La Lionsgate ha concluso un accordo
con Bryce Dallas Howard per dirigere All
of Her, i cui dettagli sono ancora segreti. Il progetto è
scritto da Sarah Streicher e si basa su una storia
originale del regista di Jurassic WorldColin Trevorrow e Streicher. Lo
studio è attualmente alla ricerca di un’attrice per interpretare il
personaggio principale, che comprende più ruoli.
Trevorrow e Annys
Hamilton della Metronome Film Company produrranno. Howard
produrrà anche con la sua Nine Muses Entertainment. Nathan Kahane, presidente della Lionsgate Motion
Picture Group, ha affermato: “Questo film ha tutto: un’idea
estremamente divertente, una parte incredibile per un’attrice
protagonista e un talento incredibile dietro tutto questo, con
Bryce che guida la strada come regista. Siamo entusiasti di far
partire la palla”.
In precedenza Bryce Dallas Howard ha diretto il documentario
di Apple
TV+, Dads, così come gli episodi delle serie
Disney+Star
Wars The Mandolorian e The Book of Boba
Fett, e
l’imminente Skeleton Crew, oltre a vari
cortometraggi. Howard sta anche sviluppando Flight of the
Navigator per Disney. Ha anche diretto il documentario
Pets per Disney+.
Daniel Brühl ha interpretato il Barone Zemo in
diversi progetti Marvel Studios, ultimo in ordine di tempo
The Falcon and The Winter
Soldier, in cui tenta una precaria alleanza con i
protagonisti dello show Disney+. Adesso si parla di un suo
possibile coinvolgimento in Thunderbolts*.
Il film Marvel Studios riunirà un mix di
eroi e cattivi, ma non segue esattamente i fumetti, in cui il
Barone Zemo riunisce i Signori del Male per farli comportare da
eroi, così che questi, alla fine, decidono davvero di voler fare
del bene.
Al momento, non c’è nulla che
suggerisca che Daniel Brühl apparirà come Zemo, tuttavia
il suo eludere in maniera divertita la domanda diretta sembra
implicare che ci sarà. Data la sua storia con Wakanda e la sua
brillantezza tattica, è abbastanza facile immaginare i vari modi in
cui Valentina Allegra de Fontaine potrebbe essere
in combutta con il cattivo.
Apparendo sul red carpet del London
Film Festival, a Brühl è stato chiesto senza mezzi termini se
apparirà in Thunderbolts*. E, dopo aver riso
divertito, ha risposto: “Prossima
domanda!”. Cosa ne pensate? Sarebbe interessante
rivedere l’attore anche solo per un cameo alle prese con il Soldato
d’Inverno?
Diretto da Jake Schreier (Paper
Towns), il cast di Thunderbolts*
comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias
Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker,
David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov
alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov
alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus
‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di
Bob alias Sentry.
Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena
Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della
serie MarvelDisney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia
Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine,
con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che
sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di
impegni).
Lo sceneggiatore di Black
WidoweThor:
Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di
Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a
porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts*
arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo
rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a
causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo,
restate aggiornati sul MCU con la nostra
guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno
sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.
Si dice che Marvel Studios sia al lavoro su un
sequel per Deadpool e Wolverine. Anche in
caso la notizia dovesse rivelarsi vera, nessuno sarebbe troppo
sorpreso, dal momento che il team up estivo ha sbancato il
box office e ha raccolto entusiasmo unanime
worldwide.
Per adesso, lo scooper MTTSH afferma
che le discussioni sono in corso. Il team di supereroi diretto
da Shawn Levy è ora il film vietato ai minori con
il più alto incasso di tutti i tempi e sta ancora riscuotendo
successo e battendo i record. Dopo il debutto sulle piattaforme
digitali il 1° ottobre, Deadpool e Wolverine è
diventato il film vietato ai minori più venduto di sempre nella
sua prima settimana di disponibilità (a livello nazionale, negli
USA).
Deadpool e Wolverine è il cinecomic vietato con il maggior
incasso della storia del cinema
Il film ha anche superato i 622
milioni di dollari di Avengers negli incassi nazionali, diventando
il quinto film del genere con il maggiore incasso di sempre negli
Stati Uniti e salendo nella classifica dei film con il maggior
incasso di tutti i tempi a livello mondiale. Dopo aver incassato
ufficialmente oltre 1,31 miliardi di dollari a livello globale,
D&W ha superato Jurassic World: Fallen
Kingdom, diventando il 21° film con il maggior incasso di
sempre.
Sia Ryan Reynolds
che Hugh Jackman hanno espresso il loro interesse
a tornare nei rispettivi ruoli, nel corso delle interviste, ma sono
stati attenti a non lasciare intendere che ci fosse effettivamente
qualcosa in cantiere.
Prime
Video ha svelato oggi il coinvolgente trailer ricco di
azione dell’attesa serie Original, Citadel: Honey
Bunny. La serie indiana, nata dal mondo di Citadel, è diretta da Raj & DK (Raj
Nidimoru e Krishna DK) e scritta da Sita R. Menon, insieme a Raj
& DK.
La serie è
prodotta da D2R Films, Amazon MGM Studios e co-prodotta dai
Fratelli Russo con AGBO. Anthony Russo, Joe
Russo, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes di AGBO, insieme a David
Weil (Hunters), sono i produttori esecutivi di Citadel: Honey
Bunny e di tutte le serie che fanno parte del mondo di
Citadel. Anche Midnight Radio è executive producer.
La serie vede
come protagonisti i talentuosi Varun Dhawan e
Samantha e il sempre più poliedrico Kay Kay Menon,
affiancati da un cast d’eccezione, che include Simran, Saqib
Saleem, Sikandar Kher, Soham Majumdar, Shivankit Parihar e Kashvi
Majmundar. Citadel: Honey Bunny
debutterà in esclusiva su Prime Video in India e in oltre 240 Paesi e
territori nel mondo il 7 novembre.
La serie Original italiana Citadel: Diana con Matilda De Angelis è stata la seconda a
debuttare nel mondo di Citadel ed è disponibile su Prime Video
dallo scorso 10 ottobre.
Il trailer mostra
un assaggio dell’emozionante e avvincente thriller spionistico
ambientato nel vivace contesto degli anni ’90, caratterizzato da
azione esplosiva, stunt adrenalinici e forti emozioni, il tutto
arricchito da performance eccezionali e da un grandioso aspetto
visivo. Quando lo stuntman Bunny (Varun Dhawan) recluta l’attrice
in difficoltà Honey (Samantha) per un lavoretto, i due vengono
catapultati in un mondo fatto di azione ad alto rischio, spionaggio
e tradimenti. Anni dopo, quando il loro pericoloso passato torna a
cercarli, Honey e Bunny, che si sono allontanati, dovranno
ritrovarsi e lottare per proteggere la loro giovane figlia
Nadia.
Il primo poster di Citadel: Honey
Bunny
“Dopo
l’incredibile successo del teaser, l’entusiasmo e le aspettative
sullo show sono cresciute di giorno in giorno, con i fan di Varun,
Samantha e Raj & DK che attendono con impazienza l’arrivo del 7
novembre. Abbiamo ritenuto che questo fosse il momento giusto per
offrire loro uno sguardo sulla serie con un trailer ricco di azione
che cattura l’incredibile mondo di Citadel: Honey Bunny.
Raj & DK hanno aggiunto il loro tocco distintivo e il loro
fascino a questo thriller spionistico ad alto contenuto di
adrenalina, che promette un’avventura completamente nuova e
avvincente per il nostro pubblico,” ha dichiarato Nikhil Madhok,
Head of Originals di Prime Video, India.
“Citadel:
Honey Bunny è un progetto molto importante per noi, perché ci
ha dato l’opportunità di far parte di un mondo più ampio e inedito
di spie e spionaggio che non è mai stato realizzato o addirittura
tentato prima. Finora siamo stati noi a creare tutti i nostri
progetti, ma Citadel: Honey Bunny rappresenta la nostra
prima collaborazione. E il fatto di collaborare con forze creative
come i Fratelli Russo, oltre che con una serie di registi e autori
di talento in tutto il mondo, ha reso questa esperienza
incredibilmente preziosa”, hanno dichiarato Raj e DK.
“Bunny è diverso
da tutti i ruoli che ho interpretato finora. Come spia, non solo
conduce una doppia vita, ma ogni aspetto della sua personalità ha
due lati distinti, il che è stato molto stimolante per me come
attore. Nel contesto complesso della trama, per la sua
interpretazione ho dovuto attingere ad una varietà di esperienze e
personaggi che ho interpretato nel corso degli anni, oltre a
prepararmi mentalmente e fisicamente per gli stunt faticosi e le
scene d’azione, rendendola una delle mie performance più
impegnative. Sono profondamente grato a Prime Video, Raj & DK e
AGBO per l’opportunità di dare vita a Bunny”, ha commentato Varun
Dhawan.
Samantha ha
dichiarato: “Ad attirarmi verso questo progetto è stata
l’opportunità di far parte di un contenuto d’intrattenimento ricco
di azione, con una trama avvincente, con al centro personaggi
complessi, intensi combattimenti corpo a corpo e stunt che
rivaleggiano con gli standard internazionali, insieme alla
prospettiva di svolgere un ruolo importante in questa raccolta di
storie di spionaggio collegate tra loro. Le sfide e gli sforzi
richiesti per dare vita a Honey hanno avuto un profondo impatto su
di me, sia a livello professionale che personale, rendendolo uno
dei ruoli più significativi della mia carriera. Sono certa che il
pubblico apprezzerà molto questa serie, non solo in India, ma anche
nei numerosi Paesi e territori in cui debutterà su Prime
Video”.
Il Mondo di
Citadel
La prima stagione di
Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra
Jonas, insieme a Stanley Tucci e Lesley Manville, ha debuttato nel
2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova
serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e
la quarta più vista in tutto il mondo, dopo 24 giorni.
Citadel e le successive serie
action-espionageOriginal vantano la produzione esecutiva
di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il mondo, sviluppando la
storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente
organizzazione rivale, Manticore. Ogni serie nata dal mondo
Citadel ha per protagonisti talenti nazionali ed è creata,
prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a
ciascuno show una cifra stilistica unica e un’identità culturale
decisa e radicata nel Paese d’origine. La serie Original italiana
Citadel: Diana, disponibile dal 10 ottobre 2024, è la
seconda a debuttare nel mondo di Citadel e sarà seguita
dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan
e Samantha Ruth Prabhu, il 7 novembre 2024. La produzione della
seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard
Madden e Priyanka Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo
alla regia.
Ecco il trailer italiano di
Here il nuovo film di Robert
Zemeckis che riporta insieme sullo schermo
Tom Hanks e Robin
Wright, coppia indimenticabile di Forrest
Gump. Il film arriverà a gennaio 2025 in Italia con
Eagle Pictures.
Il film è una storia che copre gli
eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal
passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di
ciò che ci si può aspettare dal film.
Here è il nuovo film che vede la
collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis
Richard McGuire
pubblicò originariamente Here come una storia
di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in
graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon
Books.
Here è la prima
collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e
Tom Hanks da
Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti
e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il
miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e
Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale
live-action/animazione CG di Disney+Pinocchio
.
L’interesse per Venom: The
Last Dance è aumentato notevolmente da quando
abbiamo appreso dei
piani per Knull, Dio dei simbionti, che
apparirà nel terzo capitolo. Con il fatto che questo film venga
pubblicizzato come “l’epica conclusione” della trilogia,
molti fan si sono chiesti perché questo cattivo venga introdotto
ora, in particolare perché i film precedenti hanno fatto così poco
per anticipare la sua esistenza.
Parlando con IGN, la sceneggiatrice e regista
Kelly Marcel ha rilasciato diverse anticipazioni,
tra cui il fatto che Patrick Mulligan tornerà con
un simbionte e i “diversi obiettivi” che hanno i personaggi di
Chiwetel Ejiofore
Juno Temple.
Dopo Carnage,
il regista afferma che volevano “intensificare la posta in
gioco con la minaccia in questo film, quindi abbiamo tirato fuori
le armi pesanti per portare una sfida molto più grande, non solo a
Eddie e Venom, ma al nostro mondo”. Quella sfida è il
suddetto Knull, e questo film è solo
l’inizio per lui.
“Credetemi, sappiamo
benissimo quanto Knull sia importante per i fan, quindi proprio
come abbiamo gettato le basi per Venom, speriamo di fare lo stesso
per Knull”, anticipa Marcel. “Il Re in Nero è troppo
potente per essere un ‘one and done’. Questo film introduce Knull,
ma sfiora solo l’inizio della sua storia”.
“I più grandi cattivi dei film
Marvel si sviluppano nel tempo.
Qui, Knull è la minaccia che si nasconde dietro il pericolo che
mette alla prova i limiti assoluti della partnership tra Eddie e
Venom, ma è la loro relazione che rimane il cuore di questa
storia”, continua. “Fin dall’inizio, Tom e io abbiamo
sempre immaginato che questa particolare storia di Eddie/Venom
sarebbe stata raccontata in tre parti e che l’arco narrativo
avrebbe raggiunto il culmine con il terzo film per motivi che il
film rivelerà”.
