In occasione dell’uscita al cinema
di Odio l’Estate, il nuovo film di Aldo, Giovanni e
Giacomo, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori
di assistere gratuitamente all’anteprima del
film.
Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in
diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da
una storia vera.
Le regole per una vacanza perfetta:
non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma
soprattutto non si prenota la stessa casa.
Aldo Giovanni e Giacomo partono per
le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle
famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo
ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo
alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale,
l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione
per Massimo Ranieri.
Tre vite lontanissime che si
incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa
italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa
casa in affitto.
Lo scontro è inevitabile e
spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre
mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare
insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un
figlio in fuga.
Aldo Giovanni e Giacomo ci
raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro
tradizione cinematografica più amata.
Odio
l’Estate uscirà al cinema il 30 gennaio distribuito
da Medusa Film.
Joker, il film
diretto, co-scritto e prodotto da
Todd Phillips, attualmente in corsa agli
Oscar con 11 Nomination, già
vincitore di 2 Golden Globe (Miglior attore
protagonista in un film drammatico” per l’interpretazione di
Joaquin Phoenix e “Miglior Colonna Sonora
Originale” per il lavoro di Hildur Guðnadóttir) e del Leone
D’Oroper il Miglior Film alla
76°
Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di
Venezia, a partire dal 23 gennaio sarà
disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv,
Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV.
Inoltre, a partire dalle
ore 12.00 di giovedì 23 gennaio, in occasione dell’uscita
digitale del film, i primi 10 minuti di Joker saranno
disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros.
Italia. Di seguito il player dove vedere i primi 10 minuti
del film:
Dal prossimo 6 febbraio, il film – dopo aver
superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e
incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà infine
disponibile per il noleggio in digitale e in DVD,
Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta
definizione) e 4K UHD.
IL FILM
Da sempre solo in mezzo alla folla,
Arthur Fleck (Joaquin
Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda
su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre
che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in
un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in
definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata
dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.
Il tre volte candidato all’Oscar
Joaquin Phoenix (The
Master, Quando l’amore brucia l’anima, Il Gladiatore) è il
protagonista del film al fianco del premio Oscar Robert De Niro (“Toro scatenato”, ” Il Padrino
– Parte II”). Fanno parte del cast anche
Zazie Beetz (la serie TV “Atlanta”, “Deadpool
2“), Frances Conroy (“American Horror
Story” in TV, “Castle Rock” in TV), Brett Cullen
(“42 – La vera storia di una leggenda americana”,
“Narcos” in TV), Glenn Fleshler (le serie TV
“Billions” e “Barry”), Bill Camp
(“Red Saprrow”, “Molly’s Game”), Shea Whigham
(“First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Marc Maron (le
serie TV “Maron” e “GLOW”), Douglas Hodge (“Red
Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Josh Pais
(“Insospettabili sospetti”) e Leigh Gill (la serie
TV “Il trono di
spade”).
Phillips ha diretto il film da una
sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato all’Oscar
Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi di DC. Il film
è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar Bradley Cooper con
la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar Emma Tillinger
Koskoff. I produttori esecutivi sono Michael E. Uslan, Walter
Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard Baratta e Bruce
Berman.
Dietro le quinte, Phillips è stato
affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla II: King of the Monsters”, la trilogia di
“Una notte da leoni”), lo scenografo Mark Friedberg (“Se la strada
potesse parlare”, “Selma – La strada per la libertà”), il montatore
Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni III”) e il
costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The
Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir (“Chernobyl” in TV,
“Soldado”).
Arriva al cinema il 23 gennaio il
nuovo film di Sam Mendes, 1917,
spettacolare ricostruzione storica della guerra di trincea e
racconto di una missione pericolosissima, attraverso lo sguardo di
quello che sembra un unico piano sequenza.
Il regista di American Beauty parte da un fatto
storico, nel 1917 le truppe tedesche in Francia si ritirarono
dietro la Linea di Hindenburg, e ci imbastisce sopra un
storia, quella di due giovani soldati che devono recapitare un
messaggio all’esercito inglese, il quale non sa che quella ritirata
nemica è in realtà la preparazione a un’imboscata che potrebbe
costare la vita a 16mila uomini. I due soldati (interpretati da
Dean Charles Chapman e George MacKay) intraprendono così questa
missione suicida, con la speranza di riuscire ad arrivare in tempo
per annullare l’attacco inglese. Inoltre, uno dei due spera anche
di ricongiungersi con il fratello, che guida proprio l’altro
battaglione.
Il significato del piano sequenza
di 1917
Gli elementi che giustificano la
scelta tecnica di Mendes di utilizzare il “piano sequenza” si
rintracciano tutti nell’abbozzo di trama che basta conoscere per
parlare del film. In 1917, la forma
linguistica della ripresa lunga si trasforma in strumento
drammaturgico perché mette lo spettatore in condizione di vivere
un’esperienza immersiva. L’occhio della macchina da presa è sempre
alle spalle, accanto o poco avanti ai protagonisti, sempre alla
loro altezza, come a suggerire costantemente allo spettatore che
lui è lì, proprio accanto al soldato, e, con un po’ di
immaginazione, ne sente il freddo, la stanchezza, la fame, la
paura.
L’espediente tecnico e
l’ambientazione durante la guerra faranno sicuramente volare la
mente a film che prima di Mendes hanno scritto la storia del
cinema, basti pensare a Orizzonti di
Gloria o a Arca Russa. Il
piano sequenza di Mendes e il suo racconto di guerra sono però
differenti da questi esempi, sono distanti anni luce dal
virtuosismo tecnico fine a se stesso (come fu invece per il
Birdman di
Inarritu, non per questo meno pregevole) e dalla
complessità politica che, ad esempio, Kubrick
infonde nel suo sguardo sulla guerra.
