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John Wick 3 – Parabellum: dal cast al sequel, tutto quello che c’è da sapere sul film

Il cinema d’azione ha negli anni dato vita ad alcuni tra i personaggi più memorabili del cinema. Dal John McClane di Die Hard all’Ethan Hunt di Mission: Impossible, questi si sono imposti come eroi carismatici e incorruttibili, sempre pronti a combattere per il bene. Dal 2000 ad oggi, invece, si è imposto un nuovo personaggio di questo tipo, l’omonimo protagonista di John Wick. Dopo i primi due film, nel 2019 è uscito il terzo capitolo, John Wick 3 – Parabellum (qui la recensione), diretto ancora una volta da Chad Stahelski.

Quello che era nato come un classico revenge movie si è ben presto trasformato in qualcosa di più, acquisendo al suo interno una serie di ispirazioni e omaggi che lo hanno reso particolarmente unico. All’interno di John Wick confluiscono infatti elementi tipici degli anime giapponesi, dei film di arti marziali e dei noir più classici. Il protagonista è un antieroe in cerca di vendetta, che si rivela capace di sfoggiare aspetti di sé quantomai imprevedibili.

Con questo terzo capitolo, si sono raggiunti livelli straordinari di messa in scena e complessità del racconto, che rendono anche questo sequel un titolo assolutamente imperdibile. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a John Wick 3 – Parabellum. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

John Wick 3 - Parabellum cast
Halle Berry in John Wick 3 – Parabellum. Foto di Mark Rogers – © Netflix

 

La trama di John Wick 3 – Parabellum

Protagonista del film è ancora una volta John Wick, l’abile ex sicario di New York che ora si trova ad essere egli stesso il ricercato. Braccato dai cacciatori di taglie che vogliono riscuotere la ricompensa che pesa sulla sua testa, pari a 14 milioni di dollari e fissata dal membro della Gran Tavola, Santino D’Antonio, John è in fuga anche perché ha infranto una regola fondamentale: non uccidere nell’Hotel Continental, una zona neutra dove l’omicidio è vietato. Per questo motivo è stato scomunicato e dovrà necessariamente essere eliminato.

Grazie all’aiuto del Direttore, la donna che lo aveva accolto quando era solo un piccolo orfano, John troverà riparo da quanti lo vogliono morto, con il tempo necessario per organizzare la propria vendetta. Qui conosce la misteriosa Sofia, che accetta di accompagnarlo da Berrada. Egli è l’unico che può metterlo in contatto con il Reggente, l’unico al di sopra della Gran Tavola, a cui dovrà spiegare le proprie motivazioni al fine di ottenere la grazia ricercata. Lungo il percorso, non mancheranno pericoli e imprevisti. Ben presto, la missione acquisterà risvolti inaspettati, portando alla luce nuovi spietati nemici.

Il cast del film

Ad interpretare il protagonista John Wick vi è nuovamente l’attore Keanu Reeves. Ancora una volta, egli si è allenato per diversi mesi nelle arti marziali, nell’uso delle armi e in acrobazie alla guida di auto. Con tali capacità fu in grado di eseguire personalmente molte delle scene più complesse senza ricorrere a controfigure. Accanto a lui, nel ruolo del Direttore, vi è l’attrice Anjelica Huston, la quale desiderava lavorare con Reeves sin dai tempi di Matrix. La premio Oscar Halle Berry, invece, è la misteriosa Sofia. Anche la Berry è stata impegnata a dar vita a scene molto complesse, che l’hanno portata ad ottenere ben tre costole rotte.

Nel si ritrova ancora una volta Laurence Fishburne nei panni di Bowery King, signore del crimine. Lui e Reeves sono così tornati a recitare insieme ad anni dalla trilogia di Matrix. Ian McShane interpreta invece Winston, il manager del Continental. L’attrice Asia Kate Dillon interpreta invece qui la spietata assassina nota come La Giudicatrice. Grande fan dei primi due film, la Dillon ha accettato subito il ruolo quando le è stato offerto. Accanto a lei, nei panni del fidato Zero, vi è invece Mark Dacascos. L’attore di origini marocchine Said Taghmaoui interpreta infine il Reggente.

John Wick 3 - Parabellum trama film
Keanu Reeves in John Wick 3 – Parabellum

 

I sequel di John Wick 3 – Parabellum: John Wick 4 e John Wick 5

Il personaggio di John Wick è poi andato oltre la trilogia, con un quarto capitolo intitolato John Wick 4 (qui la recensione del film) arrivato nelle sale italiane dal 23 marzo di quest’anno. Il film, caratterizzato da forti influenze giapponesi, ha ottenuto ottimi incassi, confermando l’interesse del pubblico nei confronti di questa saga. Ad oggi, è stato poi confermato anche un quinto capitolo, anche se al momento non è noto quando questo prenderà forma.

Il franchise si è però espanso ulteriormente con una serie televisiva prequel The Continental (qui la recensione), incentrata sull’hotel che fa da copertura alla società segreta criminale, e il film spin-off Ballerina, ambientato tra gli eventi del terzo e del quarto capitolo e atteso in sala per il 2024. Protagonista di questo è l’attrice Ana de Armas, ma è confermato che avrà un ruolo nel film anche il John Wick di Keanu Reeves.

Il trailer di John Wick 3 – Parabellum e dove vedere il film in streaming e in TV

In attesa di vedere i sequel, è possibile fruire del terzo film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. John Wick 3 – Parabellum è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Hunt: la spiegazione del film e del suo finale

The Hunt: la spiegazione del film e del suo finale

Uno dei film più controversi realizzati negli ultimi anni è senza dubbio The Hunt, il thriller satirico del 2020 diretto da Craig Zobel (regista anche di Sopravvissuti e della miniserie Mare of Easttown) e scritto da Nick Cuse e Damon Lindelof (Lost, Watchem). Il film vuole infatti essere una satira sul profondo divario politico tra la destra e la sinistra americana, proponendo un racconto incentrato su un gruppo di élite che rapisce persone di classe inferiore per darle la caccia.

Proprio per via di questa satira e del modo in cui sono descritte certe classi sociali e i loro appartenenti, il film ha da subito generato diverse polemiche tanto a livello pubblico quanto politico. Il rumore generatosi nei confronti del film gli ha ad ogni modo conferito una grande popolarità, rendendolo uno dei titoli più chiacchierati durante il periodo della pandemia. Per questo e per altri motivi ancora, è decisamente un film da recuperare.

Tra i suoi meriti, infatti, vi è il suo comunicare una serie di messaggi in modo piuttosto originale e d’impatto. In questo articolo, approfondiamo dunque il significato generale di The Hunt come anche alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle fonti letterarie e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Hunt cast Betty Gilpin

La trama e il cast di The Hunt

Il film segue la storia di dodici estranei che un giorno improvvisamente si risvegliano in una radura. Non si conoscono fra loro, non sanno dove sono e come sono arrivati fin lì, ma scopriranno molto presto che sono stati scelti per uno scopo ben preciso: la caccia. Sono le prede di un gruppo di ricchi intellettuali, che ha come sport quello di stanare e uccidere esseri umani. Questo sadico piano, però, sta per essere mandato a monte da Crystal, una delle prede che, decisa a combattere, deciderà di essere lei la cacciatrice.

Ad interpretare Crystal vi è l’attrice Betty Gilpin, vista anche nella serie GLOW e nel film La guerra di domani. Nel ruolo di Athena Stone, invece, la leader dei cacciatori, vi è la due volte premio Oscar Hilary Swank. Fanno poi parte del cast  Ike Barinholtz nel ruolo di Staten Island, Emma Roberts in quelli di Yoga Pants, Ethan Suplee in quelli di Gary e Wayne Duvall in quelli di Don, tutti facenti parte del gruppi di prede. Macon Blair con il ruolo di Fauxnvoy e Usman Ally con quello di Crisis Mike sono invece due dei cacciatori.

La spiegazione del finale del film

Verso la fine del film, un flashback spiega le intenzioni di Athena nella realizzazione di questa efferata caccia all’uomo. In una chatroom, a cui partecipano i vari ricchi incontrati e poi uccisi da Crystal durante gli eventi narrati, Athena scherzosamente ed ironicamente cita questa ipotetica “Fattoria” che si troverebbe nel Vermont, facendo riferimento alla credenze popolari secondo cui ogni anno un’élite di ricchi organizzerebbe questa fantomatica caccia all’uomo.

The Hunt libro

La chat finisce online, e lo screenshot della conversazione inizia a fare il giro del web, finendo sui principali siti di teorie del complotto. Dopo un incontro con il proprio avvocato, Athena, particolarmente stizzita, inizia a pianificare la sua vendetta. Dopo aver convinto anche gli altri ricchi elitari, decide che sarebbero stati prelevati per la caccia coloro ritenuti responsabili della diffusione della fake news e dello screenshot, facendo diventare così realtà ciò che era ritenuta solo una teoria del complotto.

Il film trae dunque ispirazione dalla teoria del complotto nota come ManorGate, secondo la quale l’élite benestanti da la caccia alle persone che etichettano come “deplorevoli”. La narrazione confonde abilmente i confini tra finzione e realtà, dimostrando come le stravaganti teorie cospirazioniste possano trovare spazio in un mondo svincolato dai vincoli della razionalità e della verità. Nato come scherzo innocuo, ManorGate diventa una cospirazione ampiamente creduta, alimentata da individui con secondi fini che la rendono poi realtà.

Si riflette dunque sulla natura pericolosa della disinformazione nell’odierna era digitale. The Hunt mostra la facilità con cui le false narrazioni possono diffondersi online, spesso portando a danni reali. Enfatizza la questione della disinformazione, facendo luce sul problema più ampio della rapidità con cui le informazioni non verificate possono circolare e causare il caos, mettendo dunque in guardia dai pericoli della diffusione frettolosa di storie non verificate.

The Hunt trama film

Il confine tra realtà e menzogna viene portato avanti anche nel momento in cui la protagonista capisce di non essere la Crystal che i cacciatori cercavano. Afferma invece di essere un’omonima della Crystal Creasey a cui davano la caccia. L’ex soldato gioca così con il dubbio come Athena aveva fatto con lei per costringerla ad uccidere Don, che le era stato fatto credere – senza prove certe – facesse parte dei cacciatori. Riguardo questi due colpi di scena, non viene offerta una chiara soluzione.

Se anche è probabile che Don non fosse parte dei cacciatori, ma fosse invece una delle prede, il dubbio riguardo la vera identità di Crystal rimane più forte. Dato il messaggio di fondo di The Hunt, si può presumere che stesse dicendo la verità e che il suo essere stata coinvolta in quel gioco al massacro non sia altro che il frutto di un errore dato dall’aver creduto ad alcuni elementi senza prima verificarli adeguatamente.

The Hunt è tratto da un libro?

The Hunt non è direttamente tratto da un libro, ma è stato descritto come una “libera rivisitazione” del racconto del 1924 di Richard Connell dal titolo The Most Dangerous Game, in cui si narra di un naufrago che dopo aver trovato riparo su di un’isola capisce di essere diventato la preda di un generale russo amante della caccia e intenzionato a catturare le preda più pericolosa di tutte: l’uomo. Nel film, però, si fa spesso riferimento anche a La fattoria degli animali di George Orwell, notoriamente basato sulle differenze di classe.

Il trailer di The Hunt e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Hunt grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 13 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

House of the Dragon rinnovata per una terza stagione

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House of the Dragon rinnovata per una terza stagione

Come riportato da Variety, a dimostrazione della formidabile forza dell’impero di “Il Trono di Spade” della HBO, il network ha rinnovato “House of the Dragon” (qui la nostra recensione) per una terza stagione, in anticipo rispetto alla première della seconda stagione prevista per il 17 giugno. La serie spinoff di “Il Trono di Spade” – co-creata da Ryan Condal e dall’autore George R.R. Martin – si è dimostrata un successo di fuoco per il network. Lo show ha ottenuto la più grande audience di sempre per una serie originale sia per HBO che per HBO Max (ora Max), e la prima stagione ha avuto una media di 29 milioni di spettatori a episodio su rete lineare e streaming.

La serie è stata poi rinnovata per la seconda stagione appena una settimana dopo la prima. In questo caso, invece, il rinnovo è arrivato pochi giorni prima del debutto della nuova stagione, che si preannuncia ancor più epica della precedente. “George, Ryan e il resto dei nostri incredibili produttori esecutivi, del cast e della troupe hanno raggiunto nuove vette con la fenomenale seconda stagione“, ha dichiarato Francesca Orsi, responsabile della programmazione e delle serie drammatiche della HBO, in un comunicato.