Se questa è davvero la fine
per
Tom Hardy come Venom, allora perché aggiungere Knull al mix
ora?“Come sanno i fan, ci sono molte, molte altre
storie di simbionti: l’universo è vasto e ricco e un film non
potrebbe mai rendere giustizia a Knull”, afferma Marcel.
“Oltre questa trilogia, ci sono altre storie da esplorare: Dio
sta arrivando”.
La domanda è: arriverà in
Spider-Man 4? Questa è la voce di corridoio, e anche se la
regista di Venom: The Last Dance non ha
rivelato nulla a riguardo, molto di ciò che è stato vociferato è
stato apparentemente confermato.
Ha comunque dichiarato che
Rhys Ifans non interpreta una Variante del Dr.
Curt Connors nel film. “Non è raro che gli attori vengano
scelti per interpretare diversi personaggi Marvel in vari film e questo non fa
eccezione”, spiega Marcel. “Sono stati scelti i migliori
attori per i ruoli e Rhys non fa eccezione, interpreta un
personaggio nuovo e diverso in un ruolo davvero divertente e
importante e sono così emozionata per la reazione delle persone
alla sua meravigliosa interpretazione”.
Tutto quello che c’è da sapere su
Venom: The Last Dance
In Venom: The
Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom,
uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo
film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da
entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è
costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il
sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.
Il film è interpretato da
Tom Hardy,
Chiwetel Ejiofor,
Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e
Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da
lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è
prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom
Hardy e Hutch Parker. Venom:The Last
Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.
L’anno scorso, Gal Gadot ha
insistito sul fatto che sarebbe tornata come Diana Prince
nonostante tutti i segnali indicassero che il suo periodo come
Wonder Woman era
finito. James
Gunn aveva già scelto un nuovo Superman
in David
Corenswet e stava cercando
Batman, quindi non c’era motivo di credere che
avrebbe richiamato lei per completare la Trinità del DCU.
Come notato, Gadot ha parlato
ripetutamente di un incontro con Gunn e Peter
Safran. Promuovendo Heart of Stone di Netflix, ha affermato che le avevano
assicurato che sarebbe tornata come l’iconico personaggio della DC
Comics in un nuovo film di Wonder Woman. Ma le cose sono andate
diversamente. Wonder Woman 3 di Patty
Jenkins è stato accantonato quasi immediatamente dopo la
fondazione dei DC Studios perché non si adattava
alla nuova direzione della DCU.
Poco dopo che i commenti di
Gal Gadot sul suo ritorno a Wonder
Woman hanno iniziato a fare notizia, è stata pubblicata
una ferma smentita, apparentemente facendo passare l’attrice per
male informata in un momento in cui non poteva rispondere (lo
sciopero SAG-AFTRA era in pieno svolgimento e quelle interviste
erano state registrate mesi prima, quindi le cose potrebbero essere
semplicemente cambiate in quel periodo).
La nuova Wonder Woman non sarà mai più alta di Superman
Gunn ha senza dubbio qualche idea su
chi dovrebbe interpretare Diana nel DCU, ma ha confermato che avrà difficoltà
ad adattare un elemento chiavedel
personaggio per il suo ritorno live-action. Come si può
vedere nei post di Threads, un fan ha chiesto al regista se sarebbe
possibile che la nuova Wonder Woman possa essere
più alta di Superman e che a sua volta
Batman possa essere più alto di lui.
Corenswet è alto 1,93 m,
e anche se è possibile trovare un Cavaliere Oscuro alto 1,95 m o
più, Gunn si è affrettato a sottolineare che trovare un’attrice di
talento che sia fisicamente così imponente non sarà un compito
facile (ha anche spiegato perché la star di Game of Thrones
Gwendoline Christie non è un’opzione, visto che pur
essendo imponente, è comunque più bassa di David
Corenswet).
In definitiva, ci sono alcuni
elementi dei fumetti che non arriveranno mai sullo schermo; e, per
ora, la star di Andor
Adria Arjona è la prima scelta tra i fan per
interpretare la nuova Wonder Woman… ed è alta solo
1,70 m.
La nuova serie Black Doves, con
Keira Knightley,
Ben Whishawe Sarah
Lancashire, sarà disponibile solo su Netflix dal
5 dicembre 2024. Netflix ha inoltre già confermato che la serie
tornerà con una seconda stagione.
Ambientata sullo sfondo
della Londra natalizia, BLACK DOVES è una storia tagliente,
commovente e piena di azione sull’amicizia e il sacrificio. La
storia ruota intorno a Helen Webb (Keira
Knightley), moglie e madre appassionata e scrupolosa,
nonché spia professionista. Da 10 anni trasmette i segreti del
marito politico all’oscura organizzazione per cui lavora: le Black
Doves. Quando il suo amante segreto Jason (Andrew Koji) viene
assassinato, il suo capo spia, l’enigmatica Reed (Sarah
Lancashire), si affida a Sam (Ben Whishaw), un vecchio amico di
Helen, per proteggerla. Helen e Sam partono insieme in missione per
indagare su chi ha ucciso Jason e perché, arrivando a scoprire una
vasta cospirazione che collega la torbida malavita londinese a
un’incombente crisi geopolitica.
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Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
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Crediti: Netflix/Ludovic
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Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Cast: Keira Knightley, Ben
Whishaw, Sarah Lancashire, Andrew Buchan, Adeel Akhtar, Tracey
Ullman, Finn Bennett, Luther Ford, Andrew Koji, Kathryn Hunter, Sam
Troughton, Ella Lily Hyland, Adam Silver, Ken Nwosu, Gabrielle
Creevy, Omari Douglas. Autore, ideatore e produttore esecutivo: Joe
Barton
Prodotto da: SISTER e
Noisy Bear
Produttore esecutivo per
SISTER: Jane Featherstone, Chris Fry, Keira Knightley
Celebre per il suo ruolo nella serie
Il
Trono di Spade, l’attrice Nathalie
Emmanuel è un’apprezzata interprete divisa tra televisione
e cinema. Nota è infatti anche la sua partecipazione ad alcune
celebri saghe per il grande schermo, che le hanno permesso di
sfoggiare una buona versatilità. In costante crescita come attrice,
la Emmanuel è ora attesa in nuovi progetti e con nuovi ruoli.
Ecco 10 cose che non sai di
Nathalie Emmanuel.
I film e le serie TV in cui ha recitato Nathalie Emmanuel
2. È nota per i ruoli
televisivi. Tra il 2007 e il 2010 l’attrice guadagna
popolarità grazie al ruolo di Sasha Valentine nella soap opera
Hollyoaks. La grande notorietà arriva però grazie alla
serie Il Trono di
Spade (2013-2019), dove recita nel ruolo di Missandei
accanto agli attori Kit
Harrington ed Emilia
Clarke. Terminata la serie, la Emmanuel ottiene il
ruolo di Maya nella miniserie Quattro matrimoni e un
funerale (2019). In seguito ha recitato in Die Hart
(2020-2023).
3. Ha partecipato al
doppiaggio di una serie. Nel 2019 la Emmanuel debutta
anche come doppiatrice per l’acclamata serie NetflixDark Crystal – La
resistenza. Questa è basata sull’omonimo film del 1982, e
l’attrice dà voce al personaggio di Deet, recitando accanto agli
attori Taron
Egerton e Anya
Taylor-Joy.
4. È il ruolo che le ha
cambiato la vita. Parlando di Missandei, il suo
personaggio in Il Trono
di Spade, l’attrice ha raccontato di come questo sia
arrivato proprio al momento giusto. All’epoca si trovava infatti ad
attraversare un momento difficile, alla ricerca di nuovi lavori che
però faticavano ad arrivare. Quando le fu comunicato che aveva
ottenuto la parte nella celebre serie, la sua carriera è totalmente
cambiata.
Nathalie Emmanuel in Maze Runner
5. Ha condiviso il set con
alcuni colleghi di Il Trono di
Spade. L’attrice è anche nota per il ruolo di
Harriet nella
trilogia di Maze Runner. Proprio sul set del secondo
di questi film, l’attrice ha ritrovato i colleghi Thomas
Brodie-Sangster e Aidan Gillen, i quali come lei sono apparsi ne
Il trono di spade (2011).
Nathalie Emmanuel protagonista di
The Killer
6. Ha eseguito i propri
stunt. Nel film The Killer, Emmanuel interpreta
Zee, un’assassina professionista che vive a Parigi. Dopo aver
ottenuto il ruolo a seguito dell’abbandono di Lupita Nyong’o, l’attrice si è impegnata molto
nei confronti di questo progetto, allenandosi affinché potesse
eseguire personalmente la maggior parte delle acrobazie previste
per il suo personaggio, senza dunque ricorrere a controfigure.
Nathalie Emmanuel in Megalopolis
7. È subentrata nel film al
posto di una nota attrice. In Megalopolis
l’attrice recita nel ruolo di Julia Cicero, interesse amoroso di
Cesare (Adam
Driver) e figlia di Franklyn Cicero (Giancarlo
Esposito). Originariamente, però, il ruolo era stato
offerto a Zendaya, la quale però dovette abbandonare il
progetto per via di altri impegni lavorativi. È a questo punto che
Francis Ford Coppola, regista del film, ha scelto
di affidare il ruolo a Emmanuel.
8. Ha una relazione con un
attore. L’attrice è felicemente legata, dal 2018, al
fidanzato Alex Lanipekun. Anche alla première del
film Megalopolis di quest’anno a Cannes, la Emmanuel
continua infatti ad essere vista al fianco dell’attore 43enne
attore britannico, che ha recitato al fianco della Emmanuel in
Twenty8k, oltre a fare notevoli apparizioni successive in
24: Live Another Day (2014), Homeland (2015) e
Troy: La caduta di una città (2018).
Nathalie Emmanuel è su Instagram
9. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 6 milioni di persone.
All’interno di questo, è solita condividere immagini legate alla
sua quotidianità, come anche diverse curiosità che la riguardano.
Non mancano poi foto realizzate per servizi di moda o per
promuovere i propri progetti da interprete.
L’età, l’altezza e il fisico di
Nathalie Emmanuel
10. Nathalie Emmanuel è nata
a Southend-on-Sea, in Inghilterra, il 2 marzo 1989.
L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri. Emmanuel è anche nota
per il suo fisico, merito anche di una dieta a base vegetale che
l’attrice segue per motivi di salute, ma avendo anche confidato
che: “non mi fido dell’industria alimentare, non mi fido di
quello che ci mettono in pancia – l’idea mi fa sentire male in
realtà“.
Adam Driver è uno
dei migliori attori della sua generazione che negli ultimi anni ha
saputo farsi amare dal pubblico di mezzo mondo. Anticonvenzionale,
di una bellezza particolare e unica, è un vero e proprio antidivo
dello star system. Da Girls a BlacKkKlansman la strada è stata lunga e faticosa, ma
Driver non si è mai dato per vinto e ha continuato a lavorare sodo,
stando con i piedi saldamente ancorati a terra.
Ecco dieci cose da sapere su
Adam Driver.
I film e le serie TV in cui ha recitato Adam Driver
2. Ha recitato in alcune
serie TV. Parallelamente al cinema, Driver ha anche
recitato per il piccolo schermo in serie come The Unusuals – I
soliti sospetti, episodio 1×10 (2010), Law & Order – I
due volti della giustizia, episodio 20×15 (2010), nel film TV
You Don’t Know Jack – Il dottor morte (2010) e poi di
nuovo nelle serie Law & Order – Unità vittime
speciali, episodio 13×11 (2012) e Girls, 49 episodi
(2012-2017).
Adam Driver in Girls
3. Non ha mai guardato la
serie. La carriera di Adam Driver, dopo qualche sporadica
comparsata in alcune serie tv e in qualche film, comincia a
prendere il volo con la serie Girls, dove interpreta
Adam Sackler, ragazzo di Hannah, che fa il
falegname ma vorrebbe diventare un attore. Nonostante la sua
importanza nella serie, Adam Driver ha affermato di non averla mai
vista, perché come attore si rifiuta di guardare le proprie
interpretazioni sullo schermo.
Adam Driver in Ferrari. Cortesia di 01 Distribution
Adam Driver è Kylo Ren in Star
Wars
4. Ha eseguito tutti i suoi
stunt. Nella nuova trilogia di Star
Wars, Driver ha interpretato il Jedi divenuto Sith Kylo
Ren, da molti ritenuto il personaggio più interessante dei nuovi
film per via del suo arco narrativo e del forte conflitto interiore
che si porta dietro. Un personaggio a cui l’attore si è dedicato
anima e corpo, allenandosi al fine di non dover essere sostituito
da una controfigura e poter invece eseguire personalmente tutti i
suoi stunt.
Adam Driver è Enzo Ferrari in
Ferrari
5. Non ha potuto guidare
nessuna auto. In Ferrari, Adam
Driver interpreta Enzo Ferrari, raccontato in un momento molto
preciso e molto cupo della sua vita. Nonostante nel film lo si veda
alla guida di alcuni veicoli, per motivi assicurativi, all’attore
non è stato permesso di guidare nessuna delle auto da corsa
classiche originali, venendo dunque sostituito da una controfigura.