Mendes cerca lo spettacolo
L’obbiettivo di Sam Mendes sembra dunque quello di fare
spettacolo, emozionare e coinvolgere. Non siamo quindi dalle parti
degli illustri esempi citati ma più da quelle dello
Spielberg di Salvate il Soldato Ryan, nonostante
anche qui il paragone sia esclusivamente concettuale.
Come i due soldati sono
completamente dedicati a raggiungere la Linea di
Hindenburg e a consegnare il loro messaggio, così anche il
regista si avvale di tutti gli strumenti che possiede, dalla
fotografia (Roger Deakins), al montaggio fino alla
musica, per garantire allo spettatore l’esperienza di immersione
nella storia.
Tutto questo supportato da una
sceneggiatura semplice e semplicistica; da una parte si può notare
facilmente come la storia sia essenziale e lineare, dall’altra si
capisce bene come Mendes, che firma anche la sceneggiatura insieme
a Krysty Wilson-Cairns, si sia liberato delle
complicazioni ideologiche moderne nella rappresentazione degli
avversari, che diventano semplici villain delle storia e non
personaggi antagonisti che stanziano in una zona grigia.
Per Mendes, in questo film, ci sono
i buoni e ci sono i cattivi, nettamente separati, perché era
importante per lui non raccontare la guerra come male del mondo,
come aveva fatto per esempio Malick ne La Sottile Linea Rossa, né usarla
come pretesto per la glorificazione del mezzo cinema, come ha fatto
invece Nolan con
Dunkirk, ma portare il fuoco del film
sull’avventura di due uomini coraggiosi che devono compiere una
missione per la salvezza di altri giovani soldati loro pari. È in
questo aspetto che va ricercata la chiave di lettura di
1917: non un esperimento tecnico, non un
esercizio di stile, ma un racconto che cerca l’empatia e il
coinvolgimento, avvalendosi di competenze e tecnica fuori dal
comune.
Sono passati già alcuni anni da
quando Avengers:
Infinity War ha lasciato il pubblico con il fiato
sospeso. I Vendicatori hanno fatto il possibile per fermare
Thanos, ma alla fine
nulla poteva ostacolare la furia del Titano Pazzo. Mentre Thanos
portava avanti la sua decimazione dell’universo, il temibile
villain del MCU si lascia alle spalle
una scia di distruzione mai vista prima.
In Infinity War, Thanos
riuscì nell’impensabile quando entrò in possesso di tutte le Gemme
dell’Infinito e riuscì a spazzare via metà della popolazione
mondiale con un solo semplice schiocco della dita. Lo spettatore ha
dovuto incassare il colpo e vedere alcuni dei suoi eroie preferiti
svanire nel nulla. Ecco di seguito le cinque morti più strazianti
che abbiamo visto in Infinity War:
Groot
Sia che stesse ballando a suon di
musica anni ’80 durante un importante combattimento o che stesse
sbeffeggiando gli atteggiamenti di Star-Lord mentre volavano
attraverso la Galassia, Groot ha subito conquistato il cuore dei
fan. Mentre si unisce agli altri Guardiani della Galassia, Groot è
diventato un membro dei Vendicatori molto amato dai fan. Alla fine
di Infinity War, Groot si trasforma in polvere tra le
braccia di Rocket Raccoon.
La scena è senza dubbio straziante e
arriva alla fine del film come un pugno nello stomaco dello
spettatore, con Rocket che piange cercando di salvare il suo amico.
La morte di Groot è sicuramente una delle perdite più tristi del
film.
Gamora
Gamora è diventata uno dei membri
più amati dei Guardiani della Galassia e in Infinity War è
protagonista di più di un momento particolarmente emozionante.
Gamora è la figlia di Thanos: mentre il Titano Pazzo cerca di
eliminare metà dell’universo, Gamora sente una grande
responsabilità e sa che deve fare di tutto per fermarlo.
Quando Thanos sceglie di sacrificare
la vita di sua figlia in cambio di una delle Gemme dell’Infinito,
siamo di fronte ad una delle scene del film sicuramente più
brutali. La morte di Gamora è un momento davvero straziante, ma
contribuisce ad aumentare ancora di più la posta in gioco quando,
in seguito, gli eroi scopriranno cosa le ha fatto Thanos.
Bucky
Il Soldato d’Inverno è sempre stato
un personaggio al limite tra un amico e un nemico. Con un passato
che lo perseguiterà sempre, Bucky Barnes ha iniziato una nuova vita
a Wakanda, dove è stato riabilitato per cancellare la
programmazione che lo aveva reso un assassino russo.
Quando Thanos e il suo esercito
entrano in azione, Bucky si unisce ai suoi amici nella battaglia
contro il Titano Pazzo. Nel corso dell’intero film, Bucky si è
dimostrato un vero eroe, non solo quando si ritrova a dover
combattere per Wakanda al fianco degli altri eroi. La morte di
Bucky Barnes è stata particolarmente straziante perché fu il primo
degli eroi a scomparire, con il suo migliore amico, Steve Rogers,
che si volta con orrore per assistere alla scena.
Loki
Loki è stato uno dei personaggi più
memorabili dell’Universo Cinematografico Marvel, sia come nemico dei
Vendicatori che come alleato di Thor e dei suoi compagni. Sebbene
non sia mai stato un vero eroe, Loki è sempre stato un personaggio
comprensivo che a volte ha anche dimostrato di avere un cuore.
