Chloé Zhao è ancora al lavoro sul montaggio finale de Gli Eterni, la prossima avventura cosmica ambientata nel MCU. Gli Eterni, probabilmente uno dei progetti imminenti più attesi della Marvel, è stato più e più volte posticipato a causa della pandemia di Covid-19. Ad oggi, l’uscita nelle sale è fissata per il prossimo novembre.
Insieme a Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, Gli Eterni è uno dei titoli della Fase 4 del MCU più enigmatici, soprattutto perché i fan non hanno ancora ben chiaro cosa aspettarsi effettivamente dal film. Il cast stellare – tra cui spiccano Angelina Jolie, Richard Madden, Kit Harington e Salma Hayek – suggerisce indubbiamente l’enorme potenziale del progetto, ma è anche vero che sulla trama non è stato rivelato ancora nessun dettaglio. Sappiamo che il film sarà molto diverso rispetto a quanto visto fino ad oggi all’interno dell’universo condiviso e sappiamo anche che introdurrà il primo eroe apertamente gay della Marvel, ossia il Phastos interpretato da Brian Tyree Henry.
In una recente intervista con Sundance Collab, Dylan Tichenor, il montatore de Gli Eterni, ha rivelato che la regista Chloé Zhao è ancora al lavoro sul film. Tichenor ha descritto il processo come estremamente collaborativo, spiegando che lui e Zhao stanno imparando molto l’uno dall’altro. Il montatore ha anche spiegato che, all’inizio, la regista non è stata coinvolta nel primissimo montaggio del film, che di conseguenza è cambiato una volta che la stessa ha avuto la possibilità di visionare lo specifico filmico.
“Sto lavorando proprio ora con Chloé Zhao, che si occupa in prima persona del montaggio dei suoi film”, ha spiegato Tichenor. “Ha le idee molto chiare, ma al tempo stesso vuole anche sapere cosa ne penso. Il primissimo montaggio del film è stato fatto senza ricevere quasi nessun imput da parte sua. Poi lo abbiamo visto insieme e abbiamo apportato tutte le modifiche del caso. In generale, comunque, si è affidata alla nostra esperienza e al nostro punto di vista. Ecco perché siamo stati assunti: per la nostra creatività e la nostra esperienza. E anche per il nostro senso dell’umorismo. Penso che alla fine arriveremo al miglior risultato possibile.”
Chloé Zhao “complice” dell’hype attorno a Gli Eterni
Non bisogna dimenticare che uno dei motivi che rendono Gli Eterni un progetto così atteso è anche – e soprattutto – il coinvolgimento di Chloé Zhao alla regia, che attualmente figura tra i grandi protagonisti della stagione dei premi grazie al suo acclamato Nomadland. Il film, che ha già vinto il Leone d’Oro al Festival di Venezia e il Golden Globe per il miglior film drammatico e per la miglior regia (insieme a tutta una serie di altri importanti riconoscimenti), è dato come favorito alla vittoria dei prossimi Oscar nelle categorie miglior film e miglior regia.
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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Ma l’essenza teatrale c’è e si sente. Investe lo schermo ammantando di significati secondari, metafore, e associazioni perturbanti, ogni singolo dettaglio. Nulla è come sembra, tanto in queste esistenze diegetiche, quanto in quelle pensate, manipolate da una memoria che arranca a tentoni. Ma il cinema ha uno strumento magico in più rispetto all’arte teatrale. In questo gioco di ambiguità, il montaggio esacerba con un sapiente impiego del campo contro-campo la lontananza tra padre e figlia, e con essa il distacco da ciò che reale, e immaginato. Gli sguardi tra Anthony Hopkins e Olivia Colman, intermezzati da quelli di Rufus Sewell e Mark Gatiss, sono palline lanciate in una partita di tennis. Incapaci di condividere gli spazi di una medesima inquadratura, i personaggi si scrutano a debita distanza, enfatizzando le distanze sociali, quasi con il terrore che violando lo spazio personale altrui, cada quella bolla di sapone che si sono creati, ed entro cui vivere la propria esistenza alternativa.


4. Alicia Vikander, l’altezza e il fisico. Alicia ha un fisico tonico e invidiabile (da ballerina). Ha quasi trent’anni, e fa anche la modella. L’altezza di Alicia è 166 cm, mentre il peso è di 53 chili.
Wolverine ha avuto un discreto numero di alias nei fumetti, grazie alla sua lunga storia e al suo complicato background. Per un certo periodo, negli anni ’80, ha scelto l’identità di Patch. Questa era la sua copertura quando operava indipendentemente dagli X-Men in località straniere, in particolare a Madripoor, dove dava la caccia ad un criminale signore della guerra di nome Roche.
Madripoor è un’isola immaginaria nel sud-est asiatico, modellata in qualche modo sulla città di Singapore. Madripoor è divisa in due metà economicamente molto diverse: Hightown e Lowtown.
Non ci sono quasi leggi a Madripoor, il che la rende una calamita per l’attività criminale. L’isola è in gran parte gestita da vari elementi criminali. Uno di loro è l’HYDRA. Sotto la guida di Viper, conosciuta anche come Madame Hydra, presero il controllo dell’isola e la usarono come base per le loro attività terroristiche.
Un’altra importante organizzazione criminale al lavoro a Madripoor è La Mano. Questi mercenari e artisti marziali altamente addestrati sono stati i principali antagonisti dell’Universo Marvel sin dal loro debutto in “Daredevil #174” nel 1981. In “Avengers World” del 2014, risvegliano un drago gigante su cui Madripoor è effettivamente costruita.

Madripoor è la chiave di uno dei momenti più monumentali nella storia dei fumetti Marvel: il primo incontro tra Wolverine e Captain America. Tale incontro è avvenuto a Madripoor durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stato raccontato in “Ucanny X-Men #268”, scritto da Chris Claremont e disegnato da Jim Lee.


Lo straniero in terra americana
Arnim Zola è uno dei cattivi apparsi nella Fase 1 del MCU con profondi legami con il personaggio di Captain America. Si tratta di ex scienziato dell’HYDRA che sembrava essere morto dopo che il computer in cui abitava venne distrutto in 

Moonstone potrebbe sembrare improbabile, ma ha diversi collegamenti con Power Broker e con un altro personaggio importante del MCU, ossia Captain Marvel. Entrambi i legami potrebbero giustificarla nel ruolo. Moonstone era un membro della Corporation insieme a Curtiss Jackson ed è stata anche un membro dei Signori del male, insieme ovviamente al suo leader, il Barone Zemo.
Power Broker è una persona potente e piena di risorse che ha diverse connessione con i membri dell’esercito e della scienza dietro la produzione del Super-Soldato originale, ossia Captain America. Di quelle persone ne sono rimaste poche in giro, ma una figura chiave del governo con accesso a queste tutte queste cose è Thunderbolt Ross.
Nei fumetti, John Walker è un prodotto di Power Broker. È stato potenziato dal cattivo per essere un sovrumano, diventando Super-Patriot prima di vestire i panni di una delle tante versioni di Captain America. Tuttavia, le circostanze nel MCU potrebbero essere diverse.
Sharon Ventura è un personaggio che, come Moonstone, ha vari collegamenti sia con Power Broker che con Carol Danvers. Sharon ha ottenuto le sue abilità sovrumane da Power Broker, quindi ha potuto partecipare all’UCWF. È poi diventata la seconda Ms. Marvel, quando Carol era fuori combattimento grazie a Rogue degli X-Men.









