Dopo il primo calciatore di Serie A,
Daniele Rugani, e gli scrittori Luis
Sepulveda e Carmen Yáñez, il
coronavirus si palesa anche nelle star di Hollywood. Il primo
colpito è Tom
Hanks, che insieme alla moglie Rita
Wilson, è attualmente in isolamento in un ospedale
australiano.
La celebre coppia è risultata
positiva al COVID-19 mentre era in Australia per
l’inizio delle riprese del film biografico su
Elvis. Al momento non si hanno maggior dettagli sulle loro
condizioni, ma le autorità australiane hanno stabilito che i due si
sono ammalati negli Stati Uniti e poi hanno viaggiato dall’altra
parte del mondo.
“Salve gente. Rita e io siamo
giù in Australia. Ci sentiamo un po’ stanchi, come se avessi il
raffreddore, e dolori al corpo. Rita ha i brividi che vanno e
vengono. Un po’ di febbre. Per dirla chiaramente, cosa di cui il
mondo ha bisogno ora, ci siamo sottoposti al test del coronavirus e
siamo stati trovati positivi.
Dunque, ora. Cosa fare? Gli
ufficiali medici hanno un protocollo che va seguito. Noi Hank
dobbiamo essere testati, osservati, e isolati per quanto tempo sarà
opportuno secondo la salute pubblica. Non c’è molto da fare che
agire giorno per giorno, giusto?
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale americane il
prossimo 20 marzo, mentre in Italia uscirà “soltanto” il 16 aprile.
Eppure, nonostante il film non sia ancora arrivato al cinema,
John Krasinski ha rivelato di avere già
alcune idee per un ipotetico terzo capitolo. A rivelarlo è stato lo
stesso regista e sceneggiatore in una recente intervista con
Collider.
Krasinski ha spiegato di aver avuto
delle idee per un terzo film già durante la lavorazione di A
Quiet Place 2:“È interessante.
Quando ho girato il primo film non avevo mai pensato ad un
prosieguo. Invece, quando ho girato il secondo film, mi sono fatto
una serie di domande su un possibile terzo capitolo”, ha
dichiarato l’attore.
John Krasinski ha poi dichiarato di aver preso
nota di tutte queste idee nate durante la lavorazione di A
Quiet Place 2, nel caso un terzo
episodio gli venisse ufficialmente commissionato. L’attore ha anche
rivelato di considerare una trilogia come la naturale progressione
della storia alla base dell’universo che ha creato: secondo
Krasinski, un terzo film potrebbe essere la naturale conclusione
del franchise.
A
Quiet Place 2 arriverà nelle sale americane
il 20 marzo 2020. In Italia uscirà invece il 16 aprile. Le vicende
del primo capitolo seguivano il viaggio di una famiglia costretta a
vivere nel silenzio per non cadere vittima di misteriose creature
che vengono attirate dai suoni. Consapevoli che ogni minimo
sussurro, ogni minimo passo, significa la morte, Evelyn (Emily
Blunt) e Lee (John
Krasinski) sono determinate a trovare un modo per
proteggere i loro figli mentre tentano disperatamente di
contrattaccare.
John Krasinski ha spiegato che il sequel
affronterà le stesse tematiche del suo predecessore: “Amo
l’idea del primo film, in cui il mio personaggio e quello di Emily
combattono contro il desiderio di sopravvivere e la voglia di
vivere. Tutto quello che il mio personaggio voleva era
sopravvivere. Il suo personaggio invece diceva: ‘Non è abbastanza.
Dobbiamo vivere. Dobbiamo permettere a questi ragazzi di vivere
come esseri umani’. Dopo la mia morte, ho amato vedere Emily
combattere con tutto questo, con l’idea che la sopravvivenza sia
forse l’unico modo per affrontare le cose. Forse quella voglia di
vivere era davvero troppo pericolosa…”
Harvey Weinstein è
stato condannato a 23 anni di prigione nello stato di New York,
essendo stato ritenuto colpevole
delle accuse di aggressione sessuale e stupro di terzo
grado. Sarà formalmente registrato come molestatore sessuale.
Si tratta del momento culminante della rovinosa caduta dell’uomo
che per decenni è stato tra le più influenti a Hollywood.
Prima che la sentenza fosse letta,
Weinstein si era rivolto a un’aula di tribunale di Manhattan
gremita di persone, dichiarando di essere attanagliato da un
“profondo rimorso”. In un discorso sconclusionato, ha anche
respinto il movimento #MeToo, sottintendendo che si è spinto troppo
oltre, accostando alle sue accuse il suo impegno nella
beneficenza.
“Sono totalmente confuso –
ha detto – Penso che gli uomini siano confusi in merito a tutto
questo… questo sentimento di migliaia di uomini e donne che stanno
perdendo il giusto processo, sono preoccupato per questo paese (…)
Questa non è la giusta atmosfera negli Stati Uniti d’America”,
ha aggiunto Weinstein.
Weinstein ha affermato di avere
“amicizie serie” con le due principali accusatrici nel caso, Miriam
Haley e Jessica Mann. Entrambe le donne hanno rilasciato delle
dichiarazioni prima che il giudice Burke emettesse la sentenza.
Haley, che afferma di essere stata
aggredita sessualmente da Weinstein nel suo appartamento nel 2006,
ha detto al giudice che è stata lasciata emotivamente danneggiata
dall’incidente. “Mi ha spaventato profondamente,
mentalmente ed emotivamente – ha aggiunto – Ciò non solo
mi ha spogliato della mia dignità di essere umano e di donna, ma ha
schiacciato la mia fiducia.”
Mann, che ha testimoniato che
Weinstein l’ha violentata nel corso di una relazione violenta, ha
affermato che anche il suo abuso ha avuto un impatto negativo sulla
sua vita. “Non so come spiegare gli orrori di essere stati
violentati da qualcuno che ha potere – ha aggiunto Mann –
L’impatto sulla psiche è profondo. Lo stupro non è solo un momento…
è per sempre. “
La città
incantata è il capolavoro di Hayao
Miyazaki. Per quanto ci possano essere tanti altri film,
della filmografia del grande maestro giapponese che rientrano trai
nostri preferiti, il film del 2001 è sicuramente il più complesso,
riuscito, compiuto.
Da poche settimane, insieme a molta
altra produzione dello studio Ghibli, La città
incantata è disponibile su Netflix e si conferma uno dei film più visti degli
ultimi giorni, complice anche la clausura necessaria a contrastare
l’imperversare del coronavirus su territorio nazionale
(mondiale!).
Proprio per questo, per apprezzare
ancora di più il film e per carpirne qualche segreto nascosto, ecco
quello che forse non sai su La città
incantata:
La mancanza della
sceneggiatura
Pur avendo una trama ricca di
personaggi sviluppati, La città incantata
non è stato realizzato con una sceneggiatura. In effetti, i film di
Miyazaki non hanno mai avuto sceneggiature. “Non ho la trama
finita e pronta quando iniziamo a lavorare a un film”, ha
detto il regista a Midnight Eye. “Di solito non ho
tempo. Quindi la storia si sviluppa quando inizio a disegnare gli
storyboard. La produzione inizia molto presto, quando gli
storyboard sono ancora in fase di sviluppo.” Miyazaki non sa
dove lo porta il racconto, quando comincia a lavorare a un film, e
lascia che sia la storia ad “accadere” organicamente. “Non sono
io che realizzo il film. Il film si fa da solo e non ho altra
scelta che seguire la storia”.
L’omaggio alla Pixar
Quando Chihiro arriva a
casa di Zeniba, la lanterna che salta è un omaggio alla lampada
simbolo del logo Pixar, con tanto di effetto sonoro.
Lo studio Ghibli e la Pixar
rappresentano due poli di grandissima importanza per quello che
riguarda il cinema d’animazione, due studi che apparentemente si
dedicano in maniera opposta a quest’arte, ma che allo stesso modo
contribuiscono alla sua grandezza e alla bellezza del mondo.
Lo studio della realtà
Per animare al meglio la
scena in cui Chihiro somministra la medicina a forza a Haku nella
sua forma di drago, Hayao Miyazaki ha fatto studiare ai suoi
animatori la bocca di un cane mentre gli veniva dato da mangiare e
un veterinario gli teneva la mascella inferiore.
Tratto da una storia vera
La scena che mostra la
purificazione dello spirito fluviale si basa su un episodio di vita
reale dello stesso Hayao Miyazaki in cui il regista ha partecipato
alla pulizia del fondale di un fiume, rimuovendo, tra le altre
cose, anche una bicicletta.
Doppiaggio da maiali
Per riprodurre la voce
della madre di Chihiro mentre parla a bocca piena, l’attrice Yasuko
Sawaguchi in realtà ha doppiato il dialogo (nella versione
originale in lingua giapponese) mentre mangiava un pezzo di
Kentucky Fried Chicken. L’attrice Lauren Holly ha fatto la stessa
cosa nella versione inglese, mangiando però una mela.
Tagliare la linea!
Nella scena in cui Chihiro
schiaccia con il piede il piccolo verme nero che abitava dentro ad
Haku, Kamaji dice a Chihiro di “Tagliare la linea!”. Tagliare
la linea è una specie di incantesimo porta fortuna
giapponese eseguito facendo il gesto di un taglio attraverso gli
indici collegati di un’altra persona.
Il rito scaramantico viene eseguito
ogni volta che qualcuno viene considerato impuro e stando alle note
di produzione, la doppiatrice di Chihiro, Rumi Hiiragi, all’epoca
una bambina, non aveva familiarità con il rito, visto che si tratta
di un gesto molto antico, caduto in disuso.
Record e Oscar
La città incantata è il primo anime
ad essere nominato per un Oscar e a vincerlo. È anche il film più
lungo di qualsiasi altro nominato o vincente nella categoria
dedicata all’animazione (125 minuti). Ad oggi è l’unico film
straniero, di produzione non anglofona, ad aver vinto per miglior
film d’animazione ed è, infine, l’unico film d’animazione
tradizionale a vincere l’Oscar di categoria, visto che gli altri
vincitori, dal 2001 (anno in cui è stato istituito l’Oscar) a oggi,
sono stato tutti film in CGI.
(L’immagine si riferisce al premio
Oscar alla carriera assegnato a Hayao Miyazaki nel
2015).
Il gioco di parole nel titolo
Il titolo originale del
film è Sen to Chihiro no kamikakushi che
contiene un gioco di parole. L’inizio del titolo “sen to” (che
significa “mille e”), se letto tutto attaccato, “sento”, in
giapponese indica lo stabilimento balneare, location principale in
cui è ambientato il film.
Una scena riciclata
La scena alla fine del
film in cui Chihiro e i suoi genitori stanno camminando attraverso
il tunnel per tornare in macchina è esattamente la stessa scena
dell’inizio del film, solo invertita.
