Come saprete il 12 novembre verrà
ufficialmente lanciato il nuovo servizio di streaming Disney+,
piattaforma che darà all’utente la possibilità di accedere a
contenuti esclusivi più titoli dell’archivio della casa di
Topolino, tra cui una collezione di prodotti originali, film e
serie tv, e tutti i titoli di Disney,
Pixar, Marvel Studios,
Lucasfilm e National
Geographic.
E a quanto pare nella ricca galleria
a disposizione dell’abbonato ci saranno anche le scene eliminate e
altro materiale inedito del Marvel Cinematic
Universe che solitamente troviamo nelle edizioni
homevideo, come mostrato da un’anteprima di Disney + per i Paesi
Bassi. L’indizio con l’interfaccia mobile della piattaforma è stato
pubblicato sul forum Reddit specificando che il servizio è
attualmente in fase di test. Sarà davvero questo il “regalo” per i
fan del MCU?
Questi sono invece i titoli
disponibili fin dalla data di lancio: The
Avengers,Avengers: Age of Ultron, Avengers: Endgame, Avengers: Infinity War, Ant-Man,
Ant-Man and The Wasp, Black Panther, Captain America: Civil War,
Captain America: Il Primo Vendicatore, Captain Marvel, Doctor
Strange, Guardiani della Galassia, Guardiani della Galassia Vol. 2,
Iron Man, Iron Man 2, Iron Man 3, Thor, Thor: Ragnarok e Thor: The Dark
World.
Disney plus (Disney +) è il
servizio di video on-demand ad abbonamento che The
Walt Disney Company che debutterà a partire dal 12
novembre 2019 negli Stati Uniti, e a seguire tra la fine del 2019 e
l’inizio del 2020 in Europa Occidentale e regione
dell’Asia-Pacifico, entro fine 2020 in Europa Orientale e America
Latina.
La piattaforma streaming è stata
concepita per competere con i colossi dello streaming già attivi
come Netflix
e Amazon
Prime Video e vanterà di un catalogo con il meglio
delle produzioni Disney, Pixar, Marvel, Lucasfilm (Star
Wars) e National Geographic, oltre ai
titoli prodotti da
21st Century Fox grazie all’acquisizione recente da parte dello
studios.
Avvistata pochi giorni fa
sul set, Angelina Jolie vestirà i panni di
Thena in Gli
Eterni, adattamento dei fumetti di Jack Kirby inserito
nella lineup della Fase 4 del MCU e in uscita il 6 novembre
2020. Ma cosa sappiamo del personaggio e cosa potremmo aspettarci?
Ecco di seguito qualche informazione preliminare basata sulla
controparte originale:
1Non è immune all’amore
C’è però qualcosa a cui l’eroina degli Eterni
non è stata immune nel corso della sua storia a fumetti: l’amore.
Thena ha stretto un legame molto forte con
Kro, il signore della guerra dei Devianti,
sperandosi dopo un decennio e tornando insieme negli anni della
Seconda Guerra Mondiale. Da quel legame nascono due figli gemelli e
per mantenere la relazione segreta, Thena rapì una donna sterile
mettendo i bambini dentro il suo grembo in modo da farli nascere
come umani. Nonostante il controllo costante, le vite dei piccoli
furono in pericolo a causa di Maelstrom, ma tenute al sicuro dai
Fantastici Quattro
L’epica e già leggendaria battaglia
finale di Avengers:
Endgame continua a far parlare di sé per la ricchezza
di dettagli e gli easter egg emersi nei
mesi successivi all’uscita del film nelle sale, e tra questi ce n’è
uno che precede il momento dell’Avengers Assemble e che non tutti
hanno notato…
Grazie ad un fan e all’immagine
pubblicata su Reddit, siamo in grado di comprendere quanto sia
stato decisivo l’intervento di Shuri, la sorella
minore di T’Challa e mente brillante che nello standalone di
Black Panther aveva sfoggiato tutta una serie di
gadget tecnologici super avanzati. E se vi stavate chiedendo come
Sam Wilson riuscisse a comunicare con Steve Rogers prima di entrare
in campo citando la frase di The Winter Soldier “Alla tua
sinistra!“, la risposta è stata appena servita.
Come vedete qui sotto, lo screenshot
ci riporta al dispositivo di comunicazione ideato da Shuri per
supportare il viaggio in Corea di T’Challa all’inizio del film,
praticamente un auricolare per distanze illimitate, che poi è il
modo in cui Falcon è stato in grado di entrare in contatto con Cap
prima di saltare dai portali creati da Doctor Strange.
È probabile che con l’assenza di
Tony Stark dai radar durante la pausa che intercorre tra
Infinity War e Endgame i
Vendicatori abbiano affidato le tecnologie al laboratorio della
principessa del Wakanda. La speranza è di rivederla in azione nel
sequel di Black Panther, magari come vera erede di Iron Man al
timone dello sviluppo dei nuovi gadget dei supereroi…
Film evento del decennio,
Avengers: Endgame è riuscito in
un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man riunendo sul grande schermo
tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno premiato
lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James Cameron.
Il network americano
ABC ha diffuso promo e trama di The Good
Doctor 3×01, il primo episodio dell’attesissimo
terza stagione della serie di successo
The Good
Doctor.
In The Good Doctor
3×02 che si intitolerà dall’episodio “Debts” mentre il Dr.
Marcus Andrews promette di aiutare un buon samaritano ferito mentre
interrompeva un attacco sessuale, il Dr. Audrey Lim deve prendere
una decisione difficile quando i genitori di un giovane paziente
sospettano che il Dr. Neil Melendez abbia fatto un errore. Nel
frattempo, il dottor Shaun Murphy riceve consigli dopo la sua
disastrosa serata con il dott. Carly Lever; e la dottoressa Claire
Browne riceve una visita a sorpresa da sua madre in un nuovissimo
episodio che andrà in onda lunedì 3 settembre sulla ABC.
In The Good Doctor
3×01 protagonisti sono
Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun
Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole
come Dr. Carly Lever.
La guest star di The Good
Doctor 3×01 sono Sharon Leal nei panni di Breeze Browne e
Shelia Kelley nei panni di Debbie Wexler. “Debt” è stato scritto da
Peter Noah e diretto da Mike Listo.
The Good Doctor 3×02
Nella terza stagione di
The Good
Doctor Dr. Shaun Murphy (Freddie
Highmore), un giovane chirurgo con autismo e sindrome
dei savant, continua a usare la sua straordinaria regali medici
presso l’unità chirurgica dell’ospedale San Bonaventura. Mentre le
sue amicizie si approfondiscono, Shaun lavora più duramente di
quanto abbia mai fatto prima di iniziare a uscire, mentre naviga
nel suo ambiente e nelle sue relazioni per dimostrare ai suoi
colleghi che il suo talento come chirurgo salverà delle
vite. La serie è di David Shore (“House”), e “Lost” e “Hawaii
Five-0” star Daniel Dae Kim.
In The Good
Doctor protagonisti
Freddie Highmore nei panni del Dr. Shaun Murphy,
Antonia Thomas nel ruolo del Dr. Claire Browne,
Nicholas Gonzalez nel ruolo del Dr. Neil Melendez,
Hill Harper come Dr. Marcus Andrews,
Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman,
Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona
Gubelmann come Dr. Morgan Reznick, Will Yun
Lee come Dr. Alex Park, Paige Spara come Lea Dilallo e Jasika Nicole
come Dr. Carly Lever.
La serie è di Sony Pictures
Television e ABC Studios. David Shore è il produttore
esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David
Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios
fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi
composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21
Television Studios.
Le voci che circolavano da qualche
mese e in qualche modo suggerite dal commento di Bryce Dallas
Howard in un’intervista con MTV sono state finalmente
confermate: Sam Neill (Dr. Alan Grant),
Laura
Dern (Dr. Ellie Satler) e Jeff
Goldblum (Dr. Ian Malcolm) , ovvero i membri del cast
originale del franchise, torneranno in Jurassic
World 3, terzo capitolo in fase di pre produzione.
Si tratterà di un vero e proprio
evento, considerando che i tre attori non recitavano assieme dal
1993, comparendo separatamente in forma di cameo nei sequel.
Goldblum aveva avuto una piccola parte in Jurassic World:
Fallen Kingdom, uscito lo scorso anno.
Le riprese di Jurassic
World 3 sono state affidate nuovamente al regista
Colin Trevorrow con la sceneggiatura scritta
da Emily Carmichael (Pacific Rim: Uprising),
inizieranno nei primi mesi del 2020, e possiamo aspettarci nei
prossimi giorni qualche dettaglio in merito alla trama e ai nomi
che affolleranno il set. Chris Pratt tornerà sempre nei panni di
Owen Grady e Bryce Dallas Howard in quelli di
Claire Dearing.
Lo stesso Trevorrow ha recentemente
pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i
cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World: Fallen
Kingdom mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano
per la sopravvivenza.
Vi ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
Continuano ad arrivare
aggiornamenti su The Batman e sul cast del film
che rilancerà al cinema le sorti del crociato di Gotham con la
regia di Matt Reeves e Robert Pattinson come protagonista.
Nelle ultime ore è arrivata la conferma di
Jeffrey Wright, che interpreterà il
commissario Jim Gordon, e delle trattative che sarebbero
in corso con Jonah Hill per un ruolo non
ancora specificato; alcune fonti sostengono che la Warner Bros.
abbia pensato alla star di The Wolf of Wall Street per l’Enigmista,
altre per Pinguino, ma è evidente che il mistero verrà risolto nei
prossimi giorni.
Sull’argomento è intervenuto poco
fa il reporter di Variety Justin Kroll, scrivendo su Twitter che
l’offerta per il nuovo adattamento di Batman è stata avanzata
all’attore un mese fa, e a quanto pare Hill avrebbe richiesto fino
a 10 milioni di compenso per recitare nel film, praticamente più
del doppio di quanto guadagnerà Pattinson.
È quindi probabile che lo studio
stia valutando se “il gioco vale la candela” e se questa richiesta
è giustificabile. Di certo se questi sono i termini dell’accordo è
escluso che Hill interpreti un personaggio con poco spazio sullo
schermo, mentre è altamente ipotizzabile che la Warner abbia
pensato a lui come il villain principale di Bruce Wayne.
