Disponibile dal 20 aprile su
Netflix, in pochi giorni la serie tv colombiana
Pálpito (The
Marked Heart) è riuscita a guadagnarsi un posto nella top
ten dei film e serie tv più visionati della piattaforma.
Pálpito segue le
vicende di Simón, la cui moglie viene uccisa
perché il suo cuore possa essere rivenduto sul mercato nero degli
organi e trapiantarlo a Camila, una donna sposata
con un uomo benestante e potente. In cerca di vendetta, Simón entra
nel pericoloso mondo del traffico di organi, avvicinandosi alla
donna che ha ricevuto il cuore di sua moglie: gli eventi lo portano
ad innamorarsi di Camila, in cui riconosce tratti umani che gli
ricordano la moglie, ma la scoperta della verità metterà entrambi
in pericolo.
Attenzione: l’articolo
contiene spoiler sulla serie Netflix Pàlpito (The Marked
Heart)
1Camila
Camila Duarte,
protagonista della serie colombianaNetflixPálpito,
è interpretata dall’attrice colombiana
Ana Lucía Domínguez.
Camila è una fotografa professionista molto malata, alla ricerca di
cure efficaci per contrastare la sua cardiomiopatia
dilatativa.
E’ fidanzata ufficialmente con
Zacarías, un esperto di marketing politico, che le
procura illegalmente un cuore per convincerla a un trapianto. Anche
se Zacarías cerca di nascondere l’identità del donatore, Camila
insiste per sapere chi le abbia donato il proprio cuore e inizia a
condurre un’indagine approfondita da sola. E’ così che incontra
Simón, marito di Valeria, rapita
e uccisa… il cui cuore è ora diventato di
Camila.
Cinefilos.it offre
la possibilità di vedere al cinema, gratis,
Californie, un film di Alessandro
Cassigoli e Casey Kauffman con Khadija Jaafari,
Ikram Jaafari, Marilena Amato, Fatima Ramouch, Simona
Petrosino.
Ecco le date in cui sarà possibile partecipare alle proiezioni
presso il cinema GREENWICH di Torino:
Giovedì 28 aprile – 40 biglietti
Venerdì 29 aprile – 50 biglietti
Sabato 30 aprile – 70 biglietti
Domenica 1 maggio – 60 biglietti
Lunedì 2 maggio – 40 biglietti
Mercoledì 4 maggio – 40 biglietti
I biglietti saranno validi per
qualsiasi spettacolo indicato e potranno essere richiesti, fino ad
esaurimento, inviando una email a [email protected] in cui andranno
specificati il giorno in cui si intende utilizzare
i biglietti e un secondo giorno alternativo nel
caso per il giorno prescelto non ci sia più disponibilità di
posto.
Gli orari delle proiezioni andranno consultati direttamente sui
siti dei cinema.
È di fondamentale importanza che nell’email venga evidenziato
che si sta chiedendo l’invito via CINEFILOS.
I biglietti potranno essere ritirati direttamente alla cassa dei
cinema presentando la email di conferma ricevuta unitamente ad un
documento di identità ed al Green Pass.
13 anni dopo il successo di
LOL, la regista francese Lisa
Azuelos affida nuovamente il ruolo principale di uno dei
suoi film a Sophie Marceau. Da domani disponibile
su Amazon Prime
Video, I Love
America narra la storia di Lisa
(Sophie Marceau), una cineasta cinquantenne che
decide di iniziare una nuova vita negli Stati Uniti per voltare
pagina dopo la morte della madre, “matrigna” che non l’ha mai
veramente amata. Vuole fuggire da una Parigi che la sta soffocando
e, magari, ritrovare l’amore nella soleggiata Los Angeles.
I love America: la California di
Sophie Marceau
Nonostante la suggestività del suo
titolo, I Love America non è una nuova serie di
documentari patriottici di Fox News. Vuole infatti essere un film
sul lutto, sulle mancanze genitoriali, sul desiderio e sulla
sessualità femminile dopo i 50 anni ma, soprattutto, è un film su
Lisa Azuelos, regista cinquantenne che ha perso la
madre nel 2019 e che sta girando un film in America per
Amazon Prime Video. Una commedia
romantica francese accuratamente prevedibile, infestata da cliché
e, proprio per questo, immediatamente soddisfacente: il tipo di
pura fantasia di realizzazione dei desideri messa a punto così
tante volte dal cinema, ma qui eseguita con tocco elegantemente
soave, che si prefigge di realizzare tutto ciò che si mette in
testa.
Quella di I love
America è una storia che si afferma quasi come sfida
esistente in un mondo dorato completamente scollegato dalla realtà.
Lisa è presumibilmente una regista cinematografica (che non vediamo
mai dirigere), e, al di là di questa affermazione, non c’è una vera
spiegazione su come possa permettersi di volare tra la sua
benestante casa di famiglia a Parigi e la sua lussuosa, soleggiata
e ariosa casa in affitto a Los Angeles. La carriera del suo
personaggio sembra esistere solo per permettere a Lisa di lavorare
a una sceneggiatura sulla sua stessa vita, ottimizzando
giustificazioni a profusione per aprire lo spazio a molteplici
flashback emotivamente strumentalizzati (luci soffuse, musica soft
al pianoforte), mentre esplora il suo travagliato rapporto con la
madre.
Se Kenneth Branagh
è stato recentemente lodato per la sua capacità di dirigere “da
dietro le quinte” la propria storia in Belfast, il suo ultimo film autobiografico,
Lisa Azuelos fa esattamente il contrario con
I Love America, mettendosi sistematicamente in
mezzo alla narrazione e arrivando perfino a sovrastare il suo
soggetto.
I love America o I love Myself?
Poteva essere il punto di partenza
di una satira, ma I Love America è un film così
disinvoltamente beffardo che non si rende nemmeno conto che il suo
stesso immaginario sta interferendo con la narrazione. Ne è
testimone un’intima scena di flashback in cui Lisa, da bambina,
prova un paio di scarpe col tacco appartenenti a sua madre, troppo
larghe perché i suoi piedini di bimba possano riempirle; ma non è
il ricordo emotivo ad essere soggetto dell’inquadratura, bensì
l’enorme logo YSL, ripreso in primo piano, a riprova di come, anche
negli spazi più personali della sua memoria, Lisa debba sempre
ricordarsi da dove viene.
Oltre al suo onanismo frenetico e
perpetuato, I Love America si distingue per il
crescente senso di abiezione che il suo universo borghese suscita
negli spettatori: rimaniamo ammutoliti dall’accostamento tra la
procrastinazione di Sophie Marceau e le sue
avventure sessuali, volte a intensificare sullo schermo i tratti
esteriori della ricchezza. Ricchi o poveri, il film dovrebbe dirci,
perdere un genitore è una sfida difficile e crescere in una casa
senza amore lo è altrettanto, ma l’esperienza empatica è seriamente
ostacolata dal mondo di I Love America, dove la
cosa peggiore che può accadere in una giornata di routine è
Nestor il parcheggiatore che rompe un fanale della
Ferrari.
Assistiamo continuamente al
personaggio di Sophie Marceau lamentarsi di
Parigi, degli scioperi, della pioggia, del cattivo umore della
gente, in contrasto con l’essere andata a vivere in una villa con
piscina a Los Angeles. Ma non solo, il riflesso narcisistico di
questa sceneggiatura deve continuamente emergere e per questo, per
poter essere veramente felici, ci viene suggerito un viaggio di
sola andata direttamente al Sole: ogni preoccupazione svanirà e lì
farà sicuramente più caldo che nell’ovest di Parigi.
Come si fa a riprendere gli affari
quando si è stati fuori dal gioco per un po’? L’età, il genere, la
percezione di sé, le differenze culturali e il mondo moderno sono
tutti serbatoi di comicità da cui il film attinge. La scelta
giudiziosa di non rendere l’evocazione del passato di Lisa più
pesante del necessario perfeziona l’equilibrio essenziale, e
semplicistico, alla Elite o Emily in
Paris di I love America: Love
is in the air di John Paul Young o
Bad girls di Donna
Summer, il potere della discoteca costituirà gli
ingredienti finali della ricetta inarrestabile, il cocktail
perfetto di una protagonista che ama se stessa molto più che
l’America.
