David
Harbour è tornato a parlare del suo personaggio in
Black Widow,
l’atteso cinecomic Marvel con protagonista Scarlett Johansson che – nonostante
l’emergenza Coronavirus – è ancora atteso nelle sale di tutto il
mondo per il prossimo maggio. Nel film Harbour interpreterà
Red Guardian: l’attore ha parlato delle sue
motivazioni e lo ha descritto come un narcisista.
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha rivelato qualche dettaglio in più a
proposito del suo personaggio. Dopo aver dichiarato che, dal suo
punto di vista, Alexei è il miglior personaggio del MCU, Harbour ha motivato così
questa sua convinzione:
“Penso di essere di parte, ma
credo che sia il miglior personaggio di tutto l’Universo
Cinematografico Marvel. Voglio dire, è un
narcisista; è appropriato che sia io a pensarlo, dal momento che lo
sto interpretando. Ha davvero tante sfaccettature. Per certi
aspetti, è il classico supereroe, il tipico badass… ma quando lo
conosci, scopri ha questo bisogno di essere apprezzato: vuole
essere considerato divertente, un pezzo grosso… ma non lo
è.”
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden
di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Manca ancora poco più di una
settimana all’arrivo di Disney+ in
Italia, ma sembra che, nonostante la gravità della situazione
sanitaria mondiale che ha interessato i primi mesi del 2020, la
piattaforma della Casa di Topolino sia l’ennesima possibilità, per
i milioni di confinati in casa, di trascorrere piacevolmente del
tempo in famiglia, che sia obbligato o no. E per inaugurare il
servizio in (quasi) tutta Europa, la Disney ha scelto il live
action di Lilli e il
Vagabondo, ennesimo remake in live action
dell’originale datato 1955.
Avventura canina romantica e
divertente, la storia è quella di una cagnetta di buona famiglia
che vive con diffidenza l’arrivo in casa di un neonato, un bebè che
rischia di spodestarla dal ruolo di piccolina di casa, preferita
dai padroni. Comincia così per Lilli (Lady nella versione
originale, doppiata da Tessa Thompson)
un’avventura che la porterà a conoscere un affascinante vagabondo
(Justin Theroux), un cane randagio, che le mostra
le meraviglie della libertà. La tentazione di una vita di avventure
è forte, ma il cuore di Lilli la tiene legata alla sua famiglia e
alla sua natura domestica. Il finale, lo sappiamo, sarà un trionfo
di gioia e bontà, con il vagabondo adottato e la famiglia felice
riunita, genitori, bebè e cani al seguito.
Lilli e il
Vagabondo, una romantica e divertente avventura
Diretto da Charlie
Bean (LEGO Ninjago: il film),
Lilli e il
Vagabondo è la riproduzione quasi 1:1
dell’originale d’animazione che vede nella perizia tecnica di
computer grafica il suo punto di maggiore interesse, proprio come
era stato per Il Re Leone, uno dei maggiori successi commerciali
dello scorso anno.
Da un punto di vista narrativo, il
film non inserisce nessun nuovo argomento, ma permette piuttosto di
sviluppare meglio, anche se in maniera elementare, i concetti di
appartenenza libertà e amore che, in maniera taciuta e forse più
romantica ed elegante, muovevano le azioni del personaggi
nell’originale.
Lilli e il
Vagabondo è il primo remake in live action di un
classico d’animazione ad arrivare sulla piattaforma di Disney+, scelta che sembra estremamente
appropriata al prodotto finale, visto che la modestia del film in
generale sembra sposarsi meglio con la fruizione domestica rispetto
invece ad una visione su grande schermo.
Come l’originale d’animazione
tradizionale, anche questo remake di Lilli e il
Vagabondo si fregia di belle sequenze
musicali, tra le quali spicca, ovviamente, quella di Bella
Notte, che accompagna la celebre cena a base di spaghetti e
polpette dei due cagnolini, e quella che vede protagonista Gilda
(Peg in originale doppiata da Janelle Monáe) che
canta nel canile. Intermezzi musicali di un certo pregio che
spezzano un ritmo non certo travolgente.
Apprezzato attore del panorama
italiano, Alessandro Preziosi ha negli anni
consolidato la propria fama grazie al cinema, alla televisione e al
teatro. Nella sua filmografia non solo commedie agrodolci, ma anche
impegnati film d’autore che ne hanno messo in mostra le doti da
interprete completo, capace di interpretazioni sempre nuove.
Ecco 10 cose che non sai su Alessandro
Preziosi.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Alessandro Preziosi: i suoi film e
le serie
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi italiani. Il primo ruolo cinematografico
dell’attore risale al 2004, con il film Vaniglia e
cioccolato. Acquista poi ulteriore notorietà grazie a La
masseria delle allodole (2007), I Viceré (2007),
Il sangue dei vinti (2008) e Mine vaganti (2009).
Successivamente recita nelle commedie Maschi contro
femmine (2010) e Femmine contro
maschi (2011), dove recita accanto ad attori come
Paola Cortellesi,
Sarah
Felberbaum e Fabio DeLuigi. Negli anni successivi prende invece
parte ai film Il volto di
un’altra (2012), Passione
sinistra (2013), L’amore rubato (2016),
Classe Z (2017) e Nessuno come noi
(2018).
9. È noto per i suoi ruoli
televisivi. Preziosi diventa volto noto del piccolo
schermo grazie alla serie Elisa di Rivombrosa, dove
ricopre il ruolo del Conte Fabrizio Ristori. Successivamente sarà
protagonista di serie come Il capitano (2005-2007), Il
commissario De Luca (2008), Un amore e una
vendetta (2011), Gli anni
spezzati (2014), Per amore del mio
popolo (2014), Tango per la
Libertà (2015), I Medici (2016), dove
ricopre il ruolo del Brunelleschi e ha modo di lavorare con attori
comeMiriam
Leone, Dustin
Hoffman e Brian Cox.
Negli ultimi anni ha invece recitato in Sotto copertura: La
cattura di Zagaria (2017) e Non
mentire (2019).
Alessandro Preziosi è su
Instagram
8. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 51,8 mila persone. All’interno
di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in
momenti di svago quotidiano, come anche immagini dei luoghi
visitati. Non mancano poi anche post a fini promozionali dei suoi
progetti da interprete, siano essi per il cinema, la televisione o
il teatro.
Alessandro Preziosi: la compagna e
i figli
7. Ha avuto una relazione
con una collega.Il set
di Elisa di Rivombrosa non ha significato solo grade
popolarità per l’attore, ma è anche dove conosce l’attrice Vittoria
Puccini, che nella miniserie ricopre il ruolo della
protagonista. I due intraprenderanno una relazione, dalla quale nel
2006 nascerà una figlia. Nel 2010 tuttavia annunciano la
separazione, indicando come causa la mancata alchimia di
coppia.
6. Ha avuto altre
relazioni. Restìo a condividere troppi dettagli sulla
propria vita sentimentale, l’attore ha tuttavia negli anni reso
pubbliche le storie avute con Rossella Zito, ex soubrette dalla
quale ha avuto un primo figlio nel 1995. Un’altra nota relazione è
stata quella con Greta Carandini, estranea al mondo dello
spettacolo. Attualmente sembrerebbe invece essere single.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Alessandro Preziosi e il
teatro
5. Ha calcato molte volte il
palcoscenico. La formazione di Preziosi nasce dal teatro,
con la sua frequentazione dell’Accademia dei Filodrammatici di
Milano. Diplomatosi, intraprende una carriera teatrale che dura
ancora oggi, e dove ha modo di esprimersi al meglio. Tra i suoi
spettacoli più celebri si annoverano Amleto (1998), Re
Lear (2004), Cyrano de Bergerac (2012), Don
Giovanni o Il convitato di pietra (2014), Romeo e
Giulietta (2016) e L’odore assordante del bianco – Vincent
Van Gogh (2017).
4. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti. Per la sua attività teatrale Preziosi ha
negli anni ricevuto alcuni tra i più prestigiosi riconoscimenti
teatrali del panorama italiano. Tra questi vi sono il Premio
Gassmann per Amleto, il premio Golden Graal al miglior
attore di teatro per lo stesso Amleto, e il Premio
Persefone per il migliore attore di prosa classica per Cyrano
de Bergerac.
Alessandro Preziosi in Elisa di
Rivombrosa
3. Ha vinto un ambito
premio. Per il suo ruolo del Conte Fabrizio Ristori nella
serie Elisa di Rivombrosa l’attore non solo raggiunge una
popolarità particolarmente ampia, ma ottiene anche la candidatura
ai Telegatti come personaggio maschile dell’anno. Preziosi vincerà
poi il premio, inaugurando una stagione d’oro per la sua
carriera.
2. Ha rinunciato alla
seconda stagione. Dato l’enorme successo di pubblico, la
serie viene rinnovata per una seconda stagione. Tuttavia, Preziosi
prenderà parte soltanto a due puntate, rinunciando ad una più ampia
partecipazione per via di impegni teatrali precedentemente presi,
che lo hanno portato a recitare l’Amleto.
Alessandro Preziosi: età e altezza
1. Alessandro Preziosi è
nato a Napoli, Italia, il 19 aprile 1973. L’attore è alto
complessivamente 187 centimetri.
Il giovane attore Guglielmo
Poggi ha partecipato negli ultimi anni ad alcuni tra i più
acclamati film del panorama nazionale, imponendosi come uno dei più
promettenti interpreti della sua generazione. Diviso tra cinema e
televisione, Poggi non manca di dimostrare un grande interesse per
la regia. Ecco 10 cose che non sai di Guglielmo
Poggi.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Comparso anche sul piccolo schermo,
è possibile ritrovare l’attore in serie come Provaci ancora
prof! (2008), nell’episodio Una sera troppo fredda,
Don Matteo (2014), nell’episodio Scommessa
perdente, Un’altra vita (2014), e I misteri di
Laura (2015), dove recita nell’episodio Il mistero del
delitto annunciato.