Nel frattempo, c’è già chi – come
BossLogic – immagina il suo aspetto nei panni di Pinguino…
Kevin Smith ha fatto trapelare
durante l’ultimo episodio del podcast Fatman Beyond Podcast che il
cinecomic dovrebbe adattare sul grande schermo il fumetto
“The Long Halloween”, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale che segue
il crociato di Gotham durante le sue prime esperienze da detective.
Ricca di colpi di scena, la run presentava diversi dei nemici più
iconici di Batman, descrizione che sembra coincidere con i rumor
legati all’introduzione di quattro antagonisti della galleria
classica.
“The Batman esplorerà un caso
di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere
nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il
mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di
Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Il film dovrebbe svolgersi negli
anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione
anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain
Marvel dei Marvel
Studios.
“Non fate l’errore di credere
che un personaggio immaginario come Joker sia un sostegno alla
violenza di qualsiasi tipo nel mondo reale. Non è intenzione
del film, dei cineasti o dello studio sostenere questo personaggio
come un eroe“, scrive la Warner nella dichiarazione
ufficiale.
“La violenza armata nella nostra
società è un problema critico ed estendiamo la nostra più profonda
solidarietà a tutte le vittime e alle famiglie colpite da queste
tragedie. La nostra azienda ha una lunga storia di donazioni alle
vittime di violenza, tra cui quelle di Aurora, e nelle ultime
settimane la nostra società madre si è unita ad altri leader
aziendali per invitare i responsabili politici a emanare una
legislazione bi-partisan per affrontare questa piaga. Allo stesso
tempo, la Warner Bros. ritiene che una delle funzioni dello
storytelling sia quella di provocare conversazioni importanti su
questioni complesse“.
Vi ricordiamo
che Joker vede nel cast
anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais e che
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher Nolan e
in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo
ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti
conosciamo.
“Ho amato il Joker di The Dark
Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide
Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack
Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei
possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del
crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli
Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono
varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie
versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo
ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per
realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con
Variety.
Noto per i suoi ruoli da villain,
l’attore Michael Emerson si è negli anni costruito
la fama di attore in grado di dar vita agli aspetti più controversi
dei suoi personaggi, nascondendo dietro una faccia da uomo comune
il pericolo più inaspettato. Grazie ai suoi numerosi ruoli
televisivi, Emerson è entrato nell’immaginario degli spettatori,
affermandosi come personalità singolare ed eclettica.
Ecco 10 cose che non sai di
Michael Emerson.
Michael Emerson carriera
1 I film. Il
debutto cinematografico dell’attore risale al 1992, con il film
Trappola in alto mare. Successivamente prende parte a
Scherzi del cuore (1998), Gli imbroglioni (1998),
Unfaithful – L’amore infedele (2002), Saw –
L’enigmista (2004), Straigh-Jacket (2004), The
Legend of Zorro (2005), Ready? OK! (2008).
2 Le serie TV.
Particolarmente ricca è la carriera televisiva dell’attore, che
negli anni ha partecipato alle serie The Practice – Professione
avvocati (2000-2001), X-Files (2002), Senza
traccia (2003), e Law & Order: Criminal Intent
(2004). Dal 2006 al 2010 ha ricoperto il ruolo di Benjamin Linus
nella serie Lost. Ha in seguito interpretato il
miliardario Harold Finch nella serie Person of Interest
(2011-2016), e prende poi parte a Arrow (2017-2018), e
Il nome della rosa (2019), dove recita tra gli altri
accanto all’attore Stefano
Fresi.
3 Il doppiaggio.
L’attore è noto anche come doppiatore di serie e film animati. Tra
questi si annoverano G.I. Joe: Renegades (2011),
Generator Rex (2011), Batman: The Dark Knight Returns,
Parte 1 e 2 (2012-2013).
Michael Emerson vita privata
4 È sposato.
Emerson ha sposato l’attrice Carrie Preston nel
1998. I due si sono conosciuti recitando nello spettacolo teatrale
Amleto. I due hanno poi recitato nuovamente insieme nel
film Straigh-Jacket e in Ready? OK!. La Preston
appare inoltre in alcuni episodi di Person of Interest, e
in un flashback della serie Lost, dove interpreta proprio
la madre del personaggio di Emerson.
Michael Emerson Joker
5 È stata un’esperienza
intimorente. L’attore ha indicato il Joker come il
personaggio più difficile della sua carriera. Benché Emerson vi
presta soltanto la voce, ha dichiarato di aver sentito tutto il
peso della responsabilità di dar vita ad un personaggio così
iconico e con così illustri predecessori ad averlo interpretato.
L’attore ha temuto fino all’ultimo di non potercela fare, ma alla
fine è riuscito a fornire la sua versione del personaggio.
Michael Emerson Lost
6 Non ha sostenuto alcun
provino. I produttori della serie erano alla ricerca di un
volto ambiguo che potesse dar vita al villain Benjamin Linus, e
pensarono subito ad Emerson. Questi ricevette così la proposta
senza dover sostenere alcun provino, e pensando che si sarebbe
trattato di un ruolo per pochi episodi. L’attore rimase invece
coinvolto nella serie per i successivi quattro anni.
7 È rimasto impressionato
dalle azioni del suo personaggio. Benché l’attore ha
dichiarato di aver avvertito da subito un collegamento istintivo
con il personaggio, ha rivelato di essersi sentito scioccato per
alcune cose che questi compieva secondo il copione. L’attore
pensava al personaggio come un uomo pieno di impulsi buoni e
cattivi, e nel momento in cui doveva compiere delle azioni atroci
si rendeva conto che non tutti giudicano Linus nello stesso modo
comprensivo con cui lo giudica lui.
Michael Emerson Evil
8 Sarà tra i protagonisti
della serie. Prossimamente l’attore reciterà nella serie
Evil, la cui storia segue una psicologa clinica costretta
ad unire le forze con un prete cattolico per investigare su alcuni
presunti miracoli e possessioni demoniache. Emerson avrà la parte
di Townsend, un uomo apparentemente gentile che nasconde una
personalità ben diversa, potendo infatti rivelarsi una presenza
malvagia e manipolatrice.
Michael Emerson premi e
nomination
9 Ha vinto due Emmy
Awards. L’attore è stato nominato per ben 5 volte agli
Emmy Awards. La prima candidatura risale al 2001, come miglior
guest star nella serie The Practice, e in quell’occasione
l’attore riporta anche la sua prima vittoria. Successivamente viene
nominato come miglior attore non protagonista per la serie
Lost nel 2007, 2008, 2009 e nel 2010, vincendo il premio
nel 2009.
Michael Emerson età e altezza
10 Michael Emerson è nato a
Cedar Rapids, nell’Iowa, Stati Uniti, il 7 settembre 1954.
L’attore è alto rispettivamente 174 centimetri.
Apprezzata per alcuni suoi iconici
ruoli televisivi, l’attrice Chyler Leigh si è
negli anni costruita una solida carriera grazie alla sua
partecipazione a film e serie di vario genere, che le hanno
permesso di mettersi alla prova con ruoli e contesti sempre
diversi. L’attrice ha così conquistato l’attenzione del pubblico e
della critica, in attesa del ruolo che possa consacrarla
definitivamente.
Ecco 10 cose che non sai di
Chyler Leigh.
Chyler Leigh carriera
1 I film. Seppur
ancora particolarmente esigua, la carriera cinematografica
dell’attrice prevede la partecipazione a tre film apprezzati nel
proprio Paese. Questi sono kickboxing Academy (1997), con
cui debutta al cinema, Non è un’altra stupida commedia
americana (2001) e Brake (2012).
2 Le serie TV. Ben
più ricca è la carriera televisiva dell’attrice, che nel 2000
prende parte ad alcuni episodi della serie Settimo cielo.
Successivamente prende parte a That’80s Show (2002),
The Practice – Professione avvocati (2003) e Grey’s
Anatomy, dove dal 2007 al 2012 interpreta la dottoressa Lexie
Grey, ruolo che riprenderà poi in Private Practice (2012).
Fa poi parte del cast di Taxi Brooklyn (2014),
Arrow (2017), The
Flash (2017) e Legends of Tomorrow (2017). Dal
2015 interpreta invece il ruolo di Alex Danvers nella serie
Supergirl.
Chyler Leigh Instagram
3Ha un
account personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo seguito da 1,4 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago o foto promozionali dei progetti a cui
prende parte.
Chyler Leigh vita privata
4 Ha avuto problemi con la
droga. All’età di sedici anni l’attrice conosce il suo
futuro marito, Nathan West, e i due iniziano una
relazione andando a convivere insieme. Provenendo da famiglie
difficili e facendo fatica a risolvere i propri problemi economici,
i due iniziano a fare abuso di droghe. Nel 2001 tuttavia decidono
di ricoverarsi, riuscendo ad interrompere la dipendenza e a
riprendere entrambi il controllo della loro vita.
5 È sposata. Il 20
luglio 2002 l’attrice ha sposato il collega Nathan
West, con cui aveva lavorato nella serie Settimo
cielo. La coppia ha poi avuto due figli, nati rispettivamente
nel 2003, nel 2006 e nel 2009. I due hanno inoltre dichiarato di
avere un accordo secondo cui chi avrebbe indovinato il sesso del
bambino ne avrebbe anche scelto il nome.
Chyler Leigh musica
6 Ha composto alcune colonne
sonore. Oltre ad essere un’attrice la Leigh è, insieme a
suo marito, una compositrice e ha composto alcuni brani per la
colonna sonora di Grey’s Anatomy. In particolare ha
realizzato le cover delle canzoni “Like a Virgin”, “Breathe” e “How
to Save a Life”. L’attrice ha inoltre composto alcuni duetti con il
marito, a sua volta musicista, seguendolo anche in alcuni suoi
tour.
Chyler Leigh Alex Danvers
7 Ha interpretato il
personaggio più di una volta. L’attrice è celebre per il
suo ruolo di Alex Danvers nella serie Supergirl. Lo stesso
ruolo è stato poi ripreso anche per le serie The Flash,
Arrow e Legends of Tomorrow, tutti ambientati nello
stesso universo narrativo.
Chyler Leigh Supergirl
8 Ha un forte legame con la
protagonista. La Leigh ha dichiarato di nutrire un
profondo legame con la protagonista della serie Melissa
Benoist. Negli anni le due hanno sviluppato una
chimica di scena molto forte, e la Leigh ha rivelato di come sia
difficile dar vita a scene di conflitto tra le due, mettendo da
parte il bene provato per la collega.
