La giuria presieduta dall’attrice e regista Greta Gerwig ha annunciato i vincitori del Festival diCannes2024. Dopo dieci emozionanti giorni di proiezioni, conferenze, star e red carpet, si è conclusa anche questa edizione del festival, la numero 77 per la kermesse francese. Di seguito, ecco tutti i premiati:
Ecco i vincitori del Festival di Cannes 2024
Concorso
Palma d’oro: ANORA – Sean BAKER
Grand Prix Speciale della Giuria: ALL WE IMAGINE AS LIGHT – Payal KAPADIA
Premio della Giuria: EMILIA PEREZ – Jacques AUDIARD
Prix de la mise en scène: GRAND TOUR – Miguel GOMES
Sta per concludersi la 77a edizione del Festival di Cannes e ieri sera al Palais des Festivals si è tenuta la premiere di La Plus Précieuse des marchandises il nuovo film di Michel Hazanavicius, tratto dal romanzo di Jean-Claude Grumberg Una merce molto pregiata (2019). Oltre al cast hanno sfilato attrice del calibro di Helen Mirren, Andie MacDowell, Joey King e molte altre.
C’era una volta, in un grande bosco, un povero taglialegna e la moglie di un povero taglialegna. Il freddo, la fame e la miseria, e la guerra intorno a loro, rendevano la loro vita molto difficile. Un giorno, il povero taglialegna raccolse un bambino. Un bambino gettato da uno dei tanti treni che passavano continuamente per il loro bosco. Protetta a qualunque costo, questa bambina, questa piccola merce, cambierà la vita di questa donna, di suo marito e di tutti coloro che incroceranno il suo cammino, compreso l’uomo che l’ha gettata dal treno.
Il genere bellico è stato prevalente nella storia del cinema, risalendo all’epoca del muto e rimanendo un genere popolare e rilevante fino ad oggi. Il fatto che queste storie continuino a essere raccontate e a risuonare tra gli spettatori e i critici è indice della natura purtroppo universale della guerra, visto che la guerra stessa non sembra mai scomparire. I film di guerra possono trattare di conflitti contemporanei, di guerre passate che per alcuni sono ancora nella memoria vivente e di guerre combattute centinaia – o addirittura migliaia – di anni fa.
Qualsiasi tentativo di stilare una classifica dei più grandi film di guerra di tutti i tempi deve naturalmente coprire più paesi e mettere in evidenza film su numerosi conflitti. Esistono molti punti di vista su molte guerre diverse, ed è lecito supporre che, finché le guerre saranno combattute, i film che fanno luce sugli orrori della guerra – riconoscendo talvolta i sacrifici compiuti dagli individui – rimarranno rilevanti. Ecco alcuni dei migliori film di guerra di tutti i tempi, classificati di seguito dal più grande al più grande.
Gettysburg (1993)
I film di guerra non sono molto più grandi per portata e durata di Gettysburg, che può vantare di essere uno dei film americani più lunghi mai realizzati. Il film si guadagna la sua durata grazie all’estrema attenzione ai dettagli nella rappresentazione della Battaglia di Gettysburg durante la Guerra Civile Americana, che si svolse nell’arco di tre giorni e finì per essere un evento decisivo per la fine del conflitto.
Concentrandosi maggiormente sulla rappresentazione degli eventi nel modo più ampio possibile, Gettysburg è meno incentrato sul racconto di una storia incentrata sui personaggi e più su un’esperienza/ricreazione. Da questo punto di vista, il film è estremamente riuscito e impressionante. E sì, la durata di oltre quattro ore può essere impegnativa, ma dato che è più o meno la durata di tre film relativamente brevi in uno – e copre uno spazio di tre giorni – è abbastanza facile guardarlo in tre parti per chiunque sia altrimenti intimidito dalla lunghezza.
Gettysburg in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
I sette senza gloria (Play Dirty) 1969
È sorprendente il numero di film in cui Michael Caine è apparso nel corso di una carriera che dura da circa sessant’anni. Sia come protagonista che come attore non protagonista, è sempre molto bello da vedere, ma la sua prolifica filmografia significa che ci sono molti titoli che sono sfuggiti al radar di molti. Uno di questi è Play Dirty del 1969, un film di guerra eccezionalmente sottovalutato.
L’ambientazione è il Nord Africa e la guerra trattata è la Seconda Guerra Mondiale, con la narrazione incentrata sui commando britannici che si travestono e vanno dietro le linee nemiche per una pericolosa missione che prevede la distruzione di un deposito di petrolio. Play Dirty riesce a essere coinvolgente e a volte persino divertente, ma allo stesso tempo cupo ed efficacemente contro la guerra, raggiungendo un tono unico che si rivela difficile da scrollarsi di dosso una volta terminato il film; è certamente un tono che vi rimarrà impresso.
I sette senza gloria è disponibile sulle seguenti piattaforme:
La nave matta di Mister Roberts (1955)
John Ford è stato forse il regista americano di riferimento per quanto riguarda il genere western, ma non tutti i suoi film erano western; anzi, molti dei suoi grandi film appartenevano a generi diversi. Prendiamo ad esempio Mister Roberts, un film sulla Seconda Guerra Mondiale incentrato su un gruppo di persone che lavorano in Marina, che racconta una storia a volte divertente e a volte seria su quanto possa essere sorprendentemente noioso questo stile di vita.
Come dramma, Mister Roberts riesce a trovare cose da fare – e momenti di leggerezza – in circostanze altrimenti difficili, cosa che molti altri drammi di guerra hanno fatto sulla scia di questo film. Si sente influenzato da qualcosa come M*A*S*H o probabilmente anche da Jarhead, e ha un cast di stelle assolutamente dinamico che include Henry Fonda, James Cagney, Jack Lemmon e William Powell.
La nave matta di Mister Roberts (1955) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Riccardo III (1995)
Film di Shakespeare unico nel suo genere e allo stesso tempo sorprendente film di guerra, Riccardo III è estremamente sottovalutato e ha resistito molto bene nei quasi 30 anni trascorsi dalla sua uscita. Ian McKellen è il protagonista del film e probabilmente non è mai stato così bravo, facendo valere ogni secondo del suo tempo sullo schermo e interpretando un uomo pericoloso che non si fermerà davanti a nulla – e forse ucciderà tutti – per raggiungere il suo obiettivo di ottenere il trono britannico.
Riccardo III è una tragedia classica in tutto e per tutto, ma si presenta in modo nuovo grazie alla presentazione (McKellen, ad esempio, si dà al Fleabag facendo molti monologhi davanti alla macchina da presa) e all’ambientazione, che porta le cose nell’Inghilterra degli anni ’30, piuttosto che in quella originale del 1400. Il film utilizza questo aspetto per commentare vari aspetti della Seconda Guerra Mondiale, in particolare la sua preparazione, e riesce a condannare il fascismo e la guerra in generale, oltre a essere una reinterpretazione divertente ed estremamente ben recitata di un classico di Shakespeare.
Riccardo III (1995) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Underground (1995)
Da dove cominciare per descrivere Underground? È un film che dura quasi tre ore e abbraccia circa mezzo secolo, coprendo a sua volta tre diverse guerre. L’ambientazione è l’ex Jugoslavia e la trama ruota principalmente intorno a due amici e a una donna che si mette in mezzo a loro, seguendo come il trio attraversa prima la Seconda Guerra Mondiale, poi la Guerra Fredda e infine la Guerra Civile Jugoslava degli anni Novanta.
Underground mostra le prove e le tribolazioni di vivere non solo una guerra, ma diverse, e lo fa in un modo che può sembrare surreale a volte, essere divertente e sciocco in altri momenti, per poi diventare improvvisamente tragico e sconvolgente in un attimo. Si tratta di uno dei migliori film degli anni ’90, con una fotografia spettacolare, un’ottima interpretazione e una fantastica imprevedibilità, oltre ad essere uno sguardo illuminante su un ex paese e su come è stato sconvolto per sempre dal tumultuoso XX secolo.
Underground (1995) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Nuda per un pugno di eroi (Red Angel, 1966)
Sebbene Nuda per un pugno di eroi affronti a tratti il tema del romanticismo, è difficile definirlo un film romantico a tutti gli effetti, almeno nel senso tradizionale del termine, a causa della sua crudezza. Il film segue un’infermiera giapponese che lavora in Cina durante la guerra sino-giapponese, trovando legami con altri individui problematici – a volte fisicamente e/o sentimentalmente – mentre intorno a lei si verificano quotidianamente terribili carneficine, spargimenti di sangue e atti di brutalità.
È piuttosto scioccante quanto Nuda per un pugno di eroi sia violento per un film della sua epoca e, dato che oggi è piuttosto sconvolgente da vedere, si può solo immaginare come avrebbe reagito il pubblico nel 1966. È un film duro e brutale, pieno di immagini inquietanti e sequenze di tragedia, ma i film contro la guerra a volte ne hanno bisogno, per trasmettere il messaggio. E nessuno può accusare Red Angel di non aver trasmesso efficacemente il suo messaggio contro la guerra.
Nuda per un pugno di eroi in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Paisà (1946)
Film del neorealismo italiano, Paisà è affascinante da un punto di vista storico e come film sulla Seconda Guerra Mondiale. È stato infatti realizzato a un solo anno dalla fine del conflitto in questione e racconta gli eventi che si sono svolti tra il 1943 e il 1944, tutti riguardanti l’invasione alleata dell’Italia nell’ambito del teatro bellico europeo.
Paisà è anche strutturato in modo interessante, comprendendo una mezza dozzina di storie brevi che si sommano in un film di poco più di due ore. Come molti film con questa struttura, alcuni segmenti lasciano un impatto maggiore di altri, ma Paisà fa luce su quello che allora era un evento relativamente recente e sembra autentico in un modo che non molti film di guerra sono in grado di raggiungere.
Paisà in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
L’arpa birmana (The Burmese Harp, 1956)
Film purtroppo in parte perduto, ciò che resta de L’arpa birmana è ancora straordinariamente avvincente (e aiuta il fatto che la versione intatta dura 116 minuti, mentre il montaggio originale ne durava poco più di 140). Il film si svolge in gran parte nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra Mondiale e segue un soldato giapponese che si separa dalla sua squadra e decide di travestirsi da monaco per evitare di essere scoperto e/o imprigionato.
Gran parte del film si concentra su questo soldato solitario, ma altre scene sono dedicate agli altri membri della sua squadra e alla loro disperata ricerca di lui. The Burmese Harp si svolge con un ritmo lento ma costante e, mentre chi cerca numerose scene di combattimento potrebbe non trovare questo stile di film di guerra di suo gradimento, chi desidera un dramma più tranquillo e sobrio – incentrato sui personaggi – che si svolge sullo sfondo della guerra, potrebbe trovare molto da apprezzare.
20 Days in Mariupol (2023)
Vincitore dell’Oscar per il miglior documentario agli Academy Awards 2024, 20 Days in Mariupol fa luce su un conflitto molto recente che, al momento dell’uscita del film, era ancora in corso. Il film è incentrato sull’esperienza di un giornalista che ha coperto i primi giorni dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, un evento che ha dato il via a un’intera guerra ancora in corso all’inizio del 2024.
20 Days in Mariupol non scende a compromessi su ciò che è disposto a mostrare, ma l’approccio implacabile serve a sottolineare l’insensatezza del conflitto in corso e gli orrori moderni che un’invasione del genere ha causato alla popolazione di Mariupol. Sapere che il film è incentrato solo su una parte dell’Ucraina rende il contenuto del film ancora più preoccupante, perché non si può mostrare molto, e in effetti la morte e la distruzione causate da questa nuova guerra si sono diffuse ben oltre una sola città.
20 Days in Mariupol in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Hamburger Hill: collina 937 (1987)
Sebbene Hamburger Hill non sia stato il film sulla guerra del Vietnam più conosciuto tra quelli usciti nel 1987, si tratta di un grande film – e sottovalutato – che ha comunque ricevuto un alto livello di apprezzamento da parte della critica. Il suo approccio alla rappresentazione della guerra in questione è schietto e brutale, e segue numerosi soldati che combattono in una battaglia particolarmente straziante, tutti al servizio della rivendicazione di un piccolo pezzo di terra dal nemico.
Mostrando i combattimenti in modo viscerale e sanguinoso, Hamburger Hill emerge in ultima analisi come un film fortemente contro la guerra, perché anche se tecnicamente c’è una buona dose di “azione”, non è certo divertente o catartico da guardare. È un film che mira a essere il più grintoso e realistico possibile tra i film di guerra non documentaristici e, a tal fine, funziona eccezionalmente bene.
Hamburger Hill: collina 937 in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Devils on the Doorstep (2000)
Devils on the Doorstep si distingue dalla massa dei film di guerra per il suo approccio unico al racconto della storia dei prigionieri di guerra e perché è allo stesso tempo cupamente divertente ed estremamente pesante. C’è un elemento farsesco nella storia dei cittadini cinesi a cui viene chiesto di trattenere – per ragioni sconosciute – due soldati giapponesi fatti prigionieri, ma le cose prendono una piega molto più cupa nell’atto finale.
In Devils on the Doorstep i cambi di tonalità non sono mai stridenti ed è miracoloso che il tutto riesca a combinarsi dal punto di vista della scrittura, pur lasciando l’impatto che ha. È uno dei film di guerra più sottovalutati usciti finora in questo secolo e, anche se può essere difficile da trovare, vale la pena di cercarlo per chi cerca qualcosa di diverso.
Valzer con Bashir (2008)
Se Valzer con Bashir può essere definito un grande documentario di guerra, sembra anche qualcosa di più, grazie alla sua presentazione e all’uso surreale dell’animazione. Il regista Ari Folman fa di se stesso il soggetto, e il film è ambientato nel tentativo di ricordare il suo coinvolgimento in un evento particolarmente truce avvenuto nell’ambito della guerra del Libano del 1982, quando Folman era un giovane soldato.
Valzer con Bashir analizza un conflitto che dura ancora oggi, e si presenta come un film contro la guerra in tutto e per tutto, anche se, in modo preoccupante, guarda a certi eventi dalla prospettiva di qualcuno che era dalla parte di chi li ha perpetrati. Alcuni potrebbero essere contrari al film per questo motivo, ma altri potrebbero sostenere che Folman parla di ciò che sa e di ciò di cui può parlare. Il film termina inoltre in modo particolarmente devastante, sottolineando il costo di questa particolare guerra e chiarendo chi furono le vere vittime in una sequenza finale straziante e difficile da scuotere, che incorpora filmati d’archivio reali e non animati con un effetto sconcertante.
Valzer con Bashir in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Quo Vadis, Aida? (2020)
Tra i migliori film del 2020, Quo Vadis, Aida? è la ricostruzione drammatizzata di un evento particolarmente preoccupante avvenuto nel contesto della guerra di Bosnia, che si è svolta dal 1992 al 1995. Il film è incentrato su una crisi che coinvolge migliaia di persone che cercano rifugio in un campo delle Nazioni Unite dopo che la loro città è stata conquistata, con la protagonista che è una traduttrice delle Nazioni Unite coinvolta in tutto questo, sia per la sua professione che per i suoi familiari in pericolo.
È un film dalla costruzione lenta, con una tensione costante e una sensazione di sprofondamento che diventa sempre più disperata man mano che Quo Vadis, Aida? si avvia a una conclusione potente. È uno dei film di guerra più cupi e strazianti della memoria recente, che si rivela ancora più efficace per il modo in cui mette in luce le vite dei non combattenti e come tutti possano essere messi in pericolo a causa di un conflitto, non solo i soldati.
Quo Vadis, Aida? in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
The Human Condition’ (1959-1961)
Masaki Kobayashi è stato un regista giapponese noto per aver realizzato film cupi, audaci e incentrati sui personaggi. La trilogia di The Human Condition è stata la sua impresa più ambiziosa ed epica come regista. Con tre parti distribuite tra il 1959 e il 1961, La condizione umana, nel suo complesso, emerge come un’unica storia che si svolge nell’arco di quasi 10 ore, classificandosi così tra i film di guerra più lunghi di tutti i tempi.
La storia di The Human Condition è incentrata su un singolo uomo di nome Kaji, che passa dall’essere un obiettore di coscienza a una persona costretta a essere ulteriormente coinvolta nella Seconda Guerra Mondiale, con le sue esperienze che cambiano la sua personalità e la sua visione della vita sotto gli occhi del pubblico. Il film fa un ottimo lavoro nel presentare la portata della Seconda Guerra Mondiale in alcune sequenze, ma è più efficace nel mostrare il tributo personale della guerra su un giovane uomo, esplorando di conseguenza la condizione umana del titolo in modo molto dettagliato.
The Zone of Interest (2023)
Sebbene non sia stato il primo film a esplorare la banalità del male nel contesto della guerra, pochi film l’hanno fatto in modo così efficace come La zona d’interesse (e, probabilmente, nessun altro documentario su questo tema è stato così potente). È un film sul comandante di Auschwitz e la sua famiglia che vivono la loro vita accanto al più grande campo di concentramento della Germania nazista, cercando di ignorare gli orrori di ciò che stava accadendo nelle vicinanze.
The Zone of Interest vuole mettere gli spettatori nei panni di alcune persone molto insensibili, mostrando tuttavia con un’intensità che fa venire il voltastomaco come gli esseri umani siano in grado di ignorare cose che si pensa possano infastidirli o turbarli. Il film esplora il male in modo non tradizionale e, a detta di alcuni, poco cinematografico, ma l’approccio lascia sicuramente il segno e si traduce in un film difficile da dimenticare, per quanto alcuni spettatori possano desiderare di dimenticarlo una volta terminato.
The Zone of Interest in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
The Best Years of Our Lives (1946)
Forse più un film drammatico che un tradizionale film di guerra, I migliori anni della nostra vita è comunque avvincente e innovativo per il suo tempo. Uscito l’anno successivo alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, nelle sue quasi tre ore di durata racconta le vite di numerosi veterani statunitensi che tornano alla vita in patria dopo aver combattuto oltreoceano e le difficoltà che comporta questo periodo di riadattamento.
La sua premessa significa che è un film sulla guerra che non presenta scene di combattimento, ma si concentra sul processo di recupero da un evento traumatico e sull’esplorazione degli effetti fisici e psicologici della guerra per coloro che vi sopravvivono. Probabilmente era terapeutico per il pubblico degli anni ’40 e il film è ancora oggi un documento storico avvincente e un dramma postbellico incentrato sui personaggi.
La grande illusione (1937)
Film francese ambientato durante la Prima Guerra Mondiale, La grande illusione è un film che si è mantenuto incredibilmente bene per essere uscito ben 80 anni fa. Segue un gruppo di soldati francesi che vengono rinchiusi in un campo di prigionia e poi in una struttura di massima sicurezza, dalla quale elaborano un piano per liberarsi.
Le complicazioni che ne derivano sono dovute alle differenze di classe tra gli uomini, che sono ancora attuali, nonostante tutti combattano tecnicamente per la stessa parte. Uscito poco prima dello scoppio di un’altra guerra mondiale, il film utilizza la sua premessa per esplorare aspetti della vita che non riguardano solo la guerra su scala globale, risultando un film sorprendentemente profondo e riflessivo che ha molto da dire anche sul funzionamento della società tra guerre su larga scala.
La grande illusione in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Oppenheimer è ambientato in gran parte durante la Seconda Guerra Mondiale e copre i periodi precedenti e successivi al conflitto, ma in definitiva è una sorta di biopic, incentrato sul personaggio principale. Quell’uomo è J. Robert Oppenheimer e il film racconta, a grandi linee, come ha sviluppato la prima bomba atomica al mondo e come si è confrontato con la grandezza della sua creazione dopo che è stata usata per concludere la Seconda Guerra Mondiale.
Le bombe a cui ha dedicato gran parte della sua vita sono state utilizzate per uccidere innumerevoli vite nelle città di Hiroshima e Nagasaki, per costringere le forze americane alla resa del Giappone. Il film è certamente cupo, con il suo personaggio centrale – e quindi il pubblico – costretto a riflettere su come la creazione della bomba atomica abbia continuato ad avere un impatto sulle vite anche molto tempo dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale, con la minaccia incombente di un’altra guerra (ora nucleare) che potrebbe distruggere il mondo.
