Il film racconta la storia di
Chiara, 8 anni, che ogni anno non vede l’ora sia Natale per
rivedere l’adorato nonno Lorenzo (Diego
Abatantuono), proprietario del delizioso albergo
d’alta montagna che ospita i festeggiamenti della famiglia.
Quest’anno, però, i genitori di Chiara, Alberta e Giacomo, hanno
deciso di mettersi in macchina sotto il sole bollente della
settimana di Ferragosto, per una visita fuori stagione a Lorenzo,
perché hanno bisogno di lui per dare a Chiara l’amara notizia: si
stanno separando. Forse, se glielo dicesse lui, la piccola
soffrirebbe meno…Lorenzo, già in crisi perché rischia di dover
vendere il suo amato hotel, accetta l’ingrato incarico di dare la
notizia alla nipotina, ma prima vuole regalarle l’ultimo Natale
felice… a Ferragosto!
Nel cast oltre a
Diego Abatantuono, Violante Placido, Lodo
Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele
Foresta (in arte Mago Forest), Nino
Frassica, Gloria Guida con il suo ritorno sugli
schermi dopo anni di assenza, affiancati dalla giovanissima
protagonista Sara Ciocca. Il film è diretto da Francesco
Patierno e prodotto da Notorious Pictures.
Improvvisamente Natale si
unirà a migliaia di film, show e serie già presenti nel catalogo di
Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original Autumn
Beat, Prisma, Bang Bang Baby, Gianluca Vacchi: Mucho
Más, Laura Pausini – Piacere di conoscerti, The Ferragnez – La
serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da
Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1,
Stagione 2 e Stagione 3 e LOL: Chi ride è fuori Stagione 1 e
Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The
Marvelous Mrs. Maisele i grandi successi come Il Signore degli
Anelli: Gli Anelli del Potere, Jack Ryan di Tom
Clancy, Samaritan, Tredici Vite, The Tender Bar, A proposito dei
Ricardo, La guerra di domani, Reacher e Il principe cerca
figlio oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240
paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia
delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions
League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal
2021/22. Altre produzioni Original già annunciate sono The
Bad Guy, Lol Xmas Special: Chi ride è fuori, Sono Lillo, The
Ferragnez – La Serie Stagione 2, Everybody Loves
Diamonds e il capitolo italiano dell’universo
Citadel.
Paramount+ ha annunciato oggi che
Top Gun: Maverick, il film numero uno del
2022, sarà disponibile in streaming a livello globale sul servizio
a partire da giovedì 22 dicembre negli Stati Uniti, in Canada,
Australia, Germania, Svizzera, Austria, e nei mercati già
annunciati – Regno Unito e America Latina. Sarà disponibile in
Corea del Sud e Francia nel 2023. In Italia sarà disponibile in
esclusiva da giovedì 22 dicembre sul servizio.
Dopo oltre 30
anni di servizio tra i migliori aviatori della Marina, Pete
“Maverick” Mitchell (Tom
Cruise) si trova nel posto giusto, mentre si spinge
oltre i propri limiti come coraggioso pilota collaudatore,
schivando l’avanzamento di grado che lo metterebbe in punizione.
Quando si ritrova ad addestrare un distaccamento di diplomati di
Top Gun per una missione specializzata come quella che nessun
pilota vivente ha mai visto, Maverick incontra il tenente Bradley
Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del
defunto amico di Maverick e ufficiale addetto alle intercettazioni
radar tenente Nick Bradshaw, detto “Goose”.
Di fronte a un
futuro incerto e ai fantasmi del suo passato, Maverick è costretto
a confrontarsi con le sue paure più profonde, in una missione che
richiede l’estremo sacrificio di coloro che saranno scelti per
guidarla.
Il film è
prodotto da Paramount Pictures, Skydance and Jerry Bruckheimer
Films; nel cast oltre a
Tom Cruise il pubblico troverà
Miles Teller,
Jennifer Connelly,
Jon Hamm , Glen Powell, LewisPullman, Charles Parnell, Bashir
Salahuddin, Monica Barbaro, Jay Ellis, Danny Ramirez, Greg Tarzan
Davis con
Ed Harris e Val Kilmer.
Un re senza corona, il sogno di un
giovane principe di diventare pompiere, una caserma di vigili del
fuoco belli, gay e disinibiti: sono gli ingredienti del nuovo film
– pardon: della nuova fantasia musicale – del regista portoghese
João Pedro Rodrigues, FUOCO
FATUO, che dopo aver conquistato pubblico e critica alla
Quinzaine des Résalisateurs di Cannes arriva finalmente in
Italia, accompagnato dal regista domani, mercoledì 23 novembre, in
concorso al festival Filmmaker di Milano, e il 1° dicembre al
Cinema Troisi di Roma, che programmerà poi il film dal 15 dicembre,
data di uscita nelle sale di tutta Italia.
Diretto da uno dei cineasti più
originali e sorprendenti del panorama internazionale (già
“incendiario” al debutto, quando il suo O fantasma scuote il
concorso della Mostra di Venezia nel 2000, e poi autore di titoli
apprezzati nei festival di tutto il mondo, da Odete a O
Ornitologo), Fuoco fatuo è – spiega il regista – «una commedia, un
musical, anche se la parola che meglio lo descrive è fantasy,
perché somiglia a un sogno a occhi aperti» . Il sogno è quello di
Sua Altezza Reale Alfredo, che nel 2069, sul letto di morte, si
lascia trasportare dalla memoria della sua giovinezza, quando
sognava di diventare un pompiere. L’incontro con l’istruttore dei
Vigili del Fuoco Afonso apre un nuovo capitolo nella vita dei due
giovani, immersi nell’amore, nel desiderio e nella volontà di
cambiare la propria condizione.
Prodotto da Terratreme, Filmes
Fantasma, House on Fire, Fuoco fatuo è distribuito in Italia da
Risi Film in collaborazione con Arch Film, con il contributo
dell’Ambasciata del Portogallo in Italia, ICA (Istituto de Cinema e
Audiovisual) e Luso!
La nuova
cover story di Empire dedicata a Indiana Jones 5 ha rivelato 10 dettagli
sull’attesissimo film. Anche se non ha ancora ricevuto un titolo
ufficiale, Indiana Jones 5 ha dalla sua
innumerevoli motivi per attenderne l’uscita il 30 giugno 2023.
L’imminente film d’azione e avventura riporta Harrison Ford nei panni dell’archeologo più
celebre del cinema, visto per l’ultima volta nel 2008 ne Il regno del teschio di cristallo, in cui ha
sconfitto il KGB e sposato Marion Ravenwood, sua storica amante.
Ora, l’anziano avventuriero è tornato per un’ultima uscita, che si
preannuncia essere una battaglia pericolosa e quanto mai
necessaria.
Indiana Jones combatterà di nuovo i
nazisti
Come si sospettava, in
Indiana Jones 5, Indy
affronterà per l’ultima volta i suoi nemici più frequenti. La faida
di Indy con i nazisti è infatti iniziata ne I predatori dell’arca perduta (1981), in cui
correva contro le forze naziste di Hitler nel 1936 per recuperare
l’Arca dell’Alleanza. L’avventuriero di Harrison Ford si è scontrato nuovamente con i
nazisti ne L’ultima crociata, per poi affrontare il KGB
sovietico ne Il regno del teschio di cristallo. Empire
osserva che l’avversione di Indy per i serpenti è seconda solo alla
sua avversione per i nazisti, quindi il ritorno di questi
antagonisti in Indiana Jones 5 è più che appropriato.
Questa volta Indiana
Jones si scontrerà con i nazisti sul fronte interno,
scoprendo che la storica corsa allo spazio contro i russi è
segretamente gestita dai vecchi nemici tedeschi di Indy. Il
franchise di Indiana Jones utilizza spesso
storiche faide internazionali come sfondo per le avventure di Indy,
ma Indiana Jones 5 vede l’avventuriero del titolo
confrontarsi con la collusione del suo stesso Paese con i cattivi
nazisti. Vedere Indiana Jones affrontare nuovamente i nazisti
potrebbe essere una chiusura perfetta per il franchise, con
l’avventuriero che cerca di sconfiggerli definitivamente.
Indiana Jones 5 si svolge nel mezzo
della corsa allo spazio del 1969
Empire ha finalmente
confermato la cronologia del quinto film di Indiana
Jones. La maggior parte della storia di Indiana
Jones 5 è ambientata nel 1969, sullo sfondo della corsa
allo spazio degli Stati Uniti contro la Russia. L’ultima avventura
di Indy ne Il regno del teschio di cristallo si è svolta nel 1957,
quindi il quinto film riparte circa 12 anni dopo.
Parlando della scelta
dell’ambientazione, lo sceneggiatore di Indiana Jones 5Jez
Butterworth ha spiegato che “il programma di sbarco sulla
Luna era gestito da un gruppo di ex-nazisti”. Per questo motivo,
Indy dovrà affrontare scienziati nazisti che in America hanno
ancora più potere di lui. Inoltre, poiché Indiana
Jones è solito indagare sui segreti della Terra, si
troverà ad affrontare una realtà del tutto nuova, poiché i piani
nefasti dei nazisti si nascondono nei segreti delle stelle e dei
cieli: l’America idolatra gli astronauti come eroi della corsa allo
spazio in Indiana Jones 5.
La scena di apertura di Indiana
Jones 5
Come si sospettava da
tempo, Indiana Jones 5 conterrà un flashback di
un’avventura del passato di Indy. Mentre alcune
teorie si chiedevano se il film avrebbe incluso un viaggio nel
tempo, Empire conferma che assisteremo semplicemente a un flashback
con un Harrison Ford ringiovanito. La scena di
apertura di Indiana Jones 5 trasporta Indiana
Jones nel 1944, che sarà “ambientato in un castello
brulicante di nazisti”, prima di passare al 1969. La timeline della
scena di apertura di Indiana Jones 5 la colloca sei anni dopo
L’ultima crociata, quindi il giovane Indy ricorderà la sua
apparizione nella trilogia cinematografica originale.
Il regista James
Mangold ha spiegato di aver voluto usare la scena
d’apertura per “dare al pubblico un’esplosione di adrenalina”,
precisando che i primi minuti di Indiana Jones 5 rappresenteranno una sequenza
d’avventura ricca di azione alla George Lucas e
Steven Spielberg. La scena continua quindi la
tradizione di Indiana Jones di dare al pubblico una scarica di
adrenalina prima ancora che la storia abbia inizio, proprio come
l’iconica scena del rotolamento dei massi de I predatori
dell’arca perduta e il flashback iniziale de
L’ultima crociata con River
Phoenix nei panni di un giovane Indy.
Una nuova tecnologia farà
ringiovanire Harrison Ford
La scena di apertura di
Indiana Jones 5 utilizza una nuova tecnologia
per ringiovanire l’ottantenne
Ford: si tratta del nuovo software
ILM (Industrial Light & Magic), che ha esaminato i
filmati d’archivio del giovane Ford prima di allinearli con le
nuove riprese di Indiana Jones 5, che la troupe spera abbiano
l’aspetto di un autentico “found footage”. Ford ha dichiarato che
la trasformazione è incredibile, indicando che sarà ancora più
impressionante del de-aging di Mark Hamill in
The Mandalorian.
Phoebe Waller-Bridge è la
figlioccia di Indiana Jones
I dettagli sul personaggio
di Phoebe Waller-Bridge, star di
Fleabag, in Indiana Jones 5 sono rimasti in gran parte
nascosti, ma Empire ha finalmente confermato alcuni aspetti chiave
del personaggio. Waller-Bridge interpretarà
Helena, la figlioccia di nientemeno che Indiana Jones. Non è chiaro
chi siano i genitori di Helena, ma la sua stretta relazione con
Indy suggerisce che potrebbero essere già apparsi nel franchise di
Indiana Jones. Il personaggio viene descritto dalla Waller-Bridge
come “un mistero e una meraviglia”, mentre Ford definisce Helena “una pioniera della
contabilità etica”.
