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The Legend of Ochi: trailer del nuovo fantasy di A24 Films

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The Legend of Ochi: trailer del nuovo fantasy di A24 Films

Dopo essere stato annunciato tre anni fa, The Legend of Ochi sta finalmente per arrivare nelle sale. Ieri A24 ha rivelato l’arrivo di un trailer e lo ha anticipato con un poster che sottolineava gli elementi fantasy del film. Oggi è stato pubblicato il trailer e possiamo dire che la casa di produzione preferita dai fan si sta preparando a realizzare uno dei suoi titoli più diversi. La storia è ambientata in un mondo fantastico abitato da creature pelose conosciute come Ochi, e sarà nelle sale il 28 febbraio 2025.

The Legend of Ochi è incentrato su una giovane ragazza che scappa dalla sua casa su un’isola dall’aspetto splendido e che poi incontra e impara a comunicare con uno degli esseri del titolo. Le creature bluastre con orecchie simili a Yoda sono temute dagli abitanti dell’isola, ma la ragazza fa amicizia con uno più giovane e innocente. Il trailer svela l’originale e meraviglioso mondo creato per l’avventura e fornisce una piccola anticipazione delle possibilità che possono emergere man mano che impariamo a conoscere gli Ochi, la minaccia che rappresentano e il motivo per cui l’intera comunità li teme.

Secondo Deadline, The Legend of Ochi è stato descritto dagli addetti ai lavori come se avesse la stessa atmosfera dei film di Peter Jackson (The Beatles: Get Back) prima dell’era del Signore degli Anelli. Secondo quanto riferito, i dirigenti di A24 sono rimasti talmente colpiti dalla sceneggiatura e dall’atmosfera dell’avventura che hanno deciso immediatamente di collaborare con il regista esordiente Isaiah Saxon. La casa di produzione ha una storia di promozione di voci indipendenti e nuove, quindi non sorprende che abbia colto al volo l’opportunità di portare questa storia in vita e sui grandi schermi di tutto il mondo.

The Legend of Ochi è un’opera prima

Un’altra indicazione del potenziale di The Legend of Ochi è che è riuscito ad attirare l’attenzione di diversi grandi nomi di Hollywood: nel cast figurano Willem Dafoe (Poor Things), Emily Watson (Midas Man), Helena Zengel (News of the World) e Finn Wolfhard (Stranger Things). Il film è stato anche prodotto dai fratelli Russo, responsabili degli ultimi due film di Avengers e che dovrebbero dirigere Avengers: Doomsday. Sul sito personale di Saxon è possibile trovare una serie di concept art per The Legend of Ochi che ha messo insieme dal 2015. Una delle sue didascalie recita: “Non riesco a smettere di sognare questo film che voglio fare”.

Nonostante sia per la prima volta al timone di un lungometraggio, Saxon lavora come regista di video musicali e cortometraggi da molto tempo. Ha diretto video musicali di artisti come Björk, Panda Bear e Grizzly Bear. Saxon ha anche scritto la sceneggiatura di The Legend of Ochi, il che significa che se il film diventerà un successo, il nuovo regista sarà subito in grado di raccontare altre storie, costruire nuovi mondi e incuriosire il pubblico. The Legend of Ochi uscirà negli USA il 28 febbraio 2025. Potete vedere il trailer qui sopra.

Sebastian Stan: 10 cose che forse non sai sull’attore

Sebastian Stan: 10 cose che forse non sai sull’attore

Sebastian Stan è famoso per aver interpretato Soldato d’Inverno, ed è stato uno di quelli che, grazie al Marvel Universe, sono stati capaci di far parlare di sé. Ma la sua carriera va ben oltre Captain America: non solo ha recitato in telefilm di successo come Gossip Girl e Once Upon a Time – C’era una volta, ma anche in alcuni film particolarmente interessanti degli ultimi anni. Si è così sempre più imposto come uno dei nuovi fenomeni di Hollywood.

Cosa non sapete su Sebastian Stan? Ecco dieci curiosità su di lui.

I film e le serie TV in cui ha recitato Sebastian Stan

1. Ha recitato in celebri film. Stan inizia a recitare per il cinema con i film Tony ’n’ Tina’s Wedding  (2004), Red Doors (2005), The Covenant (2006), The Architect (2006), Toy Boy – Un ragazzo in vendita (2009), Kings (2009), Un tuffo nel passato (2010) e Il cigno nero (2010). Nel 2011, ottiene il ruolo per cui è più noto: Bucky Barnes in Captain America – Il primo vendicatore (2011), ruolo poi ripreso come Soldato d’Inverno in Captain America – The Winter Soldier. Successivamente ha recitato in Sopravvissuto – The Martian (2015), Captain America: Civil War (2016), Tonya (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). Recentemente ha invece recitato in Era mio figlio (2020), Le strade del male (2020), Secret Team 355 (2022), Fresh (2022) Sharper (2023), Dumb Money (2023), A Different Man (2024), The Apprentice – Alle origini di Trump (2024) e Thunderbolts* (2025).

2. Ha preso parte anche a note serie TV. Oltre che sul grande schermo, l’attore è apparso anche sul piccolo, da prima recitando nell’episodio 13×22 di Law & Order – I due volti della giustizia (2003) e poi trovando maggior fama grazie a Gossip Girl (2007-2010). In seguito ha recitato in Kings (2009), C’era una volta (2012), Political Animals (2012), Labyrinth (2012) e I’m Dying Up Here – Chi è di scena? (2017). Torna a recitare per una serie TV nel 2021 con The Falcon and the Winter Soldier, dove riprende il ruolo del Soldato d’Inverno accanto ad Antony Mackie. Nel 2022 è invece protagonista di Pam & Tommy insieme a Lily James.

Sebastian Stan in Gossip Girl

3. Ha avuto un ruolo nella celebre serie. L’attore ha preso parte ad undici episodi della serie Gossip Girl nel ruolo di Carter Baizen, personaggio che si scopre essersi allontanato dalla ricchezza della sua famiglia per girare per il mondo, ma anche che ha un problema con il gioco d’azzardo. Questo è stato per Stan uno dei primi ruoli importanti della sua carriera, che gli ha permesso di ottenere una prima notorietà.

The Winter Soldier
Sebastian Stan è il Soldato d’Inverno in Captain America: The Winter Soldier. Cortesia di Walt Disney Pictures

Sebastian Stan è il Soldato d’Inverno della Marvel

4. Ha indossato delle extension per il ruolo. Per interpretare il Soldato d’Inverno in Captain America – The Winter Soldier, Sebastian Stan ha dovuto indossare delle extension, poiché tra un progetto e l’altro non è riuscito a farsi crescere i capelli in tempo per il film. L’unica volta nel MCU in cui i suoi capelli lunghi sono naturali è nel sequel Captain America: Civil War (2016). Il Soldato d’Inverno ha i capelli lunghi per far intendere che l’Hydra si preoccupava così poco della sua manutenzione personale e della sua cura che non riteneva importante tagliargli i capelli.

Sebastian Stan in Fresh

5. Ha interpretato un ruolo decisamente “horror”. Il film Fresh segue Noa, che incontra il seducente Steve (Stan) in un negozio di alimentari. Dopo il loro primo appuntamento, Noa è ormai innamorata e accetta l’invito di Steve per un weekend romantico, solo per scoprire che lui nasconde degli appetiti insoliti. Per l’attore, quello in questo film è stato un ruolo che lo ha portato a confrontarsi con il genere thriller/horror, mostrando così dei lati nascosti del suo talento per la recitazione.

Sebastian Stan in A Different Man

6. Ha vinto un importante premio. Nel dramma A Different Man, Stan interpreta Edward, un uomo che dopo essersi sottoposto a un intervento di ricostruzione facciale, intraprende un percorso che lo porta a ripensare totalmente sé stesso. Per la sua interpretazione, l’attore ha vinto l’Orso d’argento per la miglior interpretazione da protagonista al Festival di Berlino, dove il film è stato presentato.

Sebastian Stan è Donald Trump in The Apprentice

7. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. In The Apprentice – Alle origini di Trump, Stan interpreta il tycoon nel corso degli anni Settanta e Ottanta. Per assumere il ruolo, l’attore non è ricorso a particolari trucchi prostetici, in quanto non interessato ad una somiglianza di quel tipo. Ha però dovuto seguire una particolare dieta a base di ramen e salsa di soia, così da acquisire quel peso in più richiesto per la parte.

Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice - Alle origini di Trump
Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice – Alle origini di Trump. © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

È Annabelle Wallis la sua fidanzata nel 2024

8. È molto riservato. Stan non è mai stato molto interessato a condividere pubblicamente dettagli sulla propria vita privata e sulla sua situazione sentimentale. Sappiamo che in passato ha avuto relazioni con le colleghe Leighton Meester e Jennifer Morrison, mentre dal 2022 è legato all’attrice Annabelle Wallis. I due sono stati visti per la prima volta insieme durante alcuni eventi di gala e ancora oggi partecipano come coppia a situazioni di questo tipo. Ci tengono però a mantenere privata la loro relazione.

Sebastian Stan è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 8,3 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato circa trecento post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

L’età, l’altezza e il fisico di Sebastian Stan

10. Sebastian Stan è nato il 13 agosto 1982 a Costanza, Romania. L’attore è alto complessivamente 1,83 m. È anche noto per il suo fisico muscoloso ed atletico, costruito in particolare per poter interpretare il Soldato d’Inverno all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Fonti: Inverse, The Richest, TVOvermind, IMDb

Francis Ford Coppola svela il vero messaggio di Megalopolis

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Francis Ford Coppola svela il vero messaggio di Megalopolis

Senza dubbio, Francis Ford Coppola è sul monte Rushmore delle leggende del cinema americano vivente. Il suo lavoro negli anni ’70 è probabilmente la striscia di film più intensa per qualsiasi regista nella storia del cinema. Vincitore di 14 premi Oscar (con 55 nomination!), due volte vincitore della Palma d’Oro a Cannes e una litania di riconoscimenti dai festival di tutto il mondo. Coppola ci ha stuzzicato per anni con la sua satira urban fantasy, Megalopolis. A causa degli eventi dell’11 settembre 2001, la produzione è crollata e il film è stato accantonato. Ora, 23 anni dopo, Coppola ha finalmente scelto di condividere Megalopolis con il pubblico assetato di un’esperienza cinematografica nuova e pronto per una storia eccezionalmente rara.

Megalopolis è una nuovissima visione cinematografica che ritrae una metropoli in decadenza chiamata Nuova Roma. All’interno, l’architetto idealista Cesar (Adam Driver) ottiene la licenza di demolire e ricostruire la città. La sua nemesi, il sindaco Cicero (Giancarlo Esposito), rimane impegnato a mantenere New Rome così com’è. In mezzo a loro c’è Julia (Nathalie Emmanuel), la figlia mondana di Franklyn e interesse amoroso di Cesar, che, attraverso il tumulto, continua la sua ricerca del significato della vita.

Parlando con Collider il regista ha approfondito Megalopolis. Coppola spiega eloquentemente perché sceglie di rieditare alcuni dei suoi film decenni dopo l’uscita, il genuino ottimismo che prova nei confronti di questo mondo e come ha filtrato questi sentimenti attraverso la sua attesa favola epica.

“I film non sono un fast food, ma una forma d’arte vivente”

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Foto di Phil Caruso/Lionsgate/Phil Caruso/Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Credo che gli artisti non debbano avere paura del rischio. Il rischio fa parte della formula artistica. A volte bisogna lanciarsi nell’ignoto per esprimere ciò che si prova. Non si può essere come un’azienda che vuole produrre un fast food che sia abitudinario, in modo da sapere che la gente mangerà sempre la stessa cosa. Stanno cercando di fare lo stesso con i film. I film non sono fast food. I film sono una forma d’arte vivente che cerca di illuminare la vita delle persone, che le aiuta a vedere il mondo in cui vivono nel modo più chiaro possibile.

Ci sono molte riprese di New York. Le ha fatte un grande fotografo di nome Ron Fricke. È un filmato bellissimo, ma non ho usato molto delle riprese dell’11 settembre perché ritenevo che così tante persone avessero perso le loro famiglie e i loro cari che sarebbe stato improprio per me usare quel filmato. Ce n’è un po’, solo per un motivo struggente, perché ci colpisce il cuore quando lo vediamo. Mi sono sentito più rispettoso nei confronti delle persone che hanno perso i loro familiari. Ma sì, ci sono molte riprese di Ron Fricke nel film. È molto bello.

È risaputo che lavoro su qualcosa finché non lo odio, poi lo abbandono e inizio a lavorare su qualcos’altro. Poi lo odio, lo abbandono e dico: “Quello di prima non era così male. Farò quello”. Stavo lavorando a un altro film che ho abbandonato per fare Megalopolis. In un certo senso faccio sempre un film in ritardo. [Ma sentivo che i temi di questo film sono così importanti per il mondo di oggi.

Stiamo uccidendo molti dei nostri cugini esseri umani e molti dei nostri figli. Siamo una specie geniale. Non possiamo sprecarci a vicenda. Abbiamo tutti un talento unico. Non c’è un problema che dobbiamo affrontare che non abbiamo la capacità di risolvere. Qualcuno deve dirlo, credo, ed è quello che dice questo film.

I migliori film horror del 2024 (finora)

I migliori film horror del 2024 (finora)

Siamo quasi alla fine di un altro anno ricco di uscite horror, e con così tanti titoli horror e così poche ore in un giorno, è facile rimanere indietro con le ultime novità. Diamo un’occhiata ai migliori film horror dell’anno che potreste o non dovreste aggiungere alle vostre liste di film da vedere. NOTA: alcuni titolo non sono ancora usciti in Italia o non hanno una distribuzione. 

Late Night with the Devil

Late Night with the Devil recensione

Late Night with The Devil è proprio il tipo di ruolo da protagonista che i fan dell’horror non vedevano l’ora di vedere affrontato dall’attore David Dastmalchian. Le telecamere seguono lo speciale di Halloween di un talk show notturno nel 1977, con ospiti occulti. Dastmalchian interpreta Jack Delroy, il conduttore di “Night Owls with Jack Delroy”, perseguitato da un passato che include legami con una discutibile organizzazione californiana e la moglie morta.

La notte va a rotoli, come in Ghostwatch o L’ora della purificazione, quando Delroy si trova ad affrontare i mali evocati all’interno del suo studio. È un piacere vedere Dastmalchian interpretare una celebrità che si sgretola sotto le pressioni del paranormale, mentre i suoi telespettatori aumentano, scegliendo di dare ascolto al diavolo che gli sta alle spalle e che minaccia tutta la sua squadra. Molti avranno ragione nell’aggiungere questo bizzarro disastro televisivo alle loro rotazioni stagionali di ottobre.

Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti

Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti

Da fan dell’originale Speak No Evil di Christian Tafdrup, mi sono avvicinato al remake della Blumhouse di James Watkins con qualche esitazione. Il capolavoro di Shudder si basa molto su un terzo atto morboso che non credevo potesse essere ricreato – e nemmeno Watkins lo crede. La versione americana con James McAvoy e Scoot McNairy trova una strada diversa per gli orrori familiari delle vacanze, evitando la ripetizione e le rivelazioni scontate. McAvoy è straordinariamente carismatico nei panni di un artista della truffa, che culla l’esempio di crisi di mezza età di McNairy in un falso senso di sicurezza.

Mackenzie Davis e Aisling Franciosi sono altrettanto convincenti nei panni delle compagne di uomini intrappolati nei loro ego, prima che Speak No Evil scateni la depravazione della sua contorta sceneggiatura. Si tratta di un adattamento più sicuro, ma questo non ne annulla l’efficacia: una delle poche volte in cui un’americanizzazione funziona nei suoi tocchi più morbidi.

Oddity

Caroline Menton in Oddity (2024)
©IFC FILMS

Oddity, l’inquietante opera da camera irlandese che parla di inquietanti oggetti d’antiquariato e di sorelle uccise si immerge in orrori folcloristici. Il signor “Uomo di legno” diventa la mascotte del film quando inizia a muoversi in una tenuta poco illuminata nel bel mezzo del nulla, animata dal dolore, forse dalla vendetta e da molti stereotipi infestati.

C’è qualcosa di delicatamente alla Mike Flanagan in tutto questo, come i monologhi che si susseguono in immagini artisticamente inquietanti che sono sempre in agguato sullo sfondo. Il racconto di McCarthy è più una ninna nanna che un vero e proprio assalto paranormale, ma è comunque efficace come spaventoso spavento e come scossa di energia. Si tratta di un film che fa girare le pagine e che viene trasposto sullo schermo, tenendovi con il fiato sospeso mentre le scene diventano sempre più inquietanti ad ogni secondo che passa.

Under Paris

Under Paris finale

Il regista francese Xavier Gens ha interrotto la recente serie di deludenti film horror sugli attacchi di squali con Under Paris di Netflix. Il film sembra un amalgama tra i commenti politici de Lo Squalo, le frenesie alimentari di Deep Blue Sea e le libertà di Geostorm che diavolo sta succedendo”. È anche in linea con film di Dick Maas come Uncaged o Amsterdamned, in cui le città ad alta densità di popolazione sembrano personaggi in carne e ossa attaccati da scenari surreali.

Gens ci colpisce rapidamente con la ferocia di un guizzo di pinna come apertura, si assopisce mentre la storia si sviluppa nella capitale francese, poi si scatena in un terzo atto pieno di brutale violenza squalo contro uomo come nel lavoro New French Extremity del regista. Under Paris sceglie un tono più diretto, ma non bisogna allarmarsi: Gens capisce il tipo di film che sta realizzando e porta a casa un finale selvaggiamente aggressivo che continua a superare se stesso.

Lovely, Dark, and Deep

Lovely, Dark, and Deep

Georgina Campbell interpreta una guardia forestale che scopre una verità psicotropa su ciò che accade quando le persone scompaiono nelle aree boschive. Il viaggio nella foresta di Teresa Sutherland è cupamente inquietante e favorisce una combustione lenta, ma rimane intrigante e scomodo per tutto il tempo.

La Sutherland mostra una padronanza maliziosamente manipolativa dei sentimenti di isolamento, mentre il ranger di Campbell scompare in un purgatorio all’aperto di immagini sempre più inquietanti. È un film con più vibrazioni che altro, che viaggia alla velocità e alla metodologia di Sator o The Interior; un tetro incubo National Geographic di incognite persistenti. Se vi piacciono i film che abbandonano lo spettatore nel bel mezzo di una storia sussurrata come il vento che passa tra i rami degli alberi, l’ultimo di Sutherland dovrebbe essere sul vostro radar.

In a Violent Nature

In a Violent Nature

In a Violent Nature di Chris Nash ha fatto parlare di sé per la sua interpretazione sovversiva degli stereotipi dello slasher. Si tratta essenzialmente di uno slasher girato quasi esclusivamente di spalle dalla prospettiva dell’assassino – un non-morto tipo Jason Voorhees di nome Johnny – sia che stia facendo a pezzi i corpi sia che stia serpeggiando verso la sua prossima destinazione. Nash esamina le motivazioni dei cattivi dello slasher e gioca con il sound design che annega le chiacchiere da falò dei bersagli di Johnny, spogliando il “divertimento” degli anni ’80 degli squallidi night per lasciare solo la violenza estrema.

Gli eccellenti effetti speciali offrono una serie di morti raccapriccianti mentre Johnny colpisce, accoltella e mutila i suoi bersagli, compreso quello che senza dubbio sarà il più alto risultato dell’anno in termini di morti nei film horror. Non dovrebbe essere una sorpresa, dato che Nash è stato il supervisore degli effetti speciali sul set di Psycho Goreman, o per chi ha visto il suo segmento ABCs of Death 2 “Z is for Zygote”. In A Violent Nature è all’avanguardia in un modo che potrebbe non essere adatto a tutti, ma ciò che tenta di fare è una boccata d’aria fresca e merita assolutamente di essere visto.

Abigail

abigail film 2024

Se i Radio Silence pubblicano un film horror, è molto probabile che lo inseriscano nelle liste di metà anno e di fine anno. Abigail non è da meno: la loro divertente storia di ballerina vampira ha voglia di sangue. Non si può sbagliare con un cast che comprende Dan Stevens nei panni di un untuoso ex-poliziotto di New York, Kathryn Newton nei panni di una baby hacker nepote assetata di emozioni, o Kevin Durand nei panni di un muscoloso e paterno – ma questo è lo show di Melissa Barrera e Alisha Weir.

La Barrera sfoggia ancora una volta le sue doti di Final Girl, mentre la Weir scivola sullo schermo come la figlia di Dracula in ballerine. Radio Silence sa come offrire immagini gratuitamente succose e allo stesso tempo divertirsi con il materiale, facendoci ridere e trasalire allo stesso tempo. Abigail porta il suo amore per il cinema vampiresco sulla manica e allo stesso tempo rafforza la propria tradizione microcosmica, realizzando il meglio di entrambi i mondi – come non amare la battuta sull’aglio e la cipolla?

Omen – L’origine del presagio

Omen - L'origine del Presagio (The First Omen) film 2024
oto di Moris Puccio/20th Century Studio/Moris Puccio/20th Century Studi – © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Non credo che nessuno avesse previsto che un prequel del 2024 di The Omen sarebbe andato così forte come ha fatto The First Omen. Arkasha Stevenson sfrutta temi blasfemi con un fattore di raccapriccio così vivido, come le ambientazioni oscure dell’altare illuminate da file di candele di cera gocciolanti che formano bocche aperte che sembrano in procinto di divorare l’attrice principale Nell Tiger Free.

Il suo messaggio sull’autonomia corporea e sulla corruzione della Chiesa cattolica diventa una fonte di orrori teologici, ricca di simbolismi demoniaci che richiamano anche le inquadrature dirette di The Omen. Stevenson capisce il compito raccontando una storia originale che rispetta le radici del franchise, rimanendo fedele a idee singolari che raramente si lasciano impantanare dalla nostalgia (fino alla fine).

New Life

New Life
© XYZ Films

Il primo lungometraggio di John Rosman, New Life, è una miscela di generi che dà vita alla narrazione di un’epidemia. È un film sull’apocalisse in scala ridotta che sembra più un poliziesco, che nasconde orribili segreti in bella vista. Sembra un’origine paziente zero di film come 28 giorni dopo di Danny Boyle o Carriers dei fratelli Pastor che ci proiettano nel caos infettivo.

Rosman gioca con idee come “Jason Bourne incontra The Crazies incontra Cabin Fever” con un budget estremamente elevato. È una sceneggiatura ponderata che fa indovinare al pubblico dove andrà a parare, a volte assomigliando a un thriller di zombie, altre volte a un puro mistero da agente speciale. Complimenti alle scelte fatte, che sono state portate a termine con grande impegno.

Mind Body Spirit

Mind Body Spirit
© Welcome Villain Films

Divulgazione completa: sono un appassionato di film horror di influencer girati da prospettive di livestream o vlog. Mind Body Spirit di Alex Henes e Matthew Merendaè un brillante esempio di come sfruttare al meglio i limiti digitali di Screenlife. Sarah J. Bartholomew interpreta l’aspirante celebrità dello yoga online Anya, che ha appena ereditato la vecchia e scricchiolante casa della nonna estranea.

Anya trova una porta nascosta e stanze segrete con immagini occulte, che diventano il fulcro del suo nuovo canale video. Henes e Merenda sfruttano l’angolazione in prima persona a loro vantaggio, sostenendo un’atmosfera efficacemente spettrale mentre Anya incanala i segreti più oscuri della sua eredità con aspirazioni virali. Farà di tutto per ottenere visualizzazioni e noi assisteremo alla sua caduta come a una playlist maledetta su YouTube.

V/H/S/Beyond

V/H/S/Beyond
© Shudder

Quanti franchise horror migliorano con l’età? V/H/S/Beyond è il settimo film della serie V/H/S e il più coerente. I registi seguono un tema di “fantascienza” libero, trasformando le cicogne in creature da incubo e affrontando le minacce esistenziali di sconosciuti extraterrestri. Non c’è un segmento brutto nel gruppo, con una qualità che varia da “eccezionale” a “passabile”.

