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QUEEN UNSEEN – Peter Hince, la mostra dedicata alla band rock britannica gratis con Cinefilos.it

In occasione della permanenza a Roma della mostra QUEEN UNSEEN – Peter Hince, Cinefilos.it offre 20 ingressi singoli al WeGil, dove la mostra sarà in esposizione fino al 4 febbraio.

Per avere la possibilità di ottenere un biglietto, inviate una email a [email protected] con NOME E COGNOME.

La mostra di Roma è organizzata da Gianni Chimenti e Stefano Melone per la Blu&Blu Network, con la direzione artistica di Niccolò Chimenti, il patrocinio della Regione Lazio, il sostegno di Lazio Crea, il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma e la sponsorizzazione di Poste Italiane e di Coldwell Banker Italy.

La mostra “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” racconta, attraverso le fotografie del road manager e assistente personale di Freddie Mercury – Peter Hince appunto – e una ricca selezione di memorabilia, lo straordinario percorso umano e professionale dei Queen e del suo carismatico front-man.

Grazie alla fortuna d’aver lavorato per una delle più famose fabbriche di hit musicali degli anni Settanta e Ottanta, Ratty – come era soprannominato Hince – ha potuto avere accesso, sia professionale che privato, ai momenti salienti che hanno contraddistinto la band di Bohemian Rhapsody che è riuscito a fermare nel tempo e rendere eterni con i suoi memorabili scatti. Il sodalizio tra Hince e i Queen inizia nel 1975, quando la band si stava apprestando a registrare A Night at the Opera. Peter era la persona responsabile di strumenti e soundcheck che doveva vigilare affinché la performance della banda sul palco filasse come da copione; presto si guadagnò la fiducia di Freddie, Brian, John e Roger. Di quei primi anni purtroppo non esistono fotografie che invece Peter inizia a scattare a partire dal 1977, quando ormai la band aveva raggiunto l’apice del proprio successo mondiale, fino al 1986. In virtù dello stretto rapporto personale particolare esistente tra Hince e Freddie Mercury la mostra dedicherà una particolare attenzione al cantante della band. Tra gli scatti di Hince spiccano certamente alcune tra le immagini più iconiche del cantante, catturate in studio di registrazione, sul set dei video musicali più trasmessi nel mondo o su quello fotografico, in cui Hince ha immortalato Freddie abbigliato come una vera regina. Freddie, immigrato nell’Inghilterra degli anni ’70, è stato una delle figure chiave non solo della rivoluzione musicale della seconda metà del XX secolo, ma anche di quelle sociale e culturale, che lo hanno reso uno dei principali ed indiscussi protagonisti di quegli anni gloriosi. E se le fotografie di Hince ci offrono uno spaccato unico ed un accesso privilegiato alla band e al suo front-man, la carriera dei Queen nella mostra è documentata nel dettaglio da un ricco allestimento che include gli oggetti provenienti dalla raccolta personale di Niccolò Chimenti, uno dei maggiori collezionisti europei dell’universo Queen. La mostra, quindi, non rappresenta soltanto un inedito viaggio fotografico attraverso i momenti più importanti della band, ma un vero e proprio percorso esperenziale impreziosito da memorabilia, dischi, poster, strumenti musicali, abiti ed accessori, documenti, rarità e cimeli originali appartenuti ai membri della band (dall’asta del microfono di Mercury, ai costumi per il video di Radio Gaga e molto altro). E ancora, a concludere il percorso espositivo i visitatori avranno accesso ad una sala video in cui verranno proiettati rari spezzoni dei principali concerti internazionali della band. “QUEEN UNSEEN | Peter Hince” si compone di oltre 90 immagini del fotografo londinese, mai esposte in precedenza in nessun Paese europeo, e di cui alcune in assoluta anteprima internazionale, e di oltre un centinaio di cimeli, memorabilia, oggetti e documenti vari, tutti rigorosamente originali, tra i quali l’asta del microfono utilizzata da Freddie Mercury nel suo ultimo concerto, una chitarra autografata di Brian May, un piatto autografato e le bacchette della batteria di Roger Taylor. Completa l’esposizione la proiezione di video rari e di spezzoni dei più famosi concerti della band. A 50 anni dall’uscita del primo disco, l’omonimo Queen, l’esposizione rappresenta un’occasione imperdibile per i fan di scoprire aspetti e dettagli inediti sul gruppo e per il grande pubblico di ampliare la propria conoscenza sulla band che ha rivoluzionato la musica degli ultimi 50 anni e che ancora oggi riesce ad essere straordinariamente attuale.

Nato a Hereford, Inghilterra nel 1955, Peter Hince inizia la sua avventura nel mondo della musica nel 1973 come giovane roadie con David Bowie. Nello stesso anno, lavorando per i Mott The Hoople, incontra una band semisconosciuta, i Queen, gruppo di supporto nel tour britannico dei Mott. In quel periodo Peter continua a lavorare con altri grandi artisti, tra cui Mick Ronson, Lou Reed, Eno (Roxy Music), Supertramp, George Benson e Kevin Ayers, entrando a far parte dei Queen a tempo pieno nel 1975. Peter è stato assistente personale di Freddie Mercury e del bassista John Deacon, diventando in seguito capo della road crew dei Queen. Durante gli anni passati con i Queen, Peter coltiva la passione per la fotografia riuscendo a scattare foto intime e sincere della band in studio di registrazione, durante le riprese dei videoclip, le prove dei tour e, in rare occasioni, anche durante gli spettacoli dal vivo. Scatta inoltre alcuni ritratti alla band, diventati iconici. L’archivio di Peter Hince è unico e copre non solo un ampio periodo della carriera pubblica dei Queen, ma contiene anche rare immagini riprese dietro le quinte. Pur non essendo mai stato nominato come fotografo ufficiale dei Queen, la band si sentiva rilassata e a proprio agio con lui. “Durante gli anni con i Queen ero in una posizione privilegiata e poiché la band si fidava di me e delle mie macchine fotografiche, sono riuscito a catturare queste rare immagini. Potreste dire che sono stato fortunato, ma nella vita ho scoperto che più lavori duramente, più ti applichi, riconosci e cogli le opportunità, più sei fortunato”. Dopo l’ultimo tour dei Queen nel 1986, Peter ha avuto una carriera di successo come fotografo pubblicitario, continuando sempre a fotografare Freddie Mercury e gli altri membri della band. Peter Hince ha vinto premi internazionali per il suo lavoro commerciale e per le sue immagini subacquee in bianco e nero, che sono state esposte numerose volte. Nel 2009 il suo archivio fotografico dei Queen è stato esposto in Australia nella mostra intitolata “Queen – The Unseen Archive”. Nel novembre 2021 si è tenuta a Monaco di Baviera una nuova mostra di grande successo, per celebrare Freddie Mercury, in cui sono state esposte alcune foto di Hince. Peter ha anche trasformato la sua prima passione per la scrittura in un libro di memorie: “Queen Unseen”, acclamato dalla critica e pubblicato in oltre venti Paesi di tutto il mondo. Un nuovo libro fotografico che segue il viaggio di Peter con i Queen sarà pubblicato nell’autunno 2023, a 50 anni dal loro primo incontro. Oggi vive tra Londra e Monaco, scrivendo, esponendo e gestendo il suo archivio fotografico ed è spesso chiamato per rilasciare interviste e invitato a fare da relatore e rappresentante del mondo della musica negli anni ’70 e ’80.

Collaborano all’organizzazione e alla promozione GLOBO VINTAGE, emittente ufficiale della mostra, FAI – Fondo Ambiente Italiano,

MEDEVI, PRIMAFILA MAGAZINE, MULTIVISION. LEDVISION, FRANCIOSA COMUNICAZIONE e P&B COMMUNICATION.

Dopo Roma la mostra farà tappa a Milano dall’8 febbraio al 22 aprile 2024 e successivamente a Budapest e in altre principali città europee.

PGA 2024: tutti i nominati, Anatomia di una caduta e La zona di interesse scrivono la storia

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Le nomination per i PGA 2024, i Producers Guild of America Awards 2024, sono state annunciate e a sorpresa comprendono due titoli internazionali: Anatomia di una caduta di Justine Triet e La Zona di Interesse di Jonathan Glazer – è la prima volta che due titoli internazionali sono stati nominati dalla gilda.

La line-up include molti dei soliti sospetti per i prossimi Oscar, a completare la lista ci sono American Fiction, Barbie, The Holdovers – Lezioni di vita, Killers of the Flower Moon, Maestro, Oppenheimer, Past Lives e Povere Creature!. Dopo essere stato escluso dalle nomination ai SAG, il distributore indipendente A24 è l’unico studio ad aver ottenuto due film nella categoria principale con Past Lives e La Zona di Interesse.

Per quanto riguarda la TV, Netflix è riuscita a primeggiare con serie di successo come Tutta la luce che non vediamo, The Crown e Beef, ottenendo riconoscimenti, mentre HBO Max ha avuto ottimi risultati con The Last of Us, Succession e il film per la televisione Reality.

Ecco tutti i nominati ai PGA 2024

Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures

  • “American Fiction” (MGM)
  • “Anatomy of a Fall” (Neon)
  • Barbie” (Warner Bros.)
  • “The Holdovers” (Focus Features)
  • Killers of the Flower Moon” (Apple Original Films/Paramount Pictures)
  • “Maestro” (Netflix)
  • Oppenheimer” (Universal Pictures)
  • “Past Lives” (A24)
  • “Poor Things” (Searchlight Pictures)
  • “The Zone of Interest” (A24)

Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures

  • “The Boy and the Heron” (GKids)
  • “Elemental” (Pixar)
  • “Spider-Man: Across the Spider-Verse” (Sony Pictures)
  • “The Super Mario Bros. Movie” (Illumination/Universal Pictures)
  • “Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem” (Paramount Pictures)

Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Drama

Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Comedy

  • “Barry” (Max)
  • “The Bear” (FX)
  • “Jury Duty” (Amazon Freevee)
  • “Only Murders in the Building” (Hulu)
  • “Ted Lasso” (Apple TV+)

David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited or Anthology Series Television

  • “All the Light We Cannot See” (Netflix)
  • “Beef” (Netflix)
  • “Daisy Jones and the Six” (Prime Video)
  • “Fargo” (FX)
  • “Lessons in Chemistry” (Apple TV+)
Award for Outstanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures
  • “Black Mirror: Beyond the Sea” (Netflix)
  • “Mr. Monk’s Last Case: A Monk Movie” (Paramount+)
  • “Quiz Lady”
  • “Reality” (Max)
  • “Red, White & Royal Blue” (Prime Video)

Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television

  • “60 Minutes”
  • “The 1619 Project” (Hulu)
  • “Albert Brooks: Defending My Life”
  • “Being Mary Tyler Moore” (Max)
  • “Welcome to Wrexham” (FX)

Award for Outstanding Producer of Live Entertainment, Variety, Sketch, Standup & Talk Television

  • “Carol Burnett: 90 Years Of Laughter + Love” (NBC)
  • “Chris Rock: Selective Outrage” (Netflix)
  • “Dave Chappelle: The Dreamer” (Netflix)
  • “Last Week Tonight with John Oliver” (Max)
  • “Saturday Night Live” (NBC)

Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television

  • “The Amazing Race” (CBS)
  • “RuPaul’s Drag Race” (MTV)
  • Squid Game: The Challenge” (Netflix)
  • “Top Chef” (Bravo)
  • “The Voice” (NBC)

The Award for Outstanding Sports Program

  • 100 Foot Wave
  • Beckham
  • Formula 1: Drive to Survive
  • Hard Knocks: Training Camp with the New York Jets
  • Shaun White: The Last Run

The Award for Outstanding Children’s Program

  • Goosebumps
  • Gremlins: Secrets of the Mogwai
  • Sesame Street
  • Star Wars: The Bad Batch
  • The Velveteen Rabbit

The Award for Outstanding Short-Form Program

  • Carpool Karaoke: The Series
  • I Think You Should Leave with Tim Robinson
  • The Last of Us: Inside the Episode
  • Only Murders in the Building: One Killer Question
  • Succession: Controlling the Narrative

I vincitori verranno premiati alla 35esima edizione dei Producers Guild Awards (PGA 2024) il 25 febbraio in una cerimonia prodotta da Anchor Street Collective e prodotta esecutivamente da Branden Chapman e Carleen Cappelletti.

Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

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Gioco di ruolo: recensione del nuovo film Prime Video

È appena approdato su Prime video Gioco di ruolo, una commedia d’azione diretta da Thomas Vincent e con l’attrice Kaley Cuoco (Penny nella serie The big bang theory) nel ruolo della protagonista Emma/Anna. Nel cast si ritrovano altre figure già ben note nel panorama cinematografico nazionale e internazionale. David Oyelowo, ben noto per la sua interpretazione di Martin Luther King nel film Selma, qui si ritrova nei panni di Dave, marito di Emma. Bill Nighy (Love Actually, Davy Jones nell’universo di Pirati dei Caraibi) e Connie Nielsen (Ippolita in Wonder Woman, Il gladiatore) in Gioco di ruolo sono rispettivamente nei panni di Bob, un sicario internazionale e di Gwen, capo della Sovereign.

Un gioco di ruolo sfuggito di mano

Emma vive una doppia vita: qualche volta l’anno fa dei “viaggi di lavoro” in cui uccide bersagli designati per denaro, tutto il resto del tempo è un amorevole madre e moglie di famiglia. Ma qualcosa inizia ad andar storto: non riesce più a conciliare al meglio le sue due realtà. Si dimentica il proprio anniversario, le vengono assegnati più lavori di seguito, ha tutta l’attenzione della polizia internazionale puntata addosso. E non solo: la Sovereign, una misteriosa agenzia di sicari per cui Emma ha lavorato in passato, sembra cercarla.

Per farsi perdonare da Dave, Emma organizza per loro una serata particolare in hotel: i due fingeranno di essere due persone diverse, due sconosciuti. Ma Bob si metterà tra i due al bar dell’albergo, dando inizio a tutti i problemi di Emma, o forse dovremmo dire Anna?

Gioco di ruolo: un cliché da spia

Una caratteristica che salta subito all’occhio dello spettatore vedendo Gioco di ruolo è certamente la mancanza di originalità della trama. Il cliché della spia che vive una doppia vita è stato portato più e più volte sul grande schermo: si pensi allo stesso Mr & Mrs Smith, con Angelina Jolie e Brad Pitt. L’utilizzo di questa chiave narrativa non viene arricchito da altri fattori che possano dare una sua individualità al film.

Lo stesso utilizzo di giochi di ruolo di questo tipo tra coppie sposate lo ritroviamo in altri esempi, in questo caso in una serie tv in chiave più comica. Si tratta di Modern Family: già dalle prime stagioni Phil e Claire prendono l’abitudine di darsi appuntamento in albergo, fingendosi altre persone.

Gioco di ruolo film 2024
© Amazon Studios

Dave il padre di famiglia ed Emma la spia

Un altro elemento di Gioco di ruolo è il contrasto tra i due personaggi di Dave e Emma che porta un’atmosfera comica nel film. Dave viene presentato come un padre amorevole e attento alla propria famiglia, che percepiva qualcosa di strano nei continui viaggi di lavoro della moglie, senza però potersi spiegare inizialmente in cosa consistessero. Nel momento in cui scopre la realtà su Emma/Anna ha il coraggio di scavare a fondo in cerca di verità e di continuare a supportare la donna che ama, nonostante sia una killer professionista. Si ritrova in una situazione in cui lui, che spergiura l’uso della violenza, è costretto, per quanto poco gli sia possibile, ad usarla.

