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La Befana vien di notte 2 – Le origini: trama, cast e location del film con Monica Bellucci

Con il recente ritorno al genere nel cinema italiano, anche il fantasy ha avuto il proprio momento di gloria grazie ad un film molto particolare. Si tratta di La Befana vien di notte (qui la recensione), diretto da Michele Soavi e scritto da Nicola Guaglianone. Già autore di Lo chiamavano Jeeg Robot e Non ci resta che il crimine. Interpretato da Paola Cortellesi, questo film ha riscosso un buon successo, tanto da portare alla realizzazione di un nuovo film a riguardo nel 2021. Nonostante il titolo La Befana vien di notte 2 – Le origini, esso non è un sequel bensì, un prequel che va appunto a narrare le origini della befana.

Scritto da Nicola Guaglianone e Menotti, ma diretto stavolta da Paola Randi – già regista di Tito e gli alieni e successivamente di Beata te – il film va dunque a raccontare una storia diversa, ambientata in un epoca lontana, potendo contare su una nuova protagonista d’eccezione: Monica Bellucci. È lei ad assumere il ruolo della magica protagonista, alle prese con nuove avventure, nuovi bambini da gestire e, naturalmente, un nuovo antagonista da sconfiggere. Nonostante tutto ciò, questo nuovo film ha ottenuto un riscontro economico molto inferiore rispetto al primo capitolo.

È però, insieme a La Befana vien di notte, un perfetto titolo da vedere in occasione della festività della Befana, dopo la quale, si sà, tutte le feste vengon portate via. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di La Befana vien di notte 2 – Le origini

Il racconto si svolge nel XVIII secolo, quando Paola, una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis, un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta, con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores, una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.

La Befana vien di notte II - Le origini Fabio De Luigi

Il cast di La Befana vien di notte 2 – Le origini e le location: ecco dove è stato girato il film

Ad interpretare la strega Dolores vi è, come già anticipato, l’attrice Monica Bellucci, mentre la giovane Zoe Massenti, qui al suo primo ruolo in un film, interpreta Paola, che diverrà poi la Befana vista nel film con Paola Cortellesi. Recitano poi nel film Fabio De Luigis nel ruolo del crudele Barone De Michelis, ruolo per cui l’attore si è trasformato fisicamente, mentre nel ruolo del suo fido braccio destro Marmotta vi è il comico Herbert Ballerina. Completano il cast gli attori Alessandro Haber nel ruolo del marchese, Guia Jelo in quelli di donna Isa e Corrado Guzzanti nel ruolo di Papa Benedetto XIV.

Per quanto riguarda le location, il film è stato girato tra Lazio e  Umbria e in particolare nella suggestiva Tuscia. In diverse scene si possono poi ammirare scorci di borghi come Soriano nel Cimino, la Faggeta vetusta patrimonio dell’UNESCO e le Cascate di Chia, ma anche Todi e Orvieto. Nel Lazio, invece, sono state principalmente due le scelte della produzione: nella zona dei Castelli Romani, Villa Aldobrandini, imponente struttura risalente all’inizio XVII secolo che sovrasta Frascati, e Villa Parisi, un edificio dello stesso periodo che si trova a Monte Porzio Catone. Si tratta di luoghi antichi o di siti naturali, rivelatisi ideali per restituire l’atmosfera dell’epoca in cui il film è ambientato e allo stesso tempo conferire al film un che di magico.

Il trailer di La Befana vien di notte 2 – Le origini e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La Befana vien di notte 2 – Le origini grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 1.

Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre: trama, cast e curiosità sul film

Il grande Robin Williams vanta una carriera cinematografica inimitabile, con film come L’attimo fuggente e Will Hunting – Genio ribelle affermatisi come capolavori senza tempo. Particolarmente amate sono anche le tante commedie da lui interpretate, da Jumanji a Flubber – Un professore tra le nuvole. Il più popolare di questo genere rimane però il film del 1993 Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre, che ha visto l’attore sbizzarrirsi in tutto il suo potenziale comico. Diretto da Chris Columbus, il film è però non solo una brillante commedia, quanto anche una profonda riflessione sulla genitorialità.

Liberamente ispirato al libro Un padre a ore, il film ha infatti portato nuovamente al cinema il tema del divorzio, affrontandolo in modo originale ed estremamente toccante, senza fornire un falso lieto fine ma lasciando agli spettatori un messaggio d’amore, sentimento attraverso cui si può superare ogni cosa. Oltre alle tematiche ed alle interpretazioni, del film è poi rimasto memorabile il trucco applicato a Williams per farlo diventare una donna. Un lavoro ancora oggi straordinario che ha vinto un meritato premio Oscar.

Costato appena 25 milioni di dollari, Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre ne ha guadagnati in tutto il mondo oltre 440, affermandosi sin da subito come un grande successo. Una popolarità riconfermatasi negli anni, che lo ha reso un titolo cult tra i più importanti del suo decennio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si parlerà anche del suo sequel cancellato e si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre: la trama del film

Protagonista del film è Daniel Hillard, doppiatore con uno straordinario talento nell’adattare la propria voce ad ogni occasione. Il suo lavoro ben si sposa con la sua anima da giocherellone, sempre pronto al divertimento. A causa di un litigio con il suo capo, Daniel si ritrova però licenziato. Questa novità scuote ulteriormente il suo già precario matrimonio con Miranda, che svolge invece una forte attività da arredatrice d’interni. I due, con tre figli, si ritrovano infatti ormai da anni in disaccordo su tutto. Nel bel mezzo della caotica festa di compleanno del figlio Chris, Miranda decide di porre fine alla loro storia chiedendo il divorzio.

A causa del suo comportamento giudicato poco maturo, Daniel si vede negata anche la possibilità di trascorrere più tempo di quello che vorrebbe con i suoi figli. Estremamente legato a loro, egli non può sopportare tale distacco e decide pertanto di escogitare un piano. Aiutato dal fratello Frank e dal suo amico Jack, entrambi straordinari truccatori per il cinema, Daniel si sottopone così ad ore di trucco per trasformarsi in Mrs. Doubtfire, una perfetta domestica e babysitter. Riesce così a rientrare nella sua vecchia casa, potendo passare del tempo con i suoi figli, anche se sotto falsa identità. I guai, però, non tarderanno ad arrivare.

Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre cast

Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre: il cast del film

Nei panni di Daniel Hillard e di Mrs. Doubtfire vi è dunque Robin Williams, che grazie alla sua straordinaria interpretazione ha vinto un Golden Globe al miglior attore. Egli lavorò moltissimo per poter risultare irriconoscibile nei panni dell’anziana domestica, al punto da cambiare i propri atteggiamenti e la propria voce. La trasformazione fu così precisa che nessuno riconobbe l’attore, neanche suo figlio. Williams fu inoltre molto meticoloso nella realizzazione delle scene, richiedendo numerosi ciak finché non si riteneva soddisfatto. Allo stesso tempo, egli ebbe modo di improvvisare moltissimo durante le riprese e molto di quanto si vede nel film è proprio frutto di sue reinvenzioni.

Accanto a lui, nei panni della moglie Miranda Hillard, vi è la due volte premio Oscar Sally Field. L’attrice, che all’epoca delle riprese stava realmente attraversando un divorzio, usò quello stato d’animo per rendere più vero il suo personaggio. L’attore Pierce Brosnan è invece presente nei panni di Stuart Dunmeyer, il nuovo compagno di Miranda. Originariamente, il personaggio avrebbe dovuto essere profondamente negativo, ma venne riscritto come una personalità più gentile in seguito alla scelta di Brosnan per la parte. Ad interpretare i figli Lydia, Chris e Natalie vi sono i giovani attori Lisa Jakub, Matthew Lawrence e Mara Wilson. L’attore Harvey Fierstein, infine, è Frank, il fratello di Daniel.

Mrs Doubtfire Robin Williams

 

Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre: il sequel mai realizzato

Progetti per un sequel di Mrs. Doubtfire iniziarono a concretizzarsi nel 2001. La non esistenza di un seguito del libro della Fine costrinse però gli sceneggiatori ad inventare del tutto una storia convincente. Secondo alcune fonti, questa doveva concentrarsi sull’ingresso al college di Lydia, con Daniel pronto a riprendere i panni di Mrs. Doubtfire per starle più vicino. Tuttavia, Williams si disse profondamente scontento della sceneggiatura, che dunque venne più volte riscritta. Nel corso degli anni diverse versioni furono proposte, ma nessuna di queste trovò mai il consenso di tutti coinvolti. Nel 2014 nuovi piani per il sequel sembravano aver preso vita, con Columbus che si incontrò con l’attore per parlare del progetto.

L’idea era quella di dar vita ad un film dove però, su richiesta di Williams, le scene che richiedevano di indossare il pesante trucco di Mrs Doubtfire fossero molte di meno. Per l’attore, non più giovane, era infatti impensabile riuscire a restituire nuovamente una performance come quella. Ad ogni modo, con la la scomparsa improvvisa di Williams l’11 agosto di quell’anno, il progetto venne totalmente cancellato. I diritti su Mrs. DoubtfireMammo per sempre sono però in mano ai produttori, che potrebbero decidere di realizzare un remake o un reboot. Fortunatamente, però, non sembrano esserci piani all’orizzonte a riguardo.

Il trailer di Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Mrs. Doubtfire – Mammo per sempre è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 5 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Maya Lopez: tutto quello che c’è da sapere sulla protagonista della serie Marvel ECHO

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Arriverà il prossimo 10 gennaio su Disney+ la nuova serie Marvel Echo, che vedrà il ritorno di Maya Lopez sul piccolo schermo, dopo il suo esordio in Hawkeye. L’attrice Alaqua Cox sarà protagonista di cinque episodi che usciranno simultaneamente con il marchio Marvel Spotlight, etichetta che si propone di raccontare storie che non fanno parte della continuity del MCU.

Creata circa 20 anni fa da David Mack e Jon Quesada, Maya Lopez è una giovane donna sorda con la capacità di copiare qualsiasi movimento che vede, da cui il suo nome d’arte, Echo. Nei fumetti, inizia la sua corsa come antagonista di Daredevil ma presto diventa un’alleata dell’Uomo Senza Paura e di molti altri supereroi Marvel.

Iscriviti a Disney+ per guardare ECHO e le più belle storie Marvel e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Maya Lopez, la storia a fumetti

Maya Lopez fumetto Daredevil 14 1998

La sua storia comincia ovviamente dai fumetti Marvel, dove è apparsa per la prima volta in Daredevil #9 nel 1999, creato da David Mack e Jon Quesada. In questa serie, è una giovane donna che Kingpin controlla e usa per avvicinarsi a Matt Murdock nel tentativo di apprendere i punti deboli di Daredevil. Sappiamo che Kingpin è il padre adottivo di Maya, nonostante sia stato lui a causare la morte dei suoi genitori. Segue la sua educazione e appena scopre che, nonostante la disabilità, ha un’intelligenza sopra la media, le fornisce l’accesso a una scuola per studenti superdotati.

Da grande, Maya Lopez assume diverse incarnazioni, e tra queste c’è la prima versione di Ronin della Marvel Comics. Il MCU ha già visto Ronin in azione, con il volto di Jeremy Renner/Clint Barton, in Avengers: Endgame. La sua trasformazione in Ronin avviene quando, dopo essersi allontanata da Kingpin, va in Giappone.

Il personaggio di Echo potrebbe essere utilizzato in altre PI Marvel, anche se la serie arriverà sotto all’etichetta Marvel Spotlight. Nei fumetti, infatti, Maya ha una relazione sentimentale con Matt Murdock, prima che entrambi scoprano le rispettive identità segrete. Dopo Matt è il turno di Clint, che Maya avvicina in Secret Wars, nel corso dell’invasione degli Skrull. Ma Maya ha anche un legame con Elektra e con La Mano, che le fa il lavaggio del cervello per farla combattere nelle sue fila.

Maya Lopez rappresenta una minoranza etnica nei fumetti Marvel

Il personaggio di Maya è originale per molti versi. Maya Lopez è anche una nativa americana. Nei fumetti, appartiene alla comunità degli Cheyenne e come caratteristica estetica indossa sempre delle piume trai capelli, tipica usanza di quella popolazione. Nella serie Echo, Alaqua Cox, che la interpreta, è di origine nativo americana.

Un’altra caratteristica importante di Maya è che è sorda, e questo fa di lei una dei pochi personaggi Marvel ad appartenere alla comunità dei non-udenti, insieme a Makkari degli Eterni e all’Occhio di Falco televisivo, che a furia di botte, comincia a perdere l’udito. Questo importante tratto non viene sottovalutato nella serie TV Hawkeye e la prima scena che vede Echo protagonista  la mostra mentre ascolta la musica attraverso le vibrazioni accanto a un altoparlante.

Maya Lopez Hawkeye
Maya Lopez nella serie TV Hawkeye

La disabilità di Maya non influisce sulle sue prestazioni in battaglia e, proprio come fa Daredevil con la sua cecità, ha imparato a usarla a suo vantaggio. Indipendentemente da ciò, quando la sua vista viene compromessa, può avere difficoltà contro qualsiasi tipo di nemico.

Chi è Echo

Il personaggio supereroistico che vedremo nella serie metterà probabilmente in bella mostra la sua dote soprannaturale, ovvero la capacità di fare da “eco”, appunto, di imitare qualsiasi movimento in combattimenti corpo a corpo che la rende un’avversaria molto forte. Fin da quando era molto piccola, Maya era in grado di rispecchiare perfettamente i movimenti di chiunque altro, proprio come fa Taskmaster. La sua capacità di replicare qualsiasi cosa le consente di diventare un’abile artista marziale, una ballerina professionista o persino un’atleta di livello olimpico in pochi secondi.

Anche le sue capacità di lettura labiale sono superiori alla media. Può leggere le labbra da una distanza maggiore rispetto agli altri esseri umani o anche usando la coda dell’occhio. Inoltre, può leggere le labbra delle persone anche se indossano maschere di tessuto sottile.

Infine, come è già stato lasciato intuire, Echo non è una vera e propria villain, anche nei fumetti, dove a un certo punto si unisce addirittura agli Avengers. Si unisce al gruppo nella lotta contro Silver Samurai e durante l’invasione degli Skrull in Secret Invasion.

Le incarnazioni di Maya Lopez

Alaqua Cox è la prima attrice disabile a interpretare un personaggio principale in una produzione dei Marvel Studios. È nata sorda, proprio come il personaggio dei fumetti originali, e ha una gamba protesica.

Disponibile a partire dal 10 gennaio su Disney+, questa sarà la prima serie MCU a seguire il modello di distribuzione binge simile a quello di Netflix, il che significa che un’intera stagione verrà rilasciata in una sola volta invece della tradizionale strategia di rilascio settimanale in stile tv via cavo.

Il Wilson Fisk di Vincent D’Onofrio è apparso accanto a Maya durante i momenti finali di Hawkeye e le conseguenze del loro scontro sono tutt’ora un mistero, ma lo vedremo nella serie che partirà dall’infanzia della protagonista, fino a raccontarne le azioni contemporanee.

Fonte: IMDb, CBR, Collider

La storia: tutto quello che c’è da sapere sulla nuova serie RAI con Jasmine Trinca e Elio Germano

Debutterà l’8 gennaio 2024 in prima serata la nuova serie tv di RAI FICTION, La storia, creata da Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e diretta da Francesca Archibugi.  Protagonisti con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga e con Valerio Mastandrea

La storia è composta da 4 puntate da 100 minuti ciascuno scritti da Giulia Calenda, Ilaria Macchia, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi e tratto da “La Storia” di ELSA MORANTE pubblicato in Italia da Giulio Einaudi Editore, Torino.

La storia: la trama

La storia trama cast
Foto di Lacovelli Zayed

Roma, quartiere San Lorenzo. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, Ida Ramundo, maestra elementare rimasta vedova con un figlio adolescente di nome Nino, decide di tenere nascoste le proprie origini ebraiche per paura della deportazione. Un giorno, rientrando a casa, viene violentata da un soldato dell’esercito tedesco, un ragazzino ubriaco.

Dopo lo sgomento, l’angoscia e la vergogna, scopre di essere incinta. Mentre Nino trascorre l’estate al campeggio degli Avanguardisti, Ida partorisce in segreto un bambino prematuro, piccolo e quieto, con gli stessi occhioni azzurri del padre, quel soldato ragazzino tedesco già morto in Africa. Quando Nino torna a casa e scopre il fratellino, lo accetta di slancio e se ne innamora. Lo soprannominerà Useppe.

La piccola famiglia viene stravolta dagli eventi della guerra: prima Nino, fascista convinto, decide di partire per il fronte contro il parere di Ida, lasciandola sola con Useppe; poi, nel bombardamento di San Lorenzo del luglio 1943, la loro casa viene distrutta, Ida perde tutto ed è costretta a sfollare a Pietralata. Da quel momento, ogni giorno diventerà una lotta per la propria sopravvivenza e per quella del suo bambino. Intanto, Useppe cresce aspettando i ritorni di suo fratello, al quale è legato da un amore inossidabile, mentre una vitalità a tratti disperata spinge Nino verso la lotta armata di Resistenza, verso l’amore, verso i compagni, pieno di desideri; più soldi, più affari, più avventura. Dopo la guerra si darà al contrabbando, prima di sigarette e poi in quello delle armi. Vuole una vita migliore per sé, per Ida e per Useppe.

