01Distribution
diffonde via Facebook il primo trailer di
5 è il numero perfetto, il film diretto da
Igort che segue la storia di Peppino
Lo Cicero (Toni Servillo),
camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo
l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una
serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per
cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco napoletano
nell’Italia anni Settanta. 5 è il numero perfetto è la storia di
un’amicizia tradita, ma anche di una seconda opportunità e di una
rinascita.
Il film è basato sull’omonima
graphic novel di Igort e vede protagonisti,
accanto a Toni Servillo, anche Valeria
Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Giovanni
Ludeno, Vincenzo Nemolato, Angelo Curti, Mimmo
Borrelli, Nello Mascia, Rocco Giordano, Emanuele
Valenti, Gigio Morra, Marcello Romolo e lo
stessoIgort.
Il film arriverà il 29 agosto nelle sale italiane.
Ecco la trama della graphic novel
disponibile su Amazon: Dopo cinque anni si conclude la saga di
Peppino Lo Cicero, guappo napoletano in pensione costretto dagli
avvenimenti a tornare in pista. La storia che ha confermato a
livello internazionale il lavoro di Igort, capitano di lungo corso
del fumetto italiano è disegnata in bianco nero e azzurro. Si
tratta della versione integrale rivista e corretta in una
confezione di grande formato. Un vero e proprio affresco
dell’Italia anni Settanta, ambientato a Napoli, raccontato a
cavallo tra ironia e tragedia. Ecco la storia di una rinascita, il
ritorno alla vita di un uomo che si credeva finito e che
attraversando l’inferno delle sparatorie vede riemergere lo spettro
possibile di una vita pacificata. Un pulp vero e proprio che rende
omaggio alla tradizione narrativa della graphic novel, al nero
italiano, al cinema di Sergio Leone e Takeshi Kitano, pur rimanendo
una storia aldilà del genere stesso. Peppino Lo Cicero è un guappo
in pensione, vive la sua vita in ritiro, si occupa di pesca e del
figlio Nino, guappo anche lui. Ma nella missione di oggi Nino cade,
vittima di un agguato. Qualcuno ha tradito. Lo stesso Peppino
rischia la vita, considerato non più troppo pericoloso ma comunque
un intralcio. Peppino però, uomo della vecchia guardia, spinto
dalle circostanze trova la forza di un tempo e ricomincia a
uccidere…
Non avevamo avuto altre notizie dopo
quel teaser trailer a sorpresa il giorno della premiere di
Gomorra 4, ma adesso L’Immortale
è una realtà. Annunciato durante le giornate di Cinema di Riccione,
il film, diretto e interpretato da Marco
D’Amore ha concluso la fase di riprese, e, ad
annunciarlo, è proprio lui, Ciruzzo L’Immortale, con un post su
Facebook.
“”It’s wrap! Fine lavorazione!”,
grida forte Lorenzo, il mio aiuto regia. Siamo in un enorme slargo.
Si fa prima un silenzio surreale intorno, poi parte un applauso
deciso che cresce e che si fa potente, interminabile. Mi sbattono
le tempie, ho gli occhi lucidi, guardo tutti come in un rallenty
venirmi incontro per abbracciarmi. Penso alla mia mamma e ai suoi
sacrifici, penso alle mie partenze e i pochi ritorni, penso ai sogni, quelli infranti
e quelli che ancora inseguo. Penso agli uomini e alle donne e ai
miracoli di cui sono capaci. Tutto mi passa davanti velocissimo.
Poi Matteo mi scuote: “Marco abbiamo finito, ti giuro io non piango
mai, ma guardami!”. Ora è tutto più nitido intorno. Parlo poco,
solo due parole sincere di ringraziamento. Sono tutti davanti a me.
Dico che il mio cognome è la mia croce e la mia delizia e che se
sono lì e solo una questione d’Amore. Si vedrà tutto in questo
film. Tutto. Tutto l’amore che ci abbiamo buttato dentro senza
risparmiarci. Il 12 Dicembre in sala questo si andrà a fare.
L’amore col Cinema. Qualcuno ride, altri mi guardano e annuiscono.
Ma io sono sincero, lo penso davvero. Poi mi giro e torno verso il
campo base. Il mio primo film. Ho finito il mio primo film, mi
ripeto a mezza voce. Continuo a camminare lento e senza che nessuno
mi veda, piango.”
Non abbiamo ancora nessun indizio
sul film distribuito da Vision Distribution, ma sappiamo che
arriverà in sala il 12 Dicembre e che si tratta del primo Spin-Off
di Gomorra. Durante la presentazione a Riccione, si è parlato di un
prodotto indefinibile, né sequel né prequel. Staremo dunque a
vedere cosa Marco D’Amore e la sua squadra avranno
deciso di raccontarci.
I Marvel Studios sono
diventati il vero punto di riferimento del pubblico per quanto
riguarda i supereroi, e dal 2008 continuano a collezionare successi
portando nell’universo cinematografico tantissimi personaggi e
storie dei fumetti.
Non tutti sanno però che alcuni di
questi avevano ottenuto un adattamento al cinema e in tv ben prima
di entrare nel MCU: Volete scoprire di chi
parliamo? Leggete qui sotto:
1Captain America
Nel
cuore dei fan e del pubblico generalista Chris
Evans è il volto di Steve Rogers, a.k.a.
Capitan America, al cinema, ma qualcuno saprà
sicuramente che non è stato il primo attore della storia ad
impugnare lo scudo.
Cap
è infatti uno degli eroi più “anziani” della lista, nato nel 1941 e
portato sullo schermo dal serial con Dick Purcell, poi in TV nel
1979 da Reb Brown e nel 1990 da Matt Salinger.
Per quanto possa essere stata
esaustiva, soddisfacente ed epica, la conclusione della
Fase 3 del MCU non ha certo chiuso
tutte le porte dell’universo condiviso, portando a compimento
l’Infinity
Saga ma lasciando da parte qualche strada aperta da
ampliare ed approfondire, una strada che potrebbe portare alla
risoluzione di alcuni dei quesiti lasciati in sospeso da questa
prima, grande avventura nell’Universo Marvel al
cinema. Di seguito ecco le 10 domande alle quali la Fase 4 del
MCU dovrà rispondere.
1I morti per recuperare la Gemma
dell’Anima sono morti davvero?
Quando Thanos arriva per la prima volta su
Vormir per raccogliere
la Gemma dell’Anima, Teschio Rosso gli dice:
“Un’anima per un’anima“. In altre parole, devi sacrificare
la persona a cui tieni di più per ottenere la Gemma lì custodita.
Thanos decide di sacrificare Gamora che, nonostante sia
effettivamente morta, è tornata in Endgame per via
dei viaggi nel tempo, pur essendo ancora la spietata assassina che
era la prima volta che l’abbiamo incontrata. Insomma, il suo
ritorno ne ha annullato lo sviluppo psicologico che abbiamo visto
nei film dei Guardiani. Alla fine del film, però, non la vediamo da
nessuna parte, tanto che Star Lord e compagnia (più Thor), partono
alla sua ricerca.
Non
ha partecipato al funerale di Tony Stark e non è
salita sul Benatar con gli altri Guardiani. Ma i fan continuano a
sperare che tornerà,
e forse, sempre con un espediente simile al viaggio nel tempo,
anche per Vedova Nera potrebbe esserci una possibilità di
ritornare!
Un anno fa si era diffusa la notizia
secondo cui la Hasbro, proprietaria dei diritti cinematografici, si
sarebbe occupata della produzione di un sequel di Power
Rangers, il film uscito nelle sale nel 2017 con risultati
non proprio incoraggianti al box office, e che i lavori erano già
iniziati dopo l’acquisto del franchise per una cifra di 522 milioni
di dollari.
All’epoca il CEO Brian Goldner aveva
spiegato le future manovre produttive, rivelando che l’idea era
“portare avanti degli studios che possano realizzare un nuovo
capitolo dei Power Rangers e sequel di quello del 2017“. Ora
però, stando al commento di Dacre Montgomery
(ospite di un Q&A a tema Stranger Things 3 su
Reddit), i piani sarebbero cambiati e la produzione intenzionata a
proseguire con un reboot di Power Rangers insieme ad un cast
rinnovato.
“Credo che ci sia un film in
sviluppo ma io non ci sarò e nemmeno il resto del cast“,
scrive l’attore che nell’ultimo adattamento interpretava Red
Ranger.
Dunque è evidente che Montgomery,
Naomi Scott, RJ Cyler,
Trini Kwan e Ludi Lin non
torneranno nei panni dei personaggi insieme ad Elizabeth
Banks, Bryan Cranston e Bill
Hader.
Sbarcato nelle sale nella primavera
del 2017 sgomitando contro la ricca concorrenza (vedi La
bella e la bestia), la pellicola diretta
da Dan Israelite era riuscita a
racimolare “appena” 142 milioni di dollari, che confrontati ai 100
del budget sono davvero una cifra irrisoria.
