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Bryce Dallas Howard dirigerà All Of Her, cerca una protagonista per un ruolo multiplo

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La Lionsgate ha concluso un accordo con Bryce Dallas Howard per dirigere All of Her, i cui dettagli sono ancora segreti. Il progetto è scritto da Sarah Streicher e si basa su una storia originale del regista di Jurassic World Colin Trevorrow e Streicher. Lo studio è attualmente alla ricerca di un’attrice per interpretare il personaggio principale, che comprende più ruoli.

Trevorrow e Annys Hamilton della Metronome Film Company produrranno. Howard produrrà anche con la sua Nine Muses Entertainment. Nathan Kahane, presidente della Lionsgate Motion Picture Group, ha affermato: “Questo film ha tutto: un’idea estremamente divertente, una parte incredibile per un’attrice protagonista e un talento incredibile dietro tutto questo, con Bryce che guida la strada come regista. Siamo entusiasti di far partire la palla”.

Jurassic World: Bryce Dallas Howard commenta le critiche ai “tacchi” di Claire

In precedenza Bryce Dallas Howard ha diretto il documentario di Apple TV+, Dads, così come gli episodi delle serie Disney+ Star Wars The Mandolorian e The Book of Boba Fett, e l’imminente Skeleton Crew, oltre a vari cortometraggi. Howard sta anche sviluppando Flight of the Navigator per Disney. Ha anche diretto il documentario Pets per Disney+.

Daniel Brühl elude una domanda sul suo eventuale cameo in Thunderbolts*

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Daniel Brühl ha interpretato il Barone Zemo in diversi progetti Marvel Studios, ultimo in ordine di tempo The Falcon and The Winter Soldier, in cui tenta una precaria alleanza con i protagonisti dello show Disney+. Adesso si parla di un suo possibile coinvolgimento in Thunderbolts*. Il film Marvel Studios riunirà un mix di eroi e cattivi, ma non segue esattamente i fumetti, in cui il Barone Zemo riunisce i Signori del Male per farli comportare da eroi, così che questi, alla fine, decidono davvero di voler fare del bene.

Al momento, non c’è nulla che suggerisca che Daniel Brühl apparirà come Zemo, tuttavia il suo eludere in maniera divertita la domanda diretta sembra implicare che ci sarà. Data la sua storia con Wakanda e la sua brillantezza tattica, è abbastanza facile immaginare i vari modi in cui Valentina Allegra de Fontaine potrebbe essere in combutta con il cattivo.

Apparendo sul red carpet del London Film Festival, a Brühl è stato chiesto senza mezzi termini se apparirà in Thunderbolts*. E, dopo aver riso divertito, ha risposto: “Prossima domanda!”. Cosa ne pensate? Sarebbe interessante rivedere l’attore anche solo per un cameo alle prese con il Soldato d’Inverno?

Daniel Bruhl

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Tutto quello che c’è da sapere su Thunderbolts*

Diretto da Jake Schreier (Paper Towns), il cast di Thunderbolts* comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus ‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di Bob alias Sentry.

Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della serie Marvel Disney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine, con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di impegni).

Lo sceneggiatore di Black Widow e Thor: Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts* arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo, restate aggiornati sul MCU con la nostra guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.

Deadpool e Wolverine: la Marvel al lavoro sul sequel?

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Deadpool e Wolverine: la Marvel al lavoro sul sequel?

Si dice che Marvel Studios sia al lavoro su un sequel per Deadpool e Wolverine. Anche in caso la notizia dovesse rivelarsi vera, nessuno sarebbe troppo sorpreso, dal momento che il team up estivo ha sbancato il box office e ha raccolto entusiasmo unanime worldwide.

Per adesso, lo scooper MTTSH afferma che le discussioni sono in corso. Il team di supereroi diretto da Shawn Levy è ora il film vietato ai minori con il più alto incasso di tutti i tempi e sta ancora riscuotendo successo e battendo i record. Dopo il debutto sulle piattaforme digitali il 1° ottobre, Deadpool e Wolverine è diventato il ​​film vietato ai minori più venduto di sempre nella sua prima settimana di disponibilità (a livello nazionale, negli USA).

Deadpool e Wolverine è il cinecomic vietato con il maggior incasso della storia del cinema

Il film ha anche superato i 622 milioni di dollari di Avengers negli incassi nazionali, diventando il quinto film del genere con il maggiore incasso di sempre negli Stati Uniti e salendo nella classifica dei film con il maggior incasso di tutti i tempi a livello mondiale. Dopo aver incassato ufficialmente oltre 1,31 miliardi di dollari a livello globale, D&W ha superato Jurassic World: Fallen Kingdom, diventando il 21° film con il maggior incasso di sempre.

Sebbene ci aspettiamo che il Mercenario Chiacchierone e Logan uniscano di nuovo le forze in Avengers: Secret Wars, dati questi numeri un seguito diretto di Deadpool e Wolverine era probabilmente inevitabile.

Sia Ryan Reynolds che Hugh Jackman hanno espresso il loro interesse a tornare nei rispettivi ruoli, nel corso delle interviste, ma sono stati attenti a non lasciare intendere che ci fosse effettivamente qualcosa in cantiere.

Citadel: Honey Bunny, dal 7 novembre su Prime Video, ecco il trailer

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Prime Video ha svelato oggi il coinvolgente trailer ricco di azione dell’attesa serie Original, Citadel: Honey Bunny. La serie indiana, nata dal mondo di Citadel, è diretta da Raj & DK (Raj Nidimoru e Krishna DK) e scritta da Sita R. Menon, insieme a Raj & DK.

La serie è prodotta da D2R Films, Amazon MGM Studios e co-prodotta dai Fratelli Russo con AGBO. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes di AGBO, insieme a David Weil (Hunters), sono i produttori esecutivi di Citadel: Honey Bunny e di tutte le serie che fanno parte del mondo di Citadel. Anche Midnight Radio è executive producer.

La serie vede come protagonisti i talentuosi Varun Dhawan e Samantha e il sempre più poliedrico Kay Kay Menon, affiancati da un cast d’eccezione, che include Simran, Saqib Saleem, Sikandar Kher, Soham Majumdar, Shivankit Parihar e Kashvi Majmundar. Citadel: Honey Bunny debutterà in esclusiva su Prime Video in India e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo il 7 novembre.

La serie Original italiana Citadel: Diana con Matilda De Angelis è stata la seconda a debuttare nel mondo di Citadel ed è disponibile su Prime Video dallo scorso 10 ottobre.

Il trailer mostra un assaggio dell’emozionante e avvincente thriller spionistico ambientato nel vivace contesto degli anni ’90, caratterizzato da azione esplosiva, stunt adrenalinici e forti emozioni, il tutto arricchito da performance eccezionali e da un grandioso aspetto visivo. Quando lo stuntman Bunny (Varun Dhawan) recluta l’attrice in difficoltà Honey (Samantha) per un lavoretto, i due vengono catapultati in un mondo fatto di azione ad alto rischio, spionaggio e tradimenti. Anni dopo, quando il loro pericoloso passato torna a cercarli, Honey e Bunny, che si sono allontanati, dovranno ritrovarsi e lottare per proteggere la loro giovane figlia Nadia.

Il primo poster di Citadel: Honey Bunny

“Dopo l’incredibile successo del teaser, l’entusiasmo e le aspettative sullo show sono cresciute di giorno in giorno, con i fan di Varun, Samantha e Raj & DK che attendono con impazienza l’arrivo del 7 novembre. Abbiamo ritenuto che questo fosse il momento giusto per offrire loro uno sguardo sulla serie con un trailer ricco di azione che cattura l’incredibile mondo di Citadel: Honey Bunny. Raj & DK hanno aggiunto il loro tocco distintivo e il loro fascino a questo thriller spionistico ad alto contenuto di adrenalina, che promette un’avventura completamente nuova e avvincente per il nostro pubblico,” ha dichiarato Nikhil Madhok, Head of Originals di Prime Video, India.

Citadel: Honey Bunny è un progetto molto importante per noi, perché ci ha dato l’opportunità di far parte di un mondo più ampio e inedito di spie e spionaggio che non è mai stato realizzato o addirittura tentato prima. Finora siamo stati noi a creare tutti i nostri progetti, ma Citadel: Honey Bunny rappresenta la nostra prima collaborazione. E il fatto di collaborare con forze creative come i Fratelli Russo, oltre che con una serie di registi e autori di talento in tutto il mondo, ha reso questa esperienza incredibilmente preziosa”, hanno dichiarato Raj e DK.

“Bunny è diverso da tutti i ruoli che ho interpretato finora. Come spia, non solo conduce una doppia vita, ma ogni aspetto della sua personalità ha due lati distinti, il che è stato molto stimolante per me come attore. Nel contesto complesso della trama, per la sua interpretazione ho dovuto attingere ad una varietà di esperienze e personaggi che ho interpretato nel corso degli anni, oltre a prepararmi mentalmente e fisicamente per gli stunt faticosi e le scene d’azione, rendendola una delle mie performance più impegnative. Sono profondamente grato a Prime Video, Raj & DK e AGBO per l’opportunità di dare vita a Bunny”, ha commentato Varun Dhawan.

Samantha ha dichiarato: “Ad attirarmi verso questo progetto è stata l’opportunità di far parte di un contenuto d’intrattenimento ricco di azione, con una trama avvincente, con al centro personaggi complessi, intensi combattimenti corpo a corpo e stunt che rivaleggiano con gli standard internazionali, insieme alla prospettiva di svolgere un ruolo importante in questa raccolta di storie di spionaggio collegate tra loro. Le sfide e gli sforzi richiesti per dare vita a Honey hanno avuto un profondo impatto su di me, sia a livello professionale che personale, rendendolo uno dei ruoli più significativi della mia carriera. Sono certa che il pubblico apprezzerà molto questa serie, non solo in India, ma anche nei numerosi Paesi e territori in cui debutterà su Prime Video”.

Il Mondo di Citadel

La prima stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, insieme a Stanley Tucci e Lesley Manville, ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo, dopo 24 giorni. Citadel e le successive serie action-espionageOriginal vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il mondo, sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale, Manticore. Ogni serie nata dal mondo Citadel ha per protagonisti talenti nazionali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e un’identità culturale decisa e radicata nel Paese d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana, disponibile dal 10 ottobre 2024, è la seconda a debuttare nel mondo di Citadel e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, il 7 novembre 2024. La produzione della seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo alla regia.

Here, il trailer italiano del film con Tom Hanks e Robin Wright

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Ecco il trailer italiano di Here il nuovo film di Robert Zemeckis che riporta insieme sullo schermo Tom HanksRobin Wright, coppia indimenticabile di Forrest Gump. Il film arriverà a gennaio 2025 in Italia con Eagle Pictures.

Il film è una storia che copre gli eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di ciò che ci si può aspettare dal film.

Nel cast del film Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, e Kelly Reilly. La sceneggiatura è di Eric Roth e Zemeckis stesso e arriverà nei cinema USA il prossimo 15 novembre.

Here è il nuovo film che vede la collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis

Richard McGuire pubblicò originariamente Here come una storia di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon Books.

Here è la prima collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e Tom Hanks da Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale live-action/animazione CG di Disney+ Pinocchio .

Venom: The Last Dance, la regista promette che si tratta solo dell’inizio per Knull

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L’interesse per Venom: The Last Dance è aumentato notevolmente da quando abbiamo appreso dei piani per Knull, Dio dei simbionti, che apparirà nel terzo capitolo. Con il fatto che questo film venga pubblicizzato come “l’epica conclusione” della trilogia, molti fan si sono chiesti perché questo cattivo venga introdotto ora, in particolare perché i film precedenti hanno fatto così poco per anticipare la sua esistenza.

Parlando con IGN, la sceneggiatrice e regista Kelly Marcel ha rilasciato diverse anticipazioni, tra cui il fatto che Patrick Mulligan tornerà con un simbionte e i “diversi obiettivi” che hanno i personaggi di Chiwetel Ejiofor e Juno Temple.

Dopo Carnage, il regista afferma che volevano “intensificare la posta in gioco con la minaccia in questo film, quindi abbiamo tirato fuori le armi pesanti per portare una sfida molto più grande, non solo a Eddie e Venom, ma al nostro mondo”. Quella sfida è il suddetto Knull, e questo film è solo l’inizio per lui.

“Credetemi, sappiamo benissimo quanto Knull sia importante per i fan, quindi proprio come abbiamo gettato le basi per Venom, speriamo di fare lo stesso per Knull”, anticipa Marcel. “Il Re in Nero è troppo potente per essere un ‘one and done’. Questo film introduce Knull, ma sfiora solo l’inizio della sua storia”.

“I più grandi cattivi dei film Marvel si sviluppano nel tempo. Qui, Knull è la minaccia che si nasconde dietro il pericolo che mette alla prova i limiti assoluti della partnership tra Eddie e Venom, ma è la loro relazione che rimane il cuore di questa storia”, continua. “Fin dall’inizio, Tom e io abbiamo sempre immaginato che questa particolare storia di Eddie/Venom sarebbe stata raccontata in tre parti e che l’arco narrativo avrebbe raggiunto il culmine con il terzo film per motivi che il film rivelerà”.

Se questa è davvero la fine per Tom Hardy come Venom, allora perché aggiungere Knull al mix ora? “Come sanno i fan, ci sono molte, molte altre storie di simbionti: l’universo è vasto e ricco e un film non potrebbe mai rendere giustizia a Knull”, afferma Marcel. “Oltre questa trilogia, ci sono altre storie da esplorare: Dio sta arrivando”.

