una lunga serie di prestigiosi riconoscimenti tra cui la Palma d’oro a Cannes, un Golden Globe, un Critics Choice Award, due BAFTA e quattro Oscar per il miglior film, miglior film internazionale, miglior regista e miglior sceneggiatura originale.
  • Saverio Costanzo (Italia), regista e sceneggiatore, ha presentato a Venezia La solitudine dei numeri primi (2010), il suo terzo film, tratto dal romanzo omonimo di Paolo Giordano, nonché Hungry Hearts (2014) con Alba Rohrwacher e Adam Driver, che si sono aggiudicati le due Coppe Volpi per le migliori interpretazioni femminile e maschile. Ha diretto poi l’adattamento italiano di In Treatment stagione 1, 2 e 3, e la serie HBO L’amica geniale, da lui anche scritta e ideata, tratta dai best seller di Elena Ferrante, presentata a Venezia.
  • Virginie Efira (Belgio/Francia), attrice, ha interpretato Tutti gli uomini di Victoria, presentato nel 2016 a Cannes alla Settimana della Critica, ricevendo gli elogi della critica. Ha quindi preso parte al pluripremiato Elle (2016) di Paul Verhoeven e a Un amour impossible (2018) di Catherine Corsini, per il quale è stata nominata come miglior attrice ai César. Nella stessa edizione dei César ha ricevuto una seconda nomination, stavolta come non protagonista, nella commedia di successo 7 uomini a mollo (2018) di Gilles Lellouche. Nel 2019 ha recitato nella commedia drammatica Sibyl di Justine Triet, in concorso a Cannes, dove è tornata nel 2021 come protagonista del nuovo film di Paul Verhoeven, Benedetta.
  • Cynthia Erivo (Gran Bretagna) è attrice teatrale e cinematografica, cantante e compositrice. Per la sua interpretazione nello spettacolo Il colore viola ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui un Tony Award, un Grammy Award e un Daytime Emmy Award. Nel 2018 ha esordito al cinema con 7 sconosciuti a El Royale di Drew Goddard. Nello stesso anno ha recitato in Widows – Eredità criminale di Steve McQueen, presentato a Toronto. Nel 2019 è stata la protagonista di Harriet di Kasi Lemmons, grazie al quale ha ottenuto due nomination ai Golden Globe e due agli Oscar®, in entrambi i casi sia come migliore attrice protagonista, sia per la miglior canzone, Stand Up, di cui è co-autrice. Nel 2020 ha interpretato la detective Holly Gibney nella miniserie HBO The Outsider, tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King. Nel 2021 è stata Aretha Franklin nella terza stagione della serie Genius, per la quale è stata nominata agli Emmy Awards.
  • Sarah Gadon (Canada), attrice e produttrice canadese, ha ottenuto visibilità internazionale grazie a A Dangerous Method di David Cronenberg, presentato in concorso a Venezia nel 2011. Ha proseguito la collaborazione con Cronenberg nei successivi Cosmopolis (2012) e Maps to the Stars (2014). Ha ricevuto il Canadian Screen Award per i suoi ruoli in L’altra Grace (2017), acclamata serie Netflix, ed Enemy (2013) di Denis Villeneuve. Sono state molto apprezzate dalla critica le sue interpretazioni in The Moth Diaries (2011) di Mary Harron, La ragazza del dipinto (2013) di Amma Asante, La mia vita con John F. Donovan (2018) di Xavier Dolan e Black Bear (2020) di Lawrence Levine.
  • Alexander Nanau (Romania), regista fra i più significativi del cinema rumeno, ha diretto a oggi quattro documentari presentati nei più importanti festival internazionali. Nel 2019 ha presentato fuori concorso a Venezia Collective, acclamato dalla critica internazionale, che si è aggiudicato l‘European Film Award come miglior documentario, oltre a una nomination ai BAFTA e, per la prima volta nella storia del cinema rumeno, due storiche nomination agli Oscar® come miglior film internazionale e miglior documentario.
  • Chloé Zhao (Cina) è una regista, sceneggiatrice, montatrice e produttrice cinese. E’ nata a Pechino ed è cresciuta anche a Brighton, Inghilterra. Dopo essersi trasferita negli Stati Uniti, ha studiato Scienze politiche al Mount Holyoke College e Film Production alla NYU. Il suo debutto nel cinema, Songs My Brothers Taught Me, è stato presentato nel 2015 al Sundance. Il suo secondo film The Rider, era nel 2017 alla Quinzaine di Cannes e ha ottenuto l’Art Cinema Award. Il suo lavoro più recente, Nomadland, ha avuto nel 2020 l’anteprima a Venezia, dove ha vinto il Leone d’oro. Il film e Chloé Zhao hanno ottenuto un enorme successo vincendo Golden Globe , BAFTA, DGA, PGA Awards e 3 Oscar  , per miglior regista, attrice protagonista e miglior film. Chloé Zhao ha diretto e co-sceneggiato Eternals (Marvel Studios), previsto per l’uscita il 5 novembre.

Orizzonti

La Giuria Orizzonti assegnerà – senza possibilità di ex-aequo – i seguenti premi: Premio Orizzonti per il miglior film, Premio Orizzonti per la migliore regia, Premio Speciale della Giuria Orizzonti, Premio Orizzonti per la miglior interpretazione femminile, Premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio.

La Giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta da:

  • Jasmila Žbanić – presidente (Bosnia ed Erzegovina), regista e sceneggiatrice, è nata a Sarajevo nel 1974. Agli inizi ha lavorato come marionettista e come clown. Con il suo lungometraggio d’esordio Grbavica si è aggiudicata l’Orso d’oro alla Berlinale 2006, così come il premio dell’American Film Institute e altri. I suoi film, presentati ai più importanti festival e distribuiti in tutto il mondo, sono stati prodotti da Deblokada, un’associazione artistica di sua fondazione. Nel 2020 ha presentato in concorso a Venezia Quo Vadis, Aida? da lei scritto e diretto, nominato agli Oscar® e ai Bafta come miglior film internazionale.
  • Mona Fastvold (Norvegia), regista e sceneggiatrice, ha diretto il suo primo lungometraggio The Sleepwalker nel 2014, presentato in anteprima al Sundance. Il film è co-sceneggiato da Brady Corbet con il quale collabora anche in L’infanzia di un capo (2015), vincitore del premio Orizzonti per la miglior regia e del premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” a Venezia. Ha scritto le sceneggiature di Vox Lux (2018), insieme al regista Brady Corbet, e di The Mustang (2019), insieme alla regista Laure de Clermont-Tonnerre. Nel 2020 ha presentato in concorso a Venezia World to Come.
  • Shahram Mokri (Iran), regista, sceneggiatore e critico cinematografico, ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2008, Ashkan, the Charmed Ring and other Stories, presentato al festival di Pusan. Nel 2013 il successivo Fish & Cat ha vinto il Premio Speciale Orizzonti per il contenuto innovativo a Venezia. Nel 2018 ha presentato Invasion a Berlino. Nel 2020 è tornato a Venezia con il suo terzo film, Careless Crime. Il film ha ottenuto il premio Hugo d’argento al Chicago Film Festival.
  • Josh Siegel (USA) è curatore della sezione cinematografica del MoMA di New York, per il quale ha organizzato numerose mostre. Nel 2007 ha ricevuto il MoMA’s Lee Tenenbaum Award. Per il MoMA si è occupato dell’acquisizione di molti film e numerose installazioni artistiche, entrate a far parte della collezione permanente del museo. Josh Siegel ha co-fondato To Save and Project: The MoMA International Festival of Film Preservation, un festival che presenta film restaurati da parte di filmmaker, distributori, studios e archivi di tutto il mondo. Siegel attualmente fa parte del direttivo di Cinema Tropical, un’associazione no-profit dedicata al cinema latinoamericano negli Stati Uniti. È autore di numerose pubblicazioni, saggi, cataloghi e monografie, ed è stato membro di giuria in vari festival internazionali.
  • Nadia Terranova (Italia), scrittrice, è autrice di numerosi romanzi e libri per ragazzi tra cui: Gli anni al contrario (Einaudi 2015, premio Bagutta Opera Prima e The Bridge Book Award), Addio fantasmi (Einaudi 2018, finalista al premio Strega 2019) e Omero è stato qui (Bompiani 2019, selezionato nella dozzina del Premio Strega Ragazzi). I suoi libri sono stati tradotti in tutto il mondo. Collabora con diversi giornali tra cui la Repubblica, Il Foglio e cura la rubrica “Sirene” su Vanity Fair.

Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”

La Giuria del Premio Venezia Opera Prima assegnerà senza possibilità di ex aequo, tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni competitive della Mostra (Selezione ufficiale e Sezioni Autonome e Parallele), il Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, e un premio di 100.000 USD, messi a disposizione da Filmauro, che sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore.

La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”- Leone del Futuro, è composta da:

  • Uberto Pasolini – presidente (Italia), regista, sceneggiatore e produttore, ha esordito alla regia con Machan (2008), vincitore di numerosi premi internazionali. Still Life (2013) ha ottenuto il premio per la miglior regia nella sezione Orizzonti, a Venezia nel 2013. Il suo film più recente è Nowhere Special, con James Norton, anch’esso presentato a Venezia nella sezione Orizzonti nel 2020. Pasolini ha fondato nel 1993 la Red Wave Films, casa di produzione cinematografica con la quale ha prodotto nel 1997 il film The Full Monty, straordinario successo di pubblico in tutto il mondo.
  • Martin Schweighofer (Austria), critico cinematografico, docente e direttore di festival, dal 1992 ha diretto per tre anni il festival cinematografico Diagonale di Salisburgo ed è stato poi direttore esecutivo della AFC Austrian Films. Dal 2013 al 2019 è stato prima vice-presidente e poi presidente della European Film Promotion (EFP). Negli stessi anni ha insegnato all’Università delle arti applicate di Vienna (Film, TV e produzione media) focalizzandosi sul mercato internazionale del cinema e sui festival cinematografici. È membro della European Film Academy e ha partecipato in qualità di giurato a molti festival cinematografici internazionali.
  • Amalia Ulman (Argentina), artista e regista, ha presentato installazioni e opere di video arte alla Tate Modern, al New Museum, alla Frieze Art Fair, alla Evelyn Yard e alla Whitechapel Gallery. È stata definita “la prima artista di Instagram” in seguito a Excellences & Perfections (2014), una performance di quattro mesi condivisa sul social network. Il suo lungometraggio di debutto El Planeta, è stato acclamato dalla critica e presentato in anteprima al Sundance nel gennaio 2021.

Loki: 10 dettagli che non avevi notato sul costume di Sylvie

Loki: 10 dettagli che non avevi notato sul costume di Sylvie

Sylvie ha debuttato in Loki come variante malvagia del Dio dell’Inganno, ma presto è diventata qualcosa di più. Il suo passato tormentato, sia nel MCU che nei fumetti, si riflette in molti dettagli nascosti nel suo costume, dal momento che il suo look rende omaggio alle tante fonti e personaggi che l’hanno ispirata. Scopriamone insieme 10, grazie a Screen Rant:

La corona spezzata

Ci sono diverse versioni di Lady Loki nei fumetti e l’esclusiva corona spezzata di Sylvie nel MCU è un omaggio proprio ad una di queste. Questa versione del personaggio è apparsa nella trama del fumetto del 2014 “The Tenth Realm”, che ha stabilito che Loki era in realtà genderfluid.

La corona che Sylvie indossa nella serie è praticamente la stessa della versione a fumetti, tranne per il fatto che non ha le guardie che si estendono alle guance. I rigidi tratti angolati della versione a fumetti sono stati resi più morbidi nella versione cinematografica.

Echi di Loki

lokiLa tunica di pelle che Sylvie indossa nel MCU ricorda alcuni del costumi di Loki nel MCU, soprattutto per quanto riguarda i motivi asgardiani verdi e dorati. Questo è ancora più evidente nelle insegne dorate a forma di U sulla tunica, che ricorda quella dei vecchi costumi di Loki nei film (in particolare, Thor: The Dark World).

Ha anche qualcosa dei costumi di Lady Loki nei fumetti, in particolare la versione presente in “The Tenth Realm”, dove la stessa tipologia di motivo dorato tipico di Asgard è in mostra in entrambi i costumi di Loki, sia nella versione maschile che in quella femminile.

Lame nascoste

Tutto ciò che indossa Sylvie è pratico, compresa la sua tunica, che presenta un fodero nascosto sulla schiena per un’eventuale spada. Sebbene indossi un fodero sulla cintura, Sylvie è in grado di nascondere le lame anche dietro la schiena.

Questo diventa evidente solo nell’episodio finale, in cui possiamo vedere il retro del suo costume durante il confronto con Colui Che Rimane. Il fodero della lama si trova sul lato sinistro della tunica, una necessità pratica in quanto sembra che Sylvie non possa evocare le lame come fa Loki con la sua magia.

Il mantello verde

loki 2Sylvie indossa un mantello verde per nascondere la sua identità all’inizio della serie, ma in realtà lo stesso include alcuni indizi proprio sulla sua identità. La fodera interna del mantello è formata da un tessuto verde chiaro che ricorda i verdi vibranti dei costumi passati di Loki nel MCU.

Il mantello è anche composto da linee ornate che suggeriscono che potrebbe effettivamente provenire da Asgard. È tuttavia improbabile che provenga dalla sua Asgard, poiché la cronologia di Sylvie è stata falciata dalla Time Variance Authority dopo essere stata rapita dall’organizzazione quando era una bambina.

Le rune della spada

Un grande dettaglio nascosto sono le rune incise nella lama della spada di Sylvie. Sebbene l’esatta natura e il significato delle rune siano aperti a varie interpretazioni, sembrerebbe che siano di origine asgardiana.

Ciò suggerirebbe anche che Sylvie ad un certo punto abbia visitato un Asgard alternativo per ottenere il suo costume e la sua arma. La spada presenta anche una serie di decorazioni che sono maggiormente visibili quando il giudice Ravonna Renslayer mette la spada tra i trofei nel suo ufficio.

Guanti senza dita

Tutto nel costume di Sylvie, a differenza dei molti di Loki, riguarda la funzionalità. Ciò riguarda anche i suoi guanti senza dita. Non se li toglie mai nella serie, e la scelta dei guanti sembra avere molto a che fare con l’uso dell’incantesimo.

La principale tattica offensiva di Sylvie contro la Time Variance Authority è incantare le guardie, e potrebbe aver bisogno di esporre le dita per farlo. Tuttavia, ha bisogno dei guanti per il combattimento e data la sua incredibile abilità nel campo, Sylvie si classificherebbe probabilmente tra i migliori artisti marziali della Marvel

Stivali pratici

L’unico aspetto ornamentale del costume di Sylvie risiede nei suoi pochi svolazzi dorati. Tutto il resto, compresi i suoi stivali, sono al suo servizio. Indossa un paio di stivali chiaramente progettati per l’uso in qualsiasi ambiente o situazione.

Le suole degli stivali sono spesse, come hanno scoperto ripetutamente le guardie della TVA quando ha preso a calci molti di loro in battaglia. Gli stivali sono anche molto pratici, con una cerniera che le permette di toglierseli in fretta, se necessario. Non usa la magia per cambiare il suo aspetto come fa Loki.

I vestiti di Kid Sylvie sono gli stessi

Proprio per la sua unicità, Sylvie è una delle migliori varianti di Loki nella serie. Questo si estende anche alla sua infanzia, dove il suo abbigliamento reale asgardiano prefigura, in realtà, il suo eventuale costume da adulta.

La sua armatura condivide molti elementi di design con i suoi abiti adulti, tra cui la tunica di pelle e gli accenti dorati. La forma della tunica, che è senza maniche, è esattamente la stessa della sua versione adulta. Ciò riflette in qualche modo il blocco dello sviluppo di Sylvie, come viene raccontato da Colui Che Rimane nel finale di stagione. 

Il vambrace

La sua tunica è senza maniche, ma a distanza potrebbe non sembrare così. Ad un’analisi più attenta, Sylvie indossa effettivamente dei vambrance che le corrono lungo le braccia. Non arrivano però a coprire la spalla e sono separati dalla tunica.

Le finiture dorate accentuano la parte superiore degli avambracci, ma non la parte inferiore. Le fornirebbero un ulteriore livello di protezione in un combattimento ravvicinato, ma non sono neanche lontanamente imbottiti come l’armatura delle guardie della Time Variance Authority.

I pannelli di Incantatrice

I fan dei fumetti sanno che Incantatrice è stata una grande fonte dispirazione per la Sylvie del MCU. Questo era ovvio grazie al suo nome e ai suoi poteri, ma anche grazie a un dettaglio nascosto nel suo costume.

