David Leitch
potrebbe dirigere il remake de I 3 dell’Operazione
Drago, il film che nel 1973 consacrò il protagonista
Bruce Lee come star cinematografica
internazionale. A riportare la notizia è Deadline.
Il regista di John
Wick, Atomica Bionda e Deadpool
2 tornerà presto sul set per le riprese
di Hobbs & Shaw, primo spin-off ufficiale del
franchise di Fast & Furious con Dwayne
Johnson e Jason Statham.
David Leitch in trattative
per I 3 dell’Operazione Drago
Di seguito la sinossi del film originale:
Lee, membro del Tempio Shaolin e
maestro nelle arti marziali, viene reclutato da un agente del
servizio segreto inglese per indagare sui presunti traffici
illeciti (di uomini e droga) di un certo Mr. Han, un uomo molto
ricco ex membro del Tempio Shaolin, ora corrotto e reietto; questi,
ogni tre anni, organizza sulla propria isola un torneo di arti
marziali, cui Lee parteciperà sotto copertura per indagare sui
traffici dell’uomo e per vendicare la morte della sorella,
suicidatasi tempo addietro per sfuggire allo stupro del bodyguard
dello stesso Han, O’Hara. Partecipano al torneo altri due
contendenti americani, John Roper e Kelly Williams, due ex
commilitoni che hanno combattuto assieme in Vietnam. Il primo
è in fuga per aver contratto debiti di gioco con la mafia; il
secondo è fuggito dagli States dopo aver aggredito due poliziotti
razzisti. Nel corso degli eventi che si verificano sull’isola del
torneo, Kelly morrà mentre Lee e Roper si uniranno per sgominare
Mr. Han.
Una delle cose più belle che può
accadere, quando si guarda una serie televisiva, è tifare per
alcuni personaggi, amarli, oppure al contrario trovarli
insopportabili. Molto spesso questi non sono più con noi, o meglio
non dalla nostra stessa parte. Spesso accade che l’antipatia sia
immediata e poco giustificata. Ma chi sono questi personaggi?
Eccone 27, trai protagonisti dalle serie in corso, che per alcune
ragioni si amano o si adiano.
Continuano i momenti “best of” con
un video che mostra i 25 migliori film del 2013 secondo film.com.
In questo piccolo corto basato sulle musiche di varie pellicole
come Stoker, Inside Llewyn
Davis e Star Trek Into
Darkness vediamo i lungometraggi posizionati dalla
casella 25 fino alla numero 1.
Il video, selezionato e montato da David Ehrilch, lo trovate in
calce all’articolo.
Ecco la classifica, basata sulle
preferenze espresse dal pubblico americano su HitFix, dei 25 film
più attesi di questa stagione cinematografica primavera/estate
2014. [nggallery id=644]
Come potete notare, nella
classifica c’è anche The Amazing Spider-Man
2, film che da noi è uscito il 22 aprile, ma che
negli USA hanno aspettato fino al 3 maggio per vedere.
Plausibilmente nelle prime posizioni ci sono cinecomics attesissimi anche da noi, come
Guardians of the Galaxy
eX-Men Giorni di un Futuro Passato, ai
primi due posti in classifica. Completa il podio I
Mercenari 3, mentre seguono a ruota
Godzilla, Maleficent, Transformers l’Era
dell’Estinzione, TASM2 appunto,
Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie, Dragon Trainer
2 e in decima posizione 22 Jump
Street. Interessante (o avvilente?) notare che i film
votati dal pubblico sono tutti sequel, prequel, reboot e
remake.
C’è grande attesa anche per il
ritorno dei Wachowski, per la seconda regia di Seth MacFarlane e
per Le Tartarughe Ninja, nonostante le
pesanti critiche arrivate dalla rete dopo il primo trailer.
Interessante è anche registrare
l’attesa del pubblico USA per film come
Blended, posizione 25, che vede riunirsi
sul grande schermo Drew Barrymore e Adam
Sandler.
Sono tanti, tantissimi i film che
quest’autunno ci faranno compagnia, e per fortuna non si tratta di
pellicole che vedono protagonisti esplosioni ed effetti speciali.
Ecco di seguito i 25 film più attesi del prossimo autunno
d’autore:
[nggallery id=1012]
Trai tanti film che
speriamo arriveranno presto anche in Italia, segnaliamo ovviamente
i film Veneziani che riusciremo a vedere al Lido a partire dal
prossimo 27 agosto, e alcuni altri titoli, già molto attesi e
chiacchierati, come Gone Girl di
David Fincher e Inherent
Vice di Paul Thomas Anderson. Da
tenere d’occhio, in vista della stagione dei premi del 2015 due
film inglesi: Theory of Everything e
The Imitation Game. Si tratta di due
bografie importanti, interpretate entrambe da due degli attori
britannici più amati del momento (nonchè amici). Il primo film è
interpretato da Eddie Redmayne, visto già in
Les Misérables e trai nomi da tenere
d’occhio, il secondo vedrà protagonista Benedict
Cumberbatch, che ormai, dopo il successo mondiale di
Sherlock e di Into Darkness Star
Trek, non ha più bisogno di presentazioni.
E voi quale film attendete con ansia
per questo prossimo autunno?
Sono famosi, amati, ma soprattutto
letali. Ecco i 25 attori che, nella storia del cinema, di genere e
non solo, hanno mietuto il maggior numero di vittime!
[nggallery id=1966]
Principe incontrastato della
classifica è Arnold Schwarzenegger, con un totale
di 369 cadaveri cinematografici portati a casa, segue a debita
distanza Chow Yun-Fat, con 295 morti. La star di
Hong Kong è solo il primo attore di un discreto numero di attori di
origine orientale che popolano la classifica, dal popolarissimo
Jet Li, a Toshiro Mifune, volto
noto a tutti i cinefili come quello protagonista di capolavori
quali Rashomon e I sette
samurai.
Tra le star hollywoodiane, che la
fanno da padrone in classifica, spicca l’ullustre italiano
Franco Nero, ancora amatissimo all’estero per la
sua florida carriera da pistolero cinematografico.
Continuano ad arrivare con la fine
dell’anno le classifiche legate a mondo del cinema e questa sera vi
segnaliamo questa top 20 dei migliori poster cinematografici
dell’anno 2014 fatta da Comingsoon.net:
La fine del 2019 è anche la fine di
un decennio di grande cinema, che ha dato modo di riflettere sullo
stato dell’industria attraverso la nascita di nuovi generi e la
rielaborazione di altri già ben noti, dall’immortale “vecchia
maniera” in cui si realizzavano i film un tempo alle nuove
sperimentazioni tecnologiche e linguistiche.
Il tutto arricchito da vecchi
maestri ancora in attività e nuove voci che promettono di scrivere
pagine memorabili della settima arte negli anni a venire.
Ecco quali sono i 20 film del decennio preferiti da
Hollywood.
Il discorso del re
Il film Il discorso
delre, diretto nel
2010 da Tom Hooper conquista la ventesima
posizione della classifica, affermandosi come uno dei film più
amati in quel di Hollywood. Interpretato dagli attori
Colin Firth, Geoffrey
Rush ed Helena Bonham Carter, il film
ripercorre la storia del re Giorgio VI, costretto a combattere con
i propri problemi di balbuzie in vista dell’annuncio dell’ingresso
dell’Inghilterra nella Seconda Guerra Mondiale.
Presentatosi con ben 12 nomination
ai premi Oscar, il film trionfò in quattro delle principali
categorie, rispettivamente miglior sceneggiatura originale, miglior
attore protagonista, miglior regista e miglior film.
Chiamami col tuo nome
Luca Guadagnino
dirige, nel 2017, Chiamami col
tuo nome, che si afferma come uno dei più
apprezzati dell’anno. Il film ottiene infatti numerosi
riconoscimenti, tra cui quattro nomination ai premi Oscar,
trionfando poi nella categoria miglior sceneggiatura non originale.
Il film è interpretato dagli attori Timothée Chalamet,
Armie Hammer e Michael Stuhlbarg.
Tratto dall’omonimo romanzo, il
film è ambientato nel nord Italia del 1983 ed ha per protagonista
Elio, un precoce 17enne, la cui raffinatezza e le doti
intellettuali gli suggeriscono che è già un adulto a pieno titolo
ma c’è ancora molto di innocente e prematuro in lui. Un giorno,
Oliver, un affascinante studioso americano arriva come tirocinante
estivo con il compito di aiutare il padre di Elio, un eminente
professore. In mezzo a quello splendido ambiente soleggiato, Elio e
Oliver scoprono l’inebriante bellezza del desiderio risvegliato nel
corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite.
C’era una volta a… Hollywood
Tra i più amati film del 2019 c’è
C’era una volta a…
Hollywood, il nuovo lungometraggio di
Quentin Tarantino con un cast d’eccezione
comprendente Leonardo DiCaprio,
Brad Pitt, Margot Robbie, Damian
Lewis, Dakota Fanning, Bruce Dern, Emile Hirsch, Luke Perry,
Clifton Collins Jr., Keith Jefferson,
Timothy Olyphant, Kurt Russell, Michael Madsen e
Margaret Qualley.
La storia si svolge
a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata
“hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton, ex star di
una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth.
Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non
riconoscono più. Nel pieno degli eventi, Rick scopre inoltre di
avere un vicino di casa molto famoso: l’attrice Sharon
Tate.
Wonder Woman
Tra i cinecomic che hanno
contribuito al successo del genere troviamo Wonder
Woman, diretto da Patty Jenkins e
interpretato dall’attrice Gal
Gadot. Il film si è rivelato un enorme successo di
pubblico, nonché uno dei film targati DC più apprezzati dalla
critica e dal pubblico. Tale successo ha fatto sì che la casa di
produzione confermasse un sequel, atteso per il 2020.
Al centro della storia del film, vi
è il racconto sulle origini dell’Amazzone più famosa dei fumetti e
del cinema: Diana, alias Wonder Woman. Cresciuta su un’isola paradisiaca
e addestrata dalla zia Antiope per diventare una guerriera
invincibile, la sua vita cambia nel momento in cui incontra il
Capitano Steve Trevor, un affascinante pilota americano, i cui
racconti riguardo alle violenze della Grande Guerra convincono
Diana a lasciare la sua terra, certa di poter porre fine al
conflitto. Ella parte così alla volta del fronte, profondamente
turbata poiché crede che la guerra che sta mietendo migliaia di
vittime sia in realtà opera del Dio Ares, tornato in cerca di
vendetta.
Hunger Games
Film del 2012, Hunger
Games è il primo capitolo di una delle saghe
fantasy di maggior successo del decennio. Con protagonista Jennifer
Lawrence, il film, tratto dall’omonimo romanzo,
racconta la storia di Katniss Everdeen e del Tributo Peeta Mellark
che, dopo aver vinto la 74esima edizione degli Hunger Games, sono
costretti a cambiare vita e abbandonare familiari e amici, per
intraprendere il cosiddetto Tour della Vittoria..
Accolto positivamente dalla
critica, questo è stato il film più visto della saga, che ha fatto
registrare ottimi incassi e ha consacrato la carriera della sua
protagonista. Tale successo ha poi permesso la realizzazione dei
successivi capitoli della serie.
Bohemian Rapsody
La biografia sul celebre cantante
Freddie Mercury era un progetto cullato a lungo da Hollywood, e
dopo una lunga gestazione è infine stato realizzato con il film
Bohemian
Rapsody, diretto da Bryan Singer con
Rami
Malek nei panni del celebre frontman dei Queen. Il
film segue la storia della band dalla sua formazione sino
all’iconica esibizione al Live Aid.
Grande successo di critica e
pubblico, il film ha ottenuto importanti riconoscimenti
cinematografici, vincendo tra gli altri premi ben quattro Oscar,
come miglior montaggio, miglior montaggio sonoro, miglior sonoro e
miglior attore protagonista.
Il diritto di contare
Il film Il diritto di
contare, con protagoniste le attrici
Taraji P. Henson, Octavia Spencer e
Janelle Monae è tratto dal romanzo Hidden
Figures, e racconta la storia vera della matematica,
scienziata e fisica afroamericana Katherine Johnson, che collaborò
con la NASA, sfidando razzismo e sessismo, tracciando le
traiettorie per il Programma Mercury e la missione Apollo 11.
Il film ricevette importanti
riconoscimenti all’interno dell’industria, venendo nominato ai
premi Oscar per il miglior film, la miglior attrice non
protagonista e la miglior sceneggiatura non originale.
Mad Max: Fury Road
Tra i più acclamati film del
decennio vi è Mad Max: Fury
Road, diretto da George Miller con
protagonisti Tom
Hardy e Charlize
Theron. La pellicola è il quarto capitolo della serie
dedicata a Mad Max, nonché una rivisitazione dei precedenti
capitoli. Il film ha ricevuto numerosi premi e candidature, venendo
nominato a dieci Oscar e aggiudicandosene sei.
Ambientato in un futuro distopico e
post apocalittico in cui benzina ed acqua sono risorse quasi
esaurite, Max Rockatansky si trova ad unire le forze con la
guerriera Furiosa per sfuggire ad Immortan Joe, leader di un culto,
e al suo esercito.
The Social Network
Indicato come uno dei migliori film
del decennio, The Social
Network è l’ennesima grande opera di
David Fincher, che a partire dalla sceneggiatura
di Aaron Sorkin dà vita ad una grande riflessione
sulla piattaforma che ha cambiato il mondo della comunicazione.
Interpretato dagli attori
Jesse Eisenberg,
Andrew Garfield, Justin Timberlake e Armie
Hammer, il film ripercorre la fondazione di Facebook e
l’ascesa al potere mediale da parte di Mark Zuckerberg. Indicato
come una vera e propria lezione di cinema, il film tratta in modo
particolarmente intelligente l’avanzamento dei nuovi media che oggi
sono parte imprescindibile della vita quotidiana.
Birdman
Diretto dal messicano
Alejandro Gonzáles Iñarritu, il film Birdman si è
affermato come uno dei più memorabili del decennio, girato con la
tecnica del piano-sequenza e arricchito da interpretazioni divenute
iconiche. Nominato a nove premi Oscar, il film trionfò poi come
miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e
miglior fotografia.
Con gli attori Michael Keaton, Zach
Galifianakis, Edward Norton,
Emma Stone e
Naomi Watts, il film è una brillante riflessione
sulla celebrità, i pregi e i demoni che alimenta in chi la vive e
chi invece vorrebbe farne parte. All’interno del film, inoltre, si
ritrovano numerose altre tematiche particolarmente attuali nel
mondo dello spettacolo, e che impreziosiscono il già brillante
film.
Le amiche della sposa
Tra le più popolari e apprezzate
commedie del decennio vi è Le amiche
dellasposa, che ha consacrato
il talento comico di Kristen Wiig e ha reso
celebre l’attrice Melissa McCarthy, nominata
all’Oscar proprio per il suo ruolo.
Al centro delle vicende del film vi
è Annie, incaricata dalla sua miglior amica Lillian di fare da
damigella d’onore al suo matrimonio. L’impresa si rivela tuttavia
più ardua del previsto nel momento in cui Annie dovrà scontrarsi
contro Helen, determinata a soffiarle il ruolo di damigella per
conquistare le grazie della sposa.
Argo
Con Argo,Ben
Affleck ha consacrato la propria carriera da regista. Il
film ha infatti ricevuto ottimi apprezzamenti da parte della
critica americana e internazionale, vincendo tre premi Oscar tra
cui quello per il miglior film. Interpretato dallo stesso Affleck e
dagli attori John Goodman, Alan Arkin e Bryan
Cranston, il film è inoltre riconosciuto come uno dei
più bei lungometraggi realizzati negli ultimi anni.
Basato sul romanzo Master of
Disguise: My Secret Life in the CIA, di Tony Mendez, il film
si concentra sull’operazione segreta congiunta tra Stati Uniti e
Canada per liberare sei cittadini americana rifugiatisi
nell’ambasciata canadese nel contesto della rivoluzione iraniana
avvenuta a Teheran nel 1979.
Harry Potter e i doni della morte
– Parte 1
Nei primi anni di questo decennio
giunge al termine una delle saghe fantasy che hanno contribuito
alla ridefinizione del genere. Harry Potter
e i doni della morte – Parte 1 è infatti il primo
dei due capitoli dedicati all’ultimo romanzo della celebre serie, e
porta a conclusione le gesta del celebre mago Harry Potter.
Interpretato nuovamente dagli
attori Daniel Redcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Ralph
Fiennes, Michael Gambon, Alan Rickman e Helena
Bonham Carter, il film ha ottenuto l’apprezzamento da
parte dei fan di tutto il mondo, incantando nuovamente grandi e
piccoli con lo scontro tra il bene e il male, ambientato nel magico
mondo ideato dalla scrittrice J. K.Rowling.
A Star Is Born
Presentato con successo alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
di Venezia nel 2018, il film A Star Is
Born segna l’esordio alla regia per
l’attore Bradley
Cooper, che sceglie come protagonista la cantante
Lady Gaga. Indicato come uno dei film più belli ed
emozionanti dell’anno, questo è il remake nonché terzo rifacimento
del musical È nata una stella, del 1937.
Al centro della storia vi sono
Jackson Maine, musicista alcolizzato e in lento declino, ed Ally,
che viene scoperta proprio da Jackson in un night club, dove si
esibiva come cantante. Grazie all’aiuto di lui, la ragazza inizia
ad ottenere una popolarità sempre maggiore, ma se la sua stella
sembra brillare sempre di più, quella di Jackson al contrario
finisce con lo spegnersi, incrinando inevitabilmente il loro
rapporto.
La La Land
Il giovane regista Damien
Chazelle ripensa il genere musical con l’apprezzato film
La
LaLand, interpretato da
Ryan
Goslin ed Emma
Stone. Il film è un tripudio ad un cinema e ad una
musica oggi quasi caduti nel dimenticatoio, e che Chazelle riporta
alla ribalta con il suo atipico musical, premiato con sei
Oscar.
Protagonisti sono Mia e Sebastian,
lei con aspirazioni nel mondo del cinema e lui in quello della
musica. I due si completano e formano una coppia inseparabile, ma
le loro carriere esigeranno un sacrificio inevitabile, che li porrà
dinanzi a difficili scelte di coppia.
Il film è ambientato dopo gli
eventi devastanti di Avengers: Infinity War, con l’universo
in rovina a causa del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli
alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno
riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e
ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte,
indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.
Inception
Christopher Nolan
è uno dei registi che più di altri ha rivoluzionato l’industria
negli ultimi anni. Con i suoi film ha continuamente sfidato la
nozione di Tempo, adattandola alle proprie necessità e dando vita a
racconti avvincenti e cinematograficamente unici. Nominato a otto
premi Oscar, tra cui miglior film, il film riportò vittorie per la
miglior fotografia, il miglior sonoro, il miglior montaggio sonoro
e i migliori effetti speciali.
Con Inception, interpretato
da
Leonardo DiCaprio,
Tom Hardy,
Ellen Page,
Josep Gordon-Levitt,Michael Caine e
Marion Cotillard, il regista ci porta a fare la
conoscenza di Dom Cobb, il quale possiede una qualifica speciale: è
in grado di inserirsi nei sogni altrui per prelevare i segreti
nascosti nel più profondo del subconscio. Contattato da Saito, un
potentissimo industriale giapponese, Cobb si troverà alle prese con
la missione che potrebbe cambiargli la vita.
Black Panther
Black
Panther è il film che ha consacrato i cinecomic,
venendo nominato come miglior film ai premi Oscar e riportando le
vittorie per la miglior scenografia, i migliori costumi e la
miglior colonna sonora. Rivelatosi un successo planetario, il film
ha inoltre incassato 700 milioni in USA e 1,3 miliardi in tutto il
mondo, diventando il secondo film Marvel con il maggior incasso
domestico di sempre.
In Black Panther, il
protagonista, interpretato dall’attore Chadwick
Boseman, deve affrontare un vecchio nemico che ha messo in
discussione la sua leadership e minaccia la stabilità del
Wakanda. Tra gli altri interpreti del film si annoverano
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’o, Danai Gurira, Daniel
Kaluuya, Letitia Wright e Angela
Bassett.
12 anni schiavo
Con 12 anni
schiavo, l’acclamato regista Steve
McQueen si è consacrato al grande pubblico, realizzando un
film tratto dall’omonima biografia di Solomon Northup, uomo di
colore che nel 1841 viene privato della sua libertà e venduto come
schiavo. Da qui ha inizio la sua massacrante vita nei campi,
passando di padrone in padrone, continuamente esposto ai rischi che
la schiavitù comporta.
Il film ha contribuito a consacrare
la carriera dell’attore Chiwetel
Ejiofor, che qui recita accanto agli attori
Michael Fassbender,
Benedict Cumberbatch,
Paul Dano, Brad Pitt e Lupita Nyong’o.
Nominato ad otto premi Oscar, il film fu premiato per l’attrice non
protagonista, la sceneggiatura non originale e come miglior
film.
Scappa – Get Out
La prima posizione della classica
spetta al film Scappa – Get
Out, film diretto nel 2017 da Jordan
Peele. Di genere horror, ma con sfumature satiriche, il
film è un’angosciante e sinistra critica socio-politica riguardo al
moderno liberalismo negli Stati Uniti d’America.
Protagonista del film è l’attore di
colore Daniel Kaluuya, che nell’incontrare i
genitori della sua ragazza bianca si troverà a dover fare i conti
con comportamenti sempre più strani e inquietanti, scoprendo ben
presto terribili segreti. Il film si è rivelato uno dei maggiori
successi economici dell’anno, ricevendo inoltre il premio Oscar per
la migliore sceneggiatura originale a fronte di quattro nomination,
tra cui quella per il miglior film.
Ecco 20 film che, nella storia di
Hollywood, hanno registrato il maggiore divario tra costi e
incassi:
[nggallery id=2109]
Tra i più famosi ricordiamo
ovviamente il recente Jupiter Ascending,
ma anche il sequel di Una settimana da
Dio, Un’impresa da Dio, che
non è affatto andato bene come il precedente.
Piccolo bonus per
Lanterna Verde che invece sembra
esserepresente ini tutte le classifiche negative dei film degli
ultimi anni.
Quando si tratta di film e programmi
televisivi sui supereroi, ci sono poche cose che gli appassionati
di fumetti amano più di un buon cameo, piazzato lì, in un momento
inatteso. I Marvel Studios hanno perfezionato il cameo
come una forma d’arte nell’ultimo decennio, servendosi dell’iconica
immagine di Stan Lee, tra le altre, per far sobbalzare i fan dalle
poltrone.
Di seguito trovate i 20 migliori
cameo di film e TV Marvel, includendo anche alcune
testimonianze notevoli al di fuori del MCU. E, per quanto riguarda i cameo
di Stan Lee che ovviamente saranno presi in considerazione, ce ne
sono molto pochi rispetto a tutti quelli che ha realizzato, ma
speriamo siano quelli più significativi.
Batroc il Saltatore (CAPTAIN
AMERICA: THE WINTER SOLDIER)
L’inizio di
Captain America: The Winter
Soldier, il primo film dei Marvel Studios dei Fratelli Russo, vede Cap e Vedova Nera impegnati in
una missione segreta a bordo di una nave dello S.H.I.E.L.D. che è
stata presa in ostaggio dai mercenari. Il Cap di Chris Evans si fa
coinvolgere in un’entusiasmante lotta con il mercenario
Batroc, interpretato dall’ex campione dei pesi
welter UFC Georges St-Pierre.
I fan hardcore della Marvel avranno riconosciuto il
cattivo come Batroc il Saltatore, un supercattivo
creato da Stan Lee e Jack Kirby in Tales Of
Suspense # 75 nel 1966. Raffigurato come un maestro della
specialità di kickboxing nota come “savate”, è apparso abbastanza
regolarmente nel corso degli anni come membro degli avversari di
Cap.
