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Film Marvel: gli SPOILER nascosti nei trailer dei film

Film Marvel: gli SPOILER nascosti nei trailer dei film

Nonostante i film Marvel abbiano ormai raggiunto un livello altissimo di segretezza, non è affatto un segreto che spesso già i trailer forniscono indicazioni fondamentali sulla trama, spoiler nascosti che diventano estremamente ovvi dopo aver visto il film.

Ecco di seguito gli SPOILER nascosti nei trailer dei film Marvel:

Obadiah Stane è Iron Monger (Iron Man)

Non è stato difficile predire che l’Obadiah Stane di Jeff Bridges sarebbe stato il cattivo di Iron Man, ma mentre alcune delle sue sinistre attività erano visibili nei trailer (ne parleremo più avanti), era facile che questo aspetto sfuggisse.

Era chiaro che Tony Stark avrebbe combattuto una specie di versione più grande del suo esoscheletro tecnologicamente avanzato, e se avessimo guardato da vicino una specifica inquadratura nel trailer, potevamo effettivamente vedere che dentro l’armatura c’era Stane. Per fortuna, almeno questo spoiler era difficile da intercettare nel trailer del primo film Marvel.

M’Baku batte W’Kabi (Black Panther)

Quando è uscito questo trailer di Black Panther, gli spettatori non sapevano neanche chi fossero i personaggi di questa immagine. La scena era drammatica, certo, ma non c’era modo di sapere cosa stava succedendo. Persino i due attori al centro del fotogramma, Winston Duke e Daniel Kaluuya, non erano così famosi come lo sono ora.

Ma come sanno coloro che hanno visto il film, questa immagine rivela in realtà una storia abbastanza importante: M’Baku (Duke) sconfigge W’Kabi (Kaluuya) in una battaglia campale tra le loro tribù. Nel film, la scena si svolge dopo che la tribù Jabari di M’Baku si allea con l’attacco di T’Challa al nuovo re di Wakanda, Killmonger. Gli Jabari combattono la tribù del Confine di W’Kabi, e il risultato dello scontro si vedeva già nel trailer!

Professor X perde il controllo dei suoi poteri (Logan)

Ci sono molti momenti memorabili nell’addio di Wolverine diretto da James Mangold, Logan, ma alcuni dei momenti più sorprendenti hanno coinvolto Charles Xavier. Il Professor X di Patrick Stewart è sempre stato un tipo calmo e pacato, non ha mai perso il controllo dei suoi poteri; ma in Logan fa proprio questo, bloccando le menti di tutti coloro che sono vicino a lui nel raggio di un miglio, con immenso dolore.

Sorprendentemente, parte di questa sequenza sono state inserite nel trailer. È facile non vederlo, visto che è solo uno shot molto breve in un trailer pieno d’azione, ma se gli spettatori avessero spulciato il trailer fotogramma per fotogramma, probabilmente avrebbero potuto rendersi conto che la scena in questione riguardava proprio Xavier che perdeva il controllo dei suoi poteri.

T’Challa dà una conferenza alle Nazioni Unite (Black Panther)

Il trailer di Black Panther presentava in bella vista alcuni punti importanti della trama, come le immagini dalla scena in cui T’Challa è di fronte al congresso delle Nazioni Unite.

È una strana scelta mettere la scena post-credits o mid-credits nel trailer, ma Black Panther non è il solo film per cui è stata operata questa scelta. Diversi film Marvel hanno fatto lo stesso, ma per fortuna, la maggior parte degli spettatori probabilmente non ha capito in che contesto potesse essere inserita quella scena, perché nessuno si aspettava quel finale.

La scena post-credits (Ant-Man and the Wasp)

Il regista di Ant-Man and The Wasp non ha filmato alcuna scena appositamente per  il post-credits, ma la tradizione fa parte del Marvel Cinematic Universe, e quindi è richiesto qualcosa in più dopo i titoli di coda. E così, il regista ha utilizzato una scena di una formica gigante che suona il set di batteria di Scott Lang proprio alla fine. Tuttavia, quella scena non solo è apparsa già durante il film, ma anche nel trailer!

Questa scena è un po’ deludente, ma non c’era modo in cui gli spettatori, guardando il trailer, avrebbero potuto riconoscere il suo significato al momento; potevano pensare che fosse solo una scena qualsiasi, non la sorpresa alla fine.

Aldrich Killian è il villain (Iron Man 3)

Proprio come hanno fatto con Iron Monger nel primo film, il trailer di Iron Man 3 ha offerto un accenno alla vera natura cattiva di Aldrich Killian, proprio sotto al naso degli spettatori. Se si guarda bene il trailer, infatti si nota cosa dice la voce di Robert Downey Jr. su un’immagine del volto di Killian.

Coloro che hanno visto il film sanno che il leader tecnologico interpretato da Guy Pearce è il vero cattivo. Il Mandarino di Ben Kingsley viene messo di fronte a Tony Stark, mentre Aldrich Killian manipola le cose dall’ombra, è lui il principale antagonista. C’erano indizi di questa svolta nei trailer, se solo avessimo notato che il Mandarino non veniva mostrato con nessun superpotere e le apparenze di Pearce erano tutte minacciose.

Killmonger brucia il giardino dell’erba a forma di cuore (Black Panther)

Erik Killmonger è il miglior cattivo che il MCU abbia mai prodotto, in gran parte perché le sue motivazioni sono comprensibili. Ma la sua rovina deriva dalla sua natura violenta e dalla sua volontà di mettere fine e sacrificare tutto. Questa natura violenta delle sue intenzioni è esemplificata dall’incendio del giardino dell’erba a forma di cuore, che conferisce alla Pantera Nera il suo potere.

Questo momento è abbastanza importante per la trama di Black Panther, poiché l’erba a forma di cuore è centrale per il ruolo del supereroe nella società dei wakandiani. E quello che può sembrare solo un momento drammatico nel trailer, in realtà mostra Killmonger che brucia il giardino. Non potevamo sapere, quardando il trailer, che l’area che abbiamo visto bruciare tutto intorno al cattivo era così importante.

I giochi (Deadpool 2)

Il franchise di Deadpool ha conferito al marketing una grande importanza, inondando internet con pubblicità convenzionale e guerrilla. Non ci si aspetta un film su un mercenario violento quando si ha un trailer red band in cui il personaggio gioca con le bambole, ma a volte, anche questa cosa così assurda ha un grande significato.

Il Wade Wilson di Ryan Reynolds sembra stia perdendo tempo, quando prende due action figure e le fa combattere, ma dopo aver visto il film, si noteranno alcune somiglianze con delle scene. Per prima cosa, la bambola sullo sfondo è uguale a Julian Dennison, il ragazzo che Deadpool cerca di proteggere nel film. In secondo luogo, un attacco di Deadpool ai danni di Cable è uguale a quello visto nel film, quando il Mercenario finisce con il cavallo della tuta sulla faccia di Cable.

La fedina penale (Guardiani della Galassia)

Il trailer di Guardiani della Galassia è uno dei migliori pezzi di marketing dei film Marvel. Da subito coinvolgente e affascinante, riesce anche a far conoscere al pubblico un cast indisciplinato di disadattati spaziali che pochissimi fuori dal nucleo del fandom dei fumetti avevano sentito nominare. E se si guarda da vicino, c’è una piccola informazione in più da trovare nelle fedine penali dei condannati.

A parte le informazioni banali come il peso dei soggetti, impariamo un po’ sulla storia di ogni personaggio: vengono citati i miglioramenti corporei di Drax e Gamora, che suggeriscono la loro super forza, la storia di Rocket Raccoon di esperto evasore dalle carceri spaziali, prefigurando la grande fuga dalla prigione che vediamo nel film, inoltre, Yondu Udonta è elencato come il socio di Peter Quill, prima che la maggior parte delle persone sapesse chi fosse.

Tony combatte con Rhodey (Iron Man 2)

Iron Man 2 era un film disastroso, con un sacco di intrecci che non sono mai stati davvero un insieme coerente. Quindi, il trailer poteva offrire una manciata di indizi, diversi spoiler sparsi qui e là, dalla creazione di un nuovo elemento, alla lotta finale nel giardino. Ma pensiamo che il più grande spoiler visto nel trailer sia la scena di Tony e e Rhodes che combattono insieme alla fine.

Questi momenti sono facili da perdere in un lungo e rumoroso montaggio action, ma i fan con l’occhio di falco potrebbero aver notato che Tony stava combattendo contro il suo stesso costume, nel suo garage. Dato che il film precedente aveva già nominato Rhodey come titolare di War Machine, non era impossibile intuire cosa sarebbe successo al suo amico.

Thor distrugge il ponte arcobaleno (Thor)

La battaglia culminante del primo film di Thor si svolge sul Ponte arcobaleno, quello che colelga Asgard con il resto dei Nove Regni. Thor combatte lì contro il suo fratellastro Loki e utilizza il Mjölnir alla fine per eliminare il ponte e interrompere la connessione e impedire a Loki di portare a termine il suo piano sinistro.

Questo momento è in realtà nel secondo trailer di Thor, anche se gli spettatori non avevano modo di sapere in che punto del film si sarebbe svolta l’enorme esplosione magica.

Il Ritorno di Mary Poppins conquista il box office italiano

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Il Ritorno di Mary Poppins conquista il box office italiano

Il nuovo film Disney Il Ritorno di Mary Poppins conquista il box office italiano e, con un incasso di 6 milioni di Euro, si conferma il film di Natale più atteso sul grande schermo.

“Siamo davvero felici di questo risultato”, ha commentato Daniel Frigo, amministratore delegato di The Walt Disney Company Italia. Il Ritorno di Mary Poppins è un film ricco di magia e di emozioni: una storia completamente nuova e originale che riporta sul grande schermo l’iconica tata che tutti amiamo da sempre e che, ancora una volta, parla al fanciullo che è in noi per aiutarci a ritrovare il senso di meraviglia e di speranza. Vorrei ringraziare tutta la famiglia Disney Italia che durante questo 2018 ha lavorato con grandissimo impegno, e in sinergia con i nostri partner, per garantire il successo di un’offerta a 360 gradi che ha già messo le basi per un 2019 ricco di incredibili e già attesissime novità”.