Note di regia

Tutta la Storia e le nazioni della terra s’erano concordate a questo fine: la strage del bambinello Useppe Ramundo. “La Storia”, Elsa Morante, 1974 Ida Ramundo vedova Mancuso viene violentata. Tutto nasce da una violenza sessuale di un giovane soldato tedesco su una donna incapace di difendersi. Quel giovane soldato morirà poco dopo, in guerra. Tutti sono incapaci di difendersi. I personaggi di questo grandioso libro sono creature senza nessun potere, attraversate da forze collettive, piccole figure che tentano di sopravvivere nel decennio di un secolo che ha attraversato l’orrore assoluto. Come mettersi al servizio di un’idea tanto semplice quanto gigantesca? Con tutta l’umiltà e la fedeltà possibili. Attenzione spasmodica alla distribuzione dei ruoli, alla scelta degli attori e delle attrici, dei cani e dei bambini, delle case, delle piazze, delle scarpe e delle ciabatte. Immagini. Voci. Luci. Suoni. Il lavoro di regìa è una sequenza infinita di scelte macro e microscopiche, grandi impostazioni e minimi dettagli. Guidare una armata di collaboratori geniali, tutti tesi allo stesso scopo: cercare di restituire nei personaggi e nelle scene lo stesso stupore, divertimento, orrore, disperazione che si è provati leggendo La Storia da adolescenti. Con la precisa certezza che sarebbe stato impossibile. È stato terrificante e bellissimo. Francesca Archibugi

Jasmine Trinca La Storia

La storia, trama del primo episodio

La maestra Ida Ramundo è ebrea, ma lo tiene nascosto. Il marito è morto anni prima e lei vive con suo figlio Nino, adolescente bellissimo ed esuberante. La vita di Ida, fra scuola e San Lorenzo, procede impaurita ma tranquilla, aiutata spesso dall’oste Remo.  Un giorno di gennaio del 1941 tutto cambia: Gunther, un giovanissimo soldato tedesco, la segue in casa e la violenta. È quello il giorno in cui la Storia bussa alla porta di una donna normale: Ida si scopre incinta. Mentre Nino è lontano al campeggio con gli Avanguardisti, nasce un neonato magico, con degli occhi azzurri bellissimi.

La storia, trama del secondo episodio

Al ritorno, Nino non fa domande e si innamora istantaneamente del fratellino.  E il piccolo di lui. Fra i due fratelli s’instaura un legame fortissimo. Però Nino, fascista esaltato, abbandona la famiglia e il liceo, spezzando i sogni di Ida, e si arruolerà in guerra volontario, salutato da tutto il quartiere. Ida resta sola con il piccolo soprannominato Useppe. Ma la guerra sconvolgerà ben presto le vite di tutti. San Lorenzo viene bombardato,  la casa di Ida distrutta  e Blitz, il cagnolino di Nino, morirà sotto le macerie.

Il cast di La storia

Ida Ramundo vedova Mancuso (Jasmine Trinca): è una diligente maestra elementare, figlia di maestri, semplice, infantile, conserva ancora una “faccia da bambina sciupatella”.  Crede con fervore nell’istruzione e solo dentro l’aula con i suoi scolari prova un po’ di pace. Il mondo le fa paura.   Rimasta vedova e sola da giovane, mezza ebrea, attraversa il fascismo, le leggi razziali e l’occupazione di Roma da parte dei nazisti con un terrore occulto.

Ama i suoi figli come un’innamorata, prima di Nino, adolescente bello e inquieto che la tiene in un continuo stato d’agitazione, e poi di Useppe, il suo pupetto dallo sguardo celeste. I suoi figli sono la sua unica ragione di vita, “come certe gatte malandate”.

Nino (Francesco Zenga): cresce durante i cinque anni di guerra. Odia andare a scuola, al liceo classico, e infrange i sogni di Ida di vederlo laureato abbandonando gli studi per arruolarsi volontario nell’esercito fascista. S’immerge nel caos della guerra, ritorna a casa dopo essersi unito a sorpresa ai partigiani della cellula dei castelli romani. L’Italia sobbolle, lui viaggia, attraversa il fronte, va a Napoli, si unisce agli americani. Nino è sempre in movimento, pieno di idee, a volte in conflitto fra loro; da orfano di padre, comanda sulla madre ed è intollerante a tutte le autorità, correndo a perdifiato felice e disperato verso il suo destino.

Useppe (Christian Liberti/Mattia Basciani): frutto della violenza sessuale di un soldato tedesco, è un bambino di una dolcezza quasi soprannaturale, pieno d’amore per l’universo, gli uomini e gli animali. Il suo sguardo azzurro conquista il mondo e tutte le persone che lo incrociano.  Durante la terribile occupazione nazista che affama Roma, Ida si batte come una lupa per cercare di trovare per lui qualcosa da mangiare, farlo crescere, non farlo ammalare. Perché Useppe soffre di assenze, chiamate Piccolo Male che finita la guerra lo faranno passare attraverso la trafila di medici e medicine. Ida è fiduciosa perché è la stessa malattia di cui soffriva lei da piccola e dalla quale è guarita.

L’oste Remo (Valerio Mastandrea): proprietario di un’osteria a San Lorenzo, è una specie di capo di quartiere, amato e rispettato, l’unico che Nino sta a sentire e, per questo, amato anche da Ida. Si scoprirà essere uno dei capi della resistenza armata e farà da tramite per passare le notizie tra Ida e il figlio Nino. Non abbandonerà mai Ida e le sarà sempre vicino.

Eppetondo (Elio Germano): Giuseppe Cucchiarelli è un marmista che dopo il bombardamento di San Lorenzo sfolla a Pietralata insieme a Ida e Useppe. Chiamato Giuseppe Secondo per l’eccesso di Giuseppi nel capannone degli sfollati, viene ribattezzato Eppetondo da Useppe che non sa pronunciarne il nome. Comunista, d’animo gentile e generoso, è uno strano tipetto che si lega con amicizia fortissima e anomala prima a Useppe e poi a Ida.

Quando compare Nino partigiano, si unisce di slancio alla lotta armata. Catturato dai nazisti, si comporterà da piccolo grande eroe per non tradire i compagni.

Carlo Vivaldi (Lorenzo Zurzolo): il cui vero nome è Davide Segre, studente ebreo di Mantova, è un anarchico nonviolento. Scampato alla deportazione che ha sterminato la sua famiglia, dopo l’incontro con Nino si convince a partecipare attivamente alla lotta partigiana. L’uccisione violenta di un tedesco, lo porterà a un conflitto interiore che lo consumerà. Dopo la guerra, ritrova Useppe conosciuto durante lo sfollamento a Pietralata. Il bambino si legherà a lui, lo cercherà, mentre Davide, incapace di riprendersi dalle ferite della guerra, sprofonderà sempre di più nella solitudine.

I Mille (Vincenzo Antonucci, Anna De Stefano, Rosaria Langellotto, Arcangelo Iannace): famiglia mezza romana mezza napoletana, scampata ai bombardamenti a tappeto di Napoli.  Si sono rifugiati nel ricovero per gli sfollati di Pietralata, guidati dalla furbizia di Domenico (Vincenzo Nemolato). Chiamati così perché numerosi, sono tutti imparentati tra loro. Sono allegri, spregiudicati, ridono, litigano, fanno la borsa nera. Tra loro si distingue la sora Mercedes (Carmen Pommella), matrona della famiglia, che nasconde sotto una coperta i beni alimentari e li smercia anche all’interno del capannone; e Carulina (Flora Gigliosetto), chiamata da Useppe Ulì, una quindicenne già madre di due gemelline di cui dice di non sapere chi è il padre. Affettuosa, allegra, “canterina e piagnona”, resterà nei ricordi di Useppe per sempre.

La famiglia Marrocco: Ida e Useppe affittano una stanza nella loro casa di Testaccio una volta abbandonata Pietralata.  Sono ciociari: in casa ci sono il nonno, un vecchio un po’ rimbambito che vuole solo bere vino, il signor Tommaso Marrocco (Enzo Casertano) che lavora come portantino in ospedale, la signora Filomena Marrocco (Antonella Attili), sarta in casa, brutale e sboccata, sempre dietro al lavoro delle macchine da cucire e circondata di clienti, e Annita (Ludovica Francesconi), la piccola sposina del figlio Giovannino, disperso in Russia. L’attesa del ritorno di Giovannino è il pensiero fisso della famiglia. Il suo nome e la sua foto campeggiano nella casa e nei pensieri.

Santina (Asia Argento) è una prostituta che va a casa Marrocco a leggere i tarocchi, di cui è esperta, interrogata come un oracolo da Filomena e Annita sulla sorte di Giovannino. Lì conosce Davide Segre, con il quale intreccia una relazione intima, anche di pensieri e conforto, che ingelosisce Nello (Josafat Vagni) il suo magnaccia violento e possessivo.

Blitz e Bella: sono i cani della famiglia Ramundo-Mancuso. Blitz, voluto da Nino quando è nato il fratellino, come una sorta di risarcimento. Quando parte soldato, lo affida a Useppe, in segno del loro legame speciale. Ma il cagnolino morirà sotto le macerie del bombardamento di San Lorenzo, il primo trauma indelebile per Useppe. Bella, invece, è una magnifica maremmana enorme e bianca, di cui s’innamora Nino come fosse una ragazza e che va a vivere con loro appena finita la guerra. Sarà compagna di grandi avventure per Useppe e nelle sue scorribande romane starà sempre appiccicata a lui, per proteggerlo da tutto. Quando Nino non c’è, Bella veglia sulla famiglia e sulla malattia di Useppe come una seconda mamma.

Patrizia (Romana Maggiora Vergano): è la fidanzata di Nino, di cui si innamora anche Useppe, per la sua dolcezza e la sua allegria. Fanno giri in moto in tre e, durante una scampagnata al lago, Useppe li vede fare l’amore. Insieme trascorrono momenti intensi di felicità. Da questa felicità resterà Ninetta, la pupetta che Patrizia avrà da Nino.

Vilma (Giselda Volodi): è una strana donna, un po’ maga, un po’ strega, che Ida incontra al ghetto. È considerata  dagli altri ebrei una che vaneggia, poiché riporta le notizie delle radio straniere che ascolta dalla signora da cui lavora. Notizie che sono prese con fastidio, come profezie squinternate di una donna fuori di sé. C’è troppo orrore in quello che racconta, morte, deportazione, nessuno le crede.

Signora Di Segni (Anna Ferruzzo): ha un negozio di tessuti nella piazza principale del ghetto. È la più scettica sulle profezie di Vilma, non vuole crederle. Ida la incontra di nuovo vicino alla Stazione Tiburtina, dopo che tutta la sua famiglia è stata rastrellata il 16 ottobre del ’43. Ida la segue fino al treno, e la vede gridare ai fascisti e ai nazisti di fare partire anche lei con i suoi cari, pensando che andranno in un campo di lavoro e non in un campo di morte.

The White Lotus – terza stagione: annunciato il cast, al via le riprese

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Leslie Bibb, Dom Hetrakul, Jason Isaacs, Michelle Monaghan, Parker Posey e Tayme Thapthimthong si uniscono al cast del terzo ciclo di episodi di The White Lotus, la premiatissima satira di Mike White targata HBO le cui prime due stagioni sono disponibili su Sky e in streaming solo su NOW.

Accanto ai nomi appena annunciati, il ritorno nel cast, direttamente dalla prima stagione, di Natasha Rothwell. La serie, che batterà il primo ciak a febbraio e che arriverà prossimamente in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, verrà girata a Koh Samui, Phuket e Bangkok e seguirà le vicende di un nuovo gruppo di vacanzieri in un altro resort The White Lotus.

La prima stagione, arrivata nell’estate del 2021 e ambientata alle Hawaii, ha ricevuto ben 20 nomination agli Emmy Awards in 13 categorie, portando a casa 10 statuette, più di qualunque altra serie quell’anno – incluso il premio come miglior miniserie. Il secondo ciclo di episodi, che ha debuttato nel dicembre 2022, è invece ambientato in Sicilia e ha fatto sue addirittura 23 nomination ai prossimi Emmy, fra cui quella per miglior serie drammatica.

The White Lotus è create, scritta e diretta da Mike White; produttori esecutivi sono Mike White, David Bernad and Mark Kamine.

Civiltà perduta: trama, cast e la vera storia dietro al film

Civiltà perduta: trama, cast e la vera storia dietro al film

Considerato uno dei più talentuosi e importanti registi del nuovo cinema statunitense, James Gray ha negli anni dato vita ad acclamati lungometraggi come The Yards, I padroni della notte e C’era una volta a New York. Prima di cimentarsi con la fantascienza di Ad Astra, egli ha poi portato sul grande schermo un complesso film d’avventura come Civiltà perduta (qui la recensione), adattamento del libro Z la città perduta di David Grann e a sua volta basato sulla vera storia dell’esploratore britannico Percy Fawcett. Prende da qui forma un racconto diviso tra avventura e descrizione di un preciso contesto sociale, il tutto con il tocco unico di Gray.

Distribuito al cinema nel 2016, Civiltà perduta trova dunque origine da un testo letterario, che Grann scrisse qualche anno dopo un suo articolo sul New Yorker basato sulla vicenda di Fawcett. Il libro fu un enorme successo, tanto da essere nominato dal New York Times come uno dei dieci libri migliori dell’anno. Poco dopo, la società di produzione fondata da Brad Pitt ne ha acquistato i diritti, invitando James Gray ad adattarlo per il grande schermo. Accolto poi molto positivamente dalla critica, Civiltà perduta è considerato uno dei migliori film del suo anno, imperdibile per gli amanti del genere.

Gray, infatti, ha arricchito una storia già di suo densa di colpi di scena, emozioni e personaggi incredibili ma reali. Il risultato è un nuovo capitolo della sua filmografia da non perdere assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

 

La trama e il cast di Civiltà perduta

La storia è quella del maggiore inglese Percy Fawcett, che viene incaricato dal governo a mappare i territori ancora inesplorati tra Brasile, Bolivia e Perù. Durante questo primo viaggio insieme al biologo Henry Costin, Fawcett trova nel bel mezzo dell’Amazzonia resti di terracotta che lo inducono a ipotizzare l’esistenza di un’antichissima civiltà che Fawcett chiama Z. Entusiasta della scoperta e appoggiato dalla moglie Nina, l’esploratore intraprende dunque un’avventura che si rivelerà però essere più complessa e pericolosa del previsto. Con lo scoppiare della Prima guerra mondiale, inoltre, gli appoggi di cui Fawcett godeva iniziano a venire meno e il suo obiettivo sembrerà farsi sempre più lontano. Certo di aver scoperto qualcosa di grosso, egli proseguirà però imperterrito nella sua ricerca.

Ad interpretare il ruolo di Percy Fawcett si ritrova l’attore Charlie Hunnam. Originariamente, però, la parte era stata offerta sia a Brad Pitt che a Benedict Cumberbatch, i quali rinunciarono però per via di altri impegni. Accanto a Hunnam, nel ruolo del biologo Henry Costin vi è invece Robert Pattinson. Per dar vita ai rispettivi personaggi, entrambi gli attori si sottoposero ad una rigida dieta, arrivando a perdere molto peso. L’attrice Sienna Miller interpreta Nina Fawcett, mentre Tom Holland è il figlio Jack. Completano poi il cast gli attori Angus Macfadyen nei panni di James Murray e Ian McDiarmid in quelli di Sir. George Goldie. Tutti gli attori, inoltre, dovettero prepararsi alla difficoltà delle riprese nella giungla, un ambiente che richiese loro addestramento e sopportazione.

Civiltà perduta cast

Civiltà perduta: la vera storia di Percy Fawcett

Come anticipato, quella di Percy Fawcett è una storia vera. L’esploratore britannico visse dal 1867 a al 1925. Le sue spedizioni nell’America Meridionale ebbero inizio a partire dal 1906, quando si recò in Brasile per mappare parte della giungla. Nel corso di queste esplorazioni egli riportò di diversi incontri con animali sconosciuti alla zoologia, come un anaconda gigante di circa 19 metri. Fino al 1924 egli svolse numerose altre spedizioni, guadagnandosi sempre più il favore dei nativi, che aveva nel tempo imparato a riconoscere e a comprendere. Allo scoppio della Prima guerra mondiale, tuttavia, fu costretto a tornare in patria per il servizio militare. Si arruolò come volontario e fu destinato al fronte nonostante avesse ormai quasi 50 anni.