L’enigma dei nomi
I personaggi de
La città incantata riflettono la loro
essenza nei loro nomi. “Bô”, l’enorme figlio di Yubaba, significa
ragazzino o figlio, “Kamaji” significa vecchia caldaia,
“Yubaba” significa strega da bagno e “Zeniba” significa strega da
soldi. Il nome dell’eroina “Chihiro” significa un migliaio di
braccia o ricerche, mentre il suo nome da sguattera “Sen”
significa solo mille.
La città incantata streaming
Il film è disponibile in streaming
su Netflix, insieme a tutto il catalogo Ghibli. La storia narra
l’avventura di Chihiro, una bambina che, dopo aver perso i genitori
in un incidente alquanto inquietante (a tratti disgustoso),
intraprende un’avventura che la porterà a lavorare in uno
stabilimento balneare, a incontrare streghe, draghi, misteriosi
spiriti, fino a ritrovare i suoi genitori.
Come tutti gli altri eventi
collettivi e festivalieri che prevedono assembramenti, anche il
Festival
di Cannes 2020 corre il rischio di una cancellazione,
a causa della minaccia del coronavirus, che sta incalzando anche in
Francia, nonostante i numeri siano ancora contenuti.
In una intervista a Le
Figaro, il presidente Pierre Lescure ha
dichiarato che se l’emergenza legata al nuovo virus non migliorerà
entro aprile, la manifestazione verrà annullata. Secondo le
sue parole, il festival rimane “ragionevolmente ottimistico
nella speranza che il picco epidemico venga raggiunto alla fine di
marzo e che potremo tirare un respiro di sollievo ad
aprile”.
Ha però anche spiegato che si è ben
consci della minaccia e che non sarà certo un problema annullare la
manifestazione per il bene collettivo. Inoltre, ha anche affrontato
la questione legata al rifiuto dell’organizzazione del festival di
un’offerta di copertura assicurativa da parte della Circle Group,
notizia riportata da diversi giornali di settore, come Variety.
“Questa offerta ci è stata fatta
circa 10 giorni fa, ma era totalmente sproporzionata” ha detto
Lescure. “Ci hanno offerto 2 milioni di euro quando il
nostro budget è di 32. Praticamente,
noccioline. La compagnia si stava comportando come un
cacciatore di taglie e così abbiamo declinato la
proposta”.
Se, come in tutto il mondo si spera,
marzo sarà il picco dell’infezione e ad aprile la situazione si
sarà contenuta, il Festival di Cannes 2020 si
svolgerà dal 12 al 23 maggio, con l’annuncio del programma previsto
per il 16 aprile a Parigi.
La Fase 4 del MCU inizierà finalmente quest’anno
con l’arrivo di Black Widow. Tuttavia, a novembre, avremo
finalmente la possibilità di vedere uno dei film più attesi, ma
anche più misteriosi, di questa nuova fase: Gli Eterni.
Il film sarà diretto
da Chloé Zhao e vedrà la partecipazione – tra gli
altri – di
Angelina Jolie,
Kumail Nanjiani e Richard Madden. La storia è quella di un
gruppo di antichi esseri cosmici che vivono tra gli esseri umani da
migliaia di anni. Sulla trama vige ancora il più assoluto mistero,
ma i rumor – come da tradizione – non hanno fatto altro che
susseguirsi nel corso di questi mesi.
Ecco alcune voci su
Gli Eterni che speriamo siano vere e
altre che speriamo siano false:
Maelstrom sarà il villain (speriamo sia vero!)
Al momento non sappiamo ancora con
precisione chi saranno i buoni e chi saranno i cattivi nella storia
che verrà raccontata ne Gli Eterni. Tuttavia, sono in molto a sostenere che
nel film vedremo anche Maelstrom, uo dei cattivi più noti dei
fumetti. È un personaggio disumano che viveva tra i Devianti:
insieme a questi, Maelstrom dovrebbe figurare come principale
minaccia del film e, probabilmente, apparire anche in futuri film
del MCU.
L’ingresso degli X-Men nel MCU (speriamo sia falso!)
L’introduzione degli Eterni sarà
senza dubbio un evento rivoluzionario per il MCU. Si tratta pur sempre di esseri
onnipotenti che si sono nascosti tra gli umani per anni e che sono
finalmente destinati ad emergere e a rivelarsi al mondo. Data la
storia pregressa dei personaggi, sono in molti a sostenere che il
film potrebbe servire ad introdurre anche gli
X-Men nell’Universo Cinematografico Marvel. Ma sarebbe davvero
l’idea più azzeccata quella di introdurre gli iconici mutanti in un
film con dei personaggi altrettanto carismatici e potenti? Siamo
certi di no…
Gli Eterni sono una minaccia? (speriamo sia vero!)
Sapere che
gli Eterni sono stati sulla Terra per tantissimi anni, fa sorgere
una domanda spontanea: perché non sono intervenuti prima nel
MCU?. Numerose sono state le
occasioni perfette che avrebbero permesso a questi eroi di entrare
in azione, come quando
Loki attaccò la Terra o come quando
Thanos spazzò via metà dell’universo. Tuttavia, si vocifera che
tale decisione – ossia quella di non aver mai mostrato gli Eterni
fino ad ora – avrà un ruolo fondamentale nel film. Alcuni rumor
suggeriscono che, in seguito ai danni commessi da Thanos, gli
Eterni sono ormai visti come una minaccia che i
Celestiali decidono di eliminare. Potrebbe essere un modo
sicuramente interessante di collegarli nel più ampio racconto
che è alla base del MCU.
Un giovane Thanos (speriamo sia falso!)
Thanos è collegato agli Eterni nei fumetti e sono in molti a
chiedersi se anche quelle connessioni verranno riproposte anche nel
film. Ciò che sappiamo finora su Thanos non riguarda in alcun modo
gli Eterni, ma dato il lungo arco narrativo che coprirà questo
film, sono in molti a credere che un giovane Thanos possa apparire
nel film. Thanos è uno dei cattivi più interessante del MCU e sicuramente vale la pena
esplorare di più la sua storia pregressa, ma forse il film sugli
Eterni non è propriamente l’occasione giusta. L’abbiamo appena
visto perdere in Avengers: Endgame: che senso avrebbe esplorare le sue
origini adesso? Meglio concentrarsi su nuovi personaggi…
Il ritorno di Ego (speriamo sia vero!)
Nei fumetti, i
Celestiali sono esseri divini responsabili della creazione
degli Eterni allo scopo di proteggere l’umanità dai Devianti. È
stato confermato che i Celestiali appariranno nel film, il che
significa che alcuni volti familiari del MCU potrebbero tornare. Fino ad
ora, l’unico Celestiale che abbiamo incontrato nel MCU è stato Ego, interpretato da
Kurt Russell in
Guardiani della Galassia Vol. 2. Sarebbe molto divertente
vederlo apparire nel film sugli Eterni, anche solo per un breve
cameo.
La continuity del franchise (speriamo sia falso!)
Può rivelarsi divertente esplorare
il passato dei personaggi del MCU e scoprire così nuovi segreti.
Tuttavia, ci auguriamo che la storia raccontata ne Gli Eterni non venga influenzata troppo dal bisogno di
“rimodellare” storie che già conosciamo. Se alcuni rumor dovessero
essere confermati, molti aspetti del MCU dovrebbero essere riconnessi
attraverso il film di Chloé Zhao. Molte
storie già affrontate in passato potrebbero ritornare, come gli
Asgardiani, le Gemme dell’Infinito e vari eventi legati alla Terra.
Se si inizia nuovamente a pasticciare con ciò che sembra essere già
stabilito, si potrebbero creare nuovi errori nella continuity del franchise.
Un cameo di Hercules (speriamo sia vero!)
Insieme ad alcuni degli Eterni come
Ikaris e
Sersi che verranno introdotti nel film, ci sono altri
personaggi, non appartenenti agli Eterni, che si uniranno al
MCU. È stato confermato che
Kit Harington interpreterà
Dane Whitman, che nel film diventerà l’eroe
Black Knight. Tuttavia, alcuni sostengono che anche Hercules
potrebbe apparire nel cinecomic. Grazie ai fumetti sappiamo che è
stato uno dei membri chiave dei Vendicatori: questa potrebbe essere
l’occasione perfetta per introdurre un personaggio che, forse,
sarebbe difficile introdurre in altro modo.
La presenza di Namor (speriamo sia falso!)
Data la natura “millenaria” della
storia che verrà raccontata ne
Gli Eterni, ci sono tanti rumor su tanti personaggi che
potrebbero apparire nel film. Sarebbe facile per il film e per
l’Universo Cinematografico introdurre adesso il maggior numero di
eroi possibile, ma forse alcuni è meglio lasciarli fuori per ora.
Namor è un personaggio che da sempre è collegato al film. Un
eroe affascinante che vorremmo assolutamente vedere nel MCU, ma forse l’ingresso di un
personaggio così complesso come il Sub-Mariner in un film come
Gli Eterni potrebbe rivelarsi soltanto una mossa
azzardata.
I segreti del MCU (speriamo sia vero!)
Uno degli aspetti più
interessanti de Gli Eterni è il fatto che, secondo quanto riferito,
il film coprirà un arco narrativo di 7.000 anni. Sarà
sicuramente divertente vedere gli Eterni collocati nella modernità,
ma è chiaro che la storia andrà ad esplorare in profondità il
passato. Molte voci suggeriscono che questo film possa essere molto
importante per il futuro del MCU. Molti segreti collegati al
passato del MCU potrebbero essere svelati e
cambiare per sempre il franchise come lo conosciamo oggi.
Le basi per il futuro del MCU (speriamo sia falso!)
La cosa che rende Gli Eterni un progetto così affascinante è sicuramente
la sua ambiziosità, soprattutto in termini narrativi e di
continuity. Dai personaggi che sono praticamente
sconosciuti all’enorme linea temporale, fino alle nuove emozionanti
storyline, sembra che ci sia davvero molta carne al fuoco
per un unico film. Alcune voci suggeriscono che questo film avrò lo
scopo di dare il via a un nuovo capitolo nel MCU, tanto da essere stato più
volte paragonato al primo Iron Man in termini di importanza per la saga. C’è
sicuramente tanta pressione attorno al progetto: speriamo soltanto
che il film funzioni in quanto tale, e non perché si sia posto
obiettivi forse troppo grandi…
Distintosi per i suoi ruoli
televisivi, l’attore Taylor Kinney è ad oggi
l’affermato protagonista di una serie di successo come Chicago
Fire, ma negli anni ha partecipato anche ad importanti
pellicole cinematografiche. Collaborando con noti attori e registi,
Kinney ha avuto modo di maturare il proprio talento, diventando una
delle star più seguite della televisione. Ecco 10 cose che
non sai di Taylor Kinney.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Taylor Kinney: i suoi film e le
serie TV
10. È tra i protagonisti di
una celebre serie TV. L’attore debutta in televisione nel
2006 partecipando alla serie Fashion House, dove ricopre
il ruolo di Luke Gianni. Successivamente entra a far parte del cast
di Trauma (2009-2010), per poi recitare in serie come
The Vampire Diaries (2010-2011), CSI: NY (2011),
Shameless (2012), Castle
(2012), Dating Rules from My Future Self (2012),
e I signori della fuga (2012). Dal 2012 ricopre invece il
ruolo di Kelly Severide in Chicago
Fire, dove recita accanto all’attore Jesse
Spencer. È apparso nello stesso ruolo anche in
Chicago Med e Chicago P.D., dove ha recitato con
Jason Beghe, Marina
Squerciati e Sophia
Bush.
