Un nuovo fan trailer immagina
Keanu Reeves nel panni di Ghost
Rider, il personaggio dei fumetti Marvel creato da Roy Thomas, Gary
Friedrich e Mike Ploog. L’ultima volta che abbiamo visto l’alter
ego di Johnny Blaze in azione è stato nella serie Agents
of SHIELD, in cui l’antieroe aveva il volto di
Gabriel Luna.
Nella serie l’attore ha interpretato
la versione di Robbie
Reyes, ricoprendo un ruolo particolarmente significato durante la
quarta stagione dello show. In breve tempo, il personaggio è
diventato molto amato dai fan, tanto da spingere la Marvel a mettere in
cantiere uno spin-off per Hulu, che però venne cancellato prima
ancora di entrare in pre-produzione.
La versione di
Johnny Blaze del personaggio è stata interpretata da Nicolas Cage nei film Ghost
Rider del 2007 e Ghost Rider: Spirito di vendetta del
2011, entrambi accolti in maniera negativa da critica e pubblico.
Nonostante il fallimento dei film, Cage ha più volte dichiarato che
gli piacerebbe vedere un riavvio del personaggio sul grande
schermo, magari vietato ai minori, ma con un nuovo
attore.
Lo YouTuber Stryder HD – via
Screen Rant – ha realizzato un fan trailer dedicato a tutti gli
appassionati di Ghost Rider che immagina come
sarebbe Keanu Reeves nei panni del personaggio. Il
trailer utilizza estratti da alcuni celebri film dell’attore, come
Constantine e
John Wick, mescolati ad alcune scene di Luna nella serie
Agents of
SHIELD. Potete ammirare il trailer di seguito:
Adrianna Tomaz, meglio conosciuta
come Isis, sarà uno dei personaggi principali
all’interno di Black
Adam, l’annunciato cinecomic DC che avrà come
protagonista Dwayne
Johnson nei panni dell’antieroe del titolo. Da diverso
tempo circolano numerose voci a proposito della presenza, nel film,
di numerosi personaggi chiave dei fumetti DC: lo stesso Johnson, in
passato, ha confermato che il cinecomic introdurrà ufficialmente la
Justice Society of America (JSA) sul grande schermo.
Adesso, stando a quanto riportato
da The Illuminerdi,
sembra che anche Adrianna Tomaz farà il suo debutto nel DCEU
proprio grazie al film con protagonista “The Rock”. Stando ad
alcuni dettagli sulla sceneggiatura emersi online, nel film
Adrianna/Isis giocherà un ruolo molto importante, con momenti che
la vedranno dividere la scena con Adam e suo figlio Aziz (un nuovo
personaggio).
Nelle scene in questione, Adam si
sarebbe svegliato da un lungo sonno e starebbe provando ad
infondere la sua visione arcaica di morte e distruzione nella mente
del giovane Aziz. Questi momenti dovrebbero essere particolarmente
ironici, e dovrebbero giocare con il passato di Adam in qualità di
dittatore egiziano. Sembrerebbe, inoltre, che Adam soffrirà di
amnesia, non essendo in grado di ricordare cosa lo ha spinto a
risvegliarsi. Il ruolo di Adrianna dovrebbe essere in parte fedele
ai fumetti, in parte una rivisitazione del personaggio.
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra (Run all night, The Shallows),
arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021, con
le riprese che partiranno a Luglio 2020, come confermato nei mesi
scorsi dallo stesso Johnson.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro
tra il supereroe e la sua nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi,
i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni Duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black
Adam.” aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea“.
Esattamente 20 anni fa, il 7 aprile
del 2000, venne diffuso nell’ancora non troppo frequentato
internet, il primo promo de Il Signore degli
Anelli. Si trattava di un video in cui prendevano la
parola alcuni dei protagonisti di questo viaggio, tra cui Peter
Jackson, regista e mente dietro all’intero adattamento, e Elijah
Wood, interprete di Frodo Baggins.
Il video diede la possibilità di
dare una prima occhiata al lavoro che si stava facendo per portare
a schermo un romanzo da sempre considerato intraducibile, un’opera
tra le più importanti della letteratura del ‘900.
Quell’adattamento, ora lo sappiamo, ha segnato un prima e un dopo,
non solo per gli appassionati del romanzo, ma anche per tutti gli
accoliti che sono seguiti e per tutti coloro che si sono
approcciati al cinema da quel momento in poi.
Tecnicamente, narrativamente, a
livello emozionale, Il Signore degli
Anelli rappresenta ad oggi un esempio di adattamento
cinematografico vincente, che ha settato nuovi standard non solo
per il cinema di genere, che dopo l’uscita dei film ha ricevuto
nuova linfa con nuove visioni e linguaggi, ma anche per la tecnica
e per l’evoluzione degli effetti speciali e visivi nel mondo del
cinema.
I protagonisti di Harry
Potter sono ormai indissolubilmente legati ai volti degli
attori che li hanno interpretati sullo schermo. Che lo si voglia o
no, per quanto molti di essi siano differenti dalle precisa
descrizione che ne fa su carta J.K. Rowling, quei
personaggi ormai sono consegnati alla memoria collettiva con il
volto di chi li ha interpretati.
Tuttavia forse non tutti sanno che
il processo di casting per alcuni di questi personaggi è stato
lungo e difficile, e che le cose potevano andare diversamente. Ecco
gli attori che hanno quasi fatto parte del franchise.
Haley Joel Osment
Tutti sanno che il primo
film doveva essere diretto da Steven Spielberg che
avrebbe voluto come interprete di Harry
Potter il giovane attore americano Haley Joel
Osment. Osmet era già noto per aver interpretato il
piccolo Cole ne Il Sesto Senso ed era
senza dubbio una grande promessa del cinema.
Tuttavia questa scelta di casting
incontrò l’ostilità di Rowling che invece aveva posto la
condizione, per gli adattamenti dei suoi romanzi, che tutti gli
attori fossero britannici. Proprio per lo stesso motivo, quando
Spielberg lasciò il progetto e si fece avanti Chris
Columbus, anche Liam Aiken venne scartato
per il ruolo di Harry. L’attore finì per interpretare uno dei
protagonisti di Lemony Snicket – Una serie di
sfortunati eventi, mentre il ruolo del mago
occhialuto andrò all’esordiente Daniel
Radcliffe.
Naomi Watts
L’attrice australiana doveva essere
ingaggiata dalla Warner Bros per interpretare Narcissa Malfoy in
Harry Potter
e il Principe Mezzosangue. Il ruolo, come
sappiamo, andò a Helen McCrory, che però all’inizio doveva
interpretare Bellatrix Lanstrange. All’epoca delle riprese de
L’Ordine della Fenice, film in cui debutta il personaggio di
Bellatrix, McCrory era incinta, ed il ruolo andrò a Helena Bonham Carter.
Per quanto riguarda il presunto
rifiuto della Watts, però, più tardi si è scoperto che l’attrice
non ricordava di nessuna offerta da parte della WB e che non sapeva
nemmeno di essere stata considerata per il ruolo. Evidentemente la
proposta non arrivò mai all’attrice e venne scartata direttamente
dall’agente.
Robin Williams
Robin
Williams era un grandissimo fan della saga e anche
grande amico di Chris Columbus, con cui aveva
lavorato diverse volte. Quando venne a sapere dell’entrata in
produzione del film, chiamò Columbus per chiedere il ruolo di
Rubeus Hagrid, ruolo che gli venne rifiutato per decisione di
Rowling, sempre per la clausola della nazionalità.
Come sappiamo, il ruolo di Hagrid è
andato poi a Robbie Coltrane, che ne ha fatto uno
dei personaggi preferiti di tutta la saga. Sarebbe però stato
divertente vedere cosa sarebbe riuscito a realizzare Williams con
un ruolo apparentemente così distante dalle sue corde.
Tilda Swinton
Anche l’attrice premio Oscar Tilda Swinton poteva far parte del franchise,
visto che per Harry Potter
e il prigioniero di Azkaban i produttori avevano
pensato a lei per il ruolo di Sibilla Cooman. All’epoca si disse
che l’attrice non riuscì a partecipare per problemi di schedule, ma
poi è venuta fuori un’altra storia.
A quanto pare, Tilda
Swinton aveva dichiarato che considerava crudele il metodo
di insegnamento di Hogwarts, che non credeva che un tipo di
formazione scolastica come quella fosse adeguata a bambini così
piccoli, e così, questo suo commento, fece spazio a Emma Thompson, che ottenne infine il ruolo
dell’insegnante di Divinazione.
Tim Roth
Anche se si tratta di uno
dei casting migliori dell’intera saga cinematografica, Alan Rickman non è stato la prima scelta per
il Professor Piton. La produzione gli aveva preferito infatti
Tim Roth. Dicendo di sì alla Warner Bros, l’attore
sarebbe stato impegnato contemporaneamente anche nel remake de Il
Pianeta delle Scimmie, tuttavia la Warner era fortemente
intenzionata ad averlo, tanto che stava cercando di fare in modo
che potesse partecipare ad entrambi i progetti.
Roth però si sentì sopraffatto
dalla sua presenza in due progetti così grandi in contemporanea, e
nonostante i suoi figli volevano vederlo in Harry Potter, lui non
riuscì a rinunciare alla possibilità di lavorare con Tim
Burton. In seguito ha dichiarato che avrebbe messo in
scena un Piton molto diverso. I fan gli sono grati, vista la
popolarità di cui gode il compianto Alan Rickman nel ruolo del coraggioso Severus
Piton.
Ian McKellen
Foto dal Telegraph by CREDIT: STEPHEN PERRY
Dopo aver interpretato il
leggendario Galndalf per Il Signore degli
Anelli, Ian McKellen poteva essere anche Silente.
Sappiamo che Richard Harris, l’attore che
interpreta il Preside di Hogwarts nei primi due film del franchise,
morì poco dopo la fine delle riprese de La Camera dei segreti e
così si pensò a McKellen come degno sostituto.
Tuttavia, durante un’intervista
precedente, Harris aveva dichairato che Ian McKellen, insieme al suo collega di
Vicious, Derek Jacobi, e
a Kenneth Branagh, fosse tecnicamente brillante ma
privo di passione. McKellen decise dunque di rifiutare il ruolo
perché sapeva che il suo predecessore, anche se deceduto, non lo
avrebbe approvato. E il ruolo passò al “fumantino” Michael
Gambon.
Kate Winslet
L’episodio legato a
Kate Winslet sembra molto simile a quanto
accaduto a Naomi Watts. All’epoca di
Harry Potter e i Doni della Morte, la
Warenr Bros cercava un nome importante per il ruolo di Helena
Corvonero, un nome che potesse aggiungere risonanza all’ultimo
film, soprattutto alla luce dell’importanza del personaggio nel
terzo atto del racconto.
Sembra però che l’attrice rifiutò
immediatamente la proposta, salvo poi dichiarare che non aveva mai
sentito parlare di questa offerta, per sembra davvero solo una
questione di agenti. In seguito, Winslet partecipò al franchise di
Divergent, che però non è stato un grande
successo.
Henry Cavill
Prima di diventare
Superman, Henry Cavill ha dovuto incassare una lunga
serie di rifiuti. Il ruolo di Cedric Diggory
poteva andare a lui, infatti. L’attore ha sostenuto il provino per
il Tassorosso, ma non è stato scelto e il ruolo andato a Robert Pattinson.