Terminata la guerra, egli tornò nuovamente in Brasile per effettuare nuovi studi di zoologia e archeologia. Insieme al primogenito Jack, egli si era convinto dell’esistenza di una città perduta, che ribattezzò Z. Il 20 aprile del 1915 egli partì dunque per quella che si rivelò essere la sua ultima spedizione. Fawcett, il figlio e quanti con loro non furono mai ritrovati. Ancora oggi rimae il mistero circa ciò che gli accadde. Numerose spedizioni furono condotte per cercare di stabilire che fine avesse fatto l’esploratore, ma nessuna portò ad esiti certi. Nel corso dei decenni si susseguirono diverse teorie, tra chi sostiene che il gruppo sia stato ucciso da animali selvatici e chi invece sostiene che la morte sia arrivata per mano di alcune tribù.

Secondo altri, infine, lo stesso Fawcett avrebbe rinnegato la civiltà fondando una propria comunità, vivendo in essa fino alla morte. Nel 2005 il giornalista del The New Yorker David Grann visitò la tribù brasiliana dei Kalapalo scoprendo che si erano tramandati una tradizione orale riguardante Fawcett, secondo la quale egli e il suo gruppo avevano abitato nel villaggio ed erano ripartiti verso est. I Kalapalo avvisarono Fawcett di non viaggiare in quella direzione perché sarebbero stati uccisi dai “feroci indiani” che occupavano il territorio. Si disse inoltre che una civiltà monumentale chiamata Kuhikugu potrebbe essere veramente esistita vicino a dove Fawcett fu visto l’ultima volta. I ritrovamenti di Grann hanno poi dato vita al suo libro Z la città perduta.

Il trailer di Civiltà perduta e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Civiltà perduta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Google Play, Apple TV, Tim Vision, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

Phoebe Dynevor riflette sul provino di Lois Lane per Superman: Legacy

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La star di Fair Play, Phoebe Dynevor, è stata una delle poche attrici che sono riuscite a partecipare alle selezioni finali per il ruolo di Lois Lane nel film attesissimo del 2025 Superman: Legacy. Pur non avendo ottenuto il ruolo, la Dynevor ha dichiarato di essersi divertita molto durante il processo.

Parlando con Variety, la Dynevor ha riflettuto sul periodo in cui ha cercato di diventare la Lois Lane dell’Universo DC. La Dynevor ha descritto come le audizioni siano state piuttosto veloci e ha anche elogiato il personaggio di Lane come cervello e coraggio della relazione.

È stato un turbine e poi ho capito che era finita, ma è stato fantastico“, ha detto Dynevor del processo di audizione. “Lei salva Superman. È il cervello; in realtà è l’impavida“.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. È però confermata anche la presenza della Fortezza della Solitudine. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025. Le riprese dovrebbero invece avere inizio a marzo 2024.

Superman: Legacy, James Gunn rivela che non ci sarà nessun trailer prima del 2025

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La produzione di Superman: Legacy inizierà quest’anno a marzo, per un’uscita prevista per l’11 luglio 2025. Ciò è possibile anche in quanto, fortunatamente, il regista James Gunn aveva finito di scrivere la sceneggiatura giusto prima degli scioperi dello scorso anno e ha a quel punto avuto tutto il tempo di finire il casting e altri dettagli del film nel corso dei mesi successivi, evitando così di incorrere in un ritardo nella produzione. Ora che il progetto si prepara ad entrare nel vivo, i fan non possono fare a meno di chiedersi quando vedremo qualcosa di più a riguardo, dal costume ad un primo trailer.

Sappiamo però che Gunn non intende svelare il costume, almeno per il momento, è dunque potrebbe essere necessario attendere il trailer prima di poter vedere che aspetto esso abbia. Sfortunatamente, anche per un trailer o delle prime immagini potrebbe volerci più del previsto. Rispondendo alle domande dei fan su Threads, a Gunn è stato infatti chiesto se nel 2024 verrà rilasciato un teaser del film, ma la risposta del regista è stata un semplice “no”. “Le riprese non inizieranno prima di marzo. La scrittura è praticamente finita e lo è già da un po’, a parte una virgola qui, una virgola là”, ha aggiunto Gunn.

Lascia sicuramente un po’ sorpresi il sapere che potenzialmente nulla di Superman: Legacy verrà mostrato prima del 2025. Certo, le cose potrebbero cambiare da qui ai prossimi mesi, specialmente se la Warner Bros. dovesse decidere di pubblicizzare il film nel corso di quest’anno, scavalcando la volontà di Gunn. È in realtà improbabile che ciò avvenga, considerando quando lo studios sembra riporre fiducia nel lavoro e nelle idee di Gunn, per cui sembra che proprio che bisognerà attendere ancora un po’ prima di avere qualcosa di più concreto riguardo al film.

Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul film

Superman: Legacy, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi. Il casting, come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. María Gabriela De Faría sarà il villain “The Engineer”. Superman sarà supportato da Lanterna Verde (Nathan Fillion), Hawkgirl (Isabela Merced), Mister Terrific (Edi Gathegi) e Metamorpho (Anthony Carrigan). Nicholas Hoult sarà invece Lex Luthor.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. È però confermata anche la presenza della Fortezza della Solitudine. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori e ciò ha permesso al film di non subire particolari ritardi. Ad oggi, infatti, è confermato che Superman: Legacy rispetterà la data di uscita prevista, arrivando in sala l’11 luglio 2025. Le riprese dovrebbero invece avere inizio a marzo 2024.

The White Lotus 3: Carrie Coon in trattative per un ruolo da protagonista

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Carrie Coon sarebbe in attesa di un ruolo chiave nella terza stagione di The White Lotus  della HBO. Secondo quanto riportato da Jeff Sneider di The InSneider, la Coon sarebbe in trattative per un ruolo importante nella terza stagione di The White Lotus , ambientata in Thailandia.

Il casting non è stato ancora annunciato ufficialmente dalla HBO, anche se Deadline ha precedentemente riportato che la stagione sta cercando di riempire tredici ruoli (nove dei quali saranno series regular), tra cui un “patriarca, un dirigente d’azienda, un’attrice, una coppia di madri, un disadattato e uno yogi”. L’unico membro del cast confermato per la terza stagione di The White Lotus è Natasha Rothwell, che riprende il ruolo di Belinda dalle prime due stagioni.

In cos’altro ha recitato Carrie Coon ?

Carrie Coon è forse più nota per aver interpretato Nora Durst in The Leftovers della HBO, creata da Damon Lindelof, insieme a Justin Theroux. Ha anche interpretato Bertha Russell in The Gilded Age della HBO e ha recitato nella terza stagione di Fargo della FX, oltre ad altri ruoli televisivi.

Al cinema, Carrie Coon ha recitato in Gone Girl del 2014, The Post del 2017, Avengers: Infinity War del 2018, Widows del 2018, The Nest del 2020 e Ghostbusters: Afterlife. Riprenderà il ruolo di Callie Spengler nel prossimo Ghostbusters: minaccia glaciale, che uscirà nelle sale statunitensi il 29 marzo 2024.

Creata da Mike White, la prima stagione di The White Lotus ha debuttato nel 2021 e ha avuto come protagonisti Jennifer Coolidge, Murray Bartlett, Connie Britton, Alexandra Daddario, Fred Hechinger, Steve Zahn, Sydney Sweeney e altri. La Coolidge è tornata per la seconda stagione, andata in onda nel 2022, insieme a una serie di nuovi attori come F. Murray Abraham, Michael Imperioli, Haley Lu Richardson, Aubrey Plaza, Simona Tabasco e altri. La terza stagione di The White Lotus non ha ancora una data di uscita ufficiale, ma probabilmente sarà trasmessa nel 2025. Le riprese inizieranno nel febbraio 2024.

No Activity – Niente da segnalare: Luca Zingaretti e Alessandro Tiberi in una clip della serie

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Prime Video ha svelato in una nuova clip esclusiva altri due inediti personaggi di No Activity – Niente da segnalare, l’esilarante serie-comedy Original italiana in sei episodi disponibile in esclusiva dal 18 gennaio 2024.

Così diversi ma così vicini, “l’agente disilluso” Marcello (Luca Zingaretti) e “l’agente esaltato” Achille (Alessandro Tiberi) sono in perenne attesa dell’avvio di un’azione che non scatta, di una chiamata dalla centrale che non arriva, in gabbia nella loro volante che contiene le loro emozioni.

In No Activity – Niente da segnalare anche Rocco Papaleo, Carla Signoris, Emanuela Fanelli e Fabio Balsamo. Completano il cast: Maccio Capatonda, Tommaso Ragno, Davide Calgaro, Edoardo Ferrario, Sara Lazzaro, Marcella Bella, Lorella Cuccarini, con Francesco Pannofino e con Diego Abatantuono.

Due criminali in attesa di un carico importante, due poliziotti in appostamento pronti a far scattare il blitz, due operatrici della centrale pronte a inviare i rinforzi. Ma il carico non arriva e tutti sono costretti ad un’attesa estenuante e a trovare un modo per ammazzare il tempo. Nel frattempo… “No Activity – Niente da segnalare”!

Diretta da Valerio Vestoso, scritta da Laura Grimaldi, Paolo Piccirillo, Stefano Di Santi e Pietro Seghetti, la serie è un adattamento del format australiano No Activity creato da Jungle Entertainment ed è prodotta da Amazon MGM Studios e Groenlandia (una società del Gruppo Banijay). No Activity – Niente da segnalare è l’ultima novità per i clienti Amazon Prime, che in Italia beneficiano di spedizioni veloci, offerte esclusive e intrattenimento, incluso Prime Video, con un solo abbonamento al costo di €49,90/anno o €4,99/mese.

Saltburn: le 10 più grandi domande senza risposta

Saltburn: le 10 più grandi domande senza risposta

Dopo il finale sconvolgente di Saltburn, il film di successo di Emerald Fennell, ci sono ancora diverse domande che non trovano risposta al momento dei titoli di coda. Il contorto protagonista Oliver Quick, alla fine rivela un complotto per l’acquisizione della proprietà di Saltburn, come dimostra la scena finale in cui Ollie viene visto ballare, letteralmente, sulle loro tombe. Barry Keoghan in questo ruolo offre un’interpretazione sapientemente inquietante nei panni dell’emarginato e poi assassino Ollie, la cui ossessione per il compagno di scuola Felix Catton (Jacob Elordi) si rivelerà, alla fine, un piano di un inganno premeditato molto tempo prima.

Ecco le 10 domande e misteri senza risposta di Saltburn

Ollie riuscirà a farla franca dopo aver ucciso i Catton?

Saltburn recensione film

La domanda più grande che rimane alla fine di Saltburn è se Ollie riuscirà a farla franca dopo aver ucciso Felix, Venetia ed Elspeth Catton. Ollie era probabilmente il più a rischio d’essere indagato subito dopo le morti consecutive di Felix e Venetia, ma è stato effettivamente salvato da Sir James Catton che lo ha pagato per lasciare la tenuta di Saltburn. Il fatto che non ci siano state indagini sul coinvolgimento del giovane sembra una forzatura logica, ma si allinea con il desiderio dei Catton di fingere che gli omicidi dei loro figli non siano mai avvenuti.

Com’è morto Sir James Catton?

Da quello che viene mostrato nel film, Ollie prese i soldi da James Catton (Richard E. Grant) e lasciò Saltburn indenne. Presumibilmente, al protagonista non sarebbe stato permesso di tornare a Saltburn in nessun caso, motivo per cui probabilmente ha aspettato che James morisse naturalmente per riavvicinarsi a Elspeth e alla tenuta. Sebbene non sia esplicitamente chiaro quale sia stata la causa della morte di James, se sia deceduto per cause naturali o addirittura per suicidio, è certo che Ollie, almeno qui, non è coinvolto in questa morte.

Come mai Elspeth Catton è finita in coma?

Alla fine del racconto, Lady Elspeth Catton (Rosamund Pike) invita Ollie di tornare con lei  a Saltburn per poi essere uccisa da lui mentre è in coma. Sebbene sia evidente che Oliver abbia in qualche modo convinto la donna a cambiare legalmente il suo testamento in modo da diventare l’unico erede di Saltburn, non è chiaro come Ollie sia riuscito ad avvelenarla fino al punto in cui era entrata in coma. Non è certo il dettaglio più importante, visto che si tratta di un mezzo per raggiungere il fine ultimo di Ollie, ovvero ereditare la reggia, ma sarebbe stato bello sapere esattamente come ha fatto.

Che fine ha fatto Farleigh?

Ollie è riuscito a incastrare Farleigh (Archie Madekwe) per farlo allontanare da Saltburn non una, ma due volte, anche se il ragazzo è un membro legittimo della famiglia, molto più di quanto lo sia mai stato Ollie. È probabile che sia tornato a Oxford o negli Stati Uniti e abbia cercato di ricontattare James ed Elspeth, magari aspettando la morte di James per contattare direttamente Lady Elspeth, ma nulla di tutto ciò viene chiarito alla fine di Saltburn. Conoscendo l’indole gelosa e riservata di Farleigh, sarà furioso quando scoprirà che Ollie ha rivendicato Saltburn e probabilmente prenderà in mano la situazione per vendicarsi.

Che fine ha fatto Eddie, il vecchio amico di Felix?

Saltburn

Venetia (Alison Oliver) dice a Ollie che era solo uno dei “giocattoli” di Felix di cui il fratello si sarebbe stufato. La ragazza poi confessa ad Ollie che le piace di più del precedente ospite che il fratello aveva portato a casa l’estate precedente, al quale Felix dirà poi che si chiamava Eddie. Felix e Eddie hanno smesso di essere amici dopo che Eddie si è messo con Venetia e l’ex amico quindi non è stato più invitato a Saltburn. Tuttavia, questa è l’unica informazione che viene fornita su Eddie, poiché non viene più menzionato durante il film.

Duncan continuerà a servire Saltburn?

Il maggiordomo Duncan è un personaggio strano ma fedele a Saltburn, che serve sia la famiglia Catton che l’aristocratica tenuta inglese. Semmai, Duncan sarebbe probabilmente colui che si insospettirebbe delle motivazioni di Ollie e della morte improvvise di Felix e poi Venetia, e il più propenso anche ad accusare il giovane dei loro omicidi. Non si sa se Duncan tenga davvero alla famiglia Catton o, come Ollie, ami semplicemente vivere a Saltburn. Alla fine del film, con Ollie proprietario di Saltburn, il pubblico si chiede cosa ne sarà di Duncan.

Ollie sapeva di Saltburn prima di fare amicizia con Felix?

Saltburn

La grande rivelazione del piano di Ollie alla fine di Saltburn mostra quanto Ollie stesse tramando da tempo per fare amicizia con Felix, anche se non è chiaro quanto fosse esteso il suo piano iniziale ad Oxford. Ollie aveva pedinato Felix a scuola e probabilmente era venuto a conoscenza della sua estrema ricchezza, quindi è del tutto possibile che sapesse pure di Saltburn fin dall’inizio e che avesse messo gli occhi su di lui. È altrettanto realistico che l’ossessione di Ollie per Felix si sia trasformata in un consumo e in un’imitazione totale di tutto ciò che il ricco ragazzo aveva, rendendo Saltburn l’ultimo possesso necessario per diventare proprio come Felix.

Quanti soldi ha dato James a Ollie per lasciare Saltburn?

Saltburn

Ollie ha lasciato il Saltburn dopo che James l’ha effettivamente cacciato con un assegno sostanzioso in tasca, il che è strano se si considera che avrebbe potuto farlo allontanare e bandire dai locali senza offrirgli un centesimo. Tuttavia, Oliver rappresentava una minaccia troppo grande per James, tanto da indurlo a credere che non sarebbe tornato senza un cospicuo compenso, e la sua apparente paura di Ollie è ciò che lo ha spinto a offrirgli una somma sostanziosa. Quando viene a sapere della morte di James, Ollie sembra aver acquistato una casa lussuosa, anche se più piccola, ma non è chiaro quanti soldi di James abbia usato per comprarla.

Felix e Venetia hanno avuto una storia romantica?

Nonostante tutte le cose esplicite ed evidenti e inquietanti di Saltburn, c’è una domanda più sottile senza risposta sulla relazione tra Felix e Venetia. Quando Felix ha scoperto che Ollie si era messo con Venetia, lo ha essenzialmente minacciato con la storia di Eddie, chiarendo che lei era off limits. Questo potrebbe essere dovuto alla protezione fraterna, alla volontà egoistica di non condividere Ollie con Venetia o a qualcos’altro. Più tardi, a Saltburn, Venetia riconosce il dopobarba del fratello su Ollie e i due iniziano a baciarsi subito dopo. Si tratta certamente di un’ipotesi azzardata senza molte prove concrete, ma potrebbero esserci dei sottili indizi che fanno pensare a una storia romantica incestuosa tra Felix e Venetia.

Altri membri della famiglia Catton cercheranno di reclamare Saltburn?

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L’ultima domanda importante che riguarda il destino di Ollie è quanto a lungo sarà in grado di mantenere la proprietà di Saltburn ora che ha aspettato così a lungo per acquistarla. Non ci devono essere solo James, Elspeth, Felix e Venetia nella famiglia Catton, il che significa che ci dovrebbe essere una sorta di gerarchia accuratamente costruita su chi controlla la fortuna della famiglia dopo la loro morte. Farleigh potrebbe essere stato escluso dal testamento dopo che Ollie lo ha incastrato per la morte di Felix, ma sembra difficile credere che nessun altro parente o amico stretto della famiglia Catton si sia presentato per contestare la pretesa di Ollie su Saltburn.