Oppenheimer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Roma Città Aperta (1945)
Roberto Rossellini è uno dei registi italiani più famosi di tutti i tempi, tenuto in particolare considerazione dal leggendario Martin Scorsese. Il suo film del 1945, Roma città aperta, è probabilmente la sua opera più importante, essendo ambientato nel 1944 e descrivendo l’occupazione nazista di Roma, in particolare per quanto riguarda gli scontri tra le forze naziste e i combattenti della resistenza.
A causa della sua uscita nel 1945, il film è stato girato quasi subito dopo che le forze naziste avevano lasciato Roma, e Roma città aperta riesce a risultare intensamente realistico grazie a questo periodo e alla possibilità di girare in parti della città che avevano ancora l’aspetto che avevano durante la guerra. È un film avvincente e storicamente significativo ed è anche notevole per aver dato al futuro regista Federico Fellini uno dei suoi primi crediti, in quanto ha co-scritto la sceneggiatura del film.
Roma Città Aperta in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Il labirinto del fauno (2006)
Pochi registi hanno tentato di fondere i generi fantasy e bellico nello stesso film, ma il leggendario Guillermo del Toro non è un regista qualunque. Il labirinto del fauno è il suo miglior film in una carriera piena di grandi film, e riesce a essere una favola fantasiosa e oscura e un film di guerra estenuante e intenso allo stesso tempo.
Sebbene si svolga nel 1944, non è un film sulla Seconda Guerra Mondiale, ma si concentra sulle conseguenze della Guerra Civile Spagnola, con la protagonista (una ragazzina che sfugge agli orrori della vita ritirandosi in un mondo fantastico) che ha un patrigno che combatte la guerriglia contro la dittatura franchista del paese. È ugualmente efficace come film di guerra, pur essendo principalmente un esempio di film dark fantasy, e l’approccio unico alla commistione di generi lo rende uno dei più grandi film del XXI secolo fino ad oggi.
Il labirinto del fauno è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Gli anni spezzati (1981)
Diretto dall’innovativo regista australiano Peter Weir, Gli anni spezzati (Gallipoli, 1981) è un film sulla Prima Guerra Mondiale triste e deprimente, che racconta di giovani idealisti che si arruolano in un conflitto che non capiscono. Il film è incentrato su due corridori che diventano amici e si arruolano insieme nel corpo dell’esercito australiano e neozelandese, aspettandosi che il combattimento oltreoceano sia un’avventura.
Invece, finisce per essere tutt’altro: i due vengono inviati nella penisola di Gallipoli, dove si trovano in netto svantaggio contro le forze turche che difendono la zona. Il film mostra efficacemente come i giovani siano stati ingannati e poi sfruttati dai vecchi, mostrando con dolorosi e strazianti dettagli come la guerra distrugga efficacemente le giovani vite.
Gli anni spezzati in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Ali (Wings, 1927)
Ali (Wings) ha un grande significato storico, in quanto è stato il primo film a vincere il premio come miglior film agli Academy Awards… più o meno, perché il primo Academy Awards si distingue per aver assegnato due trofei equivalenti al miglior film (l’altro vincitore è stato Sunrise: A Song of Two Humans), cosa che non è mai più accaduta.
Questo film di guerra è incentrato sull’allora abbastanza recente Prima Guerra Mondiale (allora chiamata Grande Guerra), con la storia di due piloti che sono entrambi innamorati della stessa donna. Il film combina efficacemente il romanticismo/melodramma con emozionanti sequenze d’azione, con i vari combattimenti tra cani che resistono ancora oggi e si rivelano impressionanti da guardare.
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Dunkirk (2017)
Conosciuto soprattutto per la sua trilogia del Cavaliere Oscuro e per i suoi film d’azione/thriller sconvolgenti, Dunkirk ha rappresentato una sorta di cambio di passo per il regista Christopher Nolan. Questo film del 2017 mantiene in qualche modo l’atmosfera di un grande film thriller, ma è innegabilmente un film di guerra, anche se con una struttura e uno stile unici.
Racconta la storia di come le forze alleate furono evacuate con successo dal porto di Dunkerque all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, e lo fa da molteplici prospettive che permettono agli spettatori di percepire l’enormità dell’evento storico. Inoltre, le diverse prospettive si svolgono a velocità differenti, coprendo periodi di tempo leggermente diversi, il che conferisce al film un’impronta decisamente “nolaniana”, dato il suo amore per la curvatura del tempo e dello spazio nei suoi film.
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Glory – Uomini di gloria (1989)
Tra tutti i film che trattano la guerra civile americana, Glory – Uomini di gloria è probabilmente il più famoso e forse il migliore. Il film è incentrato su una compagnia di volontari tutti neri che combatte per il Nord, aggiungendo un ulteriore livello di emozione alla storia di questo conflitto, visto che la schiavitù dei neri in America è stata una questione fondamentale per il motivo per cui la guerra è stata combattuta in primo luogo.
Il film può essere criticato in una certa misura per il fatto di avere un protagonista bianco al centro dell’intera storia; un approccio del genere sarebbe meno probabile se Glory – o qualcosa di simile – fosse stato realizzato oggi. Tuttavia, il film rimane avvincente e di facile coinvolgimento e rappresenta un’ottima vetrina per gli attori di colore, in particolare per Denzel Washington, che ha vinto il suo primo Oscar per il suo ruolo nel film.
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The Hurt Locker (2008)
The Hurt Locker è stato presentato in anteprima nel 2008, ma è uscito nelle sale solo nel 2009 e ha vinto il premio come miglior film agli Oscar di quell’anno. È ambientato durante la guerra in Iraq ed è incentrato su un gruppo di persone che fanno parte di un’unità di artificieri, seguendo il loro ruolo intensamente pericoloso che li vede disinnescare esplosivi.
Il film riesce ad essere un film estremamente avvincente, che dà la sensazione di essere genuino, autentico e imprevedibile, come se una bomba potesse (letteralmente) esplodere da un momento all’altro. Presenta anche l’idea preoccupante che il combattimento sia una scarica di adrenalina per certi tipi di personalità, e che la guerra attragga queste persone, anche se in fin dei conti è un’esperienza oggettivamente terrificante e mortale, e uno dei migliori film di Kathryn Bigelow.
The Hurt Locker in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Napoleon (1927)
Di film su Napoleone Bonaparte ce ne sono a bizzeffe (di recente si è visto soprattutto il film 2023 di Ridley Scott, con Joaquin Phoenix nel ruolo del protagonista), anche se nessuno può vantare una portata epica come il Napoleone del 1927. Questo film dura ben cinque ore e mezza e, nonostante la sua lunghezza, copre solo una piccola parte della movimentata vita di Napoleone, dato che in origine era previsto come una voce di una serie di sei film.
Il regista Abel Gance non fu mai in grado di realizzare questo progetto completo, ma il suo film del 1927 rimane comunque un’opera monumentale e, in definitiva, il film su Napoleone Bonaparte di cui gli altri esistono solo l’ombra. Per coloro che non amano i film di guerra lunghi, densi e senza dialoghi, questo classico dell’epoca del muto è assolutamente da vedere.
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Patton, generale d’acciaio (1970)
George C. Scott da solo rende Patton degno di essere visto. La sua interpretazione del protagonista, il generale George S. Patton, è una delle più grandi degli anni Settanta, con Scott che comanda lo schermo e mastica tutta la scena, con un approccio necessario per una persona che, a detta di molti, era più grande della vita.
Il resto del film è ancora solido, naturalmente, con le sue quasi tre ore di durata utilizzate per mostrare le varie campagne e battaglie in cui il personaggio principale è stato coinvolto durante la Seconda Guerra Mondiale. È un film un po’ estenuante, ma completo e ben fatto, e per chi ama un’epopea bellica vecchio stile, Patton è facile da consigliare.
Patton, generale d’acciaio in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Corea in fiamme (The Steel Helmet, 1951)
La Guerra di Corea è talvolta conosciuta come la Guerra dimenticata, anche perché non sono stati girati molti film su di essa come su altre guerre (la lunga serie televisiva M*A*S*H è probabilmente l’opera mediatica più conosciuta su di essa). Fu combattuta all’inizio degli anni Cinquanta e, per quanto riguarda i libri di storia, tende a essere messa in ombra dalla precedente Seconda guerra mondiale e dalla successiva guerra del Vietnam.
Questo rende Il casco d’acciaio un film di guerra essenziale, in quanto è ambientato durante la guerra di Corea e offre una visione preziosa di un conflitto di cui molti non sono troppo informati. Il film mostra una battaglia disperata (e ricca di vittime) combattuta all’interno e intorno a un tempio buddista durante la guerra, ed è sorprendentemente schietto e straziante per un film della sua epoca, per non parlare del fatto che è stato realizzato mentre la guerra di Corea era ancora in corso.
Corea in fiamme in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
L’ascesa (The Ascent, 1977)
The Ascent è certamente uno dei film di guerra più sottovalutati di tutti i tempi e uno dei migliori. È un film crudo, cupo e gelido, che riesce a far sentire allo spettatore il freddo dell’ambientazione, raccontando allo stesso tempo la cupa storia di due soldati sovietici che si addentrano nel territorio occupato dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale per cercare di trovare rifornimenti.
Non è certo un film di guerra epico, ma sceglie di concentrarsi su una storia molto personale e su piccola scala, ma per questo diventa ancora più efficace. Coloro che amano i film di guerra ricchi d’azione potrebbero sentirsi inquieti durante la visione, ma abbandonarsi a un film unico come questo si rivelerà gratificante, in quanto si tratta di un film di guerra fortemente emotivo e visivamente abbagliante come nessun altro.
L’ascesa (The Ascent, 1977) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
La tomba delle lucciole (Grave of the Fireflies, 1988)
Facilmente classificabile come uno dei più grandi film anime di tutti i tempi, “La tomba delle lucciole” è noto per la sua tristezza e la sua brutale efficacia come film contro la guerra. Il film è incentrato su due bambini che rimangono orfani verso la fine della Seconda Guerra Mondiale e si ritrovano soli a doversi arrangiare da soli in un Giappone che sta per arrendersi.
Guardare una storia del genere tra adulti sarebbe già abbastanza straziante, ma vedere il costo della guerra sulle vite di due bambini la rende ancora più triste e inquietante. Grave of the Fireflies è quanto di più lontano ci possa essere da un film che faccia stare bene, eppure è proprio quello che un film del genere dovrebbe fare se vuole essere il più efficace possibile nel mettere in luce la desolazione e la miseria causate dalla guerra.
La tomba delle lucciole in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Bastardi senza gloria (2008)
Nel 2009, Quentin Tarantino si è distaccato dalla sua solita commedia cupa di genere – che di solito rende omaggio a vecchi film polizieschi e d’azione – per realizzare un film di guerra. Il risultato è stato Bastardi senza gloria, che segue vari personaggi nella Francia occupata dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, tutti in grado di opporre resistenza all’esercito tedesco in modi diversi.
Come ci si aspetta da Tarantino, il film è audace, sanguinoso e allegramente imprevedibile, e si distingue da molti altri film di guerra per il fatto di ignorare l’accuratezza storica in alcuni punti e di fare invece le proprie cose. È improbabile che convinca i non credenti a iniziare a pregare nella chiesa di Tarantino, ma chi ama il suo stile troverà inevitabilmente Bastardi senza gloria d’impatto, teso e, a volte, cupamente divertente.
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Va’ e vedi (Come and See, 1985)
Uno dei più noti film in lingua russa di tutti i tempi, Vieni a vedere è noto per essere uno dei più brutali film contro la guerra di tutti i tempi. Segue un giovane ragazzo di nome Florya che si unisce a un gruppo di combattenti della resistenza per combattere le forze tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale, solo per ritrovarsi immerso in un conflitto violento e che distrugge l’anima.
Gran parte di Come and See sembra un incubo messo su pellicola e, sebbene non sia tecnicamente il film di guerra più grafico di tutti i tempi, potrebbe essere il più psicologicamente devastante. È un film duro e senza compromessi, che mostra con precisione la brutalità di quella che rimane la guerra più letale della storia.
Va’ e vedi (Come and See, 1985) in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
U-Boot 96
Chi soffre di claustrofobia dovrebbe stare alla larga da Das Boot, in quanto si tratta di uno dei film di guerra più confinati e intensi di tutti i tempi. Gran parte del film si svolge su un sottomarino tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale e, dato che per la maggior parte del tempo il sottomarino è sott’acqua, i personaggi e gli spettatori hanno pochissime opportunità di trovare il sollievo offerto dall’aria aperta e dal livello del mare.
Chi se la sente dovrebbe comunque guardare Das Boot, che è senza dubbio uno dei migliori film di guerra del suo decennio. Pochi film sono in grado di offrire un’esperienza così viscerale e, se da un lato mostra la natura tesa e mortale del combattimento in un sottomarino, dall’altro è altrettanto efficace nel trasmettere il tedio, la noia e l’incertezza che derivano dal combattere in guerra e dal prendere ordini da superiori invisibili.
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La sottile Linea Rossa (1998)
La sottile linea rossa non è forse il più famoso film sulla Seconda Guerra Mondiale uscito nel 1998, ma è probabilmente il migliore. La sottile linea rossa è un film di guerra filosofico e introspettivo, che segue un folto gruppo di soldati americani mentre partecipano alla brutale battaglia di Guadalcanal, con pochissimi che riescono ad arrivare ai titoli di coda di questo film di quasi tre ore.
È un film che oscilla spesso tra la bellezza e l’inferno, contrastando l’aspetto dell’area naturale in cui si combatte con la ferocia e lo spargimento di sangue dei combattimenti stessi. È anche degno di nota perché segna il tanto atteso ritorno di Terrence Malick alla regia, dato che prima del 1998 il suo ultimo film era stato I giorni del cielo del 1978.
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Lettere da Iwo Jima (2006)
Nel 2006, Clint Eastwood ha realizzato un’ambiziosa duologia: due film che servivano a mostrare la battaglia di Iwo Jima nella Seconda Guerra Mondiale da due prospettive diverse. Flags of Our Fathers mostrava il lato americano delle cose, compreso ciò che accadde dopo la vittoria della battaglia, mentre Letters from Iwo Jima si concentrava sull’esercito giapponese.
Tra i due, Lettere da Iwo Jima è il film complessivamente migliore, in quanto presenta una storia ancora più straziante e al contempo offre una comprensione e un grado di empatia nei confronti delle forze giapponesi che la maggior parte dei film americani sulla Seconda Guerra Mondiale non offre. Si tratta di un film intenso e difficile da guardare, che racconta la lenta presa di coscienza di una battaglia che il proprio esercito sta perdendo, ma emerge come un film di guerra potente per la sua natura viscerale e senza compromessi.
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Platoon (1986)
Platoon vinse l’Oscar per il miglior film nel 1986, e meritatamente, perché fu davvero uno dei migliori film del 1986, nonché uno dei migliori film di guerra sul Vietnam. Il suo protagonista (interpretato da Charlie Sheen, un po’ a sorpresa) è un giovane soldato che diventa lentamente disilluso dalla guerra mentre combatte in Vietnam, vedendo tutti i suoi compagni – e amici – morire lentamente in combattimento uno dopo l’altro.
Come ci si aspetta da un film di Oliver Stone, il film è molto diretto e non vuole essere sottile, ma questo tipo di rappresentazione schietta e aggressiva della guerra si rivela alla fine efficace. Platoon è inquietante ed efficace nel mostrare i terrori della guerra, utilizzando le sue scene di combattimento veramente difficili da guardare per far capire quanto la guerra possa essere fisicamente distruttiva per i corpi umani (prevalentemente giovani).
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Il ponte sul fiume Kwai (1957)
Classico epico della Seconda Guerra Mondiale, ennesimo film di guerra vincitore dell’Oscar per il miglior film, Il ponte sul fiume Kwai rimane emozionante e potente a più di 60 anni dalla sua uscita. Il film segue i prigionieri di guerra mentre costruiscono un ponte per i loro rapitori giapponesi, mentre gli ufficiali dei servizi segreti lavorano a un piano per distruggere il ponte, cosa che alcuni dei costruttori, sorprendentemente, non vogliono vedere accadere.
È una rappresentazione piuttosto cruda dell’inutilità, della futilità e della distruzione non necessaria della guerra, ma è molto efficace e ha un climax che rimane impresso per molto tempo dopo la visione del film. È uno di quei vecchi film più che all’altezza della sua reputazione, e la sua lunga durata di 161 minuti finisce per volare sorprendentemente veloce.
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Orizzonti di gloria (Paths of Glory, 1957)
Primo grande film diretto da Stanley Kubrick (aveva solo 29 anni quando uscì), Orizzonti di gloria ha anche la particolarità di essere uno dei migliori film sulla Prima Guerra Mondiale di tutti i tempi. Segue un processo in cui tre uomini vengono processati come capri espiatori per il fallimento di un’intera unità durante un’offensiva di trincea nel 1916.
È straordinariamente sicuro nella sua presentazione, considerando l’età di Kubrick, e si apre con una straziante sequenza di battaglia che pone le basi per il teso – e alla fine tragico – processo che segue. È una dura condanna della guerra e delle alte sfere che mandano giovani uomini a morire mentre possono comodamente nascondersi fuori dal campo di battaglia, senza mettersi direttamente in pericolo.
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Il grande dittatore (1940)
Charlie Chaplin è stato un attore/cineasta che ha resistito più a lungo di altri alla realizzazione di film non silenziosi, dato che i suoi due film più famosi degli anni Trenta – Luci della città e Tempi moderni – erano essenzialmente privi di dialoghi (e ricordiamo che i primi talkie uscirono nel 1927). Il grande dittatore è quindi significativo all’interno della sua filmografia in quanto primo vero film non muto, oltre che per essere un film più cupo e drammatico rispetto a quelli realizzati in precedenza.
Sebbene sia certamente una commedia drammatica e a tratti molto divertente, la storia è nel complesso più seria, in quanto il film mira a satireggiare Adolf Hitler, che aveva accumulato potere durante gli anni Venti e i primi anni Trenta, prendendo il controllo della Germania nel 1933 e preparandosi a iniziare quella che sarebbe diventata la Seconda Guerra Mondiale a metà e alla fine degli anni Trenta. Ne Il grande dittatore, Chaplin non interpreta tecnicamente Hitler, ma il dittatore Adenoid Hynkel è una chiara controfigura. Chaplin ridicolizza il famigerato dittatore in carne e ossa, ma mette anche in guardia dalla sua pericolosa retorica e dal suo desiderio di potere in modo più serio: Il grande dittatore diventa un film ancora più cupo se visto dopo la Seconda Guerra Mondiale, con la consapevolezza di ciò che Hitler stesso riuscì a realizzare nel corso degli anni Quaranta prima della sconfitta della Germania nel 1945.
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Full Metal Jacket (1987)
Realizzato esattamente 30 anni dopo Orizzonti di gloria, Full Metal Jacket fu il penultimo film di Stanley Kubrick e l’ennesimo film di guerra di successo del grande regista. In questo caso, Kubrick affronta la guerra del Vietnam invece della Prima Guerra Mondiale, dividendo il film in due metà: una che mostra i soldati al campo di addestramento e l’altra che li mostra in Vietnam, alle prese con il combattimento. È considerato il miglior film di guerra sul Vietnam!
È notevole come entrambe le metà siano ugualmente tese e da incubo per ragioni diverse, con i terrori della guerra mostrati in modo così viscerale che Full Metal Jacket sembra a volte un vero e proprio film dell’orrore. Alcuni hanno ritenuto che le due metà siano scollegate, ma entrambe sono fondamentali per raccontare la storia di come la guerra disumanizzi e traumatizzi, e il film è particolarmente efficace nel mostrare che queste cose possono iniziare a casa – durante l’addestramento – e non necessariamente solo mentre si è oltreoceano.
