Con l’accordo Disney / Fox che
dovrebbe essere ultimato entro marzo, c’è una seria incertezza
sulla messa in produzione di Deadpool 3, franchise che per toni e temi
sembra essere molto distante dalla tradizione disneyana.
Tuttavia, il creatore del
personaggio, Rob Liefeld, ha dichiarato di sperare
pienamente che la serie di film con Ryan Reynolds
continui presso i Marvel Studios “in qualche modo”.
Il discorso di Liefeld si inserisce
pienamente nel panorama economico dell’azienda Disney, che ha un
occhio di riguardo al guadagno, essendo ovviamente un’azienda
vincente. “Non è un problema per me – ha scritto
l’autore su Twitter– Disney ha pagato $ 60
miliardi per la Fox e Deadpool è la risorsa più preziosa nel
mercato di oggi. Rende più dei film degli X-Men”.
Liefeld aveva in precedenza detto
che il film sulla X-Force era stato “vittima della
fusione”, ma con lo stesso Reynolds che ammette che il
franchise è ancora in sviluppo e che andrebbe in una direzione
diversa, sembra che l’artista creda anche che il presidente
dei Marvel Studios, Kevin
Feige, abbia vinto e sia disposto a cambiare le cose per
un franchising così redditizio.
Visto che l’MCU è stato un universo
cinematografico PG-13 fino a questo momento, i fan si sono chiesti
come sarebbe stata incorporata una tale proprietà con
classificazione R, ma come il CEO della Disney Bob
Iger ha rivelato in passato, Deadpool
sarà davvero portato “a casa” sotto il marchio Marvel Studios con gli X-Men
e i Fantastici Quattro. Quindi un modo si troverà.
La (quasi) perfetta politica di
segretezza dei Marvel Studios sembra non tenere il passo del
web, dove sono state diffuse diverse immagini leak del merchandise
di Avengers:
Endgame.
Di seguito tutti i segreti rivelati sul film, da inaspettati
ritorni al look di nuovi personaggi:
L’armatura di Rescue
Gwyneth
Paltrowaveva già confermato che avrebbe
partecipato ad Avengers: Endgame e che,
per quella occasione, la sua Pepper Potts si sarebbe “evoluta” in
Rescue. Adesso però abbiamo la possibilità di dare un ulteriore
sguardo a quella che sarà l’armatura di Rescue nel
film che chiuderà la Fase
3 del Marvel Cinematic
Universe.
Dopo l’immagine dell’armatura che
abbiamo già intravisto in alcuni concept “rubati”, è arrivata una
foto molto chiara del costume, così come verrà rappresentato nei
giochi dedicati al film, grazie al leak del merchandise.
Basandoci su ciò che possiamo vedere
da queste immagini e dagli altri post che abbimo visto nel corso
degli ultimi mesi, sembra che la tuta sia ispirata all’armatura
viola e argento che Pepper indossa nella serie
animata Iron Man Armored Adventures del
2009.
Il personaggio, secondo alcune
teorie, è tra i possibili salvatori di
Tony, che a inizio film dovrebbe essere disperso, alla deriva
nello spazio, come abbiamo visto nel primo trailer
di Avengers: Endgame.
Il ritorno di Valchiria
Le foto leak
del merchandise sembrano aver confermato il
ritorno in scena di un personaggio che avevamo smarrito
dopo la fine di Thor: Ragnarok e che quindi
potrebbe essere sopravvissuto alla Decimazione
di Infinity
War: Valchiria, la guerriera
asgardiana interpretata nel MCU da Tessa
Thompson.
Ma non finisce qui:
anche Star-Lord e Black
Panther fanno parte del gruppo, entrambi vittime
dello schiocco…ciò significa che rivedremo anche loro?
I costumi
Finora abbiamo visto praticamente
tutti i Vendicatori coinvolti con addosso con questi nuovi completi
in bianco e nero, dunque è ipotizzabile che saranno questi i look
destinati al film. A quanto pare dovrebbero essere una combinazione
tra la tecnologia Stark e quella di Hank Pym, e i personaggi
potrebbero indossarli nel loro viaggio nel Regno
Quantico.
A novembre erano stati diffuse in
rete diverse promo art (forse dei fake,
dal momento che non siamo risaliti a una fonte originaria) che
mostravano gli eroi sopravvissuti, più Occhio di Falco
e Ant-Man, in un nuovo costume argento e rosso che
per alcuni rappresentava la divisa da Regno Quantico che i
Vendicatori potrebbero indossare nella loro spedizione di
salvataggio. Ora le due “versioni” coincidono…
Thanos ha ancora il guanto
dell’infinito
Dopo l’uscita di Avengers: Infinity War abbiamo
visto diversi concept art che mostravano Thanos con in mano una nuova
arma, tuttavia il merchandise sembra confernare che il Titano Pazzo
tornerà in Endgame con il guanto
dell’infinito.
Forse il guanto potrebbe non essere
potente come una volta, ma deve esserci un motivo se sarà costretto
a utilizzarlo ancora una volta…
Dove sono i capelli di Thor?
Le immagini “rubate” della prossima
collezione di Funko Pop relativa ad Avengers:
Endgame sembrano aver rivelato un’inaspettata sorpresa
riguardante il personaggio di Thor, che qui appare con un
nuovo taglio di capelli.
L’aspetto inedito e diverso dal
passato dell’eroe ci riporta alla mente la versione dei fumetti di
“Unworthy” di Jason Aaron, ma staremo a vedere in
che stato lo troveremo nel film…
Thanos vs Hulk?
La action figure di Hulk, della
stessa linea di Thanos, potrebbe aver anticipato un evento
chiave del film in cui il Gigante di Giada e il Titano Pazzo si
ritroveranno faccia a faccia per il secondo round del loro scontro
(il primo risale all’epilogo di Infinity War).
Sarà davvero così e Bruce Banner avrà la sua rivincita?
Il nuovo look di Natasha Romanoff
Nel trailer del film abbiamo visto
Vedova Nera con
un look fedele a quello mostrato in Infinity War (caschetto biondo
da Secret Avenger), tuttavia le immagini della nuova action figure
trapelate in rete sembrano aver rivelato il suo ritorno al colore
rosso, con i capelli raccolti in una treccia.
La maschera di Ronin
Dopo le immagini dell’armatura di Rescue e quelle
che ci hanno mostrato che nel film tornerà anche Tessa
Thompson nei panni di Valkiria, ecco, sempre dal
packaging dei giochi dedicati al film, una immagine ravvicinata
della maschera che indosserà Ronin, la nuova incarnazione
vendicativa di Clint Barton (Jeremy Renner) già anticipata dal
trailer.
L’eroe, grande assente
di Infinity War, tornerà in azione nei panni
di un samurai spietato e verrà presumibilmente richiamato al
quartier generale dei Vendicatori da Vedova Nera (che nel trailer
vediamo alle spalle di Clint Barton, forse in Giappone).
I Chitauri
La maggior parte dei fan crede che i
Chitauri siano stati spazzati via dall’universo
cinematografico dopo The Avengers, eppure Avengers: Infinity War aveva
confermato che gli alieni erano ancora sotto il controllo di
Thanos. Ora che i Dimensionali sono stati sconfitti in Wakanda, il
Titano Pazzo richiamerà a sè questo esercito?
Di certo le armature Chitauri
mostrate dal merchandise sembrano suggerire questa prospettiva…
Sono state annunciate le nomination
agli Oscar 2019, che
vedono trai front runner per le statuette
Roma, di Alfonso Cuaron, e
La Favorita, di Yorgos Lanthimos,
entrambi con 10 nomination. Un numero considerevole ma non da
record, visto che i film più nominati della storia degli Academy
Awards (Titanic,
Eva contro Eva e La la Land) sono arrivati a 14 nomination.
Ma quali sono i veri Oscar
da record? Ecco di seguito i nomi e i numeri da primato,
tra attori, registi e film più nominati e più premiati della storia del prestigioso
riconoscimento:
I film con più statuette
I film che hanno vinto più
statuette sono, a pari merito, tre nel corso della storia del
premio, con 11 Oscar: Ben-Hur – 1960,
Titanic – 1999, e Il Signore degli Anelli:
Il Ritorno del Re – 2004.
Diretto da William
Wyler con Charlton Heston, Jack Hawkins e
Haya Harareet, Ben-Hur è stato il
film più costoso del suo tempo. Ha guadagnato 12 nomination e ha
vinto 11 statuette, tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Migliore
Attore protagonista.
La tragica storia d’amore raccontata
in Titanic con Leonardo DiCaprio
e Kate Winslet ha conquistato 14 nomination, il
record, e ha vinto Miglior Film e Miglio regia. Kate Winslet venne
anche nominata ma non vinse quell’anno.
Il Signore degli Anelli: Il
Ritorno del Re di Peter Jackson ha vinto
11 Oscar su 11 nomination. A oggi è l’unico film che detiere questo
record del 100%.
La persona con più statuette
Il singolo che ha vinto il
maggior numero di statuette personali è Walt
Disney, che ha conquistato 29 Oscar nel corso della sua
carriera.
Trai riconoscimenti riservati a
Disney, ci sono anche quelli onorari. Il suo ultimo Oscar, del
1969, lo ha ricevuto postumo, per il miglior soggetto per un corto
animato, Winnie the Pooh and the Blustery Day. Detiene anche il
record di nomination in assoluto, 59.
Il regista più premiato
Il regista che ha vinto più
Oscar in categoria è John Ford, con 4 premi.
Ford ha vinto il
suo primo Oscar alla regia nel 1936 per Traditore. Ha poi vinto nel
1941 per Furore e nel 1942 per Com’era verde la mia valle. Nel 1953
ha vinto il suo ultimo Oscar per Un uomo tranquillo.
L’attore con più premi
La regina incontrastata tra
gli attori, uomini e donne, resta a oggi Katharine Hepburn, con 4
premi Oscar.
Nemmeno Meryl
Streep con le sue 21 nomination agli Oscar è stata ancora
in grado di eguagliare il numero di vittorie di Katharine
Hepburn. Meryl Streep ha “perso” il suo scontro diretto
con la Hepburn nel 1982, quando l’attrice vinse per Sul
lago dorato. Il primo Oscar le venne assegnato nel 1934
per Morning Glory, il suo terzo film. Dopo 30 anni
vinse di nuovo con Indovina chi viene a cena, nel
1968, e l’anno successivo con Il leone
d’inverno.
I vincitori dei Big Five
I vincitori dei Big Five
sono quei film che hanno conquistato i cinque Oscar più
prestigiosi: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attore e Attrice
Protagonista e Migliore Sceneggiatura (Originale o Non a seconda
della categoria). I film sono: Accadde una notte –
1935, Qualcuno volò sul nido del Cuculo – 1976,
Il Silenzio degli Innocenti – 1992.
La commedia romantica,
Accadde una Notte, con Claudette
Colbert nei panni della ricca e viziata ragazza che scappa
di casa e incontra il giornalista interpretato da Clark
Gable, è il primo film della storia a ottenere il
risultato.
Il secondo è stato il dramma con
Jack Nicholson, Qualcuno volò sul nido del
Cuculo, basato sull’acclamato romanzo di Ken
Kesey sul potere e la politica in un ospedale
psichiatrico.
Poi è arrivato il thriller
Il Silenzio degli Innocenti con Jodie
Foster nei panni dell’agente del FBI che per catturare il
serial killer Buffalo Bill si fa aiutare dal cannibale interpretato
da Anthony Hopkins,
La prima regista premiata
Per avere la prima regista donna
premiata con un Oscar abbiamo aspettato fino al 2010, quando
Kathryn Bigelow venne premiata per The
Hurt Locker.