Siamo stupefatti dallo sforzo immane che l’intero team ha profuso per creare una seconda stagione spettacolare, con una portata e una scala che sono in grado di rivaleggiare solo con il suo cuore. Non potremmo essere più entusiasti di continuare la storia di Casa Targaryen e di vedere questa squadra bruciare di nuovo per la terza stagione“. Una notizia che farà felici i fan, dunque, certi di poter intraprendere la seconda stagione con la certezza che quanto in essa raccontato troverà poi ulteriore seguito con la terza stagione.

house of the dragon stagione 2 recensione
Una scena della seconda stagione di House of the Dragon

Tutto quello che c’è da sapere su House of the Dragon

Basata sul libro di Martin “Il Trono di Spade“, “Fire & Blood“, “House of the Dragon” segue la dinastia Targaryen nel continente fittizio di Westeros. Si svolge quasi 200 anni prima degli eventi di “Il Trono di Spade” e circa 100 anni dopo che i Targaryen hanno unito i Sette Regni.

Il cast della seconda stagione di “House of the Dragon” comprende Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno, Rhys Ifans, Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham.

Le new entry della seconda stagione annunciate in precedenza sono Abubakar Salim nel ruolo di Alyn di Hull, Gayle Rankin nel ruolo di Alys Rivers, Freddie Fox nel ruolo di Ser Gwayne Hightower, Simon Russell Beale nel ruolo di Ser Simon Strong, Clinton Liberty nel ruolo di Addam di Hull, Jamie Kenna nel ruolo di Ser Alfred Broome, Kieran Bew nel ruolo di Hugh, Tom Bennett nel ruolo di Ulf, Tom Taylor nel ruolo di Lord Cregan Stark e Vincent Regan nel ruolo di Ser Rickard Thorne.

La HBO sta attualmente lavorando alla seconda serie prequel di “Game of Thrones“, “Knight of the Seven Kingdoms“, basata sui personaggi di Ser Duncan the Tall e del suo scudiero Egg, presenti nei libri “Tales of Dunk and Egg” scritti da Martin. L’autore ha anche annunciato questa settimana che un nuovo episodio pilota per la serie spinoff, “Ten Thousand Ships” è stato scritto dalla drammaturga premio Pulitzer Eboni Booth, anche se la HBO ha rifiutato di commentare se il progetto fosse in fase di sviluppo.

Tokarev: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Negli ultimi anni l’attore Nicolas Cage ha partecipato ad alcuni film che gli hanno permesso di guadagnare nuova popolarità dopo un periodo ricco di opere poco riuscite. Titoli come USS Indianapolis, 211 – Rapina in corso, 2030 – Fuga per il futuro o Stolen hanno infatti rappresentato il fondo della carriera del premio Oscar. Oltre a questi, un altro film molto poco apprezzato ma imperdibile per i fan di questo tipo a cui l’attore ha partecipato è Tokarev.

Diretto da Paco Cabezas, regista spagnolo noto per The Appeared e Carne de neón, è questo un revenge movie dove il protagonista si vede costretto a rispolverare il proprio istinto da killer per poter ottenere vendetta. Quando si pensa ad opere di questo genere, i primi titoli che vengono in mente sono senza dubbio Io vi troverò e John Wick, ma anche Tokarev (titolo che si riferisce all’omonima pistola di fabbricazione sovietica) offre grande intrattenimento, grazie in particolare alla presenza di Cage.

Il film, conosciuto anche con il titolo di Rage, è stato distribuito in Italia direttamente con un passaggio televisivo e proprio grazie ad una nuova messa in onda può ora essere riscoperto. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Tokarev. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tokarev cast

La trama di Tokarev

Protagonista del film è Paul Mcguire, un uomo con un passato da criminale che ha deciso di cambiare completamente la sua vita. Ora, infatti, ha una carriera di successo nel campo dell’edilizia e convive felicemente insieme alla moglie Vanessa e alla figlia Caitlin, un’adolescente di sedici anni. Tuttavia, questa è solo una calma apparente, poiché il suo equilibrio è destinato a crollare proprio a causa del suo losco passato che torna a fargli visita. Accade tutto una sera quando Paul decide di portare a cena fuori la compagna e lasciare la figlia casa insieme ai suoi amici Mike ed Evan.

Durante la serata la bambina viene rapita da alcuni criminali che si sono introdotti clandestinamente in casa di Paul. Cominciano così le ricerche per ritrovare Caitlin ma tutti i tentativi sono vani: la ragazzina viene trovata senza vita in un parco nelle vicinanze. Dall’autopsia emerge che a causare la morte sarebbe stato un colpo di pistola, precisamente una Tokarev russa. È allora che Paul comincia a rivangare il suo passato da criminale per trovare gli assassini di sua figlia e vendicarsi una volta per tutte della sua uccisione.

Il cast del film

Ad interpretare Paul Maguire, come anticipato, vi è l’attore Nicolas Cage. Ad interpretare Paul da giovane, invece, vi è l’attore Weston Cage, il primo figlio avuto da Nicolas. La compagna Vanessa è interpretata da Rachel Nichols, mentre nel ruolo della figlia di Paul, Caitlin, vi è invece l’attrice Aubrey Peeples, conosciuta principalmente per il ruolo di Layla Grant in Nashville. Gli amici Mike ed Evan, invece, sono interpretati rispettivamente da Max Fowler e Jack Falahee. Infine, nel ruolo del detective Peter St. John vi è Danny Glover, attore celebre per la saga di Arma Letale.

Max Ryan interpreta Kane, mentre Michael McGrady è Danny Doherty, entrambi ex partner di Paul nell’ambiente criminale. L’attore, Peter Stormare interpreta invece Francis O’Connel, ex boss di Paul. Tra i più noti film a cui quest’ultimo ha preso parte si annoverano Il mondo perduto – Jurassic Park, Il grande Lebowski e Constantine. L’attore Pasha D. Lychnikoff è Chernov, il boss del crimine a cui Paul aveva sottratto una grossa somma di denaro e che ritiene essere il responsabile della morte della figlia.

Tokarev finale

Il finale del film

Dopo aver dato la caccia a Chernov, il boss criminale che ritiene responsabile di quanto accaduto, Paul trova una pistola Tokarev nel suo armadio, una reliquia della rapina che ha dato inizio alla guerra con il clan russo anni prima. È a questo punto che riesce a farsi raccontare la vera storia di quanto accaduto da Mike. La sera dell’incidente, infatti, bevendo e scherzando con la pistola, Mike aveva accidentalmente sparato a Caitlin, inscenando poi la storia del rapimento in preda al panico. Paul accetta questa versione e permette a Mike di andarsene vivo.

Tornato a casa, Paul telefona alla moglie, scusandosi e dicendo che le cose finiranno presto, mentre Chernov e alcuni dei suoi uomini superstiti entrano in casa sua. Paul racconta a Vanessa la storia della prima volta che ha ucciso, quando qualcuno gli ha dato un coltello durante una rissa in un bar. A quel punto Paul si accoltella mentre gli uomini entrano nella stanza e gli sparano, uccidendolo definitivamente. Il film si conclude con Vanessa che raggiunge la casa solo per assistere, con gli occhi pieni di lacrime, ai poliziotti che estraggono il corpo di Paul.

Il trailer di Tokarev e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Tokarev grazie alla sua presenza su une delle più popolari piattaforme streaming presenti in Italia. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 giugno alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099

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Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099

La cosa era nell’aria, ma ora arriva l’ufficialità: Hunter Schafer si unisce alla serie TV Blade Runner 2099. L’attrice, nota per i suoi ruoli in Euphoria e Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, sarà dunque la co-protagonista di Michelle Yeoh nella prossima serie TV di Amazon. Come noto questa è un sequel del film originale Blade Runner e del suo seguito, Blade Runner 2049. La trama non è stata resa nota e non sono disponibili informazioni sul personaggio di Schafer, ma secondo le fonti la Yeoh interpreterà un personaggio di nome Olwen, descritto come un replicante vicino alla fine della sua vita.

Secondo l’affidabile insider Daniel Richtman, invece, Hunter Schafer sembra destinata a interpretare Cora. La sinossi della trama rilasciata in precedenza ha rivelato qualcosa su questo personaggio (potrebbe essere un’ex Blade Runner?), che unirà le forze con una replicante di Yeoh.

Nella Los Angeles del 2099, Cora ha vissuto tutta la sua vita in fuga, un camaleonte costretto ad adottare numerose identità. Per assicurare un futuro stabile a suo fratello, assume un’ultima identità ed è costretta a collaborare con Olwen, una replicante che sta affrontando la fine della sua vita. I due vengono coinvolti in una cospirazione sempre più vasta che rappresenta una minaccia esistenziale per una città che sta lottando per rinascere”.

Vedremo se si rivelerà davvero questo il ruolo di Hunter Schafer, mentre per ora non resta che attendere maggiori informazioni riguardo questo atteso progetto televisivo.

Hunter Schafer Zendaya Euphoria
Hunter Schafer con Zendaya in una scena di Euphoria

Tutto quelle che sappiamo su Blade Runner 2099

Amazon Studios e Alcon Entertainment stanno sviluppando il progetto, con il regista del classico di fantascienza originale, Sir Ridley Scott,, a bordo come produttore esecutivo. Silka Luisa (Shining Girls) sarà la showrunner.

L’originale Blade Runner, diretto da Ridley Scott, è considerato uno dei più grandi e influenti film di fantascienza di tutti i tempi, e siamo entusiasti di presentareBlade Runner 2099 ai nostri clienti globali di Prime Video”, ha dichiarato Vernon Sanders, responsabile di Amazon Studios per la televisione globale, in una dichiarazione rilasciata al momento dell’annuncio della serie. “Siamo onorati di poter presentare questa continuazione del franchise di Blade Runner e siamo certi che, grazie alla collaborazione con Ridley, Alcon Entertainment, Scott Free Productions e la bravissima Silka Luisa, Blade Runner 2099 manterrà l’intelletto, i temi e lo spirito dei suoi predecessori“.

I co-CEO e co-fondatori di Alcon Andrew Kosove e Broderick Johnson hanno aggiunto: “Il pubblico ha scoperto per la prima volta la brillante visione di Ridley Scott per Blade Runner 40 anni fa e da allora è diventato uno dei film di fantascienza più influenti di tutti i tempi. Il seguito di Denis Villeneuve, Blade Runner 2049, è poi diventato uno dei sequel meglio recensiti di tutti i tempi”.

Con un salto temporale così lungo tra questa serie e Blade Runner 2049 di Denis Villeneuve, è altamente improbabile che Harrison Ford riprenda il ruolo di Rick Deckard. Ryan Gosling è una possibilità, anche se il suo personaggio di replicante sembra essere morto nei momenti finali del sequel del 2017.

Questo non significa che non possa tornare, naturalmente, ma sembra molto più probabile che la serie introduca un nuovo cast di personaggi con legami minori con i film.

Jurassic World 4: svelate le location dove sarà girato il film

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Jurassic World 4: svelate le location dove sarà girato il film

Il film della Universal Pictures ad oggi noto come Jurassic World 4 si avvarrà di location in Thailandia e in studios a Malta e nel Regno Unito. Come riportato da Variety, la produzione di un mese di unità in Thailandia è stata confermata dal direttore generale del Dipartimento del Turismo del Paese, Jaturon Phakdeewanit. Egli ha dichiarato che la produzione avrà luogo dal 13 giugno al 16 luglio in località come Bangkok, Trang, Phang Nga, Phuket e Chiang Mai. Inoltre, per la cascata Huai To, all’interno del Parco Nazionale Khao Phanom Bencha nella provincia di Krabi, è prevista una settimana di lavorazione.

Il Ministro delle Risorse Naturali e dell’Ambiente thailandese Phatcharavat Wongsuwan ha dichiarato che la Thailandia è “onorata” di ospitare le riprese. Tuttavia, ha anche lanciato un avvertimento sui danni ambientali. “È strettamente necessario che rispettino le leggi e i regolamenti in materia e che non influiscano e danneggino le risorse naturali e l’ambiente“, ha dichiarato Wongsuwan in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook del Dipartimento dei Parchi Nazionali. Al momento non è chiaro quali membri del cast saranno presenti in Thailandia.