Klara e il Sole: Jenna Ortega possibile protagonista del film di Taika Waititi

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Taika Waititi – il cui nuovo film Chi segna vince con protagonista Michael Fassbender uscirà da noi il 18 gennaio – ha una serie di progetti in programma da qui ai prossimi anni, tra cui un misterioso film di Star Wars e un adattamento live-action di Akira. Questi due in particolare sono progetti di cui al momento l’effettiva realizzazione non è certa, ma è invece già stabilito quello che sarà il prossimo film da regista per Waititi. Si tratta di Klara e il Sole, adattamento del romanzo di fantascienza del 2021 del premio nobel Kazuo Ishiguro.

La storia si svolge in un futuro distopico in cui alcuni bambini vengono geneticamente modificati per migliorare le loro capacità accademiche. Poiché l’istruzione viene impartita interamente a casa da tutor sullo schermo, le opportunità di socializzazione sono limitate e i genitori che possono permetterselo spesso comprano ai loro figli degli androidi come compagni. Klara è proprio questo, un’amica artificiale chiamata a svolgere tale ruolo per una bambina gravemente malata. Il romanzo si è affermato come un bestseller ed era quindi questione di tempo prima che ne venissero acquistati i diritti per un adattamento cinematografico.

Secondo quanto riportato dall’insider Jeff Sneider nell’ultima edizione della sua newsletter,  si starebbe valutando di offrire il ruolo di Klara all’attrice Jenna Ortega (nota per il film Scream VI e la serie Netflix Mercoledì). Non è noto se a Ortega è già stata formalmente proposto di prendere parte al film, ma maggiori dettagli potrebbero non metterci troppo ad arrivare. Intanto, tra i prossimi progetti dell’attrice c’è Beetlejuice 2, atteso in sala il 6 settembre, e la seconda stagione di Mercoledì, le cui riprese devono però avere ancora luogo. Se all’attrice sarà possibile incastrare questo impegno con Klara e il Sole è allora probabile che la si potrà vedere nel ruolo di protagonista in questo progetto.

La Società della neve, la tragica storia vera raccontata dal film di J. A. Bayona

La Società della neve (qui la recensione), film di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia 2023, diretto da J. A. Bayona, è ufficialmente approdato su Netflix dal 4 gennaio. Al centro di questo nuovo progetto del regista spagnolo vi è la terrificante storia vera dell’incidente aereo del 1972 del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana e la successiva lotta per la sopravvivenza dei passeggeri superstiti, oggi conosciuta come il “miracolo delle Ande“. Il titolo del film si riferisce a un soprannome comune condiviso tra i sopravvissuti all’incidente, che sono rimasti uniti in circostanze desolanti, costretti a fare l’impensabile per rimanere in vita. In questo articolo, analizziamo la storia vera raccontata dal film, elogiato da pubblico e critica e che rappresenta la Spagna nella corsa agli Oscar 2024, nella categoria Miglior film internazionale.

La tragica odissea de La Società della Neve è iniziata con una partita di rugby

La Società della Neve, i membri dell'Old Christians ClubIl 12 ottobre 1972, quarantacinque passeggeri e l’equipaggio salirono a bordo del volo 571 dell’aeronautica militare uruguaiana, aspettandosi un viaggio di routine dalla capitale Montevideo attraverso la Cordigliera delle Ande fino a Santiago del Cile. La maggior parte dei passeggeri a bordo del volo 571 era legata alla squadra di rugby amatoriale Old Christians Club di Montevideo, Uruguay; 19 giocatori erano accompagnati da amici, familiari e sostenitori. Come mostrato nel film La Società della neve, la squadra era in viaggio per un’amichevole contro l’Old Boys Club, una squadra inglese con sede a Santiago del Cile.

A pilotare il jet Fairchild-Hiller 227 noleggiato erano il capitano Julio César Ferradas e il copilota Dante Hector Lagurara. Secondo lo Smithsonian Magazine, Ferradas era un pilota esperto dell’aeronautica militare con più di 5.000 ore di volo all’attivo, tra cui 29 viaggi attraverso le Ande, mentre Lagurara era in addestramento. Il volo decollò come previsto da Montevideo il 12 ottobre. Tuttavia, il maltempo costrinse il jet e i suoi passeggeri ad atterrare e a passare la notte a Mendoza, in Argentina. Ripartirono il giorno successivo, con l’inesperto Lagurara ai comandi.

L’impatto iniziale è stato “solo” l’inizio di una corsa alla sopravvivenza

Una scena dal film La Società della Neve (Netflix)Ostacolati dai forti venti, i piloti hanno preso una rotta a U verso il Cile attraverso un passo di montagna per evitare le vette andine ad alta quota. Tuttavia, secondo ABC News, hanno iniziato la discesa troppo presto e non sono riusciti a superare la linea di cresta. Entrambe le ali e la coda dell’aereo si sono staccate all’istante e la fusoliera rimanente è scivolata giù dalla montagna ad alta velocità. Nell’impatto iniziale morirono dodici persone, tra cui Ferradas, mentre gli altri passeggeri hanno riportato ferite di vario grado. Uno di loro, Nando Parrado, che ebbe un ruolo chiave nella sopravvivenza del gruppo, si fratturò il cranio e rimase in coma per tre giorni prima di risvegliarsi. Altri, tra cui Lagurara, hanno poi ceduto alle ferite e alle intemperie nei giorni successivi.

I sopravvissuti hanno poi costruito un muro di fortuna con sedili, bagagli e frammenti di aereo per ripararsi dal freddo e dai venti forti, proprio come viene ricreato ne La Società della neve. Nel luogo in cui si trovavano, le temperature potevano scendere fino a 31 gradi Fahrenheit (ovvero 0 gradi °C) e l’aria rarefatta causava fiato corto anche stando fermi. Per evitare la disidratazione, i sopravvissuti erano costretti a mangiare la neve, che era così fredda da bruciare la gola. Il gruppo ha avvistato un aereo di soccorso che volava sopra di loro il quarto giorno di isolamento, ma la fusoliera bianca era mimetizzata nel terreno innevato.

Il decimo giorno hanno sentito dalla radio a transistor dell’aereo che i tentativi di ricerca erano stati interrotti, mettendo fine a qualsiasi speranza immediata di salvataggio. Una settimana dopo, un paio di valanghe hanno ricoperto la fusoliera di neve, intrappolando il gruppo rimasto all’interno. Altri otto passeggeri morirono, lasciando 19 sopravvissuti in uno spazio confortevole soltanto per quattro. Anche se alla fine riuscirono a uscire dalla carcassa dell’aereo, i sopravvissuti si trovarono ad affrontare un’altra minaccia imminente: la fame.

I sopravvissuti sono ricorsi al cannibalismo

Nei primi giorni successivi all’incidente raccontati da La Società della neve, i sopravvissuti avevano cercato di razionare il cibo restante dividendosi quadratini di cioccolato o cracker con piccoli pezzi di pesce. Alcuni hanno cercato di mangiare pezzi di pelle dai bagagli strappati. Secondo ABC News, hanno inoltre usato il metallo dei rottami per costruire un dispositivo che scioglieva la neve per ottenere acqua potabile. Tuttavia, data la scarsità di fonti di cibo sulle montagne, dovettero rapidamente affrontare la fame e la terrificante consapevolezza che avrebbero dovuto nutrirsi dei corpi dei passeggeri deceduti per il loro sostentamento.

Alcuni membri del gruppo, cattolici praticanti, credevano che sarebbero andati all’inferno se avessero “preso parte a questo rito”. “Ci chiedevamo se fossimo impazziti anche solo a contemplare una cosa del genere“, ha scritto Roberto Canessa in una delle sue memorie. “Ci eravamo forse trasformati in bruti selvaggi? O era l’unica cosa sana da fare? In verità, stavamo superando i limiti della nostra paura“.

Alla fine, il gruppo giunse a un “accordo” inizialmente ideato da uno dei passeggeri che morì nella valanga: Se una persona dovesse morire, gli altri potrebbero usare il suo corpo per sopravvivere. Secondo l’Evening Standard, Daniel Fernández si è assunto la macabra responsabilità di tagliare e distribuire la carne. Di conseguenza, poco più di due dozzine di membri riuscirono a sopravvivere per circa due mesi nelle condizioni implacabili delle Ande, finché il tempo non cominciò a migliorare. A questo punto, Canessa, Parrado e Antonio Vizintín si decisero a trovare aiuto per i loro compagni.

La spedizione di salvataggio è stata più lunga del previsto

La Società della neve (2023)I primi tentativi di esplorare l’area intorno al relitto furono inutili a causa delle condizioni avverse, tra cui l’alta quota, il freddo estremo e la minaccia di cecità da neve. Per poter finalmente organizzare una spedizione di salvataggio legittima, il trio composto da Canessa, Parrado e Vizintín iniziò ad allenarsi per attraversare il paesaggio innevato e ricevette razioni supplementari di cibo per poter avere più forze. “Sapevo che quando avrei fatto il primo passo per lasciare la fusoliera non sarei tornato indietro. Questa è una spedizione kamikaze“, ha dichiarato Parrado al The Guardian nel 2023.

Come mostrato da La Società della Neve, per prima cosa, i tre hanno trovato la coda dell’aereo e, al suo interno, valigie con piccole quantità di cibo, oltre a vestiti caldi e batterie. Hanno cercato di usare queste ultime per far funzionare la radio della fusoliera e chiamare i soccorsi, ma non ci sono riusciti. A quel punto, era evidente che avrebbero dovuto trovare aiuto da soli.

Giorno 72: il salvataggio

Il 12 dicembre, il 61° giorno dopo l’incidente, i tre partirono per quello che pensavano fosse un viaggio relativamente breve – circa 5 chilometri, o poco più di 3 miglia, oltre la cima della montagna e nelle valli del Cile – sulla base delle informazioni fornite dal copilota Lagurara poco prima della sua morte. In realtà, Parrado, che è stato pericolosamente vicino all’iperventilazione e alla disidratazione durante l’ascesa alla vetta, ha raggiunto la cima e ha trovato altre montagne a perdita d’occhio. Parrado e Canessa non videro altra scelta che continuare a camminare. “Gli ho detto: ‘Dai, Roberto, non posso farcela da solo. Andiamo. Se torniamo indietro, perché? Morirò guardandoti negli occhi, e chi muore per primo?“. Parrado ha ricordato. Vizintín offrì loro le sue razioni e tornò dai sopravvissuti alla fusoliera, sperando che i suoi compagni completassero il loro viaggio miracoloso.

Secondo The Guardian, Parrado e Canessa hanno percorso più di 37 miglia in 10 giorni, arrivando a un fiume dove trovarono tre uomini sull’altra sponda. Poiché non potevano attraversare, usarono dei biglietti legati a una roccia per spiegare ciò che era accaduto sul luogo dell’incidente. Gli uomini hanno gentilmente gettato loro dei pezzi di pane e si sono avventurati verso la stazione di polizia più vicina, a 10 ore di distanza a dorso di mulo. Non molto tempo dopo, gli elicotteri arrivarono a Los Maitenes, un villaggio vicino al fiume, con una squadra di soccorso.

Utilizzando le mappe, Parrado ha tracciato un percorso per tornare al luogo dell’impatto, che ha lasciato i soccorritori increduli per la distanza. Nonostante la stanchezza, è salito su un elicottero e ha guidato i soccorritori fino ai sopravvissuti. Sono stati necessari due viaggi per trasportare tutti dalla montagna, il che significa che alcuni sono dovuti rimanere nella fusoliera una notte in più con i soccorritori che fornivano assistenza. Parrado è stato portato in un ospedale di San Fernando, in Cile, dove ha rifiutato di essere trasportato per gli ultimi metri verso il rifugio a lungo desiderato. “Ho attraversato le Ande a piedi. Non ho intenzione di entrare in questo ospedale su una barella“, ha detto.

I tabloid hanno sensazionalizzato la vicenda

I compagni di squadra sopravvissuti sono stati trasferiti in un hotel di Santiago per riprendersi: Parrado aveva perso 99 chili, poco meno della metà del suo peso iniziale. Non sorprende che i dettagli della loro storia si siano diffusi rapidamente, trasformandoli in celebrità. “Per sei mesi siamo stati circondati da giornalisti ovunque andassimo“, ha raccontato Parrado, aggiungendo che alcuni sconosciuti incontrati hanno addirittura espresso invidia per la loro esperienza. Secondo l’Evening Standard, i corpi delle 29 vittime dell’incidente sono stati lasciati sul luogo del naufragio. Oggi esiste un monumento in loro onore.

La Chiesa cattolica ha rilasciato una dichiarazione in cui assolve il gruppo da qualsiasi peccato legato al cannibalismo, ma i dettagli raccapriccianti della loro situazione non hanno impedito ad alcuni media di scrivere resoconti sensazionalistici dell’incidente. Si è diffusa la voce che i membri della squadra si fossero inventati la storia della valanga. Tuttavia, lo scrittore Piers Paul Read contribuì a diffondere la verità con il suo libro del 1974 Alive: The Story of the Andes Survivors.

Il Miracolo delle Ande rimane una storia avvincente di determinazione e coraggio, particolarmente significativa per chi è riuscito, contro ogni aspettativa, a superarla. “Amo la vita. Ogni volta che respiro è come un miracolo“, ha detto Parrado al Guardian. “Non dovrei essere qui. Non dovrei parlare con voi“. La Società della neve ha già riscosso ampi consensi e, a dicembre, è stato uno dei 15 film selezionati nella shortlist per il Miglior film internazionale ai prossimi Oscar 2024. È anche nella lista dei candidati per altre tre categorie: Trucco e acconciature, Musica (colonna sonora originale) ed Effetti visivi.

David Tennant sarà il presentatore dei dei BAFTA Film Awards 2024

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L’ex Doctor Who David Tennant è stato scelto come presentatore dei BAFTA Film Awards 2024, che si terranno il 18 febbraio presso la Royal Festival Hall del Southbank Centre di Londra. Tennant prende il posto di Richard E. Grant, che ha presentato l’edizione dello scorso anno, la prima tenutasi alla Royal Festival Hall.

David Tennant è meglio conosciuto per la sua acclamata interpretazione di Doctor Who. Altri suoi crediti importanti includono Harry Potter e il calice di fuoco, Good Omens e Broadchurch.

Le liste finali per tutte le 24 categorie BAFTA – tra cui Miglior Film, Regista, Fotografia, Casting, Documentario e Film non in lingua inglese – saranno annunciate venerdì 5 gennaio. Le nomination invece saranno annunciate tramite live streaming dagli ex candidati all’EE Rising Star Award Naomi Ackie e Kingsley Ben-Adir il 18 gennaio. Le nomination all’EE Rising Star saranno annunciate il 10 gennaio.

“Sono felice che mi sia stato chiesto di presentare gli EE BAFTA Film Awards e di contribuire a celebrare il meglio dei film di quest’anno e le tante persone brillanti che li hanno portati in vita”, ha affermato Tennant.

Jane Millichip, CEO dei BAFTA, ha aggiunto: “Siamo al settimo cielo che David Tennant sarà il nostro ospite per gli EE BAFTA Film Awards 2024. È meritatamente amato dal pubblico britannico e internazionale. Il suo calore, il suo fascino e il suo spirito malizioso renderanno lo spettacolo un evento da non perdere il mese prossimo per i nostri ospiti alla Royal Festival Hall e per i milioni di persone che lo guarderanno da casa.”

“Gli EE BAFTA Film Awards riconoscono i film eccezionali e le persone di talento che li realizzano. Più di 7500 dei nostri membri BAFTA – creativi provenienti da tutti gli angoli dell’industria cinematografica britannica e globale – hanno votato durante le vacanze e pubblicheremo le loro liste prescelte più tardi. Ci auguriamo che possa ispirare le persone a guardare più film e incoraggiare tutti a partecipare alla conversazione su chi dovrebbe vincere un BAFTA il mese prossimo”.

The Marvels è ufficialmente il film del MCU con l’incasso più basso di sempre

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The Marvels ha esordito lo scorso novembre con un incasso di 46,1 milioni di dollari e, con la fine delle otto settimane di programmazione nelle sale, è ora – come si prevedeva – ufficialmente il titolo dei Marvel Studios che ha incassato di meno negli oltre 15 anni di storia del MCU. La Disney ha smesso di comunicare le statistiche sugli incassi all’inizio del mese scorso, ma i dati finali sono arrivati e il sequel di Captain Marvel ha raggiunto gli 84,5 milioni di dollari a livello nazionale e i 121,3 milioni di dollari a livello internazionale, per un totale globale di 205,8 milioni di dollari. Inutile dire che non si tratta di un buon risultato.