James Mangold la
definisce “viscida, affascinante, la ragazza della porta accanto,
una truffatrice”. Helena è in gran parte ispirata al personaggio di
Barbara Stanwyck, Jean Harrington, nella commedia screwball del
1941 The Lady Eve. Oltre alla sua presenza come
spalla comica, Helena sarà coinvolta in alcune delle sequenze
d’azione chiave del film: la Waller-Bridge ha spiegato che
interpreta un personaggio “che si getta sul retro di un
veicolo”.
Mads Mikkelsen sarà il villain
Non sorprende che Mads Mikkelsen interpreterà la nemesi di
Indiana Jones nel prossimo film. L’attore è noto
per ia serie di villain che ha interpretato, come il dottor
Hannibal Lecter in Hannibal,
Le Chiffre in Casino Royale e
Kaecilius in Doctor Strange.
Ora, Mikkelsen si unisce al
franchise di Indiana Jones nei panni del minaccioso Voller, che
Empire conferma essere parzialmente ispirato al “vero nazista
divenuto scienziato della NASA Wernher von Braun”.
Mikkelsen ha dichiarato che Voller vuole
“correggere alcuni degli errori del passato”, il che potrebbe
riferirsi alla caduta del regime nazista. In Indiana Jones 5, sia Indy che lo scienziato
della NASA Voller cercano di mettere le mani su “qualcosa che
potrebbe rendere il mondo un posto migliore in cui vivere”.
Boyd Holbrook è un “cagnolino”
nazista, non un bastardino
Alcune teorie hanno
ipotizzato che Boyd Holbrook potesse interpretare
una versione più anziana del figlio di Indiana
Jones, Mutt Williams (precedentemente
interpretato da Shia LaBeouf), ma la cover story
di Empire lo smentisce. Holbrook è stato scritturato per Indiana Jones 5 nel ruolo di Klaber, un’altra
figura nefasta che lavora contro Henry JonesJr. Il personaggio è descritto come un “cagnolino”
di Voller, che sembra essere una figura imprevedibile nella
storia.
Vedremo la parata dell’Apollo 11
del 1969
Oltre alla scena iniziale del
flashback, Empire ha confermato la presenza di un’altra grande
sequenza in Indiana Jones 5. Un’immagine di Boyd
Holbrook mostra il suo personaggio Klaber in sella a una
moto della polizia durante la vera parata dell’Apollo 11 a New
York, svoltasi il 13 agosto 1969. La parata celebrava gli
astronauti Neil Armstrong, Michael
Collins e Buzz Aldrin tre settimane dopo
il trionfo nello sbarco sulla Luna, accolto con grande entusiasmo
dal popolo. Il film Indiana Jones 5, interpretato da Harrison Ford, avrà una sequenza d’azione
centrale che riprenderà questo evento storico, il che suggerisce
che nel film ci saranno anche attori che interpretano i tre mitici
astronauti.
Il film è stato riscritto per
affrontare adeguatamente l’età di Harrison Ford
Dopo aver assunto la
direzione del film, il regista James Mangold ha
rivelato di aver fatto riscrivere la sceneggiatura di Indiana Jones 5 per adattarla nel modo giusto
all’età di Harrison Ford. Il copione originale conteneva
le tipiche battute sul fatto che il personaggio fosse “vecchio”, ma
Mangold ha dichiarato a Empire che voleva rendere l’invecchiamento
di Indy un fattore importante per la motivazione della storia.
Mangold ha deciso
che Indiana Jones 5 sarebbe diventato un “film
su un eroe sul viale del tramonto“, ben oltre le battute
superficiali sul fatto che l’Indy del quinto film fosse fisicamente
diverso dall’avventuriero della trilogia originale. Questa è la
fine del viaggio avventuroso di Indiana Jones, con
l’età che certamente gioca un fattore importante nella chiusura
della sua storia.
L’ultimo viaggio di Indiana
Jones
Con il quinto film che
arriva 15 anni dopo Il regno del teschio di cristallo, Harrison Ford ha un motivo convincente per
tornare nei panni del personaggio per un’ultima avventura. Sebbene
il quarto film si concludesse con Indy che finalmente si sposava e
diventava padre di suo figlio, Ford ha spiegato che Il teschio di cristallo non sembrava
un’adeguata conclusione della storia del personaggio.
L’attore ha dichiarato che
“sarebbe stato bello vederne uno in cui Indiana Jones fosse
alla fine del suo viaggio” e ha partecipato a Indiana Jones 5 perché sentiva che la
sceneggiatura gli avrebbe dato “un modo per estendere il
personaggio“. Ford ha certamente ragione sul fatto che Indy
non era alla fine del suo viaggio dopo Il Teschio di
cristallo e Indiana Jones 5 sembra essere l’ultimo ruolo
avventuroso di cui l’attore – e il personaggio – si faranno
carico.
Il cortometraggio animato
Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo,
basato sull’amato e pluripremiato libro di Charlie Mackesy, è ora
disponibile per la visione in anteprima stampa.
Con le voci di Tom Hollander,
Idris Elba, Gabriel Byrne e Jude Coward
Nicoll, il film debutterà su Apple
TV+ il giorno di Natale. Una storia di gentilezza,
amicizia, coraggio e speranza per gli spettatori di tutte le età in
un commovente film d’animazione, basato sul libro di Charlie
Mackesy. “Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo” è un viaggio
toccante e sentito che segue l’improbabile amicizia tra un bambino,
una talpa, una volpe e un cavallo che viaggiano insieme alla
ricerca della casa del ragazzo.
Con le illustrazioni del
celebre autore Charlie Mackesy, animate da
bellissimi disegnati a colori fatti a mano, ha come
voce dei protagonisti il vincitore del BAFTA Award Tom
Hollander (“The Night Manager”) nei panni della Talpa, il
vincitore del Golden Globe e del SAG Award Idris
Elba (“Luther”) nei panni della Volpe, il vincitore del
Golden Globe Gabriel Byrne (“All Things Bright and Beautiful”) in
quelli del Cavallo e l’esordiente Jude
CowardNicoll in quelli del Bambino.
Matthew
Freud presenta un film di Charlie Mackesy, prodotto dalla
vincitrice dell’Emmy e candidata all’Oscar Cara Speller (“Love,
Death & Robots”, “Pear Cider and Cigarettes”, “Rocket & Groot”) di
NoneMore Productions e dal vincitore dell’Emmy JJ Abrams e Hannah
Minghella della Bad Robot Productions. Diretto da Peter Baynton
(“The Tiger Who Came To Tea”) e Charlie Mackesy, il film è un
adattamento del libro originale in collaborazione con Jon Croker
(“Paddington 2”) ed è prodotto da Jony Ive e dal candidato
all’Oscar Woody Harrelson (“Tre manifesti a
Ebbing, Missouri”). Colonna sonora originale del compositore Isobel
Waller-Bridge, eseguita dalla BBC Concert Orchestra e diretta da
Geoff Alexander.
La XXXII edizione
del Noir
in Festivalsi svolge a Milano dal 3 all’8
dicembre tra l’ormai tradizionale quartier generale
di Università IULM, il Cinema Arlecchino
della Cineteca di Milano,
la Libreria Rizzoli Galleria. Tre momenti
significativi del festival avranno quest’anno altrettante
prestigiose sedi: un luogo identitario della città come
la Casa del Manzoni che apre le sue
porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio
Scerbanenco il 3 dicembre, quando la giuria
presieduta da Cecilia Scerbanenco designerà il miglior romanzo noir
italiano dell’anno, consegnato da un maestro del genere
come Maurizio De Giovanni;
la Multisala Eliseo che ospita la serata
inaugurale della manifestazione; lo spazio CinéMagenta63
dell’Institut Français di Milano che ospita
l’omaggio a Bertrand Tavernier e al nostro festival gemellare Quais
du Polar a Lione.
“Questa scelta”, dicono
Marina Fabbri e Giorgio Gosetti, “testimonia da un lato la
volontà di collaborare con alcune delle più prestigiose istituzioni
milanesi, nello spirito di un festival diffuso che ricerca settori
diversi di pubblico così come è del DNA della manifestazione,
dall’altro si inserisce in una rete culturale vivace ed esistente,
frutto della collaborazione tra il Comune di Milano e la rete dei
festival e delle rassegne culturali in città”.
Il Noir in festival 2022 si
caratterizza per una nuova svolta nel carattere della selezione: in
sintonia con il mondo che cambia e le urgenze di un tempo in cui la
violenza e gli scontri di civiltà riempiono la scena, anche gli
autori scelti avvertono l’incalzare dell’attualità. Così ad aprire
il concorso internazionale è il nuovo film di Alessio Cremonini,
Profeti, che segue, con una svolta
inattesa, la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei
campi militari dell’ISIS. L’altro film della prima giornata
è Silent Night di Camille Griffin,
con Keira Knightley e Lily-Rose Depp.
Tra i 13 film della selezione
ufficiale (tutti in anteprima italiana) sono numerosi i titoli
destinati a suscitare dibattito: dall’iraniano
Subtractiondi Mani Haghighi che
fotografa la condizione della donna oggi in Iran
a Sashenka di Alexander Zhovna,
un thriller ucraino di sapore hitchcockiano sulle devianze e la
follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto
che sta scavando barriere incolmabili tra due popoli. Ci sono poi
il nuovo lavoro di Steven
Soderbergh, Kimi, con Zoë
Kravitz, prossimamente su Sky e NOW,
l’inglese Enys Mendi Mark
Jenkin, il coreano Hunt di Lee
Jung-jae (esordio nella regia per l’amatissimo anti-eroe della
serie Squid
Game) e il francese Bowling
Saturne di Patricia Mazuy, energica denuncia del
femminicidio in forma di thriller. Si prosegue con una delle più
attese anteprime dell’anno, My Name is Alfred
Hitchcock, la nuova opera di quel genio della
cinefilia che è Mark Cousins (The Story of Film: An Odyssey,
Marcia su Roma), il
canadese Vikingdi Stéphane
Lafleur (paradossale satira sul tema del vero e del falso,
autentica rivelazione dell’anno dopo il festival di
Toronto), La niña de la
comunion di Víctor Garcia (reduce dal trionfo al
festival di Sitges). Infine un piccolo gioiello di cinefilia
dedicato al genere
con Ragtimedi Giuseppe
Bocassini, che meritava una platea di appassionati dopo
l’apparizione veneziana. A chiudere il Noir in Festival 2022 sarà
invece il mélo noir più bello dell’anno, Decision
To Leave di Park Chan-wook, vincitore della Palma
d’oro per la migliore regia all’ultimo festival di Cannes.
Ospite d’onore dell’anno è
senz’altro Harlan Coben, il vincitore
del Raymond Chandler Award 2022, oggi
riconosciuto maestro non soltanto del romanzo noir ma anche delle
serie TV ispirate ai suoi libri. Insieme a lui sono molti gli
scrittori di successo attesi nelle giornate milanesi:
da Donato Carrisi (ora in libreria
con La casa delle luci per Longanesi) che
dialogherà proprio con Coben sull’ultimo romanzo pubblicato da
Longanesi The Stranger, a Maurizio De
Giovanni (autore del
nuovissimo Caminito che segna il ritorno del
Commissario Ricciardi, edito da Einaudi), dal celebre giornalista
TV spagnolo Vicente Vallés che
costruisce un avvincente romanzo di spionaggio sulla storia dei
rapporti tra Russia e Occidente in Operazione
Kazan (Salani) e lo racconta in dialogo
con Aldo Giannuli, a Maria
Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli
della “camera chiusa” in un romanzo moderno e originale
come Quel che la marea nasconde (Ponte alle
Grazie). Si festeggia poi il ritorno di Gino
Vignali (I milanesi si innamorano il sabato,
Solferino Editore), l’esordio nel romanzo noir di una giovane
regista di talento come Cinzia
Bomoll con La ragazza che non
c’era (Ponte alle Grazie) e del
giornalista Paolo
Maggioni con La calda estate del commissario
Casablanca (SEM), in dialogo con Luca
Crovi e il suo nuovo ll mistero della torre
del parco e altre storie(SEM) .
