All’inizio di questa settimana, un
giudice ha stabilito che la Warner Bros. non ha
rubato la trama di The
Batman a uno scrittore che aveva ideato una storia sul
Cavaliere Oscuro tre decenni prima.
Il giudice distrettuale degli Stati
Uniti Paul Engelmayer ha deciso che lo scrittore
Christopher Wozniak ha effettivamente violato i
diritti d’autore della DC Comics dopo che
quest’ultima lo ha assunto come artista freelance nel 1990 quando
ha scritto “The Ultimate Riddle” (L’enigma finale),
successivamente ribattezzato “The Blind Man’s Hat” (Il
cappello del cieco).
Wozniak ha
affermato che “The
Batman” era una copia della sua storia, ma
Engelmayer sostiene che “The Blind Man’s Hat” ha
intenzionalmente e senza consenso preso materiale dall’Universo DC
ed è “pieno” di personaggi ed elementi della trama di
Batman. I documenti del tribunale sono stati resi
pubblici e includono una dichiarazione del regista di The
BatmanMatt Reeves.
Viene rivelato che il regista è
stato contattato per la prima volta nel gennaio 2017 per dirigere
una versione del film con Ben Affleck. “La Warner Bros. mi ha
inviato una sceneggiatura preesistente scritta da uno scrittore di
nome Chris Terrio e dallo sceneggiatore e regista Ben
Affleck“, racconta Reeves. “Dopo averla letta, ho deciso
che la storia e il film che ne derivava non erano un progetto che
sentivo di voler fare“.
E aggiunge: “Se la Warner Bros.
voleva usare questa sceneggiatura preesistente, doveva usare un
altro regista. Ho anche raccontato un’idea che avevo concepito per
una storia originale di Batman: una storia poliziesca di Batman in
cui la soluzione del caso portava a scoprire qualcosa di
inaspettatamente personale per Batman. Alla Warner Bros. piacque
l’idea e mi ingaggiò per realizzare The
Batman“.
Matt Reeves rivela
poi: “Non ho utilizzato alcun materiale della precedente
sceneggiatura scritta da Chris Terrio o altro materiale fornito
dalla Warner Bros. oltre ai personaggi e all’universo di
Batman“. In un’altra parte della dichiarazione, il regista di
Batman
parla delle note ricevute dallo studio e di come queste abbiano
influito sui gadget che ha utilizzato o meno nella storia.
È interessante avere queste
informazioni sulla realizzazione del kolossal del 2022 e sorprende
sapere che la versione di The
Batman di Terrio e Affleck è quella
che Reeves non aveva assolutamente interesse a realizzare.
Si prevedeva che il Crociato
incappucciato si scontrasse con Deathstroke dopo
che l’assassino aveva appreso l’identità segreta dell’eroe.
Ben Affleck ha poi abbandonato il ruolo di
Batman, ma è tornato nel DCEU per girare dei camei in
The
Flash e Aquaman e il regno
perduto.
C’è una grande eccitazione intorno
a Spider-Man 4, e questo potrebbe spiegare perché
continuano a circolare tante voci sui piani dei Marvel Studios e della Sony
Pictures per il progetto.
Non vediamo
Spider-Man in live-action sui nostri schermi da
Spider-Man: No Way Home del 2021 e la pausa di
Tom Holland dal personaggio non è stata
esattamente un successo entusiasmante (Uncharted
sembra essere stato un one-and-done e The Crowded
Room ha attirato recensioni contrastanti).
Da allora, si suppone che abbia
firmato per recitare sia in un quarto film da solista che come
protagonista nei prossimi film degli Avengers. Nel
frattempo, abbiamo sentito
voci su scontri tra Marvel e Sony, su
vari registi che potrebbero essere coinvolti e su due versioni
molto diverse del ritorno di Peter Parker: una con
i suoi amici Spider-Men e una senza.
Ora abbiamo finalmente un
aggiornamento un po’ più attendibile per gentile concessione di
Variety. L’agenzia ha pubblicato un articolo
approfondito sul futuro di Euphoria
e sulla reale situazione di Spider-Man 4.
Qual è lo stato di Spider-Man 4?
Alcuni ritengono che il successo o
la mancanza di successo del prossimo film di
Zendaya, “Challengers“,
che aprirà il 26 aprile, potrebbe influenzare il destino di
Euphoria,
si legge nel rapporto, “e sullo sfondo, naturalmente, c’è
l’imminente “Spider-Man 4“, anche se la
sceneggiatura di quel film è ancora in fase di lavorazione, e non
ci sono né regista né data di inizio”.
Quindi, nonostante quello che
abbiamo sentito nelle ultime settimane, un regista non è salito a
bordo di Spider-Man 4 e le notizie che la
produzione inizierà più tardi quest’anno per portare il film nelle
sale nel 2025 sembrano essere premature.
Spider-Man 4, un film in difficoltà?
Non è chiaro perché Jon
Watts non sia tornato dopo aver contribuito alla trilogia
di Spider-Man del MCU, anche se ha
abbandonato il reboot dei Fantastici
Quattro dopo essersi apparentemente esaurito per aver
dedicato oltre mezzo decennio della sua carriera al
web-slinger.
Drew Goddard e Justin
Lin sono i nomi che si suppone siano in lizza per il
prossimo capitolo, ma con una sceneggiatura ancora in fase di
lavorazione, questo film non è chiaramente così vicino a diventare
realtà come speravamo.
È stata creata una narrativa
secondo cui Spider-Man 4 è in difficoltà, ma
principalmente da parte degli scoopers; questo report suggerisce
invece che si tratta di un film semplicemente in fase di
lavorazione (come ci si aspetterebbe).
Quello del film sportivo è un genere
ricco di titoli celebri e particolarmente apprezzati da critica e
pubblico. In questi, il più delle volte, si narrano le gesta di
atleti o uomini realmente esistiti e degni di essere ricordati con
un lungometraggio incentrato esclusivamente su di loro. Due titoli
da poter citare sono Invictus
– L’invincibilee il recente Chi
segna vince. Uno dei più grandi capolavori a riguardo è
però Fuga per la vittoria, film del 1981 diretto
dal premio Oscar John Huston, considerato uno dei
maestri del cinema hollywoodiano degli anni d’oro. Anche in questo
caso si racconta di una storia vera, tanto incredibile quanto
perfetta per il cinema, dove ha modo di esprimere al meglio tutto
il suo valore.
Scritto da Evan
Jones, il film è ispirato alla pellicola ungherese del
1962 nota a livello internazionale con il titolo The Last
Goal. In entrambe le opere si affronta un preciso evento
storico, riguardante una partita di calcio, avvenuto durante la
Seconda guerra mondiale, per ribadire l’importanza della libertà e
il desiderio di riacquistarla nel momento in cui questa viene meno.
Interpretato da un cast composto da attori e calciatori di
provenienza internazionale, il film ottenne da subito un grande
successo di critica e pubblico, vantando ancora oggi una popolarità
invidiabile. Per gli amanti di questo genere, è certamente uno dei
titoli più emozionanti in cui ci si può imbattere.
Recentemente è stata annunciata la
realizzazione di un remake di Fuga per la
vittoria, un’operazione particolarmente complessa che può
quantomeno far tornare a parlare con più attenzione del film di
Huston, un’opera ancora oggi attuale e da riscoprire più e più
volte. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
vera storia dietro il film. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Fuga per la vittoria
La vicenda, ambientata nel 1942, ha
per protagonista il calciatore John Colby, il
quale è costretto a lasciare la propria attività per unirsi alle
truppe inglesi in marcia per la guerra. Ben presto, egli si ritrova
recluso in un campo di concentramento, dove viene notato dal
maggiore nazista Von Steiner. L’uomo, commosso
dalla sorte dello sportivo, gli offre la possibilità di formare una
squadra per una partita di calcio contro i soldati tedeschi.
L’evento diventa una nuova occasione per dimostrare la superiorità
dei nazisti, mentre per Colby e la sua squadra, tra cui spicca il
canadese Robert Hatch, comprendono che la loro
vittoria può invece rappresentare una segno di speranza contro
l’oppressione.
Protagonista del film, nel ruolo di
John Colby, è il due volte premio Oscar Michael Caine.
L’attore, che all’epoca delle riprese aveva 47 anni, faticò non
poco a destreggiarsi nelle scene di calcio. Egli accettò però di
partecipare al film unicamente perché ciò gli avrebbe permesso di
incontrare il leggendario calciatore Pelè. Nei
panni del portiere canadese Robert Hatch, invece, si ritrova
Sylvester Stallone.
Egli preferì allenarsi da solo per il ruolo, rimpiangendo poi tale
scelta. Impreparato agli urti che un portiere riceve, si infortunò
alle gambe, ad una spalla, alle costole e si ruppe un dito cercando
di parare un tiro eseguito da Pelè.
Nei panni del maggiore Karl Von
Steiner, il nazista che offre a Colby di giocare una partita, vi è
il celebre attore svedese Max von Sydow, noto per
i tanti film da lui girati con Ingmar Bergman. Particolarità del
film è quella di avere, accanto ad alcuni celebri attori, diversi
noti calciatori di provenienza internazionale. In primis si ritrova
Pelè, qui nei panni di Luis Fernandez, seguito da
Bobby Moore, capitano della nazionale inglese, che
interpreta Terry Brady. L’argentino Osvaldo
Ardiles è Carlos Rey, mentre il belga Paul Van
Himst è Michel Fileu. L’unico calciatore statunitense,
Werner Roth, compare invece nei panni di Baumann,
capitano della squadra nazista, scelto in quanto in grado di
parlare tedesco.
La vera storia dietro il film
Come anticipato, il film è ispirato
ad un episodio realmente avvenuto durante la Seconda guerra
mondiale, noto come la partita della morte, un
incontro di calcio svoltosi nel 1942 tra ufficiali tedeschi e
giocatori ucraini. Nel corso degli anni si è affermata una versione
di questo episodio che non corrisponde alla realtà storica. Secondo
il mito, lo stadio era pieno di soldati armati e il gioco fu
profondamente scorretto e truccato a favore dei soldati tedeschi.
La squadra degli ucraini sarebbe inoltre stata minacciata, con la
promessa che se non avessero perso le conseguenze sarebbero state
terribili.
Tuttavia i giocatori decisero di non
arrendersi, arrivando a vincere 5 a 3. Sempre secondo questa
versione, a seguito della loro vittoria, gli ucraini furono tutti
fucilati nei rispettivi campi di concentramento. La vera storia è
però più complessa, nonché (fortunatamente) molto diversa. La
squadra di prigionieri ucraini ha infatti giocato non una bensì una
serie di partite contro più squadre tedesche, uscendo vittoriosa in
ognuna di esse. Lo stadio, il 9 agosto, giorno dell’ultima partita,
era pieno di civili, non vi erano soldati armati né nessuno intimò
gli ucraini di perdere volontariamente.
Dopo la loro vittoria non vi furono
particolari rappresaglie, ma anzi i giocatori di entrambe le
squadre fecero una foto insieme. Alcuni dei giocatori che vennero
poi effettivamente uccisi, diversi mesi dopo la partita, andarono
incontro alla morte per motivi non legati alla loro vittoria.
Diversi di loro riuscirono anche a sfuggire ai campi di
concentramento, trovando poi salvezza nell’espatrio. L’episodio è
dunque passato alla storia come una delle tante dimostrazioni di
solidarietà emerse verificatesi durante la guerra, dove popolazioni
appartenenti a schieramenti diversi si riconoscevano come simili e
non in guerra tra loro.
Il trailer di Fuga per la vittoria
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Fuga per la
vittoria è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di venerdì 29 marzo alle ore
21:00 sul canale Iris.
Irriverente, energica,
divertente e ricca di azione, su Disney+
arriva Nell – Rinnegata, serie fantasy
in otto episodi disponibile sulla piattaforma dal 29 marzo,
diretta da Ben Taylor (Sex
Education) ma creata da Sally Wainwright,
la quale, dopo Happy Valley e Gentleman
Jack, riesce a portare alla luce, grazie a un accordo con
la Casa di Topolino, un prodotto originale che rappresenta una vera
e propria boccata d’aria fresca in un palinsesto saturo e
ripetitivo.
La trama di Nell –
Rinnegata
Al centro della storia
c’è Nell, interpretata magistralmente da Louisa
Harland, una giovane donna con un segreto soprannaturale e uno
spirito ribelle che sfida le convenzioni del suo tempo. Abbigliata
come un uomo, Nell ritorna al suo villaggio natio, dopo essersi
allontanata di sua spontanea volontà per inseguire un suo desiderio
di scoperta e di avventura. Tornata a casa, però, dovrà fare i
conti con una perdita improvvisa che la porterà a scontrarsi con il
crudele Thomas Blancheford e con la legge ingiusta
di quell’epoca. In suo aiuto però arriva Billy
Blind, una specie di folletto che è sempre al suo fianco e
le conferisce forza e agilità ogni volta che è in pericolo.
Tra passato e
presente
Come spesso accade in
prodotti contemporanei ambientati nel passato, anche Nell –
Rinnegata arricchisce i suoi protagonisti di sensibilità moderne,
pur tenendo presente alcune delle regole che governavano la vita
nel ‘700. Il classismo e l’ingiustizia sociale si associano allo
spirito intraprendente e anti-convezionale della protagonista, alle
situazioni più rocambolesche raccontate con lo stile della commedia
d’azione e a una voglia di divertimento e libertà che sprigiona da
ogni inquadratura.
Lo stile di Nell –
Rinnegata è infatti lontano sia dalle ricostruzioni storiche
filologiche che dalla sciatteria di produzioni a basso budget. È un
mix perfetto di credibilità e leggerezza, con un gusto spiccato per
le sequenze d’azione e per il racconto di una storia principalmente
di evasione. Ogni episodio di Nell – Rinnegata è un pezzetto di un
viaggio bizzarro ma sempre divertente attraverso un’Inghilterra del
XVIII secolo reinventata.
Louisa Harland è
Nell
Il cuore della serie è
senza dubbio Louisa Harland nel ruolo della
protagonista, Nell. Già vista e amata nel ruolo di Orla in
Derry Girls, l’attrice splende per la sua
camaleontica interpretazione: sarcastica, caustica, ma anche molto
materna e apprensiva, sente il desiderio di avventura e la
responsabilità verso i più deboli. La sua Nell non è semplicemente
un’eroina action/fantasy da ridere, ma una donna con desideri,
sogni e volontà per ottenere giustizia e guadagnarsi la libertà.
Con lei, nel nutrito e ottimo cast, anche l’amato Nick Mohammed,
già Nate the Great di Ted
Lasso.
Nell –
Rinnegata coniuga altissimi valori produttivi con la
necessità di realizzare una serie d’avventura fantasy indirizzata a
un pubblico giovane e affamato di storie originali, che nella sua
energica protagonista trova il suo punto di massima forza.
La Disney aveva in realtà cercato di
realizzare un film basato sulla giostra Jungle Cruise fin
dall’uscita de La maledizione della prima luna (2003), ma non era
riuscito a trovare i produttori giusti per il progetto. Anche dopo
che i produttori John Davis e John
Fox hanno iniziato a svilupparlo nel 2015, si è dovuto
attendere l’arrivo di
Dwayne Johnson, dichiaratosi grande fan
dell’attrazione, affinché il film entrasse ufficialmente in
produzione. è così stata sviluppata una storia che fornisse
divertimento, terrore e, ovviamente, tanta avventura.
Per gli appassionati di film
d’avventura, infatti, Jungle
Cruise è un film da non perdere assolutamente, su cui
c’è tanto da scoprire e da cui rimanere affascinati. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Jungle
Cruise. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alle
sue location. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
La trama di Jungle Cruise
Da Londra, Lily
Houghton parte per la foresta amazzonica con l’intento di
trovare un antico albero con straordinarie capacità curative, in
grado di cambiare il futuro della medicina. Per riuscirci, recluta
l’impavido Frank Wolff affinché la guidi lungo il
corso del fiume con La Quila, la sua barca diroccata ma ancora
affascinante. Durante questa epica ricerca, l’improbabile duo
incontra però innumerevoli pericoli e forze soprannaturali,
nascosti nell’ingannevole bellezza della rigogliosa foresta
pluviale. Ma quando vengono svelati i segreti dell’albero perduto,
la posta in gioco per Lily e Frank diventa sempre più alta e il
loro destino e quello dell’umanità saranno appesi a un filo.
Il cast e le location del film
Ad interpretare Lily Houghton vi è
l’attrice Emily Blunt, la quale inizialmente aveva
rifiutato il ruolo ben due volte, esausta dall’aver girato uno
dietro l’altro i film
Il ritorno di Mary Poppins e A Quiet
Place II. L’attrice voleva dunque prendersi una pausa, ma
un video di Dwayne
Johnson che le chiedeva di unirsi al progetto in
quanto desideroso di lavorare con lei la convinse ad accettare il
ruolo. Accanto a lei, dunque, nel ruolo di Frank Wolff vi è proprio
Johnson, anche produttore del film. L’attore Jack
Whitehall interpreta invece MacGregor Houghton, fratello
di Lily, personaggio che lo ha attratto in quanto gli ricordava suo
padre.