L’esperimento è riuscito a catturare
l’attenzione dei fan e soprattutto del cast originale dello show
anni ’90, tanto che Jason David
Frank e Amy Jo Johnson, gli
originali Green e Pink Rangers, hanno persino partecipato al film
in un cameo.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
SPIDER-MAN: FAR FROM HOME
Intervistati dal New York Times, gli
sceneggiatori di Spider-Man: Far
From Home Chris McKenna e Eric Sommers hanno discusso
approfonditamente dei colpi di scena del film e del finale
alternativo, svelando qualche interessante curiosità.
Trovate di seguito i punti salienti dell’articolo:
1Il finale alternativo
Spider-Man in Columbia Pictures’ SPIDER-MAN: FAR FROM
HOME
A
quanto pare chiudere il film con la rivelazione dell’identità
segreta di Spider-Man è sempre stato il piano dei
Marvel Studios, tuttavia gli sceneggiatori fanno sapere che è
esistita una versione originale dello script in cui gli eventi
sarebbero andati in maniera completamente diversa:
“Volevamo giocare con
l’idea che Peter è colui che sacrifica la sua identità per
necessità durante la battaglia finale, ma ci sembrava più
interessante capovolgere la situazione con Mysterio che compie il
suo ultimo inganno. Il problema era che ogni volta che scrivevamo
una versione del genere, sembrava che quell’evento diminuisse la
sua vittoria“.
Sono ufficialmente iniziate le
riprese di Ghostbusters 2020, terzo capitolo del
franchise affidato a Jason Reitman, ed è proprio
il regista a condividere la prima immagine dei protagonisti
Mckenna Grace, Finn Wolfhard e
Carrie Coon sul set insieme al papà – e autore dei
precedenti film – Ivan Reitman.
Vi ricordiamo che nel cast
figureranno anche Paul Rudd nel ruolo di un
insegnante, e i veterani Dan Aykroyd, Bill
Murray e Sigourney Weaver.
I lavori proseguiranno a Calgary per
circa 15 settimane, ma la produzione non ha diffuso ulteriori
informazioni sulla pellicola, che come saprete sarà il sequel
diretto dei due Ghostbusters diretti da Ivan Reitman senza nessun
collegamento con il reboot al femminile di Paul
Feig del 2016.
Leggi anche – Ghostbusters 2020: il
film sarà “profondamente” collegato al primo capitolo
Reitman ha definito il progetto come
“una lettera d’amore ai fan, che sinceramente, fino a qualche
tempo, fa non credevo fosse possibile…d’altronde ero solo un
ragazzo che girava pellicole indipendenti per il Sundance.
E poi è arrivato questo personaggio, una ragazzina di dodici
anni. Non sapevo chi fosse, o perché mi fosse saltata in testa, ma
l’ho vista con un pacchetto di protoni e la storia ha cominciato a
formarsi“.
La trama del film dovrebbe ruotare
attorno alle vicende della giovane protagonista interpretata da
Mckenna Grace, e della sua famiglia formata dalla
madre (Carrie Coon) e dal fratello (Finn
Wolfhard).
“Abbiamo contattato tutti gli
attori del cast originale, la troupe, insomma le persone che hanno
contribuito a realizzare Ghostbusters, proprio per conservare lo
spirito della saga.” ha spiegato il regista. “Non posso
dirvi niente, tranne che sarà una storia nuova, con nuovi
personaggi e una nuova location. Spero solo che i fan li
amino quanto me, perché sono straordinari, e non vedo l’ora di
presentarveli“.
Ciò che si vociferava da mesi sembra
aver trovato conferma grazie alla segnalazione di un fan:
Christoph Waltz tornerà a interpretare il villain
Blofeld in Bond 25, nuovo capitolo della serie
cinematografica su 007 ancora senza titolo ufficiale. L’attore, a
quanto pare, è stato avvistato sul set da un visitatore dei
Pinewood Studios, che avrebbe a sua volta informato il Daily Mail nonostante
Waltz lo avesse esortato a non diffondere notizie sul suo
coinvolgimento nel film.
Questo il tweet del reporter che
svela la presenza di Waltz sul set di Bond dopo l’apparizione in
Spectre.
Come annunciato lo scorso aprile, la
MGM ha assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale
richiesta di Daniel Craig, grande fan di Fleabag e
Killing Eve, le due serie prodotte e scritte
dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con
Dr. No e From Russia With Love) che la casa
di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi
del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
Vi ricordiamo che insieme a Craig
figureranno anche Ralph Fiennes (M), NaomieHarris (Eve Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Lea Seydoux (Dr. Madeleine
Swann), Rory Kinnear (Bill Tanner) e
Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del
cast sono invece Rami
Malek, Billy Magnussen,
Lashana Lynch e Ana de Armas.
Una parte importante delle riprese
si terrà nella città di Matera, capitale europea della cultura per
2019, fornendo l’ambientazione perfetta per quella che dovrebbe
diventare la sequenza d’azione del prologo, simile al segmento
di apertura di Spectre a Città del
Messico durante le celebrazioni del Giorno dei Morti.
Soltanto due giorni fa Variety aveva
diffuso l’indiscrezione
riguardo il casting di Millie Bobby Brown in
Gli Eterni, nuovo cinecomic targato Marvel Studios che potrebbe essere
ufficialmente presentato ai fan durante il Comic-Con di San Diego.
Nelle ultime ore però è arrivata la smentita da parte della star di
Stranger Things e Godzilla: King of the
Monsters:
“Tutti pensano che sarà in un
film Marvel. Non che io sappia…Sia io che la mia famiglia non ne
abbiamo idea. Quindi volevo solo farvi sapere che al momento non
sono nel cast“.
Probabilmente la verità verrà
rivelata nei prossimi giorni durante il panel dello studio al
Comic-Con.
Nel frattempo vi ricordiamo che le
riprese de Gli Eterni dovrebbero partire a
settembre nel Regno Unito con la regia di Chloe
Zhao. Diverse fonti ritengono che Angelina
Jolie si calerà nei panni di Sersi,
eroina creata da Jack Kirby nel 1963 e membro della quarta
generazione degli Eterni.
Per quanto riguarda la presunta
protagonista Sersi, sappiamo che nasce come figlia di Helios e
Perse, qualche tempo dopo il Grande Cataclisma che distrusse i
continenti di Atlantide e Lemuria durante l’era glaciale conosciuta
come l’Era Hyborea. Nel periodo trascorso nell’antica Mesopotamia,
la donna incontra per la prima volta Captain America, che aveva
viaggiato indietro nel tempo.
Insieme a lei potrebbe comparire
anche Hercules, personaggio creato nel 1940 e
pubblicato all’epoca dalla Timely Comics (divenuta più tardi la
Marvel Comics), rilettura della mitologia del
Dio Greco attraverso la storia dello scienziato idealista Dottor
David, che abbandona la civiltà per allevare suo figlio in nome
della perfezione fisica e mentale. Il ragazzo crescerà sull’Isola
Artica, fortificando il proprio corpo e imparando a sopportare la
fatica, il clima rigido, e sviluppando un’intelligenza pari a
quella del padre. E dopo la morte di quest’ultimo, il personaggio
viene rintracciato da circensi che lo catturano e lo portano in
America per farlo esibire nei loro spettacoli come Hercules, il
titano più alto di tutti i tempi.
Il film, secondo gli ultimi
aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come
Eterni e i
mostruosi Devianti, creati da esseri
cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood
Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia
d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e
Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo mentre l’uscita nelle sale dovrebbe essere
stata fissata al 2020, con il cinecomic che potrebbe vedere in
azione il primo eroe apertamente gay della storia.
Ecco la seconda clip italiana
ufficiale di Spider-Man: Far From Home, il nuovo
film dell’Uomo Ragno che arriva al cinema il 10 luglio e che vedrà
Peter Parker girare per l’Europa insieme ai suoi compagni di classe
e scoprire che, nonostante la lontananza da New York, è ormai un
vero e proprio Avenger.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove
minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
La star di Hill
House, Oliver Jackson-Cohen ha ottenuto
il ruolo principale in L’Uomo
Invisibile, film prodotto da
Universal e Blumhouse la cui
produzione comincerà a Sydney, in Australia, questo mese.
Si tratta di un bel colpo di scena
per il progetto, considerando che, durante lo sviluppo iniziale
alla Universal, Johnny Depp era destinato a interpretare il
protagonista della storia. Jackson-Cohen si unisce al già
annunciato cast di Elisabeth Moss, Aldis
Hodge, Harriet Dyer e Storm Reid. Secondo
Deadline, i produttori del film sono rimasti molto colpiti dalla
performance di Jackson-Cohen nei panni di Luke Crain in Hill House,
tanto da volerlo come protagonista nel progetto che prevede il
ritorno al cinema di uno dei personaggi più affascinanti della
letteratura.
