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Ridley Scott dirigerà Ben Affleck e Matt Damon in The Last Duel

Ben Affleck
Ben Affleck a Roma - Foto di Francesco Madeo © Cinefilos.it

A più di vent’anni dall’oscar ottenuto grazie alla sceneggiatura di Will Hunting – Genio Ribelle, Ben Affleck e Matt Damon torneranno a collaborare e recitare insieme per Ridley Scott in The Last Duel, adattamento cinematografico del romanzo di Eric Jager The Last Duel: A True Story of Trial by Combat in Medieval France. La notizia è stata divulgata nelle ultime ore da Deadline, spiegando che lo script è quasi terminato e che a scriverlo sono stati gli stessi Damon e Affleck insieme a Nicole Holofcener.

La storia segue le vicende di due migliori amici e di una vendetta: gli attori interpreteranno rispettivamente il cavaliere normanno Jean de Carrouges e lo scudiero Jacques Le Gris, separati da una guerra e dalle accuse ai danni del secondo di aver violentato sua moglie Margerite de Carrouges. Nessuno però crede alla donna e il soldato farà appello al re di Francia per annullare la sentenza emessa dal conte Pierre d’Anencon. I due uomini dovranno combattere in un duello mortale il cui vincitore sarà sancito dalla volontà di Dio.

Rivedremo presto al cinema Matt Damon in Ford V Ferrari, (da noi tradotto con Le Mans ’66 – La grande sfida, il film diretto da James Mangold (Logan, Walk The Line) che vede protagonista l’attore e Christian Bale nei panni del pilota Ken Miles e Carol Shelby, l’ingegnere meccanico che progettò il modello GT 40 per la casa automobilistica. Ambientato nel 1966, durante la preparazione della 24 Ore di Le Mans in Francia, la pellicola segue il coraggioso pilota britannico Ken Miles portare a termine la missione del designer americano Carroll Shelby che ha appena costruito una vettura rivoluzionaria per l’epoca. Talmente eccezionale da permettergli di sfidare il dominatore dell’industria, il marchio Ferrari.

Per quanto riguarda Ben Affleck invece, sappiamo che la star dirigerà e interpreterà per Universal Pictures il dramma storico Ghost Army, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale  e sceneggiato da Nic Pizzolato (l’autore di True Detective) basandosi sul libro The Ghost Army of World War II: How One Top-Secret Unit Deceived the Enemy with Inflatable Tanks, Sound Effects, and Other Audacious Fakery di Rick Beyer e Elizabeth Sayles.

Fonte: Deadline

 
 

DIAMANTINO – Il calciatore più forte del mondo, il trailer in esclusiva

Arriverà il 15 agosto nelle sale italiane, distribuito da I Wonder Pictures, DIAMANTINO – Il calciatore più forte del mondo, diretto da Gabriel Abrantes & Daniel Schmidt, con Carloto Cotta, Cleo Tavares, Anabela Moreira, Margarida Moreira, Filipe Vargas, Carla Maciel.

Di seguito potete vedere il primo trailer ufficiale in anteprima per Cinefilos.it.

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Il sorprendente film di Gabriel Abrantes e Daniel Schmidt che ha conquistato la Settimana della Critica al Festival di Cannes. Diamantino è un campione di calcio di fama mondiale. È un Cristiano Ronaldo, un piede d’oro, un inarrestabile genio del pallone. Finché, un brutto giorno, tutto il genio sparisce irrimediabilmente nel nulla. Attraverso le bizzarre vicende del suo protagonista, tra visioni mistiche, barboncini giganti e figure pastello superkitsch, Diamantino si veste da commedia stravagante per giocare con intelligenza con i conflitti della contemporaneità: dal culto delle celebrità all’ascesa dei deliranti pensieri antieuropeisti e dei populismi xenofobi.

 
 

Kevin Feige: “L’universo Marvel renderà giustizia ai Fantastici 4”

Fantastici 4

La nuova fase dell’universo Marvel è stata presentata ufficialmente sabato scorso da Kevin Feige durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con insieme all’annuncio di tutti i film e delle nuove serie tv disponibili sulla piattaforma streaming di Disney + in arrivo entro il 2021. Non è mancata però la menzione ad altri progetti in sviluppo come Black Panther 2, Captain Marvel 2, Guardiani della Galassia Vol.3 e all’arrivo dei Mutanti e dei Fantastici 4 nel MCU, titoli sui quali Feige è rimasto ancora vago ma che potrebbero riservare qualche sorpresa.

E proprio riguardo la prima famiglia Marvel già portata al cinema due volte da Tim Story e Josh Trank, il presidente dello studio ha promesso che il futuro renderà giustizia ai personaggi creati da Stan Lee:

Tutto quello che potrei dire è spoiler, ma sono estremamente entusiasta di quei personaggi e all’idea di portarli al livello che meritano“.

Il commento di Feige lascia ben sperare per lo sviluppo di una linea narrativa e un cinecomic che dia finalmente il giusto peso ai Fantastici Quattro dopo i fallimentari tentativi del passato. Nella testa dei fan infatti risuona ancora il trattamento deludente adottato da Trank con l’ultimo reboot, dal quale lo stesso regista si è emancipato. Forse toccherà ai Marvel Studios ricucire questa ferita? Che ne pensate?

Leggi anche – Kevin Feige: “Il team dei nuovi Avengers sarà molto diverso”

Fonte: Variety

 
 

Thor: Love and Thunder sarà ambientato prima di Guardiani 3

avengers 4

Durante il panel di sabato al Comic-Con di San Diego i Marvel Studios hanno ufficialmente presentato la lineup dei film e delle serie di Disney+ che andranno a comporre la Fase 4, e che si chiuderà a novembre 2021 con Thor: Love and Thunder, quarto capitolo del franchise affidato a Taika Waiti.

Sappiamo però che tra gli altri progetti in cantiere c’è anche Guardiani della Galassia Vol.3, il cui annuncio potrebbe arrivare nel corso del D23, e che la storyline del cinecomic potrebbe legarsi in qualche modo a quella di Thor 4, visto il finale di Avengers: Endgame con l’eroe interpretato da Chris Hemsworth che lasciava Asgard a Valchiria e si univa al team di Star-Lord.

Dunque la domanda, alla luce di quanto illustrato finora, è la seguente: quando sarà ambientato il film di Waititi? A rispondere è nientemeno che il regista di Guardiani 3, James Gunn, chiarendo su Instagram che nella timeline del MCU Love and Thunder si piazzerà “Prima“.

Questa affermazione si apre a due possibili scenari: da una parte sembra confermare l’inserimento del Vol.3 nella Fase 5 (dal momento che Thor 4 sarà l’ultimo titolo della Fase 4) con una release fissata al 2022, mentre dall’altra alimenta le voci su un ipotetico sequel con l’incontro tra il Dio del Tuono e i supereroi di Gunn nella stessa avventura.

Forse il tempo che Thor trascorrerà con i Guardiani sarà molto limitato, o comunque più breve del previsto, a meno che gli eventi di Love and Thunder non aprano in qualche modo una strada per raggiungere la squadra e completare una missione.

Che ne pensate?