9 È entusiasta dal modo in
cui è stato recepito il suo personaggio. L’attrice non ha
mai nascosto di apprezzare il modo in cui il suo personaggio sia
entrato nei cuori dei fan. Questi si sono da subito dimostrati
molto attaccati a lei, tanto che i produttori hanno deciso di
donarle sempre più spazio. Anche la consapevolezza
dell’orientamento sessuale del personaggio non è mai stato visto
con sospetto, e di questo l’attrice è particolarmente
soddisfatta.
Chyler Leigh età e altezza
10 Chyler Leigh è nata a
Charlotte, in North Carolina, Stati Uniti, il 10 aprile
1982. L’altezza complessiva dell’attrice è di 169 centimetri.
L’attrice Nathalie
Kelley ha dimostrato negli anni di potersi affermare ad
Hollywood, rivelandosi tutt’altro che una stella di passaggio.
Grazie al suo talento e alla sua classe ha saputo ritagliarsi ruoli
di rilievo in alcuni film e serie TV di successo. Nonostante
l’attrice sia ancora alla ricerca del ruolo che possa consacrarla,
il suo volto è ormai noto ai fan, che la apprezzano per la sua
ecletticità.
Ecco 10 cose che non sai di
Nathalie Kelley.
Nathalie Kelley carriera
1 I film. Il
debutto dell’attrice sul grande schermo risale al 2006, quando
ricopre il ruolo di Neela nel film The Fast and the Furious:
Tokyo Drift. Successivamente prende parte a Loeaded
(2008), Take Me Home Tonight (2011), Urban
Explorers (2011), The Man Who Shook the Hand of Vicente
Fernandez (2012), Infiltrators (2014) e In Like
Flynn (2018).
2 Le serie TV. Tra
le partecipazioni televisive dell’attrice si annoverano invece
CSI – Scena del crimine (2011), Body of Proof
(2011-2012), Unreal (2014), Mistresses (2016),
The Vampire Diaries (2016-2017), dove recita accanto
a Matthew
Davis, e Dynasty (2017-2018).
Nathalie Kelley Instagram
3 Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo personale, seguito da 1,2 milioni
di persone. All’interno di questo è possibile trovare fotografie
scattate in momenti di svago, ma anche foto scattate sui set o alle
premiere a cui l’attrice ha preso parte.
Nathalie Kelley vita privata
4 È sposata.
Nell’aprile 2018 l’attrice ha confermato tramite un post sul
proprio account Instagram di essere ufficialmente fidanzata con
Jordan Burrows. I due si sono in seguito sposati nell’aprile del
2019. Precedentemente l’attrice aveva avuto una relazione con Zach
Roerig, suo collega sul The Vampire Diaries.
Nathalie Kelley The Fast and the
Furious
5 Ha interpretato un ruolo
importante.The Fast and the Furious: Tokyo Drift
è il terzo capitolo della serie, il quale differisce dagli altri
capitoli per l’ambientazione e il cast. L’attrice interpreta Neela,
studentessa australiana trasferitasi a Tokyo per continuare i suoi
studi. Il suo personaggio avrà un ruolo importante all’interno del
film, venendo conteso dai due protagonisti maschili in sfide
all’ultimo sangue.
Nathalie Kelley The Vampire
Diaries
6 Ha avuto difficoltà ad
interpretare il villain della serie. L’attrice fa il suo
ingresso nella celebre serie nell’ottava stagione, ricoprendo il
ruolo di Sybil, anche noto come “il male in persona”. Di natura
immortale, il personaggio ha la capacità di manipolare le sue
vittime per i propri scopi. L’attrice ha dichiarato di aver dunque
avuto difficoltà a calarsi in un ruolo così negativo, ma che la
chiave di svolta le è arrivata nel momento in cui ha scoperto che
in fondo il suo personaggio voleva solo essere amato.
Nathalie Kelley Dynasty
7 Non tornerà per la seconda
stagione. L’attrice ha preso parte alla prima stagione del
reboot di Dynasty. La stagione termina con un colpo di
scena riguardo il personaggio di Cristal, interpretata proprio
dalla Kelley. Questa ha in seguito dichiarato che non tornerà per
la seconda stagione, affermando di essersi “ripresa la sua vita”,
lasciando intuire che potrebbero esserci stati alcuni contrasti sul
set che l’hanno portata a questa scelta.
Nathalie Kelley Fast & Furious
9
8 Tornerà nella
saga. L’attore Vin Diesel ha dichiarato
che l’attrice riprenderà il ruolo di Neela nel nono capitolo della
saga. Il film è previsto per il 2020, con la regia di F.
Gary Gray, e vedrà il ritorno nel cast anche di
Dwayne Johnson.
Nathalie Kelley Bruno Mars
9 Ha recitato in un
videoclip. Oltre al cinema e alla TV, l’attrice è comparsa
anche nel videoclip della canzone “Just the Way You Are”,
dell’artista Bruno Mars. Il videoclip è stato rilasciato nel 2010
in concomitanza con l’uscita del brano.
Nathalie Kelley età e altezza
10 Nathalie Kelley è nata a
Lima, in Perù, il 3 marzo 1985. L’altezza complessiva
dell’attrice è di 168 centimetri.
Dopo il primo sguardo a Jesse
Pinkman durante i Primetime Emmy Awards, Netflix pubblica il trailer ufficiale di El
Camino: il film di Breaking Bad a seguito del post
esclusivo di Aaron Paul. L’evento televisivo
targato Netflix verrà lanciato a livello globale l’11
ottobre.
EL CAMINO: IL FILM DI
BREAKING BAD riunisce i fan della serie con Jesse Pinkman
(il vincitore dell’Emmy Aaron Paul). Sulla scia della sua
drammatica fuga dalla prigionia, Jesse deve fare i conti con il suo
passato per costruire un qualche tipo di futuro. Questo avvincente
thriller è stato scritto e diretto da Vince Gilligan, il creatore
di Breaking Bad. Il film è prodotto da Mark Johnson,
Melissa Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer, Vince Gilligan e
Aaron Paul, in associazione con la Sony Pictures Television.
Di recente è stato anche annunciato che Matt Jones e Charles
Baker riprenderanno il loro ruoli di Badger e Skinny Pete, gli
amici delinquenti di Jesse.
Non è chiaro se Bryan Cranston, che
ha interpretato il personaggio principale di Walter White nella
serie, apparirà nel film. Mark Johnson, Melissa
Bernstein, Charles Newirth, Diane Mercer e Aaron Paul
stanno producendo con la Sony Pictures Television.
L’attore Tom Payne
si è fatto notare grazie a serie TV di successo come The
Walking Dead, dove ha potuto sfoggiare un buon talento
recitativo e una forte presenza scenica, conquistando in breve
tempo le attenzioni e il cuore dei fan. Ora l’attore è alla ricerca
di nuove sfide, pronto per mostrare nuove sfumature e abilità della
sua persona.
Ecco 10 cose che non sai di
Tom Payne.
Tom Payne carriera
1 I film. Seppur
ancora breve, l’attore ha saputo costruire la propria carriera
cinematografia in modo opposto a quella televisiva, prediligendo
progetti indipendenti e che gli permettessero di confrontarsi con
diversi generi. Nel 2008 debutta in Miss Pettigrew, dove
recita accanto alle attrici Amy Adams e
Frances McDormand. Successivamente partecipa a
The Task (2011), The Inheritance (2012), My
Funny Valentine (2012), The Physician (2013),
MindGamers (2015) e IO (2019).
2 Le serie TV.
L’attore debutta in televisione partecipando ad un episodio della
serie Casualty (2005). Successivamente recita nella serie
Waterloo Road (2007-2008), nella serie Skins
(2007) e in Luck (2011-2012). Dal 2016 al 2019 diventa
famoso interpretando il personaggio Jesus nella serie The
Walking Dead, ruolo inizialmente ricorrente nella sesta
stagione, e che poi diviene regolare dalla settima alla nona. Nel
2019 entra nel cast della serie Prodigal Son nel ruolo del
protagonista, il figlio di un serial killer.
Tom Payne social network
3 Ha un account
Instagram. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 939 mila persone.
All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie
scattate in momenti di svago, ma numerose sono anche le foto
promozionali dei progetti a cui l’attore prende parte.
Tom Payne vita privata
4 È fidanzato
ufficialmente. Dal 2013 l’attore è in una relazione con la
cantante svedese Jennifer Akerman. In un episodio di Talking
Dead, uno show dove gli attori di The Walking Dead
commentano le puntate appena andate in onda, l’attore ha rivelato
che lui e la Akerman sono ora ufficialmente fidanzati.
Tom Payne
The Walking Dead
5 Ha praticato arti
marziali. Per assumere il ruolo di Jesus nella serie
The Walking Dead, l’attore ha a lungo preso lezioni di
arti marziali, poiché queste erano una caratteristica del
personaggio, che le adoperava nei combattimenti.
6 Provava frustrazione nei
confronti del suo ruolo. L’attore ha dichiarato di aver
sofferto molto nel dire addio al suo ruolo, ma che c’era così tanto
potenziale non mostrato che provava frustrazione a riguardo. Payne
desiderava esplorare più a fondo il personaggio, mentre i suoi
momenti chiave sono invece stati tagliati nella trasposizione
televisiva.
Tom Payne Prodigal Son
7 Ha pianto tagliandosi i
capelli. Per interpretare Jesus in The Walking
Dead l’attore si era lasciato crescere lunghi capelli per
oltre un anno. Dopo aver detto addio al ruolo, l’attore è entrato
nel cast della serie Prodigal Son. I produttori gli hanno
chiesto dunque di tagliarsi i capelli, e nel farlo l’attore non è
riuscito a trattenere le lacrime, rivedendo in essi molti dei
momenti migliori della sua carriera. L’attore ha poi condiviso su
Instagram una foto dei capelli tagliati.
8 Interpreterà il figlio di
Michael Sheen. Nella serie Prodigal Son, l’attore
interpreterà Malcolm Bright, psicologo criminale e figlio di un
noto serial killer. Quando Malcolm si troverà di fronte ad una
serie di omicidi inspiegabili, si troverà dover riallacciare
i rapporti con suo padre, e scendere nella mente criminale per
cercare di trovare il nuovo killer.