Nel quinto episodio, lo schema circolare congiunto tipico dell’Incantatrice dei fumetti è chiaramente visibile sui vambrance di Sylvie quando è in macchina con Mobius. Questo modello imita il simbolismo iconico del costume della prima Incantatrice dell’Età dell’Argento, conosciuta come Amora. Nei fumetti, Amora e Sylvie si sono scontrate ad un certo punto: questa è una trama dei fumetti che potrebbe potenzialmente svolgersi nella seconda stagione della serie. 

Space Jam: New Legends, ecco la squadra delle voci italiane

0
Space Jam: New Legends, ecco la squadra delle voci italiane

Benvenuti a Space Jam! Warner Bros. Entertainment Italia è lieta di annunciare che Fedez, Carlton Myers, Gianluca Gazzoli, Cecilia Zandalasini e Flavio Tranquillo faranno parte della squadra delle voci italiane di “Space Jam: New Legends”, in arrivo al cinema dal 23 settembre.

Fedez presterà la voce a Wet-Fire,  membro della Goon Squad interpretato nella versione originale da Klay Thompson, e versione digitale super potenziata del giocatore, capace di creare ostacoli meteorologici sul campo, sparare fiamme o schizzare onde d’acqua contro la squadra avversaria.

Carlton Myers, leggenda del basket italiano, sarà la voce di The Brow, giocatore della Goon Squad doppiato nella versione originale da Anthony Davis, veloce, forte, con 9 metri di ali blu brillanti per elevarsi al di sopra degli avversari in campo.

Cecilia Zandalasini doppierà White Mamba, giocatrice della Goon Squad interpretata nella versione originale dalla star del basket Diana Taurasi, capace di trasformarsi in un vero mamba mortale, in grado di scivolare, avvolgere e colpire come mai prima d’ora.

Gianluca Gazzoli e Flavio Tranquillo siederanno in prima fila, al tavolo dei commentatori, nella partita più pazza della vita di LeBron James e della Tune Squad,  prestando la propria voce ai telecronisti interpretati nella versione originale rispettivamente da Lil Rel Howery ed Ernie Johnson Jr.

Space Jam: New Legends, il nuovo trailer italiano

Space Jam: New Legends

Nel film evento di animazione/live-action “Space Jam: New Legends”, diretto da Malcolm D. Lee, con un team di filmakers innovativi come Ryan Coogler e Maverick Carter, il campione NBA e icona globale LeBron James vive un’epica avventura a fianco dell’intramontabile Bugs Bunny.

Quest’avventura di trasformazione è un frenetico mix di due mondi, che svela fino a che punto possano arrivare alcuni genitori per creare un legame con i propri figli. Quando LeBron e il suo giovane figlio Dom vengono intrappolati in uno spazio digitale da una malvagia Intelligenza Artificiale, LeBron farà di tutto per tornare a casa sani e salvi guidando Bugs, Lola Bunny e l’intera banda dei notoriamente indisciplinati Looney Tunes verso la vittoria, sul campo di gioco, contro i campioni digitalizzati dell’Intelligenza Artificiale: una super potente squadra di basket piena di professionisti all stars mai vista prima. Tunes contro Goons nella sfida con la posta in gioco più alta della sua vita, che ridefinirà il legame tra LeBron e suo figlio, mettendo in luce il potere di essere se stessi. Pronti all’azione, i Tunes sovvertono le convenzioni, sovraccaricando i loro talenti unici e sorprendendo anche “King” James con il loro modo di giocare.

James è protagonista accanto al candidato all’Oscar® Don Cheadle (i film di “Avengers”, “Hotel Rwanda”), Khris Davis (“Judas and the Black Messiah”, “Atlanta” per la TV), Sonequa Martin-Green (“The Walking Dead” per la TV, “Star Trek: Discovery”), l’esordiente Cedric Joe, Jeff Bergman (“Looney Tunes Cartoons”), Eric Bauza (“Looney Tunes Cartoons”) e Zendaya (l’imminente “Dune”, “Malcolm & Marie”).

Lee (“Girls Trip”, “Night School”) dirige da una sceneggiatura di Juel Taylor & Tony Rettenmaier & Keenan Coogler & Terence Nance e Jesse Gordon e Celeste Ballard, storia di Juel Taylor & Tony Rettenmaier & Keenan Coogler & Terence Nance. Basato su “Space Jam”, scritto da Leo Benvenuti & Steve Rudnick e Timothy Harris & Herschel Weingrod. Il film è prodotto da Ryan Coogler, LeBron James, Maverick Carter e Duncan Henderson, i produttori esecutivi sono Sev Ohanian, Zinzi Coogler, Allison Abbate, Jesse Ehrman, Jamal Henderson, Spencer Beighley, Justin Lin, Terence Nance e Ivan Reitman.

Il team creativo dietro la cinepresa include il direttore della fotografia Salvatore Totino (“Spider-Man: Homecoming”), il produttore animazioni Troy Nethercott (“Wonder Park”), gli scenografi Kevin Ishioka (“The Mule”), Akin McKenzie ( “When They See Us” per Netflix) e Clint Wallace (l’imminente “Eternals”), il montatore Bob Ducsay (“Godzilla: King of the Monsters”, “Star Wars Episode VIII – The Last Jedi”) e la costumista Melissa Bruning (“Rampage”, “War for the Planet of the Apes”). Le musiche sono di Kris Bowers (“Greenbook”, “Bridgerton” per Netflix).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Proximity/The SpringHill Company Production, un film di Malcolm D. Lee, “Space Jam: New Legends”. Il film sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures e arriverà in Italia al cinema dal 23 settembre.

Tenet: cinque curiosità che devi assolutamente sapere sul film di Christopher Nolan

Detiene il primato dell’unico blockbuster che ha visto la sala in tutto il mondo nel 2020 e anche il merito di aver dato regalato un poco di ossigeno, alla fine dell’estate scorsa, a quelle strutture che erano rimaste chiuse dalla primavera precedente. Parliamo di Tenet, l’ultimo film di Christopher Nolan che si può ammirare on demand su Sky e in streaming su NOW.

Il film, che vede protagonisti John David Washington e Robert Pattinson, è caratterizzato da un intreccio molto complesso, da basi fanta-scientifiche e da continui tentativi di Nolan di forzare la dimensione del tempo nella narrazione cronologica, così come secoli di storia hanno insegnato a fruirla, per creare nuovi paradossi temporali nei quali il regista sguazza, e che si posizionano costantemente al centro dell’interesse degli spettatori, detrattori o fan che siano. Ma quanti segreti nasconde il film? Quante curiosità dietro alla imponente macchina produttiva di Christopher Nolan sono stati rivelati? Ecco di seguito 5 curiosità su Tenet!

TENET è disponibile su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Gli effetti visivi ridotti all’osso

TenetTutti sanno che Christopher Nolan è un “regista analogico”, venera la pellicola e sceglie di girare sempre sul prezioso supporto, allo stesso modo, pur non risparmiandosi acrobazie ed esplosioni ad alto contenuto di adrenalina, preferisce sempre utilizzare gli effetti speciali rispetto agli effetti visivi. Questo vuol dire “sì” grandi esplosioni e edifici fatti saltare in aria appositamente per i suoi film (vedi Il cavaliere Oscuro), e “no” alla computer grafica.

Per Tenet, Nolan ha scelto di usare pochissimi effetti digitali. Questo ha significato realizzare tutto dal vivo, con tecniche che quasi appartengono al cinema di Méliès. Per le scene di inversione temporale, Nolan ha realizzato due riprese della stessa, con gli attori che facevano tutto al contrario.

Paradossalmente, Tenet ha meno effetti visivi di una qualunque commedia romantica contemporanea. Nel complesso della filmografia di Nolan, questo è il film con meno inquadrature manipolate al computer, appena 280, contro le 650 de Il cavaliere Oscuro, le 500 di Inception e le 429 di Dunkirk.

L’inseguimento in inversione

TenetSi è parlato molto della scena di Tenet in cui un Boeing 747 si schianta contro un hangar, e ormai tutti sanno che quel Boeing è stato comprato dalla produzione appositamente per essere schiantato. Quello che invece non tutti sanno è che quella non è stata di certo la sequenza più difficile da realizzare del film. Questo posto spetta all’inseguimento in macchina in inversione per cui sono state necessarie ben tre settimane di riprese.

