E’ uscita la shortlist di quindici
documentari che cercheranno di ottenere la candidatura agli Academy
Awards. Tra i documentari presenti ci sono naturalmente i titoli
più acclamati dell’anno, Client 9, Gasland, Exit Through the
gift shop, Waiting for Superman, Inside Job e The
Tillman Story,
Rubano spesso la scena agli eroi e
in questo momento sono di moda più che mai, ed ecco i 15
cattivi più potenti dell’Universo Marvel, anche se spesso
sono cocenti delusioni, come Ultron di
Avengers Age of Ultron.
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Molti di questi villain non sono
apparsi mai nell’universo cinematografico, mentre alcuni sono già
di nostra conoscenza come il grande Magneto, Green Goblin di
SpiderMan e l’ultimo apparso in ordine di tempo, Ultron.
Stan Lee è senza
dubbio il principe dei cameo nei Film Marvel, tuttavia non è il
solo che nella storia dello Studio ha fatto vedere la sua faccia
inaspettatamente sul grande schermo. Anzi, quelli di Lee sono ormai
appuntamenti fissi e attesi dai fan, a differenza di altri, magari
più rari, che il più delle volte generano vero e proprio tifo da
stadio nella sala. Ecco i 15 cameo speciali, visti nel film Marvel,
che più ci sono piaciuti.
Mark Ruffalo in Iron Man 3
Per alcuni è il momento più
bello del film. La scena post credits vede Tony sdraiato sul
lettino a confessare la sua storia, quasi come se il film fosse
stata la rappresentazione del suo racconto. In controcampo vediamo
Bruce Banner che lo ammonisce dicendogli che lui “non è quel tipo
di dottore”.
Jim Rash in Captain America Civil
War
Direttamente
da Community, amatissima serie tv di cui hanno
diretto alcuni episodi, i fratelli Russo hanno affidato a Jim Rash
un cameo che lo vedere nel ruolo di un decano di una scuola,
esattamente come capita al suo personaggio nello show. Da noi
passato un po’ in sordina, ha causato quasi delle standing ovation
nelle sale USA.
Lou Ferrigno e Bill Bixby in
L’Incredibile Hulk
Entrambi star della serie
anni ’70 sul Gigante di Giada, Ferrigno appare come un poliziotto
che mangia la pizza e fa la guardia a Banner, Bixby invece compare
durante una scena in cui Banner fa zapping e incappa in un episodio
della sit-com classica, The Courtship of Eddie’s
Father, con protagonista proprio Bill Bixty.
Jeremy Renner in Thor
Il cameo di Occhio di Falco
è molto breve, ma ci mostra già le caratteristiche del Vendicatore
con arco e frecce. Membro dello SHIELD, Barton tiene sotto tiro
Thor mentre cerca, contro il volere della sicurezza, di riprendere
il suo martello.
DJ Am in Iron Man 2
Morto per overdose
nell’agosto del 2009, DJ Am, membro dei Blink-182, appare nel film
mentre, nei panni di se stesso, fa il dj alla festa che si svolge a
casa di Tony Stark.
Danny Pudi in Captain America The
Winter Soldier
Come Jim Rash, anche Danny
Pudi è un attore di Community che i Russo si “sono portato dietro”
dalla tv. Come per il collega Rash, anche la sua brevissima
apparizione nei panni di un fattorino ha generato un certo
trambusto in sala.
Anthony Mackie in Ant-Man
Nei panni di Falcon, quello
di Mackie è più di un cameo, avendo una scena alquanto lunga in
Ant-Man in cui combatte contro Scott Lang. I due personaggi faranno
poi amicizia in Civil War, entrambi schierati dalla parte di
Cap.
Adam Pally in Iron Man 3
L’attore di sit-com compare
nei panni di cameraman nella scena in cui Tony Stark si intrufola
in un furgone di una canale televisivo. Il personaggio di Pally
impazzisce trovandosi di fronte a Tony Stark.
Nathan Fillion in Guardiani della
Galassia
L’alieno con cui si scontra
Star Lord in prigione altri non è che Nathan Fillion, amico di
James Gunn e presente nel film sotto mentite spoglie. Aspettiamoci
un cameo di Fillion anche nel Volume 2!
Chris Evans in Thro The Dark
World
Loki è il Dio dell’Inganno
e quando, per confondere il fratellastro Thor, si trasforma in
Capitan America, il pubblico in sala ha fatto letteralmente partire
un applauso. Uno dei cameo più belli e inaspettati della storia del
MCU.
Robert Downey Jr. in L’Incredibile
Hulk
Per quanto i film su Hulk
sembrano estranei al MCU, in realtà quello con Edward Norton è
inserito nel continuum. Lo dimostrano diversi elementi, tra cui lo
scudo di Cap che si vede in una scena e lo stemma dello SHIELD che
fa capolino in un’altra, ma più di tutti lo attesta l’incontro, a
fine film, di Tony Stark con il generale Ross.
Lloyd Kaufman in Guardiani della
Galassia
James Gunn ha una
formazione molto varia. Da ragazzo ha studiato con Lloyd
Kaufman, storico produttore della Troma, che ha omaggiato in
diversi suoi lavori, non ultima la sceneggiatura di Tromeo e
Giulietta, rifacimento di Shakespeare. Ebbene Kaufman ha
prestato il suo volto a un cameo un po’ disgustoso, in pieno stile
Troma (casa di produzione nota per film quali The Toxic
Avenger, Class of Nuke ‘Em High, e Sgt. Kabukiman
N.Y.P.D.)
Samuel L. Jackson in Iron
Man
Nel momento in cui Nick
Fury fa la sua comparsa sul grande schermo e accenna al progetto
Avengers, il MCU comincia ad acquistare solidità agli occhi dei
fan. In quel momento si è scritta la storia dell’industria
cinematografica e dell’incredibile progetto che ha portato sul
grande schermo, nel 2012, The Avengers.
J. Michael Straczynski, Walter
Simonson e Ed Brubaker
Ed Brubaker compare in The
Winter Soldier, lui che nei fumetti ha fatto rivivere Bucky Barnes
e ha creato la linea narrativa del Soldato d’Inverno. J.
Michael Straczynski e Walter Simonson invece compaiono entrambi in
Thor, personaggio che hanno raccontato tantissimo sulle pagine a
fumetti.
Stan Lee
Come già accennato, la sua
presenza non è sorprendente né inattesa, eppure è sempre
emozionante rivedere il padre di tante creature Marvel sul grande
schermo. Qual è il suo cameo che preferite?
Realizzare un
film, a volte, può diventare un’impresa. I fattori
da considerare sono molti, tra cui la scelta della storia giusta e
la previsione di come verrà accolta dal pubblico, processo che
implica una seria di cambiamenti durante la pre-produzione e che
può avere un forte impatto sul futuro economico del progetto. La
storia di Hollywood è piena di esempi di pellicole
cancellati, spesso a causa dei costi elevati, spesso per il
contenuto della sceneggiatura; opere mai girate che i fan avrebbero
sicuramente apprezzato nella loro “follia”.
Ecco di seguito i 14 film
più strambi che non sono mai stati realizzati:
Spider-Man di James Cameron
Prima del suo ingresso nel MCU e ancor prima della trilogia di
Sam Raimi,Spider-Man
avrebbe potuto fare il suo debutto sul grande schermo nel film
diretto da James Cameron, all’epoca reduce dal
successo di Alien. Ma quando gli venne detto che
non avrebbe ricevuto alcuna retribuzione fino a quando non avesse
messo insieme una sceneggiatura per il film, Cameron scelse di
abbandonare il progetto.
Star Trek con John F. Kennedy
Dopo il successo del primo film di
Star Trek, il
creatore della serie Gene Roddenberry mise insieme
una bozza per un sequel cove i membri dell’Enterprise avrebbero
viaggiato indietro nel tempo fino agli anni ’60 per evitare
l’assassinio dell’allora presidente americano John F.
Kennedy. Gli eroi erano così costretti a cambiare la
storia, prendendo parte all’attacco ma la Paramount (la compagnia
che produsse il film) non gradì la proposta e optò per una storia
diversa.
Il Padrino III: Michael Corleone vs Tom Hagen
Il Padrino
III è uno dei film che ha più diviso critica e pubblico,
creando un acceso dibattito sul fatto che possa o non possa essere
all’altezza dei primi due film della trilogia. Tuttavia l’idea
originale della pellicola lo avrebbe reso più memorabile di quanto
sia stato, prevedendo l’epico scontro tra il boss della mafia
Michael Corleone e il fratello adottivo Tom Hagen. Forse sarebbe
stato più appropriato per la trilogia, ma a causa delle dispute
contrattuali tra Robert Duvall e il regista
Francis Ford Coppola la produzione decise di
riscrivere la sceneggiatura senza il personaggio di Tom.
007 Operazione tuono di Alfred Hitchcock
Alfred Hitchcock è
uno dei registi più iconici della storia del cinema, riuscendo a
passare da un genere all’altro con estrema facilità, tuttavia c’è
un film che non ha mai avuto l’opportunità di realizzare che è
anche uno dei primi film del franchise di James Bond.
Stiamo parlando di 007 Operazione Tuono, progetto
al quale a quanto pare si dedicò per qualche mese prima di
rifiutare l’offerta per girare un altro titolo di spionaggio.
Silver Surfer Rock Opera
Silver Surfer è
uno dei personaggi più “comici” dell’universo Marvel e uno dei
preferiti dal co-creatore Stan Lee, e prima della sua apparizione
in I Fantastici Quattro e Silver Surfer del 2007,
il supereroe avrebbe dovuto avere il suo spazio in una space opera
con
Olivia Newton-John dove Paul
McCartney avrebbe scritto le musiche originali. Il
progetto purtroppo andò in pezzi nella fase di pre-produzione.
Superman Lives
Superman Lives
doveva essere il primo “nuovo” film su Superman dopo la trilogia con
Christopher Reeve e sarebbe stato diretto da
Tim Burton con Nicolas Cage nei
panni dell’Uomo d’Acciaio. Bizzarro e straniante rispetto al canone
originale, il cinecomic mai realizzato avrebbe adattato la trama de
La Morte di Superman, tuttavia il caos della
pre-produzione e vari problemi gettarono nel dimenticatoio questo
film ritenuto dai fan un cult avendo visto soltanto qualche
immagine dal dietro le quinte.
Batman di Darren Aronofsky
Tra tutti i film su
Batman prodotti
e pensati a Hollywood, quello sulle sue origini affidato a
Darren Aronofsky sarebbe stato il più folle e
forse originale. Il regista de Il Cigno Nero
avrebbe dovuto girare un cinecomic diverso dal solito, ancora più
radicato a terra e basato principalmente su Batman: Anno
Uno. Lavorò dunque con Frank Miller
sull’adattamento ma abbandonò il progetto poi passato nelle mani di
Christopher Nolan.
Watchmen di Terry Gilliam
Per lungo tempo si è pensato che
Watchmen non
sarebbe mai stato adattato per il grande schermo, per la densità
del materiale di riferimento e la quantità di retroscena e
personaggi. Ciò non ha impedito a Hollywood di fare un tentativo, e
uno di questi spettò nientemeno che a Terry
Gilliam, che negli anni ha lottato con il montaggio e la
scrittura di una trama che andasse bene, considerando di cambiare
il finale in modo ancora più radicale rispetto alla versione di
Zack Snyder. Quando abbandonò il progetto, Gilliam
suggerì che Watchmen non avrebbe mai potuto
diventare un film, e che forse era più adeguato come mini
serie.
Green Lantern con Jack Black
Prima che
Lanterna Verde uscisse nelle sale nel 2011, dando
un’anteprima di ciò che sarebbe poi stato l’universo
cinematografico DC, la produzione aveva pensato ad una versione del
film completamente diversa, ovvero uno sci-fi per supereroi con
toni da commedia e con protagonista Jack Black.
Riuscite a immaginarvelo?
Justice League di George Miller
Nel 2013, quando la Warner
Bros si preparava al lancio di Man of Steel–
che avrebbe poi iniziato il DC
Extended Universe – la casa di produzione inziò a pensare alle
prime idee sul lungometraggio dedicato alla Justice League
e dietro il progetto sedeva George Miller. Il film
non fu mai realizzato, lasciando Miller a concentrarsi sul prossimo
lavoro, Mad Max: Fury
Road, ma molto probabilmente si sarebbe
chiamato Justice League
Mortal, come confermato negli anni.
In realtà produzione sarebbe dovuta
partire già nel 2007 (con un’uscita nei cinema fissata per il
2009), tuttavia lo sciopero degli sceneggiatori e il governo
australiano che impose una troupe australiana impedirono l’inizio
dei lavori. La formazione della Justice League sarebbe stata più o
meno la stessa di quella scelta da Zack Snyder
(con Martian Manhunter che avrebbe sostituito Cyborg) con un cast
diverso: D. J. Cotrona nei panni di
Superman, Armie Hammer in quelli di Batman,
Megan Gale in quelli di Wonder Woman, Adam
Brody in quelli di Flash, Common sarebbe
stato Lanterna Verde John Stewart e Santiago
Cabrera invece Aquaman.
Non c’è combinazione più azzeccata
di Guillermo del
Toro che dirige un film basato sulle storie di
H.P. Lovecraft, e in particolare una di queste,
Alle montagne della follia avrebbe impegnato il
regista premio oscar per anni e anni senza mai vedere la
possibilità di realizzazione. Nel tempo salirono a bordo del
progetto anche James Cameron e Tom
Cruise tuttavia la Universal l’avrebbe prodotto solo con
un target PG-13, qualcosa a cui Del Toro si oppose fermamente.
Luke Cage di Quentin Tarantino
Quentin
Tarantino è attualmente il re incontrastato del genere
pulp e ha sempre e solo realizzato film originali e pieni di
riferimenti e allusioni al cinema di serie B tanto amato. Mai il
regista si era avvicinato ad una storia pre-esistente, tuttavia
dieci anni fa era andato molto vicino dal dirigere un cinecomic sul
personaggio di Luke Cage prima che il
supereroe afroamericano approdasse su Netflix. Il film si sarebbe accostato per
temi e toni alla Blaxploitation e sarebbe stato
ambientato negli anni ’70.
Un film su Nick Fury con George Clooney
Prima che il Marvel Cinematic
Universe fosse una realtà di successo, a Hollywood vennero
considerate una serie di diversi film sui supereroi, come l’ormai
celebre Iron Man con Tom Cruise e
un altro, udite udite, dedicato al personaggio di Nick Fury con
George Clooney nei panni del protagonista.
L’attore incontrò i produttori per discutere del progetto ma
rifiutò per discordanze creative, lasciando poi il posto a
Samuel L. Jackson che lo avrebbe interpretato per
i Marvel Studios.
Napoleone di Stanley Kubrick
Tra i progetti abbandonati
da Stanley Kubrick
a seguito della pre-produzione c’è anche il
Napoleon, successore in ordine cronologico di
2001: Odissea nello spazio, che avrebbe dovuto
raccontare la vita di Napoleone Bonaparte portando sul grande
schermo ogni singolo momento dell’imperatore tra storia e sguardo
d’autore. Il regista reclutò perfino un esercito rumeno per girare
le epiche scene di battaglia, con migliaia di soldati e comparse,
tuttavia il budget troppo elevato lo costrinse a chiudere baracca e
a concentrarsi su quello che sarebbe diventato Barry
Lyndon.
La moda dei cosplay non accenna ad
arrestarsi e oggi per divertirci un po’ e farvi divertire vi
segnaliamo ben quattordici cosplay cinematografici più sexy che
abbiamo trovato.
Sentite l’adrenalina quando vedete
gli avvocati che lottano per la giustizia in un legal drama ?
Oppure la tensione dell’aula di tribunale vi tiene con il fiato
sospeso? Se la risposta è sì a una o a entrambe le domande, siete
nel posto giusto. Che siate appassionati di legge, di legal drama o
semplicemente amanti della buona narrazione, i legal drama possono
essere una delle esperienze di intrattenimento più soddisfacenti.
Da eventi reali e documentari ben studiati ad affascinanti
fiction, questi sono i migliori legal drama su Netflix in
questo momento. Ora, avvicinatevi al banco, avvocati.
Suits
(2011 – 2019)
Gabriel Macht e
Patrick J. Adams condividono perfettamente lo schermo
come co-protagonisti dell’amata serie via cavo
Suits, creata da Aaron Korsh. Combinando la
tensione sul posto di lavoro con il dramma legale, Suits sboccia da
una premessa di base di un super intelligente che abbandona il
college (Adams) per trovare lavoro in uno studio legale d’élite,
evolvendosi in una complessa storia interpersonale di personaggi
affascinanti che navigano nella politica dell’ufficio.
Caratterizzata da un cast stellare ed esteso, che include la
reginetta Meghan Markle e la reginetta della
fantascienza Gina Torres, Suits è una serie
spiritosa con un fandom dedicato che non ha fatto che crescere nel
corso degli anni.
The Night Agent (2023 –
Present)
L’importante creatore di show
Shawn Ryan (The Shield) porta
l’omonimo romanzo di Matthew Quirk fuori dalla pagina e sugli
schermi televisivi in questa nuova esplosiva serie piena di azione,
cospirazioni e spionaggio politico. The Night Agent segue l’agente dell’FBI Peter
Sutherland (Gabriel Basso), che riceve una
telefonata alla Casa Bianca che lo coinvolge in una disperata
caccia all’uomo per un potenziale traditore del governo degli Stati
Uniti che potrebbe mettere in pericolo l’intero Paese. Chiunque ami
una buona serie di spionaggio con tutti i campanelli, i fischietti
e le sparatorie al cardiopalma, si divertirà sicuramente a scendere
in questa tana del coniglio insieme al nostro stallone, l’agente
Sutherland.
Partner Track (2022)
Tratto dal romanzo del 2013 di
Helen Wan, Partner Track segue una giovane e
idealista avvocatessa di nome Ingrid (Arden Cho), disposta a tutto
pur di diventare socia del suo studio, compreso saltare le vacanze,
dare buca al fidanzato e non farsi coinvolgere in scontri sul
lavoro. Ci sono solo due piccoli problemi: un collega casualmente
razzista (Nolan Gerard Funk) che è in lizza per la posizione e un
nuovo membro del team (Dominic Sherwood) con cui ha un passato. La
serie combina una storia d’amore appassionata con problemi di vita
reale come le microaggressioni, entrambi elementi che la
distinguono dal genere.
The Lincoln Lawyer (2022 –
Present)
Dagli autori di molti dei migliori
legal drama televisivi, David E. Kelley
(Boston Legal, Ally McBeal) e Ted
Humphrey (The Good Wife), arriva The
Lincoln Lawyer, un dramma giudiziario scritto con intelligenza e
ricco di azione, mistero e persino un po’ di comicità. Basato sugli
omonimi romanzi di Michael Connelly, la premessa di The
Lincoln Lawyer è semplice: Un avvocato che esercita la
professione dalla sua Lincoln Town Car. Ma la storia diventa molto
più intricata man mano che si svolge. Manuel Garcia-Rulfo
(Assassinio sull’Orient Express) assume il ruolo
principale precedentemente occupato da Matthew McConaughey nell’adattamento
cinematografico, affiancato dall’incredibile Neve Campbell (Scream)
e dalla sottovalutata Becki Newton (Ugly Betty).
NCIS (2003 – Present)
I drammi e i procedurali criminali
sono una dozzina al giorno d’oggi, ma pochi superano una manciata
di stagioni e ancora meno riescono a mantenere il livello di
qualità di NCIS, attualmente alla sua diciannovesima stagione.
Seguendo il Naval Criminal Investigative Service, la serie
è contemporanea di show come Law & Order: Special Victims
Unit, ed è probabilmente la più affascinante delle fiction
più famose della televisione. Nonostante i numerosi cambiamenti nel
cast avvenuti negli ultimi anni, la serie rimane un punto fermo
della prima serata, uno dei pochi police procedural ancora in onda
che rimane saldamente all’interno della formula del “cattivo della
settimana” resa popolare nei primi anni 2000. Terza serie
sceneggiata non animata più longeva attualmente in onda negli Stati
Uniti, la serie ha dato vita a numerosi spinoff, tra cui NCIS: New
Orleans e il più recente NCIS: Hawaii, ma non c’è niente di meglio
del brio dell’originale, diretto, fino a poco tempo fa, dallo
stoico e affidabile Leroy Jethro Gibbs (Mark Harmon), e del suo
chiaro impegno a chiudere le questioni in sospeso con un
sorriso.
Mindhunter (2017 – 2019)
L’Unità di Scienze Comportamentali
dell’FBI, attualmente parte dell’Unità di Analisi Comportamentale,
è ben nota agli appassionati di fiction poliziesche, essendo
presente in diversi show del genere. Mindhunter racconta la storia romanzata di un
gruppo di agenti della BSU incaricati di indagare sui serial killer
tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 per risolvere
il numero sempre crescente di casi che sfidavano l’approccio
tradizionale della polizia.
Spesso lodata per l’accuratezza con
cui ritrae famigerati assassini come Ed Kemper (Cameron Britton) e
Charles Manson (Damon Herriman), Mindhunter va
oltre la consueta struttura procedurale, che si concentra quasi
esclusivamente sui crimini in sé, per lasciare ai suoi personaggi
principali il tempo di brillare e presentare agli spettatori le
loro storie. È una serie emozionante e coinvolgente, che tiene il
pubblico con il fiato sospeso, chiedendosi quale sarà il prossimo
sviluppo, se il prossimo colloquio degli agenti Ford (Groff) e
Tench (McCallany) con Kemper, sui crimini su cui stanno attualmente
indagando, o sul tentativo dell’agente Tench di capire il suo
silenzioso figlio di sei anni.
When They See Us (2019)
A volte una storia è così
importante che, anche se straziante, deve essere raccontata e
ascoltata. When They See Us è una storia di questo
tipo. Quando cinque adolescenti di Harlem, Kevin
Richardson (Asante Blackk), Antron McCray (Caleel Harris),
Yusef Salaam (Ethan Herisse), Korey Wise (Jharrel Jerome) e Raymond
Santana (Marquis Rodriguez), vengono ingiustamente accusati di una
brutale aggressione ai danni di un corridore a Central Park, le
loro vite diventano un incubo. La serie limitata segue la storia
reale di queste cinque persone, dalla scoperta da parte della
polizia al lungo processo in tribunale.
La serie limitata si basa su eventi
accaduti nel 1989 a Central Park, a New York. La serie racconta gli
eventi e le esperienze di questi ragazzi e mette in luce i
pregiudizi del sistema giudiziario. When They See
Us ha ricevuto un ampio consenso da parte della
critica alla sua uscita ed è stata nominata per una serie di premi,
vincendo un Peabody e un Emmy Award. Con un cast corale, un tema
sociale urgente e recensioni positive, questo è uno spettacolo da
non perdere.
Unbelievable (2019)
Anche le persone migliori
nell’ambito della legge e dell’ordine possono commettere errori
orribili. Unbelievable lo dimostra più volte. È la
storia di Marie Adler, una ragazza di 18 anni che
denuncia di essere stata violentata da un intruso mascherato che si
è introdotto in casa sua. Ma invece di ottenere giustizia, viene
accusata di mentire e vittimizzata dagli investigatori che
sostengono che stia facendo false accuse. E così, ritratta la sua
dichiarazione. Alla fine, due detective decidono di seguire tutte
le prove e di scoprire la verità per rendere giustizia a Marie.
La miniserie originale di
Netflix si basa su un articolo di T.
Christian Miller e Ken Armstrong, vincitore del premio Pulitzer nel
2015, e sul loro libro A False Report. La serie si concentra su
Marie e sulle sue esperienze con la polizia, i tribunali, i giudici
e la giuria nel corso di otto episodi. La pluripremiata serie ha
ottenuto molte recensioni entusiastiche e il plauso della
critica.
Hyena (2020)
Hyena è un altro avvincente legal
drama K che vale la pena di vedere. È la storia di due ambiziosi
avvocati rivali, Jung Geum-ja (Kim Hye-soo) e Yoon Hee-Jae (Ju
Ji-hoon) che lavorano presso Song & Kim, uno studio legale che
rappresenta la crème-de-la-crème della Corea del Sud. Jung e Yoon
sono entrambi estremamente competitivi e ambiziosi, ma ognuno con
il proprio arsenale legale. Jung è un’anima audace che non si ferma
davanti ai confini dell’etica, delle emozioni, della legge e della
giustizia, e farebbe di tutto per avere successo.
Con il suo atteggiamento “whatever
it takes”, la sua mente acuta e il suo forte istinto di
sopravvivenza, Jung può abbattere il suo concorrente in qualsiasi
momento. Yoon, invece, è l’estremo opposto di Jung. È un avvocato
d’élite, brillante, egoista, sicuro di sé e che crede in se stesso.
Ma non riesce sempre a tenere il passo con l’astuzia di Jung e si
fa superare da lei. Tuttavia, non permetterà mai che qualcosa
ostacoli la sua ambizione.
Better Call Saul (2015 –
2022)
Ecco un’altra eccezionale opera dei
creatori di Breaking Bad. Spin-off del dramma poliziesco
di successo di Vince Gilligan e Peter Gould,Better
Call Saul inizia circa sei anni prima degli eventi di
Breaking Bad ad Albuquerque, nel New Mexico, approfondendo anche la
storia di Saul Goodman. La storia segue il viaggio di James McGill
(Bob
Odenkirk), da truffatore diventato avvocato di mezza tacca a
Saul Goodman, avvocato penalista con problemi morali.
Bob Odenkirk ruba la scena nel ruolo di Jimmy McGill,
attraverso le sue lotte e i suoi successi nella vita professionale
e personale, le infinite fughe e gli incontri con nemici
pericolosi, che vanno da squali aziendali di alto profilo a
spietati signori della droga. La serie, eccentrica, spiritosa e
coinvolgente, è stata acclamata dalla critica e ha ottenuto
numerose nomination e premi, tra cui Primetime Emmy Awards e Golden
Globe Awards.
Alias Grace (2017)
Se siete fan di Margaret
Atwood o semplicemente amate i thriller del XIX secolo,
questa è la serie perfetta per voi. Anche se non lo siete, Alias
Grace ha tutti gli ingredienti della buona letteratura: una storia
avvincente, personaggi intriganti e uno sguardo alla storia, in
particolare al sistema legale di un’epoca passata.
Ambientato nel 1843 in Canada,
Alias Grace racconta la vera storia di Grace Marks, tratta
dall’omonimo romanzo storico di Margaret Atwood. La trama segue la
storia della domestica sedicenne Grace (Sarah
Gadon), condannata per l’omicidio del suo datore di
lavoro, Thomas Kinnear, e sospettata di aver ucciso anche la
governante Nancy Montgomery.