Sempre contro Pattinson, Cavill
perse poi il ruolo di Edward Cullen in
Twilight, contro
Daniel Craig il ruolo di James Bond e
contro Christian
Bale il ruolo di Batman. Per
fortuna è arrivato Snyder, che lo ha invece scelto per interpretare
Superman.
Hugh Grant
Il secondo film del
franchise è allietato dalla presenza di Kenneth
Branagh nel ruolo di Gilderoy Allock, ma per quella parte
era stato immaginato Hugh Grant, re della commedia romantica.
L’attore di Notthing
Hill si trovò a scegliere se partecipare al franchise
o se essere protagonista di una commedia con Sandra Bullock, Due settimane per
farla innamorare. Sappiamo come sono andate le cose.
Certo, nel film con Bullock, Grant ha avuto un posto in cartellone,
ma quel progetto non è certo rimasto negli annali, cosa che invece
è capitato ai film di Harry Potter nel
loro complesso.
Eddie Redmayne
Sembra strano trovare
questo nome in questa lista, visto che
Eddie Redmayne è il volto di Newt Scamander,
protagonista del franchise di Animali
Fantastici. L’attore ha però sostenuto il provino per
interpretare il giovane Tom Riddle in Harry Potter e la
Camera dei Segreti, ruolo andato invece a
Christian Coulson.
In seguito ci ha riprovato, in
Harry Potter
e il Principe Mezzosangue, dove ha perso sempre
lo stesso ruolo in favore di Frank Dillane. Sembra
anche che abbia sostenuto un provino per interpretare un Weasley,
ma la sua occasione con il franchise magico è arrivata poi
successivamente, nel 2016.
Richard
Jewell, il film diretto da Clint Eastwood e basato
su fatti realmente accaduti, la storia di ciò che può accadere
quando quel che viene riportato oscura la verità, a partire dal
30 aprile sarà disponibile per l’acquisto in digitale (anche in 4K
UHD) su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili,
Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Dal 14
maggio sarà inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky
Primafila, Infinity e VVVVID.
Tra i contenuti
extra spiccano uno speciale dietro le quinte, con la
ricostruzione del Centennial Park e di tutte le scene diventate nel
tempo tristemente iconiche, interviste con il cast e il regista
Clint Eastwood, un focus dedicato alla ricostruzione dei
fatti del 1996 e al perché Richard Jewell sia un uomo che
merita di essere onorato e ricordato.
“C’è una bomba al Centennial Park.
Avete solo trenta minuti di tempo”. Il mondo viene così a
conoscenza di Richard Jewell, una guardia di sicurezza che
riferisce di aver trovato il dispositivo dell’attentato dinamitardo
di Atlanta del 1996. Il suo tempestivo intervento salva numerose
vite, rendendolo un eroe. Ma in pochi giorni, l’aspirante alle
forze dell’ordine diventa il sospettato numero uno dell’FBI,
diffamato sia dalla stampa che dalla popolazione, assistendo al
crollo della sua vita. Rivoltosi all’avvocato indipendente e contro
il sistema Watson Bryant, Jewell professa con fermezza la sua
innocenza. Ma Bryant scopre di doversi scontrare con i poteri
combinati dell’FBI, del GBI e dell’APD per scagionare il suo
cliente, e tenta di impedire a Richard di fidarsi delle stesse
persone che cercano di distruggerlo.
Il film è
interpretato dai premi Oscar Sam Rockwell (“Tre manifesti a Ebbing,
Missouri”) nei panni di Watson Bryant, e Kathy Bates (“Misery non
deve morire”, “American Horror Story” in TV) in quelli di Bobi, la
madre di Richard; mentre Jon Hamm (“Baby Driver – Il genio della fuga”)
è l’investigatore capo dell’FBI; Olivia Wilde (“La
vita in un attimo”) ritrae Kathy Scruggs la giornalista dell’
Atlanta Journal-Constitution, e Paul Walter Hauser
(“Tonya”) interpreta Richard Jewell.
Il premio Oscar Eastwood ha diretto
il film da una sceneggiatura del candidato all’Oscar Billy Ray
(“Captain Phillips – Attacco in mare aperto”), basata sull’articolo
di Vanity Fair “American Nightmare — The Ballad of Richard Jewell”
di Marie Brenner. Eastwood ha anche prodotto il film con la sua
Malpaso, insieme a Tim Moore, Jessica Meier, Kevin Misher, Leonardo
DiCaprio, Jennifer Davisson e Jonah Hill.
Il team creativo di Eastwood
comprende il direttore della fotografia Yves Bélanger e lo
scenografo Kevin Ishioka, insieme alla sua consueta costumista
Deborah Hopper e al montatore premio Oscar Joel Cox (“Gli
spietati”), che nel corso degli anni ha collaborato con Eastwood su
numerosi progetti. Musiche di Arturo Sandoval, lo stesso
compositore di “Il corriere – The Mule” del 2018. Warner Bros.
Pictures presenta una produzione Malpaso, Appian Way / Misher Films
/ 75 Year Plan Plan Production, “Richard Jewell”.
Doveva solo salvare
il figlio di un boss del crimine internazionale, intascare i soldi
e tornare a casa. Non rimettere in discussione la sua vita di
mercenario. Chris Hemsworth è Tyler
Rake, in un nuovo film Netflix prodotto dai fratelli
Russo. Dal 24 aprile. Ecco il trailer.
Tyler Rake (Chris
Hemsworth), un impavido mercenario del mercato nero,
viene arruolato per salvare il figlio di un boss del crimine
internazionale.
Diretto da: Sam
Hargrave Sceneggiatura di: Joe Russo Prodotto da: Joe Russo, Anthony Russo, Mike
Larocca, Chris Hemsworth, Eric Gitter, Peter Schwerin Cast: Chris Hemsworth, Rudraksh Jaisawl, Randeep
Hooda, Golshifteh Farahani, Pankaj Tripathi, Priyanshu Painyuli,
e David Harbour Girato in: India, Thailandia
Sinossi:
Tyler Rake (Chris Hemsworth),
mercenario che opera nel mercato nero, non ha nulla da perdere
quando viene ingaggiato per salvare il figlio rapito di un boss del
crimine internazionale. Ma nel torbido mondo dei trafficanti di
armi e di droga, questa missione, che da pericolosissima diventa
pressoché impossibile, cambierà per sempre la vita di Rake e del
ragazzo. Thriller elettrizzante e pieno di azione diretto da
Sam Hargrave, TYLER RAKE è una produzione di AGBO Films e
TGIM Films, Inc., con Joe Russo, Anthony Russo, Mike Larocca, Chris
Hemsworth, Eric Gitter, e Peter Schwerin come produttori.
Harry Potter, unico
figlio di James e Lily Potter, “il sopravvissuto”, colui che è
riuscito a salvare il Mondo Magico, era destinato a diventare un
eroe da quando aveva meno di un anno. Nonostante le sfortunate
circostanze in cui è stato cresciuto fino a quando non ha compiuto
undici anni ed è stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria
di Hogwarts, non ha mai perso la sua bontà d’animo e quel candido
stupore nei confronti delle sue gesta eroiche.
Ciò, ovviamente, non
significa che il maghetto occhialuto sia nato già formato e
totalmente consapevole dei suoi poteri e del suo destino. Tutti
cambiano mentre sono impegnati a crescere, e Harry Potter non fa
certo eccezione. Se è stato sempre destinato ad essere “il
prescelto”, sicuramente ha fatico per imparare ad accettare se
stesso e la sua storia…
Dal sottoscala a Grimmauld Place
Il ragazzo che viveva nello
sgabuzzino sotto le scale potrebbe essersi finalmente guadagnato
una piccola camera da letto a Privet Drive, ma il più grande
cambiamento in merito alla sua condizione è arrivato con la morte
del suo padrino, Sirius Black, in
Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Con la scomparsa di
Sirius, l’ultimo membro rimasto della famiglia Black, tutti i beni
di Felpato furono lasciati al suo figlioccio Harry. Ciò significa
che Harry era allora, e rimane ancora, il proprietario del numero
12 di Grimmauld Place.
Ereditare una fortuna
Ancor prima di ereditare il numero
12 di Grimmauld Place e il resto della fortuna della famiglia
Black, Harry entrò in possesso dell’eredità lasciata dai suoi
genitori alla
Banca dei Maghi Gringott. Quando mise piede a Diagon Alley per
la prima volta in Harry Potter e la Pietra Filosofale, il
maghetto occhialuto non aveva idea di come avrebbe fatto a pagare
tutto il materiale didattico necessario per accedere e studiare ad
Hogwarts, ma ben presto capì che – almeno dal punto di vista
economico – non avrebbe mai più dovuto preoccuparsi per il suo
futuro…
L’amore per gli animali
In Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, scopriamo
che Harry non ha una particolare venerazione per gli animali, e
questo principalmente a causa di zia Marge e dei suoi cani bulldog.
Le cose cambiano quando Harry riceve in dono la civetta delle nevi
Edvige, un regalo di compleanno per gli 11 anni del maghetto da
parte di Hagrid. Oltre agli animali domestici, Harry acquisirà col
tempo anche una certa affinità con gli animali magici in generale:
si è guadagnato la fiducia di Fierobecco e si fece aiutare da
Fawkes, la Fenice di Albus Silente; inoltre – non dimentichiamocelo
-, il prescelto è in grado di parlare il Serpentese…
Le relazioni sentimentali
In Harry Potter e la Camera dei
Segreti, il maghetto occhialuto è ancora troppo giovane per
sapere esattamente cosa fare quando Ginny Weasley gli invia un
messaggio di San Valentino tramite un nano. Due anni dopo, Harry
non ha ancora imparato a relazionarsi con le ragazze, tant’è che
non riesce a scegliere chi portare al Ballo del Ceppo. Anche quando
incontra Cho Chang ne
L’Ordine della Fenice, Harry non è in grado di gestire e
comprendere a pieno le sue emozioni, nonostante l’interesse che
nutre nei confronti della compagna sia sincero. Quando Harry e
Ginny riescono ad ammettere reciprocamente i loro sentimenti, è
chiaro che Harry, sebbene ancora leggermente confuso, sia maturato
e abbia iniziato a guardare con occhi diversi le persone che lo
circondano.
Il consolidarsi di un’amicizia
Per i primi undici anni della sua
vita, il rapporto di Harry con suo cugino Dudley definì in gran
parte le sue relazioni con i suoi coetanei. Tutti avevano paura di
provare a fare amicizia con Harry, proprio per paura di ritorsioni
da parte di Dudley. Alla fine le cose cambiano quando Harry riesce
finalmente ad entrare ad Hogwarts, che non sarà per lui soltanto
una scuola migliore, ma anche la prima scuola in cui Harry può
vivere senza lo spettro di Dudley che incombe su di lui. L’amicizia
di Harry con Hermione e Rone è l’invidia di tutti coloro che hanno
sempre sognato un rapporto autentico, slegato da qualsiasi vincolo
opportunistico e sorretto ed alimentato soltanto dal bene e
dall’affetto.