Benedict Cumberbatch reagisce al
fatto che Doctor Strange nel Multiverso della Follia sia
stato bandito in alcuni paesi per l’inclusione di un personaggio
LGBTQ+. L’attore inglese è ancora fresco del suo ruolo candidato
all’Oscar come Phil Burbank in Il potere del cane
(la sua seconda nomination dopo The Imitation Game
del 2014) e della sua apparizione come Doctor Strange in
Spider-Man: No Way Home. Ora, Cumberbatch è
impegnato nel press tour in vista dell’uscita del secondo film da
solista di Stephen Strange.
Nel film vedremo Xochitl
Gomez che fa il suo debutto nel MCU nei panni di America
Chavez, un’adolescente con la capacità di viaggiare tra le
dimensioni aprendo a pugni le porte. Il film Marvel riconosce anche che Chavez è
un personaggio LGBTQ+, il che ha portato a bandire il film in
diversi paesi del Golfo, come Arabia Saudita, Kuwait e Qatar.
Ora, il volto di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
Benedict Cumberbatch, sta reagendo al divieto del
film in diversi paesi. In un video pubblicato da @DrStrangeUpdate
su Twitter, Cumberbatch ha definito la decisione una “prevista
delusione”, ma è felice che la Disney e la Marvel stiano
continuando a spingere per l’inclusione e l’uguaglianza LGBTQ+.
“È, temo, una delusione
prevista. Siamo venuti a sapere da quei regimi repressivi che la
loro mancanza di tolleranza esclude le persone che meritano di
essere, non solo incluse, ma celebrate per quello che sono e fatte
sentire parte di una società e di una cultura e non punite per il
loro sessualità. Sembra davvero fuori dal tempo con tutto ciò che
abbiamo vissuto come specie, per non parlare di dove siamo più
globalmente come cultura, ma francamente è solo un motivo in più,
per cui non è simbolismo includere un membro della comunità LGBTQ+.
Questo personaggio è quello dei fumetti. Non è qualcosa che abbiamo
creato per il bene della diversità. L’abbiamo inclusa per via di
quanto sia fantastica come personaggio. E questo è solo un aspetto
del suo personaggio ed è tutto ciò che dovrebbe essere, ma
purtroppo è anche ora, politicamente, molto carico. E vorrei che
non lo fosse. Vorrei che potessimo avere una conversazione
normalizzata su questo in cui non era un problema ma non è ancora
così. Quindi dobbiamo ancora combattere. Dobbiamo ancora spingere
per l’inclusione e l’uguaglianza e sono molto contento che in
piccolo, ma su una tela molto grande, la Marvel e la Disney lo
stanno facendo.”
Benedict Cumberbatch addresses
#DoctorStrange in the Multiverse of Madness being banned in
countries for inclusion of a LGBTQ+ character.
“It’s an expected disappointment…We still have to push for
inclusion, and I’m very glad…Marvel and Disney are doing that.”
pic.twitter.com/RfOcyjNwEg
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
In una riedizione della
scena tagliata di Joker da The
Batman, il co-sceneggiatore e regista
Matt Reeves spiega la tragica malattia e il
retroscena che aveva immaginato per il cattivo.
Alla fine del film, dopo la cattura
dell’Enigmista e la sua successiva prigionia ad Arkham, il cattivo
ha una conversazione con un altro detenuto in fondo al corridoio.
Sebbene tenuto fuori fuoco o mascherato dall’inquadratura per la
maggior parte della scena, viene rivelato che il detenuto non è
altro che il più grande nemico di Batman, il Joker (Barry
Keoghan). Poco dopo che il film è uscito nelle sale, la
Warner Bros. ha rilasciato una scena che mostra un momento tagliato
in cui Batman si reca all’Arkham Asylum per incontrare il Joker
nella speranza che il criminale abbia informazioni che potrebbero
portare all’identità dell’Enigmista. Simile alle visite di Clarice
Starling con Hannibal Lecter ne Il silenzio degli
innocenti, Batman desidera ottenere preziose informazioni
da una mente contorta nella speranza di catturarne un’altra.
La Warner Bros. Entertainment ha
recentemente rilasciato un video commento del regista Matt
Reeves sulla scena di Joker in The
Batman. In esso, Reeves descrive in dettaglio la
malattia del Joker che ha portato alla sua faccia sfigurata.
Secondo Reeves, questa nuova versione del Joker è ispirata
direttamente al ritratto di Gwynplaine di Conrad
Veidt nel film muto espressionista tedesco del 1928,
L’uomo che ride, che a sua volta ha ispirato Bob
Kane e Bill Finger per creare il personaggio originale di
Joker.
Reeves spiega che la sua versione
del Joker è stata afflitta da una malattia degenerativa debilitante
sin dalla nascita che gli ha segnato il viso in un sorriso orribile
permanente.
The
Batman diretto da Matt Reeves
uscirà nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
I protagonisti di Harry
Potter hanno sempre avuto due volti: il primo è quello che
ha conferito loro JK Rowling, attraverso le sue
pagine; il secondo, che è quello che riconosce il mondo intero, è
quello che appartiene agli attori che li hanno interpretati nel
corso dei 12 anni hanno dato corpo agli stessi al cinema.
Ma cosa accade se si provano a
realizzare i personaggi di Harry Potter con le
caratteristiche precise volute da Rowling? Un
utente di Reddit possiede rendering condivisi che ritraggono
importanti personaggi di Harry Potter creati utilizzando un
programma artistico basato sull’apprendimento automatico di una
intelligenza artificiale chiamato Artbreeder.
Più che notizia, si tratta di un
rumor, quindi lo si prenda per quello che è: una “soffiata” che
riguarda un cameo di The
Flash. Secondo
Screen Rant, Michael Shannon comparirà nel film di
Andy Muschietti nei panni del Generale Zod, per un
breve cameo.
Un inviato del giornale era presente
al CinemaCon, dove è stato proiettato il primo
footage del film con Ezra Miller, e ha riferito
che è chiaramente visibile Shannon nei panni del generale
kryptoniano. Dati i trascorsi di Shannon con il ruolo e le
polemiche che hanno portato l’attore a scostarsi da quel franchise,
sembra improbabile che sia di nuovo alle prese con Zod, tuttavia ha
firmato per Batman v Superman quando tutti pensavano che
non l’avrebbe mai fatto, e non ci sono ragioni per cui un testimone
oculare del filmato, presenta al CinemaCon, debba mentire su un
dettaglio così.
Lasciamo un margine di dubbio sulla
faccenda, ma nel caso dovesse rivelarsi confermato, possiamo essere
certi che il coinvolgimento di Michael Shannon non sarà più
impegnativo di un breve cameo.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Sono passati tre anni da quel
momento in Avengers: Endgame, in cui il Capitano
Rogers di
Chris Evans riesce a sollevare il Mjolnir per
affrontare Thanos, un momento che ha fatto perdere la testa a
tutti, ma proprio tutti gli spettatori, in sala e non.
In questi tre anni sono diventati
celebri i video delle reazioni in sala alla scena, e così l’account
Twitter di Fandom ha celebrato con uno di questi il terzo
anniversario dell’uscita di Endgame in sala.
In maniera inaspettata,
Chris Evans ha risposto al tweet, dichiarando che
anche lui ha perso la testa in quel momento specifico, tre anni fa.
Ma come dargli torto?
Dopo gli eventi devastanti di
Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli
sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti
in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora
una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Una nuova fan art mostra come
sarebbero i personaggi di Encanto della Disney nella vita reale. A parte
le canzoni, una delle caratteristiche più distintive di Encanto è il suo character design. Il
film è stato acclamato per la sua grafica assolutamente
sbalorditiva, che attinge fortemente dalla cultura colombiana, e
gli animatori hanno sicuramente lavorato in grande dettaglio
durante la creazione dell’aspetto di ogni personaggio di
Encanto.
Ogni personaggio ha il suo aspetto
unico e spesso l’aspetto stesso si ricollega con il potere che
ognuno di loro possiede. Il personaggio di Bruno (John
Leguizamo) per esempio ha in realtà due sguardi, a seconda
che sia raffigurato come se stesso o nella versione immaginaria di
“Non parliamo di Bruno“. Naturalmente, ogni personaggio
mette a nudo quel caratteristico aspetto Disney di essere una
versione un po’ esagerata della realtà.