Al contrario, il coprotagonista Patrick Dempsey ha guidato repliche delle auto
aperte, che non offrivano alcuna protezione ai piloti esposti.
Adam Driver protagonista di 65 – Fuga dalla terra
6. Ha potuto sfoggiare il
suo addestramento militare. In 65 – Fuga
dalla terra, Driver interpreta un astronauta che precipita
sulla Terra di 65 milioni di anni fa, popolata dunque da pericolosi
dinosauri. In quanto ex marine degli Stati Uniti, questo è il primo
film della carriera di Adam Driver in cui l’attore ha potuto
utilizzare l’addestramento alle armi del Corpo appreso in passato,
potendo così sfoggiare questa sua abilità.
Adam Driver e Scarlett Johansson in
Storia di un matrimonio
7. È stato scelto prima che
la sceneggiatura fosse completa. In Storia
di un matrimonio Driver interpreta Charlie Barber, regista
teatrale che si trova a dover affrontare il divorzio da sua moglie,
interpretata da Scarlett Johansson. Entrambi gli attori sono
stati scelti dal regista Noah Baumbach prima che
la sceneggiatura fosse completata. Per Driver si è trattata della
quarta collaborazione con il regista. Sia lui che la Johansson sono
poi stati nominati all’Oscar come migliori attori.
8. Megalopolis è un nuovo
importante tassello della sua filmografia. In
Megalopolis, Driver interpreta Caesar Catilina, ambizioso
architetto apparentemente dotato di strani poteri. Questa è la nona
volta che Adam Driver appare in un film che è stato in fase di
sviluppo per oltre un decennio, dopo Lincoln (2012), la trilogia sequel di Star
Wars (2015-19), Silence
(2016), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), The Last
Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore
bianco (2022) e Ferrari
(2023).
Adam Driver ha moglie e figli
9. Adam Driver è
sposato. Adam Driver è sposato dal 2013 con Joanne
Tucker, una sua collega. I due, infatti, si sono
conosciuti nel 2006, quando entrambi frequentavano la scuola di
recitazione. Il loro è un amore profondo e molto romantico, che nel
2016 ha portato alla nascita di un primo figlio, la cui esistenza è
però stata svelata solo dopo due anni. Nel 2023 Driver annuncia,
durante le prove generali del Saturday Night Live, la nascita della
seconda figlia.
L’età, l’altezza e il fisico di Adam Driver
10. Adam Driver è nato il
19 novembre 1983, a San
Diego, California, Stati Uniti. L’attore è alto
complessivamente 1,91 metri. Driver è inoltre noto per il suo
fisico possente, che ha rivelato di apprezzare molto e di avere
pertanto una grande disinvoltura con il suo corpo. Mostrarsi non lo
preoccupa affatto e lo fa volentieri: non ha caso sono molti i film
in cui lo si vede a petto nudo o in cui mette in mostra il suo
fisico.
Sebbene il personaggio sia
chiaramente impostato come un personaggio importante nell’MCU, non sembra che Schaeffer abbia
sempre pianificato di puntare i riflettori sul figlio di Scarlet
Witch (anche se con questo show segue gli eventi di
WandaVision).
“Avevo questa idea di
un’adolescente goth, o di un gruppo di adolescenti goth”, ha
detto al mestiere. “E sapevo che Agatha sarebbe rimasta
intrappolata nell’incantesimo. E continuavo a immaginare questa
adolescente goth, con le candele, che faceva una specie di, tipo,
incantesimo rudimentale, e penso che l’idea originale fosse tipo,
‘E poi accidentalmente libera Agatha da questo
incantesimo.'”
“Questa adolescente o gruppo di
adolescenti ha del potenziale, o qualcosa del genere. All’inizio,
siamo tipo, sai, Agatha è un mentore, e vogliamo un personaggio più
giovane, e vogliamo quel tipo di sensazione”, ha continuato
Schaeffer. “E non ne sono sicura, ma ricordo che ho pensato
fosse [la produttrice esecutiva] Mary Livanos a suggerirmi
‘Billy'”.
Alice è morta, ma le altre streghe no
La sceneggiatrice e regista ha anche
confermato che Billy non ha ucciso i suoi compagni membri della
congrega, ma ha rivelato: “Alice è morta. Quindi dirò che amo
tanto Alice, e amo tanto Ali Ahn, e Ali è stata determinante nel
creare la caratterizzazione di Alice, specialmente nel suo
trionfante episodio 4. La stanza degli sceneggiatori è stata molto
appassionata di lei”. Schaeffer ha tuttavia anticipato:
“Quello che dirò è che non è la fine della conversazione, è
quello che direi”.
Infine, la showrunner ha confermato
che quest’ultima prova era di Agatha e ha spiegato esattamente come
la congrega è riuscita a superarlo dopo la morte di Alice e lo
scontro con lo spirito di Evanora Harkness.
“La nostra intenzione era che,
in ogni prova avesse un obiettivo dichiarato, una cosa dichiarata
che si supponeva dovessero realizzare. E in questo caso,
l’obiettivo dichiarato è punire Agatha”, ha osservato
Schaeffer. “E quello che succede è che viene messa in una
situazione in cui uccide uno dei membri della sua congrega e poi
deve guardare in faccia il resto della congrega. Ed è allora che la
porta si apre, perché viene punita”.
Dopo un enorme calo nel secondo
weekend, Joker: Folie à Deux (qui
la recensione) è ora ufficialmente etichettato come un
flop al botteghino. Infatti, le ultime cifre suggeriscono
che il sequel di Todd Phillips potrebbe finire per costare
alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari.
Finora, il musical ha incassato 51,5
milioni di dollari negli Stati Uniti e 165 milioni di dollari a
livello globale, e Variety ritiene che il film
probabilmente si fermerà a un incasso complessivo di circa 210-215
milioni di dollari in tutto il mondo. Con un budget di produzione
dichiarato di 200 milioni (più almeno altri 100 per il marketing e
la distribuzione), Joker: Folie à Deux dovrebbe
incassare 450 milioni solo per pareggiare i conti.
Vale la pena notare che lo studio
non è ancora pronto ad ammettere la sconfitta. “Tutte le stime
suggerite da ‘insider’ anonimi o ‘dirigenti rivali’ sono
grossolanamente sbagliate e continuano una tendenza in cui le voci
vengono riportate come fatti”, ha affermato un portavoce della
Warner Bros. in una dichiarazione. “Il film continua a essere
proiettato nelle sale cinematografiche, inclusa l’apertura di
questa settimana in Cina, e continuerà a generare entrate durante
la sua visione domestica e la sua distribuzione
accessoria”.
Lo studio ha il potenziale per
recuperare almeno una parte dei suoi costi quando Folie à
Deux arriverà sulle piattaforme di home entertainment il
29 ottobre, ma la prospettiva dovrebbe apparire come un disastro,
visto che il primo film ha incassato oltre 1 miliardo di dollari in
tutto il mondo e per breve tempo ha detenuto il posto del film
vietato ai minori con l’incasso più alto della storia (il primato
gli è stato rubato quest’estate da Deadpool e Wolverine).
“Se i registi e lo studio si
fossero impegnati a realizzare un sequel, e perché non avrebbero
dovuto farlo dopo che il primo film ha incassato 1,08 miliardi di
dollari, avrebbero dovuto affrontare una sfida molto difficile nel
raccontare un nuovo capitolo che tenesse il pubblico
coinvolto”, afferma l’analista David A. Gross
della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment
Research.
“Il primo Joker è stato un
contrappunto tempestivo e fresco alla narrazione e al tono dei
supereroi dominanti, e ha funzionato”, ha aggiunto Gross.
“I registi hanno il merito di aver fatto scelte creative non
convenzionali in Folie, ma questa volta niente ha
funzionato”.
Nell’episodio
di mercoledì scorso di Agatha All Along –
qui il riassunto – abbiamo finalmente scoperto che il Teen di
Joe Locke è Billy, il figlio di Vision e
Scarlet Witch. Quando lo abbiamo visto l’ultima volta da bambino,
era svanito nel nulla quando è stato annullato l’Hex. Ma i fumetti
ci forniscono molte idee per spiegare il suo ritorno.
Gli ultimi momenti di “Darkest
Hour / Wake They Power” hanno visto Wiccan usare i poteri che
aveva tenuto segreti per gettare Agatha Harkness, Lilia Calderu e
Jennifer Hale nelle sabbie mobili ai lati della Strada delle
Streghe. Nel frattempo, una corona ispirata a quella Scarlet Witch
è apparsa sulla sua fronte sulle note di “You Should See Me in
a Crown” di Billie Eilish.
Joe Locke si è svelato come Billy, figlio di Wanda
“Lo spettacolo inizia a
diventare reale”, racconta Locke a Entertainment Weekly. “Lo
spettacolo inizia con Billy che è molto familiare. Ora sappiamo che
anche lui è una strega, e questo cambia le cose. Inoltre, ora
sappiamo che ha la capacità di causare loro del male. Pertanto, ora
è la persona più potente sulla strada”.“Cosa
cambia questo nella dinamica del gruppo e come cambia il futuro di
quelle relazioni?”
Secondo il sito, l’episodio 6
svelerà le motivazioni di Billy e la ragione per cui sta davvero
percorrendo la Strada delle Streghe. L’attore ha detto: “[È] il
miglior episodio della serie semplicemente per la forma e la
narrazione incredibili di Jac Schaeffer”.“Abbiamo parlato
molto di giocare con la zona grigia”, dice Locke riguardo
all’interpretazione del figlio di Wanda Maximoff. “Alla fine
dell’episodio
5, non sappiamo cosa succede a quelle streghe, ma lui non sta
facendo una buona cosa. Abbiamo giocato molto con il fatto che
quello che ha appena fatto lo rende una cattiva persona? È una
brava persona? Il che poi traccia parallelismi con le figure
materne nella sua vita”.
“Wanda fa cose malvagie ma non è
necessariamente malvagia. Agatha, discutibilmente, è malvagia, ma
c’è anche dell’altro. Sappiamo che le ha mentito e giochiamo molto
con quelle dinamiche e su quanto sia stato subdolo. La facciata del
fanboy adolescente, è completamente falsa o è in realtà ancora una
parte reale di lui? Questa è la roba che ho trovato interessante
nell’interpretarlo.”
Mentre Locke deve ancora incontrare
Elizabeth Olsen, ha lavorato a stretto contatto
con la sua allenatrice di movimento, Jennifer
White, per rispecchiare gli incantesimi di Scarlet
Witch.
Per quanto riguarda dove spera di
portare Billy in seguito, la star di Heartstopper ha aggiunto: “Nel mio mondo
ideale, Billy diventerebbe il prossimo capo degli Avengers e
sarebbe in ogni cosa Marvel di sempre, ma ci sono cose
più importanti in gioco. Ho avuto un’esperienza incredibile girando
Agatha e facendo parte della famiglia Marvel e mi piacerebbe farlo fino
al giorno della mia morte. Ma chi lo sa? Io non lo so. Sono sicuro
che qualcuno lo sa.”
È ufficiale: Finché morte
non ci separi 2 si farà! La notizia è stata annunciata
stasera dal collettivo Radio Silence in occasione della proiezione
Searchlight del loro cult horror del 2019, che ha dato il via a
tutto. Le riprese principali e la data di uscita saranno annunciate
in seguito. In quell’anno, Finché
morte non ci separi (qui
un nostro approfondimento) ha lanciato i Radio Silence verso
una maggiore notorietà presso il pubblico degli Stati Uniti, oltre
all’attrice australiana protagonista del film, Samara
Weaving.
Proprio Weaving ha recentemente
dichiarato a ComicBook.com: “Ci sto.
Penso che ci siamo tutti, non lo so. Penso che ci siamo tutti… non
so se abbiamo avuto la nostra stretta di mano con il sangue, ma più
o meno. Abbiamo fatto la stretta di mano con lo sputo, ma non ci
siamo tagliati le mani e non abbiamo sfregato il nostro
sangue”.
Il vicepresidente della produzione
Richard Ruiz e la direttrice creativa
Cornelia Burleigh supervisioneranno il sequel per
la Searchlight Pictures, riportando ai co-direttori della
produzione e dello sviluppo DanTram Nguyen e
Katie Goodson-Thomas. Guy Busick
e Ryan Murphy, autori dell’originale, tornano a
scrivere la seconda parte; il duo di Radio Silence è anche
produttore esecutivo.
Di cosa parla Finché morte
non ci separi?
Finché morte non ci separi è stato un modesto
successo horror per Searchlight nel 2019. Costato appena 6 milioni
di dollari, ha ottenuto un rispettabile incasso di 57 milioni di
dollari in tutto il mondo. Un sequel era quindi molto probabile,
soprattutto se si fosse riusciti a convincere la carismatica
Samara Weaving a tornare. Nel primo film, la Grace
interpretata da Samara Weaving si è appena sposata
con una famiglia benestante e, durante la prima notte di nozze, i
suoceri hanno in mente un tipo di rituale molto diverso per
celebrare l’occasione e la costringono a un sadico gioco a
nascondino.