Kathryn Bigelow ha
fatto la storia, battendo James Cameron (suo ex
marito) che quell’anno concorreva con Avatar.
Nella stessa stagione ha anche vinto il Directors Guild of America
Award, BAFTA Awards e Critics’ Choice Awards.
Il primo attore afro-americano premiato
Nel 1964, Sidney
Poitier è stato il primo attore Afro-Americano a vincere
un premio Oscar per I gigli del campo.
Ricordato di più per il suo ruolo ne
La scuola della violenza, Poitier ha fatto la
storia ed è a oggi una delle personalità più eleganti e illustri
del cinema hollywoodiano.
La prima attrice afro-americana premiata
Parimenti, Hattie
McDaniel è stata la prima donna Afro-Americana a vincere
un Oscar, ma molto tempo prima, nel 1940 per il colossal
Via col Vento.
L’attrice vinse nella categoria
migliore non protagonista ironicamente in un film in cui gli
afro-americai erano rappresentati come schiavi da piantagione. Fu
anche la prima attrice di colore a cantare in una radio pubblica
americana.
Il vincitore più vecchio
La persona più vecchia ad aver vinto il
premio per il Migliore Attore: Christopher Plummer
a 82 anni per Beginners nel 2012.
Il primo Oscar di
Christopher Plummer è arrivato tardi nella sua
carriera. La prima nomination arrivò nel 2010 per The Last
Statione, seguita da quella del 2012 che gli ha fatto
vincere la statuetta e poi, nel 2017, Plummer ha ricevuto la sua
terza nomination per Tutti i Soldi del Mondo. Il
record precedente apparteneva a Jessica Tandy che
a 80 anni vinse per A spasso con Daisy.
L’attore più nominato
Sua altezza Meryl
Streep. Con 21 nomination è l’attrice più nominata tra
tutti i colleghi, anche uomini.
La Streep ha inanellato una serie di
nomination consecutive, di cui l’ultima è della scorsa stagione,
per il bellissimo The Post di Steven
Spielberg. La sua ultima vittoria invece risale al 2012,
per The Iron Lady. Nel 1980 vinse per
Kramer contro Kramer e nel 1983 per La
scelta di Sophie. Ma l’Academy non sembra ancora sazia di
far comparire il suo nome trai più grandi.
Con largo anticipo sull’uscita
italiana, si è tenuto a Londra un incontro dedicato al terzo
capitolo della fortunata saga Dragon
Trainer, intitolato Dragon Trainer: Il Mondo Nascosto .
Protagonisti dell’incontro sono stati il regista Dean
DeBlois e il produttore Brad Lewis.
I due hanno presentato alla stampa
in un Q&A alcune tecniche degli effetti speciali utilizzati per
il film e hanno illustrato quali scelte sono state fatte per questo
terzo e ultimo capitolo del franchise. In questo film, sempre
targato DreamWorks Animation, la storia si sposta sulla necessità
di trovare il coraggio di affrontare l’ignoto mentre si cresce e su
come nulla possa mai prepararci alla necessità di separarci da
qualcuno che amiamo. Quella che era iniziata come un’improbabile
amicizia tra un vichingo adolescente e una Furia Buia di nome
Sdentato si è trasformata in un’avventura epica che ne narra le
esistenze.
Tornano dunque tutti i protagonisti
amati dal pubblico, più qualche avvincente sorpresa, come la Furia
Chiara. Il produttore Lewis ha spiegato che all’inizio nessuno
pensava che Dragon Trainer sarebbe diventata una
trilogia, ma che il progetto si è sviluppato naturalmente in questi
dieci anni in cui il pubblico è cresciuto insieme a Hiccup e
Sdentato, tant’è che il regista DeBlois non è neanche un fan dei
sequel. Più andavano avanti più si convincevano che la storia aveva
molto da dare e serviva coraggio per progredire, sia visivamente
che a livello di narrazione.
I due lavorano insieme da più di
venticinque anni, Dean DeBlois è il papà di
numerosi famosi film d’animazione, come Lilo &
Stitch, e Brad Lewis è il produttore di
Ratatouille, quindi insieme formano una coppia che
garantisce successo e qualità del prodotto.
Come è cambiato il
franchise dal punto di vista tecnologico?
B.L.: “Dal punto di vista
tecnologico ci sono tantissimi cambiamenti, la cosa divertente,
della quale parliamo ormai da venticinque anni, è sempre la stessa:
come far girare l’acqua, come possiamo fare le nuvole, come
inseriamo il fuoco. Per ogni film da venticinque anni, abbiamo
sempre le stesse conversazioni su come fare le cose, il computer e
il reparto dei visual effect può aiutare nella trasformazione
fisica dei personaggi, ma noi facciamo arte, quindi discutiamo
molto su come strutturare le cose, è incredibilmente difficile
perché c’è bisogno di moltissima competenza.
Quando Dean ha l’ispirazione,
con il suo modo di tirare fuori le idee, il team può tramutarle in
realtà, in questo modo possiamo dire ‘sì’ a tutto.”
Come avete fatto a creare
la scena iniziale con tutti quei personaggi insieme ai
draghi?
D.DB.: “Abbiamo preso
ispirazione da Revenant e il lavoro di
Emmanuel Lubezki dove c’era questa unione di
personaggi e natura, ma è impossibile da fare nell’animazione,
nella nostra scena di intro per ogni personaggio c’è un drago e non
è una scena molto lunga, credo siano 30 secondi che vuol dire 2
mesi per gli animatori. Dopo aver creato la scena, la luce è stata
modificata con il team degli effetti speciali, è stato molto
complesso ma lo Studio ha accettato la sfida, li ha resi molto
orgogliosi.
Non è mai sembrato che ci fosse
qualcosa che non potessero fare, volevano fare del loro meglio per
i fan e superare le aspettative, perché, come spesso accade con le
trilogie, non volevamo deludere nessuno con l’ultimo
capitolo.”
Come crea le sue storie
Dean?
D.DB.: “Tutti possono creare
storie dinamiche, ma poi bisogna lasciare che la storia progredisca
da sola, non puoi forzarne l’andamento, se impieghi tempo e
pazienza la storia si evolve nella maniera migliore, qualsiasi cosa
tu cerchi di metterci viene o assorbita o rigettata allo stesso
modo, puoi cambiare idea su un personaggio che ti sembrava giusto
in un altro momento. A volte mi ritrovo nel mio ufficio a
disperarmi e con la testa sulla scrivania a chiedermi perché non
funziona. Poi tutto si risolve da sé”.
Il primo teaser
di Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) è stato diffuso ieri rivelando tutti i personaggi
principali del cinecomic spin-off di Suicide Squad.
diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson, il film arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Scopriamo di seguito tutti i dettagli del teaser:
Harley
Quinn
Margot
Robbie è stata la prima attrice ad essere
confermata nel cast di Birds of Prey, dove
comparirà anche in veste di produttrice. Ovviamente l’australiana
tornerà nei panni di Harley Quinn,
già indossati con successo in Suicide Squad,
e sarà la protagonista assoluta del film.
Il nuovo look di Harley
Come confermato dalla Robbie in
un’intervista lo scorso Luglio, il suo personaggio presenterà un
look completamente rinnovato rispetto a Suicide Squad
(che vediamo anche nel primo teaser di Birds of
Prey):
“Il film rifletterà anche la diversità etnica del mondo reale,
sarà insomma un’immagine della realtà che ci circonda“, ha poi
dichiarato l’attrice.
Cassandra Cain
La sinossi ufficiale di
Birds of Prey riporta che dopo essersi
separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary,
Cacciatrice e Renee Montoya – si uniranno per salvare la vita della
giovane Cassandra Cain
da un malvagio signore del crimine.
Sarà la giovanissima Ella
Jay Basco a interpretarla nel film, e ne possiamo avere un
assaggio nel teaser, dove l’attrice indossa un gesso tinto di rosa
al braccio con diverse scritte offensive (le ha disegnate lei o i
compagni di scuola?).
Black Canary
Black Canary,
interpretata da Jurnee Smolett-Bell, è stata
descritta come una cantante che durante la notte sveste i panni
dell’artista e combatte il crimine al fianco di Harley e
Cacciatrice. Per lo stesso ruolo erano considerate
anche Vanessa Kirby e Jodie
Comer e forse addirittura Lady
Gaga.
Black Canary, aka Dinah Lance, è
una combattente di strada nei fumetti, un personaggio dalla natura
buona e idealista.
Cacciatrice
Per quanto riguarda il personaggio
di Cacciatrice, la Warner Bros. ha deciso di
affidarlo a Mary Elizabeth
Winstead, nota al grande pubblico per i
film 10 Cloverfield Lane, Scott
Pilgrim Vs. The World e Grindhouse – A
Prova Di Morte.
La descrizione parla di una serial
killer che lavorava per conto di Maschera Nera fino a quando scopre
che è stato proprio il suo capo a uccidere la sua famiglia. Sarà
allora che l’eroina cambierà fronte e deciderà di dare la caccia a
lui.
Cacciatrice ha
esordito nei fumetti DC durante la Golden Age come antagonista
di Batman, diventando poi un’eroina nella
Silver Age, assumendo nel corso della sua storia diverse identità:
Paula Brooks, Helena Wayne (figlia di Bruce Wayne e Catwoman),
infine Helena Bertinelli.
Renee Montoya
Una delle ultime aggiunte al cast
di Birds of Prey è
stata Rosie
Perez, che si
calerà nei panni della Detective Renee Montoya. Il personaggio, come riporta la prima
sinossi del film, è attualmente sulle tracce di Cacciatrice e Black
Canary, dato l’altissimo numero di morti che le due si stanno
lasciando dietro le spalle.
Maschera Nera
Ewan
McGregor interpreta invece uno dei due principali
villain di Birds of Prey, Maschera Nera,
alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i
fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman
(negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere
Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.
Nel teaser non c’è traccia
dell’iconica maschera non c’è traccia, ma contiamo di vederla nel
film.
Victor
Zsasz
Un altro noto villain dei fumetti
DC farà la sua comparsa in Birds Of
Prey, spin-off tutto al femminile guidato da Harley
Quinn: Victor Zsasz. Il villain
affiancherà Maschera Nera nella lotta alle supereroine di Gotham
City, e sarà Chris Messina a vestirne i
panni sul grande schermo.
Zsasz è uno degli antagonisti di
Batman dal retroscena particolarmente oscuro e uno dei serial
killer più letali in circolazione: ogni anima uccisa gli provoca
però una profonda ferita da qualche parte del suo corpo sfregiato,
dunque la sua pelle è completamente ricoperta da cicatrici. Nei
fumetti viene raccontata la tragica trasformazione di questo uomo
d’affari di successo di Gotham che si gioca il tutto per tutto,
perdendo, contro Pinguino.
Nell’Universo Marvel, uno dei monumenti simbolo
dei supereroi è il covo segreto e ben nascosto del Doctor
Strange, il Sanctum Sanctorum. Ma adesso
sembra che il quartier generale di Strange a Greenwich Village si
possa trovare nel mondo reale, non usando una complicata invenzione
di Tony Stark, ma semplicemente usando l’app di Google Maps.
L’utente di TwitterTheHey ha
trovato il Sanctum e ha twittato la sua posizione, cosa che
potrebbe ispirare i fan dei fumetti a dirigersi in quel luogo.