Occhio di Falco (THOR)
Prima del 2012 con
The Avengers, i Marvel Studios hanno fatto uscire
due film di Iron Man, The Incredible
Hulk, Captain America: Il Primo
Vendicatore e Thor per familiarizzare il
pubblico con i sei personaggi principali che compongono il
superteam. I due membri “umani”, Vedova Nera e Occhio di Falco,
hanno dovuto accontentarsi delle comparsate nei film dei loro
compagni di squadra: Natasha è apparsa in Iron Man
2 in un ruolo abbastanza importante, per esempio.
Ma l’Occhio di Falco di
Jeremy Renner ha solo un breve cameo non
accreditato in Thor. Quando il Dio del Tuono entra
nell’accampamento dello S.H.I.E.L.D. nel deserto del New Mexico che
sta controllando la zona in cui è atterrato il Mjolnir, vediamo
l’agente di Renner occupare un punto di osservazione elevato
(sospeso da una gru) e guardare mentre attende la conferma per
scoccare la sua freccia su Thor. Tuttavia Barton ci tiene a dire
che quel tizio biondo comincia a stargli simpatico.
Mac Gargan/Scorpion (SPIDER-MAN:
HOMECOMING)
La star di Better Call Saul, Michael Mando,
appare in due scene, brevi ma importanti, di Spider-Man: Homecoming. In
primo luogo, è un mafioso che tenta di acquistare armi (che
utilizzano la tecnologia Chitauri) dall’Adrian Toomes di
Michael Keaton a bordo di un traghetto di Staten
Island. Ha un tatuaggio vistoso sul collo, uno scorpione, e
sappiamo che il suo nome è Gargan; Mac Gargan, alias The
Scorpion!
Poi appare di nuovo nella scena
post-credits, sfoggiando una cicatrice sul volto. Lui e Toomes sono
entrambi in prigione e lui sta cercando di intimidire Toomes per
scoprire la vera identità di Spider-Man. Rivela che sta radunando
un gruppo di criminali per vendicarsi dell’eroe. I fan si aspettano
che Mac possa comparire anche in Spider-Man: Far From
Home.
Dottor Curt Connors (SPIDER-MAN 2 e
SPIDER-MAN 3)
Dylan Baker, star di The
Good Wife e The Americans, ha interpretato il Dottor Curt Connors
in lunghi cameo sia in Spider-Man 2 che in
Spider-Man 3 e il regista Sam
Raimi aveva espresso il desiderio di includere la
trasformazione di Connors in Lizard nella proposta di
Spider-Man 4. Baker era entusiasta
all’idea.
Probabilmente, avrebbe avuto più
senso per il pubblico vedere qualcuno che, già apparso in due film
precedenti nei panni di un gentile mentore per Peter Parker,
percorreva un sentiero oscuro. Sfortunatamente Sam
Raimi si ritirò dal franchising nel gennaio 2010 dopo i
disaccordi con Sony, e quando il franchise venne riavviato con
The Amazing
Spider-Man nel 2012, fu Rhys Ifans
(Notting Hill) a interpretare Connors /
Lizard.
Captain America (THOR: THE DARK
WORLD)
Thor: The Dark World è senza
dubbio uno dei film più deboli del MCU. Almeno, ha regalato al
pubblico un cameo divertentissimo! Thor e Loki stanno attraversando
Asgard e il Dio dell’Inganno decide di divertirsi un po’ con i suoi
trucchetti illusori. Si presenta per la prima volta come un altro
asgardiano, prima di trasformare Thor in Lady Sif!
Quindi, per aggirare ulteriormente
suo fratello, si trasforma in Capitan America e fa un esilarante
monologo sulla “rettitudine”. Dà a Chris Evans la possibilità di
essere divertente, il che è raro come Cap. Online è disponibile la
scena di Tom Hiddleston che imita lo stile di
Evans, mentre esegue il monologo in costume completo. Evans ha poi
ricambiato l’imitazione.
Nick Fury (AGENTS OF
S.H.I.E.L.D.)
Quando Agents di
S.H.I.E.L.D. è iniziato sulla ABC nel settembre 2013, le
speranze erano alte per la prima serie televisiva ambientata
all’interno della MCU. Avremmo visto i personaggi dei
film comparire di settimana in settimana per aiutare gli agenti?
Beh no. Le apparizioni dei membri del cast cinematografico sono
sempre state poche e lontane tra loro. Ma Samuel L.
Jackson ha fatto due apparizioni nella prima stagione nei
panni di Nick Fury.
Il primo, un cameo divertente
nell’episodio due. Il secondo è stato un ruolo più sostanziale nel
finale di stagione; è stato brillante, in quanto ci ha dato la
possibilità di ammirare quella dinamica Fury / Phil Coulson che
abbiamo tanto amato nei film.
Svanitore (DEADPOOL 2)
In Deadpool 2, il Mercenario
Chiacchierone riunisce il suo superteam, chiamato X-Force, per
andare contro Cable. L’iscrizione comprende personaggi come
Zeitgeist, che è interpretato da Bill Skarsgard, o Bedlam di Terry
Crews.
Un membro invisibile della squadra
(Lo Svanitore) è stato poi rivelato essere stato interpretato da
qualcuno di ancora più famoso: Brad Pitt! Il
personaggio si impiglia in un filo elettrico e rimane fulminato,
dopo di che viene mostrato il volto riconoscibile di Pitt. I
bambini di Pitt adoravano il primo film di
Deadpool, quindi l’attore ha accettato
istantaneamente il cameo quando Ryan Reynolds lo
ha contattato personalmente. Ha chiesto solo un caffè come
pagamento!
“Odino”, “Thor” e “Loki” (THOR:
RAGNAROK)
Thor:
Ragnarok del regista Taika Waititi è
stato una boccata d’aria fresca e folle nel MCU. Dopo un sequel che non è stato
affatto celebrato come l’originale, la decisione di raccontare la
terza uscita da solista del Dio del Tuono come un’assurda avventura
spaziale ha funzionato. Uno dei suoi momenti migliori arriva quando
Thor torna ad Asgard e trova Loki (mascherato da Odino) che assiste
a una commedia teatrale che ricorda le sue gesta di salvatore di
Asgard.
Tutti e tre i ruoli principali nella
commedia sono volti riconoscibili: Sam Neill
(Jurassic Park) interpreta Odino e Luke
Hemsworth (fratello di Chris) interpreta Thor, ma il
migliore è Loki, che è interpretato nientemeno che da Matt
Damon! La famiglia della star di Jason
Bourne è vicina a quella di Chris
Hemsworth nella vita reale, quindi è bastata una
telefonata dal suo amico affinché Damon accettasse il cameo.
Nei fumetti Ultimate, Davis è The
Prowler, un ladro di gatti… lo zio di Miles! Nel film, Davis dice
di avere un nipote nel vicinato, e un riferimento ancora più palese
esiste in una scena eliminata in cui Davis è lasciato ammanettato a
una macchina dopo l’interrogatorio. Quando gli squilla il telefono,
l’uomo risponde e dice: “Sì, mi dispiace Miles. Non ce la
farò”.
Doctor Strange (THOR:
RAGNAROK)
Nella scena post-credits
del Doctor Strange del
2016, abbiamo visto il Stregone Supermo incontrare il Dio del
Tuono. Questa scena è stata poi ampliata nel Thor:
Ragnarok del 2017 e ha fornito alcuni dei momenti più
divertenti preferiti del film. Dal boccale senza fine di birra per
Thor, al suo fraintendimento di come funziona una “lettera
elettronica” (e-mail), alla sua divertita spensieratezza ogni volta
che Strange lo teletrasporta nella sua casa di New York.
Dalle gag con l’ombrello/martello a
quella in cui Loki viene fatto precipitare per 30 minuti, la scena
si candida tra le più divertenti del Marvel Cinematic Universe.
Cletus Kasady (VENOM)
Kelly Marcel, uno degli
sceneggiatori di Venom del 2018,
è stato recentemente assunto da Sony per iniziare a lavorare al
sequel. È ovvio che il film coinvolgerà Eddie Brock /
Venom di Tom Hardy e Cletus
Kasady, in arte Carnage. Kasady è una
proposta ancora più spaventosa di Venom, dato che
è già un criminale prima che il simbionte si leghi con lui.
I fan non vedono l’ora di vedere
cosa farà Woody Harrelson (True
Detective) con il ruolo, dopo la sua apparizione nella
scena mid-credits del film. Indossando una ricciuta parrucca
leggermente ridicola, Harrelson è riuscito comunque a infondere un
certo senso di minaccia, anche dietro le sbarre. Lui e Hardy sono
due dei migliori (e più intensi) attori che lavorano oggi, quindi
dovrebbe essere interessante vederli aggrovigliarsi sullo
schermo.
Colosso (X2)
X2, il
sequel di X-Men, è ancora uno dei più grandi film
di fumetti mai realizzati. Presenta anche uno dei nostri cameo
preferiti nella storia del film Marvel. Durante una scena
in cui i mercenari del colonnello William Stryker attaccano la
X-Mansion, l’amato mutante Colosso dalla pelle di metallo difende
gli studenti, lanciando alcuni cattivi contro un muro.
Si offre persino di aiutare
Wolverine, ma gli viene detto di aiutare gli studenti non catturati
a fuggire dalla villa. Il cameo è veloce ed emozionante e rimane
uno dei migliori momenti del film. L’attore Daniel
Cudmore ha poi ripreso il ruolo in X-Men:
Conflitto Finale e X-Men: Giorni di un Futuro
Passato, ma non ha voluto recitare con la CGI per
Deadpool.
Falcon (ANT-MAN)
Paul Rudd
è il fascino personificato nei panni di Scott Lang nei film di
Ant-Man. Le sue
qualità di uomo comune e la sua energia comica tengono insieme i
film, oltre ad avere una brillante chimica sullo schermo con tutti
i suoi co-protagonisti. L’attore ha una sintonia particolare con
Anthony Mackie, che ha interpretato un cameo nel
primo film. Scott va a quello che pensa sia un vecchio impianto di
Stark per rubare un aggeggio per la sua imminente rapina, ma scopre
che l’edificio è stato convertito nel nuovo quartier generale degli
Avengers.
Viene fermato da Falcon e coinvolto
in una lotta estremamente divertente. Scott esce vincitore, grazie
alle sue capacità di restringimento, e quando i due personaggi si
incontrano di nuovo in Captain America: Civil
War c’è una leggera vena di rivalità tra di loro!
Stan Lee (FANTASTICI QUATTRO)
Questo cameo, nel film dei
Fantastici Quattro del 2005, è più speciale rispetto agli altri
interpretati da Stan Lee, poiché era la prima
volta che interpretava un personaggio creato da lui – infatti, il
fumettista era Willie Lumpkin, il postino del Baxter Building.
Nella scena, Lee consegna una lettera a Reed
Richards, e scambia qualche parola con lui.
Un delizioso extra dal
DVD mostra Stan, chiaramente divertito dal fatto che ha delle vere
battute da dire in questo cameo, improvvisare ed estendere la
conversazione il più possibile. È uno sguardo meraviglioso
all’animo da showman di Stan ed è ovvio che ha incantato tutti sul
set. Anche il suo cameo in Fantastici Quattro e Silver
Surfer è molto buono; interpreta se stesso e viene
rifiutato l’ingresso al matrimonio sul tetto di Reed e Sue!
Wolverine versione Arma X (X-MEN:
APOCALYPSE)
X-Men:
Apocalypse non è stato un film ben accolto. Venendo
dopo X-Men:Giorni di un Futuro
Passato, che è stato un punto di riferimento del
franchising sia da un punto di vista della critica che da quello
commerciale, Apocalypse è considerato un passo indietro. Il film è
stato superficiale e ha anche devastato la già confusa timeline
degli X-Men. In nessun luogo questo è più evidente che nel cameo di
Hugh Jackman nei panni di Wolverine, che viene
mostrato come una bestia infuriata intrappolata nella struttura
Weapon X.
Alla fine di Giorni di un
Futuro Passato, sembrava che Mistica avesse salvato Logan,
togliendolo dalle mani di William Stryker. Tutto sommato, non aveva
senso. Ma non si può negare che la scena, per i suoi meriti, è
brutale, sanguinosa e viscerale, ed è dieci volte migliore rispetto
al resto del film. È anche emozionante vedere sullo schermo il
classico copricapo che Barry Windsor-Smith ha reso
famoso in Weapon X.
Captain America (SPIDER-MAN:
HOMECOMING)
Dato che Chris
Evans ha interpretato Steve Rogers nel MCU da quasi un decennio, è facile
dimenticare che il suo personaggio sullo schermo era una volta
molto diverso. Prima di interpretare il Cap moralmente convinto,
Steve era il ragazzo divertente che parlava velocemente.
Pertanto, qualsiasi opportunità per
Cap di essere divertente nel MCU ha un grande valore, e i
migliori esempi sono gli isterici annunci di servizio pubblico in
Spider-Man:
Homecoming. Facendo passare in modo perfetto la
percezione di Cap come un noioso benefattore, a Peter Parker e ai
suoi compagni di classe vengono mostrati i video illustrativi di
Cap che dice che “non c’è niente di più bello che seguire le
regole”. Peccato che, al tempo in cui è ambientato Homecoming, dopo
Civil War, Steve Rogers è considerato un
criminale!
Wolverine (X-MEN: L’INIZIO)
Questo è il terzo cameo di
X-Men nella lista (il quarto se si include Brad
Pitt in Deadpool 2) e il secondo con
Wolverine. Ma dopotutto è inevitabile evidenziare il suo contributo
agli unici due X-film di cui non era membro del cast principale. Il
che significa che evidenzia anche che la Fox ha spremuto il
personaggio il più possibile.
A nostro avviso, la presenza di
Hugh Jackman è sempre la benvenuta! E questo
cameo, nel film di Matthew Vaughn del 2011, è
geniale. Charles Xavier ed Erik Lehnsherr stanno viaggiando per il
paese per reclutare mutanti per gli X-Men. La risposta in tre
parole di Logan è impagabile e del tutto coerente con il suo
carattere burbero e senza fronzoli.
Tony Stark (THE INCREDIBLE
HULK)
Questo cameo è così in cima
alla lista per la sua importanza complessiva per il Marvel Cinematic Universe. Nel
2008, Iron Man è arrivato al cinema e ha
dimostrato di essere un successo. Presentava un cameo (vedi punto
1) che cambiava completamente la posta in gioco.
Pochi mesi dopo è uscito The
Incredible Hulk e alla fine del film la Marvel ha mantenuto quella promessa
con un altro cameo emozionante. Tony Stark (Robert Downey
Jr.) entra in un bar per chiacchierare con il generale
“Thunderbolt” Ross riguardo a un certo problema che aveva avuto con
il Gigante di Giada, e legioni di fan della Marvel sono stati travolti da gioia
e aspettative.
Stan Lee (GUARDIANI DELLA GALASSIA
VOL. 2)
Questo cameo è il cameo
definitivo di Stan Lee, in quanto ha legato tutte
le altre apparizioni insieme in modo netto, tanto che è sembrato
che la Marvel stesse dando ai suoi fan una
bella “strizzatina d’occhio”. Nel mezzo di Guardiani della Galassia Vol.
2 vediamo Stan, che indossa una tuta spaziale e un
casco, che parla con alcuni esseri misteriosi. I fan della Marvel li hanno immediatamente
riconosciuti come gli Osservatori, un’antica razza che osserva
tutto ciò che accade nell’universo.
Stan dice loro di quando è stato un
fattorino della FedEx, che fa riferimento al suo
cameo di Captain America: Civil
War. Questo ha confermato una lunga teoria dei fan
secondo cui Stan interpretava sempre lo stesso personaggio nei suoi
cameo, e anche se questo non può essere spiegato in modo logico, è
piaciuto tantissimo ai fan.
Nick Fury (IRON MAN)
Potevano esserci dubbi? Il
cameo numero uno della lista è sempre stato questo: il cameo che ha
lanciato l’universo cinematografico Marvel. Quando Samuel L.
Jackson è apparso nei pannid i Nick Fury, Agente dello
S.H.I.E.L.D., nella scena post-credits di Iron
Man, tutto è cambiato. Ha creato il franchise
cinematografico di maggior successo di tutti i tempi e ha cambiato
il modo in cui Hollywood ha guardato film di successo e della
narrativa serializzata nel cinema.
Presto ogni studio ha voluto il
proprio universo cinematografico. E tutto è iniziato con Jackson
che pronuncia queste righe immortali: “Pensi di essere l’unico
supereroe del mondo? Signor Stark, sei diventato parte di un
universo più grande, ma non lo sai ancora … Sono qui per parlarti
del Progetto Avengers.” Brividi!
Tornano Fabrizio
Biggio e Francesco Mandelli a dare vita ai personaggi
che li hanno resi famosi tramite MTv con I 2 Soliti
Idioti. Privi di qualunque intento educativo, fin
dalle prime immagini del film rivendicano la loro cinica
indipendenza creativa attraverso un cartello in stile “Jackass” con
il quale invitano il pubblico a non emularli assolutamente in alcun
modo. I contenuti politicamente scorretti, la satira inflazionata
fino ai limiti del grottesco sono l’ingrediente fondamentale che ha
fatto di questo duo comico un fenomeno mediatico nazionale,
culminato addirittura con una partecipazione sanremese sulla scia
del successo del primo film.
Rispetto alla prima pellicola del
2011, in questo secondo film c’è una struttura più solida, sulla
quale si incastrano i vari personaggi partoriti dalle menti dei due
autori-attori.
I 2 Soliti
Idioti è una sorta di sequel ideale del precedente
capitolo: i protagonisti incontrastati sono Ruggero De Ceglie e il
figlio Gianluca, che ritroviamo costretti a fuggire da un
improbabile duo di mafiosi russi. Ma l’aria di crisi c’è, e si è
abbattuta anche sull’impero del wurstel creato da Ruggero: braccato
dalla finanza, depredato del proprio patrimonio, l’uomo è disposto
a tutto pur di salvarlo, perfino ricorrere all’aiuto del padre di
Fabiana (l’eterna fidanzata del figliol prodigo Gianluca), un
integerrimo professore austero e rigoroso, figlio supremo di questi
tempi. Riuscirà Ruggero a salvare il suo patrimonio? Ma allo stesso
tempo riuscirà Gianluca, neo sposo, a liberarsi dall’opprimente
stretta paterna?
A fare da cornice alle
grottesche avventure di Ruggero&son ci sono una serie di
personaggi minori come i coatti milanesi Alexio e Patrick; i
bambini terribili con il loro tormentone “mamma esco!”; i preti
marketing Padre Giorgio e Padre Boy; i poliziotti scorreggioni; i
pirati della strada e l’improbabile duo di sadici sicari russi
costituito da Serghey e Ivanov; tutti personaggi creati
appositamente per il film oppure già presenti nell’omonima serie tv
che li ha lanciati. E proprio questa è una delle forze
dell’operazione-marketing creata intorno al fenomeno “soliti
idioti”: la capacità di saper creare delle “macchiette”, dei
caratteri che vivono dei difetti malati della società che ci
circonda, elementi che vengono umanamente riconosciuti ed ammessi
da tutti e che, in breve tempo, diventano fenomeno di costume.
Il film si regge comunque su una
trama coerente e sull’immaginario creato da Biggio e Mandelli, un
mondo popolato di tormentoni efficaci e crudi che rispecchiano la
nostra società contemporanea, i rapporti che intercorrono tra le
persone e riflettono quella grande commedia umana che è la vita
stessa.
I 2 Soliti
Idioti uscirà nelle sale il 20 Dicembre in oltre 500
copie, sperando di replicare il successo della prima pellicola
(oltre 11 milioni di euro incassati) e di sostituire, nel cuore
d’ogni italiano medio, il vuoto lasciato dal tradizionale
cinepanettone natalizio della premiata ditta Vanzina – De Sica.
La Academy of Motion Picture
Arts and Sciences ha annunciato oggi quali saranno i 16
film della categoria documentaristica che continueranno la loro
corsa verso gli 88esimi Academy Awards. Di
seguito, ecco la lista dei 16 film selezionati per la seconda fase
di voto:
[nggallery id=2264]
Inizialmente, 124 pellicole erano
state selezionate per la prima fase di scelta: dopo questa
necessaria scrematura soltanto 16 di essi sono stati selezionati
per la seconda fase di voto, e solo 5 di essi verranno infine
ammessi alle nomination per contendersi la prestigiosa statuetta di
Miglior Documentario. Le nomination saranno annunciate il 14
Gennaio alle 5:30 (ora locale) all’ Academy Samuel Goldwyn Theater
a Beverly Hills. L’Oscar sarà consegnato invece il 28
Febbraio, durante la cerimonia degli 88esimi Academy Awards, alle
19:30 al Dolby Theather ad Hollywood.
Netflix
si è imposta come uno dei più grandi colossi dello spazio
streaming, grazie all’elevato numero di incredibili film e serie
originali che ha pubblicato nel corso degli anni. Tuttavia, parte
di ciò che ha reso Netflix
così vincente è la sua tendenza a concentrarsi su un’elevata
quantità di film originali, e con un numero così elevato di film
realizzati, alcuni selezionati saranno sempre di qualità inferiore.
L’enorme successo di Netflix
rende i suoi errori e le sue mancanze molto più evidenti,
rendendoli facili bersagli quando rilasciano alcuni dei peggiori
film della memoria recente.
Per vedere esattamente quali dei
tanti errori di Netflix
sono considerati i peggiori dai moderni fan del cinema, non c’è
francamente un’uscita migliore della comunità di Letterboxd.
Proprio come Netflix ha rivoluzionato e cambiato il gioco dei film
e della televisione attraverso l’implementazione di Internet,
Letterboxd ha cambiato il gioco della discussione moderna e del
dialogo sui film attraverso Internet. Essendo la comunità moderna e
l’hub di riferimento per gli appassionati di cinema che parlano di
film moderni, è l’abbinamento perfetto per vedere
esattamente quali sono i film di Netflix che non riescono a
soddisfare la barra della qualità.
Noise (2023)
Valutazione media di
Letterboxd:1.62/5
Uno dei film drammatici con il
rating più basso e largamente malvisto che siano stati rilasciati
sulla piattaforma, Noise è un dramma
relazionale belga che segue la storia di Matt, un influencer e
giovane genitore di suo figlio appena nato, Julius. Tuttavia,
iniziano a rivelarsi oscuri segreti legati al passato del padre di
Matt, che lo spingono a indagare sui drammi e sui segreti che la
sua famiglia gli ha tenuto nascosti per tanto tempo. Mentre la
moglie si preoccupa sempre di più delle ricerche di Matt, il
viaggio minaccia di distruggere la nuova vita che Matt si è
costruito.
È raro che questo tipo di dramma
lento e cupo sia oggetto di valutazioni così negative e basse su
comunità online come Letterboxd, il che rende ancora più
interessante il fatto che Noise abbia una valutazione così
bassa. Gran parte dell’odio e della delusione che circonda
il film ha a che fare con il suo ritmo, in cui succede
pochissimo e il film sembra iniziare solo dopo un’ora.
Come se questo film non fosse già abbastanza dimenticabile, l’anno
precedente era già stato realizzato un film originale Netflix con
lo stesso titolo, ma quella serie è stata un successo di critica ed
è uno dei film originali di Netflix con la valutazione più alta
su Letterboxd.
Love & Gelato (2022)
Valutazione media di
Letterboxd:1.60/5
Una delle tante commedie
sentimentali adolescenziali che hanno dominato l’algoritmo di
Netflix nel corso degli anni, Love &
Gelato segue le stesse tendenze e convenzioni dei
suoi predecessori, aggiungendo solo il colpo di scena di svolgersi
a Roma. Il film segue Lina, una ragazza in procinto di diplomarsi
con l’obiettivo di andare al MIT, ma dopo che sua madre si ammala,
finisce per essere convinta a trascorrere la sua ultima estate da
adolescente a Roma. Mentre si trova a Roma, finisce per fare il
possibile per realizzare i sogni di sua madre, esplorando il mondo
del cibo glorioso e del romanticismo nascente nella città
magica.