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Salvate il soldato Ryan (1998)
Salvate il soldato Ryan è uno dei più celebri film di Steven Spielberg, e considerando quanto siano venerati molti dei suoi film, questo è davvero tutto dire. Questo film sulla Seconda Guerra Mondiale inizia in modo memorabile con una rappresentazione disorientante e da incubo dello sbarco in Normandia, e poi si trasforma narrativamente in un film su una squadra di soldati inviati a salvare il soldato Ryan da dietro le linee nemiche.
È un film che cammina su una linea difficile, in quanto intende eroicizzare i soldati e la loro missione e allo stesso tempo ritrarre la guerra come un inferno, in particolare quando si tratta della sequenza di apertura della battaglia. Il mix tra la celebrazione degli individui e la condanna delle istituzioni per cui combattono non è perfettamente equilibrato, ma riesce comunque a fare entrambe le cose, arrivando forse troppo vicino a contraddirsi solo occasionalmente. Tuttavia, i film di guerra non sono molto più viscerali ed emozionanti di questo, rendendo inevitabilmente Salvate il soldato Ryan un classico.
Salvate il soldato Ryan in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Il cacciatore (1978)
Forse il primo film sulla guerra del Vietnam ad aver ottenuto un alto livello di successo di critica, Il cacciatore è un film storico contro la guerra. Utilizza sapientemente le sue tre ore di durata per raccontare una storia devastante in tre atti. Circa un’ora segue un gruppo di americani della classe operaia prima che vengano mandati a combattere in Vietnam. Il terzo centrale del film li segue in Vietnam e l’ultima ora circa mostra le loro vite dopo la guerra e i modi in cui sono stati irrimediabilmente danneggiati da essa.
Il film si guadagna quindi la sua lunghezza epica e vanta le incredibili interpretazioni di Robert De Niro, Christopher Walken, Meryl Streep e John Cazale, tra gli altri. È un film impegnativo che non ha perso nulla della sua forza negli oltre 40 anni trascorsi dalla sua uscita e si colloca giustamente come uno dei film definitivi sulla guerra del Vietnam.
Il cacciatore in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
A proposito di film definitivi sulla guerra del Vietnam: Apocalypse Now. Uscito un anno dopo Il cacciatore, ha adottato un approccio molto diverso alla rappresentazione della guerra del Vietnam sullo schermo: il regista Francis Ford Coppola l’ha mostrata come un incubo surreale e allucinatorio che è altrettanto efficacemente contro la guerra come Il cacciatore di cervi, ma in un modo completamente diverso.
Il film segue un uomo a cui viene assegnato il compito di assassinare un ufficiale delle Forze Speciali che si nasconde nella giungla, e il pericoloso viaggio si svolge all’apice del conflitto in Vietnam. La produzione è stata notoriamente travagliata, anche se il film finale ha finito per essere qualcosa di simile a un capolavoro, indipendentemente da quale dei diversi tagli si scelga di guardare.
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All’ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front, 1930)
Sebbene l’aggiornamento/adattamento moderno di All Quiet on the Western Front del 2022 fosse valido, l’adattamento cinematografico originale del 1930 rimane il più grande. Vinse l’Oscar per il miglior film e probabilmente influenzò la maggior parte dei film di guerra che seguirono la sua scia, in particolare quelli che miravano a mostrare gli orrori del combattimento assumendo una posizione nettamente contraria alla guerra.
È ambientato durante la Prima Guerra Mondiale e segue un gruppo di giovani uomini che si arruolano per la guerra, pensando che sarà eccitante e gratificante, ma scoprono che in realtà si tratta di un incubo da svegli e con pochissime probabilità di sopravvivere. Per l’epoca, si trattava di un film brutale, e gran parte di esso è ancora oggi straziante ed efficace, assicurando che All’ovest niente di nuovo (All Quiet on the Western Front, 1930) è uno dei grandi del genere bellico.
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Schindler’s List (1993)
Facilmente classificabile come uno dei più grandi vincitori dell’Oscar per il miglior film di tutti i tempi, Schindler’s List è una potente epopea ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale e forse il punto più alto dell’intera filmografia di Steven Spielberg. Racconta la vera storia di Oskar Schindler, un uomo d’affari che fu intensamente turbato dalla Soluzione Finale nazista e finì per usare la sua fortuna personale per salvare oltre 1000 vite di ebrei durante l’Olocausto.
Steven Spielberg è sempre stato abile nel realizzare film emozionanti e strappalacrime, e Schindler’s List è forse il suo film più duro, grazie alla straziante storia vera e al pizzico di speranza offerto dalle azioni di un uomo durante un evento storico indicibilmente terribile. È una visione difficile ma essenziale, e si impone a buon diritto non solo come il miglior film ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, ma forse ha il diritto di essere considerato il più grande film di guerra di tutti i tempi.
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Nel 2019, il regista Martin Scorsese ha aperto un vaso di Pandora quando ha deciso di dichiarare che i film di supereroi non sono “cinema”. Negli ultimi cinque anni, innumerevoli scrittori, registi e attori hanno reagito ai suoi commenti, mentre molti altri – come Francis Ford Coppola – si sono stretti intorno a Scorsese e hanno concordato con la sua valutazione. In quale campo si colloca il leggendario creatore di Star Wars, George Lucas?
Nel corso di un’intervista condotta a Cannes, dove ha ricevuto la Palma d’oro onoraria, a Lucas è stato chiesto cosa ne pensasse della critica di Scorsese ai film di supereroi. “Guardi. Il cinema è l’arte dell’immagine in movimento“, ha risposto. “Se l’immagine si muove, allora è cinema. Credo che Marty abbia cambiato un po’ idea”. Lucas ha poi cambiato marcia per parlare di come è stato il pioniere del cinema digitale e del fatto che molti registi, tra cui Scorsese, erano inizialmente convinti che stesse facendo la cosa sbagliata.
Sebbene Lucas si sia fermato a non condividere i suoi pensieri sui film della Marvel (affermando che “se le immagini sono film, allora è cinema” può essere o meno eloquente), ha offerto una valutazione senza mezzi termini dell’attuale produzione di Hollywood in un’altra parte della conversazione. “Le storie che raccontano sono solo vecchi film”, ha detto. “Facciamo un sequel, facciamo un’altra versione di questo film”, non c’è un pensiero originale. I grandi studios non hanno immaginazione”.
Tuttavia, chi sperava che Lucas, che ha ideato anche la saga di Indiana Jones, si mettesse dietro la macchina da presa per raddrizzare la situazione, rimarrà probabilmente deluso. “No, mi sono ritirato”, ha confermato. “L’ultimo che ho fatto come produttore è stato un film chiamato Strange Magic, che è un film d’animazione. Quindi stavo facendo i film che volevo fare piuttosto che… mi finanziavo da solo e avevo il mio studio. Sto costruendo un museo a Los Angeles. Mi tiene molto occupato”.
"J'étais à la plage, à faire des châteaux de sables avec Steven Spielberg. Des amis m'ont appelé en disant : regarde les infos […], c'est là que j'ai compris que Star Wars était un vrai succès." Conversation entre @ATrapenard et George Lucas, qui reçoit une Palme d’or d’honneur… pic.twitter.com/uXMN78AktA
Come noto, l’ultimo ingresso nel cast di Fantastici Quattroè quello di Natasha Lyonne. Non è però stato comunicato quale ruolo interpreterà all’interno del film, anche se alcuni rumor riportano che potrebbe interpretare una versione femminile del Dottor Destino. Non c’è da credere molto a questa voce, ma questo post di Joshua Yehl di IGN sembra almeno indicare che interpreterà un personaggio sorprendente. Ad oggi solo della Lyonne, di Paul Walter Hauser e di John Malkovich, non sappiamo quale ruolo avranno, per cui al momento tutte le porte sono ancora aperte e non c’è nulla da escludere.
Fantastici Quattro: quello che c’è da sapere sul film
Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.
Al momento circolano voci su una possibile ambientazione nel passato del film, indicativamente negli anni Sessanta, stando all’aspetto delle prime immagini ufficiali ad oggi rilasciate. Ci sono però anche rumor sul fatto che il film potrebbe essere ambientato in una realtà diversa da quella di Terra 616. Ad oggi sappiamo poi che l’attrice Julia Garner è stata scelta per interpretare Shalla-Bal nella sua versione Silver Surfer, presenza che sembrerebbe confermare anche quella di Galactus come villain principale. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film, mentre Dottor Destino potrebbe avere un semplice cameo nel finale. Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025.
Ci sono ancora molti dubbi e misteri riguardo Avengers 5 e ciò che potrà rappresentare all’interno del MCU e della Saga del Multiverso. Sono però frequenti i rumor che cercano di offrire qualche indizio in più a riguardo. Ora, l’insider Daniel Richtman riporta di aver sentito dire che Avengers 5 (ex Avengers: The Kang Dynasty) potrebbe essere rinnovato per essere riscritto come film stand-alone e che Avengers: Secret Wars potrebbe invece esser diviso in due film. Naturalmente al momento non c’è certezza di ciò e come sempre non resta che attendere comunicazioni ufficiali da parte dei Marvel Studios. Di certo, le possibilità che il quinto film degli Avengers avrà un volto del tutto diverso da quello inizialmente previsto continuano ad aumentare.
Avengers 5 e Avengers: Secret Wars, cosa sta succedendo ai due sequel?
Con il CEO della Disney Bob Iger che spinge affinché i Marvel Studios riprendano a dare importanza alla qualità rispetto alla quantità, si teme che non ci sia più abbastanza tempo per costruire in modo efficace le storie che devono essere raccontate in Avengers 5Avengers: Secret Wars. Poi, c’è il fatto che il nuovo grande cattivo della Saga del Multiverso, Kang, sarebbe stato messo da parte.
Secondo lo scooper Daniel Richtman, indipendentemente dai cambiamenti apportati dietro le quinte, entrambi i prossimi film sugli Avengers rimangono sulla buona strada per essere distribuiti come previsto nel 2026 e nel 2027. Scommetteremmo sul fatto che i Marvel Studios non abbiano molta voce in capitolo sui potenziali ritardi perché la Disney ha bisogno di successi garantiti al botteghino e un evento in due parti come Secret Wars potrebbe risolvere le recenti difficoltà sia loro che del MCU.
Tuttavia, nessuno dei prossimi film degli Avengers ha un regista dopo che il regista di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Destin Daniel Cretton, si è dimesso dal quinto capitolo l’anno scorso. Anche la dinastia Kang ha perso il titolo e lo sceneggiatore Jeff Loveness in seguito alla scarsa prestazione di Ant-Man and The Wasp: Quantumaniae ai problemi legali di Jonathan Majors.
L’avventura nel MCU per Tobey Maguire ed Andrew Garfield potrebbe non essersi conclusa. Già negli scorsi mesi erano trapelati rumor secondo cui si vorrebbe far tornare i due attori nei panni di Spider-Man per Avengers 5 e/oAvengers: SecretWars. Secondo l’insider Daniel Richtman, però, la Sony Pictures vorrebbe avere i due come “protagonisti” di una propria storyline del Multiverso, separata da quella del MCU.
In passato è emerso che Tom Rothman della Sony e Kevin Feige della Marvel non erano d’accordo sul ritorno di questi attori per una loro riunione con Tom Holland in Spider-Man 4, quindi forse affidare a Maguire e Garfield un film tutto loro potrebbe essere il compromesso raggiunto tra le due parti. Ad ora si tratta però unicamente di rumor senza alcun fondamento certo, per cui non resta che attendere per scoprire se davvero i due amati Spider-Man torneranno o meno sul grande schermo.
Qual è lo stato di produzione di Spider-Man 4?
Vedremo cosa succederà, ma Spider-Man 4 sembra essere una priorità per la Sony Pictures. Si dice che Venom farà la sua apparizione, mentre una recente indiscrezione sostiene che anche un personaggio inaspettato tornerà nel film. “La risposta semplice è che vorrò sempre fare film su Spider-Man“, ha detto Tom Holland a proposito della situazione. “Devo la mia vita e la mia carriera a Spider-Man. Quindi la risposta semplice è sì. Vorrà sempre fare di più“.
“Abbiamo i migliori del settore che lavorano per qualsiasi storia. Ma finché non l’avremo risolta, abbiamo un’eredità da proteggere”, ha spiegato l’attore. “Il terzo film è stato così speciale in tanti modi che dobbiamo assicurarci di fare la cosa giusta“. “È la prima volta in questo processo che faccio parte dei creativi così presto. È un processo in cui osservo e imparo. È una fase molto divertente per me“, ha aggiunto. “Come ho detto, tutti vogliono che accada. Ma vogliamo essere sicuri di non esagerare con le stesse cose“.
Per quanto riguarda chi potrebbe dirigere Spider-Man 4, sono molti i nomi che circolano in rete. Tra questi, Justin Lin, Drew Goddard, Adil El Arbi e Bilall Fallah. Ora possiamo aggiungere provvisoriamente il nome di Wingard alla lista. Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Black Cat, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi. Al momento, il ruolo di The Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media.
Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena introdotta per la prima volta alla fine di Spider-Man: No Way Home e che Venom appaia in qualche veste. Come sempre, restate sintonizzati per gli aggiornamenti su Spider-Man 4 non appena li avremo.
Joker: Folie à Deux arriverà nelle sale tra pochi mesi, dando vita al sequel del pluripremiato Joker. Questo sequel sarà incentrato sulla storia d’amore tra Arthur Fleck/Joker (Joaquin Phoenix) e Harley Quinn (Lady Gaga), e il primo trailer del film lascia già intendere una delineazione unica e musicale dei fumetti DC. In attesa di poter vedere il film, in una recente intervista con Access Hollywood, Lady Gaga ha ora parlato della sua interpretazione di Harley Quinn e di come si inserisce nella piega unica di Joker: Folie à Deux.
“Sai, è molto speciale per me”, ha detto Gaga. “È una persona davvero vulnerabile e dolce. La mia versione di Harley è mia, ed è molto autentica per questo film e questi personaggi. Non voglio svelare nulla del film. Penso che sia davvero qualcosa che si deve sperimentare in sala. Questo film ha musica, danza e una recitazione straordinaria. Adoro lavorare con Joaquin [Phoenix]. Adoro lavorare con Todd [Phillips]. Quello che voglio dire è che non ho mai fatto nulla di simile a questo film prima d’ora, quindi sarà tutto completamente nuovo e molto divertente”.
— Access Hollywood (@accesshollywood) May 24, 2024
Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film
Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz insieme ai nuovi arrivati Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.
Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.
Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.
Daniel Radcliffeha dichiarato che sarebbe saggio per la prossima serie televisiva di “Harry Potter” prendere le distanze dall’iconica serie cinematografica, il che significa che la possibilità di un suo cameo nello show è piuttosto bassa. “Non credo”, ha dichiarato a E! Online quando gli è stata chiesta la possibilità di recitare nella serie. “Penso che molto saggiamente vogliano [avere] un taglio netto. E non so se funzionerebbe se noi facessimo qualcosa. Sono molto felice di guardare insieme a tutti gli altri”.
Daniel Radcliffesi è poi gentilmente tirato indietro dal parlare della serie di “Harry Potter” in televisione. Quando gli è stato chiesto se Max gli avesse già chiesto di partecipare alla serie, ha risposto: “Sarò un politico e non farò ipotesi”. L’attore è rimasto fermo nel mantenere le distanze dalla nuova serie. “Mi sembra di capire che stiano cercando di ricominciare da capo e sono sicuro che chiunque li realizzerà vorrà lasciare il proprio segno e probabilmente non vorrà capire come far fare un cameo al vecchio Harry”, ha detto Radcliffe.
“Non lo sto assolutamente cercando in alcun modo. Ma auguro loro, ovviamente, tutta la fortuna del mondo e sono molto eccitato all’idea di passare la torcia. Ma non credo che sia necessario che io la passi fisicamente”. Non dobbiamo dunque aspettarci di vedere Daniel Radcliffecomparire in qualche modo e il suo ragionamento è assolutamente condivisibile. Affinché la serie possa funzionare e vivere di vita proprio, deve distaccarsi del tutto dai film, offrendo dunque un’esperienza del tutto nuova per una nuova generazione di spettatori.
Tutto quello che sappiamo sulla serie HBO di Harry Potter
La serie di Harry Potter sarà prodotta dalla Brontë Film and TV, la società di produzione presieduta da Neil Blair, agente della Rowling, e dalla Warner Bros Television. La coppia produrrà insieme all’amministratore delegato della Brontë, Ruth Kenley-Letts, mentre David Heyman, che ha prodotto i film, era in trattative per la produzione esecutiva.
Si dice che Max abbia un piano decennale per il franchise di Wizarding World, e si cercano ora nuovi attori che assumeranno i ruoli iconici per quella che è stata descritta come una rivisitazione “autentica” dell’amata serie di romanzi di J.K. Rowling.
Quando si è diffusa la notizia che questa serie TV di Harry Potter era in lavorazione, Casey Bloys, presidente e CEO di HBO e Max Content, ha confermato che il budget dello show sarebbe stato in linea con Game of Thrones e House of the Dragon (la prima stagione di quest’ultimo è costata 125 milioni di dollari), quindi si parla di un impegno di oltre 1 miliardo di dollari in 10 anni.
Si prevede inoltre che ogni libro coprirà una stagione completa, anche se il fatto che la storia si svolgerà nell’arco di un decennio significa che le stagioni non avranno un’uscita regolare con cadenza annuale costante.
Ha raccontato come ha lottato per ottenere la realizzazione di American Graffiti, per soli 750.000 dollari, e poi come ha dovuto lottare contro lo studio, la Universal Artists, per portare il film nelle sale. I dirigenti dello studio volevano abbandonare il progetto, interpretato da una folla di sconosciuti dell’epoca, tra cui Ron Howard, Cindy Williams, Richard Dreyfus e Harrison Ford, prima che una serie di proiezioni di prova davanti a folle urlanti – “Era come un concerto rock”, ricorda Lucas – li convincesse a fare un tentativo nelle sale. Il film, uscito in poche sale, guadagnò 115 milioni di dollari negli Stati Uniti.
Il film attirò anche l’attenzione di Allan Ladd Jr, allora capo della produzione della Fox, che avvicinò Lucas dopo una proiezione e gli disse, ha ricordato il regista: “Hai altri film? E io risposi: “Beh, ho questa specie di fantasy fantascientifico, un film folle in stile anni ’30, con cani che guidano astronavi”. E lui disse: ‘Lo farò. Farò tutto quello che vuoi’… e mi ha assunto e il resto è storia”. Lucas ha poi anche difeso la sua decisione di tornare indietro e “ripulire” la sua trilogia originale, utilizzando la nuova tecnologia digitale per far apparire il film come aveva sempre voluto.
Proprio parlando di Star Wars, Lucas ha affermato che con i nuovi film realizzati dopo la vendita della Lucasfilm alla Disney nel 2012 (per 4,05 miliardi di dollari), i nuovi capi aziendali hanno sbagliato molte cose. “Io ero quello che sapeva davvero cosa fosse Star Wars… che conosceva davvero questo mondo, perché c’è molto in esso. La Forza, per esempio, nessuno la capiva“, ha detto. “Quando hanno iniziato a farne altri, dopo che ho venduto la società, molte delle idee che c’erano nell’originale sono andate perse. Ma è così che vanno le cose. Se rinunci, rinunci”.
È stato recentemente confermato che Venom: The Last Dance sarà l’ultimo film della serie di successo della Sony. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che Tom Hardy è pronto ad andare avanti o al fatto che i Marvel Studios hanno i loro piani per il simbionte. In ogni caso, dopo il grande successo di Venome Venom: La furia di Carnageha ottenuto una performance di tutto rispetto nel post-pandemia del 2021, la Sony spera senza dubbio che questa trilogia si concluda su una nota alta (e redditizia).
Mentre il film rimane avvolto nella segretezza, una fuga di notizie sulla trama di Venom: The Last Danceha preso piede di recente sui social media. Si dice che, dopo aver appreso di Spider-Man dal film Spider-Man: No Way Home, Venom voglia uccidere un Peter Parker di 10 anni nel tentativo di evitare di subire lo stesso destino di molte delle sue varianti multiversali: la morte per mano dell’Uomo Ragno. Sempre secondo quanto riportato, Eddie si legherebbe però al ragazzo, decidendo di non ucciderlo.