Detto questo, per quei fan che si
sono chiesti come sarebbe la famiglia Madrigal di Encanto se esistesse nel mondo reale, la
risposta è finalmente qui. L’artista digitale Hidreley Leli
Dião ha creato ritratti dall’aspetto realistico di ogni
personaggio di Encanto utilizzando una
combinazione di Photoshop, FaceApp, Gradiente e Remini (come
riportato da
Upworthy). Ecco le immagini di seguito:
È il Barone Mordo a confermare, nel
nuovo spot di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
che gli Illuminati saranno effettivamente presenti nel film con
Benedict Cumberbatch, in arrivo il 3 maggio in Italia.
La battuta, “Stephen Strange,
the Illuminati will see you now.”, può essere chiaramente
ascoltata dalle labbra di Chiwetel Ejiofor nel breve filmato di
seguito:
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
La Warner Bros. ha rivelato i suoi
piani per un’altra storia del Crociato Incappucciato durante la sua
presentazione al CinemaCon, ufficializzando il sequel di
The
Batman. Il regista del film, Matt
Reeves, era presente per annunciare la notizia che
scriverà e dirigerà il seguito, ma non ha fornito alcun dettaglio
su cosa racconterà il film.
The
Batman, una cruda avventura di supereroi della durata
di tre ore, ha debuttato sul grande schermo a marzo, aprendo con $
134 milioni in patria. Quelle vendite di biglietti restano per ora
il più grande weekend di apertura del 2022, nonché il secondo film
dell’era della pandemia a superare la soglia dei 100 milioni di
dollari in un solo fine settimana dopo Spider-Man: No Way
Home. Con 759 milioni di dollari incassati al box office
mondiale fino ad oggi, The Batman è attualmente il film con il
maggior incasso dell’anno.
In particolare, il film ha segnato
un ritorno alle uscite cinematografiche esclusive per la Warner
Bros. dopo che lo studio ha distribuito l’intero listino del 2021
contemporaneamente su HBO Max. In futuro, la Warner Bros. prevede
di mantenere i suoi nuovi film nei cinema per 45 giorni prima di
mettere i nuovi titoli su HBO Max. Trai film in arrivo ci sono
Elvis (24 giugno), DC League of
Super-Pets (29 luglio), Creed III (23
novembre) e Shazam! Fury of the Gods (16
dicembre).
Nel sequel di The
Batman tornerà anche Robert Pattinson, che riprenderà il ruolo
titolare. Non si hanno ancora conferme sul resto del cast, ma
immaginiamo che possa contare su altri volti conosciuti.
The
Batman diretto da Matt Reeves uscirà
nelle sale il 4 marzo distribuito da Warner Bros Italia.
Protagonisti del film insieme a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Colin
Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul
Dano (Enigmista) e Andy
Serkis (Alfred). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore
Distrettuale di Gotham.
Due anni trascorsi a pattugliare le
strade nei panni di Batman (Robert
Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali,
hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham
City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth
(Andy
Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey
Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure
di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato
come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Quando un killer prende di mira l’élite di Gotham con una serie di
malvagi stratagemmi, una scia di indizi criptici spinge il più
grande detective del mondo a indagare nei bassifondi, incontrando
personaggi come Selina Kyle / alias Catwoman (Zoe
Kravitz), Oswald Cobblepot / alias il Pinguino
(Colin
Farrell), Carmine Falcone (John
Turturro) e Edward Nashton / alias l’Enigmista
(Paul
Dano). Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino
alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa
chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il
colpevole e rendere giustizia all’abuso di potere e alla corruzione
che da tempo affliggono Gotham City.
In occasione del CinemaCon, la
Warner Bros. ha proposto il primo nuovo filmato di Wonka di
Paul King, il musical sul fabbricante di caramelle
che avrà il volto di Timothée Chalamet. Il film non uscirà
prima di Natale 2023.
Il primo sguardo al film ci propone
un periodo storico più o meno concomitante con quello di
Animali Fantastici, quindi anni ’30, ma con
un’atmosfera molto più allegra, con canti e balli e soprattutto
fontane di cioccolata. Nelle immagini, vediamo Wonka arrivare in
quella che sembra essere Londra (il film è stato girato lì) e
ascendere lentamente alla sua fama di impresario di caramelle, dal
momento che il film racconta proprio le origini della sua Fabbrica
di Cioccolato.
Nel cast del film ci sono anche
Sally Hawkins, Rowan Atkinson e Jim
Carter. Il film promette anche una importante componente
romantica, che potrebbe essere determinante per quello che sarà il
Willy Wonka adulto,
così come lo abbiamo conosciuto. Uno degli slogan per la cioccolata
che leggiamo nel trailer è “Non è il cioccolato che conta. Sono le
persone con cui lo condividi”.
Wonka, il film
Willy Wonka è stato
creato dal famoso autore Roald Dahl. Il
personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la
fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte
per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim
Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in
questione.
Paul King, il regista dietro la serie di
Paddington, firma la regia di Wonka.
David Heyman produce. Insieme a Timothée Chalamet, il cast comprende anche
Rowan Atkinson, Sally Hawkins, Olivia Colman,
Keegan-Michael Key. Wonka uscirà nelle
sale il 17 marzo 2023.
Apple
TV+ ha diffuso il trailer italiano di
Il serpente dell’Essex, la nuova serie limitata con
protagonisti la vincitrice di Emmy e SAG Award Claire Danes e il candidato all’Emmy Tom Hiddleston e basata sull’omonimo
bestseller di Sarah Perry. Il serpente
dell’Essex farà il suo debutto su Apple
TV+ il 13 maggio con i primi due episodi, seguiti da
un nuovo episodio settimanale, fino al 10 giugno.
Ambientata nell’Inghilterra
vittoriana, la serie vanta un cast stellare guidato da Claire
Danes, vincitrice dell’Emmy e del premio SAG, dal candidato
all’Emmy Tom Hiddleston e con Frank
Dillane, Clémence Poésy e Hayley Squires. Il
serpente dell’Essex segue la vedova londinese Cora
Seaborne (Claire Danes) che si trasferisce nell’Essex per indagare
su un mitico serpente. Qui conosce il vicario del villaggio
(Tom
Hiddleston), con cui stringe un legame improbabile, ma
proprio quando la tragedia colpisce, la gente del posto inizia ad
accusarla di attrarre la strana creatura.
Il serpente
dell’Essex è diretta da Clio Barnard, candidata al BAFTA,
come Anna Symon che ha scritto la serie; entrambe sono anche
produttrici esecutive insieme a Jamie Laurenson, Hakan Kousetta,
Iain Canning, Emile Sherman e Patrick Walters. La serie è prodotta
per Apple TV+ da See-Saw Films.
Arriva come un fulmine a ciel sereno
la notizia che Justin Lin, storico regista della
saga di Fast and Furious, ha abbandonato la sedia
di regia di Fast
and Furious 10, a pochi giorni dall’inizio delle
riprese. Il filmmaker, che ha anche firmato la sceneggiatura con
Dan Mazeau, rimarrà coinvolto nel progetto in
veste di produttore.
Lin ha diffuso un messaggio via
social, attraverso i canali del franchise, in cui dice: “Con il
supporto della Universal, ho preso la difficile decisione di
lasciare la regia di Fast X, mentre rimarrò nel progetto come
produttore.
Per 10 anni e cinque film, siamo
stati capaci di riprendere i migliori attori, i migliori stunts, i
migliori dannati inseguimenti d’auto. Come nota personale, come
figlio di immigrati asiatici, sono fiero di aver contribuito a
costruire il franchise più inclusivo nella storia dei film. Sarò
per sempre grato al meraviglioso cast, alla crew e allo studio per
il loro supporto e per avermi dato il benvenuto nella Fast
Family.”
Lin ha diretto cinque film del
franchise, a cominciare da The Fast and the Furious: Tokyo
Drift del 2006. La sua corsa con il franchise ad alto
numero di ottani è continuata con Fast & Furious
del 2009, Fast Five del 2011 e Fast &
Furious 6 del 2013. Il regista è tornato a dirigere
l’ultima puntata del 2011, F9, che ha vinto oltre
700 milioni di dollari al botteghino. La serie di film di Lin ha
incassato più di 1,9 miliardi di dollari al botteghino globale.