Si tratta di un rapporto inaudito quando si tratta di antologie horror, che di solito registrano alti e bassi frustranti. Tra energici video musicali bollywoodiani, effetti gore pratici eccezionali e standard qualitativi costanti, V/H/S/Beyond continua la traiettoria ascendente delle produzioni di V/H/S di Shudder. Più grande, migliore, più veloce, più forte: queste non sono qualità tipiche dei sequel di franchise, tanto meno di franchise così profonde.

A Quiet Place: Giorno 1

A Quiet Place - Giorno 1 Lupita Nyong'O Djimon Hounsou
Lupita Nyong’o e Djimon Hounsou in A Quiet Place – Giorno 1. Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Tenetevi forte perché abbiamo un altro prequel in lista. A Quiet Place: Giorno 1 di Michael Sarnoski è un monster movie dall’anima straordinaria che… furtivamente non è un vero monster movie? Vediamo gli Angeli della Morte precipitare come comete su New York, non fraintendetemi. Ci sono alcune sequenze di attacco iniziali, ma poi le emozioni prendono il sopravvento.

Lupita Nyong‘o interpreta una paziente di un ospizio alla ricerca del suo trancio di pizza preferito in città – Joseph Quinn si unisce a lei nei panni di uno studente di legge inglese terrorizzato che semplicemente non vuole stare da solo. Il film diventa una ricerca secondaria lontana dall’“azione”, mentre Nyong’o e Quinn sviluppano un rapporto sorprendentemente toccante che trova l’umanità alla fine del mondo. Gli spaventi funzionano, ma la padronanza di Sarnoski nel raccontare storie di vita tra personaggi umani è infinitamente migliore. È l’apocalisse: godetevi l’ultimo boccone di pizza.

MadS

Immaginate “New Life incontra Climax incontra Run Lola Run”. Questo è MadS di David Moreau, in arrivo su Shudder il 18 ottobre. È il mio film preferito del Fantastic Fest di quest’anno, che presenta gli inizi di un’epidemia apocalittica in un formato one-take. Moreau inizia con un ragazzo di 18 anni che lascia il covo del suo spacciatore e segue gli eventi che si sviluppano dopo che incontra quello che sembra essere un paziente in fuga forse infettato da un virus.

Laurie Pavy, nel ruolo di Anais, offre una performance inarrestabile quando diventa il personaggio centrale del film, mostrando gli effetti di ciò che sta prendendo d’assalto la Francia. Il film non cede mai una volta che le ruote iniziano a girare, definito dall’intimità e dal terrore apocalittico mentre si increspa da un minuscolo punto di partenza.

Longlegs

LONGLEGS
Cortesia di © NEAN

Oz Perkins si è affermato come una delle voci più singolari dell’horror contemporaneo con The Blackcoat’s Daughter, I Am the Pretty Thing That Lives in the House e Gretel & Hansel. Potreste non essere in sintonia con il suo approccio divisivo, persistente come la melassa e carico di terrore, ma è probabile che le cose cambino con Longlegs.

Il suo ultimo film mescola intrighi investigativi procedurali con un’atmosfera spregevolmente satanica, con un cast all-star che comprende Maika Monroe, Nicolas Cage, Blair Underwood e Alicia Witt al massimo delle loro capacità. Perkins continua a privilegiare il suo marchio di terrore strisciante, ma aumenta il ritmo quando il serial killer “Longlegs” di Cage tormenta l’agente dell’FBI di Monroe, che è sulle sue tracce. La storia si insinua, striscia e si insinua sotto la pelle, con i suoi mali infernali che vi tengono in ostaggio fino ai titoli di coda. In uscita il 31 Ottobre 2024.

It’s What’s Inside

cast di It's What's Inside (2024)
Credit © Netflix

Netflix potrebbe non commercializzare It’s What’s Inside, ma questo non significa che meriti di essere trascurato. L’esilarante thriller di Greg Jardin sullo scambio di corpi è un fantastico pezzo d’insieme composto ad arte e realizzato in modo pulito. Gli amici fanno un gioco di società mentre sono riuniti per festeggiare un matrimonio che si trasforma in un mistero fantascientifico con i personaggi bloccati l’uno nel corpo dell’altro.

Si tratta di un puro pezzo d’insieme senza un anello debole nel cast, in quanto gli attori devono imitare i loro co-protagonisti quando la sfuggente premessa del film chiede come gli amici potrebbero reagire quando prendono il controllo della vita di qualcun altro. Le questioni morali e le manipolazioni psicologiche sono trasformate in un gioco, ma Jardin non manca mai di intrattenere utilizzando un umorismo nero sulla rapidità con cui le relazioni si sgretolano quando la gelosia prende il controllo. È un film elegante e sexy, con grandi risate e drammi salaci: la definizione di un film che piace al pubblico.

Stopmotion

Stopmotion
© IFC Films

È stata un’annata davvero bella per i debutti di lungometraggi horror, con l’artisticamente insidioso Stopmotion di Robert Morganin testa. La storia di Morgan su un’animatrice in stop-motion che diventa ossessionata dal suo ultimo progetto affronta le follie del perdersi nel processo creativo. Aisling Franciosi (The Nightingale) interpreta Ella Blake, la cui profonda interpretazione trova disturbi surreali nel modo in cui la realtà di Ella si sgretola. La stopmotion mi ricorda film come Censor o Berberian Sound Studio, quando i personaggi plasmati da Ella iniziano a sfuggire ai confini del suo banco di lavoro e diventano personaggi di supporto allucinogeni. È Henry Selick, per dirla con Peter Strickland, il massimo dei complimenti.

Infested

Infested
Shudder

Il lungometraggio d’esordio di Sébastien Vaniček, Infested, è un thriller a otto zampe tanto bello quanto Arachnophobia. È [REC] che incontra Attack the Block ma con i ragni, che Vaniček usa per commentare la politica di classe francese e i “parassiti” che vivono nelle case popolari. Una volta che il primo ragno si libera all’interno di un complesso residenziale (le riprese esterne mostrano le Arene di Picasso a Noisy-le-Grand), è tutto gas e niente pause. I ragni continuano a moltiplicarsi, a diventare più grandi e a far salire l’intensità alle stelle con un’energia propulsiva sbalorditiva. Direi che gli aracnofobici dovrebbero stare alla larga da questo spettacolo, ma è troppo bello per perderselo.

Exhuma

Exhuma

La ricca spiritualità del cinema horror coreano è viva e vegeta in Exhuma di Jang Jae-hyun. Il film è simile a The Wailing per il modo in cui ogni atto attraversa i sottogeneri con grazia. Gli specialisti dell’aldilà devono cancellare la maledizione di una famiglia, ma ciò che inizia con danze e canti cerimoniali diventa una vera e propria battaglia demoniaca. È un altro film, come Infested, che non cede appena le cose iniziano. Ogni passo avanti è verso acque inesplorate, affondando sempre più nella follia infestante fino all’ultimo fotogramma. Exhuma è radicato nella cultura sudcoreana e aggiunge un sacco di carattere a ogni fotogramma, posterizzando la grazia e la bellezza che si possono ottenere mentre fantasmi senza freni staccano le teste delle persone.

The Substance

The Substance demi moore

Il tour de force di Coralie Fargeat, The Substance, è l’antidoto all’era contemporanea dell’horror con progetti formulati in studio. È un’opera originale, aggressiva e ripugnante come un complimento. Il commento di Fargeat sulla fama, l’età e il trattamento riprovevole che Hollywood riserva alle donne è fortemente influenzato da maniaci del cinema di serie B come Brian Yuzna, Stuart Gordon e Frank Henenlotter (che digita con eccitazione). Demi Moore e Margaret Qualley brillano nella doppia presentazione di Elisabeth Sparkle; le attrici si sottopongono a magistrali orrori corporei e a tormenti psicologici mentre inseguono l’eterna lode della celebrità. The Substance scoppia di vitalità, è visivamente memorabile e colpisce con precisione: non esiste un film horror simile quest’anno. In uscita il 18 ottobre 2024.

Citadel: Diana è l’Original italiano con il miglior risultato globale di sempre al lancio su Prime Video

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Prime Video ha svelato che la serie Original italiana di spionaggio Citadel: Diana, nata dal mondo di Citadel, ha registrato nel weekend di lancio il miglior risultato globale di sempre per un Original italiano su Prime Video, in base al numero di spettatori in tutto il mondo – escluso il Paese di produzione. La serie italiana con Matilda De Angelis ha riscosso un successo strepitoso in molti paesi nel mondo. È arrivata al 1° posto fra le serie più viste in Italia, Stati Uniti e Regno Unito nel weekend di debutto, e nella Top 5 in quasi 150 Paesi, tra cui Canada, Australia, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Messico e India, stabilendo un nuovo record a livello di audience internazionale per i contenuti in lingua italiana su Prime Video.

Inoltre, il successo della serie italiana ha portato ancora più spettatori a vedere la prima stagione di Citadel, con il pubblico che, durante il fine settimana, l’ha guardata in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Italia e al Regno Unito, solo per citare alcuni dei territori principali in termini di spettatori.

“Il successo di Citadel: Diana dimostra che i nostri spettatori in tutto il mondo continuano ad apprezzare le storie locali, realizzate dai migliori narratori e talenti locali,” ha dichiarato James Farrell, VP International Originals, Prime Video & Amazon MGM Studios. “Il mondo di Citadelrappresenta un concept davvero unico, e il nostro obiettivo era creare un nuovo mondo di spionaggio in grado di viaggiare a livello globale. Lo storytelling innovativo di Citadel: Diana è riuscito a realizzare proprio questo, grazie ad una spy story ricca di azione, che mette al centro i personaggi ed è in grado di attrarre il pubblico in tutto il mondo”.

La serie tv Citadel

Prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, la serie Original italiana ha debuttato in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo lo scorso 10 ottobre. La prima stagione di Citadel – interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley Manville – ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo a 24 giorni dal lancio. Citadel e le successive serie Original action-espionage vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il globo sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale Manticore.

Ogni serie nata dal mondo di “Citadel” ha per protagonisti talenti locali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e una decisa identità culturale radicata nel paese d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana è la seconda a debuttare nel mondo di “Citadel” e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, in uscita il 7 novembre 2024. La seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas con Stanley Tucci e Lesley Manville, è attualmente in produzione, con Joe Russo alla regia.

Citadel Diana va ad arricchire l’offerta di titoli Original internazionali di Prime Video che hanno registrato un enorme successo a livello globale, tra cui i recenti successi internazionali È colpa mia? (‘Culpa Mía’), Maxton Hall – Il mondo tra di noi, e Medellin e i titoli in uscita, come È colpa tua? (‘Culpa Tuya’), Libre e Like a Dragon: Yakuza. La serie Original italiana si aggiunge, inoltre, alle numerose produzioni italiane di successo di Prime Video, come The Bad Guy, Elf Me, Celebrity Hunted– Caccia all’Uomo, Dinner Club, e i titoli di prossima uscita Costiera e la quinta stagione di LOL: Chi ride è fuori. Si aggiungono poi grandi serie e film prodotti da Amazon MGM Studios come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereFallout, L’estate nei tuoi occhi, Road HouseSaltburn e The Idea of You. Tutti questi contenuti sono disponibili con abbonamento Prime. Gli utenti Prime possono godere di risparmi, convenienza e intrattenimento, tutto in un unico abbonamento.

The Apprentice – Alle origini di Trump: recensione del film con Sebastian Stan

Attaccare sempre, negare tutto, mai riconoscere la sconfitta: sono queste le tre regole che l’avvocato Roy Cohn insegna al suo pupillo Donald Trump. Tre principi che, ripetuti quasi come fossero un incantesimo, hanno caratterizzato l’ascesa al potere dell’uomo che oggi, in un modo o nell’altro, tutti conosciamo. Ma mentre l’attenzione odierna è comprensibilmente tutta sul suo nuovo tentativo di insediarsi nella Casa Bianca, il regista iraniano naturalizatto danese Ali Abbasi (regista anche di Border e Holy Spider) ci porta con il suo The Apprentice – Alle origini di Trump a scoprire i primi passi mossi dal tycoon verso la conquista di quello che oggi è il suo impero industriale.

Presentato in concorso al Festival di Cannes, il film ha naturalmente sollevato numerosi dibattiti, essendo la figura di Trump non solo particolarmente attuale ma anche estremamente controversa. In molti hanno visto in The Apprentice – Alle origini di Trump un’opera pericolosa per le ripercussioni legali che potrebbe portare con sé, similmente a quanto avvenne nei primi anni Quaranta con il film Quarto Potere e la campagna di boicottaggio portata avanti dal magnate William Randolph Hearst. Il parere di Trump non si è infatti fatto attendere, con l’ex POTUS che ha definito disgustoso questo biopic a lui dedicato.

La trama di The Apprentice – Alle origini di Trump

Siamo a New York, negli anni 70. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump (Sebastian Stan) agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn (Jeremy Strong) Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato — che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro Julius ed Ethel Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy — insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica.

Sebastian Stan e Jeremy Strong in The Apprentice - Alle origini di Trump
Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice – Alle origini di Trump. © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

L’apprendista del diavolo

Il titolo del film è ripreso dal noto reality show condotto da Trump dal 2004 al 2015, nel quale si giudicavano le capacità imprenditoriali di un gruppo di concorrenti. Proprio come i tanti giovani che si sono susseguiti nel corso delle varie stagioni, anche Trump a suo tempo è stato un giovane ricco di ambizioni e desideri di elevarsi al di sopra della massa, dimostrando tutto il suo potenziale come uomo d’affari. Come ogni origin story che si rispetti, però, c’è bisogno di un mentore e tale è stato per Trump l’avvocato Roy Cohn. Già raccontato in un avvincente documentario dal titolo Where’s My Roy Cohn?, è lui il burattinaio della situazione o – come lo ha definito Strong – il dottor Frankenstein alle prese con la sua creatura.

Eminenza grigia a tutti gli effetti, Cohn ha fornito a Trump non solo le tre regole riportate in apertura, ma anche quella dose di spregiudicatezza e di disgusto per il bene comune su cui il tycoon sembra poi aver basato le fondamenta del suo potere. Proprio come è stato nella realtà, anche in The Apprentice – Alle origini di Trump è il Cohn di Jeremy Strong a rubare in più occasioni la scena, a catalizzare su di sé tutte le attenzioni non perché egli lo voglia – anzi – ma perché risulta chiaro quanto sia lui l’origine di ciò che oggi vediamo nel suo discepolo. Neanche a dirlo, Strong fornisce una prova attoriale straordinaria, glaciale, riproponendosi sotto nuove spoglie in quel contesto da lui già affrontato con la serie Succession.

In quello che non vuole essere un classico biopic, bensì uno studio ravvicinato dell’uomo e della sua psicologia, si segue pertanto l’ascesa di Trump, che sembra ironicamente e drammaticamente coincidere con il declino dell’impero americano. Partendo dagli anni Settanta e arrivando fino alla metà degli Ottanta, si attraversa dunque quel cupo periodo che va dal cinismo degli anni di Richard Nixon all’ascesa dell’avidità aziendale durante la presidenza di Ronald Reagan. L’American Dream, complici gli avvenimenti di quegli anni ma anche del decennio precedente, è ormai un cadavere che si trascina stancamente per le vie d’America e a cui personalità come Cohn e Trump sembrano aver dato il colpo di grazia.

Sebastian Stan e Maria Bakalova in The Apprentice - Alle origini di Trump
Sebastian Stan e Maria Bakalova in The Apprentice – Alle origini di Trump © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

Capire, non giudicare

Sarebbe stato però fin troppo facile, dato tutto questo materiale narrativo, offrire un ritratto estremamente negativo di Donald Trump. A tal proposito non è secondario che a dirigere il film vi sia un regista non americano. Originariamente il progetto, scritto da Gabriel Sherman, era stato proposto a registi del calibro di Paul Thomas Anderson e Clint Eastwood, che pur essendo stato un sostenitore di Trump ha rifiutato l’offerta considerando il progetto un rischio troppo grande. La presenza di Abbasi dietro la macchina da presa permette dunque al film di dotarsi di quella giusta distanza che gli consente di non eccedere né nell’indulgenza né nella cattiveria.

È chiaro che il ritratto che se ne ricava al termine della visione non è per nulla positivo, ma risulta anche evidente come l’intento del regista – e dello sceneggiatore e dell’intero film – sia quello di esplorare e porre domande, anziché di giudicare o sentenziare. È stato proposto un confronto con Vice – L’uomo nell’ombra, il film con Christian Bale nel ruolo dell’ex vice presidente Dick Cheney. Mentre quel titolo è però una vivace satira che gioca con un linguaggio altrettanto sagace, The Apprentice – Alle origini di Trump non si spinge appunto fino a quel livello, costruendosi però una gravitas che ben gli si addice.

Aiuta in ciò un lavoro sulla messa in scena piuttosto importante, che tra una grana dell’immagine anni Ottanta all’utilizzo approfondito di New York come quarto grande protagonista (la terza è un’altrettanto magnetica Maria Bakalova nel ruolo di Ivana Trump), restituisce minuziosamente non solo un periodo ma anche un modo d’essere. Più Trump si evolve come personaggio, più cresce la sua sicurezza e più aumentano le sue ambizioni, più il film accompagna con tutto sé stesso il proprio protagonista verso il compimento del suo destino. Se sia l’origin story di un eroe o di un villain, però, è lasciato al giudizio del singolo spettatore.

Lucca Comics & Games 2024, al via i click days, ecco come funziona e gli eventi prenotabili

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Lucca Comics & Games 2024 (30 ottobre – 3 novembre) si sta avvicinando ed è arrivato anche il momento per fissare in agenda i momenti in cui saranno aperte le prenotazioni degli eventi ai quali sarà possibile accedere solo assicurandosi un posto a sedere, i cosiddetti “Click Days”: giovedì 17 ottobre alle 14:00; domenica 20 alle 16:00 e martedì 22 alle 14:00.

Solo durante i Click Days sarà possibile prenotare il proprio posto all’evento preferito, fino a esaurimento posti.

Come funzionano i click days di Lucca Comics & Games 2024?

Da quest’anno sarà possibile prenotare il proprio posto solo tramite la APP di Lucca Comics & Games, la “LuccaCG24 Assistant” (Android/iOS). Non sarà possibile effettuare prenotazioni tramite il sito Eventbrite o tramite il sito di LCG. Per prenotare sarà necessario essere in possesso del biglietto/abbonamento di Lucca Comics & Games 2024, il cui barcode (oppure il codice di 24 cifre) dovrà essere inserito nell’apposita sezione “Il mio biglietto” della APP.

Per prenotarsi utilizzando l’app LuccaCG24 Assistant è obbligatorio:

1) Effettuare il login all’interno della APP.

2) Caricare nella APP il biglietto acquistato su Ticketone.

3) All’interno della APP, effettuare il login a Eventbrite (collegando così i due account).

Chi non avesse ricevuto il biglietto a casa entro il Click Day potrà utilizzare il codice dell’ordine di acquisto.

Ogni utente (ogni account registrato nella APP), potrà riservare 1 posto e solo se l’evento si svolge nella giornata di validità del biglietto/dei biglietti caricato/i nella app.

*Per gli eventi considerati particolarmente adatti per le famiglie, ai quali si prevede quindi anche la partecipazione di bambini e bambine nati dopo il 1° gennaio 2015 ogni utente potrà prenotare fino a 2 posti, per consentire ai genitori di riservare un posto anche a uno/a dei figli/delle figlie. Eventuali casi particolari saranno gestiti in fase di accesso all’evento, per consentire al maggior numero di persone di partecipare e divertirsi in compagnia.

Anche tutti coloro che hanno un pass potranno prenotare un posto utilizzando il codice a barre presente sul pass, valido per 5 giorni.

È necessario presentarsi almeno 15 minuti prima dell’inizio dell’evento per consentire la verifica della validità della prenotazione.

Chiunque si presentasse 15 minuti dopo l’inizio dell’evento perderà il diritto di prelazione, la prenotazione non sarà più valida e sarà consentito l’ingresso a eventuali visitatori in coda.

Si ricorda che il Family Palace, allestito negli spazi del Real Collegio è a ingresso gratuito per tutti, adulti e bambini, senza necessità di aver acquistato il biglietto di Lucca Comics & Games. Alcuni eventi del programma Lucca Junior sono su prenotazione. In questo caso la prenotazione non prevede l’inserimento del codice del biglietto corrispondente e non sarà effettuata attraverso l’app LuccaCG24 Assistant ma con modalità che saranno comunicate successivamente.

È importante ricordare inoltre che:

  • verranno effettuati controlli elettronici all’ingresso di ciascun evento, per cui è necessario avere a disposizione il cellulare con la APP.
  • Chi ha prenotato un evento ma non potrà partecipare dovrà cancellarsi tempestivamente. La mancata presenza all’evento inciderà negativamente sulle future prenotazioni che l’utente effettuerà, sia nella presente edizione della manifestazione sia in quelle future.
  • Le prenotazioni fatte dai Level Up Fan verranno verificate in modalità “autosmarco/check-in”. La loro prenotazione dovrà essere attivata in prossimità dell’inizio dell’evento inquadrando il QR Code posizionato agli accessi della location.
  • Ospiti, stampa e persone con disabilità avranno posti riservati dallo staff di Lucca Comics & Games e potranno accedere mediante una fila unica riservata, con precedenza per i disabili.

Elenco eventi prenotabili Lucca Comics & Games 2024

EVENTI DEL 30 OTTOBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Masterclass Gioco Inedito

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. I primi 30 anni di Panini Comics

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Max Forever

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Comedy Club Collettiva

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dynit incontra Kawamori

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Fumettibrutti e Francesco Cattani in TUTTE LE NOSTRE FAVOLE, un reading-spettacolo.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Seoul Mafia

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Craig Thompson

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Non solo cartoon: Dario Moccia incontra Giulio Rincione

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Lucca Project Contest tra passato e presente

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Guerrieri in Timoria: viaggio senza vento

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Galactic Empire

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 31 OTTOBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Squid Game 2 incontro con il creatore e regista Hwang Dong-hyuk e gli attori Lee Jung-jae e Wi Ha-jun. – Evento vietato ai minori 18 anni –

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Wonderful PreCure! The Movie. Introduce Aki Murase.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tetris 40. Henk Rogers e Alexey Pajitnov – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Corso di perfezionamento universitario in Gaming and Boardgame design: presentazione della II edizione 2025

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. RPG Night Live | Vecna Comics & Games – Sessione finale con Francesco Lancia, Zoltar, Camihawke, Barbascura X, Sabaku, CKibe e Claudio Di Biagio.

