Mentre molti attendono con
impazienza il ritorno di Daisy Ridley nel
franchise di Star
Wars, il suo ultimo ruolo nel filmYoung Woman and the Sea la vede protagonista di un
altro personaggio che persevera contro le probabilità impossibili.
Questa volta, però, la donna che Daisy Ridley interpreta è una donna reale
e straordinaria della storia dello sport. Il soggetto del film,
Trudy Ederle, è stata la prima donna ad attraversare a
nuoto la Manica nel 1926, e questo dopo essere diventata una vera e
propria olimpionica.
Young Woman and the
Sea riporta tutti i fatti essenziali, in particolare per
quanto riguarda la storica traversata a nuoto della Manica. Lo
spettacolo sportivo, ricco di emozioni, mostra il difficile viaggio
di Ederle per attraversare la Manica, anche se, come nella maggior
parte dei biopic hollywoodiani, il film si prende anche più di
qualche libertà creativa nel dare vita alla storia di Ederle.
Quante libertà, vi chiederete? Beh, ecco quanto è accurato Young
Woman and the Sea rispetto alla storia già al limite
dell’incredibile di Trudy Ederle.
Trudy Ederle ha iniziato a nuotare
molto prima di quanto si possa pensare con Young Woman and
the Sea.
Young Woman and the
Sea inizia con i primi anni di vita di Trudy Ederle, a
partire da quando era affetta da morbillo. L’esperienza di Ederle
con la malattia avrebbe avuto effetti duraturi sulla sua vita
successiva, ma il film mostra un medico (Velizar
Binev) che stabilisce che la sua condizione è terminale.
Ovviamente non è stato così, e anche se non sappiamo con certezza
se un medico sia arrivato a una diagnosi così infausta, è
abbastanza coerente con il periodo che sarebbe stato il caso per
una ragazza dell’età di Trudy.
Trudy sconfigge il morbillo e
diventa una giovane donna adulta, che sembra avere vent’anni quando
inizia a praticare il nuoto come professione. Il film descrive
anche la formazione iniziale di Trudy (ironia della sorte) come un
pesce fuor d’acqua, con lei che nuota all’ombra della sorella Meg
(Tilda Cobham-Hervey). La storia vera è un po’
diversa. Trudy era molto più giovane quando ha iniziato la
sua carriera di nuotatrice professionista, avendo solo
sedici anni quando ha iniziato a battere i record.
Vale la pena ricordare che non si
sa molto della vita familiare di Trudy, nonostante la sua famiglia
sia molto presente nel film (in particolare Meg Ederle). Sappiamo
che il padre era un macellaio e la madre una casalinga, ma
Trudy aveva quattro fratelli mentre il film ne
presenta solo due. È possibile che alcuni dei fratelli siano stati
riuniti nello stesso personaggio per rendere la storia più
snella.
Trudy Ederly ha dichiarato che
Jabez Wolffe ha sabotato il suo primo tentativo di attraversare il
Canale della Manica
È qui che la storia diventa un po’
complicata. La cosa che più si avvicina a un antagonista principale
è Jabez Wolffe (Christopher Eccleston), che era
l’allenatore di Ederle quando tentò di attraversare la Manica per
la prima volta. Ci sono state diverse affermazioni sul perché
Ederle abbia abbandonato il suo primo tentativo: alcuni sostengono
che sia stata toccata illegalmente da un membro della sua squadra,
mentre altri sostengono che si sia semplicemente stancata troppo.
Tuttavia, la stessa Ederly ha affermato che la sua squalifica
iniziale è stata un atto deliberato di sabotaggio da parte di Jabez
Wolffe. La notizia non è mai stata confermata ufficialmente, ma
Wolffe aveva un passato di commenti sessisti sulle nuotatrici.
Young Woman and the
Sea si spinge oltre, trasformando il meschino
comportamento antisportivo di Wolffe in qualcosa di molto più
criminale. Qui, invece di toccare semplicemente Ederle per
squalificarla, la versione del film di Wolffe droga Ederle facendo
scivolare alcune delle sue pillole contro il mal di mare nel suo tè
freddo. È questo che la rallenta e la fa squalificare. Non sapremo
mai se Wolffe abbia deliberatamente cercato di rovinare le
possibilità di Ederle, ma alla fine non avrebbe avuto importanza
dopo i risultati che avrebbe ottenuto.
Trudy Ederly è passata alla storia
come la prima donna ad attraversare la Manica
Young Woman and the
Sea si prende certamente alcune libertà creative nella sua
drammatizzazione della storia di Trudy Ederly. La maggiore
attenzione ai membri della famiglia, l’estensione del comportamento
di Jabez Wolffe e l’introduzione di personaggi apparentemente
originali come Benji Zammit (Alexander Karim)
danno credito alla licenza creativa. Detto questo, gli atti
miracolosi che Trudy Ederly ha compiuto nella sua vita sono tra i
più difficili da credere per quanto sono notevoli.
Con l’aiuto di un allenatore molto
più esperto, Thomas William Burgess (Stephen
Graham), Trudy Ederle divenne effettivamente la prima
donna a nuotare nella Manica. Se questo prestigioso record non
bastasse, è diventata anche la persona più veloce a completare la
famosa nuotata, battendo i suoi colleghi maschi di diverse ore. Il
suo tempo finale è stato di circa 14 ore e 31 minuti, e lo ha fatto
indossando un costume da bagno a due pezzi molto audace (per
l’epoca) che avrebbe avuto una certa influenza. Per la sua
straordinaria impresa, Trudy Ederle fu riportata negli Stati Uniti
come un vero eroe americano. La donna ricevette una delle più
grandi parate celebrative per un atleta nella storia del Paese e fu
invitata a incontrare il Presidente alla Casa Bianca. Questo enorme
successo contribuì a fare di Trudy Ederle un vero e proprio simbolo
del femminismo degli anni Venti.
La sfida alle probabilità di
Edelman non si esaurisce con la conquista della Manica. Nonostante
sia stata colpita dal morbillo in giovane età e abbia nuotato
nell’acqua gelida dell’oceano, Trudy Edelman ha vissuto fino alla
sorprendente età di 98 anni. A causa della sua condizione ha perso
l’udito, ma è riuscita a trasformare anche questo aspetto in uno
sbocco positivo. Dopo essersi ritirata dal nuoto, Trudy Edelman ha
dedicato la sua vita a insegnare a nuotare ai bambini
audiolesi.
Infine, dato che la canzone
probabilmente vi rimarrà in testa anche dopo aver visto il film,
Trudy Edelman non ha ascoltato “Aint We Got Fun” mentre
attraversava la Manica. Tuttavia, aveva alcuni brani dell’epoca in
sottofondo, mentre era impegnata a battere ogni sorta di record.
Invece di sparare ai giornalisti che la intralciavano, come si vede
nel film, Thomas William Burgess avrebbe cantato “Let Me Call You
Sweetheart” per incoraggiare la leggendaria nuotatrice a
continuare.
I due hanno già collaborato con i
Marvel Studios per Ms.
Marvel, dopo aver diretto la prima e il finale della
serie Disney+ acclamata dalla
critica. Hanno poi fatto il salto nel DCEU per dirigere Batgirl,
solo che il film, quasi ultimato, è stato eliminato dalla
Warner Bros. Discovery per non pagare le
tasse.
Parlando con ComicBook.com,
El Arbi e Fallah hanno
affrontato le voci relative a Spider-Man
4.
“È venuto fuori dal nulla, perché
abbiamo qui i capi della Sony e non ci hanno detto nulla!”. El Arbi
ha scherzato, prima che Fallah si unisse a lui per dire: “Sono un
superfan di Spider-Man, quindi potete immaginare che quando l’ho
letto ho pensato: ‘Wow, sarebbe una figata’”.
Quando il sito ha suggerito di
riportarlo nel ruolo dell’Avvoltoio in Spider-Man
4, i registi hanno convenuto che si trattava di una buona
idea. Adil ha scherzato: “Ora porteremo Michael Keaton in ogni cosa”.
Il Peter Parker del MCU si è
scontrato per la prima volta con Adrian Toomes/Avvoltoio in
Spider-Man: Homecoming. Il cattivo, che nutriva
rancore nei confronti di Iron Man, ha scoperto
l’identità segreta di Spidey e ha spinto il wall-crawler al limite
prima di essere sconfitto.
Lo scorso novembre è stato riferito
che Michael Keaton è in procinto di tornare a
vestire i panni dell’Avvoltoio in Spider-Man 4
(era stato proposto per un ruolo in
Spider-Man: No Way Home, ma è stato tagliato per
motivi ancora non del tutto chiari).
Il possibile ritorno dell’Avvoltoio
nel MCU è una sorpresa, visto che Morbius ha
caratterizzato il suo bizzarro e inaspettato arrivo nello
“Spider-Verse” che Venom chiama casa. Bloccato sul pianeta
sbagliato, l’Avvoltoio è stato liberato dalla prigionia, ha
ricostruito la sua tuta e ha deciso di reclutare
Morbius in una squadra apparentemente eroica.
La sequenza è stata ridicolizzata
dai fan e l’indiscrezione suggerisce che l’idea – o almeno il ruolo
di Toomes – sia stata scartata. L’ultima volta che abbiamo visto
Toomes nel MCU, era dietro le sbarre e sembrava accettare il suo
destino.
Mac Gargan, un criminale ferito
durante un alterco con Spidey, ha suggerito che avrebbe costretto
l’Avvoltoio a rivelare chi si nasconde sotto la maschera dell’eroe.
Inutile dire che i Marvel Studios possono
semplicemente ritrattare Morbius se il piano, indipendentemente da
chi dirige il film, prevede il ritorno di Toomes.
Come molti film del 2024,
Captain America: Brave New World è stato
coinvolto negli scioperi WGA/SAG-AFTRA dello scorso anno. Si è
parlato molto dei piani per i reshoots e, grazie a The Hollywood Reporter, abbiamo finalmente
un’idea di cosa stia realmente accadendo.
Nonostante le affermazioni secondo
cui enormi porzioni del seguito di The Falcon and the Winter
Soldier sarebbero state girate per diversi mesi,
gli addetti ai lavori confermano che le riprese aggiuntive
dureranno solo 22 giorni. Il piano prevede l’aggiunta di nuove
sequenze d’azione e Julius Onah rimarrà alla
regia.
Quando gli scioperi sono terminati
lo scorso novembre,
Captain America: Brave New World è stato spostato
dal 26 luglio 2024 al 14 febbraio 2025. Secondo quanto riferito,
questo ha dato ai dirigenti dei Marvel Studios ulteriore tempo per
capire cosa volevano dai reshoots e per affrontare i feedback delle
proiezioni di prova.
Come abbiamo riportato in
precedenza, lo sceneggiatore di Moon Knight
Matthew Orton è stato arruolato per scrivere nuove pagine
a dicembre e ha lavorato su quelle durante l’inverno.
“Nonostante si parli di
molteplici reshoot del film, finora questo è l’unico”,
conferma il rapporto. “Non sembra che si tratti di reshoots
così estesi come quelli che ha affrontato
Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che sono durati sei
settimane, né i costosi ed estesi reshoots subiti da The
Marvels”. “In effetti, un insider sostiene che Brave
New World costerà molto meno di The
Marvels”.
Ecco chi interpreterà
Giancarlo Esposito in Captain America: Brave New
World
È stato inoltre confermato che la
star di Breaking Bad, The Boys e
The
MandalorianGiancarlo Esposito si è
unita al cast di
Captain America: Brave New World. Fa parte dei
reshoots e, secondo THR, “è ufficialmente sulla lista delle
chiamate in un ruolo non rivelato, ma le fonti dicono che si tratta
di un cattivo”.
Quindi, sì, interpreterà un altro
cattivo! Non si sa ancora chi potrebbe essere, anche se in rete si
fanno molte speculazioni sul fatto che Esposito potrebbe
interpretare Jacob “Jake” Fury, il fratello minore di Nick
Fury. L’attore ha già confermato che farà un cameo in un film
del MCU prima di assumere un ruolo più ampio in una serie
televisiva.
Quello che sappiamo sul
film Captain America: Brave New World
Captain America: Brave New World riprenderà da
dove si è conclusa la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie)
dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il
regista Julius Onah (Luce, The
Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un
“thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno
del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la
sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile
Hulk del 2008.
Secondo quanto riferito, la star
di Alita: Angelo della BattagliaRosa
Salazar interpreta la
cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà
degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà
il Marvel Cinematic
Universe su una dimensione più terrestre e realista, come
già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad
ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti
della Fase
5.
Anthony
Mackie ha recentemente dichiarato che questo film
è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il
nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“,
ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale
comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui
ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.
“Questo film è un chiaro reset.
Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo
universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film,
si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che
la Marvel vuoole
essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America:
The Winter Soldier“.
Gaby Hoffmann e
Benedict Cumberbatch parlano delle intense scene di
litigio in Eric di Netflix.
In un’intervista esclusiva rilasciata a ComingSoon, è stato chiesto
a
Benedict Cumberbatche
Gaby Hoffmann come hanno affrontato le scene di
litigio che mostrano il matrimonio dei loro personaggi andare in
pezzi in Eric del 2024.
“È stato incredibilmente facile
iniziare a litigare con Benedict fin da subito [ride]“, ha
detto Hoffman. “No, in realtà molto di questo è presente nella
brillante scrittura di Abi Morgan e poi avere Lucy Forbes, la
regista più capace di tutte, per aiutarci a guidarci attraverso di
essa. Ma ne abbiamo parlato un po’ prima dell’inizio. Abbiamo
trovato molte cose in piedi, ovviamente, ma non è stato troppo
difficile. I dettagli di dove si trovavano e perché erano lì
avevano molto senso per noi. Penso che abbiamo capito
implicitamente chi erano l’uno per l’altro in questo momento.
Quindi si trattava solo di navigare nei dettagli delle minuzie, ma
era un mondo che ci è sembrato subito disponibile“.
Cumberbatch ha aggiunto:
“Immagino che ci sia una sorta di gradazione dello stato e
della salute mentale e la crisi che si sta sviluppando al di fuori
del matrimonio che sta contribuendo a farlo implodere. È stato
molto importante riuscire a gestire questo aspetto e non essere
sempre troppo urlati, né tantomeno essere troppo invadenti, dove
gli elementi di pericolo reale, la fisicità e la messa in scena
sono stati difficili. È stato nelle prime settimane. Voglio dire,
non è stato difficile nel senso che, come dice Gaby, c’era qualcosa
di molto fluido, ma in un palinsesto televisivo, approdare a una
storia decennale che cade a pezzi nelle prime settimane, è il nome
del gioco. È una di quelle cose che devi fare e basta”.
Quindi sono state fatte delle
domande e ci sono stati un paio di momenti in cui ci si è chiesti:
“Aspettate“. Il programma televisivo. Aspettate,
aspettate“. Dobbiamo solo parlare dei dettagli di questa
cosa, perché non so cosa sto facendo. Dovresti solo scegliere
alcune parti. Ma, come diceva Gaby, Abi e Lucy erano presenti e
disponibili e fornivano lo spazio e la sicurezza, l’incoraggiamento
e l’eliminazione delle idee o l’approfondimento delle stesse per
farle funzionare. Quindi alla fine non è stato difficile. Lavorare
con lei è un sogno assoluto, un sogno, un sogno, un sogno che
diventa realtà. È una giocatrice che si fa valere“.
Di cosa parla Eric?