8. Ha scritto e diretto
alcuni cortometraggi. Non solo attore, Poggi ha negli anni
dimostrato un’inclinazione per la regia. Si è infatti cimentato
nella realizzazione, comprensiva di scrittura, dei
cortometraggi Till Now (2015), Siamo la
fine del mondo (2017) e Next
One (2020). Per vederli, è possibile ritrovarli su alcune
piattaforme online.
Guglielmo Poggi è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un totale di oltre 3 mila follower. Qui è
solito condividere fotografie scattate sui set da lui frequentati,
come anche numerose immagini promozionali dei suoi progetti da
interprete, siano essi cinematografici, televisivi o teatrali.
Guglielmo Poggi ha una
fidanzata?
6. È molto riservato sulla
sua vita sentimentale. Ancora poco noto, l’attore può
permettersi di mantenere con facilità un certo velo di riservatezza
sulla propria vita privata. Durante alcune interviste ha dichiarato
di essere fidanzato, ma a riguardo non sono state rilasciate
ulteriori informazioni, né da lui né dai suoi profili social.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Guglielmo Poggi: chi sono i suoi
genitori
5. È figlio di
attori. Il giovane attore matura la passione per la
recitazione dai suoi genitori, a loro volta interpreti. Il padre è
infatti Pierfrancesco Poggi, noto per film come
La cena, e ha condiviso con il figlio i set di Il
nostro ultimo e Il tuttofare. Sua madre è invece
Paola Rinaldi, popolare per la soap opera Un
posto al sole, che ha recitato anche lei in Il nostro
ultimo.
Guglielmo Poggi in Smetto quando
voglio
4. Considera il film un inno
al precariato. Nel film Smetto quando voglio,
l’attore ricopre il ruolo di Maurizio. Poggi considera la
partecipazione al film come una delle punte di diamante della sua
carriera fino ad ora. Particolarmente legato alla tematica del
precariato, per l’attore il film ne è un inno in cui molti potranno
riconoscersi e attraverso cui motivarsi.
3. Ha potuto recitare a
contatto con celebri interpreti. Durante le interviste
promozionali del film, l’attore ha dichiarato di essere rimasto
entusiasta dal livello di recitazione presente nel film. Qui ha
infatti avuto modo di recitare con attori del calibro di
Edoardo Leo,Valeria Solarino,
Paolo Calabresi,
Stefano Fresi,Pietro
Sermonti e Neri
Marcorè.
Guglielmo Poggi: qual è la sua
agenzia
2. È rappresentato da una
nota agenzia per attori. Dietro al successo dell’attore vi
è l’agenzia Sosia&Pistoia, che ne cura continuamente il profilo
aggiornandolo con tutti i lavori svolti dall’attore. Qui è infatti
possibile trovare la sua filmografia completa, come anche gli
spettacoli teatrali, i premi vinti e ad altre attività pertinenti
al mondo dello spettacolo da lui svolte.
Guglielmo Poggi: età e altezza
1. Guglielmo Poggi è nato a
Roma, Italia, l’11 aprile 1991. L’attore è alto
complessivamente 175 centimetri.
Di origini ucraine ma naturalizzata
francese, l’attrice Olga Kurylenko si è in
particolare distinta per aver preso parte a celebri produzioni
hollywoodiane. Queste le hanno permesso non solo di collaborare con
importanti attori e registi, ma anche di ottenere gli apprezzamenti
di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Olga
Kurylenko.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Olga Kurylenko: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. Dopo aver recitato in piccoli ruoli in film
come Paris, je t’aime (2006), Le serpent (2006),
Hitman – L’assassino (2007), e Max Payne (2008),
diventa celebre come Bond girl in Quantum of Solace
(2008), dove recita accanto all’attore Daniel
Craig. Grazie al successo ottenuto, prende parte a
pellicole come Centurion (2010), La terre
outragée (2011), To the
Wonder (2012), con Ben
Affleck, 7 psicopatici
(2012), Oblivion
(2013), The Water
Diviner (2014), La
corrispondenza (2016), Morto Stalin, se ne fa un
altro (2017), L’uomo che uccise Don
Chisciotte (2018), con AdamDriver, Johnny English colpisce
ancora (2018), The Room (2019) e The
Courier (2019).
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Negli anni l’attrice ha avuto modo
di recitare anche per il piccolo schermo, in particolare per la
serie francese Suspectes (2007), e in seguito per
Tyranny (2010) e per Magic City (2012-2013), dove
ha ricoperto il ruolo di Vera Evans.
8. È la produttrice di un
film da lei interpretato. Tra i film che la vedono
protagonista, uno di quelli a cui l’attrice è più legata è La
terre outragée, per il quale ha pertanto ricoperto anche il
ruolo di produttrice. Questo è la storia di una giovane coppia, il
cui matrimonio viene interrotto da un grave incendio. A rendere più
drammatica la storia, vi è la sua ambientazione. La vicenda della
coppia si svolge infatti poche ore prima del disastro di
Chernobyl.
Olga Kurylenko è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 563 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere foto realizzate per
servizi fotografici o che la raffigurano durante particolari eventi
di gala. Presenti sono anche immagini promozionali dei suoi
progetti da interprete.
Olga Kurylenko: chi è il suo
compagno
6. Ha avuto diverse
relazioni importanti. L’attrice era inizialmente sposata,
dal 2000 al 2004 con il fotografo Cedric van Mol. In seguito, si è
sposata nuovamente nel 2006 con Damian Gabrielle, impegnato nel
settore della telefonia. I due divorziano però nel tardo 2007. Da
una relazione con il giornalista Max Benitz dà alla luce il primo
figlio, nell’ottobre del 2015. Negli ultimi anni sembra invece
legata sentimentalmente all’attore Ben Cura.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Olga Kurylenko in 007
5. Ha ricevuto un importante
regalo. Dopo aver ottenuto il ruolo di Camille in
Quantum of Solace, l’attrice ricevette in dono dalla
produzione la collezione completa dei film di James
Bond, così che potesse recuperare quelli che non aveva visto.
In Ucraina, infatti, non era scontato che i film della saga
arrivassero in sala.
4. Si è esercitata nei
dialetti. Per il ruolo l’attrice è stata seguita da un
dialect coach, che l’ha aiutata ad imparare a recitare con un
accento spagnolo. Per l’attrice non fu difficile impararlo, perché,
stando a quanto da lei affermato, possiede diversi amici spagnoli e
sudamericani, e per tanto è un modo di parlare che le era
famigliare.
3. Si è allenata duramente
per il ruolo. Per poter prendere parte alle dinamiche
sequenze d’azione e di combattimento presenti nel film, l’attrice
si è allenata a lungo per imparare a lottare con le armi, così da
acquisirne la giusta padronanza. Tali abilità vengono poi sfoggiate
con successo dall’attrice nel film.
Olga Kurylenko in Momentum
2. È la protagonista del
film thriller. Dopo il successo di Quantum of
Solace, l’attrice inizia ad ottenere ruoli da protagonista.
Uno di questi è quello di Alexis Farraday in Momentum,
dove è capo di una banda di criminali che mette in atto un
pericoloso furto di diamanti, attirando su di sé le ire del
proprietario, che farà di tutto per riaverli.
Olga Kurylenko: età e altezza
1. Olga Kurylenko è nata a
Berdjans’k, in Ucraina, il 14 novembre 1979. L’attrice è
alta complessivamente 175 centimetri.
Divenuta inizialmente nota per la
sua partecipazione alla saga di Pirati dei
Caraibi, l’attrice Naomie Harris ha poi
mostrato una notevole maturazione come interprete, arrivando a
ricoprire ruoli di sempre maggior rilievo. Negli ultimi anni ha
così avuto modo di consacrare la propria carriera, ricevendo alcuni
tra gli onori più ambiti di Hollywood. Ecco 10 cose che non
sai di Naomie Harris.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Naomie Harris: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in celebri
lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2002 con
il film 28 giorni dopo, con cui ottiene una prima
notorietà. Negli anni successivi recita in Trauma (2004),
After the Sunset (2004) e Pirati dei Caraibi – La
maledizione del forziere fantasma (2006), dove recita accanto
a Johnny
Depp e con cui acquista ulteriore popolarità nel ruolo
di Tia Dalma. Riprende il ruolo anche nel sequel Pirati dei
Caraibi – Ai confini del mondo (2007). Successivamente prende
parte a La notte non aspetta (2008), Skyfall (2012),
con Daniel Craig, Mandela – La lunga
strada verso la libertà (2013), Southpaw
(2015), Spectre
(2015), e Moonlight
(2016), grazie al quale si afferma ulteriormente. Negli ultimi anni
ha invece recitato in Collateral
Beauty (2016), con Will Smith, Helen Mirren,
Michael Peña,Keira Knightley,
Edward
Norton e Kate
Winslet, Rampage – Furia
animale (2018) e No Time to Die (2020).
9. Ha partecipato al
doppiaggio di un noto film. Nel 2018 l’attrice si cimenta
anche nel doppiaggio per il film Mowgli – Il figlio della
giungla, diretto da Andy
Serkis. Qui è la voce di Nisha, uno dei lupi che
prendono sotto la propria custodia il piccolo cucciolo d’uomo.
8. È stata nominata al
premio Oscar. Per il suo ruolo della madre del
protagonista di Moonlight, l’attrice ha ricevuto alcuni
dei più ambiti riconoscimenti della sua carriera. È infatti stata
nominata come miglior attrice non protagonista ai Bafta Awards, ai
Sag Awards, ai Golden Globe e, in ultimo, al prestigioso premio
Oscar. Pur non riportando vittorie, l’attrice si è imposta
all’attenzione dell’industria.