L’attore Édgar Ramírez, invece, interpreta Lope de
Aguirre, conquistador spagnolo realmente vissuto tra il 1510 e il
1561, già raccontato liberamente nel film Aguirre, furore di
Dio (1972). Egli è in particolare noto per essere stato
mandato assieme ad altri coloni in cerca del mitico El Dorado del
fiume Rio delle Amazzoni. Qui, però, diventò il capo di una
ribellione contro Filippo II, venendo però poi sconfitto e ucciso.
Altra figura storica realmente esistita presente nel film è il
Principe Joachim di Prussia, interpretato dall’attore Jesse Plemons. Infine,
Paul Giamattiinterpreta l’uomo d’affari Nilo
Nemolato.
Sebbene il film sia ambientato in
Amazzonia, in realtà è stato girato ad Atlanta e
sull’isola di Kaua’i nelle
Hawaii. Queste bellissime aree sono state le
location perfette per le riprese di Jungle
Cruise, poiché i paesaggi naturali e gli ecosistemi
hanno creato la scena perfetta per il film. Tra le altre location
delle riprese figurano la città di Lihue, la
Kauai PlantationRailway e il
torrente Huleia. Alcune riprese si sono poi svolte
anche ai Blackhall Studios di Atlanta, dove è
stata allestita una piscina in una grande vasca simile al fiume,
così come la giungla al suo interno. Alcune scene sono infine state
girate anche all’Oxford College della
Emory University.
Jungle Cruise 2: il sequel si farà
Nonostante la pandemia di Covid-19,
il film si è affermato come un buon successo a livello economico e
pertanto la Walt Disney ha deciso di rendere ufficiale un sequel di
Jungle
Cruise. Al momento, tuttavia, non ci sono dettagli
riguardo questo seguito, se non che si presume il ritorno di
Emily Blunt e
Dwayne Johnson nei rispettivi ruoli, ipoteticamente
alle prese con nuove avventure in luoghi esotici. L’intento sembra
dunque quello di dar vita ad un nuovo franchise cinematografico
d’avventura basato su un’attrazione Disney, similmente a quanto
fatto in precedenza con Pirati dei Caraibi, con il
quale tuttavia la Disney sembra non essersi arresa,
intenzionata a realizzare un reboot.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire
di Jungle
Cruise grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Prime Video e Disney+. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video.
Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 12 marzo alle ore 21:20
sul canale Rai 2.
Quella di Harry
Potter verrà ricordata come una delle saghe più importanti
della storia del cinema, vero e proprio momento spartiacque nel
genere fantasy. Dopo aver attratto e incantato innumerevoli
spettatori da ogni parte del mondo, nel 2011 questa sembrava
essersi ufficialmente conclusa sotto gli occhi malinconici e grati
dei fan che sino all’ultimo hanno seguito le gesta del più celebre
tra i maghi. Quegli stessi fan hanno però avuto modo di gioire e
tornare nuovamente in quell’universo incantato grazie al film
Animali fantastici e dove trovarli, uscito al cinema
nel 2016 per la regia di David Yates, anche autore
degli ultimi quattro film di Harry
Potter. Nel 2018 è poi arrivato al cinema il primo dei
quattro sequel annunciati: Animali fantastici – I crimini di Grindelwald
(qui la recensione).
Quella di Animali
fantastici è una saga prequel ambientata ben 70 anni prima
della nascita dell’amato maghetto. All’interno di questa si vanno a
raccontare una serie di eventi fino ad oggi solo accennati. Anche
in questo caso si tratta di un’opera tratta dall’opera della
scrittrice J.
K. Rowling, che proprio nel 2001 aveva pubblicato il
romanzo Gli animali fantastici: dovetrovarli, il
quale si poneva come la copia di uno dei libri di testo richiesti
dalla scuola di Hogwarts. All’interno di questo sono descritte
oltre settantacinque specie di creature magiche. Il film ha
ampliato quanto in esso narrato, andando a raccontare la genesi
della scrittura di tale opera e quanto accaduto nel mondo magico in
quel momento.
Come il precedecessore, anche questo
sequel ha richiamato al cinema tutti gli appassionati della saga,
arrivando ad un incasso complessivo di circa 655 milioni di
dollari, a fronte di un budget di 200. Un risultato non
particolarmente entusiasmante, che ha segnato una prima battuta
d’arresto per il franchise. Prima di intraprendere una visione di
questo sequel, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Animali fantastici – I
crimini di Grindelwald
Il film ha inizio lì dove il primo
terminava, con il potente Mago Oscuro
Gellert Grindelwald catturato dal MACUSA (Il
Magico Congresso degli Stati Uniti d’America) con l’aiuto di
Newt Scamander. Tuttavia, come aveva minacciato di
fare, Grindelwald riesce a sfuggire dalla detenzione iniziando a
seminare il panico per quelle che potrebbero essere le sue prossime
mosse. Il mago, infatti, comincia a radunare i suoi seguaci per dar
vita ad un vero e proprio esercito. Il suo obiettivo più grande è
quello di portare la razza dei maghi ad essere la specie dominante
su quella dei babbani. Nel tentativo di contrastare i piani di
Grindelwald, un giovane Albus Silente
recluta il suo ex studente Newt Scamander per
cercare di contrastare i piani del malvagio mago.
Silente sembra infatti conoscere i
segreti più recondititi di Grindelwald, che una volta considerava
il suo migliore amico, e tramite questi dovranno sperare di poterlo
sconfiggere. Al suo fianco, Scamander ritroverà gli amici di
sempre, dall’auror Tina al babbano Jacob
Kowalski. Faranno però il loro ingresso in scena anche
nuove personalità, come Leta Lestrange
e Theseus Scamander, fratello maggiore di Newt.
Ben presto si genereranno unioni e divisioni, l’amore e la lealtà
saranno messi a dura prova anche tra gli amici e i famigliari più
stretti, mentre il mondo magico apparirà sempre più diviso. Grandi
segreti sono infatti pronti per essere svelati al mondo, molti dei
quali legati al misterioso CredenceBarebone.
Animali fantastici – I crimini di
Grindelwald: il cast del film
Ad interpretare il personaggio
protagonista, Newt Scamander, vi è nuovamente l’attore premio Oscar
Eddie Redmayne. Questi è stato sin da subito la prima
scelta per il ruolo, ottenendolo senza bisogno di doversi
sottoporre ad alcun provino. Per calarsi nei panni del personaggio,
a lui soltanto è stata rivelata dalla stessa Rowling una backstory
ricca di dettagli e curiosità. Questi hanno permesso all’attore di
comprendere meglio la personalità del mago. Accanto a lui tornano,
nei panni di Porpentina Goldstein, l’attrice Katherine Waterston e Dan
Fogler in quelli del babbano Jacob Kowalski. L’attrice
Alison Sudol ricopre nuovamente il personaggio di
Queenie, sorella di Porpentina,
mentre Ezra Miller è Credence
Barebone.
L’attrice Zoë Kravitz
compare invece nei panni di Leta Lestrange. Tale personaggio,
descritto come una lontana prozia della più celebre Bellatrix, era
già presente anche nel precedente film, ma trova solo qui maggiore
rilievo. L’attore Callum Turner interpreta Theseus
Scamander, fratello di Newt. Coincidenza ha voluto che Turner e
Redmayne siano cresciuti nello stesso quartiere. Johnny Depp
assume qui appieno i panni di Grindelwald, accettando la parte
senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Grande fan della
saga, desiderava da tempo di potervi fare parte. JudeLaw, invece, è Albus
Silente. L’attore si preparò al ruolo intrattenendo lunghe
conversazioni con la Rowling, durante le quali apprese ogni
possibile segreto e dettaglio sul personaggio.
A vestire i panni di Grindelwald è
dunque subentrato l’attore Mads Mikkelsen.
Questo terzo capitolo, che ruota attorno alle vicende di Newt
Scamander e Albus Silente che cercano di ostacolare il mago oscuro
Gellert Grindelwald, ha però a sua volta dato vita ad un risultato
molto insoddisfacente, che unito ai pareri negativi della critica e
del pubblico ha dato una seria botta d’arresto alla saga. I film di
Animali fantastici sarebbero dovuti essere cinque,
ma ad oggi pare proprio che il
progetto sia al capolinea.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
Nell’attesa di poter vedere tale
sequel, è intanto possibile fruire di Animali
fantastici – I crimini di Grindelwaldgrazie alla sua
presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 29 marzo alle ore 21:20
su Italia 1.
E’ arrivato
Garibaldi vs. Mickey, il nuovo dirompente fumetto,
distribuito gratuitamente online, di Andrea
Guglielmino, già autore di
Garibaldi vs. Zombies per Emmetre Edizioni e di alcune
delle storie più amate della serie da edicola Samuel Stern di Bugs
Comics.I disegni sono di Jacopo Moretti, la cover
di Mirko Fascella con colori di Renato
Stevanato, logo di Daniele Brancato.
Garibaldi vs.
Mickey viene distribuito gratuitamente sui canali social
di Emmetre Edizioni, che ha accolto piacevolmente questa
iniziativa, con
cadenza settimanale per 6 settimane, a partire
dal 28 marzo. L’ultima uscita è prevista per il 2 maggio 2024.
Potete leggere il primo episodio SULLA PAGINA FACEBOOK EMMETRE EDIZIONI o sul PROFILO
INSTAGRAM EMMETRE EDIZIONI
Ma come mai
l’idea di una storia con protagonisti Giuseppe Garibaldi e Mickey
Mouse?
Tutto nasce da una
boutade. Appena saputo che la Disney aveva perso i diritti per
l’immagine di Topolino nel famosissimo cortometraggio Stemboat
Willie, l’autore ha iniziato a pensare a come poter far incontrare
due figure leggendarie: il mitico Mickey Mouse e l’eroe dei due
mondi, Giuseppe Garibaldi.
Ne è venuta fuori una
storia breve – come è giusto che sia. A sua volta intensa come un
cortometraggio animato – ma talmente forte che Guglielmino ha
deciso di realizzarla a titolo gratuito come estemporaneo omaggio
per i suoi lettori, in attesa dell’uscita di Garibaldi vs.
Frankenstein, prequel di Garibadi vs Zombies, sempre per Emmetre
Edizioni.
“Quando mi parte in testa
un’ossessione – spiega Guglielmino – me ne devo liberare a tutti i
costi. Sapevo che questo instant comic doveva essere assolutamente
realizzato, e devo ringraziare in questo senso tutta la squadra che
a titolo sostanzialmente gratuito, accettando come pagamento una
cifra del tutto simbolica, ha deciso di seguirmi in questa piccola
impresa. Da Jacopo Moretti che ha curato i disegni simulando alla
perfezione i movimenti di un cartoon, a Mirko Fascella e Renato Stevanato che hanno
lavorato alla potente illustrazione di copertina, a Daniele
Brancato che si è offerto di creare il logo, fino a Emmetre
Edizioni che sosterrà il progetto con i suoi eccellenti servizi di
comunicazione, anche se stavolta si tratta di una produzione
totalmente mia e totalmente indipendente. E’ un fan-comic, se
vogliamo, un regalo realizzato da fan per i fan, ma con una
struttura e una qualità che non hanno nulla da invidiare a una
produzione professionale, perché di fatto, è anche quello”.
Il mini-comic di 6 tavole
è studiato appositamente per la fruizione sui social. Le vignette
sono infatti in formato quadrato, quello che risulta più leggibile
su instagram e facebook, e il tutto è scritto e ragionato pensando
allo “scorrimento” delle immagini sulle piattaforme META.
“Vale la pena fare
qualcosa – continua Guglielmino – se sai che nessun altro l’ha già
fatta. Cerco sempre di fornire ai lettori una chiave non scontata e
sorprendente. In queste poche tavole penso di essere riuscito a
trasportare il mio modo di scrivere certi personaggi, che si
portano dietro un corredo enorme di simboli e tradizioni. Credo
anche di aver raggiunto un primato nella storia del fumetto. Lo
scontro trascende presto il piano fisico per andare a toccare il
valore iconico dei due personaggi coinvolti. Non voglio spoilerare
troppo ma sappiate che non è uno di quei crossover in cui alla fine
i protagonisti si alleano e finisce tutto a pizza e fichi, senza
che nessuno si faccia veramente male”.
Da mercoledì 10
Aprile parte con il Nuovo Sacher di
Roma il tour nelle sale per La
Pitturessa di Fabiana
Sargentini. Il film distribuito da Lo
Scrittoio, in collaborazione con Kama
Productions, sarà presentato in giro per l’Italia dopo il
passaggio in anteprima alla 18a Festa del Cinema di
Roma nella
sezione FreeStyle.
La Pitturessa è
Anna Paparatti, la talentuosa artista che ha vissuto con libertà
cinquant’anni di storia dell’arte contemporanea italiana,
raccontata con intimità dalla figlia: un ritratto ironico e
giocoso, potente e simbolico.
Anna Paparatti: ottantasette
magnifici anni e ancora tanta voglia, non solo di raccontare, ma
soprattutto di inventare, disegnare, costruire mandala, labirinti e
giochi dell’oca, comprare matite e pennarelli. Una delle
straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie
artistiche degli anni ’60 e ’70, artista, scopritrice e musa,
compagna storica di Fabio Sargentini, dalla cui galleria L’Attico
passarono artisti e intellettuali, oggetto di una mostra nel 2021,
voluta dalla gallerista Elena Del Drago, e poi, nel 2022, chiamata
da Maria Grazia Chiuri che le propone di usare i suoi quadri
geometrici degli anni Sessanta per le scenografie delle sfilate
della Maison Dior. “Il grande gioco” e “Pop-oca”, “Le jeu qui
n’existe pas” e “Il gioco del non-sense” tornano sotto gli occhi di
tutti, tele rimaste per anni nella sua grande casa sul Lungotevere
a Roma si impongono per la loro forza dirompente. Anna è di nuovo
sulla scena contemporanea a ottantasette anni. Ora protagonista del
film girato dalla figlia Fabiana Sargentini: un’immersione negli
oggetti, i caftani, le sciarpe, i gioielli, gli idoli buddhisti
della casa di Anna, un dialogo curioso e molto umano tra madre e
figlia, un percorso nella vita, nei ricordi, nelle foto di
entrambe.
È l’occasione per raccontare la sua
storia: sullo sfondo dell’ambiente artistico e culturale di
un’Italia che non c’è più, attraverso materiali inediti
dell’archivio personale dell’artista, immagini di repertorio
uniche, fotografie e opere diverse, oltre a frammenti di film
importanti che hanno “ospitato” i suoi quadri. Un viaggio alla
riscoperta, ma anche alla conoscenza di Anna Paparatti attraverso
un racconto intimo e privato in cui la pittrice, sempre
straordinaria e ironica, – vive divertita e stupefatta il suo nuovo
risveglio artistico.
Il film proseguirà il tour nelle
sale domenica 14 Aprile
a Firenze allo Spazio
Alfieri, lunedì
15 a Venezia, al
cinema Giorgione, martedì
16 a Torino al
cinema Fratelli Marx, mercoledì
17 a Milano al
cinema Arlecchino, giovedì
18 a Padova alla MultisalaAstra,
per poi tornare a Roma e proseguire il tour
per Bologna, Parma, Forlì, Cesena, Perugia, Spoleto, Palermo, Barletta, Reggio
Calabria e continuare in altre città italiane che si
stanno aggiungendo in una serie di proiezioni evento alla presenza
della regista
La
Pitturessa scritto e diretto da Fabiana
Sargentini, prodotto da Riccardo Biadene
per Kama Productions e da Valeria
Adilardi per FilmAffair. È distribuito
da Lo Scrittoio in collaborazione
con Kama Productions.
Louis Gossett Jr.,
vincitore del premio Oscar come Miglior attore non protagonista per
aver interpretato il duro istruttore di esercitazioni in Ufficiale e gentiluomo del 1982, è morto, come
riportato da Variety. Aveva 87 anni.
Nel film diretto da Taylor
Hackford il sergente Emil Foley di Gossett ha guidato in
modo memorabile il personaggio di Richard Gere fino al punto di sfiorare
l’autodistruzione in una scuola di volo della Marina. Con quel
ruolo, Gossett è stato il primo attore di colore a vincere l’Oscar
come miglior attore non protagonista, aprendo così simbolicamente
la strada a numerosi altri colleghi venuti dopo come Cuba
GoodingJr., Morgan Freeman e Mahershala Ali.
Louis Gossett Jr., una carriera tra cinema e TV
Oltre che per “Ufficiale e
gentiluomo”, Gossett è però noto anche per i film Nemico
mio (1985), in cui interpreta un alieno costretto a fare i
conti con il suo nemico umano quando lui e l’astronauta
interpretato da Dennis Quaid si ritrovano bloccati su un
pianeta, e Aquila di ferro (1986), in cui interpreta un
veterano dell’aviazione che aiuta un giovane pilota a ritrovare suo
padre, abbattuto e catturato. Fra i numerosi ruoli interpretati, si
ricordano l’avventuriero Leo Porter in Il tempio di fuoco
(1986), accanto a Chuck Norris, e lo spilorcio
riccone Calvin Bouchard in Lo squalo 3 (1983).