Dall’altro lato invece abbiamo Emma, una madre che è disposta a fare di tutto pur di proteggere la propria famiglia, ma anche una pluriomicida ricercata e molto brava nel proprio lavoro. Si vede fin dalle prime scene di Gioco di ruolo come Emma sia una perfetta calcolatrice, che cerca di mantenere tutto sotto controllo, abbandona la propria famiglia proprio per difenderla. Di conseguenza, per quanto Emma sia un sicario, non viene percepita in questo modo dal pubblico proprio per l’attenzione che mostra verso i propri figli e verso Dave. Gli spettatori finiscono quasi per appoggiarla e sperare nella sua vittoria, in modo tale che, in un gran finale positivo, Emma e Dave possano tornare insieme ai loro bambini alla loro vita normale nel New Jersey.

I Combattimenti finali

Per quanto si tratti di una commedia d’azione, si nota una quasi totale assenza di scene di combattimento nella prima parte del film. Tale penuria viene però compensata parzialmente nella seconda metà della pellicola, dopo la fuga di Emma. Qui la scena d’azione che maggiormente cattura l’attenzione del pubblico è il combattimento finale con Gwen.

Per quanto Gioco di ruolo pecchi di originalità, la presenza di scene d’azione e l’utilizzo di un sottofondo musicale teso, che aumenta la suspense, contribuiscono a rendere questo film piacevole da vedere e da seguire per gli spettatori.

Echo: 10 cambiamenti che il MCU ha apportato al personaggio dei fumetti

In occasione del suo grande momento nella serie tutta dedicata a lei, Echo (leggi la recensione), Maya Lopez ha subito un processo di adattamento, passando dai fumetti allo schermo, davvero profondo, che ha portato alla nascita di un personaggio tutto nuovo, creato apposta per il MCU. La serie Echo vede protagonista Alaqua Cox che riprende il ruolo principale dopo il suo debutto come antagonista secondaria in Hawkeye nella Fase 4 del MCU. Nella serie, Maya cerca di riconnettersi con le sue radici native, mentre scappa da Kingpin (Vincent D’Onofrio), ma come è cambiato il suo personaggio nel passaggio dal fumetto allo schermo? Ecco le principali differenze.

Maya Lopez fa parte della Nazione Choctaw nel MCU

echo recensioneNei fumetti Marvel, Maya Lopez ha radici nella Nazione Piedi Neri, un gruppo indigeno di persone con sede principalmente nel Montana, ma questa origine è stata leggermente modificata per l’adattamento di Echo del MCU. Nella serie, si scopre che Maya Lopez proviene dalla Nazione Choctaw in Oklahoma, e Marvel Studios fa un lavoro fantastico nel rappresentare la comunità Choctaw in tutta la serie, avendo lavorato a fianco dei nativi stessi e dell’organizzazione IllumiNative per preservare l’autenticità, la lingua e la cultura di quel popolo. Echo esplora anche il folklore Choctaw, incluso il mito della creazione dei primi Choctaw che sorgono dal grande tumulo Nanih Waiya (sebbene questo luogo sia stato modificato in una grotta, nella serie).

Echo ha collegamenti con Wolverine nei fumetti Marvel

Personaggi Marvel importanti WolverineAnalogamente alla serie Echo del MCU, dopo che Maya Lopez ha sparato a Kingpin nei fumetti Marvel, torna a casa per esplorare le sue radici e ritrovare se stessa. Dopo aver intrapreso un’intensa e rivelatrice ricerca, Maya incontra Wolverine e fa amicizia con lui. Durante il loro breve periodo insieme, Wolverine aiuta Maya a riprendersi e le insegna la cultura, i costumi e la criminalità organizzata giapponese, spronandola a diventare un’eroina. Wolverine non è ancora stato introdotto nel MCU, quindi non c’è stata alcuna possibilità per lui di apparire in Echo, il che significa che questo elemento del suo passato è stato completamente omesso.

Echo della Marvel Comics diventa il Ronin

Avengers Endgame Hawkeye Ronin in She-hulkNel MCU abbiamo già avuto il nostro Ronin: era Clint Barton, che, dopo aver parso tutta la famiglia nello SNAP, viene mostrato in Avengers: Endgame, mentre dissemina morte e giustizia sommaria. Barton è diventato Ronin per rintracciare i criminali di tutto il mondo ed eliminarli, sentendo dentro di sé che sarebbero dovuti essere loro a sparire per mano di Thanos, e non la sua famiglia o gli innocenti in generale. Maya Lopez incolpa Ronin per aver ucciso suo padre nel MCU, ma nei Marvel Comics, è Maya stessa ad assumere per prima il ruolo di Ronin dopo il suo attacco a Kingpin. Ma è ormai molto improbabile che Maya Lopez diventi Ronin nel MCU.

Echo e Occhio di Falco hanno una breve relazione nei fumetti Marvel

Jeremy Renner Occhio di FalcoMaya Lopez trasmette presto l’identità di Ronin a Clint Barton nei fumetti Marvel, dando inizio a un legame lungo e solido tra i due, tanto che i due avranno una breve relazione romantica nei momenti precedenti alla run di Secret Invasion del 2008, sebbene sia di breve durata. Non c’è alcuna possibilità che questa relazione venga adattata per l’MCU, anche perché Clint Barton ha una relazione felice con sua moglie, Laura Barton, da diversi anni, e la coppia ha tre figli insieme. Barton ha anche ucciso il padre di Maya nel MCU, il che significa che anche se Barton avesse espresso attrazione nei confronti della donna, è molto improbabile che lei potesse ricambiare.

Il padre di Echo è stato ucciso quando lei era bambina nei fumetti Marvel

Echo serie tv 2023Echo dei Marvel Studios ha raccontato che la madre di Maya Lopez è morta in un incidente d’auto quando Maya era bambina, lasciandola da sola con padre, sotto l’ala protettrice di Wilson Fisk. Il padre di Maya, il William Lopez di Zahn McClarnon, viene assassinato da Ronin quando Maya era adulta, ma nei fumetti Marvel il papà di Maya muore quando lei è una bambina. Il potente legame di Echo con suo padre è stato esplorato sia in Hawkeye che in Echo nel MCU, ma ciò non sarebbe stato possibile se i Marvel Studios avessero adattato il fumetto in modo accurato. In entrambi i casi, tuttavia, Maya viene praticamente allevata da Kingpin.

Kingpin ha ucciso il padre di Echo nei fumetti Marvel

Kingpin cattivo marvelLa dinamica della morte del papà di Maya nel MCU è piuttosto diversa rispetto a quella nei fumetti Marvel, poiché Kingpin stesso uccise William, ma le dice che il vigilante mascherato Daredevil aveva effettivamente compiuto l’atto. Ciò scatena una battaglia tra Echo e Daredevil, anche se la donna presto scopre la verità e si vendica, sparando a Kingpin, proprio come accade alla fine di Hawkeye della Fase 4. Entrambi questi eventi portarono Maya a tornare a casa ed esplorare i suoi antenati, processo che la aiuta infine a diventare un’eroina migliore e più potente.

Maya Lopez ha ricevuto un’educazione privilegiata nei fumetti Marvel

echo vincent d'onofrioNel MCU, Maya e suo padre si sono trasferiti a New York nel 2007 e Maya è stata iscritta a una scuola normale, nonostante fosse sorda. Dopo la morte di suo padre nei fumetti Marvel, tuttavia, Maya viene mandata in una scuola per studenti con bisogni speciali, ma quando inizia a comprendere la sua capacità di riflesso fotografico, Kingpin la trasferisce in una scuola per prodigi. Questa educazione privilegiata è qualcosa che la Maya Lopez di Alaqua Cox non ha avuto nel MCU, anche se ha vissuto momenti di benessere trascorrendo del tempo con Fisk. Echo della Marvel Comics ha sviluppato un amore per le arti dello spettacolo grazie alla sua educazione, ma questo non è stato rappresentato nel MCU.

Echo non ha il suo look caratteristico nel MCU

Nei fumetti Marvel, Maya Lopez è costantemente rappresentata con un’impronta dipinta sopra l’occhio, dettaglio che non è stato ancora visto nel MCU. Mentre suo padre era in fin di vita, nei fumetti, ha lasciato a Maya un’impronta insanguinata sul viso, quindi lei la replica e la ridipinge come un memento che le dà il potere di continuare a combattere. Né la madre né il padre di Maya Lopez nel MCU hanno lasciato questa impronta sul viso di Maya, quindi è improbabile che venga utilizzata nel MCU, nonostante sia un marchio così riconoscibile del suo personaggio nei fumetti Marvel. Tuttavia, anche nel MCU, Echo conserva il suo logo a forma di sole della Marvel Comics.

Daredevil ed Echo hanno una relazione nei fumetti Marvel

Daredevil: Born AgainForse la relazione più importante di Echo nei fumetti Marvel è stata quella con Daredevil di Matt Murdock. Dopo che Kingpin le ha detto che Daredevil aveva ucciso suo padre, Fisk manda Maya tra le braccia di Matt Murdock, ma trascura di dirle che il suo alter ego è Daredevil. Maya e Matt si innamorano, ed Echo e Daredevil si scontrano, senza sapere che l’altro è la persona amata, ma la verità presto viene fuori e Murdock smaschera le bugie di Kingpin. È questa interazione che porta Maya a sparare in faccia a Kingpin e a lasciare New York.​​​​​​​ Questa relazione potrebbe ancora essere raccontata nel futuro del MCU, potenzialmente nel prossimo Daredevil: Born Again dei Marvel Studios.​​​​ ​

Le abilità di Echo sono molto diverse nei fumetti Marvel

ECHO Chaske SpencerIl cambiamento più grande che i Marvel Studios hanno apportato alla Echo di Maya Lopez durante l’adattamento per il MCU riguarda la sua potenza. Nei fumetti Marvel, Maya è un’abile artista marziale e ha riflessi fotografici, ma nel MCU le sue abilità sono molto più soprannaturali e sono legate direttamente alle sue radici Choctaw. Maya è in grado di invocare i suoi antenati – che riecheggiano attraverso di lei – e sfruttare le loro abilità, riconducendoli a Chafa, la prima Choctaw. Ciò le conferisce forza potenziata, capacità di guarigione rigenerativa, abilità di tiro e agilità suprema. Echo è a tutti gli effetti una nuova aggiunta incredibilmente potente alla Fase 5 dell’MCU.

Thor 5: il film potrebbe avere il Valhalla tra le sue location

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Thor 5: il film potrebbe avere il Valhalla tra le sue location

Thor: Love and Thunder ha riportato in scena la Jane Foster di Natalie Portman e l’ha trasformata nella Mighty Thor. Sfortunatamente, questa sembrava essere un’apparizione unica per il personaggio, poiché il cancro di Jane alla fine l’ha sopraffatta, ma lei è sorprendentemente  entrata nel Valhalla poco dopo essere morta in battaglia. Con le voci su un possibile Thor 5 in arrivo, sembra ora che potrebbe esserci di nuovo spazio per Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe. The Comic Circus ha infatti dato un’occhiata più da vicino a quella scena sulla scia delle uscite della seconda stagione di Loki e What If…? su Disney+ e ha evidenziato quelli che potrebbero essere i fili del Multiverso che si intrecciano sullo sfondo del Valhalla.

Mentre il sito continua a teorizzare che questo regno dei morti esiste probabilmente al di fuori del tempo e dello spazio, in modo simile al Piano Ancestrale di Black Panther e al Duat e al Campo dei Giunchi di Moon Knight, viene condivisa anche un’indiscrezione potenzialmente molto interessante su Thor 5. “Le nostre fonti ci hanno confermato che parte delle prime idee sul prossimo film di Thor 5 prevedono il Valhalla come una delle location“, spiegano, “esplorando così un altro aspetto della mitologia norrena“. Se ciò si rivelasse vero, si tratterebbe di una location molto importante, che in molti considerano come la sola destinazione possibile per concludere adeguamente il percorso cinematografico di Thor.

Se il Valhalla esiste al di fuori del Multiverso conosciuto, ciò potrebbe implicare che questa Sala è aperta a TUTTE le possibili varianti dei personaggi norreni del Multiverso Marvel, non solo della Terra-616?“, si chiede il sito. “Il Valhalla potrebbe dunque ospitare più varianti di Thor o varianti che possiedono il potere di Thor?“. Questo potrebbe essere il modo in cui i Marvel Studios introdurranno il Thor Corps. Ad oggi in realtà non ci sono ancora certezze riguardo la realizzazione di Thor 5, ma i sempre più insistenti rumor sullo sviluppo di questo film portano a credere che potrebbe essere annunciato a breve, forse già quest’anno nel corso di qualche importante convention. A quel punto molti di questi rumor potrebbero trovare conferma o smentita.

Rebel Moon: Zack Snyder svela quando uscirà la versione estesa del film

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La versione PG-13 di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco (qui la recensione), attualmente in streaming su Netflix, non rifugge esattamente dalla violenza, ma è evidente che diverse sequenze sono state modificate per eliminare le scene più estreme. Sappiamo quindi da tempo che è in arrivo una versione vietata ai minori del film, ma non sapevamo quando questa sarebbe arrivata sulla piattaforma. Ora, il regista Zack Snyder ha finalmente dato un’idea di quando la si potrà vedere. Durante il podcast DGA Director’s Cut con il regista Louis Leterrier come moderatore, Snyder ha infatti rivelato che la versione vietata ai minori di Rebel Moon uscirà quest’estate.

Snyder ha anche spiegato cosa lo ha spinto a rilasciare due versioni diverse del film, rivelando che Netflix era contraria all’idea di permettergli di sviluppare la sua sceneggiatura completa di 200 pagine. “Hanno letto la sceneggiatura. Ovviamente si trattava di una sceneggiatura vietata ai minori, la prima volta che l’hanno letta era di 200 pagine, e quando l’ho consegnata loro mi hanno detto: ‘Una sceneggiatura di 200 pagine, eh? Ovviamente non trasformeremo una sceneggiatura in un film, soprattutto non in una cosa così folle e vietata ai minori“. Netflix ha però poi concesso a Snyder l’opportunità di realizzare entrambe le versioni, per cui non resta che attendere questa director’s cut per scoprire esattamente cosa contiene.

La trama di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco

La sinossi del film recita: dopo essersi schiantata su una luna ai confini dell’universo, Kora (Sofia Boutella), una misteriosa straniera dal passato enigmatico, inizia una nuova vita in un insediamento pacifico di agricoltori. Presto però diventerà la loro unica speranza di salvezza quando il tirannico Reggente Balisarius (Fra Fee) e il suo crudele emissario l’Ammiraglio Noble (Ed Skrein) scoprono che i contadini senza volerlo hanno venduto il loro raccolto ai Bloodaxe (Cleopatra Coleman e Ray Fisher), leader di un agguerrito gruppo di ribelli. Assieme A Gunnar, un coltivatore dal cuore tenero e ignaro di cosa sia una guerra, Kora riceve l’incarico di scovare i combattenti pronti a rischiare la propria vita per la gente di Vedt.

Così i due raggiungono diversi mondi in cerca dei Bloodaxe e riuniscono una piccola banda di guerrieri accomunati da tanta voglia di redimersi: il pilota e killer mercenario Kai (Charlie Hunnam), il leggendario Generale Titus (Djimon Hounsou), l’esperta spadaccina Nemesis (Doona Bae), il prigioniero dalle nobili origini Tarak (Staz Nair) e Milius (E. Duffy), una combattente della resistenza. Intanto a Veldt l’androide protettore Jimmy (con la voce nell’originale di Anthony Hopkins) si risveglia di nascosto con un nuovo obiettivo. I rivoluzionari di questa nuova formazione devono però imparare a fidarsi gli uni degli altri e unire le forze prime che le truppe nemiche arrivino ad annientarli.