Certo, il vero edificio nel mondo reale non esisterà…
Nei miti della Marvel, la biblioteca di Strange,
dove lo Stregone perfeziona le arti mistiche, si trova a 177A
Bleecker Street. Nel mondo reale, però, 177A non esiste, e
all’indirizzo 177 di Bleecker Street, si trova un negozio di
tatuaggi e il ristorante Chow House.
Anche se in realtà non esiste, sarà
sicuramente una divertente caccia al tesoro per i fan che vogliono
vivere di persona l’esperienza Marvel. L’edificio è apparso al
cinema in Doctor Strange ed è anche lo scenario di importanti scene
in Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity
War.
Dato che il custode della Gemma del
Tempo risiede lì, molti si aspettano che Wong e il Sanctum facciano
un’altra apparizione in Avengers: Endgame questo
aprile, e ovviamente, nel seguito di Doctor
Strange, una volta che lo Stregone sarà riportato in vita
(visto che la Marvel ha già annunciato un
Doctor Strange 2).
Dopo quasi cinque mesi di lavoro sul
set, uno dei membri del cast originale del Guerre
Stellari del 1977 ha completato le riprese della sua parte
per Star Wars: Episodio IX.
L’attore dentro a C-3PO,
Anthony Daniels, ha annunciato attraverso il suo
account Twitter ufficiale che ha
completato il suo ruolo nell’armatura del droide chiacchierone,
ringraziando il cast e la troupe per l’esperienza. Le riprese
principali dell’episodio IX ancora senza titolo sono iniziate l’1
agosto a Londra e si prevede che si concluderanno il mese
prossimo.
Mentre si vociferava che il primo
trailer del film sarebbe stato presentato in anteprima al Super Bowl
questo fine settimana, i report successivi hanno smentito questa
speranza.
Ecco cosa ha scritto Daniels su
Twitter: “Oggi è stato l’ultimo giorno di 3PO per Episodio IX.
Lui è triste – lo sono anch’io. Ma siamo così orgogliosi di aver
lavorato con il cast e la troupe così talentuosa di J.J. e Kathy.
Mi mancheranno tutti, ma sono contento di sapere che stiamo facendo
qualcosa di eccezionale insieme, da condividere con il mondo che è
in attesa.”
Today was 3PO's last on Episode IX. He's sad
– so am I. But we're so proud to have worked with such a lovely,
talented cast & crew lead by J.J. & Kathy. I'll miss everyone but
I'm glad to know that we've been making something exceptional
together, to share with the waiting world.
Nel cast del film
tornano Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar
Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas
Suotamo e Billie Lourd. Si uniranno al
cast di Star Wars: Episodio IX Matt Smith, Naomi
Ackie e Richard E. Grant, insieme ai
veterani del franchise Mark Hamill, Anthony
Daniels e Billy Dee Williams, che
riprenderà il ruolo di Lando Calrissian.
Dopo sei anni di assenza dal grande
schermo Lindsay Lohan torna protagonista nel
thriller Among the Shadows, di cui è stato appena
diffuso il trailer ufficiale. Diretto da Tiago
Mesquita, il film arriverà nelle sale americane il
prossimo 5 Marzo e vede nel cast anche Charlotte Beckett e Gianni
Capaldi.
Among the
Shadows segue le vicende di una donna, interpretata dalla
Lohan, che assume un investigatore privato per trovare l’uomo che
vuole uccidere suo marito, il presidente in carica. Ma i lupi
mannari sono dietro l’angolo e si sta preparando una
guerra…
Angela Bassett
potrebbe aver rivelato un importante spoiler su Black
Panther 2, il sequel messo in cantiere dai Marvel Studios dopo l’incredibile successo
registrato dal primo capitolo. L’attrice, parlando con ET durante i
festeggiamenti dei Sag Awards, ha
infatti dichiarato che “probabilmente torneranno tutti i
personaggi” mentre suo marito, Courtney B. Vance, l’ha
incalzata dicendo “Dai, vai avanti e dillo: certo che si,
torneranno tutti, incluso Michael B. Jordan!“.
Questo significa che
Killmonger, l’antagonista di T’Challa che avevamo
visto morire nell’epilogo di Black Panther, sarà nel sequel? E in
che modo potrebbe “resuscitare”? È possibile che i viaggi nel
tempo dei Vendicatori nel Regno Quantico
metteranno in discussione quanto accaduto nelle fasi precedenti del
MCU…che ne pensate?
Black Panther,
prodotto da Kevin Feige,
con Chadwick Boseman, Michael B.
Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel
Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy
Serkis, è stato nominato a ben sette premi Oscar: film,
scenografia, colonna sonora, canzone originale, costumi, montaggio
sonoro e missaggio sonoro.
Black
Panther 2 al momento è in fase di pre-produzione ai
Marvel Studios. La sinossi del primo film:
Dopo la morte di suo padre,
mostrata in Captain America: Civil War, il giovane
principe T’Challa torna a casa per
salire sul trono di Wakanda, un’immaginaria nazione nel continente
africano, isolata ma tecnologicamente avanzata, e ricca di
giacimenti di vibranio. Quando due pericolosi nemici cospirano per
portare il regno alla distruzione, T’Challa è pronto a raccogliere
l’eredità di suo padre e a indossare gli artigli
di Black Panther. Non è la prima volta che il
giovane re usa l’identità segreta per fare giustizia: nell’epica
battaglia tra lo sprezzante Stark e il cocciuto Rogers, aveva già
messo le sue abilità al servizio di Iron Man, in cerca dello
scontro diretto con il Soldato d’Inverno. Questa volta, invece
della fragile alleanza con la parte più facoltosa dei
Vendicatori, T’Challa fa squadra con l’agente della
CIA Everett K. Ross, completamente ignaro
delle ricchezze locali, e con il corpo speciale wakandiano delle
Dora Milaje, tra le quali figura anche
l’amata Nakia. Come Freeman, apparso in Civil
War, anche Andy Serkis torna nei panni del trafficante d’armi
Ulysses Klaue, conosciuto in Avengers: Age of Ultron.
Quando si tratta di film e programmi
televisivi sui supereroi, ci sono poche cose che gli appassionati
di fumetti amano più di un buon cameo, piazzato lì, in un momento
inatteso. I Marvel Studios hanno perfezionato il cameo
come una forma d’arte nell’ultimo decennio, servendosi dell’iconica
immagine di Stan Lee, tra le altre, per far sobbalzare i fan dalle
poltrone.
Di seguito trovate i 20 migliori
cameo di film e TV Marvel, includendo anche alcune
testimonianze notevoli al di fuori del MCU. E, per quanto riguarda i cameo
di Stan Lee che ovviamente saranno presi in considerazione, ce ne
sono molto pochi rispetto a tutti quelli che ha realizzato, ma
speriamo siano quelli più significativi.
Batroc il Saltatore (CAPTAIN
AMERICA: THE WINTER SOLDIER)
L’inizio di Captain
America: The Winter Soldier, il primo film dei Marvel Studios dei Fratelli Russo, vede Cap e Vedova Nera impegnati in
una missione segreta a bordo di una nave dello S.H.I.E.L.D. che è
stata presa in ostaggio dai mercenari. Il Cap di Chris Evans si fa
coinvolgere in un’entusiasmante lotta con il mercenario
Batroc, interpretato dall’ex campione dei pesi
welter UFC Georges St-Pierre.
I fan hardcore della Marvel avranno riconosciuto il
cattivo come Batroc il Saltatore, un supercattivo
creato da Stan Lee e Jack Kirby in Tales Of
Suspense # 75 nel 1966. Raffigurato come un maestro della
specialità di kickboxing nota come “savate”, è apparso abbastanza
regolarmente nel corso degli anni come membro degli avversari di
Cap.
Occhio di Falco (THOR)
Prima del 2012 con
The Avengers, i Marvel Studios hanno fatto uscire due film di
Iron Man, The Incredible Hulk,
Captain America: Il Primo Vendicatore e
Thor per familiarizzare il pubblico con i sei
personaggi principali che compongono il superteam. I due membri
“umani”, Vedova Nera e Occhio di Falco, hanno dovuto accontentarsi
delle comparsate nei film dei loro compagni di squadra: Natasha è
apparsa in Iron Man 2 in un ruolo abbastanza
importante, per esempio.
Ma l’Occhio di Falco di
Jeremy Renner ha solo un breve cameo non
accreditato in Thor. Quando il Dio del Tuono entra
nell’accampamento dello S.H.I.E.L.D. nel deserto del New Mexico che
sta controllando la zona in cui è atterrato il Mjolnir, vediamo
l’agente di Renner occupare un punto di osservazione elevato
(sospeso da una gru) e guardare mentre attende la conferma per
scoccare la sua freccia su Thor. Tuttavia Barton ci tiene a dire
che quel tizio biondo comincia a stargli simpatico.
Mac Gargan/Scorpion (SPIDER-MAN:
HOMECOMING)
La star di Better
Call Saul, Michael Mando, appare in due scene, brevi ma
importanti, di Spider-Man: Homecoming. In
primo luogo, è un mafioso che tenta di acquistare armi (che
utilizzano la tecnologia Chitauri) dall’Adrian Toomes di
Michael Keaton a bordo di un traghetto di Staten
Island. Ha un tatuaggio vistoso sul collo, uno scorpione, e
sappiamo che il suo nome è Gargan; Mac Gargan, alias The
Scorpion!
Poi appare di nuovo nella scena
post-credits, sfoggiando una cicatrice sul volto. Lui e Toomes sono
entrambi in prigione e lui sta cercando di intimidire Toomes per
scoprire la vera identità di Spider-Man. Rivela che sta radunando
un gruppo di criminali per vendicarsi dell’eroe. I fan si aspettano
che Mac possa comparire anche in Spider-Man: Far From
Home.
Dottor Curt Connors (SPIDER-MAN 2 e
SPIDER-MAN 3)
Dylan Baker, star di The
Good Wife e The Americans, ha interpretato il Dottor Curt Connors
in lunghi cameo sia in Spider-Man 2 che in
Spider-Man 3 e il regista Sam
Raimi aveva espresso il desiderio di includere la
trasformazione di Connors in Lizard nella proposta di
Spider-Man 4. Baker era entusiasta
all’idea.
Probabilmente, avrebbe avuto più
senso per il pubblico vedere qualcuno che, già apparso in due film
precedenti nei panni di un gentile mentore per Peter Parker,
percorreva un sentiero oscuro. Sfortunatamente Sam
Raimi si ritirò dal franchising nel gennaio 2010 dopo i
disaccordi con Sony, e quando il franchise venne riavviato con
The Amazing
Spider-Man nel 2012, fu Rhys Ifans
(Notting Hill) a interpretare Connors /
Lizard.
Captain America (THOR: THE DARK
WORLD)
Thor: The Dark
World è senza dubbio uno dei film più deboli del MCU. Almeno, ha regalato al
pubblico un cameo divertentissimo! Thor e Loki stanno attraversando
Asgard e il Dio dell’Inganno decide di divertirsi un po’ con i suoi
trucchetti illusori. Si presenta per la prima volta come un altro
asgardiano, prima di trasformare Thor in Lady Sif!
Quindi, per aggirare ulteriormente
suo fratello, si trasforma in Capitan America e fa un esilarante
monologo sulla “rettitudine”. Dà a Chris Evans la possibilità di
essere divertente, il che è raro come Cap. Online è disponibile la
scena di Tom Hiddleston che imita lo stile di
Evans, mentre esegue il monologo in costume completo. Evans ha poi
ricambiato l’imitazione.
Nick Fury (AGENTS OF
S.H.I.E.L.D.)