How To Get Away With Murder (2014
– 2020)
Annalise Keating (Viola
Davis) è una professoressa e uno dei più brillanti
avvocati di Philadelphia.
How to Get Away With Murder segue Annalise e cinque
dei suoi studenti mentre usano la loro intelligenza, le loro
abilità e le lezioni in classe per coprire un omicidio. La serie,
ricca di colpi di scena, ruota attorno alle conseguenze di un grave
incidente che attraversa gli anni e sconvolge non solo la vita di
ogni personaggio, ma anche il sistema sociale e legale. La trama si
infittisce e si infittisce in ogni stagione con nuovi problemi e
personaggi, tutti impegnati a sfuggire a una sola cosa: la
morte!
Altro fiore all’occhiello della
produttrice Shonda Rhimes, HTGAWM ha ottenuto grandi
riconoscimenti e un’ottima accoglienza da parte del pubblico e
della critica. Questa serie legal drama, vincitrice di un Emmy e di
un Golden Globe, è una delle serie più popolari e più seguite su
Netflix al momento.
House of Cards (2013 – 2018)
È comprensibile che in questo momento siate titubanti nel
guardare una serie con Kevin Spacey, visti i suoi crimini. Tuttavia,
il coinvolgimento di Spacey non dovrebbe far passare in secondo
piano il fatto che House of Cards ha cambiato la
televisione per sempre. La prima grande serie originale di Netflix
ha alzato il livello di qualità della produzione e i primi due
episodi sono stati diretti nientemeno che da David
Fincher. House of Cards ha sostanzialmente dato il via al
fenomeno del binge-watching. Sebbene la qualità della serie sia
diminuita nel tempo, le prime due stagioni sono tra le più
avvincenti della televisione politica mai create. Abbiamo anche uno
dei più grandi personaggi femminili a memoria d’uomo: La Claire
Underwood di Robin Wright.
L’universo cinematografico della DC
ha una storia molto travagliata, durata ben dieci anni. In questo
periodo, nel tentativo di arrivare agli stessi livelli del MCU, il
DCEU – in cui Zack Snyder ha
contribuito in maniera sostanziosa a dare una sua visione e
versione – ha creato da una parte personaggi avvincenti, dall’altra
personaggi, anche essenziali, che sono
falliti. Questo, con molta probabilità, è causa
dei continui cambi di gestione della DC, che è poi recentemente
culminata con la creazione dei DC Studios
e l’arrivo al comando di
James Gunne Peter Safran, i quali hanno dato il
via ad un nuovo mondo DC tratto dai fumetti. I due registi hanno
infatti deciso di abbandonare il vecchio DCEU,
riassettando tutto e ricominciando da zero, con l’obiettivo di far
splendere l’universo come merita. Ma tornando al “vecchio mondo”, è
un peccato notare quanti personaggi importanti siano andati alla
deriva, fra alcuni interrotti e altri evoluti a metà, che forse
sono la ragione per la quale il DCEU non ha avuto
il successo desiderato tanto. Ma vediamo quali sono.
Jimmy Olsen
Il DCEU non ha
saputo inserire Jimmy Olsen all’interno del suo
universo nel migliore dei modi, tanto che il personaggio è stato
sbagliato completamente. L’uomo, che dovrebbe essere il migliore
amico di
Clark Kent, è comparso solo in un cameo, ed era interpretato
dall’attore Michael Cassidy. In realtà, però,
appare come un agente della CIA sotto copertura che finge di essere
un fotografo del Daily Planet. Il personaggio prende perciò solo il
nome di Jimmy Olsen, ma in realtà non ha nessun tratto del
character tanto amato dai fan nei fumetti. L’uomo è stato tra
l’altro ucciso nella sua prima apparizione nel
DCEU.
J’onn J’onzz
Guardiano di Marte, chiamato anche
J’onn J’onzz, è uno dei membri fondatori della
Justice League, ma quando nel 2017 debuttò
Justice League, il marziano non era presente. Il
personaggio è stato poi inserito nel film Justice
League di Zack Snyder, uscito nel 2021, nel quale è stato
rivelato che era già una presenza fissa nel DCEU,
ed era stato Harry Lennix a interpretarlo nella
sua versione umana in due pellicole precedenti. Il problema, però,
è che J’onn J’onzz è apparso solo nella versione in streaming del
film, indi per cui il debutto del personaggio è sfuggito a
molti.
Deadshot
Nel 2016 debutta poi Suicide
Squad, film sovrastato da numerose polemiche, che ha poi
avuto una sua seconda versione, The Suicide Squad, nel 2021, sotto la direzione di
James Gunn. È però con quel film che arriva Deadshot, interpretato da Will Smith, che
alla fine si conferma una delle note positive presenti nella
pellicola difettosa. Tanto che il personaggio è diventato così
famoso da far iniziare ai fan una campagna per ottenere un film
tutto suo. Da quanto si apprende, ad un certo punto era in fase di
sviluppo un film stand-alone di Deadshot per la DC, ma alla fine
non è mai andato avanti e Deadshot non è più tornato nel
DCEU.
Jonathan Kent
Altro fallimento della
DCEU riguarda il padre adottivo di Superman, il
Jonathan Kent interpretato da
Kevin Costner. Nei fumetti l’uomo è rappresentato come
amorevole nei confronti di Clark, che si prende sempre cura del
figlio. La versione cinematografica restituita è però molto
diversa, e Jonathan viene mostrato come un genitore che insinua
continuamente che Clark dovrebbe sopprimere i suoi poteri. La sua
posizione rimane invariata anche quando è in pericolo di vita,
tanto che quando è minacciato da un tornado, chiede al figlio di
non salvarlo e lasciarlo morire proprio per non rivelare al mondo
le sue doti.
Cyborg
La stessa sorte si ha con Cyborg, costruito male all’interno del
DCEU più di una volta. Il personaggio avrebbe
dovuto essere uno dei pezzi essenziali di Justice League prima che Zack Snyder lasciasse il film
a causa della tragedia personale oramai a tutti nota. Quando al
timone è poi arrivato Joss Whedon, il ruolo di
Cyborg (Ray Fisher) è stato drasticamente ridotto.
In verità, nella versione di Snyder uscita in piattaforma, la sua
presenza diventa più importante e cruciale, dopodiché Cyborg non
appare in nessun altro film. Il supereroe avrebbe dovuto avere una
storia stand-alone e un ruolo di supporto in The Flash,
ma entrambi sono stati eliminati a causa della disputa pubblica fra
Fisher e i dirigenti della Warner Bros.
Lois Lane
Nel 2013 con L’uomo
d’acciaio, il pubblico ha potuto fare la conoscenza della
Lois Lane di Amy Adams. Una scelta, questa, molto
azzeccata, peccato però che il suo personaggio non è stato
trasposto su schermo come meritava. Della Lane, infatti, è
restituita una versione diversa da quella a cui i fan erano
abituati. Il DCEU ha sfruttato Lois Lane più come
una damigella continuamente in pericolo, piuttosto che come una
figura dotata di potere dal carattere intrepido. A questo punto, la
speranza è che la Lane interpretata da Rachel
Brosnahan in Superman:
Legacy possa avere nel nuovo universo DC più spazio per
essere approfondita ed esplorata, cosa che purtroppo non è accaduta
con quella della Adams.
Batman
La storia del Batman di Ben Affleck è vista sotto un duplice aspetto:
uno positivo e uno negativo. Se da una parte il suo personaggio è
stato uno degli aspetti migliori del DCEU,
conferendo al Cavaliere Oscuro una fisicità intimidatoria,
dall’altro è l’unico a non avere un film stand-alone in questo
universo. L’attore, in realtà, avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare un film da solista su Batman, ma alla fine il progetto
è stato cancellato. Ciò che più si avvicinava a un film su di lui,
ma che poi non lo era, è stato Batman v Superman: Dawn of Justice, che poi non è
stato neppure ben accolto.
Deathstroke
Fra i supercattivi del DC Comics vi
è
Deathstroke/Slade Wilson, che nell’adattamento
cinematografico è interpretato da Joe Manganiello,
noto per essere stato anche protagonista delle prime due pellicole
di Magic Mike. L’attore è considerato uno dei più grandi
“what-if” del DCEU, ed ha debuttato all’interno
dell’universo nella scena post-credits di Justice League. Essa lasciava perciò intendere che il
suo villain sarebbe stato una minaccia ancor più grande per la
squadra di eroi nei prossimi capitoli, alleandosi con Lex Luthor.
Peccato però che Deathstroke non ha mai ricevuto l’attenzione che
meritava nel DCEU.
Darkseid
Fra i personaggi che hanno subito
dei danni vi è poi Darkseid, un altro villain che
avrebbe dovuto essere molto importante nel DCEU,
salvo poi avere solo una piccola parte in Justice League. Questo
supervillain della DC doveva avere grande rilievo all’interno
dell’universo, e lo dimostra il suo ruolo in Justice
League di Zack Snyder. Il personaggio si sarebbe poi
lentamente sviluppato negli altri sequel del film previsti dal
regista, che poi purtroppo sono stati cancellati, mandando a monte
tutta la sua storia.
Superman
Neanche per il Superman
di Henry Cavill è andata bene come si sperava e
pensava inizialmente. Nel DCEU il supereore è
sempre stato avvolto dall’oscurità e, seppur Snyder avesse tutte le
intenzioni di costruire per lui un arco caratteriale che sarebbe
culminato in un personaggio dalla grande positività e speranza, il
suo Superman non ha avuto il tempo
di evolversi a causa dei continui cambiamenti dell’universo
apportati dalla dirigenza della DC. Così Clark Kent si è guadagnato
solo un film da solista, e oramai le speranze di poter vedere il
suo destino compiersi sono andate in fumo dopo il cambio di
direzione di Gunn e Safran e l’abbandono dello stesso Cavill.
Lex Luthor
Non è andata nel migliore dei modi
neppure per il Lex Luthor di Jesse Eisenberg
che, nella rappresentazione su schermo, è stato designato con un
carattere molto diverso da quello che si conosce nei fumetti.
Batman v Superman: Dawn of Justice ha infatti mostrato
un Lex Luthor più maniacale e spiritoso nel suo modo di parlare,
ben lontano dal suo temperamento calmo e raccolto. Nella scena
post-credits di Justice League il personaggio sembrava
però essersi avvicinato alla sua controparte fumettistica, con
tanto di calvizie compresa, ma alla fine il DCEU
non si è mai spinto oltre, lasciando di Luthor solo una
caricatura.
Joker
Delle tante versioni che nel corso
del tempo il Joker ha avuto al cinema, quella di Jared Leto è stata sicuramente la peggiore.
L’attore ha debuttato nei panni di uno dei nemici principali di
Batman in Suicide
Squade, ma la DCEU ne ha dato una
versione completamente sbagliata. Forse è stato un bene che molte
scene di lui siano state tagliate, ma quello che si è potuto vedere
è bastato per poter ammettere che l’interpretazione del villain da
parte del DCEU sia molto sgonfia e carente. Dalla
scelta del design alla performance di Leto su schermo, tutto
contribuisce ad evidenziare un character per nulla trascinante e
coinvolgente, tanto da farlo essere il personaggio più fallito di
quell’universo della DC.
Quale maestro del
cinema orientale (ma non solo), il parere cinematografico di
Akira Kurosawa in fatto di cinema ha un certo
peso. E anche adesso che il maestro non c’è più da diversi anni
(morì nel 1998) il suo prestigio continua a farne un personaggio
importante per la storia del cinema. La figlia di Kurosawa,
Kazuko Kurosawa, nello scrivere la prefazione di un libro
del padre, A Dream is a Genius, ha spiegato che per
lui era impossibile stilare una classifica dei suoi film preferiti.
Tuttavia, con l’aiuto di poche regole e linee guida, Kazuko ci
propone la lista dei 100 film preferiti dal suo famoso padre, una
lista da vero cinefilo, che vi riportiamo di seguito grazie a
IndieWire:
1. Broken Blossoms or The Yellow Man and the Girl (Griffith,
1919) USA
2. Das Cabinet des Dr. Caligari [The Cabinet of Dr. Caligari]
(Wiene, 1920) Germany
3. Dr. Mabuse, der Spieler – Ein Bild der Zeit [Dr. Mabuse, the
Gambler] (Lang, 1922) Germany
4. The Gold Rush (Chaplin, 1925) USA
5. La Chute de la Maison Usher [The Fall of the House of Usher]
(Jean Epstein, 1928) France
6. Un Chien Andalou [An Andalusian Dog] (Bunuel, 1928) France
7. Morocco (von Sternberg, 1930) USA
8. Der Kongress Tanzt (Charell, 1931) Germany
9. Die 3groschenoper [The Threepenny Opera] (Pabst, 1931)
Germany
10. Leise Flehen Meine Lieder [Lover Divine] (Forst, 1933)
Austria/Germany
11. The Thin Man (Dyke, 1934) USA
12. Tonari no Yae-chan [My Little Neighbour, Yae] (Shimazu, 1934)
Japan
13. Tange Sazen yowa: Hyakuman ryo no tsubo [Sazen Tange and the
Pot Worth a Million Ryo] (Yamanaka, 1935) Japan
14. Akanishi Kakita [Capricious Young Men] (Itami, 1936) Japan
15. La Grande Illusion [The Grand Illusion] (Renoir, 1937)
France
16. Stella Dallas (Vidor, 1937) USA
17. Tsuzurikata Kyoshitsu [Lessons in Essay] (Yamamoto, 1938)
Japan
18. Tsuchi [Earth] (Uchida, 1939) Japan
19. Ninotchka (Lubitsch, 1939) USA
20. Ivan Groznyy I, Ivan Groznyy II: Boyarsky Zagovor [Ivan the
Terrible Parts I and II] (Eisenstein, 1944-46) Soviet Union
21. My Darling Clementine (Ford, 1946) USA
22. It’s a Wonderful Life (Capra, 1946) USA
23. The Big Sleep (Hawks, 1946) USA
24. Ladri di Biciclette [The Bicycle Thief] [Bicycle Thieves] (De
Sica, 1948) Italy
25. Aoi sanmyaku [The Green Mountains] (Imai, 1949) Japan
26. The Third Man (Reed, 1949) UK
27. Banshun [Late Spring] (Ozu, 1949) Japan
28. Orpheus (Cocteau, 1949) France
29. Karumen kokyo ni kaeru [Carmen Comes Home] (Kinoshita, 1951)
Japan
30. A Streetcar Named Desire (Kazan, 1951) USA
31. Thérèse Raquin [The Adultress] (Carne 1953) France
32. Saikaku ichidai onna [The Life of Oharu] (Mizoguchi, 1952)
Japan
33. Viaggio in Italia [Journey to Italy] (Rossellini, 1953)
Italy
34. Gojira [Godzilla] (Honda, 1954) Japan
35. La Strada (Fellini, 1954) Italy
36. Ukigumo [Floating Clouds] (Naruse, 1955) Japan
37. Pather Panchali [Song of the Road] (Ray, 1955) India
38. Daddy Long Legs (Negulesco, 1955) USA
39. The Proud Ones (Webb, 1956) USA
40. Bakumatsu taiyoden [Sun in the Last Days of the Shogunate]
(Kawashima, 1957) Japan
41. The Young Lions (Dmytryk, 1957) USA
42. Les Cousins [The Cousins] (Chabrol, 1959) France
43. Les Quarte Cents Coups [The 400 Blows] (Truffaut, 1959)
France
44. A bout de Souffle [Breathless] (Godard, 1959) France
45. Ben-Hur (Wyler, 1959) USA
46. Ototo [Her Brother] (Ichikawa, 1960) Japan
47. Une aussi longue absence [The Long Absence] (Colpi, 1960)
France/Italy
48. Le Voyage en Ballon [Stowaway in the Sky] (Lamorisse, 1960)
France
49. Plein Soleil [Purple Noon] (Clement, 1960) France/Italy
50. Zazie dans le métro [Zazie on the Subway](Malle, 1960)
France/Italy
51. L’Annee derniere a Marienbad [Last Year in Marienbad] (Resnais,
1960) France/Italy
52. What Ever Happened to Baby Jane? (Aldrich, 1962) USA
53. Lawrence of Arabia (Lean, 1962) UK
54. Melodie en sous-sol [Any Number Can Win] (Verneuil, 1963)
France/Italy
55. The Birds (Hitchcock, 1963) USA
56. Il Deserto Rosso [The Red Desert](Antonioni, 1964)
Italy/France
57. Who’s Afraid of Virginia Woolf? (Nichols, 1966) USA
58. Bonnie and Clyde (Penn, 1967) USA
59. In the Heat of the Night (Jewison, 1967) USA
60. The Charge of the Light Brigade (Richardson, 1968) UK
61. Midnight Cowboy (Schlesinger, 1969) USA
62. MASH (Altman, 1970) USA
63. Johnny Got His Gun (Trumbo, 1971) USA
64. The French Connection (Friedkin, 1971) USA
65. El espíritu de la colmena [Spirit of the Beehive] (Erice, 1973)
Spain
66. Solyaris [Solaris] (Tarkovsky, 1972) Soviet Union
67. The Day of the Jackal (Zinneman, 1973) UK/France
68. Gruppo di famiglia in un interno [Conversation Piece]
(Visconti, 1974) Italy/France
69. The Godfather Part II (Coppola, 1974) USA
70. Sandakan hachibanshokan bohkyo [Sandakan 8] (Kumai, 1974)
Japan
71. One Flew Over the Cuckoo’s Nest (Forman, 1975) USA
72. O, Thiassos [The Travelling Players] (Angelopoulos, 1975)
Greece
73. Barry Lyndon (Kubrick, 1975) UK
74. Daichi no komoriuta [Lullaby of the Earth] (Masumura, 1976)
Japan
75. Annie Hall (Allen, 1977) USA
76. Neokonchennaya pyesa dlya mekhanicheskogo pianino [Unfinished
Piece for Mechanical Piano] (Mikhalkov, 1977) Soviet Union
77. Padre Padrone [My Father My Master] (P. & V. Taviani, 1977)
Italy
78. Gloria (Cassavetes, 1980) USA
79. Harukanaru yama no yobigoe [A Distant Cry From Spring] (Yamada,
1980) Japan
80. La Traviata (Zeffirelli, 1982) Italy
81. Fanny och Alexander [Fanny and Alexander] (Bergman, 1982)
Sweden/France/West Germany
82. Fitzcarraldo (Herzog, 1982) Peru/West Germany
83. The King of Comedy (Scorsese, 1983) USA
84. Merry Christmas Mr. Lawrence (Oshima, 1983) UK/Japan/New
Zealand
85. The Killing Fields (Joffe 1984) UK
86. Stranger Than Paradise (Jarmusch, 1984) USA/ West Germany
87. Dongdong de Jiaqi [A Summer at Grandpa’s] (Hou, 1984)
Taiwan
88. Paris, Texas (Wenders, 1984) France/ West Germany
89. Witness (Weir, 1985) USA
90. The Trip to Bountiful (Masterson, 1985) USA
91. Otac na sluzbenom putu [When Father was Away on Business]
(Kusturica, 1985) Yugoslavia
92. The Dead (Huston, 1987) UK/Ireland/USA
93. Khane-ye doust kodjast? [Where is the Friend’s Home]
(Kiarostami, 1987) Iran
94. Baghdad Cafe [Out of Rosenheim] (Adlon, 1987) West
Germany/USA
95. The Whales of August (Anderson, 1987) USA
96. Running on Empty (Lumet, 1988) USA
97. Tonari no totoro [My Neighbour Totoro] (Miyazaki, 1988)
Japan
98. A un [Buddies] (Furuhata, 1989) Japan
99. La Belle Noiseuse [The Beautiful Troublemaker] (Rivette, 1991)
France/Switzerland
100. Hana-bi [Fireworks] (Kitano, 1997) Japan
La notte tra venerdì e sabato, una
riunione di 100 autori e di altre associazioni legate alle
professioni del mondo del cinema e della televisione si è
trasformata, a sorpresa, in una occupazione della Casa del
cinema di Roma, come forma di protesta nei confronti delle
politiche governative nei confronti della cultura e dell’industria
audiovisiva.
Il prossimo 6 maggio Superman si scontrerà al cinema
con Batman, forse l’avversario più duro con cui abbia mai dovuto
scontrarsi l’Uomo d’Acciaio. Ma il Crociato
Incappucciato non è l’unico potente avversario contro cui si è
scontrato l’ultimo figlio di Krypton.
Ecco i 10 villian più potenti contro cui ha combattuto
Superman:
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Qui di seguito la trama ufficiale di
Batman v Superman Dawn of
Justice:
“Temendo le azioni incontrastate
di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e
fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più
riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte
per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e
Superman in guerra, sorge
qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto
prima”.
Ricordiamo
che Batman v Superman : Dawn
of Justice, Zack
Snyder è stato
scritto da ChrisTerrio, da
un soggetto di David
S. Goyer.
In Batman v Superman saranno
presenti Henry Cavill nel
ruolo
di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei
panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno
anche: AmyAdams, LaurenceFishburne, Diane
Lane, JesseEisenberg, Ray
Fisher, Jason
Momoa e GalGadot. Batman v Superman : Dawn
of Justice arriverà nelle sale di
tutto il mondo il 6 maggio 2016.
Non mentiamo: siamo tutti stati
terrorizzati da alcuni cattivi dei film Disney
durante la nostra infanzia. Frollo,
Ade, Jafar – per citarne solo
alcuni – hanno popolato i nostri incubi con il loro aspetto
inquietante, piani malvagi e azioni crudeli di cui non riuscivamo a
capacitarci. Anche se con ancora qualche brivido in corpo, è giunta
l’ora di stilare la classifica dei villain più spaventosi di casa
Disney!
Jafar (Aladdin)
Jafar è forse più
inquietante che spaventoso, e ciò è suggerito molto bene sia dal
character design che dal posizionamento del personaggio all’interno
delle inquadrature, in penombra, e il cui ingresso in scena
era spesso preceduto da frasi sussurrate con il suo tono di voce
profondo. Jafar è stato in grado di ipotizzare il Sultano e fargli
il lavaggio del cervello, il che, se ci pensiamo, è un concetto a
dir poco spaventoso per i bambini.
Ma ciò che rende
Jafar spaventoso è soprattutto il modo in cui si
trasforma, come si evince dal climax del film quando, nello scontro
finale con
Aladdin, il villain assume la forma di un gigantesco
serpente a sonagli gigante e, successivamente, di un oscuro genio
onnipotente e, anche se Aladdin è infine in grado
di intrappolarlo in una lampada, gli spettatori possono solo
rabbrividire al pensiero di ciò che Jafar sarebbe stato in grado di
fare se avrebbe assunto i potere da genio.
Madre Gothel (Rapunzel)
La perfida Madre
Gothel di Rapunzel ha sfornato diversi momenti
particolarmente inquietanti, ad esempio quando ha rapito la piccola
Rapunzel all’inizio del film, o quando la vediamo
assumere le sembianze di un’ombra inquietante per poter origliare e
spiare senza essere vista. Non dimentichiamo poi il suo vero e
proprio disintegrarsi in polvere alla fine del film, che senza
dubbio ha tormentato gli incubi di molti bambini.
Ciò che la rende veramente
terrificante è il modo in cui questo personaggio riflette gli
orrori della vita reale: il suo abuso e sfruttamento di
Rapunzel riflettono le dinamiche di molte
sfortunate relazioni familiari e le implicazioni che queste hanno
poi nella vita di tutti i giorni.
Shan Yu (Mulan)
Shan Yu, il capo
degli Unni in Mulan,
riusciva a incutere timore già solo per il fatto che è uno dei
pochi cattivi Disney a
non avere una propria canzone, il che lo rendeva ancora più
misterioso e intimidatorio. Rappresenta inoltre la paura della
guerra e della distruzione nella vita reale, esplicitate in
particolare dalla terribile scena in cui trova la bambola di una
bambina nel villaggio che ha appena distrutto e la guarda
sprezzante, mostrandosi in tutta la sua mostruosità.
Shan Yu è un
personaggio spaventoso fin dall’aspetto, con gli occhi iniettati di
veleno nero e striati di giallo; inoltre, il design del suo
abbigliamento gli permette di apparire nell’ombra anche quando non
è effettivamente presente sulla scena, rispecchiando
minacciosamente le sembianze del suo fidato rapace.
Mor’Du (Ribelle)
Mor’du rispecchia
in tutto e per tutto il perfetto villain dei film horror: questo
gigantesco orso assassino che dà la caccia a
Merida in Ribelle è incredibilmente terrificante poiché
è impossibile dialogare o ragionare con lui.
La sua backstory, poi, è davvero
inquietante: corrotto dalla sua sete di potere, un principe lasciò
che una strega lo trasformasse in un orso per massacrare i suoi
stessi fratelli. È stato poi bandito dal regno e ha continuato a
dimenticare e disfarsi del suo io umano, che è sopravvissuto solo
nella forma di guscio vizioso della sua vita passata, il che è
piuttosto spaventoso.
Lady Tremaine (Cenerentola)
Anche se Lady
Tremaine può essere all’apparenza ben vestita come
qualsiasi principessa Disney,
ciò non le impedisce di essere terrificante. È l’iconica matrigna
cattiva di Cenerentola e, anche se non commette le
stesse atrocità di altri cattivi, è comunque ugualmente
spaventosa.
Tra i concetti che Lady
Tremaine incarna vi sono lo sfruttamento del mondo
dell’infanzia e il lavoro forzato. In questo senso, il suo contegno
e il tono di voce contribuiscono a cementare la sua aura
intimidatoria, tanto quanto il modo in cui si muove nello spazio,
inquadrata spesso nell’ombra con solo gli occhi che risaltano e
brillano minacciosi, a voler sottolineare il parallelismo tra la
matrigna e un’entità demoniaca.
Chernabog (Fantasia)
Cosa c’è di più spaventoso
di un vero e proprio demone? Basato sul Dio della Notte della
mitologia slava, il personaggio di Chernabog è
inteso come una rappresentazione del male assoluto, puro nutrimento
per gli incubi, in poche parole. La colonna sonora di
Fantasia, spesso sfruttata al massimo della sua
potenza per suscitare divertimento o meraviglia, in questo caso non
fa che amplificare l’orribile sensazione di terrore che porta con
se il personaggio.
L’intero segmento dedicato a
Chernabog nel film è terrificante, partendo da
quando emerge dalla cima di una montagna per evocare tutti i suoi
demoniaci scagnozzi, che gli danzano intorno prima di essere
gettati nella fossa infuocata della montagna.
Malefica (La bella
addormentata)
Malefica è
probabilmente la più iconica di tutti i cattivi Disney, e questo è
semplicemente dovuto a quanto sia teatrale e intimidatorio il suo
personaggio ne La Bella Addormentata. Non solo spaventa
l’intero regno, ma terrorizza anche i suoi stessi servi quando si
arrabbia e li aggredisce.
