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Elite: l’ottava stagione sarà l’ultima per la serie di successo di Netflix

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In vista della premiere della settima stagione questo venerdì, Netflix ha annunciato che la sua popolare serie drammatica spagnola per adolescenti Elite concluderà la sua corsa con la prossima ottava e ultima stagione. Il creatore della serie Carlos Montero ha rilasciato una dichiarazione (tramite Deadline ), affrontando l’imminente fine dello show con la stagione 8, che è attualmente in produzione.

“Stiamo girando l’ottava stagione, che sarà l’ultima stagione di Élite“, ha detto Montero. “Abbiamo concluso con una nota positiva. Jaime [Vaca, co-showrunner della stagione 7], Netflix e io abbiamo pensato che fosse ora di finirla. Lo dico con grande rammarico perché sono stati anni incredibili in cui ho incontrato attori meravigliosi, abbiamo lavorato con tutti i registi con cui volevamo lavorare e abbiamo avuto il lusso di avere Maribel nelle ultime due stagioni. Élite ha cambiato la vita a tutti, ci sono attori che hanno iniziato con noi ed è stato il loro trampolino di lancio per diventare ora star mondiali, sta succedendo a questo cast ed è un orgoglio aver contribuito a tutto questo e sapere che ci hanno visti ovunque il mondo e mi è piaciuto”.

Elite è stata rinnovata per la stagione 8, attualmente in produzione, a luglio, ma all’epoca non era stato menzionato che sarebbe stata l’ultima stagione. Il creatore della serie Carlos Montero ha confermato in una conferenza stampa per la stagione 7, che la stagione 8 sarebbe stata l’ultima della serie, dicendo che la serie “si è conclusa con una nota positiva“.

Cosa sappiamo su Elite?

Elite si concentra attorno a Las Encinas, la scuola più esclusiva del paese, dove l’élite manda i propri figli a studiare. È stato creato da Carlos Montero (The Mess You Leave Behind) e Jaime Vaca (Cable Girls). L’ottava stagione è diretta da Daniel Barone, Ginesta Guindal, Jota Linares ed Elena Trapé. Si uniscono allo spettacolo nella sua puntata finale i nuovi membri del cast Ane Rot (Killer Book Club) e Nuno Gallego (UPA Next), insieme al ritorno di Mina el Hammani nei panni di Nadia. Ulteriori dettagli sulla trama della Stagione 8 e sulla data di uscita prevista sono ancora tenuti nascosti.

“Nella settima stagione, Omar inizia una nuova vita all’università lontano da Las Encinas, ma non riesce a voltare pagina. Il senso di colpa per la morte di Samuel e la sofferenza causata da quel periodo lo attanagliano ancora, spingendolo ad andare in analisi. Tramite uno stage decide di tornare nella scuola dove tutto è successo per affrontare i suoi demoni faccia a faccia. Attraverso il percorso di Omar scopriamo che anche il resto degli studenti sta silenziosamente sfidando i propri incubi. La settima stagione di Elite tratta di salute mentale e di come molti di noi la evitano per paura o ignoranza.”

Lubo, il trailer del nuovo film di Giorgio Diritti

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Lubo, il trailer del nuovo film di Giorgio Diritti

Ecco il trailer di Lubo, il film di Giorgio Diritti liberamente ispirato a “Il seminatore” di Mario Cavatore edito da Einaudi. Nel cast del film ci sono FRANZ ROGOWSKI, CHRISTOPHE SERMET, VALENTINA BELLÈ, NOÉMI BESEDES, CECILIA STEINER,  JOEL BASMAN, PHILIPPE GRABER, MASSIMILIANO CAPRARA. Lubo è una coproduzione italo-svizzera Indiana Production, Aranciafilm con Rai Cinema e Hugofilm Features e Proxima Milano in coproduzione con RSI Radiotelevisione Svizzera SRG/SSR.

Lubo arriva al cinema il prossimo 9 novembre distribuito da 01 Distribution.

Lubo, la trama

Lubo è un nomade, un artista di strada che nel 1939 viene chiamato nell’esercito elvetico a difendere i confini nazionali dal rischio di un’invasione tedesca. Poco tempo dopo scopre che sua moglie è morta nel tentativo di impedire ai gendarmi di prendere i loro tre figli piccoli, strappati alla famiglia in quanto Jenisch, come da programma di rieducazione nazionale per i bambini di strada (Hilfswerk für die Kinder der Landstrasse). Lubo sa che non avrà più pace fino a quando non avrà ritrovato i suoi figli e ottenuto giustizia per la sua storia e per quella di tutti i diversi come lui.

Werewolf by Night: il regista ha un’idea per un sequel!

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Werewolf by Night: il regista ha un’idea per un sequel!

Il regista di Werewolf by NightMichael Giacchino, ha parlato della possibilità di un seguito allo speciale horror dei Marvel Studios. Parlando con Collider, Giacchino ha dichiarato che, sebbene nessun seguito dello speciale sia stato annunciato o confermato, ha idee per un potenziale seguito di Werewolf by Night, sottolineando che sono “tutti pazzi e pazzi”.

Si parla sempre“, ha commentato il regista. “Ma si sa, finché qualcuno non decide di spendere un centesimo, non succede ancora nulla. Quindi, si spera. Il mio desiderio è che sì, ce ne sia di più con questi personaggi. Mi piacerebbe, e ho idee su cosa mi piacerebbe fare con loro, ed è tutto pazzesco, ma penso che sia l’unico modo per farlo. Quindi, si spera, un giorno. Se tutto va bene, un giorno.”

Di cosa parla Werewolf by Night?

“Ispirato ai film horror degli anni ’30 e ’40, questo speciale agghiacciante mira a evocare un senso di terrore e macabro, con molta suspense e paura lungo il percorso mentre esploriamo un nuovo angolo dell’universo cinematografico Marvel”. Dai un’occhiata al trailer di Werewolf by Night in Color.

Werewolf by Night in Color arriva su  Disney+  venerdì 20 ottobre. L’originale Werewolf by Night, attualmente disponibile sulla piattaforma di streaming, è stato originariamente pubblicato nell’ottobre 2022 e rappresentava una versione diversa e più spettrale dell’MCU ispirata ai film horror degli anni ’30 e ’40.

Le 10 migliori interpretazioni nei film degli anni Ottanta di Martin Scorsese

Gli anni Ottanta per Martin Scorsese sono stati caratterizzati da soli cinque film ma tra cui si possono notare le sue pellicole più celebri. Questo è anche il decennio dove il regista consolida il suo sodalizio con Robert De Niro, iniziato nel 1973 con Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno, e con cui poi è tornato a lavorare anche per il film in uscita ora Killers of the Flower Moon.

Da sempre infatti il punto di forza di Scorsese è la sua costante scuderia di attori che cresce nel corso dei decenni. Gli anni Settanta e Ottanta hanno visto Harvey Keitel e De Niro apparire in almeno due film ogni decennio, gli anni Novanta di nuovo De Niro e Joe Pesci. Poi nei Duemila è stata la volta di Leonardo DiCaprio che ha aperto le sue numerose collaborazioni nel 2002 con il ruolo di Amsterdam Vallon in Gangs of New York. Sebbene sia difficile individuare quali siano esattamente le migliori interpretazioni cinematografiche nei film di Martin Scorsese in generale, dare un’occhiata al suo catalogo degli anni Ottanta potrebbe aiutare a restringere il campo.

Ecco le 10 migliori interpretazioni nei film anni Ottanta di Scorsese

David Bowie in L’ultima tentazione di Cristo

David Bowie in L'ultima tentazione di CristoL’ultima tentazione di Cristo è l’epopea storica di Scorsese del 1988 e uno dei film più spesso trascurato nella lunga carriera del regista. Il film è incentrato su Gesù e i suoi dodici discepoli, dove il Figlio di Nazaret trascorre i suoi ultimi giorni sulla Terra compiendo miracoli e diffondendo l’illuminazione in tutta Gerusalemme. Nonostante il film abbia ricevuto molte recensioni negative da parte dei gruppi religiosi, L’ultima tentazione di Cristo non è solo uno dei film più sottovalutati, ma è anche uno dei più sperimentali.

Nel cast di questa pellicola biblica troviamo anche l’icona della musica David Bowie, leggenda del rock nei panni di Ponzio Pilato. Mentre la maggior parte delle altre interpretazioni di questo personaggio lo dipingono come un governatore freddo e calcolatore, Bowie offre invece un’innegabile empatia che gli aggiunge ulteriori strati e ti fa, quasi, dimenticare che in realtà il prefetto della Giudea era un sovrano crudele.

Rosanna Arquette in Fuori orario

Rosanna Arquette in Fuori orarioFuori orario originariamente doveva essere diretto da Tim Burton, ma Scorsese lesse la sceneggiatura mentre stava avendo problemi finanziari e anche di tipo religioso-politici per il tentativo di realizzare L’ultima tentazione di Cristo. Burton rinunciò senza problemi alla regia del film quando il regista espresse il desiderio di dirigerlo personalmente. Il film è incentrato sul personaggio di Paul Hackettun, programmatore di computer interpretato da Griffin Dunne, e lo segue mentre vive una serie di eventi bizzarri principalmente in una sola notte. Spesso paragonato alla storia di una tragedia greca, Fuori orario esplora la relazione tra gli uomini e la loro volontà di sopportare qualsiasi cosa se sono coinvolti altri interessi. Scorsese fa un cameo interpretando il gestore di luci al Berlin Cafè. Nel bar in cui Paul Hackett incontra Marcy, al tavolo di fianco a quello del protagonista si possono notare Catherine e Charles Scorsese, genitori del regista, che chiacchierano.

Rosanna Arquette interpreta Marcy, una delle donne che Patrick incontra e frequenta brevemente nel corso del film. Sebbene la sua presenza nel film sia fatta di poche scene, Arquette lascia una forte impressione sugli spettatori grazie alla sua esilarante rivisitazione di uno strano incontro sessuale che coinvolge Il Mago di Oz e alla sua risata contagiosa.

Griffin Dunne in Fuori orario

Griffin Dunne in Fuori orarioFuori orario del 1985 è uno dei film più sottovalutati di Scorsese ed è probabilmente in gran parte dovuto a quanto sia diverso dalla maggior parte del suo lavoro. Tuttavia, ha sviluppato un seguito di culto nel corso degli anni, e gran parte di questo ritrovato apprezzamento deriva dalla performance di Griffin Dunne.

L’attore in questo film interpreta il protagonista Paul Hackett, un uomo insoddisfatto della sua carriera, della sua vita amorosa e in cerca d’amore o di sesso. Dall’inizio alla fine, il pubblico fa il tifo per lui e prova anche compassione per Paul mentre invece lo stress degli eventi alla fine lo logora psicologicamente.

Willem Dafoe in L’ultima tentazione di Cristo

Willem Dafoe in L'ultima tentazione di CristoContinuando con il tema dei film meno conosciuti di Scorsese, L’ultima tentazione di Cristo è stato l’ultimo lungometraggio del regista negli anni Ottanta, e sembra appropriato che abbia concluso quel decennio con un progetto di proporzioni letteralmente bibliche. Questa pellicola racconta la storia dei tentativi falliti di Satana di tentare Gesù Cristo al peccato e della sua conseguente crocifissione come risultato del non aver mai ceduto ai capricci del Diavolo. Per quanto controverso fosse il film, ha incassato oltre 30 milioni di dollari con un budget di soli 7 milioni di dollari, rendendolo così uno dei titoli di Scorsese di maggior successo commerciale.

L’attore caratterista Willem Dafoe ha accettato l’arduo compito di rappresentare Gesù dopo che una serie di attori più famosi lo hanno rifiutato, consolidandolo così come uno degli attori più audaci del settore. Sebbene possa sembrare impossibile descrivere le qualità più umane di Gesù, senza correre il rischio di generare reazioni divisive, Dafoe ha trattato il materiale con grazia e rispetto. I numerosi monologhi e le riprese estese combinate con le condizioni di ripresa stressanti sarebbero sufficienti per far smettere la maggior parte dei professionisti, ma Dafoe, ha resistito e ha fornito una performance potente.

Tom Cruise in Il colore dei soldi

Tom Cruise in il colore dei soldiIl colore dei soldi è un altro film relativamente sconosciuto per i fan occasionali del lavoro di Scorsese in quanto è un dramma sportivo, il secondo all’epoca, ed è notevolmente privo della violenza e dell’estrema volgarità spesso viste nei suoi lavori. Il film segue Eddie “Fast Eddie” Felson, l’attore Paul Newman, un giocatore di biliardo professionista in pensione diventato venditore di liquori, e il suo protetto Vincent Lauria, un giovane Tom Cruise.

Considerando il fatto che Tom Cruise è uno degli attori più pagati di Hollywood, è un po’ difficile immaginare un momento in cui non ha ricevuto i maggiori guadagni. Tuttavia, Cruise è uno di quei rari attori che offre sempre una performance forte, indipendentemente dal genere o dal regista con cui lavora. Mentre Cruise porta con sé il suo solito carisma e fascino per cui è diventato famoso, e il talento dell’attore nell’interpretare in modo convincente un truffatore di biliardo che rende questa una delle migliori interpretazioni nei film di Scorsese degli anni Ottanta.

Jerry Lewis in Re per una notte

Jerry Lewis in Re per una notte copiaAnche se la maggior parte delle persone paragonerebbe probabilmente Joker di Todd Phillips al classico Taxi Driver di Scorsese degli anni Settanta, alcuni invece affermano che ci sono piu parallelismi tra Joker e Re per una notte, poiché sono molto più simili nei temi e nei personaggi. La leggenda Jerry Lewis recita accanto a De Niro nel ruolo di Jerry Langford, il conduttore di un talk show di successo. Nonostante sia più noto ai fan per il suo lavoro comico, Lewis qui offre un’ottima interpretazione nei panni dell’austero Langford.

Il lavoro di Lewis nei panni di Langford non è solo una delle migliori interpretazioni del catalogo di Scorsese degli anni Ottanta, ma è anche un punto di riferimento nel lavoro del defunto comico. La sua presenza stoica e il suo comportamento calmo contrastano perfettamente con il maniacale e imprevedibile Rupert Pupkin di De Niro. Nonostante la serietà del suo ruolo, Lewis mantiene sempre il suo lato comico, e il risultato rende la sua  recitazione davvero unica.

Paul Newman in Il colore dei soldi

Paul Newman in Il colore dei soldiLa carriera del defunto Paul Newman è stata tra le più invidiabili di Hollywood durante il suo periodo di massimo splendore. Bello, carismatico e un uomo davvero simpatico fuori dallo schermo, Newman è stato uno degli uomini di punta di Hollywood negli anni Sessanta e Settanta. In quanto tale e noto per i suoi ritratti di persone legalmente buone, ha prontamente accettato il ruolo dell’antagonista imbroglione di biliardo Eddie “Fast Eddie” Felson in Il colore dei soldi. 

Essendo un truffatore di biliardo senza scrupoli, la più grande preoccupazione di Fast Eddie ovviamente sono i soldi. Nonostante la reputazione di Newman, raffigura un uomo determinato a vincere, e l’alchimia tra lui e la stella nascente Tom Cruise è ciò che rende questa una delle migliori interpretazioni nei film di Scorsese degli anni Ottanta.

Cathy Moriarty in Toro scatenato

Cathy Moriarty in Toro scatenato copiaIl classico film in bianco e nero di Scorsese Toro scatenato probabilmente lo ricorderanno per il ruolo di Joe Pesci nei panni di Joey LaMotta e per la performance vincitrice dell’Oscar di De Niro nei panni di Jake LaMotta. Tuttavia, la performance di Cathy Moriarty nei panni della moglie di Jake, Vicky, non viene discussa neanche lontanamente come dovrebbe essere. Anche se esprime le sue battute con l’autorità di un veterano del settore, Moriarty ha fatto il suo debutto cinematografico nel dramma sportivo dei primi anni Ottanta.

Giocando un po’ contro la rappresentazione archetipica di una moglie affettuosa, Vicky è altrettanto dura, se non di più, del suo campione mondiale dei pesi medi, il marito-boxer Jake. Nel corso del film, il pubblico vede Vicky sopportare molto dolore derivante dal suo tempestoso matrimonio con Jake, ma la vede anche affermarsi come qualcuno meritevole di amore e rispetto.

Robert De Niro in Re per una notte

Robert De Niro in Re per una notteRe per una notte è stato il seguito immediato di Scorsese al suo dramma sportivo vincitore dell’Oscar Toro scatenato e ha riunito il regista con l’amato De Niro. De Niro interpreta Rupert Pupkin, un comico alle prime armi con problemi di salute mentale che lo portano ad agire in modo irregolare praticamente con chiunque incontri. Nonostante le manie di grandezza di Pupkin, c’è un certo fascino in lui che costringe il pubblico a tifare per il suo successo all’inizio del film.

Scorsese ha dichiarato di aver rivendicato questa performance come la sua preferita del suo amico Robert De Niro.

Robert De Niro in Toro scatenato

Il dramma sportivo biografico di Scorsese del 1980 è senza dubbio uno dei più grandi film mai realizzati, nonostante il suo scarso ritorno al botteghino mondiale. Distinto in quanto è girato su pellicola in bianco e nero, questa pelicola racconta l’ascesa del defunto Jake Lamotta fino a diventare il campione mondiale di boxe. Per quanto brutale possa essere, Toro scatenato fa un ottimo lavoro mostrando le conseguenze che derivano da uomini che non riescono a gestire il loro comportamento autodistruttivo e il film lo deve in gran parte alla performance di De Niro.

Oltre ad aumentare e perdere enormi quantità di peso per riflettere accuratamente LaMotta nel suo periodo migliore di boxe e quando si ritirò. Le scene emotivamente avvincenti di De Niro con Cathy Moriarty e Joe Pesci sono tra le più strazianti di un film e si aggiudica il primo posto come migliore interpretazione nei film degli anni Ottanta di Martin Scorsese. 