“Ambientato nella New York degli
anni ’80, il limited drama segue la disperata ricerca di un padre
quando il figlio di nove anni scompare una mattina mentre si reca a
scuola”, si legge nella sinossi. “Vincent, uno dei principali
burattinai di New York e creatore del popolarissimo programma
televisivo per bambini ‘Good Day Sunshine’, lotta per affrontare la
perdita del figlio Edgar, diventando sempre più angosciato e
scostante. Pieno di disgusto per se stesso e di sensi di colpa per
la scomparsa di Edgar, si aggrappa ai disegni del figlio di un
pupazzo mostruoso blu, Eric, convinto che se riuscirà a portare
Eric in TV allora Edgar tornerà a casa. Mentre il comportamento
progressivamente distruttivo di Vincent allontana la sua famiglia,
i suoi colleghi di lavoro e i detective che cercano di aiutarlo, è
Eric, un’illusione di necessità, che diventa il suo unico alleato
nella ricerca di riportare a casa suo figlio”.
Tutti i sei episodi di
Eric sono ora disponibili in streaming su Netflix.
L’imminente Alien:
Romulus vuole essere un mix di due di quelli che i fan
considerano i migliori film di Alien del franchise. Parlando con
Empire Magazine, il regista Fede
Álvarez ha parlato della sua ispirazione per il film e di
come volesse assicurarsi che i fan di Alien di
Ridley Scott del 1979 e di Aliens di
James Cameron del 1986 fossero
soddisfatti.
“Chiedere a un fan di Alien di
scegliere tra i due è una domanda perversa”, ha detto Álvarez.
“Così ho pensato: ‘Come faccio a fare entrambe le cose?’. C’è
un momento in cui i personaggi camminano in aree familiari alla
Nostromo. Poi attraversano quell’edificio e dall’altra parte: boom!
Ci si trova in un corridoio che assomiglia alla Speranza di Hadley
[di Aliens]”.
Alien: Romulus,
tutto quello che sappiamo sul film
Il film Alien:
Romulus è interpretato da Cailee
Spaeny (Priscilla),
David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is
Easy), Archie Renaux (Tenebre e
ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn
(Aftersun) e Aileen Wu. Alien:
Romulus è diretto da Fede Alvarez (La
casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo
stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues
(L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi
creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.
Nel film, stando alla sinossi ad
oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre
rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si
ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante
dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire
che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire
dal 16 agosto.
Il film è prodotto da Ridley Scott (Napoleon),
che ha diretto l’originale Alien
e ha prodotto e diretto i nuovi film della saga, Prometheus
e Alien:
Covenant, Michael Pruss (Lo strangolatore di
Boston) e Walter Hill (Alien); mentre Fede Alvarez,
Elizabeth Cantillon (Charlie’s Angels), Brent O’Connor
(Bullet Train) e Tom Moran (Unstoppable – Fuori
controllo) sono i produttori esecutivi.
Durante una chiacchierata con
Variety sul red carpet dei Gotham Awards dello scorso anno, la
Spaeny aveva rivelato che Romulus si svolge tra gli eventi
dell’Alien
originale di Ridley Scott e il sequel di James Cameron, Aliens – Scontro finale. “Dovrebbe inserirsi tra
il primo e il secondo film“, ha detto Spaeny. “Hanno
portato lo stesso team di ‘Aliens’, il film di James Cameron. Le stesse persone che hanno
costruito quegli xenomorfi sono venute a costruire i nostri. Quindi
vedere il progetto originale con le persone originali che hanno
lavorato a questi film per più di 45 anni e che hanno fatto parte
della loro vita è stato davvero incredibile“. Sappiamo ora che
il nuovo capitolo si svolge prima di entrambi questi film.
A produrre il film c’è naturalmente
anche la Scott Free, la società del regista originale di Alien,
Ridley Scott,
che è produttore esecutivo. Con il titolo Alien:
Romulus, non è dunque ancora stato rivelato molto riguardo
all’ambientazione, alla collocazione temporale o alla trama del
film. Ad aprile, Álvarez aveva rilasciato un’immagine dietro le
quinte di un facehugger che stringe il ciak del film a bordo di una
stazione spaziale. La presenza del facehugger conferma che il film
si svolgerà dopo gli eventi di Prometheus
e Alien:
Covenant, che hanno rappresentato le origini degli
Xenomorfi così come li si conosce.
Michael,
il prossimo biopic su Michael Jackson diretto da
Antoine Fuqua, ha terminato la produzione. Secondo
un post su Instagram della casa di produzione GK Films,
Michael ha ufficialmente terminato le riprese. Il
post recita: “Grazie al miglior cast e alla migliore troupe che
potessimo mai chiedere! Ci vediamo presto, Moonwalkers!”.
“Michael offrirà al pubblico un
ritratto avvincente e onesto dell’uomo brillante ma complicato che
è diventato noto in tutto il mondo come il Re del Pop”, si
legge nella sinossi del film. Questo film epico e cinematografico
esaminerà i trionfi e le tragedie di Michael
Jackson – dal suo lato umano, alle sue lotte pubbliche
e private, alle accuse e al microscopio mediatico 24 ore su 24, 7
giorni su 7, sotto cui Jackson ha vissuto, anche quando era al suo
apice artistico”. Il team di registi all-star catturerà anche
l’innegabile genio creativo di Michael,
ricreando le sue performance più memorabili e iconiche. Come mai
prima d’ora, il pubblico potrà dare uno sguardo dall’interno a uno
degli artisti più influenti e all’avanguardia che il mondo abbia
mai conosciuto”.
Jaafar Jackson,
nipote di Michael Jackson, interpreterà il Re del
Pop nel film di prossima uscita. Il cast comprende anche Colman Domingo nel ruolo di Joe Jackson,
Nia Long nel ruolo di Katherine Jackson, Miles Teller nel ruolo di John Branca,
Laura Harrier nel ruolo di Suzanne de Passe,
Jamal R. Henderson nel ruolo di Jermaine Jackson,
Tre Horton nel ruolo di Marlon Jackson,
Joseph David-Jones nel ruolo di Jackie Jackson,
Kat Graham nel ruolo di Diana Ross, Larenz
Tate nel ruolo di Berry Gordy, Liv Symone
nel ruolo di Gladys Knight, Jessica Sula nel ruolo
di La Toya Jackson, Kevin Shinick nel ruolo di
Dick Clark e Juliano Krue Valdi nel ruolo del
giovane Michael Jackson.
La sceneggiatura di Michael è
stata scritta da John Logan. Graham King, John Branca e
John McClain producono il film. Sebbene la produzione sia
stata ritardata a causa degli scioperi del 2023, le riprese di
Michael sono iniziate ufficialmente nel gennaio 2024. Michael uscirà
nelle sale statunitensi il 18 aprile 2025, distribuito da
Lionsgate.
Il prequel di Mad
Max: Fury Road di George Miller,
Furiosa: A Mad
Max Saga (qui
la recensione), non ha avuto un buon rendimento nelle sale da
quando è uscito venerdì scorso e, a meno che non ci sia un drastico
miglioramento negli incassi, questo potrebbe segnare il destino dei
piani del leggendario regista per un seguito.
Furiosa
ha incassato un deludente 35 milioni di dollari in patria per i
quattro giorni del Memorial Day, e ha raccolto 40 milioni di
dollari all’estero, per un totale globale di 75 milioni di
dollari.
Il film Furiosa
uscirà in Grecia e in Giappone questa settimana,
prima di uscire in Cina il 7 giugno.
Vale la pena notare che Fury
Road non è stato affatto un successo al botteghino, ma
si ritiene che la popolarità del film e l’attenzione degli Academy
Awards abbiano influito sulla decisione della Warner Bros. di dare
il via libera al prequel di Miller – e potrebbero non essere così
veloci nel fare lo stesso se Furiosa non
otterrà un’alta spinta di guzzoleen al botteghino nelle prossime
settimane.
Miller e Nico
Lathouris hanno già scritto insieme la sceneggiatura di
Mad Max: The Wasteland, che segue l’antieroe
titolare nell’anno precedente a Fury
Road. Tuttavia, Miller ha precedentemente riconosciuto
che l’opportunità di andare avanti con il prossimo film dipenderà
probabilmente dal successo di Furiosa. “Aspetterò sicuramente
di vedere come andrà [Furiosa], prima di pensarci”.
Non stiamo ancora suonando la
campana a morto per il franchise, ma gli analisti (via THR)
sembrano ritenere che un’altra avventura di
Mad Max sarà molto improbabile a meno che Furiosa non
riesca a risollevare le sorti del film al botteghino.
Furiosa: A Mad Max
Saga, tutto quello che c’è da sapere sul film con Anya
Taylor-Joy e Chris Hemsworth
In Furiosa: A Mad
Max Saga,Anya
Taylor-Joy assume il ruolo che è stato
di Charlize
Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi
ufficiale recita: mentre
il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo
Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di
Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus.
Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella
presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il
predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere
insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Il nuovo film è molto diverso
da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road
movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece
descritto come un racconto più “epico, che si
svolgesu un piùlungo periodo di
tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in
questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una
disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase
di post-produzione. Furiosa: A Mad
Max Saga è scritto, diretto e prodotto
da George Miller insieme al suo partner
di produzione di lunga data Doug Mitchell.
Oltre Anya
Taylor-Joy , nel film ci sarà anche
Chris Hemsworth nel
ruolo del villain. Il film è nelle sale dal 23 maggio
2024.
Mancano ormai pochi giorni alla
première di due episodi di The
Acolyte: La Seguace e, tra le voci insistenti e i
trailer che forse rivelano un po’ troppo, sembra che Lucasfilm
abbia dato il via libera al cast per discutere di un certo punto
della trama relativo al personaggio di Amandla
Stenberg.
Se preferite sapere il meno
possibile, ecco il vostro avviso di spoiler.
Precedenti rapporti hanno affermato
che la Stenberg interpreterà un doppio ruolo di due gemelli, uno
dei quali compie l’assassinio dei Jedi e incastra l’altro per gli
omicidi.
Durante un’intervista con The
Electric Playground, Amandla Stenberg ha
confermato che interpreterà effettivamente due gemelle di nome Mae
e Osha, rivelando anche alcuni nuovi dettagli su entrambe le
sorelle.
“Nello show interpreto due
gemelle. Si chiamano Osha e Mae e sono più o meno orientate verso
lati diversi della forza. Anche se questo è oggetto di dibattito e
speriamo che ce ne sia uno, una volta che tutti avranno visto lo
show. Mae è in cerca di vendetta, è sul sentiero di guerra.
Qualcosa che è accaduto durante la loro infanzia ha separato queste
due gemelle e ora Mae è in cerca di vendetta. Osha, che è un
meccanico e che faceva parte dell’ordine Jedi, ma se n’è andata
come padawan, è accusata della vendetta che sta avvenendo e deve
difendersi, scoprendo anche che la sua sorella gemella è ancora
viva”.
Abbiamo sentito che anche
Manny Jacinto interpreterà due gemelli, ma non è
ancora stato confermato.
The
Acolyte: La Seguace è scritto e prodotto
esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche
showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee
Jung-jae (Squid
Game),
Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca
Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles
Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny
Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang),
Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della
trilogia sequel di Star
Wars, Joonas Suotama, che interpreta un nuovo
personaggio sotto forma di maestro Jedi
Wookiee.
The
Acolyte: La Seguace è l’annunciata serie tv parte del
franchise di Star Wars creata
da Leslye Headland. La serie tv è ambientato alla
fine dell’era dell’Alta Repubblica prima degli eventi dei
principali film di Star
Wars.
The
Acolyte: La Seguace è ambientato alla fine dell’era dell’Alta
Repubblica in un mondo di “segreti oscuri e poteri emergenti del
lato oscuro”, circa 100 anni prima di
Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999). Un’ex
Padawan si riunisce con il suo Maestro Jedi per indagare su una
serie di crimini, ma le forze che affrontano sono più sinistre di
quanto avessero mai previsto.
Nel cast della serie tv protagonisti sono
Amandla Stenberg come ex padawan, Lee
Jung-jae come Maestro Jedi, Manny Giacinto,
Dafne Keen come una giovane Jedi,
Jodie Turner-Smith, Rebecca Henderson
nei panni di Vernestra Rwoh, un cavaliere Jedi prodigio.
Charlie Barnett come un giovane Jedi,
Dean-Charles Chapman,
Carrie-Anne Moss come una Jedi,
Margherita Levieva, Joonas Suotamo nei panni di
Kelnacca, un maestro Jedi Wookiee.
Quella dannata mostruosità di
Dune:
Parte Due ha molto di cui rispondere! In risposta al
secchiello per popcorn Sandworm, involontariamente (o
almeno così vogliono farci credere) osceno, messo in vendita
all’inizio di quest’anno in concomitanza con l’uscita del sequel
fantascientifico di Denis Villeneuve, Ryan Reynolds ha promesso che un secchiello
per Deadpool &
Wolverine, volutamente osceno, era in arrivo, e
l’attore ha ora svelato la prima immagine.
Questo è… sì. Onestamente, non ci
scomoderemo nemmeno a spiegarlo, perché siamo sicuri che sarà molto
più efficace se guarderete da soli il video di rivelazione.
Davvero, non siamo sicuri del
motivo di tanto clamore. Logan ha la bocca spalancata, come spesso
fa quando si lancia in una battaglia, fa una piccola pausa per
riempirsi la gola di deliziosi popcorn ed è così entusiasta che si
ritrova con un po’ di burro caldo sul viso.
Deadpool &
Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di
Free
Guy e
The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso
progetto. Hugh Jackman
uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere
il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli
ufficiali della storia di Deadpool &
Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da
parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano
svolti in un universo diverso.
Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi
presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e
Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche
altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck.
Una voce recente afferma che anche
Liev Schreiber
sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo,
Morena Baccarin
(Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie
Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e
Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni
dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in
franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew
Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora
segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki,
incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e
Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool &
Wolverineuscirà nei cinema il 26 luglio
2024.
Ogni fandom ha la sua parte di
elementi tossici, ma probabilmente è giusto dire che Star Wars
dell’era Disney ha subito più negatività e contraccolpi da parte di
un certo contingente di fan rispetto a qualsiasi altro franchise
negli ultimi anni.
Ci si aspettava che Daisy Ridley fosse annunciata come
protagonista di Star Wars: Il Risveglio della Forza, ma le
reazioni sono aumentate quando il suo personaggio, Rey, è stato
considerato una “Mary Sue”. La tossicità ha probabilmente
raggiunto un picco quando la Rose Tico di Kelly Marie-Tran
è stata introdotta ne
Gli ultimi Jedi, ma la percezione generale tra alcuni
fan che Star
Wars sia diventato troppo ruffiano nella sua
rappresentazione e inclusività continua.
Con The
Acolyte: La Seguace – una nuova serie Disney+ della showrunner Leslye
Headland con un cast prevalentemente femminile –
all’orizzonte, l’amministratore delegato di Lucasfilm
Kathleen Kennedy ha riconosciuto che salire a
bordo del franchise può essere un’esperienza
“terrificante” per le registe e le attrici.
Cosa ha detto Kathleen Kennedy sui
fan di Star Wars
“Operare all’interno di questi
franchise giganteschi, con i social media e il livello di
aspettative, è terrificante”, ha dichiarato al
New York Times. “Credo che Leslye abbia avuto qualche
difficoltà. Penso che molte delle donne che entrano in Star
Wars abbiano difficoltà a sopportarlo. Essendo la base dei fan
così dominata dagli uomini, a volte vengono attaccate in modi che
possono essere piuttosto personali. Io credo che la narrazione
debba essere rappresentativa di tutte le persone. Per me è una
decisione facile”.
Per quanto riguarda la
Headland, lei comprende la frustrazione dei fan
per la direzione che ha preso il franchise di Star
Wars, ma ritiene che chiunque oltrepassi la linea
dell’odio non sia un vero fan.