Pochi anni prima dell’Oscar, nel
1978, aveva anche vinto un Emmy per il ruolo del furbo Fiddler in
“Radici“. In anni più recenti aveva invece partecipato
come guest star alle serie Boardwalk Empire – L’impero
del crimine (2013), Extant (2014-15), con Halle Berry e in Watchmen (2019),
dove interpreta Will Reeves, anziano sopravvissuto da bambino al
massacro di Tulsa e nonno di Angela, il quale si svela essere stato
l’eroe Giustizia Mascherata mentre lavorava come agente di polizia
a New York nel 1938. Di recente è invece apparso al cinema in
Il
colore viola (2023), mentre ha un ruolo da doppiatore in
IF – Gli amici
immaginari (2024).
La maggior parte della filmografia
del regista Michael Bay è costituita dal franchise
di Transformers,
ma nel 2016 ha realizzato un impressionante e trascurato film di
guerra con John Krasinski di The Office.13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi è una
rappresentazione elegante e ricca di azione dell’attacco
terroristico di Bengasi del 2012. I fatti dietro
l’incidente sono stati rapidamente oscurati da attivisti di parte
che cercavano di guadagnare punti contro i loro avversari politici.
Ma ora che il tempo è passato, come si colloca esattamente il film
rispetto alla realtà?
Il film di guerra 13 Hours:
The Secret Soldiers of Benghazi è basato su un libro di
saggistica del giornalista Mitchell Zuckoff e in
generale è una trasposizione molto federe dei fatti noti. Ma ci
sono due questioni particolarmente controverse nel film su cui
varie fonti e partecipanti non sono d’accordo: il presunto ordine
di “stand down” del capo della CIA a Bengasi e la presunta
decisione dei vertici militari di negare il supporto aereo.
Esplorando la veridicità di queste scene, vedremo perché c’è ancora
un profondo disaccordo sulla verità dell’attacco tra chi è sul
posto e chi è al comando.
“13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi” mostra cosa è successo davvero a Bengasi?
L’11 settembre 2012, militanti di
Ansar al-Sharia hanno attaccato una sede diplomatica statunitense a
Bengasi, in Libia. L’ambasciatore americano J. Christopher Stevens
è stato ucciso durante l’attacco, quando i militanti hanno dato
fuoco al complesso. Nelle vicinanze, un gruppo di appaltatori
militari privati chiamati Global Response Staff (GRS) si è
precipitato in un edificio della CIA per aiutare a preparare una
risposta all’attacco. A questo punto, si discute se il capo della
CIA di stanza a Bengasi abbia o meno emesso un ordine formale di
“stand down”.
Ma a prescindere da ciò che è stato
detto, alla fine il GRS ha tentato di salvare chiunque fosse ancora
intrappolato all’interno del complesso diplomatico. Quando sono
arrivati al complesso, hanno cercato l’ambasciatore Stevens ma non
sono riusciti a trovarlo tra il fumo. Dopo aver cercato di
raccogliere i sopravvissuti e i corpi, il GRS è tornato
all’Alloggio della CIA. Durante il tragitto, il loro veicolo è
stato attaccato dai militanti. Sono riusciti a tornare all’interno
dell’edificio senza altre vittime.
Intorno a mezzanotte, i militanti
hanno lanciato un assalto all’Alloggio della CIA. Il GRS ha
respinto gli assalitori per tutta la notte, fino all’arrivo dei
rinforzi il mattino seguente. All’arrivo dei rinforzi, l’Alloggio è
stato nuovamente sottoposto a un pesante fuoco. Durante questo
attacco, Glen Doherty e Tyrone Woods sono stati uccisi da colpi di
mortaio. L’Alloggio è stato evacuato e tutti i presenti sono stati
trasportati in sicurezza all’aeroporto. Mentre il GRS difendeva
l’Alloggio della CIA, l’Ambasciatore Stevens è stato scoperto,
ancora vivo, da un gruppo di libici che lo hanno portato in un
ospedale locale. Nonostante la rianimazione cardiopolmonare,
Stevens è morto in ospedale per inalazione di fumo.
Qual è stata la controversia
sull’ordine di sospensione di Bengasi?
Se il capo della CIA a Bengasi,
senza nome, abbia o meno ordinato al GRS di “ritirarsi” quando ha
tentato di salvare i sopravvissuti dal complesso diplomatico è una
questione controversa. Il libro del giornalista Mitchell Zuckoff
sostiene l’affermazione che fu emesso un ordine di stand-down.
Anche 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi di
Michael Bay ritrae il capo della CIA che
emette un chiaro ordine di stand-down. I cinque membri superstiti
della squadra GRS, composta da sei persone, hanno tutti affermato
che fu emesso un ordine di stand-down. Kris Paronto, che faceva
parte della squadra di sicurezza dell’Annex della CIA, ha
dichiarato a Politico che “non c’è sensazionalismo in questo: Ci è
stato detto di “ritirarci”. Quelle parole sono state usate alla
lettera, al 100%”.
Ciononostante, una commissione
bipartisan dell’Intelligence del Senato ha dichiarato che “non c’è
alcuna prova di un ritardo o di un’ostruzione intenzionale da parte
del capo della base o di qualsiasi altra parte”. L’ex direttore
della CIA David Petraeus, il segretario alla Difesa Leon Panetta e
il direttore dell’Intelligence nazionale James Clapper concordano
sul fatto che a nessuno è stato ordinato di ritirarsi. L’identità
del capo della CIA a Bengasi non è nota, ma una nota della CIA
afferma che questo capo ha autorizzato l’operazione di salvataggio
del GRS e non ha detto loro di ritirarsi.
In definitiva, sembra improbabile
che un ordine di stand-down sia stato emesso dai ranghi superiori
dell’esercito americano o del Dipartimento di Stato. Se così fosse,
non ci sono prove evidenti. Tuttavia, ancora oggi non si sa con
precisione cosa abbia detto il capo della CIA o se siano state
usate le parole “stand down”. Michael Bay ha scelto di credere agli
americani che hanno difeso l’allegato della CIA. Altri tendono a
vedere questa convinzione come una cospirazione. Se è vero che
esistono almeno alcune prove, sotto forma di testimonianze oculari,
che è stato impartito un ordine di stand-down, è anche plausibile
che la conversazione tra il personale militare e il capo della CIA
si sia risolta in un semplice malinteso.
Quale supporto aereo critico è
stato negato a Bengasi?
Secondo 13 Hours: The
Secret Soldiers of Benghazi, il supporto aereo critico è
stato negato a coloro che difendevano l’edificio della CIA a
Bengasi. Si vede un ufficiale della CIA chiedere supporto aereo e
il film fa credere al pubblico che un aereo militare statunitense
fosse pronto e in attesa nelle vicinanze, in Italia. Il film
13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi lascia
anche intendere che se fosse stato fornito il supporto aereo, le
morti di Glen Doherty e Tyrone Woods avrebbero potuto essere
evitate. A differenza delle affermazioni relative a un ordine di
stand-down, la presenza e la prontezza degli aerei militari
statunitensi nei pressi della Libia non è tanto una questione di
opinioni quanto di fatti. In base alle prove disponibili, sembra
che non fosse possibile alcun supporto aereo.
Come riporta Vox, un rapporto dei
Servizi Armati della Camera ha concluso che “il Dipartimento della
Difesa non aveva droni armati o aerei con equipaggio preparati per
il combattimento prontamente disponibili e vicini l’11 settembre
[quando è avvenuto l’attacco]”. Gli aerei militari statunitensi in
Italia erano utilizzati esclusivamente per voli di addestramento e
non erano preparati per missioni di combattimento. Secondo il
rapporto, l’aereo da combattimento armato più vicino si trovava a
Gibuti, troppo lontano perché un aereo potesse arrivare a Bengasi
in tempo per fornire supporto aereo. Pertanto, la rappresentazione
del film sull’incompetenza militare che ha portato alla negazione
del supporto aereo critico sembra sensazionalistica, se non
semplicemente scorretta nei fatti.
Nonostante queste due questioni
molto controverse, 13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi è per il resto un film relativamente accurato.
Michael Bay ha deliberatamente scelto di
credere al personale militare che ha difeso l’edificio della CIA a
Bengasi rispetto alle indagini e ai rapporti successivi. Questa
prospettiva si presta alla narrativa di destra sulla presunta
debolezza e inettitudine dell’amministrazione democratica
dell’epoca. Ma è anche coerente con la tendenza di Bay a ritrarre
gli eventi attraverso gli occhi dei colletti blu che vivono sul
campo gli eventi in tempo reale, come in Pearl Harbor o
Armageddon. Con 13 Hours: The Secret Soldiers of
Benghazi, Michael Bay decise di immergersi in acque
controverse e le controversie persistono tuttora.
Il cinema e i film per
ragazzi hanno nel tempo donato al grande pubblico grandi
capolavori che, con sfumature diverse, hanno saputo affrontare
tematiche quotidiane nella vita di ogni ragazzo e ragazza.
Dall’amicizia al rapporto con i genitori, dal desiderio alla paura
di crescere, dai primi amori fino ai primi dolori che formano il
carattere.
Questi film, spesso definiti anche
coming of age sono sempre molto amati e ogni anno
sono numerosi i film che si rivolgono a questa particolare
tipologia di pubblico. Per non perdersi i migliori titoli da vedere
a riguardo, ecco un utile elenco di film per
ragazzi, adatti ad ogni occasione e sempre piacevoli da
guardare per scoprire cose nuove di sé e del mondo.
Film per ragazzi: i migliori titoli da
vedere
Film per ragazzi
Alcuni film per ragazzi sono nel
tempo diventati veri e propri cult con un loro posto nella storia
del cinema. I titoli qui proposti riflettono su tematiche
universali come l’amicizia, la crescita, le paure e il desiderio di
avventura di ogni adolescente. Sono questi titoli da non perdere
assolutamente.
I Goonies, di Richard Donner (1985). Un gruppo
di ragazzi trova la mappa del tesoro di Willie l’Orbo, un pirata
del XVII secolo, e decide quindi di ritrovarne l’oro per salvare il
quartiere dal progetto di riqualificazione urbana che sta per
separarli. Grandissimo cult del cinema per ragazzi, questo film è
una vera e propria ode all’amicizia e al coraggio, ancora oggi nel
cuore di intere generazioni.
Stand By Me, di
Rob Reiner (1986). Estate 1959, Oregon: quattro ragazzini partono
per un’escursione lungo la ferrovia affrontando varie avventure e
scoprendo il cadavere di un ragazzo scomparso giorni prima. Quel
piccolo viaggio li cambierà per sempre. Uno dei migliori film
sull’amicizia giovanile mai realizzati, un vero e proprio classico
capace ancora oggi di emozionare e far immedesimare lo spettatore
nelle avventure e nell’animo dei protagonisti.
Breakfast Club,
di John Hughes (1985). Cinque liceali molto diversi l’uno
dall’altro devono passare il sabato pomeriggio a scuola per
punizione. Nel corso della giornata, imparano a conoscersi meglio e
ad accettare le differenze, condividendo i loro più grandi segreti.
Questo film è il punto più alto del cinema adolescenziale
statunitense degli anni Ottanta, descrivendo abbastanza fedelmente
i sogni e le paure dei teen-ager della cosiddetta generazione
X.
Jumanji, di Joe
Johnston (1995). Due bambini scoprono un magico gioco da tavolo
nella loro soffitta. Mentre giocano, evocano animali feroci e un
uomo pazzo, Alan, scomparso ventisei anni prima durante una partita
di quello stesso gioco. Tra i più celebri film per ragazzi di
sempre, Jumanji è un concentrato di
divertimento, paure e tanta avventura, con protagonista
un Robin Williamsal
massimo della sua potenza.
Scott Pilgrim vs. The
World, di Edgar Wright (2010). Scott Pilgrim è un
chitarrista disoccupato che incontra la ragazza dei suoi sogni,
Ramona Flowers. Per conquistare totalmente il cuore della giovane
Scott deve però affrontare i suoi diabolici sette ex fidanzati,
decisi a ucciderlo. Interprato da uno spassoso Michael
Cera, il film è non solo uno dei migliori adattamenti da
un fumetto mai realizzato, ma anche un film per ragazzi ricco di
tutti gli ingredienti giusti per divertire ed emozionare.
Film per ragazze
Il cinema per ragazzi non deve
dimenticare che tra il grande pubblico ci sono anche numerose
spettatrici, le quali attendono film che sappiano parlare a loro
con grande sincerità e affrontando tematiche quotidiane nella vita
di una ragazza. I titoli proposti qui di seguito, tutti
particolarmente apprezzati, fanno proprio questo.
Mean Girl, di Mark
Waters (2004). Candy è cresciuta in Africa ed è sicura di potersela
cavare in ogni situazione. A convincerla del contrario saranno le
sue nuove sprezzanti, superficiali e vanitose compagne di liceo.
Interpretato da Lidsay Lohan, Rachel McAdams
e Amanda
Seyfried, Mean Girl è un grande classico
ancora oggi molto apprezzato.
Sixteen Candles – Un
compleanno da ricordare, di John Hughes (1984).
Un’adolescente, trascurata dai propri genitori, sogna un’avventura
sentimentale con un uomo maturo, respingendo le attenzioni di un
giovane timido e goffo. Le circostanze però, la spingono a cambiare
opinione. Grande classico per ragazze (ma non solo), il film è
ricco di elementi che lo rendono valido ancora oggi per le nuove
generazioni di spettatrici.
Piccole donne,
di Greta Gerwig (2019). Adattamento del classico di Louise May
Alcott, che narra la storia di quattro sorelle durante la guerra
civile americana. In viaggio con la madre, Amy, Jo, Beth e Meg
scoprono l’amore e l’importanza dei legami familiari. Apprezzato da
critica e pubblico, questo film è interpretato da grandi attrici
come Saoirse Ronan,
Emma Watson e
Florence
Pugh.
Juno, di Jason
Reitman (2007). Un’adolescente incinta decide di dare il neonato in
adozione, ma le cose si complicano dopo che la scelta cade su una
coppia benestante. Interpretato da Elliot Page
(all’epoca Ellen), il film è da subito divenuto un grande cult,
tanto per la sua sceneggiatura brillante quanto per le
interpretazioni e le tematiche trattate.
Ragazze a Beverly
Hills, di Amy Heckerling (1996). Cher, la ragazza più
popolare del liceo, cerca di far innamorare due insegnanti.
Entusiasta del successo ottenuto, prova a fare lo stesso con due
dei propri amici, ma i risultati non sono quelli sperati.
Popolarissmo film per ragazze interpretato dall’attrice
Alicia Silverstone, all’epoca vera e propria star
generazionale.
Film per ragazzi su Netflix
Uno dei target a cui Netflix si rivolge maggiormente è proprio quello dei
ragazzi. Per loro l’azienda ha prodotto o distribuito diversi
Original che spazio dalla commedia al romanticismo, dall’avventura
alla ricerca di una propria indipendenza. Quelli qui proposti di
seguito sono tra i migliori film per ragazzi su Netflix.
Mowgli – Il figlio della
giungla, di Andy Serkis (2018). Il cucciolo di uomo
Mowgli viene allevato da un branco di lupi nelle giungle
dell’India, sotto la tutela dell’orso Baloo e della pantera
Bagheera. La temibile tigre Shere Khan, tuttavia, lo vede come una
preda. Andy Serkis
dirige un film più fedele al racconto di Kipling, avvalendosi di
attori come Christian Bale,
Benedict Cumberbatch e
Cate Blanchett
per i ruoli degli animali protagonisti, raffigurati attraverso la
motion capture.
Work It, di Laura
Terruso (2020). Una liceale geniale ma impacciata cerca di farsi
ammettere nella ex università del defunto padre trasformando se
stessa e una banda di disadattati in campioni di ballo. Altro
apprezzato titolo per ragazzi, che mescola romanticismo a passione
per la danza, con protagonista l’attrice SabrinaCarpenter.
The Kissing Booth,
di Vince Marcello (2018). Elle riesce a baciare il ragazzo più
bello della scuola, ma questo potrebbe significare la fine del
rapporto con il suo migliore amico. La ragazza deve scegliere tra
il ragazzo dei suoi sogni e l’amicizia. Interpretato da
Joey King, questo film è uno dei maggiori successi
di Netflix, nonché primo di una trilogia molto amata dai
ragazzi.
Tutte le volte che ho
scritto ti amo, di Susan Johnson (2018). Lara Jean scrive
lettere segrete e piene d’amore ai cinque ragazzi per i quali ha
una cotta, ma non ha intenzione di inviarle. Tuttavia, le lettere
vengono spedite e scatenano il caos nella sua vita. Anche questo
apprezzato film ha poi avuto due seguiti: P.S. Ti amo
ancora e Tua persempre.
Confessioni di una ragazza
invisibile, di Bruno Garroti (2021). Tetê, brillante ma
poco dotata per la vita sociale, farà di tutto per inserirsi nel
suo nuovo istituto. Tuttavia, la ragazza più popolare della sua
classe ha altri piani. Film proveniente dal brasile, questo
simpatico racconto presenta tutte le caratteristiche per affermarsi
a livello internazionale.
