Dagli anni Settanta ad oggi,
Ridley Scott si è affermato come uno dei registi
più innovativi e influenti dell’industria hollywoodiana. Con le sue
opere Scott ha contribuito alla rivoluzione dei generi, dall’horror
alla fantascienza, dal dramma al film storico, e molte delle sue
pellicole sono diventate dei cult imprescindibili della storia del
cinema. Ancora oggi Scott dimostra un’abilità invidiabile, nonché
un energia e un amore sconfinato per la settima arte riscontrabili
in ogni suo nuovo progetto.
Ecco 10 cose che non sai di
Ridley Scott.
Ridley Scott: i suoi film da
regista e produttore
1. Ha diretto lungometraggi
particolarmente celebri. Scott debutta alla regia nel 1977
con il film I duellanti, per poi sconvolgere il mondo con
il suo secondo lungometraggio: Alien (1979), con
Sigourney
Weaver. Realizza poi il cult fantascientifico Blade Runner (1982),
con Harrison
Ford. Negli anni seguenti realizza Legend
(1985), Thelma & Louise (1991), 1492 – La conquista
del paradiso (1992), Soldato Jane (1997) e Il Gladiatore (2000),
con Russel
Crowe. A partire dal nuovo millennio firma invece la
regia di titoli come Black Hawk Down (2001), Le crociate (2005),
Un’ottima annata
(2006), American Gangster (2007), con Denzel
Washington, Nessuna verità (2008), con
Leonardo
DiCaprio, Robin Hood
(2010), Prometheus
(2012), con Michael
Fassbender, The
Counselor (2013), Exodus – Dei e
re (2014), Sopravvissuto – The
Martian (2015), con Matt
Damon, Alien: Covenant
(2017) e Tutti i soldi del
mondo (2017). Negli ultimi anni ha invece realizzato
The Last Duel (2021),
House of Gucci (2021) e
Napoleon (2023). Nel 2024
sarà regista di Il gladiatore 2.
2. È un affermato
produttore di cinema e televisione. Oltre ad aver prodotto
molti dei suoi film, Scott si è distinto negli ultimi anni per aver
ricoperto tale ruolo anche per altri noti progetti. Tra i titoli da
lui sostenuti si annoverano Stoker (2013), Il fuoco
della vendetta (2013), Italy in a Day (2014),
Child 44 (2015), Zona d’ombra (2015), con Will
Smith, Blade Runner
2049 (2017), con Ryan
Gosling, Assassinio sull’Orient
Express (2017), Assassinio sul
Nilo (2022), Lo strangolatore di
Boston (2023) e Assassinio a Venezia
(2023). Per la televisione ha invece partecipato alla produzione di
note serie come The Good Wife (2009-2016), I pilastri
della terra (2010), L’uomo nell’alto castello
(2015-2019), Taboo (2017), con Tom
Hardy, The Terror (2018-in corso), Raised
by Wolf (2020-2022) e Grandi speranze (2023)
Ridley Scott: chi è sua
moglie
3. Si è sposato più
volte. Nel corso della sua vita Scott ha avuto un totale
di tre mogli. Con la prima, Felicity Heywood, è
stato unito dal 1964 al 1975, e da lei ha avuto due figli. Nel 1979
sposa invece la produttrice Sandy Watson, da cui
avrà la terza figlia. La coppia divorzia poi nel 1989. Dal 2000 è
invece legato all’attrice Giannina Facio, che ha
poi sposato nel 2015. Scott ha poi diretto l’attuale moglie in
diversi dei suoi film, tra cui Il gladiatore.

Ridley Scott e suo fratello
Tony
4. Aveva un fratello
regista. Scott aveva un fratello minore, Tony, anch’egli
noto regista. Aveva infatti diretto film di grande successo come
Top Gun, Beverly Hills Cop II, Una vita
al massimo e Nemico pubblico.
Questi, tuttavia, è scomparso nel 2012, anno in cui si suicidò.
Ridley raccontò soltanto due anni dopo che il fratello aveva dovuto
affrontare una lunga battaglia contro un tumore, il quale lo aveva
portato allo stremo. A lui dedicò i suoi film The Counselor ed
Exodus – Dei e re.