Leggi anche – Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

 
 

Kill Bill 3: Quentin Tarantino e Uma Thurman “ne stanno parlando”

kill bill

La saga di Black Mamba potrebbe non essersi conclusa nel 2004 e si, a quanto pare Quentin Tarantino e Uma Thurman stanno ancora discutendo la possibilità di portare al cinema Kill Bill 3. Ma facciamo un passo indietro e torniamo alle prime scene del Volume 1 (uscito nel 2003), quando il personaggio noto come La Sposa uccide Vernita Green davanti agli occhi della giovanissima figlia; nel tentativo di fare ammenda con la bambina, la Sposa le dice: “Quando sarai grande, se vorrai vendicarti, ti aspetterò“.

Da lì iniziarono una serie di teorie e speculazioni circa la volontà di Tarantino di nascondere un futuro collegamento alla resa dei conti finale tra la versione adulta del personaggio e l’eroina interpretata dalla Thurman, ma trascorsi più di quindici anni la speranza sembrava essersi esaurita. Ora però, grazie grazie alle parole del regista pronunciate nel corso del nuovo podcast di Happy Sad Confused, sappiamo che qualcosa potrebbe smuoversi:

Francamente, io e Uma ne abbiamo parlato di recente, vi dirò verità. Ci ho pensato più approfonditamente e anzi, ne abbiamo letteralmente parlato la scorsa settimana. Se c’è un film che potrebbe fiorire dai miei altri film, quello sarebbe un terzo Kill Bill”.

Sarà allora questo l’ultimo sigillo per il grande schermo, oppure la carriera dell’autore terminerà – come si vocifera da tempo – con il progetto su Star Trek?

Leggi anche – C’era una volta a Hollywood: tutto quello che sappiamo sul nuovo film di Tarantino

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Vi ricordiamo che il nuovo lavoro di Tarantino, C’era una volta a Hollywood, è atteso nelle nostre sale in autunno.

Di seguito la prima sinossi:

La storia si svolge a Los Angeles nel 1969, al culmine di quella che viene chiamata “hippy” Hollywood. I due protagonisti sono Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), ex star di una serie televisiva western, e lo stunt di lunga data Cliff Booth (Brad Pitt). Entrambi stanno lottando per farcela in una Hollywood che non riconoscono più. Ma Rick ha un vicino di casa molto famoso…Sharon Tate.

Nel cast anche Damian LewisDakota FanningNicholas Hammond, Emile HirschLuke PerryClifton Collins Jr.Keith JeffersonTimothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell Michael MadsenRumer Willis, Dreama WalkerCosta Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

Ho lavorato alla sceneggiatura per cinque anni, e vissuto nella contea di Los Angeles per gran parte della mia vita, anche nel 1969, e all’epoca avevo sette anni“, ha dichiarato Tarantino. “Sono davvero felice di poter raccontare la storia di una città e di una Hollywood che non esistono più, e non potrei essere più entusiasta dei miei due attori protagonisti.

Fonte: Happy Sad Confused

 
 

What If…?: ecco gli attori che prenderanno parte alla serie

What If

Durante il Comic-Con di San Diego è stata annunciata What If…?, una delle serie tv Disney+ che compongono la Fase 4 del Marvel Universe.

Si tratta di un progetto interessantissimo, il primo animato che rientrerà nella continuity del grande progetto Marvel, in cui saranno coinvolti talent famosi per il comparto relativo al doppiaggio. Come Jeffrey Wright, che è stato già confermato come voce dell’Osservatore.

La serie indagherà i “Cosa accadrebbe se…”, ovvero le realtà alternative che potrebbero o possono verificarsi all’interno del Marvel Universe. “L’Osservatore è l’essere non terrestre che osserva tutte le cose. Sta sorvegliando il multi-verso e occasionalmente può o non può intervenire con le azioni dei terrestri” ha dichiarato Wright.

Kevin Feige ha dichiarato che la serie What If…? proporrà tutti scenari che abbiamo già visto, ma che si tratterà di versioni alternative di quegli stessi scenari. Di seguito, la lista di attori che prenderanno parte alla serie: Michael B. Jordan /Killmonger, Sebastian Stan /Bucky Barnes, Josh Brolin /ThanosMark Ruffalo /Bruce Banner/The Hulk, Tom Hiddleston /Loki, Samuel L. Jackson /Nick Fury, Chris Hemsworth /Thor, Hayley Atwell /Agente Peggy Carter, Chadwick Boseman /Black Panther, Karen Gillan /Nebula, Jeremy Renner /Occhio di Falco, Paul Rudd /Ant-Man, Michael Douglas /Hank Pym, Neal McDonough /Dum Dum Dugan, Dominic Cooper /Howard Stark, Sean Gunn /Kraglin, Natalie Portman /Jane Foster, Taika Waititi /Korg, Toby Jones /Arnim Zola, Djimon Hounsou /Korath, Jeff Goldblum /Granmaestro e Michael Rooker /Yondu.

 
 

Avengers: Endgame supera Avatar: Cameron fa i complimenti a Marvel, i Russo rispondono

avengers: endgame

Il sorpasso al box office di Avengers: Endgame ai danni di Avatar ha generato una serie di reazioni social da parte dei registi dei rispettivi film che mettono a tacere, almeno per una questione di facciata, la chiacchierata rivalità tra James Cameron e i Fratelli Russo.

Per la seconda volta in meno di tre mesi, Cameron ha utilizzato Twitter per complimentarsi con la Marvel per i risultati al box office di Endgame. Prima lo ha fatto per il sorpasso di Titanic, e ora per quello di Endgame, con una bellissima art di Iron Man su Pandora.

I fratelli Russo, in risposta, hanno condiviso sul loro account Instagram una serie di illustrazioni che li mostrano in sala a guardare tutti i film di Cameron, pietre miliari della fantascienza e della cinematografia mondiale.

 
 

C’era una volta a… Hollywood: Pitt, DiCaprio e Robbie nei nuovi poster

C'era una volta a... Hollywood

Sono stati diffusi i nuovi poster di C’era una volta a… Hollywood, il nuovo film di Quentin Tarantino che arriverà in sala il prossimo 19 settembre. Nel cast del film, fieri e bellissimi al centro dei poster, ci sono Brad Pitt, Leonardo DiCaprio, entrambi alla loro seconda collaborazione con Tarantino, e Margot Robbie.

All’inizio della produzione, si pensava che il film fosse una cronaca degli omicidi della Famiglia Manson, che hanno avuto proprio Sharon tra le vittime più famose, tuttavia, abbiamo poi scoperto che Tarantino racconterà la storia di una star di una serie tv western (DiCaprio), vicino di casa della Tate (Robbie).

Nel cast di C’era una volta a… Hollywood compaiono Leonardo DiCaprio, Brad Pitt, Margot Robbie, Damian Lewis, Dakota Fanning, Nicholas Hammond, Emile Hirsch, Luke Perry, Clifton Collins Jr., Keith Jefferson, Timothy Olyphant, Tim Roth, Kurt Russell e Michael Madsen. Rumer Willis, Dreama Walker, Costa Ronin, Margaret Qualley, Madisen Beaty e Victoria Pedretti. Infine Damon Herriman sarà Charles Manson.

 
 

Venezia 76: The Burnt Orange Heresy è il film di chiusura

The Burnt Orange Heresy

Il thriller The Burnt Orange Heresy diretto da Giuseppe Capotondi (La doppia ora) è il film di chiusura, fuori concorso, della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

The Burnt Orange Heresy sarà proiettato in prima mondiale sabato 7 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, a seguire la cerimonia di premiazione.