È chiaro fin dall’inizio che
Love & Gelato è semplicemente un tentativo da parte di
Netflix di trovare un successo simile a quello ottenuto con
Emily a
Paris, sperando di utilizzare una bella
località europea e una trama da commedia romantica per ottenere il
successo. Tuttavia, gli utenti di Letterboxd non hanno esitato a
vedere oltre la facciata e a considerare il film per quello che è
veramente: una marea di personaggi antipatici, una storia d’amore
insoddisfacente e una trama che è servita solo a infastidire il
pubblico più che ad affascinarlo.
The Kissing Booth
(2018)
Letterboxd Valutazione
media:1.60/5
Insieme all’originale
To All the
Boys I’ve Loved Before, il primo film di
Kissing Booth è spesso citato come una sorta di punto di
partenza per questo stile di film romantici adolescenziali
smielati e sopra le righe su Netflix. E mentre il primo film
di To All the Boys funziona abbastanza bene come una dolce
lettera d’amore al genere, The Kissing
Booth è molto evidente nei suoi tentativi di
essere nient’altro che un’opportunità per giovani star attraenti di
apparire belle sullo schermo. Il film segue per lo più la classica
trama di una ragazza, interpretata da Joey King,
che inizia una storia d’amore con Noah Flynn (Jacob
Elordi), nonostante sia il migliore amico di suo fratello
minore, Lee (Joel Courtney).
Insieme ai suoi sequel,
The Kissing Boothè diventato il
volto di questo stile di commedia romantica adolescenziale a basso
impegno che ha invaso Netflix tra la fine degli anni 2010
e l’inizio degli anni 2020, e la serie ha ricevuto la maggior parte
dell’odio e del vetriolo degli utenti. Tuttavia, la serie ha anche
un numero crescente di fan che si sono innamorati della natura
campy e così cattiva da essere buona dell’intera serie, anche se
questo non fa che aumentare ulteriormente la valutazione sempre più
bassa del film sul sito.
Sierra Burgess è una sfigata
(2018)
Letterboxd Valutazione
media:1.54/5
Mentre sia The Kissing
Booth che To All the Boys hanno avuto un successo
tale da guadagnarsi delle trilogie complete, Sierra
Burgess Is a Loser è stato così ampiamente odiato al
momento dell’uscita che non ha mai avuto la possibilità di farlo,
nonostante si trovasse in un campo di popolarità e di uscita simile
a quello degli altri. Il film segue la storia della protagonista
Sierra Burgess (Shannon Purser), un’emarginata
sociale che ha completamente perso la speranza di trovare una
relazione al liceo. Tuttavia, dopo che la sua più grande cotta
scambia la sua scrittura per un’altra, Sierra si allea con una
ragazza popolare per avere finalmente una possibilità d’amore.
Sebbene il pubblico curioso possa
riconoscere il film come un moderno adattamento adolescenziale
della storia di Cyrano, le libertà
e le modifiche apportate per modernizzare la storia servono
solo a sminuire e rendere Sierra più antipatica come
protagonista. Le sue azioni sono molto più problematiche e
scomode nel film, e vanno dal baciare fisicamente la sua cotta
senza che loro lo sappiano a una scala ancora peggiore di bugie e
manipolazioni di massa. Questo rende l’intera esperienza di visione
molto scomoda, rendendo ironicamente il problema più grande del
film quello che viene esplicitato nel suo stesso titolo.
The Tearsmith (2024)
Letterboxd Valutazione
media:1.52/5
È raro che un’uscita così recente
salga immediatamente in cima alle classifiche e diventi uno dei
film meno votati di Netflix agli occhi di Letterboxd, eppure
The Tearsmith è riuscito a fare tutto e
il contrario di tutto. Il film è una storia d’amore adolescenziale
italiana che segue lo sbocciare dell’amore tra Nica e Rigel, due
giovani anime che sono state adottate insieme dopo aver condiviso
un’infanzia difficile in un orfanotrofio. Nonostante i loro legami
familiari, non possono ignorare i sentimenti e la passione che
provano l’uno per l’altra.
Non è esattamente sorprendente che
un film la cui premessa principale è la “storia d’amore tra
fratellastri” sia considerata ampiamente inquietante e
scomoda dagli utenti di Letterboxd, e The
Tearsmith interpreta la sua caotica premessa in modo del tutto
corretto. Anche al di fuori degli aspetti più inquietanti della sua
trama, The Tearsmith segue le stesse stanche tendenze e convenzioni
di altri film romantici dell’epoca, sembrando uno strano
stravolgimento dei film di After o addirittura di
Cinquanta sfumature di
grigio.
Death Note (2017)
Letterboxd Valutazione
media:1.49/5
Adattamento della leggendaria serie
anime, Death Note segue la storia
di Light Turner, un giovane studente innocuo che si ritrova
miracolosamente in possesso del “Death Note”. Il quaderno è
incredibilmente potente e uccide chiunque scriva il suo nome al suo
interno, e non ci vuole molto prima che Light impazzisca per il suo
nuovo potere, iniziando a plasmare il mondo secondo la sua visione.
Tuttavia, mentre il numero dei morti continua a salire, un gruppo
di detective, tra cui il misterioso L, si occupa del caso ed è sul
punto di scoprire l’identità di Light.
Mentre l’anime originale è spesso
lodato per essere una delle più grandi serie animate di tutti i
tempi, questo remake in live-action non riesce a rendere
giustizia alla storia originale. Il film doveva già affrontare una
battaglia in salita, tentando di adattare la maggior parte di
un’intera serie in un unico film di 100 minuti, ma anche tenendo
conto di questo, il ritmo e il lavoro dei personaggi
impallidiscono in confronto all’originale. Sebbene il film
abbia certamente alcune qualità, come l’interpretazione di
Willem Dafoe nel ruolo di Ryuk, la moltitudine di
cambiamenti negativi rispetto all’originale ha lasciato l’amaro in
bocca a molti spettatori.
The Kissing Booth 2
(2020)
Letterboxd Valutazione
media:1.45/5
Sequel del successo della commedia
romantica originale di Netflix, The Kissing Booth
2 continua la storia di Elle che cerca di
bilanciare la sua storia d’amore a distanza con Noah e la sua
complicata amicizia con Lee. La tensione è già alta per la scelta
di Elle di continuare ad avere una relazione con Noah, dal momento
che lui è il fratello maggiore di Lee e ora è al college, mentre
Elle è costretta a considerare le sue opzioni per il college. La
situazione si complica ulteriormente quando un nuovo compagno di
classe inizia a catturare l’attenzione di Elle.
Le commedie romantiche come genere
sono raramente esplorate quando si tratta di franchise e sequel,
per una buona ragione, dato che fondamentalmente si concludono e si
innamorano alla fine. L’originale Kissing
Booth era già un bersaglio facile e massiccio per
chi cercava di stroncare il film per le sue interpretazioni
imbarazzanti, la trama basilare e formulaica e l’attenzione alle
giovani star più che ad altro. The Kissing Booth
2riesce solo a raddoppiare tutto ciò che non
è piaciuto del primo film, con l’aggravante di essere
un’aggiunta del tutto ingiustificata che non aggiunge nulla
all’originale.
The Open
House (2018)
Letterboxd Valutazione
media:1.44/5
The Open
House è un film horror che segue l’adolescente Logan
e sua madre Naomi che, dopo che il padre della famiglia è rimasto
ucciso in un incidente d’auto, il duo si trasferisce in una casa
isolata in montagna come fuga. Tuttavia, la fuga dal mondo che
avevano pianificato non si rivela come l’avevano immaginata, poiché
una serie di strani e inspiegabili eventi soprannaturali inizia a
terrorizzare i due in ogni momento di veglia che trascorrono nella
casa.
I film dell’orrore vivono e muoiono
grazie alla loro capacità di far crescere la suspense e i brividi
fino a raggiungere un risultato eccitante e coinvolgente, cosa in
cui The Open House fallisce in pieno. Il film, ai
livelli più elementari e fondamentali, è semplicemente incapace di
evocare qualcosa che si avvicini a spaventi o emozioni
genuine, creando quella che è facilmente una delle
esperienze cinematografiche horror più noiose di tutti i
tempi. Se a ciò si aggiunge un finale terribile che non fa un
favore al film e lascia il pubblico con una nota negativa, non
sorprende che gli utenti di Letterboxd abbiano fatto a pezzi il
film.
Tall Girl 2 (2022)
Letterboxd Valutazione
media:1.40/5
Sequel del già famigerato teen
movie, Tall Girl 2 continua le
disavventure di Jodi Kreyman, la ragazza che in passato era una
completa emarginata sociale a causa della sua enorme altezza.
Tuttavia, ora che Jodi ha ricevuto una nuova ondata di popolarità,
inizia a vivere la vita da sballo nel suo liceo con la sua nuova
relazione, apparentemente in cima al mondo. Tuttavia, tutta la
pressione della popolarità inizia ad abbattersi su Jodi, combinata
con lo stress di un’imminente esibizione e le incomprensioni tra i
suoi amici, iniziando a sentirsi ironicamente piccola come
sempre.
L’originale Tall
Girl era già stato giudicato dalla maggior parte di
Internet, Letterboxd compreso, come un film completamente ridicolo,
in quanto la sua premessa era semplicemente troppo insensata e
comica per essere presa lontanamente sul serio. Sebbene il sequel
faccia dei passi avanti nella giusta direzione per essere più
consapevole di sé e non insistere troppo sulla logistica
dell’essere vittima di bullismo a causa della propria altezza,
rimane comunque un generico e banale film sull’adolescenza. Mentre
il film originale aveva una qualità così cattiva da essere
buona, Tall Girl 2corregge
troppe cose fino a diventare noioso e poco
interessante.
Tall Girl (2019)
Letterboxd Valutazione
media:1.31/5
Facilmente uno dei film più stonati
e infami che Netflix abbia mai creato, Tall Girl segue la
storia di Jodi Kreyman, la ragazza più alta del suo liceo che ha
vissuto la sua vita come uno zimbello per questo motivo. A causa di
come è stata percepita dai suoi coetanei, è afflitta da un’ansia
paralizzante e da pensieri autodistruttivi, e ora, stufa di vivere
questa vita chiusa, decide di fare uno sforzo per avere fiducia in
se stessa. Questo riesce ad allinearsi perfettamente con l’arrivo
del nuovo studente straniero Stig, che diventa subito popolare e si
affeziona a Jodi per la sua bellezza interiore.
C’è un livello di
energia innocente e salutare, ma
completamente fuori luogo, che circondaTall
Girle la sua premessa e che rende l’intera
esperienza difficile da non ridere. È assurdo che qualcuno
abbia creduto che il film avrebbe funzionato, prendendo una storia
relatabile di bullismo e di un clima liceale giudicante, ma
trovando un modo per rimuovere tutta l’agenzia e l’affidabilità,
lasciando il film nient’altro che una buccia. Pochi film di Netflix
sono diventati famosi per la loro bassa qualità come Tall
Girl, che continua a confondere e sconcertare le persone
ancora oggi con le sue premesse ridicole e la sua esecuzione da
manuale.
Marmaduke (2022)
Letterboxd Valutazione
media:1.28/5
Uno dei peggiori film
d’animazione del 2020,
Marmaduke è un adattamento in
animazione moderna del classico personaggio dei fumetti, che segue
le disavventure del protagonista, un alano che si comporta male.
Nonostante le sue scorrettezze e la sua natura problematica, un
addestratore di cani di fama mondiale vede in Marmaduke un
potenziale e inizia ad allenarlo per farlo gareggiare in una
leggendaria mostra canina. Tuttavia, l’elitario mondo delle mostre
canine ha una posta in gioco più alta che mai e Marmaduke dovrà
lavorare più duramente di quanto abbia mai fatto in passato se
vuole avere una possibilità di vincere.
Anche se Marmaduke è
tecnicamente un film originale di Netflix solo negli Stati Uniti,
mentre è stato distribuito da SC Films nei paesi internazionali, la
sua qualità ripugnante gli fa guadagnare un posto meritato nella
lista. Ilfilm sembra una combinazione di tutte le tendenze
dolorose che hanno afflitto i film d’animazione nel decennio
precedente, con un’eccessiva dipendenza dall’umorismo
grossolano, una qualità dell’animazione scialba e una trama a dir
poco scarna. Anche con un cast vocale semidecente che comprende
attori del calibro di Pete Davidson e J.K.
Simmons, il film è semplicemente troppo terribile per
essere salvato in modo significativo.
The Kissing Booth 3
(2021)
Letterboxd Valutazione
media:1.25/5
Finale della trilogia di
Kissing Booth, The Kissing Booth
3 vede Elle tentare di sfruttare al meglio
l’ultima estate prima di partire per il college. Elle escogita un
piano dopo aver scoperto una “lista delle migliori estati di
sempre” che lei e Lee avevano fatto da bambini, sperando di fare
tutto quello che c’è scritto nella lista prima di partire e di
essere costretta a dire addio. Tuttavia, c’è ancora un bel po’ di
dramma, perché Elle è costretta a confrontarsi con tutti i drammi
relazionali irrisolti e a risolvere tutte le questioni in sospeso
prima di poter partire e vivere la sua nuova ed eccitante vita.
A questo punto, il franchise di
Kissing Booth ha accettato e preso coscienza del proprio
status di bersaglio di ogni scherzo quando si tratta di commedie
romantiche generiche e moderne. Consapevole di ciò, il film
decide di puntare completamente sull’assurdità e sul nonsense che
aveva accumulato nei due film precedenti, dando vita a un
film campy e spassosamente brutto che quasi si compiace della
propria stupidità. Sebbene possa essere molto divertente vedere
questi personaggi travestirsi da personaggi di Mario e andare sui
go-kart, è ancora la cosa più lontana dall’essere veramente
buona.
Lui è tutto (2021)
Letterboxd Valutazione
media:1.21/5
Un remake in chiave moderna della
classica commedia romantica adolescenziale, She’s
All That, He’s All
That segue la popolare influencer star Padgett
Sawyer (Addison Rae), appena scaricata dal suo
fidanzato all-star. Per vendicarsi di lui, Padgett escogita un
piano per affascinare e trasformare uno dei ragazzi più impopolari
della sua scuola, Cameron Kweller, in un re del ballo. Tuttavia, il
suo piano comincia presto a crollare quando inizia a provare dei
veri sentimenti per Cameron.
La trama originale di She’s All
That era già datata e presa in giro quando uscì nel 1999, ma
riuscì a cavarsela grazie al suo fascino ingegnoso e al carisma di
Freddie Prinze Jr. e Rachael Leigh
Cook. In confronto, He’s All
Thatelimina tutto il fascino e la grazia del
film originale, sostituendolo con uno squallido product
placement e l’implementazione forzata di applicazioni di social
media come TikTok. L’unica cosa che il film riesce a fare è
affermare di essere uno dei peggiori remake cinematografici
della memoria recente.
The Next 365 Days
(2022)
Letterboxd Valutazione
media:1.20/5
Ultimo film della famigerata
trilogia dei 365 giorni, The
Next 365 Days vede la relazione tra Laura e Massimo
affrontare nuovi ostacoli nel tentativo di superare gli immancabili
problemi di fiducia. Tuttavia, Nacho continua a fare tutto il
possibile per mettere zizzania tra Laura e Massimo, cercando di
tenere Laura tutta per sé. Laura si trova presto a dover prendere
una decisione pericolosa e difficile: decidere come trascorrere il
resto della sua vita.
La trama di The Next 365
Days non ha molta importanza, poiché, come i precedenti film
della trilogia, non è altro che un pretesto arretrato per
scene erotiche più squallide e di cattivo gusto. Il film
non riesce a trovare nulla che si avvicini a una conclusione e a un
finale per questi personaggi già terribili e antipatici e continua
a spingere l’intera trilogia ancora di più nella profonda tana del
coniglio della delusione e dell’odio che la comunità di Letterboxd
nutre per l’intero franchise.
365 Days: This Day
(2022)
Letterboxd Valutazione
media:1.07/5
Il sequel di 365 Days,
ampiamente criticato, 365 Days:This Day continua a seguire la storia
d’amore proibita tra Laura, che in precedenza viveva una vita
relativamente noiosa, e Massimo, il milionario con legami con la
mafia. Tuttavia, mentre all’inizio la coppia è sollevata dall’idea
di riunirsi e di continuare a manifestare il proprio amore, diversi
tradimenti e incomprensioni iniziano a dividere il loro rapporto. A
peggiorare le cose, un misterioso terzo tentativo di rubare l’amore
e l’attenzione di Laura, costringendola a scegliere tra i due.
L’intera trilogia di 365
giorni è stata attivamente criticata e vituperata da
Letterboxd, che la considera il peggior film degli anni
2020. 365 Giorni:This Day non fa eccezione,
in quanto continua a perpetuare le stesse trame e gli
stessi temi dannosi e problematici del film originale,
preoccupandosi solo del suo contenuto sessuale. Sebbene il
film originale 365 Days abbia un punteggio inferiore su
Letterboxd, il film originale non è tecnicamente un film originale
Netflix, in quanto il film ha guadagnato una popolarità enorme e la
sua reputazione solo su Netflix, che ha portato alla produzione del
resto della trilogia.
Con l’arrivo di The Batman nelle sale italiane a marzo, una
nuova era di villain del Crociato Incappucciato si è
presentata sul grande schermo. Molti di questi erano volti già noti
ai fan di Batman, eppure i loro ruoli sono stati
rielaborati a fronte dell’approccio più misterioso e dark della
pellicola di Matt Reeves. Ad esempio, il regista
ha preferito introdurci la figura del Pinguino
come signore del crimine, piuttosto che outsider,
Catwoman come un anti-eroina in cerca di vendetta,
e l’Enigmista come un giovane serial killer in
chiave totalmente inedita.
Con queste nuove aggiunte
nell’universo di Batman, è quindi necessario
ripensare alle precedenti iterazioni di villain, per poter
decretare chi sono stati gli antagonisti migliori, che hanno
maggiormente arrecato minacce e pericoli al Crociato Incappucciato
e agli abitanti di Gotham City.
L’Enigmista (Batman Forever)
Quando Joel
Schumacher ha assunto la direzione del franchise di
Batman, le cose sono decisamente cambiate e la
sensibilità gotica dei film di Tim Burton è
svanita a favore di una rielaborazione fumettistica e cartoonesca
del mondo di Batman. E’ proprio questo il motivo per cui, in
termini di malvagità dei villain di Joel Schumacher, solo
uno è presente in questa lista.
E’ l’Enigmista di
Jim Carry a entrare di diritto nella
classifica, dal momento che la sua performance stravagante e sopra
le righe è stata uno dei punti di forza di Batman
Forever e lo ha reso di gran lunga il miglior cattivo
della serie di Schumacher.
Max Shreck (Batman Returns)
In Batman Returns,
un attore su cui nessuno avrebbe mai puntato si è calato nel ruolo
di un cattivo dei fumetti ancor meno conosciuto, ma il risultato è
stato una performance assolutamente iconica. Sebbene la maggior
parte delle persone ricordi i personaggi di
Pinguino e Catwoman come i
principali cattivi del film, l’antagonista principale era in realtà
il Max Shreck di Christopher
Walken.
Shreck era il
milionario che ha cercato di uccidere Selina Kyle
all’inizio del film, facendola poi diventare Catwoman ed è sempre
lui che ha manipolato Pinguino per fargli
intraprendere la strada del crimine. Personaggio gloriosamente
sopra le righe, solo Walken è stato in grado di
interpretarlo in maniera impeccabile.
United Underworld (Batman
1966)
La serie tv Batman
è stata un classico della televisione kitsch degli anni ’60 e ha
introdotto una versione tutt’altro che oscura del vigilante di
Gotham, mai visto così eccentrico e frizzantino, ballare e giocare
a scacchi con il suo giovane protetto Dick
Grayson. Nel 1966, inoltre, arrivò un film basato sullo
show che presentava quattro dei migliori cattivi di Batman.
Joker
(Cesar Romero), Pinguino
(Burgess Meredith), e l’Enigmista
(Frank Gorshin) furono affiancati da una nuova
Catwoman (Lee Meriwether) e si
allearono nella squadra United Underworld per fermare la
grande minaccia del Dinamico Duo, composto da
Batman e Robin. Una cosa è certa: questa versione
dei villain di Batman era gloriosamente sopra le
righe, nel miglior modo possibile.
Carmine Falcone (The Batman)
Carmine Falcone è
stato uno dei principali criminali che agivano dietro le
quinte di Gotham in The Batman. In realtà, quella di John
Turturro non è stata la prima apparizione del boss del
crimine di Gotham City sul grande schermo: Tom
Wilkinson lo ha interpretato in
Batman Begins, mentre Eric Roberts ha
assunto il ruolo di Sal Maroni in Il Cavaliere Oscuro. Eppure, la performance di
John Turturro ha indubbiamente battuto quelle dei predecessori.
Il film ci ha introdotto la figura
di Falcone come parte del passato della famiglia
Wayne, suggerendo anche che Thomas
Wayne possa essere stato implicato in alcuni affari loschi
di Falcone. The Batman ha anche suggerito che Falcone
potrebbe essere stato responsabile della morte di Thomas e
Martha Wayne, il che aggiungerebbe dunque altro sangue
alle mani dell’uomo.
Spaventapasseri (Batman
Begins)
Christopher Nolan
ha inserito alcuni grandi villain di Batman nella
sua Trilogia del Cavaliere Oscuro e vogliamo ricordare la grandiosa
performance di Cillian Murphy tra questi. Pensando alla quantità, e
qualità, di antagonisti introdotti da Nolan, sembra quasi difficile
credere che sia stata proprio la figura dello
Spaventapasseri a legare tutti e tre i film
assieme dal punto di vista del villain.
Lo Spaventapasseri ci è apparso
estremamente inquietante, stratificato come personaggio e
assolutamente pericoloso, specialmente in
Batman Begins. Ahimè, unica nota negativa nei
confronti del personaggio è che non è mai stato raffigurato come il
cattivo principale, e questo è probabilmente il motivo per cui
rimane così tremendamente sottovalutato.
Joker (Lego Batman – Il Film)
Ci sono state diverse
rappresentazioni di Joker nei film, dalla versione di Cesar
Romero al ritratto di Heath Ledger per cui l’attore ha vinto l’Oscar
postumo, fino all’ultimissima interpretazione di Joaquin Phoenix nel film di Todd
Philipps, l’unica che si è effettivamente discostata dalle
radici della contrapposizione Joker-Batman, per raccontare uno
studio sul personaggio. Sembra impossibile, ma una delle
versioni più interessanti di Joker è stata inoltre quella
presentataci da LEGO Batman
– Il Film.
Questo film è stato l’adattamento di
Batman sul grande schermo più vicino al kitsch dell’era Adam
West. Il rapporto tra Batman e Joker è stato un
highlight fondamentale della pellicola, con i due che
dimostravano quanto avessero bisogno l’uno dell’altro,
sottolineandone la dicotomia irreprensibile ma, contemporaneamente,
permettendo ai bambini e giovani spettatori di partecipare al
divertimento.
Bane (Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno)
Anche se Bane non
era il cattivo principale in Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, e si è
rivelato essere non altro che il tirapiedi di Talia al
Ghul, è stato comunque il miglior villain del film senza
alcun dubbio, un mostro genuinamente terrificante. Aveva una grande
backstory alle spalle, di cui è stata messa in evidenza la nota
tragica, in quanto il suo desiderio era sì quello di proteggere
Talia, ma nulla gli ha impedito di diventare un terrificante
mercenario allo stesso tempo.
Tom Hardy e Christopher Nolan
hanno ricevuto qualche critica a causa dei modificatori di voce che
rendevano il parlato del personaggio quasi impossibile da
decifrare, ma questo non ha mai avuto effettivamente importanza
agli occhi dei film. Quel che conta è la potenza del personaggio di
Bane che, nel momento in cui ha avuto l’occasione di spezzare la
schiena di Batman, ci ha regalato uno dei migliori momenti del
film.
