Molto spesso capita che un film sia
tratto da una storia vera. Ancora più spesso accade che quelle
storie, realmente accadute subiscano degli abbellimenti o dei
cambiamenti che le rendono più cinematografiche ma inevitabilmente
meno vere.
Ecco alcuni esempi:
[nggallery id=1906]
Si tratta spesso di film di successo
che però non rispecchiano in pieno la verità delle storie che si
incaricano di raccontare.
Per Argo,
ad esempio, si tratta della quasi completa assenza del Canada dalle
operazioni di salvataggio degli ostaggi, mentre per
Captain Phillips è la vera natura del
capitano, descritto come una persona difficile e certamente poco
cauta, che nella situazione raccontata nel film non rispettò le
norme di sicurezza necessarie.
Gli
anni Novanta hanno consolidato la volontà degli studios di
realizzare film estremamente ambiziosi, capaci di affermarsi come
campioni di incassi. I blockbuster, insieme a tutte le novità
tecniche nate in questo decennio hanno poi conosciuto ulteriore
sviluppo negli anni 2000. Gli ultimi vent’anni sono infatti stati
caratterizzati dai grandi film, in particolare dai cosiddetti
cinecomic basati sui supereroi. Sono però molti anche i film più
“piccoli”, che hanno dimostrato la volontà di raccontare storie
nuove e in modi originali. Tra grandi autori, nuovi registi e
novità a non finire, ecco un elenco dei migliori film anni
2000 da vedere.
Come anticipato, gli anni Duemila
si sono più che mai caratterizzati per opere molto diverse tra
loro, da grandi blockbuster ricchi di effetti speciali a film
indipendenti che esulano dai canoni hollywoodiani, passando
ovviamente per importanti film d’autore affermatisi tra i più
grandi capolavori della storia del cinema. Ecco i migliori
film anni 2000 americani da vedere:
Il gladiatore
(2000). Il generale romano Massimo Decimo Meridio, comandante
dell’esercito del Nord, ha condotto ancora una volta i suoi
legionari alla vittoria, ed ora spera di poter tornare alla sua
famiglia. Ma il sovrano Marco Aurelio, oramai vecchio e stanco, gli
chiede di assumere il comando dell’impero dopo la sua morte.
Ridley Scott dirige
Russell Crowe
in questo kolossal contemporaneo, che ha il merito di aver fatto
rinascere l’amore nei confronti di questi film epici.
Il Signore degli
Anelli (2001-2003). Un giovane hobbit e un variegato
gruppo, composto da umani, un nano, un elfo e altri hobbit, partono
per un delicata missione, guidati dal potente mago Gandalf. Devono
distruggere un anello magico e sconfiggere il malvagio Sauron.
Peter Jackson cambia per sempre il genere fantasy
d’avventura con l’adattamento in trilogia cinematografica del
celebre romanzo di Tolkien. Un’opera monumentale, ancora oggi
ineguagliata per traguardi artistici.
Lost in
Translation (2003). Bob, star in declino di Hollywood, è a
Tokyo per fare un pubblicità ad un whisky e, rinchiuso nel lussuoso
hotel dove soggiorna, fa amicizia con Charlotte, di molti anni più
giovane di lui. Sofia Coppola
porta Bill Murray e Scarlett
Johansson a perdersi per le strade di Tokyo,
raccontando la solitudine dell’essere umano e il suo desiderio di
instaurare rapporti che possano salvare dal sopraggiungere di
questa.
Million Dollar
Baby (2004). Frankie, coriaceo allenatore di boxe,
prende la giovane e talentuosa Maggie sotto la sua ala e la
trasforma di una atleta da competizione. Clint Eastwood
trionfa di nuovo agli Oscar con questo film incentrato sulle
seconde occasioni della vita e sul tentare il tutto per tutto prima
che sia finita. Un racconto denso di emozioni, che sorprende fino
all’ultimo.
I segreti di Brokeback
Mountain (2005). Durante l’estate del 1963, due
cowboy, Ennis e Jack, si incontrano in un ranch nel Wyoming in
attesa di trovare un ingaggio per i pascoli estivi. Conoscendosi,
danno vita ad un amore impossibile. Ang Lee dirige
Heath Ledger e
Jake Gyllenhaal in
un’opera d’amore tra le più belle e struggenti degli ultimi
vent’anni, colpendo dritto al cuore dello spettatore.
Il petroliere
(2007). Ambientata in Texas nei primi anni del commercio
petrolifero, è questa una storia che tratta di famiglia, avidità,
religione ed oro nero. Indicato come uno dei migliori film del XXI
Secolo, Il petroliere è un film ricco di elementi di
pregio, dalla regia alla fotografia, dalle scenografie
all’interpretazione di Daniel
Day-Lewis premiato agli Oscar. Il suo Daniel Plainview
è infatti considerato uno dei personaggi più complessi e
straordinari mai comparsi sul grande schermo.
Avatar (2009). Tra i
più importanti registi di fantascienza di sempre, JamesCameron torna al cinema con un film
ambiziosissimo, che porta lo spettatore sulla splendida Pandora, un
terra incontaminata ma minacciata dall’essere umano. In attesa dei
suoi quattro sequel in arrivo, Avatar è un film da
rivedere per godere al meglio di tutte le prodezze tecnologiche,
visive ed emotive concepite dal suo regista.
Bastardi senza gloria
(2009). Francia, Seconda Guerra Mondiale: un gruppo di soldati
americani di origine ebraica viene paracadutato sul suolo francese
per una missione speciale. L’intenzione del gruppo è anche quella
di uccidere il maggior numero possibile di tedeschi. Per riuscire
nell’impresa, i soldati si avvaloreranno anche di una serie di armi
non convenzionali. Quentin Tarantino riscrive gli
esiti della Seconda guerra mondiale in un’opera tanto dissacrante
quanto epica.
The Social
Network (2010). Pochi anni dopo aver creato Facebook
nella sua stanza del dormitorio di Harvard, Mark Zuckerberg,
interpretato da Jesse
Eisenberg, è diventato un miliardario, ma il suo
grande successo lo sta portando a problemi sia personali sia
legali. Il regista di celebri thriller come Seven e Zodiac realizza con
The Social Network uno
dei suoi film più apprezzati, capace di riflettere non solo sulla
realizzazione del più celebre dei social, ma anche sull’odierna
capacità di comunicare.
Inception
(2010). Come complicare al massimo la trama di un film d’azione lo
sa bene Christopher
Nolan, in un film che gioca con la mente e con la
realtà. Dom Cobb è un ladro con la capacità di rubare segreti
dall’inconscio delle persone, attraverso i loro sogni. Un lavoro
che gli ha portato molto, ma che gli ha tolto tutto quello che ama.
La possiblità di redimersi arriverà con una missione apparentemente
impossibile: innestare un’idea nella mente di una persona.
The Tree of
Life (2011). Il difficile percorso di crescita del
figlio di un uomo autoritario e una donna remissiva. Palma d’oro a
Cannes. Terrence Malick vince la palma d’oro a
Cannes con questo film ricco di elementi esistenzialisti e
riflessioni sulla vita. The Tree of Life abbraccia il
micro e il macrocosmo per raccontare l’evoluzione e la crescita in
un mondo dominato dalla forza della natura e dall’amore per la
natura.
Lei (2013). A Los
Angeles, il sensibile e solitario Theodore, uno scrittore di
lettere d’amore, intraprende una relazione sentimentale con
Samantha, il sistema operativo del suo computer dalla suadente voce
femminile. Tra fantascienza e dramma, il film di Jonze interpretato
da Joaquin Phoenix e
Scarlett Johansson è una potente
riflessione sui rapporti umani, sulla loro natura e sulla sempre
più difficile comprensione dei propri sentimenti in un mondo tanto
connesso e tecnologico.
Boyhood (2014). La vita
di una famiglia ordinaria e delle vicende che li coinvolgono
nell’arco di dodici anni. Mason e sua sorella Samantha passano
dall’infanzia all’età adulta confrontandosi con le conseguenze
della separazione dei loro genitori. Girato nell’arco di dodici
anni, Boyhood è il capolavoro artistico di Richard
Linklater, regista da sempre attento al trascorrere del
tempo, alla crescita e al catturare i più sinceri istanti di
vita.
Mad Max: Fury
Road (2015). Nella ricerca della propria terra natale,
una donna si rivolta contro un tiranno in un’Australia
postapocalittica. In suo aiuto accorrono un gruppo di prigioniere,
un fanatico e un vagabondo di nome Max. Al festival
di Cannes ha ricevuto una standing ovation, e si è aggiudicato
sei Oscar, diventando il film australiano con più statuette in
assoluto. Ad oggi è da molti considerato il miglior film d’azione
mai realizzato. Nel cast, Tom Hardy e
Charlize
Theron.
Il ponte delle
spie (2015). James Donovan è un avvocato di Brooklyn
che si trova coinvolto al centro della guerra fredda, quando deve
negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, pilota che è stato
catturato dopo l’abbattimento del proprio aereo spia sopra la
Russia. Steven Spielberg realizza uno dei
suoi film più belli del nuovo millennio, dimostrando ancora una
volta perché egli è indiscutibilmente il miglior storyteller del
mondo.
Arrival (2016). Tratto
dal racconto Story of Your Life, di Ted Chiang, il film ha
per protagonista una filologa interpretata da Amy Adams
chiamata a stabilire un dialogo con alcune forme extraterrestri
giunte sulla terra. Da questi tentativi di comunicazione verranno
alla luce scoperte che rivoluzioneranno per sempre tanto la vita
della protagonista quanto quella dell’intera umanità. Un
capolavoro.
La La Land
(2016). Un musicista jazz e un’aspirante attrice si innamorano
mentre sono entrambi impegnati a inseguire le proprie ambizioni e i
propri sogni, ma le cose cambiano non appena cominciano a
raggiungere il successo. Vincitore di 6 premi Oscar, questo film è
un atipico musical incentrato sull’amore e il successo,
magnificamente diretto, interpretato e tanto ricco di colori quanto
di vita e passioni.
Tre manifesti a Ebbing,
Missouri (2017). La madre di una ragazza assassinata
scrive un controverso messaggio su alcuni cartelloni pubblicitari,
aprendo una contesa che vede coinvolti lo stimato capo della
polizia e un pericoloso poliziotto. Osannato come uno dei migliori
film degli ultimi anni, è il capolavoro di McDonagh, incentrato sul
lutto e il perdono. Un dramma estremamente potente, forte di una
sceneggiatura impeccabile e interpretazioni da Oscar di Frances
McDormand e Sam
Rockwell.
C’era una volta a…
Hollywood (2019). Rick Dalton, attore televisivo di
telefilm western in declino, e la sua controfigura Cliff Booth
cercano di ottenere ingaggi e fortuna nell’industria
cinematografica al tramonto dell’età dell’oro di Hollywood.
Quentin
Tarantino realizza un film dedicato al cinema e ad un
periodo preciso dell’industria, dopo il quale nulla sarebbe più
stato come prima. Un’opera ricca di riferimenti, suggestioni e
riflessioni.
The
Irishman (2019). La storia di Frank Sheeran, veterano
di guerra e camionista, divenuto un sicario al soldo della malavita
di Filadelfia e assoldato per uccidere il popolare sindacalista
Jimmy Hoffa. Attraverso i suoi occhi si ripercorrono cinquant’anni
di storia americana. Opera crepuscolare sul mondo dei gangster
statunitensi, il film di Scorsese è un vero e proprio canto del
cigno di un epoca ormai appartenente al passato, con personaggi un
tempo iconici ormai ridotti alla più totale solitudine. Con
protagonisti Robert DeNiro, Al Pacino e
Joe Pesci,
The Irishman è uno dei più importanti film di Netflix.
Film anni 2000 adolescenziali per
ragazzi e ragazze
Il cinema per ragazzi ha nel tempo
donato al grande pubblico grandi capolavori che, con sfumature
diverse, hanno saputo affrontare tematiche quotidiane nella vita di
ogni ragazzo e ragazza. Dall’amicizia al rapporto con i genitori,
dal desiderio alla paura di crescere, dai primi amori fino ai primi
dolori che formano il carattere. Di seguito, ecco i migliori
film anni 2000 adolescenziali per ragazzi e
ragazze:
Juno (2007). Un’adolescente incinta decide di
dare il neonato in adozione, ma le cose si complicano dopo che la
scelta cade su una coppia benestante. Interpretato da Elliot Page
(all’epoca Ellen), il film è da subito divenuto un grande cult,
tanto per la sua sceneggiatura brillante quanto per le
interpretazioni e le tematiche trattate.
Easy Girl (2010).
Olive, una normale adolescente, racconta una piccola bugia in
merito alla propria vita sessuale. Quando il pettegolezzo si
diffonde tra gli studenti, la giovane viene improvvisamente
investita da una enorme popolarità. Emma Stone è la
protagonista di questo divertente film, che ha contribuito
significativamente a renderla la star del cinema che è oggi.
Scott Pilgrim vs. The
World (2010). Scott Pilgrim è un chitarrista
disoccupato che incontra la ragazza dei suoi sogni, Ramona Flowers.
Per conquistare totalmente il cuore della giovane Scott deve però
affrontare i suoi diabolici sette ex fidanzati, decisi a ucciderlo.
Interprato da uno spassoso Michael Cera, il film è
non solo uno dei migliori adattamenti da un fumetto mai realizzato,
ma anche un film per ragazzi ricco di tutti gli ingredienti giusti
per divertire ed emozionare.
Colpa delle
stelle (2014). Hazel e Gus sono due amici molto
particolari. I due adolescenti, entrambi anticonformisti e dallo
spiccato spirito sarcastico, si conoscono durante le riunioni in un
gruppo di sostegno per malati di cancro e si innamorano l’uno
dell’altra. Interpretato da Ansel Elgort e
Shailene
Woodley, il film è uno dei più popolari di genere
romantico per ragazzi degli ultimi anni.
Captain
Fantastic, di Matt Ross (2016). Ben e la moglie hanno
scelto di crescere i propri figli nel cuore di una foresta del Nord
America, evitando loro ogni contatto con la tecnologia e con la
civiltà moderna. Un tragico evento, però, è destinato a cambiare le
cose. Interpretato da Viggo
Mortensen, questo film riflette sul ruolo dei genitori
e propone percorsi educativi lontani dagli stereotipi del mondo
globalizzato.
Film anni 2000 italiani
Anche l’Italia non è stata da meno
negli ultimi vent’anni, regalandoci dagli anni 2000 ad oggi
numerosi film di grande importanza. Dalle nuove opere di autori
affermati sino alla comparsa di nuovi registi distintisi per
ambizioni e idee. Incentrati sulla società italiana o portatori di
storie che esulano dai canoni, ecco i migliori film anni
2000 italiani:
La stanza del
figlio (2001). Un padre psicoanalista, una madre dolce e
affettuosa, due figli adolescenti: legami familiari attraversati
dalle luci e dalle ombre di una vita vissuta insieme. Finché
l’irruzione del dolore non mette alla prova anche gli affetti più
profondi. Nanni Moretti vince la palma d’Oro a
Cannes con questo drammatico ritratto di una famiglia a pezzi e di
come sia difficile gestire il dolore.
La finestra di
fronte (2003). Giovanna si ritrova in casa un uomo molto
anziano che ha completamente perso la memoria. Cercando di
ricostruire la sua identità, scopre, piano piano, che lei stessa ha
smarrito il ricordo dei propri sentimenti e delle proprie passioni.
La finestra di fronte ha consacrato il regista Ferzan Ozpetek,
oggi uno dei più apprezzati del panorama italiano.
Le conseguenze
dell’amore (2004). Ogni uomo ha il suo segreto
inconfessabile. Ma Titta Di Girolamo ne ha più di uno, il che
spiega perché un uomo di cinquant’anni viva da otto in una camera
d’albergo di un’anonima cittadina della Svizzera italiana. Opera
seconda di Paolo Sorrentino, Le conseguenze
dell’amore è anche uno dei suoi film più apprezzati.
Gomorra (2008). Quattro
vicende raccontano la presa della camorra sulla vita delle persone:
quella del sarto Pasquale, quelle dei piccoli criminali Marco e
Ciro e degli imprenditori Franco e Roberto, e quella del piccolo
Totò, vittima di uno spietato sistema. Matteo
Garrone adatta per il grande schermo il romanzo di Roberto
Saviano, offrendo un cupo ritratto di vicende fin troppo
attuali.
La grande
bellezza (2013). Roma si offre indifferente e
seducente agli occhi meravigliati dei turisti: è estate e la città
splende di una bellezza inafferrabile e definitiva. Jep Gambardella
ha sessantacinque anni e la sua persona sprigiona un fascino che il
tempo non ha potuto scalfire. È un giornalista affermato, che si
muove tra cultura alta e mondanità in una
capitale che non smette di essere un santuario di meraviglia e
grandezza. Paolo Sorrentino trionfa agli Oscar con
questo film che racconta Roma in tutta la sua bellezza e
decadenza.
Il giovane
favoloso (2014). La storia di Giacomo Leopardi,
bambino prodigio rinchiuso in una casa che è una biblioteca mentre
la propria voglia di conoscere il mondo lo porta a viaggiare con la
mente e l’immaginazione. A ventiquattro anni lascia Recanati per
entrare nell’alta società, ma il poeta non riesce ad adattarsi alla
nuova vita. Mario Martone dirige Elio Germano nei panni
di Leopardi, combinando la vita del poeta con le sue poesie e il
loro valore eterno.
Non essere
cattivo (2015). La periferia di Roma negli anni
Novanta è un luogo dove dominano l’edonismo, le macchine di lusso e
la cocaina. In questo scenario difficile, due ragazzi, Vittorio e
Cesare si sostengono a vicenda nel tentativo di raggiungere il
successo. Quando il primo riesce a trovare un lavoro, anche l’amico
viene coinvolto immediatamente nell’affare. L’ultimo film di
Claudio Caligari è un ritratto duro e al tempo
stesso dolce di un contesto sociale e di un’amicizia per la
vita.
A Ciambra (2017). Pio ha solo
quattordici anni, ma già non vede l’ora di diventare adulto. Il suo
punto di riferimento è Cosimo, il fratello maggiore. Quando questi
scompare, Pio ha la possibilità di dimostrare tutta la sua
maturità. Prodotta da Martin Scorsese, l’opera
seconda di Jonas Carpignano è un coming of age che
porta a conoscere nuovi aspetti di una comunità verso cui vigono
innumerevoli pregiudizi.
Dogman (2018).
Marcello, toelettatore di cani, commette piccoli crimini per
Simoncino, un ex pugile che terrorizza il quartiere. Gli abusi del
criminale, però, spingono l’uomo a prendere in mano la situazione.
Premiato a Cannes per la miglior interpretazione, quella di
Marcello Fonte, il film è una fiaba dark come solo
Matteo Garrone
sa realizzarne.
Il traditore
(2019). Le vicende del criminale Tommaso Buscetta, primo pentito di
mafia, che consentì ai giudici Falcone e Borsellino di comprendere
l’organizzazione di Cosa Nostra e di portarne i capi in tribunale.
Marco Bellocchio firma uno dei suoi film più belli
e importanti, dirigendo Pierfrancesco
Favino qui alle prese con una delle sue
interpretazioni migliori.
Film anni 2000 su Netflix
Nel giro di pochi anni le
piattaforme streaming si sono affermate come il miglior strumento
dove poter recuperare un film o una serie TV di proprio interesse.
Nei vasti cataloghi di questi servizi si possono infatti ritrovare
titoli di ogni tipo, dai grandi classici fino ad opere più recenti,
da grandi blockbuster fino ai film più piccoli e indipendenti. Qui
di seguito, si propongono alcuni dei tanti film anni
2000presenti su Netflix:
American Psycho
(2000). La vita di Patrick Bateman, un broker di Wall Street, dalla
vita apparentemente normale ma che nasconde un’incontrollabile sete
di sangue. Christian Bale è il protagonista di
questo cult degli anni Duemila, in cui si propone l’altra faccia di
un’America apparentemente ordinata e controllata.
Il Gladiatore. Diretto da Ridley Scott e
interpretato da Russell Crowe, questo epico dramma racconta la
storia di un generale romano tradito che cerca vendetta come
gladiatore.
Le pagine della nostra vita (The Notebook),
dramma romantico americano del 2004 diretto da Nick Cassavetes.
Allie ha il morbo di Alzheimer e vive in una casa di cura. Ogni
giorno, l’anziano Duke le legge lo stesso libro. Si tratta del
diario di una storia d’amore ambientata nella Carolina del Sud
negli anni 40.
Il diario di Bridget
Jones. Bridget ha 32 anni e decide che è il momento giusto
per prendere in mano la propria vita. Inizia a scrivere un romanzo
che tiene sempre sul comodino e sul quale scrive di tutto, amore,
sesso e uomini.
Espiazione.
Inghilterra, 1935, è il giorno più caldo dell’anno. Briony Tallis e
la sua famiglia conducono una vita agiata e serena, fino a quando
una falsa accusa distrugge il rapporto tra la sorella maggiore di
Briony e il fidanzato.
Memorie di una
geisha (Memoirs of a Geisha) è un film del 2005 diretto da
Rob Marshall, basato sull’omonimo romanzo di Arthur Golden e
prodotto dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg. Nel 2006
ha vinto tre Oscar.
Una notte da
leoni (The Hangover) è un film del 2009 diretto da Todd
Phillips. Scritto da Jon Lucas e Scott Moore, e con Todd Phillips e
Daniel Goldberg come produttori esecutivi, il film fu prodotto
dalla Warner Bros. Productions e dalla Legendary Pictures. Vi
figurano attori come Bradley Cooper, Ed Helms, Zach Galifianakis,
Justin Bartha e Heather Graham. Il film ha vinto il Golden Globe
come miglior film commedia o musicale nel 2010.
Mr. & Mrs. Smith
(2005). Due sposi dalla vita piuttosto banale non sanno di essere
entrambi assassini professionisti ingaggiati da due diverse
associazioni criminali. Quando entrambi ricevono l’incarico di
assassinare la medesima persona, la situazione si fa
esplosiva.
Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of
the Spotless Mind) è un film del 2004 diretto da Michel Gondry con
protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet.
The Wolf of Wall Street
(2013). New York, anni 80. Eccessi e corruzione segnano la curva
discendente della brillante carriera di Jordan Belfort, un
ambizioso broker in grado di guadagnare migliaia di dollari al
minuto e di spenderne altrettanti in droga e futilità. Martin Scorsese
dirige Leonardo
DiCaprio in questo film ricco di adrenalina
sull’ascesa e declino di un uomo specchio del suo tempo.
Storia di un
matrimonio, di Noah Baumbach (2019). Un regista
teatrale e la moglie attrice, un tempo felicemente sposati,
intraprendono un lungo ed estenuante divorzio, che li pone di
fronte ai loro limiti e alle necessarie rinunce con cui dovranno
fare i conti. Interpretato da Adam Driver e
Scarlett
Johansson, il film è considerato il capolavoro di
Baumbach. Un potente dramma che affronta in modo estremamente
sincero e crudo la separazione e ciò che essa comporta, tanto nei
suoi aspetti più evidenti quanto in quelli più privati. Un film
tanto bello quanto doloroso.
Ocean’s Eleven. Un remake del classico del
1960, questo film diretto da Steven Soderbergh segue un gruppo di
ladri che pianificano una rapina ai casinò di Las Vegas.
Se gli anni Ottanta sono stati
caratterizzati dal ritorno del dominio dei grandi studios di
produzione, nonché dalla realizzazione dei grandi blockbuster,
gli anni ’90 hanno portato ancor più all’estremo questa
tendenza a realizzare film estremamente ambiziosi capaci di
affermarsi come campioni di incassi.
Allo stesso tempo, però, si è
sempre più affermato anche il concetto di cinema indipendente,
esistente da sempre ma che ha trovato in questo nuovo decennio le
possibilità di affermarsi in modo più netto, grazie in particolare
all’entrata in scena di nuovi registi ricchi di idee nuove e grande
voglia di sperimentare. Per orientarsi in questi anni complessi del
cinema, ecco un elenco dei migliori film anni ’90 da
vedere:
Come anticipato, gli anni Novanta
si sono più che mai caratterizzati per opere molto diverse tra
loro, da grandi blockbuster ricchi di effetti speciali a film
indipendenti che esulano dai canoni hollywoodiani, passando
ovviamente per importanti film d’autore affermatisi tra i più
grandi capolavori della storia del cinema. Ecco i migliori
film anni ’90 americani da vedere:
Quei bravi
ragazzi (1990). Un americano di origini italo
irlandesi fa carriera nella mafia newyorchese degli anni 50, ma la
vita da gangster riserva delle sorprese non previste. Martin Scorsese
dirige Ray Liotta,
Robert De Niro
e Joe Pesci in
questo film definitivo sul
mondo dei gangster. Un racconto che compre un ampio arco
temporale e che offre nuovi punti di vista sull’argomento.
Edward mani di
forbice (1990). Un ragazzo, che si ritrova con delle
lame di forbice al posto delle mani, rimane solo dopo la morte
dello scienziato che lo ha creato, ma una famiglia lo adotta. La
gente del paese lo evita a causa della sua diversità, ma questo non
gli impedisce di trovare l’amicizia di una famiglia.
Tim Burton realizza una
delle sue favole più belle, qui alla sua prima collaborazione con
Johnny Depp.
Un’opera ricca di emozioni, visivamente straordianaria.
Terminator 2 – Il giorno del
giudizio (1991). Il figlio di Sarah Connor, futuro
capo della resistenza del genere umano contro le macchine, è nel
mirino di un assassino indistruttibile proveniente dal futuro. Un
vecchio modello di Terminator, però, è pronto ad aiutarlo.
James Cameron realizza
il sequel di Terminator, superandosi
in ambizioni e risultato. Il giorno del giudizio è un
capolavoro di tecnica e cuore, ancora oggi insuperato.
Gli spietati
(1992). Un anziano pistolero, il suo ex partner e un giovane
avventuriero si mettono sulle tracce di alcuni uomini, finendo
coinvolti in uno scontro più pericoloso del previsto. Clint
Eastwood si consacra come autore cinematografico
con questo western crepuscolare, un’opera che rappresenta un
momento di passaggio fondamentale per il genere che lo ha reso
celebre. Premiato con l’Oscar al miglior film.
Schindler’s
List (1993). La vera storia di Oscar Schindler, un
industriale tedesco che, mettendo a rischio la propria vita e la
propria carriera, riesce a salvare migliaia di ebrei da un tragico
destino. Steven Spielberg realizza con
questo film il suo capolavoro, un’opera attesa e pensata a lungo,
attraverso cui ripercorrere una storia tanto dolorosa quanto
importante. Ancora una volta nel suo cinema, chi salva una vita
salva il mondo.
Jurassic Park (1993).
Due paleontologi e un matematico sono tra le persone selezionate
per partecipare a un giro organizzato a un parco a tema. Quando i
dinosauri si animano e prendono il sopravvento, però, la visitasi
trasforma presto in un incubo. Steven Spielberg
porta i dinosauri sul grande schermo grazie alle prodezze della
CGI. Il senso di meraviglia suscitato da questo film è ancora oggi
unico.
Pulp Fiction
(1994). Un killer si innamora della moglie del suo capo, un pugile
rinnega la sua promessa e una coppia tenta una rapina che va
rapidamente fuori controllo. Le loro storie si intrecceranno in
modi impensabili. Con la sua opera seconda, Quentin
Tarantino scrive una nuova pagina nella storia
del cinema, offrendo nuove possibilità narrative ed estetiche.
Forrest Gump
(1994). Seduto sulla panchina alla fermata dell’autobus di
Savannah, Forrest Gump racconta con voce lenta della propria
incredibile vita e dei problemi mentali e fisici che si porta
dietro dalla nascita. Tom Hanks si
consacra definitivamente grazie a questo film vincitore di diversi
premi Oscar. Un film epico, tra i più amati del decennio.
Le ali della
libertà (1994). Andy Dufresne viene condannato, benché
innocente, a due ergastoli e al carcere duro. In prigione stringe
amicizia con Red, sperimenta la brutalità della vita dietro le
sbarre, si adatta, e vive 19 anni sognando la libertà. Tim
Robbins e Morgan Freeman
recitano in questo grande classico basato su un racconto di
Stephen King. Un film sul carcere come pochi altri
ne sono stati realizzati.
Toy Story (1995).
La vita di Woody, un cowboy giocattolo e pupazzo preferito del suo
piccolo padrono, è minacciata dall’arrivo di Buzz Lightyear, un
nuovo robot colorato e pieno di luci. Toy Story è
probabilmente il più importante film d’animazione del decennio,
avendo rappresentato non solo il progresso delle tecnologie
digitali ma avendo contribuito alla riqualificazione
dell’animazione agli occhi del mondo intero.
Heat – La sfida
(1995). Uno sfuggente maestro del crimine e la propria banda
effettuano una serie di furti ad alto profilo, uno dei quali
culmina in tre morti. L’uomo conosce un detective della omicidi e
si sfidano, fino all’ultimo scontro finale. Al Pacino e
Robert De Niro si incontrano sul grande schermo
grazie a Michael Mann, il quale dirige un thriller
tra i migliori mai realizzati, ricco di ricerche introspettive ed
esistenziali.
Titanic (1997).
Il transatlantico Titanic, considerato un gioiello tecnologico ed
il più lussuoso piroscafo da crociera mai realizzato, salpa
dall’Inghilterra il dieci aprile del 1912 con oltre 1500 passeggeri
a bordo per il suo viaggio inaugurale. I viaggiatori sono collocati
in tre classi, riflesso delle differenze sociali. James
Cameron dirige Leonardo
DiCaprio e Kate Winslet in
questo capolavoro vincitore di 11 premi Oscar, straordinario per
ambizioni ed effetti speciali.
Will Hunting – Genio
ribelle (1997). Will è un ventenne genio della
matematica che lavora nelle pulizie e ha piccoli precedenti penali.
Grazie all’aiuto di un terapista e di una ragazza, riuscirà a fare
i conti con il oroprio passato e a sfruttare il proprio talento.
Uno dei film più belli del decennio, un atipico coming of
age interpretato da Matt Damon e
Robin Williams,
incentrato su temi come il senso di colpa, la paura dei rapporti
umani e il desiderio di riscatto.
Salvate il soldato
Ryan (1998). Nei giorni seguenti lo sbarco in
Normandia, una madre americana sta per ricevere nello stesso giorno
la notizia della morte di tre dei suoi figli su diversi fronti
della guerra. Il comandante in capo generale Marshall dà ordine che
il quarto fratello, Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato
e portato a casa. Steven Spielberg si conferma re
indiscusso degli anni Novanta con questo ennesimo capolavoro,
fondato sull’importanza della salvezza dell’umanità.
La sottile linea
rossa (1998). Il dramma della Seconda Guerra Mondiale
vissuto dal punto di vista di una pattuglia di soldati americani
giunti sull’isola di Guadalcanal. Il leggendario regista
Terrence Malick torna al cinema dopo decenni
d’assenza con quest’opera intrisa di filosofia e con un cast di
grandi attori come Sean Penn, George
Clooney, Adrien Brody e Jim
Caviezel.