Film educativi per ragazzi
Il cinema è uno strumento educativo
molto potente e numerosi sono i film che insegnano ai ragazzi a
guardare il mondo e la realtà con occhi diversi. Dai grandi
classici a titoli più recenti, dai film di fiction fino ai
documentari, ecco cinque titoli particolarmente educativi da
guardare.
L’attimo
fuggente, di Peter Weir (1989). Un insegnante di un liceo
per classi abbienti del New England utilizza metodi non
convenzionali per esortare i suoi studenti, sotto pressione dai
genitori e dalla scuola, alla libertà e creatività. Un capolavoro
cinematografico che ancora oggi influenza ed emoziona generazioni
di spettatori, interpretato dall’indimenticabile Robin
Williams in una delle sue performance più strepitose di
sempre.
La classe, di
Laurence Cantet (2008). Un anno in una classe elementare di un
difficile quartiere parigino. Il maestro Bégaudeau, anche scrittore
e qui interprete di se stesso, fa il possibile per gestire nel
migliore dei modi un gruppo di bambini di etnie diverse.
La nostra strada,
di Pierfrancesco Li Donni (2020). Questo documentario segue quattro
ragazzi nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado e
li va a cercare nuovamente a distanza di un anno. Ci mostra così
delle personalità in fase di formazione confrontate con chi a
quella stessa formazione dedica la propria professionalità
cercando, nonostante tutti gli ostacoli che la società frappone, di
mostrare loro strade alternative.
Captain
Fantastic, di Matt Ross (2016). Ben e la moglie hanno
scelto di crescere i propri figli nel cuore di una foresta del Nord
America, evitando loro ogni contatto con la tecnologia e con la
civiltà moderna. Un tragico evento, però, è destinato a cambiare le
cose. Interpretato da Viggo
Mortensen, questo film riflette sul ruolo dei genitori
e propone percorsi educativi lontani dagli stereotipi del mondo
globalizzato.
Mona Lisa Smile,
di Mike Newell (2003). Stati Uniti, 1953. Katherine Watson accetta
di insegnare al Wellesley College dove per le studentesse essere
istruite significa trovare marito. Ma con lei impareranno ad essere
loro stesse. Banalmente definito come una “versione femminile di
L’attimo fuggente“, questo straordinario film ha in realtà
una proprio ben definita personalità, affrontando tematiche sempre
attuali alla formazione della propria identità.
Film di Halloween per ragazzi
Che siano ambientati o meno durante
la notte di Halloween, ci sono diversi film per ragazzi che sanno
come trasmettere grandi brividi. Ricchi di elementi soprannaturali,
trattati in modo più o meno comico, questi film sono oggi dei
grandi classici da non perdere.
La casa dei
fantasmi, di Rob Minkoff (2004). Un agente immobiliare è
contattato da un uomo che gli propone di vedere un misterioso
maniero che si rivela non essere affatto un investimento facile. In
questo, infatti, abitano una serie di pericolosi fantasmi, legati a
quel luogo da un antica maledizione. Protagonista di questo
classico “horror” per ragazzi è l’iconico Eddie
Murphy.
Piccoli brividi, di
Rob Letterman (2015). Zach Cooper, un adolescente arrabbiato per il
trasferimento da una grande ad una piccola città, scopre che il
padre della sua nuova vicina di casa, Hannah, è R.L. Stine,
l’autore della serie di besteller Piccoli Brividi. L’uomo
nasconde però un segreto: i personaggi da lui creati e che hanno
reso celebri le sue storie prendono vita
uscendo dai libri e lo rendono prigioniero della sua stessa
immaginazione. Protagonista di questo film è il celebre Jack
Black.
Casper, di Brad
Silberling (1995). Nel Maine c’è un castello in cui è custodito un
tesoro. Quando l’intrigante Carrigan lo acquista decide di
sbarazzarsi delle ingombranti presenze. Contatta allora un
cacciatore di fantasmi, il dottor Harvey. Il piccolo fantasma
Casper, però, non è intenzionato ad andarsene. Iconico film per
ragazzi con elementi soprannaturali, Casper è ricordato
ovviamente per il simpatico fantasmino protagonista, dal look ormai
iconico.
Hocus Pocus, di
Kenny Ortega (1994). Tre streghe vissute nel XVII secolo tornano ai
giorni nostri per fare fuco e fiamme, in quel di Salem nel
Massachusetts, nel momento in cui i loro inquieti spiriti vengono
accidentalmente evocati nella notte di Halloween. Altro grande
classico per ragazzi ambientato durante la notte di Halloween,
Hocus Pocus ha emozionato intere generazioni di ragazzi
spettatori.
La famiglia
Addams, di Barry Sonnenfeld (1991). Lo zio Fester, da
lungo tempo scomparso, fa ritorno a casa in circostanze sospette.
La piccola Mercoledì si accorge subito che c’è qualcosa che non
quadra. Adattamento live action della famiglia dell’orrore più
celebre di sempre, il film è uno dei maggiori successi relativi
all’ormai iconico franchise degli Addams.
Film romantici per ragazzi
Di film romantici per ragazzi ce ne
sono diversi, sia dal punto di vista femminile che da quello
maschile. I film elencati qui di seguito offrono aspetti diversi
dell’amore e dei rapporti, affrontati in modo più o meno
drammatico, ma sempre con grandi lezioni di vita da raccontare.
Il tempo delle
mele, di Claude Pinoteau (1980). Il film racconta il
passaggio della tredicenne Vic dall’infanzia all’adolescenza,
attraverso i rapporti con i coetanei e la famiglia ma ancor di più
attraverso le prime cotte d’amore. Un classico senza tempo, uno dei
film romantici per ragazzi più celebri di sempre e che tutti
dovrebbero vedere almeno una volta.
Colpa delle
stelle, di Josh Boone (2014). Hazel e Gus sono due
amici molto particolari. I due adolescenti, entrambi
anticonformisti e dallo spiccato spirito sarcastico, si conoscono
durante le riunioni in un gruppo di sostegno per malati di cancro e
si innamorano l’uno dell’altra. Interpretato da Ansel Elgort e
Shailene
Woodley, il film è uno dei più popolari di genere
romantico per ragazzi degli ultimi anni.
17 anni (e come uscirne
vivi), di Kelly Fremon Craig (2017). La vita
dell’adolescente Nadine diventa ancor più complicata quando scopre
che Krista, la sua migliore amica, inizia a frequentare suo
fratello maggiore. Si sente più sola che mai, fino a quando non
incontra un ragazzo introverso e riflessivo. Questa divertente
commedia è ricca di romanticismo e lezioni di vita, oltre a vantare
una protagonista strepitosa come Hailee
Steinfeld.
Let It Snow – Innamorarsi
sotto la neve, di Luke Snellin (2019). Una tempesta di
neve si abbatte su una piccola città alla vigilia di Natale.
Amicizie distrutte, amori in fasce, una celebrità bloccata e una
festa indimenticabile. La neve porta sorprese inattese. Con un cast
di giovani e affermati attori, questo film corale presenta tanti
spunti comici e situazioni d’amore particolarmente calorose.
Io prima di te,
di Thea Sharrock (2016). L’eccentrica Louisa passa da un lavoro
all’altro per aiutare la propria famiglia a sbarcare il lunario.
Fin quando diventa la badante di Will Traynor, un giovane banchiere
rimasto paralizzato a causa di un incidente subito due anni prima.
Emilia Clarke
recita in questa struggente storia d’amore che affronta tematiche
importanti con un briciolo di leggerezza e sentimento.
La trilogia di Il Signore degli Anelli ha donato nuovo vigore
al genere fantasy, divenuto molto popolare negli anni ’80 e
cresciuto poi nel tempo fino a divenire uno dei più redditizzi.
Proprio la trilogia diretta da
Peter Jackson ha consacrato questo
genere, dimostrando che nei casi migliori questo può non solo
proporre storie di evasione dalla realtà, ma anche affrontare
dinamiche proprie del mondo di tutti i giorni attraverso brillanti
metafore che, forse proprio attraverso l’uso del fantastico,
trovano il modo di risuonare maggiormente nell’animo e nella mente
dello spettatore. Successivamente a quella trilogia, sono dunque
stati realizzati numerosi film fantasy, i migliori dei
quali sono qui riportati nel seguente elenco.
Film fantasy famosi da vedere
assolutamente
Dopo
Il Signore degli Anelli il genere si è ora arricchito,
mescolandosi sempre più con generi come ad esempio
fantascienza e horror. Si è poi
ulteriormente sviluppato anche grazie al cinema di animazione, così
come con l’avanzamento delle tecnologie CGI. Dei tanti film usciti
nel corso del tempo, ecco quelli ad oggi più popolari, a cui di
solito si pensa subito quando si parla di film fantasy.
Il mago di Oz, di
Victor Fleming. La piccola Dorothy, trasportata da un tornado,
finisce nella magica terra di Oz. Qui, si imbarca in un’avventura
con dei nuovi e strambi amici, con l’obiettivo di incontrare il
Mago: l’unico che la può aiutare a tornare a casa, così come i suoi
nuovi amici. Cominciate da qui.
Mary Poppins, di Robert Stevenson. La famiglia
Banks ha bisogno d’aiuto. I suoi membri non comunicano tra loro. Il
padre è integerrimo e pensa soltanto al lavoro, mentre la madre è a
caccia di una spinta innovativa che modifichi le sue giornate
tediose. Tutto cambia nel momento in cui giunge una nuova tata,
Mary Poppins. Quest’ultima sconvolge la vita dei piccoli di casa
Banks, insegnando loro la forza della fantasia, coinvolgendo anche
gli altri membri della famiglia, che ritrova il sorriso.
Il Signore degli Anelli, 2001-2003. Si
comincia con La Compagnia dell’Anello, e ci si imbarca nel viaggio
migliore della storia, insieme ad un mite Hobbit della Contea e
otto compagni. L’obiettivo è quello di distruggere il Male,
racchiuso in un potentissimo anello, e salvare la Terra di Mezzo
dall’Oscuro Signore Sauron.
La
saga di Harry Potter, 2001-2011. Insieme a Il Signore
degli Anelli, la saga di Harry Potter ha contribuito a far
tornare in auge il fantasy. Negli otto film tratti dai romanzi di
J.
K. Rowling, seguiamo dunque Harry e i suoi amici studenti della
Scuola di Magia e Stregoneria di Howgarts mentre affrontano
continui pericoli, in attesa del confronto finale con il malvagio
Voldemort, il cui destino è legato a quello di Harry.
Le cronache di Narnia, 2005-2010. Quattro
fratelli scoprono una porta misteriosa che li porta in un universo
incantato dove una strega ha lanciato un tremendo incantesimo.
Inizia così un’altra delle più celebri saghe fantasy degli ultimi
due decenni, composta da tre film che portano avanti il viaggio dei
giovani protagonisti nel fantastico mondo di Narnia.
Povere creature! film del 2023 diretto da
Yorgos Lanthimos. Una giovane donna deceduta viene riportata in
vita da uno scienziato. Scappa con un losco avvocato e vive
avventure in diversi continenti. Nel frattempo, scopre la sua
passione per la giustizia sociale.
Film Fantasy recenti da
vedere
Gli ultimi anni sono stati ricchi
di nuovi film fantasy, alcuni divenuti più popolari, altri passati
in sordina ma meritevoli di essere riscoperti. Tra grandi autori,
mondi fantastici, personaggi già noti riproposti con nuove
sfumature e appassionanti saghe, ecco allora qualche titolo da
segnarsi, a partire da alcuni fantasy previsti per il 2024 che
promettono di essere ottimi rappresentanti di questo genere.
Film fantasy del 2024
Damsel,
di Juan Carlos Fresnadillo. Una giovane donna accetta di sposare un
bel principe, solo per scoprire che era tutta una trappola. Viene
gettata in una grotta con un drago sputafuoco e deve fare
affidamento solo sul suo ingegno e sulla sua volontà per
sopravvivere.
IF – Gli amici
immaginari, di John Krasinski. Una giovane ragazza di
nome Bea acquisisce la capacità di vedere gli amici immaginari
delle persone, chiamati in breve “IF”, che sono stati abbandonati
dai bambini che hanno aiutato. Bea scopre poi che il suo vicino di
casa, L’uomo del piano di sopra, ha la stessa capacità.
Beetlejuice
2, di Tim Burton. Lo spiritello porcello è tornato per
un esilarante e irriverente sequel. In questo capitolo, il fantasma
reclutato per aiutare a infestare una casa condividerà un’avventura
con la figlia di Lydia.
Il Signore degli Anelli – La guerra di
Rohirrim, di Kenju Kamiyama. Ambientato 261 anni prima
degli eventi de Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello,
La Guerra dei Rohirrim racconta la storia di Helm Hammerhand, un
leggendario re di Rohan che deve difendersi da un esercito di
Dunlendings. Egli diventa l’omonimo della roccaforte del Fosso di
Helm.
Wicked
– Parte 1, di John M. Chu. Ambientato nella Terra di
Oz, il film ruota attorno a Elphaba, una donna dalla pelle verde,
ed esplora il percorso che la porterà a diventare la Strega Cattiva
dell’Ovest. È il primo di un adattamento cinematografico in due
parti del musical teatrale Wicked di Holzman e Schwartz, basato sul
romanzo del 1995 Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch
of the West di Gregory Maguire.
Film fantasy del 2023
Wonka,
di Paul King. Il giovane Willy Wonka
è un inventore con grandi sogni: vuole diventare il più grande
produttore di cioccolato del mondo. Sulla sua strada, incontra
delle creature chiamate Umpa Lumpa, che lo aiutano a realizzare i
suoi grandi piani.
Peter
Pan & Wendy, di David Lowery. La giovane Wendy Darling
incontra Peter Pan, un ragazzo che si rifiuta di crescere. Wendy, i
suoi fratelli e Campanellino viaggiano con Peter nel magico mondo
dell’Isola che non c’è, dove incontra un malvagio capitano
pirata.
La
casa dei fantasmi, di Justin Simien. Una donna e suo
figlio si trasferiscono in una villa abbandonata per trasformarla
in un albergo, ma scoprono che è infestata da fantasmi. Assumono
così un gruppo di cosiddetti esperti spirituali per liberare la
loro casa da presenze maligne.
Silver e il libro dei
sogni, di Helena Hufnagel. Quando Liv si trasferisce a
Londra incontra il misterioso Henry e il suo gruppo di amici, che
la conducono nell’affascinante mondo dei viaggi onirici. I
sognatori praticano un rituale per realizzare il desiderio più
grande di ognuno di loro.
Buon Natale da Candy Cane Lane, di Reginald
Hudlin. Chris vuole vincere il concorso locale di decorazione
natalizia, ma inavvertitamente stringe un patto con un elfo
dispettoso di nome Pepper, che provoca il caos in città. Chris e la
sua famiglia cercano di rompere l’incantesimo di Pepper.
Film fantasy del 2022
Animali
fantastici – I segreti di Silente, di David Yates.
L’ascesa al potere di Grindelwald prosegue, ma Silente non può
attaccarlo a causa di un patto di sangue. Newt e la sua squadra
cercano di opporsi al proposito del mago oscuro di trasformare il
mondo magico in una platea sottoposti.
Tremila anni di
attesa, di George Miller. Mentre partecipa a una
conferenza a Istanbul, la dottoressa Binnie incontra un genio che
le offre tre desideri in cambio della libertà. All’inizio
l’accademica pensa di avere un’allucinazione, poi, da esperta di
miti, pensa che l’offerta è fallace.
Dampyr,
di Riccardo Chemello. Balcani, 1992. Una guerra crudele è in corso.
Harlan Draka è un Dampyr, metà umano e metà vampiro, ma non lo sa.
Presto dovrà confrontarsi con i suoi poteri per distruggere un
terribile Maestro della notte.
Come
d’incanto 2, di Adam Shankman. Quindici anni dopo il
suo lieto fine, Giselle, Robert e Morgan si trasferiscono in una
nuova casa nel sobborgo di Monroeville. La comunità è
supervisionata da Malvina Monroe, che ha intenzioni nefaste per la
famiglia.
Vesper, di
Kristina Buozyte e Bruno Samper. Dopo il crollo dell’ecosistema
terrestre, Vesper, una ragazza di 13 anni che lotta per
sopravvivere con il padre paralizzato, incontra una donna con un
segreto che la costringerà a usare il suo ingegno per la
possibilità di avere un futuro.
Su Netflix
il fantasy è tra i generi più popolari, con opere pensate per
spettatori di ogni età. Ci sono infatti fantasy per ragazzi e
fantasy per adulti, maggiormente tendenti all’horror. Ecco allora
qualche titolo per orientarsi all’interno dell’ampio catalogo della
piattaforma streaming.
Damsel,
Juan Carlos Fresnadillo con Millie Bobby Brown. Una giovane donna accetta
di sposare un bel principe, solo per scoprire che era tutta una
trappola. Viene gettata in una grotta con un drago sputafuoco e
deve fare affidamento solo sul suo ingegno e sulla sua volontà per
sopravvivere.