Vi ricordiamo che Fast
and Furious 10 non sarà più diretto da Justin
Lin come annunciato in precedenza. Confermati nel
cast al momento ci sono Nathalie Emmanuel nei panni di
Ramsey, Vin
Diesel come Dominic Toretto, Michelle Rodriguez che riprende i panni di
Letty Ortiz, Tyrese Gibson, Ludacris, e
Sung Kang che riprende il suo ruolo di Han. Tra le new
entry, Jason Momoa nel ruolo del villain e Brie Larson.
In occasione del CinemaCon, la
Warner Bros ha proiettato il primo trailer di The
Flash, che ha mostrato in azione il Batman di Michael Keaton a 30 anni esatti dall’uscita di
Batman – Il Ritorno.
“Vuoi impazzire? Diventiamo
matti”, afferma Batman di Michael Keaton nel trailer, un omaggio
alla sua battuta isterica del film originale di Tim
Burton del 1989. Il trailer continua mostrando molti
omaggi al personaggio originale, come la galleria di costumi o lui
a cavallo della sua moto, che però è il bat-pod di
Nolan! Nel trailer si vede anche un giovane
Superman.
Nel filmato si sente la battuta
“Il tempo ha uno schema”, pronunciata da Barry Allen
(Ezra Miller) che nel frattempo piange, e sembra
stia abbracciando qualcuno, forse sua madre. Il trailer
culmina con il reclutamento da parte di Flash del Cavaliere Oscuro
di Keaton. “Ci stai?” chiede Allen. Chiaramente, sì. Non è
ancora chiaro quando la Warner Bros deciderà di diffondere il video
on-line.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Dopo tanta attesa, finalmente, in
occasione del CinemaCon, è stato proiettato il primo footage di
Aquaman e
il regno perduto. Purtroppo il filmato non è stato
ancora pubblicato on-line, ma le reazioni che si leggono sulle
riviste presenti all’evento sono incoraggianti.
Il filmato è stato presentato da un
video di Jason Momoa introdotto da James
Wan, presente di persona al panel Warner Bros. Momoa ha
detto che era “contento di riavere la band insieme” e ha aggiunto:
“Sarà il miglior film dell’anno”.
Wan ha parlato della nuova
tecnologia che sta usando nel film, mettendo 100 telecamere sugli
attori e catturando la loro esibizione per poi trasformarla in una
rotazione 3D. “Sono ancora nel bel mezzo del mio
montaggio”, ha detto Wan prima di mostrare il footage che
mostra Black Manta raggiungere un potere superiore, e poi si sono
viste moltissime macchine subacquee, simili a polpi, guidate dal
popolo Aqua.
Wan ha detto che il ritorno ad
Atlantide proseguirà la storia e il mondo che è stato creato nel
primo film e “lo porterà al livello successivo”,
introducendo nel percorso diversi regni e nuovi personaggi. In
collegamento video, Momoa ha fatto eco che “i personaggi che si
aggiungono sono piuttosto intensi. Niente di cui io abbia mai fatto
parte è così”.
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman e il
regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori.
Aquaman e
il regno perduto uscirà nelle sale americane il
17 marzo 2023.
La Warner Bros ha mostrato i denti
al CinemaCon in occasione della presentazione del suo programma
cinematografico per i prossimi mesi. Trai protagonisti del panel
Shazam! Fury
of the Gods è stato protagonista della proiezione
del suo primo trailer, evento presieduto dall’intero cast del
film.
Zachary Levi, Jack Dylan Grazer e
Asher Angel, accompagnato da Helen Mirren, che nel film interpreta Hespera,
una delle tre dee avversarie di Shazam. Levi ha detto che era
“un sogno rimettere insieme la banda” e ha promesso che i
temi del film originale sarebbero rimasti nel sequel. “Non
vogliamo deviare dalla magia che siamo stati in grado di trovare
nel primo film, bilanciando azione, commedia, dramma e cuore.
Questa è una parte enorme di ciò a cui le persone si sono collegate
nel primo film”.
Angel, che interpreta il giovane
Billy Batson, ha detto: “L’ultima volta che tutti hanno visto
Billy era un bambino, ora è cresciuto e maturato. Direi che l’età
adulta è all’orizzonte ed è spaventoso perché non sa cosa gli
succederà. Questo pesa molto su di lui e sta cercando di godersi il
momento e, ehi, di avere questi superpoteri.”
Mirren ha definito la banda “La
più meravigliosa famiglia pazza di cui ho avuto l’onore di far
parte. Devi solo tapparti il naso e saltare nella parte più
profonda e lasciare che il turbine ti prenda.”
Il filmato mostrato è iniziato con
Shazam che cena a Parigi con quella che sembra essere Wonder Woman,
che sta tentando di corteggiare, ma in realtà è il mago
interpretato da Djimon Hounsou che è arrivato per
dire a Shazam che deve “combattere per la tua famiglia,
combattere per il mondo”.
Il film arriverà in sala, al
momento, nello stesso fine settimana di Avatar
2 dei Disney/20th Century Studios: il 16 dicembre,
negli USA. La cosa però
non sembra preoccupare la Warner Bros, che non accenna a
spostare l’uscita, tuttavia, trattandosi di una data in prossimità
delle vacanze di Natale, che ci auspichiamo siano le prime senza
restrizioni, da due anni a oggi, si potrebbe sperare in un ritorno
massiccio in sala, e per questo ci sarebbe abbastanza spazio per
due blockbuster.
Cosa sappiamo di Shazam! Fury of
the Gods
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al
cinema il 12 dicembre 2022. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Jon Bernthal ha
iniziato la sua carriera con alcuni piccoli ruoli in film e serie
TV di successo, e così facendo è arrivato nel tempo a sapersi
ritagliare ruoli di sempre maggior rilievo. Affermatosi come attore
action, Bernthal ha avuto tuttavia anche diverse occasioni per
sfoggiare delle buone qualità drammatiche, che gli hanno permesso
di arrivare a duettare con importanti attori e attrici.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. L’attore recita anche in televisione,
apparendo in episodi di celebri serie come Law & Order:
Criminal Intent (2002), CSI: Miami (2005), e How
I Met Your Mother (2005), fino ad ottenere il ruolo di Shane
nella serie The Walking Dead (2010-2012). Successivamente
recita anche in Show Me a Hero (2015) e Daredevil
(2016), fino a diventare il protagonista della serie The
Punisher (2017-2019).
Jon Bernthal è su Instagram
3. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un proprio profilo, seguito da 2,9 milioni di
persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere
fotografie scattate in momenti di svago, ma anche immagini
promozionali dei propri progetti da attore. Seguendolo si può
dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività dentro e fuori
dal set.
Jon Bernthal, la moglie Erin Angle
e i figli
4. È sposato.
L’attore è sposato con Erin Angle, nipote del
wrestler Kurt Angle, conosciuta durante un party
nel 2000. I due si sono sposati nel settembre del 2010, ed hanno
avuto tre figli:
Herny, Billy e Adeline,
nati rispettivamente nel 2011, nel 2013 e nel 2015.
Jon Bernthal: il suo naso
5. È celebre per il suo
naso. Tra i motivi della popolarità dell’attore vi è il
suo naso, dalla forma evidentemente scomposta. Prima di diventare
attore, Bernthal ha giocato per diversi anni a baseball a livello
professionale, riportando molteplici incidenti sul campo, i quali
gli hanno causato circa 13 fratture del naso.
Jon Bernthal in Fury
6. È stato uno dei set più
duri della sua carriera. Nel film con Brad
Pitt, l’attore interpreta il soldato Grady “Coon-Ass”
Travis. Stando alle parole di Bernthal, il set del film bellico è
stato tra i più duri della sua carriera, richiedendo numerose ore
di allenamento e riprese in luoghi prevalentemente inospitali.
Jon Bernthal in The Walking
Dead
7. Si era proposto per un
altro ruolo. Nella celebre serie a tema zombie, Bernthal
ha interpretato il ruolo di Shane nelle prime due stagioni. Il
personaggio era il migliore amico del protagonista Rick. Bernthal
si era proposto proprio per quest’ultimo, ma i produttori pensarono
fosse invece perfetto per il ruolo dello scontroso Shane,
affidandogli il ruolo.
