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Girl With the Dragon Tattoo: scelto lo showrunner della serie per Amazon MGM Studios

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Dopo oltre tre anni da quando è stato annunciato inizialmente, l’adattamento televisivo di Girl With the Dragon Tattoo è finalmente entrato ufficialmente nella fase di sviluppo presso Amazon MGM Studios. Come apprendiamo da Variety Veena Sud (The Killing) è stata ingaggiata per il ruolo di showrunner.

Secondo quanto riferito, il riavvio televisivo del franchise, basato sugli omonimi romanzi thriller psicologici più venduti di Stieg Larsson , era in lavorazione nel 2020, sebbene nessuno showrunner fosse incaricato di dirigere il progetto. Un romanzo meglio conosciuto come la “Trilogia Millennium”, Larsson ha pubblicato il primo capitolo nel 2005 e da allora ha generato due sequel, come The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest.

I diversi adattamenti de Girl With the Dragon Tattoo

Larsson, morto nel 2004, è diventato uno degli autori più venduti dopo che i suoi libri sono stati tradotti in inglese, ispirando una serie di adattamenti cinematografici e televisivi con protagonista Lisbeth Salander, il personaggio leaser di Girl With the Dragon Tattoo

Nel 2009 è uscito il film svedese-danese Girl With the Dragon Tattoo, con Noomi Rapace e Michael Nyqvist (Mission: Impossible – Ghost Protocol). Sono seguiti due sequel, entrambi pubblicati nello stesso anno, tra cui The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest. La serie del 2010, intitolata Millennium, con Rapace e Nyqvist, è stata la versione ampliata della trilogia cinematografica del 2009.

Nel 2011 è stata la volta del remake inglese della versione originale Girl With the Dragon Tattoo, diretto da David Fincher che è diventato un successo di critica e commerciale, incontrando così bene il pubblico da riuscire a ottenere numerosi riconoscimenti. E’ stato da interpretato Rooney Mara e Daniel Craig. Sfortunatamente, il film del 2018 diretto da Fede Álvarez, Millennium – Quello che non uccide, non è riuscito a essere all’altezza del primo film ed è stato addirittura considerato il peggior film della serie. La trama del prossimo riavvio televisivo rimane nascosta, ma Variety ha riferito che sarà una storia a sé stante su Lisbeth Salander .

I film e le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

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I film e le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

Tante novità in arrivo a Novembre su Disney+. Il 1° novembre, Disney+ introduce il suo piano di abbonamento con pubblicità, insieme a due opzioni senza inserzioni pubblicitarie, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere il piano più adatto alle loro esigenze. I clienti potranno scegliere tra Standard con pubblicità a 5,99 € al mese, Standard a 8,99 € al mese o 89,90 € all’anno e Premium a 11,99 € al mese o 119,90 € all’anno*.

I film in uscita a Novembre su Disney+

Quiz Lady, dal 03 novembre

In Quiz Lady, Anne (Awkwafina), una giovane donna brillante ma ossessionata dai giochi d’azzardo, e Jenny (Sandra Oh), la sua lontana e stravagante sorella, devono collaborare per aiutare a coprire i debiti di gioco della madre. Quando l’amato cane di Anne viene rapito, le due donne partono per un viaggio spericolato attraverso il paese per trovare i soldi nell’unico modo che conoscono: trasformare Anne in una vera e propria campionessa di gameshow.

Scivolando sulla Neve, dal 17 novembre

Eddie Garrick (Chris ‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua infanzia.. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni, Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di Natale, dove incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale, pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez, lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer, Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon, Kevin Connolly e Zulay Henao.

Le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

NUOVO SANTA CLAUSE CERCASI, dall’08 novembre

Scott Calvin, dopo 28 anni, torna a vestire i panni di Babbo Natale, alla guida del Polo Nord e del Natale. Con la sua famiglia al suo fianco, composta da Carol, Sandra e Cal, e i suoi elfi alle redini, Scott Calvin affronta un mondo in continua evoluzione con l’obiettivo di mantenere vivo lo spirito del Natale per una nuova generazione.

A Murder at the End of the World, i primi due episodi a partire dal 14 novembre

A Murder at the End of the World serie tv 2023

A Murder at the End of the World è una serie mystery con al centro della scena un nuovo tipo di detective: un’investigatrice alle prime armi della generazione Z nonché hacker esperta di tecnologia di nome Darby Hart (Emma Corrin). Darby e altri otto ospiti sono stati invitati da un miliardario solitario (Clive Owen) a partecipare a un ritiro in una località remota e affascinante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato morto, Darby deve usare tutte le sue capacità per dimostrare che si tratta di un omicidio, contro una marea di interessi contrastanti e prima che l’assassino faccia una nuova vittima.

Rapina e fuga, il 29 novembre con tutti gli episodi

Joe Petrus sta vivendo il sogno americano: fidanzato di Jules, padre di Frankie e Bud, ha avviato un’attività in proprio in una sonnolenta cittadina di periferia. Ma all’insaputa della sua famiglia, Joe ha un segreto. Tre anni fa, è stato reclutato dalla famigerata criminale britannica Dianne Harewood per unirsi alla sua banda e prendere parte a un crimine ad alto rischio che prometteva di rendere Joe ricco e di fornirgli una vita nuova di zecca. E ora il pericoloso passato di Joe sta tornando a galla. Quando un assassino inizia a prendere di mira la banda dietro al crimine, Joe capisce che l’unico modo per tenere al sicuro la sua famiglia è tornare a Londra, entrare in contatto con la sua vecchia banda e rintracciare Dianne

BRAWN: UNA STORIA IMPOSSIBILE DI FORMULA 1©, docuserie dal 15 novembre

Keanu Reeves racconta una delle più grandi saghe nella storia della Formula 1. In questa avvincente docuserie in quattro parti tutto viene svelato attraverso gli approfondimenti di Ross Brawn e di icone delle corse come Jenson Button e Rubens Barrichello. A partire dalla formazione della Brawn GP, si assiste allo straordinario viaggio attraverso manovre strategiche e sfide finanziarie in un’epoca straordinariamente competitiva negli annali di questo sport.

American Horror Story: Delicate, dal 29 Novembre

American Horror Story: Delicate

In American Horror Story: Delicate, dopo molteplici tentativi falliti di fecondazione assistita, l’attrice Anna Victoria Alcott non desidera altro che mettere su famiglia. Mentre cresce il clamore intorno al suo recente film, teme che qualcosa possa prendere di mira lei e la sua ricerca della maternità. AHS: Delicate è il 12° capitolo della pluripremiata serie antologica creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk.

Gli altri titolo in arrivo

  • SOLAR OPPOSITES – S4 In streaming dal 1° novembre
  • RESERVATION DOGS – S3 In streaming dal 29 novembre
  • DRIVE WITH SWISS BEATZ – S1 La prima stagione complete in streaming dal 16 novembre
  • PAPÀ SU MISURA La seconda stagione completa In streaming dall’8 novembre
  • VIGILANTE S1 – in streaming dall’8 novembre

The Gilded Age: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY

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The Gilded Age: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY

Arriva oggi il trailer ufficiale in italiano di The Gilded Age, la seconda stagione della serie HBO e Sky Exclusive nasce dalla penna di uno dei più celebrati maestri del dramma in costume, sir Julian Fellowes (Downton Abbey, Belgravia). La serie andrà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 30 ottobre.

L’aristocrazia con i suoi sfarzosi balli, i meravigliosi palazzi decorati con gusto e una rigida etichetta e la nuova borghesia con le sue innovazioni, con invenzioni pronte a rivoluzionare il mondo e la voglia di infrangere le vecchie regole: sono queste le due fazioni che continuano a confrontarsi, scontrarsi e scoprirsi nel nuovo capitolo di The Gilded Age.

Affermarsi in società è un vero e proprio lavoro per la nuova borghesia di New York, che cerca faticosamente di farsi notare ritagliandosi un posto nei migliori teatri e ristoranti, guadagnando inviti ai balli più esclusivi. Bertha Russell (Carrie Coon), stella nascente della classe emergente, non ha sicuramente intenzione di accettare rifiuti e nella nuova stagione continua la sua lotta contro l’antiquata aristocrazia, rappresentata da Agnes van Rhijn (Christine Baranski), che cerca invece di mantenere la propria esclusiva supremazia. Ma il progresso, la modernità, lo stile di vita innovativo e libero che ormai regnano sovrani a New York minano dalle fondamenta quel vecchio status quo che sembra ormai dover cedere il passo ad una società più dinamica.

Il cast della seconda stagione di The Gilded Age

La serie vanta un cast stellare che include Christine Baranski (The Good Wife, Mamma Mia), Cynthia Nixon (Sex & the City, And Just Like That…), Carrie Coon (The Leftovers – Svaniti nel nulla, Fargo), Nathan Lane (The Blacklist, Modern Family), Morgan Spector (Il complotto contro l’America) e Louisa Jacobson (Gone Hollywood).

The Gilded Age è scritta e prodotta da Julian Fellowes, affiancato nella produzione da Gareth Neame, David Crockett e Bob Greenblatt. Producono e dirigono Michael Engler e Salli Richardson-Whitfield. La serie è una co-produzione HBO e Universal Television.

La trama della seconda stagione di The Gilded Age

L’Età dell’Oro americana fu un periodo di immensi cambiamenti economici, di grande conflitto tra vecchie modalità e nuovi sistemi, e di enormi fortune guadagnate e perse. La seconda stagione di The Gilded Age inizia la mattina di Pasqua del 1883, con la notizia che l’offerta di Bertha Russell per un palco all’Academy of Music è stata respinta. Durante gli otto episodi della stagione, osserviamo come Bertha sfidi Mrs. Astor e il vecchio sistema e lavori non solo per guadagnare una posizione sicura nella società, ma per assumere potenzialmente un ruolo di primo piano in essa. George Russell affronta la sua battaglia con un sindacato in crescita nella sua acciaieria a Pittsburgh. A casa Brook, Marian continua il viaggio per trovare la sua strada nel mondo insegnando segretamente in una scuola femminile, mentre con sorpresa di tutti Ada inizia un nuovo corteggiamento. Naturalmente, Agnes non approva per nulla. A Brooklyn, la famiglia Scott inizia a guarire da una scioccante scoperta e Peggy attinge al suo spirito attivista grazie al suo lavoro con T. Thomas Fortune al NY Globe.

The Gilded Age 2 quando esce e dove vederla in streaming

The Gilded Age 2 dal 30 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Loki Stagione 2 episodio 4: Easter Egg e riferimenti

Loki Stagione 2 episodio 4: Easter Egg e riferimenti

Loki stagione 2, episodio 4 presenta una ricca raccolta di divertenti riferimenti al MCU. Mentre il Dio dell’Inganno (Tom Hiddleston) e i suoi alleati alla TVA lavorano per impedire che l’intera istituzione imploda, ci sono diversi punti di connessione con altri capitoli del MCU così come alcuni riferimenti chiave ai fumetti Marvel originali. Allo stesso modo, potrebbero esserci anche anticipazioni per il resto della serie e per il futuro del nuovo grande cattivo del MCU, Kang il Conquistatore (Jonathan Majors).

Come visto nei precedenti episodi di Loki Stagione 2, il Dio dell’Inganno e i suoi alleati stanno cercando di stabilizzare il telaio temporale della TVA, che rischia di sovraccaricarsi e distruggerli tutti. Questo grazie a Sylvie (Sophia Di Martino) ha ucciso Colui che Rimane (Jonathan Majors) nel finale della prima stagione di Loki. Ricordiamo che è stato lui il fondatore della TVA e creatore della Cronologia sacra. Anche se le cose vanno terribilmente storte entro la fine di Loki stagione 2, episodio 4, nel corso dell’episodio ci sono diversi Easter Eggs e riferimenti entusiasmanti.

“Protocollo 42” (Un numero Marvel importante)

Osservando la sua storia segreta, Ravonna Renslayer (Gugu Mbatha-Raw) scopre che una volta ha combattuto al fianco di Colui che Rimane durante la prima Guerra Multiversale. Vediamo poi che Colui che Rimane ha poi incaricato Miss Minutes di attuare il “Protocollo 42”. Questa direttiva comporta il fatto che tutti i nuovi agenti della TVA vengono sottoposti a una cancellazione della memoria, inclusa la stessa Renslayer. Questo spiega perché nessuno degli agenti della TVA ricordava le proprie vite passate sulla Sacra Linea Temporale, ed è stato suggerito che le loro menti siano state poi regolarmente resettate per impedire loro di mettere in discussione il loro scopo. Detto questo, 42 è un numero importante nell’Universo Marvel, che si collega sia allo Spider-Man di Miles Morales che a Mister Fantastic.

42 era il numero identificativo del ragno che morse Miles Morales nei fumetti originali, ma era anche la designazione della Terra da cui proveniva il ragno, la realtà multiversale in cui Miles Morales divenne invece il Prowler, come visto in Spider-Man: Across the Spider-Verse. Allo stesso modo, “Prison 42” è il nome della prigione della Zona Negativa creata da Mister Fantastic con l’aiuto di Hank Pym e Tony Stark nei fumetti. Il numero 42 è anche un potenziale riferimento alla Guida galattica per gli autostoppisti poiché il numero era la “Risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e ogni cosa”.

La storia segreta di Ravonna rispecchia i fumetti: una volta era come la Renslayer originale

(Center): Gugu Mbatha-Raw as Ravonna Renslayer in Marvel Studios’ LOKI, Season 2, exclusively on Disney+. Photo by Gareth Gatrell. © 2023 MARVEL.

Apprendendo che era un comandante di eserciti durante la prima Guerra Multiversale e un’alleata chiave di Colui che Rimane, scopriamo che la storia segreta di Ravonna Renslayer nel MCU rispecchia la sua storia nei fumetti e quanto fosse critica per Kang il Conquistatore. Sulla carta, Ravonna ha dato a Kang una nuova motivazione per le sue conquiste e i due hanno condiviso una tumultuosa storia d’amore attraverso il tempo e lo spazio. Sebbene Victor Timely l’abbia rifiutata, sarà interessante vedere se Ravonna potrebbe instaurare una relazione con una diversa variante di Kang, in futuro.

Il paradosso del nome e del tempo di Ouroboros – “Come un serpente che si morde la coda”

Ke Huy Quan interpreta OuroborosMentre O.B. (Ke Huy Quan) afferma in Loki stagione 2, episodio 4 di aver imparato tutto ciò che sa da Victor Timely, Timely rivela di aver imparato tutto dalla guida TVA che ha scritto O.B. successivamente, creando un enorme paradosso temporale in cui entrambi impararono l’uno dall’altro senza alcun punto di origine noto. In quanto tale, O.B. dice che è come un serpente che si morde la coda, il classico simbolo noto come Ouroboros (suo omonimo). Ciò evidenzia ulteriormente il grande significato del personaggio O.B. nel futuro della seconda stagione di Loki.

Dispositivo temporale di Victor Timely: Victor ha creato il nucleo del motore di Kang?