Magic Mike – The Last Dance in streaming su NOW e in tv su SKY

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Magic Mike – The Last Dance in streaming su NOW e in tv su SKY

Debutta in prima tv su Sky il film Magic Mike – The Last Dance, lunedì 23 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Romance), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Nel terzo capitolo della serie di film di successo “Magic Mike” Channing Tatum riprende il ruolo di Mike Lane e Steven Soderbergh torna al timone con una sceneggiatura di Reid Carolin, che ha anche scritto i primi due film. Protagonista al fianco di Tatum è Salma Hayek Pinault.

Nel cast Magic Mike – The Last Dance insieme a Tatum e Hayek Pinault ci sono anche Ayub Khan Din, la nuova arrivata Jemelia George, Juliette Motamed e Vicki Pepperdine.

Il team creativo dietro le quinte comprende lo scenografo Pat Campbell, il costumista Christopher Peterson e il supervisore musicale Season Kent, con coreografie di Alison Faulk e Luke Broadlick, entrambi già parte della franchise “Magic Mike”.

Il film è stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane da Warner Bros. Pictures.

 SINOSSI

Dopo una lunga pausa e in seguito ad un affare fallito che lo ha lasciato al verde, costringendolo a lavorare come bar tender nei locali della Florida, per “Magic” Mike Lane è giunta l’ora di tornare sul palco. Con la speranza di partecipare a quello che considera l’ultimo show della sua carriera, Mike si dirige a Londra con una donna ricca e altolocata che lo attira con un’offerta che non può rifiutare… e un’agenda già pianificata. La posta in gioco è altissima quando Mike scopre cosa ha veramente in mente la donna: riuscirà, insieme ad un nuovo gruppo di ballerini da rimettere in carreggiata, ad essere in grado di farcela?

MAGIC MIKE – THE LAST DANCE– Lunedì 23 ottobre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Romance), in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K, per i clienti Sky Q o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio opzione Sky HD/Sky Ultra HD attivo.

Bojan, Dietro il Sorriso: trailer del documentario in arrivo su Rakuten TV

Rakuten TV ha diffuso il trailer di Bojan, Dietro il Sorriso, un documentario che racconta nel dettaglio la carriera dell’attaccante catalano Bojan Krkić, evidenziando tutte le difficoltà vissute da uno dei più grandi talenti dell’FC Barcelona. Sarà disponibile sulla piattaforma in 42 paesi a partire dal 3 novembre.

Il documentario, che sottolinea costantemente l’importanza della salute mentale nella carriera del calciatore di Linyola, inizia con una conversazione tra Bojan Krkić e il Dottor Monseny, lo psicanalista che lo ha curato nei momenti più difficili all’FC Barcelona. Il colloquio con il dottore funge da filo conduttore per tutta la trama del film.

La prima parte del film ripercorre la carriera di Bojan Krkić nelle giovanili dell’FC Barcelona e il suo debutto in prima squadra. Un periodo in cui si distingue come capocannoniere di tutta la storia de La Masia ma segnato anche da un difficile inizio in uno spogliatoio pieno di grandi nomi e di momenti complicati. Nonostante le lotte psicologiche e gli attacchi d’ansia, Bojan mostra un rendimento eccezionale sul campo, segnando 12 gol nella sua prima stagione, condividendo la prima linea con Thierry Henry, Ronaldinho o Samuel Eto’o.

Il documentario affronta nel dettaglio la controversia sulla decisione di Bojan di non unirsi alla nazionale spagnola per Euro 2008, dando priorità alla sua salute mentale. Questo episodio, fondamentale per la sua carriera, viene approfondito attraverso la testimonianza cruciale della madre, che chiarisce le ragioni di questa scelta decisiva. Contrariamente alla versione ufficiale, che parlava di gastroenterite, viene svelato il vero motivo, scatenando una polemica mediatica.

In quest’altra parte del documentario viene esplorata la seconda fase di Bojan all’FC Barcelona, che coincide con l’arrivo di Pep Guardiola in prima squadra, una fase in cui Bojan inizia a perdere importanza all’interno del team. Un momento cruciale arriva in occasione delle finali di Champions League a Roma e Wembley, dove il catalano gioca appena un minuto.

Di fronte a questa situazione, Bojan sceglie di lasciare il club della sua vita, l’FC Barcelona. Questo processo è doloroso ma gli permette di esplorare nuovi orizzonti e di ritrovare il suo senso di appartenenza in squadre come Stoke City, Roma, Ajax, Milan, Mainz, Alaves, Montreal e Vissel Kobe.

Mary e lo Spirito di Mezzanotte nominato agli EFA – European Film Awards

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A poco più di un mese dall’uscita italiana prevista per il 23 novembre al cinema, Mary e lo Spirito di Mezzanotte, il nuovo e tanto atteso film di Enzo d’Alò, ha ricevuto la candidatura come European Animated Feature Film agli EFA – European Film Awards, il più prestigioso premio del cinema europeo assegnato dalla European Film Academy.

Un riconoscimento di valore per il maestro dell’animazione Enzo d’Alò che con i suoi film (da La Freccia Azzurra a La Gabbianella e il Gatto fino a Pinocchio) ha conquistato il pubblico italiano e internazionale e ha accompagnato generazioni di spettatori.

Sono molto felice di questa candidatura, è una splendida sorpresa… Mary e lo Spirito di Mezzanotte ha richiesto cinque anni di lavorazione e ha coinvolto centinaia di talentuosi artisti, dedico a tutti loro questa nomination” – ha commentato Enzo d’Alò – “In questi mesi il film è stato selezionato nei festival di tutto il mondo e, dalla Berlinale in poi, ho sempre sentito il calore e la curiosità del pubblico per le protagoniste di questa storia. Manca poco all’uscita al cinema e l’emozione si fa sempre più forte!

Tratto dal romanzo di Roddy Doyle La gita di mezzanotte (Guanda), Mary e lo Spirito di Mezzanotte celebra quattro generazioni di donne, complici tra loro e legate da un grande amore. Una storia contemporanea ambientata in una rigogliosa Irlanda d’estate dai colori vividi e paesaggi mozzafiato.

I film e le serie tv in arrivo a novembre su Paramount+

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I film e le serie tv in arrivo a novembre su Paramount+

Novembre ricco di serie e film per Paramount+. Sono in uscita questo mese THE CURSE, la serie con Emma Stone, Nathan Fielder e Benny Safdie, dall’11 novembre e IL RAPIMENTO con Rodrigo de la Serna, Julieta Zylberberg, Jorge Marrale, dal 3 novembre. ONE TRILLION DOLLARS con Alessandra Mastronardi, Greta Scacchi, Orso Maria Guerrini, dal 23 novembre. LAWMEN: LA STORIA DI BASS REEVES con David Oyelowo, Dennis Quaid, Donald Sutherland, dal 5 novembre. 

IL RAPIMENTO

Disponibile dal 3 novembre – Presentato al Toronto International Film Festival (TIFF) e al Festival del Cinema di Venezia, il film argentino è un thriller politico ispirato a varie storie accadute in Argentina dopo la dittatura e al libro “El salto de papá” di Martín Sivak.

Buenos Aires negli anni ’80. Julio Levy torna dall’esilio politico per assumere un incarico nella grande azienda di famiglia quando il fratello maggiore, come altri argentini, viene rapito. Incaricato di organizzare il salvataggio e con il peso della sua famiglia sulle spalle, Julio scopre le forze che ancora operano dietro la democrazia argentina appena recuperata, e inizia così una lotta a suo svantaggio contro il sistema dominante. Prodotto da Paramount Television International Studios, Rei Cine e Infinity Hill, è diretto da Daniel Goggi e interpretato da Rodrigo de la Serna, Julieta Zylberberg, Lautaro Perez Hillal, Lola Loyacono, Andrea Garrote tra gli altri.

LAWMEN: LA STORIA DI BASS REEVES

Disponibile dal 5 novembre – LAWMEN: LA STORIA DI BASS REEVES segue il viaggio di Reeves (Oyelowo) e la sua ascesa dalla schiavitù alle forze dell’ordine come primo U.S. Marshal nero a ovest del Mississippi. Nonostante abbia arrestato oltre 3.000 fuorilegge nel corso della sua carriera, il peso delle responsabilità derivanti dal suo incarico diventa sempre più oneroso mentre affronta le sfide emotive connesse al suo lavoro e alle implicazioni che comporta per la sua famiglia. Interpretata dal Candidato agli Emmy David Oyelowo, Lauren E. Banks, Demi Singleton, Forrest Goodluck, Barry Pepper, il vincitore dell’Oscar onorario Donald Sutherland e il candidato agli Emmy Dennis Quaid. La serie, prodotta dal Candidato all’Oscar Taylor Sheridan, è realizzata dal Produttore Esecutivo e Showrunner Chad Feehan. Prodotta da MTV Entertainment Studios, 101 Studios, Bosque Ranch Productions e Yoruba Saxon.

WACO: IL PROCESSO

Disponibile dal 9 novembre – Interpretato dal candidato all’Oscar Michael Shannon (GEORGE & TAMMY), WACO: IL PROCESSO si concentra sulle conseguenze del disastro di Waco: i processi ai membri sopravvissuti della setta dei Branch Davidian e l’ascesa del terrorista Timothy McVeigh. La serie in cinque episodi fornisce una panoramica del contesto in cui avviene l’ascesa del movimento delle milizie americane, che preannuncia i famigerati attentati di Oklahoma City e l’assalto al Campidoglio il 6 gennaio. Nel cast anche Taylor Kitsch.

THE CURSE

Disponibile dall’11 novembre – Co-creata e prodotta da Benny Safdie e Nathan Fielder, THE CURSE è una serie innovativa che esplora il modo in cui una presunta maledizione disturba la relazione di una coppia appena sposata che cerca di concepire un figlio, mentre lavora a un nuovo programma dedicato alla ristrutturazione di case. La serie è interpretata da Emma Stone (La LaLand, The Favourite), Fielder (The Rehearsal) e Safdie (Oppenheimer). Tra le guest star figurano il candidato all’Oscar Barkhad Abdi, il candidato all’Emmy® Corbin Bernsen e Constance Shulman.

THE CURSE è una coproduzione di SHOWTIME e A24. Fielder è anche regista. Emma Stone è produttrice esecutiva insieme a Dave McCary e Ali Herting con la loro casa di produzione Fruit Tree. Anche Josh Safdie è produttore esecutivo con la sua casa di produzione Elara.

ANDERSON “SPIDER” SILVA

Disponibile dal 16 novembre – La serie in cinque episodi racconta la vita del pugile che divenne uno degli atleti più famosi al mondo. Basata su incredibili eventi reali, racconta la storia del pugile a Curitiba, dove vive con la zia e dove incontra l’amore della sua vita. Con un figlio in arrivo, inizia a lottare professionalmente e trova la sua vera vocazione. Dopo un torneo in Giappone, vince il suo primo titolo internazionale e la sua carriera decolla fino a diventare campione del mondo. Tuttavia, la fama lo allontana dalla famiglia e deve affrontare diverse difficoltà. Anderson si reinventa grazie alla sua perseveranza, alla concentrazione e al desiderio di tornare a fare ciò che ama di più: combattere per rimanere ai vertici del mondo delle MMA. L’avvincente racconto della forza interiore che ha spinto Silva a diventare un venerato campione mondiale e un’ispirazione per il mondo intero.

Anderson Silva è il produttore esecutivo della serie, creata da Marton Olympio e con Caito Ortiz. William Nascimento, Bruno Vinicius e Caetano Vieira interpretano Anderson Silva nelle diverse fasi della vita. La serie vedrà anche la partecipazione del cantante e attore Seu Jorge, che interpreta lo zio del lottatore oltre che di Tatiana Tiburcio, che interpreta la zia. Nel cast anche Douglas Silva, Iza Moreira, Jeniffer Dias, Larissa Nunes, Livia Silva, Milhem Cortaz e Vaneza Oliveira.

DUNGEON & DRAGONS: L’ONORE DEI LADRI

Disponibile dal 14 novembre – Un affascinante ladro e un gruppo di improbabili avventurieri intraprendono un’epica rapina per recuperare una reliquia perduta, ma le cose vanno male quando si imbattono nelle persone sbagliate in questa avventura esilarante e ricca di azione. Paramount Pictures presenta, in associazione con eOne, DUNGEONS & DRAGONS: L’ONORE DEI LADRI, con Chris PineMichelle RodriguezRegé-Jean PageJustice SmithSophia Lillis Hugh Grant, Chloe Coleman e Daisy Head.

DUNGEONS & DRAGONS: L’ONORE DEI LADRI, basato su Dungeons & Dragons della Hasbro, è diretto da Jonathan Goldstein & John Francis Daley, con una storia di Chris McKay & Michael Gilio e una sceneggiatura di Jonathan Goldstein & John Francis Daley e Michael Gilio.

ZOEY 102

Disponibile dal 17 novembre – Nel sequel dell’iconica serie Nickelodeon “Zoey 101”, Jamie Lynn Spears torna nel ruolo di Zoey Brooks, che si è diplomata insieme alla prima classe femminile ammessa alla Pacific Coast Academy. Oltre a Erin Sanders, Quinn Pensky, Sean Flynn, Chase Matthews il cast include anche i nuovi membri Thomas Lennon, Kelly Kevyn, Owen Thiele, e Dean Geyer. ZOEY 102 è diretto da Nancy Hower e Monica Sherer e Madeline. Jamie Lynn Spears è produttore esecutivo insieme ad Alexis Fisher, Hower e Sherer & Whitby.

EX ON THE BEACH ITALIA S5

Disponibile dal 22 novembre – La nuova attesissima edizione di EX ON THE BEACH ITALIA, versione italiana del franchise di MTV, prodotta da Fremantle e MTV Entertainment Studios, sarà condotta dalla coppia Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli e arriverà in esclusiva su Paramount+ il 22 novembre con i primi due episodi. In seguito, il programma sarà disponibile sul servizio di streaming con un nuovo episodio a settimana.

Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli, amatissimi dal pubblico, raccoglieranno il testimone degli ex conduttori Cecilia Rodriguez e Ignazio Moser, che hanno contributo al successo di uno dei format più piccanti, giunto alla quinta stagione.

ONE TRILLION DOLLARS

Disponibile dal 23 novembre – La nuova serie originale Paramount+ basata sul libro di Andreas Eschbach, è un avvincente thriller internazionale in sei episodi che pone le grandi domande del nostro tempo. Da un giorno all’altro tutto cambia per John Fontanelli (Philip Froissant), un giovane corriere che gira per Berlino con i suoi amici, senza un centesimo in tasca, mentre si gode al massimo la sua indipendenza. Finché un giorno viene sorpreso da una notizia incredibile: è l’unico erede di una fortuna creata oltre 500 anni fa. Nei secoli l’eredità è cresciuta fino all’incredibile somma di un trilione di dollari. John è l’erede legittimo e l’uomo più ricco del mondo, ma c’è una profezia collegata a questa eredità: dovrà restituire all’umanità il futuro perduto! Considerando il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale e il capitalismo finanziario scatenato, appare un compito quasi impossibile. Alla ricerca delle risposte giuste, John accetta la sfida. Questo lo rende l’antagonista di alcune persone molto potenti che non si fermeranno davanti a nulla pur di fermare John. Nel cast della serie internazionale, anche Alessandra Mastronardi, Greta Scacchi e Orso Maria Guerrini.

NUOVO EVENTO ESCLUSIVO DI SOUTH PARK

Disponibile dal 3 novembre – Un nuovo evento esclusivo targato South Park arriva su Paramount+ dal 3 novembre. I sogni profondamente inquietanti di Cartman presagiscono la fine della vita che conosce e ama. Anche gli adulti di South Park sono alle prese con le proprie decisioni di vita mentre l’avvento dell’intelligenza artificiale sta sconvolgendo il loro mondo.

A NOVEMBRE NUOVI FILM IN PRIMA VISIONE E IN ESCLUSIVA SU PARAMOUNT+: FALL, film con Jeffrey Dean Morgan; A LITTLE WHITE LIE, con Michael Shannon e Kate Hudson; THE WEDDING YEAR, dal regista di Legally Blonde; THE QUEEN OF SPAIN, con Penelope Cruz.

INOLTRE, SU PARAMOUNT+ TANTI ALTRI FILM PER TUTTI I GUSTI: film italiani come UN GIORNO PERFETTO e MINE VAGANTI del regista Ferzan Ozpetek, DIAZ, il film diretto da Daniele Vicari, con Elio Germano; film che vedono protagonisti grandi star internazionali come HACHIKO con Richard Gere, MILK con Sean Penn e ancora TONYA, con Margot Robbie, IL CASO SPOTLIGHT, con Micheal Keaton e Rachel Mc Adams, BULLET TO THE HEAD con Sylvester Stallone, e molti altri.

ANCHE L’OFFERTA DI SERIE CRIME SU PARAMOUNT+ SI È ARRICCHITA, GRAZIE ALL’ARRIVO DI CRIMINAL MINDS: oltre alle stagioni 1-6 arrivate nel mese di ottobre, dal 13 novembre si aggiungeranno le stagioni 7-12.

A NOVEMBRE ARRIVANO SUL SERVIZIO ANCHE I NUOVI CONTENUTI DAI BRAND, come ISLE OF MALTA da MTV e MONSTER HIGH 2 da NICKELODEON.

INFINE, OGNI VENERDÌ, SU PARAMOUNT+, CONTINUA LA GARA DI DRAG RACE ITALIA, con le drag queen più agguerrite del Paese pronte a mettere alla prova il loro carisma, la loro unicità, e il loro talento per essere incoronate “Italia’s Next Drag Superstar”. 