Tom Payne ruoli mancati
9 Si era candidato per
interpretare Hannibal Lecter. Nel 2006 l’attore sostenne
il provino per interpretare il ruolo del celebre assassino nel
nuovo film della serie, intitolato Hannibal Lecter – Le origini
del male. Tuttavia il ruolo andò infine all’attore
Gaspard Ulliel.
Tom Payne età e altezza
10 Tom Payne è nato a
Chelmsford, in Inghilterra, il 21 dicembre 1982. L’altezza
complessiva dell’attore è di 170 centimetri.
I familiari e gli amici delle
vittime della sparatoria di massa del 2012 durante proiezione de
Il Cavaliere Oscuro – il
Ritorno ad Aurora, in Colorado, stanno esprimendo
preoccupazione per l’imminente uscita di Joker,
film adattamento dai fumetti che ha suscitato polemiche per il suo
violento argomento.
In una lettera all’amministratore
delegato della Warner Bros. Ann Sarnoff, le
famiglie e gli amici sollecitano la compagnia a unirsi a marchi del
calibro di Walmart e CVS per sostenere la sicurezza sulle armi.
La lettera è stata firmata da
Sandy e Lonnie Phillips, una coppia la cui figlia
di 24 anni, Jessica Ghawi, è stata assassinata;
Theresa Hoover, la madre del diciottenne
Alexander J. Boik, rimasto ucciso; Heather
Dearman, la cui cugina Ashley Moser,
perse un bambino non ancora nato e una figlia di 6 anni durante
l’attacco; e Tiina Coon, il cui figlio è stato
testimone delle sparatorie.
Invece di chiedere un boicottaggio o
un divieto, le famiglie e gli amici delle vittime chiedono alla
Warner Bros. di porre fine ai contributi politici ai candidati che
prendono denaro dall’NRA e votano contro la riforma delle armi; di
usare il suo peso politico per fare pressione sui leader del
Congresso per la riforma delle armi; di finanziare fondi per
sopravvissuti e programmi di intervento contro la violenza
armata.
“Poiché il governo federale non
è riuscito a approvare riforme che elevano lo standard per la
proprietà delle armi in America, le grandi aziende come la Warner
Brothers hanno la responsabilità di agire”, si legge nella
lettera.
La folle sparatoria in un cinema ad
Aurora ha ucciso 12 persone e ha avuto luogo durante uno spettacolo
di mezzanotte del film Il Cavaliere Oscuro – il
Ritorno, prodotto e distribuito da Warner Bros.
La lettera arriva dopo che le
sparatorie in comunità come El Paso, Texas e Dayton, Ohio, hanno
rafforzato le richieste di una riforma sulla regolamentazione sulle
armi. Finora, quella difesa non ha ancora prodotto alcuna
legislazione significativa. Il presidente Donald
Trump, dopo aver inizialmente segnalato che avrebbe
appoggiato controlli di fondo più severi e altre restrizioni sulle
armi da fuoco, ora sembra allontanarsi dal sostenere qualsiasi
nuova legge. Tuttavia, il crescente invito all’azione ha ispirato
le risposte di alcune società. Walmart si è impegnata a
ridimensionare le vendite di pistole e munizioni, CVS e Walgreens
stanno impedendo ai clienti di trasportare armi da fuoco nei loro
negozi, e circa 150 capi di aziende come Uber, Twitter e Airbnb
hanno inviato una lettera al Senato chiedendo un’azione contro
violenza armata.
Joker è incentrato
su un uomo mentalmente disturbato (Joaquin
Phoenix) le cui aspirazioni di diventare un standup
comedian sono deragliate, facendogli perdere il contatto con la
realtà e facendolo diventare il simbolo di una rivolta armata e
violenta. La performance di Phoenix è stata molto apprezzata e il
film ha vinto il Leone d’Oro al Festival del cinema di
Venezia di quest’anno.
Igor Volsky,
direttore esecutivo di Guns Down America, un’organizzazione di
patrocinio che ha aiutato le famiglie delle vittime della
sparatoria di Aurora a realizzare la lettera, ha affermato che i
sottoscrittori non sostengono che i film di Hollywood ispirino la
violenza, come alcuni potrebbero facilmente fraintendere.
Piuttosto, Volsky ha affermato che
il suo gruppo e le sue organizzazioni vogliono che aziende come la
Warner Bros. aiutino a esercitare pressioni sui legislatori
affinché approvino leggi più restrittive sul controllo delle
armi.
La Hollywood Foreign Press
Association ha annunciato martedì che Tom Hanks
riceverà il Cecil B. deMilleAward alla 77° edizione dei Golden Globes, a
gennaio 2020.
“La Hollywood Foreign Press
Association è orgogliosa di conferire il Premio Cecil B. deMille
del 2020 a Tom Hanks – ha dichiarato il presidente dell’HFPA,
Lorenzo Soria– Per più di tre decenni, ha
affascinato il pubblico con personaggi ricchi e giocosi che abbiamo
imparato ad amare e ammirare. Affascinante come lo è sul grande
schermo, lo altrettanto dietro la macchina da presa come
sceneggiatore, produttore e regista. Siamo onorati di includere Mr.
Hanks con luminari come Oprah Winfrey, George Clooney, Meryl Streep, Martin Scorsese
e Barbra Streisand.”
Il premio, scelto dal consiglio di
amministrazione dell’HFPA, riconosce un individuo che ha avuto un
impatto importante e duraturo sull’industria cinematografica.
Hanks, nominato 15 volte ai Globes, arriverà presto al cinema con
A Beautiful Day in the Neighborhood, film
drammatico prodotto da SONY in cui interpreta il signor Rodgers. Il
film ha fatto immediatamente partire l’Oscar-buzz per quanto
riguarda la performance dell’attore.
Hanks ha vinto il suo primo premio
Oscar nel 1994 per il suo lavoro come avvocato malato di AIDS in
Philadelphia. Ha portato a casa un secondo Oscar
l’anno successivo per la sua iconica interpretazione in
Forrest Gump.
La cerimonia di assegnazione dei
Golden Globes 2020 andrà in onda da costa a costa dal Beverly
Hilton il prossimo 5 gennaio.
Negli anni passati, il premio Cecil
B. deMille è stato assegnato a Robert De Niro, Robin
Williams, Steven Spielberg, Denzel Washington, Jodie
Foster, Sophia Loren e Sidney
Poitier.
Nel 2014, la Sony pensava che
The Amazing Spider-Man 2 fosse un colpo sicuro, un
film di successo con dei risultati garantiti al box office. I
vertici dello studio accarezzavano l’idea di intascare oltre un
miliardo dagli incassi del film, per cui il reparto creativo Sony
si mise all’opera, ideando e mettendo in cantiere molti nuovi
progetti.
Quello che non si poteva prevedere,
però, era che il risultato fosse così poco lusinghiero per il film
con Andrew Garfield ed Emma
Stone, tanto che tutti quei progetti legati al mondo
di Spider-Man sono rimasti soltanto progetti, mai effettivamente
realizzati. Ecco 10 di quei progetti che la Sony non ha mai
realizzato:
1The Amazing Spider-Man 4
I
dirigenti Sony stavano davvero pianificando il futuro del franchise
di The Amazing Spider-Man, puntando ossessivamente sul successo del
secondo film. Non solo stavano pianificando un numero tre; stavano
pianificando anche il quattro. I dettagli della trama sono
sconosciuti, dal momento che nemmeno The Amazing Spider-Man 3 è
stato realizzato. Quando la data di uscita di The Amazing
Spider-Man 3 è stata rinviata al 2018, la data di uscita di The
Amazing Spider-Man 4 è stata rimossa dal programma a tempo
indeterminato. E quando The Amazing Spider-Man 3 è stato
cancellato, ovviamente, anche il capitolo 4 è sparito con
esso.
Arriva in sala il prossimo 26
settembre Yesterday,
l’ultimo film di Danny Boyle, scritto da
Richard Curtis, che è una vera e propria ode
d’amore ai Beatles e alla loro musica.
Era il 6 luglio 1957 quando a Woolton due giovani di Liverpool,
Paul McCartney e John Lennon, si incontrarono per la prima volta.
Da quella stretta di mano la storia della musica venne
completamente riscritta, e ancora oggi intere generazioni di
ascoltatori continuano a cantare a squarciagola e scuotere i
capelli al ritmo della musica dei Beatles. L’onda
della Beatlemania è uno tsunami: tutto prende e tutto avvolge,
investendo di significati nuovi sentimenti universali.
Le loro canzoni danno voce e forma
alle nostre emozioni, sostituendosi a mille, inutili, parole. Forse
è anche per questo se il cinema, le serie televisive e gli spot
pubblicitari hanno da sempre stipulato con la discografia dei Fab
Four un rapporto di reciproco scambio simbiotico; se da una parte
il loro impiego (anche sotto forma di cover, visto i costosi
diritti di utilizzo) ha fatto conoscere la musica dei Beatles alle
nuove generazioni, dall’altra la grandezza delle loro canzoni ha
determinato il successo di un brand, come è successo nel 1987
quando le vendite della Nike sono esplose dopo la
messa in onda di un celebre spot con “Revolution” in
sottofondo.
Ma dove possiamo trovare le musiche
dei Beatles in un oceano così come vasto come quello dell’offerta
tele-cinematografica? Scopritelo qui di seguito.
BECAUSE
È una delle canzoni più trasognanti
dei Beatles. Una forza onirica capace di dialogare direttamente con
il nostro inconscio. Lo sapeva bene Sam Mendes che la usa
nell’iconica scena del suo capolavoro American
Beauty con la giovane Angela (Mena Suvari) immaginata
da Lester (Kevin Spacey) distesa nuda e ricoperta da petali di
rose.
I WANT TO HOLD YOUR
HAND
L’esordio dei Beatles è fatto
perlopiù di canzoni semplici che parlano di desideri, cuori che
battono o amori rotti sul nascere. La timidezza e l’impossibilità
di concretizzare il proprio sentimento di “I Want to hold your
hand” enfatizza gli umori predominanti nella scena a cui fa da
sottofondo (sebbene per pochi secondi) in Mad
Men (nell’episodio “Luoghi Lontani” Don Draper la
fischietta in auto mentre torna a casa). La serie di Matthew Weiner
prende in prestito dalla discografia dei Beatles anche
“Tomorrow never knows” (5×08) pagandola cifre
esorbitanti. Al cinema “I Want To Hold Your Hand” compare nel film
del 2012 Not Fade Away diretto e scritto
dall’ideatore dei Soprano David Chase, mentre in TV è facilmente
riconoscibile nello spot delle merendine Kinder Brioss.