Jonathan Majors è stato escluso dal film su Dennis Rodman

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Jonathan Majors è stato escluso dal film su Dennis Rodman

Jonathan Majors ha perso un nuovo ruolo di primo piano in un film dopo la sua recente condanna per aggressione. L’attore, infatti, non interpreterà più il controverso giocatore di basket Dennis Rodman in un film dal titolo provvisorio “48 ore a Las Vegas“, come ha confermato Variety. Il film dovrebbe documentare la storia vera del famoso viaggio dell’attaccante dei Chicago Bulls a Las Vegas, nel bel mezzo delle finali NBA del 1998. Sembra che anche la Lionsgate non sia più coinvolta nel progetto, in quanto lo studio ha restituito il film ai produttori per trovare un nuovo partner.

Phil Lord, Chris Miller e Aditya Sood dovrebbero comunque produrre il film con la loro Lord Miller, mentre Ari Lubet, Will Allegra e lo stesso Rodman saranno i produttori esecutivi. Jordan VanDina scriverà la sceneggiatura, mentre Spike Lee sarebbe in trattative per dirigere il film. Queste personalità dovranno ora trovare un nuovo partner di produzione se vorranno realizzare il film, che potrebbe dunque andare comunque avanti senza Majors. Un altro duro colpo per l’attore, dunque, da quando il 18 dicembre è stato condannato per due reati di molestie e aggressione durante una lite domestica con la sua ex compagna, Grace Jabbari.

La sentenza è ora prevista per il 6 febbraio 2024 e l’attore rischia fino a un anno di carcere, ma potrebbe anche essere condannato a una pena minore, come la libertà vigilata. Dopo la condanna, Majors ha parlato del caso durante un’intervista a “Good Morning America, dicendo: “Sono lì in piedi e il verdetto viene emesso. Mi dico: “Com’è possibile?”. Sulla base delle prove – sulla base delle prove dell’accusa, per non parlare delle nostre prove – come è possibile?“. Successivamente a quel verdetto, come noto, l’attore è subito stato licenziato dai Marvel Studios, per i quali dunque non ricoprirà più il ruolo di Kang il Conquistatore.

Rambo: trama, cast e sequel del film con Sylvester Stallone

Rambo: trama, cast e sequel del film con Sylvester Stallone

Nato come film per denunciare una volta di più gli orrori della guerra in Vietnam, Rambo è in breve diventato un grande classico, nonché uno dei più apprezzati film del suo anno. È inoltre il film che, insieme a Rocky, ha contribuito a lanciare la carriera dell’attore Sylvester Stallone. Oggi inserito tra i più grandi personaggi della storia del cinema, il combattivo veterano si è visto diventare protagonista di un’intera saga, oggi composta da ben 5 film realizzati tra il 1982 e il 2019. Il primo di questi, diretto da Ted Kotcheff, è ancora oggi un concentrato di pura azione, violenza e profonde riflessioni sul drammatico conflitto.

La storia del personaggio non nasce però al cinema, ma ha origine nel romanzo del 1973 Primo sangue, dello scrittore David Morrell. Quando ne vennero acquisiti i diritti, per i produttori fu subito chiaro che a ricoprire il ruolo del protagonista sarebbe dovuto essere Stallone, divenuto una celebrità dopo il successo di Rocky. A lui fu inoltre permesso di collaborare alla sceneggiatura, e durante la scrittura di questa si operarono una serie di cambiamenti volti a rendere il film meno violento rispetto al testo letterario. Se nel libro il personaggio uccide in modo diretto molti dei suoi inseguitori, ciò non avviene invece nel film.

Ciò ha permesso di rendere il personaggio non un carnefice ma una vittima degli eventi, sottolineando così ancor di più i demoni che i reduci del Vietnam si trovano a dover affrontare. Ancora oggi, è indicato come uno dei film migliori e più importanti di sempre sull’argomento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Rambo: la trama del film

Protagonista è il veterano della guerra del Vietnam John Rambo. A sette anni dal suo congedo, questi giunge in una piccola cittadina per fare visita ad un vecchio commilitone. Qui scopre con profonda tristezza che il suo amico è morto di cancro a causa dell’esposizione a un erbicida durante la guerra. Ritrovatosi sempre più solo, Rambo inizia allora un innocuo vagabondaggio nella piccola città. La sua presenza non è però ben vista dal violento e arrogante sceriffo Will Teasle, che finisce per arrestarlo. Portato alla stazione di polizia, Rambo subisce le angherie e i soprusi degli ufficiali. Tale violenza risveglia però in lui il ricordo delle torture subite come prigioniero di guerra.

Assalito da tali memorie, Rambo inizia a ribellarsi alla brutalità dei poliziotti, dimostrando una forza immane e una grande capacità di rispondere agli attacchi. In breve, riesce a fuggire dalla stazione, dirigendosi poi nel bosco. Lo sceriffo non è però intenzionato a lasciarlo a piede libero, e scatena così tutto il corpo di polizia a disposizione contro di lui. Nel frattempo, Teasle scopre la vera identità dell’uomo e di cosa egli sia capace. Se quanto viene detto di Rambo è vero, nessuno ha alcuna possibilità contro di lui in un territorio a lui famigliare come quello del bosco. Ma lo sceriffo non sembra disposto ad arrendersi. La sua arroganza sarà però la sua rovina, poiché nessuno è veramente attrezzato per dare la caccia al letale Rambo.

Rambo sequel

Rambo: il cast del film

Anche se oggi è impensabile immaginare il personaggio con un volto diverso da quello di Stallone, oltre a lui, in caso di suo rifiuto, vennero presi in considerazione anche altri interpreti. Tra questi si annoverano Clint Eastwood, Al Pacino, Robert De Niro, Paul Newman e Michael Douglas. Anche l’italiano Terence Hill fu tra i possibili candidati, ma si disse non interessato non apprezzando la violenza del film. Alla fine Sylvester Stallone accettò il ruolo, che contribuì a renderlo ancor più popolare. L’attore, però, era notoriamente scontento dal primo montaggio del film, a tal punto che cercò di comprarlo per distruggerlo. Quando poi si optò per un nuovo montaggio, egli si disse soddisfatto del risultato.

Per il ruolo dello sceriffo Teasle erano stati considerati gli attori Gene Hackman e Robert Duvall, ma entrambi rifiutarono. Ad ottenere il ruolo fu allora Brian Dennehy, il quale fu disponibile anche ad eseguire molti dei suoi stunt, come alcune cadute che gli si vedono fare nel corso del film. Per il ruolo del Colonnello Trautman i primi attori considerati furono Lee Marvin, Kirk Douglas e Rock Hudson, ma ad ottenere la parte fu infine Richard Crenna, il quale ottenne grazie a questa grande notorietà e che riprese poi anche in Rambo 2 – La vendetta e Rambo III. Completano il cast gli attori Bill McKinney nei panni di Dave Kern e Michael Talbott in quelli dell’agente Balford.

Rambo: i sequel del film

Poiché il film si affermò come un grandissimo successo di critica e pubblico, con un incasso globale di circa 125 milioni di dollari, lo studios di produzione decise di dar vita ad una trilogia, composta da Rambo 2 – La vendetta (1985) e Rambo III (1988). A distanza di vent’anni da quest’ultimo capitolo, il personaggio è infine stato riportato sul grande schermo per un quarto capitolo, intitolato John Rambo (2008). Ma la saga non si concluse lì, e nel 2019 è infatti stato rilasciato Rambo: Last Blood, che ad oggi sembrerebbe essere il capitolo conclusivo della serie, in cui Rambo è chiamato a confrontarsi con nuovi traumi e nuovi nemici, cercando di salvare chi gli è più caro.

Il trailer di Rambo e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Rambo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Now, Infinity+ e Paramount+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 12 gennaio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Mortal Kombat 2: le foto dal set mostrano Tati Gabrielle come Jade

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Il produttore di Mortal Kombat 2, Todd Garner, ha recentemente condiviso una foto del set che ha (quasi) confermato che Hiroyuki Sanada riprenderà il ruolo di Scorpion, e ora è intervenuto sui social media per stuzzicare alcuni dei nuovi personaggi del sequel.

Gli scatti mostrano un nuovo look del logo ufficiale del titolo, insieme al ventaglio chiodato di Kitana e al martello di Shao Kahn. Inoltre, per la prima volta, possiamo dare un’occhiata al dietro le quinte dell’attrice di Le avventure di Sabrina, Tati Gabrielle, nel ruolo di Jade.

Nei giochi, Jade è l’amica di sempre e la guardia del corpo della principessa Kitana, che serve anche come uno dei più letali assassini e spie di Shao Kahn. Scoprite le foto ai link sottostanti.

Tutto quello che sappiamo su Mortal Kombat 2

Il primo film non ha ottenuto una vittoria impeccabile al botteghino, ma è andato abbastanza bene – soprattutto come una delle prime grandi uscite dell’era Covid con un debutto in streaming day-and-date – da giustificare un sequel, e le riprese si stanno svolgendo in Australia da giugno.

Come quasi tutte le altre grandi produzioni, Mortal Kombat 2 è stato costretto a sospendere le riprese a causa dei recenti scioperi SAG-AFTRA e WGA, ma la star Karl Urban (Johnny Cage) ha recentemente confermato che le riprese sono riprese.

Il sequel vedrà anche il debutto di altri nuovi eroi e cattivi della longeva serie di videogiochi. Martyn Ford (Red Sonja) interpreterà il cattivo imperatore di Outworld Shao Kahn, Desmond Chiam (Joy Ride) vestirà i panni del re edenico Jerrod, Ana Thu Nguyen (Suka) sarà la regina Sindel e Damon Herriman (Once Upon a Time In Hollywood) interpreterà il demone di Netherrealm Quan Chi.

Torneranno praticamente tutti i personaggi principali – anche quelli che sono stati (apparentemente) uccisi – del primo film: Lewis Tan tornerà nei panni di Cole Young, Jessica McNamee in quelli di Sonya Blade, Josh Lawson in quelli di Kano, Tadanobu Asano in quelli di Lord Raiden, Mehcad Brooks in quelli di Jax, Ludi Lin in quelli di Liu Kang, Chin Han in quelli di Shang Tsung, Joe Taslim in quelli di Bi-Han e Sub-Zero e Max Huang in quelli di Kung Lao.

Chi segna vince: la vera storia dietro al film di Taika Waititi

Chi segna vince: la vera storia dietro al film di Taika Waititi

Il nuovo film di Taika Waititi, Chi segna vince (qui la recensione) è dall’11 gennaio al cinema. Interpretato da Michael Fassbender, questo racconta la storia di quella che è considerata “la peggior nazionale di calcio al mondo”, quella delle Samoa Americane, che nel 2011 tentò però di scrollarsi di dosso questa nomea cercando di qualificarsi al campionato mondiale di calcio 2014, supportata dalla presenza del nuovo allenatore Thomas Rongen. Una vicenda questa già narrata nel documentario del 2014 Next Goal Wins (che è anche il titolo originale del film di Waititi). Con questa sua versione live action, però, il regista di Jojo Rabbit e Thor: Ragnarok si discosta quel tanto che basta dalla storia vera per concentrarsi su determinate dinamiche e tematiche di questa stupefacende vicenda di outsiders in cerca di rivalsa. Ma qual è dunque la vera storia dietro il film?

La vera storia dietro Chi segna vince

La tragedia della nazionale delle Samoa Americane

Iniziamo dalle vicende che hanno portato la nazionale delle Samoa Americane al guadagnarsi la nomea di “peggio nazionale di calcio al mondo”. Da quando nel 1994 è diventata membro della FIFA, ha giocato un totale di 30 partite, perdendole tutte. La peggiore, però, è la storica sconfitta subita l’11 aprile 2001 per mano dell’Australia durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. In quell’occasione le Samoa Americane persero 31 a 0. Anche se può sembrare un risultato umiliante, il solo fatto che la squadra delle Samoa Americane sia riuscita a giocare quella partita è stata già una vittoria. La squadra era infatta stata praticamente sabotata dalla FIFA e mancava di molte delle caratteristiche di una squadra professionistica.

La FIFA aveva infatti richiesto i passaporti statunitensi ai giocatori samoani, squalificando così 19 dei 20 membri della squadra in quanto sprovvisti di tale documento. Solo il portiere Nicky Salapu ha avuto la possibilità di partecipare. È stata a quel punto messa insieme in fretta e furia una nuova squadra con un’età media di 19 anni. Due dei giocatori avevano, ad esempio, solo 15 anni. Il manager Tony Langkilde ha poi dichiarato che molti dei giocatori non erano abituati a giocare per tutti i 90 minuti di una partita professionistica, e c’era chi non aveva le scarpe adatte all’occasione. In realtà, i giocatori non erano nemmeno professionisti al 100%: la maggior parte di loro aveva un lavoro giornaliero, come mostrato nel film di Waititi.

La prima calciatrice transessuale della storia

Ma non è solo per l’enorme sconfitta che la squadra di calcio delle Samoa americane è entrata nella storia. La squadra è stata anche la prima a includere un giocatore di calcio transgender, almeno nei campionati professionistici: Jayah Saelua, identificatasi come fa’afafine, nomenclatura samoana che indica un terzo genere. Assegnati al sesso maschile alla nascita, i fa’afafine incarnano allo stesso tempo i ruoli tradizionalmente attribuiti a un genere o all’altro in una visione binaria del mondo. Alcuni vivono la loro vita come donne, mentre altri scelgono di vivere come uomini, ma adottano alcuni particolari attributi solitamente ritenuti femminili.

Chi segna vince Michael Fassbender Kaimana

Tuttavia, Saelua ha trascorso gran parte del suo tempo in squadra seduta in panchina. “Ho letto da qualche parte che è stato un record quando sono stata convocata in nazionale”, ha raccontato a James Montague, autore del libro sulla storia del calcio Thirty-One Nil. “Ero riserva per tutto il torneo e dovevo uscire prima perché ero ancora al liceo, ma l’allenatore mi ha lanciato dentro per 10 minuti“. In Chi segna vince, Selua è interpretata dall’interprete non-binary Kaimana. Nel film, però, si mostra un’iniziale diffidenza dell’allenatore Rongen nei confronti di Jayah, cosa che non si è mai verificata nella realtà, con il vero Rongen che ha sempre accettato l’identità della giocatrice.

L’arrivo di Thomas Rongen

Dieci anni dopo quell’incredibile batosta, la nazionale era ancora alla ricerca di una guida che potesse aiutarli a migliorare. Ed è a questo punto che entra in scena Thomas Rongen. Nato ad Amsterdam, Rongen si è trasferito negli Stati Uniti nel 1979 per giocare con gli ormai estinti Los Angeles Aztecs. Nel 2011, aveva appena fallito nel portare la squadra americana Under-20 ai Mondiali di calcio del 2011, quando ricevette una strana offerta di lavoro: allenare la squadra di calcio samoana. La parte più bizzarra dell’offerta era che aveva solo tre settimane per prepararli alle qualificazioni per i Mondiali del 2014. “Ho assistito ad alcune partite del torneo dei Giochi del Pacifico e nessuno riusciva a giocare per 90 minuti“, raccontò l’allenatore al sito sportivo The Athletic.

Rongen veniva però da un periodo della sua vita molto difficile. Nel febbraio 2004, la figliastra 19enne di Rongen, Nicole Megaloudis, è deceduta in un incidente stradale. Nicole era una giocatrice di calcio della Virginia Commonwealth University (VCU), dove era una matricola. Secondo il Washington Post, la Polizia di Stato della Virginia ha dichiarato che l’incidente è stato dovuto alla perdita di controllo dell’auto. Il film cambia però la cronologia dell’incidente, spostandolo al 2009, ovvero poco prima che Rongen vada ad allenare le Samoa Americane. Come mostrato in Chi segna vince, Rongen ha però effettivamente indossato il cappellino da baseball della figliastra durante la vittoria delle Samoa Americane su Tonga.