Il povero Robert Pattinson, che era convinto di cavarsela con poco, è stato per tre settimane a contatto con esperti stunt driver provenienti da tutto il mondo, oltre che con un team di venti piloti di Los Angeles. Per realizzare questa famosa scena, Christopher Nolan ha coinvolto la leggenda Jim Wilkey, quello che, per capirci, ha fatto ribaltare il rimorchio di un camion (fisicamente) per Il cavaliere Oscuro (su YouTube ci sono diversi video del backstage di questa prodezza!). Uno sforzo che è valso sicuramente il risultato finale, travolgente!

Il cioccolatino negato

TenetQuesta curiosità su Tenet è così bizzarra che ha il sapore di leggenda metropolitana… e di cioccolato! Robert Pattinson ha vinto un processo di casting sicuramente competitivo, ma durante le interviste per la promozione del film, ha raccontato che dopo il suo primo colloquio con Nolan era convinto di aver perso il ruolo.

Secondo l’attore, la prima chiacchierata con il regista è durata tre ore, che sono state così intense che alla fine Robert era sul punto di avere un mancamento. Ha così chiesto a Christopher se potesse mangiare quel cioccolatino lì, che era tra di loro sul tavolo al quale erano seduti. A quel punto, Nolan ha interrotto il colloquio e ha congedato il pretendente alla parte. Robert Pattinson ha sicuramente conquistato il ruolo, ma non sapremo mai perché quel cioccolatino gli è stato negato!

La censura britannica su Tenet

Tenet censuraPer quanto possa sembrare ancora assurdo, ogni film, in ogni Paese, anche nell’Occidente progressista, prima di uscire in sala viene sottoposto al visto censura. E Tenet non ha fatto eccezione, e in particolare nel Regno Unito è stato sottoposto alla BBFC – British Board of Film Classification, organo deputato ad assegnare il rating ai film in uscita sul suolo britannico.

Così, in fase di post produzione, la distribuzione di Tenet ha fornito a ogni ente di censura e rating una copia del film, specificando che avrebbero voluto una classificazione 12A, ovvero per un film vietato ai minori di 12 anni non accompagnati (il corrispettivo del PG13 americano). Si tratta di una votazione estremamente favorevole, dal momento che estromette dalla possibilità di vedere il film una fascia di pubblico che probabilmente già non sarebbe andata a vederlo.

A visione del montato, la BBFC riferì che voleva vietare il film ai minori di 15 anni a causa di una scena in particolare, ovvero quella in cui Sator (Kenneth Branagh) colpisce con un calcio Kat (Elizabeth Debicki). Di fronte a questa presa di posizione, la produzione ha eliminato la breve scena dalle copie distribuite in Gran Bretagna e ha ottenuto il rating 12A. Nel Regno Unito, Tenet dura 9 secondi in meno!

La recensione di Tenet di Quentin Tarantino

Quentin Tarantino sul set di C'era una volta a Hollywood
Quentin Tarantino sul set di C’era una volta a Hollywood

Quentin Tarantino è un regista e uno sceneggiatore molto apprezzato, ma è anche uno spettatore esigente e famelico, tanto che le sue classifiche di film preferiti fanno sempre tanto discutere e sono sempre tenute in grande considerazione. Durante la recente promozione del suo libro “C’era una volta a… Hollywood” tratto dal suo omonimo film, Tarantino ha commentato brevemente Tenet, dicendo: “Credo di doverlo rivedere. Credo di doverlo rivedere”.

A questa affermazione, tutt’altro che poco lusinghiera, Tarantino ha fatto seguito con una spiegazione più esaustiva, raccontando che per capire ed apprezzare Dunkirk, il precedente film di Christopher Nolan, aveva dovuto guardarlo per ben tre volte, perché la prima volta era rimasto sopraffatto dall’esperienza cinematografica e non aveva capito il meccanismo di dilatazione e contrazione del tempo che il regista aveva dispiegato per raccontare la storia. Figuriamoci quanto più avvincente e complicato deve essere confrontarsi con un film come Tenet, che ha un intreccio molto più complicato rispetto a quello di Dunkirk! Nel caso in cui Quentin volesse davvero rivedere Tenet per capirlo e apprezzarlo meglio, può farlo on demand su Sky, e in streaming su NOW!

Zack Snyder’s Justice League: il progetto del motion comic non ufficiale è stato cancellato

0

Alcune settimane fa avevamo appreso la notizia di un progetto senza alcuno scopo di lucro, creato da alcuni fan, e intitolato The Dreamscapes of Justice League: A Motion Comic, che avrebbe provato a dare vita agli altri sequel dedicati ai personaggi DC che Zack Snyder aveva in mente di realizzare, sfruttando gli storyboard emersi online a cui il regista aveva lavorato con Jim Lee.

La notizia è stata data dagli organizzatori ufficiali del progetto attraverso il loro account Twitter, che subito dopo, però, è stato cancellato. Alcune tavole del motion comic erano state diffuse online ma avevano suscitato diverse polemiche, dal momento che erano state tacciate di essere molto simili ai disegni di vari artisti della DC. Nel comunicare la loro decisione di accantonare ufficialmente il progetto, i realizzatori hanno dichiarato (via CBM) che alla base della scelta c’erano “un diffuso malcontento del pubblico nei confronti del progetto, alcuni rari episodi di molestie verso i membri del team, le innumerevoli questioni legali che abbiamo affrontato, e infine i nostri errori su alcune parti del progetto.”

Il motion comic sarebbe dovuto uscire entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di supportare il movimento #RestoreTheSnyderVerse e l’American Foundation for Suicide Prevention. Inoltre, The Dreamscapes of Justice League: A Motion Comic avrebbe incluso nuove illustrazioni originali di Mariano De Venezia e dell’artista esperto di VFX Luis Bedregal.

L’attore Ray Porter, che interpreta Darkseid nella versione di Justice League ad opera di Snyder, avrebbe dovuto prestare la sua voce in qualità di narratore, e nel progetto era stato coinvolto anche Harry Lennix, interprete di Martian Manhunter.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Ainbo – Spirito dell’Amazzonia in anteprima a #Giffoni50Plus

0
Ainbo – Spirito dell’Amazzonia in anteprima a #Giffoni50Plus

Ainbo –  Spirito dell’Amazzonia, il film d’animazione diretto da Jose Zelada e Richard Claus che racconta la storia di una ragazzina pronta a tutto pur di salvare la foresta dall’avidità dell’uomo, sarà proiettato in anteprima a #Giffoni50Plus giovedì 22 luglio e arriverà al cinema il 18 novembre 2021 con BiM Distribuzione.

Ainbo vive nella giungla più profonda dell’Amazzonia, un paradiso terrestre, che è stato preso di mira da uomini avidi e pronti a distruggerlo pur di arricchirsi. Ainbo sa di non potere restare a guardare, così decide di fare la sua parte per salvare l’Amazzonia. Ad aiutarla ci sono i suoi spiriti guida: Dillo, un divertente e simpatico armadillo, e Vaca, un robusto tapiro. Ainbo lotta contro l’avidità dell’uomo, contro lo sfruttamento della terra da parte di minatori fuorilegge e soprattutto contro lo “Yacaruna”, lo spirito maligno che vive in Amazzonia.  Ma Ainbo non si arrende, è determinata a salvare la sua casa, anche perché a guidarla in questo viaggio è lo spirito di sua madre…

Una tartaruga gigante che porta l’Amazzonia sulla schiena, animali parlanti che insegnano i segreti della foresta pluviale, spiriti vegetali e alberi madri, maledizioni e demoni… Queste sono le storie che nostra madre ci raccontava da bambini e che hanno alimentato la mia immaginazione” – ha dichiarato il regista Jose Zelada, nato nella regione dell’Amazzonia – “Oggi l’Amazzonia è in grave pericolo. L’estrazione mineraria e il disboscamento hanno fatto sparire gran parte della foresta. Ci siamo chiesti: come possiamo dare un messaggio ai ragazzi, per le generazioni future? E come ritrarre una realtà così apocalittica in un modo più piacevole? Ci siamo resi conto che bisognava realizzare un lungometraggio d’animazione.

Ainbo –  Spirito dell’Amazzonia con leggerezza e divertimento racconta la complessa situazione in cui versa l’Amazzonia e invita ciascuno a riflettere sull’importanza di ogni piccolo gesto utile a salvare il pianeta.

The Suicide Squad: James Gunn spiega perché ha scelto Starro come villain

0

Il personaggio di Starro farà il suo debutto sul grande schermo in The Suicide Squad. Nei fumetti DC, il “folle kaiju” è conosciuto come Starro il Conquistatore e, in origine, proviene dallo spazio.