Jon Bernthal in The
Punisher
8. Si identifica molto con
il personaggio. L’attore ha detto che l’essere diventato
padre l’ha aiutato ad identificarsi ancor di più con il ruolo del
celebre vendicatore Marvel. Stando a quanto dichiarato
da Bernthal, la sua famiglia conta più di qualunque altra cosa e
farebbe di tutto per proteggerla, proprio come il personaggio della
serie.
Jon Bernthal in The Wolf of
Wall Street
9. Ha un ruolo nel film di
Martin Scorsese. Nel film sullo spregiudicato broker
Jordan Belfort, interpretato da Leonardo
DiCaprio, Bernthal interpreta Brad Bodnick, amico di
Belfort, e coinvolto anche lui nelle truffe perpetrate dal
protagonista.
Jon Bernthal età e altezza
10. Jon Bernthal è nato a
Washington, Stati Uniti, il 20 settembre 1976. L’altezza
complessiva dell’attore è di 180 centimetri.
Barbie ha
finalmente una data d’uscita. Il film, interpretato e prodotto da
Margot Robbie, arriverà nelle sale americane
il 21 luglio 2023. L’annuncio arriva da CinemaCon, in occasione del
panel della Warner Bros, dove è stato possibile anche vedere la
prima immagine di Robbie nel film.
La data d’uscita coincide con quella
di Oppenheimer
di Christopher Nolan, ma i due film non
dovrebbero ostacolarsi, dal momento che vanno ad intercettare un
tipo di pubblico completamente differente. Come il film di Nolan,
anche Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero
essere un grande incentivo per il pubblico. Oltre a Margot Robbie, il film vede protagonista anche
Ryan Gosling che interpreta
Ken, con
Kate McKinnon,
Alexandra Shipp,
America Ferrera, Simu Liu,
Hari Nef e
Will Ferrell a completare il cast principale.
Diretto da Greta
Gerwig, che ha
co-firmato la sceneggiatura con Noah Baumbach,
il film è attualmente in fase di produzione, per una collaborazione
tra la Mattel Film e Warner Bros.
I piani per adattare la storia di
Barbie
per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli
ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati
nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono
andate a gonfie vele.
Tra le interpreti più amate dal
Festival di Cannes 75, che l’ha vista debuttare
con La stanza del figlio di Nanni Moretti, Palma
d’oro nel 2001, per poi premiarla come migliore interprete di
Un Certain Regard per Fortunata
di Sergio Castellitto, Jasmine
Trinca torna sulla Croisette con un doppio impegno: membro
della giuria internazionale della 75. edizione e per la prima volta
regista di un lungometraggio, MARCEL!, presentato
in Selezione Ufficiale nella sezione Séances spéciales.
Una bambina ama sua madre, ma sua
madre ama Marcel, il suo cane. Un evento imprevedibile le porterà
in viaggio, avvicinandole e svelando loro, oltre ogni dolore, le
vie grandi e segrete dell’amore.
“Tutto questo – racconta
Trinca – parte da una fotografia. Ritraeva mia madre che mi
teneva per mano sul ciglio di un bosco. Dietro di noi un paesaggio
assolato, ma davanti? Il colore di quella foto lo avrei definito il
colore della memoria. Non della nostalgia, come una foto a colori
virata seppia, ma proprio un colore indefinibile e sfumato,
bruciato dal sole, appena attraversato e ispirato dalla “selva
oscura” pronta ad accogliere e proteggere quel passo a
due.
Tra sogno e realtà. È qui che si
situa questo film. Una rielaborazione fiabesca o meglio favolistica
del vissuto, cercando di comprenderlo, esorcizzarlo, renderlo
universale. Panni sporchi che non si lavano in casa ma che
diventano bandiere da sventolare, inni programmatici: «All’arte si
deve la vita». In fondo, tutto quel vissuto, quel bagaglio pesante
impossibile da lasciare, sarà pure servito a qualcosa. A fare un
film. E invece no. Nulla è più importante ed effimero che vivere.
Neanche un film che resta (o forse no). Alla vita si deve dunque la
vita”.
Il film cross-over MCUThe Avengers ha portato al franchise un ampissimo
successo e altrettanta visibilità. Dopo 10 anni, possiamo dire che
il
primo film che riunisce tutti i Vendicatori è emblema della
cultura pop più recente. Non solo i
personaggi e le scene d’azione, ma anche la colonna sonora di
Alan Silvestri e le frasi della sceneggiatura sono
diventate iconiche.
Ripercorriamo insieme alcune scene
di The Avengers, per scoprire quali sono le dieci
citazioni più celebri del film: dalle battute alle frasi più
commoventi, ecco i dialoghi che vale la pena ricordare.
1Il segreto di Bruce Banner
“È
questo il mio segreto, Capitano. Sono sempre
arrabbiato.”
Anche questa citazione da The
Avengers è entrata di prepotenza nella cultura pop.
Banner, poco prima di trasformarsi in Hulk e di
attaccare un Chitauri, svela il segreto che si cela dietro
la sua forza bruta.
Già
da sola, la frase è memorabile, ma serve anche per preparare la
scena che mostra tutti i Vendicatori
raccolti in un cerchio mentre osservano i Chitauri
rimanenti e si preparano per la prossima battaglia. La battuta
trascende il film, è una delle citazioni più iconiche della storia
dell’MCU.
White Hot. L’ascesa e la
caduta di Abercrombie & Fitch è un documentarioNetflix
che mostra tutto ciò che sta dietro il noto marchio di vestiti
americano. Testimonianze di commessi, modelli, addetti ai lavori e
membri dei piani alti di Abercrombie svelano
l’intera macchina dell’impresa, costruita interamente su apparenze
e discriminazioni.
Di cosa parla White Hot?
Nel 1988, un noto marchio di moda
nato cento anni prima e specializzato in abbigliamento sportivo ed
escursionistico viene rilevato da Micheal F.
Jeffries. Si tratta di Abercrombie &
Ftich. Jeffries, come presidente e
amministratore delegato, porta il marchio ad un nuovo livello di
notorietà. Puntando principalmente su un audience giovane, bianca e
americana, l’Abercrombie & Fitch spopola tra gli
studenti universitari. Viene addirittura quotata in borsa,
diventando negli anni Novanta una delle più grandi aziende
d’abbigliamento degli Stati Uniti.
Dietro alla grande impresa però, si
nasconde un modello di business che, per fare presa su una
specifica clientela, discrimina ogni forma di diversità e di
bellezza non canonica. White Hot racconta,
attraverso le parole di chi ha fatto parte dell’azienda a tutti i
livelli, l’ascesa, il crollo vertiginoso e il cambio di direzione
di Abercrombie & Fitch, ripercorrendo trent’anni
di un marchio che ha è stato specchio e modello dell’industria
della moda.
Cosa si cela dietro al successo di
Abercrombie & Fitch?
Il brand nasce nel 1892 per opera
dell’imprenditore David Abercrombie e del socio
Ezra Fitch come produttore di materiale ed
abbigliamento sportivo. Nel corso del Novecento, i capi di
Abercrombie vengono indossati da personaggi
come Teddy Roosvelt, Greta Garbo
e John F. Kennedy.
White Hot
rivela il collegamento tra l’idea originaria del fondatore e il
cambio di rotta apportato all’Abercrombie &
Fitch da Micheal F. Jeffries. Il
nuovo CEO dell’azienda ne cambia completamente i connotati, sotto
ogni aspetto. Il cliente a cui si rivolge è lo studente
universitario bianco americano di vent’anni, che ambisce ad
indossare gli abiti del marchio per sentirsi come i modelli che lo
promuovono. Abercrombie diventa l’emblema della
bellezza americana, fatta di fisici scolpiti, sorrisi e pelli
bianchissime e lineamenti perfetti.