Da emarginato a leader
Non erano
solo le amicizie che mancavano ad Harry prima del suo arrivo ad
Hogwarts: erano relazioni significative di qualsiasi tipo ad essere
totalmente assenti nella sua vita. Come lo stesso sopravvissuto
dice ne La Camera dei Segreti,“Me ne
starò in camera mia senza fare il minimo rumore, fingendo di non
esistere”. Fortunatamente, grazie al
suo ingresso nel Mondo Magico, ben presto la vita Privet Drive sarà
per Harry un lontano ricordo. Dall’accoglienza al Paiolo Magico
durante la scoperta di Diagon Alley fino a tutte le sue seguaci ne
Il Principe Mezzosangue, Harry cresce molto rapidamente e
impara in fretta a prestare attenzione alle persone che lo
circondano.
Acquisire confidenza e fiducia
Harry non è mai stato davvero sicuro
delle sue abilità magiche durante gli anni trascorsi ad Hogwarts.
Prima di sedersi sotto il Cappello Parlante ne La Pietra
Filosofale, ha addirittura paura che lo stesso possa non
assegnarlo a nessuna casa, semplicemente perché non merita di
essere lì. Rispetto al mago che vediamo poi ne L’Ordine della
Fenice, Harry è una persona e uno studente totalmente diverso:
è in grado di preparare gli altri studenti alla Difesa Contro le
Arti Oscure, è capace di dichiarare il suo amore per Ginny Weasley
e di addentrarsi da solo nella Foresta Proibita per sfidare Lord
Voldemort. Ne ha fatto di strada il sopravvissuto da quando era
soltanto un ragazzo che viveva in uno sgabuzzino…
Dalla fortuna al talento
Da bambino, Harry riuscì a
sconfiggere Lord Voldemort grazie all’amore di sua madre e… ad un
“colpo di fortuna”. Quando Harry si mette a caccia degli Horcrux,
il prescelto ha un piano e sa esattamente cosa intende fare per
sconfiggere il Signore Oscuro una volta per tutte. Anche se
Hermione viene spesso etichettata come la strega più brillante
della sua età, anche Harry ha imparato a diventarlo lungo il suo
cammino. Dagli incantesimi generici al Patronus, Harry ha imparato
cosa significa combattere per se stessi. Forse non c’è nessun mago
nella storia di Hogwarts che, più di Harry, sia stato messo alla
prova nella comprensione della Difesa Contro le Arti Oscure.
Cosa significa avere una famiglia
Dall’essere un orfano maltrattato
alla creazione della propria famiglia, dal riuscire a costruire dei
solidi rapporti d’amicizia fino a sposare la donna che ama ed avere
tre figli, Harry capisce finalmente di non essere solo al mondo.
Dal non avere praticamente nessuno (tranne degli zii violenti)
all’unirsi al gigantesco clan Weasley, Harry è capace di costruire
quelle relazioni che aveva sempre desiderato. Quando la serie si
conclude, Harry capisce che famiglia non sono le persone che ti
crescono o con le quali sei legato da un vincolo di sangue, ma
coloro che sono disposte a supportarti e a starti accanto
nonostante i pericoli e le avversità.
Dipendere da se stessi
Harry è
sempre stato fortunato ma anche molto coraggioso fin da quando era
bambino, ma quando affronta Voldemort ne I Doni della Morte comprende ciò che
Hermione ha sempre saputo: Harry capisce finalmente di essere
un grande mago. Diventa consapevole di quanto la Bacchetta di
Sambuco possa essergli fedele, affronta Voldemort senza testimoni –
se non Hagrid e i Mangiamorte – e, coscienziosamente, sa che
sopravviverà sempre e comunque perché in grado di affrontare il suo
destino.
Nonostante l’emergenza coronavirus,
proseguono senza troppi cambiamenti i preparativi per il
Festival di Venezia, che dovrebbe svolgersi nelle
prime di settimane di settembre.
Tuttavia, a seguito dell’annuncio
del Festival di Toronto, che si sta preparando per una versione
digitale, la risposta di Venezia è che la Mostra non si può
realizzare in remoto. A Variety, un
portavoce del Fesitval più antico del mondo ha dichiarato che si
può pensare di utilizzare la tecnologia per alcuni progetti e
iniziative, ma non si tratta assolutamente di soluzioni che
sostituirebbero il Festival del Lido.
Parlando con l’ANSA, il direttore
del Festival di Venezia, Alberto Barbera, ha
dichiarato: “Toronto è un tipo differente di festival, non
comparabile con Cannes o Venezia, noi stiamo lavorando esattamente
come negli anni scorsi. Mancano ancora due mesi e davanti ci sono
tre scenari possibili: quello più pessimistico con la pandemia
ancora attiva che ci costringe a prendere un bell’anno sabbatico e
mettere questa edizione 2020 tra parentesi. C’è poi lo scenario più
ottimista, la pandemia si arresta e tutto torna come prima e,
infine, quello intermedio che prevede dei vincoli che ora non
possiamo prevedere e con i quali ci dovremo confrontare. Insomma
entrambe sono variabili non da poco che richiederanno decisioni
condivise, ma di fronte a dati certi. E questo prima di fine
maggio”.
In merito alla programmazione in
sala, Barbera aggiunge: “Non è detto che per le sale vada così
male se si torna però a una cosiddetta normalità e si supera la
diffidenza e la paura della gente sempre più abituata a vedere film
in streaming. Ma potrebbe anche tornare la voglia della gente di
condividere gli eventi in prima persona nonostante l’accelerazione
del mercato sempre più diviso tra distribuzione in sala e
streaming. La storia ci insegna che dopo periodi tragici,
cataclismi mondiali, si sviluppano molte inaspettate
energie”.
Intanto, il Festival di
Cannes rimane rimandato a fine giugno, inizio luglio,
con la possibilità di slittare e addossare le sue date a quelle di
Venezia e Toronto. Qualunque cosa accada, sembra ormai sicuro che i
prossimi due mesi saranno decisivi per la sorte di queste grandi
manifestazioni culturali.
Mentre commentava su
Twitter (via
Screen Rant) gli innumerevoli ritardi che si sono verificati di
recente nelle produzioni cinematografiche a causa della pandemia di
Covid-19, Derrickson ha rivelato di aver posticipato di ben cinque
mesi l’inizio delle riprese del film in modo da permettere a
Cumberbatch di poter interpretare il ruolo dello Stregone Supremo.
Nel 2016, Derrickson ha dichiarato che Cumberbatch era l’unico
attore che venne preso in seria considerazione per la parte, quindi
erano tutti disposti ad aspettare che fosse disponibile. Il tweet
originale del regista è visibile di seguito:
Mentre il MCU si appresta ad entrare
nella Fase 4 (con l’uscita di Black
Widow), lo Stephen Strange di
Cumberbatch è pronto a giocare un ruolo chiave nel futuro
dell’universo condiviso. Esplorando il Multiverso nel sequel,
Strange potrà aprire il MCU a maggiori opportunità a livello
narrativo. Purtroppo, ciò avverrà sotto l’egida di un altro regista
e non di Derrickson, che ha deciso di abbandonare il progetto per
alcune differenze creative con la Marvel. Il regista Sam Raimi dovrebbe prendere il suo posto.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la
nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al
confronto con Dormammu. Nel film c’erano
anche Benedict Wong, Tilda
Swinton e Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware inEndgame.
Ezra Miller nella
bufera a causa di una sua reazione assolutamente fuori dalla grazia
di Dio con una fan, in Islanda. L’attore ha affrontato e aggredito
la ragazza, portandole le mani al collo e scuotendola
violentemente. La scena è stata ripresa in video e sta facendo il
giro della rete.
La scena sembra quasi parte di uno
scherzo, tuttavia è Variety che conferma che si è trattato di una
vera e proprio rissa in un bar di
Reykjavik, conclusasi con l’allontanamento di
Ezra Miller dal locale.
Nel brevissimo video, vediamo
l’attore che dice ad una ragazza: “Cosa vuoi? Vuoi litigare? È
quello che vuoi?”, e lei, credendo in uno scherzo, si prepara
a “lottare” con lui. Peccato che Miller poi procede con una
aggressione in piena regola, con le mani al collo dell’ignara
ragazza. Ne segue una rissa.
https://www.youtube.com/watch?v=u1rRhPi18Vg
Ricordiamo che Ezra
Miller è parte fondamentale del franchise di
Animali Fantastici, in cui interpreta il
misterioso ruolo di Aurelius Silente. L’attore è giunto alla notorietà con
il film di Lynne Ramsay del 2011, E ora parliamo
di Kevin, con una straordinaria Tilda Swinton.
Oltre al franchise magico, Miller è
anche il Flash cinematografico in carica,
nonostante il suo film da solista sia stato più volte rimandato per
problemi di produzione.
Zachary Levi, attraverso il suo account Instagram,
ha deciso di celebrare l’anniversario dell’uscita nelle sale di
Shazam!,
il cinecomic DC diretto da David F. Sandberg che lo ha visto protagonista
lo scorso anno nei panni del supereroe creato da C.C. Beck e Bill
Parker.
Per celebrare un anno dall’uscita
del film (uscito nelle sale americane il 5 aprile 2019), Levi ha
condiviso uno scatto che lo vede con il costume del personaggio,
spiegando – attraverso la didascalia che ha accompagnato l’immagine
– di non vedere l’ora di iniziare a girare il sequel.
Al momento non sappiamo quando
partiranno le riprese di Shazam 2. Di
recente, il David F. Sandberg ha confermato che quasi
sicuramente
la produzione subirà un ritardo a causa della pandemia di
coronavirus.
Anche Levi, nel suo post, ha fatto
di nuovo riferimento all’emergenza, definendo la reclusione forzata
un’occasione per poter recuperare il primo film. Potete vedere il
post originale di seguito:
Shazam!è
uscito nelle sale ad aprile 2019. Nel cast Zachary
Levi, Asher Angel, Mark
Strong, Jack Dylan Grazer, Grace Fulton, Faithe Herman, Ian
Chen, Jovan Armand, Cooper Andrews, Marta
Milans e Djimon
Hounsou.
Abbiamo tutti un supereroe dentro di
noi, ci vuole solo un po’ di magia per tirarlo fuori. Nel caso di
Billy Batson, basterà gridare una sola parola – SHAZAM! – affinché
questo ragazzo adottato di 14 anni si trasformi nel Supereroe per
gentile concessione di un antico mago. Ancora bambino all’interno
di un corpo divino, Shazam si diverte nella versione adulta di se
stesso facendo ciò che qualsiasi adolescente farebbe con i
superpoteri: divertirsi! Volare? Vedere a raggi X? Saltare i
compiti a scuola? Shazam vuole testare i limiti delle sue capacità
con la gioiosa imprudenza di un bambino, ma dovrà padroneggiare
rapidamente questi poteri per combattere le forze mortali del male
controllate dal Dr. Thaddeus Sivana.
Nuove immagini dal backstage di
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ci mostrano
ulteriori dettagli sulla scena della battaglia con le spada laser
di Luke (Mark
Hamill) e Leia (Carrie
Fisher). I fan sono rimasti molto sorpresi quando
hanno scoperto, grazie al film di J.J. Abrams, che c’è stato un tempo in cui
Luke ha iniziato ad addestrare Leia per diventare uno Jedi, anche
se la Principessa ha rinunciato dopo aver avuto una visione e
scoperto che il suo addestramento avrebbe portato alla morte del
figlio Ben.