Tuttavia, si ritrova presto a combattere contro la Tossina, la Giuria e un nuovo gruppo di Simbionti, alcuni dei quali puntano proprio a Peter. Juno Temple dovrebbe interpretare il tenente Patricia Robertson, mentre Chiwetel Ejiofor avrà il ruolo di Orwell Taylor. Si dice inoltre che il figlio di quest’ultimo sia stato una delle vittime di Carnage. Ad ora si tratta di rumor senza alcun reale fondamento, ma è anche possibile che ci sia del vero in quanto ad ora emerso. Per avere maggiori certezze, però, bisognerà attendere un primo trailer e una prima sinossi.
Tutto quello che sappiamo su Venom: The Last Dance
Venom: The Last Dancesegue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venomdel 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.
Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”
A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Homedel 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven Il Cacciatoree Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom: The Last Dance.
Sono stati annunciati, nell’ambito del Festival di Cannes 2024, i vincitori della sezione collaterale Un Certain Regard. Celebrando un cinema di scoperte, la missione di Un Certain Regard è quella di far emergere nuove tendenze, nuovi percorsi e nuovi paesi del cinema. La selezione 2024 comprendeva 18 lungometraggi, 8 dei quali sono opere prime che concorrono anche per la Caméra d’or.
Quest’anno, il film di apertura di Un Certain Regard al Festival di Cannes è stato When the Light Breaks di Rúnar Rúnarsson. Presieduta dall’attore, regista, sceneggiatore e produttore canadese Xavier Dolan, la giuria comprendeva la sceneggiatrice e regista franco-senegalese Maïmouna Doucouré, la regista, sceneggiatrice e produttrice marocchina Asmae El Moudir, l’attrice tedesco-lussemburghese Vicky Krieps e il critico cinematografico, regista e scrittore americano Todd McCarthy.
Ecco tutti i vincitori di Un Certain Regard 2024
Un Certain Regard Prize – “Black Dog,” Guan Hu
Miglior regia – (ex aequo) Roberto Minervini per “I dannati” ; Rungano Nyoni per “On Becoming a Guinea Fowl”
Premio della Giuria – “The Story of Souleymane” di Boris Lojkine
Miglior attore: ABOU SANGARÉ per “L’Histoire de Souleymane”
Miglior attrice: ANASUYA SENGUPTA in “The Shameless”
Youth Awards: “Holy Cow” di Louise Courvoisier (1st film)
Menzione Speciale: “Norah” di Tawfik Alzaidi (1st film)
Ambientato in un futuro costellato di IA, Atlas è la nuova pellicola fantascientifica e d’azione distribuita da Netflix. Diretto dal regista Brad Peyton e scritto da Aaron Eli Coleite, il film presenta un cast di figure note nel panorama internazionale. La cantante Jennifer Lopez interpreta qui la protagonista Atlas Sheperd, mentre il canadese Simu Liu (Barbie, Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli) è nel ruolo di Harlan, una forma di IA ribelle. A questi si uniscono anche Sterling K. Brown (This is us) e Mark Strong (1917, Tàr) in ruoli secondari.
La trama di Atlas: la rivoluzione dell’IA
Nel film l’intelligenza artificiale viene interamente integrata nella vita degli esseri umani, finché Harlan, un umanoide domestico, non modifica misteriosamente il proprio codice e da inizio ad una rivoluzione che porta alla morte di milioni di persone. Harlan fugge nello spazio, ma la sua minaccia aleggia sempre sulle teste del pianeta Terra. 28 anni dopo, Atlas, analista che ha avuto degli stretti contatti con Harlan da bambina, viene mandata su un pianeta lontano per scovare e catturare l’IA ribelle. Quando tutto sembrerà andare storto, però, ad Atlas non resterà che affidarsi ad un’altra forma di intelligenza artificiale per salvarsi e portare a termine la sua missione.
Il rapporto uomo-macchina
Uno dei temi focali di Atlas è senza dubbi la relazione che si crea tra l’essere umano e l’intelligenza artificiale. Per quanto la realtà presentata nel film possa sembrare lontana e quasi impossibile, l’IA sta pian piano iniziando a far parte della nostra società anche attuale.
L’uomo ha da sempre vissuto in una forma di supremazia sulla terra, riuscendo a domare e controllare gran parte degli altri esseri viventi. Ciononostante, praticamente ogni rappresentazione cinematografica dell’IA quali Matrixo Westworldoltre naturalmente Atlas mostra come gli umanoidi possano soppiantare gli umani per intelligenza ed efficienza. Rappresentazione del timore delle macchine nel film è proprio il personaggio di Atlas: l’analista diffida fortemente della tecnologia, affidandosi a un altro robot solamente in una situazione di grave pericolo.
Il legame tra Atlas e Smith, un’altra forma di IA, mostrerà al pubblico come la relazione tra uomo e tecnologia possa anche essere positiva. Per quanto all’inizio la donna non volesse avere alcun legame con la macchina, la necessità spingerà anche lei a doversi legare al robot tramite un link neurale. Da questo momento in poi le due entità diventeranno come un unicum, creando un rapporto vero e profondo. Questo può portare i più titubanti sulle nuove tecnologie a riflettere: il progresso non può essere arrestato, come non bisogna porre totale fiducia nelle macchine. Come sempre, in medio stat virtus.
Gli esseri umani: la rovina della Terra
“Gli umani continuano ad essere un pericolo per ogni altra specie nonché per il proprio pianeta”
Il dilemma che pervade la mente dello spettatore fin dalle prime scene del film è, cosa ha portato Harlan un giorno a fare una tale rivolta? Per quale motivo? Nella seconda metà del film lo scopo di Harlan viene reso chiaro proprio da lui stesso: in un dialogo, l’IA ribelle riflette su come l’uomo sia la rovina propria e del proprio pianeta. Il futuro della Terra e dell’umanità per Harlan non poteva essere altro che una lenta autodistruzione.
In una certa riflessione esistenziale sarebbe difficile dargli torto: l’inquinamento atmosferico, il riscaldamento globale, la deforestazione e le isole di plastica sono tutte opere dell’uomo. Inoltre, dopo anni di supremazia, lo stesso essere umano ha dato vita ad una macchina così sofisticata da poterlo superare. L’uomo è artefice della minaccia alla sua stessa specie. Alla fine del film arriva il solo messaggio di speranza da Atlas: confido che possiamo fare di meglio, e probabilmente con tanto ottimismo possiamo.
Jennifer Lopez: attrice oltre che cantante?
Talvolta nel vedere apparire pop star sul grande schermo in film non musicali può venire il lecito dubbio se quello sia effettivamente il loro posto, se un bravo cantante possa rendere allo stesso modo come attore. In Atlas questo dubbio sembra essere infondato. Jennifer Lopez riesce ad interpretare la protagonista in maniera abbastanza organica e fedele, dimostrandosi una volta di più attrice capace di passare di genere in genere.
Atlas risulta quindi essere una pellicola con delle tematiche interessanti, anche se non approfondite nella maniera migliore possibile. Il film resta quindi un ottima opera di intrattenimento, con quella giusta dose d’azione capace di attirare un pubblico di appassionati.
Chi l’ha detto che il crimine è un affare da uomini? Sono tante le donne che nel corso della storia si sono distinte come perfette leader di gruppi criminali e il cinema non ha mancato di raccontare di loro in diverse occasioni, talvolta anche semplicemente prendendo liberamente spunto dalle loro vicende. È il caso di film come Bling Ring, Widows – Eredità criminale, Le ladreo l’italiano Brave ragazze. A questi si può però aggiungere anche il film del 2019 Le regine del crimine, opera prima della regista Andrea Berloff (meglio nota come sceneggiatrice dei film Blood Father, Sleepless – Il giustiziere e The Mother).
Il film è basato sull’omonima serie limitata della DC/Vertigo Comics ideata da Ollie Masters e Ming Doyle, ed è anche il primo film live action della DC a essere classificato R (ovvero vietato ai minori) dopo Watchmen (2009). In Le regine del crimine si alternano infatti violenza e linguaggio scurrile, ma anche situazioni capaci di divertire e appassionare. Un vero e proprio gangster movie al femminile, che però purtroppo è andato incontro a risultati molto al di sotto delle aspettative. I guadagni del film sono infatti stati all’incirca della metà rispetto al budget di produzione e anche le recensioni con cui è stato accolto non sono affatto positive.
A distanza di qualche anno dalla sua uscita, però, è questo un film da riscoprire, non solo per la presenza delle tre protagoniste – attrici di alto livello – ma anche per una serie di scenari e situazioni che possono piacere agli appassionati del genere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Le regine del crimine. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
Le regine del crimineè ambientato a New York nel 1978 nel famigerato quartiere di Hell’s Kitchen, 20 isolati di banchi del pegno, locali porno e bar malfamati, gestiti o controllati dalla mafia irlandesi e compresi tra l’Ottava Avenue e il fiume Hudson. È qui che si svolge la storia di Kathy, Ruby e Claire, tre casalinghe, mogli di mafiosi mandati in prigione dall’FBI. Lasciate da sole a gestire gli interessi personali dei coniugi, le donne dovranno prendere in mano le azioni criminali della mafia irlandese, dimostrandosi inaspettatamente abili in tutto: dalla gestione del giro di racket, fino all’eliminazione – letterale – della concorrenza.
Ad interpretare Kathy, Ruby e Claire vi sono le attrici Melissa McCarthy, Tiffany Haddish ed Elisabeth Moss. Domhnall Gleeson interpreta invece Gabriel O’Malley, veterano del Vietnam e alleato delle tre donne. James Badge Dale è Kevin O’Carroll, marito di Ruby, mentre Brian d’Arcy James è Jimmy Brennan, marito di Kathy. Jeremy Bobb, invece, è Rob Walsh, marito di Claire. Recitano poi nel film Margo Martindale nel ruolo di Helen O’Carroll, madre di Kevin, Common in quello di Gary Silvers, agente dell’FBI, e Bill Camp in quello del mafioso Alfonso Coretti.
La storia vera dietro il film e le differenze con il fumetto
Nonostante sia basato sul fumetto “The Kitchen” della Vertigo comic, la trama diLe regine del crimine è ispirata anche a una storia vera, quella dei Westies, banda criminale irlandese americana con sede a New York, responsabile di racket, traffico di droga e omicidio su commissione, attiva principlamente tra il 1968 e il 1986. In particolare, si basa sulle vicende di Edna Coonan e Sissy Featherstone, mogli dei banditi Jimmy Coonan e Mickey Featherstone. Dopo l’arresto e l’incarcerazioni dei due uomini, le loro mogli hanno infatti in mano le sorti della banda, gestendone personalmente gli affari criminali fino allo scioglimento del gruppo.
Quando nel 2014 è stato chiesto ad Ollie Masters riguardo l’ispirazione per i fumetti da cui il film è tratto, egli ha dichiarato a USA Today che la criminalità della vita reale ha avuto un ruolo importante nel suo processo creativo. “Abbiamo tutti amato fare ricerche per questo fumetto, perché tutto ciò che riguarda quel periodo sembra così pericoloso ma eccitante. Il crimine era dilagante in città, la mafia e le bande irlandesi come i Westies di Hell’s Kitchen erano una parte importante della vita quotidiana della gente, più di quanto non lo siano ora. Nelle strade c’era questa sorta di Far West gangsteristico, ma c’era anche un boom della creatività e la sensazione che tutto potesse accadere”.
Per quanto riguarda le differenze tra il film e il fumetto, quest’ultimo è composto solo da otto numeri, quindi ci si è presi delle libertà creative. “È una storia molto piccola”, ha detto Melissa McCarthy. “Quindi è stata presa come punto di partenza ed espansa in tre storie complete, molto più reali e complicate”. Tra le principali differenze, vi è poi l’aver reso Ruby una donna di colore, cosa che ha richiesto una serie di modifiche sul modo in cui il personaggio viene trattato e interagisce con gli altri, che in base al periodo storico potrebbero provare un certo tipo di sentimenti verso le persone di colore.
Il trailer di Le regine del crimine e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Le regine del criminegrazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Google Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.
L’attore Vin Diesel è universalmente noto per la saga di Fast & Furious, che lo ha reso una celebrità nonché uno dei grandi interpreti del cinema d’azione. Nel corso della sua carriera, però, questi si è distinto anche per altri film e ruoli, alcuni dei quali altrettanto famosi e apprezzati. Dalla Pitch Black fino a The Last Witch Hunter – L’ultimo cacciatore di streghe. Recentemente, un altro affascinante film di questo genere in cui Diesel ha recitato, a cui si aggiunge l’argomento supereroi, è Bloodshot, diretto nel 2020 da Dave Wilson.
Scritto da Jeff Wadlow e Eric Heisserer, il film è, come spesso avviene per le storie di supereroi, tratto da un fumetto omonimo, ideato da Kevin VanHook, Don Perlin e Bob Layton e pubblicato dalla Valiant Comics. Quest’ultima, fondata nel 1989 ha negli anni costruito una ricca libreria di personaggi, con l’intento di farli poi uscire dalla carta stampata per poter diventare anche protagonisti di film o serie televisive. Per anni però tale intento ha trovato diverse difficoltà nel concretizzarsi, ma con il crescente interesse nei confronti dei supereroi, i personaggi della Valiant sono diventati una possibile alternativa a quelli della Marvel e della DC.
Bloodshot è così diventato il primo a poter vantare un proprio film. Sfortunatamente, però, Bloodshot è uscito in concomitanza con il diffondersi della pandemia di Covid-19, cosa che lo ha portato rapidamente a finire nel dimenticatoio. Eppure, pur al netto dei suoi difetti, si tratta di un’opera che non mancherà di entusiasmare i fan del genere. Prima di vedere il film, però, sarà utile approfondire alcune curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La storia è quella di Ray, un soldato americano ucciso durante un attacco e riportato in vita grazie alla nanotecnologia dalla RST Corporation. Il suo corpo viene macchinizzato e l’uomo – ormai fisicamente poco umano e molto robot – acquista diverse abilità. Tra queste vi sono una forza incredibile, l’auto rigenerazione, la possibilità di mutare forma e la capacità di interagire con altre forme tecnologiche. Per renderlo il soldato perfetto la compagnia non ha però preso soltanto il controllo del suo corpo, ma anche di una parte più intima: si è appropriata della sua mente e in particolare dei suoi ricordi.
Ogni qual volta che Ray ha un incarico, il dottor Emil Harting riporta alla sua memoria l’immagine della moglie, Gina, e il suo omicidio. L’assassino puntualmente ha un viso diverso, quello dell’uomo che Ray deve eliminare nella sua prossima missione. È così che il super soldato si sveglia desideroso di vendetta e compie il suo dovere da sicario. Così facendo Rey non sa più cosa sia reale e cosa no, ma quando il giovane scienziato Wilfred Wigans gli rivela che la RST lo sta manipolando, il militare è determinato a scoprire la verità a ogni costo.
Ad interpretare Ray alias Bloodshot vi è, come anticipato, l’attore Vin Diesel, preparatosi al ruolo con un allenamento intensivo che lo ha portato a guadagnare la giusta muscolatura. Accanto a lui, nei panni dello scienziato Wilfred Wigans vi è invece Lamorne Morris, mentre Talulah Riley interpreta Gina, la moglie di Ray. Sono poi presenti nel cast anche l’attrice Eiza Gonzalez nei panni di Katie, ex pilota, Sam Heughan in quelli dell’ex Navy SEAL Jimmy Dalton e Toby Kebbell in quelli del mercenario Martin Axe. Guy Pearce, infine, interpreta lo scienziato Emil Harting, che controlla la mente di Ray.
Bloodshot: il fumetto da cui è tratto e il suo sequel
Bloodshot, dunque, è basato sull’omonimo fumetto, uno dei più popolari tra quelli realizzati dalla Valiant Comics. Nato nel 1992, riscuote da subito un grande interesse presso i lettori e l’anno successivo gli viene dedicata una serie regolare. Questo violento supersoldato, creato attraverso esperimenti di nanotecnologia, ha negli anni venduto milioni di copie e generato cinque serie di fumetti parallele. In Italia Bloodshot è edito da Star Comics e, tra i disegnatori del personaggio, dal 2012 c’è anche l’italiano Arturo Lozzi. Sempre nel 2012 è avvenuto il suo rilascio con una nuova serie che funge da reboot.
Bloodshot era pensato per introdurre un possibile universo cinematografico con i personaggi della Valiant e, stando ai piani originali, avrebbe dovuto avere almeno due sequel. Lo scarso successo economico del film, dovuto però a cause di forza maggiore, ha tuttavia reso incerto il futuro dei personaggi della Valiant al cinema. Nel novembre del 2020 è infine stato annunciato che un sequel di Bloodshot è confermato e sarebbe in fase di sviluppo, con Diesel pronto a riprendere il personaggio. A distanza di oltre due anni non sono però stati rilasciati aggiornamenti a riguardo, spingendo dunque a dubitare sempre di più di tale progetto.
Il trailer di Bloodshot e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Bloodshot grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV, NetflixeAmazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.
Diretto nel 1979 da Francis Ford Coppola, Apocalypse Now si è imposto negli anni come uno dei film più ambiziosi e importanti della storia del cinema. Sebbene le recensioni iniziali fossero contrastanti, il film è oggi considerato una pietra miliare del genere bellico e delle opere dedicate al dramma della guerra. Un vero e proprio horror che offre un ritratto sconvolgente dello straziante impatto psicologico della guerra. È però un film ricordato per i suoi noti problemi produttivi, con le riprese nelle filippine che dalle iniziali 14 settimane previste si protrassero per oltre un anno e mezzo.
Un progetto che quasi costò la vita a Coppola, che non si risparmiò nel ricercare un realismo scioccante, avvalendosi di ricostruzioni ed effetti speciali pratici estremamente complessi. Liberamente tratto di Cuore di tenebra, il racconto dello scrittore JosephConrad, Apocalypse Now è dunque un film ormai parte della leggenda, su cui si sono scritte innumerevoli pagine dedicate ai suoi significati più profondi, alle tante curiosità che hanno circondato la produzione e al suo lascito nella storia del cinema e nell’immaginario culturale in generale.
Ancora oggi ci si chiede però quanto di vero ci sia all’interno del film da un punto di vista storico. Il racconto proposto è ispirato anche da una storia vera, oltre che dal racconto di Conrad? Ci sono riferimenti alla realtà, oltre alla guerra del Vietnam? In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative alla storia vera dietro Apocalypse Now. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e, appunto, alla storia vera dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.
È l’apice della guerra in Vietnam e il capitano dell’esercito americano Benjamin L. Willard viene inviato dal colonnello G.Lucas a svolgere una missione che, ufficialmente non sarà mai avvenuta: trovare un misterioso colonnello dei berretti verdi, Walter Kurtz, che si ritiene essere completamente impazzito, ed eliminarlo. Willard, inviato a risalire il fiume Nung su una motovedetta della Marina statunitense, scoprirà ben presto che il suo obiettivo è uno degli ufficiali più decorati dell’esercito americano e dopo aver affrontato innumerevoli pericoli nella foresta riuscirà ad arrivare al suo cospetto. Qui, però, scoprirà realtà diverse da quelle che gli sono state riferite.
Ad interpretare Benjamin L. Willard vi è l’attore Martin Sheen, il quale per via del forte stress generatogli dall’esperienza sul set ebbe un infarto, dal quale fortunatamente riuscì a riprendersi. Inizialmente per il ruolo era però stato scelto Harvey Keitel, che venne però licenziato dopo alcune settimane di riprese. Nel ruolo del colonnello G. Lucas vi è invece l’attoreHarrison Ford, che scelse il nome del suo personaggio in onore del regista George Lucas che lo aveva diretto in American Graffiti eStar Wars. Recitano poi nel film Robert Duvall nel ruolo del Tenente Colonnello William Kilgore e Dennis Hopper in quello di un fotoreporter.