Alla conduttrice Priscilla e ai giudici Chiara Francini, Paola Iezzi, e Paolo Camilli si aggiungeranno ogni settimana nuovi ospiti speciali nelle vesti di giudici di puntata, tra cui: Lorenzo Balducci, Rosa Chemical, Francesco Cicconetti – “Mehts”, Anna Dello Russo, Tiziano Ferro, Chiara Iezzi, Ciro Immobile, M¥SS KETA, Alessandra Mastronardi, Jessica Melena, Andreas Muller, Veronica Peparini, “Papà per Scelta” (Christian De Florio e Carlo Tumino), Sabrina Salerno, Melissa Satta, Jo Squillo, Filippo Timi, Edoardo Zaggia.

The End We Start From: recensione del film di Mahalia Belo – #RoFF18

Nella sezione Grand Public della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma arriva The End We Start From, survival movie prevalentemente al femminile, diretto da Mahalia Belo. Il film è traspozione cinematografica dell’omonimo romanzo di Megan Hunter, e fra i produttori – nonché interpreti – troviamo Benedict Cumberbatch insieme a Liza Marshall, Adam Ackland e Sophie Hunter. È una storia dai tratti aspri, quella di The End We Start From, che segue il tipico schema del genere di sopravvivenza in cui si inscrive, ma al tempo stesso cerca anche di affrontare tematiche importanti, una fra queste l’empowerment femminile, sfruttando un’attrice di spicco sulla quale la pellicola si costruisce per intero: Jodie Comer. È lei, infatti, a reggere il peso della narrazione, pur a volte non riuscendo del tutto ad essere convincente in una performance che, con molta probabilità, rischia di essere una di quelle più facilmente dimenticabili della sua carriera.

The End We Start From, la trama del film

In una Londra abbattuta da un’alluvione devastante, che ha costretto migliaia di persone a scappare via per trovare riparo altrove, una donna insieme al compagno e al figlio appena nato si ritrova senza casa e senza un posto in cui andare. La carestia, lentamente, inizia a dilagare in Inghilterra, duramente colpita da questi fenomeni metereologici estremi, che hanno preso il sopravvento sulla nazione non dandole alcuna tregua. Molte le famiglie in difficoltà che cercano di sopravvivere non solo alla fame, ma anche alla vulnerabilità delle persone che, sotto pressione, non hanno più il controllo di loro stesse. La protagonista si ritroverà così a intraprendere un viaggio in cui dovrà affrontare una serie di situazioni spiacevoli, dal freddo al digiuno, e cercherà in tutti i modi di rimanere viva e lucida per poter dare una speranza al suo bambino, pur ad un certo punto dovendosela cavare da sola poiché costretta a separarsi dal suo partner.

La riflessione (mancata) sul clima

The End We Start From, sin dal suo incidente scatenante, stimola immediatamente nel suo pubblico una riflessione. L’alluvione, che è pretesto della storia e della partenza della protagonista, vuole subito parlarci del cambiamento climatico a cui stiamo assistendo oggi, di cui purtoppo ci dimentichiamo la reale gravità. È su questo che si fonda almeno tutto il primo atto, sfruttando una tematica quanto più attuale e sentita nel nostro quotidiano. E che cerca di ricordarci quale sia la condizione (critica) del nostro pianeta al momento, suggerendoci quasi cosa potrebbe accadere in un prossimo futuro – come una sorta di presagio – se non iniziamo ad agire davvero.

Ma la prima vera incrinatura della pellicola sta proprio qui: pur con tutte le sue buone intenzioni nel volerci parlare di qualcosa che, a ben pensarci, tocchiamo già con mano (basti pensare agli sbalzi termici anomali che attualmente viviamo o alle forti e devastanti piogge), non riesce mai ad approfondirne la questione, che rimane in superficie e sullo sfondo, fino però a scomparire del tutto. Una mancanza, questa, che dipende da una sceneggiatura troppo debole, non curata, la quale cerca di toccare più tematiche e, nel tentativo d’essere memorabile, deraglia totalmente perdendo di vista i suoi obiettivi.

Un film dalle troppe tematiche

In parallelo alla questione climatica, infatti, The End We Start From mette al centro il potere femminile raccontato attraverso la forza della protagonista nell’affrontare le avversità incontrate lungo il cammino, il concetto di maternità e le sue difficoltà, il senso del viaggio, la lotta per la sopravvivenza, l’amore a cui aggrapparsi per superare le difficoltà della vita. Sono tutti ingredienti che sistema sulla tavola, ma che alla fine non vengono utilizzati mai a pieno a causa di una trama ingolfata, che inevitabilmente non riesce a dare spazio a nessun elemento dal grande potenziale (se solo fosse stato sviluppato con più attenzione). Nel voler seguire troppe strade, dunque, The End We Start From non riesce ad esplorarne nessuna e, di conseguenza, il risultato è avere una narrazione priva sia di pathos che di picchi emozionali o narrativi.

Molte sequenze sono frettolose, molte domande non trovano risposta. Tante sono le scene che fanno sorgere numerose domande, ma che poi non vengono mai spiegate, finché quello di cui si voleva parlare perde di senso e di importanza. Il film, in sostanza, non osa pur avendo un terreno fertile su cui muoversi e una protagonista dalle buone qualità, che si presta fra l’altro bene per una storia di empowerment femminile. Che però, a livello di psicologia, non viene strutturata come si deve, non dandole così né lo spessore che merita né la possibilità allo spettatore di empatizzare con lei per lasciarsi coinvolgere meglio. Forse l’errore di tutto The End We Start From è non aver fatto essere il finale – che si rivela l’unica parte accattivante e funzionale – il vero centro del film. E quindi, purtroppo, finisce per essere dimenticato.

La caduta della casa degli Usher: le 10 principali domande lasciate in sospeso

La caduta della casa degli Usher di Mike Flanagan lascia il suo pubblico con un senso di mistero dopo la fine dell’ultimo episodio. La serie Netflix è vagamente basata sull’omonimo racconto di Edgar Allan Poe, ma contiene anche dei riferimenti ad altre opere dello scrittore. La storia segue le vicende della ricca famiglia Usher, guidata dai fratelli Roderick e Madeline Usher, e la misteriosa morte di tutti i loro eredi. La perdita dei suoi figli costringe Roderick a dover mettere in discussione le sue scelte passate.

Una miniserie garantisce allo spettatore solo un tempo limitato con ogni personaggio, ed in questa serie sono presenti tante personalità distinte. Non a tutti i personaggi è stato garantito lo spazio necessario a comprenderli a pieno, lasciando molte domande senza risposta sulla famiglia Usher e sul suo passato. Non considerando gli elementi soprannaturali, che sono lasciati molto vaghi e misteriosi.

Cos’è esattamente Verna?

Verna La caduta della casa degli Usher
The Fall of the House of Usher. Carla Gugino as Verna in episode 102 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Verna è forse il personaggio più affascinante in La caduta della casa degli Usher, in quanto la sua vera natura è lasciata misteriosa. Verna sembra essere un essere immortale che si può trasformare in un corvo. Lei è stata coinvolta nelle vite di importanti magnati e politici per secoli, oltre alla famiglia Usher. Ha delle caratteristiche simili alle varie rappresentazioni di demoni nella finzione, o potrebbe sembrare anche la morte stessa: entrambe le ipotesi sembrano essere valide, anche se Verna non sembra essere malvagia, ma più una rappresentazione di una giustizia cosmica.

Perché Roderick confessa ad Auggie?

La caduta della casa degli Usher
The Fall of the House of Usher. (L to R) Carl Lumbly as C. Auguste Dupin, Bruce Greenwood as Roderick Usher in episode 101 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Gran parte delle vicende in La caduta della casa degli Usher viene presentata al pubblico attraverso la confessione di Roderick ad Auguste Dupin. Alla fine, la stessa registrazione della confessione risulta essere inutile, dato che la morte dello stesso Roderick porta all’archiviazione del caso. Se Verna rappresenta una sorta di giustizia, allora far confessare a Roderick tutti i suoi crimini è la redenzione perfetta.

Con chi era sposata Madeline Usher?

La caduta della casa degli Usher
EIKE SCHROTER/NETFLIX

Madeline ha avuto una vita complicata, anche se questa è lasciata più all’oscuro nella serie dato che lei non aveva eredi. Dopo che i due fecero il patto con Verna, Madeline si fece impiantare una spirale per evitare di avere figli. Lei menziona nella serie di essere stata sposata, ma sembra troppo presa dai propri obbiettivi personali per avere una relazione stabile.

Perché Roderick Usher cerca di uccidere Madeline?

The Fall of the House of Usher. (L to R) Bruce Greenwood as Roderick Usher, Matt Biedel as Bill-T Wilson in episode 101 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Nell’episodio finale di La caduta della casa degli Usher, Roderick Usher cerca di uccidere la sorella prima che lei ritorni in vita e lo uccida: non solo la avvelena, ma la mummifica, sostituendo i suoi occhi con delle pietre egiziane blu. Sapendo che la fine era ormai vicina, Roderick intende garantire una sepoltura degna dei faraoni egizi a sé stesso ed alla propria sorella. Ad ogni modo, lo fa contro la volontà di Madeline, la quale ritorna in vita per strangolarlo, prima di morire insieme sotto le macerie della loro casa d’infanzia.

Perché Verna ha ucciso degli innocenti alla festa di Prospero Usher?

The Fall of the House of Usher. (L to R) Henry Thomas as Frederick Usher, Mark Hamill as Arthur Pym in episode 104 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

La missione di Verna è uccidere gli eredi della casa degli Usher. Alla festa di Prospero nel secondo episodio, Perry muore insieme a tante altre persone presumibilmente innocenti. Nella maggior parte dei casi, Verna non intendeva far morire gli Usher in modi orribili ed ha mostrato pietà in molti casi. La colpa per le tante morti alla festa è di Perry, in quanto non si è preoccupato di controllare il liquido presente nei serbatoi. Verna lo ha anche avvisato di interrompere la festa, dandogli la possibilità di evitare il massacro.

E’ stato mai trovato il corpo di Griswold?

La caduta della casa degli Usher Carla Cugino
Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Rufus Griswold era per Roderick e Madeline un ostacolo nel loro percorso verso il successo e per questo è stato eliminato. Nell’ultimo episodio di La caduta della casa degli Usher viene mostrato come i due fratelli lo uccidono, nascondendolo dietro ad un muro di mattoni, con ancora indosso il suo costume da giullare. Il corpo non sembra essere mai stato trovato, in quanto questo avrebbe potuto avere delle gravi conseguenze per i due fratelli. Anche nel presente, i due mantengono questo segreto tra loro, evitando di parlare di quella notte anche davanti ad Arthur Pym.

Chi erano le madri di Vic, Camille e Leo?

The Fall of the House of Usher. (L to R) Paola Nuñez as Dr. Alessandra Ruiz, T’Nia Miller as Victorine LaFourcade, Kyliegh Curran as Lenore Usher, Crystal Balint as Morella Usher, Henry Thomas as Frederick Usher, Bruce Greenwood as Roderick Usher, Samantha Sloyan as Tamerlane Usher, Matt Biedel as Bill-T Wilson in episode 101 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Al funerale degli Usher, molte delle madri vengono viste sedute vicine, per poi lanciare sguardi truci a Roderick. È rivelato nella serie che la madre di Perry era una croupier e che la madre di Vic era un’infermiera, ma nient’altro viene detto riguardo le altre donne di Roderick, ma emerge come lui trattasse le sue relazioni con poco riguardo. La sua prima moglie, Annabelle Lee, sembra aver vissuto un tragico destino dopo la loro separazione.

Come ha fatto Madeline a ritornare in vita?

The Fall of the House of Usher. (L to R) Samantha Sloyan as Tamerlane, Henry Thomas as Frederick in episode 105 of The Fall of the House of Usher. Cr. Eike Schroter/Netflix © 2023

Nel finale di La caduta della casa degli Usher, Madeline sembra ritornare in vita per uccidere il fratello, prima di collassargli accanto per morire insieme. La serie mostra una scena simile precedente a questa: nel primo episodio i due fratelli vedono la madre ritornare in vita per uccidere William Longfellow. Ad ogni modo, la madre aveva una motivazione valida per ritornare in vita. Il ritorno di Madeline può rimanere un elemento misterioso della serie, o può essere collegato ai poteri di Verna.

Perché Roderick non poteva morire suicidandosi?

La caduta della casa degli Ushern Verna Carla Gugino

Nel settimo episodio del La caduta della casa degli Usher viene mostrato Roderick nel tentare il suicidio. Lui cerca di aggirare l’accordo morendo prima degli altri suoi eredi, ma Verna lo riporta in vita poco dopo con la frase “Troppo facile uscire così. Ciao di nuovo, splendore”. Per ragioni simili al ritorno in vita di Madeline, Verna ha probabilmente riportato in vita Roderick perché il suicidio non era parte del piano che aveva per i due. Roderick non meritava di scegliere la propria morte, ma piuttosto di morire alla fine di tutto con Madeline.

Qual è il significato dell’IA?

La caduta della casa degli Usher recensione
The Fall of the House of Usher. Carl Lumbly as C. Auguste Dupin in episode 101 of The Fall of the House of Usher. Cr. Courtesy of Netflix © 2023

Madeline ha un’ossessione per l’immortalità: lei è interessata all’Intelligenza Artificiale (IA) perché la vede come la possibilità migliore per lei per vivere per sempre. Ad ogni modo, c’è un motivo più specifico per cui Madeline è interessata a queste tecnologie. Lei sa di non poter vivere per sempre, ma con la IA potrebbe continuare ad avere influenza e potere anche dopo la sua morte. Tuttavia, il vero significato della IA rimane uno dei grandi misteri de La caduta della casa degli Usher.

Jason Momoa diventa Lobo in una nuova fan art!

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Jason Momoa diventa Lobo in una nuova fan art!

Dopo molte voci e speculazioni, sembra che Jason Momoa, star di Aquaman e il Regno Perduto, sia effettivamente intenzionato a interpretare il personaggio DC Lobo nel nuovo DC Universe attualmente in fase di sviluppo. L’attore, secondo alcune fonti, sarebbe addirittura già stato confermato per tale ruolo, con un annuncio ufficiale che potrebbe avvenire verso l’inizio del 2024. Nell’attesa di ciò, una nuova fan art condivisa su Instagram dall’artista @youssef_defenshi rende questo casting da sogno realtà, mostrando come l’attore potrebbe apparire nei panni del celebre antieroe DC.

Jason Momoa sarà Lobo per il DCU?

L’insider Jeff Sneider, le cui affermazioni si rivelano spesso vere, ha di recente dichiarato che: “È vero: Jason Momoa è Lobo. È stato scelto per il ruolo di Lobo, e molto probabilmente verrà annunciato ufficialmente… direi intorno a febbraio. Non ha nulla a che fare con lo sciopero: ha a che fare con Aquaman. Quindi Aquaman dovrà andare nei cinema, e poi sarà su Max… dopo che sarà su Max e sarà stato proiettato lì per una settimana o due, penso che a febbraio – forse marzo al più tardi – lo vedrete”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 20 dicembre.

Nudes: al via le riprese della seconda stagione

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Nudes: al via le riprese della seconda stagione

Sono partite ad inizio Ottobre le riprese, che si terranno in Campania tra la provincia di Napoli e Caserta, della seconda stagione di Nudes, serie tv antologica con al centro tre nuove storie legate al tema del revenge porn e del sextortion, diretta da Laura Luchetti e Marco Danieli che curano anche la supervisione creativa, scritta da Valerio D’Annunzio (headwriter), Vanessa Picciarelli e Giulio Fabroni e prodotta da Bim Produzione (Una Società del Gruppo Wild Bunch) in collaborazione con Rai Fiction.

 La prima stagione di Nudes è tratta dalla Serie TV Norvegese Nudes prodotta da NRK, creata e scritta da Liv Joelle Barbosa Blad, Erika Calmeyer e Nina M. Barbosa Blad. In questo momento sono previsti altri adattamenti in Francia e in Spagna mentre l’Italia sarà il primo territorio a vedere nascere una seconda stagione su un’idea completamente originale di Bim Produzione insieme agli autori Valerio D’Annunzio, Emanuela Canonico, Vanessa Picciarelli e Giulio Fabroni.

Percepiamo la pornografia non consensuale come un problema lontano dalla nostra realtà quotidiana. E se così non fosse? Questa seconda stagione di Nudes analizza ancora più a fondo la questione del revenge porn e del sextortion e lo fa raccontando tre nuove storie vissute da adulti e adolescenti inconsapevoli di come sesso e intimità nascondano oggi bombe a orologeria virtuali destinate a stravolgere la nostra vita reale.

Rispetto alla prima stagione si parlerà dunque anche di vite adulte, anch’esse minacciate dalle insidie di un uso troppo disinvolto della rete, mantenendo tuttavia uno sguardo privilegiato sull’universo adolescenziale.Nel cast della seconda stagione, tra gli altri, Fortunato Cerlino, Lorenzo Sarcinelli, Lucia Mascino, Sveva Alviti, Michele Rosiello e Leo Gassmann. La serie tv in 9 episodi da 25 minuti, andrà in onda prossimamente su RaiPlay.

La trama della seconda stagione di Nudes

Un professore stimato, una promessa della scherma e un architetto della media borghesia alle prese con la sua famiglia queer. Un padre vedovo, un’adolescente innamorata e una mamma LGBTQ+. Persone che improvvisamente vedono le proprie vite mandate in crisi dalla diffusione non consensuale di materiale intimo. Foto e video che dovrebbero rimanere nella sfera privata e personale, ma che si trasformano in un attimo in pubbliche gogne. Così le vittime e i carnefici di queste storie sono costretti a confrontarsi con le conseguenze del revenge porn e del sextortion, che oltre a problemi sul piano lavorativo e sociale avrà il suo massimo contraccolpo all’interno della famiglia, acuendo i già difficili rapporti tra genitori e figli adolescenti.