Il ritorno di Mary Poppins, la recensione

In un’atmosfera ricca di magia, musica e colori, il 20 dicembre Milano ha ospitato l’esclusiva anteprima nazionale. Numerose celebrities hanno sfilato tra gli allestimenti ispirati ai momenti più iconici del film: dal leggendario Viale dei Ciliegi, all’arredamento sopra-sotto del negozio di Topsy, l’eccentrica cugina di Mary Poppins, fino alla vasca da bagno in cui i piccoli Banks si tuffano nella loro prima divertente avventura.

Serena Rossi, che ne Il Ritorno di Mary Poppins è la voce italiana nelle canzoni interpretate dalla tata praticamente perfetta, ha regalato agli ospiti presenti in sala un’emozionante interpretazione con un medley di brani tratti dalla colonna sonora del film.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, tre clip dal film

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Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, tre clip dal film

Arriverà in sala il prossimo 3 gennaio Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel, distribuito da Lucky Red in associazione con 3 Marys Entertainment. Il flm vede protagonista Willem Dafoe, nei panni del pittore, e la sua interpretazione gli ha già fatto conquistare la Coppa Volpi a Venezia 75 e una nomination ai Golden Globes, mentre la sua strada verso gli Oscar è spianata.

Al centro della vicenda il genio “maledetto” di Vincent Van Gogh, raccontato attraverso gli occhi del cineasta e artista contemporaneo Julian Schnabel: 22 anni dopo “Basquiat”, il regista di “Prima che sia notte” e “Lo scafandro e la farfalla” torna a parlarci della grande arte e lo fa portando al cinema gli ultimi, tormentati anni del pittore olandese.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, la recensione del film

Di seguito, ecco tre clip dal film:

“Questo è un film sulla pittura e un pittore e la loro relazione rispetto all’infinito” ha dichiarato Schnabel a Venezia. “Contiene quelli che sono i momenti che considero essenziali nella sua vita; non è una biografia, ma la mia versione della storia. Una versione che spero possa avvicinarvi maggiormente all’artista”. Un film sulla creatività e sui sacrifici del genio olandese, sull’intensità febbrile della sua arte, sulla sua visione del mondo e della realtà.

Paola Cortellesi: “La mia Befana è una grande donna, anzi due.”

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Paola Cortellesi: “La mia Befana è una grande donna, anzi due.”

La mia Befana è una grande donna, anzi due.” Esordisce così Paola Cortellesi, quando la incontriamo per farci raccontare qualche segreto in più del suo ultimo film, La Befana vien di Notte, diretto da Michele Soavi e con Stefano Fresi (qui la nostra intervista) nel ruolo del cattivo.

Luminosa e sorridente, disponibile e professionale, la Cortellesi ha raccontato dell’originale italianità del film, il suo personaggio, il lavoro con gli stunt, lo ore di trucco e la collaborazione alla sceneggiatura.

Cosa ti ha spinto a dire sì a questo ruolo?

Innanzitutto, questo è un film di genere. In Italia ne facciamo pochi, ne importiamo tanto dagli Stati Uniti. Io sono cresciuta con i film di genere, per bambini, i film d’avventura. Questo aveva in sé tantissimi significati; in più era un film di genere ma non prendeva a esempio nessuno, dal momento che la protagonista è tutta italiana, è nostra. Abbiamo fatto un nostro prodotto con un genere che è già negli occhi degli spettatori, ripensato per il nostro Paese.

Mi piaceva che ci fosse un target di bambini ma che fosse anche interessante per gli adulti, perché è ironico, perché la Befana non è un abuona vecchina ma borbotta e dice le parolacce, è un poì verace, e poi perché i bambini hanno un film dedicato a loro, ma che piace anche alle persone che li accmpagnano, perché questo è un film che è fatto per alimentare i sogni e la fantasia. Anche per gli adulti, che si ricordano com’era quando credevi a tutto.

Il film ha richiesto un certo sforzo fisico, immagino.

Certo, le abbiamo fatte benissimo! Certo, siamo stati aiutati dalla EA Stunt di Emiliano Novelli, che è uno stunt coordinator che conosciamo da tanti anni, molto preparato. In alcuni casi ci hanno sostituiti e in altri casi ci hanno insegnato a fare delle cose che fossero credibili. Io, per esempio, sono andata a mimare il volo della scopa sul macomoco, una specie di braccio che ti sbatacchia in giro e tu fingi di volare. Io ero tutta imbracata con intorno il green, dove poi hanno aggiunto la foresta, il vento, gli inseguimenti. Ci hanno imbracati con le corde per le scene in cui “cadevamo”. Per questo ruolo erano cose fondamentali, ma è stato anche molto divertente.

Come è stato avere a che fare con un trucco così importante?

Io l’ho fatto per tanto tempo con le parodie. Ero abituata. Certo è che il lavoro che si fa per la televisione è un lavoro che dura sempre diverse ore, ma dura meno di quello che serve per fare un film per il grande schermo. Lorenzo Tamburini è il truccatore eccezionale del mio make up speciale, mentre Ermanno Spera è il truccatore del film che ha curato anche il look di Stefano (Fresi, ndr). Ci volevano cinque ore di applicazione, prima delle dieci ore di riprese. Dopo le cinque ore si iniziava il lavoro. Era abbastanza impegnativo come lavoro però per una cosa bellissima. È stancante, ma quando vedi il risultato pazzesco, è una grande soddisfazione.

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Secondo alcuni, sei la moderna Monica Vitti.

No. Monica è un’icona, una grande attrice, un riferimento. Non cerco di imitarla, ma è uno dei riferimenti culturali della nostra storia, anche televisiva e cinematografica. È una donna che ha in sè tutti i registri possibili e che ha avuto modo e coraggio di sperimentarli tutti, non è mai rimasta prigioniera di una etichetta e di un genere. Lei ha in sé tutte le qualità che ammiro in una grande attrice, io non mi paragonerei mai a lei, ma naturalmente mi fa piacere che lo dicano.

Da qualche tempo, tu firmi anche le sceneggiature.

Da vent’anni facevo l’autrice tv, è tutto un altro tipo di scrittura, ma già facevo una cosa del genere. Scrivere una sceneggiatura è più complicato e negli anni ho seguito e imparato, a volte mi è stato anche chiesto di mettere la mia mano, come in questo film, nella sceneggiatura. Mi ha fatto piacere farlo, e così ho cominciato a scriverle io. Per me è una bella soddisfazione, intanto perché mi piace creare storie, quando mi danno fiducia. Poi posso parlare dell’argomento femminile, che mi sta più a cuore.

La Befana vien di Notte, intervista a Stefano Fresi

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La Befana vien di Notte, intervista a Stefano Fresi

Attore, musicista, trai caratteristi più amati del cinema italiano, Stefano Fresi è Mr. Johnny, il cattivo de La Befana vien di Notte, il nuovo film di Michele Soavi, con Paola Cortellesi, al cinema dal 27 dicembre.

Il suo personaggio è un cattivo un po’ particolare, uno squilibrato con la mania dei giocattoli e con il cuore spezzato di bambino. Sarà lui a ostacolare il lavoro della Befana (Cotellesi) e a tentare di eliminarla per prendere il suo posto. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare qualche dettaglio in più sul suo strampalato personaggio.

Leggi la recensione de La Befana vien di Notte

Nel film è l’eroe stesso, la Befana, che in qualche modo crea la sua nemesi, che tipo di riferimenti hai utilizzato per il tuo personaggio?

Molteplici, uno che mi piace moltissimo è lo Stregatto. Il mio personaggio è un po’ felino e suadente, fa quel balletto a quattro zampe, all’inizio. Ma anche tutti i cattivi in generale, e proprio come tutti questi personaggi, presenta una fragilità di fondo, è un grande deluso, ha ancora una parte infantile bella viva, gioca con i giocattoli, spara ai suoi scagnozzi con la vernice. È proprio un cattivo mal riuscito, un bambino mai cresciuto e rimasto capriccioso.

I bambini sono i veri protagonisti di quest’avventura, come accadeva nei film per ragazzi degli anni ’80. È una scelta volutamente citazionista?

Dovremmo chiederlo a Guaglianone (autore di soggetto e sceneggiatura, ndr). Non so per certo se sia citazionista oppure se tutte le necessità espressive di un’artista sono le necessità interiori condite con i tuoi ascolti, le tue letture, le tue visioni. Se decidi di fare il pittore nella vita, non puoi prescindere da ciò che ti ha fatto innamorare dell’arte. Quindi probabilmente questo c’è, perché Guaglianone si è formato anche guardando quei film, non so se abbia voluto citare proprio quelli però: i bambini hanno le biciclette, le biciclette le trovi su E.T. Lo stesso Stranger Things strizza l’occhio agli anni ’80.

Quindi sicuramente c’è un riferimento, ma quello che mi piace molto è che i protagonisti sono proprio i bambini. Il messaggio più bello del film è che l’unione fa la forza e l’arco di trasformazione più ampio ce l’hanno proprio loro. Il bulletto diventa migliore amico del bullizzato, ci sono i due che si innamorano, e vedere questo discorso secondo cui l’unione per uno scopo comune porti a crescere penso sia il messaggio più bello del film.

Com’è lavorare con Paola Cortellesi?

A Roma si dice “ti piace vincere facile”. Lavorare con Paola è molto facile, perché è una persona stracolma di talento, durante il ciak. Al di fuori del ciak è una persona adorabile, quindi ci si fa amicizia in due minuti. È una professionista incredibile, di una serietà impressionante, ma poi è anche divertente quando c’è da divertirsi. Tra l’altro il film è la nostra terza collaborazione, ma siamo già al lavoro sulla quarta e quindi ormai c’è anche un rapporto di amicizia consolidato.

E per quanto riguarda il divertente numero musicale che esegui nel film?

Il numero è stato possibile grazie al maestro Andrea Farri che ha scritto un pezzo molto divertente. Io nasco musicista, sono un compositore, suono pianoforte e si sta spargendo la voce, così tutti pensano di farmi suonare o cantare. Così è uscito fuori questo numero strampalato, perché io cerco di essere suadente e di convincerla della mia grandiosità, ma in realtà interpreto un imbecille che si matte da solo dei gradi sulla giacca, perché nessuno lo premia.