Pinguino (Batman Returns)
Colin Farrell ha
dovuto confrontarsi con l’oneroso retaggio del
Pinguino quando ha scelto di accettare questo
ruolo nel film di Matt Reeves: stiamo parlando,
ovviamente, dell’iconica performance di Danny DeVito in Batman
Returns, che ha reso il Pinguino uno dei villain di Batman
più noti al pubblico cinematografico.
La vena ironica che
DeVito ha apportato al personaggio ha contribuito
a tratteggiare un ritratto caricaturale ed esuberante del Pinguino,
soprattutto in linea con la filmografia dell’attore, caratterizzata
da interpretazioni grottesche ed estremamente divertenti.
L’Enigmista (The Batman)
Il cattivo principale di The Batman è l’Enigmista, ma
nessuno aveva mai visto sul grande schermo una versione del villain
come quella di Matt Reeves. Infatti, l’unica cosa
che forse collega l’Enigmista di Paul Dano al celebre personaggio dei fumetti è
l’abitudine a fornire indizi a Batman sotto forma di indovinelli
ma, per il resto, siamo di fronte a un ritratto dell’antagonista
totalmente inedito.
Quest’uomo è infatti un serial
killer, che crede di poter diventare l’eroe della sua stessa
storia. Punisce i corrotti di Gotham City, credendo che Batman
sia suo complice, che sia “vendetta” come lui. Paul
Dano ha fornito una performance eclettica del personaggio,
che ha raggiunto l’acme quando è finito ad Arkham, scelta narrativa
che ha reso l’Enigmista un’aggiunta memorabile a questo nuovo
franchise.
Ra’s Al Ghul (Batman Begins)
Liam Neeson ha
interpretato quello che sembrava essere un alleato di Bruce
Wayne nella prima parte di Batman Begins,
o meglio finché non rivela che, in realtà, non è affatto
Henri Ducard, ma il malvagio Ra’s al
Ghul. E’ così che la pellicola inizia ad assumere le
sfumature da vero film di supereroi.
Neeson è eccellente
nei panni del leader della Lega delle Ombre, un
maestro della tattica, abile nel manipolare le sue pedine sulla
scacchiera per ottenere ciò che desidera. Era un personaggio
talmente essenziale nella trama dei film di Batman che sua figlia è
arrivata quasi a mettere fuori gioco il Crociato Incappucciato nel
film finale della trilogia.
Pinguino (The Batman)
Pur non essendo il cattivo
principale, Pinguino è stato un personaggio di
spicco in The Batman di Matt Reeves. Un
Colin Farrell quasi irriconoscibile si è trasformato
nel villain di Batman di lunga data seguendo un tipo di
caratterizzazione totalmente distaccata dalla performance di
Danny DeVito in Batman Returns,
il che fa sembrare le due versioni del personaggio villain
completamente diversi.
Come nei fumetti,
Pinguino qui è il proprietario di un club che
aspira ad obiettivi ancora più grandi. Con Carmine
Falcone scomparso, Pinguino ha ora la possibilità di
diventare il nuovo boss del crimine a Gotham City, e una prossima
serie della HBO
Max andrà a sviscerare molto probabilmente questa
linea di trama.
Catwoman (Batman Returns)
Ci sono state quasi tante attrici
che hanno interpretato Catwoman quanti sono gli
attori che hanno assunto i panni di Batman nel
tempo. Tra la serie TV originale e il film del 1966, abbiamo visto
tre attrici cimentarsi nel ruolo di Selina Kyle:
Halle Berry ne ha interpretato una versione in un
film da solista, mentre ce ne sono state altre due nei film
mainstream di Batman, con Anne Hathaway in
Il Cavaliere Oscuro – Il
Ritorno, e Michelle Pfeiffer in
Batman Returns.
La maggior parte dei fan concorda
sul fatto che la Pfeiffer è in cima alla lista quando si tratta
di Catwoman: la sua performance nei panni di
Selina Kyle è ormai associata a un sex appeal
potenziato del personaggio, oltre alla simpatia come qualità
distintiva, che fa sì che Batman alla fine cerchi di salvarla.
Joker (Batman)
Per oltre un decennio, i fan dei
film di Batman hanno potuto godere di un
modello perfetto che incarnava il più grande nemico del
Crociato di Gotham, ovvero Jack Nicholson, che ha rivisitato la figura
del Joker con uno stile inedito e frizzante. Rifacendosi alla
teatralità di Cesar Romero, Nicholson ha incupito
il personaggio, mostrando che Joker poteva uccidere chiunque e
farlo con un sorriso.
Heath Ledger,
Joaquin Phoenix e Jared Leto
hanno portato le loro versioni del Joker negli anni successivi, ma
molti fan considerano ancora Nicholson come il
miglior Joker della storia del cinema.
Due Facce (Il Cavaliere
Oscuro)
Nel Batman di
Tim Burton del 1989, è stato introdotto il
personaggio di Harvey Dent, interpretato da
Billy Dee Williams. Mentre questa versione del
villain è ironica e divertente, Il Cavaliere Oscuro di Nolan
ci ha presentato Harvey Dent come uno dei più
grandi cattivi di Batman di tutti i tempi, in tutta la sua
gloria.
Aaron Eckhart ha
interpretato Dent come un vero eroe, ma come ha
profetizzato nel film, gli eroi muoiono da eroi, o vivono
abbastanza a lungo da diventare cattivi. Quando Dent ha perso la
donna che amava e metà della sua faccia, è divenuto quindi un
tragico eroe caduto ma anche il cuore e l’anima del miglior
film di Batman mai realizzato.
Joker (Il Cavaliere Oscuro)
Anche se Due Facce
era rappresentato come il cattivo perfetto ne Il Cavaliere Oscuro, l’eroe caduto che si
ritrovava ad essere il villain più pericoloso di Batman, anche
il vero e miglior cattivo dei film di Batman di tutti i
tempi, è apparso in quel film: Heath Ledger ha infatti assunto il ruolo di
Joker nel secondo capitolo della trilogia
di Nolan, rimodellando lo statuto di villain del Joker in
maniera unica e brillante.
In questa versione del Joker, non ci
sono più le battute comiche di Jack Nicholson, ma un sociopatico oscuro e
sarcastico che uccide chiunque per divertimento, senza prendere mai
sul serio la situazione. Ledger ha vinto un Oscar
postumo per il ruolo, estremamente meritato: il suo
Joker è infatti il portabandiera per eccellenza
dei cattivi dei film di supereroi.
Netflix
è una sorta di centro di raccolta per tutto ciò che si può
desiderare di guardare. Il servizio offre film, programmi
televisivi, documentari, serie per bambini e tutto ciò che si può
vedere in streaming. Il nome del servizio di streaming è persino
entrato a far parte del linguaggio popolare, in quanto “Netflix and chill” è diventato una parola d’ordine
per indicare che ci si sta dando da fare.
Tuttavia, quando si guarda davvero
a Netflix in streaming, si rimane stupiti dall’ampia scelta.
Sebbene sia possibile accedere a qualsiasi cosa tramite lo
streamer, esiste una selezione specifica di film e spettacoli
televisivi originali Netflix che lo streamer stesso produce. Questo
è il sottoinsieme di contenuti da cui abbiamo tratto i seguenti 15
titoli.
Ci sono film fantastici come
“Rebel
Ridge” e “Orion
and the Dark”, ottimi programmi televisivi come “Supacell” e
“A
Man on the Inside” e persino una docuserie di alto livello come
“American Nightmare”. Queste selezioni sono state scelte
dall’autrice principalmente in base alla propria esperienza, ma ce
n’è una, “Arcane”,
che non ha ancora visto, ma i cui punteggi della critica su Rotten
Tomatoes sono troppo alti per essere ignorati. Diamo un’occhiata ai
15 migliori originali Netflix dell’anno.
The Brothers Sun
Una famiglia divisa dalla geografia
si riunisce quando una parte ha bisogno dell’altra e si scatena
l’ilarità, oltre a un bel po’ di morte. Questo è “The
Brothers Sun” in poche parole. Quando il padre di Charles Sun
(Justin Chien) viene preso di mira da alcuni sicari a Taipei,
Taiwan, Charles si reca nella soleggiata Los Angeles, California,
per proteggere sua madre Eileen (Michelle Yeoh) e suo fratello
minore Bruce (Sam Song Li). È qui che Bruce scopre la verità: suo
padre è uno dei più famosi boss del crimine di Taipei e Charles è
stato addestrato ai suoi metodi. Fino a poco tempo fa, il massimo
della ribellione di Bruce consisteva nel prendere lezioni di
improvvisazione invece di concentrarsi sui suoi studi per la
facoltà di medicina, ma questo è un livello completamente diverso.
Improvvisamente, Bruce si occupa di eliminare cadaveri e viene
preso in ostaggio, e questo solo nei primi due episodi.
“The Brothers Sun” è una commedia
assurda ma con i piedi per terra, che fonde i suoi due mondi senza
soluzione di continuità. Purtroppo, i vertici di Netflix non hanno
capito la genialità di questa serie, che è stata cancellata dopo
una sola stagione. Ciononostante, vale la pena di rivederla, perché
è una delle serie più intelligenti e divertenti presenti sul
servizio di streaming.
American Nightmare
Nonostante il titolo non
all’altezza, “American Nightmare” è una storia di cronaca vera e
propria. Nel 2015, Denise Huskins è stata rapita dalla sua casa di
Vallejo, in California. Ma quando il suo fidanzato, Aaron Quinn, si
è rivolto alla polizia, si è ritrovato accusato del crimine. Poi,
cosa ancora più inquietante, quando Denise è stata ritrovata viva,
sono stati entrambi accusati di aver perpetrato un imbroglio.
Sebbene ci siano molte storie di
crimini veri al giorno d’oggi, questa si distingue per i suoi colpi
di scena e per il tentativo di arrivare alla verità. Quinn e
Huskins – che nel materiale promozionale del documentario è stata
definita “la vera ‘Gone Girl’” – hanno vissuto un’esperienza
davvero straziante e i temi, come la cattiva condotta della
polizia, sono rappresentati in modo viscerale in questa docuserie.
È una visione inquietante, in parte per ciò che potrebbe
significare per noi se mai dovessimo avere bisogno della
polizia.
Orion e il buio
“Orion
and the Dark” ha la particolarità di essere stato scritto da
una voce davvero unica. Charlie Kaufman ha scritto la sceneggiatura
di questo film, basato sul libro di Emma Yarlett. È decisamente più
leggero di alcuni dei progetti passati di Kaufman, come “Essere
John Malkovich” e “Adaptation”. Ma “Orion and the Dark” presenta
ancora alcune delle preoccupazioni principali dello sceneggiatore,
tra cui l’ansia opprimente e le idee esistenziali.
Il film d’animazione, che è stato
anche inserito nella nostra lista dei migliori film d’animazione
del 2024, è incentrato sulla storia del giovane Orion (Jacob
Tremblay) e del suo legame con l’entità chiamata Dark (Paul Walter
Hauser), un essere che Orion inizialmente trova terrificante ma con
cui si trova presto a collaborare. Ma il film è molto di più. Con
la figlia di Orion e il figlio di quest’ultima, il film coinvolge
tre generazioni di una famiglia per completare la storia. È un film
enormemente ambizioso, ma assolutamente accessibile e
divertente.
One Day
“One
Day” era già un libro popolare di David Nicholls e un film del
2011 con Anne Hathaway quando è stato adattato ancora una volta in
questa serie Netflix. L’idea è semplice: Ci ritroviamo nello stesso
giorno di ogni anno con due persone, Emma Morley (Ambika Mod) e
Dexter Mayhew (Leo Woodall), a partire dal 1988 e fino
al 2007. Si tratta di un concetto interessante per una serie: ogni
episodio, tranne gli ultimi due, rappresenta un singolo anno.
Tuttavia, è lo sviluppo della
relazione tra Emma e Dexter, che si incontrano l’ultima sera del
loro periodo al college, a rendere questa serie unica.
Seguire la coppia nel corso degli anni dà a “One Day” una storia e
un peso che mancano a molte altre serie. Dalla notte spensierata
della coppia alla fine dell’università, al periodo trascorso a
navigare in relazioni insoddisfacenti, fino alla loro storia
d’amore reciproca, questa è una serie coinvolgente che insegna una
lezione devastante alla fine.
“Baby
Reindeer” è basato sulla storia reale della star della serie
Richard Gadd. Il film ruota principalmente intorno a Donny (Gadd) e
a ciò che accade quando offre a Martha (Jessica Gunning) una tazza
di tè gratis nel bar in cui lavora. Lei inizia a perseguitarlo e a
mandargli centinaia di messaggi di testo indesiderati, facendo sì
che la sua vita si deteriori in molti modi. Ma questo non è l’unico
abuso sessuale che ha subito, essendo stato vittima anche del suo
mentore, lo scrittore Darrien O’Conner (Tom Goodman-Hill).
È innegabilmente difficile vedere
cosa succede a Donny, ma il pubblico è rimasto colpito dalla serie
fin dal suo debutto. Infatti, è stata nominata e ha vinto molti
premi, tra cui quello per l’eccezionale serie limitata o antologica
agli Emmy. Sebbene la storia sia innegabilmente impegnativa, vale
assolutamente la pena dedicarle del tempo.
Dead Boy Detectives
“Dead
Boy Detectives” assomiglia molto a molte altre serie
soprannaturali per ragazzi. Ha un sentore di “Supernatural”, un
pizzico di “Locke & Key” e una spruzzata di “The Midnight Club”. Ma
finisce per essere completamente a sé stante, irriverente e
accattivante. È anche un’interessante aggiunta all’universo di
“The
Sandman”, con personaggi basati su quelli creati da Neil Gaiman
e Matt Wagner per la DC.
La serie ruota attorno a Edwin
Payne (George Rexstrew) e Charles Rowland (Jayden Revri), due
adolescenti morti che, invece di andare nell’aldilà, rimangono
sulla Terra per indagare su crimini che coinvolgono il
soprannaturale. Uno di questi casi riguarda Crystal (Kassius
Nelson), una sensitiva posseduta da un demone. Edwin e Charles la
salvano e i tre finiscono per formare una partnership che li porta
nella città di Port Townsend, Washington, dove è scomparsa una
ragazza. “Dead Boy Detectives” è creativa e intelligente nella
rappresentazione di tutti i suoi personaggi, ma Netflix l’ha
cancellata dopo una sola stagione. Un grave errore.
Supacell
Il creatore di “Supacell”
ha avuto un’idea originale che ha fatto parlare di sé: Cosa
succederebbe se i superpoteri venissero da coloro che hanno una
storia familiare di malattia falciforme? Questa premessa unica ha
dato vita a un raro show che collega il genere popolare a problemi
reali, e il pubblico ha finito per abbuffarsi di “Supacell”. Nella
serie, un autista, un padre, uno spacciatore, un’infermiera e un
capo banda iniziano a manifestare diversi superpoteri. Scoprono poi
che un’organizzazione segreta li sta cercando e si riuniscono per
formare una cellula che affronterà l’organizzazione.
Non solo la premessa è
entusiasmante, ma le interpretazioni, la scrittura e la regia sono
tutte di alto livello. Inoltre, oltre a sensibilizzare l’opinione
pubblica sulla malattia della falce, la serie affronta anche temi
come il profiling razziale, la povertà e la violenza. La serie è
stata rinnovata per la seconda stagione e non vediamo l’ora di
vedere dove andranno a finire questi supereroi alle prime armi.
La prima volta che vediamo il Terry
Richmond di Aaron Pierre è in bicicletta in una piccola città per
pagare la cauzione di suo cugino. Ben presto, però, tutto va storto
quando la polizia lo butta giù dalla bici, lo tiene sotto tiro, lo
ammanetta e gli sequestra tutti i soldi. Così inizia la saga di
“Rebel
Ridge”, un film straziante ma potente su ciò che accade quando
un uomo viene spinto al limite dal sistema, un sistema gestito da
un gruppo di poliziotti corrotti. Fortunatamente, Terry è un ex
marine esperto in combattimenti corpo a corpo.
Purtroppo, questo non impedisce
alla sua situazione di andare fuori controllo. “Rebel Ridge” è un
thriller poliziesco teso con un forte filo di giustizia sociale, ma
non è mai meno che divertente. Inoltre, ha reso una star Aaron
Pierre, il suo dinamico protagonista, che ora è stato scritturato
come prossima Lanterna Verde della DC nella serie “Lanterns”. A
giudicare dal suo lavoro in “Rebel Ridge”, Pierre sarà bravissimo
sia in questo che in qualsiasi altro film del suo futuro.
Fermatemi se l’avete già sentita:
Un rabbino uomo si innamora di una donna agnostica. I due bloccano
la cosa a causa delle complicazioni o si buttano nella mischia, a
prescindere da ciò che dicono le loro famiglie? Ebbene, in
“Nobody
Wants This”, i due – Joanne (Kristen Bell) e Noah (Adam Brody)
– lo fanno, nonostante le loro famiglie, soprattutto quella di lui,
non siano d’accordo.
Il motivo principale per guardare
questa serie, che si presta a essere seguita con attenzione, è Adam
Brody, affascinante e comprensivo nel suo ruolo di rabbino.
Inoltre, le complicazioni della storia di questa coppia sono
piuttosto simpatiche. Tuttavia, questo dovrebbe essere messo in
guardia dal fatto che molte delle donne ebree in questo show non
sono caratterizzate nella luce più lusinghiera. Questo può essere
interpretato come un atteggiamento antiebraico da parte degli
sceneggiatori o come un’infelicità delle donne per il fatto che
Noah abbia rotto con la sua ex fidanzata (ebrea). In ogni caso, la
serie ha dei nuovi showrunner per la seconda stagione, quindi si
spera che possano ammorbidire la rappresentazione dei personaggi
femminili. Tuttavia, questa serie è così piacevole sotto molti
altri aspetti che, nonostante i suoi difetti, merita comunque un
posto nella nostra lista.
Avvocato di difesa – The Lincoln
Lawyer, stagione 3
La terza stagione di “The
Lincoln Lawyer” ha raggiunto nuove vette di intrighi e di posta
in gioco personale. Ogni stagione è basata su un libro diverso
della serie “Lincoln Lawyer” di Michael Connelly, e la terza
stagione, basata sul romanzo “Gli dei della colpa”, è la più
intrigante. Mickey Haller (Manuel Garcia-Rulfo) è un rinomato
avvocato difensore di Los Angeles, ma non è preparato a ciò che
accade quando viene a sapere che la sua amica e informatrice Gloria
(Fiona Rene), una prostituta che si fa chiamare Glory Days, è stata
uccisa. A complicare le cose, il presunto assassino, Julian La
Cosse (Devon Graye), vuole assumerlo come avvocato.
Il caso è pieno di colpi di scena,
ma è sufficiente dire che Mickey, con l’aiuto della sua squadra di
esperti, riesce ad avere la meglio. Questa divertente serie
continua a migliorare di stagione in stagione, grazie al fatto che
gli attori si trovano sempre più a loro agio nei loro ruoli.
Woman of the Hour
Nel suo debutto alla regia,
l’agghiacciante e divertente film di cronaca nera “Woman
of the Hour”, Anna Kendrick affronta la storia di Rodney
Alcala. Un serial killer, la cui storia è eccezionale perché
durante la sua serie di crimini, durata 10 anni, ha partecipato al
game show “The Dating Game” – e ha vinto. Netflix ha acquisito i
diritti del film quando Kendrick era destinato a recitare ma non a
dirigere. Lo streamer si è poi lasciato sfuggire il film, per poi
riacquistarlo dopo l’anteprima al Toronto International Film
Festival nel 2023. Basta una visione per capire perché lo streamer
l’ha voluto indietro.
Sebbene Rodney sia il protagonista,
la vera attrazione sono le donne della storia. Da Sheryl
(Kendrick), che vuole diventare un’attrice di successo ma non ci
riesce, a Laura (Nicolette Robinson), che vuole giustizia per la
sua amica violentata e uccisa, fino ad Amy (Autumn Best),
un’adolescente in fuga che subisce il fascino di Rodney, queste
donne sono tutte intelligenti e sveglie. Tuttavia, non si scontrano
solo con Rodney, ma anche con un sistema giudiziario che spesso non
le valorizza come dovrebbe. Ne risulta una storia straziante di
donne comuni che incontrano un terribile sconosciuto. Ma se le
situazioni in cui si trovano sono orribili, il film in sé è
fantastico.
“The
Diplomat” era ottima nella sua prima stagione, ma con la
seconda stagione è migliorata ulteriormente. La serie ruota attorno
a Kate Wyler (Keri Russell), la neo nominata ambasciatrice degli
Stati Uniti nel Regno Unito. Non si direbbe che questa posizione
sia molto movimentata, ma non si è nella testa degli autori
televisivi. Nel corso di entrambe le stagioni, Kate stringe
alleanze, affronta crisi internazionali e gestisce il rapporto
difficile con il marito Hal (Rufus Sewell), ex diplomatico in
Libano che ora deve fare i conti con il suo nuovo ruolo di
accompagnatore di Kate.
Sebbene la serie sia ispirata alla
vita reale, si prende comunque una notevole dose di licenza
drammatica. La Russell è una meraviglia nel ruolo di Kate, che
tiene molto al suo lavoro ma non capisce perché debba essere bella
per farlo. A spiegare le ragioni per cui l’aspetto di Kate è
importante nella seconda stagione è Allison Janney nel ruolo del
Vicepresidente americano, che è più che all’altezza di Kate.
Sebbene il dramma ad alta tensione sia presente fin dal primo
episodio, tutto porta a un finale diverso da tutti gli altri.
Arcane, stagione 2
La
seconda e ultima stagione di “Arcane” ha ottenuto un punteggio
di freschezza del 100% su Rotten Tomatoes da parte della critica e
del 90% da parte del pubblico, che è andato in visibilio per
l’animazione, la costruzione del mondo e la storia avvincente della
serie. Basata sul videogioco “League of Legends”, non è necessario
essere fan del gioco – o averci giocato – per apprezzare questa
serie incentrata sulle sorelle Vi (Hailee Steinfeld) e Jinx (Ella
Purnell).
Nella seconda stagione, la serie
segue le conseguenze di un terribile attacco al governo, mentre il
conflitto tra l’utopica città di Piltover e l’oppressa sottocittà
di Zaun raggiunge un punto di rottura. Come osserva Kambole
Campbell di Empire, “la narrazione è sottile come un guanto magico
in testa, ma, paradossalmente, questo fa parte del suo fascino
massimalista: uno show che si sente capace di essere qualsiasi cosa
in qualsiasi momento”.
Le serie poliziesche sono popolari,
ma cosa succede se il detective è un uomo di una certa età che non
ha mai dato la caccia a un criminale prima d’ora? Basato sul
documentario “The Mole Agent”, “A
Man on the Inside” vede Charles Nieuwendyk (Ted Danson) andare
sotto copertura in una comunità di pensionati per trovare una
collana di rubini scomparsa. Ma mentre conduce le sue indagini,
stringe anche amicizia e ha un impatto reale sugli altri residenti,
persone che hanno un impatto anche su di lui.
Lo show, creato da Michael Shur, lo
stesso responsabile di “The Good Place”, è caldo e spiritoso, il
che lo rende una serie vincente. Mentre molte serie poliziesche
sono incentrate su investigatori incalliti e molte sitcom tendono a
usare un umorismo più cinico, “A Man on the Inside” è piena di
ottimismo, anche se non rifugge dalle dure verità. È una visione
unica e speciale.
“The
Piano Lesson” è un affare di famiglia. Non solo il film è
prodotto da Denzel Washington, ma è diretto da suo figlio Malcolm e
interpretato dall’altro figlio, John David. Detto questo, “The
Piano Lesson” è molto più di un progetto della famiglia Washington.
Ha un fantastico ensemble di attori che sono tutti al massimo delle
loro possibilità, ma forse nessuno più di Danielle Deadwyler. Nel
ruolo di Berniece, la Deadwyler sbraita e inveisce in modo feroce
pur lasciando spazio alla tenerezza e, alla fine, persino alla
luce.