Leigh Whannell è
stato incaricato di scrivere, dirigere e ricoprire il ruolo di
produttore esecutivo per L’Uomo
Invisibile. Jason Blum produce con la
sua Blumhouse Productions insieme a Kylie du
Fresne per Goalpost Pictures. Il film è una co-produzione
di Goalpost Pictures Australia e Blumhouse Productions, in
collaborazione con Nervous Tick, per la Universal
Pictures.
Il progetto L’Uomo
Invisibile rientrava nel rilancio del Monsterverse
della Universal, che però si è scontrato con il clamoroso flop de
La Mummia con Tom Cruise e si è
sgretolato prima che potesse effettivamente decollare. Nel progetto
iniziale, appunto, Johnny Depp era stato scelto
per interpretare il ruolo del protagonista.
Diretto da Jon
Favreau e realizzato con tecniche cinematografiche
all’avanguardia, Il Re Leone (al cinema
dal 21 agosto distribuito da The Walt Disney Company
Italia) riporterà sul grande schermo i personaggi
dell’amato classico d’animazione Disney del 1994 in una veste
completamente nuova e vanta nella versione italiana uno
straordinario cast di voci.
La star internazionale Elisa è la
voce di Nala, amica di Simba fin da cucciola. Nala è una potente
leonessa che si preoccupa del futuro delle Terre del Branco e
incoraggia Simba a seguire il proprio destino come futuro Re. La
talentuosa artista italiana premiata con il Disco di Platino per il
suo ultimo album Diari Aperti, ha incantato con la sua
splendida voce anche il grande regista Tim Burton per la sua
interpretazione nella versione italiana del film Dumbo. La
voce di Simba, destinato ad essere un potente re fin dalla nascita,
è quella di Marco Mengoni, recordman e star del pop italiano, che
festeggia quest’anno dieci anni di carriera con 50 dischi di
platino. Reduce da un tour sold out in Italia e in Europa, è appena
rientrato da Los Angeles dove ha partecipato alla premiere mondiale
di The Lion King con il cast americano e il regista Jon
Favreau ed è pronto a ripartire con una serie di live unici alla
scoperta della natura e delle bellezze italiane.
Il Re Leone si avvale di
un’evoluzione delle tecnologie di storytelling che unisce le
tecniche del cinema live action a immagini fotorealistiche generate
al computer per dare nuova vita all’intramontabile successo
mondiale uscito nelle sale nel 1994. Premiato con l’Oscar® per la
Miglior canzone originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è
nell’aria stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna
sonora originale, firmata da Hans Zimmer, il Classico d’animazione
Disney ha inoltre ispirato lo spettacolo teatrale premiato con sei
Tony Awards®, che a distanza di oltre 20 anni rimane uno dei più
grandi successi nella storia di Broadway, arrivando recentemente a
ben 9000 rappresentazioni.
I trailer non sono
altro che brevi filmati promozionali di film che in breve tempo
saranno nelle sale cinematografiche italiane o che saranno presenti
su una delle tante piattaforme di streaming digitale.
Il loro compito è creare e far
sviluppare nel pubblico una certa dose di attesa circa il film
promosso, affinché si corra subito al cinema a guardarlo già nei
primi giorni di uscita.
Ma quali sono i trailer
usciti questa settimana da non perdere assolutamente? Scopriamoli
insieme!
Diretto da David Leitch e
sceneggiato da Chris Morgan, il film vede la
presenza, oltre agli attori già citati, di Idris Elba e Vanessa
Kirby.
Hobbs, veterano del dipartimenti di polizia, e
Shaw, fuorilegge ed ex membro delle forze speciali britanniche, si
erano già affrontati in Fast & Furious 7 e si trovano a
dover collaborare per combattere Brixton, un anarchico
cyber-geneticamente potenziato, che ottiene il controllo di un’arma
biologica che potrebbe cambiare il destino dell’umanità.
“Linguaggio!” è una battuta di
Captain America, in Avengers: Age of
Ultron, che fa parte di uno dei battibecchi più divertenti
dell’Infinity Saga tra il Super Soldato e Iron
Man.
Ovviamente, da uomo all’antica, Cap
è propenso ad adottare un linguaggio elegante e non volgare, cosa
che invece qualche volta capita ai suoi colleghi Vendicatori.
Nonostante questo, abbiamo visto come, in Avengers: Endgame, anche
Steve Rogers si lascia andare a qualche imprecazione contro
Thanos.
Ma il suo “Let’s Go Get This Son
Of a Bitch!” non è la sola imprecazione nel MCU. Di seguito, ecco un video
super cut in cui sono state montate e contate tutte le imprecazioni
dei nostri eroi nel corso di questi dieci anni al cinema!
Tutti gli interpreti degli eroi
Marvel sono attesi durante il Comic Con di
San Diego per un panel commemorativo che ripercorrerà le
avventure dell’Infinity Saga, da Iron Man e Spider-Man: Far From
Home, in questi giorni in sala.
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Lupin
III è una delle più amate e famose proprietà di anime
e manga nella storia, creato per la prima volta da Monkey Punch nel
1967 e adattato in numerose serie di anime, film d’animazione e
videogiochi attraverso i suoi 52 anni di storia.
Toho sta producendo il primo film
in animazione CGI della serie. Si intitola Lupin
III: The First, e potete vedere il primo trailer.
Oltre a Lupin, il trailer mostra i
suoi partner criminali, i fedeli Jigen, un tiratore esperto,
Goemon, uno spadaccino incrollabile con una lama che può tagliare
praticamente qualsiasi cosa e la femme fatale Fujiko, amore
inossidabile del ladro gentiluomo. Oltre ai consueti alleati di
Lupin, il trailer conferma anche il ritorno dell’ispettore
Zenigata, che da molto tempo è alle calcagna di Lupin e della sua
banda, in giro per il mondo.
Kazuhiko Katō, meglio conosciuto
con il suo pseudonimo Monkey Punch, è scomparso lo scorso aprile,
ma aveva espresso entusiasmo per il film d’animazione in uscita
prima della sua morte.
Una delle più grandi rivelazioni del
primo trailer di Terminator: Destino Oscuro è
stata quella della vera natura del personaggio interpretato da
Mackenzie Davis; a quanto pare, la giovane attrice
vista in Tully e Blade Runner
2049 sarà lei stessa un Terminator “buono”.
Nel trailer vediamo la sua pelle
sintetica durante uno scontro in autostrada contro il robot killer
interpretato da Gabriel Luna. Secondo il regista
del film, Tim Miller, il corpo cibernetico di
Grace ha avuto un prezzo altissimo, dal momento che lei è un cyborg
ed ha attraversato un processo molto doloroso per affrontare la sua
missione suicida indietro nel passato.
“È una vita dolorosa, sono
sfregiati e prendono un sacco di droghe per combattere il dolore,
conseguenza di ciò che hanno subito. Non vivono a lungo – ha
spiegato Miller a Variety – È un
ruolo sacrificale; rischiano la morte per salvare gli altri. E
dalla prima suggestione del ruolo, l’abbiamo sempre pensata come
una donna. Dovevamo cercare qualcuno che avesse la fisicità, ma il
giusto range emotivo. Non volevo solo una donna che potesse
adattarsi fisicamente al ruolo, ma anche emotivamente. Mackenzie
voleva davvero farlo; è venuta lei a cercarsi il ruolo. Ha lavorato
più duramente di chiunque altro.”
Il film “fingerà”
che Terminator 3, 4 e 5 non siano mai
esistiti e continuerà la storia da Terminator 2: Il
Giorno del Giudizio.
Nel cast del film
tornano Arnold
Schwarzenegger e Linda
Hamilton. Completano il cast Mackenzie Davis,
Diego Boneta e Gabriel
Luna.
Alla regia
di Terminator: Dark Fate è stato
confermato Tim Miller. Il film sarà un sequel
del secondo capitolo e vedrà Linda Hamilton tornare nei panni
dell’eroica Sarah Connor.
“Questa è una continuazione
della storia di Terminator 1 e Terminator 2. E stiamo facendo finta
che gli altri film siano stati un brutto sogno – ha dichiarato
Cameron in precedenza – O una timeline alternativa, possibile
nel nostro multi-verso.”
È trapelato on-line e pubblicato su
Twitter da Daniel Richtman (aka
DanielRPK) il teaser poster di Scooby Doo, la
rielaborazione in computer grafica del classico cartone animato
Hanna-Barbera.
La Warner Bros. Animation Group è
ufficialmente al lavoro sul nuovo film d’animazione dedicato alle
avventure di Scooby Doo e della sua squadra che ha
esordito nel 1969 con la celebre serie animata della Hanna-Barbera.
Questo sarà il terzo adattamento cinematografico del cartone dopo i
live action del 2002 e del 2004 diretti da Raja
Gosnelli.