“Come fan, so quanto sia stata
frustrante la narrazione di Star Wars in passato. L’ho provato io
stesso“, ha detto. “Sono convinto della mia empatia nei
confronti dei fan di Star Wars. Ma voglio essere chiara. Chiunque
si dedichi al bigottismo, al razzismo o all’odio… non lo considero
un fan”.
Star Wars: The Acolyte è scritto e prodotto
esecutivamente da Leslye Headland (Russian Doll), che sarà anche
showrunner. Insieme alla Stenberg ci sono Lee
Jung-jae (Squid
Game),
Dafne Keen (His Dark Materials), Rebecca
Henderson (Inventing Anna), Dean-Charles
Chapman (1917), Carrie-Anne Moss (The Matrix), Manny
Jacinto (The Good Place), Jodie Turner-Smith (After Yang),
Charlie Barnett (Russian Doll) e l’ex stao della
trilogia sequel di Star Wars, Joonas Suotama, che
interpreta un nuovo personaggio sotto forma di maestro Jedi
Wookiee.
In WandaVision,
Wanda Maximoff è finalmente diventata Scarlet
Witch. Tuttavia, la sua evoluzione si è conclusa con una
nota tragica, quando è stata costretta ad abbandonare l’Esa intorno
a Westview e a dire addio alla Vision e
ai suoi figli, Tommy e Billy.
Quando abbiamo ritrovato
Wanda in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la
Darkhold ha corrotto la Vendicatrice e lei si è scatenata
attraverso le realtà per trovare le varianti dei suoi figli
gemelli.
Quando tutto fu detto e fatto,
Wanda si rese conto dell’errore commesso e sembrò seppellirsi sotto
Wundagore. Tuttavia, ciò avvenne solo dopo aver usato i
suoi poteri per distruggere ogni possibile copia del Darkhold
nel Multiverso.
È opinione diffusa che
Wanda abbia trovato un modo per sopravvivere e da diversi
mesi si parla di un film sulla Scarlet Witch.
Oggi, lo scooper @MyTimeToShineH ha
condiviso un aggiornamento secondo il quale i Marvel Studios stanno cercando un
regista. Questo presumibilmente significa che hanno una
sceneggiatura, e in precedenza è stato riferito che il piano è
quello di portare questo progetto nelle sale prima di Avengers:
Secret Wars.
Per il momento, però, Elizabeth Olsen sembra desiderosa di
prendersi una pausa dal MCU. “In particolare negli ultimi
quattro anni, la mia produzione è stata la Marvel”, ha
dichiarato l’anno scorso. “Non voglio… non è che non voglia
essere associata solo a questo personaggio. Ma sento davvero che ho
bisogno di ricostruire altre parti per avere un
equilibrio”.
“Ho tanta voglia di fare film in
questo momento. E spero che alcuni di essi si realizzino nel modo
in cui sento di poterlo fare. Ma sì, è qualcosa di cui ho bisogno.
Ho bisogno di altri personaggi nella mia vita”, ha aggiunto la
Olsen. “Non c’è longevità in un solo personaggio”.
È probabile che se il film su
Scarlet Witch non servirà a dare l’addio al personaggio a Elizabeth Olsen, lo farà uno dei prossimi film
sui Vendicatori.
Cosa si dice sulla seconda
stagione di Hawkeye?
Abbiamo anche un aggiornamento
sulla
seconda stagione di Hawkeye;
a quanto pare, il piano prevede che la storia si svolga ancora una
volta durante il Natale. La speranza è di affidare a un “grande
nome” il ruolo di Barney, fratello di Clint Barton (meglio
conosciuto nei fumetti come Trickshot).
A febbraio, Jeremy Renner aveva parlato del suo ritorno
nel MCU dicendo: “Sono sempre pronto. Sarò abbastanza forte,
questo è certo. Sarò pronto“.
Giancarlo Esposito (The Boys, The
Mandalorian) ha recentemente confermato di essere entrato a
far parte del Marvel Cinematic Universe
– anche se non nel ruolo del Professor X – e da allora le
speculazioni si sono scatenate.
Ora è stato condiviso online un
primo sguardo alla controfigura dell’attore e abbiamo anche alcuni
dettagli sul suo personaggio di “agente antagonista del
caos”.
Ora abbiamo la conferma che
Giancarlo Esposito farà effettivamente il
suo debutto nel MCU in Captain America: Brave New World, che ha
recentemente iniziato un altro ciclo di riprese. Grazie ad
Atlanta Filming, abbiamo una foto del set che ritrae la
sua controfigura in tenuta tattica.
Non c’è molto da aggiungere, ma AF
ha anche condiviso uno schizzo del personaggio di Giancarlo Esposito con il suo costume
completo, insieme ad alcuni nuovi dettagli molto interessanti.
Sembra che questo personaggio sarà
molto ben equipaggiato per la battaglia, con tre pistole, tre
coltelli e un’ascia. Si dice anche che sfoggerà un mantello nero
con fodera marrone e “assomiglierà a Blade con i capelli
bluastri”.
Sulla base di queste nuove
informazioni, è probabile che Giancarlo Esposito interpreti una sorta
di mercenario non dotato di superpoteri, incaricato di eliminare
Sam Wilson e i suoi alleati. Ci sono diversi personaggi
della Marvel Comics che potrebbero fare al
caso suo, tra cui Paladin, Lance Hunter e Blue Streak (il
che spiegherebbe i capelli). Un’altra teoria popolare sembra essere
quella di una versione malvagia del Dr. Adam Brashear,
alias Blue Marvel.
Ci sono numerose altre possibilità,
ma presto potremo avere un’idea più precisa di chi sia questo
personaggio se verranno diffuse online altre foto rivelatrici del
set.
Un paio di settimane fa sono state
diffuse le prime foto ufficiali del film, che mostrano Anthony Mackie nei panni del rientrante
Sam Wilson, equipaggiato con l’iconico scudo di vibranio
di Steve Rogers, e la nostra nuova Sentinella della
Libertà che incontra Ross, il quale incaricherà Wilson di riformare
i Vendicatori.
Nel filmato proiettato al CinemaCon
il mese scorso, Ross accoglie Wilson alla Casa Bianca per lodarlo
per il suo passato eroismo, ma il caos si scatena quando la musica
attiva alcuni assassini agenti dormienti, tra cui Isaiah Bradley di
Carl Lumbly, che tentano di eliminare il Presidente.
“Aveva più senso che fosse un
film d’azione di spionaggio con i piedi per terra, piuttosto che
alieni e aerei che attraversano portali e cose del genere“, ha
detto Mackie a EW. “Anche se ho partecipato a così tanti film e
li ho visti tutti, con questo film Sam ha l’opportunità di
affermarsi come vera star dell’azione e come Vendicatore“.
“Questo film è un chiaro
reset”, aggiunge. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa
sarà questo universo. Penso che con questi film, si stia ottenendo
un chiaro, nuovo marchio di ciò verso cui la Marvel è diretta,
proprio come hanno fatto con Captain America: The Winter
Soldier“.
Insieme a Anthony Mackie e
Harrison Ford ci saranno Danny
Ramirez nel ruolo del nuovo Falcon, Shira
Haas nel ruolo della supereroina israeliana Sabra,
Liv Tyler nel ruolo di Betty Ross e Tim
Blake Nelson nel ruolo del Leader.
I dettagli specifici della trama
non sono ancora stati resi noti, ma si dice che la storia vedrà
Samuel Sterns rivelarsi come il “benefattore segreto”
dietro la Serpent Society. Non è chiaro cosa comporterà,
ma si presume che finanzierà il gruppo e forse fornirà loro
tecnologia. Captain America: Brave New World arriverà
nelle sale il 14 febbraio 2025.
Ieri sera si è diffusa la
notizia che Mahershala Ali è in trattativa per
recitare nel prossimo reboot di Jurassic World
della Universal Pictures, lasciando apparentemente in sospeso lo
status del reboot di Blade,
programmato da tempo dai Marvel Studios.
Anche se non abbiamo avuto
aggiornamenti ufficiali sul progetto, si dice che Jurassic
World 4 si stia preparando per le riprese di metà
giugno, che è anche il periodo in cui Blade dovrebbe
iniziare le riprese. Sembra quindi altamente improbabile che Ali si
sia accaparrato questo ruolo di JW se aveva ancora
in programma di interpretare il Daywalker, a meno che il progetto
del MCU non abbia subito un altro ritardo – o sia stato cancellato
del tutto?
Blade
è stato tormentato da problemi di produzione sin da quando è stato
annunciato per la prima volta più di quattro anni fa, passando
attraverso una serie di registi e scrittori. Il progetto sembrava
finalmente tornato in carreggiata dopo che un recente aggiornamento
di Production Weekly aveva affermato che le riprese
sarebbero iniziate in autunno, ma di
recente abbiamo appreso che il film aveva incontrato un altro
ostacolo, con la ricerca di un nuovo sceneggiatore per dare
alla sceneggiatura un’altra importante revisione.
Ora John Campea è intervenuto sulla
situazione durante l’ultimo episodio del suo show su YouTube.
Secondo le sue fonti, “la produzione di Blade è completamente
ripartita” perché i protagonisti coinvolti nel reboot sono
insoddisfatti della sceneggiatura.
Questo suggerisce che i Marvel
Studios hanno ancora intenzione di portare avanti il film, ma un
riavvio completo indica ovviamente che si partirà da zero e si
butteranno via (o almeno si rivedranno in modo significativo) le
idee della storia precedente.
Per quanto riguarda i “personaggi
chiave”, saremmo molto sorpresi se Mahershala Ali non fosse uno di loro. Anche se
siamo stati portati a credere che tutto sia stato risolto, un
recente articolo ha affermato che la star di Luke Cage ha
minacciato di lasciare il film a un certo punto a causa di
frustrazioni con la sceneggiatura.
Secondo alcune prime bozze, la
nuova interpretazione di Ali del Daywalker sarebbe stata
“relegata a terzo o quarto protagonista” del suo stesso
film e, sebbene ciò sia stato smentito da uno sceneggiatore che ha
lavorato a una bozza prima degli scioperi (per saperne di più
clicca qui), alcuni di questi problemi (o altri del tutto nuovi)
potrebbero ancora far riflettere l’attore.
Vale la pena notare che l’ultimo
aggiornamento di Mahershala Ali durante un’intervista con EW è
stato positivo.
“Ci stiamo lavorando. Questo è
il meglio che posso dirvi. Sono davvero incoraggiato dalla
direzione del progetto. Penso che torneremo a lavorarci
relativamente presto“. “Sono sinceramente incoraggiato per
quanto riguarda il punto in cui si trovano le cose e chi è a bordo
e chi sta guidando la strada per quanto riguarda la scrittura della
sceneggiatura, la regia e tutto il resto”, ha aggiunto. “Quindi
questo è il massimo che posso dirvi“.
Anche il regista Yann Demange (che
ha preso il posto di Bassam Tariq) ha parlato positivamente del
reboot e ha già confermato che il film sarà effettivamente vietato
ai minori. “Sono entusiasta di mostrare una sorta di
spietatezza, una ruvidezza che gli permette di camminare sulla
terra in un modo particolare. Lo amo per questo”, ha detto il
regista. “Ha una dignità e un’integrità, ma c’è una ferocia che di
solito tiene sotto la superficie. Voglio liberarla e portarla sullo
schermo“.
Blade,
il film
Blade
uscirà nelle sale il 7 novembre 2025. Del nuovo Bladee
si sa ancora molto poco se non che esplorerà la natura del
personaggio, un vampiro in grado di camminare alla luce del sole
che usa i suoi poteri per dare la caccia ai suoi simili malvagi. Il
personaggio era già stato raccontato al cinema con i film
Blade, Blade II e Blade: Trinity, dove ad
interpretare il personaggio vi era l’attore Wesley Snipes.
La scelta di Mahershala Ali per assumere ora tale ruolo
sembra aver messo d’accordo
tutti, con l’attore indicato perfettamente idoneo sia a livello
estetico che di carisma.
Il Bladedi
Ali, come noto, ha già avuto un suo piccolo ingresso nell’MCU. Sua è infatti
la voce che si può ascoltare nella scena post titoli di coda del
film Eternals, quella in cui
compare anche l’attore Kit Harington e
la celebre Lama d’Ebano, che a sua volta sembra comparirà in
Blade. Come noto, il film sta però affrontando
numerosi problemi produttivi, con Ali che sembra essere stato
scontento delle prime versioni della sceneggiatura. Ci sarebbe
dunque stata una forte fase di riscrittura, che ha però
naturalmente portato il progetto a subire ritardi sia sull’inizio
delle riprese che sull’uscita in sala.
Con Andy Serkis dietro la macchina da presa, le
aspettative per Venom: La furia di
Carnage erano alte. Il film si è rivelato un grande
miglioramento rispetto al suo predecessore, ma la classificazione
PG-13 ha castrato Cletus Kasady e ha frenato il film in
larga misura.
Una scena post-credits che
annunciava l’incontro di Venom con
Spider-Man ha aumentato l’interesse dei fan, solo che lo
stinger di
Spider-Man: No Way Home ha rispedito Eddie Brock da
dove era venuto senza mai incontrare Peter Parker.
Venom: The
Last Dance è il prossimo film e, secondo quanto
riferito, sarà l’ultima apparizione di Tom Hardy nei panni di Eddie. Kelly Marcel,
che ha scritto Venom e Venom: La furia di
Carnage, ora scrive e dirige… se questo sia un bene o un
male resta da vedere.
Tuttavia, presto potremo dare una
prima occhiata al threequel, perché il BBFC (British Board of Film
Classification) ha appena classificato un trailer di 2 minuti e 27
secondi con rating 15 (l’equivalente britannico di un rating
R).
Secondo il fidato runtime e trailer
leaker @Cryptic4KQual, il trailer di Venom: The
Last Dance debutterà online la prossima settimana
e sarà proiettato nei cinema davanti a Bad Boys:
Ride or Die. Abbiamo sentito chiacchiere simili e ci
aspettiamo che sia presto online.
“Queste cose [di solito] si
fanno in tre”, ha detto Hardy in precedenza. “Penso che sia davvero
importante, se vai a vedere qualcosa, pensare che uno, due e tre
siano la stessa cosa… la stessa storia, lo stesso film. In questo
modo non ci si sorprende a dover fare un terzo film dal
nulla”.
“Ci deve essere una certa
continuità con il terzo, il quarto e il quinto, e se qualcuno dice
‘no’, va bene. Lasciate perdere e passate a qualcos’altro“, ha
concluso. Sembra che Tom Hardy abbia deciso di fare proprio questo,
anche se ci sono ancora voci che parlano di un salto di Venom nel
MCU…
Tutto quello che sappiamo su
Venom: The Last Dance
Venom: The Last Dancesegue i successi
al botteghino consecutivi di Venom: La furia di
Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a
livello globale) e Venom
del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly
Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e
scriverà il trequel.
Tom Hardy ha
menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare
molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna
di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il
timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati
del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti
appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei
panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante
e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è
stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in
ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock
nei titoli di coda di
Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro
quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che
include
Morbius, Kraven Il
Cacciatore e Madame
Web, tra gli altri – potrebbe comparire in
Venom: The Last
Dance.
Sony Pictures ha
fatto una dichiarazione coraggiosa confermando che utilizzerà
l’intelligenza artificiale per produrre i futuri film e spettacoli
televisivi.
L’amministratore delegato
Tony Vinciquerra ha recentemente partecipato a una
conferenza di investitori in Giappone e ha dichiarato ai presenti
che lo studio è “molto concentrato sull’intelligenza
artificiale” per ridurre i costi.