Spider-Man: Far From Home, Jake Gyllenhaal svela nuovi dettagli su Mysterio

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Intervistato da Collider, Jake Gyllenhaal ha avuto modo di parlare più approfonditamente della trama di Spider-Man: Far From Home rivelando qualche dettaglio su Mysterio, il personaggio di cui vestirà i panni nell’atteso sequel di Homecoming:

Fondamentalmente vedremo i ragazzi andare in vacanza in Europa, tra Londra, Praga, insomma un po’ ovunque. E oltre ad essere divertente ci saranno molte dinamiche interessanti e nn sacco di nuove relazioni […] L’obiettivo principale, per Peter, e non rivelarsi come Spider-Man ma gli eventi lo trascineranno ancora in battaglia, e ad aiutarlo con riluttanza sarà Mysterio. Un bravo ragazzo, in fondo, ed entrambi collaboreranno per sconfiggere gli Elementali.

Sulle creature che vedremo presto nel MCU, l’attore ha inoltre spiegato che “si tratta di nuove minacce per il mondo, e Misterio sa come batterle. È per questo che Nick Fury gli chiederà di aiutare Peter, perché è l’unico che le capisce davvero“.

Spider-Man: Far From Home, ecco la prima sinossi ufficiale

Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, conferme e teorie sul nuovo film del MCU

Fonte: Collider

Saoirse Ronan si unisce al cast del nuovo film di Wes Anderson

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Saoirse Ronan si unisce al cast del nuovo film di Wes Anderson

Il già nutrito e illustre cast di The French Dispatchnuovo film firmato da Wes Anderson, si arricchisce della presenza di Saoirse Ronan, che aveva già preso parte ad un altro titolo del regista americano, ovvero The Grand Budapest Hotel.

L’attrice si unirà dunque a Bill Murray, Frances McDormand, Tilda Swinton, Benicio Del Toro, Jeffrey Wright e Timotheé Chalamet (con cui ha già lavorato in Lady Bird). A smentire i primi report sul film, il decimo lungometraggio di Anderson non è un musical, stando a quello che riporta Indiewire, che conferma che il film sarà “una lettera d’amore al giornalismo, ambientata nella sede parigina di un quotidiano americano, e che ruoterà intorno a tre diverse linee narrative”.

Rivedremo presto la Ronan in Maria Regina di Scozia, dramma in costume dove la candidata all’Oscar veste i panni di Maria Stuarda al fianco di Margot Robbie, e nel nuovo adattamento di Piccole Donne scritto e diretto da Greta Gerwig. La Winslet tornerà in sala con Avatar 2 di James Cameron e in Blackbird.

Il prossimo anno invece l’attrice sarà impegnata con Kate Winslet sul set di Ammonite, dramma storico scritto da Francis Lee (God’s Own Country) e prodotto da Iain Canning e Emile Sherman (LionWidows) e Fodhla Cronin O’Reilly (Lady Macbeth). Per le due attrici si tratta della prima collaborazione sul grande schermo. Ambientato nel 1840, il film racconterà dell’improbabile storia d’amore tra la paleontologa Mary Anning e una giovane donna londinese. Le riprese partiranno a Marzo 2019 e si attendono conferme ufficiali per quanto riguarda il regista.

Saoirse Ronan nel trailer di Maria Regina di Scozia

Maria Regina di Scozia arriverà in sala il 17 Gennaio 2018.

La sinossi: Maria, Regina di Scozia esplora la turbolenta vita della carismatica Mary Stuart. Regina di Francia a 16 anni e vedova a 18, Mary sfida le pressioni politiche che vorrebbero si risposasse. Fa ritorno invece nella sua natia Scozia per reclamare il suo trono legittimo. Ma la Scozia e l’Inghilterra finiscono per essere governate da Elisabetta I. Ciascuna delle due giovani regine percepisce la “sorella” come una minaccia ma, allo stesso tempo, ne subisce il fascino. Rivali per il potere e in amore, e reggenti in un mondo maschile, le due dovranno decidere tra il matrimonio e l’indipendenza. Determinata a regnare non solo in senso figurato, Mary reclama il trono inglese, minacciando la sovranità di Elisabetta. Tradimento, ribellione e cospirazioni all’interno di ogni corte metteranno in pericolo entrambi i troni e cambieranno il corso della storia.

Fonte: GoldDerby

Avengers: Endgame, la tragica morte di Captain America in una fanart

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BossLogic è tornato con una delle sue fanart più belle e tragiche dedicate agli eroi del Marvel Cinematic Universe, e stavolta il protagonista assoluto è Captain America nella scena della sua eventuale morte alla fine di Avengers: Endgame (per alcuni certa, per altri soltanto un rumor da scacciare via come i cattivi presagi).

Nell’immagine che potete vedere qui sotto, il cadavere di Steve Rogers viene letteralmente calpestato da Thanos (le impronte sono quelle del Titano Pazzo) e lasciato sul ghiaccio insieme ad una scia di sangue.

Che ne pensate? Sarà questo il destino dell’eroe?

Avengers: Endgame, e se ci fosse un lieto fine per Captain America?

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: BossLogic

Shazam!: una nuova immagine e il trailer internazionale

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Shazam!: una nuova immagine e il trailer internazionale

È online il nuovo trailer internazionale di Shazam! (destinato al pubblico giapponese), l’atteso cinecomic che vedrà protagonista Zachary Levi nei panni del supereroe DC. Al suo fianco anche Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy, che vediamo qui sotto in un’immagine inedita del film.

https://youtu.be/OGPx7G0gX3g

Shazam!: il trailer italiano con Zachary Levi

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La sinossi ufficiale:

Abbiamo tutti un supereroe dentro di noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.

Vi ricordiamo che il film farà parte dell’Universo Cinematografico DC e seguirà le uscite di Aquaman e Wonder Woman 2, gli altri due attesi titoli di casa DC.

Shazam! è atteso per il 2019 e vede nel cast Zachary LeviAsher Angel (Billy Batson), Mark Strong (Dr. Thaddeus Sivana)Jack Dylan Grazer (Freddy), Grace Fulton (Mary), Faithe Herman (Darla), Ian Chen (Eugene), Jovan Armand (Pedro), Cooper Andrews e Marta Milans (genitori adorrivi di BillyVictor e Rosa Vasquez), Ron Cephas Jones (Il Mago).

Shazam!: Zachary Levi “accende” il costume nella nuova foto ufficiale

Fonte: Cinemablend

The Mandalorian: Jon Favreau condivide una foto di IG-88

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The Mandalorian: Jon Favreau condivide una foto di IG-88

Il regalo di Natale di Jon Favreau ai fan di Star Wars è un’immagine inedita di The Mandalorian, la serie spin-off disponibile il prossimo anno sulla piattaforma streaming Disney +, che vedrà tra i protagonisti anche un droide apparso nel corso della saga originale di George Lucas. Ma di chi si tratta?

Stando alla foto che vedete qui sotto, il droide e cacciatore di taglie IG-88 farà il suo ritorno in scena dopo essere apparso in L’impero colpisce ancora al fianco di Boba Fett, Dengar, Bossk, Zuckuss e 4-LOM.

Sarà davvero così? Favreau ha anticipato un altro membro del cast ufficiale, o solo stuzzicato l’attesa degli appassionati?

the mandalorian

Vi ricordiamo che The Mandalorian sarà scritta e prodotta dal produttore e attore candidato all’Emmy Jon Favreau, come annunciato in precedenza, con Dave Filoni ( Guerre stellari: Guerre dei cloni , Star Wars Rebels ) a dirigere il primo episodio. Gli altri registi saranno Deborah Chow ( Jessica Jones), Rick Famuyiwa ( Dope ), Bryce Dallas Howard ( Solemates ) e Taika WaititiThor: Ragnarok ). Mandalorian – Star Wars Series prodotto da Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Karen Gilchrist sarà il co-produttore esecutivo.

The Mandalorian: Giancarlo Esposito e Werner Herzog entrano nel cast

Riguardo a The Mandalorian: I Mandaloriani erano un gruppo di persone che si basava su una società formata da clan, composti da membri di diverse specie. La loro cultura si era evoluta sui concetti di battaglia e guerra visti come sorgente di onore e orgoglio nella comunità. Il capo dei Mandaloriani prendeva il titolo di Mandalore. I Mandaloriani erano spesso alleati con i Sith e con l’Impero Galattico. Durante gli ultimi anni della vecchia Repubblica Galattica diventarono un prototipo per i Clone Trooper sotto Palpatine.

Originalmente, la razza Mandaloriana era composta da individui simili a umani, chiamati Taung, che avevano una pelle di colore grigio e occhi gialli, e provenivano da Coruscant. Con il tempo più razze si aggregarono ai Taung, come umani, Twi’Lek e molti altri, e i guerrieri si chiamarono Mandaloriani in onore della colonia planetaria Mandalore. In seguito i Mandaloriani originali Taung si estinsero e l’aggettivo Mandaloriano rimase per indicare la cultura, che si tramandò nella maggiore componente umana del gruppo.

The Mandalorian – prima foto, tra i registi Taika Waititi e Bryce Dallas Howard

Fonte: Jon Favreau

Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

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Aquaman: c’è davvero un easter egg di Man of Steel?

Attenzione: l’articolo contiene spoiler su Aquaman

L’approccio della Warner Bros. sugli standalone dedicati a supereroi del mondo DC sembra aver evitato espliciti riferimenti all’universo condiviso, tuttavia sappiamo che ogni film è legato ad un altro grazie a piccoli dettagli, come nel caso di Aquaman dove sentiamo Mera ricordare ad Arthur Curry la battaglia finale di Justice League contro Steppenwolf.

Tuttavia nel film di James Wan potrebbe nascondersi un interessante easter egg individuato da Cinemablend, ghiotto materiale per i fan del DCEU e in particolare del cinecomic che l’ha avviato: Man of Steel.