La domanda è: arriverà in Spider-Man 4? Questa è la voce di corridoio, e anche se la regista di Venom: The Last Dance non ha rivelato nulla a riguardo, molto di ciò che è stato vociferato è stato apparentemente confermato.

Ha comunque dichiarato che Rhys Ifans non interpreta una Variante del Dr. Curt Connors nel film. “Non è raro che gli attori vengano scelti per interpretare diversi personaggi Marvel in vari film e questo non fa eccezione”, spiega Marcel. “Sono stati scelti i migliori attori per i ruoli e Rhys non fa eccezione, interpreta un personaggio nuovo e diverso in un ruolo davvero divertente e importante e sono così emozionata per la reazione delle persone alla sua meravigliosa interpretazione”.

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Tutto quello che c’è da sapere su Venom: The Last Dance

In Venom: The Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Il film è interpretato da Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom Hardy e Hutch Parker. Venom: The Last Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.

Wonder Woman: la caratteristica che James Gunn non sarà in grado di adattare per il DCU

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L’anno scorso, Gal Gadot ha insistito sul fatto che sarebbe tornata come Diana Prince nonostante tutti i segnali indicassero che il suo periodo come Wonder Woman era finito. James Gunn aveva già scelto un nuovo Superman in David Corenswet e stava cercando Batman, quindi non c’era motivo di credere che avrebbe richiamato lei per completare la Trinità del DCU.

Come notato, Gadot ha parlato ripetutamente di un incontro con Gunn e Peter Safran. Promuovendo Heart of Stone di Netflix, ha affermato che le avevano assicurato che sarebbe tornata come l’iconico personaggio della DC Comics in un nuovo film di Wonder Woman. Ma le cose sono andate diversamente. Wonder Woman 3 di Patty Jenkins è stato accantonato quasi immediatamente dopo la fondazione dei DC Studios perché non si adattava alla nuova direzione della DCU.

Poco dopo che i commenti di Gal Gadot sul suo ritorno a Wonder Woman hanno iniziato a fare notizia, è stata pubblicata una ferma smentita, apparentemente facendo passare l’attrice per male informata in un momento in cui non poteva rispondere (lo sciopero SAG-AFTRA era in pieno svolgimento e quelle interviste erano state registrate mesi prima, quindi le cose potrebbero essere semplicemente cambiate in quel periodo).

La nuova Wonder Woman non sarà mai più alta di Superman

Gunn ha senza dubbio qualche idea su chi dovrebbe interpretare Diana nel DCU, ma ha confermato che avrà difficoltà ad adattare un elemento chiave del personaggio per il suo ritorno live-action. Come si può vedere nei post di Threads, un fan ha chiesto al regista se sarebbe possibile che la nuova Wonder Woman possa essere più alta di Superman e che a sua volta Batman possa essere più alto di lui.

Gwendoline ChristieCorenswet è alto 1,93 m, e anche se è possibile trovare un Cavaliere Oscuro alto 1,95 m o più, Gunn si è affrettato a sottolineare che trovare un’attrice di talento che sia fisicamente così imponente non sarà un compito facile (ha anche spiegato perché la star di Game of Thrones Gwendoline Christie non è un’opzione, visto che pur essendo imponente, è comunque più bassa di David Corenswet).

In definitiva, ci sono alcuni elementi dei fumetti che non arriveranno mai sullo schermo; e, per ora, la star di Andor Adria Arjona è la prima scelta tra i fan per interpretare la nuova Wonder Woman… ed è alta solo 1,70 m.

Black Doves: dal 5 dicembre su Netflix la serie con Keira Knightley

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La nuova serie Black Doves, con Keira Knightley, Ben Whishaw e Sarah Lancashire, sarà disponibile solo su Netflix dal 5 dicembre 2024. Netflix ha inoltre già confermato che la serie tornerà con una seconda stagione.

Ambientata sullo sfondo della Londra natalizia, BLACK DOVES è una storia tagliente, commovente e piena di azione sull’amicizia e il sacrificio. La storia ruota intorno a Helen Webb (Keira Knightley), moglie e madre appassionata e scrupolosa, nonché spia professionista. Da 10 anni trasmette i segreti del marito politico all’oscura organizzazione per cui lavora: le Black Doves. Quando il suo amante segreto Jason (Andrew Koji) viene assassinato, il suo capo spia, l’enigmatica Reed (Sarah Lancashire), si affida a Sam (Ben Whishaw), un vecchio amico di Helen, per proteggerla. Helen e Sam partono insieme in missione per indagare su chi ha ucciso Jason e perché, arrivando a scoprire una vasta cospirazione che collega la torbida malavita londinese a un’incombente crisi geopolitica.

Cast: Keira Knightley, Ben Whishaw, Sarah Lancashire, Andrew Buchan, Adeel Akhtar, Tracey Ullman, Finn Bennett, Luther Ford, Andrew Koji, Kathryn Hunter, Sam Troughton, Ella Lily Hyland, Adam Silver, Ken Nwosu, Gabrielle Creevy, Omari Douglas. Autore, ideatore e produttore esecutivo: Joe Barton

  • Prodotto da: SISTER e Noisy Bear
  • Produttore esecutivo per SISTER: Jane Featherstone, Chris Fry, Keira Knightley
  • Produttore esecutivo per Noisy Bear: Joe Barton
  • Diretto da: Alex Gabassibe Lisa Gunning
  • Producer della serie: Harry Munday

Nathalie Emmanuel: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Nathalie Emmanuel: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Celebre per il suo ruolo nella serie Il Trono di Spade, l’attrice Nathalie Emmanuel è un’apprezzata interprete divisa tra televisione e cinema. Nota è infatti anche la sua partecipazione ad alcune celebri saghe per il grande schermo, che le hanno permesso di sfoggiare una buona versatilità. In costante crescita come attrice, la Emmanuel è ora attesa in nuovi progetti e con nuovi ruoli.

Ecco 10 cose che non sai di Nathalie Emmanuel.

 

I film e le serie TV in cui ha recitato Nathalie Emmanuel

1. Ha recitato in un nota saga cinematografica. L’attrice diventa nota sul grande schermo con il film Fast & Furious 7 (2015), dove recita nel ruolo di Ramsey accanto agli attori Vin Diesel, Dwayne Johnson, Tyrese Gibson e Jason Statham. Successivamente prende parte a Maze Runne – La fuga (2015) e Maze Runner – La rivelazione (2018), con Kaya Scodelario, per poi riprendere il ruolo di Ramsey in Fast & Furious 8 (2017) e recitare poi in The Titan (2018), Holly dorme da noi (2020), Fast & Furious 9 – The Fast Saga (2021), Army of Thieves (2021), Last Train to Christmas (2021), The Cerermony – Invito mortale (2022), Die Hart (2023), Fast X (2023) e Megalopolis (2024). Nel 2024 recita anche in Arthur the King – Insieme a ogni costo, Die Hart: Die Harter e The Killer.

2. È nota per i ruoli televisivi. Tra il 2007 e il 2010 l’attrice guadagna popolarità grazie al ruolo di Sasha Valentine nella soap opera Hollyoaks. La grande notorietà arriva però grazie alla serie Il Trono di Spade (2013-2019), dove recita nel ruolo di Missandei accanto agli attori Kit Harrington ed Emilia Clarke. Terminata la serie, la Emmanuel ottiene il ruolo di Maya nella miniserie Quattro matrimoni e un funerale (2019). In seguito ha recitato in Die Hart (2020-2023).

3. Ha partecipato al doppiaggio di una serie. Nel 2019 la Emmanuel debutta anche come doppiatrice per l’acclamata serie Netflix Dark Crystal – La resistenza. Questa è basata sull’omonimo film del 1982, e l’attrice dà voce al personaggio di Deet, recitando accanto agli attori Taron Egerton e Anya Taylor-Joy.

Maze Runner - La rivelazione trama
Thomas Brodie-Sangster, Dexter Darden, Nathalie Emmanuel, Katherine McNamara, Dylan O’Brien, Rosa Salazar e Jacob Lofland in Maze Runner – La rivelazione. Photo Credit: Joe Alblas – © TM & © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved. Not for sale or duplication.

Nathalie Emmanuel in Il Trono di Spade

4. È il ruolo che le ha cambiato la vita. Parlando di Missandei, il suo personaggio in Il Trono di Spade, l’attrice ha raccontato di come questo sia arrivato proprio al momento giusto. All’epoca si trovava infatti ad attraversare un momento difficile, alla ricerca di nuovi lavori che però faticavano ad arrivare. Quando le fu comunicato che aveva ottenuto la parte nella celebre serie, la sua carriera è totalmente cambiata.

Nathalie Emmanuel in Maze Runner

5. Ha condiviso il set con alcuni colleghi di Il Trono di Spade. L’attrice è anche nota per il ruolo di Harriet nella trilogia di Maze Runner. Proprio sul set del secondo di questi film, l’attrice ha ritrovato i colleghi Thomas Brodie-Sangster e Aidan Gillen, i quali come lei sono apparsi ne Il trono di spade (2011).

Nathalie Emmanuel protagonista di The Killer

6. Ha eseguito i propri stunt. Nel film The Killer, Emmanuel interpreta Zee, un’assassina professionista che vive a Parigi. Dopo aver ottenuto il ruolo a seguito dell’abbandono di Lupita Nyong’o, l’attrice si è impegnata molto nei confronti di questo progetto, allenandosi affinché potesse eseguire personalmente la maggior parte delle acrobazie previste per il suo personaggio, senza dunque ricorrere a controfigure.

 

Nathalie Emmanuel in Megalopolis

7. È subentrata nel film al posto di una nota attrice. In Megalopolis l’attrice recita nel ruolo di Julia Cicero, interesse amoroso di Cesare (Adam Driver) e figlia di Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito). Originariamente, però, il ruolo era stato offerto a Zendaya, la quale però dovette abbandonare il progetto per via di altri impegni lavorativi. È a questo punto che Francis Ford Coppola, regista del film, ha scelto di affidare il ruolo a Emmanuel.

Megalopolis recensione film Toronto International Film Festival
Adam Driver e Nathalie Emmanuel in Megalopolis. Foto di Mihai Malaimare – © 2024 – American Zoetrope

Chi è il fidanzato di Nathalie Emmanuel?

8. Ha una relazione con un attore. L’attrice è felicemente legata, dal 2018, al fidanzato Alex Lanipekun. Anche alla première del film Megalopolis di quest’anno a Cannes, la Emmanuel continua infatti ad essere vista al fianco dell’attore 43enne attore britannico, che ha recitato al fianco della Emmanuel in Twenty8k, oltre a fare notevoli apparizioni successive in 24: Live Another Day (2014), Homeland (2015) e Troy: La caduta di una città (2018).

Nathalie Emmanuel è su Instagram

9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 6 milioni di persone. All’interno di questo, è solita condividere immagini legate alla sua quotidianità, come anche diverse curiosità che la riguardano. Non mancano poi foto realizzate per servizi di moda o per promuovere i propri progetti da interprete.

L’età, l’altezza e il fisico di Nathalie Emmanuel

10. Nathalie Emmanuel è nata a Southend-on-Sea, in Inghilterra, il 2 marzo 1989. L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri. Emmanuel è anche nota per il suo fisico, merito anche di una dieta a base vegetale che l’attrice segue per motivi di salute, ma avendo anche confidato che: “non mi fido dell’industria alimentare, non mi fido di quello che ci mettono in pancia – l’idea mi fa sentire male in realtà“.

Fonte: IMDb, NBC, Glamour

Adam Driver: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Driver: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Driver è uno dei migliori attori della sua generazione che negli ultimi anni ha saputo farsi amare dal pubblico di mezzo mondo. Anticonvenzionale, di una bellezza particolare e unica, è un vero e proprio antidivo dello star system. Da Girls a BlacKkKlansman la strada è stata lunga e faticosa, ma Driver non si è mai dato per vinto e ha continuato a lavorare sodo, stando con i piedi saldamente ancorati a terra.

Ecco dieci cose da sapere su Adam Driver.

I film e le serie TV in cui ha recitato Adam Driver

1. Ha recitato in celebri film. Tra i primi film per il cinema a cui Driver prende parte ci sono J. Edgar (2011), Lincoln (2012), Frances Ha (2012), A proposito di Davis (2013) e Trask – Attraverso il deserto (2013). In seguito comincia a conquistarsi ruoli sempre più da protagonista, lavorando in Hungry Hearts (2014), Giovani si diventa (2014), Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), Midnight Special (2016), Paterson (2016), Silence (2016), La truffa dei Logan (2017), The Meyerowitz Stories (2017), Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), BlacKkKlansman (2018), The Report (2019), I morti non muoiono (2019), Storia di un matrimonio (2019), Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019). Tra i suoi ultimi film vi sono Annette (2021), The Last Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore bianco (2022), 65 – Fuga dalla Terra (2023), Ferrari (2023) e Megalopolis (2024).

2. Ha recitato in alcune serie TV. Parallelamente al cinema, Driver ha anche recitato per il piccolo schermo in serie come The Unusuals – I soliti sospetti, episodio 1×10 (2010), Law & Order – I due volti della giustizia, episodio 20×15 (2010), nel film TV You Don’t Know Jack – Il dottor morte (2010) e poi di nuovo nelle serie Law & Order – Unità vittime speciali, episodio 13×11 (2012) e Girls, 49 episodi (2012-2017).