La riprese che si svolgeranno invece a Malta, facilitate da Latina Productions e Malta Film Studios, seguiranno tra luglio e settembre, mentre gli Sky Studios Elstree, attraverso Saga Productions, saranno l’ultimo luogo dove verranno effettuate le riprese di Jurassic World 4. La consegna del film completato, prodotto da Kennedy/Marshall, Amblin Entertainment e Universal Pictures, è prevista per il 2 luglio 2025.

Jurassic World - Il dominio recensione
Un’immagine di Jurassic World – Il dominio, sesto film del franchise.

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Cosa sappiamo di Jurassic World 4?

Sebbene non siano ancora state rivelate informazioni ufficiali sulla trama del nuovo Jurassic World 4, la scrittura della sceneggiatura da parte di David Koepp suggerisce che il film potrebbe tornare alle origini del franchise. Koepp non solo ha scritto l’acclamato originale del 1993 di Steven Spielberg, ma anche il suo sequel del 1997, Il mondo perduto: Jurassic Park. Non essendo previsto il ritorno di membri del cast storico come Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, né di nuovi membri del cast di Jurassic World come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, il prossimo sequel potrebbe aprire la strada a una nuova era per il franchise.

Anche l’assunzione di Gareth Edwards fornisce qualche indicazione su ciò che potrebbe accadere in futuro. Edwards, che ha diretto anche Godzilla del 2014, ha anni di esperienza come artista VFX e questo è certamente uno dei motivi principali per cui tutti i suoi film presentano immagini CGI mozzafiato. The Creator, ad esempio, presenta un lavoro VFX straordinario ed è stato realizzato con un budget inferiore alla metà di quello di un tipico film del MCU, il che suggerisce che Jurassic World 4 potrebbe avere una delle migliori CGI del franchise di sempre.

Le informazioni sulla trama possono essere scarse, ma il finale di Jurassic World: Il Dominio potrebbe in un certo senso aver preparato gli eventi del prossimo sequel. Il film si conclude con gli esseri umani e i dinosauri che vivono fianco a fianco, e il prossimo film potrebbe riprendere proprio da qui, solo con nuovi personaggi. Con l’avvicinarsi della data di inizio delle riprese, è comunque probabile che nei prossimi mesi vengano rivelate ulteriori informazioni sulla trama di Jurassic World 4, ma anche sugli attori principali che comporranno il cast. Il film è previsto in sala per il 2 luglio 2025.

Rebecca Ferguson e Idris Elba in lizza per un ruolo nel film di Kathryn Bigelow

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Rebecca Ferguson (Dune) e Idris Elba (Hijack) sono in cerca di ruoli nel prossimo film della premio Oscar Kathryn Bigelow per Netflix, come hanno confermato fonti a Deadline. I dettagli sui ruoli che i due interpreti interpreteranno non sono stati resi noti, così come il titolo e la trama del film, anche se le fonti hanno dichiarato a Deadline che sarà ambientato alla Casa Bianca durante lo svolgimento di una crisi nazionale. Il progetto segna il primo lungometraggio della Bigelow dopo il thriller del 2017 Detroit.

La notizia del film è stata divulgata per la prima volta da Netflix di recente, durante la presentazione degli Upfront a New York. In precedenza, la Bigelow aveva sviluppato un altro film di Netflix che però sembra essere stato del tutto accantonato. Si trattava di un adattamento del romanzo Aurora di David Koepp. Non resta a questo punto che attendere maggiori informazioni riguardo questo nuovo progetto, che segnerà dunque il ritorno alla regia della regista di The Hurt Locker e Zero Dark Thirty.

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Idris Elba nella serie Hijack

Dove abbiamo visto di recente Rebecca Ferguson e Idris Elba?

Rebecca Ferguson è attualmente protagonista della popolare serie di fantascienza Silo di Apple, che si sta avviando verso la seconda stagione. Di recente ha invece recitato nel sequel di successo di Dune di Denis Villeneuve del 2021, riprendendo il ruolo di Lady Jessica. Nel 2023 è invece stata al cinema al fianco di Tom Cruise in Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno della scorsa estate. Prossimamente la vedremo poi in Mercy, film fantascientifico di Amazon, con Chris Pratt.

Attualmente protagonista della serie thriller di Apple TV+ Hijack, che è stata rinnovata per una seconda stagione, Idris Elba è stato recentemente visto anche come protagonista della miniserie Knuckles di Paramount+, oltre che dei popolari film di Netflix Tyler Rake 2 e Luther – Verso l’inferno – quest’ultimo seguito della serie di successo Luther, che è durata cinque stagioni. Tra gli altri progetti imminenti figurano il thriller d’azione Heads of State di Amazon MGM, con Carla Gugino e Jack Quaid, e Sonic 3, solo per citarne un paio.

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Blade: Yann Demange avrebbe abbandonato il film a seguito di scontri con Mahershala Ali

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Come recentemente riportato, Yann Demange non sarà più il regista di Blade. La notizia rappresenta un nuovo duro colpo ad un film che da tempo sta attraverso una serie di problematiche produttive. A poche ora da questo annuncio, nuove indiscrezioni offrono alcune possibili motivazioni sull’abbandono da parte di Demange. Secondo l’insider Jeff Sneider, Mahershala Ali – che nel film sarà il vampiro Blade – avrebbe sviluppato una crescente frustrazione nei confronti del regista e i due si sarebbero scontrati su alcuni aspetti creativi del film.

Viene inoltre riportato che, pur essendo considerato un talento dietro la macchina da presa, Demange sarebbe anche una persona con cui è “difficile lavorare“. Sneider aggiunge inoltre che Demange e i Marvel Studios si sarebbero separati già marzo, anche se la cosa è stata resa pubblica solo ora, e si dice che da quel momento Kevin Feige sia alla ricerca di un nuovo sceneggiatore e regista, anche se è possibile che alla fine si scelga la stessa persona per entrambi i ruoli. Non resta a questo punto che sperare di poter iniziare ad avere buone notizie riguardo Blade.

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Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della Battaglia

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura. Ci sarebbe dunque stata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala, attualmente fissata al 7 novembre 2025.
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Kate Winslet rivela perché baciare Leonardo DiCaprio in Titanic è stato “un vero casino”

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Uno dei momenti più attesi e desiderati del film Titanic è senza dubbio il bacio tra Kate Winslet e Leonardo DiCaprio, che per quanto risulti bello da vedere sullo schermo sembra però essersi rivelato tutt’altro che semplice da girare. Proprio Kate Winslet, ripensando a quel momento ha ammesso che non tutto è andato come doveva. Parlando con Vanity Fair di quel bacio, l’attrice ha infatti dichiarato: “Mio Dio, è proprio un romanticone, vero? Non c’è da stupirsi che tutte le ragazze del mondo volessero essere baciate da Leonardo DiCaprio. Ma Non è stato tutto rose e fiori“.

L’attrice ha dunque poi spiegato che: “Continuavamo a baciarci e io avevo un trucco molto chiaro e dovevo controllare il trucco – su entrambi, tra una ripresa e l’altra – e finivo per sembrare come se avessi succhiato una barretta di cioccolato al caramello dopo ogni ripresa perché il suo trucco si trasferiva a me“. E a causa dei residui del suo trucco di colore più chiaro, ha detto che DiCaprio sembrava come se “gli mancasse un pezzo di faccia“, aggiungendo: “Oh Dio, è stato un vero casino“.

Titanic recensione
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nella scena del bacio in Titanic

Rivedendo la scena, Kate Winslet ha dunque descritto questa specifica ripresa come un “incubo“, tra problemi di illuminazione e l’inaccessibilità del luogo di ripresa per il team di truccatori. L’attrice ha anche ricordato di aver dovuto fare diverse riprese perché continuava a sbattere il ginocchio sulla ringhiera. “Leo non riusciva a smettere di ridere e abbiamo dovuto rigirare circa quattro volte perché James Cameron voleva una luce molto specifica per questo film, ovviamente, e i tramonti continuavano a cambiare nel luogo in cui ci trovavamo“, ha ricordato l’attrice a proposito della frenetica esperienza.

Kate Winslet ha aggiunto che per risolvere quelle difficoltà “il suo e il mio trucco, pennelli e spugna erano nascosti in alcune parti del suo vestito e tra una ripresa e l’altra rifacevo praticamente il trucco ad entrambi, il che è stato piuttosto divertente”. La scena, dunque, potrà essere stata più complessa del previsto da girare, ma il risultato finale non trasmette queste difficoltà e anzi ha regalato agli spettatori uno dei momenti d’amore più iconici e celebri della storia del cinema.

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Dove vedremo prossimamente Kate Winslet?

Kate Winslet reciterà prossimamente nella miniserie Trust, per la quale Todd Haynes (Carol, May December) è stato scelto come scrittore e regista. Il progetto è attualmente in fase di sviluppo presso la HBO. Jon Raymond co-scriverà il progetto ed entrambi fungeranno da produttori esecutivi.

La trama ufficiale recita: “In una storia raccontata da molteplici prospettive, un magnate di Wall Street degli anni ’20 accumula un’improvvisa fortuna ma perde l’amata moglie. Decenni dopo, i suoi tentativi di controllare la narrazione della sua vita vengono vanificati da un biografo che scopre i segreti ultimi del leggendario matrimonio.”

Trust segna la terza esperienza di Winslet come attrice e produttore esecutivo di un progetto HBO, dopo Mare of Easttown nel 2021 e The Regime, andato in onda all’inizio di quest’anno.

Il Gladiatore II: Russell Crowe si sente “leggermente a disagio” per il sequel

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La star di Il Gladiatore, Russell Crowe, ha dichiarato di sentirsi “leggermente a disagio” nei confronti del sequel Il Gladiatore II. Nell’ultimo episodio di Kyle Meredith With… l’attore ha infatti parlato della malinconia che tutte le notizie sul sequel gli hanno fatto provare. Nonostante il suo personaggio muoia alla fine del film del 2000, Crowe ritiene che avrebbe potuto essere maggiormente coinvolto, in un modo o nell’altro, in questo nuovo progetto, provando una strana sensazione nel guardare tutto questo dall’esterno. “Mi mette un po’ a disagio il fatto che ne stiano facendo un altro, sapete? Perché ovviamente sono morto e non ho voce in capitolo su quello che viene fatto“, ha ammesso Russell Crowe.

Un paio di cose che ho sentito dire mi hanno fatto pensare: ‘No, no, no. Non rientra nel percorso morale di quel particolare personaggio’. Ma sapete, non posso dire nulla. Non è il mio posto. Sono sotto terra. Quindi vedremo come sarà“. “Ripenso all’età che avevo quando ho fatto quel film e a tutte le cose che sono venute dopo e alle porte che quel film in particolare mi ha aperto“, ha poi ricordato l’attore. “Quindi c’è sicuramente una sfumatura – e questo è puramente onesto – una sfumatura di malinconia, una sfumatura di gelosia“.

Il gladiatore 2 film
Russell Crowe in una scena di Il Gladiatore

Cosa sappiamo di Il Gladiatore II?

L’imminente sequel di Il GladiatoreIl Gladiatore II è diretto ancora una volta da Ridley Scott, che ha anche diretto il film originale con Russell Crowe, uscito nel 2000. La sceneggiatura è stata scritta da David Scarpa, che ha già collaborato con Ridley Scott per Tutti i soldi del mondo (2017) e Napoleon (2023).

Paul Mescal interpreterà Lucius Verus, il figlio del personaggio di Connie Nielsen (interpretato da Spencer Treat Clark nel film originale), ne Il Gladiatore II. La Nielsen riprenderà anche il ruolo di Lucilla. “Lucius è stato nelle terre selvagge per, vediamo, l’ultima volta l’abbiamo visto quando aveva 12 anni“, ha detto Ridley Scott in precedenza a Rotten Tomatoes a proposito del personaggio di Mescal. “Ora sono passati circa 12 o 15 anni. È stato nella natura selvaggia e ha perso i contatti con sua madre. Sua madre ha perso i contatti con lui, non sa dove sia. Pensa che possa essere morto“.

Il Gladiatore II è interpretato anche da Denzel Washington, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, May Calamawy, Derek Jacobi, Lior Raz, Peter Mensah, Matt Lucas e Tim McInnerny.

La produzione del film è iniziata nel giugno 2023, ma è stata sospesa circa un mese dopo a causa dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA). Le riprese sono riprese nel dicembre 2024 e la produzione è terminata ufficialmente il 17 gennaio 2024. Ridley Scott produce Il Gladiatore II insieme a Michael Pruss, Douglas Wick, Lucy Fisher e David Franzoni. Il film arriverà nelle sale statunitensi il 22 novembre 2024, distribuito da Paramount Pictures.