Naomie Harris è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, con un profilo seguito da 195 mila persone. All’interno
di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago quotidiano, ma numerose sono anche le immagini e i
video promozionali dei suoi progetti da interprete.
Naomie Harris: chi è il suo
fidanzato
6. È molto riservata sulla
sua vita sentimentale. La Harris si è dimostrata negli
anni molto restìa a condividere dettagli circa le sue relazioni.
Tuttavia, secondo alcune voci tra le sue passate relazioni vi
sarebbero anche gli attori Chiwetel
Ejiofor e Orlando
Bloom. Dal 2012, invece, l’attrice sembra avere una
relazione con Peter Legler, estraneo al mondo dello spettacolo.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Naomie Harris in 007
5. Ha un celebre ruolo nei
nuovi film della saga. A partire da Skyfall,
ventitreesimo film dedicato al personaggio di James
Bond, l’attrice ricopre il ruolo di Eve Moneypenny. L’attrice è
la quarta interprete a ricoprire tale ruolo sin da quando la saga
ha avuto origine.
4. Si è allenata molto per
ricoprire il ruolo. Per poter soddisfare le esigenze del
personaggio, l’attrice fu affiancata da un coach, con il quale si
allenò per due mese, due ore al giorno per cinque giorni a
settimana. Tra le attività da lei ricoperte vi sono lo yoga,
kickboxing, combattimento e corsa.
Naomie Harris in Pirati dei
Caraibi
3. Non era benvista dal
regista. Inizialmente, il regista Gore
Verbinski non era d’accordo con la scelta della Harris per
il ruolo della maga Tia Dalma, ritenendola troppo giovane.
Tuttavia, il direttore del casting convinse il regista ad
incontrarla, e al momento del provino l’attrice risultò così
convincente da persuadere il regista ad assegnarle la parte.
2. Sua madre le è stata
utile ai fini del personaggio. Per interpretare Tia Dalma,
all’attrice venne richiesto un accento giamaicano, previsto per il
ruolo. L’attrice pensò così di farsi aiutare da sua madre, di
origini giamaicane, affinché potesse impararlo e sfoggiarlo al
meglio.
Naomie Harris: età e altezza
1. Naomie Harris è nata a
Londra, Inghilterra, il 6 settembre 1976. L’attrice è alta
complessivamente 173 centimetri.
Dopo essere apparsa nel film
It, la giovane attrice Sophia
Lillis è divenuta una vera celebrità, nonché uno dei nomi
di punta per la nuova generazione di interpreti. Distintasi in
breve tempo tanto al cinema quanto in televisione, la Lillis non ha
mancato di dimostrare una certa predilezione per il genere horror,
all’interno del quale ha però potuto sfoggiare la versatilità che
l’ha resa oggetto di attenzioni da parte di critica e pubblico.
Ecco 10 cose che non sai su Sophia Lillis.
Sophia Lillis: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
film dell’orrore. Dopo un iniziale debutto avvenuto con
piccoli ruoli nei film A Midsummer Night’s Dream (2014) e
37 (2016), l’attrice guadagna fama internazionale grazie
al ruolo di Beverly Marsh in It (2017) e It – Capitolo
due (2019), dove ha modo di recitare con attori come
Finn Wolfhard,
James McAvoy
e Jessica
Chastain. Nel 2019 è invece protagonista del film
Nancy Drew e il passaggio segreto, mentre nel 2020 è
attesa nel ruolo di Gretel in Gretel e Hansel,
trasposizione in chiave horror della celebre favola.
9. Ha partecipato a note
serie TV. Poco essere diventata una star, l’attrice prende
parte all’acclamata serie Sharp Object (2018), dove
interpreta la versione adolescente di Camille, che da adulta ha
invece il volto della candidata all’Oscar Amy
Adams. Torna poi protagonista su Netflix della serie I Am Not Okay With This
(2020), che le permette di confrontarsi nuovamente con un prodotto
a metà tra il thriller e la commedia nera.
8. Ha ottenuto dei primi
riconoscimenti. Grazie al ruolo di Beverly Marsh, ce la
rende celebre, l’attrice inizia ad ottenere dei primi
riconoscimenti da parte dell’industria hollywoodiana. Viene infatti
nominata come miglior star esordiente ai Teen Choice Awards, come
miglior performance da un giovane attore agli Academy of Science
Fiction, Fantasy & Horror Films e come miglior performance horror
agli MTV Movie + TV Awards.
Sophia Lillis è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 2,5 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini di
servizi fotografici ma anche numerose foto e video promozionali dei
suoi progetti da interprete. Non mancano infine curiosità
quotidiane o foto scattatate durante eventi di gala.
Sophia Lillis e i capelli
lunghi
6. È diventata
riconoscibile anche per il suo look. Dopo esserseli
tagliati per il film It,
l’attrice è divenuta nota anche per il suo taglio di capelli corti.
Normalmente gli attori sono restii a manipolare o tagliare la
propria capigliatura, ma la Lillis ha affermato che tagliare
realmente i suoi capelli lunghi era l’unico modo per rendere
realistica la scena.
Sophia Lillis in It
5. Ha rischiato di non
ottenere il ruolo. Quando il regista Andy
Muschietti propose la Lillis ai produttori, questi non
erano molto propensi a sceglierla per il ruolo di Beverly Marsh.
Questi la ritenevano infatti poco femminile per la sua bassa
statura e i capelli corti. Fortunatamente grazie alle pressioni del
regista, i produttori si convinsero ad incontrare nuovamente
l’attrice, che per l’occasione indossò delle extensions.
4. Una scena in particolare
fu per lei la più difficile da girare. Durante
un’intervista l’attrice ha affermato che la scena più complessa per
lei da interpretare è quella dove un getto di sangue esce dal
lavandino colpendola dritta in volto. Il getto, reso ancor più
scenografico in post-produzione, era infatti reale, costringendo la
Lillis ad una vera prova di resistenza.
3. Non aveva paura di
Pennywise. L’attrice ha affermato di essere una grande
appassionata di film horror, dai quali non è spaventata. Durante le
riprese del film It, inoltre, è stata tra i pochi del cast
a non spaventarsi quando vide per la prima volta il pagliaccio
Pennywise.
2. È la protagonista di una
nuova serie originale. Nel 2020 l’attrice torna ad imporsi
all’attenzione degli spettatori con la serie I Am Not Okay With
This, dove interpreta un’adolescente dalla vita piuttosto
complessa. A peggiorare le cose vi è la sua scoperta di possedere
un potere speciale, quello della telecinesi.
Sophia Lillis: età e altezza
1. Sophia Lillis è nata a
New York, Stati Uniti, il 13 febbraio 2002. L’attrice è
alta complessivamente 152 centimetri.
Sull’account Instagram dell’attore britannico è
infatti apparso un video delle Frecce Tricolore che sfrecciano in
cielo, formando il tricolore italiano, appunto, sulle note di
Nessun dorma, la celebre aria dalla Turandot di
Puccini, un augurio forse per l’Italia che
combatte il coronavirus nell’apparente noncuranza di un’Europa
incauta.
Anche The
Batman ferma la sua produzione per almeno
due settimane a causa del coronavirus. A seguito della notizia che
coinvolge Tom Hanks e Rita Wilson, risultati
positivi al
coronavirus durante le riprese del biopic su
Elvis in Australia, la Warner Bros ha deciso di
bloccare anche la produzione del film con Robert
Pattinson per due settimane.
La troupe del film stava girando
stava cambiando location, verso Liverpool, ma si è deciso che
fosse meglio andare in pausa durante il cambio di location. La
prima parte del film è stata girata a Londra a gennaio.
Non è noto quando le riprese
sarebbero finite da pianificazione iniziale, ma è plausibile che
questa pausa avrà una ricaduta sull’uscita del film, nel 2021.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman
v Superman: Dawn of Justice, Justice
League, Wonder
Woman e del sequel Wonder
Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata
al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Anche il Festival
di Cannes 2020, alla fine, ha dovuto cedere e chiudere
i battenti di fronte all’avanzata del coronavirus, in Europa e nel
mondo intero. Non è ancora stato ufficializzato tramite i canali
istituzionali, visto che la decisione definitiva verrà presa il 15
aprile, il giorno prima della prevista conferenza stampa di
annuncio della line-up, ma ormai sembra deciso.
A confermarlo, è astato un membro
del consiglio d’amministrazione del Festival al sito Le
Point.“Sarà molto difficile, per non dire
impossibile, selezionare film da Cina, Corea, Iran, Italia e
un’altra cinquantina di paesi, sapendo che gli attori e i registi
non potranno venire a presentarli. Proiettare poi film in una
sala di oltre 2000 posti non sarà autorizzato. Conosciamo
l’ipersensibilità di Hollywood sulle questioni di igiene, non li
vedo restare per quindici giorni in mezzo a una folla le cui
condizioni sanitarie non siano controllate”.
Si tratta di un momento molto
delicato per l’industria cinematografica che, finalmente nella sua
globalità, sta prendendo atto della situazione sempre più grave.
Era già stato dichiarato dall’organizzazione che si sarebbe
preferito saltare una edizione piuttosto che offrire al mondo del
cinema una versione rimediata del festival più prestigioso del
settore.
Cannes muove 60 mila persone in
Costa Azzurra, 5000 giornalisti, e costa ogni anno 32 milioni.
Inoltre è difficile per l’organizzazione trovare un altro slot in
autunno, vista la presenza massiccia di festival dopo l’estate.
Chris
Evans ha fatto i complimenti agli italiani per il
flashmob dei “segregati in casa” causa coronavirus. L’attore
americano ha condiviso su Twitter i video dei tanti che questo
pomeriggio, alle 18.00, si sono affacciati dalle proprie case, dove
sono quasi tutti confinati, per “farsi sentire”, far rumore,
suonare, cantare, salutarsi a distanza.