Lo scorso giovedì, l’amministratore
delegato di Tesla Elon Musk ha svelato – nel corso
dell’evento We, Robot (vi ricorda per caso un film
chiamato Io, Robot?) – i nuovi prototipi di robot,
chiamati Optimus, che in un primo momento sembravano essere senza
pilota, ma che poi si sono rivelati essere tele-operati da esseri
umani in tempo reale. Il momento clou della serata è però stata la
presentazione del Cybercab, con le sue porte simili ad ali e
l’assenza di volante e pedali, ma anche del Robovan, un autobus
glorioso che si guida da solo e può trasportare merci e/o fino a 20
persone.
Ma mentre i design eleganti e privi
di spigoli possono richiamare alla mente il look caratteristico
della sua azienda, gli utenti più attenti sui social media hanno
notato un’altra sorprendente somiglianza: la meccanica futuristica
che ha caratterizzato il lavoro del regista Alex
Proyas in Io, Robot, il film del 2004 interpretato da
Will Smith, a cui si accennava anche in
apertura.
L’inquietante somiglianza non è
passata inosservata – né è stata apprezzata – da Proyas, che ha
colto l’occasione sulla piattaforma X di Musk per rimproverare al
dirigente di aver copiato le sue creazioni. “Ehi Elon, posso
riavere i miei progetti per favore?”, ha scritto il regista
australiano, autore anche di film come Il corvo del 1994. Di seguito, ecco il tweet condiviso dal regista, con
i paragoni tra il film e quanto presentato da Musk.
Di cosa parla Io, Robot?
Ambientato a Chicago nel 2035, il
kolossal candidato all’Oscar Io, Robot si addentra in un mondo in cui
androidi simili a esseri umani occupano posizioni di servizio
pubblico, tutti operanti secondo le tre leggi della robotica di
Isaac Asimov, coniate per la prima volta nella sua
raccolta di racconti che funge da base per il film di fantascienza. Interpretato anche
da Bridget Moynahan e Alan Tudyk, la trama si svolge quando il
personaggio di Smith, detective tecnologicamente avverso, viene
chiamato a indagare sul suicidio sospetto di un fondatore della
U.S. Robotics. Ciò che scoprirà è un pericoloso complotto che
rischia di portare all’estinzione della specie umana.
Xavier Dolan – regista di film come Ho ucciso mia
madre, Lawrence
Anyways e Èsolo la fine del mondo – è pronto per
porre fine alla sua pausa dalla regia. Dopo aver annunciato il suo
ritiro dal cinema nel 2023, ha infatti ora confermato di avere in
cantiere un nuovo film. Dolan ha fatto l’annuncio durante una
masterclass al Lumiere Film Festival, in occasione del lancio del
suo libro “A Friendship Through Film”. L’evento ha segnato
il 10° anniversario del suo film Mommy.
Dolan ha dichiarato che la
sceneggiatura del suo prossimo film è stata completata e che spera
di iniziare la produzione nel 2025. Come riportato da Variety, Dolan ha dichiarato:
“Sarà un amalgama di diversi generi”, con il film che
“si svolgerà nel 1895 nel mondo dell’élite, nel mondo
letterario parigino e anche in campagna”. Ha aggiunto che ci
sono “certamente aspetti o momenti orribili”, così come
“molti elementi comici” nel progetto senza titolo.
Per quanto riguarda il suo
annunciato ritiro, Dolan ha parlato della possibilità di ritrovare
l’ispirazione. “Se ho aspettato così tanto a fare un altro film
è perché non avevo più il desiderio o l’energia, e ho capito che
non ha senso se lo fai senza questa passione, questa forza”,
ha detto Dolan. “Mi alzo la mattina, leggo, voglio capire il
mondo in cui viviamo, e a volte il cinema diventa secondario in
questo mondo. Il cinema è un modo per sfuggire a questo
mondo”.
“Ma è difficile ignorare ciò che
sta accadendo a Gaza, in Libano, impossibile per me negare il
nostro fragile ambiente, negare che tutto ciò che vedo distoglie la
mia attenzione dal mio piccolo gesto artistico”. Alla domanda
su cosa cambierebbe della sua filmografia, Dolan ha risposto:
“Ci sono alcune scelte di cui è difficile parlare perché
sarebbe indecente rivelarle. Forse avrei voluto che certe
collaborazioni avessero portato a una maggiore generosità, o
inventiva, ma le cose sono quelle che sono, e bisogna fare i conti
con certe decisioni che hanno avuto un impatto sulla profondità, o
sulla mancanza di profondità, di certi film”.
Perché Xavier Dolan aveva detto addio al cinema?
Con un post – presente sempre sul
profilo Instagram – Xavier Dolan ha spiegato in maniera più
approfondita la realtà dietro le sue affermazioni. “Alla luce
dei recenti articoli pubblicati sui media spagnoli, ho sentito il
bisogno di chiarire alcuni pensieri e punti di vista. – scrive
Dolan – Alcune cose che ho detto durante la promozione del mio
show a El Pais e El Mundo hanno allarmato alcuni di voi, che mi
hanno gentilmente contattato per sapere come sto. Quindi, prima di
tutto, sto bene. Grazie. Davvero. Ho detto che voglio smettere di
fare film e mi sento in pace con questa decisione.”
Nel post Dolan continua poi
scrivendo che: “alcune persone mi hanno detto che è “solo una
pausa, o una fase”… Ma il mio stato d’animo attuale e il nostro
mondo attuale non mi ispirano a perseguire quella che una volta era
una vocazione inevitabile. Tuttavia, al momento sono coinvolto in
progetti televisivi e intendo mantenere la mia parola se dovessero
essere approvati. Altrimenti, penso che questo sia tutto. Voglio
dedicare tempo alla mia salute, ai miei amici e alla mia famiglia.
Ho anche altre passioni, altre cose in cui mi piacerebbe
impegnarmi”.
“Come ho detto nell’articolo:
“Ho vissuto una bella avventura. Ho avuto quindici buoni anni,
viaggiando per il mondo, andando ai festival, facendo film,
lavorando con persone di talento, incontrando artisti monumentali.
[. ..] Ho dato tutto. E ne sono felice. Ho avuto una carriera molto
soddisfacente. Mi sono anche espresso molto liberamente. Sono stato
fortunato. Non mi è mai stato detto cosa fare o come farlo, ho
sempre mantenuto la mia libertà. Di tutte queste parole, El Mundo
ha mantenuto solo “l’arte non ha senso e il cinema è una perdita di
tempo”, spiega poi il regista.
“La prima parte di quella frase
è una vaga generalizzazione e la seconda una pura invenzione. Io,
per esempio, non considero l’arte priva di significato, né il
cinema una perdita di tempo. Penso che l’arte offra rimedio alle
nostre realtà soffocanti e salvi vite altrui. Sarò sempre lì per
incoraggiare artisti e registi. È solo che non desidero più fare
film, perché non mi rendono più felice. Ma l’hanno fatto, e anche
voi. Tutto si riduce a questo: potrei dirigere delle serie. Ma non
desidero più dirigere film. Il mondo non è in un buon stato… e
voglio aiutare il più possibile. L’ho fatto, silenziosamente. Ma
ora voglio essere più esplicito al riguardo. I miei progetti, ora,
sono altrove, credo.”, ha poi concluso Dolan.
Con l’arrivo nei cinema di tutto il
mondo, nel 1993, di Jurassic Park,
il regista
Steven Spielberg mostrò le reali potenzialità della computer
grafica, cambiando per sempre la settima arte. Sullo schermo era
ora possibile veder prendere vita, dopo milioni di anni dalla loro
estinzione, i celebri dinosauri in tutta la loro maestosità. Questi
sono poi tornati a calcare il grande schermo nel 1997 con il sequel
Il mondo perduto – Jurassic Park. Diretto
nuovamente da Spielberg, questo è ambientato quattro anni dopo gli
eventi del precedente capitolo, e narra di una nuova spedizione a
Isla Sorna, dove i dinosauri vengono riportati in vita.
Come anche per il film del 1993, il
regista si è nuovamente affidato alla penna di Michael
Crichton. Lo scrittore da cui prese vita la storia narrata
nel primo film venne più volte pregato di dare un sequel a tale
racconto, ma questi si rifiutò ogni volta. Ci pensò infine
Spielberg a fargli cambiare idea, e fu così che nel 1995 venne
pubblicato Il mondo perduto. Il regista intraprese subito
la produzione della trasposizione, inserendo in questa anche
elementi scartati da Jurassic Park. Il lavoro sui
dinosauri si rese qui ancor più complesso, richiedendo oltre 18
mesi per poterli realizzare tutti in modo realistico e
avvincente.
Il mondo perduto – Jurassic
Park contiene infatti quasi il doppio di animazioni
generate al computer rispetto al suo predecessore, promettendo così
anche il doppio dell’intrattenimento. Il film si affermò poi come
il secondo più alto incasso dell’anno dopo Titanic, e confermò l’interesse degli spettatori nei
confronti della storia e delle sue creature. Un interesse vivo
ancora oggi, e che ha permesso alla Universal di dar vita a diversi
sequel, di cui l’ultimo annunciato, Jurassic
World Rebirth, è atteso prossimamente in sala. Nel
mentre, riscopriamo il lungometraggio del 1997 e le curiosità ad
esso legate.
Quattro anni dopo gli eventi
svoltisi a Isla Nubar, dove sorgeva il Jurassic Park, John
Hammond avverte il professor Ian Malcolm
della presenza di un’isola vicina, chiamata Isla Sorna, dove
venivano ricreati i dinosauri. La vita presente su di essa è ora in
pericolo, poiché il corrotto Peter Ludlow aspira a
catturare quanti più dinosauri possibili per collocarli in un parco
nella città di San Diego. Malcolm si trova così a doversi recare
sull’isola, con l’intento di documentare quanto lì sta avvenendo e
denunciando tutto ciò ai media e alle autorità. Memore della
traumatica vicenda vissuta anni prima, questi rifiuta però
l’offerta. Nel momento in cui Hammond gli rivela che la sua
fidanzata Sarah Harding si è già recata
sull’isola, Malcolm si vede però costretto ad accettare.
Arrivato a Isla Sorna, Malcolm è
intenzionato a recuperare quanto prima Sarah e lasciare quel luogo
pieno di pericoli. I suoi obiettivi verranno però ostacolati dalla
volontà della donna di rimanere lì e difendere le creature presenti
dalla violenza dell’uomo. Nonostante l’esercito di Ludlow sia
particolarmente numeroso, e capitanato dall’esperto cacciatore
Roland Tembo, ciò non sembra sufficiente a gestire la furia dei
dinosauri. Ritrovatisi in terra a loro ostile, con nessuna
recinzione tra loro e le creature, gli esseri umani lì presenti
capiranno ben presto di non essere i cacciatori bensì i cacciati.
La sfida per Malcolm e Sarah sarà allora quella di sopravvivere,
evitando che il peggio possa accadere. Il ruggito del T-Rex,
tuttavia, non sembra lasciare grandi speranze a riguardo.
Il cast di attori
A causa dell’indisponibilità degli
attori Sam Neill e
Laura
Dern, il protagonista divenne il professor Ian
Malcolm, già presente nel precedente film. Ad interpretarlo vi è
nuovamente l’attore Jeff
Goldblum, il quale si è dichiarato particolarmente
entusiasta di poter riprendere il personaggio. Come lui, anche
Richard Attenborough ha dato disponibilità per
comparire nuovamente nel ruolo di John Hammond. Grande ingresso nel
cast è quello dell’attrice Julianne
Moore, oggi premio Oscar, che interpreta qui Sarah
Harding. Spielberg la contattò dopo averla vista recitare nel film
Il fuggitivo. Questa accettò di partecipare al film per
poter lavorare con Spielberg, del quale è una grande
ammiratrice.
Nel film è poi presente l’attrice
Vanessa Lee Chester. Questa era diventata popolare
dopo aver recitato nel film La piccola principessa.
Spielberg rimase colpito da lei proprio grazie a tale pellicola, e
decise da subito di offrirle il ruolo di Kelly, figlia di Ian
Malcolm. Il ruolo del cacciatore Roland Tembo è invece affidato
all’attore Pete Postlethwaite, da
Spielberg considerato il migliore del mondo. Il regista lo scelse
per la sua grande presenza scenica, requisito fondamentale per il
personaggio di Roland. L’attore Vince
Vaughn interpreta il ruolo di Nick Van Owen, alleato
di Ian e Sarah. Infine, gli attori Arliss Howard e
Peter Stormare interpretano rispettivamente i
crudeli Peter Ludlow e Dieter Stark.