Superman: un video dal set rivela il logo del Daily Planet

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Superman: un video dal set rivela il logo del Daily Planet

Mentre proseguono le riprese del reboot del DCU Superman di James Gunn a Cleveland, Ohio, le strade della città si stanno trasformando in Metropolis e un breve video dal set, condiviso online, offre ora una rapida occhiata a diverse vetrine, una delle quali mostra il logo del Daily Planet. Le scritte sono molto simili a quelle delle prime versioni dei fumetti, ma manca l’iconico globo del giornale. Tuttavia, non si tratta del vero edificio del Daily Planet, quindi c’è sempre la possibilità che il logo classico appaia ancora in cima al grattacielo. Di seguito, ecco invece il video poc’anzi descritto:

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Jude Law svela di aver quasi accettato il ruolo di Superman: “Ho scelto di non farlo'”

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Molti attori si sono avvicinati al ruolo di Superman nel corso degli anni e l’attore britannico Jude Law è stato uno di questi. Law era infatti stato contattato per interpretare il supereroe in Superman: Flyby, il film scritto da J. J. Abrams che si proponeva di offrire una nuova versione della storia delle origini dell’Uomo d’Acciaio. Krypton avrebbe avuto un ruolo importante, con Lex Luthor agente governativo ossessionato dagli UFO e Lois Lane intenzionata a smascherarlo.

Secondo quanto trapelato, in quel film Superman avrebbe dovuto scontrarsi con un gruppo di kryptoniani malvagi, per poi morire ed essere inviato nel paradiso kryptoniano per incontrare suo padre, Jor-El, prima di essere resuscitato. Come ci si aspetterebbe, Kal-El sarebbe tornato per salvare la situazione, solo per un finale a rischio che lo vedeva tornare sul suo pianeta natale. In una nuova intervista con The Playlist, Jude Law – poi unitosi ai franchise di Captain Marvel e Animali fantastici – ha rivelato i motivi per cui il suo coinvolgimento non è andato in porto.

C’è stato un processo di flirt con l’iconico personaggio della DC Comics“, ricorda Law. “E io ho sempre resistito perché mi sentivo come fuori luogo. E so che si può dire: “Beh, ma tu hai interpretato Yonn-Rogg e Silente!”. Ma quello mi sembrava un passo troppo lungo“. “Ed è stato quando Brett Ratner stava per dirigere, credo. E non avevano una sceneggiatura, se ricordo bene. Avevano una sceneggiatura? Non ricordo di averne letta una. È passato molto tempo. Mi portarono il vestito. Pensavano: ‘Questo potrebbe farti cambiare idea’“.

Jude Law ha dunque confermato di essere addirittura arrivato a provare il costume, che sembra fosse solo un prototipo. “Non era come il costume di Reeve. Era una specie di costume più metallico. Comunque, l’ho provato e mi sono guardato allo specchio e una parte di me all’inizio pensava: ‘Wow, sarebbe una bella cosa’, e poi ho pensato: ‘No, non puoi… non puoi farlo’. Non puoi”. E non mi sono venduto a me stesso“, ammette Law. “Mi sono allontanato e il film non è mai stato realizzato. Quindi forse non sarebbe servito a nulla se avessi accettato“.

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Jude Law in una scena di Captain Marvel

Superman tornerà al cinema con la regia di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Peacemaker – Stagione 2: Frank Grillo sfoggia il fisico per Rick Flag Sr.

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Dopo essere stato scelto per interpretare Rick Flag Sr. nella serie animata Creature Commandos dei DC Studios, abbiamo recentemente appreso che Frank Grillo passerà al live-action quando riprenderà il ruolo nella seconda stagione di Peacemaker. La sua presenza nella serie con protagonista John Cena ha perfettamente senso, dato che quest’ultimo ha ucciso suo figlio Rick Flag nel film The Suicide Squad. Nella seconda stagione, dunque, il personaggio interpretato da Grillo andrà senza dubbio a caccia di Peacemaker in cerca di vendetta.

Sembra inoltre che la sua sarà una minaccia ben peggiore di quello che ci si potrebbe aspettare, dato il fisico messo su dall’attore e che è stato da lui recentemente condiviso sui social. Frank Grillo si sta dunque allenando per non sfigurare accanto al possente ex wrestler e l’obiettivo sembra essere stato raggiunto. Qui di seguito, ecco la foto condivisa sul proprio account Instagram dall’attore:

Chi ci sarà in Peacemaker – Stagione 2?

La prima stagione di James Gunn ha visto protagonisti John Cena nel ruolo di Peacemaker, Danielle Brooks nel ruolo di Leota Adebayo, Jennifer Holland nel ruolo di Emilia Harcourt, Freddie Stroma nel ruolo di Adrian Chase/Vigilante, Steve Agee nel ruolo di John Economos, Chukwudi Iwuji nel ruolo di Murn, Robert Patrick nel ruolo di Auggie Smith/White Dragon, Frank Grillo sarà Rick Flag, Sr. e altri ancora.

Non è chiaro quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo, ma James Gunn ha già detto che ha intenzione di stabilire più collegamenti con la DC nel prossimo capitolo, dopo le apparizioni a sorpresa di Ezra Miller e Jason Momoa nel finale della prima stagione. James Gunn, tuttavia, ha anche affermato che quasi tutto il cast ritornerà nella seconda stagione.

L’agenzia conferma inoltre che Gunn sarà il regista di tre episodi della seconda stagione. I dettagli sulla trama della seconda stagione sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che Frank Grillo riprenderà il ruolo di Rick Flag Sr. e cercherà di vendicarsi per l’uccisione di suo figlio Rick Jr. da parte di Peacemaker in The Suicide Squad.

LEGGI ANCHE: James Gunn spiega come sta realizzando Superman e la seconda stagione di Peacemaker

Deadpool & Wolverine: un rumor suggerisce per quanto tempo Hugh Jackman indosserà la maschera

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I fan degli X-Men chiedono a gran voce di vedere Wolverine con il suo caratteristico costume da molti anni, ma il momento in cui Hugh Jackman si è avvicinato di più nell’indossare il celebre costume giallo e blu è stato in una scena eliminata di The Wolverine di James Mangold. Ora, però, sappiamo che Jackman indosserà finalmente l’iconica tuta in Deadpool & Wolverine e, anche se non è ancora stata mostrata un’immagine dell’attore australiano con la maschera, si prevede che la indosserà a un certo punto del film.

Si è speculato sul fatto che potremmo vedere Logan con il cappuccio solo per una scena (forse anche come gag per ingannare i fan), ma un nuovo rumor suggerisce in realtà che apparirà con il costume completo per un po’ più di una semplice scena. L’insider Daniel Richtman ha infatti riferito che vedremo Wolverine con la maschera per circa 10 minuti. Se la notizia si rivelasse esatta, alcuni fan potrebbero esserne delusi, ma se ben utilizzato questo tempo potrebbe rimanere memorabile ben oltre il suo termine.

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

The Fantastic Four: Joseph Quinn rivela con quale attore non vede l’ora di lavorare

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Joseph Quinn si è messo in luce con l’interpretazione di Eddie Munson nella quarta stagione di Stranger Things di Netflix, ma il suo ruolo più importante sarà quello di Johnny Storm, alias la Torcia Umana, nel film The Fantastic Four dei Marvel Studios. Se tutto andrà secondo i piani, si tratta di un personaggio che interpreterà per diversi anni. tuttavia, in un’intervista a GQ, Quinn ammette: “È stata una telefonata sorprendente“. Mentre sta ancora elaborando il ruolo (precedentemente portato sullo schermo da Chris Evans e Michael B. Jordan), nota che “le ruote si stanno muovendo” sul progetto.

Ho incontrato molto brevemente Ebon, Vanessa con cui ho molti amici in comune“, dice Quinn dei suoi co-protagonisti. Conosce già Pedro Pascal perché hanno lavorato insieme a Il Gladiatore II di Ridley Scott, ma c’è un membro del cast, in particolare, con cui è entusiasta di condividere lo schermo: John Malkovich. “È uno dei miei attori preferiti“, ammette, ma alla domanda se Malkovich interpreterà una villain, l’attore non offre alcuno spunto, mantenendo dunque il segreto che ancora è presente sul ruolo del collega.

In un’altra parte dell’intervista, Quinn rivela di aver già fatto la prova costume e che ha iniziato ad allenarsi per la sua trasformazione in supereroe. “Sto mangiando e sollevando cose. Sto lavorando con una persona fantastica – se dovessi scegliere qualcuno come personal trainer, sceglieresti lui, è un rinoceronte di uomo“, dice Quinn. “È molto bravo nel suo lavoro, mi fa fare le cose che non voglio fare. Non puoi pensare. Devi solo assecondarlo“. L’attore conferma poi che inizierà a girare The Fantastic Four una volta terminato il tour stampa di A Quiet Place: Giorno 1: “Dopodiché ci dedicheremo alle tute attillate e al fuoco“.

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Joseph Quinn nel ruolo di Eddie Munson in Stranger Things

The Fantastic Four: quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i The Fantastic Four sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian Springer. Pedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear. Fanno parte del cast anche Julia Garner, Paul Walter Hauser, John Malkovich, Natasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus.

Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale.

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Bridgerton 3, recensione degli episodi 5 e 6

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Bridgerton 3, recensione degli episodi 5 e 6

La prima metà di Bridgerton 3 si è concentrata sulla messa a fuoco i sentimenti che i due protagonisti di questa stagione, Colin e Penelope, nutrono l’uno per l’altra. Il gruppo di episodi si è concluso con la bollente scena della carrozza e soprattutto con la dichiarazione finale di Colin, di voler sposare Penelope e di volerlo annunciare immediatamente alla famiglia.

Ma gli spettatori sanno che questa storia non raggiungerà il lieto fine, almeno non così facilmente! Trai due c’è l’enorme segreto di Lady Whistledown: Colin non sa che la donna di cui si è scoperto focosamente innamorato è in realtà l’autrice delle pagine scandalistiche che regalano brio alla corte londinese e alla Regina Carlotta.

Bridgerton 3, le verità nascoste

Mentre non ci è ancora concesso di sapere come la questione di risolverà e se Penelope e Colin coroneranno il loro sogno d’amore, Bridgerton 3 suddivide in maniera ordinata i suoi ultimi 4 episodi, dedicando il 5 e il 6 (visti in anteprima) allo svelamento dell’identità di Whistledown e i due conclusivi (immaginiamo) alla riconciliazione e ai vari lieto fine lasciati in sospeso in questa stagione.

Bridgerton 3 infatti non ci racconta soltanto di Penelope e Colin. Importanti sono anche le trame legate a Francesca Bridgerton, che tenta di andare contro il volere della Regina, nella scelta del marito ideale, quella legata a Eloise, che non vede di buon occhio questo amore tra il fratello e l’ex amica, quella che invece con grande tatto segue un possibile ritorno all’amore di Violet, quella che segue invece Dominic con la sua bella vedova, il quale sembra essersi intromesso in una situazione più complessa di quello che immaginava. E ancora la sorte di Cressida, del neo nobile Will Mondrich e di Lady Danbury che per la prima volta mostra una debolezza.

Tante storie

Insomma, se Colin e Penelope sono giustamente il cuore della storia, l’abbondanza di trame di Bridgerton 3 la rende, fino a questo momento, la stagione più ricca e interessante del franchise, pronta a sorprendere ma anche a seminare il prepotente dubbio che forse non ci sarà un happy ending per tutti.

Pur continuando a essere un guilty pleasure di alto valore produttivo, cosa che come già detto viene messo ancora più in evidenza in questa stagione, Bridgerton 3 non rinuncia alle sue dichiarazioni di intenti, con un occhio alla contemporaneità, in cui i protagonisti lottano per la propria affermazione, pur nelle maglie restrittive dell’epoca in cui vivono.

Penelope stessa, pur capendo che la società non ammette che le donne abbiano sogni e ambizioni ma solo mariti, si contrappone allo status quo, dichiarando fieramente che Lady Whistledown è il suo modo per raccontarsi, l’unico modo che ha per far sentire la sua voce, dal momento che la natura non l’ha benedetta con il più felice degli ambienti familiari. L’ardore della giovane donna nel proteggere la sua fiera seppure piccola finestra di indipendenza si scontra invece con un cambiamento repentino e straniante che avviene nel personaggio di Colin.