“Cercheremo di utilizzare l’IA per
produrre film per il cinema e la televisione in modo più
efficiente, utilizzando soprattutto l’IA”, ha detto
Vinciquerra.
In seguito ha aggiunto: “Gli
accordi che sono emersi dagli scioperi dell’anno scorso e quelli
che emergeranno dalle trattative IATSE e Teamster definiranno più o
meno quello che faremo con l’AI”.
Si riferisce alle trattative in
corso tra i principali sindacati delle troupe di Hollywood e gli
studios più importanti; il timore è che strumenti di IA come “Sora”
di OpenAI possano compromettere il lavoro dei membri delle troupe e
dei talenti. Ora, lo IATSE spera di ottenere le stesse garanzie di
attori e scrittori dopo gli scioperi di SAG-AFTRA e WGA.
Che piaccia o no, gli studios si
stanno affidando sempre di più all’IA; solo l’anno scorso il
fondatore della DreamWorks Jeffrey Katzenberg ha
suggerito che questa tecnologia potrebbe ridurre i costi di
realizzazione di un film d’animazione fino al 90%, con soli 50
artisti necessari per crearli al posto di 500.
Per quanto riguarda i motivi che
hanno spinto la Sony a seguire questa strada, The Hollywood
Reporter ritiene che possano essere riconducibili a una serie di
delusioni commerciali, tra cui
Morbius, Madame
Web e, se dovessimo azzardare un’ipotesi, Ghostbusters: Minaccia Glaciale.
Gli appassionati di cinema sono
stati rapidi nel respingere l’uso dell’IA nei film. Late
Night with the Devil, un film horror altrimenti grandioso,
ha finito per essere oscurato dalla decisione di utilizzare
immagini generate dall’IA in vari punti. Se gli spettatori abituali
se ne rendano conto o se ne preoccupino è un’altra questione.
Ironia della sorte, mentre parlava
dei difetti di Madame
Web, la star
Dakota Johnson ha espresso preoccupazione per
l’IA.
“Non si può fare arte basandosi
su numeri e algoritmi”, ha detto. “La mia sensazione è che
da tempo il pubblico sia estremamente intelligente, mentre i
dirigenti hanno iniziato a credere che non lo sia. Il pubblico sarà
sempre in grado di riconoscere le stronzate. Anche se si cominciano
a fare film con l’intelligenza artificiale, gli esseri umani non
vorranno vederli”.
“Ma per me è stata sicuramente
un’esperienza fare [Madame Web]. Non avevo mai fatto nulla di
simile prima. Probabilmente non farò mai più nulla di simile perché
non ho senso in quel mondo. E ora lo so“, ha aggiunto
Dakota Johnson. “Ma a volte, in questa industria,
firmi per qualcosa che è una cosa e poi, mentre la stai
realizzando, diventa una cosa completamente diversa e ti chiedi:
‘Aspetta, cosa?’”.
La nebbia si avvicina ancora una
volta: Konami ha presentato il primo trailer
dell’adattamento live-action del videogioco Return
to Silent Hill del regista Christophe Gans. Dopo
un’anteprima al Festival di Cannes all’inizio di
questo mese, questo breve teaser offre uno sguardo adeguato a
Jeremy Irvine nel ruolo dell’iconico protagonista
di Silent Hill 2, James
Sunderland, mentre esplora la città del titolo e incontra
i macabri abitanti del luogo. Sebbene duri meno di un minuto,
mostra anche alcuni dei personaggi più memorabili e inquietanti del
gioco, come Maria (Hannah Emily Anderson)
e l’incubo di
Pyramid Head.
Return
to Silent Hill è un adattamento degli eventi di
Silent Hill 2, spesso acclamato come uno dei più grandi
giochi horror di tutti i tempi e a sua volta fortemente influenzato
da Crime and Punishment e dalle opere di David
Lynch, tra gli altri. Il gioco segue il tormentato
James Sunderland che, dopo aver perso la moglie Mary a
causa di una malattia tre anni prima, riceve una misteriosa lettera
che afferma di provenire da lei e che lo invita a recarsi a
Silent Hill. Trova una città deformata da una
forza sconosciuta, piena di orrori indicibili che minacciano di
distruggerlo e di figure sia familiari che sconosciute che lo
conducono sempre più a fondo nel cuore di questo luogo infestato.
Inizia lentamente a dubitare della propria realtà, ma continua ad
andare avanti nella speranza di trovare Mary e porre fine al suo
incubo.
A dimostrazione della fedeltà con
cui Gans sta realizzando l’adattamento, il teaser si apre con un
remake shot for shot di una memorabile scena del gioco in cui James
si guarda allo specchio. Il filmato ripercorre i suoi passi
attraverso le strade nebbiose di Silent Hill, mentre incontra
Maria, una figura particolare che assomiglia in modo inquietante
alla sua defunta moglie, e altre persone che rimangono in città
nonostante i mostri che le circondano. La tensione aumenta man mano
che James si addentra, la città diventa sempre più buia e mostri
come le infermiere con la testa a bolla escono dall’ombra per
attaccarlo. Non passa molto tempo prima che incontri Pyramid Head
che trascina la sua mannaia gigante mentre cerca disperatamente di
mettere le mani su James.
Take a look at the gripping new trailer of
#RETURNTOSILENTHILL directed and produced by Christophe Gans
with music composer @AkiraYamaoka.
Silent Hill
Returns è il terzo film del franchise di Silent
Hill per il grande schermo e il primo film di Gans dopo
La bella e la bestia di
Vincent Cassel e Léa
Seydoux del 2014. Inoltre, Gans torna nella città
avvolta dalla nebbia per la prima volta da quando ha contribuito a
dare il via al franchise cinematografico nel 2006 con l’adattamento
hollywoodiano di Silent Hill scritto da Roger
Avery. Sebbene quel film non abbia avuto un’accoglienza
molto calorosa da parte della critica e del pubblico, il regista e
il suo team, tra cui i co-sceneggiatori Sandra Vo-Anh e
William Josef Schneider, questa volta stanno collaborando
strettamente con Konami per garantire che la leggendaria Silent
Hill 2 sia resa giustizia.
Il produttore Victor Hadida, che ha
lavorato in precedenza a The
Crow, ha sottolineato che Konami è stata strettamente
coinvolta nel team di Return to Silent Hill durante tutto il suo
sviluppo. Il film arriva in un momento importante, poiché il remake
del gioco classico uscirà l’8 ottobre di quest’anno. Hadida ritiene
che sia fondamentale per il futuro del franchise che i due progetti
vengano portati avanti insieme, nella speranza di reintrodurre il
pubblico a ciò che lo storico franchise di videogiochi è in grado
di fare nel campo dell’horror psicologico.
“Christophe e io abbiamo
lavorato a stretto contatto con i nostri partner di Konami, mentre
aggiornavano il videogioco, per creare anche una versione di Silent
Hill per il pubblico teatrale di oggi“, ha spiegato il
produttore Victor Hadida. “Troverete ancora i mostri iconici,
ma ci saranno anche nuovi design. Siamo certi che questo nuovo film
e il gioco aggiornato di Konami insieme daranno impulso al
franchise per gli anni a venire“.
Considerato ancora oggi uno dei
grandi classici degli anni Ottanta, Top Gun ha
rappresentato una vera e propria svolta per il cinema statunitense,
coniugando sentimento e patriottismo. Diretto da Tony Scott, fratello
di
Ridley, il film prese infatti spunto dalla cultura politica di
quegli anni, dove si cercava di riaffermare la grandezza degli
Stati Uniti. Divenuto così storicamente significativo, questo fa
ormai parte dell’immaginario comune, tanto per i suoi memorabili
personaggi quanto per la bellezza di certe scene e sequenze.
Tra le altri fonti di spunto di
questo, vi è l’articolo intitolato proprio Top
Gun, pubblicato nel 1983 dalla rivista
California. All’interno di questo si descriveva il
complesso addestramento dei piloti da caccia, e grazie al suo
appassionante resoconto questo attirò l’attenzione anche di
numerosi produttori di Hollywood. Ad aggiudicarsi i diritti fu però
Jerry Bruckheimer, noto per aver dato vita a
numerosi blockbuster come
Transformers e Pirati dei
Caraibi.
Al momento della sua uscita il film
divenne in breve un grandissimo successo. A fronte di un budget di
circa 15 milioni, questo arrivò ad incassarne oltre 353 in tutto il
mondo. Top Gun, tra le altre cose, contribuì a
lanciare la moda dei giubbotti bomber e degli occhiali Ray-Ban. La
celebre canzone Take My Breath Away finì poi per vincere
l’Oscar, affermandosi come uno dei brani più popolari di sempre.
Proseguendo qui nella lettura sarà possibile approfondire ulteriori
curiosità legate al film.
Protagonista del film è Pete
“Maverick” Mitchell, giovane aviatore della marina
militare americana. Insieme all’amico Nick, detto
“Goose” sono diventati i membri di punta del loro equipaggio in
seguito alla spettacolare azione condotta nel salvataggio di
un’altra squadra. Tale dimostrazione di valore consente loro di
entrare a far parte della prestigiosa scuola Top Gun, specializzata
nell’insegnamento del combattimento aereo. Qui Maverick e Goose
vengono addestrati dal comandante Mike “Viper”
Metcalf, il quale esige il massimo e sottopone i suoi
allievi ad un allenamento durissimo.
Top Gun: il cast del
film
Ad interpretare Pete
“Maverick” Mitchell vi è Tom Cruise, il
quale per risultare realistico nei panni del personaggio venne
seguito da alcuni veri addestratori, che gli suggerirono un
allenamento e un modo di comportarsi in linea con quanto richiesto
ai veri piloti. Cruise decise inoltre di rimanere costantemente nel
personaggio, evitando dunque di socializzare troppo con gli altri
membri del cast. La tensione che si avverte tra lui e l’attore
Val Kilmer,
interprete di Tom “Iceman” Kazinsky è stata infatti il risultato di
un reale evitarsi dei due interpreti.
L’attrice Kelly McGillis, divenuta estremamente popolare
grazie a questo film, interpreta invece la bella Charlotte
Blackwood, la donna di cui Maverick si innamora. Per lei il film si
rivelò un esperienza particolarmente complessa, avendo dichiarato
di non aver avuto un buon rapporto con Cruise durante le riprese.
Ad interpretare l’amico fraterno di Maverick, Goose, vi è invece
l’attore Anthony Edwards. Questi si affermò per la
sua grande padronanza delle situazioni previste dal copione, e fu
l’unico membro del cast a non vomitare in seguito alle riprese
aeree.
A distanza di oltre trent’anni, un
sequel diretto del film è arrivato al cinema. Si tratta di
Top Gun:
Maverick, dove sia Tom Cruise che
Val Kilmer
riprendono i rispettivi iconici ruoli. Ad affiancarli vi sono poi
celebri attori come Miles Teller, Jennifer Connelly,Glen Powell e Jon Hamm. Il
film si concentra nuovamente sul personaggio di Pete Mitchell, il
quale è ora diventato il nuovo istruttore di volo della scuola Top
Gun. Egli è qui impegnato però anche a fare da mentore al giovane
Bradley Bradshaw, figlio del suo scomparso compagno di volo
Goose.
Il trailer di Top
Gun e dove vedere il film in streaming e in TV
Top Gun è presente
su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Il film è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Infinity+, Apple TV,
Netflix e Paramount+. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale, e si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.
Top Gun sarà inoltre trasmesso in televisione il
giorno venerdì 31 maggio alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
Il
cinema d’azione degli anni Ottanta ci ha regalato alcuni tra i
più iconici eroi del cinema, personaggi tutto muscoli capaci di
uscire indenni da ogni situazione, salvando sempre chi ne ha
bisogno. La saga Rambo con Sylvester Stallone, quella di Die Hard con Bruce Willis, o quella di Arma letale con Mel Gibson sono solo alcuni esempi a riguardo.
Sono film che ancora vengono citati e omaggiati e proprio a loro si
ispira il lungometraggio del 2021 dal titolo Last Man
Down.
Film di produzione inglese e
svedese, questo è diretto da Fansu
Njie, regista poco noto ma distintosi grazie ad alcuni
cortometraggi e che proprio grazie a Last Man Down
ha conosciuto una maggiore notorietà. Njie, anche autore della
sceneggiatura insieme a Daniel Stisen e
Andreas Vasshaug dà però qui vita non ad un
semplice action movie ricco di combattimenti ed esplosioni,
bensì ad un’opera che si colloca anche nel filone dei
film post apocalittici e distopici.
Si tratta dunque di un film che non
manca di entusiasmare i fan del genere, che possono qui ritrovare
anche graditi elementi di originalità. In questo articolo,
approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a
Last Man Down. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e al suo
annunciato sequel. Infine, si elencheranno anche
le principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Il film è ambientato in una realtà
distopica in cui una terribile pandemia ha sterminato milioni di
esseri umani. Protagonista di questo racconto è John
Wood, ex soldato delle forze speciali che dopo la morte
dell’amata moglie per mano di spietati mercenari, si è ritirato
nelle foreste selvagge del Nord. Scegliendo di vivere in
solitudine, John vuole tenersi lontano dalla violenza e dall’odio
che dominano il mondo.
Un giorno, però, bussa alla sua
porta Maria Johnson, una giovane donna ferita in
cerca di aiuto. Racconta di essere vittima di un esperimento
condotto dal folle Comandante Stone che l’ha usata
come cavia convinto che il suo sangue possa sconfiggere la
pandemia. John, sconvolto nello scoprire che si tratta dello stesso
spietato comandante che ha ucciso sua moglie sotto i suoi occhi,
decide di nascondere Maria e di riarmarsi per combatterlo.
Il cast del film
Ad interpretare John Wood vi è l’ex
bodybuilder Daniel Stisen, apparso con dei cameo
anche nei film Justice
Leage e Jurassic World: Il dominio. Prossimamente, invece, lo
si vedrà nel ruolo di Ursus nella serie Those
About to Die, con Anthony Hopkins. Accanto a lui, in
Last Man Down, vi è poi l’attrice Olga
Kent nel ruolo di Maria Johnson. Kent è apparsa in alcune
fiction italiane come Don Matteo, Che Dio ci aiuti e
Rocco Schiavone, ma anche nel recente film The Palace.
L’attore Daniel
Nehme dà il volto al personaggio del Comandante Stone,
mentre Stanislav Yanevski è Dottor Feltspat. I fan
della saga
di Harry Potter riconosceranno in
quest’ultimo l’interprete di Viktor Krum, personaggio
de Harry
Potter e il Calice di Fuoco. Recitano poi nel film gli
attori Madeleine Vall nel ruolo Granito,
Natassia Malthe in quello di Zahara,
Stephanie Siadatan nel ruolo di Emilia e
Michael Billington in quello di Mason.
Non ci è voluto molto Last
Man Down per diventare un piccolo cult tra gli
appassionati di questo genere di film. Dato il buon successo
riscontrato, è stata confermata la realizzazione di un sequel ad
oggi intitolato semplicemente Last Man Down 2.
Daniel Stisen è confermato come protagonista e
riprenderà dunque i panni di John Wood, ma la trama di questo
sequel rimane per ora un mistero, come anche gli altri attori che
saranno presenti accanto a Stisen. Il film, attualmente in
pre-produzione, potrà vantare ancora una volta la regia di Fansu
Njie.
Il trailer di Last Man
Down e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Last
Man Down grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV,
Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 31
maggio alle ore 21:20 sul canale
Rai 4.