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. La guerra degli Anelli: Tolkien tra la serie tv e i film al cinema

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Mezzo secolo di fantasie: incontro con Yoshitaka Amano
    Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Cerimonia di premiazione – Lucca Comics & Games Awards con guest star

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tanno – Una questione privata con Giovanni Lindo Ferretti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Vite in viaggio: Cristina Scabbia & Omar Pedrini

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Women in Comics: Peach Momoko, Sweeney Boo, Mirka Andolfo

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Craig Thompson visto da Anastasio

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Colazione con Simone Bianchi e Jeph Loeb

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Myeongmi Kim

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Lo stato del manga in Europa, editori a confronto

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Kazu Kibuishi

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Creatori di mondi: Clowes, Dionnet, Igort

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. The Puccini Effect

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Anime esposte: Akane Torikai e Zoe Thorogood

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Oltre ogni genere

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase: Yuto Tsukuda e Shun Saeki

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. 30 strisce in 30 minuti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Scrivere l’America 2: Gene Luen Yang e Jeph Loeb

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Maxi incontro Pera Toons (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Piccoli Brividi per grandi lettori con R.L. Stine

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Lordi

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 1° NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. One Piece: episodi speciali. ( Cinema Centrale)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Baldur’s Gate 3: Joachim Vleminckx (art director), Jason Latino (cinematic director) e Borislav Slavov (compositore) – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Xenofiction

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tradurre Tolkien nel 2024

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Buon compleanno Tetris. Incontro con Henk Rogers e Alexey Pajitnov per i 40anni del gioco.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Charles Cecil – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Voci di Mezzo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Yoshitaka Amano incontra le community

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Anastasio live: anteprima del fumetto LMNPP

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Generazioni americane: Gene Luen Yang e Kazu Kibuishi

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Goldrake: il mito da Ufo Robot a Grendizer U

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Visioni americane: i mondi di Daniel Clowes

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Il club del Doctor Newtron

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Non si può più dire niente: l’importanza delle parole nell’epoca della censura

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Peach Momoko

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Paskim

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Il Gigacirco è in città (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)ì

  1. Maxi showcase Kyoutarou Azuma

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Giorgio Vanni & i figli di Goku. Special guest Ammiraglio Max

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 2 NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Dragon Ball: Daima. Episodi 1, 2 , 3.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Il mestiere dell’agente: come funziona un’agenzia letteraria

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dal cassetto allo scaffale – come pubblicare il vostro gioco di ruolo

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dal Gioco di ruolo al romanzo fantasy

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Baldur’s Gate 3. Incontro con Joachim Vleminckx (art director), Jason Latino (cinematic director) e Borislav Slavov (compositore) per parlare del videogioco più amato del 2023.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tetris 40. Henk Rogers e Alexey Pajitnov – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Incontro con Hansi Kursch – Blind Guardian

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Suona tipo bene

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Come stai?

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Panel Kyoutarou Azuma

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. La conquista della sessualità

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Baron Yoshimoto

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Paco Roca e Marco Rizzo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Gene Luen Yang

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dall’Olimpiade di Parigi al mondo del fumetto: la nazionale di atletica a Lucca Comics & Games

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Kalimatuna: Takoua Ben Mohamed, Zainab Fasiki e Deena Mohamed

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Generazione Fumetto – Il documentario

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Akane Torikai

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Gou Tanabe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Palmarès: Eisner, Fauve, Yellow Kid raccontati da chi li ha vinti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. 20 anni e poi…

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 3 NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dragon Ball: Daima. Episodi 1, 2 , 3.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Hazbin Hotel – incontro con i doppiatori italiani. Rossa Caputo, Gabriele Patriarca, Riccardo Suarez ed Edoardo Stoppacciaro (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Prophecy. Introduce il regista Jacopo Rondinelli e il cast: Damiano Gavino e Ninni Bruschetta.

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Charles Cecil – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tintoria live con Cristina D’Avena

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Power Pizza Live

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase 20 anni con Monster Allergy

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Sweeney Boo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Esplosioni di colori: Yi Yang, Micol Beltramini e Agnese Innocenti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Zodiaco con Leo Ortolani

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Ultimate Spider-Man multitalent

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Cristina D’Avena – Parole e Magia

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

Monster terza stagione: Laurie Metcalf, Tom Hollander e Olivia Williams nel cast

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La terza stagione di “Monster” ha arricchito il suo cast con l’aggiunta di Laurie Metcalf, Tom Hollander e Olivia Williams. Il trio si unisce a Charlie Hunnam, che interpreterà Ed Gein nella prossima stagione della serie antologica Netflix. Secondo alcune fonti, Metcalf interpreterà la madre di Gein, Augusta, mentre Hollander interpreterà Alfred Hitchcock e Williams interpreterà Alma Reville, la moglie di Hitchcock.

Dato che Gein è stata una delle fonti di ispirazione per il Norman Bates di “Psycho”, la presenza di Hitchcock lascia pensare che la terza stagione della fortunata antologia Netflix approfondirà il modo in cui i crimini di Gein hanno influenzato il film e il romanzo su cui è basato il film.

Gein divenne famoso negli anni ’50 quando le autorità scoprirono che non solo aveva ucciso diverse persone, ma aveva anche dissotterrato tombe da un cimitero vicino a casa sua e aveva creato ogni genere di oggetto domestico e vestiti da resti umani.

Ryan Murphy ha rivelato che la terza stagione di Monster si intitolerà ufficialmente “The Original Monster” e inizierà le riprese il 31 ottobre, giorno di Halloween. Ha inoltre parlato a lungo del motivo per cui Ed Gein è stato scelto come soggetto della terza stagione. Leggete i suoi commenti completi qui sotto:

Chiameremo quella stagione “Il mostro originale” perché è più o meno quello che era. Inizieremo le riprese ad Halloween, quindi siamo in piena fase di lavorazione, e sono molto eccitato.

Dopo aver girato Menendez, io e Ian ne stavamo parlando e ci interessava l’idea di “Dove è iniziato il nostro interesse culturale per i serial killer? Dove e come è iniziato tutto questo?”. In base alle nostre ricerche, il primo a diventare una celebrità a quel livello è stato Ed, che è diventato immediatamente una celebrità pazzesca dal momento in cui è stato arrestato. Nessuno aveva mai sentito parlare di una cosa del genere. Poi abbiamo scoperto che era motivato, ovviamente, ma era schizofrenico. Come sia diventato ciò che è diventato è una storia molto interessante.

La cosa sorprendente di cui parla la serie è quanti cattivi e quanta cultura pop si basa su Ed Gein: Psycho, Il silenzio degli innocenti, Texas Chainsaw Massacre, American Psycho, e così via. Ed ha influenzato molte cose negli ultimi 100 anni, e questa stagione è molto interessante perché pone la domanda: “Come siamo diventati così interessati a questo fenomeno e perché? Da dove è iniziato tutto?”.

Monster, la serie antologica di Ryan Murphy

Le prime due stagioni di Monster, The Jeffrey Dahmer Story e The Lyle and Erik Menendez Story, presentano i nomi dei loro soggetti nei titoli. La terza stagione diMonster, intitolata Il mostro originale, rompe questa tendenza. Come suggerisce il titolo, Ed Gein ha preceduto sia Jeffrey Dahmer che i fratelli Menendez, operando negli anni Cinquanta. Dahmer è arrivato solo molto più tardi, operando tra il 1978 e il 1991, mentre Erik e Lyle Menendez hanno ucciso i loro genitori nello stesso periodo, nel 1989.

Monsters: la storia di Lyle e Erik Menendez è stata rilasciata il 19 settembre, quindi l’inizio delle riprese della terza stagione, il 31 ottobre, è incredibilmente rapido. La prima stagione è stata rilasciata su Netflix nello stesso periodo, il 21 settembre 2022, ma con le riprese della terza stagione così presto, dovrebbe essere pronta per essere rilasciata nel settembre 2025. Oltre a Charlie Hunnam nel ruolo di Ed Gein, non si sa chi altro reciterà nella terza stagione.

Don Matteo 14 dal 17 ottobre in prima serata su Rai 1

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Don Matteo 14 dal 17 ottobre in prima serata su Rai 1

Debutterà dal 17 ottobre Don Matteo 14, la quattordicesima stagione della serie prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matilde e Luca Bernabei, in onda da giovedì 17 ottobre in prima serata su Rai 1. 

Torna in tv, con qualche partenza e tanti nuovi arrivi, una delle serie più amate dagli italiani. Don Matteo 14 è diretta da Riccardo Donna, Enrico Ianniello e Francesco Vicario, scritta da Mario Ruggeri e Umberto Gnoli. 

Nel cast, accanto a Raoul Bova, nel ruolo di Don Massimo, e Nino Frassica, in quello del Maresciallo Cecchini, troviamo i volti storici della fiction Nathalie Guetta, Francesco Scali, Pietro Pulcini a cui si aggiungono i nuovi arrivati Eugenio Mastrandrea, Gaia Messerklinger e Federica Sabatini.

La trama di Don Matteo 14

Don Matteo, una delle serie più amate e longeve della televisione italiana, torna con la quattordicesima stagione. Nelle nuove puntate ritroviamo i nostri beniamini – Don Massimo, il Maresciallo Nino Cecchini, Anna, Marco, Natalina e Pippo – ma anche tanti nuovi personaggi.

Ripartiamo esattamente da dove eravamo rimasti: un doppio matrimonio, quello tra Anna e Marco e quello tra Nino ed Elisa. La cerimonia viene ostacolata da non pochi contrattempi, tra cui un caso da risolvere che coinvolge nientemeno che la sorella del prete, Giulia Mezzanotte.

Don Matteo 14 Nino Frassica e Raoul Bova
Foto di Virginia Bettoja Cortesia di © RaiFiction

Giulia è, in realtà, la sorellastra di Don Massimo, nata da una relazione extraconiugale del padre. I due fratelli hanno sempre avuto un rapporto travagliato, culminato con un tragico epilogo che li ha portati ad allontanarsi definitivamente e a non avere più contatti per anni.
Per fortuna c’è Natalina che fa da paciere e, con il suo solito modo di fare sferzante, fa capire al parroco che Giulia ha bisogno di aiuto e soprattutto ha bisogno di lui. Per questo la ragazza, che dovrà scontare un periodo ai lavori socialmente utili, starà in canonica. Don Massimo viene messo alla prova: dopotutto è un sacerdote, un uomo che sbaglia e che dovrà intraprendere un percorso per riuscire a perdonare (ed amare) sua sorella.

Dopo il matrimonio, Anna e Marco si trasferiscono a Roma per cominciare la loro nuova vita, lasciando Nino ed Elisa in compagnia di un nuovo Capitano e di una nuova PM. Il Capitano è Diego Martini, ex “spia” dei Servizi Segreti; la PM è Vittoria Guidi.

Diego – uomo preciso, apparentemente tutto d’un pezzo – si è fatto trasferire a Spoleto per amore: la sua ex fidanzata, Vittoria,  dopo una lunga relazione, si è stancata di un uomo che per deformazione professionale non condivide nulla, né informazioni né sentimenti, e l’ha lasciato. Ora sta per sposare Egidio, conosciuto da pochi mesi e grazie al quale ha trovato tutto quello che Diego non le aveva dato: emotività, conforto, empatia. Ma, da quando Vittoria l’ha lasciato, Diego si è scoperto fragile e ora è a Spoleto per recuperare il rapporto con lei.

Inizialmente il rapporto tra il Capitano e Cecchini è conflittuale, ma a poco a poco, Diego si apre alla bontà d’animo del Maresciallo e tra i due fiorisce un germoglio di amicizia. Tanto che Diego si trasferirà a vivere nell’appartamento accanto a quello di Cecchini, come da tradizione.

Ad aiutare il Maresciallo con il Capitano c’è Giulia, inizialmente nemica giurata di Diego. Nonostante questa rivalità, Giulia arriverà a provare una certa empatia per quest’uomo apparentemente così severo, ma in realtà fragile, fino ad offrirsi di aiutarlo a riconquistare Vittoria, che comincia a guardare ai progressi di Diego con nuovo interesse. E così, più Giulia riesce a far aprire il nuovo Capitano, più Vittoria se ne rinnamora. Ma più il nuovo Capitano si apre, più Giulia si lega a lui.

A casa Cecchini, intanto, arriva Martina, nipote di Nino e figlia del Capitano Tommasi. Martina è una teenager scontrosa e in rotta con i genitori, che non ha nulla a che fare con la bambina che ricordava il nonno. In canonica, poi, fa il suo ingresso Bartolomeo, un bimbo con sindrome di Down pieno di insicurezze che trascorre i suoi pomeriggi insieme ai nostri personaggi, frequentando le lezioni di catechismo di Don Massimo.

Agatha All Along: il trailer di metà stagione anticipa un ritorno da WandaVision?

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Con quattro episodi rimasti, i Marvel Studios hanno recentemente diffuso un trailer di metà stagione per Agatha All Along, e nonostante includa un bel po’ di filmati dagli episodi precedenti, ci ha dato un’anticipazione di cosa succederà.

Il trailer ha confermato ufficialmente che Teen (Joe Locke) è Billy Maximoff, alias Wiccan, e ha anche lasciato intendere un altro grande indizio sull’identità di Rio Vidal di Aubrey Plaza (“tutte le strade portano a me”). Poi, proprio alla fine, abbiamo avuto un’inquadratura molto rapida di una figura misteriosa con un cappello e un cappotto.

Chi è lo sconosciuto nel trailer di metà serie di Agatha All Along?

Non sappiamo chi sia e se è improbabile che sia Mefisto, sembra che lo scooper MTTSH punti l’attenzione su Evan Peters nei panni del ritorno di Ralph Bohner.

In WandaVision, Ralph è stato presentato come un residente di Westview che era sotto l’incantesimo di Agatha Harkness. Bohner si è spacciato per Pietro Maximoff (un riferimento al ruolo di Peters come Quicksilver nei film degli X-Men) per avvicinarsi a Wanda (Elizabeth Olsen) e cercare di trovare maggiori informazioni sull’Hex.

Non è chiaro perché il signor Bohner sia tornato e abbia un aspetto un po’ losco, ma potrebbe avere a che fare con il grande colpo di scena menzionato nel promo. Se questo è davvero Ralph, avrà per forza un ruolo significativo.

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutta su Disney+ il 18 settembre.

Gabriele Fabbro, regista di Trifole – Le radici dimenticate: “Il mondo potrebbe diventare migliore se ascoltassimo quello che hanno da dirci i trifulau”

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Dopo l’esordio con The Grand Bolero, Gabriele Fabbro arriva in sala con Trifole – Le radici dimenticate, un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco, che arriverà nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

Quello di Gabriele Fabbro è un drama-adventure dal respiro internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il cercatore di tartufi, il trifulau Igor (Umberto Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del film), che da Londra arriva nelle Langhe su richiesta della madre Marta (Margherita Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute.

Gabriele Fabbro considera Trifole come un documentario

Una storia che ha una universalità oggettiva ma anche una forma molto personale di racconto e di intenzione, come dice lo stesso regista: “La mia filosofia di fare cinema è rivolta a quelle storie che sono molto reali. Tutto quello che accade in questo film è reale, lo considero quasi come un documentario. L’unica concessione fantastica è la leggenda di Giove che feconda la terra con i fulmini e così nascono i tartufi. A me piace raccontare storie che lasciano lo spettatore nel dubbio rispetto alla verità di quello che stanno vedendo.”

Un viaggio che comincia sulle parole di Cesare Pavese in ‘Il mestiere di vivere’. “Quella citazione – spiega Fabbro – è stata appuntata già in fase di sceneggiatura e l’ho scelta perché stavamo parlando della natura e dell’importanza di preservarla, di quanto noi ne siamo parte e non dobbiamo dimenticarlo.”

Tramandare e recuperare la memoria

Ydalie Turk in Trifole di Gabriele Fabbro
Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU

Il film racconta anche dell’importanza di tramandare la memoria: mentre il personaggio del nonno perde la memoria, la nipote riacquista quella della sua infanzia e “raccoglie” quella del vecchio. L’elemento della memoria è legato a un’esperienza personale, per Gabriele Fabbro, opportunamente modificata per il film: “Ho scelto di raccontare anche questo nel film per il rapporto con mio nonno. Lui aveva il Parkinson e nei dieci anni in cui è stato malato abbiamo smesso pian piano di comunicare. Io sono cresciuto stando con lui ma non mi sono mai interessato a quello che era stato lui nella sua vita. Quando le nostre comunicazioni per cause di forza maggiore si sono interrotte, ho cominciato a interessarmi, a parlare con la nonna, mi sono incuriosito e per questo ho raccontato una storia simile nel film.”

La saggezza dei trifulau

Trifole – Le radici dimenticate ci immerge nella natura, nei colori e nella poesia di un territorio unico. È un inno alla riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici. “Il mondo potrebbe diventare migliore se ascoltassimo quello che hanno da dirci i trifulau – dichiara Gabriele FabbroPassano la loro vita a coltivare le piantine fertilizzate con la spora del tartufo bianco, è lo scopo della loro vita, danno i nomi ai loro alberi, li coltivano, li curano e il disboscamento per loro è un problema serio. Il film è una tesi sul rispetto della natura.”

Ma è anche un’esperienza sensoriale in cui luce e profumi trasudano dallo schermo, grazie a un paziente lavoro fatto di concerto con il direttore della fotografia, come spiega il regista: “Io lavoro sempre con Brandon Lattman con cui ormai porto avanti un vero e proprio matrimonio professionale. L’approccio visivo è nato principalmente da lui, è venuto nelle Langhe, e vedendo questo mondo molto statico ha pensato che la macchina dovesse far vedere anche il rigore, la calma del posto. Ottenere quel tipo di luce poi era importantissimo, perché volevamo che fosse tutto inerente alla nostra idea di ambientazione. Volevamo provare a rendere tutto il più sensoriale possibile.”

Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU

Riscoprire la memoria e trovare la passione

Il film ci racconta che non si tramanda solo la memoria, ma anche la passione. Come nasce la passione per il cinema di Gabriele Fabbro? “Nel mio caso il responsabile sono io. Sono figlio unico e da piccolo vedevo un sacco di film, giocavo con quei personaggi. Più vado avanti e più mi rendo conto che i film d’animazione della Disney degli anni ’90 sono entrati a far parte di me e hanno contribuito in maniera importante alla mia passione. Ma un’altra cosa che mi muove è l’avversione per lo stereotipo nei film. Quando vedevo questi film in cui tutti erano bellissimi mi sembrava strano, perché io nella mia vita ho sempre incontrato persone fisicamente normali, che però avevano una grande passione. E da questi pensieri è nata la mia esigenza di raccontare queste storie.”

TRIFOLE – Le radici dimenticate arriva nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

Deadpool e Wolverine: ecco la cifra spropositata del costume marrone del Mutante con gli Artigli di Adamantio!

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Deadpool e Wolverine è un film pieno di momenti iconici e memorabili, ma per molti fan, il viaggio del Mercenario Chiacchierone attraverso il Multiverso per trovare una variante di Wolverine appropriata è una sequenza eccezionale.

Non è esattamente difficile capire perché; seguiamo Wade Wilson mentre incontra personaggi come Wolverine di Age of Apocalypse, Old Man Logan e persino una versione del mutante artigliato che indossa il classico costume marrone di John Byrne… per uno scontro con Hulk!

CBM ha incontrato i montatori di Deadpool e Wolverine Dean Zimmerman e Shane Reid per discutere del loro incredibile lavoro sull’ultimo film MCU. Durante la conversazione, Dean e Shane hanno spiegato il loro processo creativo e hanno rivelato che il costume marrone fedele ai fumetti è costato la bellezza di 100.000 dollari! È a causa di quei costi che alla fine c’erano relativamente poche varianti che potevano essere mostrate.

Il costume di Logan omaggio a John Byrne è costato 100 mila dollari

Dean: Uno dei nostri artisti degli storyboard era un grande fan dei fumetti e ci ha dato una lista di, tipo, dieci di loro. C’erano anche, e forse a nessuno piace sentirselo dire, problemi di tempo e budget con cui devi fare i conti. Ecco un esempio perfetto: il costume marrone, abbiamo speso circa $ 100.000 per crearlo. Sono costosi. Per costruire questo genere di cose… dobbiamo essere un po’ parsimoniosi con quello che potremmo effettivamente inventare e fare. Quindi, sì, “Hugh, puoi toglierti la maglietta e imbullonarti a una croce?” “Sì, posso farlo, nessun problema.” “Ottimo, prendiamo un mucchio di teschi rosa, buttiamoli lì e diamogli fuoco come un fumetto.” “Puoi essere un vecchio?” “Certo!” Erano tutti pensati ma anche realizzati tenendo conto del budget e del tempo. Non avevamo molto tempo. Una volta ricominciate le riprese, la scadenza per questo film era molto stretta. Quando siamo tornati a lavorare alla fotografia a Londra, avevamo una quantità di tempo limitata e anche quando abbiamo avuto tutte quelle idee, una volta tornati, abbiamo pensato, “Ehi tutti, faremo questo” e le teste di tutti sono esplose. Come faremo a farlo nel tempo che ci resta?

Deadpool e Wolverine - costume marroneShane: Il motivo per cui ce l’abbiamo fatta è perché siamo riusciti a liberarci di alcune cose. Quel tempo tra le pause, lo abbiamo sfruttato al meglio. Dean e io abbiamo fatto un duro pitch a Shawn e Ryan su quella sequenza e, ancora una volta, essendo in un rapporto con collaboratori che vedono la tua visione e poi la seguono, perché eravamo economicamente in grado di eliminare alcune cose che avremmo potuto voler ottenere o di cui non avevamo più bisogno, siamo stati in grado di inserirle. Dean e io l’abbiamo detto un paio di volte, ma il film ha beneficiato di quella pausa. Fortunatamente siamo stati in grado di risolvere i problemi e di escogitare cose nuove. È una di quelle cose che, sebbene fosse una sfida spaventosa al momento, in un certo senso, ci ha aiutato in questa esperienza a spingere il film un po’ più avanti.

I costi di Deadpool e Wolverine

Tornando sulla cifra spaventosa per un singolo costume:

Dean: Come ho detto, è una di quelle cose che resisterà alla prova del tempo. Solo i costumisti… è tutto fatto a mano. È tutto fatto su un centimetro del corpo di Hugh. Anche per girare tutto.

È davvero una cifra sbalorditiva, ma che rende più facile capire come film come Deadpool e Wolverine finiscano per avere budget di produzione così enormi. In questo caso, lo sforzo e l’impegno sono stati ripagati con un incasso davvero generoso!

The Fantastic Four: First Steps, Joseph Quinn con il costume di Johnny Storm – FOTO dal set

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Le riprese di The Fantastic Four: First Steps sono in corso a Durdle Door nel Dorset, in Inghilterra, e Johnny Storm/Human Torch di Joseph Quinn è stato avvistato in costume completo sul set.

In base a quel poco che si vede dalle foto di Reddit, Johnny cammina da solo lungo la spiaggia prima di fermarsi sulla costa mentre osserva la marea salire. È difficile dire in che momento o in che posto è ambientata la scena. Johnny potrebbe aver raggiunto l’Inghilterra, nel film, oppure la località balneare potrebbe essere il set per un pianeta alieno.

Se siamo fortunati, anche il resto della First Family della Marvel sarà avvistato in costume nelle prossime settimane. L’unico altro membro del team avvistato dall’inizio delle riprese è La Cosa che, in quel momento, stava per “nascere” nella sua forma rocciosa, con un costume parctical. Molti film e programmi TV sono stati girati a Durdle Door; tra questi ci sono Doctor Who (dove il Dottore di Jodie Whittaker si è rigenerato in David Tennant), Sandman e Wonka.

“Mi sto allenando da un po’ di tempo ormai. Abbiamo ancora qualche settimana e ho un allenatore meraviglioso di nome Tim che è brillante e mi sta facendo fare tutte le cose che non voglio fare”, ha detto Quinn all’inizio di quest’anno. “Non stiamo puntando a niente di troppo enorme, fisicamente, deve solo apparire nella parte e, lentamente, lentamente, ci stiamo arrivando”.

Joseph Quinn segue le orme della star di Chris Evans e di Michael B. Jordan, che hanno già portato sul grande schermo il personaggio Marvel negli anni passati.

Interrogato a riguardo, l’attore ha detto: “Non mi sono ancora messo in contatto con loro, forse dovrei. È importante rivendicare queste opportunità come proprie. Penso che entrambi abbiano fatto un lavoro incredibile e sono sicuramente consapevole di quanto questo ruolo significhi per molte persone e di quanto siano riusciti a interpretarlo”.

Di seguito, gli scatti rubati dal set:

 

Fantastic Four being filmed at Durdle Door, UK
byu/cgfry inFantasticFour

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Lonely Planet, spiegazione del finale: i personaggi di Laura Dern e Liam Hemsworth finiscono insieme?