La star del Marvel Cinematic Universe ha
condiviso alcuni video accompagnandoli con questa didascalia:
“Tutti questi video degli italiani che suonano strumenti
durante il lockdown sono incredibili“.
L’emergenza coronavirus sta, purtroppo, non solo costringendo
gli italiani a casa, con misure restrittive sempre più severe e
necessarie, ma sta anche imperversando in tutta Europa e ora anche
negli USA, mentre Hollywood sta piano piano chiudendo tutte le sue
porte a causa di uscite annullate e produzioni interrotte per paura
del contagio.
Permette?
Alberto Sordi arriva nelle case degli italiani.
Un omaggio all’Albertone nazionale nel centenario della nascita. Un
film che vuole celebrare un “gigante” del nostro cinema, uno dei
più amati e apprezzati artisti a livello internazionale, che ha
contribuito a rendere grande nel mondo la commedia
all’italiana.
Da giovane aspirante attore, con i
primi no e le tante porte chiuse per la dizione ritenuta “troppo
romanesca” ai primi lavori da doppiatore, dai palcoscenici del
varietà alle tante trasmissioni Radio, fino ad approdare finalmente
sui set cinematografici dove Sordi non ha tardato a farsi notare
per ironia, mimica, presenza scenica e una capacità fuori dal
comune di individuare le debolezze umane e renderle – attraverso i
suoi “singolari” personaggi – indimenticabili e spassose istantanee
del suo, del nostro tempo. Una vita intensa, piena, prima di tutto
votata all’impegno, alla completa devozione per il mestiere
d’attore, quello che ha sempre voluto essere e che solo il coraggio
e la determinazione gli hanno consentito di fare ai più alti
livelli. Un crescente cammino verso la perfezione artistica che ha
condotto Sordi nell’Olimpo cinematografico delle super star e
confermato la sua popolarità sconfinata.
Permette?
Alberto Sordi è una coproduzione Rai Fiction –
Ocean Productions, in onda martedì 24 marzo su Rai1. Diretto da
Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del
giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di
Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini,
Martina Galletta nel ruolo di Giulietta Masina, Francesco Foti nel
ruolo di Vittorio De Sica, Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi.
Nei panni della mamma di Sordi troviamo Paola Tiziana Cruciani
mentre Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso sono le
sorelle e il fratello di Sordi e Giorgio Colangeli fa un’amichevole
partecipazione nel ruolo del padre.
Un film per ricordare l’attore, il
regista, il comico, lo sceneggiatore, il compositore, il cantante e
doppiatore, insomma l’immenso Alberto Sordi che a
tutti questi talenti univa anche una grande umanità.
“Western
Stars”, la versione cinematografica dell’omonimo
album di successo internazionale di BRUCE
SPRINGSTEEN, presentato in anteprima alla 14° Festa del
Cinema di Roma, è disponibile in digitale (anche
in 4K UHD) a partire da oggi, venerdì 13 marzo. È
possibile vedere i primi 10 minuti del film al seguente
link:
Il film, co-diretto da Thom
Zimny e Bruce Springsteen, al suo debutto alla regia, è già
disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv,
Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV. Da oggi, venerdì 13 marzo, il film è
inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky
Primafila, Vvvid e Infinity.
Il film “Western
Stars” offre ai fan di tutto il mondo l’unica opportunità di
vedere Springsteen esibirsi accompagnato da una band e da
un’intera orchestra presso la Stone Hill Farm a Colts Neck (New
Jersey), sotto il soffitto a cattedrale del fienile della sua
centenaria proprietà.
La colonna sonora del film,
“Western Stars – Songs From The Film” (certificata
ORO in Italia), contiene tutti i 13 brani di “Western
Stars” e la cover di “Rhinestone Cowboy” di Glen
Campbell.
Toccando temi come l’amore e la
perdita, la solitudine e la famiglia, e l’inesorabile passare del
tempo, il docu-film evoca il West americano – sia il leggendario
che il duro – in cui si intrecciano filmati d’archivio ed il
racconto in prima persona della rockstar con la canzone per narrare
la storia.
Questa la tracklist di
“Western Stars – Songs From The Film” (Columbia
Records/Sony Music): “Hitch Hikin’”, “The Wayfarer”,
“Tucson Train”, “Western Stars”, “Sleepy Joe’s Café”, “Drive Fast
(The Stuntman)”, “Chasin’ Wild Horses”, “Sundown”, “Somewhere North
of Nashville”, “Stones”, “There Goes My Miracle”, “Hello Sunshine”,
“Moonlight Motel”, “Rhinestone Cowboy”. Tutti i brani sono
stati scritti da Bruce Springsteen, eccetto “Rhinestone
Cowboy”.
La colonna sonora è stata prodotta
da Springsteen insieme a Ron
Aniello ed è stata mixata e masterizzata rispettivamente
da Bob Clearmountain e Bob
Ludwing, lo stesso duo leggendario dietro al successo di
“Springsteen on Broadway”.
Il film “Western
Stars” è scritto ed interpretato da Bruce
Springsteen, con Special Guest Patti Scialfa. Thom Zimny,
Jon Landau, Barbara Carr e George Travis hanno prodotto il film,
con la produzione esecutiva di Springsteen. Direzione della
fotografia di Joe DeSalvo, e montaggio di Zimny.
Springsteen e Zimny hanno
collaborato a diversi progetti nel corso degli anni, tra cui il
documentario “The Promise: The Making of Darkness on the Edge of
Town”, e la versione filmata trasmessa su Netflix del vincitore del Tony Award “Springsteen on
Broadway”, che Zimny ha diretto.
Cult del genere Fantasy, trai più
amati della generazione degli anni ’80, La Storia
Infinita è un classico per tutte le stagioni e le
età. Nonostante le tecniche di animazione in CGI abbiano reso
desueti molti degli effetti del film, speciali e visivi,
l’atmosfera nel racconto di Wolfgang Petersen,
presa in prestito dal capolavoro di Michael Ende,
rimane inattaccabile nel corso degli anni.
Ma sappiamo davvero tutto del film
che porta sullo schermo l’avventura di Atreyu e Bastian? Scopriamo
insieme quello che forse non sapete su La Storia
Infinita.
Le ferite di Atreyu
Noah Hathaway, che
nel film interpreta Atreyu, ha quasi perso un occhio durante la
scena di combattimento contro Gmork (Mork in italiano). Uno degli
artigli sulle sue zampe giganti lo colpì in faccia. Il robot era
così pesante da togliere il fiato al ragazzo, che doveva tenerlo
sul petto durante la scena di colluttazione.
Oltre a questo incidente, Hathaway
ha subito un altro infortunio sul set, che poteva costargli molto
più di un occhio! Infatti le scene con il cavallo sono state
altrettanto rischiose per lui. Durante l’addestramento, un cavallo
lo calpestò, dopo che era caduto perché ancora inesperto. Durante
la famosa scena delle Paludi della tristezza, invece, rimase
impigliato con una gamba in un cavo, che lo trascinò sotto il
livello dell’acqua. Era incosciente quando fu portato in
superficie.
Il budget infinito
Era il film più costoso mai
prodotto in Germania al momento della sua realizzazione, oltre al
film più costoso al mondo dopo quelli di produzione statunitense e
sovietica. È stato un impegno produttivo enorme a fronte, poi, di
un grande successo commerciale.
Tentativi di fedeltà al
romanzo
Nel bellissimo romanzo di
Michael Ende, Atreyu è il cacciatore designato dalla tribù dei
Pelleverde, un nomignolo non casuale, visto che tutti gli
appartenenti a quel popolo avevano la pelle verde. In fase di
preparazione, si tentò per un make up che riproducesse questa
pigmentazione, ma ci si rese presto conto che non avrebbe reso
giustizia al personaggio a schermo.
Le misure di Falkor
Falkor (Fucur nella
versione italiana) è in realtà una creatura motorizzata lunga 13
metri, con 6.000 squame di plastica e pelliccia di piume rosa. Il
prop del film originale è “cavalcabile” presso il Bavaria Filmplatz
di Monaco, in Germania. Di recente, Atreyu/Hathaway è tornato
a cavalcarlo per uno spot televisivo.
L’Auryn
Nel film è l’oggetto
misterioso e potente intorno al quale ruota la vicenda, è il
simbolo del film per antonomasia ed è il gadget più desiderato e
ricercato dai fan di libro e film. L’Auryn è, nella storia, un
oggetto potentissimo. L’originale Auryn, utilizzato per le riprese,
è ora esposto in bella vista e al sicuro, in una teca, nell’ufficio
di Steven Spielberg. Che uomo fortunato!
La furia di Ende
L’autore Michael Ende decise che il
film non gli piaceva affatto. Infatti si rifiutò categoricamente di
apparire nei credits del film, chiedendo che il suo nome fosse
tolto e che il film cambiasse addirittura titolo, facendo causa
alla produzione. Tuttavia perse la causa, e adesso compare comunque
nei titoli di testa della versione originale. A quanto pare, stando
a quanto scritto dal giornalista Der Spiegel nel 1984, lo scrittore
aveva sperato che questo film fosse diretto da Andrzej Wajda o
Akira Kurosawa.
I denti dell’Imperatrice
Tami Stronach, interprete
dell’Imperatrice Bambina, aveva 11 anni al momento delle riprese.
Proprio alla vigilia del primo ciak, la bambina perse entrambi gli
incisivi, cosa che costrinse il reparto dei prop di scena a farle
indossare denti finti. Stronach ebbe non poche difficoltà a
familiarizzare con la protesi, ma alla fine la sua interpretazione
fu comunque impeccabile.
Una storia a metà
Nonostante la nota origine
letteraria del film, non tutti sanno che la storia di Petersen si
conclude esattamente a metà della storia di Ende. Il film infatti
ripercorre solo la prima metà del romanzo. Esistono altri due film,
però, due sequel, di cui il primo racconta maldestramente la
seconda parte del romanzo, mentre il secondo racconta una storia
completamente originale che si svolge nel nostro mondo e utilizza
il libro con l’Auryn stampato sopra come device narrativo. Entrambi
sono trascurabili.