The Truman Show
(1998). Truman Burbank scopre che i primi trent’anni della propria
vita non sono stati altro che una messinscena. Inizia così a
desiderare di fuggire da una realtà alienante che però sembra
essere stata costruita su misura per lui. È se la realtà che
viviamo non fosse altro che una messa in scena? La visione di
questo iconico film con Jim Carrey ha
suscitato in tutti questa domanda. The Truman Show è un
film che ancora oggi parla di noi e della nostra società.
Matrix (1999). Esistono
due realtà: una è l’esistenza che conduciamo ogni giorno, l’altra è
nascosta. Neo vuole scoprire la verità su Matrix, mondo virtuale
elaborato al computer creato per tenere sotto controllo le persone.
Morpheus potrebbe aiutarlo. Matrix ha riscritto le regole
del suo genere di riferimento, offrendo una visione nuova del mondo
sempre più digitale in cui si stava all’epoca appena entrando.
Keanu Reeves è l’eletto, protagonista di un film
imprescindibile.
American Beauty (1999).
Lester Burnham è un marito infelice che trascorre le giornate
all’insegna della monotonia. Quando incontra Angela, amica
adolescente di sua figlia, la sua vita cambia completamente. Uno
dei film più importanti del decennio, interpretato da Kevin Spacey,
che grazie al ruolo di Lester Burnham vinse il suo secondo Oscar. È
questa un’opera impegnata ad offire l’altro volto della felice
famiglia borghese statunitense.
Essere John
Malkovich (1999). Un burattinaio e un’impiegata
scoprono un tunnel che permettedi entrare mente e il corpo di John
Malkovich per 15 minuti alla volta. Un altro esempio di film che,
sul finire del secolo, porta verso nuovi orizzonti le possibilità
del cinema. Spike Jonze dà vita ad una
sceneggiatura di Charlie Kaufman incentrata sul
concetto di identità, di celebrità e sui rapporti umani.
Fight Club (1999). Tyler Durden ed un nuovo
amico sfogano la loro aggressività creando un club di
combattimento, che assume rapidamente connotati rivoluzionari, fino
a esporre la vera identità di Tyler Durden. David
Fincher dirige Brad Pitt ed
Edward Norton in questo film che, sul finire del
secolo, ha contribuito alla ridefinizione di cinema post-moderno,
affrontando tematiche e proponendo stili in modi del tutto
inediti.
I migliori film thriller degli anni ’90
Se c’è un genere che ha avuto
grande importanza negli anni ’90, questo è il thriller. Nel corso
di questo decennio si sono infatti viste sul grande schermo opere
di questo genere macchiate anche dal soprannaturale, dall’erotico e
dall’azione, ma sempre incentrate su situazioni pericolose e con
personaggio quanto mai indecifrabili. Ecco quali sono i
film anni ’90 thriller da non perdere:
Il silenzio degli innocenti (1991). Uno
psicopatico assassino è il terrore di giovani donne formose che
aggredisce e scuoia. Solo Hannibal Lecter può aiutare a risolvere
il caso, ma è detenuto in cella di isolamento in un manicomio
criminale, essendo diventato uno psicopatico cannibale. Una giovane
aspirante agente dell’FBI,
Clarice Starling, prima ancora di completare
il suo addestramento viene incaricata di contattare Lecter, per
averne lumi intesi ad individuare e fermare il mostro.
Anthony Hopkins e Jodie Foster
sono i protagonisti di questo grande classico premiato agli
Oscar.
Basic Instinct
(1992). Il detective Nick Curran sta indagando su un omicidio.
L’arma del delitto è un punteruolo da ghiaccio e la principale
sospettata è la scrittrice di successo Catherin Tramell. Nel corso
delle indagini l’uomo intraprende anche una relazione con la donna.
Sharon Stone ottiene fama mondiale grazie a questo
thriller erotico divenuto un cult senza tempo.
Seven (1995). Un
anziano ed esperto detective vicino alla pensione viene affiancato
da un giovane e irruento collega per indagare su un serial killer
specializzato nei sette peccati capitali. David
Fincher ottiene le meritate attenzioni grazie a questo
thriller con Brad Pitt e MorganFreeman. Quando si pensa ad un esempio di questo
genere degli anni ’90, Seven è il primo nome che viene
alla mente.
Mission: Impossible (1996). Ethan Hunt, un
agente segreto ingiustamente accusato della morte di tutti gli
agenti della sua squadra, sfugge ai killer del governo, penetrando
negli archivi della CIA. Primo capitolo della saga attiva ancora
oggi, questo film diretto da Brian De Palma e con
protagonista Tom Cruise è un avvincente thriller
d’azione ricco di suspence e adrenalina.
Il sesto senso (1999). Malcolm è uno psicologo
infantile molto stimato e si trova doversi occupare del caso del
piccolo Cole, un ragazzino di nove anni, ossessionato da spaventose
apparizioni di spiriti. Bruce Willis è il
protagonista di questo grande classico del thriller soprannaturale.
Il sesto senso è stato per il suo regista, M.
Night Shyamalan, la definitiva consacrazione come maestro
del genere.
Un altro genere tra i più popolari
degli anni ’90 è quello della commedia, che grazie a nuovi registi
e attori si è caratterizzato per storie nuove, che hanno spinto
sempre più in territori demenziali, dissacranti e irriverenti. Gli
anni Novanta hanno davvero fatto morire dalle risate il grande
pubblico ed ecco i migliori film anni ’90 commedia
da non perdere:
Mrs. Doubtfire
(1993). Divorziato dalla moglie e impossibilitato a vedere i propri
figli, un uomo decide di travestirsi da domestica per stare vicino
a loro. Toccante film interpretato da Robin
Williams, nei panni di uno dei padri migliori mai visti
sul grande schermo. Si affronta qui il tema del divorzio e della
genitorialità in una chiave divertente, che sa però trasmettere
anche forti emozioni e grandi riflessioni.
Scemo & più
scemo (1994). Due amici disoccupati, Lloyd e Harry, si
trovano coinvolti in una avventura demenziale originata da una
valigetta smarrita piena di dollari. Jim Carrey e
Jeff Daniels recitano da protagonisti in questa
popolarissima commedia anni ’90, un titolo che ha poi consacrato
Carrey come re della commedia demenziale (e non solo)
statunitense.
Il professore
matto (1996). Il professor Sherman Klump è considerato da
tutti il migliore del campus. Il suo unico problema è l’esagerata
obesità. Per risolvere la questione inventa una formula che gli
consente di perdere peso. Eddie Murphy si sdoppia
per interpretare più personaggi di questo iconico film, tanto
dissacrante quanto divertente, con scene e battute entrate
nell’immaginario collettivo.
Tutti pazzi per
Mary (1998). Dopo averla persa di vista per anni, il
goffo e impacciato Ted, decide di ritrovare la donna della sua
vita, Mary. Quel che Ted non sa, però, è che la concorrenza è
numerosa e spietata. Ben Stiller,
Cameron Diaz e
Matt Dillon
recitano in questa popolarissima commedia diretta dagli esperti del
genere Peter e Bobby
Farrelly.
American Pie
(1999). Jim, Kevin, Paul e Chris sono quattro amici che stanno per
diplomarsi al liceo e sono ossessionati dalla loro verginità. Dopo
un’altra festa passata in bianco, decidono di stringere un patto di
reciproco aiuto al fine di fare sesso prima della fine dell’anno
scolastico. L’ultima occasione è la festa a
casa di Stifler in riva al lago, dove tutti si recano dopo il ballo
di fine anno. Commedia campione d’incassi nonché primo capitolo di
una lunga saga, American Pie è un film tanto divertente
quanto scorretto, dissacrante ed emozionante.
Tra i generi cinematografici più
popolari degli anni ’90 vi è senza dubbio quello della commedia
romantica. Sono in quegli anni stati realizzati infatti titoli
caratterizzati da sceneggiature brillanti, interpretati da grandi
attori e con vicende amorose mai banali e sempre coinvolgenti. Ecco
quali sono i film anni ’90 romantici da non
perdere:
Pretty Woman (1990).
Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori,
Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel
campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende
dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a
Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che
lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro. Per i due è l’inizio di
un’inaspettata storia d’amore. Richard Gere e
Julia Roberts
recitano in questo film che non ha bisogno di presentazioni.
Semplicemente un grande classico.
Insonnia d’amore
(1993). Jonah ricorre a un programma radiofonico per trovare una
compagna al padre, vedovo inconsolabile. Nell’ascoltare la
trasmissione, una giornalista si commuove e gli scrive una lettera.
Tom Hanks e Meg Ryan recitano per
Nora Ephron in una delle commedie romantiche più
iconiche degli anni ’90, che ha il merito di aver contribuito a
rendere grande questo genere nel corso del decennio.
Qualcosa è
cambiato (1997). Una cameriera di New York City, un
pittore gay e un cane aiutano uno scrittore misantropo e ossessivo
compulsivo a raggiungere un compromesso con se stesso. Film
premiato agli Oscar, Qualcosa è cambiato è un’atipico
racconto d’amore, con un Jack Nicholson
straordinario nei panni di un uomo cinico che si apre piano piano a
dei sentimenti nei confronti di una donna, interpretata da
Helen Hunt.
C’è posta per
te (1998). John e Kathleen sono rivali in affari: lui
è proprietario di una catena di negozi di libri, lei di una piccola
libreria per bambini. I due intrecciano una relazione su un sito di
incontri al quale sono iscritti mantenendo l’anonimato. Tom
Hanks e Meg Ryan tornano a recitare
insieme per Nora Ephron in quest’altro grande
classico del cinema romantico anni ’90. Una sceneggiatura brillante
guida due attori in stato di grazia.
Notting Hill
(1999). A Notting Hill il timido William è proprietario di un
negozietto di libri dove un giorno entra Anna, diva di Hollywood, e
tra i due scatta il colpo di fulmine. Julia
Roberts e Hugh Grant sono i protagonisti
di un’altra delle più celebri e amate commedie romantiche degli
anni Novanta. Un film dove l’amore supera ogni differenza.
Il cinema per ragazzi ha conosciuto
negli anni Ottanta importanti rivoluzioni. Negli anni ’90 queste
sono poi proseguite estendendosi anche a generi e racconti molto
diversi tra loro. Il cosiddetto “film per famiglie” ha infatti
trovato nel corso di questo decennio grande fortuna grazie a titoli
campioni di incassi divenuti con il tempo grandi classici. Ecco
allora i migliori film anni ’90 per ragazzi:
Mamma ho perso
l’aereo (1990). Il piccolo Kevin viene lasciato in casa da
solo a Natale e deve difendere l’abitazione da due malintenzionati
che vogliono entrare. Per farlo impiega tutta la sua astuzia ed una
serie apparentemente interminabile di trappole e di espedienti
mirati a far desistere i due malcapitati ladri. Uno dei maggiori
successi del decennio nonché uno dei film più iconici degli anni
’90. Mamma ho perso l’aereo è un film che tutti hanno
visto almeno una volta.
La vita è un
sogno (1993). Texas, 1976: è l’ultimo giorno di scuola e
un gruppo di ragazzi da sfogo ai propri desideri organizzando una
festa memorabile. Un racconto corale dove ciascuno dei protagonisti
vive uno dei momenti più importanti nell’esistenza di ognuno, ossia
il passaggio all’età adulta. Richard Linklater si
fa cantore di un’intera generazione, ritraendola nel pieno della
loro giovinezza, spensieratezza e gioia di vivere. La vita è un
sogno esula dai canoni del film hollywoodiano per dar vita ad
un flusso di situazioni, personaggi ed emozioni.
Ragazze a Beverly
Hills (1995). Cher, la ragazza più popolare del liceo,
cerca di far innamorare due insegnanti. Entusiasta del successo
ottenuto, prova a fare lo stesso con due dei propri amici, ma i
risultati non sono quelli sperati. Alicia
Silverstone è la protagonista di questo classico per
ragazzi anni ’90, un film che ha fatto scuola.
Jumanji (1995).
Due bambini scoprono un magico gioco da tavolo nella loro soffitta.
Mentre giocano, evocano animali feroci e un uomo pazzo, Alan,
scomparso ventisei anni prima durante una partita. L’avventura è
per loro appena iniziata. Altro grande classico degli anni ’90,
Jumanji è in particolare ricordato per la sua atmosfera
tra il cupo e il comico, ma ovviamente anche per la presenza
dell’iconico Robin Williams.
Space Jam (1996).
MIchael Jordan va in soccorso di Bugs Bunny e dei suoi amici che
hanno bisogno di lui per vincere una partita di basket contro i
malvagi Nerdluks, una banda di piccole e irritabili creature
provenienti dallo spazio. Un cult per ragazzi degli anni ’90,
rimasto memorabile tanto per l’uso della tecnica mista quanto per
la presenza di un’icona come Michael Jordan nei
panni di sé stesso.
I migliori film degli anni ’90 presenti su Netflix in questo
momento
Nei cataloghi delle piattaforme
streaming oggi disponibili si possono ritrovare, oltre a titoli a
noi più vicini nel tempo, anche opere meno recenti, spesso
sconosciute ma meritevoli di essere riscoperti. Questi film
permettono infatti di entrare in contatto con mondi cinematografici
oggi non più in vigore ma che hanno sempre molto da insegnare. Ecco
allora i migliori film anni 90 in streaming su Netflix:
Dracula di Bram Stoker (1992). Il conte
Dracula, colpito da una maledizione che lo costringe a nutrirsi del
sangue degli esseri viventi in cambio della vita eterna, è
determinato a riunirsi con la propria amata. Per raggiungere i
propri scopi, si reca a Londra. Francis Ford
Coppola realizza il proprio adattamento del celebre
romanzo di Bram Stoker, con Gary Oldman nel ruolo del leggendario vampiro.
Un film tanto ricco di emozioni quanto affascinante a livello
estetico.
The Game (1997).
Uno spento uomo d’affari di mezza età, si fa convincere dal
fratello minore ad iscriversi in un club che organizza giochi tanto
realistici che lo faranno precipitare in un incubo senza fine.
David Fincher realizza un nuovo thriller d’alto
livello con protagonista Michael Douglas, dando vita ad un vero e
proprio gioco mentale che sfida tanto i personaggi quanto lo
spettatore.
The Jackal
(1997). Il geniale killer “The Jackal” viene reclutato dalla mafia
russa per uccidere una figura di altissimo livello della politica
americana. Il prezzo pattuito è di settanta milioni di dollari.
Richard Gere e Bruce Willis
recitano in questo teso thriller anni ’90, liberamento tratto dal
romanzo Il giorno dello sciacallo.
Il grande
Lebowski (1998). Drugo è un disoccupato giocatore di
bowling rimasto legato agli anni Settanta, che si trova coinvolto
in un doppio complotto per un puro caso di omonimia. Cult diretto
da Joel ed Ethan Coen, il film è
reso memorabile in particolare dall’iconica interpretazione di
Jeff Bridges nei panni di Jeffrey Lebowski.
Ragazze
interrotte (1999). Una giovane donna con un disturbo di
personalità borderline, passa diciotto mesi in un istituto
psichiatrico alla fine degli anni 60. Qui conosce le altre
pazienti, tra cui Lisa, una ragazza con cui stringerà una forte
amicizia. James Mangold dirige Winona
Ryder e Angelina Jolie in questo dramma
biografico, basato sulle memorie della scrittrice
SusannaKaysen.
Anche se non tutti i film
usciti negli anni Novanta sono stati un successo, si può
dire che è stato un decennio complessivamente forte per il cinema.
Tra il 1990 e il 1999 sono usciti moltissimi grandi film e, tra
questi, la selezione è sorprendentemente varia. È stato un decennio
che ha visto l’uscita di molti blockbuster iconici, di piccoli film
indipendenti e di molti classici internazionali non in lingua
inglese.
I migliori film degli anni
’90 sono anche alcuni dei migliori film di tutti i tempi,
dato che si è trattato di un decennio così forte per il cinema. Chi
è alla ricerca di alcuni dei migliori film degli anni
’90 dovrebbe trovare nei titoli che seguono un punto di
partenza fantastico e comprensivo di molti dei più grandi del
decennio. Quella che segue è una classifica di alcuni dei migliori
tra i migliori film usciti negli anni Novanta.
Quel periodo di 10 anni può essere
ormai lontano nel tempo, ma i migliori film degli anni ’90
continuano a vivere, e probabilmente continueranno a farlo
all’infinito. La classifica che segue mira a mettere in evidenza i
film veramente grandi e/o quelli che hanno riassunto in qualche
modo il decennio e la sua atmosfera generale. Tutti questi film
hanno resistito e sono invecchiati bene fino a oggi, e ognuno di
essi è una visione essenziale per gli appassionati di cinema, sia
occasionali che fanatici.
L.A. Confidential (1997)
Esempio iconico di neo-noir,
L.A. Confidential è un avvincente film
poliziesco/misterioso, scritto con maestria e interpretato da un
ottimo cast. La trama vede diversi detective che cercano di venire
a capo di un brutale omicidio di massa in una tavola calda a tarda
notte, commesso da qualcuno armato di fucile.
Il film trasuda stile e trae
vantaggio dal fatto di ricreare in modo molto convincente la Los
Angeles degli anni Cinquanta per la sua ambientazione, oltre ad
essere uno dei migliori film mai diretti da Curtis Hanson. Sebbene
la trama sembri semplice all’apparenza, è il modo in cui si svolge
(e diventa sempre più complessa) che mantiene il film avvincente, e
aiuta anche il fatto che, a un certo punto, la storia e la sua
progressione diventano piuttosto imprevedibili.
L.A. Confidential in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Scream (1996)
Alcuni film si muovono su una linea
sottile tra l’interpretazione diretta di alcuni tropi e la parodia
di altri, e l’originale Scream del 1996 è un
ottimo esempio di film che fa questo per il genere horror. Una
premessa slasher familiare viene presa un po’ sul serio, ma anche
discussa e satireggiata, soprattutto grazie al fatto che i
personaggi sono consapevoli delle “regole” dei film horror.
È il tipo di approccio che potrebbe
sembrare meschino o accondiscendente nelle mani sbagliate, ma
fortunatamente il regista Wes Craven aveva le mani
giuste per un film come questo. Riprende ciò che aveva fatto in New
Nightmare del 1994 e ne perfeziona la formula, rendendo Scream uno
dei film horror più essenziali del suo decennio.
Trainspotting (1996)
Negli anni Novanta sono usciti molti
film grintosi e con i piedi per terra, ma pochi si sono rivelati
altrettanto grintosi e con i piedi per terra come
Trainspotting. È un film ambientato in Scozia, che
segue un gruppo di giovani nella scena della droga di Edimburgo,
descrivendo onestamente gli alti e i bassi (letterali) della
tossicodipendenza.
Trainspotting può
essere divertente in una scena, teso in quella successiva,
terrificante pochi minuti dopo, e poi tremendamente triste poco
dopo. Mostra il caos delle vite dei personaggi in modo avvincente e
straordinariamente equilibrato, senza mai sottrarsi alla realtà di
uno stile di vita come questo, sia nel bene che nel male. Il film
ha avuto anche un sequel sorprendentemente buono nel 2017, che vale
la pena di vedere.
Thelma & Louise (1991)
Anche se si conosce il suo famoso
finale, Thelma & Louise è comunque un viaggio che
vale la pena di fare, visto che in definitiva riguarda tanto il
viaggio quanto la destinazione. Si tratta di uno dei più grandi
road movie di tutti i tempi, che segue due donne che si danno alla
fuga dopo che una delle due ha ucciso un uomo per autodifesa,
portando le due a legare mentre la legge cerca di
rintracciarle.
Susan Sarandon e Geena Davis sono entrambe bravissime
nei panni delle protagoniste, mentre il film vanta un cast di
supporto di tutto rispetto che comprende Harvey Keitel e un
(giovanissimo) Brad Pitt. Scritto e diretto con maestria
dallo spesso affidabile Ridley Scott, il film è ancora divertente ed
emozionante da guardare a distanza di anni.
Hong Kong Express (1994)
C’è una trama concreta in Hong Kong
Express? È difficile dirlo. Si potrebbe affermare che ci sono due
storie in gioco, una delle quali prende bruscamente il sopravvento
sull’altra a circa metà strada.
Forse la domanda migliore sarebbe
“Chungking Express ha bisogno di una trama?”, visto che si tratta
di un film di Wong Kar-wai da cui si esce senza sapere come
riassumere, ma ben consapevoli di aver vissuto un’esperienza
grandiosa. Dalle sue immagini oniriche al grande uso della musica,
fino al suo contenuto emotivo sorprendentemente duro, è un film
poliziesco/romanzo/drammatico che affronta i temi della solitudine,
della nostalgia e dell’appartenenza meglio di qualsiasi altro ed è
meritatamente considerato un classico.
Forrest Gump (1994)
Forrest Gump è uno
dei film più famosi degli anni Novanta e, sebbene non sia
assolutamente perfetto, le sue qualità positive lo rendono
probabilmente anche uno dei migliori degli anni Novanta. Il film
segue il personaggio principale mentre attraversa la vita alla
deriva, affrontandone a modo suo gli alti e bassi e influenzando
inconsapevolmente numerosi (e significativi) eventi storici della
seconda metà del XX secolo.
È un film molto sentimentale e forse
anche a tratti smielato, ma è straordinariamente guardabile e molti
dei suoi contenuti emotivi sono adeguatamente commoventi. Per
l’ottimo equilibrio tra commedia, dramma e cuore e per la
leggendaria interpretazione di Tom Hanks, Forrest Gump è sicuramente un film
di successo.
Ragazze a Beverly Hills
(Clueless, 1995)
Le commedie adolescenziali degli
anni ’90 non sono molto più iconiche di Clueless, ed è
comprensibile il motivo per cui viene spesso considerato un punto
di forza nel genere delle commedie adolescenziali. Il film segue
una popolare studentessa del liceo di nome Cher che influenza le
vite di coloro che la circondano, per poi sentirsi minacciata da
un’altra ragazza che diventa più popolare di lei dopo che Cher le
ha fatto un restyling.
È uno di quei film che sono sempre
stati popolari, ma che sembrano diventarlo un po’ di più ogni anno,
al punto da diventare un classico intoccabile degli anni Novanta.
Fa un ottimo lavoro di aggiornamento di Emma di Jane Austen per gli
anni ’90, in modo simile a come un’altra commedia adolescenziale
classica degli anni ’90, 10 cose che odio di te, funzionava come
aggiornamento de La bisbetica domata di William Shakespeare.
Jurassic Park (1993)
Jurassic Park
potrebbe essere il film campione d’incassi degli anni Novanta. Così
come Steven Spielberg ha realizzato
l’oggettivamente miglior film sugli squali di tutti i tempi con
Lo squalo del 1975, allo stesso modo ha finito per
realizzare il film sui dinosauri a cui tutti gli altri sarebbero
stati paragonati, visto che a 30 anni dall’uscita, nulla si è
avvicinato a Jurassic Park.
Stranamente, per quanto grande, non
è nemmeno il miglior film di
Spielberg del 1993 (di cui parleremo più avanti), a
dimostrazione di come il regista fosse davvero al top della sua
carriera. Con effetti speciali che reggono ancora oggi, un ritmo
perfetto, grandi scene d’azione e di suspense e personaggi
memorabili, Jurassic Park è intrattenimento di
massa al suo meglio.
La vita è un sogno (Dazed and
Confused, 1993)
Richard Linklater è
stato uno dei migliori registi degli anni ’90 per quanto riguarda i
film di piccole dimensioni e incentrati sui personaggi
(Before
Sunrise del 1995 ne è un buon esempio), ma il suo migliore
di quel decennio potrebbe essere Dazed and Confused del 1993. Il
film segue un gruppo di personaggi durante il primo giorno delle
vacanze estive ed è intensamente nostalgico, grazie al fatto che è
ambientato nel 1976.
Si tratta principalmente di una
commedia e di una trama piuttosto leggera, ma i personaggi
diventano molto accattivanti e gradualmente più stratificati man
mano che il film va avanti. La vita è un sogno è
molto divertente e anche molto sentito, in grado di commuovere
chiunque ricordi anche solo con un pizzico di affetto com’era
essere un adolescente o chiunque si senta ancora un po’
giovane.
Tre colori – Film rosso (1993)
Tra il 1993 e il 1994, l’acclamato
regista polacco Krzysztof Kieślowski ha realizzato quella che oggi
viene definita la trilogia dei tre colori. Ogni film (Blu, Bianco e
Rosso) era incentrato su una serie diversa di personaggi e tutti
affrontavano i temi dell’amore, della perdita e della nostalgia,
anche se con toni diversi.
Si tratta di una trilogia tematica
affascinante nel suo complesso e, sebbene sia difficile
individuarne uno come il migliore, il terzo film, Red, potrebbe
essere quello che finisce per avere il maggior impatto. È un film
lento ma coinvolgente che analizza lo strano legame che si forma
tra una modella part-time e un giudice in pensione, con una
tonalità che si colloca a metà strada tra lo straziante Blue e lo
stranamente comico White.
Il grande Lebowski (1998)
Un film giallo, cupo e forse anche
esistenziale, interamente giocato sulle risate, Il grande
Lebowski è senza dubbio uno dei film più divertenti degli
anni Novanta. Segue The Dude – uno scansafatiche stranamente
accattivante che va alla deriva nella vita – mentre intraprende un
viaggio bizzarro e caotico per farsi sostituire il tappeto dopo
essere stato scambiato per un milionario.
La trama è selvaggia e il film
riconosce consapevolmente l’assurdità di tutto ciò, rendendo
esilaranti cose che altrimenti potrebbero sembrare confuse e
frustranti. È un punto culminante nella filmografia
straordinariamente forte dei fratelli Coen e vanta interpretazioni
iconiche da parte di tutto il cast, in particolare di Jeff
Bridges e John Goodman.
Fight Club (1999)
Gli anni Novanta di David
Fincher hanno avuto un inizio un po’ difficile quando ha
diretto il discutibile (anche se non irredimibile) Alien
3, ma le cose hanno cominciato a girare per lui negli anni
successivi. Nel 1995 ha realizzato il cupo e coinvolgente film
giallo/thriller Se7en e poi, nel 1999, ha realizzato uno dei più
amati classici di culto di tutti i tempi con Fight Club.
Si tratta di un thriller psicologico
molto cupo (e sorprendentemente divertente) su un uomo
apparentemente mite che viene coinvolto in un club di lotta
clandestino (e alla fine rivoluzionario). Con una narrazione
iconicamente tortuosa, un ritmo incalzante e un’abbondanza di
immagini creative, Fight Club è giustamente considerato uno dei
migliori del decennio.
Will Hunting – Genio ribelle
(1997)
Un sentito dramma sull’adolescenza
che ha dato a Robin Williams forse il suo miglior ruolo e
che si è rivelato un successo per le star/sceneggiatori
Matt Damon e Ben Affleck, Will Hunting – Genio ribelle è davvero bello.
Si tratta di una storia semplice sulle difficoltà della giovane età
adulta e sulle amicizie improbabili, ma che sfrutta con competenza
un territorio familiare.
Il risultato è un film decisamente
sentimentale e molto ampio, al quale è tuttavia difficile
resistere. La sceneggiatura è appassionata e sincera e la vittoria
di Williams come miglior attore non protagonista agli Academy
Awards è stata meritatissima (anche la sceneggiatura ha vinto
l’Oscar).
Terminator 2 – Il giorno del
giudizio (1991)
The Terminator del
1984 è stato un ottimo film sui viaggi nel tempo, con una donna che
cerca di sfuggire a un cyborg futuristico che non si fermerà
davanti a nulla pur di vederla morta. In qualche modo, il sequel
del 1991, Terminator 2: Il giorno del giudizio, ha
finito per essere ancora migliore, funzionando altrettanto bene del
primo quando si trattava di un film di fantascienza, pur avendo un
budget maggiore e un’azione più spettacolare.
Qui, Sarah Connor ritorna,
anche se suo figlio – la cui nascita stava cercando di essere
impedita dal cyborg nel primo film – è cresciuto e deve essere
protetto da un altro nemico del futuro. Il film ha cuore,
umorismo e sequenze d’azione esplosiva e la star Arnold
Schwarzenegger non è mai stata così brava.
Boogie Nights – L’altra Hollywood
(1994)
Un dramma di ampio respiro,
ambientato negli anni ’70 e ’80, che trae chiara influenza dalle
opere di Robert Altman e Martin Scorsese,Boogie Nights è un film divertente e da rivedere
all’infinito. È incentrato sull’industria del cinema per adulti e
mostra gli alti e bassi del lavoro al suo interno e intorno ad essa
seguendo un ampio cast di personaggi.
Sebbene il regista Paul
Thomas Anderson prenda ampiamente in prestito dai citati
registi, fa comunque suo questo film, e il fatto che la qualità sia
paragonabile a quella dei suoi predecessori spirituali rende i
riferimenti più facili da digerire. Anderson lo ha seguito nel 1999
con un altro grande (e vasto) dramma con un enorme cast di
personaggi, Magnolia.
The Matrix (1999)
Dite quello che volete sui sequel
(dopotutto dividono), ma è difficile negare che Matrix del 1999 sia
un classico dell’azione e della fantascienza. Il film racconta di
un uomo che viene informato che la sua realtà è un’illusione e gli
viene data la possibilità di unirsi alla lotta contro le forze che
mantengono l’illusione e che di fatto tengono l’intera razza umana
in schiavitù, addormentata e ignara della verità.
Il film solleva interessanti
questioni filosofiche e allo stesso tempo è una storia
fantasticamente divertente, ricca di sequenze d’azione
impressionanti. L’uso del rallentatore è stato parodiato fino alla
morte, ma è ancora fantastico e il mix di scontri a fuoco e
combattimenti corpo a corpo di Matrix, all’interno di un mondo
fantascientifico così unico, è ancora diverso da qualsiasi altra
cosa.
The Matrix in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Principessa Mononoke (1997)
Certo, ha una concorrenza
agguerrita, ma Principessa Mononoke è senza dubbio uno dei migliori
film diretti da Hayao Miyazaki. Il film segue un giovane che
cerca di liberarsi da una maledizione e la sua avventura lo
coinvolge in un drammatico conflitto tra un villaggio industriale e
gli esseri che abitano una foresta vicina.
Combinando fantasia e avventura con
una trama emozionante e un messaggio ambientale ben argomentato,
Princess Mononoke è ambizioso ma riesce a legare il tutto. Anche
chi non è un fan abituale dell’animazione giapponese dovrebbe
cercarlo, perché offre un’esperienza di visione innegabilmente
unica, commovente ed emozionante.
Principessa Mononoke in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Gli spietati (Unforgiven,
1992)
Tra i vari western in cui è apparso
il leggendario Clint Eastwood, Gli spietati è forse il suo
migliore. È un film cupo e intenso che segue un cacciatore di
taglie in pensione che intraprende un ultimo lavoro dopo che uno
sceriffo corrotto di una piccola città non riesce a fare giustizia
sugli autori di un crimine brutale.
È comprensibile il motivo per cui il
film è stato premiato così bene agli Academy Awards, aggiudicandosi
anche il premio per il miglior film. È semplicemente un western
difficile da criticare a qualsiasi livello, con una storia ben
raccontata, ottime interpretazioni e una grafica eccellente. Si
distingue anche per il modo in cui commenta – e decostruisce – i
western americani di un tempo.