Il mondo impeccabilmente costruito
dalle campagne pubblicitarie, realizzate ad hoc in collaborazione
con il fotografo Bruce Weber, dai modelli-commessi
nei negozi e dagli indumenti aderenti, è un ”American dream” a cui
tutti gli adolescenti ambiscono ma a cui nessuno sembra riuscire ad
arrivare…
Svelati gli scandali
dietro ad Abercrombie & Fitch
Attraverso le testimonianze di chi
ha toccato con mano la costruzione del marchio, White
Hot riporta non solo la bella patina che avvolge il brand,
ma anche gli aspetti più razzisti e perversi della macchina
Abercrombie & Fitch. Dal CEO
Jeffries a Bruce Weber, sono
diverse le personalità che hanno spinto la società allo stesso
tempo verso il successo e verso la cattiva reputazione. Standard
altissimi e discriminatori per l’assunzione del personale,
bluewashing e pinkwashing hanno portato la società ad affrontare
controversie legali e, negli ultimi anni, ad un ambio di
direzione.
White hot è un collage
I più giovani conoscono le iconiche
immagine legate al brand: torsi nudi, surfisti, ragazze esili,
capelli perfetti. Guardando White Hot, ci si rende
conto che l’essenza di Abercrombie & Fitch non è
molto più di questo. Il
documentario mostra i prodotti, i modelli, i negozi e le famose
shopping bag del brand, illustra come sono cambiati nel corso degli
anni e svela tutto ciò che sta dietro alle immagini così
impeccabili e patinate.
In un montaggio
documentaristico fatto di filmati originali, interviste e
montaggio a collage stile Le Iene, White
Hot è un prodotto interessante e rivelatorio, che fa
riflettere non solo su Abercrombie, ma sull’intera
macchina della moda.
L’attore francese Vincent
Lindon (Titane)
sarà il presidente della giuria del 75° Festival di
Cannes. Insieme a otto membri della giuria, l’interprete,
vincitore del premio come miglior attore nel 2015, assegnerà la
Palma d’Oro a uno dei 21 film in concorso sabato 28 maggio, durante
la cerimonia di chiusura, trasmessa in diretta da France
Télévisions e Brut.
Isabelle Huppert è
stata l’ultima star francese a essere presidente di giuria nel
2009. Nella storia del Festival, celebrità francesi hanno ricoperto
spesso questo ruolo in un anniversario, come Yves
Montand nel 1987 per il 40° Festival, Gérard
Depardieu nel 1993 per il 45° Festival, e Isabelle
Adjani nel 1997 per il 50°.
Ladj
Ly
Director, screenwriter, actor, producer
France
Jeff
Nichols
Director, screenwriter
United States
Joachim
Trier
Director, screenwriter
Norway
“È un grande onore e motivo di
orgoglio vedermi affidato, in mezzo al tumulto di tutti gli eventi
che stiamo attraversando nel mondo, lo splendido e gravoso compito
di presiedere la giuria del 75° Festival Internazionale del Cinema
di Cannes. Con la mia giuria, ci impegneremo a prenderci la
migliore cura possibile dei film del futuro, che portano tutti la
stessa segreta speranza di coraggio, lealtà e libertà, con la
missione di commuovere il maggior numero di donne e uomini parlando
loro delle comuni ferite e gioie. La cultura aiuta l’anima umana a
crescere e a sperare nel domani.” Ha dichiarato Lindon.
Tra i giurati anche l’italiana
Jasmine Trinca, che vedrà proiettato nell’ambito
delle Special Screening il suo debutto alla regia,
Marcel!
The Gray
Man è l’agente della CIA Court Gentry
(Ryan
Gosling), alias, Sierra Six. Strappato da un
penitenziario federale e reclutato dal suo responsabile, Donald
Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry in passato
era un mercenario autorizzato dall’Agenzia altamente qualificato.
Ma ora la situazione è cambiata e l’obiettivo è Six, braccato in
tutto il mondo da Lloyd Hansen (Chris
Evans), un ex agente della CIA, che non si fermerà
davanti a nulla per eliminarlo. L’agente Dani Miranda (Ana
de Armas) è al suo fianco. Ne avrà bisogno.
Ryan Gosling è The Gray
Man e
Chris Evans è il suo psicopatico avversario nel
thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo,
con Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica
Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfred Woodard. Basato sul romanzo
The Gray Man di Mark Greaney, la sceneggiatura è di Joe Russo,
Christopher Markus e Stephen McFeely. I produttori sono Joe Roth,
Jeffery Kirschenbaum, Joe Russo, Anthony Russo, Mike Larocca e
Chris Castaldi. I produttori esecutivi sono Patrick Newall,
Christopher Markus, Stephen McFeely, Jake Aust, Angela
Russo-Otstot, Geoff Haley, Zack Roth e Palak Patel.
Ecco il trailer ufficiale di
Firestarter, un nuovo adattamento del classico
thriller di Stephen King,
L’Incendiaria, dai produttori de L’Uomo
Invisibile; una ragazza con straordinari poteri
pirocinetici combatte per proteggere la sua famiglia e se stessa da
forze sinistre che cercano di catturarla e controllarla.
Per più di dieci anni, i genitori
Andy (Zac
Efron; Ted Bundy – Fascino criminale; The Greatest
Showman) e Vicky (Sydney Lemmon; Fear the
Walking Dead, Succession) sono fuggiti, cercando disperatamente di
nascondere la figlia Charlie (Ryan Kiera
Armstrong; American Horror Story: Double Feature, La
Guerra di Domani) da un’oscura agenzia federale che vuole sfruttare
il suo dono senza precedenti per trasformare il fuoco in un’arma di
distruzione di massa.
Andy ha insegnato a Charlie come
disinnescare il suo potere, che viene innescato dalla rabbia o dal
dolore. Ma quando Charlie compie 11 anni, il fuoco diventa sempre
più difficile da controllare. Dopo che un incidente rivela la
posizione della famiglia, un misterioso agente (Michael
Greyeyes; Wild Indian, Rutherford Falls) viene inviato per
dare la caccia alla famiglia e catturare Charlie una volta per
tutte. Ma Charlie ha altri piani.
Con Kurtwood Smith (Amityville: Il
risveglio, Hitchcock), John Beasley (Anarchia – La Notte del
Giudizio, Al Vertice della Tensione) e Gloria Reuben (Lincoln, Mr.
Robot). La colonna sonora di Firestarter è composta dal leggendario
John Carpenter (Halloween, Christine, Fog) e dai compositori del
franchise Halloween Cody Carpenter e Daniel Davies.
Diretto da Keith Thomas (The Vigil –
Non ti lascerà andare), da una sceneggiatura di Scott Teems
(Halloween Kills) basato sul romanzo di Stephen King, Firestarter è
prodotto da Jason Blum (Halloween, L’Uomo Invisibile) per Blumhouse
e dal premio Oscar® Akiva Goldsman (Io Sono Leggenda, Constantine)
per Weed Road Pictures. I produttori esecutivi sono Ryan Turek,
Gregory Lessans, Scott Teems, Martha De Laurentiis, J.D. Lifshitz e
Raphael Margules.
Si rinnova anche quest’anno la
collaborazione tra Trento Film Festival e Trentino Film
Commission che per questa 70° edizione (Trento, 29 aprile
– 8 maggio www.trentofestival.it) sarà protagonista di
quattro momenti particolarmente significativi per la crescita del
settore audiovisivo.
Come ogni anno all’interno del
programma del Trento Film Festival sarà presente la sezione
Orizzonti Vicini dedicata agli autori,
alle produzioni e ai protagonisti dalla regione Trentino-Alto
Adige, che include 4 tra lungo e mediometraggi e 7 opere brevi.
Tra i vari tioli ricordiamo
“I ribelli del cibo. Storie di piccoli produttori
dell’Alto Adige” di Paolo Casalis; “La
frequentazione dell’orso” di Federico Betta, sul
rapporto uomo-orso in Trentino tra storia e presente;
“Una città di carta” di Guido Laino su
una piccola comunità del Tesino andata per il mondo a cercare
fortuna e “Inedita” di Katia Bernardi,
sorprendente ritratto della scrittrice Susanna Tamaro, già
presentato alla Festa del Cinema di Roma e qui alla prima
proiezione nella città della regista.
Inoltre la Trentino Film Commission sarà presente anche nella
sezione Concorso internazionale con il titolo “Adam
Ondra: Pushing the Limits” di Jan Šimánek e Petr
Záruba, coproduzione della trentina Jump Cut, che ritrae il grande
climber ceco nella difficile, sportivamente e umanamente,
preparazione alle Olimpiadi di Tokyo, dove l’arrampicata ha
debuttato lo scorso anno.