Ridley Scott ha diretto Hannibal
5. Per il film è stato
usato il finale che Scott aveva immaginato. Chiamato a
dirigere nel 2001 il film Hannibal, sequel di Il
silenzio degli innocenti, Scott si è trovato a dover lottare
per poter far sì che il finale del film corrispondesse a come lo
aveva immaginato lui. Secondo il direttore della fotografia
John Mathieson, infatti, sono stati girati tre
finali diversi. Incerti se il finale del romanzo di Thomas
Harris, da cui è tratto il film, avrebbe funzionato, hanno
girato tre versioni: una secondo quanto scritto da Harris, una
secondo quanto voluto dal produttore Dino De
Laurentiis e una secondo quanto voluto dal Scott. Alla
fine è stato proprio il finale di quest’ultimo a prevalere.
Ridley Scott dirige
Napoleon
6. Non ha badato
all’accuratezza storica. Il nuovo progetto di Scott è il
kolossal epico Napoleon, incentrato
sulla vita di Napoleone Bonaparte, interpretato da
Joaquin
Phoenix. Il film ripercorre dunque le principali tappe
dell’esistenza dell’imperatore francese, tanto nelle sue attività
politiche e militari quanto in quelle private. Scott, tuttavia, non
si è preoccupato di voler essere fedele a quanto si riporta di
Napoleone e delle sue gesta, preferendo favorire la spettacolarità
cinematografica. In risposta alle critiche sulle inesattezze storiche, Scott ha
semplicemente risposto: “Fatevi una vita“, ma
anche “Scusa, amico, eri lì? No? Beh, allora chiudi quella
cavolo di bocca“.

Ridley Scott: i suoi film di
fantascienza da Alien a Prometheus
7. È celebre per i suoi
film di fantascienza. Scott è uno di quei registi che nel
corso della propria carriera si è sempre cimentato con generi
diversi, passando con naturalezza dal kolossal epico al film di
guerra, dal thriller al biopic. In particolare, però, egli è
ricordato per alcuni film di fantascienza, affermatisi tra i
migliori di questo genere. Il primo che ha diretto è Alien, del 1979, a cui ha poi
fatto seguito nel 1982 Blade Runner. Da quel
momento Scott si è poi dedicato ad altre tipologie di film,
tornando però alla fantascienza nel 2012 proprio ricollegandosi
alla saga di Alien con Prometheus, a cui ha
poi fatto seguito nel 2017 Alien: Covenant. Del
2015 è invece Sopravvissuto – The
Martian.
8. Voleva utilizzare
particolari effetti speciali. Per dar vita allo Xenomorfo
protagonista del film Alien, Scott desiderava
ricorrere ad un animatronics, poiché riteneva che far indossare il
costume da alieno ad un attore avrebbe reso meno credibile e
spaventosa la creatura. La tecnologia dell’epoca, però, non era
abbastanza all’avanguardia per ciò che aveva in mente. Tuttavia,
quando gli fu presentato Bolaji Badejo, un uomo
alto più di due metri e con lunghe ed esili braccia, capì che
questi avrebbe potuto interpretare l’alieno senza ricordare le
movenze di un umano, decidendo pertanto di affidargli la parte.
9. Blade Runner è il
film a cui è più legato. Nel 1982 Scott dirige il
fantascientifico Blade Runner, film oggi
divenuto vero e proprio cult, che ha contribuito a ridefinire il
suo genere di riferimento. Recentemente, intervistato riguardo a
tale pellicola, Scott ha dichiarato di considerarlo il suo film più
personale e completo, contenente tutte le tematiche a lui più care.
La versione a cui egli ovviamente si riferisce è quella denominata
“Final Cut”, rappresentante al meglio la sua idea del film.
Ridley Scott e gli Oscar
10. Ha ricevuto diverse
nomination ma non ha mai vinto. Scott è considerato uno
dei più grandi registi di cinema a non aver mai vinto un Oscar.
Egli vanta tre nomination come Miglior regista, ricevute per
Thelma & Louise, Il gladiatore e Black
Hawk Dawn. È poi stato nominato come produttore del Miglior
film per Sopravvissuto – The
Martian. Recentemente Scott ha però affermato di non
essere poi troppo infastidito dal non aver mai vinto l’ambito
premio, preferendo piuttosto concentrarsi sul realizzare buoni
film.
Fonte: IMDb