La trama, basata sull’opera
teatrale di August Wilson, è incentrata sul destino del pianoforte
titolare. Uno degli antenati schiavi della famiglia Charles ha
scolpito con amore delle opere d’arte nel legno del pianoforte e,
di conseguenza, Berniece non vuole separarsene. Tuttavia, suo
fratello, Boy Willie (John
David Washington), vuole venderlo e usare il denaro
per comprare un terreno. La loro discussione è al centro della
scena, mentre altri membri della famiglia e amici intervengono. Gli
attori hanno un affascinante gioco di pressioni e nessuno di loro è
meno che fantastico.
Mancano solo pochi giorni alla
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia e il programma ufficiale della 79ª
edizione si preannuncia ricchissimo. In totale saranno 23
i film in gara per aggiudicarsi il Leone d’Oro, che comprendono
alcuni dei più grandi nomi dell’industria hollywoodiana: da
Timothée Chalamet, protagonista di
Bones and
All, a Hugh Jackman in The
Son, da Cate Blanchett che reciterà in Tár ad
Ana de Armas nei panni di Marilyn
Monroe in Blonde,
passando per il fuori concorso con Don’t
Worry Darling di Olivia Wilde, diamo
uno sguardo approfondito ad alcuni dei film più attesi presentati
quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia.
Blonde
Scritto e diretto da
Andrew Dominick, che ha diretto
L’assassinio di Jesse James da parte del codardo Robert
Ford e Killing Them Softly, Blonde
– uno dei film più attesi a Venezia 79 – vedrà
Ana de Armas interpretare la diva delle dive:
Marilyn Monroe. Tratto dal romanzo di successo di
Joyce Carol Oates, Blonde
ripercorre audacemente la vita di una delle icone intramontabili di
Hollywood, Marilyn Monroe. Dalla sua infanzia
precaria come Norma Jeane, fino alla sua ascesa alla fama e agli
intrecci sentimentali, Blonde confonde i confini
tra realtà e finzione per esplorare la crescente divisione tra il
suo io pubblico e quello privato.
“Marilyn Monroe una volta
disse: “Quando si è famosi, ci si imbatte sempre nell’inconscio
delle persone”. Come si pone una bambina indesiderata di fronte
all’essere diventata la donna più desiderata del mondo? Deve
dividersi a metà? Proporre un’immagine sfolgorante al mondo,
mentre l’io indesiderato soffoca all’interno. E non è forse il
cinema stesso una macchina del desiderio? L’abbiamo in qualche modo
uccisa noi stessi con il nostro sguardo?“, ecco una prima
riflessione sul film proposta da Andrew
Dominick.
Bones and All
Dopo l’acclamato Chiamami col tuo nome del 2017, Timothée Chalamet si unisce nuovamente al
regista Luca Guadagnino in Bones and
All, film tratto dall’omonimo romanzo di
Camille DeAngelis e in concorso a Venezia
79. La storia di questo coming-of-age è incentrata su
due giovani, Lee e Maren,
interpretati rispettivamente da Chalamet e
Taylor Russell, che si innamorano e viaggiano per
il paese, mentre vivono ai margini della società come
cannibali.
“Mi piace pensare che Bones and
All sia un film estremamente romantico, che affronta il
romanticismo che c’è in noi e nelle relazioni in generale. […]
Certo, c’è l’aspetto letterale di un film sugli amanti cannibali,
che è estremo sotto molti aspetti, ma credo che in realtà ancora
più estrema nel film sia l’intensità dei sentimenti che queste
persone attraversano – l’impossibilità dell’amore“, ha
affermato Guadagnino.
The Whale
Darren
Aronofsky affronta il tema dell’obesità patologica in
The
Whale, basato sull’opera teatrale di Samuel D.
Hunter. Il film sarà interpretato da Brendan Fraser,
Sadie Sink e Samantha Morton. La
storia segue la vita di un insegnante di inglese (Fraser) che
soffre di una grave obesità e che cerca di riallacciare i rapporti
con la figlia, interpretata da
Sadie Sink.
In un’intervista rilasciata a
Unilad, Fraser ha dichiarato: “Questo film è
sicuramente molto lontano da qualsiasi cosa io abbia mai fatto, ma
per non essere timido, so che lascerà un segno duraturo“.
White Noise
Adattamento dell’omonimo
romanzo di Don DeLillo, White
Noise è diretto da Noah Baumbach e avrà come
protagonisti Adam Driver e Greta
Gerwig. White Noise, che sarà il film di apertura di
Venezia 79, racconta la vita di una famiglia americana alle prese
con i conflitti della vita quotidiana e crisi esistenziali. Driver
è un professore di studi hitleriani nel Midwest, la cui vita viene
stravolta dopo che un incidente porta a un “evento tossico
aereo”.
“Ho letto il romanzo di Don
DeLillo all’università, alla fine degli anni Ottanta e mi è
sembrato come se fosse adesso, o meglio, l’adesso di allora. Il
libro cattura perfettamente l’assurdità, l’orrore e la follia
dell’America di quel periodo. L’ho riletto nei primi mesi del 2020
e mi è sembrato come se fosse adesso. Ma l’adesso di oggi. Poche
settimane dopo, il mondo si è chiuso. Ho deciso di adattare il
libro perché volevo fare un film che fosse folle come il mondo mi
appariva. Non è solo il ritratto di un Paese, è anche la storia
di una famiglia, del caos che cerca di nascondere, dei disastri da
cui vengono travolti, del modo in cui fanno squadra e
sopravvivono”, ha dichiarato Noah Baumbach.
Don’t Worry Darling
Don’t
Worry Darling è diretto dalla regista di
BooksmartOlivia Wilde e scritto da
KatieSilberman, Carey
Van Dyke e Shane Van Dyke. Il cast
comprende Florence Pugh, Harry Styles,
Chris Pine, Wilde, Gemma Chan e Nick Kroll. Il
film sarà presentato fuori concorso e si prospetta come un thriller
psicologico altalmente inquietante.
La trama del film è incentrata su
Alice e Jack Chambers (Pugh e
Styles), una giovane coppia felice che vive
nell’apparentemente perfetta città aziendale di Victory negli anni
Cinquanta, creata e pagata dalla misteriosa società per cui Jack
lavora. La curiosità sulla natura del lavoro del marito nel
progetto segreto Victory inizia a consumare Alice e a sollevare
tensioni all’interno della comunità durante le sue indagini sul
progetto.
Bardo, falsa crónica de unas
cuantas verdades
Bardo,
diretto dall’acclamato regista Alejandro G Iñárritu, seguirà la vita di un
famoso giornalista e documentarista messicano che fa ritorno a casa
e si trova a dover affrontare diversi problemi personali, le sue
relazioni e la sua vita passata in Messico. Con Ximena
Lamadrid e Daniel Giménez Cacho
protagonisti, nell’aprile 2022 è stato annunciato che sarà Netflix a distribuire
Bardo.
Bardo sarà il primo film di
Iñárritu dopo The Revenant, per il quale Leonardo
DiCaprio ha vinto il suo primo Oscar e che ha segnato
anche il secondo Oscar del regista alla miglior regia dopo
Birdman.
The Banshees of Inisherin
Il regista e premio Oscar
Martin McDonagh riunisce finalmente agli attori
Colin Farrell e Brendan Gleeson, dopo
In Bruges, uscito nel 2009. La storia segue le
conseguenze di due amici di una vita, Pádraic
(Farrell) e Colm (Gleeson), dopo che quest’ultimo
decide di porre fine alla loro amicizia, senza un’apparente
spiegazione.
Situato nella fittizia isola
irlandese di Inisherin, il film si svolge nel 1923 e
McDonagh promette, ancora una volta, di sfumare i
confini tra commedia e tragedia. Ha dichiarato: “Volevo
raccontare una storia di rottura. Si tratta di cose che peggiorano
inesorabilmente da un punto di partenza semplice e triste […]
Volevo puntare alla bellezza delle immagini e al cinema
introspettivo. Perché se si raffigurasse solo una storia di due
ragazzi che brontolano l’uno contro l’altro, e non ci fosse il tipo
di bellezza finemente ricercata e dalla portata epica, potrebbe
diventare un po’ stancante da seguire“.
Master Gardener
La creatività dello
sceneggiatore e regista Paul Schrader è decisamente senza limiti. Non
solo riceverà il
Leone d’Oro onorario alla Mostra del Cinema di Venezia, ma
presenterà in anteprima fuori concorso il suo nuovo film,
Master Gardener. Narvel Roth
(Joel
Edgerton) è il meticoloso orticoltore di Gracewood
Gardens. La devozione per i terreni della bella e storica dimora è
pari al tentativo di compiacere la sua datrice di lavoro, la ricca
vedova Mrs. Norma Haverhill (Sigourney
Weaver). Quando la donna gli chiede di assumere la sua
capricciosa e inquieta pronipote Maya
(Quintessa Swindel)come apprendista, il caos entra
nella spartana esistenza di Narvel.
“Sono stato fortunato, perché
ho vissuto in una bolla di libertà creativa, ricchezza, tempo
libero, pace e buona salute. Il mio ultimo film si concentra su
Narvel Roth, un uomo solo seduto in una stanza, con una maschera in
volto – che è il suo lavoro di orticoltore – in attesa che accada
qualcosa. E poi qualcosa accade“, commenta
Schrader.
Siccità
Foto di Greta De Lazzaris
Siccità segna il
ritorno di Paolo Virzì al Lido con un film
post-apocalittico condito da un cast all-star:
Monica Bellucci, Sara Serraiocco, Silvio
Orlando, Valerio
Mastandrea, Elena Lietti, Claudia
Pandolfi, Tommaso Ragno, Vinicio
Marchioni, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel
Montesi, Beatrice Schiros, Francesca Turrini, Emma
Fasano.
Siccità è
ambientato in una Roma in cui non piove da tre anni e la mancanza
d’acqua stravolge regole e abitudini. Nella città che muore di sete
e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi,
emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro
esistenze sono legate in un unico disegno beffardo e tragico,
mentre cercano ognuno la propria redenzione.
Pearl
Prequel di X- A sexy Horror Story, Pearl
– che sarà presentato fuori concorso a Venezia 79
– ede Mia Goth avventurarsi nell’inquietante
backstory della villain del film di Ti West.
Intrappolata nella fattoria isolata della sua famiglia,
Pearl deve prendersi cura del padre malato sotto
l’occhio amaro e prepotente della madre devota. Desiderosa di una
vita glamour come quella dei film, le ambizioni, le tentazioni e le
repressioni di Pearl si scontrano nella splendida storia delle
origini, ispirata al technicolor, dell’iconica villain di X.
Il commento di Ti
West sul film: “Pearl è la storia di una giovane donna
che desiderava disperatamente una vita diversa. Una vita più simile
a quella che vedeva nei film. Una vita priva di tragedie,
isolamento, repressione e malattie… Una vita appagata da
opportunità illimitate, dallo sfarzo e dal glamour del mondo dello
spettacolo e, soprattutto… l’amore. Questo film è nato durante una
pandemia globale e, mentre torniamo insieme nei cinema, spero che
l’esperienza teatrale comune offra a tutti noi un temporaneo
sollievo dalla follia. Un ritorno a un tempo in cui le percezioni
meravigliose e infantili del mondo potevano ancora essere le
nostre. Per quanto demenziali possano essere“.
Susanna
Nicchiarelli torna al Lido di Venezia con
Chiara, basato sulla vita di Santa Chiara
D’Assisi. Nel cast, Margherita
Mazzucco, Andrea
Carpenzano, Carlotta Natoli,
PaolaTiziana Cruciani,
Flaminia Mancin, Valentino
Campitelli, Paolo Briguglia e con la
partecipazione di Luigi
Lo Cascio. Il film, ambientato ad Assisi nel 1211, ci racconta
la vita di Chiara che, a diciotto anni, una notte
scappa di casa per raggiungere il suo amico
Francesco: da quel momento la sua vita cambia per
sempre. La storia di una santa, la storia di una ragazza e del suo
sogno di libertà.
“La storia di Chiara e
Francesco è entusiasmante. Riscoprire la dimensione politica, oltre
che spirituale, della “radicalità” delle loro vite – la povertà; la
scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai
margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità
senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere
sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico,
interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita
di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce
l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù,
ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo
nome porta con sé“, commenta la regista.
The Son
Lo scrittore e regista
francese Florian Zeller approderà a Venezia 79 con
un secondo adattamento di una sua opera teatrale, The
Son, interpretato da Hugh Jackman, Vanessa Kirby, Laura Dern e Anthony Hopkins,
che segnerà la loro seconda collaborazione insieme dopo il successo
di The Father, per il quale
Hopkins ha vinto un Oscar nel 2021. The
Son segue la vita frenetica di Peter
(Jackman) e Beth
(Kirby) e del loro bambino, che viene sconvolta
dal ricongiungimento con l’ex moglie di Peter,
Kate (Dern), con il loro figlio
adolescente.
“The Son è una storia
profondamente umana che, credo, ci connetterà tutti; spero che il
pubblico sarà profondamente commosso dal viaggio di questa
famiglia. Sia Hugh che Laura trasmettono naturalmente grande
calore, compassione e vulnerabilità… invitando il nostro pubblico
ad abbracciare e vivere ogni momento”. La storia è ambientata in
una New York vibrante e molto viva, una città che è un personaggio
importante nel film. The Son dovrebbe indurci a chiamare la
famiglia e gli amici per dire loro che li amiamo e che non sono
soli“, ha commentato Zeller.
Dead for a Dollar
Lo scrittore e regista
Walter Hill (Streets of Fire) , presenterà fuori
concorso a Venezia 79 Dead for a Dollar, con cast
stellare che include Christoph Waltz, Willem Dafoe e Rachel
Brosnahan (tutti confermati alla Mostra del Cinema di
Venezia del 2022). Il film è un western e racconta la storia
di un famoso cacciatore di taglie che si imbatte nel suo nemico
giurato, un giocatore d’azzardo professionista e fuorilegge che
aveva mandato in prigione anni prima.
“Dead For A
Dollar è un racconto schietto e semplice, che prova però
a dare valore a molti elementi del western tradizionale: la
nobiltà primitiva, i combattimenti come prove d’onore, la
nostalgia del passato e l’antica, dura legge del coraggio. Allo
stesso tempo, è un tentativo di parlare di razzismo e di questioni
di genere, problemi contro cui lottiamo oggi. Scrivere e dirigere
il film è stato un colpo di fortuna. Ottenere i finanziamenti, un
miracolo. Lavorare con un simile cast, pura gioia“, ha
raccontato Walter Hill.
Tár
Tár
segna il grande ritorno al cinema del regista Todd
Field, a 15 anni dal suo ultimo film, Little
Children. Nella pellicola, Cate Blanchett interpreterà Lydia
Tár, personaggio fittizio considerata una delle migliori
compositrici nonché prima donna direttrice di una rinomata
orchestra tedesca. Cate Blanchett ha spiegato in
un’intervista a The Film Comment Podcast: “Tár tratta di una
sorta di caduta dalla grazia, di un momento di ritorno a Dio, del
processo creativo e del potere, quindi è davvero
interessante“.
Riget Exodus – Lars Von Trier
Menzione d’onore e aggiunta
attesissima a Venezia 79 per Riget Exodus, che segna il ritorno
dello sceneggiatore e regista Lars Von Trier al
Lido dopo Nymphomaniac, questa volta concludendo la sua
serie The Kingdom con una stagione finale. Questa
stagione è incentrata su una sonnambula che è fortemente
influenzata dalle ombre che si nascondono nel Regno del titolo, che
cerca nel frattempo di rispondere alle sue domande irrisolte per
salvare l’ospedale dalla rovina. La porta del Regno si sta aprendo
ancora una volta e noi siamo in attesa di questa autentica
rivelazione.
L’anno nuovo è da poco iniziato, e Netflix
non si è fatta trovare impreparata: sono tanti i film originali
acquistati in esclusiva dalla piattaforma pronti ad arricchire il
catalogo e riempire le serate del suo variegato – ma esigente –
pubblico. Le pellicole in uscita nel 2024 di cui ad oggi abbiamo
notizia spaziano infatti dalla commedia allo sci-fi fino al
thriller, e alcune di esse rappresentano persino dei debutti alla
regia. Fra adattamenti cinematografici, sequel, esordi e nuovi
attori, scopriamo quali sono i titoli più attesi di Netflix per questo nuovo, scoppiettante anno,
partendo da quelli con data certa per arrivare a quelli ancora in
attesa di una precisa collocazione nel corso dell’anno.
Dopo Oliver
Il primo film originale Netflix
ad arrivare sulla piattaforma – dove è disponibile
dal 5 gennaio – è Dopo
Oliver, debutto alla regia di Dan
Levy, il quale scrive anche la sceneggiatura e dà volto al
protagonista, Marc Dreyfus. La pellicola è un dramedy che racconta
la storia di un artista che parte per un viaggio alla scoperta di
se stesso a Parigi con i suoi due migliori amici, Sophie e Thomas,
dopo la morte inaspettata del marito Oliver, interpretato da
Luke Evans. Ad accompagnarlo in questa
avventura Ruth Negga e Himesh
Patel.
Lift
Un action poliziesco con protagonista
Kevin Hart? Si chiama Lift,
ed è in arrivo su Netflix
il 12 gennaio. La storia ha per protagonista un
esperto ladro che viene ingaggiato dall’FBI per
mettere a segno un colpo dal valore di 100 milioni di dollari, il
tutto per evitare un attacco terroristico. Accanto ad Hart troviamo
Gugu Mbatha-Raw, nei panni dell’ex fidanzata,
Sam Worthington e Vincent D’Onofrio. Lift è diretto da
F. Gary Gray su sceneggiatura di Jeremy Doner.
The Kitchen
Un altro debutto alla regia è quello di
Daniel Kaluuya per il film sci-fi The
Kitchen, ambientato in una Londra distopica in cui
tutte le case popolari sono state eliminate. Il film è stato
presentato in occasione della 67esima edizione del BFI London Film
Festival, e segue la storia di Izi e Benji, residenti di The
Kitchen, uno degli ultimi progetti di edilizia popolare della
città, i quali combattono per non non dover lasciare la propria
casa. La pellicola arriverà su Netflix il
19 gennaio.
Orion e il Buio
Passiamo a un film d’animazione prodotto dalla
Dreamworks, Orion e il Buio, la cui
particolarità risiede nell’essere stato scritto dal celebre autore
Charlie Kaufman. La narrazione si incentra su
Orion, un bambino molto timido governato da una serie di paure, fra
queste il buio, quella più grande. Tutto cambierà per lui quando
ciò che lo spaventa di più diventa un vero e proprio personaggio,
che si chiama proprio Buio. In un viaggio in giro per il mondo,
Buio cercherà di far capire a Orion che non c’è niente di cui aver
paura nella notte, provando a fargli superare tutti i suoi timori.
A dare voce al protagonista nella versione originale è Jacob Tremblay. Il film è diretto da
Sean Charmatz e arriverà sulla piattaforma il
2 febbraio.
Spaceman
Abbiamo visto Adam Sandler abbastanza di recente negli
ultimi tempi, spaziando da film d’animazione quali Leo a
commedie action come Murder Mystery. Per l’anno nuovo l’attore si calerà
nei panni del primo astronauta della Repubblica Ceca, Jakub
Procházka, mentre intraprende una pericolosa missione su Venere. Il
titolo è Spaceman, e la pellicola è
basata sul romanzo di fantascienza Spaceman of Bohemia di Jaroslav
Kalfař. Nel cast spiccano anche Carey Mulligan, Kunal Nayyar e
l’italiana Isabella Rossellini, mentre la regia è affidata a Johan
Renck. L’uscita è attualmente fissata al 1
marzo.
Damsel
Uno dei film
Netflix
più attesi del 2024 è Damsel,
che ha come protagonista una delle stelle di Hollywood più amate
soprattutto dai giovani: Millie Bobby Brown. Sarà lei a dare volto e
corpo a Elodie, una principessa ingannata che, dopo aver accettato
di sposare il principe Henry, scopre che il fidanzamento era solo
un escamotage per attirarla in una caverna governata da un drago,
al fine di essere sacrificata per saldare un antico debito.
Riuscirà Elodie a sopravvivere? Damsel è
diretto da Juan Carlos Fresnadillo, su
sceneggiatura di Dan Mazeau, e uscirà su Netflix l’8
marzo.
Rebel Moon – Parte 2: La Sfregiatrice
Dopo il debutto di
Rebel
Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui
la nostra recensione), che segna l’ingresso su Netflix del
nuovo universo firmato Zack Synder, la piattaforma si prepara ad
accogliere il 19 aprile 2024, il prosieguo della
storia dei ribelli con Rebel Moon – Parte 2: La
Sfregiatrice. Nel secondo capitolo si compirà la
battaglia su Veldt fra l’Imperium e la squadra capeggiata da Kora,
e saranno approfonditi meglio alcuni personaggi presentati nel
primo volume, come per esempio il robot Jimmy.
Beverly Hills Cop: Axel F
Con la regia di Mark Molloy,
Eddie Murphy torna finalmente nel ruolo di
Axel Foley, simbolo degli anni Ottanta, in Beverly
Hills Cop: Axel F, in uscita sulla
piattaforma Netflixquest’estate. Con una
sceneggiatura scritta a sei mani da Josh Appelbaum, André Nemec e
Will Beall, il sequel – che arriva 25 anni dopo l’ultimo
lungometraggio della trilogia – vede anche il come back del cast
originale, fra cui spiccano Judge Reinhold e
Bronson Pinchot, mentre
Kevin Bacon e Joseph Gordon-Levitt introdurranno nuovi
personaggi.
A Family Affair
Zac Efron si appresta a riempire le sale
cinematografiche con il nuovo film, The Warrior – The Iron Claw, biopic sportivo atteso
per il 1 febbraio 2024. Un lungometraggio che avvierà una serie di
progetti a cui l’attore ha lavorato, e che costelleranno l’anno
nuovo, uno fra questi la rom-com di NetflixA Family Affair. Diretto da
Richard LaGravenese e scritto da Carrie Solomon,
la pellicola vanta un cast di tutto rispetto in cui spiccano
Nicole Kidman, Joey King,
Liza Koshy e Kathy Bates. La
storia ruota attorno a una giovane donna, Zara, la quale lavora
come assistente per la star del cinema Chris Cole. Le cose cambiano
bruscamente quando quest’ultimo si invaghisce di sua madre,
gettando la vita di Zara nel caos più totale.
The Old Guard 2
Per la regia di Victoria Mahoney torna il
secondo capitolo di The Old
Guard, film d’azione fantasy il cui debutto è avvenuto nel
2020. La protagonista principale è Andy, interpretata da Charlize Theron, la quale riprende il ruolo di
leader di una squadra di mercenari immortali, sui quali si fonda la
narrazione. Greg Rucka è lo sceneggiatore del film, nonché autore
della graphic novel da cui esso è tratto. Ad oggi non è nota
l’esatta data di rilascio sulla piattaforma.
The Piano Lesson
The Piano Lesson,
un’opera teatrale di grande successo del drammaturgo Agust Wilson
vincitore del Premio Pulitzer, si trasforma in un film dall’omonimo
titolo che debutterà su Netflix
quest’anno. La narrazione è ambientata durante la Grande
Depressione e racconta della famiglia Charles, la quale possiede un
pianoforte, simbolo di una grande eredità, che è ricoperto di
intagli realizzati da un antenato schiavo. A dirigere il
lungometraggio è Malcolm Washington, mentre i
protagonisti – il capo famiglia Doaker e il nipote Boy Willie –
sono interpretati rispettivamente da Samuel L. Jackson e John David Washington. Ad oggi non è nota
l’esatta data di rilascio sulla piattaforma.