Nel cast vocale del film sono stati
confermati Zac
Efron e Amanda Seyfried che
doppieranno rispettivamente Fred Jones e Daphne Blake. Il titolo
provvisorio del film è S.C.O.O.B. Tony
Cervone, veterano nel campo dell’animazione che vanta nel
curriculum progetti come Fantastic Mr. Fox,
Space Jam, Tom & Jerry e molto
altro, siede sulla sedia di regia.
Oltre a Efron e Seyfried, i nomi
confermati nel cast sono Will Forte, che
interpreterà Shaggy, Gina Rodriguez sarà Velma,
Tracy Morgan sarà Captain Caveman, e Frank
Welker doppierà ancora una volta il protagonista
Scooby-Doo.
Chris Columbus, Pam
Coats e Allison Abbate saranno i
produttori, mentre Charles Roven, Richard Suckle, Dan
Povenmire e Adam Sztykiel i produttori
esecutivi. La data di uscita nelle sale è invece fissata a
Maggio 2020.
Ryan Meinerding ha
parlato dello sviluppo
del costume di Mysterio per Spider-Man: Far From
Home, il nuovo film SONY con il
personaggio Marvel al cinema dal 10 luglio. Il
concept artist ha svelato a Marvel.com che il lavoro al costume del
personaggio interpretato da Jake
Gyllenhaalè stato caratterizzato da una prima
fase in cui era molto diverso dal look che Dikto aveva attribuito
al personaggio nei fumetti, cosa che è stata poi corretta in corso
d’opera.
Il costume indossato da Gyllenhaal è
infatti identico alla controparte di carta e inchiostro, cosa che
ha sorpreso i fan già nel primo trailer, data la difficoltà di
rendere credibile quel tipo di costume, soprattutto a causa del
casco, nulla di diverso da una boccia per pesci! Eppure il
risultato è stato incredibile e riuscito. A questo
link potete vedere i concept e l’intervista a
Meinerding.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
Di seguito la sinossi ufficiale:
In seguito agli eventi di
Avengers: Endgame, Spider-Man deve rafforzarsi per affrontare nuove
minacce in un mondo che non è più quello di prima. ‘Il nostro
amichevole Spider-Man di quartiere’ decide di partire per una
vacanza in Europa con i suoi migliori amici Ned, MJ e con il resto
del gruppo. I propositi di Peter di non indossare i panni del
supereroe per alcune settimane vengono meno quando decide, a
malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il mistero degli
attacchi di creature elementali che stanno creando scompiglio in
tutto il continente.
Le regole del delitto
perfetto è una di quelle serie che ha contribuito a
rivoluzionare il mondo seriale internazionale, grazie alla sua
struttura narrativa e visiva. Nata nel 2014, la serie è
ancora in produzione grazie ai grandi ascolti e all’enorme successo
che ha avuto in tutto il mondo, tanto da arrivare a confermare una
sesta stagione.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Le regole del delitto perfetto.
Le regole del delitto perfetto
serie
1. Nasce da diverse
influenze. Pare che la serie sia nata dall’ispirazione
data dalla serie tv Damages (2007) e dal film La
rivincita delle bionde (2001). In sostanza, questo show ha
incorporato alcuni elementi di questi due prodotti audiovisivi per
essere realizzato e quest’unione ha avuto molto successo.
2. Ha vinto diversi
premi. Nel corso del suo sviluppo, la serie ha vinto
diversi premi: basti pensare che nel 2014 ha vinto un American Film
Institute Awards per il Miglior programma televisivo dell’anno,
mentre nel 2015 la serie si è portata a casa un GLAAS Media Awards
per la Miglior serie drammatica, due NAACP Image Awards sempre per
la Miglior serie drammatica, Miglior sceneggiatura e Miglior
attrice per una serie drammatica. Inoltre, nello stesso anno ha
vinto il People’s Choice Awards per la Miglior attrice in una nuova
serie tv, un Emmy per la Miglior attrice e un Screen Actors Guild
Awards per la Miglior performance di un’attrice in una serie
drammatica. Quest’ultimo premio è stato vinto nuovamente l’anno
successivo.
3. Una produttrice
d’oro. La
serie è prodotta, non a caso, da Shonda Rhimes, la regina delle serie tv.
Infatti, quella che si potrebbe definire come Re Mida dei giorni
nostri, ha già prodotto due serie dall’enorme successo: Grey’s Anatomy, Scandal e Private Practice.
Le regole del delitto perfetto
episodi
4. Una stagione lunga
cinque stagioni.Le regole del delitto perfetto è
una serie che è durata ben cinque stagioni, sviluppandosi per un
totale di 75 episodi da 43 minuti l’uno. Inoltre, il titolo di ogni
episodio è una parte del dialogo che fa parte dell’episodio
stesso.
5. C’è un episodio
crossover. Il 3 gennaio del 2018, la produzione ha
confermato che Le regole del delitto perfetto avrebbe
avuto un episodio crossover con un’altra serie di Shonda Rhimes,
Scandal (2012), più precisamente la settima stagione.
Le regole del delitto perfetto
streaming
6. La serie è disponibile
in streaming digitale. Vedere o rivedere Le regole del
delitto perfetto è possibile grazie alla sua presenza sulla
piattaforma di streaming digitale e legale di Netflix, disponibile
anche in versione originale.
Le regole del delitto perfetto
cast
7. Ha un vinto un
Emmy. Per il suo ruolo da protagonista, Viola Davis è stata la prima donna
afro-americana a ricevere un Emmy Award come miglior attrice
protagonista in una serie drammatica. L’attrice ha vinto il
prestigioso premio nel 2015.
8. Karla Souza aveva in
mente un altro ruolo. Inizialmente, l’attrice aveva fatto
l’audizione per il ruolo di Michaela Pratt e, successivamente, di
Rebecca Sutter, prima di essere interrogata dal creatore dello
show, Peter Nowalk, per un provino per il ruolo di
Lauren Castillo.
9. Due attrici erano già
apparse in uno show di Shonda Rhimes. Infatti,
Liza Weil (Bonnie ) e Amy Okuda
(Catherine Hapstall) sono apparse anche in Grey’s Anatomy,
altro show creato da Shonda Rhimes.
Le regole del delitto perfetto
Rai
10. La Rai ha censurato
degli episodi. Nel 2016, la Rai aveva iniziato a
trasmettere in prima serata i primi tre episodi della serie su Rai
2. Tuttavia, alcune scene intime omosessuali sono state censurate,
provocando un lecito disappunto tra gli spettatori e anche tra gli
attori, lo sceneggiatore e la produttrice della serie. In seguito,
la rete ammiraglia ha trasmesso nuovamente gli episodi senza
censure, quindi, in modalità integrale.
In vista del Comic Con di San Diego,
dal 18 al 22 luglio, Lucasfilm Ltd. ha presentato
l’intera lista di prodotti a marchio Star
Wars disponibili durante la convention, e qualcuno di essi
potrebbe dare qualche anticipazione in merito a Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker.
In particolare è stata diffusa la
prima immagine del Sith Trooper, che potrebbe essere una versione
speciale di Stormtrooper che serve un signore Sith. Che si tratti
della guardia personale di Kylo Ren? Se così fosse, il personaggio
interpretato da Adam Driver sarebbe diventato Darth Kylo, il che lo
renderebbe unico erede di Darth Vader anche nel cammino verso il
Lato Oscuro.
Tuttavia al momento non abbiamo
altri dettagli, e quindi lo scopriremo soltanto a dicembre.
L’Ascesa di
Skywalker, capitolo conclusivo della nuova trilogia
del franchise diretto da J.J. Abrams,
arriverà nelle sale a dicembre 2019.
Nel cast Daisy
Ridley, Oscar
Isaac, John
Boyega, Kelly Marie
Tran, Naomi
Ackie, Joonas Suotamo,Adam
Driver, Anthony Daniels, Billy
Dee Williams Lupita Nyong’o, Domhnall
Gleeson, Billie Lourd e il veterano del
franchise Mark Hamill. Tra le new entry
c’è Richard E. Grant.
Il ruolo di Leia Organa sarà
interpretato di nuovo da Carrie Fisher, usando del
girato mai visto prima da Star Wars: Il Risveglio della
Forza. “Tutti noi amiamo disperatamente Carrie
Fisher – ha dichiarato Abrams – Abbiamo cercato
una perfetta conclusione alla saga degli Skywalker nonostante la
sua assenza. Non sceglieremo mai un altra attrice per il ruolo, né
mai potremmo usare la computer grafica. Con il supporto e la
benedizione della figlia, Billie, abbiamo trovato il modo di
onorare l’eredità di Carrie e il ruolo di Leia in Episodio IX,
usando del girato mai visto che abbiamo girato insieme per Episodio
VII.”
Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, le teorie sul significato del titolo
Arriverà il 21 agosto nelle sale
italiane il nuovo film Disney Il Re
Leone. Il lungometraggio, che riporterà sul
grande schermo gli amati protagonisti del Classico Disney del 1994
in una veste completamente nuova, vanta nella versione italiana uno
straordinario cast di voci.
Ne Il Re
Leone la star internazionale
Elisa è la voce di Nala, amica di Simba fin da
cucciola. Nala è una potente leonessa che si preoccupa del
futuro delle Terre del Branco e incoraggia Simba a seguire il
proprio destino come futuro Re. La talentuosa artista italiana
premiata con il Disco di Platino per il suo ultimo album “Diari
Aperti”, ha incantato con la sua splendida voce anche il grande
regista Tim Burton per la sua interpretazione
nella versione italiana del film Dumbo.
La voce di Simba, destinato ad
essere un potente re fin dalla nascita, è quella di Marco
Mengoni, recordman e star del pop italiano, che festeggia
quest’anno dieci anni di carriera con 50 dischi di platino. Reduce
da un tour sold out in Italia e in Europa, è appena rientrato da
Los Angeles dove ha partecipato alla première mondiale di “The Lion
King” con il cast americano e il regista Jon
Favreau ed è pronto a ripartire con una serie di live
unici alla scoperta della natura e delle bellezze italiane.
“La nostra strategia è stata
quella di puntare su due veri fuoriclasse, amati e stimati da
tutti, in Italia e all’estero. Abbiamo fortemente voluto ribadire
la nostra collaborazione con Elisa, cantante raffinata e dalla voce
unica, perfetta per interpretare la potente leonessa protagonista
del nostro film di punta dell’anno” afferma Davide
Romani, Marketing Director Studios. “Lavorare con lei è un
vero piacere. Elisa è una certezza. Ha saputo dare forza e
carattere a uno dei personaggi più amati di sempre. Per Simba
abbiamo voluto la voce straordinaria di Marco Mengoni, perfetta per
interpretare questo protagonista potente e amatissimo. Siamo felici
che Marco, tra i più innovativi e apprezzati artisti del panorama
musicale, faccia finalmente parte della grande famiglia Disney,
così come Stefano Fresi, Edoardo Leo, Cheryl Porter rispettivamente
Pumbaa, Timon e l’interprete de ‘Il Cerchio della
vita’”.
Diretto da Jon Favreau, Il Re
Leone si avvale di un’evoluzione delle tecnologie
di storytelling che unisce le tecniche del cinema live
action a immagini fotorealistiche generate al computer per dare
nuova vita all’intramontabile successo mondiale uscito nelle
sale nel 1994. Premiato con l’Oscar per la Miglior canzone
originale, “Can You Feel the Love Tonight/L’amore è nell’aria
stasera” (Elton John, Tim Rice) e la miglior colonna sonora
originale, firmata da Hans Zimmer, il Classico d’animazione Disney
ha inoltre ispirato lo spettacolo teatrale premiato con sei Tony
Awards®, che a distanza di oltre 20 anni rimane uno dei più grandi
successi nella storia di Broadway, arrivando recentemente a ben
9000 rappresentazioni.
Bond 25 e Aston
Martin omaggiano il Gran Premio di Formula 1 di
Silverstone. Questo fine settimana una delle partnership
cinematografiche più durature sarà sotto i riflettori quando la
Aston Martin Lagonda e la EON Productions, la società che produce i
film di James Bond, celebreranno il 1.007° Gran Premio di Formula
1, che si terrà a Silverstone.
Il Gran Premio di Gran Bretagna è la
gara di casa per il team Aston Martin Red Bull Racing, quindi è
giusto che la gara cada su un numero da sempre associato a James
Bond.
Le due auto della Aston Martin Red
Bull Racing F1 saranno personalizzate con l’iconico logo 007 e le
targhe Bond sul retro degli alettoni posteriori. La RB15 Formula 1
di Max Verstappen presenterà la targa dell’Aston Martin DB5 di
Goldfinger (1964), mentre la vettura di Pierre Gasly sarà
caratterizzata da quella della Aston Martin V8 di 007- Zona
pericolo (1987).
Il film è diretto da Cary
Joji Fukunaga, prodotto da Micheal G. Wilson e
Barbara Broccoli, e vede protagonisti accanto a Craig,
Léa Seydoux,
Ralph Fiennes e Rami Malek.
Bond ha abbandonato gli impegni in
prima linea e si gode una tranquilla vita in Giamaica. La sua pace
ha vita breve dopo che il vecchio amico Felix Leiter della CIA si
palesa con una richiesta d’aiuto. La missione ha l’obiettivo di
recuperare uno scienziato rapito e si rivela molto più complessa di
quanto atteso: Bond sarà messo alla prova da un misterioso nemico
dotato di una nuova arma tecnologica.
Dexter Fletcher,
regista di Rocketman, è
stato assunto dalla Warner Bros per dirigere Sherlock
Holmes 3, con Robert Downey
Jr. che torna a interpretare l’eccentrico
investigatore nato dalla penna di Conan Doyle.
Fletcher eredita il franchise da
Guy Ritchie, che ha diretto i due film precedenti:
Sherlock Holmes del 2009 e il suo seguito
Sherlock Holmes: Gioco di Ombre del 2011. Entrambi
hanno avuto molto successo, con il primo che ha incassato di 524
milioni di dollari in tutto il mondo e il secondo che ha portato a
casa $ 545,4 worldwide.
Le fonti dicono che la Warner Bros.
aveva sempre programmato di realizzare un terzo film. Tuttavia,
l’intenso programma di Downey con il personaggio di Iron
Man ha impedito che i piani si realizzassero. Il film,
adesso, è previsto per il 21 dicembre 2021.
Anche Jude
Law tornerà nei panni del Dottor John Watson.
Chris Brancato sta scrivendo la sceneggiatura,
mentre Susan Downey, Joel Silver e Lionel
Wigram formano la squadra produttiva. Lo studio aveva
originariamente annunciato che il film sarebbe uscito il giorno di
Natale del 2020, ma ha spostato la data lo scorso marzo.
Fletcher, che ha sostituito
Bryan Singer all’ultimo minuto dopo il
licenziamento dal set di Bohemian Rhapsody
ha recentemente diretto il biopic di Elton John,
Rocketman. Si può definire questo un momento molto
positivo per il regista, visto che il film su Freddy Mercury ha
incassato moltissimo, arrivando anche agli Oscar, e Rocketman è
stato accolto con grande favore dalla critica.
Per quanto riguarda invece
Sherlock Holmes 3, è sicuramente un progetto molto
atteso dai fan che però, forse, non prenderanno troppo bene il
cambiamento al timone del progetto.
Per gli Stati Uniti, il 4 luglio è
l’anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza dal Regno Unito,
era il 1776 e i 13 Colonie Britanniche sancivano la loro autonomia.
Il 4 luglio del 2019, invece, il mondo ha festeggiato l’arrivo di
Stranger Things 3, l’attesa terza stagione della serie
Stranger
Things su Netflix. La piattaforma
streaming più famosa nel globo terracqueo ha infatti scelto questa
data simbolica per distribuire day and date la terza
stagione della serie ideata dai Fratelli Duffer,
che è esplosa nell’estate del 2016 con la prima stagione diventata
un instant cult.
Stranger Things 3
fa scendere in campo l’adolescenza: quella dei giovani
protagonisti, quella ritrovata/emotiva dei protagonisti adulti, ma
anche quella della serie stessa che ripropone lo stesso schema
delle passate stagioni, arricchito e stratificato, reso più
complesso da una migliore analisi storica e virato ancora di più
all’horror. Ovviamente anche in questo terzo ciclo i Duffer hanno
farcito ogni episodio di riferimenti per un effetto nostalgia
preconfezionato, riuscendo come sempre a rendere tale omaggio
indimenticabile.
Ma andiamo con ordine. Il finale
della seconda stagione ci aveva lasciati con la minaccia del Mind
Flayer che incombeva nel Sottosopra, a Hawkins, mentre i nostri
protagonisti partecipavano al Ballo d’Inverno. Ovviamente il ciclo
di episodi spalancava la porta ad una terza stagione, in cui i
nostri si trovano di nuovo ad affrontare le creature del regno “di
là”, con Eleven assume ancora il ruolo di super-eroina e con i suoi
amici che sfoggiano tutto il coraggio e l’ingegno di cui sono
capaci.
Stranger Things
Se quindi da una parte sembra tutto
già visto ed elevato a potenza, dall’altra Stranger
Things terza stagione ci offre
diversi spunti di riflessione che offrono un quadro più completo
del panorama storico, sia in riferimento al 1985, anno di
ambientazione di questa stagione, che in relazione al 2019.