Troll, di
Roar Uthaug. Quando un
antico troll si risveglia in una montagna norvegese, un gruppo di
eroi deve unirsi per cercare di impedire che la creatura provochi
un disastro mortale.
Slumberland
– Nel mondo deisogni, di Francis
Lawrence. Una giovane ragazza scopre una mappa per il mondo dei
sogni di Slumberland, e con l’aiuto di un eccentrico fuorilegge,
attraversa i sogni e fugge dagli incubi, nella speranza di poter
rivedere il suo defunto padre.
L’accademia del bene e del male, di Paul Feig.
Sophia e Agatha si trovano schierate ai lati opposti di un’epica
battaglia quando vengo trascinate in una scuola incantata. Lì,
aspiranti eroi e cattivi vengono addestrati per proteggere
l’equilibrio tra il bene e il male.
Nightbook – Racconti di
paura, di David Yarovesky. Alex, grande appassionato di
racconti di paura, si trova costretto ad inventare ogni notte una
storia terrificante per non restare intrappolato con la sua nuova
amica in un appartamento stregato ed infestato.
Errementari – Il fabbro e
il diavolo, di Paul Urkijo. Nei Paesi Baschi, in pieno
Ottocento, un fabbro detiene un demone in cattività, torturandolo.
Un giorno, una bambina orfana si avventura nelle sue proprietà,
scoprendo terribili verità.
Film fantasy per ragazzi
Il film fantasy è
spesso considerato un genere per ragazzi, ma in realtà ci sono
numerose opere non propriamente consigliate ai più giovani. Ma non
è questo il caso dei film elencati qui di seguito, racconti
fantastici ma che dimostrano allo stesso tempo un certo valore, con
la capacità di parlare attraverso affascinanti metafore di
tematiche molto concrete e proprie della giovane età.
Nel paese delle creature selvagge, di Spike
Jonze. Max ha 9 anni e vanta una fervida immaginazione. Un giorno
scappa di casa, terrorizzato dall’idea che sua madre possa avere un
nuovo compagno. Corre nei boschi della zona e prende il mare, dopo
aver trovato una piccola barca. Naviga fino a raggiungere una
misteriosa isola, abitata da strane creature, afflitte da divisioni
interne dovute a tristezza e solitudine. Max fingerà d’avere poteri
straordinari, promettendo di riportare la serenità nell’isola,
della quale diventa Re. Comprenderà però le difficoltà di riuscire
a rendere tutti felici, ottenendone una preziosa lezione
personale.
Il ragazzo che diventerà re, di Joe Cornish.
Alex è uno studente inglese di 12 anni che scopre la mitica spada
di Excalibur e da quel momento la sua vita cambia per sempre: i
problemi di ogni giorno diventano insignificanti. Con la più
potente spada nella storia nelle sue mani, Alex diventa il
protagonista di un’epica avventura in compagnia dei suoi amici
costretti a fare i conti con Morgana, una strega decisa a
distruggere il mondo.
Ready PlayerOne, di
Steven Spielberg. Nel 2045, anno in cui il mondo sta per
collassare sull’orlo del caos, le persone hanno trovato la salvezza
nell’OASIS, un enorme universo di realtà virtuale creato dal
brillante ed eccentrico James Halliday. A seguito della morte di
Halliday, la sua immensa fortuna andrà in dote a colui che per
primo troverà un Easter egg nascosto da qualche parte all’interno
dell’OASIS. Quando un improbabile giovane eroe di nome Wade Watts
deciderà di prendere parte alla gara, verrà coinvolto in una
vertiginosa caccia al tesoro in questo fantastico universo fatto di
misteri, scoperte sensazionali e pericoli.
Lo schiaccianoci e i quattro regni, di Lesse
Hallstrom e Joe Johnston. La giovane Clara vive una
indimenticabile avventura con il soldato schiaccianoci Phillip, un
gruppo di topi, una chiave magica, e quattro regni in cerca di
armonia e pace. Quando però una minaccia metterà in pericolo la
loro esistenza, Clara e i suoi fedeli amici dovranno intervenire
per ripristinare l’ordine.
Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: Il ladro di
fulmini, di Chris Columbus. Percy Jackson è un
adolescente con problemi di dislessia che scopre di essere il
figlio del dio greco Poseidone e si trasferisce in cima all’Empire
State Building per vivere insieme alle divinità dell’Olimpo. Quando
Zeus lo accusa di aver rubato il suo fulmine, il ragazzo, con
l’aiuto degli amici Annabeth e Grover,
intraprende una missione per dimostrare di essere
innocente
Un ponte per Terabithia, di Gábor Csupó. Un ragazzo fa
amicizia con una nuova compagna di scuola. Per sfuggire alla noia
della vita quotidiana, i due inventano un fantastico mondo
immaginario popolato da creature magiche.
Spiderwick – Le
cronache, di Mark Waters. I fratelli
Grace si trasferiscono con la madre fra i boschi del New England.
Qualcosa di strano sembra però abitare quei luoghi e il
ritrovamento di uno strano libro aiuterà finalmente i tre ragazzi
ad entrare in contatto con le misteriose creature della
foresta.
Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, di
Tim Burton. Quando l’amato nonno lascia a Jake indizi su un
mistero che attraversa mondi e tempi alternativi, il ragazzo si
ritroverà in un luogo magico noto come La casa per bambini speciali
di Miss Peregrine. Ma il mistero si infittisce quando Jake
conoscerà gli abitanti della casa, i loro poteri speciali… e i loro
potenti nemici. Alla fine scoprirà che solo la sua ‘peculiarità’
potrà salvare i suoi nuovi amici.
Il GGG – Il grande gigante gentile, di
Steven Spielberg. Il GGG è un Grande Gigante
Gentile, molto diverso dagli altri abitanti del Paese dei Giganti
che come San-Guinario e Inghiotticicciaviva si nutrono di esseri
umani, preferibilmente bambini. E così una notte il GGG rapisce
Sophie, una bambina che vive a Londra e la porta nella sua caverna.
Inizialmente spaventata dal misterioso gigante, Sophie ben presto
si rende conto che il GGG è in realtà dolce, amichevole, può
insegnarle cose meravigliose e insieme possono sconfiggere i
perfidi giganti.
I Kill Giants, di
Anders Walter. Adattamento cinematografico dell’omonimo fumetto
scritto da Joe Kelly e disegnato da J. M. Ken Niimura, il film
racconta di Barbara è una ragazza solitaria e vittima di bullismo
che nasconde un segreto: di notte, nella foresta, caccia i giganti.
Sophia, una ragazza appena trasferita dall’Inghilterra, farà
amicizia con lei finendo per credere nel suo segreto, aiutandola
nella sua missione.
Sette
minuti dopo la mezzanotte, di J. A. Bayona. Il
film racconta la commovente storia dell’incontro tra il dodicenne
Conor, vittima di bullismo a scuola e costretto a vivere con una
nonna fredda e distante a causa della malattia della mamma, e la
creatura fantastica che il ragazzo invoca nei suoi sogni per
sfuggire alla solitudine del suo mondo reale. E la creatura si
manifesta ogni sera, sette minuti dopo la mezzanotte, per
raccontare a Conor delle storie, frammenti di un viaggio emotivo
alla ricerca della verità.
Il drago
invisibile, di David Lowery. Per anni il signor
Meacham, un vecchio intagliatore di legno, ha affascinato i bambini
della sua città raccontando le storie di un feroce drago che si
nasconde nelle foreste del Pacific Northwest. Per sua figlia Grace,
che lavora come guardia forestale, queste storie non sono altro che
leggende… finché non incontra Pete, un misterioso bambino di dieci
anni, senza casa né famiglia, che sostiene di vivere nella foresta
insieme a un gigantesco drago verde di nome Elliott. Grace deciderà
a quel punto di scoprire la verità su Pete e sul suo incredibile
drago.
Film fantasy romantici
Il fantasy può facilmente
mescolarsi con altri generi ed una delle combinazioni più
apprezzate è sicuramente quella con il racconto romantico.
Attraverso storie di viaggi impossibili e ostacoli che vanno oltre
ogni immaginazione, si ripropone in modo ancor più incisivo la
forza dell’amore e la sua capacità di trascendere il tempo e lo
spazio.
Al di là dei sogni, di Vincent Ward. L’amore
che unisce Chris e sua moglie, la pittrice Annie è infinito: nulla,
neanche l’aldilà può separarli. Chris muore in un incidente e
raggiunge un paradiso che la sua fantasia ha ambientato in uno dei
meravigliosi dipinti di Annie. Non potendo immaginare di vivere
senza sua moglie, per raggiungerla si
avventura in un fantasmagorico e coloratissimo viaggio guidato da
un angelo molto particolare.
Storia
d’inverno, di Akiva Goldsman. I destini e l’improvviso
amore di un ladro, Peter Lake, e della figlia di un uomo facoltoso,
Beverly Penn, s’incrociano tra passato e presente nella New York
del 1916 e dei giorni nostri.
Questione di tempo, di Richard Curtis. All’età
di ventuno anni, Tim Lake scopre di poter tornare indietro nel
tempo, come tutti gli uomini della sua famiglia. Decide di usare
questa abilità per rivivere e cambiare alcuni momenti del suo
passato e del suo presente.
La forma dell’acqua – The Shape of Water, di
Guillermo del Toro. Ambientato sullo sfondo dell’America della
Guerra Fredda nel 1962, in un laboratorio segreto ad alta sicurezza
voluto dal governo, lavora Elisa, una donna muta intrappolata in
una vita di solutidine. Ma tutto cambia quando scopre una strana
creatura, con la quale instaura uno speciale legame.
Edward mani di forbice, di Tim Burton. Un
ragazzo, che si ritrova con delle lame di forbice al posto delle
mani, rimane solo dopo la morte dello scienziato che lo ha creato,
ma una famiglia lo adotta. La gente del paese lo evita a causa
della sua diversità, ma questo non gli impedisce di trovare
l’amicizia di una famiglia.
Ghost – Fantasma, di Jerry Zucker. Sam Wheat
conduce un’esistenza felice assieme alla fidanzata Molly. Una sera,
rientrando a casa, Sam resta ucciso durante un tentativo di rapina.
Mentre Molly chiama aiuto, Sam si ritrova al suo fianco, incredulo,
in condizione di fantasma.
Film fantasy tratti da videogiochi
Negli anni i videogiochi hanno
sempre più conquistato popolarità e spesso e volentieri il cinema
si è rivolto a tale forma d’arte per dar vita a nuovi film di
genere fantasy, riproponendo così sul grande schermo personaggi e
scenari già conosciuti ma sotto una luce nuova. Ecco alcuni dei
casi più interessanti di questa tipologia di fantasy:
Monster
Hunter, di Paul W. S. Anderson.
Dietro il nostro mondo, ce n’è un altro: un mondo di mostri
pericolosi e potenti che governano il loro dominio con ferocia
mortale. Quando un’inaspettata tempesta di sabbia trasporta il
capitano Artemis e la sua unità in questo nuovo mondo, i soldati
sono scioccati nello scoprire che questo ambiente ostile e
sconosciuto ospita mostri enormi e terrificanti immuni a la loro
potenza di fuoco. Tornare al loro mondo, sarà dunque un impresa
estremamente rischiosa.
Dungeons
& Dragons: L’onore deiladri, di John
Francis Daley e Jonathan M. Goldstein. Un ladro dotato di grande
fascino si unisce a un gruppo di improbabili avventurieri per
intraprendere un’epica e pericolosa missione, ovvero il recupero di
un’antica reliquia. Nel mentre, forze malvagie tentano di
impossessarsi del mondo, dando vita ad una battaglia per la
salvezza della vita.
Mortal Kombat (2001) di Simon McQuoid.
Braccato dal guerriero Subzero, il combattente di MMA Cole Young
trova rifugio nel tempio di Lord Raiden. Allenandosi con
combattenti esperti e un mercenario canaglia, Cole si prepara a
stare con i più grandi campioni per combattere i nemici.
Rampage
– Furia Animale (2018) con Dwayne
Johnson. Un gorilla dal pelo argentato, un lupo e un rettile
diventano creature mostruose a causa di un esperimento genetico
andato per il peggio. Il primatologo Davis Okoye si unisce alle
forze armate per impedire un disastro.
Warcraft – L’inizio, di Duncan Jones. Il pacifico
regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta
ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi
in fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne
un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un
esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia
l’estinzione. Da fronti opposti, due eroi affronteranno un
conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro
popoli e della loro terra.
Prince of Persia – Le
sabbie deltempo, di Mike Newell. Nella
Persia del sesto secolo, il principe Dastan deve impedire a un
nobile malvagio di impossessarsi delle sabbie del tempo, un dono
degli dei che può influenzare lo scorrere del tempo e permette a
chi lo possiede di dominare il mondo.
Final Fantasy
(2001). Diretto da Hironobu Sakaguchi e adattamento animato di
Final Fantasy. Uno scienziato e il suo team di addestratissimi
combattenti aiutano a difendere la terra da un’invazsione di
spiriti.
Mortal Kombat (1995). Diretto da Paul W. S.
Anderson e con protagonisti Robin Shou, Christopher Lambert. Sonya,
Lui Kang e Johnny Cage sono tre esperti di arti marziali che
lottano contro avversari demoniaci per salvare il destino del
mondo.
Film fantasy anni ’80
Gli anni ’80 sono stato un periodo
d’oro per i film fantasy, con grandi classici che hanno riscritto
le regole del genere proponendo personaggi, scenari e canoni ancora
oggi amati ed entrati a far parte dell’immaginario culturale di
tutti. Qui di seguito, ecco alcuni titoli da non perdere, tra
grandi cult e opere forse meno conosciute ma di grande fascino.
E.T. – L’extraterrestre, di Steven Spielberg.
Elliott, un ragazzino californiano di nove anni, incontra e stringe
amicizia con un simpatico alieno che non riesce a tornare a casa.
Grazie all’aiuto della sorellina e del fratello maggiore, lo
nasconde in casa per proteggerlo.
La storia infinita, di Wolfgan Petersen. Un
ragazzino di New York viene risucchiato in un libro che lo porta in
un regno di fantasia prossimo alla distruzione. Qui farà la
conoscenza di coraggiosi alleati e pericoli indicibili, ma solo
grazie al proprio buon cuore potrà salvare quel mondo e la sua
principessa.
Excalibur, di
John Boorman. Arturo viene designato re della corona d’Inghilterra
dal Mago Merlino. Intorno a lui sono raccolti i cavalieri della
Tavola Rotonda, ma l’unione dei vassalli va in frantumi a causa del
presunto tradimento della regina Ginevra con Lancillotto.
Legend, di
Ridley Scott. Il Signore delle Tenebre vuole oscurare il Sole
per ottenere il potere assoluto, e per farlo deve eliminare i
custodi delle virtù, i mitici unicorni. Il giovane e coraggioso
Jack, però, cerca di fermarlo.
Willow, di Ron
Howard. La crudele regina Bavmorda regna sul popolo dei Daikinis.
Quando una profezia annuncia la nascita imminente di una
principessa che potrebbe sottrarle il trono, la sovrana emana
l’ordine di uccidere tutti i neonati del reame.
Grosso guaio a
Chinatown, di John Carpenter. Un camionista viene immerso
in uno strano mondo sotterraneo, popolato di antiche creature
demoniache, dopo che la fidanzata del suo amico viene rapita su
commissione di un potente stregone.
Krull, di Peter
Yates. Un principe e i suoi compagni cercano in tutti i modi di
salvare una fancuilla da un esercito di minacciosi invasori alieni
giunti, per qualche strana ragione, sul loro pianeta natale.
Labyrinth – Dove tutto è
possibile, di Jim Henson. Sara intraprende un’incredibile
avventura all’interno di un mondo fantastico per salvare il
fratello Toby, rapito dal malvagio Jareth, il re dei Goblin, che
risiede al centro di un labirinto denso di pericoli.
Yado, di Richard Fleischer. Dopo che la
famiglia è stata massacrata, Sonja viene addestrata nell’arte della
spada per potersi vendicare contro la regina responsabile della
tragedia. Nel corso della sua avventura potrà fare affidamento sul
possente Yado.
Ladyhawke, di
Richard Donner. In un magico mondo medievale, un giovane
borseggiatore aiuta una coppia di amanti, colpiti da una
maledizione che impedisce loro di poter stare insieme.
Il film, però, esplora anche le
relazioni sentimentali di vari personaggi con maggiore profondità
rispetto ai capitoli precedenti, compresa la nascente relazione tra
Ron e la Lavanda Brown di Cave.
Un recente TikTok condiviso da Dream It Conventions, mostra
proprio Grint e Cave riunirsi alla convention ETWW e ricreare la
scena di quel film in cui Lavanda pone una collana al collo di Ron,
un regalo che in seguito metterà fortemente in imbarazzo il giovane
Weasley.