Ciò è stato raccontato ne L’Ascesa di Skywalker attraverso un rapido flashback
che ci mostra un giovane Luke ed una giovane Leia intenti a
combattere. La CGI è stata utilizzata per ringiovanire Hamill
attraverso il de-aging e permettergli di interpretare
Luke; per quanto riguarda la Fisher, scomparsa tragicamente nel
2016, è stata figlia
Billie Lourd ad interpretare Leia (la Lourd ha preso parte alla
trilogia sequel nei panni del tenente Connix).
L’edizione home
video de L’Ascesa di Skywalker conterrà una speciale featurette
che ci mostrerà com’è stata realizzata la scena dell’addestramento
Jedi di Leia. Nel film la scena in sé è molto breve, ma in origine
doveva essere molto più lunga. Adesso, diverse immagini tratte
dalla featurette in questione ci mostrano ancora di più nel
dettaglio una delle scene più sorprendenti e nostalgiche del
film. Potete vedere le foto andando su Screen
Rant o cliccando sull’immagine di seguito:
Lucasfilm e il
regista J.J.
Abrams uniscono ancora una volta le forze per
condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia
lontana lontana con Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam
Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle
Rejwan, Star
Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da
J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e
Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.
Se non fosse intervenuto James Gunn e la Disney e i Marvel Studios avessero seguito
soltanto le loro idee, probabilmente non avremmo mai visto Dave Bautista interpretare Drax il Distruttore
in Guardiani della Galassia.Gran parte del successo della saga è riconducibile alla
chimica tra i suoi protagonisti, un eterogeneo gruppo di
disadattati che riescono a dare vita ad una vera e propria famiglia
alternativa.
È difficile
immaginare altri attori nei panni di personaggi come Star-Lord o
Gamora, ma di recente James Gunn ha rivelato su
Twitter (via
Screen Rant) che ha dovuto combattere a lungo per assicurarsi
che Dave Bautista avrebbe interpretato il ruolo di
Drax il Distruttore. Rispondendo alla domanda di un fan sulla
questione, Gunn ha dichiarato di aver dover combattere per
permettere a Bautista di ottenere la parte, ma che “è stata la
battaglia più degna che abbia mai combattuto”.
È probabile che,
all’epoca, la Marvel volesse un attore molto più conosciuto di
Bautista nei panni del personaggio: fino ad allora, l’ex wrestler
aveva recitato soltanto ne Il Re Scorpione 3 – La battaglia
finale, L’uomo con i pugni di ferro e Riddick, sempre
in ruoli da non protagonista.
Per quanto riguarda Guardiani della Galassia Vol. 3, il
film – scritto e diretto da James
Gunn – non ha ancora una data di uscita ufficiale. Le
riprese del film dovrebbero partire ufficialmente a Febbraio
2021.
Il canale americano
FX dopo il
primo episodio ha diffuso le anticipazioni al secondo
episodio di What We Do In The Shadows 2, l’attesa
seconda stagione di What We
Do In The Shadows.
In What We Do In The Shadows 2×02 che si
intitolerà “Ghosts” I vampiri tengono una seduta per affrontare
un’infestazione di fantasmi, che porta a una più grande
infestazione di fantasmi. “Ghosts” è scritto da Paul Simms; diretto
da Kyle Newacheck.
What We Do In The Shadows 2×02
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Un video apparso online su
YouTube (e portato all’attenzione grazie a
IGN), ci mostra un test footage di Batman
Begins con Christian Bale che indossa il costume
dell’Uomo Pipistrettlo sfoggiato da Val Kilmer in Batman Forever. Bale ha interpretato
Bruce Wayne nella trilogia de Il cavaliere oscuro di
Christopher Nolan, costituita dai film Batman Begins, Il
cavaliere oscuro e Il cavaliere oscuro – Il ritorno;
Kilmer, invece, ha sostituito
Michael Keaton nei panni del Crociato di Gotham in Batman
Forever del 1995, diretto da
Joel Schumacher.
Alcuni screen test della trilogia de
Il cavaliere oscuro sono stati
condivisi online e ci mostrano il provino di Bale per il ruolo di
Batman con l’attore premio Oscar che indossa la Batsuit di Kilmer
dal film di Schumacher. Nel video è possibile vedere anche il
provino di Cillian Murphy e di Eion
Bailey per lo stesso personaggio, insieme a tutta un’altra
serie di screen test per gli altri attori apparsi nella saga,
inclusa Anne Hathaway. Potete vedere il video di
seguito:
La trilogia del cavaliere
oscuro (The Dark Knight Trilogy) è una trilogia di
film diretta da
Christopher Nolan, con
protagonista Batman, supereroe della DC Comics.
La serie è stata un successo di critica e di botteghino. Mentre il
primo film ha incassato al botteghino quasi 375 milioni di dollari,
sia il secondo che il terzo film hanno guadagnato 1 miliardo di
dollari. Ad oggi, la trilogia è considerata non solo come una delle
migliori opere del genere supereroistico, ma anche come una delle
migliori trilogie della storia del cinema.
In seguito al fallimento al
botteghino e alla critica di Batman &
Robin (1997), la Warner Bros. ha aperto al riavvio
della serie di film. Il cast della trilogia comprende: Christian Bale, che interpreta Bruce
Wayne (Batman), Michael
Caine (Alfred Pennyworth), Gary
Oldman (James Gordon), Morgan
Freeman (Lucius Fox) e Cillian
Murphy, che ricopre il ruolo del Dr. Jonathan
Crane (Spaventapasseri).
Il canale americano
FX ha diffuso le anticipazioni al primo episodio
di What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda
stagione di What We
Do In The Shadows.
In What We Do In The
Shadows 2×01 che si intitolerà “Resurrection” La nuova
famiglia di Nadja e Laszlo pone problemi a un Guillermo sempre più
ansioso, e i vampiri ottengono i servizi di un negromante locale.
“Resurrection” è scritto da Marika Sawyer e diretto da Kyle
Newacheck
What We Do In The Shadows 2×01
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
La regista Cathy Yan ha rivelato che amerebbe esplorare
la relazione tra Harley Quinn e Poison
Ivy in un’eventuale sequel di Birds of
Prey. Nei fumetti, i due iconici
personaggi sono protagonisti di una run sorprendente: alla fine,
diventano anche una coppia. Ecco perché molti fan non vedono l’ora
di vederle insieme sul grande schermo… e a quanto pare, non sono
gli unici.
In una recente intervista con
The Wrap, la Yan ha
parlato di un potenziale Birds of Prey 2,
rivelando: “Mi piacerebbe vedere Poison Ivy e, sicuramente, mi
piacerebbe vedere la relazione tra Harley Quinn e Poison Ivy”.
Al momento non sappiamo se la Warner ufficializzerà mai un sequel
del film – visti anche i risultati non proprio entusiasmanti
raggiunti al box office -, ma la Yan è convinta che il pubblico
voglia ancora vedere Harley in azione sul grande schermo:
“Penso che il pubblico non sia ancora pronto a dire addio ad
Harley Quinn, così come Margot Robbie non è ancora pronta a dire
addio ad Harley…”
Al momento sappiamo che Margot
Robbie tornerà a vestire i panni di Harley Quinn
in The Suicide Squad di James Gunn: è probabile che il destino della
Mattacchiona sul grande schermo verrà definito dopo l’uscita in
sala del reboot dedicato alla Squadra Suicida.
Birds of
Prey, diretto
da CathyYan, è uscito
nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast
anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee
Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black
Canary), Rosie Perez (Renee Montoya)
e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).
Ewan
McGregorinterpreta invece uno dei due principali
villain del film, Maschera
Nera, alter ego di Roman Sionis.
Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi
nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi
del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham
City.
“Avete mai sentito la storia del
poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della
principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita
di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa
Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista
di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz,
puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta
per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e
Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra
scelta che allearsi per abbattere Roman.”
Prima dell’uscita nelle sale di
Avengers:
Endgame, i fan non facevo altro che chiedersi in
che modo i Marvel Studios avrebbe concluso il
viaggio di Steve Rogers sul grande schermo, dal momento che il
contratto di Chris Evans con lo studio sarebbe scaduto.
Per molto tempo si è parlato del
fatto che Steve sarebbe morto durante la battaglia finale contro
Thanos, ma il cinecomic di Anthony e Joe
Russo ha riservato all’iconico Vendicatore un’uscita di
scena molto più gloriosa… e commovente: Steve decide di viaggiare
nel tempo, tornare agli anni ’40 e poter finalmente vivere la sua
vita con Peggy Carter; ormai vecchio, ritorna momentaneamente nel
presente per cedere lo scudo di Cap e la sua eredità a Sam
Wilson.
Si tratta di un
finale particolarmente emozionante, che a quanto pare non ha
fatto commuovere soltanto i fan della Casa delle Idee. In una
recente intervista con
Esquire in occasione della promozione della serie
Defending Jacob, è stato lo stesso
Chris Evans a rivelare che durante la visione del
finale di Endgame,
sua madre è “scoppiata in lacrime”.
Ma c’è una ragione più profonda
dietro tale commozione: come rivelato dall’attore, infatti,
interpretare Cap da vecchio ha ricordato alla madre il padre
defunto. Come spiegato dalla fonte, il nonno paterno di Evans,
Andrew Capuano, era a capo del Dipartimento delle finanze del
Massachusetts. Se siete curiosi di sapere che aspetto avesse il
nonno di
Chris Evans, a quanto pare basterà rivedere il finale di
Endgame per farsi un’idea…
Ricordiamo che Endgame è il film
di maggiore incasso dell’anno, nonché il più grande successo dei
Marvel Studios, che con l’avventura diretta da
Anthony e Joe Russo hanno chiuso
un arco narrativo lungo 22 film e 11 anni, portando a termine un
esperimento produttivo senza pari.
Endgame ha ottenuto
un grande successo di critica e pubblico, stabilendo numerosi
record al botteghino, diventando il maggior incasso nella storia
del cinema, e venendo candidato a svariati premi cinematografici,
tra i quali l’Oscar ai migliori effetti speciali.
Penultimo film della saga magica
Warner Bros, Harry Potter e i Doni della Morte Parte
1 è forse un film incompleto, perché come sappiamo
rappresenta solo la prima parte di una unità narrativa che è
l’ultimo libro della serie firmata da J.K.
Rowling.
Tuttavia è un film comunque molto
interessante e senza dubbio riserva sorprese e curiosità anche ai
fan più esperti. Ecco quello che non sai su Harry
Potter e i Doni della Morte Parte 1.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
20. Girare
la scena dei sette Harry è stato molto complicato, Daniel Radcliffe si è dovuto “camuffare” sette
volte da se stesso, per così dire, e ci sono voluti novanta ciak
per completarla.
19. La scena che
vede Hermione nella sua casa ci mostra un chiaro riferimento al
romanzo che nel film è andato leggermente perduto. Nel film vediamo
la ragazza scendere per il te, ma lei, invece di unirsi a loro,
cancella loro la memoria di sé ed esce. Sentiamo i due genitori si
sentono indistintamente parlare dell’Australia. Nel libro, la
potente strega cancella la memoria di sé ai due e li incanta
affinché desiderino nient’altro che andare a vivere in Australia.