Ma dentro una situazione inizialmente inimmaginabile – aiutata spesso dall’ingenuità di chi ignora i rischi legati a nuove tecnologie e modernità – i protagonisti capiranno che non bisogna lasciarsi divorare dal senso di vergogna e inadeguatezza, ma reagire, parlarne e affrontare la situazione al meglio.  Uomini, donne, padri, madri e figli scopriranno le proprie fragilità e metteranno a nudo la pochezza psicologica di chi usa il ricatto intimo sia per meri fini economici, che per il puro gusto di danneggiare qualcuno o per l’incapacità di affrontare paure e conflitti. Perché trasformare amore, affetto e passione in terrore, colpa ed emarginazione è uno dei più grandi crimini dell’anima della nostra epoca.

Netflix conferma l’aumento dei prezzi dopo lo stallo delle trattative per lo sciopero SAG-AFTRA

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Recentemente è stato riferito che Netflix stava pianificando un aumento dei prezzi da effettuare dopo la fine dello sciopero SAG-AFTRA. Secondo The Verge, la società di streaming ha ora confermato ufficialmente la notizia in una nuova lettera agli azionisti, svelando però anche che tale aumento avverrà immediatamente anziché attendere la fine dello sciopero, di cui di recente si sono nuovamente interrotte le trattative. La lettera afferma che Netflix ha superato la crescita prevista per il terzo trimestre dell’anno, in parte grazie al giro di vite sulla condivisione delle password e all’offerta di un livello supportato da pubblicità per un prezzo più economico di $6,99 al mese.

Nella lettera viene inoltre rivelato che i prezzi stanno aumentando proprio a partire da ora. Il piano Basic da $9,99 al mese è stato aumentato a $11,99, mentre il piano Premium da $19,99 costerà ora $22,99 al mese. La buona notizia per gli abbonati è che il piano supportato da pubblicità a $6,99 e il piano Standard a $15,49 rimarranno inalterati, almeno per ora. Netflix ha infatti evidenziato e pubblicizzato il prezzo più basso del piano supportato da pubblicità mentre spiegava l’aumento dei prezzi nella lettera agli azionisti. “Poiché offriamo più valore ai nostri membri, occasionalmente chiediamo loro di pagare un po’ di più”, ha affermato la società.

Il nostro prezzo di partenza è estremamente competitivo con altri streamer e, ad esempio, $6,99 al mese negli Stati Uniti è molto inferiore al prezzo medio di un singolo biglietto del cinema.“, viene inoltre detto nella lettera. Secondo Netflix, il piano più economico rappresenta circa il 30% di tutti i nuovi abbonamenti nei vari territori in cui viene offerto il servizio. Negli ultimi mesi, la società afferma inoltre di aver aggiunto 8,76 milioni di nuovi abbonati, portando il totale mondiale a 247,15 milioni. La società si era attirata diverse critiche dopo l’ultimo aumento dei prezzi all’inizio dell’anno scorso, ma tali aumenti sembra non abbiano influito sulla crescita dell’azienda.

Netflix: piani e tariffe in vigore in Italia

Ad ora, in Italia, sono ancora in vigore i prezzi fino ad oggi comunicati. Si può dunque ritrovare il Piano Standard con pubblicità a 5,49 € al mese, il Piano Standard da 12,99€ al mese (dove ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 € cadauno al mese), e il Piano Premium da 17,99€ al mese (dove, anche in questo caso, ogni slot utente extra può essere aggiunto per 4,99 € cadauno al mese). Resta da vedere se queste cifre rimarranno tali o se, come ipotizzabile, l’aumento dei prezzi verrà esteso anche ad altri territori tra cui quello italiano.

Lucca Comics & Games: presentato il programma Junior

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Lucca Comics & Games: presentato il programma Junior

È tornata per il secondo anno la conferenza stampapiù insolita, colorata e divertente di Lucca Comics & Games: il Cinema Centrale di Lucca oggi ha accolto oltre 270 bambini e bambine delle scuole elementari e secondarie di primo grado di Lucca e provincia per un evento for kids only – vietato ai maggiori. I giovanissimi partecipanti si sono trasformati in giornalisti per un giorno per scoprire, insieme a un gruppo di straordinari ospiti, tutte le novità di Lucca Junior, l’area del festival dedicata ai visitatori più giovani (e i loro “colleghi” delle testate locali e nazionali hanno potuto solo rimanere a guardare).

Andrea Lucchetta, Arianna Craviotto, Hello Kitty e molti altri amici e ospiti d’eccezione hanno raccontato ai giovani reporter che cosa potranno trovare nei cinque giorni di festival. Lucca Junior torna anche quest’anno al Real Collegio, che si trasforma nel Family Palace: il palazzo della fantasia a misura dei più piccoli, un luogo in cui gli esploratori del fantastico, i sognatori di mondi, i piccoli lettori voraci di nuove storie, le famiglie, le classi e gli insegnanti trovano la loro casa, tra decine di eventi e spazi espositivi. Non mancheranno naturalmente le attività diffuse in tutta la città che sapranno conquistare visitatori e visitatrici dagli 0 ai 99 anni. 

Anche in questa edizione, il festival sarà totalmente gratuito per i bambini sotto i 10 anni: l’ingresso è libero per i bambini nati dal 01/01/2014 (che devono essere sempre accompagnati da almeno un adulto provvisto di biglietto e braccialetto). Durante il festival presso i Welcome Desk e il Family Palace sarà possibile ritirare gratuitamente un braccialetto speciale (facoltativo) pensato per i più piccoli, con indicato il numero della protezione civile. E, come da tradizione, il Family Palace sarà accessibile a tutti, nella massima inclusione, senza necessità di avere alcun titolo di ingresso al festival. Un’opportunità unica per iniziare a esplorare i molteplici universi di Lucca Comics & Games guardandoli con gli occhi di un bambino.

Scopriamo alcune delle novità svelate oggi!

NEL BUIO DELLA SALA… LA MERAVIGLIA

Sabato 04/11, ore 17:00 il Cinema Astra ospiterà l’anteprima nazionale di Mary e lo spirito di mezzanotte, l’attesissimo film d’animazione di Enzo D’Alò che da novembre sarà al cinema. Rai Kids porterà invece una nuova serie animata dedicata a uno dei personaggi più amati dell’immaginario di intere generazioni: Hello Kitty sarà la protagonista di Hello Kitty Super Style!, una coproduzione internazionale italo-francese, realizzata da Watch Next Media, Monello Productions e Maga Animation Studio in collaborazione con Rai Kids (anteprima ufficiale della serie a cartoni animati 05/11, alle ore 11, al Cinema Centrale). Sempre al Family Palace ci sarà spazio anche per lo sport e per le attività di Super Spikeball, la serie animata ideata dall’ex campione del mondo di volley, Andrea Lucchetta, che proprio nei giorni di Lucca Comics & Games debutta con la nuova stagione sempre su Rai Yoyo.

RAI KIDS PORTA LA MAGIA DEI SUOI PERSONAGGI AL FAMILY PALACE

Rai Kids partecipa a Lucca Comics & Games 2023 con un ricco programma di appuntamenti per bambini e famiglie: al Family Palace il pubblico potrà trovare anteprime, attività di gioco, meet & greet con i personaggi più amati dei canali Rai Yoyo e Rai Gulp. Oltre agli eventi già annunciati, sabato 04/11 torna la Live Kids Parade con una decina di character di Rai Yoyo. Saranno presenti, tra gli altri, Pinocchio e Freeda, i Puffi, Bing e Flop, Lucky, Bluey, Masha e Orso, naturalmente Hello Kitty e altri.

Nei giorni della manifestazione una troupe di Rai Gulp documenterà tutti gli eventi principali di Lucca Comics & Games, per realizzare lo speciale We Play TOGETHER che andrà in onda il 05/11, alle ore 18.30 su Rai Gulp e on demand su RaiPlay (in replica l08/11, alle ore 19.30). Il programma unirà il linguaggio televisivo con quello dei videogames, e racconterà le mille facce della manifestazione attraverso una vera e propria simulazione di videogioco in soggettiva.

LA FANTASIA VA IN SCENA

Un appuntamento imperdibile per i piccoli sportivi: tutti i giorni i bambini potranno “schiacciare” con Lucky e la Lucky Squad. Nel campo da gioco allestito nel terzo chiostro del Family Palace e animato dallo staff di smart coach, coordinati da Andrea “Lucky” Lucchetta, si potrà giocare a Spikeball, il gioco della Schiacciata.

La Pimpa sarà protagonista di due appuntamenti dal vivo con l’attrice e voce narrante Caterina Paolinelli curati da Franco Cosimo Panini Editore (05/11, ore 11:00 e 15:30). 

Sabato 04/11 alle ore 15:15 la sala incontri del Real Collegio ospiterà l’emozionante performance teatrale Kiss a cura di Sabir Editore.

Per i bambini e ragazzi delle scuole di Lucca, è stato organizzato anche uno speciale Topolino Party, realizzato in collaborazione con Panini Comics per scoprire cosa succede nel dietro le quinte del settimanale a fumetti più amato d’Italia (evento per le scuole, 02/11, Auditorium San Francesco).

Giovanni Muciaccia torna a Lucca Comics & Games con Attacchi d’arte contemporanea (05/11, ore 14:00, Auditorium del Suffragio). Seguirà un firmacopie al Family Palace (05/11, ore 15:30).

DAL VIRTUALE AL REALE: INCONTRO CON GLI YOUTUBER PIÙ AMATI

Hanno milioni di visualizzazioni e follower e sono pronti a incontrare il pubblico del Family Palace. Ecco l’elenco degli Youtuber più amati del momento, con le loro sessioni di firme su prenotazione gratuita (tramite Eventbrite): Jenny Puddu (01/11 dalle 14), Roby (01/11 dalle 16:30), Max Random (02/11 dalle 16:30), Arex&Vastatore (03/11 dalle 16.30), Glitter&Candy (04/11 dalle 16:30), BellaFaccia (05/11 dalle 16:30). L’amatissima doppiatrice e TikToker Arianna Craviotto presenterà inoltre al pubblico il suo primo romanzo (03/11, ore 16:30).

IL PREMIO LIVIO SOSSI… SI METTE IN MOSTRA

I visitatori di ogni età potranno ammirare la mostra, allestita all’interno del Family Palace e curata da Sarah Genovese, che raccoglie le tavole selezionate dalla Giuria del Concorso Lucca Junior – Premio di Illustrazione Editoriale “Livio Sossi” 2023. Obiettivo del concorso, la realizzazione di un progetto illustrato a partire dal testo inedito Celeste e la gemella Blu scritto da Angelo Mozzillo: il progetto vincitore di Deco (Elisabetta Decontardi) è diventato un albo illustrato pubblicato da Terre di mezzo Editore e sarà presentato in occasione di questa edizione del festival.

UNA FESTA PER… ITALO CALVINO E ALESSANDRO MANZONI

Giovedì 02/11, alle ore 10 tutti pronti per Antenati scatenati: Manlio Castagna racconta Calvino e Manzoni in un coinvolgente incontro-narrazione alla scoperta della trilogia fantastica I nostri antenati di Italo Calvino e di alcuni personaggi iconici de I Promessi Sposi manzoniani e non solo. Continuano i festeggiamenti per i 100 anni dalla nascita di Italo Calvino: Sara Colaoneintroduce il libro Il Barone Rampante insieme a Lorenza Natarella con il libro Il visconte dimezzato. Seguirà poi un laboratorio con entrambe le autrici (03/11).

GLI INSEGNANTI… TORNANO SUI BANCHI DI “SCUOLA” AL FAMILY PALACE 

A scuola di fumetto con… Fumetti e graphic novel a scuola, come e perché sceglierli (03/11, ore 17:30-19:00) con l’autrice Susanna Mattiangeli, l’editore di Tunué Emanuele di Giorgi e la referente progetto scuola de Il Castoro Cristina Caponeri (moderati dalla libreria PensieRiBelli Lucca).

A scuola di fantasy… con Il drago in classe (02/11, ore 17:30-19:00). Un incontro gratuito per gli insegnanti per parlare di libri fantasy a scuola con Christian Antonini – autore di libri per ragazzi e adulti, Elena Carloni – Editor Giunti Ragazzi, la libraia Chiara Mozzone e le docenti Sonia Elisabetta Corvaglia e Lucia Perrucci.

A scuola di fumetto con… Fumetti e graphic novel a scuola, come e perché sceglierli (venerdì 03/11, ore 17:30-19:00) con l’autrice Susanna Mattiangeli, l’editore di Tunué Emanuele di Giorgi, editore Tunué e la referente progetto scuola de Il Castoro Cristina Caponeri (moderati dalla libreria PensieRiBelli Lucca).

A scuola di libri senza parole con… Quanto parlano questi silent book (domenica 05/11, ore 14:00) a cura di Carthusia Edizioni.

A scuola di filosofia con… Filosofare con i bambini? A scuola si può(giovedì 02/11, ore 16:30) a cura di Nessun Dorma – UAAR).

ALLA SCOPERTA DELLA NONA ARTE

Una serie di incontri iniziati a maggio per scoprire insieme a insegnanti e classi il potere e la forza del fumetto promossi dalla libreria PensieriBelli, che sarà presente al festival con lo Spazio Uack! – Bookshop Powered By PensieRiBelli presso il Family Palace. E non mancheranno i laboratori in cui le classi potranno scoprire le curiosità del mondo del fumetto insieme a una serie di amatissimi autori e autrici e protagonisti delle graphic novel per i più giovani: Daniele Movarelli, Alice Coppini, Giorgio Salati, Christian Cornia, Gud, Enrico Marigonda, Gabriele Scarafia, Marco Greganti, Alessandro Giampaoletti, Brian Freschi, Enrico “Nebbioso” Martini, Loris De Marco, Emiliano Pagani, Fabrizio “Pluc” Di Nicola, Emanuele Apostoldis, Elena Ghezzo, Michela Peloso, Federico Appel, Sualzo, Silvia Vecchini, Beatrice Sacchi, Simona Atzori, Assia Petricelli, Sergio Riccardi, le autrici di “Fai rumore” (Il Castoro), Renald Hysi, Elena Rapa, Francesco Fioretti, Matteo Mancini, Francesco Niccolini, Icaro Tuttle, Mauro Falchetti, Luca Albanese, Caterina Costa.

SPAZIO AL DISEGNO CREATIVO E ALLA FANTASIA

Una serie di appuntamenti organizzati al Family Palace per imparare le diverse tecniche espressive, tra cui quelli promossi da Panini Comics legati ad alcune properties tra le più amate: Topolino Lab, il photo booth Io Barbie, Pokémon Lab, Disney Frozen Lab, Monster High Visual Art School, Impara a disegnare Spider-Man, Le nuove avventure di Spider-Man, Peppa Pig Lab, Spidey and his Amazing Friends. E ancora momenti dedicati ai cosplayer, la ruota della fortuna e tante altre attività.

Giunti che presenta la letteratura con i fumetti Disney e il laboratorio di disegno con Michela Frare, oltre al laboratorio W.I.T.C.H. – II cuore dell’amicizia. 

Tridimensional organizza una serie di appuntamenti imperdibili: Disegna Lampo! – 44 Gatti, Il gioco del fumetto – Pinocchio and Friends, Disegna le ali delle Winx – Winx Club, Disegna Pinocchio! – Pinocchio and Friends.

Torna anche l’autrice e illustratrice Nicoletta Costa, che sarà presente con il suo stand monografico e una serie di attività inclusa la mostra gratuita Le avventure a fumetti di Nuvola Olga.

Non mancheranno gli appassionanti incontri promossi dall’Associazione Autori di Immagini (AI).

Arriva per la prima volta la casa editrice indipendente della famiglia Usborne: tre gli appuntamenti all’insegna dell’edutainment, incentrati su ambiente, rapporto con i social media, e l’esplorazione della gentilezza

Artebambini presenta una serie di appuntamenti che uniscono la scoperta dei mondi artistici e il divertimento: Polifoniche Città, Kamicucù, Dadanimali, Mappa galattica per autostoppisti creativi e… non solo, Città in gioco. Manidoro presenta i laboratori creativi Il puzzle animal-brut e Op Op arazzo salta il muro.

Emp Pisa proporrà tutti i giorni una serie di attività legate all’universo di Star Wars.

Con INFN Kids sarà possibile sperimentare dei divertenti laboratori di fisica per bambini. Insieme ad ITLUG, si potrà scatenare la fantasia con i laboratori e le esposizioni creative dei mattoncini più amati.

Nelle nuove aree gioco saranno presenti la Bottega di Re Artù per provare i giochi insieme a tutta la famiglia, Hasbro, Giochi Uniti con una serie di giochi giganti, Lisciani giochi e Sabbiarelli. Lucart offrirà una serie di laboratori per far conoscere ai più piccoli l’importanza del riciclo e della creatività.

LA SOLIDARIETÀ NON HA ETÀ Torna anche quest’anno la Pigotta Special Comics, nata dalla collaborazione tra Unicef, Lucca Comics & Games e Sergio Bonelli Editore. Dopo le pigotte di Dylan Dog, Zagor, Cico, Nathan Never e i personaggi di Dragonero, quest’anno sarà la volta di Julia. Tornano anche gli appuntamenti con Amnesty International, con laboratori e giochi dedicati ai diritti dei bambini.

TRA DINOSAURI E SCARPE MAGICHE, LELLI KELLY TORNA A LUCCA COMICS & GAMES Il gruppo Lelli Kelly SpA sarà presente anche all’edizione di Lucca Comics & Games 2023 con uno stand misto Bull Boys, Lelli Kelly e Lorena Kay al Family Palace, il romanzo Lorena Kay e la Fabbrica delle Scarpe Magiche e il fumetto I Dinos di Bull Boys che sarà presentato in anteprima mondiale.

Le novità non finiscono qui: nella corsa finale verso il 1° novembre, data di inizio del festival, altre novità kids andranno ad aggiungersi al già ricchissimo palinsesto di Lucca Junior. 