È anche uno dei personaggi Disney
più potenti, il che la rende ancora più spaventosa, dato che può
lanciare maledizioni in qualsiasi momento e trasformarsi in un
drago gigante quello successivo. È anche terrificante pensare a
quanto possa essere meschina, visto che condanna una dolce bambina
a morire semplicemente perché non é stata invitata al suo
battesimo.
Re Cornelius (Taron e la
pentola magica)
Re Cornelius di
Taron e la pentola magica è davvero terrificante,
soprattutto per quanto riguarda il design, con i suoi denti aguzzi
e il teschio che ha come testa. Anche il suo piano nel film è
altrettanto raccapricciante, in quanto prevede di usare la pentola
magica per riportare in vita (e rendere immortale) il suo esercito
di morti.
Ogni personaggio del film ha paura
di Re Cornelius, i cui primi piani ravvicinati non
fanno che aumenta l’atmosfera ansiogena che lo circonda mentre
insegue Taron. Per non parlare poi della morte
agonizzante che gli viene riservata, come accade di solito ai
cattivi Disney:
il suo corpo e la sua anima gli vengono letteralmente strappati di
dosso e gettati nel calderone davanti agli occhi degli
spettatori.
Grimilde (Biancaneve e i sette
nani)
Il primo film d’animazione della
Disney,
Biancaneve, è anche uno dei suoi più spaventosi, e
questo è dovuto soprattutto alla trasformazione in strega della
Matrigna Cattiva, Grimilde. Questa è già piuttosto
intimidatoria nella prima parte di film, quando sorveglia
implacabile Biancaneve dal suo castello ma, una
volta trasformatasi in strega, è incredibile come Biancaneve non
sia scappata immediatamente via.
La grafica utilizzata per delineare
i contorni di questa figura minacciosa, il suo tono di voce e il
suo piano di avvelenare la principessa contribuiscono a rendere
ancora più visibile la sua meschinità. Anche se va incontro a una
fine meritata, assistere alla caduta della Strega dalla scogliera è
altrettanto terrificante, mentre fulmini e tuoni sottolineano
quanto sia impressionante la sua figura velata di nero.
Claude Frollo (Il Gobbo di Notre
Dame)
Il Gobbo di Notre Dame è uno dei film più
maturi della Disney,
anche grazie alla rappresentazione spaventosamente realistica del
temibile giudice Claude Frollo. Egli uccide la
madre di Quasimodo, tenta di aggredire Esmeralda,
diventa ossessionato da lei, e maltratta sia il bambino che si è
impegnato ad accudire (il futuro Quasimodo) che l’intero gruppo
etnico degli zingari di Parigi.
Frollo spiega
inoltre come il potere possa corrompere e potenziare un individuo,
dato che il potere di Frollo su Parigi gli permette di sfruttare il
suo pregiudizio e la sua attitudine inquietante per distruggere
un’intera città e parte della sua popolazione. Ricordiamo poi il
suo assolo, una delle canzoni Disney
più centrate in assoluto, grazie al testo suggestivo e alle
immagini drammatiche che evoca.
Dall’uscita di
Avengers: Infinity War e Avengers:
Endgame sono passati rispettivamente sei e cinque
anni, un tempo abbastanza lungo in cui i Marvel Studios non sono ancora
riusciti a risolvere alcuni misteri presenti al loro
interno. I due film sappiamo aver concluso la
Saga dell’Infinito e gettato le basi per quella del
Multiverso, e perciò sono stati colmi di eventi e dinamiche,
alcune delle quali rimaste “in sospeso”. Questo ha di conseguenza
non solo portato nel corso degli anni a varie ipotesi da parte dei
fan, ma ha anche aumentato il desiderio di avere delle spiegazioni
in merito. Scopriamo perciò quali sono i principali misteri del
MCU
che devono ancora essere risolti.
L’avvertimento dell’Antico
Quando in Avengers: Endgame assistiamo alla sequenza del furto
nel tempo dei Vendicatori, contemporaneamente vediamo anche Smart
Hulk andare a New York City nel 2012 per acquisire la Gemma del
Tempo dall’Antico. Tuttavia il mago esita a consegnargliela,
avvertendolo che la sua rimozione dalla linea temporale, essendo la
principale arma contro le forze dell’oscurità, avrebbe permesso al
mondo di essere invaso. In quel momento però non si capisce bene a
cosa si riferisca con precisione, e Bruce Banner sembra anche
dimenticarsi dell’avvertimento. Nella linea temporale che sta
venendo trattata adesso non ci sono più le Gemme dell’Infinito,
eppure il mondo non è stato invaso come invece l’Antico aveva
detto. Un punto che invece si sarebbe dovuto chiarire.
La posizione di Kraglin
Un personaggio di cui alcune
dinamiche non sono state chiarite è Kraglin. Quando Infinity
War uscì, James Gunn fu interrogato sulla sua posizione, in
quanto Kragilin si era unito ai Guardiani della Galassia alla fine
del Vol. 2, film uscito prima di Avengers: Infinity War, ma in quest’ultimo era stato
assente. Il regista aveva affermato, secondo quanto riportato da
Reddit, che il personaggio stava “facendo qualcosa di
importante”, eppure tutto questo non è mai stato rivelato né
in Avengers:
Infinity War né in Endgame,
né tantomeno è stato menzionato o accennato qualcosa in Guardiani della Galassia Vol. 3. Essendo il loro
futuro incerto dopo il passaggio di Gunn alla DC, non sappiamo se
il MCU risolverà il mistero.
I dubbi sul vecchio Steve
Rogers
Il
Captain America di
Steve Rogers è stato uno degli Avengers più amati dell’intera
saga, e molti hanno vissuto con commozione e dispiacere il
passaggio del testimone con Sam Wilson. Facendo un passo indietro,
torniamo alla fine di Avengers: Endgame, quando Steve Rogers intraprende la
sua missione in solitaria per riportare le Gemme dell’Infinito
nelle rispettive linee temporali. Invece di tornare immediatamente
nel presente, però, egli coglie l’occasione per andare nel passato
e ricominciare con Peggy Carter, avendo il suo happy ending come ci
viene mostrato.
Nonostante questo, Rogers riappare
in una delle ultime sequenze del film per poter dare, come dicevamo
prima, il suo scudo. In quella circostanza lo vediamo invecchiato,
il tempo trascorso è evidente sul suo volto, eppure non conosciamo
i dettagli su come abbia fatto ritorno perché non sono mai stati
spiegati. Inoltre, non è chiaro se Steve Rogers sia ancora vivo
nell’attuale continuità del MCU, quindi è possibile avere anche un suo
come back.
Chi è Braddock?
Restando su Avengers:
Endgame, c’è un momento in cui dopo aver perso il
Tesseract, Tony Stark e Steve Rogers viaggiano ancora più indietro
nel tempo per prendere la Gemma dello Spazio di un altro periodo
temporale. Vanno così nel 1970, a Camp Lehigh, dove è stato
istituito lo SHIELD, e mentre Stark rintraccia il Tesseract, Rogers
va alla ricerca di altre Particelle Pym che gli permettano di far
ritorno a casa. In quel momento, però, l’Avenger intravede Peggy, e
possiamo sentirla chiedere cosa sia successo a un uomo di nome
Braddock. Nei fumetti Marvel Comics, Brian Braddock è Capitan
Bretagna, e pur avendo avuto un ruolo incisivo nelle storie del
multiverso, questo personaggio non è ancora apparso nel MCU.
Thanos e la Gemma del Potere
Torniamo ad Avengers:
Infinity War, ed esaminiamo la scena in cui Thor incontra
i Guardiani della Galassia. È in quella occasione che l’Avenger
rivela che
Thanos, una settimana prima, aveva decimato Xandar per
reclamare la Gemma del Potere, conservata al sicuro presso i Nova
Corps (come avevamo appreso nel primo Guardiani della Galassia).
Questa è l’unica Gemma dell’Infinito che gli spettatori non hanno
mai visto effettivamente reclamare da Thanos sullo schermo, e molti
chiedono che sia mostrato nel MCU.
Nonostante non si conoscano i dettagli, è iniziata a circolare
l’ipotesi che la serieNova dei Marvel Studios possa
finalmente mostrarlo.
Che fine fa il Teschio Rosso?
Nel finale di Captain America – Il Primo Vendicatore si vedeva il
Teschio Rosso essere spinto nello spazio dopo aver impugnato il
Tesseract, e in Avengers:
Infinity War scopriamo che era stato mandato su Vormir per
custodire la Gemma dell’Anima. Una maledizione apparentemente
ineluttabile, eppure l’MCU
non ha mai rivelato cosa gli sia successo dopo che questa viene
presa prima da Thanos, nella sequenza straziante della morte di
Gamora, e dopo da Clint Barton in Avengers:
Endgame. Potrebbe anche essere che la Gemma dell’Anima sia
stata presa per liberare il Teschio Rosso, permettendogli di
tornare nel futuro del MCU, ma da allora di lui
non si è saputo più niente.
La morte del Collezionista
Conosciamo per la prima volta il
Collezionista nella scena post-credits di Thor:
The Dark World, dove viene presentato come un
collezionista di ogni specie bizzarra, al quale è stato affidato il
compito di conservare la Gemma della Realtà. Ed è proprio perché ne
è il custode che in Avengers:
Infinity War diventa un bersaglio per
Thanos, il quale si reca a Knowhere per reclamarla. Una volta
ottenuta, il destino del Collezionista non si conoscerà mai, anche
se si è ipotizzato che i Guardiani della Galassia abbiano
acquistato Knowhere da lui prima che arrivasse il loro Speciale
Vacanze. Non è detto però che sia sopravvissuto all’attacco del
Titano.
Dov’è Harley Keener?
Chi si ricorda di Harley Keener, il
bambino con cui Tony Stark fa amicizia in Tennessee in Iron Man
3? Ebbene, in quell’occasione il ragazzino aiuta l’Avenger
a tornare in azione, e con il suo ritorno – oramai cresciuto – al
funerale di Stark avvenuto in Avengers: Endgame, capiamo molto bene che il loro
rapporto era forte, o comunque Keener aveva avuto sulla vita del
Vendicatore un grande impatto. Il suo cameo nel film, che ha
lasciato molti felicemente sorpresi, aveva fatto ipotizzare un suo
ruolo più incisivo nel futuro del MCU, ma al momento non è apparso da nessun
altra parte, quindi non è chiaro il suo destino nella saga.
La TVA e le linee temporali
alternative
Prima che debuttasse la serie tv
Loki, le linee temporali ramificate e le realtà
alternative non erano molto comuni all’interno del MCU. Con esso, invece, vediamo ufficialmente
l’Autorità per le Variazioni Temporali portare queste linee
temporali ramificate per cancellare qualsiasi variante di
Kang il Conquistatore. L’esistenza della TVA ha fatto nascere
alcuni dubbi sul fatto che abbia portato o meno le linee temporali
create durante il Time Heist in Avengers:
Endgame. In Loki, Ravonna Renslayer rivela che gli Avengers
avrebbero dovuto viaggiare nel tempo, e ciò implica che la TVA non
abbia tagliato queste realtà. Nonostante questo, con alcuni grandi
cambiamenti apportati, come l’assenza di Thanos, Steve Rogers che
sa che Bucky è vivo e il furto del Tesseract, la TVA non può averli
ignorati totalmente.
Captain America e le Gemme
dell’Infinito
Concludiamo con uno dei misteri
forse più importanti sia di Avengers:
Infinity War che di Avengers:
Endgame, e che riguarda ciò che è accaduto durante la
missione di Steve Rogers per restituire le Gemme dell’Infinito.
Dopo aver sconfitto
Thanos, l’Avenger viaggia nel tempo per riportare sia queste
che Mjolnir nella loro linea temporale. Tuttavia, la Gemma dello
Spazio non è più nel Tesseract, quella del Potere non è nell’Orb,
quella della Realtà non è liquida, quella della Mente non è nello
scettro di Loki e restituire quella dell’Anima al Teschio Rosso
sarebbe stata un’interazione interessante. Noi non vediamo come
Captain America faccia a riportarle tutte al loro posto, e sebbene
molti vogliano vedere questo viaggio, rimane un mistero
assoluto.
La moderna
tecnologia e l’evoluzione del CGI
hanno ridefinito i contorni dell’industria cinematografica e del
prodotto audiovisivo finale, con ogni cosa che sembra ormai essere
replicabile sul grande schermo. Ancora oggi, il green
screen (il famoso schermo verde) viene
comunemente utilizzato per dare vita a luoghi e situazioni che
altrimenti non avrebbero mai potuto prendere vita al cinema.
Il risultato finale è spesso
impeccabile, con i contorni tra realtà e finzione che diventano
sempre più sfumati. Tuttavia, quello stesso risultato può a volte
rivelarsi sconcertante e rovinare l’intero film. Ecco di seguito i
10 peggiori film girati interamente (o quasi) attraverso
l’impiego del green screen:
Sky Captain And The World Of
Tomorrow
Sebbene la tecnica del green screen
non fosse affatto una novità quando Sky Captain and the
World of Tomorrow uscì nel lontano 2004, è stato uno
dei primi film ad essere interamente girato senza gli impiego di
set costruiti. Ciò ha permesso al film di entrare in produzione
facendo affidamento su un budget relativamente ridotto. Nonostante
ciò, il risultato finale è molto lontano dall’essere qualcosa di
eccezionale. Tra sfondi sfocati e un utilizzo delle luci alquanto
sgradevole, il senso del realismo viene totalmente a mancare.
Sin City – Una donna per cui
uccidere
Molto
spesso il sequel di un film viene realizzato quasi subito l’uscita
del predecessore: nel caso di Sin City – Una donna per cui uccidere
sono trascorsi ben 9 anni dal primo film. Forse, è stata proprio
l’attesa snervante a contribuire al flop della pellicola. Sebbene
gli effetti visivi del sequel fossero affascinanti tanto quanto
Sin City, per l’anno in cui è uscito sembravano ormai già
superati. Con una storia poco brillante ed un’azione poco
adrenalinica, il sequel sarà destinato a vivere per sempre
all’ombra dell’originale.
300 – L’alba di un impero
300 – L’alba di un impero soffre, in
larga parte, degli stessi problemi che hanno “afflitto” lo
sfortunato sequel di Sin City. Nonostante il film sia stato accolto
molto bene dal pubblico, non c’è dubbio che l’originale sia
nettamente superiore. Se 300 aveva citazioni memorabili,
mostrando l’azione da un punto di vista più stilizzato, il sequel
ha semplicemente fallito nel tentativo di innovare tecniche già
usate in precedenza dal predecessore. Nonostante la performance di
Eva Green abbia ricevuto tanti elogi, il resto del film non è stato
così fortunato, restando nettamente inferiore all’originale.
Speed Racer
Dalle menti
visionarie delle sorelle Wachowski, già dietro la fortunata
trilogia di Matrix, un mondo stilizzato e fiorente ha
preso vita in Speed Racer grazie
all’utilizzo del green screen. Purtroppo, il risultato
finale ha lasciato molto a desiderare. Basato sull’omonimo manga,
il film – da un punto di vista visivo – ricorda fin troppo la serie
animata: tutto, dalle piste da corsa agli interni della casa dei
protagonisti, appare fin troppo artefatto e poco
realistico.
Star Wars: Episodio II – L’attacco
dei cloni
Sebbene
Star Wars: Episodio II – L’attacco dei
cloni utilizzi anche set costruiti, la maggior
parte del film è stata girata grazie all’impiego del green
screen. Questa tecnologia ha permesso di dare vita
all’universo fantascientifico in un modo che sarebbe stato
impossibile attraverso il solo impiego delle tecniche tradizionali.
Il risultato finale, però, è stato un bel pastrocchio, con molte
location apparentemente artificiali ed esteticamente inferiori alla
trilogia originale, nonostante i decenni trascorsi le uscite al
cinema delle due trilogie.
Star Wars: Episodio I – La minaccia
fantasma
Star Wars: Episodio I – La minaccia
fantasma può essere considerato il pioniere di
molte delle tecniche legate all’impiego del green screen
che sarebbero diventate una pratica standard nel cinema
mainstream. Tuttavia, quando il film è uscito nel 1999, la
tecnologia semplicemente non era ancora al massimo del suo
potenziale. A quel tempo gli effetti creavano più distrazione che
altro, e col passere del tempo l’utilizzo di uno stridente
green screen è diventato più evidente. Il risultato
finale, purtroppo, è un film che si fatica – almeno esteticamente –
a prendere sul serio.
Justice League
Nonostante il budget di oltre 300
milioni di dollari, Justice
League sembra un film realizzato con un risorse
assai ridotte. L’uso del green screen non è affatto un
evento raro nei film di supereroi, ma in Justice League appare senza dubbio
spropositato. La produzione notoriamente travagliata ha dato vita
ad un film dal punto di vista estetico è forse il peggior cinecomic
mai realizzato. Quella che doveva essere un’epopea in stile
Avengers, è finita per assomigliare ad un videogioco
dell’era targata PlayStation 2.
The Spirit
Dal 2000 in
poi, la tecnologia ha subito un’evoluzione senza precedenti, e con
lei anche la tecnica del green screen. Dopo l’uscita di
The Spirit nel 2009, l’utilizzo del green
screen era più diffuso che mai, con risultati tra i migliori che
fossero mai stati raggiunti. Tuttavia, il film di Frank Miller è
stato uno dei più grandi flop di quell’annata cinematografica, che
ha deluso i fan e scatenato la ferocia della critica. Al di là
degli effetti visivi, è stato il modo in cui gli stessi sono stati
utilizzati per raccontare la storia e i suoi personaggi ad aver
destato le maggiori perplessità.
Missione 3D – Game Over
La maggior parte della storia di
Missione 3D – Game Over si svolge
all’interno di un videogioco: per dare vita a questo mondo, è stato
utilizzato il green screen. Definire il risultato finale
terribile è usare un mero eufemismo. Nonostante le immagini
richiamino alla memoria l’assetto visivo tipico di un videogame, al
tempo stesso la loro artificialità rende la visione del film a
tratti insostenibile.
Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D
Con oltre 1000 inquadrature piene
zeppe di effetti visivi, che hanno richiesto lo sforzo combinato di
undici diverse società di effetti speciali, Le
avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D è un film che
non riesce mai a risultare convincente. Nonostante presenti diversi
concetti e personaggi interessanti ed elaborati che sarebbero stati
impossibili da ricreare con qualsiasi altra tecnologia, al film
manca completamente qualsiasi approccio realistico, senza
considerare una storia talmente fiacca che forse neanche i bambini
saranno in grado di digerire.
Dopo avervi fatto vedere i 10 migliori costumi da supereroe
cinematografico, ecco che questa volta tocca ai 10 peggiori costumi
visti nei cinefumetti (più o meno recenti).
La storia recente dei cinecomics ci ha regalato grandi cattivi, ma a
conti fatti molti di essi rimangono nella storia per motivi
tutt’altro che lusinghieri, ed ecco a voi i 10 peggiori cattivi
visti al cinema:
La Mostra del Cinema di
Venezia, che si tiene ogni anno dal 1932, è il più
antico festival cinematografico del mondo. Insieme al Festival di Cannes e
al Festival Internazionale del Cinema
di Berlino, è uno dei “tre grandi” festival
cinematografici europei. Recentemente, molti potenziali candidati
all’Oscar hanno usato la Mostra del Cinema di
Venezia come trampolino di lancio per la loro corsa
agli Oscar. Introdotto per la prima volta nel 1949, il Leone d’Oro è poi diventato il più
importante riconoscimento assegnato alla Mostra del Cinema di
Venezia e rimane tuttora uno dei premi più prestigiosi
e ambiti dell’industria cinematografica. Numerosi vincitori del
Leone d’Oro sono oggi annoverati tra i migliori
film mai realizzati: analizziamone insieme 10!
Bella di giorno (1967)
Belle de Jour
di Luis Buñuel ha come protagonista Catherine
Deneuve nel ruolo di una giovane casalinga che sogna
costantemente fantasie erotiche ad occhi aperti. Alla fine,
all’insaputa del marito, diventa una prostituta che lavora di
giorno mentre il marito è al lavoro. Alla 28a Mostra
del Cinema di Venezia, Belle de Jour non solo
ha vinto il Leone d’Oro, ma ha anche ricevuto il
Premio Pasinetti come miglior film. A posteriori, Roger
Ebert ha dichiarato che Belle de Jour è forse il
più grande film erotico di tutti i tempi per la sua comprensione
del rapporto tra erotismo e immaginazione. Nel 2010,
Empire ha definito Belle de Jour il 56°
miglior film del cinema mondiale.
Hana-bi (1997)
Dopo essersi affermato
come uno dei più famosi comici giapponesi, Takeshi
Kitano ha iniziato a dirigere film alla fine degli anni
Ottanta. Nel corso degli anni ’90, Kitano ha diretto una serie di
drammi polizieschi acclamati a livello internazionale. Tuttavia,
solo dopo la vittoria del Leone d’Oro per
Hana-bi, il pubblico giapponese ha riconosciuto in
Kitano un regista serio. In Hana-bi,interpreta un
detective della polizia la cui vita personale è sempre più segnata
dalla tragedia. Di conseguenza, il suo comportamento va
gradualmente fuori controllo. Uno dei drammi yakuza più
anticonvenzionali del cinema, Hana-bi, che in
giapponese significa “fiori e fuoco”, giustappone la violenza alla
bellezza, mostrando sia gli orrori che le gioie dell’esistenza.
Giochi proibiti (1952)
Diretto dal famoso
regista francese René Clément, Giochi
proibiti è un dramma ambientato durante la Seconda Guerra
Mondiale che racconta di una giovane ragazza francese rimasta
orfana a causa di un attacco aereo nazista. Fa amicizia con un
povero ragazzo francese e i due cercano di far fronte alla morte
che li circonda. Oltre al Leone d’Oro,
Giochi proibiti ha vinto l’Oscar onorario per il
miglior film straniero e il BAFTA per il miglior film
internazionale. Il critico cinematografico David Ehrenstein ha
definito l’interpretazione di Brigitte Fossey una
delle più sorprendenti performance da parte di un attore bambino. A
soli cinque anni, l’interpretazione della Fossey
costituisce un ritratto crudo di una giovane vita alterata per
sempre dalla guerra.
Arrivederci ragazzi (1987)
Dopo aver ricevuto il Leone
d’Oro per Arrivederci ragazzi,
Louis Malle è diventato solo il secondo regista
nella storia a vincere il Leone d’Oro due volte. In precedenza
Malle aveva vinto il premio per Atlantic City, un dramma
poliziesco con Burt Lancaster. Arrivederci ragazzi è
un dramma autobiografico sulla Seconda Guerra Mondiale che racconta
di un ragazzo francese che stringe amicizia con uno studente ebreo
in un collegio, nonché un film indimenticabile sull’infanzia e
sulla perdita dell’innocenza. Con le interpretazioni stellari degli
attori bambini Gaspard Manesse e Raphaël
Fejtö, il film offre uno degli sguardi più strazianti del
cinema sulle atrocità commesse durante la Seconda Guerra
Mondiale.
Tre colori – Film blu (1993)
Primo film della trilogia
dei tre colori di Krzysztof Kieślowski,
Tre colori – film blu ha come protagonista
Juliette
Binoche nel ruolo di una donna che lotta contro il
dolore dopo la perdita del marito e del figlio in un incidente
stradale. La trilogia dei tre colori tratta di libertà, uguaglianza
e fraternità, temi basati sugli ideali della Rivoluzione francese.
In particolare, questo film esamina la libertà emotiva, mentre la
protagonista cerca di liberarsi dalla devastazione di un trauma
passato. Tre colori – film blu ha vinto sette
premi alla 50a
Mostra del Cinema di Venezia, tra cui il Leone
d’Oro, la Coppa Volpi per la migliore attrice e
l’Osella d’Oro per la migliore fotografia. Sia il
Guardian che la BBC hanno votato Tre
colori – film blu tra i migliori film in lingua straniera
di tutti i tempi.
Rashomon (1950)
La vittoria del Leone
d’oro di Rashomon ha
cambiato per sempre la traiettoria del cinema giapponese, fino a
quel momento praticamente ignorato e ha contribuito a inaugurare
un’epoca d’oro per il cinema asiatico, che si è protratta per tutti
gli anni Cinquanta e Sessanta. Rashomon racconta la storia di un processo per
l’omicidio di un samurai e lo stupro di sua moglie. Profonda
esplorazione della giustizia e della natura della verità,
Rashomon presenta una struttura narrativa
rivoluzionaria in cui più personaggi offrono prospettive diverse su
ciò che è realmente accaduto.
La battaglia di Algeri (1966)
La battaglia di
Algeri di Gillo Pontecorvo è un film
neorealista incentrato sulla guerra d’Algeria. A causa del suo
soggetto molto controverso, il governo francese lo bandì. Ci sono
voluti cinque anni prima che il film ottenesse una data di uscita
nelle sale in Francia. Alla 27a
Mostra del Cinema di Venezia, La battaglia di
Algeri ha vinto il Leone d’Oro, il
Premio FIPRESCI e il Premio della Città di
Venezia. Ancora oggi, il film continua a ricevere elogi per il
suo equilibrio nel mostrare gli atti di brutalità commessi da
entrambe le parti durante la guerra. Nel 2003, il Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti ha proiettato La battaglia
di Algeri al Pentagono come strumento didattico per il
personale militare in preparazione al conflitto in Iraq.
L’anno scorso a Marienbad
(1961)
Probabilmente l’opera
magna dell’autore della Nouvelle Vague Alain
Resnais, L’anno scorso a Marienbad è
incentrato su due persone che si incontrano in uno strano e isolato
castello. L’uomo crede di aver già incontrato la donna, ma la
dissonanza spaziale e temporale stabilita dal film rende difficile
discernere se i due si conoscano davvero. Nonostante la vittoria
del Leone d’Oro, L’anno scorso a
Marienbad ha suscitato una forte polemica tra i critici.
Alcuni hanno sostenuto il film come quintessenza del
postmodernismo, mentre altri lo hanno liquidato come
incomprensibile. Sight & Sound ha incluso L’anno
scorso a Marienbad nella sua lista dei migliori film,
mentre nel 1978 il film si è guadagnato un posto nel libro I
cinquanta peggiori film di tutti i tempi.
Ordet – La parola (1955)
Penultimo film
dell’illustre carriera di Carl Theodor Dreyer,
Ordet è un dramma religioso che segue la vita
della famiglia Borgen. Il patriarca vedovo
Morten Borgen ha tre figli. Il maggiore ha
abbandonato completamente la sua fede religiosa, il figlio di mezzo
crede di essere Gesù Cristo e il figlio minore ama una ragazza di
un’altra setta religiosa. Il critico Dave Calhoun ha sottolineato
come la parola “potente” non renda giustizia a
Ordet nel tentativo di descrivere la risonanza
emotiva e spirituale provata dal pubblico dopo aver visto il film.
Ordet è una suggestiva meditazione sulla vita, la
morte e la fede che racchiude veramente i misteri della vita. Il
Village Voice, Sight & Sound e la BBC
hanno inserito Ordet nelle loro liste dei migliori film.
Il deserto rosso (1964)
Il Deserto
rosso di Michelangelo Antonioni è il
più grande film che abbia mai vinto il Leone d’Oro
alla
Mostra del Cinema di Venezia. Deserto
rosso ha come protagonista Monica Vitti
nel ruolo di Giuliana, una donna che lotta per adattarsi alla vita
nel mondo industrializzato. Oltre al Leone d’Oro,
Il Deserto rosso ha vinto anche il Premio
FIPRESCI e il Premio Nuovo Cinema alla Mostra del
Cinema di Venezia. Rinomato per la sua fotografia a colori e per il
brillante sound design, Il Deserto rossoaffronta i temi tipici di Antonioni,
come l’alienazione e la disconnessione nel mondo moderno. Il
critico Andrew Sarris ha dichiarato che la messa in scena de
Il Deserto rosso rappresenta “l’architettura
dell’ansia“.
Che si tratti di scelte azzeccate o
di nomi risultati a primo impatto decisamente improbabili, sono
diversi i registi che sono stati in grado di imprimere il loro
stile unico e personale ai film di supereroi, indipendentemente se
si trattasse di un film Marvel o DC.
ComicBookMovie ha stilato una lista dei 10 migliori cineasti
che si sono occupati della regia di un cinecomic:
Matthew Vaughn
Molti film di supereroi sono
arrivati sulla scrivania di Matthew
Vaughn nel corso degli anni, ma per il suo esordio nel
genere il regista scelse l’adattamento – a basso budget – di
Kick-Ass,
il fumetto ideato da Mark Millar e disegnato da John
Romita Jr., pubblicato dal
2008 al 2010 dalla Icon Comics (etichetta
della Marvel Comics).
Violento, divertente e a tratti
persino scioccante, il film spianò la strada a Vaughn e gli permise
di occuparsi di un altro adattamento cinematografico basato sui
fumetti, questa volta ancora più importante, ossia X-Men: L’inizio, uscito nel 2011 (un anno dopo
Kick-Ass). Primo capitolo della quadrilogia reboot
dedicata ai celebri mutanti, il film ha rilanciato il franchise ed
è stato particolarmente apprezzato per il modo in cui ha raccontato
il rapporto tra Magneto e Charles Xavier. Più tardi, Vaughn prese
in mano le redini di Kingsman,
basato sulla miniserie a fumetti “The Secret Service”, dando vita
ad un nuovo franchise di successo.
Taika Waititi
Il tono di Thor:
Ragnarok non è stato apprezzato da tutti, ma il
regista Taika Waititi ha dato al Dio del Tuono la
spinta narrativa di cui aveva bisogno, e probabilmente ha anche
salvato il franchise dopo gli scarsi apprezzamenti ottenuti dal
primi due film. Essenzialmente, Ragnarok
è una commedia d’azione che ha preparato il terreno per il
memorabile arco narrativo di Thor attraverso Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, con Waititi che, nel mezzo, ha dimostrato di
essere uno dei registi più talentuosi di Hollywood.
La grafica era sbalorditiva,
l’azione sublime e la colonna sonora davvero tosta; tutti questi
elementi si sono uniti e hanno funzionato perfettamente. Chissà
cosa avrà in serbo Waititi con Thor: Love
and Thunder, dal momento che il regista ha già
preannunciato che si tratterà di un film ancora più folle…
Jon Favreau
Iron
Man del 2008 è stato il capitolo iniziale del Marvel
Cinematic Universe, e nessuno avrebbe potuto immaginare come
sarebbero andate le cose da lì in avanti. I primi due film hanno
spianato la strada a
The Avengers, che nel 2012 arrivò a conquistare 1,5
miliardi di dollari al botteghino, mentre il lavoro di Favreau ha
contribuito a cementare Tony Stark come uno dei personaggi dei
fumetti più famosi di tutti i tempi.
Anche se
Iron Man 2 era ben lungi dall’essere perfetto, il suo
precedessore rappresenta ancora oggi un pezzo speciale all’interno
del grande puzzle narrativo concepito dai Marvel Studios: non solo
ci è stata raccontata la storia delle origini di Iron Man, dando
vita al MCU in grande stile, ma il film ha anche contribuito a
rilanciare la carriera di Robert Downey Jr.
Sam Raimi
Spider-Man
3 è considerato da molti un film “terribile”, ma ciò è
dovuto più a problemi di sceneggiatura che alla direzione di
Sam Raimi. L’azione nel terzo episodio è stata
come sempre spettacolare, ma è grazie al suo lavoro nei primi due
film della trilogia che un regista come Raimi non può mancare in
una classifica del genere.
Spider-Man del 2002 è stato il primo vero film
di supereroi e gli effetti speciali erano rivoluzionari per
l’epoca. Spider-Man 2 non è solo considerato uno dei
migliori film di supereroi di tutti i tempi, ma ha anche regalato
al grande schermo un indimenticabile villain, ossia il Dottor
Octopus. Proprio per questo, non vediamo l’ora di vedere cosa farà
Raimi con
Doctor Strange in the Multivers of Madness.
Zack Snyder
Zack Snyder è un
regista che ha sempre diviso, soprattutto in riferimento ai suoi
lavori basati su celebri fumetti (300 e Watchmen
su tutti). Anche se la Snyder Cut di Justice League arriverà soltanto il prossimo
anno, è innegabile quanta curiosità ci sia attorno al progetto e,
soprattutto, alla possibilità di poter finalmente vedere la
versione del film così com’era stato concepito dal regista.
Eppure, anche Batman v Superman: Dawn of Justice ha
dimostrato quanto amore Snyder nutra per i fumetti. Il film aveva
soltanto bisogno di una sceneggiatura forse meno raffazzonata e più
asciutta. Sono in molti a credere nel talento visionario del
regista, ed è proprio grazie al suo seguito che la Snyder Cut di
Justice League ha potuto finalmente vedere la
luce.
James Gunn
Guardiani della Galassia si è rivelato un film
migliore di quanto ci si aspettasse, affermandosi subito come uno
dei film più originali e divertenti del MUC. Inizialmente i fan non
riuscivano a capire come un’avventura con prostagonista un oscuro
gruppo di personaggi avrebbe potuto funzionare sullo schermo, ma
James
Gunn ha dimostrato che proprio quei personaggi
sarebbero potuti essere i protagonisti di una storia
incredibile.
Guardiani della Galassia Vol. 2 è arrivato al
cinema tre anni dopo il suo predecessore, rivelandosi in qualche
modo anche migliore, grazie soprattutto al personaggio di Baby
Groot (divenuto un fenomeno legittimo!) e alla conferma che
l’intera squadra fosse ormai amatissima dai fan. Dopo una breve
separazione dalla Disney, durante la quale si è dedicato alla
lavorazione di The Suicide
Squad per conto della Warner Bros., Gunn è tornato a
lavorare con la Disney e con la Marvel, iniziando a progettare
l’attesissimo Vol. 3 dedicato alle avventure di Star Lord & co.
Joss Whedon
Quando è stato rivelato che Joss
Whedon era stato scelto per dirigere il più grande
film di supereroi di tutti i tempi, non tutti erano convinti che
fosse l’uomo giusto al posto giusto. Certo, i suoi precedenti
lavori dimostravano il contrario, ma sarebbe davvero stato in grado
di far fronte alla fusione di tutti quei personaggi concepita per
di The Avengers e realizzare un buon film?
Il tempo ha dato ragione al regista,
e ancora oggi il film che per la prima volta ha riunito sul grande
schermo gli eroi più potenti della Terra, resta amatissimo dal
fandom.
Avengers: Age of Ultron è stato un buon sequel, ma
forse ha dovuto fare i conti con la miriade di personaggi presenti
al suo interno. È così che vogliamo ricordare Whedon, fingendo che
le riprese aggiuntive di
Justice League non siano mai avvenute…
Ryan Coogler
Le donne e i registi di colore non
hanno avuto molte opportunità per quanto riguarda i film di
supereroi. Le cose, però, sembrano destinato a cambiare, come già
avvenuto con Black
Panther, diretto da Ryan Coogler.
Il lavoro su quel film, che è
riuscito anche a conquistare 3 Oscar (su 7 candidature), è stato
straordinario, e siamo certi che l’annunciato Black
Panther 2 sarà altrettanto eccezionale. Il film di Coogler
è stato fonte d’ispirazione per un’intera comunità, dimostrandosi
una voce rivoluzionaria all’interno del genere.
Christopher Nolan
Nel 2005, Christopher Nolan ha fatto ciò che molti
avrebbero ritenuto impossibile dopo i film di Tim Burton: ha
realizzato un film realistico con protagonisti i supereroi. Questo
non vuol dire che Batman Begins non avesse alcuni degli elementi
inverosimili tipici del genere, ma la sua iterazione del Crociato
di Gotham era un uomo che potevamo credere che esistesse davvero
nel mondo reale.
Dopo
Batman Begings, Nolan ha realizzato uno dei più grandi
sequel di tutti i tempi (Il
cavaliere oscuro), prima di tornare qualche anno dopo
con Il cavaliere oscuro – Il ritorno per fare
ancora qualcosa che la maggior parte delle persone non si aspettava
di vedere: dare una conclusione alla storia del vigilante. La
trilogia di Nolan ha ridefinito il genere cinematografico legato ai
fumetti, e l’impronta del regista sarà qualcosa di cui sentiremo
ancora parlare negli anni a venire.
Anthony e Joe Russo
Captain America: Il primo vendicatore di Joe Johnston
è stato un vero spasso, e la notizia che il duo dietro film come
Io, tu e Dupree alla guida del sequel non lasciò i fan
entusiasti. Eppure, Anthony e Joe Russo hanno
dimostrato il loro valore realizzando un seguito incredibile, sia
in termini di azione che di narrazione.
I cineasti vennerò perciò
riconfermarti alla regia di Civil
War, un pezzo epico nella storia del MCU, che ha anche
introdotto Spider-Man nell’universo condiviso. Naturalmente, la
loro più grande sfida è stata Avengers:
Infinity War ed il sequel Avengers:Endgame. In poche parole, con quest’ultimo i
due fratelli hanno consegnato al mondo e a tutti i fan il miglior
film di supereroi di tutti i tempi, e anche il maggior incasso
nella storia del cinema. Ricco di momenti iconici, Endgame
si è confermato il culmine perfetto di storie durate oltre un
decennio.
Secondo Cinema Blend sono i 10 migliori
poster cinematografici di sempre. Probabilmente, pur non essendo i
migliori, sono senza dubbio alcuni dei più interessanti,
considerando anche le storie che i rispettivi film raccontano.
Possiamo probabilmente dire che
Batman rappresenta il supereroe più popolare mai
prodotto dalla DC Comics, dato che la sua enorme
fanbase può solo competere con quella di Superman. Batman è
forse anche l’eroe con la più grande schiera di villain e alleati,
che sono stati resi noti al pubblico mainstream grazie alle
innumerevoli trasposizioni televisive e cinematografiche.
I fan si sono espressi in migliaia
su Ranker,
classificando i principali personaggi dell’universo di Batman,
includendo i suoi alleati di supporto e i supercriminali contro cui
si è scontrato, prendendo in considerazione ogni versione di Batman
a noi conosciuta, dai fumetti agli show televisivi e opere
cinematografiche, passando anche per i videogiochi.
Bane
La popolarità del cattivo è
salita alle stelle da quando Tom Hardy lo ha
interpretato in Il Cavaliere Oscuro: Il Ritorno. Anche prima
di allora, però, Bane si è distinto come primo antagonista in grado
di piegare lo spirito e il corpo di Batman alla
sua volontà, avendo letteralmente spezzato la schiena del Crociato
Incappucciato con la sola forza.
La popolarità di Bane può anche
essere attribuita al fatto che rappresenta una minaccia tanto
cerebrale quanto fisica, la cui mente tattica è in grado di
elaborare piani e strategie in anticipo, proprio come fa
Batman. Bane potrebbe inoltre essere considerato
il cattivo più cool in termini di aspetto, come conferma
il design della sua maschera, che contribuisce davvero alla
creazione di un’iconografia da villain.
L’Enigmista
Batman è
considerato il più grande detective del mondo, e
l’Enigmista è sicuramente il cattivo per
eccellenza che ha costantemente messo alla prova la famosa
reputazione del Cavaliere Oscuro. Le varie versioni di
Edward Nygma hanno spaziato dal ritratto
estremamente eccentrico a quello di individuo sanguinario,
permettendo alla figura dell’Enigmista di sorprendere sempre il
pubblico.
L’intrigo è sempre connaturato alla
figura dell’Enigmista, grazie alla creatività continuamente messa
in gioco nelle sue apparizioni, cercando di ingannare Batman
tramite enigmi e giochi mentali. E’ un villain la cui
caratterizzazione funziona in maniera ottimale sia che affronti
Batman da solo, che come parte di grandi squadre di
supercriminali.
Robin (Jason Todd)
Il ruolo di Jason
Todd come Robin è sempre rimasto nei
cuori dei fan, anche se è passato molto tempo da quando questa è
stata la sua identità primaria; indubbiamente, il fascino di Jason
deriva dalla sua capacità di voltare totalmente pagina, dopo essere
stato un delinquente con un passato travagliato, che
Batman ha cercato di riportare sulla retta
via.
Inoltre, ciò che i fan ricorderanno
per sempre è il modo in cui Robin ha iniziato a considerare Bruce
una vera e propria figura paterna, il che ha reso la svolta
successiva di Jason, dai toni decisamente opposti e oscuri, così
straziante, quando assume l’identità segreta del Cappuccio
Rosso. Ciò che ha reso Jason così interessante come
personaggio è stata la sua determinazione nel cercare di attuare
sempre come voleva e in nome di propri principi, pur rispettando le
regole e i codici di Batman.
Deathstroke
Come maestro assassino,
cecchino e artista marziale, Deathstroke ha
davvero dato filo da torcere a Batman, divenendo
nel tempo anche l’arcinemico sia dei Teen Titans
che di Dick Grayson.
Deathstroke è sicuramente uno dei
personaggi dell’universo di Batman dal maggior impatto visivo,
nonché dal fascino strabordante: infatti, vederlo vincere o essere
sconfitto ha lo stesso valore agli occhi dello spettatore,
affascinato dal modo in cui gli avversari di Deathstroke si trovino
a dover pensare fuori dagli schemi per combattere le minacce del
villain. Inoltre, le numerose abilità di Deathstroke lo hanno reso
estremamente imprevedibile in termini di combattimento, il che ha
cementato lo status del personaggio come villain iconico.
Nightwing
Sono molti i fan che
continuano a desiderare un adattamento cinematografico nel DCEU delle
storyline di Nightwing, dal momento che l’occhio
della cinepresa sarebbe abile a trattare in maniera ancora più
oscura e misteriosa il materiale dei fumetti DC. L’identità di
Nightwing è stata principalmente attribuita a Dick
Grayson, e la maggior parte delle vicende sul personaggio
mostrano la sua transizione in supereroe dopo che il suo rapporto
con Batman si frattura completamente.
Nightwing conserva la mentalità e
gli stessi tratti caratteriali che aveva forgiato durante
l’apprendistato con Batman, ma senza l’ingombro delle restrizioni
che il suo mentore un tempo gli imponeva. La popolarità di
Nightwing è anche da attribuire alla simpatia dei fan per
Dick Grayson, personaggio che rappresenta la
naturale conseguenza di una crescita personale, dopo essere stato
per tempo il protetto di Batman.
James Gordon
Batman è
sempre stato un simbolo di influenza positiva nella lotta contro il
crimine e si è circondato di fidati collaboratori, primo fra tutti
James Gordon. Egli è probabilmente il confidente
più stretto di Batman, che lo ha assistito innumerevoli volte nelle
sue missioni.
Il ruolo di Gordon come padre di
Barbara ha portato a storyline in cui quest’ultima
ha imparato il significato di spirito eroico, che ha poi
incorporato nelle sue attività come Batgirl. Ciò
che affascina in particolare il pubblico di questo personaggio è la
sua capacità, come uomo comune, di tenere testa ai cattivi di
Batman e dunque è probabilmente il personaggio con
cui gli spettatori possono identificarsi di più.
Alfred Pennyworth
Molti sostengono che
Alfred sia il membro più importante della
Bat-famiglia poiché soddisfa il ruolo paterno di cui
Bruce ha disperatamente bisogno. Alfred è infatti
l’unica costante nella vita di Bruce, lo ha cresciuto dalla morte
dei suoi genitori, ed è rimasto al suo fianco durante il periodo in
cui Bruce è diventato Batman.
Alfred non ha paura in corpo
nonostante la mancanza di poteri e la sua età avanzata, il che è in
parte dovuto al suo passato nell’esercito. È anche una fonte di
comicità impertinente ed inesauribile, capace di sorprendere Bruce
e di fargli mettere da parte ogni tanto l’atteggiamento brusco che
è solito mantenere. Principalmente, Alfred è stato la
rappresentazione di un luogo sicuro per i fan e per Bruce, una
qualità che non può essere replicata.
Robin (Dick Grayson)
Il Robin
originale rimane vicino e caro al cuore dei fan, che continuano a
preferire l’identità di Dick Grayson a quella di
Nightwing, complice il fatto che Dick Grayson è
generalmente considerato il leader dei Teen
Titans, a capo di cui Robin assume un ruolo di mentore
simile a quello di Batman.
Robin come Dick Grayson ha vissuto
la storia d’origine che i fan identificano come più genuina, in cui
Batman è stato coinvolto come mentore. Le
similitudini tra Dick e Bruce sono tangibili,
soprattutto per quanto riguarda il loro contegno “da duri”, ma è
anche vero che Dick presentava un fascino da ragazzo prodigio che
ha permesso ai fan di vedere una versione più speranzosa, anche
negli scenari più cupi, delle avventure di Batman.
Il Joker
Le storyline e i film di
Batman che coinvolgono la figura del Joker sono considerate forse le migliori, e
quest’ultimo è ritenuto il miglior antagonista di tutta la storia
dei fumetti di Batman. Il fascino del Joker deriva dal suo essere
l’antitesi di tutto ciò che Batman rappresenta, un personaggio
desideroso di caos e anarchia, in contrasto con l’incorruttibilità
di Batman.
L’interpretazione di Mark
Hamill del personaggio negli ultimi 30 anni ha reso il
Joker un nome familiare in varie forme di media, mentre Heath Ledger e Joaquin Phoenix hanno rotto le barriere del
pubblico mainstream con le loro interpretazioni del Joker premiate
con l’Oscar. Il misterioso passato del Joker e la totale mancanza
di empatia lo rendono il più grande nemico di Batman che non potrà
mai avere un altro sostituto.
Batman
Naturalmente, il
Cavaliere Oscuro è il personaggio preferito dai
fan, al timone per tutto il tempo in quello che è uno degli
universi in assoluto preferiti della DC Comics. La backstory di
Bruce Wayne ha sempre avuto in sé sfumature
tragiche, che giustificano la sua trasformazione nel Crociato
Incappucciato e favoriscono l’empatia con il pubblico. Come
Batman, la sua oscurità interiore unita alla sua
ricerca inossidabile della giustizia sono una combinazione perfetta
per un eroe imperfetto ma ammirevole.
E’ il “fattore paura” di Batman a
distinguerlo dagli altri protagonisti, dal momento che la caratura
del personaggio, con la sua capacità intimidatoria e le sue abilità
di detective, può davvero far rabbrividire i suoi antagonisti. La
commistione di durezza e fascino hanno reso unica la
caratterizzazione di Bruce Wayne, rendendolo uno dei personaggi più
iconici in qualsiasi media e forma esso sia stato trasposto.
Gli anni tra il 2010 e il 2020 hanno
visto un successo sbalorditivo per i film basati sui fumetti, con
l’esempio lampante delle pellicole del Marvel Cinematic
Universe. È facile per i cinefili assumere che il
processo di adattamento segua sempre una precisa direzione,
partendo dai fumetti che, con la loro creatività e ingegno ispirano
trame e personaggi sviluppati poi compiutamente nei film.
Tuttavia, dagli anni ’60 ad oggi, ci
sono stati casi in cui, in realtà, il film ha preceduto l’ideazione
di fumetti, che fungono poi da sequel o prequel di questo,
ambientati nello stesso universo del film, o che ne rimodellano la
trama adattandola alle tipicità del fumetto.
2001: Odissea nello spazio
L’innovativo e suggestivo 2001: Odissea nello spazio (1968) di
Stanley Kubrick è considerato uno dei capolavori
della Settima Arte, la cui trama trae ispirazione da diverse opere
di Arthur C. Clarke; eppure, l’omonimo romanzo,
sempre a cura dello scrittore Clarke, uscì in realtà assieme al
film e non prima, come si suol credere.
Dato che i fumetti erano un modo per
il pubblico di assaporare l’universo cinematografico e l’esperienza
della sala, dopo che un film era uscito al cinema, non è una
sorpresa che il grandioso 2001: Odissea nello Spazio abbia ricevuto un
adattamento a fumetti. Ciò che è sorprendente è in realtà che
Jack Kirby, co-creatore di molti dei personaggi
più iconici della Marvel Comics, è colui che lo ha
scritto e disegnato.
Avatar
Il
film campione d’incassi del 2009 Avatar è
visivamente stupefacente, un vero e proprio spettacolo per gli
occhi, quindi non è affatto una sorpresa che abbia ricevuto la
propria serie a fumetti. Ciò che è invece stupefacente è quanto
tempo ci sia voluto per arrivarci: è stato infatti solo nel 2017
che il primo albo illustrato di Avatar è stato
rilasciato, ovvero una breve storia intitolata
“Brothers“, come parte del Free Comic Book
Day di quell’anno.
Poi, tra gennaio e agosto 2019,
Avatar: Tsu’tey’s Path è stata rilasciato come
mini-serie, a cui è seguita poi un’edizione brossurata a cura della
Dark Horse Comics. Con Avatar 2 che dovrebbe approdare
nelle sale a dicembre 2022, è probabile che uscirà qualche nuovo
fumetto ma, per ora, questo è tutto ciò che è stato rilasciato.
Final Destination
Ammettiamolo: il fulcro dei film di
Final Destination sono le scene di morte,
parte di ciò che ha fatto andare avanti il franchise con ben cinque
film nel corso di 11 anni, e il motivo per cui i cinefili lo
ricordano in primo luogo.
Prima c’è stato il fumetto
auto-conclusivo “Sacrifice“, uscito nel 2006, che
è stato poi seguito da una miniserie, Spring
Break, ambientata in Messico. Entrambe sono state raccolte
in edizione brossurata, e sembrano adattarsi perfettamente
all’universo cinematografico in cui la Morte arriva per coloro che
sfuggono alla sua presa la prima volta: un ottimo acquisto per i
fan di Final Destination e dei fumetti horror in
generale.
The Fountain
Il film di Darren
Aronofsky del 2006 The Fountain racconta
la storia avvincente di un uomo alla ricerca di una cura per la
malattia di sua moglie, con altre due fantasiose storyline minori
che si intrecciano alla narrazione principale: la prima di queste
riguarda gli antichi Maya, mentre l’altra riguarda i futuri viaggi
nello spazio.
La Vertigo Comics
ha adattato la sceneggiatura iniziale di Aronofsky dopo che il
primo tentativo di produzione di The Fountain è
fallito, pensandola come una mini-serie che potesse raccontare la
storia inizialmente destinata al grande schermo. Anche se è uscito
nel 2005 il fumetto, che rielabora la trama della sceneggiatura
surreale di Aronosky, non è stato in realtà fonte di ispirazione
per il film del 2006.
Ghostbusters
Quando il film Ghostbusters di Ivan Reitman
è uscito nel 1984, è diventato immediatamente un successo di
critica e di botteghino, e anche se i film successivi non sono
stati considerati allo stesso livello dell’originale, i film del
franchise sono ancora oggi riconosciuti come un’impressionante
miscela di commedia, azione e horror.
Anche se la serie animata
The Real Ghostbusters ha goduto di un fumetto
dedicatogli, è stato solo nel 2004 che il franchise cinematografico
ne ha ricevuto uno proprio. Tuttavia, a causa di problemi di
licenza, sembra quasi impossibile che l’editoria americana possa
ottenere i diritti della serie di film. Fortunatamente, però, la
IDW ha pubblicato la propria graphic novel, Ghostbusters:
The Other Side, nel 2009, che ha riproposto alcuni dei
migliori personaggi dei Ghostbusters originali.
Interstellar
I film di Christopher
Nolan si basano fondamentalmente su due elementi chiave:
idee e immagini, qualità che si riscontrano anche nel prezioso
fumetto autoconclusivo scritto da Nolan stesso, chiamato
“Absolute Zero“.
Rilasciato esclusivamente attraverso
il sito web della rivista Wired, la storia segue il Dr.
Mann – interpretato nel film Interstellar da Matt Damon –
mentre indaga sul pianeta che è stato mandato a studiare per una
potenziale abitabilità. Per i fan del film, si tratta di una
lettura obbligatoria, ma per chi ha seguito la filmografia di Nolan
e ne apprezza la poetica registica, il fumetto offre uno sguardo
interessante alle abilità che il regista potrebbe dimostrare,
qualora si cimentasse nella stesura di fumetti.
John Wick
Le scene d’azione della serie
John Wick sono riconosciute come alcune delle
migliori dello scorso decennio, un vero e proprio spettacolo visivo
che doveva essere “adattato” anche su carta. John Wick sì è prestato a questo tipo di
trasposizione dal settembre del 2017 al gennaio dell’anno seguente,
in una serie limitata di cinque numeri anch’essa dal titolo
“John Wick“.
Rilasciata per aumentare l’hype
verso John Wick: Capitolo 2, il film utilizza la
struttura tipica del prequel, fornendoci alcuni retroscena della
gioventù di John Wick e della sua iniziazione al
mondo del crimine e degli omicidi, tematica introdotta al pubblico
proprio dal primo film del 2014.
Mad Max: Fury Road
Uscito 30 anni dopo Mad Max
oltre la sfera del tuono, Mad Max: Fury Road del 2015 è uno dei film più
acclamati degli anni 2010, e anche del cinema del 21° secolo nel
suo complesso. Tuttavia, esso esiste nella stessa continuità dei
film precedenti, e la serie di fumetti entra in gioco proprio per
sottolineare queste connessioni.
I fumetti di Mad Max: Fury Road sono usciti da maggio ad
agosto 2015, subito dopo la prima cinematografica del film, e
forniscono una backstory a molti dei personaggi principali della
pellicola. Purtroppo, questo non è stato accolto con l’entusiasmo
desiderato, probabilmente a causa di alcune ingenuità di scrittura;
nonostante ciò, la qualità grafica e artistica dell’opera è
innegabile, e il fumetto meriterebbe una lettura solo per
questo.
The Matrix
In generale, i film d’azione con
protagonista Keanu Reeves sembrano meritarsi di
diritto degli spin-off a fumetti, almeno quelli che hanno
avuto un grande successo nella cultura popolare, e The
Matrix l’ha certamente avuto.
Pubblicati inizialmente dal 1999 al
2003, i fumetti sono una serie di corti ambientati nel mondo di
Matrix, tra cui uno scritto dal celebre
Neil Gaiman. Molte delle storyline si concentrano
su personaggi secondari e danno forma all’universo che abbiamo
conosciuto nel film. Tutti i fumetti sono stati poi raccolti e
pubblicati nel 2019 nell’edizione The Matrix Comics: 20th
Anniversary Edition, che li ha nuovamente resi disponibili
ai lettori più affezionati.
Se7en
Se7en di David Fincher
presenta una delle sequenze finali più inquietanti della storia del
cinema, e questa è una delle ragioni principali per cui il film è
rimasto così a lungo nella cultura popolare, anche se è uscito 27
anni fa. Pubblicata da settembre 2006 a ottobre 2007 come una serie
limitata di sette numeri, gli avvenimenti dei fumetti di Se7en si svolgono in concomitanza con il film
originale del 1995.
La differenza, tuttavia, è che si
concentrano sulla figura di John Doe, l’assassino
del film: infatti, ogni numero è basato su un peccato mortale che
Doe punisce nel film, ed è gestito da un team creativo separato.
Anche se è difficile battere l’originale, essi preservano comunque
la sua natura estremamente inquietante.
Nel filone del cinema
d’exploitation – generalmente film a basso costo che generano
intrighi per i loro contenuti trasgressivi e spesso grafici – i
film “nunsploitation” sono incentrati su suore impegnate in
attività scioccanti, spaventose o sessualmente esplicite. Sebbene
la nunsploitation possa essere utilizzata come
classificazione per i film di genere, dai drammi erotici ai film
d’azione, il genere horror in particolare ha fatto
un grande uso del soggetto fin dall’epoca del cinema muto con film
classici come Häxan.
Il genere
nunsploitation è stato particolarmente popolare nel cinema
europeo degli anni ‘70 a causa del potere della
Chiesa cattolica in paesi come l’Italia e la
Spagna. Tuttavia, la nunsploitation persiste
ancora oggi e sta diventando sempre più popolare nell’horror
americano, con il 2024 che ci porta due eccellenti
film horror di nunsploitation come Immaculate
e The First
Omen. Da oltre 100 anni di cinema, ecco i migliori
film horror incentrati sulle suore.
The Nun (2018)
The Nun è un film horror gotico del 2018 diretto da
Corin Hardy. Il film è il quinto del franchise di grande successo
The Conjuring ed elabora i retroscena di una
trama di The Conjuring 2. Il film segue le vicende
di un prete e di una suora. Il film segue un prete e una suora,
Padre Burke (Demián Bichir) e Suor Irene (Taissa
Farmiga), mentre indagano su un omicidio in un monastero
rumeno. Al loro arrivo, scoprono che l’abbazia è infestata da
Valak, un demone che assume le sembianze di una terrificante suora
(Bonnie Aarons).
Fin dalla sua prima apparizione in
The Conjuring 2, Valak è stata la rappresentazione più iconica
di una suora nell’horror attuale. La sua pelle bianca e spettrale e
il suo sguardo minaccioso facilitano gli spaventi improvvisi e le
sequenze di tensione inquietante che sono utilizzate con grande
efficacia in
The Nun. Grazie all’ambientazione gotica dell’abbazia
e allo stile visivo sorprendente,
The Nun eleva quello che altrimenti sarebbe potuto
essere un generico jump scare-fest a un’opera davvero memorabile di
horror religioso.
The Nun in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Gli occhi del diavolo (2022)
Diretto da Daniel Stamm,
Gli occhi del diavolo (Prey For The Devil) è un
film horror del 2022. Il film segue Suor Ann (Jacqueline Byers),
una suora cattolica con un passato traumatico che è costretta a
confrontarsi con i suoi demoni personali quando inizia
l’addestramento al rito dell’esorcismo. Inizialmente esclusa
dall’addestramento all’esorcismo a causa del suo sesso, Ann scopre
rapidamente di essere particolarmente adatta a gestire il caso di
Natalie (Posy Taylor), una bambina posseduta con la quale condivide
un profondo legame.
Avendo già diretto l’agghiacciante
horror sulla possessione L’ultimo esorcismo, Daniel Stamm ha una
grande esperienza nell’arte dell’horror religioso e demoniaco. In
linea con ciò, Prey For The Devil presenta scene
di possessione raccapriccianti che vanno dalle contorsioni corporee
a una sequenza particolarmente scomoda di body horror con gli
occhi. Molto meno trasgressivo e scioccante dei classici horror
suore, Prey for the Devil è comunque memorabile e unico per il suo
ritratto di una suora che esegue esorcismi.
Gli occhi del diavolo (Prey For The Devil) in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
The Conjuring 2′ (2016)
The Conjuring 2 è
un film horror soprannaturale del 2016 dell’universo di The Conjuring, incentrato sul caso del
poltergeist di Enfield del 1977. Il film segue i ricercatori del
paranormale Ed (Patrick
Wilson) e Lorraine (Vera
Farmiga) Warren mentre indagano sull’infestazione di una casa
popolare di Londra. Nel frattempo, Lorraine inizia ad avere visioni
ed esperienze con una suora soprannaturale e terrificante (Bonnie
Aarons) che sembra essere collegata al caso.
The Conjuring 2 è
un film incredibilmente inquietante, con eccellenti scene di
attività demoniaca e alcune immagini davvero inquietanti che
coinvolgono la suora. Se il primo film di The Conjuring è stato accolto molto
positivamente, molti ritengono che il sequel sia ancora migliore
del primo grazie all’esplorazione della relazione tra Ed e Lorraine
e ai suoi spaventi memorabili e unici. Essendo il film che ha
introdotto uno dei personaggi più iconici dell’horror, The
Conjuring 2 è perfettamente a suo agio in questa
lista.
The Conjuring 2 in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Alucarda (1977)
Diretto da Juan López
Moctezuma, Alucarda è un film horror occulto messicano del
1977. Il film segue due ragazze adolescenti, Alucarda
(Tina Romero) e Justine (Susana Kamini), che vivono in un convento
cattolico. Alucarda e Justine fanno una promessa d’amore l’una
all’altra in una cripta infestata e accidentalmente liberano un
male occulto che possiede entrambe le ragazze, portando al caos
sacrilego che si verifica nel convento.
Con costumi e scenografie
splendidamente evocativi, Alucarda è un’esperienza di visione
ipnotica. Nonostante sia principalmente un horror occulto con forti
elementi di nunsploitation, Alucarda presenta anche grandi
personaggi femminili vampireschi e tematiche lesbiche.
Innegabilmente originale, pur contenendo sequenze evocative di
classici della nunsploitation come The Devils, Alucarda è una gemma
horror sottovalutata.
Alucarda in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Dark Waters (1994)
Dark Waters è un
film horror del 1994 girato in Ucraina e diretto dal regista
italiano Mariano Baino. Il film segue Elizabeth (Louise Salter),
una giovane donna che torna in un convento sull’isola in cui è
nata. Sull’isola, Elizabeth fa amicizia con una suora novizia di
nome Sarah (Venera Simmons) e inizia a scoprire che il convento è
sede di un culto sinistro impegnato in pratiche occulte e
omicide.
Afflitto da una produzione
incredibilmente travagliata a causa delle riprese in un paese ex
sovietico, è notevole che Dark Waters sia stato portato a termine,
per non parlare della sua qualità. Ad ogni modo, il film è
inquietante, visivamente splendido e crea un’atmosfera estremamente
forte grazie al sound design e ai luoghi misteriosi. Con alcune
sequenze di nunsploitation di altissimo livello, dalle
autoflagellazioni alle suore che eseguono rituali occulti,
Dark Waters è un film horror bizzarro ma molto
divertente.
Dark Waters in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Sorella Morte (Sister Death)
Sorella Morte (Sister
Death) è un film horror spagnolo di genere nunsploitation
del 2023 diretto da Paco Plaza, prequel dell’acclamato film di
Plaza del 2017 Verónica. Sister Death segue Suor Narcisa (Aria
Bedmar), una giovane suora con la capacità di sperimentare visioni
mistiche, mentre inizia a lavorare in una scuola cattolica situata
in un ex convento. Tuttavia, Narcisa inizia presto a sperimentare
eventi soprannaturali che alludono a un segreto oscuro e sinistro
che infesta l’edificio e i suoi abitanti.
Come i precedenti film di Paco
Plaza, Verónica e Rec, Sister Death è diretto in
modo eccellente e ricco di spaventi efficaci e immagini davvero
inquietanti. Gli spaventi del film spaziano da agghiaccianti
incontri con fantasmi a nauseanti orrori corporei, mentre la
narrazione centrale presenta una storia sorprendentemente sensibile
ed empatica sulla solidarietà femminile. Uno dei più spaventosi
film di nunsploitation, Sister Death è una gradita rivisitazione
del sottogenere.
Sorella Morte (Sister Death) in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Il primo presagio (The
First Omen), diretto da Arkasha Stevenson, è un
film
horror soprannaturale del 2024 che funge da prequel dell’amato
classico horror degli anni Settanta Il presagio. Il film segue
Margaret (Nell Tiger Free), una giovane donna
cattolica che si reca in Italia per lavorare in un orfanotrofio e
diventare suora. Quando Margaret si fissa su una bambina di nome
Carlita (Nicole Sorace) che sembra essere
maltrattata dal personale, si imbatte in una cospirazione sinistra
e demoniaca.
Caratterizzato da forti
interpretazioni di attori veterani come Ralph Ineson,
Charles Dance e
Bill Nighy, Il primo presagio è guidato da
un’interpretazione principale di Nell Tiger Free.
Il film è scritto in modo intelligente e contiene alcune
inquadrature incredibilmente memorabili, tra cui una sequenza di
parto orribile e raccapricciante e una scena che rende omaggio
all’inquietante classico Possession. Accolto positivamente sia dal
pubblico che dalla critica, Il primo presagio è un’aggiunta gradita
al sottogenere horror della nunsploitation che
inietta nuova vita in un franchise stantio.
The First Omen in streaming sarà disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Häxan (1922)
Häxan è un film
horror muto svedese del 1922 scritto e diretto dal regista danese
Benjamin Christensen. Il film ha la forma di un
saggio visivo che presenta la storia della stregoneria e del
folklore occulto dal Medioevo all’epoca contemporanea. Il film
ritrae scenari che vanno dal capro espiatorio delle donne
vulnerabili nei processi alle streghe alle suore che si comportano
in modo caotico in un convento, in una sequenza che è probabilmente
il primo esempio di horror di suore.
Il film è un gioiello dell’horror
nordico ed è noto per essere uno dei classici dell’horror di
maggior qualità dell’epoca del muto. Sebbene Häxan sia oggi
considerato una parte essenziale della storia dell’horror, al
momento dell’uscita il film fu alternativamente elogiato per il
design della produzione e aspramente criticato per il suo contenuto
blasfemo. L’immaginario demoniaco di Häxan è sempre inquietante e
di grande impatto per l’epoca, con le sequenze che coinvolgono la
tormentata suora Cecilia (Clara Pontoppidan) che hanno influenzato
i futuri film di suore.
Immaculate (2024)
Diretto da Michael Mohan,
Immaculate è un film horror di genere
nunsploitation del 2024. Il film segue Cecilia (Sydney
Sweeney), una giovane donna americana che si
trasferisce in Italia per prendere i voti come suora. Tuttavia, al
suo arrivo, Cecilia si ritrova misteriosamente incinta in quello
che i responsabili del convento sostengono essere un miracolo, ma
Cecilia inizia a sospettare del loro coinvolgimento nella sua
situazione. Ispirandosi al classico film horror Rosemary’s Baby, il
film esplora la maternità in attesa da un punto di vista
orribile.
Sydney Sweeney si è dimostrata un’importante
voce emergente nel genere horror sia come protagonista che come
produttrice di Immaculate, dopo essersi innamorata della
sceneggiatura di Andrew Lobel nel 2014. La sua interpretazione nel
film è viscerale e impegnata, e la sua intensità eleva
l’incredibilmente inquietante scena finale del film. Il film fa un
uso fantastico della sua splendida ambientazione conventuale e
utilizza i temi della religione, della sessualità e dell’autonomia
corporea con grande efficacia, rendendo Immaculate uno dei
film horror più interessanti del 2024.
Immaculate in streaming sarà
disponibile sulle seguenti piattaforme:
I diavoli (The Devils – 1971)
The Devils è un
film horror storico di genere nunsploitation del 1971,
scritto e diretto dall’acclamato regista britannico Ken Russell. Il
film si basa sulla storia vera di Urbain Grandier, un sacerdote del
XVII secolo che fu giustiziato con l’accusa di stregoneria.
Ambientato principalmente in un convento, il film segue una suora
disturbata di nome Suor Jeanne des Anges (Vanessa Redgrave) che si
infatua di Grandier (Oliver Reed) e gli rivolge accuse di
possessione e blasfemia per nascondere la propria vergogna.
The Devils è uno dei più grandi
film horror britannici, caratterizzato da un’interpretazione
elettrizzante della Redgrave e da una splendida scenografia
storica. Tuttavia, a causa del sesso esplicito, della violenza e
della blasfemia, il film è stato pesantemente censurato al momento
dell’uscita e rimane tuttora controverso. Nel sottogenere della
nunsploitation, relativamente di nicchia,
The Devils è uno dei film più eleganti e ben fatti, nonché
uno dei più scioccanti, che lo colloca in cima a questa
lista.
I diavoli (The Devils) in streaming sarà disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Anche se la classificazione PG
rischia a volte di limitare la narrazione e il senso di un film,
molti di questi riescono comunque a conservarne le emozioni più
autentiche e un umorismo arguto e intelligente, che rende la
visione piacevole sia per gli adulti che per i più giovani. I
cinefili di Ranker hanno
dunque deciso quali film fantasy con classificazione PG meritano di
essere considerati dei classici imperdibili: ecco i risultati.
Una notte al museo (2006)
La componente fantasy si
amalgama ottimamente con quella comica in questo film del 2006 che
vede Ben Stiller nei panni di una nuova e
sfortunata guardia di sicurezza del Museo di Storia Naturale. Si
scopre, come da copione, che i reperti del museo hanno l’abitudine
di prendere vita dopo il tramonto, il che comporta non poche
difficoltà per questo buffo personaggio.
Con la partecipazione di Owen Wilson, Robin Williams e una serie di figure storiche,
Una Notte al museo è un’affascinante avventura
fantasy: non tutte le sequenze sono perfettamente calibrate, ma il
film è comunque realizzato con un perfetto senso dell’umorismo e
leggerezza tale da garantire una visione molto piacevole.
Dragon Trainer (2010)
Sin dalla sua uscita nel 2010, il
franchise di
Dragon Trainer, basato sull’omonima amata serie di
libri per bambini, è stato uno dei maggiori successi della
Dreamworks ed è facile capire perché.
Con un’eccellente animazione in 3D e
un cast vocale stellare che comprende Jay
Baruchel, Gerard Butler e Kristen
Wiig, il film era destinato fin da subito a essere un
successo. Inoltre, Dragon
Trainer presenta alcuni momenti ricchi di emozioni
davvero ben realizzati che contribuiscono a rendere il film ancora
più memorabile.
Beetlejuice (1988)
Anche quando Tim Burton realizza film adatti a un pubblico
più giovane, riesce comunque a trasmettere in toto la sua
immaginazione contorta e il suo oscuro senso dell’umorismo come
regista. Beetlejuice, la storia di una coppia appena
deceduta che chiede l’aiuto dell’iconico Betelgeuse per
perseguitare i nuovi abitanti della casa, ne è l’esempio
perfetto.
Beetlejuice contiene alcune battute esplicite
e diversi momenti horror ma paradossalmente questo contribuisce a
rendere la commedia fantasy un film perfetto per i più piccoli. Con
il successo dell’adattamento teatrale e un film sequel in
lavorazione con parecchio ritardo, è il momento perfetto per
rivisitare uno dei classici di Tim Burton.
Hook (1991)
Diretto da un maestro del fantasy
per famiglie come Steven Spielberg, Hook vede Dustin Hoffman nei panni del famigerato
capitano dei pirati e da Robin Williams in quelli dell’adulto e stanco
Peter Pan che deve tornare sull’Isola che non c’è
per riscoprire il suo passato. Con la presenza di nomi così
importanti e la colonna sonora di John Williams,
non sorprende che molti ricordino il film con affetto.
Prima che arrivasse Pirati
dei Caraibi, Hook rappresentava il film d’avventura sui
pirati che non si prendeva mai troppo sul serio per eccellenza.
Ancora oggi uno dei migliori film del genere,
Hook, grazie al suo fascino e un messaggio che
scalda il cuore, può essere apprezzato da chiunque si sia sentito,
almeno una volta nella vita, Peter Pan.
Il Signore degli Anelli (1978)
Da non confondere con l’adattamento
diPeter Jackson, classificato PG-13,
l’epopea fantasy animata di Ralph Bakshi ha
portato in vita il primo dei romanzi di Tolkien
nel lontano 1978. Interpretato dal compianto John
Hurt nel ruolo di Aragorn e da
Anthony Daniels, attore meglio conosciuto per aver
interpretato C3PO, nel ruolo di
Legolas, il film fu un tentativo carismatico di
adattare il lunghissimo romanzo.
Per certi versi, il film è ancora
più fedele ai romanzi rispetto alla sua controparte più recente, e
si concentra meno sulle parti di azione frenetica, prediligendo un
tono e un ritmo adatti a un pubblico di giovani spettatori. L’unico
aspetto negativo de Il Signore degli Anelli di
Bakshi è che non ha avuto sequel, dunque l’esperienza può
sembrare un po’ incompleta rispetto alla trilogia complessiva di
Jackson.
Harry Potter e il prigioniero di
Azkaban (2004)
Terzo film della serie di
Harry Potter e primo ad essere diretto da
Alfonso Cuarón, la cui visione registica
leggermente più dark non ha influito sulla classificazione di
questo capitolo, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban è uno
dei film preferiti dai fan. Con l’introduzione di un assassino in
fuga, un nuovo misterioso insegnante e dei terrificanti
Dissennatori che infestano Hogwarts, il film contiene alcuni dei
momenti davvero più spaventosi del franchise.
Tuttavia, l’affascinante senso di
meraviglia che ha caratterizzato i primi due film è parte
integrante di ciò che rende il film perfetto per il pubblico più
giovane e nostalgico per gli spettatori un po’ più anziani.
Inoltre, essendo uno dei film di Harry Potter più
accurati dal punto di vista narrativo, c’è un motivo in più per
guardarlo anche per i lettori.
Jumanji (1995)
Anche se la serie di film è
proseguita nel 2010 in modo del tutto inaspettato, c’è molto da
apprezzare del primo film di Jumanji che
ha introdotto al pubblico un particolarissimo gioco da tavolo
soprannaturale. I personaggi principali sono costretti a
collaborare per sconfiggere il pericoloso gioco, e far fronte alle
minacce della giungla che li sconvolgono ad ogni angolo.
Un cast di attori di talento e
alcuni effetti speciali da film ad alto budget, che non sono
invecchiati così male come sarebbe facile supporre, completano il
tutto e il film ha abbastanza assi nella manica da risultare sempre
divertente. Anche a 25 anni dalla sua uscita, Jumanji ha
un fascino che potrebbe persino collocarlo al di sopra delle sue
controparti moderne.
Harry Potter e la camera dei
segreti (2002)
Harry Potter e la camera dei segreti ha fatto
un ottimo lavoro nel proseguire con il tono e le tematiche
impostate dal primo film, adattando con grande cura la storia del
libro in cui, durante il secondo anno di Harry
all’istituto magico, la Camera dei Segreti viene aperta, lasciando
via libera a un mostro terrificante nella scuola.
Essendo l’ultimo film di
Harry Potter diretto da Chris
Columbus e l’ultimo con il compianto Richard
Harris nel ruolo di Silente, Harry Potter e la Camera dei Segreti conserva
un fascino gentile che manca ai successivi film di Harry
Potter, pur piacevoli a modo loro.
Star Wars (1977)
Anche con i sequel, i prequel, i
reboot e gli spin-off televisivi, c’è una magia intrinseca a
Star Wars: Una nuova speranza, che lo rende
ancora oggi l’avventura perfetta per le famiglie. Dal punto di
vista narrativo, Star Wars
è la semplice storia di un giovane bracciante che sogna l’avventura
in una galassia sotto il controllo di un impero malvagio, ma per la
storia del cinema è stato molto di più.
Con un successo mondiale e la
nascita di star del calibro di Luke Hamill,
Carrie Fisher e Harrison Ford, vale la pena guardare
l’originale Star
Wars, anche se il franchise, con tutte le nuove
aggiunte, può risultare difficile da seguire ad oggi. Questo è
comunque il momento ideale per rivedere la mistica interpretazione
di Obi-Wan Kenobi da parte di Alec
Guinness, prima che la nuova serie arrivi su Disney
Plus.
La storia fantastica (1987)
Anche se ogni anno escono nuove
avventure fantasy per famiglie, La storia Fantastica rimane ancora oggi il
migliore da guardare. Adattamento dell’omonimo romanzo di
William Goldman e sceneggiato dallo stesso, il
film mescola i topoi fiabeschi con la commedia e il romanticismo,
dando vita a una narrazione incredibilmente piacevole.
Ricco di personaggi iconici che
vengono citati frequentemente ancora oggi, la presentazione della
storia come se fosse letta da un vecchio a suo nipote non fa che
aumentarne l’atmosfera magica. Nonostante il modesto successo
ottenuto al momento dell’uscita, il film è oggi considerato a buon
diritto un classico del genere fantasy.
Il periodo più caldo dell’anno è
arrivato. L’estate è infatti la stagione che si aspetta con più
entusiasmo: i pensieri diminuiscono, aumentano invece i momenti di
aggregazione e convivialità, sbocciano folli amori e si vivono
esperienze indimenticabili, magari sulla spiaggia mentre si gode di
un tramonto mozzafiato. Da questo tempo della felicità e della
spensieratezza, il cinema ne ha tratto un filone, quello dei
film estivi – o anche summer movies – che
si inscrivono il più delle volte nel genere della commedia. Sono
pellicole in cui a prevalere è la componente
romance, le vacanze fra amici o una
storia di coming of age, avendo
sempre sullo sfondo l’incantevole mare di una suggestiva
ambientazione marittima. Ma quali sono i più bei film
estivi da guardare in questo periodo? Di seguito, alcuni
imperdibili.
The Last Song
Nel suo periodo più florido,
Miley Cyrus – nota principalmente per il ruolo della cantante
con la doppia vita in Hannah Montana – prende parte a The Last Song, adattamento cinematografico
dell’omonimo romanzo di Nicholas Sparks, il quale
scrisse anche la sceneggiatura. Diretto da Julie Anne Robinson, la
storia ruota attorno alla giovane Ronnie, costretta a passare
l’estate dal padre in una piccola cittadina della Carolina del
Nord. Seppur all’inizio sia restia a conoscere le persone del posto
– e anche molto scontrosa con il genitore – l’incontro con Will,
interpretato da
Liam Hemsworth, cambia la prospettiva in cui sta vivendo
l’estate. Lasciatasi andare a quei sentimenti nascenti, la ragazza
passerà un periodo indimenticabile, in cui alla fine riuscirà anche
a ricongiungersi con il padre, che solo alla fine scopre essere
malato terminale. The Last Song rientra nella cerchia dei
tipici film estivi in cui a regnare è l’amore e la
gioventù spensierata, nonostante il raggiungimento della felicità
comporti prima il superamento di ostacoli difficili. La stessa
Cyrus contribuì a comporre la colonna sonora, tanto che le canzoni
When I Look at You e Hope You Find It sono
tutt’oggi molto famose. Il film è attualmente disponibile
su Disney+.
Mamma mia!
Barche che veleggiano attorno alla
costa, un letto azzurro i cui rimbalzi dei raggi del sole sembrano
adornarlo di preziosi diamanti luccicanti. Casette blu oceano e
grezze stradine color sabbia. Hotel Villa Donna che campeggia sul
cucuzzolo dell’isolotto greco. Di cosa stiamo parlando? Di
Mamma mia!, ovviamente, film del 2008 diretto da Phyllidia
Llyod, ispirato all’omonimo musical teatrale in produzione dal
1999. Che a sua volta si adatta alle canzoni dello storico gruppo
svedese degli ABBA. Kalokairi è invece l’atollo paradisiaco felice
e immaginario su cui vengono ambientate le vicende di Donna e
Sophie, magistralmente interpretate da
Meryl Streep e
Amanda Seyfried: la prima alle prese con un passato confuso, di
cui facevano parte tre uomini diversi con i quali ha vissuto una
gioventù molto frenetica. La seconda con la curiosità di sapere chi
fra questi uomini sia il padre, poiché cerca colui che la potrà
accompagnare all’altare in vista delle nozze. Una storia semplice,
musicata e romantica, grazie a cui Mamma mia! ha ottenuto il
successo planetario, meritando così il sequel Mamma mia!
Ci risiamo, ben dieci anni dopo. Fra i film
estivi disponibili è forse quello che più fa sognare le
vacanze, da guardare magari proprio in riva al mare.
Disponibile su NOW o Prime
Video.
Dirty Dancing
Dirty Dancing non è solo presente nel gruppo dei
migliori film estivi da guardare, ma è anche un’opera iconica e
molto popolare, che ancora oggi fa sognare milioni e milioni di
spettatori. (I’ve Had) The Time of My Life, facente parte
della colonna sonora, è una delle canzoni estratte da un film
diventate più famose nella storia del cinema, ed è stata cantata e
ballata da intere generazioni. La storia si incentra su Frances
“Baby” Houseman, che va a passare l’estate del 1963 con la sua
famiglia nel fittizio resort Kellerman’s nelle Catskills. Durante
questo periodo, la ragazza fa la conoscenza dell’istruttore di
danza Johnny Castle. Seppur all’inizio fra loro ci sia qualche
tensione, i due finiscono per innamorarsi e mettersi insieme,
diventando così una delle coppie cinematografiche più amate di
sempre. Dirty Dancing è diretto da Emile Ardolino, e vanta un Oscar
e un Golden Globe per la miglior canzone per (I’ve Had) The
Time of My Life nel 1988. E’ disponibile su Netflix.
Prima dell’alba
Facente parte di una trilogia, in
cui sono compresi Before Sunset – Prima del tramonto e
Before Midnight, Prima dell’alba è fra i film estivi
che raccontano una love story consumatasi in una notte. Jesse e
Céline, uno giornalista americano e l’altra studentessa francese,
si conoscono su un treno diretto a Parigi. Ma prima che Jesse possa
dire addio alla ragazza, le propone di scendere con lui per passare
una notte a Vienna, con l’intento di conoscersi meglio. In quelle
ore passate insieme, i due impareranno a capirsi e ad amarsi, tanto
che all’arrivo dell’alba, seppur debbano dividersi, decideranno
comunque di non lasciarsi andare, dando una reale chance al loro
rapporto. L’atmosfera magica della città austriaca, accompagnata
dall’intreccio romantico della coppia e dalla chimica fra
Ethan Hawke e Julie Delpy, rendono Prima dell’alba un film dal grande fascino, ideale per
riempire una serata estiva, magari al chiaro di luna. Diretto da
Richard Linklater, con una sceneggiatura scritta a quattro mani
insieme a Kim Krizan, il film è disponibile a noleggio su
Prime
Video o Apple TV.
Chiamami col tuo nome
Come poteva essere l’estate
dell’83 nella campagna lombarda del Bel Paese? A questa domanda
risponde Luca Guadagnino nel 2017 con Chiamami col tuo nome, film che racchiude tutta la
bellezza del cinema estetizzante del regista, fatto di colori
pastello, atmosfere calde e amori in fioritura. La love story fra
Elio e Oliver si consuma nelle strade soleggiate e verdi del nord
Italia, ed è incorniciata dagli sfondi pittoreschi di una
suggestiva Crema. Il film può offrire una dolce carezza nei
pomeriggi estivi, ma anche una sensazione malinconica e nostalgica
che di solito si prova a settembre, quando questo afoso periodo
volge al termine. Elio, interpretato da un
Timothée Chalamet mai così meravigliosamente calato nel ruolo,
regala in parallelo un racconto di formazione profondo e toccante,
nel quale viene sottolineata l’importanza di conoscere a fondo se
stessi e le proprie pulsioni, imparando nel mentre a relazionarsi
agli altri. Chiamami col tuo nome ricorda sia l’estate romantica e
fiabesca di un tempo passato, che una storia di scoperte e crescita
interiore in cui riflettersi. Tratto dall’omonimo romanzo di André
Aciman, il film è disponibile su Netflix.
Vacanze romane
Facciamo un balzo nel
tempo e arriviamo al 1953, anno in cui esce Vacanze
romane, film in bianco e nero diretto da William Wyler. Sullo
sfondo di una Capitale in piena estate, abbracciati dalle
maestosità dell’Antica Roma, ci sono la principessa Anna e il
giornalista Joe Bradley che, incontratisi per caso dopo la fuga di
lei in Italia, vanno insieme alla scoperta delle bellezze italiche,
finendo per innamorarsi perdutamente. Fra le scene più belle il
bacio fra i due sulle sponde del Tevere e la corsa con la mitica
Vespa per le strade del Corso, diventata poi quest’ultima status
symbol del Bel Paese nel Dopoguerra. Vacanze romane,
nonostante sia uscito molti decenni fa, rimane un film
intramontabile, che ha reso celebre Audrey
Hepburn iniziandola ad una brillante carriera. La storia, che
racconta un grande amore sbocciato sotto il sole romano, è ideale
per chiunque abbia voglia di fare un tuffo nel cinema del passato,
facendosi cullare da un’atmosfera piena di fascinazione, adrenalina
e magia, tipica dell’estate. Vacanze romane è
disponibile su Prime
Video.
Luca
Fra i film
estivi da tenere in considerazione c’è poi Luca, pellicola d’animazione Pixar diretta da Enrico
Casarosa, e il cui melieu è ancora l’Italia, ma questa volta la
calda spiaggia ligure. Luca è una storia che, per i temi trattati, può
accogliere un pubblico molto eterogeneo, indirizzata sia ai piccoli
che ai grandi. Siamo nel 1959, e dalle acque cristalline di
Portorosso arriva Luca Paguro, un timido mostro marino
preadolescente. Dopo aver incontrarto un altro suo simile, Alberto
Scorfano, che lo incoraggia a esplorare la terraferma, il piccolo
mostriciattolo comincerà a scoprire le delizie del paesello sul
mare e conoscerà Giulia, con la quale inizierà una bellissima
amicizia. Come dice lo stesso regista (Disney News),
Luca è “una lettera d’amore alle estati della nostra
giovinezza – quegli anni formativi in cui stai ritrovando te
stesso.” Il film è stato candidato agli Oscar nella categoria
Miglior film d’animazione, ed è disponibile su Disney+.
Travolti da un insolito destino
nell’azzurro mare di agosto
Nel 1974 Lina Wertmuller
dirige un film in cui viene messo al centro il grande gap che vi è
fra le classi sociali, ma quanto un amore, seppur estivo ed
estemporaneo, possa annullarlo, seppur per poco. Travolti da un
insolito destino nell’azzurro mare di agosto è la storia di
Raffaella, moglie di un ricco milanese in vacanza su uno yacht
lussuoso, che ostenta continuamente la sua posizione da donna
benestante nei confronti del nocchiere, Gennarino Carunchio. Un
giorno Raffaella, svegliatasi tardi, vuole a tutti i costi che
l’uomo l’accompagni con una piccola barca sulla terraferma, per
poter raggiungere i suoi amici. I due però naufragheranno, e si
ritroveranno su un’isoletta sperduta dove, alla fine, si accenderà
la passione che li farà innamorare. Travolti da un insolito
destino nell’azzurro mare di agosto è uno di quei film
estivi – italiani – da riguardare almeno una volta l’anno.
Ironico, romantico e a tratti anche drammatico, il film è
disponibile su Prime
Video.
Sole a catinelle
Un altro film che rientra
nella categoria migliori film estivi è Sole a catinelle, produzione ancora una volta “Made in
Italy”, con protagonista
Checco Zalone nel suo elemento: la commedia satirica popolare.
Diretto da Gennaro Nunziante, Sole a catinelle si incentra sul
trentaseienne Checco, emigrato al nord Italia dal meridione che,
avendo promesso al figlio Nicolò una vacanza da sogno se avesse
preso voti alti alla fine della scuola, si vede costretto a
mantenere fede a quanto detto. Checco, però, è solo un venditore di
aspirapolveri, e per il lavoro che svolge non può permettersi dei
giorni a mare, così decide di partire all’avventura con Nicolò con
l’obiettivo di vendere qualche elettrodomestico. Nel loro viaggio
on the road, i due incontreranno Zoe e il figlio Lorenzo,
e faranno vivere loro un’estate divertente, spensierata ed
indimenticabile, nonostante la crisi finanziaria faccia da sfondo.
Il film è disponibile su Netflix,
Prime
Video e Disney+.
Quattro amiche e un paio di
jeans
Ultimo della lista dei
migliori film estivi, ma non per importanza, è
Quattro amiche e un paio di jeans, un adattamento
dramedy dell’omonimo libro di Ann Brashares, diretto da
Ken Kwapis e con quattro volti molto conosciuti:
Blake Lively,
Alexis Biedel,
America Ferrera e Amber Tamblyn. La storia segue quattro
amiche, Tibby, Lena, Carmen e Bridget che devono affrontare la loro
prima estate separate. Prima che questo avvenga, passano una
giornata all’insegna dello shopping, e si imbattono in un paio di
jeans che calzano bene a tutte. Le ragazze decidono così di
dividersi questi pantaloni che definiscono magici, scambiandoselo
ogni settimana e raccontandosi quello che succede loro quando li
indossano. Quattro amiche e un paio di jeans, oltre a
essere un film da guardare in estate, è anche un racconto di
crescita, in cui possiamo vedere l’evoluzione delle giovani, che da
adolescenti diventano donne. Il film è disponibile a
noleggio su Prime
Video.
Il numero di film
disupereroi è sempre più alto:
The Batman è stato il nono live-action con
protagonista il Cavaliere Oscuro, mentre Thor – Love and Thunder sarà il 29esimo film MCU. Visto il successo degli eroi dotati di
superpoteri negli ultimi tempi, viene spontaneo chiedersi quali
siano i migliori. A rispondere alla domanda ci ha pensato
IMDb: ecco la classifica – e i voti – dei film di
supereroi più amati e più di successo di sempre.
Guardiani della Galassia (2014) –
8.0
In streaming su Disney+
Battendo Deadpool di 100.000 voti, il film di
supereroiGuardiani della Galassia si
posiziona al decimo posto. Casualmente, è anche il decimo film
dell’MCU. È quasi difficile
credere che si svolga nello stesso universo dell’altro live-action
del 2014 prodotto dal franchise,
Capitan America: Soldato d’inverno.
Guardiani della
Galassia non è solo un film a fumetti, ma è anche un
thriller di spionaggio serio e realistico. Oggi il genere dei
supereroi sembra tendere sempre più verso il cupo, mentre questo
lungometraggio ha mostrato come un film di supereroi può essere
anche una commedia senza diventare però una parodia di basso
livello.
The Avengers (2012) – 8.0
In streaming su Disney+
The
Avengersè stato non solo il film di maggior successo
al botteghino del 2012, ma ha anche dimostrato la forza dell’idea
di universo condiviso, e quindi anche
dell’MCU.
Ancora oggi dopo 10 anni, The
Avengers è nella top three dei film più proficui di sempre.
Con curiose dinamiche tra i personaggi, grazie agli attributi unici
di ogni supereroe e per le citazioni iconiche, il
lungometraggio è riuscito a far innamorare il pubblico di tutto il
mondo della squadra dei Vendicatori, portando grande luce
sul franchise.
Logan (2017) – 8.1
In streaming su Disney+
Logan –
The Wolverineè un film di
supereroi non convenzionale. Quale altra
storia sceglie di uccidere il proprio protagonista? La maggior
parte dei franchise tradizionali, seguendo l’esempio dei
fumetti, non osa dare un taglio così netto e far finire il proprio
universo. Solitamente, anche se alcuni personaggi possono morire, e
alcuni di questi potrebbero non risorgere, l’universo – e il
marchio – continuano a vivere. Questo non è il caso di
Logan.
Come film conclusivo per l’attore
originale degli X-Men
Hugh Jackman (e originariamente anche Patrick
Stewart), Logan mostra cosa succede quando la
fantasia finisce ed entra in gioco la realtà, portando violenza e
morte. Il film è eroico e drammatico e segna un degno epilogo per
il suo protagonista.
Batman Begins (2005) – 8.2
In streaming su Prime Video
Esisteva già una versione
di Batman di Tim
Burton, ma la trilogia di Christopher
Nolan è quella più amata dal pubblico. Questo è il reboot
che ha reso celebre il personaggio in live-action.
In particolare,
Batman Begins ha reinventato Batman e
questa reinterpretazione ha anche agito come una reinvenzione
dell’intero genere dei supereroi. Sia Iron
Man (e quindi i Marvel
Studios nel loro complesso) che Man of
Steelhanno preso spunto da
Nolan per la narrazione della storia
d’origine di un personaggio e per la creazione di un mondo
immaginifico. A parte la sua rilevanza, il film è anche una storia
avvincente su Batman e sulla sua relazione con Gotham
City.
Spider-Man: No Way Home (2021) –
8.3
A noleggio su Apple TV e Prime
Video
Un altro iper-successo al
botteghino. Spider-Man: No Way Home ha incassato 1
miliardo di dollari. Questo terzo capitolo è stata la
degna conclusione della trilogia MCU su
Peter Parker (Tom
Holland). Con il ritorno sullo schermo degli
Spidey di Maguire e di Garfield, il film non solo ha mostrato per la
prima volta sullo schermo tre versioni di uno stesso eroe, ma ha
attirato un grosso bacino di pubblico.
In Spider-Man:
No Way Home, i tre supereroi sulla scena hanno veicolato
un messaggio importante di collaborazione e responsabilità: non a
caso, il film MCU ha
conquistato i fan.
Spider-Man: Un nuovo universo
(2018) – 8.4
In streaming su Disney+
Il successo di No Way Home è indubbiamente legato alla fama dei
film sull’Uomo Ragno che l’hanno preceduto, anche a
quello di Spider-Man: Un Nuovo
Universo. Il lungometraggio d’animazione non si è
dimostrato un successo al botteghino, ma è stato apprezzatissimo
dal pubblico e ha addirittura vinto l’Oscar come il miglior
film d’animazione.
Tre anni prima che l’MCU
iniziasse ad approcciarsi all’idea di Multiverso, questo
film ha dimostrato che il pubblico era in grado di accettare
l’esistenza di diversi Spider-Man e la presenza di diverse
realtà. Non a caso, i fan sono in trepidante attesa per l’uscita
del
sequel del film: Spider-Man: Across the Spider-Verse.
Avengers: Infinity War (2018) –
8.4
In streaming su Disney+
L’hype attorno a
Avengers:
Infinity War era altissima. Il primo trailer ha accumulato
centinaia di milioni di visualizzazioni su YouTube. Oggi
possiamo dire che il film ha raggiunto e superato le
aspettative. Dopo un decennio di lavoro, nel 2018 il
franchise ha messo in scena un live-action che
racchiude i 17 film MCU
precedenti.
Vedere tutti i principali supereroi
del franchise insieme sullo schermo è stato sensazionale e
grandioso. Il film crossover è riuscito a
combinare novità e tratti tipici dei personaggi, dando origine a
scene epiche e a citazioni indimenticabili.Con la metà degli eroi
trasformati in polvere, Infinity
Warha messo in mostra una tragedia su larga
scala, passando al capitolo successivo un testimone tutt’altro che
leggero.
Avengers: Endgame (2019) – 8.4
In streaming su Disney+
La seconda metà di
Infinity War,
Avengers: Endgame è essenzialmente un film di
supereroi che parla di un viaggio nel tempo e di una rapina.Dal momento che metà
del cast di Infinity
War è rimasta fuori gioco fino alla battaglia finale,
Endgame si è concentrato sui
pochi sopravvissuti, ossia i veterani
dell’MCU.
La tragica prospettiva lasciata dal capitolo
precedente ha trovato un risvolto positivo in
Endgame, ma anche questo film ha mostrato alcune
morti irreversibili.Natasha e Tony hanno
sacrificato le loro vite per salvare l’universo, mentreSteve Rogers
finalmente ha potuto ritirarsi ed essere felice. Indubbiamente, il
carico emotivo del film ha commosso e conquistato il
pubblico.
Il cavaliere oscuro – Il ritorno
(2012) – 8.4
In streaming su Prime Video
Nel 2012,
mentre il successo dell’MCU stava esplodendo con
The Avengers, un’importante trilogia si concludeva
con Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Come Logan,
anche questo film esplora ciò che accade quando il viaggio di un
eroe giunge al termine.
Questo film di
Nolan è stato un enorme
successo. L’unica ragione per cui Il ritorno potrebbe essere considerato una delusione è
per le aspettative astronomiche stabilite dal suo predecessore
nonché suo unico rivale…
Il cavaliere oscuro (2008) –
9.0
In streaming su Prime
Video
Il grande vincitore di questa
classifica è Christopher Nolan con la sua trilogia
su Batman. IMDb ha inserito tutti e
tre i lungometraggi nella sua lista dei migliori film di
supereroi e al primo posto troviamoIl
Cavaliere Oscuro.
Una nota di merito del
lungometraggio va sicuramente alla storia, davvero guidata dal
Joker di Heath Ledger. Il cattivo e
Batman si ritrovano incastrati in una lotta epica per
l’anima di Gotham. Il conflitto è principalmente
ideologico: entrambi vogliono dimostrare che la loro visione
del mondo è corretta: ordine e decenza si scontrano quindi con caos
e distruzione. Riprendendo un tema mitico, Il cavaliere
oscuro sbaraglia la concorrenza e conquista il grande
pubblico.
Sarebbe bello ripercorrere i
successi di Dame Maggie Smith sul grande schermo
in circostanze più felici, ma lo facciamo comunque ora, per
celebrarla data la sua scomparsa all’età di 89 anni. L’attrice britannica si è
lasciata alle spalle una bella eredità, visto che i suoi primi
ruoli sul palcoscenico risalgono agli anni Cinquanta. A partire
dalla metà e dalla fine degli anni Sessanta ha iniziato a ottenere
ruoli cinematografici di rilievo ed è rimasta attiva fino al 2023,
anno in cui è uscito il suo ultimo film,
Il club dei miracoli.
La Smith è stata molto più
di un’attrice cinematografica, ricevendo consensi sul palcoscenico
e anche nel mondo della televisione, quest’ultimo in gran
parte grazie a Downton Abbey (2010-2015).
Quello che segue è un focus sui film usciti nelle sale
cinematografiche in cui è apparsa, tenendo conto sia della qualità
del film nel suo complesso che della grandezza/impatto del ruolo da
lei interpretato (il che significa anche niente documentari, anche
se una menzione d’onore va al divertente e sentito Un
tè con le regine del 2018).
Maggie Smith ha vinto il suo
secondo Oscar in modo un po’ sorprendente per
California Suite, un risultato
impressionante se si considera che per vincere ha dovuto
distinguersi all’interno di un cast fenomenale. Il numero di grandi
nomi presenti nel film è il motivo principale per guardarlo, perché
California Suite vede anche la partecipazione di attori
del calibro di Jane Fonda, Alan
Alda, Michael Caine, Walter
Matthau, Elaine May e Richard
Pryor.
Si tratta di una dramedy incentrata
sui personaggi, che salta tra varie coppie, tutte
alloggiate al Beverly Hills Hotel e alle prese con vari dilemmi
personali/romantici. Trattandosi di una sorta di film
antologico, la coerenza non è la parola d’ordine del giorno, ma c’è
abbastanza valore di intrattenimento e comicità da renderlo una
visione solida. Inoltre, è divertente il fatto che il personaggio
di Smith sia un’attrice candidata all’Oscar che si sta preparando
per gli Academy Awards, e che poi ne vinca davvero uno grazie a
California Suite.
Anche se la storia comica di
In viaggio con la zia non vi convincerà del tutto,
il film regge per il suo aspetto e per la presenza
di una delle sei interpretazioni di Maggie Smith nominate agli
Oscar. L’attrice interpreta la zia titolare e il film
ruota attorno al fatto che la zia trascina con sé il nipote in una
serie di avventure, soprattutto per riallacciare i rapporti con un
vecchio amante.
In viaggio con la
zia è un film vecchio stile, che forse è stato un po’
dimenticato con il passare dei decenni, ma è una commedia
abbastanza decente che regge abbastanza da essere più che
guardabile. Il fatto che un film per il quale ha ricevuto una
nomination all’Oscar sia stato in qualche modo insabbiato, con il
passare del tempo, è anche una prova di quanto la Smith abbia
recitato. Il film in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Come California Suite,
Marigold Hotel ruota attorno a
un gruppo di personaggi che (come è ovvio) soggiornano in un hotel,
e vanta anche un cast d’eccezione di cui fa parte Maggie
Smith. A lei si aggiungono altri attori britannici
degni di nota – e più anziani – comeBill Nighy, Tom Wilkinson
e Judi Dench.
Dal punto di vista narrativo,
Marigold Hotel si mantiene piuttosto sciolto, ruotando
intorno ad alcuni pensionati che si recano in India e scoprono che
l’hotel in cui alloggiano è meno lussuoso di quanto erano stati
portati a credere, ma che, come è prevedibile, si lasciano
conquistare e si scoprono affascinati dall’intera esperienza.
Il film spera che anche gli spettatori ne escano
affascinati, e la maggior parte delle persone dovrebbe
farlo. Forse non è un film per i cinici o per i duri di
cuore, ma chiunque cerchi qualcosa di piacevole, leggero e molto
britannico troverà probabilmente questo film interessante.
Marigold Hotel in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Film fantasy uscito qualche anno
prima che Maggie Smith diventasse famosa per aver recitato in
un’altra serie di film fantasy, Il giardino
segreto è un adattamento dell’omonimo romanzo per
bambini del 1911. La trama riguarda una ragazzina che viene mandata
a vivere con lo zio nel suo castello dopo che i suoi genitori sono
stati uccisi; il castello in questione finisce per essere insolito
e magico.
Nel complesso è un film
molto delicato che, pur essendo tratto da un libro per bambini, non
è esclusivamente per bambini. In effetti, Il giardino
segreto sembra provenire da un’altra epoca, dato che molti
film per bambini di oggi sembrano essere un po’ più selvaggi e ad
alta energia, ma gli spettatori più giovani con una discreta
capacità di attenzione – e gli spettatori più anziani che si
sentono ancora giovani nel cuore – probabilmente troveranno questo
film coinvolgente. Il film in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Assassinio sul
Nilo del 1978 è forse il miglior adattamento
cinematografico dell’omonima storia di Agatha
Christie. È un film con al centro il sempre divertente
Hercule Poirot e ha un’ambientazione e un’atmosfera particolari,
grazie al fatto che si svolge in Egitto. Gran parte della vicenda
si svolge a bordo di una lussuosa nave da crociera, con vari
passeggeri potenzialmente sospettati di omicidio quando una giovane
donna benestante viene misteriosamente uccisa.
Si tratta di un giallo/thriller
ben ritmato e divertente, che si aggiunge a
Assassinio sull’Orient Express del
1974 come adattamento di Agatha Christie degli anni Settanta dal
cast fantastico. In questo caso si ottiene più o meno
quello che ci si aspetterebbe da un adattamento diMorte sul Nilo, ma è tutto molto
efficiente e ben messo insieme, e vale la pena di vedere un gruppo
di grandi attori che si scambiano battute l’un l’altro. Il film in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Adattamento di
Shakespeare e contemporaneamente una sorta di
film di guerra insolitamente avvincente,
Riccardo III ha uno stile unico e
una recitazione fantastica. Ian McKellen interpreta il ruolo principale ed
è indubbiamente la star dello spettacolo (è stato anche accreditato
come co-sceneggiatore della sceneggiatura adattata). Riccardo
III si svolge negli anni ’30, invece dell’ambientazione
originale (e più accurata dal punto di vista storico) del 15°
secolo.
È una tragedia shakespeariana,
quindi ci sono una marea di intrighi, tradimenti e morte, alcuni
dei quali sono in qualche modo oscuramente satirici, per il modo in
cui commentano l’ascesa del fascismo negli anni che precedono la
Seconda Guerra Mondiale.
Ian McKellen
è tutt’altro che l’unico attore a stupire: Maggie Smith,
Annette Bening, Jim Broadbent,
Robert Downey Jr. e
Kristin Scott Thomas sono tutti bravissimi. Il film in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Includere più di un film
di Harry Potter in una classifica
come questa significherebbe escludere diversi altri film iconici in
cui è apparsa Maggie Smith. Inoltre, cercare di scegliere un solo
film di Harry Potter significherebbe snobbarne altri, dato
che l’intera serie è di qualità piuttosto elevata. Quindi,
anche se si tratta di barare un po’, vale la pena di citare
tutti gli
otto film di Harry Potter, soprattutto perché la
Smith è bravissima in ognuno di essi.
È il ruolo per cui oggi è forse più
conosciuta, ed è uno degli attori più appropriati dell’intera
serie, incarnando la professoressa
Minerva McGranitt al punto che è difficile tornare a leggere i
libri senza immaginarla. L’attrice alterna in modo
eccellente il suo essere calorosa, divertente e sorprendentemente
intimidatoria, e ha svolto un ruolo fondamentale nel far funzionare
così bene l’intera serie di film. I film di Harry Potter in
streaming sono disponibili sulle seguenti piattaforme:
Per quanto riguarda i drammi romantici d’epoca,
Camera con
vista è spesso considerato uno dei migliori.
È un film ampio, vecchio stile (in senso buono) e molto
britannico, che segue una giovane donna che incontra un
uomo durante un viaggio in Italia e se ne innamora, per poi
aggiungere complicazioni al suo ritorno alla vita ordinaria in
Inghilterra.
Camera con vista è interpretato da
Helena Bonham Carter e Julian
Sands nei ruoli principali, con la partecipazione di una
Maggie Smith nominata all’Oscar, di Judi Dench e di un
giovanissimo – e non altrettanto famoso – Daniel Day-Lewis. Camera con
vista si svolge lentamente ma inesorabilmente, ed è bellissimo
in ogni sua parte, mentre cattura lo spirito e l’atmosfera generale
del suo materiale di partenza, l’omonimo romanzo del 1908 di
E. M. Forster. Il film in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
L’ultima interpretazione di Maggie
Smith, nominata agli Oscar, è stata quella in
Gosford Park dove, come in
California Suite, ha finito per emergere all’interno di un
enorme cast d’insieme. È impossibile parlare in modo appropriato di
tutte le persone che compaiono qui, ma questo è normale quando
si tratta di Robert Altman. Qui, Smith è
affiancato da attori del calibro di Michael Gambon,
Kristin Scott Thomas,
Charles Dance, Ryan Phillippe, Stephen Fry, Clive Owen,
Helen Mirren, Emily Watson e Derek Jacobi, solo per citarne
alcuni.
Gosford Park è
tecnicamente incentrato su un misterioso omicidio con numerosi
sospetti, ma Altman non si preoccupa del mistero come ci si
potrebbe aspettare da un giallo di Agatha Christie, ad esempio. Per
buona parte si tratta di un esame della disuguaglianza di classe e
di ricchezza, con personaggi di vari status sociali che coesistono
e si scontrano in una casa di campagna inglese. Il film bilancia
bene i toni e i generi, è ricco di grandi interpretazioni e si
colloca tra i migliori film di Altman. Il film in streaming
è disponibile sulle seguenti piattaforme:
La strana voglia di
Jean (The Prime of Miss Jean Brodie) è il film che ha
fatto vincere a Maggie Smith il suo primo Oscar e può essere
considerato come uno dei più importanti per la sua carriera
cinematografica in generale; se non è stato un ruolo da star,
tecnicamente parlando, è stato almeno uno di quelli che ha
dimostrato che poteva portare avanti un film. È lei il personaggio
principale e la sua interpretazione è la ragione principale per
guardare il film. Per questo, deve essere considerato uno dei suoi
migliori e più importanti.