Gli spietati in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Lezioni di piano (1993)
Jane Campion è
stata la prima regista donna a vincere la Palma d’Oro al Festival
di Cannes per la regia di Lezioni di piano. La vittoria è stata
meritatissima, perché Il pianoforte è un film struggente e
indimenticabile, che racconta la storia di una donna muta che
arriva in Nuova Zelanda con la figlia dopo essere stata venduta per
sposarla.
A volte può risultare pesante da
guardare, ma la storia è sicuramente memorabile per il modo crudo
in cui viene presentata, ed è anche ben completata da una splendida
grafica e da un’ottima colonna sonora. Sembra il tipo di film che
continuerà a invecchiare con grazia: Lezioni di piano ha
un’innegabile qualità senza tempo e si sente difficile da criticare
sotto qualsiasi aspetto.
Lezioni di piano in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Heat – La sfida (1995)
Sebbene la sua filmografia sia piena
di film iconici di crimine/azione, Heat è probabilmente il capolavoro di
Michael Mann. Si tratta di un film di rapine su
scala epica, che dura quasi tre ore e si divide tra il mostrare una
banda di ladri che organizza un’ambiziosa rapina in banca e seguire
un detective dalla testa calda e la sua squadra che cerca di
fermare la banda.
Tutto sta nell’esecuzione e nella
portata ambiziosa, che rende quello che altrimenti potrebbe essere
un normale film di poliziotti contro rapinatori in qualcosa di
grandioso, audace ed emotivamente intenso. Vale la pena guardarlo
anche solo per la sequenza d’azione centrale, che si colloca senza
dubbio tra le migliori sparatorie della storia del cinema.
Heat in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Il silenzio degli innocenti
(1991)
Non è stata la prima volta che
Hannibal Lecter è apparso sullo schermo, e di
certo non è stata l’ultima, ma Il silenzio degli
innocenti (1991) è il miglior film che ha visto
protagonista l’iconico personaggio fino ad oggi. L’interpretazione
di Anthony Hopkins nel ruolo del serial
killer/cannibale imprigionato Lecter è leggendaria, e Jodie Foster è altrettanto convincente nel
ruolo della giovane agente dell’FBI che
deve lavorare con lui per catturare un altro assassino in
libertà.
È un thriller nel profondo, ma
sembra appartenere anche ai generi poliziesco e horror. Comunque lo
si voglia classificare, è grandioso e probabilmente il più vicino
alla perfezione di questo genere di film. Ha il raro merito di aver
vinto la “cinquina” agli Academy Awards, e lo ha fatto
meritatamente.
Il silenzio degli innocenti in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Toy Story (1995)
Pur non essendo l’unico grande film
d’animazione degli anni ’90, Toy Story è stato forse il più
innovativo. È stato il primo lungometraggio realizzato interamente
con l’animazione computerizzata e racconta la storia di un
giocattolo, Woody, che viene sostituito come preferito dai bambini
da un nuovo giocattolo, Buzz Lightyear, con i due che alla fine
devono collaborare per tornare a casa dopo che il loro proprietario
li ha smarriti.
Sarebbe un’icona per la sua
animazione anche se il film in sé non fosse particolarmente bello,
ma fortunatamente non è questo il caso. Tutto il resto del film –
la sceneggiatura, l’umorismo, il messaggio, il doppiaggio, ecc. – è
altrettanto iconico, assicurando che Toy Story rimanga ancora oggi
un film d’animazione di riferimento che si rivela anche
incredibilmente divertente e sorprendentemente emozionante.
Toy Story in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Titanic (1994)
Un iconico film d’amore e un
avvincente film catastrofico in un unico film,
Titanic è un film enorme che si è rivelato anche
un grande successo. La tragica storia del giovane amore che sboccia
su una nave condannata ha risuonato con gli spettatori alla fine
degli anni ’90 e, ancora oggi, è uno dei blockbuster di maggior
successo di tutti i tempi.
Grazie alla sensibilità registica di
James Cameron e alle oltre 3 ore di durata del
film, non si ha mai la sensazione che il film sia più lungo di
quanto possa masticare, pur essendo due tipi di film molto diversi
allo stesso tempo. Se lo si guarda oggi, regge in gran parte bene,
rendendo facile lasciarsi coinvolgere dal romanticismo della prima
metà e sentirsi tesi e inquieti durante la seconda metà, che è un
disastro.
Titanic in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Salvate il soldato Ryan (1998)
I film sulla Seconda Guerra Mondiale
non sono molto più noti di Salvate il soldato
Ryan, che ha rappresentato un altro trionfo degli anni ’90
per il regista Steven Spielberg. Si apre con una
straziante rappresentazione dello sbarco in Normandia, per poi
diventare un film su una squadra di soldati americani inviati in
una pericolosa missione per recuperare il giovane soldato Ryan da
dietro le linee nemiche.
È un film che vuole essere in
qualche modo patriottico e reverenziale nei confronti dei suoi
personaggi, ma allo stesso tempo critica la guerra ed è
straordinariamente trasparente sugli orrori che contiene. Il
bilanciamento non è perfetto, ma Salvate il soldato Ryan rimane
comunque viscerale ed emozionante e si impone come uno dei film di
guerra più iconici degli anni Novanta.
Salvate il soldato Ryan in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Fargo (1990)
Per quanto grande sia Il
grande Lebowski del 1998, Fargo del 1996
potrebbe essere un film degli anni ’90 dei fratelli Coen ancora
migliore. Si tratta di un film poliziesco dalla comicità cupa che
racconta di un piano andato male e di un capo della polizia
determinato e pesantemente incinta che sembra essere l’unico ad
avere una possibilità di risolvere il ridicolo e caotico caso.
Altri registi avrebbero potuto avere
difficoltà a realizzare un film intelligente con personaggi che,
per la maggior parte, non sono molto intelligenti, ma i fratelli
Coen ci sono riusciti perfettamente. Fargo è semplicemente uno
spasso da guardare, con una leggendaria interpretazione della
protagonista Frances McDormand e ha ispirato una serie
antologica altrettanto coinvolgente che ha iniziato ad andare in
onda nel 2014.
Fargo in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Hoop Dreams (1994)
Documentario di fenomenale fattura che rappresenta il genere al
suo meglio, Hoop Dreams è probabilmente il miglior documentario
dell’intero decennio. Segue due ragazzi per diversi anni, ognuno
dei quali aspira a giocare un giorno nell’NBA, permettendo agli
spettatori di vedere gli alti e i bassi delle loro vite mentre
cercano di realizzare i loro sogni.
Come molti grandi documentari, utilizza la sua narrazione
centrale per esplorare temi più ampi, in questo caso esaminando
vari aspetti inerenti alla vita americana nel corso del XX secolo,
tra cui l’istruzione, la classe e la razza. Il fatto che lo faccia
in modo intelligente, pur essendo una storia avvincente ed emotiva
che non annoia mai (anche con una durata di 174 minuti), fa sì che
Hoops Dreams sia un classico.
Hoop Dreams in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Pulp Fiction (1994)
Per quanto Le Iene
del 1992 e Jackie Brown del 1997 siano grandiosi,
Pulp Fiction del 1994 è il più grande film di Quentin Tarantino degli anni Novanta. Ha
stabilito che il suo debutto nel 1992 non era un caso e che era una
forza cinematografica da tenere in considerazione, visto che Pulp
Fiction è uno dei film più imprevedibili, emozionanti, divertenti e
creativi degli ultimi decenni.
La sua presentazione non cronologica
(e la fusione senza soluzione di continuità di diverse storie)
sembra ancora un miracolo di sceneggiatura, e quasi ogni scena è
diventata un’icona a sé stante. Non c’è mai stato un film come Pulp
Fiction, e probabilmente non ci sarà mai, e la sua unicità lo
qualifica come un punto culminante del decennio in cui è
uscito.
Pulp Fiction in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Schindler’s List (1993)
È difficile pensare a molti altri
film ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale che abbiano lo
stesso impatto di Schindler’s List. Questo e
Jurassic Park sono stati i due film di
Steven Spielberg usciti nel 1993, e mentre
Jurassic Park è diventato il miglior blockbuster
dell’anno, Schindler’s List è stato probabilmente il
miglior film in assoluto dell’anno, e sicuramente il più premiato
(ha vinto sette Oscar, tra cui quello per il miglior film).
È giustamente considerato uno dei
film più emozionanti di tutti i tempi, in quanto racconta la storia
vera di come Oskar Schindler utilizzò la sua fortuna personale per
salvare le vite di oltre 1000 rifugiati ebrei durante l’Olocausto.
Schindler’s List è un film difficile ma essenziale, che
racconta la sua storia in modo impeccabile, con una regia perfetta
e numerosi attori che offrono le migliori interpretazioni della
loro carriera.
Schindlers List in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
I già citati Pulp
Fiction e Hoop Dreams non sono stati gli
unici film al limite della perfezione usciti nel 1994, perché in
quell’anno è uscito anche Le ali della libertà. Il film racconta di due uomini
che legano tra loro mentre si trovano in un carcere di massima
sicurezza: uno accetta malvolentieri il proprio destino, mentre
l’altro mantiene la propria innocenza pianificando la fuga.
Si può tranquillamente affermare che
Le ali della libertà è un film che non piace
praticamente a nessuno, visto che è attualmente al primo posto
della classifica IMDb Top 250, e lo è da anni a questa parte. In
effetti, è un film in cui è difficile trovare difetti e, per quanto
riguarda i film sulle carceri, è probabilmente il più
grande di tutti i tempi e, inoltre, uno dei migliori film
del suo decennio.
Le ali della libertà in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Quei bravi ragazzi (1990)
I film di Martin Scorsese non sono migliori di Quei bravi ragazzi. È già qualcosa,
considerando che Scorsese è uno dei più grandi
registi di tutti i tempi, ma Goodfellas è onestamente intoccabile,
prendendo in prestito e rimescolando i tropi familiari dei gangster
movie e reinventando al contempo il genere poliziesco stesso,
diventando un film estremamente influente nel processo.
Il film segue il membro di basso
livello della mafia Henry Hill, con la sua narrazione che dà allo
spettatore una visione dello stile di vita di una persona affiliata
alla mafia. È un film che riesce a essere divertente, tragico,
intenso ed emozionante da guardare, oltre a essere uno dei film
polizieschi più veloci e meglio recitati di tutti i tempi.
Quei bravi ragazzi è talmente bello che non è esagerato
definirlo il più grande film degli anni ’90.
Quei bravi ragazzi in streaming è disponibile sulle
seguenti piattaforme:
Con il cocente insuccesso di I
cancelli del cielo, nel 1980, ebbe fine la rivoluzione della
New Hollywood. Gli studios cinematografici si
riappropriarono del controllo sui film e puntarono a realizzare
opere sempre più ambiziose capaci di affermarsi come grandi
successi economici. In questo panorama continuarono però a lavorare
anche i registi del decennio precedente, i quali si trovarono però
a dover intraprendere percorsi diversi. C’era chi si occupò di
realizzare in modo indipendente i propri film e chi invece riuscì a
far confluire la propria poetica nelle grandi produzioni degli
studios, garantendosi popolarità e successo. Gli anni ’80, inoltre,
furono caratterizzati dal fenomeno dei blockbuster, nati con il
titolo del 1975 Lo squalo. Queste opere dai grandi budget
e dagli ancor più grandi incassi contribuirono a ridefinire il
volto del cinema statunitense. Per poter approfondire questo
decennio, ecco di seguito elencati i migliori film anni
’80.
Film anni ’80 italiani
Il cinema italiano negli anni ’80
si è caratterizzato per un’esplosione di generi, dal giallo
all’erotico, dall’horror al poliziesco. A farla da padrone, però,
sono come sempre state le commedie e i film d’autore. Ecco di
seguito alcuni dei migliori film ann ’80
italiani.
Laterrazza (1980). Nel corso di una serata mondana
su una terrazza romana, si intrecciano le vite e le esperienze di
alcuni personaggi accomunati dall’età non più giovanissima e dal
lavoro nel mondo della comunicazione. Ettore Scola
dirige attori del calibro di Marcello Mastroianni,
Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi
in questo meraviglioso film italiano.
Bianco rosso e
verdone (1981). Film diretto e interpretato da
Carlo Verdone, diviso in tre episodi in cui
l’attore interpreta vizi e virtù dell’Italia contemporanea
attraverso i personaggi del pedante Furio, dell’ingenuo Mimmo e
dello sventurato Pasquale. Si tratta di uno dei grandi classici di
Verdone, che hanno contribuito alla sua affermazione nel panorama
cinematografico italiano.
Vacanze di Natale
(1983). Una galleria di esuberanti personaggi, ritratti di diverse
tipologie di italiani, si ritrova a festeggiare il Natale a Cortina
d’Ampezzo, dando vita ad esilaranti avventure e scomode storie
d’amore, che si intrecciano con risultati imprevedibili e comici.
Primo titolo della lunga serie dei cosiddetti “Cinepanettoni”.
Questo primo film ha il merito di essere un brillante ritratto
dell’italiano medio degli anni Ottanta.
Non ci resta che
piangere (1984). Un maestro elementare e un bidello si
ritrovano, per uno strano scherzo del caso, nel 1492. Decidono di
recarsi a Palos, in Andalusia, per fermare Cristoforo Colombo e
impedirgli di scoprire le Americhe. Massimo Troisi
e Roberto Benigni sono i protagonisti di questa
popolarissima commedia sui viaggi nel tempo.
Nuovo Cinema Paradiso
(1988). La storia dell’amore per il cinema e la vita del giovane
Salvatore: la forte amicizia con Alfredo, il proiezionista del
piccolo teatro del paesino di provincia in cui vive, la scoperta
degli affetti, la terra di Sicilia. Giuseppe
Tornatore dirige questo film premiato agli Oscar, tra i
più famosi lungometraggi italiani nel mondo.
Film anni ’80 americani famosi
Nel corso degli anni Ottanta hanno
continuato a convivere sul grande schermo opere d’autore e grandi
blockbuster, portando così il cinema ad allargare i propri
orizzonti. Molti di questi sono titoli poi entrati di diritto nella
storia del cinema, sempre meritevoli di essere visti e rivisti per
la loro grandiosità di intenti, visioni, temi e altro ancora. Ecco
i migliori film anni ’80 americani famosi:
Toro scatenato
(1980). Quando Jake LaMotta sale sul ring e combatte contro gli
avversari a suon di pugni, il suo comportamento è quello di un
campione pronto a vincere ancora. Quando invece questi tratta la
famiglia allo stesso modo, la sua ira è una bomba ad orologeria che
non può essere controllata. Martin Scorsese
dirige la storia di un pugile, interpretato
da Robert De Niro,
che vuole l’amore dei propri cari ma che si lascia conquistare
dall’odio.
I predatori dell’arca
perduta (1981). L’archeologo Indiana Jones
affronta serpenti e nazisti per scovare l’arca dell’alleanza e le
tavole di Mosè. StevenSpielberg
dirige Harrison Ford
in questo classico d’avventura, primo capitolo di una saga iconica.
I predatori dell’arca perduta è davvero uno dei capolavori
del suo genere.
Scarface (1983). Tony
Montana beneficia di un’amnistia da parte del governo cubano per
giungere in Florida. Ambizioso e senza scrupoli, escogita un piano
per eliminare un boss della mafia locale e prendere il suo posto
nel traffico di droga. Al Pacino è
protagonista assoluto di questo film sul mondo della mafia.
Un’opera tanto nota quanto immensa nel valore.
Amadeus (1984).
L’anziano Antonio Salieri ricorda, attraverso i racconti intorno
alla rivalità tra i due musicisti, il genio e la natura irruenta e
insensibile di Wolfgang Amadeus Mozart, ripercorrendone la spiccata
originalità in un ambiente composto e monotono. Film premiato agli
Oscar, è il magnifico racconto di una rivalità e del genio di
Mozart.
C’era una volta in
America (1984). L’ascesa del crimine organizzato negli
Stati Uniti nel corso di quattro decadi attraverso le vicende
personali e professionali di un gruppo di gangster. L’ultimo film
di Sergio Leone è una gigantesca epopea tra le
strade di New York, dalle quali escono sprazzi di vita unici. Un
film da non perdere.
Witness – Il
testimone (1985). Samuel, un bambino della comunità
Amish, è in attesa con la madre di un treno alla stazione di
Filadelfia ed è l’unico testimone di un omicidio. Interrogato dal
detective John Book, riconosce in uno degli assassini un
poliziotto. Book si rende allora conto dei pericoli che il piccolo
corre e lo nasconde assieme alla madre. Ma il
poliziotto assassino e i suoi complici sono sulle loro tracce.
Harrison Ford è il protagonista di questo thriller
dotato di una delle migliori sceneggiature di sempre.
Platoon (1986).
Il soldato Chris Taylor viene inviato in Vietnam come volontario e
la guerra è una dura realtà al suo arrivo. I combattimenti si fanno
sempre più intensi e i soldati cercano di sopravvivere bevendo e
drogandosi. Oliver Stone racconta la guerra del
Vietnam mostrandone gli orrori. Un film ancora oggi
imperdibile.
Top Gun (1986).
Un pilota di caccia si innamora della propria bionda istruttrice,
Charlotte Blackwood, e si crede responsabile della morte del
copilota. L’esperienza nel programma di formazione lo forza a
crescere. Un grande classico degli anni Ottanta, con il merito di
aver contribuito alla consacrazione di Tom Cruise come
attore.
Rain Man – L’uomo della
pioggia (1988). Un uomo egoista scopre che la ricca
eredità del padre è andata tutta in favore a un fratello autistico
di cui non conosceva l’esistenza. Dustin Hoffman
e Tom Cruise sono i protagonisti di questo
struggente dramma, vincitore di numero premi tra cui quattro
Oscar.
L’attimo
fuggente (1989). Un insegnante di un liceo per classi
abbienti del New England utilizza metodi non convenzionali per
esortare i suoi studenti, sotto pressione dai genitori e dalla
scuola, alla libertà e creatività. Robin Williams
è protagonista di questo film fondamentale, ricco non solo di
insegnamenti ma anche di una forza emotiva unica, capace di
spingere a dare il meglio di sé e cogliere ogni attimo della
propria vita.
Film anni ’80 adolescenziali per ragazzi
Dagli anni Ottanta i film con
protagonisti adolescenti pensati per un pubblico di ragazzi hanno
subito una vera e propria rivoluzione. Queste opere raccontavano
finalmente i giovani con un tatto e una sincerità inediti, portando
a riflettere sulle emozioni e i turbamenti di un’intera
generazione. Condottiero di questa rivoluzione è stato in
particolare il regista John Hughes, che ha dato
vita ad opere memorabili. Ecco i migliori film anni ’80
adolescenziali per ragazzi.
Sixteen Candles – Un
compleanno da ricordare (1984). Un’adolescente, trascurata
dai propri genitori, sogna un’avventura sentimentale con un uomo
maturo, respingendo le attenzioni di un giovane timido e goffo. Le
circostanze però, la spingono a cambiare opinione. Molly
Ringwald è protagonista di questo grande classico per
ragazzi, ricco di situazioni brillanti e grandi sentimenti.
Breakfast Club
(1985). Cinque liceali molto diversi l’uno dall’altro devono
passare il sabato pomeriggio a scuola per punizione. Nel corso
della giornata, imparano a conoscersi meglio e ad accettare le
differenze, condividendo i loro più grandi segreti. Il capolavoro
di Hughes, un film che ha definitivamente consacrato i film per
adolescenti, osservandoli con amore e proponendo di loro un
ritratto molto più sincero e reale di quanto fosse fino a quel
momento stato fatto.
Bella in rosa
(1986). La giovane Andie Walsh vive col padre disoccupato,
frequenta una scuola in cui prevalgono alunni ricchi e s’innamora
di uno di questi. Altro grande classico per ragazzi degli anni
Ottanta, anch’esso interpretato dall’iconica Molly
Ringwald.
Una pazza giornata di
vacanza (1986). Un adolescente, determinato a saltare la
scuola, organizza una complessa serie di inganni per fare in modo
da passare un giorno indimenticabile a Chicago in compagnia di due
amici. Un altro grande classico di Hughes, che sotto la facciata
della commedia nasconde tensioni e inquietudini proprie dei giovani
dell’epoca.
I Goonies (1985).
Un gruppo di ragazzi trova la mappa del tesoro di Willie l’Orbo, un
pirata del XVII secolo, e decide quindi di ritrovarne l’oro per
salvare il quartiere dal progetto di riqualificazione urbana che
sta per separarli. Un grande classico per ragazzi degli anni
Ottanta, un’opera ricca di sentimenti amata ancora oggi da
spettatori di ogni età.
Film anni ’80 di fantascienza
Anche per la fantascienza gli anni
Ottanta sono stati un decennio importantissimo. I progressi
tecnologici hanno raggiunto nuove vette e si sono così potuti
realizzare film oggi considerati capolavori di questo genere. Tra
grandi scenari distopiche o riflessioni sulla società, ecco i
migliori film anni ’80 di fantascienza:
Blade Runner
(1982). In un 2019 distopico, il cacciatore di taglie Rick Deckard,
già agente dell’unità speciale Blade Runner, viene
forzatamente richiamato in servizio dal capitano Bryant per
“ritirare”, ossia uccidere, quattro replicanti sfuggiti al
controllo. Ridley Scott dà vita ad un
capolavoro della fantascienza, proponendo immaginari e tematiche
valide ancora oggi, incentrate sul concetto di umanità e identit.
Protagonista, un magnifico Harrison
Ford.
E.T. –
L’extraterrestre (1982). Elliott, un ragazzino
californiano di nove anni, incontra e stringe amicizia con un
simpatico alieno che non riesce a tornare a casa. Grazie all’aiuto
della sorellina e del fratello maggiore, decide di aiutarlo a
contattare i propri simili. Steven Spielberg realizza con
questo film un’opera che ha fatto innamorare milioni di persone del
cinema. E.T. è ricco di avventura, emozioni, paura,
amicizia e amore. Un film assolutamente imperdibile.
Terminator (1984). Un
cyborg proveniente dal 2029 fa il proprio arrivo a Los Angeles per
uccidere Sarah Connor, destinata a diventare madre del futuro capo
della resistenza umana in un mondo governato da robot.
James Cameron dirige Arnold
Schwarzenegger in questo capolavoro del genere
fantascientifico, proponendo il tema della macchina ribelle
attraverso idee e visioni che hanno fatto scuola.
Ghostbusters
(1984). Peter, Raymond ed Egon sono stati cacciati dall’università,
ma il loro sodalizio contro i fantasmi che popolano New York
funziona a meraviglia. E’ una lotta dura, ma i nostri eroi non
temono nulla, neppure il maligno Gozer il Gozeriano. Primo capitolo
di una saga cinematografica attiva ancora oggi,
Ghostbusters unisce a meraviglia commedia e fantascienza,
regalando emozioni uniche.
Ritorno al futuro
(1985). Il diciottenne Marty ha come amico un bislacco scienziato
che ha inventato una macchina per viaggiare nel tempo. Grazie ad
essa Marty tornerà indietro nel tempo, fino al 1955, dove dovrà
garantire l’incontro tra i suoi genitori. Uno dei più amati
film di fantascienza di sempre,
caratterizzato da una sceneggiatura magnifica e scene e
interpretazioni ormai iconiche. Un cult senza tempo.
Film anni ’80 horror
Le rivoluzioni dell’horror iniziate
negli anni Settanta hanno poi raggiunto nuove vette negli anni
Ottanta. Tra mostruosi assassini, alieni malvagi e ogni altra sorta
di demone e creatura malvagia, i film di questo decennio hanno
davvero spaventato il grande pubblico. Molti di questi si sono poi
affermati come classici senza tempo. Ecco i migliori film
anni ’80 horror:
Venerdì 13
(1980). Qualcuno o qualcosa massacra, uno dopo l’altro, tutti gli
istruttori del campo Crystal Lake, generando un ondata di terrore e
morte. Insieme a Michael Myers e Freddie Kruger, Jason è un altro
delle grandi icone del cinema horror. Primo di una lunga saga,
questo film del 1980 è un classico del genere splatter.
La casa (1981).
Nella cantina di un cottage, un gruppo di ragazzi trova un nastro
registrato: il suo ascolto risveglia dei demoni sumeri. Con questo
film Sam Raimi dà non solo prova del suo grande
talento cinematografico, ma riesce anche ad arricchire il genere
horror di nuove caratteristiche, stilemi ed elementi oggi divenuti
canonici. Un vero e proprio classico.
La cosa (1982).
La Cosa, una sostanza vivente che le radiazioni atomiche hanno
dissepolto dopo millenni di silenzio sotto i ghiacci eterni
dell’Antartide, aggredisce un gruppo di scienziati la cui base è
dislocata in Alaska. Per sopravvivere, il gruppo dovrà scoprire chi
non è ciò che dice di essere. John Carpenter
dirige Kurt Russell in questo
capolavoro horror sci-fi. Un film cupo e inquietante come pochi,
ricco di sottotesti attuali ancora oggi.
Nightmare – Dal profondo della
notte (1984). Cinque amici adolescenti sognano un uomo
dal volto sfigurato, con una voce spaventosa e un guanto da
giardiniere con dei coltelli al posto delle dita. Si rendono conto
che quello che accade nei loro sogni accade davvero, e che l’unico
modo per sopravvivere è non addormentarsi. È giunta l’ora di pagare
un debito sepolto nel loro passato. Wes Craven dà
vita ad uno dei più iconici mostri del cinema horror, divenuto oggi
parte dell’immaginario culturale.
Hellraiser
(1987). Mentre armeggia con una particolare scatola magica, un uomo
apre involontariamente le porte di accesso ad una dimensione
infernale, popolata da mostri sadomasochisti assetati di sangue.
Hellraiser è uno dei più noti e spaventosi horror degli
anni Ottanta, ricco di creature mostruose e sangue a volontà.
Film anni ’80 commedie romantiche
Gli anni ’80 sono stati un decennio
molto importante per le commedie romantiche al cinema. Grazie a
nuovi autori sono infatti state proposte storie nuove e capaci di
emozionare spettatori di ogni età. È proprio in questo decennio,
inoltre, che si definiscono ulteriormente i canoni del genere. Ecco
dunque i migliori film anni ’80 commedie
romantiche:
Tootsie (1982). Pur di
trovare lavoro, l’eclettico attore Michael Dorsey non esita a
travestirsi da donna: in questo modo egli riesce a farsi assumere,
con il nome di Dorothy Michaels, in una troupe che sta girando una
soap-opera. Sul set si innamorerà di una giovane attrice, ignara
però della sua vera identità. Dustin Hoffman e
Jessica Lange sono i protagonisti di questa
popolare commedia sentimentale, premiata agli Oscar.
Mystic Pizza
(1988). In una cittadina del Connecticut si intrecciano le vicende
sentimentali di tre ragazze cameriere del Mystic Pizza, fra
speranze, delusioni e litigi le tre scoprono di avere molto in
comune. È questo il film che ha dato a Julia Robertsil
suo primo importante ruolo cinematografico, un film divertente e
ricco di buoni sentimenti.
Una donna in
carriera (1988). Tess McGill, una bella ragazza e
segretaria frustrata, dà un ottimo suggerimento alla propria
principale, Katharine Parker, che le ruba l’idea senza riconoscerle
il giusto merito. Quando la manager finisce in ospedale con una
gamba ferita, Tess decide che è il momento giusto per vendicarsi,
soffiandole prima il posto e successivamente anche l’uomo.
Melanie Griffith, Sigourney
Weaver ed Harrison Ford sono i
protagonisti di questa vivace commedia.
Harry, ti presento
Sally… (1989). La relazione tra Harry e Sally,
conosciutisi casualmente ai tempi dell’università durante un
viaggio terribile per entrambi, si evolve nel corso degli anni,
sebbene l’uomo sia convinto che non possa esistere amicizia tra un
uomo e una donna. Una delle più note commedie romantiche della
storia del cinema, magnificamente interpretata da Billy
Cristal e Meg Ryan.
Non per soldi… ma per
amore (1989). Una studentessa diligente s’innamora di un
ragazzo un po’ scapestrato. La relazione è ostacolata dal padre di
lei, che però sa come convincere il genitore. Ione
Skye e John Cusack
recitano in questa popolarissima commedia romantica, giudicata come
una delle migliori di sempre.
La rivoluzione culturale iniziata
sul finire degli anni Sessanta proseguì poi anche lungo tutto il
decennio degli ani Settanta. Nel corso di questo i registi ebbero
sempre maggior controllo sui loro film, potendo così portare al
cinema storie e tematiche nuove, lasciandosi ispirare dalle novità
artistiche provenienti dall’Europa e introducendo anche elementi
sino ad allora proibiti come la violenza, la sessualità e molte
altre idee non ortodosse. Il cinema statunitense cambiò
profondamente volto, dando vita a quella che è oggi chiama la
New Hollywood. Gli anni Settanta del cinema statunitense
sono dunque un periodo estremamente fervido e ricco di capolavori
celebrati ancora oggi. Per scoprire o riscoprire alcuni dei titoli
più importanti, ecco un elenco dei migliori film anni
70.
Migliori film anni ’70 americani
Come anticipato, il cinema
statunitense degli anni Sessanta si è caratterizzato per produzioni
e stili molto diversi tra loro. Nel corso di quegli anni sono
infatti arrivati sul grande schermo grandi blockbuster o film più
sperimentali e riflessivi della società dell’epoca. Tra i
migliori film anni 70 qui di seguito proposti si
possono infatti ritrovare opere di ogni genere, dirette da
importanti registi e interpretate da altrettanto celebri
attori.
Arancia
meccanica (1971). In cerca di emozioni forti, Alex
quotidianamente compie azioni criminali. Viene arrestato e
sottoposto ad un trattamento che lo condiziona alla non violenza.
Uscito di galera tutte le persone che hanno subito da lui violenze
gli si ritorcono contro. Uno dei grandi capolavori realizzati da
Stanley Kubrick, Arancia meccanica è il
racconto di un’umanità resa disumana, attuale all’epoca tanto
quanto oggi.
Il padrino (1972). Il
film segue la vita di Vito Corleone, impegnato nel difficile
compito di tenere unita la famiglia e come anche il suo l’impero
mafioso, minato da numerosi nemici. Francis Ford
Coppola dirige uno dei più grandi capolavori del cinema,
interpretato da attori come Marlon Brando,
Al Pacino,
Diane Keaton e
James Caan, offrendo un ritratto epico della mafia
e del suo ruolo nella società statunitense.
Il padrino – Parte
II (1974). Nel 1958 l’impero costruito negli Stati
Uniti dalla famiglia Corleone inizia a sgretolarsi, modificando
anche i legami tra i suoi componenti. Micheal, il figlio di Vito,
diventa il nuovo Padrino, ma il potere lo rende un uomo solo.
Secondo capitolo della trilogia, ove si seguono in parallelo le
vite di Michael Corleone interpretato da Al Pacino
e quelle di Don Vito Corleone, interpretato stavolta da Robert De
Niro.
Chinatown (1974).