Hercules – La leggenda ha inizio: trama, cast e curiosità sul film

Tra i personaggi più celebri della mitologia greca e roma vi è certamente Hercules, noto per la sua forza sovrumana e per le sue tante eroiche imprese. Ad aver contribuito ulteriormente alla sua popolarità vi sono oggi i tanti film a lui dedicati, che ne hanno nel corso degli anni proposto riletture e nuove versioni sempre più spettacolari. Dai tanti peplum realizzati a partire dagli anni Sessanta, fino al film animato della Disney uscito nel 1997. Più recentemente, sono usciti nello stesso 2014 ben due film dedicati al personagggio: Hercules – Il guerriero, interpretato da Dwayne Johnson, e Hercules – La leggenda ha inizio (qui la recensione).

Questo secondo titolo, scritto e diretto da Renny Harlin (regista noto per film d’azione come 58 minuti per morire – Die Harder e Cliffhanger – L’ultima sfida) è una vera e propria origin story del personaggio, raccontato dalla nascita fino alla completa maturazione e consapevolezza dei suoi poteri. Ricco di effetti speciali ed epiche ricostruzioni, il film è dunque una rilettura del mito di Hercules contenente tanto elementi strettamente basati al suo mito e altri ideati appositamente per questo nuovo racconto. Rispetto all’altro lungometraggio dedicato al personaggio, però, questo diretto da Harlin si è rivelato un cocente flop al box office.

Hercules – La leggenda ha inizio ha infatti incassato meno del suo budget di produzione, andando incontro a pareri contrastanti. Per chi apprezza il genere e l’antica Grecia come ambientazione, si tratta però di un titolo apprezzabile per l’intrattenimento offerto e le avvincenti coreografie delle battaglie. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hercules – La leggenda ha inizio: la trama del film

Ambientato nella Grecia dei miti, delle leggende, degli eroi, il film vede il re Anfitrione espandere il proprio potere invadendo il confinante regno di Argo. Sempre più spietato, egli non fa che gettare terrore sull’intera penisola, provocando devastazioni e ingiustizie. Stanca di tutto ciò, la regina Alcmena si rivolge alla dea Era per apprendere in che modo il marito possa essere sconfitto. Qui scopre la profezia secondo cui, giacendo con Zeus, ella darà alla luce il campione che riporterà la pace nella Grecia. Così infatti avviene e la donna da quel momento deciderà di proteggere il bambino, a cui dà il nome di Hercules, dall’influenza del marito.

Hercules, il principe semidio, non ha però alcuna conoscenza dei suo natali divini o di quello che sarà il suo destino. Il suo unico desiderio è avere l’amore della bellissima Ebe, principessa di Creta, che è stata promessa in sposa a Ificle, suo fratello, dal re che prova un profondo risentimento nei confronti del giovane Hercules, sospettando bene che egli non sia suo figlio. Una volta venuto a conoscenza della grandiosità del suo destino il giovane semidio dovrà però scegliere: fuggire con il suo vero amore o realizzare il suo destino e diventare il più grande eroe di tutti i tempi.

Hercules - La leggenda ha inizio cast

Hercules – La leggenda ha inizio: il cast del film

Ad interpretare il protagonista, Hercules, vi è l’attore e modello Kellan Lutz, principalmente noto per aver interpretato il vampiro Emmett Cullen nella saga di Twilight. Nell’assumere il ruolo dell’eroico semidio, egli si dichiarò pronto ad acquisire un’imponente massa muscolare, al fine di risultare più temibile. Il regista, in realtà, volle allontanarsi da questo stereotipo e suggerì all’attore di lavorare principalmente sugli addominali. Lutz, dunque, non dovette trasformarsi molto fisicamente, vantando già una corporatura particolarmente atletica e scolpita. L’attore, inoltre, sfruttò i momenti di pausa sul set per eseguire ulteriori esercizi ai dominali, facendoli così risaltare maggiormente.

Accanto a lui, nei panni della madre Alcmena vi è l’attrice Roxanne McKee, mentre il consigliere Chirone è interpretato da Rade Šerbedžija. La principessa Ebe è Gaia Weiss, mentre nel ruolo di Ificle si ritrova Liam Garrigan. Ad interpretare il re Anfitrione vi è invece Scott Adkins, il quale si è trovato a dar vita al personaggio in due età differenti, caratterizzando queste attraverso una fisicità altrettanto differente. Attraverso una ferrea dieta ed un allenamento intensivo e prolungato egli raggiunse una forma fisica estremamente impressionante, a tal punto che l’interprete di Hercules si sentì sfigurare accanto a lui.

Hercules – La leggenda ha inizio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hercules – La leggenda ha inizio grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Sully: la vera storia dietro il film di Clint Eastwood

Negli ultimi anni, l’acclamato attore e regista Clint Eastwood ha realizzato una serie di film incentrati sulle nuove figure eroiche degli odierni Stati Uniti. American Sniper, il più recente Richard Jewell e anche 15:17 – Attacco al treno rientrano in questa categoria, con protagonisti che si sono trovati al momento giusto nel posto giusto, dimostrando capacità non a tutti proprie. Tra questi film vi è però anche il magnifico Sully (qui la recensione), da Eastwood diretto nel 2016 basandosi sull’autobiografia Highest Duty: My Search for What Really Matters del pilota Chesley Sullenberger, scritta insieme all’autore e giornalista Jeffrey Zaslow.

Il regista si concentra dunque una volta di più su figure umane, uomini ordinari ma capaci di atti di eroismo unici, che li rendono veri e propri fari di speranza in un mondo sempre più cupo. Per Eastwood è qui inoltre importante ribadire come spesso questi nuovi eroi vengano poi massacrati medialmente o sottoposti a processi in cui si dubita delle loro capacità. Avviene qui come in Richard Jewell, con il regista che dunque propone anche una forte critica nei confronti di queste istituzioni apparentemente colpevoli di reprimire personalità di questo tipo. Lucidissimo nel raccontare questa vicenda, Eastwood realizza dunque con Sully uno dei suoi migliori film degli ultimi anni.

Il regista va infatti ricercando un forte realismo, ponendosi dalla parte di chi quell’esperienza l’ha vissuta e inglobando nel film molteplici punti di vista, che permettano di osservare l’evento da più prospettive, ricavando così un racconto quanto più possibile alla realtà dei fatti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche alla storia vera e alle differenze tra questa e il lungometraggio. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Sully

Iil 15 gennaio del 2009 sembra un giorno come un altro per l’esperto pilota di linea Chesley Sullenberger, detto Sully, il quale decolla dall’aeroporto di New York con un aereo con a bordo 155 persone tra equipaggio e passeggeri. Immediatamente dopo la partenza, però, il velivolo si scontra con uno stormo di uccelli, i quali causano la rottura dei due motori. In poco tempo e senza possibilità di errore, Sully deve decidere cosa fare, sperando di riuscire a portare in salvo tutti i presenti sul mezzo. L’unica soluzione possibile sembra essere un ammaraggio nel fiume Hudson. Una decisione di cui Sully dovrà farsi carico sia nell’immediato che in seguito, dimostrando la correttezza delle sue decisioni.

sully Tom Hanks Aaron Eckhart

Ad interpretare Chesley Sullenberg vi è l’attore Tom Hanks, il quale per prepararsi al ruolo ha trascorso diverso tempo a contatto con il vero Sully, apprendendo da lui quanto c’era da sapere sulla storia e cercando di acquisire il suo modo di fare. L’attore Aaron Eckhart, realmente in possesso di una licenza come pilota, interpreta il co-pilota Jeff Skiles, mentre Laura Linney è Lorraine Sullenberg, moglie di Sully. Fanno parte del cast anche gli attori Anna Gunn con il ruolo della dottoressa Elizabeth Davis, Mike O’Malley con quello di Charles Porter e Ann Cusack nei panni di Donna Dent. L’attore Holt McCallany, infine, interpreta Mike Cleary.

La vera storia di Sully Sullenberger e le differenze con il film

Comandante del volo US Airways 1549, Chesley Sullenberg, accompagnato dal primo ufficiale Jeff Skiles, decolla dall’aeroporto LaGuardia di New York con destinazione Charlotte. Poco dopo la partenza, tuttavia, l’aereo colpisce un grande stormo di oche del Canada. L’impatto prima danneggia i motori e pochi secondi dopo li mette fuori uso. L’aereo è senza potenza nei motori sopra New York, una delle città più popolose del pianeta. Determinando rapidamente che non sarebbe stato in grado di raggiungere un qualsiasi aeroporto e dopo aver contattato i controllori di volo, Sullenberger decide quindi di far ammarare l’aereo sulle acque del fiume Hudson.

Sullenberger e Skiles hanno pochissimi minuti per tentare l’ammaraggio e la manovra va a buon fine, tutti i 155 passeggeri a bordo si salvano, con pochissimi feriti lievi. Sullenberger è l’ultimo a lasciare l’aereo, dopo essersi assicurato che tutti i passeggeri e l’equipaggio fossero riusciti a mettersi in salvo. Da quel momento, viene considerato da tutti un eroe, ma nonostante l’acclamazione e la gratitudine nei suoi confronti, viene sottoposto ad un’indagine dalla National Transportation Safety Board, un’agenzia investigativa, con l’obiettivo di stabilire se la decisione da lui presa fosse realmente l’unica possibile. Le simulazioni di volo effettuate mostrarono infatti che si sarebbe potuto atterrare negli aeroporti di LaGuardia o di Teterboro.

La validità di tali simulazioni venne però rigettata durante l’udienza della NTSB atta a giudicare l’operato dell’equipaggio: esse infatti erano state condotte da piloti che non dovevano affrontare alcun reale pericolo, che erano stati precedentemente istruiti sul compito da affrontare e che ciò nonostante hanno dovuto impiegare numerosi tentativi per riuscire a portare a termine il compito con successo. L’aggiunta di un tempo di reazione di 35 secondi ha reso impossibile simulare gli atterraggi con successo, stabilendo che quella di Sully era davvero l’unica scelta possibile. Successivamente, Sullenberg ha ricevuto prestigiosi onori, prima di ritirarsi in pensione nel 2010.

sully storia vera

Le differenze tra il film e la storia vera

Nel raccontare tale vicenda, Eastwood ha cercato di rimanere quanto più fedele possibile a quanto riportato da Sullenberg. Ha così inserito nel film dettagli su cosa ha causato problemi all’aereo e le operazioni compiute dal capitano durante la manovra di ammaraggio. Ha inoltre deciso di mostrare questo momento da più punti di vista, effettuando le riprese nei veri luoghi in cui l’evento si è svolto e includendo anche i testimoni dell’accaduto. Tuttavia, il film calca un po’ la mano sull’indagine svolta nei confronti di Sully. Nella realtà, egli non ha mai avuto dubbi sulla manovra eseguita quale unica possibilità di salvezza e il processo nei suoi confronti è stato più un controllo “di routine”.

Tuttavia, nella realtà il processo è durato molto più a lungo di quanto raccontato nel film. Ci sono voluti ben 15 mesi prima che gli investigatori federali sugli incidenti concludessero che il capitano Chesley “Sully” Sullenberger e il copilota Jeff Skiles avevano preso la decisione giusta. Inizialmente, come mostrato nel film, le simulazioni mostravano il contrario ma quando poi è stato aggiunto il “fattore umano”, oltre ad un certo tempo di riposta da parte dei due piloti, le simulazioni hanno mostrato come la scelta compiuta dai due fosse realmente l’unica possibile e il fatto che tutto sia svolto senza nessun morto li ha confermati quali veri e propri eroi.

Il trailer di Sully e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Sully grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 ottobre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

I migliori film horror disponibili su Prime Video

I migliori film horror disponibili su Prime Video

L’horror non è di casa solo su Netflix! Anche sulla piattaforma Prime Video si possono infatti ritrovare diversi film appartenenti a questo genere, da quelli realizzati dai grandi maestri fino a titoli di nuove voci nel panorama cinematografico, passando da horror più commerciali fino a quelli più autoriali, che manifestano spesso la volontà di raccontare il presente attraverso le distorsioni tipiche di questo genere. Che siano spaventi più superficiali ma comunque di impatto o quelli più subdoli, capaci di insinuarsi sottopelle e rimanere per giorni nell’animo dello spettatore, non mancano dunque sulla piattaforma horror di ogni tipo e sottogenere. Ecco allora un elenco di alcuni dei migliori film horror attualmente disponibili su Prime Video.

I migliori film horror disponibili su Prime Video

Terrifiers 2 (2022)

Dopo essere stato resuscitato da un’entità sinistra, Art the Clown torna nella placida cittadina di Miles County dove prende di mira un’adolescente e suo fratello minore nella notte di Halloween. Con Terrifiers 2 Damien Leone prende ciò che ha avuto tanto successo nel primo capitolo e lo porta a un livello superiore, offrendo un terrore di prim’ordine e da batticuore ovunque. Brutale e molto violento, il fattore paura di Terrifier 2 non diminuisce mai, con la performance di David Howard Thornton nei panni di Art the Clown che porta avanti il film in modo eccellente dall’inizio alla fine e rivendica un posto per tale villain accanto ai grandi del genere.

Bussano alla porta (2023)

Mentre sono in vacanza in una baita isolata, una bambina e i suoi genitori vengono presi in ostaggio da quattro sconosciuti armati che chiedono alla famiglia di compiere una scelta impensabile per evitare l’apocalisse. Diretto dal maestro del mistero M. Night Shyamalan, Bussano alla porta è un dramma ricco di suspense basato sul romanzo horror di Paul G. Tremblay, che pur svolgendosi in un unico ambiente permette di percepire attivamente gli orrori che si scatenano nel resto del mondo, spingendo a riflessioni particolarmente lucide sul nostro contemporaneo.

Smile (2022)

Dopo aver assistito al drammatico incidente subito da un paziente, la dottoressa Rose Cotter inizia ad essere la protagonista di alcuni eventi terrificanti, che la spingeranno ad affrontare il proprio passato per sopravvivere alla sua nuova, terrificante realtà. Scritto e diretto da Parker Finn, Smile è un inquietante thriller soprannaturale sul trauma e sul modo in cui si sposta da una persona all’altra in un ciclo infinito. Il regista svolge un lavoro fenomenale giocando con le aspettative del pubblico e concependo il racconto in modo da essere quantomai ambiguo.

Nanny (2022)

Aisha è una tata senza documenti che lavora per una coppia privilegiata di New York. Mentre si prepara all’arrivo del figlio che ha lasciato in Africa Occidentale, una presenza violenta invade la sua realtà, minacciando il suo sogno americano. Nanny è il debutto cinematografico dello sceneggiatore e regista Nikyatu Jusu, che realizza un sogno febbrile di immagini horror inquietanti ed evocative. Concentrandosi su Aisha, la storia si trasforma rapidamente in un regno di spiriti e visioni soprannaturali, in un risultato che ha sconvolto pubblico e critica.

La notte del giudizio (2013)

Nel 2022 il governo americano ha istituito periodo annuale di dodici ore nel quale qualsiasi cittadino è libero di commettere i crimini più efferati. Questo film segna la nascita del franchise di La notte del giudizio, ideato dallo scrittore e regista James DeMonaco, che propone con questo primo film un esplorazione della natura dell’umanità, le nevrosi che sempre più dilagono nella società e il generale decadimento sociale, oltre che ad affrontare interessanti questioni filosofiche attraverso una narrazione quantomai ansiogena.

Run Sweetheart Run (2020)

La mamma single Cherie si sente sollevata ed eccitata quando incontra il carismatico Ethan. L’influente uomo d’affari supera le aspettative e fa innamorare Cherie. Ma alla fine della serata, lui rivela la sua vera natura violenta e da quel momento Cherie dovrà scappare per sopravvivere. Run Sweetheart Run è diretto da Shana Feste, co-sceneggiatrice con Keith Josef Adkins e Kellee Terrell, ed esplora le terrificanti realtà degli appuntamenti moderni attraverso scene eccessivamente esagerate e brutalmente cruente, che portano a compimento gli intenti della regista.

Candyman (2021)

Anthony, un artista visivo, incontra un veterano che gli espone la vera storia dietro la leggenda metropolitana di Candyman. Ansioso di usare questi dettagli macabri per i suoi dipinti, Anthony scatena inconsapevolmente una terrificante ondata di violenza. Co-scritto da Jordan Peele e diretto da Nia DaCosta, il film è un sequel del classico del 1992 con lo stesso nome. Candyman è dunque la continuazione della storia, radicata in una narrazione orribile derivante dalla storia razzista americana, temi molto politici su cui il film riflette profondamente.

Train to Busan (2016)

Un padre e la piccola figlia sono diretti a Busan ma durante il viaggio in treno rimangono intrappolati sul treno insieme a un gruppo di zombi. Insieme agli altri passeggeri ancora non infetti, dovranno cercare di salvarsi. Diretto da Yeon Sang-ho, Train to Busan è oggi considerato uno dei migliori zombie movie degli ultimi anni, che ha contribuito a rinvigorire il sottogenere grazie anche al sapiente utilizzo della sua unica e claustrofobica location. Nel 2020 è poi stato realizzato un sequel chiamato Peninsula.

The Vast of Night (2019)

In una fatidica sera nel New Mexico degli anni ’50, l’attraente giovane operatore Fay e il carismatico DJ radiofonico Everett scoprono una strana frequenza audio che potrebbe cambiare per sempre la loro cittadina suburbana e il futuro. Il film di fantascienza indipendente The Vast of Nightdiretto da Andrew Patterson, è senza dubbio uno dei migliori film del 2020, spielbergiano in quanto trae chiaramente influenza da film come E.T. e Incontri ravvicinati del terzo tipo, ma ha anche una voce e uno stile tutto suo, che fa dell’ascolto ma anche della forze delle immagini il suo primario punto di forza.

Suspiria (2018)

Una giovane ballerina americana arriva a Berlino per un’audizione di danza. Ben presto, la ragazza viene a conoscenza di un terribile segreto che le direttrici della compagnia tentano di nascondere. Più un film fratello dell’iconico classico horror di Dario Argento che non un suo remake, il Suspiria di Luca Guadagnino è una fantasmagoria di violenza, magia e movimento, dove l’arte, la danza, l’orrore e lo spirito umano entrano in gioco evocando il misterioso e un sentimento di vera stregoneria tanto commovente e profondo quanto a volte terrificante.