Wallace & Gromit
Trent’anni dopo il primo Oscar con I
pantaloni sbagliati, tornano con Netflix
gli iconici Wallace & Gromit in un nuovo film in
claymation prodotto dalla società d’animazione inglese Aardman
Animations. L’inventore e il suo inseparabile compagno sono pronti
a catapultarci in altre incredibili avventure e la pellicola sarà
diretta da Nick Park e Merlin Crossingham. Anche per questo titolo
non è ad oggi non è nota l’esatta data di rilascio sulla
piattaforma.
Unfrosted: The Pop-Tart Story
Approderà su Netflix
quest’anno – anche se al momento non è noto quando – anche
Unfrosted: The Pop-Tart Story, un film di
stampo comico diretto, co-scritto e co-prodotto da Jerry
Seinfeld, nonché da lui anche interpretato. La pellicola
si basa su una battuta che ha raccontato lo stesso Seinfeld sulla
creazione dei Pop-Tarts nel suo speciale di Netflix 23 Hours to
Kill. A contribuire alla sceneggiatura anche Spike Feresten,
Barry Marder e Andy Robin.
The Electric State
Netflix
per il 2024 si arricchise di film d’azione, avventura e
fantascienza, e in questo catalogo si incasella
The Electric State, diretto da
Anthony e Joe Russo (i registi di
Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame) e scritto da Christopher Markus e
Stephen McFeely. La pellicola si basa sull’omonima graphic novel di
Simon Stålenhag e nel cast spiccano
Millie Bobby Brown, Chris Pratt, Ke Huy Quan e
Stanley Tucci. La storia segue un’adolescente orfana
che viaggia con un robot per trovare il fratello scomparso. Anche
per questo titolo si attendono comunicazioni riguardo la data di
uscita.
Hit Man
Concludiamo con il nuovo film di Richard
Linklater, Hit
Man (qui
la nostra recensione), acclamato da critica e pubblico al
Festival del Cinema di Venezia 2023 e ora acquistato da Netflix,
che lo farà debuttare sulla piattaforma nel 2024, ma al momento
manca una data di uscita precisa. Protagonista di Hit Man
è Glen Powell, nei panni del poliziotto sotto
copertura Gary Johnson, il quale si finge un sicario per poter
arrestatare tutte le persone che lo vorrebbero assumere. Tutto
sembra filare liscio fino a quando Gary non viene contattato da una
donna, Maddy, la quale gli chiede di uccidere il marito violento.
Nell’aiutarla, l’uomo si innamorerà di lei, e infrangerà il
protocollo assumendo realmente una delle sue false identità.
L’inizio dell’autunno è un periodo
fervido per il cinema. I grandi blockbuster sono all’orizzonte, i
film che saranno i protagonisti della stagione dei premi americana
cominciano a fare capolino in sala e i mesi invernali si preparano
a sfornare le migliori opere cinematografiche dell’anno. Ma per gli
amanti del cinema rumoroso, di intrattenimento puro e d’azione, la
stagione prediletta per la sala è la primavera (prevalentemente) e
così, a seguire, vi segnaliamo i 15 film action
più attesi per il prossimo 2017.
Come ormai è sempre più comune, i
film in elenco sono sequel, prequel e appartenenti all’universo dei
cinecomics, Marvel o DC. Interessanti però anche i titoli
in programma relativi a franchise e titoli che hanno fatto la
storia del cinema, come Alien Covenant ma soprattutto
Blade Runner 2049.
E voi quale film aspettare di più nei prossimi mesi?
E’ uscita la shortlist di quindici
documentari che cercheranno di ottenere la candidatura agli Academy
Awards. Tra i documentari presenti ci sono naturalmente i titoli
più acclamati dell’anno, Client 9, Gasland, Exit Through the
gift shop, Waiting for Superman, Inside Job e The Tillman
Story,
Rubano spesso la scena agli eroi e
in questo momento sono di moda più che mai, ed ecco i 15
cattivi più potenti dell’Universo Marvel, anche se spesso
sono cocenti delusioni, come Ultron di
Avengers Age of Ultron.
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Molti di questi villain non sono
apparsi mai nell’universo cinematografico, mentre alcuni sono già
di nostra conoscenza come il grande Magneto, Green Goblin di
SpiderMan e l’ultimo apparso in ordine di tempo, Ultron.
Stan Lee è senza
dubbio il principe dei cameo nei Film Marvel, tuttavia non è il
solo che nella storia dello Studio ha fatto vedere la sua faccia
inaspettatamente sul grande schermo. Anzi, quelli di Lee sono ormai
appuntamenti fissi e attesi dai fan, a differenza di altri, magari
più rari, che il più delle volte generano vero e proprio tifo da
stadio nella sala. Ecco i 15 cameo speciali, visti nel film
Marvel, che più ci sono
piaciuti.
Mark Ruffalo in Iron Man 3
Per alcuni è il momento più
bello del film. La scena post credits vede Tony sdraiato sul
lettino a confessare la sua storia, quasi come se il film fosse
stata la rappresentazione del suo racconto. In controcampo vediamo
Bruce Banner che lo ammonisce dicendogli che lui “non è quel tipo
di dottore”.
Jim Rash in Captain America Civil
War
Direttamente
da Community, amatissima serie tv di cui hanno
diretto alcuni episodi, i fratelli Russo hanno affidato a Jim Rash
un cameo che lo vedere nel ruolo di un decano di una scuola,
esattamente come capita al suo personaggio nello show. Da noi
passato un po’ in sordina, ha causato quasi delle standing ovation
nelle sale USA.
Lou Ferrigno e Bill Bixby in
L’Incredibile Hulk
Entrambi star della serie
anni ’70 sul Gigante di Giada, Ferrigno appare come un poliziotto
che mangia la pizza e fa la guardia a Banner, Bixby invece compare
durante una scena in cui Banner fa zapping e incappa in un episodio
della sit-com classica, The Courtship of Eddie’s
Father, con protagonista proprio Bill Bixty.
Jeremy Renner in Thor
Il cameo di Occhio di Falco
è molto breve, ma ci mostra già le caratteristiche del Vendicatore
con arco e frecce. Membro dello SHIELD, Barton tiene sotto tiro
Thor mentre cerca, contro il volere della sicurezza, di riprendere
il suo martello.
DJ Am in Iron Man 2
Morto per overdose
nell’agosto del 2009, DJ Am, membro dei Blink-182, appare nel film
mentre, nei panni di se stesso, fa il dj alla festa che si svolge a
casa di Tony Stark.
Danny Pudi in Captain America The
Winter Soldier
Come Jim Rash, anche Danny
Pudi è un attore di Community che i Russo si “sono portato dietro”
dalla tv. Come per il collega Rash, anche la sua brevissima
apparizione nei panni di un fattorino ha generato un certo
trambusto in sala.
Anthony Mackie in Ant-Man
Nei panni di Falcon, quello
di Mackie è più di un cameo, avendo una scena alquanto lunga in
Ant-Man in cui combatte contro Scott Lang. I due personaggi faranno
poi amicizia in Civil War, entrambi schierati dalla parte di
Cap.
Adam Pally in Iron Man 3
L’attore di sit-com compare
nei panni di cameraman nella scena in cui Tony Stark si intrufola
in un furgone di una canale televisivo. Il personaggio di Pally
impazzisce trovandosi di fronte a Tony Stark.
Nathan Fillion in Guardiani della
Galassia
L’alieno con cui si scontra
Star Lord in prigione altri non è che Nathan Fillion, amico di
James
Gunn e presente nel film sotto mentite spoglie. Aspettiamoci un
cameo di Fillion anche nel Volume 2!
Chris Evans in Thro The Dark
World
Loki è il Dio dell’Inganno
e quando, per confondere il fratellastro Thor, si trasforma in
Capitan America, il pubblico in sala ha fatto letteralmente partire
un applauso. Uno dei cameo più belli e inaspettati della storia del
MCU.
Robert Downey Jr. in L’Incredibile
Hulk
Per quanto i film su Hulk
sembrano estranei al MCU, in realtà quello con Edward
Norton è inserito nel continuum. Lo dimostrano diversi elementi,
tra cui lo scudo di Cap che si vede in una scena e lo stemma dello
SHIELD che fa capolino in un’altra, ma più di tutti lo attesta
l’incontro, a fine film, di Tony Stark con il generale Ross.
Lloyd Kaufman in Guardiani della
Galassia
James Gunn ha una
formazione molto varia. Da ragazzo ha studiato con Lloyd
Kaufman, storico produttore della Troma, che ha omaggiato in
diversi suoi lavori, non ultima la sceneggiatura di Tromeo e
Giulietta, rifacimento di Shakespeare. Ebbene Kaufman ha
prestato il suo volto a un cameo un po’ disgustoso, in pieno stile
Troma (casa di produzione nota per film quali The Toxic
Avenger, Class of Nuke ‘Em High, e Sgt. Kabukiman
N.Y.P.D.)
Samuel L. Jackson in Iron
Man
Nel momento in cui Nick
Fury fa la sua comparsa sul grande schermo e accenna al progetto
Avengers, il MCU comincia ad acquistare solidità
agli occhi dei fan. In quel momento si è scritta la storia
dell’industria cinematografica e dell’incredibile progetto che ha
portato sul grande schermo, nel 2012, The Avengers.
J. Michael Straczynski, Walter
Simonson e Ed Brubaker
Ed Brubaker compare in The
Winter Soldier, lui che nei fumetti ha fatto rivivere Bucky Barnes
e ha creato la linea narrativa del Soldato d’Inverno. J.
Michael Straczynski e Walter Simonson invece compaiono entrambi in
Thor, personaggio che hanno raccontato tantissimo sulle pagine a
fumetti.
Stan Lee
Come già accennato, la sua
presenza non è sorprendente né inattesa, eppure è sempre
emozionante rivedere il padre di tante creature Marvel sul grande schermo. Qual è
il suo cameo che preferite?
Quando si tratta di film per
famiglie, il servizio di streaming Disney+ è assolutamente
all’altezza. Questo è particolarmente utile durante le feste,
quando si cercano i migliori film di Natale da guardare con la
famiglia, gli amici o i compagni pelosi. La selezione di film per
le feste su Disney+ è ricca di classici
che non invecchiano mai, ma anche di film meno famosi ma non per
questo meno divertenti. Abbiamo quindi esaminato la libreria di
Disney+ per individuare il
meglio del meglio.
Qui di seguito, trovate la nostra
lista dei migliori film di Natale presenti su Disney Plus in questo
momento. Per ulteriori consigli, consultate i nostri elenchi dei
migliori film su Disney+, dei migliori programmi TV su Disney+ e dei migliori film di
Natale su Netflix.
I Terribili Nove
(2023)
I fan di
film di rapina come Ocean’s Eleven e The Italian Job che
desiderano avvicinare i propri figli a questo genere di film con
una posta in gioco in cui possano immedesimarsi, ameranno The
Naughty Nine. Questo film natalizio ci porta al Polo Nord per fare
il colpo più grosso che si possa immaginare: Winslow Fegley (Fast
Layne) guida un gruppo di bambini della lista dei cattivi di Babbo
Natale fino al laboratorio innevato per rubare ciò che gli è
dovuto. Come ci si può aspettare dalla gestione di un lavoro in un
dominio magico, le cose diventano molto selvagge molto velocemente,
e questo film mantiene le premesse in modo spettacolare. Inoltre,
dobbiamo dare un ulteriore riconoscimento a Danny Glover (Press
Play), che si aggiunge alla lista dei migliori Babbi Natale dei
media.
Scivolando sulla Neve (Dashing
Through the Snow)
In qualche modo, la storia di un
burbero che ha bisogno di ricordare lo spirito del Natale
attraverso la magia di Babbo Natale non invecchia mai. Questa è la
premessa dell’ultimo film natalizio di Disney+, Dashing Through The Snow, in
cui Eddie Garrick (Ludacris) porta sua figlia in un’inaspettata e
magica avventura in cui incontrano Babbo Natale (Lil Rey Howrey).
Sebbene all’inizio Eddie creda che Babbo Natale sia un malato di
mente che sostiene di essere il signor Claus, ben presto viene
coinvolto in un’avventura che lo porta a credere in Babbo Natale e
nel Natale.
Il film è stato trasmesso in
anteprima su Disney+ ed è stato diretto da
Tim Story (Think Like a
Man) e scritto da Scott Rosenberg.
Rosenberg ha scritto alcuni film molto popolari, come
Jumanji: The Next Level, Con
Air e Fuori in 60 secondi. Mentre le
recensioni di Dashing Through the Snow sono state tiepide
tra i critici, gli spettatori hanno avuto un’opinione molto più
alta, affermando che si tratta di un ottimo film da guardare in
famiglia durante le vacanze.
Santa Clause (The Santa Clause,
1994)
Naturalmente The Santa
Clause non poteva mancare in questo elenco. Questa
commedia per famiglie del 1994 è un caposaldo delle festività
natalizie, ma si lascia guardare tutto l’anno. Il film vede
protagonista Tim Allen nei panni di un padre
single che spaventa Babbo Natale sul suo tetto, uccidendolo (nel
più delicato dei modi) e indossando poi inavvertitamente il vestito
per diventare il nuovo Babbo Natale. Per quanto cerchi di
resistere, il suo corpo inizia a trasformarsi in Jolly Old Saint
Nick mentre gli elfi del Polo Nord cercano di preparare il nuovo
Babbo Natale per il suo primo Natale. Durante il percorso, si
avvicina al figlio e si libera di quell’egoismo che lo ha reso un
padre un po’ schifoso. Nel complesso, si tratta di una storia
piuttosto commovente, con uno spirito natalizio davvero
eccezionale. C’è un motivo se è un classico delle feste.
Lo schiaccianoci e i quattro regni
(2018)
Ispirato all’elegante balletto,
Lo schiaccianoci e i quattro regni
racconta con grazia la storia di una giovane ragazza in lutto per
la perdita della madre durante il periodo natalizio. Lo
Schiaccianoci e i Quattro Regni si muove con delicatezza tra
scenari stravaganti, narrazioni fantastiche e agili numeri di danza
classica. Oltre all’esordiente Mackenzie Foy nel
ruolo di Clara, Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni
annovera star di grande talento come Helen
Mirren e Morgan Freeman, oltre a
Keira Knightley nel ruolo dell’iconica
Fata Confetto, con l’innegabile interpretazione dell’impareggiabile
Misty Copeland nel ruolo della Principessa
Ballerina. Lo Schiaccianoci e i Quattro Regni è una
splendida festa per gli occhi, con musiche indimenticabili che
illuminano la stagione.
Guardiani della Galassia: Holiday
Special
Se siete alla ricerca di qualcosa
di breve e dolce, non cercate oltre il Guardiani della Galassia: Holiday
Special. Con Star-Lord (Chris
Pratt), Groot (Vin Diesel),
Rocket (Bradley Cooper) e altri ancora, la
storia vede il gruppo alla ricerca dell’unico e solo
Kevin Bacon, esplorando molti luoghi di
Hollywood per portare a termine il compito. Completo di sciocchezze
e momenti commoventi, è un film divertente e festoso per tutta la
famiglia.
The Santa Clause 2
(2002)
L’intera trilogia di
Babbo Natale è disponibile su Disney+ e, mentre Babbo
Natale 3 è quasi inguardabile, il primo sequel non è
poi così male. Il film vede lo Scott Calvin di Tim
Allenadattarsi comodamente al suo ruolo di Babbo Natale,
solo per essere messo di fronte a una regola: deve trovare la sua
signora Claus o non sarà più Babbo Natale. Sebbene questa trama
possa sembrare un po’… scomoda, il film è in realtà una
storia d’amore piuttosto dolce, in quanto Scott si innamora della
preside della scuola di suo figlio, interpretata da
Elizabeth Mitchell. Inoltre, il film dipinge
Charlie come un ragazzo problematico, che lotta per venire a patti
con la realtà di avere un padre come Babbo Natale. Non ha la magia
e nemmeno la qualità delle battute del primo film, ma se vi piace
immedesimarvi in questi film, The Santa Clause 2 non è un
modo terribile di passare un’ora e mezza.
Uno dei migliori film di Natale mai
realizzati e la pura realizzazione dei desideri dei bambini che
sognano di avere la casa tutta per loro. Macaulay
Culkin è perfetto nel ruolo di Kevin McAllister, un
ragazzino che viene accidentalmente lasciato a casa da solo quando
la sua famiglia parte per la Florida durante le vacanze.
Inizialmente entusiasta dell’idea di mangiare tutto il gelato che
vuole, Kevin si sente presto solo e spaventato quando due ladri,
interpretati magnificamente da Joe Pesci e
Daniel Stern, progettano di svaligiare la casa. Il
film è costruito con grande maestria dal regista Chris
Columbus (che avrebbe poi diretto i primi due film di
Harry Potter ) e il finale è una commedia fisica d’oro. Ma ciò
che rende speciale Mamma ho perso l’aereo è il modo in cui lo
scrittore John Hughes arriva al cuore del Natale e
non giudica mai un libro dalla copertina.
Mamma, ho riperso
l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992)
Ok, sì, Mamma, ho riperso
l’aereo: mi sono smarrito a New York è essenzialmente
un remake di Mamma ho perso l’aereo, ma
funziona benissimo. John Hughes e Chris
Columbus tornano a far vivere a Kevin McAllister un’altra
avventura in solitaria, questa volta nella geografia di New York.
Se “Home Alone” era riuscito a realizzare il desiderio di
essere a casa da solo, “Home Alone 2” riesce a soddisfare
il desiderio di ogni bambino di esplorare da solo una grande ed
eccitante città. Non è così “buono” come il primo film, ma è
comunque una delizia con un centro emotivo, e il finale pieno di
acrobazie non delude. Davvero, le acrobazie di questi film di
Mamma ho perso l’aereo sono tra le
migliori mai realizzate su pellicola.
The Nightmare Before Christmas
(1993)
Non è autunno/inverno senza
The Nightmare Before Christmas di
Tim Burton, che tecnicamente è un film Disney (è
stato originariamente distribuito dalla Touchstone Pictures). Il
film perfetto per passare dallo spirito di Halloween al trambusto
della stagione natalizia, il macabro e delizioso film d’animazione
in stop-motion del 1993 del regista Henry Selick è
ancora oggi un classico. Spaventoso ma non spaventoso, lunatico ma
non cupo. Il tono è perfetto e le canzoni sono assolutamente
coinvolgenti: Nightmare Before Christmas racconta la
storia di un estraneo che cerca un posto a cui appartenere, ma lo
fa nel modo sbagliato. E se Jack Skellington può essere la star del
film, Sally ne è il cuore pulsante.
Festa in casa Muppet (The Muppet
Christmas Carol)
Probabilmente il miglior
adattamento del classico racconto di Charles
Dickens“Canto di Natale” viene
offerto dai Muppet. The Muppet Christmas
Carol è un film ispirato ed estremamente natalizio.
Uscito nel 1992, il film vede Michael Caine nel
ruolo di Ebenezer Scrooge, mentre Kermit è Bob Cratchit, Gonzo è il
narratore e una serie di altri volti familiari dei Muppet ricoprono
i ruoli della storia di Dickens. Le canzoni sono davvero deliziose
e la scenografia è davvero straordinaria, in quanto dà vita a
questo piccolo villaggio natalizio in forma vibrante e vivida.
Nonostante l’atteggiamento scontroso di Scrooge, questo film è come
un caldo abbraccio.
Uno dei pochi film della 20th
Century Fox inclusi in Disney+, il film del 1947
Miracolo sulla 34ª strada è un classico
del Natale per un motivo preciso. Il film, vincitore di un Oscar,
si svolge tra il Giorno del Ringraziamento e Natale e segue un
Babbo Natale dei grandi magazzini che sostiene di essere quello
vero. Questo pone un problema alla direttrice dei grandi magazzini
Doris Walker (Maureen O’Hara), che ha educato sua
figlia a non credere alle favole. Ma le prove e le tribolazioni
(sì, c’è un vero e proprio processo in questo film) che ne derivano
potrebbero far diventare Doris una credente, dopo tutto.
Topolino e la magia del Natale
(Mickey’s Once Upon a Christmas)
C’era una volta il
Natale occupa un posto speciale nel cuore dei bambini
degli anni ’90 che lo hanno visto, anche se non ha mai ricevuto la
fama del più famoso film d’animazione del 1983, Canto
di Natale di Topolino (anch’esso su Disney+). Questo film antologico prende
due popolari classici natalizi e una storia originale per mostrare
i Fab Five nello spirito natalizio. Topolino e Minnie si scambiano
i regali in un remake de “Il dono dei Magi” di O.
Henry, mentre Huey, Dewey e Louie imparano il vero
significato del Natale quando rimangono bloccati in un loop
temporale. E Pippo e Max – in eventi che sembrano precedere Un
film di Pippo– scoprono che Babbo Natale esiste davvero in una
storia incredibilmente sentita.
Sì, Iron
Man 3 è un film di Natale. Praticamente ogni film
di Shane Black è un film di Natale. Queste sono le
regole. Questo sottovalutato sequel non solo è ambientato nel
periodo natalizio, ma presenta anche un albero di Natale gigante e
persino un viaggio in una piccola città coperta di neve: in pratica
è un film di Hallmark. Ok, forse non così tanto, ma Iron
Man 3 è una delizia assoluta. È il più divertente dei film
di Iron Man e, anche se la trama del Mandarino si è
rivelata divisiva per i fan dei fumetti, se la si accetta l’intero
film è molto divertente. Questo è anche un film sulla
sindrome da stress post-traumatico, poiché Iron Man 3 è
stato il primo film Marvel distribuito dopo The Avengers e ha dovuto affrontare
il modo in cui questi personaggi avrebbero affrontato un evento
così monumentale (e ultraterreno). Ma alla fine della giornata,
Iron Man 3 è solo una tonnellata di divertimento.
Noelle (2020)
Uno dei primi film originali a
essere lanciato su Disney+, Noelle
ha decisamente l’aria di un film che è stato giudicato non
abbastanza buono per le sale a metà della produzione. Gli effetti
non sono finiti, la produzione sembra piuttosto economica e i temi
non sono ancora stati definiti, ma sapete una cosa? È comunque un
film natalizio molto piacevole. La maggior parte del merito va ad
Anna Kendrick, che fa veramente ridere a
crepapelle nel ruolo della principessa del Polo Nord, figlia di
Babbo Natale, che si rende conto che potrebbe essere lei, e non suo
fratello (Hader), la prossima a indossare il berretto di lana. È
sciocco e un po’ sciatto, ma è comunque un film affascinante e la
Kendrick garantisce la possibilità di ottenere la propria
ghirlanda, anche quando il film colpisce un po’ troppo forte con il
suo messaggio di benessere.
Realizzare un
film, a volte, può diventare un’impresa. I fattori
da considerare sono molti, tra cui la scelta della storia giusta e
la previsione di come verrà accolta dal pubblico, processo che
implica una seria di cambiamenti durante la pre-produzione e che
può avere un forte impatto sul futuro economico del progetto. La
storia di Hollywood è piena di esempi di pellicole
cancellati, spesso a causa dei costi elevati, spesso per il
contenuto della sceneggiatura; opere mai girate che i fan avrebbero
sicuramente apprezzato nella loro “follia”.
Ecco di seguito i 14 film
più strambi che non sono mai stati realizzati:
Spider-Man di James Cameron
Prima del suo ingresso nel MCU e ancor prima della trilogia di
Sam Raimi,Spider-Man
avrebbe potuto fare il suo debutto sul grande schermo nel film
diretto da James Cameron, all’epoca reduce dal
successo di Alien. Ma quando gli venne detto che
non avrebbe ricevuto alcuna retribuzione fino a quando non avesse
messo insieme una sceneggiatura per il film, Cameron scelse di
abbandonare il progetto.
Star Trek con John F. Kennedy
Dopo il successo del primo film di
Star Trek, il
creatore della serie Gene Roddenberry mise insieme
una bozza per un sequel cove i membri dell’Enterprise avrebbero
viaggiato indietro nel tempo fino agli anni ’60 per evitare
l’assassinio dell’allora presidente americano John F.
Kennedy. Gli eroi erano così costretti a cambiare la
storia, prendendo parte all’attacco ma la Paramount (la compagnia
che produsse il film) non gradì la proposta e optò per una storia
diversa.