ALL YOU NEED IS
LOVE
Per chi è cresciuto negli anni
Novanta, “All you need is love” vuol dire solo una cosa:
Stranamore. La sigla del programma di Alberto
Castagna è stata il primo approccio di molti alla musica dei
Beatles. Inno all’amore come forma di unione, dallo spot della
Coca-Cola, al più recente contro il fenomeno degli hater promosso
da Sprite (senza dimenticare quello di
Tiffany &co. dove il brano è reinterpretato da
St. Vincent) dove c’è un messaggio di pace e cuori c’è “All you
need is love”. Al cinema la canzone fa la sua comparsa nel film
sull’amore per antonomasia: Love Actually
di Richard Curtis. Oltre a fare da sottofondo al matrimonio tra
Juliet (Keira Knightley) e Peter (Chiwetel Ejiofor), “All you need
is love” è il brano cantato alla recita della piccola Olivia in
Immagina che con Eddie Murphy.
HEY JUDE
Scritta da Paul McCartney per
Julian Lennon (figlio di John) durante la separazione dei suoi
genitori, “Hey Jude” è una canzone sulla paura per l’imminente
rottura famigliare che in Wes Anderson tramuterà in prologo per la
sua fiaba dedicata a un’altra famiglia disfunzionale: quella dei
Tenenbaum. Il brano è qui eseguito dalla Mutato
Muzika Orchestra.
YESTERDAY
È LA canzone dei Beatles. Due
minuti scarsi per un’infinità di emozioni. Inno sulla potenza del
ricordo, il brano nei primi anni Novanta ha fatto da sottofondo
allo spot della pellicola Kodak, capace di
eternare la memoria sotto forma di fotografia. Ma le note di
“Yesterday” fanno da ponte con il passato anche per il personaggio
di Noodle in C’era una volta in America
di Sergio Leone in una delle scene più commoventi del film.
BABY YOU’RE A RICH
MAN
Nel mondo di Mark Zuckeberg, “Baby
you’re a rich man” non è il titolo di un brano; è una
constatazione. Non c’era canzone migliore per chiudere il film di
David Fincher The Social Network. Tra le
mani di Fincher, la richiesta di amicizia inviata da Zukeberg a
Erica, la ragazza che ha dato il via alla costruzione dell’impero
di Facebook, trova dunque nel brano dei Fab Four il suo perfetto
doppio musicale.
BLACKBIRD
I fan di
E.R li riconosci subito: sono quelli che
alle prime note di “Blackbird” pensano immediatamente alla seconda
stagione del loro medical-drama preferito. La canzone che la
dottoressa Susan Lewis intona alla piccola Susie alla fine del
quinto episodio intitolato “Il tesorino della zia” (e già sentito
nella puntata “Maternità” quando Chloe partorisce Susie) è proprio
“Blackbird” dei Beatles.
HERE COMES THE SUN e DRIVE
MY CAR
Tra i brani usciti dalla fucina dei
Beatles, “Drive my car” e “Here comes the sun” sono probabilmente
quelli più utilizzati nel campo della pubblicità. Il primo lo si
può ascoltare nello spot Boss Orange di Hugo Boss
con Sienna Miller e in quello di Q8 Italia. Oltre
che nella pubblicità di Allianz assicurazione (e in quella
di Mark & Spencer del 2012 reinterpretata da Gary Barlow),
il secondo è presente nell’ottavo episodio della serie TV prodotta
e creata da Martin Scorsese e Mick Jagger,
Vinyl.
ACROSS THE
UNIVERSE
Il brano del 1970 non solo ha
ispirato l’omonimo musical di Julie Taymor con Jim Sturgess ed Evan
Rachael Wood, ma ha fatto capolino sul grande schermo già nel 1998
grazie a Fiona Apple che ne ha registrata una cover per il film
Pleasentville con Tobey Maguire e Reese Witherspoon.
EIGHT DAYS A
WEEK
Nel 2016 Ron Howard porta sugli
schermi un interessante documentario sui Beatles intitolandolo
Eight Days a Week. Il titolo prende
spunto dall’omonima ballad pubblicata nel 1964 che i fan di
Scrubs avranno subito riconosciuto come
il brano eseguito dai “The Butties” al matrimonio di Carla e
Turk.
Tenete dunque le orecchie sempre
all’erta perché quando meno ve lo aspettate, ecco che le voci di
Paul, John, Ringo e George vi colpiranno al cuore. Perché non c’è
film, da Atomica Bionda (“Hey Bulldog”) a
Yes Man (“Cant’ buy me love”) passando
per Rain Man (“I Saw Her Standing There”)
e Una pazza giornata di vacanza (“Twist
and Shout”), o serie TV (Glee con “Hello Goodbye”) e spot che
resista alla Beatlemania.
Personaggio carismatico e non privo
di contraddizioni, l’Iron Man ritratto da
Robert Downey
Jr. nel MCU è stato il leader indiscusso
delle prime tre fasi dell’universo cinematografico, ma a volte il
suo carattere l’ha spinto a compiere azioni non proprio nobili. Lo
stesso accade nei fumetti, dove l’eroe si è reso protagonista di
fatti spiacevoli…
Ecco di seguito i più importanti:
1Ha spedito Hulk nello
spazio
Spedire Hulk nello spazio non
è stata, in fondo, una cattiva idea, ma su questo punto molti fan
potrebbero non essere d’accordo. Nel corso della storia Marvel
diversi personaggi non sono stati in grado di controllare il
carattere del gigante di giada che ha causato milioni di danni, ma
l’aspetto peggiore della decisione di Tony è l’averlo mandato in un
posto sperduto dal quale è tornato più arrabbiato che
mai…
Sarà Il Traditore di
Marco Bellocchio a rappresentare l’Italia nella
corsa alla nomination agli Oscar 2020 per il
miglior film straniero. La Commissione riunita all’Anica ha scelto
il film che ha incassato quasi cinque milioni di euro al botteghino
e ha trionfato ai Nastri d’argento con sette premi, dopo il debutto
internazionale al Festival di Cannes 2019.
Il Traditore di
Bellocchio ha sbaragliato una concorrenza di tutto rispetto,
formata da Martin Eden di Pietro
Marcello, La
paranza dei bambini di Claudio
Giovannesi, Il
primo Re di Matteo Rovere
e Il vizio
della speranza di Edoardo De
Angelis. Ma la vera sfida comincia ora, perché per
arrivare nella cinquina finale che concorrerà alla statuetta per il
Miglior Film Straniero (che manca dall’Italia dal 2014, anno de
La Grande Bellezza), il film con Pierfrancesco Favino dovrà scontrarsi
con Dorol y
Gloria di Pedro Almodovar, per la
Spagna, e Parasite, di Bong
Joon-ho per la Corea del Sud, tra gli altri.
Le nomination agli Oscar verranno
annunciate il prossimo 13 gennaio, mentre la cerimonia dei 92°
Academy
Awards si svolgerà a Los Angeles il 9 febbraio 2020.
Ecco le proposte di tutte le altre Nazioni:
Albania: The Delegation di Bujar Alimani
Algeria: Papicha di Mounia Meddour
Argentina: La odisea de los giles di Sebastián Borensztein
Austria: Joy di Sudabeh Mortezai
Bangladesh: Alpha di Nasiruddin Yousuff
Belgio: Nuestras madres di César Díaz
Bolivia: Tu me manques di Rodrigo Bellott
Bosnia e Herzegovina: The Son di Ines Tanović
Brasile: La vita invisibile di Eurídice Gusmão di Karim Aïnouz
Bulgaria: Ága di Milko Lazarov
Cambogia: In the Life of Music di Caylee So, Sok Visal
Canada: Antigone di Sophie Deraspe
Cile: Araña di Andrés Wood
Colombia: Monos di Alejandro Landes
Corea del Sud: Parasite di Bong Joon-ho
Costa Rica: El despertar de las hormigas di Antonella Sudasassi
Croazia: Mali di Antonio Nuić
Cuba: Un Traductor di Rodrigo Barriuso, Sebastián Barriuso
Ecuador: La mala noche di Gabriela Calvache
Egitto: Poisonous Roses di Fawzi Saleh
Estonia: Truth and Justice di Tanel Toom
Etiopia: Running Against the Wind di Jan Philipp Weyl
Filippine: Verdict di Raymund Ribay Gutierrez
Finlandia: Stupid Young Heart di Selma Vilhunen
Francia: Les Misérables di Ladj Ly
Georgia: Shindisi di Dito Tsintsadze
Germania: System Crasher di Nora Fingscheidt
Ghana: Azali di Kwabena Gyansah
Giappone: Weathering with You di Makoto Shinkai
Grecia: When Tomatoes Met Wagner di Marianna Economou
Hong Kong: The White Storm 2 — Drug Lords di Herman Yau
India: Gully Boy di Zoya Akhtar
Indonesia: Memories of My Body di Garin Nugroho
Iran: Finding Farideh di Kourosh Ataee, Azadeh Moussavi
Israele: Incitement di Yaron Zilberman
Italia: Il traditore di Marco Bellocchio
Kenya: Subira di Ravneet Sippy Chadha
Kosovo: Zana di Antoneta Kastrati
Kyrgyzstan: Aurora di Bekzat Pirmatov
Lettonia: The Mover di Dāvis Sīmanis
Lituania: Bridges of Time di Kristine Briede, Audrius Stonys
Macedonia del Nord: Honeyland di Tamara Kotevska, Ljubomir
Stefanov
Marocco: Adam di Maryam Touzani
Messico: La camarista di Lila Avilés
Montenegro: Neverending Past di Andro Martinovic
Nepal: Bulbul di Binod Paudel
Norvegia: Out Stealing Horses di Hans Petter Moland
Olanda: Instinct di Halina Reijn
Pakistan: Laal Kabootar di Kamal Khan
Palestina: It Must Be Heaven di Elia Suleiman
Panama: Todos Cambiamos di Arturo Montenegro
Peru: Retablo di Alvaro Delgado-Aparicio
Polonia: Corpus Christi di Jan Komasa
Portogallo: A Herdade di Tiago Guedes
Repubblica Ceca: The Painted Bird di Václav Marhoul
Repubblica Dominicana: El proyeccionista di José María Cabral
Romania: La Gomera di Corneliu Porumboiu
Serbia: King Peter of Serbia di Petar Ristovski
Slovacchia: Let There Be Light di Marko Škop
Slovenia: History of Love di Sonja Prosenc
Spagna: Dolor y gloria di Pedro Almodóvar
Sud Africa: Knuckle City di Jahmil X.T. Qubeka
Svezia: And Then We Danced di Levan Akin
Svizzera: Wolkenbruch’s Wondrous Journey Into the Arms of a Shiksa
di Michael Steiner
Taiwan: Dear Ex di Mag Hsu, Hsu Chih-yen
Thailandia: Inhuman Kiss di Sitisiri Mongkolsiri
Tunisia: Dear Son di Mohamed Ben Attia
Turchia: Commitment di Semih Kaplanoğlu
Ucraina: Homeward di Nariman Aliev
Uganda: Kony: Order from Above di Steve T. Ayeny
Ungheria: Those Who Remained di Barnabás Tóth
Uruguay: Así habló el cambista di Federico Veiroj
Venezuela: Yo, imposible di Patricia Ortega
Il film di apertura del 37° Torino
Film Festival (22 – 30 novembre 2019) sarà Jojo
Rabbit di Taika Waititi, il
regista neozelandese autore di Thor: Ragnarok e del
mockumentary vampirico What We Do in the
Shadows, con il quale vinse il premio per la
migliore sceneggiatura al Torino Film Festival 2014.