Totally Killer (2023)

Quando lo spregevole Killer delle Sedicenni, 35 anni dopo la carneficina, torna per reclamare un’altra vittima, la diciassettenne Jamie viaggia accidentalmente indietro nel tempo fino al 1987, determinata a bloccare l’assassino. Il gioca con l’horror e il fantasy per offrire uno slasher ricco di soprese che mentre ragiona sui meccanismi del genere offre anche situazioni particolarmente avvincenti oltre che numerosi brividi.

Speak No Evil (2022)

Una famiglia danese fa visita a una famiglia olandese conosciuta durante una vacanza. La situazione sfugge pian piano di mano quando gli olandesi si rivelano molto diversi da ciò che hanno finto di essere. Film di produzione danese, è questo un cupo horror che si basa sulla follia umana per generare profondo terrore. Indicato come uno dei migliori horror degli ultimi anni, è una perla europea assolutamente da non perdere.

X – A Sexy Horror Story (2022)

Nel 1979, una troupe cinematografica tenta di realizzare un film per adulti nelle zone rurali del Texas. Tuttavia, quando i proprietari di casa li catturano, devono combattere per sopravvivere. Primo capitolo della trilogia interpretata da Mia Goth, X – A Sexy Horror Story è un omaggio agli slasher degli anni Settanta e Ottanta, che propone una protagonista già iconica all’interno di un contesto tanto folle quanto emotivamente coinvolgente.

Carrie – Lo sguardo di Satana (1976)

Tormentata da una madre nevrotica e tirannica, Carrie affrona una difficile adolescenza. Inoltre la ragazza è oggetto di scherno delle sue compagne di scuola, fino a quando scopre di possedere dei poteri soprannaturali. Capolavoro di Brian De Palma tratto dal primo romanzo di Stephen King, Carrie – Lo sguardo di Satana è un grande classico del genere, che oltre l’orrore propone però anche il racconto di una giovane in cerca di amore e che ottiene invece solo disprezzo.

Dark Harvest (2023)

In una piccola città del Midwest, un rituale che si svolge ogni anno scatena l’ira del mitologico Sawtooth Jack, il quale sorge dai campi di grano e sfida gli adolescenti della città in una sanguinosa battaglia di sopravvivenza. A lungo rimandato per via del Covid-19, il film horror è basato sull’omonimo romanzo di Norman Partridge e vanta un cast stellare, con artisti del calibro di Elizabeth Reaser, Jeremy Davies, Luke Kirby ed Ezra Buzzington.

Halloween (1978)

Un criminale già condannato per l’omicidio della sorella scappa di prigione e torna nella città natale in cerca della prossima vittima durante la notte di Halloween del 1978. Con questo film, John Carpenter, uno dei maestri del genere, ha ristabilito le regole dello slasher. Primo insuperabile capitolo di una lunga saga, Halloween è però non solo un horror con il classico assassino in cerca di vittime, ma anche una lucida riflessione sulla società statunitense, le sue nevrosi e la sua crescente paura di una minaccia esterna che penetra lì dove ci crediamo al sicuro per distruggere ogni certezza.

The VVitch (2015)

Nel 1630, in Inghilterra, una famiglia di contadini accusa la giovane figlia di stregoneria quando il figlio più piccolo scompare misteriosamente. Opera prima di Robert Eggers, con la quale si è affermato come uno dei nuovi grandi registi da tenere d’occhio, The Witch è un horror d’atmosfera come ce ne sono pochi, capace di inquietare con gli ambienti, le luci, con ciò che non si vede e che proprio per questo fa ancora più paura. The Witch è dunque un’esperienza cinematografica tra le migliori degli ultimi anni, per quanto riguarda l’horror.

Sinister (2013)

Ellison Oswalt (Ethan Hawke), uno scrittore di libri tratti da storie vere di cronaca nera, decide di trasferirsi in una nuova casa insieme alla sua famiglia per lavorare al suo prossimo volume. Non sa, però, che proprio nella nuova dimora, un anno prima, è avvenuto il terribile massacro di cui vorrebbe scrivere: un’intera famiglia è stata sterminata e non sarà l’ultima. Sinister è uno degli horror più spaventosi e apprezzati degli ultimi anni, targato Blumhouse.

Cube – Il cubo (1997)

Senza ricordarsi come siano giunti in quel luogo, sei sconosciuti si trovano intrappolati in un cubo dal quale esiste solo una via d’uscita, mentre ogni altra sembra condurre a una fine truculenta. Grande classico degli anni Novanta, Cube – Il cubo ha anticipato numerosi film horror realizzati negli anni successivi, tra cui il celebre Saw. Violentissimo, imprevedibile e continuamente capace di sorprendere, è un’esperienza horror impeccabile ancora oggi.

Bones and All (2022)

L’amore sboccia tra una giovane emarginata sociale e un vagabondo diseredato mentre si imbarcano in un’odissea di 3.000 miglia attraverso le strade secondarie dell’America. Ancora Luca Guadagnino, stavolta alle prese con un horror con protagonisti giovani cannibali in cerca di sé stessi in un’America decadente e squallida. Bones and All non è un film spaventoso come si intende di norma il genere, ma capace di turbare fin nel profondo l’animo dello spettatore.

Rec (2007)

La giovane reporter Angela e il suo cameraman seguono per una notte una squadra di pompieri di Barcellona per descriverne il lavoro e inserirlo in un programma TV: un’uscita di routine diventerà un inferno. Famosissimo horror spagnolo girato interamente attraverso videocamere a mano, che restituiscono un senso di instabilità, di diretta presenza sui luoghi degli eventi nonché di vicinanza ai personaggi, Rec è un’angosciante discesa verso gli inferi, dove si annidano orrori indicibili.

Silent Hill (2006)

Per capire la malattia della figlia, una donna la porta nella città che la piccola vede nei sogni. Per entrambe, sarà però l’inizio di un incubo. Tratto dall’omonimo videogioco horror, divenuto tra i più celebri di sempre, Silent Hill ripropone le atmosfere e gli orrori della sua controparte videoludica per immergere lo spettatore in un vero e proprio incubo ad occhi aperti, dove realtà e sogno si confondono e tutti gli orrori che vi possono trovare casa.

Escape Room (2019)

Sei sconosciuti visitano un edificio misterioso per provare un gioco che ha come scopo la risoluzione di una serie di enigmi. Presto, però, si rendono conto che ogni stanza è una elaborata trappola che fa parte di un piano sadico e mortale. Ecco un film che deve molto a Cube – Il cubo. Escape Room riprende il concept del gioco oggi tanto in voga per renderlo il teatro di orrori continui, dove ogni mossa sbagliata può portare alla morte. Dopo il buon successo ottenuto, il film ha poi ottenuto un seguito.

Piraña Paura (1981)

Quando dei piranha volanti geneticamente modificati vengono lasciati liberi in un villaggio vacanze caraibico, un’istruttrice subacquea e il suo fidanzato scienziato tentano di affrontare la situazione. Primo film di James Cameron, Piraña Paura è chiaramente ispirato a Lo squalo, ma riprende quel concept per trarne nuovi orrori e nuovi colpi di scena. Il film non manca di regalare brividi continui e mostra già quanto Cameron fosse un regista di talento, che pochi anni dopo avrebbe regalato al cinema autentici capolavori.

Riposo forzato (2022)

Una donna incinta, a riposo a letto, inizia a sperimentare cose strane e inizia a chiedersi se la sua casa sia infestata o se sia tutto nella sua testa. Melissa Barrera, star di Scream V, recita in quest’inquietante horror che non si risparmia nel proporre elementi che metteranno in dubbio le certezze degli spettatori. Tra i titoli presenti su Prime Video è forse uno dei meno noti, ma promette brividi capaci di perdurare a lungo nella mente e nell’animo dello spettatore.

Nella pelle di mia madre (2023)

Bloccata nelle Filippine durante la seconda guerra mondiale, il dovere di una ragazzina di proteggere la madre morente viene complicato dalla sua fiducia malriposta in un’ingannevole fata mangiacarne. Sono molti elementi gli In My Mother’s Skin tipici dell’horror, dalla casa infestata fino alla presenza di spiriti malvagi, ma il regista li infrange uno ad unoper comporre una narrazione che costantemente rielabora una drammatica storia vera e il modo in cui è stata tramandata nel tempo.

Bingo Hell (2021)

Quando Lupita, sulla sessantina e attivista di quartiere, scopre che la sua amata sala da bingo è stata acquistata da un misterioso e demoniaco uomo d’affari di nome Mr. Big, riunisce i suoi amici per combattere l’enigmatico imprenditore, portando alla luce la sua vera identità. Un horror non privo di elementi comici, che offre un gruppo di improbabili protagonisti alle prese con vicende solitamente esclusiva dei più giovani. Bingo Hell diverte, spaventa e regala una visione decisamente diversa dalle solite.

Nero come la notte (2021)

Quando sua madre tossicodipendente diventa l’ultima vittima di un vampiro a New Orleans, la quindicenne Shawna giura vendetta. Insieme ai suoi tre migliori amici, Shawna escogita un piano audace per infiltrarsi nella villa dei vampiri e ucciderli. Altro film della serie Welcome to Blumhouse, è questo un film sulla figura del vampiro che si avvale però di qualche convincente novità narrativa, offrendo così un intrattenimento dell’orrore che coinvolge e spaventa.

L’occhio del male (2020)

Una storia d’amore apparentemente perfetta si trasforma in un incubo. Una donna si convince che il nuovo fidanzato della figlia abbia un legame oscuro con il proprio passato e inizia ad indagare, portando alla luce vecchi orrori. L’occhio del male è un film dell’orrore prodotto da Blumhouse Television, filiale di Blumhouse Productions, e distribuito in esclusiva da Prime Video. Il film è stato diretto da Elan Dassani e Rajeev Dassani ed è tratto dal romanzo omonimo di Madhuri Shekar.

Madres (2021)

In attesa del loro primo figlio, una coppia messicano-statunitense si trasferisce in una comunità di agricoltori nella California degli anni Settanta, dove strani sintomi e spaventose apparizioni mettono in pericolo la loro famiglia. Altro capitolo di Welcome to Blumhouse, il film propone è un horror sulle paure della gravidanza ispirato ad eventi reali. Può sembrare una classica storia di maledizioni che aleggiano sulla protagonista incinta e sul nascituro, ma si svela ben presto come qualcosa di più.

The Turning – La casa del male (2020)

Una giovane governante viene assunta per occuparsi di due ragazzi orfani che vivono in una villa gotica nella campagna del Maine. Ben presto la ragazza scopre che sia i bambini che la casa nascondono oscuri segreti ed entità malvagie. Finn Wolfhard e Mackenzie Davies recitano in questo horror prodotto da Steven Spielberg che propone un adattamento moderno della storia di fantasmi del 1898 Il giro di vite di Henry James.

Come Play (2020)

Quando Oliver diventa il bersaglio di una strana creatura che si è materializzata attraverso i dispositivi elettronici, i suoi genitori per salvargli la vita saranno costretti ad affrontare il misterioso mostro. Intrigante horror dove si suggerisce il pericolo che i più giovani possono riscontrare nel relazionarsi con i nuovi dispositivi elettronici, ovvero l’isolamento crescente dal mondo circostante con tutte le conseguenze psicologiche che possono derivarne, qui incarnate da un orripilante creatura.

The Intruder (2019)

Una giovane coppia di sposi compra una bellissima casa nella Napa Valley con molti acri di terreno. Tuttavia, i due scoprono che l’uomo che gliel’ha venduta si rifiuta di andarsene dalla proprietà. Un thriller della serie home invasion, dove però l’invasore è l’ex proprietario di casa che non vuol saperne di lasciare la dimora, per motivi quantomai contorti che metterranno a dura prova la sopportazione dei nuovi inquilini. Si costruisce così un film teso e inquietante, che tiene continuamente con il fiato sospeso.

Black Box – Ritrova te stesso (2020)

Dopo aver perso la moglie e la memoria in un incidente d’auto, un padre solo subisce un agonizzante trattamento sperimentale che lo porta a chiedersi chi sia veramente. Secondo capitolo della serie di film a tema antologico Welcome to the Blumhouse, Black Box – Ritrova te stesso è un horror psicologico che pone il protagonista in una situazione anomala, riflettendo attraverso di lui sul concetto di identità e su come esso possa essere manipolabile.

Antebellum (2020)

Veronica Henley, scrittrice di successo, è di ritorno dal tour promozionale del suo ultimo libro quando si ritrova suo malgrado intrappolata in una realtà orribile che la costringe a confrontarsi con il suo passato. Un horror che riflette sugli orrori perpetrati nei confronti della popolazione afroamericana nelle piantagioni di cotone, offrendo agli spettatori l’opportunità di assistere ad una vicenda insolita dalla quale si vorrebbe fuggire quanto prima, senza però la certezza di riuscirvi.

The Manor (2021)

Dopo aver subito un ictus, Judith Albright si trasferisce in una storica casa di cura, dove inizia a sospettare che qualcosa di soprannaturale stia depredando i residenti. La regista Axelle Carolyn confeziona un horror semplice ma efficace, che gioca sulla possibile inattendibilità della protagonista per suscitare dubbi, sospetti, spaventi e orrori continui. Un horror poco conosciuto tra quelli recentemente usciti, ma meritevole di una visione.




Nuovo Santa Clause Cercasi: ecco il primo trailer della serie con Tim Allen

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Sono disponibili il trailer e la key art della seconda stagione della serie originale Disney+ Nuovo Santa Clause Cercasi. Il nuovissimo trailer svela la storia di Scott Calvin (Tim Allen) e della sua famiglia che ritornano al Polo Nord per vivere altre avventure. La seconda stagione debutterà mercoledì 8 novembre sulla piattaforma streaming con i primi due episodi, seguiti da un nuovo episodio ogni settimana.

Oltre ad Allen, che è produttore esecutivo e riprende l’amato ruolo di Babbo Natale/Scott Calvin, la seconda stagione è interpretata da Elizabeth Mitchell nel ruolo di Mrs. Claus/Carol, Austin Kane nel ruolo di Cal Calvin Claus, Elizabeth Allen-Dick nel ruolo di Sandra Calvin Claus, Devin Bright nel ruolo di Noel, Gabriel “Fluffy” Iglesias nel ruolo di Kris Kringle ed Eric Stonestreet nel ruolo di Magnus Antas, The Mad Santa.

Accanto a Tim Allen, il pluripremiato Jack Burditt (30 Rock, Modern Family, Frasier, Unbreakable Kimmy Schmidt) continua a ricoprire il ruolo di produttore esecutivo e showrunner. Kevin Hench (L’uomo di casa), Richard Baker (L’uomo di casa, Santa Clause, Che fine ha fatto Santa Clause?) e Rick Messina (L’uomo di casa, Santa Clause, Che fine ha fatto Santa Clause?) sono produttori esecutivi insieme a Jason Winer e Jon Radler per la Small Dog Picture Company.

Nuovo Santa Clause Cercasi

Prova Prova Sa Sa: il trailer della seconda stagione di Prime Video

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Prime Video ha svelato oggi il trailer e il poster della seconda stagione dello show Original italiano Prova Prova Sa Sa, disponibile in esclusiva su Prime Video dal 26 ottobre.

Torna il comedy show incentrato sull’improvvisazione con Frank Matano. In ogni puntata, i quattro comici protagonisti affrontano giochi e si esibiscono in sketch e sfide sempre diverse, scelte dal conduttore e dal pubblico. Tante le novità: nuovi giochi e ben nove performer che si alternano nelle varie puntate: Maccio Capatonda, Maria Di Biase, Edoardo Ferrario e Aurora Leone, Francesco Mandelli, Lucia Ocone, Francesco Pannofino, Marta Filippi e Francesco Arienzo. In ogni appuntamento anche una nuova challenge: “La sorpresa Sa Sa”, un’enorme scatola che nasconderà un ospite misterioso, svelato solo a fine puntata, con cui uno dei comici protagonisti dovrà improvvisare un gioco.

Prova Prova Sa Sa è prodotto da Endemol Shine Italy per Prime Video ed è basato su “Whose Line Is It Anyway?”, format di successo e pluripremiato creato da Dan Patterson e Mark Leveson per Hat Trick Productions.

Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

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Future Film Festival 2023: le prime anticipazioni

È un vero e proprio big dell’animazione mondiale, Bill Plympton, ad aprire la 23esima edizione del Future Film Festival, il principale evento italiano dedicato al cinema d’animazione, VFX, realtà aumentata, gaming e media arts, a Bologna (15-19 novembre) e Modena (24-26 novembre). In programma una world première, un firmacopie e una masterclass insieme a questo autentico mito intergenerazionale. Plympton, noto come l’ultimo vero autore indie nel mondo dell’animazione, apre il Festival con l’anteprima mondiale di Slide, ultima versione del suo ultimo lavoro, un comedy musical western denso di comicità nera, interamente disegnato a mano.

Il regista ha infatti voluto rielaborare la pellicola, già presentata lo scorso giugno al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Il risultato non è solo una versione director’s cut. Nelle intenzioni dell’autore è un nuovo film, la riscrittura di un’opera a cui è particolarmente legato, finanziata grazie al crowdfunding. Come scrive lui stesso nella presentazione del suo progetto: “Cresciuto tra gli alti boschi dell’Oregon, volevo creare un western ambientato tra le montagne ricoperte di foreste. Sono passati 50 anni, ho ricevuto nomination agli Oscar e vinto premi al Festival di Cannes, ed è ora di realizzare un sogno d’infanzia”.