Il film si prende poi diverse libertà rispetto al rapporto di Rongen con sua moglie Gail. Nella realtà, i due non sono separati come mostra il film e lei non lavora per la Federazione calcistica statunitense. Inoltre, il personaggio interpretato di Will Arnett, presidente della Federazione Alex Magnussen e nuovo compagno di Gail, è fittizio. Thomas e Gail sono ancora sposati e lei lo ha sostenuto per tutto il tempo della sua permanenza alle Samoa Americane. Rongen, inoltre, non ha accettato di allenare la squadra in quanto era la sua unica opportunità lavorativa in quel momento, bensì perché era attratto dalla sfida che tale compito rappresentava. È però vero che fu l’unico coach a rispondere all’appello della nazionale.

Chi segna Vince storia vera

La vittoria contro la nazionale Tonga

Rongen ha dunque iniziato ad allenare la squadra, pur avendo solo 3 settimane di tempo prima della partita per le qualificazioni ai campionati. L’allenatore ha dunque puntato sull’irrobustire le capacità fisiche della squadra, ma soprattutto di rafforzare la loro mente e il loro gioco di squadra. Insieme, hanno ottenuto la seconda vittoria di sempre per la nazionale (e non la prima come si dice nel film), sconfiggendo Tonga 2-1 il 23 novembre 2011, nel primo turno delle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA 2014. La vittoria ha così posto fine a una striscia di 38 sconfitte consecutive ed è stata la prima vittoria della squadra in 20 anni. La vittoria è stata però seguita da un pareggio per 1-1 contro le Isole Cook e da una sconfitta all’ultimo minuto contro le vicine Samoa.

Nonostante non siano riusciti ad avanzare al turno successivo e non abbiano avuto successo nella loro campagna per guadagnarsi un posto nei playoff della Coppa (uno sforzo che non viene messo a fuoco nel film), il loro senso di vittoria è derivato non solo dal fatto di aver battuto Tonga, ma anche dal fatto di non essersi mai più trovati all’ultimo posto. Con Rongen al timone, la squadra è infatti salita al 173° posto della classifica mondiale della FIFA (oggi sono al 188°). Rongen, però, è stato alla guida della squadra per il solo 2011, intraprendendo poi altri percorsi lavorativi, fino al diventare un commentatore sportivo. Jayah ha invece portato avanti la propria carriera di calciatrice ed è oggi un’ambasciatrice per l’uguaglianza e gli atleti LGBT.

Fonte: HistoryvsHollywood

Echo: la sceneggiatrice parla del finale, di Daredevil e dei vantaggi del brand Marvel Spotlight

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Echo ha debuttato all’inizio di questa settimana e, per la maggior parte, ha avuto un riscontro positivo. È chiaro che ci sono stati dei problemi dietro le quinte che hanno messo a dura prova la serie durante la post-produzione, ma la storia di Maya Lopez merita di essere seguita.

Deadline ha recentemente incontrato la sceneggiatrice di Echo Amy Rardin e le ha chiesto della scena finale di Maya con The Kingpin. In questo modo, sembra usare le sue nuove capacità per guarire il trauma emotivo dello zio, in modo che lui possa superare il passato come ha fatto lei.

La domanda è: ha funzionato?

Per quanto la loro relazione sia incasinata, Kingpin è ovviamente un mostro, ma c’è amore, a suo modo strano. Kingpin ha la capacità di amare nel suo modo molto contorto. È stato una delle persone che ha cresciuto Maya, e nel profondo credo che lei lo ami, anche se si rende conto che ha fatto tutte queste cose orribili e l’ha manipolata e che è un assassino e non una brava persona“.

Penso che ciò che rende il loro rapporto così interessante è che lei è una delle poche persone che riesce a vedere degli spiragli di bontà in lui. E quindi alla fine lei non si arrende con lui. Lui non ce la fa“, ha aggiunto l’attrice, confermando apparentemente che Wilson Fisk non è cambiato dopo questo scontro.

Alla Rardin è stato chiesto anche del cameo di Daredevil (che alla fine è durato poco più di 90 secondi), spiegando l’importanza di quella scena per la storia di Maya.

Voglio dire, eravamo davvero entusiasti di poter usare Daredevil, perché è una parte molto importante dei fumetti di [Echo]. Quindi sapevamo che avremmo voluto usarlo in un modo specifico. La lotta tra Daredevil e Maya era molto importante per Sydney [Freeland]. Abbiamo parlato molto in sala di mantenere costantemente la storia dal punto di vista di Maya. Perché sappiamo quanto tutti siano entusiasti di Daredevil“.

Ma in realtà l’incontro riguarda Maya che passa da studentessa a praticante. È la prima volta che uccide qualcuno. È la prima volta che dimostra di essere all’altezza di Kingpin. Ha affrontato uno dei suoi più grandi rivali. È il suo ingresso nell’operazione di Fisk. È così che abbiamo affrontato l’incontro. Poter usare Daredevil è stato fantastico, ma è stato al servizio della storia di Maya e di chi è in quel momento della sua vita”.

Nei fumetti, Matt Murdock e Maya intraprendono una relazione romantica, ma le cose prendono una piega inaspettata quando lei diventa Echo e si propone di uccidere il suo alter-ego, Daredevil (dopo che il Kingpin l’ha ingannata facendole credere che l’Uomo Senza Paura lo avesse ucciso). Non c’è stato tempo per questo in questa serie, anche se è un peccato che si siano incrociati solo una volta.

Per quanto riguarda i vantaggi derivanti dalla realizzazione di Echo sotto la nuova insegna Marvel Spotlight – che siamo abbastanza sicuri non esistesse quando la serie è stata concepita e prodotta – Rardin ha detto cosa ha significato per la serie.

Le storie di origini sono fantastiche. Sono meravigliose e tutti noi amiamo guardarle, ma credo che [la Marvel] volesse fare un tipo di storia diversa. E come scrittore, ho pensato che questo fosse davvero eccitante. Quindi, per quanto riguarda il fatto di non avere i punti di storia tradizionali che si vedono in questo [tipo di] storia di origini e di approcciarsi più come un dramma familiare… è un modo diverso di entrare. Penso che potremmo espandere la famiglia, la città, il colore dei cittadini che vediamo entrare e uscire. Penso che [la Marvel spotlight banner] ci abbia dato la libertà di farlo. Quindi è stato sicuramente molto libero dal punto di vista creativo“.

I nuovi contenuti Marvel Spotlight

Sotto la nuova etichetta di Marvel Spotlight, la serie sarà classificata come TV-MA e, per ora, i teaser e il materiale di marketing la definiscono come una serie Marvel ben distinta. Inoltre, i fan che non hanno visto le precedenti serie Disney+ potranno seguire la storia senza problemi, nonostante alcuni volti noti e alcuni nuovi personaggi. Forse, Echo può essere la serie che finalmente fornisce una narrazione da “strada” che i fan dei supereroi desiderano da un po’.

Il cast di Echo

Creata da Marion Dayre, Echo vede nel cast Alaqua Cox nel ruolo di Maya Lopez, Chaske Spencer nel ruolo di Henry, Tantoo Cardinal nel ruolo di Chula, Devery Jacobs nel ruolo di Bonnie, Zahn McClarnon nel ruolo del padre di Maya, William, Cody Lightning nel ruolo del cugino Biscuits e Graham Greene nel ruolo di Skully insieme a Vincent D’Onofrio nel ruolo di Wilson Fisk e Charlie Cox nel ruolo di Matt Murdock/Daredevil. Tutti gli episodi di Echo saranno disponibili su Disney+ a partire dal 9 gennaio.

Enea: recensione del film di Pietro Castellitto #Venezia80

Enea: recensione del film di Pietro Castellitto #Venezia80

Dopo il passaggio del suo primo film I Predatori nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia 2020, Pietro Castellitto approda nel concorso ufficiale a Venezia 80 con il suo Enea, atipico gangster-buddy movie, dove la violenza tipiche di queste narrazioni resta in secondo piano rispetto alla vitalità dei suoi personaggi, naufraghi di un mare in cui si scontrano romanticismo e nichilismo, in cui “non ci si deve vergognare di chi si bacia” e ogni bacio merita un piccola pausa, un momento di silenzio per apprezzarlo interamente come ultimo gesto di affetto di una generazione che lotta contro la morte dei sensi.

Enea, fondare e fondere, dal mito all’azione

Enea rincorre il mito che porta nel nome: lo fa per sentirsi vivo in un’epoca morta e decadente. Lo fa assieme a Valentino, aviatore appena battezzato. I due, oltre allo spaccio e alle feste, condividono la giovinezza. Amici da sempre, vittime e artefici di un mondo corrotto, ma mossi da una vitalità incorruttibile. Oltre i confini delle regole, dall’altra parte della morale, c’è un mare pieno di umanità e simboli da scoprire. Enea e Valentino ci voleranno sopra fino alle più estreme conseguenze. Tuttavia, droga e malavita sono l’ombra invisibile di una storia che parla d’altro: un padre malinconico, un fratello che litiga a scuola, una madre sconfitta dall’amore e una ragazza bellissima, un lieto fine e una lieta morte, una palma che cade su un mondo di vetro. È in mezzo alle crepe della quotidianità che l’avventura di Enea e Valentino lentamente si assolve. Un’avventura che agli altri apparirà criminale, ma che per loro è, e sarà, prima di tutto, un’avventura d’amicizia e d’amore.

Così come l’inizio de I Predatori, straniante e che utilizzava magistralmente il flash-forward, facendoci sentire, ma non vedere, qualcosa che sarebbe accaduto molto più avanti, un incidente che avrebbe coinvolto due famiglie agli antipodi, l’inizio di Enea è un lungo dialogo a due voci tra quelli che pensiamo essere madre e figlia. Il controcampo arriva molto dopo l’inizio della conversazione, il vero figlio di questa madre ci viene mostrato quasi come un terzo incomodo. Effettivamente, nel corso di film capiremo la vera missione di Enea: fondare e fondere, riunire un nucleo familiare e cercare di costruirne uno suo, cavalcare le sfide della vita alla ricerca di uno stimolo che la Roma da bene non gli può dare.

Enea Pietro Castellitto Benedetta Porcaroli

Riunificare nella potenza del vivere

Enea e Valentino (Giorgio Quarzo Guarascio) guardano Roma dall’alto di un elicottero: gli sembra così piccola e “prenderla in mano è il mio scopo”, arriverà ad affermare il suo amico. I due si muovono negli spazi della malavita, ma con un’idea di questi che Pietro Castellito evoca ottimamente anche a livello registico. Enea è avvolto da una patina mitologica, nonostante la sua narrazione sia profondamente radicata nella storia della famiglia borghese, in ambienti infimi, nel traffico di droghe. Eppure, “facciamo le stesse cose, ma voi per il potere e noi per la potenza“, commenterà il giovane. Una sete di vita, uno slancio romantico verso il sentire, provare, non mettersi limiti. Questa corsa all’esperienza, verrà pian piano interpretata in maniera diversa dai due, con più cinismo e consapevolezza della propria posizione e pericolosità da Valentino, con occhi sempre più tendenti alla riunificazione speranzosa per Enea.

Pietro Castellitto conferma di avere una precisa idea di cinema, coadiuvati da uno stile narrativo e registico inediti per il panorama italiano. Un cinema in cui i personaggi sono prima di tutto persone, che pensano come agiscono e agiscono come pensano. In cui due incensurati sono il veicolo per il colpo perfetto, in cui bisogna imparare a resistere per esistere e in cui il senso di un’immagine non è niente senza un’emozione alla base. Audace, impavido, sicuramente non per tutti, ma incredibilmente disarmante.

Aquaman e il Regno Perduto, Dolph Lundgren deluso dalla riduzione del ruolo di Nereus e Mera di Amber Heard

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In precedenza è stato riferito che Aquaman e il Regno Perduto è stato sottoposto a lunghi reshoots dopo che la Warner Bros. ha deciso di chiudere il DCEU e di ripartire da zero con il DCU di James Gunn, mentre il sequel di Aquaman era ancora in produzione.

Una conseguenza di questa decisione è stata la rimozione dal film del Bruce Wayne di Michael Keaton, che originariamente si pensava continuasse il suo ritorno al ruolo del Cavaliere Oscuro dopo l’apparizione in The Flash, diventando una sorta di figura tipo Nick Fury nel DCEU, che reclutava eroi per una “Crisi” incombente.Invece di Michael Keaton, il Batman di Ben Affleck sarebbe intervenuto per girare un cameo, dato che la versione originale del film richiedeva la presenza di Batman.

Tuttavia, quando il montaggio finale del film è stato distribuito nelle sale, sembrava che il regista James Wan e la WB avessero deciso che l’opzione migliore per il film sarebbe stata quella di eliminare del tutto Batman e rendere il sequel un film indipendente.

Ora, in una nuova intervista rilasciata a UPI per promuovere il suo prossimo film Wanted Man, l’attore Dolph Lundgren ha rivelato che il reshoot ha cambiato molto di più della semplice eliminazione dei camei del DCEU.

La mia opinione è che pensavo che la sceneggiatura originale fosse grandiosa. Io ero una parte più importante e Amber Heard era una parte più importante“, ha detto Lundgren. E ha continuato: “Lo studio ha deciso, credo, di rigirare un mucchio di filmati per cercare di ricostruire una trama leggermente diversa. È difficile perché non si può rigirare l’intero film“.

Anche Amber Heard ha sostenuto in precedenza che il suo ruolo di Mera nel sequel era stato ridotto, ma ora a questa ipotesi si aggiungono anche le parole di Dolph Lundgren che sostiene la tesi di Mera. Naturalmente, le affermazioni della Heard su una riduzione del ruolo derivano dal suo processo di diffamazione con Johnny Depp.

Come sta andando Aquaman e il Regno Perduto?

Aquaman e il Regno Perduto si sta rivelando uno dei film del DCEU di maggior successo degli ultimi tempi. Il film ha recentemente superato la soglia dei 330 milioni di dollari di incassi globali e, secondo le stime, il sequel dovrebbe concludere la sua corsa nelle sale a 400 milioni di dollari. Si tratta comunque di una cifra ben lontana dagli 1,15 miliardi di dollari del primo film. Ora i fan di Aquaman si chiedono se il re di Atlantide abbia un posto nel nuovo universo cinematografico di James Gunn.

La star Jason Momoa, che continua a collaborare con la WB/DC nel ruolo di Lobo, sembra essere al momento uno dei segreti peggio custoditi di Hollywood. Se Lobo avrà un ruolo di primo piano, è difficile prevederlo ad oggi ma è difficile immagine l’attore in entrambi i ruoli.

Madame Web: un nuovo promo con Dakota Johnson sta spopolando in rete

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Un breve promo internazionale di Madame Web sta facendo il giro del web e ha suscitato una certa attenzione per la sua natura un po’ suggestiva. Il video vede la star Dakota Johnson parlare un po’ del suo personaggio di chiaroveggente, Cassandra Webb, prima di dire che può anche vedere il futuro, e sa che il film vi piacerà. “Anzi, credo che lo vedrete due volte“.

Qual è il problema? Beh, date un’occhiata al teaser qui sotto.

Tutto quello che sappiamo su Madame Web

Madame Web è basato su un personaggio del mondo dei fumetti Marvel creato da Dennis O’Neil e John Romita Jr. Il film è diretto da S. J. Clarkson (Orange Is the New Black, Jessica Jones, Anatomy of a Scandal) da una sceneggiatura di Claire Parker e S. J. Clarkson e interpretato da Dakota Johnson, nel ruolo di protagonista, insieme a Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim, Mike Epps, Emma Roberts e Adam Scott. Madame Web sarà nelle sale italiane nel 2024 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

“Nel frattempo, in un altro universo…”, Madame Web è la storia delle origini di una delle eroine più enigmatiche dei fumetti Marvel. Dakota Johnson interpreta la protagonista, Cassandra Webb, un paramedico di Manhattan con poteri di chiaroveggenza. Costretta a confrontarsi con alcune rivelazioni del suo passato, stringe un legame con tre giovani donne destinate a un futuro straordinario ma che dovranno sopravvivere a un presente pieno di minacce.