Adam Driver in Girls

3. Non ha mai guardato la serie. La carriera di Adam Driver, dopo qualche sporadica comparsata in alcune serie tv e in qualche film, comincia a prendere il volo con la serie Girls, dove interpreta Adam Sackler, ragazzo di Hannah, che fa il falegname ma vorrebbe diventare un attore. Nonostante la sua importanza nella serie, Adam Driver ha affermato di non averla mai vista, perché come attore si rifiuta di guardare le proprie interpretazioni sullo schermo.

Ferrari Adam Driver
Adam Driver in Ferrari. Cortesia di 01 Distribution

Adam Driver è Kylo Ren in Star Wars

4. Ha eseguito tutti i suoi stunt. Nella nuova trilogia di Star Wars, Driver ha interpretato il Jedi divenuto Sith Kylo Ren, da molti ritenuto il personaggio più interessante dei nuovi film per via del suo arco narrativo e del forte conflitto interiore che si porta dietro. Un personaggio a cui l’attore si è dedicato anima e corpo, allenandosi al fine di non dover essere sostituito da una controfigura e poter invece eseguire personalmente tutti i suoi stunt.

Adam Driver è Enzo Ferrari in Ferrari

5. Non ha potuto guidare nessuna auto. In Ferrari, Adam Driver interpreta Enzo Ferrari, raccontato in un momento molto preciso e molto cupo della sua vita. Nonostante nel film lo si veda alla guida di alcuni veicoli, per motivi assicurativi, all’attore non è stato permesso di guidare nessuna delle auto da corsa classiche originali, venendo dunque sostituito da una controfigura. Al contrario, il coprotagonista Patrick Dempsey ha guidato repliche delle auto aperte, che non offrivano alcuna protezione ai piloti esposti.

Adam Driver protagonista di 65 – Fuga dalla terra

6. Ha potuto sfoggiare il suo addestramento militare. In 65 – Fuga dalla terra, Driver interpreta un astronauta che precipita sulla Terra di 65 milioni di anni fa, popolata dunque da pericolosi dinosauri. In quanto ex marine degli Stati Uniti, questo è il primo film della carriera di Adam Driver in cui l’attore ha potuto utilizzare l’addestramento alle armi del Corpo appreso in passato, potendo così sfoggiare questa sua abilità.

Adam Driver e Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio

7. È stato scelto prima che la sceneggiatura fosse completa. In Storia di un matrimonio Driver interpreta Charlie Barber, regista teatrale che si trova a dover affrontare il divorzio da sua moglie, interpretata da Scarlett Johansson. Entrambi gli attori sono stati scelti dal regista Noah Baumbach prima che la sceneggiatura fosse completata. Per Driver si è trattata della quarta collaborazione con il regista. Sia lui che la Johansson sono poi stati nominati all’Oscar come migliori attori.

Megalopolis recensione film Toronto International Film Festival
Adam Driver e Nathalie Emmanuel in Megalopolis. Foto di Mihai Malaimare – © 2024 – American Zoetrope

L’ultimo film uscito di Adam Driver è Megalopolis

8. Megalopolis è un nuovo importante tassello della sua filmografia. In Megalopolis, Driver interpreta Caesar Catilina, ambizioso architetto apparentemente dotato di strani poteri. Questa è la nona volta che Adam Driver appare in un film che è stato in fase di sviluppo per oltre un decennio, dopo Lincoln (2012), la trilogia sequel di Star Wars (2015-19), Silence (2016), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), The Last Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore bianco (2022) e Ferrari (2023).

Adam Driver ha moglie e figli

9. Adam Driver è sposato. Adam Driver è sposato dal 2013 con Joanne Tucker, una sua collega. I due, infatti, si sono conosciuti nel 2006, quando entrambi frequentavano la scuola di recitazione. Il loro è un amore profondo e molto romantico, che nel 2016 ha portato alla nascita di un primo figlio, la cui esistenza è però stata svelata solo dopo due anni. Nel 2023 Driver annuncia, durante le prove generali del Saturday Night Live, la nascita della seconda figlia.

L’età, l’altezza e il fisico di Adam Driver

10. Adam Driver è nato il 19 novembre 1983, a San Diego, California, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,91 metri. Driver è inoltre noto per il suo fisico possente, che ha rivelato di apprezzare molto e di avere pertanto una grande disinvoltura con il suo corpo. Mostrarsi non lo preoccupa affatto e lo fa volentieri: non ha caso sono molti i film in cui lo si vede a petto nudo o in cui mette in mostra il suo fisico.

Fonti: IMDb, biography, dailymail

Agatha All Along: la schowrunner parla del debutto di Billy Maximoff nel MCU

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L’episodio della scorsa settimana di Agatha All Along ha rivelato che Teen è in realtà Billy Maximoff. The Wrap ha incontrato la showrunner Jac Schaeffer per saperne di più sulla grande rivelazione.

Sebbene il personaggio sia chiaramente impostato come un personaggio importante nell’MCU, non sembra che Schaeffer abbia sempre pianificato di puntare i riflettori sul figlio di Scarlet Witch (anche se con questo show segue gli eventi di WandaVision).

L’idea iniziale per Agatha All Along era di un adolescente goth

“Avevo questa idea di un’adolescente goth, o di un gruppo di adolescenti goth”, ha detto al mestiere. “E sapevo che Agatha sarebbe rimasta intrappolata nell’incantesimo. E continuavo a immaginare questa adolescente goth, con le candele, che faceva una specie di, tipo, incantesimo rudimentale, e penso che l’idea originale fosse tipo, ‘E poi accidentalmente libera Agatha da questo incantesimo.'”

“Questa adolescente o gruppo di adolescenti ha del potenziale, o qualcosa del genere. All’inizio, siamo tipo, sai, Agatha è un mentore, e vogliamo un personaggio più giovane, e vogliamo quel tipo di sensazione”, ha continuato Schaeffer. “E non ne sono sicura, ma ricordo che ho pensato fosse [la produttrice esecutiva] Mary Livanos a suggerirmi ‘Billy'”.

Alice è morta, ma le altre streghe no

La sceneggiatrice e regista ha anche confermato che Billy non ha ucciso i suoi compagni membri della congrega, ma ha rivelato: “Alice è morta. Quindi dirò che amo tanto Alice, e amo tanto Ali Ahn, e Ali è stata determinante nel creare la caratterizzazione di Alice, specialmente nel suo trionfante episodio 4. La stanza degli sceneggiatori è stata molto appassionata di lei”. Schaeffer ha tuttavia anticipato: “Quello che dirò è che non è la fine della conversazione, è quello che direi”.

Infine, la showrunner ha confermato che quest’ultima prova era di Agatha e ha spiegato esattamente come la congrega è riuscita a superarlo dopo la morte di Alice e lo scontro con lo spirito di Evanora Harkness.

“La nostra intenzione era che, in ogni prova avesse un obiettivo dichiarato, una cosa dichiarata che si supponeva dovessero realizzare. E in questo caso, l’obiettivo dichiarato è punire Agatha”, ha osservato Schaeffer. “E quello che succede è che viene messa in una situazione in cui uccide uno dei membri della sua congrega e poi deve guardare in faccia il resto della congrega. Ed è allora che la porta si apre, perché viene punita”.

Oggi, i Marvel Studios hanno diffuso un trailer di metà stagione per Agatha All Along che si può guardare qui. Anche l’attore di Billy Maximoff, Joe Locke, ha rotto il silenzio sull’interpretazione della Wiccan dell’MCU, qui.

Joker: Folie à Deux potrebbe costare 200 milioni alla Warner Bros

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Dopo un enorme calo nel secondo weekend, Joker: Folie à Deux (qui la recensione) è ora ufficialmente etichettato come un flop al botteghino. Infatti, le ultime cifre suggeriscono che il sequel di Todd Phillips potrebbe finire per costare alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari.

Finora, il musical ha incassato 51,5 milioni di dollari negli Stati Uniti e 165 milioni di dollari a livello globale, e Variety ritiene che il film probabilmente si fermerà a un incasso complessivo di circa 210-215 milioni di dollari in tutto il mondo. Con un budget di produzione dichiarato di 200 milioni (più almeno altri 100 per il marketing e la distribuzione), Joker: Folie à Deux dovrebbe incassare 450 milioni solo per pareggiare i conti.

Vale la pena notare che lo studio non è ancora pronto ad ammettere la sconfitta. “Tutte le stime suggerite da ‘insider’ anonimi o ‘dirigenti rivali’ sono grossolanamente sbagliate e continuano una tendenza in cui le voci vengono riportate come fatti”, ha affermato un portavoce della Warner Bros. in una dichiarazione. “Il film continua a essere proiettato nelle sale cinematografiche, inclusa l’apertura di questa settimana in Cina, e continuerà a generare entrate durante la sua visione domestica e la sua distribuzione accessoria”.

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Lo studio ha il potenziale per recuperare almeno una parte dei suoi costi quando Folie à Deux arriverà sulle piattaforme di home entertainment il 29 ottobre, ma la prospettiva dovrebbe apparire come un disastro, visto che il primo film ha incassato oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo e per breve tempo ha detenuto il posto del film vietato ai minori con l’incasso più alto della storia (il primato gli è stato rubato quest’estate da Deadpool e Wolverine).

“Se i registi e lo studio si fossero impegnati a realizzare un sequel, e perché non avrebbero dovuto farlo dopo che il primo film ha incassato 1,08 miliardi di dollari, avrebbero dovuto affrontare una sfida molto difficile nel raccontare un nuovo capitolo che tenesse il pubblico coinvolto”, afferma l’analista David A. Gross della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment Research.

“Il primo Joker è stato un contrappunto tempestivo e fresco alla narrazione e al tono dei supereroi dominanti, e ha funzionato”, ha aggiunto Gross. “I registi hanno il merito di aver fatto scelte creative non convenzionali in Folie, ma questa volta niente ha funzionato”.

Agatha All Along: Joe Locke conferma l’identità del suo personaggio

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Nell’episodio di mercoledì scorso di Agatha All Along qui il riassunto – abbiamo finalmente scoperto che il Teen di Joe Locke è Billy, il figlio di Vision e Scarlet Witch. Quando lo abbiamo visto l’ultima volta da bambino, era svanito nel nulla quando è stato annullato l’Hex. Ma i fumetti ci forniscono molte idee per spiegare il suo ritorno.

Gli ultimi momenti di “Darkest Hour / Wake They Power” hanno visto Wiccan usare i poteri che aveva tenuto segreti per gettare Agatha Harkness, Lilia Calderu e Jennifer Hale nelle sabbie mobili ai lati della Strada delle Streghe. Nel frattempo, una corona ispirata a quella Scarlet Witch è apparsa sulla sua fronte sulle note di “You Should See Me in a Crown” di Billie Eilish.

Joe Locke si è svelato come Billy, figlio di Wanda

“Lo spettacolo inizia a diventare reale”, racconta Locke a Entertainment Weekly. “Lo spettacolo inizia con Billy che è molto familiare. Ora sappiamo che anche lui è una strega, e questo cambia le cose. Inoltre, ora sappiamo che ha la capacità di causare loro del male. Pertanto, ora è la persona più potente sulla strada”. “Cosa cambia questo nella dinamica del gruppo e come cambia il futuro di quelle relazioni?”

Secondo il sito, l’episodio 6 svelerà le motivazioni di Billy e la ragione per cui sta davvero percorrendo la Strada delle Streghe. L’attore ha detto: “[È] il miglior episodio della serie semplicemente per la forma e la narrazione incredibili di Jac Schaeffer”. “Abbiamo parlato molto di giocare con la zona grigia”, dice Locke riguardo all’interpretazione del figlio di Wanda Maximoff. “Alla fine dell’episodio 5, non sappiamo cosa succede a quelle streghe, ma lui non sta facendo una buona cosa. Abbiamo giocato molto con il fatto che quello che ha appena fatto lo rende una cattiva persona? È una brava persona? Il che poi traccia parallelismi con le figure materne nella sua vita”.

“Wanda fa cose malvagie ma non è necessariamente malvagia. Agatha, discutibilmente, è malvagia, ma c’è anche dell’altro. Sappiamo che le ha mentito e giochiamo molto con quelle dinamiche e su quanto sia stato subdolo. La facciata del fanboy adolescente, è completamente falsa o è in realtà ancora una parte reale di lui? Questa è la roba che ho trovato interessante nell’interpretarlo.”

Mentre Locke deve ancora incontrare Elizabeth Olsen, ha lavorato a stretto contatto con la sua allenatrice di movimento, Jennifer White, per rispecchiare gli incantesimi di Scarlet Witch.

Per quanto riguarda dove spera di portare Billy in seguito, la star di Heartstopper ha aggiunto: “Nel mio mondo ideale, Billy diventerebbe il prossimo capo degli Avengers e sarebbe in ogni cosa Marvel di sempre, ma ci sono cose più importanti in gioco. Ho avuto un’esperienza incredibile girando Agatha e facendo parte della famiglia Marvel e mi piacerebbe farlo fino al giorno della mia morte. Ma chi lo sa? Io non lo so. Sono sicuro che qualcuno lo sa.”

Finché morte non ci separi 2: il sequel con Samara Weaving è ufficiale!

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È ufficiale: Finché morte non ci separi 2 si farà! La notizia è stata annunciata stasera dal collettivo Radio Silence in occasione della proiezione Searchlight del loro cult horror del 2019, che ha dato il via a tutto. Le riprese principali e la data di uscita saranno annunciate in seguito. In quell’anno, Finché morte non ci separi (qui un nostro approfondimento) ha lanciato i Radio Silence verso una maggiore notorietà presso il pubblico degli Stati Uniti, oltre all’attrice australiana protagonista del film, Samara Weaving.