Penelope guerriera, Colin innamorato

Prendere coscienza dell’amore che si è sempre provato per una cara amica può completamente trasformare un personaggio? Negli episodi 5 e 6, Colin Bridgerton è un cagnolino dietro alle gonne di Penelope, asservito a lei e al suo piacere, in un ribaltamento di carattere che sembra davvero troppo netto per apparire naturale e che, immaginiamo, diventerà ancora meno credibile quando la serie, negli episodi conclusivi, svilupperà la reazione del terzogenito Bridgerton alla scoperta che la sua amata è la vera Lady Whistledown.

Come è accaduto per tutte le stagioni della serie Shondaland, anche Bridgerton 3 si avvale di personaggi femminili consapevoli e ben scritti e di altrettanti personaggi maschili che faticano un po’ di più a lasciare la pagina e a diventare credibili sullo schermo, a meno che non siano facilitati da fascino e bellezza (come un tempo accadeva ai personaggi femminili). In questo ribaltamento di ruoli di genere, Bridgerton rivela la sua forza e la sua debolezza: riesce a guardare al futuro, portando avanti discorsi fondamentali per la contemporaneità, senza però salvare quello che del passato era fondante per una buona storia.

Disponibile dal 13 giugno su Netflix, aspettiamo di poter vedere il gran finale di Bridgerton 3 per goderci la conclusione (felice o infelice?) della storia tra Colin e Penelope.

Creature Commandos: annunciata la data della premiere e un legame con Superman

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Dopo mesi di speculazioni, la Warner Bros. ha finalmente rivelato oggi, durante il panel dell’Annecy International Animation Film Festival, quando la serie animata per adulti di James Gunn, Creature Commandos, debutterà sul servizio di streaming Max. Anche se non abbiamo una data esatta, è stato confermato che la serie arriverà sugli schermi a dicembre. Idealmente, potrebbe arrivare in Italia nel medesimo periodo, anche se al momento non ci sono informazioni a riguardo.

Creature Commandos, come noto, sarà il primo progetto realizzato sotto l’egida del DCU, prima del Superman di Gunn che uscirà l’anno prossimo, e lo studio ha confermato che i personaggi della serie appariranno in forma live-action nel film reboot di Gunn. Resta da vedere quali membri di questa squadra improvvisata di mostri passeranno al grande schermo, ma sappiamo che l’attore di Captain America: The Winter Soldier Frank Grillo apparirà come Rick Flag Sr. nella seconda stagione di Peacemaker, quindi potrebbe essere una scommessa abbastanza sicura.

Tutto quello che sappiamo su Creature Commandos

La serie animata Creature Commandos, composta da 7 episodi, sarà trasmessa in streaming su Max e avrà come protagonisti David Harbour  nel ruolo di Eric Frankenstein/Mostro di Frankenstein, Indira Varma nel ruolo della Sposa, Maria Bakalova di Guardiani della Galassia Vol. 3 nel ruolo della Principessa Ilana Rostovic, Zoe Chao nel ruolo della Dott.ssa Nina Mazursky, Alan Tudyk nel ruolo del Dottor Phosphorus, Sean Gunn nel ruolo di Weasel  e Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Senior.

Steve Agee riprenderà il suo ruolo di Peacemaker, John Economos. È prevista anche la partecipazione di Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller. Recentemente James Gunn ha rivelato di considerare La sposa di Indira Varma come il personaggio principale della serie. Ha anche aggiunto che non sta dirigendo alcun episodio, ma ha diretto le sessioni di registrazione di ciascun attore.

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Blade: il regista Yann Demange abbandona il film Marvel

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Blade: il regista Yann Demange abbandona il film Marvel

Non c’è pace per Blade, l’annunciato film dei Marvel Studios dedicato all’omonimo vampiro. Il progetto è infatti di nuovo alla ricerca di un regista, in quanto quello precedentemente scelto, Yann Demange, ha abbandonato il progetto, come ha confermato The Hollywood Reporter. L’abbandono è descritto come amichevole ed è avvenuto qualche tempo fa. Si tratta dell’ultima di una serie di sfide creative per il progetto, che Kevin Feige, capo dei Marvel Studios, ha annunciato in pompa magna al San Diego Comic-Con del 2019, quando ha sorpreso la folla facendo uscire la star Mahershala Ali, scelto per interpretare Blade.

Blade si stava preparando a entrare in produzione nell’autunno del 2022, quando il regista Bassam Tariq se ne andò per divergenze creative. A quel punto, secondo le fonti, Ali ha scelto Demange, regista di Lovecraft Country, ma mesi dopo il film è diventato uno dei principali film ritardati dallo sciopero degli sceneggiatori del maggio 2023. A tutt’oggi, non è ancora entrato in produzione. Mahershala Ali è ancora legato al progetto ma lo studio non sembra voler affrettare i tempi. Eric Pearson, una colonna portante della Marvel, sta lavorando all’ultima bozza del progetto, la cui data di uscita è – per ora – prevista per il 7 novembre 2025.

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Mahershala Ali in una scena del film Alita – Angelo della Battaglia

 

Blade, tutto quello che sappiamo sul film

Del nuovo Blade e si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il personaggio era già stato raccontato al cinema con i film Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes. La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo sembra aver messo d’accordo tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello estetico che di carisma.

Il Blade di Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del film Eternals, quella in cui compare anche l’attore Kit Harington e la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in Blade. Come noto, il film sta però affrontando numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato scontento delle prime versioni della sceneggiatura. Ci sarebbe dunque stata una forte fase di riscrittura, che ha però naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio delle riprese che sull’uscita in sala.
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Inside Out 2 ha una scena post – credits?

Inside Out 2 ha una scena post – credits?

Inside Out 2 si conclude con un finale emozionante, e l’ultimo sequel della Pixar include anche una scena di chiusura dei titoli di coda. Sì, le difficoltà di Riley (Kensington Tallman) nell’essere un’adolescente si concludono con una scena alla fine dei titoli di coda, che ripaga una divertente gag introdotta all’inizio del film. Sebbene le scene di coda in senso tradizionale non siano la norma per lo studio di animazione, la Pixar ha la capacità di includere alcune divertenti chicche nei titoli di coda, come i blooper reel di A Bug’s Life, Monsters Inc. e Toy Story 2 (che la Pixar dovrebbe riportare in auge un giorno).

L’ultimo film Pixar a presentare una scena di coda è stato lo spin-off di Toy Story, Lightyear, che ha fatto presagire un sequel con il possibile ritorno del cattivo principale del film, Zurg (James Brolin). Un seguito di Lightyear sembra piuttosto improbabile, dato che il film ha avuto un rendimento molto basso al botteghino mondiale. La scena dei titoli di coda di Inside Out 2 è un’anticipazione diretta del prossimo capitolo della storia di Riley e delle sue emozioni? Non proprio, ma è comunque una scena molto divertente che ricorda uno dei momenti più divertenti e memorabili del film.

Riley sviluppa nuove emozioni in Inside Out 2

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Inside Out 2 si svolge diversi anni dopo gli eventi del primo Inside Out, con Riley che cresce e diventa un’adolescente responsabile con l’aiuto delle sue cinque emozioni principali: gioia (Amy Poehler), tristezza (Phyllis Smith), rabbia (Lewis Black), paura (Tony Hale) e disgusto (Liza Lapira). Insieme, le emozioni hanno creato un’armonia equilibrata all’interno di Riley per aiutarla ad affrontare le sfide della vita quotidiana. Tuttavia, nessuna delle emozioni è pronta per una delle più grandi sfide che ogni essere umano affronta nel corso della sua vita: la pubertà.

Senza alcun tipo di preavviso, un gruppo di nuove emozioni si manifesta in Riley. Tra queste, l’energica Ansia (Maya Hawke), la gelosa Invidia (Ayo Edebiri), l’ambivalente Ennui (Adèle Exarchopoulos) e il timido Imbarazzo (Paul Walter Hauser). Sebbene tutte abbiano le migliori intenzioni per Riley, l’ansia prende il sopravvento dopo aver deciso che Joy e le sue amiche non sono ciò di cui Riley ha bisogno in questo momento. Questo dà il via a un’altra avventura nella mente di Riley, mentre Joy e le emozioni bandite cercano di tornare al loro centro di controllo per salvare Riley.

Inside Out 2 avrà un sequel?

Inside Out 2

Come già detto, la scena dei titoli di coda di Inside Out 2 non prevede esplicitamente un sequel. Tuttavia, sembra che il potenziale per un altro film ambientato nel mondo di Inside Out sia una possibilità molto concreta. La Pixar sta già esplorando modi per espandere l’universo di Inside Out: secondo quanto riferito, infatti, sta lavorando a una serie spin-off di Disney+ che sarà incentrata sullo studio cinematografico che realizza i sogni di Riley. Il potenziale per un numero ancora maggiore di storie legate al franchise di Inside Out è amplificato dalle ottime proiezioni al botteghino del film, con Inside Out 2 che dovrebbe guadagnare 135 milioni di dollari nel suo weekend di apertura.

Anche il regista di Inside Out 2, Kelsey Mann, sembra molto intenzionato a tornare al franchise per un terzo capitolo. Una recente intervista rilasciata a ComicBook sembra indicare che un Inside Out 3 è una possibilità molto concreta, dato che le direzioni che la storia di Riley può prendere da qui sono davvero tante:

Amo questo mondo. È un mondo fantastico in cui giocare e le idee nascono proprio giocando in questo mondo, sia per le location che per i personaggi. Ci sono così tante idee, non solo nel primo film, ma soprattutto in questo, che penso: ‘Questa è un’idea davvero divertente e intelligente. Non so come si inserisca in questa particolare storia, ma a un certo punto dovrebbe essere utilizzata‘”.

Inside Out 2

Un potenziale seguito a un franchise di successo come Inside Out sarebbe coerente con i piani della Pixar di realizzare un nuovo sequel ogni due anni. Il nuovo piano ha suscitato un po’ di polemiche tra i fan dell’animazione, poiché alcuni temono che la priorità data dalla Pixar ai sequel possa far perdere alla società il suo marchio unico di originalità che l’ha resa così speciale.

Sebbene questo non significhi che la Pixar stia abbandonando del tutto le idee originali, il presidente della Pixar Jim Morris sembra pensare che i sequel siano necessari in futuro, visto che l’ultimo film originale della società, Elemental, ha faticato al botteghino:

Siamo stati tutti colpiti nel profondo, ed è stata dura per il morale. Pensavo che fosse un buon film con un’impronta Pixar, quindi quando non ha funzionato è stato come dire: ‘Wow’. Ho pensato: “La gente non vuole più vedere il tipo di film che facciamo noi? È finita?

Sebbene la nuova enfasi sui sequel sia motivo di preoccupazione (a meno che non siano di alta qualità e fantasia come Inside Out 2), i fan possono dormire sonni più tranquilli sapendo che la Pixar non ha in programma di realizzare alcun remake live-action del suo vasto repertorio di film amati. Questo è stato recentemente confermato dal COO della Pixar e regista originale di Inside Out, Pete Docter:

No, e questo potrebbe darmi fastidio se lo dico, ma in un certo senso mi dà fastidio. Mi piace fare film che siano originali e unici per se stessi. Fare un remake, personalmente, non è molto interessante per me“.

Indipendentemente dal fatto che si arrivi o meno a un Inside Out 3, Inside Out 2 sarà nelle sale venerdì 14 giugno 2024.

Élite – stagione 8: data di uscita, cast, trama e tutto quello che c’è da sapere

Jaime [Vaca], Netflix e io abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di chiudere. Lo dico con grande rammarico perché sono stati anni incredibili in cui ho incontrato attori meravigliosi“, ha condiviso durante una recente conferenza stampa (via Deadline). “Élite ha cambiato la vita di tutti. Ci sono attori che hanno iniziato con noi ed è stato il loro trampolino di lancio per diventare ora delle star mondiali. Sta succedendo a questo cast ed è un orgoglio avervi contribuito e sapere che ci hanno visto in tutto il mondo e che è piaciuto“. Quindi, cosa possiamo aspettarci dalla stagione finale e quando? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Élite – stagione 8: data di uscita

Élite - stagione 8: data di uscita
Credit Netflix

Dal momento che Netflix solitamente rilascia una stagione di Élite all’anno e che Montero ha confermato che le riprese dell’ottava stagione sono già iniziate, scommettiamo che la stagione finale dello show arriverà nell’autunno del 2024.

Ma teneteci nei preferiti e vi faremo sapere non appena verrà annunciata una data ufficiale.

Élite – stagione 8: cast, chi ne farà parte?