Ideata nella seconda metà del XIX
secolo, la tavola Ouija è divenuta particolarmente popolare tra il
XX e il XXI secolo, riscontrando in particolare l’interesse non
solo di quanti realmente convinti della possibilità che questa
offrirebbe, ovvero comunicare con gli spiriti, ma anche da curiosi
in cerca di qualche esperienza da brivido. Cavalcando dunque l’onda
della fama di tale strumento, nel 2014 la Universal
Pictures e la Blumhouse Productions
di Jason Blum,
hanno portato al cinema un film horror soprannaturale intitolato
proprio Ouija
(qui la recensione), diretto
dall’esordiente Stiles White.
Descritto come uno Jumanji
che incontra demoni e spiriti maligni, il film non ha avuto una
gestazione semplice. È noto infatti che a seguito di una deludente
proiezione di prova, buona parte del film è stata sottoposta a
nuove riprese, che hanno ampiamente modificato il film, cancellando
alcuni personaggi e introducendone altri, cambiando ovviamente
anche parte della struttura narrativa. Il cuore del film rimane ad
ogni modo la tavola Ouija, strumento attraverso il quale si
innescheranno gli orrori che i protagonisti dovranno vivere sulla
propria pelle.
Per ogni appassionato di horror
soprannaturali, è infatti questo un film da non perdere, divenuto
negli anni un vero e proprio cult del suo genere. In questo
articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità
relative a Ouija.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alla spiegazione del
finale. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagoniste del film sono
Laine e Debbie, le quali sin da
bambine si divertono a giocare facendo finta di dialogare con i
morti tramite una tavola Ouija. Ormai diciottenni, le due sono
ancora legate da una sincera amicizia, la quale però si interrompe
bruscamente dopo che Laine viene ritrovata impiccata. Poco prima di
morire, la ragazza aveva però confidato all’amica di aver usato da
sola la tavola Ouija, imbattendosi in visioni spaventose. Decisa a
capire cosa sia successo, Laine decide di mettersi in contatto con
Debbie usando il diabolico oggetto.
Protagonista del film, nel ruolo di
Laine, è l’attrice Olivia Cooke,
nota per la serie House of the Dragon, dove
interpreta Alicent Hightower. Accanto a lei, nel ruolo di Debbie,
vi è l’attrice Shelley Henning, mentre
Daren Kagasoff, Ana Coto,
Douglas Smith e Bianca Santos
interpretano rispettivamente Trevor, Sarah, Pete e Isabelle.
Stando a quanto riferito da
alcuni media, alcuni membri del cast sembra abbiano vissuto eventi
soprannaturali in seguito alla fine della produzione del film
Ouija,
influenzati dalla realizzazione di questo.
Ouija: la vera
storia della tavoletta protagonista del film
La tavola Ouija ha origini più
antiche di quanto si possa pensare. Stando ad alcune fonti, questa
era già presente in età antica e si ritiene che lo stesso
Pitagora la usasse per comunicare con il mondo
invisibile. Non ci sono però prove ufficiali circa il suo percorso
nella storia, almeno fino a quando nel 1890 viene brevettata
ufficialmente dagli uomini d’affari Elijah Jefferson
Bond e Charles Kennard. Solo nel 1901,
però, questa venne riproposta con il nome con cui è oggi
conosciuta, Ouija. Tale nome deriva dall’unione
del francese Oui con il tedesco Ja, entrambi con
il significato di “Sì”.
Come noto, la tavoletta riporta
incise tutte le lettere dell’alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, un
“sì” e un “no”, e talvolta altre esclamazioni. L’utilizzo di queste
è abbinato ad un indicatore mobile, la Planchette. Lo scopo di tale
strumento sarebbe dunque quello di interagire con gli spiriti, ai
quali vengono poste alcune domande. Il movimento della Planchette
(sulla quale i partecipanti poggiano l’indice della mano destra)
sulle lettere andrà poi a fornire la risposta data da tali entità.
Secondo alcune spiegazioni scientifiche, tale movimento sarebbe
causato da un effetto ideomotorio, ovvero un movimento umano
inconscio suggerito dalla psiche.
La spiegazione del finale e il
sequel del film
Nel corso del film, il susseguirsi
della morte dei suoi amici porta Laine nella soffitta di Debbie,
dove trova delle foto che raffigurano una madre con le due figlie.
Trova, inoltre, un quotidiano che racconta la scomparsa di una
ragazzina di nome Doris. Questa veniva usata dalla madre come
tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti e alla fine
sviluppò comportamenti strani, come fosse posseduta, motivo per cui
la madre l’ha uccisa per poi cucirle la bocca con uno spago.
L’unico modo per spezzare la maledizione è tagliare i fili che
legano la bocca di Doris.
Si scopre però a quel punto che è
Doris lo spirito cattivo e la madre cercava solo di fermala. Laine
capisce allora che per liberarsi dello spirito bisogna bruciare il
corpo della ragazzina e la tavoletta. Dopo uno scontro con
quest’ultima ci riesce, aiutata dallo spirito di Debbie. Tuttavia,
più tardi, Laine scopre che la planchette è misteriosamente apparsa
a casa sua, lasciando intendere che un nuovo spirito potrebbe
essersi messo sulle loro tracce o che forse la stessa Doris non è
stata realmente eliminata.
Nell’ottobre del 2016 è stato
distribuito Ouija: Le origini del
male, rivelandosi dunque essere non un sequel bensì un
prequel. A dirigere il film vi è stavolta Mike
Flanagan, oggi noto per aver diretto anche Doctor Sleep e la serie The Haunting of Hill
House, il quale aveva già contribuito ad alcune idee per
il primo film. Ambientato nel 1967, questo prequel vede una madre
vedova e le sue due figlie introdurre un nuovo trucco alle loro
consuete frodi spiritiche per ravvivare l’attività di famiglia,
finendo però per attirare un autentico spirito maligno nella
propria casa.
Il trailer di Ouija e dove vedere il film
in streaming e in TV
In attesa di vedere questo prequel,
è possibile fruire di Ouija grazie alla
sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming
presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi
di Rakuten TV, Google Play, Apple TV e
Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 31 marzo alle ore 21:15
sul canale Italia 2.
Charlie Hunnam è stato scelto per il ruolo
principale dell’adattamento in serie di Criminal,
il fumetto vincitore dell’Eisner Award di Ed
Brubaker e Sean Phillips, in produzione
presso Prime Video, ha appreso Variety. Charlie Hunnamsi unisce
a
Adria Arjona, Richard Jenkins e Kadeem
Hardison.
Hunnam interpreterà Leo. Il personaggio è descritto come “Un
brillante maestro ladro che vede ogni aspetto delle circostanze ed
è specializzato in piani senza armi e senza violenza. Come un
giocatore di scacchi, Leo pensa tre mosse avanti rispetto agli
altri. Altri criminali pensano che sia un codardo, soprattutto se
paragonato a suo padre Tommy, che è andato in prigione per aver
ucciso l’uomo più temuto della città, Teeg Lawless.”
Questa non è la prima volta che
Charlie Hunnam interpreta un criminale in
una serie TV o in un film. È noto soprattutto per aver recitato nel
popolare dramma della FX Sons of Anarchy, in cui ha interpretato
Jackson “Jax” Teller per sette stagioni. Recentemente ha recitato
nell’adattamento della serie Apple del libro Shantaram, nel ruolo di un uomo australiano
condannato per rapina a mano armata che scappa dal carcere e fugge
in India. Hunnam ha anche interpretato Raymond, il braccio destro
del boss dell’erba Mickey Pearson, nel film di Guy
RitchieThe Gentlemen.
“Criminal è un’amata graphic
novel creata dal team più iconico della storia dei fumetti. So che
i nostri clienti Prime Video a livello mondiale apprezzeranno
immediatamente questa storia e non vedo l’ora di lavorare con Ed,
Jordan e il team per portarla a sullo schermo”, ha detto
Nick Pepper, capo degli Amazon MGM Studios, quando
lo spettacolo è stato annunciato per la prima volta.
Brubaker ha aggiunto: “Sean e io
abbiamo costruito questo mondo nei nostri libri per oltre un
decennio, e ora essere in grado di portarlo in vita per Amazon è
semplicemente incredibile. E avere Amazon che sostiene il progetto
come ha fatto, e mostra così tanta fiducia nella visione mia e di
Jordan per lo show è ancora più incredibile.”
Variety ha appreso da alcune
fonti che l’adattamento di una serie televisiva di
300 è in fase di sviluppo presso la Warner
Bros. Television. I dettagli esatti della trama sono
ancora in fase di definizione, ma le fonti affermano che la serie
sarebbe un prequel del
film del 2006. Al momento il progetto non è legato a nessuno
scrittore o piattaforma. Gli accordi sono ancora in fase di
negoziazione, ma Zack Snyder (recentemente
distintosi per la regia di Rebel Moon – Parte 1: Figlia del Fuoco
e Rebel Moon – Parte 2: LaSfregiatrice), regista
e co-sceneggiatore di 300, è in trattative per
dirigere e produrre la serie.
Anche Deborah
Snyder, produttrice esecutiva di 300,
tornerà come produttrice esecutiva sotto l’egida della Stone
Quarry, la casa di produzione di Zack, e anche Wesley
Coller della Stone Quarry sarà a bordo. Anche
Gianni Nunnari, Mark Canton e
Bernie Goldmann, tutti produttori del film e che
sono ora in trattative per tornare nei rispettivi ruoli. Al
momento, non ci sono attori legati al progetto essendo questo
ancora in una fase embrionale.
Gerard Butler e Rodrigo Santoro in una scena di 300.
Di cosa parla 300?
300 è tratto
dall’omonima graphic novel di Frank Miller e
Lynn Varley, a sua volta liberamente basata su
eventi storici reali e ispirata al film del 1962 “I 300
spartani”. Nel film, Leonida, re di Sparta,
guida una piccola forza di soldati d’élite contro l’esercito molto
più grande di Serse I di Persia. Gerard Butler interpreta Leonida e Rodrigo Santoro Serse. Il cast comprendeva
anche Lena Headey, David Wenham,
Dominic West, Vincent Regan,
Tom Wisdom e Michael Fassbender.
Il film si è rivelato un enorme
successo alla sua uscita, generando oltre 450 milioni di dollari al
box office mondiale a fronte di un budget dichiarato di 65 milioni
di dollari. Il film successivo,
300 – L’alba di un impero, è uscito nel 2014. Il film
era basato sulla graphic novel di Miller “Xerxes”, con
Snyder nuovamente co-autore della sceneggiatura ma non della regia.
Molti membri del cast originale sono tornati, tra cui Headey e
Santoro, mentre Sullivan Stapleton ha interpretato il ruolo
principale di Temistocle.
Il film è stato accolto meno bene
dell’originale, ma ha comunque incassato 337 milioni di dollari in
tutto il mondo con un budget di 110 milioni. Se la serie
300 dovesse andare avanti, sarebbe l’ultima di una
lunga serie di film adattati per la televisione, dato che la spinta
per una proprietà intellettuale riconoscibile nel mondo dello
streaming rimane forte. Amazon, ad esempio, all’inizio di
quest’anno ha pubblicato la serie TV “Mr. and Mrs. Smith” con
Donald Glover e Maya Erskine,
mentre altri esempi recenti includono serie basate su film come
“Attrazione
fatale“, e “Inseparabili
– Dead Ringers”.
«Partendo dai concetti di
“identità” e “ruolo”
Richard Linklater ne scardina l’essenza ricorrendo a una
commedia sfrenata che guarda dalle parti della screwball
dell’età dell’oro e si divincola dall’appartenenza a un unico
genere e alla sua prassi. Arrivando a una sintesi semplice
ed efficace: il desiderio è ciò che libera davvero l’essere
umano dalle pastoie della società», questa la motivazione
con cui il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici –
SNCCI ha designato Hit Man come Film della
Critica (qui
il trailer).
Dopo l’entusiasta accoglienza alla
Mostra del Cinema di Venezia, dove è stato
presentato Fuori Concorso, il nuovo lungometraggio del
regista cult candidato al Premio Oscar® e
vincitore del Golden Globe Richard
Linklater (Prima dell’alba, Before
Sunset – Prima del tramonto e Before
Midnight;School of Rock e Boyhood), è uno
dei film più attesi dell’anno e arriverà solo al
cinema in Italia dal 27 giugno.
Scritto a quattro mani da Linklater
e Glen Powell, qui anche co-produttori, il film è
ispirato all’incredibile storia vera di Gary Johnson interpretato
proprio da Powell.
Nel film, Gary Johnson
(Glen
Powell) è un professore di psicologia un po’ impacciato, che
vive con i suoi gatti e collabora sotto copertura per il
dipartimento di polizia di New Orleans. Quando gli viene chiesto di
fingersi un killer per sventare possibili omicidi e incastrare i
mandanti, si rivela incredibilmente abile, grazie anche ai
camaleontici travestimenti di cui è capace. La sua doppia e solida
identità viene messa in crisi dall’affascinante Madison, che gli
commissiona l’uccisione del marito. Tra i due nasce una relazione
che ribalterà ruoli e certezze in un travolgente e intenso mix di
situazioni comiche, bollenti e pericolose…
Il ruolo di Madison è stato affidato
all’attrice Adria Arjona, nota per le sue
interpretazioni in True Detective e Pacific Rim:
La rivolta.
L’attrice Nazanin
Boniadi ha confermato che non tornerà nel ruolo della
guaritrice umana Bronwyn nella seconda stagione della serie
Prime VideoIl Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere.
Deadline ha inoltre confermato che il ruolo di Boniadi non
verrà sottoposto a recasting. Nella serie, Bronwyn è la madre di
Theo (Tyroe Muhafidin) e l’amante del guerriero
elfo Arondir (Ismael Cruz Cordova). Sia Muhafidin
che Cordova torneranno per la seconda stagione.
Di recente, Boniadi ha scritto su
Instagram di aver messo in pausa la recitazione “per
concentrarsi esclusivamente sulla rivolta #WomanLifeFreedom in Iran
e per sostenere le persone nel mio Paese che hanno rischiato tutto
per la libertà”. Il personaggio interpretato dall’attrice non
era comparso nel
trailer, spingendo i fan a domandarsi cosa ne fosse stato di
Bronwyn. Ora che la spiegazione a tale assenza è stata fornita, non
resta che scoprire in che modo la sua mancanza verrà
giustificata.
La prima stagione de
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere ha ottenuto un successo senza
precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto
il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming.
L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori
nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande
debutto nella storia di Prime
Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche
di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita.
Lo show ha inoltre battuto tutti i
precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha
portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto
precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è
la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America,
Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo.
Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con
numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e
altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426
ore nel weekend.
La seconda stagione di
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è
prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne &
Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey
Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer
Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom,
i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew
Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.
La nuova stagione debutterà a
livello globale giovedì 29 agosto 2024 su Prime Video, in più
lingue e in oltre 240 Paesi e territori. Per rimanere aggiornati su
tutte le novità relative alla serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere, visitate la pagina dedicata sul sito di
Amazon MGM Studios.
L’attrice Luna
Blaise va ad aggiungersi al cast del nuovo film di
Universal e Amblin Entertainment, Jurassic
World 4, dove si unisce a Scarlett Johansson, Mahershala AliJonathan
Bailey, Manuel Garcia-Rulfo e
Rupert Friend. Blaise è nota per il suo ruolo di
Olive Stone nella serie drammatica di successo mondiale
Manifest, dove ha recitato per quattro stagioni al fianco
di Melissa Roxburgh e Josh
Dallas. Più recentemente è stata vista sul grande schermo
nel film “coming-of-age”
Deltopia, dove interpreta la protagonista Hannah, al
fianco di Madison Pettis. Stando a quanto
riportato da Deadline, il suo sarà un ruolo
chiave all’interno di Jurassic
World 4.