Dato il successo del film, nel 2001
si realizza un terzo e conclusivo capitolo della trilogia. Jurassic Park III, da Spielberg solamente
prodotto, vede il ritorno del personaggio di Alan Grant,
interpretato nuovamente da Sam Neill. Il titolo ottenne però
un’accoglienza particolarmente meno entusiasmante rispetto ai
precedenti due film, e sembrò dunque porre fine alle vicende
dedicate ai dinosauri. Nel 2015, tuttavia, arriva al cinema
Jurassic
World. Pur cambiando titolo, questo si configura come
sequel diretto dei precedenti film, anche se ambientato diversi
anni dopo. La coppia di protagonisti è qui interpretata dagli
attori Chris Pratt
e Bryce Dallas
Howard.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
In attesa di vedere gli sviluppi
della saga, per gli appassionati è possibile fruire di Il
mondo perduto – Jurassic Park grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di
Infinity, Apple iTunes e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
14 ottobre alle ore 21:00 sul canale
20 Mediaset.
Escape Room 2 –Gioco mortale si conclude con un colpo di scena
abbastanza intelligente, ma sfortunatamente tale colpo di scena
presenta un grosso problema per il futuro del franchise. Il primo
Escape Room è diventato un successo nel 2019,
superando le recensioni mediocri della critica per diventare un
successo di pubblico, guadagnando 155 milioni di dollari con un
budget di 9 milioni. Dopo diversi ritardi legati al COVID-19,
Escape Room 2 –Gioco mortale è
infine arrivato nelle sale, svelando la possibilità di un
Escape Room 3 basato sul finale di questo secondo
capitolo.
Dopo un altro film in cui Zoey
(Taylor Russell)
e Ben (Logan Miller) sono rimasti in vita
nonostante le trappole costruite dalla società Minos, il colpo di
scena del finale di Escape Room 2 –Gioco
mortale rivela che tutto ciò che è stato fatto nel sequel
fino a quel momento è stato fatto per convincere Zoey che Minos è
stato smantellato e per far entrare lei e Ben nell’escape room
aerea costruita alla fine dell’originale. Il colpo di scena, pur
sembrando un po’ dozzinale, è ben riuscito. Il problema è che rende
Minos troppo potente, al punto che nessuno sembra poterlo
battere.
Cosa succede nel finale di
Escape Room 2 – Gioco mortale
Il finale di Escape Room 2
–Gioco mortale è stato ricco di colpi di
scena e ha modificato in modo significativo la direzione che il
franchise avrebbe potuto prendere. Dopo che il film ha fatto molti
riferimenti a una ragazza di nome Sonya, si scopre
che questa è la figlia di Amanda, del film
originale Escape Room. Il sequel ritratta dunque
il finale del primo film per rivelare che Amanda è sopravvissuta e
da allora progetta escape room per Minos. Amanda si presenta e
inizia quindi a lavorare con Zoey per aiutare lei e Ben a
fuggire.
Dopo essere riusciti a liberare Ben
dalla gabbia che si era riempita d’acqua, i due contattano
l’FBI. In
una svolta sorprendentemente edificante per un sequel, le autorità
riescono a recuperare i corpi di Theo,
Brianna, Rachel e
Nathan. Le sinistre attività di Minos vengono
dunque rivelate al mondo e sembra che la società sarà consegnata
alla giustizia. C’è però poi un momento finale in cui Zoey, in
aereo con Ben, viene coinvolta all’ultimo minuto in una nuova
escape room di Minos.
Perché il colpo di scena finale è
un problema per il franchising
Per facilitare il colpo di scena
finale di Escape Room 2 –Gioco
mortale, Minos dimostra di essere in grado di fare tutto
tranne che manipolare la realtà stessa ma, con le sue vaste
risorse, riesce quasi a farlo. Alla fine dell’attesissimo film
horror, è chiaro che persino lo psichiatra che Zoey e Ben hanno
visitato per le loro esperienze precedenti era al soldo di Minos.
Da quel momento in poi, da quando entrano a New York e visitano
l’edificio di Minos, vengono manipolati e spinti da Minos in
posizione per il prossimo gioco.
Anche gli eventi all’interno del
gioco, che apparentemente dovrebbero essere più difficili da
prevedere per Minos, finiscono con Zoey che fugge attraverso un
percorso alternativo che era chiaramente destinato a trovare, e Ben
che viene risucchiato dalle sabbie mobili, permettendo a Minos di
usarlo come merce di scambio con Zoey. Secondo il personaggio che
ritorna a sorpresa in Escape Room 2 –Gioco mortale, Amanda (Deborah Ann
Woll), che risulta essere sopravvissuta al primo film
grazie a un’altra tattica di manipolazione di Minos.
L’intero gioco è stato messo in
piedi per convincere Zoey a diventare lei stessa una progettista di
giochi per l’azienda, ammesso che ci si possa fidare di tutto ciò
che è stato detto a Zoey durante il gioco. Se questo è vero,
significa che Minos ha orchestrato casualmente che un gruppo di ex
“vincitori” si ritrovasse sullo stesso treno della metropolitana
alla stessa ora, e senza nessun altro a bordo, solo per giocare
allo scopo di ingannare Zoey e Ben e farli cadere nella trappola
dell’aereo in arrivo.
Si tratta di un livello di controllo
sui risultati che lascerebbe a bocca aperta la maggior parte dei
cattivi del cinema. A questo punto, la battaglia di Zoey e Ben non
sembra vincibile. In effetti, sembra senza speranza, non solo per
Escape Room 2 –Gioco mortale, ma
anche per un Escape Room 3. Tuttavia, questo
risale a diversi anni fa, e da allora non ci sono state notizie
concrete sul terzo capitolo. Al momento, infatti, non è stato
ancora confermato e non si hanno indicazioni ad una sua effettiva
realizzazione nel prossimo futuro.
Il trailer del film e come vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Escape
Room 2 – Gioco mortale grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes,
Prime Video e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto di lunedì 14 ottobre alle
ore 21:20 sul canale Rai 4.
La figura dell’assassino ha sempre
avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in
costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono
innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi
simili, e tra i più recenti si può Red
Sparrow (qui la recensione), incentrato
su un segreto servizio di spie e assassine con missioni
estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis
Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare
l’azione con la saga di Hunger Games. Per
questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre
romanzo e alla sua attrice di riferimento: Jennifer
Lawrence.
Il film è però ben più che un
semplice racconto di spionaggio e azione. Si tratta della
trasposizione cinematografica del romanzo Nome in codice:
Diva, scritto dall’ex agente della CIA Jason
Matthews nel 2013. Primo libro di una trilogia dedicata
all’agente segreto russo del SVR Dominika Egorova, esso – e il film
di conseguenza – offrono sì dei racconti grossomodo frutto della
fantasia – ma sono numerosi i riferimenti a realtà ed eventi
realmente verificatisi. Un rapporto con il reale che rende dunque
il film ancor più avvincente ed accattivante.
Un titolo ideale per gli
appassionati del genere, ma anche per chi apprezza quando questi
racconti sono declinati attraverso una forte sensualità ed emozioni
incontrollabili, lontani dunque da ogni fredda razionalità. In
questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali
curiosità relative a Red Sparrow. Proseguendo qui
nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla storia vera a cui ci si
ispira. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Protagonista del film è
Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj,
ritrovatasi con un ricatto a doversi arruolare nelle scuole per
Sparrow, una branca del Servizio di Intelligence Internazionale
russo che mira a formare letali e seducenti assassini. Scopo di
questo è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti
assassini. Dopo un duro e umiliante addestramento, Dominika
inizierà si vede infine assegnato il suo primo incarico da Sparrow:
tenere d’occhio Nathaniel Nash, un ufficiale della
CIA sospettato di essere una talpa intenta a monitorare le
infiltrazioni dei servizi segreti della Russia.
Nel ruolo di Dominika vi è la premio
Oscar Jennifer
Lawrence, dichiaratasi da subito entusiasta del
personaggio ma spaventata dalle scene di nudo presenti. Alla fine
riuscì però a superare la timidezza, assicurandosi di poter avere
il pieno controllo di tali scene. Il personaggio di Dominika le
richiese inoltre una grande preparazione atletica, come svariati
mesi di esercizio nel balletto e nel combattimento corpo a corpo.
Accanto a lei, nei panni di Nathaniel Nash vi è invece l’attore
Joel Edgerton, mentre
Matthias Schoenaerts è Ivan Vladimirovich
Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR. Charlotte
Rampling è la direttrice della Scuola Sparrow, mentre
Jeremy Irons è
il generale Vladimir Korchnoi.
La storia vera dietro il film
Ma le Red Sparrow esistono davvero o
il film è solo un esempio di fiction spionistica ispirata sulla
scia di una saga quale quella di James
Bond? La verità è che un tempo in Russia esisteva realmente un
programma di questo tipo e si ritiene che le spie russe formate da
esso esistano ancora, anche senza un programma specifico costruito
intorno a loro. Questo secondo Jason Matthews,
autore del romanzo da cui è tratto il film. Per le ricerche a
riguardo, Matthews ha attinto alle proprie esperienze di vita,
avendo trascorso 33 anni come agente della CIA prima di diventare
autore, ed era quindi molto esperto di tradecraft russo (il termine
usato dagli agenti dei servizi segreti per descrivere il loro
lavoro).
“C’era una Sparrow School a
Kazan, nella Repubblica del Tatarstan, nella Russia europea,
durante la Guerra Fredda, e l’uso dell’intrappolamento sessuale e
della compromissione degli obiettivi da parte dei russi è ben
documentato”, ha detto Matthews a Publishers Weekly nel 2013.
“Non so se esista ancora una Sparrow School operativa, ma
immagino che le trappole di miele siano ancora utilizzate”.
Oltre a ciò, molti altri dettagli che Matthews ha inserito nel suo
libro sono stati direttamente influenzati dal vero spionaggio
internazionale, in particolare il modo in cui descrive gli agenti
che conducono i loro traffici.
“La quantità di tecniche di
spionaggio, in particolare di sorveglianza e controsorveglianza,
farà sì che il lettore interno si chieda come abbia fatto a
superare il comitato di revisione delle pubblicazioni”, hanno
scritto James Burridge e Michael
Bradford in una recensione del romanzo di Matthews per la
CIA. “Le scene in cui Nate e Dominika attraversano i paesaggi
urbani in intricati percorsi di sorveglianza della durata di ore
per ripulirsi prima di un’azione operativa clandestina sono
rappresentazioni accurate e ricche di dettagli dei compiti
ansiogeni svolti quotidianamente dagli agenti dell’intelligence in
tutto il mondo”.
Anche se probabilmente non era una
Sparrow, poiché si ritiene che il programma sia terminato con la
Guerra Fredda e il KGB, l’ex agente e modella russa Anna
Chapman è probabilmente l’esempio più noto di una
possibile spia moderna. La Chapman è stata arrestata nel 2010 per
aver fatto parte del giro di spie dell’Illegals Program, composto
da agenti dormienti russi che cercavano di ottenere informazioni
negli Stati Uniti. Ma è balzata agli onori delle cronache dopo che,
nel 2012, un articolo dell’Independent ha affermato che la Chapman
era stata vicina a sedurre un membro del gabinetto del Presidente
Obama.
Si trattava, stando a quanto
riportato, di un’operazione trappola, e questo era il motivo per
cui l’Illegals Program era stato interrotto. Tuttavia, questa
caratterizzazione è stata successivamente contestata dall’FBI, che
ha dichiarato che i commenti dell’agente dell’FBI C. Frank
Figliuzzi su cui The Independent ha basato la sua storia
sono stati fraintesi, secondo Spencer Ackerman di
The Wire. Non è chiaro se oggi esistano ancora Sparrow
russi che conducono operazioni di trappolaggio, ma sicuramente
esistevano durante la Guerra Fredda ed erano piuttosto simili
all’esempio ritratto da Jennifer Lawrence in Red
Sparrow.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Red
Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
14 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Dal 17 ottobre in sala
con Eagle Pictures, Smile
2 (Smile Deluxe in originale) inaugura ufficialmente
la stagione cinematografica degli horror, intorno al periodo di
Halloween, così da proporsi come perfette serate a tema per la
“spooky season”.
Il film, diretto da
Parker Finn che torna a raccontare la storia del “sorriso
malefico”, è il sequel diretto del film 2022,
e trai protagonisti
conta anche Kyle Gallner, l’interprete di quel Joel che era stato
l’ultimo “posseduto” dall’entità nel film precedente. Ma cosa è
successo in quella storia horror e come si ricollega al sequel?
Ecco cosa c’è da ricordare per arrivare preparati alla visione di
Smile 2.
La storia di Smile
Il primo film segue la
storia di una terapista, Rose (Sosie Bacon), la quale è
perseguitata da visioni di persone con un sorriso inquietante da
quando lei stessa ha visto quel sorriso sul volto di una ragazza,
Laura (Caitlin Stasey), che si è tolta la vita davanti a lei.
Nonostante la sua formazione scientifica, Rose comincia a
sospettare di essere posseduta da una entità malvagia. Con l’aiuto
del suo ex fidanzato, Joel (Kyle Gallner), scopre che i testimoni
di suicidio tendono a morire suicidi loro stessi dopo pochi giorni.
Questa conclusione appare evidente dopo che i due sono risaliti a
una catena di ben 15 persone. La maledizione non si può
sconfiggere, se non trasmettendola a qualcuno: basta uccidere
brutalmente qualcuno di fronte a un testimone per traumatizzarlo.
Questo diventerà “l’erede” della maledizione.
Chi è Robert
Talley?
Interpretato da Rob
Morgan in Smile del 2022, Robert è una persona che
è sfuggita alla morte uccidendo brutalmente qualcuno di fronte a un
testimone, trasmettendogli la sua maledizione. Di conseguenza però
viene arrestato e sarà da lui che Rose scoprirà la verità: l’unico
modo per sfuggire alla maledizione è quello di diventare
un’assassina.