La parolacce censurate
All’inizio del film, quando
si presenta con gli altri messaggeri nella foresta, l’Incubino
pronuncia una parolaccia, che però viene coperta dal rumore
assordante che produce il Mordiroccia. Questa parolaccia non viene
naturalmente ripresa in nessun doppiaggio, ed è oscurata dal suono
del veicolo del Mordiroccia. Trattandosi di un film per bambini,
era impensabile che la parolaccia rimanesse, udibile, nel film.
La lunga estate calda
Gran parte del film è
stato girato in Germania nell’estate del 1983. È stata l’estate più
calda nella storia della Germania in 25 anni. Durante le riprese,
date le altissime temperature, una delle statue della Torre
d’Avorio si è effettivamente sciolta. In altri giorni, la crew è
stata costretta a interrompere la produzione perché gli sfondi blu
per il lavoro di computer grafica e per gli effetti speciali non
funzionavano correttamente, mandati in tilt dalle temperature
elevate.
Il nome
Secondo il libro, il nuovo
nome dell’Imperatrice Bambina assegnatole da Bastian che lo urla
nella notte è “Moonchild”. Nel film Bastiano ripete alla tempesta
il nome “Moonchild”, ma nella versione italiana sembra che il
bambino urli “Mamma, ti chiamo Eva”, un richiamo al nome della
madre che Bastiano ha perso.
La Storia Infinita in
Streaming
Il film è disponibile in
streaming su Netflix, un ottimo modo per passare fare un tuffo in
un mondo che non c’è, che rischia di scomparire, ma che viene
salvato dalla forza di due piccoli eroi.
In seguito dell’enorme successo e
agli incassi più che soddisfacenti di Avengers:
Endgame, è chiaro quanto la realizzazione di
Avengers 5 si rivelerà un compito
decisamente arduo per i Marvel Studios. Gli eroi più potenti della
Terra si sono sciolti alla fine di Endgame, con la morte
di Tony Stark e la decisione di Steve
Rogers di rimanere – nel passato – al fianco della sua
Peggy Carter.
Ma finché esisterà l’Universo
Cinematografico Marvel, i Vendicatori non potranno
restare così a lungo separati. Con Captain Marvel, Black Panther e
Doctor Strange pronti a tenere
insieme le redini del team, è certo che i Vendicatori torneranno
nuovamente gli uni al fianco degli altri in futuro.
Ecco 10 modi in cui gli eventi della
Fase 4 del MCU potrebbero averci preparato ad
Avengers 5:
Sam Wilson riunirà i Vendicatori
In
The Falcon and the Winter Soldier sembra che il governo
americano nominerà un nuovo Captain America, ossia U.S. Agent.
Sembra, infatti, che il governo non sia soddisfatto della decisione
presa da Steve Rogers di assegnare il titolo a Sam Wilson. Nei
fumetti, U.S. Agnete si rivela malvagio: a quel punto il governo,
con riluttanza, chiede aiuto proprio a Sam. Dopo essere diventato
Cap in veste ufficiale, Sam potrebbe riportare insieem i
Vendicatori ed ergersi a nuovo leader della squadra.
Una nuova minaccia al pari di Thanos
Entro la fine dell’anno, Gli Eterni si uniranno finalmente al MCU grazie al loro debutto sul
grande schermo con il film omonimo. Secondo quanto riferito, il
film coprirà eoni di esistenza: vedremo i Celestiali creare gli
Eterni e successivamente creare i loro nemici mortali, i Devianti.
Durante il film, un’altra minaccia simile a Thanos potrebbe essere
introdotta, forse nello stesso modo in cui il Titano Pazzo venne
introdotto in The Avengers nel 2012.
Il ritorno del “malvagio” Loki
Nella serie
Loki
destinata a Disney+, probabilmente verranno
introdotti una serie di versioni interdimensionali del Dio
dell’Inganno. Il Loki che noi tutti conosciamo si è “riscattato” in
Thor: Ragnarok ma è stato ucciso all’inizio di
Avengers: Infinity War. Quello che abbiamo visto nella
nuova linea temporale con la Gemma dello Spazio in Avengers:
Endgame era di nuovo il malvagio che ha convocato i
Chitauri e dato vita alla Battaglia di New York come un favore nei
confronti di Thanos. C’è la possibilità che la versione malvagia di
Loki malvagia torni a devastare gli eroi più potenti della
Terra.
Shang-Chi nel “radar” dei Vendicatori
In Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings,
l’eroe del titolo sarà destinato ad affrontare il “vero” Mandarino
(al momento che in
Iron Man 3, il Mandarino che abbiamo conosciuto era
soltanto una “messa in scena”). Considerato che Tony Stark, a suo
tempo, era ossessionato dalla scoperta della vera identità del
Mandarino, scoprire e affrontare la vera incarnazione del celebre
cattivo potrebbe includere Shang-Chi nel radar dei Vendicatori.
La scoperta della vera identità di Spider-Man
Alla fine
di
Spider-Man: Far From Home, proprio quando sembrava che le
cose stessero andando bene per Peter Parker, la sua identità
segreta vieen divulgata al pubblico. Ora, nel terzo film dedicato
all’avventure dell’Uomo Ragno, è chiaro che vedremo uno Spidey in
grave difficoltà. Ciò potrebbe riportare i Vendicatori insieme,
spingendoli ad aiutare il giovane Peter ora che il ragazzo non può
più fare affidamento sul suo mentore Tony Stark.
La formazione degli Young Avengers
I personaggi di
Ms. Marvel e
Kate Bishop verranno ufficialmente introdotti nella Fase 4 del
MCU grazie alle serie Disney+ che saranno a loro interamente
dedicate. Ciò potrebbe aprire la strada all’avvento degli Young
Avengers. Ora che Cassie Lang è un’adolescente, potrebbe
tranquillamente trasformarsi nel suo alter-ego Stature ed unirsi a
loro. Potrebbero essere affiancati anche da Ironheart/Riri
Williams, Photon/Monica Rambeau e – anche se in questo caso la
questione è più complicata, considerando i diritti detenuti dalla
Sony – Miles Morales/Spider-Man.
Alterare la realtà
Non è
ancora chiaro cosa accadrà nell’attesissima serie WandaVision.
Tutto ciò che sappiamo è che, in qualche modo, la serie porterà
Wanda Maximoff ad apparire al fianco di Stephen Strange in
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness. Nei fumetti, quando
Wanda perde i suoi figli, altera la realtà per riportarli indietro,
creando seri problemi all’intero universo. Nella
serie potrebbe aver fatto lo stesso per riportare indietro
Visione – o magari suo fratello Quicksilver – e finire così per
aver lacerato i tessuti della realtà, rendendo quindi necessario
l’intervento dei Vendicatori.
Wakanda e la nuova Asgard
Dal momento che i Vendicatori si
sono sciolti, la Terra ha bisogno di una nuova linea di difesa.
Wakanda ha le giuste risorse, ma non può respingere da sola
tutti i villain che arriveranno. Gli Asgardiani si sono stabiliti
in Norvegia, in modo da poter unire le forze con i Wakandiani per
garantire sicurezza alla Terra. Potrebbero creare l’armatura che
Tony Stark voleva creare per impedire l’arrivo di Thanos.
Jane Foster tra i Vendicatori al post di Thor
In Thor: Love and Thunder di Taika Waititi, Thor cederà
il suo titolo di Dio del Tuono alla sua vecchia fiamma, Jane
Foster, che assumerà l’identità di Mighty Thor. Il figlio di Odino,
con la perdita dei suoi poteri, potrebbe essere definitivamente
fuori dai Vendicatori. Quindi, Mighty Thor potrebbe prendere il suo
posto come Dio norreno nella “nuova” squadra.
L’S.W.O.R.D. di Nick Fury
Nella scena
post-credit di
Spider-Man: Far From Home, abbiamo visto che Nick
Fury era in realtà Talos sotto mentite spoglie. Il “vero” Fury si è
invece sempre trovato su una nave di comando nello spazio profondo
con alcuni Skrull, cercando probabilmente di dare vita
all’equivalente intergalattico dello S.H.I.E.L.D., ossia
l’S.W.O.R.D. Partendo dal presupposto che tutti i protagonisti
della battaglia finale di Avengers:
Endgame siano adesso membri onorari degli Avengers,
ci sono membri della squadra sulla Terra (Doctor Strange, Black
Panther, Spider-Man, ecc.) e membri nello spazio (Captain Marvel, Thor, i Guardians, ecc.).
Se Fury sta davvero mettendo in piedi lo S.W.O.R.D., si potrebbe in
questo modo stabilire un legame tra i “Vendicatori Cosmici” e i
“Vendicatori Terrestri”.
Mentre anche il mondo del cinema è
in subbuglio a causa dell’emergenza coronavirus, sembra continuare
senza interruzioni la produzione di Jurassic
World: Dominion, capitolo conclusivo della nuova
trilogia con protagonisti i dinosauri.
Stando a quanto diffuso dalla stessa
Amblin, il teaser poster del
film, con il logo ufficiale, è un ritorno alle origini e a quel
simbolo rosso, giallo e nero che ha fatto la storia del franchise
originale. Eccolo di seguito:
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris
Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei
loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021, salvo
procrastinazioni possibili, dovute all’attuale emergenza sanitaria
mondiale.
L’uscita la cinema di
The New Mutants è stata nuovamente
rinviata, questa volta, a causa della crescente preoccupazione per
la diffusione del coronavirus.