Abbiamo visto Victor Timely in possesso di un congegno che è necessario a O.B. e Casey per ultimare il loro moltiplicatore di rendimento, un prototipo che Victor definisce il “culmine del suo lavoro”. L’oggetto sembra abbastanza famigliare, e somiglia tantissimo al Multiversal Engine Core visto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, strumento che veniva utilizzato per alimentare la Sfera temporale di Kang. Forse il congegno ha molteplici usi data la sua capacità di sfruttare e potenziare la tecnologia temporale, e questo mette Victor Timely in una luce molto diversa, decisamente più intimidatoria di ciò che può sembrare.

Loki fa riferimento al primo film di Thor, quando il fratello fu bandito da Asgard

Durante l’intenso dibattito tra Loki e Sylive sui meriti della TVA, Loki fa riferimento agli eventi di Thor del 2011 e all’esilio di suo fratello da Asgard sulla Terra. Il Dio dell’Inganno racconta che il cambiamento di suo fratello, durante l’esilio, il suo essere diventato più compassionevole, è stato considerato da parte sua come una debolezza. Tuttavia, da allora ha imparato che la compassione e il risparmiare la vita di un nemico non sono una debolezza, qualcosa di cui cerca di convincere Sylvie alla luce del fatto che lei stessa ha risparmiato la vita a Victor Timely.

“Raderò al suolo completamente questo posto” – Loki ha fatto tanta strada

Durante gli eventi di Loki stagione 2, episodio 4, Sylvie chiede a Loki se non sarebbe più semplice radere al suolo l’intera TVA e ricominciare da capo. Questo è probabilmente un riferimento alla prima stagione di Loki, quando Loki stesso viene messo per la prima volta sotto la custodia della TVA e promette di fare lo stesso, visto che il suo arco narrativo era all’inizio. In quanto tale, è davvero straordinario guardare e vedere fino a che punto è arrivato il Dio dell’Inganno, soprattutto ora che sta cercando di salvare la TVA per il bene dell’intero multiverso.

La frase di Sylvie, “Qualcuno di peggiore” anticipa Kang il Conquistatore: la seconda stagione di Loki potrebbe mostrare il Primo Kang

LOKI, Season 2 Sophia Di Martino
Sophia Di Martino nei panni di Sylvie in Loki Stagione 2. Photo by Gareth Gatrell. © 2023 MARVEL.

Sylvie teme anche in questo nuovo episodio della seconda stagione di Loki che risparmiare Victor Timely e la TVA significhi che lei e Loki dovranno semplicemente sperare che lui non diventi “Colui che rimane o qualcuno di peggiore“. Quel qualcuno peggiore è probabilmente una nuova variante di Kang il Conquistatore, come le tante viste in Ant-Man and the Wasp: Quantumania con il Consiglio di Kang. Forse Timely potrebbe anche diventare il primo Kang in vista di Avengers: The Kang Dynasty che uscirà nel 2026.

La citazione di Miss Minute a Jurassic Park – “Accesso negato!”

Lavorando con Ravonna per forgiare il proprio percorso senza Timely, Miss Minutes blocca diverse reti all’interno della TVA prima che O.B. decida di riavviare l’intero sistema per costringerla a uscirne. Tuttavia, inizialmente sugli schermi e sui TemPad della TVA appare uno schermo di blocco e un messaggio in cui Miss Minutes agita il dito e dice: “Ah ah! Accesso negato!”. Si tratta di una chiarissima citazione al Dennis Nedry di Wayne Knight in Jurassic Park quando bloccava allo stesso modo l’accesso ai sistemi del parco: “Ah ah ah! Non hai detto la parola magica!”.

Loki Stagione 2: spiegazione del finale del quarto episodio

Loki Stagione 2: spiegazione del finale del quarto episodio

Loki Stagione 2 Episodio 4 termina con un enorme cliffhanger con enormi ramificazioni per il futuro dello show e per l’MCU in generale. Inizialmente, il personaggio interpretato da Tom Hiddleston e i suoi alleati avevano un piano per riparare il telaio temporale della TVA prima che si sovraccaricasse. Tuttavia, un importante colpo di scena ha reso le cose molto più complicate del previsto.

Come visto nei precedenti episodi di Loki Stagione 2, il multiverso si è espanso rapidamente da quando Sylvie (Sophia Di Martino) ha ucciso Colui che Rimane (Jonathan Majors) nel finale della prima stagione di Loki. Ricordiamo che è stato lui il fondatore della TVA e creatore della Cronologia sacra. Di conseguenza, l’afflusso di nuove linee temporali ramificate ha messo in pericolo la stessa TVA, costringendo Loki, Sylvie, l’agente Mobius (Owen Wilson), Hunter B-15 (Wunmi Mosaku) e altri a cercare Victor Timely, una variante di Colui che Rimane che può aiutarli a stabilizzare il Telaio Temporale della TVA. Tuttavia, le cose sono andate terribilmente storte dopo il finale esplosivo (letteralmente) di Loki Stagione 2 Episodio 4.

Spiegazione di come è esplosa la sequenza temporale dell’MCU

Sebbene ci fosse un piano per espandere gli anelli del Telaio Temporale affinché fosse in grado di gestire l’afflusso di nuove realtà ramificate utilizzando un “moltiplicatore di portata”, l’intera sequenza temporale del MCU esplode in modo scioccante dopo che il Telaio Temporale si sovraccarica e prima che possa essere sistemato. Apparentemente, non c’era abbastanza tempo per stabilizzare il Telaio nonostante il tentativo di Victor Timely di ripararlo, poiché la radiazione temporale era diventata troppo forte, e questo ha causato una brutta fine per Victor prima ancora che potesse attraversare la passerella. Intanto, tutto ciò che Loki e i suoi alleati hanno potuto fare è stato stare a guardare.

Secondo il produttore di Loki Kevin Wright (tramite TechRader), quello che è successo quando è esploso il Telaio Temporale ha avuto un enorme impatto, impostanto quella che sarà la missione di Loki e dei suoi alleati per gli ultimi due episodi: “Beh… la realtà è scomparsa. Loki… deve riportare indietro la realtà in qualche modo, quindi penso che il tempo dirà se e come riuscirà a farlo.”

Loki e tutti gli altri sono morti?

Ora che l’intera linea temporale è esplosa con enormi fughe di energia temporale e radiazioni, c’è la grande preoccupazione che l’intera TVA sia stata completamente distrutta, insieme a tutti coloro che si trovavano al suo interno. Questo era proprio ciò che Loki e i suoi alleati stavano cercando di impedire, e ora è successo. Pertanto, sembra certamente che l’intero cast di personaggi della seconda stagione di Loki abbia trovato la propria fine nel MCU. Curiosamente, Kevin Wright ha anticipato a TechRadar che “tutti” saranno visti negli episodi 5 e 6 di Loki, rispondendo alla teoria secondo cui l’esplosione potrebbe aver agito allo stesso modo della potatura: “Ne abbiamo discusso e l’abbiamo descritta come se un’esplosione nucleare incontrasse una lenta eruzione vulcanica. Ma l’energia temporale è basata sulla stessa tecnologia utilizzata nei bastoncini utilizzati dalla TVA per potare, quindi non si può mai sapere dove sono finiti tutti.”

Vale anche la pena notare che Ravonna Renslayer uccide il generale Dox e i suoi Minutemen prima che l’intera sequenza temporale esploda. Dopo aver rifiutato di unirsi a lei nella sua nuova missione per gestire lei stessa la TVA insieme a Miss Minutes, Ravonna schiaccia il Generale Dox e i suoi soldati usando la macchina generatrice di cubi della TVA. L’unico sopravvissuto fu Hunter X-5/Brad Wolfe che accetta di unirsi a Renslayer, dal momento che lei gli ha promesso la vita che aveva una volta sulla Timeline come attore.

È possibile correggere la sequenza temporale?

È più che probabile che la linea temporale del MCU venga in qualche modo ripristinata nell’episodio a venire. Tuttavia, il mezzo esatto per riparare la linea temporale del MCU è attualmente sconosciuto dato il finale così ambiguo e sorprendente dell’episodio. Il vero shock del cliffhanger di Loki Stagione 2 Episodio 4 è il fatto che mostra quanto la serie sia imprevedibile, a questo punto, visto che tutto e tutti alla TVA sembrano non esistere più (per non parlare dell’intero multiverso stesso). I commenti di Kevin Wright sembrano indicare che sarà Loki a dover aggiustare la realtà.

Cosa accadrà nella seconda stagione di Loki dopo che la timeline è esplosa?

La migliore previsione è che ci sarà ancora un modo per ripristinare la linea temporale e il Telaio Temporale attraverso una sorta di nuovo loop temporale o paradosso. Dopotutto, ci sono ancora altri due episodi della seconda stagione che devono ancora svelare i propri segreti. Ne consegue che ci sarà una nuova via da seguire per Loki per riportare le cose sulla buona strada. In ogni caso, Loki Stagione 2 segue sicuramente la classica tendenza dei Marvel Studios con i suoi show su Disney+, il quarto episodio è quasi sempre uno dei capitoli migliori e più sorprendenti in assoluto.

Tutto quello che rivelano i trailer della Seconda Stagione

Vale la pena notare che ci sono molte inquadrature diverse dai trailer della seconda stagione di Loki che devono ancora essere viste, come B-15 che sembra essere un medico, Casey che percorre uno stretto corridoio e Loki in una tuta TVA (presumibilmente un futuro tentativo di stabilizzare il Telaio Temporale). Allo stesso modo, c’è anche un’inquadratura di Loki fuori da un concessionario di moto d’acqua, il che suggerisce che la spiaggia di cui ha parlato Mobius verrà rivelata negli episodi a venire. Dopo tanto parlare della realtà di Mobius e del perché deve ancora visitarla, forse l’implosione del multiverso riporterà tutti alle loro realtà del ramo originale.

Kang tornerà nella seconda stagione di Loki?

Uno degli elementi più sorprendenti oltre alla distruzione totale della TVA è stata la scomparsa improvvisa e altrettanto scioccante di Victor Timely. In quanto tale, mette in discussione il tipo di futuro che questa variante di Kang avrà nel resto della seconda stagione di Loki (se ne avrà uno). Considerando alcuni dei misteri che esistono ancora come il paradosso temporale di Victor con O.B. e da dove proviene la loro conoscenza condivisa del tempo e del multiverso, è ovvio che Timely farà di nuovo la sua comparsa prima che il MCU probabilmente si orienti verso qualche altra variante di Kang.

Victor Timely è davvero morto?

Si può immaginare che questa non sia l’ultima volta che vedremo Victor Timely, nonostante il fatto che abbiamo assistito alla sua morte feroce e istantanea a causa delle radiazioni temporali. Supponendo che Loki, Sylvie e i loro compagni alleati sopravvivano in qualche modo (cosa che probabilmente faranno), ne consegue che anche Timely verrà resuscitato. Tuttavia, ci si deve chiedere in che modo tali radiazioni potrebbero aver influenzato il futuro di Timely nel MCU. Forse Timely tornerà alterato, forse nei panni di una nuova variante di Colui che Rimane.

I limoni d’inverno: recensione del film di Caterina Carone – #RoFF18

Come si insegna all’altro a essere felice? Ma soprattutto, come lo si può fare con uno sconosciuto? Il segreto è l’amore, ma non quello a sfondo sentimentale, bensì quello che si prova per il genere umano, e che cammina di pari passo con l’empatia. Con il sapersi capire e il volersi dedicare al prossimo. Quell’amore capace di innestare legami indissolubili, che alcun tempo, spazio e luogo sono in grado distruggere. Come quello di Pietro ed Eleonora in I limoni d’inverno, secondo lungometraggio di Caterina Carone, presentato nella sezione Grand Public alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Al centro della storia un’amicizia nata sotto il sole splendente di una Roma nascosta, che si rafforza attraverso occhi che dialogano più delle parole. Attraverso cuori che battono all’unisono senza bisogno di dichiararlo a gran voce. I limoni d’inverno ha come protagonisti principali Christian De Sica e Teresa Saponangelo; la sceneggiatura è scritta a cinque mani da Anna Maria Pavignano, Mario Luridiana, Remo Tebaldi, Alessio Galbiati e la stessa Caterina Carone. Il film sarà distribuito da Europictures.

I limoni d’inverno, la trama

Pietro è un professore solitario oramai in pensione, che passa gran parte delle giornate a fare giardinaggio sulla sua soleggiata terrazza. La sua ossessione è la pianta di limoni, della quale si prende cura come se fosse una figlia, ma che ancora non gli dà il frutto sperato. Un giorno nella casa di fronte la sua si trasferisce una nuova coppia. Mentre annaffia le sue piante, dopo aver scrutato all’interno dell’abitazione per capire chi siano i vicini, Pietro fa la conoscenza di Eleonora, con la quale sin da subito percepisce una sintonia. Da sconosciuti, perciò, i due diventano subito amici e si fanno compagnia l’un l’altro. In fondo anche la donna è sola: il marito, infatti, sembra non prestarle mai le attenzioni che vorrebbe. Nel farsi compagnia Pietro ed Eleonora riusciranno ad alleviarsi vicendevolmente il dolore che si portano dentro per qualcosa di grave, che però cercano di nascondere. Ma lontani dalla velocità della città, entrambi riusciranno a insegnarsi a vicenda a seguire il proprio cuore, a credere ancora nella “possibilità di essere felici”, prima che le loro strade si separino di nuovo.

I limoni d'inverno

Per essere felici bisogna credere nella possibilità di esserlo” (Tolstoj)

Riconoscersi nell’altro. Alleviare le sue sofferenze. Dargli confronto e speranza per una vita migliore. È questo il nucleo tematico di I limoni d’inverno, un film estremamente puro e dolce nel suo esprimersi e farsi, in cui l’amore svincolato da qualsiasi piacere passionale e carnale è la legge che lo domina, e l’emozione si riscontra nei più innocenti sguardi, dietro i quali si nasconde un enorme universo. Il più profondo e tenero è quello di Pietro, che si illumina all’improvviso nel momento esatto in cui, al balcone di fronte, vede Eleonora. Prima di lei i suoi occhi erano spenti, vittime di una solitudine abissale che sembrava farlo vivere dentro una campana di vetro nella quale non sentiva più niente. Quelli di Eleonora, invece, sono smarriti.

La sua è una solitudine che proviene dal cuore, non proprio identica a quella di Pietro, perché in fondo lei ha un marito, che però a stento si accorge dei suoi bisogni. Sono, comunque, entrambe anime fragili, sconsolate, che chiuse le finestre della terrazza devono fare i conti con il carico emotivo pesante di un segreto – e una condizione – dalla quale tentano di fuggire. Ma che nel momento in cui si incontrano, e si connettono, brillano, riuscendo a trovare nell’altro la forza per guardare avanti e affrontare ognuno il proprio dolore. Come una scintilla che si accende e dalla quale poi divampa un bel fuoco caldo, che rassicura e coccola.

Anime affini

Caterina Carone intesse una storia di empatia e affinità elettive, come lo sono Pietro ed Eleonora, nella quale si dà valore all’altro, inteso come fonte di energia da cui attingere per poter rifiorire. L’altro può essere salvezza, può essere stimolo per far rivivere parti di sé nel tempo assopite, anche per propria costrizione. L’altro può essere soprattutto colui che ti riporta sul giusto cammino per correre verso quella tanto desiderata felicità, nella quale però si è smesso di credere. Christian De Sica, con la sua recitazione sommessa e delicata, ci regala una delle sue migliori interpretazioni più recenti, restituendoci un uomo per il quale è impossibile non provare affetto.