Se ricordate bene, nel primo atto del film con Henry Cavill vedevamo il protagonista salvare l’equipaggio di una nave da carico che trasportava petrolio in balia delle onde; in Aquaman invece, è Orm (interpretato da Patrick Wilson) a spiegare al fratellastro Arthur che vuole attaccare il mondo in superficie perché l’umanità ha inquinato gli oceani per secoli, mostrandogli in seguito alcuni ologrammi di tutti i modi in cui gli uomini hanno contaminato le acque della Terra.

E tra le riprese viene inclusa anche quella di una piattaforma petrolifera in fiamme, molto simile a quella che Clark Kent mette in salvo in Man on Steel. Se questa teoria fosse vera, allora avremmo un’ulteriore conferma sul passato di Aquaman: è stato davvero lui a recuperare Clark dall’oceano? Il personaggio era quindi presente nel DCEU fin dall’inizio?

Aquaman: il trailer italiano con Jason Momoa

L’inizio della corsa di Aquaman non poteva essere  più positiva: grazie ai 93.6 milioni di dollari incassati nel weekend d’apertura al box office cinese, il film di James Wan diventa il miglior debutto della storia per quanto riguarda il mercato asiatico e il migliore di sempre per quanto riguarda i cinecomic DC.

Superato di gran lunga Ready Player One (che lo scorso anno ne aveva registrati 61.6), Aquaman è anche il quinto miglior opening per un film di supereroi e il quarto per un titolo americano quest’anno.

Per intenderci, Wonder Woman aveva toccato quota 90.4, Man of Steel 63.4, Batman v Superman: Dawn of Justice 95.7 e Justice League 106 nella prima settimana di programmazione.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman: ecco perché James Wan ha scelto di non dirigere il film su Flash

Fonte: Cinemablend

Avengers: Endgame, tornerà anche Wong

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Avengers: Endgame, tornerà anche Wong

Intervistato durante la promozione della serie Deadly Class che lo vede protagonista (e che è stata prodotta, tra gli altri, dai fratelli Russo), Benedict Wong ha rivelato a Collider di essere nel cast di Avengers: Endgame, il quarto capitolo sui Vendicatori che arriverà nelle sale il prossimo aprile.

L’attore era stato avvistato sul set del film, e le recenti dichiarazioni sembrano confermarne la presenza:

“Sì, durante le riprese di Deadly Class stavo girando anche Avengers 4. Normalmente sarebbe stato un incubo logistico a causa del mio look, i capelli e il resto, ma abbiamo trovato una soluzione ed è stato grandioso. Sono grato di poter lavorare in due produzioni dei fratelli Russo, perché tutti i problemi sono stati semplificati“.

L’ultima apparizione del personaggio risale al primo atto di Avengers: Infinity War, dove l’avevamo visto al fianco di Doctor Strange, Bruce Banner e Tony Stark per cercare di proteggere la gemma del tempo custodita a New York. Ovviamente il fatto che Wong torni in scena non significa che sia sopravvissuto allo schiocco, ma che potrebbe ripresentarsi in uno dei probabili viaggi nel tempo.

Avengers: Endgame, 10 buchi di trama che il film dovrebbe sistemare

Avengers: Endgame arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul BettanyElizabeth Olsen, Anthony MackieSebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

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Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte: Collider

Spider-Man: Far From Home, altra immagine rivela il costume di Mysterio?

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Arriva da Twitter la prima immagine, forse ufficiale, del costume che Jake Gyllenhaal indosserà in Spider-Man: Far From Home interpretando uno dei villain annunciati del film, Mysterio.

La partecipazione dell’attore al sequel di Homecoming era stata tenuta nascosta fino all’ultimo momento, salvo poi rivelarsi al pubblico durante il panel dei Marvel Studios al recente Comic-Con di San Paolo, Brasile.

Non abbiamo ulteriori dettagli sul personaggio, tuttavia era stato lo stesso Gyllenhaal ad anticipare che “Indossare quel costume è stato incredibile, perché è straordinario, dotato di tantissimi segreti che non posso svelare. Per ora vi dico che si illumina con vari colori…

spider-man far from home

Spider-Man: Far From Home, ecco la prima sinossi ufficiale

Spider-Man: Far From Home è stato diretto ancora una volta da Jon Watts ed uscirà nelle sale il 5 luglio 2019. Confermati nel cast del film il protagonista Tom Holland nei panni di Peter Parker, Marisa Tomei in quelli di zia May e Zendaya in quelli di Michelle. Secondo IMDb, nel cast sono presenti anche Jake Gyllenhaal, Michael Keaton, Samuel L. Jackson Cobie Smulders.

Le riprese del film sono durate circa tre mesi, e nella maggior parte delle foto circolate in rete abbiamo visto Peter Parker alle prese con Michelle (Zendaya). Naturalmente il film vedrà tornare anche Flash Thompson (Tony Revolori) e Ned Leeds (Jacob Batalon), gli altri compagni di scuola di Peter. Ma cosa conosciamo realmente della trama e quali teorie circolano intorno al nuovo titolo dei Marvel Studios?

Per quanto riguarda le novità del sequel, la tuta di metallo di Peter dovrebbe essere una versione rimodellata di quella di Iron Spider. vista in Avengers: Infinity War. Questa nuova tuta, prevede anche una nuova maschera, con degli occhiali al posto delle orbite bianche, come da tradizione, questo perché è ovvio che il personaggio abbia bisogno di una nuova maschera dopo che la sua precedente è andata distrutta su Titano, durante il confronto con Thanos e prima della sua disintegrazione.

Spider-Man: Far From Home, conferme e teorie sul nuovo film del MCU

Fonte: Twitter

Miley Cyrus e Liam Hemsworth: confermate le nozze segrete!

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Miley Cyrus e Liam Hemsworth: confermate le nozze segrete!

Miley Cyrus e Liam Hemsworth hanno confermato le loro nozze segrete, celebrate durante i giorni precedenti a Natale, sembra il 23 dicembre. I due hanno pubblicato sui rispettivi account social le immagini dal matrimonio, lei in abito bianco e lui in completo scuso, mentre si abbracciano e si baciano.

Il coronamente di questo amore sembra il lieto fine (o lieti inizio, a seconda dei punti di vista) di una fiaba cominciata quando i due erano ancora molto giovani. Dopo anni di fidanzamento, Miley sembrava aver lasciato Liam per dare sfogo alla sua vena creativa. Sono stati anni in cui la cantante e attrice si è scrollata di dosso con decisione l’immagine di icona Disney, votandosi a un look e a comportamenti apparentemente trasgressivi che hanno fatto storpiare più di un naso.

Miley Cyrus e Liam Hemsworth si sono sposati

Dopo questa fase, però, l’amore è esploso di nuovo tra Miley e Liam e sono in molti a sospettare che la separazione sia stata soltanto di facciata, per permettere alla Cyrus di compiere un percorso di immagine che poi le è servito da un punto di vista della carriera. Ma c’è chi sospetta che Liam sia sempre stato lì per lei, e viceversa, e che queste nozze siano il naturale completamento di un amore che dura ormai già da dieci anni.

Sugli account Instagram di Miley Cyrus e Liam Hemsworth trovate le foto della coppia felice.

Secondo il sito Just Jared, i due avevano pianificato di sposarsi nella loro villa a Malibu, sul mare, tuttavia dopo che gli incendi che hanno funestato quella zona hanno distrutto la loro casa (e quelle di molte altre star), i due hanno optato per la loro casa a Franklin, nel Tennessee.

“Avevano pianificato di sposarsi a Malibu durante le vacanze, quando le loro famiglie erano tutte insieme. Dopo che la loro casa è stata distrutta dal fuoco, si sono trasferiti nella casa di Miley, nel Tennessee”, ha riferito una fonte.

Tutto è bene quel che finisce bene!

Captain Marvel: la forma Binary nel nuovo spot tv

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Captain Marvel: la forma Binary nel nuovo spot tv

Marvel Entertainment ha pubblicato un nuovo spot tv di Captain Marvel in cui rivediamo le principali immagini viste nei trailer precedenti e abbiamo anche la possibilità di dare uno sguardo prolungato all’eroina protagonista nella forma di Binary, o almeno quella che sembra tale.

Di seguito lo spot con Brie Larson e Samuel L. Jackson che, a quanto visto finora, avrà un ruolo molto importante nella storia.

Captain Marvel: tutti i segreti nascosti nel secondo trailer

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Vi ricordiamo che alla regia del film con protagonista Brie Larson, ci sono Anna Boden e Ryan Fleck. Il film invece arriverà al cinema il 6 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi: Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che l’eroina interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: 10 teorie sul film che potrebbero avverarsi

Moschettieri del Re: recensione del film di Giovanni Veronesi

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Moschettieri del Re: recensione del film di Giovanni Veronesi

Le storie di Alexandre Dumas sono parte integrante dell’adolescenza o addirittura dell’infanzia di molti adulti che oggi, alla notizia dell’arrivo al cinema dei Moschettieri del Re di Giovanni Veronesi, avranno un sussulto e saranno spinti da un moto nostalgico a pagare il biglietto per vedere su grande schermo la “penultima avventura” di Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan.

A metà strata tra 20 anni dopo e Il visconte di Gragelonne, Veronesi racconta dei quattro moschettieri che, dopo tanti anni di abbandono, vengono richiamati alle armi dalla Regina Anna, per compiere un’ultima missione: ostacolare i piani di Mazarino che perseguita gli Ugonotti, in fuga verso le coste inglesi. Prestissimo però ci accorgiamo che il pretesto letterario diventa solo un’abito che nasconde l’omaggio al cinema italiano, e in particolare al Brancaleone di Monicelli.

Intervista a Giovanni Veronesi e Matilde Gioli

I quattro spassosissimi protagonisti, Pierfrancesco Favino, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e Valerio Mastandrea, non fanno nulla per mascherare la loro inflessione dialettale, tranne il finto accento francese di Favino, che diventa un potente mezzo comico per tutto il film. Nonostante la caratterizzazione regionale, la geografia del posto è completamente assente, e nonostante la missione ben precisa affidata ai moschettieri, questi si aggirano quasi distrattamente per campagne e paesi, apparentemente senza uno scopo.