Con un budget presunto di oltre 220 milioni di dollari, The Marvels è diventato il più grande flop dei Marvel Studios e ora si trova un po’ al di sotto de L’incredibile Hulk del 2008 (che ha incassato un rispettabile, anche se deludente, 264 milioni di dollari in tutto il mondo). Si è come noto parlato molto di “stanchezza da supereroi“, ma The Marvels ha ottenuto un punteggio Rotten Tomatoes del 62% e un Audience Score dell’83%, quindi la critica non lo ritiene un brutto film, ma il film ha evidentemente mancato di incontrare l’interesse del pubblico.

Il CEO dei Disney Studios, Bob Iger, ha detto che lo scarso risultato del film sarebbe dovuto al fatto che The Marvels è stato girato durante il Covid” ha detto. “Non c’era molta supervisione sul set, per così dire, dove abbiamo dirigenti [che] controllano davvero ciò che viene fatto giorno dopo giorno.”. Difficile stabilire se il risultato sia dovuto a ciò, ma è evidente che rispetto all’incasso di 1,1 miliardi di dollari del primo film, quanto ottenuto da The Marvels è un dato che dovrebbe seriamente far riflettere i Marvel Studios nella scelta dei propri progetti.

The Marvels, leggi la nostra recensione

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, è sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non sono tornati dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, è diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci sono anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreta il villain principale. Il film è uscito in sala dall’ 8 novembre 2023.

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Daredevil: Born Again riprenderà presto la produzione, Muse possibile villain

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Alla fine dello scorso anno, abbiamo appreso che i Marvel Studios avevano deciso di tornare al tavolo di lavoro per Daredevil: Born Again, scartando quanto inizialmente realizzato in quanto ritenuto non convincente. I dirigenti Marvel avrebbero infatti rivisto alcuni filmati della serie mentre la produzione era in pausa durante gli scioperi di Hollywood e avrebbero deciso che era necessario un “significativo reboot creativo“. Gli sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman, insieme ai registi dei restanti episodi, sono stati licenziati e si dice che Kevin Feige abbia approvato un cambio di rotta piuttosto importante.

Questo probabilmente comporterà un lungo ritardo (la serie non dovrebbe arrivare sugli schermi prima del 2025), ma sembra ci siano buone notizie a riguardo. Intervistato da Comic Book Central, Vincent D’Onofrio (interprete di Wilson Fisk alias Kingpin) ha rivelato che le riprese riprenderanno “tra non molto… tra qualche settimana, in effetti“. L’attore ha anche detto che Daredevil: Born Again avrà un tono simile a quello della serie Netflix Daredevil. Sembra dunque che il progetto sia stato riportato sui binari giusti e che a breve avranno luogo le nuove riprese.

L’insider Daniel Richtman sostiene inoltre che Muse sarà ancora il cattivo principale della serie. Non è la prima volta che il serial killer viene menzionato come antagonista principale, anche se era inizialmente stato riportato che elementi chiave e persino intere trame a lui dedicate sarebbero state probabilmente abbandonati. In ogni caso, sembra che lo show sarà (o comunque dovrebbe essere) vagamente basato sull’omonima serie Marvel Comics degli anni ’80 di Frank Miller e David Mazzuchelli, ma non si prevede un adattamento troppo fedele. In ogni caso, nonostante alcuni cambiamenti significativi alla storia, “Daredevil contro Wilson Fisk, alias Kingpin, rimane il punto focale“.

Margot Robbie chiarisce il suo ruolo nel prequel di Ocean’s Eleven

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Nel corso di una recente intervista con Variety, Margot Robbie, insieme ai soci produttori Tom Ackerley e Josey McNamara, ha risposto agli incoraggianti commenti di George Clooney sul prequel di Ocean’s Eleven, dopo che recenti notizie avevano suggerito che Robbie e Ryan Gosling avrebbero potuto interpretare i genitori di Danny Ocean. “Onestamente, sono molto contenta di sentirlo“, ha detto Robbie. “È un elogio estremamente importante. Wow, che emozione!“. Tuttavia, Robbie, Ackerley e McNamara hanno rivelato che stanno ancora lavorando alla trama e alla sceneggiatura del film e che quindi non ci sarebbe ancora nulla di definitivo.

Senza smentire o confermare, Margot Robbie ha infatti chiarito che l’inclusione dei genitori di Danny Ocean nel prequel di Ocean’s Eleven non è ancora certa, lasciando intendere che lei e Gosling potrebbero interpretare ruoli diversi da quelli inizialmente ipotizzati. “Quindi non so chi saranno o non saranno i suoi genitori alla fine…“, ha detto, aggiungendo al suo commento: “O se i suoi genitori saranno effettivamente presenti nel film“. Ad oggi di questo prequel sappiamo che dovrebbe svolgersi a Monte Carlo negli anni Sessanta. Jay Roach, che ha già collaborato con Robbie in Bombshell del 2019, dirigerà il progetto.

L’ultima volta che il franchise è stato visto sul grande schermo è stato in occasione di Ocean’s 8 del 2018, con un capitolo in cui Sandra Bullock guidava una squadra che comprendeva solo donne tra i suoi ranghi. Il piano era semplice: infiltrarsi nel Met Gala e rubare una collana molto costosa. L’alchimia tra il cast ha portato il film a un comodo bottino di 297 dollari al botteghino mondiale, dando allo studio la fiducia necessaria per andare avanti con la serie. Le riprese di questo prequel sarebbero dovute iniziare nell’estate del 2023, ma la cosa è stata rimandata per via degli scioperi verificatisi.

Glynis Johns: è morta la Signora Banks di Mary Poppins

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Glynis Johns: è morta la Signora Banks di Mary Poppins

Glynis Johns, ricordata dal pubblico cinematografico come la Signora Banks di Mary Poppins e dai devoti di Broadway come la prima persona a cantare “Send in the Clowns” di Stephen Sondheim, è morta giovedì per cause naturali in una casa di residenza assistita a Los Angeles. Aveva 100 anni.

La sua morte è stata annunciata dal manager e pubblicista Mitch Clem. “Oggi è un giorno triste per Hollywood”, ha detto Clem in una nota. “Lei è l’ultima degli ultimi della vecchia Hollywood.”

Vincitrice di un Tony (migliore attrice/musical) per la sua interpretazione di Desiree Armfeldt nel cast originale A Little Night Music del 1973 di Sondheim-Hugh Wheeler, la Johns ha debuttato e, grazie al suo ampio consenso, ha contribuito a rendere popolare “Send in the Clowns”.

Nata a Pretoria, in Sud Africa, Glynis Johns fece il suo debutto nel West End nel 1931 all’età di 8 anni in Judgment Day di Elmer Rice, ma non salì sul palco di Broadway fino al 1952, quando interpretò il ruolo principale nella commedia di Enid Bagnold Gertie. Nel decennio successivo apparve di nuovo a Broadway due volte – in Major Barbara del 1956 e in Too Good To Be True del 1963 – ma fu solo nel 1973, con Night Music, che divenne una delle maggiori star di Broadway dell’epoca.

Sondheim scrisse “Send in the Clowns” appositamente per lei (e la sua voce roca). La canzone sarebbe diventata uno standard popolare, con versioni di Frank Sinatra, Judy Collins, Barbra Streisand e innumerevoli altri.

Nel frattempo, ha lasciato un’impronta indelebile nei panni dell’eccentrica Winifred Banks, una madre liberale, anche se tormentata, che ha un disperato bisogno di una tata nel film di grande successo di Walt Disney del 1964 Mary Poppins con Julie Andrews. Nei panni della signora Banks, Johns ha eseguito uno dei brani più memorabili del film tra quelli non cantati da Andrews o dal co-protagonista Dick Van Dyke: “Sister Suffragette”.

 

Glynis Johns si è sposata e ha divorziato quattro volte: la prima con l’attore Anthony Forwood, che notoriamente la lasciò per l’uomo che sarebbe diventato il suo partner a lungo termine, l’attore Dirk Bogarde. Un figlio avuto dal matrimonio, Gareth Forwood, era il suo unico figlio ed è morto nel 2007. Lascia un nipote e tre pronipoti.

Doctor Strange 2: Patrick Stewart rivela che girare la sua scena è stato “frustrante e deludente”

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Quando Patrick Stewart ha ripreso il suo amato ruolo di Charles Xavier in Doctor Strange 2, i fan sono stati felici non solo di vederlo apparire nel Marvel Cinematic Universe, ma anche di vederlo condividere lo schermo con personaggi come John Krasinski nei panni di Reed Richards e Hayley Atwell in quelli di Captain Carter, anche se l’attore ha ammesso che l’effettivo processo di realizzazione della scena ha lasciato molto a desiderare. Stewart ha infatti dichiarato che, per una serie di precauzioni, ha dovuto girare la scena da solo invece di collaborare con altri interpreti, il che è comprensibilmente un’esperienza deludente rispetto alla possibilità di confrontarsi con altri interpreti.

Ero da solo. Credo che, per la grande scena, tutti gli attori principali abbiano avuto la stessa esperienza, sono stati girati da soli“, ha detto Stewart al podcast Happy Sad Confused. “Il che è stato frustrante e deludente. È stato così, gli ultimi anni sono stati impegnativi“. Le parole dell’attore confermano inoltre quanto già noto, ovvero che tutti i presenti in quella scena sono stati ripresi singolarmente e poi messi insieme in post-produzione. Ciò non ha certamente favorito la coesio e la chimica di squadra che si sperava di poter avere in una scena come quella.

Ad ogni modo, nonostante in quell’occasione Charles Xavier venga ucciso da Scarlet Witch, potrebbe non essere stata quella l’ultima volta in cui l’attore verrà visto come parte del Marvel Cinematic Universe. Con la scena post-credits di The Marvels, infatti, sono stati ufficialmente introdotti gli X-Men e sembrano essere proprio quelli dell’universo Fox, con Stewart come interprete di Charles Xavier. Alla luce di ciò, l’attore potrebbe ricomparire in tale ruolo, forse già nell’atteso Deadpool 3, nella speranza che tali occasioni possano essere per lui più piacevoli e soddisfacenti di quella di Doctor Strange 2.

Emma Stone fornisce un aggiornamento su Crudelia 2

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Emma Stone fornisce un aggiornamento su Crudelia 2

È un periodo particolarmente ricco di impegni questo per l’attrice premio Oscar Emma Stone, sul grande schermo con Povere creature! e sul piccolo con la serie The Curse. Molti ancora sono i progettti per lei previsti da qui ai prossimi anni, tra cui il tanto atteso sequel di Crudelia. Da quando è stato distribuito nel 2021, quel titolo ha infatti raccolto molti consensi, spingendo i fan a chiedere un seguito delle avventure dell’iconica Crudelia De Mon di La carica dei 101. Benché apparentemente confermato, ad oggi sono stati forniti pochi aggiornamenti su questo progetto, ma è ora la stessa Stone ad offrire qualche dettaglio in più.

Nel corso di una recente intervista con Variety, infatti, l’attrice ha affermato che al momento non ci sono piani certi, bensì “una sorta di work in progress costantemente in corso. Vedremo… È una bomba, quindi vedremo“. Stando alle sue parole, dunque, il progetto di Crudelia 2 sarebbe ancora in fase di sviluppo, con idealmente solo una bozza della storia che potrebbe poi essere sviluppata. L’attrice si è però detta ben disposta a riprendere quel personaggio, da lei ritenuto molto affascinante e con numerose altre storie da raccontare. Non resta dunque che attendere maggiori aggiornamenti su un progetto che sembra però essere ancora in programma.

La trama e il cast di Crudelia

Crudelia racconta gli esordi ribelli di una delle antagoniste più celebri, e alla moda, del mondo del cinema: la leggendaria Crudelia De Mon. Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, il film segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella, una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra. Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata.

Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente e vendicativa Crudelia. Crudelia è interpretato da Emma Stone, Emma Thompson, Joel Fry, Paul Walter Hauser, Emily Beecham, Kirby Howell-Baptiste e Mark Strong. Il film è diretto da Craig Gillespie, da una sceneggiatura di Dana Fox e Tony McNamara e da un soggetto di Aline Brosh McKenna e Kelly Marcel & Steve Zissis, basato sul romanzo “La carica dei 101” di Dodie Smith.

Saoirse Ronan ha rifiutato il ruolo di Yelena Belova in Black Widow

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Florence Pugh ha fatto il suo debutto nel Marvel Cinematic Universe nel ruolo di Yelena Belova in Black Widow nel 2021, ma è stato il 2019 a far decollare la sua carriera. In quell’anno ha recitato in Una famiglia al tappeto e Midsommar, oltre a Piccole donne, che le è valso una nomination all’Oscar. Nell’adattamento di Greta Gerwig, la Pugh interpretava Amy, la più giovane delle sorelle March, accanto alla Jo March di Saoirse Ronan. Recentemente, un nuovo rumor ha suggerito che proprio la Ronan era stata inizialmente contattata per interpretare la sorella di Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) nel MCU.

Il giornalista di Deadline Justin Kroll, apparso sul podcast The Town with Matthew Belloni, ha infatti riportato di aver appreso da fonti certe che Saoirse Ronan “Ha rifiutato il ruolo poi andato a Florence in Black Widow. La Marvel non è qualcosa con cui Ronan si sente familiare e semplicemente non era interessata“, ha detto Kroll. Il ruolo è dunque passato alla sua collega Pugh, che ha così potuto ottenere una maggiore popolarità. Come noto, l’attrice riprenderà ora il ruolo nell’annunciato film Marvel Thunderbolts, ad oggi però rallentato da diverse difficoltà produttive.

La trama e il cast di Black Widow

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è disponibile su Disney+.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Matrix Revolutions: trama, cast e sequel del film con Keanu Reeves

Con il film del 1999 Matrix, le sorelle Lilly Lana Wachowski hanno dato vita ad un prodotto rivoluzionario, da subito diventato un cult inestimabile tanto per i suoi temi quanto per la messa in scena. A quattro anni di distanza, le due hanno poi scritto e diretto anche il secondo sequel della serie, intitolato Matrix Revolutions. Uscito in sala nel 2003, questo ha così portato avanti la battaglia di Neo contro il sistema di Matrix, che ha schiavizzato l’intera specie umana. Questo è uscito a pochi mesi di distanza dal secondo capitolo Matrix Reloaded, dando così conclusione alla trilogia, riproponendo le caratteristiche dei predecessori ed entrando ancor di più nel vivo del racconto.

Come per il secondo capitolo, anche questo terzo si avvalsa di tutte le nuove tecnologie possibili tanto nelle riprese sul set quanto in fase di post-produzione per gli effetti speciali. In particolare, Matrix Revolutions è stato il primo film live-action ad essere realizzato e distribuito anche in formato IMAX. Per la conclusione della loro trilogia, inoltre, le sorelle Wachowski avevano immaginato sequenze particolarmente complesse e ricche di dettagli, che richiesero un uso ancor più massiccio di effetti speciali. Ciò portò dunque il film a raggiungere un budget di 150 milioni di dollari.

Nonostante l’attesa, questo si rivelo un successo minore rispetto ai due primi capitoli, con un guadagno complessivo di “soli” 427 milioni di dollari, quasi la metà di quanto incassato dal secondo film. Matrix Revolutions però non manca di offrire lo stesso livello di intrattenimento, vantando ancora oggi un grande fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Matrix Revolutions: la trama del film

Il terzo film della saga ha inizio con la città ribelle di Zion ormai prossima alla distruzione e la guerra tra uomini e macchina giunta al suo apice. L’Eletto Neo è ancora lì dove era rimasto dalla conclusione del precedente film. Privo di sensi nella realtà, si risveglia in un luogo che non appartiene a Matrix nè al mondo reale, che viene usato per trasportare furtivamente programmi da Matrix al mondo delle macchine e da lì inizia a tentare la fuga. Mentre è impegnato a ciò, i suoi compagni Morpheus e Trinity tentano di farlo risvegliare affinché possa tornare in battaglia. Nel tentativo, apprenderanno che Neo si trova in un limbo controllato dal Merovingio, e da questi dovranno recarsi per salvarlo.

Mentre si trova in tale limbo, però, Neo ha anche modo di comunicare con l’Oracolo, che lo mette in guardia dall’Agente Smith, ormai sempre più un alter ego dell’Eletto, i cui poteri sono in continua crescita. La sua esistenza inizia dunque a diventare la principale minaccia alla rivoluzione degli umani. Per tentare di fermarlo, Neo tenterà di stringere un accordo con l’intelligenza artificiale che governa ogni cosa. Raggiungerla prima che le macchine distruggano ciò che resta di Zion e della resistenza sarà però quanto mai complesso, con il mondo che sembra ritorcersi contro ogni loro tentativo di fermare ciò che sembra inevitabile.