L’investigatore privato Jake Gittes viene assunto dalla bella
Evelyn Mulwray per indagare sul presunto adulterio del marito. Più
va avanti con le indagini, però, più vedrà emergere una vicenda più
complessa del previsto. Roman Polanski dirige
Jack Nicholson
in questo noir che ha fatto scuola, un capolavoro senza tempo a cui
in molti ancora oggi si ispirano.
La conversazione
(1974). L’intercettatore Harry Caul spia la moglie di un potente
uomo d’affari e del suo giovane amico, finendo per essere coinvolto
in un intrigo più grande e pericoloso del previsto. Gene Hackman
recita in questo film vincitore della Palma d’oro a Cannes, un
racconto che analizza il concetto di colpa e paranoia, anticipatore
dello scandalo Watergate.
Lo squalo
(1975). Un feroce squalo terrorizza una spiaggia del New England.
Ad affrontarlo ci sono un poliziotto locale e degli scienziati, che
devono lottare anche contro l’ostruzionismo del sindaco.
Steven Spielberg realizza quello
che è considerato il primo blockbuster della storia. Un capolavoro
iconico di tensione, dove meno si vede il pericolo più questo fa
paura.
Qualcuno volò sul nido del
cuculo (1975). Dopo una condanna Murphy arriva in un
ospedale psichiatrico. Cerca di farsi passare per matto con un
obiettivo in testa: la fuga. Ma la capo infermiera non la pensa
come lui. Suo prezioso alleato un gigantesco pellerossa da tutti
creduto sordomuto. Jack Nicholson recita in questo
film dove per la prima volta si tratta un argomento molto delicato,
cioè il disagio presente negli ospedali psichiatrici statali,
denunciando il trattamento inumano riservato ai pazienti ospitati
in tali strutture.
Rocky (1976). Il pugile
dilettante Rocky Balboa ha l’opportunità di raggiungere il successo
quando è chiamato a sfidare il campione dei pesi massimi, Apollo
Creed. Primo capitolo della fortunata serie, Rocky ha
vinto tre premi Oscar nel 1977, oltre ad aver definitivamente
consacrato Sylvester
Stallone come una delle personalità più importanti del
cinema statunitense.
Taxi Driver
(1976). Un tassista di New York dal carattere sensibile e solitario
scivola lentamente in una spirale di follia che lo spinge a
ribellarsi in maniera violenta alle ingiustizie di una società
corrotta e alienante. Sceneggiatura di Paul
Schrader, regia di Martin Scorsese
e interpretazione di Robert De Niro per uno dei
film più importanti di sempre, specchio delle crescenti nevrosi e
alienazioni avvertite dall’uomo. Un film ancora spaventosamente
attuale.
Apocalypse Now (1979).
Durante la guerra in Vietnam un agente dell’esercito americano si
avventura in Cambogia alla ricerca di un pericoloso tiranno, il
colonnello Kurtz, un tempo soldato modello poi convertitosi alla
causa del nemico. Francis Ford Coppola dirige
Marlon Brando e Martin Sheen in
uno dei film più ambiziosi mai realizzati, caratterizzato da
innumerevoli problemi produttivi ma infine rivelatosi come uno dei
grandi capolavori del cinema.
I film polizieschi usciti negli anni ’70
Uno dei generi divenuti più
popolari nei film anni ’70 è quello del poliziesco, in cui
si offrono personaggi e contesti inediti alle prese con la
giustizia, la criminalità e, cosa più importante, con le
riflessioni derivate dall’abuso di potere. I film appartenenti a
questo genere sono spesso cupi, impegnati a porre dubbi morali su
quanto avviene poi realmente tra le strade delle grandi città.
Appartengono al poliziesco alcuni dei maggiori capolavori
cinematografici di sempre.
Il braccio violento della
legge (1971). Popeye, un poliziotto della squadra
narcotici, ha la soffiata giusta per scoprire chi si cela dietro
una grossa partita di eroina e decide di lavorare sul caso insieme
al collega Lo Russo. Vincitore dell’Oscar al miglior film e al
miglior attore Gene Hackman, questo film propone
un duro ritratto della polizia e del contesto urbano, con un finale
amarissimo. È ancora oggi considerato uno dei capolavori di questo
genere.
Ispettore Callaghan: il caso Scorpio
è tuo! (1971). A San Francisco l’ispettore Callaghan
rende la vita difficile ai criminali. Ma un giorno un killer si
apposta sui tetti della città e spara ai passanti. Poi invia un
biglietto alla polizia firmandosi Scorpio: si tratta di un
assassino psicopatico. Il caso viene affidato a Callaghan.
Clint Eastwood lascia i panni del
cowboy per assumere quelli del detective, in questo crudo film
ispirato all’attività del killer dello zodiaco. Un classico del
genere.
Shaft il
detective (1971). Un detective molto in voga indaga su un
rapimento e viene coinvolto in una guerra tra la mafia ed una gang
locale. Modello di film blaxploitation, dedicati primariamente ad
un pubblico afroamericano, è questo il primo di diversi
lungometraggi dedicati al detective Shaft, vera e propria
icona del cinema black.
Milano calibro 9
(1972). Un malvivente esce di prigione e deve guardarsi le spalle
sia dalle autorità che dal suo ex boss che sospetta di lui. Anche
in Italia il genere poliziesco ebbe grande importanza e Milano
calibro 9 è uno dei più importanti esempi a riguardo. Un cult
che riflette sulle tensioni politiche vigenti in quegli anni in
Italia.
Serpico (1974).
Il film racconta l’esperienza del poliziotto italo americano Frank
Serpico, in servizio nel dipartimento di polizia di New York dal
1959 al 1972. Il regista Sidney Lumet dirige
Al Pacino in questo racconto basato su un vero
poliziotto, dando vita ad uno dei più apprezzati film polizieschi
del decennio, oggi considerato un cult con pochi eguali.
La fantascienza nei film anni ’70
Per la fantascienza gli anni ’70
segnano una vera e propria rivoluzione. Si assiste in questo
decennio all’entrata in scena di nuovi effetti speciali, realizzati
grazie ai primi esperimenti con la computer grafica. In quegli
anni, inoltre, si iniziano ad affrontare nuovi temi in film
divenuti veri e propri precursori di opere realizzate ancora oggi.
Elementi come la ribellione delle macchine, i virus, le società
distopiche e i contatti alieni trovano in quel decennio ampio
spazio sul grande schermo.
1975: Occhi bianchi sul
pianeta terra (1971). A seguito di una guerra
batteriologica, New York è plagiata da un’epidemia che distrugge
l’umanità. L’unico uomo sopravvissuto grazie a un vaccino lotta per
combattere gli zombi e per trovare un antidoto che possa salvare il
resto della popolazione. Charlton Heston recita in
questo classico della fantascienza tratto dal romanzo Io sono
leggenda, di Richard Matheson, da cui sarà
poi tratto anche l’omonimo film del 2007 con Will
Smith.
L’uomo che fuggì dal futuro (1971). In un
lontano futuro l’umanità vive all’interno di vaste città
sotterranee e viene sottoposta a cure farmacologiche obbligatorie
che hanno lo scopo di eliminare qualsiasi emozione o sentimento.
Prima di Guerre Stellari,George Lucas
diresse nel 1971 questo film di fantascienza, dimostrando tutto
il suo talento e le sue idee visionarie relative a questo
genere.
Il mondo dei
robot (1973). In un futuristico parco dei divertimenti
popolato da androidi, due turisti americani vengono coinvolti, loro
malgrado, in una rivolta delle macchine scatenata da un guasto
informatico. Interpretato da Yul Brynner, questo
film cult è un precursore del tema della macchina che si ribella
all’uomo. Nel film si ritrovano anche i primi esperimenti sulla
grafica computerizzata, che fanno di Il mondo dei robot un
importante precursore della CGI.
Incontri ravvicinati del
terzo tipo (1977). La vita ordinaria di Roy
Neary prende una svolta inaspettata dopo un incontro ravvicinato
con un UFO. Steven Spielberg torna alla
fantascienza per dar vita ad un cult memorabile. Costruito intorno
all’attesa dell’incontro con una specie aliena, il film è un
capolavoro di regia, effetti speciali ed emozioni, sempre alla base
di ogni opera di Spielberg.
Guerre Stellari
(1977). Con l’aiuto di robot e altri alleati, Luke Skywalker deve
salvare la principessa ribelle Leila e sconfiggere le forze del
male, rappresentate dal temibile Dart Vader. Con Guerre
Stellari il regista George Lucas
contribuì per sempre a cambiare la fantascienza, dando vita ad un
racconto epico portato avanti ancora oggi. Primo di diversi sequel,
questo film del 1977 è il capostipite di un nuovo modo di pensare
la fantascienza e gli effetti speciali.
L’horror nei film Film anni ’70
Negli anni ’70 l’horror
statunitense ha vissuto un periodo d’oro proseguito poi anche nel
decennio successivo. Il genere ha infatti inglobato nuovi temi
prima considerati tabù, giungendo a livelli di violenza e orrore
mai raggiunti prima. Grazie alla comparsa sulla scena
cinematografica di nuovi brillanti autori, come William
Friedkin e John Carpenter, vennero
realizzati film a basso costo che facevano dei loro limiti punti di
forza per genere ulteriore paura. È in questi anni che vengono
realizzati alcuni dei più grandi capolavori horror di sempre.
L’esorcista
(1973). Regan McNeil, una ragazzina di 12 anni, viene posseduta dal
demonio. Un giovane prete in crisi di fede, aiutato dal proprio
anziano mentore, affronta la presenza demoniaca in un mortale
duello. Diretto da William Friedkin con
EllenBurstyn, Linda
Blair e Max von Sydow, è questo uno dei
film più spaventosi di sempre, tra i primi a portare l’elemento
satanico al cinema. Candidato a dieci premi Oscar, è ancora oggi
uno dei più grandi capolavori del cinema horror.
Non aprite quella porta (1974). Due fratelli
decidono di andare in Texas per visitare la tomba del nonno insieme
a tre amici. Sfortunatamente, una volta giunti sul posto, il gruppo
si ritrova a dover sfuggire ad una famiglia di psicopatici.
Tobe Hooper dà vita ad uno degli horror più
celebri di sempre, anch’esso seguito poi da diversi sequel.
Ispirato ad eventi reali, Non aprite quella porta è ancora
oggi particolarmente disturbante da vedere.
Carrie – Lo sguardo di Satana (1976).
Tormentata da una madre nevrotica e tirannica, Carrie affrona una
difficile adolescenza. Inoltre la ragazza è oggetto di scherno
delle sue compagne di scuola, fino a quando scopre di possedere dei
poteri soprannaturali. Sissy Spacek interpreta la
protagonista di questo adattamento dell’omonimo romanzo di
Stephen King. Un racconto di formazione ricco di
sentimenti e orrore, reso visivamente straordinario dal regista
Brian De Palma.
Halloween (1978).
Un criminale già condannato per l’omicidio della sorella scappa di
prigione e torna nella città natale in cerca della prossima vittima
durante la notte di Halloween del 1978. Diretto da John
Carpenter, Halloween è considerato uno dei
migliori slasher di sempre, capace ancora oggi di provocare puro
terrore. Si tratta inoltre del primo capitolo di una lunghissima
saga attiva ancora oggi.
Alien (1979). Dei marines
devono scoprire perché la colonia del pianeta Archeron abbia
misteriosamente interrotto i contatti con la base. Una volta
atterrati, si trovano ad affrontare una creatura mostruosa che si
prepara a sferrare l’attacco decisivo. Ridley
Scott dirige Sigourney Weaver in
questo classico dell’horror misto alla fantascienza. Un’opera
straordinaria che ha dato vita ad una saga ancora oggi viva e
vegeta.
La comicità nei film anni ’70 italiani
Negli anni ’70 la commedia italiana
ha visto modificarsi alcuni dei propri canoni, mantenendo la
tradizione dei decenni precedenti ma aggiungendo temi e contesti al
passo con i tempi. Sullo sfondo delle commedie di quegli anni si
ritrova dunque un’Italia segnata dai tanti sconvolgimenti sociali e
politici e le storie raccontate hanno spesso un che di amaro o
evasivo. Nascono nuovi filoni, come la commedia erotica, mentre si
consolidano nuovi autori e attori, che daranno vita ad alcuni dei
più grandi capolavori del nostro cinema.
Lo scopone
scientifico (1972). Ogni anno, Peppino lo stracciarolo e
la moglie Antonia attendono l’arrivo a Roma dell’eccentrica
miliardaria statunitense, che li sfida periodicamente a giocare a
scopone scientifico. Con Alberto Sordi,
Silvana Mangano e Bette Davis,
questo film è considerato come uno dei più grandi capolavori della
commedia italiana, sul cui sfondo si ritrovano temi e agitazioni
proprie dell’Italia di quegli anni.
La poliziotta
(1974). Giovanna, stanca della propria vita e del proprio
fidanzato, vince un concorso come vigile e si trasferisce in un
paesino della Lombardia dove si dimostra severa ed inflessibile con
chiunque. Mariangela Melato, Alvaro
Vitali e Renato Pozzetto recitano in
questo film indicato come uno dei padri della commedia erotica
italiana.
Amici miei
(1975). Quattro inseparabili amici toscani cercano di affrontare la
propria crisi di mezza età con scorribande a base di scherzi a
poveri malcapitati. Mario Monicelli dirige attori
del calibro di Ugo Tognazzi e Philippe
Noiret in questa straordinaria commedia dal retrogusto
amaro, dove si riflette sull’amicizia, la vita e il tempo che
passa.
Fantozzi (1975).
Il ragionier Ugo Fantozzi, perennemente inseguito dalla mala sorte,
cerca di sopravvivere alla vita di impiegato per una grande
azienda, vivendo una serie continua di eventi comici e sfortunati.
Paolo Villaggio e Luciano Salce
danno vita con questo film al primo capitolo di una lunga serie
cinematografica dedicata a Fantozzi, uno dei personaggi più
popolari di sempre, specchio dell’italiano medio dell’epoca.
Febbre da cavallo
(1976). Il film usa una serie di flashback per raccontare le
vicende di tre amici, Mandrake, Pomata e Felice, la cui vita ruota
attorno al mondo delle corse dei cavalli e alle scommesse.
Gigi Proietti, Francesco De Rosa
ed Enrico Montesano sono i protagonisti di questa
popolarissima commedia italiana, diretta da un maestro del genere,
ovvero Steno.
Su Netflix ci sono molto Film anni ’70
Nei cataloghi delle piattaforme
streaming oggi disponibili si possono ritrovare, oltre a titoli a
noi più vicini nel tempo, anche opere meno recenti, spesso
sconosciute ma meritevoli di essere riscoperti. Questi film
permettono infatti di entrare in contatto con mondi cinematografici
oggi non più in vigore ma che hanno sempre molto da insegnare. Ecco
allora i migliori film anni 70 in streaming su Netflix:
… altrimenti ci
arrabbiamo! (1974). Bud e Kid si vendicano di un
criminale i cui scagnozzi hanno distrutto la loro nuova dune
buggy. Dietro l’episodio, però, si celano losche manovre per una
speculazione edilizia e le scarse capacità di uno psicologo
tedesco. Bud Spencer e Terence Hill
recitano in questo film di culto nonché tra i loro maggiori
successi cinematografici. Un’opera tanto divertente quanto
appassionante oggi come nell’anno in cui fu distribuita.
L’uomo del fiume
(1977). Il capitano di una nave desidera incontrare per l’ultima
volta un eroe di guerra che ha tradito anni prima. Tratto dal
romanzo di Pierre Schoendoerffer del 1977, è questo uno dei film
francesi più apprezzati degli annni ’70, con protagonista uno
straordinario JeanRochefort.
Fuga di
mezzanotte (1978). Un ingenuo americano, ad Istanbul con
la fidanzata per una vacanza, viene arrestato per possesso di
droga. Nonostante l’intervento dei diplomatici, viene condannato a
quattro anni di galera e con due altri reclusi tenta poi la fuga.
Film di culto candidato a sei premi Oscar, Fuga di
mezzanotte è basato su una storia vera ed offre un duro
ritratto del carcere e del desiderio di libertà.
Brian di Nazareth
(1979). Nell’anno zero, Brian Cohen si innamora di una giovane
ribelle e si unisce ad un movimento di indipendenza dai Romani. Nel
tentativo di nascondersi da questi ultimi, viene confuso con il
Messia. Si tratta del terzo lungometraggio, scritto, diretto e
interpretato dal gruppo comico inglese Monty
Python. Al centro delle loro follie creative e satiriche,
vi è qui l’ambito religioso.
Kramer contro Kramer
(1979). Un pubblicitario scopre che la moglie ha deciso di lasciare
lui e il figlio piccolo. Questo evento avrà un impatto notevole
sulla vita di tutti e richiederà all’uomo di dover coordinare la
propria vita sulla base delle esigenze del bambino. Tra i più
celebri film degli anni ’70, Kramer contro Kramer affronta
il tema del divorzio divenendo un modello a riguardo. Il film,
vincitore di 5 premi Oscar, è impreziosito dalla presenza di
Dustin Hoffman
e Meryl
Streep.
Il decennio degli anni
Sessanta ricopre un’importanza fondamentale nella storia del
cinema statunitense. Le grandi major (MGM, Warner Bros.,
United Artist, Paramount, 20th Century Fox, Columbia, Disney e
Universal) controllavano in modo ferreo l’intera industria, dando
vita in quegli anni a numerosi nuovi film campioni d’incasso.
Eppure, nonostante ciò, nel corso del decennio questi studios
andarono incontro ad una forte crisi finanziaria, dovuta in parte
da sempre maggiori azzardi che non sempre si rivelavano vincenti. I
grandi kolossal non erano infatti sempre sinonimo di guadagno e
complici i cambiamenti culturali in atto, Hollywood dovette
iniziare ad orientare anche altrove il proprio
sguardo.
Ciò portò ad una vera e propria
rivoluzione culturale, durante la quale i registi ebbero maggior
controllo sui loro film, potendo così portare al cinema storie e
tematiche nuove, lasciandosi ispirare dalle novità artistiche
provenienti dall’Europa e introducendo anche elementi sino ad
allora proibiti come la violenza, la sessualità e molte altre idee
non ortodosse. Il cinema statunitense cambiò profondamente volto,
dando vita a quella che è oggi chiama la New Hollywood.
Gli anni Sessanta del cinema statunitense sono dunque un periodo
estremamente fervido e ricco di capolavori celebrati ancora oggi.
Per scoprire o riscoprire alcuni dei titoli più importanti, ecco un
elenco dei migliori film americani anni 60:
Migliori film americani anni
60
Come anticipato, il cinema
statunitense degli anni Sessanta si è caratterizzato per produzioni
e stili molto diversi tra loro. Nel corso di quegli anni sono
infatti arrivati sul grande schermo grandi kolossal o film più
sperimentali e riflessivi della società dell’epoca. Tra i
migliori film americani anni 60 qui di seguito
proposti si possono infatti ritrovare opere di ogni genere, dirette
da importanti registi e interpretate da altrettanto celebri
attori.
Lawrence d’Arabia, di David Lean (1962).
Thomas Edmund Lawrence, interpretato da Peter
O’Toole, è un ufficiale inglese dal temperamento singolare
e poco conforme ai tradizionali codici militari. Durante la Prima
guerra mondiale, trasforma in guerriglia la rivolta degli arabi
contro i turchi, guidando i beduini alla conquista di Damasco. Uno
dei più grandi kolossal di sempre, Lawrence d’Arabia ha
vinto ben sette premi Oscar, tra cui quello per il miglior
film.
Tutti insieme
appassionatamente, di Robert Wise (1965). La Madre
Superiora del monastero di Salzburg mette alla prova la vocazione
di una postulante, la bella e giovane Maria, interpretata da
Julie
Andrew, facendola lavorare come
governante in casa della famiglia Von Trapp, i cui figli vivono
sotto un severo regime disciplinare impartito dal padre, un
ammiraglio rimasto vedovo. Altro grande classico degli anni
Sessanta, questo film vincitore di 5 Oscar è ricordato in
particolare per la sua bellissima colonna sonora.
Gangster Story, di Arthur Penn (1967). Clyde
Barrow, un piccolo truffatore, cerca di rubare una macchina ed
incappa nella figlia del proprietario, un’insoddisfatta ragazza di
provincia, Bonnie Parker. La loro carriera criminale si evolve
rapidamente, da piccoli furti ad una rapina in banca, ma le
tensioni tra la coppia e gli altri membri del loro gruppo, possono
però portare seri problemi. La storia di Bonnie e Clyde raccontata
da Penn, in un film ricco di violenza, erotismo e libertà è tra i
film più celebri degli anni Sessanta.
Un uomo da marciapiede, di John Schlesinger
(1969). Joe Buck è un giovane cowboy texano che arriva a New York
convinto che con il suo aspetto possa fare una vita da gigolo.
Presto scopre che il mondo non è come aveva immaginato, e che è
rimasto senza soldi e amici. Interpretato da Jon
Voight e Dustin Hoffman,
questo film ha portato sul grande schermo temi fino a quel momento
ritenuti inammissibili in un film, proponendo un volto inedito e
reale degli Stati Uniti.
Easy Rider, di
Dennis Hopper (1969). Due giovani ribelli decidono di intraprendere
un viaggio in motocicletta attraverso gli Stati Uniti. La loro
ricerca della libertà è destinata a scontrarsi con i pregiudizi e
con l’intolleranza della società americana. Simbolo della New
Hollywood, Easy Rider portò sul grande schermo quella
cultura di controtendenza tipica della fine degli anni Sessanta, ed
ha inoltre il merito di aver lanciato la carriera di Jack
Nicholson.
2001: Odissea nello
spazio, di Stanley Kubrick (1968). il dottor Bowman
viene inviato nello spazio con altri astronauti a studiare un
monolite nero. Durante il viaggio, HAL, il computer di bordo
dell’astronave, comincia a disobbedire agli ordini e ciò porta alla
resa dei conti tra uomo e macchina. Uno dei capolavori di Kubrick è
anche uno dei film che più hanno ridefinito il genere fantascienza.
Semplicemente un classico imprescindibile.
Psycho, di
Alfred Hitchcock (1960). Una donna, in fuga dopo aver rubato una
grossa somma di denaro, si ferma ad un solitario motel, gestito dal
giovane e inquietante Norman Bates. Tra i più celebri film
realizzati dal maestro del brivido Hitchcock, Psycho offre
nuove forme narrative, unite ad una storia di ossessione e follia
che ancora oggi fa scuola.
La grande fuga, di John Sturges (1963). 1944.
Un gruppo di soldati inglesi e americani, prigionieri in un campo
di concentramento tedesco di massima sicurezza durante la Seconda
Guerra Mondiale, progettano un elaborato piano di fuga. Altro
grande classico degli anni Sessanta, questo film con Steve McQueen è
un inno alla libertà e all’avventura, citato e omaggiato
innumerevoli volte.
Rosemary’s Baby, di Roman Polanski (1968).
Dopo essersi trasferita a Parigi, Rosemary rimane incinta, ma il
futuro nascituro è stato preso di mira da una presenza diabolica.
Primo film realizzato da Polański negli Stati Uniti, è considerato
una pietra miliare del cinema, soprattutto per la tensione
psicologica enfatizzata da una regia naturalistica e per il
trattamento del tema del satanismo, all’epoca ancora un tabù.
Cleopatra, di Joseph L. Mankiewicz (1963). Il
vittorioso generale Giulio Cesare va in visita in Egitto con
l’intenzione di evitare la guerra civile, visti i rapporti tesi fra
Cleopatra e suo fratello. L’uomo rimane affascinato dalla bellezza
ed intelligenza della donna e la proclama immediatamente regina. Ma
il destino della loro storia d’amore è contraddistinto da tragedie
e tradimenti. Indicato come il film più costoso della storia,
questo kolossal è un tripudio di scenografie monumentali, scene di
massa e una storia ricca di emozioni forti, con Elizabeth
Taylor nei panni della celebre regina.
Film americani anni 60
romantici
Per il cinema sentimentale, gli
anni Sessanta sono stati un decennio particolarmente importante. In
quegli anni hanno infatti preso vita alcuni dei più celebri film di
sempre. Che fossero grandi produzioni vincitrici di Oscar o film di
stampo più autoriale e indipendente, i sentimenti sono sempre stati
i grandi protagonisti. Ecco alcuni dei migliori film
americani anni 60 romantici:
L’appartamento, di Billy Wilder (1960). Bud
Baxter, impiegato in una grande compagnia di assicurazioni, fa una
rapida carriera, non per i suoi meriti personali ma perché, avendo
un appartamento da scapolo, ne concede l’uso ai superiori che vi
incontrano le loro amichette. Ben presto, però, anche lui troverà
l’amore. Non solo uno dei migliori film romantici di sempre, ma
anche uno dei film con quella che è definita una delle
sceneggiature più magnificamente scritte della storia del cinema.
Semplicemente un classico.
A piedi nudi nel
parco, di Gene Saks (1967). Poco dopo il loro
matrimonio con l’avvocato Paul, la vivace Corie è alla ricerca di
un compagno per la madre e cerca di coinvolgere il vicino di casa
Victor. L’organizzazione di un appuntamento tra i due, però, mette
a rischio la coppia di neosposini. Interpretato da Robert Redford
e Jane Fonda,
questo film è un altro grande classico del cinema romantico
statunitense degli anni Sessanta.
My Fair Lady, di George Cukor (1964). Un
pomposo professore di Henry Higgins, è così sicuro delle proprie
abilità che si assume il compito di trasformare una ragazza della
classe operaia in qualcuno che può passare per un membro colto
dell’alta società. Con protagonista Audrey Hepburn,
questo titolo vincitore dell’Oscar al miglior film è una commedia
sentimentale assolutamente imperdibile.
West Side Story, di Jerome Robbins e Robert
Wise (1961). Sullo sfondo di guerriglie tra due band rivali, i Jets
di New York e gli Sharks di Porto Rico, nasce una storia d’amore
tra due dei loro componenti. Una rivisitazione del celebre Romeo e
Giulietta sottoforma di musical e premiata con ben dieci premi
Oscar. Tanto è grande la sua popolarità, che nel 2021 il regista
Steven Spielberg ne ha realizzato
un remake altrettanto magnifico, anch’esso dal titolo West Side Story.
Il laureato, di
Mike Nichols (1967). Benjamin Braddock, rampollo di una ricca
famiglia americana, torna a casa dopo il conseguimento della
laurea. I suoi genitori gli presentano una ragazza nella speranza
che i due possano fidanzarsi, ma Benjamin si innamora invece della
madre di lei. Interpretato da Dustin Hoffman,
Il laureato è uno dei migliori film degli anni Sessanta,
una storia d’amore che è anche lo specchio di anni complessi,
segnati dalle rivoluzioni giovanili e da una forte incertezza nei
confronti del futuro.
Film americani anni 60
commedie
Non meno significative sono state
le commedie statunitensi degli anni 60, nelle quali si possono
ritrovare non solo brillanti gag o interpretazioni ma anche
profonde riflessioni sulla società dell’epoca. Ancora una volta le
commedie sono infatti state il mezzo per trasmettere ben più che
semplici risate. Ecco alcune dei migliori film americani
anni 60 commedie:
Hollywood Party, di Blake Edwards (1966). Nel
semplice tentativo di allacciarsi le scarpe, un attore figurante di
nome Hrundi fa esplodere l’intero set di un film di guerra. Il
regista infuriato ordina a Fred Clutterbuck di licenziarlo
immediatamente ma per una serie di circostanze fortuite, l’uomo
viene invece invitato ad una festa esclusiva dove, naturalmente,
non manca di seminare il panico. Questo film con protagonista
Peter Sellers è semplicemente una delle commedie
più spassose degli anni Sessanta.
Colazione da
Tiffany, di Blake Edwards (1960). In un condominio di
Manhattan si incontrano lo squattrinato scrittore Paul e
l’affascinante Holly, che è alla continua ricerca di un uomo
facoltoso da sposare. In questa brillante commedia Audrey
Hepburn sfoggia tutto il suo talento, affermandosi come
una delle migliori attrici di sempre e vincendo poi un Oscar per la
sua interpretazione.
Le folli notti del dottor Jerryll, di Jerry
Lewis (1963). Stanco di essere deriso dagli studenti, l’eccentrico
professore di chimica Julius Kelp scopre una soluzione vitaminica
che lo trasforma in un disinvolto conquistatore. Diretto e
interpretato da Jerry Lewis, uno dei più grandi
mattatori della commedia americana, questo film è un concentrato di
demenzialità, situazioni esilaranti e invenzioni
cinematografiche.
Mary Poppins, di Robert Stevenson (1964).
Quando una famiglia di Londra assume Mary Poppins come badante, non
si aspetta quel che lei porterà. Nonostante la severità ed il
rigore della donna, i due bambini rimangono incantati dalle sue
doti, dai suoi amici e dai segreti nascosti nella sua borsa senza
fondo. Mary cambia la vita non solo a loro, ma alla famiglia
intera. Mary Poppins è un film che ha fatto epoca, tanto
per le sue canzoni quanto per le tecniche utilizzate nel
realizzarlo.
Indovina chi viene a cena?, di Stanley Kramer
(1967). Una coppia di liberali bianchi deve affrontare il proprio
razzismo latente quando la figlia presenta loro il fidanzato di
colore. Con attori del calibro di Spencer Tracy,
Sidney Poitier e Katherine
Hepburn, il film è una brillante commedia che riflette
sulle tensioni razziali particolarmente accese in quegli anni negli
Stati Uniti.
Film americani anni 60
western
Gli anni Sessanta sono stati per il
genere western un decennio particolarmente importante, segnato da
nuovi racconti, personaggi, temi e riflessioni sull’identità degli
Stati Uniti. I film western di questo periodo si caratterizzano
inoltre per una maggior brutalità, specchio di un’America sempre
più dilaniata dall’interno. Ecco i migliori film americani
anni 60 di genere western da vedere:
I magnifici
sette, di John Sturges (1960). I contadini di un
villaggio messicano, stanchi dei soprusi di una banda di
fuorilegge, si rivolgono a un pistolero texano per ottenere la sua
protezione. Quest’ultimo giunge sul posto insieme a sei uomini,
dando inizio agli scontri. Uno dei più celebri film western di
sempre, con attori quali Yul Brynner,
Charles Bronson e Steve McQueen e
portatore sul grande schermo di nuovi temi e stili.
Il mucchio selvaggio, di Sam Peckinpah (1969).
Un gruppo di ex galeotti, capeggiati da Dick Thornton, spara a Pike
Bishop che con la sua banda ha appena assalito un ufficio postale.
Ne conseguirà un’accesa faida. Altra pietra miliare del western
statunitense degli anni Sessanta, il film riflette tanto sul suo
genere di riferimento quanto sugli Stati Uniti di quel tempo.
L’uomo che uccise Liberty Valance, di John
Ford (1962). Ai primi del 1900, il senatore Ramson Stoddard torna
al paese dove aveva avuto inizio la sua carriera politica, per
assistere al funerale di Tom Doniphon, uno sconosciuto cowboy. Lo
ricorderà raccontando la sua storia e le cause della morte. Uno
degli ultimi film di Ford è anche uno dei più importanti nella
carriera del leggendario regista. Un’opera diversa da quelle per
cui è noto, che non manca però di offrire uno sguardo inedito sui
personaggi e sull’ambiente che li circonda.