Frutto del “mondo moderno” è senza
dubbio la centralità della figura femminile. Prima di tutto, Eleven
si svincola dal ruolo di topo di laboratorio, la ragazza non è più
solo un esperimento, ma impara a confrontarsi con le persone ed a
fronteggiare i primi turbamenti amorosi, stringe inoltre un legame
forte con Max, la coetanea tutta pepe, e così scopre tutto un altro
aspetto dell’amicizia che, fino a quel momento, era stata
affrontata soltanto sotto la luce del sacro legame che c’è in un
gruppo in cui nessuno mente; Jocey, mamma di Will, torna ai suoi
siparietti esagitati, ma questa volta però cede con più
consapevolezza al versante comico del suo personaggio; Nancy fatica
a farsi prendere sul serio presso la redazione del giornale
cittadino, dove viene relegata a compiti di segretaria, ma sgomita
e combatte, seguendo il suo fiuto; la new entry Robin è
fondamentale per lo sviluppo della trama, energica, simpatica,
sveglia, sicuramente il personaggio in cui gli showrunner hanno
investito il meglio delle loro energie; persino la linguacciuta
Erica, sorellina di Lucas, si conferma uno dei personaggi più
divertenti della serie (“Non puoi scrivere America senza
Erica!”).
Intorno a loro si affannano i
maschietti, goffi, impreparati, in eterna rincorsa per
riconquistare, seguire, impressionare le proprie
amiche/compagne/colleghe, con la sola eccezione di Dustin, al quale
è dedicata una delle scene più divertenti e “catchy”
dell’intera stagione.
Mike e Lucas sono completamente
preda dei loro ormoni e della loro incapacità di gestire i rapporti
con le rispettive fidanzatine, Will è rimasto un passo indietro e
vorrebbe continuare a giocare a D&D, come se nulla fosse
cambiato dalla sera prima del suo rapimento (stagione 1), Jonathan
rincorre Nancy (Natalia
Dyer) senza riuscire a riconoscerne il valore, Bill
trova invece il suo ruolo all’intero della storia, dando sfogo ai
suoi istinti, Steve sembra aver perso il suo appeal sulle donne ma
sembra aver guadagnato la simpatia imperitura dei fan, infine
Hopper (David
Harbour), amatissimo sceriffo, in preda alla folle
gelosia per la figlia e assolutamente incapace di razionalizzare i
suoi sentimenti per Joyce (Winona
Ryder), comico, goffo e impacciato, completamente
differente rispetto al personaggio che abbiamo imparato ad amare
nelle due stagioni precedenti.
Per quanto riguarda invece il
contesto storico a cui si accennava, Stranger Things
3 si radica profondamente in quegli anni ’80 tanto
idealizzati, riportandoli alla sporca realtà, e così la Guerra
Fredda e la minaccia dei russi, l’invasione dei centri commerciali
a discapito delle piccole aziende, il terrore dello spionaggio
entrano prepotentemente nella storia, divenendone la spinta
principale e fondendosi alla perfezione con la trama orrorifica,
mai così centrale. Il riferimento all’Invasione
degli Ultracorpi, alla luce di questa riflessione e di
eventi specifici che si verificano nel corso della stagione, sembra
quindi avere un ruolo fondamentale nel ventaglio di debiti e
citazioni che anche questa volta sono disseminati con sapienza in
tutti e otto gli episodi.
In questo radicamento storico e
nell’affetto che ormai nutriamo per i personaggi va rintracciato il
valore di Stranger Things 3, che narrativamente
parlando fa anche lo sforzo di separare i protagonisti, regalandoci
cinque tracce, cinque avventure da seguire e che solo nel finale si
ricongiungono per lo scontro all’ultimo sangue. Tutte queste
sotto-trame vengono portate avanti con coerenza, risultando sempre
interessanti e, soprattutto, importanti allo sviluppo complessivo
della storia principale.
I Fratelli Duffer
riescono, meglio di quanto fatto per il secondo ciclo, ad offrire
un racconto accattivante, a presentare nuovi personaggi che
catturano a prima vista e a modificare quanto basta la struttura e
le premesse narrative dei cicli precedenti per tenere alto
l’interesse. Quello che però va detto è che la serie Netflix,
a dispetto del successo planetario, non contiene nessun elemento di
eccellenza, limitandosi ad essere un buon prodotto, che intrattiene
senza sconvolgere le logiche linguistiche del genere, rivelandosi,
come già in passato, un oggetto caro a tutti gli spettatori
acchiappa Easter Eggs, che commossi e trasportati dalle
emozioni, continueranno a cantare, anche a visione ultimata, una
canzone di Limahl, alzando il pugno al cielo. Il
che non è per forza un male.
Netflix rivela il cast di Bridgerton,
la nuova serie Netflix targata Shondaland (casa di produzione
fondata da Shonda Rhimes), che sarà disponibile su Netflix nel 2020
in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.
Daphne ha aspettato tutta la vita
per fare il suo debutto in grande stile sul “mercato del
matrimonio”. Ora è pronta a conquistare la città, ma non tutto
procede esattamente come previsto, specialmente dopo l’incontro con
il Duca di Hastings.
REGÉ-JEAN PAGE (For The People,
Roots) – SIMON BASSET
Appena tornato a Londra, il Duca di
Hastings si ritrova ad essere l’oggetto di interesse principale di
mamme ambiziose intenzionate ad accasare al meglio le figlie.
Eppure, l’acclamato Duca non è interessato al titolo, alla società
e neppure ad accasarsi.
GOLDA ROSHEUVEL(Silent Witness, Lady
MacBeth) – QUEEN CHARLOTTE
Vera e propria amante dello stile
della società londinese, la regina Charlotte si ritrova a vivere in
balia dei pettegolezzi di Lady Whistledown, anche se lei giurerebbe
che è al di sopra di tali banalità. Solo dopo l’avvento di un nuovo
scrittore di pettegolezzi che prende di mira le dinamiche di
palazzo, la regina Charlotte capisce che deve fare qualcosa.
JONATHAN BAILEY(W1A, Broadchurch) –
ANTHONY BRIDGERTON
Il nobile inglese per antonomasia,
Anthony è il maggiore dei fratelli Bridgerton, capofamiglia da
quando ha assunto il titolo di visconte del defunto padre.
Infinitamente bello, affascinante e ricco, è tra gli scapoli più
interessanti. Ma prima di pensare al matrimonio e ad un erede,
Anthony dovrà prima imparare a temperare la sua ricerca del
piacere.
LUKE NEWTON(The Lodge, The Cut) –
COLIN BRIDGERTON
Colin Bridgerton
è capace di disarmare i membri dell’alta società londinese con
allegre battute, anche se dietro quegli occhi si nasconde un’anima
responsabile. Colin prende in simpatia la nuova arrivata in città,
ma quando la simpatia si trasforma in infatuazione, finisce per
dare di più di quello che potrebbe aver mai potuto immaginare.
CLAUDIA JESSIE (Vanity Fair, Doctor
Who) – ELOISE BRIDGERTON
Intelligente, sfrontata e ribelle,
Eloise Bridgerton non ha l’obbiettivo di essere un’altra giovane
debuttante. Crede di essere destinata a qualcosa di molto più
grande, anche se si sta avvicinando rapidamente all’età del
matrimonio.
Una ragazza molto intelligente dal
cuore acuto e gentile, Penelope preferirebbe stare tranquillamente
al perimetro di ogni sala da ballo, piuttosto che al centro della
scena.
RUBY BARKER(Wolfblood, Doctors) –
MARINA THOMPSON
Essendo stata mandata ad abitare
con i Featherington, i suoi cugini, Marina non immaginava proprio
di entrare a far parte della società londinese.
SABRINA BARTLETT (Victoria,
Knightfall) – SIENA ROSSO
La bella, accattivante ed
intraprendente cantante d’opera ha una relazione segreta con un
uomo molto conosciuto in società. Divertente e un po’ irruente,
Siena segretamente desidera far parte del mondo dell’alta società
londinese.
RUTH GEMMELL (Deep State, Penny
Dreadful) – LADY VIOLET BRIDGERTON
Saggia e amorevole, la madre degli
otto fratelli Bridgerton riesce a trattare tutti con gentilezza e
rispetto ineguagliabile. Guai, però, a chi osa avvicinarsi e a
interferire con la sua famiglia. Nulla la renderebbe più felice che
vedere i suoi figli sposarsi, non per convenienza o opportunità, ma
per amore.
ADJOA ANDOH(Thunderbirds Are A Go) –
LADY DANBURY
La leggendaria e grintosa amica
della vedova che gestisce l’intera società. Indifferente alle
regole, Lady Danbury è sia formidabile, imprevedibile e a tratti
spaventosa. I suoi giudizi sono sempre precisi e azzeccati.
POLLY WALKER(Pennyworth, Age Before
Beauty) – LADY PORTIA FEATHERINGTON
Forse la più ambiziosa delle mamme,
Lady Featherington è determinata a fare incontri vantaggiosi per
ognuna delle sue figlie, spingendole alle feste “giuste”. Astuta e
spietata, Lady Featherington si impegna ad ottenere ciò che vuole,
a qualsiasi costo.