Fin dall’immagine dell’anno, firmata
da un talento della Graphic Novel come Paolo
Bacilieri, è poi chiaro il tuffo nel passato che il Noir
in Festival si regala rievocando la straordinaria edizione di 30
anni fa quando un giovanissimo Quentin
Tarantino fece il suo debutto con Reservoir
Dogs mentre sullo schermo (e al festival) sfilavano Jules
Dassin (leggendario presidente della giuria), Theresa Russell,
Steven Soderbergh, Kon Ichikawa e gli omaggi a Emile De Antonio,
Michael Curtiz, Orson Welles. A rievocare quell’anno con la
letterale “apparizione” di Tarantino, saranno Davide Rapp e Michele
Boroni, autori di un documentario-viaggio nelle giornate italiane
del regista cinefilo e Gianfranco Giagni, di recente in libreria
con l’inedito teatrale di Orson Welles Miracolo
a Hollywood (Sellerio) e già coautore del
documentario Rosabella: la storia italiana di Welles.
Mentre l’edizione del 1992 sarà celebrata con un omaggio
a Bertrand Tavernier (insieme
all’Institut Français di Milano), a Jules
Dassin (con la partecipazione di Adrian Wootton, CEO
di Film London) e, ovviamente, ai film di quell’anno, con la
magnifica versione 4K di Reservoir
Dogse altri due gioielli di quella
selezione.
A completare il cartellone del Noir
2022, l’esordio della nuova sezione Game
inFest (creata con QAcademy e dedicata a teoria e
pratica del gaming di genere tra cinema e interattività), un
momento di approfondimento rivolto alla Graphic
Novel con Venere privata di
Scerbanenco riletta dalle matite di Paolo Bacilieri per Oblomov
editore, i sei film finalisti del Premio
Claudio Caligari, realizzato insieme a Università IULM
e Cinecittà News, e la magnifica cinquina dei romanzi noir italiani
del Premio Giorgio Scerbanenco.
“Forse il tempo di Marlowe e
Spade è tramontato per sempre”, scrivono Marina Fabbri e
Giorgio Gosetti, “e forse perfino James Bond si deve arrendere
all’età e alla tecnologia. Ma non è detto che non tornino, come
spesso accade agli eroi della fantasia che sanno illuminare il
futuro. Per questo noi abbiamo il dovere e il privilegio di
scandagliare ogni anno il mutare della creatività, le intuizioni
dei nuovi talenti, le trasformazioni di un genere felicemente
ibrido e mutante. Quest’edizione del Noir assomiglia alle migliori
del nostro passato – non a caso ci siamo rifatti al 1992 per
l’immagine dell’anno – ma è attraversata da un dinamismo e da
suggestioni inedite che confermano come il noir sia ancora adesso
il termometro infallibile del nostro tempo”.
Ecco un video saluto che Timothée Chalamet, insieme a Taylor Russell, ha realizzato in occasione
della presentazione italiana di Bones and All, il nuovo film di Luca
Guadagnino, in arrivo al cinema il 23 novembre distribuito
da Vision Distribution.
Un film prodotto dalla Frenesy Film
Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures –
società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment,
Elafilm e Tenderstories. In co-produzione con Vision Distribution
in collaborazione con SKY.
Prodotto da Luca Guadagnino,
Theresa Park, Marco Morabito, Dave Kajganich, Francesco Melzi
d’Eril, Lorenzo Mieli, Gabriele Moratti, Peter Spears e
Timothée Chalamet.
I produttori esecutivi del film sono
Giovanni Corrado, Raffaella Viscardi, Marco Colombo e Moreno Zani.
I finanziatori del film sono le società italiane The Apartment
Pictures (società del gruppo Fremantle), 3 Marys Entertainment,
Memo Films, Tenderstories, Elafilm, Wise Pictures, Excelsa, Serfis
e Piace. Vision Distribution distribuirà il film in Italia mentre
MGM ha acquisito i diritti per la distribuzione internazionale.
Con un certo numero di veterinari
già confermati nel cast, anche Anjelica Huston è
pronta a fare il suo ritorno nel franchise di John Wick dal momento che è stata confermata nel
cast di Ballerina.
Ana de Armas è la protagonista dello
spin-off del franchise d’azione guidato da Keanu Reeves, che ruota attorno a un assassino
addestrato come ballerina che intraprende una missione per trovare
coloro che hanno ucciso i suoi genitori.
Len Wiseman, meglio
conosciuto per aver diretto la serie di film
Underworld, sta dirigendo Ballerina su
una sceneggiatura che hanno co-scritto il veterano del franchise
Shay Hatten e il premio Oscar Emerald
Fennell di Una donna promettente.
Mentre il film ha superato le tre
settimane di produzione, la Lionsgate ha annunciato che
Anjelica Huston tornerà ufficialmente al franchise
di John Wick con Ballerina.
La vincitrice dell’Oscar riprenderà il suo ruolo di The
Director, il capo del sindacato criminale Ruska
Roma che in precedenza aveva aiutato l’iconico assassino
di Reeves a recarsi a Casablanca per incontrare l’Anziano e
ripulire il suo nome. La produttrice del franchising Erica
Lee ha scritto del ritorno di Huston nella seguente
dichiarazione:
“L’idea di Ballerina si è
formata attorno alle scene con Anjelica in John Wick 3. Anjelica
Huston è un’icona e non è altro che la regalità di Hollywood. Il
mondo di Wick è sempre arricchito dalla sua imponente presenza
sullo schermo.”
Len Wiseman
(Underworld ; Lucifer) dirigerà
Ballerina,
da una sceneggiatura di Shay Hatten (John Wick: Capitolo 3 –
Parabellum ; Army of the Dead). John
Wick: Chapter 4 uscirà nei cinema il 23 marzo
2023; Ballerinadovrebbe
arrivare TBD 2023/2024.
Steven Spielberg
sarà onorato in occasione del 73° Festival Internazionale del
Cinema di Berlino con l’Orso d’oro onorario alla carriera e con un
omaggio del festival.
L’ultimo film di Spielberg, The Fablemans, il suo sguardo
semi-autobiografico sulla crescita di un adolescente ossessionato
dal cinema in Arizona e nel nord della California, sarà proiettato
al festival che si svolgerà dal 16 al 26 febbraio 2023 nella
capitale tedesca. Universal Pictures Germany distribuirà il film
nelle sale tedesche a marzo.
“Con un’incredibile carriera,
Steven Spielberg non solo ha incantato generazioni di spettatori in
tutto il mondo, ma ha anche dato un nuovo significato al ‘cinema’
come fabbrica dei sogni”, hanno dichiarato Mariette
Rissenbeek e Carlo Chatrian, direttori
della Berlinale, in una dichiarazione.
“Sia nell’eterno magico mondo
degli adolescenti o nella realtà che la storia ha scolpito per
sempre, i suoi film ci portano a un livello diverso, dove il grande
schermo diventa la superficie adeguata per la realizzazione delle
nostre emozioni. Se la Berlinale 2023 rappresenta un nuovo inizio,
non potremmo trovare un inizio migliore di quello offerto dal
grande lavoro di Spielberg”, hanno aggiunto.
Steven Spielberg Orso d’Oro alla carriera
Nel corso di una lunga e gloriosa
carriera, Spielberg è stato candidato all’Oscar per un totale di 19
volte e ha vinto tre Oscar: due statuette per il miglior film a
Il colore viola e Schindler’s List e un premio per il miglior
regista per Salvate il soldato Ryan.
“È considerato il regista di
maggior successo di tutti i tempi”, ha dichiarato la Berlinale
in una nota, che ha anche notato che Spielberg ha vinto numerosi
Golden Globe ed Emmy per i suoi film, oltre a una serie di
riconoscimenti per il suo impegno nelle cause umanitarie.
La Berlinale ha sottolineato che
Steven Spielberg nel 1998 è stato insignito della
Gran Croce con Stella dell’Ordine al Merito della Repubblica
Federale Tedesca in riconoscimento per Schindler’s List e della sua Fondazione Shoah.
Nel 2001, la regina Elisabetta II ha nominato il regista e
produttore Knight Commander of the Order of the British
Empire (KBE). Nel 2015 ha ricevuto la Presidential Medal
of Freedom dall’allora presidente degli Stati Uniti
Barack Obama.
La selezione dei film di Spielberg
che saranno proiettati alla Berlinale come parte dell’omaggio e
anche la data della cerimonia durante la quale riceverà il premio
saranno annunciati in un secondo momento.
Diretto da Mark
Mylod da una sceneggiatura di Seth Reiss
e Will Tracy, The
Menu è finalmente arrivato nelle sale italiane il 17
novembre. Il film, interpretato da Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult, segue un gruppo di persone
facoltose che si recano su un’isola per sperimentare il menu
esclusivo di uno chef famoso. The Menu è una dark
comedy ricca di violenza macabra e di brividi, che ha ricevuto
un’accoglienza per lo più positiva da parte della critica,
soprattutto per le interpretazioni di questi grandi attori e per i
loro personaggi.
Ralph Fiennes – Julian Slowik
Julian
Slowik è un famoso chef che offre le sue esperienze
culinarie a persone facoltose, nel suo ristorante esclusivo su un
isola remota. In The
Menu, Julian Slowik è interpretato da Ralph Fiennes, noto soprattutto per i film
The Constant Gardener, The
Grand Budapest Hotel, Schindler’s List e per aver interpretato
Lord Voldemort nei film di Harry
Potter e Gareth Mallory nei film di
James Bond di Daniel Craig.
Fiennes ha recitato anche in The Duchess, Maid in
Manhattan e The English Patient.
Anya Taylor-Joy – Margot
Margot
partecipa alla cena di The
Menu come fidanzata del buongustaio
Tyler, ma è la sua vera identità a incuriosire lo
chef Slowik. Margot è interpretata da Anya Taylor-Joy, nota soprattutto per i suoi
ruoli nella miniserie NetflixThe Queen’s Gambit, Peaky
Blinders,
Amsterdam, Glass, l’adattamento di
Emma di Jane Austen e The Northman.
Nicholas Hoult – Tyler
Tyler è il
fidanzato di Margot e un buongustaio dichiarato; è
un grande fan dello chef Slowik e aspetta da tempo di prendere
parte a una delle sue peculiari esperienze culinarie. Tyler è
interpretato da Nicholas Hoult, noto soprattutto per
About a Boy, Mad Max: Fury Road, Warm
Bodies, la serie Hulu The Great e per aver interpretato Hank
McCoy/Bestia in X-Men: First Class e
X-Men: Days of Future Past.
Hong Chau – Elsa
Elsa è il braccio
destro dello chef Slowik, che gestisce il ristorante e tiene sotto
controllo gli ospiti; è interpretata da Hong Chau,
nota soprattutto per la serie HBO Watchmen,
The Whale con Brendan Fraser, Big
Little Lies, Downsizing e la serie animata BoJack
Horseman.
Il cast di supporto di The
Menu
Janet McTeer nel
ruolo di Lillian Bloom – Lillian Bloom è una
critica gastronomica di The
Menu che ha recensito lo chef Slowik nel corso degli
anni. Janet McTeer è nota soprattutto per i suoi ruoli in
Allegiant, un film della serie Divergent, nella serie
Netflix Ozark, nella serie Marvel Netflix Jessica
Jones, in Sorry for Your Loss e in Cime
tempestose.
Judith Light nel
ruolo di Anne – Anne è un’ospite del ristorante
sull’isola dello chef Slowik e, insieme al marito, si è recata più
volte a cenarvi. Oltre a The
Menu, Judith Light è nota soprattutto per il ruolo di
Angela Bower nella serie comica Who’s the Boss e di Claire
Meade in Ugly Betty. Ha partecipato anche al film musicale
Tick, Tick… Boom!, alle serie televisive
Transparent, The Politician e Law & Order:
Special Victims Unit.
John Leguizamo nel
ruolo di una star del cinema – John Leguizamo interpreta una star
del cinema ormai decaduta, ospite del ristorante dello chef Slowik.
Leguizamo è noto soprattutto per i suoi ruoli in Moulin
Rouge!, Romeo + Giulietta di Baz Luhrmann,
Encanto, in cui ha doppiato il personaggio animato di
Bruno, la miniserie Netflix When They See Us, L’era
glaciale e John Wick: Chapter 2.