All’inizio, in molti pensavano che il personaggio fosse una scelta alquanto strana nel contesto di una storia dedicata alla Task Force X, ma ora è stato proprio James Gunn a spiegare perché ha scelto la grande stella marina aliena come antagonista principale del film.

Intervistato da ComicBook, Gunn ha dichiarato di aver sempre voluto come cattivo un grande villain DC che i fan non si sarebbero mai aspettati di vedere. Ha poi spiegato di aver sempre trovato Starro particolarmente terrificante quando era bambino, citando la copertina di “Justice League n. 190” pubblicata nel 1981, che mostrava Starro sul volto di Superman e di vari altri membri della Justice League.

“Beh, volevo soltanto un grande cattivo DC che fosse un grande cattivo DC che la gente non si aspetterebbe di vedere in un film. E poi ho sempre amato Starro”, ha raccontato James Gunn. “Da bambino lo trovavo assolutamente terrificante. L’idea di questa stella marina gigante con un ragazzone che gli spara fuori queste cose che prendono il controllo del cervello delle persone, come quelle vecchie foto di Superman con lui in faccia, mi ha sempre spaventato a morte.”

“Si trattava di prendere qualcuno che era completamente, o che sembrava completamente ridicolo, metterlo a zonzo per le grintose strade di Colón, nel Panama, e permettergli di fare tutte le sue cose spaventose. E poi è un personaggio completamente oltraggioso. Quel mix di cose sembrava perfetto per la mia estetica”, ha concluso il regista.

Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

Black Widow doveva includere un easter egg su Dottor Destino

0
Black Widow doveva includere un easter egg su Dottor Destino

Nei fumetti, Victor von Doom proviene dalla Latveria, uno stato immaginario in cui risiede come Leader Supremo. Il Dottor Destino, che indossa una maschera di ferro e un’armatura a causa di alcune cicatrici, è meglio conosciuto come l’arcinemico dei Fantastici Quattro. Dal momento che la prima grande famiglia Marvel farà il suo debutto nel MCU prossimamente, è chiaro che, prima o poi, i Marvel Studios inizieranno a gettare le basi per il loro debutto.

Se questi piani includono o meno il cattivo più iconico del gruppo rimane ad oggi un mistero, poiché il reboot dei Fantastici Quattro è ancora agli inizi del processo di sviluppo. Tuttavia, Black Widow, il cinecomic con Scarlett Johansson attualmente disponibile in sala e su Disney+ con Accesso Vip, doveva contenere proprio un easter egg sul Dottor Destino. A rivelarlo è stato lo sceneggiatore Eric Pearson durante un’intervista con IGN.

Pearson ha spiegato che la sua iterazione originale della sceneggiatura includeva un riferimento a Latveria. “Potrei aver inserito un riferimento alla Latveria”, ha detto. “Potrei averlo fatto, ma non lo so. In ogni caso, non è durato a lungo. Cerco sempre di infilare la Latveria da qualche parte, in qualche modo. È come quando vorresti essere il primo a dire qualcosa su Instagram o roba del genere.”

Il Dottor Destino è apparso diverse volte sul grande schermo, interpretato da Julian McMahon in I Fantastici Quattro del 2005 e nel sequel I Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007. Nel 2015, Toby Kebbell ha interpretato il ruolo nell’odiato reboot Fantastic 4 – I Fantastici Quattro ad opera di Josh Trank. Dal momento che è probabile che possa apparire ad un certo punto nel MCU, non sorprende che un riferimento a Doom non fosse consentito in Black Widow. La Marvel pianifica meticolosamente i suoi film (e ora anche le serie), gettando le basi dove necessario e “trattenendosi” quando lo ritiene opportuno.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Quentin Tarantino critica le uscite in esclusiva streaming: “È deprimente”

0

L’acclamato regista Quentin Tarantino è, da sempre, un grande sostenitore  dell’esperienza della sala cinematografica. Proprio di recente, ha acquistato il Vista Theatre di Los Angeles, secondo cinema di proprietà del regista dopo il New Beverly, che possiede dal lontano 2007.

Tarantino ha sempre fatto sentire la sua voce e di recente ha voluto dire la sua in merito ai film che escono direttamente in streaming e saltano l’uscita in sala. Secondo Screen Crush, (via ReelBlend), Tarantino trova questa scelta “deprimente”. Il regista ha anche ammesso di sentirsi davvero fortunato che C’era una volta a Hollywood sia stato distribuito nel 2019, poco prima dello scoppio della pandemia di Covid-19.

“Penso che sia deprimente. Sono contento di lavorare con Sony, che non si occupa di questo”, ha dichiarato il regista. “Non hanno seguito quella strada… mi fa davvero pensare al 2019, quando siamo usciti con C’era una volta a Hollywood. Mi fa davvero pensare al fatto che io, Joker, 1917… eravamo come uccelli che stavano per volare via da una finestra proprio quando la finestra si stava per chiudere, sbattendo. Praticamente, le penne delle nostre code stavamo per rimanere incastrate. Ma siamo riusciti a volare via in tempo.”

Tarantino si inserisce nel dibattito “Cinema vs. streaming”

Di recente, gli esercenti americani hanno criticato la decisione della Disney di far uscire Black Widow in contemporanea anche su Disney+ con Accesso Vip, sostenendo che la scelta ha generato un calo significativo negli incassi durante il secondo weekend di programmazione. Il dibattito tra visione in sala e streaming è aumentato in maniera considerevole a seguito della scoppio della pandemia.

Tarantino non è certamente il primo regista a condividere questo tipo di sentimento. Già Christopher Nolan, in passato, aveva criticato pubblicamente la Warner Bros., lo studio con cui ha lavorato per ben 18 anni, per aver scelto di distribuire i titoli relativi al 2020/2021 in contemporanea al cinema e su HBO Max. Ancora, vari dipendenti della Pixar sarebbero rimasti assai delusi dalla scelta della Disney di far uscire Soul e Luca esclusivamente su Disney+ invece che nei cinema.

Licantropus si prepara a fare il suo debutto nel MCU?

0
Licantropus si prepara a fare il suo debutto nel MCU?

Secondo alcune voci emerse di recente, il personaggio di Licantropus (Werewolf by Night, in originale) potrebbe fare il suo debutto ufficiale nel MCU nella serie Moon Knight. Anche se al momento di tratta soltanto di un rumor, sembra che ci siano davvero dei piani per il personaggio.

Ospite del podcast FatMan Beyond (via ComicBook), il regista Kevin Smith ha parlato della collaborazione con l’ormai defunta Marvel Television a proposito della serie su Howard il papero (poi cancellata). Quella serie avrebbe dovuto far parte di un’intera lista di show animati in arrivo su Hulu, ma quando i Marvel Studios hanno poi deciso di concentrarsi sulle serie collegate direttamente al MCU, la maggior parte di quei progetti sono stati cancellati.

Smith ha poi spiegato che stava cercando di includere Licantropus nello show, ma gli venne stato detto dall’ex presidente della Marvel Television, Jeph Loeb, che era un personaggio “off-limits” a causa dei piani dei Marvel Studios. “Ho contattato Walter Flanagan di Comic Book Men e gli ho detto che avrei voluto fare un tentativo con tutti quei f*****i personaggi degli anni ’70”, ha spiegato Smith.

“Walt mi stava dando dei suggerimenti e Licantropus era nella lista, assolutamente. Nella mia testa, quando ho iniziato a costruire la mia stagione, era tipo: ‘Va bene. Episodio 5. Licantropus’. L’idea alla base della nostra storia era che Howard fosse intrappolato qui e stesse cercando di ottenere pagine del Darkhold, che gli avrebbero permesso di tornare indietro. Poi sono andato da Jeph e gli ho detto cosa volevo fare, ed è stato allora che hanno detto: ‘Non puoi usare Licantropus’. Allora ho chiesto perché. Mi hanno detto che i Marvel Studios avevano dei piani.”

Licantropus debutterà nella serie Moon Knight?

Visto che i Marvel Studios stanno per introdurre i vampiri grazie al reboot di Blade, non dovrebbe sorprendere più di tanto che anche un personaggio come Licantropus, ossia un lupo mannaro, possa debuttare nel MCU.