Chris Van Dusen,
creatore della serie, ha così commentato il cast annunciato:
“Non avremmo potuto trovare un gruppo di attori più adatti per
dare vita a Bridgerton. Durante la creazione di questa serie,
l’obiettivo era di trasformare un genere molto tradizionale in
qualcosa di fresco, intelligente, sexy e divertente. Questo è
esattamente ciò che il cast incarna e io sono estremamente
entusiasta di vederli interpretare questi personaggi, che
affascineranno gli spettatori”.
Basato sulla serie di bestseller
della scrittrice Julia Quinn, Bridgertonè
ambientata nel mondo sexy, sontuoso e competitivo dell’alta società
Regency London. Dalle scintillanti sale da ballo di Mayfair agli
aristocratici palazzi di Park Lane, la serie svela un mondo
seducente, ricco di regole intricate e drammatiche lotte di potere,
dove nessuno è mai veramente al sicuro. Al centro delle dinamiche
della serie la potente famiglia Bridgerton, composta da otto
fratelli, divertente, spiritosa e audace e alla continua ricerca di
avventure e amore.
Il film-scandalo della II Mostra del
Cinema di Venezia del 1934, Extase
(Estasi, 1932) scritto e diretto da Gustav
Machatý, con Hedy Kiesler (poi
Hedy Lamarr, come fu ribattezzata a Hollywood), è
il film scelto per la serata di Pre-apertura di
martedì27 agosto della
76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
della Biennale di Venezia, che si terrà nella
Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido.
Extase
sarà proiettato al Lido presentando in prima
mondiale il restauro digitale del film in
4K. Il restauro è realizzato dal Národní
filmový archiv (Cineteca di Praga) grazie al sostegno di
Milada Kučerová e Eduard Kučera e
alla collaborazione con Film Servis Festival Karlovy
Vary. Le lavorazioni sono state effettuate presso il
laboratorio L’Immagine Ritrovata di Bologna.
L’obiettivo del restauro era quello di ricostruire una versione del
film che fosse il più possibile fedele all’originale in lingua
ceca, cioè quella presentata a Venezia nel 1934. Poiché nessun
elemento di questa versione originale si è conservato, il Národní
filmový archiv ha dovuto ricorrere a versioni in altre lingue e in
lingua ceca successive. I partner che hanno contribuito al restauro
sono British Film Institute, Cinémathèque16, Cinémathèque suisse,
CNC, Danish Film Institute, Filmarchiv Austria, Gaumont e Slovak
Film Institute.
Extase è
l’ultimo film realizzato dal regista ceco Gustav
Machatý in patria, prima dell’emigrazione che lo portò a
lavorare in Austria, in Italia e infine tra Stati Uniti e Germania.
Il film deve la propria notorietà a un insieme di contingenze:
l’esibizione del corpo della nemmeno ventenne Hedy
Kiesler (prima di assumere a Hollywood il nome di
Hedy Lamarr), primo nudo integrale nel cinema
maggiore per la scena in cui lei nuota nuda; lo scandalo provocato
alla II Mostra del Cinema di Venezia nel 1934, anche per la prima
scena di un atto sessuale, suggerito dai volti in primo piano dei
due amanti; i tentativi inutili del marito, il mercante d’armi
Fritz Mandl, sposato poco dopo dall’attrice, di acquisire tutte le
copie circolanti; una generalizzata tendenza nei vari Paesi a
censurare il film per l’aspetto erotico troppo pronunciato per
l’epoca.
Al Lido
Extase, proiettato il 7 agosto 1934, fu
premiato per la regia con la Coppa Città di Venezia, insieme agli
altri tre film cecoslovacchi presenti a quell’edizione della
Mostra. Nel referendum fra il pubblico,
Extase fu giudicato il miglior film
straniero e Gustav Machatý il miglior regista. Il giovane
Michelangelo Antonioni, alla Mostra in veste di
critico, scriveva: «Nel giardino dell’Excelsior, quella sera, si
udiva il respiro degli spettatori attentissimi, si udiva un brivido
correre per la platea».
Il film – sonoro – è strutturato sul
linguaggio del muto e si distingue per espressività grazie al
sapiente uso del montaggio, simbolico e allusivo. Tragico e
fatalista, secondo la didascalia di un manifesto d’epoca
Extase venne definito “una sinfonia
d’amore”.
La 76. Mostra del
Cinemadi Venezia si terrà al Lido dal
28 agosto al 7 settembre 2019 diretta da
Alberto Barbera e organizzata dalla
Biennale presieduta da Paolo
Baratta.
Sarà “Light of my
life” del Premio Oscar Casey
Affleck ad aprire il Panorama Internazionale di
Alice nella città, sezione autonoma e
parallela della Festa del Cinema di Roma (17-27 Ottobre 2019)
diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli.
Distribuito in Italia da Notorious
Pictures, il film racconta la storia di un padre e della sua unica
figlia, di undici anni. Si nascondono tra boschi e case disabitate,
dopo che un virus ha sterminato buona parte della popolazione
femminile. La giovanissima Rag è costretta ad un vagabondaggio
continuo e a fingersi maschio ogni volta che sarà costretta ad
incontrare altri esseri umani, tutti uomini, resi brutali e senza
scrupoli dalla mancanza di donne.
“Light of my
life” è il suo secondo lungometraggio da regista dopo
il mockumentary del 2010 “I’m still here” che vede
protagonista Joaquin Phoenix suo collega e grande amico.
Casey Affleck accompagnerà
il film a Roma e terrà una masterclass sul mestiere
dell’attore, rivolta alle scuole di cinema. Nel corso
dell’incontro verranno mostrati gli esordi con Gus Van Sant,
partendo da To Die For – Da morire (1995),
Gerry (2002) distribuito in pochissime copie, in Italia
mai uscito, e “Will Hunting – Genio Ribelle”, passando per
Soderbergh e “Gone Baby Gone” opera prima del fratello Ben Affleck
fino ad arrivare alla sua formidabile performance in “Manchester by
the sea” che gli è valsa innumerevoli riconoscimenti tra cui nel
2017 il Premio Oscar e il Golden Globe come miglior attore
protagonista.
Confermati ad Alice
anche i Fratelli Dardenne che
accompagneranno fuori concorso “Le Jeune
Ahmed” (2019), ultima fatica premiata a Cannes con il
Premio alla Miglior Regia e distribuito in Italia da Bim
Distribuzione. I due registi presenteranno, il giorno dopo, la
copia restaurata di “Rosetta” (1999), in
occasione dei 20 anni dall’uscita in sala. Sarà un incontro in
cui la voce – quella reale e quella delle immagini – si intreccerà
con la visione di alcune delle sequenze più significative legate ai
ragazzi cinematografici dei loro film e alla capacità
di costruire – film dopo film – una poetica coerente, uno
sguardo sul mondo e su quei ragazzi che si rifiutano di accettare
l’universo che gli si oppone.
Protagoniste come sempre le
famiglie con una selezione di titoli rivolta ai più
piccoli tra le anteprime già confermate “Ailo –
Un’avventura tra i
ghiacci” di Guillaume
Maidatchevsky distribuito in Italia da Adler in collaborazione
con Lucisano Media Group.
Il
film racconta l’incredibile viaggio di un piccolo
cucciolo di renna tra le meraviglie glaciali della Lapponia.
GRANDE SPAZIO COME DI CONSUETO AL
CINEMA ITALIANO
Il primo titolo del Panorama Italia
è “Bellissime” documentario di Elisa
Amoruso che torna al Festival dopo aver partecipato già
ad Alice nel 2017 con l’acclamato “Strane
Straniere“.
Prodotto da Fandango e TIMVISION,
racconta la storia di Cristina, Giovanna, Francesca, Valentina: una
famiglia, quattro donne unite dalla stessa passione, la
bellezza.
Una riflessione aperta sul culto
dell’apparire, su cosa voglia dire essere bambine, adolescenti e
madri, in un continuo gioco di rimandi tra passato e presente. Lo
sguardo vicino e attento di una regista su cosa sia oggi, per
alcune, essere e diventare donne.
Nella sezione Quei
Ragazzi, dedicata ai grandi classici contemporanei, ai
film del passato restaurati e riproposti per la loro
forza e attualità, sarà presentato in collaborazione con
le Teche Rai e la Fondazione Cassa di risparmio di Calabria e di
Lucania, il restauro de “La fine del
gioco” (Italia, 1970 – b/n – durata: 58’– 16
mm) a cui seguirà un incontro con l’autore. Nato per i
Programmi Sperimentali della Rai-Tv, oltre ad essere l’esordio alla
regia è anche un film-chiave per capire l’opera di Gianni Amelio,
perché esprime con chiarezza assoluta tutta la sua attenzione per
il mondo minorile e costituisce una sorta di “prefazione” alla sua
attività futura (Ladro di Bambini). Sarà anche l’occasione
per ricordare Ugo Gregoretti, un altro grande Maestro del cinema
italiano, che nel film interpreta un giornalista televisivo che
conduce un’inchiesta sulle condizioni dei giovani ospiti di una
casa di correzione del sud Italia.
