IT: Capitolo Due è
al cinema e, come ogni film tanto atteso, sta dividendo i fan,
nonostante i numeri del botteghino siano incredibili, sia negli USA
che in tutto il resto del mondo. Come ogni film tratto da materiale
originale molto ricco, è normale che anche IT: Capitolo
Due sia pieno di Easter Egg, cameo e segreti, riferimenti
al testo di partenza e a tutto il mondo pop che è stato influenzato
e che ha influenzato dalla storia.
Dai rimandi al Capitolo
Uno, ai riferimenti nascosti al libro, fino alle citazioni
da altri film, ecco una serie di Easter Eggs di IT:
Capitolo Due:
Il ritorno di Adrian Mellon
Un cambiamento importante
del film rispetto al libro è che nel film si insinua, senza però
scendere troppo nei dettagli, che Richie nutrisse, da ragazzino,
dei sentimenti romantici per Eddie, sentimenti che lui ha il
terrore che vengano riportati alla luce.
Quando l’adulto Richie ritrova
Pennywise a Derry, il villain allude al fatto che lui ha un segreto
che non vuole svelare, quello che potrebbe essere sfuggito
all’attenzione è il fatto che Adrian Mellon (il giovane omosessuale
attaccato da un gruppo di omofobi all’inizio del film prima di
essere ucciso dal clown), in versione zombie mangiucchiato da
Pennywise, consegna un volantino al terrorizzato Richie.
Il puzzle di Stan
Stan ha solo un ruolo secondario in
IT: Capitolo Due, visto che si toglie la vita a inizio film, subito
dopo aver ricevuto la telefonata di Mike. Mentre nel romanzo
sappiamo che le sue motivazioni sono legate alla paura e allo
“schifo” di dover rientrare nelle fogne per affrontare il clown
assassino, nel film sembra che si sia provato a nobilitare il suo
gesto, quando viene reso noto che Stan si è ucciso per riportare
insieme il Club dei Perdenti.
Gli osservatori attenti hanno notato
che, quando Stan riceve la sua telefonata, è alle prese con un
puzzle che raffigura degli uccelli. Chi ha letto il romanzo, sa che
il personaggio ha la passione per il Birdwatching, cosa che nei
film resta in secondo piano ma che nello show anni ’90 era ben
raccontata. Gli uccelli sul puzzle possono essere senza dubbio
un’indicazione per quello.
Gazebo
Quando diventa chiaro che
il piano dei Perdenti di fermare Pennywise non funzionerà, il
pagliaccio demoniaco prende in giro il gruppo di adulti e parla
dell’effetto “placebo” del rituale utilizzato. Tuttavia, invece di
dire Placebo, dice Gazebo.
Si tratta di un riferimento al primo
film, a quando un Eddie arrabbiato con la madre, la rimprovera dopo
aver appreso che le pillole che gli ha fatto prendere sono in
realtà solo un placebo o, come erroneamente li chiama, un “gazebo”.
La cosa terrificante di questo dettaglio è che evidentemente
Pennywise stava guardando e ascoltando, e più che probabilmente
influenzando le azioni della madre di Eddie.
Il rituale di Chüd
Quelli che non hanno letto il
romanzo, potrebbero chiedersi da dove sia venuta l’idea del Rituale
di Chüd, ma si tratta di qualcosa che è stata inventata da Stephen
King stesso.
Tuttavia, la versione per il grande
schermo è totalmente diversa, poiché tutto è stato reinventato e
riscritto per il film. Nel libro, il rituale prevedeva che Bill
viaggiasse verso una dimensione diversa e un Dio noto come Maturin
la Tartaruga, quindi è facile capire perché sia cambiato.
I poster nel club
Una scena molto bella del
film vede i nostri eroi adulti ritrovare la club house sotterranea,
costruita dal cicciottello Ben. Nella casetta si nota un poster di
Lost Boys, il film del 1987 che racconta di un gruppo di ragazzi
che fanno i conti con dei vampiri che invadono la loro città. Una
specie di parallelismo abbastanza immediato con la condizione dei
Perdenti che devono combattere contro il mostro che appesta
Derry.
Parlando di film, il cinema che
Richie visita ha appeso alle pareti un poster a brandelli di C’è
posta per te, con Tom
Hanks e Meg Ryan, che indica che forse il cinema è stato chiuso
nel 1998.
Il cameo di Stephen King
Per motivi che non sono del tutto
chiari, Stephen King si presta a un cameo lungo e leggermente
imbarazzante in It: Capitolo Due, nei panni del proprietario di un
negozio di antiquariato che rivende a Bill la sua vecchia bici.
Visto che Bill nel film è anche uno scrittore alle prese con
l’adattamento cinematografico del suo romanzo di maggiore successo,
è possibile che la scena rappresenti un inside joke.
Quelle battute sui libri di Bill che
hanno sempre un finale deludente sono chiaramente un riferimento a
quello che la gente dice del lavoro di King. Un’autoironia davvero
sopraffina!
La cosa
Nella scena della casa di
Neibolt, la testa di Stan si trasforma in un ragno, con delle
zampette che gli crescono dai lati. La disgustosa creatura comincia
ad inseguire i Perdenti in una scena che ricorda da vicino La Cosa
di Carpenter. La stessa cosa è successa alla testa di Vance Norris
nel classico horror di John Carpenter. Si tratta di un riferimento
così preciso ad un altro film che forse solo i fan di Carpenter
possono averlo colto.