Il mondo dell’arte e quello della malavita si scontrano nel thriller neo-noir The Burnt Orange Heresy, ambientato nell’Italia odierna. Il carismatico critico d’arte James Figueras (Claes Bang) seduce l’affascinante turista Berenice Hollis (Elizabeth Debicki). I due nuovi innamorati raggiungono la lussuosa proprietà sul Lago di Como del potente collezionista d’arte Cassidy (Mick Jagger). Questi rivela di essere il mecenate dello schivo Jerome Debney (Donald Sutherland), una sorta di J.D. Salinger del mondo dell’arte, e avanza ai due una strana richiesta: rubare a qualsiasi costo uno dei capolavori di Debney dallo studio dell’artista. Ma appena la coppia inizia a conoscere il leggendario Debney, comprende che nulla di quel personaggio e della loro missione è ciò che sembra.

Diretto da Giuseppe Capotondi, The Burnt Orange Heresy è prodotto da David Zander, David Lancaster, William Horberg. Executive Producers Sienna Aquilini e Peter Touche. Tratto dal romanzo di Charles Willeford ed è sceneggiato da Scott B. Smith. Direttore della fotografia è David Ungaro. International Sales: HanWay Films. Domestic Sales: UTA/CAA.

 
 

Lupin III – Il film, in prima tv su Rai4, mercoledì 24 luglio

Lupin III – Il film

Mercoledì 24 luglio alle 21:15 Rai 4 si colora con le irresistibili atmosfere pop di Lupin III – Il film, in prima visione assoluta.

Creato nel 1967 dal celebre mangaka Monkey Punch ispirandosi all’elegante ladro gentiluomo Arsène Lupin ideato da Maurice Leblanc, Lupin III è stato per anni al centro di una nutrita produzione di anime di successo e oggetto di un ricchissimo merchandising, che lo ha eletto a personaggio cult per diverse generazioni.

Già portato al cinema in un film live action nel 1974 da Takashi Tsubojima (Lupin III – La strategia psicocinetica), Lupin III è protagonista di un secondo lungometraggio per la regia del poliedrico Ryūhei Kitamura, autore giapponese noto soprattutto per le incursioni horror-splatter di Versus (2000), Prossima fermata: L’inferno (2008) e No One Lives (2012).

Ispirandosi proprio alla coloratissima serie anime, Lupin III – Il film racconta la vicenda dei ladri Lupin, Jigen, Goemon e Fujiko che devono rubare il “Cuore cremisi di Cleopatra”, un gioiello di inestimabile valore custodito in una gigantesca cassaforte di massima sicurezza chiamata “L’Arca di Navarone”. Ma l’immancabile ispettore Zenigata è pronto a ostacolare i loro piani.

 
 

La Valigia dell’attore 2019: dal 23 luglio al via la nuova edizione

la valigia dell'attore

La Valigia dell’attore 2019 è in partenza. Ma i bagagli non viaggiano da soli, accompagnano ancora una volta l’Associazione culturale Quasar, che da sedici edizioni porta nell’arcipelago di La Maddalena cinema, ospiti, studenti, rinnovando il ricordo di Gian Maria Volonté, in questa edizione speciale nel venticinquesimo anniversario della scomparsa del grande attore italiano. Una presenza che sarà ancora più tangibile quest’anno, da martedì 23 a domenica 28 luglio. Naturalmente senza dimenticare l’importanza e la bellezza del territorio che ospita la manifestazione.

Questa volta il tributo alla Sardegna è rappresentato da due film che dall’isola sono andati alla conquista di un grande pubblico, accompagnati da altrettanti cortometraggi di grandissimo valore.

Si parte il 23 luglio, dopo la consueta marcia d’apertura, con l’Associazione Bandistica Filarmonica “Giuseppe Garibaldi” di La Maddalena, la Banda musicale Città di Arzachena e la Banda Musicale Feliciano Mibelli di Olbia, per raggiungere l’Arena La Conchiglia, inaugurando il festival con il film breve di Francesco Piras Il nostro concerto, a cui farà seguito uno dei più inaspettati e clamorosi successi italiani dell’anno, L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca. Il film verrà presentato dal regista, accompagnato dal protagonista Jacopo Cullin e da Angela Molina.

La meravigliosa attrice spagnola sarà la protagonista assoluta della seconda serata, il 24 luglio, la prima nella cornice della Fortezza I Colmi, dove presenterà la proiezione di Ogro, di Gillo Pontecorvo, primo dei tre film con Gian Maria Volonté in programma per questa edizione. Angela Molina sarà anche la protagonista, la mattina del 25 luglio presso gli Ex Magazzini Ilva, del primo incontro con il pubblico, insieme a Jacopo Cullin e a Francesco Piras.

La sera del 25 sarà invece la volta di Ovunque proteggimi di Bonifacio Angius, film che dalla Sardegna è salpato prima per Venezia e poi per numerosi festival cinematografici in tutto il mondo, mietendo premi e consensi. A La Fortezza I Colmi sarà introdotto dal regista e dai due protagonisti, Alessandro Gazale e Francesca Niedda, ai quali verranno consegnate due menzioni speciali per le loro interpretazioni. Il film sarà preceduto dall’anteprima italiana del cortometraggio di Enrico Pau Gabriel.

Ritroveremo Bonifacio Angius, Alessandro Gazale, Francesca Niedda e Enrico Pau al secondo incontro con il pubblico la mattina del 26 luglio presso gli Ex Magazzini Ilva. La serata a la Fortezza I Colmi sarà poi aperta da Carlo Cecchi, curatore del ValigiaLab 2019, che presenterà, insieme a Fabrizio Deriu e a Silvano Piccardi, le allieve e gli allievi del laboratorio di recitazione di quest’anno. A seguire, l’evento speciale dell’anteprima italiana del restauro di A ciascuno il suo, il film di Elio Petri tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia e interpretato, oltre che da Gian Maria Volonté, da Gabriele Ferzetti e Irene Papas. A presentarlo, Paola Petri e Fabio Ferzetti, che introdurranno la visione della copia restaurata dal Museo Nazionale del cinema di Torino e Movietime.

Oltre a celebrare Gian Maria Volonté, La Valigia dell’Attore 2019 è anche l’occasione per rendere omaggio a un altro grande interprete italiano prematuramente scomparso, Ennio Fantastichini. Entrambi saranno ricordati la mattina del 27 luglio con la presentazione di due libri su Volonté, recentemente pubblicati da Add Editore ed Edizioni Clichy, curati da Mirko Capozzoli e Giovanni Savastano, e dal tributo Ennio, attore tra cinema e teatro, firmato da Gianfranco Cabiddu.

Tra gli amici di Ennio Fantastichini che saranno a La Maddalena, anche Alessandro Haber, che la sera di sabato 27 luglio, dopo la proiezione del cortometraggio Gong di Giovanni Battista Origo, sarà alla Fortezza per presentare al pubblico In viaggio con Adele, di Alessandro Capitani, road movie dove divide la scena con Sara Serraiocco.

Haber sarà protagonista insieme a Renato Carpentieri anche la mattina di domenica 28 luglio per l’incontro con il pubblico agli ex Magazzini Ilva, mentre sarà proprio l’attore napoletano, a presentare la sera, a I Colmi, il film di Gianni Amelio Porte aperte, anche questo tratto da un romanzo di Leonardo Sciascia, con protagonisti Gian Maria Volonté ed Ennio Fantastichini.