Introdotto per la prima volta nelle pagine di “Marvel Spotlight #2” del 1972, Licantropus ha una storia leggendaria nell’Universo Marvel e il personaggio di Moon Knight è stato effettivamente introdotto nelle pagine di “Werewolf by Night #32”. Ecco perché la serie con Oscar Isaac potrebbe rivelarsi il progetto ideale in cui introdurre Jack Russell.

Tomb Raider 2, Alicia Vikander spera nel sequel: “Manca ancora il via libera”

0

In una recente intervista con Collider, il premio Oscar Alicia Vikander ha confermato che l’annunciato sequel di Tomb Raider non ha ancora ricevuto il via libera ufficiale, ma che nonostante ciò il nuovo film è ancora in fase di sviluppo.

Ad oggi, le sole informazioni in nostro possesso circa il sequel sono che, oltre al ritorno di Vikander nei panni di Lara Croft, la regia e la sceneggiatura sono state affidate a Misha Green, nota per aver ideato la serie Lovecraft Country – La terra dei demoni, basata sull’omonimo romanzo di Matt Ruff e prodotta da J.J. Abrams e Jordan Peele.

Nel corso dell’intervista, Alicia Vikander ha spiegato che la pandemia ha rallentato i lavori sul sequel e che, tecnicamente, il progetto non ha ancora ricevuto il via libera ufficiale. Tuttavia, l’attrice sembra entusiasta all’idea di tornare nei panni dell’iconica archeologa, dal momento che la sua speranza è quella di riuscire, prima o poi, a iniziare a girare il film.

“Prima del Covid, avrei detto di sì. Ora penso che sia ancora un sì”, ha spiegato l’attrice in merito allo stato del sequel. “Manca ancora il via libera, ma stanno lavorando sulla sceneggiatura e penso che tutti siano eccitati all’idea. Mi piacerebbe molto rivisitare Lara. Ora che il mondo è di nuovo operativo e che la sceneggiatura è in fase di scrittura, non vedo l’ora di poter leggere qualcosa, spero il prima possibile.”

Tomb Raider 2 rappresenterà il debutto di Green alla regia di un lungometraggio. La regista e sceneggiatrice aveva confermato il suo coinvolgimento nel progetto attraverso il suo profilo Twitter ufficiale. Green sostituirà Ben Wheatley, regista di High-Rise, Free Fire e del più recente Rebecca, che inizialmente era stato collegato al sequel e che invece sarà impegnato con la regia di un altro seguito, quello di Shark – Il primo squalo con Jason Statham.

Di cosa parlerà il sequel di Tomb Raider?

In merito alla trama del sequel, ad oggi sappiamo davvero poco riguardo la direzione delle prossime avventure di Lara Croft al cinema. Vi ricordiamo che il film del 2018 si era chiuso con un cliffhanger, quindi aspettiamoci il ritorno della protagonista contro l’oscura organizzazione Trinity che si è infiltrata nella Croft Holdings, l’azienda di famiglia lasciatole in eredità dal padre.

Black Widow: Kevin Feige sul futuro di Yelena Belova e Guardiano Rosso nel MCU

0

Sulla base degli eventi raccontati in Black Widow, Yelena Belova dovrebbe diventare la nuova Vedova primaria del MCU, anche se la scena post-credits del film ha anticipato che prenderà di mira Clint Barton nella serie Hawkeye, prima di diventare – probabilmente – un eroe in piena regola.

Durante un recente Q&A attraverso i canali social ufficiali dei Marvel Studios (via CBM), Kevin Feige ha risposto a una serie di domande dei fan, confermando che, prossimamente, scopriremo se il personaggio di Florence Pugh è rimasto vittima del Blip dopo l’invasione di Thanos. Feige non ha voluto rivelare altro (cosa che non dovrebbe sorprendere), ma di certo sarà interessante scoprire cosa è successo davvero alla “sorella” di Natasha Romanoff dopo il finale di Black Widow e prima della scena post-credits.

Feige ha anche anticipato la possibilità che Guardiano Rosso, il personaggio di David Harbour, incroci la strada del nuovo Captain America del MCU, ossia il Sam Wilson di Anthony Mackie. “Mi piacerebbe vedere uno scontro del genere… e a voi ragazzi?”, ha chiesto il boss della Casa delle Idee. Tuttavia, Feige ha sottolineato che Cap era congelato nel ghiaccio quando Alexei ha affermato di aver combattuto contro Steve Rogers.

Se i sovietici avevano la loro versione del Super soldato, non è da escludere che un nuovo Captain America sia stato mandato in azione in gran segreto nei decenni che seguirono la scomparsa di Steve (proprio come successo alla controparte fumettistica). Se è davvero così che sono andate le cose, Guardiano Rosso potrebbe aver combattuto e sconfitto una brutta imitazione del vero Cap durante l’apice della sua carriera.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è uscito nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Una storia senza nome: trama, cast e la vera storia dietro il film

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, nel 2018, Una storia senza nome utilizza il mezzo cinematografico per raccontare una storia criminale realmente avvenuta e mai risolta. Diretto da Roberto Andò, regista anche noto per Viva la libertà Le confessioni, il film si configura dunque non solo come un resoconto storico, ma anche come una riflessione sul potere del cinema di ridare dignità a storie dimenticate, contribuendo a rinvigorire il dibattito su queste al fine di giungere ad una degna conclusione. Nelle parole del regista, si tratta di un atto di fede sulle capacità della settima arte di investigare la realtà e trascenderla.

Quello qui raccontato è soltanto uno dei tantissimi crimini impuniti che costellano la storia d’Italia. Si tratta però di un caso particolarmente importante e complesso: il furto del celebre dipinto di Caravaggio, La natività. Questo, con un valore oggi attestato intorno ai 20 milioni di dollari, è stato trafugato la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo e ad oggi non è ancora stato recuperato. Sul luogo non vi erano misure di sicurezza e il crimine si stabilì poi essere stato commissionato dalla mafia. Negli anni sono state numerose le teorie circa il destino dell’opera, che rimane però ancora senza certezze.

Andò utilizza dunque tale vicenda per calarla in un contesto in cui il cinema diventa mezzo primario per ridare valore a questo tipo di storie senza nome. Il cinema, come numerosi esempi dimostrano, può davvero essere un mezzo particolarmente potente anche a tale scopo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Una storia senza nome: la trama del film

Protagonista del film è Valeria Tramonti, giovane segretaria di un produttore cinematografico, la quale vive appartata sullo stesso pianerottolo della madre. Qui scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, Alessandro Pes, per il quale è sempre in cerca di nuove storie. Un giorno la donna viene avvicinata da un misterioso poliziotto in pensione che le vuole raccontare una storia criminale tanto incredibile quanto affascinante. Valeria, inizialmente scettica, decide di ascoltarlo, imbattendosi in qualcosa di impensabile. Quando torna a casa usa quello che ha udito per scrivere un soggetto: sarà la prossima sceneggiatura di Alessandro Pes, di cui i produttori attendono da tempo la consegna.

Il soggetto piace molto, al punto che a finanziare il film entrano anche dei gruppi stranieri e per dirigerlo viene ingaggiato un regista americano un po’ anziano ma di culto. Tuttavia, nel momento in cui diventa di dominio pubblico, quel soggetto si rivela essere particolarmente pericoloso: la Storia senza nome, questo il titolo datogli da Valeria, racconta infatti il misterioso furto di un celebre quadro di Caravaggio, La Natività, avvenuto nel 1969 a Palermo per mano della mafia. Le conseguenze non tarderanno ad arrivare e Valeria si troverà ad assumere un ruolo per lei insolito.

Una storia senza nome cast

Una storia senza nome: il cast del film

Ad interpretare il ruolo della protagonista, Valeria Tramonti, vi è l’attrice Micaela Ramazzotti, resa celebre da film come Tutta la vita davanti e La pazza gioia. Prima donna protagonista di un film di Andò, lei era anche la prima scelta per il ruolo, subito accettato. Ad affascinare la Ramazzotti, in particolare, c’era la possibilità di calarsi nei panni di chi inventa storie per professione. Per risultare ancor più realistica, ha lavorato a stretto contatto con lo stesso regista, anche sceneggiatore del film, cercando di rubare da lui comportamenti, modi di vedere le cose e le persone e abitudini narrative. Nel ruolo di Alessandro Pes, lo sceneggiatore per cui Valeria fa da ghost writer, vi è invece Alessandro Gassmann.