L’adattamento serie spin-off della
serie sugli X-Men diretto da Josh Boone è stato posticipato tre volte
in precedenza, ma con la Disney interamente in controllo della
proprietà del titolo, sembrava che il film fosse finalmente
destinato ad uscire il 3 aprile 2020. Il regista e il cast avevano
anche iniziato a fare il tour promozionale con il cut finale pronto
e approvato, mentre Boone aveva anche fatto finalmente chiarezza
sulle vicende produttive del film.
Parlando con ScreenRant,
un portavoce Disney ha dichiarato: “Crediamo veramente
nell’esperienza cinematografica e stiamo cercando nuove date di
uscita per il 2020 che saranno annunciate in un secondo
momento.”
The
New Mutants è un thriller con sfumature
horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un
gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche.
Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove
abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre
cercano di fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie
Williams, Anya
Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu
Hunt e Henry Zaga.
ll film è prodotto da Simon
Kinberg, Karen
Rosenfelt e Lauren Shuler
Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato
Stabile sono i produttori esecutivi.
Ben Affleck era nella “lista rossa” di
Harvey Weinstein: questo è quanto emerso di
recente da alcuni documenti giudiziari non ancora sigillati. Tale
lista includeva una serie di personaggi che secondo l’ex produttore
cinematografico rappresentavano una minaccia per la sua
persona.
Prima della pubblicazione dei vari
report che hanno poi dato vita al movimento #MeToo e portato alla
caduta dell’ex magnate di Hollywood, per lungo tempo Harvey Weinstein ha tenuto un elenco di
nomi relativi a persone che, secondo lui, avrebbero potuto rivelare
ai giornalisti della sua condotta sessuale nei confronti delle
donne. Il nome di Ben Affleck è apparso nella lista, una “lista
rossa”, e il documento è stato visionato da
Variety martedì pomeriggio.
La lista faceva parte di circa 1.000
pagine di documenti che sono stati rivelati dal tribunale penale di
New York City, in vista della condanna
di Wenstein a 23 anni di prigione avvenuta nella giornata di
mercoledì.
Il documento è stato portato alla
luce durante il processo ai danni di Weinstein durato sette
settimane. Il procuratore capo ha richiesto che l’elenco (che
includeva sia uomini che donne, tra cui Annabella
Sciorra, una delle attrici ad aver denunciato la condotta
di Weinstein) venisse fornito alla giuria in modo che tutti i nomi
potessero essere visionati, ma il giudice ha respinto la
motivazione.
Oltre ad Affleck e alla Sciorra, tra
i presenti nella “lista rossa” di Weinstein anche Rose McGowan, Zelda Perkins, Lysette Anthony,
Rowena Chiu, ma anche l’ex l’ex dirigente della Weinstein Company,
Irwin Reiter, e l’ex assistente di Weinstein,
Leslye Headland. In lista anche numerosi produttori, tra cui
Jason Blum, Megan Ellison, Donna Gigliotti e
Jennifer Todd.
La fama di Ben Affleck esplose nel 1997, grazie al film
Will Hunting – Genio ribelle, distribuito
dalla Miramax, ex società di Harvey Weinstein. L’anno successo, l’attore
recitò in Shakespeare in Love, prodotto
sempre da Weinstein e grande protagonista degli Oscar 1999. In
seguito alla diffusione delle accuse di molestie sessuali ai danni
di Weinstein, Affleck dichiarò che avrebbe donato in beneficenza
tutti i profitti residui dei suoi film realizzati con la Miramax e
la Weinstein Company.
La “lista rossa” di Weinstein è solo
uno dei tanti documenti emersi in questi giorni durante il processo
all’ex produttore: tra i documenti anche tonnellate di e-mail, tra
cui il pessimo ed agghiacciante messaggio indirizzato a
Jennifer Aniston.
Arriva da
The Hollywood Reporter la notizia che la Spyglass Media ha
ufficialmente affidato a Matthew Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett,
registi del recente
Finché Morte Non Ci Separi, la regia
dell’annunciato reboot di Scream,
la fortunata saga horror iniziata nel 1996 con il primo film cult
diretto dal compianto Wes Craven.
Bettinelli-Olpin e Gillett, in
collaborazione con Chad Villela, figureranno anche come produttori
esecutivi. Al momento non sappiamo ancora chi si occuperà della
sceneggiatura. È inoltre poco chiaro se il nuovo film sarà un
reboot con un cast totalmente inedito o se porterà avanti la storia
del franchise originale e se sarà dunque uno Scream
5 a tutti gli effetti.
Scream è una
serie slasher diretta da Wes
Cravene scritta da Kevin
Williamson e Ehren Kruger,
sceneggiatore del terzo film. È ispirata agli omicidi operati
da Danny Rolling nel 1990.
La trama principale è incentrata su
un serial killer psicopatico travestito con un costume
di Halloween che cerca di uccidere Sidney Prescott
(interpretata da Neve Campbell) e le persone che
fanno parte della sua vita. Ogni film inizia con l’omicidio di una
coppia, per poi svilupparsi fino alla rivelazione dell’identità del
killer e al suo scontro finale con Sidney.
La serie originale è composta da
quattro film, tutti diretti da Craven e interpretati dalla
Campbell. Nel 2015 è stata realizzata da MTV una serie ispirata al
franchise. Tra i numerosi attori apparsi nei film della saga di
ricordano David Arquette, Courtney Cox, Liev Schreiber,
Jamie Kennedy, Rose McGowan, Sarah Michelle Gellar, Jada Pinkett
Smith e Drew Barrymore.
Chris Miller,
regista di
The LEGO Movie, ha portato alla luce un
interessante – e al tempo stesso inquietante, visti i recenti
avvenimenti – connessione tra i suoi ultimi lavori e ciò che sta
attualmente accadendo nel mondo a causa della pandemia di Covid-19,
ma non solo…
Le varie connessioni riguardano,
oltre a The LEGO Movie, diretto nel 2014 insieme al sodale
Phil Lord, anche la serie The Last Man
on Earth (di cui ha curato la regia dei primi due
episodi della prima stagione) e la sua ultima fatica
cinematografica, il film d’animazione Superconnessi.
Su Twitter, il regista ha scritto:
“Nel 2014 Phil Lord e io abbiamo girato un film su un uomo
d’affari corrotto, divenuto presidente, dai buffi capelli, che ha
cercato di alzare barriere. Nel 2015 abbiamo prodotto uno
spettacolo sulle conseguenze di una pandemia a livello globale.
Quest’anno abbiamo prodotto un film su una famiglia sopravvissuta
ad un’apocalisse di robot. È soltanto un avvertimento.”
Tra le risposte più divertenti alla
“riflessione” di Chris Miller, c’è stata ovviamente quella di Phil
Lord, che ha risposto all’amico e collega dicendo: “Scrivi di
ciò che sai che accadrà”.
Le storie di Chris
Miller e Phil Lord sembrano, in effetti,
molto “radicate nella realtà”, ma è chiaro che entrambi i registi
abbiano voluto sdrammatizzare in un momento così delicato, che sta
mettendo a dura prova – purtroppo – l’industria cinematografica
mondiale, e non solo.
Nel 2014, il primo The LEGO Movie divenne un enorme
successo, con recensioni prevalentemente positive e un incasso di
469 milioni su un budget di 60, quello che si definisce un vero
successo. A scrivere e dirigere c’erano Phil
Lord e Chris Miller. Il primo
film ha generato subito un universo condiviso, con altri film del
genere usciti nel corso di questi 4 anni.
È disponibile dal 13
marzo su Prime VideoCelebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo show
italiano non-fiction Amazon Original, prodotto da EndemolShine
Italia, con un cast di superstar, tutti volti noti del panorama
italiano, dal mondo dello sport, dello spettacolo, della musica, di
cinema e tv. Sono Francesco Totti, Fedez, Luis Sal,
Claudio Santamaria, Francesca Barra, Diana Del Bufalo,
Cristiano Caccamo e Costantino della
Gherardesca, e dovranno fuggire da un gruppo di esperti
nella caccia all’uomo.
Nelle parole di Dante
Sollazzo, Head of Unscripted, EndemolShine Italy
“Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un’idea innovativa per
gli spettatori. Un format rivoluzionario con una narrazione
innovativa, elementi di suspense e un eccezionale cast che renderà
questo show unico, una sfida mai vista prima in TV”.
E, a giudicare dal pilot, lo show
mantiene quello che Sollazzo promette. Il primo episodio racconta
le premesse del gioco, le regole che i fuggitivi dovranno seguire,
gli strumenti che utilizzeranno, li presenta uno per uno e ci dice
chi fugge da solo o chi in coppia. Il punto di partenza è il
Colosseo, da dove i vip si disperderanno, intenti a far perdere le
loro tracce agli inseguitori. Gli unici strumenti nelle loro mani
saranno una carta di credito con un prelievo giornaliero massimo di
70 euro e un telefono senza internet. Entrambe le “attrezzature”
sono rintracciabili dal team che dà loro la caccia.
Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo
real-life thriller
Si tratta del primo
real-life thriller con ritmo serrato e avvincente
che potrebbe sicuramente catturare l’interesse del quel pubblico
appassionato di reality ma che ha anche piacere a farsi raccontare
una storia ben architettata. Ad accrescere questo aspetto
intervengono poi i caratteri dei personaggi in fuga, tutti (chi più
chi meno) vip molto simpatici, che promettono grandi momenti di
ilarità per lo spettatore.
Nella loro fuga, le otto
celebrities dovranno essere invisibili, sia fisicamente
che digitalmente, quindi niente social, niente contatti, solo,
quando è previsto, un compagno di fuga e nulla più. A guidare le
operazioni di coloro che tenteranno di catturare i personaggi
famosi, c’è Alfredo Mantici, ex capo del
dipartimento analisi strategica del Sisde. Sarà lui a coordinare la
squadra dei cacciatori, che è composta da esperti e noti analisti e
investigatori, accanto ad esperti di cyber security, profiler e
human tracker, tutti presi in prestito dalle forze
dell’ordine e dai servizi segreti militari, con una preparazione
mirata, quindi.