Festeggeremo poi insieme
a Giuseppe Tornatore i 30 anni del
capolavoro “Nuovo Cinema Paradiso” e del suo
percorso unico attraverso i passaggi in sala, il successo nei
festival e infine l’Oscar. Il Festival presenterà al suo
pubblico di giovanissimi forse il più amato degli omaggi
all’amore per il grande schermo: Mario Sesti, che curerà
l’evento, leggerà una compilation di recensioni da tutto il mondo e
dialogherà con Giuseppe Tornatore, dopo tre decenni che hanno
trasformato il film nel mito più toccante del cinema in sala.
OMAGGIO A FRANCA VALERI IN
COLLABORAZIONE CON IL DAVID DI DONATELLO: “Le donne
del cinema raccontano Franca”
Alice nella città, in accordo con
la famiglia e gli amici, in collaborazione con l’Accademia del
Cinema italiano – Premi David di Donatello ha deciso di rendere
omaggio alla grandissima Franca Valeri.
La presidente Piera
Detassis e due straordinarie interpreti del cinema
italiano, Paola
Minaccionied Anna
Foglietta, sceglieranno i film che comporranno
l’omaggio.
A dare voce a Franca saranno le
donne del cinema italiano e gli amici più cari che
introdurranno i titoli in rassegna e racconteranno la ”loro“
Franca, dalla “Signorina Snob” alla “Sora Cecioni”.
In occasione dell’omaggio verrà
anche consegnato un premio da parte della giuria dei ragazzi.
Un premio simbolico, ma importante,
assegnato da una generazione che, come ha affermato pochi giorni fa
la stessa Valeri, ha il compito di proiettarci nel futuro.
A corredare l’omaggio anche i brani
tratti dall’album di Frankie hi-nrg “Ero un autarchico” che sarà al
festival per raccontare la collaborazione con Franca Valeri
all ‘album nel 2003.
Già annunciato infine il primo
titolo del concorso, “La famosa invasione degli Orsi in
Sicilia”, prodotto da Indigo Film con Rai
Cinema, Prima Linea Productions, Pathé, France 3
Cinema e uscirà nelle sale italiane con Bim Distribuzione.
Il film di animazione diretto
da Lorenzo Mattotti verrà supportato da
Alice nella distribuzione e durante il corso dell’anno con
proiezioni e incontri ad hoc nelle scuole. Il regista sarà anche
protagonista di un incontro con il pubblico a cavallo tra cinema e
letteratura.
Resta confermata la struttura dei
precedenti anni che collocherà anteprime e incontri speciali nelle
seguenti sezioni:
Concorso – Fuori
concorso – Eventi
Speciali – Masterclass
Panorama
Internazionale e Panorama
Italia
Il Concorso dedicato
ai cortometraggi (sono ancora aperte le
iscrizioni online sulla piattaforma) sarà ancora una volta
parte fondamentale del programma del Festival che insieme a
Première Film raccoglierà alcune delle opere più interessanti del
panorama internazionale.
Alice ha anche siglato un accordo
con CNA cinema e audiovisivo per
supportare con diverse azioni il Panorama Italia e la promozione
del cinema indipendente e proseguirà come di consueto la
collaborazione con il MIA | Mercato Internazionale
Audiovisivo, che si terrà dal 16 al 20 ottobre 2019
FILM
ANNUNCIATI:
Concorso
La famosa invasione degli Orsi
in Sicilia di L. Mattotti
Fuori Concorso
Le Jeune Ahmed dei
Fratelli Dardenne
Fuori Concorso -Alice family
Ailos journey
Panorama
Italia
Bellissime di Elisa
Amoruso
Panorama
Internazionale
Light of my life di
Casey Affleck
Eventi
Speciali
Giuseppe Tornatore – 30 anni
di Nuovo Cinema Paradiso
Masterclass
Casey Affleck – Il mestiere
dell’attore
Lorenzo Mattotti – Tra Cinema e
Letteratura
I Fratelli Dardenne – 20
ANNI DI ROSETTA
Classici
Restauro de La fine del
gioco di Gianni Amelio (1970)
La copia restaurata di
Rosetta dei Fratelli Dardenne
Omaggio Franca Valeri in
collaborazione con Il David di Donatello:
Eccezionale esordio al box-office
italiano per Spider-Man: Far From Home: ieri,
mercoledì 10 luglio, nel primo giorno di programmazione, il film ha
incassato la straordinaria cifra di oltre 1,5 milioni di euro e
battuto numerosi record. Tra questi miglior esordio in sala per un
super-eroe in Italia (escluse aperture in giorni festivi o
pre-festivi) e miglior debutto di un film dell’Universo Marvel (escluse aperture in giorni
festivi o pre-festivi). Inoltre il film ha registrato il miglior
esordio, in assoluto, nel biennio 2018-2019 (escluse aperture in
giorni festivi o pre-festivi).
Thomas J. Ciampa, Senior Vice
President Distribution di Warner Bros. Entertainment italia ha
dichiarato: “Siamo estremamente soddisfatti di questo risultato
clamoroso che premia lo sforzo costante di Warner nel sostenere il
mercato cinematografico anche durante i mesi estivi. Voglio
condividere questa vittoria con gli altri Studios che si stanno
impegnando attivamente in tal senso”.
Sinossi: In
seguito agli eventi di Avengers: Endgame, Spider-Man deve
rafforzarsi per affrontare nuove minacce in un mondo che non è più
quello di prima. ‘Il nostro amichevole Spider-Man di quartiere’
decide di partire per una vacanza in Europa con i suoi migliori
amici Ned, MJ e con il resto del gruppo. I propositi di Peter di
non indossare i panni del supereroe per alcune settimane vengono
meno quando decide, a malincuore, di aiutare Nick Fury a svelare il
mistero degli attacchi di creature elementali che stanno creando
scompiglio in tutto il continente.
Diretto ancora una volta da
Jon Watts, Spider-Man: Far From
home arriverà nelle nostre sale il 10 luglio.
Confermati nel cast del film il protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya in quelli di
Michelle, Samuel L. Jackson in quelli di
Nick Fury e Cobie Smulders in quelli di
Maria Hill. Jake
Gyllenhaal interpreterà invece Quentin
Beck, aka Mysterio, uno degli antagonisti
più noti dei fumetti su Spidey.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU
SPIDER-MAN: FAR FROM HOME
Come abbiamo già ipotizzato in
questo articolo,
Spider-Man: Far
From Home pone le basi per una serie di sviluppi di
trama nel futuro dell’Universo Cinematografico Marvel, ma spesso accade che questi
film ci lascino con molte domande senza risposta. Ecco di
seguito le più interessanti analizzate nel dettaglio:
1Dove sono gli Avengers?
In
una delle due scene post credits Talos (che per
tutto il film si è finto Nick Fury) spiega che quando Peter gli
aveva chiesto dove fossero gli Avengers non sapeva
cosa rispondere. Ma cosa è successo realmente alla squadra dopo gli
eventi di Endgame?
Sappiamo che la base dei Vendicatori è stata
distrutta e che Tony Stark, il loro leader, è morto come Vedova
Nera; Captain America si è ritirato, e il resto del team sembra
disperso nel mondo…
Direttamente dal piccolo schermo
arrivano al cinema le avventure di Dora
l’esploratrice, mix di live-action e animazione
tratto dalla serie omonima prodotta da Nickelodeon. Amicizia,
coraggio, risate e tanta avventura. Questi gli ingredienti chiave
di Dora e la città perduta, nuovo adattamento in
live-action del famoso cartone per bambini Dora
l’esploratrice. Un family movie per grandi e piccini per
divertire, commuovere ed emozionare come solo le grandi avventure
sanno fare.
Diretto da James
Bobin, il film vede protagonisti Isabela Moner,
Michael Peña, Eva Longoria, Jeffrey Wahlberg ed
Eugenio Derbez.
SINOSSI
Avventuriera nata, cresciuta tra le
impervie della giungla, la giovane Dora (Isabela Moner) si trova
stavolta ad affrontare una delle imprese più pericolose di sempre.
Insieme all’amica fidata, la scimmia Boots, Diego (Jeffrey
Wahlberg), e un misterioso abitante delle foreste (Eugenio Derbez),
la ragazza partirà per un’avventura senza precedenti alla ricerca
dei suoi genitori scomparsi (Eva Longoria, Michael Peña) ed alla
soluzione del mistero impossibile dietro una città perduta d’oro.
Disponibile anche il gioco online di Dora e la città
perduta“Il gioco della giungla”