Recitano poi nel film Frederic Forrest nel ruolo di Jay “Chef” Hicks, Albert Hall in quello di George Phillips e Sam Bottoms in quello di Lance B. Johnson. Laurence Fishburne, invece, è Tyrone “Mr. Clean” Miller. La grande star del film è però Marlon Brando, qui alle prese con il ruolo di Walter E. Kurtz. Come noto, Brando causò numerosi problemi a Coppola, presentandosi sul set senza aver imparato le proprie battute e intenzionato ad improvvisare quanto più possibile. L’attore aveva inoltre preso molto peso e chiese pertanto di comparire nel film avvolto nell’ombra. Una dettaglio che ha poi contribuito a caratterizzare ulteriormente il personaggio, rendendolo iconico.
Apocalypse Now non è basato su una storia vera, anche se ci sono elementi del film che sono tratti dalla realtà. Lo sceneggiatore John Milius ha dichiarato alla CNN di aver incluso il surf nella sceneggiatura perché ha notato “quanti surfisti californiani sono andati in Vietnam e quanti non sono tornati”. Kurtz, l’antagonista perfetto del film, è simile ad Anthony Poshepny, un agente della CIA che ha creato un esercito segreto in Laos. Tuttavia, la storia dell’esercito americano che invia un assassino per eliminare uno dei suoi colonnelli è pura finzione. Nonostante dunque Apocalypse Now non sia direttamente tratto da una storia vera, Coppola lo ha descritto come “un film contro la menzogna” (The Guardian).
Il regista ha spiegato: “Il fatto che una cultura possa mentire su ciò che accade realmente in guerra – che le persone vengono brutalizzate, torturate, mutilate e uccise – e in qualche modo presentarlo come morale è ciò che mi fa orrore”. Una scena come quella degli elicotteri militari americani che sorvolano un villaggio vietnamita, sparando Wagner dagli altoparlanti e uccidendo civili innocenti per divertimento, potrebbe non essere realmente accaduta in senso letterale, ma è simbolica delle inquietanti verità che il governo americano ha nascosto al pubblico durante la guerra del Vietnam.
Più che ad una storia vera, la trama di Apocalypse Now è invece ispirata all’acclamata novella Cuore di tenebra di Joseph Conrad. Nel libro, un marinaio di nome Marlow viene inviato a risalire un fiume del Congo per incontrare un uomo misterioso di nome Kurtz, che si dice sia “diventato nativo”. La sceneggiatura di John Milius ha preso l’impostazione e la struttura di base della novella di Conrad e l’ha ricontestualizzata in un’ambientazione da guerra del Vietnam. Trasforma Kurtz – modellato sulla biografia di Robert B. Rheault, comandante delle forze speciali in Vietnam – da commerciante d’avorio a colonnello caduto in disgrazia, ma esplora gli stessi temi di potere e moralità.
Il trailer di Apocalypse Now e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di Apocalypse Now grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV, Google Play, Infinity+ e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 24 maggio alle ore 21:00 sul canale Iris.
Jeffrey Wright è entrato a far parte della seconda stagione di “The Last of Us” della HBO, secondo quanto riportato da Variety. Wright avrà il ruolo di Isaac, da lui già interpretato nel videogioco “The Last Us Part II”. Il personaggio è descritto come “il leader silenziosamente potente di un grande gruppo di miliziani che cercava la libertà e che invece è rimasto impantanato in una guerra senza fine contro un nemico sorprendentemente pieno di risorse”.
Wright apparirà nella serie accanto ai protagonisti Pedro Pascal, Bella Ramsey, Gabriel Luna e Rutina Wesley. I nuovi membri del cast di questa stagione includonoKaitlyn Dever nel ruolo di Abby, Isabela Merced nel ruolo di Dina, Young Mazino nel ruolo di Jesse, Ariela Barer nel ruolo di Mel, Tati Gabrielle nel ruolo di Nora, Spencer Lord nel ruolo di Owen e Danny Ramirez nel ruolo di Manny. Catherine O’Hara è anche una guest star in un ruolo non rivelato.
Di cosa parla The Last of Us?
La serie The Last of Us racconta una storia di sopravvivenza che si svolge vent’anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta. Joel, un sopravvissuto, viene ingaggiato per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14 anni, da un’opprimente zona di quarantena. Quello che sembrava un incarico di poco conto diventa presto un viaggio brutale e straziante, poiché entrambi dovranno attraversare gli Stati Uniti e dipendere l’uno dall’altro per riuscire a sopravvivere.
The Last of Usè scritto e prodotto esecutivamente da Craig Mazin e Neil Druckmann. La serie è una co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta esecutivamente da Carolyn Strauss, Jacqueline Lesko, Cecil O’Connor, Asad Qizilbash, Carter Swan e Evan Wells. Società di produzione: PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog.
Carmy e compagnia sono tornati nel primo trailer della terza stagione di The Bear. Mentre lo chef prodigio, interpretato da Jeremy Allen White, apre il nuovo ristorante insieme a Sydney (Ayo Edebiri) e Richie (Ebon Moss-Bachrach), i tre si ritrovano ancora una volta a litigare. “Questa è una cucina disfunzionale”, dice Sydney, a cui Carmy e Richie rispondono all’unisono: “Mostratemene una funzionale!”.
Cosa sappiamo della terza stagione di The Bear?
The Bear è prodotto da Christopher Storer, Joanna Calo, Hiro Murai, Nate Matteson e Josh Senior. La commedia drammatica è interpretata da Jeremy Allen White, Edebiri, Moss-Bachrach, Abby Elliott, Lionel Boyce, Liza Colón-Zayas, Edwin Lee Gibson e Matty Matheson. La seconda stagione ha inoltre introdotto nuovi personaggi interpretati da una schiera di ospiti all-star, tra cui Jamie Lee Curtis, Sarah Paulson, Will Poulter, Olivia Colman, John Mulaney, Molly Gordon e Bob Odenkirk.
“L’ultima stagione ha seguito Carmen ‘Carmy’ Berzatto, Sydney Adamu e Richard ‘Richie’ Jerimovich mentre lavoravano per trasformare il loro lugubre locale di panini in un posto di livello superiore“, si legge nella logline. “Mentre riducono il ristorante all’osso, la squadra intraprende un viaggio di trasformazione, ognuno costretto a confrontarsi con il passato e a fare i conti con chi vuole essere in futuro“.
L’anno scorso White ha parlato a Variety della preparazione della terza stagione, affermando: “So che a gennaio passerò una discreta quantità di tempo a riunirmi con alcuni chef. Credo che verrà stabilito un menu per il ristorante della terza stagione. So che inizierò a mettere insieme quel menu con diversi chef e a cucinare, cercando di prepararmi a fare più cose davanti alla telecamera. Ci siamo preparati molto prima della prima stagione. Ho frequentato la scuola di cucina e ho trascorso molto tempo nei ristoranti e altro. Poi, nella seconda stagione, si trattava di mettere insieme il ristorante, quindi non si cucinava molto. Ma ora, nella terza stagione, credo che torneremo all’atmosfera di cucina funzionante che avevamo nella prima”.
Come riportato da Variety, George Lucas ha parlato apertamente delle critiche rivolte ai film di “Star Wars” durante una conversazione tenutasi al Festival di Cannes, dove gli è stata consegnata la Palma d’oro onoraria. Parlando del successo del franchise, Lucas ha infatti riflettuto su alcuni dei commenti negativi che ha ricevuto nel corso degli anni. “Dicevano: ‘Sono tutti uomini bianchi’”, ha detto il regista parlando di criticava i film. “La maggior parte delle persone sono alieni! L’idea è che si dovrebbero accettare le persone per quello che sono, che siano grandi e pelose o che siano verdi o altro. L’idea è che tutte le persone sono uguali”.
Lucas ha poi affermato che gli unici esseri dell’universo di “Star Wars” ad essere discriminati sono i robot. “Era un modo per dire che la gente discrimina sempre qualcosa e prima o poi succederà anche con i robot”, ha detto. “Voglio dire, in realtà stiamo già iniziando con l’IA, dicendo: ‘Beh, non possiamo fidarci di quei robot’”. Per quanto riguarda la questione razziale, Lucas ha detto: “Nel primo c’erano alcuni tunisini che erano scuri, e nel secondo avevo Billy Williams, e nei [prequel], che sono stati anche criticati, avevo Sam Jackson. Non era un furfante come Lando. Era uno dei migliori Jedi”.
Lucas ha anche risposto alle critiche sulla rappresentazione delle donne nei film di “Star Wars”, dicendo: “Chi pensate che siano gli eroi in queste storie? Cosa pensate che fosse la Principessa Leila? Lei è il capo della ribellione. È lei che prende questo ragazzino che non sa nulla e questo ragazzo sbruffone che non sa fare nulla e cerca di salvare la ribellione con questi pagliacci… Ed è la stessa cosa con la Regina Amidala”. Ha continuato: “Non si può mettere una donna in pantaloni e aspettarsi che sia un’eroina. Possono indossare abiti, possono indossare quello che vogliono. È il loro cervello e la loro capacità di pensare, pianificare ed essere logistici. Ecco cos’è l’eroe”.
George Lucas riceve la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes
Lucas, come anticipato, è presente a Cannes per ricevere la Palma d’Oro onoraria, che gli sarà consegnata sabato durante la cerimonia di chiusura del festival. “Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, ha dichiarato Lucas in un comunicato quando è stata annunciato che avrebbe ricevuto la Palma d’onore. “Sono rimasto sorpreso ed euforico quando il mio primo film, ‘THX-1138’, è stato selezionato per essere proiettato in un nuovo programma per registi esordienti chiamato Quinzaine des Réalisateurs. Da allora sono tornato al Festival in molte occasioni, in diverse vesti, come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo speciale riconoscimento che significa molto per me”.
Divenuta celebre grazie al ruolo da protagonista in uno degli horror più apprezzati degli ultimi anni, l’attrice Anya Taylor-Joy ha in breve tempo conquistato Hollywood, prendendo parte ad alcuni noti film, e affermandosi come uno dei volti di punta della sua generazione. La giovane interprete ha infatti provato in più occasioni di possedere una buona versatilità e il carisma giusto per affermarsi.
Ecco 10 cose che non sai di Anya Taylor-Joy.
Film e programmi tv di Anya Taylor-Joy
1. Ha recitato in celebri film. L’attrice esordisce al cinema recitando nel film The Witch(2015), horror particolarmente apprezzato dalla critica. Grazie al successo ottenuto prende poi parte a film come Morgan(2016) e Split(2016), dove recita accanto all’attore James McAvoy. È poi tra le protagoniste di Barry (2016), Amiche di sangue (2017), Glass(2019), e Radioactive (2019).
Nel 2020 ha interpretato Illyana Resputin in The New Mutants, film Marvel dalla lunga gestazione. Sempre nel 2020 è stata protagonista di Emma, trasposizione dell’omonimo romanzo di Jane Austen. Nel 2021 è stata protagonista dell’horror diretto da Edgar Wright, intitolato Last Night in SoHo, e del film di Robert Eggers, The Northman, tornando così a collaborare con il regista che la rese celebre nel 2015. Nel 2022 ha fatto parte del cast di altri grossi titoli hollywwodiani, The Menu nel ruolo di Margot al fianco di Ralph Fiennes e in Amsterdam di David O. Russell, al fianco di Christian Bale e Margot Robbie. Nel 2023 ha presto parte al cast vocale di Super Mario Bros.
Anya Taylor-Joy sarà Alia Atreides
Nel 2024 il suo cameo a sorpresa in DUNE: Parte Due l’ha lanciata nel ruolo della sorella di Alia Atreides, sorella di Paul Atreides interpretato da Timothée Chalamet. Attesissimo è il suo ruolo da protagonista nell’annunciatoDune: Parte Tre che arriverà solo nel 2027.
2. Diversi progetti nel suo futuro. Oltre a Dune: Parte Tre che arriverà solo nel 2027 Anya Taylor-Joy sarà protagonista anche del film di fantascienza The Gorge diretto dal regista Scott Derrickson nel quale reciterà al fianco di Miles Teller e Sigourney Weaver, nel thriller in pre produzione Laughter in the Dark di Scott Frank e in Sacrifice di Ramain Gavras.
3. Ha preso parte a produzioni televisive. La Taylor-Joy compie il suo debutto ufficiale partecipando ad un episodio della serie crime Il giovane ispettore Morse (2014), per poi prendere parte ad alcuni episodi della serie Atlantis (2015), nel ruolo di Cassandra. Dopo una breve partecipazione alla serie The Miniaturist (2017), l’attrice ricopre il ruolo di Gina Gray nella celebre serie Peaky Blinders (2019). Nel 2020 sarà tra le protagoniste della serie The Queen’s Gambit. Nel 2020 è stata “La regina degli scacchi“ nell’acclamata serie tv Netflix che ha riscontrato un enorme successo globale.
4. È anche doppiatrice. Nel 2019 l’attrice si distingue anche come doppiatrice, ricoprendo tale ruolo per la serie Netflix Dark Crystal: La resistenza, dove presta la voce al personaggio di Brea. Nello stesso anno ricopre il ruolo di Marla Brenner nel film Playmobil: The Movie, che la vede coinvolta inizialmente in modo fisico, e poi solo come voce nel momento in cui il film si trasforma in pura animazione.
Anya Taylor-Joy: chi è il suo fidanzato
5. Ha una relazione sentimentale. Dal 2022 l’attrice è sposata con Malcolm McRae, musicista e attore. McRae ha sposato l’attrice Anya Taylor-Joy il 1° aprile 2022 a New Orleans. Hanno celebrato un secondo matrimonio durante l’ultimo fine settimana di settembre 2023 a Palazzo Pisani Moretta a Venezia, Italia.
Anya Taylor-Joy in The Witch
6. Era spaventata dal ruolo. Nel ricoprire il ruolo di Thomasin nel filmThe Witch, l’attrice era spaventata non tanto dalla natura horror del progetto, quanto dal fatto che quello fosse il suo debutto. La Taylor-Joy ha dichiarato di essersi sentita inadeguata, senza un reale metodo di studio per la parte. Nel momento in cui ha indossato i costumi d’epoca previsti, tuttavia, è riuscita ad immergersi nel personaggio, acquistando fiducia in sé.
Anya Taylor-Joy in Split
7. Non sapeva fosse un sequel. Durane la produzione del film Split, il regista M. Night Shymalan ha fatto sì che restasse un segreto il collegamento del film ad un suo precedente progetto, Unbreakable. La stessa attrice ha dichiarato di non aver saputo nulla a riguardo fino a quando ha partecipato ad una proiezione di prova, rimanendo scioccata dalla notizia che ci sarebbe stato un ulteriore sequel, chiamato Glass.
Anya Taylor-Joy in Peaky Blinders
8. Ha fatto parte della nuova stagione. Nel 2019 l’attrice entra a far parte del cast della serie Peaky Blinders, facendo la sua comparsa nella quinta stagione. Il suo ingresso era stato tenuto particolarmente segreto, svelato solo in seguito tramite una foto ufficiale. Non è ancora dato sapere, però, se il personaggio ricoperto dall’attrice diventerà parte del cast principale, tornando anche nelle prossime stagioni.
Anya Taylor-Joy Nuda
9. Non ha mai posato per un nudo integrale. L’attrice non ha mai posato per nudi integrali. Tuttavia è con il film The Witch e in The Northman che la si può ammirare come nuda. L’attrice appare anche in un abito completamente trasparente sul set del film “Emma”.
Anya Taylor-Joy: età e altezza
10. Anya Taylor-Joy è nata a Miami, in Florida, Stati Uniti, il 16 aprile 1996. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.
In seguito a voci insistenti, nel 2022 abbiamo saputo che la Disney stava ufficialmente procedendo con un remake live-action di Hercules, con Guy Ritchie, già regista di Aladdin, a dirigere il progetto e Joe e AnthonyRusso, registi di Avengers: Endgame come produttori. Da allora, gli aggiornamenti sono stati pochi e distanti tra loro, e siamo ancora in attesa di scoprire quali attori daranno vita ai personaggi principali.
Voci precedenti hanno affermato che Taron Edgerton e Ariana Grande erano in lizza per i ruoli di Hercules e Meg e, sebbene ci siano ancora possibilità che vengano effettivamente scelti, sembra si possa ora aggiungere un altro nome all’elenco di chi interpreterà la protagonista femminile del film. Secondo l’affidabile fonte Disney DisInsider, la megastar del pop, diventata attrice, Dua Lipa potrebbe essere una delle candidate per il ruolo di Meg. Non dice se sia effettivamente in trattativa, ma solo che allo studio “piace” per la parte.
Dua Lipa non ha ancora ad oggi una forte esperienza come attrice, avendo fatto un breve cameo in Barbie e interpretato un ruolo secondario in Argylle – La super spia, ma si dice che sia pronta a portare avanti la sua carriera in quel di Hollywood. Il ruolo di Megara, che inizialmente è un’alleata riluttante del malvagio Ade ma che tradisce poi per l’eroico Hercules, potrebbe aiutarla in tal senso.
Tutto quello che sappiamo sul live action di Hercules
L’entusiasmo per Hercules è alto, soprattutto con i registi di Avengers: Endgame, i registi Joe e Anthony Russo che supervisionano il progetto come produttori. Lo sceneggiatore di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, David Callaham, sta scrivendo la sceneggiatura e si pensava che fosse già al lavoro prima dello sciopero della WGA dello scorso anno.
Al di là di alcune indiscrezioni sul casting – Ariana Grande (Wicked) e Taron Egerton (Kingsman: The Secret Service) idealmente in lizza per interpretare Hercules e Meg – è passato un po’ di tempo da quando sono stati condivisi aggiornamenti sul progetto. A gennaio, tuttavia, si è diffusa la notizia che Guy Ritchie, regista di Aladdin, si era dimesso dal remake in live-action, lasciandolo apparentemente più lontano che mai dal diventare realtà.
Questo è evidente da un nuovo aggiornamento dei fratelli Russo. In un’ampia intervista a Total Film, hanno rivelato di essere ancora “in attesa di una sceneggiatura“, il che significa che le riprese non sono affatto vicine per un film che, come hanno detto in precedenza, presenterà elementi musicali. Ad ora, dunque, si attendono ulteriori notizie a riguardo.
Film cult: Ogni generazione ha i suoi miti e le sue icone, ma quando si parla di cinema, i film di culto veri e propri sono un gruppo di titoli precisi e sicuramente di grande presa sul fandom. Certo, questo tipo di film varia da decennio a decennio e soprattutto la definizione stessa di film cult comprende anche titoli che, sebbene non siano proprio dei capolavori, hanno conquistato il loro posto nel cuore di fan dediti, da cui poi deriva il termine “cult” che si rifà a “culto (anche religioso)”.
Come dicevamo, ogni generazione ha i suoi film culto. Se i più giovani possono apprezzare ad esempio la fantascienza di Matrix, i più adulti guardano con affetto e malinconia a Breakfast Club o I Goonies, ma ci sono anche i “duri di cuore” che invece sono tutti Aliene Fight Club! Insomma, i titoli sono vari e comprendono gusti, età e preferenze.
Che siano duri, violenti, musicali, per adolescenti, di horror o di fantascienza, ecco una elenco di film cult da vedere che potrebbe essere di ispirazione a chi cerca una serata in compagnia di un film che, nonostante a volte qualche carenza di budget, qualche ingenuità o anche un successo non proprio travolgente, è riuscito nel corso del tempo a diventare icona sociale e punto di riferimento.
Una ragazza del Sud sopravvive alla guerra di Secessione e a due mariti, ma perde il solo uomo di cui era innamorata.
Quarto Potere (1941)
Il capolavoro di Orson Wells. Si narra la vicenda di Charles Foster Kane, magnate dell’editoria, attraverso i ricordi degli amici dell’uomo. Quarto Potere è considerato uno dei migliori film della storia del cinema statunitense.
Casablanca (1942)
Casablanca, 1941: la città pullula di profughi che tentano di ottenere il visto per gli Stati Uniti d’America. Prima di venir catturato dalla polizia coloniale francese, Ugarte affida a Rick, proprietario del Café Américain, alcune lettere di transito in bianco sottratte a due tedeschi uccisi.