The Mandalorian & Grogu: 13 personaggi di Star Wars che potrebbero tornare nel nuovo film

The Mandalorian & Grogu entrerà in produzione quest’anno. La notizia è stata resa ufficiale dalla Lucasfilm, e la pellicola sarà diretta da Jon Favreau e prodotta dallo stesso regista insieme a Kathleen Kennedy e Dave Filoni. Al netto di quanto rivelato, la domanda su quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo della storia al cui centro spiccano Din Djarin e Grogu, è lecita.

Inizialmente si pensava che il nuovo film dell’universo Star Wars avrebbe sostituito la quarta stagine di The Mandalorian, ma questa news non ha trovato conferma, anzi pare che la nuova season della serie tv abbia già tutti gli episodi scritti. Ad ogni modo, a parte Din Djarin e Grogu, non si conosce il resto del cast, indi per cui la speranza è che Favreau riporti alcuni dei migliori personaggi di supporto di The Mandalorian per rendere questa uscita nelle sale strettamente legata alla serie TV Disney+. Di seguito, alcuni personaggi di Star Wars che il pubblico potrebbe rivedere.

Greef Karga

Greef Karga

Greef Karga, agente della Gilda dei cacciatori di taglie su Nevarro, è stato parte integrante della storia di Din Djarin fino ad ora. Egli, oltre ad averlo assunto proprio quando era un cacciatore di taglie, è stato anche un buon amico. Inoltre, Carl Weathers – l’attore che gli ha dato un volto – non è rimasto solo un personaggio dell’universo di Star Wars, ma ha anche lavorato dietro le quinte, dirigendo gli episodi di The Mandalorian nelle ultime due stagioni. Ecco perché non vederlo sarebbe alquanto triste in The Mandalorian & Grogu, ma una buona speranza c’è in quanto ora Din Djarin e Grogu chiamano Nevarro casa, e quindi è probabile – o comunque ci si augura – che Karga faccia almeno un’apparizione nel prossimo film.

Bo-Katan Kryze

bo-katan Katee Sackhoff

Un altro personaggio che potremmo vedere in The Mandalorian & Grogu è Bo-Katan Kryze, che ha fatto il suo debutto in Star Wars: The Clone Wars. È stato poi The Mandalorian a portare il character femminile con il volto di Katee Sackhoff in un prodotto live-action, precisamente nella seconda stagione. Inoltre, la serie l’ha anche mostrata nel suo ruolo di leader realmente destinato a unire il suo popolo. La sua amicizia e la sua fiducia con Din Djarin sono stati poi uno dei punti salienti della terza stagione di The Mandalorian, perciò è difficile vedere The Mandalorian and Grogu senza un personaggio così amato e consolidato. Pur impegnata nella ricostruzione di Mandalore, Bo-Katan Kryze probabilmente continuerà ad aiutare Din Djarin in ogni modo possibile e, se necessario, potrebbe persino guidare la sua gente in battaglia.

Capitano Carson TevaCarson Teva

Ci potrebbero essere speranze anche per Carson Teva, pilota della Nuova Repubblica di pattuglia in aree periferiche dell’Orlo Esterno come Tatooine. Teva è diventato in seguito il collegamento di Din Djarin con la Nuova Repubblica e i due hanno persino stretto un accordo in base al quale Din avrebbe aiutato la Nuova Repubblica a monitorare l’Orlo Esterno. Il rispetto fra i due è uno dei punti saldi del loro rapporto, dunque se la politica avrà un ruolo in The Mandalorian & Grogu, è probabile che Carson Teva appaia di nuovo, pur essendo difficile stabilire quale ruolo avrà.

Zeb Orrelios

Zeb Orrelios

Un personaggio di Star Wars introdotto come Bo-Katan Kryze prima in una serie animata e poi in un prodotto live action è Zeb Orrelios, apparso concretamente nella terza stagione di The Mandalorian. In quel caso era solo un cameo, indi per cui la prima stagione di Ahsoka ci ha tenuto a spiegare che Zeb lavora per la Nuova Repubblica e addestra le reclute. Dato che Din Djarin lavora a stretto contatto con Carson Teva alla Base Adelphi, è possibile che anche lui compaia. Il suo cameo in The Mandalorian potrebbe essere un precursore del suo ruolo in The Mandalorian & Grogu.

Omera

Omera

Continuiamo con Omera, abitante del pianeta Sorgan, che Din Djarin e Cara Dune aiutano a proteggere nella prima stagione di The Mandalorian. Da quel momento, Din Djarin e Omera sviluppano dei sentimenti l’uno per l’altra, tanto che quest’ultima prega lui e Grogu di restare, tentando persino di togliergli l’elmo mandaloriano per aiutarlo a decidere. Per proteggere Omera, sua figlia Winta e il resto del villaggio, Din Djarin decide comunque di andare via, portandosi con sé Grogu, che era ancora ricercato dal Moff Gideon. Se però Din Djarin e Grogu avranno un lieto fine, è possibile che tornino a Sorgan e si riuniscano a Omera.

Migs Mayfeld

Migs Mayfeld

Pur non essendo né un’alleata di Din Djarin né una sua amica, Migs Mayfeld ha avuto comunque un ruolo incisivo nella storia per ottenere la posizione della nave del Moff Gideon. Inoltre, Migs Mayfeld non ha rivelato ad altri di aver visto Din Djarin senza l’elmo mandaloriano. Nonostante il suo essere un criminale di cui molti eroi di Star Wars non hanno fiducia, è un personaggio che ha un elevato rispetto per Din Djarin, rendendolo così degno di essere rivisitato, considerata la sua breve apparizione in due episodi di The Mandalorian. Speriamo, dunque, che The Mandalorian & Grogu sia l’occasione giusta di poterlo vedere sul grande schermo.

Boba Fett

temuera morrison the book of boba fett

Un altro alleato di Din Djarin è Boba Fett, interpretato da Temuera Morrison nella serie televisiva The Mandalorian, non apparso però nella terza stagione con grande disappunto dei fan. L’universo di Star Wars non ha riservato per lui un giusto trattamento, a causa del poco successo riscontrato per la serie The Book of Boba Fett, la quale per i fan non è stata all’altezza della qualità che speravano di trovare. Ecco perché si spera che il personaggio possa apparire in The Mandalorian & Grogu, per poter ammirare sullo schermo i due cacciatori di taglie ancora una volta.

Fennec Shand

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Parlando di Boba Fett, non possiamo non menzionare Fennec Shand, suo braccio destro, la quale sta completando un debito di vita nei suoi confronti. Fennec è un personaggio di grande simpatia, oltre a essere un’assassina esperta e precisa. Grazie alle sue straordinarie capacità e abilità, Din Djarin potrebbe chiedere aiuto al suo amico Boba Fett e ottenere in cambio l’aiuto proprio di Fennec in The Mandalorian & Grogu.

L’Armaiola

L'Armaiola

L’Armaiola, capo di una tribù di guerrieri mandaloriani su Navarro, è uno dei personaggi più interessanti di The Mandalorian, e in generale dello stesso Star Wars Universe, soprattutto perché è costantemente circondata da un alone di mistero. Quasi-guida di Din Djarin e Bo-Katan, l’Armaiola dovrebbe essere vista di nuovo in The Mandalorian & Grogu, o per definire il futuro di Grogu come prossimo Mandalore il Grande che cavalca il Mitosauro, oppure per montare una nuova armatura beskar.

Ezra Bridger

Ezra Bridger

Un personaggio a lungo assente e solo recentemente tornato nella galassia principale di Star Wars dopo nove anni di esilio – in seguito alla liberazione di Lothal – è Ezra Bridger. È un character che potrebbe inserirsi nel nuovo film The Mandalorian & Grogu in tanti modi differenti. Intanto Ezra è un Jedi, indi per cui potrebbe dare a Grogu, se lo volesse, un ulteriore addestramento. Oppure, avendo legami con i Mandaloriani e, in particolare, con Bo-Katan, si potrebbe trovare una soluzione per inserirlo. Se Ezra si sta adoperando per salvare Ahsoka Tano e Sabine Wren da Peridea, potrebbe rivolgersi a tutti i contatti mandaloriani che ha.

Hera Syndulla

Hera Syndulla

Un altro personaggio femminile degno di nota è il generale Hera Syndulla, la quale ha dei forti legami con characters risonanti come Carson Teva e Bo-Katan Kryze. Di conseguenza sarebbe possibile una sua apparizione, soprattutto perché si vocifera anche che Hera possa essere il leader della Base Adelphi, da cui operano Carson Teva e, per estensione, Din Djarin. Rendendo di conseguenza il suo inserimento ancor più probabile.

Il Grande Ammiraglio Thrawn

Ammiraglio Thrawn

Il Grande Ammiraglio Thrawn, al servizio dell’Impero Galattico, è considerato uno dei più grandi strateghi che questo abbia mai avuto, ed ha avuto il suo come back nella galassia principale di Star Wars dopo essere stato esiliato per circa un decennio. Al momento non è stata fatta chiarezza sul suo obiettivo generale ora che si nasconde su Dathomir, ma la guerra sembra essere più che imminente. Dato che Din Djarin ha contribuito in modo determinante agli sforzi per abbattere il Moff Gideon, è possibile che anche la Nuova Repubblica voglia il suo aiuto per porre fine a qualsiasi piano di Thrawn.

Kelleran Beq

Kelleran Beq

L’ultima volta che i fan hanno visto il Maestro Jedi Kelleran Beq, è nel quarto episodio della terza stagione di The Mandalorian. È in quest’occasione che viene rivelato chi ha salvato Grogu dal Tempio Jedi su Coruscant durante l’Ordine 66 e Kelleran Beq è stata una scelta interessante, seppur ancora non si sappia cosa sia successo ai Jedi dopo la loro fuga. La speranza è che il Kelleran Beq di Ahmed Best torni ancora una volta nel franchise e lo ritragga in altri flashback. Quello che è successo a Grogu è stato uno dei più grandi misteri della serie, quindi la risoluzione di questo problema dovrebbe essere in cima alle priorità di Jon Favreau nel suo The Mandalorian & Grogu.

People’s Choice Awards 2024: tutte le nomination

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People’s Choice Awards 2024: tutte le nomination

Sono state annunciate le nomination ai People’s Choice Awards 2024, i premi che il pubblico americano assegna al meglio di cinema, televisione e musica. Quest’anno il premio si rinnova, con nuove categorie musicali, mentre per quello che riguarda cinema e tv, le cose restano invariate anche se non meno emozionanti.

Di seguito trovate i nominati trai quali ovviamente spiccano Barbie e Oppenheimer, che sono trai titoli più attesi anche per gli Oscar e sono stati tri più nominati ai Golden Globes. Per partecipare alle votazioni, clicca qui.

People’s Choice Awards 2024, tutte le nomination

MOVIES

THE MOVIE OF THE YEAR
Barbie
Fast X
Guardians of the Galaxy Vol. 3
Oppenheimer
Spider-Man: Across the Spider-Verse
TAYLOR SWIFT | THE ERAS TOUR FILM
The Little Mermaid
The Super Mario Bros. Movie

THE ACTION MOVIE OF THE YEAR
Ant-Man and the Wasp: Quantumania
Fast X
Guardians of the Galaxy Vol. 3
John Wick: Chapter 4
Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
The Marvels
Transformers: Rise of the Beasts

THE COMEDY MOVIE OF THE YEAR
80 for Brady
Anyone but You
Are You There God? It’s Me, Margaret.
Asteroid City
Barbie
Cocaine Bear
No Hard Feelings
Wonka

THE DRAMA MOVIE OF THE YEAR
Creed III
Five Nights at Freddy’s
Killers of the Flower Moon
Leave the World Behind
M3GAN
Oppenheimer
Scream VI
The Color Purple

THE MALE MOVIE STAR OF THE YEAR

Cillian Murphy, Oppenheimer
Chris Pratt, Guardians of the Galaxy Vol. 3
Keanu Reeves, John Wick: Chapter 4
Leonardo DiCaprio, Killers of the Flower Moon
Michael B. Jordan, Creed III
Ryan Gosling, Barbie
Timothée Chalamet, Wonka
Tom Cruise, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One

THE FEMALE MOVIE STAR OF 2023
Florence Pugh, Oppenheimer
Halle Bailey, The Little Mermaid
Jenna Ortega, Scream VI
Jennifer Lawrence, No Hard Feelings
Julia Roberts, Leave the World Behind
Margot Robbie, Barbie
Rachel Zegler, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
Viola Davis, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes

THE ACTION MOVIE STAR OF THE YEAR
Brie Larson, The Marvels
Chris Pratt, Guardians of the Galaxy Vol. 3
Gal Gadot, Heart of Stone
Jason Momoa, Aquaman and the Lost Kingdom
Keanu Reeves, John Wick: Chapter 4
Rachel Zegler, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes
Tom Cruise, Mission: Impossible – Dead Reckoning Part One
Viola Davis, The Hunger Games: The Ballad of Songbirds & Snakes

THE COMEDY MOVIE STAR OF THE YEAR
Adam Sandler, You Are So Not Invited to My Bat Mitzvah
Glen Powell, Anyone but You
Jennifer Lawrence, No Hard Feelings
Margot Robbie, Barbie
Ryan Gosling, Barbie
Scarlett JohanssonAsteroid City
Sydney Sweeney, Anyone but You
Timothée Chalamet, Wonka

THE DRAMA MOVIE STAR OF THE YEAR
Cillian Murphy, Oppenheimer
Julia Roberts, Leave the World Behind
Fantasia Barrino, The Color Purple
Florence Pugh, Oppenheimer
Jacob Elordi, Priscilla
Jenna Ortega, Scream VI
Leonardo DiCaprio, Killers of the Flower Moon
Michael B. Jordan, Creed III

THE MOVIE PERFORMANCE OF THE YEAR
America Ferrera, Barbie
Charles Melton, May December
Danielle Brooks, The Color Purple
Jacob Elordi, Saltburn
Melissa McCarthy, The Little Mermaid
Natalie Portman, May December
Simu Liu, Barbie
Viola Davis, Air

TV

THE SHOW OF THE YEAR
Grey’s Anatomy
Law & Order: Special Victims Unit
Only Murders in the Building
Saturday Night Live
Ted Lasso
The Bear
The Last of Us
Vanderpump Rules

THE COMEDY SHOW OF THE YEAR
Abbott Elementary
And Just Like That…
Never Have I Ever
Only Murders in the Building
Saturday Night Live
Ted Lasso
The Bear
Young Sheldon

THE DRAMA SHOW OF THE YEAR
Chicago Fire
Ginny & Georgia
Grey’s Anatomy
Law & Order: Special Victims Unit
Outer Banks
Succession
The Last of Us
The Morning Show

THE SCI-FI/FANTASY SHOW OF THE YEAR
Ahsoka
American Horror Story: Delicate
Black Mirror
Ghosts
Loki
Secret Invasion
The Mandalorian
The Witcher

THE REALITY SHOW OF THE YEAR
90 Day Fiancé: Happily Ever After?
Below Deck
Jersey Shore Family Vacation
Selling Sunset
The Kardashians
The Real Housewives of Beverly Hills
The Real Housewives of New Jersey
Vanderpump Rules

THE COMPETITION SHOW OF THE YEAR
America’s Got Talent
American Idol
Big Brother
Dancing with the Stars
RuPaul’s Drag Race
Survivor
Squid Game: The Challenge
The Voice

THE BINGEWORTHY SHOW OF THE YEAR
Beef
Citadel
Jury Duty
Love Is Blind
Queen Charlotte: A Bridgerton Story
The Crown
The Night Agent
The Summer I Turned Pretty