Nel ruolo di Alberto Rak, il poliziotto in pensione che racconta la storia del furto a Valeria, si ritrova invece Renato Carpentieri. L’attore, che ha di recente lavorato con la Ramazzotti anche in La tenerezza, ha ritrovato nel suo personaggio quelle passioni che ti segnano per tutta la vita, elemento per lui interessante da interpretare. Nel ruolo di Jerzy Kunze, il regista chiamato a dirigere il film scritto da Valeria, vi è il vero regista polacco Jerzy Skolimowski. Questi è noto per film come Il vergine e Moonlighting. Per tale ruolo, Andò desiderò da subito poter lavorare con un regista e Skolimowski si rivelò la scelta più giusta. Nel film sono poi presenti anche Laura Morante nei panni di Amalia Roberti e Antonia Catania in quelli di Massimo Vitelli.

Una storia senza nome: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Una storia senza nome è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Apple iTunes, Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 20 luglio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

https://www.youtube.com/watch?v=sz5phoHxgr4

Fonte: IMDb

Lupin III – Il film: trama, cast e curiosità sul film

Lupin III – Il film: trama, cast e curiosità sul film

Ideato nel 1967 dal celebre mangaka Monkey Punch ispirandosi all’elegante ladro gentiluomo Arsène Lupin ideato da Maurice Leblanc, Lupin III è stato per anni al centro di una nutrita produzione di anime di successo e oggetto di un ricchissimo merchandising, che lo ha eletto a personaggio cult per diverse generazioni. Già portato al cinema in un film live action nel 1974 da Takashi Tsubojima (Lupin III – La strategia psicocinetica), il personaggio è diventato nel 2014 protagonista di un secondo lungometraggio. Si tratta di Lupin III – Il film, per la regia del poliedrico Ryūhei Kitamura, autore giapponese noto soprattutto per le incursioni horror-splatter di Versus (2000), Prossima fermata: L’inferno (2008) e No One Lives (2012).

Questo nuovo film si configuera come una origin story che presenta i suoi personaggi in un contesto modernizzato e segue il protagonista mentre nella formazione della sua banda di ladri per rubare una preziosa collana. Naturalmente, non mancheranno gli imprevisti, che fanno del film tanto un avvincente heist movie quanto anche un prodotto ricco di umorismo. Nella concezione del film, gli autori hanno deciso di non basarsi su nessuna delle opere già esistenti, prendendo soltanto gli iconici personaggi per inserirli in contesti nuovi. Dopo diversi anni di lavoro a riguardo, il film ha infine visto la luce, ricevendo la benedizione dello stesso Punch.

Accolto come un buon successo di critica e pubblico, nonostante alcuni risvolti narrativi non del tutto apprezzati, Lupin III si è affermato come una valida reinterpretazione del celebre personaggio. Il suo mito viene qui rielaborato e rinnovato, senza che perda le sua caratteristiche più iconiche. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lupin III – Il film: la trama del film

Protagonista del film è Lupin III, ultimo discendente del celebre Arsenio Lupin e universalmente riconosciuto come uno dei ladri più famosi del mondo, tanto da far parte dell’organizzazione The Works. A capo di questo gruppo di ladri, c’è il veterano Dawson. Quest’ultimo, però, viene ucciso da una banda di criminali nel corso di una rapina che ha come obiettivo un’antica collana, che a sua volta un tempo conteneva la preziosa pietra “Cuore rosso cremisi di Cleopatra”. Nel momento in cui i due elementi si ricongiungeranno, questi formeranno un unico gioiello dal valore inestimabile, a cui tutti ambiscono.

La morte di Dawson scatena l’anarchia nell’organizzazione, facendo emergere Michael Lee come nuovo spietato criminale locale. Nel tentativo di contrastare le sue attività, Lupin e i suoi amici – l’infallibile pistolero Jigen, il maestro della spada Goemon e l’affascinante Fujiko – cercheranno di impossessarsi per primi del Cuore di Cleopatra. Per farlo dovranno espugnare L’Arca di Navarone, la gigantesca cassaforte di massima sicurezza in cui il gioiello è custodito. Il loro ingegnoso piano, però, sarà ostacolato dall’instancabile ispettore Zenigata. Egli è pronto a tutto pur di arrestare Lupin, che continua a prendersi gioco di lui e dei suoi sforzi per consegnarlo alla giustizia.

Lupin III - Il film

Lupin III – Il film: il cast del film

Ad interpretare il celebre Lupin III, iconico protagonista del film, vi è l’attore Shun Oguri, noto in Giappone per diversi film e ruoli da doppiatore. Nel 2021 egli ha poi debuttato a Hollywood con il film Godzilla vs Kong, dove interpreta Ren Serizawa, figlio del dottor Ishiro Serizawa, comparso nei film precedenti della saga. Quello di Lupin è però il ruolo che gli ha permesso di ottenere riconoscimenti internazionali. Una parte a cui egli si è preparato con grande dedizione, allenandosi per oltre 10 mesi al fine di raggiungere una forma fisica ideale e poter interpretare da sé molte delle scene più complesse. Accanto a lui, nei panni di Fujiko Mine vi è invece l’attrice e cantante Meisa Kuroki.

Tetsuji Tamayam è invece l’interprete di Daisuke Jigen, conosciuto in Italia grazie al ruolo di Takumi Ichinose nei live action dell’anime NanaGo Ayano è invece il samurai Goemon Ishikawa XIII. Per il suo personaggio si era inizialmente pensato di utilizzare abiti contemporanei, invece dei suoi classici vestiti da tradizionale samurai giapponese. Alla fine, però, si optò per mantenere questi ultimi. Nel film sono poi presenti anche gli attori Tadanobu Asano nei panni di Koichi Zenigata, Jerry Yan in quelli di Michael Lee e Nick Tate come Thomas Dawson. Monkey Punch, ideatore di Lupin, compare con un cameo nei panni di un passeggero dell’aereo che si vede nel film.

Lupin III – Il film: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Lupin III – Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity+, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 20 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

 

The Tree of Life: le curiosità e la spiegazione del film di Terrence Malik

Dopo un silenzio durato vent’anni, il misterioso e iconico regista Terrence Malick è tornato al cinema nel 1998 con La sottile linea rossa. Da quel momento ha intrapreso un nuovo percorso artistico profondamente incentrato sullo studio dell’interiorità umana, sulle emozioni, sul rapporto con la vita, la morte e la spiritualità. Summa di tutto ciò si ritrova in The Tree of Life (qui la recensione), ancora oggi capolavoro artistico insuperato, all’interno del quale confluiscono una grande quantità di tematiche, riflessioni filosofiche e simbolismi di varia natura. Presentato in anteprima nel concorso del Festival di Cannes del 2011, il film ha qui vinto la prestigiosa Palma d’Oro.

Tale progetto, a cui Malick lavorava da anni, si configurava inizialmente come una complessa ricerca cronologica del senso della vita attraverso le epoche, da quella preistorica a quella contemporanea, con personaggi calati nel caotico contesto odierno. Nel corso del suo sviluppo, il film ha poi inglobato sempre più elementi, comprendendo anche l’origine dell’universo conosciuto e della vita sulla terra, andando così a giustapporre elementi macroscopici ad altri microscopici, come appunto l’esistenza della famiglia protagonista. Tanto complesso quanto seducente, il film si affermò non solo come uno dei più importanti del suo anno, ma dell’intera storia del cinema.

Ancora oggi, a dieci anni dalla sua uscita, è un’opera particolarmente studiata e apprezzata, capace di generare continue riflessioni sugli elementi che lo compongono, tanto nelle sue tematiche quanto per le particolarità di realizzazione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla sua spiegazione. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Tree of Life: la trama e il cast del film

Il film racconta la storia di Jack O’Brien, ragazzo che cresce nel Texas degli anni Cinquanta, diviso tra l’odio per un padre severo e irremovibile e l’amore per la madre, eterea creatura, amabile, di impalpabile sostanza e di ineffabile bellezza. Una volta diventato adulto, Jack non riesce più a trovare il senso della sua esistenza. Il dolore per la prematura morte di uno dei suoi due fratelli, inoltre, è un peso indicibile che non riesce a metabolizzare. Nel tentativo di mettere ordine tra le sue emozioni, egli intraprende un percorso interiore incentrato sulla memoria, alla ricerca di risposte valide. Così facendo, tenterà di riavvicinarsi al padre, alla madre, all’esistenza e a Dio.