Quello che c’è da sapere su Harry
Potter e il Principe Mezzosangue
Con il progredire del franchise, la
saga diventa più cupa e matura, crescendo essenzialmente insieme al
suo cast. Il sesto film presenta alcuni dei momenti più cupi del
franchise, tra cui una sequenza da film horror in cui Harry e
Silente (Michael
Gambon) cercano di recuperare un Horcrux. In netto
contrasto con le scene più cupe, il film dedica anche molto tempo
alle sottotrame romantiche, tra cui la tensione sentimentale tra
Harry e Ginny (Bonnie Wright) e Ron ed Hermione
(Emma
Watson).
Sebbene Harry Potter e il
Principe Mezzosangue possa sembrare una sorta di miscuglio
di toni, è l’ultimo film del franchise che esplora Harry, Ron ed
Hermione come studenti a scuola. Approfondisce i problemi degli
studenti in modo comprensibile e allo stesso tempo fa avanzare la
storia più ampia, preparando il grande conflitto che verrà. Il
finale di questo film è letteralmente caratterizzato dalle
osservazioni del trio principale su come tutto sarà diverso in
futuro.
Quando alla fine degli anni ’80 si
diffuse la notizia che Michael Keaton era stato scritturato per il
ruolo di
Bruce Wayne in Batman, la cosa non venne accolta in modo
particolarmente positivo. Keaton era noto soprattutto per le sue
commedie ed era reduce dal successo di Beetlejuice
– Spiritello porcello e, agli occhi dei lettori di
fumetti, non era adatto al ruolo del cupo Batman. Parlando ora con
GQ, l’attore è tornato a
riflettere sulla decisione di Tim Burton di volerlo per quel ruolo,
definendo il regista “coraggioso”.
“Quando mi hanno detto: “Stiamo
pensando di fare Batman”, ho detto: “Aspetta, vuoi fare un film su
Batman?”“. Ricorda Keaton. “Ilfatto che Tim
abbia detto: ‘Quell’uomo. Voglio quell’uomo’. Perché alla gente
interessasse così tanto, in un modo o nell’altro, è ancora
sconcertante. Ma è stata comunque una mossa coraggiosa da parte
sua“. “E avevamo anche un bel rapporto di lavoro, sai, da
Beetlejuice, quindi credo che sentisse che io e lui saremmo andati
d’accordo. Sa, lavoriamo bene insieme“, ha affermato Michael Keaton.
Keaton era chiaramente consapevole
del contraccolpo, ma non si è fatto scoraggiare e, tra Batman e Batman – Il ritorno
del 1991, la sua rimane oggi una delle versioni live-action più
popolari di questo iconico personaggio della DC Comics. Keaton ha
poi ripreso il ruolo di Batman in The
Flash lo scorso anno e si dice che avrebbe dovuto prendere
parte anche ad altri titoli del DCEU, ma con la chiusura definitiva
di questo, ogni piano a riguardo è stato accantonato. Resta però il
ricordo di quelle sue interpretazioni nei film di Burton, con le
quali Keaton ha messo a tacere ogni dubbio nei suoi confronti.
Il nuovo film del franchise
cinematografico di Sonic
è prossimo all’arrivo sul grande schermo. Le riprese di Sonic
3, infatti, si sono da poco concluse, con il regista
Jeff Fowler che ha annunciato la cosa tramite i
social media. Nella foto da lui condivisa si può vedere un ciak di
grandi dimensioni su cui sono disegnati i personaggi del film, da
Sonic a Knuckles passando per Miles “Tails” Prower. Al centro,
tuttavia, si può notare Shadow the Hedgehog,
l’amato eroe che i fan non vedono l’ora di vedere in questo nuovo
capitolo.
Anche se non si è avuto modo di
vedere Shadow dopo la scena post-credits di Sonic
2, ci sono state molte voci sul suo coinvolgimento nel
film e un’immagine condivisiva all’avvio delle riprese
ci ha già mostrato alcuni suoi particolari. Questo nuovo
disegno fornisce dunque un ulteriore anticipazione di come potrebbe
essere nella sua interezza, confermando la forte somiglianza con la
controparte dei videogiochi. Ad oggi, tuttavia, non sappiamo chi
presterà la propria voce al personaggio, anche se si dice che
Hayden Christensen, veterano di Star Wars, sia stato scelto per tale ruolo.
A dare voce a Sonic ci sarà
nuovamente Ben Schwartz, mentre Colleen
O’Shaughnessey darà voce a Miles “Tails” Prower e Idris Elba a
Knuckles the Echidna. James Marsden
riprenderà il ruolo di Tom Wachowski, mentre Tika
Sumpter tornerà nel ruolo di Maddie Wachowski. Oltre al
confermato ritorno di Jim Carrey, IGN riporta che sei nuovi attori
si uniranno al sequel. Tra le nuove star ci sono Krysten
Ritter (Jessica Jones)
James Wolk (Zoo), Alyla
Browne (Ascolta
i fiori dimenticati), Jorma Taccone
(Cattivi
vicini), Sofia Pernas (Blood &
Treasure) e Cristo Fernández (Ted Lasso), anche se non è ancora
chiaro chi interpreteranno questi attori. Il film uscirà al cinema
il 20 dicembre 2024.
Quando si è diffusa la notizia
cheX-Men
’97 (qui
la recensione) avrebbe riportato in scena le star originali di
X-Men: The Animated Series, la risposta dei fan è
stata estremamente positiva. Naturalmente non tutti hanno ripreso i
loro ruoli, ma quelli che non li hanno ripresi sono stati comunque
arruolati per interpretare personaggi diversi. Ad esempio,
Jennifer Hale è la nuova Jean
Grey, mentre Catherine Disher – la Jean
originale – è stata chiamata a prestare la voce alla dottoressa
Valerie Cooper.
Parte del motivo di questi
cambiamenti nel casting potrebbe essere dovuto al fatto che il cast
di X-Men: The Animated Series ha dovuto fare un’audizione
per avere la possibilità di riprendere i propri ruoli originali! In
un’intervista a
IGN, l’attore di Wolverine, Cal Dodd, e
l’attrice di Rogue, Lenore Zann, hanno infatti
confermato di aver dovuto affrontare il consueto processo di
casting prima di salire a bordo del revival. Zann, ad esempio, ha
raccontato di aver ricevuto un’e-mail che la informava che la
Disney stava lavorando a una nuova serie e in seguito è stata
contattata dalla direttrice del casting Meredith
Layne.
Nonostante non sapesse di che
progetto si trattasse, riconobbe subito le battute che le avevano
chiesto di leggere. “Erano le battute della serie
originale“, spiega Zann. “E io ho pensato: ‘Oh! È Rogue!
Farò Rogue’. E così l’ho fatto e l’ho spedito. E circa un mese
dopo, tre settimane dopo, ho ricevuto una telefonata che diceva: ‘i
produttori vogliono incontrarti su Zoom’“. “Così siamo
andati su Zoom, e mi hanno fatto leggere con Meredith su Zoom, e
alla fine mi hanno detto: ‘Oh mio Dio, Lenore, ti adoriamo.
Potresti partecipare allo show? Perché ti vogliamo davvero nello
show“. Io ho risposto: “Assolutamente! Mi avete
convinto“.
Cosa c’è da sapere su X-Men
’97?
La nuovissima serie X-Men
’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a
partire dal 20 marzo. X-Men
’97 rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, mentre
gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri
poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme,
vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad
affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle
voci nella versione originale include Ray Chase
(Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey),
Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal
Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di
Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue,
George Buza nel ruolo di Bestia, AJ
LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee),
Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew
Waterson (Magneto) e Adrian Hough
(Nightcrawler).
Obi-Wan
Kenobi doveva essere un film, ma la Disney, desiderosa
di potenziare la sua offerta di streaming, lo ha trasformato in una
serie televisiva in sei parti. Nonostante alcuni elementi divisivi,
la serie si è poi rivelata un buon successo ed ha colmato il vuoto
tra gli eventi de
La vendetta dei Sith e
Una nuova speranza. La Lucasfilm ha persino trovato il
modo con questa serie di regalare ai fan una rivincita tra Obi-Wan
e Darth Vader, portando a quella scena ormai iconica in cui vediamo
cosa si cela sotto l’elmo del Signore dei Sith.
Con altri 10 anni di distanza tra
quella battaglia e la morte di Ben sulla Morte Nera, molti fan di
Star
Wars sono ottimisti sulla possibilità di realizzare una
seconda stagione che colmi ulteriori lacune e magari rivisiti
la rivalità del Maestro Jedi con Darth Maul. Parlando con LADbible,
Ewan McGregor ha tuttavia ammesso di non aver
ancora avuto notizie dallo studio riguardo ai piani per la seconda
stagione di Obi-Wan
Kenobi. “La verità è che ho dovuto mentire sullo
star girando la prima stagione di Obi-Wan, ho dovuto mentire su
quello ma non sto mentendo ora“, ha spiegato.
“Non lo so. Non c’è stata
nessuna telefonata da parte della Lucasfilm o della Disney che mi
abbia detto: ‘Facciamone un’altra’. Obi-Wan è stato realizzato come
serie limitata, è uscito ed è piaciuto alla gente, cosa di cui sono
molto, molto contento“. McGregor lascia però aperta la porta a
un eventuale ritorno del personaggio, anche se al momento non è
prevista una seconda stagione di episodi. “Spero di avere la
possibilità di farne un altro e sono sicuro che lo faremo. Sono
abbastanza sicuro, sapete“, ha stuzzicato l’attore. “Ho
ancora qualche anno prima di avere la stessa età che aveva Alec
Guinness in Una nuova speranza. Quindi c’è tempo per raccontare
altre storie“.
La storia di Obi-Wan
Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di
Star Wars: Episodio III La vendetta dei Sith, in cui
Obi-Wan
Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la
caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi,
Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il
malvagio Signore dei Sith,
Darth Vader. La serie è interpretata da Ewan
McGregor, che riprende il suo ruolo nei panni
dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth
Vader. Si uniscono al cast anche Moses
Ingram, Joel
Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert
Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone
Kessell e Benny Safdie.
Intraprendendo un viaggio
emozionante verso l’ignoto extraterrestre, i fan della serie
drammatica fantascientifica Resident
Alien sono in attesa di una sorpresa: la tanto attesa
data di debutto di Resident Alien 3, la terza
stagione è stato finalmente svelato. La nuova stagione della
commedia fantascientifica arriverà il 14 febbraio. Ma non è tutto,
perché è stato rilasciato un nuovo avvincente trailer per stimolare
la curiosità e l’eccitazione degli appassionati della serie,
desiderosi di continuare a seguire le avventure di Harry sulla
Terra.
Creato da Chris Sheridan e ispirata
all’omonima serie a fumetti di Dark Horse, Resident
Alien ha debuttato su Syfy nel 2021, affascinando il
pubblico con la sua miscela unica di umorismo e fantascienza.
Mentre inizia il conto alla rovescia per la nuova stagione, il
teaser accenna a un conflitto che coinvolge gli alieni grigi,
promettendo un’avvincente continuazione della saga
intergalattica.
Al centro della serie, Alan
Tudyk interpreta il ruolo centrale di un essere
extraterrestre che subisce un atterraggio di fortuna non
programmato sulla Terra, armato dell’ardua missione di annientare
l’umanità. Per affrontare questo complesso compito, l’alieno di
Tudyk assume le sembianze del dottor Harry Vanderspiegel, un medico
per identità. Tuttavia, durante lo svolgimento della trama, il
protagonista della serie si confronta con il dilemma etico
dell’annientamento di un’intera civiltà. All’inizio della seconda
stagione, il personaggio di Tudyk subisce una profonda
trasformazione, passando dal ruolo di esecutore alieno a quello di
difensore della Terra.
Il cast di Resident Alien 3
Alan Tudyk è
affiancato da un cast stellare di personaggi stravaganti che
aiutano il dottor Harry Vanderspiegel a capire cosa significa
essere umano. Linda Hamilton interpreta il
Generale McCallister, che nella terza stagione lavorerà con il
dottor Harry nella sua missione di liberare la Terra dagli alieni
Grigi. A loro si aggiungono Asta Twelvetrees (Sara Tomko),
l’ibrido grigio Joseph (Enver Gjokaj), D’arcy
(Alice Wetterlund), lo sceriffo Mike (Corey Reynolds),
l’agente Liv (Elizabeth Bowen), Ben (Levi Fiehler) e Kate (Meredith
Garretson). La terza stagione includerà guest star come Edi
Patterson (The Righteous Gemstones), Gary Farmer
(Reservation Dogs) e molti altri beniamini dei fan.
Il trailer di Resident
AlienStagione 3 è stato condiviso per la prima volta da
Tomko su Instagram come regalo per i fan. Tomko ha rivelato con
entusiasmo che lo show è pronto a tornare sugli schermi di
Syfy, e che il tanto atteso ritorno è previsto
come una deliziosa sorpresa di San Valentino per gli appassionati
seguaci di Resident Alien. La prossima stagione sarà probabilmente
caratterizzata da una storia avvincente intrecciata con l’amore e
il mistero. La serie è famosa per il suo accattivante connubio tra
fantascienza e commedia (ora con un pizzico di romanticismo). La
terza stagione è sull’orlo di un ritorno trionfale: il trailer
assicura ai fan che ci saranno colpi di scena imprevisti e sviluppi
avvincenti.
Gli episodi di Resident Alien 3
S3.E1 che si intitola “Lone Wolf” – Nel tentativo di
raccogliere informazioni sugli alieni grigi, Harry mette Asta in
pericolo;
S3.E2 che si intitola “The Upper Hand” – D’arcy si inserisce
nella missione di Harry, mentre Kate si sente sempre più a disagio
a casa sua.
S3.E3 che si intitola “141 Seconds” – Harry accompagna i
Biancospini a Yellowstone per scoprire cosa stanno facendo i
Grigi.
S3.E4 che si intitola “Avian Flu” – Harry cerca di legare con
Heather, alias l’aliena Avian.
S3.E5 che si intitola “Lovebird” – Harry e Heather si
avvicinano e progettano di lasciare la Terra insieme, lasciando la
Terra alla mercé dei Grigi.
S3.E6 che si intitola “Bye Bye Birdie” – Harry tocca il fondo,
Kate inizia a vedere la verità e Mike aiuta Liv ad affrontare la
sua più grande paura.
S3.E7 che si intitola “Here Comes My Baby” – Harry e Asta
ricevono visite a sorpresa. Ben si insospettisce dell’indagine
privata di Mike e Liv.
Il network americano
ABC dopo la messa in onda del
terzo episodio ha diffuso il promo e la trama
di Station 19 7×04, il quarto inedito episodio di
Station 19 7, l’annunciata settima e ultima
stagione di Station
19, spin-off della serie di
Shonda RhimesGrey’s
Anatomy.
In Station 19
7×04“Trouble Man” La squadra della
Station 19 affronta un estenuante turno di 24 ore
che minaccia di dividerla. Andy deve prendere una decisione
impossibile e Maya e Carina devono affrontare la nuova
genitorialità.
Quando finirà Station 19?
Station
19 è lo spin-off di Grey’s
Anatomy. La fine di Station 19 solleva
speculazioni sulla possibilità che George e Spampinato tornino in
Grey’s
Anatomy la prossima stagione, se il
medical drama verrà rinnovato per la stagione
21 come previsto. George era un series regular di
Grey’s
Anatomyprima di lasciarlo nel 2017
per contribuire alla conduzione dello spin-off Station
19. Dopo aver recitato in Grey’s
Anatomy,
Stefania Spampinato ha iniziato a recitare in Station
19 nella terza stagione prima di diventare series
regular nella stagione successiva.
Ambientata a Seattle, la
serie si concentra sulle vite degli uomini e delle donne della
stazione dei vigili del fuoco 19 di Seattle. Ha come protagonisti
Jaina Lee Ortiz, Jason George, Gray Damon, Barrett Doss,
Alberto Frezza, Jay Hayden , Okieriete Onaodowan, Danielle Savre,
Miguel Sandoval, Boris Kodjoe , Stefania Spampinato, Carlos
Miranda, Josh Randall, Merle Dandridge e Pat Healy. McKee,
Shonda Rhimes, Betsy Beers e Paris Barclay sono i
produttori esecutivi della serie. È prodotto da Shondaland e ABC
Signature, con McKee che funge da showrunner per le prime due
stagioni, successivamente sostituito da Krista Vernoff a partire
dalla terza stagione.
Come riportato da Deadline, si sono ufficialmente
concluse le riprese del film The
Monkey, adattamento dell’omonimo racconto di
StephenKing contenuto nella
raccolta Scheletri. Il progetto, annunciato per la prima
volta nel maggio del 2023, è scritto e diretto da Osgood
Perkins di Longlegs e prodotto da James Wan. Protagonista del film è
Theo James (The White
Lotus,
The Gentleman), il quale recita accanto a Tatiana
Maslany (She-Hulk:
Attorney at Law), Elijah Wood (Il
Signore degli Anelli), Christian Convery
(Sweet Tooth), Colin O’Brien
(Wonka), Rohan Campbell (The
Hardy Boys) e Sarah Levy (Schitt’s
Creek).
Di cosa parla The Monkey?