La scena inoltre ci porta per la prima volta nella camera babbana
di Hermione. Emma Watson, consultatasi con gli arredatori,
fece in modo che la camera contenesse più libri di quanti ce ne
erano stati messi all’inizio.
18. Secondo il
produttore David Heyman, la copia di lavorazione
di Harry Potter e i Doni della Morte era
lunga cinque ore e mezzo e il copione girato circa 500 pagine.
Questa situazione ha giustificato la divisione del film in due
parti. Questo è anche il primo dei film del franchise ad essere
stato prodotto anche da J.K. Rowling.
17. Sir
John Hurt ha ripreso il ruolo di Ollivander. Erano
nove anni che l’attore non riprendeva il suo ruolo, essendo apparso
nel primo film. La sua assenza dal franchise è la più lunga. A lui
fa seguito Toby Jones, che nella versione
originale dà voce a Dobby e che ricompare qui dopo otto anni di
assenza dal franchise.
16. Come nei suoi
film precedenti, Evanna Lynch ha realizzato il
look e gli abiti di Luna Lovegood, incluse le scarpe, i gioielli, i
vestiti e molti degli oggetti interni a casa Lovegood. L’attrice ha
anche lavorato in prima persona alle coreografie che mette in scena
nella scena del matrimonio di Bill e Fleur, all’inizio del
film.
Quello che non sai su Harry Potter e i Doni della Morte Parte
1
15.David Holmes, lo stunt double di Daniel
Radcliffe, si è seriamente infortunato sul set, durante
una scena di inseguimento nel bosco. Il giovane stuntman ha
riportato danni permanenti alla spina dorsale a causa di una brutta
caduta.
14. Il Dr. Francis
Nolan, un linguista, ha ideato il Serpentese per questo e per gli
altri film in cui lo sentiamo pronunciare.
13. Si tratta
dell’unico film del franchise in cui non compaiono Dame
Maggie Smith (Professoressa Minerva McGrannit),
Alfred Enoch (Dean Thomas) e David
Bradley (Argus Filch). Quest’ultimo è anche uno dei
diversi membri del cast che abbiamo visto ne Il Trono
di Spade, della HBO, nei panni di Walder Frey.
Michelle Fairley (Mrs. Granger) è stata Catelyn
Stark, Ralph Ineson (Amycus Carrow) ha
interpretato Dagmer Cleftjaw, Freddie Stroma
(Cormac Mclaggen) è stato Dickon Tarly, Natalia
Tena (Nymphadora Tonks) è stata invece la bruta Osha.
12. All’epoca
della produzione del film, era stato erroneamente riportato che
Daniel Radcliffe avrebbe avuto delle scene di nudo
che avrebbero fatto alzare il PG del film. La notizia si è poi
rivelata falsa. C’è una scena nel film in cui Ron crede di vedere
Harry e Hermione che si baciano e i due sembrano nudi. Tuttavia la
scena fu girata in modo tale che sia Daniel che
Emma Watson indossavano dei jeans, mentre Emma aveva
un top senza spalline. Il regista David Yates
dichiarò che sebbene era importante dare l’impressione che i due
fossero nudi, la nudità degli attori non era fondamentale nella
scena, che prevede l’utilizzo di molti visual effects.
11. Uno dei poster
nel cafè in cui si rifugiano Harry (Daniel
Radcliffe), Ron (Rupert
Grint) e Hermione (Emma
Watson) è quello di Equus, la famosa piece teatrale in
cui lo stesso Radcliffe è apparso nudo.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
10.Harry Melling (Dudley Dursley) aveva perso così
tanto peso durante la sua pausa di un anno tra un film di
Harry Potter e l’altro che per le sue scene ha
dovuto indossare protesi facciali speciali. Il reparto trucco ha
impiegato quasi sei mesi per creare le protesi che sembrassero
abbastanza realistiche, ma alla fine, quasi tutte le sue scene sono
state tagliate.
9. Le scene con
Dobby e Kreacher sono state girate due volte. Prima i due elfi sono
stati interpretati fisicamente sul set dai rispettivi doppiatori,
in modo tale che gli altri attori, attrici e animatori avevano una
linea guida su cui lavorare. Poi la stessa scena è stata girata
senza i doppiatori, e qui il team di effetti visivi ha inserito i
personaggi in post produzione.
8. Il personaggio
di Unci Unci, il folletto della Gringott, è stato interpretato da
Verne Troyer in Harry Potter e la
Pietra Filosofale; questo casting ha fatto di lui uno
dei pochissimi attori americani a partecipare al franchise; ma la
sua voce è sempre stata di Warwick Davis. In
questo film, Davis interpreta Unci Unci e gli presta la voce. Davis
ha interpretato anche il Professor Vitious per tutto il
franchise.
7. Quando Harry,
Ron e Hermione vengono catturati nel bosco, la ragazza afferma di
chiamarsi Penelope Clearwater. Si tratta di un piccolo omaggio ai
romanzi, in cui sappiamo che quello è il nome di una ragazza di
Corvonero, fidanzata di Pearcy Weasley.
6. Le macchie di
sangue sulle mani di Hermione sono state eliminate dal trailer per
avere la possibilità di un PG-13 in fase di distribuzione.
Quello che non sai su Harry Potter
e i Doni della Morte Parte 1
5. Sir
John Hurt e Bill Nighy interpretano rispettivamente
Olivander e il Ministro della Magia. I due hanno entrambi
partecipato alla realizzazione de Il Signore degli Anelli del 1978.
Nighy doppiava Samvise Gamgee mentre Hurt era la voce di
Aragorn.
4. Sia M.
Night Shyamalan che Guillermo Del Toro
avevano espresso interesse a dirigere gli ultimi due adattamento
del franchise. La Warner però decise per il più “sicuro” Yates.
3. Miranda
Richardson (Rita Skeeter) e Helena Bonham Carter (Bellatrix LeStrange)
hanno interpretato entrambe la Regina di Cuori di Lewis Carroll.
Richardson in Alice nel paese delle
meraviglie (del 1999) e Carter in Alice
in Wonderland (2010) e Attraverso lo
Specchio (2016).
2. Quando il
ciondolo horcrux si apre, la prima cosa che ne esce sono dei ragni.
Si tratta della più grande paura di Ron, come sappiamo, ma è anche
la paura di Rupert Grint, per questo le espressioni di
terrore per l’attore non sono state difficili da replicare.
1.David
Ryall è il sesto attore di Harry Potter ad aver
interpretato Winston Churchill. Robert
Hardy, Michael Gambon, Timothy Spall, Brendan Gleeson e
Gary Oldman hanno interpretato lo statista
inglese. Inoltre, nella scena di Harry Potter in cui c’è Ryall,
vediamo anche Miranda Richardson, che ha interpretato la moglie di
Churchill.
Considerato uno degli attori svedesi
più popolari e di maggior talento degli ultimi decenni,
Stellan Skarsgård ha negli anni imposto il proprio
volto partecipando ad alcuni tra i più popolari film di Hollywood,
distinguendosi tanto in opere d’autore quanto in blockbuster. I
suoi ruoli sono spesso divenuti iconici, e tutt’oggi continua a
regalare grandi interpretazioni. Ecco 10 cose che non sai
di Stellan Skarsgård.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nei primi anni della sua carriera
l’attore ha recitato in numerose produzioni televisive svedesi,
mentre recentemente è tornato sul piccolo schermo per recitare
nella serie River (2015) e Chernbyl (2019),
acclamata produzione dove Skarsgård ricopre il ruolo di Boris
Šcerbina, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e capo
dell’Ufficio per il Combustibile e l’Energia.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Da sempre apprezzato per il suo talento,
Skarsgård ha nella sua carriera ricevuto diversi prestigiosi
riconoscimenti all’interno dell’industria cinematografica. Nel 2020
vince infatti il suo primo Golden Globe come miglior attore non
protagonista per serie Chernobyl, e per la stessa
categoria verrà nominato anche agli Emmy Awards e ai Satellite
Awards. Vanta inoltre tre candidature come miglior attore agli
European Film Awards.
Stellan Skarsgård: chi sono i suoi
figli
7. Ha diversi figli divenuti
attori. Dal suo primo matrimonio, l’attore dà alla luce
sei figli. Di questi, tre avrebbero seguito le orme del padre
divenendo attori. Si tratta di Alexander
Skarsgård, noto per il suo ruolo in Big Little
Lies,GustafSkarsgård,
celebre per aver recitato in Vikings, e Bill
Skarsgård, divenuto celebre per essere stato il pagliaccio
Pennywise in It – Capitolo uno e It – Capitolo
due.
6. Ha avuto altri
figli. Nel 2007 l’attore divorzia dalla prima moglie, con
cui era sposato dal 1975 e nel gennaio del 2009 contrae nuove nozze
con la produttrice Megan Everett. Da lei l’attore avrebbe
poi avuto altri due figli, nati rispettivamente nel 2009 e nel
2012, raggiungendo così un totale di otto figli.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Stellan Skarsgård in Pirati dei
Caraibi
5. Ha dovuto sottoporsi ad
ore di trucco. Nel 2006 l’attore raggiunge la fama
mondiale grazie al ruolo di Sputafuoco Bill Turner. Per ricoprire
tale parte, l’attore dovette sottoporsi a numerose ore di trucco
per dar vita alle sembianze deformi del personaggio. Inizialmente
si pensò di amplificare il trucco tramite la CGI, ma l’idea venne
abbandonata. Il suo è così stato l’unico personaggio ad indossare
del make-up all’interno dell’equipaggio dell’Olandese Volante.
Stellan Skarsgård in Mamma
mia!
4. Ha sorpreso la
regista. Nel film Mamma mia!, l’attore ricopre il
ruolo di Bill, uno dei possibili padri del personaggio interpretato
dall’attrice Amanda
Seyfried. Durante una scena, l’attore avrebbe dovuto
cucinare sulla barca del personaggio. Egli tuttavia sorprese la
regista indossando solo un grembiule, il quale però gli lasciava
scoperto il sedere. Quando si mostrò pronto per le riprese, la cosa
colse di sorpresa la troupe, il quale dovette interrompere le
riprese per via delle risate.
Stellan Skarsgård in Chernobyl
3. Ha accettato la parte per
il suo attivismo ambientale. Da anni l’attore è uno
strenuo difensore dell’ambiente, e in più occasioni ha espresso
duri giudizi su quelle attività umane che ne minano la
sostenibilità. Per questa sua vocazione, Skarsgård ha deciso di
ricoprire il ruolo offertogli nella serie, desiderando da tempo di
partecipare ad un progetto che ricordi la pericolosità di
catastrofi simili e spinga a ricercare fonti di energia alternative
e sostenibili.
2. I truccatori lo hanno
aiutato a vincere il Golden Globe. Nel suo ironico
discorso di ringraziamento per la vittoria del Golden Globe,
l’attore ci ha tenuto a ringraziare i suoi truccatori. Per recitare
nella serie, questi lo hanno fornito di un paio di
sopracciglia finte, elemento che a detta di Skarsgård gli ha
permesso di ottenere un volto più memorabile ed espressivo.
Stellan Skarsgård: età e
altezza
1.Stellan
Skarsgård è nato aGöteborg, in Svezia,
il 13 giugno 1951. L’attore è alto complessivamente 205
centimetri.