Nel finale di Lonely Planet (qui la nostra recensione), Katherine Loewe (Laura Dern) e Owen Brophy (Liam Hemsworth) finalmente riconciliano ciò che è successo tra loro in Marocco con le loro vite a casa. Dopo aver trascorso diversi giorni insieme nel corso del loro ritiro di scrittura, Katherine e Owen agiscono sui loro sentimenti romantici l’uno per l’altra. All’inizio, Owen si sente in conflitto. Tuttavia, una volta che diventa chiaro che la sua ragazza, Lily Kemp (Diana Silvers), sta tradendo Owen proprio sotto il suo naso con la sua collega scrittrice, Owen ottiene la chiarezza di cui ha bisogno. Stare con Katherine, anche in senso platonico, lo fa sentire bene.

Owen chiede a Katherine di lasciare il ritiro con lui, e lei lo fa. A differenza delle loro precedenti relazioni, Katherine e Owen si sentono abbastanza a loro agio da parlare dei loro bisogni e limiti. Owen annuncia persino di aver fatto di tutto per lasciare il lavoro. Tuttavia, la felicità della coppia va in frantumi quando il portatile di Katherine viene rubato. Dal momento che il suo libro non è stato sottoposto a backup, Katherine è devastata e rompe con Owen. Mesi dopo, sulla scia del lancio del libro di lei, Owen e Katherine si incontrano fortuitamente a New York e decidono di dare una possibilità alla loro relazione.

La spiegazione del destino della relazione tra Katherine e Owen in Lonely Planet

Sebbene Katherine scappi dalla loro relazione, la coppia si riallaccia a New York

Lonely Planet | In foto gli attori Laura Dern (Katherine Loewe) e Liam Hemsworth (Owen Brophy). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 2024.

Sebbene non sia priva di ostacoli, la relazione con la differenza di età di Lonely Planet culmina in un finale ottimista, se non addirittura felice. Quando il portatile (e, cosa più importante, il libro che esso contiene) di Katherine viene rubato, lei si incolpa per essere stata distratta. Invece di badare alla sua borsa, Katherine guarda il tramonto sulla spiaggia e chiacchiera con Owen. Tornata all’hotel, Katherine si scaglia contro Owen, che sta facendo del suo meglio per essere utile e di supporto. Sebbene si senta male per la sua reazione, Katherine decide di tagliare la corda e scappare, di nuovo. È un’abitudine che ha sviluppato negli anni per proteggersi.

Owen cerca di convincere Katherine che non dovrebbe tornare negli Stati Uniti da sola, ma la scrittrice è insistente. Dopo il suo divorzio complicato, Katherine non ha davvero una casa. Ora non ha nemmeno un nuovo romanzo, sente di dover ricominciare da capo, di dover capire chi è da sola prima di invitare chiunque altro nella sua vita. Sebbene Owen sia comprensibilmente turbato, sembra capire l’istinto di Katherine. Mesi dopo, dopo il lancio del libro di Katherine, Owen incontra l’autrice in un bar di New York.

All’inizio, non sembra che il loro incontro sia niente di più di un breve saluto. Katherine sta bevendo qualcosa con i suoi colleghi e non dice molto quando Owen si ferma. Quando Owen se ne va, il resto del cast di personaggi di Lonely Planet chiede a Katherine di spiegare come conosce Owen. Tuttavia, è completamente distratta. Questa volta, Katherine insegue Owen. Per strada, Katherine si scusa per quello che ha fatto in Marocco. Prima di scambiarsi un bacio, la coppia decide di impegnarsi a far funzionare la loro relazione questa volta.

Katherine pubblica mai il suo nuovo libro?

Katherine riparte da zero e si ispira al concetto di football “Swing Route” di Owen

Lonely Planet | In foto l’attrice protagonista Laura Dern (Katherine Loewe). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 202

Sebbene Lonely Planet di Netflix sia in sostanza un dramma romantico, il film parla anche di due personaggi che vogliono “sbloccarsi”, sia nella loro vita professionale che personale. Quando Owen decide di lasciare Lily, fa anche lui le valigie. Prima di lasciare il ritiro dello scrittore, Owen trova Katherine e le chiede di unirsi a lui. Owen potrebbe non sapere dove andrà dopo, ma vuole capirlo con Katherine. Nonostante la scadenza imminente della pubblicazione, Katherine accompagna Owen. Alla fine, Owen si apre e spiega perché ha deciso di fare un cambiamento di vita così radicale.

L’ex quarterback spiega che nel football c’è un’impostazione di gioco offensiva chiamata swing route. Owen descrive lo swing route come “trovare speranza in un gran pasticcio”, che sembra risuonare anche con Katherine. Pochi istanti dopo, qualcuno ruba la borsa e il computer portatile di Katherine. Sebbene Owen insegua il ladro e perlustri la città alla ricerca di qualsiasi traccia degli averi di Katherine, è chiaro che il computer portatile è sparito. Rendendosi conto di non aver eseguito il backup del suo romanzo, Katherine accetta il fatto di aver improvvisamente perso diversi anni della sua vita.

Il finale di Lonely Planet salta quindi avanti nel tempo. Katherine pubblica un nuovo libro, anche se non è chiaro come si confronti con ciò a cui stava lavorando in Marocco. Chiaramente, ha dovuto iniziare (per lo più) da zero. In base al programma che Katherine ha pianificato, sembra che si stia godendo un altro lancio di successo del suo romanzo. Quando Owen e Katherine si riconnettono, viene rivelato che il nuovo libro di Katherine si intitola The Swing Route.

Cosa succede all’ex fidanzata di Owen, Lily Kemp

Lily ottiene un contratto per due libri e ha una storia con un altro scrittore

L’unica ragione per cui Owen incontra Katherine è che accompagna la sua allora fidanzata, Lily Kemp, nel ritiro per scrittori in Marocco. Inizialmente, sembra che Owen sia semplicemente un partner di supporto e che lui e Lily abbiano una relazione forte. Tuttavia, questa illusione viene bruscamente infranta quando Lily inizia a trascorrere più tempo con altri scrittori. Diventa sempre più chiaro che Lily non rispetta davvero Owen. Un neo-autore di bestseller sminuisce Owen di fronte agli altri partecipanti al ritiro quando non sa nulla di un personaggio di Charles Dickens. Allo stesso tempo, Lily è molto autoritaria.

Mentre si gode il ritiro, Owen cerca di prendersi una vacanza per conto suo, il tutto bilanciando alcune responsabilità lavorative. Lily si rivela incredibilmente insicura nella sua relazione. Soprattutto, sospetta delle vere intenzioni di Owen con Katherine. Ironicamente però è Lily che ha tradito Owen, proprio sotto il suo naso, con un altro scrittore del ritiro. Quando inizialmente arriva al ritiro, Lily è insicura sul fatto che la sua “lettura da spiaggia” venga paragonata alle opere degli altri scrittori. Chiaramente, questo è un segno delle insicurezze più grandi di Lily, e che lei e Owen non sono fatti per durare.

Cosa succede al lavoro finanziario di Owen

Owen si licenzia davvero per trovare una carriera che si allinei con la sua morale

Owen lotta con la moralità del suo lavoro per la maggior parte della durata del film. Quando descrive il suo lavoro ai nuovi amici di Lily, è chiaro che Owen non è così appassionato di ciò che fa. Un tipo da finanza, Owen esplora proprietà che aumenteranno di valore. Ad esempio, trova un terreno nel sud degli Stati Uniti che contiene un’impressionante (e inutilizzata) vena di carbone. Sapendo che la terra è più preziosa per via delle risorse, Owen cerca di concludere un accordo con il proprietario che farà guadagnare milioni a tutti i soggetti coinvolti.

Tuttavia, il proprietario ha una condizione: vuole continuare a gestire la terra. I piani alti dell’azienda di Owen vogliono pagare il proprietario e liberarsi di lui, anche se la terra è della sua famiglia da generazioni. A differenza dei suoi colleghi, che considerano l’accordo “solo affari”, Owen non può fare a meno di provare compassione per il proprietario. Dopo aver capito che la sua relazione con Lily è finita, Owen manda un messaggio al proprietario, dicendogli che l’azienda non accetterà mai le sue condizioni. Owen incoraggia quindi il proprietario a chiudere l’accordo, il che mette in moto l’inevitabile licenziamento di Owen.

Cosa imparano davvero Katherine e Owen l’uno dall’altro nel finale di Lonely Planet

Entrambi i personaggi rischiano le loro nuove vite, insieme e separatamente

Lonely Planet parla di due persone che si sentono bloccate nelle loro vite finché non si incontrano. Dall’esterno, la vita di Katherine sembra perfetta: è una scrittrice di romanzi acclamata con un marito e una fattoria. Naturalmente, anche il suo matrimonio durato 14 anni sta giungendo al termine, lasciandola senza casa. A peggiorare le cose, Katherine è sprofondata per due anni in un libro che non riesce a finire. Come dice a Owen, Katherine sta cercando un modo per “sbloccarsi”. Una volta che Katherine e Owen consumano la loro relazione, Katherine risolve il suo blocco dello scrittore durante la notte e finalmente si apre a qualcun altro.

Sebbene Owen potrebbe non rendersene conto all’inizio, anche lui è bloccato. Al trentenne non piace il suo lavoro. Infatti, riesce a malapena a sopportare le ricadute morali e ambientali che ne derivano. Owen sta anche seguendo la sua stanca relazione, soprattutto sulla scia del nuovo successo di Lily. È chiaro che la coppia non ha più senso e che le loro vite stanno andando in direzioni diverse. Katherine è molto più sicura, come scrittrice e come persona. Anche se lui deve ancora crescere, Katherine è più adatta a Owen.

Ci sarà un Lonely Planet 2?

Laura Dern e Liam Hemsworth hanno una grande alchimia, ma la loro storia è risolta

Un sequel di Lonely Planet non sembra probabile. La sceneggiatrice e regista Susannah Grant (Erin Brockovich) non ha ancora commentato ufficialmente l’idea di Lonely Planet 2, ma la storia non richiede un seguito. Le scene finali del film riflettono i modi in cui Katherine e Owen hanno imparato l’uno dall’altra. Invece di limitarsi a seguire le loro vite, entrambi i personaggi imparano a tracciare nuovi percorsi, professionalmente e personalmente. Nei momenti finali di Lonely Planet, Katherine arriva persino a patti con il fatto che dovrebbe smettere di scappare e restare con qualcuno che le offre sicurezza e amore.

Magic Mike, la storia vera: come la vita di Channing Tatum ha ispirato il film

Uno dei film più iconici della carriera di Channing Tatum,  Magic Mike, è ispirato alle sue vere esperienze di vita. Il film è uscito originariamente nelle sale il 29 giugno 2012 ed è stato un successo di critica e pubblico. Con un budget di produzione di soli 7 milioni di dollari, il film è diventato uno dei film più redditizi di quell’anno, guadagnando un totale al botteghino mondiale di 170,5 milioni e innescando il sequel Magic Mike XXL nel 2015.

Da allora, Tatum è cresciuto fino a diventare una delle più grandi star del cinema hollywoodiano vantando oltre al phisique du role, anche una notevole quantità di simpatia e autoironia che gli hanno permesso di spaziare dall’action, alla commedia pura, fino al dramma. Lo abbiamo visto recitare in film candidati all’Oscar, come Foxcatcher, ma anche in blockbuster dal successo planetario, come Deadpool e Wolverine. L’arrivo su Netflix di Magic Mike ci permette di andare a indagare la storia vera dietro al film che in qualche modo ha lanciato la carriera di Channing Tatum.

Magic Mike è vagamente ispirato alle esperienze reali di Channing Tatum come spogliarellista in Florida

Tatum è stato uno spogliarellista per meno di un anno, ma conosceva quel mondo abbastanza bene

Tatum è stato uno spogliarellista solo per circa “otto mesi” e non ci ha mai “fatto carriera”, ma conosceva quel mondo abbastanza bene. Sebbene Magic Mike non sia una storia vera né racconti eventi reali della vita di Channing Tatum, è ispirato alle esperienze personali di Tatum come spogliarellista in Florida. A soli 18 anni, Tatum è riuscito brevemente a sbarcare il lunario come spogliarellista, storia simile alla premessa del film. Tatum non ha condiviso un credito di scrittura sul film con il produttore e sceneggiatore Reid Carolin, che ha anche scritto le sceneggiature per Magic Mike XXL (2015) e Io e Lulù (2022) sempre con Tatum. L’acclamato regista Steven Soderbergh, che ha lavorato con Channing Tatum anche in Effetti collaterali del 2013 e in La truffa dei Logan del 2017, ha diretto sia Magic Mike che Magic Mike – The Last Dance (2023).

Tatum era fortemente attratto dal portare il suo spaccato di vita sul grande schermo perché non era mai stato fatto prima. In un’intervista, Tatum spiega “Avevo una piccola esperienza in questo mondo e, ad essere onesti, non l’avevo mai visto su pellicola. Quindi, quando Steven Soderbergh e io abbiamo iniziato a parlarne, abbiamo discusso di alcuni classici come Boogie Nights, Shampoo e La febbre del sabato sera, e abbiamo deciso che avremmo dovuto essere in grado di realizzare un film memorabile su un argomento che non era mai stato trattato cinematograficamente prima”.

I personaggi e la storia di Magic Mike non sono basati su persone ed eventi reali

Magic Mike ha un cast corale fantastico che include Matthew McConaughey, Matt Bomer, Olivia Munn, Riley Keough, Alex Pettyfer e persino Reid Carolin nel ruolo di Paul. Anche se gli aspetti dietro le quinte delle vite e delle lotte degli spogliarellisti maschi sono stati ritratti in modo autentico, nessuno dei personaggi, nemmeno “Big D**k Richie” di Joe Manganiello, era basato su persone reali. Nessuno degli eventi in Magic Mike è basato su eventi reali, poiché Tatum ha fatto molto per riportare in superficie le immagini e i suoni del mondo sotterraneo senza in realtà raccontare storie vere o ricreare persone reali.

Tatum ha chiarito fin dall’inizio che Magic Mike era un’opera di finzione completa. “Nessuno dei personaggi è basato su persone reali, nemmeno le mie. Tutto ciò che accade è di fantasia e lo abbiamo fatto apposta perché volevamo la libertà di creare i nostri scenari e raccontare la storia migliore”. Tatum ha aggiunto che Soderbergh “dà davvero potere alle persone, dagli attori alla troupe, di portare le proprie idee nel processo, di esibirsi davvero. Di portare qualcosa che non si aspetta. E questo dà potere a tutti di aiutare tutti”. Detto questo, non c’è una vera storia dietro Magic Mike, ma c’è un sacco di esperienza del mondo reale e di vita infusa nel film stesso.

Cosa ha dichiarato Channing Tatum sulle somiglianze della sua vita con Magic Mike

Tatum conferma l’ispirazione dietro il film ma chiarisce che il film è un’opera di fantasia

Blink Twice channing tatumTatum ha parlato a lungo della differenza cruciale tra la “vera storia” di Magic Mike e l’ispirazione reale dietro di essa. Tatum fa distinzione tra la sua familiarità e la breve partecipazione al mondo degli spogliarellisti in Florida, che si può dire abbia piantato il seme per l’ambientazione e la premessa di quello che sarebbe diventato Magic Mike. Oltre a questi elementi rudimentali dello sviluppo del film, le narrazioni e i personaggi immaginari nel franchise di Magic Mike sono stati creati nel mondo basato sui fatti della storia.

House of Gucci: la storia vera e le differenze con il film di Ridley Scott

Dopo aver realizzato il discusso biopic Tutti i soldi del mondo, il regista Ridley Scott è tornato in Italia per realizzare un altro film biografico, basato stavolta su uno dei più celebri e controversi delitti della storia italiana: quello di Maurizio Gucci. Attorno a tale scioccante evento ruota infatti House of Gucci (qui la recensione), da Scott diretto nel 2021 con il favore dell’azienda Gucci, la quale ha concesso al regista l’accesso completo agli archivi Gucci per ottenere elementi del guardaroba e oggetti di scena vari. Nonostante tale collaborazione, il film si presenta come una versione decisamente glamour e non propriamente fedele di quanto realmente avvenuto.

Basato sul libro del 2001 The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed di Sara Gay Forden, il film scritto da Becky Johnston e Roberto Bentivegna è infatti stato concepito da Scott quasi come una parodia della vicenda Gucci. Un’intenzione confermata dall’estemizzazione di certi toni, situazioni e personaggi, che ovviamente non ha incontrato il favore né di alcuni membri della famiglia Gucci né della stessa Patrizia Reggiani. L’interesse generatosi nei confronti del film, da alcuni definito come trash scult, lo ha in ogni caso portato ad essere uno dei più chiacchierati e visti nelle settimane in cui è stato al cinema.

Pur non potendosi dunque aspettare di ritrovare un racconto fedele alla realtà, per lo spettatore appassionato di questo genere di racconti, dove ossessioni, possessioni e follie caratteriali la fanno da padrone, House of Gucci è certamente un titolo da non perdere. In questo articolo approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si riporterà poi la vera storia dell’omicidio di Maurizio Gucci ma anche le differenze presenti tra essa e il film. Infine, si elencheranno le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Adam Driver in House of Gucci
Adam Driver in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di House of Gucci

Il film House of Gucci si ispira dunque all’impero familiare dietro la casa di moda italiana Gucci. Siamo nel 1978 e nonostante le proteste del padre malato e altezzoso, Rodolfo Gucci, il bell’erede e studente di giurisprudenza Maurizio Gucci si imbarca in una vorticosa storia d’amore con Patrizia Reggiani, un’assertiva arrivista borghese. Mentre la giovane coppia costruisce un futuro insieme, Patrizia trova subito un alleato inaspettato nell’astuto zio Aldo e, a poco a poco, riesce ad entrare nell’impero della moda Gucci. Adesso chi non sta con Patrizia è contro di lei. Quando dunque Maurizio, sempre più corrotto da una vita che inizialmente rifiutava, si innamora di un’altra donna, i guai per lui non tarderanno ad iniziare.

Nel film si ritrovano attori del calibro di Adam Driver nei panni di Maurizio Gucci, mentre Lady Gaga recita nel ruolo di Patrizia Reggiani. Gaga ha preso il suo ruolo così seriamente che ha vissuto nei panni del suo personaggio, Patrizia Reggiani, per un anno e mezzo, parlando spesso con un accento italiano. Recitano poi nel film Jared Leto nel ruolo di Paolo Gucci, il quale per la sua interpretazione ha poi vinto un Razzie Awards come Peggior attore non protagonista, Al Pacino in quelli di Algo Gucci e Jeremy Irons in quelli di Rodolfo Gucci, un ruolo per il quale si era inizialmente pensato a Robert De Niro. Infine, Salma Hayek, Camille Cottin e Jack Huston recitano rispettivamente nei ruoli Giuseppina Auriemma, Paola Franchi e Domenico Del Sole.

 

La vera storia dietro il film: la morte di Maurizio Gucci

Quella raccontata in House of Gucci è la storia del matrimonio tra Maurizio Gucci, imprenditore e presidente della nota casa di moda e Patrizia Reggiani, la quale finì per orchestrare l’omicidio di lui. Fu questo un evento che sconvolse l’opinione pubblica, non solo italiana. Era la mattina del 27 marzo 1995 quando Gucci stava per entrare nel portone di un palazzo di via Palestro, a Milano, dove si trovavano gli uffici della sua società, quando venne ferito e ucciso da quattro colpi sparati da un uomo. Ha avuto a quel punto inizio un’indagine, condatta dal commissario Filippo Ninni insieme al magistrato inquirente Carlo Nocerino, porta ad individuare proprio Patrizia Reggiani come mandante del delitto.

La donna, con cui Gucci era stato sposato dal 1973 al 1994 e dalla quale aveva avuto due figlie per poi divorziare, aveva pubblicamente espresso più volte forti rancori nei confronti di Gucci. Grazie ad una serie di intercettazioni, Patrizia Reggiani venne prelevata dalla sua abitazione la mattina del 31 gennaio 1997 dalla Criminalpol. Nella stessa mattinata vengono arrestati anche il ristoratore Benedetto Ceraulo, accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, Orazio Cicala, l’autista nonché complice dell’assassino, Ivano Savioni, accusato di essere l’organizzatore del delitto procurando il sicario alla Reggiani, e Giuseppina Auriemma, intermediaria fra la mandante del delitto e gli esecutori materiali.

Lady Gaga in House of Gucci
Lady Gaga in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Nonostante Reggiani e Ceraulo non ammetteranno mai la loro colpevolezza, le prove, le intercettazioni e le rivelazioni da parte di altri membri del gruppo sono però state sufficienti per incriminarli. Nel novembre 1998 Patrizia Reggiani e Orazio Cicala sono stati condannati a 29 anni di reclusione, rispettivamente come mandante dell’omicidio e autista del killer; Benedetto Ceraulo all’ergastolo come assassino materiale; Giuseppina Auriemma a 25 anni di reclusione per favoreggiamento e Ivano Savioni a 26 anni come organizzatore dell’assassinio. Reggiani ha poi scontato 18 anni di carcere ed ha concluso la sua pena svolgendo attività di volontariato con affidamento ai servizi sociali da parte dei giudici di sorveglianza.

 

Le differenze tra il film e la storia vera

Nonostante si basi su tale vicenda realmente accaduta, il film di Scott vi è tutt’altro che fedele ma anzi il regista ha in più occasioni deciso di prendersi alcune libertà, a partire dall’anno in cui Maurizio e Patrizia si incontrano. Nel film viene infatti detto che i due si incontrano e intraprendono la propria relazione nel 1978, ma nella realtà ciò è avvenuto ben otto anni prima, nel 1970. Per tale motivo, cambia anche la data di nascita delle due figlie della coppia. Alessandra, nata nel 1976, nasce nel film diversi anni dopo, mentre, per ragioni non chiarite, la seconda figlia, Allegra, è completamente assente dal film. Ulteriori libertà narrative si possono poi ritrovare anche sul racconto dei primi mesi della relazione tra i due.

Nel film viene infatti mostrato che Patrizia lavora come contabile presso l’impresa di trasporti di suo padre, ma ciò non corrisponde al vero. Maurizio, dal canto suo, appare riluttante a lavorare per l’azienda di famiglia, mentre nella realtà iniziò a lavorare per Gucci di sua iniziativa nel 1972. È invece veritiero che, dopo la morte di Rodolfo Gucci, nel 1983, Maurizio si è scontrato con suo zio Aldo per il destino dell’azienda, in quanto vedeva suo zio e i suoi cugini come ostacoli ed era intenzionato ad allontanarli. Differente è però l’episodio relativo all’intervento della polizia durante una sfilata di Paolo, poiché nella realtà le forze intervennero per bloccare la presentazione di una collezione di borse firmate appunto da Paolo.

Al Pacino, Jared Leto, Florence Andrews, Jack Huston, Lady Gaga e Adam Driver in House of Gucci
Al Pacino, Jared Leto, Florence Andrews, Jack Huston, Lady Gaga e Adam Driver in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il film è invece veritiero nel raccontare il modo in cui Maurizio si allontanò da Patrizia, ovvero dicendole che sarebbe partito per un viaggio d’affari a Firenze, senza però tornare mai più da lei. Il giorno dopo la partenza, le fece infatti dare la notizia che il loro matrimonio era finito. Un’importante differenza è poi quella relativa al modo in cui Patrizia conosce la sensitiva Giuseppina Auriemma. Nel film ciò avviene attraverso la tv, dove Auriemma è impegnata in una lettura dei tarocchi in diretta, ma nella realtà le due dono si sono conosciute ad Ischia, durante una vacanza. Reggiani e Auriemma, dunque, erano già amiche di lunga data prima di organizzare l’omicidio di Maurizio.