In The
Monkeyquando i
fratelli gemelli Hal e Bill scoprono in soffitta la vecchia scimmia
giocattolo del padre, una serie di morti raccapriccianti inizia a
verificarsi intorno a loro. I fratelli decidono dunque di buttare
via la scimmia e di andare avanti con le loro vite, allontanandosi
nel corso degli anni. Ma quando le morti misteriose ricominciano, i
fratelli devono riunirsi per trovare un modo per distruggere
definitivamente la scimmia prima che si prenda le vite di tutti i
loro cari.
“Stephen King è il padrino del
genere horror“, ha detto Wan a proposito del progetto. “Ha
avuto un’enorme influenza su di me da bambino e nel corso della mia
carriera ed è sempre stato un sogno contribuire a portare in vita
una delle sue storie. ‘The Monkey’ è una delle mie preferite, con
la sua idea semplice, iconica e incredibilmente vendibile. E non
posso immaginare nessuno meglio di un visionario e appassionato di
genere da sempre come Osgood per dare vita a questa
storia“.
“Non potremmo essere più
entusiasti di collaborare con Osgood, James, Brian Kavanaugh-Jones
e i nostri amici della Black Bear International per presentare ‘The
Monkey’ di Stephen King. Questo film è perfettamente in linea con
ciò che sta funzionando sul mercato in questo momento e sarà un
prodotto di grande successo“, hanno aggiunto i produttori
Jason Cloth e Dave Caplan. “Non vediamo l’ora che il pubblico
veda Theo James in questo ruolo che lo ha messo a dura prova
portandolo però a dar vita ad un’interpretazione
straordinaria“.
Il network americano
ABC dopo la messa in onda del
terzo episodio ha diffuso il promo e la trama di
Grey’s Anatomy 20×04, il quarto
inedito episodio di Grey’s Anatomy 20, l’attesa ventesima stagione
di Grey’s
Anatomy che ha debuttato a Marzo.
In Grey’s Anatomy
20×04 che si intitolerà “Baby Can I Hold You” La
dottoressa Arizona Robbins ritorna al Grey Sloan per un caso
particolarmente complicato; gli stagisti vengono interrogati sui
loro errori passati; Teddy non vede l’ora di tornare al lavoro dopo
il problema di salute.
La ventesima stagione di Grey’s
Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia
Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.
Il drama è reduce da una 19a
stagione di trasformazione, con il ritiro di Ellen Pompeo, l’uscita di Kelly
McCreary e l’ingresso di cinque nuovi personaggi
principali, interpretati da Harry Shum Jr., Adelaide Kane,
Alexis Floyd, Niko Terho e Midori
Francis. La transizione ha avuto successo, con il ritorno
di tutti e cinque i nuovi membri del cast in Grey’s Anatomy
20.
Godzilla
e Kong – Il nuovo impero (qui
la recensione) è finalmente arrivato in sala. Sono passati 3 da
Godzilla vs.
Kong e i fan attendevano con trepidazione un nuovo
progetto che riunisse i due titani sul grande schermo. In questo
caso, i due si ritrovano per proteggere il mondo da una minaccia
nascosta nelle profondità della Terra. Naturalmente, dato che si
parla di un universo cinematografico, anche per questo nuovo film
sorge spontanea la domanda sulla presenza o meno di una scena
post-credits che anticipi il futuro del MonsterVerse.
Ebbene, ora abbiamo la risposta. Non
c’è una scena post-credits e nemmeno una scena mid-credits in
Godzilla
e Kong – Il nuovo impero. Tuttavia, c’è qualcosa che
dovreste ascoltare alla fine del film. Dopo i titoli di coda,
infatti, si sente un grido senza alcuna immagine. Il grido sembra
provenire da Mothra, poiché la falena madre fa il suo ritorno in
questo film. In Godzilla: King of the Monsters Mothra si è sacrificata
per dare energia a Godzilla. Tuttavia, il kaiju prima di uscire di
scena ha messo in atto alcuni piani di emergenza.
Sembra che le uova di Mothra siano
infatti state lasciate sparse per il mondo e questo nuovo film
segue Jia mentre aiuta a farne schiudere una, segnando così il
ritorno della gigantesca falena, che si rivela decisiva nella
battaglia finale. Sentire il suo urlo di battaglia nei titoli di
coda lascia dunque ipotizzare che tale titano farà il suo ritorno
anche in un prossimo film, dove magari avrà maggior spazio
all’interno del racconto. Sappiamo dell’intenzione del regista
Adam Wingard di realizzare almeno un altro film
dedicato a Godzill e Kong, per cui non resta che attendere maggiori
novità a riguardo.
Cosa sappiamo su Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero?
La
sinossi di Godzilla e
Kong – Il Nuovo Impero anticipa che il film metterà
“L’onnipotente Kong e il temibile Godzilla contro una colossale
minaccia sconosciuta nascosta nel nostro mondo, sfidando la loro
stessa esistenza e la nostra. Il film approfondisce i le storie di
questi Titani, le loro origini e i misteri di Skull Island e oltre,
mentre scopri la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare
questi straordinari esseri e li ha legati all’umanità per
sempre.“
Melissa Barrera è
stata, come ormai noto, recentemente esclusa dal prossimo film di
Scream, Scream
VII, a causa dei post da lei condivisi sui social
media a sostegno di Gaza, che sono stati ritenuti di natura
antisemita. Poco dopo la diffusione della notizia, la Spyglass
Entertainment ha rilasciato una dichiarazione in cui spiegava il
motivo per cui aveva deciso di escluderla dal film, citando
“una retorica che sconfina palesemente nel discorso
d’odio“. All’epoca, la Barrera aveva rilasciato una breve
risposta in cui condannava “l’odio e il pregiudizio di
qualsiasi tipo” e prometteva di “prestare la mia voce a
chi ne ha bisogno“.
L’attrice è ora tornata sul tema del
suo licenziamento (tra le altre cose) in una nuova intervista
rilasciata a THR, dove ha affermato che:
“È sicuramente difficile, perché ero in uno stato mentale così
confuso, ma sono stata molto fortunata. Ho avuto molto sostegno da
parte delle persone che mi circondavano: il mio team e in
particolare i miei pubblicisti – mi hanno semplicemente
sostenuta“. L’attrice ha poi rivelato di aver parlato anche
con Jenna Ortega, anche lei allontanatasi dal
prossimo film per via di altri impegni. “Abbiamo chiacchierato
per un po’ e le voglio tanto bene. Mi ha sostenuto molto e siamo
sorelle per la vita”.
Altri attori di alto profilo – in
particolare Mark Ruffalo – hanno mostrato sostegno a Gaza
denunciando le azioni di Israele e non hanno subito alcuna
conseguenza, e Barrera ritiene che questo sia dovuto al fatto che
alle donne di colore viene concessa meno libertà di esprimersi.
“È molto evidente che sia così“, dice. “Posso solo
dire che per me è molto importante alzare la voce per coloro che
non ce l’hanno. Mi sembra strano avere una piattaforma e non usarla
per questo“. In risposta alle notizie secondo cui Spyglass le
avrebbe intimato di moderare i suoi post prima di lasciarla andare,
Barrera ha invece affermato: “Assolutamente no“.
Attualmente l’attrice sta
promuovendo il suo nuovo film horror con i registi di Radio
Silence, Abigail,
ma ha rivelato di non escludere un proprio ritorno nel franchise di
Scream. “Ho imparato a non dire mai, ma dovrebbero
anche accadere molte cose perché Sam torni“, dice. “Per
ora, prossima pagina, prossimo capitolo, e poi vedremo cosa ci
riserverà il futuro”. Al momento, infatti, Scream
VII sembra si costruirà intorno al
Cosa sappiamo di Scream VII?
Dopo mesi di attesa, è stato
confermato che Scream
VII è ufficialmente in fase di sviluppo. Nel
2022, il franchise slasher preferito dai fan è stato ripreso sotto
la guida del duo di registi Tyler Gillett e
Matt Bettinelli-Olpin, che fanno parte del
collettivo di cineasti noto come Radio Silence. I
due hanno diretto sia Scream
del 2022 che Scream
VI di quest’anno, che è diventato il capitolo di
maggior incasso del franchise a livello nazionale.
Christopher Landon, il regista di successi horror
come i film Auguri
per la tua morte, era stato chiamato ad occuparsi della
regia, ma ha in seguito abbandonato il ruolo, ora passato a
Kevin Williamson.
Melissa Barrera
(interprete di Sam Carpenter) è, come noto, stata licenziata da
Spyglassper i suoi recenti post sui social
media riguardanti la guerra tra Israele e Hamas, mentre
Jenna Ortega
(interprete di Tara Carpenter) ha invece abbandonato il progetto a causa di
conflitti di programmazione con la seconda stagione di
Mercoledì di Netflix. Con l’assenza delle due attrici, interpreti
degli ultimi due film del franchise, si punta ora al ritorno di
alcuni membri del cast dei primi film, tra cui Neve
Campbell, Courtney Cox e Patrick
Dempsey. Al momento, non è noto quando uscirà il film.
È difficile credere che siano
passati 12 anni dall’uscita di
The Amazing Spider-Man. Il film con Andrew Garfield nel ruolo dell’Uomo Ragno –
uscito solo un anno dopo la data di uscita originale di
Spider-Man 4 – ha riavviato il franchise e ha
promesso una “storia non raccontata” che come noto non si
è però mai realmente concretizzata. Da quanto rivelato, si sarebbe
infatti dovuto scoprire che il padre di Peter Parker aveva fatto
degli esperimenti sul figlio, facendo in modo che solo lui potesse
diventare Spider-Man o qualcosa del genere.
Per chi dunque è un fan della sua
versione dell’Uomo Ragno, è ora emerse in rete una rara immagine
dell’attore nel film del 2012. Condivisa dal direttore della
fotografia John Schwartzman, è una grande foto di
Garfield vestito (sul suo sito web si trova anche una foto di
Emma Stone nei panni di Gwen Stacy). È
chiaramente collocabile dopo lo scontro con Lizard e lo Spidey
danneggiato dalla battaglia è stato messo in primo piano nella
campagna di marketing del film.
Come anticipato, dati i risultati
non entusiasmanti del secondo capitolo, il terzo film dedicato
all’Uomo Ragno di Andrew Garfield non è mai stato realizzato.
Successivamente alla sua partecipazione in
Spider-Man: No Way Home, tuttavia, in molti sono
tornati a chiedere che Garfield potesse avere l’occasione di
concludere la sua trilogia. Nel luglio 2023 l’attore ha poi
dichiarato che: “La storia non finisce mai.Sia che lo
filmiamo o meno, c’è una storia che accade in un universo, da
qualche parte. C’è un potenziale infinito con questo personaggio e
altre iterazioni“. Ad oggi, tuttavia, non sembrano esserci
conversazioni riguardo l’effettiva realizzazione del film.
Finn Jones, attore
protagonista della serie NetflixIron Fist, potrebbe aver
anticipato un proprio ritorno nei panni del supereroe dotato del
potere del Pugno d’acciaio. A sugerirlo è un suo post pubblicato su
Instagram, in cui sembra stia preparando una valigia al cui interno
ha collocato anche il fumetto (attentamente collocato all’interno
di una custodia trasparante) The Final Issue of Power Man and
Iron Fist, accanto anche ad una copia di The NeverEnding
Story (che potrebbe essere un altro indizio velato).
Se l’attore è in procinto di
compiere un viaggio, sarà forse per prendere parte al set
attualmente in corso di Daredevil:
Born Again? Sappiamo che ora le serie Marvel/Netflix fanno parte del
canone, motivo per cui Iron Fist potrebbe tranquillamente fare la
sua comparsa in tale progetto per avere magari poi ulteriori
risvolti futuri nel Marvel Cinematic Universe. Di
recente, anche l’attrice Krysten Ritten aveva
stuzzicato i fan
su un possibile ritorno di Jessica Jones, e la probabilità che
la serie con protagonista
Charlie Cox presenti cameo di questi personaggi si fa
sempre più probabile.
Iron Fist è la
serie televisiva statunitense ideata da Scott Buck
e basata sull’omonimo personaggio dei fumetti Marvel Comics. La serie è ambientata
all’interno del Marvel Cinematic Universe (MCU), ed è il quarto di una serie
di show che hanno condotto al crossover della miniserie The Defenders. Nella prima stagione, dopo essere
sparito e dato per presunto morto per quindici anni, Danny
Rand fa ritorno a New York City, determinato a riprendere
il controllo dell’azienda di famiglia da Harold Meachum e i suoi
figli Ward Meachum e Joy Meachum e pronto a combattere il crimine
grazie alla sua maestria nel kung-fu e all’abilità di evocare
l’incredibile potere dell’Iron Fist
Nella seconda stagione, invece, dopo
gli eventi di The Defenders, Rand si dedica a proteggere New York in
assenza di Matt Murdock, fino a quando un nuovo nemico non minaccia
l’identità di Rand e coloro a cui tiene. Finn
Jones interpreta il protagonista Danny Rand, un esperto di
arti marziali con l’abilità di evocare il potere del Pugno
d’acciaio. Fanno parte del cast anche Jessica Henwick, Jessica
Stroup, Tom Pelphrey, Ramón
Rodríguez, Sacha Dhawan, Rosario Dawson e David
Wenham. Nella seconda stagione si uniscono Simone Missick
e Alice Eve.
Il regista S. Craig
Zahler ha debuttato alla regia nel 2015 con il crudo
western Bone Tomahawk, con cui ha subito dimostrato un forte
interesse per i film incentrati sulla violenza e il suo significato
più profondo. A quel titolo ha poi fatto seguito nel 2017 con il
carcario Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi, mentre nel 2018
ha realizzato quello che è ad oggi il suo film più controverso:
Dragged Across Concrete (qui la recensione), per il quale
Zahler ha tratto ispirazione dai film The Killing di
Stanley Kubrick, Quel pomeriggio di un
giorno da cani e Il principe della città di
Sidney Lumet, quest’ultimo uno dei film preferiti
di Zahler.
Con questo suo nuovo lungometraggio,
dunque, il regista ha toccato argomenti molto delicati, come il
razzismo e la violenza impunita delle forze dell’ordine. A
riguardo, in un’intervista con The Daily
Beast Zahler ha affermato che l’intento del film non è
poi tanto quello di affrontare i mali della società o di lanciare
una provocazione, ma di esplorare “il problema della
differenza” tra le questioni sociali. Tutta la violenza e gli
orrori presenti nel film sono dunque costruiti affinché si possa
riflettere sul loro utilizzo e l’indifferenza con cui spesso si è
soliti perpetrarli.
Con un budget di 15 milioni di
dollari, il film non si è certo affermato come un particolare
successo economico proprio per questa sua natura controversa e
respingente, ma si è distinto come un ottimo thriller che solleva
profonde questioni morali. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a Dragged Across
Concrete. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama e il cast di Dragged Across Concrete
Il film narra la storia di due
poliziotti corrotti, il veterano Brett Ridgeman e
il suo collega più giovane, Anthony Lurasetti.
Quando un video, che mostra i loro violenti metodi di
intimidazione, viene improvvisamente diffuso, i due si ritrovano al
centro di una bufera mediatica che li porta inevitabilmente ad
essere sospesi dal servizio. Senza neanche un soldo e nessuna
alternativa, gli amareggiati Brett e Anthony decidono allora di
scendere nel mondo criminale per cercare di riottenere ciò che
spetta loro, ma nell’ombra della criminalità troveranno molto più
di quanto si aspettavano.
Gli attori Mel Gibson e
Vince Vaughninterpretano rispettivamente Brett
Ridgeman e Anthony Lurasetti. È stato proprio Vaughn, mentre
lavorava con Gibson in La battaglia di Hacksaw Ridge, a sottoporre a
quest’ultimo la sceneggiatura di Dragged Across
Concrete, convincendolo a recitare accanto a lui. Nel film
recitano poi anche Tory Kittles nel ruolo di
Henry Johns, Michael Jai White in quelli di
Biscuit e Jennifer Carpenter nel ruolo di Kelly Summer.
Completano il cast, Laurie Holden nel ruolo di
Melanie Ridgeman, Fred Melamed nei panni del sig.
Edmington e Udo Kier come Friedrich.
La spiegazione del finale e le controversie legate al film
In Dragged Across
Concrete i due poliziotti sospesi decidono di rapinare un
furgone pieno di oro rubato per scopi personali. Ridgman, ad
esempio, desidera spostarsi con la propria famiglia in luoghi più
tranquilli. Tuttavia, per il possesso dell’oro ha inizio una
brutale sparatoria tra tutte le parti coinvolte e molti dei
presenti vengono uccisi: il detective Lurasetti, il ladro
professionista Lorentz Vogelmann, i suoi scagnozzi
Guanti Neri e Guanti Grigi e
l’ostaggio Cheryl. Rimangono in piedi solo
Ridgeman e l’autista Henry Johns. I due si
accordano per dividersi il bottino, ma ognuno rivela un’arma da
fuoco nascosta.
Henry ferisce mortalmente Ridgeman,
il quale prima di morire fa promettere ad Henry che si prenderà
cura di sua moglie e sua figlia. La scena finale, ambientata 11
mesi dopo, mostra che Henry ha trasferito la sua famiglia in una
lussuosa villa e che, come promesso, ha inviato una parte dell’oro
alla famiglia di Ridgeman. Il messaggio del finale di
Dragged Across Concrete è dunque lo stesso della
maggior parte dei film noir classici: il mondo è ingiusto.