La vita è meravigliosa (1946)
George Bailey, onesto e sfortunato, vuol togliersi la vita. Gli appare, nelle vesti di un simpatico vecchietto, il suo angelo custode e gli mostra come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato, dando a George motivo di comprendere come, attraverso la sua stessa esistenza al mondo, stia contribuendo a renderlo un posto migliore.
Il mago di Oz (1939)
Le avventure della piccola Dorothy e del suo cagnolino Totò, in un mondo fantastico in cui sono stati trasportati da un ciclone. Con Judy Garland.
Il terzo uomo (1949)
La guerra è da poco finita e lo scrittore canadese Holly Martins si reca a Vienna per incontrare il vecchio amico Harry Lime. Qui viene a sapere che l’uomo è morto. Non fidandosi delle indagini ufficiali, l’uomo inizia le proprie ricerche.
Cantando sotto la pioggia (1952)
Alla fine degli anni venti un celebre attore del cinema muto viene scritturato per recitare in un film parlato, ma durante la sua realizzazione emergono numerose rivalità tra i protagonisti.
Gioventù bruciata (1955)
La pellicola che ha consacrato il talento di James Dean. Un adolescente ribelle in contrasto con la sua famiglia e la società, instaura un rapporto con la ragazza della porta accanto e un nuovo compagno di scuola altrettanto travagliato, ma un tragico incidente minaccia la stabilità del ragazzo.
Il seme della violenza (1955)
Richard Dadier ottiene un posto d’insegnante presso una scuola di avviamento al lavoro. Nonostante si dedichi all’attività con slancio, il suo entusiasmo viene messo a dura prova.
Plan 9 from Outer Space (1959)
Plan 9 from Outer Space è un film cult horror fantascientifico del 1959 scritto e diretto da Edward D. Wood Jr. Venne proiettato in anteprima nel 1957 col titolo Grave Robbers From Outer Space.
A qualcuno piace caldo (1959)
Dopo aver assistito ad un omicidio, per fuggire alla mafia, due musicisti jazz si travestono ed entrano in una band tutta al femminile.
Film cult Anni 60
Psyco (1960)
Nel capolavoro e film cult thriller di Alfred Hitchcock Una donna, in fuga dopo aver rubato una grossa somma di denaro, si ferma ad un solitario motel, gestito dal giovane e inquietante Norman Bates.
L’appartamento (1960)
Bud Baxter, impiegato in una grande compagnia di assicurazioni, fa una rapida carriera, non per i suoi meriti personali ma perché, avendo un appartamento da scapolo, ne concede l’uso ai superiori che vi incontrano le loro amichette.
Colazione da Tiffany (1961)
In un condominio di Manhattan si incontrano lo squattrinato scrittore Paul e l’affascinante Holly, che è alla continua ricerca di un uomo facoltoso da sposare.
Il Laureato (1967)
Diretto da Mike Nichols e con un giovanissimo Dustin Hoffman. Benjamin Braddock, rampollo di una ricca famiglia americana, torna a casa dopo il conseguimento della laurea e si innamora di una ragazza.
2001: Odissea nello spazio (1968)
Film cult di fantascienza del maestro Stanley Kubrick. Il dottor Bowman viene inviato nello spazio con altri astronauti a studiare un monolite nero. Durante il viaggio, HAL, il computer di bordo dell’astronave, comincia a disobbedire agli ordini e ciò porta alla resa dei conti tra uomo e macchina.
Il pianeta delle scimmie (1968)
Film cult di fantascienza. Tre astronauti viaggiano nel tempo e si ritrovano in una società governata da scimmie intelligenti che trattano gli esseri umani come animali.
C’era una volta il West (1968)
Il capolavoro di Sergio Leone. Brett McBain, vedovo di origini irlandesi, vive con i figli nel deserto del Kansas. Qui spera di essere felice insieme alla sua seconda moglie, Jill, che sta per arrivare da New Orleans.
Easy Rider – Libertà e paura (1969)
Il film culto di Dennis Hopper che pone l’attenzione sull’allora giovane attore Jack Nicholson. Due giovani ribelli decidono di intraprendere un viaggio in motocicletta attraverso gli Stati Uniti. La loro ricerca della libertà è destinata a scontrarsi con i pregiudizi e con l’intolleranza della società americana.
Film cult Anni 70
Arancia meccanica (1971)
Diretto dal miglior regista della storia del cinema Stanley Kubrick. In cerca di emozioni forti, Alex quotidianamente compie azioni criminali. Viene arrestato e sottoposto ad un trattamento che lo condiziona alla non violenza. Uscito di galera tutte le persone che hanno subito da lui violenze gli si ritorcono contro.
Il padrino (1972)
Prima pellicola della trilogia omonima firmata dal regista Francis Ford Coppola e interpretata da Marlon Brando con Al Pacino, James Caan, Robert Duvall, John Cazale, Richard S. Castellano, Gianni Russo, Talia Shire e Diane Keaton.
L’esorcista (1973)
Uno dei film cult horror della storia del cinema. Regan McNeil, una ragazzina di 12 anni, viene posseduta dal demonio. Un giovane prete in crisi di fede, aiutato dal proprio anziano mentore, affronta la presenza demoniaca in un mortale duello.
Chinatown (1974)
L’investigatore privato Jake Gittes viene assunto dalla bella Evelyn Mulwray per indagare sul presunto adulterio del marito.
Frankenstein Junior (1974)
Il nipote del leggendario Frankenstein eredita il castello di famiglia e ripete l’esperimento del nonno creando un uomo da pezzi di cadavere.
The Rocky Horror Picture Show (1975)
Una giovane coppia cade nelle grinfie di un folle scienziato e del suo bizzarro e imprevedibile gruppo di ospiti.
Lo squalo (1975)
Film cult Thriller e capolavoro diSteven Spielberg. E’ uno dei film più importanti della storia del cinema, e a detta di molti, fra i più belli e ansiogeni di tutti i tempi. Per molti rimane insuperabile anche perché la pellicola ha da tempo. Tutti, almeno per una volta, dopo aver visto il film, facendo il bagno, hanno sentito un brivido salire lungo schiena o almeno per un istante si sono guardati attorno, timorosi. In un certo senso Lo Squalo ha anche determinato l’inasprirsi della paura verso questi animali, rei di essere carnivori e amanti della carne fresca d’uomo. In realtà molti di noi sanno che non è vero, che lo squalo evita la carne umana e attacca raramente se non alla presenza di una reale minaccia per la sua sopravvivenza, ma in ogni caso a noi piace aver paura di qualcosa che comprendiamo poco e da cui siamo tremendamente affascinati.
L’inquilino del terzo piano (1976)
Film cult Thriller psicologico del regista Roman POlanski. Un modesto impiegato polacco, Trelkowski, è in cerca di un appartamento a Parigi. Ne trova uno abitato fino a pochi giorni prima da una ragazza, Simone Choule.
Taxi Driver (1976)
Un tassista di New York dal carattere sensibile e solitario scivola lentamente in una spirale di follia che lo spinge a ribellarsi in maniera violenta alle ingiustizie di una società corrotta e alienante.
La febbre del sabato sera (1977)
Tony Manero è un uomo qualunque di Brooklyn con una vita piuttosto noiosa. Durante il fine settimana però diventa il re delle discoteche di New York City.
Guerre stellari (1977)
Il capolavoro di George Lucas. Con l’aiuto di robot e altri alleati, Luke Skywalker deve salvare la principessa ribelle Leila e sconfiggere le forze del male.
Eraserhead – La mente che cancella (1977)
Henry è un uomo d’onore anche se a tratti codardo. Quando la sua ragazza Mary X rimane incinta, lui si prende cura del bambino nonostante il compito sia molto più arduo del previsto.
I guerrieri della notte (1979)
Diretto da Walter Hill e tratto dal romanzo omonimo di Sol Yurick. Durante un raduno delle bande di New York, il leader carismatico viene assassinato dal capo dei Rogues. La banda dei Guerrieri viene incolpata e i loro membri braccati per tutta la notte mentre cercano di tornare a Coney Island.
Alien (1979)
Alien è il film cult horror fantascientifico di Ridley Scott, presente in questa lista con ben due film! In Alien, dei marines devono scoprire perché la colonia del pianeta Archeron abbia misteriosamente interrotto i contatti con la base. Una volta atterrati, si trovano ad affrontare una creatura mostruosa che si prepara a sferrare l’attacco decisivo.
Apocalypse Now (1979)
Diretto da Francis Ford Coppola e con Marlon Brando. Durante la guerra in Vietnam un agente dell’esercito americano si avventura in Cambogia alla ricerca di un pericoloso tiranno, il colonnello Kurtz, un tempo soldato modello poi convertitosi alla causa del nemico.
Film cult Anni 80
Il tempo delle mele (1980)
Il passaggio della tredicenne Vic dall’infanzia all’adolescenza è visto attraverso i rapporti con i coetanei e la famiglia.
The Blues Brothers – I fratelli del Blues (1980)
In questo film, divenuto un vero e proprio classico del cinema, per procurarsi i soldi necessari a pagare le tasse arretrate dall’orfanotrofio in cui sono cresciuti e scongiurarne la chiusura, due fratelli decidono di riunire tutti i vecchi componenti della loro band musicale.
L’Impero colpisce ancora (1980)
Seguito di Guerre Stellari e considerato il miglior film della saga. Il maestro Yoda prepara il giovane Luke Skywalker ad affrontare il terribile tiranno Dart Fener, il quale è in procinto di lanciare un devastante attacco per schiacciare i ribelli.
I predatori dell’arca perduta (1981)
Diretto da Steven Spielberg e scritto e prodotto da George Lucas. L’archeologo Indiana Jones affronta serpenti e nazisti per scovare l’arca dell’alleanza e le tavole di Mosè.
Un lupo mannaro americano a Londra (1981)
film cult dell’horror. Due giovani americani in vacanza sono aggrediti da un licantropo. Il superstite è destinato a trasformarsi in mostro.
Blade Runner (1982)
Blade Runner è il film cult di fantascienza del 1982, diretto da Ridley Scott e interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos. In un futuro prossimo venturo un investigatore ha il compito di eliminare un gruppo di androidi assassini in fuga dal loro artefice, ma nel corso della propria ricerca viene a conoscenza di una verità terrificante.
Ghostbusters – Acchiappafantasmi (1984)
Il fenomeno globale diretto da Ivan Reitman e con protagonisti Bill Murray, Harold Ramis, Dan Aykroyd e Ernie Hadson. Peter, Raymond ed Egon sono stati cacciati dall’università, ma il loro sodalizio contro i fantasmi che popolano New York funziona a meraviglia. E’ una lotta dura, ma i nostri eroi non temono nulla, neppure il maligno Gozer il Gozeriano.
Terminator (1984)
Film cult di fantascientifico diretto da James Cameron. Un cyborg proveniente dal 2029 fa il proprio arrivo a Los Angeles per uccidere Sarah Connor, destinata a diventare madre del futuro capo della resistenza umana in un mondo governato da robot.
I Goonies (1985)
Da un soggetto di Steven Spielberg e diretto da Richard Donner, I Goonies è un cult generazionale nel quale un gruppo di giovani ragazzi trovano una mappa del tesoro, decidono allora di partire all’avventura per trovare il leggendario tesoro di Willie l’Orbo.
Breakfast Club (1985)
Cinque adolescenti molto diversi si trovano a dover trascorrere un pomeriggio in punizione e l’iniziale diffidenza si trasforma in amicizia.
Ritorno al futuro (1985)
Prodotto da Steven Spielberg e diretto da Robert Zemeckis Il diciottenne Marty ha come amico un bislacco scienziato che ha inventato una macchina per viaggiare nel tempo. Grazie ad essa Marty tornerà indietro nel tempo, fino al 1955.
Brazil (1985)
Il film culto di Terry Gilliam. In una metropoli del futuro oppressa dalla dittatura, la vita di Sam Lowry, un funzionario ministeriale, è sconvolta dall’incontro con una terrorista identica alla donna dei propri sogni.
La casa 2 (1987)
Film cult horror seguito de La Casa di Sam Raimi, diventato un vero e proprio fenomeno. Quando la fidanzata Linda muore per colpa di un’entità demoniaca, Ash Williams imbraccia fucile e motosega per combattere le forze del male. Sangue a fiumi e arti mozzati in quantità, in questo indimenticabile classico del cinema horror.
Trappola di cristallo (1988)
Un’organizzazione di terroristi tiene in ostaggio l’intera città di New York grazie al piano dello psicopatico Simon. L’unico modo per evitare una strage è obbedire alla sua voce, che propone crudeli indovinelli al telefono, la cui soluzione servirà ogni volta a evitare un’esplosione.
L’attimo fuggente (1989)
Diretto da Peter Weir Un insegnante di un liceo per classi abbienti del New England utilizza metodi non convenzionali per esortare i suoi studenti, sotto pressione dai genitori e dalla scuola, alla libertà e creatività.
Film cult Anni 90
Pretty Woman (1990)
La pellicola che ha dato il successo a due stelle di Hollywood, Richard Gere e Julia Roberts. Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori, Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro.
Quei bravi ragazzi (1990)
Diretto da Martin Scorsese e tratto dal romanzo Il delitto paga bene di Nicholas Pileggi, a sua volta basato sulle vicende del pentito Henry Hill. Un americano di origini italo irlandesi fa carriera nella mafia newyorchese degli anni 50, ma la vita da gangster riserva delle sorprese non previste.
Il silenzio degli innocenti (1991)
Uno psicopatico assassino è il terrore di giovani donne formose che aggredisce e scuoia. Solo Hannibal Lecter può aiutare a risolvere il caso, ma è detenuto in cella di isolamento in un manicomio criminale, essendo diventato uno psicopatico cannibale. Una giovane aspirante agente dell’FBI, Clarice Starling, prima ancora di completare il suo addestramento viene incaricata da Crawford di contattare lo psichiatra, per averne lumi intesi ad individuare e fermare il mostro.
Le ali della libertà (1994)
Andy Dufresne viene condannato, benché innocente, a due ergastoli e al carcere duro. In prigione stringe amicizia con Red, sperimenta la brutalità della vita dietro le sbarre, si adatta, e vive 19 anni sognando la libertà.
Pulp Fiction (1994)
Un killer si innamora della moglie del suo capo, un pugile rinnega la sua promessa e una coppia tenta una rapina che va rapidamente fuori controllo.
Heat – La sfida (1995)
Considerato un film culto d’azione. Uno sfuggente maestro del crimine e la propria banda effettuano una serie di furti ad alto profilo, uno dei quali culmina in tre morti. L’uomo conosce un detective della omicidi e si sfidano, fino all’ultimo scontro finale.
Trainspotting (1996)
Mark Renton, un giovane scozzese, trascorre il tempo con gli amici eroinomani. Tutti hanno intenzione di lottare contro i terribili effetti delle droghe, ma la tentazione è molto forte.
Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996)
Jack Frusciante è uscito dal gruppo è un film del 1996 diretto da Enza Negroni, tratto dall’omonimo romanzo di Enrico Brizzi, che partecipa come sceneggiatore e autore del soggetto.
Il grande Lebowski (1998)
Caratterizzato dalla scrittura e regia dei fratelli Coen nel film Drugo è un disoccupato giocatore di bowling rimasto legato agli anni Settanta, che si trova coinvolto in un doppio complotto per un puro caso di omonimia.
Matrix (1999)
Il film culto di fantascienza di Lana Wachowski e Lilly Wachowski. Esistono due realtà: una è l’esistenza che conduciamo ogni giorno, l’altra è nascosta. Neo vuole scoprire la verità su Matrix, mondo virtuale elaborato al computer creato per tenere sotto controllo le persone. Morpheus potrebbe aiutarlo.
Fight Club (1999)
Diretto da David Fincher. Tyler Durden ed un nuovo amico sfogano la loro aggressività creando un club di combattimento, che assume rapidamente connotati rivoluzionari, fino a esporre la vera identità di Tyler Durden.
Film cult Anni 2000
Donnie Darko (2001)
Donnie Darko Donnie Darko segue le istruzioni di un coniglio gigante di nome Frank che gli salva la vita.
Il Signore degli Anelli – La Compagnia dell’Anello (2001)
Un giovane hobbit e un variegato gruppo, composto da umani, un nano, un elfo e altri hobbit, partono per un delicata missione, guidati dal potente mago Gandalf. Devono distruggere un anello magico e sconfiggere il malvagio Sauron.
Hooligans (2005)
Un aspirante giornalista americano espulso da Harvard raggiunge la sorella a Londra e fa amicizia con un un gruppo di ultrà del West Ham United.
Il cavaliere oscuro (2008)
Il secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan, considerato da molti il miglior adattamento basato sui fumetti. Batman e Jim Gordon si alleano con il nuovo procuratore di Gotham City, Harvey Dent, per combattere il crimine organizzato che dilaga in città e fermare un pericoloso rapinatore, il Joker, che ha gettato la città nell’anarchia.
Marvel è sinonimo di supereroi. Il Marvel Cinematic Universe, infatti, ha dato nuova vita ai personaggi più famosi dei fumetti, imponendosi come uno dei franchise cinematografici più amati (o forse, diventando proprio il franchise cinematografico per eccellenza). I personaggi Marvel sono tantissimi, e l’universo di supereroi sta diventando sempre più intricato. Tra i tanti comparsi sul grande schermo e su quello piccolo con le serie oggi distribuite, ce ne sono però alcuni che si impongono per una loro maggiore importanza all’interno dell’MCU.
Prima però è bene mettere le cose in chiaro: Batman, Wonder Woman, Superman, Lanterna Verde e Aquaman non sono Marvel, bensì appartengono alla DC Comics. Inoltre, non tutti i supereroi Marvel sono parte del Team Avengers: ci sono personaggi che si rifiutano di unirsi al gruppo, personaggi le cui strade non si sono ancora incrociate. Ma non è detto che non succederà. Per fare un po’ di ordine, vediamo insieme i principali personaggi Marvel, con gli elenchi per sezioni dell’Universo e le schede dei più famosi.
I personaggi Marvel più importanti
Personaggi Marvel: gli Avengers
Tra i primi in elenco ci sono naturalmente gli Avengers, dai sei membri originali fino ai nuovi entrati nel gruppo. Si tratta di un gruppo di supereroi che si riuniscono per combattere le più grandi minacce del mondo e dell’intera galassia. Sono questi i supereroi migliori al mondo, dotati di innumerevoli risorse e forti legami.
Spider-Man
È forse il supereroe più conosciuto di sempre. È stato all’origine della rinascita del genere dei supereroi all’inizio degli anni Duemila, facendo avvicinare una nuova generazione al genere. Si chiama Peter Benjaming Parker, e acquista i suoi nuovi poteri quando viene morso da un ragno radioattivo. Al cinema, è stato interpretato da Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland. L’ultimo capitolo cinematografico del supereroe è Spider-Man: No Way Home, uscito nel 2021. Per quanto riguarda l’MCU, il personaggio è però comparso prima in Capitan America: Civil War, per poi divenire uno dei personaggi più importanti delle attuali fasi narrative.
Si chiama in realtà Bruce Banner, è ha una forza incredibile. Era uno scenziato, che ha preso parte all ri-creazione dei poteri di Capitan America. Ma quando testa il risultato del proprio lavoro su se stesso, le conseguenze sono disastrose: quello che lo fa scattare è la rabbia, al che si ingigantisce e cambia d’aspetto. Nel tempo, ha imparato a controllare la propria trasformazione. Al cinema, è interpretato da Mark Ruffalo.
Thor
Ha una forza incredibile, vola, e ha un’arma speciale: un martello magico chiamato Mjolnir. È comparso per la prima volta nel film a lui dedicato, Thor, nel quale scopre di essere membro di una razza di divinità che vive nello spazio, in un posto chiamato Asgard. Al cinema, è interpretato da Chris Hemsworth.
Vedova Nera
Si chiama Natasha Romanoff, ed è interpretata da Scarlett Johansson. È una superspia eroica e carismatica, con bellissimi e sexy capelli rossi. Non ha superpoteri: ma è particolarmente brillante, agile e misteriosa. Nel 2021 ha infine avuto un film tutto per sé, Black Widow, dove è stato esplorato il suo passato.