Sebbene non siano ancora state
rivelate informazioni ufficiali sulla trama del nuovo Jurassic
World 4, la scrittura della sceneggiatura da parte di
David Koepp suggerisce che il film potrebbe
tornare alle origini del franchise. Koepp non solo ha scritto
l’acclamato originale del 1993 di Steven Spielberg, ma anche il suo sequel del
1997, Il mondo perduto: Jurassic Park. Non essendo previsto
il ritorno di membri del cast storico come Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, né di nuovi membri del cast di
Jurassic World come Chris Pratt e Bryce Dallas Howard, il prossimo sequel
potrebbe aprire la strada a una nuova era per il franchise.
Un’immagine di Jurassic World – Il dominio, sesto film del
franchise.
Anche l’assunzione di Gareth
Edwards fornisce qualche indicazione su ciò che potrebbe
accadere in futuro. Edwards, che ha diretto anche Godzilla
del 2014, ha anni di esperienza come artista VFX e questo è
certamente uno dei motivi principali per cui tutti i suoi film
presentano immagini CGI mozzafiato. The
Creator, ad esempio, presenta un lavoro VFX
straordinario ed è stato realizzato con un budget inferiore alla
metà di quello di un tipico film del MCU, il che
suggerisce che Jurassic
World 4potrebbe avere una delle
migliori CGI del franchise di sempre.
Le informazioni sulla trama possono
essere scarse, ma il finale di Jurassic World: Il Dominio potrebbe in un certo senso
aver preparato gli eventi del prossimo sequel. Il film si conclude
con gli esseri umani e i dinosauri che vivono fianco a fianco, e il
prossimo film potrebbe riprendere proprio da qui, solo con nuovi
personaggi. Con l’avvicinarsi della data di inizio delle riprese, è
comunque probabile che nei prossimi mesi vengano rivelate ulteriori
informazioni sulla trama di Jurassic
World 4, ma anche sugli attori principali che
comporranno il cast. Il film è previsto in sala per il 2
luglio 2025.
Sarà disponibile dal 6 giugno su
Prime
Video la Seconda Stagione di
Prisma, la serie ideata e diretta da Ludovico
Bessegato. Ritroveremo dunque tutti i protagonisti della
prima stagione: i gemelli Andrea e Marco, interpretati da
Mattia Carrano; Daniele, che ha il volto di
Lorenzo Zurzolo; Carola, interpretata da
Chiara Bordi; Nina, che invece ha le sembianze di
Caterina Forza.
Prisma – Dove eravamo
rimasti?
Ma dove eravamo rimasti? La prima stagione di Prisma si chiude in maniera
turbolenta. Alcuni segreti vengono svelati e alcune cose che
sarebbero dovute rimanere segrete, invece, vengono rese pubbliche,
lasciandosi alle spalle ferite profonde.
Marco – Partiamo
dal timido talento del nuoto, il bravo ragazzo impacciato che tenta
sempre di fare la cosa giusta. Alla fine della prima stagione di
Prisma, Marco si lascia con Carola, in un modo che definiremo
turbolento. Sappiamo che la ragazza, alla festa per il lancio del
videoclip, ha ceduto a Daniele e ha fatto sesso con lui. Divorata
dal senso di colpa, non è riuscita a non confessare quello che ha
fatto al suo innamorato, con la conseguenza che lui l’ha
allontanata. Oltre a determinare la rottura della loro relazione,
questa situazione potrebbe anche cambiare per sempre il personaggio
di Marco. Rimarrà il ragazzo carino e gentile che è sempre stato o
la prima grossa delusione d’amore lo renderà più duro?
Andrea – Il gemello
sbandato, spacciatore e con un grande segreto ha aperto il suo
mondo a Daniele. Alla fine della prima stagione lo vediamo
confessare all’amico che la ragazza con cui ha chattato per tutto
il tempo in realtà era proprio lui. Mentre questa confessione
sicuramente mette Andrea in una posizione migliore, perché il
ragazzo per molti versi si libera di un fardello e fa un altro
passo verso la liberazione della sua personalità fluida, potrebbe
avere conseguenze su Daniele, ragazzo tutto sommato buono, ma rozzo
e semplice.
Daniele – Se da
una parte comincia ad avvicinarsi a Marco, che lo ha aiutato con le
sue ambizioni musicali dato che ha accettato di girare il videoclip
per il suo gruppo, alla fine di Prisma Stagione 1, Daniele si
confronta con una verità complessa da digerire. La ragazza per la
quale aveva una cotta e che non aveva mai visto, è in realtà
Andrea, un ragazzo. Cosa significa per lui? Riuscirà a mettersi in
dubbio o rifiuterà completamente questa scoperta, allontanando
anche lo stesso Andrea? Il ragazzo deve anche fare i conti con le
conseguenze della diffusione del video della festa in cui si vede
che ha un rapporto con Carola. Quali saranno per lui le
conseguenze?
Carola – Si tratta
forse del personaggio con il percorso futuro più oscuro. La ragazza
deve affrontare una situazione molto spinosa che potrebbe
coinvolgere anche Daniele dopotutto sono loro i due protagonisti
dei video, circolato in rete, e che sarebbe dovuto rimanere
privato. Ma scommettiamo che lei sarà maggiormente colpita
dall’accaduto. Riuscirà a gestire l’attenzione indesiderata, ma
anche i commenti e la cattiveria che sicuramente le verrà riversata
addosso dai social e dalla vita reale? Ma soprattutto riuscirà a
riavvicinarsi a Marco che invece sembra non volerne più sapere di
lei?
Nina – nonostante
sembri il personaggio più fermo del primo ciclo, è anche la
personalità più centrata. Alla fine della prima stagione di Prisma,
Nina si ritrova in una specie di relazione con Micol una ragazza
sfuggente. Quando era fidanzata con Andrea, Micol lo ha tradito
proprio con Nina e lei, nel frattempo, ha avuto un rapporto anche
con Andrea, che nel suo viaggio di esplorazione della propria
identità ha potuto giovare proprio dell’aiuto di Nina. Alla luce di
questo triangolo amoroso insolito, e degli stravolgimenti che sono
in corso nella vita di Carola, sua migliore amica, come farà Nina a
tenere tutto i piedi e a riuscire a non soccombere a tutta la
confusione intorno a lei?
La serie drammatica della ABC
Station
19 ha trasmesso il suo episodio conclusivo, “One Last
Time”, il 30 maggio 2024, concludendo la settima serie dello show
con un finale in due parti. Parlando con Deadline, gli showrunner
di Station
19 , Zoanne Clack e Peter Paige,
hanno parlato della conclusione della serie e di ciò che il futuro
riserva agli amati personaggi della serie. Station
19 è andata in onda per un totale di sette stagioni,
per un totale di 105 episodi dal 2018.
Station
19 è uno spin-off dello show madre di Shondaland
Grey’s
Anatomy, che segue un gruppo di pompieri di Seattle che
lavorano per la stazione 19 dei vigili del fuoco della città. I
personaggi combattono contro temibili incendi e affrontano problemi
personali di grande impatto, insieme a regolari crossover con il
cast e le ambientazioni di Grey’s
Anatomy. Diretto dalla showrunner Paige, l’episodio
finale si è concentrato su un grande incendio che si stava
dirigendo direttamente verso Seattle. Se non avete ancora visto
l’episodio finale, assicuratevi di tornare su questo articolo più
tardi – questo articolo conterrà degli spoiler!
Dove ha lasciato i personaggi il
finale di “Station 19”?
Il finale di Station
19 mostra Ben, interpretato da Jason
George, decidere di tornare alla sua specializzazione in
chirurgia. Alla domanda se il personaggio tornerà in Grey’s
Anatomy, Paige ha risposto: “Non credo che altro avrebbe
avuto senso per lui. È tutto quello che sto dicendo”. Clack ha
aggiunto: “Per Ben è stata una progressione naturale verso quella
che sarebbe stata la fine della serie. Non sarebbe successo se non
avessimo dovuto andarcene. Ma tutti dovevano andare avanti e fare
cose diverse. Andare avanti. E questo è stato il punto in cui lui
si è spinto”.
L’attore e musicista
Okieriete Onaodowan, che interpreta Dean, è
tornato a sorpresa per le strade di Seattle nel finale. Clack e
Paige hanno confermato che l’attore è apparso di persona, senza
alcuna assistenza AI o generata dal computer. Clack ha descritto il
suo ritorno dicendo: “È stato bellissimo. Lo abbiamo chiamato e
gli abbiamo detto che avevamo un’idea. Non sarà una cosa grande, ma
è davvero importante. E lui ci ha detto: “Smettila di parlare. Sì”.
Così è arrivato da New York e l’ha fatto per noi. Si è reso conto
dell’importanza di [quella scena] e di quanto fosse
profonda”.
Station 19
conclude le storie dei suoi personaggi in modo ordinato, con molti
che ricevono il lieto fine che meritavano. Quando gli è stato
chiesto se il fuoco che arde per tutto l’episodio fosse una scelta
simbolica, che rappresentava il desiderio di ogni personaggio di
ricominciare da capo, Clack ha spiegato: “L’incendio è stato
concepito fin dall’inizio, prima che sapessimo di essere stati
cancellati. Voglio dire, ovviamente ci sarebbero stati molti più
cliffhanger di un finale di stagione. [Ma l’avevamo sempre
concepito, ed è diventato una sorta di bellissima metafora mentre
procedevamo verso la cancellazione”. Continuando, Clack ha detto:
“Dal punto di vista tematico, c’erano molti momenti di chiusura […]
era tutto molto tematico, come hai detto tu, che dovevi bruciare
tutto per spingerli ad andare avanti. Ha davvero contribuito a dare
impulso a tutto”.
La cancellazione di
Station 19 ha influito sulla conclusione della
stagione?
Clack e Paige hanno discusso se la
cancellazione dello show abbia influenzato i loro piani per la
stagione. Paige ha spiegato: “Ci sarebbe piaciuto fare
un’intera storia in cui Beckett inizia a frequentare Ginny e come
si inserisce nella relazione Sullivan/Ross in un modo interessante?
Sì!”. Clack ha poi aggiunto: “C’era anche un arco di Carina.
Ricordate quando ha preso le sue cose ed è uscita sul campo? Parte
del motivo per cui stavamo facendo la causa in primo luogo era che
volevamo davvero incorporarla di più nella lotta agli incendi. […]
Ma quello che abbiamo ottenuto è stato il momento del finale, che è
stato fantastico, ma non esattamente dove volevamo
portarlo”.
Infine, alla domanda su cosa gli
spettatori potrebbero trarre dal finale, Paige ha risposto: “È
proprio nell’ultimo discorso di Andy. Lo show può essere finito, ma
19 non è uno show, 19 è un’idea, un costrutto, un modo di vedere il
mondo. Portatela avanti. Portatela nelle vostre comunità, nelle
vostre amicizie, nelle vostre relazioni. Siate i valori, l’etica
che avete amato qui, siate questo nel mondo. Questo è il modo per
onorare ciò che avete amato di questa esperienza”.
Clack ha concluso descrivendo
l’importanza dell’ultima inquadratura dello spettacolo, dicendo:
“L’ultima inquadratura che Peter ha fatto in modo eccellente dei 19
e poi la canzone che dice ‘e non finisce mai’, insieme all’ultimo
discorso di Andy, è il punto in cui vogliamo che vada. Continuare a
fare del bene e avere quel senso di comunità. Continuate ad andare
avanti”.
La stagione 7 di Station
19 si è conclusa il 30 maggio. Station 19 è
disponibili in streaming sulle seguenti piattaforme:
Arriva in prima TV su
Sky l’ultimo successo di Alessandro Siani
Succede anche nelle migliori famiglie, in onda lunedì 3
giugno alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e
alle 21.45 anche su Sky Cinema Collection – Risate
all’italiana),in streaming suNOWe disponibile on demand. Su Sky il film sarà
disponibile on demand anche in 4K.
Il film, diretto e interpretato da
Alessandro Siani – che firma anche la
sceneggiatura insieme a Fabio Bonifacci – è una storia familiare
piena di sorprese, contraddizioni e amore che scoppiano a ridosso
di due eventi: un matrimonio e un funerale, il tutto vissuto in
un’atmosfera tragicomica e irriverente. Nel cast, oltre ad
Alessandro Siani nel ruolo di Davide Di Rienzo, troviamo Cristiana Capotondi in quello della sorella,
Isabella Di Rienzo, e Dino Abbrescia in quello del
fratello, Renzo Di Rienzo; Anna Galiena veste i panni di Mamma Lina
e Antonio Catania quelli del misterioso Angelo
Cederna.
La trama di Succede anche
nelle migliori famiglie
Davide Di Rienzo, laureato in
medicina e finito a fare il volontario alla Caritas, perché troppo
influenzato dall’opprimente figura paterna di medico eccellente –
in poche parole la pecora nera della famiglia Di Rienzo – conduce
una vita tendenzialmente normale, spesa tra una delusione amorosa e
l’altra. Un giorno, però, il suo equilibrio viene sconvolto da una
telefonata: suo padre è morto. Tornato nella vecchia villa di
famiglia, decide di prendersi cura della madre Lina, visibilmente
scossa e provata, assieme ai suoi fratelli perfetti Renzo
e Isabella, rispettivamente avvocato e psicologa, entrambi di
successo.
Ma ecco che nel giro di pochissimo,
la madre Lina sembra aver recuperato tutto l’entusiasmo e la gioia
di sempre. Sarà stato il calore e l’amore dei figli? Non proprio,
quanto più un nuovo, imminente, matrimonio: il suo. Lina, infatti,
si sposerà la settimana seguente con il signor Angelo Cederna,
vecchio amichetto e fidanzatino d’infanzia. Che cosa? Chi è
quest’uomo? I tre fratelli vogliono vederci più a fondo. Ma per il
momento, c’è soltanto una certezza: questo matrimonio non s’ha da
fare!
SKY CINEMA COLLECTION –
“RISATE ALL’ITALIANA”
In occasione della prima visione
SUCCEDE ANCHE NELLE MIGLIORI FAMIGLIE, torna su Sky Cinema
Collectionda sabato 1 giugno a venerdì 14
giugno “RISATE ALL’ITALIANA”,
l’appuntamento con le migliori commedie “made in Italy” con più di
100 titoli.
Tra gli attori-simbolo della
collezione troviamo Alessandro Siani, protagonista, oltre
che della prima visione, anche de IL PRINCIPE
ABUSIVO, SI ACCETTANO MIRACOLI,
MISTER FELICITÀ, IL GIORNO PIÙ BELLO DEL
MONDO, TRAMITE AMICIZIA e dei due grandi
successi BENVENUTI AL SUD e BENVENUTI AL
NORD. Altro indimenticabile protagonista di queste ultime
due pellicole èClaudio Bisio, che ritroviamo anche alla
guida del cast di BENVENUTO PRESIDENTE! e
BENTORNATO PRESIDENTE!.
Non possono mancare, inoltre, il
duo comico siciliano Ficarra e Picone ne L’ORA
LEGALE, ANDIAMO A QUEL PAESE,
ANCHE SE È AMORE NON SI VEDE e LA
MATASSA, e il trio più popolare d’Italia Aldo,
Giovanni e Giacomo in IL COSMO SUL
COMÒ, IL RICCO, IL POVERO E IL
MAGGIORDOMO, FUGA DA REUMA PARK e
ODIO L’ESTATE.