Tratto dal
romanzo Caging Skies di
Christine Leunens, il nuovo film di Waititi è una
satira sferzante e spiazzante del nazismo e dei suoi miti. Racconta
la storia di un ragazzino di 10 anni che vive a Vienna con la mamma
vedova durante gli ultimi anni del nazismo: Jojo Betzler è un
bambino dolce e un po’ timido, con un grande amico paffutello e
occhialuto, insieme al quale vuole diventare un perfetto giovane
nazista. Perché Jojo ha un idolo, Adolf Hitler, che ha trasformato
in un amico immaginario.
Interpretato dallo stesso Waititi
(nella parte dell’Hitler immaginario), dal giovanissimo Roman
Griffin Davis, da Scarlett Johansson (la mamma di
Jojo) e Sam Rockwell (l’ufficiale istruttore del
campo per i giovani hitleriani), il film ha vinto
il People’s Choice Award all’ultimo
Festival di Toronto.
“Jojo Rabbit sta in perfetto
equilibrio tra satira e dramma: rilegge una mostruosità della
Storia con gli occhi di un bambino, ma senza piangersi addosso
– dichiara Emanuela Martini, direttore del
Torino Film Festival – affonda colpi dolorosi ed emerge da
situazioni drammatiche con irresistibile humor nero, mescola i
Beatles alle parate naziste con una freschezza irridente. Fa ridere
e fa pensare”.
Jojo
Rabbit uscirà nelle sale cinematografiche
italiane il 23 gennaio 2020 distribuito da 20th Century Fox
Italia.
Justice League: Mortal avrebbe
stabilito un nuovo standard per i film di supereroi. Il progetto,
che doveva essere diretto da George Miller non ha
poi visto la luce, e il risultato è stato che la Lega della
Giustizia così voluta e pensata dal regista di Mad Max:
Fury Road è stata completamente accantonata.
Il lavoro però era andato ben oltre
la progettazione semplice iniziale, visto che di continuo spuntano
concept, storyboard e progettazioni di intere sequenze del film che
non vedremo mai. Nel progetto di George Miller, il
ruolo di Batman era stato affidato ad Armie Hammer
e in occasione del Batman Day, sono spuntati alcuni concept che
erano stati realizzati per questa versione del Cavaliere
Oscuro.
Questa versione del costume
dell’Uomo Pipistrello è diversa da qualsiasi altra cosa sia mai
stata vista prima, e lo stesso Hammer dichiarò: “Hanno
costruito un’intera tuta idraulica funzionante che aveva microfoni
interni in modo da poter sentire tutto ciò che accadeva intorno a
me.”
Sarebbe stato fantastico vedere
questo film diventare una realtà, ed è un peccato che non si siano
mai create le condizioni adatte affinché questo progetto prendesse
vita. L’adattamento della DC Comics avrebbe sicuramente avuto
alcune libertà rispetto al materiale originale, ma Hammer ha anche
affermato che una battaglia tra Batman, Superman e Wonder Woman avrebbe
portato alla distruzione delle città – qualcosa che poteva non
andare troppo a genio ai fan dei fumetti (come ha dimostrato
Man of Steel).
Stavolta, al contrario dei film precedenti,
Quentin Tarantino ha fatto in modo che nessun
dettaglio della trama venisse diffuso prima dell’uscita nelle sale,
e solo una manciata di persone è stata autorizzata a leggere la
sceneggiatura in anticipo.
Volto noto in Francia, l’attore
Louis Garrel si è negli anni costruito la fama di
attore eclettico e capace di adattarsi a differenti tipi di
personaggi e generi. Nato come attore, Garrel ha poi compiuto anche
il salto dietro la macchina da presa, dimostrando ulteriormente le
sue competenze e la sua capacità di rinnovarsi.
Ecco 10 cose che non sai di
Louis Garrel.
Louis Garrel carriera
1 I film. La
celebrità apre le sue porte all’attore quando questi interpreta uno
dei protagonisti nel film The Dreamers di Bernardo
Bertolucci, nel 2003. Successivamente l’attore prende parte a film
quali Ma mère (2004), Les chansons d’amour
(2007), Actrices (2007), Le Belle Personne
(2008), Les amours imaginaires (2010), Un castello in
italia (2013), Mon roi
(2015), Due amici (2015), Planetarium
(2016), dove recita accanto all’attrice Natalie
Portman, Il mio
Godard (2017), L’uomo fedele (2018), L’ufficiale e la
spia (2019) e Piccole donne (2019).
2 Regista e
sceneggiatore. Dopo aver partecipato a numerosi film
altrui, Garrel ha infine scritto e diretto due suoi lungometraggi,
intitolati Due amici e L’uomo fedele. In questi,
Garrel figura anche come protagonista.
Louis Garrel famiglia e vita
privata
3 È figlio d’arte.
L’attore è figlio del noto regista Philippe
Garrel, grazie al quale ha compiuto il suo debutto
cinematografico all’età di 6 anni nel film Les Baisers de
secours. Padre e figlio hanno poi collaborato ad altri cinque
film insieme.
4 Ha avuto una relazione con
Valeria Bruni Tedeschi. L’attore ha avuto per diversi anni
una storia d’amore con l’attrice protagonista di La pazza
gioia, di Paolo Virzì. Garrel ha anche
recitato nei film Actrices e Un castello in
Italia, diretti proprio dalla Tedeschi. Insieme i due hanno
anche adottato una bambina di origine senegalese. In seguito si
sono separati senza richiamare le attenzioni della stampa.
5 È sposato. Dal
2015 l’attore è sentimentalmente legato alla modella e attrice
francese Laetitia Casta, con la quale si è poi sposato
nel giugno del 2017 in Corsica.
Louis Garrel social network
6 Non ha profili
personali. L’attore si è più volte dichiarato non
interessato al mondo dei social network, affermando di non avere
profili né su Instagram né su Facebook. Esistono tuttavia alcune
fanpage dedicate all’attore, all’interno delle quali è possibile
trovare le ultime novità riguardanti l’attore.
Louis Garrel Christophe Honoré
7 Hanno all’attivo numerose
collaborazioni. Il regista francese Christophe Honoré è
certamente uno di quelli che ha saputo meglio valorizzare il
talento di Garrel. I due infatti hanno collaborato insieme a ben 6
film: Ma mère, Dans Paris, Les Chansons d’amour, La Belle
Personne, Non ma fille, tu n’ira pas danser, Les
Bien-Aimés.
Louis Garrel premi e
nomination
8 Ha vinto un César
Award. L’attore è stato nominato per ben 4 volte ai
prestigiosi César Awards, riportando una vittoria alla sua prima
nomination, avvenuta nel 2006 per il film Les amants
réguliers. Successivamente è stato nominato come miglior
attore non protagonista per i film Sain Laurent e Mon
roi. È stato invece nominato nuovamente nel 2018 come miglior
attore per Il mio Godard.
Louis Garrel L’uomo fedele
9 Si è ispirato ai suoi
modelli francesi. Nel girare il suo secondo film,
L’uomo fedele, l’attore ha dichiarato di essersi ispirato
ai film francesi da lui sempre amati, cercando attraverso il
rapporto tra i personaggi di rappresentare il meglio del cinema del
suo paese, puntando non tanto sui grandi eventi ma sulle piccole
variazioni.
Louis Garrel età e altezza
10 Louis Garrel è nato a
Parigi, in Francia, il 14 giugno 1983. L’altezza
complessiva dell’attore è di 183 centimetri.
Il nuovo corso dell’universo
cinematografico DC e la sua continua evoluzione sta prendendo
piuttosto interessanti (il Joker di Todd Phillips
lo dimostra, pur non essendo propriamente parte del discorso
condiviso), e all’inizio del 2020 sapremo se questa svolta creativa
porterà o meno i suoi frutti. Gli occhi sono quindi puntati su
Birds of
Prey, spin-off di Suicide Squad che vede protagonista la Harley
Quinn di Margot
Robbie insieme ad altre amate eroine dei fumetti, tra
cui anche Helena Bertineli aka Cacciatrice interpretata sullo
schermo da Mary Elizabeth Winstead.
Ed è infatti l’attrice a parlare del
film e con cosa si confronterà il pubblico una volta in sala
nell’intervista concessa a TotalFilm:
“Aspettatevi un’esperienza
davvero divertente, un po’ selvaggia e assolutamente unica. Ogni
giorno che eravamo lì sul set ci sembrava di essere dentro qualcosa
di strano e diverso da ogni altro film che io abbia mai visto in
questo genere. È stato incredibilmente eccitante prenderne parte,
abbiamo lavorato sodo e ci siamo divertiti tantissimo“.
“Le protagoniste sono tutte
donne e sinceramente divertenti e bizzarre“, aveva commentato
la Winstead lo scorso maggio. “Sembra di essere negli anni ’90,
ma nella migliore accezione“.