La storia di The Prime of Miss
Jean Brodie è in gran parte incentrata su un’insegnante
schietta che si scontra con le figure autoritarie della sua scuola,
mentre concentra la sua attenzione su un piccolo gruppo di
dodicenni impressionabili. È un dramma incentrato sul
personaggio, con al centro una protagonista
insolita e complessa, e il film funziona così bene perché
la Smith è stata in grado di scomparire nel personaggio in modo
così efficace. Il film in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Almeno dagli anni ’60, i film di
arti marziali sono sempre stati una fonte di intrattenimento
affidabile per tutti gli appassionati del genere d’azione. Se un film enfatizza il combattimento
corpo a corpo, con o senza l’uso di armi, e (di solito) ha
un’azione costante, potrebbe essere considerato un film di arti
marziali. Molti film di arti marziali, anche se non tutti, sono
realizzati in Asia.
Concentrandoci solo sui film di
kung fu, però, si tratta di film di arti marziali che di
solito si concentrano su scene di arti marziali più realistiche e
tendono a essere realizzati a Hong Kong. Ai fini della
presente trattazione, il termine “film di kung fu” sarà un po’ più
ampio, con l’inclusione di alcune voci leggermente fantastiche e/o
fantascientifiche, nonché di un film che è stato effettivamente una
produzione americana (solo uno, però). Ma l’epoca di uscita di
questi film li mantiene un po’ più di nicchia, dato che i seguenti
sono stati tutti distribuiti negli anni ’90.
Iron
Monkey (1993)
Yuen Wo-Ping è un
nome che si è abituati a vedere se si è fan dei film di arti
marziali, in quanto è forse più noto per essere un coreografo
d’azione, con le sue abilità utilizzate in tale veste per film come
Kill Bill e Kung
Fu Hustle. Ma è stato anche il regista di molti film
di kung fu avvincenti, tra cui Iron
Monkey del 1993.
Come regista, si è ben associato a
un’altra leggenda del genere delle arti marziali, Donnie
Yen, con la storia di un bandito mascherato
che deruba i corrotti e i ricchi come un Robin Hood con abilità nel
kung fu. La narrazione in sé è piuttosto semplice, anche
per gli standard dei film di arti marziali (il suddetto bandito che
si fa dei nemici e tutto il resto), ma è diretta in modo divertente
e le scene d’azione sono più che soddisfacenti.
Riki-Oh: The Story of Ricky
(1991)
Riki-Oh: The Story of
Ricky è un film di serie B piuttosto gonzo che
sfida la facile categorizzazione, essendo una miscela gloriosamente
disordinata di azione intrisa di sangue e assurda commedia
dark, pur essendo tecnicamente un dramma carcerario. Il
personaggio centrale è imprigionato in una prigione terribilmente
violenta e trascorre la maggior parte del film cercando di farsi
strada tra i vari nemici che gli si parano davanti, perché è sulla
lista dei bersagli di alcune persone pericolose.
È una scusa per una violenza
comicamente cruenta, che fa di Riki-Oh: The Story of Ricky
uno dei film di arti marziali più estremi di tutti i tempi.
È il genere di film che si potrebbe definire non adatto ai deboli
di cuore… ma d’altra parte, spinge le cose a un livello
talmente ridicolo che anche gli schizzinosi potrebbero essere in
grado di gestirlo, grazie al fatto che l’intero film è
così lontano dalla realtà.
Tai Chi Master (1993)
Un altro film di Yuen Wo-Ping e,
cosa ancora più impressionante, Tai-Chi
Master è uscito lo stesso anno del già citato
Iron Monkey (il che significa che Steven Spielberg non è stato l’unico
regista ad avere un 1993 particolarmente prolifico). Il film
parla di due amici d’infanzia che, in età adulta, si trovano su
fronti opposti di un conflitto più ampio, che porta a una serie di
scontri inevitabilmente infuocati tra i due.
Tai-Chi Master ha una
tonalità un po’ strana, che mette in equilibrio alcuni momenti più
melodrammatici con una commedia piuttosto ampia, pur essendo
(ovviamente) ricco di azione. Ma tutto questo si traduce in
qualcosa di divertente, con qualcosa da offrire a chiunque,
anche a chi non ha molta familiarità con il genere delle arti
marziali. Inoltre, la presenza di attori del calibro di Jet
Li e Michelle Yeoh non guasta di certo.
Green
Snake (1993)
Più che un film d’azione,
Green Snake è un film d’amore
fantastico che presenta alcuni elementi legati alle arti marziali,
anche se le scene sono poco frequenti. Anche la premessa è
piuttosto stravagante e difficile da descrivere: si tratta di due
sorelle che sono serpenti in grado di travestirsi da umani… ma una
lo fa con molta più facilità dell’altra.
La più “umana” delle sorelle si
innamora di un uomo umano, complicando ulteriormente il legame tra
le sorelle. Green Snake si attiene bene
al suo tono unico ed è spesso sorprendente e persino
onirico. Dà vita a un’antica fiaba popolare cinese con
colori vivaci e alcune sequenze molto creative, e presenta un
po’ di azione fantastica di arti marziali per buona
misura.
Fist of
Legend (1994)
Per quanto riguarda i film
d’azione e di kung fu, Fist of Legend
è uno dei migliori: pochi altri generi vengono esplorati, per non
intralciare l’azione. Il film segue un giovane studente di arti
marziali che vuole vendicare il suo maestro, morto in
combattimento, affrontando studenti giapponesi addestrati alle arti
marziali che hanno legami con quanto accaduto al suo ex
maestro.
Si tratta di un nobile remake di
un classico di Bruce Lee, Fist of
Fury, e onestamente offre lo stesso risultato di
quel film, con una sensazione di maggiore velocità e modernità.
Entrambi i film meritano comunque di essere visti da tutti
gli appassionati di cinema di kung fu, e anche se Bruce
Lee non sarà mai completamente sostituibile, Jet Li si avvicina al
carisma e alla presenza sullo schermo di Lee, affermandosi come uno
dei grandi della sua generazione.
Senza nome e senza regole
(1998)
Jackie Chan ha
probabilmente dato il meglio di sé negli anni ’80, e si può
affermare che niente è meglio di Police
Story del 1985. Alla fine degli anni Novanta ha
raggiunto il successo a Hollywood, ma anche in quel decennio è
riuscito a realizzare una buona dose di grandi film di Hong Kong.
Tra questi, Who Am I? potrebbe essere il
più sottovalutato; non è un film perfetto, in ogni caso, ma è
spesso emozionante ed estremamente divertente.
È un po’ più di un semplice film di
arti marziali, con una trama piuttosto sciocca che coinvolge la CIA
e l’amnesia… ma si spera che, prima che possiate alzare gli occhi,
l’azione colpisca e colpisca duro. Who Am
I?contiene alcune delle migliori sequenze di
combattimento, scene di inseguimento e grandi acrobazie di Jackie
Chan e, sebbene si tratti di una visione non uniforme, il
materiale che funziona davvero è senza dubbio impressionante.
Once Upon a Time in China
(1991)
Once Upon a Time in China è uno dei
tanti film su Wong Fei-hung, una figura
leggendaria che visse dal 1847 al 1925 e che ebbe una vita
chiaramente ispirata (e, in realtà, era abile nelle arti marziali).
Once Upon a Time in China si svolge alla fine dell’800 e
vede un attore di arti marziali, adeguatamente leggendario,
interpretare Wong Fei-hung: Jet Li.
Basato su eventi reali, senza
necessariamente seguirli esattamente, Once Upon a Time in
China segue a grandi linee Wong Fei-hung che affronta vari
avversari stranieri in Cina (non c’è da sorprendersi, visto il
titolo). Ha anche un’atmosfera piuttosto epica, essendo un film
probabilmente più grande della maggior parte di quelli sopra citati
e offrendo un impressionante senso di spettacolarità
insieme a pezzi d’azione affidabili e forti.
Wing Chun (1994)
Un altro film di Yuen Wo-Ping e,
come Tai-Chi Master, anche
Wing-Chun è interpretato da
Michelle Yeoh. Anche questo è uno di quei film a cui si è
accennato in precedenza che evita di essere un film di kung fu in
senso tradizionale, dato che qui c’è un leggero senso di
fantasticheria, ma èun film di arti
marzialitalmentesottovalutato e complessivamente grandiosoche vale la pena di citarlo a prescindere.
La trama, più o meno, vede il
personaggio di Yeoh che deve costantemente dimostrare la propria
bravura in un mondo relativamente dominato dagli uomini, cosa che
fa di volta in volta, di solito impegnandosi in qualche azione
spettacolare. Wing-Chun è anche abbastanza divertente e
leggero, ma Michelle Yeoh e la qualità delle sequenze di
combattimento si rivelano le attrattive principali del film, e
queste cose rendono l’intero film più che meritevole.
Matrix (1999)
Iniziando una serie piena di
grandi scene d’azione, Matrix è, ovviamente, più di
un film di arti marziali o di kung fu. È anche un’opera di
fantascienza innovativa e, sebbene sia ricco di azione,
l’azione è molto più di quella tradizionale delle arti marziali.
C’è una grande quantità di sparatorie mescolate al kung fu, ma il
tutto è fatto in modo magistrale e sembra il meglio di entrambi i
mondi.
Inoltre, è difficile guardare oltre
Matrix quando si parla di film significativi sul kung fu
su scala internazionale, dato che questo sarebbe stato
un’introduzione a questo stile d’azione per molti al di fuori dei
territori in cui il cinema di arti marziali era più comune.
Inoltre, sebbene il film sia stato diretto dalle sorelle
Wachowski, Yuen Wo-Ping ha avuto un ruolo importante nell’aiutare
l’azione a essere così buona, dato che è stato accreditato
per le coreografie dei combattimenti.
Drunken Master II
(1994)
Tra i vari film di Jackie Chan
ambientati a Hong Kong e prima di Hollywood, l’unico che potrebbe
reggere il confronto con Police Story è
Drunken Master II. Inoltre, Police
Story è contemporaneamente un thriller poliziesco e un film di
arti marziali, mentreDrunken Master
IIè unesempio più puro
di film di arti marziali, grazie alla sua
ambientazione storica e all’attenzione per i combattimenti corpo a
corpo… oltre ad alcune scene comiche piuttosto sciocche, per buona
misura.
Ma il materiale non d’azione, anche
se non è male, può essere preso o lasciato quando le sequenze di
arti marziali vere e proprie sono così perfette.
Drunken Master II ha alcune delle migliori scene
d’azione della storia del cinema, indipendentemente dal
sottogenere. Sia che Jackie Chan stia affrontando numerosi nemici
contemporaneamente, sia che sia impegnato in una battaglia più
feroce e intima, Drunken Master II è assurdamente
eccitante e dinamico dal punto di vista dell’azione e si pone come
il miglior film di kung fu degli anni ’90.
Lo Studio Ghibli è
stato fondato quasi 40 anni fa ed è stato a lungo tenuto in grande
considerazione per i film anime che ha prodotto
dal 1985 in poi. Hayao Miyazaki è il nome più importante
associato all’azienda, essendo uno dei suoi co-fondatori e avendo
diretto il maggior numero di lungometraggi durante la sua attività,
anche se non è l’unico regista a essere dietro ai film prodotti dallo Studio Ghibli.
Anche uno degli altri co-fondatori,
Isao Takahata, ha girato film per lo
Studio Ghibli e ci sono molti altri registi di
rilievo, tra cui Goro Miyazaki, figlio di
Hayao Miyazaki. I film diretti da Hayao
Miyazaki sono tutti fantastici (ovviamente), ma per
evidenziare il lavoro degli altri registi dello Studio Ghibli,
questi film sono tra i migliori usciti dallo studio che non hanno
avuto Hayao Miyazaki come regista (anche se ha
avuto crediti di co-scrittura e/o produzione per alcuni di
essi).
La collina dei papaveri di Goro
Miyazaki (From Up on Poppy Hill, 2011)
Se il miglior film sulle Olimpiadi
di Tokyo del 1964 resta il documentario Tokyo Olympiad,
From Up on Poppy Hill è un’interessante storia “pre-olimpica”.
È ambientato nel 1963 e coinvolge gli studenti che lottano per
salvare la loro sede scolastica dalla distruzione, mentre i
preparativi per le Olimpiadi – con tutti gli sviluppi edilizi che
ne conseguono – minacciano il loro status quo.
Per gli standard dei film anime, il
film è molto concreto e, mentre molti film dello Studio Ghibli si
immergono in territori più fantastici, la natura “terrena” di From
Up on Poppy Hill può essere in qualche modo rinfrescante. Il suo
approccio è un po’ “slice of life”, con un’atmosfera abbastanza
rilassata per gran parte della narrazione, con piccole esplosioni
di dramma qua e là, tra cui una potenziale storia d’amore che
sicuramente non va nella direzione che la maggior parte delle
persone si aspetta…
La collina dei papaveri di
Goro Miyazaki (From Up on Poppy Hill) in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Arrietty – Il mondo segreto sotto
il pavimento di Hiromasa Yonebayashi (2010)
Hiromasa
Yonebayashi è la persona più giovane ad aver diretto un
lungometraggio per lo Studio Ghibli: il suo debutto è stato il
sottovalutato Arrietty – Il mondo segreto sotto il
pavimento, uscito l’anno in cui ha compiuto 37 anni.
Yonebayashi ha lasciato gli Studi Ghibli per lavorare allo Studio
Ponoc nel 2015, ma ha diretto due film per lo Studio Ghibli e il
suo lavoro come animatore per lo studio potrebbe essere visto fino
al 2023, con The Boy and the Heron (che è stato in
produzione per un po’).
Arrietty – Il mondo segreto
sotto il pavimento è un altro film tranquillo, un po’
rilassato e delicatamente fantastico dello Studio Ghibli, che
racconta il legame tra un ragazzino e una ragazzina, anch’essa
minuscola, che vive nella casa del ragazzo (di dimensioni normali)
con la sua famiglia. È bello da vedere e c’è un innegabile
fascino/novità nel vedere una rappresentazione del mondo normale da
una prospettiva molto irregolare.
Arrietty – Il mondo segreto
sotto il pavimento in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
La ricompensa del gatto (The Cat
Returns)
La ricompensa del gatto è quasi un sequel di
un altro film dello Studio Ghibli del 1995 (di cui parleremo più
avanti), anche se definirlo uno spin-off sarebbe più corretto. È
forse il film dello Studio Ghibli con più gatti in assoluto (mi
dispiace, Il mio vicino Totoro e il tuo cat-bus), con la
storia di una ragazzina che salva un gatto che finisce per essere
il sovrano di un Regno dei Gatti, dove viene naturalmente
trasportata.
È un film che evoca un mondo
fantastico particolarmente strano, anche per gli standard dello
Studio Ghibli, e anche se dura solo 75 minuti, a volte può sembrare
un po’ selvaggio e travolgente. La breve durata e il collegamento
con un altro film (anche se non altrettanto valido) fanno sì che Il
ritorno del gatto risulti un po’ debole rispetto ad altri film
dello Studio Ghibli, ma è comunque solido per quello che è, e
rimane innegabilmente creativo e distintivo.
La ricompensa del gatto
(The Cat Returns) in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
La tartaruga rossa (La Tortue
rouge)
Ecco qualcosa di un po’ diverso:
La tartaruga rossa è stato prodotto in parte
dallo Studio Ghibli e in parte da un gruppo di società francesi, ma
ha anche un regista olandese: Michael Dudok de Wit. Un’altra
caratteristica che contraddistingue La tartaruga rossa è la
mancanza di dialoghi, che rende le cose più tranquille e universali
che mai, con l’ambientazione del film su un’isola deserta.
Il protagonista è un uomo che cerca
di sopravvivere sull’isola in questione e La tartaruga rossa mostra
il tipo di legame che inizia ad avere con gli animali che popolano
il luogo. Per un po’ è un film rilassante, grazie all’approccio
rilassato alla narrazione e alla mancanza di dialoghi, ma si
dimostra disposto a diventare più emotivo quando necessario. Alla
fine, si tratta di un film lento, ma ben equilibrato e
indubbiamente gratificante.
La tartaruga rossa (La
Tortue rouge) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
I sospiri del mio cuore (Whisper
of the Heart)
Yoshifumi Kondō è purtroppo
scomparso nel 1998, a soli 47 anni e con un solo film da regista a
suo nome:
I sospiri del mio cuore (Whisper of the Heart). Questo
film è stato in un certo senso ripreso con Il ritorno del gatto del
2002, ma Sussurro del cuore è senza dubbio il film più forte tra i
due e rimane un film dolceamaro, se si pensa a cos’altro Kondō
avrebbe potuto dirigere se avesse potuto continuare a lavorare per
lo
Studio Ghibli con il passare degli anni.
Come potrebbe essere chiaro, la
trama della maggior parte dei film dello Studio Ghibli non è sempre
necessaria da dettagliare, ma in linea di massima I sospiri
del mio cuore (Whisper of the Heart) parla di amore, di
trovare se stessi in modo creativo e delle meraviglie della
narrazione. È un film con un buon cuore e un’animazione ancora più
grande, visivamente abbagliante e forse anche tra i migliori film
anime di tutti i tempi.
I sospiri del mio cuore (Whisper of
the Heart) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Pioggia di ricordi (Only
Yesterday, 1991)
Da questo momento in poi,
abituatevi a vedere il nome di Isao Takahata, perché è abbastanza
incontrovertibile dire che è stato il secondo regista più acclamato
e prolifico dello Studio Ghibli, dopo Hayao
Miyazaki. I suoi film sono un po’ più difficili da
individuare e definire rispetto a quelli di Miyazaki, ed è
possibile affermare che ha cercato di cambiare il suo stile in modo
significativo da un film all’altro, con alcuni film che apparivano
diversi dal punto di vista dell’animazione e una gamma abbastanza
ampia di generi saltati da un progetto all’altro.
Solo ieri, per esempio, è un altro
dramma da Studio Ghibli, e c’è anche una buona dose di
romanticismo. Dal punto di vista narrativo, il film è presentato in
modo ambizioso, con una giovane donna che salta tra i ricordi del
suo passato e del suo presente, entrambi i quali si informano l’un
l’altro in modi interessanti, rendendo questo film incredibilmente
efficace – e alla fine commovente – incentrato sul personaggio.
Pioggia di ricordi (Only
Yesterday, 1991) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
La storia della Principessa
Splendente (The Tale of the Princess Kaguya)
La storia della Principessa
Splendente (The Tale of the Princess Kaguya) è stato l’ultimo film
diretto da Isao Takahata per lo Studio Ghibli, scomparso all’età di
82 anni, cinque anni dopo l’uscita del film. Il regista ha
potenzialmente tenuto per ultimo il suo film più grande, più
ambizioso e, innegabilmente, più lungo: La storia della principessa
Kaguya ha un’animazione insolita e audace e dura ben 137
minuti.
La storia di The Tale of Princess
Kaguya è incentrata su una bambina trovata all’interno di un gambo
di bambù e sulle varie vicende che le accadono nel corso di una
vita drammatica, da outsider a causa della sua misteriosa
origine/scoperta. È difficile descrivere ciò che rende il film
efficace sia dal punto di vista visivo che narrativo; è meglio
guardarlo da soli e cercare di immergersi nel mondo unico che il
film offre.
La storia della Principessa
Splendente (The Tale of the Princess Kaguya) in
streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Pom Poko (1994)
Nessuna immersione profonda nei
film meno conosciuti dello Studio Ghibli sarebbe completa senza uno
sguardo a Pom Poko, un film
drammatico/fantasy/quasi di guerra su procioni con caratteristiche
anatomiche, diciamo, interessanti. La sua gamma di generi e la sua
volontà di essere più che bizzarro lo rendono lontano dal film
dello Studio Ghibli più accessibile, ma guadagna punti per essere
uno dei più creativi.
È molto più comico di alcuni dei
film già citati diretti da Isao Takahata, e certamente meno
intenso/realistico dei suoi lavori più noti per lo Studio Ghibli
(di cui parleremo presto). Pom Poko affronta temi seri, in
particolare le questioni ambientali e il modo in cui l’umanità
spesso si scontra con le popolazioni animali nelle aree urbane. Non
riesce a bilanciare perfettamente la serietà con la goffaggine, ma
è da ammirare l’obiettivo che si prefigge in un solo film e la
sicurezza con cui affronta le idee e le sequenze, per quanto a
volte siano fuori dal comune.
Pom Poko in
streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Quando c’era Marnie (When Marnie
Was There)
Quando c’era Marnie (When
Marnie Was There) è stato un commovente film
sull’adolescenza prodotto dallo Studio Ghibli e il secondo dei
lungometraggi di Hiromasa Yonebayashi per la compagnia prima di
lasciare lo Studio Ponoc. Per quanto buono fosse Il mondo segreto
di Arrietty, Quando c’era Marnie (When Marnie Was
There) rappresenta un miglioramento su tutta la linea ed è
stato accolto con favore tanto da ricevere una nomination come
miglior film d’animazione agli Academy Awards.
Il film racconta di una ragazzina
che si trasferisce in un nuovo posto e che stringe un legame con
un’altra ragazza, una ragazza molto misteriosa che, in alcuni
momenti, sembra non esistere. Coprendo le difficoltà della crescita
e mantenendo un po’ di mistero e di fantasia attraverso l’insolito
personaggio di Marnie, Quando c’era Marnie (When Marnie Was
There)è un film creativo e di grande impatto emotivo, che
si colloca tra i film dello Studio Ghibli più forti in
assoluto.
Quando c’era Marnie (When
Marnie Was There) in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Non ci sono molti attori più
presenti nel settore in questo momento di Mark
Ruffalo. Attivo sui social media e da sempre dotato di un
buon senso dell’umorismo, Mark Ruffalo è un
veterano del palcoscenico e dello schermo. Da oltre vent’anni offre
prestazioni eccellenti e versatili, riuscendo a comparire in una
buona varietà di drammi, commedie, film indipendenti e grandi
franchise. È anche apparso spesso in progetti della HBO, tra cui il
suo acclamato lavoro in The Normal Heart e I Know
This Much Is True.
Il pubblico di massa conosce
Mark Ruffalo soprattutto come Bruce Banner nel Marvel Cinematic Universe,
un ruolo in cui è entrato in scena tra lo scetticismo. Le
precedenti incarnazioni di
Hulk da parte di
Eric Bana e
Edward Norton non erano riuscite a lanciare il
personaggio a lungo termine, e Ruffalo ha dovuto
apparire per la prima volta nell’enorme evento crossover
The Avengers. Ha conquistato immediatamente il cuore dei fan ed
è stato un grande volto ricorrente della serie negli ultimi dieci
anni.
Mark Ruffalo
prossimamente sarà al cinema in Mickey
17, il
film di fantascienza di Bong Joon
Ho, nonché il debutto del regista con una produzione
Hollywoodiana. Quando si guarda al suo lavoro migliore, si devono
escludere alcuni grandi film come Begin
Again,
Now You See Me, Collateral, Eternal Sunshine of the Spotless
Mind e diversi progetti del MCU. Detto questo,
ecco i dieci migliori film di Mark Ruffalo finora
classificati.
The Brothers Bloom
La selvaggia sovversione di Rian
Johnson del film di cappa e spada lancia
Ruffalo in uno dei ruoli più eccentrici della sua
carriera. Anche se potrebbe non sembrare ovvio, considerando quanto
spesso è sottile, Ruffalo è incredibilmente fantasioso e
perfettamente adatto a un personaggio che è costantemente impegnato
in una sorta di performance. In The Brothers
Bloom, Ruffalo interpreta l’artista della truffa Stephen
Bloom, che compie elaborate rapine insieme al fratello Bloom
(Adrien
Brody). Mark Ruffalo accenna alla profondità del loro rapporto
senza mai staccarsi dalla commedia veloce.
The Brothers Bloom
in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
I ragazzi stanno bene (The Kids
Are All Right)
The Kids Are All Right è giustamente descritto
come un “dramedy” ed esplora la scomoda realtà della sessualità e
delle relazioni. Il film è incentrato sui due adolescenti Laser
(Josh
Hutcherson) e Joni (Mia
Wasikowska), che decidono di cercare il loro padre
biologico nonostante il loro rapporto affettuoso con i genitori, la
dottoressa Nicole ‘Nic’ Allgood (Annette Bening) e
Jules Allgood (Julianne
Moore). Mark Ruffalo ha ricevuto la sua prima
nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista per la
sua interpretazione bonaria di Paul Hatfield, un cuoco biologico
che si ritrova improvvisamente legato a dei bambini con cui non ha
alcun rapporto. Anche quando Paul scombina accidentalmente le
dinamiche familiari, Ruffalo è affascinante senza sforzo.
I ragazzi stanno bene (The Kids
Are All Right) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Shutter
Island
Ruffalo è un attore incredibilmente
sottile e contribuisce a mascherare tutti gli emozionanti colpi di
scena di Shutter Island
fino alla fine. Il thriller psicologico di Martin Scorsese
segue il Teddy Fields di Leonardo DiCaprio, un U.S. Marshall a cui
viene assegnato il compito di indagare su una struttura
psichiatrica in un’isola enigmatica insieme al suo partner Chuck
Aule (Mark Ruffalo). Le scelte di Ruffalo per mascherare le
intenzioni di Aule non sembrano ovvie all’inizio, ma se si rivede
il film pensando al finale, la sua genialità si rivela.
Shutter Island in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Cattive Acque
(Dark Waters)
Oltre alla sua popolarità, Mark
Ruffalo è anche un convinto sostenitore di cause sociali e
politiche e ha usato il suo potere di star per promuovere un
effettivo cambiamento. È naturale che sia stato attratto da una
storia vera come
Dark Waters, che mette in luce la scioccante corruzione
all’interno dell’industria chimica.
Ruffalo interpreta Mark Bilott, un
avvocato difensore dell’azienda chimica DuPont che decide di
intraprendere una causa contro il suo datore di lavoro quando gli
abitanti di una piccola comunità del West Virginia lo informano
dell’estremo inquinamento che è stato insabbiato. Quella che inizia
come una stimolante storia di attivismo si trasforma in un thriller
ansiogeno, quando voci potenti tentano di mettere a tacere
Bilott.
Cattive Acque (Dark Waters) in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Margaret
Margaret è uno dei grandi capolavori
sottovalutati del XXI secolo e, data la profondità della
sceneggiatura di Kenneth Lonergan, ogni interpretazione doveva
essere perfetta, indipendentemente dal tempo a disposizione. Il
film è incentrato sul trauma che l’adolescente Lisa Cohen (Anna
Paquin) subisce dopo aver assistito a un incidente mortale con
l’autobus; inavvertitamente ha distratto l’autista Gerald Maretti
(Mark Ruffalo) prima che investisse accidentalmente un pedone. Si
tratta di un ruolo complesso in un film che pone difficili
questioni morali; Maretti è cresciuto negando ciò che è accaduto,
nonostante il senso di colpa che prova.