Infine, proprio riguardo l’omicidio di Maurizio si riscontrano alcune modifiche rispetto a come realmente avvenuto. Nella scena del film, l’imprenditore sta girando in bicicletta per il Quartiere Coppedé a Roma, quando la sua attenzione viene attirata da Benedetto Ceraulo, il quale poi gli spara. Nella realtà, l’omicidio non è avvenuto a Roma, né Maurizio stava andando in bicicletta poco prima di morire. Il tutto si è svolto a Milano, come già riportato, mentre Maurizio saliva gradini del palazzo dove si trovava il suo ufficio. Infine, il giorno dell’omicidio, la scritta “paradiso” sul diario di Patrizia non era in italiano, come mostrato nel film, ma bensì in lingua greca.

Il trailer del film dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di House of Gucci grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

La trama di Wash Me in the River

Il film è ambientato in una degradata cittadina di provincia del Sud degli Stati Uniti, dove la droga miete innumerevoli vittime soprattutto tra i giovani, nonostante la forte influenza della chiesa locale sugli abitanti del posto. Lì vivono Shelby John e Ruby Red, una coppia profondamente innamorata la cui vita è stata segnata dalla tossicodipendenza. Decisi a cambiare la loro esistenza, i due scelgono di disintossicarsi e ricominciare da capo, sognando di costruire insieme un futuro sereno. Le loro speranze hanno però purtroppo vita breve.

Ruby viene trovata morta per un’overdose poco dopo che Shelby le aveva chiesto di sposarlo. Distrutto da dolore e dalla rabbia, l’uomo decide di farsi giustizia da solo, intraprendendo una spietata vendetta contro coloro che ritiene responsabili della morte di Ruby, tra cui gli spacciatori e le organizzazioni criminali che hanno infestato la loro comunità con il traffico di oppioidi. Mentre Shelby semina distruzione sulla sua strada, rintracciando e massacrando spacciatori di droga, lo sceriffo Church tenta di fermare la sua furia omicida prima che il bilancio di sangue si aggravi ulteriormente.

John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River
John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River. Cortesia di Prime Video

Il cast di attori

Ad interpretare il protagonista Shelby John vi è l’attore Jack Houston, noto per il ruolo di Richard Harrow nella serie Boardwalk Empire. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto al rappert Machine Gun Kelly, il quale però dovette poi abbandonare il film a causa di conflitti di programmazione. Il ruolo è a quel punto passato all’attore Taylor Kitsch, noto per i film X-Men le origini: Wolverine e John Carter, ma anche lui ha infine abbandonato il progetto. È a quel punto che Houston ha ottenuto il ruolo.

Accanto a lui, nel ruolo della compagna Ruby Red, vi è l’attrice Willa Fitzgerald, nota soprattutto per il ruolo di Emma Duval nella serie televisiva Scream. Recitano poi nel film due veterani della recitazione quali il premio Oscar Robert De Niro nel ruolo dello sceriffo Mike Church e il candidato all’Oscar John Malkovich in quello di Peter. Completano il cast Quavo nel ruolo di Coyote, Meadow Williams nel ruolo della detective Zeppelin, Dale Dickey in quelli di Greta, Swen Temmel in quello di Elvis Kincaid e Noel Gugliemi nel ruolo di Silas.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Wash Me in the River grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Ogni regista ha quel personalissimo progetto che tenta disperatamente per anni di realizzare. Per Francis Ford Coppola quel progetto era Megalopolis. Concepito nel 1977 come una reinterpretazione in chiave moderna della congiura contro Catilina, Coppola ha iniziato a svilupparlo solo nel 1983, andando però incontro poi a notevoli ritardi e numerose cancellazioni nel corso degli anni. Ora, però, anche il regista premio Oscar per Il padrino e autore di altri capolavori come La conversazione e Apocalypse Now, ha finalmente trovato il modo di concretizzare questo suo ambizioso progetto, presentandolo poi in concorso al Festival di Cannes.

Festival dove Coppola ha vinto per ben due volte la Palma d’oro (proprio grazie a La conversazione nel 1974 e ad Apocalypse Now nel 1979) e che ha svolto un ruolo importante nel garantire a Megalopolis una distribuzione in sala. Come noto, il regista ha investito all’incirca 120 milioni di dollari del suo patrimonio per realizzare il film, godendo dunque di una libertà artistica inaudita. Al momento di dover trovare chi si occupasse di portare il lungometraggio al cinema, però, sono sorti i problemi. Parallelamente alla presentazione, al Festival, per alcuni territori Europei si sono fatte avanti alcune società e in seguito anche per gli Stati Uniti.

Certo, bisogna ammettere che è facile comprendere quei dirigenti di società di distribuzione che si sono messi le mani nei capelli vedendo il film. Megalopolis è un’opera a dir poco ambiziosa, visionaria, che testimonia una volta di più la profondissima fede di Francis Ford Coppola nel cinema e nelle immagini. Un’opera difficilissima da riassumere e certamente ancor più da vendere, ma non perché sia tremenda, anzi. Certo è che siamo dinanzi a quell’evidente caso di film che o si amano o si odiano e che indubbiamente richiedono ben più di una visione.

Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis
Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La trama di Megalopolis

Megalopolis ha per protagonista Cesar Catilina (Adam Driver), un architetto idealista con il potere di controllare il tempo, da alcuni considerato un genio, da altri un folle megalomane. Da sempre in conflitto con Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito) il sindaco della città chiamata New Rome (in tutto e per tutto una rivisitazione di New York), Catilina si ritroverà al centro di un ambizioso progetto nel momento in cui una terribile catastrofe distrugge buona parte di questa decadente metropoli. Egli mira infatti ricostruirla come utopia sostenibile ma Cicero gli si oppone. Alle loro spalle, si susseguono una serie di personaggi, incarnazione delle più folli degenerazioni e depravazioni di questa società.

Perdersi per le vie della megalopoli

Con Megalopolis è bene partire dalla consapevolezza che non tutto deve risultare chiaro. Ci si trova piuttosto dinanzi ad un film che più che proporre un racconto coeso e coerente vuole offrire un’esperienza visiva e sensoriale. Coppola gioca allora con le possibilità dell’immagine digitale, adoperando effetti speciali da blockbuster e ricostruzioni sbalorditive. Ci porta all’interno della sua megalopoli senza preoccuparsi minimamente di fornire delle coordinate con cui potersi orientare. Vuole farci sentire smarriti, così come lo sono – più o meno consapevolmente – i protagonisti del film.

Meglio allora mettersi comodi e farsi guidare senza porsi troppe domande, perché per le due ore e un quarto di durata si assiste dunque ad un frenetico susseguirsi di personaggi e situazioni la cui natura o il cui rapporto le une con le altre non viene mai del tutto chiarito. Di base, si assiste alle perversioni di una società dove il divario tra ricchi e poveri è talmente ampio che questi ultimi quasi non vengono mostrati. In questa moderna babilonia (o, meglio ancora, antica Roma nel suo periodo più critico: il passaggio dalla repubblica all’impero) si ribadisce dunque giorno dopo giorno il disgusto per la vita umana e le bellezze che le sono proprie.

LEGGI ANCHE: Megalopolis: la spiegazione del finale del film di Francis Ford Coppola

Giancarlo Esposito in Megalopolis
Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Gli eccessi e le visioni di Francis Ford Coppola

Ma tutto ciò è destinato a crollare rovinosamente, facendo a quel punto emergere quello che sembra essere il messaggio ultimo di Coppola. Progressivamente subentra infatti nel film un discorso legato ai governi populisti e alle dittature che mettono a rischio il futuro della democrazia e del mondo intero. Discorsi che risuonano naturalmente familiari e sembrano voler essere anche un monito in vista delle elezioni per il presidente degli Stati Uniti che si terranno a breve. Certo, nel raccontare tutto ciò Coppola non si pone freni e abusa ripetutamente della sua libertà artistica sfociando spesso e volentieri nell’esagerazione.

Ragion per cui lo spettatore si troverà indubbiamente posto dinanzi ad una sfida, ma è proprio questo ciò che rende appassionante il film. Megalopolis rifugge dalla natura conciliante che tanti, troppi, lungometraggi oggigiorno propongono. Non vuole far stare comodo il suo spettatore, ma anzi porlo dinanzi ad una serie di difficoltà dalle quali o ci si nasconde o le si accoglie, aprendosi così a nuovi stimoli e possibilità. Nello scegliere questa seconda strada, risulta anche difficile non rimanere affascinati dalla capacità di questo regista 85enne di rinunciare a territori sicuri per sperimentare ancora con quest’arte che ha contribuito a rendere grande.

Gli va poi riconosciuto che – oltre ad una serie di scenari esteticamente ammalianti e ad alcune sequenze di estrema bellezza (come quella animata successiva alla “distruzione” di New Rome) – Coppola ha saputo affidare i ruoli principali del film ai giusti interpreti. Adam Driver offre una prova finalmente diversa dalle sue ultime, ma a rubare la scena sono senza dubbio Aubrey Plaza e Shia LaBeouf, alle prese con personaggi tanto folli quanto adorabili. Sta in questa serie di scelte azzeccate e visionarie il genio di Coppola, che non deve in questo caso essere oscurato da quelle meno felici. Una cosa è certa guardando Megalopolis: il film rende l’idea di cosa intendono Coppola e Martin Scorsese quando, rivolgendosi ai cinecomic, parlano del coraggio di correre dei rischi cinematografici.

GUARDA ANCHE: Megalopolis: la video-recensione del film

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush Hour Pallottole cinesi, nel 2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal titolo The Foreigner.

A dirigerlo vi è Martin Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato Lanterna verde. The Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The Chinamen, di Stephen Leather, il film è infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito l’ennesimo irreparabile torto.

Per tutti gli appassionati del genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la presenza di un Jackie Chan mai così serio, vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner
Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner. Foto di Christopher Raphael/Courtesy of STXfilms – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

La trama di The Foreigner

La vicenda si svolge a Londra, dove vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex militante dell’IRA.

L’uomo però si professa estraneo ai fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di quell’uomo in cerca di vendetta.

 

Il cast di attori

Ad interpretare Quan Ngoc Minh vi è l’iconico attore e artista marziale Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi, nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di Mary Hennessy, Lia Williams in quelli di Katherine Davies e Michael McElhatton come Jim Kavanagh. L’attore Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di Sean Morrison.

Ad interpretare Liam Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan. Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry Adams e Martin McGuinness. Adams, attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film, Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.

Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner
Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner. Foto di Daniel Smith/Courtesy of STX Entertainment – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

 

Il film, tratto da un libro, è una storia vera?

Come già accennato, il film è tratto dal romanzo The Chinaman di Stephen Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel film è da considerarsi come tale.

Tuttavia, The Foreigner e le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio 2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però, furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al centro di un attentato.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Foreigner grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

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Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

Il Tony Stark di Robert Downey Jr. potrebbe essere morto, ma un nuovo, giovane, Iron Man animato sta per nascere. Disney Jr. ha dato il via libera a “Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends“, la prima serie prescolare di Iron Man, il cui debutto è previsto per l’estate 2025 su Disney Jr. e Disney+.

Attualmente in produzione, la serie avrà come protagonista un giovane Tony Stark e i suoi “migliori amici salvatori del mondo“: Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). I tre eroi lavoreranno insieme per proteggere la loro città e l’un l’altro.

Secondo la sinossi, “Per aiutarli nei loro sforzi da supereroi, ognuno di loro ha la propria Iron Suit che consente loro di volare e conferisce loro una super forza potenziata. Inoltre, Iron Man ha un Nano-Shield; Ironheart ha un campo di forza Heartbeat Bubble per proteggere le persone e Iron Hulk ha il suo potente Iron Boom clap e Iron Hulk Stomp”.

Al via la produzione di Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends

Il trio “lavorerà nella loro base sulla spiaggia, Iron Quarters (IQ), sotto la supervisione del loro androide superpotente, Vision, e del loro cucciolo peloso, Gamma, che ha la sua personale Iron Pup suit e accompagna gli Iron Friends in molte delle loro avventure”.

Il cast include Mason Blomberg (“Shameless”), Kapri Ladd (“Danger Force”) e Aidyn Ahn (“Kids Say the Darndest Things”), che daranno la voce rispettivamente a Tony Stark (Iron Man), Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). David Kaye (“Transformers”) darà la voce a Vision, mentre Fred Tatasciore (“Marvel’s Moon Girl and Devil Dinosaur”) è Gamma.

Iron Man Robert Downey Jr Costume Helmet

Il protagonista di “Marvel’s Iron Man and His Awesome Friends” non deve essere confuso con il giovane Tony Stark/Iron Man di “Spidey and His Amazing Friends” della Marvel, doppiato da John Stamos. La serie segna l’ultima mossa come parte della strategia più ampia di Disney e Marvel per presentare i personaggi degli Avengers a una nuova generazione di fan.

Iron Man, il personaggio, è nato nel 1963 nei fumetti Marvel. Downey Jr. ha interpretato l’eroe nel Marvel Cinematic Universe in 10 film, arco narrativo culminato con il sacrificio di Tony Stark nel film del 2019 “Avengers: Endgame“.

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025
Grazie agli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, il 2024 non è stato l’anno più emozionante per il cinema e in particolare per i cinecomic. I Marvel Studios hanno distribuito Deadpool e Wolverine, che è diventato un instant classic del genere, mentre la Warner Bros si è dovuta accontentare della modesta accoglienza riservata a Joker: Folie à Deux. Abbiamo ancora un paio di titoli Sony in arrivo nei prossimi due mesi, ma nel frattempo stiamo facendo il punto per il 2025: cosa ci riservano Marvel Studios e DC Studios?

Mentre il secondo si inaugurerà con Superman, il secondo riprenderà la sua corsa dopo alcune delusioni come The Marvels e Ant-Man 3. Ecco di seguito tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025.

Captain America: Brave New World (12 febbraio)

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Si sono sentite cose contrastanti su Captain America: Brave New World e non è un segreto che il film abbia dovuto subire numerose riprese aggiuntive. Tuttavia, questo non significa che sarà un disastro. I Marvel Studios hanno sistemato molti progetti durante la post-produzione e non c’è nulla che dica che questo seguito di The Falcon and The Winter Soldier sarà diverso.

Speriamo che questo film consolidi Sam Wilson (Anthony Mackie) come il nuovo Captain America dell’MCU e prepari il terreno per Red Hulk come una minaccia importante sia in questo film che per quelli successivi. Quel personaggio è troppo bello per essere sprecato in un’apparizione una tantum, in particolare con Harrison Ford che lo interpreta.

Thunderbolts* (30 aprile)

Thunderbolts* 2025
Foto di Marvel Studios/Courtesy of Marvel Studios – © 2024 MARVEL.

Sebbene sia vero che i Marvel Studios non si attengano esattamente ai fumetti con la loro interpretazione di questa squadra, ci sono ancora un sacco di motivi per essere entusiasti di ciò che arriverà in Thunderbolts* la prossima primavera.

Per cominciare, ci sono ottime probabilità che gli eroi rimasti in piedi quando scorrono i titoli di coda saranno i New Avengers dell’MCU… o Dark Avengers. Per la maggior parte, ognuno di questi personaggi è avvincente (John Walker, in particolare), quindi vederne di più non sarà una brutta cosa.

Poi, c’è Sentry. Il debutto live-action di quel personaggio è atteso da tempo e, data la sua potenza, il supereroe squilibrato potrebbe cambiare la gerarchia del potere nell’universo Marvel come lo conosciamo.

Superman (11 luglio)

SupermanNegli ultimi anni, il marchio DC è stato danneggiato quasi irrimediabilmente grazie a film come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux. Superman riuscirà a raddrizzare la rotta?

Questa è la domanda da un milione di dollari, anche se l’Uomo d’Acciaio si sente al sicuro nelle mani di James Gunn. Il regista ha realizzato una trilogia fenomenale con i suoi film sui Guardiani della Galassia e, per molti fan della DC, The Suicide Squad è stato un passo nella giusta direzione.

In base a ciò che abbiamo visto nelle foto dal set, Gunn ha fatto la cosa giusta con Superman e ha in programma di raccontare una storia edificante e ambiziosa su questo personaggio iconico.

The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)

The Fantastic Four: First Steps film 2025Chi ha visto il trailer presentato al Comic Con, pensa che i Marvel Studios finalmente realizzeranno un film diverso da qualsiasi altro che abbiamo visto con The Fantastic Four: First Steps.

Che si tratti dell’ambientazione futuristica degli anni ’60, di quel cast incredibile o del fatto che la Prima Famiglia Marvel combatterà contro Galactus. Abbiamo tutta la fiducia del mondo che Matt Shakman, che ha fatto un lavoro straordinario in WandaVision, renderà giustizia a questi personaggi sullo schermo. Finalmente!

Certo, abbiamo qualche riserva sul fatto che la squadra provenga da una realtà alternativa (e potenzialmente non la stessa del Dottor Doom di Robert Downey Jr.), ma ci deve essere una buona ragione per questo.

Blade (5 novembre)

Blade MarvelSembra davvero difficile che il film arrivi nel 2025, eppure Marvel non accenna a cambiare data per la sua uscita, quindi ci azzardiamo a considerare il reboot di Blade un film che arriverà nel novembre del 2025.

Sembra che Mahershala Ali annuncerà la sua partenza dal progetto da un giorno all’altro ed è un peccato perché questo film (che, l’ultima volta che abbiamo sentito notizie in merito, sarà vietato ai minori di 17 anni) ha un potenziale illimitato.

Deve esserci una versione di Blade che valga la pena guardare, ma con I Peccatori, diretto da Michael B. Jordan e Ryan Coogler in arrivo, il film rischia di sembrare ridondante. Forse è meglio tenerlo da parte per un futuro progetto di collaborazione? La nebbia è fittissima intorno a questo film, ma speriamo che qualsiasi sia il tempo di attesa, alla fine ne varrà la pena.

Robert Downey Jr.: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Downey Jr.: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Downey Jr. è sempre stato un attore di qualità. Conosciuto per film quali Charlot e per interpretato ruoli come Sherlock Holmes e il genio, miliardario, playboy e filantropo Tony Stark, Robert Downey Jr. ha avuto un passato difficile dal quale è uscito e il suo futuro cinematografico è più che roseo.

 Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Robert Downey Jr.

Robert Downey Jr.: film e carriera

1.Robert Downey Jr. è di New York. Robert John Downey Jr. è nato il 4 aprile del 1965 a Manhattan, New York, figlio dello sceneggiatore e regista Robert Downey Sr. e dell’attrice Elsie Downey. Il padre è per metà lituano, un quarto ungherese e un quarto irlandese, mentre da parte di madre ha origini inglesi, scozzesi, tedesche e svizzero-tedesche. Robert e sua sorella Allyson si sono trovati immersi sin da subito nella recitazione, sin dalla più tenera età, tanto che Robert ha iniziato a studiare alla Stagedoor Manor Performing Arts Training Center a New York prima di trasferirsi in California con suo padre in seguito al divorzio dei suoi genitori nel 1978. Nel 1982 Robert ha abbandonato la Santa Monica High School, per diventare attore a tempo pieno.

2. Robert Downey Jr. ha debuttato come attore all’età di cinque anni. Robert ha fatto il suo debutto attoriale nel film Pound (1970) scritto e diretto dal padre. Tra gli anni ’80 e ’90 Robert fa la consueta gavetta partecipando a film come Ultima occasione (1985), La donna esplosiva (1985), Verdetto finale (1989), Uno strano caso (1989), mentre nel 1992 interpreta Charlie Chaplin nel film Charlot: per questo film viene candidato agli Oscar per la categoria di Miglior Attore Protagonista, ai Golden Globe e ai BAFTA, vincendo quello per il miglior attore. Nel corso degli anni ’90, Robert compare in film come The Last Party (1993), Assassini nati – Natural born killers (1994), Conflitto d’interessi (1998) e Wonder Boys (2000).

3. La carriera di Robert Downey subisce un’impennata nel corso degli anni 2000. mentre lottava con i suoi problemi di droga, nei primi anni 2000 Robert entra nel cast di diversi film come Kiss Kiss Bang Bang (2005), Good Night, and Good Luck (2005), fa parte del film di David Fincher, Zodiac (2007) e nel 2008 comincia a vestire i panni di Tony Stark in Iron man. Nello stesso anno, lavora con Ben Stiller per il film Tropic Thunder, con Joe Wright per Il solista e con Guy Ritchie per Sherlock Holmes. Nel 2014 produce il film The Judge, di cui fa parte insieme a Robert Duvall, grazie alla sua compagnia Team Downey, creata da lui e dalla moglie.

Robert Downey Jr. è Sherlock Holmes

robert downey jr.

4. Nel 2009 Robert Downey Jr. interpreta Sherlock Homes nell’omonimo film di Guy Ritchie. Il film ottiene ottimi incassi e con questo ruolo Robert vince il Golden Globe per il migliore attore in un film commedia o musicale. Due anni dopo, Robert riprende il ruolo, sempre al fianco di Jude Law, per il film, sempre di Guy Ritchie, Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Robert si calerà di nuovo nei panni di Sherlock per il terzo film che ha un’uscita prevista per il 2021. Nel 2020 ha interpretato il Dr. John Dolittle nel remake Dolittle.

Robert Downey Jr. è stato Iron Man

robert downey jr.

5. Robert Downey Jr. è stato scelto per il ruolo di Tony Stark nel 2006. Jon Favreau, regista del film, ha dovuto convincere la produzione che Robert sarebbe stato perfetto per quel ruolo e così è stato, determinando il grande successo del film. Robert riprende il ruolo per i due sequel previsti dalla Marvel, ovvero Iron Man 2 (2010) e Iron Man 3 (2015). Il suo personaggio è sempre stato protagonista dei film collettivi Marvel, ossia in The Avengers (2012), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame. Nel 2024 vince un premio Oscar per Oppenheimer di Christopher Nolan.

Robert Downey Jr. sarà il Dottor Doom!

Dopo numerose speculazioni su un eventuale ritorno in Iron Man 4, al Comic Con di San Diego del 2024, Robert Downey Jr. ha sorpreso il mondo intero presentandosi come l’attore che avrebbe interpretato il nuovo Dottor Doom nel Marvel Cinematic Universe. Il personaggio esordirà probabilmente in The Fantastic Four: First Steps, ma sarà protagonista in Avengers: Doomsday.

I prossimi film di Robert Downey Jr.?

Dopo aver riaperto la sua porta ai Marvel Studios e aver collezionato un premio Oscar, Robert Downey Jr. è più impegnato che mai. The Sympathizer di Park Chan-wook è stata una prova notevole, e mentre si vocifera di un nuovo Sherlock Holmes, lo vedremo in All-Star Weekend, The Hider e nei prossimi Avengers: Doomsday e Secret Wars.

Robert Downey Jr. su Instagram

6. Robert Downey Jr. ha un profilo Instagram ufficiale. Aperto nell’aprile del 2015, Robert Downey Jr. ha qualcosa come quasi 26 milioni di follower. Cifre pazzesche per un attore pazzesco quanto lui. Robert è molto attivo e usa il social per postare foto con effetto nostalgia di quando stava lavorando ai film Marvel. Oltre che pubblicare foto di premier Marvel o a postare qualche foto che lasci capire quale sarà il film in arrivo (è successo di recente con Sherlock Holmes), Robert dimostra di essere ironico ed autoironico riguardo quello che la vita gli riserva. Tra i post più famosi ci sono sicuramente quelli che lo riguardano insieme agli altri Avengers mentre si sono fatti fare un tatuaggio collettivo, il simbolo dei vendicatori.