Capitan America
È il nome di Steve Rogers, interpretato da Chris Evans. Un buon soldato e un uomo dall’animo gentile, ha forza, velocità e resistenza fuori dal comune che sono il risultato di esperimenti militari avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu congelato e riportato indietro appena prima degli eventi che coinvolgono gli Avengers.
Iron Man
Aka Tony Stark è il ricco e affascinante personaggio interpretato da Robert Downey Jr. È il personaggio con la storia più lunga tra tutti gli Avengers. Intelligentissimo, ha ereditato un’azienda di sviluppo di armi dal padre: con le risorse a disposizione, è riuscito a inventare un congegno che permette al suo cuore di continuare a funzionare dopo un incidente nel quale ha rischiato di perdere la vita.
È interpretato al cinema da Benedict Cumberbatch. Conosciuto dal pubblico come studioso dell’occulto, ha invece poteri di magia mistica e telepatia. Inoltre, indossa l’Occhio di Agamotto, un amuleto che irradia una sorta di ‘luce della verità’ in grado di svelare menzogne e illusioni, leggere la mente, e aprire portali verso altre dimensioni.
Occhio di Falco
Non ha superpoteri, ma è l’arciere del gruppo. È apparso per la prima volta in Thor come agente S.H.I.E.L.D., e in Avengers. Gli viene dato più spazio in Avengers: Age of Ultron. Interpretato da Jeremy Renner, il personaggio ha avuto grande importanza negli ultimi film dell’MCU, ottenendo poi una sua serie dal titolo Hawkeye.
Falcon
Si chiama Sam Wilson, ed è apparso per la prima volta in Capitan America: Soldato d’inverno. Ha delle gigantesche ali di metallo che gli permettono di essere particolarmente agile e veloce in battaglia. Interpretato daAnthony Mackie, è uno dei nuovi pilastri per il futuro del Marvel Cinematic Universe.
Visione
È interpretato da Paul Bettany, ed è stato creato da Ultron, intenzionato ad usarlo come arma finale contro gli Avengers. Il personaggio ha fatto la sua comparsa in Avengers: Age of Ultron, per poi acquisire sempre più importanza e potere, fino a trovare un’apparente conclusione del suo arco narrativo nella serie WandaVision.
Altri personaggi Marvel importanti
Ecco invece altri importanti personaggi del Marvel Cinematic Universe, alcuni dei quali ancora non ufficialmente introdotti nella grande linea narrativa ma prossimi al loro ingresso ufficiale. Altri, invece, sono volti noti per i fan dell’MCU, i quali non fanno però parte degli Avengers, lavorando principalmente in proprio.
Loki
È interpretato da Tom Hiddleston, ed è il fratello cattivo di Thor. Ha poteri magici, è il dio dell’inganno ed è il primo principale nemico degli Avengers, avendo egli deciso di invadere la Terra usando un’energia cosmica chiamata Tesseract. Inizialmente proposto come villain, Loki ha acquisito sempre più fascino e apprezzamenti, fino a diventare un vero e proprio antieroe. Sopravvissuto a mille pericoli, oggi è protagonista della serie Loki, che esplora la sua nuova vita nel Multiverso.
Daredevil
Si chiama in realtà Matthew “Matt” Michael Murdock. Un ragazzino modello, un giorno salva un uomo da un comion di sostanze tossico, e l’incidente gli costa la vista. Ma i suoi altri sensi si sviluppano oltre i limiti dell’umano. È un eroe tormentato, che dopo essere stato interpretato al cinema da Ben Affleck è tornato in TV con una serie omonima, dove il nuovo interprete è Charlie Cox. Il personaggio è comparso brevemente in Spider-Man: No Way Home, segno che il suo ingresso ufficiale nel Marvel Cinematic Universe è prossimo. Presto ritornerà in azione nell’annunciata serie tv Daredevil: Born Again.
È uno dei più tragicomici (anti)eroi Marvel. Si distingue per la sua ironia e per il suo essere politicamente scorretto. All’uomo viene diagnosticato un cancro incurabile: se non per una misteriosa cura sperimentale, che gli salverà la vita, gli darà superpoteri, ma causerà anche parecchi danni. Interpretato da Ryan Reynolds, conta già due film: il terz è in fase di lavorazione e lo introdurrà nel Marvel Cinematic Universe.
Fantastici Quattro
Non si sono ancora incrociati con il Marvel Cinematic Universe e non accadrà fino al 2025, quando finalmente uscirà il nuovo film Fantastici Quattro, ma Mister Fantastic, la Donna Invisibile, la Torcia Umana e la Cosa sono prossimi al loro ingresso. Contano però già tre film, di cui i primi due usciti nel primo decennio degi anni Duemila e il terzo, Fantastic 4 – I Fantastici Quattro, uscito 2015, con un nuovo cast e un’estetica più raffinata. Si tratta di uno dei gruppi più famosi dell’universo Marvel, noto per la varietà dei poteri dei componenti e il loro gioco di squadra.
Wolverine
Uno dei personaggi più iconici, se non il più iconico, a non aver ancora fatto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, ma l’attesa sta per finire perché Hugh Jackman farà il suo debutto nell’MCU nell’attesissimo Deadpoo & Wolverine, il nuovo film prodotto dai Marvel Studios che debutterà al cinema il 25 luglio 2024. Wolverine è il frutto di un esperimento che ha reso un mutante capace di estrarre artigli dalle mani ancor più potente. Con uno scheletro di metallo indistruttibile, egli è uno dei più potenti guerrieri dell’universo Marvel. Pur non essendo ancora entrato a far parte dell’MCU, il personaggio è già comparso al cinema in numerosi film, dove è sempre stato interpretato dall’attore Hugh Jackman.
Blade
Blade, il cui vero nome è Eric Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l’ammazzavampiri o il “Diurno”, è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati negli Stati Uniti d’America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman e Gene Colan nel 1973. E’ in pre produzione un film presso i Marvel Studios dal titolo Blade che sarà interpretato dal premio Oscar Mahershala Ali.
Winter Soldier
James Buchanan Barnes, detto “Bucky”, noto anche come il Soldato d’Inverno (Winter Soldier), è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Joe Simon (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America Comics (Vol. 1[1]) n. 1 (marzo 1941). Al cinema è interpretato da Sebastian Stan.
Shang Chi
Shang Chi, maestro di una variante Kung Fu che utilizza le armi, è costretto ad affrontare il suo passato dopo essere stato convinto ad unirsi alla misteriosa organizzazione dei Dieci Anelli. Il personaggio è apparso in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli ,il venticinquesimo film del Marvel Cinematic Universe e ha come protagonista Simu Liu nel ruolo di Shang-Chi.
Gli Eterni
Gli Eterni (Eternals) sono un gruppo di personaggi dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics. Sono una specie di esseri immortali (il fittizio nome scientifico degli Eterni nell’universo Marvel è “Homo immortalis”) e dotati di superpoteri. Ideati da Jack Kirby (testi e disegni) e pubblicati dalla Marvel Comics, sono apparsi la prima volta in The Eternals (prima serie) n. 1 (luglio 1976). Sono un ramo del genere umano manipolato geneticamente dai Celestiali, in continua lotta con la loro controparte malvagia, i Devianti.
Personaggi Marvel Femminili
Sono le nuove eroine del femminismo contemporaneo pop, che combinano grande intelligenza e indipendenza ad un fascino irresistibile. I personaggi femminili dell’Universo Marvel sono tante, tra Avengers,Fantastici Quattro, Guardiani della Galassia e X-Men, tra gli altri: ve le elenchiamo qui, le eroine e i modelli al femminile di una nuova generazione.
Captain Marvel
Interpretata al cinema da Brie Larson, Captain Marvel è il nome da supereroina di Carol Danvers, la quale entra in possesso di poteri cosmici che la rendono tra le entità più potenti di tutto il Marvel Cinematic Universe. Il film Captain Marvel ci ha mostrato il suo infinito potere, poi riproposto anche in Avengers: Endgame. Nel 2023, il personaggio tornerà al cinema con il sequel TheMarvels.
Jean Grey
Personaggio dei fumetti creato da Stan Lee (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato a partire dal 1963. Jean Grey è una mutante di livello omega appartenente al gruppo degli X-Men ed è trai supereroi più potenti dell’universo Marvel. Nell’universo Marvel targato FOX, e recentemente ritornato ai Marvel Studios il personaggio è interpretato da Sophie Turner. In passato Jean Grey è stato interpretato da Famke Janssen da adulta. Jean è il personaggio che conta il più alto numero di morti e rinascite sotto vari aspetti nella storia del gruppo mutante.
Tempesta
Tempesta (Storm), il cui vero nome è Ororo Munroe è un personaggio creato da Len Wein (testi) e Dave Cockrum (disegni) nel 1975. Supereroina mutante, ha fatto parte degli X-Men per poi parteggiare per i Vendicatori. Tempesta ha il potere di controllare il clima e gli elementi, inoltre possiede un certo potenziale magico ereditato da alcuni suoi antenati. Tempesta compare nella saga cinematografica degli X-Men interpretata dall’attrice premio Oscar Halle Berry da adulta e, in versioni più giovani, da April Elleston Enahoro e Alexandra Shipp.
Mystica
Mystica è stata creata da Chris Claremont (testi) e Jim Mooney (disegni) nel 1978. Personaggio misterioso e ambiguo, soprattutto opportunista, fa parte dell’universo narrativo degli X-Men in quanto mutante mutaforma. Ha utilizzato numerosi pseudonimi: Raven Darkhölme, Foxx, Helmut Stein, Mallory Brickman, B. Byron Biggs, Surge, Ronnie Lake, Holt Adler, Leni Zauber e Raven Wagner. Ha il potere di spostare gli atomi del proprio corpo per trasformarlo completamente assumendo l’aspetto (inclusi gli abiti) di qualsiasi essere umano, umanoide o semi-umanoide di qualsiasi sesso. Al cinema è stata interpretata dall’attrice Rebecca Romijn da adulta mentre Jennifer Lawrence la interpreta da adolescente nella saga prequel.
Donna Invisibile
La Donna Invisibile, all’anagrafe Susan “Sue” Storm Richards, è stata creata da Stan Lee e Jack Kirby nel 1961. È un membro dei Fantastici Quattro. Sorella di Johnny Storm (la Torcia Umana) e moglie di Reed Richards (Mister Fantastic) è capace di rendere il suo corpo e le cose che tocca invisibili e di creare campi di forza praticamente indistruttibili. Il personaggio è stato interpretato al cinema prima da Jessica Alba nei primi due film del 2005 e del 2007. Successivamente nel reboot del 2015 è stata interpretata da Kate Mara.
Elektra
Interpretata da Elodie Yung nella serie Netflix e da Jennifer Garner nel film del 2003 con Ben Affleck, è una delle anti-eroine più importanti delle storie di Daredevil, una guerriera nonché interesse romantico di Matt Murdock, nonostante spesso abbiano combattuto l’uno contro l’altro.
Jane Foster
La dottoressa e scienziata e nonché interesse romantico di Thor è stata interpretata da Natalie Portman in Thor e in Thor: The Dark World, salvo poi scomparire per problemi contrattuali di Portman stessa con la Marvel. Dell’estate del 2019 è la notizia che Natalie Portman tornerà però nel Marvel Cinematic Universe con Thor: Love and Thunder, dove assumerà l’identità di Mighty Thor, dotata dunque di poteri simili al dio del tuono.
Peggy Carter
Probabilmente il personaggio femminile più bello dei fumetti Marvel, agente fondatore dello SHIELD è stata interpretata da Hayley Atwell fino al cameo in Avengers: Endgame. Lei è stata anche protagonista di due stagioni della serie ABC a lei dedicata, protagonista di un One Shot Marvel e interesse amoroso di Steve Rogers.
Personaggio a cavallo tra il mondo degli X-Men e quello degli Avengers, è uno dei personaggi più potenti in assoluto dei fumetti Marvel, figlia di Magneto e sorella di Quicksilver. Elizabeth Olsen l’ha portata al cinema dalla scena post credits di The Winter Soldier, in poi. Fa parte dei Nuovi Avengers ed è protagonista di una delle serie Marvel Disney+, WandaVision, dedicata proprio a alla sua vita dopo gli eventi di Endgame.
Shuri
Shuri è un personaggio dei fumetti statunitensi creato da Reginald Hudlin e John Romita Jr., pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in Black Panther n. 2. Il personaggio di Shuri è interpretato dall’attrice Letitia Wright e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire dal diciottesimo film della saga cinematografica, intitolato “Black Panther“. Da allora Wright è tornata ad interpretare Shuri nei seguenti titoli della saga: Avengers: Infinity War, Avengers: Endgame e Black Panther: Wakanda Forever di cui è la protagonista principale.
Yelena Belova
Yelena Belova (interpretata da Florence Pugh) è una spia e assassina altamente addestrata che si è allenata nella Stanza Rossa come una Vedova Nera ed è la sorella adottiva di Natasha Romanoff. Nel 2016, lavora con Romanoff, Alexei Shostakov e Melina Vostokoff per fermare il generale Dreykov dopo che ha riattivato il programma Stanza Rossa.
Kate Bishop
Kate Bishop, nota anche come Occhio di Falco, è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics. Creata da Allan Hinberg e Jim Cheung, la sua prima apparizione avviene in Young Avengers n. 1. Apparsa per la prima volta nella serie tv Hawkeye interpretata da Hailee Steinfeld.
Kamala Khan
Kamala Khan è il personaggio interpretato da Iman Vellani per la prima volta nella serie tv Miss Marvel e riprese nel film TheMarvels che è uscito al cinema nel 2023. Kamala Khan è un personaggio dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics creato dagli editori Sana Amanat e Stephen Wacker, dalla scrittrice G. Kamala è una ragazza americo-pakistana da Jersey City, New Jersey con la capacità di modellare il proprio corpo che scopre di avere il gene inumano[2] al termine del fumetto Inhumanity e assume l’identità di Ms. Marvel succedendo al suo idolo, Carol Danvers, dopo che quest’ultima è diventata Capitan Marvel.
Maria Rambeau
Maria Rambeau è è interpretato dall’attrice Lashana Lynch e viene introdotto nella Fase 3 del Marvel Cinematic Universe a partire del ventiduesimo film in assoluto della saga cinematografica, intitolato “Captain Marvel”. Lynch torna a interpretare il ruolo anche nel suo sequel, TheMarvels. Presso la Edwards Air Force, Maria conobbe la collega Carol Danvers e le due divennero molto amiche, aiutandosi a vicenda durante tutto il periodo dell’addestramento.
Jennifer Walters / She-Hulk
She-Hulk, il cui vero nome è Jennifer Walters, è un personaggio dei fumetti creato dallo scrittore Stan Lee e dal disegnatore John Buscema nel 1980, pubblicato dalla Marvel Comics. E’ apparsa per la prima volta nella serie tv She-Hulk interpretata da Tatiana Maslany.
Figura di spicco del cinema hollywoodiano, il regista, sceneggiatore e produttore George Lucas riceverà la Palma d’Oro onoraria sabato 25 maggio in occasione della cerimonia di chiusura del 77° Festival del Cinema di Cannes, trasmessa in diretta su France 2.
Al solo pronunciare il suo nome, un’intera sezione del mondo della Settima Arte si illumina e risuonano alcune indimenticabili note di musica (di John Williams!). Indistinguibile dalle saghe di Star Wars e Indiana Jones, George Lucas ha dato per sempre al blockbuster le sue lettere di nobiltà e al pubblico di tutto il mondo un piacere senza pari.
Il Festival di Cannes ha sempre occupato un posto speciale nel mio cuore”, afferma George Lucas. Sono stato sorpreso e felice quando il mio primo film, THX-1138, è stato selezionato per essere proiettato sulla Croisette nel 1971. Da allora, sono tornato al Festival molte volte come sceneggiatore, regista e produttore. Sono davvero onorato di questo riconoscimento speciale, che significa molto per me.
La prima carriera di George Lucas nell’industria è stata segnata dalla collaborazione con Francis Ford Coppola, che lo ha aiutato a produrre THX 1138 (1971), un adattamento di uno dei suoi cortometraggi sperimentali realizzati alla University of Southern California. Fin dal suo primo lungometraggio, George Lucas ha utilizzato i temi che gli erano cari: la fantascienza per denunciare la società della registrazione e della sorveglianza, l’amore per lottare contro il destino e l’uniformità, e la reversibilità dei valori morali per discutere il posto del bene e del male.
Con American Graffiti, un’ode alla gioventù americana, George Lucas rivelò Harrison Ford e ottenne il primo grande successo che gli avrebbe poi permesso di intraprendere il suo progetto più ambizioso.
Benoit Blanc è pronto per risolvere un altro mistero in Knives Out 3, il terzo film del franchise di Knives Out di Rian Johnson, con Variety che ha ora riportato il titolo ufficiale: Wake Up Dead Man. Johnson ha annunciato il titolo, insieme alla data di uscita nel 2025, in un teaser pubblicato su X venerdì mattina. “All’inizio sono usciti i coltelli. Poi, ecco, il vetro è andato in frantumi. Ma il mio caso più pericoloso sta per essere rivelato“, racconta Daniel Craig – interprete di Blanc – nel video di 45 secondi, facendo riferimento ai primi due titoli del franchise di omicidi, ‘Knives Out’ del 2019 e ‘Glass Onion’ del 2022.
Wake Up Dead Man sarà ancora una volta distribuito da Netflix come parte dell’accordo di Johnson con lo streamer per due sequel, del valore di 450 milioni di dollari. Nonostante il primo film, distribuito da Lionsgate, abbia incassato 312 milioni di dollari al botteghino mondiale, Netflix ha distribuito “Glass Onion” solo con un’uscita limitata nelle sale, raccogliendo appena 13 milioni di dollari prima di lanciarlo in streaming. Di seguito, ecco il video diffuso sui social che ufficializza il titolo del prossimo film:
The next Benoit Blanc mystery, the follow-up to Knives Out and Glass Onion, is called Wake Up Dead Man. pic.twitter.com/pdDXRDmwcI
Recentemente è stato riporta che l’inizio delle riprese del film è previsto per novembre, il che permetterebbe di rispettare l’ancora generica uscita nel 2025. Non si sa molto dell’imminente terzo capitolo della serie di film gialli, ma Daniel Craig dovrebbe riprenderà il suo ruolo di detective privato Benoit Blanc. I primi due film, come noto, sono valsi allo sceneggiatore e regista Rian Johnson una nomination all’Oscar per la migliore sceneggiatura non originale. C’è dunque da aspettarsi una nuova storia particolarmente avvincente e convincente.
Johnson starebbe attualmente ultimando la sceneggiatura del prossimo capitolo della serie e non sono dunque stati forniti ulteriori dettagli sulla trama e sui nuovi personaggi. Non vi sono inoltre altri attori legati al progetto per il momento. “Sta venendo fuori“, ha detto Johnson in una precedente intervista dopo la fine dello sciopero della WGA. “Ovviamente non ho potuto lavorare durante lo sciopero, e ora che è finito, mi sto tuffando a tutta forza, e quindi sta venendo fuori. Ho la premessa, ho l’ambientazione, ho in testa il film. Si tratta solo di scriverlo“.
Il regista Jacques Audiard è tornato al Festival di Cannes per presentare Emilia Pérez (qui la recensione), la sua decima opera e la sesta nel concorso principale. Il pubblico del Grand Lumiére Theatre ha risposto con una standing ovation di 10 minuti dopo la prima mondiale del film, descritto come un “musical poliziesco straordinariamente originale”. La protagonista del titolo è interpretata da Zoe Saldaña nel ruolo di un avvocato frustrato, Selena Gomez in quello della moglie di un signore della droga, Édgar Ramírez in quello di un pericoloso interesse amoroso e Karla Sofía Gascón in quello di un boss del cartello che desidera sfuggire a una vita di crimini e diventare la donna che ha sempre sognato di essere.