Nella collezione sono presenti, tra
molti altri, anche Checco Zalone con QUO
VADO?, Pio e Amedeo con COME PUÒ UNO
SCOGLIOed Enrico Brignano con UNA
COMMEDIA PERICOLOSA e POVERI MA RICCHI,
in cui è tra i protagonisti insieme a Christian De
Sica,Lucia Ocone e Anna Mazzamauro.
SUCCEDE ANCHE NELLE
MIGLIORI FAMIGLIE, lunedì 3 giugno alle 21:15 su
Sky Cinema Uno (e alle 21.45 anche su Sky Cinema
Collection – Risate all’italiana), in streaming su NOW e
disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on
demand anche in 4K per i clienti Sky Q via
satellite o Sky Glass con pacchetto Sky Cinema e con servizio
opzionale Sky HD 4K/Sky Ultra HD attivo.
Il trailer di Blue Lock The
Movie – Episode Nagi -, il film tratto dalla serie anime
sul calcio Blue Lock e diretto da Shunsuke Ishikawa
(Detective Conan TV Special Love Story at Police Headquarters
Wedding Eve, Sword Art Online).
Trecento studenti fanno parte del
programma di allenamento delle scuole superiori chiamato “Blue
Lock”, tutti mirano a diventare campioni di calcio e guidare la
nazionale maschile giapponese verso la vittoria della prossima
Coppa del Mondo. Solo uno di loro, Nagi Seishiro, riuscirà a
emergere.
Basato sul pluripremiato manga
omonimo scritto da Muneyuki Kaneshiro, illustrato da Yusuke Nomura
e serializzato sulla rivista Weekly Shonen Magazine di Kodansha con
oltre 30 milioni di copie in circolazione. Blue Lock The Movie
– Episode Nagi – è una storia spin-off della serie principale
che si concentra sul liceale Nagi Seishiro nel processo di scoperta
del suo talento nascosto per il calcio. La prima stagione di
Blue Lock è ora disponibile in streaming su
Crunchyroll.
La trama di Blue Lock The Movie – Episode Nagi
È una seccatura”, questo è quello che lo studente del secondo
anno di liceo Nagi Seishiro ama dire nella sua noiosa vita. Ma le
cose cambiano quando Mikage Reo, un suo compagno di classe che
sogna di vincere la Coppa del Mondo, scorge le doti nascoste di
Nagi, e lo invoglia a inziare a giocare a calcio per condividere il
suo incredibile talento. Un giorno, riceve un invito per il
misterioso progetto BLUE LOCK. Ciò che lo attende è l’incontro coi
più abili attaccanti di tutta la nazione. Il sogno di Nagi di
diventare il migliore, insieme a Reo, porterà questo prodigio in un
mondo finora sconosciuto. Un prodigio può solo essere forgiato
quando qualcuno lo scopre… ora, l’incredibile talento
dell’attaccante Nagi Seishiro e la sua personalità porteranno una
scossa nel mondo del calcio.
Non ci sono molti attori più
presenti nel settore in questo momento di Mark
Ruffalo. Attivo sui social media e da sempre dotato di un
buon senso dell’umorismo, Mark Ruffalo è un
veterano del palcoscenico e dello schermo. Da oltre vent’anni offre
prestazioni eccellenti e versatili, riuscendo a comparire in una
buona varietà di drammi, commedie, film indipendenti e grandi
franchise. È anche apparso spesso in progetti della HBO, tra cui il
suo acclamato lavoro in The Normal Heart e I Know
This Much Is True.
Il pubblico di massa conosce
Mark Ruffalo soprattutto come Bruce Banner nel Marvel Cinematic Universe,
un ruolo in cui è entrato in scena tra lo scetticismo. Le
precedenti incarnazioni di
Hulk da parte di
Eric Bana e
Edward Norton non erano riuscite a lanciare il
personaggio a lungo termine, e Ruffalo ha dovuto
apparire per la prima volta nell’enorme evento crossover
The Avengers. Ha conquistato immediatamente il cuore dei fan ed
è stato un grande volto ricorrente della serie negli ultimi dieci
anni.
Mark Ruffalo
prossimamente sarà al cinema in Mickey
17, il
film di fantascienza di Bong Joon
Ho, nonché il debutto del regista con una produzione
Hollywoodiana. Quando si guarda al suo lavoro migliore, si devono
escludere alcuni grandi film come Begin
Again,
Now You See Me, Collateral, Eternal Sunshine of the Spotless
Mind e diversi progetti del MCU. Detto questo,
ecco i dieci migliori film di Mark Ruffalo finora
classificati.
The Brothers Bloom
La selvaggia sovversione di Rian
Johnson del film di cappa e spada lancia
Ruffalo in uno dei ruoli più eccentrici della sua
carriera. Anche se potrebbe non sembrare ovvio, considerando quanto
spesso è sottile, Ruffalo è incredibilmente fantasioso e
perfettamente adatto a un personaggio che è costantemente impegnato
in una sorta di performance. In The Brothers
Bloom, Ruffalo interpreta l’artista della truffa Stephen
Bloom, che compie elaborate rapine insieme al fratello Bloom
(Adrien
Brody). Mark Ruffalo accenna alla profondità del loro rapporto
senza mai staccarsi dalla commedia veloce.
The Brothers Bloom
in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
I ragazzi stanno bene (The Kids
Are All Right)
The Kids Are All Right è giustamente descritto
come un “dramedy” ed esplora la scomoda realtà della sessualità e
delle relazioni. Il film è incentrato sui due adolescenti Laser
(Josh
Hutcherson) e Joni (Mia
Wasikowska), che decidono di cercare il loro padre
biologico nonostante il loro rapporto affettuoso con i genitori, la
dottoressa Nicole ‘Nic’ Allgood (Annette Bening) e
Jules Allgood (Julianne
Moore). Mark Ruffalo ha ricevuto la sua prima
nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista per la
sua interpretazione bonaria di Paul Hatfield, un cuoco biologico
che si ritrova improvvisamente legato a dei bambini con cui non ha
alcun rapporto. Anche quando Paul scombina accidentalmente le
dinamiche familiari, Ruffalo è affascinante senza sforzo.
I ragazzi stanno bene (The Kids
Are All Right) in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Shutter
Island
Ruffalo è un attore incredibilmente
sottile e contribuisce a mascherare tutti gli emozionanti colpi di
scena di Shutter Island
fino alla fine. Il thriller psicologico di Martin Scorsese
segue il Teddy Fields di Leonardo DiCaprio, un U.S. Marshall a cui
viene assegnato il compito di indagare su una struttura
psichiatrica in un’isola enigmatica insieme al suo partner Chuck
Aule (Mark Ruffalo). Le scelte di Ruffalo per mascherare le
intenzioni di Aule non sembrano ovvie all’inizio, ma se si rivede
il film pensando al finale, la sua genialità si rivela.
Shutter Island in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Cattive Acque
(Dark Waters)
Oltre alla sua popolarità, Mark
Ruffalo è anche un convinto sostenitore di cause sociali e
politiche e ha usato il suo potere di star per promuovere un
effettivo cambiamento. È naturale che sia stato attratto da una
storia vera come
Dark Waters, che mette in luce la scioccante corruzione
all’interno dell’industria chimica.
Ruffalo interpreta Mark Bilott, un
avvocato difensore dell’azienda chimica DuPont che decide di
intraprendere una causa contro il suo datore di lavoro quando gli
abitanti di una piccola comunità del West Virginia lo informano
dell’estremo inquinamento che è stato insabbiato. Quella che inizia
come una stimolante storia di attivismo si trasforma in un thriller
ansiogeno, quando voci potenti tentano di mettere a tacere
Bilott.
Cattive Acque (Dark Waters) in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Margaret
Margaret è uno dei grandi capolavori
sottovalutati del XXI secolo e, data la profondità della
sceneggiatura di Kenneth Lonergan, ogni interpretazione doveva
essere perfetta, indipendentemente dal tempo a disposizione. Il
film è incentrato sul trauma che l’adolescente Lisa Cohen (Anna
Paquin) subisce dopo aver assistito a un incidente mortale con
l’autobus; inavvertitamente ha distratto l’autista Gerald Maretti
(Mark Ruffalo) prima che investisse accidentalmente un pedone. Si
tratta di un ruolo complesso in un film che pone difficili
questioni morali; Maretti è cresciuto negando ciò che è accaduto,
nonostante il senso di colpa che prova.
Zodiac
Mark Ruffalo è
altrettanto meticoloso quanto la regia di David
Fincher con la sua eccellente interpretazione
dell’ispettore Dave Toschi nel capolavoro poliziesco Zodiac del 2007. Uno dei motivi per cui Zodiac
si distingue tra i film sui serial killer è che è incentrato sulla
prospettiva dei giornalisti Robert Graysmith (Jake
Gyllenhaal) e Paul Avery (Robert
Downey Jr.), ma il contributo della polizia è necessario.
Ruffalo è assolutamente credibile nei panni di un detective
esasperato, disposto a collaborare con chiunque pur di catturare
l’inafferrabile assassino.
Margaret in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Foxcatcher – Una storia
americana
Foxcatcher
è un film che ha attirato l’attenzione semplicemente per le
trasformazioni drammatiche di Steve Carrell e Channing
Tatum, rispettivamente nei panni del miliardario malato di
mente John Eleuthère du Pont e del lottatore olimpico Mark Schultz.
Tuttavia, Mark Ruffalo è altrettanto ipnotizzante con la sua
avvincente rappresentazione del fratello di Mark, Dave, un compagno
di medaglia d’oro che mette in dubbio la fedeltà del fratello al
loro nuovo enigmatico allenatore. Il nocciolo della tragedia di
Foxcatcher è incentrato su Dave, e Ruffalo rende ancora più
emozionante il finale da brivido. Ha ricevuto la sua seconda
nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista.
Foxcatcher – Una storia americana in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Povere Creature (Poor Things)
Povere
Creature (Poor Things) è l’ultimo film Yorgos
Lanthimos dove Mark Ruffalo dà tutto il meglio di sé profondità,
ironia, sarcasmo, sex appeal. È stato nominato tra i dieci migliori
film del 2023 dal National Board of Review e dall’American Film
Institute e ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui quattro
vittorie alla 96esima edizione degli Academy Awards, due
all’81esima edizione dei Golden Globe e cinque alla 77esima
edizione dei British Academy Film Awards, con la Stone che ha vinto
il premio come miglior attrice in ognuna di queste cerimonie.
Spotlight
Sono pochi i film moderni che
rivaleggiano con Tutti gli uomini del presidente per quanto
riguarda l’autenticità del processo giornalistico, ma
Spotlight è uno di questi. Si tratta di un’altra storia
incentrata su una questione scioccante in cui Ruffalo ha avuto un
interesse personale, dato che ha contribuito a sostenere i
sopravvissuti agli abusi sessuali da parte della Chiesa cattolica
all’indomani dell’uscita del film.
Il film è incentrato sui veri
reporter del Boston Globe che per primi fecero scoppiare lo
scandalo nel 2002, e ogni attore è generoso nel condividere il
proprio tempo sullo schermo per rispettare ogni membro
dell’indagine. Tuttavia, non c’è sequenza più potente
dell’infuocato monologo di Ruffalo che cattura l’indignazione dello
scrittore Michael Rezendes. “Sapevano”, urla. “E hanno lasciato che
accadesse”.
Spotlight in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Conta su di me (You Can Count
on Me)
Molto prima di interpretare un
supereroe e di far costruire action figures a sua immagine e
somiglianza, Mark Ruffalo era noto per la sua versatilità sul
palcoscenico grazie al suo frequente lavoro in produzioni
Off-Broadway. Era naturale che il suo ruolo di punta venisse
interpretato in un film di un drammaturgo, e il debutto alla regia
di Kenneth Lonergan, Conta su di me (You Can Count on Me), ha
l’intimità riflessiva di un’opera teatrale. Racconta la delicata
storia dell’impiegata di banca di una piccola città, Sammy Prescott
(Laura
Linney), la cui vita viene stravolta quando l’irresponsabile
fratello Terry (Ruffalo) torna nella loro città natale. Terry ha
buone intenzioni ma è incline a comportarsi male, ma la sua
amorevole tutela del giovane figlio di Sammy, Rudy (Rory Culkin),
mostra il lato più riflessivo di Ruffalo.
Conta su di me in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
i film a tematiche gay e
omosessuali hanno sempre causato molto scalpore, soprattutto in
anni più oscuri, in cui i diritti degli omosessuali ad amare e ad
avere una vita normale non erano ben accolti dalla società
benpensante. Eppure, molti dei capolavori della storia del cinema
sono proprio film a tematiche gay e omosessuali,
opere assolutamente da non perdere.
L’amore in tutte le sue forme è
sempre stato un argomento importante per il cinema, perché racconta
molto dell’essere umano, soggetto prediletto delle storie che i
narratori scelgono di rappresentare e che vengono da sempre
raccontate sul grande schermo. E in questo contesto si inseriscono
le storie di film quali La vita di Adele, A Single Man, Belli e
Dannati, I Segreti di Brokeback Mountain.
Qualche volta, come tutti i film,
si tratta di opere che non riescono a fare del tema portante un
punto di forza, ma i film a tematiche gay e
omosessuali sono spesso forieri di messaggi importanti, di
storie di coraggio e giustizia, in attesa di vivere in un mondo in
cui l’amore sarà solo amore, e non sarà più definito dal sesso di
chi lo prova. Ecco un elenco di film gay e
omosessuali da vedere:
Maurice
di James Ivory (1987). Nel 1909, Maurice Hall
entra a Cambridge, dove fa amicizia con il ricco Clive Durham.
Quando il secondo si sposa, il primo si innamora di un suo
dipendente, lo stalliere Alec Scudder. Il film vanta nel cast gli
attori Hugh Grant e Ben
Kingsley.
Belli e dannati
di Gus Van Sant (1991). Mike, un giovane affetto
da narcolessia, si innamora di un amico prostituto che è figlio del
sindaco del paese. Protagonisti di questo grande classico, sono gli
attori River Phoenix e Keanu
Reeves.
Philadelphia di
Jonathan Demme (1993). Un avvocato scopre di
essere sieropositivo ma non lo rivela allo studio legale dove
lavora. Quando il suo segreto viene scoperto e lui licenziato, si
rivolge ad un avvocato che lo aiuterà. Protagonisti del film sono
Denzel
Washington e Tom Hanks, con
quest’ultimo premiato poi con l’Oscar al miglior attore
protagonista.
Tutto su mia
madre di Pedro Almodovar (1999). Manuela,
madre single, vede morire suo figlio Esteban sotto i suoi occhi
mentre rincorre un’auto per avere l’autografo di un’attrice di
teatro. Manuela decide di tornare a Barcellona per ritrovare il
padre del ragazzo, un travestito di nome Lola. Protagonista di
questo capolavoro di Almodovar, l’attrice Penelope
Cruz.
I segreti di Brokeback
Mountain di Ang Lee (2005).
Con un cast di talento composto da Jake Gyllenhaal, Heath Ledger, Michelle Williams e Anne Hathaway, I
segreti di Brokeback Mountain è ambientato durante l’estate del
1963, due cowboy, Ennis e Jack, si incontrano in un ranch nel
Wyoming in attesa di trovare un ingaggio per i pascoli estivi.
A Single Man
di Tom Ford (2009). Il film racconta di Un
professore universitario decide di farla finita otto mesi dopo la
morte del suo partner, fino a che non conosce un giovane studente.
Protagonista di questo struggente film, l’attore Colin Firth,
candidato all’Oscar per la sua interpretazione.