Zodiac
Mark Ruffalo è
altrettanto meticoloso quanto la regia di David
Fincher con la sua eccellente interpretazione
dell’ispettore Dave Toschi nel capolavoro poliziesco Zodiac del 2007. Uno dei motivi per cui Zodiac
si distingue tra i film sui serial killer è che è incentrato sulla
prospettiva dei giornalisti Robert Graysmith (Jake
Gyllenhaal) e Paul Avery (Robert
Downey Jr.), ma il contributo della polizia è necessario.
Ruffalo è assolutamente credibile nei panni di un detective
esasperato, disposto a collaborare con chiunque pur di catturare
l’inafferrabile assassino.
Margaret in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Foxcatcher – Una storia
americana
Foxcatcher
è un film che ha attirato l’attenzione semplicemente per le
trasformazioni drammatiche di Steve Carrell e Channing
Tatum, rispettivamente nei panni del miliardario malato di
mente John Eleuthère du Pont e del lottatore olimpico Mark Schultz.
Tuttavia, Mark Ruffalo è altrettanto ipnotizzante con la sua
avvincente rappresentazione del fratello di Mark, Dave, un compagno
di medaglia d’oro che mette in dubbio la fedeltà del fratello al
loro nuovo enigmatico allenatore. Il nocciolo della tragedia di
Foxcatcher è incentrato su Dave, e Ruffalo rende ancora più
emozionante il finale da brivido. Ha ricevuto la sua seconda
nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.
Foxcatcher – Una storia americana in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Povere Creature (Poor Things)
Povere
Creature (Poor Things) è l’ultimo film Yorgos
Lanthimos dove Mark Ruffalo dà tutto il meglio di sé profondità,
ironia, sarcasmo, sex appeal. È stato nominato tra i dieci migliori
film del 2023 dal National Board of Review e dall’American Film
Institute e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui quattro
vittorie alla 96esima edizione degli Academy Awards, due
all’81esima edizione dei Golden Globe e cinque alla 77esima
edizione dei British Academy Film Awards, con la Stone che ha vinto
il premio come miglior attrice in ognuna di queste cerimonie.
Spotlight
Sono pochi i film moderni che
rivaleggiano con Tutti gli uomini del presidente per quanto
riguarda l’autenticità del processo giornalistico, ma
Spotlight è uno di questi. Si tratta di un’altra storia
incentrata su una questione scioccante in cui Ruffalo ha avuto un
interesse personale, dato che ha contribuito a sostenere i
sopravvissuti agli abusi sessuali da parte della Chiesa cattolica
all’indomani dell’uscita del film.
Il film è incentrato sui veri
reporter del Boston Globe che per primi fecero scoppiare lo
scandalo nel 2002, e ogni attore è generoso nel condividere il
proprio tempo sullo schermo per rispettare ogni membro
dell’indagine. Tuttavia, non c’è sequenza più potente
dell’infuocato monologo di Ruffalo che cattura l’indignazione dello
scrittore Michael Rezendes. “Sapevano”, urla. “E hanno lasciato che
accadesse”.
Spotlight in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Conta su di me (You Can Count
on Me)
Molto prima di interpretare un
supereroe e di far costruire action figures a sua immagine e
somiglianza, Mark Ruffalo era noto per la sua versatilità sul
palcoscenico grazie al suo frequente lavoro in produzioni
Off-Broadway. Era naturale che il suo ruolo di punta venisse
interpretato in un film di un drammaturgo, e il debutto alla regia
di Kenneth Lonergan, Conta su di me (You Can Count on Me), ha
l’intimità riflessiva di un’opera teatrale. Racconta la delicata
storia dell’impiegata di banca di una piccola città, Sammy Prescott
(Laura
Linney), la cui vita viene stravolta quando l’irresponsabile
fratello Terry (Ruffalo) torna nella loro città natale. Terry ha
buone intenzioni ma è incline a comportarsi male, ma la sua
amorevole tutela del giovane figlio di Sammy, Rudy (Rory Culkin),
mostra il lato più riflessivo di Ruffalo.
Conta su di me in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
L’autunno ha
spalancato le sue enormi porte colorate. Con esso la natura si
trasforma, il foliage invade i parchi regalando cornici variopinte
e incantevoli, sapori diversi si intrecciano fra loro e i vestiti
estivi fanno spazio a coperte e maglioncini. L’autunno è però anche
il tempo della magia, scandita soprattutto dall’arrivo di
Halloween, una delle feste dell’anno più attese e sentite. Ma è
anche momento di serate passate davanti alla televisione, mentre
fuori la prima pioggia fresca inizia a battere sull’asfalto e il
profumo della cioccolata calda invade la casa.
I film ci
accompagnano in questa stagione di transito, piena di cambiamenti,
e lasciarsi cullare da una buona storia dai toni morbidi e
suggestivi è un’occasione che non ci si può far sfuggire. Le
pellicole che si sposano bene con l’autunno sono tante, e vanno
dalle narrazioni d’amore ai racconti di crescita fino ad
attraversare mondi incantati, enfatizzate spesso da fotografie
calde e tenui che ne facilitano l’immersione e l’emozione. E allora
noi vogliamo inaugurare il periodo consigliandovi alcuni
buoni film a tema da gustarsi a luci soffuse e con una
bevanda fumante, per iniziare al meglio questo nuovo
autunno.
Chocolat
Immaginate la Francia, un piccolo
borgo medievale arroccato e il profumo della cioccolata che si
impregna fra le mura della cittadina sospesa nel tempo. Siamo
dentro Chocolat, commedia firmata da Lasse
Hallström, con protagonisti Juliette Binoche e Johnny Depp. È il 1959, e in una serata molto
fredda arriva nell’immaginario paesotto di Lansquenet-sur-Tannes
Vianne insieme alla figlia Anouk, pronte a deliziare i suoi
abitanti con l’apertura di una cioccolateria.
Le due sono però ignare che il Conte
Paul De Reynaud, sindaco del borgo, ha chiuso nella sua morsa
bigotta e tradizionalista l’intera comunità. Le giornate sono
infatti scandite dai sermoni domenicali e, ciliegina sulla torta,
nel periodo in cui le due forestiere arrivano è appena iniziato il
digiuno quaresimale. Vianne, contraria a quelle regole così rigide
e soffocanti, cercherà in tutti i modi di rompere gli schemi e far
scivolare i suoi abitanti nel piacere del palato. Chocolat è un film di libertà, di amore, di gusto per
il cioccolato, di passioni che esplodono, di condivisione; tutto
enfatizzato da una fotografia dai colori caldi che avvolge i suoi
protagonisti, rendendo l’atmosfera ancora più dolce e piacevole,
adatta alla stagione autunnale. La pellicola è tratta dall’omonimo
romanzo dell’inglese Joanne Harris, e fece
guadagnare a Binoche una candidatura agli Oscar nella categoria
migliore attrice protagonista.
Harry, ti presento Sally…
L’autunno non segna solo il tempo
dei nuovi inizi, o delle ripartenze, ma è anche stagione
dell’amore, in cui tutto, dai sapori ai colori fino alle atmosfere
suggestive, tende a rendere magici i momenti di coppia. Ecco perché
davanti a un buon tè, o anche una cioccolata fumante, non si può
fare a meno di godersi una commedia romantica come Harry, ti presento Sally. Il film merita un posto
d’onore nella categoria dei migliori film da vedere in
autunno, e una delle ragioni risiede proprio nel suo
essere un cult del genere, che contribuì all’epoca, siamo nel 1989,
a dare una spinta alla carriera del suo regista, Rob
Reiner.
La storia ruota attorno a Sally e
Harry, amici conosciutisi all’università, i quali dopo la
conclusione del loro percorso di studi, decidono di trasferirsi a
New York con l’obiettivo di costruirsi una carriera. I due hanno
pareri diversi sulla vita: il primo è convinto che ogni essere
umano possegga un lato oscuro, mentre l’altra dice di essere sempre
positiva. Fra l’altro, Harry è sicuro che non possa esistere
amicizia fra uomo e donna che non venga intralciata dal sesso. In
Harry, ti presento Sally seguiamo per intero
l’evoluzione del rapporto dei protagonisti, il quale ad un certo
punto si trasforma in una epica love story. Una delle scene dalle
vibrazioni più autunnali, è sicuramente quella al parco di
Washington Square, in cui si può ammirare il foliage del parco.
Fantastic Mr. Fox
Che Wes Anderson
fosse amante di Roald Dahl è chiaro da diversi
anni, e il suo ultimo mediometraggio, The Wonderful Story of Henry Sugar, ne è solo
conferma. Fra i suoi racconti di forma ed estetica, Fantastic Mr. Fox è quello più adatto da fruire nelle
serate d’autunno. In primis, per i colori: la palette usata in
questo film è piena di sfumature e tonalità calde, dal giallo
all’arancio, fino al marrone, di cui vengono sfruttate tutte le
gradazioni. Ogni colore contribuisce ad arricchirne
l’ambientazione, componendo dei piccoli quadri molto autunnali, pur
essendo la storia impiantata su una volpe ladra.
Fantastic Mr. Fox
ha come protagonista per l’appunto il Signor Fox, uomo (o potremmo
dire volpe) di famiglia, il quale non riuscendo a sopperire i suoi
istinti, torna a condurre una vita da ladrone dopo aver iniziato
una carriera da giornalista. Fino a quando tre agricoltori, molto
vicini alla sua nuova abitazione, non decidono di voler uccidere
lui e tutta la sua specie. Realizzata con la tecnica della stop
motion, la pellicola ha ricevuto due candidature agli Oscar: una
nella categoria Miglior film d’animazione, l’altra in quella
Miglior colonna sonora.
Will Hunting – Genio ribelle
Come abbiamo detto in precedenza
l’autunno, che combacia con l’arrivo di settembre, segna un periodo
di ripartenze oppure di inizi tutti nuovi. E quando si parla di
inizi, di avventure da assaporare, di slanci verso un nuovo
percorso, non si può fare a meno di pensare a un altro film che si
sposa bene con i mesi autunnali: Will Hunting – Genio ribelle. Al centro della storia
Will, un ragazzo rimasto orfano che vive in un quartiere povero di
Boston e si guadagna da vivere facendo le pulizie al Massachussets
Institute of Technology.
In realtà, il giovane è un vero e
proprio genio della matematica, tanto che un giorno riesce a
risolvere un problema difficilissimo scritto sulla lavagna di un
corridoio del dipartimento. Will, però, è anche molto problematico:
non riesce a rapportarsi con nessuno se non con gli amici della sua
cerchia, e soprattutto è spesso protagonista di risse, la cui
ultima lo porta a finire in carcere. Il professore di matematica
coglie però il suo essere brillante e così, andando a trovarlo in
prigione, gli propone un accordo: avrà la libertà se seguirà le
lezioni di matematica e andrà al tempo stesso in terapia da uno
psicologo. Le sedute con lo psichiatra Sean Maguire, interpretato
da un bravissimo Robin Williams, alla fine aiuteranno Will a
riprendersi, conducendolo sulla retta via.
Hocus Pocus
Autunno non è pero solo
romanticismo, scorci colorati o paesaggi variopinti, ma è anche la
stagione di Halloween, fatta di zucche, spiritelli, vampiri e notti
oscure all’insegna della magia soprannaturale. Se si cerca
un’atmosfera accogliente ma al tempo stesso mistica, Hocus
Pocus è il film giusto da guardare durante una serata piovosa,
magari con qualche candela accesa per entrare ancor di più nella
vigilia di Ognissanti. Ma perché preferire questa pellicola a tante
altre rientranti nel genere horror? Per il suo tono da commedia.
Nonostante l’ironia e la simpatia delle sorelle Sanderson,
protagoniste della storia, il film non manca comunque di
affascinare il suo pubblico, coinvolgendolo in un viaggio
fortemente suggestivo e stregato.
Hocus Pocus è diretto da
Kenny Ortega e segue le vicende di tre streghe che
dopo 300 anni resuscitano nella notte di Halloween grazie a Max, un
giovane scettico che per sbaglio accende la Candela della Fiamma
Nera. Le sorelle hanno un solo obiettivo: impossessarsi del libro
degli incantesimi. Compito del ragazzo è quello di non farlo finire
nelle loro grinfie, e ci riuscirà con l’aiuto della sorella Dani e
della sua nuova amica Allison.
L’attimo fuggente
Robin William nel 1989 è protagonista di un altro film che ben
si sposa con la stagione, e che fra l’altro inizia proprio in
autunno. Parliamo de L’attimo fuggente, diretto da Peter
Weir e inserito dall’American Film Institute al
cinquantaduesimo posto nella classfica 100 Cheers. In un collegio
maschile di Welton, nel Vermont, il professore John Keating conduce
lezioni molto particolari con i suoi studenti. L’approccio non è
infatti il solito, ma è anzi molto originale e anticonvenzionale,
che permette di creare un ponte empatico fra lui e loro e loro e
gli studi.
La missione di Keating è di
alimentare la creatività nei ragazzi, e il loro senso di libertà.
Questi atteggiamenti verranno visti dal preside e da alcuni
genitori come poco ortodossi e non educativi, creando non pochi
problemi sia al professore che agli studenti stessi. In Italia,
L’attimo fuggente fu presentato fuori concorso alla
46esima Mostra di Venezia e riscosse un grande successo.
Racconto d’autunno
Chi dice che si possa rifiorire solo
in primavera, si sbaglia. Lo conferma Racconto d’autunno,
film che chiude il ciclo delle quattro stagioni di Eric
Rohmer, in cui al centro troviamo ancora una volta la
Francia e l’amore. Il mese è quello di settembre: Magali è una
donna rimasta sola che fa la viticultrice a Saint Paul Trois
Chateau. Un giorno, una sua cara amica Isabelle va a trovarla per
invitarla al matrimonio della figlia, che a breve convolerà a
nozze.
È in quel momento che la donna si
rende conto di quanto a Magali non piaccia la sua solitudine: la
spinge perciò a scrivere su una rubrica di cuori solitari, ma
l’amica rifiuta. Sarà così la stessa Isabelle a farlo, fingendo di
essere lei. Da lì, due uomini si presenteranno per bussare alla sua
porta. Rohmer compone un racconto dalle dolci sinfonie, in cui i
buoni sentimenti e l’amicizia ne pervadono le immagini dall’inizio
alla fine. Inoltre la Francia, con le sue vinge, offre paesaggi
naturalistici mozzafiato in cui tuffarsi a capofitto. Un film da
guardare per lasciarsi trasportare in un mondo sospeso e farsi
cullare un po’.
Nightmare Before Christmas
Torniamo ad Halloween perché fra i
film più affascinanti da guardare in autunno entra di diritto
Nightmare Before Christmas, diretto da Henry
Selick e ideato e co-prodotto dal genio di Tim Burton. Realizzato anch’esso con la stop
motion, Nightmare Before Christmas, dopo un grande
successo di pubblico e critica, è diventato un cult. La storia
ruota intorno all’oramai famoso Jack Skeletron, un abitante di
Halloween Town, stufo di passare il suo tempo a spaventare. Un
giorno, Jack si ritrova a seguire degli alberi sopra i cui tronchi
ci sono delle porte incise, ognuna delle quali trasporta in un
mondo diverso.
Lo scheletro viene attratto da
quella in cui è raffigurato un albero di Natale e, attraversandola,
si ritrova proprio nel regno di Babbo Natale. Jack ne rimane
folgorato e si innamora dell’atmosfera, delle luci, di quella
festività carica di gioia, decidendo così di portarsela dietro… ma
rapendo Santa Claus. Le ambientazioni del film sono molto evocative
e la cura minuziosa dei pupazzi contribuisce a sviluppare la magia.
Rimanerne rapiti è inevitabile: Nightmare Before Christmas
è perfetto da guardare nella notte di Halloween, ma anche in
qualche serata autunnale po’ più buia e tempestosa.
La saga di Harry Potter
L’autunno non inizia senza una buona
maratona di Harry Potter.
Perché, se si parla di magia, stregoneria, incantesi e pozioni,
niente è paragonabile al mondo creato dalla penna di J.K.
Rowling. Hogwarts è la casa di tutti i babbani che si sono
immersi in questo racconto dalle atmosfere mozzafiato, e che ha
fatto sognare intere generazioni di ricevere la famosa lettera da
uno dei gufi della Scuola di Magia e Stregoneria. La narrazione si
costruisce principalmente attorno al maghetto Harry Potter, la cui
cicatrice sulla fronte segna un conflitto fra lui e Lord Voldemort,
un mago oscuro colpevole di aver ucciso i suoi genitori quando era
molto piccolo. L’avventura di Harry inizia quando arriva a
Hogwarts, luogo in cui comincia a conoscere davvero tutto su di sé
e sul suo nemico.
La saga di Harry Potter è perfetta
da gustare in questa stagione sia in versione cinematografica che
cartacea, e permette di entrare in un universo talmente ben
costruito che risulta poi difficile separarsene. Restando però sui
film, sicuramente Harry Potter e la Pietra Filosofale e Harry Potter e la Camera dei Segreti, per toni,
fotografia e colori sono quelli più adatti a questo periodo, poiché
risultano più accoglienti e in tema soprattutto grazie
alle tonalità calde. Infatti, via via che si procede con la storia
e cambiano i registi, le pellicole assumono un tono sempre più cupo
e freddo. I primi due film citati sono diretti da Chris
Columbus. Il primo ottenne tre candidature agli Oscar:
Miglior scenografia, Migliori costumi e Miglior colonna sonora; il
secondo ebbe quattro nomination ai BAFTA, fra cui Miglior film.
Autumn in New York
Concludiamo con uno film pienamente
autunnale, quello anche più toccante e drammatico rispetto ai
precedenti. Parliamo di Autumn in New York, diretto da Joan
Chen con protagonisti Winona Ryder e
Richard Gere. Will è un donnaiolo oramai di mezza
età, che non riesce a innamorarsi di nessuna donna. La sua vita,
però, cambia radicalmente quando incontra Charlotte, figlia di una
sua vecchia fiamma, con la quale stringe un legame molto forte.
L’uomo si innamora perduamente di lei, fin quando non scopre il suo
infausto destino: la giovane è infatti malata di neuroblastoma al
cuore, che la porterà inevitabilmente alla morte. Will deciderà
comunque di rimanerle accanto, fino a quando non esalerà l’ultimo
respiro, offrendole felicità e amore, seppur con alti e bassi.
Sin dal poster del film si può
dedurre su che toni e atmosfere esso vira: l’ambientazione è molto
autunnale, e a rendere la love story ancor più incantata vi è una
New York immersa nelle tonalità arancio e gialle. Sono l’amore con
la sua forza passionale e il dramma romantico a dominare Autumn
in New York, definendola una pellicola intensa e profonda,
dall’animo sentimentale e accogliente. Impossibile resisterle.
Anno nuovo, decade nuova! Mentre ci
prepariamo ad una nuova entusiasmante decade cinematografica, è
doveroso ricordare che negli ultimi 10 anni abbiamo assistito ad
alcune memorabili interpretazioni da parte degli attori più amati
di Hollywood e, soprattutto, alla nascita di alcuni giovani e
meravigliosi talenti che si sono già imposti nell’immaginario
collettivo.
In attesa di goderci la stagione
cinematografica 2020, ripercorriamo insieme quali sono stati i
10 migliori esordienti che, nell’ultima decade,
hanno catturato l’attenzione della critica e il favore del pubblico
grazie alle loro performance.
Elsie Fisher
Elsie Fisher ha debuttato in
Eighth Grade di Bo Burnham, purtroppo inedito in Italia.
L’attrice statunitense aveva lavorato principalmente come
doppiattrice prima di farsi conosce al pubblico americano per il
ruolo dell’adolescente Kayla Day, colta nel passaggio tra la fine
dell’ultimo anno di scuola media e l’inizio delle scuole
superiori.
La Fisher è la star assoluta di
questa commedia drammatica che ha debuttato al Sundance Film
Festival nel 2018 e che ha conquistato la critica e il pubblico
americano, soprattutto grazie alla performance della giovane
protagonista, un nome di cui sentiremo ancora parlare nel decennio
appena cominciato.
Maisie Williams e Sophie Turner
Fin dal lontano 2011, anno di
debutto della popolarissima serie tv Game of Thrones,
le sorelle Stark sono entrate di prepotenza nella vita e nei cuori
della moderna cultura pop. Né la Williams né la Turner
avevano mai recitato prima. I fan si sono appassionati ai loro
personaggi: li hanno visti crescere, così come hanno visto crescere
le loro interpreti, divenute oggi due artiste straordinarie.
Due giovani attrici che sembrano
adattarsi bene a qualsiasi tipologia di ruolo, dai più docili ai
più imponenti, e che sicuramente ci regaleranno tantissime nuove
emozioni nell’arco dei prossimi dieci anni.
Finn Wolfhard
Il grande successo per Finn Wolfhard
è arrivato quando è stato scelto per interpretare uno dei giovani
protagonisti dell’amatissima serie NetflixStranger Things, che ha fatto il suo
debutto sulla piattaforma di streaming nel 2016. Da allora, il
giovane attore canadese è apparso in tantissimi altri progetti,
alcuni di successo (IT e
IT – Capitolo
Due), altri più ambiziosi ma accolti con minore entusiasmo
(Il cardellino).
Nel 2020 lo vedremo nel thriller
horror The Turning e nel nuovo capitolo della saga di
Ghostbusters, Ghostbusters:
Legacy. Senza dimenticare l’arrivo della quarta stagione di
Stranger Things…
Millie Bobby Brown
Al pari della sua co-star Finn
Wolfhard, anche Millie Bobby Brown ha raggiunto il successo
planetario grazie all’interpretazione di Undici nell’acclamata
serie Netflix Stranger Things.
Nonostante l’incredibile talento del giovane cast di protagonisti,
Millie Bobby Brown si è subito distinta per carisma e maturità.
Grazie al suo ruolo nel popolare
show, è riuscita poi a fare il grande salto verso il mondo del
cinema, proprio come accaduto a Wolfhard. Il suo primo grande
blockbuster è stato Godzilla II: King of
the Monsters con Vera Farmiga, Kyle Chandler e Charles
Dance. Prossimamente la vedremo nei panni di Enola Holmes, in un
film interamente dedicato alla sorella minore del ben più noto
Sherlock.
Ansel Elgort
Dopo una piccola parte nel remake di
Carrie del 2013, Ansel Elgort ha raggiunto la fama
mondiale grazie al ruolo di Augustus Waters nell’adattamento di
Colpa delle stelle, celebre romanzo young adult
di John Green. Ha anche recitato nella saga di Divergent e
ottenuto una candidatura ai Golden Globe per il suolo ruolo in
Baby Driver
di Edgar Wright.
Di recente ha vestito i panni del
protagonista nell’adattamento de Il cardellino, romanzo
premio Pulitzer di Donna Tartt. Prossimamente lo vedremo
nell’attesissimo nuovo adattamento cinematografico del celeberrimo
musical West Side
Story ad opera del maestro Steven Spielberg.
Shailene Woodley
Shailene Woodley è apparsa al fianco
di Ansel Elgort nella saga di Divergent e nell’adattamento
di Colpa delle stelle. Tuttavia, l’attrice era già nota
prima, grazie al ruolo della protagonista nella serie
adolescenziale targata ABC La vita segreta di una teenager
americana e a quello dela figlia di George Clooney nel
bellissimo Paradiso amaro di Alexander Payne.
Negli ultimi anni è arrivata anche
l’approvazione della critica grazie al ruolo nella serie HBO
Big Little Lies, che ha visto la Woodley recitare al
fianco di attrici del calibro di Reese Witherspoon, Nicole Kidman,
Laura Dern e Meryl Streep.
Hailee Steinfeld
Appena quattordicenne e con un
curriculum praticamente inesistente, Hailee Steinfeld
recita al fianco di Jeff Bridges ne Il Grinta dei fratelli
Coen, conquistando una nomination all’Oscar come migliore attrice
non protagonista. Nell’ultimo decennio è apparsa in titoli
quali Ender’s Game con Harrison Ford e Ben Kingsley,
Pitch Perfect 2 e 3 con fianco di Anna Kendrick e
la commedia drammatica 17 anni (e come
uscirne vivi) insieme a Woody Harrelson.
Di recente è stata la protagonista
di Bumblebee,
spin-off della saga di Transformers, e della serie
Dickinson su Apple
TV+, in cui ha ha interpretato la celebre poetessa americana
Emily Dickinson.
Zendaya
Da star di Disney Channel ad
interprete acclamata in tutto il mondo, Zendaya è sicuramente una
delle più interessanti scoperte cinematografiche dell’ultimo
decennio. Raggiunge la fama mondiale grazie al ruolo di MJ in
Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far from
Home: nel mezzo l’avventura musicale The Greatest
Showman al fianco di Hugh Jackman e Zac Efron, grazie alla
quale ha dimostrato di essere anche una notevole cantante ed
un’abile ballerina.
Lo scorso anno si è destreggiata con
una prova sicuramente più intensa e misurata grazie al ruolo della
protagonista nell’acclamata serie HBO Euphoria, già
confermata per una seconda stagione in arrivo proprio
quest’anno.
Tom Holland
Tom Holland si è fatto strada nel
cuore del pubblico di tutto il mondo grazie all’incarnazione del
nuovo Peter Parker nella saga Marvel/Sony dedicata a Spider-Man,
in cui ha recitato al fianco di Zendaya. Holland ha esordito da
piccolissimo, quando nel 2012 ha interpretato il figlio di Naomi
Watts e Ewan McGregor nel drammatico The Impossible. Ha
fatto la sua prima apparizione nei panni dell’Uomo Ragno nel 2016
in Captain America: Civil War, per poi prendere parte
anche adAvengers: Infinity
War e Avengers:
Endgame.
Prossimamente lo vedremo sfoderare
le sue doti di doppiatore in Dolittle con Robert Downey
Jr. e in Onward, il nuovo attesissimo film d’animazione
della Disney/Pixar.
Timothée Chalamet
Chiudiamo la nostra rassegna con
quella che è stata universalmente riconosciuta come la più grande
giovane promessa dell’ultimo decennio. Timothée Chalamet recita in
alcuni cortometraggi e serie tv prima di debuttare al cinema con
Men, Women & Children di Jason Reitman e
Interstellar di Christopher Nolan. Nel 2017 raggiunge il
successo mondiale grazie al ruolo di Elio in Chiamami col tuo
nome di Luca Guadagnino, che gli regala una candidatura
all’Oscar come miglior attore protagonista.
Nel corso della sua breve ma già
folgorante carriera, è apparso in Lady Bird con Saoirse
Ronan e in Beautiful Boy con Steve Carell. Di recente lo
abbiamo visto nei panni di Enrico V nello storico Il re e
anche nell’ultimo film di Woody Allen Un giorno di pioggia a
New York, mentre a breve sarà nelle nostre sale con
Piccole donne di Greta Gerwig.