Ad interpretare il ruolo di Jack O’Brien da giovane vi è l’attore Hunter McCRaken, mentre per la versione adulta si ha il premio Oscar Sean Penn. Questi, che aveva già lavorato con Malick in La sottile linea rossa, affermò di non aver realmente compreso il film né di averlo pienamente apprezzato. Nel ruolo del signor O’Brien, il severo padre di Jack, vi è invece Brad Pitt. Nei panni della signora O’Brien, si ha la candidata all’Oscar Jessica Chastain. L’attrice ha in seguito dichiarato di ricordare l’esperienza del film e del suo personaggio come una delle più importanti nella sua vita, al punto da non riuscire a riguardare il film in quanto per lei troppo emozionante. In ultimo, nei panni degli altri due fratelli di Jack, si ritrovano Laramie Eppler per R. L. e Tye Sheridan in quelli di Steve.

The Tree of Life cast

The Tree of Life: la spiegazione e la filosofia del film

Il film di Malick si configura come un’opera tanto universale sull’essere umano, quanto anche profondamente personale. Molto di quanto si racconta è infatti basato su esperienze biografiche dello stesso regista, cresciuto in Texas e profondamente scosso dalla perdita del fratello. A partire dalla morte costruisce dunque una serie di personaggi in profondo conflitto con questa. La morte di uno dei figli della famiglia O’Brien è infatti un evento che si ripercuoterà in vario modo sull’esistenza dei membri di questa. La presenza delle parole di Giobbe a Dio, “Quando io ponevo le fondamenta del mondo, tu dov’eri?”, esprimono pienamente il senso di abbandono provato dagli esseri umani qui protagonisti. Di fronte ad uno dei drammi più atroci per un nucleo famigliare, Dio rimane in silenzio.

Da qui iniziano a vacillare le convinzioni tanto del capofamiglia quanto di Jack, che svilupperà una forte crisi religiosa e spirituale. Una crisi che nel film è ulteriormente accentuata anche da un altro conflitto, quello tra il padre e la madre. I due rappresentano l’eterna lotta tra la Natura e la Grazia. Queste due anime, e i loro relativi insegnamenti, vivranno per sempre in Jack, generando una serie di impulsi tanto dolorosi quanto confortanti. Attraverso la riflessione interiore e il pensiero agonico di Jack, egli intraprende un percorso di redenzione che lo porta infine a riconciliarsi con i genitori, la morte del fratello e la vita. Tutto ciò, contrapposto (per analogie e/o differenze) all’evoluzione del macrocosmo universale, durante il quale nascono la violenza, la pietà e l’amore.

The Tree of Life: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Tree of Life è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision, Rai Play e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno martedì 20 luglio alle ore 23:50 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 

The Last Duel: il trailer italiano del film di Ridley Scott

0
The Last Duel: il trailer italiano del film di Ridley Scott

Arriva il 14 ottobre al cinema The Last Duel, il nuovo film di Ridley Scott con protagonisti Jodie Comer, Adam Driver, Matt Damon e Ben Affleck.

Diretto da Ridley Scott, The Last Duel è un’appassionante storia di tradimento e vendetta che racconta la brutalità e l’oppressione femminile nella Francia del XIV secolo e uscirà in Italia il 14 ottobre. Targato 20th Century Studios, il film storico vede protagonisti il vincitore dell’Oscar Matt Damon e il due volte candidato all’Academy Award Adam Driver nei panni di due uomini, entrambi nobili di nascita, che devono affrontarsi in un duello all’ultimo sangue per risolvere i propri rancori. The Last Duel vede nel cast anche la vincitrice dell’Emmy Jodie Comer e il vincitore di due Premi Oscar Ben Affleck.

the last duel

Malignant: il trailer ufficiale italiano del film di James Wan

0
Malignant: il trailer ufficiale italiano del film di James Wan

Malignant è l’ultima creazione dell’architetto dell’Universo The Conjuring, James Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”). Questo nuovo horror/thriller originale segna il ritorno del regista Wan alle sue radici.

Malignant è interpretato da Annabelle Wallis (“Annabelle”, “La Mummia”), Maddie Hasson (“Impulse” di YouTube Originals, “Mr. Mercedes” per la TV), George Young (“Containment” per la TV), Michole Briana White (“Black Mafia Family”, “Amiche per la morte”), Jacqueline McKenzie (“Palm Beach”, “Reckoning” per la TV), Jake Abel (“Supernatural” per la TV, i film di “Percy Jackson”), e Ingrid Bisu (“The Conjuring: Per Ordine Del Diavolo”, “The Nun: la vocazione del male”).

Il trailer di Malignant

Wan (“Aquaman”, “Fast & Furious 7”) ha diretto il film da una sceneggiatura di Akela Cooper (“M3GAN”, il prossimo “The Nun 2”), tratta da una storia di James Wan & Ingrid Bisu e Cooper. Il film è prodotto da Wan e Michael Clear, con Eric McLeod, Judson Scott, Bisu, Peter Luo, Cheng Yang, Mandy Yu e Lei Han come produttori esecutivi.

Per il team dietro le quinte, Wan si è avvalso dei suoi collaboratori abituali, il direttore della fotografia Don Burgess e il montatore Kirk Morri (“Aquaman”, “The Conjuring 2 Il Caso Enfield”), la scenografa Desma Murphy (art director di “Aquaman”, “Fast & Furious 7”), ed alla costumista Lisa Norcia (“Insidious: L’ultima chiave”). La musica è di Joseph Bishara che ha composto, tra le altre, la colonna sonora per tutti e sette i film dell’Universo The Conjuring.

New Line Cinema presenta, in associazione con Starlight Media Inc. e My Entertainment Inc., An Atomic Monster Production, un film di James Wan, Malignant, uscirà nelle sale italiane il 2 settembre 2021 e sarà distribuito da Warner Bros. Pictures.

Old di M. Night Shyamalan, intervista ai protagonisti

0
Old di M. Night Shyamalan, intervista ai protagonisti

Ecco la nostra intervista a M. Night Shyamalan e a Alex Wolff e Thomasin McKenzie, rispettivamente regista e protagonisti di Old, il nuovo film del regista di Philadelphia che arriva in sala il 21 luglio.

Old è interpretato da un notevole cast internazionale che include il vincitore del Golden Globe Gael García Bernal (Mozart in the Jungle), Vicky Krieps (Il filo nascosto), Rufus Sewell (L’uomo nell’alto castello), Ken Leung (Star Wars: Episode VII — Il risveglio della Forza), Nikki Amuka-Bird (Jupiter – Il destino dell’universo), Abbey Lee (Lovecraft Country), Aaron Pierre (Krypton), Alex Wolff (Hereditary), Embeth Davidtz (Millennium – Uomini che odiano le donne), Eliza Scanlen (Piccole Donne), Emun Elliott (Star Wars: Episode VII — Il risveglio della Forza), Kathleen Chalfant (The Affair) e Thomasin McKenzie (Jojo Rabbit).

Old è una produzione Blinding Edge Pictures, diretta e prodotta da M. Night Shyamalan, da una sceneggiatura basato sulla graphic novel Sandcastle di Pierre Oscar Lévy e Frederik Peeters. Il film è anche prodotto da Ashwin Rajan (Glass, Servant) e Marc Bienstock (Glass, Split). Il produttore esecutivo è Steven Schneider.

Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, intervista a Henry Golding

0
Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, intervista a Henry Golding

Ecco la nostra intervista a Henry Golding, interprete del personaggio titolare di Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, nuovo film Paramount che rilancia il franchise di G.I. Joe. Il film esce in sala il 21 luglio.

Snake Eyes: G.I. Joe – Le origini, trailer del nuovo film

Snake Eyes: G.I. Joe Le Origini, vede Henry Golding nei panni del solitario Snake Eyes che viene accolto in un antico e segreto clan giapponese chiamato Arashikage, dopo aver salvato la vita del suo erede legittimo. Una volta arrivato in Giappone, Snake Eyes impara dagli Arashikage le vie del guerriero ninja, trovando anche quello che più desiderava: un posto da potere chiamare casa. Ma, quando i segreti del suo passato vengono svelati, l’onore e la lealtà di Snake Eyes saranno messi a dura prova, rischiando di incrinare la fiducia di coloro che gli sono stati più vicino. Basato sull’iconico personaggio dei G.I. Joe, Snake Eyes: G.I. Joe Le Origini vede anche Andrew Koji nei panni di Storm Shadow, Úrsula Corberó in quelli de La Baronessa; Samara Weaving è invece Scarlett, Haruka Abe è Akiko, Tahehiro Hira è Kenta e Iko Uwais è Hard Master.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità