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Joker: Folie à Deux, recensione del film di Todd Phillips

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Joker: Folie à Deux, recensione del film di Todd Phillips

Dopo il travolgente successo del primo film, con tanto di corsa agli Oscar e premio al Miglior attore per Joaquin Phoenix, Todd Phillips torna a raccontare le tragedie di Arthur Fleck, con Joker: Folie à Deux, presentato in Concorso all’81° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. A Phoenix che torna nei panni lisi e stinti di Fleck, si unisce Lady Gaga che interpreta una nuova versione di Harley Quinn.

La trama di Joker: Folie à deux

Joaquin Phoenix e Brendan Gleeson in Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Joker: Folie à deux vede Arthur Fleck internato ad Arkham, in attesa di processo per i suoi crimini, visti sul grande schermo nel film del 2019. Alle prese con la sua doppia identità Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé. Questa è la sinossi originale del film, breve e per certi versi criptica, nella misura in cui sembra promettere qualcosa di molto diverso rispetto a quello che il film racconta.

La prima precisazione da fare è che Joker: Folie à Deux è un musical vero e proprio, di quelli in cui i protagonisti cominciano a cantare nel mezzo dell’azione e tutto diventa come in un sogno, con tanto di balletto annesso. La prospettiva è sicuramente straniante ma coraggiosa da parte di Phillips che dopo aver confezionato un film che è piaciuto a tantissimi, spettatori e critici, cambia completamente obbiettivo e si mette di nuovo in gioco.

Joker: Folie à deux formalmente gemello al precedente

Joaquin Phoenix e Lady Gaga Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Da un punto di vista formale, Joker: Folie à Deux è un film gemello rispetto al suo predecessore: lo stile è freddo e plumbeo, distaccato, eppure appassionato nella messa in scena di queste creature interrotte e spezzate. Quello che viene meno, e forse è il più grande peccato del film, è che in questo caso non abbiamo più quell’anima forte e ferita che ci aveva fatto simpatizzare con il protagonista e che aveva indagato le ragioni della sua follia. Non c’è la Gotham gonfia di odio, la società scostante e priva di compassione, non c’è nessun contesto sociale in cui inserire questo personaggio. Solo delle guardie carcerarie gratuitamente crudeli che sembrano svolgere pigramente il loro ruolo di contrappunto.

Anche il rapporto con Harley Quinn è estremamente sfuggente e inedito rispetto a quello che ci hanno abituato fumetti, film e cartoni animati. In questo racconto oscuro, è la Quinn di Gaga ad avere il ruolo di potere, nella coppia. Lei, con prepotenza si inserisce nella vita pigra di Arthur e gli dà la speranza: dopo averla incontrata lui non si sente più solo, ed è quello che serve, quello che conta per salvarsi. Ma Harley non ama Arthur, ama Joker. E in questo film ci rendiamo conto, con un finale spiazzante e anticlimatico, che Arthur Fleck non è Joker più di quanto non sia sano di mente. Non c’è uno sdoppiamento in lui, quello che abbiamo visto nel primo film è solo uno sfogo violento che, di fronte alla possibilità concreta dell’amore, si ridimensiona. Dopotutto il primo film lo diceva con grande eleganza: sarebbe bastato un gesto di comprensione e affetto.

Una coppia folle

Joker: Folie à Deux
Copyright: © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved. Photo Credit: Niko Tavernise

Joaquin Phoenix e Lady Gaga dimostrano grande complicità e chimica, sullo schermo, e sono molto credibili nei panni degli amanti disturbati, tuttavia non godono della migliore delle sceneggiature e persino le musiche e canzoni originali composte apposta per il film si rivelano deboli e ripetitive. Joker: Folie à Deux manca di anima e, nonostante la forma e le performance, è una mancanza troppo grande per essere nascosta dietro al cerone da clown.

Nickel Boys film d’apertura della ventiduesima edizione di Alice nella città

Nickel Boys, diretto da RaMell Ross (“Hale County This Morning, This Evening”), è il film di apertura, fuori concorso, della ventiduesima edizione di Alice nella città (16-27 ottobre), la sezione autonoma e parallela della Festa del cinema di Roma, dedicata ai giovani, agli esordi e alla scoperta del talento, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.

Tratto dall’omonimo romanzo di Colson Whitehead, vincitore del Premio Pulitzer nel 2019 e adattato per il grande schermo dallo stesso regista con Joslyn Barnes, “Nickel Boy” è stato acclamato dalla critica internazionale ai festival di Telluride e New York, da “The Hollywood Reporter” a “Screen Daily”, “Vanity Fair”, “The Guardian”, “Indiewire”, e “Variety” lo colloca nell’elenco dei titoli che potrebbero guadagnarsi un posto nella corsa all’Oscar 2025 insieme ad altri tre film in programma ad Alice nella città, “The Outrun” di Nora Fingscheidt, “Blitz” di Steve McQueen, entrambi con Saoirse Ronan, e “A Real Pain” di Jesse Eisenberg.

“Nickel Boy” è un’esplorazione visionaria, coraggiosa e affascinante del trauma e della storia americana all’epoca delle leggi Jim Crow sulla segregazione razziale ed è incentrato sulla vicenda di due adolescenti afroamericani in un barbaro riformatorio minorile della Florida. 1960, Tallahassee. Il sogno universitario di Elwood Curtis (Ethan Herisse) si infrange lungo un’autostrada a due corsie. A causa di un innocente passo falso, Elwood viene condannato all’inferno della Nickel Academy. Lì incontra Jack Turner (Brandon Wilson) con il quale stringe un’alleanza: Turner dispensa consigli fondamentali per la sopravvivenza all’interno del violento carcere minorile, mentre Elwood si aggrappa alla sua visione ottimistica del mondo per sopravvivere. Sullo sfondo del nascente movimento per i diritti civili, l’esistenza dei due adolescenti sembra lontana dall’oratoria del reverendo Martin Luther King. Nonostante la brutalità della Nickel, Elwood si sforza di mantenere la sua umanità, risvegliando una nuova visione della vita del suo compagno di cella.

Interpretato magistralmente da Aunjanue Ellis-Taylor, Ethan Herisse, Brandon Wilson, Hamish Linklater e Daveed Diggs, il film è arricchito dalla fotografia di Jomo Fray (“All Dirt Roads Taste of Salt”) e dal montaggio di Nicholas Monsour (“NOPE”). Prodotto da Dede Gardner, Jeremy Kleiner, David Levine, Joslyn Barnes, è una produzione Plan B Entertainment, Anonymous Content, Louverture Films e uscirà nei cinema statunitensi il 25 ottobre distribuito da Orion Pictures e Amazon MGM Studios. In Italia sarà disponibile su Prime Video.

“Nickel Boys è un film che fa fare un balzo in avanti alla rappresentazione cinematografica della crudele realtà del razzismo – dichiarano Gianluca Giannelli e Fabia Bettini, direttori artistici di Alice nella città – RaMell Ross condivide con chi guarda la bellezza del margine, l’emozione del confine, la trasgressività del limite dei ragazzi protagonisti dell’omonimo romanzo del due volte premio Pulitzer Colson Whitehead. Per questo siamo onorati di aprire il festival con ‘Nickel Boys’, un’opera intensa nello spirito e audace nel linguaggio visivo che conferma lo status di artista visionario del suo autore, che persevera nel tentativo di catturare il buio della storia americana, affinché non si ripeta all’infinito”.

RaMell Ross è un artista, fotografo, regista, scrittore e documentarista. Si è laureato in Sociologia e Inglese alla Georgetown University e successivamente ha conseguito un Master (MFA) in fotografia presso la Rhode Island School of Design. Il suo documentario sperimentale “Hale County This Morning, This Evening”, sulla vita dei neri nella contea di Hale, in Alabama, è stato presentato in anteprima al Sundance Film Festival del 2018. Al festival gli è stato assegnato il Premio Speciale della Giuria per la Visione Creativa. Il film ha vinto un Peabody Award e nel 2019 è stato candidato all’Oscar per il miglior film documentario e per il Primetime Emmy Award per meriti eccezionali nel cinema documentario. Le sue fotografie sono presenti in varie collezioni pubbliche e private come il Museum for Modern Art, il Virginia Museum of Fine Arts e l’High Museum.

Inside Out 2 in streaming raggiunge enormi risultati al debutto su Disney+

Il sequel animato Inside Out 2 continua a riscuotere grande successo dopo il suo recente debutto su Disney+. Dopo aver dominato il botteghino come uno dei film che ha incassato di più in assoluto, il film è diventato un successo immediato in streaming.

Secondo ComicBook.com, Inside Out 2 ha ottenuto 30,5 milioni di visualizzazioni su Disney+ nei primi cinque giorni di disponibilità. Si tratta della seconda più grande apertura per un film in sala su Disney+ nella storia della piattaforma di streaming, dopo solo Encanto del 2021. In particolare, Inside Out 2 ha stabilito il record di film Disney+ più visto in Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina.

Durante la sua permanenza nelle sale, Inside Out 2 è diventato il film d’animazione di maggior incasso di tutti i tempi. Attualmente è il film con i maggiori incassi dell’anno e il sequel è anche l’ottavo film con i maggiori incassi di sempre. Il film ha guadagnato 653 milioni di dollari a livello nazionale, con un incasso globale di circa 1,687 miliardi di dollari. La cosa ancora più bella è che il film, oltre agli alti guadagni al botteghino, ha ottenuto un’ottima accoglienza, con un punteggio del 90% su Rotten Tomatoes.

La sinossi ufficiale di Inside Out 2 recita: “ Inside Out 2 della Disney e della Pixar torna alla mente dell’adolescente Riley, appena laureata, proprio quando il quartier generale viene improvvisamente demolito per far posto a qualcosa di completamente inaspettato: nuove Emozioni! Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto, che da tempo gestiscono un’operazione di successo, non sanno come sentirsi quando arriva Ansia. E sembra che non sia sola”.

La Dream Productions avrà gli stessi livelli di successo?

La notizia che il film ha ottenuto grandi numeri su Disney+ fa ben sperare per la prossima serie spinoff. Chiamata Dream Productions, la serie dovrebbe debuttare l’11 dicembre 2024. Dream Productions immagina il team creativo al lavoro nella mente di Riley per realizzare i sogni che fa di notte. La serie, scritta e diretta da Mike Jones, vedrà la partecipazione di molti degli stessi doppiatori dei film di Inside Out che riprenderanno i loro ruoli.

“La serie è incentrata sullo studio all’interno della mente di Riley, dove i sogni si avverano davvero, ogni notte, in tempo e con il budget previsto”, si legge nella sinossi ufficiale. “Riley sta crescendo e quando i suoi ricordi hanno bisogno di un’ulteriore elaborazione, Joy e il resto delle Core Emotions li inviano alla Dream Productions. L’acclamata regista Paula Persimmon si trova ad affrontare un incubo: Cercare di creare il prossimo sogno di successo dopo essere stata messa in coppia con Xeni, una compiaciuta regista di sogni ad occhi aperti che vuole fare il salto di qualità nel mondo dei sogni notturni”.

Maika Monroe protagonista del remake di un acclamato thriller del 1992

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Dopo il successo del suo film horror Longlegs, Maika Monroe ha ottenuto il suo prossimo ruolo da protagonista. Sarà la protagonista di un remake di un film che fece scalpore quando uscì nel 1992.

Secondo THR, la Monroe è stata scritturata per un ruolo importante nel prossimo remake di La mano sulla culla (The Hand That Rocks the Cradle) dei 20th Century Studios. Il remake sarà diretto da Michelle Garza Cervera (Huesara), mentre il film sarà prodotto da Ted Field della Radar Pictures insieme a Michael Schaefer e Mike Larocca della Department M. Micah Bloomberg (Homecoming, Sanctuary) ha scritto la sceneggiatura del remake.

Secondo quanto riferito, la Monroe, che è stata la prima scelta per la parte, interpreterà una tata che diventa decisa a sostituire la moglie di una famiglia dopo essersi affezionata al marito e ai figli. Nel film originale, diretto da Curtis Hanson, Rebecca De Mornay interpretava la tata, raffigurata come una vedova che si rivolge alla famiglia dopo lo strazio della perdita del proprio figlio. Annabella Sciorra interpretava la matriarca della famiglia, mentre Matt McCoy interpretava il marito. Nel cast anche Ernie Hudson, Julianne Moore e John de Lancie.

Credo di aver lavorato troppo”, ha dichiarato la Monroe a THR. “Ero in questa fase in cui volevo accettare ogni lavoro, e sentivo che era quello che dovevo fare. Ho fatto circa sette film uno dietro l’altro, e non sono state tutte grandi esperienze. Alcune buone, altre cattive. È un lavoro molto strano e un’industria molto strana, e ci può essere un’oscurità intorno. Quindi mi trovavo in uno stato mentale in cui pensavo: “Non mi sento più bene”. E quindi avevo bisogno di staccare la spina per un attimo”.

Maika Monroe è un’amata regina dell’urlo

La Monroe, affermata scream queen, è diventata famosa grazie al suo ruolo nel film horror di successo It Follows. È apparsa anche in film come Independence Day: Resurgence, Greta, Tau, Watcher e God Is a Bullet. Più di recente, ha impressionato per il ruolo di co-protagonista con Nicolas Cage in Longlegs. La Monroe ha raccontato che quel ruolo l’ha quasi spinta ad abbandonare la recitazione, visto che a quel punto lavorava senza sosta passando da un progetto all’altro.

The Hand That Rocks the Cradle è un film che è stato rifatto in passato, con un altro tentativo che non è andato a buon fine. Nel 1993 è stata realizzata una versione indiana, Khal-Naaikaa. Nel 2014 è stato annunciato che il film sarebbe stato rifatto con un nuovo adattamento da ABC Family con lo scrittore di Supernatural Daniel Loflin. Anche Ted Field, uno dei produttori del film originale, era coinvolto. Il progetto si è arenato prima di arrivare alla produzione. Non è ancora stata annunciata una data di uscita per il prossimo remake di The Hand That Rocks the Cradle.

Joker: Folie À Deux, Todd Phillips commenta il possibile film standalone per la Harley Quinn di Lady Gaga

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Il Joker di Joaquin Phoenix ha un partner sia romantico che criminale nel nuovo film Joker: Folie À Deux. Il film introduce Lady Gaga come nuova incarnazione di Harley Quinn, anche se il regista Todd Phillips suggerisce ai fan di non sperare che il personaggio ottenga un film spinoff tutto suo.

Secondo Variety, al regista e alle star del sequel di Joker sono state poste delle domande durante il red carpet della prima del film a Hollywood. A Phillips è stato chiesto se volesse sviluppare un film autonomo per la “Lee” di Gaga, come viene chiamata la sua versione di Harleen Quinzel nel film. Il regista ha suggerito che questa non era una strada che voleva percorrere, ritenendo che il sequel di Joker sia già un film autonomo sotto molti aspetti rispetto al primo film.

“Per me, ho sempre pensato che questi due film esistano come una cosa a sé stante”, ha detto. “E no. So che si sta cercando di ottenere la cosa successiva, ma non voglio entrare nel merito”.

La stessa domanda è stata posta a Lawrence Sher, il direttore della fotografia di entrambi i film di Joker. Pur sottolineando come la decisione spetti in ultima istanza allo studio, la sua risposta è stata un po’ più ottimista rispetto a quanto detto da Phillips sull’idea. Il direttore della fotografia ha dichiarato: “Wow. È una domanda da fare alla Warner Bros, sì, devi chiederlo a loro”. Quando gli è stato chiesto se fosse già in calendario, Sher ha aggiunto: “Non saprei dire, anche se lo fosse!”.

La versione di Lady Gaga di Harley Quinn è unica

Joker: Folie à Deux Lady Gaga
Fonte: Todd Philipps su Instagram © Warner Bros Discovery

“La voce alta, l’accento, il masticare le gomme e tutte quelle cose impertinenti che ci sono nei fumetti, le abbiamo eliminate”, aveva detto Phillips in un’intervista a Variety a proposito di ciò che rendeva questa versione di Harleen Quinzel diversa dai precedenti adattamenti, come quelli interpretati da Margot Robbie nel DCEU e da Kaley Cuoco in Harley Quinn. “ Volevamo che si inserisse in questo mondo di Gotham che abbiamo creato dal primo film”.

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Tutto quello che c’è da sapere su Joker: Folie à Deux

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Come ormai noto, la versione di Gaga di Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che potrebbe svolgersi interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

White Collar: il reboot riceve un aggiornamento emozionante da Sharif Atkins

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Il mese si sta concludendo con una nota positiva per i fan di White Collar, poiché è emerso un nuovo aggiornamento sul revival della serie. In particolare, è stato confermato che l’agente speciale dell’FBI Clinton Jones, interpretato da Sharif Atkins nel corso delle sei stagioni del police procedural, farà parte del reboot, anche se i dettagli rimangono poco chiari. Atkins lo ha rivelato a TVLine meno di una settimana dopo che il creatore Jeff Eastin ha rilasciato un importante aggiornamento sulla nuova serie, compreso il suo presunto titolo, White Collar: Renaissance, e quello dell’episodio pilota “Masquerade”.

Di recente, Atkins ha detto del coinvolgimento del suo personaggio nella prossima serie di White Collar: “Ho parlato con [il creatore] Jeff Eastin un po’ qua e là, e sì, Jones è ancora nel mondo”. Pur non avendo rivelato altro, l’attore ha commentato la sceneggiatura dello show, lasciando intendere che Jones ha ottenuto una promozione. Ha proseguito:

“Sono curioso di sapere cosa sta facendo Jones in questi giorni. Quale dipartimento dirige? Quale squadra sta guidando? È davvero eccitante. Ho sentito dire che la sceneggiatura è di altissimo livello. Rende omaggio, in modo splendido, al compianto Willie Garson e riprende il discorso da dove era stato interrotto in termini di arguzia, eccitazione e relazioni. Io stesso non vedo l’ora di vederlo”.

L’attore di ER ha poi riflettuto sulla serie originale di White Collar, descrivendo l’esperienza vissuta nello show per più di mezzo decennio come “un bel momento”. Ha aggiunto: “C’è qualcosa di speciale nel lavorare in una città come New York. È qualcosa che ti lega davvero e l’esperienza, per tutti noi, è qualcosa che, sicuramente, non dimenticheremo mai”.

L’originale White Collar è stato un successo per un motivo preciso

Creata da Eastin, la serie originale White Collar ha come protagonisti Tim DeKay nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Peter Burke e Matt Bomer in quello di Neal Caffrey, un affascinante e poliedrico truffatore che lavora sia come informatore di Burke che come consulente dell’FBI. La serie ha debuttato su USA Network il 23 ottobre 2009 ed è durata sei stagioni, concludendosi il 18 dicembre 2014.

Al fianco di DeKay e Bomer in White Collar recitavano Willie Garson nel ruolo del migliore amico truffatore di Neal, Mozzie, Tiffani Thiessen nel ruolo della moglie di Peter, Elizabeth, Marsha Thomason nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Diana Berrigan e Atkins nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI Clinton Jones. Inoltre, Hilarie Burton ha interpretato l’interesse amoroso di Neal, l’investigatrice assicurativa Sara Ellis, mentre Diahann Carroll ha vestito i panni di June Ellington, una ricca vedova con cui Neal fa amicizia e con cui finisce per convivere. White Collar: Renaissance è ancora in lavorazione, mentre la serie originale è in streaming su Netflix.

Heartstopper 3: Charlie lotta per esprimere i suoi sentimenti nella nuova clip

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In vista del suo debutto sullo streamer, Netflix ha regalato ai fan un’eccitante sorpresa: la terza stagione di Heartstopper è infatti a pochi giorni di distanza. È stato pubblicato un nuovo sneak peek dello show, con i primi minuti dell’imminente primo episodio. Lo sneak peek mostra in anteprima la lotta di Charlie (Joe Locke), che sta cercando di capire come dichiarare il suo amore al fidanzato Nick (Kit Connor).

In quello che probabilmente si svolgerà pochi giorni dopo il finale della seconda stagione, l’anteprima inizia con Charlie che si esercita su come dichiarare il suo amore al suo ragazzo. Tuttavia, si sente in ansia perché non vuole che Nick glielo dica per obbligo. Sua sorella, Tori (Jenny Walser), cerca di convincere il fratello a dirglielo comunque, perché crede che Nick provi la stessa cosa. L’anteprima si conclude quando Nick arriva a casa Spring per prendere Charlie, con un piccolo scarabocchio magico Heartstopper che appare dalla parte di Charlie.

La creatrice dello show, Alice Oseman, ha parlato dell’aggiunta di Tori durante le prime scene del primo episodio della terza stagione, spiegando che il personaggio della Walser avrà un ruolo chiave nella prossima puntata di Heartstopper. La Oseman ha anticipato che Tori avrà un ruolo più importante nella prossima stagione, soprattutto quando sosterrà Charlie per quanto riguarda la sua salute mentale.

La terza stagione di Heartstopper esplorerà temi molto più oscuri

La terza stagione diHeartstopper sarà caratterizzata da otto nuovi episodi che continueranno la storia d’amore di Nick e Charlie. Tuttavia, a differenza delle stagioni precedenti, ci sarà un cambiamento di tono, poiché lo show affronterà temi più maturi. In una dichiarazione rilasciata tramite un articolo di Netflix Tudum, la Oseman ha condiviso la sua eccitazione nel vedere questi personaggi maturare e crescere, il che significa che affronteranno alcuni argomenti pesanti. Alcuni di questi sono di speranza, come l’università e le loro ambizioni future, ma altri si addentrano in argomenti come la salute mentale e il sesso.

L’ultimo trailer della terza stagione ha mostrato molti momenti di vulnerabilità che i nostri personaggi dovranno affrontare, tra cui le varie lotte che ogni coppia dovrà affrontare nell’intimità e il dolce promemoria che tutti sono lì per l’altro quando ne hanno più bisogno. Il cast della terza stagione vedrà il ritorno del cast principale dello show, oltre a una manciata di nuovi talenti che si uniranno alla formazione, tra cui Jonathan Bailey di Bridgerton, Hayley Atwell di Capitan America e Eddie Marsan di Deadpool 2. La terza stagione di Heartstopper arriverà su Netflix il 3 ottobre 2024. Nel frattempo, è possibile vedere in streaming tutti gli episodi delle stagioni 1 e 2 sulla piattaforma di streaming.

I 10 migliori film di Kung Fu degli anni ’90, in ordine di importanza

Almeno dagli anni ’60, i film di arti marziali sono sempre stati una fonte di intrattenimento affidabile per tutti gli appassionati del genere d’azione. Se un film enfatizza il combattimento corpo a corpo, con o senza l’uso di armi, e (di solito) ha un’azione costante, potrebbe essere considerato un film di arti marziali. Molti film di arti marziali, anche se non tutti, sono realizzati in Asia.

Concentrandoci solo sui film di kung fu, però, si tratta di film di arti marziali che di solito si concentrano su scene di arti marziali più realistiche e tendono a essere realizzati a Hong Kong. Ai fini della presente trattazione, il termine “film di kung fu” sarà un po’ più ampio, con l’inclusione di alcune voci leggermente fantastiche e/o fantascientifiche, nonché di un film che è stato effettivamente una produzione americana (solo uno, però). Ma l’epoca di uscita di questi film li mantiene un po’ più di nicchia, dato che i seguenti sono stati tutti distribuiti negli anni ’90.

Iron Monkey (1993)

Yuen Wo-Ping è un nome che si è abituati a vedere se si è fan dei film di arti marziali, in quanto è forse più noto per essere un coreografo d’azione, con le sue abilità utilizzate in tale veste per film come Kill Bill e Kung Fu Hustle. Ma è stato anche il regista di molti film di kung fu avvincenti, tra cui Iron Monkey del 1993.

Come regista, si è ben associato a un’altra leggenda del genere delle arti marziali, Donnie Yen, con la storia di un bandito mascherato che deruba i corrotti e i ricchi come un Robin Hood con abilità nel kung fu. La narrazione in sé è piuttosto semplice, anche per gli standard dei film di arti marziali (il suddetto bandito che si fa dei nemici e tutto il resto), ma è diretta in modo divertente e le scene d’azione sono più che soddisfacenti.

Riki-Oh: The Story of Ricky (1991)

Riki-Oh: The Story of Ricky è un film di serie B piuttosto gonzo che sfida la facile categorizzazione, essendo una miscela gloriosamente disordinata di azione intrisa di sangue e assurda commedia dark, pur essendo tecnicamente un dramma carcerario. Il personaggio centrale è imprigionato in una prigione terribilmente violenta e trascorre la maggior parte del film cercando di farsi strada tra i vari nemici che gli si parano davanti, perché è sulla lista dei bersagli di alcune persone pericolose.

È una scusa per una violenza comicamente cruenta, che fa di Riki-Oh: The Story of Ricky uno dei film di arti marziali più estremi di tutti i tempi. È il genere di film che si potrebbe definire non adatto ai deboli di cuore… ma d’altra parte, spinge le cose a un livello talmente ridicolo che anche gli schizzinosi potrebbero essere in grado di gestirlo, grazie al fatto che l’intero film è così lontano dalla realtà.

Tai Chi Master (1993)

Un altro film di Yuen Wo-Ping e, cosa ancora più impressionante, Tai-Chi Master è uscito lo stesso anno del già citato Iron Monkey (il che significa che Steven Spielberg non è stato l’unico regista ad avere un 1993 particolarmente prolifico). Il film parla di due amici d’infanzia che, in età adulta, si trovano su fronti opposti di un conflitto più ampio, che porta a una serie di scontri inevitabilmente infuocati tra i due.

Tai-Chi Master ha una tonalità un po’ strana, che mette in equilibrio alcuni momenti più melodrammatici con una commedia piuttosto ampia, pur essendo (ovviamente) ricco di azione. Ma tutto questo si traduce in qualcosa di divertente, con qualcosa da offrire a chiunque, anche a chi non ha molta familiarità con il genere delle arti marziali. Inoltre, la presenza di attori del calibro di Jet Li e Michelle Yeoh non guasta di certo.

Green Snake (1993)

Più che un film d’azione, Green Snake è un film d’amore fantastico che presenta alcuni elementi legati alle arti marziali, anche se le scene sono poco frequenti. Anche la premessa è piuttosto stravagante e difficile da descrivere: si tratta di due sorelle che sono serpenti in grado di travestirsi da umani… ma una lo fa con molta più facilità dell’altra.

La più “umana” delle sorelle si innamora di un uomo umano, complicando ulteriormente il legame tra le sorelle. Green Snake si attiene bene al suo tono unico ed è spesso sorprendente e persino onirico. Dà vita a un’antica fiaba popolare cinese con colori vivaci e alcune sequenze molto creative, e presenta un po’ di azione fantastica di arti marziali per buona misura.

Fist of Legend (1994)

Per quanto riguarda i film d’azione e di kung fu, Fist of Legend è uno dei migliori: pochi altri generi vengono esplorati, per non intralciare l’azione. Il film segue un giovane studente di arti marziali che vuole vendicare il suo maestro, morto in combattimento, affrontando studenti giapponesi addestrati alle arti marziali che hanno legami con quanto accaduto al suo ex maestro.

Si tratta di un nobile remake di un classico di Bruce Lee, Fist of Fury, e onestamente offre lo stesso risultato di quel film, con una sensazione di maggiore velocità e modernità. Entrambi i film meritano comunque di essere visti da tutti gli appassionati di cinema di kung fu, e anche se Bruce Lee non sarà mai completamente sostituibile, Jet Li si avvicina al carisma e alla presenza sullo schermo di Lee, affermandosi come uno dei grandi della sua generazione.

Senza nome e senza regole (1998)

Jackie Chan ha probabilmente dato il meglio di sé negli anni ’80, e si può affermare che niente è meglio di Police Story del 1985. Alla fine degli anni Novanta ha raggiunto il successo a Hollywood, ma anche in quel decennio è riuscito a realizzare una buona dose di grandi film di Hong Kong. Tra questi, Who Am I? potrebbe essere il più sottovalutato; non è un film perfetto, in ogni caso, ma è spesso emozionante ed estremamente divertente.

È un po’ più di un semplice film di arti marziali, con una trama piuttosto sciocca che coinvolge la CIA e l’amnesia… ma si spera che, prima che possiate alzare gli occhi, l’azione colpisca e colpisca duro. Who Am I? contiene alcune delle migliori sequenze di combattimento, scene di inseguimento e grandi acrobazie di Jackie Chan e, sebbene si tratti di una visione non uniforme, il materiale che funziona davvero è senza dubbio impressionante.

Once Upon a Time in China (1991)

Once Upon a Time in China è uno dei tanti film su Wong Fei-hung, una figura leggendaria che visse dal 1847 al 1925 e che ebbe una vita chiaramente ispirata (e, in realtà, era abile nelle arti marziali). Once Upon a Time in China si svolge alla fine dell’800 e vede un attore di arti marziali, adeguatamente leggendario, interpretare Wong Fei-hung: Jet Li.

Basato su eventi reali, senza necessariamente seguirli esattamente, Once Upon a Time in China segue a grandi linee Wong Fei-hung che affronta vari avversari stranieri in Cina (non c’è da sorprendersi, visto il titolo). Ha anche un’atmosfera piuttosto epica, essendo un film probabilmente più grande della maggior parte di quelli sopra citati e offrendo un impressionante senso di spettacolarità insieme a pezzi d’azione affidabili e forti.

Wing Chun (1994)

Un altro film di Yuen Wo-Ping e, come Tai-Chi Master, anche Wing-Chun è interpretato da Michelle Yeoh. Anche questo è uno di quei film a cui si è accennato in precedenza che evita di essere un film di kung fu in senso tradizionale, dato che qui c’è un leggero senso di fantasticheria, ma è un film di arti marziali talmente sottovalutato e complessivamente grandioso che vale la pena di citarlo a prescindere.

La trama, più o meno, vede il personaggio di Yeoh che deve costantemente dimostrare la propria bravura in un mondo relativamente dominato dagli uomini, cosa che fa di volta in volta, di solito impegnandosi in qualche azione spettacolare. Wing-Chun è anche abbastanza divertente e leggero, ma Michelle Yeoh e la qualità delle sequenze di combattimento si rivelano le attrattive principali del film, e queste cose rendono l’intero film più che meritevole.

Matrix (1999)

Iniziando una serie piena di grandi scene d’azione, Matrix è, ovviamente, più di un film di arti marziali o di kung fu. È anche un’opera di fantascienza innovativa e, sebbene sia ricco di azione, l’azione è molto più di quella tradizionale delle arti marziali. C’è una grande quantità di sparatorie mescolate al kung fu, ma il tutto è fatto in modo magistrale e sembra il meglio di entrambi i mondi.

Inoltre, è difficile guardare oltre Matrix quando si parla di film significativi sul kung fu su scala internazionale, dato che questo sarebbe stato un’introduzione a questo stile d’azione per molti al di fuori dei territori in cui il cinema di arti marziali era più comune. Inoltre, sebbene il film sia stato diretto dalle sorelle Wachowski, Yuen Wo-Ping ha avuto un ruolo importante nell’aiutare l’azione a essere così buona, dato che è stato accreditato per le coreografie dei combattimenti.

Drunken Master II (1994)

Tra i vari film di Jackie Chan ambientati a Hong Kong e prima di Hollywood, l’unico che potrebbe reggere il confronto con Police Story è Drunken Master II. Inoltre, Police Story è contemporaneamente un thriller poliziesco e un film di arti marziali, mentre Drunken Master II è un esempio più puro di film di arti marziali, grazie alla sua ambientazione storica e all’attenzione per i combattimenti corpo a corpo… oltre ad alcune scene comiche piuttosto sciocche, per buona misura.

Ma il materiale non d’azione, anche se non è male, può essere preso o lasciato quando le sequenze di arti marziali vere e proprie sono così perfette. Drunken Master II ha alcune delle migliori scene d’azione della storia del cinema, indipendentemente dal sottogenere. Sia che Jackie Chan stia affrontando numerosi nemici contemporaneamente, sia che sia impegnato in una battaglia più feroce e intima, Drunken Master II è assurdamente eccitante e dinamico dal punto di vista dell’azione e si pone come il miglior film di kung fu degli anni ’90.

Ghostbusters (2016): il regista dice che i detrattori del film erano sostenitori di Trump

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Quando è uscita la notizia che era in lavorazione un reboot di Ghostbusters tutto al femminile che avrebbe ignorato completamente i film precedenti e stabilito una nuova continuity senza i membri iconici del team originale, ci sono state, non troppo sorprendentemente, molte reazioni negative.

Mentre alcune delle risposte erano inutili invettive misogine, il problema più grande per molti fan era che il film non sarebbe stato un sequel diretto con Peter Venkman, Ray Stantz e Winston Zeddemore (l’attore di Egon Spengler Harold Ramis era già morto, purtroppo).

Leggi anche: Melissa McCarthy commenta le critiche al riavvio di Ghostbusters

Nonostante ciò, molte persone erano disposte a dare una possibilità al film… finché non l’hanno visto. Ghostbusters 2016 è stato ben lungi dall’essere un disastro assoluto, ma un solido primo atto ha presto lasciato il posto a gag stanche, cameo inutili e un finale discutibile che è apparso principalmente come una ripetizione dell’originale. Le recensioni sono state comunque discrete (74% su Rotten Tomatoes), e c’è la percezione che la scarsa performance del film al botteghino sia stata in gran parte dovuta al pregiudizio estremamente negativo che lo ha accompagnato prima che uscisse nelle sale.

Parlando con The Guardian, il regista Paul Feig ha riflettuto sull’uscita del film. “Bill [Murray] aveva detto pubblicamente che non voleva fare un altro Ghostbusters a quel punto”, ha risposto Feig quando gli è stato chiesto perché avesse deciso di fare un film senza i personaggi originali. “Harold Ramis era morto. Dan [Aykroyd] ed Ernie [Hudson] erano lì, ma avere metà della squadra mi sembrava strana. Erano passati 30 anni e Bill e la gang erano così iconici; non volevo fare nulla che danneggiasse i film originali”.

GhostbustersI detrattori di Ghostbusters (2016) erano trumpiani

“Il clima politico dell’epoca era davvero strano, con Hillary Clinton che si candidava alle elezioni nel 2016”, ha continuato. “C’erano un sacco di tizi in cerca di risse. Quando mi hanno attaccato su Twitter, sono tornato indietro e ho visto chi erano. Molti erano sostenitori di Trump. Poi Trump si è schierato contro di noi. Ha detto: ‘Stanno rifacendo Indiana Jones senza Harrison Ford. Non puoi farlo. E ora stanno facendo Ghostbusters solo con donne. Cosa sta succedendo?’ e si è arrabbiato. Tutti sono diventati violenti. Ha trasformato il film in una dichiarazione politica, come per dire: “Se sei pro-donne, andrai a vedere questo. Se non lo sei, allora…” Non pensavo che importasse affatto che i personaggi principali fossero donne, ma le persone si portavano dietro un sacco di pregiudizi”.

Nonostante il risultato non eccelso e una generica e ingiustificata contrarietà al progetto, Ghostbusters 2016 ha la sua dignità e andrebbe rivalutato con il tempo, senza per forza dover sostenere il peso del confronto con i due originali.

Il franchise è poi continuato con due altri progetti. Ghostbusters: Legacy è uscito nel 2021 e ha avuto più successo al box office nonostante le recensioni. Anche il recente seguito Ghostbusters: Minaccia Glaciale ha avuto buoni risultati al botteghino, ma ha il punteggio RT più basso del franchise con il 44%.

Sam Worthington nel cast del film First Warrior

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Sam Worthington nel cast del film First Warrior

Sam Worthington e Jason Clarke si sono uniti al cast di First Warrior, un film drammatico di prossima uscita che seguirà il viaggio di un combattente della resistenza aborigena, secondo quanto riportato da Variety. Il progetto affonda le sue radici nella storia dell’Australia. Il personaggio principale, chiamato Pemulwuy, non è ancora stato scelto. Ma il viaggio dell’uomo per portare la libertà alla sua comunità sarà il gancio emotivo della storia, diretta da Warwick Thornton. Il regista di First Warrior è uno dei più talentuosi registi australiani. L’eredità di Thornton lo rende la scelta perfetta per affrontare la ricerca di Pemulwuy, offrendo al pubblico uno sguardo su come l’eredità del combattente della resistenza abbia cambiato la storia.

Oltre al suo ruolo in First Warrior, Sam Worthington non ne ha mai abbastanza del mondo di Pandora. L’attore è tornato a vestire i panni di Jake Sully in Avatar: La via dell’acqua, il sequel che ha ampliato le attività del personaggio sulla lontana luna dopo aver creato la sua famiglia con Neytiri (Zoe Saldaña). Worthington tornerà a interpretare il ruolo in Avatar: Fire and Ash. Il titolo del nuovo sequel è stato rivelato durante l’edizione di quest’anno del D23. Quando non interpreta un enorme alieno blu, Worthington può essere visto in titoli recenti come Horizon: An American Saga – Chapter 1 e The Exorcism.

Prima di firmare per recitare in First Warrior, Jason Clarke ha avuto una rinascita grazie al ruolo di Jerry West in Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty. Il dramma della HBO che segue la squadra di basket del titolo durante il suo periodo di massimo splendore ha visto anche le interpretazioni di John C. Reilly e Molly Gordon. Clarke ha anche interpretato di recente il ruolo di Roger Robb in Oppenheimer, l’acclamato dramma diretto da Christopher Nolan che ha fatto parlare di sé durante gli Academy Awards di quest’anno.

Chi sta scrivendo “First Warrior”?

First Warrior sarà una storia avvincente che terrà il pubblico con il fiato sospeso per le scelte di Pemulwuy, ed è per questo che That’s-A-Wrap Productions aveva bisogno di un team di talento per darle vita sullo schermo. La sceneggiatura del progetto è stata scritta da Stuart Beattie, che ha ottenuto numerose nomination ai premi grazie al suo lavoro su Collateral.

Beattie ha lavorato anche alla sceneggiatura di Pirati dei Caraibi: La maledizione della perla nera. Phillip Noyce e Shana Levine lavoreranno anche alla sceneggiatura di First Warrior. Nel prossimo futuro, gli spettatori potranno scoprire perché Pemulwuy era una figura così importante per le tribù Bidjigal. Lo studio non ha ancora fissato una data di uscita per First Warrior.

Foto di copertina: Sam Worthington alla première di “Under The Banner Of Heaven” a Los Angeles – Foto di imagepressagency via Depositpghoto.com

Dragon Trainer, Nick Frost rivela perché il remake live-action non deluderà

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I fan di Dragon Trainer attendono con ansia ladattamento in live-action dell’apprezzata serie animata e, secondo Nick Frost, che nel film interpreta l’amabile Gobber the Belch, possono lasciarsi andare all’entusiasmo, sapendo che non saranno delusi. Parlando al Fantastic Fest per Get Away con Collider, Frost ha spiegato perché le magiche storie nate dalla penna di Cressida Cowell saranno altrettanto speciali in live-action quanto lo erano in animazione.

La serie Dragon Trainer, ambientata nel mitico villaggio vichingo di Berk, segue le avventure del giovane Hiccup e del suo compagno drago Sdentato in un mondo pieno di pericoli, scoperte e, come è ovvio, draghi, e i film sono stati universalmente acclamati. Nei film d’animazione Hiccup è doppiato da Jay Baruchel, ma trattandosi di un film live-action, alcuni ruoli devono essere rifatti. Hiccup sarà ora interpretato da Mason Thames, noto soprattutto per il suo ruolo in The Black Phone. Frost non ha mai lodato abbastanza il giovane quando gli è stato chiesto di lavorare con l’astro nascente.

Anche quando non stiamo girando, il solo guardarlo, osservare come funziona il suo corpo è così strano e divertente, ha le ossa buffe ed è adorabile. Ho avuto modo di conoscere la sua famiglia e sono tutti adorabili, e si capisce perché è così radicato quando si vede da dove viene”, ha detto Frost, lodando il talento di Thames. E ha aggiunto: “Abbiamo avuto molte scene insieme e non c’è stata una sola cosa che io abbia fatto durante una scena non programmata che lo abbia turbato. Gli piaceva molto. Amava improvvisare. Amavamo improvvisare insieme. Gli dicevo: “Ehi, perché non proviamo questo?”. E lui diceva: “Sì, facciamolo!””.

La continuità aiuterà Dragon Trainer

Il franchise di Dragon Trainer ha avuto un enorme successo, con tre film d’animazione acclamati dalla critica, serie televisive e milioni di fan in tutto il mondo, e Dean DeBlois è il talento creativo chiave dietro le quinte nel dare vita ai film. Dovrebbe quindi far piacere ai fan sapere che DeBlois è tornato a dirigere la versione live-action e Frost non potrebbe essere più felice di averlo dietro la macchina da presa, come ha rivelato quando gli è stato chiesto di lavorare con il regista, che Nemiroff ha definito “Non sarebbe stato possibile farlo senza di lui”.

“Sono d’accordo al 100%. È semplicemente adorabile. È divertente, intelligente e sveglio, e tu pensi: ‘Ok, ci sa fare’. Rilassati. Non preoccuparti. Impara le battute e divertiti”. È così bello sapere che qualcuno ti ha capito. Inoltre, a volte arrivava e diceva: “Vuoi un drink? Stai bene? E tu rispondevi: “Sto bene. Non preoccuparti per me”. Si preoccupa e si preoccupa per tutti”. Dragon Trainer arriverà nelle sale il 13 giugno 2025.

Jason Clarke si riunisce con Kathryn Bigelow per il prossimo thriller politico di Netflix

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Uno dei più grandi film di Netflix in programma ha appena ricevuto un altro importante aggiornamento. Un nuovo rapporto di Deadline rivela che Jason Clarke si è unito al cast del thriller d’azione senza titolo di Kathryn Bigelow su Netflix. Clarke è conosciuto soprattutto per i suoi ruoli in L’alba del pianeta delle scimmie e Zero Dark Thirty, è reduce da un’ottima apparizione in Oppenheimer e ha recentemente interpretato Jerry West in Winning Time: The Rise of the Lakers Dynasty, il docudrama sportivo che è stato eliminato dalla HBO dopo due stagioni. I dettagli sul ruolo di Clarke nel film e sul progetto in generale sono stati tenuti nascosti, ma Deadline riporta che il film sarà ambientato alla Casa Bianca mentre si svolge una crisi nazionale. La Bigelow ha recentemente collaborato con Anthony Mackie e John Boyega per Detroit, il thriller sul vero crimine del 2017, attualmente in streaming su Prime Video.

Clarke si unisce a un ricco ensemble per il film senza titolo di Bigelow su Netflix, con Rebecca Ferguson e Idris Elba. La Ferguson è nota soprattutto per il suo ruolo nei film di Mission Impossible e, più di recente, è stata protagonista della serie di Apple TV+, Silo, la cui seconda stagione è prevista per la fine dell’anno. Elba è noto per il ruolo di John Luther nella serie procedurale di successo Luther e per il film successivo Luther: Il sole che cade. Anche Jared Harris, noto per il ruolo nominato agli Emmy in Chernobyl e per i suoi ruoli in Mad Men e The Crown, è stato scelto per un ruolo nel film. Fresco di apparizione in Twisters e Transformers: Rise of the Beasts, Anthony Ramos reciterà accanto a Elba, Ferguson, Harris e Clarke.

Jason Clarke e Kathryn Bigelow hanno già fatto squadra in passato

Clarke e la Bigelow hanno già lavorato insieme per il già citato Zero Dark Thirty, thriller politico del 2012 interpretato anche da Jessica Chastain e Chris Pratt. Il film è stato un grande successo di critica e pubblico, registrando un punteggio del 91% da parte della prima e dell’80% da parte del secondo sul sito aggregato Rotten Tomatoes. Mark Boal ha scritto la sceneggiatura di Zero Dark Thirty, ma non è ancora stato confermato chi sarà lo sceneggiatore del film senza titolo di Netflix della Bigelow. Il film senza titolo di Kathryn Bigelow su Netflix non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Foto di copertina: L’attore Jason Clarke durante la 75ª Mostra del Cinema di Venezia, Italia.- Foto di Denis Makarenko via Depositphoto.com

9-1-1: Lone Star 5×03, promo e anticipazioni dal terzo episodio

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9-1-1: Lone Star 5×03, promo e anticipazioni dal terzo episodio

Il network americano FOX ha diffuso il primo e le anticipazioni di 9-1-1: Lone Star 5×03, il terzo episodio della quinta stagione di 9-1-1: Lone Star.

In 9-1-1: Lone Star 5×03 che si intitolerà “C12” I 126 corrono per contenere la nube di cloro tossico scatenata dal deragliamento del treno. Owen nomina il nuovo tenente della stazione mentre Judd trova una strada da seguire nel nuovo episodio “C12” di 9-1-1: Lone Star, in onda lunedì 7 ottobre su FOX negli USA.

Cosa succede in 9-1-1: Lone Star 5

La coppia Wyatt e Judd si unisce a un entusiasmante cast di volti nuovi e di ritorno nella quinta stagione, tra cui Rob Lowe nel ruolo di Owen Strand, Liv Tyler nel ruolo di Michelle Blake, Ronen Rubinstein nel ruolo di Tyler Kennedy “TK” Strand, Natacha Karam nel ruolo di Marjan Marwani, Brian Michael Smith nel ruolo di Paul Strickland, Rafael L. Silva nel ruolo di Carlos Reyes, Julian Works nel ruolo di Mateo Chavez e Gina Torres nel ruolo di Tommy Vega. Con la squadra 126 pronta a fare il botto, ci si aspettano molti fuochi d’artificio per la trama della quinta stagione, come recita la sinossi ufficiale:

“Nell’imminente quinta stagione, i capitani Strand e Vega, insieme alla squadra 126, entrano in azione quando, in una trama di apertura multi-episodica, un catastrofico deragliamento di un treno mette in pericolo diverse vite, comprese alcune delle loro. Con Judd che si dimette dalla 126 per prendersi cura del figlio Wyatt, da poco disabile, Owen deve trovare un nuovo tenente per sostituire Judd e deve prendere una decisione difficile quando sia Marjan che Paul si candidano per la promozione”.

Qual è la programmazione della quinta stagione di 9-1-1: Lone Star?

Per coloro che desiderano pianificare i propri appuntamenti con gli episodi finali di questo amato spinoff, ecco una comoda suddivisione del calendario degli episodi previsti, ipotizzando che ogni episodio vada in onda settimanalmente, oltre a tutte le informazioni che conosciamo finora. Secondo quanto riportato da Deadline, il finale potrebbe andare in onda all’inizio del 2025, quindi il calendario potrebbe essere soggetto a cambiamenti.

9-1-1 8×02: promo e anticipazioni dal secondo episodio

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9-1-1 8×02: promo e anticipazioni dal secondo episodio

Il network americano della ABC ha diffuso il promo di 9-1-1 8×02, l’ottava stagione di 9-1-1 , l’acclamato show che vede protagonista tra gli altri Angela Bassett.

In 9-1-1 8×02 che si intitolerà “When the Boeing Gets Tough…” debutterà prossima settimana negli USA.

Cosa aspettarsi da 9-1-1 8

Lo showrunner Tim Minear ha già rivelato che Bobby accetta un lavoro sul set di uno show televisivo sui pompieri chiamato Hotshots. La situazione è così metaforica con la caserma dei vigili del fuoco fittizia chiamata 119. Lavora come consulente, ma lo show è così ridicolo che vorrebbe tornare in caserma. Il problema è che Gerrard ha già preso il comando e ha istituito regole severe. Da quando la loro casa è bruciata nella stagione precedente, Athena e Bobby vivono in una nuova casa che sembra più piccola di quella precedente. La prima stagione li vede alla ricerca di una nuova casa.

Diverse altre immagini mostrano il call center, che è relativamente tranquillo, ma di solito è lì che si scatena la tempesta. Maddie e Josh sono i primi a venire a conoscenza delle emergenze, a valutare i livelli di minaccia e a inviare i dettagli ai primi soccorritori. Il resto delle immagini mostrano in anteprima il 118 sotto Gerrard. I baffi sembrano essere la nuova normalità, con Eddie che ne ha uno e un altro pompiere, oltre a quello tipico di Gerrard. Un’immagine lo ritrae mentre dà una strigliata a Buck, in difficoltà con il nuovo capitano.

Venom: The Last Dance, Venom ed Eddie contro Knull nel nuovo teaser

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I fan non sono ancora pronti a dire addio a Eddie e Venom. Con l’avvicinarsi della data di uscita di Venom: The Last Dance, cresce l’attesa per l’ultima iterazione del franchise guidato da Tom Hardy. I produttori continuano a stuzzicare i fan con nuovi look e scorci dell’antagonista Knull. Un nuovo teaser ci dà un’altra occhiata alle crescenti difficoltà del duo preferito dai fan.

La clip sottolinea che questo mondo non sopravviverà se Eddie e Venom rimarranno insieme, poiché Knull, il creatore di Venom, sta venendo a cercarli. Viene anche rivelato che il duo ha qualcosa di cui ha bisogno, tuttavia i due rimarranno insieme fino alla fine. Se il teaser è un indizio, l’iterazione finale vedrà molta azione e probabilmente lascerà i fan con le lacrime agli occhi.

Cosa aspettarsi da Venom: The Last Dance

Venom: The Last Dance vedrà Eddie e Venom in fuga mentre i due sono braccati da entrambi i loro mondi. Con i cacciatori che si avvicinano da tutte le parti, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie. Il trailer precedentemente rilasciato ci dà una buona idea di tutti gli elementi del film, dal pianeta natale di Venom, Klyntar, che arriva letteralmente sulla Terra – e Knull, l’autoproclamato “Dio dei Simbionti”, che arriva con lui.

Con una posta in gioco altissima, il franchise è destinato a uscire di scena con il botto. I fan possono aspettarsi molta azione e alcuni momenti esilaranti tra Eddie e Venom. Con talenti di ogni tipo, il film finale sarà pieno di azione, brivido, azione del simbionte e traduzione di uno dei più notevoli e potenti supercriminali Marvel sul grande schermo. Resta da vedere come si svolgerà.

Oltre a Hardy nel ruolo di Eddie Brock e voce di Venom, il film riporterà Peggy Lu nel ruolo di Mrs. Chen, Stephen Graham nel ruolo di Patrick Mulligan, insieme a volti nuovi come Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Rhys Ifans, Alanna Ubach e Clark Backo. Non è ancora stato rivelato chi interpreterà l’antagonista Knull. Il film è diretto dalla sceneggiatrice e regista Kelly Marcel, i cui crediti di scrittura includono Saving Mr. Banks, Cinquanta sfumature di grigio, Venom e altri. La Marcel ha scritto la sceneggiatura e condivide il merito della storia con Hardy.

Daniela Melchior si unisce a Paul Rudd e Jack Black nel remake di ANACONDA

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All’inizio dell’anno si è diffusa la notizia che la Columbia Pictures ha intenzione di dare nuova vita al franchise di Anaconda, con il regista di The Unbearable Weight of Massive Talent Tom Gormican che dovrebbe dirigere una rivisitazione del film horror sui serpenti giganti del 1997.

Paul Rudd (Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Ghost Busters: Frozen Empire) e Jack Black (Borderlands, School of Rock) sono stati confermati per interpretare i ruoli principali e, secondo Deadline, anche Daniela Melchior si è unita al cast.

La Melchior è stata vista di recente nel remake di Road House e ha anche fatto un’apparizione memorabile come Cleo Cazo, alias Ratcatcher 2, in Suicide Squad di James Gunn . Gormican sarà anche coautore della sceneggiatura insieme al collaboratore Kevin Etten.

Si dice che il progetto sia in fase di sviluppo presso lo studio dall’inizio del 2023 e che sia passato attraverso numerose riscritture mentre “il regista e la Columbia cercavano di trovare il giusto equilibrio di toni”.

Sembra che questa nuova rivisitazione del film di creature sarà più che altro una meta-commedia, in quanto “un gruppo di amici alle prese con la crisi di mezza età che stanno rifacendo il loro film preferito di gioventù si dirigono verso la foresta pluviale, solo per ritrovarsi a lottare per le loro vite contro disastri naturali, serpenti giganti e criminali violenti”.

Secondo il rapporto originale, “Black interpreterebbe un ex regista, un uomo bloccato nel suo lavoro di videografo di matrimoni, mentre Rudd interpreterebbe un attore che ha partecipato a uno show poliziesco ma che vede i suoi sogni hollywoodiani allontanarsi sempre di più”. Tuttavia, l’agenzia fa notare che “un’altra fonte ha detto che era il contrario”.

L’originale Anaconda

Il film originale Anaconda era in realtà un affare piuttosto ricco di star, con Jennifer Lopez, Owen Wilson, Ice Cube, Eric Stoltz e Jon Voight che si dirigevano in Amazzonia nella speranza di filmare una tribù sfuggente, finendo per essere cacciati dal serpente più grande del mondo. Il film non è stato accolto molto bene al momento dell’uscita (41% su Rotten Tomatoes con un Audience Score del 24%), ma negli anni si è guadagnato una sorta di culto. Il film ha generato una serie di sequel direct-to-DVD e alla fine si è incrociato con il franchise di Lake Placid.

The Penguin: featurette del terzo episodio, adatterà “No Man’s Land”?

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Dopo l’episodio di ieri sera de The Penguin (la nostra recensione), HBO e Max hanno condiviso uno sneak peek dell’episodio 3 (che, stranamente, contiene filmati tratti principalmente dall’episodio 2) e un secondo video che ci porta dietro le quinte di “Inside Man”.

Quest’ultimo contiene interviste al cast e alla troupe, tra cui l’attore Sal Maroni Clancy Brown. Ci sono altri interessanti approfondimenti sullo spin-off di The Batman, tra cui un’analisi approfondita delle motivazioni che spingono Sofia Falcone a cercare di lasciare il proprio segno nella malavita di Gotham City.

Potete leggere il nostro riassunto completo dell’ultima puntata de The Penguin, ma uno dei maggiori punti di discussione è stato il fatto che la decimata Crown Point viene chiamata “Terra di Nessuno”.

Gotham sembra essere piombata nel caos dopo l’attacco dell’Enigmista e ci risulta difficile credere che questo non sarà un punto importante della trama in The Batman – Parte II, soprattutto perché Matt Reeves ha già detto che Il Pinguino porta direttamente a quel film.

Nei fumetti, Gotham viene colpita da un terremoto che lascia la casa di Batman sull’orlo del collasso. A causa di questo e di altri recenti disastri, il governo degli Stati Uniti decide di tagliare fuori Gotham, distruggendo i suoi ponti e costringendo coloro che sono rimasti a cavarsela da soli.

I supercattivi hanno iniziato a lottare per il controllo, prendendo il comando di varie parti della città, e il Crociato incappucciato è stato costretto a stringere improbabili alleati nel tentativo di impedire che Gotham venisse completamente cancellata. Inutile dire che questo potrebbe essere un ottimo sequel, soprattutto se Batman fosse costretto a confrontarsi con coloro che aveva rinchiuso ad Arkham durante “Anno Uno”.

CORRELATE

Cosa aspettarsi da The Penguin?

La serie The Penguin ha debuttato il 20 settembre su SKY e NOW riprende subito dopo gli eventi di The Batman, c’è un vuoto di potere a Gotham dopo l’arresto di Falcone e Oz sta cercando di riempire questo spazio. Mentre il film ci dà una buona visione delle motivazioni del Pinguino, la serie in arrivo approfondirà aspetti che non abbiamo potuto vedere nel film, dai flashback della sua infanzia al suo attuale rapporto con la madre mentalmente disturbata (Deirdre O’Connell).

Mi è piaciuto molto fare la parte nel film di Batman e l’idea che saremmo stati viziati dall’avere otto ore per approfondire la psicologia e la storia di questo personaggio”, ha detto Farrell. “I retroscena hanno un ruolo importante nella serie televisiva”.

Un’altra parte importante della sua storia sarà Sofia di Cristin Milioti, anche se non si sa molto del suo personaggio, Farrell ha rivelato: “Sono due sopravvissuti che sono stati immersi in mondi di doppiezza, sconfitta e violenza”, e ha aggiunto: “Sono molto sospettosi. Hanno anche un passato molto personale”. Sarà molto interessante vedere come si svilupperà questa storia.

The Batman: Robert Pattinson potrebbe diventare il Cavaliere Oscuro del DCU, mentre David Zaslav spinge per avere più Batman

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I DC Studios stanno creando un nuovo mondo condiviso destinato a rivaleggiare con il MCU, ma sembra che la pazienza del capo della Warner Bros. Discovery David Zaslav si stia già esaurendo.

Gli scioperi dell’anno scorso hanno visto James Gunn e Peter Safran costretti a rinunciare a diversi film e serie televisive del DCU. Mentre Creature Commandos è quasi pronto e Superman è in post-produzione per un’uscita nell’estate del 2025, c’è ancora molta strada da fare prima che i DC Studios riescano a trovare anche solo una misura del successo dei Marvel Studios.

Batman rimane la più grande attrazione della DC – anche uno show senza di lui, The Penguin, è un successo di ascolti – ma con The Batman – Parte II che non arriverà prima del 2026, che ne sarà di The Brave and the Bold dei DC Studios?

Le voci su Robert Pattinson nel DCU

The Batman commissario Gordon

Secondo l’insider hollywoodiano Jeff Sneider, Zaslav vuole che il Batman del DCU arrivi sui nostri schermi al più presto per competere meglio con i Marvel Studios. Un’idea che è stata ventilata è che la star di The Batman Robert Pattinson diventi il Cavaliere Oscuro del DCU dopo l’uscita del sequel.

Non si tratta assolutamente di un’idea che si concretizzerà, ma è un’idea che ha senso a diversi livelli.

I DC Studios hanno già preso appunti sul Pinguino e James Gunn e il regista Matt Reeves hanno almeno preso in considerazione l’idea di rendere la prevista serie televisiva ambientata nel manicomio di Arkham parte del DCU (una mossa che ha lasciato perplessi praticamente tutti quando si pensava che si svolgesse nello stesso mondo di The Batman).

Non c’è nulla che impedisca a The Batman di diventare retroattivamente il primo film del DCU, anche se è difficile dire quanto Pattinson sarà disposto a passare il prossimo decennio a comparire in ogni sorta di eventi crossover. D’altra parte, Batman non deve necessariamente far parte della Justice League in questa nuova realtà (abbiamo visto molte iterazioni della squadra senza di lui).

Cosa accadrà con The Brave and the Bold?

The Batman - Parte 2- Jeffrey Wright Jim Gordon nel sequel

Andy Muschietti è stato annunciato come regista di The Brave and the Bold poco prima che The Flash arrivasse nelle sale lo scorso giugno. Gunn lo ha definito uno dei migliori film di supereroi di sempre, ma il pubblico non è stato d’accordo. Le recensioni sono state scarse e gli effetti visivi sono ancora ridicolizzati a più di un anno di distanza. Anche gli inquietanti camei in computer grafica rimangono incredibilmente controversi.

Anche The Flash è stato una bomba al botteghino e Muschietti al timone del reboot di Batman dei DC Studios si sente come se il regista di Madame Web SJ Clarkson fosse stato incaricato di dirigere Spider-Man 4 o di affidare a Nia DaCosta Avengers: Secret Wars dopo le difficoltà di The Marvels. Non ha senso.

Inoltre, come può un qualsiasi Batman essere all’altezza della versione di Pattinson? È già il preferito dai fan e chiunque debba dividere i riflettori con lui farà sicuramente fatica. Vedremo come andrà a finire nei prossimi mesi.

Foto di Copertina – L’attore Robert Pattinson partecipa alla prima di On The Road durante il 65° Festival di Cannes il 23 maggio 2012 a Cannes, Francia – Foto di Arp via Depositphoto.com

Colombiana: dal cast al sequel, le curiosità sul film con Zoe Saldana

Prima di diventare celebre per il ruolo di Gamora in Guardiani della Galassia, l’attrice Zoe Saldana è stata protagonista di un noto film d’azione quale Colombiana. Distribuito al cinema nel 2011, il titolo è scritto e prodotto da Luc Besson, celebre autore dei film Nikita e Lucy, mentre alla regia vi è Olivier Megaton, noto per essere stato poi l’autore di Taken – La vendetta e Taken 3 – L’ora della verità. Incentrato sulla figura di un’assassina in cerca di vendetta per l’omicidio della sua famiglia, il film si è rivelato un buon successo al box office.

Nonostante le critiche generalmente negative della critica, il film è stato lodato per le sue sequenze d’azione dalle affascinanti coreografie. La stessa Saldana è stata apprezzata per la sua ennesima convincente interpretazione. Tutto ciò ha portato il film ad un guadagno complessivo di circa 63 milioni di dollari, a fronte di un budget comunque considerevole attesta intorno ai 40. A fronte di tutto ciò, sorprende scoprire che l’origine del progetto era ben diverso. Besson, infatti, desiderava realizzare un sequel al suo Léon, incentrato sulla Mathilda di Natalie Portman, ora cresciuta e divenuta una spietata assassina.

Alcuni disaccordi con la Gaumont Film Company, tuttavia, portarono il regista ad abbandonare il progetto. Questi decise allora di riscrivere il copione riadattandolo affinché divenisse un film a sé, ma mantenendo una storia simile. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Colombiana. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo atteso sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Zoe Saldana in Colombiana
Zoe Saldana in Colombiana. Foto di Carlos Somonte – © 2011 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

La trama di Colombiana

La storia è quella di Cataleya Restrepo, una ragazzina di Bogotà, Colombia, che vive una spensierata esistenza insieme ai suoi genitori. Il padre Fabio, però, è segretamente immischiato nei loschi affari di Don Luis, malavitoso locale. Preoccupato che le sue attività illecite possano nuocere la famiglia, Fabio decide di abbandonare il boss, il quale però non prende bene la notizia. La sua risposta sarà infatti quella di ordinare ad un sicario di uccidere l’uomo, la moglie e la figlia. Questi tentano allora una disperata fuga, ma comprendendo che non vi è modo di salvarsi, il genitore affida alla figlia un microchip con importanti file da consegnare all’ambasciata americana. Cataleya riesce così a scappare, evitando il destino toccato ai genitori.

Giunta all’ambasciata, la piccola viene spedita a Miami per poter ottenere maggiore protezione. Il suo intento è però un altro, e dopo essere fuggita nuovamente raggiunge lo zio Emilio a Chicago. Da lui Cataleya viene addestrata a diventare un’assassina professionista, in grado di utilizzare ogni tipo di arma. Passano quindici anni, e la donna è ormai pronta a soddisfare il suo bisogno di vendetta. Inizia così una lunga ricerca, che la porterà ad imbattersi in numerosi avversari. Uscendone sempre vincitrice, Cataleya inizia a farsi riconoscere per l’orchidea che depone sul corpo di ogni nemico ucciso. Scontro dopo scontro, si avvicinerà sempre di più a Don Luis.

 

Il cast del film

Ad aggiungersi ai celebri personaggi femminili scritti da Besson arriva così Cataleya. A darle volto è l’attrice Zoe Saldana, che all’epoca era reduce dal grandissimo successo di critica e pubblico di Avatar, dove interpretava la protagonista femminile. L’attrice non viene scelta solo per le sue origini sudamericane, ma anche per la grande preparazione fisica che sfoggia in ogni suo ruolo. Besson, infatti, dichiarò di essere rimasto colpito dalla sua capacità di interpretare scene di battaglia anche molto complesse. Prendere parte al film non è però stato semplice per l’attrice, che si è dovuta comunque sottoporre a diverse settimane di allenamento.

Durante tale preparazione, l’attrice ha inoltre avuto modo di esercitarsi nell’utilizzo di armi diverse tra loro. Così facendo, ha potuto dar vita a realistici combattimenti senza il bisogno di ricorrere a controfigure. Ad interpretare il personaggio di Cataleya da piccola è invece stata l’attrice Amandla Stenberg, oggi nota per i suoi ruoli in Hunger Games e The Hate U Give. Altro nome noto è invece quello di Lennie James, celebre per la serie The Walking Dead e qui impegnato a ricoprire i panni di James Ross, agente speciale intento ad indagare sull’assassina.

Nel ruolo dello spietato Don Luis si ritrova invece l’attore peruviano Beto Benites, qui al suo primo grande ruolo cinematografico. Egli è affiancato nel corso del film dal pericoloso sicario Marco, che ha qui il volto di Jordi Mollà, attore spagnolo noto per aver recitato in Blow e Heart of the Sea. Ad interpretare i genitori della protagonista vi sono invece Jesse Borrego, noto per aver partecipato ad alcune serie di particolare successo come 24, Dexter e Fear the Walking Dead, e Cynthia Addai-Robinson, che è invece ricordata per il ruolo di Amanda Waller in Arrow.

Ofelia Medina e Zoe Saldana in Colombiana
Ofelia Medina e Zoe Saldana in Colombiana. Foto di Carlos Somonte – © 2011 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

Colombiana 2 si farà?

Dato il buon riscontro di pubblico del film, al CineEurope del 2015, la casa di produzione EuropaCorp ha annunciato che un sequel intitolato semplicemente Colombiana 2 era in fase di sviluppo. Sebbene Saldaña abbia risposto a un intervistatore, nel 2017, che non le dispiacerebbe riprendere il suo ruolo di Cataleya, a partire dal 2024 non ci sono state altre notizie da parte di EuropaCorp che suggeriscano l’arrivo di un sequel. Ad oggi, il film non sembra infatti essere in programma ed è lecito pensare che non ci sarà alcun sequel.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su due delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Colombiana è infatti presente nel catalogo di Infinity e Tim Vision. Per vederlo basterà sottoscrivere un abbonamento generale, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. L’abbonamento generale alle piattaforme, inoltre, consente di non avere tempi di scadenza entro i quali guardare il film. Esso sarà infatti sempre disponibile, come anche tutti gli altri numerosi titoli della piattaforma. Il film, inoltre, sarà trasmesso in televisione lunedì 30 settembre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

The Lobster: la spiegazione del finale del film

The Lobster: la spiegazione del finale del film

Il finale di The Lobster (qui la recensione) solleva una serie di domande sulla commedia romantica dark, tra cui se il personaggio di Colin Farrell, David, si sia pugnalato e accecato intenzionalmente o meno. Il film è la storia surreale di un uomo solitario di nome David che si unisce a un servizio di incontri che motiva le persone a trovare l’amore trasformando i single in animali. Dopo essere fuggito dalla struttura, David si unisce a un gruppo di ribelli che lotta contro la necessità di coppie romantiche, ma incontra e si innamora della donna interpretata da Rachel Weisz.

Il film di Yorgos Lanthimos culmina con David che fugge ancora una volta da una società oppressiva quando la sua amata viene accecata per essersi innamorata di lui. La scena finale vede lei e David in una tavola calda che lottano per trovare qualcosa in comune, solo che David si ritira in bagno con un coltello per accecarsi in modo che la coppia possa essere uguale. Il finale di The Lobster mostra però David che tenta di pugnalarsi agli occhi ma esita alcune volte prima che lo schermo diventi nero. È un finale ambiguo che non risponde mai se David porterà avanti il suo macabro intento.

La trama di The Lobster

Uscito nel 2015, The Lobster è stato il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos e ha ricevuto una nomination agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale. Originale è la parola perfetta per descrivere The Lobster: è ambientato in una società distopica in cui essere single è contro la legge. Le persone che diventano single vengono inviate in un hotel popolato da altri single, dove hanno 45 giorni di tempo per trovare un partner sulla base di caratteristiche comuni, altrimenti vengono trasformate in un animale a loro scelta.

È questa la situazione in cui si trova il miope David (Colin Farrell), appena divorziato, che arriva all’hotel con il suo cane Bob al seguito (che un tempo era il suo fratello umano) e sceglie di essere trasformato in un’aragosta se non troverò l’“amore” nel tempo stabilito.

Questa strana distopia, ossessionata dalle relazioni, ha però un movimento di ribelli. Chiamato “I Solitari”, il gruppo vive nei boschi e proibisce severamente qualsiasi tipo di relazione romantica. David alla fine si unisce alla fazione dei ribelli dove incontra un’altra solitaria (Rachel Weisz). I due iniziano una relazione segreta e progettano di fuggire insieme, finché il leader dei Solitari (Léa Seydoux) acceca la Donna miope come punizione per il loro tradimento.

Léa Seydoux in The Lobster
Léa Seydoux in The Lobster. Foto di Despina Spyrou

La spiegazione del finale del film

The Lobster è talvolta considerato uno dei migliori film di Colin Farrell, e la star ha offerto la sua opinione sul finale in un’intervista a EW. Secondo lui ci sono tre opzioni: David si acceca da solo; se ne va senza dire nulla alla donna; oppure non si acceca ma dice alla donna che l’ha fatto. Il finale di The Lobster lascia agli spettatori la possibilità di decidere quale strada intraprendere per David e sottolinea l’impossibilità della scelta che deve affrontare.

David si acceca alla fine del film?

Nella prima parte di The Lobster, l’hotel abbina le persone in base alle loro caratteristiche superficiali. Poiché David è miope, viene incoraggiato ad accoppiarsi con donne miopi, in base alla teoria che avranno qualcosa in comune. Gli incentivi distorti del sistema si vedono quando John (Ben Whishaw) si danneggia il naso nel tentativo di essere accoppiato con una donna che soffre di epistassi.

Sebbene David riesca a fuggire dall’hotel, finisce comunque per seguire le loro idee, consapevolmente o meno. Finisce per cercare un’accoppiata con una donna miope, una caratteristica così importante da essere usata nella sceneggiatura al posto del suo nome. Quando il leader dei Loner di Léa Seydoux acceca la donna, David scopre di non avere molto in comune con lei e fatica a fare conversazione.

David ha dato molta importanza a questa relazione, rischiando la vita per sfuggire ai Solitari, e ora che è tornato in società, sembra probabile che finisca per tornare in albergo se lui e la donna prendono strade diverse. L’idea di accecarsi, che riecheggia il corteggiamento di John nei confronti della donna dal naso all’insù, riflette la sua disperazione per far funzionare la relazione e la fatale superficialità di pensare al romanticismo come a un semplice incontro di somiglianze, il che contribuisce a spiegare il finale del film dark romance.

John C. Reilly e Colin Farrell in The Lobster
John C. Reilly e Colin Farrell in The Lobster. Cortesia di Good Films.

Perché e come le persone single vengono trasformate in animali

L’assurda premessa di The Lobster, con l’idea che gli uomini senza amore vengano trasformati in animali, è un processo di cui nessuno sembra mettere in discussione il funzionamento. Nel realismo magico del film di Yorgos Lanthimos, questa trasformazione in animali rappresenta l’importanza che la società attribuisce all’accoppiamento romantico o all’amatonormatività. Le persone single da lungo tempo sono percepite come un’eccedenza o, in un certo senso, come meno umane di quelle che hanno una relazione, e quindi vengono letteralmente trasformate in animali.

L’esatto processo di trasformazione è lasciato però alquanto oscuro. Si ritiene che si tratti di un processo piuttosto macabro in cui la pelle degli esseri umani viene rimossa e i loro organi vitali trapiantati nell’animale in questione. Tuttavia, alcuni spettatori hanno ipotizzato che la trasformazione in un animale sia una scusa e che gli individui isolati vengano semplicemente uccisi e i loro organi prelevati. The Lobster mostra David che costringe la donna senza cuore di Angeliki Papoulia a entrare nella stanza di trasformazione, ma non c’è alcuna rappresentazione del destino potenzialmente macabro che la attende.

Il vero significato del finale di The Lobster

Il finale di The Lobster e il suo significato fanno parte della genialità del film nel suo complesso, poiché danno al pubblico molti spunti di riflessione. Alla fine, il film può essere visto come un commento sul romanticismo e sulle relazioni nel mondo moderno, soprattutto con l’aumento dell’uso dei social media nel mondo degli appuntamenti. Il modo in cui le persone cercano di scegliere i possibili partner sulla base dei profili delle app di incontri si riflette nei personaggi di The Lobster che si attaccano ad aspetti generici e superficiali dell’altro per convincersi che queste caratteristiche significhino che sono un buon partito.

Colin Farrell e Rachel Weisz in The Lobster
Colin Farrell e Rachel Weisz in The Lobster. Cortesia di Good Films.

Si tratta, ovviamente, di un’assurda esagerazione di questo concetto che si adatta perfettamente all’eccentrica visione del mondo di Yorgos Lanthimos. Il film potrebbe anche essere visto come un commento su come la società costringe le persone al romanticismo e punisce i single perché non stanno con qualcuno. Tuttavia, il film va più in profondità, poiché i solitari si dimostrano altrettanto inaccettabili nei confronti di chi vuole fare le proprie scelte in materia di vita sentimentale. Nel complesso, è un commento su come la società in generale sia invadente nella ricerca dell’amore.

Il film non critica però solo la società. Quando si parla del finale di The Lobster e della scelta che David fa, si dimostra come lui e la donna di cui si innamora non sono una coppia predestinata che è chiamata a stare insieme e che lotta contro tutte le convenzioni per farlo. Sono piuttosto due persone che hanno creduto a tutto ciò che è stato loro venduto sull’importanza del romanticismo e si sono convinte di essere una coppia ideale nonostante non abbiano nulla in comune.

Il fatto che la Donna non abbia un nome vero e proprio è indicativo. David è disposto a rischiare tutto per stare con lei, ma sa così poco di questa persona. Se alla fine David si accecherà, dunque, non si tratta di un’azione drastica compiuta per amore, ma di un’azione egocentrica compiuta per la paura di rimanere solo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming

È possibile fruire di The Lobster grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 30 settembre alle ore 21:20 sul canale Cielo.

Wolf Warrior: dal cast ai sequel, tutte le curiosità sul film

Wolf Warrior: dal cast ai sequel, tutte le curiosità sul film

Il mercato cinematografico cinese si è sempre più imposto negli ultimi anni come un’autentica forza in grado di rivaleggiare, per varietà di generi e riscontri economici, con il mercato statunitense. Sono infatti numerosi i casi di film cinesi affermatisi anche al di fuori dei confini nazionali, come il recente 800 eroi. Tra i tanti titoli particolarmente popolari, vi è anche Wolf Warrior, primo capitolo di una delle saghe di maggior successo in Cina (basti pensare che Wolf Warrior 2 è diventato il film di maggior incasso di tutti i tempi in Cina).

Uscito nel 2015, il primo film è scritto e diretto da Wu Jing, che dà vita ad un’opera che affonda le mani nel genere thriller e d’azione, proponendo una lunga sequenza di spettacolari acrobazie, esplosioni, effetti speciali e, soprattutto, combattimenti basati sulle arti marziali. Un vero e proprio blockbuster, dunque, che si muove tra la ricerca del protagonista di allontanarsi dal pericoloso mondo in cui si muove ma costretto prima a dover chiudere alcune faccende irrisolte.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un film da non perdere e che è ora possibile scoprire grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Wolf Warrior. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Wolf Warrior Wu Jing
Wu Jing in Wolf Warrior. Cortesia di Eagle Pictures

La trama di Wolf Warrior

Protagonista del film è il soldato Leng Feng, particolarmente abile come cecchino. Proprio per questa sua capacità, grazie alla quale si è distinto numerose volte, entra a far parte dei Wolf Warriors, una divisione elitaria delle forze speciali cinesi. Ma se da un lato la cosa sembra garantirgli maggiori certezze di vita, dall’altro si ritroverà contro la furia dell’implacabile signore della droga Ming Deng. Con lui Leng Feng ha infatti un personale conto in sospeso e Deng non esiterà ad assume un gruppo di mercenari per assassinare il cecchino. A capo della squadra di assassini c’è lo spietato ex Navy Seal americano Tom Cat, che renderà la vita di Leng un vero inferno.

Il cast di attori

L’attore Wu Jing, anche regista del film, interpreta Leng Feng, tiratore scelto dell’Esercito Popolare di Liberazione e successivamente reclutato nelle forze speciali cinesi chiamate “Wolf Warriors”. Celebre interprete e artista marziale cinese, Wu è in particolare noto per i ruoli di Hawkman / Jackie, nella pellicola del 1996 Tai Chi Boxer, e quello di Kong Ko nel lungometraggio del 2006 Fatal Contact. Accanto a lui recita Yu Nan nel ruolo del tenente colonnello Long Xiaoyun, comandante dell’unità di forze speciali cinesi “Wolf Worriors”.

L’attore Ni Dahong ricopre invece il ruolo di Ming Deng, il signore della droga che ingaggia un gruppo di mercenari stranieri per vendicare la morte del fratello per mano di Leng Feng. Nel ruolo di Tom Cat, l’ex Navy SEAL diventato mercenario, ingaggiato da Ming Deng per uccidere Leng Feng, vi è Scott Adkins, attore e artista marziale visto anche per i film X-Men le origini: Wolverine, I mercenari 2 e John Wick 4. Completa il cast l’attore Kevin Lee nel ruolo di “Mucca pazza”.

Scott Adkins Wolf Warrior
Scott Adkins in Wolf Warrior. Cortesia di Eagle Pictures

I sequel del film

Il successo di Wolf Warrior ha portato il film a essere il capostipite di una saga che, a oggi, conta già tre capitoli. Due anni dopo questo primo lungometraggio, infatti, è stato realizzato nel 2017 il sequel Wolf Warrior 2. In esso Leng Feng si ritrova in un paese africano senza nome a proteggere gli operatori sanitari dai ribelli locali e da feroci trafficanti d’armi. Wu Jing torna a dirigere e recitare nel film, nel cui cast si ritrova anche l’attore Frank Grillo. Wu ha poi confermato la realizzazione di un Wolf Warrior 3, attualmente ancora in fase di sviluppo.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Wolf Warrior grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 30 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Nosferatu: trailer uffuciale, il Conte Orlok di Bill Skarsgård terrorizza Lily-Rose Depp

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Nosferatu, è senza dubbio il film horror più atteso per il 2024. Oggi è stato pubblicato un nuovo trailer che suggerisce che il regista Robert Eggers ci regalerà il Natale più agghiacciante e terrificante degli ultimi tempi.

L’anteprima, suggestiva e inquietante, presenta anche molto sangue ed è chiaro che Nosferatu non sarà per i deboli di cuore. Anche la star di Superman Nicholas Hoult ottiene un discreto minutaggio, mentre sembra che ci sia in serbo un’altra convincente interpretazione di Willem Dafoe.

Quando Eggers ha realizzato The Witch nel 2016, si è fatto notare come qualcuno in grado di usare l’horror per terrorizzare davvero il pubblico. A quel film ha fatto seguire The Lighthouse e The Northman, ma con Nosferatu sta per fare un vero e proprio ritorno all’horror.

“È stato un duro lavoro”, ha detto Bill Skarsgård a proposito del ruolo. “È stato come evocare il male puro. Mi ci è voluto un po’ per scrollarmi di dosso il demone che era stato evocato dentro di me”.

Eggers ha aggiunto: “Ricordo che all’inizio cercava di parlarmi di cosa significasse essere uno stregone morto – e io sono appassionato di roba occulta piuttosto pesante, ma lui era su un altro livello. Pensavo: “Sembra una cosa accurata, ma non so come dialogare su questo argomento con una certa fluidità””.

Skarsgård, che non è nuovo all’horror dopo aver recitato in IT e Il corvo, ha poi ammesso che non pensa che la gente si accorga che è lui e definisce il Conte Orlok “disgustoso ‘, nonostante questa iterazione del mostro sia ’molto sessualizzata”.

Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

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Kit Connor: 10 cose che forse non sai sull’attore

Kit Connor: 10 cose che forse non sai sull’attore

Il giovane Kit Connor si sta impendno, titolo dopo titolo, come uno degli interpreti più popolari e ricercati della sua generazione. Capace di comunicare una grande emotività ma in possesso anche di un’importante presenza scenica, Connor ha già dimostrato di potersi muovere con naturalezza attraverso generi diversi, riuscendo sempre a distinguersi. Le aspettative per il suo futuro da interprete sono dunque particolarmente rosee.

I film e le serie TV in cui ha recitato Kit Connor

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attore inizia con il film S.O.S. Natale (2014), per poi proseguire con Mr. Holmes – Il mistero del caso irrisolto (2015), Il mistero di Donald C. (2018) e Ready Player One (2018) di Steven Spielberg. In seguito recita in Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey (2018), Slaughterhouse spacca (2018) e Rocketman (2019), con Taron Egerton. Nel 2019 è invece nel cast di Little Joe.

2. Ha preso parte a celebri serie. Oltre che per il cinema, però, l’attore si è fatto notare anche sul piccolo schermo, dove ha preso parte a Chickens (2015), Un’avventura nello spazio e nel tempo (2015), Casualty (2013), Rocket’s Island (2014-2015), The Frankenstein Chronicles (2015), Guerra e pace (2016), Grantchester (2016), SS-GB (2017) e La grande fuga del nonno (2018). Il titolo per cui è più noto è però la serie Heartstopper (qui la recensione della seconda stagione), dove recita accanto a Joe Locke.

3. È anche un doppiatore. Oltre a recitare davanti la cinepresa, Connor si è distinto anche come doppiatore. Per la serie His Dark Materials – Queste oscure materie (2019-2022) dà voce al demone di Lyra, Pantalaimon (noto anche come Pan). In seguito, ha dato voce a Brightbill nel film Il robot selvaggio (2024). Ha però partecipato anche al doppiaggio dei videogiochi Blackwood Crossing (2017) nel ruolo di Bill, Dreams (2020) nel ruolo di Foxy e A Plague Tale: Requiem (2022) nel ruolo di Lucas.

Kit Connor e Joe Locke in Heartstopper Stagione 3
Heartstopper Stagione 3 – Samuel Dore/Netflix Copyright © 2023 Netflix, Inc.

Kit Connor è un giovane Elton John in Rocketman

4. Ha interpretato il celebre cantante nel biopic. Rocketman è il film dedicato a buona parte della vita di Elton John, dove ad interpretarlo negli anni della gioventù e in quelli dell’età adulta vi è Taron Egerton, molto apprezzato per la sua interpretazione. Tuttavia, i fan di Connor lo avranno riconosciuto nei panni di Elton John da adolescente. Kit ha imparato a suonare il pianoforte per il ruolo e ha avuto un vocal coach che lo ha aiutato a cantare nel film. Per lui si è trattato di un lavoro molto importante, che gli ha permesso di ottenere una prima notorietà.

Kit Connor e Joe Locke in Heartstopper

5. Si era proposto per un altro ruolo. Connor è oggi noto per il ruolo di Nick Nelson nella serie Netflix Heartstopper, personaggio con cui viene ormai grossomodo identificato. Non tutti sanno però che, originariamente, l’attore si era presentato ai casting intenzionato ad ottenere un ruolo diverso, quello di Charlie Spring, poi andato al collega Joe Locke. Connor, tuttavia, convinse comunque i produttori, che scelsero di affidargli la parte di Charlie.

6. Ritiene molto importante il suo ruolo. In Heartstopper, Kit Connor interpreta dunque Nick, che è bisessuale. Parlando dell’importanza della rappresentazione bisessuale sullo schermo, in particolare della bisessualità maschile, Kit ha dichiarato: “Penso che sia davvero speciale, entrare nei dettagli del suo viaggio come personaggio e della sua lotta mentale… È un vero onore poter interpretare Nick perché è un tipo di personaggio così poco rappresentato”.

Kit Connor e la Marvel

7. Non è interessato a recitare per la Marvel. Nonostante le voci circolate qualche settimana fa, Kit Connor non è interessato a entrare nel MCU e a interpretare Hulkling. Kit Connor non è infatti d’accordo con i fan che lo suggeriscono per il ruolo del ​​fidanzato di Wiccan, l’ibrido Kree/Skrull noto come Hulkling (come noto, Wiccan dovrebbe essere la vera identità del personaggio di Joe Locke in Agatha All Along: “Non credo che sarei una buona scelta per Hulkling, a dire il vero”, ha detto l’attore a Omelete in un’intervista. “Penso che alla fine la gente si stancherà di vedere me e Joe insieme, se continuassimo a fare così nei prossimi anni.”

Heartstopper 2 recensione
Heartstopper stagione 2 – Credits Netflix

Kit Connor ha un o una partner?

8. È molto riservato. Dopo aver interpretato la metà di un’amata coppia in Heartstopper, non sorprende che i fan si chiedano se Kit Connor stia frequentando qualcuno. Tuttavia, non è noto se Kit abbia attualmente una relazione con qualcuno. L’attore tiene la sua vita privata e lontana dai social media. Il 1º novembre 2022 ha però dichiarato di essere bisessuale sul proprio account Twitter, specificando che si è trattata di una confessione forzata e criticando quanti lo hanno costretto a rilasciare questa testimonianza.

Kit Connor è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 6 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato appena una cinquantina di post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

L’età, l’altezza e il fisico dell’attore

10. Kit Connor è nato l’8 marzo 2004 a Croydon, Regno Unito. L’attore è alto complessivamente 1,80 metri. Un altezza importante, sostenuta da un fisico particolarmente imponente. In molti, infatti, hanno notato come nell’ultimo periodo Connor abbia messo su un’importante massa muscolare, forse in previsione di un qualche ruolo.

Fonti: IMDb, Instagram

Dragon Ball DAIMA dall’11 ottobre su Crunchyroll

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Dragon Ball DAIMA dall’11 ottobre su Crunchyroll

Per celebrare il 40° anniversario del manga originale di Akira Toriyama, che ha dato il via alla serie anime Dragon Ball, il leggendario studio Toei Animation propone ai fan una nuova avventura. Dragon Ball DAIMA, la prossima serie anime originale basata su una nuova storia di Dragon Ball e sui personaggi del creatore Akira Toriyama, sarà disponibile in streaming con sottotitoli su Crunchyroll a partire dall’11 ottobre in Europa, Medio Oriente e Africa, seguita da nuovi episodi settimanali sottotitolati in simulcast con la trasmissione televisiva giapponese.

Cosa succede in Dragon Ball DAIMA? 

Goku e gli altri stavano vivendo una vita tranquilla quando, a causa di una cospirazione, sono diventati improvvisamente piccoli! Quando scoprono che la causa di ciò potrebbe risiedere in un mondo noto come “Regno dei Demoni”, un misterioso giovane Majin di nome Glorio appare davanti a loro.

Dragon Ball DAIMA è diretto da Yoshitaka Yashima (key animator, Dragon Ball Z: Cooler’s Revenge) e Aya Komaki (regista della serie, One Piece) insieme alla composizione della serie e alla sceneggiatura di Yuko Kakihara e al character design di Katsuyoshi Nakatsuru.Da notare che la serie presenta la sigla di apertura “Jaka Jaan”, composta dall’artista vincitore del Grammy Award Zedd con il supporto di C&K, il duo di cantautori composto da CLIEVY e KEEN, anche voci del brano.  I testi sono di Yukinojo Mori, noto soprattutto per le canzoni del franchise di Dragon Ball “CHA-LA HEAD-CHA-LA” e “Limit Break x Survivor”. Questa canzone e la potente collaborazione che la sostiene segnano una nuova pagina nella storia di Dragon Ball.  Zedd produrrà anche la canzone finale “‘NAKAMA’ by ZEDD feat. AI”, il cui testo è stato scritto e cantato dall’artista AI.