Birds Of Prey: tutto quello che non sapete
sul film
Birds of
Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley
Quinn) arriverà nelle sale il 7
febbraio 2020. Nel cast Margot
Robbie, che riprenderà il ruolo
di Harley Quinn, Mary Elizabeth
Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente
Cacciatrice e Black Canary), Rosie
Perez (Renee Montoya), Ella Jay
Basco (Cassandra Cain) e Ewan
McGregor (Maschera Nera).
La prima sinossi del film riporta:
Dopo essersi separata da Joker,
Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee
Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra
Cain da un malvagio signore del crimine.
Si avvicina sempre più l’uscita in
sala di Zombieland –
Doppio Colpo, prevista per il prossimo 14
novembre, e cominciano ad essere diffusi diversi spot promozionali
del film che vedrà tornare Jesse
Eisenberg, Woody Harrelson, Emma
Stone e Abigail
Breslin alle prese con l’Apocalisse Zombie.
Ecco di seguito un nuovo esilarante
spot:
https://www.youtube.com/watch?v=AY4A9VCoit0
Nel cast torneranno i veterani
Jesse Eisenberg, Woody
Harrelson, Emma
Stone e Abigail
Breslin riprendendo i rispettivi ruoli del film
originale, mentre le new entry sono Zoey Deutch e
Dan Aykroyd.
La sceneggiatura è stata firmata da
Dave Callaham (Godzilla, Wonder Woman 1984) con Paul
Wernick e Rhett Reese (Deadpool, Deadpool 2), mentre
le riprese si sono svolte nei mesi scorsi a Los Angeles. Per quanto
riguarda la trama – ancora avvolta nel mistero – sappiamo che
dovrebbe riprendere le sorti dei quattro protagonisti (Columbus,
Tallhassee, Witchita e Little Rock) immersi in un mondo dove
l’apocalisse zombie si è evoluta.
Secondo lungometraggio firmato da
Ari Aster (dopo il sorprendente esordio di
Hereditary), Midsommar – Il
villaggio dei dannati è un intenso e allucinato thriller ambientato in Svezia grazie al quale il
regista riflette su varie tematiche come l’emancipazione femminile
e la tossicità dei rapporti nell’era contemporanea. Durante il
prologo la sorella della protagonista interpretata da
Florence Pugh muore suicida e a quanto pare il
“ricordo” di questo trauma viene ribadito durante una scena
particolare del film ma in un modo del tutto
inaspettato.
Su Twitter, uno spettatore ha
infatti individuato un inquietante easter egg sullo sfondo della
sfilata delle Hargas che portano a cena Dani sollevandola su una
piattaforma, e se fate attenzione alla parte sinistra
dell’immagine, noterete quello che è chiaramente un volto disegnato
tra gli alberi: si tratta nientemeno che della sorella morta della
ragazza e lo conferma il dettaglio del tubo di scarico che le cade
dalla bocca.
A quanto pare la sagoma è stata
disseminata in più sezioni del film…ma quanti di voi se ne erano
accorti?
Uscito nelle nostre sale lo scorso
25 luglio, Midsommar – Il villaggio dei dannati vede nel
cast Florence Pugh (che prossimamente tornerà al
cinema nel film su Vedova Nera), Jack Reynor,
William JacksonHarper e
Will Poulter.
Sempre a luglio il regista Aster ha
annunciato che il montaggio finale del film è privo di circa 80
minuti di girato e che sta lavorando ad una director’s cut da
distribuire insieme all’edizione homevideo che conterrà 30 minuti
aggiuntivi rispetto alla versione cinematografica.
Di seguito la sinossi:
La studentessa universitaria
afflitta dall’ansia Dani Ardor subisce un trauma emotivo dopo che
la sorella bipolare commette un suicidio apparente, uccidendo i
propri genitori e se stessa. L’incidente mette a dura prova la
relazione di Dani con il suo fidanzato emotivamente distante,
Christian Hughes, uno studente magistrale in antropologia. L’estate
seguente, Dani apprende che Christian e i suoi amici, Mark e Josh,
sono stati invitati dal loro amico svedese, Pelle, a partecipare a
una festa di mezza estate che si tiene solo una volta ogni
novant’anni nella comune ancestrale di Pelle, l’Hårga, nella
regione dell’Hälsingland in Svezia…
Parte della trasformazione di
Joaquin
Phoenix in Arthur Fleck, l’uomo che diventerà Joker nel film diretto
da Todd Phillips e vincitore del Leone d’oro
a Venezia, passa per il fisico, visibilmente dimagrito rispetto
allo stato “normale” dell’attore: per calarsi nei panni del
personaggio infatti, Phoenix ha dovuto perdere più di 20 chili, una
sfida affrontata con la massima professionalità che ha dato i suoi
frutti. Sullo schermo il protagonista è irriconoscibile, con il
viso scavato e i contorni spigolosi, rendendo l’esperienza del
racconto ancora più dolorosa e drammatica.
Non tutti sanno però che
inizialmente l’idea di Phoenix era quella di ingrassare, portando
Arthur a diventare sovrappeso invece che quasi scheletrico, e le
ragioni sono state spiegate in un’intervista con Cinemablend:
“Mi sembrava che sarebbe stato
più semplice. Ho fatto delle ricerche per quanto riguardava i
farmaci e gli effetti collaterali della perdita di peso, inoltre
credo che sia sia qualcosa di fottutamente tragico nell’assumere un
farmaco perché non ti senti al passo con il mondo, e poi ci sono le
conseguenze…quindi sono andato da Todd dicendo: “Penso che dovremmo
mostrare qualcosa di drastico basandoci sulla realtà e penso che
valga davvero la pena di esplorare l’idea di un uomo grasso. Avevo
già affrontato il processo inverso e sapevo quanto facesse schifo!
Non volevo farlo di nuovo, ma Todd, che è una persona davvero
intelligente, mi ha convinto a fare il contrario“.
Vi ricordiamo
che Joker vede nel cast
anche Zazie Beetz, Frances
Conroy, Brett
Cullen, Dante
Pereira-Olson, Douglas
Hodge e Josh Pais e che
arriverà nelle sale il 4 ottobre 2019, come
ufficializzato nelle ultime settimane dalla Warner Bros.
Contrariamente alle altre
apparizioni del personaggio
nei Batman di Tim
Burton, nella trilogia del Cavaliero
Oscuro di Christopher Nolan e
in Suicide
Squad, Joker sarà
ambientato negli anni Ottanta e racconterà l’evoluzione di un uomo
ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti
conosciamo.
“Ho amato il Joker di The Dark
Knight, e anche quello di Jared Leto di Sucide
Squad che è venuto dopo, così come il ritratto di Jack
Nicholson“, ha dichiarato Phillips parlando dei
possibili riferimenti alle vecchie versioni del clown principe del
crimine e dell’eredità che il suo Joker si porta dietro. “Negli
Stati Uniti, i fumetti sono il nostro Shakespeare, e come esistono
varie versioni dell’Amleto, così noi potremmo offrire varie
versioni di Joker in futuro.” “Onestamente non riusciamo
ancora a credere alla vittoria di Venezia. Ci vorrà del tempo per
realizzare“, ha commentato il regista nell’intervista con
Variety.
Apprezzato per i suoi ruoli comici,
ma anche per quelli più impegnati, l’attore Jake
Johnson si è negli anni costruito una solida carriera
grazie alla partecipazione ad alcune serie TV di successo come ad
alcuni film che gli hanno permesso di raggiungere il grande
pubblico. Negli anni Johnson ha dimostrato di sapersi rinnovare,
affermandosi come una personalità eclettica e talentuosa.
Ecco 10 cose che non sai di
Jake Johnson.
Jake Johnson carriera
1 I film. La
carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 2008 con il film
Redbelt, film d’azione diretto da David
Mamet. Successivamente prende parte ai film In viaggio
con una rock star (2010), Amici, amanti e… (2011),
21 Jump Street (2012), Drinking Buddies (2013),
Cattivi
vicini (2014), Un tranquillo weekend di mistero
(2015), Jurassic
World (2015), La mummia
(2017), dove recita insieme a Tom
Cruise, Prendimi! (2018).
2 Le serie TV.
Altrettanto variegata è la carriera televisiva dell’attore, che
partecipa negli anni a serie come Curb Your Enthusiasm
(2007), The Unit (2007), Lie to Me (2009), e
Drunk History (2010-2015). Dal 2011 al 2018 ricopre il
ruolo di Nick Miller nella serie New Girl, che gli
permette di ottenere un ottimo riscontro di critica e pubblico. Nel
2019 viene scelto come membro del cast principale per la serie
Stumptown, dove reciterà accanto all’attrice Cobie
Smulders.
3 Il doppiaggio.
L’attore si è negli anni dedicato anche al doppiaggio, prestando la
sua voce a film d’animazione quali The LEGO Movie (2014) e
Spider-Man – Un nuovo
universo (2018). Ha inoltre doppiato alcuni episodi della
serie animata Bojack Horseman.
Jake Johnson Instagram
4 Ha un account
personale. L’attore è presente su Instagram con un proprio
profilo verificato, seguito da un milione di persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in
momenti di svago in compagnia di amici e colleghi, ma non mancano
anche foto promozionali dei progetti a cui l’attore prende
parte.
Jake Johnson vita privata
5 È sposato.
L’attore è molto riservato riguardo la sua vita privata, in
particolare non condividendo questa sui propri social network.
Tuttavia è risaputo che dal 2006 l’attore è sposato con Erin Payne,
di cui però si hanno poche notizie. I due infatti conducono una
vita lontana dai riflettori e dalla mondanità.
Jake Johnson New Girl
6 Gli fu chiesto di perdere
peso. Quando l’attore fu scelto per il ruolo di Nick
Miller, la produzione gli chiese di perdere almeno sette chili, non
apprezzando particolarmente il suo fisico. Johnson tuttavia non
riuscì a dimagrire come avrebbe voluto, e quando le riprese
iniziarono aveva ancora un aspetto rotondetto. Questa sua fisicità
tuttavia contribuì al successo del personaggio, grazie al suo corpo
così “comune”.
7 Ha dimostrato di saper
cantare. L’attore si è rivelato essere un eccellente
cantante quando durante la serie si è trovato a dover esibire
questa abilità. Un talento tenuto nascosto che produttori e membri
del cast hanno sempre cercato di incoraggiare, descrivendo la sua
come una voce angelica.