Proprio Weaving ha recentemente dichiarato a ComicBook.com: “Ci sto. Penso che ci siamo tutti, non lo so. Penso che ci siamo tutti… non so se abbiamo avuto la nostra stretta di mano con il sangue, ma più o meno. Abbiamo fatto la stretta di mano con lo sputo, ma non ci siamo tagliati le mani e non abbiamo sfregato il nostro sangue”.

Il vicepresidente della produzione Richard Ruiz e la direttrice creativa Cornelia Burleigh supervisioneranno il sequel per la Searchlight Pictures, riportando ai co-direttori della produzione e dello sviluppo DanTram Nguyen e Katie Goodson-Thomas. Guy Busick e Ryan Murphy, autori dell’originale, tornano a scrivere la seconda parte; il duo di Radio Silence è anche produttore esecutivo.

Di cosa parla Finché morte non ci separi?

Finché morte non ci separi è stato un modesto successo horror per Searchlight nel 2019. Costato appena 6 milioni di dollari, ha ottenuto un rispettabile incasso di 57 milioni di dollari in tutto il mondo. Un sequel era quindi molto probabile, soprattutto se si fosse riusciti a convincere la carismatica Samara Weaving a tornare. Nel primo film, la Grace interpretata da Samara Weaving si è appena sposata con una famiglia benestante e, durante la prima notte di nozze, i suoceri hanno in mente un tipo di rituale molto diverso per celebrare l’occasione e la costringono a un sadico gioco a nascondino.

Io, Robot: il regista accusa Elon Musk di aver copiato il suo film di fantascienza

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Lo scorso giovedì, l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha svelato – nel corso dell’evento We, Robot (vi ricorda per caso un film chiamato Io, Robot?) – i nuovi prototipi di robot, chiamati Optimus, che in un primo momento sembravano essere senza pilota, ma che poi si sono rivelati essere tele-operati da esseri umani in tempo reale. Il momento clou della serata è però stata la presentazione del Cybercab, con le sue porte simili ad ali e l’assenza di volante e pedali, ma anche del Robovan, un autobus glorioso che si guida da solo e può trasportare merci e/o fino a 20 persone.

Ma mentre i design eleganti e privi di spigoli possono richiamare alla mente il look caratteristico della sua azienda, gli utenti più attenti sui social media hanno notato un’altra sorprendente somiglianza: la meccanica futuristica che ha caratterizzato il lavoro del regista Alex Proyas in Io, Robot, il film del 2004 interpretato da Will Smith, a cui si accennava anche in apertura.

L’inquietante somiglianza non è passata inosservata – né è stata apprezzata – da Proyas, che ha colto l’occasione sulla piattaforma X di Musk per rimproverare al dirigente di aver copiato le sue creazioni. “Ehi Elon, posso riavere i miei progetti per favore?”, ha scritto il regista australiano, autore anche di film come Il corvo del 1994. Di seguito, ecco il tweet condiviso dal regista, con i paragoni tra il film e quanto presentato da Musk.

Di cosa parla Io, Robot?

Ambientato a Chicago nel 2035, il kolossal candidato all’Oscar Io, Robot si addentra in un mondo in cui androidi simili a esseri umani occupano posizioni di servizio pubblico, tutti operanti secondo le tre leggi della robotica di Isaac Asimov, coniate per la prima volta nella sua raccolta di racconti che funge da base per il film di fantascienza. Interpretato anche da Bridget Moynahan e Alan Tudyk, la trama si svolge quando il personaggio di Smith, detective tecnologicamente avverso, viene chiamato a indagare sul suicidio sospetto di un fondatore della U.S. Robotics. Ciò che scoprirà è un pericoloso complotto che rischia di portare all’estinzione della specie umana.

Xavier Dolan torna alla regia con un film ambientato nel “mondo letterario parigino” del 1895

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Xavier Dolan – regista di film come Ho ucciso mia madre, Lawrence Anyways e È solo la fine del mondo – è pronto per porre fine alla sua pausa dalla regia. Dopo aver annunciato il suo ritiro dal cinema nel 2023, ha infatti ora confermato di avere in cantiere un nuovo film. Dolan ha fatto l’annuncio durante una masterclass al Lumiere Film Festival, in occasione del lancio del suo libro “A Friendship Through Film”. L’evento ha segnato il 10° anniversario del suo film Mommy.

Dolan ha dichiarato che la sceneggiatura del suo prossimo film è stata completata e che spera di iniziare la produzione nel 2025. Come riportato da Variety, Dolan ha dichiarato: “Sarà un amalgama di diversi generi”, con il film che “si svolgerà nel 1895 nel mondo dell’élite, nel mondo letterario parigino e anche in campagna”. Ha aggiunto che ci sono “certamente aspetti o momenti orribili”, così come “molti elementi comici” nel progetto senza titolo.

Per quanto riguarda il suo annunciato ritiro, Dolan ha parlato della possibilità di ritrovare l’ispirazione. “Se ho aspettato così tanto a fare un altro film è perché non avevo più il desiderio o l’energia, e ho capito che non ha senso se lo fai senza questa passione, questa forza”, ha detto Dolan. “Mi alzo la mattina, leggo, voglio capire il mondo in cui viviamo, e a volte il cinema diventa secondario in questo mondo. Il cinema è un modo per sfuggire a questo mondo”.

“Ma è difficile ignorare ciò che sta accadendo a Gaza, in Libano, impossibile per me negare il nostro fragile ambiente, negare che tutto ciò che vedo distoglie la mia attenzione dal mio piccolo gesto artistico”. Alla domanda su cosa cambierebbe della sua filmografia, Dolan ha risposto: “Ci sono alcune scelte di cui è difficile parlare perché sarebbe indecente rivelarle. Forse avrei voluto che certe collaborazioni avessero portato a una maggiore generosità, o inventiva, ma le cose sono quelle che sono, e bisogna fare i conti con certe decisioni che hanno avuto un impatto sulla profondità, o sulla mancanza di profondità, di certi film”.

Perché Xavier Dolan aveva detto addio al cinema?

Con un post – presente sempre sul profilo Instagram – Xavier Dolan ha spiegato in maniera più approfondita la realtà dietro le sue affermazioni. “Alla luce dei recenti articoli pubblicati sui media spagnoli, ho sentito il bisogno di chiarire alcuni pensieri e punti di vista. – scrive Dolan – Alcune cose che ho detto durante la promozione del mio show a El Pais e El Mundo hanno allarmato alcuni di voi, che mi hanno gentilmente contattato per sapere come sto. Quindi, prima di tutto, sto bene. Grazie. Davvero. Ho detto che voglio smettere di fare film e mi sento in pace con questa decisione.”

Nel post Dolan continua poi scrivendo che: “alcune persone mi hanno detto che è “solo una pausa, o una fase”… Ma il mio stato d’animo attuale e il nostro mondo attuale non mi ispirano a perseguire quella che una volta era una vocazione inevitabile. Tuttavia, al momento sono coinvolto in progetti televisivi e intendo mantenere la mia parola se dovessero essere approvati. Altrimenti, penso che questo sia tutto. Voglio dedicare tempo alla mia salute, ai miei amici e alla mia famiglia. Ho anche altre passioni, altre cose in cui mi piacerebbe impegnarmi”.

Come ho detto nell’articolo: “Ho vissuto una bella avventura. Ho avuto quindici buoni anni, viaggiando per il mondo, andando ai festival, facendo film, lavorando con persone di talento, incontrando artisti monumentali. [. ..] Ho dato tutto. E ne sono felice. Ho avuto una carriera molto soddisfacente. Mi sono anche espresso molto liberamente. Sono stato fortunato. Non mi è mai stato detto cosa fare o come farlo, ho sempre mantenuto la mia libertà. Di tutte queste parole, El Mundo ha mantenuto solo “l’arte non ha senso e il cinema è una perdita di tempo”, spiega poi il regista.

La prima parte di quella frase è una vaga generalizzazione e la seconda una pura invenzione. Io, per esempio, non considero l’arte priva di significato, né il cinema una perdita di tempo. Penso che l’arte offra rimedio alle nostre realtà soffocanti e salvi vite altrui. Sarò sempre lì per incoraggiare artisti e registi. È solo che non desidero più fare film, perché non mi rendono più felice. Ma l’hanno fatto, e anche voi. Tutto si riduce a questo: potrei dirigere delle serie. Ma non desidero più dirigere film. Il mondo non è in un buon stato… e voglio aiutare il più possibile. L’ho fatto, silenziosamente. Ma ora voglio essere più esplicito al riguardo. I miei progetti, ora, sono altrove, credo.”, ha poi concluso Dolan.

Il mondo perduto – Jurassic Park: tutte le curiosità sul film con Jeff Goldblum

Con l’arrivo nei cinema di tutto il mondo, nel 1993, di Jurassic Park, il regista Steven Spielberg mostrò le reali potenzialità della computer grafica, cambiando per sempre la settima arte. Sullo schermo era ora possibile veder prendere vita, dopo milioni di anni dalla loro estinzione, i celebri dinosauri in tutta la loro maestosità. Questi sono poi tornati a calcare il grande schermo nel 1997 con il sequel Il mondo perduto – Jurassic Park. Diretto nuovamente da Spielberg, questo è ambientato quattro anni dopo gli eventi del precedente capitolo, e narra di una nuova spedizione a Isla Sorna, dove i dinosauri vengono riportati in vita.

Come anche per il film del 1993, il regista si è nuovamente affidato alla penna di Michael Crichton. Lo scrittore da cui prese vita la storia narrata nel primo film venne più volte pregato di dare un sequel a tale racconto, ma questi si rifiutò ogni volta. Ci pensò infine Spielberg a fargli cambiare idea, e fu così che nel 1995 venne pubblicato Il mondo perduto. Il regista intraprese subito la produzione della trasposizione, inserendo in questa anche elementi scartati da Jurassic Park. Il lavoro sui dinosauri si rese qui ancor più complesso, richiedendo oltre 18 mesi per poterli realizzare tutti in modo realistico e avvincente.

Il mondo perduto – Jurassic Park contiene infatti quasi il doppio di animazioni generate al computer rispetto al suo predecessore, promettendo così anche il doppio dell’intrattenimento. Il film si affermò poi come il secondo più alto incasso dell’anno dopo Titanic, e confermò l’interesse degli spettatori nei confronti della storia e delle sue creature. Un interesse vivo ancora oggi, e che ha permesso alla Universal di dar vita a diversi sequel, di cui l’ultimo annunciato, Jurassic World Rebirth, è atteso prossimamente in sala. Nel mentre, riscopriamo il lungometraggio del 1997 e le curiosità ad esso legate.

Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto - Jurassic Park
Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto – Jurassic Park © 1997 – Universal Pictures

La trama di Il mondo perduto – Jurassic Park

Quattro anni dopo gli eventi svoltisi a Isla Nubar, dove sorgeva il Jurassic Park, John Hammond avverte il professor Ian Malcolm della presenza di un’isola vicina, chiamata Isla Sorna, dove venivano ricreati i dinosauri. La vita presente su di essa è ora in pericolo, poiché il corrotto Peter Ludlow aspira a catturare quanti più dinosauri possibili per collocarli in un parco nella città di San Diego. Malcolm si trova così a doversi recare sull’isola, con l’intento di documentare quanto lì sta avvenendo e denunciando tutto ciò ai media e alle autorità. Memore della traumatica vicenda vissuta anni prima, questi rifiuta però l’offerta. Nel momento in cui Hammond gli rivela che la sua fidanzata Sarah Harding si è già recata sull’isola, Malcolm si vede però costretto ad accettare.

Arrivato a Isla Sorna, Malcolm è intenzionato a recuperare quanto prima Sarah e lasciare quel luogo pieno di pericoli. I suoi obiettivi verranno però ostacolati dalla volontà della donna di rimanere lì e difendere le creature presenti dalla violenza dell’uomo. Nonostante l’esercito di Ludlow sia particolarmente numeroso, e capitanato dall’esperto cacciatore Roland Tembo, ciò non sembra sufficiente a gestire la furia dei dinosauri. Ritrovatisi in terra a loro ostile, con nessuna recinzione tra loro e le creature, gli esseri umani lì presenti capiranno ben presto di non essere i cacciatori bensì i cacciati. La sfida per Malcolm e Sarah sarà allora quella di sopravvivere, evitando che il peggio possa accadere. Il ruggito del T-Rex, tuttavia, non sembra lasciare grandi speranze a riguardo.

 

Il cast di attori

A causa dell’indisponibilità degli attori Sam Neill e Laura Dern, il protagonista divenne il professor Ian Malcolm, già presente nel precedente film. Ad interpretarlo vi è nuovamente l’attore Jeff Goldblum, il quale si è dichiarato particolarmente entusiasta di poter riprendere il personaggio. Come lui, anche Richard Attenborough ha dato disponibilità per comparire nuovamente nel ruolo di John Hammond. Grande ingresso nel cast è quello dell’attrice Julianne Moore, oggi premio Oscar, che interpreta qui Sarah Harding. Spielberg la contattò dopo averla vista recitare nel film Il fuggitivo. Questa accettò di partecipare al film per poter lavorare con Spielberg, del quale è una grande ammiratrice.