Nonostante le sue colpe, l’ultimo suo gesto è stato quello di
cercare di fermare Thanos. Non ci riesce e viene ucciso dal Titano
Pazzo proprio di fronte a suo fratello.
Anche se Loki è già “morto” in
passato, questa morte sembra definitiva. È stato particolarmente
straziante perché abbiamo visto Thor indifeso in quel momento,
perdendo l’ultimo membro della sua famiglia proprio davanti ai suoi
occhi.
Spider-Man
Questa
morte è semplicemente il momento più straziante di tutto il film.
Peter Parker ha seguito Tony Stark nello spazio, disobbedendo al
suo mentore. Per tutta la durata del film, Peter sta solo cercando
di dimostrarsi degno di essere un Vendicatore. Dopo che Spider-Man
salva Doctor Strange, Iron Man si aggrappa al
giovane eroe e, a quel punto, lo elegge ufficialmente a
Vendicatore.
Peter Parker ha un
cuore immenso e vuole solo fare ciò che è giusto. Nelle ultime
battute del film, Peter crolla tra le braccia di Stark, affrontando
l’inevitabile. La scena è particolarmente straziante: è un modo
assolutamente scioccante di chiudere un film con la morte di uno
dei personaggi più adorabili di tutto il MCU.
Terry Jones, dei
Monty Python, si è spento all’età di 77 anni. A
darne notizia è stata la famiglia con un comunicato: “Siamo
profondamente rattristati di dover annunciare la scomparsa
dell’amato marito e padre, Terry Jones.
Terry è morto la sera del 21
gennaio 2020 all’età di 77 anni con sua moglie Anna Soderstrom al
suo fianco dopo una lunga battaglia estremamente coraggiosa contro
una rara forma di demenza, FTD, ma mantenendo sempre il buon
umore.
Negli ultimi giorni sua moglie,
i suoi figli, la sua famiglia allargata e molti amici intimi sono
stati costantemente con Terry mentre andava via dolcemente, a casa
sua, nella zona nord di Londra. Abbiamo perso tutti un uomo
gentile, divertente, caloroso, creativo e veramente amorevole la
cui individualità intransigente, intelletto implacabile e
straordinario umorismo hanno dato gioia a innumerevoli milioni di
persone in sei decenni.
Il suo lavoro con Monty Python,
i suoi libri, film, programmi televisivi, poesie e altri lavori
vivranno per sempre, un’eredità adeguata di un vero
poliedrico.
Noi, sua moglie Anna, i figli
Bill, Sally, Siri e la famiglia allargata vorremmo ringraziare i
meravigliosi professionisti e assistenti medici di Terry per aver
reso gli ultimi anni non solo sopportabili ma spesso
gioiosi.
Speriamo che un giorno questa
malattia venga completamente sradicata. Chiediamo che la nostra
privacy sia rispettata in questo momento delicato e ringraziamo che
abbiamo vissuto in presenza di un uomo straordinariamente
talentuoso, giocoso e felice che ha vissuto una vita veramente
autentica, nella sua parole “glassato amorevolmente di glucosio”.
“
Con i Monty Python,
ha scritto diretto e interpretato Monty Python e il
Sacro Graal, Brian di Nazareth, Monty Python – Il
senso della vita.
La corsa agli Oscar
2020 è più infiammata che mai quest’anno, soprattutto
se si considera che il premio al miglior film potrebbe essere
assegnato all’acclamato thriller sudcoreano Parasite.
Il capolavoro del regista Bong
Joon-ho racconta la storia di una famiglia che fa di
tutto per riscattarsi da una condizione di estrema povertà e
provare così ad avere una vita migliore.
La dubbia moralità
della famiglia al centro della storia è sicuramente tra le più
memorabili mai raccontate sul grande schermo. Ecco di seguito le 10
peggiori famiglie mai apparse sul grande schermo che, nonostante i
loro discutibili comportamenti, sono comunque riuscite a
conquistare il nostro cuore:
I McDunnough (Arizona Junior)
Herbert “Hi” McDunnough e
sua moglie Edwina detta “Ed” si incontrano mentre lei lavora come
agente di polizia e lui viene arrestato come reo. Un chiaro segnale
della futura nascita di una famiglia per nulla convenzionale…
I due, nonostante agli antipodi,
sono palesemente innamorati, ma sfortunatamente non riescono ad
avere figli. Per mettere su la famiglia dei loro sogni, decidono di
rapire un neonato ad una famiglia benestante che ha appena avuto
ben cinque gemelli. Si rivelano dei genitori amorevoli, ma alla
fine è difficile supportare fino in fondo chi pensa che sottrarre
un bambino ad un altro sia un gesto che può essere perdonato…
I McCallister (Mamma, ho perso l’aereo)
Le vacanze natalizie possono essere
molto stressanti, soprattutto se la tua casa viene invasa da
tantissimi rumorosissimi parenti. Eppure, riuscire a dimenticare
tuo figlio a casa è un’impresa che forse riuscirebbe soltanto ad un
inetto… o ai McCallister, che già prima di dimenticare Kevin non
erano propriamente il modello di famiglia ideale. Il fratello
maggior Buzz è un bamboccione crudele, mentre lo zio Frank è uno
scroccone insensibile. Ma la colpa, purtroppo, è soltanto di Kate e
Peter McCallister.
Non solo partono per Parigi e
dimenticano Kevin a casa, ma ripetono lo stesso errore il Natale
successivo. Perché i servizi sociali non hanno mai bussato alla
porta dei McCallister?