Quando Agents di
S.H.I.E.L.D. è iniziato sulla ABC nel settembre 2013, le
speranze erano alte per la prima serie televisiva ambientata
all’interno della MCU. Avremmo visto i personaggi dei
film comparire di settimana in settimana per aiutare gli agenti?
Beh no. Le apparizioni dei membri del cast cinematografico sono
sempre state poche e lontane tra loro. Ma Samuel L.
Jackson ha fatto due apparizioni nella prima stagione nei
panni di Nick Fury.
Il primo, un cameo divertente
nell’episodio due. Il secondo è stato un ruolo più sostanziale nel
finale di stagione; è stato brillante, in quanto ci ha dato la
possibilità di ammirare quella dinamica Fury / Phil Coulson che
abbiamo tanto amato nei film.
Svanitore (DEADPOOL 2)
In Deadpool 2, il Mercenario
Chiacchierone riunisce il suo superteam, chiamato X-Force, per
andare contro Cable. L’iscrizione comprende personaggi come
Zeitgeist, che è interpretato da Bill Skarsgard, o Bedlam di Terry
Crews.
Un membro invisibile della squadra
(Lo Svanitore) è stato poi rivelato essere stato interpretato da
qualcuno di ancora più famoso: Brad Pitt! Il
personaggio si impiglia in un filo elettrico e rimane fulminato,
dopo di che viene mostrato il volto riconoscibile di Pitt. I
bambini di Pitt adoravano il primo film di
Deadpool, quindi l’attore ha accettato
istantaneamente il cameo quando Ryan Reynolds lo
ha contattato personalmente. Ha chiesto solo un caffè come
pagamento!
“Odino”, “Thor” e “Loki” (THOR:
RAGNAROK)
Thor:
Ragnarok del regista Taika Waititi è
stato una boccata d’aria fresca e folle nel MCU. Dopo un sequel che non è stato
affatto celebrato come l’originale, la decisione di raccontare la
terza uscita da solista del Dio del Tuono come un’assurda avventura
spaziale ha funzionato. Uno dei suoi momenti migliori arriva quando
Thor torna ad Asgard e trova Loki (mascherato da Odino) che assiste
a una commedia teatrale che ricorda le sue gesta di salvatore di
Asgard.
Tutti e tre i ruoli principali nella
commedia sono volti riconoscibili: Sam Neill
(Jurassic Park) interpreta Odino e Luke
Hemsworth (fratello di Chris) interpreta Thor, ma il
migliore è Loki, che è interpretato nientemeno che da Matt
Damon! La famiglia della star di Jason
Bourne è vicina a quella di Chris
Hemsworth nella vita reale, quindi è bastata una
telefonata dal suo amico affinché Damon accettasse il cameo.
Aaron Davis (SPIDER-MAN:
HOMECOMING)
Spider-Man: Un nuovo
universo ha presentato il mondo a Miles Morales, lo
Spider-Man metà nero e metà portoricano. Il film è stato un
successo nei fumetti sin dalla sua presentazione del 2011. Ma prima
di questo film, c’è stato un grosso riferimento a Miles. Nel 2017
in Spider-Man: Homecoming, Donald Glover
(Atlanta) è apparso come un criminale di nome
Aaron Davis che viene interrogato dallo Spidey
di Tom Holland.
Nei fumetti Ultimate, Davis è The
Prowler, un ladro di gatti… lo zio di Miles! Nel film, Davis dice
di avere un nipote nel vicinato, e un riferimento ancora più palese
esiste in una scena eliminata in cui Davis è lasciato ammanettato a
una macchina dopo l’interrogatorio. Quando gli squilla il telefono,
l’uomo risponde e dice: “Sì, mi dispiace Miles. Non ce la
farò”.
Doctor Strange (THOR:
RAGNAROK)
Nella scena post-credits
del Doctor Strange del
2016, abbiamo visto il Stregone Supermo incontrare il Dio del
Tuono. Questa scena è stata poi ampliata nel Thor:
Ragnarok del 2017 e ha fornito alcuni dei momenti più
divertenti preferiti del film. Dal boccale senza fine di birra per
Thor, al suo fraintendimento di come funziona una “lettera
elettronica” (e-mail), alla sua divertita spensieratezza ogni volta
che Strange lo teletrasporta nella sua casa di New York.
Dalle gag con l’ombrello/martello a
quella in cui Loki viene fatto precipitare per 30 minuti, la scena
si candida tra le più divertenti del Marvel Cinematic Universe.
Cletus Kasady (VENOM)
Kelly Marcel, uno degli
sceneggiatori di Venom del 2018,
è stato recentemente assunto da Sony per iniziare a lavorare al
sequel. È ovvio che il film coinvolgerà Eddie Brock /
Venom di Tom Hardy e Cletus
Kasady, in arte Carnage. Kasady è una
proposta ancora più spaventosa di Venom, dato che
è già un criminale prima che il simbionte si leghi con lui.
I fan non vedono l’ora di vedere
cosa farà Woody Harrelson (True
Detective) con il ruolo, dopo la sua apparizione nella
scena mid-credits del film. Indossando una ricciuta parrucca
leggermente ridicola, Harrelson è riuscito comunque a infondere un
certo senso di minaccia, anche dietro le sbarre. Lui e Hardy sono
due dei migliori (e più intensi) attori che lavorano oggi, quindi
dovrebbe essere interessante vederli aggrovigliarsi sullo
schermo.
Colosso (X2)
X2, il
sequel di X-Men, è ancora uno dei più grandi film
di fumetti mai realizzati. Presenta anche uno dei nostri cameo
preferiti nella storia del film Marvel. Durante una scena
in cui i mercenari del colonnello William Stryker attaccano la
X-Mansion, l’amato mutante Colosso dalla pelle di metallo difende
gli studenti, lanciando alcuni cattivi contro un muro.
Si offre persino di aiutare
Wolverine, ma gli viene detto di aiutare gli studenti non catturati
a fuggire dalla villa. Il cameo è veloce ed emozionante e rimane
uno dei migliori momenti del film. L’attore Daniel
Cudmore ha poi ripreso il ruolo in X-Men:
Conflitto Finale e X-Men: Giorni di un Futuro
Passato, ma non ha voluto recitare con la CGI per
Deadpool.
Falcon (ANT-MAN)
Paul Rudd
è il fascino personificato nei panni di Scott Lang nei film di
Ant-Man. Le sue
qualità di uomo comune e la sua energia comica tengono insieme i
film, oltre ad avere una brillante chimica sullo schermo con tutti
i suoi co-protagonisti. L’attore ha una sintonia particolare con
Anthony Mackie, che ha interpretato un cameo nel
primo film. Scott va a quello che pensa sia un vecchio impianto di
Stark per rubare un aggeggio per la sua imminente rapina, ma scopre
che l’edificio è stato convertito nel nuovo quartier generale degli
Avengers.
Viene fermato da Falcon e coinvolto
in una lotta estremamente divertente. Scott esce vincitore, grazie
alle sue capacità di restringimento, e quando i due personaggi si
incontrano di nuovo in Captain America: Civil
War c’è una leggera vena di rivalità tra di loro!
Stan Lee (FANTASTICI QUATTRO)
Questo cameo, nel film dei
Fantastici Quattro del 2005, è più speciale rispetto agli altri
interpretati da Stan Lee, poiché era la prima
volta che interpretava un personaggio creato da lui – infatti, il
fumettista era Willie Lumpkin, il postino del Baxter Building.
Nella scena, Lee consegna una lettera a Reed
Richards, e scambia qualche parola con lui.
Un delizioso extra dal
DVD mostra Stan, chiaramente divertito dal fatto che ha delle vere
battute da dire in questo cameo, improvvisare ed estendere la
conversazione il più possibile. È uno sguardo meraviglioso
all’animo da showman di Stan ed è ovvio che ha incantato tutti sul
set. Anche il suo cameo in Fantastici Quattro e Silver
Surfer è molto buono; interpreta se stesso e viene
rifiutato l’ingresso al matrimonio sul tetto di Reed e Sue!
Wolverine versione Arma X (X-MEN:
APOCALYPSE)
X-Men:
Apocalypse non è stato un film ben accolto. Venendo
dopo X-Men:Giorni di un Futuro
Passato, che è stato un punto di riferimento del
franchising sia da un punto di vista della critica che da quello
commerciale, Apocalypse è considerato un passo indietro. Il film è
stato superficiale e ha anche devastato la già confusa timeline
degli X-Men. In nessun luogo questo è più evidente che nel cameo di
Hugh Jackman nei panni di Wolverine, che viene
mostrato come una bestia infuriata intrappolata nella struttura
Weapon X.
Alla fine di Giorni di un
Futuro Passato, sembrava che Mistica avesse salvato Logan,
togliendolo dalle mani di William Stryker. Tutto sommato, non aveva
senso. Ma non si può negare che la scena, per i suoi meriti, è
brutale, sanguinosa e viscerale, ed è dieci volte migliore rispetto
al resto del film. È anche emozionante vedere sullo schermo il
classico copricapo che Barry Windsor-Smith ha reso
famoso in Weapon X.
Captain America (SPIDER-MAN:
HOMECOMING)
Dato che Chris
Evans ha interpretato Steve Rogers nel MCU da quasi un decennio, è facile
dimenticare che il suo personaggio sullo schermo era una volta
molto diverso. Prima di interpretare il Cap moralmente convinto,
Steve era il ragazzo divertente che parlava velocemente.
Pertanto, qualsiasi opportunità per
Cap di essere divertente nel MCU ha un grande valore, e i
migliori esempi sono gli isterici annunci di servizio pubblico in
Spider-Man:
Homecoming. Facendo passare in modo perfetto la
percezione di Cap come un noioso benefattore, a Peter Parker e ai
suoi compagni di classe vengono mostrati i video illustrativi di
Cap che dice che “non c’è niente di più bello che seguire le
regole”. Peccato che, al tempo in cui è ambientato Homecoming, dopo
Civil War, Steve Rogers è considerato un
criminale!
Wolverine (X-MEN: L’INIZIO)
Questo è il terzo cameo di
X-Men nella lista (il quarto se si include Brad
Pitt in Deadpool 2) e il secondo con
Wolverine. Ma dopotutto è inevitabile evidenziare il suo contributo
agli unici due X-film di cui non era membro del cast principale. Il
che significa che evidenzia anche che la Fox ha spremuto il
personaggio il più possibile.
A nostro avviso, la presenza di
Hugh Jackman è sempre la benvenuta! E questo
cameo, nel film di Matthew Vaughn del 2011, è
geniale. Charles Xavier ed Erik Lehnsherr stanno viaggiando per il
paese per reclutare mutanti per gli X-Men. La risposta in tre
parole di Logan è impagabile e del tutto coerente con il suo
carattere burbero e senza fronzoli.
Tony Stark (THE INCREDIBLE
HULK)
Questo cameo è così in cima
alla lista per la sua importanza complessiva per il Marvel Cinematic Universe. Nel
2008, Iron Man è arrivato al cinema e ha
dimostrato di essere un successo. Presentava un cameo (vedi punto
1) che cambiava completamente la posta in gioco.
Pochi mesi dopo è uscito The
Incredible Hulk e alla fine del film la Marvel ha mantenuto quella promessa
con un altro cameo emozionante. Tony Stark (Robert Downey
Jr.) entra in un bar per chiacchierare con il generale
“Thunderbolt” Ross riguardo a un certo problema che aveva avuto con
il Gigante di Giada, e legioni di fan della Marvel sono stati travolti da gioia
e aspettative.