Inorridita, Rose si
isola nella sua casa d’infanzia in modo da non poter trasmettere la
maledizione. Affronta l’entità che ha preso le sembianze di sua
madre e prova a neutralizzarla con il fuoco. Lascia la casa e torna
dal suo ex fidanzato, credendo di essere così fuggita dalla
malvagia entità. Ma è solo questione di tempo…
Smile: spiegazione del
finale: Rose è morta?
La fuga di Rose era in
realtà solo un’allucinazione provocatale dal demone che ha tenuto
in vita la donna il tempo necessario per far si che Joel la
rintracciasse e la raggiungesse a casa sua. Il giovane si presenta
così nel luogo dove si sta consumando la tragedia, giusto in tempo
per assistere al suicidio di Rose: la donna si dà fuoco davanti a
lui, sorridendogli, e passandogli la maledizione.
Joel muore?
Secondo le regole di
Smile, Joel dovrebbe essere il prossimo destinato a morire. Quindi,
a meno che non uccida qualcuno di fronte a un testimone, possiamo
essere certi che morirà entro una settimana. Tuttavia, l’uomo ha
imparato molte cose sull’entità mentre cercava di proteggere Rose,
e questo lo rende un avversario più difficile da sopraffare per
questa presenza demoniaca. Un ottimo spunto per il sequel,
appunto!
La storia di Smile 2 si
concentra sul personaggio di Skye Riley (Naomi
Scott), una
popstar, che sul punto di cominciare un tour mondiale, inizia a
vivere esperienze sempre più terrificanti e incomprensibili.
Schiacciata dalle crescenti angosce e dalle pressioni della
notorietà, Skye è costretta a confrontarsi con il suo passato
oscuro per riprendere in mano la sua vita prima che vada in pezzi.
Come accennato in precedenza, nel film fa ritorno Kyle Gallner nei
panni di Joel che potrebbe in effetti avere un duplice ruolo. Il
personaggio potrebbe o essere l’innesco per il passaggio della
maledizione, essendo l’ultimo depositario della stessa dal finale
del primo film, oppure diventare l’eroe che ha avuto modo di
conoscere e studiare l’entità demoniaca e ha gli strumenti per
sconfiggerla, aiutando così Skye Riley a sopravvivere.
Lo scopriremo a partire
dal 17 ottobre in sala, quando Smile 2 uscirà al
cinema con Eagle Pictures.
Donald Trump è
intervenuto sul
suo account di Truth Social per inveire contro The
Apprentice, il nuovo film del regista Ali
Abbasi incentrato sull’ascesa di Trump come imprenditore
immobiliare a New York sotto la guida di Roy Cohn. Sebastian Stan interpreta Trump nel film,
Jeremy Strong recita nel ruolo di Cohn e Maria
Bakalova, candidata all’Oscar per “Borat 2”, interpreta la prima
moglie di Trump, Ivana. “The Apprentice” è uscito nelle sale l’11
ottobre, distribuito da Briarcliff Entertainment.
“Un film falso e scadente
scritto su di me, intitolato ‘The Apprentice’ (hanno almeno il
diritto di usare questo nome senza approvazione?), si spera che
‘bombardi’”, ha scritto Trump su Truth Social. “Si tratta
di un lavoro di scure a basso costo, diffamatorio e politicamente
disgustoso, messo in circolazione proprio prima delle elezioni
presidenziali del 2024, per cercare di danneggiare il più grande
movimento politico nella storia del nostro Paese, ‘MAKE AMERICA
GREAT AGAIN!’”.
“La mia ex moglie, Ivana, era
una persona gentile e meravigliosa, e ho avuto un ottimo rapporto
con lei fino al giorno della sua morte. L’autore di questo mucchio
di spazzatura, Gabe Sherman, uno scribacchino senza talento e di
bassa lega, da tempo ampiamente screditato, lo sapeva, ma ha scelto
di ignorarlo”, ha aggiunto Trump. “È così triste che alla
feccia umana, come le persone coinvolte in questa impresa che
speriamo non abbia successo, sia permesso di dire e fare quello che
vogliono per danneggiare un Movimento politico, che è molto più
grande di ognuno di noi. MAGA2024!”
Abbasi ha saputo della reazione di
Trump al suo film e ha risposto su X, scrivendo: “Grazie per
averci risposto, Donald Trump. Sono disponibile a parlare
ulteriormente se lo desidera. Oggi è una giornata molto impegnativa
per la stampa di ‘The Apprentice’, ma potrei chiamarla
domani”.
“The Apprentice è stato presentato
in
anteprima mondiale a Cannes a maggio. Poco prima della
proiezione, la campagna di Trump ha
diffuso un lungo comunicato in cui si definisce il film
“spazzatura” e “pura finzione”. La campagna ha anche minacciato
un’azione legale.
“Presenteremo un’azione legale
per affrontare le affermazioni palesemente false di questi finti
registi”, ha dichiarato all’epoca il portavoce principale
della campagna Trump, Steven Cheung, in una dichiarazione a
Variety. Questa spazzatura è pura finzione, che
sensazionalizza bugie che sono state a lungo sfatate”. Come nel
caso dei processi illegali a Biden, si tratta di un’interferenza
elettorale da parte delle élite di Hollywood, che sanno che il
presidente Trump riconquisterà la Casa Bianca e batterà il loro
candidato preferito perché nulla di ciò che hanno fatto ha
funzionato”.
Alla conferenza stampa del film, il
mattino seguente, Abbasi si è offerto di incontrare Trump di
persona e di proiettare “The Apprentice” per lui.
“Non credo necessariamente che
questo sia un film che non gli piacerebbe”, ha detto Abbasi in
quell’occasione. “Non credo necessariamente che gli piacerebbe.
Penso che sarebbe sorpreso, sapete? E come ho già detto, mi
offrirei di incontrarlo ovunque voglia e di parlare del contesto
del film, di fare una proiezione e di fare una chiacchierata dopo,
se questo è interessante per qualcuno della campagna di Trump”.
Anthony Hopkins sarà il protagonista di
“Maserati: The Brothers”, un film biografico in
lingua inglese diretto da Bobby Moresco sulla famiglia che sta
dietro alle automobili ad alte prestazioni per cui l’Italia è
famosa, insieme a Ferrari e Lamborghini.
Il leggendario attore premio Oscar
interpreterà un finanziere italiano che finanzia i fratelli
Maserati. Il film “Maserati” è prodotto
dall’italiano Andrea Iervolino attraverso la sua nuova società
cinematografica e televisiva The Andrea Iervolino
Company.
La precedente società di Iervolino,
ILBE Group – in cui era partner di Monika Bacardi
– ha prodotto il biopic diretto da Bobby Moresco
“Lamborghini: The Man Behind the Legend” ed è
stato anche tra i produttori di ‘Ferrari’
di Micheal Mann con Adam Driver e Penélope Cruz.
“Avere Anthony Hopkins a bordo
è un sogno che diventa realtà”, ha dichiarato la Iervolino in
un comunicato. “La sua impareggiabile capacità di incarnare
personaggi complessi eleverà senza dubbio la nostra storia, e siamo
ansiosi di vedere come porterà profondità al suo ruolo”.
Altri dettagli sul casting di
“Maserati: The Brothers”, le cui riprese
inizieranno a breve a Bologna, non sono ancora stati resi noti. La
Maserati è stata fondata nel 1914 in un garage della città di
Bologna da tre fratelli: Alfieri, Ettore ed Ernesto. Il tridente,
emblema dell’azienda, è una replica di quello presente nella
Fontana del Nettuno di Bologna. Fin dall’inizio, l’azienda – oggi
nota per le auto di lusso esotiche – è stata legata al mondo delle
corse automobilistiche. La prima auto da corsa da Gran Premio della
Maserati, chiamata “Tipo 26”, è il veicolo che Alfieri Maserati
stava guidando nella gara della Coppa Messina del 1927 quando ebbe
un incidente quasi fatale. Alfieri morì pochi anni dopo, il 3 marzo
1932, all’età di 44 anni per complicazioni legate a
quell’incidente. Nel 1937 i fratelli, pur rimanendo coinvolti,
vendettero una quota di controllo dell’azienda che oggi è di
proprietà della Fiat.
FOTO DI COPERTINA: Sir
Anthony Hopkins alla 94a edizione degli Academy Awards al Dolby
Theater il 27 marzo 2022 a Los Angeles, CA – Foto di Jean_Nelson
via Depositphoto.com
Dylan O’Brien ha due nuovi film che hanno
ottenuto il consenso del pubblico su Rotten Tomatoes, in quanto
l’attore torna al cinema in grande stile dopo una breve pausa di
due anni. Sebbene sia stato co-protagonista della satira politica
Maximum Truth del 2023, l’ex star di
Teen Wolf è rimasto lontano da ruoli importanti
dopo The Outfit e Not Okay del 2022. O’Brien è
tornato a fare press tour per due film molto diversi tra loro: il
thriller misterioso Caddo Lake e la commedia
Saturday Night, in cui interpreta
Dan Ackroyd e che si concentra sulla prima puntata
del Saturday Night Live.
Entrambi i film stanno ottenendo
consensi su Rotten Tomatoes.
Saturday
Night, diretto da Jason Reitman, è
in leggero vantaggio con un punteggio di pubblico
dell’87% basato su oltre 250 valutazioni.
Caddo Lake, scritto e diretto da Celine
Held e Logan George, con M. Night Shyamalan tra i
produttori, non è troppo lontano con l’82% sulla base di
oltre 250 valutazioni.
Caddo
Lake è attualmente disponibile in streaming sul
servizio di streaming Max negli USA, mentre Saturday Night
è uscito nelle sale americane l’11 ottobre, mentre in Italia uscirà
in formula evento il 21, 22 e 23 ottobre. I due nuovi film hanno
anche un punteggio complessivo positivo della critica, che si
aggira intorno all’80%.
Cosa significa per Dylan O’Brien questa risposta
positiva
Caddo
Lakeè un giallo tortuoso,
incentrato su ciò che accade quando la scomparsa di una giovane
ragazza svela i segreti della famiglia. Il film si ispira alla
foresta reale che si trova tra il Texas e la Louisiana. Dylan
O’Brien è il protagonista insieme all’attrice di Piccole
donne e Il diavolo per tutto il tempo Eliza Scanlen,
mentre il cast di supporto comprende Lauren Roberts, Eric Lange,
Dianna Hopper, Sam Hennings e Caroline Falk.
Saturday Night è molto più
vicino all’ensemble. Anche se l’interpretazione di O’Brien ha
raccolto elogi, il suo ruolo di Arkroyd fa parte di una storia più
ampia sul caos e l’incertezza di quello che sarebbe diventato un
episodio televisivo rivoluzionario. Molte altre star popolano il
mondo di Saturday Night, tra cui Gabriel LaBelle, Rachel
Sennott, Cory Michael Smith, Ella Hunt, Lamorne Morris, Kim Matula,
Finn Wolfhard, Nicholas Braun, Cooper Hoffman, Andrew Barth
Feldman, Kaia Gerber, Willem Dafoe, Matthew Rhys e J. K.
Simmons.
Una serie tv diStar Wars ha avuto un budget che ha
superato persino alcuni dei migliori film di Star
Wars e, nonostante la percezione del pubblico, non era
The Acolyte. Sebbene i film abbiano a lungo
dominato la linea temporale di Star Wars, da quando la
Saga degli Skywalker si è conclusa con Star Wars: L’ascesa di Skywalker, gli show televisivi
di Star Wars sono diventati molto più importanti.
Spettacoli come Star Wars Rebels, The
Mandalorian, Ahsoka
e Andor
hanno avuto un’enorme influenza sul franchise, ma uno in
particolare si è distinto in termini di costi.
Secondo Forbes, Andorha avuto un budget enorme
di 351,8 milioni di dollari, un prezzo che ha battuto il
suo predecessore, il film
Rogue One: A Star Wars Story. Forbes ha
riportato:
“Recenti documenti rivelano che
quando le riprese della seconda stagione di Andor sono
iniziate nel novembre 2022, la Disney ha speso per lo show la cifra
sbalorditiva di 351,8 milioni di dollari (270,8 milioni di
sterline)… si tratta dell’8% in più rispetto al costo di
realizzazione di Rogue One e di un’ombra in
meno rispetto ai 364,5 milioni di dollari (278,3 milioni di
sterline) spesi per la bomba al botteghino del 2018, Solo: A Star Wars Story
”.
Andor è senza dubbio uno
dei migliori show televisivi di Star Wars e si è
dimostrato incredibilmente popolare tra il pubblico, ma si tratta
comunque di una cifra sorprendentemente alta, anche per uno show
live-action di Star Wars del calibro di Andor
.
Cosa significano i costi di
Andor per Star Wars
In seguito a The Acolyte e alle conseguenti reazioni
allo show, i bilanci della Disney sono diventati sempre più
oggetto di esame. The Acolytesi è rivelato
incredibilmente controverso e alla fine è stato cancellato, il che
non ha fatto altro che attirare l’attenzione sul suo costo di 230,1
milioni di dollari . Si trattava evidentemente di una spesa
notevolmente inferiore a quella di Andor, ma molti hanno
comunque ritenuto che il budget non fosse all’altezza del risultato
(anche se, vale la pena sottolinearlo, era difficile distinguere le
critiche genuine allo show dal bombardamento di recensioni e dal
virtriol diretto agli attori).