Bill Plympton presenta questa nuova versione di Slide mercoledì 15 novembre, alle 20.30, all’interno di DumBO, l’ex scalo ferroviario trasformato in un distretto creativo, nuova sede bolognese del festival. Il giorno dopo incontra il pubblico durante un firmacopie, mentre venerdì 17 dirige una masterclass dedicata al making of Slide. L’occasione per raccontare i retroscena e i segreti di produzione, dare consigli e offrire un punto di vista indipendente sull’industria creativa dell’animazione.

Road To Portugal – caminho para Portugal 

The next big thing nel mondo dell’animazione: in un mercato storicamente dominato da altri paesi, il Portogallo sta emergendo con forza, trainato da capolavori come “Ice Merchants”, di João Gonzalez, e “Tio Tomás, A Contabilidade dos Dias”, di Regina Pessoa. Non è un caso se nel 2024 sarà il paese ospite del Festival internazionale del film d’animazione di Annecy. Ma prima tocca al Future Film Festival, che ha coinvolto i più giovani registi portoghesi e organizzato intorno a loro un focus dedicato a questo paese, con l’importante collaborazione dello studio Tecnica Mista e dell’Ambasciata del Portogallo in Italia.e

Già mercoledì 15, giorno di apertura di FFF, il pubblico può incontrare Vier Niev, del collettivo Cola Animation, regista indipendente e animatore di cortometraggi, esperienze VR/AR e mostre d’arte. In programma, alle 18, anche la proiezione di cortometraggi prodotti dallo studio. A partire dalle 19.30 si brinda al Portogallo durante il cocktail di apertura della 23esima edizione del FFF. L’inaugurazione ufficiale della rassegna è dedicata proprio ai 100 anni dell’animazione portoghese.

Giovedì, alle 15, l’ospite d’onore è Fernando Galrito, direttore del Monstra Festival, che presenta una serie di corti di animazione che raccontano l’evoluzione del settore dalle origini, nel 1923, ai nostri giorni. Più tardi, alle 16.30, Galrito partecipa a una tavola rotonda insieme ad altri “pesi massimi” come Josè Maria Ribeiro, regista del film Nayola, in concorso al FFF e Roberto Vecchi, docente di portoghese all’Università di Bologna.

Alle ore 19, dopo avere raccontato lo stato dell’arte dell’animazione portoghese, spazio all’opera d’esordio di José Maria Ribeiro, Nayola, presentato in anteprima in Italia: un caleidoscopico e sovversivo affresco sociale che racconta la guerra che ha dilaniato l’Angola, paese d’origine del regista, attraverso le voci di tre donne di generazioni differenti: la nonna Lenena, la figlia Nayola e la nipote Yara.

Anche a Modena, seconda sede del FFF, il Portogallo è protagonista con un doppio appuntamento al Cinema Astra: sabato 26 novembre si proiettano le opere più rappresentative, dal 1923 ad oggi, dell’animazione portoghese, a cura del Monstra Festival, seguite alle ore 20 da Nayola, il film presentato in concorso a Bologna.

Cinema Selfmade, sweded e sperimentale

“Be Kind, Remake!”, ovvero il filone amatoriale uno dei temi portanti di questa edizione, nata sotto il segno del quasi omonimo capolavoro di Michel Gondry, Be Kind Rewind. La pellicola, dedicata al cinema sweded, fatto a mano, con povertà di mezzi e ricchezza di ispirazione, viene proiettata giovedì 16 novembre, alle 22, anticipata dal documentario Michel Gondry, Do It Yourself di François Nemeta. Lo presentail noto critico cinematografico Roy Menarini.

Al pubblico, su prenotazione, il Festival offre una piccola chicca, un laboratorio di cinema handmade realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si partecipa creando da zero il proprio cortometraggio con materiale di recupero, utilizzando la tecnica a passo uno. Appuntamento ogni giorno (dal 15 al 19 novembre), e per tutto il giorno, dalle 10 alle 20, nello Spazio Be Kind, Remake!, una sala attrezzata con monitor e strumentazioni “del mestiere”, dedicata alle produzioni degli studenti, in collaborazione con Blockbuster Bend (Oregon – USA), l’Accademia di Belle Arti di Bologna e Demetra Formazione.

In questo contesto, venerdì 17, riflettori puntati sull’evento Archeologia futura: alle 19 si presentano i lavori degli studenti del primo, secondo e terzo anno dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, che con la guida di Maurizio Finotto, docente e grande collezionista di opere sweded, hanno realizzato vari corti originali, ispirati ai caposaldi del cinema. Subito dopo si proiettano due lavori fuori concorso, nel segno dell’ucronia di ispirazione preistorica, ovvero Incanto La Leggenda, di Massimo Finotto, e Pablo di Neanderthal, di Antonello Matarazzo, alla presenza dello scrittore Ermanno Cavazzoni e di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento.

La serata continua e si tinge di noir, in perfetto stile venerdì 17, con la proiezione di tre lungometraggi da brivido: alle ore 20,30 si parte con la premiere italiana di Junk Head, di Takehide Hori (Giappone, 2021), seguito da, alle ore 22,30, un’altra premiere, Unicorn Wars di Alberto Vazquez (Francia, Spagna, 2022).

Per chiudere la triade, alle ore 24 Mad God di Phil Tippett (USA, 2021). La maratona horror prosegue tutta la notte con dei grandi classici dei maestri del brivido e agli spettatori che rimarranno fino alla mattina verrà offerta la colazione.

Alla frontiera tra umano, artificiale e post-umano

Non solo disegni fatti a mano in stile Bill Plympton, pupazzi che si muovono a passo uno, effetti speciali old fashioned. Il FFF apre la porta alla realtà virtuale e aumentata, attraverso le opere italiane e internazionali del concorso New Frontiers, al quale è dedicato un premio: il pubblico indossa il casco e si immerge nelle simulazioni, scopre proposte adatte a nuove piattaforme, mixed media, installazioni multimediali, performance. Si immerge nel futuro. Infatti, è nella natura del FFF integrare nuovi linguaggi, cogliere le sfide dell’umano e del post-umano. A partire dall’opera scelta per rappresentare questa edizione, creata da Mr Jose, alias di Josè A. Hernandez, che utilizza l’intelligenza artificiale – e in particolare Midjourney – come una penna con cui scrive scene immaginifiche. La locandina del Festival fa parte di una serie, “AIdeal world”, protagonista di una mostra dedicata all’interno della manifestazione. Tutti questi stimoli aprono a riflessioni mai banali,come quelle portata all’interno del festival da Gianluigi Bonanomi, giornalista hi-tech animatore di un talk intitolata “Sette film (non sci-fi) per capire l’Intelligenza Artificiale”, in programma sabato 18 novembre, alle 16. Una conversazione che parte da pellicole come Karate Kid, Indiana Jones, Non ci resta che piangere, passando perfino per Mr Bean, per andare alla radice della differenza tra umanità e algoritmo. Infine, il 25 novembre, a Modena, torna l’hackathon, uno dei must del FFF. Il laboratorio aperto, ex centrale elettrica, si prepara ad essere invaso da giovani sviluppatori e realizzatori di videogame, in una speciale edizione con un tema che verrà svelato in prossimità dell’evento. La due giorni modenese è dedicata al gaming, ma anche alla realtà aumentata e virtuale e in generale alla gamification. L’iniziativa è organizzata da Doc Servizi e dalla sua area Doc Games, Comics & Cartoons, in collaborazione con l’Associazione Amici del Future Film Festival, e con il sostegno del Comune di Modena.

La 23esima edizione del Future Film Festival sarà ad ingresso gratuito grazie al supporto di Conad ad eccezione di masterclass e workshop, che saranno invece a pagamento. Le iscrizioni verranno aperte mercoledì 20 ottobre 2023.

Napoleon: il secondo trailer italiano

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Napoleon: il secondo trailer italiano

È stato diffuso un nuovo trailer di Napoleon, l’epico film diretto da Ridley Scott sul condottiero e Imperatore francese interpretato da Joaquin Phoenix.

Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix

Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar® Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

Ferrari: il trailer italiano del film di Michael Mann

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Ferrari: il trailer italiano del film di Michael Mann

Leone Film Group, Rai Cinema e 01 Distribution hanno diffuso il trailer italiano di FERRARI (leggi la recensione), dal regista quattro volte candidato all’Oscar®, qui anche sceneggiatore, Michael Mann, con il candidato all’Oscar® Adam Driver, il Premio Oscar® Penélope Cruz, Shailene Woodley, Patrick Dempsey. 

Dopo film di culto come Heat, L’ultimo dei Mohicani, Collateral, Nemico pubblico, Miami Vice, Ali, Thief, Insider – Dietro la verità, Michael Mann si misura con il genio, le ossessioni e la complessità di un uomo che ha costruito un mito senza tempo, e con l’affascinante e spietato mondo delle corse automobilistiche degli anni Cinquanta.

Modena 1957. Enzo Ferrari, ex pilota e costruttore delle auto più famose al mondo, sta vivendo una crisi personale e professionale. L’azienda che dieci anni prima aveva creato dal nulla è in grave difficoltà e anche il matrimonio con la moglie Laura sta diventando sempre più tempestoso dopo la morte del loro unico figlio Dino e la scoperta dell’esistenza di Piero, il figlio che Ferrari aveva avuto da una relazione extraconiugale. In cerca di riscatto, il “Drake” decide di puntare tutto su una gara di velocità che si disputa in Italia: la leggendaria Mille Miglia.

Prodotto da STX Entertainment, FERRARI è un’esclusiva per l’Italia Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e uscirà al cinema il 14 dicembre 2023 con 01 Distribution.

Tony Stark e Natasha Romanoff sono morti ora nella timeline del MCU

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Il 16 e il 17 ottobre 2023 sono due date importantissime nella timeline ufficiale del MCU. Sono infatti le date di morte di Natasha Romanoff e di Tony Stark. Basandoci sulla cronologia ufficiale Marvel, che viaggia con qualche anno di anticipo sulla vita vera, ci troviamo adesso nel momento in cui c’è stata la grande battaglia contro Thanos vista in Avengers: Endgame.

Dopo che i Vendicatori hanno attraversato il tempo e lo spazio per raccogliere tutte le Gemme dell’Infinito, quando Natasha perde la vita su Vormir, gli Eroi più Potenti della Terra si sono ritrovati in uno scontro finale contro una versione di Thanos di una linea temporale precedente. A conclusione del combattimento, Tony Stark riesce a rubare le Gemme dal guanto di Thanos e le utilizza per distruggerlo. Il gesto gli costa la vita.

Anche se sono passati ormai anni da quando il sacrificio di Tony è stato visto per la prima volta sullo schermo, resta un momento molto commovente, forse il più importante del MCU fino a questo momento. Ovviamente con Tony Stark il MCU ha avuto inizio, e vederlo morire, anche per una causa così grande, è stato un duro colpo per tutti i fan.

Tony e Natasha sono stati un punto di riferimento molto importante nel MCU, ricoprendo dei ruoli opposti. Anche se entrambi sono sempre stati abbastanza mutevoli nelle loro posizioni e nel loro modo di agire, hanno sempre avuto un obbiettivo comune anche quando in Civil War si sono schierati separatamente. Sono morti così come sono vissuti: la prima nell’ombra, senza un vero e proprio funerale, solo una commemorazione tra amici; il secondo in mezzo alla gente, con tanti testimoni per il suo sacrificio, in grande. Saranno per sempre ricordati, sia nel MCU e nel mondo reale, dai loro fan.

Robert De Niro è William “Re” Hale nel nuovo video su Killers of the Flower Moon

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01 Distribution ha diffuso la featurette incentrata su William “Re” Hale, il personaggio interpretato da Robert De Niro nell’atteso Killers of the Flower Moon, il prossimo film drammatico di Martin Scorsese, che debutterà al cinema questo giovedì 19 ottobre 2023, distribuito da 01 Distribution.  William “Re” Hale è lo zio del personaggio Ernest Burkhart interpretato da Leonardo DiCaprio, un potente allevatore locale che mira a mettere le mani sulla terra e sulle ricchezze del popolo Osage in seguito alla scoperta del petrolio. L’uomo, senza scrupoli è disposto a tutto pur di mettere le mani sull'”oro nero”, come definisce il petrolio lui stesso. 

Il regista Martin Scorsese parlando William “Re” Hale lo ha definito un personaggio “straordinario“, un uomo al tempo stesso molto rigoroso e rispettoso delle persone e dall’altro un brutale assassino. Un uomo disposto a tutto pur di mettere le mani su quella richezza, un abile manipolatore come lo definisce nel video lo stesso Leonardo DiCaprio.

Killers of the Flower Moon, il film

Oltre a dirigere, Martin Scorsese ha scritto la sceneggiatura con Eric Roth, co-sceneggiatore di Dune e A Star is BornLeonardo DiCaprio interpreta Ernest Burkhart, il nipote di un potente allevatore locale interpretato da Robert De Niro, mentre Lily Gladstone interpreta la moglie Osage Mollie e Jesse Plemons è Tom White, l’agente dell’FBI incaricato di indagare sugli omicidi. Il cast include anche Brendan Fraser e John Lithgow.

Killers of the Flower Moon riunisce ancora una volta Martin Scorsese con i collaboratori di lunga data Leonardo DiCaprio e Robert De Niro. Insieme a loro ci sono l’attore premio Oscar Brendan Fraser, Jesse Plemons, Lily Gladstone, Tantoo Cardinal, Jason Isbell, Sturgill Simpson, Louis Cancelmi, William Belleau, Tatanka Means, Michael Abbott Jr., Pat Healy, Scott Shepherd e molti altri. La pellicola è diretto e prodotto da Martin Scorsese. Il film è una produzione di Apple Studios, Imperative Entertainment e Appian Way Productions, con Dan Friedkin e Bradley Thomas come produttori.

Timothée Chalamet definisce “disorientanti” le accuse rivolte a Armie Hammer

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In una lunga nuova cover story per la rivista GQ, Timothée Chalamet ha disorientanti le accuse rivolte a Armie Hammer, sua co-star in Chiamami col tuo nome, sul cui set sono diventati amici.

Dopo che nel 2021 Ammer è stato accusato di stupro e addirittura cannibalismo, con diverse chat con donne a sostegno delle accuse, l’attore è completamente stato eliminato da Hollywood. Le notizie legate al presunto cannibalismo, in particolare, hanno raggiunto Timothée Chalamet mentre si stava preparando per interpretare un cannibale in Bones and All.

“Voglio dire, quali erano le possibilità che stessimo sviluppando questa cosa?” Ha detto Chalamet, riflettendo su un periodo in cui la vita privata di Hammer e il suo film sono diventati sinonimi l’uno dell’altro. “Mi ha fatto sentire investito dal dovere di fare il film. Perché in realtà è basato su un libro.”

Quando gli è stato chiesto come ha elaborato personalmente le accuse contro Hammer, Chalamet ha detto a GQ: “Non lo so. Queste cose finiscono per essere oggetto di clickbait così intensamente. Disorientare mi sembra una buona parola”.

Già in precedenza Timothée Chalamet era stato chiamato in causa per commentare le accuse a Ammer, e aveva dichiarato: “È una domanda degna di una conversazione più ampia e non voglio darti una risposta parziale”. 

Tom Cruise ha inviato a Timothée Chalamet una lista dei suoi istruttori di acrobazie per prepararsi ai film

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In una lunga nuova cover story per la rivista GQ, Timothée Chalamet rivela che Tom Cruise gli ha inviato un’e-mail nella quale Cruise offriva un elenco di tutti gli istruttori di acrobazie, istruttori di motociclette e altro ancora con cui Chalamet poteva mettersi in contatto per esercitarsi per futuri ruoli action.

“Fondamentalmente ha detto che nella Vecchia Hollywood avrei ricevuto un allenamento di danza e di combattimento, e che oggi nessuno mi terrà a quello standard. Quindi dipende da me”, ha ricordato Chalamet. “L’e-mail era davvero come un grido di guerra.”

Chalamet è un grande fan di Tom Cruise, e ha ammesso di aver visto Top: Gun Maverick otto volte nei cinema mentre era a Budapest per le riprese di Dune: Parte Due tra l’estate e l’autunno del 2022. L’attore ha persino affittato un cinema per portare l’intero cast e la troupe di Dune per vedere il blockbuster di Cruise.

“‘Top Gun’ è stato per me una grande ispirazione l’estate scorsa, quando stavamo realizzando ‘Dune'”, ha detto Chalamet. “Alcuni membri della troupe si sono fatti grasse risate all’idea di andarci, ma ho pensato che fosse uno dei film più belli che abbia mai visto.”

Sebbene Chalamet non abbia confermato se sia entrato o meno in contatto con gli istruttori di acrobazie consigliati da Cruise, il regista Denis Villeneuve ha sicuramente visto un cambiamento nel suo protagonista dalla “Parte Uno” alla “Parte Due”.

“Dal punto di vista dell’azione”, ha detto Villeneuve, “ho sentito che era molto più allenato rispetto alla prima parte e pronto per le sequenze di combattimento. Sono rimasto colpito dal suo livello di disciplina per la “Parte Seconda”. Sai, quando sei il protagonista di un film, il modo in cui ti avvicini al tuo lavoro e la tua disciplina avrà necessariamente un effetto a catena sul resto del film e della troupe. Era il primo sul set, sempre pronto. E sono rimasto molto contento e impressionato da come Timothée abbia davvero abbracciato quella disciplina e sia diventato, per me, un vero attore protagonista di questo film”.

Vedremo Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreis in Dune: Parte Due, in Wonka e prossimamente nel biopic dedicato a Bob Dylan in cui interpreta il musicista.

Alien: Romulus, Fede Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott

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Fede Álvarez è stato incaricato di dirigere un nuovo film del franchise di Alien, che dovrebbe uscire il prossimo anno che si intitolerà, almeno per ora, Alien: Romulus, che ha scritto insieme a Rodo Sayagues.

Il franchise è fermo dal 2017, quando Ridley Scott diresse Alien: Covenant che, come Prometheus (2012). Il risultato non soddisfacente al botteghino di quest’ultimo ha posto fine alla corsa di Scott, e ora Alien: Romulus sarà il primo film del franchise uscito da quando la Disney ha acquisito la Fox.