La chimica con Teresa Saponangelo è poi una candida carezza che riempie e costella tutto il film, oltre che la sua carta vincente. Con I limoni d’inverno, la regista ci fa dono di una storia semplice, piena di bontà e universale, in cui riflettersi è facile, e nella quale le parole lasciano lo spazio ai silenzi, colmi d’amore e rispetto. Focalizzandosi sugli occhi di due persone che, prendendosi per mano, decidono di “credere di poter essere felici” nonostante traumi, malattie e solitudini. Se dovessimo definire il film diremmo che I limoni d’inverno è proprio questo: la storia di qualcuno che lascia in eredità all’altro la felicità. Come fa Pietro con Eleonora. E viceversa.

Cottontail: recensione del film di Patrick Dickinson – #RoFF18

Cottontail: recensione del film di Patrick Dickinson – #RoFF18

Quella di Patrick Dickinson è una vicenda personale comune a tante altre, dove si attraversano l’amore materno, la durezza paterna e la necessità di emanciparsi dal nucleo famigliare. È però anche, ed è questo a caratterizzarla, una vicenda che unisce culture diverse ma legate da insospettabili somiglianze. Tutto ciò, rivisto attraverso l’occhio del cinema ha portato all’ideazione e alla nascita di Cottontail, primo lungometraggio – presentato alla Festa del Cinema di Roma – del regista inglese formatosi in Giappone. Proprio in tale paese ha dunque inizio questo racconto parzialmente autobiografico che fa della riflessione sulle dinamiche famigliari il proprio cuore pulsante.

La trama di Cottontail: viaggio di riscoperta

Protagonista di questo racconto è Kenzaburo (Lily Franky), rimasto vedovo dell’amata Akiko, portata via da una malattia tanto rapida quanto feroce. Il suo processo di elaborazione del lutto viene però sconvolto dalla scoperta di una lettera scritta da sua moglie prima di andarsene per sempre. In questa, la donna amata gli chiede di esaudire un suo ultimo desiderio, ovvero quello che le sue ceneri vengano sparse nel lago Windermere, in Inghilterra, luogo preferito della sua infanzia. Per Kenzaburo ha dunque inizio un lungo viaggio, nel corso del quale sarà accompagnato da suo figlio Toshi, con il quale ha però sempre avuto un rapporto piuttosto complesso.

Cottontail Patrick Dickson
Ryo Nishikido in Cottontail

Alla scoperta dell’animo umano

Cresciuto da un padre restìo a spogliarsi della corazza per mostare la propria fragilità di uomo, Dickinson – per motivi di studio – ha viaggiato sino all’altra parte del mondo, in Giappone, solo per ritrovarsi accolto in un casa con una nuova figura paterna a sua volta contraria a mostrare il proprio mondo emotivo. Due culture profondamente diverse eppure con un simile modo di rapportarsi con le emozioni, l’interiorità e, di conseguenza, con quanti intorno a sé. Parte dunque da qui Cottontail, dal desiderio di scoprire in che modo poter abbattere questo muro, nello specifico quello che si erge tra padri e figli.

Il regista punta dunque a scavare quanto più a fondo possibile nell’animo dei suoi protagonisti e per farlo adotta il formato 2.39:1, che permette di ottenere immagini con un campo visivo particolarmente ampio, applicandolo però in modo inusuale non a dei panorami bensì ai primi piani degli attori. I loro volti riempiono così le inquadrature e la sensazione è quella di una vicinanza estrema, grazie alla quale poter catturare ogni loro più piccola espressione ed emozione. In generale, Dickinson presta molta attenzione a restituire il senso del proprio racconto attraverso le immagini, più che le parole.

Tra Kenzaburo e Toshi vige infatti un rapporto caratterizzato da silenzi, dal non occupare quasi mai la stessa inquadratura. I due personaggi vengono dunque rappresentati isolati anche quando occupano lo stesso spazio fisico. Il regista, già alla sua prima opera, dimostra dunque forti idee di composizione e messa in scena, ma anche di saper evitare che esse diventino superflui virtuosismi, il cui effetto più probabile era quello di appesantire inutilmente una storia che deve vivere invece di delicatezze. Perché scegliendo di raccontare il lutto e i rapporti famigliari attraverso una famiglia giapponese, Dickinson sa di dover disporre tutto secondo il modo in cui tale cultura vive questi temi.

Cottontail Lily Franku Ryo Nishikido
Ryo Nishikido e Lily Franku in Cottontail

La sceneggiatura limita l’emozione

Sapendolo, il regista si rifà allora ai grandi del cinema giapponese che prima di lui hanno affrontato tali questioni, spogliandole giustamente di ogni possibile orpello per cercare di catturarle al meglio nella loro essenzialità. Le intenzioni del suo Cottontail sono dunque quantomai chiare e precise, ciò che tuttavia inficia sulla completa riuscita del film è una scrittura che non si rivela all’altezza del racconto. Dickinson, anche unico sceneggiatore del film, sembra correre troppo verso determinati obiettivi, sacrificando invece parti del viaggio durante i quali avrebbe potuto emergere con più forza il rapporto tra i due protagonisti, come anche molte delle motivazioni che li guidano nel loro agire.

Alla loro ricerca del lago Windermere si alternano poi flashback di Kenzaburo e Akiko dal loro primo incontro fino alla scomparsa di lei, ma anche in questo caso ci si trova il più delle volte dinanzi a frammenti di passato che sembrano gettare nel racconto più di quanto occorre. È allora qui che il regista sembra non essere stato attento a portare avanti quell’economia che il racconto invece richiedeva, né a scegliere attentamente cosa raccontare o meno. Lo spettatore rischia pertanto di sentirsi gettato in mezzo a situazioni che non permettono di costruire e portare avanti un’unica forte emozione e limitano il coinvolgimento nei confronti di quanto padre e figlio stanno vivendo.

Quando poi è il momento di offrire allo spettatore uno sconvolgente colpo di scena, da cui si arriva alla conclusione del film, ci si accorge di trovarsi di fronte ad un bel finale ma di essere scarichi di quell’emozione che avrebbe invece potuto renderlo memorabile. Ad ogni modo, pur non essendo un esordio brillante come si sperava, Dickinson riesce a mettere in campo diversi elementi che lo rendono un regista da tenere d’occhio, che limando le ingenuità che ora – comprensibilmente – ancora lo limitano, potrebbe dar vita in futuro a racconti ricchi di un’umanità che sembra essergli propria.

Power Book III: Raising Kanan, trailer della terza stagione in arrivo

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Il trailer di Power Book III: Raising Kanan Stagione 3 conferma la data della prima dello show, con la serie drammatica che tornerà venerdì 1 dicembre alle 20:00 negli USA su su Starz.

I nuovi episodi di Power Book III: Raising Kanan saranno disponibili settimanalmente il venerdì a mezzanotte ET sull’app Starz, su tutte le piattaforme di streaming e on-demand di Starz. In Italia la serie sarà trasmessa da Prime Video.

Cosa sapere sul Power Book III: Allevare Kanan

La terza stagione riprende da dove l’avevamo lasciata, nel Southside Jamaica Queens, con la famiglia Thomas in subbuglio e scossa dall’attacco coordinato della mafia a Raquel, Marvin e Lou-Lou. Dopo aver rischiato di finire, Raquel sta cercando di ricominciare da capo, ma Kanan non si fida di lei né ci crede quando dice che ha finito”, secondo la sinossi ufficiale. “Può davvero essere fuori dal gioco? Come sostiene il trailer, la verità è una bugia e Kanan è già stato bruciato in passato.

La serie Power Book III: Raising Kanan Stagione 3 vede protagonisti MeKai Curtis nei panni di Kanan Stark, Patina Miller nei panni di Raquel Thomas, Omar Epps nei panni del detective Malcolm Howard, London Brown nei panni di Marvin Thomas, Malcolm Mays nei panni di Lou-Lou Thomas, Hailey Kilgore nei panni di Jukebox, Joey Bada$$ nei panni di Unique, Shanley Caswell. nel ruolo del detective Burke e Antonio Ortiz nel ruolo del famoso.

Le nuove aggiunte al cast includono Wendell Pierce ed Erika Woods nei panni di Snaps e Pop Henry oltre a Grantham Coleman nei panni di Ronnie. Tony Danza, nel frattempo, ritorna nei panni di Stefano Marchetti.

Sascha Penn è showrunner e produttore esecutivo per la terza stagione. La serie Power Universe è prodotta a livello esecutivo dalla creatrice e showrunner della serie originale Power Courtney A. Kemp attraverso la sua società di produzione End of Episode, Curtis “50 Cent” Jackson attraverso G-Unit Film and Television e Mark Canton attraverso Atmosphere Entertainment MM. . Chris Selak, Kevin Fox, Santa Sierra e Tash Gray sono anche produttori esecutivi. Lionsgate Television produce la serie per STARZ.

Edgar Wright spiega perché non ha diretto il film di Gambit di Channing Tatum

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A Edgar Wright è stata offerta la possibilità di dirigere il film Gambit con Channing Tatum; tuttavia, alla fine il regista de la trilogia del cornetto rifiutò il film come ampiamente rivelato. Oggi parlando con /Film, il regista di Dark PhoenixSimon Kinberg, che era trai produttori del film ha detto di aver cercato di convincere Wright a dirigere diversi film sugli X-Men nel corso degli anni.

È uno dei miei registi preferiti di tutti i tempi e una delle mie persone preferite, semplicemente un ragazzo eccezionale“, ha detto Kinberg. “Ovviamente un cinefilo… ho inseguito Edgar per i film di ‘X-Men’. L’ho inseguito letteralmente per ogni cosa possibile. Abbiamo parlato di ogni film.

Un progetto che Simon Kinberg chiese espressamente a Wright di dirigere fu il film Gambit con Channing Tatum, che alla fine non vide mai la luce a causa di diversi ritardi. Edgar Wright  ha detto a /Film di aver rifiutato l’incarico perché non sapeva molto di Remy LeBeau.

Gambit non era un personaggio che conoscevo troppo bene“, ha detto Wright. “È apparso dopo che avevo letto Marvels – all’incirca nel 1985 – 1990 o giù di lì. [Lui] non era uno di cui sapevo molto e di cui non avevo letto davvero da grande, quindi sembrava che fosse il concerto dei sogni di qualcun altro. Forse significa di più per le persone che hanno guardato lo spettacolo [animato]? Il che, ancora una volta, è avvenuto dopo il mio tempo.

Cos’è successo al film Gambit di Channing Tatum?

Channing Tatum inizialmente era stato ingaggiato per interpretare Gambit nei film X-Men della Fox, ma non era disponibile per girare X-Men Origins: Wolverine del 2009, quando il personaggio è stato introdotto per la prima volta. Taylor Kitsch ha assunto il ruolo, ma Fox ha deciso di andare avanti con un film su Gambit con Channing Tatum dopo che X-Men Origins: Wolverine è stato accolto male dalla maggior parte dei fan e della critica.

Numerosi registi si sono alternati nel progetto nel corso degli anni, tra cui Rupert Wyatt, Doug Liman e Gore Verbinski. A un certo punto, il film aveva una data di uscita ufficiale il 13 marzo 2020; tuttavia, la Disney ha cancellato il film nel 2019 dopo aver acquisito la 21st Century Fox.

The Avengers: lo sceneggiatore parla della riscrittura e definisce Joss Whedon “una persona cattiva”

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Lo scrittore originale di The Avengers del 2012 Zak Penn, ha recentemente parlato dell’intervento di Joss Whedon sulla sceneggiatura e della presa in carico del film, e dei problemi che ha avuto con il regista.

Nel libro recentemente pubblicato MCU: The Reign of Marvel Studios di Joanna Robinson, Dave Gonzales e Gavin Edwards, Penn è stato intervistato riguardo alla sua sostituzione avvenuta con Joss Whedon. Lo sceneggiatore ha detto che, sebbene lui e Whedon si conoscessero, Whedon non ha chiesto di subentrare e che quando i due finalmente hanno parlato, Whedon non aveva alcun interesse a mantenere Penn a bordo.

Mi ha detto: ‘No, non è imbarazzante per me. Ti sto riscrivendo‘”, ha detto Penn della conversazione che lui e Whedon alla fine hanno avuto. “È diventato abbastanza evidente che aveva meno di zero interesse nel coinvolgermi in qualsiasi modo nel film.”

Penn si sorprese di quanto Whedon fosse una “persona cattiva”.

A quel tempo, Zak Penn aveva trascorso anni lavorando al film, qualcosa di cui ha anche parlato lo stesso Joss Whedon. Secondo lo scrittore, però, Whedon aveva poca simpatia per la questione. “I miei figli sono cresciuti mentre ci lavoravo. Lo hanno detto tutti ai loro amici. Cosa succederà quando i loro amici diranno: “Tuo padre non ha lavorato su Avengers?“, Penn ha detto di averlo detto a Whedon, al che Whedon avrebbe risposto: “Cosa succederà quando i miei figli penseranno che hai scritto metà la storia?

Penso che sia uno stronzo. Penso che sia una persona cattiva, ed è stato davvero sorprendente”, ha detto Penn. “Ricorda, il mio bonus si basa sul mio credito. Quindi letteralmente milioni e milioni di dollari, che non è il problema qui, ma sono semplicemente usciti dalle mie tasche e sono finiti in quelle di Joss”. Alla fine, Penn è stato in qualche modo accreditato nel film del 2012. Sia a lui che a Joss Whedon è stato assegnato il credito di autori della stora, anche se Whedon alla fine è comparso come l’unico scrittore del film quando alla fine The Avengers è uscito.

Christopher Nolan spiega perché il tempo è così importante per i suoi film

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Christopher Nolan continua film dopo film a fare del tempo una costante imprescindibile del suo cinema. Parlando con il Graduate Center della City University di New York, al regista è stato ora chiesto perché il tempo lo interessa così tanto e Nolan ha chiarito che il suo amore per l’utilizzo di esso come elemento centrale nei suoi film deriva dall’importanza che ricopre nel mondo reale. “È una domanda che mi è stata posta spesso sul perché sono così interessato al tempo. Alla quale la mia risposta superficiale è: beh, io vivo nel tempo. E sembra superficiale, ma è la verità“, ha detto il regista.

È la parte più fondamentale della nostra esperienza umana, il modo in cui percepiamo il mondo è definito dal tempo. Il cinema è un mezzo particolarmente adatto ad affrontarlo e raccontarlo”. Il complesso rapporto di Christopher Nolan con il tempo risale al suo thriller psicologico neo-noir del 2000 Memento, che racconta una storia girata al contrario attraverso un personaggio che lavora attraverso la sua memoria. Nel frattempo, nel suo thriller d’azione fantascientifico del 2020, Tenet, i personaggi del film cercano di capire perché il tempo continua ad andare in direzioni opposte.

In Interstellar, il protagonista si ritrova coinvolto in un viaggio nello spazio che lo costringe a confrontarsi con uno scorrere del tempo diverso rispetto a quello che vive sua figlia, mentre in Dunkirk si sovrappongono tre piani temporali diversi. Per Nolan, il tempo è dunque connesso al processo di realizzazione del film tanto quanto è connesso a ciò che viene rappresentato sullo schermo. “In realtà penso che il meccanismo del tempo, il modo in cui la grammatica cinematografica convenzionale affronta il tempo e la rappresentazione del tempo sia incredibilmente sofisticato.