Gli Hoover (Little Miss Sunshine)
I viaggi in famiglia on
the road possono essere molto divertenti, ma possono rivelarsi
anche problematici se i tuoi parenti sono persone decisamente
strane. Gli Hoover intraprendono un viaggio a bordo di un
Volkswagen T2 per una nobile causa: permettere alla loro
figlioletta di partecipare alle finali di un concorso di bellezza
per aspiranti Miss America. Tuttavia, il viaggio a bordo
di quel furgone si rivelerà una pessima idea…
Il padre è un arrogante oratore
motivazionale senza successo, il nonno è un anziano con problemi di
droga, il fratello maggior ha fatto voto di silenzio e lo zio
omosessuale ha recentemente tentato di suicidarsi. A turno,
finiranno per punzecchiarsi a vicenda, trasformando il viaggio in
un vero e proprio incubo.
I Tenenbaum (I Tenenbaum)
I Tenenbaum sono noti per essere
tre figli dotati di grande talento che eccellono nello sport, nelle
arti creative e negli affari. Tuttavia, lo erano da giovani;
sfortunatamente, crescendo sono diventati degli adulti gravemente
problematici, senza più alcuna dote.
Molti dei problemi dei tre ragazzi
sono da attribuire a Royal Tenenbaum, il patriarca della famiglia,
il quale gli ha derubati, ha denigrato i loro talenti e si è finto
un malato terminale. Ovviamente, anche i figli sono tutt’altro che
perfetti: uno è innamorato della sua sorellastra, l’altro è un
ipocondriaco eccessivamente protettivo nei confronti dei due figli
e la femmina è una depressa cronica.
Gli Hanson (Onora il padre e la madre)
I problemi
finanziari possono mettere a dura prova una famiglia. Tuttavia, nel
caso degli Hanson in Onora il padre e la madre, i loro
problemi sembrano essere molto più profondi e non legati
direttamente ai soldi. I due figli (Ethan Hawke e Phillip Seymour
Hoffman) sono in difficoltà e decidono di derubare la gioielleria
dei loro genitori, scatenando una serie fatale di
eventi.
A parte il crimine
atroce, il personaggio di Hawke ha una relazione segreta con la
moglie di suo fratello, mentre quello di Hoffman è un drogato che
ha sottratto denaro alla sua compagnia. Gli Hanson dimostrano che
essere imparentati non ti dà la libertà di poter compiere azioni
terribili solo in nome di un legame di sangue…
I Thrombey (Cena con delitto – Knives Out)
Come i Tenenbaum, anche i
Thrombey sono una famiglia che ha goduto di grande fama,
principalmente grazie alla proficua carriera del patriarca Harlan
Thrombey come romanziere misterioso. Quando Harlan muore durante
una riunione di famiglia, tutti i membri sperano di trarre un
beneficio economico dalla sua morte, ma al tempo stesso
diventeranno i principali sospetti.
Tuttavia, anche se solo una persona
può essere colpevole di quel crimine, è chiaro che i Thrombey non
sono quella famiglia così perfetta che fingono di essere. Fingono
di prendersi cura degli altri a patto che il loro potere e la loro
stabilità non vengano minacciati; è in quel momento che viene fuori
la loro vera natura. Sono soltanto un gruppo di bambini viziati che
pretendono sempre di più!
I Corleone (Il Padrino)
Le imprese a conduzione familiare
nascondono sempre una certa dose di fascino, ma quando si tratta di
criminalità organizzata, il fascino svanisce quasi rapidamente.
Nonostante le azioni illegali in cui sono coinvolti i Corleone,
sembra esserci molto amore tra i vari membri della famiglia,
soprattutto da parte del patriarca Don Vito.
Tuttavia, le dinamiche familiari
cambiano una volta che Vito viene sparato e non è più in grado di
prendersi cura della sua famiglia. A prendere in mano le redini è
Michael Corleone, che si dimostrerà ancora più spietato del padre.
Ne conseguono soltanto diffidenza, tradimento e omicidio… tutti
segnali che certamente non fanno pensare ad una famiglia in cui
esiste l’amore.
I Kim (Parasite)
È sempre bello quando tutti i
membri di una famiglia lavorano insieme per aiutare l’intero gruppo
ad uscire da una situazione di degrado, ma a volte ciò può indurci
a superare i limiti, come accade ai Kim, una famiglia coreana in
difficoltà che lavora a basso costo e che tenta in tutti i modi di
sbarcare il lunario. Quando per uno di loro si presenta la grande
opportunità, l’intera famiglia ha la possibilità di cambiare la
propria vita in meglio.
Sebbene inizialmente si faccia il
tifo per i Kim affinché riescano davvero a per migliorare la
propria condizione, a mano a mano scopriamo che sono disposti a
tutto pur di scavalcare gli altri e salire di un gradino
all’interno della scala sociale. Pur non essendo persone malvagie,
le loro decisioni immorali avranno delle conseguenze orribili…
I Sawyer (Non aprite quella porta)
Ogni famiglia ha la sua dose di
eccentricità che potrebbe risultare strana agli occhi degli altri
ma assolutamente normale per loro. In riferimento ai Sawyer, quando
si parla di eccentricità… si parla di omicidio e di cannibalismo!
Questa famiglia texana così unita trascorre le sue giornate a
cercare di attirare i passanti nella loro tenuta, per poi farli
torturare da Leatherface, il membro più squilibrato dell’intera
famiglia, che uccide con la sua celebre motosega perché mentalmente
disturbato.
La famiglia sembra pensare che non
ci sia nulla di sbagliato nelle loro azioni o nel fatto che uno dei
membri indossi costantemente una maschera fatta di pelle umana. Per
fortuna, lo spettatore sa che comportamenti del genere, nella vita
reale, sarebbero assolutamente inaccettabili!