Lurasetti viene ucciso per incidente, mentre Ridgeman rimane ucciso
nonostante stesse cercando di compiere una “buona azione”.
Il finale di Dragged Across
Concrete sovverte però l’idea che il crimine non paghi,
perché Henry diventa ricco grazie al bottino di un crimine mortale.
Tuttavia, si guadagna la vittoria perché ha molti più principi dei
personaggi che sono finiti morti. Nella scena finale, inoltre,
quando Henry si siede con suo fratello per giocare a un videogioco
di caccia chiamato Shotgun Safari. Prima di giocare, Henry
pronuncia l’ultima battuta del film: “Diamo la caccia a qualche
leone“, che sembra suggerire che non ha ancora chiuso
con il mondo criminale e che in futuro cercherà di ottenere ancor
più potere.
Il film, inoltre, proprio per questi
suoi temi e per la violenza messa in scena, ha suscitato molte
polemiche. Tuttavia, il regista non celebra mai il comportamento
dei protagonisti e le scene di tortura, abuso e violenza con armi
da fuoco sono intenzionalemente così raccapriccianti per spingere a
delle riflessioni sui difetti di una società che permette a uomini
come Brett e Anthony di mantenere il proprio lavoro senza subire
gravi conseguenze. Zahler vuole che il pubblico odi i personaggi
perché mostra quanto siano miserabili le loro vite e come siano
stati costretti a convivere con le conseguenze dei loro abusi.
Il trailer di Dragged Across
Concrete e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Dragged Across Concrete grazie alla sua presenza
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28
marzo alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Quello del film carcerario è un
sottogenere tanto particolare quanto apprezzato, di solito
declinato in chiave thriller d’azione, ma talvolta capace di
distinguersi anche per la sua collacazione in altri generi. In
generale, l’elemento di base è la presenza di un penitenziario
all’interno del quale si svolgono le vicende principali. Film come
Le ali della libertà,
Il miglio verde,
Escape Plan – Fuga dall’inferno,
Cell Block 99 – Nessuno può fermarmi o Papillon sono solo alcuni celebri esempi a riguardo. A
questi si può aggiungere anche Il castello, film
diretto nel 2001 da Rod Laurie e basato in
particolare sullo scontro tra il generale Irwin e il colonnello
Winter.
Il rapporto tra questi due
personaggi, in realtà, si discosta nettamente dalla sceneggiatura
originale di David Scarpa. Mentre sia la
sceneggiatura che il film iniziano presentando Irwin come il
protagonista simpatico e Winter come l’antagonista prepotente,
Scarpa scrisse il secondo e il terzo atto del film per dimostrare
che Winter era un brav’uomo e Irwin un violento maestro d’assalto
che brutalizzava gli altri detenuti affinché si unissero alla sua
crociata per sbarazzarsi del colonnello. La sceneggiatura è stata
però riscritta quando Robert Redford ha accettato il film, e Irwin
è rimasto il nobile combattente contro il regno della crudeltà di
Winter.
Ad ogni modo, il film è un ottimo
esempio del genere carcerario e riflette su dinamiche e tematiche
ancora oggi attuali. Per gli appassionati del genere si tratta
dunque di un film da non perdere. In questo articolo, approfondiamo
dunque alcune delle principali curiosità relative a Il
castello. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast
di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Il castello
Protagonista del film è
Eugene Irwin, un generale dell’esercito che viene
condannato a dieci anni di carcere per aver disobbedito agli
ordini, provocando la morte di otto uomini. Viene così trasferito
in una prigione di massima sicurezza, con a capo il colonnello
Winter. Nonostante inizialmente Irwin non incontri
il favore degli altri detenuti, riesce con il tempo a guadagnarsi
la loro fiducia e a creare forti alleanze. I metodi adottati dal
colonnello, tuttavia, portano l’ex militare a ribellarsi in
numerose occasioni e, successivamente, a essere punito. Si forma
così intorno all’uomo una vera e propria squadra che darà del filo
da torcere a Winter.
Ad interpretare il generale Eugene
Irwin vi è l’attore Robert Redford, mentre James Gandolfini è il colonnello Winter. In
origine questo personaggio avrebbe dovuto fumare sigari, ma
Gandolfini ha convinto il regista ad abbandonare l’idea, perché
sentiva che avrebbe ricordato troppo al pubblico Tony Soprano, il
suo personaggio ne I Soprano (1999). Recita poi nel film
Mark Ruffalonel ruolo di Yates. Egli ha eseguito
le proprie acrobazie durante la scena della battaglia in
elicottero. Completano il cast Steve
Burton nel ruolo del capitano Peretz, Delroy
Lindo in quello del generale Wheeler,
Robin Wrightin quello di Rosalie Irwin e
Clifton Collins Jr. nel ruolo del caporale
Ramon Aguilar.
La scena finale del film
Nel finale del film, a seguito degli
scontri all’interno del penitenziario, Irwin viene colpito a morte
da Winter, il quale cercava di impedire che il generale issasse la
bandiera americana capovolta, indicante pericolo e di richiesta di
aiuto. Anche se ferito, Irwin riesce comunque ad alzare la bandiera
americana, che si svela essere non capovolta ma in posizione
naturale, dimostrando che – nonostante la rivolta – i detenuti si
erano arresi, in attesa della polizia militare, che avrebbe dunque
intrapreso un indagine sulle azioni di Winter. Quest’ultimo viene
ad ogni modo arrestato e il film si conclude sul nuovo muro
costruito dai detenuti come memoriale dei compagni caduti, con i
nomi di Irwin tra quelli incisi sulle pietre.
Le frasi più belle del film
Si riportano qui di seguito alcune
delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi di
Il castello. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
Non venirmi a raccontare che tu sopravvivi: tu ti
nascondi! (Eugene Irwin)
Signori, propongo di assumere il controllo di questo
penitenziario! (Eugene Irwin)
Cinque, condotta indegna per un ufficiale e per un
gentiluomo. (Eugene Irwin)
Molti pensano che essere
ricordati così sia una vergogna per un soldato, ma è tutt’altro che
una vergogna. I più grandi monumenti ai soldati caduti non sono
fatti di marmo, sono in fondo al mare, nel cuore della giungla, sui
campi di combattimento. Un fucile conficcato nella terra, un
elmetto e una piastrina. È questo il tributo che quest’uomo si è
guadagnato. (Eugene Irwin)
Siamo rinchiusi qui dentro come
detenuti e una cosa è certa, le nostre guardie hanno il potere di
umiliarci, di picchiarci, il potere di rinchiuderci in un buco buio
per giorni e giorni ma c’è una cosa che non possono fare: non
possono portarci via quello che siamo e, noi siamo soldati! E
questa è l’unica cosa che ci dà speranza qui dentro e niente al
mondo ce la potrà mai togliere. (Eugene Irwin)
Il trailer di Il castello e dove
vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Il
castello grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple
TV, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 28
marzo alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Universal Pictures ha diffuso il
nuovo trailer ufficiale di Monkey
Man, il thriller d’azione diretto protagonista
candidato all’Oscar Dev Patel (Lion – La strada verso
casa, The Millionaire) che realizza un sorprendente debutto
alla regia con un thriller d’azione che racconta la ricerca di
vendetta di un uomo contro i leader corrotti che hanno ucciso sua
madre e continuano a vittimizzare sistematicamente i poveri e i
deboli.
Ispirato alla leggenda di
Hanuman, simbolo di forza e coraggio, Monkey
Man vede Patel nei panni di Kid, un giovane
anonimo che si guadagna da vivere in un fight club clandestino
dove, notte dopo notte, indossando una maschera da gorilla, viene
picchiato a sangue da lottatori più famosi in cambio di denaro.
Dopo anni di rabbia repressa, Kid
scopre un modo per infiltrarsi nell’enclave della sinistra élite
della città. Mentre il suo trauma infantile ribolle, le sue mani
misteriosamente sfregiate scatenano una esplosiva ondata di
vendetta per regolare i conti con gli uomini che gli hanno tolto
tutto.
Ricco di emozionanti e spettacolari
scene di combattimento e inseguimento, Monkey
Man è diretto da Dev Patel a partire dalla sua storia originale
e dalla sua sceneggiatura con Paul Angunawela e John Collee (Master
& Commander: Sfida ai confini del mare).
Il cast internazionale del film
comprende Sharlto Copley (District 9),
Sobhita Dhulipala (Made in Heaven),
Pitobash (Million Dollar Arm), Vipin Sharma
(Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Ashwini
Kalsekar (Ek Tha Hero), Adithi Kalkunte
(Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio), Sikandar
Kher (Aarya) e Makarand Deshpande (RRR).
Monkey
Man è prodotto da Dev Patel, Jomon
Thomas (Attacco a Mumbai – Una vera storia di coraggio,
L’uomo che vide l’infinito), il premio Oscar Jordan
Peele (Nope, Scappa – Get Out), Win Rosenfeld (Candyman,
serie Hunters), Ian Cooper (Nope, Noi), Basil Iwanyk (John Wick,
Sicario), Erica Lee (John Wick, Silent Night – Il silenzio della
vendetta), Christine Haebler (Shut In, Bones of Crows) e Anjay
Nagpal (produttore esecutivo di Bombshell – La voce dello scandalo,
Greyhound – Il nemico invisibile).
I produttori esecutivi sono Jonathan
Fuhrman, Natalya Pavchinskya, Aaron L. Gilbert, Andria Spring,
Alison-Jane Roney e Steven Thibault. Universal Pictures presenta
una produzione Bron Studios, un film Thunder Road, una produzione
Monkeypaw, una produzione Minor Realm/S’Ya Concept, in associazione
con WME Independent e Creative Wealth Media.
Marzo volge al termine e come ogni
fine mese ecco tutte i film e le serie tv in uscita ad Aprile su
Prime
Video, la piattaforma streaming di Amazon. Tra le
tante novità da segnalare la nuova stagione di LOL e l’attesissima
serie tv Fallout.
I film in uscita ad Aprile su
Prime Video
Música Film dal 4 aprile
Ambientato nel New Jersey, Música è
basato sulla vita dello scrittore, regista e star Rudy Mancuso. È
una storia d’amore e di formazione che segue un aspirante creativo
affetto da sinestesia, che deve fare i conti con un futuro incerto,
mentre affronta le pressioni dell’amore, della famiglia e della sua
cultura brasiliana.
Come far innamorare Billy Walsh
Film dal 5 aprile
I giovani Amelia (Charithra
Chandran) e Archie (Sebastian Croft) sono migliori amici sin
dall’infanzia. Archie ha sempre condiviso le batttaglie di Amelia
ridendo delle sue battute, mantenendo segreto il suo amore per lei.
Proprio quando ha il coraggio di dichiarare i suoi sentimenti,
Amelia perde la testa per Billy Walsh (Tanner Buchanan), il nuovo
studente americano appena arrivato. Archie ha il cuore spezzato e
fa di tutto per cercare di tenere Amelia e Billy lontani l’uno
dall’altra, ma così facendo li avvicina sempre più rischiando di
perdere la sua migliore amica.
Gli Addestratori Film dal 25
aprile
Dopo aver perso una scommessa con
la sua ex moglie Marta, Pasquale, goffo ma appassionato
addestratore di cani, ha dovuto cederle Cecchino, il suo amatissimo
cane. L’unico modo che ha per riprenderselo è quello di racimolare
abbastanza soldi da dimostrare a Marta di poter prendersi cura del
cane (e di se stesso). L’idea è semplice: aprire una nuova scuola
di addestramento.
E tutto sembra filare per il verso
giusto: dopo neanche un giorno, il corso, incredibilmente, è
sold-out. Peccato per un dettaglio: il volantino è arrivato nelle
mani sbagliate e, a causa di un malinteso, ad essersi iscritti non
sono i padroni di cani, ma i genitori di cinque pestiferi bambini.
Ormai il danno è fatto, i pagamenti sono stati effettuati e i
bambini devono restare con lui. Ma d’altronde, pensa, se i cani
sono un po’ come dei bambini, anche i bambini non saranno poi così
diversi dai cani…giusto?
Le serie tv e gli show in uscita
ad Aprile su Prime Video
LOL: Chi ride è fuori S4
Show Original dal 1
aprile
Torna lo show dei record con un
cast di professionisti della risata: Diego Abatantuono, Loris
Fabiani, Edoardo Ferrario, Angela Finocchiaro, Maurizio
Lastrico, Aurora Leone, Lucia Ocone, Giorgio Panariello,
Claudio Santamaria, Rocco Tanica. Ad osservare
l’esilarante gara comica dalla control room, l’arbitro e
conduttore Fedez, affiancato dal co-host Frank Matano, e
da Lillo Petrolo, nel ruolo di overacting coach. 4
episodi il 1 aprile e gli ultimi 2 episodi l’8 aprile
Basata su uno dei più grandi
franchise di videogiochi di tutti i tempi, Fallout è la storia di chi ha e chi non ha in un
mondo in cui non è rimasto quasi più nulla. 200 anni dopo
l’apocalisse, i tranquilli abitanti dei lussuosi rifugi antiatomici
sono costretti a tornare nell’infernale paesaggio contaminato dalle
radiazioni che i loro antenati si sono lasciati alle spalle e con
stupore scoprono che ad attenderli c’è un universo incredibilmente
complesso, allegramente bizzarro e estremamente violento.
8 episodi binge
Alessandro Siani: Off Line Comedy
special dal 22 aprile
Guardarsi negli occhi,
confrontarsi, ridere e riflettere, semplicemente condividere
un’emozione. Spegni il telefono ed accendi la vita! Vivi Off line,
il nuovo spettacolo di Alessandro Siani.
Loro: La Paura
Il secondo capitolo della serie
antologica dal 25 aprile
THEM sarà ambientato ancora una
volta nella contea di Los Angeles (il primo episodio, sottotitolato
Covenant, è ambientato a Compton intorno al 1952 ma sposterà l’arco
temporale al 1991). La nuova storia è incentrata sulla detective
della omicidi di Los Angeles DAWN REEVE a cui viene assegnato un
nuovo caso: il raccapricciante omicidio di una madre adottiva che
ha lasciato scossi anche i detective più esperti. Nel pieno di un
tumultuoso periodo a Los Angeles, con una città sul filo del caos,
Dawn è determinata a fermare l’assassino. Mentre si avvicina alla
verità, qualcosa di sinistro e malevolo attanaglia lei e la sua
famiglia…
SKY ha diffuso le anticipazioni dai
due dei nuovi episodi della
seconda stagione di Call My Agent – Italia, da
domani disponibili su Sky e in streaming su NOW e domani sera in
onda su Sky Serie.
Episodio 3 di Call My Agent –
Italia 2
Emanuela Fanelli e Corrado
Guzzanti rifanno la scena dello striptease di Sophia Loren davanti
a Marcello Mastroianni in “Ieri, oggi, domani” di Vittorio De
Sica
Regista, sceneggiatrice, attrice e
all’occorrenza pure intimacy coordinator… Luana Pericoli (Emanuela
Fanelli) è veramente una star a tutto tondo, capace di ricoprire
tutti i ruoli necessari per la produzione del suo documentario
biopic sulla sua vita. Nei nuovi episodi della seconda stagione di
“Call My Agent – Italia”, disponibili da venerdì 29 marzo in
esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, Emanuela Fanelli e un
esausto Corrado Guzzanti, co-protagonista involontario di questo
progetto, si cimentano in una rilettura tutta da ridere di una
scena cult del capolavoro di Vittorio De Sica “Ieri, oggi, domani”,
quella dell’immortale striptease di Sophia Loren dinanzi a Marcello
Mastroianni. Quando Corrado manifesta il suo disagio
nell’interpretare la parte dell’innamorato, Luana da regista e
attrice si trasforma immediatamente nella figura di intimacy
coordinator, pronta ad ascoltare e risolvere il blocco artistico,
emotivo e sensuale di Guzzanti. “Call My Agent – Italia” è una
serie prodotta da Sky Studios e da Palomar, tutti i venerdì su Sky
Serie.
Episodio 4 di Call My Agent –
Italia 2
Pierpaolo e il pressure
test a “MasterChef” con Bruno Barbieri e Giorgio
Locatelli
I due chef stellati Bruno Barbieri
e Giorgio Locatelli diventano il peggiore incubo di Pierpaolo
(Francesco Russo) nei nuovi episodi della seconda stagione di “Call
My Agent – Italia”, disponibili da venerdì 29 marzo in esclusiva su
Sky e in streaming solo su NOW. Pierpaolo, assistente di Gabriele
(Maurizio Lastrico), si ritrova in sogno ad essere un aspirante
chef del suo programma preferito, il cooking show Sky Original
“MasterChef Italia”. Per lui un pressure test difficilissimo: dovrà
preparare in sette minuti un “filetto all’Evaristo”, il nuovo capo
della CMA. “Call My Agent – Italia” è una serie prodotta da Sky
Studios e da Palomar, tutti i venerdì su Sky Serie.