Robert Downey Jr.: curiosità

7. Robert Downey Jr. non ha mai fatto mistero di aver avuto problemi di droga. Chi lo ha iniziato a questo mondo è stato suo padre, che lo costringeva, da bambino, a fumare marijuana. Nel 1996 Robert viene arrestato per possesso di droghe, quali eroina, cocaina e per il possesso anche di una pistola. Dopo essere stato rilasciato per buona condotta, Robert viene di nuovo arresta per violazione di domicilio per essersi addormentato da ubriaco sotto casa di un vicino. Condannato a tre anni di libertà condizionale e una serie di test antidroga da sostenere, nel 1997 ne salta uno i questo e viene condannato a sei mesi di riabilitazione. Nel 1999 viene arrestato ancora una volta per aver saltato un altro testo e viene condannato a tre anni presso una struttura atta alla riabilitazione. Nel 2000 viene rilasciato e Robert si unisce al cast della serie tv Ally McBeal, vincendo persino un Golden Globe come miglior attore non protagonista. Poco dopo viene arrestato di nuovo per possesso di valium e cocaina e l’anno successivo venne trovato a vagare per strada sotto effetto di cocaina, mentre si trovava in libertà vigilata. Questi ultimi arresti gli costano la presenza in Ally McBeal, perde il ruolo in I perfetti innamorati e costringe Mel Gibson a chiudere la produzione teatrale di Amleto, per cui Robert era stato ingaggiato. Durante il processo, l’attore viene spedito in riabilitazione e rimane sotto libertà vigilata per tre anni.

8. Robert Downey Jr. è stato fidanzato con Sarah Jessica Parker. I due sono stati fidanzati per diversi anni, dal 1984 al 1991, mentre nel 1992 Robert sposa Deborah Falconer, una musicista, da cui hanno il primo figlio, Indio, nato nel 1993. Dopo aver divorziato nel 2004, nell’agosto 2005 Robert sposa la produttrice Susan Levin, conosciuta sul set di Gothika (2003). La coppia ha due figli, Exton Elias nato nel 2012 e Avril Roel nata nel 2014.

9. Robert Downey Jr. ha messo tanto impegno per superare la sua dipendenza da alcol e droghe. Pare che l’attore sia pulito dal 2003 e che sia riuscito ad uscirne grazie al sostegno della sua famiglia, e soprattutto grazie alla pratica della meditazione, dello yoga e del Wing Chun.

10. Robert Downey Jr. è un avido collezionista di orologi. Pare che Robert abbia una collezione di orologi impressionante e che la sua collezione comprenda marchi come Breitling, Omega, Jaeger-LeCoultre e Rolex.

Fonti: IMDb, biography

Superman e Krypto nella nuova immagine dal film di James Gunn!

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Superman e Krypto nella nuova immagine dal film di James Gunn!

A sorpresa, James Gunn ha condiviso una nuova foto dal film che tutti i fan della DC Comics attendono e che arriverà la prossima estate, che raffigura Superman e il suo cane Krypto. A didascalia della foto, il regista ha scritto:

Krypto arriva sugli schermi in Superman quest’estate. Krypto è stato ispirato dal nostro cane Ozu, che abbiamo adottato poco dopo che ho iniziato a scrivere Superman. Ozu, che proveniva da una situazione di accumulo compulsivo in un cortile con altri 60 cani e non aveva mai conosciuto esseri umani, era problematico per usare un eufemismo. È entrato subito e ha distrutto la nostra casa, le nostre scarpe, i nostri mobili, ha persino mangiato il mio computer portatile. Ci è voluto molto tempo prima che ci lasciasse anche solo toccarlo. Ricordo di aver pensato, “Cavolo, quanto sarebbe difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?” – e così Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia mentre Ozu stava cambiando la mia vita. Quale momento migliore per debuttare con il non-così-buono-bravo ragazzo Krypto se non il mese #AdoptAShelterDog. A proposito, Ozu oggi è, abbastanza spesso, un bravissimo ragazzo. #Superman

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

I 50 migliori film romantici di tutti i tempi, in ordine di importanza

Il genere romantico è un punto fermo della narrativa da molto prima che venissero realizzati i primi film. L’amore è uno di quei rari temi universali, dopotutto, e sia i romantici che i cinici sono sempre stati in grado di trovare – e apprezzare – storie diverse su personaggi di fantasia che si innamorano (o si disinnamorano). Inoltre, come molti altri generi, è possibile combinare le storie romantiche con altri generi già sperimentati, il che può aggiungere un ulteriore coinvolgimento emotivo a una storia, o comunque garantirne l’attrazione per un pubblico più ampio.

A seconda della definizione di “romanticismo”, potrebbe essere uno dei generi più rappresentati nel cinema, grazie alla popolarità delle sottotrame romantiche. Tuttavia, quando si tratta di decidere quali sono i più grandi film romantici di tutti i tempi, è meglio concentrarsi su quei film in cui l’aspetto romantico della storia sembra essere prioritario. Di seguito sono elencati alcuni dei migliori film che enfatizzano – e quindi incarnano – il genere romantico, classificati dal più grande al più grande.

Notorious (1946)

Le parole “romanticismo” e “Alfred Hitchcock” tendono a non andare insieme nella mente di molti, dato che il regista era noto soprattutto per aver realizzato thriller, commedie dark e film polizieschi. Ma i grandi film di Alfred Hitchcock erano spesso accessibili e di ampio respiro, e parte di questo significava talvolta includere elementi romantici. Con un film come Notorious, questi elementi romantici appaiono in realtà in modo sorprendentemente prominente, con il thriller/mistero che a volte passa quasi in secondo piano rispetto al romanticismo.

Notorious si svolge all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e segue il modo in cui un legame romantico tra due persone minaccia di compromettere il tentativo di portare alla luce un nazista di alto rango che si nasconde in Brasile. È un film che guarda con competenza all’amore e allo stesso tempo è un avvincente film di spionaggio e uno dei migliori film del secondo dopoguerra realizzati subito dopo la conclusione della guerra stessa. Notorious in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Mancia competente (Trouble in Paradise)

Mancia competente (Trouble in Paradise)

Annoverato tra i più grandi film degli anni ’30, Guai in paradiso ha forse più di 90 anni, ma in gran parte è un film senza tempo. Il film mescola una trama criminale con il romanticismo e la commedia in un modo che sembra ancora piuttosto fresco e coinvolgente, seguendo un uomo e una donna che sono coinvolti sentimentalmente e guadagnano i loro soldi con i borseggi.

Le complicazioni si presentano quando si sviluppa un triangolo amoroso, dal momento che l’uomo inizia a innamorarsi di una donna ricca che la coppia ha messo nel mirino come prossimo obiettivo. Guai in paradiso vede il sottovalutato Ernst Lubitsch fare centro come regista, ed è facile capire come un film come questo si sia rivelato influente per i generi che affronta nei decenni successivi alla sua uscita. Mancia competente in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il lato positivo – Silver Linings Playbook

Bradley Cooper e Jennifer Lawrence in Il lato positivo - Silver Linings Playbook
© 2012 – The Weinstein Company

Il lato positivo – Silver Linings Playbook potrebbe essere abbastanza recente nello schema generale delle cose, ma è ancora abbastanza buono da poter essere etichettato come una sorta di classico moderno che si spera possa essere apprezzato nei decenni futuri (certo, può essere difficile sapere con certezza come un film invecchierà e sarà visto negli anni a venire). Il film è incentrato su un uomo problematico che viene dimesso da un ospedale psichiatrico e torna a vivere con i suoi genitori, mentre cerca di riallacciare i rapporti con la sua ex moglie, ma scopre che un legame tra lui e un’altra donna complica le cose.

È stato un film importante per le sue due star, che ha dimostrato che Bradley Cooper poteva fare di più che partecipare ai film di Una notte da leoni, mentre ha lavorato in tandem con un successo mainstream molto diverso – The Hunger Games – per dimostrare che Jennifer Lawrence era una forza con cui fare i conti. Questi due attori, insieme a un ottimo cast di supporto che include Robert De Niro, Jacki Weaver e Chris Tucker, rendono Il lato positivo – Silver Linings Playbook  un film accessibile e coinvolgente, che mescola bene i generi della commedia, della storia d’amore e del dramma. Il lato positivo – Silver Linings Playbook in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Ali (Wings, 1927)

Ali (Wings, 1927)

Un po’ un rompicapo, Ali (Wings) è un film d’amore, un melodramma, un film sulla Prima Guerra Mondiale e anche una sorta di film d’azione, viste le numerose sequenze di combattimento tra cani. Il film è incentrato su due piloti di caccia innamorati della stessa donna e su come questo finisca per minacciare la loro amicizia, mentre devono affrontare i pericoli del servizio nella Prima Guerra Mondiale.

È comprensibilmente antiquato, ma questa è una parola che si può usare per la maggior parte dei film che hanno quasi un secolo. A patto che si accetti il cinema muto e un ritmo un po’ lento per gli standard moderni, Wings ha molto da offrire, con una narrazione romantica semplice ma efficace e scene d’azione che reggono davvero molto bene. Ali in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Lady Eva (The Lady Eve, 1941)

Preston Sturges non ha diretto molti film, ma quelli che ha fatto sono stati generalmente vincenti, al punto che si può dire che sia stato un regista di qualità superiore alla quantità. The Lady Eve è giustamente considerato uno dei suoi migliori e più piacevoli lavori (anche dal spesso tetro Paul Schrader), con la storia di un’artista della truffa che prende di mira un uomo ricco, si innamora di lui, fa scoprire la sua truffa, viene scaricata dall’uomo e poi cerca di riconquistarlo fingendosi un’altra persona.

Se tutto questo vi sembra una commedia un po’ screwball, è perché The Lady Eve lo è! Prende una premessa perfetta per questo stile di commedia vecchio stile e accattivante e la porta avanti per 97 minuti veloci e divertenti, con il cuore romantico del film che alla fine brilla tanto quanto gli elementi comici più ampi.

Closer (2004)

Closer film
© Sony Pictures Motion Picture Group

Chi cerca un film piacevole o gradevole probabilmente non lo troverà con Closer, che è un film d’amore sorprendentemente cupo ed emotivamente intenso. Il film adotta un approccio che di solito potrebbe essere interpretato in modo comico – un groviglio di partner romantici quando due coppie si scontrano e formano una complessa rete di infedeltà e bugie – ma guarda alle ramificazioni di una cosa del genere con grinta e molti sentimenti duri.

Closer è, quindi, un film infelice, ma anche accattivante e ammirevole per la brutale onestà con cui esplora i rischi dell’amore. A ciò contribuisce immensamente anche il fatto che i quattro attori protagonisti offrono tutti delle interpretazioni davvero eccellenti, con Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman e Clive Owen che hanno tutte ampie opportunità di brillare. Closer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

L’uomo che amava le donne (1977)

Film sull’amore molto amato da Wes Anderson, L’uomo che amava le donne sembra uno dei lavori più sottovalutati del regista francese François Truffaut (noto soprattutto per I 400 colpi). L’uomo che amava le donne inizia con il funerale del protagonista, e una serie di flashback si svolgono tra tutti i presenti… la maggior parte di loro sono donne con cui l’uomo ha avuto una qualche relazione sentimentale.

È un elogio cinematografico di un donnaiolo imperfetto e, sebbene il suo comportamento sia difficile da ammirare o da condividere, non si ha la sensazione che L’uomo che amava le donne stia glorificando il suo protagonista. La sua struttura ordinata è molto utile e non risulta mai noiosa grazie alle varie disavventure episodiche che si possono vedere continuamente in flashback. Tutti i fan di Truffaut dovrebbero provarlo, perché è uno dei suoi film più caratteristici.

Il silenzio sul mare (1991)

Anche se ruota attorno a una relazione, Una scena di mare è difficile da collocare in un genere, semplicemente perché grida “slice of life” più di qualsiasi altro film in circolazione. Infatti, si svolge per lo più in riva al mare, con una storia molto semplice incentrata su due giovani audiolesi che sono una coppia e su ciò che accade quando uno di loro sviluppa un interesse per il surf.

In questo senso, A Scene at the Sea si trasforma in una sorta di film sportivo, pur essendo genuinamente dolce e tranquillamente romantico, e mostrando un delicato senso dell’umorismo di tanto in tanto per buona misura. È un film caldo e accattivante e certamente diverso da molti altri film diretti da Takeshi Kitano, noto soprattutto per aver diretto numerosi film di gangster/yakuza violenti.

Challengers (2024)

Challengers film 2023
© MGM

Certo, Challengers è un film molto recente, e c’è sempre il rischio di definire qualcosa un grande di tutti i tempi quando la polvere non si è ancora posata, e si ha ancora la sensazione che la reputazione di un film possa crescere o ridursi. Per il momento, però, Challengers sembra un classico moderno ed è un’altra grande opera nella vasta e sempre emozionante filmografia di Luca Guadagnino, uno dei registi più interessanti del momento.

Descrivere la trama di Challengers potrebbe non sembrare molto eccitante, visto che si tratta, apparentemente, di un “film sul triangolo amoroso”. Ma combinando questo concetto con una struttura inventiva, emozionanti sequenze di tennis, interpretazioni espressive e oneste e un vero senso dello stile visivo, Challengers finisce per essere ancora meglio della somma delle sue già ottime parti. È un film romantico in grado di fare le cose in modo diverso, e la maggior parte dei rischi paga, rendendo probabile che continuerà a essere un grande film romantico anche in futuro. Challengers in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

È nata una stella (1954)

È nata una stella (1954)
© Warner Bros Pictures

Esistono molte versioni di È nata una stella, e probabilmente è più una questione di gusti personali quella che viene considerata la migliore. La versione del 1954, tuttavia, potrebbe essere la migliore se giudicata come un film d’amore, perché la relazione al centro del film sembra particolarmente appassionata, tragica e dolorosamente reale, con Judy Garland e James Mason che offrono – probabilmente – le migliori interpretazioni delle loro rispettive carriere.

Come in ogni altro film di A Star Is Born, la trama contrappone l’ascesa di una giovane donna alla fama e la caduta di un uomo più anziano, e il modo in cui i due cercano di rimanere l’uno accanto all’altro, anche se la vita sembra avere piani molto diversi per loro. Splendidamente girato e contenente anche numerose sequenze musicali di grande effetto, A Star Is Born del 1954 è un film eccellente nel suo complesso e uno dei migliori film d’amore tragici mai realizzati. È nata una stella in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Jules e Jim (1962)

Jules e Jim (1962)
© 1962 – Cinédis

Insieme a Jean-Luc Godard, François Truffaut è stato forse il più famoso tra i registi francesi della storia del cinema (per coincidenza, pare che Goddard e Truffaut non andassero d’accordo, ma questa è un’altra storia). Truffaut è probabilmente conosciuto soprattutto per I 400 colpi, un dramma dell’adolescenza del 1959, ma molti dei suoi film sono definibili come drammi romantici e, in quest’ultima categoria, Jules e Jim è uno dei suoi migliori.

I due protagonisti sono amici che vivono una vita definita dalla giovinezza e dalla spensieratezza (il fatto che il tutto si svolga prima della Prima Guerra Mondiale aumenta il senso di ottimismo), ed entrambi si innamorano della stessa giovane donna, Catherine. Jules e Jim ha una certa energia e vivacità che gli impediscono di sentirsi mai troppo triste, anche se è forse uno dei film meno esteriormente comici sulle storie d’amore che Truffaut ha realizzato. Ciononostante, dovrebbe colpire coloro che sono giovani, coloro che ricordano di esserlo stati o coloro che a volte si sentono ancora giovani nel cuore.

Spettacolo di varietà (1953)

Vincente Minnelli aveva alcuni tipi di film che generalmente si limitava a realizzare, e li faceva tutti molto bene. Sapeva fare melodrammi, era abile nelle commedie romantiche ed era forse più apprezzato per i suoi musical classici. The Band Wagon si mantiene complessivamente leggero, rimanendo certamente lontano dal melodramma, ma vedendo Minnelli affrontare i generi del romanticismo, della commedia e del musical tutti insieme, e riuscendoci immensamente.

È un film in qualche modo sottovalutato, che onestamente soddisfa lo stesso desiderio di musical scanzonati più noti dell’epoca, come Cantando sotto la pioggia e An American in Paris (quest’ultimo diretto dallo stesso Minnelli). The Band Wagon è incentrato su una commedia condannata a cui partecipa una star del cinema in declino per rivitalizzare la sua carriera, ma è tutto bonario, molto giocato sulle risate e c’è pochissimo dramma. È un film colorato, affascinante, divertente e con Fred Astaire al suo meglio. Cosa c’è da non apprezzare?

Farewell to the Ark (1984)

Se volete, potete provare a riassumere Addio all’Arca, ma la maggior parte dei tentativi sarà vana. In linea di massima, il film ruota attorno, diciamo, all’amore e al desiderio complicati, così come alla solitudine, all’essere perseguitati dal passato, alla natura fugace della memoria, ai misteri del tempo e alla follia. Il tutto si svolge anche in una piccola località così bizzarra da far sembrare la città di Twin Peaks come Normal, Illinois (sì, questo è il nome di una città reale; si presume che lì sia abbastanza normale).

Addio all’Arca non è, quindi, un romanzo tradizionale, ma guarda a un lato insolito della vita e al tempo stesso affronta temi complicati – eppure relativabili – all’interno di quello che potrebbe essere definito il genere fantasy. È oscuro, ossessionante, rassicurante, misterioso, da incubo e in un certo senso bellissimo allo stesso tempo. Offre un’esperienza impossibile da descrivere a parole, ma di sicuro è qualcosa che le parole e i pensieri non riescono a descrivere, ma le sensazioni che è in grado di provocare sono innegabili.

I gioielli di madame de… (1953)

I gioielli di madame de (1953)
Cortesia di © Gaumont Film Company

Dato il suo status di classico, si può dire che i fan de Gli orecchini di Madame de… sono numerosi , ma Wes Anderson è tra i più quotati. Ha buon gusto, perché questo classico film romantico/drammatico francese prende una premessa semplice e ne ricava una grande complessità tematica, trattandosi delle conseguenze che seguono la vendita di un importante paio di orecchini allo scopo di uscire da un debito di gioco.

I personaggi de Gli orecchini di Madame de… sono generalmente benestanti, ma comunque miserabili sotto molti aspetti, e vedono diminuire i privilegi del loro stile di vita a causa dei continui incidenti che l’atto iniziale della vendita comporta. Sulla carta potrebbe non sembrare avvincente, ma il suo sguardo sulla classe e sull’amore – o sulla sua mancanza – è sorprendentemente avvincente, e il controllo mostrato nel raccontare la storia centrale è ammirevole, facendo sembrare il tutto senza tempo.

Tropical Malady (2004)

Tropical Malady (2004)

Uno dei film romantici/drammatici più sottovalutati del suo decennio, Tropical Malady è un film diviso in due metà: una abbastanza digeribile, l’altra più misteriosa e aperta all’interpretazione. La prima metà del film segue la lenta costruzione di una storia d’amore tra due uomini in Thailandia, mentre la seconda metà cambia marcia e sembra essere – almeno in superficie – incentrata sulla ricerca di uno sciamano nella giungla.

Sia che si vogliano considerare le due storie separatamente, sia che si voglia analizzare come la seconda possa fare riferimento ad aspetti tematici della prima (anche se in modo più oscuro), Tropical Malady è interessante, inquietante e abbastanza ossessionante, comunque lo si voglia tagliare. Lo stile diApichatpong Weerasethakulè difficile da comprendere, ma Tropical Malady è probabilmente il punto di partenza ideale; anche i suoi film successivi, come Syndromes and a Century e Memoria, sono avvincenti e presentano strane vibrazioni simili.

Mangiare bere uomo donna (1994)

Mangiare bere uomo donna (1994)
Cortesia © BiM Distribuzione

Coproduzione taiwanese/statunitense con un cast asiatico, Eat Drink Man Woman può essere annoverato tra i più grandi lavori di Ang Lee, il che non è poco. In sostanza, la trama del film è piuttosto semplice: segue le tre figlie di uno chef vedovo, esplorando i legami che hanno con il padre e gli alti e bassi di tutte le loro vite amorose.

Eat Drink Man Woman è a volte divertente e a volte un po’ pesante, ma mantiene un buon equilibrio tonale ed esplora con successo le prove e le tribolazioni del tentativo di far funzionare una relazione quando si è giovani adulti. Chi è in vena di un bel dramma romantico dovrebbe vederlo, ma attenzione: è il tipo di film che è meglio guardare a stomaco pieno, perché c’è così tanto cibo dall’aspetto delizioso sullo schermo che Eat Drink Man Woman rischia di far venire fame alla fine del film.

Past Lives (2023)

Past Lives Greta Lee Teo Yoo

Past Lives è una sorta di film romantico e triste, incentrato sull’esplorazione di ciò che avrebbe potuto essere piuttosto che sulla costruzione di qualcosa che presumibilmente esisterà una volta che i titoli di coda inizieranno a scorrere. La trama ruota attorno a due adulti che un tempo erano amici d’infanzia che si riavvicinano e forse provano una sorta di legame che va oltre l’amicizia… il che potrebbe causare complicazioni, dato che uno dei due si è sistemato ed è sposato.

È un film lento e spesso silenzioso, ma Past Lives ha la capacità di sorprenderti e di rivelarsi disarmante e sorprendentemente devastante. È un film che richiede la massima attenzione per funzionare davvero, ma chi riesce a mettersi al suo livello lo troverà emozionante come pochi altri, con il suo stato d’animo generale e la sua capacità di straziare il cuore che lo rendono una delle migliori uscite del 2023.

Gli amanti del Pont-Neuf (1991)

Gli amanti del Pont Neuf 
© Films Christian Fechner, Films A2

Come Past Lives, Gli amanti del Pont Neuf è un altro film d’amore piuttosto triste, ma a differenza di Past Lives, Gli amanti del Pont Neuf è più struggente e disperato che tranquillamente dolceamaro. Si tratta di uno degli sforzi più ambiziosi e diretti del sempre interessante Leos Carax, e racconta la storia di due vagabondi problematici che si innamorano, mentre affrontano le loro rispettive vite che vanno in pezzi in modi diversi.

La cupezza di Gli amanti del Pont Neuf  lo rende un film spesso difficile da guardare e, sebbene il tema centrale sia l’amore, non sembra proprio il tipo di film d’amore che potrebbe essere un buon film per un appuntamento. È un film che non si fa scrupoli a rappresentare le difficoltà dei protagonisti e a mostrare il lato più disperato e rabbioso dell’amore, un sentimento che di per sé può suscitare forti emozioni, sia positive che negative.

Io e Annie (1977)

Io e Annie (1977)

Io e Annie è una specie di pietra miliare, che si distingue per essere uno dei film più incentrati sul romanticismo ad aver vinto il premio come miglior film agli Oscar, e anche per essere uno dei vincitori più divertenti della storia degli Oscar. Come molti altri film sull’amore, la trama al centro è semplice: Io e Annie dura poco più di 90 minuti e mostra come due persone si innamorano – e poi si disinnamorano – mentre vivono a New York.

Molti grandi film romantici sono onesti sull’amore, ma pochi di quelli usciti tanto tempo fa erano così precisi e taglienti come Io e Annie. Non è esattamente un film cinico, né si può definire anti-amore, ma è più incline di molti film romantici a mostrare il lato sconvolgente dell’amore e il modo in cui a volte le cose non funzionano, anche se non c’è nulla come un crollo ardente o un confronto violento a concludere le cose.

Estranei (All of Us Strangers)

Estranei film 2024

Un’inebriante miscela di low fantasy, romanticismo e dramma molto duro che ha l’impressione di poter diventare un giorno un classico, Estranei (All of Us Strangers) è qualcosa di veramente speciale e un film all’altezza degli elogi della critica. La storia segue un uomo che si ritrova a riconnettersi – in qualche modo – con i suoi genitori morti da tempo, incontrandoli e discutendo di come è andata la sua vita, nello stesso momento in cui incontra anche un uomo più giovane con cui inizia una relazione.

Estranei (All of Us Strangers) esplora la solitudine, l’amore e il modo in cui l’infanzia modella una persona, il tutto in modo straordinariamente organico, senza mai risultare sciocco o eccessivamente ambizioso (e ci sono molti punti in cui il film avrebbe potuto uscire dai binari in mani meno esperte). Il film è emozionante per tutta la sua durata, e colpisce in modo particolare nell’atto finale, e vanta anche interpretazioni straordinarie da parte di un cast sorprendentemente piccolo, composto da soli quattro attori principali: Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell e Claire Foy.