A Ennio Fantastichini è dedicato il Premio Volontè 2019, un riconoscimento già previsto che il festival non ha fatto in tempo a dargli in vita e che verrà consegnato, dal circuito Le isole del cinema, la sera del 28 luglio, nelle mani del figlio Lorenzo Fantastichini. Un passaggio di consegne, una chiusura perfetta per ricordare due grandi amici, due grandi attori, che mancano tantissimo al cinema, alla cultura e alla società italiana.

Tutti gli incontri e le serate sono curati e presentate dai critici cinematografici Boris Sollazzo e Fabio Ferzetti e dal Professor Fabrizio Deriu.

Ad arricchire il programma della manifestazione la mostra fotografica: “Gian Maria Volonté negli scatti di Marcello Geppetti” di Marcello Geppetti Media Company, allestita dal 24 al 28 luglio presso la Fortezza I Colmi.

Gli eventi sono ad ingresso gratuito ad eccezione della prima serata. Parte dell’incasso sarà devoluto all’Associazione Acque Libere di La Maddalena.

Il programma dettagliato è pubblicato sul sito.

La Valigia dell’Attore è realizzato con il sostegno di MIBAC – Direzione Generale Cinema, Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo, Comune di La Maddalena, Ente Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, Fondazione Sardegna, Nuovo IMAIE.

 
 

Tom Hanks nel trailer di A Beautiful Day in the Neighborhood

Tom Hanks è il protagonista di A Beautiful Day in the Neighborhood in cui interpreta Fred Rogers, figura iconica diventata protagonista di un tradizionale trattamento biografico di Hollywood. Ecco il primo trailer del film.

L’atteso titolo A Beautiful Day in the Neighborhood è diretto da Marielle Heller (Copia Originale) e uscirà a novembre prossimo, in tempo per i prossimi Oscar, con Hank in pole position per una candidatura.

A Beautiful Day in the Neighborhood ruota intorno alla dinamica tra Rogers e il cinico giornalista Lloyd Vogel (Matthew Rhys), che ha il compito di scrivere un profilo di Rogers per una rivista. Le loro interazioni hanno aiutato a cambiare la prospettiva di Vogel sulla vita.

 
 

Parenthood: 10 cose che non sai sulla serie

Parenthood è una di quelle serie che ha contribuito a rivoluzionare il concetto di serie tv, diventando una delle più viste sul piccolo schermo.

La serie, nata nel 2010, ha colpito il pubblico in maniera diretta con la sua semplicità e con il suo carico emotivo non indifferente, facendo emozionare gli spettatori di tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Parenthood.

Parenthood serie

parenthood

1. Ci sono attori già visti. Lo showrunner Jason Katims, che in passato ha diretto show Friday Night Lights, ha fatto partecipare molti degli attori in questa serie in ruoli ricorrenti o come guest star. Tra i tanti, si citano Michael B. Jordan, Minka Kelly, Matt Lauria, Jeff Rosick e Angela Rawna.

2. È stata usata una canzone famosa come sigla. Ad Andrew McMahon, dei Jack’s Mannequin è stato chiesto di presentare una possibile sigla per la serie. Tuttavia, quando ha consegnato Casting Lines ai produttori della serie, essi si erano già accontentati di usare Forever Young di Bob Dylan. La canzone scritta è stata comunque inserita nel terzo album del gruppo, intitolato People and Things.

3. Una foto famosa è presente nella serie. Durante una scena in cui Hank chiede a Sarah di aprire un cassetto per lui, s’imbatte in una fotografia incorniciata di una finestra piovosa con due persone che sbirciano, una foto che Hank ha preso e che trova sorprendente. In realtà, quest’immagine p stata scattata dal fotografo di fama mondiale Steve McCurry dall’interno di un taxi in uno dei suoi numerosi viaggi all’estero.

Parenthood streaming

4. La serie è disponibile in streaming. Grazie alla sua disponibilità su diverse piattaforme online, la serie è visibili a chi volesse vederla o rivederla. Infatti, Parenthood è disponibile sulla piattaforma di streaming digitale legale di Prime Video e Tim Vision.

Parenthood episodi

5. Una serie lunga sei stagioni. Parenthood è una serie nata nel 2010 e conclusasi nel 2015, dopo sei stagioni e 103 episodi di 41 minuti ciascuno. Trasmessa dalla NBC, la serie di rifà al film di Ron Howard Parenti, amici e tanti guai (1989).

6. C’è stato un cambio di attore. Darin Heames ha interpretato Seth Holt nell’episodio pilota, ma in seguito è stato sostituito da John Corbett quando il personaggio è riapparso nella seconda stagione.

Parenthood cast

 

7. Un’attrice ha dovuto lasciare la serie. Maura Tierney è stata originariamente scelta per il ruolo di Sarah. Tuttavia, la NBC ha spostato l’uscita della serie di qualche mese, dopo che all’attrice era stato diagnosticato un cancro al seno. A causa della sua cura contro il cancro, alla fine dovette lasciare lo show ed essere sostituita da Lauren Graham (anche se inizialmente venne contattata Helen Hunt, ma non si riuscì a raggiungere un accordo circa il suo stipendio).

8. C’è un’attrice che ha lavorato con alcuni membri del cast. Vanessa Marano è apparsa nelle serie e proprio lei ha lavorato con altri membri del cast. Infatti, in passato aveva condiviso il set con Lauren Graham in Una mamma per amica, mentre aveva anche già lavorato con Peter Krause in Six Feet Under.

9. Due attori si sono innamorati. Lauren Graham (Sarah Braverman) e Peter Krause (Adam Braverman) hanno iniziato una relazione nel 2010 dopo essersi ritrovati sul set: infatti, i due si erano conosciuti nel 1995 sul set della sitcom Caroline in the City. In Parenthood i due interpretano fratello e sorella.

Parenthood premi

10. Ha vinto diversi premi. Nel corso della sua programmazione, la serie ha vinto diversi premi, tra cui 3 PRISM Awards nel 2012, 4 Young Artist Awards tra il 2013 e il 2014 e un Gracie Awards nel 2015. Inoltre, nel 2013 ha ricevuto anche una nomination ai Golden Globe per la Miglior attrice non protagonista di una serie, miniserie o film per la televisione a Monica Potter.

Fonte: IMDb

 
 

Teen Spirit – A un passo dal sogno, la recensione del film con Elle Fanning

Teen Spirit

La talentuosa Elle Fanning sfoggia un nuovo ruolo da protagonista assoluta nel film Teen Spirit – A un passo dal sogno, opera prima del regista Max Minghella. Dopo essere stata membro della giuria del Festival di Cannes 2019, la Fanning torna al cinema incarnando nuovamente, a tre anni da The Neon Demon, una giovane e ambiziosa ragazza, dove il raggiungimento del proprio obiettivo sembra coincidere con la perdita d’innocenza del personaggio. Niente horror o sangue stavolta, ma solo tanta musica pop e luci colorate per un film che sposa in pieno l’estetica del videoclip.

La storia segue la quotidianità della sedicenne Violet (Elle Fanning) che vive sola con sua madre in difficoltà economiche e sogna di fare la cantante. Quando scopre che sono aperte le audizioni per il talent show Teen Spirit, partecipa nella speranza che sia il punto di partenza per la sua carriera di cantante. Violet dovrà però  superare diversi ostacoli per riuscire ad arrivare in finale e vincere lo show.