Matrix Revolutions cast

Matrix Revolutions: il cast del film

Il film vede il ritorno nei ruoli dei protagonisti gli attori già visti nel precedente film, a cui si aggiungono dei nuovi ingressi. Per il ruolo di Neo, l’attore Keanu Reeves dovette sottoporsi ad un rigido allenamento fisico ed una ferrea dieta al fine di poter interpretare le complesse scene di battaglia. Allo stesso tempo, le due registe gli hanno assegnato la lettura di diversi testi filosofici, come ad esempio Simulacra And Simulation. Carrie-Anne Moss tornò a sua volta nei panni di Trinity, preparandosi personalmente per le scene di battaglia ed eseguendo da sé le spericolate acrobazie con la moto. Laurence Fishburne riprende invece il ruolo di Morpheus, qui ulteriormente approfondito. L’attrice Gloria Foster, interprete originale dell’Oracolo, era scomparsa tra le riprese del secondo e il terzo film. Viene dunque qui sostituita da Mary Alice.

Hugo Weaving torna a vestire i panni dell’agente Smith. Anche in questo nuovo capitolo egli si trovò a prendere parte ad alcune delle scene di combattimento più complesse, che gli richiesero una grande preparazione fisica. Tornano poi a far parte del film gli attori Helmut Bakaitis nei panni dell’Architetto e Lambert Wilson in quelli del Merovingio. L’attrice Jada Pinkett Smith è Niobe, membro della resistenza. Monica Bellucci, infine, interpreta Persephone, moglie del Merovingio. Ian Bliss è presente nei panni di Bane, e venne scelto in particolare per la sua somiglianza con Weaving. Il personaggio di Zee, interpretato nel secondo film dalla cantante Aaliya, venne affidato qui a Nona Gaye in seguito alla scomparsa della precedente interprete.

Una scena di Matrix Resurrection, il sequel di Matrix Revolutions.

Matrix Revolutions: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A lungo, inoltre, si era parlato della possibilità di riportare Matrix sul grande schermo. Dopo il terzo film, però, Keanu Reeves aveva però dichiarato di considerare felicemente conclusa la storia di Neo e del suo mondo. Dopo anni di speculazioni, nel 2019 è stato confermato un quarto film, intitolato Matrix Resurrection, uscito al cinema nel gennaio di quest’anno per la regia di Lana Wachowski e nuovamente interpretato da Reeves e dalla Moss. Si aggiungono poi al cast gli attori Neil Patrick Harris, Yahya Abdul-Mateen II, Jonathan Groff e Pryanka Chopra. Il film ha tuttavia raccolto critiche contrastanti, per via del suo riscrivere alcune delle regole proposte dai precedenti film, giungendo a nuovi risultati e significati.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Matrix Revolutions è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 gennaio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

La fiera delle illusioni – Nightmare Alley: trama, cast e curiosità sul film

Guillermo del Toro è noto per le sue favole dark, in cui trovano posto creature affascinanti ma anche mostri estremamente minacciosi. Da Hellboy a Il labirinto del fauno, da Crimson Peak a La forma dell’acqua, il regista messicano ha nel tempo dato vita a racconti di grandissimo fascino, che fanno di queste creature l’occasione per riflettere sulla natura umana e il suo agire. Nel 2021 del Toro ha poi realizzato La fiera delle illusioni – Nightmare Alley (qui la recensione), dove ha rinunciato all’elemento fantastico per concentrarsi su di una vera e propria discesa negli inferi del protagonista umano, facendo così emergere tutte le perversioni, la sete di potere e la bestialità di cui l’uomo può macchiarsi.

Il film è l’adattamento del romanzo del 1946 Nightmare Alley scritto da William Lindsay Gresham, già portato sul grande schermo con un film del 1947. del Toro sceglie però di non realizzare un remake di quel film, bensì una vera e propria seconda trasposizione del romanzo, rimanendo più fedele ad esso e aggiungendovi quel tocco dark che gli è proprio. In particolare, del Toro ripudia il finale consolatorio offerto dal film del 1947, così da conferire al proprio racconto un senso e un messaggio completamente diversi. La fiera delle illusioni – Nightmarey Alley è dunque una delle opere più mature e cupe del regista, che ha dunque ribadito nuovamente la sua natura di vero e proprio visionario.

Esteticamente abbagliante, interpretato da attori tra i più talentuosi di Hollywood e con un’attenzione alla messa in scena e al dettaglio tipiche di del Toro, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è davvero un film imperdibile, tanto per i fan del regista quanto per chi si avvicina solo ora al suo cinema. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ad altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Il film si svolge negli anni ’40 e racconta la storia di Stanton Carlisle, in fuga da un passato tormentato, che si imbatte casualmente in un luna park itinerante. Qui, in mezzo alle attrazioni e a strambi personaggi, troverà due cose che sembrano poter salvare la sua vita: l’abilità di mentalista e la dolce Molly, di cui si innamora perdutamente. Fuggito con lei verso una nuova vita di spettacoli per l’alta società, Stanton inizia a diventare però sempre più bramoso di fama, potere e soldi. L’occasione per ottenere tutto ciò arriverà nel momento in cui pianifica di imbrogliare il pericoloso magnate Ezra Grindle con l’aiuto di una misteriosa psichiatra, intraprendendo un percorso dal quale non gli sarà più possibile tornare indietro.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Guillermo Del Toro

 

Il cast di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Ad interpretare il protagonista, Stanton Carlisle vi è l’attore Bradley Cooper, il quale per il ruolo si è preparato praticando boxe e dimagrendo notevolmente. L’attore si è inoltre qui cimentato nella sua prima scena di nudo integrale, alla quale non ha cercato di sottrarsi ma che ha vissuto con una certa tensione. Accanto a lui, nel ruolo di Molly vi è invece Rooney Mara, mentre Willem Dafoe è il gestore del luna park, Clem Hoatley. L’attore Ron Perlman, ricorrente nella filmografia di del Toro, interpreta invece il forzuto Bruno. L’attrice Toni Collette interpreta Zeena Krumbein, colei che insegna l’arte del mentalista a Stanton, mentre Cate Blanchett è la psichiatra Lilith Ritter. Richard Jenkins, infine, è il magnate Ezra Grindle.

Le candidature e i premi vinti da La fiera delle illusioni – Nightmare Alley

Il film ha vinto un totale di 30 premi e ottenuto ben 121 candidature. In particolare, ben 10 nomination ai Saturn Awards, dedicati ai film horror, fantasy e di fantascienza, dove ha poi vinto i premi per Miglior sceneggiatura e Miglior film thriller. Ha poi riportato 8 nomination ai Critics’ Choice Awards e 3 ai Bafta Awards, senza però riportare vittorie. Il National Board of Review e l’American Film Institute lo hanno invece inserito tra i migliori dieci film dell’anno. Infine, La fiera delle illusioni – Nightmare Alley è stato candidato anche a quattro premi Oscar, nelle categorie Miglior film, Miglior fotografia, Miglior scenografia e Migliori costumi, ma anche in questo caso non ha riportato vittorie.

La fiera delle illusioni - Nightmare Alley Bradley Cooper

 

 

Il trailer di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La fiera delle illusioni – Nightmare Alley grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 4 gennaio alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Wonder – White Bird da oggi 4 gennaio al cinema

Wonder – White Bird da oggi 4 gennaio al cinema

La magia di Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, ‘Scegli la gentilezza’ – torna ad emozionarci con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: Wonder – White Bird, al cinema dal 4 gennaio, distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.

Il film, diretto dall’acclamato regista di Neverland e Non così vicino Marc Forster e interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, è infatti lo spin-off del celebre film campione d’incassi Wonder (Stephen Chbosky, 2017).

Se nel film di Stephen Chbosky veniva raccontata la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta, riuscendo a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola grazie alla sua travolgente gentilezza, in Wonder – White Bird ci si concentra sul bullo Julian.

Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian – interpretato dal giovane talento Bryce Gheisar – cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Esattamente come Wonder, anche Wonder – White Bird è una storia emozionante sul modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.

La befana vien di notte: trama, cast e curiosità del film con Paola Cortellesi

Con il recente ritorno al genere nel cinema italiano, anche il fantasy ha avuto il proprio momento di gloria grazie ad un film molto particolare. Si tratta di La Befana vien di notte (qui la recensione), diretto da Michele Soavi e scritto da Nicola Guaglianone. Già autore di Lo chiamavano Jeeg Robot e Non ci resta che il crimine, quest’ultimo è il grande protagonista di questa volontà di esplorare territori e racconti nuovi nel panorama cinematografico nazionale. Con Soavi, anch’egli esperto in opere di genere, danno così vita ad un’inedita storia incentrata sulla Befana, personaggio tanto popolare quanto temuto, che ottiene finalmente un film interamente dedicato a lei.

Con questo si punta interamente su una fiaba narrata in modo realistico e poi contaminata con atmosfere cupe e le suggestioni del cinema per ragazzi degli anni ’80. Come in E.T. e i Goonies, vi è infatti un gruppo di ragazzini che si sentono chiamati a una missione di salvataggio quando scoprono che la loro maestra, che di notte si trasforma nella vecchina “con le scarpe tutte rotte”, è stata rapita. Un film dunque che rielabora un immaginario per farne qualcosa di nuovo, aderente alle tradizioni e ai costumi del nostro paese.

Uscita in sala in pieno periodo di festività natalizie, La Befana vien di notte si è confermato un autentico successo, arrivando ad incassare ben 7,7 milioni di euro. Con un tale risultato è naturalmente divenuto uno dei maggiori guadagni cinematografici della stagione. Prima di intraprendere la visione del film, però, sarà certamente utile approfondire ulteriormente alcune curiosità ad esso legate. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle piattaforme streaming dove poter ritrovare il film.

La Befana vien di notte: la trama del film

Paola è una maestra di scuola elementare con un segreto da nascondere: bella e giovane di giorno, di notte si trasforma nell’eterna e leggendaria Befana. A ridosso dell’Epifania, si ritrova però rapita da un misterioso produttore di giocattoli. Il suo nome è Mr. Johnny e ha un conto da saldare con Paola che, il 6 Gennaio di vent’anni prima, gli ha inavvertitamente rovinato l’infanzia… Sei alunni di Paola assistono però inavvertitamente al rapimento, scoprendo così la doppia identità della loro maestra. Decidono allora di affrontare, a bordo delle loro biciclette, una straordinaria avventura che li cambierà per sempre. Tra magia, sorprese e risate, i sei giovani amici dovranno riuscire a salvare la Befana.

La Befana vien di notte: il cast del film

Grande protagonista del film è l’attrice Paola Cortellesi, che ha accettato con entusiasmo di ricoprire il ruolo di Paola, alias la Befana. A spingerla verso tale progetto vi è stata la possibilità di recitare in un film fantasy, poco diffuso in Italia, ma anche il desiderio di interpretare un personaggio troppo spesso bistrattato. L’attrice ha in seguito dichiarato, però, che non si aspettava che le riprese le avrebbero richiesto un così grande impegno fisico. La Cortellesi si è infatti dovuta cimentare in diverse acrobazie e scene particolarmente complesse, per le quali ha fatto ricorso alla consulenza di alcuni stuntman e ad un duro allenamento. Notevole è stato anche il trucco prostetico da lei dovuto indossare per le riprese, e che ha richiesto 5 ore per la sua applicazione.

Accanto a lei, nel ruolo del perfido Mr. Johnny, vi è invece l’attore Stefano Fresi. Divenuto celebre grazie alla trilogia di Smetto quando voglio, questo si è qui trovato alle prese con un vero e proprio villain, ricco di elementi stravaganti e particolarità uniche. Un personaggio che l’attore ha raccontato di essersi particolarmente divertito ad interpretare, sottoponendosi a sua volta ad un notevole cambio di look. Nel film, inoltre, Fresi si è cimentato in un brillante numero musicale. Formatosi come musicista e compositore, egli ha infatti qui avuto modo di dare ulteriormente prova di tali sue abilità. Nel film sono poi presenti gli attori Fausto Maria Sciarappa nei panni di Giacomo, e Giovanni Calcagno in quelli di Igor. I sei bambini sono invece interpretati da Odette Adado, Jasper Gonzales Cabal, Diego Delpiano, Robert Ganea, Francesco Mura e Cloe Romagnoli.

La Befana vien di notte cast

La Befana vien di notte: il prequel del film con Monica Bellucci

Dato il buon successo del film, nel 2021 è stato realizzato La Befana vien di notte 2 – Le origini, diretto da Paola Randi con Monica Bellucci, Zoe Massenti, Alessandro HaberHerbert Ballerina, Corrado Guzzanti e Fabio De Luigi. Il racconto si svolge nel XVIII secolo, quando Paola, una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis, un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta, con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores, una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale.

La Befana vien di notte: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La Befana vien di notte grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, Now, Prime Video e Netflix. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà a disposizione soltanto un determinato limite temporale entro cui guardare il film. La Befana vien di notte sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno giovedì 4 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

Thunderbolts: Steven Yeun svela il motivo per cui ha abbandonato il film

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Come ormai noto, Steven Yeun ha abbandonato il prossimo film dei Marvel Studios, Thunderbolts, con i produttori che hanno poi confermato la cosa adducendo come motivo principale problemi di programmazione. Variety ha però ora parlato con l’attore divenuto celebre grazie a The Walking Dead, che ha confermato che lo sciopero SAG-AFTRA dello scorso anno ha avuto un ruolo nella sua decisione di non interpretare Sentry nel Marvel Cinematic Universe.

Credo che il tempo che passa e le cose che cambiano mi abbiano portato a desistere“, ha spiegato. “Ma Jake [Schreier], so che farà un lavoro incredibile. Voglio ancora fare un film Marvel. Ci sono volute molte bozze via e-mail per essere sicuro di trasmettere la sincerità di quanto mi sia dispiaciuto dovermi tirare indietro“. Yeun è però conscio che “probabilmente ho fatto arrabbiare troppe persone con il mio abbandono, quindi mi limiterò a dire: “Grazie per avermi ospitato“, lasciando intendere che un suo futuro ingresso nel MCU potrebbe non avvenire mai.

Le motivazioni fornite da Yeun non hanno però convinto tutti, considerando che solo poche settimane fa era stato rivelato che si era sottoposto alla prova del costume del personaggio. Secondo alcune fonti, l’abbandono dell’attore sarebbe dovuto più ad un insoddisfazione nei confronti del progetto o ad un timore a legarsi per un lungo periodo al franchise, anziché i problemi di programmazione comunicati. In ogni caso, il ruolo di Sentry è dunque tornato vacante e i Marvel Studios dovranno subito trovare un sostituto per cercare di salvare un progetto come Thunderbolts che sta vivendo ormai diversi problemi produttivi.

Il cast di Thunderbolts

Anche se potrebbero essere aggiunti altri personaggi, il roster di Thunderbolts il cast è attualmente composto da Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah John-Kamen), Yelena Belova (Florence Pugh), Bucky Barnes/The Winter Soldier (Sebastian Stan), John Walker/ Agente statunitense (Wyatt Russell) e Taskmaster (Olga Kurylenko). Secondo quanto abbiamo appreso la contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus) metterà insieme la squadra e potrebbe anche essere parzialmente responsabile della creazione di Sentry.

Harrison Ford sostituirà il defunto William Hurt nei panni di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che potrebbe finire per trasformarsi in Red Hulk. Nel cast sono stati annunciati anche Ayo Edebiri, in un ruolo ancora non stato rivelato. Thunderbolts uscirà nelle sale il 25 luglio 2025. Jake Schreier (Robot and Frank, Dave) dirigerà Thunderbolts, che si baserà su una  sceneggiatore scritta dallo sceneggiatore di Black Widow Eric Pearson.

DCEU: La classifica dei film dal peggiore al migliore secondo Rotten Tomatoes

Rotten Tomatoes è la piattaforma che raccoglie le recensioni di esperti critici e del pubblico, fornendo a partire da esse un punteggio sul singolo film che tiene conto dei vari pareri su di esso espressi. Nel caso del DCEU, il franchise non ha mai avuto un rapporto particolarmente facile con la critica e con questo tipo di punteggi. Questi film sono infatti stati messi in ombra dal Marvel Cinematic Universe fin dall’inizio e mentre i primi tentativi di essere totalmente diversi rispetto a quel franchise sono falliti, anche le uscite successive che hanno ripreso il tono del MCU hanno avuto una risposta contrastante. Ora che con Aquaman e il Regno Perduto il DCEU si è ufficialmente concluso, scopriamo come i sedici film di questo franchise sono classificati su Rotten Tomatoes.

Suicide Squad – Punteggio: 26%

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Suicide Squad vanta un cast di talento e un po’ più di umorismo rispetto ai precedenti sforzi del DCEU, ma non bastano a salvare il deludente risultato finale da una trama confusa, da personaggi poco scritti e da una regia raffazzonata. Il debutto di questo gruppo è stato un successo al botteghino, ma i problemi dietro le quinte hanno fatto sì che il prodotto finale fosse un po’ un pasticcio. C’erano molte cose che funzionavano, ed è un peccato che la critica si sia concentrata soprattutto su quelle che non funzionavano, soprattutto perché la dinamica tra questi cattivi era uno spasso da seguire.

Batman v Superman: Dawn of Justice – Punteggio: 29%

Batman v Superman: Dawn of Justice soffoca una storia potenzialmente potente – e alcuni dei supereroi più iconici d’America – in un cupo turbine di azione guidata dagli effetti. Sarà anche molto diverso da quello che i Marvel Studios hanno prodotto in termini di tono, ma Batman v Superman: Dawn of Justice non meritava le recensioni negative che ha ricevuto, anche se ci sono state alcune decisioni creative discutibili.