9. Ha preso parte a noti
film. Poco dopo aver debuttato in televisione, l’attore
sbarca anche sul grande schermo, recitando nei film White
Air (2007), Furnace (2007), e Scorpio Men on
Prozac (2010). Comincia a farsi notare di più nel momento in
cui prende parte a film come Zero Dark
Thirty (2012), con l’attrice JessicaChastain, Tutte contro
lui (2014), con Cameron
Diaz, Rock the Kasbah
(2015), con Bill Murray, Jukai – La foresta dei
suicidi (2016), con Natalie
Dormer, e Qui e ora (2018).
8. Ha ottenuto un importante
riconoscimento. Grazie al suo ruolo in Chicago
Fire l’ttore ha potuto consacrare la propria celebrità.
Ulteriore elemento a riguardo è arrivando nel momento in cui
ottiene una nomination ai People’s Choice Awards nel 2015, vincendo
poi il medesimo premio l’anno seguente, nella categoria di miglior
attore televisivo drammatico.
Taylor Kinney è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 856 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate durante
momenti di svago, ma anche sui set a cui prende parte.
Particolarmente presenti sono anche le immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Taylor Kinney e Lady Gaga
6. Ha avuto una relazione
con la nota cantante. Kinney diventa motivo di celebrità
anche nel momento in cui viene rivelata la propria relazione con la
cantante e attrice Lady Gaga, conosciuta nel 2011
durante le riprese del videoclip Yoü and I. I due hanno
proseguito la propria relazione negli anni successivi, destando
molto interesse da parte dei media, e arrivando a fidanzarsi
ufficialmente nel 2015. Tuttavia, nel 2016 annunciano la
separazione.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Taylor Kinney in Yoü and
I
5. Ha recitato nel videoclip
di Lady Gaga. L’attore ha avuto un ruolo particolarmente
rilevante nel videoclip Yoü and I, dove in modo metaforico
dà vita ad un amore tormentato, fatto di passione ma anche di
violenza. A proposito delle scene con l’attore, Gaga ha infatti
affermato che esse enfatizzano il fatto che i rapporti certe volte
non vanno alla grande, ma che è sempre lecito provarci.
Taylor Kinney e la sua nuova
fidanzata
4. Ha una nuova
fiamma. A partire dal 2018 l’attore sembrerebbe impegnato
in una relazione con Alanna DiGiovanni, di professione radiologa.
Non si sa molto sui due, particolarmente impegnati a tenere privata
la loro vita sentimentale, ma in diverse occasioni sono stati
avvistati insieme, condividendo momenti lontano dal lavoro.
Taylor Kinney non è autore di
libri
3. Non ha scritto
romanzi. Numerosi fan si sono chiesti se Kinney fosse
l’autore di romanzi erotici come Maddox. Tuttavia, si
tratta solo di un omonimo, e l’attore non ha nulla a che fare con
la scrittura, tantomeno con questi romanzi in particolare. Divenuto
piuttosto noto il loro autore, tuttavia, ciò ha comprensibilmente
destato l’interesse dei fan.
Taylor Kinney in Chicago Fire
2. È il co-protagonista
della serie. In Chicago Fire, l’attore ricopre il
ruolo di Kelly Severide, comparso in un totale di oltre 180
episodi. Nel corso delle varie stagioni il suo personaggio si
distingue per il suo eroismo, ma anche per la sua sfortunata vita
sentimentale. In breve è diventato tra i personaggi più apprezzati
della serie da parte del pubblico.
Taylor Kinney: età e altezza
1. Taylor Kinney è nato a
Lancaster, in Pennsylvania, Stati Uniti, il 15 luglio
1981. L’attore è alto complessivamente 180 centimetri.
Arriva da
Variety la notizia che la Disney ha ufficialmente trovato gli
interpreti dell’annunciato live action di Peter
Pan, il cui titolo ufficiale
sarà Peter Pan and Wendy.
Come apprendiamo dalla fonte,
l’esordiente Alexander Molony avrà il ruolo
di Peter, mentre l’esordiente Ever Anderson
sarà Wendy. La Anderson è la figlia di Milla
Jovovich e del regista Paul W.S.
Anderson, ed è apparsa brevemente in Resident Evil: The Final Chapter nei panni di una
giovanissima Alice.
Peter Pan and
Wendy sarà diretto da David Lowery,
già regista del live action de
Il Drago Invisibile. Secondo un rumor di circa un mese fa,
la Disney avrebbe offerto a
Joaquin Phoenix (premio Oscar per Joker)
il ruolo di Hook nell’annunciato live action: al momento non
sappiamo se l’attore reciterà davvero nel film.
Trovati i protagonisti del live action di Peter
Pan
Peter Pan and
Wendy potrebbe arrivare al cinema o – come già
accaduto con Lilli e il
Vagabondo – potrebbe essere invece destinato a
Disney+, il servizio di streaming della
multinazionale statunitense che in Italia arriverà a partire dal
prossimo 24 marzo.
Il film d’animazione originale,
prodotto da Walt Disney e basato sull’opera teatrale “Peter e
Wendy” di J. M. Barrie, è il 14°
Classico Disney e venne distribuito nei cinema americani il 5
febbraio 1953.
Maisie Williams ha confermato che in The
New Mutants vedremo una storia d’amore LGBTQ, ma
l’attrice ha promesso che non sarà uno “sterile” espediente
narrativo. Il film di Josh Boone arriverà finalmente nelle sale
americane il prossimo 3 aprile, dopo una travagliatissima
produzione dovuta essenzialmente all’acquisto della Fox da parte
della Disney (come
spiegato di recente dallo stesso regista).
In una recente intervista con
EW, Boone ha
confermato che Wolfsbane (il personaggio della
Williams) e Mirage (il personaggio interpretato da
Blu Hunt) vivranno una “bellissima storia
d’amore”, che servirà da “spina dorsale per il
personaggio”, oltre a servire come “focus” su alcune
delle scelte che verranno prese dallo stesso. Parallelamente, la
Williams ha spiegato che i superpoteri del suo personaggio le
consentiranno di formare un legame tanto mentale quanto emotivo con
Mirage, legame che le avvicinerà ancora di più nel corso del
film:
“Rahne e
Danielle hanno una connessione telepatica nei fumetti. Volevamo
estendere questa cosa anche al film e connetterla con la realtà. Se
davvero potessero capirsi a quel livello, probabilmente finiresti
per innamorarti con quella persona.”
L’attrice però ha anche specificato
quanto segue: “Il film non racconterà di questi due personaggi
che iniziano a prendere coscienza della loro sessualità. Non è
incentrato su questo. Non sentono la necessità di etichettare il
loro amore. Nessun altro lo fa e nessuno mette in discussione il
loro legame.”
The
New Mutants è un thriller con sfumature
horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un
gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche.
Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove
abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre
cercano di fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie
Williams, Anya
Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu
Hunt e Henry Zaga.
The
New Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato Stabile
sono i produttori esecutivi.
Kumail Nanjiani, star dell’attesissimo
Gli
Eterni, ha rivelato che in precedenza ha
rifiutato una serie di ruoli di supporto in alcuni cinecomic, nella
speranza – un giorno – di poter interpretare un ruolo da
protagonista. La confessione è stata fatta dall’attore in occasione
di una recente intervista con Men’s Health, il
celebre mensile americano dedicato alla salute e al benessere
maschile, che proprio all’attore di origine pakistana ha dedicato
un recente speciale vista la sua
incredibile trasformazione fisica per il film Marvel in arrivo nelle sale a
novembre.
Ne Gli
Eterni,Kumail
Nanjianiinterpreta Kingo, un essere potente ed immortale che
cerca di tenere nascosta la sua identità sulla Terra diventando
un attore di Bollywood. Durante l’intervista,
Nanjianiha rivelato che, fino a qualche
tempo fa, pensare di entrare a far parte di un film del MCU era per lui un “sogno
impossibile”. Una volta che diversi attori comici – come
Chris Pratt e Paul Rudd – sono entrati a far parte della
grande famiglia Marvel, Kumail ha spiegato di aver
ben pensato di mettere in atto una “vera strategia” a
proposito dei ruoli nei film di supereroi: l’attore ha ammesso di
aver rifiutato tanti ruoli di supporto in diversi cinecomic,
aspettando l’occasione giusta di interpretarne uno che sarebbe
effettivamente stato il protagonista (o uno dei protagonisti) di
quel determinato progetto.
Sempre nel corso della medesima
intervista, Nanjiani ha anche rivelato di aver sostenuto un provino
per la serie MarvelAgents
of SHIELD, molti anni prima che entrasse a far
parte del cast di Silicon Valley (la serie HBO che gli ha
regalato grande popolarità).
In occasione dello speciale
che Men’s Health ha
dedicato a Kumail Nanjiani, l’attore è stato anche
protagonista di un bellissimo photoshoot: in una delle immagini del
servizio fotografico – condiviso anche attraverso il suo account
Instagram – giusto
per restare in tema di supereroi, lo vediamo vestire i panni di
Wolverine, l’iconico personaggio dei fumetti
interpretato sul grande schermo per tantissimi anni da Hugh Jackman.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Il canale americano FX ha diffuso il teaser
poster di American Horror Story 10, l’attesa
decima stagione della serie horror American
Horror Story creata da Ryan Murphy.
American Horror Story 10
American Horror Story 10 è la decima
stagione della serie tv tv horror creata da Ryan
Murphy e Brad Falchuk per
il canale americano FX.
In American Horror Story 10 protagonisti
saranno Macaulay Culkin, Sarah Paulson, Evan Peters, Lily
Rabe, Leslie Grossman, Kathy Bates, Angelica Ross e Finn
Wittrock.
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che, in seguito al grande
successo ottenuto negli Stati Uniti da L’Uomo
Invisibile, la Blumhouse Production di Jason Blum
ha ufficialmente messo in cantiere un nuovo adattamento
cinematografico dedicato al personaggio di
Dracula.
Il nuovo film sarà diretto da
Karyn Kusama, regista statunitense nota per aver
diretto AEon Flux con
Charlize Theron, Jennifer’s Body con
Megan Fox e Destroyer con
Nicole Kidman. Il nuovo film sarà una versione in chiave
“moderna” dell’iconica storia del celebre Conte della letteratura:
proprio come L’Uomo Invisibile, anche il nuovo
Dracula punterà ad un budget moderato.