È un puro film di formazione quello affrontato da Minghella, di cui è anche sceneggiatore, totalmente costruito sulla sua carismatica e bellissima protagonista. La Fanning è regina indiscussa di ogni inquadratura, e l’estetica che il regista sceglie di adottare non fa che sottolineare questo elemento. Violet è al centro di tutto, le numerose sequenze musicali sono costruite per esaltarla da ogni angolazione possibile, per sottolinearne anche la trasformazione caratteriale che da innocente ragazza di periferia la porta ad essere leonessa da palcoscenico. Minghella sa di doversi affidare ad un linguaggio giovane per attrarre la generazione a cui il film si rivolge, ed è così che, almeno nella prima parte, il film sembra essere quasi un lungo videoclip. La narrazione appare più diradata, lasciando spazio ai desideri della protagonista che puntualmente si infrangono contro la realtà che vive ogni giorno. C’è tutto in queste prime sequenze, e la musica accompagna le immagini arricchendole di valore, concretizzando una messa in scena che riesce a stimolare visivamente lo spettatore.

È quando lentamente si entra nel vivo della narrazione, quando Violet viene selezionata per il concorso, che il linguaggio cambia, assumendo forme più canoniche e svelando così i fino ad ora solo sospettati problemi del film. Venendo a mancare una forma accattivante, ma che giustamente non poteva reggere l’intero film, si evidenziano delle costruzioni di sceneggiatura troppo elementari, che sembrano portare ai risvolti successivi quasi per caso. Una formula che a lungo andare frena il ritmo del film e lo rende meno interessante. Sempre più sembrerà infatti di trovarsi dinanzi ad una versione teen di A Star Is Born, dove però manca un’idea di regia forte che possa portare ad una messa in scena in grado di far brillare il film di una propria originalità, cosa che invece sembra essere concessa solo alla sua protagonista.

Il film di Minghella finisce così per lasciare in sospeso numerosi fattori, dove a potersi affermare sono solo Elle Fanning e l’energica musica, non originale, che la accompagna. È da sottolineare come pur mancando di originalità, il regista scelga di non giudicare mai i suoi personaggi, seguendoli nei loro sbagli e nei loro successi. Probabilmente la critica è rivolta maggiormente al mondo dei talent e al modo in cui sembrano corrompere i giovanissimi partecipanti, sempre più avidi di successo, tuttavia un terzo atto frettoloso impedisce una vera e propria riflessione a riguardo, rendendo perfino incerto il punto di vista dell’autore.

 
 

Vedova Nera sarà l’ultimo film di Scarlett Johansson nel MCU?

vedova nera avengers: endgame

Vedova Nera inaugurerà la Fase 4 del Marvel Universe riportando in scena il personaggio di Natasha Romanoff prima degli eventi che l’hanno vista sacrificarsi per il bene dei compagni e della missione contro Thanos in Avengers: Endgame. Trattandosi di un caso unico nella storia del MCU la curiosità è alle stelle, così come l’eccitazione legata all’opportunità di rivedere ancora una volta l’eroina interpretata da Scarlett Johansson in uno standalone.

Il film è stato descritto come una sorta di prequel ambientato tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, ma dopo l’uscita fissata a maggio 2020, l’attrice tornerà ancora a vestire i panni della spia russa? Oppure questo titolo segnerà anche la fine della sua esperienza con i Marvel Studios?

Sono queste le domande rivolte alla Johansson dal reporter di Comicbook Brandon Davis pochi minuti dopo il panel del Comic-Con di sabato, e la risposta è sembrata piuttosto generale e poco esaustiva:

Se sopravvivo alle riprese di questo film, forse.”

Difficile ipotizzare qualsiasi scenario con i pochi strumenti a disposizione. Sappiamo quanto gli attori siano obbligati a mantenere l’assoluta segretezza riguardo i progetti che li coinvolgono, dunque non ci resta che attendere notizie ufficiali nel corso dei prossimi due anni.

Leggi anche – Vedova Nera: i dettagli su Alexei, il personaggio di David Harbour

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Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.

Al momento non ci sono ulteriori aggiornamenti sul film, né sui personaggi o le direzioni della trama. Lo studio è invece determinato a mantenere la massima segretezza intorno al progetto attualmente in produzione e presumibilmente ambientato prima degli eventi che l’hanno portata a diventare una fuggitiva in Avengers: Infinity War.

Vedova Nera: la descrizione del footage mostrato al Comic-Con

Fonte: Comicbook

 
 

Kevin Feige: “Il team dei nuovi Avengers sarà molto diverso”

Il futuro del MCU è stato rivelato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con presieduto da Kevin Feige, insieme all’annuncio di tutti i titoli che andranno a comporre la Fase 4 (incluse le nuove serie tv disponibili sulla piattaforma streaming di Disney +). Le uscite, come mostra l’infografica, saranno spalmate da maggio 2020 fino a novembre 2021, mentre sono rimandate al D23 Expo le notizie ufficiali su Black Panther 2, Captain Marvel 2, Guardiani della Galassia Vol.3 e sull’arrivo dei Fantastici 4 e dei Mutanti.

Farà discutere l’assenza di un progetto dedicato ai Vendicatori, il team di supereroi che ha dominato le prime tre fasi ed è stato il vero collante della saga delle gemme dell’infinito, e sulla questione si è sbottonato lo stesso Feige in un’intervista con MTV News preannunciando novità inaspettate:

Quello del futuro sarà un gruppo molto diverso rispetto al passato, ed è un concetto che abbiamo seminato in Avengers: Endgame. Si tratterà di un’incarnazione differente della squadra con alcuni personaggi che avete già conosciuto e altri inediti ma visti prima al cinema“.

La risposta generale di Feige lascia aperta ogni possibilità di speculazione su quanto vedremo nella Fase 5: forse i nuovi Vendicatori saranno i membri degli Young Avengers, di cui si vocifera da mesi, oppure un insieme di supereroi noti e meno esposti?

https://twitter.com/MTVNEWS/status/1152991879690182656

Leggi anche – Marvel Studios: tutti gli annunci del Comic-Con 2019

Fonte: MTV

 
 

Thor: Love and Thunder, le domande sul MCU a cui il film potrebbe rispondere

Thor Love and Thunder

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

E tra sogni e speranze per ciò che vedremo sullo schermo, ci sono diverse domande sull’universo condiviso a cui il film potrebbe rispondere. Ecco quali:

1Qual è lo stato attuale dei Nove Mondi?

Concludiamo la lista con un mistero legato ai Nove Mondi e all’impatto che Thanos ha avuto su questi luoghi magici legati alla mitologia di Thor. Nidavellir non esiste più, Asgard è stato distrutto, Muspelheim e Hel sono diventate sterili terre desolate e Jotunheim sembra essere stato abbandonato molto tempo fa.

Forse Thor, in qualità di protettore di questi reami, sentirà il bisogno di sistemare la situazione, e ora che Asgard non è lì a vegliare, quali saranno le conseguenze?

Thor: Love and Thunder, 10 villain che vorremmo vedere nel film

Fonte: Screenrant

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The Boys – stagione 1, recensione: il superpotere è abuso

The Boys recensione serie tv

Negli ultimi dieci anni i Marvel Studios hanno dominato il panorama dei cinecomic e capito come aggirare il problema della saturazione del mercato cambiando la proposta, attirando a sé una platea sempre più disomogenea e non necessariamente appassionata di fumetti e prediligendo uno schema di narrazione basato  sulla co-dipendenza dei titoli e sui generi americani più in voga (avventura, thriller, teen movie, commedia, sci-fi). Dal canto loro, tutti i competitors sono stati chiamati ad una sfida quasi impossibile, visti i risultati straccianti, ovvero fare qualcosa di diverso dall’offerta Marvel: la DC, associata alla Warner Bros., ha fallito l’esperimento ombra di universo condiviso (almeno al cinema, non in tv) e ora si sta concentrando sui singoli progetti; Netflix aveva tentato l’interconnessione tra personaggi ma Daredevil, Jessica Jones e gli altri Defenders non sono andati oltre la terza stagione; e che dire di Prime Video, la più “giovane” e fresca tra le aziende a gettarsi nella mischia di produzioni originali a tema? La risposta arriva con The Boys, lo show ideato da Erik Kripke (Supernatural), Seth Rogen e Evan Goldberg sulla base del fumetto di Garth Ennis (Preacher), lo stesso che la DC rifiutò di continuare perché troppo esplicito e crudele nei confronti dei protagonisti super.