Nel film è poi presente l’attrice Vanessa Lee Chester. Questa era diventata popolare dopo aver recitato nel film La piccola principessa. Spielberg rimase colpito da lei proprio grazie a tale pellicola, e decise da subito di offrirle il ruolo di Kelly, figlia di Ian Malcolm. Il ruolo del cacciatore Roland Tembo è invece affidato all’attore Pete Postlethwaite, da Spielberg considerato il migliore del mondo. Il regista lo scelse per la sua grande presenza scenica, requisito fondamentale per il personaggio di Roland. L’attore Vince Vaughn interpreta il ruolo di Nick Van Owen, alleato di Ian e Sarah. Infine, gli attori Arliss Howard e Peter Stormare interpretano rispettivamente i crudeli Peter Ludlow e Dieter Stark.

Jeff Goldblum, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto - Jurassic Park
Jeff Goldblum, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto – Jurassic Park © 1997 – Universal Pictures

I sequel del film

Dato il successo del film, nel 2001 si realizza un terzo e conclusivo capitolo della trilogia. Jurassic Park III, da Spielberg solamente prodotto, vede il ritorno del personaggio di Alan Grant, interpretato nuovamente da Sam Neill. Il titolo ottenne però un’accoglienza particolarmente meno entusiasmante rispetto ai precedenti due film, e sembrò dunque porre fine alle vicende dedicate ai dinosauri. Nel 2015, tuttavia, arriva al cinema Jurassic World. Pur cambiando titolo, questo si configura come sequel diretto dei precedenti film, anche se ambientato diversi anni dopo. La coppia di protagonisti è qui interpretata dagli attori Chris Pratt e Bryce Dallas Howard.

Questi hanno poi ripreso i loro ruoli anche in Jurassic World – Il regno distrutto, uscito nel 2018. Nel giugno del 2022 è invece uscito il capitolo conclusivo della nuova trilogia, intitolato Jurassic World: Il dominio, dove oltre ai nuovi protagonisti si ritrovano anche gli attori Sam NeillLaura Dern e Jeff Goldblum. È poi stato annunciato un nuovo film, Jurassic World Rebirth, atteso in sala per il luglio del 2025 e con protagonisti gli attori Scarlett Johansson, Jonathan Bailey e Mahershala Ali. Il film, ambientato cinque anni dopo gli eventi di Il Dominio, proporrà una serie di nuovi scenari, aprendo la saga verso un nuovo futuro.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

In attesa di vedere gli sviluppi della saga, per gli appassionati è possibile fruire di Il mondo perduto – Jurassic Park grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 14 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Escape Room 2 – Gioco mortale: la spiegazione del finale del film

Escape Room 2 – Gioco mortale si conclude con un colpo di scena abbastanza intelligente, ma sfortunatamente tale colpo di scena presenta un grosso problema per il futuro del franchise. Il primo Escape Room è diventato un successo nel 2019, superando le recensioni mediocri della critica per diventare un successo di pubblico, guadagnando 155 milioni di dollari con un budget di 9 milioni. Dopo diversi ritardi legati al COVID-19, Escape Room 2 – Gioco mortale è infine arrivato nelle sale, svelando la possibilità di un Escape Room 3 basato sul finale di questo secondo capitolo.

Dopo un altro film in cui Zoey (Taylor Russell) e Ben (Logan Miller) sono rimasti in vita nonostante le trappole costruite dalla società Minos, il colpo di scena del finale di Escape Room 2 – Gioco mortale rivela che tutto ciò che è stato fatto nel sequel fino a quel momento è stato fatto per convincere Zoey che Minos è stato smantellato e per far entrare lei e Ben nell’escape room aerea costruita alla fine dell’originale. Il colpo di scena, pur sembrando un po’ dozzinale, è ben riuscito. Il problema è che rende Minos troppo potente, al punto che nessuno sembra poterlo battere.

Cosa succede nel finale di Escape Room 2 – Gioco mortale

Il finale di Escape Room 2 – Gioco mortale è stato ricco di colpi di scena e ha modificato in modo significativo la direzione che il franchise avrebbe potuto prendere. Dopo che il film ha fatto molti riferimenti a una ragazza di nome Sonya, si scopre che questa è la figlia di Amanda, del film originale Escape Room. Il sequel ritratta dunque il finale del primo film per rivelare che Amanda è sopravvissuta e da allora progetta escape room per Minos. Amanda si presenta e inizia quindi a lavorare con Zoey per aiutare lei e Ben a fuggire.

Holland Roden in Escape Room 2 - Gioco mortale
Holland Roden in Escape Room 2 – Gioco mortale. Foto di Courtesy of Sony Pictures – © 2021 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

Dopo essere riusciti a liberare Ben dalla gabbia che si era riempita d’acqua, i due contattano l’FBI. In una svolta sorprendentemente edificante per un sequel, le autorità riescono a recuperare i corpi di Theo, Brianna, Rachel e Nathan. Le sinistre attività di Minos vengono dunque rivelate al mondo e sembra che la società sarà consegnata alla giustizia. C’è però poi un momento finale in cui Zoey, in aereo con Ben, viene coinvolta all’ultimo minuto in una nuova escape room di Minos.

Perché il colpo di scena finale è un problema per il franchising

Per facilitare il colpo di scena finale di Escape Room 2 – Gioco mortale, Minos dimostra di essere in grado di fare tutto tranne che manipolare la realtà stessa ma, con le sue vaste risorse, riesce quasi a farlo. Alla fine dell’attesissimo film horror, è chiaro che persino lo psichiatra che Zoey e Ben hanno visitato per le loro esperienze precedenti era al soldo di Minos. Da quel momento in poi, da quando entrano a New York e visitano l’edificio di Minos, vengono manipolati e spinti da Minos in posizione per il prossimo gioco.

Anche gli eventi all’interno del gioco, che apparentemente dovrebbero essere più difficili da prevedere per Minos, finiscono con Zoey che fugge attraverso un percorso alternativo che era chiaramente destinato a trovare, e Ben che viene risucchiato dalle sabbie mobili, permettendo a Minos di usarlo come merce di scambio con Zoey. Secondo il personaggio che ritorna a sorpresa in Escape Room 2 – Gioco mortale, Amanda (Deborah Ann Woll), che risulta essere sopravvissuta al primo film grazie a un’altra tattica di manipolazione di Minos.

Logan Miller in Escape Room 2 - Gioco mortale
Logan Miller in Escape Room 2 – Gioco mortale. Foto di Courtesy of Sony Pictures – © 2021 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

L’intero gioco è stato messo in piedi per convincere Zoey a diventare lei stessa una progettista di giochi per l’azienda, ammesso che ci si possa fidare di tutto ciò che è stato detto a Zoey durante il gioco. Se questo è vero, significa che Minos ha orchestrato casualmente che un gruppo di ex “vincitori” si ritrovasse sullo stesso treno della metropolitana alla stessa ora, e senza nessun altro a bordo, solo per giocare allo scopo di ingannare Zoey e Ben e farli cadere nella trappola dell’aereo in arrivo.

Si tratta di un livello di controllo sui risultati che lascerebbe a bocca aperta la maggior parte dei cattivi del cinema. A questo punto, la battaglia di Zoey e Ben non sembra vincibile. In effetti, sembra senza speranza, non solo per Escape Room 2 – Gioco mortale, ma anche per un Escape Room 3. Tuttavia, questo risale a diversi anni fa, e da allora non ci sono state notizie concrete sul terzo capitolo. Al momento, infatti, non è stato ancora confermato e non si hanno indicazioni ad una sua effettiva realizzazione nel prossimo futuro.

Il trailer del film e come vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Escape Room 2 – Gioco mortale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto di lunedì 14 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Red Sparrow: la storia vera dietro al film con Jennifer Lawrence

Red Sparrow: la storia vera dietro al film con Jennifer Lawrence

La figura dell’assassino ha sempre avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi simili, e tra i più recenti si può Red Sparrow (qui la recensione), incentrato su un segreto servizio di spie e assassine con missioni estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare l’azione con la saga di Hunger Games. Per questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre romanzo e alla sua attrice di riferimento: Jennifer Lawrence.

Il film è però ben più che un semplice racconto di spionaggio e azione. Si tratta della trasposizione cinematografica del romanzo Nome in codice: Diva, scritto dall’ex agente della CIA Jason Matthews nel 2013. Primo libro di una trilogia dedicata all’agente segreto russo del SVR Dominika Egorova, esso – e il film di conseguenza – offrono sì dei racconti grossomodo frutto della fantasia – ma sono numerosi i riferimenti a realtà ed eventi realmente verificatisi. Un rapporto con il reale che rende dunque il film ancor più avvincente ed accattivante.

Un titolo ideale per gli appassionati del genere, ma anche per chi apprezza quando questi racconti sono declinati attraverso una forte sensualità ed emozioni incontrollabili, lontani dunque da ogni fredda razionalità. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Red Sparrow. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera a cui ci si ispira. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Joel Edgerton e Jennifer Lawrence in Red Sparrow
Joel Edgerton e Jennifer Lawrence in Red Sparrow. Foto di Murray Close – © TM & © 2018 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La trama e il cast di Red Sparrow

Protagonista del film è Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj, ritrovatasi con un ricatto a doversi arruolare nelle scuole per Sparrow, una branca del Servizio di Intelligence Internazionale russo che mira a formare letali e seducenti assassini. Scopo di questo è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti assassini. Dopo un duro e umiliante addestramento, Dominika inizierà si vede infine assegnato il suo primo incarico da Sparrow: tenere d’occhio Nathaniel Nash, un ufficiale della CIA sospettato di essere una talpa intenta a monitorare le infiltrazioni dei servizi segreti della Russia.

Nel ruolo di Dominika vi è la premio Oscar Jennifer Lawrence, dichiaratasi da subito entusiasta del personaggio ma spaventata dalle scene di nudo presenti. Alla fine riuscì però a superare la timidezza, assicurandosi di poter avere il pieno controllo di tali scene. Il personaggio di Dominika le richiese inoltre una grande preparazione atletica, come svariati mesi di esercizio nel balletto e nel combattimento corpo a corpo. Accanto a lei, nei panni di Nathaniel Nash vi è invece l’attore Joel Edgerton, mentre Matthias Schoenaerts è Ivan Vladimirovich Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR. Charlotte Rampling è la direttrice della Scuola Sparrow, mentre Jeremy Irons è il generale Vladimir Korchnoi.

La storia vera dietro il film

Ma le Red Sparrow esistono davvero o il film è solo un esempio di fiction spionistica ispirata sulla scia di una saga quale quella di James Bond? La verità è che un tempo in Russia esisteva realmente un programma di questo tipo e si ritiene che le spie russe formate da esso esistano ancora, anche senza un programma specifico costruito intorno a loro. Questo secondo Jason Matthews, autore del romanzo da cui è tratto il film. Per le ricerche a riguardo, Matthews ha attinto alle proprie esperienze di vita, avendo trascorso 33 anni come agente della CIA prima di diventare autore, ed era quindi molto esperto di tradecraft russo (il termine usato dagli agenti dei servizi segreti per descrivere il loro lavoro).

C’era una Sparrow School a Kazan, nella Repubblica del Tatarstan, nella Russia europea, durante la Guerra Fredda, e l’uso dell’intrappolamento sessuale e della compromissione degli obiettivi da parte dei russi è ben documentato”, ha detto Matthews a Publishers Weekly nel 2013. “Non so se esista ancora una Sparrow School operativa, ma immagino che le trappole di miele siano ancora utilizzate”. Oltre a ciò, molti altri dettagli che Matthews ha inserito nel suo libro sono stati direttamente influenzati dal vero spionaggio internazionale, in particolare il modo in cui descrive gli agenti che conducono i loro traffici.

Matthias Schoenaerts in Red Sparrow
Matthias Schoenaerts in Red Sparrow. Foto di Murray Close – © TM & © 2018 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La quantità di tecniche di spionaggio, in particolare di sorveglianza e controsorveglianza, farà sì che il lettore interno si chieda come abbia fatto a superare il comitato di revisione delle pubblicazioni”, hanno scritto James Burridge e Michael Bradford in una recensione del romanzo di Matthews per la CIA. “Le scene in cui Nate e Dominika attraversano i paesaggi urbani in intricati percorsi di sorveglianza della durata di ore per ripulirsi prima di un’azione operativa clandestina sono rappresentazioni accurate e ricche di dettagli dei compiti ansiogeni svolti quotidianamente dagli agenti dell’intelligence in tutto il mondo”.

Anche se probabilmente non era una Sparrow, poiché si ritiene che il programma sia terminato con la Guerra Fredda e il KGB, l’ex agente e modella russa Anna Chapman è probabilmente l’esempio più noto di una possibile spia moderna. La Chapman è stata arrestata nel 2010 per aver fatto parte del giro di spie dell’Illegals Program, composto da agenti dormienti russi che cercavano di ottenere informazioni negli Stati Uniti. Ma è balzata agli onori delle cronache dopo che, nel 2012, un articolo dell’Independent ha affermato che la Chapman era stata vicina a sedurre un membro del gabinetto del Presidente Obama.

Si trattava, stando a quanto riportato, di un’operazione trappola, e questo era il motivo per cui l’Illegals Program era stato interrotto. Tuttavia, questa caratterizzazione è stata successivamente contestata dall’FBI, che ha dichiarato che i commenti dell’agente dell’FBI C. Frank Figliuzzi su cui The Independent ha basato la sua storia sono stati fraintesi, secondo Spencer Ackerman di The Wire. Non è chiaro se oggi esistano ancora Sparrow russi che conducono operazioni di trappolaggio, ma sicuramente esistevano durante la Guerra Fredda ed erano piuttosto simili all’esempio ritratto da Jennifer Lawrence in Red Sparrow.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Red Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 14 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Cosa ricordare prima dell’uscita di Smile 2

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Cosa ricordare prima dell’uscita di Smile 2

Dal 17 ottobre in sala con Eagle Pictures, Smile 2 (Smile Deluxe in originale) inaugura ufficialmente la stagione cinematografica degli horror, intorno al periodo di Halloween, così da proporsi come perfette serate a tema per la “spooky season”.