Qualche altro meta-cammeo
Il cameo di Stephen King è
ovviamente evidente, ma non è l’unica apparizione degna di nota che
il film offre. Quando l’adulto Eddie rivisita la farmacia in cui ha
trascorso gran parte della sua giovinezza, uno dei clienti sullo
sfondo è proprio Andy Muschietti, regista dei due film. Inoltre,
prima che Bill arrivi a Derry, passiamo un po’ di tempo con lui sul
set di un film e il regista che lo rimprovera è interpretato Peter
Bogdanovich, regista nella vita reale, che sembra interpretare
nessun altri che se stesso!
Inoltre, quando Ben tiene
quell’incontro via Skype all’inizio, uno degli uomini in
collegamento con lui è interpretato da Brandon Crane, l’attore che
ha interpretato il ruolo del giovane Ben nella serie TV degli anni
’90, con Tim Curry nei panni di Pennywise il clown.
“Abbastanza veloce per battere il
diavolo”
Nel romanzo, la bici di
Bill, Silver, svolge un ruolo cruciale nella guarigione di Adua, la
moglie catatonica (lei e il marito di Beverly sono stati
completamente esclusi dal film a parte i loro brevi cameo
all’inizio).
In It: Capitolo Due, tuttavia, c’è
ancora un cenno al materiale originale quando Bill sottolinea che
la sua bici d’infanzia è “abbastanza veloce da battere il diavolo”.
Questa è una battuta presa direttamente dal libro.
La carriera da adulti dei
Perdenti
Per la maggior parte, i lavori che i
Perdenti svolgono da adulti rimangono invariati rispetto al libro.
Vengono apportate lievi modifiche, ma Bill rimane uno scrittore,
Bev è una stilista, Ben è un architetto e Mike è rimasto indietro a
Derry per vegliare sulla città.
Tuttavia, Eddie si è trasformato da
proprietario di una compagnia di limousine a un analista di
assicurazione del rischio (che sicuramente sembra appropriato) e
Richie ora è un cabarettista piuttosto che un DJ radiofonico. È
interessante notare che anche la versione della serie TV degli anni
’90 è stata modificata in questo modo.
“Ecco Johnny!”
Durante la lunga battaglia
finale tra i Perdenti e Pennywise, Bev si ritrova intrappolata in
un gabinetto ed è terrorizzata da una serie di volti familiari del
suo passato. Tra loro c’è Henry Bowers (un altro personaggio il cui
ruolo è notevolmente ridotto nel film) che presenta in un modo che
dovrebbe essere familiare ai fan di Stephen King.
Mentre Henry si fa strada attraverso
la porta, grida “Ecco Johnny!”. Sembra un chiaro riferimento a
Shining e alla battuta di Jack Nicholson.
La mamma / moglie di Eddie
Questa è davvero
strana. L’attrice che interpreta la moglie di Eddie in It:
Capitolo Due è interpretata dalla stessa attrice che ha
interpretato sua madre nel primo film, Molly Atkinson. Si potrebbe
pensare che sia una scelta insolita, ma il romanzo in realtà
descrive la moglie di Eddie come un riflesso di sua madre e
probabilmente dice molto sull’impatto che l’infanzia di Eddie ha
avuto su di lui quando ha raggiunto l’età adulta.
The Overlook Hotel
Un tema ricorrente in
questo sequel sono i tentativi di Bill di salvare un bambino da
Pennywise. Alla fine, la sua missione fallisce, ma quando i due si
incontrano, vicino allo scarico dove Georgie è stato ucciso, si
noterà che lo skateboard del ragazzino presenta uno schema
familiare.
Sebbene sia estremamente sbiadito, è
lo stesso design iconico che adorna il tappeto dell’Overlook Hotel
nell’adattamento per il grande schermo di Stanley Kubrick di The
Shining.
Il ragno gigante
Proprio come nel romanzo, la
battaglia finale vede Pennywise trasformarsi in un gigantesco
ragno. La differenza qui, tuttavia, è che il mostro rimane
parzialmente clown, e questo ovviamente lo rende meno
minaccioso.
La differenza più grande è che la
versione del libro di Pennywise diventa completamente un ragno e la
sua tana è piena di uova che alla fine vengono distrutte. È anche
chiaro che lui sia in realtà una donna, ed è effettivamente di
nuovo incinta, pronta a una nuova covata malefica – qualcosa che
rende la battaglia tra le forze del bene e del male ancora più
vitale poiché c’è il rischio che nuove mostruosità vengano al
mondo.
Christine
Ci sono alcuni cenni al lavoro di
Stephen King in IT: Capitolo Due, ma due dei più
degni di nota rendono omaggio a Christine – la macchina infernale.
Per cominciare, la targa dell’auto demoniaca (CQB 241) si vede
appesa sopra al bancone del negozio di antiquariato di proprietà
del personaggio di Stephen King.
Poi, in un flashback che vede i
Perdenti ragazzini, Eddie viene mostrato con una maglietta con
sopra l’auto malvagia.