Butch Cassidy, di George Roy Hill (1969). La
storia della celebre coppia di rapinatori del west, Butch Cassidy,
intelligente ma spendaccione e Sundance Kid, pistolero
impareggiabile. Rapinano banche e vagoni postali senza mai uccidere
e sognano il Sudamerica per poter vivere felici. Interpretato da
Paul Newman e
Robert Redford, il film è considerato uno degli
ultimi grandi western, un’opera crepuscolare ricca di sentimento e
malinconia.
La conquista del West, di John Ford, Henry
Hathaway, George Marshall e Richard Thorpe (1962). Tre generazioni
di una famiglia si muovono verso ovest, seguendo l’avanzare della
frontiera tra mille ostacoli e difficoltà. Film diviso in cinque
episodi, La conquista del West è un lungo racconto che
copre circa cinquant’anni di storia americana nell’Ottocento, con
tutto il progresso e i cambiamenti che ne hanno sconvolto
l’identità.
Film americani anni 60 su
YouTube
Sempre più su YouTube si possono
ritrovare gratuitamente numerosi film completi, in particolare di
anni ormai lontani, potendo così riscoprire opere difficili da
reperire. Qui di seguito si indicano in particolare tre brillanti
filmamericani anni 60 su
YouTube:
L’erba del vicino è sempre più verde, di
Stanley Donen (1960). Victor e Hilary Rhyall, una coppia di nobili
inglesi un tempo benestanti, sono obbligati ad aprire al pubblico
il loro castello e a organizzarvi visite guidate, al fine di
sostentare le proprie finanze. Fra i visitatori capita un giorno il
milionario americano Charles Delacro, che s’innamora all’istante
della padrona di casa. Interpretata da Cary Grant,
questa brillante commedia è un titolo poco apprezzato al momento
della sua uscita, ma che ha poi goduto di un successo tardivo.
Una sposa per due, di Henry Levin (1962). Una
giovane moglie decide di seguire i consigli della madre per rendere
il marito più attento e geloso. Un’altra brillante commedia che
ancora nel pieno delle regole del cinema classico diverte e
affascina, in particolare per le interpretazioni dei
protagonisti.
Angeli con la pistola, di Frank Capra (1961).
Apple Annie è una mendicante che sta per ricevere la visita
dell’amata figlia. La donna però è impaurita da come la giovane,
accompagnata dal fidanzato aristocratico, possa reagire vedendola
ridotta in povertà, soprattutto dopo averle mentito per anni
dicendole di essere una figura importante in società. Capra dirige
un’altra commedia di successo con Bette Davis e
Peter Falk.
Negli anni ’50 il cinema mondiale
stava ancora cercando di riprendersi del tutto dagli strascichi
della Seconda guerra mondiale. Si sviluppa così un periodo segnato
da opere e stili particolarmente diversi tra loro, dai film
ancorati ai classicismi del cinema pre bellico a quelli più
sperimentali, che introducevano temi nuovi al passo con i tempi. È
questo il decennio dei grandi kolossal statunitensi, della commedia
all’italiana, del concetto di “autore” e di alcune delle pellicole
più celebri di sempre, capolavori ancora oggi ricercati, studiati e
amati da spettatori provenienti da ogni parte del mondo. Di
seguito, si propone un elenco dei film anni ’50 da
vedere assolutamente per arricchire il proprio bagaglio di cultura
cinematografica.
Film anni ’50 italiani
Gli anni Cinquanta sono stati un
decennio particolarmente importante per il cinema italiano. Si sono
infatti susseguiti sul grande schermo in quegli anni gli ultimi
grandi film del neorealismo, poi trasformatosi in commedie che
mantenenvano però profonde riflessioni sullo stato dell’Italia. Non
è mancata anche l’affermazione di nuovi autori, attori e attrici
che hanno contribuito ad un significativo successo del cinema
italiano all’estero. Ecco allora alcuni dei migliori film
anni ’50 italiani:
Europa 51 (1952).
Colpita dal suicidio del figlio, una donna dell’alta società cerca
di sfuggire al suo dolore dedicandosi ai poveri. Uno dei capolavori
di Roberto Rossellini, che abbandona il
neorealismo per dedicarsi all’indagine dell’animo umano.
Protagonista del film è la straordinara Ingrid
Bergman.
Umberto
D. (1952). Un modesto impiegato in
pensione, espulso dalla propria padrona di casa in quanto non più
in grado di pagare l’affitto, medita il suicidio. Capolavoro di
Vittorio De Sica nonché uno degli ultimi grandi
film del neorelismo, Umberto D. è dotato di una forza
umana che ancora oggi colpisce il cuore dello spettatore.
Pane amore e
fantasia (1953). Appena giunto nel piccolo paese cui è
stato trasferito, il maresciallo dei carabinieri Antonio Carotenuto
fa la conoscenza di Mariella, una bella e brava ragazza che sa
difendersi dagli ammiratori troppo audaci. Ben presto se ne
innamorerà. Luigi Comencini dirige
Vittorio De Sica e Gina
Lollobrigida in questa popolare commedia, prima di una
quadrilogia.
Senso (1954).
Sullo sfondo di una Venezia alla vigilia della terza guerra di
indipendenza, la contessa Livia si innamora di un tenente
austriaco. Luchino Visconti realizza un’opera
sontuosa e ricca che riflette sui primi anni dell’unità di Italia,
proponendo però anche riflessioni attuali. Protagonista assoluta è
Alida Valli nei panni della contessa Livia.
La strada (1954).
L’ingenua Gelsomina viene venduta a Zampanò, rozzo girovago che si
esibisce nei paesini con giochi di forza e che abusa di lei. Ben
presto però il loro rapporto sarà minato da eventi imprevedibili. È
questo il film che consacrò Federico Fellini a
livello internazionale, portandolo poi a vincere il premio Oscar
per il miglior film straniero.
Un americano a
Roma (1954). Nando Moriconi tenta disperatamente e in modo
maldestro di assomigliare il più possibile ad un americano,
imitando quello che crede lo stile di vita, l’abbigliamento e
l’alimentazione statunitensi. La sua follia prosegue al punto di
spingerlo a salire sul Colosseo minacciando di uccidersi se
qualcuno non l’aiuta a partire per la Terra
Promessa d’oltreoceano. Interpretata da Alberto
Sordi, è questa una delle più popolari commedie italiane
del decennio.
Le notti di
Cabiria (1957). La prostituta Cabiria viene derubata e
lasciata annegare dal suo fidanzato, Giorgio. Dopo essersi salvata,
riprende in mano la sua vita e fa del suo meglio per trovare la
felicità in un mondo cinico. Federico Fellini
dirige la moglie Giulietta Masina in uno dei suoi
film più cupi e allo stesso tempo ricchi di speranza, premiato poi
con l’Oscar al miglior film straniero.
Il grido (1957).
Dopo essere stato lasciato dalla compagna, un uomo viaggia
attraverso la pianura padana per riempire il proprio senso di
solitudine e di emarginazione. Michelangelo
Antonioni si conferma con questo film uno dei grandi
maestri del cinema italiano, esplorando quelle tematiche di
alienazione e solitudine che troveranno poi ulteriore compimento
nei film degli anni Sessanta.
Poveri ma belli
(1957). In un caseggiato di uno dei più antichi rioni di Roma,
vivono due giovani bulli, Romolo e Salvatore, vanagloriosi e
spacconi, poco amanti del lavoro i quali intraprendono una buffa
gara di corteggiamento nei confronti della bella Giovanna. Diretto
da DinoRisi, il film ebbe un
grande successo di pubblico e diede vita ad altri due film affini a
quanto stabilito da questo primo titolo.
I soliti ignoti
(1958). Il film racconta le avventure di un’inesperta ed inconsueta
banda di ladri guidata da un espertissimo ‘professore’ dello
scasso, tutti alla ricerca di un riscatto nei confronti di una
società che non li considera. Considerato uno dei capolavori del
cinema italiano, nonché tra i primi esemi di commedia all’italiana,
I soliti ignoti è diretto da Mario
Monicelli e vanta la presenza di attori come
Marcello Mastroianni, Vittorio
Gassman, Carlo Pisacane, Claudia
Cardinale e Totò.
Film anni ’50 americani
Come anticipato, il cinema
statunitense degli anni Cinquanta si è caratterizzato per
produzioni e stili molto diversi tra loro. Nel corso di quegli anni
sono infatti arrivati sul grande schermo grandi kolossal o film più
sperimentali e riflessivi della società dell’epoca. Tra i
migliori film americani anni 50 qui di seguito
proposti si possono infatti ritrovare opere di ogni genere, dirette
da importanti registi e interpretate da altrettanto celebri
attori.
Eva contro Eva
(1950). Eva, una ragazza con la passione per il teatro, riesce ad
avvicinare la grande attrice Margo Channing. Il rapporto che nasce
tra le due sarà particolarmente malsano e ricco di secondi fini.
Joseph L. Mankiewicz dirige uno dei film americani
più celebri del decennio e della storia del cinema, vincitore
dell’Oscar al miglior film e interpretato da Anne
Baxter e BetteDavis.
Viale del
tramonto (1950). Un giovane e disoccupato sceneggiatore di
Hollywood va a vivere con una ricca e anziana attrice, già star del
cinema muto, prigioniera delirante del suo passato, facendosi da
lei mantenere. Ha così inizio un rapporto inaspettato. Diretto da
Billy Wilder, Viale del tramonto è uno
dei grandi capolavori del cinema, interpretato da Gloria
Swanson e vincitore di 4 Oscar.
Fronte del porto
(1954). Un ex pugile lavora nel sindacato portuale e non vuole
accorgersi dei delitti che vengono compiuti nella zona. Diretto da
Elia Kazan, è questo il film che ha permesso a
Marlon Brando di vincere il suo primo Oscar e
consacrandolo a star del cinema mondiale. Fronte del porto
è inoltre un’opera estremamente commovente sul declino e il
desiderio umano di non lasciarsi sconfiggere dagli eventi.
La finestra sul
cortile (1954). Costretto sulla sedia a rotelle da un
incidente sul lavoro, che gli ha procurato la frattura di una
gamba, un fotoreporter d’azione passa il tempo spiando col
teleobiettivo i suoi vicini di casa. Quando crede di aver assistito
ad un omicidio, farà di tutto pur di scoprire la verità.
Alfred Hitchcock dirige James
Stewart in uno dei suoi film più belli, impreziosito anche
dalla presenza di Grace Kelly.
La valle
dell’Eden (1955). Il giovane Cal, dallo spirito ribelle,
compete con il fratello gemello, Aron, per l’affetto del padre e
per l’amore di una ragazza nella California del 1917. Diretto da
Elia Kazan, il film segna l’esordio al cinema di
James Dean, con quella che è giudicata una delle
interpretazioni più importanti di tutta la storia del cinema.
Gioventù bruciata
(1955). Un adolescente ribelle in contrasto con la sua famiglia e
la società, instaura un rapporto con la ragazza della porta accanto
e un nuovo compagno di scuola altrettanto travagliato, ma un
tragico incidente minaccia la stabilità del ragazzo. Altro film
interpretato da James Dean, è questo uno dei
manifesti delle ribellioni giovanili di quegli anni, valido ancora
in tempi attuali.
I dieci
comandamenti (1956). Cresciuto come un principe egizio,
Mosè scopre le sue origini ebraiche e combatte contro il Faraone
per liberare il popolo ebraico dalla schiavitù. Questo celebre
kolossal diretto da Cecil B. DeMille ripercorre la
storia di Mosé, avvalendosi di effetti speciali straordinari e
interpretazioni di grandi attori come Charlton
Heston e Yul Brenner.
Sentieri selvaggi
(1956). Un veterano confederato e il suo compagno mezzo Cherokee si
imbarcano in un lungo viaggio alla ricerca di una bambina rapita.
John Ford e John Wayne danno vita
ad uno dei più celebri western di sempre, caratterizzato da
un’estrema dilatazione temporale degli avvenimenti, la ricchezza
della trama, la complessità psicologica del protagonista e
l’ambiguità ideologica, che ne fanno ancora oggi un’opera studiata
e fonte di nuove interpretazioni.
Il ponte sul fiume
Kwai (1957). Un colonnello britannico guida i suoi uomini
nella costruzione di un ponte ferroviario durante la prigionia in
mano giapponese. David Lean dirige un film epico
che si propone di mostrare la follia della guerra e l’assurdità
dell’etica militare. Vincitore di ben sette premi Oscar, incluso
quello per il miglior attore ad Alec Guinnes, noto
anche per essere stato Obi-Wan Kenobi nella trilogia originale di
Star
Wars.
Ben Hur (1959).
Durante l’impero di Tiberio a Gerusalemme, il centurione Messala,
capo di una legione romana, fa imprigionare e ridurre in schiavitù
il nobile Ben Hur, un tempo suo amico. Per l’uomo ha così inizio
una lunga odissea verso la libertà. Tra i più celebri kolossal
della storia, questo film diretto da William Wyler
è stato il primo titolo nella storia a vincere ben 11 premi Oscar,
incluso naturalmente quello per il miglior film.
Film anni ’50 romantici
Per il cinema sentimentale, gli
anni Cinquanta sono stati un decennio particolarmente importante.
In quegli anni hanno infatti preso vita alcuni dei più celebri film
di sempre. Che fossero grandi produzioni vincitrici di Oscar o film
di stampo più autoriale e indipendente, i sentimenti sono sempre
stati i grandi protagonisti. Ecco alcuni dei migliori film
anni 50 romantici:
Vacanze romane
(1953). Sopraffatta da un programma fitto di appuntamenti in giro
per l’Europa, la principessa Ann fugge per una notte a Roma.
Incontra così il giornalista americano Joe Bradley che la porta in
giro per la città. Diretto da William Wyler, il
film capovolge la storia di Cenerentola, facendo dei suoi
due protagonisti, Audrey Hepburn e Gregory
Peck, due icone del cinema mondiale.
Sette spose per sette
fratelli (1954). Sette fratelli, cacciatori dell’Oregon,
decidono di sposarsi. Il problema è che nessuno dei sette ha una
fidanzata. Ha così inizio una ricerca che li porterà a scontrarsi
con l’altro sesso e a cambiare profondamente il loro modo d’essere.
Candidata a cinque premi Oscar, tra cui quello per il miglior film,
è questa una commedia particolarment amata dal grande pubblico
ancora a distanza di decenni.
La principessa
Sissi (1955). Elena, figlia del granduca di Baviera, è
destinata a sposare il giovane imperatore d’Austria Francesco
Giuseppe. Il sovrano, però, resta talmente afffascinato dalle
grazie di Sissi, sorella minore della promessa sposa, da scegliere
lei come moglie e futura imperatrice. Rome
Schneider interpreta Sissi, ovvero l’imperatrice d’Austria
Elisabetta di Baviera, nel primo film di una trilogia a lei
dedicata.
Gli uomini preferiscono le
bionde (1953). Guess Esmond, figlio di un milionario
americano, si innamora di una ballerina, Lorelei. Ma il genitore
del giovane e allampanato ereditiere non vede di buon occhio la
relazione, e proibisce al figlio di recarsi in Europa per sposare
la donna amata. La ragazza comunque non rinuncia al viaggio e
decide di recarsi a Parigi con la collega e amica Dorothy. Un altro
grande classico della commedia sentimentale, diretto da
Haward Hawks e interpretato dalla diva
Marilyn Monroe.
Il re ed io
(1956). Il re dell’arretrato Stato di Siam sa bene che è necessario
che il suo Paese si apra alla civiltà occidentale. Per questo,
decide di affidare l’educazione dei suoi figli ad Anna Lenowens,
una vedova che cerca nuova vita in Oriente. Con protagonisti
Yul Brenner e Deborah Kerr, il
film è un grande classico del cinema sentimentale di quegli anni,
vincitore di ben 5 premi Oscar.
Film anni ’50 in streaming su Netflix
Nei cataloghi delle piattaforme
streaming oggi disponibili si possono ritrovare, oltre a titoli a
noi più vicini nel tempo, anche opere meno recenti, spesso
sconosciute ma meritevoli di essere riscoperti. Questi film
permettono infatti di entrare in contatto con mondi cinematografici
oggi non più in vigore ma che hanno sempre molto da insegnare. Ecco
allora i migliori film anni 50 in streaming su Netflix:
The Long Arm
(1956). Dopo che uno scassinatore rapina una cassaforte e lascia
vittime innocenti sulla sua scia, l’investigatore della polizia Tom
Halliday si occupa del caso, seguendo meticolosamente ogni
possibile pista. Affascinante noir poliziesco degli anni
Cinquanta.
Accadde a Berlino
(1953). Ivo Kern, nella Berlino del dopoguerra, fa il doppio gioco
fra i due blocchi. Ma un giorno s’innamora di Susanne, sorella di
un ufficiale inglese, attualmente sposato con la sua ex moglie. Per
salvare Susanne rischia anche la propria vita. Il film narra una
storia di spionaggio a Berlino, mostrando le macerie di una città
profondamente ferita e alle prese con le contraddizioni e i
problemi di una divisione tra est ed ovest, poco prima che si
costruisse il muro.
The Sound Barrier
(1952). Il pilota della Seconda guerra mondiale Tony sposa Susan,
la figlia del ricco progettista di aerei John Ridgefield,
ossessionato dall’idea di abbattere il muro del suono. Il film è
uno dei meno noti del regista David Lean, due
volte premio Oscar e autore di capolavori come Lawrence
d’Arabia e Il fiume sul ponte Kwai.
The Lady with a
Lamp (1951). Prima dello scoppio della guerra di Crimea,
Florence Nightingale rinuncia a una vita di privilegi per seguire
la sua passione e diventando infermiera, cambiando per sempre il
mondo della medicina. Il film è un’opera biografica sulla vita
della Nightingale, vera infermiera in servizio durante la guerra di
Crimea.
The Blue Lamp
(1950). Il giovane poliziotto londinese Andy Mitchell prende in
affitto una stanza nella casa dell’agente Dixon, che lo guida nei
primi passi del mestiere. Tuttavia, quando Dixon viene ucciso da
due teppisti, la caccia agli assassini ha inizio. Un cupo film tra
dramma e crime, diretto dal regista britannico Basil
Dearden.
Film anni ’50 in streaming su YouTube
Sempre più su YouTube si possono
ritrovare gratuitamente numerosi film completi, in particolare di
anni ormai lontani, potendo così riscoprire opere difficili da
reperire. Qui di seguito si indicano in particolare tre brillanti
filmanni 60 su YouTube:
La famiglia
Passaguai (1951). Quando il cavaliere Peppe Valenzi, detto
Passaguai, decide di approfittare di uno sconto aziendale per
portare la moglie e i figli a trascorrere una domenica al mare di
Fiumicino, inizia per tutti una serie di guai, sotto forma di
incubo comico. Primo capitolo di questa trilogia dedicata alla
famiglia Passaguai, questo film vanta una delle più imperdibili
interpretazioni comiche del grande Aldo
Fabrizi.
Indiscreto
(1958). Anna Kalman, una celebre attrice teatrale, delusa da tutti
gli spasimanti, incontra Philip Adams, un affascinante diplomatico
della NATO. Tra i due si sviluppa una intensa relazione
sentimentale, nonostante Adams riveli alla Kalman di essere già
sposato ed impossibilitato ad ottenere il divorzio. Tutto sembra
andare per il meglio, fino a quando Anna non scopre qualcosa di
inaspettato su Philip. A dar vita alla coppia protagonista di
questo film vi sono gli iconici Ingrid Bergman
e Cary Grant.
Strategia di una
rapina (1959). Dave, ex ufficiale di polizia, ha studiato
in tutti i minimi particolari il piano di una rapina ai danni di
una banca. Per attuare il colpo ha bisogno di uomini validi, e li
trova. Tuttavia, ad un certo punto, il furto rischia di andare a
monte. Con questo film il regista Robert Wise dà
vita al primo noir con protagonista un attore di colore, il celebre
Harry Belafonte.
La bella mugnaia
(1955). Nel corso dell’occupazione spagnola, in una Campania
oppressa da tasse e balzelli, Luca il mugnaio riesce a cavarsela
grazie alla bellezza di una moglie avvenente che gli causerà non
pochi guai. Mario Camerini dirige una brillante
commedia con tre protagonisti eccezionali: Sophia
Loren, Marcello Mastroianni e
Vittorio De Sica.
Non c’è pace tra gli
ulivi (1950). Un reduce della Seconda Guerra Mondiale ruba
delle pecore a un malvagio profittatore bellico, ma il potente
riesce a far condannare il poveretto. Non soddisfatto, il ricco
insidia la fidanzata del carcerato che, evaso, cerca di vendicarsi.
Diretto da Giuseppe De Santi, è questo uno dei
grandi capolavori del neorealismo italiano.
Wilson: Woody
Harrelson è Wilson, un uomo di mezza età, solitario ai limiti della
misantropia, ossessivo e nevrotico ma anche onesto e divertente,
che scopre di avere una figlia, ormai teenager, di cui non
conosceva l’esistenza. Nel suo modo bizzarro e un po’ contorto, con
l’aiuto della ex moglie (Laura Dern), cerca di trovare dei punti di
contatto con lei.
Acqua di
marzo: Libero torna nella cittadina d’origine per
dare l’addio alla nonna in fin di vita. Ma la nonna non muore, e il
passato che credeva essersi lasciato alle spalle lo travolge.
Libero piomba in un limbo adolescenziale mai davvero superato,
mentre la fissità di quell’universo cristallizzato gli urla che il
tempo passa, e le cose cambiano. Poi, un evento inaspettato come un
acquazzone primaverile segna la fine dell’inverno. E in un atto di
libera, sincera incoerenza, Libero chiude finalmente il
cerchio.
Baby Boss: una
divertente commedia per grandi e piccoli, che racconta cosa succede
all’interno di una famiglia quando arriva un nuovo bebè. Il tutto
raccontato dal punto di vista fantasioso di un bambino di 7 anni,
di nome Tim. Nella testa di un bambino di sette anni, l’arrivo a
casa di un fratellino è infatti un evento misterioso e
affascinante, da romanzare e interpretare con tutti i ghiribizzi e
gli slanci dell’immaginazione. Timothy Templeton, ad esempio, se lo
vede arrivare in taxi, vestito di tutto punto in abiti eleganti e
cravatta su misura, ventriquattrore alla mano e mocassini lucidi.
La vita da figlio unico che conosceva cambia radicalmente e
condividere l’attenzione dei genitori è il sacrificio minore. Il
nuovo arrivato non è soltanto molesto e rumoroso, come tutti i
bambini, è un ometto maturo che maschera discorsi da adulto con
farfugliamenti adorabili e incomprensibili “bubu dada”. I sospetti
di Timothy sono fondati: suo fratello minore è un agente infiltrato
della Baby Corp e l’appuntamento giochi è in realtà una riunione
segreta in salotto con un gruppo di suoi pari. Insomma, Baby Boss
altri non è che una spia in missione segreta, e solo Tim potrà
aiutarlo. I due piccoli soci saranno catapultati in un’avventura
stravagante e, per riuscire a sventare un complotto ignobile,
saranno coinvolti in una battaglia epica fra cuccioli e
bambini.
Boston – caccia
all’uomo: nuovo film di Peter Berg basato su un fatto
realmente accaduto: l‘attentato alla Maratona di Boston del
15 aprile 2013. Il film con protagonista Mark
Wahlberg nel ruolo dell’agente speciale dell’FBI
Richard DesLauriers, è un thriller ad alta tensione con un ritmo
adrenalinico che racconta la cronaca dettagliata di una delle più
sofisticate e meglio coordinate caccia all’uomo nella storia
recente. Un potente racconto sullo straordinario coraggio
dimostrato da tutta una comunità nella risposta al terrorismo in un
evento che ha avuto un forte impatto in tutto il mondo.
Ciao amore, vado a
combattere: E’ stata una modella. E’ stata
un’attrice. Ora è una combattente. New York, 2008. Dopo la
dolorosa rottura con il fidanzato, Chantal scopre nella Thai Boxe
l’unico modo per sfogare la sua rabbia. Alla ricerca di una via di
fuga, vola in Thailandia per alcune settimane: le settimane
diventano anni, nel corso dei quali Chantal arriva a combattere sui
ring più importanti del Paese e non solo, e a conquistare quattro
titoli mondiali. I demoni del suo passato, però, non erano spariti:
Chantal era soltanto riuscita a nasconderli. Oggi, a un anno dal
suo ritiro, ha deciso di tornare in Thailandia per riconquistare la
cintura di campionessa del mondo: ma stavolta, per vincere davvero,
dovrà affrontare i suoi fantasmi.
Famiglia all’improvviso –
istruzioni non incluse: Samuel vive la sua vita nel
Sud della Francia senza responsabilità e senza legami importanti
fino a quando una delle sue vecchie fiamme gli lascia tra le
braccia una bambina di pochi mesi, Gloria: sua figlia! Inizialmente
incapace di prendersene cura, Samuel impara giorno dopo giorno ad
essere un buon padre. Otto anni dopo, quando Samuel e la piccola
Gloria sono ormai inseparabili e felici, una sorpresa inaspettata
cambierà le loro vite…
L’accabadora: Alla fine degli anni Trenta, la
trentacinquenne Annetta, una donna solitaria e silenziosa sempre
vestita di nero, vive in un piccolo centro nelle campagne sarde.
Custodendo un terribile segreto del passato, passa le giornate
nell’attesa di una chiamata e, quando ciò avviene, apre una vecchia
sacca contenente una mazzuola di legno, un vecchio cuscino e uno
specchietto spaccato. Da quel momento, qualcosa di imprevisto la
porterà a Cagliari e le cambierà la vita, facendole scoprire di
potersi staccare dal suo ruolo di accabadora, figura della
tradizione sarda il cui compito è aiutare i morenti a
trapassare.
Lasciami per
sempre: Viola, compagna di Nikos, è una donna che ama
decisamente il rischio . Ha deciso infatti di invitare per la festa
del figlio ventenne Lorenzo, in crisi per essere stato abbandonato
dalla fidanzata, la famigliona allargata o, come dice lei, il
cespuglio genealogico. Ed ecco arrivare: l’ex marito di cui Nikos è
irrimediabilmente geloso, gli ex cognati, le problematiche sorelle,
la giovane nipote depressa, il figlio ribelle di Nikos che gira
nudo per il giardino, il padre disperatamente ironico che ha da
poco tentato il suicidio, il ginecologo di famiglia maniaco
sentimentale ex marito della bipolare e agguerrita Carmen, ma anche
Yuri fisico teorico pieno di tatuaggi innamorato da sempre di Aida
che però ė sposata con una donna. Non mancheranno ospiti inattesi
come la bellissima e tormentata Martina che farà esplodere la già
fibrillante festa. In un susseguirsi di sferzate sentimentali, il
mucchio selvaggio si confronterà senza esclusione di colpi.
Le cose che
verranno: Nathalie insegna filosofia in un liceo di
Parigi. Per lei la filosofia non è solo un lavoro, ma un vero e
proprio stile di vita. Un tempo fervente sostenitrice di idee
rivoluzionarie, ha convertito l’idealismo giovanile “nell’ambizione
più modesta di insegnare ai giovani a pensare con le proprie teste”
e non esita a proporre ai suoi studenti testi filosofici che
stimolino il confronto e la discussione. Sposata, due figli, e una
madre fragile che ha bisogno di continue attenzioni, Nathalie
divide le sue giornate tra la famiglia e la sua dedizione al
pensiero filosofico, in un contesto di apparente e rassicurante
serenità. Ma un giorno, improvvisamente, il suo mondo viene
completamente stravolto: suo marito le confessa di volerla lasciare
per un’altra donna e Nathalie si ritrova, suo malgrado, a
confrontarsi con un’inaspettata libertà. Con il pragmatismo che la
contraddistingue, la complicità intellettuale di un ex studente e
la compagnia di un gatto nero di nome Pandora, Nathalie deve ora
reinventarsi una nuova vita.
Libere: Qual è
stato il ruolo delle donne nella Resistenza italiana? Cosa ha
significato per loro quel periodo di lotta ed emancipazione e cosa
hanno ottenuto al termine della guerra? Libere è un racconto che si
fonda sulle voci delle stesse donne, grazie al recupero di
testimonianze originali e immagini storiche. Attraverso il
montaggio dei materiali d’archivio e gli estratti delle interviste
di venti partigiane, realizzate negli ultimi quarant’anni dall’ANCR
e da altri istituti di ricerca, emerge una nuova visione del
periodo della Resistenza e del primo dopoguerra, a cui si fa
risalire la prima vera nascita del femminismo. La lotta è vista
dalle protagoniste come strumento di emancipazione e ricerca della
libertà: scoprono una sessualità “liberata”, chiedono parità nel
lavoro e nella famiglia. Dopo la guerra molte partigiane continuano
a fare politica ma le loro voci raccontano di una “restaurazione”,
di un ritorno forzato alla dimensione privata. Le promesse non sono
state mantenute? Le riflessioni, a volte amare, delle protagoniste
di Libere ricordano un pezzo dimenticato della storia italiana.
Arrivano oggi in sala i
primi film al cinema che profumano d’estate. Oltre al fantasy
Warcraft L’Inizio e Miami
Beach, ma anche la commedia noir Tre
Giorni Dopo e il drammatico Tra la terra
e il cielo.
Ecco tutti i film al cinema di oggi,
primo giugno.
Warcraft
L’Inizio di Duncan Jones: Warcraft è
l’epica avventura di un conflitto tra mondi in collisione, basata
sul celebre videogioco di Blizzard Entertainment. Il pacifico regno
di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad
affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in
fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne un’altra.
Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va
incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da
fronti opposti, due eroi affronteranno un conflitto che deciderà il
destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra.
Così ha inizio una spettacolare saga di potere e sacrificio,
durante la quale la guerra avrà molte facce, ed ognuno combatterà
per la propria causa.
Marguerite e
Julien di Valérie Donzelli: Julien e
Marguerite de Ravalet, figlio e figlia del Signore di Tourlaville,
si sono amati teneramente fin dall’infanzia. Ma mentre crescono, il
loro affetto vira verso una passione vorace. Scandalizzata dalla
loro storia, la società li perseguita fino a quando, incapaci di
resistere ai loro sentimenti, fuggono. Una favola moderna sul
desiderio, passione, speranza, amore e morte. Una storia senza
tempo, al di là di ogni moralità.
Miami
Beach di Carlo Vanzina: Miami Beach
è una commedia romantica ambientata nel mondo degli italiani a
Miami. Oggi, come tutti sanno, Miami è la meta più ambita dai
giovani italiani. E’ lì, infatti, che vanno a studiare
all’università Luca (Filippo Laganà), romano, figlio di Giovanni
(Max Tortora) e Valentina (Camilla Tedeschi), milanese, figlia di
Olivia (Paola Minaccioni). Durante il viaggio in aereo da Roma a
Miami, Olivia e Giovanni litigano furiosamente. I loro figli ancora
non sanno che si ritroveranno insieme nella stessa università. Tra
i due però, malgrado i genitori che si odiano, nascerà una
romantica e buffa storia d’amore ambientata nel mondo del college;
quello che vediamo spesso nei film americani e che è il sogno di
tutti i nostri ragazzi: feste, sport, scherzi.