Il film, diretto da Parker Finn che torna a raccontare la storia del “sorriso malefico”, è il sequel diretto del film 2022,

e trai protagonisti conta anche Kyle Gallner, l’interprete di quel Joel che era stato l’ultimo “posseduto” dall’entità nel film precedente. Ma cosa è successo in quella storia horror e come si ricollega al sequel? Ecco cosa c’è da ricordare per arrivare preparati alla visione di Smile 2.

La storia di Smile

Smile

Il primo film segue la storia di una terapista, Rose (Sosie Bacon), la quale è perseguitata da visioni di persone con un sorriso inquietante da quando lei stessa ha visto quel sorriso sul volto di una ragazza, Laura (Caitlin Stasey), che si è tolta la vita davanti a lei. Nonostante la sua formazione scientifica, Rose comincia a sospettare di essere posseduta da una entità malvagia. Con l’aiuto del suo ex fidanzato, Joel (Kyle Gallner), scopre che i testimoni di suicidio tendono a morire suicidi loro stessi dopo pochi giorni. Questa conclusione appare evidente dopo che i due sono risaliti a una catena di ben 15 persone. La maledizione non si può sconfiggere, se non trasmettendola a qualcuno: basta uccidere brutalmente qualcuno di fronte a un testimone per traumatizzarlo. Questo diventerà “l’erede” della maledizione.

Chi è Robert Talley?

Interpretato da Rob Morgan in Smile del 2022, Robert è una persona che è sfuggita alla morte uccidendo brutalmente qualcuno di fronte a un testimone, trasmettendogli la sua maledizione. Di conseguenza però viene arrestato e sarà da lui che Rose scoprirà la verità: l’unico modo per sfuggire alla maledizione è quello di diventare un’assassina.

Inorridita, Rose si isola nella sua casa d’infanzia in modo da non poter trasmettere la maledizione. Affronta l’entità che ha preso le sembianze di sua madre e prova a neutralizzarla con il fuoco. Lascia la casa e torna dal suo ex fidanzato, credendo di essere così fuggita dalla malvagia entità. Ma è solo questione di tempo…

Smile: spiegazione del finale: Rose è morta?

La fuga di Rose era in realtà solo un’allucinazione provocatale dal demone che ha tenuto in vita la donna il tempo necessario per far si che Joel la rintracciasse e la raggiungesse a casa sua. Il giovane si presenta così nel luogo dove si sta consumando la tragedia, giusto in tempo per assistere al suicidio di Rose: la donna si dà fuoco davanti a lui, sorridendogli, e passandogli la maledizione.

Joel muore?

Secondo le regole di Smile, Joel dovrebbe essere il prossimo destinato a morire. Quindi, a meno che non uccida qualcuno di fronte a un testimone, possiamo essere certi che morirà entro una settimana. Tuttavia, l’uomo ha imparato molte cose sull’entità mentre cercava di proteggere Rose, e questo lo rende un avversario più difficile da sopraffare per questa presenza demoniaca. Un ottimo spunto per il sequel, appunto!

Quale sarà la storia di Smile 2?

Smile 2 Naomi Scott
© Paramount Pictures

La storia di Smile 2 si concentra sul personaggio di Skye Riley (Naomi Scott), una popstar, che sul punto di cominciare un tour mondiale, inizia a vivere esperienze sempre più terrificanti e incomprensibili. Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi. Come accennato in precedenza, nel film fa ritorno Kyle Gallner nei panni di Joel che potrebbe in effetti avere un duplice ruolo. Il personaggio potrebbe o essere l’innesco per il passaggio della maledizione, essendo l’ultimo depositario della stessa dal finale del primo film, oppure diventare l’eroe che ha avuto modo di conoscere e studiare l’entità demoniaca e ha gli strumenti per sconfiggerla, aiutando così Skye Riley a sopravvivere.

Lo scopriremo a partire dal 17 ottobre in sala, quando Smile 2 uscirà al cinema con Eagle Pictures.

Donald Trump si scaglia contro The Apprentice definendolo un “lavoro di scure politicamente disgustoso” fatto da “feccia umana”

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Donald Trump è intervenuto sul suo account di Truth Social per inveire contro The Apprentice, il nuovo film del regista Ali Abbasi incentrato sull’ascesa di Trump come imprenditore immobiliare a New York sotto la guida di Roy Cohn. Sebastian Stan interpreta Trump nel film, Jeremy Strong recita nel ruolo di Cohn e Maria Bakalova, candidata all’Oscar per “Borat 2”, interpreta la prima moglie di Trump, Ivana. “The Apprentice” è uscito nelle sale l’11 ottobre, distribuito da Briarcliff Entertainment.

Un film falso e scadente scritto su di me, intitolato ‘The Apprentice’ (hanno almeno il diritto di usare questo nome senza approvazione?), si spera che ‘bombardi’”, ha scritto Trump su Truth Social. “Si tratta di un lavoro di scure a basso costo, diffamatorio e politicamente disgustoso, messo in circolazione proprio prima delle elezioni presidenziali del 2024, per cercare di danneggiare il più grande movimento politico nella storia del nostro Paese, ‘MAKE AMERICA GREAT AGAIN!’”.

La mia ex moglie, Ivana, era una persona gentile e meravigliosa, e ho avuto un ottimo rapporto con lei fino al giorno della sua morte. L’autore di questo mucchio di spazzatura, Gabe Sherman, uno scribacchino senza talento e di bassa lega, da tempo ampiamente screditato, lo sapeva, ma ha scelto di ignorarlo”, ha aggiunto Trump. “È così triste che alla feccia umana, come le persone coinvolte in questa impresa che speriamo non abbia successo, sia permesso di dire e fare quello che vogliono per danneggiare un Movimento politico, che è molto più grande di ognuno di noi. MAGA2024!

Abbasi ha saputo della reazione di Trump al suo film e ha risposto su X, scrivendo: “Grazie per averci risposto, Donald Trump. Sono disponibile a parlare ulteriormente se lo desidera. Oggi è una giornata molto impegnativa per la stampa di ‘The Apprentice’, ma potrei chiamarla domani”.

“The Apprentice è stato presentato in anteprima mondiale a Cannes a maggio. Poco prima della proiezione, la campagna di Trump ha diffuso un lungo comunicato in cui si definisce il film “spazzatura” e “pura finzione”. La campagna ha anche minacciato un’azione legale.

Presenteremo un’azione legale per affrontare le affermazioni palesemente false di questi finti registi”, ha dichiarato all’epoca il portavoce principale della campagna Trump, Steven Cheung, in una dichiarazione a Variety. Questa spazzatura è pura finzione, che sensazionalizza bugie che sono state a lungo sfatate”. Come nel caso dei processi illegali a Biden, si tratta di un’interferenza elettorale da parte delle élite di Hollywood, che sanno che il presidente Trump riconquisterà la Casa Bianca e batterà il loro candidato preferito perché nulla di ciò che hanno fatto ha funzionato”.

Alla conferenza stampa del film, il mattino seguente, Abbasi si è offerto di incontrare Trump di persona e di proiettare “The Apprentice” per lui.

“Non credo necessariamente che questo sia un film che non gli piacerebbe”, ha detto Abbasi in quell’occasione. “Non credo necessariamente che gli piacerebbe. Penso che sarebbe sorpreso, sapete? E come ho già detto, mi offrirei di incontrarlo ovunque voglia e di parlare del contesto del film, di fare una proiezione e di fare una chiacchierata dopo, se questo è interessante per qualcuno della campagna di Trump”.

Anthony Hopkins protagonista di Maserati: The Brothers, biopic sulla famosa famiglia

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Anthony Hopkins sarà il protagonista di “Maserati: The Brothers”, un film biografico in lingua inglese diretto da Bobby Moresco sulla famiglia che sta dietro alle automobili ad alte prestazioni per cui l’Italia è famosa, insieme a Ferrari e Lamborghini.

Il leggendario attore premio Oscar interpreterà un finanziere italiano che finanzia i fratelli Maserati. Il film “Maserati” è prodotto dall’italiano Andrea Iervolino attraverso la sua nuova società cinematografica e televisiva The Andrea Iervolino Company.

La precedente società di Iervolino, ILBE Group – in cui era partner di Monika Bacardi – ha prodotto il biopic diretto da Bobby MorescoLamborghini: The Man Behind the Legend” ed è stato anche tra i produttori di ‘Ferrari’ di Micheal Mann con Adam Driver e Penélope Cruz.

Avere Anthony Hopkins a bordo è un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato la Iervolino in un comunicato. “La sua impareggiabile capacità di incarnare personaggi complessi eleverà senza dubbio la nostra storia, e siamo ansiosi di vedere come porterà profondità al suo ruolo”.

Altri dettagli sul casting di “Maserati: The Brothers”, le cui riprese inizieranno a breve a Bologna, non sono ancora stati resi noti. La Maserati è stata fondata nel 1914 in un garage della città di Bologna da tre fratelli: Alfieri, Ettore ed Ernesto. Il tridente, emblema dell’azienda, è una replica di quello presente nella Fontana del Nettuno di Bologna. Fin dall’inizio, l’azienda – oggi nota per le auto di lusso esotiche – è stata legata al mondo delle corse automobilistiche. La prima auto da corsa da Gran Premio della Maserati, chiamata “Tipo 26”, è il veicolo che Alfieri Maserati stava guidando nella gara della Coppa Messina del 1927 quando ebbe un incidente quasi fatale. Alfieri morì pochi anni dopo, il 3 marzo 1932, all’età di 44 anni per complicazioni legate a quell’incidente. Nel 1937 i fratelli, pur rimanendo coinvolti, vendettero una quota di controllo dell’azienda che oggi è di proprietà della Fiat.

FOTO DI COPERTINA: Sir Anthony Hopkins alla 94a edizione degli Academy Awards al Dolby Theater il 27 marzo 2022 a Los Angeles, CA – Foto di Jean_Nelson via Depositphoto.com

Dylan O’Brien ha due nuovi film del 2024 che il pubblico sta apprezzando su Rotten Tomatoes

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Dylan O’Brien ha due nuovi film che hanno ottenuto il consenso del pubblico su Rotten Tomatoes, in quanto l’attore torna al cinema in grande stile dopo una breve pausa di due anni. Sebbene sia stato co-protagonista della satira politica Maximum Truth del 2023, l’ex star di Teen Wolf è rimasto lontano da ruoli importanti dopo The Outfit e Not Okay del 2022. O’Brien è tornato a fare press tour per due film molto diversi tra loro: il thriller misterioso Caddo Lake e la commedia Saturday Night, in cui interpreta Dan Ackroyd e che si concentra sulla prima puntata del Saturday Night Live.

Entrambi i film stanno ottenendo consensi su Rotten Tomatoes. Saturday Night, diretto da Jason Reitman, è in leggero vantaggio con un punteggio di pubblico dell’87% basato su oltre 250 valutazioni. Caddo Lake, scritto e diretto da Celine Held e Logan George, con M. Night Shyamalan tra i produttori, non è troppo lontano con l’82% sulla base di oltre 250 valutazioni.

Caddo Lake è attualmente disponibile in streaming sul servizio di streaming Max negli USA, mentre Saturday Night è uscito nelle sale americane l’11 ottobre, mentre in Italia uscirà in formula evento il 21, 22 e 23 ottobre. I due nuovi film hanno anche un punteggio complessivo positivo della critica, che si aggira intorno all’80%.

Cosa significa per Dylan O’Brien questa risposta positiva

Caddo Lake è un giallo tortuoso, incentrato su ciò che accade quando la scomparsa di una giovane ragazza svela i segreti della famiglia. Il film si ispira alla foresta reale che si trova tra il Texas e la Louisiana. Dylan O’Brien è il protagonista insieme all’attrice di Piccole donne e Il diavolo per tutto il tempo Eliza Scanlen, mentre il cast di supporto comprende Lauren Roberts, Eric Lange, Dianna Hopper, Sam Hennings e Caroline Falk.

Saturday Night è molto più vicino all’ensemble. Anche se l’interpretazione di O’Brien ha raccolto elogi, il suo ruolo di Arkroyd fa parte di una storia più ampia sul caos e l’incertezza di quello che sarebbe diventato un episodio televisivo rivoluzionario. Molte altre star popolano il mondo di Saturday Night, tra cui Gabriel LaBelle, Rachel Sennott, Cory Michael Smith, Ella Hunt, Lamorne Morris, Kim Matula, Finn Wolfhard, Nicholas Braun, Cooper Hoffman, Andrew Barth Feldman, Kaia Gerber, Willem Dafoe, Matthew Rhys e J. K. Simmons.

Disney rivela che una serie di Star Wars ha avuto un budget maggiore rispetto ai film

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Una serie tv di Star Wars ha avuto un budget che ha superato persino alcuni dei migliori film di Star Wars e, nonostante la percezione del pubblico, non era The Acolyte. Sebbene i film abbiano a lungo dominato la linea temporale di Star Wars, da quando la Saga degli Skywalker si è conclusa con Star Wars: L’ascesa di Skywalker, gli show televisivi di Star Wars sono diventati molto più importanti. Spettacoli come Star Wars Rebels, The Mandalorian, Ahsoka e Andor hanno avuto un’enorme influenza sul franchise, ma uno in particolare si è distinto in termini di costi.