Aquaman e il Regno Perduto – Punteggio: 36%

Aquaman - Jason Momoa

Jason Momoa rimane un protagonista capace e impegnato, ma dopo una serie di proiezioni di prova disastrose che hanno portato a diversi cicli di reshooting e modifiche, era forse inevitabile che il sequel Aquaman e il Regno Perduto finisse in un pasticcio. Nonostante alcuni effetti speciali di buona fattura, una storia semplice ma divertente e diversi momenti particolarmente epici, il film non è riuscito a conquistare il pubblico e la critica.

Black Adam – Punteggio: 38%

Black Adam recensione DCEU

Black Adam potrebbe indicare la strada per un futuro entusiasmante per i film DC, ma come esperienza a sé stante, è stata una delusione. Dwayne Johnson aveva promesso che la gerarchia del potere nel DCEU sarebbe cambiata con Black Adam e, sebbene il personaggio sia certamente formidabile, questo non è stato il nuovo inizio di cui il franchise aveva bisogno. È un film mediocre, con un’interpretazione dimenticabile della Justice Society e un gran numero di fastidiosi attori secondari.

Justice League – Punteggio: 39%

Justice League supera un certo numero di film DC, ma il suo unico limite non è sufficiente per eliminare l’estetica torbida, i personaggi esili e l’azione caotica che continuano ad affliggere il franchise. Justice League è stato un miscuglio di due visioni in competizione (il film originale di Zack Snyder e gli ampi rimaneggiamenti di Joss Whedon), ma di certo non è stato il peggior film di supereroi mai realizzato come da alcuni sostenuto. Tuttavia, è stato un enorme fallimento per la Warner Bros. che ha portato ad alcuni grandi cambiamenti per questo mondo condiviso.

Shazam! Furia degli Dei – Punteggio: 49%

Shazam! Furia degli Dei recensione film

Più sfocato e meno soddisfacente del suo predecessore, Shazam! La furia degli dei conserva ancora abbastanza del fascino del materiale di partenza per salvare la situazione. Ci sarà chi ritiene che la critica sia stata troppo severa nei confronti del film, criticando molto di ciò che avevano amato del suo predecessore. Il problema potrebbe essere il fatto che il film si presenta come un sequel con poco da aggiungere al DCEU.

L’uomo d’acciaio – Punteggio: 56%

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

L’azione e lo spettacolo esaltanti di L’uomo d’acciaio non riescono a superare completamente le sue deviazioni nel territorio generico dei blockbuster. Considerato da molti fan il miglior film su Superman per il grande schermo, l’Uomo d’Acciaio non è però riuscito a dare un’impronta più cupa al personaggio. Tuttavia, ci sono stati moltissimi momenti iconici, tra cui il primo volo di Superman.

Wonder Woman: 1984 – Punteggio: 58%

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Wonder Woman 1984 è un sequel piuttosto confusionario, ma offre comunque un’evasione abbastanza vivace da soddisfare i fan del franchise e del suo classico personaggio centrale. Le prime recensioni della stampa americana erano state molto soddisfacenti, peccato che poi nelle settimane successive il film è uscito in sala causando il malcontento dei fan.

The Flash – Punteggio: 63%

Il multiverso dopo The Flash

The Flash è divertente, dal ritmo incalzante e nel complesso si colloca tra i migliori film DC degli ultimi anni. La Warner Bros. ha passato mesi a pubblicizzare The Flash come il “più grande film di supereroi mai realizzato“, ma alla fine ha esagerato con le promesse e non le ha mantenute. Pur essendo un’opera di buon livello, le aspettative erano così alte che non c’era modo di fare altro che deludere. Batman e Supergirl sono stati gli innegabili punti di forza, ma i pessimi VFX, la storia confusa e i cambiamenti apportati dai DC Studios che hanno lasciato delusi.

Aquaman – Punteggio: 65%

Aquaman film

Aquaman offre uno spettacolo di supereroi in CGI con un’enfasi sul buon vecchio divertimento. Aquaman è stato un passo nella giusta direzione per il DCEU, ma nemmeno questo ha reso felici i critici. Ci sono però un sacco di immagini incredibili, un sacco di tecnologia innovativa, alcune battute legittimamente divertenti e l’azione era forte, che rendono in ogni caso il film uno dei migliori del franchise.

Zack Snyder’s Justice League – Punteggio: 72%

Zack Snyder's Justice League DCEU

La versione di Justice League di Zack Snyder è all’altezza delle aspettative, con un respiro più ampio che amplifica la visione del regista e che dovrebbe soddisfare i fan che tanto hanno voluto questa versione. Questa epopea di quattro ore è stata ben accolta dai più, anche se non fa poi molto per far cambiare idea a coloro che non amano il lavoro del regista.

Blue Beetle – Punteggio: 78%

Blue Beetle recensione
Copyright: © 2023 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved. TM & © DC

Guidato dalla magnetica interpretazione di Xolo Maridueña nel ruolo del protagonista, Blue Beetle è un film di supereroi fresco e familiare, ricco di umorismo e di cuore. Nonostante abbia toccato molti punti familiari, questo film made-for-television ha superato le aspettative dei fan e della critica ed è sostenuto da molto cuore e da alcune interpretazioni forti. Il personaggio Blue Beetle ha presumibilmente un futuro nel DCU dei DC Studios e, anche se questo film non sarà mai ricordato come un capolavoro, si è classificato tra i titoli del DCEU meglio recensiti.

Birds of Prey – Punteggio: 78%

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Con una nuova prospettiva, alcuni nuovi amici e un sacco di azione frenetica, Birds of Prey cattura lo spirito coloratamente anarchico della Harley Quinn di Margot Robbie. Birds of Prey ha fatto fiasco al botteghino, ma è stato esattamente il film che la critica stava cercando. Pur se non è stato un successo l’interpretazione unica di Cathy Yan del vivace mondo di Harley Quinn è stata accolta positivamente, anche se i fan dei fumetti sono rimasti delusi dalla rappresentazione del team.

Shazam! – Punteggio: 90%

Shazam! Furia degli Dei

Una miscela divertente e senza sforzo di umorismo e cuore, Shazam! è un film di supereroi che non dimentica mai il vero potere del genere: la gioiosa realizzazione dei desideri. Il film del DCEU più in stile Marvel fino ad oggi, Shazam! è una storia d’origine legittimamente molto divertente per questo personaggio, ma anche una storia con molto cuore. Considerata la fretta con cui è stata introdotta la Famiglia Shazam, non si può negare che David F. Sandberg abbia realizzato una fantastica interpretazione di questo supereroe amato dai fan.

The Suicide Squad – 90%

The-Suicide-Squad-cast DCEU

Ravvivata dalla visione singolarmente distorta dello scrittore e regista James Gunn, The Suicide Squad è una ripresa divertente e veloce che sfrutta i punti di forza violenti e anarchici del materiale di partenza. Il film è sembrato un passo nella giusta direzione per il DCEU, vista la risposta positiva, e la storia raccontata da Gunn è stata divertente, commovente e ricca di azione in egual misura.

Wonder Woman – Punteggio: 93%

Wonder Woman film DCEU

 

Emozionante, serio e sostenuto dalla carismatica interpretazione di Gal Gadot, Wonder Woman ha un successo spettacolare. Considerato da molti il miglior film del DCEU, Patty Jenkins ha superato le aspettative con questo film, ma come già detto non è riuscita a fare lo stesso con Wonder Woman 1984. Il film del 2017, che ha dimostrato che i blockbuster di supereroi guidati da donne possono funzionare, è stato molto divertente, ha un cast eccezionale e una scena indimenticabile – e ormai iconica – grazie alla sequenza “No Man’s Land” ambientata durante la Prima Guerra Mondiale. In definitiva, questo film merita il suo posto in cima alla classifica.

Le 10 principali domande a cui il DCU dovrà rispondere nel 2024

Le 10 principali domande a cui il DCU dovrà rispondere nel 2024

Per la DC sta iniziando una nuova era con l’avvento di un nuovo franchise cinematografico dei DC Studios, il DCU, al cui comando – e in pole position – troviamo James Gunn e Peter Safran. Il prodotto audiovisivo che avvierà il “novello” universo sarà la serie d’animazione Creature Commandos nel 2024, a cui seguirà l’atteso Superman: Legacy, in arrivo nel 2025. Il periodo di tempo che ci separa da questi titolo non andrebbe però sprecato, ma dovrebbe servire per affrontare alcune domande inerenti il DCU, e che riguardano in particolare la direzione che prenderà, quali elementi includerà al suo interno e quali invece scarterà. Vediamo perciò quali sono le questioni principali a cui il DCU dovrà rispondere quest’anno.

Che cos’è il DCU?

DC superman: legacy ispirazione fumetti

Da quando è stato annunciato il nuovo universo DC sotto l’egida di James Gunn, molti si sono chiesti con quali termini dovessimo parlare del nuovo progetto. La prima etichetta che gli è stata applicata, se così vogliamo chiamarla, è quella di reboot, seppur i DC Studios non abbiano mai preso pubblicamente una posizione definitiva su cosa sarà esattamente il DCU in termini di relazione con qualsiasi altro film o continuity televisiva della DC. Sapendo però che sarà Superman: Legacy il punto di partenza formale, una cosa è certa: il DCU non continuerà la storia del DCEU in alcun senso diretto. Nonostante questo, con il ritorno di alcuni personaggi del DCEU, l’esatta continuità del DCU nel più ampio multiverso cinematografico e televisivo della DC deve ancora essere chiarita.

I ritorni dal DCEU

DCEU personaggi photogallery

La conseguenza della vaga continuità del DCU porta a un punto di domanda ancor più grande, il quale deve essere ancora chiarito bene e rivelato: se, quando e come determinati attori del DCEU appariranno nell’universo firmato Gunn. Sono tante le voci che corrono e riempiono il web, c’è chi sostiene che nessun main character tornerà, mentre chi dice che qualche ritorno sarà quasi certo. Quel che è sicuro di tutto questo è che James Gunn non ha dato risposte chiare sui pupilli del DCEU nel DCU. Ad oggi la conferma di comeback è valida per soli tre attori: Viola Davis, John Cena e Xolo Maridueña.

Cosa ne sarà del multiverso?

dceu team up 2

La Marvel e la DC sono accomunate dal compimento di una scelta precisa: l’addentrarsi nello stratificato e complesso mondo del multiverso, consentendo di conseguenza a più versioni di personaggi di coesistere e persino di incontrarsi. La seconda stagione di Peacemaker di James Gunn suggerisce che gli elementi del multiverso potrebbero essere in gioco all’inizio del DCU. In particolare, il regista – come è solito fare – ha risposto alla domanda di un fan sui social riguardante lo svolgimento in universi separati della prima e della seconda stagione Peacemaker, affermando che la questione sarà affrontata appunto nella sua seconda stagione. Non ne abbiamo la certezza, ma questo potrebbe trasformarsi in una porta che collega il DCEU al DCU, permettendo di rivisitare il primo e di far incontrare i personaggi di entrambi gli universi.

E l’Elseworlds?

Joaquin Phoenix Joker Folie à Deux

I DC Studios includeranno anche un’etichetta Elseworlds per tutti i film e gli show televisivi non ambientati nella continuità del DCU. Fra questi vanno menzionati The Batman di Matt Reeves e le pellicole su Joker di Todd Phillips, che sono già stati designati come Elseworlds. Anche Constantine 2, che attualmente è in fase di sviluppo, potrebbe entrare a far parte del DC Elseworlds. Resta da capire se i DC Elseworld rimarranno separati dal DCU o se faranno parte di una narrazione multiversale.

Ci sarà una Justice League?

Zack Snyder's Justice League

Ogni franchise di supereroi deve avere una sua squadra principale. Se per la Marvel sono gli Avengers, per la DC è la Justice League, di cui abbiamo potuto vedere una prima costruzione – pur non avendo avuto il successo sperato – con il DCEU grazie a Zack Snyder. Ad oggi ci si chiede perciò se il DCU stia preparando la sua versione della Justice League e, in caso fosse così, quali saranno gli eroi che vi prenderanno parte. Considerato che Superman: Legacy includerà alcuni personaggi come Hawkgirl e Guy Gardener, lo status della Justice League nel DCU deve necessariamente essere affrontato.

Chi sarà il villain principale?

Darkseid

Ogni franchise basato sui fumetti contiene un main villain su cui gran parte della narrazione ruoterà. I grandi cattivi sono da sempre l’elemento più accattivante di questi specifici universi, specie se sono ben costruiti e risultano essere davvero incisivi, come Thanos nel MCU, o Darskeid, introdotto da Zack Snyder in Justice Legue. Considerata la minaccia cosmica che quest’ultimo personaggio rappresenta in tutta la storia della DC, è lecito domandarsi se egli apparirà nel DCU, oppure se James Gunn sceglierà di concentrarsi su un altro villain.

Lo sviluppo del racconto

DCU

Lo slate annunciato del DCU è ricco di numerosi e vari progetti cinematografici e televisivi, con Creature Commandos – serie d’animazione – che anticiperà Superman: Legacy. Diventando il debutto “soft” dell’universo di James Gunn, ci si chiede come la storia del DCU sarà raccontata in più film e show interconnessi. Questa, però, è una domanda che rimane senza risposta. A ciò si aggiunge anche il fatto che il DCU incorporerà la sua storia anche nei videogiochi, indi per cui dovrebbe essere un argomento da chiarire al più presto.

Che fine faranno le origin story?

DCU

Sia l‘MCU che il DCEU hanno dato priorità nel loro percorso cinematografico alle origin story. Il DCU pare non voler seguire la stessa strada, poiché Creature Commandos e Superman: Legacy sembrano entrambi evitare le origin story dei loro personaggi. Ciò non si traduce in una scelta permanente, ma almeno nei primi debutti del nuovo universo DC l’impressione è che James Gunn abbia deciso di metterle da parte. Non sappiamo fino a che punto questa sarà la norma per il formato narrativo del DCU, ed è una questione che nel 2024 dovrebbe essere quantomeno spiegata.

Quanto sarà diverso il DCU dagli altri universi?

DCU

 

Peter Safran e James Gunn hanno già lavorato nel DCEU, così come nel MCU, indi per cui la loro conoscenza degli universi cinematografici dei supereroi è molto ampia e approfondita, e sanno come muoversi all’interno di questi mondi oramai moderni. Nonostante ciò, vien da domandarsi come il DCU stabilirà un proprio stile e tono generale per distinguersi dal DCEU, dal MCU, dall’Arrowverse e da tutti gli altri franchise di supereroi precedenti. Creature Commandos potrebbe essere il momento ideale per cominciare a costruire un’ impalcatura originale e stabilire la propria identità unica.

Qual è la fine del DCU?

DCU Dc Universe

Sin da quando è stato annunciato che James Gunn e Peter Safran avrebbero impugnato le redini per navigare in un nuovo universo targato DC, è stato chiarito che il progetto ha un piano decennale stabilito, su cui i due modelleranno una narrazione solida e, ci si augura, efficace. Dove sia diretto questo piano decennale rimane però la più grande domanda senza risposta per il franchise in arrivo. Per quanto sia difficile stabilirlo sin da ora, sarebbe comunque preferibile fornire almeno un’idea di dove la storia del DCU si dirigerà e arriverà. Considerati gli Elseworld e la narrazione del multiverso potenzialmente in gioco, l’endgame del DCU è una tematica su cui bisognerebbe fare chiarezza in questo nuovo anno.

Star Wars: ecco come guardare tutti i film e le serie in ordine cronologico

L’arrivo di Disney+ ha messo a disposizione nel suo catalogo l’intera saga di Star Wars. Film, serie d’animazione, live action, sequel, prequel e spin-off: tutto il canone audiovisivo nato dalla mente di George Lucas è disponibile con un solo click.

Ma qual è il criterio temporale esatto da seguire per guardare l’intera saga? Ecco come guardare tutti i film e le serie tv di Star Wars in ordine cronologico:

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Star Wars: La Minaccia Fantasma

Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma

Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (Star Wars: Episode I – The Phantom Menace) è un film del 1999 scritto e diretto da George Lucas. È il quarto film della saga di Guerre stellari ad essere stato distribuito, la prima delle tre parti di un prequel alla trilogia originale, e il primo film della saga nella cronologia interna della storia. Il film segnò il ritorno alla regia di Lucas dopo Guerre stellari, ponendo fine ad una pausa di 22 anni. Il cast comprende Liam Neeson, Ewan McGregor, Natalie Portman, Jake Lloyd, Ian McDiarmid, Anthony Daniels, Kenny Baker, Pernilla August e Frank Oz.

Star Wars: L’Attacco dei cloni

Star Wars: L'Attacco dei cloni

Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni (Star Wars: Episode II – Attack of the Clones) è un film del 2002 diretto da George Lucas. Scritto da Lucas con Jonathan Hales, è il quinto film della saga di Guerre stellari ad essere stato distribuito e il secondo della trilogia prequel. La pellicola ha come protagonisti Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Ian McDiarmid, Samuel L. Jackson, Christopher Lee, Anthony Daniels, Kenny Baker e Frank Oz. È ambientato 10 anni dopo i fatti di Episodio I.