The Nice Guys di Shane Black: Nella
Los Angeles degli anni 70, libertina, stravagante e decisamente
trendy, un investigatore privato, Holland March, e un detective
senza scrupoli, Jackson Healy, si alleano per risolvere il caso di
una ragazza scomparsa e la morte di una porno star che
apparentemente non sembrerebbero correlate: scopriranno che un
semplice omicidio nasconde il caso del secolo!
Tra la terra e il
cielo di Neeraj Ghaywan: Sulle rive
del Gange si incrociano e si mescolano le vite di vari personaggi
con le loro storie di amore, libertà, emancipazione. Ma Benares
(Varanasi), la città sacra sulle rive del fiume, riserva una
punizione severa a coloro che giocano con le tradizioni. Deepak si
innamora perdutamente di una ragazza che appartiene a una casta
diversa dalla sua. Devi, una giovane studentessa, è tormentata dal
senso di colpa per la scomparsa del suo primo amante. Pathak, il
padre di Devi è vittima della corruzione della polizia mentre
Jhonta è un ragazzino alla ricerca di una famiglia. Tutti aspirano
a un futuro migliore, divisi tra le esigenze imposte dalla
modernità e il fedele attaccamento alle tradizioni.
Tre Giorni
Dopo di Daniele Grassetti: Tre
amici. Una macchina. Un cadavere nel bagagliaio. Fin qui tutto
normale, se fossimo in un film di Tarantino. Invece siamo al
Pigneto e Matteo, Sandro e Nicola al cinema ci vanno pure poco. Per
fortuna i ragazzi hanno un piano per uscire dal guaio in cui si
sono cacciati: agire disperatamente a caso, facendosela sotto per
tutto il tempo. Dopo aver perso una partita di biliardo contro un
criminale locale, tre giovani amici si trovano involontariamente
coinvolti in un omicidio. Hanno solo tre giorni per risolvere il
problema e salvare la pelle.
I film al cinema di oggi sono per
tutti i gusti e le misure, alcuni ambientati nel passato, altri che
arrivano, letteralmente dal passato, altri ancora che sono lo
specchio della comicità grottesca di matrice USA.
Calcolo
infinitesimale di Roberto
Minini-Meròt: Roberto Pistis vive a Stromboli, isolato dal
mondo. Dopo il grande successo e la fama ottenuti in gioventù con
il suo primo romanzo e malgrado il suo libro continui ad essere
letto e acclamato, di lui, da tempo, non se ne sa più nulla.
Valeria Hostis è una giornalista che scrive per le maggiori testate
internazionali, decisa a mettersi sulle sue tracce. Lo scova e
riesce a prendere appuntamento per quella che ritiene sarà
l’intervista dell’anno. Niente è come appare…
Il nostro
ultimo di Lorenzo Di Martino: è un
poetico ed intenso road movie nel quale si racconta di due giovani
fratelli Fabrizio (Fabrizio Colica) e Guglielmo (Guglielmo Poggi),
che sorpresi dall’improvvisa perdita della madre, decidono di
esaudire il suo ultimo desiderio espresso prima di morire: fare
un’ultima vacanza insieme. Partono così alla volta della Sicilia
con la bara della madre legata al portapacchi di una vecchia
utilitaria, per quello che sarà un folle viaggio che li porterà a
confrontarsi con la propria precarietà esistenziale e a riscoprire
una memoria perduta ormai da tempo. Tra vecchi e nuovi incontri,
scopriranno il marciume del loro rapporto e, attraverso
l’accettazione della morte della madre, riusciranno a viversi il
viaggio come una vera e propria ultima vacanza di famiglia. La
morte della madre si rivelerà dunque forse l’ultima possibilità di
risanare il loro rapporto e le loro vite.
La casa delle estati
lontane di Shierl Amitay:
Israele, 1995. La pace è finalmente tangibile. Nella piccola città
di Atlit, Cali ritrova le sue due sorelle, Darel e Asia, per
vendere la casa ereditata dai genitori. Tra momenti di complicità e
incontenibili risate, riaffiorano i dubbi e gli antichi dissapori,
ma appaiono anche strani convitati che seminano un’allegra
confusione. Il 4 novembre il processo di pace viene annientato, ma
le tre sorelle rifiutano di abbandonare la speranza.
Laurence
Anyways di Xavier Dolan: Negli anni novanta
Laurence rivela nel giorno del suo trentesimo compleanno il suo
desiderio di diventare una donna. La sua ragazza, pur rimanendo
sconvolta, accetta di rimanere al suo fianco e l’anno successivo
Laurence torna a lavorare come professore di letteratura, ma questa
volta veste i panni di una donna. Inizia così una nuova vita, ma il
peso dello stigma sociale, il rifiuto della famiglia e
l’incompatibilità della coppia comincia a diventare un problema
insormontabile.
Ma Ma – Tutto andrà
bene di Julio Medem: Magda è
un’insegnante che ha da poco perso il lavoro e a cui viene
diagnosticato per ben due volte un cancro al seno. La prima volta
il cancro è curabile, la seconda il verdetto non lascia scampo: il
cancro è tornato e non è più curabile. La vicenda si svolge nella
crisi economica e nell’anno in cui la Spagna è Campione d’Europa.
Magda decide di affrontare la sua situazione con più leggerezza
possibile, traendo la propria forza dai suoi affetti più cari: il
figlio di 10 anni che è considerato una promessa del calcio, un
ginecologo che ama cantare e un uomo – che ha perso da poco la
moglie e la figlia – che entra improvvisamente a fare parte della
vita della donna. Magda crede fermamente nella filosofia del “qui e
ora”, non ha importanza cosa potrebbe trovare ad attenderla in un
aldilà, Magda è decisa a vivere la sua vita con tutta la gioia
possibile, e questo suo atteggiamento finisce per contagiare anche
chi le sta vicino. Magda decide di sfidare apertamente il suo
destino quando scopre di essere incinta nonostante le restino pochi
mesi di vita da vivere.
The Boss
di Ben Falcon: Melissa McCarthy interpreta
Michelle Darnell, un’imprenditrice di successo finita in prigione
per insider trading. Rilasciata sei mesi dopo e forzata a
trasferirsi da una sua antica dipendente che lei era solita
tormentare (Kristen Bell), trascorrerà molto tempo con la figlia di
quest’ultima e deciderà di creare una nuova impresa di produzione
di dolci al cioccolato.
Tutti vogliono
qualcosa di Richard Linklater: Nel 1980 Jake
Bradford si trasferisce al college e prende possesso di
un’abitazione insieme ai suoi compagni della squadra di baseball
universitaria. Tra cameratismi e qualche conflitto interno al
gruppo, tra notti folli alla perenne ricerca di conquiste
femminili, Jake inizia un percorso di crescita che lo porterà anche
a trovare l’amore.
Tra i film al cinema di oggi, 8
giugno 2016, ci sono The Neon Demon,
Now You See Me 2 e Friend
Request. Tre pellicole molto diverse che
accontenteranno sia i palati più raffinati che quelli che amano le
emozioni forti e popolari.
The Neon
Demon di Nicolas Winding Refn:
Quando l’aspirante modella Jesse (Elle Fanning) si trasferisce a
Los Angeles, la sua giovinezza e vitalità vengono fagocitate da un
gruppo di donne ossessionate dalla bellezza e disposte ad usare
ogni mezzo per prenderle ciò che ha.
Friend Request – la
morte ha il tuo profilo di Simon
Verhoeven: Laura è una studentessa molto popolare e molto
amata dai suoi amici, cosa facilmente deducibile anche dai suoi 800
amici su Facebook. Usa quotidianamente i social media per parlare
con i suoi amici e condividere momenti di vita quotidiana. Un
giorno riceve una richiesta di amicizia da parte di una
sconosciuta, Marina. Quando decide di accettarla, iniziano a morire
i suoi amici, uno dopo l’altro, e le restano solo pochi giorni per
risolvere l’enigma…
Now You See Me 2 di Jon
M. Chu: I Quattro Cavalieri affrontano una seconda
avventura portando in tutto il mondo l’illusione a nuove vette di
stupore. Un anno dopo aver ingannato l’FBI e
aver conquistato il favore del pubblico con i loro spettacoli di
magia alla Robin Hood, gli illusionisti ritornano con una nuova
performance, nella speranza di smascherare le pratiche immorali di
un magnate della tecnologia. L’uomo dietro il loro ritorno è Walter
Mabry, un prodigio della tecnologia che minaccia la vita e la
reputazione dei Cavalieri agli occhi del mondo. La loro unica
speranza è di mettere in scena una spettacolare esibizione senza
precedenti per riabilitare il loro nome e rivelare la mente dietro
al complotto.
Arrivano in sala oggi
The Legend of Tarzan e Una
Spia e Mezzo, ma anche la commedia per famiglie
Sneezing Baby Panda. Di seguito le trame
dei film al cinema dal 14 luglio 2016.
The Legend of Tarzan
di David Yates: Sono passati molti anni da quando
l’uomo, una volta conosciuto come Tarzan ha lasciato la giungla
africana per tornare ad una vita imborghesita come John Clayton
III, Lord Greystoke, con al suo fianco l’amata moglie Jane.
Invitato a tornare in Congo per servire da emissario commerciale
del Parlamento, ignora di essere una pedina in una convergenza
mortale di avidità e vendetta ordita dal capitano belga Leon Rom.
Ma coloro che sono dietro il complotto omicida non hanno idea di
cosa stanno per scatenare.
Una Spia e Mezzo di
Rawson Marshall Thurber: Quello che una volta era
vittima di bullismo a scuola è diventato poi un letale agente della
CIA. Alle prese con un caso top secret, decide di avvalersi
dell’aiuto di un suo ex compagno di scuola diventato ormai un
semplice impiegato dopo i “gloriosi” tempi del college.
Sneezing Baby
Panda di Lesley Hammond,
Jenny Walsh: Il family film Sneezing Baby Panda,
nato dallo straordinario successo del video originale di YouTube.
Il film è tratto da una storia vera che ha il suo inizio da uno
starnuto di un panda utilizzato su YouTube per sensibilizzare il
mondo sul problema di uno zoo in difficoltà, il filmato diventa
virale ed è visto da oltre 250 milioni di persone, da qui il film
che narra la storia della zoologo australiana Marnie Tyler, che
vede il filmato del panda bebè e pensa che, rintracciarlo, sia
fondamentale per attirare nuovi visitatori allo zoo, quindi decide
di partire per la Cina alla ricerca del piccolo panda. Salverà il
cucciolo da bracconieri senza scrupoli e vivrà una esperienza
divertente, indimenticabile e ricca di sorprese.
Arriva una valanga di nuovi film al
cinema per questo inizio incerto d’estate. Di seguito i titoli più
attesi e quelli tutti da scoprire, dall’horror The
Conjuring 2 al film d’animazione La
Canzone del Mare.
Cinque
Tequila di Jack Zagha Kababie: E se
la vita cominciasse a ottant’anni? Tre arzilli ottantenni,
Emiliano, Augustin e Benito, uniti dalla passione per il gioco a
domino, si vedono costretti ad intraprendere un movimentato viaggio
per esaudire l’ultimo desiderio di Pedro, loro compagno di gioco.
Per mantenere la promessa dovranno portare al museo della cittadina
messicana di Guanajuato un vecchio tovagliolo di carta con la prima
versione di una celeberrima canzone scritta dal famoso José Alfredo
Jiménez, il miglior compositore messicano di musica ranchera di
tutti i tempi. “El Rey” come era noto, l’aveva dedicata proprio a
lui: Pedro. Dopo un’ultima sigaretta e un giro di tequila, il
gruppo di vecchi amici sigillerà questa promessa. Nonostante l’età
e i rimproveri delle rispettive famiglie, i tre simpatici
vecchietti vivranno una serie di avventurose peripezie a tratti
surreali che ridaranno smalto e brio alla loro vita.
Gueros di
Alonso Ruizpalacios: Città del Messico, 1999. Dopo
aver scoperto che il suo cantante preferito è in fin di vita,
l’irrequieto adolescente Tomàs convince il malinconico fratello
Federico a raggiungere l’ospedale per rendere un ultimo omaggio
all’artista. Accompagnati dall’amico Santos, i due fratelli
arrivano a destinazione e scoprono che il loro idolo d’infanzia è
scomparso. Decisi a proseguire le ricerche i ragazzi si lanciano in
un’avventura on the road che coinvolge anche la ribelle Ana,
passato amore di Federico mai davvero dimenticato. Attraversando
Città del Messico in lungo e in largo, inizia così un viaggio che
diventa inno della più appassionata e indomabile giovinezza.
Jem and the Holograms
di Jon M. Chu: Una ragazza di provincia viene
catapultata dal mondo dei video underground a quello delle
superstar mondiali. Lei e le sue tre sorelle iniziano un viaggio
per scoprire che alcuni talenti sono troppo speciali per essere
tenuti nascosti. In Jem e le Holograms di Universal Pictures,
quattro aspiranti musiciste scopriranno che per creare il proprio
destino basta trovare la propria voce, e conquisteranno il mondo
intero.
Kiki & i Segreti del
Sesso di Paco León: Cinque
divertenti storie d’amore e di bizzarre fantasie sessuali. Una
donna è affetta da Dacrifilia, si eccita vedendo il partner che
piange. Un’altra prova piacere quando sfiora dei soffici tessuti,
Efefilia. Un uomo invece è affetto da Sonnofilia: ha strani
desideri mentre la moglie dorme. Una ragazza soffre di Arpaxofilia,
raggiunge l’orgasmo quando viene derubata. Chi non ha mai avuto una
piccola perversione?! Una commedia divertente e provocante,
campione d’incassi in Spagna, che rompe ogni tabù e vi farà morire
dal ridere!
La canzone del
mare di Tomm Moore: Il film racconta
la storia di Ben e della sua sorellina Saoirse – l’ultima bambina
foca – che si avventura in un viaggio fantastico attraverso un
mondo di antiche leggende e magia nel tentativo di ritornare nella
sua casa vicino al mare. L’ispirazione viene dalla mitologia delle
Selkies del folklore irlandese, che vivono come foche in acqua, ma
acquisiscono sembianze umane sulla terra.
Mother’s Day di
Garry Marshall: Jennifer Aniston, Kate Hudson,
Julia Roberts, Jason Sudeikis sono le protagoniste di una serie di
storie intrecciate che esaltano il legame materno spesso
conflittuale, ma sempre fortissimo, talvolta folle! Nella settimana
prima della festa della mamma, scopriamo le vite di un gruppo di
donne forti, amorevoli e imperfette: da quella divorziata che deve
fare i conti con la nuova matrigna dei suoi figli a quella che
cerca di trovare la madre naturale. Madri in attesa, single,
matrigne, madri gay, madri assenti o lontane, madri di ogni
tipo…tutte ci ricordano come ogni madre è, a suo modo,
un’eroina.
Passo Falso di
Yannick Saillet: Dopo essere sopravvissuto ad un
attacco lampo nel deserto afghano, Denis, un sergente francese,
unico sopravvissuto della sua pattuglia, resta bloccato con un
piede incastrato su una mina. Un uomo solo stretto in una morsa di
insicurezza e fragilità: dubbi e paure lo attanagliano mentre il
nemico si avvicina. Ha solo un paio d’ore per riuscire a salvarsi.
Un conto alla rovescia che non si può fermare. Ma il congegno a
orologeria, sospeso tra un’esplosione e la salvezza, va al di là
della storia, rendendo Denis un uomo dei nostri tempi. Un uomo
sospeso sopra una polveriera. In quel deserto, forse, Denis non è
così solo come sembra.
Segreti di famiglia
di Joachim Trier: Una grande mostra a New York
celebra la fotografa di guerra Isabelle Reed, scomparsa in un
incidente d’auto tre anni prima. Per organizzare l’archivio
materno, il figlio maggiore Jonah torna nella casa di famiglia,
ritrovando il fratello adolescente, Conrad, e il padre, Gene, un
professore di liceo. I tre uomini hanno ricordi diversi di Isabelle
e ognuno di loro dovrà riconciliarsi a modo suo con i fatti del
passato, scoprendo che nessuno conosceva tutti i segreti che
Isabelle ha portato con sé fino alla fine.
The Conjuring – Il Caso
Enfield di James Wan: Tornano i
coniugi Warren, investigatori del paranormale, per un nuovo
terrificante caso da risolvere. Dopo il successo di pubblico e
critica, arriva il secondo capitolo dell’horror pronto a lasciare
tutti ancora una volta con il fiato sospeso fino all’ultimo
secondo. Alla fine del 1977, con gli strascichi di Long Island che
ancora li ossessionavano, i Warren si erano imposti una pausa di
riflessione e si erano recati a Londra, dove dovettero affrontare
un’entità demoniaca che si era insediata nella casa della famiglia
Hodgson, nel popolare quartiere di Enfield. Quella che da molti era
considerata una mistificazione, divenne uno dei casi più
documentati nella storia del paranormale.
Un mercoledì di
maggio di Vahid Jalivand: Un
annuncio pubblicitario particolarmente originale, pubblicato un
mercoledì mattina su un quotidiano di Teheran, raccoglie una
piccola folla di persone in una piazza. Tutti sperano che
l’annuncio pubblicato possa essere la soluzione ai loro problemi.
La polizia controlla la folla cercando di calmarla e di disperdere
le persone. Nonostante le insistenze della polizia due donne non
abbandonano la piazza…
Pochi ma vari i titoli dei film al
cinema a partire da oggi, 7 luglio 2016. Potete scoprirli di
seguito:
The Zero
Theorem di Terry Gilliam: In un
mondo futuristico e orwelliano in cui l’umanità è controllata dal
potere delle corporazioni e da “uomini videocamera” che rispondono
alla losca figura nota solo con il nome di Management, il genio
informatico Qohen Leth (Christoph Waltz) vive recluso all’interno
di una ex cappella distrutta dalle fiamme. Eccentrico, solitario e
afflitto da angoscia esistenziale, Qohen da tempo lavora su un
misterioso progetto – il Teorema Zero – volto a scoprire lo scopo
della vita, qualora ne esista uno. Il suo lavoro e il suo
isolamento sono a volte interrotti dalle visite della sensuale e
vistosa Bainsley (Mélanie Thierry) e dell’adolescente prodigio Bob
(Lucas Hedges). Sarà grazie a una delle invenzioni di quest’ultimo
che Qohen affronterà un viaggio all’interno delle dimensioni
nascoste della sua anima, dove si nascondono le risposte che sia
lui che Management stanno ricercando per provare o confutare il
Teorema Zero.
Press di
Paolo Bertino, Alessandro Isetta:
Maurizio e Luca sono due dipendenti di una rete televisiva
regionale (Rete Universal). Maurizio è un giovane giornalista
intraprendente, Luca è il suo cameraman. Preoccupato per gli
imminenti tagli al personale e stanco dei servizi che gli vengono
affidati, Maurizio decide di renderli più interessanti e curiosi,
inventandoli in parte. Luca partecipa malvolentieri all’operazione.
I servizi giornalistici vengono “ritoccati” in maniera sempre più
spudorata, ed hanno sempre più successo, ma tra Luca e Maurizio
nasce un forte conflitto sull’etica del lavoro. Il direttore,
venuto a sapere della falsità dei servizi proposti dai suoi
dipendenti, convoca Maurizio nel suo ufficio informandolo che se la
verità dei fatti trapelasse al di fuori del loro dialogo, la
responsabilità del grave gesto cadrà unicamente su Maurizio; la
rovina della sua carriera. Il termine ultimo dei taglia al
personale si avvicina e Maurizio nonostante tutto è ancora tra i
principali candidati al licenziamento, in più annebbiato dal
bisogno incessante di far successo, decide di inventarsi l’ultima
notizia, sconcertante, stupefacente e che faccia scalpore. Il loro
servizio, verrà accolto con applausi e ovazioni dai colleghi, come
i due protagonisti avrebbero voluto, questa volta però il successo
dovrà fare i conti con la loro umanità.
Toxic
Jungle di Gianfranco Quattrini:
Toxic Jungle racconta la storia, dalla nascita alla morte al
ritorno, dei Fratelli Santoro, la mitica band di pionieri del rock
argentino nella psichedelica onda dalla fine degli anni ’60 ai
primi settanta. Dall’educazione musicale dei piccoli fratelli
Diamond e Nicky, al primo 45 giri trasmesso in FM, al successo del
primo disco, tra concerti, ragazze e prime esperienze psicotrope.
Fino al richiamo della magica Ayahuasca, la ‘buona medicina’ da
prendere nel folto sciamanico della Foresta Amazzonica. E alla
preparazione del secondo disco. Rimasto incompiuto. La meteora dei
Fratelli Santoro si interrompe, ma il mito di questi Doors
tropicali non smette di perseguitare Diamond, che 40 anni dopo
torna per intraprendere il viaggio interrotto di Nicky nella
foresta. E liberare così il fantasma di una musica intrappolata nel
cuore.
Tartarughe
Ninja Fuori dall’Ombra di David
Green: Michelangelo, Donatello, Leonardo, Raffaello
tornano al cinema per combattere il più cattivo dei cattivi, al
fianco di April O’Neil, Vern Fenwick e di un nuovo arrivato: il
vigilante mascherato da giocatore di hockey Casey Jones. Dopo la
sua fuga il supercriminale Shredder unisce le proprie forze allo
scienziato pazzo Baxter Stockman e ai due sciocchi scagnozzi, Bebop
e Rocksteady, per scatenare un piano diabolico alla conquista del
mondo. Quando le tartarughe si preparano ad affrontare Shredder e
il suo nuovo team, si trovano di fronte ad un male ancora più
grande ma con simili intenzioni: il famigerato Krang.
Comincia oggi, 1 dicembre 2016,
l’affollata passerella di film che occuperanno le nostre sale nel
mese cinematograficamente più fortunato dell’anno, il periodo
natalizio. Ecco i film al cinema del primo giorno di dicembre.
Free State of Jones
di Gary Ross: Free State of Jones racconta gli
straordinari eventi di un piccolo episodio della Storia Americana.
Protagonista della vicenda è Newt Knight, un coraggioso contadino
del Mississipi, figura guida di un’improbabile banda di contadini
bianchi poveri e schiavi fuggiaschi che danno vita a una storica
rivolta armata contro la Confederazione nel periodo culmine della
Guerra Civile. Affianca e completa la narrazione, attraverso l’uso
di flash-forwards intermittenti, il processo del 1948 dello Stato
del Mississipi contro Davis Knight, imputato chiave in un processo,
unico per l’epoca, sul matrimonio misto, e pronipote di Newt Knight
e della sua compagna di vita, una contadina schiava di nome Rachel.
I coraggiosi seguaci di Knight presero le armi contro la
Confederazione formando un indomito reggimento ribelle tra le
paludi impenetrabili del profondo Mississipi, riuscendo a strappare
numerosi vantaggi tattici nonostante l’esercito fosse più numeroso
e meglio armato. Knight ne fu il visionario leader, strenue
oppositore dello sfruttamento e del pregiudizio e fondatore della
prima comunità mista della regione; una figura influente molto a
lungo dopo la guerra, alternativamente celebrata o vilipesa.
I Cormorani di
Fabio Bobbio: Nell’estate dei loro dodici anni
Matteo e Samuele passano le giornate tra il fiume, il bosco e il
centro commerciale, ma rispetto agli anni precedenti qualcosa sta
cambiando. Il gioco diventa noia, la fantasia cede il passo alla
scoperta, l’avventura si trasforma in esperienza di vita: Samuele e
Matteo sono due Cormorani, in continuo adattamento nel rapporto con
il mondo che li circonda, con il loro corpo che sta cambiando e
alla ricerca di un’autonomia e di uno spazio da far proprio, da
colonizzare. Un’estate senza inizio e senza fine, il racconto di
un’amicizia, di un’età e di un territorio costretti a mutare con il
tempo che scorre inesorabile.
Sully di
Clint Eastwood: Il 15 Gennaio 2009,
il mondo assiste al “Miracolo sull’Hudson” quando il capitano
Chesley “Sully” Sullenberger effettua un atterraggio di emergenza
col suo aereo nelle acque gelide del fiume Hudson, salvando la vita
a tutti i 155 passeggeri presenti a bordo. Tuttavia, anche se Sully
viene elogiato dall’opinione pubblica e dai media, che considerano
la sua un’impresa eroica senza precedenti, le autorità avviano
delle indagini che minacciano di distruggere la sua reputazione e
la sua carriera.
Natale al Sud di
Federico Marsicano: Peppino, un carabiniere
milanese, e Ambrogio, un fioraio napoletano, insieme alle amate
mogli Bianca e Celeste, festeggiano il Natale nella stessa località
turistica. È durante queste feste che le coppie di genitori
scoprono che i rispettivi figli, Riccardo e Simone, sono fidanzati
con due coetanee: Giulia e Ludovica. Tutto molto bello se non fosse
che i quattro innamorati non si sono mai incontrati dal vivo!
Decisi a mettere fine a questa pratica di “amore virtuale”, che
proprio non riescono a capire, Peppino e Ambrogio riescono a far
partecipare i ragazzi all’evento annuale di ritrovo degli utenti di
“Cupido 2.0” l’app per incontri che ha visto sbocciare l’amore tra
i giovani. Ma per far funzionare il piano dovranno partecipare
anche i genitori! L’evento si rivela però una bolgia infernale dove
tra utenti ex virtuali a caccia di amori reali, una fashion blogger
infatuata e un web influencer complessato, le due coppie perdono la
bussola mettendo in crisi i loro matrimoni e le storie dei figli.
Ma siamo così sicuri che le storie d’amore di una volta fossero più
vere di quelle 2.0 di oggi?
Rock Dog di
Ash Brannon: Bodi, un giovane mastino tibetano
pieno di entusiasmo, è destinato a diventare il prossimo guardiano
di un gruppo di pecore amanti del divertimento, che vivono in un
piccolo villaggio in campagna. Il cane però ha paura di non essere
portato per questo ruolo al quale il padre, Khampa, lo ha preparato
fin da piccolo. Tutto cambia quando, da una radio caduta
letteralmente dal cielo, Bodi ascolta una canzone della leggenda
del rock Angus Scattergood, e scopre così il mondo della musica.
Bodi, dopo aver lasciato il villaggio per inseguire il suo destino
nella grande città, attira su di sé le mire del nemico giurato di
Khampa: Linnux. Capo di un famelico branco di lupi, Linnux è
convinto che Bodi sarà il suo lasciapassare per entrare nel
villaggio e avvicinarsi così a quelle pecore succulente. Toccherà a
Bodi salvare la sua famiglia e i suoi amici dal pericolo senza
rinunciare ai propri sogni.
La stoffa dei sogni
di Gianfranco Cabiddu: Liberamente ispirato a
L’Arte della commedia di Eduardo De Filippo e alla sua traduzione
de La Tempesta di Shakespeare, La stoffa dei sogni tratteggia
quell’umanità specchio della realtà universale di cui lo stesso
Eduardo vestiva i suoi personaggi, le loro azioni e gesti, dotati
della simbolicità propria del teatro che avvolge e coinvolge il
pubblico fino a farlo diventare parte integrante della scena. Ed è
proprio questa massima considerazione del pubblico, sublime
elemento di contatto fra Shakespeare ed Eduardo, a caratterizzare
il film, in cui attori, pubblico e protagonisti si fondono e
confondono, fino a rappresentare le inquietudini della vita reale.
Come in una stoffa, s’intrecciano le trame e i fili dei destini.
Camorristi in fuga e attori in cerca di riconoscimento si ritrovano
dopo un naufragio su un’isola-carcere e si mescolano. Sotto lo
sguardo indagatore del Direttore del carcere che ha imposto ai
naufraghi la messa in scena de La tempesta convinto di smascherare
i camorristi/naufraghi; all’amore tra l’inquieta figlia del
Direttore e il figlio del boss, alla figura dolorosa di Calibano
unico abitante superstite di un’isola “occupata” dal carcere, per
assonanze e similitudini con il testo shakespeariano, procede la
vicenda umana dei personaggi, nella sottile linea che divide il
vero dal verosimile nel palcoscenico della vita. Il teatro
diventerà la zona franca in cui ciascuno potrà ritrovare se non il
proprio ruolo sociale, la propria umanità. Qualcuno anche l’amore.
Shakespeare e Eduardo De Filippo si fondono in una commedia
picaresca piena di colpi di scena.
Arriverà invece il prossimo
2 dicembre in sala La Mia vita da
Zucchina di Claude Marras: Protagonista è
un bambino di 9 anni soprannominato Zucchina, che dopo la scomparsa
della madre viene mandato a vivere in una casa famiglia: grazie
all’amicizia di un gruppo di coetanei, tra cui spicca la dolce
Camille, riuscirà a superare ogni difficoltà, abbracciando infine
una nuova vita.
Ecco tutti i film al cinema del 23
marzo 2017. Dall’autore olandese Paul
Verhoeven al maestro dell’horror moderno Gore
Verbinski, ecco tutti i titoli che da oggi saranno in
sala.
Film al cinema
Elle
di Paul Verhoeven: Michèle è una di
quelle donne che niente sembra poter turbare. A capo di una grande
società di videogiochi, gestisce gli affari come le sue relazioni
sentimentali: con il pugno di ferro. Ma la sua vita cambia
improvvisamente quando viene aggredita in casa da un misterioso
sconosciuto. Imperturbabile, Michèle cerca di rintracciarlo. Una
volta trovato, tra loro si stabilisce uno strano gioco. Un gioco
che potrebbe sfuggire loro di mano da un momento all’altro.
La cura del
Benessere di Gore
Verbinski: Dane DeHaanè
Lockhart, giovane e ambizioso broker a Wall Street,
mandato dal management della sua società in una località
remota sulle Alpi svizzere per riportare a New York
Pembroke, l’amministratore delegato della sua azienda, il quale,
dopo un lungo soggiorno in un idilliaco e misterioso centro
benessere, ha informato il suo staff di non avere alcuna intenzione
di andarsene. Quando sembra aver portato a termine il compito, un
rovinoso incidente lo costringe a fermarsi qualche giorno al centro
con una gamba ingessata. Nonostante il clima tra i pazienti in cura
sia sereno, sembra che i trattamenti erogati dal sinistro
Dottot Volmer (Jason
Isaacs), i cui effetti dovrebbero essere miracolosi,
li facciano stare sempre peggio. Lockhart è deciso a indagare più a
fondo sulla struttura e scoprirne i segreti più oscuri. Mentra
cerca di approfondire i misteri di quel luogo, incontra una
ragazza, la bellissima e inquietante Hannah
(Mia Goth), anche lei paziente della clinica, e
conosce anche un’altra ospite del centro, l’eccentrica Signora
Watkins (Celia Imrie), che ha condotto alcune indagini per conto
proprio. In breve tempo, il direttore dell’istituto, diagnostica a
Lockhart la stessa patologia di cui soffrono gli altri pazienti. Il
giovane capisce di essere prigioniero nel ritiro alpino e inizia a
perdere il contatto con la realtà. Cosa è vero e cosa non lo è? Non
sa più dirlo. Non è nemmeno sicuro che la sua gamba sia davvero
rotta… Durante la “cura” è costretto a subire prove
inimmaginabili.