Il Padrino III: Michael Corleone vs Tom Hagen
Il Padrino
III è uno dei film che ha più diviso critica e pubblico,
creando un acceso dibattito sul fatto che possa o non possa essere
all’altezza dei primi due film della trilogia. Tuttavia l’idea
originale della pellicola lo avrebbe reso più memorabile di quanto
sia stato, prevedendo l’epico scontro tra il boss della mafia
Michael Corleone e il fratello adottivo Tom Hagen. Forse sarebbe
stato più appropriato per la trilogia, ma a causa delle dispute
contrattuali tra Robert Duvall e il regista
Francis Ford Coppola la produzione decise di
riscrivere la sceneggiatura senza il personaggio di Tom.
007 Operazione tuono di Alfred Hitchcock
Alfred Hitchcock è
uno dei registi più iconici della storia del cinema, riuscendo a
passare da un genere all’altro con estrema facilità, tuttavia c’è
un film che non ha mai avuto l’opportunità di realizzare che è
anche uno dei primi film del franchise di James Bond.
Stiamo parlando di 007 Operazione Tuono, progetto
al quale a quanto pare si dedicò per qualche mese prima di
rifiutare l’offerta per girare un altro titolo di spionaggio.
Silver Surfer Rock Opera
Silver Surfer è
uno dei personaggi più “comici” dell’universo Marvel e uno dei preferiti dal
co-creatore Stan Lee, e prima della sua apparizione in I
Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007, il supereroe
avrebbe dovuto avere il suo spazio in una space opera con
Olivia Newton-John dove Paul
McCartney avrebbe scritto le musiche originali. Il
progetto purtroppo andò in pezzi nella fase di pre-produzione.
Superman Lives
Superman Lives
doveva essere il primo “nuovo” film su Superman dopo la trilogia
con Christopher Reeve e sarebbe stato diretto da
Tim Burton con Nicolas Cage nei
panni dell’Uomo d’Acciaio. Bizzarro e straniante rispetto al canone
originale, il cinecomic mai realizzato avrebbe adattato la trama de
La Morte di Superman, tuttavia il caos della
pre-produzione e vari problemi gettarono nel dimenticatoio questo
film ritenuto dai fan un cult avendo visto soltanto qualche
immagine dal dietro le quinte.
Batman di Darren Aronofsky
Tra tutti i film su
Batman prodotti
e pensati a Hollywood, quello sulle sue origini affidato a
Darren Aronofsky sarebbe stato il più folle e
forse originale. Il regista de Il Cigno Nero
avrebbe dovuto girare un cinecomic diverso dal solito, ancora più
radicato a terra e basato principalmente su Batman: Anno
Uno. Lavorò dunque con Frank Miller
sull’adattamento ma abbandonò il progetto poi passato nelle mani di
Christopher Nolan.
Watchmen di Terry Gilliam
Per lungo tempo si è pensato che
Watchmen non
sarebbe mai stato adattato per il grande schermo, per la densità
del materiale di riferimento e la quantità di retroscena e
personaggi. Ciò non ha impedito a Hollywood di fare un tentativo, e
uno di questi spettò nientemeno che a Terry
Gilliam, che negli anni ha lottato con il montaggio e la
scrittura di una trama che andasse bene, considerando di cambiare
il finale in modo ancora più radicale rispetto alla versione di
Zack Snyder. Quando abbandonò il progetto, Gilliam
suggerì che Watchmen non avrebbe mai potuto
diventare un film, e che forse era più adeguato come mini
serie.
Green Lantern con Jack Black
Prima che
Lanterna Verde uscisse nelle sale nel 2011, dando
un’anteprima di ciò che sarebbe poi stato l’universo
cinematografico DC, la produzione aveva pensato ad una versione del
film completamente diversa, ovvero uno sci-fi per supereroi con
toni da commedia e con protagonista Jack Black.
Riuscite a immaginarvelo?
Justice League di George Miller
Nel 2013, quando la Warner
Bros si preparava al lancio di Man of Steel– che
avrebbe poi iniziato il DC
Extended Universe – la casa di produzione inziò a pensare alle
prime idee sul lungometraggio dedicato alla Justice League
e dietro il progetto sedeva George Miller. Il film
non fu mai realizzato, lasciando Miller a concentrarsi sul prossimo
lavoro, Mad Max: Fury
Road, ma molto probabilmente si sarebbe
chiamato Justice League
Mortal, come confermato negli anni.
In realtà produzione sarebbe dovuta
partire già nel 2007 (con un’uscita nei cinema fissata per il
2009), tuttavia lo sciopero degli sceneggiatori e il governo
australiano che impose una troupe australiana impedirono l’inizio
dei lavori. La formazione della Justice League sarebbe stata più o
meno la stessa di quella scelta da Zack Snyder
(con Martian Manhunter che avrebbe sostituito Cyborg) con un cast
diverso: D. J. Cotrona nei panni di
Superman, Armie Hammer in quelli di Batman,
Megan Gale in quelli di Wonder Woman, Adam Brody in
quelli di Flash, Common sarebbe stato Lanterna
Verde John Stewart e Santiago Cabrera invece
Aquaman.
Non c’è combinazione più azzeccata
di Guillermo del
Toro che dirige un film basato sulle storie di
H.P. Lovecraft, e in particolare una di queste,
Alle montagne della follia avrebbe impegnato il
regista premio oscar per anni e anni senza mai vedere la
possibilità di realizzazione. Nel tempo salirono a bordo del
progetto anche James Cameron e Tom
Cruise tuttavia la Universal l’avrebbe prodotto solo con
un target PG-13, qualcosa a cui Del Toro si oppose fermamente.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Quentin
Tarantino è attualmente il re incontrastato del genere
pulp e ha sempre e solo realizzato film originali e pieni di
riferimenti e allusioni al cinema di serie B tanto amato. Mai il
regista si era avvicinato ad una storia pre-esistente, tuttavia
dieci anni fa era andato molto vicino dal dirigere un cinecomic sul
personaggio di Luke Cage prima che il
supereroe afroamericano approdasse su Netflix. Il film si sarebbe accostato per
temi e toni alla Blaxploitation e sarebbe stato
ambientato negli anni ’70.
Un film su Nick Fury con George Clooney
Prima che il Marvel Cinematic Universe fosse una
realtà di successo, a Hollywood vennero considerate una serie di
diversi film sui supereroi, come l’ormai celebre Iron
Man con Tom Cruise e un altro, udite
udite, dedicato al personaggio di Nick Fury con
George Clooney nei panni del protagonista.
L’attore incontrò i produttori per discutere del progetto ma
rifiutò per discordanze creative, lasciando poi il posto a
Samuel L. Jackson che lo avrebbe interpretato per
i Marvel Studios.
Napoleone di Stanley Kubrick
Tra i progetti
abbandonati da Stanley Kubrick
a seguito della pre-produzione c’è anche il
Napoleon, successore in ordine cronologico di
2001: Odissea nello spazio, che avrebbe dovuto
raccontare la vita di Napoleone Bonaparte portando sul grande
schermo ogni singolo momento dell’imperatore tra storia e sguardo
d’autore. Il regista reclutò perfino un esercito rumeno per girare
le epiche scene di battaglia, con migliaia di soldati e comparse,
tuttavia il budget troppo elevato lo costrinse a chiudere baracca e
a concentrarsi su quello che sarebbe diventato Barry
Lyndon.
La moda dei cosplay non accenna ad
arrestarsi e oggi per divertirci un po’ e farvi divertire vi
segnaliamo ben quattordici cosplay cinematografici più sexy che
abbiamo trovato.
Sentite l’adrenalina quando vedete
gli avvocati che lottano per la giustizia in un legal drama ?
Oppure la tensione dell’aula di tribunale vi tiene con il fiato
sospeso? Se la risposta è sì a una o a entrambe le domande, siete
nel posto giusto. Che siate appassionati di legge, di legal drama o
semplicemente amanti della buona narrazione, i legal drama possono
essere una delle esperienze di intrattenimento più soddisfacenti.
Da eventi reali e documentari ben studiati ad affascinanti
fiction, questi sono i migliori legal drama su Netflix in
questo momento. Ora, avvicinatevi al banco, avvocati.
Suits
(2011 – 2019)
Gabriel Macht e
Patrick J. Adams condividono perfettamente lo schermo
come co-protagonisti dell’amata serie via cavo
Suits, creata da Aaron Korsh. Combinando la
tensione sul posto di lavoro con il dramma legale, Suits sboccia da
una premessa di base di un super intelligente che abbandona il
college (Adams) per trovare lavoro in uno studio legale d’élite,
evolvendosi in una complessa storia interpersonale di personaggi
affascinanti che navigano nella politica dell’ufficio.
Caratterizzata da un cast stellare ed esteso, che include la
reginetta Meghan Markle e la reginetta della
fantascienza Gina Torres, Suits è una serie
spiritosa con un fandom dedicato che non ha fatto che crescere nel
corso degli anni.
The Night Agent (2023 –
Present)
L’importante creatore di show
Shawn Ryan (The Shield) porta
l’omonimo romanzo di Matthew Quirk fuori dalla pagina e sugli
schermi televisivi in questa nuova esplosiva serie piena di azione,
cospirazioni e spionaggio politico. The Night Agent segue l’agente dell’FBI
Peter Sutherland (Gabriel Basso), che riceve una
telefonata alla Casa Bianca che lo coinvolge in una disperata
caccia all’uomo per un potenziale traditore del governo degli Stati
Uniti che potrebbe mettere in pericolo l’intero Paese. Chiunque ami
una buona serie di spionaggio con tutti i campanelli, i fischietti
e le sparatorie al cardiopalma, si divertirà sicuramente a scendere
in questa tana del coniglio insieme al nostro stallone, l’agente
Sutherland.
Partner Track (2022)
Tratto dal romanzo del 2013 di
Helen Wan, Partner Track segue una giovane e
idealista avvocatessa di nome Ingrid (Arden Cho), disposta a tutto
pur di diventare socia del suo studio, compreso saltare le vacanze,
dare buca al fidanzato e non farsi coinvolgere in scontri sul
lavoro. Ci sono solo due piccoli problemi: un collega casualmente
razzista (Nolan Gerard Funk) che è in lizza per la posizione e un
nuovo membro del team (Dominic Sherwood) con cui ha un passato. La
serie combina una storia d’amore appassionata con problemi di vita
reale come le microaggressioni, entrambi elementi che la
distinguono dal genere.
The Lincoln Lawyer (2022 –
Present)
Dagli autori di molti dei migliori
legal drama televisivi, David E. Kelley
(Boston Legal, Ally McBeal) e Ted
Humphrey (The Good Wife), arriva The
Lincoln Lawyer, un dramma giudiziario scritto con intelligenza e
ricco di azione, mistero e persino un po’ di comicità. Basato sugli
omonimi romanzi di Michael Connelly, la premessa di The
Lincoln Lawyer è semplice: Un avvocato che esercita la
professione dalla sua Lincoln Town Car. Ma la storia diventa molto
più intricata man mano che si svolge. Manuel Garcia-Rulfo
(Assassinio sull’Orient
Express) assume il ruolo principale precedentemente
occupato da Matthew McConaughey nell’adattamento
cinematografico, affiancato dall’incredibile Neve Campbell (Scream)
e dalla sottovalutata Becki Newton (Ugly Betty).
NCIS (2003 – Present)
I drammi e i procedurali criminali
sono una dozzina al giorno d’oggi, ma pochi superano una manciata
di stagioni e ancora meno riescono a mantenere il livello di
qualità di NCIS, attualmente alla sua diciannovesima stagione.
Seguendo il Naval Criminal Investigative Service, la serie
è contemporanea di show come Law & Order: Special Victims
Unit, ed è probabilmente la più affascinante delle fiction
più famose della televisione. Nonostante i numerosi cambiamenti nel
cast avvenuti negli ultimi anni, la serie rimane un punto fermo
della prima serata, uno dei pochi police procedural ancora in onda
che rimane saldamente all’interno della formula del “cattivo della
settimana” resa popolare nei primi anni 2000. Terza serie
sceneggiata non animata più longeva attualmente in onda negli Stati
Uniti, la serie ha dato vita a numerosi spinoff, tra cui NCIS: New
Orleans e il più recente NCIS: Hawaii, ma non c’è niente di meglio
del brio dell’originale, diretto, fino a poco tempo fa, dallo
stoico e affidabile Leroy Jethro Gibbs (Mark Harmon), e del suo
chiaro impegno a chiudere le questioni in sospeso con un
sorriso.
Mindhunter (2017 – 2019)
L’Unità di Scienze Comportamentali
dell’FBI, attualmente parte dell’Unità di Analisi Comportamentale,
è ben nota agli appassionati di fiction poliziesche, essendo
presente in diversi show del genere. Mindhunter racconta la storia romanzata di un
gruppo di agenti della BSU incaricati di indagare sui serial killer
tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 per risolvere
il numero sempre crescente di casi che sfidavano l’approccio
tradizionale della polizia.
Spesso lodata per l’accuratezza con
cui ritrae famigerati assassini come Ed Kemper (Cameron Britton) e
Charles Manson (Damon Herriman), Mindhunter va
oltre la consueta struttura procedurale, che si concentra quasi
esclusivamente sui crimini in sé, per lasciare ai suoi personaggi
principali il tempo di brillare e presentare agli spettatori le
loro storie. È una serie emozionante e coinvolgente, che tiene il
pubblico con il fiato sospeso, chiedendosi quale sarà il prossimo
sviluppo, se il prossimo colloquio degli agenti Ford (Groff) e
Tench (McCallany) con Kemper, sui crimini su cui stanno attualmente
indagando, o sul tentativo dell’agente Tench di capire il suo
silenzioso figlio di sei anni.
When They See Us (2019)
A volte una storia è così
importante che, anche se straziante, deve essere raccontata e
ascoltata. When They See Us è una storia di questo
tipo. Quando cinque adolescenti di Harlem, Kevin
Richardson (Asante Blackk), Antron McCray (Caleel Harris),
Yusef Salaam (Ethan Herisse), Korey Wise (Jharrel Jerome) e Raymond
Santana (Marquis Rodriguez), vengono ingiustamente accusati di una
brutale aggressione ai danni di un corridore a Central Park, le
loro vite diventano un incubo. La serie limitata segue la storia
reale di queste cinque persone, dalla scoperta da parte della
polizia al lungo processo in tribunale.
La serie limitata si basa su eventi
accaduti nel 1989 a Central Park, a New York. La serie racconta gli
eventi e le esperienze di questi ragazzi e mette in luce i
pregiudizi del sistema giudiziario. When They See
Us ha ricevuto un ampio consenso da parte della
critica alla sua uscita ed è stata nominata per una serie di premi,
vincendo un Peabody e un Emmy Award. Con un cast corale, un tema
sociale urgente e recensioni positive, questo è uno spettacolo da
non perdere.
Unbelievable (2019)
Anche le persone migliori
nell’ambito della legge e dell’ordine possono commettere errori
orribili. Unbelievable lo dimostra più volte. È la
storia di Marie Adler, una ragazza di 18 anni che
denuncia di essere stata violentata da un intruso mascherato che si
è introdotto in casa sua. Ma invece di ottenere giustizia, viene
accusata di mentire e vittimizzata dagli investigatori che
sostengono che stia facendo false accuse. E così, ritratta la sua
dichiarazione. Alla fine, due detective decidono di seguire tutte
le prove e di scoprire la verità per rendere giustizia a Marie.
La miniserie originale di
Netflix si basa su un articolo di T.
Christian Miller e Ken Armstrong, vincitore del premio Pulitzer nel
2015, e sul loro libro A False Report. La serie si concentra su
Marie e sulle sue esperienze con la polizia, i tribunali, i giudici
e la giuria nel corso di otto episodi. La pluripremiata serie ha
ottenuto molte recensioni entusiastiche e il plauso della
critica.
Hyena (2020)
Hyena è un altro avvincente legal
drama K che vale la pena di vedere. È la storia di due ambiziosi
avvocati rivali, Jung Geum-ja (Kim Hye-soo) e Yoon Hee-Jae (Ju
Ji-hoon) che lavorano presso Song & Kim, uno studio legale che
rappresenta la crème-de-la-crème della Corea del Sud. Jung e Yoon
sono entrambi estremamente competitivi e ambiziosi, ma ognuno con
il proprio arsenale legale. Jung è un’anima audace che non si ferma
davanti ai confini dell’etica, delle emozioni, della legge e della
giustizia, e farebbe di tutto per avere successo.
Con il suo atteggiamento “whatever
it takes”, la sua mente acuta e il suo forte istinto di
sopravvivenza, Jung può abbattere il suo concorrente in qualsiasi
momento. Yoon, invece, è l’estremo opposto di Jung. È un avvocato
d’élite, brillante, egoista, sicuro di sé e che crede in se stesso.
Ma non riesce sempre a tenere il passo con l’astuzia di Jung e si
fa superare da lei. Tuttavia, non permetterà mai che qualcosa
ostacoli la sua ambizione.
Better Call Saul (2015 –
2022)
Ecco un’altra eccezionale opera dei
creatori di Breaking Bad. Spin-off del dramma poliziesco
di successo di Vince Gilligan e Peter Gould,Better
Call Saul inizia circa sei anni prima degli eventi di
Breaking Bad ad Albuquerque, nel New Mexico, approfondendo anche la
storia di Saul Goodman. La storia segue il viaggio di James McGill
(Bob
Odenkirk), da truffatore diventato avvocato di mezza tacca a
Saul Goodman, avvocato penalista con problemi morali.
Bob Odenkirk ruba la scena nel ruolo di Jimmy McGill,
attraverso le sue lotte e i suoi successi nella vita professionale
e personale, le infinite fughe e gli incontri con nemici
pericolosi, che vanno da squali aziendali di alto profilo a
spietati signori della droga. La serie, eccentrica, spiritosa e
coinvolgente, è stata acclamata dalla critica e ha ottenuto
numerose nomination e premi, tra cui Primetime Emmy Awards e Golden
Globe Awards.
Alias Grace (2017)
Se siete fan di Margaret
Atwood o semplicemente amate i thriller del XIX secolo,
questa è la serie perfetta per voi. Anche se non lo siete, Alias
Grace ha tutti gli ingredienti della buona letteratura: una storia
avvincente, personaggi intriganti e uno sguardo alla storia, in
particolare al sistema legale di un’epoca passata.
Ambientato nel 1843 in Canada,
Alias Grace racconta la vera storia di Grace Marks, tratta
dall’omonimo romanzo storico di Margaret Atwood. La trama segue la
storia della domestica sedicenne Grace (Sarah
Gadon), condannata per l’omicidio del suo datore di
lavoro, Thomas Kinnear, e sospettata di aver ucciso anche la
governante Nancy Montgomery.
How To Get Away With Murder (2014
– 2020)
Annalise Keating (Viola
Davis) è una professoressa e uno dei più brillanti
avvocati di Philadelphia.
How to Get Away With Murder segue Annalise e cinque
dei suoi studenti mentre usano la loro intelligenza, le loro
abilità e le lezioni in classe per coprire un omicidio. La serie,
ricca di colpi di scena, ruota attorno alle conseguenze di un grave
incidente che attraversa gli anni e sconvolge non solo la vita di
ogni personaggio, ma anche il sistema sociale e legale. La trama si
infittisce e si infittisce in ogni stagione con nuovi problemi e
personaggi, tutti impegnati a sfuggire a una sola cosa: la
morte!
Altro fiore all’occhiello della
produttrice Shonda Rhimes, HTGAWM ha ottenuto grandi
riconoscimenti e un’ottima accoglienza da parte del pubblico e
della critica. Questa serie legal drama, vincitrice di un Emmy e di
un Golden Globe, è una delle serie più popolari e più seguite su
Netflix al momento.
House of Cards (2013 – 2018)
È comprensibile che in questo momento siate titubanti nel
guardare una serie con Kevin Spacey, visti i suoi crimini. Tuttavia,
il coinvolgimento di Spacey non dovrebbe far passare in secondo
piano il fatto che House of Cards ha cambiato la
televisione per sempre. La prima grande serie originale di Netflix
ha alzato il livello di qualità della produzione e i primi due
episodi sono stati diretti nientemeno che da David
Fincher. House of Cards ha sostanzialmente dato il via al
fenomeno del binge-watching. Sebbene la qualità della serie sia
diminuita nel tempo, le prime due stagioni sono tra le più
avvincenti della televisione politica mai create. Abbiamo anche uno
dei più grandi personaggi femminili a memoria d’uomo: La Claire
Underwood di Robin Wright.
L’universo cinematografico della DC
ha una storia molto travagliata, durata ben dieci anni. In questo
periodo, nel tentativo di arrivare agli stessi livelli del MCU, il
DCEU – in cui Zack Snyder ha
contribuito in maniera sostanziosa a dare una sua visione e
versione – ha creato da una parte personaggi avvincenti, dall’altra
personaggi, anche essenziali, che sono
falliti. Questo, con molta probabilità, è causa
dei continui cambi di gestione della DC, che è poi recentemente
culminata con la creazione dei DC Studios
e l’arrivo al comando di
James Gunne Peter Safran, i quali hanno dato il
via ad un nuovo mondo DC tratto dai fumetti. I due registi hanno
infatti deciso di abbandonare il vecchio DCEU,
riassettando tutto e ricominciando da zero, con l’obiettivo di far
splendere l’universo come merita. Ma tornando al “vecchio mondo”, è
un peccato notare quanti personaggi importanti siano andati alla
deriva, fra alcuni interrotti e altri evoluti a metà, che forse
sono la ragione per la quale il DCEU non ha avuto
il successo desiderato tanto. Ma vediamo quali sono.
Jimmy Olsen
Il DCEU non ha
saputo inserire Jimmy Olsen all’interno del suo
universo nel migliore dei modi, tanto che il personaggio è stato
sbagliato completamente. L’uomo, che dovrebbe essere il migliore
amico di
Clark Kent, è comparso solo in un cameo, ed era interpretato
dall’attore Michael Cassidy. In realtà, però,
appare come un agente della CIA sotto copertura che finge di essere
un fotografo del Daily Planet. Il personaggio prende perciò solo il
nome di Jimmy Olsen, ma in realtà non ha nessun tratto del
character tanto amato dai fan nei fumetti. L’uomo è stato tra
l’altro ucciso nella sua prima apparizione nel
DCEU.
J’onn J’onzz
Guardiano di Marte, chiamato anche
J’onn J’onzz, è uno dei membri fondatori della
Justice League, ma quando nel 2017 debuttò
Justice League, il marziano non era presente. Il
personaggio è stato poi inserito nel film Justice
League di Zack Snyder, uscito nel 2021, nel quale è stato
rivelato che era già una presenza fissa nel DCEU,
ed era stato Harry Lennix a interpretarlo nella
sua versione umana in due pellicole precedenti. Il problema, però,
è che J’onn J’onzz è apparso solo nella versione in streaming del
film, indi per cui il debutto del personaggio è sfuggito a
molti.
Deadshot
Nel 2016 debutta poi Suicide
Squad, film sovrastato da numerose polemiche, che ha poi
avuto una sua seconda versione, The Suicide Squad, nel 2021, sotto la direzione di
James
Gunn. È però con quel film che arriva Deadshot, interpretato da Will Smith, che
alla fine si conferma una delle note positive presenti nella
pellicola difettosa. Tanto che il personaggio è diventato così
famoso da far iniziare ai fan una campagna per ottenere un film
tutto suo. Da quanto si apprende, ad un certo punto era in fase di
sviluppo un film stand-alone di Deadshot per la DC, ma alla fine
non è mai andato avanti e Deadshot non è più tornato nel
DCEU.