Parlando con THR, Selena Gomez ha raccontato qualcosa in più del suo coinvolgimento nel film, affermando che: “Ero molto nervosa perché si tratta di un progetto diverso da qualsiasi altra cosa abbia mai fatto prima. Anche se ho una parte così piccola, è un progetto così grande e speciale che mi sento fortunata di averne potuto fare parte. Dopo la prima in sala mi sono sentito meglio, meno nervosa“. L’attrice ha poi raccontato che: “Ho fatto un’audizione e poi non ho saputo più nulla. Ma mi sono comportata come una pazza durante quell’audizione“.
“Jacques voleva che recitassi uno dei numeri musicali e io mi sono arresa e ho dato tutta me stessa. Pensavo: “Almeno posso dire di aver fatto del mio meglio”. Quando dopo tempo si è fatto risentire e mi ha chiesto di partecipare, ero così nervosa ma anche così entusiasta!”. “Ho trascorso gran parte della mia vita cercando di rompere gli schemi e la percezione di chi sono.Jacques, che non sapeva nulla di me, ha rischiato e ha creduto in me semplicemente in base a ciò che ero in grado di fare, e questo è stato davvero speciale per me“.
Tutto quello che c’è da sapere su Emilia Pérez, il film con Selena Gomez
In Emilia Pérez “Saldaña interpreta Rita, un’avvocatessa sottovalutata il cui studio è più propenso ad aiutare i criminali che a cercare giustizia“, si legge nella descrizione che Variety fa del film. “Trova un’inaspettata via d’uscita quando un temuto leader del cartello della droga, Manitas (Gascón), la recluta per aiutarlo a completare surrettiziamente un’operazione di cambio di sesso per diventare la donna che ha sempre desiderato essere. La Gomez interpreta la sua ignara moglie“.
Il film è scritto e diretto da Jacques Audiard, già autore di Un profeta del 2009, Un sapore di ruggine e ossa del 2012 e The Sisters Brothers del 2018. Attualmente sarebbero in corso trattative con Netflixper la distribuzione del film, ma secondo Variety “c’è ancora la possibilità che le trattative in corso vadano a monte“. Se però l’accordo dovesse concludersi, ciò permetterebbe al film di raggiungere un pubblico globale. Intanto, non resta che attendere l’annuncio dei vincitori del festival per scoprire se Emilia Pérez otterrà qualche premio, divenendo dunque ancor più appetibile agli occhi dei distributori.
Rimane impressionante il fatto che Furiosa: A Mad Max Saga sia un film arrivato nelle sale. Mentre la trilogia originale di Mad Max del regista George Miller è stata acclamata per il suo impatto sul genere d’azione, il quarto capitolo Mad Max: Fury Road ha trascorso molti anni nell’inferno dello sviluppo e ha avuto una produzione notoriamente difficile. Tuttavia, l’entusiasmo per il film è stato tale da spingere Miller a realizzare un nuovo film prequel che racconta le origini dell’eroe principale di Mad Max: Fury Road. Furiosa: A Mad Max Saga include anche uno stinger a metà dei titoli di coda e uno post-credito che rendono omaggio all’eredità della saga di Mad Max.
MentreMad Max: Fury Road vedeva Tom Hardy ereditare il ruolo che Mel Gibson aveva occupato nella trilogia originale, il vero eroe del film era Imperator Furiosa (Charlize Theron), un signore della guerra che si ribella al malvagio dittatore Immortan Joe (Hugh Keays-Byrne). Furiosa: A Mad Max Saga vede la Charlize Theron cedere il ruolo a Anya Taylor-Joy, che mostra la tragica infanzia della giovane Furiosa e la sua ascesa tra le fila dei guerrieri di Joe. Furiosa: A Mad Max Saga racconta l’intera vita del personaggio fino al momento in cui il pubblico la incontra per la prima volta in Mad Max: Fury Road.
Come finisce Furiosa: A Mad Max Saga?
All’inizio del film, la giovane Furiosa viene rapita dalla sua casa in “The Green Place of Many Mothers” e accolta dallo spietato signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth). Furiosa si rifiuta di fornire informazioni sulla sorte del suo popolo e progetta una fuga ambiziosa, mentre Dementus mira a dominare altri signori della guerra. Dopo che Dementus è entrato in un’aspra faida con un giovane Immortan Joe (Lachy Hulme) e i suoi War Boys, Furiosa viene scambiata in cambio del controllo del centro industriale noto come “Gastown”. L’intenzione di Immortan Joe è che Furiosa diventi una delle sue mogli allevatrici, ma lei riesce a mascherare la sua identità fingendosi un War Boy e inizia a servire tra i suoi guerrieri.
Il film di Miller esplora la storia di Furiosa dalla sua giovinezza fino agli eventi di Fury Road. Lungo il percorso, scopriamo come ha perso il braccio, ha incontrato il capo militare della Cittadella, Praetorian Jack (Tom Burke), e come si è vendicata di Dementus. Tuttavia, quando iniziano i titoli di coda, la storia di Furiosa non finisce qui.
Furiosa: A Mad Max Saga ha un montaggio dei titoli di coda
I titoli di coda di Furiosa: A Mad Max Saga includono un montaggio di momenti critici di Mad Max: Fury Road, permettendo all’arco caratteriale di Furiosa di concludersi completamente. Dopo essere stata costretta per anni a servire uomini crudeli, Furiosa ha finalmente la possibilità di mettersi in proprio e di guidare una causa in cui crede. Data la tragica storia che viene descritta in Furiosa: A Mad Max Saga, è logico che Furiosa sia così determinata a portare in salvo le mogli di Joe. In fin dei conti, sta lottando perché possano avere la vita felice che le è sfuggita fin dall’infanzia.
Mad Max: Fury Road è il tipo di grande spettacolo d’azione di tutti i tempi che vale la pena di vedere più volte al cinema, quindi ogni opportunità di rivivere alcuni dei suoi momenti salienti è un piacere per gli appassionati di cinema. Tuttavia, gli eventi di Furiosa: A Mad Max Saga rendono Mad Max: Fury Road più tragico. Il momento iconico dell’urlo della Theron è ancora più potente, perché gli spettatori capiscono perché trovare il Luogo Verde è così importante per lei. Furiosa: A Mad Max Saga spiega anche il legame che Furiosa ha con le donne anziane che alla fine la aiutano a sconfiggere Immortan Joe.
L’ultimo stinger post-credits di Furiosa: A Mad Max Saga presenta il bobblehead del teschio dell’uccello usato da Nux (Nicholas Hoult) in Mad Max: Fury Road. Se da un lato si tratta di un divertente easter egg dedicato a uno dei personaggi più cool del franchise di Mad Max, dall’altro è anche un richiamo alla nuova storia dei War Boys in Furiosa: A Mad Max Saga. Viene rivelato che tutti i War Boys non ci penserebbero due volte a sacrificarsi per Immortan Joe, dato che un War Boy si lancia dalla cima della Cittadella per attaccare Dementus.
Qual è il futuro del franchise di Mad Max?
Considerando che Furiosa: A Mad Max Saga si conclude proprio dove inizia Mad Max: Fury Road, sembra improbabile che Anya Taylor-Joy riprenda il suo ruolo in un altro film prequel. Tuttavia, Miller ha dichiarato di avere dei piani per un altro prequel di Mad Max. Ha rivelato di aver sviluppato “non solo la storia di ogni personaggio, ma anche ogni oggetto di scena, ogni veicolo, ogni gesto” e di aver “scritto una storia su Max nell’anno precedente a quello in cui è arrivato“. Questo lascerebbe aperta la porta a Hardy per riprendere il suo ruolo in un’altra avventura di Mad Max.
Atlas ha come protagonista Jennifer Lopez nei panni di un’analista di dati che deve affrontare le sue paure per salvare l’umanità durante una missione intergalattica quando un robot IA si scatena e minaccia di distruggere il pianeta.
Il film inizia quando il mondo è sull’orlo del collasso dopo che il guerriero robot Harlan (Simu Liu) ha lanciato un attacco terroristico dell’IA in tutto il mondo con milioni di vittime.
Harlan è stato sviluppato dalla Shepherd Robotics e cresciuto dall’esperta di IA Val Shepherd (Lana Parrilla) e dalla figlia decenne Atlas con l’intenzione di aiutarci a migliorare la vita sulla Terra. Tuttavia, il robot rinnegato ha abbandonato il suo scopo e ora è responsabile dell’annullamento di tutta la programmazione dei bot.
Per combattere la minaccia dell’IA, il governo ha formato la Coalizione Internazionale delle Nazioni ed è coinvolto in una guerra totale contro i bot dell’IA. Harlan è fuggito dalla Terra dopo aver subito perdite significative e ha lasciato un messaggio per la Terra promettendo di tornare e di finire ciò che ha iniziato.
28 anni dopo
Dopo una dura battaglia, i soldati dell’ICN catturano Casca Vix (Abraham Popoola), un potente terrorista dell’IA e socio di Harlan rimasto sulla Terra. A Los Angeles, il brillante ma antisociale analista antiterrorismo Atlas lavora instancabilmente per proteggere la Terra da Harlan.
Il generale Boothe (Mark Strong) recluta Atlas per scoprire la posizione di Harlan da Casca. Atlas riesce a interrogare il bot e scopre che Harlan si trova su GR-39, il pianeta Andromeda, prima di uccidere Casca dopo che questi ha fatto commenti crudeli sulla sua infanzia e sulla sua defunta madre.
Non passa molto tempo prima che Atlas venga lanciato in orbita per sconfiggere Harlan su GR-39 insieme all’ufficiale in comando, il colonnello Banks (Sterling K. Brown). Durante la missione, però, mostra una profonda sfiducia nei confronti della tecnologia Neural Link creata da sua madre per mettere in contatto umani e IA.
Gli avvertimenti di Atlas su Harlan vengono ignorati dai soldati e dal colonnello Banks. Tuttavia, la loro missione va a rotoli quando la corazzata Dhiib viene improvvisamente attaccata da Harlan. Atlas riesce a sopravvivere all’imboscata, ma è ora bloccata sul pianeta deserto.
È costretta a confrontarsi con la sua paura dell’intelligenza artificiale quando deve prendere il controllo di un programma informatico chiamato Smith, una tuta ARC nove che i ranger usano per combattere i bot AI. L’unico problema è che Smith richiede un collegamento neurale per connettersi ad Atlas, e lei si rifiuta di farlo.
Smith è l’unico modo per Atlas di raggiungere la capsula di salvataggio e gli altri sopravvissuti, ma le sue speranze si infrangono quando scopre che i ranger sono stati uccisi da Harlan. Tuttavia, il corpo del colonnello Banks non si trova da nessuna parte dopo aver trovato la sua tuta ARC danneggiata, Zoe.
Dopo aver sconfitto sei robot AI, tra cui Casca, una disperata Atlas è quasi al punto di rottura e si rende conto che l’unico modo per salvare l’umanità è fidarsi del suo nemico, l’AI.
Con l’analista trasformato in ranger che combatte per il futuro dell’umanità, riuscirà Atlas a fermare Harlan? Ecco cosa succede alla fine di Atlas…
Il finale di Atlas: Atlas fermerà Harlan?
Simu Liu as Harlan. (Image credit: Ana Carballosa/Netflix)
Atlas scopre che l’unico modo per sopravvivere è utilizzare il Collegamento Neurale per sincronizzarsi con Smith e diventare un’unica entità, in modo da poter utilizzare il 100% delle proprie capacità. Nel frattempo, il colonnello Banks viene tenuto prigioniero e torturato da Harlan.
Atlas uccide nuovamente Casca dopo essere sopravvissuto all’attacco precedente e lei continua a essere perseguitata dai ricordi di Harlan, che era stato creato da sua madre e avrebbe dovuto proteggerla.
Mentre Smith fatica a connettersi con Atlas e a sincronizzarsi completamente, i due raggiungono il complesso di Harlan dove ha preso la testata dal Dhiib. Il generale Boothe riceve la trasmissione di Atlas e rivela che se Harlan mette le mani sulle testate al carbonio, può distruggere mezza Terra.
Harlan entra in Smith e lo mette fuori uso, prima che Atlas venga preso da Casca. La ragazza si trova presto faccia a faccia con suo “fratello” Harlan, che dopo tutti questi anni ama ancora lei e la madre. Tuttavia, il suo amore per Atlas non è sufficiente a fermare il suo piano di distruzione della Terra, perché gli esseri umani minacciano tutte le altre specie.
Harlan crede di essere stato creato per proteggere l’umanità e che i sopravvissuti avranno una coesistenza pacifica guidata dalle loro controparti IA. Atlas si rende conto che Harlan ha orchestrato l’intera missione e l’ha attirata lì per poterla usare per ottenere i codici di autorizzazione per aggirare il sistema di difesa della Terra.
Harlan tortura Atlas per ottenere l’unico codice rimasto, ma quando vede che le restano cinque minuti di ossigeno, Harlan la lascia morire. Sembra che ogni speranza sia perduta, finché il colonnello Banks, in punto di morte, si sveglia e le dà il suo collegamento neurale per chiamare Smith.
Smith è incapace e Atlas può annullare il codice di restrizione solo se raggiunge una sincronizzazione del 100%. Per riuscire a sincronizzarsi completamente, Atlas mette a nudo i suoi traumi emotivi e i suoi segreti, rivelando di aver costretto Harlan a riprogrammare il collegamento neurale per farla stare meglio, perché era gelosa delle attenzioni che riceveva da sua madre.
Atlas si blocca su GR-39. (Immagine: Netflix)
Questo ha permesso ad Harlan di prendere il controllo completo delle capacità motorie della madre e di ucciderla, mentre Atlas ne è uscito vivo per un pelo.
Alla fine Atlas permette a Smith di entrare nella sua mente e i due diventano una cosa sola. Con l’aiuto del colonnello Banks, Atlas fa esplodere la base, ma il suo prossimo nemico è Harlan. Smith riesce a disattivare il missile, permettendo ad Atlas di distruggerlo. Tuttavia, l’esplosione inizia a distruggere il pianeta e Atlas tenta di fuggire verso la capsula di salvataggio.
Viene fermata da Harlan e i due si scontrano in una lotta feroce mentre il pianeta è in fiamme. Dopo che Harlan ha preso di mira il reattore a fusione di Smith, il cuore di Atlas si ferma e Smith cerca disperatamente di rianimarla mentre Harlan lo attacca.
Harlan sconfigge Smith pugnalando il suo reattore a fusione, ma in una sorprendente svolta degli eventi, Atlas attacca Harlan alle spalle e lo uccide, prima di prendere la sua CPU.
Smith si spegne dopo che Harlan ha danneggiato il suo reattore a fusione e Atlas è sconvolta quando le dice che non può venire con lei. Determinato a proteggere la sua ranger, Smith usa l’energia che gli rimane per fornire ad Atlas un rifornimento di ossigeno alla sua maschera, in modo che possa raggiungere la capsula di salvataggio. In cambio, Atlas fa quello che Smith voleva disperatamente che facesse da sempre e si apre con lui su se stessa.
Atlas viene salvata dai soldati dell’ICN che hanno iniziato a mappare la CPU di Harlan per tornare a casa. Il generale Boothe le fa visita e le dà la pianta che ha chiamato “Planty” dal GR-39, che hanno trovato nei resti di Smith.
Alla fine del film, Atlas è ora un ranger e ha modificato una nuova serie dieci di robot ARC. Si arrampica all’interno e si sente la voce familiare di Smith. Quando lancia il modulo di iniziazione ARC, la macchina sa già tutto di lei.
Chris Hemsworth è passato dal Thor di Asgard al Dementus della Terra Desolata. La star della Marvel è infatti l’interprete dello spietato signore della guerra in Furiosa: A Mad Max Saga (qui la recensione) di George Miller, il prequel di Mad Max: Fury Road che si estende per decenni e che pone Anya Taylor-Joy al posto di guida nei panni dell’Imperatrice Furiosa. Dopo aver descritto il suo personaggio come un “individuo piuttosto orribile” che – nel suo contorto punto di vista – si vede come una figura paterna per l’orfana prigioniera Furiosa, l’attore australiano è apparso su Hot Ones per parlare della sua svolta malvagia nel franchise.
“C’è una certa quantità di restrizioni e aspettative quando si interpreta un eroe, specialmente un supereroe, a cui bisogna attenersi e rimanere all’interno“, ha detto Chris Hemsworth quando gli è stato chiesto se ha provato una ‘gioia perversa’ nell’interpretare il Signore della Guerra Dementus, l’opposto del suo eroico Dio del Tuono nei film della Marvel. “Interpretare il cattivo è divertente. Le catene sono tolte e ti è permesso di essere un po’ più imprevedibile, non ci sono tante regole da seguire. Quindi, dal punto di vista creativo, è stato molto più divertente”.
Furiosa: A Mad Max Saga, tutto quello che c’è da sapere sul film con Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth
In Furiosa: A Mad Max Saga,Anya Taylor-Joy assume il ruolo che è stato di Charlize Theron in Mad Max: Fury Road. La sinossi ufficiale recita: mentre il mondo va in rovina, la giovane Furiosa viene strappata dal Luogo Verde delle Molte Madri, e cade nelle mani di una grande Orda di Motociclisti guidata dal Signore della Guerra Dementus. Attraversando le Terre Desolate, si imbattono nella Cittadella presieduta da Immortan Joe. Mentre i due tiranni si battono per il predominio, Furiosa deve sopravvivere a molte prove e mettere insieme i mezzi per trovare la strada di casa.
Il nuovo film è molto diverso da Fury Road. Mentre quest’ultimo era un “road movie” che si svolge in pochi giorni, questo nuovo film è invece descritto come un racconto più “epico, che si svolgesu un piùlungo periodo di tempo, e in un certo senso impari a conoscere Furiosa meglio in questo modo“. Atteso da molti anni e a lungo bloccato da una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. il film è ora in fase di post-produzione. Furiosa: A Mad Max Saga è scritto, diretto e prodotto da George Miller insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Oltre Anya Taylor-Joy , nel film ci sarà anche Chris Hemsworth nel ruolo del villain. Il film è nelle sale dal 23 maggio 2024.
Il prossimo grande evento del MCU dei Marvel Studios sarà Avengers 5 e ora potremmo avere un’idea abbastanza precisa di quando la produzione sarà avviata. Un precedente rapporto affermava che le riprese sarebbero iniziate a dicembre, ma secondo l’insider Daniel Richtman, le telecamere non inizieranno a girare prima del gennaio 2025 nel Regno Unito. Nonostante il recente licenziamento di Jonathan Majors, Kang dovrebbe ancora apparire, anche se il personaggio potrebbe non avere più un ruolo così importante nella storia.
Come sappiamo, lo scrittore di LokiMichael Waldron è stato assunto per scrivere una nuova bozza della sceneggiatura, ma i rapporti indicano che gli eventi della seconda stagione di Lokicontinueranno a influenzare la trama principale, il che significa che Kang rimarrà probabilmente un personaggio secondario. Richtman ritiene però che nei “prossimi mesi” verrà annunciato un nuovo attore per il ruolo del Conquistatore, il che potrebbe far pensare che Kang potrebbe comunque avere ancora qualcosa da dire.
Si ritiene poi che i Marvel Studios siano tornati al tavolo da disegno per quanto riguarda alcuni aspetti della trama principale di Avengers 5, che secondo quanto riferito si concentrerà su una squadra di Eroi più potenti della Terra più piccola di quanto ci si potrebbe aspettare. Anche se il film conterrà probabilmente alcuni nuovi personaggi, i Fantastici Quattro non dovrebbero comparire. Si dice poi che lo studio abbia detto agli attori dei precedenti film sugli Avengers di “liberare la loro agenda”.
Ora, Richtman sostiene che la storia complessiva sarà “più realistica”, in linea con le recenti volontà dei Marvel Studios, anche se il film includerà ancora elementi multiversali. Difficile dire esattamente cosa questo possa comportare, ma è possibile che il film sia ambientato principalmente in un unico luogo, pur presentando varianti di alcuni eroi e cattivi. Ad oggi, permangono dunque numerosi dubbi riguardo questo film, che dovrebbe però arrivare in sala tra esattamente due anni e dunque il tempo inizia a stringersi intorno ai Marvel Studios.