THE MALE TV STAR OF THE YEAR
Chase Stokes, Outer Banks
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Jeremy Allen White, The Bear
Kieran Culkin, Succession
Pedro Pascal, The Last of Us
Samuel L. Jackson, Secret Invasion
Steve Martin, Only Murders in the Building
Tom Hiddleston, Loki

THE FEMALE TV STAR OF THE YEAR
Ali Wong, Beef
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Jennifer Aniston, The Morning Show
Mariska Hargitay, Law & Order: Special Victims Unit
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Reese Witherspoon, The Morning Show
Rosario Dawson, Ahsoka
Selena Gomez, Only Murders in the Building

THE COMEDY TV STAR OF THE YEAR
Ali Wong, Beef
Bowen Yang, Saturday Night Live
Hannah Waddingham, Ted Lasso
Jason Sudeikis, Ted Lasso
Jeremy Allen White, The Bear
Quinta Brunson, Abbott Elementary
Selena Gomez, Only Murders in the Building
Steve Martin, Only Murders in the Building

THE DRAMA TV STAR OF THE YEAR
Bella Ramsey, The Last of Us
Chase Stokes, Outer Banks
Ice-T, Law & Order: Special Victims Unit
Jennifer Aniston, The Morning Show
Kieran Culkin, Succession
Mariska Hargitay, Law & Order: Special Victims Unit
Pedro Pascal, The Last of Us
Reese Witherspoon, The Morning Show

THE TV PERFORMANCE OF THE YEAR
Adjoa Andoh, Queen Charlotte: A Bridgerton Story
Ayo Edebiri, The Bear
Billie Eilish, Swarm
Jon Hamm, The Morning Show
Matt Bomer, Fellow Travelers
Meryl Streep, Only Murders in the Building
Steven Yuen, Beef
Storm Reid, The Last of Us

THE REALITY TV STAR OF THE YEAR
Ariana Madix, Vanderpump Rules
Chrishell Stause, Selling Sunset
Garcelle Beauvais, The Real Housewives of Beverly Hills
Kandi Burruss, The Real Housewives of Atlanta
Khloé Kardashian, The Kardashians
Kim Kardashian, The Kardashians
Kyle Richards, The Real Housewives of Beverly Hills
Mike “The Situation” Sorrentino, Jersey Shore Family Vacation

THE COMPETITION CONTESTANT OF THE YEAR
Anetra, RuPaul’s Drag Race
Ariana Madix, Dancing with the Stars
Charity Lawson, The Bachelorette
Theresa Nist, The Golden Bachelor
Iam Tongi, American Idol
Keke Palmer, That’s My Jam
Sasha Colby, RuPaul’s Drag Race
Xochitl Gomez, Dancing with the Stars

THE DAYTIME TALK SHOW OF THE YEAR
Good Morning America
LIVE with Kelly and Mark
Sherri
The Drew Barrymore Show
The Jennifer Hudson Show
The Kelly Clarkson Show
The View
Today

THE NIGHTTIME TALK SHOW OF THE YEAR
Hart to Heart
Jimmy Kimmel Live!
Last Week Tonight with John Oliver
Late Night with Seth Meyers
The Daily Show
The Late Show with Stephen Colbert
The Tonight Show Starring Jimmy Fallon
Watch What Happens Live with Andy Cohen

THE HOST OF THE YEAR
Gordon Ramsay, Hell’s Kitchen
Jimmy Fallon, That’s My Jam
Nick Cannon, The Masked Singer
Padma Lakshmi, Top Chef
RuPaul, RuPaul’s Drag Race
Ryan Seacrest, American Idol
Steve Harvey, Celebrity Family Feud
Terry Crews, America’s Got Talent

Stranger Things – stagione 5: foto dal ser mostrano Dustin in visita alla tomba di Eddie Munson

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Mentre prosegue la produzione della quinta stagione di Stranger Things, è emersa online una nuova serie di foto del dietro le quinte del set di Hawkins della stagione finale della serie di successo Stranger Things di Netflix.

Le foto del set di Stranger Things – stagione 5 offrono un primo sguardo a Gaten Matarazzo che riprende il ruolo di Dustin Henderson per l’ultima volta. Le foto mostrano Dustin che continua a onorare la memoria di Eddie Munson visitando la lapide vandalizzata del defunto leader dell’Hellfire Club e indossando la maglietta simbolo del club D&D. Nonostante la sorprendente morte di Eddie nella quarta stagione, alcuni fan sperano ancora in un ritorno di Joseph Quinn nell’ultima stagione.

Chi è il cast di Stranger Things – stagione 5?

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

Stranger Things è creata e prodotta esecutivamente da Matt e Ross Duffer, che sono anche gli showrunner. I produttori esecutivi sono Shawn Levy, Dan Cohen e Iain Patterson. Tutte e quattro le stagioni sono ora disponibili in streaming in esclusiva su Netflix.

The Bride: fissata la data di inizio riprese del film su Frankenstein con Christian Bale

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Secondo Production List, il prossimo film di Maggie Gyllenhaal, The Bride, ha finalmente ricevuto una data di inizio delle riprese e una location. L’inizio della produzione del film su Frankenstein che avrà come protagonista Christian Bale è previsto per il 4 marzo a New York. Questa notizia arriva dopo la notizia che Netflix ha abbandonato il progetto come distributore. Al momento non è chiaro se The Bride abbia già trovato un nuovo studio o streamer prima dell’inizio delle riprese.

Cosa aspettarsi da The Bride?

Descritto come un thriller-horror, The Bride sarà diretto da Maggie Gyllenhaal, basato sul classico romanzo gotico di Mary Shelley Frankenstein; or, The Modern Prometheus. Si tratta del secondo progetto da regista per Maggie Gyllenhaal dopo The Lost Daughter del 2021, che le è valso una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. Oltre a Christian Bale nel ruolo di Frankenstein, il film sarà interpretato anche da Penelope Cruz nel ruolo di Myrna, Peter Sarsgaard nel ruolo di un detective e Jessie Buckley in un ruolo non rivelato.

The Bride è prodotto da Talia Kleinhendler e Emma Tillinger Koskoff. Oltre a Maggie Gyllenhaal, Guillermo del Toro si sta preparando a dirigere un altro film incentrato su Frankenstein, che avrà come protagonisti Oscar Isaac, Mia Goth, Christoph Waltz e Jacob Elordi.

Dragon Trainer: ecco chi interpreterà Skaracchio

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Dragon Trainer: ecco chi interpreterà Skaracchio

Il cast del remake in live-action di Dragon Trainer (How To Train Your Dragon). si arricchisce con un nome importante che va a interpretare uno dei personaggi migliori dell’intero franchise: Skaracchio. Dragon Trainer, che segue le avventure di un ragazzo vichingo di nome Hiccup e del suo drago Sdentato, è una serie di libri per bambini di Cressida Cowell che è stata adattata in una trilogia di film d’animazione tra il 2010 e il 2019.

Il regista Dean DeBlois dirigerà questo nuovo adattamento, mentre il cast prende forma. Al momento, sappiamo che Mason Thames sarà il protagonista Hiccup e Nico Parker è stata scelta per entrare nei panni della volitiva e carismatica Astrid Hofferson. Gerard Butler riprenderà il ruolo del padre di Hiccup, Stoick, al quale aveva già prestato la voce nei film d’animazione.

Il live-action di Dragon Trainer ha aggiunto Nick Frost al cast. Interpreterà Skaracchio, il personaggio precedentemente doppiato da Craig Ferguson nella trilogia animata. Skaracchio è un mentore per Hiccup e un amico e consigliere per Stoick, ma è anche il fabbro sull’isola di Berk, oltre che un grande personaggio!

Dragon Trainer (How To Train Your Dragon)  è prodotto da Marc Platt Productions e distribuito da Universal Pictures. Dean DeBlois, sceneggiatore e regista di tutti e tre i film della trilogia animata, sarà anche sceneggiatore e regista del remake.

Il franchise di Dragon Trainer (How To Train Your Dragon) è basato sull’omonima serie di libri per bambini di Cressida Cowell. La storia originale di Cowell era incentrata su Hiccup, un giovane aspirante inventore che vuole rendere orgoglioso il padre vichingo diventando un cacciatore di draghi. Le cose non vanno come previsto quando Hiccup si ritrova inaspettatamente a stringere un legame con un drago Night Fury.

Fountain Of Youth: Natalie Portman e John Krasinski protagonisti del nuovo film di Guy Ritchie

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Il prossimo film di Guy Ritchie ha già una coppia di protagonisti: Natalie Portman e John Krasinski. Deadline riporta che la Portman e Krasinski saranno i protagonisti dell’ultimo film di Ritchie, che sarà prodotto per Apple Original Films da Skydance Media, Vinson Films e Project X Entertainment. Il film, intitolato Fountain Of Youth, sarà scritto da James Vanderbilt.

Secondo il noto sito americano, il film ruoterà attorno a “due fratelli allontanati che si uniscono in una rapina globale per trovare la mitologica Fonte della Giovinezza”. Il viaggio prevede che i fratelli usino le loro conoscenze storiche per seguire gli indizi “in un’avventura epica che cambierà le loro vite… e forse li porterà all’immortalità“.

Secondo quanto riferito, la sceneggiatura del film ha “spiazzato i dirigenti“, mentre Guy Ritchie e John Krasinski erano entrambi interessati al progetto dalla scorsa primavera. Poiché gli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA hanno messo le cose in sospeso, pare che il regista e l’attore si siano impegnati una volta terminati gli scioperi. Le riprese sono previste per il primo trimestre di quest’anno.

Cos’altro ha diretto Guy Ritchie?

Guy Ritchie ha avuto una lunga carriera cinematografica, dirigendo film come Snatch del 2000 ed entrambi i film di Sherlock Holmes con Robert Downey Jr. e il remake live-action di Aladdin della Disney. Il regista è attualmente impegnato nella regia del rifacimento live-action di Hercules della Disney.

L’Esorcista: L’Ingannatore, rinviato dopo l’uscita di David Gordon Green dal sequel

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La data di uscita di L’Esorcista: L’Ingannatore è stato posticipato e tolto dal calendario delle prossime uscite della Universal Pictures. La notizia arriva in concomitanza con l’abbandono del regista David Gordon Green, che aveva diretto L’esorcista – Il credente e che avrebbe dovuto dirigere la trilogia reboot come ha fatto per Halloween.

Ora si cerca un nuovo regista per il prossimo capitolo della Universal e della Blumhouse. L’uscita era inizialmente prevista per il 18 aprile 2025. David Gordon Green resterà comunque impegnato, visto che attualmente sta lavorando al film Nutcrackers con Ben Stiller e alla quarta stagione di The Righteous Gemstones.

Di cosa parlava The Exorcist: Believer?

Esattamente 50 anni fa, in autunno, veniva proiettato sugli schermi il film horror più terrificante della storia, sconvolgendo gli spettatori di tutto il mondo. Ora, venerdì 13 ottobre, si apre un nuovo capitolo. Da Blumhouse e diretto da David Gordon Green, il regista che ha rivoluzionato la saga di Halloween, ecco L’esorcista – Il credente. Dopo la tragica scomparsa di sua moglie incinta in un terremoto ad Haiti, avvenuta 12 anni fa, Victor Fielding (interpretato da Leslie Odom Jr., vincitore di un Tony e candidato all’Oscar per Quella Notte a Miami e Hamilton) ha cresciuto da solo la loro figlia Angela (Lidya Jewett, nota per Good Girls). Ma quando Angela e la sua amica Katherine (una nuova promessa, Olivia Marcum) spariscono nel bosco, per poi tornare tre giorni dopo senza ricordare cosa sia successo, si scatena una serie di eventi che costringeranno Victor a confrontarsi con il male nella sua forma più oscura e, nel terrore e nella disperazione, a cercare l’unica persona in vita che abbia mai assistito a qualcosa di simile: Chris MacNeil. Per la prima volta dai tempi del film del 1973, la vincitrice di un premio Oscar Ellen Burstyn riprende il suo iconico ruolo di Chris MacNeil, un’attrice che è stata per sempre segnata da ciò che è accaduto a sua figlia Regan cinque decenni prima.

L’esorcista – Il credente è il sequel diretto del film horror originale, tratto dal romanzo di William Peter Blatty. David Gordon Green ha diretto una sceneggiatura scritta insieme a Scott Teems, Danny McBride e Peter Sattler. Il film vede il ritorno del premio Oscar Ellen Burstyn, affiancata da Leslie Odom Jr., Ann Dowd, Raphael Sbarge e Jennifer Nettles, con le new entry Lidya Jewett e Olivia Marcum.

The Witcher: Laurence Fishburne nella quarta stagione della serie Netflix

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Il pluripremiato attore di Hollywood Laurence Fishburne (Matrix, John Wick, L’accademia del bene e del male) sarà nel cast della serie Netflix di successo The Witcher. Fishburne interpreterà Regis, uno dei personaggi preferiti dai fan nei libri e nei videogiochi.

Il personaggio di Regis, introdotto nel romanzo di Sapkowski Il battesimo del fuoco, è un barbiere-chirurgo conosciuto a livello globale con un passato misterioso, che si unisce a Geralt nel suo viaggio nel corso della quarta stagione.

Dice Fishburne: “Sono molto emozionato di unirmi al cast e non vedo l’ora di esplorare il meraviglioso mondo di The Witcher”.

Laurence Fishburne si unisce a Liam Hemsworth, Anya Chalotra, Freya Allan e Joey Batey nell’attesissima quarta stagione dello show acclamato internazionalmente e vincitore di numerosi premi, che tornerà in produzione questa primavera.

La trama della quarta stagione di The Witcher

Dopo gli sconvolgenti eventi che hanno cambiato il Continente con cui si è conclusa la terza stagione, i nuovi episodi seguono Geralt, Yennefer e Ciri, che devono attraversare il Continente devastato dalla guerra e dai suoi numerosi demoni, separati gli uni dagli altri. Se riusciranno ad accettare e guidare i gruppi di furfanti con cui si ritroveranno, avranno una possibilità di superare il battesimo di fuoco e di ritornare insieme.

Edge of Tomorrow 2: Warner Bros spera di realizzare un sequel con Tom Cruise

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La Warner Bros. spera di portare avanti Edge of Tomorrow 2, il sequel del film di successo del 2014 Edge of Tomorrow con Tom Cruise. Qualche giorno fa vi abbiamo svelato che Tom Cruise ha stretto un accordo con la Warner Bros. che prevede lo sviluppo, la produzione e la direzione di “film originali e franchise per le sale cinematografiche” a partire dal 2024.

Secondo The Hollywood Reporter, i capi della Warner Bros. Michael De Luca e Pam Abdy sperano che uno di questi progetti sia Edge of Tomorrow 2, un sequel del film in cui Tom Cruise ha recitato insieme a Emily Blunt.

De Luca e Abdy speravano anche di attirare nuovamente Cruise per un seguito del film Edge of Tomorrow del 2104, che lo studio aveva già in fase di sviluppo prima del loro insediamento“, si legge nell’articolo. “(Il film, ben recensito e costato 175 milioni di dollari, ha incassato solo 370,5 milioni di dollari, ma ha sviluppato una base di fan di culto dopo la sua uscita. McQuarrie ha dichiarato nel 2014 che Tom Cruise  aveva un’idea per un prequel; il regista Doug Liman ha detto che sarebbe stato migliore dell’originale)“.

Cosa è successo al previsto sequel di Edge of Tomorrow?

Doug Liman aveva inizialmente annunciato di aver firmato per dirigere un sequel di Edge of Tomorrow, scritto da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse, nel 2016.