Stan Lee (GUARDIANI DELLA GALASSIA
VOL. 2)
Questo cameo è il cameo
definitivo di Stan Lee, in quanto ha legato tutte
le altre apparizioni insieme in modo netto, tanto che è sembrato
che la Marvel stesse dando ai suoi fan una
bella “strizzatina d’occhio”. Nel mezzo di Guardiani della Galassia Vol.
2 vediamo Stan, che indossa una tuta spaziale e un
casco, che parla con alcuni esseri misteriosi. I fan della Marvel li hanno immediatamente
riconosciuti come gli Osservatori, un’antica razza che osserva
tutto ciò che accade nell’universo.
Stan dice loro di quando è stato un
fattorino della FedEx, che fa riferimento al suo
cameo di Captain America: Civil War. Questo ha
confermato una lunga teoria dei fan secondo cui Stan interpretava
sempre lo stesso personaggio nei suoi cameo, e anche se questo non
può essere spiegato in modo logico, è piaciuto tantissimo ai
fan.
Nick Fury (IRON MAN)
Potevano esserci dubbi? Il
cameo numero uno della lista è sempre stato questo: il cameo che ha
lanciato l’universo cinematografico Marvel. Quando Samuel L.
Jackson è apparso nei pannid i Nick Fury, Agente dello
S.H.I.E.L.D., nella scena post-credits di Iron
Man, tutto è cambiato. Ha creato il franchise
cinematografico di maggior successo di tutti i tempi e ha cambiato
il modo in cui Hollywood ha guardato film di successo e della
narrativa serializzata nel cinema.
Presto ogni studio ha voluto il
proprio universo cinematografico. E tutto è iniziato con Jackson
che pronuncia queste righe immortali: “Pensi di essere l’unico
supereroe del mondo? Signor Stark, sei diventato parte di un
universo più grande, ma non lo sai ancora … Sono qui per parlarti
del Progetto Avengers.” Brividi!
Per Jake
Gyllenhaal, che nel corso della sua carriera ha lavorato
con autori rinomati e calcato il palco di Broadway, interpretare un
supereroe in Spider-Man: Far From Home era
un’occasione impossibile da rifiutare.
L’attore si è raccontato al LA Times
in un’interessante intervista durante il Sundance Film Festival, parlando
del suo ultimo ruolo da protagonista in Velvet Buzzsaw
e dell’esperienza con i Marvel Studios:
“È stato incredibile, e Mysterio
è un grande personaggio. Per anni mi hanno chiesto ‘E se rti
chiedessero di fare un film del genere, cosa risponderesti? La mia
risposta è sempre stata la stessa: mi lascio guidare dai personaggi
e dalle storie, perché questo è sempre stato il mio desiderio.
Trovare qualcosa in quello spazio che sembra corrispondere alle mie
capacità e anche alla mia onestà. E così è successo con Spider-Man:
Far From Home”.
Spider-Man: Far From
Homeè stato diretto ancora una volta
da Jon Watts ed uscirà nelle sale
il 5 luglio 2019.
Confermati nel cast del film il
protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di Michelle.
Secondo IMDb, nel cast sono presenti
anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L.
Jackson e Cobie Smulders.
Le riprese del film sono durate
circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete
abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle
(Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare
anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned
Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di
scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali
teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?
Per quanto riguarda le novità del
sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una
versione rimodellata di quella di Iron Spider.
vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova
tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto
delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che
il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua
precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con
Thanos e prima della sua disintegrazione.
Sarà Angelina Jolie
la protagonista di Those Who Wish Me Dead, nuovo
progetto del regista e sceneggiatore Taylor
Sheridan (Wind River,
Sicario,
Soldado) tratto
dal romanzo di Michael Koryta pubblicato nel 2016. Le riprese
del film dovrebbero partire il prossimo Maggio, una volta terminati
i lavori della seconda stagione di Yellowstone (dove
Sheridan figura anche come co-produttore).
Le vicende di Those Who Wish
Me Dead ruotano intorno all’adolescente Jace Wilson che si
ritrova ad essere testimone di un brutale omicidio ed è quindi
costretto a immergersi in una nuova vita, procurandosi un falso
documento d identità e nascondendosi in un programma per
adolescenti in difficoltà. Nel frattempo gli assassini,
conosciuti come i Blackwell Brothers, stanno massacrando chiunque
si metta sulla loro strada e sono alla ricerca del ragazzo…
La Jolie ha da poco concluso le
riprese di Maleficent 2,
sequel dell’adattamento in live action del classico d’animazione
Disney che vedrà di nuovo l’attrice nei panni di Malefica e Elle
Fanning in quelli di Aurora.
Il film è stato diretto
da Joachim Ronning e Espen
Sandberg, i registi di Pirati dei Caraibi –
La vendetta di Salazar.
Dopo il primo
capitolo, Cenerentola, La Bella e la
Bestia e Il Libro della
Giungla, già arrivati in sala, Maleficent
2 si aggiunge alla lista di pellicole che
riproporranno in carne e ossa i personaggi iconici della Casa di
Topolino, insieme, tra gli altri, a Cruella, Il Genio,
Mulan, Dumbo, Il Re Leone.
Pochi giorni fa era stata
Patty Jenkins a confessare in un’intervista di avere già in mente
delle idee per un eventuale Wonder Woman
3, terzo capitolo di Wonder
Woman, ed è la stessa regista a tornare sull’argomento
svelando all’Hollywood Reporter in che epoca dovrebbe essere
ambientato il cinecomic:
“Non muoio dalla voglia di fare
un altro film d’epoca. Faro con il primo e il secondo Wonder Woman
è stato divertente, e sicuramente una delle cose di cui abbiamo
parlato è l’ambientazione del prossimo. Non vorrei tornare nel
passato, perché penso che sarebbe strano, e dobbiamo andare avanti.
Quindi si, sarà decisamente una storia contemporanea. Questo è
tutto ciò che posso dire.“
Di recente la Jenkins aveva detto
di avere “già delle idee abbastanza chiare per Wonder Woman 3.
Che io lo diriga o meno, so esattamente come finirei il suo arco
narrativo, almeno nella mia visione di Wonder Woman. Non è un
segreto che ho una grande passione per questo
personaggio!”
Se così fosse e la Warner Bros.
decidesse di affidare il terzo film alla regista, sarebbe la
seconda trilogia – dopo quella di Christopher
Nolan sul Cavaliere Oscuro – ad essere raccontata
dallo stesso regista.
Per quanto riguarda il sequel, è
stato confermato che Wonder Woman
1984 sarà ambientato negli anni Ottanta, rivelando al
pubblico un’altra epoca iconica in cui svolgere le imprese
di Diana.
L’ordine cronologico del
personaggio è stato già rimescolato, essendo stata introdotta
nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Wonder Woman
1984 vedrà ancora come protagonista Gal
Gadot opposta a Kristen Wiig,
scelta per interpretare la villain Cheetah. L’ultimo acquisto del
cast è Pedro Pascal, di cui non è stato ancora confermato il
personaggio. Il film sarà ambientato durante la Guerra Fredda e la
sceneggiatura è stata curata da Goeff
Johns e Patty Jenkins.
Universal Pictures e Blumhouse hanno
finalmente annunciato il nome del regista del reboot di
Invisible Man, pellicola uscita nel 1933 e tratta
dall’omonimo romanzo di H.G.Wells: sarà infatti
Leigh Whannell a dirigere questo nuovo
adattamento, firmandone anche la sceneggiatura.
Come riportato da Variety, il film
segna il primo passo di una strategia “editoriale” che riporterà
sul grande schermo i mostri della Universal affidando i prossimi
progetti solo a registi creativi con visioni uniche nel panorama
sui personaggi classici, cercando di legare i diversi titoli in un
universo condiviso.
Per quanto riguarda la
partecipazione di Johnny Depp,
fino a qualche settimana fa designato protagonista, l’attore non
dovrebbe più far parte del cast, ma non si esclude un suo ritorno
in scena in un altro monster movie del franchise.
Invisible Man – al via il reboot
“Nel corso della storia del
cinema, i classici mostri della Universal sono stati reinventati
attraverso lo sguardo di tanti registi“, ha dichiarato il
presidente degli studios Peter Cramer, “E siamo entusiasti di
adottare un approccio più personale per il loro ritorno sullo
schermo, guidato da creatori che hanno storie appassionanti da
raccontare”.
Questa affidata
a Whannell sarebbe la sesta versione
cinematografica dell’Uomo Invisibile dopo il classico del 1933,
Il ritorno dell’uomo invisibile del 1940 con
Vincent Price, La donna invisibile del 1940,
L’agente invisibile del 1942 e La
rivincita dell’uomo invisibile del 1943.
È stato finalmente svelato il
misterioso significato nascosto
dietro al video che pochi giorni fa ha fatto palpitare il
pubblico dei social network e che aveva vito tornare Jeff
Bridges nei panni del protagonista de Il Grande
Lebowski.
Il Drugo ha fatto squadra con Carrie
Bradshaw di Sex and the City per promuovere la
birra Stella Artois. Il spot, realizzato per il Super Bowl, vede
protagonista anche Sarah Jessica Parker, al fianco
di Bridges.
Per promuovere la birra si è scelto
di far cambiare drink preferito ai due iconici personaggi, infatti
Carrie rinuncia al suo Cosmopolitan mentre il
Drugo al suo White Russian! Ecco lo spot:
Il nuovo film Disney•Pixar Toy Story
4, nelle sale italiane dal 27 giugno, vedrà il ritorno
di Bo Peep, l’amica di Woody, Buzz e della banda
di giocattoli. Diretto da Josh Cooley, prodotto da
Jonas Rivera e Mark Nielsen, Toy
Story 4 vedrà Woody e Buzz alle prese con un viaggio in compagnia
di vecchi e nuovi amici.
“Bo ha preso il controllo del
proprio destino”, spiega il regista Josh Cooley. “Mentre Woody
guardava Andy crescere, Bo era su uno scaffale a prendere polvere
finché non ha deciso di avventurarsi nel mondo esterno. E quando
arriva Woody, i due non riescono a credere di essersi
ritrovati”.
Woody ha sempre saputo quale fosse
il suo posto nel mondo e la sua priorità è sempre stata prendersi
cura del suo bambino, che si trattasse di Andy o di Bonnie. Quando
Forky, il nuovo progetto scolastico di Bonnie trasformato in un
giocattolo, si autodefinisce “spazzatura” e non giocattolo, Woody
decide di mostrargli gli aspetti positivi di questa nuova vita. Ma
quando Bonnie porta con sé tutta la banda di giocattoli in un
viaggio con la sua famiglia, Woody fa un’inaspettata deviazione,
che lo porta a ritrovare la sua amica scomparsa da tempo, Bo Peep.
Dopo aver trascorso anni per conto proprio, lo spirito avventuroso
di Bo e la vita “on the road” hanno rovinato la sua porcellana.
Woody e Bo scopriranno che le loro rispettive vite come giocattoli
sono ormai agli antipodi, ma presto si renderanno conto che questo
è l’ultimo dei loro problemi.
Creed
II conquista il box office italiano, seguito da
Mia e il Leone Bianco e il plurinominato
La Favorita. Esordio eccezionale per
Creed II al box office italiano. Il film
scritto da Sylvester Stallone apre con 3,6 milioni di euro
incassati in 524 sale disponibili, registrando una media per sala
stellare pari a settemila euro.