Celebrity Hunted –
Caccia all’uomo è uno show di grande intrattenimento
e dedicato ad un vasto pubblico che poco ha a che spartire con la
produzione Amazon Prime Video
proveniente dagli altri Paesi. Nonostante il vestito insolito,
questa nuova serie è un prodotto nazional popolare, in perfetto
stile televisivo italiano, nascosto però dietro ad un linguaggio
glamour e ad una patina di novità.
Vin Diesel ha affermato che il finale di
Fast and Furious 7 è forse la scena
migliore nella storia del cinema. In seguito alla tragica scomparsa
di Paul Walker, a riprese ancora in corso, fu
necessario utilizzare vecchio materiale d’archivio, unito ai
prodigi della CGI, per completare il film che avrebbe ufficialmente
segnato l’ultima apparizione di Walker sul grande schermo.
Il finale di Fast and Furious 7 si è rivelato un
doveroso e sentito omaggio al co-protagonista della celebre saga:
sulla spiaggia, Brian (Walker) e Mia (Jordana Brewster) giocano con
il loro figlio Jack. Dom e gli altri osservano la scena commossi,
riconoscendo che è meglio che Brian stia con la sua famiglia. Dom
si allontana in silenzio, ma Brian lo raggiunge ad un incrocio: Dom
ricorda i bei momenti passati con l’amico, poi i due si salutano e
prendono strade diverse.
In una recente intervista con
NME in occasione
della promozione di Bloodshot,Vin Diesel ha spiegato che dal suo punto di
vista quello è uno dei momenti più incredibili della storia del
cinema, perché per la prima volta una scena toccante tra fratelli
ha permesso agli uomini di tutto il mondo di piangere insieme:
“È stato un
momento molto difficile. Ma c’era una sorta di sollievo nel fatto
che avremmo protetto la cosa dai capricci di un produttore o di
chiunque altro avrebbe potuto dire: “Bene, ora vendicherai il
personaggio”, usando quindi la cosa per fini narrativi. Invece
siamo stati in grado di fare qualcosa di così bello e di raffinato.
Potrebbe tranquillamente essere il momento migliore nella storia
del cinema. Non solo nella mia carriera, ma nella storia del cinema
in generale. Gli uomini di tutto il mondo hanno avuto la
possibilità di piangere… per la prima volta nella storia sono stati
in grado di piangere insieme ”,ha
spiegato Diesel.
Proprie ieri abbiamo appreso la
notizia che l’uscita di Fast and Furious
9 è stata rinviata di un anno a causa del
Coronavirus. Universal Studios, la società dietro il
franchising con Vin
Diesel, ha preso la decisione a causa dell’impatto che
il coronavirus in rapida diffusione in tutto il mondo sta avendo
sull’economia globale e sul panorama della distribuzione.
I cinema restano chiusi in Italia,
Corea del Sud e Cina, dove il virus ha colpito più duramente. C’è
anche la sensazione crescente che alcuni cinema chiuderanno anche
negli Stati Uniti mentre l’epidemia continua a diffondersi. Fast and Furious
9 uscirà ora in tutto il mondo nell’aprile
2021.
Fast and Furious
9non è il solo grande film ad aver subito
uno slittamento nella data d’uscita, basti pensare a No
Time to Die che è stato posticipato a
novembre.
In Fast and Furious
9 reciteranno i veterani del
franchise Vin
Diesel, Charlize
Theron, John
Cena, Michelle
Rodriguez, Jordana
Brewster, Ludacris, Tyrese
Gibson e Helen Mirren. Nel cast
anche Michael
Rooker e Cardi B.
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
Ricordiamo che il decimo capitolo
della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il
capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie
principale Fast and Furious, a
seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa
informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia
pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.
In passato, Harvey Weinstein ha attaccato pesantemente
(con parole che definire agghiaccianti è un mero eufemismo)
Jennifer Aniston. A rivelarlo sono stati una
serie di documenti giudiziari non ancora sigillati: il tutto risale
al 2017, quando un giornalista contattò l’ex produttore
cinematografico per scrivere un articolo.
“Jennifer Aniston dovrebbe
essere uccisa”, ha scritto Weinstein in una e-mail datata 31
ottobre 2017, in risposta ad un giornalista che lo aveva contattato
per un commento a proposito di un’accusa che sosteneva che il
produttore avrebbe avuto nei confronti dell’attrice dei
comportamenti inappropriati.
La mail è stata esaminata da
Variety – che ha riportata la sconcertante notizia – nel
pomeriggio dello scorso martedì presso il tribunale penale di New
York City, quando circa 1.000 pagine di documenti giudiziari non
erano ancora stati sigillati, quindi resi pubblici prima della
condanna di Wenstein a 23 anni di prigione della giornata di
mercoledì.
Nell’ottobre del 2017, il National
Enquirer chiese un commento all’allora rappresentate di Weinstein,
Sallie Hofmeister, un’esperta in crisis management che
l’ex produttore aveva assunto poco dopo che le prime accuse di
aggressioni e molestie sessuali ai suoi danni erano scoppiate sul
New York Times e sul New Yorker.
All’epoca, il giornalista scrisse:
“Il National Enquirer intende pubblicare una storia secondo la
quale Jennifer Aniston è stata aggredita sessualmente da Harvey
Weinstein”. Secondo il rappresentate dell’attrice, le accuse
non sono vere.
“Le affermazioni del National
Enquirer sono false. Jennifer non è stata né molestata né aggredita
da Harvey”, ha detto a Variety il rappresentante della
Aniston, Stephen Huvane, in una mail lo scorso martedì
pomeriggio.
L’e-mail di Harvey Weinstein su Jennifer Aniston fa parte di una serie di
documenti di circa 1.000 pagine che sono stati svelati in occasione
del procedimento penale di Weinstein questa settimana. I documenti
rivelano anche gran parte delle disperate richieste di aiuto
dell’ex produttore a seguito delle prime accuse che hanno poi
determinato la fine della sua carriera e dato vita al movimento
#MeToo.
I documenti
includono e-mail su e-mail, inclusi messaggi che Weinstein ha
inviato ad agenti di potere presso la CAA e il WME, ai dirigenti di
rete della NBCUniversal e a leader e politici miliardari come
Michael Bloomberg e Jeff Bezos.
Tra le grandi protagoniste della
passata award season, Scarlett Johansson ha concesso una nuova
bellissima intervista a EW in occasione
dell’arrivo nelle sale di Black Widow,
rivelando che, in origine, la scena della morte di Natasha Romanoff
in Avengers:
Endgamedoveva essere molto più
spaventosa.
La Johansson, infatti, ha rivelato
che in origine la scena includeva “un’armata di creature simili
ai Dissennatori”, in riferimento ai personaggi delle
spaventose creature magiche presenti nella saga di
Harry Potter. L’attrice ha anche spiegato che la scena sarebbe
forse stata troppo spaventosa per gli spettatori più giovani,
dichiarando: “Ricordo che pensavo: ‘I genitori non ci
perdoneranno mai per l’aspetto di queste creature'”.
Scarlett Johansson ha poi spiegato di essere
intervenuta personalmente nella scelta di come la scena della morte
del suo personaggio sarebbe dovuta essere: “Volevamo che il
pubblico sentisse davvero il peso di quella perdita. Volevamo
scioccarlo.”
La regia
di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden
di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico
Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Divisasi tra cinema e televisione,
l’attrice Rose Leslie ha negli anni dimostrato una
certa predilezione per il genere fantasy, declinato in diverse
modalità. Si è infatti distinta tanto per la partecipazione a note
serie Tv quanto ad acclamati film di genere, ottenendo popolarità
presso il grande pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Rose
Leslie.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Rose Leslie: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in noti
lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2012 con
il film Now Is Good, dove recita anche l’attrice
Dakota
Fanning. L’occasione per una maggiore visibilità
arriva nel 2014, quando ricopre il ruolo della protagonista nel
thriller Honeymoon. Nel 2015 è invece Chloe nel film
The Last Witch Hunter, con protagonista Vin
Diesel, per poi recitare in Morgan
(2016), accanto agli attori Kate Mara, Paul Giamatti,
Michelle
Yeoh e Brian
Cox. Nel 2020 sarà invece Louise nell’atteso
Assassinio
sul Nilo, dove reciterà al fianco di Kenneth
Branagh, Emma Mackey, Gal Gadot, Armie
Hammer e Annette
Bening.
9. Ha preso parte a celebri
produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attrice si è
distinta per i suoi ruoli televisivi. Ha infatti preso parte ad
alcune note serie TV, che le hanno permesso di ottenere una buona
popolarità. Tra queste vi sono Il
Trono di Spade(2012-2014), dove ha
interpretato Ygritte, The Great Fire (2014), Downton
Abbey (2010-2015), Luther (2015) e The Good Fight (2017-2019), dove ha confermato la
propria popolarità con il ruolo di Maia Rindell.
Rose Leslie non è su
Instagram
8. Non è presente sul
social network. L’attrice ha confermato di non possedere
un proprio account su Instagram, preferendo non attirare su di sé
l’esposizione data dai social media. Esiste tuttavia una fan page
della Leslie, seguita da oltre un milione di persone, dove è
possibile trovare gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da
interprete, come anche le sue foto più recenti,
Rose Leslie e Kit Harrington
7. È sposata con il celebre
attore. Conosciutisi sul set di Il
Trono di Spade, dove i loro personaggi danno vita anche ad
una scena di sesso, la Leslie e l’attore Kit Harrington hanno una relazione dal 2012,
tenuta tuttavia segreta fino al 2016. Nel 2017 annunciano il loro
fidanzamento ufficiale, sposando poi nel giugno del 2018.