La storia è molto semplice e insieme infarcita di argomentazioni complesse che riflettono la società attuale. Un mondo dove esistono centinaia di esseri umani superdotati ma in cui solo pochi eletti vengono selezionati per entrare nel team governato dalla Vought, una multinazionale che sfrutta il brand per arrivare all’ala più importante del governo americano, la difesa e il controllo delle armi, enfatizzando il concetto di altruismo insito nell’eroe e al contempo mercificando tutto ciò che vi ruota attorno. Da un’impresa nasce un film, giocattoli, aneddoti da rivelare durante i talk show, dirette streaming, e via dicendo.

the boys

Il potere, nell’universo di The Boys, non è responsabilità come insegnava lo zio Ben a Peter Parker, ma abuso

Il potere, nell’universo di The Boys, non è responsabilità come insegnava lo zio Ben a Peter Parker, ma abuso, e chi resta fuori dal circo è costretto a confrontarsi con un’assoluta inettitudine, e questa mancanza di personalità dell’individuo “normale” coincide spesso nella figura del consumatore passivo (qui rappresentato da Hughie Campbell, il ragazzo che deciderà di ribellarsi dopo l’omicidio della fidanzata causato da A-Train).

Ne deriva quindi un discorso meno banale del solito sulla differenza di classe, sui rapporti che gestiscono lo scambio tra piani alti (politica, economia) e bassi (il popolo), e parallelamente sulla manipolazione dell’opinione pubblica e sulle lobby USA del commercio di armi senza mezze misure, andando dritto al cuore dell’argomento con un linguaggio che evita le metafore e i virtuosismi dell’estetica alla Zack Snyder. Inoltre – e i primi due episodi lo testimoniano – il taglio della serie sembra mantenere quel difficile equilibrio tra ironia consapevole e dramma di largo consumo, non risparmia le sue accuse contro un sistema di cui è vittima e carnefice ed è perfetto per raccontare il punto di non ritorno e il cortocircuito dell’immaginario da cinefumetto al quale ci siamo ormai abituati.

Con la speranza che il seguito sia all’altezza del prologo, e ce lo auguriamo, resta il fascino perverso del vedere capovolti i ruoli di eroe e antieroe in una soluzione di continuità dove non esiste né l’uno né l’altro, ma solo una zona neutrale tremendamente “umana” e vicina alla realtà. The Boys sarà disponibile su Amazon Prime Video dal 26 luglio.

 
 

Vedova Nera: i dettagli su Alexei, il personaggio di David Harbour

Durante il panel di sabato dei Marvel studios al Comic-Con Kevin Feige ha ufficialmente presentato il cast di Vedova Nera, cinecomic attualmente in produzione che vedrà di nuovo Scarlett Johansson nei panni di Natasha Romanoff in quello che dovrebbe essere a tutti gli effetti un prequel di Infinity War (ambientato dunque dopo gli eventi di Civil War). Al fianco dell’attrice ci saranno anche Florence Pugh, O-T Fagbenle, Rachel Weisz e David Harbour, con quest’ultimo che interpreterà Alexei Shostakov.

Chi ha letto i fumetti Marvel saprà che l’alter ego del personaggio è Guardiano Rosso, creato da Roy Thomas e John Buscema e apparso per la prima volta sulle pagine di Avengers #43 nel 1967 come la risposta sovietica a Captain America. Da bambino Alexei viene accolto da Vasily Karpov, ex spalla di Cap e degli Invasori nel corso della seconda guerra mondiale, e una volta scoperto il potenziale del ragazzo, l’uomo inizia ad addestrarlo con l’idea di trasformarlo in un simbolo dell’URSS.

Di fatto Alexei cresce fino a diventare uno dei piloti di caccia più bravi dell’Unione Sovietica, tanto da attirare l’attenzione del KGB (i servizi segreti russi) che più tardi disporrà il matrimonio con la famosa ballerina Natasha Romanova, futura allieva della Stanza Rossa dove assume l’identità di Vedova Nera.

Vedova Nera: la descrizione del footage mostrato al Comic-Con

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Nel frattempo dilaga la Guerra Fredda e il premier russo Nikita Khrushchev decide che il paese debba schierare il suo Captain America, la sua bandiera del campo di battaglia, e chi meglio di Guardiano Rosso può assumersi questo compito? E con una serie di eventi il KGB finge la morte di Alexei iniziando ad addestrarlo in segreto e nascondendo la verità a Natasha.

Col tempo il personaggio diventa un maestro del combattimento corpo a corpo e un atleta altamente qualificato, con abilità fisiche uniche e il potere di un disco che torna indietro usando la forza magnetica. Più tardi Alexei avrebbe combattuto contro i Vendicatori con un alleato cinese, il colonnello Ling, al fine di proteggere un’arma segreta comunista situata in una base militare, e proprio durante quel periodo si ritrova faccia a faccia con Natasha, che  a sua volta aveva disertato la Stanza Rossa e si era unita agli eroi più potenti della Terra.

Questa è, in breve, la storia di origini del personaggio a cui presterà voce e corpo la star di Stranger Things. Non sappiamo quanto del suo passato editoriale verrà sfruttato nel film o se ci saranno evidenti cambiamenti rispetto all’originale, ma il fascino del rapporto con Vedova Nera e le dinamiche che potrebbero crearsi sono indubbiamente affascinanti e inedite nel MCU.

Vedova Nera: le teorie dei fan sul film solista

Fonte: CBR

 
 

Gli Eterni: i Celestiali nel primo concept ufficiale dal Comic-Con

Gli Eterni The Eternals

Arrivano ancora contenuti esclusivi dal Comic-Con di San Diego dove sono stati annunciati tutti i titoli che andranno a comporre la lineup della Fase 4 del Marvel Universe. Tra questi ci sarà anche il film sugli Eterni, adattamento dei personaggi creati da Jack Kirby che introdurrà al cinema i Celestiali, umanoidi alti più di seicento metri e rivestiti con un’armatura.

Possiamo ammirarli già nei primi concept diffusi durante l’evento di sabato dove sono stati presentati il cast e la trama del cinecomic.

Le riprese de Gli Eterni dovrebbero partire a settembre nel Regno Unito con la regia di Chloe Zhao, e nel cast figureranno Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris),  Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite) e Don Lee (Gilgamesh).

Gli Eterni: ecco il cast e i dettagli della trama

Il film, secondo gli ultimi aggiornamenti, includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew e Ryan Firpo mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: CBM

 
 

Vedova Nera: Natasha contro Taskmaster nel primo concept

Vedova Nera

Andy Park, concept artist Marvel Studios, ha condiviso il primo concept ufficiale di Vedova Nera, in cui vediamo la protagonista affrontare Taskmaster. Il concept è stato mostrato al Comic-Con, durante il panel della Marvel, dove si è visto anche il primo trailer del film (qui la descrizione) e per ora non si tratta ancora della release ufficiale.