Vacanze romane (1953)

Vacanze romane (1953)
© Paramount Pictures

Anche se Vacanze romane non ha inventato del tutto il genere della commedia romantica, può essere considerato un classico degli anni ’50 che ha almeno contribuito a rimodellare ciò che il pubblico oggi conosce come commedia romantica. È una sorta di favola moderna, che segue la storia di una principessa europea che si innamora di un reporter americano mentre si trovano entrambi a Roma, seguendo la breve serie di avventure che vivono insieme.

È un film che rimane incredibilmente affascinante e perfettamente agrodolce, e i 70 anni trascorsi dalla sua uscita non hanno fatto nulla per privarlo del suo umorismo o della sua forza emotiva. Il film è riuscito in gran parte anche grazie alla chimica tra le sue star, Audrey Hepburn e Gregory Peck, che fanno entrambi uno dei loro migliori lavori (il che è tutto dire) in questo film del 1953; un innegabile classico del suo genere.

Love & Basketball (2020)

Love & Basketball
© 40 Acres & a Mule Filmworks

I fan della pallacanestro e delle storie d’amore saranno ovviamente innamorati di Love & Basketball, che è un film sportivo, una commedia drammatica e un film d’amore tutto in uno. Questa imperdibile commedia sportiva è incentrata su due amici d’infanzia, entrambi appassionati di basket, che si ritrovano a provare dei sentimenti l’uno per l’altro una volta raggiunta l’età adulta.

Come molti film incentrati sulle storie d’amore, Love & Basketball analizza i sacrifici o i compromessi che a volte è necessario fare per far funzionare una coppia e si chiede se le altre passioni della vita possano (o a volte debbano) avere la precedenza. Il film esplora bene questi aspetti, bilanciando diversi generi con grande efficacia – anche come film sportivo, come suggerisce il titolo – e offrendo nel complesso un enorme valore di intrattenimento.

West Side Story (1961)

West Side Story (1961)
© United Artists

Dato che West Side Story è un aggiornamento del XX secolo di Romeo e Giulietta di Shakespeare, è abbastanza sicuro dire che forse non è il miglior film d’amore da guardare per coloro che amano le storie d’amore senza tragedie. Si tratta di due giovani che si innamorano, nonostante provengano da percorsi di vita molto diversi; in particolare, ognuno di loro è associato ai membri di una diversa gang di strada, con una rivalità feroce e a volte violenta tra le due bande.

West Side Story racconta questa epica storia d’amore legata al crimine ed è allo stesso tempo un musical davvero grandioso, pieno di canzoni memorabili e di scene di danza coreografiche impressionanti. Il remake di Steven Spielberg del 2021 lo ha aggiornato in modo molto efficace (e, in alcuni punti chiave, migliorato), ma la versione cinematografica originale del 1961 è ancora la più essenziale e si sente più come un classico; il tempo ci dirà, tuttavia, come le generazioni future si sentiranno riguardo alle due versioni della stessa grande storia.

Cold War (2018)

Cold War
© Curzon Artificial Eye

Cold War dura meno di 90 minuti in totale e risulta allo stesso tempo semplice e complesso. È un film dal ritmo lento, che si concentra più o meno su un’unica storia d’amore molto emozionante tra due improbabili amanti, ma ha anche un flusso unico, a volte confuso, nelle sue varie scene, e mescola anche i generi in modo abbastanza sicuro (è un film di guerra, una storia d’amore, un dramma e un film musicale).

Anche le sue qualità tecniche lo fanno risaltare, grazie all’accattivante fotografia in bianco e nero e al rapporto di formato 1.37:1, piuttosto unico (almeno per i film moderni). È un film strano e perfino perplesso, quindi forse non è il film romantico più accessibile in assoluto, ma vale la pena dare una possibilità a Cold War per sperimentare un film davvero singolare.

Away from Her – Lontano da lei (2006)

Away from Her - Lontano da lei (2006)
© Lionsgate Films

La regista/ex attrice Sarah Polley è nota soprattutto per il documentario Stories We Tell del 2012 e per il lungometraggio Women Talking del 2022, ma il suo debutto nel lungometraggio è avvenuto con il meno noto film d’amore Away from Her del 2006. Si tratta di un’improbabile storia d’amore che nasce tra due anziani in una casa di riposo: uno è affetto dal morbo di Alzheimer e l’altro è una persona che usa una sedia a rotelle ed è muto.

Naturalmente, dato l’argomento trattato, si tratta di una storia pesante, ma che probabilmente darà un forte impatto emotivo a coloro che si sentono pronti a vivere una storia così intensa. AncheAway from Her è tenero ed empatico, e gestisce la storia – e il dramma dei personaggi – con grazia e attenzione, oltre a essere degno di nota per contenere una delle più grandi interpretazioni mai date dalla leggendaria attrice Julie Christie.

La bella e la bestia (1991)

La bella e la bestia (1991)
© Walt Disney Studios Motion Pictures

I film d’animazione Disney non sono molto più acclamati de La bella e la bestia del 1991, che ha il merito di essere il primo film d’animazione ad aver ottenuto una nomination come miglior film agli Oscar. La storia è familiare ma ben raccontata: si tratta dell’improbabile storia d’amore che si sviluppa tra una giovane donna e un principe che è stato trasformato in una bestia.

Naturalmente, lei è anche sua prigioniera, almeno all’inizio. Potrebbe essere scomodo, ma la storia è gestita sorprendentemente bene e ha quella rara qualità senza tempo che hanno tutti i più grandi film Disney. È un film d’animazione adatto alle famiglie, divertente e romantico, che merita certamente il suo status di classico. Vale la pena di vedere anche La bella e la bestia in live-action del 1946, un film decisamente migliore del film live-action Disney del 2017.

La persona peggiore del mondo (2021)

la persona peggiore del mondo

La persona peggiore del mondo è la prova che non tutti i grandi film d’amore sono necessariamente ottimi film per appuntamenti. Questo dramma romantico norvegese, infatti, non teme di essere molto reale e a volte sorprendentemente triste, seguendo una giovane donna che lotta con i lati professionali e romantici della sua vita e che sente sempre più di non avere un posto in un mondo in rapido cambiamento.

Per chiunque abbia provato intensamente le difficoltà di avere 20 o 30 anni e non avere idea di dove stia andando la propria vita, questo film può essere catartico. The Worst Person in the World offre una grande quantità di commenti e approfondimenti sulle difficoltà degli appuntamenti moderni e, come tale, è un film fantastico che affronta le realtà del romanticismo… solo che non è del tutto romantico in modo tale da renderlo un buon film per appuntamenti nel senso tradizionale del termine. Tuttavia, può essere facilmente definito uno dei migliori film del 2020.

Via col vento (1939)

via col vento
© Metro-Goldwyn-Mayer

Gli appassionati di cinema spesso indicano il 1939 come uno dei più grandi (o più importanti) anni della storia del cinema, grazie all’elevato numero di influenti classici usciti in quel periodo. Uno di questi titoli storicamente significativi è Via col vento, un film gigantesco in termini di durata, portata e incassi.

Gran parte del film si svolge durante la Guerra Civile Americana, quindi, pur sembrando un film storico drammatico/di guerra, la storia d’amore tra i due protagonisti – Rossella O’Hara e Rhett Butler – è al centro dell’attenzione. È tutto molto esagerato e melodrammatico (senza contare che le parti non romantiche del film possono risultare scomode per diversi motivi), ma Via col vento rimane un’epopea romantica di riferimento e si sviluppa fino a un finale che è indubbiamente leggendario.

Carol (2015)

Carol (2015)
© The Weinstein Company

Uno dei film più avvincenti diretti dal sempre interessante e un po’ sottovalutato Todd Haynes, Carol è un buon film reso grande dalle due interpretazioni principali di Cate Blanchett e Rooney Mara. Il film segue una donna più giovane che si innamora di una donna più anziana, anche se sorgono complicazioni perché la donna più anziana è sposata, e tutto ciò accade durante i ben più conservatori anni ’50.

Carol è uno dei migliori film d’amore a memoria d’uomo per il modo in cui gestisce la sua storia, che risulta accessibile pur restando lontana dai cliché o dai tropi. Inoltre, cattura il periodo storico con grande dettaglio e, nel caso aveste bisogno di altri motivi per guardarlo, è anche un film natalizio a sorpresa, che lo rende un film perfetto da guardare per chi si sente romantico durante le feste.

La storia fantastica (1987)

La storia fantastica

La storia fantastica è uno di quei film che finisce per sentirsi appartenere a molti generi, ma bilancia incredibilmente bene tutti i suoi vari toni ed elementi di genere. In fondo, però, si tratta di una favola con al centro la storia d’amore tra una principessa e un bracciante, anche se è anche un’interpretazione comica e delicatamente satirica delle avventure fiabesche stesse.

È sorprendente che funzioni così bene, ma il nucleo della storia d’amore e l’equilibrio di tutto il resto sono ciò che rende La principessa sposa un classico innegabile. Anche se all’inizio lo spettatore si troverà a simpatizzare con il personaggio del nipote (“È un libro di baci?”), alla fine sarà probabilmente conquistato dal fascino del film. In effetti, potrebbe non essere troppo azzardato etichettare questo amato film come uno dei film più vicini alla perfezione di tutti i tempi.

Ragione e sentimento (1995)

Ragione e sentimento (1995)
Foto di Columbia/Tristar – © 1995 Columbia Pictures

Ang Lee è un regista che ha realizzato film che spaziano in un’ampia varietà di generi, anche se sembra particolarmente bravo ad affrontare film d’amore. Mentre Crouching Tiger, Hidden Dragon mescola romanticismo e arti marziali (e si dà il caso che sia anche uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi ), il suo adattamento del romanzo di Jane Austen Ragione e sentimento riguarda principalmente il romanticismo.

È ambientato verso la fine del 1700 e segue un gruppo di sorelle che devono affrontare la vita, l’amore e il dolore dopo che il marito della madre viene lasciato senza eredità dopo la sua morte. È un film d’epoca affascinante, con un grande cast, e si distingue per la sceneggiatura, premiata con l’Oscar, scritta da Emma Thompson, che è anche la protagonista del film.

All That Heaven Allows (1955)

All That Heaven Allows
Screenshot dal film All That Heaven Allows

Chi ama i film d’amore con un forte contenuto di melodramma non deve cercare oltre la filmografia di Douglas Sirk. L’autore è noto soprattutto per i suoi melodrammi della metà del ventesimo secolo, caratterizzati da emozioni forti, colori audaci e da una recitazione molto teatrale, che si adatta alla natura generale e roboante delle storie che amava raccontare.

All That Heaven Allows è forse il suo film più famoso per quanto riguarda lo stile per cui era conosciuto, e descrive la storia d’amore scandalosa (per l’epoca) che sboccia tra una vedova e un uomo più giovane che non appartiene alla sua classe sociale (gasp!). È un genere di cose che oggi sembra superato, ma se lo si guarda con la lente appropriata, c’è qualcosa che attira l’attenzione in ciò che viene offerto e, innegabilmente, Sirk era di una classe a sé stante per l’epoca.

Weekend (2011)

Chris New e Tom Cullen in Weekend (2011)
© 2011 – Glendale Picture Company

Da non confondere con l’omonimo bizzarro film di Jean-Luc Godard del 1967, Weekend (2011 ) è uno dei migliori e più sottovalutati film LGBTQ+ dell’ultimo decennio o giù di lì. Parla di due uomini che si incontrano in un locale gay e scoprono che i loro sentimenti reciproci crescono inaspettatamente, nonostante l’intenzione sia quella di una semplice storia di una notte, piuttosto che di una storia di più notti.

Il tutto è presentato in modo molto umano e concreto, ed è proprio il realismo e la natura concreta di Weekend a renderlo sorprendentemente potente. Dal punto di vista tonale e visivo, è l’esatto contrario di un film d’amore melodrammatico come il già citato Tutto quello che il cielo permette, il che dimostra quanto possano essere versatili i film sul legame umano e sull’amore.

Accadde una notte (1934)

Accadde una notte (1934)
Screenshot dal film Accadde una notte (1934)

Le commedie screwball della vecchia scuola hollywoodiana non sono molto migliori o più iconiche di Accadde una notte. Fu un film rivoluzionario per l’epoca, uno dei migliori mai realizzati dal leggendario regista Frank Capra, e gettò le basi per quella che sarebbe diventata la moderna commedia romantica, mettendo insieme un uomo e una donna che cercano entrambi di raggiungere lo stesso obiettivo, ma che all’inizio non si piacciono… per poi sviluppare forti sentimenti per l’altro man mano che la storia si avvicina alla fine.

È sorprendente quanto sia ancora divertente e divertente, anche se ormai è vecchio di decenni, e ha influenzato molte altre grandi commedie sentimentali che, certo, si sentono più moderne. Rimane comunque affascinante e accattivante ancora oggi, e si distingue anche per essere uno dei soli tre film ad aver vinto i “5 grandi” premi agli Oscar.

Ritratto della giovane in fiamme (2019)

Ritratto della giovane in fiamme (2019)

Ritratto di signora in fiamme è una storia d’amore a fuoco lento nel miglior modo possibile. È ambientato alla fine del 1700 e segue due donne su un’isola: una è una pittrice incaricata di dipingere un ritratto nuziale dell’altra donna, che è misteriosa e riservata, ma presto le due rivelano i loro sentimenti l’una per l’altra e così inizia una storia d’amore appassionata ma di breve durata.

Il 2019 è stato uno dei migliori anni per il cinema a memoria d’uomo e Ritratto di signora in fiamme è stato uno dei migliori film usciti in questi 12 mesi. È recitato in modo fantastico, ha un ritmo deliberato senza essere noioso, è ricco di immagini suggestive e contiene una scena finale che, una volta vista, è difficile da dimenticare. Ritratto di una donna in fiamme è un film che ha certamente consacrato Céline Sciamma come regista da tenere d’occhio in futuro.

La La Land (2016)

La La Land (2016)
Foto di Dale Robinette – © Lionsgate via 01 Distribution

Ci sono molti modi in cui un musical romantico vecchio stile, ambientato nella Los Angeles distaccata e hipster degli anni 2010, avrebbe potuto finire in un disastro, ma La La Land è stato in qualche modo un grande successo. La storia è semplicissima: due giovani si innamorano, ma poiché entrambi sono appassionati della loro vita professionale, c’è tensione e la possibilità che le cose non funzionino a lungo termine.

La La Land è un film molto equilibrato, che inizia in modo leggero e divertente, diventa un po’ più pesante nella seconda metà, per poi arrivare a un finale sorprendente, inevitabile e dolceamaro. Per tutti gli altri musical successivi al 2016 che vogliono catturare la grandezza e la natura travolgente dei musical della vecchia scuola in un ambiente moderno, La La Land ha fissato l’asticella spaventosamente in alto, essendo un grande musical di tutti i tempi.

Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans, 1927)

Aurora (Sunrise- A Song of Two Humans, 1927)

Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans) è stato uno dei primi film a vincere il premio come miglior film agli Oscar… più o meno. Nella prima cerimonia degli Academy Awards, c’erano due premi per il miglior film, uno chiamato “Outstanding Picture” (film eccezionale) e l’altro chiamato “Unique and Artistic Picture” (film unico e artistico), e Sunrise vinse quest’ultimo, mentre l’epico film di guerra/romanzo/azione Wings vinse il premio per il miglior film.

Da allora è stato considerato il “minore” dei due vincitori originali del premio per il miglior film, grazie al fatto che il premio per il film unico e artistico è stato assegnato solo una volta. Tuttavia, è difficile sostenere che Sunrise: A Song of Two Humans non meritasse il riconoscimento, perché si tratta di un dramma romantico girato in modo creativo e innovativo per il suo tempo, e rimane uno dei film più facili da vedere dell’epoca del muto.

Titanic (1997)

Titanic storia vera
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic. © 1997 – Paramount Pictures

Titanic potrebbe essere il film romantico più letale di tutti i tempi, perché è un film che mira ad essere un dramma romantico e un film catastrofico allo stesso tempo. E riesce sorprendentemente bene a fare entrambe le cose, anche se con una durata di oltre tre ore, può certamente permettersi il tempo e lo spazio per essere essenzialmente due film in uno. Per molti versi, ha rappresentato il momento in cui il regista James Cameron ha realizzato il suo pieno potenziale come regista di blockbuster.

Jack e Rose formano una delle coppie più famose della storia del cinema, con il loro amore tragicamente breve che dà a Titanic il suo cuore e sicuramente è uno dei motivi principali per cui è così amato. Il film è anche un film catastrofico, con le sequenze dell’affondamento della nave che resistono ancora oggi, rendendo Titanic un film emotivo e difficile da sopportare su due fronti.

Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995)

Prima dell'alba (Before Sunrise, 1995)
© Columbia Pictures

In Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995) due giovani iniziano una conversazione in treno. Sono entrambi in viaggio e decidono di continuare a passare del tempo insieme a Vienna. Ognuno di loro riconosce di dover prendere strade diverse al mattino, ma con il passare della notte si innamorano sempre di più l’uno dell’altra, rendendo la loro separazione molto triste.

Tuttavia, la loro storia non finisce qui: i sequel Prima del tramonto (2004 ) e Prima di mezzanotte (2013 ) mostrano cosa succede quando i due si ritrovano per caso e decidono di avere una relazione insieme. Per quanto i due seguiti siano fantastici, Before Sunrise è quello più romantico e sentito, mentre gli altri due film sono un po’ più incentrati sul dramma, dato che i personaggi invecchiano naturalmente molto tra un film e l’altro.

Moonlight (2016)

Moonlight

Moonlight è  un film che è certamente più di una “semplice” storia d’amore, anche se ciò gioca un ruolo considerevole nell’unica storia di crescita che il film racconta. Il primo terzo del film segue un ragazzo di nome Chiron, mentre il secondo atto mostra la sua vita da adolescente e l’ultimo atto del film lo vede protagonista da giovane adulto.

Una parte della storia di Chiron riguarda il suo modo di affrontare la propria sessualità e il legame che si sviluppa tra lui e Kevin, anch’egli mostrato in tre diverse età nel corso del film. Il regista Barry Jenkins ha fatto seguire a Moonlight il dramma romantico If Beale Street Could Talk, dimostrando ulteriormente la sua maestria nei film incentrati su relazioni intime e personali.

Lei (Her, 2016)

Her - Lei (2013)

La premessa di Lei (Her) sembra inizialmente assurda, il che rende la natura potente del film ancora più sorprendente e d’impatto per gli spettatori disposti a dargli una possibilità. Si tratta essenzialmente di un uomo del futuro che si innamora di un sistema operativo che dovrebbe fungere solo da assistente personale.

Utilizza questa premessa per esplorare il rapporto (qui letterale) dell’umanità con la tecnologia, e il modo in cui questa può a volte far sentire le persone lontane dagli altri, e a volte avvicinarle. Per quanto riguarda i film di fantascienza, Her è piuttosto delicato e ritrae un futuro più caldo rispetto alla maggior parte dei film, anche se a volte può essere un film commovente e persino emozionante da guardare. Il fatto che contenga anche una delle migliori interpretazioni di Joaquin Phoenix contribuisce a rendere Her un classico moderno.

Cinema Paradiso (1988)

Nuovo Cinema Paradiso film

Facilmente collocabile tra i più grandi film italiani di tutti i tempi, Cinema Paradiso è quanto di più vicino alla perfezione ci sia al cinema. È un dramma di formazione che inizia poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e copre diversi decenni successivi, raccontando di un ragazzo che sviluppa un amore per il cinema e si propone di diventare un grande regista.

Il film dedica un po’ di tempo all’innamoramento del protagonista, anche se alla fine è forse la sua passione per il cinema a costituire l’elemento “romantico” più forte del film. È un film che parla di quanto le persone amino i film e di come i film rafforzino i sentimenti d’amore e diano l’opportunità alle persone di presentare storie di crepacuore, romanticismo e tutto ciò che sta in mezzo. Essendo la lettera d’amore definitiva al cinema, Cinema Paradiso è probabilmente uno dei film più romantici di tutti i tempi.

Harry, ti presento Sally… (1989)

Harry, ti presento Sally... frasi

Quando Harry ti presento Sally è uno dei migliori film degli anni ’80 e forse il gold standard della commedia romantica tradizionale. Per quanto riguarda le semplici storie di persone mal assortite che inizialmente si detestano, ma che crescono provando sentimenti l’una per l’altra, è essenzialmente un pareggio tra questo e Accadde una notte quando si tratta di stabilire quale sia la più iconica.

Grazie a due interpretazioni iconiche di Billy Crystal e Meg Ryan e a una sceneggiatura tagliente di Nora Ephron, Quando Harry ti presento Sally è uno spasso da guardare dall’inizio alla fine. Quando le battute sono così coerenti e la chimica è così credibile come in questo caso, anche coloro che non amano i film d’amore con una formula troveranno questo film difficile da resistere.

Happy Together (1997)

Happy Together (1997)

Wong Kar-wai è un regista che realizza spesso film incentrati sull’amore e sulle relazioni, anche se di solito si concentra sulle parti più emotive o difficili dell’amore. Mentre un film come Chungking Express esplora sentimenti agrodolci come la nostalgia e la (romantica) solitudine, il suo film del 1997 Happy Together parla in definitiva di una relazione che va in pezzi.

Il film è incentrato su una coppia gay che crede che una vacanza possa aiutare a ricucire il loro rapporto in crisi, solo per scoprire che le cose peggiorano quando vanno via insieme. Non è un film divertente o facile da guardare, ma è incredibilmente potente e ben recitato, e per quanto riguarda i film d’amore più cupi incentrati sulle rotture, è senza dubbio uno dei migliori. Come studio del personaggio e come film d’amore sul tema della rottura, Happy Together è innegabilmente un successo.

Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind, 2004)

Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind, 2004)

La premessa di Eternal Sunshine of the Spotless Mind è subito intrigante, dato che ruota attorno a due persone che, dopo essersi lasciate, si sottopongono entrambe a una procedura che cancella tutti i ricordi del loro ex. Alla fine, le loro strade si incrociano di nuovo e si creano situazioni difficili quando si rendono conto che si conoscevano in modo così intimo.

Ancora una volta, si tratta di un film d’amore che parla degli aspetti tristi di una relazione, ma queste storie sono altrettanto valide – e importanti – di quelle più solari. Eternal Sunshine of the Spotless Mind si presenta come un film struggente, triste, ma non del tutto privo di speranza, e la sua storia unica e le sue immagini suggestive lo rendono un film difficile da dimenticare, proprio come una persona importante che si conosceva. Se mi lasci ti cancello in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I giorni del cielo (1978)

I giorni del cielo (1978)
Screenshot dal film I giorni del cielo (1978)

Sebbene I giorni del cielo parli di un triangolo amoroso complicato e alla fine pericoloso, è uno di quei film in cui la trama sembra passare in secondo piano. Le interazioni romantiche sono credibili, certo, ma gran parte della passione e della spettacolarità del film sono dovute al modo in cui è girato e alla musica di Ennio Morricone.

È difficile da spiegare a parole, ma c’è qualcosa di inebriante e commovente nell’insieme, anche se sulla carta la storia sembra un po’ banale e nel complesso è un film piuttosto semplice. Tuttavia, è difficile negare che pochi registi siano in grado di realizzare film così belli come Terrence Malick al suo apice, e I giorni del cielo potrebbe essere il suo film migliore, e forse uno dei migliori per i neofiti che si avvicinano al suo unico – e talvolta scoraggiante – corpus di opere. I giorni del cielo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I segreti di Brokeback Mountain (2005)

I segreti di Brokeback Mountain (2005)
© Focus Features

Sebbene non abbia vinto l’Oscar per il miglior film (qualcuno si ricorda davvero di Crash?), Brokeback Mountain rimane ancora oggi uno dei migliori film di Ang Lee e, probabilmente, il miglior film del 2005. Si tratta di una tragica storia d’amore gay di due cowboy che, negli anni ’60, si incontrano e si innamorano l’uno dell’altro, anche se in un’epoca in cui l’essere gay era considerato tabù e inaccettabile per molti.