Il secondo appuntamento organizzato
nato dalla collaborazione tra Trentino Film Commission e Trento
Film Festival è il workshop dedicato a produttori cinematografici
FORWARD Trentino Producers Lab, un
momento dedicato alla formazione e al mentoring professionale e
avrà luogo a Trento dal 3 al 7 maggio.
Il terzo momento è il “Festival Training. I Festival
Come Laboratori Di Formazione” che prevede tre talk:
la prima dal titolo “Green Si Diventa”
sarà un’occasione di confronto sul tema della sostenibilità, tra
Italian Film Commissions e Associazione Italiana Festival di
Cinema; Il secondo dal titolo
“NORD/EST/DOC/CAMP” sarà un momento di
riflessione sul mondo del documentario per presentare un progetto
che unisce le forze di due festival radicati su un territorio
cinematograficamente sempre più creativo e vitale, per offrire
consulenza e sostegno a progetti in fase di finalizzazione.
E infine “Itineranze
Doc” presentazione del percorso semestrale di
formazione e training, dedicato a progetti di cinema del reale in
fase di sviluppo, per sostenere a livello creativo e produttivo
registi al primo (o secondo) lungometraggio. Promosso da Bellaria
film festival, IsReal, Sole Luna Doc Festival, PerSo Film Festival,
FrontDoc, Festival dei Popoli.
Inoltre quest’anno per la prima
volta verrà istituito il premio Green Film. Questo
riconoscimento, promosso in collaborazione con APPA Agenzia
Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, sarà assegnato
al film che esprima in maniera più efficace i valori e le
pratiche della protezione e della sostenibilità
ambientale, con particolare attenzione
all’ambiente montano e ai cambiamenti climatici.
Let’s Kiss – Franco
Grillini. Storia di una rivoluzione gentile di
Filippo Vendemmiati, storia personale che diventa testimonianza di
trent’anni di battaglie per i diritti civili, Per Lucio di Pietro Marcello,
dedicato a Lucio Dalla, e La macchina delle immagini di
Alfredo C. di Roland Sejko, riflessione sulla
propaganda politica legata ad ogni regime totalitario (affidata ad
una straordinaria ricostruzione d’archivio e all’attore Pietro De
Silva) sono i vincitori dei Nastri d’Argento per i documentari
2022. Lo annunciano i Giornalisti Cinematografici Italiani che
hanno assegnato anche i Premi speciali di quest’edizione, premiando
un cinema che mai come quest’anno, rilegge la storia dei grandi
cambiamenti nel costume e nella società come nella musica e nella
cultura di un Paese che si racconta nello specchio del cinema tra
cinema del reale, cultura e spettacoli, e i docufilm che uniscono
materiali d’archivio a momenti di ricostruzione sceneggiata.
Premi e finalisti sono stati
scelti tra i 150 film usciti nel 2021 e visionati dal Direttivo
Nazionale, appena rinnovato, in un panorama particolarmente ricco
di temi, storie e personaggi che non dimentica l’attualità
, come sottolinea a nome del Direttivo Nazionale dei Giornalisti la
Presidente, Laura Delli Colli “in un’annata ancora difficile,
segnata da interessanti testimonianze legate al presente e in un
fermento creativo speciale considerando le condizioni critiche
vissute dal cinema negli ultimi due anni”.
Con i tre Nastri assegnati nelle
diverse categorie, completano il palmarès di quest’edizione i premi
speciali: oltre il ‘Nastro dell’anno Doc’ a Giuseppe Tornatore per
Ennio, l’omaggio del regista al genio di
un musicista unico, ma anche all’amicizia personale con Morricone,
i riconoscimenti per Luigi Proietti detto Gigi di Edoardo
Leo e Cùntami di Giovanna Taviani, nella
sezione dei docufilm, i premi per Eugenio Scalfari-A
sentimental journey, tra privato e grande
giornalismo ritratto del fondatore di Repubblica
raccontato dalle figlie Donata e Enrica (con Anna Migotto e la
regia di Michele Mally) e Oscar
Micheaux, il supereroe del cinema
americano, pioniere afroamericano tra i registi e
produttori cinematografici della storia del cinema, raccontato da
Francesco Zippel. Infine Caterina Caselli,
‘protagonista dell’anno’ che si racconta tra musica e confidenze
private in Una vita, cento vite di Renato
De Maria.
Per la seconda edizione del
premio intitolato alla memoria di un’autrice scomparsa troppo
presto come Valentina Pedicini ha vinto Los
Zuluagas di Flavia Montini (tra i finalisti con
Climbing Iran di Francesca Borghetti e
Corpo a corpo di Maria Iovine). Al film
di Emanuela Giordano e Giulia Minoli Se dicessimo la
verità il Nastro della legalità
assegnato in collaborazione con Trame, Festival
dedicato ai libri sulle mafie.
Un Premio speciale
è stato assegnato anche a L’onda lunga – Storia
Extra-ordinaria di un’associazione di Francesco
Ranieri Martinotti dedicato ai 70 anni dell’Anac che testimonia la
storia di un cinema militante che ha lottato contro ogni censura
per un cinema e un Paese più democratico, libero e civile.
Completano il palmarès, oltre i 40
titoli finalisti tra i quali sono stati scelti i premi, due
menzioni speciali per due film fuori selezione che, nel
tempo sospeso della pandemia, hanno fotografato sia le emozioni
intime dei più giovani che le difficoltà personali e strutturali
dell’intera comunità dello Spettacolo di fronte al tema del lavoro
e ai problemi che hanno messo in crisi l’occupazione, anche se non
la creatività, di un intero settore di vita culturale del Paese.
Vanno al film realizzato dagli allievi del Centro Sperimentale di
Palermo diretto da Costanza Quatriglio Sotto lo stesso
tempo e a Grido per un nuovo
Rinascimento di Elena Sofia Ricci, Elisa Barucchieri e Stefano
Mainetti, cronaca di una mobilitazione che ha coinvolto
attrici e attori, autori, musicisti, tecnici e maestranze nel nome
del diritto al lavoro.
I NASTRI
d’ARGENTO
Cinema del
reale
LET’S KISS – Franco Grillini. Storia di una
rivoluzione gentile di Filippo Vendemmiati
Cultura, Cinema,
Spettacoli
PER LUCIO di Pietro Marcello
Miglior
Docufilm
LA MACCHINA DELLE IMMAGINI di ALFREDO C. di
Roland Sejko
I PREMI
SPECIALI
LUIGI PROIETTI DETTO GIGI di Edoardo Leo
CÙNTAMI di Giovanna Taviani
SCALFARI – A sentimental journey di Enrica
Scalfari, Donata Scalfari, Anna Migotto, regia di Michele
Mally
L’ONDA LUNGA – STORIA EXTRA-ORDINARIA DI
UN’ASSOCIAZIONE di Francesco Ranieri Martinotti
OSCAR MICHEAUX – IL SUPEREROE DEL CINEMA
AMERICANO di Francesco Zippel
Il Nastro della
legalità
SE DICESSIMO LA VERITÀ di Emanuela Giordano,
Giulia Minoli
Premio Valentina
Pediciniin collaborazione con CSC -Sede
Palermo
LOS ZULUAGAS di Flavia Montini
Menzioni
Speciali
Grido per un nuovo
Rinascimentodi Elena Sofia Ricci, Elisa
Barucchieri e Stefano Mainetti
Sotto lo stesso
tempodegli studenti del CSC-Sede
Palermo
Il film sarà l’adattamento
dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009 e
pare che i due fratelli fossero interessati a portarlo sul grande
schermo già nel 2014, poco dopo l’uscita nelle sale di Captain
America: The Winter Soldier.
In base a quanto riferito, Netflix
ha stanziato un budget maggiore di 200 milioni di dollari per
finanziare l’action/thriller.
The Grey
Man sarà prodotto dalla AGBO dei Russos e si
baserà su una sceneggiatura scritta da Joe
Russo, al fianco di Christopher
Markus e Stephen McFeely, che
hanno già sceneggiato i film Captain
America e Avengersdiretti
da Russo. I due sceneggiatori sono anche co-presidenti del comparto
story della AGBO. Il film si baserà sul romanzo di Mark Greaney del
2009 che introduceva le vicende de “L’uomo grigio“, un
assassino indipendente ed ex agente della CIA di
nome Court Gentry.