Reed Birney nel
ruolo di Richard Liebbrandt – Richard Liebbrandt è
il marito di Anne, che potrebbe avere tenuto alcune cose nascoste
alla moglie. Reed Birney è conosciuto soprattutto per
Mass, la serie Netflix House of Cards, la serie
di supereroi DC Titans e The Blacklist.
Paul Adelstein nel
ruolo di Ted – Ted è l’editore di Lillian e suo
ospite al ristorante dello chef Slowik. Paul Adelstein è noto per i
suoi ruoli in Chicago P.D., Prison Break,
Scandal e la serie televisiva Private
Practice.
Aimee Carrero nel
ruolo di Felicity – Felicity è l’assistente
personale della star del cinema che è sul punto di licenziarsi e
partecipa alla cena come sua ospite. Aimee Carrero è nota
soprattutto per i suoi ruoli nelle serie animate Elena of
Avalor, She-Rae le principesse del potere,
Young & Hungry e Blindspot.
Arturo Castro nel
ruolo di Soren – Soren è un magnate della
tecnologia ricco e viziato, ospite del ristorante dello chef
Slowik. Arturo Castro è noto per i suoi ruoli nel biopic Roku
Weird: The Al Yankovic Story, in Broad City e
nella serie Netflix Narcos.
Mark St. Cyr nel
ruolo di Dave – Dave è un amico di Soren, che
lavora con lui nel mondo della tecnologia. Mark St. Cyr è
conosciuto soprattutto per la serie Disney+High School Musical: The
Musical: The Series.
Rob Yang nel ruolo
di Bryce – Bryce è l’amico di Soren e Dave. Rob
Yang è conosciuto soprattutto per le serie HBO Succession,
The Resident e American Rust.
Rebecca Koon nel
ruolo di Linda – Linda è la madre dello chef
Slowik. Rebecca Koon è conosciuta soprattutto per The
Detour.
Una nuova foto di copertina sui
social media del capo dei DC Studios, James Gunn,
ha scatenato speculazioni sull’adattamento in versione
cinematografica della trama di Kingdom Come. È una
nuova era per la Warner Bros. Discovery quando si tratta del
DCU. Dopo diversi anni di alti e bassi, la
società ha recentemente lanciato i DC Studios,
guidati da Gunn e Peter Safran. Mentre Gunn si occupa del lato
creativo dei DC Studios, Safran si occuperà degli aspetti
commerciali, portando il DCU in una nuova direzione.
Anche se i due boss dei DC Studios
devono ancora rivelare completamente quali sono i loro piani per il
DCU, James Gunn ha lasciato un indizio su ciò che
potrebbe avere in serbo per il futuro. Con Hive che emerge come una
nuova popolare app di social media, Gunn ha lanciato il suo profilo
ufficiale. Ma per la sua foto di copertina, il regista ha
utilizzato uno sfondo di Kingdom Come, tratto
dall’iconica run DC Comics di Mark Waid e
Alex Ross. L’immagine ha ora suscitato la
speculazione che la DCU, sotto i DC Studios, forse adatterà la
famigerata trama dei film.
Dopo cinque anni dall’ultima volta
che il suo personaggio è stato visto sullo schermo, una nuova foto
dal set di Saw 10
ha rivelato il primo sguardo
al ritorno di Tobin Bell nei panni di
Jigsaw. I dettagli della trama sono attualmente
sconosciuti per il film, con gli sceneggiatori di
Jigsaw e Spiral: From the Book of SawJosh
Stolberg e Peter Goldfinger che tornano a
scrivere la sceneggiatura del sequel mentre, dopo, Saw
VI e Saw: The Final Chapter anche
Kevin Greutert torna alla regia. La produzione di
Saw10 è iniziata alla
fine di ottobre con
l’annuncio del casting di Bell come il suo personaggio
preferito dai fan.
Meno di un mese dopo la conferma
del suo ritorno, una nuova foto dal set di Saw10 emerge dalla fan page di Twitter
SawSpace il primo sguardo al ritorno di Jigsaw di
Tobin Bell. Sebbene non offra molto in termini di
intuizione per la natura della scena, vede l’icona del franchise
conversare con un bambino mentre legge un libro sconosciuto nel
parco.
Un’immagine di Indiana Jones
5 rivela il primo sguardo ufficiale al personaggio di
Phoebe
Waller-Bridge, Helena. Per la prima volta da
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
del 2008, Harrison Ford
torna nei panni dell’iconico archeologo armato di frusta per un
quinto film della serie attualmente senza titolo. Sebbene Ford sia
tornato nel ruolo principale, Indiana Jones 5 è il
primo film della serie non diretto da Steven
Spielberg, dato che James Mangold, regista di
Logan e di Le Mans ‘66 ha
ereditato la sedia di regia. All’inizio di quest’anno, il
produttore di Indiana Jones 5Frank
Marshall ha rivelato i primi dettagli sul personaggio di
Waller-Bridge, dicendo che è la figlioccia di Indy e che si chiama
Helena.
Ora, Empire ha rivelato il
primo sguardo ufficiale a Helena di Waller-Bridge
in Indiana Jones 5. Sono stati condivisi
anche alcuni dettagli aggiuntivi sul personaggio, poiché
Waller-Bridge ha descritto Helena come un enigma, mentre Mangold
l’ha dipinta come più una figura da femme fatale .
Indiana Jones
5 è in gestazione da diversi anni, con il progetto
inizialmente sviluppato da Steven Spielberg, prima
che egli si ritirasse dal progetto. Il regista di Le Mans ‘66 e LoganJames
Mangold è poi stato chiamato a dirigere il film, con
Harrison Ford
confermatissimo nei panni dell’iconico avventuriero. Accanto a lui,
in ruoli ancora non meglio chiariti, vi saranno gli attori Phoebe
Waller-Bridge e Mads Mikkelsen.
Quanto oggi mostrato sembra relativo, oltre allo stesso Jones,
proprio ai personaggi interpretati da questi ultimi due attori.
Indiana
Jones 5 ha una data d’uscita attualmente fissata
al 30 giugno 2023.
Mentre il pubblico attende con
impazienza l’arrivo ufficiale del personaggio, l’attore Jonathan Majors che interpreterà Kang in
Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania parla del
suo amore per l’interpretazione del cattivo del Marvel Cinematic Universe. Majors
ha fatto il suo debutto in franchising nel finale della stagione 1
di Loki nei panni di Colui che rimane, il
misterioso creatore della Time Variance Authority che vive nella
Cittadella alla fine dei tempi e che avverte il personaggio Loki
(Tom Hiddleston) e Sylvie (Sophia Di Martino) delle varianti più
pericolose di se stesso nel multiverso. Majors darà vita a Kang il
Conquistatore con Ant-Man and the Wasp: Quantumania,
apparentemente fungendo da antagonista centrale del film, ma questo
è solo l’inizio del suo percorso nell’universo.
In una recente intervista con
The Hollywood Reporter per discutere del suo nuovo film
Devotion,Jonathan Majors ha guardato al futuro per
discutere del suo mandato come Kang il
Conquistatore del MCU. Quando gli è stato chiesto se
interpretare le varianti del personaggio è ciò che lo ha attirato
verso il ruolo, l’attore ha concordato enfaticamente, sentendosi
entusiasta di interpretare “più versioni” dell’iconico cattivo.
“Sì, assolutamente. Ecco cosa
c’è sulla pagina. Questo è ciò che dice l’IP. Ero figo, molto figo.
Kang vive solo nel suo mondo nel MCU. Nessun spoiler qui, ma ci
sono così tante varianti di lui. E con i poteri che ha nel’MCU,
quell’intellighenzia e quel cervello che gli conferiscono, stanno
davvero lavorando per usare l’IP al meglio delle sue capacità, ed è
estremamente emozionante che abbiano scelto me per interpretarlo.
Quindi sono onorato di farlo e sono sempre entusiasta di vedere
cosa stiamo facendo. E sì, sei anni dopo Yale e dieci anni dopo la
North Carolina School of the Arts, la mia prima scuola di
recitazione, è quello che hai sempre sperato come attore. Kang è
una carriera in sé. O è la torta stessa o la ciliegina sulla torta,
non lo so. Ma per interpretare più versioni, è semplicemente
bellissimo. È un laboratorio ogni giorno.”
Ecco il secondo trailer ufficiale
di
Avatar: la via dell’acqua, il film che arriverà nelle
sale italiane il 14 dicembre e che vede James
Cameron tornare finalmente su Pandora a riprendere il
racconto lasciato in sospeso da Avatar, del 2009.
Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno
all’oceano. Sully (Sam
Worthington) e Neytiri (Zoe
Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice
Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il
sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso
rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su
pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena,
eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la
natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro
l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo
completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film
3 volte vincitore di Oscar.
Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14
dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20
dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si
dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre
2026 e 22 dicembre 2028.
Il cast della serie di film è
formato da
Kate Winslet, Edie Falco,
Michelle Yeoh,
Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che
interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno
anche i protagonisti del primo film, ossia
Sam Worthington,
Zoe Saldana,
Stephen Lang,
Sigourney Weaver, Joel David Moore,
Dileep Rao e Matt Gerald.
UCI Cinemas annuncia l’apertura
delle prevendite dei biglietti per assistere alle proiezioni di
Avatar:
La Via dell’Acqua, l’attesissimo sequel di
Avatar diretto da
James Cameron che uscirà sul grande schermo il 14
dicembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
Con l’apertura delle prevendite di
Avatar:
La Via dell’Acqua, UCI Cinemas offre ai
fan la possibilità di aggiudicarsi premi e gadget legati al film.
Nel dettaglio, chi acquisterà online i biglietti per assistere a
una proiezione in 3D di Avatar:
La Via dell’Acquain programma il
14 dicembre riceverà in omaggio un esclusivo poster del film.
Inoltre, chi acquisterà on line un biglietto per una qualsiasi
spettacolo fino al 18 dicembre del sequel di
James Cameron parteciperà al concorso che mette in
palio una vacanza per tutta la famiglia a Pandora, il mondo di
Avatar all’interno
del Walt Disney Word in Florida. Per partecipare sarà necessario
registrare il biglietto sulla piattaforma
avatar2.ucicinemas.it dove sono disponibili anche tutte le
informazioni sulla promozione.
UCI Cinemas offrirà agli spettatori
la possibilità di assistere alle proiezioni del film in formato 2D
e 3D nelle sale di tutto il Circuito, nelle sale
iSense di UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB),
UCI Parco Leonardo (RM), UCI Luxe Maximo (RM), UCI Casoria (NA),
UCI Catania e nelle sale IMAXdi
UCI Orio (BG), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI) e UCI Porta di Roma
(RM). Obiettivo: far vivere al pubblico l’esperienza
cinematografica che solo il Circuito UCI Cinemas è in grado di far
provare.
In Avatar:
La Via dell’Acqua Jake vive una vita serena
insieme alla sua Neytiri, in un pianeta che dopo anni continua a
nascondere insondabili misteri. Ma gli scontri con gli umani non
sono ancora finiti, e in veste di patriarca Jake dovrà continuare a
combattere per difendere la sua famiglia e il popolo che lo ha
accolto.
È possibile acquistare i
biglietti presso le casse delle multisala del Circuito, tramite App
gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul
sito www.ucicinemas.it. I biglietti paper-less acquistati
tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno
la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. Per
maggiori informazioni visitare il sito
www.ucicinemas.it.
Il gruppo ODEON Cinemas Group è
il più importante circuito cinematografico europeo e fa capo alla
società AMC Entertainment Holdings.In Italia è presente
con il Circuito UCI CINEMAS, leader sul territorio nazionale con 41
strutture multiplex e un totale di 425 schermi.
C’è qualcosa di giusto e
“intonato” nel fatto che la nuova serie Netflix dedicata a MercoledìAddams,
in arrivo sulla piattaforma il 23 novembre, abbia trai nomi della
sua squadra creativa quello rinomato e riconoscibile di TimBurton. Un’affinità,
quella tra Burton e la loro del mondo di Mercoledì
che sembra il filo rosso che ha collegato il regista allo show,
spingendolo a mettersi per la prima volta alla prova con un
prodotto seriale, lui che nella vita ha sempre raccontato storie
per il grande schermo.