Il budgetdi Andor è
diverso da questo punto di vista. Andor è considerato da
molti uno dei migliori lavori di Star Wars degli ultimi
anni, quindi è meno probabile che il pubblico abbia uno shock da
cartellino, anche se le spese per questa serie sono molto più
elevate rispetto aThe
Acolyteo, a quanto pare, ad alcuni
film di Star Wars . Tuttavia, è molto probabile
cheStar Warsnon
continuerà a produrre spettacoli così costosi. Come
termine di paragone, Agatha All Along del MCU è lo show più economico del
franchise finora, e probabilmente i tagli al budget andranno nella
stessa direzione per Star Wars.
I Marvel Studios hanno originariamente incluso
la scena del Soulworld di Iron Man dopo la sua morte alla fine di
Avengers:Endgame, e i fan stanno nuovamente
discutendo se avrebbe dovuto rimanere o meno.
Su X, l’utente jakob
von doom condivide un thread di scene eliminate del
MCU, tra cui una scena di
Avengers:Endgame in cui
Tony Stark viene portato nel Soulworld della Pietra dell’Anima
subito dopo aver eseguito lo Snap che sconfigge Thanos e il suo
esercito. Durante la sua breve visita al Soulworld, Tony
incontra una versione cresciuta di sua figlia Morgan e condividono
un momento commovente prima che Tony trascenda. Il post ha
preso piede su X, in quanto i fan del MCU hanno fornito le loro
argomentazioni a favore o contro la scena. Guardate il post qui
sotto:
| – –
An alternate version of Peter Parker and Tony Stark reuniting
followed by the Avengers discussing their battle strategy for
getting rid of the Infinity Stones. pic.twitter.com/0rQkrjLL7T
After snapping to defeat Warrior Thanos and his army Tony Stark
visits the Soulworld, similar to Thanos, where he meets an older
version of his daughter, Morgan Stark. pic.twitter.com/oErOV3T14B
L’utenteXD.M.
non è d’accordo con il modo in cui è stata scritta la scena
cancellata di Avengers:Endgame è stata scritta.
Invece di una toccante conversazione tra Tony e Morgan,
D.M. propone una scena più breve in cui Tony piange quando
vede Morgan e le uniche parole che pronuncia sono “Ti amo
3000 ” prima che la scena finisca. Questa versione della scena
del Soulworld avrebbe potuto essere un modo più efficace per
riunire Tony e Morgan, e avrebbe richiamato il loro momento più
memorabile insieme.
•After snapping away 2014 Thanos and his army Tony Stark visits
the Soulworld where he meets an older version of his daughter,
Morgan Stark. pic.twitter.com/nZETIHOqdC
L’utente StonedWookie90
non è d’accordo sulla presenza di Morgan nel Soulworld. Invece
della figlia di Tony Stark, Ho Yinsen, il mentore di Tony, avrebbe
potuto essere la persona che Tony Stark ha incontrato nel
Soulworld. Dopotutto, la persona che Soulworld presenta non deve
necessariamente essere legata alla persona che ha eseguito lo Snap,
e Ho Yinsen ha svolto un ruolo essenziale nella vita di Tony Stark,
essendosi sacrificato per mettere Tony sulla strada dell’eroismo in
Iron Man. Dopo la sua morte in Iron Man, Yinsen è
ritornato solo nel flashback di apertura di Iron Man 3.
L’utente vince
ritiene che la scena eliminata di Avengers:Endgame serva a poco. Sebbene il ricongiungimento tra Tony
e Morgan sia intrinsecamente un momento commovente, non sembra
naturale in Soulworld. Purtroppo, questo significa che l’unica
scena di Katherine Langford nel MCU è stata tagliata. Forse la
Langford avrà un’altra occasione di apparire nei panni di una
Morgan cresciuta nei futuri capitoli del MCU, come Ironheart
e Avengers:Doomsday.
Negli ultimi anni le escape
room sono diventate sempre più popolari, apprezzate per il
loro prevedere un’esperienza in prima persona, durante la quale
mettere alla prova le proprie abilità logiche nella risoluzioni di
determinati enigmi entro un dato tempo. Date le sue
caratteristiche, era solo questione di tempo prima che si
immaginasse questo tipo di situazione applicata ad un film. Nel
2019, è così stato realizzato il film Escape Room, distintosi come un grandissimo
successo economico. Un sequel non si è dunque fatto attendere,
arrivando nel 2021 con il titolo Escape Room 2 – Gioco
mortale.
Come il primo, anche questo è
diretto da AdamRobitel, già regista dell’horror Insidious – L’ultima
chiave. Similmente al primo film, anche in questo sequel
si ripropongono situazioni con enigmi da risolvere entro un
determinato tempo al fine di poter preservare la propria vita. Un
tipo di narrazione che non può che ricordare una saga come Saw (naturalmente molto
meno cruenta) ma anche film come Cube –Il cubo
e Il cubo 2 – Hypercube. Un
tipo di film, dunque, che stimola ad una partecipazione attiva e
porta lo spettatore a sviluppare un forto trasporto nei confronti
di ciò che si sta vedendo.
Per tutti gli appassionati dei
thriller di questo tipo, dove la logica può salvare la vita ma non
sempre le regole vengono rispettate, Escape Room 2 – Gioco
mortale è un titolo decisamente da non perdere. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al suo finale
alternativo. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
La trama e il cast di Escape Room 2 – Gioco
mortale
Dopo gli eventi del primo film,
Zoey e Ben, entrambi
sopravvissuti al gioco precedente, sono determinati ad arrestare la
follia dei sadici ideatori dell’escape room, nella quale sono morte
quattro persone. Mentre sono sulla metro, però, il vagone si
distacca dal resto del treno e Zoey e Ben insieme ad altri
sconosciuti si ritrovano bloccati al suo interno. Ma non è stato un
incidente, i sei estranei sono infatti i protagonisti di una nuova
sfida. Tutto il gruppo, però, ha già partecipato in passato
all’escape room.
Dopo essere riusciti a uscire dal
vagone, la comitiva improvvisata si ritroverà bloccata in una serie
di stanze e dovrà trovare la vita d’uscita giusta per riuscire a
rimanere in vita. Per superare le insidie delle stanze ideate dalla
Minos Escape Rooms Corporation, il gruppo dovrà inoltre
necessariamente fare gioco di squadra e per vincere dovranno
scoprire cosa li accomuna, perché proprio loro sono stati scelti
per questa partita. È così che i sei inizieranno a scavare nel loro
passato, alla ricerca dell’elemento in grado di salvarli.
Ad interpretare Zoey e Ben vi sono
nuovamente gli attori Taylor Russell e
Logan Miller. La Russell è divenuta celebre, oltre
che grazie ai due film di Escape Room, anche per il suo
ruolo nel film Bones and All. Miller è
invece noto anche per i film Manuale scout per l’apocalisse
zombie e Tuo, Simon. Nel film
recitano poi Deborah Ann Woll nel ruolo di Amanda
Harper, Holland Roden
in quelli di Rachel Ellis e Indya Moore in quelli
di Brianna Collier. Thomas Cocquerel è Nathan,
mentre Carlito Olivero è Theo.
Chi ha visto il film, sa che
Escape Room 2 – Gioco mortale termina con Zoey e
Ben che ancora una volta riescono a sopravvivere al mortale gioco
organizzato per loro. Nella scena finale, tuttavia, i due si
ritrovano intrappolati in una nuova sfida a tempo, con la voce
distorta del leader di Minos che prende in giro Zoey e Ben per
essere caduti nella sua nuova trappola, di fatto aprendo così ad un
terzo capitolo. Inizialmente, però, era stato concepito un altro
finale, poi scartato in quanto indicato come troppo nichilista dal
pubblico di prova. Ecco di seguito quanto dichiarato dal regista a
riguardo:
“Il finale originale era molto
più nichilista e vedeva Zoey tornare nella sua stanza del
dormitorio. È stata ovviamente illuminata dal gas e trova un
indizio in uno dei suoi libri di puzzle che la riporta nella sala
accademica. E sotto la sua scrivania, trova una piccola nota del
Puzzle Maker e il pendente di sua madre. Questo ci fa capire che
Minos, in qualche modo, ha qualcosa a che fare con l’incidente
aereo della donna. Poi la voce del rompicapo arriva
dall’altoparlante ed è tipo: Sei pronto a giocare di nuovo? Non
suona poi così male.
Mostra ancora che Minos è una
grande società che avrà sempre un nuovo gioco, ma sarebbe stata una
specie di delusione dopo le escape room precedenti. Una delle cose
che è risultata chiara da quella proiezione di test era che il
pubblico voleva due cose: volevano che Ben e Zoey avessero una
specie di chiusura e volevano dare una sbirciatina dietro al
sipario dove Minos era nascosto. Quindi ho avuto colto in pieno
questa sfida e mi sono chiesto come dare uno scacco
matto“.
Il trailer del film e come vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Escape
Room 2 – Gioco mortale grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes,
Prime Video e Tim
Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre
presente nel palinsesto di lunedì 14 ottobre alle
ore 21:20 sul canale Rai 4.
La figura dell’assassino ha sempre
avuto grande fascino al cinema. Personalità controverse, in
costante equilibrio tra la moralità e l’assenza di scrupoli. Sono
innumerevoli i film che hanno affrontato le vicende di personaggi
simili, e tra i più recenti si possono ricordare titoli come
Collateral e
Atomica bionda. Nel 2018 si
è aggiunto all’elenco anche Red
Sparrow (qui la recensione), incentrato
su un segreto servizio di spie e assassine con missioni
estremamente pericolose. A dirigere il film vi è Francis
Lawrence, che aveva già dato prova di saper padroneggiare
l’azione con la saga di Hunger Games. Per
questo suo nuovo film, si è nuovamente affidato ad un celebre
romanzo e alla sua attrice di riferimento.
Red
Sparrow è infatti la trasposizione
cinematografica del romanzo Nome in codice: Diva, scritto
dall’ex agente della CIA Jason Matthews nel 2013.
Si tratta del primo libro di una trilogia dedicata all’agente
segreto russo del SVR Dominika Egorova. Protagoniste di questi, e
del film, sono donne di straordinaria bellezza utilizzate dallo
spionaggio russo contro obiettivi da ridurre al silenzio o
reclutare con il ricatto sessuale. Diplomatici, politici, agenti
segreti. Secondo il romanzo, il primo e il secondo mestiere più
antico del mondo – prostituzione e spionaggio – sono l’arma di cui,
senza soluzione di continuità, la Russia sovietica si avvale ancora
oggi per vincere le sue segrete battaglie.
Girato tra Budapest, Londra e
Vienna, il film ha così dato vita sul grande schermo ad una storia
tanto seducente quanto ricca di tutti i principali elementi del suo
genere. Anche per tali motivi Red
Sparrow è arrivato ad un incasso complessivo di circa
151 milioni di dollari. In questo articolo, approfondiamo alcune
delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Protagonista del film è
Dominika Egorova, ex prima ballerina del Bol’soj
la cui carriera viene tragicamente interrotta a causa di un
incidente. In cerca di riscatto, la giovane si ritrova con un
ricatto a doversi arruolare nelle scuole per Sparrow, una branca
del Servizio di Intelligence Internazionale russo. Scopo di questo
è trasformare giovani uomini e donne in letale e seducenti
assassini. Per ottenere tale qualifica, però, Dominika dovrà
affrontare un duro e umiliante addestramento, iniziando a
comprendere i lati negativi di ciò che dovrà un giorno compiere
autonomamente. Quel momento arriva molto prima di quanto previsto,
nel momento in cui le viene assegnato il suo primo incarico da
Sparrow.
Il suo obiettivo è
Nathaniel Nash, un ufficiale della CIA sospettato
di essere una talpa intenta a monitorare le infiltrazioni dei
servizi segreti della Russia. Al momento del loro incontro, i due
finiranno per dar vita ad una spirale di attrazione e inganno, che
non mancherà di minacciare la sicurezza delle rispettive nazioni e
il fragile equilibrio che consente la pace mondiale. Preparatasi a
lungo per questo momento, Dominika si ritroverà a dover fare i
conti con numerosi imprevisti, e costretta a compiere delle scelte
dovrà scoprire di chi potersi fidare realmente in un contesto di
sole spie e traditori.
Il cast di attori
Dopo aver lavorato con lei per
Hunger Games, il regista decise di affidare la parte
della protagonista alla premio Oscar Jennifer
Lawrence. L’attrice si era dichiarata da subito
entusiasta del personaggio, ma era spaventata dalle scene di nudo
presenti. Alla fine riuscì però a superare la timidezza,
assicurandosi di poter avere il pieno controllo di tali scene. Il
personaggio di Dominika le richiese inoltre una grande preparazione
atletica. La Lawrence si allenò per quattro mesi nel balletto,
avendo come insegnanti alcune delle più note personalità del New
York City Ballet. Si preparò inoltre ad eseguire alcune delle
principali scene di combattimento, come anche a sfoggiare l’accento
russo più credibile possibile.