Gli Skywalker (Star Wars)
Quando il primo
Star
Wars uscì nelle sale, il nome Skywalker venne suvbito
associato ai concetti di bene e di eroismo. Oggi, quel cognome si è
fatto carico di molte più sfaccettature. A partire da Anakin
Skywalker, promettente Jedi che passò al Lato Oscuro della Forza,
uccise innumerevoli persone e assunse l’identità di Darth
Vader.
Luke Skywalker è riuscito almeno a
non lasciarsi tentare dal Lato Oscuro, ma non per questo ha avuto
meno problemi da affrontare. Ha baciato sua sorella per ben due
volte in un modo decisamente non fraterno; inoltre, ha pensato di
uccidere suo nipote Ben, che decise di seguire le orme di suo nonno
Anakin passando al Lato Oscuro e uccidendo suo padre.
1917,
il nuovo, esaltante, film di Sam Mendes che sta
facendo incetta di premi (due Golden Globes,
miglior film e miglior regia) e nomination (10 agli Oscars
2020) sarà nelle sale dal 23 gennaio con 01
Distribution. La pellicola del regista di
American Beauty racconta lo straordinario
viaggio di due giovanissimi soldati, che vengono mandati oltre le
linee nemiche, in una missione suicida, a recapitare un messaggio
di fondamentale importanza, avvisare il battaglione di
un’imboscata. Il loro fallimento potrebbe causare la morte di oltre
16 mila uomini.
La guerra come non l’avete mai
vista, o meglio, come non si vedeva da tempo su grande schermo:
dura, sporca, ingiusta e dolorosa, in una pellicola al cardio palma
che ha il potere, dall’inizio dell’azione, di far empatizzare lo
spettatore in una maniera totale con i due protagonisti.
Potere del cinema e anche di
Sam Mendes che si avvale della collaborazione di
Roger Deakins, premio Oscar alla fotografia per
Blade Runner
2049, per girare il film come se fosse un lungo
piano sequenza. Scelta tecnicamente non facile ma dalla resa
straordinaria. Abbiamo incontrato i protagonisti a Londra in
occasione della presentazione alla stampa del film.
1917 nasce da un racconto del nonno di Sam Mendes
Ho letto che la storia di
questo film si deve a suo nonno, è vero?
Sam Mendes:
“Sì, è vero. Sono racconti che mi ha fatto quando avevo 10
anni, è da quel giorno che ci penso! La verità è che dopo
l’esperienza di Bond dove sono stato a stretto contatto con gli
sceneggiatori per tantissimo tempo, ho iniziato a pensare di poter
scrivere qualcosa di mio. Una delle storie che mi ha raccontato mio
nonno riguardava la consegna di un messaggio, ho pensato che avrei
potuto creare qualcosa di ancora più epico su quel viaggio, ma non
ero sicuro di come raccontarlo. Abbiamo fatto moltissime ricerche e
abbiamo trovato un momento durante la guerra dove fosse plausibile
inserire un viaggio, abbiamo scoperto che nel ’17 i tedeschi si
sono ritirati dietro la linea di Hindenburg e ci abbiamo inserito
la nostra storia, era più vero e plausibile, una volta capito come
strutturarlo abbiamo scritto la sceneggiatura”.
Cosa rende speciali i
vostri personaggi?
Dean Charles
Chapman: “Credo si empatizzi con loro perchè sono due
semplici ragazzi, non sono supereroi e non hanno superpoteri, sono
semplici, come te, come me, ti ci puoi identificare e in più, pur
essendo un film straordinario, non è un film che vuole insegnare
nulla sulla guerra, è un film che si svolge durante la guerra,
raccontando la storia di due ragazzi che affrontano qualcosa di
straordinario, come potrebbe affrontarla chiunque altro”.
Una grande sfida tecnica per cast
e crew
Si vocifera che sul set ci
fossero due sceneggiature, è vero?
George MacKay: “Sì, ma non c’è nessun
mistero dietro a tutto ciò, abbiamo avuto due sceneggiature per una
questione di logistica, una era riferita alla storia, al nostro
recitare e l’altra era tecnica, seguiva ogni particolare di ogni
scena nei minimi dettagli. Col fatto che Sam abbia deciso di girare
come in un lungo piano sequenza, avevamo bisogno di una
sceneggiatura parallela per coordinare tutto, come una mappa per
capire dove sarebbe stata la camera”.
Quanto lavoro c’è dietro ad
un film del genere?
Roger Deakins:
“Abbiamo iniziato a preparare il film circa nove mesi prima di
iniziare a girare, c’è stato molto dialogo con Sam per capire come
farlo e prendere le decisioni giuste, avevamo già George e Dean, il
che ha agevolato il nostro lavoro perché potevamo disporre di loro
per le prove tecniche di pre produzione. Tutto è stato fatto con
estrema precisione, nei minimi dettagli, il che non implica un set
rigido, si è svolto tutto con estrema naturalezza, semplicemente
ognuno doveva sapere esattamente la propria posizione sul set e
cosa si sarebbe fatto in quel momento e in quello dopo”.
Mentre i fan continuano a chiedere a
gran voce la release della #SnyderCut di
Justice League, il regista
Zack Snyder ha condiviso online due nuove immagini
dalla sua versione del film mai arrivata al cinema. Le nuove
immagini in questione, condivise da Snyder sempre attraverso il suo
account Vero, hanno come
protagonisti i personaggi di Alfred Pennyworth e
di Ryan Choi.