Life – Non Oltrepassare il
Limite di Daniel
Espinoza: l’equipaggio di una stazione spaziale
internazionale sta per tornare sulla terra, forte di una scoperta
sensazionale: un campione che prova l’esistenza della vita
extraterrestre su Marte. Al sicuro in una “incubatrice”, la neonata
forma di vita raccolta sul pianeta rosso cresce a vista d’occhio,
rivelandosi più intelligente e pericolosa di quanto il gruppo di
astronauti pensasse. Di fronte alla minaccia che l’alieno inizia a
rappresentare per l’umanità intera, un pugno di uomini alla deriva
nello spazio si prepara ad annientarlo prima che sbarchi sulla
Terra.
In viaggio con
Jacqueline di Mohamed
Hamidi: Fatah, piccolo coltivatore algerino, ha occhi
solo per la sua mucca Jacqueline e sogna di portarla a Parigi al
Salone Internazionale dell’Agricoltura. Quando finalmente riceve
l’agognato invito, deve trovare il modo per raggiungere la Francia
e Parigi, lasciando il suo sperduto villaggio in Algeria. Con una
colletta di tutti i compaesani attraversa il mare e approda a
Marsiglia. Di lì inizia per l’uomo e il quadrupede un lungo,
faticoso viaggio a piedi attraverso tutta la Francia. Incontri
pericolosi, incontri sorprendenti, l’inattesa caduta e la risalita,
la solidarietà e l’ottusità, tra risate, sorprese, crucci e
allegria in un viaggio inaspettato e pieno di tenerezza.
Non è un paese per
giovani di Giovanni Veronesi: Se ne
stanno andando. Tutti. E insieme a loro se ne va la bellezza,
l’avventura, l’entusiasmo, l’amore e il futuro del nostro paese.
Sono i ragazzi italiani, tecnologicamente connessi tra di loro come
mai prima ma sparpagliati nel mondo alla ricerca di un luogo dove
diventare grandi. Due di loro, Sandro e Luciano, ruzzolano fuori
dalle rotte battute dai loro coetanei e approdano in una terra di
frontiera, Cuba, all’inseguimento di un’attesa svolta economica. Ma
il loro destino è segnato e s’imbattono immediatamente in Nora, una
ragazza “interrotta”, bella e irriducibile, sentimentale, estrema e
italiana pure lei, che cambierà le loro vite. La bellezza e la
violenza dell’isola, porteranno Luciano a perdere ogni punto di
riferimento, proprio quando Sandro invece scoprirà il motivo per
cui ha deciso di seguirlo fino a lì.
Moda Mia di Marco
Pollini: Giovanni ha 16 anni ed è figlio di un
pastore, Antonio e di una madre, Alice, che fragile ed esausta dei
continui tradimenti del marito, decide di abbandonare la famiglia.
Il ragazzo frequenta un istituto tecnico artistico in Sardegna e
coltiva un sogno, lavorare nel mondo della moda. E’ giugno e la
scuola sta finendo. Giovannino deve occuparsi della casa e della
sorellina di 8 anni Stella, vessato continuamente dal padre che lo
costringe a seguire le pecore e il terreno e lo tratta con
disprezzo.
Slam – tutto per una ragazza
di Andrea Molaioli: Sam
(Ludovico Tersigni) è un ragazzo di sedici anni
con la passione per lo skateboard e per
Tony Hawk, uno dei più grandi skaters al mondo: a
lui, o meglio, al suo poster, Sam confida le sue paure, i suoi
problemi e cerca di trovare risposte nelle frasi dell’autobiografia
dello skater. Tony Hawk diventa la voce narrante della pellicola; è
lui ad accompagnare le (dis)avventure di Samuele che nonostante le
molte cadute, come molti skaters, non si perde d’animo per riuscire
a compiere il suo “trick”. Sam vorrebbe essere il primo della
famiglia a non inciampare nello stesso errore di sua mamma
(Jasmine Trinca), suo nonno e suo bisnonno:
diventare genitori a soli sedici anni. Proprio a questa età Sam
conosce e frequenta Alice (Barbara
Ramella), una ragazza bellissima con cui instaura un
rapporto che lo allontana momentaneamente dallo skate, dagli amici
e dalla famiglia. Nel momento in cui Sam decide di lasciarla, Alice
gli confessa di aspettare un bambino. Davanti all’errore che ha
segnato tutta la sua famiglia, Sam decide di scappare e di far
perdere le sue tracce…
SFashion di Mauro John
Capece: La protagonista del film è Evelyn, una donna
aziendalista, elegante e colta. Evelyn è un’imprenditrice di terza
generazione che porta avanti una storica azienda di moda ereditata
dal nonno. Il nonno di Evelyn fu un uomo forte, Cavaliere della
Patria e ideatore di un Brand geniale della moda ed Evelyn ne era
immensamente legata. Evelyn, nei suoi fantastici sogni, parla
spesso con il nonno e a lui si ispira completamente: è come se il
nonno le donasse sicurezza dall’aldilà. Evelyn è amministratrice
delegata dell’azienda ma non disdegna di occuparsi della creatività
e segue con interesse il lavoro dei suoi stilisti. Ha un legame
molto umano con i suoi dipendenti che adora e chiama sempre per
nome, dal primo all’ultimo. Evelyn ha un mentore oltre che amico
fidato, Bartolomeo, esperto contabile e responsabile
amministrativo. Il rapporto speciale e di estrema fiducia tra
Evelyn e Bartolomeo ha radici lontane: Bartolomeo frequenta
l’azienda sin da bambino e ha ricevuto la sua formazione aziendale
ad opera del grande nonno proprio negli anni in cui si registrava
il boom economico del Made in Italy. Bartolomeo è l’angelo custode
di Evelyn. L’azienda è in piena bufera finanziaria a causa della
crisi e della pressione fiscale esagerata. Evelyn è giunta persino
a vivere all’interno dell’azienda pur di salvarla. La crisi si
ripercuote fortemente nella vita affettiva e familiare di Evelyn.
Per questo la vediamo single, sola e confusa e alle prese con un
matrimonio ormai finito, quello con l’ex marito Stefano di cui è
ancora profondamente innamorata…
Victoria di Sebastian
Schipper: Victoria, una ragazza di Madrid, incontra
quattro ragazzi fuori da un locale notturno. Sonne e i suoi amici
sono dei veri berlinesi che le promettono di farla divertire e di
mostrarle la parte più autentica della città. In realtà i ragazzi
sono nei guai: quella sera devono restituire a qualcuno un
pericoloso favore. Quando i tentativi di seduzione di Victoria nei
confronti di Sonne diventano qualcosa di più concreto, lui la
convince a unirsi a loro nella missione. Progressivamente, quella
che era iniziata come una serata divertente va fuori controllo.
Quando l’alba si avvicina, Victoria e Sonne si rendono conto che
devono tentare il tutto per tutto e si abbandonano a un viaggio da
infarto nel cuore della notte.
Vieni a vivere a Napoli di Edoardo De
Angelis, Guido Lombardi, Francesco Prisco: Vieni a vivere
a Napoli” è un film in tre episodi firmati dai tre registi
napoletani tra i più interessanti del momento: Francesco Prisco,
Guido Lombardi, Edoardo De Angelis. Il produttore Alessandro
Cannavale (Run Film srl) ha chiesto loro di raccontare la città.
Napoli è una città che contiene molti mondi e li accoglie tutti
come una madre amorevole. Non lasciatevi ingannare dall’invito
contenuto nel titolo però, potrebbe contenere una beffa: per vivere
qui ci vuole lo stomaco giusto.
I film al cinema di
oggi, 12 gennaio, sono alcuni trai titoli più chiacchierati e
attesi di questi primi giorni del 2017. Partiamo con
Silence, la nuova impresa di Martin Scorsese che
si conferma inossidabile e pronto ad affrontare nuovamente grandi
temi come la fede e la presenza di Dio nelle nostre vite. Segue
Allied, spy story di Robert
Zemeckis, con Marion Cotillard e
Brad Pitt e The Founder, la
storia dell'”invenzione” del MacDonald’s.
Film al cinema del
12 gennaio 2017
Silence di
Martin Scorsese: Silence, l’atteso film sulla fede
e la religione del regista premio Oscar Martin Scorsese, racconta
la storia di due missionari portoghesi che nel XVII secolo
intraprendono un lungo viaggio irto di pericoli per raggiungere il
Giappone, alla ricerca del loro mentore scomparso, padre Christovao
Ferreira, e per diffondere il cristianesimo. Scorsese dirige
Silence da una sceneggiatura scritta da lui stesso con Jay Cocks.
Il film, basato sul romanzo di Shusaku Endo del 1966, esamina il
problema spirituale e religioso del silenzio di Dio di fronte alle
sofferenze umane.
Allied di Robert
Zemeckis: Il film racconta la storia dell’ufficiale dei
servizi segreti Max Vatan, che nel 1942 incontra nel Nord Africa la
combattente della Resistenza Francese Marianne Beausejour in una
missione mortale oltre la linee nemiche. Riuniti a Londra, la loro
relazione è minacciata dalle estreme pressioni della guerra.
The
Founder di John Lee Hancock: The
Founder racconta l’incredibile storia vera di Ray Kroc, un
rappresentante di frullatori americano con poche prospettive che,
negli anni 50, imbattutosi in un chiosco di hamburger nel bel mezzo
del deserto sud-californiano, ha creato l’impero mondiale della
ristorazione “fast food” che noi tutti conosciamo come McDonald’s.
Un film sull’ambizione, sulla tenacia e sul prezzo da pagare per
ottenere il successo.
Magic Island di
Marco Amenta: E’ il viaggio intenso e toccante di
Andrea, figlio dell’attore italo-americano Vincent Schiavelli. Uno
tra i più celebri caratteristi del cinema americano, di origini
siciliane che ha recitato in oltre 150 film. Noto per i suoi
numerosi e spesso acclamati ruoli tra cui il fantasma della
metropolitana in Ghost e Qualcuno volo sul nido del cuculo. Nel
1997 la rivista Vanity Fair lo ha indicato come uno dei
caratteristi più importanti del cinema statunitense. Nel doc
Andrea, che è un giovane musicista, da New York torna in Sicilia,
nel piccolo paese paterno tra le montagne dell’isola, per
riscuotere i soldi che suo padre gli ha lasciato in eredità. Subito
il viaggio si rivela un percorso intimo alla ricerca del rapporto
col padre scomparso e del senso ultimo della vita. Un viaggio
scandito dalla musica di Andrea fra timbri newyorkesi e ancestrali
canti siciliani.
Siamo nel pieno della stagione
cinematografica italiana, i film al cinema si
preparano ad accompagnarci per le prossime vacanze di Natale e tra
cinepanettoni, franchise stellari e documentari di grande
interesse, questa settimana di cinema offre moltissimi spunti, per
tutti i gusti.
I film al cinema
del 15 dicembre 2016
Poveri ma Ricchi di
Fausto Brizzi: I Tucci sono una famiglia povera di
un piccolo paese del Lazio. Padre, madre, una figlia vanitosa e un
figlio genio, costretto a fingersi idiota per stare al passo con la
famiglia. Con loro vivono anche il cognato, botanico ma
nullafacente, e la nonna, patita di serie TV. Un giorno accade
qualcosa di completamente inaspettato: i Tucci vincono CENTO
MILIONI di euro. Sull’onda dell’emozione decidono di mantenere
segreta la vincita, ma, come spesso succede in questi casi, una
parola di troppo scappa dalla bocca del capofamiglia e ai Tucci
rimane soltanto una soluzione, prima di essere perseguitati da
sedicenti amici e conoscenti: scappare…
Natale a Londra – Dio Salvi
la Regina di Volfango De Biasi: Siamo a
Londra. Due fratelli pasticcioni alle prese con una bella chef
stellata ed il suo toscanissimo sous chef, un piatto sopraffino e
nientedimeno che la Regina d’Inghilterra. Gli ingredienti ci sono
tutti per mettere a segno un colpo sensazionale: rapire i
preziosissimi cani della Regina e travolgere Buckingham Palace.
Miss Peregrine La Casa dei
Ragazzi Speciali (recensione) di Tim Burton:
Quando l’amato nonno lascia a Jake indizi su un mistero che
attraversa mondi e tempi alternativi, il ragazzo si ritroverà in un
luogo magico noto come La casa per bambini speciali di Miss
Peregrine. Ma il mistero si infittisce quando Jake conoscerà gli
abitanti della casa, i loro poteri speciali e i loro potenti
nemici. Alla fine scoprirà che solo la sua “peculiarità” potrà
salvare i suoi nuovi amici.
Fuga da Reuma Park
di Aldo, Giovanni, Giacomo e Morgan Bertacca: Non
ci troviamo sulla Terra, ma sul pianeta Aldo Giovanni e Giacomo tra
25 anni: qui tutto può succedere. Giacomo è in sedia a rotelle,
attaccato a flebo di Barbera e gira con una pistola giocattolo,
Giovanni ha la memoria che fa cilecca e parla con i piccioni (ma
non ha perso la passione per le procaci infermiere), Aldo viene
abbandonato dai figli proprio la mattina di Natale. Si ritrovano
tutti lì, al Reuma Park, una casa di ricovero improvvisata
all’interno di un Luna Park dismesso, dove imperversa l’energica
Ludmilla, un’infermiera russa taglia XXL. Arresi? Perduti?
Aquarius di
Kleber Mendonça Filho: Clara, sessantenne ex
critico musicale, è nata da una famiglia borghese di Recife, in
Brasile. Vive in un palazzo molto particolare, l’Aquarius,
costruito negli anni 40 sull’esclusivo lungomare di Avenida Boa
Viagem. Un importante imprenditore ha acquistato tutti gli
appartamenti del palazzo ma lei si rifiuta di vendere il suo.
Inizia così una guerra fredda tra Clara e la società immobiliare
che la tormenta di continuo.
Naples ’44
(recensione) di Francesco
Patierno: Nel 1943 un giovane ufficiale inglese, Norman
Lewis, entrò con la Quinta Armata Americana in una Napoli distrutta
e piegata dalla guerra. Lewis fu subito colpito dal magma sociale
pulsante e complesso di una città che ogni giorno riusciva nei modi
più incredibili a inventarsi la vita dal nulla, e prese nota su
alcuni taccuini di tutto quello che gli successe nell’anno della
sua permanenza. Gli appunti che Lewis scrisse in quel periodo
finirono poi per costituire NAPLES ’44. Il film tratto da questo
libro, immagina l’ufficiale inglese, divenuto dopo la guerra un
affermato scrittore, tornare tantissimi anni dopo nella città che
lo sedusse e lo conquistò per un visionario amarcord fatto di
continui flashback tra i luoghi del presente che Lewis ripercorre
dopo tanto tempo e le storie del passato di cui questi luoghi sono
stati protagonisti.
Rogue One a Star
Wars Story (recensione) di Gareth Edwards:
Rogue One A Star Wars Story è il primo capitolo di una nuova
avventurosa serie cinematografica che esplora i personaggi e gli
eventi che ruotano intorno alla saga di Guerre Stellari. Il film
racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che
intraprendono, in un periodo di conflitto, una missione per
sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa
mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale
per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a
unirsi per realizzare imprese straordinarie, diventando parte di
qualcosa di più grande. Rogue One è dunque ambientato prima degli
eventi narrati in Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza e si
discosterà dai film della saga, mantenendo comunque una certa
familiarità con l’universo di Star Wars – ha commentato la
produttrice Kathleen Kennedy. Si inoltrerà in nuovi territori,
esplorando il conflitto galattico da una diversa prospettiva
militare mantenendo l’atmosfera dei film di Star Wars che i fan
conoscono bene.
Power Rangers di Dean
Israeliti: Reboot cinematografico della popolare
serie tv americana ispirata ai Super Sentai
giapponesi. Nell’immaginaria cittadina di Angel Grove,
cinque adolescenti ribelli con problemi di integrazione, vengono
scelti dal Destino per vestire i panni della nuova
generazione di Power Rangers, guerrieri mascherati
chiamati a proteggere la terra dalle forze del male. Il male,
questa volta, si presenta sotto le avvenenti sembianze della
potente strega intergalattica Rita Repulsa che, sconfitta dalla
vecchia squadra di eroi, è in cerca di vendetta. Grazie alle
incredibili capacità acquisite e all’aiuto indispensabile del
mentore Zordon, i ragazzi capiscono che l’unico modo per difendere
il pianeta dagli attacchi alieni è unire le forze e fidarsi l’uno
dell’altro.
Assalto al cielo di Francesco
Munzi: Costruito esclusivamente con materiale
documentario di archivio – Archivio storico Istituto Luce
Cinecittà, Rai Teche, Associazione Alberto Grifi, AAMOD e Cineteca
di Bologna – il film racconta la parabola di quei ragazzi che
animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi
tra il 1967 ed il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze
e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione, tentando
“l’Assalto al Cielo”. Diviso in tre movimenti come fosse una
partitura musicale, il film esprime il sentimento che oggi
conserviamo di quegli anni, mescolando nelle scelte del materiale e
di montaggio, memoria personale, storia, spunti di riflessione e
desiderio di trasfigurazione.
I Puffi: Viaggio nella
foresta segreta di Kelly Asbury: In
questo film dei Puffi, completamente nuovo e interamente animato,
una mappa misteriosa spinge Puffetta e i suoi migliori amici
Quattrocchi Tontolone e Forzuto a una corsa emozionante e piena di
suspence attraverso la Foresta Segreta, un luogo popolato da
creature magiche, per trovare un villaggio perduto prima che ci
arrivi il perfido Gargamella. Intraprendendo questo viaggio
spericolato, ricco di azione e insidie, i nostri amici blu si
ritroveranno a scoprire il più grande segreto della storia dei
Puffi!
Il segreto di Jim
Sheridan: Tratto dall’omonimo romanzo di Sebastian
Barry vincitore di numerosi premi, arriva al cinema la storia di
Rose, una donna forte e coraggiosa con nel cuore un segreto
inconfessabile e negli occhi il bisogno di verità. Quando il Dottor
Stephen Grene, incuriosito, inizia a indagare sul suo misterioso
passato, verranno alla luce una relazione di passione e amore
travolgente e una colpa, l’unica per Rose: essersi innamorata
dell’uomo sbagliato…
La meccanica delle
ombre di Thomas Kruithof: Il film
racconta di Duval (François Cluzet), contabile ex alcolista,
riflessivo e meticoloso. Da tempo ha qualche difficoltà a trovare
un nuovo posto di lavoro. Così, quando una misteriosa
organizzazione gli chiede di trascrivere delle intercettazioni
telefoniche, accetta senza porre domande: rimarrà invischiato in un
pericoloso intrigo che vede coinvolti i servizi segreti e le alte
sfere del governo francese.
La parrucchiera di
Stefano Incerti: Rosa è una bellissima
ragazza dei quartieri spagnoli di Napoli che lavora nel negozio di
parrucchiere di Lello e Patrizia. Lello è attratto da lei fino
all’ossessione, ma quando le avances si fanno troppo pesanti,
Rosa è costretta a scappare e a licenziarsi. Patrizia, che ha
sempre considerato Rosa come una figlia, si sente tradita e prende
le parti del marito lasciando la ragazza senza lavoro. A questo
punto Rosa, con l’aiuto delle sue amiche del cuore Micaela, donna
passionale e intraprendente, e Carla, transessuale sensibile e
materna, tenta la grande scommessa di aprire un salone tutto suo.
Ben presto i sogni diventano realtà: il negozio di Rosa non solo si
afferma, ma arriva addirittura a rivaleggiare con quello di Lello e
Patrizia, e nella vita della ragazza si riaffaccia anche Salvatore,
da sempre il grande amore di Rosa che, dalla ricerca del locale
all’organizzazione dei lavori, la aiuterà in questa nuova
avventura. Insomma, le cose sembrano andare per il meglio, finché
un misterioso evento cambierà le sorti del salone e delle loro
vite. Sarà proprio quello il momento in cui Rosa, le sue amiche e
la stessa Patrizia mostreranno davvero quale cuore posseggono le
donne di Napoli.
L’altro volto della
speranza di Aki
Kaurismaki: Wilkström è un rappresentante di camicie,
che lascia moglie e lavoro, e punta tutto su una partita a poker
per cambiare vita. Khaled è un giovane rifugiato siriano imbarcato
clandestino su una carboniera che si ritrova a Helsinki quasi per
caso. Anche lui vuole cambiare vita. Le autorità però vorrebbero
rispedire ad Aleppo Khaled, che se la deve vedere anche con dei
picchiatori razzisti. Ma nella sua strada Khaled incontra anche
persone come Wilkström che decide di aiutarlo. I due tentano di
ripartire con la gestione di un ristorante triste e senza clienti,
“La Pinta Dorata”, magari trasformandolo in un ristorante sushi
alla moda…Un rifugiato, un rappresentante, un cuoco, una cameriera,
un direttore di sala e un cane… insieme, forse, riusciranno a
trovare ciò che cercano.
Libere, disobbedienti,
innamorate di Maysaloun Hamoud: Cosa
fanno tre ragazze arabe a Tel Aviv? Fanno quello che farebbero
tutte le ragazze del mondo: cercano di costruire il perimetro
dentro cui affermare la propria identità. Amano, ridono, piangono,
inseguono desideri, s’inciampano, si rialzano. Amano e ridono
ancora, magari bevendo, fumando canne e ballando, in attesa
dell’alba…
Ovunque tu sarai di
Roberto Capucci: Francesco
(Primo Reggiani), Carlo
(Ricky Memphis), Loco
(Francesco Apolloni) e Giordano
(Francesco Montanari), amici da una vita, partono
da Roma direzione Madrid per festeggiare l’addio al celibato di
Francesco ma soprattutto per fare, come successo già altre volte,
un viaggio insieme. In realtà il viaggio è anche un pretesto per
andare a vedere la propria squadra del cuore in trasferta in
Champions League. Nel loro percorso incrociano quello di Pilar
(Ariadna Romero), una splendida cantante spagnola che,
inconsapevolmente, porta scompiglio all’interno di un gruppo
affiatato favorendo, tra imprevisti, risate e situazioni
rocambolesche, anche il venire a galla di diversità, insicurezze e
parole mai dette. Al loro ritorno nulla sarà più come prima.
Piccoli crimini
coniugali di Alex Infascelli: Dopo
un brutto incidente domestico lui torna a casa dall’ospedale
completamente privo di memoria, ragiona ma non ricorda, non
riconosce più neppure la moglie, che tenta di ricostruire la loro
vita di coppia, tassello dopo tassello, cercando di oscurarne le
ombre. Via via che si riportano alla luce informazioni dimenticate
si manifestano delle crepe: sono molte le cose che non tornano nel
racconto. Un dialogo terapeutico tra attrazioni e litigi, una
spiazzante alternanza di amore e risentimento, finti ricordi e veri
timori. Ma chi mente dei due?
the Startup di Alessandro
d’Alatri: Qual è il sogno di ogni ragazzo (e non
solo) di oggi? Inventare una app e svoltare! E’ quello che riesce a
fare Matteo Achilli, 19enne romano che, esasperato dall’ennesima
ingiustizia subita, inventa un social network che fa incontrare
domanda e offerta di lavoro in modo innovativo. All’inizio nessuno
crede al progetto e molti sono i falchi pronti ad approfittare di
lui. Ma Matteo tiene duro, non demorde e ad un certo punto arriva
la svolta. A soli 19 anni si ritrova così, da un giorno all’altro,
al centro degli interessi del mondo che conta. Da Roma a Milano,
dalla borgata del Corviale al tetto dei grattacieli della city
milanese: in breve tempo Matteo acquista popolarità e soldi. La sua
faccia è sulle prime pagine dei giornali e la sua Start Up, che
conta decine di migliaia di iscritti, fa gola ad aziende
importanti. Ma il successo ha un prezzo: prendere o lasciare? Il
costo sono gli affetti più cari: la famiglia, l’amicizia, l’amore.
Cosa sceglierà Matteo? Ispirato ad una storia vera.
Underworld Blood Wars di Anna
Foerster: si tratta del quinto capitolo della saga
cinematografica che vede Kate Beckinsale nei panni
di Selene, la spietata guerriera vampira. Braccata
da un lato dal clan dei Lycans guidati dal carismatico
Marius (Tobias Menzies), e
dall’altro dalla fazione dei vampiri che l’ha tradita, Selene può
contare soltanto su due alleati: David
(Theo James) e suo padre Thomas
(Charles Dance). Marius intanto riesce a
convincere l’esercito di Lycans che lo ascolta a fauci spalancate,
che la chiave per porre fine alla millenaria battaglia contro i
vampiri, è il sangue di Eve, la figlia di Selene,
per metà lycan, per metà vampira, in grado di conferire a chiunque
ne beva anche solo una goccia un potere sufficiente a sconfiggere i
nemici una volta per tutte. Nello scontro finale per proteggere se
stessa e sua figlia, Selene sarà chiamata a compiere l’estremo
sacrificio
Dopo la carrellata di film
al cinema tipicamente nazional-natalizi della scorsa
settimana, il weekend che precede il Natale 2016 si prepara a
sfoderare alcuni colpi da maestro, titoli che attireranno
sicuramente il pubblico in sala e che rappresentano, in alcuni
casi, i migliori film degli ultimi 12 mesi di cinema.
Ecco il film al cinema del 22
dicembre 2016
Florence di
Stephen Frears: Nel 1944 l’ereditiera Florence
Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell’alta società
newyorchese. Mecenate generosa, appassionata di musica classica,
Florence, con l’aiuto del marito e manager, l’inglese St. Clair
Bayfield, intrattiene l’élite cittadina con incredibili performance
canore, di cui lei è ovviamente la star. Quando canta, quella che
sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque
l’ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non
verrà mai a conoscenza di questa verità. Solo quando Florence
deciderà di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall,
senza invitati controllati, St. Clair capirà di trovarsi di fronte
alla più grande sfida della sua vita.
Il medico di
Campagna di Thomas Lilti: Tutti gli
abitanti di un paesino di campagna possono contare su Jean-Pierre,
il medico che li ascolta, li cura e li rassicura giorno e notte,
sette giorni su sette. Malato a sua volta, Jean-Pierre assiste
all’arrivo di Nathalie, che esercita la professione medica da poco
tempo e ha lasciato l’ospedale dove lavorava per affiancarlo. Ma
riuscirà ad adattarsi a questa nuova vita e a sostituire colui che
si ritiene… Insostituibile?
Le stagioni di
Louise di Jean-François Laguionie:
L’ultimo giorno di estate, Louise, un’anziana donna, si rende conto
che l’ultimo treno è partito senza di lei. Si ritrova così da sola
in una piccola località balneare, abbandonata da tutti. Il tempo
inizia a peggiorare e lei, fragile e civettuola, non è esattamente
un Robinson Crusoe. Eppure, Louise prende questa situazione come
una sfida, cercando di sopravvivere affrontando la natura così come
i suoi ricordi.
Lion – la strada
verso casa di Garth Davis: A Natale
arriva l’incredibile storia vera di Saroo, un bambino di Madras che
a 5 anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene
ritrovato dalle autorità ma non riesce a spiegare il suo luogo di
provenienza, ha soltanto in mente l’immagine della stazione dalla
quale era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana.
Molti anni dopo, ormai adolescente, decide utilizzando Google
Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie
dell’India finché non riesce a trovare quella giusta e a
ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante
finale.
Oceania di Ron
Clements, John Musker: Tremila anni fa, i
più grandi navigatori al mondo attraversavano lo sconfinato Oceano
Pacifico, alla scoperta delle numerose isole dell’Oceania. Ma poi,
per un millennio, i loro viaggi cessarono – e ancora oggi, nessuno
sa il perché. Da Walt Disney Animation Studios arriva Oceania,
un’entusiasmante avventura d’animazione incentrata su una vivace
adolescente di nome Vaiana, che s’imbarca in una coraggiosa
missione per salvare il suo popolo. Durante il suo viaggio,
s’imbatterà nel semidio in disgrazia Maui che la guiderà nella sua
ricerca per diventare una grande esploratrice. Insieme, i due
attraverseranno l’oceano in un viaggio pieno d’azione, che li
porterà ad affrontare enormi creature feroci e ostacoli impossibili
e, lungo il percorso, Vaiana porterà a compimento l’antica ricerca
dei suoi antenati e troverà l’unica cosa che ha sempre desiderato:
la propria identità.
Paterson di Jim
Jarmusch: Paterson vive a Paterson, nel New Jersey, questa
città di poeti – da William Carlos Williams a Allan Ginsberg – è
oggi in piena decadenza. Trentenne autista di bus, Paterson vive
una vita regolata accanto a Laura, donna piena di progetti ed
entusiasmi, e a Marvin, bulldog inglese. Ogni giorno, Paterson
scrive delle poesie su un taccuino segreto da cui non si separa
mai…
La Bella e la
Bestia di Bill Condon: La
celebre fiaba La Bella e la Bestia torna sul grande
schermo in una nuova rivisitazione live-action dell’indimenticabile
classico d’animazione Disney del 1991. Villeneuve è un paesino
immerso nella provincia francese, dove la vita scorre lenta e
monotona. Belle, figlia di Maurice, un eccentrico artista locale,
sogna per sé una vita diversa e conta i giorni che la separano da
una fantomatica avventura. Un giorno, dopo essere stato attaccato
da un branco di lupi sulla strada del mercato, Maurice trova
rifugio in un castello in rovina, non sapendo che quel luogo oscuro
e misterioso è in realtà la dimora di una temibile Bestia. Il
padrone del castello, su tutte le furie per l’intrusione, rinchiude
il malcapitato in una torre gelida e Belle, preoccupata, si mette
alla sua ricerca. L’unico modo per liberare il padre è prendere il
suo posto: la ragazza finisce ospite forzato di quel luogo
maledetto, dove gli abitanti hanno le sembianze di oggetti d’arredo
parlanti e il loro padrone è un mostro sgarbato e senza cuore. Ma
lei, che è di temperamento forte e coraggioso, non si piega agli
ordini che le vengono impartiti e non perde occasione per farsi
valere. Solo dopo una disavventura nei boschi e un salvataggio
tempestivo, la diffidenza iniziale si dissolve e Belle scorge,
sotto la spessa pelliccia e l’aspetto animale, il lato più gentile
e generoso della Bestia, scopre di condividere con lui la passione
per i libri e fra i due nasce una tenera amicizia. Il candelabro
Lumière, l’orologio Tockins, la teiera mrs Brick e tutti gli altri,
cominciano a sperare che Belle sia davvero quella giusta, la
ragazza che con la forza del suo amore potrà spezzare
l’incantesimo.