Accanto a lei, nei panni di
Nathaniel Nash vi è invece l’attore Joel Edgerton. Questi
si preparò al suo ruolo confrontandosi con lo scrittore del libro
da cui il film è tratto. Matthews lo aiutò infatti ad apprendere
tutti i principali segreti e la routine classica di un agente della
CIA. Nel film sono poi presenti noti attori come Matthias Schoenaerts nei panni di Ivan
Vladimirovich Egorov, zio di Dominika e direttore del SVR.
Charlotte Rampling è la direttrice della Scuola
Sparrow, mentre Jeremy Irons è
il generale Vladimir Korchnoi. Mary-Louise Parker
interpreta Stephanie Boucher, senatrice statunitense, e
Ciaran Hinds è il colonnello Zakharov.
Nel
finale del film, Dominka rivela di aver trovato il nome della
talpa ma di essere disposta a rivelarlo solo se le sarà data la
possibilità di tornare in Russia. Giunti nel luogo dello scambio,
vi è da una parte Nash, visibilmente deluso dal tradimento subito
da parte della donna, e dall’altra la talpa dichiarata da Dominika.
In realtà, lei fornisce il nome dello zio Ivan, usando le prove che
aveva costruito da quando è arrivata in Ungheria e incolpandolo per
lo scambio fallito a Londra. Ivan viene dunque ucciso e Dominika
onorata in una cerimonia militare russa alla presenza di Korchnoi.
Tornata in Russia, riceve però una telefonata da una persona
sconosciuta che suona il concerto per pianoforte di Grieg, che in
precedenza aveva detto a Nash essere il pezzo su cui ha ballato la
sua prima esibizione da solista.
Ci sarà un Red Sparrow 2?
Considerato questo finale aperto,
il regista Francis Lawrence ha espresso il proprio interesse a
realizzare un sequel basato su Palace of Treason o The
Kremlin’s Candidate, i due romanzi seguito di Red
Sparrow scritti da Jason
Matthews. Ad oggi, tuttavia, non sono state
fornite novità riguardo un eventuale secondo capitolo delle
avventure di Dominika. Il discreto successo ottenuto però dal film,
il quale ha incassato 151 milioni di dollari a fronte di un budget
di circa 70, e l’interesse della Lawrence a riprendere il ruolo
potrebbero però in futuro portare alla realizzazione di un nuovo
film.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di Red
Sparrow grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Disney+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
14 ottobre alle ore 21:20 sul canale
Italia 1.
Il reboot di Highlander
sarebbe stato ritardato. Highlander è un film del 1986
interpretato da Christopher Lambert e diretto da Russell Mulcahy.
Si tratta di un film dark fantasy su uno spadaccino scozzese che
deve affrontare il suo ultimo avversario immortale. Oltre a
Lambert, Highlander vantava un cast di primo piano che
comprendeva Sean Connery, Clancy Brown, Roxanne Hart e Beatie
Edney. Negli anni successivi all’uscita del film, è stato
annunciato un reboot di Highlander, con un cast
aggiornato, che avrebbe avuto come protagonista Henry Cavill e sarebbe stato diretto da
Chad Stahelski, autore del
franchise di John Wick.
Secondo quanto
riportato da TheWrap, il rebootdi
Highlanderavrebbe subito un
ritardo. Secondo la fonte, ciò è dovuto ai ritardi di un
altro importante progetto di Stahelski, Ballerina, che ha
fatto slittare Highlander. Le riprese di
Ballerina hanno richiesto a Stahelski e
al suo team due o tre mesi, il che ha fatto slittare lo
sviluppo di Highlander . Le esatte implicazioni temporali
per Highlander non sono ancora state rivelate, ma gli
addetti ai lavori suggeriscono che i reshoot di Ballerina
hanno fatto slittare la produzione di almeno cinque mesi.
Cosa significano questi ritardi
per il reboot di Highlander
L’attore britannico Henry Cavill arriva alla prima mondiale di
‘Enola Holmes 2’ di Netflix tenutasi al Paris Theater il 27 ottobre 2022
a Manhattan, New York, New York, Stati Uniti. – Foto di
imagepressagency via Depositphotos
I ritardi di Ballerina
sono stati complessivamente significativi. Lo spinoff di John
Wick era originariamente previsto per il giugno 2024, ma poi
ha visto la sua uscita ritardata di un intero anno. Ora le riprese
di Ballerina sono terminate e il film è previsto per il
giugno 2025, quindi ulteriori ritardi per Highlander
dovrebbero essere minimi. Da questo rapporto, però, sembra
che i reshoot diBallerinaabbiano già avuto un impatto sullo sviluppo
diHighlander.
Questa non è una grande notizia per
il
reboot di Highlander, perché allo stato attuale il
film non ha ancora una data di uscita. Il reboot è stato annunciato
nel 2008 e confermato dalla Lionsgate nel 2023. All’inizio di
quest’anno è stato rivelato che le riprese di Highlander
sarebbero iniziate in Scozia nel gennaio 2025. L’ultimo
rapporto sui ritardi non specificava in che misura ciò avrebbe
influito sulla data di inizio di gennaio, ma suggeriva che
la produzione sarebbe avvenuta più tardi quest’anno, il che
potrebbe significare che le riprese di Highlander sono
ancora in corso.
Potrebbe essere una cattiva
notizia per Ballerina e Highlander?
Sebbene Highlander sia un
classico difficile da rifare, inizialmente ero ottimista quando ho
sentito che il reboot sarebbe stato diretto dall’autore di film
d’azione Stahelski. Gli ultimi aggiornamenti sulla produzione,
tuttavia, mi hanno fatto preoccupare sia perBallerinache perHighlander. Ballerinapotrebbe
andare in un modo o nell’altro, in quanto i reshoot potrebbero
essere il risultato della necessità di correggere contenuti non
all’altezza, oppure potrebbero rappresentare un lavoro meticoloso
da parte di Stahelski. Per quanto riguarda Highlander,
temo che lo sforzo di rispettare i tempi possa affrettare il
processo di sceneggiatura. Solo il tempo ci dirà se
Ballerina e Highlander continueranno
il loro sviluppo.
Un nuovo rapporto fa luce
sull’editing cut iniziale di Ballerina,
che a quanto pare ha portato a sostanziali reshooting da parte del
regista di John Wick
Chad Stahelski. Il prossimo film spinoff del regista Len
Wiseman ha come protagonista Ana de Armas nel ruolo di Eve, un’assassina
che cerca di vendicarsi di coloro che hanno ucciso la sua famiglia.
Ballerina era inizialmente previsto per l’estate del 2024,
ma è stato posticipato a giugno 2025, con Lionsgate che ha spiegato
all’epoca che il film doveva consentire le riprese di sequenze
d’azione aggiuntive per soddisfare le alte aspettative del
pubblico. Stahelski avrebbe supervisionato questi reshoots.
Un rapporto di The Wrap fa ora più luce sulla situazione dei reshoots
di Ballerina,
e gli addetti ai lavori affermano che Stahelski era più coinvolto
di quanto si pensasse. Secondo le fonti della pubblicazione, il
primo montaggio del film non è stato ritenuto abbastanza forte. Il
rapporto sostiene che Stahelski ha quindi girato una
parte“significativa”
del film a Praga, senza che Wiseman fosse presente sul
set.
Uno degli addetti ai lavori citati
nel rapporto sostiene che, in totale, i reshoots hanno richiesto
due o tre mesi per essere completati oltreoceano, e che il lavoro
di Stahelski sul progetto ha ritardato il reboot di Highlander
con
Henry Cavill, ancora in fase di sceneggiatura. Per
quanto riguarda il motivo per cui lo stesso Stahelski è subentrato,
uno degli addetti ai lavori di TheWrap spiega che si
tratta di proteggere il franchise dal rilascio di un capitolo poco
brillante:
“Ovviamente Chad ha dovuto
ripulire il pasticcio di qualcun altro.Ricordate, questo
film è praticamente ‘John Wick 3.5’.Questa storia si svolge
prima di ‘John Wick 4’ e dopo quel film, non possono avere un
fallimento in qualsiasi cosa legata a ‘Wick’.Chad farà
‘Highlander’, ma la pulizia di ‘Ballerina’ lo ha spinto sicuramente
di cinque mesi”.
Cosa significano i reshoot di Ballerina per il film
Due o tre mesi di reshoot
sono una quantità considerevole di riprese per un progetto
che era già stato completato. A titolo di riferimento, le riprese
di John
Wick 4 si sono svolte interamente nel 2021, da
giugno a ottobre. Reshoots di questo calibro possono a volte
significare problemi per un film. Recentemente, ad esempio, il film
Borderlands
di Eli Roth è stato sottoposto a significativi reshoots sotto la
direzione di Tim Miller, e il film è stato una “bomba” negativa di
critica e commerciale.
La situazione di Ballerina
è però diversa e c’è motivo di credere che lo spinoff
diJohn Wicknon subirà
lo stesso destino diBorderlands. Stahelski, dopo tutto, ha
co-diretto il primo film di John Wick e ha diretto da solo
tutti i suoi sequel, che sono stati tutti acclamati dalla critica.
Il franchise è stato lodato per il suo approccio unico all’azione,
e Stahelski è evidentemente una parte importante di questo
approccio. Il fatto che abbia girato una parte così ampia di
Ballerina potrebbe significare che questo nuovo filmato è
all’altezza dell’azione
presente nei film di John Wick.
Seguendo le orme del film virale
del 2022, Smile
2 arriverà finalmente nelle sale il 17 ottobre.
Il
film horror psicologico espande la storia del suo predecessore,
riprendendo il discorso dopo che Joel (l’attore di ritorno Kyle
Gallner) ha contratto la maledizione alla fine di Smile.
Ma invece di seguire la sua discesa nella follia, il sequel si
concentra su Skye Riley (Naomi
Scott di Aladdin),
una pop star famosa ma tormentata, il cui sfortunato incontro con
il suo compagno di liceo Lewis (Lukas Gage) la rende il prossimo
bersaglio dell’entità maligna.
Mentre i meccanismi della
maledizione sono stati spiegati nel primo film, Smile 2
approfondisce le abilità dello spirito, le implicazioni della
relazione parassitaria tra il demone sorridente e il suo ospite e,
potenzialmente, anche le motivazioni alla base della maledizione.
La piattaforma di Skye sul palcoscenico mondiale viene sfruttata in
modo eccellente in Smile 2, poiché ogni sua mossa è
osservata non solo dai suoi cari – tra cui la madre e la manager
(Rosemarie DeWitt), il migliore amico (Dylan Gelula) e l’assistente
(Miles Gutierrez-Riley) – ma anche dai suoi fan e dai media in
generale.
Screen Rant ha
intervistato Naomi Scott sul modo in cui si è calato nei
panni di Skye Riley per Smile 2, uno sforzo che ha incluso
l’assunzione di abbondanti quantità di acqua Voss e la scrittura di
canzoni dal punto di vista di Skye. L’attore ha anche rivelato
quanto sia stata rigorosa la visione del regista Parker Finn, che
gli ha permesso di tagliare la foschia delle allucinazioni di Skye
e di mantenere i tempi di lavorazione per il cast e la troupe.
Naomi Scott dà una sbirciata
dietro il sipario della popstar di Smile 2
L’attrice ha ammesso: “Ero
molto conosciuta sul set! Ho bevuto tantissima acqua, ma non così
velocemente. Non la buttavo giù come Skye, il che è stata una delle
cose più difficili per [interpretare] Skye. Ma in pratica viaggiavo
ovunque con un’enorme bottiglia da due litri e mezzo chiamata
Gidget. L’abbiamo chiamata Gidget, ed è un bene perché fungeva
anche da arma. Se qualcuno cercava di prendermi, potevo
semplicemente [agitarla]. Sì, quindi ero molto ben
idratato”.
“È stato fantastico perché
quando ho firmato per il progetto, c’erano già tre canzoni scritte,
due delle quali sono state scritte e prodotte da un’incredibile
scrittrice-produttrice chiamata Idarose. Era la sua voce nel demo
di “New Brain” e “Blood On White Satin”, quindi è stata lei a darmi
il progetto per la musica di Skye.
Ne abbiamo parlato e io le ho
detto: “Sento di volermi adattare a quello che stai facendo”. E lei
ha risposto: “Fantastico”, così abbiamo fatto davvero questo
insieme. È così talentuosa e incredibile. Credo che sia stato uno
dei primi giorni in cui sono stato in studio che abbiamo co-scritto
insieme “Just My Name” su Zoom, che è una delle canzoni del film.
Dopo aver girato il film, abbiamo scritto insieme la canzone “Death
Of Me”, che è stata molto divertente perché ci siamo detti: “Ok,
tutto il lavoro è fatto”. Avevamo consolidato il suo sound,
sapevamo chi era e pensavamo di poterci divertire con l’inno pop di
Skye. L’aspetto piacevole è che quando scrivi per un personaggio o
per un’altra persona, come è stato per me, non sei necessariamente
vincolato dai limiti creativi che ti poni come artista e che ti
rendono tale. Puoi semplicemente evitarli, il che è stato
divertente. Molto divertente“.