Matt Manfredi
e Phil Hay, che avevano già lavorato con la
Kusama al sopracitato Destroyer, si occuperanno della
sceneggiatura. La storia sarà ambientata ai giorni nostri. Di
recente la Kusama si è occupata della regia di alcuni episodi della
miniserie HBO
The Outsider, basata sull’omonimo romanzo di
Stephen King.
L’Uomo
Invisibile con Elisabeth
Moss è stato un grande successo al box office
americano. Proprio di recente, il regista
Leigh Whannellaveva espresso il desiderio di
realizzare un reboot in chiave moderna dell’iconico personaggio
partorito dalla mente di Bram Stoker.
Ne L’Uomo
Invisibile (che in Italia è stato rimandato a
causa della chiusura dei cinema in seguito all’emergenza Coronavirus),
Cecilia scappa nel cuore della notte e scompare, vivendo nascosta
con l’aiuto della sorella (Harriet Dyer), un loro amico d’infanzia
(Aldis Hodge) e la sua figlia adolescente (Storm Reid). Ma quando
il violento ex di Cecilia muore lasciandole una ingente fetta della
sua vasta fortuna, lei comincia a sospettare che la sua morte sia
solo una messa in scena. Mentre una serie di misteriose coincidenze
diventano letali minacciando le vite delle persone che ama, la
sanità mentale di Cecilia comincia a vacillare mentre cerca
disperatamente di provare di essere minacciata da qualcuno che
nessuno può vedere.
La nuova Batmobile che vedremo
nell’atteso The
Batman di Matt Reeves nasconde all’interno della sua
struttura l’iconico simbolo dell’Uomo Pipistrello. La cosa è stata
confermata su Twitter (via ComicBook)
dall’utente @GeekyAndGrumpy: quest’ultimo è convinto che il design
della nuova Batmobile nasconda un riferimento ben preciso
all’iconico simbolo del Crociato di Gotham.
A sostegno della sua teoria,
@GeekyAndGrumpy ha condiviso una foto della Batmobile
(la stessa condivida da Reeves alcuni giorni fa), tracciando –
in bianco – la forma del motore che, in realtà, rivela proprio il
simbolo in questione. Subito dopo la condivisione del tweet, il
concept artist Ash Thorp, coinvolto nel film, ha
confermato la teoria dell’account, spiegando che il simbolo
nascosto all’interno dell’automobile era intenzionale.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Divenuto celebre per i suoi ruoli
televisivi, Jesse Spencer è ad oggi un volto noto
della televisione, apprezzato per i suoi personaggi e le sue
interpretazioni. In particolare si è potuto distinguere grazie alla
sua partecipazione a Dr. House e Chicago
Fire, dove ha ricoperto ruoli di rilievo che gli
hanno permesso di mettere in mostra le sue doti attoriali.
Ecco 10 cose che non sai di Jesse Spencer.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Jesse Spencer: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato per alcuni
film cinematografici. Non particolarmente noto per i suoi
film per il grande schermo, l’attore è infatti apparso soltanto in
una manciata di titoli non particolarmente famosi. Tra questi si
annoverano Una bracciata per la vittoria (2003), Le
ragazze dei quartieri alti (2003), dove recita anche
l’attrice Dakota
Fanning, Flourish (2006) e The Girl Is in
Trouble (2015).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Spencer diventa inizialmente popolare grazie
al ruolo di Billy Kennedy nella soap opera Neighbours
(1994-2005), per cui recita in più di 460 episodi. Tra gli altri
attori noti con cui ha modo di lavorare nella serie si annoverano
Guy Pearce, Liam
Hemsworth, Ben
Mendelsohn e Jay
Ryan. Terminata la sua partecipazione a questa entra
invece a far parte del cast della serie Dr. House, dove diventa estremamente noto per
il ruolo del dottor Robert Chase. Ricopre il ruolo dal 2004 al
2012, recitando accanto all’attore Hugh Laurie.
Negli anni successivi è invece Matthew Casey nelle serie
Chicago P.D. (2014-2019), Chicago Med (2017-2019)
e Chicago Fire (2012-2020).
Jesse Spencer: chi è la sua
fidanzata
8. Ha avuto una relazione
con una collega. Per quanto l’attore mantenga il più
privata possibile la sua vita sentimentale, è nota la sua relazione
avuta con l’attrice Jennifer Morrison, conosciuta
sul set della serie Dr. House, dove lei recitava nel ruolo della
dottoressa Allison Cameron. I due si sono frequentati dal 2004 al
2006, anno in cui si fidanzano ufficialmente. Tuttavia, soltanto
qualche mese dopo, nel giugno 2007 decidono di interrompere il
fidanzamento.
7. Ha avuto altre
relazioni. Negli anni successivi viene rivelato che
l’attore ha avuto una breve frequentazione con l’attrice
Louise Griffiths, e poi con Maya
Gabeira, surfista e modella brasiliana. Attualmente
sembrerebbe invece impegnato con Kali
Woodruff.
Jesse Spencer non è su
Instagram
6. Non ha un account
personale. L’attore ha dichiarato di non possedere un
proprio account di Instagram, non apprezzando l’esposizione che il
social porta inevitabilmente con sé. Esistono tuttavia diverse fan
page dedicate all’attore, seguite da diverse migliaia di persone,
dove è possibile trovare le più recenti fotografie di Spencer, così
come anche gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da
interprete.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Jesse Spencer è su Twitter
5. Ha un account sul noto
social network. L’unico social su cui l’attore sembra
essere presente con un profilo ufficiale è Twitter. Qui vanta un
totale di oltre 286 mila follower, ed è solito condividere le
ultime notizie riguardo gli show in cui recita. A tal proposito,
non manca di condividere curiosità su questi con i suoi fan.
Jesse Spencer in Dr. House
4. Ha richiesto differenti
origini per il suo personaggio. Inizialmente il
personaggio di Robert Chase avrebbe dovuto essere inglese, ma i
produttori avevano in mente di renderlo americano. L’attore,
tuttavia, si impose richiedendo che venisse scritto come originario
dell’Australia, paese dal quale proviene l’attore. Ciò al fine di
portare in televisione un personaggio australiano che uscisse dai
soliti stereotipi.
3. Ha preso dei souvenir dal
set. Al momento del termine delle riprese della serie,
l’attore ha affermato di essersi portato a casa degli oggetti a cui
era particolarmente legato. Questi sono la penna che ha usato per
tutte e otto le stagioni, come anche il badge del dottor Chase.
Jesse Spencer in Chicago Fire
2. È il protagonista della
serie. Dopo aver concluso con Dr. House, l’attore è stato scelto come uno
dei protagonisti della serie Chicago Fire, dove interpreta
Matthew Casey, pompiere del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di
Chicago, leader naturale nonché determinato a salvare quante più
vite possibile da situazioni di pericolo.
Jesse Spencer: età e altezza
1. Jesse Spencer è nato a
Melbourne, in Australia, il 12 febbraio 1979. L’attore è
alto complessivamente 178 centimetri.
Un nuovo spin-off di
Spider-Man ancora senza titolo è stato
ufficialmente messo in sviluppo alla Sony Pictures, con
Roberto Orci, co-sceneggiatore di
The Amazing Spider-Man 2, ingaggiato per scrivere la
sceneggiatura. La Sony continua ad espandere il proprio
Spider-Verse al di là del MCU e dei film con
protagonista Tom Holland: Venom
è arrivato nel 2018, con il sequel attualmente in fase di
produzione; l’attesissimo Morbiusarriverà
nelle sale il prossimo luglio.
Stando a quanto riportato da
The Wrap, il nuovo
film sceneggiato da Orci si focalizzerà su un personaggio
dell’Universo dell’Uomo Ragno non ancora noto. Al momento non ci
sono ulteriori dettagli sul progetto, se non che il film farà
ovviamente parte dello Spider-Verse della Sony (al quale
appartengono i già citati Venom e Morbius) e non
del MCU.
Giusto ieri
vi abbiamo riportato la notizia che
l’attore Michael Mando, interprete di Mac
Gargan in Homecoming, avrebbe
anticipato via Twitter il ritorno di Scorpion. E
se il film di Roberto Orci fosse proprio una
pellicola interamente dedicata a quel personaggio?
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che le riprese di Spider-Man
3dovrebbero partire ufficialmente quest’estate.
Il film vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno.
Affermatosi grazie ai suoi ruoli
televisivi, in particolare quello nella serie
Gossip Girl, l’attore Ed Westwick si
è negli anni confermato come un interprete di qualità, maturando
grazie alla sua collaborazione con importanti attori e registi. Ha
così in poco tempo raggiunto una buona popolarità presso un ampio
pubblico, affezionatosi in particolare ai suoi personaggi
televisivi. Ecco 10 cose che non sai di Ed
Westwick.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Westwick: i film e le serie TV
in cui ha recitato
10. Ha lavorato con
importanti autori. L’attore debutta al cinema nel 2006 con
il film I figli degli
uomini, del regista Alfonso Cuarón, dove
ha modo di recitare accanto a Clive Owen, Julianne Moore,
Michael Caine,
Charlie
Hunnam e Chiwetel
Ejiofor. Successivamente recita in Complicità e
sospetti (2006), Son of Rambow – Il figlio di Rambo
(2007), Perimetro di paura (2008), S. Darko
(2009), Chalet Girl (2011), accanto all’attrice Felicity
Jones e in J. Edgar
(2011), diretto da Clint Eastwood con Leonardo
DiCaprio e Armie
Hammer. Negli anni seguenti è nei film Romeo &
Juliet (2013), Scherzi della natura (2015), Take
Down (2016) e The Crash – Minaccia a Wall Street
(2017).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Dopo aver ricoperto alcuni piccoli ruoli in
episodi vari di serie come Doctors (2006),
Casualty (2006) e Californication (2009),
l’attore diventa particolarmente noto per il personaggio di Chuck
Bass nella serie Gossip Girl, dove recita dal 2007 al 2012). Torna poi
in televisione con le serie Wicked City (2015),
Snatch (2017) e White Gold (2017-2019).
8. Ha vinto dei premi per il
suo ruolo in Gossip Girl. Per la sua
interpretazione di Chuck Bass in Gossip Girl, l’attore ha ricevuto un totale di sei
nomination ai Teen Choice Awards, di cui quattro nella categoria
miglior villain e due come miglior attore. Westwick ha poi
trionfato per ben due volte come miglior villain, rispettivamente
nel 2008 e nel 2009.
Ed Westwick e i suoi fratelli
7. È il più piccolo di tre
fratelli. Figlio di una psicologa e di un docente
universitario, l’attore è anche il più minore di tre fratelli.