Jonathan Kent
Altro fallimento della
DCEU riguarda il padre adottivo di Superman, il
Jonathan Kent interpretato da
Kevin Costner. Nei fumetti l’uomo è rappresentato come
amorevole nei confronti di Clark, che si prende sempre cura del
figlio. La versione cinematografica restituita è però molto
diversa, e Jonathan viene mostrato come un genitore che insinua
continuamente che Clark dovrebbe sopprimere i suoi poteri. La sua
posizione rimane invariata anche quando è in pericolo di vita,
tanto che quando è minacciato da un tornado, chiede al figlio di
non salvarlo e lasciarlo morire proprio per non rivelare al mondo
le sue doti.
Cyborg
La stessa sorte si ha con Cyborg, costruito male all’interno del
DCEU più di una volta. Il personaggio avrebbe
dovuto essere uno dei pezzi essenziali di Justice League prima che Zack Snyder lasciasse il film
a causa della tragedia personale oramai a tutti nota. Quando al
timone è poi arrivato Joss Whedon, il ruolo di
Cyborg (Ray Fisher) è stato drasticamente ridotto.
In verità, nella versione di Snyder uscita in piattaforma, la sua
presenza diventa più importante e cruciale, dopodiché Cyborg non
appare in nessun altro film. Il supereroe avrebbe dovuto avere una
storia stand-alone e un ruolo di supporto in The Flash,
ma entrambi sono stati eliminati a causa della disputa pubblica fra
Fisher e i dirigenti della Warner Bros.
Lois Lane
Nel 2013 con L’uomo
d’acciaio, il pubblico ha potuto fare la conoscenza della
Lois Lane di Amy Adams. Una scelta, questa, molto
azzeccata, peccato però che il suo personaggio non è stato
trasposto su schermo come meritava. Della Lane, infatti, è
restituita una versione diversa da quella a cui i fan erano
abituati. Il DCEU ha sfruttato Lois Lane più come
una damigella continuamente in pericolo, piuttosto che come una
figura dotata di potere dal carattere intrepido. A questo punto, la
speranza è che la Lane interpretata da Rachel
Brosnahan in Superman:
Legacy possa avere nel nuovo universo DC più spazio per
essere approfondita ed esplorata, cosa che purtroppo non è accaduta
con quella della Adams.
Batman
La storia del Batman di Ben Affleck è vista sotto un duplice aspetto:
uno positivo e uno negativo. Se da una parte il suo personaggio è
stato uno degli aspetti migliori del DCEU,
conferendo al Cavaliere Oscuro una fisicità intimidatoria,
dall’altro è l’unico a non avere un film stand-alone in questo
universo. L’attore, in realtà, avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare un film da solista su Batman, ma alla fine il progetto
è stato cancellato. Ciò che più si avvicinava a un film su di lui,
ma che poi non lo era, è stato Batman v Superman: Dawn of Justice, che poi non è
stato neppure ben accolto.
Deathstroke
Fra i supercattivi del DC Comics vi
è
Deathstroke/Slade Wilson, che nell’adattamento
cinematografico è interpretato da Joe Manganiello,
noto per essere stato anche protagonista delle prime due pellicole
di Magic Mike. L’attore è considerato uno dei più grandi
“what-if” del DCEU, ed ha debuttato all’interno
dell’universo nella scena post-credits di Justice League. Essa lasciava perciò intendere che il
suo villain sarebbe stato una minaccia ancor più grande per la
squadra di eroi nei prossimi capitoli, alleandosi con Lex Luthor.
Peccato però che Deathstroke non ha mai ricevuto l’attenzione che
meritava nel DCEU.
Darkseid
Fra i personaggi che hanno subito
dei danni vi è poi Darkseid, un altro villain che
avrebbe dovuto essere molto importante nel DCEU,
salvo poi avere solo una piccola parte in Justice League. Questo
supervillain della DC doveva avere grande rilievo all’interno
dell’universo, e lo dimostra il suo ruolo in Justice
League di Zack Snyder. Il personaggio si sarebbe poi
lentamente sviluppato negli altri sequel del film previsti dal
regista, che poi purtroppo sono stati cancellati, mandando a monte
tutta la sua storia.
Superman
Neanche per il Superman
di Henry Cavill è andata bene come si sperava e
pensava inizialmente. Nel DCEU il supereore è
sempre stato avvolto dall’oscurità e, seppur Snyder avesse tutte le
intenzioni di costruire per lui un arco caratteriale che sarebbe
culminato in un personaggio dalla grande positività e speranza, il
suo Superman non ha avuto il tempo di evolversi a causa dei
continui cambiamenti dell’universo apportati dalla dirigenza della
DC. Così Clark Kent si è guadagnato solo un film da solista, e
oramai le speranze di poter vedere il suo destino compiersi sono
andate in fumo dopo il cambio di direzione di Gunn e Safran e
l’abbandono dello stesso Cavill.
Lex Luthor
Non è andata nel migliore dei modi
neppure per il Lex Luthor di Jesse Eisenberg
che, nella rappresentazione su schermo, è stato designato con un
carattere molto diverso da quello che si conosce nei fumetti.
Batman v Superman: Dawn of Justice ha infatti mostrato
un Lex Luthor più maniacale e spiritoso nel suo modo di parlare,
ben lontano dal suo temperamento calmo e raccolto. Nella scena
post-credits di Justice League il personaggio sembrava
però essersi avvicinato alla sua controparte fumettistica, con
tanto di calvizie compresa, ma alla fine il DCEU
non si è mai spinto oltre, lasciando di Luthor solo una
caricatura.
Joker
Delle tante versioni che nel corso
del tempo il Joker ha avuto al cinema, quella di Jared Leto è stata sicuramente la peggiore.
L’attore ha debuttato nei panni di uno dei nemici principali di
Batman in Suicide
Squade, ma la DCEU ne ha dato una
versione completamente sbagliata. Forse è stato un bene che molte
scene di lui siano state tagliate, ma quello che si è potuto vedere
è bastato per poter ammettere che l’interpretazione del villain da
parte del DCEU sia molto sgonfia e carente. Dalla
scelta del design alla performance di Leto su schermo, tutto
contribuisce ad evidenziare un character per nulla trascinante e
coinvolgente, tanto da farlo essere il personaggio più fallito di
quell’universo della DC.
Quale maestro del
cinema orientale (ma non solo), il parere cinematografico di
Akira Kurosawa in fatto di cinema ha un certo
peso. E anche adesso che il maestro non c’è più da diversi anni
(morì nel 1998) il suo prestigio continua a farne un personaggio
importante per la storia del cinema. La figlia di Kurosawa,
Kazuko Kurosawa, nello scrivere la prefazione di un libro
del padre, A Dream is a Genius, ha spiegato che per
lui era impossibile stilare una classifica dei suoi film preferiti.
Tuttavia, con l’aiuto di poche regole e linee guida, Kazuko ci
propone la lista dei 100 film preferiti dal suo famoso padre, una
lista da vero cinefilo, che vi riportiamo di seguito grazie a
IndieWire:
1. Broken Blossoms or The Yellow Man and the Girl (Griffith,
1919) USA
2. Das Cabinet des Dr. Caligari [The Cabinet of Dr. Caligari]
(Wiene, 1920) Germany
3. Dr. Mabuse, der Spieler – Ein Bild der Zeit [Dr. Mabuse, the
Gambler] (Lang, 1922) Germany
4. The Gold Rush (Chaplin, 1925) USA
5. La Chute de la Maison Usher [The Fall of the House of Usher]
(Jean Epstein, 1928) France
6. Un Chien Andalou [An Andalusian Dog] (Bunuel, 1928) France
7. Morocco (von Sternberg, 1930) USA
8. Der Kongress Tanzt (Charell, 1931) Germany
9. Die 3groschenoper [The Threepenny Opera] (Pabst, 1931)
Germany
10. Leise Flehen Meine Lieder [Lover Divine] (Forst, 1933)
Austria/Germany
11. The Thin Man (Dyke, 1934) USA
12. Tonari no Yae-chan [My Little Neighbour, Yae] (Shimazu, 1934)
Japan
13. Tange Sazen yowa: Hyakuman ryo no tsubo [Sazen Tange and the
Pot Worth a Million Ryo] (Yamanaka, 1935) Japan
14. Akanishi Kakita [Capricious Young Men] (Itami, 1936) Japan
15. La Grande Illusion [The Grand Illusion] (Renoir, 1937)
France
16. Stella Dallas (Vidor, 1937) USA
17. Tsuzurikata Kyoshitsu [Lessons in Essay] (Yamamoto, 1938)
Japan
18. Tsuchi [Earth] (Uchida, 1939) Japan
19. Ninotchka (Lubitsch, 1939) USA
20. Ivan Groznyy I, Ivan Groznyy II: Boyarsky Zagovor [Ivan the
Terrible Parts I and II] (Eisenstein, 1944-46) Soviet Union
21. My Darling Clementine (Ford, 1946) USA
22. It’s a Wonderful Life (Capra, 1946) USA
23. The Big Sleep (Hawks, 1946) USA
24. Ladri di Biciclette [The Bicycle Thief] [Bicycle Thieves] (De
Sica, 1948) Italy
25. Aoi sanmyaku [The Green Mountains] (Imai, 1949) Japan
26. The Third Man (Reed, 1949) UK
27. Banshun [Late Spring] (Ozu, 1949) Japan
28. Orpheus (Cocteau, 1949) France
29. Karumen kokyo ni kaeru [Carmen Comes Home] (Kinoshita, 1951)
Japan
30. A Streetcar Named Desire (Kazan, 1951) USA
31. Thérèse Raquin [The Adultress] (Carne 1953) France
32. Saikaku ichidai onna [The Life of Oharu] (Mizoguchi, 1952)
Japan
33. Viaggio in Italia [Journey to Italy] (Rossellini, 1953)
Italy
34. Gojira [Godzilla] (Honda, 1954) Japan
35. La Strada (Fellini, 1954) Italy
36. Ukigumo [Floating Clouds] (Naruse, 1955) Japan
37. Pather Panchali [Song of the Road] (Ray, 1955) India
38. Daddy Long Legs (Negulesco, 1955) USA
39. The Proud Ones (Webb, 1956) USA
40. Bakumatsu taiyoden [Sun in the Last Days of the Shogunate]
(Kawashima, 1957) Japan
41. The Young Lions (Dmytryk, 1957) USA
42. Les Cousins [The Cousins] (Chabrol, 1959) France
43. Les Quarte Cents Coups [The 400 Blows] (Truffaut, 1959)
France
44. A bout de Souffle [Breathless] (Godard, 1959) France
45. Ben-Hur (Wyler, 1959) USA
46. Ototo [Her Brother] (Ichikawa, 1960) Japan
47. Une aussi longue absence [The Long Absence] (Colpi, 1960)
France/Italy
48. Le Voyage en Ballon [Stowaway in the Sky] (Lamorisse, 1960)
France
49. Plein Soleil [Purple Noon] (Clement, 1960) France/Italy
50. Zazie dans le métro [Zazie on the Subway](Malle, 1960)
France/Italy
51. L’Annee derniere a Marienbad [Last Year in Marienbad] (Resnais,
1960) France/Italy
52. What Ever Happened to Baby Jane? (Aldrich, 1962) USA
53. Lawrence of Arabia (Lean, 1962) UK
54. Melodie en sous-sol [Any Number Can Win] (Verneuil, 1963)
France/Italy
55. The Birds (Hitchcock, 1963) USA
56. Il Deserto Rosso [The Red Desert](Antonioni, 1964)
Italy/France
57. Who’s Afraid of Virginia Woolf? (Nichols, 1966) USA
58. Bonnie and Clyde (Penn, 1967) USA
59. In the Heat of the Night (Jewison, 1967) USA
60. The Charge of the Light Brigade (Richardson, 1968) UK
61. Midnight Cowboy (Schlesinger, 1969) USA
62. MASH (Altman, 1970) USA
63. Johnny Got His Gun (Trumbo, 1971) USA
64. The French Connection (Friedkin, 1971) USA
65. El espíritu de la colmena [Spirit of the Beehive] (Erice, 1973)
Spain
66. Solyaris [Solaris] (Tarkovsky, 1972) Soviet Union
67. The Day of the Jackal (Zinneman, 1973) UK/France
68. Gruppo di famiglia in un interno [Conversation Piece]
(Visconti, 1974) Italy/France
69. The Godfather Part II (Coppola, 1974) USA
70. Sandakan hachibanshokan bohkyo [Sandakan 8] (Kumai, 1974)
Japan
71. One Flew Over the Cuckoo’s Nest (Forman, 1975) USA
72. O, Thiassos [The Travelling Players] (Angelopoulos, 1975)
Greece
73. Barry Lyndon (Kubrick, 1975) UK
74. Daichi no komoriuta [Lullaby of the Earth] (Masumura, 1976)
Japan
75. Annie Hall (Allen, 1977) USA
76. Neokonchennaya pyesa dlya mekhanicheskogo pianino [Unfinished
Piece for Mechanical Piano] (Mikhalkov, 1977) Soviet Union
77. Padre Padrone [My Father My Master] (P. & V. Taviani, 1977)
Italy
78. Gloria (Cassavetes, 1980) USA
79. Harukanaru yama no yobigoe [A Distant Cry From Spring] (Yamada,
1980) Japan
80. La Traviata (Zeffirelli, 1982) Italy
81. Fanny och Alexander [Fanny and Alexander] (Bergman, 1982)
Sweden/France/West Germany
82. Fitzcarraldo (Herzog, 1982) Peru/West Germany
83. The King of Comedy (Scorsese, 1983) USA
84. Merry Christmas Mr. Lawrence (Oshima, 1983) UK/Japan/New
Zealand
85. The Killing Fields (Joffe 1984) UK
86. Stranger Than Paradise (Jarmusch, 1984) USA/ West Germany
87. Dongdong de Jiaqi [A Summer at Grandpa’s] (Hou, 1984)
Taiwan
88. Paris, Texas (Wenders, 1984) France/ West Germany
89. Witness (Weir, 1985) USA
90. The Trip to Bountiful (Masterson, 1985) USA
91. Otac na sluzbenom putu [When Father was Away on Business]
(Kusturica, 1985) Yugoslavia
92. The Dead (Huston, 1987) UK/Ireland/USA
93. Khane-ye doust kodjast? [Where is the Friend’s Home]
(Kiarostami, 1987) Iran
94. Baghdad Cafe [Out of Rosenheim] (Adlon, 1987) West
Germany/USA
95. The Whales of August (Anderson, 1987) USA
96. Running on Empty (Lumet, 1988) USA
97. Tonari no totoro [My Neighbour Totoro] (Miyazaki, 1988)
Japan
98. A un [Buddies] (Furuhata, 1989) Japan
99. La Belle Noiseuse [The Beautiful Troublemaker] (Rivette, 1991)
France/Switzerland
100. Hana-bi [Fireworks] (Kitano, 1997) Japan
La notte tra venerdì e sabato, una
riunione di 100 autori e di altre associazioni legate alle
professioni del mondo del cinema e della televisione si è
trasformata, a sorpresa, in una occupazione della Casa del
cinema di Roma, come forma di protesta nei confronti delle
politiche governative nei confronti della cultura e dell’industria
audiovisiva.
Il prossimo 6 maggio Superman si
scontrerà al cinema con Batman, forse l’avversario più duro con cui
abbia mai dovuto scontrarsi l’Uomo d’Acciaio. Ma il Crociato
Incappucciato non è l’unico potente avversario contro cui si è
scontrato l’ultimo figlio di Krypton.
Ecco i 10 villian più potenti contro cui ha combattuto
Superman:
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Qui di seguito la trama ufficiale di
Batman v Superman Dawn of
Justice:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman : Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Non mentiamo: siamo tutti stati
terrorizzati da alcuni cattivi dei film Disney
durante la nostra infanzia. Frollo,
Ade, Jafar – per citarne solo
alcuni – hanno popolato i nostri incubi con il loro aspetto
inquietante, piani malvagi e azioni crudeli di cui non riuscivamo a
capacitarci. Anche se con ancora qualche brivido in corpo, è giunta
l’ora di stilare la classifica dei villain più spaventosi di casa
Disney!
Jafar (Aladdin)
Jafar è forse più
inquietante che spaventoso, e ciò è suggerito molto bene sia dal
character design che dal posizionamento del personaggio all’interno
delle inquadrature, in penombra, e il cui ingresso in scena
era spesso preceduto da frasi sussurrate con il suo tono di voce
profondo. Jafar è stato in grado di ipotizzare il Sultano e fargli
il lavaggio del cervello, il che, se ci pensiamo, è un concetto a
dir poco spaventoso per i bambini.
Ma ciò che rende
Jafar spaventoso è soprattutto il modo in cui si
trasforma, come si evince dal climax del film quando, nello scontro
finale con
Aladdin, il villain assume la forma di un gigantesco
serpente a sonagli gigante e, successivamente, di un oscuro genio
onnipotente e, anche se Aladdin è infine in grado
di intrappolarlo in una lampada, gli spettatori possono solo
rabbrividire al pensiero di ciò che Jafar sarebbe stato in grado di
fare se avrebbe assunto i potere da genio.
Madre Gothel (Rapunzel)
La perfida Madre
Gothel di Rapunzel ha sfornato diversi momenti
particolarmente inquietanti, ad esempio quando ha rapito la piccola
Rapunzel all’inizio del film, o quando la vediamo
assumere le sembianze di un’ombra inquietante per poter origliare e
spiare senza essere vista. Non dimentichiamo poi il suo vero e
proprio disintegrarsi in polvere alla fine del film, che senza
dubbio ha tormentato gli incubi di molti bambini.
Ciò che la rende veramente
terrificante è il modo in cui questo personaggio riflette gli
orrori della vita reale: il suo abuso e sfruttamento di
Rapunzel riflettono le dinamiche di molte
sfortunate relazioni familiari e le implicazioni che queste hanno
poi nella vita di tutti i giorni.
Shan Yu (Mulan)
Shan Yu, il capo
degli Unni in Mulan,
riusciva a incutere timore già solo per il fatto che è uno dei
pochi cattivi Disney a
non avere una propria canzone, il che lo rendeva ancora più
misterioso e intimidatorio. Rappresenta inoltre la paura della
guerra e della distruzione nella vita reale, esplicitate in
particolare dalla terribile scena in cui trova la bambola di una
bambina nel villaggio che ha appena distrutto e la guarda
sprezzante, mostrandosi in tutta la sua mostruosità.
Shan Yu è un
personaggio spaventoso fin dall’aspetto, con gli occhi iniettati di
veleno nero e striati di giallo; inoltre, il design del suo
abbigliamento gli permette di apparire nell’ombra anche quando non
è effettivamente presente sulla scena, rispecchiando
minacciosamente le sembianze del suo fidato rapace.
Mor’Du (Ribelle)
Mor’du rispecchia
in tutto e per tutto il perfetto villain dei film horror: questo
gigantesco orso assassino che dà la caccia a
Merida in Ribelle è incredibilmente terrificante poiché
è impossibile dialogare o ragionare con lui.
La sua backstory, poi, è davvero
inquietante: corrotto dalla sua sete di potere, un principe lasciò
che una strega lo trasformasse in un orso per massacrare i suoi
stessi fratelli. È stato poi bandito dal regno e ha continuato a
dimenticare e disfarsi del suo io umano, che è sopravvissuto solo
nella forma di guscio vizioso della sua vita passata, il che è
piuttosto spaventoso.
Lady Tremaine (Cenerentola)
Anche se Lady
Tremaine può essere all’apparenza ben vestita come
qualsiasi principessa Disney,
ciò non le impedisce di essere terrificante. È l’iconica matrigna
cattiva di Cenerentola e, anche se non commette le
stesse atrocità di altri cattivi, è comunque ugualmente
spaventosa.
Tra i concetti che Lady
Tremaine incarna vi sono lo sfruttamento del mondo
dell’infanzia e il lavoro forzato. In questo senso, il suo contegno
e il tono di voce contribuiscono a cementare la sua aura
intimidatoria, tanto quanto il modo in cui si muove nello spazio,
inquadrata spesso nell’ombra con solo gli occhi che risaltano e
brillano minacciosi, a voler sottolineare il parallelismo tra la
matrigna e un’entità demoniaca.
Chernabog (Fantasia)
Cosa c’è di più spaventoso
di un vero e proprio demone? Basato sul Dio della Notte della
mitologia slava, il personaggio di Chernabog è
inteso come una rappresentazione del male assoluto, puro nutrimento
per gli incubi, in poche parole. La colonna sonora di
Fantasia, spesso sfruttata al massimo della sua
potenza per suscitare divertimento o meraviglia, in questo caso non
fa che amplificare l’orribile sensazione di terrore che porta con
se il personaggio.
L’intero segmento dedicato a
Chernabog nel film è terrificante, partendo da
quando emerge dalla cima di una montagna per evocare tutti i suoi
demoniaci scagnozzi, che gli danzano intorno prima di essere
gettati nella fossa infuocata della montagna.
Malefica (La bella
addormentata)
Malefica è
probabilmente la più iconica di tutti i cattivi Disney, e questo è
semplicemente dovuto a quanto sia teatrale e intimidatorio il suo
personaggio ne La Bella Addormentata. Non solo spaventa
l’intero regno, ma terrorizza anche i suoi stessi servi quando si
arrabbia e li aggredisce.
È anche uno dei personaggi Disney
più potenti, il che la rende ancora più spaventosa, dato che può
lanciare maledizioni in qualsiasi momento e trasformarsi in un
drago gigante quello successivo. È anche terrificante pensare a
quanto possa essere meschina, visto che condanna una dolce bambina
a morire semplicemente perché non é stata invitata al suo
battesimo.
Re Cornelius (Taron e la
pentola magica)
Re Cornelius di
Taron e la pentola magica è davvero terrificante,
soprattutto per quanto riguarda il design, con i suoi denti aguzzi
e il teschio che ha come testa. Anche il suo piano nel film è
altrettanto raccapricciante, in quanto prevede di usare la pentola
magica per riportare in vita (e rendere immortale) il suo esercito
di morti.
Ogni personaggio del film ha paura
di Re Cornelius, i cui primi piani ravvicinati non
fanno che aumenta l’atmosfera ansiogena che lo circonda mentre
insegue Taron. Per non parlare poi della morte
agonizzante che gli viene riservata, come accade di solito ai
cattivi Disney:
il suo corpo e la sua anima gli vengono letteralmente strappati di
dosso e gettati nel calderone davanti agli occhi degli
spettatori.
Grimilde (Biancaneve e i sette
nani)
Il primo film d’animazione della
Disney,
Biancaneve, è anche uno dei suoi più spaventosi, e
questo è dovuto soprattutto alla trasformazione in strega della
Matrigna Cattiva, Grimilde. Questa è già piuttosto
intimidatoria nella prima parte di film, quando sorveglia
implacabile Biancaneve dal suo castello ma, una
volta trasformatasi in strega, è incredibile come Biancaneve non
sia scappata immediatamente via.
La grafica utilizzata per delineare
i contorni di questa figura minacciosa, il suo tono di voce e il
suo piano di avvelenare la principessa contribuiscono a rendere
ancora più visibile la sua meschinità. Anche se va incontro a una
fine meritata, assistere alla caduta della Strega dalla scogliera è
altrettanto terrificante, mentre fulmini e tuoni sottolineano
quanto sia impressionante la sua figura velata di nero.
Claude Frollo (Il Gobbo di Notre
Dame)
Il Gobbo di Notre Dame è uno dei film più
maturi della Disney,
anche grazie alla rappresentazione spaventosamente realistica del
temibile giudice Claude Frollo. Egli uccide la
madre di Quasimodo, tenta di aggredire Esmeralda,
diventa ossessionato da lei, e maltratta sia il bambino che si è
impegnato ad accudire (il futuro Quasimodo) che l’intero gruppo
etnico degli zingari di Parigi.
Frollo spiega
inoltre come il potere possa corrompere e potenziare un individuo,
dato che il potere di Frollo su Parigi gli permette di sfruttare il
suo pregiudizio e la sua attitudine inquietante per distruggere
un’intera città e parte della sua popolazione. Ricordiamo poi il
suo assolo, una delle canzoni Disney
più centrate in assoluto, grazie al testo suggestivo e alle
immagini drammatiche che evoca.