Parlando con Guillermo del Toro al DGA Latino Summit 2023 (intorno alle 18:35), Álvarez ha confermato che il suo “director’s cut” di Alien: Romulus è finito e che recentemente “ha dovuto affrontare il momento incredibilmente teso di mostrare il lavoro a Ridley Scott”, che è uno dei produttori principali del sequel e il “padre” del franchise.

“Volevo che lo vedesse prima di chiunque altro”, ha detto Álvarez. “E tutti mi hanno fatto capire che Ridley è davvero un duro. È davvero duro, soprattutto se quello che vede ha qualcosa a che fare con i suoi film. È stato davvero duro con “Blade Runner [2049]”, che pensavo fosse un capolavoro, e ha avuto dei problemi perché è davvero difficile per lui guardare cose che hanno a che fare con il suo lavoro. Gli ho chiesto del nuovo “Top Gun” e lui ha risposto “meh”. Io ho risposto “Di cosa stai parlando?” E lui ha risposto “Quello di mio fratello era originale e questo è come eh”. Quindi ho pensato: ‘Non c’è modo di vincere questa partita.’”

Álvarez era “terrorizzato” all’idea di incontrare Ridley Scott di persona dopo che il regista aveva visto Alien: Romulus per la prima volta, ma sapeva che doveva essere lì di persona per ascoltare i pensieri di Scott. “Anche se non me lo avesse chiesto, sarei andato lì, mi sarei seduto a un tavolo, lo avrei guardato e avrei ascoltato quello che aveva da dire”, ha detto il regista. “Anche se avesse detto: ‘Hai distrutto la mia eredità’, volevo essere di fronte a lui e vederlo negli occhi. Non volevo ricevere un’e-mail con scritto “Ridley dice…”

“E poi è entrato nella stanza e ha detto: ‘Fede, cosa posso dire? È fottutamente fantastico”, ha continuato Álvarez parlando della reazione di Scott al film. “Per me è stato come… La mia famiglia sa che è stato uno dei momenti più belli della mia vita avere un maestro come lui, che ammiravo così tanto, guardare un film che avevo fatto ma soprattutto qualcosa del genere… e parlarmi per un’ora di cosa gli piaceva. Uno dei migliori complimenti che mi ha fatto è stato: “Il dialogo è fantastico”. Sei tu lo sceneggiatore?’ Sì!”

20th Century Studios e Disney devono ancora rivelare molti dettagli sulla trama di Alien: Romulus, a parte il fatto che sarà incentrato su “un gruppo di giovani di un mondo lontano, che si ritrovano a confrontarsi con la forma di vita più terrificante del mondo”. Cailee Spaeny, che vedremo in Priscilla di Sofia Coppola, guida il cast insieme a David Jonsson (“Industry”), Archie Renaux (“Shadow and Bone”), Isabela Merced (“Rosaline”), Spike Fearn (“The Batman”) e Aileen Wu (“Away From Home”).

Il convegno: recensione del nuovo film Netflix

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Il convegno: recensione del nuovo film Netflix

Per entrare al meglio nella Spooky season, le settimane che precedono Halloween, cosa guardare di meglio se non un film dell’orrore! Netflix ha aggiunto per l’occasione nuovi contenuti ad hoc: oltre alla miniserie La caduta della Casa degli Usher vi è anche Il convegno. La pellicola svedese, diretta da Patrik Eklund e tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore Mats Strandberg, riprende alcuni degli elementi classici degli horror slasher: un gruppo di persone in mezzo al bosco, un assassino psicopatico che cerca di ammazzare più persone possibili, un clima vagamente di suspense. Nel cast ritroviamo principalmente figure note nel solo panorama nazionale: Adam Lundgren è nei panni di Jonas, mentre Katia Winter (The boys) interpreta Lina.

Il convegno: la riunione che diventa massacro

Il film ha per protagonista un gruppo di impiegati pubblici intento a trascorrere alcuni giorni in una struttura nei boschi, con l’obiettivo di rafforzare il rapporto tra colleghi e migliorare la loro produttività. In particolare, il posto dove alloggiano si trova nella cittadina dove il team dovrebbe far costruire un enorme centro commerciale. Durante la prima parte de Il convegno emergono però le prime discordanze sulla creazione dell’opera ed all’interno dello stesso gruppo: per ottenere il terreno necessario alla costruzione, è stata espropriata una fattoria ed il proprietario si è suicidato poco dopo, delle firme sono state falsificate e molti dei cittadini locali si oppongono al centro commerciale.

Le cose però peggiorano drasticamente quando un misterioso killer si inizia ad aggirare nella struttura: i primi ad essere colpiti sono i soggetti dello staff del posto. Pian piano però anche gli ospiti verranno presi come bersaglio dall’assassino travestito. Con il sopraggiungere della notte, ha inizio la corsa per la sopravvivenza.

Il convegno Netflix
Courtesy of Netflix / Robert Eldrim

Un horror che non fa paura

Il genere dell’orrore risulta talvolta essere molto settoriale: o si ama o si odia. Chi è amante dell’horror adora il sentimento di continua tensione ed adrenalina che si percepisce guardandone uno. Un film come Il convegno non può di conseguenza essere apprezzato dai veri cultori di questo genere cinematografico.

Pur essendo presenti alcuni degli elementi tipici delle pellicole horror, come una certa musica di tensione e tanto sangue, non trasmette allo spettatore la suspense e il terrore tipico di un film del genere. La trama risulta inoltre essere piuttosto banale, a tratti anche involontariamente ironica. Anche lo stesso travestimento del killer, che avrebbe lo scopo di creare una sorta di inquietudine sinistra, non ottiene l’effetto di spaventare il pubblico. L’unico reale fattore che resta di un horror è la presenza di tante uccisioni, ma non splatter quanto si potrebbe pensare.

Anche lo stesso svolgimento delle vicende sembra essere a tratti poco credibile: il killer, un normale essere umano, viene colpito più volte alla testa con molteplici armi da alcuni impiegati e membri dello staff. Per quanto la maschera possa agire da scudo, è improbabile che un essere umano sia ancora vivo ed abbastanza in forma da poter continuare indisturbato ad inseguire le sue vittime. Il punto focale degli slasher, horror come Il convegno, è proprio l’inseguimento delle persone da parte del maniaco omicida, ma è giusto dover mantenere una certa logica nello svolgimento delle vicende: la pellicola rischierebbe di perdere credibilità agli occhi del pubblico.

Un fattore interessante del film è tuttavia l’alternarsi di musica di suspense e di brani di musica classica: tra queste si ritrovano anche pezzi di musica da balletto, come delle tracce della Coppelia. Il risultato è un effetto talvolta straniante rispetto alle immagini che però ben racconta quanto avviene.

Il convegno
Courtesy of Netflix / Robert Eldrim

Un clima tossico di lavoro

Il clima all’interno del gruppo di lavoro de Il convegno si percepisce essere da subito molto teso: nonostante il capo e Jonas cerchino di comportarsi in maniera entusiasta, ottengono ben poco riscontro da parte degli altri.

Emergono da subito anche dei dissensi riguardo alla possibilità stessa di realizzare il centro commerciale: secondo alcuni, avrà un impatto negativo sull’ambiente, secondo altri potrebbe non dare i risultati sperati come riscontro economico. Il primo elemento attorno al quale si creano le prime tensioni è la presenza della firma di Lina, una delle dipendenti, su dei documenti che negavano alcun risarcimento al proprietario del terreno su cui verrà costruito il centro commerciale. La firma era stata falsificata, ma Jonas fa gaslighting nei confronti di Lina: le fa dubitare della sua stessa memoria, facendole credere che per via dello stress non ricordi come sono effettivamente andate le cose.

Durante il film, viene allora mostrata la reale natura di Jonas: un arrogante lupo senza scrupoli che si interessa solo della propria vita e dei propri obbiettivi. Anche nelle situazioni di maggiore pericolo, non esiterà ad abbandonare i propri colleghi per salvare sé stesso.

Come Jonas, in realtà è l’organizzazione stessa che si occupa della costruzione di quest’opera a non avere scrupoli: si impongono nella costruzione nonostante l’opposizione della gente del posto e strappando ogni avere ad un semplice fattore. Questo sembra essere il motivo per cui pagano con la vita. Ad ogni modo queste tematiche non vengono approfondite, restano in secondo piano e il film non trova una propria identità.

Avatar: The Last Airbender, le prime foto mostrano la nazione del fuoco della serie live-action

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Netflix ha pubblicato nuove foto che mostrano la Nazione del Fuoco nella prossima serie live-action Avatar: The Last Airbender. Pubblicato su Twitter, Netflix ha condiviso nuove foto che presentano ai fan le versioni live-action del Signore del Fuoco Ozai, del Generale Iroh, della Principessa Azula, del Comandante Zhao e del Principe Zuko, interpretati rispettivamente da Daniel Dae Kim , Paul Sun-Hyung Lee , Elizabeth Yu , Ken Leung e Dallas Liu.

Avatar: The Last Airbender ha avuto un adattamento su Nickelodeon nel 2005. Creata da Michael Dante DiMartino e Bryan Konietzko, la serie animata di tre stagioni segue Aang, l’ultimo sopravvissuto della sua nazione che ha la capacità di piegare i quattro elementi: acqua, terra, fuoco. e aria. Volendo portare la pace nel mondo, Aang e i suoi amici devono sconfiggere la Nazione del Fuoco, guidata da un sovrano determinato a conquistare tutto ai suoi occhi.

Nel 2018, Netflix ha annunciato che avrebbe realizzato un remake live-action “reinventato” di Avatar: The Last Airbender. DiMartino e Konietzko sono entrambi produttori esecutivi e showrunner della serie. “Ambientato in un mondo asiatico devastato dalla guerra, dove alcune persone possono ‘piegare’ uno dei quattro elementi classici: acqua, terra, fuoco o aria”, si legge nella sinossi ufficiale. “Aang (Gordon Cormier) è l’”Avatar”, l’unico capace di piegare tutti gli elementi, ed è destinato a portare la pace nel mondo dalla Nazione del Fuoco. Con i suoi nuovi compagni Katara (Kiawentiio) e Sokka ( Ian Ousley), Aang si propone di dominare gli elementi mentre viene inseguito dal principe in esilio della Nazione del Fuoco Zuko (Daniel Dae Kim), che cerca di riconquistare il suo onore catturando l’Avatar.

Netflix ha in programma di rilasciare ulteriori dettagli su Avatar: The Last Airbender durante la Geeked Week, che si terrà dal 6 al 12 novembre 2023. Avatar: The Last Airbender uscirà su Netflix nel 2024.

Robert De Niro: 10 cose che non sai dell’attore

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Robert De Niro: 10 cose che non sai dell’attore

Robert De Niro è uno dei migliori attori che la storia del cinema possa avere. Carismatico e versatile, ha conquistato tante diverse generazioni di spettatori nel corso dei suoi quasi 50 anni di carriera. Capace di interpretare qualsiasi ruolo, forte del sodalizio con Martin Scorsese e dell’amicizia con Joe Pesci, De Niro ha davvero conquistato il mondo con le sue interpretazioni.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Robert De Niro.

Robert De Niro: i suoi film e la carriera

1. Ha recitato in grandi capolavori del cinema. De Niro ha esordito al cinema nel 1968 con il film Ciao America!, per poi ottenere grrande successo con Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1973), di Martin Scorsese. Da quel momento recita in grandi film come Il padrino – Parte II (1974), Taxi Driver (1976), Novecento (1976), Gli ultimi fuochi (1976), New York, New York (1977), Il cacciatore (1978), Toro scatenato (1980), Re per una notte (1982), C’era una volta in America (1984), Brazil (1985), Mission (1986), Gli intoccabili (1987), Quei bravi ragazzi (1990), Risvegli (1990), Cape Fear (1991), Voglia di ricominciare (1993), Frankenstein di Mary Shelley (1994), Casinò (1995), Heat – La sfida (1995), Sleepers (1996) e Jackie Brown (1997). A partire dal nuovo millennio ha invece recitato in Ti presento i miei (2000), Colpevole d’omicidio (2002), Stanno tutti bene (2009), Stone (2010), Limitless (2011), Red Lights (2012), Il lato positivo (2012), Lo stagista inaspettato (2015), Joy (2015), Nonno scatenato (2016), Joker (2019), The Irishman (2019), Nonno questa volta è guerra (2020) e Killers of the Flower Moon (2023).

2. Ha diretto e prodotto alcuni film. Nel corso della sua carriera De Niro ha anche ricoperto in due occasioni il ruolo di regista. Egli ha infatti compiuto il passaggio dietro la macchina da presa per Bronx, nel 1993, e per The Good Shepherd – L’ombra del potere, nel 2006. In entrambi i film egli ha anche partecipato come attore. Negli anni, inoltre, De Niro è stato anche produttore di diversi film, in maggior parte quelli da lui anche interpretati. Ha però prodotto anche le serie NYC 22 (2012), About a Boy (2014-2015) e When They See Us (2019).

3. Ha vinto due Oscar. De Niro è uno degli attori più premiati di sempre nel mondo del cinema. In particolare, egli vanta ben sette nomination come attore ai premi Oscar. È infatti stato candidato come protagonista di Taxi Driver, Il cacciatore, Risvegli e Cape Fear, vincendo il premio per il suo ruolo in Toro scatenato. È poi stato candidato come non protagonista per Il padrino – Parte II e Il lato positivo, vincendo per il primo. Nel 2020 è invece stato candidato come produttore del miglior film The Irishman.

Killers of the Flower Moon Robert De Niro Leonardo DiCaprio
Robert De Niro e Leonardo DiCaprio in una scena di Killers Of The Flower Moon

Robert De Niro ha origini italiane

4. Ha origini italiane. Robert Anthony De Niro Jr. è nato nel Greenwich Village, a New York, da Robert De Niro Sr. e Virginia Admiral. De Niro ha origini italiane da parte del padre: i bisnonni di Robert, infatti, sono emigrati da Ferrazzano nel 1980. Il bisnonno si chiamava Giovanni Di Niro, che venne cambiato in De Niro per una pronuncia migliore. Dalla parte della nonna, invece, ha origini irlandesi. Sua madre, Virginia, è stata una poetessa ed una pittrice di origini inglesi. Robert è cresciuto con la madre (i genitori divorziarono quando aveva appena due anni) nel quartiere di Little Italy.

Robert De Niro e il padre pittore

5. Ha dedicato un documentario al padre. De Niro ha raccontato la vita del padre nel documentario Remembering the Artist Robert De Niro, Sr. Il progetto, realizzato da Perri Peltz e Geeta Gandbhir, è stato presentato in anteprima europea al Maxxi di Roma nel 2014. Questo film è un viaggio nel percorso artistico del pittore De Niro Sr., del suo successo e decadimento a metà del Novecento, ma che racconta anche del rapporto tra padre e figlio, dei suoi conflitti interiori e di quello con l’omosessualità e la sua morte a 71 anni.

Robert De Niro in Toro scatenato

6. Ha preso molto peso per il ruolo. In Toro Scatenato De Niro interpreta il pugile Jake LaMotta. Il film, sceneggiato da Paul Schrader e diretto da Martin Scorsese, si basa sul libro di memorie di LaMotta, Raging Bull: My Story. Per questo ruolo l’attore non solo si è allenato come pugile, ma ha anche guadagnato circa 30 chili per le scene che vedono LaMotta ormai ingrassato e invecchiato. Per l’epoca questo fu un record senza precedenti, che dimostrò la grande dedizione di De Niro verso i suoi personaggi.

Robert De Niro Taxi Driver
Robert De Niro in una scena di Taxi Driver

Robert De Niro in Taxi Driver

7. Si è preparato al ruolo lavorando come tassista. In Taxi Driver, uno dei più celebri film di De Niro, l’attore interpreta ilproblematico Travis Bickle, reduce del vietnam ora tassista notturno. Considerato uno dei più rappresentativi e disturbanti personaggi della storia del cinema moderno, questo ha richiesto all’attore una grande preparazione psicologica. Egli, tra le altre cose, si preparò lavorando realmente come tassista, al fine di comprendere meglio quell’ambiente e le bizzarre persone che vi si possono incontrare.

Robert De Niro in Il Padrino

8. Ha imparato a parlare in dialetto. Per dare un’interpretazione più convincente del suo personaggio, De Niro si è allenato a parlare il dialetto siciliano per ben quattro mesi. Grazie a questo film e alla sua straordinaria performance, ha ottenuto l’Oscar al miglior attore non protagonista. Il fatto curioso è che lui e Marlon Brando hanno ottenuto un Oscar avendo interpretato lo stesso personaggio, facendo di questo il primo caso in assoluto nella storia del premio.

Robert De Niro, Tiffany Chen e i suoi figli

9. Ha sette figli. De Niro vanta ad oggi ben sei figli avuti da quattro donne diverse. I primi due figli, Drena e Raphael, li ha avuti dall’attrice Diahnne Abbott, con quale è stato sposato dal 1976 al 1988. Nel 1995, invece, dalla fidanzata dell’epoca Toukie Smith ha avuto, tramite madre surrogata, i gemelli Julian Henry e Aaron Kedrick. Nel 1997 ha invece sposato l’attrice Grace Hightower, da cui ha avuto Elliot e Helen Grace, quest’ultima avuta sempre tramite madre surrogata. Nel 2018 De Niro e la moglie hanno annunciato la separazione. Nel maggio 2023, dalla relazione con Tiffany Chen, nasce Gia Virginia.

Robert De Niro: età, altezza e patrimonio dell’attore

10. Robert De Niro è nato il 17 agosto del 1943 a New York, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1.75 metri. Ad oggi, il patrimonio di De Niro è stimato intorno ai 500 milioni di dollari, cifra che fa di lui uno degli attori più ricchi in circolazione.

Fonti: IMDb, Thefamouspeople, biography