Tuttavia, egli è l’unico nella sua famiglia ad aver seguito la
carriera artistica, distinguendosi come interprete. Svolgendo
mestieri diversi, i suoi fratelli sono pressoché ignoti e non vi
sono ulteriori informazioni su di loro, ma è noto l’ottimo rapporto
tra i tre.
Ed Westwick è su Instagram
6. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 6,4 milioni di persone.
All’interno di questo è possibile ritrovare fotografie scattate in
qualità di modello, ma anche numerose foto tratte da momenti di
svago quotidiano. Non mancano infine anche immagini promozionali
dei suoi progetti da interprete come anche foto che lo ritraggono
ad eventi di gala.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Ed Westwick, le sue fidanzate e
Tamara Francesconi
5. Ha avuto relazioni con
alcune colleghe. Pur se l’attore cerca di tenere privata
la propria vita sentimentale, sono note le sue relazioni con
l’attrice Jessica Szohr, sua co-star nella serie
Gossip Girl nel ruolo di Vanessa Abrams, durata dal
2008 al 2010; e con l’attrice Jessica Serfaty, la
cui storia è durata dal 2017 al 2018. Dal 2019 ha invece una
relazione con la modella sudafricana Tamara
Francesconi.
Ed Westwick in Gossip Girl
4. Non è un fan del suo
personaggio. L’attore ha rivelato di non piacersi molto in
Gossip Girl, poiché ritiene il suo personaggio fastidioso
per i suoi comportamenti. Benché con il progredire delle stagioni
abbia imparato a comprenderlo di più, Westwick si è spesso tenuto a
distanza dall’identificarsi con la corruzione tipica del
personaggio.
3. Aveva sostenuto il
provino per un altro ruolo. Originariamente l’attore si
era presentato ai casting di Gossip Girl interessato alla
parte di Nate Archibald. Tuttavia, la produzione ritenne che i suoi
lineamenti si addicevano di più a quelli di un personaggio
antagonista, e, colpiti dal suo provino, decisero di affidargli il
ruolo di Chuck Bass.
2. Ha lavorato sull’accento
del suo personaggio. Di origini inglesi, l’attore ha
studiato a lungo per poter conferire al suo personaggio un accento
americano. Tra le fonti di ispirazione dichiarate dall’attore vi è
quella del di Carlton Banks in Willy, il principe di
Bel-Air, poiché l’attore considera molto simili i due
personaggi.
Ed Westwick: età e altezza
1. Ed Westwick è nato a
Stevenage, in Inghilterra, il 27 giugno 1987. L’attore è
alto complessivamente 180 centimetri.
Scarlett Johansson ha rivelato che
inizialmente non era intenzionata a realizzare Black Widow dopo
Avengers: Endgame. Il nuovo numero
di
Entertainment Weekly contiene un’intervista esclusiva
all’attrice candidata all’Oscar, la quale ha rivelato numerosi
dettagli inediti a proposito dell’atteso film in solitaria su
Natasha Romanoff.
Nel corso dell’intervista sono
emersi diversi aneddoti a proposito delle sensazioni della
Johansson in merito al progetto. L’attrice ha spiegato che
inizialmente non sentiva l’esigenza di prendere parte ad uno
standalone dedicato a Vedova Nera: la regista Cate
Shortland l’avrebbe poi convinta a fare il film. Scarlett
ha spiegato che realizzare un film “soddisfacente da un punto
di vista creativo” era il requisito fondamentale.
“Anche se i giornalisti e i fan
continuavano a chiedere alla Johansson quando il film avrebbe visto
la luce, l’attrice non era sicura che fosse qualcosa che voleva
realmente. “Continuavo a pensare di essere brava”, ha ammesso
Scarlett. “Se lo avessimo fatto, doveva essere soddisfacente da un
punto di vista creativo. Lavoro in quest’industria da tanto tempo e
devo sentirmi come se qualcuno mi stesse sfidando. Non voglio fare
le stesse cose che ho già fatto in passato.”
Sempre nel corso della medesima
intervista con EW, Scarlett Johansson ha rivelato che lei e
Kevin Feige hanno parlato per la prima volta di un
film in solitaria su Vedova Nera nel 2012, durante il tour
promozionale di
The Avengers. L’attrice ha spiegato che all’epoca
era soltanto “una piccolissima idea”.
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Ecco il nuovo trailer italiano di
Jungle
Cruise. Ispirata all’omonima storica attrazione
di Disneyland in California, la nuova entusiasmante avventura
Disney Jungle
Cruise arriverà nelle sale italiane il
prossimo 12 agosto.
Dwayne Johnson
veste i panni di Frank Wolff, il carismatico capitano di un
battello fluviale, e l’attrice premiata con il Golden Globe®
Emily Blunt interpreta la dottoressa Lily
Houghton, una determinata esploratrice in una missione di ricerca.
Il cast del film comprende anche Edgar Ramirez e
Jack Whitehall, con Jesse Plemons
e Paul Giamatti.
Diretto da Jaume
Collet-Serra, Jungle
Cruise è prodotto da John Davis, John
Fox, Dwayne Johnson, Hiram Garcia, Dany Garcia e
Beau Flynn, mentre Doug
Merrifield è il produttore esecutivo.
Giovane attrice di origine belghe,
Eline Powell si è negli anni affermata grazie alla
sua partecipazione a film e serie TV in costume, genere da lei
particolarmente apprezzato. In breve tempo ha dimostrato una
notevole maturazione come interprete, lasciando sperare per un
florido futuro nel mondo della recitazione. Ecco 10 cose
che non sai di Eline Powell.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eline Powell: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato accanto a
celebri attori. Dopo aver recitato in piccoli ruoli nei
film Privato Pacifico (2012), e Quartet (2012),
diretto da Dustin Hoffman, l’attrice viene scelta
per interpretare il ruolo della protagonista nel film Anita B.
(2014). Successivamente ottiene un ruolo nel film King Arthur – Il
potere della spada (2017), dove recita accanto ad attori
del calibro di Charlie Hunnam,
Jude
Law, Djimon
Hounsou, ed Eric
Bana.
9. Ha preso parte a celebri
serie TV. Nel 2016 l’attrice ottiene una maggior
popolarità grazie al ruolo di Bianca negli episodi The
Door e Blood of My Blood della sesta stagione de
Il trono di
Spade. Dal 2018 è invece protagonista della serie Siren, nel ruolo di Ryn.
Eline Powell è su Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 213 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere curiosità quotidiane, come
anche foto scattate in momenti di svago. Particolarmente presenti
sono però anche immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete.
Eline Powell si è sottoposta a
chirurgia plastica?
7. Ha una fisionomia
particolare. A lungo si è pensato che l’attrice si fosse
sottoposta ad un’operazione di chirurgia plastica per mettere in
risalto i propri zigomi. In realtà la Powell non ha mai ritoccato
il proprio viso. Questo presenta infatti da sempre le particolarità
che oggi l’hanno resa celebre.
Eline Powell in King Arthur
6. Ha interpretato una
sirena. Prima di ottenere il ruolo da protagonista nella
serie Siren, l’attrice aveva già dato vita a tale creatura
leggendaria nel film King Arthur – Il potere della spada.
Apparare infatti in una scena con l’attore Jude
Law. Il suo look appare rivisitato in chiave horror,
apparendo differente dalla tipica concezione di una sirena.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eline Powell in Siren
5. Si è ispirata ad una
celebre cantante. L’attrice ha dichiarato che uno dei suoi
modelli è la cantante Bjork, da cui ha tratto
ispirazione per il suo ruolo in Siren per via delle
caratteristiche e della sua musica dalle sonorità fatate.
4. Ha stretto un’ottima
amicizia con la co-protagonista. Nella serie l’attrice
sfoggia un’ottima chimica di coppia con l’attrice Rena
Owen, che ricopre il ruolo di Helen. Le due hanno infatti
stretto un forte legame durante le riprese, tanto che ad oggi la
Powell la definisce un modello per la sua carriera da
interprete.
3. Non è l’interprete della
theme song. Durante una conferenza stampa al Comic Con di
San Diego, l’attrice ha interpretato il brano Call of the
Siren, tema portante di Siren. Tuttavia, non è lei la
cantante originale, e infatti per la serie il brano è cantato da
Mariana Berreto.
Eline Powell in Il Trono di
Spade
2. Ha recitato nella celebre
serie. L’attrice compare per la prima volta in Il
Trono di Spade nell’episodio The Door. Qui interpreta
Bianca, attrice di pantomima incaricata di rappresentare Sansa
Stark durante un rifacimento teatrale della Battaglia dei Cinque
Re. Il personaggio scatenerà inoltre i sospetti di Arya, convinta
che si stata Bianca ad assoldare l’assassino senza volto.
Eline Powell: età e altezza
1. Eline Powell è nata a
Lovanio, in Belgio, il 12 aprile 1990. L’attrice è alta
complessivamente 163 centimetri.
Nonostante le norme restrittive e
una premiere più rigida e formale del solito, causa minaccia
coronavirus che
imperversa in tutto il mondo, ormai, Yifei Liu ha
presenziato alla premiere di Mulan.
La protagonista del prossimi live
action della Disney ha sbalordito tutti i presenti con il look da
vera principessa Disney, firmato Elie Saab
(Fall/Winter 2019 Haute Couture Collection).
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
Brillante conduttore e autore
televisivo, Pif, nome d’arte di
Pierfrancesco Diliberto, è oggi tra le personalità
più richieste del mondo dello spettacolo. Negli anni si è distinto
per il suo impegno politico, che lo ha portato con la leggerezza
della commedia a trattare in modo originale il problema della mafia
in Italia. Distintosi in seguito anche come regista, i suoi film
hanno ottenuto importanti riconoscimenti, consolidandone il
successo. Ecco 10 cose che non sai su Pif.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Pif: i suoi film e le serie TV
10. Si è affermato come
regista. Nel 2013 Pif si afferma al cinema con la sua
prima opera da regista, La mafia uccide solo
d’estate, che diventa da subito un grande successo di
critica e pubblico. Nel 2016 porta in sala la sua opera seconda,
In guerra per
amore, dove dirige l’attrice Miriam
Leone. Anche questo suo secondo film ottiene
importanti riconoscimenti, confermando l’influenza di Pif
all’interno dell’industria. Attualmente sta completando la
realizzazione del suo terzo film da regista, intitolato E noi
rimanemmo solo a guardare, dove recita l’attrice Ilenia
Pastorelli. Per la televisione ha invece diretto il
documentario Roberto Saviano: Uno scrittore sotto scorta
(2016) e la serie documentario Caro Marziano (2017).