Mentre Alfred è apparso nel film,
interpretato dal premio Oscar Jeremy
Irons, Ryan è stato invece tagliato: si tratta della
quarta incarnazione del personaggio di Atomo nei fumetti; la
didascalia che ha accompagnato lo scatto suggerisce che nel film il
personaggio avrebbe diretto il reparto Nanotecnologie dei
laboratori S.T.A.R. e che avrebbe avuto un ruolo decisamente
importante.
Per quanto riguarda invece
l’immagine di Alfred Pennyworth, la didascalia che ha accompagnato
lo scatto del fedele maggiordomo di Bruce Wayne recita: “Alfred
lavora nel covo aerospaziale abbandonato di Wayne: ha dovuto
spostare la sua officina dalla Batcaverna perché lui e Bruce stanno
provando ad aggiustare Flying Fox e non c’era spazio nella caverna
per un veicolo così grande”. Nella versione arrivata al
cinema, le due location vengono considerate come un luogo unico,
mentre il post condiviso da Snyder chiarisce che nella sua versione
il covo aerospaziale aveva una specifica funzione.
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice League, con Snyder che ha
spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati
da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un
effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del
film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata
girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata
realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori
eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman
v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano
in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e
Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a
Bruce…“
Il biopic su
Leonard Bernstein, celeberrimo compositore,
pianista e direttore d’orchestra, che sarà diretto, interpretato e
sceneggiato da Bradley Cooper, è stato
ufficialmente acquistato da Netflix e potrebbe tranquillamente diventare
uno dei grandi protagonisti della season award del 2022.
Nel 2018, Cooper ha debuttato alla regia con A Star Is
Born, acclamato dalla critica (conquistò anche 8
nomination agli Oscar) e dal pubblico (434 milioni di dollari al
box office mondiale). Un film dedicato a Bernstein era nei progetti
di Cooper ancora prima che il film con Lady Gaga
divenne un incredibile fenomeno.
Per quanto riguarda
Netflix, il colosso dello streaming è riuscito
negli ultimi due anni a segnare la storia della season
award di Hollywood. Dopo il successo di Roma, Netflix è
tornato al centro dell’attenzione grazie a due pellicole che sono
diventate tra i principali contendenti dei prossimi Oscar, The
Irishman e Storia di un
matrimonio, a dimostrazione di quanto la società
americana voglia continuare ad essere tra le realtà
cinematografiche di punta nella corsa ai premi.
Deadline riporta che
il biopic su Leonard Bernstein ad opera di
Bradley Cooper è passato dalla Paramount Pictures
a Netflix. Cooper sarà coinvolto nel progetto in qualità di
interprete, regista, co-sceneggiatore e produttore insieme a
Steven Spielberg, Martin Scorsese e
Todd Phillips (Cooper figura tra i produttori di
Joker). La
produzione del biopic dovrebbe partire il prossimo anno, dopo che
Cooper avrà terminato le riprese di Nightmare
Alley di Guillermo del Toro. Una volta portato a
compimento il progetto, Netflix si occuperà della distribuzione del
film non soltanto in streaming, ma anche nelle sale, in modo da
poter rendere il biopic candidabile agli Oscar.
A proposito del progetto
Scott Stuber, responsabile dei film originali di
Netflix, ha dichiarato: “Il debutto alla regia di Bradley è
stato qualcosa di assolutamente brillante e in pochissimo tempo è
riuscito a consolidare la sua fama di regista serio. La sua forte
passione e la sua chiara visione di come portare in vita la
relazione tra l’iconico compositore Leonard Bernstein e sua moglie
Felicia Montealegre promette di rendere giustizia alle loro vite in
un modo che soltanto un team di rinomati filmmaker come questo
saprebbe fare. Siamo onorati di lavorare a stretto contatto con la
famiglia Bernstein e di condividere la loro storia con il pubblico
di tutto il mondo.”
Tra le opere più celebri di
Leonard
Bernstein si ricordano il musical On the
Town (1944), Wonderful
Town (1953), Candido (1956)
e la popolarissima commedia musicale West Side
Story (1957), scritta in collaborazione
con Stephen Sondheim e Jerome Robbins.
All’epoca della release di
Infinity War, i registi Anthony e
Joe Russo giustificarono l’assenza di Hugo
Weaving adducendo una serie di impegni già presi in
precedenza dall’attore, ma adesso è stato proprio Weaving in
persona a rivelare i motivi che lo hanno spinto a non voler tornare
ad interpretare l’iconico villain Marvel.
Intervistato da Time
Out, l’attore austriaco ha dichiarato che ha amato
interpretare Johann Schmidt e che, dal momento che aveva firmato un
accordo per ben tre film, non vedeva l’ora di tornare nei panni del
personaggio; quando però è arrivato il momento di tornare
effettivamente sul set, l’attore ha spiegato di aver avuto alcuni
problemi “contrattuali” con i Marvel Studios.
“In quel momento, avevano
ritirato i contratti che avevamo stipulato in precedenza e quindi
la somma che mi volevano offrire per i due film sugli Avengers era
nettamente inferiore rispetto a quanto avevo guadagnato per il film
su Captain America… in questo caso si parlava di ben due film!
Quando firmammo il primo contratto, mi promisero che il compenso
sarebbe cresciuto di volta in volta.”, ha rivelato
Weaving.
“All’epoca mi dissero: ‘Si
tratta soltanto di lavorare con la tua voce, non deve essere un
grande problema’. È stato di fatto impossibile negoziare con loro
attraverso il mio agente. In realtà, non ero così particolarmente
interessato a farlo. Ma l’avrei fatto.”, ha aggiunto
l’attore.