Secondo Forbes, Andor ha avuto un budget enorme di 351,8 milioni di dollari, un prezzo che ha battuto il suo predecessore, il film Rogue One: A Star Wars Story. Forbes ha riportato:

“Recenti documenti rivelano che quando le riprese della seconda stagione di Andor sono iniziate nel novembre 2022, la Disney ha speso per lo show la cifra sbalorditiva di 351,8 milioni di dollari (270,8 milioni di sterline)… si tratta dell’8% in più rispetto al costo di realizzazione di Rogue One e di un’ombra in meno rispetto ai 364,5 milioni di dollari (278,3 milioni di sterline) spesi per la bomba al botteghino del 2018, Solo: A Star Wars Story ”.

Andor è senza dubbio uno dei migliori show televisivi di Star Wars e si è dimostrato incredibilmente popolare tra il pubblico, ma si tratta comunque di una cifra sorprendentemente alta, anche per uno show live-action di Star Wars del calibro di Andor .

Cosa significano i costi di Andor per Star Wars

In seguito a The Acolyte e alle conseguenti reazioni allo show, i bilanci della Disney sono diventati sempre più oggetto di esame. The Acolyte si è rivelato incredibilmente controverso e alla fine è stato cancellato, il che non ha fatto altro che attirare l’attenzione sul suo costo di 230,1 milioni di dollari . Si trattava evidentemente di una spesa notevolmente inferiore a quella di Andor, ma molti hanno comunque ritenuto che il budget non fosse all’altezza del risultato (anche se, vale la pena sottolinearlo, era difficile distinguere le critiche genuine allo show dal bombardamento di recensioni e dal virtriol diretto agli attori).

Il budgetdi Andor è diverso da questo punto di vista. Andor è considerato da molti uno dei migliori lavori di Star Wars degli ultimi anni, quindi è meno probabile che il pubblico abbia uno shock da cartellino, anche se le spese per questa serie sono molto più elevate rispetto aThe Acolyte o, a quanto pare, ad alcuni film di Star Wars . Tuttavia, è molto probabile che Star Wars non continuerà a produrre spettacoli così costosi. Come termine di paragone, Agatha All Along del MCU è lo show più economico del franchise finora, e probabilmente i tagli al budget andranno nella stessa direzione per Star Wars.

Avengers: Endgame la scena di Iron Man cancellata fa riaffiorare il dibattito sul mondo delle anime Marvel

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I Marvel Studios hanno originariamente incluso la scena del Soulworld di Iron Man dopo la sua morte alla fine di Avengers: Endgame, e i fan stanno nuovamente discutendo se avrebbe dovuto rimanere o meno.

Su X, l’utente jakob von doom condivide un thread di scene eliminate del MCU, tra cui una scena di Avengers: Endgame in cui Tony Stark viene portato nel Soulworld della Pietra dell’Anima subito dopo aver eseguito lo Snap che sconfigge Thanos e il suo esercito. Durante la sua breve visita al Soulworld, Tony incontra una versione cresciuta di sua figlia Morgan e condividono un momento commovente prima che Tony trascenda. Il post ha preso piede su X, in quanto i fan del MCU hanno fornito le loro argomentazioni a favore o contro la scena. Guardate il post qui sotto:

L’utenteX D.M. non è d’accordo con il modo in cui è stata scritta la scena cancellata di Avengers: Endgame è stata scritta. Invece di una toccante conversazione tra Tony e Morgan, D.M. propone una scena più breve in cui Tony piange quando vede Morgan e le uniche parole che pronuncia sono “Ti amo 3000 ” prima che la scena finisca. Questa versione della scena del Soulworld avrebbe potuto essere un modo più efficace per riunire Tony e Morgan, e avrebbe richiamato il loro momento più memorabile insieme.

L’utente StonedWookie90 non è d’accordo sulla presenza di Morgan nel Soulworld. Invece della figlia di Tony Stark, Ho Yinsen, il mentore di Tony, avrebbe potuto essere la persona che Tony Stark ha incontrato nel Soulworld. Dopotutto, la persona che Soulworld presenta non deve necessariamente essere legata alla persona che ha eseguito lo Snap, e Ho Yinsen ha svolto un ruolo essenziale nella vita di Tony Stark, essendosi sacrificato per mettere Tony sulla strada dell’eroismo in Iron Man. Dopo la sua morte in Iron Man, Yinsen è ritornato solo nel flashback di apertura di Iron Man 3.

L’utente vince ritiene che la scena eliminata di Avengers: Endgame serva a poco. Sebbene il ricongiungimento tra Tony e Morgan sia intrinsecamente un momento commovente, non sembra naturale in Soulworld. Purtroppo, questo significa che l’unica scena di Katherine Langford nel MCU è stata tagliata. Forse la Langford avrà un’altra occasione di apparire nei panni di una Morgan cresciuta nei futuri capitoli del MCU, come Ironheart e Avengers: Doomsday.

Escape Room 2 – Gioco mortale: il finale alternativo del film

Escape Room 2 – Gioco mortale: il finale alternativo del film

Negli ultimi anni le escape room sono diventate sempre più popolari, apprezzate per il loro prevedere un’esperienza in prima persona, durante la quale mettere alla prova le proprie abilità logiche nella risoluzioni di determinati enigmi entro un dato tempo. Date le sue caratteristiche, era solo questione di tempo prima che si immaginasse questo tipo di situazione applicata ad un film. Nel 2019, è così stato realizzato il film Escape Room, distintosi come un grandissimo successo economico. Un sequel non si è dunque fatto attendere, arrivando nel 2021 con il titolo Escape Room 2 – Gioco mortale.

Come il primo, anche questo è diretto da Adam Robitel, già regista dell’horror Insidious – L’ultima chiave. Similmente al primo film, anche in questo sequel si ripropongono situazioni con enigmi da risolvere entro un determinato tempo al fine di poter preservare la propria vita. Un tipo di narrazione che non può che ricordare una saga come Saw (naturalmente molto meno cruenta) ma anche film come Cube – Il cubo e Il cubo 2 – Hypercube. Un tipo di film, dunque, che stimola ad una partecipazione attiva e porta lo spettatore a sviluppare un forto trasporto nei confronti di ciò che si sta vedendo.

Per tutti gli appassionati dei thriller di questo tipo, dove la logica può salvare la vita ma non sempre le regole vengono rispettate, Escape Room 2 – Gioco mortale è un titolo decisamente da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale alternativo. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Holland Roden, Logan Miller, Taylor Russell, Thomas Cocquerel e Indya Moore in Escape Room 2 - Gioco mortale
Holland Roden, Logan Miller, Taylor Russell, Thomas Cocquerel e Indya Moore in Escape Room 2 – Gioco mortale. Foto di Courtesy of Sony Pictures – © 2021 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

 

La trama e il cast di Escape Room 2 – Gioco mortale

Dopo gli eventi del primo film, Zoey e Ben, entrambi sopravvissuti al gioco precedente, sono determinati ad arrestare la follia dei sadici ideatori dell’escape room, nella quale sono morte quattro persone. Mentre sono sulla metro, però, il vagone si distacca dal resto del treno e Zoey e Ben insieme ad altri sconosciuti si ritrovano bloccati al suo interno. Ma non è stato un incidente, i sei estranei sono infatti i protagonisti di una nuova sfida. Tutto il gruppo, però, ha già partecipato in passato all’escape room.

Dopo essere riusciti a uscire dal vagone, la comitiva improvvisata si ritroverà bloccata in una serie di stanze e dovrà trovare la vita d’uscita giusta per riuscire a rimanere in vita. Per superare le insidie delle stanze ideate dalla Minos Escape Rooms Corporation, il gruppo dovrà inoltre necessariamente fare gioco di squadra e per vincere dovranno scoprire cosa li accomuna, perché proprio loro sono stati scelti per questa partita. È così che i sei inizieranno a scavare nel loro passato, alla ricerca dell’elemento in grado di salvarli.

Ad interpretare Zoey e Ben vi sono nuovamente gli attori Taylor Russell e Logan Miller. La Russell è divenuta celebre, oltre che grazie ai due film di Escape Room, anche per il suo ruolo nel film Bones and All. Miller è invece noto anche per i film Manuale scout per l’apocalisse zombie e Tuo, Simon. Nel film recitano poi Deborah Ann Woll nel ruolo di Amanda Harper, Holland Roden in quelli di Rachel Ellis e Indya Moore in quelli di Brianna Collier. Thomas Cocquerel è Nathan, mentre Carlito Olivero è Theo.

Logan Miller in Escape Room 2 - Gioco mortale
Logan Miller in Escape Room 2 – Gioco mortale. Foto di Courtesy of Sony Pictures – © 2021 CTMG, Inc. All Rights Reserved.

 

Il finale alternativo del film

Chi ha visto il film, sa che Escape Room 2 – Gioco mortale termina con Zoey e Ben che ancora una volta riescono a sopravvivere al mortale gioco organizzato per loro. Nella scena finale, tuttavia, i due si ritrovano intrappolati in una nuova sfida a tempo, con la voce distorta del leader di Minos che prende in giro Zoey e Ben per essere caduti nella sua nuova trappola, di fatto aprendo così ad un terzo capitolo. Inizialmente, però, era stato concepito un altro finale, poi scartato in quanto indicato come troppo nichilista dal pubblico di prova. Ecco di seguito quanto dichiarato dal regista a riguardo:

“Il finale originale era molto più nichilista e vedeva Zoey tornare nella sua stanza del dormitorio. È stata ovviamente illuminata dal gas e trova un indizio in uno dei suoi libri di puzzle che la riporta nella sala accademica. E sotto la sua scrivania, trova una piccola nota del Puzzle Maker e il pendente di sua madre. Questo ci fa capire che Minos, in qualche modo, ha qualcosa a che fare con l’incidente aereo della donna. Poi la voce del rompicapo arriva dall’altoparlante ed è tipo: Sei pronto a giocare di nuovo? Non suona poi così male.

Mostra ancora che Minos è una grande società che avrà sempre un nuovo gioco, ma sarebbe stata una specie di delusione dopo le escape room precedenti. Una delle cose che è risultata chiara da quella proiezione di test era che il pubblico voleva due cose: volevano che Ben e Zoey avessero una specie di chiusura e volevano dare una sbirciatina dietro al sipario dove Minos era nascosto. Quindi ho avuto colto in pieno questa sfida e mi sono chiesto come dare uno scacco matto“.

Il trailer del film e come vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Escape Room 2 – Gioco mortale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto di lunedì 14 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Red Sparrow: dal cast al finale, le curiosità sul film con Jennifer Lawrence

La figura dell’assassino ha sempre avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi simili, e tra i più recenti si possono ricordare titoli come Collateral e Atomica bionda. Nel 2018 si è aggiunto all’elenco anche Red Sparrow (qui la recensione), incentrato su un segreto servizio di spie e assassine con missioni estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare l’azione con la saga di Hunger Games. Per questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre romanzo e alla sua attrice di riferimento.

Red Sparrow è infatti la trasposizione cinematografica del romanzo Nome in codice: Diva, scritto dall’ex agente della CIA Jason Matthews nel 2013. Si tratta del primo libro di una trilogia dedicata all’agente segreto russo del SVR Dominika Egorova. Protagoniste di questi, e del film, sono donne di straordinaria bellezza utilizzate dallo spionaggio russo contro obiettivi da ridurre al silenzio o reclutare con il ricatto sessuale. Diplomatici, politici, agenti segreti. Secondo il romanzo, il primo e il secondo mestiere più antico del mondo – prostituzione e spionaggio – sono l’arma di cui, senza soluzione di continuità, la Russia sovietica si avvale ancora oggi per vincere le sue segrete battaglie.

Girato tra Budapest, Londra e Vienna, il film ha così dato vita sul grande schermo ad una storia tanto seducente quanto ricca di tutti i principali elementi del suo genere. Anche per tali motivi Red Sparrow è arrivato ad un incasso complessivo di circa 151 milioni di dollari. In questo articolo, approfondiamo alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Jennifer Lawrence in Red Sparrow
Jennifer Lawrence in Red Sparrow. Foto di Murray Close – © TM & © 2018 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

La trama di Red Sparrow

Protagonista del film è Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj la cui carriera viene tragicamente interrotta a causa di un incidente. In cerca di riscatto, la giovane si ritrova con un ricatto a doversi arruolare nelle scuole per Sparrow, una branca del Servizio di Intelligence Internazionale russo. Scopo di questo è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti assassini. Per ottenere tale qualifica, però, Dominika dovrà affrontare un duro e umiliante addestramento, iniziando a comprendere i lati negativi di ciò che dovrà un giorno compiere autonomamente. Quel momento arriva molto prima di quanto previsto, nel momento in cui le viene assegnato il suo primo incarico da Sparrow.

Il suo obiettivo è Nathaniel Nash, un ufficiale della CIA sospettato di essere una talpa intenta a monitorare le infiltrazioni dei servizi segreti della Russia. Al momento del loro incontro, i due finiranno per dar vita ad una spirale di attrazione e inganno, che non mancherà di minacciare la sicurezza delle rispettive nazioni e il fragile equilibrio che consente la pace mondiale. Preparatasi a lungo per questo momento, Dominika si ritroverà a dover fare i conti con numerosi imprevisti, e costretta a compiere delle scelte dovrà scoprire di chi potersi fidare realmente in un contesto di sole spie e traditori.