“E i film che faccio sono in realtà molto più rozzi. Dimostrano effettivamente il meccanismo, attirano l’attenzione sul meccanismo. E penso che nel rapporto tra tempo e film, la cinepresa possa essere considerata una macchina del tempo. Cattura il tempo. Nessuno prima dell’arrivo della macchina da presa aveva mai visto qualcosa al contrario. Nessuno ha mai visto nulla al rallentatore o in velocità accelerata” ha concluso Christopher Nolan.

Lisa Frankenstein: il trailer della commedia horror con Cole Sprouse

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Il primo trailer di Lisa Frankenstein è stato svelato! Ambientato nel 1989 e descritto come una “feroce storia d’amore“, questo primo trailer della prossima commedia horror mostra la Lisa di Kathryn Newton decidere di riportare in vita un “bel cadavere“, interpretato da Cole Sprouse, usando un lettino abbronzante riadattato al nuovo scopo. Naturalmente, il cadavere non è ancora del tutto umano, il che porta i due a dare la caccia e tagliare parti del corpo altrui che possano riportare il cadavere di Sprouse al suo antico splendore.

Lisa Frankenstein è stato scritta da Diablo Cody, che in precedenza aveva sceneggiato il film Juno, vincitore dell’Oscar nel 2007 proprio per la Miglior sceneggiatura originale, ed è stato diretto da Zelda Williams, figlia di Robin Williams, qui al suo debutto alla regia in un lungometraggio. La sinossi ufficiale recita come segue: “Una feroce storia d’amore su un’adolescente incompresa e la sua cotta: il cadavere di un giovane prematuramente morto. Dopo una serie di circostanze giocosamente orribili per riportalo indietro alla vita, i due intraprendono un viaggio omicida per trovare l’amore, la felicità… e alcune parti del corpo mancanti lungo la strada.

Lisa Frankenstein vede nel cast anche Liza Soberano, Carla Gugino, Joe Chrest e Henry Eikenberry. La produzione della commedia horror è iniziata a New Orleans nell’agosto 2022 e si è conclusa il mese successivo. Oltre a scrivere Lisa Frankenstein, Cody produce il film insieme a Mason Novick mentre Jeffrey Lampert ne è il produttore esecutivo. Lisa Frankenstein uscirà nelle sale americane il 9 febbraio 2024 distribuito da Focus Features mentre Universal Pictures gestirà la distribuzione nei mercati internazionali. Si attendono dunque novità per quanto riguarda la data di uscita nelle sale italiane, che potrebbe però avvenire sempre intorno al periodo di San Valentino.

Sciopero SAG-AFTRA: l’AMPTP potrebbe rimandare i negoziati al 2024 se non si raggiungerà un accordo a breve

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Secondo quanto riferito, gli studi dell’AMPTP sarebbero pronti a sospendere le trattative per la conclusione dello sciopero SAG-AFTRA fino al 2024, qualora non si raggiungesse un accordo a breve. I negoziati tra AMPTP e SAG erano ripresi in seguito alla conclusione dello sciopero degli sceneggiatori, ma sono rapidamente falliti all’inizio di questo mese. Dal 24 ottobre, però, sono in corso dei nuovi negoziati, su cui grava però ora quest’ultimatum posta dai produttori. TheWrap riferisce infatti che gli studi cinematografici sarebbero disposti a posticipare le trattative direttamente a gennaio 2024 se non sarà raggiunto un accordo con la gilda degli attori entro la fine di questa settimana.

La possibile decisione è influenzata dal fatto che, se un accordo non verrà raggiunto presto, le nuove produzioni non potranno in ogni caso iniziare prima del 2024. Per questo motivo, gli studi cinematografici potrebbero spingere più in là per delle trattative, poiché anche in caso di risoluzione a novembre, la produzione rimarrà comunque bloccata fino a gennaio del nuovo anno. Questo naturalmente sconvolgerebbe Hollywood in modo ancor più profondo, costringendo a rimandare ulteriormente una grande quantità di prodotti pronti a partire. Come noto, lo sciopero degli attori ha già portato molti film a nuove date di uscita, tra cui Mission: Impossible 8 previsto per il luglio 2024 e ora rimandato al 2025.

Nonostante questo nuovo rapporto, i negoziati del SAG-AFTRA con l’AMPTP sembrano per ora essere ancora in corso, senza però alcuna parola ufficiale su quanto siano vicini o meno a un accordo. Non resta dunque che attendere per capire se le due parti, tenendo in considerazione il possibile slittamento al 2024 di ulteriori trattative, cercheranno in tutti i modi di trovare una soluzione che metta tutti d’accordo. Gli attori, in sciopero da ormai 104, chiedono come ormai noto una giusta retribuzione, i residui dello streaming e una regolamentazione dell’intelligenza artificiale, insieme ad anche altri obiettivi.

Aquaman e il Regno Perduto: Il regista chiarisce l’assenza del Batman di Ben Affleck dal film

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In una recente intervista con Empire, James Wan, regista del prossimo sequel di AquamanAquaman e il Regno Perduto, ha confermato le voci secondo cui l’apparizione di Batman nel film era stata tagliata. Inizialmente non era stato chiarito il perché di questa esclusione, ma ora la questione è stata posta allo stesso Wan, che alla domanda su se il cavaliere oscuro di Ben Affleck comparirà nel film ha risposto con un  “Probabilmente no”. Il regista ha poi però spiegato il motivo di ciò: “Dirò solo che quelle scene erano solo per avere qualcosa in banca nel caso in cui fosse necessario per spiegare la continuità temporale se fossimo usciti prima di The Flash“.

Sembra dunque che la presenza del Batman di Affleck fosse legata primariamente a questioni di continuità ed è dunque lecito presumere che il suo cameo non sarebbe stato poi particolarmente significativo a livelli narrativi. Essendo ora in uscita dopo The Flash e sapendo che dopo Aquaman e il Regno Perduto il DC Universe subirà un totale reboot grazie a James Gunn e Peter Safran, la presenza di Batman sembra essere stata giudicata superflua e dunque rimuovibile dal film. Forse, in seguito all’uscita di Aquaman e il Regno Perduto, si rivelerà in cosa consisteva questo cameo, soddisfando così la curiosità dei fan.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. Il film uscira al cinema il 20 dicembre.

Animali Fantastici: il regista David Yates parla del futuro del franchise spin-off

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Il regista David Yates, veterano di Harry Potter che ha anche diretto tutti i film di Animali fantastici, ha messo in dubbio il futuro della saga spin-off. Come noto, desiderosa di sfruttare l’amore duraturo dei fan nei confronti del franchise di Harry Potter, la Warner Bros. ha realizzato Animali fantastici e dove trovarli, film ambientato numerosi anni prima degli eventi che si svolgono nella saga principale. Il successo di questo spin-off ha poi portato ad un primo sequel dal titolo I crimini di Grindelwald, che ha però riscosso un minor successo.

La Warner Bros. aveva in ogni caso messo in programma un totale di 5 film, perciò è si è poi proceduto con il realizzare un terzo capitolo dal titolo I segreti di Silente. Quest’ultimo, però, caratterizzato da varie problematiche produttive, tra cui in primis la sostituzione di Johnny Depp nel ruolo di Grindelwald, si è affermato come uno scottante fallimento, incapace di incontrare il favore della critica e del pubblico. A seguito di questa batosta, il futuro del franchise al cinema è stato messo in dubbio e a queste perplessità si è ora unito lo stesso Yates.

In una recente intervista con il podcast Inside Total Film (via GamesRadar), il regista ha infatti dichiarato che attualmente il franchise è “parcheggiato” e non sembrano esserci piani per proseguire con ulteriori film. “Siamo tutti così orgogliosi di Animali Fantastici: I Segreti di Silente e quando è uscito nel mondo, avevamo solo bisogno di fermarci, fare una pausa e prendercela comoda“. ha spiegato Yates. “Sono sicuro che ad un certo punto torneremo. Ma sì, non ho parlato con Rowling, non ho parlato con il produttore David Heyman, non ho parlato con Warner Bros. Stiamo solo prendendo una pausa“.

The Marvels: il film potrebbe contenere un importante cameo nella scena post-credits

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Il film The Marvels, sequel di Captain Marvel, arriverà nei cinema tra circa due settimane e sono sempre di più i rumor riguardanti il film e ciò che effettivamente conterrà. Sembra ora, stando a quanto riportato dallo scooper Daniel Richtman, che al film sia stata aggiunta una nuova scena post-credits che presenterà un importante cameo. Il cameo di “qualcuno che era il casting perfetto per un certo ruolo e non ha mai avuto la possibilità di rendergli giustizia perché lo hanno sprecato in un brutto film, ma ora per fortuna sta tornando“. Alle sue parole si è poi aggiunto @CanWeGetSomeToast, a sua volta noto per diverse notizie riportate in anteprima e poi rivelatesi vere.

Quest’ultimo ha confermato quanto scritto da Richtman, lanciato alcuni indizi ai fan riportando le immagini di The Marvels e i loghi dei film Deadpool 3 e Avengers: Secret Wars. Il loro di Deadpool 3, in particolare, ha spinto i fan a pensare che il cameo in questione possa essere di un X-Men, anche se data la descrizione di Richtman non dovrebbe essere né Deadpool né Wolverine. A prescindere dal mutante che comparirà, ciò sarà la conferma definitiva che gli X-Men stanno effettivamente arrivando nell’MCU e che tutto, come riportato, sta iniziando a connettersi verso Avengers: Secret Wars.

https://twitter.com/CanWeGetToast/status/1717326479938486432?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1717326479938486432%7Ctwgr%5Ec331300645d5c7f87c279fdefcb43d6b77e7ea93%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fcaptain-marvel%2Fthe-marvels%2Fthe-marvels-rumored-to-feature-a-huge-post-credit-scene-cameo—possible-spoilers-a207420

The Marvels, la trama

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale. Il film arriverà in sala il 8 novembre 2023.

Thor 5: il film sarebbe in sviluppo presso i Marvel Studios ma senza Taika Waititi

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Dopo mesi di speculazioni, sembra che i Marvel Studios siano effettivamente intenzionati a realizzare un Thor 5, con il quale idealmente chiudere l’avventura cinematografica del Dio del Tuono donandogli un adeguato finale che ad oggi non ha ancora avuto. Kenneth Branagh ha fatto un ottimo lavoro quando ha introdotto il Dio del Tuono del MCU con Thor, nel 2011, ma quando il regista di Il Trono di Spade Alan Taylor è stato scelto per dirigere il sequel Thor: The Dark World, il risultato è stato piuttosto deludente.

Per il terzo film la guida del franchise è allora stata affidata a Taika Waititi, che ha reinventato drasticamente l’eroe con il colorato Thor: Ragnarok, dando però una svolta comica piuttosto apprezzata dai fan. Sfortunatamente, il quarto film Thor: Love and Thundernon è stato accolto in modo altrettanto positivo ed è anzi ritenuto in buona parte un fallimento. Pur non essendo un vero e proprio flop (è infatti ben lungi dall’essere il film con le peggiori prestazioni dei Marvel Studios, sia dal punto di vista critico che commerciale), qualcosa non ha funzionato.

Molti fan hanno sostenuto che a Waititi sia stata data troppa libertà, mentre anche Chris Hemsworth, interprete di Thor, ha riconosciuto che il film non ha colto l’obiettivo ed era troppo sciocco. Per il quinto film, di cui si vocifera la messa in sviluppo ma ancora senza conferme ufficiali, sembra che Taika Waititi non sarà coinvolto nuovamente come regista. Lo scooper Daniel Richtman, che ha infatti riportato la notizia, sostiene che Waititi non tornerà per questo quinto capitolo e che si è dunque alla ricerca di un nuovo regista che offre una nuova interpretazione a questo personaggio iconico.

Ad ogni modo, ad ora si tratta unicamente di indiscrezioni non ufficialmente confermate e per avere certezze a riguardo potrebbe volerci ancora molto, dati gli sconvolgimenti attualmente in corso ad Hollywood. L’idea di un Thor 5 è però sempre stata nell’aria, con Hemsworth in cerca di un giusto finale per il suo iconico personaggio e che proprio di recente aveva dichiarato che se un quinto film ci sarà dovrà essere imprevedibile. Se davvero Waititi non dovesse essere confermato come regista, il progetto potrebbe effettivamente cambiare rotta rispetto a quanto già visto, esaudendo così le richieste di Hemsworth.

Il Cavaliere Oscuro: rivelate foto mai viste prima del Joker di Heath Ledger

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Nel 2008 Il Cavaliere Oscuro, secondo film diretto da Christopher Nolan su Batman, si è affermato come uno dei maggiori successi di critica e pubblico. Tra i tanti meriti per tale risultato, vi è anche l’incredibile performance attoriale di Heath Ledger nei panni di Joker, il principale antagonista di questo film. L’attore, come noto, morì alcuni mesi prima che il sequel arrivasse nei cinema per un’overdose accidentale derivante dall’abuso di farmaci prescritti, anche se è stato a lungo teorizzato che l’ingresso nella mente del suo personaggio abbia contribuito a ciò, provocandogli insonnia, stress e altri disturbi dell’umore.

A distanza di anni, Ledger è ancora spesso citato e ricordato per quel ruolo, a riprova di quanto abbia lasciato un segno nell’immaginario collettivo. Ora, alcune nuovissime foto di Ledger che si applica il trucco da Joker sono emerse online, fornendo approfondimenti affascinanti su come l’attore ha vissuto questa drastica trasformazione, offrendo poi un interpretazione del classico cattivo di Batman senza precedenti, che lo ha in seguito portato a vincere un Oscar postumo come “Miglior attore non protagonista”.

Il Tweet che mostra tali foto non indica la fonte della loro provenienza, tuttavia sembrano essere autentiche e in breve hanno scatenato la gioia dei fan del film e dell’attore, che hanno con esse l’occasione di vedere qualcosa di più e di nuovo riguardo il processo di elaborazione del personaggio. Come noto, prima della morte dell’attore, si dice che Nolan avesse dei piani provvisori per un cameo di Joker in Il cavaliere oscuro – Il ritorno, anche se l’idea di un suo ritorno per un ruolo più ampio di quello non è mai stata discussa e con la scomparsa dell’attore anche il suo Joker è rimasto limitato a quel sequel, non venendo però mai dimenticato.

https://twitter.com/TheBatmanFilm_/status/1717280649181012197?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1717280649181012197%7Ctwgr%5E594d13a890ca7088289985b6c5c01569ccf936d9%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fbatman%2Fthe-dark-knight%2Fthe-dark-knight-never-before-seen-photos-of-heath-ledgers-joker-have-been-revealed-a207422

The Crown: il primo trailer della sesta stagione

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The Crown: il primo trailer della sesta stagione

Netflix rilascia il trailer della prima parte della sesta e ultima stagione di The Crown, che sarà disponibile su Netflix in due parti: la prima (episodi 1-4) il 16 novembre 2023 e la seconda (episodi 5-10) il 14 dicembre 2023.