Sembra che ci siano più film di storie d’amore tragiche gay che di storie d’amore tragiche eterosessuali, anche se la situazione sembra essere cambiata negli ultimi anni. Questo può rendere Brokeback Mountain una visione difficile a volte, ma è difficile negare la potente regia e la recitazione in mostra qui, con le migliori interpretazioni della carriera di Heath Ledger e Jake Gyllenhaal. I segreti di Brokeback Mountain in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

In the Mood for Love (2000)

In the Mood for Love (2000)
© Block 2 Pictures

In the Mood for Love è forse il film più famoso di Wong Kar-wai e – non sorprende, visto il titolo – uno dei suoi film più romantici. Detto questo, gli elementi romantici sono molto attenuati, anche se il film di Wong Kar-wai è tutto incentrato sull’amore, sul crepacuore e sul desiderio, e sul modo in cui queste cose possono complicare la vita di una persona.

È un film lento e molto sobrio, ma rimane impresso nella mente per molto tempo dopo la visione. In effetti, sono l’aspetto evocativo, il suono e l’atmosfera generale del film a rendere In the Mood for Love così memorabile, perché la trama è, sulla carta, estremamente semplice. È un classico del cinema internazionale per un motivo preciso e si è guadagnato lo status di uno dei film di Hong Kong più conosciuti di tutti i tempi. In the Mood for Love in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Luci della città (City Lights, 1931)

Luci della città (City Lights, 1931)

Un dramma romantico ben ritmato che non perde tempo, Luci della città è uno dei migliori film di Charlie Chaplin, e certamente il suo miglior film romantico, essendo persino più forte di tutti i grandi film in cui recitò e/o diresse durante gli anni Venti. Il film segue il personaggio di Charlot di Chaplin mentre si innamora di una fioraia cieca e si impegna a fare il possibile per aiutarla a raccogliere abbastanza denaro per sottoporsi a un’operazione che le restituirà la vista.

Luci della città è divertente, commovente e agrodolce in tutti i momenti giusti, sembrando un film essenzialmente perfetto per la maggior parte della sua durata. I migliori film di Chaplin sono innegabilmente senza tempo e, dato che Luci della città è in assoluto uno dei suoi migliori, è anche quello che sembra più resistente all’invecchiamento o all’affievolimento del suo impatto nel tempo.

Casablanca (1942)

Casablanca (1942)
© Warner Bros

I film d’amore non sono migliori di Casablanca. Realizzato e ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, segue due amanti che si incrociano per caso e vedono riaccendersi i loro sentimenti, con l’unico problema che uno dei due si è stancato nel tempo a causa dell’amore perduto e l’altro si è risposato.

La storia si allarga naturalmente, grazie al fatto che è ambientata nella Seconda Guerra Mondiale, e così i personaggi si trovano a fare i conti con la posta in gioco personale e con il modo in cui le loro azioni si ripercuoteranno sul mondo intero. Il film riesce a portare a termine questa storia ambiziosa con un ritmo serrato, molti personaggi secondari memorabili, un umorismo sorprendentemente divertente e un ritmo che sembra ancora piuttosto veloce, anche per gli standard moderni. È difficile sbagliare, è un classico in tutti i sensi e si colloca meritatamente come il più grande film d’amore di tutti i tempi. Casablanca in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Slow Horses: Apple TV+ rinnova per una sesta stagione

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Slow Horses: Apple TV+ rinnova per una sesta stagione

Dopo il finale della quarta stagione, Apple TV+ ha annunciato che l’acclamata serie di spionaggio “Slow Horses” avrà una sesta stagione, composta da sei episodi. La serie, vincitrice di Emmy e BAFTA, ha come protagonista il premio Oscar® Gary Oldman, che ha ricevuto nomination ai Golden Globe, agli Emmy e ai BAFTA per la sua straordinaria interpretazione dell’amato e irascibile Jackson Lamb. Il finale della quarta stagione di “Slow Horses” è stato trasmesso lo scorso 9 ottobre su Apple TV+.

«Il pubblico di tutto il mondo si è innamorato di “Slow Horses” e sono lieto che Gary Oldman guiderà questo cast stellare in un’altra avventura tagliente e ricca di azione», ha dichiarato Jay Hunt, direttore creativo per l’Europa di Apple TV+.

Slow Horses vede protagonista Gary Oldman

“Slow Horses” è stata celebrata come “senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista in televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente brillante” e “dannatamente bello”. Acclamata come “dark comedy divertente e più serrata dei bottoni della camicia macchiata di salsa di Lamb”. La serie presenta “un mondo perfettamente realizzato, una sceneggiatura superba, un cast stellare sempre al top e grande azione”, uno show che “migliora sempre di più”. Tutte e quattro le stagioni di “Slow Horses” hanno ottenuto un punteggio Certified Fresh, due stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten Tomatoes, mentre l’apprezzamento di pubblico e critica è andato in crescendo di stagione in stagione.

La sesta stagione vede gli Slow Horses in fuga, mentre Diana Taverner li trascina tutti in un gioco di ritorsioni e vendette ad alto rischio.

“Slow Horses” è un dramma di spionaggio dallo humor cupo e segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House. Gary Oldman interpreta Jackson Lamb, il brillante e irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio.

Il cast comprende la candidata all’Oscar® Kristin Scott Thomas, il candidato all’Emmy Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, il candidato al BAFTA Award Samuel West, Aimee-Ffion Edwards, Ruth Bradley, Tom Brooke, Joanna Scanlan e il candidato all’Oscar® Jonathan Pryce.

La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films, con Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Julian Stevens, Iain Canning, Emile Sherman, Adam Randall, Gail Mutrux, Douglas Urbanski e Gary Oldman come produttori esecutivi. La sesta stagione è adattata per la televisione dalla co-produttrice esecutiva Gaby Chiappe, mentre Adam Randall torna alla regia.

Le prime quattro stagioni complete di “Slow Horses” sono disponibili in streaming su Apple TV+ e recentemente è stata annunciata anche una quinta stagione che sarà adattata dal quinto romanzo, “London Rules”.

Megalopolis: la spiegazione del finale del film di Francis Ford Coppola

È un senso di speranza a chiudere Megalopolis di Francis Ford Coppola (qui la nostra recensione). Il film, in lavorazione da decenni, vanta come noto un cast all-star con Adam Driver, Giancarlo EspositoNathalie Emmanuel e altri e sin dalla sua presentazione al Festival di Cannes, le recensioni di Megalopolis sono state contrastanti, con molte di esse che si concentrano proprio sul suo finale, che per quanto criptico lascia appunto emergere un messaggio di speranza per il futuro, nonostante la consapevolezza di un presente quantomai torbido.

La trama di Megalopolis

Megalopolis è un’epopea romana ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina (Adam Driver), geniale artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklyn Cicerone (Giancarlo Esposito), reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce Julia (Nathalie Emmanuel), la figlia del sindaco che, essendo innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero, l’umanità.

Cosa succede nel finale del film?

Il film si conclude con Crassus (Jon Voight) che uccide la moglie Wow Platinum (Aubrey Plaza) e spara a Clodio (Shia LaBeouf) con una freccia dopo che questi ha cercato di organizzare un colpo di stato per la sua società. Crasso ambisce ad essere ricordato come un uomo buono, donando tutti i suoi soldi al nipote Cesar. Nel frattempo, Clodio è scioccato quando il popolo di New Rome gli si rivolta contro. Mentre il popolo inizia a inveire anche contro Cesar Catilina e il sindaco Cicerone, questi ultimi, insieme alla figlia Julia e al figlio suo e di Cesar, si danno alla macchia.

Aubrey Plaza in Megalopolis
Aubrey Plaza in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Cesar tiene un discorso al popolo di Nuova Roma, che finalmente accetta il suo sogno per la città. La notte di Capodanno, Cesar apre Megalopoli al pubblico, che potrà godere di un’utopia che si evolverà insieme a loro. Cicero fa però promettere a Cesare che costruirà nobilmente e i due si riconciliano. Quando Cesar e Julia fermano il tempo intorno a loro, solo il loro bambino non si blocca, mentre il film finisce. Tutto questo avviene all’interno di un contesto quantomai caotico e sono numerosi gli elementi che necessitano di una spiegazione più approfondita, che proponiamo qui di seguito.

Perché Crassus aiuta Cesar nel finale?

Hamilton Crassus III era il capo della Crassus National Bank. Ha trascorso la maggior parte di Megalopolis a giudicare Clodio perché non era pronto ad assumere il controllo della sua azienda, ma mentre dava sempre fiducia a Cesar, voleva che Clodio gli succedesse. Crassus, che non era considerato l’uomo più gentile in cui imbattersi, alla fine di Megalopolis cerca di ottenere proprio questo effetto. Cedendo i suoi beni e il suo denaro a Cesar, Crassus pensa di essere considerato come un uomo buono, in particolare perché suo nipote è ora amato dalla New Rome.

Suo figlio Clodio, invece, è estremamente odiato dopo il discorso di Cesar e l’apertura di Megalopolis. Crassus pensa dunque innanzitutto alla sua eredità. Se avesse consegnato le redini a Clodio e a Wow, Crassus non sarebbe stato ricordato come una brava persona. In definitiva, il suo ripensamento è stato dettato semplicemente dalla necessità di proteggere la sua reputazione piuttosto che di fare qualcosa per pura bontà d’animo.

Shia LaBeouf in Megalopolis
Shia LaBeouf in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Cosa significa l’apertura di Megalopolis per il futuro di Cesar e di New Rome

Dopo tanto tempo, Cesar ha finalmente aperto Megalopolis al pubblico. La città, costruita con Megalon, era come uno scenario da sogno. I cittadini di New Rome potevano godere di Megalopolis a loro piacimento, senza alcun vincolo. L’apertura della città offre inoltre una speranza per New Rome. Le persone possono vivere e lavorare in un luogo che si rivolge a loro senza dover fare affidamento sui funzionari del governo, che – come suggerisce il film – non sempre hanno a cuore gli interessi delle persone. Megalopolis è stata progettata come un’utopia che cresce insieme a loro. Si tratta di un grande cambiamento rispetto alla gestione della vecchia città, dove corruzione, avidità e potere la fanno da padrone.

L’apertura di Megalopolis ha anche consolidato il futuro di Cesar, che probabilmente verrà etichettato come un genio che ha contribuito a salvare le persone negli anni a venire. Ha guadagnato la fiducia della popolazione di New Rome e questo probabilmente lo manterrà in prima linea nella gerarchia della città. Con i soldi di Crassus, il futuro della sua famiglia e della sua azienda, Design Authority, è al sicuro. Anche se non è chiaro come Megalopolis si comporterà in futuro, o come l’ego di Cesar sarà alimentato dopo la sua apertura, l’utopia ha creato un senso di speranza e prosperità per Cesar e per i cittadini di New Rome.

Come Cesar ha creato Megalon e come funziona questo elemento

Cesar ha creato Megalon dopo la morte della moglie. Mentre cercava di salvarla, Cesar fu colpito dal principio di Megalon dopo aver scoperto che era incinta di due gemelli quando morì. Megalon è dunque un’estensione della speranza di Cesar, un modo per creare qualcosa che avrebbe assicurato il mondo alle generazioni future. Sebbene non sia chiaro come Cesar abbia fabbricato Megalon, Megalopolis lo mostra ad un certo punto con in mano il cuore di sua moglie, la cui auto è caduta nel fiume. Megalon è anche apparentemente fuso con un pezzo di capelli della moglie, il che suggerisce che solo la vita può creare la vita.

Giancarlo Esposito in Megalopolis
Courtesy of Lionsgate/Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La realtà è che Megalon rimane grossomodo un mistero per tutta la durata del film, ma Coppola ne rivela alcune qualità. La sostanza sfuggente può apparentemente causare allucinazioni, in quanto Cesar vede spesso cose che non ci sono. Le gocce di Megalon possono anche guarire le persone, come accade al volto di Cesar dopo che gli hanno sparato. Il materiale è anche ciò di cui è fatta Megalopolis, può trasformarsi in qualsiasi cosa (edifici, passerelle, ecc.) ed è autosufficiente. Megalon può anche controllare il tempo e rendere invisibili le cose a suo piacimento. È una sostanza magica che apparentemente può fare qualsiasi cosa, evolvendosi contemporaneamente agli esseri umani.

Come può Cesar controllare il tempo?

Date queste qualità di questo elemento, Cesar può controllare il tempo a Megalopolis sostanzialmente proprio perché ha creato Megalon, che ha la capacità di piegare il tempo e lo spazio intorno a sé. Ma solo lui può fermarlo e farlo ripartire, probabilmente perché Megalon è una sua esclusiva creazione. Inoltre, sembra che Megalon sia collegato alle emozioni di Cesar: quanto più egli nutre speranze per il futuro di Megalon, tanto più facilmente riusce a controllare il tempo.

Quando questa speranza viene meno per un po’, Cesar smette di essere in grado di fermare il tempo a suo piacimento. Megalon potrebbe dunque essere visto come la manifestazione fisica della speranza di Cesar. Quando Julia inizia a sperare abbastanza per entrambi e crede in ciò che Cesar è in grado di fare per la gente di New Rome con Megalon, la sua capacità di controllare il tempo ritorna e si dimostra più forte che mai.

Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis
Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Perché la bambina di Cesar e Julia non si blocca quando il tempo si ferma?

La bambina di Cesar e Julia è l’unico a non bloccarsi quando i genitori hanno fermato il tempo alla fine del film. Se Megalon era legato alla speranza di Cesar e, per estensione, di Julia, allora ha senso che la loro bambina sia la manifestazione di quella speranza in tutti i sensi. Cesar voleva creare un futuro migliore per la prossima generazione e sua figlia ne fa parte. Il fatto che la bambina non si sia lasciata scoraggiare dall’arresto del tempo suggerisce che il suo controllo su Megalon sia ancora più potente di quello del padre.

È anche possibile che non si sia bloccata perché non ha idea di cosa sia il tempo e di come funzioni. Il tempo per lei è appena iniziato, non sta andando né troppo veloce né troppo lento, è semplicemente così. Di certo, è Cesar che può stare fuori dal tempo mentre questo si ferma, ma ora è sua figlia a poterlo fare, il che significa semplicemente che il padre sembra averle ha trasmesso le sue capacità.

Che fine ha fatto il satellite che cade sulla Terra?

Nella prima metà di Megalopolis, un satellite stava cadendo sulla Terra dallo spazio e si stava preparando a precipitare da qualche parte in Canada. Tuttavia, in seguito è stato rivelato che il satellite abbandonato sarebbe atterrato a New Rome. Non viene mai mostrato completamente cosa sia successo, vengono mostrati solo due pezzi di detriti che cadono dal cielo, suggerendo che il satellite è finalmente caduto nell’atmosfera terrestre portando scompiglio e morte tra la popolazione di New Rome. Tuttavia, i danni sembrano non aver eliminato ogni traccia di vita, che anzi a partire da lì si trasforma.

Il vero significato del finale di Megalopolis

Megalopolis, in ultima analisi, si concentra molto sull’avidità, il potere e il denaro, oltre che sui rapporti tesi tra i ricchi, ma il suo finale è tutto incentrato sulla speranza. Speranza nel futuro, nel cambiamento, nel lavorare insieme nonostante un passato conflittuale e nel costruire qualcosa di duraturo per l’umanità. Il finale del film parla del desiderio di qualcosa di migliore per la prossima generazione e di lavorare per raggiungere questo obiettivo senza distrazioni. Megalopolis sottolinea il valore della speranza in un mondo che ne è apparentemente privo, la volontà di fare a meno dei politici e dell’incuria dei ricchi nei confronti del popolo per creare qualcosa di prezioso e che salvi la vita, cosa che Cesar riesce infine a fare.

Jake Paul vs. Mike Tyson, il trailer dell’incontro in diretta mondiale su Netflix

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Manca un mese al mega-evento di pugilato dei pesi massimi, annunciato da Netflix e Most Valuable Promotions (MVP), che vedrà protagonista la superstar internazionale Jake “El Gallo” Paul (10-1, 7 KO) contro l’uomo più cattivo del pianeta, Mike Tyson (50-6, 44 KO). Jake Paul vs. Mike Tyson sarà trasmesso in diretta mondiale, in esclusiva su Netflix, sabato 16 novembre 2024 alle 2 di notte ora italiana dall’AT&T Stadium di Arlington, Texas, sede dei Dallas Cowboys della NFL, con una capienza di 80.000 posti.

Nel co-main event, l’indiscussa campionessa mondiale dei superleggeri di Matchroom Katie Taylor (23-1, 6 KO) difenderà il suo titolo indiscusso in 10 round da due minuti contro la pioniera della boxe e campionessa mondiale unificata dei pesi piuma Amanda “The Real Deal” Serrano (47-2-1, 31 KO) nella rivincita più attesa della storia della boxe femminile.

Jake Paul vs. Mike Tyson sarà trasmesso in diretta mondiale su Netflix

Il programma principale prevede anche un incontro di 12 round per il titolo WBC dei pesi welter tra il campione in carica Mario “El Azteca” Barrios (29-2, 18 KO) e Abel Ramos (28-6-2, 18 KO) e un incontro di 6 round per i pesi supermedi tra il pugile numero uno dell’India e il primo ingaggio internazionale di MVP, Neeraj Goyat (18-4-2, 8 KO), e la superstar brasiliana dal talento multiforme Whindersson Nunes (2-2-1, 1 KO di record combinato).

Netflix ha inoltre annunciato COUNTDOWN: PAUL VS. TYSON, una serie di documentari in tre parti con accesso ravvicinato ai pugili. La docuserie, i cui episodi 1 e 2 saranno disponibili in anteprima solo su Netflix dal 7 novembre e l’episodio 3 dal 12 novembre, porterà gli spettatori dietro le quinte dei rispettivi training camp di Paul e Tyson, per raccontare l’incredibile grinta, determinazione e impegno fisico necessari per prepararsi a quello che sarà un mega evento di boxe professionale, esplosivo e da non perdere.

Joker: Folie À Deux, Paul Schrader distrugge il film: “È un musical davvero brutto”

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Joker: Folie à Deux ha appena trascorso un altro weekend disastroso al botteghino nordamericano. Durante il suo secondo fine settimana nelle sale, ha incassato solo 7 milioni di dollari e si è piazzato dietro a Beetlejuice Beetlejuice (7,3 milioni di dollari), The Wild Robot (14 milioni di dollari) e Terrifier 3 (18,8 milioni di dollari).

Il sequel non è andato bene né ai fan né alla critica ed è stato inferiore a Joker del 2019 sotto tutti i punti di vista. Naturalmente, anche quel film ha avuto la sua parte di detrattori, poiché Todd Phillips ha messo in mostra le sue ispirazioni, attingendo a piene mani da film come Il re della commedia e Taxi Driver.

Paul Schrader ha scritto quest’ultimo e, parlando con Interview Magazine, ha ammesso di aver odiato tutto di Joker: Folie à Deux. Infatti, non è nemmeno arrivato alla fine!

Richard Gere e Paul Schrader
Richard Gere, Paul Schrader e Uma Thurman al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ho visto Joker: Folie à Deux. Ne ho visto circa 10 o 15 minuti. Me ne sono andato, ho comprato qualcosa, sono tornato, ho visto altri 10 minuti. È stato sufficiente“, ha ammesso lo sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato. “È un musical davvero brutto“.

Incalzato sui motivi per cui lo odiava così tanto, Schrader ha dato la colpa alle star Joaquin Phoenix e Lady Gaga. “Non mi piace nessuna delle due persone. Non mi piacciono come attori. Non mi piacciono come personaggi. Non mi piace l’intera faccenda“, ha dichiarato. “Voglio dire, sono persone che, se venissero a casa tua, usciresti dalla porta sul retro“.

Inevitabilmente, l’intervistatore ha chiesto se il regista avesse mai pensato di lavorare a un film della Marvel.

No, no. Il momento in cui ci sono andato più vicino, e ho capito che non faceva per me, è stato quando ho provato a fare il prequel de L’esorcista con Stellan Skarsgård“, ha spiegato Schrader. “Doveva essere un film commerciale ad alto budget e per me non è stato facile. Ho avuto problemi con i produttori, problemi con tutto. Ho capito sempre di più che non era adatto a me“.

Joker: Folie à Deux rischia di far perdere alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari dopo il flop al botteghino e detiene diversi record indesiderati. Ad esempio, è il film di fumetti con la valutazione più bassa di sempre su CinemaScore, con un voto D da parte degli spettatori.

Lino Guanciale maestro di cerimonie per la serata di apertura della Festa di Roma 2024

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Lino Guanciale condurrà la cerimonia di apertura della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. L’evento si svolgerà mercoledì 16 ottobre alle ore 19 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone prima della proiezione del film inaugurale, Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre.

Volto del cinema, del teatro e della televisione italiani, Lino Guanciale esordisce sul grande schermo nel 2008, interpretando Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos Saura, e lavorando successivamente con registi del calibro di Woody Allen, Michele Placido, Andrea Molaioli, Susanna Nicchiarelli, Pappi Corsicato, Paolo e Vittorio Taviani.

In televisione è stato protagonista di alcune serie di successo: fra queste, Che Dio ci aiuti 23La dama velataNon dirlo al mio capoLa porta rossaL’allieva. Per la sua interpretazione ne Il commissario Ricciardi, serie tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, si è aggiudicato il Nastro d’argento nel 2021. Tra gli impegni televisivi più recenti ci sono le serie NoiSopravvissutiUn’estate fa Il conte di Montecristo, in programma alla Festa del Cinema.

Lino Guangiale maestro di cerimonie

Le prime esperienze teatrali lo vedono al fianco di Gigi Proietti, Claudio Longhi e Franco Branciaroli. Successivamente collabora con alcuni importanti nomi come Luca Ronconi, Walter Le Moli, Massimo Popolizio e Michele Placido. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come personaggio rivelazione dello spettacolo italiano.

The Bad Guy – Seconda stagione, il trailer!

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The Bad Guy – Seconda stagione, il trailer!

Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale della serie Original The Bad Guy – Seconda stagione, l’atteso nuovo capitolo della dark comedy diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e interpretata da Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi, Stefano Accorsi, Selene Caramazza, Giulia Maenza,  Antonio Catania, Fabrizio Ferracane, Carolina Crescentini, Aldo Baglio, Alessandro Lui, Antonio Zavatteri, Guia Jelo, Bebo Storti, Gianfelice Imparato e Francesco Zenzola.

I primi due episodi di The Bad Guy - Seconda stagione saranno presentati in anteprima venerdì 25 ottobre ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma (16 – 27 ottobre), nella sezione “Serie”.

La prima stagione di The Bad Guy, acclamata da pubblico e critica, ha raccontato l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Lo Cascio), integerrimo pubblico ministero siciliano che, dopo la condanna per mafia, decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” che è stato ingiustamente accusato di essere. La seconda stagione si gioca sulla guerra per l’introvabile archivio di Suro, anni di intercettazioni tra il boss e pezzi grossi dello Stato. Tutti lo vorrebbero: Nino, Luvi, il Maggiore Testanuda, Teresa, Leonarda. L’archivio diventa, così, un campo di battaglia esistenziale tra passato e futuro, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere nelle mani di chi riuscirà ad impossessarsene.

The Bad Guy – Seconda stagione  è creata da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, e scritta da Fortunata Apicella, Giacomo Bendotti, Giordana Mari, Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi; prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori e Viola Prestieri di Indigo Film in co-produzione con Amazon MGM Studios, in associazione con il distributore internazionale FIFTH SEASON e in collaborazione con Rai Cinema. Tutti i sei episodi della prima stagione di The Bad Guy  sono già disponibili in esclusiva su Prime Video in Italia

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