Così Mia e il
Leone Biancoscende al secondo posto con 1,5
milioni incassati al suo secondo fine settimana, per un totale di
3,8 milioni di euro. Ottima partenza per La Favorita. La pellicola di
Lanthimos candidata a 10 Premi Oscar debutta con 1 milione di euro
e la seconda media per sala più alta della classifica, pari a 3400
euro. Calo per Glass
che raccoglie altri 865.000 euro per un globale di 3,1 milioni.
Seguono due new entry: Ricomincio da me esordisce con
862.000 euro, mentre Compromessi sposi
apre con 643.000 euro.
Bohemian Rhapsody raccoglie
altri 611.000 euro con cui giunge alla bellezza di 27,4 milioni di
euro. Netto calo per Non
ci resta che il crimine (481.000 euro)
e Ralph
Spacca Internet (386.000 euro), arrivati
rispettivamente a 4,3 milioni complessivi e 10,5 milioni totali.
Chiude la top10 L’Agenzia
dei Bugiardi che totalizza 1,4 milioni con
altri euro 344.000 euro.
L’immagine che Margot
Robbie ha condiviso su Instagram si è
rivelata davvero esssere un first look a Harley Quinn per
Birds of Prey. Ricordiamo che il titolo ufficiale
del film sarà Birds of Prey
(and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn).
La data d’uscita del film è fissata
al 7 febbraio 2020, periodo dell’anno
propizio per l’affluenza di pubblico, segno che lo studio crede
molto nel progetto. Dopotutto, facendo della Robbie il centro della
storia, è chiaro che lo scopo sia quello di utilizzare al meglio la
notorietà dell’attrice.
La prima sinossi del film
riporta: Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e
altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si
uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un
malvagio signore del crimine.
Birds of
Prey sarà diretto da Cathy
Yan da una sceneggiatura di Christina
Hodson e arriverà al cinema il 7 febbraio
2020. Margot Robbie riprenderà il ruolo
di Harley Quinn con cui ha debuttato
in Suicide Squad, e si occuperà anche della
produzione del film stesso, con Sue
Kroll e Bryan Unkeless. Con la
Robbie, ufficialmente nel cast Mary Elizabeth
Winstead e Jurnee Smollett-Bell saranno
rispettivamente Cacciatrice e Black Canary. Rosie
Perez sarà Renee Montoya. Ella Jay Basco sarà
Cassandra Cain e Ewan McGregor Maschera Nera.
In attesa dell’uscita in sala, il
prossimo 31 gennaio, ecco la nostra intervista a Matteo
Rovere, regista de Il Primo
Re, e ad Alessandro Borghi e
Alessio Lapice, straordinari protagonisti del
film, nei panni di Remo e Romolo.
Il regista e sceneggiatore prende
gli elementi concreti del mito, i due fratelli gemelli, le tribù
del basso Lazio, il Tevere che esonda, e li cala nella fangosa
realtà di quei luoghi, selvaggi eppure bellissimi, seguendo un
realismo filologico, a partire dalla messa in scena, passando per i
look dei protagonisti, fino al linguaggio, una forma di
proto-latino studiato appositamente per il film.
A meno di un anno dall’uscita di
Downton
Abbey è già tempo di previsioni sulla trama rimasta,
almeno finora, avvolta nel mistero. Quali saranno gli eventi
principali dell’atteso ritorno della famiglia Crawley e dei suoi
domestici?
Ecco 10 storyline che vorremmo vedere sullo schermo:
I parenti americani di Cora
La famiglia e le origini americane
di Cora vengono menzionate spesso in tutta la
serie, anche se personaggi come sua madre, Martha
Levinson, non hanno trovato molto spazio (la sua comparsa
risale ai primi due episodi della terza stagione e negli speciali
natalizi).
Nonostante il breve screen-time è
sembrata un’aggiunta frizzante al cast e il sogno sarebbe vedere
ancora lei e altri familiari nel film evento del prossimo anno. A
partire dall’esuberante fratello di Cora, Harold
(interpretato da Paul Giamatti).
Rose e Atticus
Lady Rose, figlia
della cugina di Robert, Lady Susan, ha vissuto nella residenza dei
Crawley durante la terza stagione subito dopo la morte di Lady
Sybil, presentata come un’adolescente vivace e piena di vita. Con
il tempo il personaggio è diventato meno ribelle e trova la sua
sistemazione matrimoniale con Atticus Aldridge,
con il quale ha avuto una figlia.
Di certo vorremmo avere un
aggiornamento su questa coppia nel film, per sapere dove sono ora e
come procede la loro esperienza di sposi e genitori.
Altri meravigliosi costumi
Inutile negarlo: per gli amanti
degli abiti d’epoca, Downton
Abbey è una gioia per gli occhi. Ogni scena diventa
occasione per sfoggiare alcuni dei look più belli e studiati ad hoc
per ogni personaggio, dalla moda del 1912 ai ruggenti anni ’20.
Il film dovrebbe riprendere subito
dopo la fine della serie, intorno al 1925, e sappiamo quanto
l’estetica possa mutare e quanto sia sempre in continua evoluzione,
dunque non vediamo l’ora di scoprire cosa ci riserveranno i
costumisti per il ritorno di Lady Mary e co.
Più spazio per lo staff di Mrs. Patmore
La cucina della residenza dei
Crawley è il vero motore di Downton
Abbey, dove Mrs. Patmore e il suo
staff cucinano prelibati manicaretti per la famiglia e per i
domestici tra chiacchiere e ritmi forsennati.
Sarebbe interessante se il film
offrisse a questi personaggi più spazio, per conoscere quanto più
possibile sulle loro vite, il loro passato, i loro desideri
nascosti, oppure per sapere vanno gli affari collaterali di Mrs.
Patmore o come Daisy sta gestendo la fattoria
Mason…
La nuova vita di Edith
La “povera” Edith
ha finalmente trovato stabilità emotiva proprio sul finale
dell’ultima stagione, sposando un uomo ricchissimo e riacquistando
la custodia di sua figlia, tutto questo con il nuovo grado di
marchesa (ben più alto di quello della sorella
Mary).
Ci piacerebbe vedere, nel film,
come Edith affronterà le nuove sfide del suo impegno coniugale e
come procede la vita insieme a Bertie nel castello
di Brancaster, ovvero qualcosa di inedito nella storyline del
personaggio.
Il ritorno di O’Brien
Sarah O’Brien è
stata, a tutti gli effetti, il perfetto villain di Downton
Abbey, e in più di un’occasione ha dimostrato di
essere capace di qualsiasi cosa pur di portare a termine la sua
vendetta.
Il personaggio ha lasciato la serie
diventando la cameriera personale della cugina di Robert, Susan
McClare, e solo in seguito abbiamo scoperto che era stata assunta
dalla moglie del governatore per lavorare in India.
Aspettarsi il ritorno di O’Brien
nel film può essere irragionevole, tuttavia non possiamo fare a
meno di pensare ad un eventuale scontro tra lei e Cora, o con
Thomas…
La gestione “moderna” della proprietà
Una delle più importanti svolte
personali di Mary è stata la responsabilità della
gestione economica della proprietà che dovrebbe garantire alla
residenza di prosperare e adattarsi alla modernità.
Ora che Downton
Abbey è libera dai debiti e dalla minaccia di vendita
a esterni, i Crawley potranno concentrarsi su modi nuovi e
innovativi per mantenere viva l’attività, e onestamente non vediamo
l’ora di ammirare Lady Mary e Tom al lavoro nel
film.
Anna e Bates
Qualsiasi direzione della trama che
il film prenderà sarà ben accolta, eppure c’è una coppia che
seguiamo da vicino e che ci interessa maggiormente (visti i
precedenti): parliamo di Anna e
Bates, la cui travagliata storia d’amore ha
appassionato i fan e affrontato numerose difficoltà (tra cui
lo stupro di Anna).
Nel finale della serie li abbiamo
visti diventare genitori, ma vogliamo di più. Cosa stanno
combinando i coniugi Bates? Lavorano ancora a Downton? Hanno avuto
altri figli?
I comici siparietti della contessa Grantham
Maggie Smith è la
vera star di Downton Abbey, protagonista di
momenti memorabili in duetto con Penelope Wilton,
e sinceramente speriamo di avere ancora i siparietti comici fra la
contessa Violet Grantham e
Isobel Crawley.
Forse nel film la nostra nonna
preferita giocherà un ruolo più importante rispetto alla serie?
Incrociamo le dita!
La riconciliazione tra Mary e Edith
Questo è ciò che ogni fan della
serie sogna da anni: la riconciliazione fra Mary e
Edith, che durante tutte le stagioni hanno
certamente avuto le loro divergenze caratteriali e non solo.
Soltanto un miracolo potrebbe
riavvicinare le due sorelle, ma è evidente che dovremmo aspettarci
ancora commenti al vetriolo di Mary e la reazione di Edith…come
andrà a finire?
Pochi minuti fa l’attrice
australiana ha condiviso un’immagine su Instagram che la ritrae con
un look molto simile a quello di Harley
Quinn, anche se diverso da quanto visto in Suicide
Squad. La didascalia, affidata alle parole di Harley,
dice: “Vi manco?”
Che si tratti solo di una foto
scherzosa per stuzzicare i fan o anche di un approssimarsi del
ritorno dell’attrice nei panni del personaggio DC Comics? Sappiamo
che la Robbie ha un futuro molto affollato per quello che riguarda
il ruolo: sarà in Birds of
Prey e in Harley Quinn vs.
Joker, ma forse sarà anche protagonista di un film che
la vedrà da sola mentre è ancora in un limbo Gotham City
Sirens, in cui dovrebbe comparire accanto a Catwoman e
Poison Ivy.
Indimenticabile villain e
personaggio iconico della saga di Star Wars, Darth
Vader è una figura non priva di contraddizioni che nel
corso del franchise ha “peccato” di alcune incongruenze e aspetti
non del tutto chiari.
Nel complesso il franchise ha sempre
giustificato e spiegato le sue scelte e queste incongruenze che
appartengono al personaggio, tuttavia, volendo spaccare l’uovo col
capello, ecco di seguito alcune delle cose che non hanno
senso rispetto al personaggio:
Qual è il suo vero “lavoro”?
Darth Vader è stato un
indimenticabile villain e Signore dei Sith, ma il suo “biglietto da
visita” cita anche il suo incarico come comandante supremo della
Flotta Imperiale. Dunque la domanda è: come ha ottenuto questo
lavoro? Quali sono i privilegi che ne conseguono?
Oltre a eseguire la volontà
dell’Imperatore, Vader può automaticamente tiranneggiare al
cospetto di tutti i membri dell’equipaggio?
Darth Vader è un robot?
Se guardiamo alla storia dei
personaggi cibernetici al cinema, questi ci vengono presentati come
esseri umani danneggiati e “salvati” o arricchiti dalla tecnologia,
come il Cyborg di Justice League
o i Borg di Star
Trek, ma per quanto riguarda Darth Vader la
questione è leggermente più complicata.
Tutti i suoi arti, inferiori e
superiori, sono stati tagliati via dal combattimento con Obi-Wan e sostituiti con arti
meccanici, e nei libri e nei fumetti di Star Wars si racconta come
gran parte della sua struttura interna è stata ricostruita per
gestire il peso della sua tuta. Vader è allora un perfetto robot?
Complice il Lato Oscuro, possiamo inoltre affermnare che ci siano
ancora elementi di umanità nella sua figura?
I sinistri rumori della sua maschera
L’universo di Star Wars è ricchissimo di
tecnologie avanzate che hanno reso i mezzi di trasporto e i gadget
dei protagonisti ancora più straordinari di quanto sembrino.