Sempre nel corso della medesima
intervista, Hugo Weaving ha confermato che non
tornerà nei panni dell’Agente Smith in Matrix 4, e questo volta
sarà davvero a causa di altri impegni lavorativi: “Ero in
contatto con la regista Lana Wachowski, ma alla fine ha capito che
i nostri rispettivi impegni non riuscivano a combaciare. Abbiamo
provato a venirci incontro con le rispettive date, ma poi ha
cambiato idea. Sono andati avanti senza di me.”
Un nuovo report suggerisce che
Michelle Yeoh è in trattative con la Marvel per unirsi al cast di
Shang-Chi and the Legend of the Ten
Rings, le cui riprese partiranno a breve in
Australia. Il film del MCU che arriverà nelle sale nel
2021, vedrà Simu Liu nei panni del maestro di
Kung-Fu del titolo. Il film, inoltre, sarà il primo titolo
dell’Universo Cinematografico Marvel ad avere un cast composto
interamente da attori asiatici, tra cui Tony Chiu-Wai
Leung e Awkawafina (acclamatissima per la
sua recente interpretazione in The Farewell).
Il ruolo della cantante e attrice nel film non è stato ancora
rivelato, mentre Leung interpreterà Mandarino, un
villain dei fumetti di cui abbiamo già sentito parlare in
Iron
Man 3, dove Ben Kingsley ha interpretato Trevor
Slattery, un attore inglese che fingeva di essere il Mandarino.
Stando a quanto riportato da
ComicBook, secondo
alcuni report Michelle Yeoh (vista di recente in
Last
Christmas di Paul Feig) è in trattative per unirsi al cast
del film. Al momento non sappiamo quale ruolo l’attrice
interpreterà, ma è chiaro che sarà diverso dal personaggio
interpretato dalla stessa in Guardiani
della Galassia Vol. 2: nel film di
James
Gunn, la Yeoh è apparsa brevemente nei panni di Aleta Ogord,
uno dei membri originali del gruppo di Youdu (Michael Rooker).
Michelle
Yeoh non è la prima attrice ad essere apparsa in
diversi film del MCU nei panni di personaggi
differenti: anche Alfre Woodard ha avuto un
piccolo ruolo in Captain
America: Civil War e poi è apparsa nella serie
Luke Cage. Più di recente, Gemma
Chan è stata ingaggiata per il ruolo di Sersi ne Gli
Eterni dopo aver già interpretato un personaggio
secondario in Captain
Marvel.
Se il casting della Yeoh dovesse
essere confermato, l’attrice tornerà a lavorare con
Awkwafina, con la quale aveva già recitato nel
film campione d’incassi Crazy & Rich del
2018.
L’uscita nelle sale
di Shang-Chi
and The Legend Of The Ten Rings è fissata
al 12 febbraio 2021.Il personaggio ha
esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è
considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è
un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento
oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua
storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se
questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo
studio eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (prossimamente
uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael
B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato
scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura
di Dave Callaham (The Expendables,
Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe
interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il
villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime
possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti
saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
A partire dal prossimo aprile,
Daniel Craig tornerà per l’ultima volta nei panni
di 007 nell’attesissimo No Time to Die. L’ultimo
numero di Entertainment
Weekly interamente dedicato a Bond 25 ci
permette di dare un nuovo sguardo al film diretto da Cary
Joji Fukunaga e di scoprire nuovi dettagli.
La cover del nuovo speciale della
celebre rivista dedicata a No Time to Die
ci mostra, oltre a Craig, anche Rami
Malek, l’attore premio Oscar per Bohemian
Rhapsody che nel film avrà il ruolo del
misterioso nuovo villain Safin.
A proposito del suo ritorno nei
panni di Bond e della sfida che un ruolo di questo tipo comporta
(soprattutto dal punto di vista fisico), Daniel
Craig ha dichiarato alla rivista: “Quando ho finito
Spectre, avevo una gamba rotta. Così mi sono chiesto: ‘Ero
fisicamente in grado di fare un altro film? O volevo soltanto fare
un altro film?’. Perché sapete… chiamare tua moglie e dirle: ‘Mi
sono rotto una gamba’, non è così piacevole.”
Sempre alla celebre rivista, la
produttrice Barbara Broccoli ha parlato del
ritorno di Léa Seydoux nei panni di Madeleine
Swann: “Bond ha deciso di scappare via con lei e di provare ad
avere una vita normale. All’inizio del film vediamo Bond e
Madeleine insieme… partono per un viaggio romantico, ma poi lui
inizia a sospettare che lei lo stia tradendo”. E a tal
proposito, la Seydoux in persona ha aggiunto che la loro relazione
“cadrà a pezzi.”
Ancora poco sappiamo circa il
personaggio di Safin, ma la Broccoli lo ha descritto come un
“villain vecchio stampo”.Rami Malek ha
invece aggiunto: “L’unica cosa che posso dire è che ci sono
delle sfide davvero immense che ha dovuto raccogliere e affrontare
nel corso della sua vita.”
Nel film ci sarà anche
Lashana Lynch (Captain Marvel) che
interpreterà un’agente di nome Nomi, che secondo alcune
indiscrezioni dovrebbe raccogliere l’eredità di Bond e subentrare a
Craig come nuovo 007 (nonostante le recenti
smentite da parte dei produttori!). L’attrice ha descritto il
suo personaggio come “una donna feroce e supponente. Una grande
lavoratrice.”
Potete vedere le nuove immagini di
No Time to Die di seguito, che oltre a
mostrarci Craig, la Seydoux, Malek e il regista, ci permettono di
dare un nuovo sguardo anche a Jeffrey Wright
(Felix Leiter), Naomie Harris (Eve Moneypenny),
Rory Kinnear (Tanner) e Ben
Whishaw (Q).