I primi quattro episodi della nuova stagione descrivono gli albori della relazione tra la Principessa Diana e Dodi Al-Fayed prima che un fatidico viaggio in macchina abbia conseguenze tragiche. Nella loro prima estate da coppia divorziata, il Principe Carlo e la Principessa Diana condividono vacanze molto diverse con i loro figli.

Diana nel sud della Francia viene corteggiata dai Fayed, che offrono ai giovani principi una vacanza all’insegna di yacht di lusso, videogiochi e serate di cinema. Carlo si attiene alla tradizione a Balmoral. La stampa enfatizza i confronti tra i due, complici gli insistenti paparazzi e alcuni membri dello staff della stampa reale.

Mentre la vita sullo yacht e la costante attenzione dei media perdono il loro fascino, Diana desidera tornare a vedere i suoi figli, che sono tornati a Balmoral. Una deviazione a Parigi porta la situazione al culmine, sullo sfondo di un intenso e aggressivo accanimento mediatico.

Dopo la notizia dell’incidente automobilistico mortale di Diana e Dodi, una forte ondata di dolore pubblico coglie la Regina alla sprovvista. Con l’onda d’urto che risuona nel Palazzo, Al-Fayed sta anche elaborando la perdita del suo amato figlio. Sperando che la notizia riunisca lui e la famiglia reale nel dolore condiviso, si ritrova invece sempre più solo.

Da quando è arrivata su Netflix nel 2016, la serie The Crown ha vinto e ha ricevuto nomination per numerosi premi, tra cui 15 nomination ai BAFTA, 10 nomination ai Golden Globe (di cui 4 vittorie), 69 nomination agli Emmy in 5 stagioni (con 21 vittorie in 4 stagioni) e altri ancora.

The Crown 6, la trama

Una relazione sboccia tra la Principessa Diana e Dodi Fayed prima del tragico incidente. Il principe William cerca di reintegrarsi nella vita all’Eton College dopo la morte di sua madre mentre la monarchia deve cavalcare l’onda dell’opinione pubblica. Con l’avvicinarsi del suo Giubileo d’Oro, la Regina riflette sul futuro della monarchia, che vedrà il matrimonio di Carlo e Camilla e l’inizio di una nuova favola reale tra William e Kate.

Informazioni su THE CROWN 6:

  • Date di uscita: 16 novembre (Parte 1 – 4 episodi) + 14 dicembre 2023 (Parte 2 – 6 episodi)
  • Format: 10 episodi da 60 minuti
  • Ideata e scritta da: Peter Morgan
  • Produttori esecutivi: Peter Morgan, Suzanne Mackie, Andy Harries, Stephen Daldry, Matthew Byam Shaw e Robert Fox
  • Cast: Imelda Staunton (Regina Elisabetta II), Jonathan Pryce (Principe Filippo), Lesley Manville (Principessa Margaret), Dominic West (Principe Carlo), Elizabeth Debicki (Principessa Diana), Claudia Harrison (Principessa Anna) e Olivia Williams (Camilla Parker Bowles). Bertie Carvel interpreta Tony Blair, mentre Salim Daw è Mohamed Al Fayed e Khalid Abdalla è Dodi Al Fayed. Luther Ford è il principe Harry, mentre Rufus Kampa e Fflyn Edwards interpretano rispettivamente William e Harry nei primi episodi.

Gonzo Girl: recensione del film di Patricia Arquette – #RoFF18

Gonzo Girl: recensione del film di Patricia Arquette – #RoFF18

La 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma pullula di esordi alla regia. Tra questi troviamo anche Patricia Arquette, attrice di successo nonché premio Oscar per Boyhood di Richard Linklater nel 2015, la quale si è spostata dietro la macchina da presa per dirigere Gonzo Girl, il suo debutto ufficiale presentato nella sezione Grand Public della kermesse. La storia in cui Arquette decide di cimentarsi, e indagare, si ispira a quella di Hunter S. Thompson, giornalista e scrittore americano considerato l’inventore del Gonzo journalism, uno stile di scrittura che mescola giornalismo convenzionale, proprie impressioni e narrativa, dal quale nasce un personale punto di vista su fatti e situazioni.

Gonzo Girl si basa sull’omonimo libro scritto dall’autrice Cheryl Della Pietra, la quale prende a sua volta ispirazione dal suo periodo come assistente di Thompson verso la fine della sua vita. A interpretare il suo alter ego il magnetico – ed eclettico – Willem Dafoe, mentre nei panni di Della Pietra troviamo Camila Morrone, vista di recente nella miniserie Daisy Jones & The Six. La sceneggiatura del film è di Rebecca Thomas e Jessica Caldwell, ed è prodotto dalla stessa Arquette insieme a Frank Hall Green, Tom Heller e Cameron O’Reilly.

Gonzo Girl, la trama

1992, Aspen, Colorado. Alley Russo si trasferisce da New York nel ranch di Walker Reade, scrittore di successo nonché inventore del gonzo journalism, per fargli da assistente. Il suo compito è far sì che la notte lui scriva il suo libro, su cui, come una spada di Damocle, grava una scadenza da rispettare. Ma quando arriva nella villetta, Alley entra in un mondo completamente sballato, fatto di droghe e alcool e in cui presto viene coinvolta – e tirata – per volere dello stesso Walker. Con il suo fare ammaliatore, l’uomo riesce a soggiogarla, a farla cadere in un vortice dal quale è difficile tornare a galla. Ma Alley oramai sembra totalmente dipendente da lui. Fino a quando non capisce di star assistendo allo svanire della gloria del suo eroe letterario, decidendo così di immergersi ancora di più nel suo mondo caotico per cercare di aiutarlo a finire il suo atteso lavoro.

Gonzo Girl Willem Dafoe e Camila Morrone

Dentro la vita di una Gonzo Girl

Gonzo Girl è una creatura bizzarra da qualsiasi prospettiva la si guardi. Se l’intenzione di Arquette, di primo acchito, sembrava quella di studiare l’esperienza di una ragazza che, nel nome di un sogno, sceglie di trasformarsi per soddisfare il suo mentore (l’unico che può aiutarla), dopo metà del primo atto capiamo subito in quale direzione virerà davvero il film e l’attenzione della regista: su Walker Reade (alias Thompson) e la sua sregolata vita negli ultimi anni. Willem Dafoe, grazie alla sua poliedricità, riesce ad animare una figura sotto tanti aspetti sibillina, operettistica e indecifrabile, a cui piace dare sempre spettacolo, ma che capiamo non conoscere davvero poiché oscurata tutto il tempo dal suo stesso mito, che usa come maschera. Prendendosi tutto lo spazio nella scena e mettendo al margine quella che dovrebbe essere la vera protagonista della storia, Alley.

Alley, una giovane aspirante scrittrice che per diventare tale, per arrivare in alto, deve stare al gioco che lo stesso Walker le propina. E allora via di cocaina, alcool, acidi, funghi allucinogini. Qualsiasi cosa pur di appagare l’ego smisurato del suo autore preferito, nonché ora datore di lavoro. Come stregata, Alley si lascia inebriare da una figura incandescente, immoderata, che rompe ogni inquadratura in cui è presente, fino a farsi assuefare da questa. Il corpo narrativo di Gonzo Girl, o per meglio dire le sue premesse, sembravano tutte molto buone. Anche le dinamiche esasperate che vanno creandosi all’inizio fra Alley e Walker, al limite dell’assurdo, sono divertenti e piacevoli da seguire. Peccato però che nel suo progredire, la narrazione perde la sua traiettoria e non si riprende più.

Una storia poco solida

Nel mostrarci il legame fra i due, e il mutare di lei che passa da “ragazza per bene e sobria” ad assistente sballata e ubriaca, il film si lascia andare a una certa frettolosità degli eventi che fanno sembrare il tutto non plausibile. Come fa Alley a cambiare da un momento all’altro? Perché? Sono passaggi narrativi bruschi, salti disorientanti, difficili da spiegare poiché non supportati da una sceneggiatura coerente e solida, quantomeno chiara, la quale porta di conseguenza ad allontanarsi da ciò che si ha davanti. Fino a diventare ripetitiva e noiosa. Ad aggravare la fragilità di Gonzo Girl una protagonista poco accennata e un co-protagonista forte ma mal sfruttato. Del vero Walker si conoscerà poco. Di Alley non si conoscerà mai niente. Nè il suo passato, né la sua vita al di fuori quel ranch in cui è finita.

Perché sceglie quella strada? Una domanda a cui non si riesce a trovare risposta. Nonostante il racconto si dimostri tiepido, non possiamo fare a meno, nel complesso, di apprezzare alcune soluzioni visive adottate dalla regista, soprattutto nelle scene in cui Alley è drogata. Dagli spaghetti che danzano, alle inquadrature nebulose, fino a delle sequenze d’animazione molto simpatiche e colorate, elementi che nel loro insieme strappano una risata e permettono al pubblico di vivere la stessa esperienza psichedelica della ragazza. Oltre questo, Gonzo Girl non si fa riconoscere per originalità e interesse. Ma se continuerà a vivere, sarà solo merito della bella interpretazione di Willem Dafoe.

Henry Cavill: 10 villain che potrebbe interpretare nel nuovo DCU

Henry Cavill: 10 villain che potrebbe interpretare nel nuovo DCU

Sappiamo che Superman non sarà interpretato da Henry Cavill nel nuovo Universo DC dei DC Studios, ma l’attore potrebbe comunque tornare nel franchise, potenzialmente anche come uno dei cattivi della DC Comics. Henry Cavill, lo ricordiamo, è apparso per la prima volta nei panni di Clark Kent, alias Superman, in Man of Steel del 2013, dando il via al DC Extended Universe sotto l’occhio vigile di Zack Snyder. Tuttavia, nonostante le ulteriori apparizioni in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, la Warner Bros. non ha mai saputo cosa fare con l’interpretazione più dark di Snyder e Cavill del leggendario eroe della DC. Ciò significa che Cavill è stato spesso trascurato nel DCEU, nonostante avesse il talento per fare molto di più.

Alla fine, questo ha portato a un periodo di confusione riguardo al Superman di Cavill nel 2022, dato che un’apparizione in Black Adam ne aveva anticipato il ritorno e, secondo quanto riferito, Man of Steel 2 era in lavorazione. Tuttavia, una volta che James Gunn e Peter Safran hanno messo in moto i loro piani per un reboot del franchise, è stato confermato che Cavill non tornerà nei panni di Superman, ma sarà David Corenswet ad assumere il ruolo per Superman: Legacy del 2025. Anche se Cavill non apparirà come Superman nell’Universo DC, è possibile che torni con un personaggio diverso, e sarebbe un bel colpo di scena vederlo tornare come villain nel nuovo franchise DC.

Slade Wilson, alias Deathstroke

Deathstroke-fumetti

Henry Cavill ha sempre emanato un brillante senso di sicurezza e forza nella sua imponente versione di Superman, qualità che potrebbero prestarsi perfettamente a Deathstroke della DC. Slade Wilson della DC Comics è stato potenziato da un siero sperimentale per super-soldati mentre prestava servizio come agente d’élite nell’esercito degli Stati Uniti, trasformandosi nello spietato mercenario Deathstroke. Dal momento che Deathstroke indossa regolarmente una maschera nera e arancione, il ritorno di Cavill non sarebbe troppo appariscente, ma la sua personalità imponente come Superman riflette il complesso di superiorità di Deathstroke. Il Deathstroke di Cavill sarebbe un cattivo magnetico da opporre al nuovo Batman del DCU e, potenzialmente, anche a una futura squadra della Justice League.

Lucifer Morningstar

Essendo uno dei personaggi più carismatici della DC Comics, Lucifer Morningstar sarebbe un’ottima scelta per l’altrettanto carismatico Henry Cavill. Lucifer, spesso raffigurato come il sovrano dell’Inferno nei fumetti DC, è uno dei personaggi più potenti dell’Universo DC e Cavill ha già avuto esperienza nel ricoprire un ruolo simile come Superman nel DCEU. Cavill non è nuovo a ruoli più sofisticati, come quelli in The Man From UNCLE e Mission Impossible: Fallout, quindi la sua incarnazione del soave e scaltro Lucifer sarebbe fantastica. Inoltre, Lucifer è raramente il personaggio principale nelle storie della DC, il che aiuterebbe il pubblico a evitare qualsiasi confusione con il ritorno di Cavill.

Jonah Hex

Sebbene sia rappresentato come un antieroe piuttosto che come un cattivo, la personalità abrasiva, la cattiva reputazione e il comportamento spietato di Jonah Hex darebbero a Cavill l’opportunità di ritrarre un tipo di personaggio molto diverso nel nuovo Universo DC. Cavill ha già cavalcato cavalli in The Witcher, in cui ha interpretato un cacciatore esperto, anche se nella serie tv cacciava mostri, mentre Hex è un cacciatore di taglie. Dal momento che il nuovo Universo DC di Gunn sembra prestare attenzione ai personaggi DC Comics meno utilizzati, e il debutto di Jonah Hex è stato precedentemente annunciato da James Gunn, Cavill potrebbe dimostrare un nuovo lato della sua recitazione se assumesse questo ruolo burbero.

Thomas Wayne, alias Batman

The Flash ha adattato vagamente l’evento Flashpoint della DC Comics, ma è possibile che questa enorme storyline venga rivisitata in modo più autentico nel futuro dell’Universo DC. Se ciò dovesse accadere, Henry Cavill potrebbe interpretare Thomas Wayne, che appare come un Batman tormentato e rigido. Come Jonah Hex, il Batman di Thomas Wayne non è necessariamente rappresentato come un cattivo, ma porta il vigilantismo all’estremo picchiando a morte i criminali di Gotham City. Cavill ha già negato di aver fatto il provino per Bruce Wayne in Batman Begins del 2005, ma il pubblico voleva chiaramente vederlo nel ruolo, quindi il suo debutto come padre di Batman in The Brave and the Bold e oltre sarebbe un grande colpo di scena.

Adrian Veidt, alias Ozymandias

Watchmen-Dr-Manhattan-OzymandiasSebbene Adrian Veidt abbia iniziato la sua carriera come eroe importante e celebrato, il suo complotto per creare un evento catastrofico da fine del mondo per unire tutti contro un nemico comune gli ha fatto guadagnare il titolo di anti-cattivo. I Watchmen della DC Comics non sono ancora stati confermati per il nuovo Universo DC, ma l’apparizione di Cavill nel ruolo di Ozymandias gli darebbe l’opportunità di far parte di una nuova squadra di superpotenti. La presenza autorevole di Ozymandias, il suo intelletto acuto e la sua natura pensosa possono essere perfettamente interpretati da Cavill, che ha una grande esperienza in ruoli di comando tranquillo. Dal momento che Veidt ha raggiunto un’ottima condizione fisica, Cavill è sicuramente adatto alla parte.

Generale Zod

Michael Shannon Generale ZodGunn e Safran potrebbero ribaltare completamente le cose e riportare Henry Cavill in una versione del cattivo che ha affrontato nel suo progetto di debutto come Superman. Il Generale Zod, precedentemente interpretato da Michael Shannon, è a capo delle forze armate di Krypton ed è uno dei cattivi più predominanti di Superman. La sua storia e il suo personaggio non sono stati realmente esplorati in Man of Steel o The Flash, quindi l’Universo DC potrebbe svilupparlo in modo molto più dettagliato. Uno dei motivi per cui Cavill non è stato riproposto nel ruolo di Superman è che Gunn voleva concentrarsi su un Uomo d’Acciaio più giovane, quindi forse Cavill ha l’età giusta per interpretare il Generale Zod di fronte al Superman di David Corenswet.