Tuttavia riguardo gli accessori e l’uniforme di Darth Vader circolano ancora
molte perplessità, partendo dal fatto che questi producano degli
strani effetti sonori.
Fumetti e romanzi ci hanno
raccontato che la tuta di Vader è stata appositamente progettata
per provocare al personaggio del dolore, e il suono che udiamo
quando respira sembra quello di un macchinario ferroso. Il sound
designer Ben Burtt, Jr. è riuscito a riprodurlo
usando un vecchio regolatore subacqueo Dacor, e sebbene l’effetto
finale rimanga suggestivo, è strano pensare che in tutto quel
progresso galattico non fosse stato ideato un sistema per
silenziare la sua maschera…
Il duello con Obi-Wan
Darth Vader ha trovato uno dei suoi
“peggiori” avversari in Obi-Wan Kenobi,
il suo vecchio maestro che lo lasciò morire su Mustafar dopo averlo
privato di braccia e gambe. Fu poi Darth Sidious a salvare il corpo
quasi morente di Anakin e a riportarlo in vita e passarono diversi
anni prima di un secondo duello fra i due
jedi.
Ma perché c’è voluto così tanto?
Perché Vader non si è vendicato prima di Obi-Wan? Una domanda che
molti fan si chiedono ancora…
Come faceva a non sapere che Leia era sua figlia?
Tutta la mitologia di Star
Wars è stata il frutto dell’ingegno di George Lucas,
lodata da schiere di fan affezionati ma anche criticata a causa di
alcune incongruenze narrative. Sappiamo però che alcuni dei punti
della trama si sono sviluppati nel tempo che l’intenzione originale
di Lucas non prevedeva alcun legame di sangue fra Darth Vader e
Luke Skywalker, né tantomeno fra il villain e la principessa Leia.
D’altra parte, usando la forza,
Vader è in grado di rilevare la presenza di Luke quando è nelle
vicinanze, cosa che non gli riesce con Leia. Perché? Pensate alle
scene iniziali di Una Nuova Speranza, quando i due personaggi si
ritrovano faccia a faccia: possibile che non avesse percepito la
presenza di sua figlia?
Perché non è riuscito a ottenere i piani dei ribelli contro la
Morte Nera?
La missione dei ribelli per rubare i
piani della Morte Nera e fermare la distruzione di massa
dell’Impero è stata il cuore della trama di Rogue One: A Star Wars
Story, primo spin-off ufficiale della saga uscito nel
2016. Nel film ha fatto la sua comparsa, per la gioia dei fan,
anche Darth Vader, con un’entrata in scena da mitologia, mentre i
suoi avversari riescono a fuggire portando a termine il loro
obiettivo.
Tuttavia il dubbio rimane: come ha
fatto Vader a non fermarli? Era perfettamente in grado di
superare in velocità le truppe ribelli, o al massimo avrebbe potuto
usare la Forza per prendere i piani della Morte Nera…
Come ha fatto a ignorare l’esistenza di Luke?
Il legame familiare tra Luke Skywalker
e Darth Vader non è stato rivelato fino
all’epilogo di L’impero colpisce ancora, e se da una parte questa
svolta sembrava la giusta spinta narrativa per la saga di Guerre Stellari, dall’altra
lasciò perplessi diversi spettatori: perché mai Vader non avrebbe
saputo chi era Luke? Perché non sapeva della sua esistenza?
L’influenza della forza non lo aveva già indirizzato verso quella
verità?
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la sua maschera?
In Episodio VII: Il Risveglio
della Forza abbiamo visto Kylo Ren
osservare con ammirazione i resti della maschera di Darth Vader
quasi distrutta, ma non abbiamo avuto spiegazioni sullo stato del
cimelio e sull’autore di un tale scempio. Chi ha danneggiato
l’elmo? L’ultima apparizione risale al funerale del personaggio
dove fu bruciato il corpo su Endor alla fine de Il Ritorno dello
Jedi, e da allora il silenzio…
Come ha fatto Kylo Ren ad avere la
maschera? Forse un Ewok l’ha conservato segretamente per poi
rivenderlo? Magari sarà proprio Episodio IX ci
aiuterà a risolvere questo mistero.
Perché Kylo Ren ammira suo nonno?
L’introduzione di Kylo Ren nel
canone di Star Wars ha portato con sé le curiosità dei fan sulle
sue origini ma dopo due film (Il Risveglio della
Forza e Gli Ultimi
Jedi) non abbiamo ancora appreso molte cose sul
passato del personaggio né le ragioni che lo hanno spinto ad
emulare suo nonno, ovvero Darth Vader.
Di certo avrà sentito alcune voci
che circolavano sul suo conto o appreso qualcosa dai suoi genitori,
tuttavia il suo maestro e mentore è stato Luke ed è probabile che
l’abbia guidato nella strada opposta rispetto al padre. D’altronde
Vader ha fatto esplodere la Morte Nera e tradito
l’Imperatore…perché mai Kylo Ren vorrebbe emularlo?
Non sappiamo nulla di suo padre
Un mistero sulla saga familiare
degli Skywalker rimane tutt’ora
irrisolto: chi era il padre di Anakin aka Darth Vader?
C’è chi ha glissato ogni possibile risposta dicendo che il
personaggio è più una figura cristologica, chi invece ha provato a
ipotizzare una discendenza da Darth Plagueis o dal
popolo dei Midi-chlorian senza successo.
Vi ricordiamo che il
primo, nato come Hego Damask, era un Signore
Oscuro dei Sith discendente della stirpe di Darth Bane e maestro
della manipolazione dei midi-chlorian che visse durante il periodo
culminante con la battaglia di Naboo. La sua leggenda fu in
seguito sfruttata da Sidious per indirizzare Anakin verso il lato
oscuro.
L’attacco al Millennium Falcon
In L’Impero colpisce
ancora Darth Vader tende un’imboscata a Han Solo a Cloud City sabotando
la nave in modo che non potesse volare via insieme al suo
equipaggio. Grazie a R2-D2, che fu in grado di
riattivare l’hyperdrive, Han e il resto dei personaggi riescono a
fuggire dalla morsa dei nemici.
Ma allora perché Vader non ha
ordinato la disattivazione dell’iperdrive? O perché non l’intero
sistema di propulsione? Avrebbe potuto usare la forza e impedire
molte cose, anche semplicemente prevedendo le mosse dei suoi
avversari…
Il fantasma di Darth Vader
“ringiovanito”
Il finale de Il Ritorno
dello Jedi mostrava agli spettatori i tre spiriti della
forza di Obi-Wan Kenobi, Yoda e Anakin per la prima volta
insieme dall’inizio del franchise e felici, dopo anni di guerre e
delusioni, al cospetto di Luke. Tuttavia nella riedizione del film
attuata da George Lucas il fantasma di Anakin, interpretato
all’epoca da Sebastian Shaw, venne sostituito
digitalmente da Hayden Christensen.
Ciò è stato chiaramente fatto per
creare un “ponte” cinematografico tra la prima e la seconda
trilogia, ma l’effetto rimane comunque straniante. Perché
Anakin appare ringiovanito?
Come ha fatto a sopravvivere dopo lo scontro su Mustafar?
Durante l’epilogo di Episodio III: La vendetta
dei Sith Obi-Wan sconfigge il suo allievo tagliandogli
gambe e braccia e spingendolo dentro il flusso di lava
incandescente ai suoi piedi. Ma come ha fatto allora il personaggio
a sopravvivere?
Forse Darth Sidious riesce ad
arrivare in tempo e a metterlo in salvo in una capsula medica,
tuttavia il trauma fisico e il calore della lava dovrebbero aver
avuto la meglio sul corpo in poco tempo…
Il nome
Anakin
Skywalker scrive il suo destino quando si schiera
dalla parte del senatore Palpatine contro Mace Windu durante gli
eventi di Episodio III e promette fedeltà al
Signore dei Sith, purché lo aiuti a salvare l’amata Padme.
Palpatine, noto anche come
Darth Sidious, lo avvicina immediatamente al lato
oscuro e ai signori Sith donandogli un nuovo nome, Darth Vader.
Eppure, notano diversi fan, non sembra che fosse quella
l’intenzione iniziale e quanto pare si è trattata di un’invenzione
non particolarmente ispirata del personaggio. Ma perché l’ha
scelto? Un dubbio che assilla ancora la fanbase della saga.
Nessuno conosceva la sua reputazione?
A prima vista, Darth
Vader può sembrare un personaggio alquanto bizzarro. Il
suo costume è ricco di luci lampeggianti e puoi sentirlo respirare
con quel suono inquietante anche ad un miglio di distanza, ma
l’aspetto tradisce l’impressione e chi ha avuto a che fare con lui
sa bene che disobbedirgli reca delle conseguenze terrificanti.
Nonostante ciò le persone che
lavorano nella Morte Nera non sembrano aver percepito questa cosa,
come ad esempio l’ammiraglio Motti che pensa che Vader sia una
specie di stregone e si prende gioco di lui…possibile che nessuno
conoscesse la sua reputazione?
Oltre ai riconoscimenti, la
stagione dei premi brilla anche per le sfilate di star e i SAG
Awards 2019 non sono certo stati un’eccezione. Tra completi scuri,
pailettes, argento e bianco, il tappeto rosso dell’evento che vede
il sindacato degli attori premiare i migliori interpreti della
stagione ha visto sfilare “il meglio” di cinema e tv
Sulla trama e gli esiti di
Avengers: Endgame si sta speculando da mesi, tra
teorie, supposizioni e indizi
circolati in rete che danno forma ai desideri dei fan ma anche alle
loro più grandi preoccupazioni: chi sopravviverà e chi morirà nel
film che chiude il sipario sulla Fase 3 del Marvel Cinematic Universe?
Proprio in merito alla questione su
Reddit è comparsa la riflessione di un utente secondo il quale
tutte le vittime dello schiocco di Thanos torneranno in vita ma ad
una condizione: che i Vendicatori originali (Iron Man, Captain
America, Vedova Nera, Hulk, Occhio di Falco e Thor) sacrifichino se
stessi per il bene dell’umanità e per la resurrezione dei
compagni.
L’idea di base è che gli Avengers si
riuniranno per ottenere tutta la forza delle gemme dell’infinito e
sconfiggere Thanos con le sue stesse armi, e come conseguenza le
gemme consumeranno le loro esistenze ristabilendo l’ordine nel
mondo. Ipotesi più che plausibile dal momento che la maggior parte
degli attori, da Chris Evans a
Robert Downey
Jr., sono in scadenza di contratto con i Marvel Studios e la Fase 4 ha già promesso
storie nuove e personaggi inediti.
Uscirà il 7 febbraio 2019,
distribuito da Medusa Film, 10
giorni senza mamma, la nuova commedia di
Alessandro Genovesi con
protagonisti Fabio De Luigi, Valentina
Lodovini e Diana Del Bufalo.
Cinefilos.it offre la possibilità a pochi
fortunati di vedere il film gratis, in anteprimail 3 febbraio alle ore 11.00 (in alcuni
cinema alle 20.00, consultare bene gli orari di inzio
spettacolo)! Ci sono a disposizione tanti inviti
gratuiti validi per l’ingresso di 2 persone, per ognuna delle
città.
Cosa succede se una mamma sempre
presente decide di partire per dieci giorni lasciando i tre figli
con un papà fino ad allora praticamente assente? Una sequela di
disastrosi ed esilaranti eventi che travolgeranno Carlo
(Fabio De Luigi) obbligato a fare il “mammo” a
tempo pieno.