All’epoca aveva dichiarato, tramite Collider: “Ho avuto delle idee radicali su come realizzare un sequel che mi interessasse, allo stesso modo in cui avevo delle idee su come realizzare un film indipendente e poi è arrivato Swingers ed è stato come ‘Aha, questo è il film perfetto per me per testare queste idee’. Avevo queste idee intellettuali su come si dovrebbe fare un sequel che sono diverse da come chiunque altro fa un sequel, e questa sceneggiatura e questa idea si adattano perfettamente a quell’idea. Quindi rivoluzionerà il modo in cui la gente fa i sequel. Ed è per questo che cerco di fare cose come Invisible che sono solo, la rivoluzione è in qualche modo incorporata nell’idea. È più un’eresia nel mondo del cinema per me proporre cose che sono in qualche modo inaudite“.

Da allora il progetto ha subito una serie di ritardi causati dagli impegni degli attori e dalla pandemia COVID-19; tuttavia, sia Tom Cruise che Emily Blunt hanno parlato del loro desiderio di tornare per un sequel se le stelle si dovessero allineare.

Father Stu: recensione del film con Mark Wahlberg

Father Stu: recensione del film con Mark Wahlberg

Il lutto è tema ricorrente in Father Stu, film d’esordio da regista per la sceneggiatrice Rosalind Ross. Una quotidianità fatta di alcol, violenza e sesso porta il pugile Stuart ‘Stu’ Long (Mark Wahlberg) sulla via della perdizione. Nei suoi pensieri oscuri echeggia il senso di colpa di essere vivo, dopo la morte prematura del fratellino; tragedia che porterà il padre (Mel Gibson) all’alcolismo e la madre (Jacki Weaver) a condurre la vita in modo cinico e disinteressato, evitando ogni forma di fiducia nel figlio che le rimane.

Il film, tratto da una storia vera, racconta della chiamata al sacerdozio di un ex pugile funestato da una situazione familiare complicata, che lo tormenta. Father Stu segue svolte narrative inaspettate e parla in maniera diretta allo spettatore, raccontando una storia di riscatto, di trasformazione interiore, di redenzione. La vicenda di Stuart incalza lo spettatore e lo tiene coinvolto emotivamente, facendolo soffrire al fianco dei personaggi, e allo stesso tempo facendogli condividere anche la fiducia nella speranza della salvezza finale.

Mark Wahlberg nei panni di Father Stu pugile redento

L’apprezzabile interpretazione di Mark Wahlberg mette bene in scena l’evoluzione del personaggio, la crescita e l’emancipazione da una condizione di dolore: Stuart è sorprendentemente dinamico e disposto al cambiamento e Wahlberg non ha difficoltà nel destreggiarsi tra la rappresentazione di una vita senza freni e una che gli permette di raggiungere un riscatto spirituale.

Focalizzandosi sul conforto della fede, Rosalind Ross racconta una morale sicuramente molto legata agli ideali tipici della cultura americana, tanto che è proprio la fede è salvifica e conduce il protagonista al ricongiungimento con la famiglia che in passato era la sua principale fonte di sofferenza e disagio.

Mel Gibson: sarcasmo e religione

Pregevole anche il personaggio di Bill (il padre di Stuart), interpretato da Mel Gibson, che riesce a mescolare nella sua interpretazione pessimismo e senso dell’umorismo, facendosi protagonista di dialoghi sarcastici che rimangono vividi nella mente dello spettatore.

Rosalind Ross ci consente di emozionarci insieme ai personaggi, creando un legame stretto tra questi e lo spettatore. Questa vicinanza emotiva ai protagonisti, insieme al ritmo concitato del film, rende impossibile allontanarsi emotivamente dalla storia e soprattutto dal percorso di redenzione di Stuart: lo spettatore immaginerà di camminare accanto a lui nel suo percorso salvifico.

Il linguaggio della regista è finalizzato sicuramente a questo obiettivo: la vicinanza ai corpi, la presenza incombente dei primi piani, sono scelte registiche che ci permettono (o costringono in alcuni casi) di empatizzare con i personaggi, con Stuart in particolare, soprattutto nei suoi momenti di disperazione, ricerca spirituale, preghiera.

Come accade alle abitudini di Stuat, anche il ritmo del film cambia tra la prima parte e la seconda: da concitato e confusionario, diventa più disteso nel momento della ricerca salvifica di sé stesso quando comincia ad avere cura del prossimo. Anche visivamente il film racconta il cambiamento del protagonista, con le colorazioni fredde e abbacinanti della prima parte che cedono il posto a colori caldi e luci soffuse e accoglienti, che suggeriscono calma e raccoglimento, proprio come dentro a una chiesa.

Eccesso di spiritualità?

Pur lasciandosi sedurre dal valore rieducativo della religione, fortunatamente il film non varca la soglia della propaganda. Tuttavia, la seconda parte della storia, proprio per la sua componente didattica e moraleggiante, potrebbe allontanare gli spettatori più razionali per eccesso di spiritualità, per una rappresentazione salvifica della religione che mette tutto in ordine, anche quegli insanabili legami familiari spezzati messi in scena nella prima parte del film.

Rosalind Ross, sceneggiatrice prima che regista, ha una padronanza notevole nella scrittura, nonostante qualche passaggio di dialogo esageratamente didascalico. La struttura della narrazione è semplice e efficace e la scrittura del personaggio di Stuart sicuramente è ben riuscita. Elemento di spicco è, come accennato, il padre di Stuart, che con il figlio dà vita ai migliori scambi del film, colmi di sarcasmo e punteggiati di ironia; così come i loro dialoghi, anche il loro rapporto è la relazione meglio rappresentata nel film. 

Con il debutto suo debutto alla regia, Rosalind Ross emerge con uno stile distintivo che enfatizza gli elementi drammatici e spirituali della storia. Father Stu offre una narrativa coinvolgente che spazia tra il dramma personale, la ricerca spirituale e la redenzione, enfatizzando, forse troppo, un modello di spiritualità lontano dal realismo.

Apple TV+ dà il via alla prima docuserie sulla Major League Soccer

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Apple TV+ e la Major League Soccer (MLS) hanno annunciato una prima docuserie ad accesso libero che esplora lo spettacolare e imprevedibile mondo del calcio in Nord America, prodotta in collaborazione con i pluripremiati registi della Box to Box Films (già produttori di “Make or Break”, “Formula 1: Drive to Survive”).

Il nuovo documentario in otto parti, attualmente in fase di produzione, offre al pubblico una visione nuova e inedita del campionato, mettendo in luce tutti i momenti più importanti della stagione 2024. Grazie a interviste mai realizzate prima a giocatori, allenatori e squadre, la serie accompagna gli spettatori attraverso le sfide più avvincenti e i momenti più adrenalinici alla scoperta delle personalità più affascinanti della stagione MLS 2024, dal precampionato fino alla finale della MLS Cup 2024.

La serie è prodotta per Apple da Box to Box Films in collaborazione con la Major League Soccer. I produttori esecutivi sono il premio Oscar e premio BAFTA James Gay-Rees (“Senna”, “Formula 1: Drive to Survive”, “Amy”), il vincitore dell’Emmy Paul Martin (“Make or Break”, “Formula 1: Drive to Survive”) e Warren Smith (“Make or Break”, “Full Swing: una stagione di golf”).

Nel 2023, Apple e la MLS hanno avviato una partnership decennale e hanno lanciato MLS Season Pass, il servizio di abbonamento innovativo disponibile sull’app Apple TV che consente ai tifosi di oltre 100 Paesi di guardare tutte le partite della MLS in un unico luogo, senza blackout, con contenuti esclusivi e una copertura più approfondita che mai. Questa nuova docuserie per Apple TV+, prodotta con gli storyteller sportivi di Box to Box Films, offrirà agli spettatori di tutto il mondo uno sguardo inedito sulla MLS, mettendo in luce l’energia senza pari del campionato nordamericano.

I Fantastici 5: la conferenza stampa della nuova fiction con Raoul Bova

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I Fantastici 5 è la nuova serie tv in 8 puntate da 50 minuti – che andrà in onda su Canale 5 da mercoledì 17 – che racconta l’attività sportiva, le difficoltà, le passioni e le relazioni di un gruppo di atleti paralimpici della Società Sportiva di Atletica Leggera Nova Lux, e del loro allenatore, Riccardo Bramanti, interpretato da Raoul Bova. Il resto del cast è formato da giovani attrici e attori che raccontano in conferenza stampa il lavoro e la preparazione dietro un ruolo così complesso.

I Fantastici 5 è nata da un’idea di Luca Bernabei (di Lux Vide) e Massimo Gramellini, e se che secondo Matilde Bernabei (produttrice della fiction) potrà avere una risonanza internazionale. “È la prima volta che viene raccontata una storia di questo genere, su degli atleti paralimpici. Può parlare a tutti soprattutto perché riguarda noi e le nostre fragilità”.

I Fantastici 5, conferenza stampa

Oltre a Raoul Bova era presente anche il cast principale del film: Chiara Bordi (Laura Mattei), Fiorenza D’Antonio (Marzia Giordano), Enea Barozzi (Elia Mariani) e Vittorio Magazzù (Christian Belli). Bova interpreta Riccardo, un allenatore dai modi poco convenzionali e un po’ buffi; si vince solo quando si è felici, ripete sempre ai suoi atleti. Questo spirito di condivisione lo riporta anche sul piccolo schermo facendolo vivere in Riccardo: “Ringrazio tutti per i complimenti ma devo condividerli con i miei compagni di viaggio perché ho capito che non c’è individualità in questo lavoro ma c’è una squadra”. L’attore ha continuato dicendo: “Ci sono stati diversi cambiamenti perché volevamo che tutto fosse perfetto senza cadere nel pietismo. Questa serie ribalta l’idea del classico storytelling dei film sportivi ma anzi: questi ragazzi sono dei campioni che paradossalmente con l’arrivo del nuovo allenatore iniziano a peggiorare”.

Chiara Bordi, attrice di Prisma (che ci sarà anche nella seconda stagione della serie Prime), ha raccontato la sua esperienza e la preparazione per questo ruolo così diverso dal precedente: “Il problema è che ci sono pochi attori con disabilità, non avendo punti di riferimento pensi di non poterlo fare. Laura è una ragazza tosta e determinata. La preparazione atletica non è stata semplice perché ho dovuto imparare prima a camminare con una protesi nuova e poi a correre. La serie parla di sport, passioni, figlie, padri, e sullo sfondo di atleti con una passione. Credo che se ci fosse stata questa serie dieci anni fa quando ho avuto l’incidente il mio percorso agli occhi del mondo sarebbe stato diverso”.

Una squadra fantastica

Chiara Bordi condivide con la stampa il forte senso di squadra e famiglia che si è creato sul set: “Abbiamo creato sul set una squadra, ci siamo supportati”. Fiorenza D’ Antonio fa eco alle parole dei suoi colleghi: “Tanta ricerca e scoperta, è stato bello, non vedo l’ora di rifarlo. Mi sento cresciuta e arricchita. Si sono creati legami un po’ con tutti sul set. Il mio personaggio la definisco una ragazza porcospino. Aveva già successo prima dell’incidente, si sente una star, anche se è molto tenera”. Barozzi, invece, ha parlato del suo personaggio, Elia: “È il più piccolo del gruppo e questa cosa un po’ lo fa soffrire, mi sono preparato tantissimo. Sul set ho trovato degli amici e una fidanzata, si è creata una famiglia”.

Romeo è Giulietta: trailer del nuovo film di Giovanni Veronesi

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Romeo è Giulietta: trailer del nuovo film di Giovanni Veronesi

Vision Distribution ha diffuso il trailer di Romeo è Giulietta, il nuovo film di Giovanni Veronesi con Sergio Castellitto, Pilar Fogliati, Geppi Cucciari, Maurizio Lombardi, Serena De Ferrari, Domenico Diele, Margherita Buy. Il film debutterà al cinema a San Valentino. 

Romeo è Giulietta è una produzione INDIANA PRODUCTION, CAPRI ENTERTAINMENT e VISION DISTRIBUTION in collaborazione con SKY Prodotto da FABRIZIO DONVITO, BENEDETTO HABIB, DANIEL CAMPOS PAVONCELLI e MARCO COHEN per Indiana Production e VIRGINIA VALSECCHI per Capri Entertainment Con il patrocinio del COMUNE DI SPOLETO e la collaborazione della FONDAZIONE FESTIVAL DEI DUE MONDI Con il supporto di UMBRIA FILM COMMISSION.

La trama di Romeo è Giulietta

Il grande regista teatrale Federico Landi Porrini (Sergio Castellitto) è alla ricerca dei suoi Romeo e Giulietta per l’opera che dovrebbe consacrare definitivamente il suo prestigio e concludere la sua carriera. Tra le candidate spicca Vittoria (Pilar Fogliati) che viene però esclusa a causa di un’ombra sul suo passato. Determinata a ottenere comunque un ruolo nello spettacolo e con la complicità della sua amica truccatrice (Geppy Cucciari), la giovane attrice decide di ritentare sotto falsa identità, per dimostrare tutto il suo talento. È così che si trasforma in Otto Novembre, si propone per il ruolo di Romeo e ottiene la parte. Non le sembra poi così complicato interpretare qualcun altro, sia sul palco che dietro le quinte, neanche quando il suo fidanzato (Domenico Diele) viene scelto per interpretare il ruolo di Mercuzio. Vestire però i panni di un uomo le consentirà di scoprire molte cose su sé stessa, ma soprattutto sulle persone che la circondano.

Kaiser Karl: prime foto di Daniel Brühl nella nuova serie Disney+

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Disney+ ha svelato la prima immagine di Daniel Brühl nei panni di Karl Lagerfeld in Kaiser Karl (titolo provvisorio), la nuova serie originale francese, in arrivo sulla piattaforma streaming nel 2024, che racconta l’ascesa di Lagerfeld nel mondo dell’alta moda parigina degli anni ’70.

L’anno è il 1972. Lagerfeld, a trentotto anni, è uno stilista poco conosciuto. Dopo aver incontrato ed essersi innamorato di Jacques de Bascher, si trova a competere con Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, a capo del più prestigioso brand di moda in circolazione. Inizia così la storia di Kaiser Karl (titolo provvisorio), un mix di romanticismo, ambizione e instancabile ricerca di affermazione.

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è stata creata e adattata per la televisione da Isaure Pisani-Ferry (Rapinatori: la serie, Vampiri), Jennifer Have (Unfaithful, The Red Band Society) e Raphaëlle Bacqué, autrice dell’omonima biografia, pubblicata da Albin Michel nel 2019 e tradotta in sei lingue. La serie originale è diretta da Jérôme Salle (Kompromat,, Totems) e Audrey Estrougo (Tout va Bien, Authentik).

Il team artistico riunisce i direttori della fotografia Mélodie Preel (la versione francese di In Treatment) e Mahdi Lepart (L’Absente, Grown Ups), la costumista Pascaline Chavanne, l’hair artist Sébastien Quinet (The French Dispatch) e la truccatrice Valerie Chapelle (Illusioni perdute), oltre ai compositori Sacha ed Evgueni Galperine (The Undoing, Oussekine).

Kaiser Karl (titolo provvisorio) è girato in Francia. I produttori esecutivi sono Gaumont e Jour Premier.

I Fantastici 5 con Raoul Bova in onda dal 17 gennaio

I Fantastici 5 con Raoul Bova in onda dal 17 gennaio

I Fantastici 5, serie tv in 8 puntate da 50 minuti prodotta da Lux Vide, andrà in onda da mercoledì 17 gennaio in prima serata su Canale 5.

La serie tv Fantastici 5 prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con RTI, per la regia di Alexis SweetLaszlo Barbo e con Raoul Bova, Gianluca Gobbi, Francesca Cavallin, Gaia Messerklinger, Chiara Bordi, Vittorio Magazzù, Fiorenza D’Antonio, Enea Barozzi, Rachele Luschi e Giulia Patrignani.