Nonostante la dichiarata natura fiabesca del film, con buona pace del pretesto storico,  Moschettieri del Re è completamente privo di riferimenti, di coordinate. I protagonisti sono vecchi e acciaccati, caratteristica che diventa portante nella narrazione di ognuna delle gag comiche trai quattro: D’Artagnan è diventato allevatore di maiali e porta con sé l’olezzo del mestiere; Athos è completamente abbandonato ai suoi vizi, roso dalla sifilide e completamente smemorato; Porthos è un alcolizzato stanco, disilluso e arrugginito; Aramis, il guardiano dell’etica del gruppo, è diventato frate per fuggire ai debiti di gioco ma non riesce a tenersi fuori dalla battaglia.

Moschettieri del Re: intervista a Rubini, Mastrandrea e Papaleo

Nonostante la natura poco coesa della storia e un finale così pretestuoso da lasciare increduli, quello che davvero manca nel film è una visione registica d’insieme. Veronesi non si dimostra all’altezza, delle scene d’azione soprattutto, e non riesce a dare coesione a quelle di gruppo, affidandosi troppo spesso a riprese dall’alto che tentano addirittura di dare una dimensione epica all’avanzata a cavallo dei protagonisti.

I Moschettieri del Re non manca di alcune trovate divertenti, come l’utilizzo di Prisencolinensinainciusol di Adriano Celentano, e i siparietti comici, spesso improvvisati, trai quattro istrioni, ma rimane un film confuso, senza struttura e, soprattutto nel finale, immotivatamente ambizioso nel suo accennare una riflessione sul fenomeno dell’immigrazione, in maniera abbozzata e semplicistica.

Guarda il trailer di Moschettieri del Re

La Befana vien di Notte: recensione del film con Paola Cortellesi

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Dopo tante commedie italiane, più o meno tutte simili, con ben poco di natalizio se non la data di uscita in sala, Lucky Red, Rai Cinema e 3 Marys Entertainment offrono al pubblico italiano il frutto della loro nuova collaborazione, La Befana vien di Notte, diretto da Michele Soavi, che torna al cinema dopo dieci anni, e interpretato da Paola Cortellesi e Stefano Fresi, un film che ha invece molto a che fare con la tradizione festiva, quella italiana, in particolare.

La storia di La Befana vien di Notte, ideata e scritta da Nicola Guaglianone, sfrutta infatti la tradizione della Befana, una figura tutta italiana che allunga di qualche giorno il periodo festivo, che comincia con le celebrazioni natalizie. Lo sceneggiatore punta sulla fiaba, la contamina con atmosfere cupe e aggiunge le suggestioni del cinema per ragazzi degli anni ’80. I protagonisti sono infatti dei ragazzini che si sentono chiamati a una missione di salvataggio, quando scoprono che la loro maestra, che di notte si trasforma nella vecchina “con le scarpe tutte rotte”, è stata rapita.

La Befana vien di Notte, il film

Purtroppo però Guaglianone scrive una fiaba senza pathos, senza un antagonista che faccia paura, senza la cattiveria che rende il trionfo dei buoni più gustoso (trionfo inevitabile, a quanto pare), non abbraccia in pieno il fantasy, punto di partenza di questa storia, e il risultato è un appiattimento degli spunti che poteva offrire un film di genere nel panorama cinematografico italiano.

A poco serve la perizia del regista Soavi, che torna in sala dopo Il sangue dei vinti (2008). La regia non basta a salvare una scrittura “di sicurezza” che evita ogni complicazione e si tuffa nel citazionismo, passando dagli ormai immancabili Goonies, fino a E.T., senza però possedere il coraggio di abbandonarsi al genere e sfruttarne le potenzialità, raccontando cioè una fiaba edulcorata che esula dalla gloriosa tradizione del genere narrativo, che invece gode di complessità, stratificazione e gradi di lettura di diversa profondità.

Nemmeno per un istante siamo in pena per i giovani protagonisti o per la Befana/maestra rapita; le scenografie curate non bastano a mantenere credibile l’atmosfera; l’incoerenza di molti passaggi di trama rende ancora più manifesta la fretta con cui il progetto sembra confezionato. A nulla serve che la Cortellesi e Fresi siano due volti noti, amati e capaci, La Befana vien di Notte non riesce a scrollarsi di dosso la mediocrità del cinema italiano fatto senza ispirazione e senza il coraggio di abbracciare davvero il genere e rispettarne i canoni.

L’intenzione di realizzare un fantasy che comprende, per sua stessa natura, dei momenti cupi, si infrange contro la necessità, forse produttiva, di rendere il film più accessibile possibile a larghissime fette di pubblico. Il risultato è però approssimativo e non sfrutta certo le intuizioni di partenza che potevano essere abbracciate con più convinzione, a partire dalla fase di sceneggiatura.

Il trailer de La Befana vien di Notte

Avengers: Endgame, i 10 costumi che vorremmo rivedere nel film

Avengers: Endgame, i 10 costumi che vorremmo rivedere nel film

Il costume, per un supereroe, è importantissimo e, nel corso di dieci anni di Marvel Cinematic Universe, i protagonisti hanno indossato diverse uniformi, alcune più belle di altre. Ecco di seguito quelle che vorremmo rivedere in Avengers: Endgame.

Vedova Nera (Captain America: The Winter Soldier)

Il costume del fumetto di Vedova Nera sembra abbastanza semplice, tuttavia, la creazione di un vero costume funzionale è una questione completamente diversa. A volte i progetti semplici non si traducono in costumi semplici. Fortunatamente, questo non è stato il caso di Vedova Nera.

Mentre la maggior parte dei suoi costumi sono abbastanza riusciti, quello che indossava in Captain America: The Winter Soldier vince tutto. È elegante, ricorda il costume del personaggio dei fumetti ed è magnifico sullo schermo. Si tratta di una tuta molto semplice nel design, i guanti di Natasha e la fibbia della cintura spiccano. Qui speriamo di vedere di nuovo questo costume.

Captain America (Captain America: Il Primo Vendicatore)

Capitan America ha avuto alcuni costumi interessanti nella sua lunga storia nel MCU. Il suo ultimo costume in Avengers: Infinity War sembrava trarre ispirazione dal suo altro alter-ego dei fumetti, Nomad. Il costume blu scuro senza il motivo a stelle e strisce è molto diverso dal costume di Cap che abbiamo visto in Captain America: Il Primo Vendicatore.

Sì, c’è anche il costume USO, ma stiamo parlando di quello che Howard Stark ha progettato per Steve. È un costume iconico, tra i migliori del MCU, e ci piacerebbe vederlo in Avengers: Endgame.

Captain America (Avengers: Age of Ultron)

D’altra parte, il costume di Captain America di Avengers: Age of Ultron è uno dei migliori look di Steve. In Age of Ultron, Steve sfoggia un completo nuovo di zecca, per gentile concessione di Tony Stark. Naturalmente, la tuta presenta alcuni aggiornamenti tecnologici, come lo scudo elettromagnetico che consente a Steve di richiamarlo.

Per quanto riguarda l’aspetto, è una combinazione della Stealth Uniform con una tuta moderna più pratica. I colori sono della giusta tonalità, l’iconografia della bandiera è facilmente riconoscibile e tutto si integra bene. È uno dei migliori look di Steve Rogers nel MCU e sarebbe sicuramente fantastico vederlo di nuovo.

Vedova Nera (Iron Man 2)

Iron Man 2 ci ha presentato uno dei membri principali dei Vendicatori, Vedova Nera. Fury manda Natasha ad infiltrarsi nelle industrie Stark per tenere d’occhio Tony Stark e valutare il suo essere adatto o meno al progetto Vendicatori. Quando finalmente si rivale a Tony Stark, Natasha indossa la sua uniforme dello S.H.I.E.L.D.

Questo è stato il primo costume di Vedova Nera nel MCU ed è uno dei suoi migliori look. È un completo semplice, aderente e completamente nero con due linee grigie che corrono lungo la sua parte anteriore. Il costume è inoltre dotato di una cintura e di guanti. È accurato secondo i rferimenti dei fumetti e ha un bell’aspetto sullo schermo.

Star-Lord (Guardiani della Galassia)

Il costume di Star-Lord non assomiglia a quello che i fan si aspettavano se lo confrontiamo con i fumetti originali. Ma, nel caso del leggendario fuorilegge Peter Quill, questa non è una brutta cosa. Al contrario, l’interpretazione Marvel Cinematic Universe del personaggio è di gran lunga superiore alla sua controparte a fumetti per molti aspetti, incluso il costume.

I due costumi che abbiamo visto indossare a Star-Lord nel MCU sono abbastanza simili. La giacca è un po’ diversa nel Vol. 2 e Avengers: Infinity War e preferiamo semplicemente quello del primo film dei Guardiani. Ha un’aura da rockstar più sicura di sé, a differenza di quella nuova che assomiglia di più ad una divisa.

Scarlet Witch (Avengers: Age of Ultron)

Alla fine di Avengers: Age of Ultron abbiamo colto un breve sguardo sul nuovo costume di Wanda Maximoff. Dopo aver passato l’intero film in abiti civili, Wanda indossa un abito da super eroe nel momento in cui scopriamo che è stata reclutata come membro permanente dei Vendicatori. Tuttavia, la volta successiva che abbiamo visto Scarlet Witch in Captain America: Civil War, indossava ancora una volta vestiti che sembravano normali.

La ragione di questa scelta è che i fratelli Russo pensavano che fosse troppo presto per Wanda per scendere in campo ufficialmente, visto che si stava ancora adattando alla sua nuova situazione. Bene, a questo punto, dopo tutto quello che ha passato Wanda, adesso può essere pronta a indossare il suo costume da Scarlet Witch. Quindi, se Wanda tornerà in Endgame, speriamo di vederla ancora una volta in un vero costume da supereroe.

Thor (Thor: Ragnarok)

Tutti inneggiano a Taika Waititi, salvatore di Thor. Il regista non solo ha realizzato il miglior film di Thor nel franchise, ma ha anche trasformato Thor in un personaggio molto più interessante, e ha dato al Dio del Tuono il suo costume più bello, fino ad oggi. Partendo dai “rimasugli” del costume regale che Thor ha indossato fino a Ragnarok, il personaggio di Waititi indossa un’armatura da gladiatore.