Mr. Freeze avrà un suo spin-off? James Gunn risponde

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Mr. Freeze avrà un suo spin-off? James Gunn risponde

C’è un’enorme quantità di intrighi che circonda i piani futuri di Matt Reeves per il Bat-verse, ma il co-CEO di DC Studios James Gunn ha appena smentito le voci secondo cui Mr. Freeze sarebbe al centro della scena nel suo spin-off.

Nel weekend, sui social media si è parlato proprio di una serie dedicata al villain di Batman. In base alle informazioni pubblicate su Production Weekly, sarebbe ambientato nello stesso mondo di The Batman e The Penguin.

Ci sono già voci secondo cui Mr. Freeze sarebbe il cattivo di The Batman – Parte 2 a causa dell’ambientazione invernale del sequel, quindi uno spin-off incentrato sul dottor Victor Fries non è poi così stravagante.

Al co-CEO di DC Studios James Gunn è stato chiesto del pettegolezzo su Threads e inizialmente ha solo gettato benzina sul fuoco con quella che si è rivelata una risposta sorprendentemente vaga.

“Non ne ho sentito parlare, ma questa settimana girano un sacco di voci”, ha iniziato. “Alcune sono vere, altre sono parzialmente vere e altre non lo sono affatto. Se ti piace seguire gli sconosciuti, seguili, ma non fidarti completamente di niente finché non lo senti da me o da Peter (che non è online nonostante io l’abbia visto taggato in alcune cose)”.

Forse rendendosi conto che alcuni avevano preso la sua risposta come un’anticipazione di questo presunto progetto di Mr. Freeze, Gunn ha poi chiarito: “Non è una cattiva idea, quindi non direi mai, ma no, non c’è niente di vero”.

Le altre voci a cui si riferisce Gunn sono probabilmente quelle che abbiamo sentito su chi è in lizza per interpretare John Stewart di Lanterns. Immaginiamo che un annuncio ufficiale su quel casting verrà fatto a breve nonostante le tante voci.

Un progetto su Mr. Freeze? Ecco cosa c’è di vero e cosa di falso!

“Secondo me, mi sento semplicemente attratto dal trovare la versione concreta di tutto”, ha detto Matt Reeves del Bat-verse nel 2022. “Quindi per me, sarebbe una sfida in un modo interessante cercare di capire come ciò potrebbe accadere, anche l’idea di qualcosa come Mr. Freeze, che è una storia così bella, giusto?”. “Penso che ci sia effettivamente una versione realistica di quella storia, che potrebbe essere davvero potente e potrebbe essere davvero grandiosa (…) Ma penso che per me sarebbe interessante provare a sbrogliare il fantastico e vedere, beh, come potrebbe avere senso qui? E quindi questa è una specie di mia opinione, come la vedo io.”

Ricordiamo che Mr. Freeze è arrivato sul grande schermo nel 1997 con Batman & Robin, interpretato da Arnold Schwarzenegger.

Peaky Blinders, il film: ufficialmente cominciate le riprese

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Peaky Blinders, il film: ufficialmente cominciate le riprese

Oggi è ufficialmente iniziata la produzione del film Peaky Blinders nel Regno Unito. Deadline ha condiviso una prima foto della star Cillian Murphy nei panni di un Tommy Shelby. Con Murphy ci sono Rebecca Ferguson, Barry Keoghan e Tim Roth. L’adattamento cinematografico della serie vincitrice del BAFTA ha ricevuto il via libera da Netflix a giugno.

Al via la produzione del film di Peaky Blinders

Il premio Oscar Cillian Murphy torna a interpretare l’iconico ruolo di Tommy Shelby, leader dell’omonima famiglia di gangster di Birmingham. I dettagli sugli altri ruoli non sono stati ancora svelati. La serie drammatica della BBC di sei stagioni si è conclusa nell’aprile 2022, ma quella non è stata la fine della storia di Tommy. I dettagli della trama del film sono segreti, a parte il dettaglio che la storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale.

Peaky Blinders, andato in onda per sei stagioni su Netflix, seguiva una famigerata banda di Birmingham, in Inghilterra, nel 1919, guidata dal feroce Tommy Shelby (Murphy), un boss del crimine intenzionato a fare carriera a qualunque costo.

La serie si è conclusa nel 2022, ma Knight ha lasciato intendere all’epoca che un film era in cantiere: “Posso dire che il mio piano fin dall’inizio era di concludere Peaky con un film. È quello che succederà”.

Ryan Reynolds e Hugh Jackman presenteranno la cerimonia degli Oscar 2025?

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Deadpool & Wolverine è stato un successo enorme e apparentemente tutti si sono innamorati della bromance tra Ryan Reynolds e Hugh Jackman. Ora, in seguito ai resoconti sui piani di Disney e Marvel Studios di organizzare una solida campagna “For Your Consideration” per il terzo capitolo, In Touch Weekly afferma di aver sentito che Reynolds e Jackman sono le prime scelte per presentare la cerimonia degli Oscar 2025.

“Hugh e Ryan, come squadra, sono in cima alla lista dei desideri degli Oscar ora che hanno suggellato il loro status di due delle più grandi star del cinema dell’anno”, dice una fonte al sito. “Non hanno ancora detto di no, ma a differenza di Jimmy Kimmel, che ha personalmente preso solo una quota nominale e ingente per presentare lo show, Hugh e Ryan sono grandi star del cinema e dovranno essere pagati per aver prestato il loro potere di star allo show”.

Come ci si aspetterebbe, sembra che la Maximum Effort Productions di Reynolds sarebbe fortemente coinvolta, come lo è stata con l’indimenticabile campagna di marketing di Deadpool e Wolverine, e questa stessa fonte ritiene che questo potrebbe essere un fattore decisivo per Reynolds, a parte un ingente assegno, si intende.

Ryan Reynolds e Hugh Jackman scelti dall’Academy per presentare la cerimonia degli Oscar 2025?

La fonte aggiunge: “Come Hugh, Ryan ha grandi capacità canore e di ballo e non ha paura di fare brutta figura per farsi una risata. Ovviamente, Hugh ha tutta l’esperienza di cui ha bisogno dal suo lavoro molto apprezzato come presentatore dello show diversi anni fa, ma farlo con Ryan può creare un’atmosfera completamente diversa: più grande, più stravagante e più audace della prima volta.” “L’Academy ha altre opzioni più economiche, ma Hugh e Ryan che conducono sarebbero una notizia mondiale e, la realtà è che questi ragazzi non fanno niente gratis.”

I social media sono stati in fermento per mesi sulla possibilità che ciò accadesse e supponiamo che l’Academy ne abbia preso nota. Sebbene sia improbabile che Deadpool & Wolverine riceva una nomination agli Oscar, la prospettiva di Reynolds e Jackman accoppiati per condurre lo show è innegabilmente eccitante.

La scelta aiuterebbe anche lo show con gli ascolti che sono in costante calo da un po’ di tempo. I precedenti tentativi di contrastare questa tendenza non hanno funzionato.

Heartstopper: in attesa della terza stagione, dove eravamo rimasti con Charlie e Nick?

Arriva su Netflix a partire dal 3 ottobre la terza stagione di Heartstopper, la serie culto basata sul fumetto di Alice Oseman.

Nell’ultima scena di Heartstopper 2, Nick (Kit Connor), che fa pubblicamente coming out come bisessuale durante il viaggio a Parigi dell’episodio 6, e Charlie (Joe Locke) condividono il loro momento più intimo.

Dopo un euforico ballo di fine anno e un after-party con i loro amici più cari, Nick chiede a Charlie del bullismo omofobico che ha subito prima della loro relazione. Dopo due stagioni in cui ha trattenuto molto più di quanto Nick si rendesse conto, Charlie rivela il forte dolore che il bullismo gli ha effettivamente causato. L’esperienza è stata così dannosa che Charlie ammette di essersi ferito, a volte. I ragazzi si abbracciano tra le lacrime e Charlie promette che condividerà con Nick questi momenti bui, in caso dovessero riproporsi.

La confessione di Charlie nel finale di Heartstopper 2

Heartstopper 2 recensione
Heartstopper stagione 2 – Credits Netflix

“È un momento davvero importante, esplosivo”, dice a Tudum la creatrice e produttrice esecutiva di Heartstopper, Alice Oseman. “Volevo che gli spettatori sentissero che non era arrivato dal nulla e che avevamo vissuto quel viaggio durante la stagione”.

Oseman ha lavorato molto per far sì che questa ultima evoluzione nella relazione tra Nick e Charlie sembrasse “faticosamente conquistata“. Nei fumetti Heartstopper di Oseman, la delicata conversazione arriva prima nella loro relazione, prima del viaggio a Parigi. “Ma abbiamo pensato che dovesse essere più avanti [nella serie], perché volevamo mostrare il viaggio di Charlie che lentamente sente di potersi aprire a Nick su questo aspetto davvero serio della sua esperienza”.

Durante la stagione, Nick inizia a sentire che “qualcosa” sta trattenendo Charlie. Ma i ragazzi trascorrono anche quel tempo legando e imparando di più l’uno dall’altro. Nell’ultima scena, Nick e Charlie hanno condiviso un “bellissimo montaggio” di ricordi post-ballo con i loro amici più cari. “Charlie è al sicuro. È nella camera da letto di Nick; è appena stato con tutti i suoi amici”, dice Oseman. “È davvero al massimo della sua pace in quel momento ed è allora che riesce a condividere quei sentimenti”.

La scena fa sentire Charlie e Nick così uniti che è come se si dicessero “Ti amo”. Nick viene interrotto dal ritorno a casa di sua madre Sarah (Olivia Colman); Charlie scrive un DM dichiarando il suo amore per Nick, ma la seconda stagione di Heartstopper si chiude, prima che possa premere invio. I fan ovviamente muoiono dalla voglia di scoprire cosa succederà alla coppia.

Tara e Darcy stanno bene?

Corrina Brown and Kizzy Edgell
Corrina Brown e Kizzy Edgell – Heartstopper stagione 2 – Teddy Cavendish/Netflix
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Durante la seconda stagione di Heartstopper, Tara (Corinna Brown) inizia a rendersi conto di non sapere molto della sua amata fidanzata Darcy (Kizzy Edgell) come inizialmente pensava. La sua preoccupazione raggiunge il culmine nell’episodio 8, quando Darcy scompare la sera del ballo di fine anno. Darcy si materializza verso la fine della festa e in seguito spiega a Tara di aver dormito al parco a causa di una lite con sua madre.

Sebbene Tara una volta abbia detto a Darcy che si sentiva molto più a suo agio rispetto al suo far parte della comunità queer rispetto a lei, Darcy dice che la sua vita non è così semplice. Darcy non ha ancora fatto coming out con i suoi genitori e la discussione con sua madre riguardava il fatto di sembrare “lesbica” nel suo abito da ballo. Considerando la distanza tra ciò che Tara pensa di essere e la realtà della sua identità, Darsy aveva paura che la sua ragazza non potesse amarla veramente. Ma non è così. Le ragazze concludono la stagione scambiandosi appassionati “Ti amo“.

“Nei fumetti Tara e Darcy sono la coppia perfetta”, dice Oseman. “Con la serie, volevo davvero approfondire la loro relazione e vedere cosa sta succedendo, perché le cose non sono sempre perfette”.

Ma, come sottolinea la scrittrice, questo è Heartstopper: questi adolescenti alla fine hanno il loro lieto fine. “Avevano solo bisogno di intraprendere quel viaggio, imparare di più l’uno dell’altra, parlarsi e comunicare”, dice Oseman, che adora l’ultimo momento di Tara e Darcy nella seconda stagione. “È come molte scene che abbiamo avuto con Nick e Charlie, dove si tratta di essere onesti e condividere i propri sentimenti. È così che si cresce come coppia”.

Elle andrà alla Lambert?

Yasmin Finney è Elle
Yasmin Finney è Elle – Ash Self, Bel Priestley, Yasmin Finney – Copyright
© Netflix / See Saw

Elle (Yasmin Finney) e Tao (Will Gao) si mettono insieme finalmente nella seconda stagione di Heartstopper. Come ha detto la stessa Finney: “Elle e Tao sono semplicemente perfetti insieme. Sono così perfettamente imperfetti che è semplicemente una gioia guardarli.” Verso la fine, Tao chiede a Elle di essere la sua ragazza e lei accetta felicemente. “La storia d’amore tra Tao ed Elle è una parte importante di questa stagione e anche del Volume 3 [che ispira questa stagione]”, ha spiegato Oseman. “Ma ho potuto mostrarla nella serie in modo molto più dettagliato.”

Alla fine di questa storia d’amore da favola, arriva però una notizia: Elle viene accettata alla Lambert, una scuola d’arte con una fiorente comunità queer… che capita di essere molto più lontana da casa (e da Tao) di quanto non siano abituati. “È dura perché tu sei nel sistema accademico e ti ritrovi catapultato in questo mondo in cui devi scegliere il tuo percorso. Elle sa cosa vuole fare, ma a scapito di altre cose”, ha detto Finney. “Penso che sia sopraffatta”.

Al ballo di fine anno, Elle condivide la sua decisione finale: vuole andare a Lambert. Tao, apparentemente finalmente in pace con la sua relazione, accetta la notizia in modo rapido e semplice. Tuttavia, non vediamo Elle fare le valigie e dirigersi alla Lambert nella seconda stagione. Quindi ne sapremo sicuramente di più nella terza stagione di Heartstopper.

Cosa sta succedendo con il signor Farouk e il signor Ajayi?

Fisayo Akinade as Mr Ajayi, Nima Taleghani as Mr Farouk
Heartstopper 2 – Fisayo Akinade as Mr Ajayi, Nima Taleghani as Mr Farouk – Teddy Cavendish/Netflix
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Verso la fine dell’episodio 6, Darcy vomita sul letto del signor Nathan Ajayi (Fisayo Akinade) a causa di un'”intossicazione alimentare” (o, almeno, questo è ciò che tutti diranno ai propri genitori). Questo problema porta a un momento molto romantico per l’insegnante preferito di Charlie e il signor Youssef Farouk (Nima Taleghani), che condividono una stanza d’albergo durante il viaggio a Parigi. Tra vino e sguardi significativi, Youssef invita Nathan a condividere il suo letto. Gli uomini si baciano e, si suggerisce, la serata prende una svolta inattesa.

Nel finale, Nathan convince Youssef ad unirsi a lui come accompagnatore al ballo di fine anno. Sebbene concordino sul fatto che la loro avventura in gita scolastica fosse rischiosa a livello professionale, c’è un lato positivo. “La prossima volta“, si dicono, ceneranno e berranno. Il futuro è ufficialmente spalancato, e luminoso, per questi due: ci sarà una prossima volta!