Proprio di affinità
parla TimBurton in persona, in
occasione dell’incontro con il pubblico del Lucca Comics and Games,
dove ha presentato Mercoledì,
la serie Netflix che vede Jenna Ortega nei panni della piccola di casa
Addams.
“Mercoledì va in una
scuola per reietti, la Nevermore. Ma lei stessa si sente una
emarginata tra gli emarginati. È quello che ho provato io in tutta
la mia vita, sia a scuola sia in famiglia, ed è questo il motivo
per cui Mercoledì mi piace tanto.”
Sul lavoro alla serie,
un campo totalmente nuovo per lui, nonostante i decenni di carriera
alle spalle, Burton ha dichiarato: “Mi è
piaciuto molto realizzare la serie, principalmente perché ho
trovato interessante lavorare a un ritmo diverso rispetto a quello
del set cinematografico, è un ritmo più lento. Tuttavia il cinema
resta il mio primo amore e, nonostante stia vivendo un profondo
periodo di trasformazione, penso che ci sia ancora spazio oggi per
il cinema e per la sala.”
Lavorare a una serie ha
anche significato dividere la sedia di regia e collaborare con più
persone e teste pensanti rispetto al lavoro a un film che, nel suo
caso, è quasi sempre deciso e pianificato da lui. Su questo
aspetto, Tim Burton è sembrato molto felice di
aver collaborato con altre persone: “Noi abbiamo stabilito un
tono e abbiamo fatto il nostro lavoro, il resto della squadra ha
seguito la nostra impronta, ma ha comunque realizzato alcune cose
in autonomia, raccontando le cose a modo loro. Trovo estremamente
importante collaborare, perché traggo sempre molta ispirazione
dagli altri. Poi la realizzazione di una serie, come di un film, è
sempre un frutto del lavoro di una famiglia un po’ stramba. Magari
il lavoro a una serie ha delle differenze rispetto al lavoro a un
film, ma alla fine non sono operazioni tanto diverse tra
loro.”
Il lavoro a Mercoledì è
partito però principalmente dai fumetti della Famiglia
Addams, in particolare per la realizzazione dell’iconica
coppia formata da Morticia e Gomez Addams, che
Burton definisce “una strana coppia male assortita” e che
nonostante questo trova sempre il modo di dimostrare al mondo il
macabro amore che entrambi nutrono per l’altro. Ma oltre allo
studio dei fumetti, Burton ha lavorato anche con tantissime
maestranze e tecnici importanti, veri e propri maestri della messa
in scena. Per l’occasione, ha collaborato con Colleen
Atwood, costumista premio Oscar, che ha vestito i
personaggi. “Era importante avere una forte personalità alla
creazione dei costumi della serie, perché Mercoledì
ha un solo look, ed è quindi stato fondamentale trovare il modo per
trovare delle variazioni a quell’unico look che è iconico,
rendendola diversa anche nell’uniforme della Nevermore, che
indossano tutti gli altri. Ma nel complesso, il suo lavoro è stato
fondamentale su ogni personaggio, perché benché gli studenti
abbiano tutti la stessa divisa, hanno comunque delle
caratteristiche distintive, e per me era fondamentale che la
diversità di ognuno dei personaggi fosse chiara, si vedesse. ma
distinguendola dagli altri studenti della Nevermore. Ognuno è
distinto dagli altri, poi. Per me è fondamentale che sia visibile
che questo mondo sia diverso dal resto e che questa diversità si
veda.”
Oltre al prezioso
contributo con Atwood, che è un’abituale collaboratrice di Burton,
la serie Netflix si avvale anche delle musiche di Danny
Elfman, noto compositore per il cinema e, anche lui,
storico sodale di Tim Burton per molti dei suoi
più grandi successi: “Io e Danny siamo amici da una vita e
condividiamo gli stessi gusti, amiamo gli stessi film. Abbiamo un
rapporto molto stretto in questo senso. È molto facile lavorare con
lui, proprio per questo motivo. Inoltre per me la musica nei film è
come un personaggio e quindi così la tratto. È stato fantastico che
lui abbia accettato di tornare a lavorare con me e a fare le
musiche di questa serie, perché ora è tornato a essere una
rockstar, ed è difficile che trovi il tempo per fare altro. È stato
molto bello.”
Mercoledì è
una ragazza stramba, che si sente stramba e che trova il suo posto
alla Nevermore nonostante questo, così come Tim
Burton che nel dirigere la serie Netflix, ha trovato non
solo una nuova amica ma anche un nuovo linguaggio espressivo.
I film con ambientazione
postapocalittica sono notevolmente aumentati negli anni,
raccontando a loro modo un progressivo deteriorarsi di una serie di
elementi simbolo di civiltà e umanità. Ognuna di queste opere
nutre, in modo più o meno evidente, un forte debito nei confronti
di Mad Max –
Interceptor, primo film di una delle serie di
questo genere più importanti e acclamate di sempre. Uscito nel
1979, questo è poi stato seguito nel 1981 da Interceptor – Il guerriero della
strada e nel 1985 da Mad Max oltre la sfera
deltuono, terzo
capitolo anch’esso diretto da George Miller
insieme a George Ogilvie.
Questo terzo lungometraggio dedicato
a Mad Max e il suo mondo si caratterizza per una maggior varietà
nei personaggi e soprattutto nelle ambientazioni. Quanto immaginato
da Miller per Mad Max oltre la sfera del tuono richiese
dunque non solo un budget di molto maggiore rispetto ai due
precedenti capitoli, ma anche un maggiore impegno in fase di
realizzazione, specialmente per via dei tanti effetti speciali e
per le numerose sequenze d’azione. Sono proprio queste ultime il
fiore all’occhiello del film, ancora oggi indicato come uno dei
migliori esempi di scene di combattimento al cinema.
Mad Max oltre la sfera del
tuono non ebbe lo stesso successo dei primi due film, ma è ad
ogni modo considerato un valido terzo capitolo di una trilogia
inimitabile per genere, scenari e riflessioni. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla colonna
sonora. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Mad Max oltre la sfera del
tuono: la trama e il cast del film
In questo terzo capitolo, l’ex
poliziotto Max continua a vagare attraverso le
terre desolate di un’Australia post-apocalittica. Giunto nella
violenta e corrotta città di Bartertown, la quale si estende su due
livelli per ricchi e poveri, Max si imbatte nella fondatrice
Autny Entity, tenuta sotto scacco dall’industriale
Master e dal suo guardiano
Blaster, i quali possiedono il monopolio
sull’energie. La regina, ritrovando in Max la forza di un vero e
proprio guerriero, gli offre una ricompensa qualora lui la aiuti a
riacquistare il potere che le spetta. Ben presto, però, Max si
renderà conto che la situazione è più complessa del previsto.
Anche in questo caso, ad
interpretare il protagonista Max vi è l’attore Mel Gibson,
ormai divenuto una celebrità proprio grazie ai film di questa
trilogia. Questo è inoltre l’ultimo film in cui Gibson interpreta
Max, in quanto in Mad Max: Fury Road del 2015
il personaggio è interpretato da Tom Hardy.
Accanto a Gibson, in questo film, si ritrova poi la celebre
cantante e attrice Tina Turner nei panni della
regina Aunty Entity, un personaggio scritto appositamente per lei.
Per interpretare Aunty, la Turner si è dovuta rasare i capelli,
poiché era l’unico modo per poter applicare correttamente la
parrucca prevista per il personaggio.
Recitano poi nel film gli attori
Angelo Rossitto e Paul Larsson
rispettivamente nei panni di Master e Blaster. Bruce
Spence ricopre invece il ruolo del pilota Jebediah, che
deruba Max dei suoi averi. Frank Thring interpreta
The Collector, che gestisce il mercato di Bartertown, mentre
Angry Anderson, noto per essere il frontman del
gruppo Rose Tattoo, interpreta il capo della sicurezza Ironbar.
Helen Buday, infine, interpreta Savannah Nix, uno
dei membri più anziani di una tribù primitiva isolata di bambini
sopravvissuti a un incidente aereo in cui Max si imbatte nel
deserto.
Mad Max oltre la sfera del
tuono: la colonna sonora del film
Particoolarmente popolare è la
colonna sonora del film, pubblicata poi in un’album omonimo nello
stesso 1985. Oltre al commento musicale originale composto
da Maurice Jarre, tre volte premio Oscar per
i film Lawrence d’Arabia, Il dottor
Zivago e Passaggio in India, l’album
comprende anche le canzoni One of the
Living e We Don’t Need Another Hero
(Thunderdome), cantati da Tina
Turner. La seconda di queste, candidata poi ai Golden
Globe come miglior canzone originale e indicata come una delle
migliori cento canzoni del secolo, si propone come un inno contro
la guerra e la violenza. Il video della canzone include alcune
sequenze del film.
Mad Max oltre la sfera deltuono: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Mad Max oltre la sfera del tuono grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play e
Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
lunedì 21 ottobre alle ore 21:00
sul canale Warner TV.
Oggi a Roma si è tenuta la
proiezione di Strange World – Un mondo misterioso. Il film
di Don Hall ha toccato corde importanti e non scontate per quanto
riguarda i film Disney. Temi come la sostenibilità e
l’ambiente fanno da colonna portante a una serie di organi interni
come l’identità sessuale, la famiglia e l’eredità. Il riferimento
al corpo umano è solo un riferimento al film creato da Qui
Nguyen, diretto da Don Hall e prodotto da Roy
Conli. Con degli effetti visivi straordinari con cui viene
rappresentato il mondo di Avalonia e il mondo sotto la superficie,
la pellicola si appresta a diventare uno dei film di animazione più
memorabili della casa di Topolino.
In seguito alla proiezione, si è
tenuta la conferenza stampa alla quale hanno partecipato Qui
Nguyen, Don Hall e Roy Conli. Al loro fianco le voci italiane dei
personaggi di Searcher Clade, Ethan Clade e Jeager
Clade – Marco Bocci, Lorenzo Crisci e Francesco
Pannofino. Erano presenti anche Michele
Bravi e Federica Abbate che hanno scritto
la colonna sonora del film, Antifragile. Il team creativo e il cast
vocale hanno risposto ad alcune domande dei giornalisti portando
alla luce i retroscena più interessanti del film.
Strange World – Un mondo
misterioso, un film “per tutti” secondo Don Hall
I temi così moderni e mai visti
prima in un film Disney rendono Strange World – Un mondo
misterioso un film unico nel suo genere. Don Hall, che ha
trionfato agli Oscar con il suo Big Hero 6, porta in scena un
racconto che scalda il cuore, commuove, ma porta alla luce una
riflessione attuale: “Dopo
Moana mi sono subito messo a lavoro sul prossimo film e avevo
già in mente di cosa volevo parlare. Volevo trattare una storia che
parlasse ambiente e volevo farlo attraverso il racconto di tre
generazioni. Il tema dell’ambiente è un tema su cui c’è parecchio
da lavorare, ci penso continuamente. Il film racconta una storia
molto avventurosa di cui vado molto fiero”.
Molto calda in conferenza stampa è
stata la tematica dell’identità di genere di
Ethan, primo protagonista Disney dichiaratamente
omosessuale. In particolare, il regista ha specificato come nella
trama del film questo argomento non sia trattato né come uno
sconvolgimento di trama né come una rivelazione. Questo tema è
stato molto importante per Hall che ha voluto portare in scena la
normalità con cui questo argomento dovrebbe essere trattato, fuori
e dentro lo schermo. Alle parole di Don Hall hanno fatto eco quelle
dello scrittore Qui Nguyen: “Quando Don Hall
mi ha chiamato ho accettato subito. Questa storia ci ha coinvolto
come esseri umani fin dal primo momento in quanto anche noi siamo
padri e siamo stati figli. Riguardo il personaggio di Ethan non ce
lo siamo mai immaginato diverso, lo abbiamo creato così”.
I tre membri del team creativo hanno
risposto a domande più specifiche riguardo gli effettivi visivi in
particolare per le scene del mondo sotto la superficie che si
rivela essere a tutti gli effetti un essere vivente: “Siamo
partiti dallo studio del corpo umano coinvolgendo anche degli
esperti.Ma non avevo dato loro un’idea precisa, diciamo
che ho lasciato loro carta bianca e sono andati oltre le mie
aspettative. Ho amato le persone con cui ho lavorato e la
realizzazione finale rappresenta molto bene la loro
bravura”.
Un cast vocale d’eccezione
La storia di Strange World – Un
mondo misterioso è una storia moderna e intergenerazionale. La
famiglia e gli affetti sono messi al primo posto e nonostante non
ci sia un vero e proprio villain, esso è presente nelle fragilità e
nei conflitti dei protagonisti. Il film ci catapulta in questo
universo davvero particolare che ha come voci protagoniste quella
di Lorenzo Crisci nel ruolo di
Ethan: “È un personaggio che ho adorato
molto. Ethan è sensibile e cerca la sua indipendenza e questi
elementi in particolari mi accomunano molto con il personaggio.
Anche la sua continua ricerca di indipendenza che è un tema
importante nel film. Tra genitori e figli possono nascere questo
tipo di aspettative e il messaggio che manda il film è un messaggio
forte perché se si vuole si può ottenere questa indipendenza”.
Il suo personaggio, Ethan è figlio
di Searcher Clade, a cui da la voce Marco Bocci: “Questa è la mia prima
esperienza come doppiatore di un film animato. Avevo doppiato
qualche film ma nulla del genere. Quando ho visto il film per
intero ho avuto la sensazione che fosse qualcosa che sarebbe durato
per tutta la vita. Il tema del film è mettere in relazione diverse
generazioni. Fare i conti con la propria individualità, soprattutto
quando c’è una figura di un genitore così forte non è facile.
Mentre ero in sala di registazione mi sono accorto che più
doppiavo, più trovavo somiglianze – anche estetiche – con il mio
personaggio. Forse la cosa che più ci avvicina è la vita di
campagna. Io vivo in Umbria, quindi, sono molto legato alla terra,
anche se non faccio l’agricoltore, ancora”.
Il capostipite della famiglia Clage
è il burbero Jaeger doppiato da Francesco Pannofino: “La storia di Strange
World – Un mondo misterioso è una storia stupenda. Il rapporto tra
Jaeger e Searcher mi ha commosso perché abbiamo a che fare con dei
sentimenti così semplici che raccontarli senza cadere nella
retorica è difficile. Ma con questo film ci sono riusciti. Jaeger è
un personaggio robusto ma oltre a questa somiglianza fisica, la
cosa che ci accomuna è lo sguardo tenero”.
Antifragile, la colonna sonora di
Michele Bravi e Federica Abbate
Per la prima volta una colonna
sonora che viene anche cantata e questa l’enorme sfida a cui hanno
fatto fronte Michele Bravi e Federica
Abbate: “Io e Michele abbiamo scritto questa canzone
ispirandoci al saggio di Nassim Nicholas Taleb, Antifragile. Nel
libro l’autore parla di questa caratteristica degli esseri viventi
di rigenerarsi, in seguito a dei traumi. Per noi era un modo per
dire in una parola quello che viene raccontato nel film.
L’antifragilità, questa capacità di rimaginarsi che nel film
riguarda il rapporto tra uomo e natura, tra padri e
figli”.
È stato rilasciato oggi il trailer italiano del film Sky
OriginalIl Kaiser – Franz Beckenbauer,
che dal 16 dicembre 2022 sarà in esclusiva su Sky Cinema e
NOW. Prodotto da Bavaria Fiction per
conto di Sky Studios, il film racconta l’ascesa
del più grande campione del calcio tedesco – Franz Beckenbauer
– e la sua carriera ricca di successi: da asso del calcio
a leggendario allenatore, dagli anni ’60 fino alla memorabile
finale della Coppa del Mondo a Roma nel 1990.
Il film è diretto da Tim Trageser ed
interpretato da Klaus Steinbacher, con lui nel
cast anche Ferdinand Hofer, Teresa
Rizos, Stefan Murr, Oliver
Konietzny, Bettina Mittendorfer,
Heinz-Josef Braun, Christine
Eixenberger e Sina Tkotsch. La
sceneggiatura è di Martin Rauhaus mentre il
direttore della fotografia è Eckhard Jansen.
L’attore protagonista Klaus Steinbacher ha dichiarato: Poter
interpretare Franz Beckenbauer è stato un grande onore. Il suo
talento calcistico e la sua affascinante disinvoltura mi hanno
sempre attratto. È stato un ruolo assolutamente da sogno: mi è
stato permesso di giocare a calcio e di diventare due volte
campione del mondo. Un divertimento incredibile, che spero che gli
spettatori percepiranno.
La trama Il Kaiser – Franz
Beckenbauer
Lontano dal biopic agiografico, il film è un viaggio nel tempo
ironico e accurato, che non perde mai di vista l’essere umano Franz
dietro al giocatore Beckenbauer: il calciatore del secolo, che ha
rivoluzionato il modo in cui gli atleti trattavano i media, ma che
ha anche fatto più volte notizia della sua vita privata. Franz crea
problemi quando qualcosa non gli va bene e si innamora perdutamente
quando incrocia lo sguardo della ragazza giusta. Lascia la Germania
per qualche anno e al suo ritorno dalla “Operetta League” negli
USA, il famoso programma televisivo “Das Aktuelle Sportstudio” lo
accoglie con ballerini di aerobica in sgargianti tutine di acetato.
Nel 1984, il calcio è protagonista della televisione privata, i
media hanno un ruolo sempre più importante. Franz conosce il gioco
e dice: “Sono pronto”. Il resto è storia. Fino al prato verde di
Italia 90, quando Kaiser Franz – giacca melanzana e pantaloni color
crema – marcia trionfalmente verso la Coppa del Mondo.
La serie da record di Prime VideoIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere ha annunciato che Il Making of de
Gli Anelli del Potere – una serie di
speciali con contenuti inediti dietro le quinte degli otto episodi
della prima stagione – è ora disponibile in esclusiva su X-Ray,
attraverso un’esperienza a tutto schermo che può essere attivata in
qualsiasi momento guardando la serie. Gli spettatori possono
accedere ai contenuti X-Ray anche tramite la sezione Contenuti
Extra nella pagina principale della serie su Prime
Video.
I contenuti con il dietro le quinte di X-Ray invitano gli
spettatori a scoprire da vicino la produzione della prima stagione,
permettendo ai fan di scoprire come la serie abbia meticolosamente
portato in vita in tutto il suo splendore la Terra di Mezzo creata
da J.R.R. Tolkien. Le clip dedicate al “making of” – una per
ciascuno degli otto episodi della prima stagione – permettono di
entrare a fondo nella serie, con un accesso esclusivo a video del
dietro le quinte, ma anche a interviste con il cast, gli
showrunner, gli executive producer, i registi e il team
produttivo.
Il Making of de Gli Anelli del
Potere offre ai fan uno specialissimo sguardo
sul dietro le quinte della creazione dei regni straordinari che
compongono la Terra di Mezzo, tra cui Númenor e Khazad-dûm,
entrambi mostrati per la prima volta sullo schermo al culmine del
loro splendore, fornendo anche dettagli interessanti sul production
design, scenografie, costumi, trucco, effetti visivi e speciali,
stunt, duelli con le spade, scene equestri e molti altri aspetti
del complessissimo lavoro necessario per ricreare questo mondo
magnifico.
Strange World – Un mondo
misterioso è il mondo creato da Qui
Nguyen, diretto da Don Hall e prodotto da
Roy Conli. Il film di Don Hall, presentato oggi
alla stampa a Roma, rompe tutte le barriere portando sul grande
schermo il primo personaggio Disney dichiaratamente omosessuale.
Jake Gyllenhaal, Gabrielle Union, Jaboukie Young-White e Dannis
Quaid prestano le voci ai personaggi di Searcher Clade,
Meridian Clade, Ethan Clade e Jaeger Clade. In Italia, invece, il
cast animato è impreziosito dalle voci di
Marco Bocci, Lucy Campeti, Lorenzo Crisci e
Francesco Pannofino. Il film sarà nelle sale a partire
dal 23 novembre giusto il tempo per il periodo natalizio.
Strange World – Un mondo
misterioso, la trama
I Walt Disney Animation Studios
presentano una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade. Quando
la famiglia si mette in viaggio per svolgere una importante
missione, sorgono tra loro diverse contrarietà, ma saranno
costretti a metterle da parte nel momento in cui faranno una
scoperta sensazionale: un mondo misterioso popolato da creature
fantastiche. La premessa di Strange World – Un mondo misterioso è diversa
da qualsiasi altro film Disney.
La pellicola di Don Hall è un film apertamente per tutti –
come dichiara lo stesso regista in conferenza stampa – e nel corso
della visione si capisce molto bene il perché. Con i suoi richiami
al cinema di genere come King Kong o Viaggio al centro della Terra,
Strange World – Un mondo misterioso è pronto a
cambiare le sorti dell’animazione disneyiana, forse, per
sempre. Questa 61esima pellicola Disney segna anche un punto
fondamentale per l’azienda che varca la soglia del 100°
anniversario. Con questo film si celebra non solo il lavoro passato
nell’animazione ma il futuro inglobando al suo interno tematiche
più che attuali come l’ambiente, l’identità di genere, l’eredità e
la famiglia.
La famiglia Clade si presenta fin da
subito particolare e ricca di conflittualità nel rapporto tra
Searcher Clade e il padre Jaeger.
Due personalità opposte che inevitabilmente sono destinate a
scontrarsi. Il padre vorrebbe che il figlio seguisse le sue orme
come esploratore e Searcher vive con il peso
costante di deluderlo perché sa che quella non sarà mai la sua
strada. La prima parte del film mette molto bene in luce questa
conflittualità quando Jaegar decide di abbandonare
il figlio durante una delle loro avventurose scalate.
Searcher dal canto suo, continua a seguire il suo
obiettivo per trovare la sua identità, fa una scoperta che gli
cambierà la vita lasciandosi alle spalle l’ombra del padre.
La continua ricerca della propria
individualità
Il mondo di Avalonia è in pericolo.
Le coltivazioni di pando – fonte di energia vegetale scoperta da
Searcher 25 anni prima – sta morendo. Il giovane
Clade adesso è adulto, molto più consapevole della
sua identità ma non riesce a scacciare i retaggi del passato. Vive
nella costante paura che il figlio, Ethan, una
volta grande lo abbandonerà così come il padre ha fatto con lui.
Per questo il film pone al centro un dialogo intergenerazionale –
tra padre, figlio e nonno – che intesse la trama del film.
Cresciuto come agricoltore, la vita di Searcher
viene scombussolata quando scopre di dover affrontare un’avventura
per salvare il pando, e quindi Avalonia intera. Durante questa
intricata spedizione, contro la sua volontà, scoprirà che il figlio
Ethan lo ha seguito e con lui la moglie
Meridian e l’iconico cane a tre zampe,
Legend.
L’intera famiglia Clade però non
aveva considerato la scoperta che li avrebbe attesi durante questa
avventura. Jaeger Clade è vivo, ed ha vissuto con
il solo intento di continuare la sua avventura volendosi spingere
oltre le montagne. Saranno passati 25 anni ma il suo rapporto con
il figlio è rimasto congelato al momento in cui le loro strade si
sono separate. Dato che non c’è un vero villain nel film, i veri
antagonisti sono i personaggi stessi con le loro complessità.
E in un continuo gioco di contrasti
Jaeger cerca di familiarizzare con il nipote
Ethan che a sua volta è affascinato dalle
avventure del nonno e dal suo coraggio. Tutto questo mentre
Searcher cerca di portare il figlio su quella che
per lui è la strada giusta: la vita nella fattoria Clade
continuando il lavoro di agricoltore. Così Ethan
lotta continuamente con queste due forze trovando nel padre e nel
nonno i veri “cattivi” del film.
Un mondo strano e sostenibile
Questo gioco di contrasti viene reso
magnificamente nella scena in cui le tre generazioni giocano con le
carte. A parte la complessità del gioco – totalmente ideato dal
team creativo e assolutamente reale – il suo obiettivo traduce alla
perfezione quello del film. Lo scopo del gioco è vivere in armonia
con la natura, non distruggerla. Ma evidentemente, le generazioni
di Jaeger e Searcher la pensano
diversamente. Infatti, colpisce subito come cercano tra le carte
giocabili quelle che possano nuocere gravemente l’ambiente.
L’occasione che li aveva messi immediatamente d’accordo sulla
strategia da seguire diventa l’ennesimo motivo di litigio tra padre
e figlio a cui un Ethan esasperato risponderà abbandonando il gioco
lasciando ai due la possibilità di riflettere.
Il tema della sostenibilità è
fondamentale nella trama di Strange World – Un mondo
misterioso. Da un’idea di sostenibilità parte la strategia
di Searcher di utilizzare il pando come fonte di
energia. Non aveva considerato quello che avrebbe trovato sotto la
superficie: un essere vivente con un cuore pulsante che sta
soffrendo. E così la terra viene descritta come questo corpo
abitato da creature fantastiche che cercano di tenerlo in vita il
più possibile. Un mondo incontaminato dall’uomo se non fosse per
un’unica cosa: il pando. La fonte di energia rinnovabile tanto cara
a Searcher sta distruggendo questo strano mondo e
sarà proprio il giovane Clade a distruggerla.
Tre generazioni a confronto
La storia di
Jaeger, Searcher e
Ethan è una storia su cui almeno una volta nella
vita siamo inciampati tutti. Quell’irrefrenabile desiderio di
andare contro il volere dei genitori, considerandosi dei ribelli.
In un certo senso prima Searcher e poi
Ethan sono i ribelli di questo film.
Searcher a chiare lettere ha sbattuto in faccia al
padre la dura verità: non vuole essere un esploratore. Agli occhi
del padre si sente sminuito e piccolo nel suo essere un semplice
agricoltore. Anche Ethan chiarisce il suo punto di
vista: non vuole diventare come suo padre e troverà la vera
felicità nel mondo sotto la superficie.
Alla fine del film, il mondo di
Avalonia è in salvo mentre Searcher e
Jaeger ritrovano la loro complicità tra padre e
figlio nella fattoria Clade. Ethan invece scopre
una nuova felicità trasferendosi nel mondo sotto la superficie.
Così quelli che fino a quel momento erano stati motivi di litigio
diventano la colonna portante della famiglia Clade che, come lo
strano mondo, trova modo di rigenerarsi autonomamente guarendo
vecchie ferite e sanando i dissapori.
Ogni anno sembra iniziare sempre
prima l’impaziente attesa per il periodo più magico dell’anno: il
Natale! Che si sia credenti o meno, questa festa porta a tutti un
senso di allegria e di bontà. Quest’anno Netflix ha dato il via alla sua stagione natalizia
con un certo anticipo. Già dal 10 novembre è disponibile sulla
piattaforma Falling for Christmas, nuova commedia
romantica originale Netflix, diretta da Janeen Damian. Nel cast
ritroviamo Lindsay Lohan
(Baciati dalla sfortuna,
mean girls), nel ruolo di Sierra/Sarah e Chord Overstreet (Sam
Evans nella serie
Glee) nei panni di Jake.
Falling for Christmas: l’amore a
Natale
Sierra Belmont è una giovane e ricca
ereditiera, figlia di Beaurgard Belmont, proprietario di un
lussuosissimo resort di montagna. Molti cambiamenti si stanno
prospettando nella vita di Sierra: il padre le affida l’incarico
fittizio di vicepresidente dell’atmosfera, Tad Fairchild, un
giovane influencer con cui ha una relazione da quasi un anno, le
chiede di sposarlo. Durante la proposta di matrimonio, su una zona
isolata e pericolosa della montagna, Sierra cade verso valle e
batte la testa. Quando viene ritrovata da Jake, il proprietario di
un piccolo b&b a conduzione familiare, lei non ricorda nulla.
Jake, insieme alla piccola Avy, sua figlia, accoglierà Sierra e
cercherà di aiutarla a ricordare la sua identità. Tra Sierra
(soprannominata da Avy Sarah, dato che non ricorda il suo vero
nome) e Jake si instaura un rapporto sempre più stretto e
speciale.
Nel frattempo, Tad, rotolato a valle
in un’altra direzione, viene ritrovato da un solitario pescatore di
nome Ralph: se Sierra deve rinunciare a parte di quei confort, che
comunque effettivamente non ricorda, Tad è costretto ad abbandonare
totalmente il suo stile di vita in favore di una routine da semi
nomade.
Sierra, Jake e Avy
La commedia dei cliché
natalizi
Una critica che può essere mossa a
Falling for Christmas è l’assenza di qualsiasi
elemento distintivo rispetto ad altre commedie natalizie. Le
tematiche ricorrenti sono sempre le stesse: il miracolo di Natale,
la solidarietà verso gli altri (a Natale si è tutti più buoni) e
l’immancabile storia d’amore sotto il vischio. Nonostante la
mancanza di originalità, questi sono gli stessi fattori che rendono
Falling for Christmas un film leggero e piacevole da vedere durante
questo periodo.
Un elemento interessante in
Falling for Christmas è il parallelismo tra i due
mondi che vive Sierra: la realtà dello sfarzo al resort, e la
realtà più umile e familiare del b&b di Jake. Lei è nata in una
ricchezza quasi asettica: pur avendo tutto ciò che desidera, pur
essendo sempre circondata da persone che la aiutano e la servono,
le manca qualcuno che la ami veramente. Anche l’affetto del
padre, pur essendo presente, è labile. La relazione di Sierra con
Tad si rivela, alla fine, essere superficiale per entrambi. Al
Northstar lodge, invece, Sierra trova un ambiente più confortevole,
sente il vero calore familiare; è qui infatti che avviene il vero
sviluppo della protagonista. Sierra passa da essere una ragazza
viziata e capace di far nulla, ad essere più indipendente e ad
avere le idee più chiare riguardo il suo futuro. Pur trovandosi in
difficoltà a adattarsi al Northstar i primi giorni, questo posto,
Jake e la sua famiglia la aiutano a crescere.
Interessante sarebbe anche un
confronto tra le due figure maschili del film: Tad e Jake. Il primo
è un ragazzo superficiale, un influencer che vive solo per i suoi
social ed i suoi followers; lo dimostra anche il fatto che perso in
un bosco in montagna non usa il telefono per chiamare i soccorsi,
ma per fare una sorta di video di addio. Jake, invece, è più
responsabile, più vero: da tutta la sua vita per il b&b e per
Avy.
Il grande ritorno di Lindsay
Lohan
Dopo un lungo periodo di fermo,
Lindsay Lohan fa ritorno sul grande schermo con Falling for
Christmas. L’attrice si era allontanata dal mondo di
Hollywood per quasi dieci anni: la vita sotto i riflettori può
divenire effettivamente troppo stressante, e la Lohan non riusciva
a sopportarlo. In un circolo di dipendenze e problemi con la
polizia, l’attrice si è presa questa lunga pausa, passata dal 2014
a Dubai, senza paparazzi a rincorrerla. Avendo una maggiore
stabilità emotiva ed anche familiare, con il supporto del marito
Bader Shammas, Falling for Christmas è sembrata
l’opportunità perfetta per ricominciare!
Dal Premio Oscar Damien
Chazelle, regista di
LA LA LAND e WHIPLASH, un
racconto memorabile ambientato nella Los Angeles degli anni ’20.
Babylon,
una storia di ambizioni smisurate e di eccessi oltraggiosi, che
ripercorre l’ascesa e la caduta di molteplici personaggi in
un’epoca di sfrenata decadenza e depravazione nella sfavillante
Hollywood.
Interpretato da
Brad Pitt,
Margot Robbie e Diego Calva, con un
cast corale che include Jovan Adepo, Li
Jun Li e Jean Smart, il film presenta
anche un ruolo minore del produttore esecutivo
Tobey Maguire.
Uscito nel 2009, dopo essere stato presentato
in anteprima ad Alice nella Città alla
Festa del cinema di Roma, Hachiko del regista due volte candidato
all’Oscar Lasse Hallström con Richard Gere è diventato uno dei film più
amati dal pubblico cinofilo e non solo.
Tratto da una storia vera, commuove con
l’intensa semplicità con cui racconta il profondo legame tra un
uomo e Hachiko, il suo più fidato amico. Torna al cinema dopo 13
anni in versione digitale, per regalare di nuovo agli spettatori la
magia di un’immensa e bellissima
amicizia.
Hachiko, la
trama
Hachiko è la storia di Hachi,
un cane di razza Akita, e dell’amicizia speciale con il suo
padrone. Ogni giorno Hachi accompagna il professor
Parker (Richard Gere) alla stazione e lo aspetta al suo ritorno per
dargli il benvenuto. L’emozionante e complessa natura di quello che
si svela quando la loro routine viene interrotta, è ciò che rende
la storia di Hachi una favola per tutte le età. L’assoluta
dedizione di un cane nei confronti del suo padrone ci mostra lo
straordinario potere dei sentimenti e come anche il più semplice
fra i gesti possa diventare la più grande manifestazione di affetto
mai ricevuta.
01 Distribution ha
diffuso il poster di Chiara
è un film scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli con
Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli,
Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli,
Paolo Briguglia e con la partecipazione di Luigi Lo
Cascio.
Chiara, ecco il manifesto
Chiara
è scritto stato da Susanna Nicchiarelli, in collaborazione alla
sceneggiatura Chiara Frugoni, fotografia Crystel
Fournier, montaggio Stefano Cravero, scenografia
Ludovica Ferrario, costumi Massimo Cantini
Parrini, acconciature Desirée Corridoni, trucco Valentina
Tomljanovic, suono in presa diretta Adriano Di Lorenzo, musiche
Anonima Frottolisti, produttrice delegata Italia Serena Alfieri,
organizzatore generale Maurizio Milo, aiuto regia Nicola Scorza,
casting Francesca Borromeo, adattamento dialoghi e consulenza
linguistica Nadia Cannata, montaggio presa diretta Daniela Bassani,
Marzia Cordò, montaggio suono Marc Bastien, mixage Franco
Piscopo.
Prodotto da Marta Donzelli e
Gregorio Paonessa, coprodotto da Joseph Rouschop e Valérie
Bournonville, produttore associato Alessio Lazzareschi. Una
produzione Vivo film con Rai Cinema e Tarantula, con il sostegno di
Eurimages, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione
Lazio, con la partecipazione di Wallimage, con il supporto di Tax
Shelter du Gouvernement Fédéral Belge – Casa Kafka Pictures
Belfius. Distribuzione italiana 01 Distribution. Vendite
internazionali The Match Factory.
Quentin Tarantinoha
rilasciato un eloquente messaggio per tutti coloro, ma in
particolare per i critici, che si scandalizzano per l’uso delle
parolacce e della violenza nei suo film: “Guardate
qualcos’altro”.Il regista non ha avuto scuse o
rimpianti quando di recente Chris Wallace gli ha chiesto del
contraccolpo critico che spesso riceve dagli spettatori. Quentin Tarantino è stato ospite della serie
di talk HBO Max di Wallace “Who’s Talking to Chris
Wallace” e ha detto che le persone a cui non piacciono i contenuti
dei suoi film non dovrebbero vederli, punto.
“Parli di essere il direttore e il
pubblico è l’orchestra”, ha detto Wallace a Quentin Tarantino. “Quindi, quando la
gente dice: ‘Beh, c’è troppa violenza nei suoi film. Usa troppo
spesso la parola con la N». Tu dici
cosa?” “Dovresti vedere
[qualcos’altro]”, ha risposto Quentin Tarantino. «Allora vedi
qualcos’altro. Se hai un problema con i miei film, allora non
sono i film da vedere. A quanto pare non li sto facendo per
te.