Il costume che Thor indossava in Ragnarok aveva un design abbastanza semplice, con il marrone come colore principale. L’enorme mantella dei costumi precedenti è stata sostituita da una mezza cappa. Il risultato è uno dei costumi più belli della MCU.

Iron Man (Iron Man 2)

La prima armatura Iron Man progettata pensando alla portabilità e alla facilità di accesso, l’Iron Man MK V, potrebbe essere la più bella armatura del Vendicatore mai vista nel MCU. Il cosiddetto “Football” assomiglia a una normale valigetta, ma questa si trasforma in un’armatura. L’abbiamo vista in Iron Man 2 quando Whiplash attacca Tony durante il Circuit de Monaco.

Al di là della confezione e del concetto di portabilità, l’armatura in sé sembra molto bella, con argento e rosso bilanciati e con un aspetto per niente ingombrante. Non siamo alla eprfezione della tecnologia vista in Infinity War, ma sicuramente è un bel momento per l’evoluzione dell’armatura di Tony Stark.

Iron Man (Captain America: Civil War)

In oltre un decennio di film Marvel Studios, abbiamo visto innumerevoli armature di Iron Man. Con ogni nuovo modello, abbiamo avuto un nuovo look e alcuni aggiornamenti interessanti. In Captain America: Civil War, abbiamo visto la prima armatura Iron Man con un casco pieghevole. L’armatura sembrava elegante ma conservava ancora l’aspetto tradizionale, a differenza di quella vista in Infinity War.

Iron Man MK XLVI è per lo più rosso con le placche dorate complementari e sembra incredibile. A parte l’elmetto pieghevole, questa armatura ha introdotto più reattori Arc in miniatura, oltre a una costruzione più snella e aderente. Questa armatura è un esempio dell’artigianato di Tony al suo apice.

Spider-Man (Spider-Man: Homecoming)

In Avengers: Infinity War, Peter Parker ha indossato un costume iconico, l’adattamento live-action della tuta di Iron Spider dai fumetti. La tuta è equipaggiata con spider-arms e l’ultima tecnologia di Tony Stark. Tuttavia, mentre sono innegabili i vantaggi che offre, sembra ancora innegabile, o forse nostalgico, che la tuta che Peter indossa in Homecoming sia molto più bella.

Equipaggiata con una cintura pratica, Karen (la sua intelligenza artificiale) e tutti i tipi di aggeggi, la tuta di Peter di Spider-Man: Homecoming è uno dei costumi più fedeli ai fumetti e accurati nel MCU. Questa tuta è il classico look di Spidey ed è impossibile non amarla.

Avengers: Endgame, il primo concept art di Ronin

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Avengers: Endgame, il primo concept art di Ronin

Dopo la lunga latitanza, Jeremy Renner è stato trai protagonisti del trailer di Avengers: Endgame, e di seguito potete vedere quelli che potrebbero essere i primi concept ufficiali di Ronin, il personaggio in cui si è trasformato Occhio di Falco.

Non sappiamo se nel film dei fratelli Russo, Renner si chiamerà proprio Ronin, ma possiamo essere certi che il suo ruolo avrà un certo peso in tutta la storia. Di seguito, ecco le immagini condivise su Twitter da Daniel Richtman:

L’ipotesi più accreditata è che lo schiocco di Thanos, la Decimazione, ha portato via a Clint tutta la sua famiglia, moglie e figli, e che adesso lui sia mosso soltanto dalla vendetta contro il Titano Pazzo.

Avengers: Endgame, il primo trailer di Avengers 4

Avengers: Endgame arriverà al cinema il 24 Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

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Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Avengers: Endgame, tutti i segreti del trailer

Fonte

Us: il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele

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Us: il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele

Nel giorno di Natale, la Universal Pictures ha diffuso il primo trailer del nuovo film di Jordan Peele, Us, un nuovo incubo firmato dal regista e sceneggiatore di Scappa – Get Out, fenomeno cinematografico della scorsa stagione.

Noi, recensione del film di Jordan Peele

L’horror a sfondo razziale ha garantito al suo autore un posto trai grandi di Hollywood, forte anche del grande successo al box office, nonché il premio Oscar per la migliroe sceneggiatura originale agli ultimi Academy Awards.

Di seguito il primo trailer di Us

La sinossi:

La storia di US ambientata ai giorni nostri e segue la coppia formata da Adelaide e Gabe Wilson d’estate mentre portano i loro figli nella vecchia casa sulla spiaggia di lei, situata nel nord della California. Dopo una giornata in spiaggia con la famiglia, Adelaide – che è ossessionata da un trauma proveniente dal passato – diventa sempre più paranoica e crede che qualcosa di brutto possa accadere ai suoi cari. Mentre cala la notte, i Wilson vedono quattro figure che si tengono per mano e stanno in piedi silenziosamente in fondo al loro vialetto…

La Universal, che produrrà insieme alla Monkeypaw Productions, Sean McKittrick e Jason Blum, ha fissato la data di uscita nelle sale al 15 Marzo 2019.

Us: prime foto ufficiali del nuovo film di Jordan Peele

Box Office ITA: Il Ritorno di Mary Poppins vince il weekend

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Box Office ITA: Il Ritorno di Mary Poppins vince il weekend

Il Ritorno di Mary Poppins conquista il botteghino pre-natalizio, seguito da Amici come prima e Bohemian Rhapsody. Il Ritorno di Mary Poppins apre in testa al box office italiano incassando 2,6 milioni di euro. Uscito in oltre 750 sale, il sequel del celeberrimo classico Disney registra un’ottima media per sala pari a 3400 euro nel fine settimana pre-natalizio.

Amici come prima esordisce in seconda posizione con 1,7 milioni di euro, ottenendo una media per sala molto positiva di 3200 euro.Ma è Bohemian Rhapsody a continuare a riempire le sale. Infatti il biopic sui Queen incassa 1,3 milioni alla sua quarta settimana di programmazione e ottiene la media per sala più alta della classifica, ossia 3452 euro, totalizzando ben 17,3 milioni di euro.

Bumblebee debutta al quarto posto con 854.000 euro incassati in 436 sale, mentre Un piccolo favore raccoglie altri 435.000 euro con cui arriva a 1,3 milioni globali.Calo per Il Testimone invisibile (416.000 euro) e Macchine Mortali (378.000 euro), giunti rispettivamente a 1,2 milioni totali e 1,3 milioni complessivi.

Il Grinch precipita in ottava posizione con altri 352.000 euro con cui supera il tetto dei 5 milioni.In coda alla top10 ci sono le new entry Ben is Back, che esordisce con 350.000 euro, e The Old Man & the Gun, che debutta con soli 256.000 euro in 135 sale a disposizione.

Nelle Tue Mani: recensione del film di Ludovic Bernard

Nelle Tue Mani: recensione del film di Ludovic Bernard

In uscita nelle sale il 27 dicembre, Nelle Tue Mani è un film francese dal sapore dolce-amaro. La trama parte da un’idea molto nobile, l’amore per la musica classica, e si dipana tessendo un mosaico che va a toccare anche alcune questioni sociali della Francia odierna, come la situazione critica delle banlieue parigine.

Mathieu (Jules Benchetrit) è un ragazzo che vive nei sobborghi di Parigi e per sopravvivere compie piccoli furti con i suoi amici. Ma Mathieu ha anche un dono: sa suonare divinamente il pianoforte. Cosa che gli capita di fare nelle stazioni della città che offrono la possibilità di suonare lo strumento in mezzo alla folla di passanti che vanno e vengono. Tra gli spettatori più o meno distratti, un giorno il direttore del Conservatorio Pierre Geithner (Lambert Wilson) ascolta stupefatto il talento di Mathieu. E nel tentativo di salvare il ragazzo dalla galera, Pierre lo farà studiare in accademia sotto la severa guida della “Contessa” (Kristin Scott-Thomas), proiettando la bravura del ragazzo nella sfida che si terrà a fine anno in Conservatorio.

L’idea del film è venuta al regista, Ludovic Bernard (già direttore di seconda unità in film di successo come Lucy di Luc Besson e Nemico Pubblico n.1 – L’Istinto di Morte  di Jean-Français Richet) mentre si trovava alla stazione di Bercy. Durante l’attesa del treno è stato piacevole e allo stesso tempo sorprendente ascoltare il talento al pianoforte pubblico di un giovane sconosciuto, che si cimentava perfettamente in un valzer di Chopin pur non avendo minimamente l’atteggiamento da grande pianista.

Nel ruolo del giovane virtuoso troviamo Jules Bencherit, già noto per aver recitato nella commedia Il Condominio dei Cuori Infranti, che qui ha dovuto fare un grande lavoro di studio tecnico per imparare a suonare il pianoforte nella maniera più credibile possibile. Al suo fianco ha avuto insegnanti del calibro di Jennifer e Boris Fichet, coppia di concertisti famosa in tutto il mondo, che lo hanno addestrato per circa tre mesi prima delle riprese.

Nelle Tue Mani sviluppa una storia già nota: un ragazzo di talento ma privo di mezzi per poterlo sviluppare, che viene aiutato da chi ha buon cuore e lungimiranza. La storia del cinema è colma di trame del genere, che pure non smettono mai di emozionarci perché donano speranza e fiducia nell’umanità.

Il film di Bernard sceglie un approccio molto classico, con la costruzione del protagonista dapprima come genio ribelle e infine come giovane uomo realizzato, sfruttando anche il fattore sentimentale e quindi includendo una leggera storia d’amore che non rivela grosse sorprese. Il soggetto trae parecchi spunti dal romanzo Body and Soul di Frank Conroy, con un omaggio diretto attraverso una battuta pronunciata dalla Scott-Thomas.