Cosa significa la rivelazione di Isaac?

Tobie Donovan Heartstopper_S02
Tobie Donovan e Joe Locke – Netflix / Samuel Dore
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All’introverso del gruppo, Isaac (Tobie Donovan), viene assegnato un potenziale interesse amoroso nella seconda stagione. Il compagno di studi di Truham James (Bradley Riches) corteggia Isaac per tutta la stagione e si baciano a Parigi. Ma nell’episodio 7, Isaac deve dire la verità a James: non è interessato e non riesce nemmeno a immaginare cosa si provi ad avere una cotta per qualcuno.

James dice a Isaac che probabilmente non ha ancora “trovato la persona giusta“. Ma più avanti nell’episodio, Isaac si rende conto che potrebbe non essere vero. Alla mostra d’arte della Lambert, trova un’installazione che celebra l’asessualità e le persone aromantiche. Isaac è emozionato. Si tratta di un momento importante per il personaggio. Poi, nel finale, Isaac viene visto leggere Summer Bird Blue di Akemi Dawn Bowman, un romanzo in cui la protagonista esplora lo spettro asessuale, e prende Ace di Angela Chen, un libro di saggistica sull’asessualità, nella biblioteca di Truham.

“Isaac intraprende questo viaggio esplorando la propria sessualità e dove si colloca nello spettro dell’identità queer. Sta facendo i conti con la sua asessualità”, ha dichiarato Tobie Donovan.

Sebbene l’opera d’arte della Lambert sia fondamentale per il viaggio di Isaac, Donovan ha notato che il suo personaggio ha avuto molti altri momenti importanti in precedenza. “Ci sono anche un sacco di piccoli momenti in cui sta osservando altre persone che si baciano a una festa, o osservando i suoi amici che si tengono per mano”, ha detto. “E quei piccoli momenti sono stati altrettanto importanti nella scoperta e nel ritrovamento di se stesso”.

Ben se n’è davvero andato?

Sebastian Croft
Sebastian Croft as Ben Hope in Heartstopper – Samuel Dore/Netflix
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Sì, se n’è andato. Nell’episodio 7, Ben (Sebastian Croft) si presenta alla mostra d’arte della Lambert per scusarsi con Charlie e rivelare che sta lasciando la Truham. Come Oseman ha confermato a Tudum, la scena sarà l’ultima di Ben in Heartstopper.

Charlie premerà “invio” su quel messaggio?

“Non voglio rovinare [niente]. Non posso”, dichiara Alice Oseman. Lo scopriremo dal 3 ottobre su Netflix.

Prime Video: tutte le nuove uscite di Ottobre 2024

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Prime Video: tutte le nuove uscite di Ottobre 2024

Con la fine di settembre Prime Video annuncia la nuova line-up con i nuovi film e le nuove serie tv che debutteranno nel corso del mese di ottobre 2024. Trai titolo più attesi c’è senza dubbio Citadel: Diana, lo spin-off italiano della serie prodotta e creata da Joe e Anthony Russo che vedrà protagonista la nostra Matilda De Angelis.

I film in uscita a ottobre 2024

House of Spoils dal 03 ottobre

Nuovo film Original House of Spoils segue la storia di un’ambiziosa chef (Ariana DeBose), che apre il suo primo ristorante in una proprietà isolata, dove deve fare i conti con il caos in cucina, un ambiguo investitore, forti dubbi sulle proprie capacità… e con il potente spirito del precedente proprietario della tenuta che minaccia di sabotarla alla prima occasione. House of Spoils è un thriller psicologico intenso e appassionante che vi farà battere il cuore a mille e venire l’acquolina in bocca.

Brothers dal 17 ottobre

Brothers racconta la storia di un ex criminale (Josh Brolin) il cui tentativo di rigare dritto entra in crisi quando è costretto a riunirsi con il fratello gemello (Peter Dinklage), che metterà a dura prova la sua sanità mentale, in un viaggio on the road attraverso l’America allo scopo di compiere il grande colpo della loro vita. Tentando di schivare pallottole, eludere la legge e sfuggire a una madre ingombrante lungo il percorso, i due dovranno provare a ricucire il proprio legame familiare, prima di finire per uccidersi a vicenda.

Canary Black dal 24 ottobre

Un’importante agente della CIA, Avery Graves, viene ricattata dai terroristi affinché tradisca il proprio paese per salvare il marito rapito. Tagliata fuori dalla sua squadra, si rivolge ai suoi contatti nella malavita per sopravvivere e riuscire a reperire le ambite informazioni che i rapitori vogliono. Tradita ad ogni occasione, dovrà fare affidamento sul suo eccellente addestramento e sulla sua abilità nel combattimento in una corsa mortale per consegnare un riscatto che potrebbe scatenare una crisi globale.

Apocalipsis Z: El Principio Del Fin dal 31 ottobre

Una strana malattia simile alla rabbia inizia a diffondersi senza controllo in tutto il pianeta, trasformando gli esseri umani in creature estremamente aggressive. Ma Javier (Francisco Ortiz) sta vivendo da tempo la sua personale apocalisse: ancora provato dalla perdita della moglie in un incidente, da un anno è depresso e viva isolato dalla propria famiglia, con Lúculo, il suo gatto, come unica compagnia. Quando il contagio si estende, la sorella insiste perché lasci la città di Vigo e la raggiunga alle Isole Canarie, ma il piano fallisce. Javier e Lúculo sono presto costretti a partire, incontrando improbabili ma indispensabili compagni di viaggio per terra e per mare. Apocalipsis Z: El principio del fin è una storia di dolore, un viaggio di sopravvivenza, sia fisica che emotiva, con azione, suspense, un’infezione rabbiosa, un po’ di sangue… e un gatto brontolone.

Prime e seconde visioni

  • Ancora una possibilità | 4 ottobre
  • Challengers | 7 ottobre
  • Ghostbusters – Minaccia glaciale | 15 ottobre
  • Immaculate – La prescelta | 26 ottobre
  • La profezia del male | 30 ottobre

Altri film

  • Mangia prega ama | 1 ottobre
  • James Bond – la saga completa | 1 ottobre
  • Cinquanta sfumature – la trilogia | 1 ottobre
  • Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe | 1 ottobre
  • Rombo di tuono | 1 ottobre
  • Missing in Action | 1 ottobre
  • Scarface | 1 ottobre
  • Underworld – la saga completa | 1 ottobre
  • Conan the Barbarian | 15 ottobre
  • Spiral – L’eredità di Saw | 15 ottobre
  • The Wolf of Wall Street | 15 ottobre
  • Brian Banks – La partita della vita | 16 ottobre
  • Hostel | 16 ottobre
  • Gothika | 16 ottobre
  • The Punisher | 23 ottobre
  • Punisher – Zona di guerra | 23 ottobre
  • Anonymous | 30 ottobre
  • Monster Hunter | 30 ottobre

Le serie tv in uscita ad ottobre 2024

The Legend of Vox Machina S3 dal 3 ottobre

Nuova stagione della serie Original dal 3 ottobre. Tutto è in gioco nell’attesa terza stagione di The Legend of Vox Machina. Il percorso di distruzione del Conclave Cromatico si espande a macchia d’olio mentre il Re delle Ceneri dà la caccia a Vox Machina. Il nostro gruppo di simpatici sbandati dovrà affrontare i demoni che albergano dentro ognuno di loro (e quelli che li minacciano all’esterno) – nel tentativo di salvare i propri cari, Tal’Dorei e tutta Exandria.

Killer Cakes dall’8 ottobre

La nuova serie Original in due parti dall’8 ottobre. Dai visionari dell’horror Blumhouse Television e dai creatori di Cake Boss High Noon Entertainment, Killer Cakes è un competition show unico nel suo genere, in cui pasticceri con abilità “terrificanti” tenteranno di superare alcune delle sfide più spaventose mai viste in uno show. I concorrenti lavoreranno con i migliori professionisti di Hollywood in materia di effetti speciali horror per scatenare la propria contorta immaginazione e creare torte così disgustose, così inquietanti e così realistiche da popolare i vostri incubi.

Killer Cakes è condotto da un veterano del genere horror come Matthew Lillard (Scream, Five Nights at Freddy’s) insieme a giudici esperti, la regina dell’urlo Danielle Harris (franchise di Halloween) e l’originale food artist e autore di libri di cucina Nikk Alcaraz (Peculiar Baking). Tra i concorrenti: Amanda Yother: Rathdrum, ID Dillon Barlow: Houston, TX Dziedra “Z” Brusberg: Marysville, WA Deadra “Dee” Compean: Beaumont, TX Eszter Summerlin: Gulf Breeze, FL Jesse Lesser: Dallas, TX Mark Lie: Chicago, IL Shanelle Long: Pensacola, FL Ruth Amsel è la showrunner dello speciale in due parti, insieme agli executive producer Jason Blum e Gretchen Palek per Blumhouse Television e Scott Feely per High Noon Entertainment. Oltre al ruolo di conduttore, Lillard è anche executive producer. Killer Cakes è prodotto da Blumhouse Television, High Noon Entertainment di ITV America e Amazon MGM Studios.

Citadel: Diana, dal 10 ottobre 2024

La nuova serie Original dal 10 ottobre Milano, 2030: otto anni fa l’agenzia indipendente di spionaggio Citadel è stata distrutta da una potente organizzazione rivale, Manticore. Da allora, Diana Cavalieri (Matilda De Angelis), spia di Citadel sotto copertura, è rimasta sola, intrappolata tra le linee nemiche come infiltrata in Manticore. Quando finalmente le si presenta l’occasione di uscirne e sparire per sempre, l’unico modo per farlo è fidarsi del più inaspettato degli alleati, Edo Zani (Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee.

Citadel: Diana è diretta da Arnaldo Catinari e sviluppata da Alessandro Fabbri. Prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – con Amazon MGM Studios. La serie ha per showrunner ed executive producer Gina Gardini; con lei, nel ruolo di executive producer Riccardo Tozzi, Marco Chimenz, Giovanni Stabilini ed Emanuele Savoini. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot, Scott Nemes di AGBO e David Weil sono executive producer di Citadel: Diana e di tutte le serie nel mondo di Citadel.

Like A Dragon: Yakuza dal 24 ottobre 6 episodi, di cui gli ultimi 3 dal 31 ottobre

Rilasciata nel 2005 da SEGA, “Yakuza” è stata lanciata come serie di videogiochi per adulti, che ha riscosso un grande successo tra il suo pubblico di riferimento. La serie descrive la vita di gangster feroci ma appassionati e degli abitanti di un enorme quartiere a luci rosse, Kamurochō, un sobborgo fittizio modellato sul violento Kabukichō del distretto di Shinjuku, che fa da sfondo al gioco. Like a Dragon: Yakuza racconta il Giappone moderno e le storie drammatiche di personaggi intensi, come il leggendario Kazuma Kiryu, che i giochi non sono stati in grado di esplorare a fondo in passato.

The Pasta Queen dal 24 ottobre

The Pasta Queen ha come protagonista Nadia Caterina Munno, discendente di una dinastia di pastai italiani, che ha accumulato milioni di follower su TikTok e Instagram. In ogni episodio, il pubblico viaggerà con Nadia attraverso l’Italia, per trascorrere del tempo nella sua cucina da chef mentre condivide gli ingredienti essenziali delle regioni italiane che ha visitato e prepara con amore autentici piatti italiani.

NUOVE SERIE IN ARRIVO

  • I cavalieri dello zodiaco S2 e S3 | 1 ottobre
  • L’uomo tigre S2 | 15 ottobre
  • One Piece S1 | 20 ottobre
  • Ken il guerriero S2 | 25 ottobre
  • Demon Slayer – Kimetsu no yaiba S3 | 31 ottobre

Kit Connor non è interessato a interpretare Hulkling nel MCU

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Kit Connor non è interessato a interpretare Hulkling nel MCU

Nonostante le voci circolate qualche settimana fa, Kit Connor non è interessato a entrare nel MCU e a interpretare Hulkling. La star di Heartstopper Joe Locke ha recentemente fatto il suo debutto nell’MCU come Teen in Agatha All Along, anche se è abbastanza ovvio che si tratti solo di una copertura per il fatto che in realtà interpreta Wiccan.

Potrebbe esserci ancora un colpo di scena (forse questo Wiccan è in qualche modo legato a Nicholas Scratch?), ma quando questo seguito di WandaVision finirà, ci aspettiamo che i Marvel Studios abbiano un nuovo, giovane, Avenger.

Kit Connor e Joe Locke non saranno insieme nel MCU?

Tuttavia, i fan di Heartstopper potrebbero rimanere delusi nello scoprire che il co-protagonista di lunga data di Locke e interesse romantico sullo schermo Kit Connor non è d’accordo con i fan che suggeriscono che interpreti il ​​fidanzato di Wiccan, l’ibrido Kree/Skrull noto come Hulkling.

“Non credo che sarei una buona scelta per Hulkling, a dire il vero”, ha detto l’attore a Omelete in un’intervista. “Penso che alla fine la gente si stancherà di vedere me e Joe insieme, se continuassimo a fare così nei prossimi anni.”

Sarebbe un casting abbastanza prevedibile accoppiare questi due nell’MCU e, per quanto ne sappiamo, Miles Gutierrez-Riley è Teddy Altman nell’MCU. È anche possibile che i Marvel Studios scambino quel personaggio con Skaar di She-Hulk: Attorney at Law.

Kit Connor e Joe Locke in Heartstopper Stagione 3
Heartstopper Stagione 3 – Samuel Dore/Netflix Copyright © 2023 Netflix, Inc.

Altrove nella conversazione, Connor ha commentato la scelta di Locke di unirsi a un franchise così grande. “Joe è brillante e penso che Agatha sia la scusa perfetta per le persone per vederlo senza la mia brutta faccia”, ha scherzato. “Sai, vederlo fare il suo lavoro, senza essere distratto dal mio “Ciao”. Penso che la gente si divertirà a vedere Joe in tutta la sua gloria, proprio come voglio fare io, senza interferire.”

L’attore ha aggiunto: “Ho scoperto che [Locke era stato scelto] quando stavo ancora girando la seconda stagione [di Heartstopper]. C’è una battuta a riguardo anche nella seconda stagione, e credo che abbiamo finito per girarla un giorno o due dopo che ha ottenuto la parte. Sono davvero pessimo nel mantenere i segreti, quindi tutti lo sapevano. È stato davvero bello”.

I primi tre episodi di Agatha All Along sono ora in streaming su Disney+, con un nuovo episodio ogni giovedì. La terza stagione di Heartstopper arriva su Netflix il 3 ottobre.

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