Nel corso della sua carriera
l’attore Frank Grillo ha recitato in celebri film
d’azione, dimostrando così la sua predilezione per tale genere. Tra
le sue partecipazioni più recenti si annoverano quelle all’interno
del Marvel Cinematic Universe, come
anche i ruoli ricoperti per alcune note serie TV. Ecco 10
cose che non sai di Frak Grillo.
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. L’attore intraprende la propria
carriera recitando nel ruolo di Hart Jessup nella soap opera
Sentieri (1996-1999). Negli anni seguenti si fa notare
grazie ad alcuni piccoli ruoli in serie come Wasteland
(1999), The Shield (2002-2003), For the People
(2002-2003) e Blind Justice (2005). Diventa poi noto per
il ruolo di Nick Savrinn in Prison Break (2005-2006), per
poi continuare a recitare per il piccolo schermo in serie come
The Kill Point (2007), The Gates (2010),
Kingdom (2014-2017) e Billions (2020), recitando
accanto agli attori Paul Giamatti, Damian
Lewis e Maggie
Siff.
8. È anche
produttore. Nel corso degli anni Grillo non si è occupato
solo di recitazione, ma ha ricoperto anche il ruolo di produttore
in diverse occasioni. Tra i film da lui prodotti si annoverano
The Crash – Minaccia a Wall Street (2017),
L’autista (2017), El Chicano (2018), Into the
Ashes (2019), Point Blank: Conto alla rovescia
(2019), con Anthony
Mackie, e Quello che non ti uccide (2020),
con gli attori Mel Gibson, Naomi Watts
e Michelle
Yeoh.
Frank Grillo è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 302 mila persone. All’interno
di questo Grillo è solito condividere con i propri fan alcuni suoi
momenti quotidiani, da quelli svago a quelli passati ad allenare il
proprio fisico. Non mancano poi anche immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Frank Grillo: chi è sua moglie
6. Ha sposato una sua ex
collega. Sul set della soap opera Sentieri,
Grillo conosce l’attrice Wendy Moniz. Dopo un
periodo di frequentazione, i due decidono infine di sposarsi nel
2000. Dalla loro unione nasceranno due figli, rispettivamente nel
2004 e nel 2008. Particolarmente legato alla propria famiglia,
l’attore è solito spendere molto tempo con sua moglie e i figli,
come testimoniano le numerose foto presenti a riguardo sul suo
profilo Instagram.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Frank Grillo e la Marvel
5. Ha interpretato un
celebre villain. Per la Marvel, l’attore ha ricoperto il
ruolo di Brock Rumlow nel film Captain America: The Winter
Soldieri. Al termine di questo, il personaggio getta le basi
per assumere i panni di Crossbones. Questi è uno spietato sicario,
dotato di grande forza fisica ed esperienza nel combattimento corpo
a corpo.
4. Ha ripreso di recente il
suo ruolo. Grillo ha recentemente ripreso il ruolo di
Brock Rumlow nel film Avengers: Endgame. Egli compare
infatti nel segmento ambientato a New York nel 2012, e nel suo
breve cameo lo si vede interagire con Captain America,
replicando una scena già vista all’interno del MCU.
Frank Grillo in Prison Break
3. Ha avuto un ruolo di
rilievo nella prima stagione. All’interno della prima
stagione di Prison Break l’attore ricopre il ruolo di Nick
Savrinn, avvocato che aiuta Veronica Donovan nel dimostrare che
Lincoln Burrows non ha ucciso Terrence Steadman. Intromessosi in
una storia più grande di lui, Savrinn cercherà fino all’ultimo di
fare la cosa giusta, finendo però ucciso brutalmente.
Frank Grillo: il suo fisico
2. Si allena
costantemente. Negli anni l’attore ha ricoperto in più
occasioni ruoli in film d’azione. Per poter dunque affrontare tali
performance al meglio, Grillo è solito allenarsi diverse ore al
giorno, sfoggiando un fisico marmoreo. Sul suo profilo Instagram è
solito condividere con i propri fan alcuni momenti di tali
allenamenti, mostrando anche i suoi progressi.
Frank Grillo: età e altezza
1. Frank Grillo è nato a New
York, Stati Uniti, l’8 giugno 1965. L’attore è alto
complessivamente 179 centimetri.
La Universal
Pictures International Italy ha annunciato oggi Home
première del sequel del musical d’animazione della
DreamWorks Animation del 2016, Trolls
World Tour. A partire dal 10 aprile, potrete trovare
sul sito: www.trollsfilm.it
l’elenco delle piattaforme digitali su cui sarà possibile
noleggiare il film.
In questa nuova
avventura ritroviamo Poppy, la protagonista doppiata
da Francesca Michielin, una delle artiste più
complete ed interessanti del panorama attuale, al lavoro sul nuovo
album che uscirà in primavera. Poppy sarà accompagnata nella
sua avventura dall’inseparabile Branch, doppiato dal pluripremiato
cantante e chitarrista dei The
Kolors, Stash.
I nostri eroi
saranno catapultati ben oltre ciò che hanno conosciuto in passato,
Poppy e Branch scoprono di essere solo una delle sei tribù di Troll
sparse su sei terre diverse e che si esprimono attraverso sei
differenti tipi di musica: Funk, Country, Techno, Classica, Pop e
Rock. Il loro mondo sta quindi per diventare molto più grande e
molto più rumoroso. Ma, come membro della regalità hard-rock, la
Regina Barb che avrà l’inconfondibile voce
di Elodie, vuole distruggere tutti gli altri
tipi di musica per far sì che il rock regni sovrano. Con in gioco
il destino del mondo, Poppy e Branch, insieme ai loro amici tra cui
Mini Diamante doppiato dall’eclettico artista Sergio
Sylvestre, partono per visitare tutte le altre terre
e unire i Trolls in armonia contro Barb, che invece fa di
tutto per metterli in ombra.
Anche se molti fan di Harry Potter faticano a scindere gli attori
che compaiono nella serie dalle loro controparti “magiche”, i più
sanno benissimo che molti di loro hanno ricoperto ruoli altrettanto
incredibili durante la loro carriera.
Grazie a IMDb,
ScreenRant
ha stilato una classifica che segnala i migliori ruoli del cast del
franchise cinematografico basato sulla fortunata saga letteraria di
J.K. Rowling, al di fuori del Mondo
Magico…
Daniel Radcliffe
Il miglior ruolo del personaggio
principale della saga secondo IMDb è il suo cameo in
Extras.
Daniel Radcliffe è apparso nella sitcom britannica scritta e
interpreta da Ricky Gervais nel lontano 2006, quando era ancora
solo un bambino, nei panni di un teenager ossessionato dal sesso
che cerca di attirare chiunque sia possibile sul set.
Emma Watson
Anche se
Emma Watson potrebbe aver ricevuto negli anni maggiori consensi
per il suo attivismo politico rispetto alle sue doti interpretative
mostrate dopo la fine dell’esperienza con la saga di
Harry Potter, è comunque riuscita a prendere parte a film
molto acclamati (come il recentissimo Piccole
donne). Il suo ruolo più amato secondo IMDb risale proprio
al 2012, anno successivo alla conclusione del franchise sul
maghetto occhialuto, quello in Noi siamo infinito di Stephen Chbosky.
Rupert Grint
Nonostante il successo ottenuto
grazie al ruolo di Ron Weasley, la carriera di
Rupert Grint non è stata particolarmente brillante: oltre alla
saga di
Harry Potter, infatti, la filmografia dell’attore vanta
uno sparuto numero di altri ruoli, essenzialmente in commedie. La
sua apparizione in un episodio della serie Servant diretta
– tra gli altri – da M. Night Shyamalan è attualmente il suo ruolo
più apprezzato su IMDb.
Alan Rickman
Per i piccoli interpreti di
Harry Potter, il franchise ha trasformato le loro vite e
dato iniziato alle loro carriere (più o meno fortunate). Per gli
attori già navigati che hanno preso parte alla saga, invece, è
stato l’opportunità di interpretare personaggi iconici e far
breccia nel cuore di una fetta di pubblico più giovane. È il caso
ad esempio di
Alan Rickman, che prima di interpretare Severus Piton aveva già
una carriera incredibile alle spale. Il suo ruolo più amato secondo
IMDb è quello dello spietato antagonista in Trappola di
cristallo al fianco di Bruce Willis.
Robbie Coltrane
La vera spalla comica del franchise
è indubbiamente l’Hagrid di Robbie Coltrane. Molto prima che
entrasse a far parte della saga nata dalla mente di J.K. Rowling,
però, Coltrane aveva già conquistando il pubblico grazie alla serie
tv Cracker, dramma che ha visto l’attore interpretare
Fitz, uno psicologo criminale al servizio della polizia di
Manchester, intento a risolve una varietà di crimini. L’episodio
della serie “To Be A Somebody: Part 1” ha ottenuto su IMDB la media
impressionante di 9,2.
Michael Gambon
Michael Gambon, la seconda
“incarnazione” di
Silente (in sostituzione del defunto Richard Harris), è un
attore con una lunghissima carriera alle spalle. Grazie al ruolo
del Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, la sua
filmografia si è espansa ulteriormente, nonostante quello nella
celebre saga resti – per ovvi motivi – uno dei suoi ruoli più
iconici. Tuttavia, un altro ruolo molto amato è quello ne
Il discorso del re, in cui interpreta Re Giorgio V.
Tom Felton
Pochi anni dopo aver detto addio al
suo eccellente ritratto di Draco Malfoy nella saga di
Harry Potter,
Tom Felton ha ottenuto un ruolo nella terza stagione della
popolare serie The Flash. Ha interpretato il ruolo del
dottor Alchemy, un genio che possiede abilità come la telepatia e
la psicocinesi. L’episodio “I Know Who You Are” è stato valutato
9.0 su IMDb.
Ralph Fiennes
Ralph Fiennes è un altro attore che aveva già una carriera
sorprendente, prima ancora che la saga di Harry Potter nascesse. Uno dei suoi ruoli più iconici
è arrivato nel 1993, quando ha interpretato l’ufficiale nazista
Amon Göth in Schinderle’s List di Steven Spielberg, uno dei più
grandi capolavori della storia del cinema.
Maggie Smith
La carriera
di
Maggie Smith – vera e propria istituzione della settima arte –
è iniziata nel lontano 1956, e nel 1969 l’attrice aveva già dato
vita ad uno dei suoi ruoli più iconici. Stiamo parlando de La
strana voglia di Jean, in cui interpreta un’insegnante di
scuola media, apparentemente moderna e anticonvenzionale, ma che in
realtà nasconde una pericolosa fascinazione per i regimi totalitari
e le ideologie oscurantiste.
Helena Bonham Carter
Forse
penserete che, dato il grande successo del film e lo status di
cult raggiunto nel corso degli anni, Fight Club sia il titolo più amato della filmografia
di
Helena Bonham Carter. O magari uno dei tanti film realizzati
insieme all’ex compagno
Tim Burton. E invece no: si tratta dell’episodio “Aberfan”
della celebre serie tv The Crown, in cui l’attrice
interpreta la principessa Margaret.
Gary Oldman
Conosciuto anche per la sua
meravigliosa carriera fatta di incredibili ruoli a teatro,
Gary Oldman non poteva che rendere la versione cinematografica
di Sirius Black un enorme successo. Ad oggi, il ruolo più amato
dell’attore stando a IMDb è quello di Jim Gordon nel
Il cavaliere oscuro, considerato il miglior film di
supereroi mai realizzato.