La Disney è senza
dubbio lo studios di produzione cinematografico più dominante del
momento, con numerosi film di propria produzione o provenienti
dalle sue tante sussidiarie (come la Pixar, la Lucasfilm, i Marvel Studios, la
20th Century Studios) a dominare il mercato
mondiale del cinema. Come sempre, i film della Disney sono tra i
più attesi al cinema, capaci che piaccia o no di portare in sala
numerosi spettatori di ogni età. Ecco perché tutti sono curiosi di
sapere quali sono i film Disney 2022, così da
sapere cosa li aspetterà in sala, tra grandi storie, sbalorditivi
effetti speciali, emozioni e tematiche su cui riflettere.
Iniziato già da qualche mese, anche
il 2022 sembra un anno particolarmente promettente per la Disney,
che oltre ad avere dalla propria tutti gli attesi nuovi film del
Marvel Cinematic
Universe, proporrà anche una serie di nuovi titoli,
d’animazione e o in live action, che si imporranno molto
probabilmente come tra i più belli dell’anno. In particolare, la
Disney quest’anno porterà in sala Avatar 2, il sequel diretto da
James Cameron del suo film di ben tredici anni fa.
Ci sono però molti altri titoli, anche meno noti, che arriveranno
prossimamente in sala, per i quali è bene saperne di più.
Di seguito, dunque, si proporrà un
elenco dei film Disney che ad oggi sappiamo arriveranno in sala nel
2022. Alcuni di questi potrebbero anche venire spostati
direttamente sulla piattaforma Disney+, sulla quale la Disney sta
investendo moltissimo e che sempre più si arricchisce di contenuti
degni di nota, tra produzioni originali e inedite e vecchi classici
intramontabili. Andando per ordine di uscita al cinema, ecco dunque
alcune informazioni principali da sapere sui prossimi film targati
Disney.
Film Disney 2022
Doctor Strange nel Multiverso
della Follia
Atteso in sala il 4 maggio
del 2022, Doctor Strange nel Multiverso della
Follia è un altro attesissimo titolo della Fase 4. Questo,
che si svolge dopo i complicati eventi di No Way Home,
vede il dr. Strange alle prese con il crollo del multiverso, con
tutti i pericoli che questo comporta. Diretto da Sam
Raimi, il film vanta a sua volta un cast ricco di celebri
volti del MCU. Oltre a Cumberbatch nei
panni del protagonista, si ritroveranno infatti anche Elizabeth
Olsen, Chiwetel
Ejiofor, Benedict Wong, Rachel McAdams
e Xochitl Gomez nei panni di America Chavez.
Bob’s Burger – Il
film
Bob’s Burgers – Il film è il film
d’animazione del 2022 con le voci di Kristen Schaal, H. Jon
Benjamin, John Roberts, Dan Mintz ed Eugene
Mirman, basato sull’omonima serie animata che tanto
successo ha raccolto in questi anni. La trama ruoterà sarà
incentrata sulle disavventure della celebre famiglia disfunzionale
– Bob, Linda e i loro figli Tina, Gene e Louise – che gestisce
un’anonima hamburgeria sulla Ocean Avenue di una località balneare
senza nome. Il film arriverà in sala a partire dal 25
maggio.
Lightyear – La vera storia di
Buzz
Nuovo film Pixar diretto da
Angus MacLane e con le voci originali di Chris Evans,
Keke Palmer, Dale Soules e Taika Waititi,
Lightyear – La vera storia di
Buzz è lo spin-off del franchise di Toy Story. Di
genere action-adventure fantascientifico, questo racconta la storia
del vero di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo
poi conosciuto in Toy Story. Il pubblico lo consocerà
dunque qui come un giovane pilota collaudatore, che si trova a
diventare lo Space Ranger che tutti conosciamo oggi, superando
avversità e sconfiggendo il male nella galassia. Il film arriverà
al cinema dal 17 giugno.
Thor: Love and
Thunder
Thor: Love & Thunder è il quarto
capitolo della serie di film dedicati al celebre dio del tuono.
Interpretato come sempre da Chris
Hemsworth, questo nuovo lungometraggio, diretto ancora
una volta da Taika Waititi,
vedrà il divino Thor andare alla ricerca dello scopo della propria
esistenza. Allo stesso tempo, egli si troverà a doversi confrontare
con un nuovo nemico, ovvero Gorr il macellatore di dei,
interpretato da Christian Bale,
e con l’amata Jane Foster, nuovamente interpretata da Natalie
Portman, e che assumerà qui l’identità di Mighty Thor.
Atteso per il 6 luglio in Italia, è questo un
altro film particolarmente atteso della Fase 4.
Black Panther: Wakanda
Forever
Dalla trama ancora sconosciuta,
Black Panther: Wakanda
Forever deve gestire la dolorosa scomparsa dell’attore
Chadwick
Boseman, interprete del protagonista, per il quale si
è scelto di non ricorrere ad un sostituto. Non è quindi chiaro come
e se il personaggio di T’Challa comparirà. Molto più probabile,
stando a quanto trapelato dalla Marvel, è che a prendere il suo posto sia Shuri, la
sorella del protagonista interpretata da Letitia
Wright. Atteso per l’11 novembre del
2022, Black Panther: Wakanda Forever è dunque
ancora un progetto molto segreto, di cui non si hanno ancora
immagini che svelino qualcosa di più di quanto già noto.
Strange World
Strange World è il sessantunesimo
classico d’animazione Disney, diretto da Don Hall
(vincitore del premio Oscar per Big Hero 6, e regista
anche di Raya e l’ultimo Drago),
co-diretto e scritto con Qui Nguyen e prodotto da
Roy Conli. Questo è stato descritto come una
straordinaria avventura nel profondo di una terra inesplorata e
pericolosa, in cui creature fantastiche attendono i
leggendari Clades, una famiglia di
esploratori le cui differenze minacciano di far fallire la loro
ultima e, di gran lunga, più importante missione. Il film è
attualmente previsto in sala per il 23 novembre
2022.
Pinocchio
Tra i remake in live action
previsti per il 2022, vi è Pinocchio, diretto dal premio Oscar
Robert Zemeckis con Tom
Hanks,Luke
Evans, Benjamin Evan Ainsworth, Cynthia
Erivo e Sheila Atim nel cast. Sarà qui
proprio Hanks a vestire i panni di Geppetto, l’anziano e povero
falegname, creatore e padre di Pinocchio, il burattino di legno più
famoso della storia. Dalla prima immagine rilasciata del
film, si può intuire che questo sarà molto fedele all’originale
animato del 1940. Inizialmente previsto per la sala, il film sembra
invece che arriverà direttamente su Disney+ nel settembre
2022.
Peter Pan & Wendy
Altro remake in live action in
arrivo è quello di Peter Pan & Wendy, diretto dal
regista David Lowery (Old man & The
Gun,The Green Knight), con
Alexander Molony nei panni del protagonista
maschile e Ever Anderson in quelli della
protagonista femminile. Jude Law,
invece, vestirà i panni dell’iconico Capitan Uncino. Questa nuova
versione si baserà molto sul film animato del 1953 e racconterà le
origini dei personaggi del magico mondo dell’isola che non c’è.
Come per Pinocchio, anche questo film arriverà
direttamente su Disney+, presumibilmente
nell’autunno del 2022.
Avatar 2
Per finire, il 2022 della Disney si
concluderà con un vero e proprio botto, ovvero l’uscita al cinema
di Avatar 2. Diretto da James Cameron,
questo vanta un cast composto da attori quali Sam
Worthington, Zoe
Saldana,Kate
Winslet,Vin
Diesel,Sigourney
Weaver,Michelle
Yeoh, Stephen Lang, Giovanni Ribisi,David Thewlis e
Oona Chaplin. La storia di questo primo
sequel racconterà dunque di Jake Sully, Neytiri e i loro
figli, impegnati a vivere la loro vita su Pandora e ad affrontare
un nuovo conflitto con l’umanità. Il film è atteso al cinema per il
16 dicembre.