Fantastici 5: in streaming

Fantastici 5 in streaming sarà disponibile a partire dal 17 gennaio su Mediaset Infinity

Fantastici 5: trama della serie tv

Riccardo ha dedicato la sua vita alle sue più grandi passioni: l’atletica e l’allenamento, anche a costo di trascurare la moglie e le figlie, Anna (15) e Giorgia (17), con cui Riccardo fatica ad entrare in sintonia. Già, perché circa cinque anni prima il matrimonio di Riccardo non ha retto e, a seguito della separazione dei genitori, le due ragazze si sono trasferite in Germania con la madre.

Dopo la morte della madre, avvenuta circa sei mesi fa, Anna e Giorgia sono tornate a vivere con Riccardo, ma per lui è stato come accogliere in casa due sconosciute: le ha lasciate che erano bambine, ora sono due adolescenti pronte a diventare donne.

Oggi ritroviamo Riccardo intento a guidare un gruppo di giovanissimi atleti under 12 in un modesto campetto di provincia. Una semplice telefonata però, sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux di Ancona, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l’atletica paralimpica italiana. I quattro velocisti che Riccardo dovrà allenare, continuamente sotto i riflettori di stampa sportiva e non, si devono preparare agli Europei che si svolgeranno di lì a tre mesi.

Sono: Greta (22), amputata e con una protesi alla gamba sinistra; Christian (24), in sedia a rotelle; Elia (18) con difficoltà neuronali legate al movimento; Marzia (21), cieca. Insieme a loro c’è anche Laura (22), una ragazza amputata ad una gamba appena arrivata al centro ma di cui Riccardo intuisce subito le potenzialità.

Quattro superstar e una giovane promessa: per Riccardo non è un’occasione, è LA occasione che stava aspettando per rilanciarsi ad alti livelli.

Il rapporto con i ragazzi però tarda a sbocciare. Riccardo scopre di non godere della fiducia né di Sofia Calabresi (interpretata da Francesca Cavallin), presidente della società, che gli impone un ruolo più da “controllore” che da allenatore, né degli atleti, schivi ed individualisti, presi da problemi personali e medici, da vicende amorose e legali, alla continua ricerca della propria identità. Riccardo scopre presto come per quei ragazzi la parola “sport” faccia rima con “tutto”; decide quindi di allenarli prima di tutto per trasmettere la sua passione per lo sport, che non deve mai diventare ossessione.

Inizia così il viaggio di Riccardo, supportato da due figure: Freddie (45), l’amico di vecchia data e attuale medico della società, uomo dal cuore buono e dai modi buffi – oggi in carrozzina – che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio; e Alessandra (35), tutta coraggio e spavalderia, fisioterapista della Nova Lux amputata ad una gamba. Non ama i freni inibitori e trascinerà con sé anche Riccardo, facendogli riscoprire la bellezza di prendere la vita con più leggerezza.

Riuscirà Riccardo a rendere questo gruppo di singoli una squadra? Potrà un allenatore “di bambini”, trascinare quattro giovani atleti professionisti sul tetto d’Europa? Riuscirà a re-instillare in loro la felicità di praticare sport?

E lui? Recupererà il rapporto con le figlie, riscoprendo verità dimenticate e ritrovando la sua felicità?

I Fantastici 5: cast e personaggi

Riccardo (Raoul Bova)

 Per Riccardo, 45 anni, allenare i quattro velocisti più forti della NovaLux, società sportiva al vertice del panorama nazionale di atletica paralimpica, è l’occasione della vita. Negli ultimi vent’anni, Riccardo ha dedicato tutto sé stesso all’atletica e all’allenamento, trascurando la moglie Francesca e le figlie Giorgia e Anna. Cinque anni fa, il matrimonio non ha retto e la moglie si è trasferita insieme alle figlie Giorgia e Anna in Germania. Ma dopo cinque anni di separazione, Francesca perde la vita in un incidente stradale e Giorgia e Anna, ora di 17 e 15 anni, tornano a vivere con Riccardo, con tutti i problemi che ne conseguono: le aveva lasciate bambine, adesso sono due adolescenti pronte a diventare donne.

E con lui non vogliono avere niente a che fare. Riccardo è un allenatore dai modi poco convenzionali e un po’ buffi; si vince solo quando si è felici, ripete sempre ai suoi atleti, dei giovani velocisti under 12. Sì, perché è così che conosciamo Riccardo: in un modesto campetto di provincia, intento ad allenare un gruppo di entusiasti bambini. Ma una semplice telefonata sta per cambiare tutto e Riccardo, con al seguito le riluttanti figlie, è pronto a trasferirsi al Centro Sportivo della Nova Lux, prestigiosissima società sportiva, al vertice del panorama nazionale per quanto riguarda l’atletica paralimpica italiana. Qui dovrà subito scontrarsi con atleti individualisti e arroganti.

Ma gli basta poco per capire che – è vero – sono tutti campioni… ma sono anche infelici. E se c’è una cosa che Riccardo sa fare è riportare equilibrio e felicità nelle mente di un atleta. Se il cuore non è a posto, se l’anima non è leggera, il corpo non funziona. E questo non vale solo per gli atleti, vale per tutti. Anche per sé stesso e per le sue figlie, tutte da riconquistare.

Christian (Vittorio Magazzù)

Christian è da sempre un ragazzo dai modi gentili e dal carattere risoluto ma scanzonato. Una notte, in discoteca, nota una ragazza: Isabella. Ne rimane folgorato. Le strappa un sorriso e chissà, forse sarebbe riuscito a strapparle anche un appuntamento. Ma improvvisamente: una rapina. Quando le luci si riaccendono, Christian è a terra, in una pozza di sangue. E’ stato colpito alla schiena; presto le paure si fanno certezze, non potrà più camminare. Christian, però, non è il tipo che si arrende. Cinque anni dopo lo vediamo allenarsi in pista: velocista in carrozzina, Christian è il fiore all’occhiello della Nova Lux, un centro sportivo d’élite. Inoltre, quel tragico giorno è stato in grado di riservargli anche una romantica sorpresa.

Fa infatti coppia con Isabella, la cassiera conosciuta subito prima che la sua vita cambiasse per sempre. Lei è anche la sua agente e “tuttofare”: si occupa di fissare appuntamenti, trovare sponsor, ma anche far revisionare la carrozzina e farla modificare secondo le necessità. Ed è proprio quando la carrozzina comincerà a non funzionare come un tempo che arriveranno i problemi. Ma, come intuisce presto Riccardo, non si tratta di problemi puramente “tecnici”: Isabella nasconde un segreto, forse anche a Christian, che rischia di far male a molti.

Elia (Enea Barozzi)

Elia è cerebroleso dalla nascita: ha quindi difficoltà nei movimenti e nella coordinazione degli arti, e soffre di improvvisi “black-out” fisici, momenti improvvisi in cui nonostante Elia sia totalmente lucido il corpo si blocca e smette di rispondere agli impulsi motori del cervello. Sin da bambino avrebbe quindi avuto tutte le carte in regola per chiudersi “a riccio”, se non fosse che Letizia, sua madre, gli ha insegnato da sempre a non abbassare mai la testa davanti a niente. Grazie al suo aiuto e al suo sostegno, Elia è riuscito ad affrontare ogni sfida che la vita gli ha presentato e ad uscirne spesso vincitore. Tutti al centro dove si allena lo conoscono per il suo carattere sbruffone e spavaldo. Ma a chi ha talento ed è simpatico, si perdona sempre tutto, soprattutto se a queste qualità si aggiunge la più importante di tutte: la bellezza, di cui Elia non è per niente sprovvisto, e che attira l’attenzione delle figlie di Riccardo. Ma non saranno solo problemi sentimentali a tormentare il ragazzo proprio prima degli Europei: Riccardo scopre infatti che una persona molto vicina ad Elia non è veramente chi dice di essere.

Marzia (Fiorenza D’Antonio)

In generale Marzia è una tipa poco avvicinabile. Lo era già prima dell’incidente in cui ha perso la vista, quando, giovane tennista di talento, era allenata dal padre e aveva davanti a sé un promettente carriera; e anche adesso che dal tennis è passata alla corsa, il suo carattere all’apparenza scontroso e cinico non è cambiato. Tuttavia, ha preso questa svolta della sua carriera un po’ come la retrocessione nel campionato dei bambini: non solo si allena il minimo indispensabile, ma tratta chiunque la circondi con disprezzo e superiorità. Ma perché un caratteraccio del genere non viene allontanato dal centro sportivo della Nova Lux? Perché anche se si allena poco, è una star della corsa. Il centro ovviamente ne beneficia in visibilità e fondi e non fa niente per cercare di correggere i modi di Marzia. Anzi, la ragazza è quasi “intoccabile”, soprattutto per Riccardo, il nuovo allenatore della squadra di atletica. Ma Riccardo è convinto che dietro a una facciata così dura si nasconde invece una ragazza spaventata e ferita: riuscirà a scoprire cos’è successo veramente a Marzia?

Laura (Chiara Bordi)

A vent’anni, Laura pensa che non ci sia un’età più bella nella vita. Oltre a un bel sorriso e un fisico longilineo, quello che colpisce di Laura è il suo carattere solare, positivo, pieno di speranza. Ma una sera come tante altre, Laura sta tornando a casa a bordo del suo scooter. Passa un attimo, e un’auto la travolge. Laura quella sera perde una gamba, che le viene amputata. Si potrebbe pensare che sia la fine di tutto, ma la natura forte e determinata di Laura emerge. Un pomeriggio per caso vede in tv una gara di atletica paralimpica: Laura non ha mai corso, ma quel pomeriggio decide di diventare un’atleta come quelli che vede in tv.

Appena esce dall’ospedale comincia, letteralmente, a correre per raggiungere il suo nuovo sogno. I risultati sulla pista di atletica non si fanno attendere. E dopo poco più di un anno dall’incidente i suoi tempi le permettono di entrare nel più rinomato centro in Italia, la NovaLux. Peccato però che l’ambiente del centro è tutt’altro che accogliente. Ogni atleta pensa esclusivamente a sé e ai propri risultati, senza preoccuparsi di collaborare o stringere amicizia, ma anzi sperando ogni giorno che il proprio rivale perda.

Laura non si lascia scalfire da questa assurda logica ipercompetitiva e cerca in ogni modo di dimostrare quanto vale. La tenacia non le manca, ma gli ostacoli sulla sua strada saranno molti. Anche perché una questione che sembrava chiusa riemergerà dal suo passato…

Freddie (Gianluca Gobbi)

In un centro sportivo in cui la performance è tutto, trovare una persona che non sia ossessionata dalla competitività è una boccata d’aria fresca. Per fortuna c’è Freddie (45), il responsabile medico del Centro Sportivo Novalux, uno dei migliori in Italia, un uomo che ha appeso al chiodo gli scarpini d’atleta molti anni fa e con essi l’ansia di performare. Freddie – oggi in carrozzina – è un uomo dal cuore buono che ama il suo lavoro, stare con i ragazzi e prendersi cura di loro facendoli correre al meglio.

E se Riccardo, il nuovo allenatore di atletica, ha accettato l’incarico di allenatore in un ambiente così difficile, un po’ è anche perché sapeva di poter contare sul suo amico di lunga data Freddie. I due sono stati compagni di classe, atleti, amici in tante bravate. Ed è stato proprio Freddie a proporre il nome di Riccardo come nuovo allenatore del Centro. Sa che Riccardo è l’unico che può rivolgere agli atleti uno sguardo umano e sincero che altrimenti non riceverebbero da nessun altro in un mondo così ostile. Un mondo, questo, che sarà capace di mettere a dura prova anche un uomo buono e sincero come Freddie.

Alessandra (Gaia Messerklinger)

Alessandra (35) è la fisioterapista della NovaLux, centro sportivo tra i più rinomati in Italia. Un grave incidente anni fa le ha fatto perdere una gamba: ma ci vuole altro a scalfire il carattere solare e frizzante di Alessandra. Lei è una che ama la vita, che cerca di prendere ogni situazione con sorriso e leggerezza, e ama anche gli uomini, dei quali sembra non disdegnare affatto il continuo interesse.

Quando nella sua vita fa ingresso Riccardo, il nuovo allenatore ingaggiato temporaneamente dalla NovaLux, scatta subito una chiara sintonia tra loro: il carattere esuberante e spontaneo di Alessandra colpisce subito il nuovo arrivato, che si trova piacevolmente spiazzato. Sarà il tempo a dire se tra i due potrà nascere qualcosa di più duraturo… anche se il passato di Alessandra potrebbe riservare qualche sorpresa.

Sofia Calabresi (Francesca Cavallin)

Donna austera e severa, sergente all’apparenza di ferro, Sofia Calabresi è la presidente della NovaLux, società sportiva al vertice del panorama di atletica paralimpica italiana. Con lei si riga dritto e c’è davvero poco da scherzare. Porta avanti gli affari della società con abilità e convinzione e non si sottrae a scelte difficili pur di salvare la reputazione e i bilanci della NovaLux. Sceglie così Riccardo Bramanti, allenatore inesperto nel panorama paralimpico: ma la Calabresi sa che in questo momento è la scelta migliore, quella che creerà meno scossoni agli atleti a pochi mesi dagli Europei. E dopo chissà: le cose cambiano in fretta nel mondo dell’atletica, ripete sempre. La Calabresi non ha mai esitato a mettere al primo posto il bene della NovaLux: anche sopra se stessa e le sue convinzioni, se necessario. Ma Riccardo porta con sé un carattere genuino e affabile che rischia di essere contagioso. E forse per la Calabresi è venuto il momento di mettere se stessa al primo posto, abbassando le proprie difese e facendo spazio ai sentimenti.

Margot Robbie ha deludenti aggiornamenti sul prequel di Ocean’s Eleven

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Il film prequel di Ocean’s Eleven è ancora nel limbo della pre-produzione, stando a quello che ha dichiarato la produttrice Margot Robbie. Nel maggio 2022, Robbie e Ryan Gosling sono stati scelti per un film prequel di Ocean’s 11 ambientato a Monte Carlo nel 1962, e da quel primo annuncio non ci sono ulteriori dettagli. Ora, dopo i loro ruoli da protagonista nel film Barbie, la loro riunione è ancora più attesa. Tuttavia, non è chiaro quando il prequel di Ocean’s Eleven, a lunga gestazione, che sarà diretto dal regista di Bombshell Jay Roach e sceneggiato dall’autrice di A Family Affair Carrie Solomon, entrerà effettivamente in produzione.

In un recente profilo di Deadline, Robbie ha fornito un aggiornamento deludente sullo stato di produzione del prequel di Ocean’s Eleven. La star di Barbie ha dichiarato che il progetto è ancora in fase di sviluppo e non pensa che sarà il prossimo film che realizzerà. Robbie ha continuato parlando dei prossimi impegni della sua società di produzione, la LuckyChap.

“(Il film procede) Bene, è ancora in fase di sviluppo. Si è sparsa la voce al riguardo; non abbiamo reso noto nessun dettaglio perché è troppo presto, a dire il vero. Non so se finirà per essere la prossima cosa che farò. Non credo. È un progetto piuttosto grande da mettere insieme e ci sono alcune cose logistiche che dobbiamo programmare.

Per quello che riguarda i prossimi lavori della compagnia, abbiamo un film con Olivia Wilde [Naughty], che si sta muovendo abbastanza rapidamente, quindi potrebbe essere la prossima cosa che gireremo. Lì però produco soltanto, non recito. Anche un paio di cose in TV dovrebbero partire quest’anno. E per me come attrice, adoro recitare in cose di cui non sono un produttrice, quindi sto valutando un paio di cose ma non c’è ancora nulla di concreto.”

L’attrice e produttrice è protagonista della stagione dei premi con Barbie di Greta Gerwig.

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