Warwick Davis
A
Warwick Davis sembra piaccia apparire nei franchise
cinematografici più famosi di sempre: sia in Harry Potter che in Star Wars lo vediamo tornare quasi regolarmente.
Il ritorno dello Jedi, il suo primo ruolo
cinematografico nonché la prima volta che lo abbiamo visto nei
panni di Wicket W. Warrick, detiene un punteggio pari a 8,3 su
IMDb.
Julie Walters
L’ultimo film della saga di Harry Potter potrebbe essere su IMDb il più amato di
Julie Walters, ma giusto un gradino più su, proprio in cima alla
classifica, troviamo Paddington
2. Piccola curiosità: anche
Imelda Staunton (che interpreta la professoressa Umbridge in
Harry Potter) è presente in quel film in qualità di
doppiatrice.
Domhnall Gleeson
Uno degli attori più talentuosi
della sua generazione,
Domhnall Gleeson interpreta Bill Weasley nella saga di
Harry Potter, mentre suo padre Brendan interpreta Alastor
Moody. Entrambi hanno recitato in una serie di ruoli davvero
incredibili al di fuori del mondo magico, ma l’interpretazione più
apprezzate di Domhanall secondo IMDb è quella in uno episodio della
serie antologia Black Mirror in cui interpreta un ragazzo
che muore e che viene riportato in “vita”, sotto forma di androide,
dalla sua fidanzata, alla ricerca disperata di un modo per colmare
il vuoto e l’assenza.
Emma Thompson
È davvero difficile riuscire a dire
quale possa essere il ruolo miglior (o il più amato) di
Emma Thompson, considerato che ci troviamo di fronte ad
un’attrice che riesce praticamente ad essere credibile e
incredibile in qualsiasi ruolo interpreti. Eppure, secondo IMDb, il
suo ruolo favorito è quello ne Il nome del padre, grazie
al quale ottenne anche una nomination all’Oscar come migliore
attrice non protagonista.
Nella stessa settimana in cui ARF! il Festival
del Fumetto di Roma a causa dell’emergenza
Coronavirus annuncia la “sospensione in data da
destinarsi” della propria VI edizione programmata il prossimo
maggio – (perché, come sottolineano gli
organizzatori, «ARF! è una grande festa e aspetteremo il momento
giusto in cui la faremo tutti insieme. Più di prima. Più di
sempre.») – grazie alla copie
pre-ordinate del libro COme VIte
Distanti, a una decina di giorni dal lancio
dell’iniziativa ARF!, PressUP e tutte
le autrici e gli autori coinvolti hanno
donatoi primi 10.000 euro all’Ospedale
Spallanzani di Roma.
Partner fondamentale dell’intera iniziativa benefica è
proprioPressUP, tech company italiana che
offre l’eccellenza nel campo della stampa on-line, che
stamperà il libro a titolo gratuito: «Noi di PressUP
– ha dichiarato Vincenzo Cirimele, founder &
CEO – siamo davvero felici di partecipare
attivamente al progetto Come Vite Distanti ideato da ARF!, realtà
con la quale abbiamo stretto una splendida partnership nel corso
degli ultimi anni. Crediamo molto in questa iniziativa che ha
riunito i grandi del Fumetto per aiutare concretamente chi combatte
il Covid-19» .
Dopo l’apertura della danze ad opera
di Gipi (tav. 1) e le prime tavole
di Stefano Caselli (tav.
2), Giorgio Pontrelli (tav.
3), Gigi Cavenago (Tav.
4), Eleonora Antonioni (Tav.
5), Bruno Cannucciari (tav.
6), Giuseppe Palumbo (tav.
7), Francesco Guarnaccia (tav.
8), Stefano Simeone (tav.
9), Lorenza Di Sepio (tav.
10), Martoz (tav.
11), Giacomo Bevilacqua (tav.
12), Emiliano Mammucari (tav. 13), ai
già
annunciati Zerocalcare, Sio, Sara
Pichelli, Francesco
Artibani, Katja
Centomo, Laura
Scarpa, Werther
Dell’Edera, Rita
Petruccioli, Ratigher, LRNZ, Fumettibrutti, Mirka
Andolfo, e Davide
Toffolo e tantissimi altri, si sono aggiunte nel
frattempo le firme altrettanto prestigiose di Manuele
Fior, Zuzu, Maicol &
Mirko, Matteo
Scalera, Mario
Alberti e Silvio Camboni, che
pubblicano tutti regolarmente per le maggiori case editrici
italiane quali Sergio Bonelli Editore, Disney, Bao Publishing,
Coconino Press, Feltrinelli Comics. Oblomov, Tunué, Rizzoli Lizard,
Shockdom e Panini Comics, fino a grandi editori stranieri come
Marvel, DC Comics, Image,
Glénat.
Grazie ad una serie di immagini
esclusive dal backstage del film, possiamo dare uno sguardo a come
è stata costruita la gigantesca sala del trono di Palpatine in
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker. Il
ritorno del malvagio Imperatore è stato al centro del principale
conflitto del film che ha ufficialmente chiuso la saga degli
Skywalker, uscito nelle sale a dicembre dello scorso anno. Le sale
del trono sembrano essere una componente chiave in molti film di
Star Wars, ma quella di Palpatine è di gran lunga la
migliore di tutte.
I fan sono rimasti sorpresi quando
hanno scoperto del ritorno di Palpatine grazie al
primo trailer ufficiale del film di J.J. Abrams, iniziandosi a chiedere come
l’Imperatore fosse sopravvissuto dopo la sua “apparente” morte ne
Il ritorno dello Jedi.
Il romanzo basato sul film ha approfondito il modo in cui il
Sith è riuscito a sopravvivere, spiegando che il Palpatine del nono
episodio è a tutti gli effetti un clone dell’originale.
Dal canto suo, il film è
assolutamente vago circa il suo ritorno, nonostante Palpatine abbia
avuto un suo scopo ben preciso, scopo giunto ad una drammatica
conclusione all’interno di una sala del trono a dir poco
monumentale, che avrebbe fatto sentire “a disagio” perfino un
villain della portata di
Darth Vader.
I fan di Star Wars possono adesso dare un’occhiata a queste
fantastiche immagini dal backstage del film che ci mostrano la
costruzione della gigantesca sala del trono di Palpatine. Le
immagini sono prese da una featurette inclusa nell’edizione home
video del film.
Potete vedere le foto andando su
Screen Rant o cliccando sull’immagine di seguito:
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le
forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una
galassia lontana lontana con
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente
conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno
nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill,
Adam Driver, Daisy
Ridley, John
Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall
Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas
Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan,
Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto
da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley
e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.
Alcuni dettagli su una primissima
versione della sceneggiatura de Il Signore degli Anelli – Il ritorno del
re di Peter Jackson rivelano che, inizialmente, il
regista avrebbe voluto trasformare l’eroico hobbit Frodo
interpretato da Elijah Wod… in un assassino!
Grazie a WinterIsComing.net
sono infatti emersi online alcuni estratti dalla biografia di
Jackson del 2006 dal titolo “Peter Jackson: A Film-maker’s
Journey” che raccontato proprio delle intenzioni originali
del regista in merito al personaggio di Frodo. Come apprendiamo
dalla fonte, Jackson e il suo team creativo avevano inizialmente
pensato di imputare a Frodo la caduta di Gollum dal bordo del
precipizio nel Monte Fato, scena che sarebbe stata pensato come un
vero e proprio “omicidio”.
Nonostante avesse
effettivamente girato quel momento, Jackson nutriva molti dubbi
sulla svolta omicida di Frodo: ciò era in gran parte dovuto a
J.R.R. Tolkien, autore de
Il Signore degli Anelli. Il regista, infatti, credeva che
questo cambiamento “andasse contro tutto ciò che Tolkien voleva
che i suoi eroi facessero.”
Nel libro, Gollum
cade dal bordo del precipizio nel Monte Fato dopo aver morso il
dito di Frodo, riguadagnando l’Anello e celebrando la sua vittoria.
Tuttavia, Jackson ha avuto diversi problemi ad accettare quella
versione, perché in quel momento descritto nel libro, Frodo non è
presente. Per questo motivo, gli venne l’idea di far lottare Frodo
e Gollum per l’Anello, prima che Gollum cadesse
fatalmente.
Luca Guadagnino, regista dell’adattamento
cinematografico di Chiamami
col tuo nome, ha confermato che sia Timothée Chalamet che Armie Hammer torneranno per il sequel. Uscito
nel 2017, Chiamami Col Tuo Nome, basato sull’omonimo
romanzo di André Aciman, ha ottenuto un
grandissimo successo, conquistando anche quattro candidature agli
Oscar e trionfando nella categoria “miglior sceneggiatura non
originale”.
Il seguito di
Chiamami Col Tuo Nome sarà l’adattamento
cinematografico di “Cercami“, romanzo sequel
pubblicato sempre da Aciman lo scorso anno. In una recente
intervista con
La Repubblica (via Variety), è stato lo
stesso Guadagnino ad aggiornare brevemente sul nuovo film,
confermato che sia Chalamet che Hammer torneranno a vestire i panni
di Elio e Oliver, ma non solo: “Certamente. È stato un piacere
immenso lavorare con Timothée Chalamet, Armie Hammer, Michael
Stuhlbarg, Esther Garrel e tutti gli altri attori. Torneranno tutti
nel nuovo film.”, ha dichiarato il regista.
Guadagnino, però, ha anche rivelato
che i lavori sul sequel di
Chiamami Col Tuo Nome sono stati al momento
bloccati a causa della pandemia di Covid-19: “Prima del
Coronavirus, ho fatto un viaggio negli Stati Uniti per incontrare
uno sceneggiatore che amo moltissimo, di cui non voglio dire il
nome, per parlare della seconda parte. Sfortunatamente, abbiamo
dovuto mettere il film in pausa”.
Le parole di Guadagnino sembrano
confermare che James Ivory, che ha scritto la sceneggiatura
premio Oscar del primo film, non tornerà per il sequel. Il regista
ha assicurato che il sequel è ancora in fase di sviluppo, anche se
potrebbe trascorrere diverso tempo prima che la macchina produttiva
si rimetta di nuovo in circolo.
Tra i film più acclamati dello
scorso anno, nominato a quattro Premi Oscar, tra cui Miglior Film e
Miglior Attore e tra i film a distribuzione limitata più visti al
mondo su Rotten Tomatoes del 2017, con un punteggio di circa
105,9%, Chiamami
Col Tuo Nome è arrivato in DVD e
Blu-ray il 6 giugno distribuito da Universal Pictures Home
Entertainment Italia.
Diretto da Luca
Guadagnino (A Bigger Splash) questo
dramma romantico vede protagonisti Armie
Hammer (The Social Network)
e Timothée
Chalamet (Lady Bird) in una storia
sensuale e sublime sul primo amore, basata sul best seller
di André Aciman. Chiamami col tuo
nome ha tra gli interpreti Michael
Stuhlbarg (La forma
dell’acqua) Amira Casar (Saint
Laurent) e Esther
Garrel (Camille redouble).