Carlo e Giulia (Valentina
Lodovini) hanno tre figli: lui è un papà distratto e
assorbito dal lavoro, lei è una mamma che si è dedicata alla
famiglia rinunciando alla sua carriera. I figli sono Camilla,
un’adolescente ribelle di 13 anni in pieno sviluppo ormonale e
sentimentale, Tito 10 anni, furbo e sempre pronto a fare scherzi
“innocui”, la piccola Bianca di 2 anni che non parla, usa i gesti e
si prende ciò che vuole. Giulia, stanca della routine, comunica
alla famiglia che sta per partire per dieci giorni di vacanza.
Trovandosi da solo, Carlo si ritrova all’improvviso in un vero e
proprio incubo!
Tra cene da preparare, inserimento
all’asilo, confidenze imbarazzanti della più grande, giochi
sfrenati con gli amici del figlio, liti, disastri sfiorati e
appuntamenti saltati al lavoro, Carlo sopravvive a questi dieci
interminabili giorni anche grazie al prezioso aiuto di una “Mary
Poppins” molto particolare (Diana Del Bufalo).
Sarà servito questo tempo per conoscere meglio i propri figli e
riavvicinare la famiglia? Alla fine fare il mammo è poi una cosa
così tremenda? Una cosa importante però è successa: Bianca ha
finalmente detto PAPÀ!
Patty Jenkins è
attualmente impegnata con la promozione di I Am The
Night, serie che andrà in onda sulle reti di TNT e che
vede protagonista Chris Pine, e ha da poco
concluso le riprese di Wonder Woman
1984, atteso sequel ambientato durante gli anni della
guerra fredda che uscirà nelle sale nel 2020.
Sul suo contributo al DC
Universe e sul futuro dell’universo condiviso, argomento
dibattuto e in continua discussione visti i risultati brillanti
degli standalone e meno incisivi dei film corali come
Justice League, la regista ha parlato in
un’intervista con L’Hollywood Reporter al Sundance Film Festival:
“Trovo che progetti come Justice
League siano estremamente impegnativi, ma anche fantastici se ben
fatti. Allo stesso tempo, quando riunisci tutti quei personaggi
nello stesso momento della timeline le cose diventano
complicate…per questo credo che Justice League 2 possa aspettare
e spero che non arrivi così presto al cinema. Abbiamo personaggi
incredibili con cui raccontare storie che sono entusiasta di
esplorare; voglio vedere Aquaman 2, e voglio vedere Flash, quindi
mai dire mai…alla fine penso che tutti dovrebbero avere il loro
momento per brillare.“
Per quanto riguarda Wonder
Woman 1984, è stato confermato dalla Jenkins che la storia
riprenderà dagli negli anni Ottanta rivelando al pubblico un’altra
epoca iconica in cui svolgere le imprese
di Diana.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
L’ordine cronologico del personaggio
è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era
contemporanea di Batman v Superman: Dawn of
Justice per poi tornare al vecchio secolo
con Wonder Woman.
Inarrestabile Aquaman:
raggiungendo quota 1.09 miliardi tra America e resto del mondo il
film di James Wan supera in classifica Il
ritorno del cavaliere oscuro, fermo a 1.085, e
diventa di diritto il cinecomic DC con il più alto incasso della
storia.
Secondo le previsioni Aquaman
dovrebbe eguagliare, se non addirittura migliorare i numeri
ottenuti da Captain America: Civil War nelle
prossime settimane, trovandosi a 63 milioni di dollari dal
concorrente Marvel.
Come riportato da Deadline, la
Warner Bros. sarebbe già al lavoro sul sequel di Aquaman,
cinecomic che vede protagonista Jason
Momoa nei panni dell’eroe e ha rilanciato le sorti
dell’universo cinematografico DC sul grande schermo. Diverse
fonti fanno sapere che gli studios vorrebbero
riportare James Wan dietro la macchina
da presa ad una condizione: che sia lui a scegliere il gruppo di
sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di sviluppo.
Uscito nel mondo a dicembre e in
Italia l’1 gennaio, Aquaman è il maggior
successo al box office della DC/Warner al cinema, e ha superato
anche gli ottimi risultati di Wonder Woman, nonostante
qualche consenso di critica in meno.
Aquaman è
stato diretto da James
Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring,
Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason
Momoa. Con lui ci sarà Amber
Heard nei panni di Mera, Yahya
Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi
Lin e Willem Dafoe.
Aquaman è il re dei Sette Mari.
Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della
superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli
Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di
proteggere il mondo intero.
È stata diffusa una nuova immagine
ufficiale di Dark Phoenix, il film di
Simon Kinberg che vedrà tornare sul grande schermo
i mutanti Marvel, per l’ultima volta sotto il
tetto della 20th Century Fox.
L’immagine mostra un Magneto
apparentemente in difficoltà, curato e fasciato, forse dopo uno
scontro molto violento, portato su una sedia a rotelle da Hank
McCoy in versione umano. Nell’immagine ci sono anche dei personaggi
nuovi, inediti nel franchise al cinema.
La foto raffigura: Magneto
(Michael Fassbender), Bestia (Nichokas
Hoult), Tempesta (Alexandra Shipp),
Nightcrawler (Kodi Smit-McPhee), Red Lotus
(Andrew Stehlin) e Selene (Kota
Eberhardt).
Inoltre, per celebrare il suo ruolo
di Jean Grey/Fenice, Sophie Turner ha sfoggiato un
nuovo tatuaggio sull’indice sinistro, una piccola fiammella, come
si vede di seguito dalla foto condivisa su Instagram dall’attrice.
Dark Phoenix sarà il debutto alla regia di
Simon Kinberg che ha rivelato di aver
concepito il film come l’inizio di un nuovo capitolo per
la serie di film di X-Men.
“Lo vedo come un nuovo capitolo.
Lo vedo come qualcosa che prende il franchise e lo lancia in una
direzione diversa con toni diversi. E questo non significa che
il prossimo avrà lo stesso tono, significa solo che il prossimo può
avere un tono diverso. Penso che per molti anni, gli X-Men di
Bryan [Singer] abbiano davvero trasformato il genere dei supereroi
nel 2000 o 2001 quando è uscito il primo. Questo arriva quasi
20 anni dopo. È molto tempo fa. E a quel tempo, i film
sui supereroi non erano molto popolari, in realtà. C’erano
stati alcuni fallimenti a metà degli anni ’90, e non c’erano stati
molti film sui supereroi, e in quel periodo l’approccio
sugli X-Men era davvero rivoluzionario.”
In Dark Phoenix, gli X-Men devono
fronteggiare uno dei loro peggiori nemici: uno di loro, Jean Grey.
Durante una missione di soccorso nello spazio, Jean resta quasi
uccisa quando viene investita da una oscura forza cosmica. Una
volta tornata a casa, scopre che questa forza non solo l’ha resa
infinitamente più potente, ma anche molto più instabile.
Combattendo con queste entità dentro di lei, Jean libera i suoi
poteri in modi violentissimi, che nemmeno lei riesce a capire o
contenere. Con Jean completamente fuori controllo, ferendo le
persone che più ama, si inizia a sfaldare il tessuto che tiene
insieme gli stessi X-Men. Ora, con la famiglia che cade a pezzi,
devono trovare un modo per rimanere uniti, non solo per salvare
l’anima di Jean, ma per salvare il pianeta da alieni che vorrebbero
utilizzare questa forza per governare sulla galassia.
Diretto da Simon
Kingberg, con Sophie
Turner, Jennifer
Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Evan
Peters, Nicholas Hoult, il film sarà in sala il 6
giugno 2019.
Come saprete Billy Dee
Williams riprenderà il ruolo di Lando
Calrissian in Star Wars: Episodio
IX, terzo e ultimo capitolo della nuova trilogia del
franchise le cui riprese sono ancora in corso in Inghilterra.
Proprio l’attore ha pubblicato nelle ultime ore una simpatica foto
sul suo profilo Twitter per far sapere ai fan che “la forza
scorre ancora forte nel personaggio“.
Vi ricordiamo che nel cast del film
torneranno anche Daisy Ridley, Adam Driver, John
Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Kelly Marie
Tran, Joonas Suotamo e Billie
Lourd insieme ai veterani del
franchise Mark Hamill e Anthony
Daniels. Le new entry sono invece Matt
Smith, Naomi Ackie e Richard E.
Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher,
usando del girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
John Williams, che
ha composto la musica di ogni capitolo ufficiale della saga dal
1977 a oggi, tornerà per concludere il suo lavoro in “una galassia
lontana lontana”. A produrre il film ci
saranno Kathleen Kennedy, J.J. Abrams e Michelle
Rejwan, i produttori esecutivi saranno Callum
Greene e Jason McGatlin. La troupe
include Dan Mindel(Direttore della
fotografia), Rick Carter e Kevin
Jenkins (scenografi), Michael
Kaplan(costumista), Neal
Scanlan (FX di doridi e
creature), Maryann Brandon e Stefan
Grube(Montatori), Roger
Guyett (Supervisore VFX), Tommy
Gormley (Primo assistente alla regia)
e Victoria Mahoney (Regista seconda
unità).
Intervistata da Josh Horowitz al
Sundance Film Festival, dove presentava il film
Wounds, Zazie Beetz ha svelato
qualche dettaglio della lavorazione di Joker,
cinecomic che la vedrà protagonista insieme a Joaquin
Phoenix nei panni della mamma single Sophie Dumond. Di
seguito la sua dichiarazione:
“Non posso dire nulla. È un film
grintoso e dark. Ma non ho visto ancora nulla del montato…La
sceneggiatura era grandiosa, ed è stata riscritta mentre lo stavamo
girando. Andavamo da Todd, il regista, per rivedere la scena e il
giorno dopo, durante la sessione di trucco e parrucco memorizzavamo
le battute. E avremmo dovuto sbrigarci a girare tutto perché
Joaquin aveva perso tantissimi chili…“.
Le riprese sono terminate il mese
scorso a New York e non sembra che saranno necessarie sessioni di
reshoot per gli attori.
Joker ruota attorno all’iconico
arcinemico di Batman ed è una storia originale e autonoma mai vista
sul grande schermo. L’esplorazione di Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix), un uomo trascurato dalla società, non sarà solo lo studio
di un personaggio grintoso, ma anche il racconto di un tema molto
più ampio.
Vi ricordiamo che il
film arriverà nelle sale il 4 ottobre
2019, come ufficializzato nelle ultime settimane dalla
Warner Bros. La produzione diJoker si
sovrapporrà a quella dello spin-off, annunciato nei mesi scorsi,
con protagonista Jared Leto.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher
Nolan e in Suicide
Squad, Joker sarà ambientato
nel 1980 e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua
trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Possibile l’ispirazione al fumetto
di Alan Moore The Killing Joke, dove il noto
villain è mostrato come un comico fallito che inizia a commettere
atti violenti dopo che è entrato in contatto con sostanze chimiche
nocive.
“Sono tre o quattro anni
che chiedo al mio agente perché non esista un film su questi
personaggi da realizzare con budget inferiori, che possa studiarli
per bene…certo non aver mai pensato al Joker, perché aveva già
avuto diverse rappresentazioni“, ha raccontato Phoenix in una
recente intervista. “Prendo molto tempo quando si
tratta di accettare un ruolo Il processo è sempre lo stesso: leggo
la sceneggiatura e incontro il regista, che è ciò che ho fatto con
con Todd [Phillips], e ho subito pensato che fosse un progetto
molto interessante. Aveva una speciale comprensione di questo
mondo, unico nel genere, e mi spaventa a morte.“