8 Le sue espressioni
facciali gli hanno garantito il successo. Durante le prime
puntate della prima stagione, il personaggio di Johnson non aveva
molte battute, e le attenzioni si concentravano sui personaggi di
Zooey Deschanel e Max Greenfield. In più di una circostanza
Johnson si trovò così a dover soltanto presenziare sulla scena. Per
non rimanere senza far nulla, l’attore iniziò tuttavia ad
improvvisare una serie di buffe espressioni facciali. Accortisi
della cosa, gli autori decisero di concedere uno spazio maggiore al
personaggio.
Jake Johnson Stumptown
9 Reciterà accanto a
Cobie Smulders. Terminata l’avventura di New
Girl, l’attore è pronto a iniziarne una nuova, recitando nella
serie Stumptown. Johnson si troverà così a collaborare con
un’altra grande attrice televisiva, Cobie Smulders, meglio nota come la Robin di
How I Met Your Mother.
Jake Johnson età e altezza
10 Jake Johnson è nato a
Evanston, nell’Illinois, Stati Uniti, il 28 maggio 1978.
L’altezza complessiva dell’attore è di 176 centimetri.
Abbiamo finalmente nuovi
aggiornamenti sul cast di The Batman, il film di
Matt Reeves che vedrà protagonista nei panni del
crociato di Gotham Robert Pattinson, e sarebbero due i
nomi coinvolti nel progetto secondo quanto riportato dall’Hollywood
Reporter e Deadline: il primo è Jeffrey Wright,
che interpreterà il commissario Jim Gordon (la
notizia delle trattative è stata poi confermata da lui stesso su
Twitter, come potete vedere qui sotto), mentre il secondo è
Jonah Hill, che dovrebbe ancora firmare con la
Warner Bros per un ruolo ancora misterioso.
The Wrap sostiene che
la star di Suxbad e The Wolf of Wall
Street sia il candidato perfetto per il personaggio
dell’Enigmista, ma nulla esclude che lo studio
possa averlo considerato per il ruolo di Pinguino.
Entrambi i villain dovrebbero comparire nel film insieme a Catwoman
e Firefly.
Kevin Smith ha fatto trapelare
durante l’ultimo episodio del podcast Fatman Beyond Podcast che il
cinecomic dovrebbe adattare sul grande schermo il fumetto
“The Long Halloween”, scritto da Jeph Loeb e disegnato da Tim Sale che segue
il crociato di Gotham durante le sue prime esperienze da detective.
Ricca di colpi di scena, la run presentava diversi dei nemici più
iconici di Batman, descrizione che sembra coincidere con i rumor
legati all’introduzione di quattro antagonisti della galleria
classica.
“The Batman esplorerà un caso di
detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone
iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere
nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il
mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di
Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Il film dovrebbe svolgersi negli
anni Novanta, epoca tornata di moda nel corso dell’ultima stagione
anche grazie al successo di un altro cinecomic, Captain
Marvel dei Marvel
Studios.
Eddie Murphy è
senza dubbio uno degli attori comici più popolari della storia del
cinema e dello spettacolo statunitense. I suoi numerosi film lo
hanno reso una delle più note icone degli anni ottanta e novanta, e
la sua caratteristica risata è ormai inconfondibile e amata in
tutto il mondo. Negli anni Murphy ha saputo rinnovarsi sfoggiando
anche notevoli qualità drammatiche, dimostrando così di essere un
attore completo e tra i più versatili del panorama
statunitense.
Ecco 10 cose che non sai di
Eddie Murphy.
Eddie Murphy carriera
1 I film. La
carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1982, con il fil
48 ore. Il successo lo coglie subito, diventando in
seguito protagonista di alcuni famosissimi film come Una
poltrona per due (1983), Beverly Hills cop – Un
piedipiatti a Beverly Hills (1984), Il principe cerca
moglie (1988), Il principe delle donne (1992), Il
professore matto (1996), Il dottor Dolittle (1998),
La famiglia del professore matto (2000), La casa dei
fantasmi (2003), Dreamgirls (2006), Norbit
(2007), Tower Heist
(2011), Mr. Church (2016) e Dolemite Is My Name
(2019).
2 Il doppiaggio.
L’attore è inoltre noto come doppiatore, ed ha prestato la voce al
personaggio di Mushu in Mulan (1998), Ciuchino in
Shrek (2001), Shrek 2 (2004), Shrek
terzo (2007) e Shrek e vissero felici e contenti
(2010).
3 Il Saturday Night
Live. Murphy inizia la sua carriera di attore debuttando
all’età di 19 anni nello show televisivo Saturday Night
Live, divenendo, insieme all’attore Bill Murray, l’artista di maggior talento
nella storia dell’SNL, partecipando a questo dal 1980 al 1984.
Eddie Murphy vita privata
4 Si è sposato più
volte. Nel 1988 l’attore conosce la modella Nicole
Mitchell, che sposerà poi nel marzo del 1993. I due hanno avuto
cinque figli. Nel 2005, tuttavia, la Mitchell chiese il divorzio,
ottenendolo nell’aprile del 2006. Successivamente Murphy sposa, nel
gennaio del 2008, la donna d’affari Tracey Edmonds con una
cerimonia privata al largo di Bora Bora, decidendo però di non far
riconoscere il matrimonio negli Stati Uniti, ottenendo di fatto la
separazione. Dal 2012 è compagno della modella Paige Butcher, dalla
quale ha avuto due figli.
Eddie Murphy Il professore
matto
5 Voleva dimostrare di
essere ancora il re del box office. Verso la fine degli
anni ottanta, Murphy aveva all’attivo alcuni film che non avevano
ottenuto il successo sperato. Cominciarono così a diffondersi le
voci secondo cui il suo momento di gloria fosse già finito. Murphy
decide di sfidare chi sosteneva ciò, dimostrando di poter ancora
essere il numero uno. Il film Il professore matto gli
diede così la possibilità di mettersi in gioco con più ruoli, e la
pellicola si rivelò un gran successo di pubblico.
Eddie Murphy Dolemite Is My
Name
6 Tornerà sul grande schermo
grazie a Netflix. Dopo aver attraversato anni
difficili, l’attore è pronto a tornare al cinema, e in streaming,
grazie a Netflix. Quest’ultimo si è infatti occupato di produrre e
distribuire il film Dolemite Is My Name. Il film si baserà
sulla vera storia di Rudy Ray Moore, comico statunitense che
debuttò al cinema con la serie di film con protagonista Dolemite,
un pappone esperto di arti marziali. Il film fu un vero e proprio
fenomeno all’interno del filone Blaxploitation. Murphy interpreterà
proprio Rudy Ray Moore.
Eddie Murphy Una poltra per
due
7 L’attore non era la prima
scelta per il ruolo. Originariamente il film doveva essere
interpretato dagli attori Gene Wilder e
Richard Pryor, i quali avevano già collaborato
insieme. Tuttavia Pryor abbandono il progetto e venne sostituito
con Murphy. Questi fece poi in modo che la produzione sostituisse
Wilder, temendo che accanto a lui avrebbe finito per essere
etichettato come “un nuovo Pryor”. Al posto di Wilder venne poi
assunto Dan Aykroyd.
Eddie Murphy Il principe cerca
moglie
8 Ha interpretato più
personaggi.Il principe cerca moglie è il primo
film in cui Murphy ricopre più di un ruolo, caratteristica che
diventerà poi uno dei suoi marchi di fabbrica. Qui sono molteplici,
infatti, le scene dove è possibile riscontrare la fisionomia
dell’attore sotto il volto di alcuni dei personaggi secondari.
Eddie Murphy premi e
nominations
9 È stato nominato agli
Oscar. A carriera ormai consolidata, l’attore si cimenta
in una prova brillante e drammatica nel film Dreamgirls,
vincendo il suo primo Golden Globe come miglior attore non
protagonista e venendo nominato nella stessa categoria ai Premi
Oscar del 2007. Fu la prima nomination che Murphy riceveva
dall’Academy, ma nonostante fosse il favorito non si aggiudico il
premio.
Eddie Murphy età e altezza
10 Eddie Murphy è nato a New
York, negli Stati Uniti, il 3 aprile 1961. L’altezza
complessiva dell’attore è di 175 centimetri.
Si svolgerà il 09 ottobre alle
ore 21:30 presso THE SPACE CINEMA ODEON alla presenza
della regista, della sceneggiatrice Giorgia Malatrasi e
della protagonista Eva Collé l’anteprima di
Searching Eva, il documentario distribuito da
Dreamcatchers
Entertainment, realtà indipendente di Milano.
Il film è lungometraggio d’esordio
di Pia Hellenthal presentato all’interno della sezione
Panorama alla 69ma edizione della Berlinale, in anteprima italiana
all’ultimo Biografilm Festival di Bologna e prossimamente al
Milano Film Festival 2019 nella sezione “The Outsiders” in
collaborazione con VICE Italia.
SEARCHING EVA sfida i
limiti, i pregiudizi e i gusti del pubblico, mettendo in scena
attraverso un diario visivo la vita pubblica e privata della
ventenne Eva Collé, modella-artista-personaggio sui social
media che incarna una sorta di progetto d’arte vivente. Eva è una,
nessuna e centomila, in grado di re-inventarsi ogni volta che vuole
e simbolo di una generazione fluida che si racconta attraverso i
social. Scrivendo e parlando di temi comunemente ritenuti intimi o
imbarazzanti e mostrando il proprio corpo, Eva riflette su chi è
veramente, facendo crollare le barriere dell’intimità ed
esponendosi fino in fondo. Ma qual è il confine tra essere e la sua
rappresentazione? Pia Hellenthal dipinge il ritratto
dell’esistenza contemporanea, in cui il concetto di un’identità
solida e immutabile è ormai passato di moda. Siete pronti a entrare
nel mondo senza filtri di Eva Collé?
SEARCHING EVA è
prodotto da Corso Film- und Fernsehproduktion, da Erik Wunker e
Martin Roelly; Giorgia Malatrasi e Daniela Dieterich hanno
partecipato alla produzione creativa, mentre la distribuzione
italiana è affidata a Dreamcatchers Entertainment, casa di
produzione nata a Milano, alla sua prima avventura nella
distribuzione cinematografica.