Thomas Elliot, alias Hush

HushHush fa parte della rogues gallery di Batman nei fumetti DC Comics, presentato come un amico d’infanzia di Bruce Wayne che tentò di assassinare i suoi genitori per ereditare la loro fortuna. Quando fu ostacolato da Thomas Wayne, il padre di Batman, Thomas Elliot iniziò la sua vendetta di tutta la vita contro i Wayne, Bruce in particolare, una volta venuto a conoscenza della sua identità segreta di Batman. Il lavoro di Cavill in progetti come Blood Creek ha dimostrato che poteva abbracciare gli aspetti più ispirati all’horror del ruolo, che Hush emana, con il suo aspetto ricoperto di bende che conferisce un senso di mistero e terrore. L’attore di Batman del DCU non è ancora stato rivelato, ma Cavill sarebbe senza dubbio un formidabile cattivo di Batman.

Brainiac

superman brainiacQuando Man of Steel 2 era in fase di sviluppo, si ipotizzava che Brainiac della DC Comics sarebbe stato il cattivo di Man of Steel 2 in opposizione al Superman di Henry Cavill. Anche se evidentemente questo piano non si realizzerà, l’esperienza di Cavill nell’interpretare un extraterrestre dotato di superpoteri lo renderebbe perfetto per il ruolo di Brainiac, soprattutto perché questo potrebbe dare a Cavill la possibilità di dire finalmente addio alla Krypton del DCEU, distruggendola. Come intelligenza artificiale, Brainiac può caricare la sua coscienza in diversi corpi, quindi questo potrebbe essere un modo divertente per riportare brevemente Cavill senza che debba impegnarsi nel franchise.

Ra’s al Ghul

Ra's Al Ghul henry cavill dcuNoto soprattutto come leader della Lega degli Assassini nei fumetti DC, Ra’s al Ghul è uno dei cattivi più iconici e memorabili della DC, e Henry Cavill potrebbe ricoprire perfettamente questo ruolo. In qualità di leader imponente e terrificante, Cavill sarebbe in grado di incarnare lo stoicismo e la severità di Ra’s al Ghul, come dimostrato dai suoi ruoli più sommessi e potenti. Grazie ai capelli scuri e alla barba, Cavill ha sicuramente l’aspetto fisico di Ra’s al Ghul. Dato che in The Brave and the Bold è previsto il debutto di Damian Wayne, il figlio di Bruce Wayne e Talia al Ghul – la figlia di Ra’s – il cattivo è destinato a fare la sua comparsa nel DCU, e questa potrebbe essere l’occasione migliore per riportare Cavill.

Bizzarro

Henry Cavill BizzarroBizarro è la perfetta antitesi di Superman della DC Comics: un clone dell’Uomo d’Acciaio con tendenze violente che non è mai stato esplorato nel DCEU. Le apparizioni di David Corenswet e Henry Cavill sono straordinariamente simili, quindi Cavill come Bizarro del DCU non sarebbe troppo stridente. Questo darebbe a Cavill la possibilità di approfondire i toni più cupi del suo Superman, che sono stati anticipati nel corso del DCEU. Bizarro è stato presente in molti adattamenti live-action della DC nel corso degli anni, quindi è possibile che anche il DCU possa adattare il villain e, dato che non ha avuto la possibilità di dire addio a Superman, Henry Cavill sarebbe un forte candidato per il ruolo.

Twilight, Sofia Coppola ha rifiutato la regia del quarto film perché era “troppo strano”

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Sofia Coppola rivela di essere stata sul punto di dirigere The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2, ma ha rinunciato perché trovava un aspetto della storia troppo strano. L’ultimo film di Coppola, Priscilla, vede protagonisti Cailee Spaeny e Jacob Elordi. Basato sul libro di memorie del 1985 Elvis and Me di Priscilla Presley, il film riceverà uscirà negli USA il 3 novembre 2023. Noi lo abbiamo visto e recensito alla Mostra d’Arte cinematografia di Venezia. Il film sta raccogliendo recensioni entusiastiche e numerosi premi. Nel frattempo, la saga di Twilight, che raccontava la storia d’amore tra l’umana Bella (Kristen Stewart) e il vampiro Edward (Robert Pattinson), si è conclusa nel 2012 dopo aver incassato milioni di dollari al botteghino ed essere diventata un fenomeno culturale.

In una recente intervista con Rolling Stone in cui parla della sua lunga carriera, Sofia Coppola ha rivelato che le era stato chiesto di dirigere il film finale della Saga di Twilight, ma ha deciso di rifiutare perché pensava che “l’intera faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse strana”. Ecco cosa ha detto la regista:

“Ho partecipato a un incontro e non è mai andato da nessuna parte. Pensavo che tutta la faccenda dell’imprinting del lupo mannaro fosse strana. Il bambino… Troppo strano! Ma parte del precedente Twilight poteva essere realizzata in modo interessante. Ho pensato che sarebbe stato divertente realizzare una storia d’amore tra vampiri adolescenti, ma l’ultima è stata davvero esagerata.”

Il punto della trama di Twilight a cui si riferiva Sofia Coppola ha suscitato molte controversie. In Breaking Dawn – Parte 2, Jacob (Taylor Lautner) subisce un processo comune a ogni lupo mannaro noto come imprinting, che è paragonato alla ricerca della propria anima gemella. Il problema è che Jacob ha l’imprinting con la figlia neonata di Bella e Edward, Renesmee. Molti hanno sottolineato quanto questa scelta narrativa fosse imbarazzante, anche se Jacob insiste che si tratta di un gesto innocente. È comprensibile che Coppola abbia contestato questo aspetto di Breaking Dawn – Parte 2, e ha invece continuato a dirigere altri progetti che hanno rafforzato la sua posizione come una delle migliori registe della sua generazione.

Aquaman e il Regno Perduto: James Wan commenta la riduzione del ruolo di Amber Heard

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La controversia sul ruolo di Amber Heard in Aquaman e il Regno Perduto è statas finalmente affrontata dal regista del film, James Wan. Il film è l’ultimo film del DCEU e, come diversi altri film dello stesso universo condiviso, ha dovuto affrontare parecchie controversie, prima della sua realizzazione e uscita, che in questo caso dovrebbe essere il prossimo dicembre.

Parlando con Empire Magazine (tramite The Direct), il regista di Aquaman e il Regno Perduto, James Wan, ha difeso la sua scelta di far recitare a Mera un ruolo minore nel sequel, rispetto all’originale Aquaman. Wan pensa che le lamentele di Amber Heard siano giuste, dicendo: “Gli attori non necessariamente sanno a cosa stiamo pensando noi [registi] dietro le quinte”. Secondo Wan, la decisione di far sì che Heard avesse una parte ridotta nella storia del film era dovuta al fatto che il sequel non era “una commedia romantica di azione-avventura” ma “una vera e propria commedia tra amici” tra Arthur Curry e Orm.

“È giusto che [Heard] abbia protestato [riguardo al ridimensionamento del personaggio], perché lei non era nella mia testa mentre stavo lavorando a questo film. Gli attori non necessariamente sanno cosa pensiamo noi [registi] dietro le quinte. Ma questo è sempre stato il mio piano. Fin dall’inizio, ho pensato che il primo film sarebbe stato un film in stile “All’inseguimento della pietra verde” – una commedia romantica di azione e avventura – mentre il secondo sarebbe stato una vera e propria buddy comedy”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 20 dicembre.

Apple TV+ annuncia la docuserie John Lennon: Murder Without A Trial

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Apple TV+ ha annunciato John Lennon: Murder Without A Trial, la nuova docuserie in tre parti, narrata dal vincitore dell’Emmy Kiefer Sutherland (“24”, “The Caine Mutiny Court Martial”). Attraverso interviste esclusive a testimoni oculari e foto inedite della scena del crimine, il documentario getta una nuova luce sulla vita e sull’omicidio dell’icona della musica e della cultura John Lennon, nonché sulle indagini e sulla condanna di Mark David Chapman, il suo assassino reo confesso.

John Lennon: Murder Without A Trial offre un esame più approfondito dell’omicidio di John Lennon che nel 1980 ha scioccato e rattristato il mondo. In virtù del Freedom of Information Act la produzione ha ottenuto libero accesso alle informazioni detenute dal Dipartimento di Polizia di New York, dalla Commissione per la libertà vigilata e dall’ufficio del Procuratore Distrettuale. La docuserie include interviste esclusive a testimoni oculari – mai rilasciate prima – e ad alcuni degli amici più stretti di Lennon, che rivelano dettagli scioccanti del suo omicidio. John Lennon: Murder Without A Trial contiene anche interviste agli avvocati difensori, agli psichiatri, ai detective e ai procuratori di Chapman.

John Lennon: Murder Without A Trial è prodotta per Apple TV+ dal team di 72 Films, vincitore di un BAFTA e di un Emmy, diretto da Nick Holt (“The Murder Trial”, “Responsible Child”) e Rob Coldstream (“Jade: The Reality Star Who Changed Britain”) con i produttori esecutivi David Glover (9/11: One Day in America”), Mark Raphael (“Crime and Punishment”) e Rob Coldstream, oltre ai produttori Simon Bunney e Louis Lee Ray.

Sweet Sue: recensione del film di Leo Leigh – #RoFF18

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Sweet Sue: recensione del film di Leo Leigh – #RoFF18

La commedia drammatica Sweet Sue, presentata in occasione della Festa del Cinema di Roma inizia con una premessa forte: non importa quanti anni tu abbia, può sempre ricercare la felicità. Con questa premessa e utilizzando una comicità tipica inglese già vista in After Life, Sweet Sue tocca argomenti intimi e delicati riuscendo anche ad emozionare i più scettici. Maggie O’Neill, protagonista del film nei panni di Sue, conquista per il suo umorismo, in un film che unisce tantissimi elementi contemporanei ma che non riesce ad entrare davvero in empatica con lo spettatore.

Sweet Sue, la trama

La cinquantenne Sue (Maggie O’Neill) torna sulla scena cercando un nuovo amore. Incontra un misterioso motociclista di nome Ron (Tony Pitts) al funerale del fratello e scocca la scintilla. Ma quando incontra Anthony (Harry Trevaldwyn), figlio di Ron e influencer sui social media, Sue si ritrova in una battaglia di volontà sempre più surreale con questo ambizioso adolescente, convinto che il suo corpo di ballo “Electric Destiny” sia destinato alla celebrità. Riuscirà a trovare lo scopo e l’immaginazione per riunire questa piccola famiglia non convenzionale in una possibilità di felicità?

Sue è una versione più eccentrica del Ricky Gervais di After Life, e non è un aspetto negativo anzi è quello che regge il film nella sua totalità. Molti aspetti di Sweet Sue ricordano la serie Netflix: il tema del lutto, della crisi di trovare un nuovo amore quando ormai si è vissuto oltre metà secolo, la cura per i genitori e personaggi secondari che ruotano intorno cercando di dare consigli e sollievo per una situazione non facile. Sue però non cade nell’autocommiserazione come il personaggio di Gervais, ma è piuttosto tosta e risoluta nelle sue azioni tanto da conquistare Ron, un tenebroso motociclista che nasconde molte tribolazioni.

Sweet Sue film

La famiglia

Proprio queste tribolazioni non fanno altro che svantaggiare il personaggio di Ron nella narrazione di Sweet Sue. Al contrario della donna, così attiva e dinamica con un umorismo tagliente, Ron è taciturno. Quando entra in gioco il figlio Anthony le dinamiche familiari di una famiglia poco convenzionale pongono l’accento sulla sua passività e sui demoni. Questa stessa passività si tramuta in incertezza nella sua relazione con Sue che invece ha trovato in Anthony un alleato meno noioso. Un ragazzo giovane che nasconde molteplici imperfezioni ma che Leo Leigh riesce comunque a grattare fino in fondo per farci conoscere il vero Anthony sotto la superficie luccicante.

Sweet Sue si concentra proprio su quello che i personaggi nascondono sotto questa superficie. Lo fa con Sue stessa quando la vediamo con gli occhi tristi guardare una giovane coppia che si intrattiene nel suo negozio di costumi di cattivo gusto in una strada dell’East London. Oppure quando si occupa delle installazioni per feste organizzate. Sue è lì fisicamente ma mentalmente cerca solo un’occasione per fare il pieno di flûte di champagne e cercare l’anima gemella. Lo fa con i silenzi di Ron, con lunghe inquadrature in primo piano per sottolineare il suo turbamento. Diversi punti di vista osservati da più angolazioni per evidenziare le sfaccettature delle personalità di questi personaggi così fragili.

Figlio di Mike Leigh, il giovane Leo deve portare sulle spalle il peso di una eredità importante nel cinema britannico e con Sweet Sue concretizza la sua opera più completa che riesce a portare sullo schermo i turbamenti degli esseri umani utilizzando toni non drammatici ma usando l’ironia e una Maggie O’Neill che buca lo schermo.

Non ci resta che il crimine – La serie: trailer della serie in arrivo a Dicembre!

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Dalla fortunata trilogia cinematografica alla serie TV Non ci resta che il crimine – La serie: torna con una nuova storia in 6 episodi a cavallo fra passato e presente la sgangherata banda della saga di Massimiliano Bruno sui viaggi nel tempo, dall’1 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Prodotta da Sky Studios e da Fulvio, Federica e Paola Lucisano per Italian International Film, Non ci resta che il crimine – La serie – di cui viene rilasciato il trailer ufficiale – vedrà tornare i protagonisti della trilogia Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Giampaolo Morelli e Massimiliano Bruno, di nuovo dietro la macchina da presa stavolta affiancato da Alessio Maria Federici. A loro si aggiunge, fra gli altri, Maurizio Lastrico in un ruolo del tutto nuovo.

Dopo il viaggio cinematografico indietro nel tempo fino agli anni ‘80, in cui a Roma prosperava la Banda della Magliana, e poi quello nell’Italia fascista degli anni ‘40, la nuova serie Sky Original inizia subito dopo gli eventi dell’ultimo film e trasporterà l’affiatatissima e divertente banda di protagonisti negli anni ’70, fra gli ambienti della sinistra giovanile e quelli della destra eversiva del Golpe Borghese.

Non ci resta che il crimine – La serie è scritta da Massimiliano Bruno, Andrea Bassi, Gianluca Bernardini, Herbert Simone Paragnani.

Durante le varie fasi della produzione sono state adottate misure volte a limitare l’impatto sull’ambiente, riducendo così le emissioni di gas serra e mirando a ottenere l’ambita certificazione di sostenibilità Albert. Una scelta in linea con l’impegno del gruppo Sky che, con la campagna Sky Zero, punta a essere la prima media company in Europa a diventare Net Zero Carbon entro il 2030.

La trama della serie tv

Moreno (Giallini), Giuseppe (Tognazzi) e Claudio (Morelli) si trovano di nuovo riuniti, stavolta per un’avventura nel 1970. Dopo aver scoperto di essere stato adottato, Giuseppe decide di cercare la sua vera madre, incurante degli avvertimenti del loro amico e scienziato Gianfranco (Bruno): se si cambia il passato cambia anche il presente.Giuseppe riesce a incontrarla a un happening a casa di Duccio Casati (Lastrico), un ricco borghese dalle idee progressiste che ha preso a cuore la causa dei ragazzi del movimento studentesco. Ma l’emozione che travolge Giuseppe nel ritrovare Linda gli fa commettere un grave errore: salvandola da un attentato, finisce per modificare il passato, e quindi anche il presente: ora l’Italia di oggi è diventata una dittatura fascista, e bisognerà tornare di nuovo indietro per rimettere le cose a posto… a costo di infiltrarsi nelle maglie del Golpe Borghese

Hunger Games torna in sala in occasione dell’arrivo del prequel La ballata dell’usignolo e del serpente

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Il ritorno a Panem è sempre più vicino per i fan della Hunger Games Saga! In attesa dell’arrivo al cinema il 15 novembre di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpentelunedì 6 novembre torna in sala Hunger Games, primo capitolo della fortunata saga che ha incassato oltre tre miliardi di dollari in tutto il mondo.

Per gli spettatori presenti in sala il 6 novembre ci sarà un regalo speciale: sarà proiettato un contenuto esclusivo di Hunger Games. La ballata dell’usignolo e del serpente.
Da oggi 26 ottobre prevendite aperte per l’evento Hunger Games del 6 novembre e da lunedì 30 ottobre apriranno le prevendite per l’uscita di Hunger Games. La ballata dell’usignolo e del serpente.

I biglietti in prevendita saranno disponibili sui siti dei cinema aderenti alle iniziative.

La trama del prequel La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Apple TV+ annuncia un’allegra programmazione per le festività natalizie

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Per celebrare le festività natalizie, Apple TV+ ha annunciato una festosa programmazione per bambini e famiglie. Dal debutto del commovente speciale Apple Original “Il coniglietto di velluto“, basato sull’amato classico per bambini scritto da Margery Williams, al nuovissimo film a tema natalizio “Il Natale di Hannah Waddingham“, che vede protagonista la vincitrice dell’Emmy per “Ted Lasso“, oltre a nuovissimi episodi speciali per le vacanze di “Le avventure di Snoopy“, “Rana e Rospo”, “L’isola delle forme” e “I tuoi amici Sago Mini”.

Apple TV+ è la vostra casa per celebrare la stagione delle feste

Inoltre, gli speciali natalizi preferiti dei Peanuts, di Mendelson/Melendez Productions e Peanuts Worldwide, saranno disponibili gratuitamente per i non abbonati per un periodo di tempo limitato; tra questi “Un Giorno del Ringraziamento da Charlie Brown”, che quest’anno festeggia il suo 50° anniversario e che sarà disponibile per tutti da sabato 18 a domenica 19 novembre; “Un Natale da Charlie Brown” sarà disponibile da sabato 16 a domenica 17 dicembre. Per gli abbonati, invece, questi speciali sono disponibili sin da ora e ogni giorno.

Il pubblico potrà riscoprire anche i contenuti natalizi già rilasciati, tra cui la commedia musicale “Spirited – Magia di Natale”, con Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer, “Il Natale di Mariah: la magia continua”, “I Want a Dog for Christmas, Charlie Brown”, “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”, “Coccodè, tocca a me!: Uno speciale natalizio di Chicken Carol”, “Pretzel e i suoi cuccioli: Merry Muttgomery!”; “Le avventure di Snoopy: Happiness is the Gift of Giving” e “Fraggle Rock: Night of the Lights”, tutti in streaming su Apple TV+.

Ecco il programma completo della line-up di Apple TV+ per bambini e famiglie (in ordine cronologico):

IN STREAMING GRATUITO DA SABATO 18 A DOMENICA 19 NOVEMBRE

“Un Giorno del Ringraziamento da Charlie Brown” – 50° anniversario Per celebrare i 50 anni di questo classico dei Peanuts, Piperita Patty invita tutti da Charlie Brown per la festa del Ringraziamento, anche se lui va a trovare sua nonna. Snoopy decide di cucinare la sua versione del pranzo del Ringraziamento con l’aiuto dei suoi amici.

DISPONIBILE DA MERCOLEDÌ 22 NOVEMBRE

“Il Natale di Hannah Waddingham”

Nell’evento musicale l’attrice vincitrice di un Emmy, Hannah Waddingham, celebrerà le feste accogliendo tante guest star per una serata stravagante al London Coliseum. Lo speciale è stato registrato dal vivo alla presenza del pubblico e presto gli spettatori di tutto il mondo potranno unirsi a lei per celebrare il suo periodo preferito dell’anno su Apple TV+ guardandola esibirsi nei classici natalizi, accompagnata da una spettacolare big band.
“Il Natale di Hannah Waddingham” è prodotto da Done + Dusted (La Bella e la Bestia: 30° Anniversario, “A Legendary Christmas with John and Chrissy”, “La Sirenetta Live!”, le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Londra), lo stesso team dello speciale di successo di Apple TV+ “Il Natale di Mariah: la magia continua”. I produttori esecutivi sono la stessa Waddingham, Katy Mullan, Moira Ross, Raj Kapoor e Nick Todisco. Lo speciale natalizio è diretto dal vincitore del premio BAFTA Hamish Hamilton (cerimonie di apertura e chiusura degli Oscar, dei Grammy, del Super Bowl halftime show e delle Olimpiadi di Londra).

“Il coniglietto di velluto” – Disponibile dal 22 novembre

Basato sul classico per bambini di Margery Williams, “Il coniglietto di velluto” celebra la magia dell’amore incondizionato. Quando William, sette anni, riceve per Natale un nuovo giocattolo preferito, trova un amico per la vita e scopre un mondo di magia. Lo speciale di 40 minuti, disponibile su Apple TV+ e prodotto da Magic Light Pictures, è interpretato Phoenix Laroche (“The Royal Nanny”) nel ruolo di William, affiancato da un cast stellare che comprende le voci di Alex Lawther (“Andor”) nel ruolo del Coniglietto di Velluto, Helena Bonham Carter (“The Crown”, “Harry Potter”) nel ruolo del Cavallo Saggio, Nicola Coughlan (“Bridgerton”) nel ruolo della Fata della Sala Giochi, Bethany Antonia (“House of Dragon”) nel ruolo di Coniglio femmina, Lois Chimimba (“Still Up”) nel ruolo di Automobile, Paterson Joseph (“Vigil”) nel ruolo di Re, Clive Rowe (“So Awkward”) nel ruolo di Leone, Nathaniel Parker (“The Inspector Lynley Mysteries”) nel ruolo di Coniglio maschio, Tilly Vosburgh (“Inside Man”) nel ruolo di Momo e Samantha Colley (“Genius”) nel ruolo di Madre. Lo speciale è prodotto dal co-fondatore della Magic Light Pictures Martin Pope (candidato all’Oscar per “Il Gruffalo” e vincitore del BAFTA e dell’International Emmy per “Versi perversi”), mentre la sceneggiatura è firmata da Tom Bidwell, creatore del film candidato al BAFTA e all’International Emmy “My Mad Fat Diary” e del corto candidato all’Oscar® “Wish 143”.

Il making of di “Spirited – Magia di Natale”

Il 22 novembre Apple TV+ porta gli spettatori dietro le quinte di “Spirited – Magia di Natale'”, con filmati inediti delle prove con Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer. Sin dal suo debutto, il film ha ricevuto ampi consensi ed è stato salutato come “un classico natalizio estremamente divertente” con “numeri da urlo che ricordano l’epoca d’oro dei musical cinematografici”.

DISPONIBILE DA VENERDÌ 1 DICEMBRE

“Rana e Rospo” (speciale natalizio “Vigilia di Natale”) 

In “Vigilia di Natale”, Rana e Rospo non vedono l’ora di trascorrere insieme le vacanze invernali, ma una commissione dell’ultimo minuto in città mette fuori strada Rana, facendo sì che Rospo si chieda se il suo migliore amico riuscirà a tornare a casa in tempo. Nella serie originale per Apple TV+ basata sull’amata serie di libri di Arnold Lobel, i due protagonisti non sono affatto simili; a Rana piacciono le nuove avventure, mentre a Rospo piacciono le comodità di casa. Tuttavia, nonostante le loro differenze, Rana e Rospo sono sempre presenti l’uno per l’altro, come dovrebbero essere i migliori amici. Il talentuoso cast che presta le voci alla serie comprende il premio Oscar® Nat Faxon (“Our Flag Means Death”, “The Conners”) e il candidato all’Emmy Kevin Michael Richardson (“I Simpson”, “I Griffin”) nei panni di Rana e Rospo, oltre a Ron Funches (“Trolls”), Fortune Feimster (“Fortune Feimster: Good Fortune”), Cole Escola (“At Home with Amy Sedaris”), Aparna Nancherla (“The Great North”), John Hodgman (“Up Here”), Yvette Nicole Brown (“Come per disincanto – E vissero infelici e scontenti”), Stephen Tobolowsky (“The Goldbergs”), il candidato all’Emmy Tom Kenny (“SpongeBob”), Selene Luna (“Coco,” “Mayans M. C.”), la candidata agli Emmy Margaret Cho (“Fire Island”) e Betsy Sodaro (“Duncanville”, “Tiny Toons”).

“L’isola delle forme” (speciale natalizio “The Winter Blues”)

“L’isola delle forme”, l’acclamata serie in stop motion per bambini e famiglie basata sulla trilogia bestseller di libri illustrati Shapes di Mac Barnett e Jon Klassen, torna il 1° dicembre con un nuovissimo speciale natalizio intitolato “The Winter Blues”. La stagione fredda lascia Quadrato triste, così Cerchio e Triangolo cercano di tirarlo su di morale organizzando una nuova festa: La notte dello Yeti. La serie animata in stop-motion di Apple TV+, è un racconto intelligente, divertente e stimolante che si svolge su un’isola incantevole e invita gli spettatori a unirsi al serio Quadrato, all’intrepido Cerchio e all’insidioso Triangolo nelle loro avventure, mentre, sempre all’insegna del divertimento, cercano risposte e costruiscono la loro amicizia. Il tutto imparando a gestire e rispettare le reciproche differenze e mostrando ai bambini che l’amicizia può assumere molte forme. La serie è doppiata da Gideon Adlon (“Giù le mani dalle nostre figlie”), Scott Adsit (“30 Rock”), Harvey Guillén (“Vita da vampiro -What We Do in the Shadows”) e Yvette Nicole Brown (“Come per disincanto – E vissero infelici e scontenti”). “L’isola delle forme” è stata co-creata da Barnett e Klassen, che sono produttori esecutivi insieme ai vincitori dell’Emmy Kelli Bixler e Drew Hodges, della Bix Pix Entertainment. Ryan Pequin è produttore esecutivo e sceneggiatore capo.

“Le avventure di Snoopy” (speciale “Happiness is Holiday Traditions”)

In questo speciale natalizio, Snoopy è alla ricerca del topper per l’albero perfetto, Woodstock rimane intrappolato in una vetrina e i due, insieme, fanno visita a Spike per Natale. La serie originale prodotta per Apple TV+ da Peanuts e WildBrain, offre un primo piano al cane più iconico del mondo che trascina il pubblico in nuove avventure con il beagle che balla, vola e sogna in grande, affiancato dal migliore amico Woodstock e dal resto della banda dei Peanuts. Josh Scherba, Anne Loi, Stephanie Betts, Paige Braddock, Craig Schulz e Mark Evestaff sono i produttori esecutivi. Alex Galatis è lo story editor esecutivo.

“Spirited – Magia di Natale” Sing-along

A partire dal 1° dicembre, su Apple TV+ sarà disponibile una versione cantata della commedia musicale interpretata da Will Ferrell, Ryan Reynolds e Octavia Spencer. Questa versione canora del “classico natalizio” consentià al pubblico di intonare i brani preferiti dai fan, composti dai premi Oscar Benj Pasek e Justin Paul (“La La Land”), come “Good Afternoon” e “Bringin’ Back Christmas”.

IN STREAMING GRATUITO DA SABATO 16 A DOMENICA 17 DICEMBRE

“Un Natale da Charlie Brown”

In questo amatissimo speciale dei Peanuts, Charlie Brown deluso dal consumismo natalizio diventa il regista della recita natalizia della banda. Riuscirà a convincere i suoi amici che la recitazione è meglio del ballo, a trovare l’albero “perfetto” e a scoprire il vero significato del Natale?

DISPONIBILE DA VENERDÌ 22 DICEMBRE

“I tuoi amici Sago Mini” (Speciale di Capodanno “New Year’s Steve”)

In un nuovo speciale natalizio intitolato “New Year’s Steve”, Harvey esprime il desiderio di rimanere sveglio fino a mezzanotte, quando una lucciola interviene in suo aiuto e dà il via a una caccia al tesoro per tutta la squadra. La serie è un adorabile inno alla gratitudine, con Harvey, il cane dalle orecchie flosce, e i suoi migliori amici, Jinja il gatto, Jack il coniglio e Robin l’uccellino. Insieme a un cast di abitanti unici e colorati come il loro mondo stravagante, i quattro amici giocano, esplorano, immaginano e festeggiano ogni giorno nella loro gioiosa città di Sagoville.  In ogni episodio, Harvey e tutti i suoi amici esprimono la profonda gratitudine per tutte le cose, grandi e piccole, attraverso l’ottimismo, la gentilezza, l’umorismo adatto ai bambini e le indimenticabili canzoni originali! “I tuoi amici Sago Mini”  è prodotta dai candidati al Daytime Emmy Award Jennifer Dodge (“PAW Patrol – La squadra dei cuccioli”), Ronnen Harary (“PAW Patrol – La squadra dei cuccioli”), Tone Thyne (“Wonder Pets!”) e Dustin Ferrer (“Esme & Roy”). Le candidate ai Daytime Emmy Award Laura Clunie (“PAW Patrol – La squadra dei cuccioli”) e Toni Stevens (“PAW Patrol – La squadra dei cuccioli”) sono i produttori esecutivi, mentre Chad Hicks (“Kingdom Force”) è il regista della serie. “I tuoi amici Sago Mini” è prodotta da Spin Master Entertainment (“PAW Patrol – La squadra dei cuccioli”), nominata ai Daytime Emmy Award, e animata dallo studio Brown Bag Films di 9 Story Media Group, vincitore di un Emmy Award. La dottoressa Sonja Lyubomirsky, illustre professore di psicologia presso l’Università della California, Riverside, ed esperta di scienza della felicità, è l’esperta di gratitudine della serie grazie all’iniziativa changemakers di Apple TV+.

DISPONIBILE DA ORA IN STREAMING

“I racconti di Natale di Charlie Brown”

Festeggiate il periodo più allegro dell’anno con la banda dei Peanuts. Snoopy, Charlie Brown, Linus, Lucy e Sally sono i protagonisti di una raccolta di racconti natalizi tratti dalle strisce originali dei Peanuts.