Privo di particolari sorprese, Nelle Tue Mani è un film molto dosato che non enfatizza nemmeno nella scelta delle musiche classiche al pianoforte. La predilezione per le sonate di Rachmaninov punta più sulla razionalità e la perizia che sulla forte carica emotiva che uno strumento come il pianoforte può regalare. Al pianista russo è inoltre dedicato il titolo originale, Au Bout des Doigts (ovvero “Sulla punta delle dita”), in riferimento al libro di Catherine Poivre d’Arvor: Rachmaninov ou la passion au bout des doigts. Il film è stato presentato nella sezione autonoma “Alice nella città” alla Festa del Cinema di Roma.

Nelle Tue Mani, il trailer

Spider-Man: Un Nuovo Universo, tutti gli eroi in una clip

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Spider-Man: Un Nuovo Universo, tutti gli eroi in una clip

Debutterà domani al cinema Spider-Man: Un Nuovo Universo, il nuovo film di Phil Lord e Chris Miller, e trai titolo più apprezzati e acclamati dalla critica che debutteranno durante e vacanze di natala.

E mentre Sony Pictures sta accarezzando l’idea di brevettare l’incredibile tecnica d’animazione adottata per il film, oggi arriva una scena inedita dove possiamo vedere in azione tutti gli eroi che appariranno nel film:

Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager Miles Morales e delle infinite possibilità dello Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Il film è diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, con Shameik Moore e Jake Johnson. Uscita al cinema il 25 dicembre 2018. Durata 117 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

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Il cast di doppiatori americano comprendere gli attori Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage.

A dirigere Spider-Man – Un nuovo universo sono ben tre registi, Bob Persichetti (sceneggiatore de Il piccolo principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende) e Rodney Rothman, che ritroveremo prossimamente alla regia di un film live action, ovvero lo spin-off di 21, Jump Street. La sceneggiatura è di quest’ultimo insieme a Phil Lord (Piovono polpette, The Lego movie 1 e 2, 22 Jump Street), autore anche del soggetto. Il film è dedicato alla memoria di Steve Ditko, morto il 6 luglio 2018, e contiene l’ultimo cammeo vocale di Stan Lee. Nell’originale, Zoe Kravitz dà la voce a Mary Jane e Hailee Stanfield a Gwen Stacy.

Milla Jovovich celebra la fine delle riprese di Monster Hunter

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Milla Jovovich celebra la fine delle riprese di Monster Hunter

Milla Jovovich ha annunciato la fine delle riprese di Monster Hunter, il nuovo film, tratto dall’omonimo videogame, che la vede protagonista, ancora una volta, dopo il franchise di Resident Evil, diretta da Paul W.S. Anderson, suo compagno anche nella vita reale.

Capcom ha lanciato il primo capitolo del franchise di videogiochi Monster Hunter nel 2004, e la saga è cresciuta immensamente da allora. All’inizio di quest’anno, l’ultima puntata dal titolo Monster Hunter World (la nostra recensione) è diventato il gioco più venduto di sempre per lo Studio, e così l’inizio della lavorazione del film arriva in un momento straordinariamente propizio data la grande eccitazione che circonda il titolo in questo momento.

Milla Jovovich ha debuttato al cinema nel 1997, con Il Quinto Elemento,  solo cinque anni dopo si sarebbe ritrovata a guidare un franchise d’azione tutto suo. Infatti, non è estranea ad adattamenti di videogiochi al cinema, dopo aver interpretato il ruolo di Alice in sei film di Resident Evil, con l’ultimo film uscito nel 2016. Ora, con Monster Hunter, Milla è destinata a recitare in un altro adattamento di videogioco.

A dirigere il film, così come accaduto anche con il franchise di Resident Evil, c’è Paul W.S. Anderson, anche marito della Jovovich nella vita. Nel cast del film ci sono anche Ron Perlman, T.I. Harris, Diego Boneta e Tony Jaa.

Monster Hunter: Milla Jovovich nella prima foto ufficiale

Ecco la prima sinossi del film: “Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia mortale. Quando il tenente Artemis (Milla Jovovich) e i suoi fedeli soldati vengono trasportati dal nostro mondo al loro, il tenente imperturbabile subisce uno shock. Nella sua disperata battaglia per la sopravvivenza contro enormi nemici con poteri incredibili e attacchi inarrestabili, Artemis si unirà a un uomo misterioso che ha trovato il modo di reagire”.

Hellboy: Selma Blair e Ron Perlman “commentano” il trailer del reboot

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Ron Perlman e Selma Blair, che sono stati i protagonisti degli Hellboy diretti da Guillermo Del Toro, hanno commentato in maniera indiretta il trailer del reboot sul personaggio di Mike Mignola, interpretato ora da David Harbour e diretto da Neil Marshall.

Mentre Perlman ha condiviso un montaggio video di Netflix della sua versione di Hellboy, in cui compaiono anche la Blair, Jon Hurt, Rupert Evans e Jeffery Tambor. Per quanto riguarda Selma, invece, l’attrice ha condiviso una foto in cui compare con Perlman, con l’inequivocabile scritta: “Quest’uomo. Per sempre il mio Red.” Già qualche tempo fa, Ron Perlman aveva condiviso il suo pensiero sul reboot, dicendo che per lui si trattava ancora di una “ferita aperta” e che avrebbe tanto voluto realizzare il terzo film insiame al regista messicano. Questo però non è avvenuto ed è subentrato Harbour.

Hellboy: trailer italiano del reboot con David Harbor

Il nuovo film diretto da Neil Marshall (Il Trono di Spade, The Descent), sarà legato maggiormente agli elementi horror dei fumetti di Mignola, tanto che avrà certamente un rating vietato ai minori. Detto questo, il trailer lascia ben sperare, anche se al momento non sembra essere poi così tanto “spaventoso”. Il film doveva inizialmente uscire a gennaio 2019, ma la Lionsgate ha annunciato all’inizio dell’autunno che la pellicola sarebbe rimandata al 12 aprile 2019.

Hellboy di Neil Marshall vede David Harbor nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.

Aquaman: James Wan rivela una importante scena tagliata

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Aquaman: James Wan rivela una importante scena tagliata

Arriverà nelle nostre sale il primo gennaio, ma negli Stati Uniti sta già facendo parlare (bene) di sé; si tratta di Aquaman, il nuovo film Warner Bros/DC Comics diretto da James Wan che dovrebbe ripulire l’immagine dell’universo condiviso dopo l’incredibile flop di Justice League.

Durante la promozione del film, il regista James Wan ha parlato a lungo di ciò che sarebbe potuto essere il film e di quelle che sono state le scene eliminate dal montaggio finale. Durante una conversazione con ComicBook.com, Wan ha dichiarato di essere stato constretto a eliminare delle scene dal film.

In particolare, per evitare che il film non fosse oltremodo lungo, cosa che preoccupava molto il regista, sono state sacrificate delle scene importanti, tra cui quella in cui Arthur impara a respirare sott’acqua. Nelle speranze del regista, la scena in questione e le altre eliminate saranno inserite nelle edizioni in Home Video del film, in Blu-Ray e DVD.

Aquaman: le prime reazioni sono lusinghiere verso James Wan

Aquaman  è stato diretto da James Wan (Insidious, L’evocazione The Conjuring, Fast and Furious 7) e vede protagonista Jason Momoa. Con lui ci sarà Amber Heard nei panni di Mera, Yahya Abdul-Mateen II, Patrick Wilson, Dolph Lundgren, Ludi Lin e  Willem Dafoe. Il cinecomic è arrivato al cinema il 1 Gennaio 2019.

Aquaman è il re dei Sette Mari. Questo sovrano riluttante di Atlantide, bloccato tra il mondo della superficie, costantemente violento contro la vita nel mare e gli Atlantidei che sono in procinto di rivoltarsi, deve occuparsi di proteggere il mondo intero.

Aquaman, recensione del film con Jason Momoa

Moschettieri del Re: intervista a Rubini, Mastrandrea e Papaleo

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Moschettieri del Re: intervista a Rubini, Mastrandrea e Papaleo

In occasione dell’uscita di Moschettieri del Re abbiamo avuto il piacere di intervistare anche i protagonisti Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo e Lele Vannoli.

GUARDA ANCHE, Moschettieri del Re: intervista a Giovanni Veronesi e Matilde Gioli

Gli attori interpretano, rispettivamente, Porthos, Aramis e Athos, mentre Vannoli è il divertente “servo muto”, indispensabile aiutante dei moschettieri nella loro penultima missione!

Il cast di Moschettieri del Re è completato da Margherita Buy nei panni della Regina Anna e Pierfrancesco Favino in quelli di D’Artagnan. Il film segna ritorno alla commedia di Giovanni Veronesi. Il film nasce come una co-produzione Indiana Production e Vision Distribution e sarà distribuito nelle sale dal 27 dicembre prossimo da Vision Distribution.

Moschettieri del Re, il film

D’Artagnan (Pierfrancesco Favino), Porthos (Valerio Mastandrea), Athos (Rocco Papaleo) e Aramis (Sergio Rubini). Oggi sono un allevatore di bestiame con un improbabile accento francese, un castellano lussurioso, un frate indebitato e un locandiere ubriacone, che per amor patrio saranno di nuovo moschettieri. Cinici, disillusi e sempre abilissimi con spade e moschetti, saranno richiamati all’avventura dalla Regina Anna (Margherita Buy) per salvare la Francia dalle trame ordite a corte dal perfido Cardinale Mazzarino (Alessandro Haber), con la sua cospiratrice Milady (Giulia Bevilacqua). Affiancati nelle loro gesta dall’inscalfibile Servo muto (Lele Vannoli) e da un’esuberante Ancella (Matilde Gioli), i quattro – in sella a destrieri più o meno fedeli – combatteranno per la libertà dei perseguitati Ugonotti e per la salvezza del giovanissimo, parruccato e dissoluto Luigi XIV (Marco Todisco). Muovendosi al confine tra realtà e fantasia, i nostri si spingeranno fino a Suppergiù, provando a portare a termine un’altra incredibile missione. Difficile dire se sarà l’ultima o la penultima.

Superman Lives: una nuova foto del costume per il film mai realizzato

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Il progetto di Tim Burton, dal titolo Superman Lives, non ha mai visto la luce, ma sono in molti i fan del regista e dei fumetti che avrebbero voluto vedere sul grande schermo la versione dell’uomo d’acciaio di Burton, che avrebbe avuto il volto di Nicolas Cage.