9. Ha recitato anche in film
altrui. Oltre ad aver ricoperto il ruolo del protagonista
nei propri film, Pif è apparso al cinema anche in Pazze di
me (2013), che ne ha segnato il debutto con il ruolo di
Ludovico. Ha poi recitato nel film Momenti di
trascurabile felicità (2019), ricoprendo il ruolo del
protagonista Paolo. Per La mafia uccide solo d’estate
è stato invece Arturo Giammaresi, mentre per In guerra per
amore ha dato vita al personaggio di Arturo.
8. Ha preso parte a
produzioni televisive. In televisione, Pif è noto per la
sua partecipazione a programmi come Le Iene, Il testimone
e Caro Marziano. Recentemente è invece stato la voce
narrante della serie La mafia uccide solo
d’estate, tratta dal suo film e interpretata dall’attrice
Anna
Foglietta.
Pif: chi è la sua fidanzata
7. Ha avuto una relazione
con una collega. Grazie al suo lavoro in televisione, nel
2011 l’attore conosce la conduttrice Giulia
Innocenzi, specializzata in inchieste giornalistiche nelle
aree sociali di degrado. I due intraprendo una relazione, che
rendono pubblica soltanto nel 2013. Particolarmente riservati, la
coppia rilascia poche dichiarazioni sulla loro relazione, mentre
nel 2016 annunciano la separazione, pur rimanendo in buoni
rapporti.
Pif ha pubblicato un libro
6. È l’autore di un
romanzo. Nel 2018 Pif pubblica il libro … che dio
perdona a tutti, dove attraverso la storia di Arturo l’autore
porta il lettore a riconsiderare i rapporti che ci legano gli uni
agli altri, dal comportamento quotidiano alle parole di
solidarietà, uguaglianza e verità. Edito da Feltrinelli, il romanzo
è stato descritto come una storia agrodolce della stessa unicità
che vive nei film scritti e diretti da Pif.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Pif e Le Iene
5. È stato uno dei più noti
inviati del programma. A partire dal 2001 Pif,
inizialmente tra gli autori del programma Le Iene, ne
diventa uno degli inviati principali. Celebri, in particolare, sono
i suoi servizi realizzati nel corso di feste della Lega Nord o in
Sicilia, dove si finge un abitante dell’Italia settentrionale. È
così divenuto noto per le sue inchieste politiche, tratto
distintivo del suo interesse come autore.
4. Ha condotto il
programma. A partire dal gennaio del 2016 viene annunciato
come conduttore ufficiale del programma, ruolo che riveste insieme
alla collega Nadia Toffa. Con loro il programma
conosce una nuova popolarità, anche grazie alla capacità di Pif di
portare alla luce alcuni tra gli aspetti più trascurati della
società italiana.
Pif in Il testimone
3. Ha ideato il noto
programma. Dal 2007 Pif porta in televisione il programma
Il testimone, da lui ideato e condotto. Questo si propone
di raccontare storie, eventi e persone attraverso l’occhio della
telecamera che lo stesso conduttore porta con sé durante i
reportage. Questa tecnica di ripresa permette allo spettatore una
visione della realtà concreta, trasmettendo il messaggio sociale
presente in ogni puntata.
Pif: l’origine del suo nome
d’arte
2. Ha rivelato l’origine del
suo celebre soprannome. Divenuto celebre con il nome di
Pif, questi è un nome d’arte assegnatogli dal collega Marco Berry
de Le Iene. Sembra che Pif altro non sia che un’originale
abbreviazione di Pierfrancesco, vero nome dell’attore e
conduttore.
Pif: età e altezza
1. Pif è nato a
Palermo, in Sicilia, Italia, il 4 giugno 1972. L’attore e
conduttore è alto complessivamente 183 centimetri.
L’universo di Star Wars è pieno di villain iconici:
Boba Fett, Generale Grievous, Asajj Ventress, Darth Maul, Jabba the
Hutt e Moff Gideon. Senza dubbio, però, i due cattivi più grandi
dell’intera saga sono Darth Vader e Palpatine. Il primo è stato elogiato come uno
dei cattivi più raffinati del grande schermo fin dalla sua prima
apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, mentre
l’Imperatore si è rivelato essere il burattinaio che controllava le
sue azioni.
Stiamo parlando dei due malvagi
Sith che hanno distrutto la Repubblica e l’hanno trasformata
nell’Impero. Ecco cinque motivi per cui Darth Vader è il miglior cattivo della saga di
Star Wars e cinque per cui potrebbe
essere Palpatine:
Vader: un simbolo del male senza volto
Sebbene la trilogia prequel,
attraverso il personaggio di Anakin, abbia in un certo senso
imposto allo spettatore di immaginare il volto di
Darth Vader sotto la maschera mentre si riguarda la trilogia
originale, Vader è un personaggio che funziona brillantemente anche
senza un volto identificativo, come una personificazione “senza
volto” del male. La sua maschera ha tratti palesemente umani, ma
gli occhi scuri, senz’anima, la bocca robotica e la cupola
corazzata gli donano tutte qualità ossessivamente disumane.
Palpatine: il villain di tutte e tre le trilogie
Anakin Skywalker è stato un Jedi per
la maggior parte della trilogia prequel, trasformatosi poi in
Darth Vader giusto in tempo per governare la Galassia con
pugno di ferro durante la trilogia originale. E a parte il suo
elmetto carbonizzato e un breve cameo vocale, non è apparso affatto
nella trilogia sequel.
Sheev Palpatine, invece, è stato il nemico supremo dietro tutte
e tre le trilogie della saga degli Skywalker. Inizialmente non era
previsto nella trilogia sequel, ma alla fine abbiamo scoperto che
anche Snoke era soltanto una creazione dell’Imperatore.
Vader: una presenza intimidatoria innegabile
Ogni volta che Darth Vader entra in
scena, la sua presenza viene percepita immediatamente. Grazie alla
minacciosa corporatura di David Prowse e
al costume ispirato agli antichi samurai, il personaggio ha una
presenza innegabilmente inquietante. Impossibile non ricordare la
sua prima apparizione in Una Nuova Speranza del 1977, quando emerse da una
nuvola di fumo su Tantive IV ed estrasse le informazioni da un
indifeso soldato ribelle.
Palpatine: il grande potere della manipolazione
Sebbene Palpatine sia uno dei più
forti detentori della Forza che siano mai esistiti, con il potere
di muoversi a spirale nell’aria e sparare fulmini dalle dita, il
suo più grande potere è senza dubbio la manipolazione. Non ha mai
avuto bisogno di usare la sua spada laser per prendere il controllo
del Senato Galattico: ha soltanto manipolato i funzionari eletti
della Galassia per farsi dare in custodia le chiavi. Né ha avuto
bisogno di usare la Forza per far cadere l’Ordine Jedi: gli è
bastato manipolare
Anakin Skywalker raccontandogli la Tragedia di Darth Plagueis
il Saggio.
Vader: l’incredibile doppiaggio di James Earl Jones
L’attore che si trova sotto il
costume di
Darth Vader è David Prowse, ma il personaggio nella versione
originale dei vari film è stato doppiato da James Earl Jones,
capace di definire la personalità del villain attraverso il suo
timbro marcato ma al tempo stesso così glaciale. Qualsiasi battuta
pronunciata da Jones – “Trovo insopportabile la tua mancanza di
fede”, “Se tu solo conoscessi il potere del Lato Oscuro…” – ha
sempre assunto contorni tanto iconici quanto terrificanti…
Palpatine: la performance di Ian McDiarmid
George
Lucas non avrebbe potuto scegliere un attore più incredibile del
leggendario Ian McDiarmid per interpretare Sheev Palpatine. Nella
trilogia prequel, si nascondeva sotto le mentite spoglie di un
Senatore, risultando ugualmente sinistro nella sua vera forma di
Signore dei Sith. Nella trilogia originale, era un cattivo che
amava gioire dei suoi piani oscuri piani con voce ringhiante, ma
c’era ancora tanto da scoprire. E sebbene la sua apparizione ne
L’Ascesa di Skywalker sia stata forzata e non
pianificata, McDiarmid ha continuato ad interpretare il villain
come ha sempre saputo fare.
Vader: il raggiungimento della redenzione
La redenzione è un’espediente
narrativo molto abusato nei racconti cinematografici, specialmente
nelle storie fantasy o di fantascienza, ma la redenzione di
Darth Vader è un qualcosa che ha pochi eguali. Vede che
l’Imperatore fa esplodere senza reticenze suo figlio con un fulmine
della Forza, mentre il bene ancora presente in Anakin ritorna in
superficie. Uccidere Palpatine non redime improvvisamente Vader per
aver massacrato i giovani Jedi e fatto saltare in aria il pianeta
di Leia (e tutte le altre azioni malvagie che ha compiuto), ma è
stato sicuramente catartico vederlo sollevarsi al di sopra
dell’uomo che lo ha manipolato al fine di commettere tutti quegli
atti orribili e, dunque, opporsi al male.
Palpatine: un arco narrativo più coerente
Mentre il ritorno di Vader al Lato
Chiaro della Forza è uscito trattato con un po’ di superficialità,
l’arco narrativo di Palpatine è stato coerente per l’intera saga
degli Skywalker. In ogni trilogia, Palpatine voleva soltanto che il
suo apprendista diventasse abbastanza potente da ucciderlo e
prendere il suo posto. Alla fine è andata proprio così, ma il suo
apprendista è comunque morto, nonostante i ribelli siano riusciti a
ristabilire la pace nella Galassia. Palpatine è tornato ne Il Risveglio della Forza sotto forma di clone
(dettaglio
spiegato nel romanzo, non nel film) per provare a fare la
stessa cosa con la sua nipote Rey. Sheev p stato un personaggio
coerente dall’inizio alla fine della saga. Le sue motivazioni – e
il motivo per cui le aveva – sono sempre state chiare. Ogni volta
che i suoi piani venivano sventati, semplicemente li
riadattava.
Vader: un eroe tragico
La trilogia
originale descriveva
Darth Vader come un cattivo puro, ma la trilogia prequel ha
rivelato che la cosa era molto più complessa di così. La trilogia
prequel è servita a mostrarci la sua storia passata. I fan di
Star Wars sono rimasti sorpresi (altri delusi) nel
vedere che un tempo Vader, quando aveva solo 9 anni, era uno
schiavo ribelle su Tatooine. Fu addestrato come Jedi, lodato come
“Il Prescelto” che avrebbe distrutto i Sith, e alla fine cadde in
disgrazia quando Palpatine lo condusse al Lato Oscuro della Forza.
È un eroe tragico, senza dubbio… al pare di Amleto, Romeo,
Gatsby.
Palpatine: il maestro di Darth Vader
Per quanto
Darth Vader sia iconico, non possiamo negare il fatto che
Palpatine abbia insegnato a Vader tutto ciò che egli conosce sul
Lato Oscuro della Forza.