“Fraggle Rock: Ritorno alla grotta” (speciale natalizio “La notte delle luci”)

I divertenti e musicali Fraggle di Jim Henson – Gobo, Red, Wembley, Mokey, Boober e nuovi amici Fraggle – sono tornati in “Fraggle Rock: Ritorno alla grotta”, nello speciale natalizio “La notte delle luci”, per vivere avventure esilaranti e piene di tutta la magia che si sprigiona quando ci prendiamo cura del nostro mondo interconnesso. È la notte delle luci, la festa più fraggolosa dell’anno, e la grotta è piena di canzoni e di allegria. Quando Jamdolin (doppiato dal candidato all’Emmy Daveed Diggs, “Hamilton”) incoraggia Wembley a esprimere un desiderio speciale, i Fraggles partono all’avventura per trovare la luce più brillante e, forse, il vero significato della festa.

“Mettiamoci in moto Otis!” (speciale “A Winter’s Cow Tale”)

Nell’episodio speciale, “A Winter’s Cow Tale”, è il giorno di Natale e Rosalie sta per partorire. Daisy non vede l’ora di diventare sorella maggiore, ma è delusa dal non poter decorare l’albero con la mamma. Otis entra in azione per aiutare Daisy a decorare l’albero e, quando la neve diventa troppo alta, si fa strada attraverso la neve, in modo che Daisy possa incontrare la sua nuova sorellina. Basata sui popolari libri dell’autore-illustratore Loren Long, best seller del New York Times, questa serie animata di 9 Story Media Group e Brown Bag Films dà il benvenuto ai giovani spettatori nella fattoria Long Hill Dairy Farm, casa di Otis il trattore (doppiato da Griffin Robert Faulkner) e di tutti i suoi amici. Otis sarà anche piccolo, ma ha un cuore grande. Ogni volta che vede un amico in difficoltà, frena, chiede come sta ed entra in azione per aiutarlo! La serie è prodotta da Vince Commisso, Wendy Harris, l’autore Loren Long, Darragh O’Connell, Angela C. Santomero e Jane Startz.

“Ciao Jack! Che spettacolo la gentilezza” (speciale – “Jack’s Snow Globe Cafe”)

In questo speciale, quando una tempesta di neve rimanda l’accensione del gazebo invernale, Jack e gli amici approfittano del momento con una “cascata di gentilezza” al bar. La serie, apprezzata dal pubblico, è co-creata e prodotta esecutivamente da Jack McBrayer (“30 Rock”, “Phineas and Ferb”, “Ralph Spaccatutto”) e Angela C. Santomero (“Blue’s Clues”, “Daniel Tiger”). Jack è uno dei residenti più premurosi e attenti di Clover Grove e accoglie tutti con gentilezza e umorismo. La sua capacità di diffondere compassione, creatività e immaginazione ispira tutti in città a fare lo stesso.

“I Want a Dog for Christmas, Charlie Brown”

Tutto ciò che Rerun desidera da Babbo Natale è un cane, ma sua madre non glielo permette. Trascorrere del tempo con Snoopy è il modo migliore per tirarsi su. Ma quando Snoopy è troppo impegnato per giocare con Rerun, viene chiamato un sostituto: Spike, il fratello di Snoopy.

“Coccodè, tocca a me!” (speciale natalizio –  “A Chicken Carol”)

Nello speciale natalizio, Ebenezer Wolf decide di cancellare le feste e Piper si allea con i Tre Porcellini e alcuni amici fantasmi per fargli cambiare idea. Questa serie animata prescolare, è basata su “Interrupting Chicken”, la serie di libri vincitrice del Caldecott Honor 2011 scritta e illustrata da David Ezra Stein, che introduce i bambini alla gioia della narrazione, a partire da una giovane gallina di nome Piper che ha l’abitudine di interrompere l’ora della storia! Ogni volta che Piper ascolta una storia, non può fare a meno di intervenire, fare domande e dare sfogo alla sua immaginazione cercando di completare i dettagli, indovinare cosa succede dopo o inserirsi nel mezzo dell’azione per aiutare a salvare la situazione. In collaborazione con Mercury Filmworks, “Coccodè, tocca a me!” è prodotto da Ron Holsey, David Ezra Stein, Loris Kramer Lunsford, Clint Eland e Chantal Ling ed è interpretato dalla voce di Sterling K. Brown. La dottoressa Lucy Calkins è esperta di lettura e scrittura nell’ambito dell’iniziativa changemaker di Apple TV+.

“It’s Christmastime Again, Charlie Brown”

Questo speciale è una raccolta di vignette a tema natalizio: Charlie Brown cerca di vendere ghirlande; Piperita Patty si preoccupa della sua tesina sul libro di Natale; Charlie Brown cerca di comprare dei guanti per Peggy Jean; tutta la banda partecipa a una recita di Natale, dove Sally si preoccupa della sua unica battuta e Piperita Patty interpreta una pecora. “It’s Christmastime Again, Charlie Brown” è creato e scritto da Charles M. Schulz ed è prodotto da Lee Mendelson. Bill Melendez è regista e produttore.

“Mariah Carey’s Magical Christmas Special”

Di fronte a una crisi di allegria natalizia, il Polo Nord sa che c’è solo una persona che può salvare la situazione: Mariah Carey, la grande amica di Babbo Natale. La Regina del Natale protagonista di un favoloso e stellare spettacolo per rendere felice il mondo intero! La speciale scaletta include anche le superstar Tiffany Haddish, Billy Eichner, Ariana Grande, Jennifer Hudson, Snoop Dogg, Jermaine Dupri, Misty Copeland e Mykal-Michelle Harris. Apparizioni speciali sono previste anche per Moroccan e Monroe, i gemelli figli di Mariah Carey.

“Pretzel e i suoi cuccioli” (speciale natalizio “Merry Muttgomery!”)

In “Merry Muttgomery!”, quando una forte nevicata mette a rischio l’annuale festa natalizia, i cuccioli trovano modi unici per festeggiare con tutti i cani innevati della città. Basata sull’amato cane del classico libro “Pretzel” dei pluripremiati autori Margret e H.A. Rey, creatori di “Curioso come George”, la serie originale segue una moderna famiglia di cani guidata dal papà casalingo Pretzel, dai suoi cinque adorabili cuccioli di bassotto e da mamma Greta, il sindaco di Muttgomery. Insieme, i Doxies sono sempre alla ricerca di modi per rendere la loro città un posto migliore per i loro amici a quattro zampe e i loro vicini. Pretzel e Greta incoraggiano i loro cuccioli a cercare di risolvere i loro problemi, ricordando loro spesso di “alzare le zampe!” ogni volta che devono affrontare una sfida. Tra i doppiatori figurano Mark Duplass, Nasim Pedrad e molti altri. Prodotta da HarperCollins Productions e animata da House of Cool e Saturday Animation, la serie è prodotta esecutivamente da Caroline Fraser, Ricardo Curtis, Wes Lui e Steve Altiere; Jennifer Contrucci è co-produttrice esecutiva. Il dottor Tony Wagner è l’esperto di gioco, passione e scopo nell’ambito dell’iniziativa changemaker di Apple TV+.

“Le avventure di Snoopy” (speciale “Happiness Is the Gift of Giving”)

In questo speciale Snoopy adatta una poesia natalizia per aiutare Sally a dormire, Charlie Brown prepara i regali per i suoi amici e per Snoopy aspettare di aprire i suoi regali è una sfida. Serie originale per Apple TV+ prodotta da Peanuts e WildBrain, “Le avventure di Snoopy”, prodotta per Apple TV+ da Peanuts e WildBrain, offre un primo piano al cane più iconico del mondo che trascina il pubblico in nuove avventure con il beagle che balla, vola e sogna in grande, affiancato dal migliore amico Woodstock e dal resto della banda dei Peanuts. Josh Scherba, Anne Loi, Stephanie Betts, Paige Braddock, Craig Schulz e Mark Evestaff sono i produttori esecutivi. Alex Galatis è lo story editor esecutivo.

Spirited – Magia di Natale

Ogni Vigilia di Natale, il Fantasma del Natale Presente (Will Ferrell) sceglie un’anima perduta da redimere attraverso la visita di tre spiriti. Ma questa volta ha scelto lo Scrooge sbagliato. Clint Briggs (Ryan Reynolds) stravolge le carte in tavola e il suo ospite fantasma si ritrova a riesaminare il proprio passato, presente e futuro. Per la prima volta, “A Christmas Carol” viene raccontato dal punto di vista dei fantasmi in questa esilarante rivisitazione musicale del classico racconto di Dickens.

“Acquasilente” – (speciale “The Way Home”)

In questo speciale, mentre aiutano Acquasilente a preparare dei dolcetti per celebrare la festa del solstizio d’inverno, i bambini scoprono che ha intenzione di condividerne alcuni con un vicino di cui sono diffidenti. Premiata con il Peabody Award per l’eccellenza nella narrazione e per il lavoro che incoraggia l’empatia, “Acquasilente” è una serie bella e coinvolgente per bambini e famiglie. Mette in evidenza la consapevolezza e ha affascinato i giovani spettatori con le sue storie di amicizia, offrendo ai bambini una nuova prospettiva sul mondo che li circonda. La serie è incentrata sui fratelli Karl, Addy e Michael, che affrontano sfide quotidiane – grandi e piccole – che a volte sembrano insormontabili. Fortunatamente per loro tre c’è Acquasilente, un panda saggio, come vicino di casa. Attraverso il suo esempio, le sue storie e il suo dolce umorismo, Acquasilente offre ai bambini una comprensione più profonda dei loro sentimenti e degli strumenti che li aiutano ad affrontare le loro sfide quotidiane. “Acquasilente” è basato sulla serie di libri Scholastic Zen Shorts di Jon J Muth ed è prodotto da Gaumont e Scholastic Entertainment. La serie è prodotta da Sidonie Dumas, Christophe Riandee, Nicolas Atlan, Terry Kalagian, Iole Lucchese, Caitlin Friedman, Jef Kaminsky e Rob Hoegee e si avvale della voce di James Sie, Eva Ariel Binder, Tucker Chandler e Judah Mackey.

“Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo”

Una storia di gentilezza, amicizia, coraggio e speranza per gli spettatori di tutte le età in un film d’animazione che scalda il cuore, vincitore del premio Oscar®, basato sull’omonimo libro di Charlie Mackesy. Un viaggio toccante e sentito che segue l’improbabile amicizia tra un bambino, una talpa, una volpe e un cavallo che si avventurano insieme alla ricerca della casa del ragazzo. Con le illustrazioni del celebre autore Charlie Mackesy, animate da bellissimi disegni a colori fatti a mano, ai protagonisti del film prestano la voce il vincitore del BAFTA Award Tom Hollander (“The White Lotus”) nei panni della Talpa, il vincitore del SAG Award Idris Elba (“Luther”) nei panni della Volpe, Gabriel Byrne (“All Things Bright and Beautiful”) in quelli del Cavallo e l’esordiente Jude Coward Nicoll in quelli del Bambino.

Matthew Freud presenta un film di Charlie Mackesy, prodotto dalla candidata all’Oscar® Cara Speller (“Pear Cider and Cigarettes”) per conto di NoneMore Productions e da JJ Abrams e Hannah Minghella per conto di Bad Robot Productions. Diretto da Peter Baynton (“The Tiger Who Came To Tea”) e Charlie Mackesy, il film è un adattamento del libro originale in collaborazione con Jon Croker (“Paddington 2”) ed è prodotto da Jony Ive e dal candidato all’Oscar® Woody Harrelson (“Tre manifesti a Ebbing, Missouri”). La colonna sonora originale è della compositrice Isobel Waller-Bridge, eseguita dalla BBC Concert Orchestra e diretta da Geoff Alexander.

Nicole Kidman e A24 per la serie sul Wrestling e OnlyFans

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Nicole Kidman e A24 per la serie sul Wrestling e OnlyFans

A24 ha vinto la guerra per accaparrarsi i diritti di adattamento del prossimo romanzo di Margo’s Got Money Troubles scritto da Rufi Thorpe, con il creatore di Big Little Lies David E. Kelley in trattative per co-scrivere l’adattamento televisivo. Nicole Kidman Dakota Fanning sono legate alla produzione esecutiva attraverso le rispettive società di produzione, secondo The Hollywood Reporter, quello che viene descritto come il wrestling che incontra OnlyFans.

Cosa sapere sull’adattamento televisivo di Margo’s Got Money Troubles

Margo’s Got Money Troubles, che debutterà nel giugno 2024, è incentrato su  Margo Millet, figlia di una cameriera di Hooters e di un ex wrestler professionista che, dopo aver avuto una relazione con il suo professore di inglese al terzo anno di università, rimane incinta e ricorre a OnlyFans per sbarcare il lunario. Dopo essersi riavvicinata al padre, che le impartisce alcuni insegnamenti appresi sul ring del wrestling, Margo diventa un successo inarrestabile su OnlyFans.

Matthew Tinker sarà il produttore esecutivo per David E. Kelley Productions insieme a Elle Fanning, Dakota Fanning, Brittany Kahan Ward (Lewellen Pictures), Kidman (Blossom Pictures) e Per Saari con l’autore Thorpe per A24.

A24 ha recentemente acquisito i diritti di diversi progetti di alto profilo, tra cui un adattamento in serie TV delle memorie di Paris Hilton. Kidman e Kelley, ovviamente, hanno già lavorato insieme in Nine Perfect Strangers di Hulu, Love and Death di Max, Big Little Lies e The Undoing della HBO. 

Fargo 5: trailer della quinta stagione

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Fargo 5: trailer della quinta stagione

FX ha diffuso il trailer FARGO 5, la quinta stagione in arrivo della serie cult ispirata all’omonimo film dei Fratelli Coen.

la serie antologica Sky Exclusive creata e prodotta – tra gli altri – dal pluripremiato Noah Hawley (Bones, Legion) torna con la quinta attesissima stagione in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 22 novembre, in contemporanea con gli Stati Uniti, come annunciato dai teaser appena rilasciati.

Protagonisti del nuovo ciclo di episodi sono Juno Temple (Ted Lasso) e Jon Hamm (Mad Men), per una storia ambientata stavolta in Minnesota, nel 2019.

https://youtu.be/6SCn6UDXw_I

In FARGO Dopo che una serie di eventi inaspettati fa finire Dorothy “Dot” Lyon (Juno Temple) nei guai con le autorità, questa apparentemente tipica casalinga del Midwest ripiomba improvvisamente in una vita che pensava di essersi lasciata alle spalle. Lo sceriffo del North Dakota Roy Tillman (Jon Hamm) sta infatti cercando Dot da molto tempo. Allevatore, predicatore e uomo di legge, Roy crede di essere al di sopra di chiunque e per dare la caccia a Dot si fa aiutare dal figlio Gator (Joe Keery), fedele ma incapace e da Ole Munch (Sam Spruell), un losco vagabondo dalle origini misteriose. Con i suoi segreti più profondi che iniziano a venire a galla, Dot tenta di proteggere la sua famiglia dal suo passato, dimostrando una volta per tutte perché non si dovrebbe mai provocare una Lyon.

Nel cast di FARGO insieme a Juno Temple e Jon Hamm anche Joe Keery (Stranger Things), Sam Spruell (Legend), David Rysdahl (No Exit), Lamorne Morris (New Girl), Jennifer Jason Leigh (The Hateful Eight), Richa Moorjani, Lukas Gage, Jessica Pohly, Nick Gomez.

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