Di seguito, via Instagram, ecco un’altra foto del costume che Cage ha indossato negli screen test che sono diventati ormai meraviglie della rete. Ecco il costume:

Superman Lives: Nicolas Cage in uno screentest per il film mai realizzato

Dopo il progetto, che ha riscosso un successo incredibile, di Batman, Tim Burton era lanciato verso la produzione di quest’altro film che però non ha mai visto la luce, passando poi la palla a Bryan Singer che solo molti anni dopo ha riportato sul grande schermo il primo Superman che non avesse il volto di Christopher Reeves.

L’uomo d’acciaio “in carica” per adesso è Henry Cavill, che ha interpretato il personaggio nel film standalone di Zack Snyder e in Batman v Superman: Dawn of Justice. Lo abbiamo visto l’ultima volta in Justice League. Tuttavia, le ultime voci vorrebbero un allontanamento di Cavill dal personaggio DC.

Disney sotto accusa per aver registrato il marchio “Hakuna Matata”

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Il Re Leone è considerato uno dei gioielli del “rinascimento” della Disney, e tra i molti momenti indimenticabili del film vincitore dell’Oscar c’è il mantra “hakuna matata“, che descrive lo stile di vita rilassato del duo comico del film, Timon e Pumba. Mentre la Disney si prepara per il remake in CGI del film, previsto per il 2019, il film è oggetto di critiche nei confronti della frase in lingua swahili, che la Casa di Topolino ha registrato come sua proprietà.

Le critiche sono iniziate con una rubrica del Business Daily Africa, che ha accusato la Disney di appropriazione culturale, con l’utilizzo di quella frase. “È un peccato che nel corso degli anni ci siano stato un sacco di furti della cultura africana, attraverso l’uso dei diritti di proprietà intellettuale – ha scritto Cathy Mputhia – Ciò significa che il patrimonio che dovrebbe appartenere a un determinato gruppo di persone viene invece rubato utilizzando metodi legali, in base al quale a terzi vengono riconosciuti i diritti esclusivi.”

L’articolo di Mputhia ha attirato l’attenzione dell’attivista dello Zimbabwe Shelton Mpala, che ha avviato una petizione online che ha già raccolto oltre 140.000 firme. “Pur rispettando la Disney come istituzione di intrattenimento responsabile della creazione di molti dei nostri ricordi d’infanzia, la decisione di registrare il marchio “Hakuna Matata” si basa esclusivamente sull’avidità e rappresenta un insulto non solo per lo spirito del popolo swahili, ma anche per l’Africa nel suo complesso”, scrive Mpala nella descrizione della petizione.

La Disney ha richiesto la registrazione del marchio nel 1994, contemporaneamente all’uscita de Il Re Leone, per proteggere il loro uso della frase sui prodotti Disney, oltre a impedire ad altri di incassare la proprietà intellettuale. “La registrazione della Disney di “Hakuna Matata”, che è stata depositata nel 1994, non ha mai impedito alle persone di usare quella frase” ha detto la società in una nota, citando poi altre frasi di uso comune, come “Yahoo” e “Buon Natale”, i cui marchi non hanno mai impedito a nessuno di utilizzarli in una conversazione casuale.

Questa non è la prima volta che il film d’animazione Disney ha affrontato controversie sul suo contenuto. Al momento della sua uscita, molte persone hanno messo in dubbio le somiglianze de Il Re Leone con la serie televisiva animata degli anni sessanta di Osamu Tezuka, Kimba il Leone Bianco. Ha anche affrontato altre controversie che coinvolgono messaggi o metafore nascosti suggeriti nella sua animazione e nella rappresentazione dei personaggi.

Il re leone: il teaser trailer del live action Disney

Basato su una sceneggiatura scritta da Jeff NathansonIl Re Leone sarà realizzato con le stesse tecniche di animazione computerizzata utilizzare per portare alla luce Il Libro della Giungla (2016). Jon Favreau, che dirige anche questo secondo live action Disney, dovrà questa volta affrontare una sfida in più, visto che in questo caso non ci sarà nessun personaggio umano su cui basare le inquadrature e le scene.

Nel cast dei doppiatori, al momento, sono stati confermati Donald Glover, nel ruolo di Simba, e James Earl Jones, che torna a essere MufasaSeth Rogen e Billy Eichner doppieranno Pumba e Timon. Nel cast anche John Kani, visto in Civil War, che darà voce a Rafiki e Alfre Woodard, che sarà Sarabi. Chiwetel Ejiofor sarà Scar.

MCU: 8 attori che rimpiangono di aver recitato nell’universo condiviso

Al giorno d’oggi essere parte del MCU è una fortuna riservata a pochi e un’esperienza che garantisce agli attori una carriera privilegiata. Tale professione offre, anche ai livelli bassi, una certa sicurezza economica, notorietà, fama. Ma ci sono delle cose con cui un attore deve scendere a patti e alcune scelte infelici con cui deve convivere.

Ecco allora seguito 8 attori che rimpiangono la loro partecipazione all’universo condiviso:

Gwyneth Paltrow

Introdotta per la prima volta nel MCU in Iron Man nel 2008, Gwyneth Paltrow veste i panni di Pepper Potts da allora ed è apparsa anche nei successivi film del franchise. 
L’attrice ha rivelato in un’intervista del 2016 con Entertainment Tonight che dopo il secondo capitolo si sentiva leggermente “scarica” nel mondo della recitazione e che avrebbe voluto prendersi una pausa, dunque non era nemmeno sicura in quali film della Marvel avrebbe lavorato.

Terrence Howard

In molti si sono chiesti come mai, dopo il successo di Iron Man nel 2008, Terrence Howard non abbia fatto ritorno nei panni di James Rhodes aka War Machine, a beneficio del suo sostituto Don Cheadle. Ed è proprio lo stesso Terrene Howard a fornire la spiegazione dell’accaduto durante una conferenza stampa per il suo ultimo film, facendoci intendere che essenzialmente Robert Downey Jr. lo avrebbe fatto fuori dal sequel della pellicola di Jon FavreauHoward non menziona mai specificatamente il nome del collega ma, interrogato in merito, spiega la sua assenza in Iron Man 2 dicendo:

“È successo che la persona che io ho aiutato a diventare Iron Man, quando arrivò il momento di riunirsi per il sequel, prese i soldi che erano destinati a me e mi fece fuori. Avevamo un accordo di tre film e l’affare era concluso. Poi mi dissero che mi avrebbero pagato un ottavo di quello che avevamo stipulato sul contratto, perché pensavano che il secondo film avrebbe avuto successo anche senza di me…”

Hugo Weaving

avengers infinity war

Avengers: Infinity War ha visto tornare sul grande schermo, un po’ a sorpresa, il personaggio di Teschio Rosso, scomparso dalla circolazione dopo gli eventi di Captain America: Il Primo Vendicatore. Tuttavia a interpretarlo non c’era Hugo Weaving, ma un altro attore.

A quanto pare Weaving era contento e disponibile all’idea di vestire di nuovo i panni del villain, ma non in quel tipo di film e a quelle condizioni.

Mickey Rourke

Iron Man 2 non aveva di certo il villain meno riuscito di tutto il MCU, tuttavia l’attore che lo interpretava, Mickey Rourke, ha avuto diversi rimpianti sul ruolo e su ciò che poteva essere. La critica maggiore era rivolta al fatto che fosse un personaggio “monodimensionale“.

Rourke si avvicinò perfino agli sceneggiatori Jon Favreau e Justin Theroux chiedendogli di aggiungere un po’ di colore al cattivo, ma la Marvel decise di tagliare fuori la maggior parte delle scene di Whiplash.

Idris Elba

Idris Elba è un altro, insieme a Natalie Portman, che ha rimpianto la sua partecipazione al MCU, dove ha interpreta il ruolo di Heimdall nel franchise di Thor e in Avengers: Infinity War.

Secondo l’attore, in Thor: The Dark World l’eroe mancava di profondità e risultava piuttosto inutile a livello di trama, raccontando in un’intervista che tutta l’esperienza sul set fu una tortura, mentre il suo agente lo incoraggiava ad andare avanti perché parte dell’accordo.

Edward Norton

edward norton

Edward Norton ha soltanto ricoperto il ruolo di attore in L’incredibile Hulk, ma anche quello di co-sceneggiatore del film, che la storia ricorderà come uno dei più sonori flop del MCU. Norton consegnò lo script soltanto poche settimane prima dell’inizio della produzione, e i Marvel Studios lamentavano un certo atteggiamento che non si allineava con la propria filosofia di lavoro.

L’attore dichiarò in seguito di di non aver amato l’esperienza professionale con la Marvel,  denunciando una divergenza creativa insanabile e caratterizzata da varie incomprensioni.

Natalie Portman

Molti degli attori apparsi in Thor: The Dark World sembrano non aver particolarmente amato i loro ruoli, tra cui Natalie Portman, che avrebbe voluto uscire dal franchise dopo che la regista Patty Jenkins non venne scelta per dirigere il film.

Come segno di protesta l’attrice si disse contraria a partecipare al secondo capitolo, ma sfortunatamente era costretta a completare le riprese da contratto; tuttavia nel 2016 la Portman ha dichiarato che sarebbe disponibile a tornare se richiesto.

Jeremy Renner

Oggi la maggior parte degli attori farebbe di tutto per entrare nella grande famiglia del Marvel Cinematic Universe, ma qualche anno fa lo stesso non si poteva dire di Jeremy Renner, che a quanto pare stava cercando di uscirne.

Nel primo film degli Avengers l’attore ebbe l’opportunità di brillare nei panni di Occhio di Falco, tuttavia la frustrazione crebbe quando il suo personaggio venne ridotto ad una cavia controllata da Loki per metà del tempo complessivo. Renner era così scoraggiato da pensare che l’eroe sarebbe stato ucciso alla fine del film.

Le lamentele riguardavano anche il fatto che circa 90% del personaggio non corrispondeva a ciò per cui aveva firmato sul contratto.

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Fonte: ScreenRant