È stato confermato che l’ottava stagione introdurrà nello show nuovi membri del cast, tra cui la nuova arrivata Ane Rot nel ruolo di Emilia e Nuno Gallego in quello di Héctor.

Nel frattempo, Mina El Hammani tornerà nel ruolo di Nadia Shanaa, personaggio amato dai fan e visto per l’ultima volta nella quarta stagione, quando lei e Guzmán si sono lasciati durante una videochiamata.

Tra gli altri membri del cast che torneranno ci saranno probabilmente:

  • Omar Ayuso as Omar
  • Valentina Zenere as Isadora
  • Maribel Verdú as Carmen
  • André Lamoglia as Iván
  • Carmen Arrufat as Sara
  • Ander Puig as Nico
  • Nadia Al Saidi as Sonia
  • Fernando Líndez as Joel
  • Mirela Balic as Chloe
  • Gleb Abrosimov as Eric
  • Alejandro Albarracín as Luis
  • Iván Mendes as Dalmar

Un personaggio che non tornerà è il Raúl di Alex Pastrana, che ha perso la vita nel finale della settima stagione.

Élite – stagione 8: trama del finale di serie

Élite - stagione 8- trama
Credit Netflix

Nell’episodio finale della settima stagione, Sara mette in guardia Carmen dal nuovo fidanzato violento di Chloe, Raúl. Quando Carmen si reca all’appartamento per affrontare Raúl sul suo comportamento nei confronti della figlia, le cose si scaldano e finisce per spingerlo giù dal balcone, uccidendolo.

Sebbene Carmen e Chloe cerchino di incastrare la morte di Raúl come un suicidio, i momenti finali dell’episodio rivelano che Dalmar, il coinquilino di Joel e Omar, ha ripreso tutto con una telecamera.

Dalmar non mostra il video alla polizia, ma è ancora combattuto. Non resta che aspettare l’arrivo dell’ottava stagione per vedere se denuncerà Carmen o se la aiuterà a coprire l’omicidio di Raúl.

Anche se ci saranno sicuramente molti altri colpi di scena, svolte e tradimenti (dopotutto siamo in Élite), Montero ha assicurato ai fan che la serie si concluderà con una “nota positiva”.

Il trailer della stagione 8 di Élite

Al momento in cui scriviamo, Netflix ha appena diffuso un teaser trailer di Élite – stagione 8, quindi probabilmente ci vorrà un po’ di tempo prima di vedere nuovi filmati.

Ma restate sintonizzati per ulteriori informazioni sull’ottava stagione, compresi trailer e nuovi dettagli sulla trama. Le stagioni 1-7 di Élite sono ora disponibili per la visione in tutto il mondo su Netflix.

Élite in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Oceania live action: Catherine Laga’aia ottiene il ruolo da protagonista

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Il live-action della Disney di Oceania ha trovato la sua nuova protagonista: Catherine Laga‘aia reciterà al fianco di Dwayne Johnson, che riprende il ruolo di Maui, nell’attesissimo film.

“Sono davvero entusiasta di abbracciare questo personaggio perché Moana (Vaiana in italiano) è una delle mie preferite”, ha detto Laga’aia, una diciassettenne di Sydney. “Mio nonno viene da Fa‘aala, Palauli, a Savai‘i. E mia nonna è di Leulumoega Tuai, sull’isola principale di ‘Upolu, a Samoa. Sono onorata di avere l’opportunità di celebrare Samoa e tutti i popoli delle isole del Pacifico e di rappresentare giovani ragazze che mi assomigliano”.

Nel cast si uniscono a Laga’aia e Johnson anche Auckland, il neozelandese John Tui nel ruolo del padre di Vaiana, Capo Tui; l’attrice samoana-neozelandese Frankie Adams interpreta la madre di Moana, Sina; e Rena Owen, originaria della Baia delle Isole, in Nuova Zelanda, nel ruolo della venerata Gramma Tala.

La produzione del live-action di Oceania inizierà quest’estate, mentre la data di uscita è prevista per il 10 luglio 2026. Il film è diretto da Thomas Kail, (“Hamilton” a Broadway e Disney+, “Grease Live” e “We Were the Lucky Ones”).

Dirige da una sceneggiatura di Jared Bush, che ha scritto la sceneggiatura di Oceania del 2016, e Dana Ledoux Miller, una scrittrice samoana che ha creato “Thai Cave Rescue” di Netflix e ha co-fondato l’organizzazione no-profit Pasifika Entertainment Advancement Komiti (PEAK). .

Il nuovo film è prodotto da Johnson, Dany Garcia e Hiram Garcia (tramite il loro banner Seven Bucks Productions) e Beau Flynn (per FlynnPictureCo). Lin-Manuel Miranda, che ha scritto le canzoni originali, fungerà anche da produttore.

Oceania: la trama del film

Per salvare il proprio popolo da un’antica maledizione, la vivace adolescente Vaiana s’imbarca in un viaggio attraverso l’oceano, durante il quale s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui, che la guiderà nella sua ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due attraverseranno i mari in un viaggio pieno d’azione, che li porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca dei suoi antenati, trovando molto più di quanto credeva di cercare: la propria identità.

Stranger Things: Maya Hawke definisce “strazianti” le riprese del finale di stagione

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La star di Stranger Things Maya Hawke condivide i suoi pensieri sulle riprese dell’ultima stagione della longeva serie di Netflix. Maya Hawke ha debuttato nella serie con il ruolo di Robin Buckley nella terza stagione, girata nel 2018 e rilasciata nel 2019. Robin è diventata rapidamente un personaggio amato dai fan, che è tornato ad avere un ruolo di primo piano nella quarta stagione. La Hawke farà parte anche della quinta stagione di Stranger Things, quando Robin e i suoi amici affronteranno le minacce poste da Vecna (Jamie Campbell Bower) e dal Sottosopra.

Parlando con Entertainment Tonight sul red carpet del suo ultimo film, Inside Out 2, Hawke ha condiviso la sua reazione emotiva alle riprese della quinta stagione di Stranger Things, aprendosi sui suoi sentimenti individuali riguardo alla conclusione della storia di Robin e della serie nel suo complesso.

Ha anche parlato della sua posizione unica di attore che è entrato nella serie più tardi e del suo desiderio di essere solidale con i membri del cast che hanno fatto parte della serie fin dalla prima stagione, che ha iniziato le riprese nel 2015 e ha debuttato su Netflix nel 2016. Guarda i commenti di Hawke qui sotto:

Sta già iniziando a essere straziante, sapete? Voglio dire, è la fine di un viaggio molto lungo. Più lungo per alcuni dei miei compagni di cast, persino, che per me. Quindi è davvero sentimentale. Ma come membro del cast aggiuntosi in ritardo, sento che è mio compito essere qui per facilitare i loro sentimenti ed essere grata ed entusiasta di averne fatto parte“.

Cosa c’è in serbo per Robin nella quinta stagione di Stranger Things?

La quinta stagione di Stranger Things può continuare a esplorare queste amicizie e allo stesso tempo far sì che Robin leghi con altri personaggi fondamentali con cui non ha trascorso molto tempo nelle stagioni precedenti.

Come accade per la maggior parte dei personaggi di Stranger Things, la quinta stagione vedrà Robin lottare per salvare il mondo e allo stesso tempo affrontare le sue relazioni personali. Fin dalla sua introduzione nella terza stagione, Robin è stata al centro della scoperta di cospirazioni e dei pericoli del Sottosopra. Questo dovrebbe continuare a essere al centro della lotta con i suoi amici nella quinta stagione, soprattutto con quelli più vicini a lei, tra cui Steve Harrington (Joe Keery), Dustin Henderson (Gaten Matarazzo) e Nancy Wheeler (Natalia Dyer).

Il finale della quarta stagione di Stranger Things ha visto Robin legare con la sua cotta Vickie (Amybeth McNulty). Forse non c’è molto tempo per frequentarsi mentre il Sottosopra minaccia di consumare Hawkins e il resto del mondo, ma è possibile che Robin e Vickie inizino a frequentarsi. Robin è stato il primo personaggio LGBTQ+ confermato dello show e Robin e Vickie sarebbero la prima coppia LGBTQ+ dello show.

In precedenza, la Hawke ha dichiarato di essere “combattuta” sul fatto che Robin abbia una ragazza, ritenendo che la rappresentazione sia importante, ma anche che un personaggio non debba essere definito principalmente dalla sua vita sentimentale, e di apprezzare l’esplorazione delle amicizie di Robin con altri personaggi. La terza stagione l’ha vista diventare amica di Steve e Dustin, mentre la quarta l’ha vista entrare in contatto con Nancy e l’ormai defunto Eddie Munson (Joseph Quinn). La quinta stagione di Stranger Things può continuare a esplorare queste amicizie e allo stesso tempo far sì che Robin leghi con altri personaggi fondamentali con cui non ha trascorso molto tempo nelle stagioni precedenti.

Elite – Stagione 8: teaser ufficiale dell’ottava stagione

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Elite – Stagione 8: teaser ufficiale dell’ottava stagione

Netflix ha diffuso il teaser trailer di Elite – Stagione 8, l’attesa ottava e ultima stagione della serie di successo Elite. Elite è stata rinnovata per la stagione 8, attualmente in produzione, a luglio, ma all’epoca non era stato menzionato che sarebbe stata l’ultima stagione. Il creatore della serie Carlos Montero ha confermato in una conferenza stampa per la stagione 7, che la stagione 8 sarebbe stata l’ultima della serie, dicendo che la serie “si è conclusa con una nota positiva“.

Netflix ha annunciato che la sua popolare serie drammatica spagnola per adolescenti Elite concluderà la sua corsa con la prossima ottava e ultima stagione. Il creatore della serie Carlos Montero ha rilasciato una dichiarazione (tramite Deadline ), affrontando l’imminente fine dello show con la stagione 8, che è attualmente in produzione.

“Stiamo girando l’ottava stagione, che sarà l’ultima stagione di Élite“, ha detto Montero. “Abbiamo concluso con una nota positiva. Jaime [Vaca, co-showrunner della stagione 7], Netflix e io abbiamo pensato che fosse ora di finirla. Lo dico con grande rammarico perché sono stati anni incredibili in cui ho incontrato attori meravigliosi, abbiamo lavorato con tutti i registi con cui volevamo lavorare e abbiamo avuto il lusso di avere Maribel nelle ultime due stagioni. Élite ha cambiato la vita a tutti, ci sono attori che hanno iniziato con noi ed è stato il loro trampolino di lancio per diventare ora star mondiali, sta succedendo a questo cast ed è un orgoglio aver contribuito a tutto questo e sapere che ci hanno visti ovunque il mondo e mi è piaciuto”.

Cosa sappiamo su Elite?

Elite si concentra attorno a Las Encinas, la scuola più esclusiva del paese, dove l’élite manda i propri figli a studiare. È stato creato da Carlos Montero (The Mess You Leave Behind) e Jaime Vaca (Cable Girls). L’ottava stagione è diretta da Daniel Barone, Ginesta Guindal, Jota Linares ed Elena Trapé. Si uniscono allo spettacolo nella sua puntata finale i nuovi membri del cast Ane Rot (Killer Book Club) e Nuno Gallego (UPA Next), insieme al ritorno di Mina el Hammani nei panni di Nadia. Ulteriori dettagli sulla trama della Stagione 8 e sulla data di uscita prevista sono ancora tenuti nascosti.

“Nella settima stagione, Omar inizia una nuova vita all’università lontano da Las Encinas, ma non riesce a voltare pagina. Il senso di colpa per la morte di Samuel e la sofferenza causata da quel periodo lo attanagliano ancora, spingendolo ad andare in analisi. Tramite uno stage decide di tornare nella scuola dove tutto è successo per affrontare i suoi demoni faccia a faccia. Attraverso il percorso di Omar scopriamo che anche il resto degli studenti sta silenziosamente sfidando i propri incubi. La settima stagione di Elite tratta di salute mentale e di come molti di noi la evitano per paura o ignoranza.”

Underwater: la spiegazione del finale del film con Kristen Stewart

Underwater si è rivelato un ritorno alla forma dei film horror claustrofobici degli anni ’70 e ’80, con un film di creature che esce con una nota importante che ha pesanti implicazioni per il futuro.

William Eubanks realizza un film horror molto isolato che in molti punti ricorda Alien, ma nel modo migliore possibile. Kristen Stewart è la protagonista di un cast di forti caratteristi che si ritrovano intrappolati nel loro laboratorio di ricerca sottomarino dopo che un terremoto scuote la loro spedizione di trivellazione petrolifera. La loro missione di sopravvivenza diventa ancora più pericolosa quando si rendono conto di non essere soli e che le loro trivellazioni petrolifere e gli sconvolgimenti dell’oceano hanno attirato l’attenzione di una creatura feroce.