6. Non hanno avuto problemi
a girare la loro scena di sesso. Particolarmente legati a
Il Trono di
Spade anche per via dell’essersi conosciuti durante le
riprese di questo, i due sposi hanno raccontato di non aver provato
imbarazzo nel girare la loro scena di sesso. Il merito, stando alle
parole dell’attrice, è di Harrington, il quale si è comportato da
gentiluomo permettendole di sentirsi a suo agio.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Rose Leslie in Il Trono di
Spade
5. Una battuta in
particolare è la sua preferita. Tra le tante battute che
l’attrice pronuncia nella serie, ce ne è una che è rimasta nel suo
cuore. Si tratta di “tu non sai niente Jon Snow”. Il suo
personaggio la ripete più volte a Snow, interpretato da Harrington,
divenendo un vero e proprio tormentone.
4. Non le è stato
spoilerato il finale. Stando ad alcune dichiarazioni
dell’attrice, i fan avevano pensato che questa fosse a conoscenza
del finale della serie, il quale le sarebbe stato raccontato da suo
marito. La Leslie ha però precisato che Harrington non le ha
rivelato nulla sul finale della serie, bensì su quello della
settima stagione. L’attrice non sapeva come si sarebbe concluso il
tutto.
Rose Leslie in The Good Fight
3. Ha lasciato la
serie. In The Good Fight, l’attrice ricopriva il
ruolo di Maia Rindell, avvocatessa facente parte dello studio
legale Reddick Boseman & Kolstad. Presente nelle prime tre
stagioni, l’attrice ha tuttavia rivelato che non avrebbe ripreso il
personaggio per la quarta stagione, dando così a questo una
chiusura al proprio arco narrativo.
Rose Leslie in Luther
2. Ha recitato nella serie
crime. Tra le altre serie a cui l’attrice ha preso parte
vi è Luther, con Idris
Elba, dove ha ricoperto il ruolo dell’agente Emma
Lane, spalla lavorativa del protagonista. In particolare, l’attrice
ha recitato nei due episodi che compongono la quarta stagione.
Rose Leslie: età e altezza
1. Rose Leslie è nata a
Aberdeen, in Scozia, il 9 febbraio 1987. L’attrice è alta
complessivamente 168 centimetri.
Tom
Holland ha confermato che le riprese di
Spider-Man 3 partiranno ufficialmente il
prossimo luglio. In una recente intervista con Inquirer, è stato lo
stesso interprete di Peter Parker a confermare la cosa: sapevamo
già che le riprese della nuova avventura di Spidey nel MCU sarebbero partite quest’estate,
ma adesso abbiamo la conferma che il mese prescelto è quello di
luglio.
Le riprese si svolgeranno
principalmente ad Atlanta, ma avranno luogo anche in altre parti
del mondo, come ad esempio l’Islanda. Oltre a confermare l’inizio
delle riprese per luglio, Holland ha anche descritto la storia del
nuovo film come qualcosa di “assolutamente folle”,
confermando anche che
Zendaya tornerà a vestire i panni di Michelle “MJ”
Jones.
Spider-Man
3 vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno. Le riprese
del film dovrebbero partire quest’estate.
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man:
Far From Home. La scorsa estate,
un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui
dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio non solo
l’industria cinematografica italiana, ma ormai anche quella
mondiale. Nella giornata di ieri erano spuntate online una serie di
immagini dal set allestito in Australia del nuovo film dei Marvel StudiosShang-Chi and the Legend of the Ten
Rings, a conferma che le riprese fossero
ufficialmente partite.
Adesso, un nuovo report di THR ci informa che la
produzione del film è stata ufficialmente bloccata proprio a causa
della pandemia di Covid-19. La decisione di sospendere le riprese è
stata presa anche per permettere al regista Destin Daniel
Cretton si sottoporsi al test per il
Coronavirus, dopo che i medici gli avrebbero consigliato di
mettersi in auto-quarantena.
Al momento non sappiamo quando la
produzione del film riprenderà. Come accennato in precedenza, le
riprese di Shang-Chi erano in corso in
Australia, dove anche Tom Hanks e la moglie Rita
Wilson (impegnati sul set del nuovo film di
Baz Luhrmann dedicato a
Elvis Presley) sono stati trovati positivi al virus. Finora ci
sono ben 156 casi confermati nel paese.
L’uscita nelle sale di Shang-Chi
and The Legend Of The Ten Rings è fissata
al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha
esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è
considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è
un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento
oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua
storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se
questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo
studio eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (di ecente è uscito
il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie
Foxx e Brie
Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta
la sceneggiatura di Dave
Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder
Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina,
che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è
vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci
sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto
i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Disney ha annunciato ufficialmente
che l’uscita di Mulan è stata
rinviata a causa delle preoccupazioni generate dalla diffusione del
coronavirus. La pandemia globale sta, piano piano, cancellando
quasi un intero anno di cinema e, dopo il mercato italiano, anche
quello hollywoodiano sta correndo ai ripari.
MGM è stato il primo studio ad
annunciare che stavano cambiando la data di uscita dei suoi film a
causa dell’infezione, infatti No Time To
Die è stato posticipato di sette
mesi. Nei giorni seguenti, la Sony ha spostato
Peter Rabbit 2 anche diversi mesi fa e
anche A Quiet Place 2 è stato
posticipato.
Parlando con ScreenRant,
un portavoce Disney ha dichiarato: “Crediamo veramente
nell’esperienza cinematografica e stiamo cercando nuove date di
uscita per il 2020 che saranno annunciate in un secondo
momento.”
Liu
Yifei (Il Regno Proibito, Once Upon
a Time) interpreta la protagonista del film
DisneyMulan,
che vede nel cast anche Donnie
Yen (Rogue One: A Star Wars
Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason
Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword
of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson
An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di
Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong
Li (Memorie di una Geisha, Lanterne
Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet
Li (Shao Lin Si, Arma Letale
4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da
Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren
Hynek.
Quando l’Imperatore della Cina
decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata
Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori
provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un
rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo
essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua
Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e
dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo
autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si
trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di
una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.
L’uscita di Fast and Furious
9 è stata rinviata di un anno a causa del
coronavirus. Universal Studios, la società dietro il
franchising con Vin Diesel, ha preso la decisione a causa
dell’impatto che il coronavirus in rapida diffusione in tutto il
mondo sta avendo sull’economia globale e sul panorama della
distribuzione. I cinema restano chiusi in Italia, Corea del Sud e
Cina, dove il virus ha colpito più duramente. C’è anche la
sensazione crescente che alcuni cinema chiuderanno anche negli
Stati Uniti mentre l’epidemia continua a diffondersi. Fast and Furious
9 uscirà ora in tutto il mondo nell’aprile
2021.
Vin Diesel ha dato la notizia
ufficiale tramite i suoi canali social: “Sentiamo tutto l’amore
e le aspettative che ci sono per il prossimo capitolo della nostra
saga. Ecco perché è particolarmente difficile farvi sapere che
dobbiamo spostare la data di uscita del film. È diventato chiaro
che non sarà possibile per tutti i nostri fan di tutto il mondo
vedere il film questo maggio. Mentre sappiamo che c’è delusione nel
dover aspettare ancora un po’, questa mossa è fatta perché la
sicurezza di tutti è la nostra principale preoccupazione”.
Fast and Furious
9 non è il solo grande film ad aver subito uno
slittamento nella data d’uscita, basti pensare a No
time to die che è stato posticipato a novembre.
In Fast and Furious
9 reciteranno i veterani del franchise Vin Diesel, Charlize
Theron, John
Cena, Michelle
Rodriguez, Jordana
Brewster, Ludacris, Tyrese
Gibson e Helen Mirren. Nel cast
anche Michael
Rooker e Cardi B.
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
Ricordiamo che il decimo capitolo
della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il
capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie
principale Fast and Furious, a seguito
degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci
fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un
dittico di chiusura che a due film separati.
Disney ha
annunciato la temporanea chiusura del suo parco a tema in
California – a partire dal 14 marzo fino alla fine del mese – a
causa dell’epidemia di coronavirus. La mossa arriva mentre il nuovo
virus continua a diffondersi rapidamente in tutti gli Stati Uniti,
mentre in Europa è purtroppo già consolidata la sua presenza.
Ieri sera l’epidemia è stata
ufficialmente considerata una pandemia, con casi in aumento in
tutto il mondo, tanto che anche Tom Hanks e la
moglie Rita Wilson sono attualmente in isolamento in un ospedale in
Australia, perché positivi al
tampone.
Gli hotel del Disneyland
Resort rimarranno aperti fino al 16 marzo, pertanto gli
ospiti possono effettuare i necessari preparativi per il viaggio di
ritorno.
È solo la quarta volta nella storia
che Disneyland ad Anaheim, in California, ha sospeso completamente
le operazioni. Gli altri casi sono stati gli attacchi dell’11
settembre, la mattina dopo l’assassinio di JFK e il terremoto di
Northridge.
Non è chiaro se il Walt
Disney World di Orlando, in Florida, rimarrà aperto.
“Sebbene non siano stati
segnalati casi di COVID-19 al Disneyland Resort, dopo aver
attentamente esaminato le linee guida dell’ordine esecutivo del
Governatore della California e nel migliore interesse dei nostri
ospiti e dipendenti, stiamo procedendo alla chiusura di Disneyland
Park e Disney California Adventure, a partire dalla mattina del 14
marzo fino alla fine del mese – ha dichiarato Disney in una
nota – Gli hotel del Disneyland Resort rimarranno aperti fino a
lunedì 16 marzo per offrire agli ospiti la possibilità di
organizzare i preparativi per i viaggi necessari; Downtown Disney
rimarrà aperto. Monitoreremo la situazione attuale e seguiremo i
consigli e gli orientamenti dei funzionari federali e statali e
delle agenzie sanitarie. La Disney continuerà a pagare i suoi
dipendenti durante questo periodo.”