Figlio di un eminente
professore universitario specializzato nella cultura greco-romana
che ogni anno ospita uno studente straniero impegnato nella stesura
della tesi di post dottorato, Elio attende nella villa XVII secolo
di famiglia l’arrivo di un nuovo allievo di suo padre. A risalire
il vialetto per trascorrere le vacanze estive nella tenuta Perlman
è il giovane Oliver, un ventiquattrenne statunitense
bello e affascinante. I suoi modi disinvolti colpiscono
immediatamente l’adolescente impacciato, che comincia ad
affacciarsi all’amore. Gli incontri tra i due giovani sono permeati
da un’intensità unica e palpabile: tra lunghe passeggiate, nuotate
e discussioni, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le
loro vite, nasce tra loro un desiderio travolgente e
irrefrenabile.
La giovanissima attrice
Eliza Scanlen si è affermata negli ultimi anni per
alcuni ruoli, sia cinematografici che televisivi, che le hanno
permesso di essere indicata come una delle promesse della sua
generazione. Ad oggi l’attrice, pur avendo una filmografia ancora
esigua, vanta importanti collaborazioni con noti registi o attori.
Ecco 10 cose che non sai di Eliza Scanlen.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eliza Scanlen: i suoi film e le
serie TV
10. Ha recitato in un due
noti film recenti. L’esordio al cinema per l’attrice
avviene nel 2019, recitando in due acclamati film. È infatti la
protagonista del film Babyteeth,
dove condivide la scena con l’attore Ben
Mendelsohn. Il film è stato presentato alla Mostra de
l Cinema di Venezia, ottenendo buoni responsi di critica e
pubblico. Nello stesso anno ricopre il ruolo di Elizabeth March in
Piccole
donne, dove ha l’occasione di recitare accanto a
Saoirse Ronan,
Emma Watson,Florence Pugh,
Laura Dern, Timothée Chalamet,Meryl Streep
e Bob
Odenkirk. Tornerà poi al cinema nel 2020 con il film
The Devil All the Time, con Tom
Holland.
9. Ha preso parte a celebri
serie TV. L’attrice esordisce nel mondo della recitazione
con un piccolo ruolo nella serie A Class Act (2015),
mentre la notorietà arriva grazie al personaggio di Tabitha Ford in
Home and Away (2016). Nel 2018 si fa ulteriormente notare
recitando nella serie Sharp
Object, accanto alle attrici Amy
Adams e Sophia
Lillis.
8. Ha scritto e diretto un
cortometraggio. Nel 2020 l’attrice dimostra di essere
interessata anche a ricoprire altri ruoli all’interno della settima
arte. Debutta infatti alla regia di un cortometraggio,
Mukbang, da lei anche sceneggiato. Questo, della durata di
dieci minuti, racconta la storia di Mara, la quale vivrà un
insolita esperienza dopo aver scoperto un sito internet chiamato
Mukbang. È possibile trovare e vedere il cortometraggio sulla
piattaforma Vimeo.
Eliza Scanlen è su Instagram e
Twitter
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 50 mila persone. All’interno di
questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago o ritraenti sue curiosità quotidiane. Non mancano
poi anche immagini promozionali dei suoi progetti da attrice o di
servizi fotografici da lei realizzati.
6. Non è presente su
Twitter. L’attrice non possiede alcun profilo sul social
network Twitter. La Scanlen è infatti attiva unicamente su
Instagram. È tuttavia possibile trovare alcune fan page che, anche
se recenti e quindi ancora poco ricche, tengono aggiornati i fan
dell’interprete su tutte le ultime notizie che la riguardano, da
quelle professionali a quelle non.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Eliza Scanlen si è rasata i
capelli
5. Si è tagliata i capelli
per un ruolo. Nel marzo del 2019 l’attrice ha attirato su
di sé le attenzioni dopo essere apparsa completamente rasata ad
alcuni eventi. La Scanlen si è infatti dovuta completamente
tagliare i capelli per assumere i panni di Milla Finlay,
adolescente malata di cancro protagonista del film
Babyteeth.
Eliza Scanlen in Sharp Object
4. Ha ricoperto un ruolo di
rilievo nella serie. Nella serie Sharp Object, a
metà tra il dramma e il giallo, l’attrice ha dato vita al
personaggio di Amma Crellin, sorellastra adolescente della
protagonista. Questa si presenta come una ragazza sempre in cerca
di guai, pronta a coinvolgere nelle proprie scorribande anche la
sorella adulta.
3. È stata da subito
intrigata dal ruolo. Parlando del suo personaggio,
l’attrice ha dichiarato di essersi interessata da subito
all’aspetto enigmatico che questo presentava. Interpretare Amma si
è infatti per lei rivelata una continua scoperta di un carattere
difficile, molto distante da quello della Scanlen.
Eliza Scanlen è Beth March in
Piccole donne
2. Suona davvero il
pianoforte nel film. Per ricoprire il personaggio di Beth
March, una delle quattro sorelle protagoniste di Piccole
donne, l’attrice ha dovuto imparare a suonare il piano,
abilità richiesta espressamente per la parte. La Scanlen si è così
esercitata per tre ore al giorno, arrivando infine a poter eseguire
personalmente i brani ascoltati nel film.
Eliza Scanlen: età e altezza
1. Eliza Scanlen è nata a
Sydney, in Australia, il 6 gennaio 1999. L’attrice è alta
complessivamente 162 centimetri.
Iron Man è sicuramente l’eroe più
amato del MCU nonché il Vendicatore la cui storia ha ufficialmente
inaugurato, 10 anni fa, l’Universo Cinematografico Marvel. L’uscita
nelle sale di
Avengers: Endgame ha segnato l’ultima apparizione
di
Robert Downey Jr. nei panni di Tony Stark: nella
battaglia finale, utilizza le Gemme dell’Infinito per far
dissolvere Thanos e il suo esercito, morendo devastato dal potere
di esse.
Nel poster condiviso via Instagram
da Meinerding, vengono celebrati i momenti più iconici di Tony
Stark all’interno del MCU. Oltre alle varie versioni della sua
potentissima armatura, vediamo anche i personaggi di Thanos e Hulk.
Nella didascalia che ha accompagnato la creazione, Meinerding ha
spiegato che il manifesto era stato creato in origine per la D23
Expo dello scorso anno: adesso, l’artista lo ha condiviso per
celebrare il compleanno di Downey dello scorso 4 aprile.
Ricordiamo che Avengers:
Endgame è il film di maggiore incasso dell’anno,
nonché il più grande successo dei Marvel Studios, che con
l’avventura diretta da Anthony e Joe
Russo hanno chiuso un arco narrativo lungo 22 film e 11
anni, portando a termine un esperimento produttivo senza pari.
Film evento del decennio, è riuscito
in un’impresa che sembrava impossibile: ricapitolare un discorso
narrativo iniziato nel 2008 da Iron Man, riunendo sul grande
schermo tutti i personaggi del Marvel Universe. Gli incassi hanno
premiato lo studio di Kevin Feige, raggiungendo e superando in cima
alla classifica Avatar di James
Cameron.
Nel cast del
film Robert Downey Jr., Chris
Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett
Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom
Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen,
Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista,
Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner,
Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul
Rudd e Brie Larson.
Negli ultimi anni Renato
Carpentieri si è affermato come uno degli interpreti più
interessanti del panorama cinematografico italiano. Si è infatti
distinto per aver partecipato ad alcuni celebri film, resi
memorabili anche dalla sua presenza. Carpentieri è infatti capace
come pochi di dar voce a personaggi tra lo differenti, ma tutti
profondamente umani.
Ecco 10 cose che non sai di
Renato Carpentieri.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Renato Carpentieri: i suoi film e
i programmi televisivi
9. Ha preso parte a
produzioni televisive. Nel corso della sua carriera
l’attore non ha mancato di recitare anche per il piccolo schermo,
comparendo in serie come Il fascino dell’insolito (1982),
Don Matteo (2002), La squadra (2005-2007), La
figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa (2007), con
Sarah
Felberbaum, e Solo (2016). Ha inoltre
recitato nei film televisivi A che punto è la notte
(1994), La casa bruciata (1998), La voce del
sangue (1999), Piccolo mondo antico (2001) e Il
Sindaco pescatore (2016), con Sergio
Castellitto.
8. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Nel 2018 l’attore vince il premio come
miglior attore protagonista per il film La tenerezza. Per
Carpentieri si tratta della prima volta, essendo stato soltanto
nominato nel 1993 per Fiorile. Per lo stesso film ha
inoltre vinto il Nastro d’argento e il Ciak d’oro.
Renato Carpentieri: chi è sua
moglie
7. È molto
riservato. Spesso gli attori non gradiscono che la propria
vita privata finisca sotto i riflettori, e Carpentieri è uno di
questi. L’attore ha infatti sempre tenuto particolarmente riservata
la propria vita fuori dal set, non amando la mondanità. Per questo
ha inoltre sempre tenuto riservata l’identità della moglie nonché
della propria vita sentimentale.
Renato Carpentieri è anche
doppiatore
6. Ha partecipato al
doppiaggio di alcuni film. In un paio di occasioni
Carpentieri si è cimentato anche nel doppiaggio, prestando prima la
propria voce al personaggio di Luciano Cometa nel film d’animazione
L’arte della felicità (2013), mentre nel 2017 doppia il
personaggio del Commissario nel film Gatta
Cenerentola.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Renato Carpentieri in
Hammamet
5. Non si sa chi sia il suo
personaggio. In Hammamet, film incentrato
sulla figura di Bettino Craxi, Carpentieri ricopre un ruolo
indicato semplicemente come “il politico”. In molti si sono
interrogati circa quale politico sia stato la fonte d’ispirazione,
ma nessuna notizia è stata data in merito né dall’interprete né dal
regista. È probabile dunque che si tratti di un personaggio che
raccoglie in sé le caratteristiche della politica dell’epoca.
Renato Carpentieri in La
tenerezza
4. Attendeva questo film da
molto tempo. Carpentieri ha più volte collaborato
nell’arco della sua carriera con il regista Gianni
Amelio, ma mai con un ruolo da protagonista. Durante
alcune interviste ha infatti affermato di aver desiderato per molto
di poter fare un film da protagonista con l’amico regista,
dicendosi entusiasta di aver potuto infine realizzare tale
desiderio.
3. Si è affidato
completamente al regista. Per via del legame che unisce
Carpentieri ad Amelio, l’attore ha affermato di essersi
completamente affidato alle sue indicazioni e le sue riflessioni
sul personaggio protagonista, certo che seguendole avrebbe potuto
dar vita al personaggio richiesto e allo stesso tempo dar vita ad
un’ottima performance attoriale.
Renato Carpentieri a teatro
2. Ha lavorato molto in
teatro. Prima di diventare una attore cinematografico,
Carpentieri ha costruito una solida fama in ambito teatrale. Nel
corso degli anni ha infatti fondato una compagnia chiamata
Teatro dei Mutamenti, mentre tra le sue regie si
annoverano Maestri cercando (1977), Il nipote di
Rameau (1978), Storie di Ferdinando Galiani
(1981), Negli spazi oltre la luna – Stramberie di Gustavo
Modena (1983) e L’intervista (2017).
Renato Carpentieri: età e
altezza
1. Renato Carpentieri è
nato a Savignano Irpino, in Campania, il 2 aprile 1943.
L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.