Le complicazioni del laboratorio e dell’equipaggiamento spingono l’equipaggio ad attraversare il fondo dell’oceano e vengono uccisi uno ad uno da queste misteriose creature. Le cose peggiorano quando si imbattono in un intero nido di queste letali creature marine umanoidi che sembrano obbedire a una bestia ancora più minacciosa. Alla fine, rimangono vivi solo Price (Kristen Stewart), Haversham (Jessica Henwick) e Smith (John Gallagher Jr.) che raggiungono l’apparente sicurezza della stazione Roebuck. È alla stazione Roebuck che Price si rende conto che solo due delle capsule di salvataggio sono funzionanti. Price convince Smith e Haversham a prendere le capsule e a fuggire, mentre lei è costretta a prendere un’altra decisione molto difficile.

Cosa succede al mostro?

Underwater Kristen Stewart

Price si rende conto della gravità della sua situazione e capisce che è imperativo che almeno qualcuno sopravviva a questa spedizione e arrivi in superficie. Price decide di sacrificarsi per eliminare la minaccia più grande. Price vede che le capsule di salvataggio di Smith e Haversham si stanno affrettando, ma il nido delle numerose creature umanoidi è alle loro calcagna ed è destinato a raggiungerli. Inoltre, il gigantesco mostro inizia ad attaccare la stazione Roebuck per rappresaglia. Price ammette la sconfitta e decide di eliminare il più possibile questa minaccia. Price sovraccarica i motori della stazione e aumenta i livelli di energia al massimo per far esplodere la Roebuck.

Il piano di Price ha successo e l’esplosione spazza via il nido di creature e dà alle capsule di salvataggio il vantaggio necessario per fuggire. Sembra che l’esplosione porti via anche Price, ma il destino del mostro più grande non è del tutto chiaro. Si vede che viene travolto dall’esplosione di Roebuck e sembra che sia stato ucciso. Tuttavia, le prove suggeriscono che potrebbe non essere l’unico esemplare di questo tipo in circolazione.

Il vero significato del finale di Underwater

Underwater film Kristen Stewart

Smith e Haversham sopravvivono all’attacco e sembra che Price sia in grado di eliminare i mostri, ma la notizia più importante che emerge dal finale del film è che la società di trivellazione, la Tian Industries, sembra essere pienamente consapevole di queste minacce sottomarine e potrebbe addirittura cercare intenzionalmente di farle emergere e studiare. I titoli di coda del film sono pieni di ritagli di giornale che descrivono nei dettagli le conseguenze degli eventi del film e sottolineano come la Tian Industries sopprima le interviste di Smith e Haversham e cerchi di mantenere il silenzio sull’intero incidente.

Allo stesso tempo, questi articoli indicano che eventi simili potrebbero essere responsabili di un precedente incidente di trivellazione con le Tian Industries e che la società è ancora intenzionata a espandere il proprio lavoro di trivellazione nella Fossa delle Marianne. Tutto ciò indica che la missione in Underwater è solo un pezzo di un puzzle molto più grande che coinvolge una sinistra società che potrebbe essere addirittura al livello di un’entità della Weyland-Yutani.

Come il finale di Underwater prepara un sequel

Underwater sequel

La notizia che la Tian Industries ha legami con qualcosa di più nefasto e la conoscenza di questi mostri sottomarini dà l’impressione che questa non sia l’ultima volta che queste creature vengono avvistate sul fondo della Fossa delle Marianne. Le future missioni di trivellazione, che siano con Smith e Haversham o con qualcuno di nuovo, potrebbero rivelare nuove bestie per alimentare un sequel. C’è anche la possibilità che Smith e Haversham vogliano cercare Price, anche se sembra abbastanza chiaro che sia morta. Tuttavia, se Underwater dimostra qualcosa è che ci sono ancora molti misteri nascosti nell’oceano.

Horizon Line – Brivido ad alta quota: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere

Una delle più diffuse paure dell’essere umano è quella di volare. L’essere costretto per un certo numero di ore all’interno di un velivolo che si libra nell’aria a svariate migliaia di metri dal suolo non è certo la cosa più entusiasmante del mondo, specialmente quando poi si sentono casi di incidenti o scampati disastri. Film come Cast Away, Flight, Non-Stop, Sully o il recente La società della neve – alcuni dei quali basati su storie vere – affrontano sotto aspetti diversi questo argomento e a loro nel 2020 si è unito anche Horizon Line – Brivido ad alta quota.

Il cinema si è infatti in più occasioni interessato a questi racconti e alle forti emozioni che suscitano. Il film diretto da si inserisce dunque in un lungo elenco di titoli di questo genere che puntano a costruire uno stato di tensione capace di tenere gli spettatori con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Probabilmente non il genere di film adatto a chi soffre di questa paura, ma senza dubbio opere in grado di intrattenere e lasciare quel certo brivido.

Anche il film di Marcimain fa tutto ciò, oltre a fare della sua situazione di pericolo un’allegoria del difficile rapporto esistente tra i protagonisti. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Horizon Line – Brivido ad alta quota. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Horizon Line - Brivido ad alta quota cast Allison Williams

La trama e il cast di Horizon Line – Brivido ad alta quota

Protagonisti del film sono Jackson e Sara, una ex coppia di fidanzati che si imbarca casualmente sullo stesso volo privato per i Caraibi per partecipare a un matrimonio su una delle isole. Il piccolo aereo è pilotato da un amico di Sara, Wyman, che le chiede di sedere come copilota, mentre Jackson dorme nella cabina principale. Durante il volo, però, Wyman ha un attacco di cuore e muore improvvisamente, lasciando il comando a Sara.

Ignara di come si piloti un aereo, la ragazza rischia inizialmente di mandare il velivolo in caduta libera. La coppia si rende poi conto che l’autopilota è danneggiato e dovranno quindi cercare di guidare loro stessi il piccolo aereo. Come se non bastasse, il volo sembra diretto verso una tempesta. I due si troveranno così a dover dare il meglio delle loro capacità per cercare di superare la perturbazione e raggiungere la terra sani e salvi.

Ad interpretare Sara vi è l’attrice Allison Williams, celebre per aver recitato nella serie Girls e in seguito nei film Scappa – Get Out e M3GAN. Accanto a lei, nel ruolo dell’ex compagno Jackson vi è invece l’attore Alexander Dreymon, noto per aver interpretato Uhtred di Bebbanburg nella serie televisiva The Last Kingdom. I due attori, conosciutisi sul set di questo film, sono poi diventati una coppia nella realtà. Nel ruolo del pilota Wyman, invece, vi è l’attore Keith David.

Horizon Line - Brivido ad alta quota finale

Il film è tratto da una storia vera?

La risposta è no, il film non è direttamente basato su una precisa storia vera, anche se ci sono stati casi di voli in cui un malore del pilota ha richiesto l’intervento di uno dei passeggeri. Una vicenda simile è capitata anche all’attore Rowan Atkinson (l’interprete di Mr. Bean), quando nel 2001 in Kenya rischiò la vita mentre stava volando su un aereo privato insieme alla sua famiglia, a causa di uno svenimento del pilota. Fu proprio Atkinson a prendere i comandi del velivo fino a quando il pilota non si riprese.

Come finisce il film? Ecco la descrizione del finale

Nel momento in cui l’aereo sta esaurendo il carburante, Sara e Jackson individuano un’isoletta e tentano di far planare l’aereo in avaria su di essa. L’aereo però si schianta in mare e si capovolge. Fortunatamente, entrambi riescono a salvarsi e a nuotare verso l’isola. Quando vi arrivano, scoprono però che si tratta solo di un banco di sabbia che scomparirà presto con l’alzarsi della marea. Quando ciò avviene e i due rimangono a galla.

Jackson, sentendo che sta per morire, offre a Sara il suo giubbotto di salvataggio, ma lei lo rifiuta, dicendogli che sono una squadra. È a quel punto che Jackson professa il suo amore per Sara, dicendosi dispiaciuto per come sono andate le cose tra di loro. Quando la fine sembra ormai essere arrivata e i due si sono riappacificati, proprio in quel momento arriva un peschereccio che ha sentito la loro trasmissione radio e li salva.

Il trailer di Horizon Line – Brivido ad alta quota e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Horizon Line – Brivido ad alta quota grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim VisionInfinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 giugno alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Prey, la spiegazione del finale: Naru riesce a sconfiggere il Predator?

Il film del 2022 Prey porta la saga di Predator indietro nel tempo, contrapponendo uno dei più grandi cacciatori della galassia ai guerrieri Comanche del 1700. Nuovo periodo, ma stesso letale Predator, dunque, per un film che si configura come una vera e propria origin story della saga. Diretto da Dan Trachtenberg, Prey (qui la nostra recensione) racconta infatti la storia della prima caccia della specie Predator sulla Terra.

Durante un’intervista, Trachtenberg ha spiegato che il suo obiettivo per il film era quello di tornare alle radici del franchise: “l’ingegnosità di un essere umano che non si arrende, che è in grado di osservare e interpretare, in fondo è in grado di battere una forza più forte, più potente, ben armata“. Storicamente accurato e ricco di momenti di grande intrattenimento, il film è poi stato un vero e proprio successo ed è da molti definito il capitolo più avvincente della saga.

Per i fan dei precedenti capitoli, si tratta dunque di un ritorno alle origini che, date le sue particolarità, non mancherà di entusiasmare. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Prey. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alla spiegazione del finale e a ciò che sappiamo riguardo un sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Prey film Amber Midthunder
Foto di David Bukach/ HULU – © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Prey

Ambientato nel 1719 nelle Grandi Pianure, il film ha per protagonista la giovane Naru, guerriera feroce ed estremamente abile della tribù dei Comanche. Cresciuta all’ombra di alcuni dei più leggendari cacciatori del suo popo, Naru intende dimostrare di poter proteggere la sua gente quando un pericolo minaccia il suo accampamento. La preda che insegue, e che infine affronta, si rivela però essere un predatore alieno altamente evoluto con un arsenale tecnologicamente avanzato Ne seguirà una feroce e terrificante resa dei conti tra i due avversari.

Ad interpretare Naru, la giovane guerriera Comanche, vi è l’attrice Amber Midthunder. Dakota Beavers ricopre invece il ruolo di Taabe, fratello di Naru. Michelle Thrush è invece Aruka, la loro madre, mentre Julian Black Antelope ricopre il ruolo di Capo Kehetu. Bennett Taylor, invece, è Raphael Adolini, un traduttore italiano assunto dai francesi. Infine, l’ex giocatore di pallacanestro Dane DiLiegro interpreta il selvaggio Predator, che brandisce versioni primitive delle armi avanzate usate dai Predator nei precedenti film.

La spiegazione del finale

Il combattimento finale di Prey inizia con Naru e suo fratello Taabe che affrontano entrambi il Predator. Taabe, tuttavia, viene poi ucciso dall’alieno mentre Naru fugge e riesce poi ad ingerire il particolare fiore che permette di nascondere il calore corporeo, che è ciò a cui il Predator fa riferimento per individuare le sue prede. A quel punto, Naru usa la pistola avancarica a pietra focaia per tendere un’imboscata al Predator, riuscendo a fargli cadere la sua maschera di puntamento laser che lei ruba prima di fuggire nel bosco.

Naru attira poi il Predator in una palude piena di fango prima di usare la maschera del cacciatore alieno contro la creatura stessa. A quel punto, il Predator muore per le ferite riportate e la ragazza  può tagliargli la testa e dipingersi il viso con il suo sangue verde brillante. Ha finalmente completato quella che riteneva la prova con cui dimostrare il suo valore di guerriera. Può così tornare dalla sua tribù, sfoggiando come premio la testa del Predator.

Prey film finale scene post credits
Foto di David Bukach/ HULU – © 2022 20th Century Studios. All Rights Reserved.

La scena post-credits anticipa un sequel di Prey?

Durante l’inizio dei titoli di coda, gli eventi del film vengono riassunti in una serie di pitture rupestri che si concludono con la rappresentazione di tre vascelli Predator che scendono verso la tribù. Non è chiaro se si tratta di un qualcosa che deve ancora avvenire o che è già avvenuto e di cui è stata riportata testimonianza tramite la pittura. Di certo, tale dettaglio apre ad un sequel e nell’ottobre 2023, Trachtenberg ha confermato l’interesse dello studio a continuare il franchise e che un sequel è attualmente in fase di sviluppo.