Obi-Wan Kenobi gli ha insegnato le vie della Forza, ma
Palpatine gli ha insegnato molte abilità che alcuni considerano
innaturali. In un certo senso, ciò rende Sheev automaticamente
superiore a Vader. Proprio quando sembrava che Vader fosse la mente
malvagia responsabile dell’Impero nella trilogia originale, si è
scoperto che stava semplicemente eseguendo gli ordini di un una
mente ancora più perfida e potente, che in realtà manipolava
tutto.
Tra le più note attrici italiane,
Claudia Pandolfi si fa inizialmente notare con la
sua partecipazione al concorso di Miss Italia. Con la visibilità
qui ottenuta, inizia ad essere scritturata per alcuni importanti
film, dove ha modo di collaborare con noti registi e attori,
maturando come interprete.Ecco 10 cose che non sai di
Claudia Pandolfi.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attrice ha più volte recitato per la televisione, affermandosi
grazie a serie come Amico mio (1993-1994), La voce del
cuore (1995), Amico mio 2 (1998) e Un medico in
famiglia (1998-2000), dove ricopre il ruolo di Alice. È poi
tra i protagonisti della serie I liceali (2008-2009) nel
ruolo della professoressa Enrica Sabatini, e della serie
Distretto di polizia (2002-2010), dove per circa ottanta
puntate ricopre la parte del commissario Giulia Corsi. Negli ultimi
anni torna in televisione per recitare nelle serie Il
tredicesimo apostolo (2012-2014), Romanzo siciliano
(2016), e È arrivata la felicità (2015-2018), dove recita
accanto a Claudio
Santamaria. Interpreta poi il ruolo di Monica Petrelli
nella serie NetflixBaby
(2018-in corso), con le attrici Alice
Pagani e Benedetta
Porcaroli.
Claudia Pandolfi è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 58,4 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate
durante momenti di svago, sia sui set a cui partecipa sia in
situazioni quotidiane. Non mancano poi anche immagini e video
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Claudia Pandolfi: fidanzati e
figli
7. È stata sposata.
Nel 1999 l’attrice ha reso pubbliche le nozze con l’attore e
doppiatore Massimiliano Virgili. Il loro matrimonio non è tuttavia
durato molto, e dopo solo un mese hanno annunciato la separazione.
In seguito, la Pandolfi ha avuto relazioni con l’imprenditore
Andrea Pezzi, con il cantautore Roberto Angelini e con l’attore
Marco Cocci. Dal 2014 ha invece una relazione con il produttore
Marco De Angelis.
6. Ha due figli.
Dalla relazione con il cantautore Roberto Angelini nasce nel 2006
il primo figlio dell’attrice. Nel 2016, dà alla luce il secondo
figlio, nato dalla storia d’amore con Marco De Angelis.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Claudia Pandolfi ha una sorella
minore
5. Ha recitato con sua
sorella. Nel 1997 l’attrice è tra i protagonisti del film
Ovosodo, diretto da Paolo Virzì. Qui
ricopre il ruolo di Susy Susini, interesse amoroso e poi moglie del
personaggio principale. Per poter rappresentare il personaggio in
età diverse fu scritturata la sorella dell’attrice, che ricoprì
così la Susy adolescente. Ciò portò le due a recitare nello stesso
film, pur non condividendo la scena.
Claudia Pandolfi in Baby
4. Si è rivista nelle
giovani attrici. Nel suo film d’esordio, Le amiche del
cuore, l’attrice interpretava una giovane nella sua routine in
un constesto periferico, degradato. Un tipo di personaggio che ha
dichiarato di aver ritrovato nelle giovani protagoniste di
Baby, rivedendo così sé stessa nell’interpretazione delle
giovani attrici della serie, pur con le dovute differenze
generazionali.
3. Ha costruito il
personaggio come fosse un adolescente. In Baby la
Pandolfi ricopre il ruolo di Monica, insegnante di educazione
fisica sposata con un uomo che la trascura. Per ritrovare un brio
nella sua vita, intraprenderà una relazione con uno degli studenti.
Per tale risvolto, l’attrice ha dichiarato di aver lavorato sul
personaggio esaltando la sua volontà di sentirsi ancora una
ragazza, dando sfogo al lato adolescenziale che è in lei.
Claudia Pandolfi in Un medico in
famiglia
2. Temeva di essere
identificata solo con il suo personaggio nella serie. Per
oltre 70 episodi l’attrice è stata Alice in Un medico in
famiglia, e molti spettatori l’hanno sempre associata a quel
ruolo. Pur riconoscendo che quello fu uno dei successi che più le
hanno aperto le porte dello spettacolo, l’attrice ha dichiarato che
per un periodo ha temuto che sarebbe rimasta nota solo per quella
specifica parte.
Claudia Pandolfi: età e
altezza
1. Claudia Pandolfi è nata a
Roma, in Italia, il 17 novembre 1974. L’attrice è alta
complessivamente 171 centimetri.
Scott Derrickson,
regista di Doctor Strange che di recente ha
abbandonato la regia del sequel, ha rivelato le sue idee circa
la possibilità di dirigere un film della saga di Star Wars: come spiegato via Twitter dal regista, se
ne avesse la possibilità, lo stesso realizzerebbe un horror
ambientato sul pianeta Hoth che appare ne
L’Impero Colpisce Ancora.
In un tweet che è stato poi
cancellato (i motivi della cancellazione non sono chiari e hanno
già destato sospetti tra il fandom), Scott
Derrickson ha affermato che, se un giorno dovesse girare
un film di Star Wars, sarebbe un horror
vietato ai minori ambientato su Hoth, a metà metà strada tra
La Cosa di John Carpenter e il romanzo Alle
montagne della follia di H.P. Lovecraft. Derrickson ha anche
specificato che intitolerebbe il film semplicemente
Hoth.
Per quanto riguarda la saga di
Star Wars, che
un nuovo film della saga sia ufficialmente in sviluppo, e che
potrebbe essere destinato al servizio di streaming Disney+.
Ricordiamo che a Rian
Johnson, regista deGli
Ultimi Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova
trilogia basata su nuove storie e nuovi personaggi. In passato,
anche ai creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Attore stimato e piuttosto
prolifico, Fabrizio Bentivoglio è uno dei volti
più noti del cinema italiano degli ultimi decenni, affermatosi
grazie alle sue interpretazioni di alto livello. Con all’attivo la
partecipazione a importanti film d’autore, Bentivoglio si è potuto
costruire una fama da attore estremamente dedito a tale arte,
mantenendo su di sé un’aura di prestigio che ancora oggi lo
contraddistingue.
Ecco 10 cose che non sai di
Fabrizio Bentivoglio.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Fabrizio Bentivoglio: i suoi film e
le serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi italiani. Bentivoglio debutta al cineme nel
1980 con il film Il bandito dagli occhi azzurri, per poi
prendere parte a Masoch (1980), Morte in vaticano
(1982), Salomé (1986), Via Montenapoleone (1987),
Apartment Zero (1988) e Marrakech Express (1989),
con cui ha acquisito maggior notorietà. Negli anni successivi
recita invece in Un’anima divisa in due (1993), La
fine è nota (1993), di Cristina
Comencini, Un eroe borghese (1995), La
scuola (1995), Le affinità elettive (1996), Del
perduto amore (1998), La balia (1999), Denti
(2000), Ricordati di me (2003), di Gabriele
Muccino, L’amore ritorna (2004), di Sergio
Rubini, L’amico di famiglia (2006),
Lascia perdere, Johnny (2007), Una sconfinata
giovinezza (2010), Scialla! (Stai
sereno) (2011), Tutto tutto niente
niente (2012), dove recita al fianco di Antonio
Albanese, e ancora è in Il capitale
umano (2014), Il ragazzo
invisibile (2014), Gli ultimi saranno
ultimi (2015), Sconnessi
(2018), Loro (2018) e
Croce e
delizia (2019), dove recita accanto all’attore
Alessandro
Gassmann.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso degli anni Bentivoglio si
è fatto notare sul piccolo schermo con le serie Il corsaro
(1983), Benvenuti a tavola – Nord vs Sud (2012-2013),
Romanzo siciliano (2018) e Il nome della rosa
(2019), dove ha recitato accanto agli attori John
Turturro e Stefano
Fresi. Ha inoltre preso parte ai film L’ultimo
pensiero (1997), Nel nome del male (2009) e
all’episodio La giostra degli scambi di Il commissario
Montalbano (2018).
8. Ha scritto e diretto un
film. Nel 2007 Bentivoglio debutta alla regia con il film
Lascia perdere, Johnny, da lui anche sceneggiato. Il film
narra delle imprese di Fausto Ciaramella, detto Johnny, di
diventare un chitarrista professionista, non prima però di essersi
scontrato con il difficile mondo dello spettacolo. Ad aiutarlo vi
sarà il pianista Augusto Riverberi, interpretato dallo stesso
Bentivoglio.
Fabrizio Bentivoglio e il
teatro
7. Ha recitato molto anche a
teatro. Bentivoglio si forma come attore teatrale, avendo
frequentato la scuola del Piccolo Teatro di Milano. È poi apparso
più volte sul palcoscenico con spettacoli come Timone
d’Atene (1978), La tempesta (1978), L’avaro
(1981), Metti una sera a cena (1983), La guerra vista
dalla luna (1995), Sunset Limited (2008) e L’ora
di ricevimento (2017).
Fabrizio Bentivoglio e Valeria
Golino
6. Ha avuto una relazione
con la nota attrice. Dal 1993 al 2001 l’attore è stato
sentimentalmente legato all’attrice Valeria
Golino, celebre per i suoi ruoli in film come Il
capitale umano, dove ha recitato proprio accanto a
Bentivoglio. Pur essendosi separati, infatti, i due hanno mantenuto
buoni rapporti, continuando a lavorare insieme in diverse
occasioni.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Fabrizio Bentivoglio ha dei
figli
5. Ha avuto dei figli dalla
nuova compagna. Sul set del film L’amore ritorna
Bentivoglio conosce l’attrice Silvia Pippia, che ha poi sposato nel
2012. Dalla loro lunga relazione sono nati tre figli,
rispettivamente nel 2007, nel 2009 e nel 2012.
Fabrizio Bentivoglio in
Scialla!
4. Ha sviluppato una forte
empatia con il protagonista. In Scialla! (Stai
sereno) l’attore ricopre il ruolo di Bruno, padre tardivo del
giovane Luca, il quale si ritrova improvvisamente a dover gestire
da solo l’adolescente. L’attore ha dichiarato di essersi
particolarmente ritrovato nel ruolo, condividendo un forte legame
con l’interprete di Luca. Bentivoglio ha inoltre affermato di
essere rimasto particolarmente impressionato dal talento del
giovane attore.
3. Non ha fatto prove sul
set. Durante alcune interviste Bentivoglio ha dichiarato
di non aver fatto prove con il suo co-protagonista, arrivando sul
set e dando subito vita alle scene previste dalla sceneggiatura.
Pur senza alcuna prova, i due attori hanno poi saputo sfoggiare la
chimica di coppia che è elemento di successo del film.