Star Wars: The Clone Wars

Star Wars: The Clone Wars

Star Wars: Clone Wars è una serie televisiva animata statunitense prodotta e diretta da Dženndi Tartakovskij, ambientata nell’universo di Guerre stellari. Trasmessa tra i film L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, è la prima di molte opere della saga a esplorare il conflitto noto come guerre dei cloni, e conduce direttamente agli eventi de La vendetta dei Sith. Prodotta dai Cartoon Network Studios in associazione con la Lucasfilm, la serie fu trasmessa su Cartoon Network per tre stagioni comprensive di 25 episodi dal 2003 al 2005, e fu la prima serie televisiva di Guerre stellari dopo Ewoks del 1986. La serie comincia in concomitanza con L’Attacco dei Cloni e finisce in concomitanza con La Vendetta dei Sith.

Star Wars: La Vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith

Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (Star Wars: Episode III – Revenge of the Sith) è un film del 2005 scritto e diretto da George Lucas. La pellicola è la sesta in ordine di produzione e la terza in ordine di cronologia interna della serie fantascientifica di Guerre stellari. Uscito tre anni dopo Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni, costituisce l’ultimo episodio della trilogia prequel di Guerre stellari, e anche l’ultimo film live action della saga curato da Lucas prima dell’acquisizione della Lucasfilm da parte della The Walt Disney Company nel 2012.

The Bad Batch

The Bad BatchStar Wars: The Bad Batch è una serie animata, creata da Dave Filoni e prodotta dalla Lucasfilm Animation. La serie è sia un seguito che uno spin-off di Star Wars: The Clone Wars, serie animata della quale Dave Filoni è stato il supervisore dell’animazione.

La serie è ambientata dopo gli eventi della stagione finale di The Clone Wars e del film La vendetta dei Sith, e segue le vicende della Clone Force 99, soprannominato Bad Batch, un gruppo di cloni geneticamente modificati che si ritrovano in una galassia stravolta dopo la fine delle guerre dei cloni.

Droids

Droids Adventures (Droids: The Adventures of R2-D2 and C-3PO) è uno spin-off animato del 1985. È incentrato sulle imprese dei droidi C-3PO e R2-D2 prima degli eventi di Episodio IV. La serie fu prodotta dalla Nelvana per conto della Lucasfilm e trasmessa sulla ABC in 13 episodi dal 7 settembre al 30 novembre 1985, contemporaneamente alla prima stagione della serie Ewoks (come parte del contenitore Ewoks and Droids Adventure Hour).

Solo: A Star Wars Story

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Solo: A Star Wars Story, è un film di fantascienza del 2018 diretto da Ron Howard. Scritto da Jon Kasdan e Lawrence Kasdan, è il secondo film della serie Star Wars Anthology, una serie di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre stellari, dopo Rogue One: A Star Wars Story. Ambientata dieci anni prima degli eventi di Una nuova speranza e dopo Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, la pellicola racconta le vicende del personaggio di Han Solo dall’età di diciannove anni fino ai ventidue.

Obi-Wan Kenobi

Obi-Wan KenobiSi tratta della miniserie diretta da Deborah Chow e incentrata sul celebre personaggio del franchise, interpretato da Ewan McGregor. È stata prodotta dalla Lucasfilm e distribuita su Disney+ dal 27 maggio al 22 giugno 2022.

È la terza serie televisiva live action ambientata nell’universo di Guerre stellari. Le vicende si svolgono dieci anni dopo quelle narrate nel film La vendetta dei Sith e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Il protagonista è ovviamente McGregor. Inizialmente concepita come terzo spin-off cinematografico del franchise, insieme a Rogue One e Solo, si è poi sviluppata in forma di serie per Disney+ in sei puntate.

Star Wars Rebels

Star Wars RebelsStar Wars Rebels è una serie animata statunitense realizzata in computer grafica, prodotta da Lucasfilm e Lucasfilm Animation. Ambientata cinque anni prima del film Guerre stellari e quattordici anni dopo La vendetta dei Sith, la serie si svolge durante un periodo in cui il tirannico Impero Galattico domina nella galassia e dà la caccia agli ultimi Cavalieri Jedi, mentre una nascente Ribellione contro l’Impero sta prendendo forma. Lo stile visivo di Rebels è ispirato al concept art della trilogia originale ad opera di Ralph McQuarrie.

Andor

Diego Luna
Cassian Andor (Diego Luna) in Lucasfilm’s ANDOR, exclusively on Disney+. ©2022 Lucasfilm Ltd. & TM. All Rights Reserved.

Andor è la serie che Lucasfilm e Disney+ hanno dedicato a Cassia Andor, personaggio che aveva esordito in Rogue One con il volto di Diego Luna. Ideata da Tony Gilroy e prodotta da Lucasfilm è uscita su Disney+ il 21 settembre 2022.

La serie è il prequel del film spin-off Rogue One, ed è ambientata cinque anni prima delle vicende del film. Il protagonista è Cassian Andor, una spia ribelle. La prima stagione, composta da dodici episodi, è stata accolta positivamente da critica e pubblico. Ancora prima dell’uscita della prima stagione era già entrata in produzione una seconda stagione, anch’essa composta da dodici episodi, le cui riprese sono iniziate nell’autunno del 2022, al termine della quale la serie viene portata direttamente agli eventi di Rogue One.

Rogue One: A Star Wars Story

Rogue One: A Star Wars StoryRogue One: A Star Wars Story, noto semplicemente come Rogue One, è un film del 2016 diretto da Gareth Edwards. È un film di fantascienza scritto da Chris Weitz e Tony Gilroy da un’idea del supervisore agli effetti speciali John Knoll, è il primo film della serie Anthology, una serie di film a sé stanti ambientati nell’universo di Guerre stellari. Il film è prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures. Ambientata poco prima degli eventi di Una nuova speranza, la pellicola è incentrata su un gruppo di spie ribelli in missione per rubare i piani della nuova arma dell’Impero Galattico, la Morte Nera.

Star Wars: Una Nuova Speranza

Star Wars Una Nuova SperanzaGuerre stellari (Star Wars), noto anche come Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (Star Wars: Episode IV – A New Hope), è un film colossal del 1977 scritto e diretto da George Lucas, il primo della fortunata saga cinematografica fantascientifica di Guerre stellari ideata da Lucas.

Il film compone la prima parte della trilogia originale (episodi IV, V e VI), alla quale è seguita prima la trilogia prequel (episodi I, II e III) e in seguito la trilogia sequel (episodi VII, VIII e IX); il film vede come protagonisti Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Peter Cushing, Alec Guinness, David Prowse, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew. Il film, ambientato diciannove anni dopo la fondazione dell’Impero Galattico.

Star Wars: L’impero colpisce ancora

Star Wars Episodio V: L'Impero colpisce ancoraL’Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back), noto anche come Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora, è un film del 1980 diretto da Irvin Kershner. Seguito di Guerre stellari, è il secondo film in ordine di produzione (quinto in ordine di cronologia interna della serie) dell’omonima saga fantascientifica ideata da George Lucas ambientato tre anni dopo le vicende raccontate in Guerre stellari ed è il secondo atto della trilogia originale (Episodi IV, V e VI).

Ewoks

Ewoks (Star Wars: Ewoks) è uno spin-off animato del 1985. È incentrato sulle imprese degli Ewoks, introdotti ne Il ritorno dello Jedi. La serie fu prodotta dalla Nelvana per conto della Lucasfilm e trasmessa sulla ABC in 26 episodi divisi in due stagioni, dal 7 settembre 1985 al 13 dicembre 1986, e la prima stagione fu trasmessa insieme alla serie Droids Adventures come parte del programma contenitore Ewoks and Droids Adventure Hour.

L’avventura degli Ewoks/Il ritorno degli Ewoks

Si tratta di due film per la tv, che sono stati trasmessi tra il 1984 e il 1985 e raccontano le avventure degli Ewokrs prima di essere introdotti in Il Ritorno dello Jedi.

Star Wars: Il Ritorno dello Jedi

Star Wars: Gli ULtimi JediIl ritorno dello Jedi (Return of the Jedi), noto anche come Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, è un film del 1983 diretto da Richard Marquand.

Si tratta del sesto film, in ordine cronologico (terzo in ordine di produzione), della saga fantascientifica di Guerre stellari, ideata e scritta da George Lucas. È il terzo e ultimo della trilogia originale (Episodi IV, V e VI), alla quale è seguita la trilogia prequel (Episodi I, II e III) e la trilogia sequel (Episodi VII, VIII e IX). Vede come protagonisti Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher, Billy Dee Williams, Ian McDiarmid, David Prowse, Sebastian Shaw, James Earl Jones, Anthony Daniels, Kenny Baker e Peter Mayhew.

Ahsoka

Si tratta del sequel live-action di Star Wars Rebels, e vede Rosario Dawson assumere il ruolo del cavaliere jedi del titolo. Nella storia, Ahsoka e Sabine partono alla ricerca di Ezra mentre cercano di impedire il ritorno del Grand’Ammiraglio Thrawn.

The Mandalorian

The Mandalorian 3 GroguThe Mandalorian (nota anche come Star Wars: The Mandalorian) è una serie televisiva statunitense creata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm, distribuita sulla piattaforma di streaming Disney+ dal 12 novembre 2019, data di lancio del servizio negli Stati Uniti.

È la prima serie TV live action ambientata nell’universo di Guerre stellari e le vicende avvengono circa cinque anni dopo quelle del film Il ritorno dello Jedi e 25 anni prima di quelle de Il risveglio della Forza. Il protagonista è Din Djarin, un cacciatore di taglie Mandaloriano che opera oltre i confini della Nuova Repubblica. I produttori esecutivi della serie sono Jon Favreau, Dave Filoni, Kathleen Kennedy e Colin Wilson. Favreau è inoltre showrunner e capo sceneggiatore. Al momento ci sono tre stagioni di The Mandalorian.

The Book of Boba Fett

boba fett teaserThe Book of Boba Fett è stata ideata da Jon Favreau e prodotta da Lucasfilm. È stata distribuita sulla piattaforma streaming Disney+ dal 29 dicembre 2021 al 9 febbraio 2022. È la seconda serie televisiva live action ambientata nell’universo di Guerre stellari, nonché spin-off della prima, The Mandalorian. Le vicende si svolgono circa cinque anni dopo di quelle narrate nel film Il ritorno dello Jedi, nonché dopo la seconda stagione di The Mandalorian, e 25 anni prima di quelle de Il risveglio della Forza. Il protagonista è Boba Fett, il famoso cacciatore di taglie mandaloriano, che vuole affermarsi come nuovo signore del crimine di Mos Espa.

Star Wars Resistance

Star Wars ResistanceStar Wars Resistance è una serie animata statunitense creata da Dave Filoni, prodotta da Lucasfilm e Lucasfilm Animation. La serie, ambientata nell’universo fantascientifico di Guerre stellari durante gli eventi della trilogia sequel, è il successore di Star Wars Rebels, nonché quarta serie canonica dell’universo dopo The Clone Wars, Rebels e Forces of Destiny.

La serie si protrae per un lasso di tempo preciso che va da poco prima dei fatti di Il Risveglio della Forza a poco prima delle vicende di L’Ascesa di Skywalker.

Star Wars: Il Risveglio della Forza

Star Wars: Il Risveglio della Forza episodio viiiStar Wars: Il risveglio della Forza (Star Wars: The Force Awakens), noto anche come Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza, è un film del 2015 diretto, co-scritto e co-prodotto da J. J. Abrams.

È il settimo episodio della saga di Guerre stellari, ed è ambientato circa trent’anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi, e racconta della ricerca di Luke Skywalker da parte di Rey, Finn e Poe Dameron e della loro lotta al fianco della Resistenza, guidata dai veterani dell’Alleanza Ribelle, contro Kylo Ren e il Primo Ordine, successore dell’Impero Galattico.

Star Wars: Gli Ultimi Jedi

star wars gli ultimi jediStar Wars: Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi), noto anche come Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, è un film del 2017 scritto e diretto da Rian Johnson.

Prodotto dalla Lucasfilm e distribuito dalla Walt Disney Studios Motion Pictures, è l’ottava pellicola della saga di Guerre stellari e il secondo della cosiddetta “trilogia sequel” dopo Star Wars: Il risveglio della Forza, ed è interpretato da Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Andy Serkis, Benicio del Toro, Laura Dern e Kelly Marie Tran. Il film è ambientato immediatamente dopo gli eventi de Il risveglio della Forza.

Annunciato in concomitanza con l’acquisto della Lucasfilm da parte della Walt Disney Company nell’ottobre 2012, il film è prodotto da Kathleen Kennedy e Ram Bergman. Nel giugno 2014 venne annunciato che Johnson avrebbe scritto e diretto il film.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker

Star Wars: L’ascesa di Skywalker (Star Wars: The Rise of Skywalker), noto anche come Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, è un film del 2019 diretto da J. J. Abrams.

Scritto da J. J. Abrams e Chris Terrio, prodotto da Lucasfilm e Bad Robot Productions e distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures, è il nono capitolo della saga di Guerre stellari e il terzo e ultimo film della cosiddetta “trilogia sequel”, composta da Star Wars: Il risveglio della Forza (2015) e Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017); il film è ambientato un anno dopo gli eventi di quest’ultimo.

La pellicola vede il ritorno di gran parte del cast dei capitoli precedenti, con la partecipazione di Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Lupita Nyong’o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Richard E. Grant Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, Ian McDiarmid e Billy Dee Williams.

La Brea 3: una rissa tra dinosauri nella prima clip della terza stagione

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La terza e ultima stagione di La Brea, serie mistery fantascientifica della NBC, è in uscita e il network non vede l’ora di svelare cosa accadrà alla famiglia Harris quando la loro storia si concluderà. Ci sono ancora molti misteri da risolvere e questioni in sospeso che riguardano la misteriosa voragine e il suo collegamento con una terra preistorica. Prima che tutto ciò possa essere affrontato, una minaccia più immediata attende i sopravvissuti nel 10.000 a.C. Oggi è stato rilasciato un nuovo sneak peek della prima puntata di La Brea 3 che mostra il pericolo che li attende mentre i dinosauri distruggono la loro casa e mandano tutti in fuga.

Dopo una breve introduzione del cast che anticipa la follia che li attende nell’ultima stagione, la clip vede Gavin (Eoin Macken) e Scott (Rohan Mirchandaney) interrotti da persone che urlano e scappano dal Clearing, il campo base del gruppo, creato per la prima volta nell’episodio pilota. Ben presto scoprono che i dinosauri hanno invaso il campo e stanno combattendo tra loro, lasciando il quartier generale in rovina. La cosa più preoccupante è la posizione di Izzy (Zyra Gorecki) e Josh (Jack Martin), che Gavin cerca freneticamente in mezzo alla carneficina. Sebbene trovi Izzy e aiuti gli altri sopravvissuti a fuggire, l’evento lascia il gruppo terrorizzato e senza la casa lontana da casa che hanno costruito nel corso dell’intera serie.

Il primo episodio, intitolato “Sierra”, affronterà le conseguenze della distruzione del Clearing, mentre i sopravvissuti cercano un nuovo posto più sicuro dove stare nel mondo preistorico. Nel mezzo di tutto questo, Gavin scopre un indizio su dove si trova Eve (Natalie Zea), che è stata risucchiata nel portale prima che andasse in tilt e spedita in un tempo lontano dal resto della sua famiglia. Considerando che la serie è sempre stata incentrata sulla ricerca di un modo per riunire la famiglia nel proprio tempo, la sua ricerca sarà una parte fondamentale del finale di La Brea che è stato abbreviato a soli sei episodi. La sinossi lascia intendere che quest’ultima avventura nel tempo porterà a conseguenze ancora più tragiche per i sopravvissuti.

La terza stagione di La Brea promette un finale soddisfacente per i suoi sopravvissuti

Sebbene La Brea abbia avuto molte complicazioni produttive nel corso della sua corsa come serie, il team creativo ora spera di dare al pubblico un finale soddisfacente nonostante gli episodi ridotti della stagione finale. In una precedente intervista con Collider, il creatore e showrunner della serie David Appelbaum ha spiegato come la terza stagione si concentrerà sulla ricerca di un modo per raggiungere Eve, ora che il portale è stato distrutto, lasciando spazio ad altre storie che coinvolgeranno altri sopravvissuti e al caos che emergerà dalle aurore con cui tutti dovranno fare i conti. Il cast completo tornerà a prendere parte a questa selvaggia avventura finale, tra cui Jon Seda, Nicholas Gonzalez, Chiké Okonkwo, Veronica St. Clair, Lily Santiago, Josh McKenzie, Tonantzin Carmelo e Michelle Vergara Moore. La Brea torna per la terza stagione il 9 gennaio sulla NBC alle 21.00 ET/PT. In Italia debutterà su Infinity.