L’uso della parola N da parte di
Tarantino nelle sue sceneggiature è stato a lungo difeso dal suo
frequente collaboratore Samuel
L. Jackson, che è apparso in quasi tutti i film
di Tarantino fino ad oggi. I critici di Tarantino citano
spesso “Django
Unchained” come un problema poiché presenta
l’insulto razzista quasi 110 volte.“È una stronzata”,
ha detto una volta
Jackson alla rivista Esquirea proposito del le critiche ricevute. “Non puoi
semplicemente dire a uno scrittore che non può parlare, scrivere le
parole, mettere le parole in bocca alle persone della loro etnia,
il modo in cui usano le loro parole. Non puoi farlo, perché
allora diventa una falsità; non è onesto. Non è solo
onesto.
Anche il protagonista di Django UnchainedJamie Foxx non ha avuto problemi con la
sceneggiatura di Tarantino, una volta ha detto aYahoo
Entertainment : “Ho capito il
testo. La parola N è stata pronunciata 100 volte, ma ho capito
il testo: era così che era allora.
Nel documentario di Tarantino
“QT8: The First Eight”, Jackson ha raddoppiatoancora di più la sua difesa del linguaggio di
Tarantino. “Prendi ’12 anni schiavo’,
che si suppone sia stato realizzato da un autore”, ha detto
Jackson. “Steve McQueen è molto diverso da
Quentin. Quando hai una canzone che dice [la parola N] 300
volte nessuno dice cazzate. Quindi va bene per Steve McQueen
usare [la parola N] perché sta attaccando artisticamente il sistema
e il modo in cui le persone pensano e sentono, ma Quentin lo fa
solo per colpire la lavagna con le unghie. Non è
vero. Non c’è disonestà in tutto ciò che [Quentin] scrive o
nel modo in cui le persone parlano, sentono o parlano [nei suoi
film]”.
Tarantino è apparso nello show HBO di
Wallace durante il tour stampa per il suo nuovo libro,
“Cinema Speculation”. Il romanzo è ora
disponibile per l’acquisto.
Due famose star del cinema iraniano
Hengameh Ghaziani e Katayoun
Riahi sono state arrestate e imprigionate in Iran dopo
essere apparsi in pubblico e sui social media senza velo in un
audace atto di sfida e protesta contro la morte di Mahsa Amini.
L’agenzia di stampa statale iraniana IRNA ha affermato che Ghaziani
e Riahi sono ora entrambe dietro le sbarre dopo essere stati
convocati dai pubblici ministeri del paese in un’indagine a causa
di post “provocatori” sui social media.
Ghaziani, che è un’attrice di cinema e
teatro che ha vinto molti riconoscimenti in Iran, sabato ha
pubblicato un potente video di se stessa su Instagram mentre si
toglie l’hijab e cammina con orgoglio in una strada di Teheran.
“Forse questo sarà il mio ultimo post”, ha scritto. “Da
questo momento in poi, qualunque cosa mi accada, sappiate che come
sempre, sono con il popolo iraniano fino al mio ultimo
respiro”.
Riahi, che ha recitato in molti film e
programmi televisivi iraniani, tra cui la serie di fama
internazionale Prophet Joseph, che attinge dal
Corano e dalle tradizioni islamiche, e ha anche vinto molti premi,
è stata arrestata poco dopo Ghaziani come parte della stessa
indagine, secondo quanto affermato da IRNA. Dopo essere apparsa
senza hijab a settembre in un’intervista televisiva rilasciata a
un’emittente londinese, Riahi aveva espresso solidarietà alle
proteste che hanno travolto l’Iran dalla morte di Amini. La
polizia morale iraniana ha arrestato Amini, che aveva 22 anni, il
13 settembre a Teheran. Morì in una stazione di polizia tre
giorni dopo. La polizia dice che è morta per un attacco di
cuore, ma non aveva mai avuto problemi cardiaci.
All’inizio di questo mese, Taraneh
Alidoosti, nota al pubblico internazionale per il suo ruolo in
The Salesman di Asghar
Farhadi, ha pubblicato un’immagine di se stessa senza
hijab sui social media, facendo notizia in tutto il mondo.
Alidoosti, che ha promesso di rimanere in patria a “qualsiasi
prezzo”, non è stata ancora arrestata. Farhadi, che a settembre è
apparso allo Zurich Film Festival ha rilasciato una dichiarazione e
un video ha esortato gli artisti di tutto il mondo a proclamare la
loro solidarietà al popolo iraniano che protestava contro la morte
di Amini, da allora non è più tornato in Iran.
Si è svolta sabato sera, 19
novembre, la cerimonia dei Governors Awards,
tredicesima edizione, gala durante il quale è diventata
consuetudine consegnare gli Oscar alla carriera:
quest’anno i premi sono stati assegnati a Michael J. Fox, Diane
Warren, Euzhan
Palcy e Peter Weir.
In particolare, la premiazione di
Michael J. Foxha commosso e
divertito la sala, a partire dalla battuta iniziale in cui ha
chiesto al pubblico di smettere di applaudire perché lo facevano
“tremare”.
È logico che Come per disincanto di
Disney+ sia ricco di Easter egg e di riferimenti ad altri film
Disney. Il film è il sequel tanto atteso della fiaba live-action
Come d’incanto del 2007, che segue le avventure
della principessa Giselle (Amy
Adams) dopo essere stata cacciata dal regno fatato di
Andalasia ed essere riemersa nella Grande Mela, alla ricerca del
suo “per sempre felici e contenti”. Così come il primo film, anche
il sequel gioca con i tropi delle fiabe Disney, alcuni dei quali
sono stati utilizzati per decenni. Non solo molti di questi
continuano a comparire nella vita di Giselle, ma i riferimenti
diretti ad altri film Disney si verificano sia nel “mondo reale”
che al di fuori di esso: scopriamoli assieme.
Nella scena di apertura, lo
scoiattolo Pip legge la storia del primo film ai
suoi due figli, informa lo spettatore che c’è dell’altro e tira
fuori un secondo libro di fiabe che contiene la storia del
sequel.
Cantare con gli animali
Anche se tutte le
principesse Disney sembrano avere un legame con gli animali e la
natura, alcune di loro riescono addirittura a comunicare con
loro.
La capacità di
Giselle di cantare e parlare con tutti gli animali
nelle sue vicinanze segue il modello stabilito dai più vecchi film
Disney sulle principesse: Biancaneve, Cenerentola e La bella addormentata nel bosco, in cui le
eroine comunicano con uccelli, topi e ogni sorta di altri animali.
A volte, gli animali nei film Disney assistono le principesse in
alcuni compiti o forniscono loro compagnia e conforto.
Le tre fate buone
Con i loro abiti rossi,
verdi e blu, le tre giardiniere al lavoro quando la famiglia di
Giselle si trasferisce a Monroeville in Come per disincanto sono vestite come le tre
fate buone della Bella Addormentata. Si offrono anche di fare da
babysitter e dicono di essere particolarmente brave nell'”ora del
pisolino”.
Questo si riferisce al fatto che ne
La Bella Addormentata, dopo la maledizione di
Malefica, le tre fate buone Flora,
Fauna e Serenella crescono
Aurora come fosse loro figlia per 16 anni,
tenendola al sicuro fino a quando la principessa non si riunisce ai
suoi genitori. Il parallelismo si consolida quando l’incantesimo di
Giselle entra in azione e dona loro delle vere ali da fata.
Elettrodomestici senzienti
Gli elettrodomestici
senzienti, che parlano e funzionano da soli, sono un chiaro
riferimento a La Bella e la Bestia.
In quel film, gli elettrodomestici
sono in realtà i membri del personale domestico del palazzo che è
stato maledetto, il che rende spontanea una domanda: queste nuove
aggiunte alla casa di Giselle erano un tempo i
suoi vicini di casa a Monroeville?
“Stia con noi”
Mentre gli abitanti della
neonata Monroelasia cantano della loro magica vita quotidiana in
Come per disincanto, una delle frasi che
intonano è “Stia con noi!”.
Questo è un riferimento alla famosa
canzone de La Bella e la Bestia, un film che
presenta molti numeri musicali simili a quelli di Broadway.
“Le matrigne malvagie hanno i
gatti”
Quando Pip
si trasforma da scoiattolo in gatto, Giselle
osserva che le matrigne possiedono gatti anziché dolci compagni
animali come le principesse Disney.
La matrigna cattiva più prolifica
della biblioteca Disney, Lady Tremaine di Cenerentola, aveva un gatto domestico che era
malvagio quanto la sua padrona. Si chiamava addirittura
Lucifero!
Conto alla rovescia per la
mezzanotte
Poche fiabe possono essere
considerate complete senza il fatidico conto alla rovescia per la
mezzanotte, e Come per disincanto non fa eccezione; in
particolare, Cenerentola potrebbe aver fatto l’uso più
iconico dei rintocchi della torre dell’orologio come strumento per
il conto alla rovescia.
La posa “Ariel” di Morgan
Alla fine della canzone
“Perfect” di Come per disincanto, durante la quale esprime
il desiderio di essere se stessa, Morgan si china
su una pila di scatole proprio mentre una cittadina di Monroeville
getta un secchio d’acqua dietro di lei.
L’effetto visivo di questa posa di
fronte all’acqua ricorda Ariel de La
sirenetta. Oltre a molte locandine del film, anche
Ariel (l’unica principessa non umana della Disney) appare in questa
posa dopo aver cantato “Part of Your World”, dove esprime desideri
simili a quelli di Morgan e il suo sentirsi in conflitto con il
mondo che la circonda.
Le canzoni “dei cattivi”
Durante la canzone “del
cattivo” che Giselle e Malvina
cantano insieme, Malvina fruga nei suoi armadi per trovare un modo
per liberarsi della sua nuova rivale. Tra questi ci sono alcuni
strumenti familiari utilizzati dai cattivi Disney per liberarsi
delle principesse: sullo sfondo, ad esempio, si vede un arcolaio,
un riferimento alla maledizione del sonno nella Bella Addormentata.
Aprendo gli armadietti, gli
spettatori più attenti potrebbero aver notato una rosa in una teca
di vetro, una fiala con l’etichetta “bevimi” e una mela avvelenata
(riferimenti rispettivamente a La Bella e la
Bestia, Alice nel Paese delle Meraviglie
e Biancaneve) prima che Malvina si decida per un
sonnifero.
Trasformazione del vestito di
Morgan
Quando il vestito a
brandelli di Morgan si trasforma in un bellissimo
abito da ballo in Come per disincanto, gli effetti speciali
riproducono l’esatta trasformazione che avviene in Cenerentola.
Nel caso di Cenerentola, si tratta
di ciò di cui ha bisogno per poter partecipare al ballo reale, ma
la trasformazione di Morgan è un piacevole effetto secondario di
una magia più grande che opera per riportare l’ordine nel mondo
attraverso l’albero dei desideri di Giselle.
Let It… Go?
Durante la sua canzone
sul potere dell’amore e dei ricordi, Nancy canta “let it grow, let
it glow” in riferimento ai ricordi in questione.
Non solo si tratta di un riferimento
lirico alla famosa canzone di Frozen, Let It
Go, ma anche la voce potrebbe risultare familiare. Nancy di
Come per disincanto è infatti interpretata da
Idina Menzel, che ha prestato la sua stupenda
voce anche a Elsa.
Abiti da favola
Nessun film di fiabe è
completo senza abiti iconici, e quelli della Disney non fanno
eccezione. In tutta Monroelasia, la versione fiabesca di
Monroeville di Giselle, i personaggi sono
acconciati in modo da rispecchiare le loro controparti dei film
Disney. Dopo aver espresso il suo desiderio, Giselle indossa una
vaporosa camicia da notte blu e rosa, come la fata madrina di
Cenerentola.
L’abito casual di
Morgan è molto simile agli stracci che la
figliastra maltrattata della Disney, Biancaneve, indossa all’inizio del film.
Tyson, nel ruolo del Principe
Azzurro, è acconciato come i principi di
Biancaneve e Cenerentola. Le due
“tirapiedi” di Malvina, Ruby e
Rosaleen, partecipano al festival con un aspetto
molto simile alle due sorellastre cattive di
Cenerentola, Anastasia e
Genoveffa.