Vi ricordiamo che il film vedrà Scarlett Johansson di nuovo protagonista nei panni di Natasha Romanoff, il personaggio introdotto nel MCU da Iron Man 2. Il titolo di lavorazione è “Blue Bayou” e in regia c’è Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel.

La sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz, ma i loro ruoli non sono stati ancora rivelati.

 
 

Fase 4: la “morte” del Marvel Cinematic Universe

marvel studios

Nel giorno in cui tutto il mondo commenta gli annunci dei Marvel Studios e di Kevin Feige al San Diego Comic-Con per la Fase 4, è strano leggere affermazioni come quella nel titolo. Tuttavia si tratta di realtà, il MCU così come lo abbiamo conosciuto dal 2008 ad oggi è morto, non c’è più, ha esaurito la sua carica narrativa. Quello che avremo dal 2020 in poi sarà un’altra cosa, un altro prodotto che potrà avere più o meno successo ma sarà sicuramente diverso rispetto alle prime tre fasi di film che abbiamo visto, e in alcuni casi molto amato, al cinema.

Ma cosa si intende quando si afferma che il Marvel Cinematic Universe è morto? Semplicemente che l’universo condiviso Marvel non sarà più soltanto una questione cinematografica, ma si espanderà in tv e anche in altri media, magari videogames o romanzi.

I più impulsivi e precipitosi potranno, a questo punto, obbiettare che non si tratta di una formula nuova, dopotutto le serie tv legate all’universo Marvel sono sempre esistite, dalla fine della Fase 1, dopo The Avengers, con Agents of SHIELD, senza poi dimenticare le produzioni Marvel Television/Netflix, che hanno trovato la loro massima espressione in Daredevil. Tutte queste serie erano inserite nell’Universo condiviso, nella continuity, ma avevano una caratteristica precisa: il flusso di racconto era a senso unico, ovvero i fatti dell’universo cinematografico influivano e confluivano in quello televisivo, ma non accadeva il contrario. Le serie erano quindi relegate ad un universo inferiore, un ordine di racconto più basso, un modo per intrattenersi in attesa del prossimo grande blockbuster, dalla prossima grande avventura cinematografica.

Con la conclusione della Fase 3 e il trionfo di Endgame, Kevin Feige ha cambiato completamente formula, e gli annunci del Comic-Con sono una conferma di quello che si sta sostenendo: in una situazione ufficiale come quella della notte scorsa, il boss dei Marvel Studios ha annunciato la Fase 4, mettendo sullo stesso piano, ovvero sullo stesso cartellone, in continuity, film e serie tv, prodotti per il cinema e prodotti per la piattaforma Disney+ (che diventa la vera vincitrice della convention).

marvel fase 4

Questo perché il linguaggio che parlerà l’universo Marvel non sarà più quello dei film, la storia che verrà raccontata non sarà più costituita da macro-puntate cinematografiche che di volta in volta sviluppano un personaggio o più, portando avanti la storia principale, ma verrà raccontato su più piani, più piattaforme, più media, diventando davvero un progetto immenso e complesso, da gestire nel più piccolo dei dettagli.

Per far comprendere bene quanto detto fino a questo momento, possiamo portare un esempio che traiamo dalle prime indiscrezioni legate all’annunciato Doctor Strange 2. Abbiamo scoperto che sarà il primo film con toni horror della storia dei Marvel Studios, che si intitolerà Doctor Strange in the Multiverse of Madness e che vedrà protagonista Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Nelle parole di Kevin Feige, il personaggio della Olsen, già protagonista della serie WandaVision, si troverà alla fine della serie stessa in contatto con Strange, e vedremo il proseguimento della sua storia nel film con Cumberbatch. Questo vuol dire che quello scambio unilaterale di informazioni che ha caratterizzato il monologo dei film in relazione alle serie Marvel nelle prime tre Fasi, diventa adesso un dialogo, uno scambio bilaterale. Nodi narrativi, rivelazioni, importanti avvenimenti non saranno più relegati al grande schermo, ma potranno verificarsi e svolgersi anche sul piccolo schermo, nelle serie tv, come suggerisce la già annunciata presenza di Kate Bishop, nuova Occhio di Falco, nella serie tv Hawkeye dedicata a Clint Barton (che vedrà il ritorno di Jeremy Renner).

Come già anticipato in una delle sue dichiarazioni precedenti alla convention di San Diego, Kevin Feige ha mantenuto la sua parola e ha portato avanti un progetto produttivo completamente nuovo rispetto a quella che è stata l’Infinity Saga, ha cambiato ancora una volta il modo di raccontare storie di supereroi, emulando sempre la forma ad albi dei fumetti, ma giocando questa volta trai vari media a sua disposizione.

Dunque, quando si afferma che il Marvel Cinematic Universe è morto con Tony Stark, vuol dire che l’universo cinematografico Marvel, così come lo conoscevamo, è finito, la sua storia si è conclusa, nel momento in cui sono calati i titoli di coda su Endgame (senza nessuna scena post-credits, appunto). Adesso ne comincia una nuova, che vedrà cinema e tv (e altri media) dialogare tra loro, e ognuno di questi mezzi contribuirà a raccontare la stessa storia, che ci verrà pian piano svelata dalle singole avventure.

Siamo di fronte ad una nuova rivoluzione del linguaggio dell’intrattenimento. Il Marvel Cinematic Universe è morto. Evviva il Marvel Universe.

 
 

Birds of Prey: il look del teaser nel nuovo concept di Harley Quinn

birds of prey

È stato diffuso in rete un nuovo concept di Harley Quinn per Birds of Prey, in cui vediamo il personaggio del fumetti DC, interpretato da Margot Robbie, indossare uno dei costumi che abbiamo avuto modo di vedere nel primo teaser trailer del film:

Birds of Prey (and the fantabulous emancipation of one Harley Quinn) arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast Margot Robbie, che riprenderà il ruolo di Harley QuinnMary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya), Ella Jay Basco (Cassandra Cain) e Ewan McGregor (Maschera Nera).

La prima sinossi del film riporta:

Dopo essersi separata da Joker, Harley Quinn e altre tre eroine – Black Canary, Cacciatrice e Renee Montoya – si uniscono per salvare la vita della giovane Cassandra Cain da un malvagio signore del crimine.

 
 

Comic-Con di San Diego: le foto dal panel Marvel

Entertainment Weekly ha pubblicato un coverage completo del panel Marvel Studios in occasione del Comic-Con di San Diego. Di seguito, ecco tutti i protagonisti che hanno partecipato all’incontro di oltre un’ora e trenta, durante il quale la Marvel ha svelato la Fase 4 del suo universo condiviso.

Ecco a seguire tutti i titoli annunciati:

 
 

Marvel Fase 4: tutto quello che NON è stato annunciato al SDCC

mcu fase 4 marvel fase 4

Da Doctor Strange in chiave horror a Thor femmina, fino all’incredibile ed emozionante annuncio che Mahershala Ali sarà il nuovo Blade dei Marvel Studios, la Marvel Fase 4 si preannuncia emozionante. Senza contare tutti gli show in programma su Disney+ che faranno parte integrante del Marvel Universe (non più soltanto Cinematic).