Fabrizio Bentivoglio e
Mediterraneo
2. Era stato scelto per un
ruolo di rilievo. Originariamente, per il film
Mediterraneo, il regista Gabriele
Salvatores aveva deciso di assegnare la parte del tenente
Raffaele Montini proprio a Bentivoglio. Questi tuttavia non poté
accettare per via di impegni precedentemente presi. La parte andò
allora all’attore Claudio Bigagli. Il film si
rivelò poi un grande successo di critica, arrivando a vincere un
Oscar come miglior film straniero.
Fabrizio Bentivoglio: età e
altezza
1. Fabrizio Bentivoglio è
nato a Milano, in Italia, il 4 gennaio 1957. L’attore è
alto complessivamente 181 centimetri.
L’attrice Gemma Chan ha rivelato il personaggio di Sersi
sarà coinvolto in due diverse storie d’amore ne Gli Eterni, l’attesissimo cinecomic
Marvel che arriverà nelle sale il
prossimo novembre. Intervistata da
Vanity Fair, la Chan ha parlato di come si è preparata al suo
ruolo nel cinecomic che la vedrà recitare al fianco di Kit
Harington e Richard
Madden.
L’attrice, che aveva già recitato in
un film del MCU, ossia Captain
Marvel (interpretava Minn-erva), non ha parlato
di un metodo specifico per la sua prepazione al film, ma mentre
discuteva del progetto, ha inavvertitamente rivelato che il suo
personaggio sarà coinvolto in due storie d’amore differenti
all’interno del film. Purtroppo, l’attrice non ha confermato quali
saranno gli altri personaggi coinvolti (dalle
foto emerse online dal set, sappiamo per certo che uno di
questi sarà il Dane Whitman/Black Knight di Harington).
“Non ho seguito un metodo
preciso per preparami al ruolo”, ha spiegato
Gemma Chan. “A volte è la musica che mi suggerisce
qualcosa, o penso al modo in cui il personaggio dovrà camminare, o
magari parlare, e da lì costruisco tutto il resto. Questo film
racconterà di un gruppo di alieni immortali, arrivati sulla Terra
settemila anni fa, quindi la trama si svolge in un periodo di tempo
molto lungo. Sersi è quella che ha più affinità con gli umani: è
addirittura coinvolta in due storie d’amore, una novità assoluta
per i film Marvel e uno dei motivi che mi
hanno attratto di più di questo progetto.”
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.
Mancano ormai davvero poche
settimane all’arrivo di The
New Mutants nelle sale americane, e giusto ieri
il regista Josh Boone ha confermato –
attraverso una foto condivisa via Instagram – che la
post-produzione del film è ufficialmente giunta a termine. Adesso,
parlando con
Entertinament Weekly, è stato sempre Boone a rivelare nuovi
dettagli sul travagliatissimo spin-off della saga di X-Men.
Intervistato dalla celebre rivista,
infatti, Boone ha spiegato che –
a differenza delle voci che si sono susseguite lo scorso anno –
non ci sono mai state riprese aggiuntive: “Non abbiamo mai
fatto dei reshoot. E dirò di più: se non ci fosse stata
l’acquisizione della Fox da parte della Disney, avremmo fatto le
tradizionali riprese aggiuntive come si fa per ogni grande
produzione. Ma non siamo riusciti a farle perché, dopo che la
fusione è diventata effettiva, i protagonisti era cresciuti
troppo.”
Tornando invece a parlare del
processo di post-produzione del film, Josh Boone
ha spiegato che l’accordo Disney/Fox è stato il motivo principale
dei continui rinvii del film, cosa che ha inevitabilmente
rallentato anche tutto il processo di montaggio: “Durante il
montaggio, abbiamo probabilmente terminato il 75% del film. Quando
siamo tornati al lavoro, dovevamo praticamente chiuderlo. Ci sono
voluti un paio di mesi, ma è stato bello poter tornare a lavorare.
Io ed il mio co-sceneggiatore, Knate Lee, non vedevamo il girato da
circa un anno. Abbiamo sistemato alcune cose qua e là che prima non
avevamo notato o alle quali prima non avevamo pensato.”
The
New Mutants è un thriller con sfumature
horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un
gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche.
Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove
abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre
cercano di fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie
Williams,
Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu
Hunt e Henry Zaga.
The
New Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato
Stabile sono i produttori esecutivi.
L’ultima volta che abbiamo sentito
parlare del sequel di Edge of Tomorrow è stato quando il
regista Doug Liman, a metà dello scorso gennaio,
aveva condiviso una foto attraverso il suo account Instagram,
anticipando ai fan di essere totalmente assorbito dal processo di
scrittura del nuovo film. Adesso, è stata la co-protagonista del
primo capitolo, Emily Blunt, a parlare del tanto atteso sequel
(in cantiere ormai da diversi anni) in una nuova intervista.
Parlando con IndieWire in
occasione della promozione di A Quiet Place
2, infatti, la Blunt ha dichiarato di essere a conoscenza
delle “grandi idee” che ci sono per il sequel di
Edge of Tomorrow, ma di nutrire alcuni dubbi in merito
alla disponibilità del cast, cosa che potrebbe far slittare
l’inizio di un’ipotetica produzione ancora a lungo: “Non lo so
se le stelle saranno favorevoli e si allineeranno per permetterci
di farlo. Non lo so. Io lo spero”, ha dichiarato
l’attrice.
Essendo trascorsi ormai già sei
anni dall’uscita del primo film, Emily Blunt ha quindi scherzato sulla lunga
gestazione del sequel: “Io e Tom avremo 70 anni prima che si
decidano a farne un altro. Forse sembrerà un po’ strano… forse ci
toccherà fare come The Irishman.
Sarà la versione “Irishman” di Edge of Tomorrow. Chi può
dirlo?”
A proposito del sequel, Doug Liman aveva dichiarato: “Di norma ci
sono motivi finanziari dietro la realizzazione di un sequel, ma
questa volta non è andata così, siamo stati noi a venir fuori con
una storia. Davvero, non mi aspettavo di tornare a confrontarmi con
questo mondo perché avere a che fare con i viaggi nel tempo causa
non pochi mal di testa. Ma i fan si sono dimostrati così
affezionati al film, più che a qualunque altro mio film, che Tom ed
io abbiamo che pensato che dovevamo, almeno per noi, pensare ad un
possibile sequel […] Riprenderà da dove abbiamo
lasciato l’ultimo, ma da quel momento viaggeremo indietro nel
tempo.”
In Edge
of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha
colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri
umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva
aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il
tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo
però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso
giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente
delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di
annientare gli invasori e salvare la Terra.
Nonostante alcuni recenti rumor,
Jamie Foxx è
ancora collegato al reboot di Spawn,
nuovo adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto, che sarà
diretto da Todd McFarlane, creatore del
personaggio. Di recente, McFarlane aveva dichiarato che “un premio
Oscar” ha ufficialmente abbandonato il progetto: in molti hanno
subito pensato a Foxx (premio Oscar per Ray), ma
ComicBook ha specificato che l’attore è ancora coinvolto nel
film in qualità di interprete protagonista e che le parole di Todd
McFarlane facevano riferimento ad uno degli sceneggiatori del
film.
Ciononostante, il nuovo film su
Spawn non ha ancora ricevuto il via
libera ufficiale (i diritti per la distribuzione, infatti, non sono
ancora stati acquistati da nessuno studio). In una recente
intervista con Shoryuken, McFarlane
ha ribadito di voler realizzare un film vietato ai minori (come
aveva già sottolineato in precedenza): “Ho pochissime
richieste in merito al film”, ha spiegato. “Deve essere
classificato come R, cioè vietato ai minori di 17 anni. Non ci
possono essere discussioni al riguardo. Non mi interessa ciò che
accadrà nel film, l’importante è che Spawn sia cool e
tosto.”
Il
film Spawnsembra essersi già
assicurato dei buoni nomi, da Jamie Foxx nel
ruolo dell’antieroe del titolo e Jeremy
Rennernel ruolo di Twitch
Williams. Greg Nicotero, truccatore
di The Walking Dead, si occuperà del
trucco e degli effetti speciali. Infine, il film sarà prodotto
da Jason
Blum e dalla sua Blumhouse
Production.
Il film non è ancora entrato in fase
di produzione, per via di alcuni problemi legati alla mancanza di
supporto da parte della major. Attualmente non vi è una data di
distribuzione, ma stando alle parole di McFarlane tutto sembra
pronto per iniziare.
Sono arrivate online le prime
reazioni della stampa americana a Mulan,
l’atteso live action Disney basato sul classico d’animazione del
1998, diretto da Niki Caro, regista neozelandese nota per
La ragazza delle balene e North Country – Storia di
Josey. Le prime reazioni al remake promettono un’esperienza
immersiva, capace di rendere omaggio al film originale.
Nonostante alcuni cambiamenti
rispetti al Classico che tutti conosciamo (come l’assenza dei
personaggi di
Mushu e
Li Shang), sembra che il live action sia un remake
assolutamente soddisfacente. Come da tradizione, la stampa
americana che ha già avuto modo di vedere il film, ha condiviso via
Twitter le proprie reazioni, che in questo caso sono decisamente
positive.
Potete leggere alcuni dei commenti di seguito:
Angie J. Han
– Mashable: “Mulan è il miglior remake/live action della
Disney dai tempi di Cenerentola. Non mi sono distratta neanche
sulle canzoni. Trova nuova note all’interno di una storia che già
conosciamo, offrendo al tempo stesso azione, cuore e umorismo
meravigliosi. Liu Yifei è straordinaria.”
Michael
Lee – Geeks of Doom: “Mulan è uno dei migliori adattamenti
live action di un classico animato Disney. Onora la ballata
originale e il classico del 1998 modernizzando il tema
dell’Empowerment femminile con scene iconiche e grandi sequenze di
battaglia che ricordano le opopee di Wuxia.”
Alison Foreman – Mashable:
“Il remake di Mulan riesce a colmare il vuoto lasciato da
alcuni elementi che nel live action non sono presenti. Tanti omaggi
al classico del 1998 preparano il terreno ad una storia piena di
azione, umore e cuore.”
Kevin
Polowy – Yahoo Entertainment: “Ho già visto Mulan due volte
e posso affermare con certezza che è fantastico. Il miglior
remake/live action della Disney: bello, avvincente, ricco d’azione.
Il cast è eccezionale e la regia di Niki Caro è semplicemente
mozzafiato.”
Kristen Acuna – Insider: “Mulan è assolutamente fantastico.
Abbastanza diverso dal classico originale, ma con lo stesso cuore e
con grandi scene d’azione. Non importa che non sia un musical: se
sei un fan del classico d’animazione, troverai tantissimi
riferimenti alle canzoni di quel film. Non vedo l’ora di vederlo di
nuovo.”
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.