 

Il cast di attori

Dopo aver lavorato con lei per Hunger Games, il regista decise di affidare la parte della protagonista alla premio Oscar Jennifer Lawrence. L’attrice si era dichiarata da subito entusiasta del personaggio, ma era spaventata dalle scene di nudo presenti. Alla fine riuscì però a superare la timidezza, assicurandosi di poter avere il pieno controllo di tali scene. Il personaggio di Dominika le richiese inoltre una grande preparazione atletica. La Lawrence si allenò per quattro mesi nel balletto, avendo come insegnanti alcune delle più note personalità del New York City Ballet. Si preparò inoltre ad eseguire alcune delle principali scene di combattimento, come anche a sfoggiare l’accento russo più credibile possibile.

Accanto a lei, nei panni di Nathaniel Nash vi è invece l’attore Joel Edgerton. Questi si preparò al suo ruolo confrontandosi con lo scrittore del libro da cui il film è tratto. Matthews lo aiutò infatti ad apprendere tutti i principali segreti e la routine classica di un agente della CIA. Nel film sono poi presenti noti attori come Matthias Schoenaerts nei panni di Ivan Vladimirovich Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR. Charlotte Rampling è la direttrice della Scuola Sparrow, mentre Jeremy Irons è il generale Vladimir Korchnoi. Mary-Louise Parker interpreta Stephanie Boucher, senatrice statunitense, e Ciaran Hinds è il colonnello Zakharov.

Joel Edgerton e Jennifer Lawrence in Red Sparrow
Joel Edgerton e Jennifer Lawrence in Red Sparrow. Foto di Murray Close – © TM & © 2018 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved.

Il finale del film

Nel finale del film, Dominka rivela di aver trovato il nome della talpa ma di essere disposta a rivelarlo solo se le sarà data la possibilità di tornare in Russia. Giunti nel luogo dello scambio, vi è da una parte Nash, visibilmente deluso dal tradimento subito da parte della donna, e dall’altra la talpa dichiarata da Dominika. In realtà, lei fornisce il nome dello zio Ivan, usando le prove che aveva costruito da quando è arrivata in Ungheria e incolpandolo per lo scambio fallito a Londra. Ivan viene dunque ucciso e Dominika onorata in una cerimonia militare russa alla presenza di Korchnoi. Tornata in Russia, riceve però una telefonata da una persona sconosciuta che suona il concerto per pianoforte di Grieg, che in precedenza aveva detto a Nash essere il pezzo su cui ha ballato la sua prima esibizione da solista.

Ci sarà un Red Sparrow 2?

Considerato questo finale aperto, il regista Francis Lawrence ha espresso il proprio interesse a realizzare un sequel basato su Palace of Treason o The Kremlin’s Candidate, i due romanzi seguito di Red Sparrow scritti da Jason Matthews. Ad oggi, tuttavia, non sono state fornite novità riguardo un eventuale secondo capitolo delle avventure di Dominika. Il discreto successo ottenuto però dal film, il quale ha incassato 151 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 70, e l’interesse della Lawrence a riprendere il ruolo potrebbero però in futuro portare alla realizzazione di un nuovo film.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Red Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 14 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Highlander: il reboot in ritardo per i reshoot di Chad Stahelski sullo spin-off di John Wick

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Il reboot di Highlander sarebbe stato ritardato. Highlander è un film del 1986 interpretato da Christopher Lambert e diretto da Russell Mulcahy. Si tratta di un film dark fantasy su uno spadaccino scozzese che deve affrontare il suo ultimo avversario immortale. Oltre a Lambert, Highlander vantava un cast di primo piano che comprendeva Sean Connery, Clancy Brown, Roxanne Hart e Beatie Edney. Negli anni successivi all’uscita del film, è stato annunciato un reboot di Highlander, con un cast aggiornato, che avrebbe avuto come protagonista Henry Cavill e sarebbe stato diretto da Chad Stahelski, autore del franchise di John Wick.

Secondo quanto riportato da TheWrap, il reboot di Highlander avrebbe subito un ritardo. Secondo la fonte, ciò è dovuto ai ritardi di un altro importante progetto di Stahelski, Ballerina, che ha fatto slittare Highlander. Le riprese di Ballerina hanno richiesto a Stahelski e al suo team due o tre mesi, il che ha fatto slittare lo sviluppo di Highlander . Le esatte implicazioni temporali per Highlander non sono ancora state rivelate, ma gli addetti ai lavori suggeriscono che i reshoot di Ballerina hanno fatto slittare la produzione di almeno cinque mesi.

Cosa significano questi ritardi per il reboot di Highlander

Henry Cavill
L’attore britannico Henry Cavill arriva alla prima mondiale di ‘Enola Holmes 2’ di Netflix tenutasi al Paris Theater il 27 ottobre 2022 a Manhattan, New York, New York, Stati Uniti. – Foto di imagepressagency via Depositphotos

I ritardi di Ballerina sono stati complessivamente significativi. Lo spinoff di John Wick era originariamente previsto per il giugno 2024, ma poi ha visto la sua uscita ritardata di un intero anno. Ora le riprese di Ballerina sono terminate e il film è previsto per il giugno 2025, quindi ulteriori ritardi per Highlander dovrebbero essere minimi. Da questo rapporto, però, sembra che i reshoot di Ballerina abbiano già avuto un impatto sullo sviluppo diHighlander.

Questa non è una grande notizia per il reboot di Highlander, perché allo stato attuale il film non ha ancora una data di uscita. Il reboot è stato annunciato nel 2008 e confermato dalla Lionsgate nel 2023. All’inizio di quest’anno è stato rivelato che le riprese di Highlander sarebbero iniziate in Scozia nel gennaio 2025. L’ultimo rapporto sui ritardi non specificava in che misura ciò avrebbe influito sulla data di inizio di gennaio, ma suggeriva che la produzione sarebbe avvenuta più tardi quest’anno, il che potrebbe significare che le riprese di Highlander sono ancora in corso.

Potrebbe essere una cattiva notizia per Ballerina e Highlander?

Sebbene Highlander sia un classico difficile da rifare, inizialmente ero ottimista quando ho sentito che il reboot sarebbe stato diretto dall’autore di film d’azione Stahelski. Gli ultimi aggiornamenti sulla produzione, tuttavia, mi hanno fatto preoccupare sia per Ballerina che per Highlander. Ballerina potrebbe andare in un modo o nell’altro, in quanto i reshoot potrebbero essere il risultato della necessità di correggere contenuti non all’altezza, oppure potrebbero rappresentare un lavoro meticoloso da parte di Stahelski. Per quanto riguarda Highlander, temo che lo sforzo di rispettare i tempi possa affrettare il processo di sceneggiatura. Solo il tempo ci dirà se Ballerina e Highlander continueranno il loro sviluppo.

Ballerina: il regista di John Wick ha diretto i reshoot per modifiche “significative” dopo un primo cut scadente

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Un nuovo rapporto fa luce sull’editing cut iniziale di Ballerina, che a quanto pare ha portato a sostanziali reshooting da parte del regista di John Wick Chad Stahelski. Il prossimo film spinoff del regista Len Wiseman ha come protagonista Ana de Armas nel ruolo di Eve, un’assassina che cerca di vendicarsi di coloro che hanno ucciso la sua famiglia. Ballerina era inizialmente previsto per l’estate del 2024, ma è stato posticipato a giugno 2025, con Lionsgate che ha spiegato all’epoca che il film doveva consentire le riprese di sequenze d’azione aggiuntive per soddisfare le alte aspettative del pubblico. Stahelski avrebbe supervisionato questi reshoots.

Un rapporto di The Wrap fa ora più luce sulla situazione dei reshoots di Ballerina, e gli addetti ai lavori affermano che Stahelski era più coinvolto di quanto si pensasse. Secondo le fonti della pubblicazione, il primo montaggio del film non è stato ritenuto abbastanza forte. Il rapporto sostiene che Stahelski ha quindi girato una parte significativa” del film a Praga, senza che Wiseman fosse presente sul set.

Uno degli addetti ai lavori citati nel rapporto sostiene che, in totale, i reshoots hanno richiesto due o tre mesi per essere completati oltreoceano, e che il lavoro di Stahelski sul progetto ha ritardato il reboot di Highlander con Henry Cavill, ancora in fase di sceneggiatura. Per quanto riguarda il motivo per cui lo stesso Stahelski è subentrato, uno degli addetti ai lavori di TheWrap spiega che si tratta di proteggere il franchise dal rilascio di un capitolo poco brillante:

“Ovviamente Chad ha dovuto ripulire il pasticcio di qualcun altro. Ricordate, questo film è praticamente ‘John Wick 3.5’. Questa storia si svolge prima di ‘John Wick 4’ e dopo quel film, non possono avere un fallimento in qualsiasi cosa legata a ‘Wick’. Chad farà ‘Highlander’, ma la pulizia di ‘Ballerina’ lo ha spinto sicuramente di cinque mesi”.

Cosa significano i reshoot di Ballerina per il film

Due o tre mesi di reshoot sono una quantità considerevole di riprese per un progetto che era già stato completato. A titolo di riferimento, le riprese di John Wick 4 si sono svolte interamente nel 2021, da giugno a ottobre. Reshoots di questo calibro possono a volte significare problemi per un film. Recentemente, ad esempio, il film Borderlands di Eli Roth è stato sottoposto a significativi reshoots sotto la direzione di Tim Miller, e il film è stato una “bomba” negativa di critica e commerciale.

La situazione di Ballerina è però diversa e c’è motivo di credere che lo spinoff di John Wick non subirà lo stesso destino di Borderlands. Stahelski, dopo tutto, ha co-diretto il primo film di John Wick e ha diretto da solo tutti i suoi sequel, che sono stati tutti acclamati dalla critica. Il franchise è stato lodato per il suo approccio unico all’azione, e Stahelski è evidentemente una parte importante di questo approccio. Il fatto che abbia girato una parte così ampia di Ballerina potrebbe significare che questo nuovo filmato è all’altezza dell’azione presente nei film di John Wick.

Smile 2: Naomi Scott si trasforma nella popstar che è in lei per il sequel horror musicale

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Seguendo le orme del film virale del 2022, Smile 2 arriverà finalmente nelle sale il 17 ottobre. Il film horror psicologico espande la storia del suo predecessore, riprendendo il discorso dopo che Joel (l’attore di ritorno Kyle Gallner) ha contratto la maledizione alla fine di Smile. Ma invece di seguire la sua discesa nella follia, il sequel si concentra su Skye Riley (Naomi Scott di Aladdin), una pop star famosa ma tormentata, il cui sfortunato incontro con il suo compagno di liceo Lewis (Lukas Gage) la rende il prossimo bersaglio dell’entità maligna.

Mentre i meccanismi della maledizione sono stati spiegati nel primo film, Smile 2 approfondisce le abilità dello spirito, le implicazioni della relazione parassitaria tra il demone sorridente e il suo ospite e, potenzialmente, anche le motivazioni alla base della maledizione. La piattaforma di Skye sul palcoscenico mondiale viene sfruttata in modo eccellente in Smile 2, poiché ogni sua mossa è osservata non solo dai suoi cari – tra cui la madre e la manager (Rosemarie DeWitt), il migliore amico (Dylan Gelula) e l’assistente (Miles Gutierrez-Riley) – ma anche dai suoi fan e dai media in generale.

Screen Rant ha intervistato Naomi Scott sul modo in cui si è calato nei panni di Skye Riley per Smile 2, uno sforzo che ha incluso l’assunzione di abbondanti quantità di acqua Voss e la scrittura di canzoni dal punto di vista di Skye. L’attore ha anche rivelato quanto sia stata rigorosa la visione del regista Parker Finn, che gli ha permesso di tagliare la foschia delle allucinazioni di Skye e di mantenere i tempi di lavorazione per il cast e la troupe.

Naomi Scott dà una sbirciata dietro il sipario della popstar di Smile 2

L’attrice ha ammesso: “Ero molto conosciuta sul set! Ho bevuto tantissima acqua, ma non così velocemente. Non la buttavo giù come Skye, il che è stata una delle cose più difficili per [interpretare] Skye. Ma in pratica viaggiavo ovunque con un’enorme bottiglia da due litri e mezzo chiamata Gidget. L’abbiamo chiamata Gidget, ed è un bene perché fungeva anche da arma. Se qualcuno cercava di prendermi, potevo semplicemente [agitarla]. Sì, quindi ero molto ben idratato”.

È stato fantastico perché quando ho firmato per il progetto, c’erano già tre canzoni scritte, due delle quali sono state scritte e prodotte da un’incredibile scrittrice-produttrice chiamata Idarose. Era la sua voce nel demo di “New Brain” e “Blood On White Satin”, quindi è stata lei a darmi il progetto per la musica di Skye.

Ne abbiamo parlato e io le ho detto: “Sento di volermi adattare a quello che stai facendo”. E lei ha risposto: “Fantastico”, così abbiamo fatto davvero questo insieme. È così talentuosa e incredibile. Credo che sia stato uno dei primi giorni in cui sono stato in studio che abbiamo co-scritto insieme “Just My Name” su Zoom, che è una delle canzoni del film. Dopo aver girato il film, abbiamo scritto insieme la canzone “Death Of Me”, che è stata molto divertente perché ci siamo detti: “Ok, tutto il lavoro è fatto”. Avevamo consolidato il suo sound, sapevamo chi era e pensavamo di poterci divertire con l’inno pop di Skye. L’aspetto piacevole è che quando scrivi per un personaggio o per un’altra persona, come è stato per me, non sei necessariamente vincolato dai limiti creativi che ti poni come artista e che ti rendono tale. Puoi semplicemente evitarli, il che è stato divertente. Molto divertente“.

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