Tuttavia ci sono molte cose che sono passate sotto silenzio, ma non dimenticate, durante il panel nella Hall H del San Diego Comic-Con, presieduto da Kevin Feige. Si tratta di quei titoli di film che sappiamo ci saranno nel prossimo futuro della Marvel Fase 4, ma che non sono stati ufficializzati e che, molto probabilmente, faranno parte degli annunci che i Marvel Studios hanno in serbo per il D23, che si svolgerà dal 23 al 25 agosto prossimo.

Ma di quali titoli parliamo? Scopriamoli insieme nella pagina successiva.

 
 

Marvel Fase 4: tutti gli annunci del Comic-Con di San Diego

marvel fase 4 Doctor Strange nel Multiverso della Follia

È stato senza dubbio un panel emozionante, quello presieduto da Kevin Feige e dedicato alla Marvel Fase 4 nell’ambito del Comic-Con di San Diego che si è svolto questa notte. Di seguito, ecco un recap di tutti gli annunci fatti nel corso dell’incontro.

1Blade

In occasione del Comic-Con di San Diego, i Marvel Studios hanno annunciato il reboot di Blade che avrà protagonista l’attore due volte premio Oscar Mahershala Ali. Ad annunciarlo è stato Kevin Feige durante il panel dedicato allo studio, appuntamento di punta dell’edizione di quest’anno della convention, la numero 50. In precedenza, era stato Wesley Snipes ad interpretare il protagonista, nella trilogia formata da Blade, Blade II e Blade: Trinity. Quest’ultimo capitolo fu prodotto proprio da Feige. La serie di film si focalizza sul personaggio del titolo, un vigilante che protegge gli uomini dai vampiri e che possiede lui stesso la forza dei vampiri.

Mahershala Ali è uno dei nomi più “caldi” del momento, a Hollywood. Dopo il suo exploit nel 2016 con Moonlight, che gli ha regalato il primo Oscar da non protagonista, Ali ha fatto doppietta quest’anno con Green Book, nella stessa categoria. Intanto ha continuato a coltivare il cinema da blockbuster (è nel cast di Alita: l’Angelo della Battaglia) e la grande serialità televisiva (è stato protagonista della terza stagione di True Detective). Ali non è estraneo al cinema di supereroi. Ha dato la voce a Prowler in Spider-Man: Un Nuovo Universo ed è stato Cottonmouth nella prima stagione di Luke Cage per Marvel/Netflix.

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Thor Love and Thunder: Natalie Portman sarà Thor!

Thor Love and Thunder

Natalie Portman sarà la prossima Thor in Thor Love and Thunder! L’attrice premio Oscar tornerà nel Marvel Universe dopo che ha interpretato Jane Foster in Thor, Thor The Dark World e (con footage di repertorio) in Avengers: Endgame.

Ad annunciarlo è stato il regista di Thor 4, Taika Waititi. Adesso conosciamo anche il titolo del film (Thor Love and Thunder) e l’uscita, programmata per l’autunno 2021. Il regista ha partecipato al panel Marvel nella Hall H durante il Comic-Con di San Diego ed ha parlato del film in compagnia di Tessa Thompson e di Chris Hemsworth, che riprenderanno i loro ruolo di Valchiria e Thor.

Per questo nuovo appuntamento con Thor, Waititi si baserà sul fumetto The Mighty Thor di Jason Aron. “La storia è incredibile ed emozionante, amore e tuoni, e introduce per la prima volta Thor femmina”, ha dichiarato il regista. Ma sembra che Hemsworth e Thompson non abbiano ancora visto lo script.

Il film uscirà il 5 novembre 2021. Taika Waititi dirigerà e il film vedrà Natalie Portman nei panni di Thor femmina, Tessa Thompson in quelli di Valchiria e naturalmente Chris Hemsworth in quelli di Thor.

Fonte: Deadline

 
 

Hawkeye: Jeremy Renner presenta la serie Disney+

hawkeye

Hawkeye, la serie Disney+ dedicata ad Occhio di Falco/Clint Barton, sarà lo show che chiude la prima tornata di serie dedicate al mondo Marvel sulla piattaforma di streaming.

La serie vedrà Jeremy Renner tornare nei panni del personaggio, e l’attore stesso ha presentato il progetto alla gremita Hall H durante il Comic-Con di San Diego. Secondo le parole di Renner la serie racconta “la fibra di ciò che è Occhio di Falco, ovvero un supereroe senza super poteri, e questo vuol dire che tutti possono essere dei supereroi.”

L’attore non ha potuto dichiarare molto altro rispetto a ciò che la serie racconterà, ma sappiamo che lo show vedrà anche Kate Bishop in un ruolo fondamentale. La data di messa in onda è fissata per l’autunno 2021.

L’ultima volta che abbiamo visto Occhio di Falco è stato in Avengers: Endgame, dove aiuta i suoi amici Vendicatori a sconfiggere Thanos. In particolare, sarà lui il testimone del sacrificio di Vedova Nera per entrare in possesso della Gemma dell’Anima e far rivivere così tutti gli eroi e le persone vittime della Decimazione.

 
 

What If…?: confermata la serie Marvel animata con l’Osservatore

What If

What If…? E se… ? Durante il Comic-Con di San Diego, Kevin Feige ha confermato anche la serie Marvel animata, in onda su Disney+ a partire dall’estate del 2021.

Si tratta di un progetto interessantissimo, il primo animato che rientrerà nella continuity del grande progetto Marvel, in cui saranno coinvolti talent famosi per il comparto relativo al doppiaggio. Come Jeffrey Wright, che è stato già confermato come voce dell’Osservatore.

La serie indagherà i “Cosa accadrebbe se…”, ovvero le realtà alternative che potrebbero o possono verificarsi all’interno del Marvel Universe. “L’Osservatore è l’essere non terrestre che osserva tutte le cose. Sta sorvegliando il multi-verso e occasionalmente può o non può intervenire con le azioni dei terrestri” ha dichiarato Wright.

Abbiamo già visto gli Osservatori in Guardiani della Galassia Vol. 2. Tra essi c’era anche Stan Lee in uno dei suoi cameo più chiacchierati. Chissaà se la serie prenderà le mosse proprio da quel momento o se lo comprenderà in uno dei suoi raconti di realtà alternativa.

 
 

Doctor Strange in the Multiverse of Madness sarà il primo horror Marvel

Doctor Strange in the Multiverse of Madness

Sapevamo che un Doctor Strange 2 era in programmazione ai Marvel Studios, ma l’annuncio fatto nella Hall H durante il Comic-Con di San Diego ha davvero lasciato i fan senza parole: Doctor Strange in the Multiverse of Madness sarà il primo horror dei Marvel Studios!

A parlarne è intervenuto Scott Derricksen, confermato alla regia del sequel, che ha commentato il prossimo film come una storia che scaverà nel mito originale dei fumetti e avrà un tono gotico, spaventoso. Il film vedrà lo Strange di Benedict Cumberbatch in un momento molto difficile della sua vita e al suo fianco ci sarà Elizabeth Olsen nei panni di Scarlet Witch.

A quanto pare, gli eventi di WandaVision condurranno la donna da Doctor Strange, stando a quanto dichiara Kevin Feige. Il produttore annuncia che il film sarà sempre PG-13, ma che avrà dei toni decisamente cupi, diversi da quanto visto fino a questo momento.

Il primo film su Doctor Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong, Tilda Swinton e Chiwetel Ejiofor. Abbiamo rivisto Strange in Infinity War e in Endgame.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 7 maggio 2021.