Ci sono easter eggs sulla saga di Predator?

Pur essendo ambientato in un tempo diverso e sembrando del tutto scollegato rispetto agli altri capitoli della saga (salvo la presenza degli alieni del titolo), in Prey sono presenti due grandi riferimenti ai precedenti film di Predator. Il primo è un riferimento a una delle famose battute di Arnold Schwarzenegger del primo film, quando la stessa battuta viene pronunciata da Taabe: “Se sanguina, possiamo ucciderlo“.

L’altro grande riferimento è invece a Predator 2. Si tratta della pistola avancarica a pietra focaia del 1715 in possesso di Naru che riporta la stessa iscrizione presente sull’arma che Danny Glover riceve dai Predator come segno di rispetto per la sua vittoria in quel film. Questo significa che a un certo punto i Predator devono essere tornati sulla Terra e hanno preso quella pistola, quindi… un divertente easter egg? Certo. Brutte notizie per Naru e la sua tribù? Decisamente.

Il trailer di Prey e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Prey grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Disney+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 12 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

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Kate Winslet nella serie HBO Trust, scritta e diretta da Todd Haynes

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Todd Haynes è stato scelto come scrittore e regista di Trust, una serie limitata con Kate Winslet attualmente in fase di sviluppo presso la HBO. Jon Raymond co-scriverà il progetto ed entrambi fungeranno da produttori esecutivi.

La trama ufficiale recita: “In una storia raccontata da molteplici prospettive, un magnate di Wall Street degli anni ’20 accumula un’improvvisa fortuna ma perde l’amata moglie. Decenni dopo, i suoi tentativi di controllare la narrazione della sua vita vengono vanificati da un biografo che scopre i segreti ultimi del leggendario matrimonio.”

La serie è basata sul romanzo omonimo di Hernan Diaz, che nel 2023 ha vinto un Premio Pulitzer. Diaz e Winslet sono entrambi produttori esecutivi insieme a Haynes e Raymond, così come Christine Vachon e Pamela Koffler per Killer Films.

Haynes è noto soprattutto per aver diretto film tra cui “Safe” (1995) e “Velvet Goldmine” (1998), scrivendoli anche entrambi, oltre a “Carol” (2015). Più recentemente, ha scritto e diretto “May December” (2023). Haynes e Raymond hanno già lavorato con Winslet in “Mildred Pierce” della HBO, la miniserie del 2011 basata sul romanzo di James M. Cain del 1941.

Trust segna la terza esperienza di Winslet come produttore esecutivo di un progetto HBO, dopo Mare of Easttown nel 2021 e The Regime, andato in onda all’inizio di quest’anno.

Paddington in Perù: il trailer del terzo film della trilogia

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Paddington in Perù: il trailer del terzo film della trilogia

L’orso britannico amante della marmellata preferito da tutti presenta il primo trailer del terzo film della trilogia cinematografica che lo vede protagonista: Paddington in Perù.

Il terzo capitolo della serie – che arriva circa sette anni dopo Paddington 2 – uscirà il 17 gennaio 2025 negli Stati Uniti con Sony sotto la sua etichetta Columbia Pictures, circa due mesi dopo l’uscita nel Regno Unito, l’8 novembre 2024, con StudioCanal. La trama recita: “Paddington ritorna in Perù per visitare la sua amata zia Lucy, che ora risiede presso la Casa per orsi in pensione. Con la famiglia Brown al seguito, inizia un’avventura emozionante quando un mistero li catapulta in un viaggio inaspettato attraverso la foresta amazzonica e fino alle vette delle montagne del Perù.”

Il trailer vede Paddington – doppiato da Ben Whishaw – tornare nel suo paese natale sudamericano insieme alla sua famiglia adottiva londinese, dove incontrano diversi nuovi personaggi, tra cui la suora armata di chitarra di Olivia Colman (che guida gli orsi in pensione a casa) e il capitano della barca di Antonio Banderas. Hugh Bonneville ritorna nei panni di Mr. Brown, mentre la signora Brown è questa volta interpretata da Emily Mortimer, avendo Sally Hawkins deciso di lasciare il franchise dopo due film. Julie Walters torna nei panni della signora Bird e Imelda Staunton dà nuovamente la voce a zia Lucy.

David Heyman e Rosie Alison hanno prodotto Paddington in Perù, mentre Paul King, Anna Marsh, Ron Halpern, Dan MacRae, Tim Wellspring, Jeffrey Clifford e Naoya Kinoshita, sono stati tutti produttori esecutivi. I primi due film della trilogia, entrambi diretti da Paul King (che in seguito ha diretto “Wonka”), hanno incassato più di 500 milioni di dollari al botteghino mondiale.

Gomorra prequel: le sfide della nuova serie secondo Emanuele Marchesi

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Il capo del settore italiano di Sky Studios ha messo in luce le sfide dietro la realizzazione di un prequel di Gomorra nell’era altamente competitiva dello streaming. Emanuele Marchesi ha approfondito l’attesissimo capitolo successivo della serie thriller di successo durante una sessione di AVPSummit questa mattina.

Ha detto che “il mondo intorno a noi è cambiato” da quando è uscito il primo film di Gomorra nel 2008, seguito dalla serie di grande successo di Roberto Saviano, presentata per la prima volta nel 2014 e andata in onda per cinque stagioni. “I quadri competitivi sono molto diversi ora”, ha detto Marchesi. “Allora non c’erano gli streamer – Netflix è arrivato in Italia intorno al 2014 – e ora c’è una produzione drammatica enorme e numerosa”.

Prodotto da Cattleya, il prequel entrerà in produzione il prossimo anno insieme ad un altro prequel di una popolare serie di Sky Italia, Romanzo Criminale – La serie. Marchesi, che è stato promosso alla fine dello scorso anno a Responsabile dei contenuti editoriali quando Sonia Rovai è partita per Wildside, ha detto che il team dietro il prequel di Gomorra è consapevole che la TV moderna sta “sfidando il pubblico e cercando di dargli qualcosa di più”.

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Ma Marchesi ha sottolineato più volte nel corso della sua seduta la “diversificazione” del palinsesto televisivo della sua squadra, citando il recente spin-off Call My Agent – ​​Italia insieme al dramma M di Joe Wright su Benito Mussolini.

Mentre Netflix rimane un concorrente in Italia, Marchesi ha detto di aver ammirato il discorso di ieri di Luisa Cotta Ramosino, la direttrice delle serie in lingua italiana dello streamer.

“Quando parlava delle storie che stava cercando, mi piaceva molto quello che diceva”, ha aggiunto. “Dobbiamo parlare di storie che toccano qualcosa che esiste nel pubblico. Stiamo continuando verso la diversificazione, lavorando in quella direzione e cercando percorsi diversi per incontrare e soddisfare pubblici diversi”.

Cosa racconterà il prequel di Gomorra? 

La storia delle origini di “Gomorra” racconterà l’ascesa del mafioso Pietro Savastano negli anni ’70, quando la malavita napoletana era pervasiva ma meno spietata, più legata alla vendita di sigarette di contrabbando che di grandi quantità di droga, come ha rivelato il produttore principale dello show Riccardo Tozzi, capo di Cattleya, di proprietà di ITV. Roberto Saviano, che ha creato l’IP di “Gomorra”, è a bordo. Altri dettagli sono stati tenuti nascosti.

Gomorra, basata sul bestseller di Saviano sulla mafia napoletana, è stata lanciata nel 2014. Fin dall’inizio, il grintoso show ha portato il pubblico nel ventre della vera malavita napoletana, grazie anche al fatto di essere stato girato quasi interamente nei luoghi reali che ritrae. Oltre ad aver raggiunto lo status di megahit in Italia, “Gomorra” ha viaggiato in 190 Paesi, anche su HBO Max negli Stati Uniti.

La matassa criminale iper-realistica è la più grande esportazione televisiva italiana, avendo venduto in 190 territori dal suo lancio nel 2014, nonostante sia sottotitolata anche per il pubblico italiano, la maggior parte del quale non capisce il dialetto napoletano in cui Gomorra è doppiato. La serie – nota soprattutto per la sua capacità di mescolare il neorealismo con le convenzioni di genere e i tropi shakespeariani – è prodotta da ITV Cattleya in collaborazione con la tedesca Beta Film.

PLANETARIA – Discorsi con la Terra, si conclude dopo un grande successo la prima edizione

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Si chiude tra gli applausi del pubblico e la partecipazione entusiastica dei più piccoli la I edizione di PLANETARIA – Discorsi con la Terraplanetariafestival.it  #discorsiconlaterra, il nuovo format ideato da Stefano Accorsi e Filippo Gentili con la produzione di Superhumans e Fondazione Teatro della Toscana, che per tre giorni ha portato a Firenze, nella suggestiva cornice del Teatro della Pergola, workshop, panel, show per famiglie e spettacoli serali sul tema della crisi climatica portando sul palco alcuni dei più grandi nomi del panorama artistico e scientifico. Accanto a Stefano Accorsi si sono alternati Vittoria Puccini, Valentina Bellè, Nicolas Maupas e Ludovica Martino, gli scienziati e divulgatori Claudia Pasquero, Direttrice Scientifica di Planetaria, Giulio Boccaletti e Stefano Mancuso consulenti scientifici, l’antropologa Emanuela Borgnino e la zoologa Mia Canestrini.

Un’esperienza immersiva che già in questa edizione d’esordio ha coinvolto oltre 3.500 persone ed ha “invaso” tutti gli spazi del Teatro della Pergola, uno dei più antichi Teatri d’Italia, costruito tra il 1652 e il 1656. Dai sotterranei, alla Sala Poli e la Sala Ballo, allo storico palco della Sala Grande, Planetaria ha portato al pubblico domande e riflessioni per ripensare il nostro rapporto col pianeta ed imparare a viverci in maniera costruttiva e sostenibile.

Stefano Accorsi, Direttore artistico dell’evento ha dichiarato: “I tre giorni di Planetaria mi hanno confermato che unire teatro e scienza per parlare della crisi climatica è la strada da percorrere per toccare il cuore della gente su un tema così importante. Abbiamo portato la “terra” dentro il teatro ed è stata un’esperienza indimenticabile. Il pubblico della Pergola, col suo calore, ci ha confermato di essere sulla strada giusta. Siamo riusciti a coinvolgere tutte le generazioni, con gli spettacoli mattutini per i più piccoli, i talk pomeridiani e gli spettacoli serali per gli adulti, con la presenza sorprendente dell’Intelligenza artificiale. La sera, attori e scienziati hanno condiviso il palcoscenico del teatro creando un’alchimia memorabile: gli scienziati hanno arricchito gli attori con le loro conoscenze, gli attori hanno arricchito gli scienziati con le loro emozioni.

È stata una esperienza eccezionale, con un riscontro di pubblico e stampa davvero importante che ci ha confermato il grande potenziale di Planetaria. Con le tantissime preziose informazioni di questo “numero zero” siamo già al lavoro su nuovi formati, idee, contenuti e meccanismi da applicare al futuro del progetto.” Queste le parole di Paolo Platania, CEO di Superhumans.  

Foto – Planetaria – Discorsi con la Terra al Teatro della Pergola di Firenze

«Cultura e Ambiente, insieme ad Arte e Scienza, Arte e Salute, Educazione, Pari opportunità e Sport sono elementi che il Teatro della Toscana ha posto a fondamento del suo agire, e che sono alla base della Carta 18-XXI condivisa con il Théatre de la Ville di Parigi, dedicata ai “nuovi maggiorenni del millennio”, vera e propria mappa del viaggio della Fondazione. Nei giorni di Planetaria, rassegna ideata da Stefano Accorsi e Filippo Gentili, il Teatro della Pergola è stato attraversato con grande successo da eventi che hanno visto la collaborazione tra artisti e scienziati di livello internazionale». Così si è espresso Marco Giorgetti, Direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana.

Star indiscussa delle serate è stata poi la Sibilla, un Avatar di intelligenza artificialesottoforma di un imponente totem a LED alto 7 mt, realizzata per l’occasione dall’Innovation partner Engineering e nata dall’incontro di competenze di AI generativa e realtà virtuale. Sibilla ha risposto ogni sera alle domande estemporanee del pubblico in sala sui temi ambientali più disparati, dai sistemi di comunicazione tra gli alberi, al ruolo delle emozioni nella lotta al climate change, fino a come l’umanità dovrebbe gestire e affrontare al meglio le sfide ambientali.