Mine vaganti di
Ferzan Ozpetek (2010). Stefania e Vincenzo
aspettano con ansia il ritorno del figlio Tommaso. Anche zia
Luciana, la nonna, sua sorella Elena e Alba, l’amica di sempre, non
vedono l’ora di rivederlo. Tutti coltivano in segreto la speranza
che Tommaso accetti di affiancare suo fratello Antonio nella
gestione del pastificio di famiglia. Nessuno, però, ha fatto i
conti con il destino e anche per questo Tommaso si troverà a
rimanere a casa dei suoi genitori più a lungo di quanto aveva
previsto.
La vita di
Adele di Abdellatif Kechiche
(2013). Una ragazza francese ha una relazione piena di passione ed
emozioni con una donna più vecchia incontrata in un bar di
lesbiche. Protagoniste di questo intenso dramma vincitore della
Palma d’Oro a Cannes, sono le attrice Adele
Exarchopoulos e Léa Seydoux.
Carol di
Todd Haynes (2015). Considerato uno dei migliori
film del 2015, Carol è mbientato nell’America degli anni
50, dove due donne sviluppano un complicato rapporto di amicizia
che finisce per trasformarsi in vero e proprio amore. Candidato ai
premi Oscar, il film è interpretato da Cate Blanchett
e Rooney
Mara.
I migliori film sull’amore gay e
omosessuale recenti
Moonlight di
Barry Jenkins (2016). Il viaggio attraverso
l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta di Chiron, un ragazzo di
colore cresciuto in un quartiere difficile di Miami, alla faticosa
ricerca del proprio posto del mondo. Moonlight è stato
premiato agli Oscar per la miglior sceneggiatura non originale, il
miglior attore non protagonista Mahershala Ali
e come miglior film.
Chiamami col tuo nome
di Luca Guadagnino (2017). L’incontro tra due
ragazzi, Elio, un adolescente sensibile e istruito, e Oliver, un
ventiquattrenne spontaneo, affascinante e pieno di vita, segna
l’inizio di un’estate indimenticabile. Vero e proprio caso
cinematografico che ha appassionato il mondo intero, il film è
interpretato da Timotheé
Chalamet e Armie
Hammer.
Girl di Lukas
Dhont (2018). Lara, una quindicenne nata nel corpo di un
ragazzo, sogna di diventare una stella della danza classica. Con il
sostegno del padre, la giovane si lancia in un percorso in cui
disciplina e forza di volontà sono fondamentali.
Ritratto della giovane in
fiamme di Céline Sciamma (2019). Nel
1770, la giovane figlia di una contessa francese sviluppa
un’attrazione per Marianne, la pittrice incaricata di dipingere il
suo ritratto. Tra le due donne nasce una forte passione.
Altri film sull’amore
gay/omosessuale
Priscilla – La regina del
deserto di Stephan Elliott (1994). Tre
drag queen attraversano assieme il cuore rosso dell’Australia su di
un vecchio torpedone color lavanda.
Poeti
dall’inferno di Agnieszka Holland
(1996). Diretto da Agnieszka Holland. La sceneggiatura, tratta
dall’opera teatrale di Christopher Hampton, rappresenta una storia
accurata e precisa della complicata relazione sentimentale tra Paul
Verlaine e Arthur Rimbaud.
Imagine Me & You
di Ol Parker (2005). Rachel è pronta a sposarsi
con Heck che, per anni, è stato suo grande amico. Solo dopo aver
compiuto il grande passo, la ragazza comprende di essere innamorata
di Luce, conosciuta durante i preparativi per la cerimonia.
I ragazzi stanno
bene di Lisa Cholodenko
(2010). Jules e Nic sono una coppia lesbica, madri di due ragazzi
nati tramite inseminazione artificiale. Quando la figlia maggiore
compie 18 anni, il fratello più piccolo la convince a scoprire chi
sia il loro padre biologico. Le ricerche conducono a Paul, un
dongiovanni sulla quarantina che fa il ristoratore nei sobborghi di
Los Angeles.
Laurence Anyways e il
desiderio di una donna di Xavier
Dolan (2012). Laurence Alia, professore di letteratura di
Montreal, comunica alla compagna il proprio desiderio di
intraprendere un percorso di transizione e diventare donna. Per
Frédérique il colpo non è leggero, ma decide di stare accanto a chi
ha sempre amato.
The Danish Girl
di Tom Hopper (2015). L’intensa storia d’amore tra
Gerda Wegener e Lili Elbe, nato Einar Wegener, l’artista danese
conosciuta anche per essere stata la prima persona ad aver subito
un intervento chirurgico di cambiamento del sesso nel 1930.
Io e lei di
Maria Sole Tognazzi (2015). Federica e Marina sono
le protagoniste di una delicata storia d’amore. Dopo cinque anni di
convivenza, la relazione fra le due si incrina sotto il peso dei
dubbi e di un ingombrante passato.
Ti guardo di
Lorenzo Vigas (2015). Armando, proprietario di un
laboratorio di protesi dentali, è alla ricerca di giovani ragazzi
alle fermate degli autobus a cui offrire del denaro per fare sesso.
Un giorno porta Elder, il capo di una gang di strada, in casa
propria.
Holding the Man
di Neil Armfield (2015). Tim e John si sono
innamorati quando entrambi frequentavano il liceo maschile. La loro
storia d’amore ha resistito per quindici anni a separazioni,
discriminazione, tentazioni, gelosie e perdite, ma ora il loro
amore deve affrontare nuove avversità.
Duck Butter di
Miguerl Arteta (2018). Dopo essersi incontrate in
un locale, due donne decidono di passare ventiquattro ore
consecutive insieme per esplorare l’una intimità dell’altra.
Tuttavia, le cose non vanno come previsto.
Un bacio
di Ivan Cotroneo (2016). In una scuola di
Udine, gli adolescenti Lorenzo, Blu e Antonio sono costretti a fare
i conti, ognuno per motivi diversi, con il disagio
dell’emarginazione da parte dei propri compagni.
120 battiti al minuto
di Robin Campillo (2017). Nathan è un ragazzo gay
che decide di unirsi a un movimento che sta conquistando sempre più
visibilità nell’opinione pubblica francese e che ha come scopo
quello di sensibilizzare riguardo alla diffusione dell’AIDS.
Disobedience di
Sebastian Lelio (2017). La fotografa newyorkese
Ronit Krushka vola a Londra dopo aver saputo della morte del padre,
membro della comunità ebraica ortodossa che l’ha evitata decenni
prima per il suo lesbismo.
La terra di Dio – God’s
Own Country di Francis Lee (2017).
Un giovane contadino non ha altra scelta che prendersi cura della
fattoria di famiglia, e per affogare la propria frustrazione si
rifugia nell’alcol e nel sesso occasionale. L’arrivo di un
bracciante rumeno addolcisce e cambia per sempre la sua vita.
La diseducazione di Cameron
Post di Desiree Akhavan
(2018). Nel 1993 la studentessa liceale Cameron viene sorpresa
mentre ha un rapporto sessuale con un’altra ragazza. Cameron viene,
perciò, spedita in un sedicente centro rieducativo per
omosessuali.
Jonas di
Christophe
Charrier (2018). Il film è incentrato sulla vicenda
di Jonas, protagonista. Jonas è un ragazzo gay di poco più di
trent’anni e vive in una cittadina della costa azzurra. La vicenda
si svolge nel 2015 e Jonas rivive dei flashback incentrati sulla
sua storia con Nathan e sulla sua complessa psicologia, figlia
delle vicende e della sofferenza che ha provato in passato.
Boy Erased – Vite
cancellate di Joel Edgerton (2018).
Jared, figlio di un pastore battista, viene costretto a partecipare
a un programma di terapia di conversione quando la famiglia scopre
che il ragazzo è gay. Il giovane viene sottoposto ad ogni genere di
sopruso.
Tuo, Simon di
Greg Berlanti (2018). Il diciassettenne Simon
Spier, omosessuale, non ha ancora detto ad amici e parenti di
essere gay. Online si innamora di un ragazzo, che scopre essere uno
studente del suo stesso liceo.
Croce e delizia
di Simone Godano (2019). Due famiglie si scontrano
e si alleano in vista di un matrimonio sgradito ad entrambe, quello
tra i due padri che, scoperta la propria omosessualità, si
innamorano e decidono di sposarsi. Ad interpretarli, vi sono
Alessandro
Gassmann e Fabrizio
Bentivoglio.
Matthias & Maxime
di Xavier Dolan
(2019). Due amici d’infanzia si baciano per un cortometraggio
amatoriale. Dopo l’accaduto, apparentemente innocuo, si insinua un
dubbio ricorrente: i due ragazzi devono affrontare le loro
preferenze sessuali.
Piume di struzzo (1996)
Forse uno dei più classici film
LGBTQ+, The Birdcage è una commedia interpretata
da Robin Williams, Gene Hackman, Nathan Lane e Dianne
Wiest. Il film è un remake inglese del film
franco-italiano del 1978 (e successivo musical di Broadway) La Cage
aux Folles.
Il film racconta di un proprietario
di cabaret gay e della sua compagna drag queen che accettano di
fingersi etero per permettere al figlio di presentarli ai genitori
ultraconservatori della sua fidanzata.
Plan B (2021)
Plan B è un nuovo film comico che
prende il titolo dalla pillola contraccettiva d’emergenza, poiché
la pillola gioca un ruolo importante nella trama del film. Plan B
segue due amici liceali che intraprendono un viaggio notturno alla
ricerca della pillola B per evitare una gravidanza accidentale nel
South Dakota, uno stato molto conservatore con vincoli
anti-choice.
Il film è esilarante, senza dubbio,
e qualsiasi rappresentazione lesbica dovrebbe avere una piattaforma
più ampia.
Fire Island (2022)
Fire Island è un adattamento queer di Orgoglio e pregiudizio di
Jane Austen. In Fire Island, scritto da Joel Kim-Booster, un gruppo
di amici gay va in vacanza a Fire Island (una meta di viaggio gay).
Tuttavia, le cose si complicano sempre di più a causa del
classicismo della comunità gay e, naturalmente, del
romanticismo.
Il cast del film comprende attori come Bowen Yang, Matt Rogers e
Conrad Ricamora. L’isola del fuoco è commovente e allo stesso tempo
assolutamente esilarante. È senza dubbio uno dei film gay più
divertenti della storia.
Crush (2022)
Crush è una commedia romantica con
Rowan Blanchard, uscita nel 2022. La Blanchard interpreta Paige
Evans, un’aspirante artista che si unisce alla squadra di atletica
per avvicinarsi alla sua cotta.
Tuttavia, scopre di essersi
inavvertitamente avvicinata a un altro compagno di squadra. Il film
è stato distribuito su Hulu e ha ricevuto ottime recensioni ed è
stato elogiato per i suoi personaggi queer a tutto tondo.
The Thing About Harry (2020)
The Thing About Harry è una
commedia romantica per la televisione che ha debuttato su Freeform
e Hulu. Il film segue un giovane gay di nome Sam che si riunisce al
suo bullo del liceo, Harry, da adulto.
I due diventano amici improbabili
e, non a caso, si innamorano dopo che Harry si dichiara a Sam come
pansessuale. Questo film è anche esilarante e merita maggiore
attenzione. Chi non ama le commedie sentimentali?
Booksmart (2019)
Booksmart è un film comico che
rappresenta il debutto alla regia di
Olivia Wilde. Il film è interpretato da Beanie Feldstein e
Kaitlyn Dever. Il film segue due liceali di alto livello
(Feldstein e Dever) che decidono di infrangere tutte le regole e di
fare festa durante la loro ultima notte di liceo, dopo aver capito
che non hanno mai avuto un vantaggio sui loro coetanei perché
lavorano e non fanno mai festa.
Devono recuperare anni di tempo
perduto e dare il massimo per una notte. Le amicizie vengono messe
alla prova, l’amore viene trovato e il caos è ovunque.
The Edge of Seventeen (2016)
The Edge of Seventeen è un altro
film commedia-drammatico sul tema dell’adolescenza, interpretato da
Hailee Steinfeld, Woody Harrelson e Kyra
Sedgwick. Il film segue Nadine, un’adolescente che ha già
abbastanza problemi al liceo.
Le cose si fanno più difficili per
lei, tuttavia, quando la sua migliore amica inizia a frequentare il
fratello maggiore. Il film è un’ottima visione e ha ricevuto una
moltitudine di recensioni positive.
Film gay su Netflix
Single per sempre? (2021)
Single All the Way è la più recente
commedia romantica LGBTQ+ in uscita su Netflix. Il film segue un uomo gay di nome Peter che
convince il suo migliore amico Nick a fingere di essere il suo
fidanzato quando torna a casa – il tropo familiare dei falsi
appuntamenti.
Tuttavia, sua madre gli aveva già
organizzato un appuntamento al buio. Mentre Peter si rende conto di
cosa sia il vero amore e cosa non lo sia, tra le complicazioni e le
compagnie riunite del periodo natalizio, deve prendere una
decisione.
L’altra metà (2020)
The Half of It è un film drammatico
sul tema dell’adolescenza. Il film segue l’adolescente Ellie Chu
che decide di scrivere una lettera d’amore per un atleta popolare
quando, in realtà, si sta innamorando della stessa ragazza. Questo
film è anche vagamente basato sull’opera teatrale Cyrano de
Bergerac con la trama di scrivere lettere d’amore per conto di un
altro quando entrambi amano la stessa persona.
Il film è piuttosto buono e
dovrebbe ricevere maggiore attenzione, poiché non ci sono
abbastanza contenuti lesbici e AAPI nell’industria
dell’intrattenimento.
Un amore segreto di Chris Bolan
(2020).
Questo documentario racconta
l’incredibile storia d’amore lunga quasi settant’anni di Pat
Henschel e Terry Donahu, narrandone la carriera, il coming out di
fronte alle rispettive famiglie conservatrici e i dubbi riguardanti
il matrimonio.
The Boys in the Band di Joe
Mantello (2020).
Durante una festa di compleanno a
New York nel 1968, un ospite a sorpresa e un gioco ad alto tasso
alcolico portano sette amici gay ad affrontare verità a lungo
nascoste. Feroce commedia tratta da un’opera teatrale con
protagonisti attori come JimParson, Matt Bomer e Zachary
Quinto.
Le stelle di Broadway più
sfortunate scuotono una piccola città dell’Indiana quando si
schierano a favore di un’adolescente che vuole andare al ballo di
fine anno con la sua ragazza. Protagonisti di questo film sono, tra
gli altri, attori del calibro di Meryl Streep, Nicole Kidman, Ariana DeBose
e Kerry Washington.
Elisa e Marcela di Isabel Coixet
(2019).
Nel 1885, tra Elisa e Marcela nasce
un’amicizia che si trasforma in un amore proibito, da tener
nascosto, per gli usi dell’epoca. Nel 1901, una di loro si finge
uomo, e le due convolano all’altare.
‘Alex Strangelove’ (2018)
Alex Strangelove è un
film commedia romantico prodotto da Netflix che si svolge in un
ambiente liceale. Il film segue Alex Truelove, un liceale che
prende molto sul serio gli studi. Ha praticamente tutto ciò che un
ragazzo liceale etero può desiderare: un futuro brillante, buoni
voti e una splendida ragazza di nome Claire.
Tuttavia, c’è una cosa che non ha
ancora fatto: perdere la verginità. Quando a scuola incontra
Elliot, un adolescente apertamente gay, si accorge di provare
sentimenti che non aveva mai notato prima. Strano!
Naomi + Ely’s No Kiss List di
Kristin Hanngi (2015).
Naomi ed Ely, il suo migliore amico
gay, decidono di preservare la loro amicizia approvando una sorta
di patto e stilando una lista con i nomi degli uomini che si
vietano a vicenda di sedurre.