John Wick 2 di
Chad Stahelski: Keanu Reeves torna nei panni
del leggendario sicario John Wick, costretto a rimettersi in gioco
grazie a un ex socio che trama di prendere il controllo di una
oscura organizzazione internazionale. Vincolato da un giuramento di
sangue, John decide di aiutarlo e si dirige a Roma dove affronterà
alcuni dei più spietati killer al mondo. Chi sono i
personaggi principali che ruotano intorno a John Wick? Winston, l’arrogante capo de Il Continental,
interpretato da Ian McShane nel primo John Wick,
torna in John Wick 2 Lance Reddick riprende il suo ruolo
Charon, il concierge dell’hotel Il Continental
John Leguizamo è di nuovo
Aurelio, il meccanico amico di Wick Nel nuovo film, John Wick viene trascinato di
nuovo in una vita di violenza su ordine di Santino
D’Antonio, un subdolo psicopatico interpretato da
Riccardo Scamarcio Claudia Gerini interpreta Gianna, la sorella di
Santino, al comando del cartello criminale dal suo lussuoso
quartier generale di Roma Common interpreta
Cassian, capo della sicurezza di Gianna Ruby Rose, star della serie Orange is the New
Black, è Ares, boss della sicurezza di Santino Laurence Fishburne è King, che governa un network
di killer di New York
Vedete, sono uno di
voi di Ermanno Olmi: È la storia
personale di un protagonista di questo nostro tempo. Accompagnati
dalle sue parole, intessute da memorie visive, gli Autori
ripercorrono accadimenti e atti dell’uomo Carlo Maria Martini per
conoscere come questo importante rappresentante della Chiesa
cattolica ha speso i giorni della sua vita rigorosamente fedele
alla sua vocazione e ai suoi ideali.
Loving di Jeff
Nichols: Mildred e Richard Loving si amano e decidono
di sposarsi. Niente di più normale se non fosse che lui è bianco e
lei e nera e che ci troviamo nell’America segregazionista degli
anni 50. Lo Stato della Virgina, dove i Loving hanno deciso di
stabilirsi, li chiama davanti a un tribunale dove i due sono
condannati alla reclusione, con la sospensione della pena a
condizione che abbandonino la Virginia. Considerando la condanna
come una violazione dei loro diritti civili, Richard e Milded
iniziano una lunga e dura battaglia legale, arrivando fino alla
Corte Suprema degli Stati Uniti cne nel 1967 annulla la decisione
della Virginia. Da allora, la sentenza “Loving contro Virginia”
diventa il simbolo del diritto di amare per tutti, senza alcuna
distinzione.
The Ring 3 di
F. Javier Gutiérrez: Nel terzo capitolo della
saga horror di THE RING, una giovane donna comincia a preoccuparsi
per il suo ragazzo quando lo vede interessarsi ad un’oscura
credenza intorno ad una misteriosa videocassetta che si dice uccida
dopo sette giorni chi la guarda. Si sacrifica per salvare il suo
ragazzo e nel farlo scopre qualcosa di orribile: c’è un “film
dentro il film” che nessuno ha mai visto prima.
Un tirchio quasi
perfetto di Fred Cavayé: François
Gautier è tirchio! Risparmiare gli dà gioia, la prospettiva di
dover pagare lo fa sudare freddo. La sua vita è scandita in
funzione di un unico obiettivo: non mettere mai mano al
portafoglio. Una vita che tuttavia viene completamente sconvolta in
un solo giorno: si innamora di una donna e scopre di avere una
figlia di cui ignorava l’esistenza. Costretto a mentire per
riuscire ad occultare il suo terribile difetto, per François
cominciano i problemi. Poiché a volte mentire può costare caro,
molto caro…
Sono tanti i film al cinema di oggi
26 gennaio, titoli tra cui spiccano Split, ritorno
di M. Night Shyamalan al film di genere di
discreto successo, e La la Land, secondo film di
Damien Chazelle, già vincitore di sette
Golden Globes e nominato a 14 premi
Oscar.
I film al cinema del 26
gennaio
Fallen di
Scott Hicks: FALLEN ha per protagonista Lucinda
“Luce” Price, una diciassettenne molto determinata che
apparentemente sembra vivere una vita normale, fino a quando non
viene accusata di un crimine che non ha commesso. Spedita al rigido
riformatorio Sword & Cross, Luce si trova a essere corteggiata da
due ragazzi, ai quali si sente inspiegabilmente legata. Sola e
perseguitata da strane visioni, Luce inizia a svelare dei segreti
legati al suo passato e scopre che i due giovani sono angeli caduti
che si contendono il suo amore da secoli. Luce dovrà far chiarezza
nei suoi sentimenti e scegliere da che parte schierarsi in un’epica
battaglia tra Bene e Male per difendere il suo vero amore.
Il viaggio di Fanny
di Lola Doillon: Basato su una storia vera,
il film racconta la vicenda di Fanny, una ragazzina ebrea di 13
anni che nel 1943, durante l’occupazione della Francia da parte dei
tedeschi, viene mandata insieme alle sorelline in una colonia in
montagna. Lì conosce altri coetanei e con loro, quando i
rastrellamenti nazisti si intensificano e inaspriscono, scappa nel
tentativo di raggiungere il confine svizzero per salvarsi. Un
viaggio emozionante sull’amicizia e la libertà raccontato
attraverso gli occhi dei bambini che consentirà ai giovani
spettatori di comprendere più a fondo il dramma della guerra e
della persecuzione razziale.
La la Land di
Damien Chazelle: La La Land racconta
un’intensa e burrascosa storia d’amore tra un’attrice e un
musicista che si sono appena trasferiti a Los Angeles in cerca di
fortuna. Mia è un’aspirante attrice che, tra un provino e l’altro,
serve cappuccini alle star del cinema. Sebastian è un musicista
jazz che sbarca il lunario suonando nei piano bar. Dopo alcuni
incontri casuali, fra Mia e Sebastian esplode una travolgente
passione nutrita dalla condivisione di aspirazioni comuni, da sogni
intrecciati e da una complicità fatta di incoraggiamento e sostegno
reciproco. Ma quando iniziano ad arrivare i primi successi, i due
si dovranno confrontare con delle scelte che metteranno in
discussione il loro rapporto. La minaccia più grande sarà
rappresentata proprio dai sogni che condividono e dalle loro
ambizioni professionali.
Les Ogres
di Léa Fehner: Quelli della compagnia
Davaï Théâtre – una turbolenta tribù di artisti nella quale il
lavoro, i legami familiari, l’amore e l’amicizia si mescolano con
veemenza, scavalcando i confini tra la finzione del palcoscenico e
la vita reale – vanno di città in città, con una tenda in spalla e
il loro spettacolo a tracolla. E mettono in scena Cechov. Nelle
nostre vite portano il sogno e il disordine. Sono degli orchi, dei
giganti e ne hanno mangiato di teatro e di chilometri… Ma
l’imminente arrivo di un bambino e il ritorno di un ex amante
faranno rivivere le ferite che si pensava fossero ormai
dimenticate. E allora… che la festa cominci!
Proprio Lui? di
John Hamburg: Durante le vacanze, Ned, un
iperprotettivo ma amorevole padre, va a visitare insieme alla
famiglia sua figlia a Stanford, dove incontra il suo più grande
incubo: il suo benintenzionato ma socialmente imbarazzante ragazzo
miliardario della Silicon Valley, Laird. La rivalità cresce e il
livello di panico di Ned raggiunge le stelle quando si trova perso
nello scintillante mondo tecnologico e capisce che Laird ha
intenzione di farle la fatidica proposta.
Riparare i Viventi
di Katell Quillévéré: Tutto inizia all’alba, il
mare agitato e tre giovani surfisti. Qualche ora dopo, sulla strada
verso casa, avviene l’incidente. Ormai attaccata alle macchine di
un ospedale di Le Havre, la vita di Simon è solo un’illusione. Nel
frattempo a Parigi, una donna aspetta il trapianto provvidenziale
che potrà salvarle la vita…
Slipt di M.
Night Shyamalan: Anche se Kevin (James McAvoy) ha
mostrato ben 23 personalità alla sua psichiatra di fiducia, la
dottoressa Fletcher (Betty Buckley), ne rimane ancora una nascosta,
in attesa di materializzarsi e dominare tutte le altre. Dopo aver
rapito tre ragazze adolescenti guidate da Casey (Anya Taylor-Joy,
The Witch), ragazza molto attenta ed ostinata, nasce una guerra per
la sopravvivenza, sia nella mente di Kevin – tra tutte le
personalità che convivono in lui – che intorno a lui, mentre le
barriere delle le sue varie personalità cominciano ad andare in
frantumi.
Zero Days
di Alex Gibney: Stuxnet è un aggresivo
virus informatico autoreplicante scoperto nel 2010. Commisionato
anni prima dai governi degli Stati Uniti e di Israele per sabotare
il programma nucleare iraniano, questo complesso malware si è però
diffuso in maniera incontrollabile, ben al di là del suo iniziale
target designato. Il regista Alex Gibney racconta a passo di
thriller un passaggio storico cruciale: la prima volta che uno
Stato sovrano ha creato un virus informatico con lo scopo esplicito
di usarlo come arma contro una nazione ostile. E’ l’ora zero di un
nuovo modo di fare guerra.
Film al cinema dal 27
gennaio
A German Life
di Christian Krönes, Olaf Storm, Roland Schrotthofer,
Florian Weigensamer: Brunhilde Pomsel, 105 anni, è
l’unica persona ancora in vita ad essere stata molto vicina ad uno
dei peggiori criminali della storia. E’ stata la segretaria e
stenografa del Ministro della Propaganda nazista Joseph Goebbels e
la sua vita rispecchia le maggiori rotture storiche del XX secolo.
Oggi molte persone credono che i pericoli del fascismo siano stati
superati: Brunhilde Pomsel chiarisce che non è assolutamente
così.
La ragazza del
treno di Tate Taylor: La storia è quella
di Rachel Watson, una giovane donna che non ha superato il suo
divorzio e il fatto che il suo ex si sia prontamente risposato, e
che si è attaccata troppo alla bottiglia, arrivando a perdere anche
il lavoro. Ciò nonostante, prende ogni mattina il treno dei
pendolari come se ancora dovesse recarsi in ufficio, guardando
fuori dal finestrino e fantasticando sulle cose e le persone che
osserva: in particolare, la sua attenzione si fissa su una coppia
che, nella sua immaginazione, ritiene perfetta. Un mattino, però,
Rachel vede la lei della coppia assieme a un altro uomo, e dopo
pochi giorni la ragazza sembra essere svanita nel nulla. Rachel
inizierà a indagare sulla sorte di questa sconosciuta, scoprendo
una verità sconcertante.
Kubo e la Spada
Magica di Travis Knight: E’ la storia
dell’intelligente e gentile Kubo, che racconta storie fantastiche
alla gente del suo paese in riva al mare. Ma quando accidentalmente
evoca un antico spirito in cerca di secolare vendetta, è costretto
a fuggire e si unisce a Monkey e Beetle in una quest per salvare la
sua famiglia e svelare il mistero della morte del padre. Col suo
magico strumento, lo shamisen, dovrà combattere contro dèi e
mostri.
film al cinema del 3 novembre
7
minuti di Michele Placido:
L’incertezza del futuro appesa a 7 minuti. Un caleidoscopio di vite
diversissime e pulsanti, vite di donne, madri, figlie. Undici
caratteri, per una riflessione sulla possibilità concreta di
opporre resistenza e di reagire all’incertezza del futuro, tra
caos, logica e giustizia.
I proprietari di un’azienda tessile italiana cedono la maggioranza
della proprietà a una multinazionale. Sembra che non siano previsti
licenziamenti, operaie e impiegate possono tirare un sospiro di
sollievo. Ma c’è una piccola clausola nell’accordo che la nuova
proprietà vuole far firmare al Consiglio di fabbrica. Undici donne
dovranno decidere per sé e in rappresentanza di tutta la fabbrica,
se accettare la richiesta dell’azienda. A poco a poco il dibattito
si accende, ad emergere prima del voto finale saranno le loro
storie, fatte di speranza e ricordi. Un caleidoscopio di vite
diversissime e pulsanti, vite di donne, madri, figlie.
La pelle
dell’orso di Marco Segato: Ambientato
negli anni Cinquanta, il racconto segue la storia di Domenico e di
suo padre Pietro che, per sbarcare il lunario, accetta una
pericolosa scommessa con il suo datore di lavoro: uccidere l’orso
che minaccia il piccolo paese nelle Dolomiti dove abitano. I due
partono, e un chilometro dopo l’altro la distanza che li separa, a
livello umano più che geografico, si fa sempre più sottile.
I film al cinema
del 9 marzo 2017 sono titoli che spaziano dal grande blockbuster
americano, al film d’animazione di nicchia, passando per la
commedia italiana, quella demenziale e quella un po’ più
ricercata.
Kong Skull Island
di Jordan Vogt-Roberts: Nel film, un
gruppo eterogeneo di scienziati, soldati ed esploratori si
avventura nelle profondità di una mitica e sperduta isola del
Pacifico, tanto pericolosa quanto affascinante. Al di là di ogni
loro aspettativa, la squadra procede inconsapevole di entrare nel
dominio del potente Kong, innescando la battaglia finale tra uomo e
natura. Nel momento in cui la loro missione di scoperta diventa una
lotta per la sopravvivenza, dovranno combattere per sfuggire da un
Paradiso primordiale dove gli uomini non sono contemplati.
Questione di Karma
di Edoardo Falcone: Giacomo è lo stravagante
erede di una dinastia di industriali, ma più che interessarsi
all’azienda, preferisce occuparsi delle sue mille passioni. La sua
vita è stata segnata dalla scomparsa del padre quando era molto
piccolo. L’incontro con un eccentrico esoterista francese gli
cambia la vita: lo studioso infatti afferma di aver individuato
l’attuale reincarnazione del padre di Giacomo. Trattasi di tal
Mario Pitagora, un uomo tutt’altro che spirituale, interessato solo
ai soldi e indebitato con mezza città. Questo incontro
apparentemente assurdo cambierà la vita di entrambi.
Gomorroide di
I Ditelo Voi: La camorra è in ginocchio. Il merito
di questo inaspettato declino è del più grande fenomeno mediatico
degli ultimi anni: Gomorroide, un telefilm comico che prende in
giro la spietata organizzazione criminale. Grazie alla frizzante
irriverenza della serie, la gente ha meno paura della malavita e si
ribella ai piccoli soprusi che prima subiva. Il successo
travolgente del telefilm, trasforma i tre attori, interpreti dei
feroci e strampalati camorristi, in vere e proprie star. Quando
all’emittente televisiva viene recapitata una busta con tre
proiettili indirizzata agli attori, nessuno prende veramente sul
serio quell’intimidazione. Almeno finché un divertente susseguirsi
di eventi ed equivoci, costringerà il trio, loro malgrado, ad
entrare in un programma di protezione che li sballotterà su e giù
per l’Italia. Ma la camorra, accusata ingiustamente, non resterà
con le mani in mano…
Mister universo di
Tizza Covi, Rainer Frimmel: Tairo, ventenne
domatore di leoni, è infelice. Un giorno perde il portafortuna che
lo accompagnava da anni, intraprende così un viaggio per l’Italia
in cerca dell’uomo che gliel’aveva regalato tanti anni prima:
Arthur Robin, ex mister Universo.
Phantom Boy
di Jean-Loup Felicioli, Alain
Gagnol: New York. Un misterioso malvivente sfigurato
ferisce gravemente Alex, l’ispettore di polizia che era sulle sue
tracce. Immobilizzato in ospedale, Alex incontra Leo, un ragazzo di
undici anni che ha la capacità di uscire dal suo corpo. Come un
fantasma, invisibile a tutti, Leo vola e passa attraverso i muri.
Grazie ai poteri straordinari del ragazzo, l’ispettore Alex può
riprendere la sua inchiesta, provando così a fermare il gangster
sfigurato che minaccia di distruggere New York con un terribile
virus informatico. Al loro fianco ci sarà Mary, volenterosa e
testarda giornalista.
I film al cinema di oggi, 9
novembre, sono numerosi e ci preparano per il lungo weekend in
sala. Ecco di seguito i titoli più interessanti in sala.
I film al cinema
Che voui che sia di
Edoardo Leo: Claudio e Anna continuano a rimandare
il progetto di un figlio nell’attesa che la loro situazione
economica migliori. Le loro speranze future sono riposte in una
piattaforma web ideata da Claudio, ma il crowdfunding lanciato per
svilupparla non dà i risultati auspicati. Una sera, ad una festa,
complici alcol e delusione, Claudio registra un video che posta per
scherzo. Poiché sul web alla fine quasi tutti si riducono a
guardare scene di sesso invece di rendersi conto del valore sociale
della sua idea, Claudio lancia una sfida al “popolo di Internet”:
fare un’offerta per un video hard, girato con Anna nella loro
camera da letto, da mettere online. Tanto è questo che si cerca su
Internet, no? La provocazione, però, viene presa sul serio e,
mentre la loro celebrità aumenta, le donazioni raggiungono una
cifra incredibile. E qui una domanda inizia a farsi strada: è
davvero così sbagliato svendere la propria intimità per potersi
finalmente permettere di realizzare i propri sogni?
Genius di Michael
Grandage: Colin Firth è Maxwell Perkins, l’editore passato
alla Storia per aver scoperto scrittori come Ernest Hemingway e F.
S. Fitzgerald e che un giorno si imbatté in Tom Wolfe, un
prodigioso talento, praticamente un GENIO. Come tutti i geni, Wolfe
era talmente consumato dalla sua arte da arrivare ad isolarsi
completamente dal mondo e a sviluppare una malattia che lo porterà
alla morte a soli 38 anni.
Knight of Cups di
Terrence Malick: Knight of Cups segue l’odissea di
Rick, scrittore errante tra le luci di Los Angeles e Las Vegas,
alla ricerca di amore e di se stesso. Nonostante si stia muovendo
all’interno di un mondo fatto di ville, resort, spiagge e locali,
alimentato dal desiderio e dal piacere, Rick è alle prese con un
difficile rapporto con il fratello e il padre. La sua missione,
volta a rompere l’incantesimo della sua disillusione, lo porta ad
affrontare una serie di avventure con 6 donne seducenti: Della la
ribelle; la sua ex moglie dottoressa; Helen la modella; una donna a
cui aveva fatto male in passato, Elizabeth; Karen la
spogliarellista vivace e spensierata; e l’innocente Isabel, che lo
aiuterà a trovare un modo per andare avanti. Rick si muove stordito
in uno strano e travolgente paesaggio ipnotico, ma riusciranno la
bellezza, l’umanità e i ritmi della vita intorno a lui a svegliarlo
da questo torpore?
La ragazza del mondo di
Marco Danieli: Quello di Giulia è un mondo antico
e sospeso, fatto di rigore e testi sacri, che esclude con ferocia
chi non vi appartiene. Quello di Libero è il mondo di tutti gli
altri, di chi sbaglia, di chi si arrangia cercando un’altra
possibilità e di chi ama senza condizioni. Quando Giulia incontra
Libero scopre di poter avere un altro destino, tutto da scegliere.
La loro è una storia d’amore purissima e inevitabile e per i due
ragazzi inizia un intenso periodo di vita insieme, scelta che
comporterà a Giulia una totale esclusione dal mondo dei Testimoni
di Geova al quale appartiene. Libero farà a Giulia il dono d’amore
più grande di tutti: la libertà di appartenere al mondo, un mondo
nuovo, luminoso e pieno di futuro.
Sing Street di John
Carney: Un ragazzo che cresce a Dublino nel corso del
1980, fugge dalla sua tesa vita familiare formando una band e
trasferendosi a Londra.
Ecco di seguito tutti i film al
cinema che arriveranno oggi, 26 maggio 2016, nelle sale
italiane.
Julieta
di Pedro Almodovar: Julieta, una professoressa di
cinquantacinque anni, cerca di spiegare, scrivendo, a sua figlia
Antia tutto ciò che ha messo a tacere nel corso degli ultimi
trent’anni, dal momento cioè del suo concepimento. Al termine della
scrittura non sa però dove inviare la sua confessione. Sua figlia
l’ha lasciata appena diciottenne, e negli ultimi dodici anni
Julieta non ha più avuto sue notizie. L’ha cercata con tutti i
mezzi in suo potere, ma la ricerca conferma che Antia è ormai una
perfetta sconosciuta.
Pelè di
Jeff Zimbalist, Michael Zimbalist: racconta
l’incredibile storia vera del leggendario giocatore di calcio che
da semplice ragazzo di strada raggiunse la gloria, appena
diciasettenne, trascinando la nazionale brasiliana alla vittoria
del suo primo mondiale nel 1958 e diventando poi il più grande
calciatore di tutti i tempi vincendo altre due Coppe del Mondo.
Nato in povertà, affrontando un’infanzia difficile, Pelé ha usato
il suo stile di gioco poco ortodosso e il suo spirito indomabile
per superare ogni tipo di ostacolo e raggiungere la grandezza che
ha ispirato un intero Paese, cambiandolo per sempre.
Il
traduttore di Massimo Natale: Andrei
Bina è uno studente rumeno che grazie a una borsa di studio
frequenta un corso di specializzazione in lingue straniere
all’Università. Dato che i soldi della borsa sono pochi, di sera
lavora in una pizzeria e di giorno saltuariamente in questura, dove
traduce gli interrogatori e le intercettazioni di suoi
connazionali. Andrei – che oltre al romeno e all’italiano, parla
perfettamente diverse lingue, tra cui il tedesco – viene messo in
contatto dalla sua tutor con una sua amica antiquaria, Anna Ritter,
che vuole far tradurre il diario del marito tedesco, scomparso da
poco in circostanze misteriose. Andrei viene catapultato in un
mondo che fino a quel momento non aveva neppure osato sognare.
Fräulein – una fiaba
d’inverno di Caterina Carone: La più
grande tempesta solare che l’uomo ricordi si abbatte sulla Terra
provocando sbalzi di corrente e blackout. Una ben più profonda
tempesta si scatena nell’animo di Regina, scontrosa e solitaria
zitella da tutti chiamata Fräulein, dopo che un misterioso turista
sui sessanta, uomo smarrito e infantile, oltrepassa il cancello del
suo albergo chiuso da anni. Quello che doveva essere il fugace
“scontro” di una notte, si trasformerà ben presto in una tempestosa
e sorprendente convivenza.
Colonia di Florian
Gallenberger: Ispirandosi a eventi realmente accaduti,
Colonia racconta la storia di Lena e Daniel, una giovane coppia che
rimane implicata nel colpo di stato militare avvenuto in Cile nel
1973. Quando Daniel viene rapito dalla polizia segreta di Pinochet,
Lena segue i suoi passi fino a un’area inespugnabile che si trova
nel Sud del paese, chiamata Colonia Dignidad. La Colonia,
apparentemente, è una missione guidata da un predicatore laico di
nome Paul Schäfer ma, nella realtà, è un luogo dal quale nessuno è
mai riuscito a fuggire. Lena deciderà di entrare a far parte di
questa setta allo scopo di ritrovare Daniel.
Tangerines –
Mandarinidi Zaza Urushadze: Al
culmine del conflitto del 1991 tra la Georgia e la Repubblica
separatista di Abcasia, una piccola enclave di estoni stanziali è
quasi deserta, tranne che per Ivo (Lembit Ulfsak) e Margus (Elmo
Nüganen), che hanno scelto di rimanere, malgrado gli scontri
vicini. Un giorno, la guerra giunge sul loro uscio di casa,
lasciandovi due miliziani feriti, appartenenti ad opposti
schieramenti. Ivo decide di portarli dentro e mentre si prende cura
di loro, scopre quanto siano profonde le cicatrici della guerra.
Sarà possibile una pace?
Ecco i titoli dei film al
cinema da oggi, 23 febbraio 2017, tra cui
compaiono pellicole molto diverse da far felici tutti gli amanti
del cinema.
Barriere di Denzel
Washington: Barriere è la storia di una ex promessa
del baseball che lavora come netturbino a Pittsburgh e della sua
complicata relazione con la moglie, il figlio e gli amici.
Beata Ignoranza di Massimiliano
Bruno: La commedia racconta le vicende i due
nemici/amici, insegnanti di liceo, che si sfidano in una divertente
commedia su una problematica attualissima: è giusta o no questa
dipendenza dai social network? E’ vera comunicazione o solo
condivisione di superficialità? Diverse le idee dei protagonisti
del film: se Gassmann è assolutamente integrato nella modernità,
Giallini è un uomo all’antica sostenitore dei “vecchi tempi”. Così,
tra gag esilaranti e riflessioni profonde, i due professori
arriveranno a scambiarsi le vite per sostenere la propria tesi.
Jackie di Pablo Larraìn:
Jacqueline Kennedy aveva solo 34 anni quando suo marito venne
eletto Presidente degli Stati Uniti. Elegante, piena di stile ed
imperscrutabile, divenne immediatamente un’icona in tutto il mondo,
una delle donne più famose di tutti i tempi, Il suo gusto nella
moda, negli arredi e nelle arti divenne per molti un modello da
imitare. Poi, il 22 Novembre 1963, durante un viaggio a Dallas per
la sua campagna elettorale, John F. Kennedy venne assassinato e
l’abito rosa di Jackie si macchiò di sangue. Quando Jackie salì
sull’Air Force One per tornare a Washington, il suo mondo – così
come la sua fede – erano andati in pezzi. Sotto choc e sconvolta
dal dolore, nel corso della settimana successiva fu costretta ad
affrontare momenti che non avrebbe mai immaginato di dover vivere:
consolare i suoi due bambini, lasciare la casa che aveva restaurato
con grande fatica e pianificare le esequie di suo marito. Jackie
capì subito però che quei sette giorni sarebbero stati decisivi nel
definire non solo l’immagine e l’eredità storica di John F.
Kennedy, ma anche come lei stessa sarebbe stata ricordata.
The Great Wall di Zhang Yimou: In
The Great Wall, Damon interpreta William Garin, un mercenario che
dopo aver combattuto in numerose battaglie in cui si é distinto per
le sue abilità di arciere, è fatto prigioniero da un misterioso
esercito composto da eccellenti guerrieri, conosciuto come l’Ordine
Senza Nome. Accampati in un’enorme fortezza, i guerrieri stanno
combattendo per proteggere l’umanità da forze soprannaturali su una
delle più incredibili strutture difensive mai costruite: la Grande
Muraglia. Nel viaggio, Garin é accompagnato da Pero Tovar
(Pedro Pascal), un duro e ironico spagnolo
divenuto fratello d’armi di William e da Ballard (Willem
Dafoe), un misterioso prigioniero chiuso nella fortezza
che progetta la fuga.
T2 Trainspotting di Danny
Boyle: 20 anni dopo Trainspotting, molte cose sono
cambiate, ma altrettante sono rimaste le stesse. Mark Renton
(Ewan
McGregor) torna all’unico posto che da sempre chiama
casa. Lì ad attenderlo ci sono Spud (Ewen
Bremner), Sick Boy (Jonny
Lee Miller), e Begbie (Robert
Carlyle), insieme ad altre vecchie conoscenze: il dolore,
la perdita, la gioia, la vendetta, l’odio, l’amicizia, l’amore, il
desiderio, la paura, il rimpianto, l’eroina, l’autodistruzione e la
minaccia di morte. Sono tutti in fila per dargli il benvenuto,
pronti ad unirsi ai giochi.
Arrivano oggi al cinema due titolo
“vecchi” che finalmente trovano spazio nel palinsesto delle sale
italiane. Si tratta dell’horror It
Follows, considerato il miglior film di genere del
2015 diretto da David Robert Mitchell, e il dramma
di Xavier Dolan, Tom à la
Ferme, presentato al Festival di Venezia del 2013.
It Follows
(leggi la recensione): Per la diciannovenne Jay
l’autunno dovrebbe significare scuola, ragazzi e fine settimana al
lago. Ma dopo un incontro sessuale apparentemente innocente, si
ritrova perseguitata da strane visioni e dalla sensazione
inevitabile che qualcuno, o qualcosa, la stia seguendo. Di fronte a
questa sensazione, Jay e i suoi amici saranno costretti a trovare
un modo per sfuggire agli orrori che sembrano essere dietro
l’angolo.
Tom à la
Ferme (leggi la recensione): Tom, giovane
pubblicitario, moderno e urbano, parte per la campagna per
assistere ai funerali del suo amante morto in un incidente
stradale. E ‘in una fattoria isolata che incontra per la prima
volta la madre del defunto. Lei non ha idea di chi sia o di cosa
abbia visuto con suo figlio. Tom scopre allora tutta una realtà
inventata dal suo amante: quella di un uomo innamorato di una donna
che si chiama Ellen. Per salvaguardare l’onorabilità della famiglia
e per non spezzare il cuore della madre, il fratello maggiore del
defunto costringe Tom, con le minacce e le botte, a partecipare
alla finzione.
In guerra per
amore di Pif: New York 1943. Mentre
il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive la
sua travagliata storia d’amore con Flora. I due si amano, ma lei è
promessa sposa al figlio di un importante boss. Per convolare a
nozze, il nostro protagonista deve ottenere il sì del padre della
sua amata che vive in un paesino siciliano. Arturo, giovane e
squattrinato, ha un solo modo per raggiungere l’isola: arruolarsi
nell’esercito americano che si prepara per lo sbarco in Sicilia:
l’evento che cambierà per sempre la storia della Sicilia,
dell’Italia e della Mafia.
The
Accountant di Gavin O’Connor:
Christian Wolff, un genio matematico che ha più affinità con i
numeri che con le persone, lavora sotto copertura in un piccolo
studio come contabile freelance per alcune delle più pericolose
organizzazioni criminali del pianeta. Nonostante abbia la Divisione
anti-crimine del Dipartimento del Tesoro alle costole, Christian
accetta l’incarico di un nuovo cliente: una società di robotica
dove una delle contabili ha scoperto una discrepanza nei conti di
milioni di dollari. Ma non appena Christian inizia a svelare il
mistero e ad avvicinarsi alla verità, il numero delle vittime
inizia a crescere.
Trolls di
Mike Mitchell, Walt Dohrn: Dai
creatori di Shrek, arriva TROLLS, una nuova commedia musicale che
porta sul grande schermo le amate creature dai coloratissimi
capelli. Partendo per un’epica avventura che la porterà oltre il
mondo da lei conosciuto, Poppy unirà le forze con Branch, in una
rischiosa missione per salvare i suoi amici dalle grinfie del
sinistro Bergen e del loro capo, il re Gristle.
La ragazza senza
nome di Jean-Pierre Dardenne,
Luc Dardenne: Una sera, dopo l’orario chiusura del
suo studio, Jenny, giovane medico generalista, sente suonare alla
porta ma non va ad aprire. Il giorno dopo, viene informata dalla
polizia del ritrovamento nelle vicinanze di una giovane ragazza,
non ancora identificata.
Ouija le origini
del male di Mike Flanagan: Non è mai
stato solo un gioco. Ouija 2 L’origine del male invita il pubblico
a scoprire ancora una volta la tradizione della tavola degli
spiriti con una nuova e terrificante storia che fa da seguito al
thriller di grande successo del 2014. Nella Los Angeles del 1965,
una madre vedova e le sue due figlie introducono un nuovo trucco
alle loro consuete frodi spiritiche per ravvivare l’attività di
famiglia, finendo per attirare senza volerlo un autentico spirito
maligno nella propria casa. Quando la figlia più giovane viene
posseduta dall’implacabile entità, questa piccola famiglia dovrà
fare i conti con paure inimmaginabili per poterla salvare e
rispedire il suo possessore nell’aldilà.