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica
dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere
viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio
amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Film e serie tv basati sulla serie a
fumetti Justice League Dark sono
ufficialmente in sviluppo alla Warner Bros.: nel progetto sarà
coinvolto anche J.J. Abrams insieme alla sua Bad
Robot. Sembra che le cose stiano finalmente volgendo al meglio per
la Warner e la DC: dopo i successi di Aquaman e Shazam!, acclamati tanto dal pubblico quanto
dalla critica, Joker è
diventato un campione d’incassi ed uno dei grandi protagonista
della season award di quest’anno.
In attesa dell’arrivo nelle sale di
Birds of
Prey e Wonder Woman
1984, la Warner Bros. continua a programmare il proprio
futuro, tanto al cinema quanto sul piccolo schermo: tra il 2021
e il 2022 arriveranno altri tre live action DC e oggi apprendiamo
che la major è ufficialmente tornata ad occuparsi di
Justice League Dark, un progetto in
cantiere da tantissimi anni.
Stando a quanto riportlato da
Deadline, la Warner
Bros. e la Bad Robot di J.J.
Abrams avrebbero discusso circa lo sviluppo di film e
serie tv basati su Justice League Dark,
la serie a fumetti con protagonisti i personaggi di John
Constantine, Madame Xanadu, Deadman, Shade, Changing
ManeZatanna.
La Bad Robot di Abrams si occuperà
di supervisionare il progetto, che nasce dal recente accordo
stretto tra la Warner Media e la società di produzione di Abrams.
Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli, né sappiamo
se Abrams sarà direttamente coinvolto in qualità di regista.
Numerose versioni di
Justice League Dark sono state in
sviluppo alla WB e alla DC per quasi un decennio, con registi quali
Guillermo Del
Toro e Doug
Liman coinvolti in fasi differenti dello sviluppo dei
progetti. Adesso, sembra che toccherà alla Bad Robot portare
finalmente i personaggi creati da Peter Milligan e disegnati
da Mikel Janín sul grande schermo.
Just Charlie
– diventa chi sei, opera
prima di Rebekah Fortune, racconta
– con la schiettezza e il tono dolceamaro tipici della
cultura britannica – di Charlie, un adolescente della provincia
inglese con un grande talento per il calcio. Una delle squadre più
importanti, il Manchester City, gli offre un ingaggio da sogno, ma
Charlie ha un segreto: è felice solo quando, di nascosto, può
vestirsi da ragazza.
Il film è ambientato a Tamworth, una piccola città
di commercianti nelle Midlands, dove tutti si conoscono e dove il
calcio domina qualsiasi argomento di dibattito. «Tutti
i personaggi del film – dice la regista – sono
ispirati a persone reali, con le loro difficoltà nell’aprirsi al di
là della loro ‘zona di comfort’. Avendo io stessa
sperimentato il rifiuto e la difficoltà nell’accettazione di
individui che differiscono dalla norma, mi è sembrato il contesto
perfetto in cui ambientare questa storia». Rebekah Fortune
racconta una storia semplice, la storia di una famiglia e di una
comunità. Una storia che è insieme appassionante, divertente,
amara, commovente, e nel complesso molto gioiosa.
Just Charlie –diventa chi sei: la trama
Intrappolata nel
corpo di un fanciullo, Charlie è combattuta tra il desiderio di
compiacere le ambizioni che il padre ripone in lei e il bisogno di
affermarela propria identità. La scelta che
la attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a
repentaglio i suoi affetti più cari. Ma il suo bruciante desiderio
di abbracciare pienamente la propria vera identità, le fa trovare
in sé la forza per farsi accettare e amare dalla comunità in cui
vive.
Charlie è interpretato dallo straordinario,
giovanissimo Harry Gilby(l’acclamato interprete della versione teatrale di
Billy Elliot) che per questo ruolo ha ottenuto la
nomination BIFA come Miglior
Esordiente.
Per cominciare al meglio l’anno del
55° anniversario di Yesterday,
riunite famigliari ed amici con la musica dei Beatles grazie al
film, che sarà disponibile dal 21 gennaio 2020 in Dvd, Blu-ray e
Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.
La vita di Jack cambia per sempre
quando scopre che è l’unica persona al mondo a ricordare la musica
dei Beatles, e deve decidere se vuole davvero la fama o se ciò di
cui ha bisogno in realtà è l’amore. Ricco di tenerezza e comicità
dall’inizio alla fine, le edizioni home video di Yesterdayarrivano
a casa vostra ricchissime di incredibili contenuti speciali, tra
cui scene eliminate ed estese, performance musicali dal vivo
realizzate presso gli iconici Abbey Road Studios, un inizio ed un
finale alternativo del film e numerosi dietro le quinte con il cast
e la troupe che porteranno i fan sempre più a fondo in questa
avvincente storia.
Divertente, originale, commovente –
Yesterdayè
una commedia rock-n-roll sulla musica, i sogni, le amicizie e sulla
tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Passate una
divertente serata casalinga all’insegna dei Beatles e delle loro
canzoni per celebrare il 55° anniversario della canzone iconica che
dà il titolo a questa indimenticabile commedia.
Yesterday: la trama
Jack Malik era solo uno dei tanti
cantautori che faticano ad emergere… ma poi tutto cambia. Dopo un
misterioso blackout, Jack (Himesch Patel) scopre
di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles. L’uomo
utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il
successo, rischiando però nel mentre di perdere Ellie (Lily
James), la persona che l’ha sempre amato e ha sempre
creduto in lui sin dall’inizio. Kate McKinnon e
Ed Sheeran partecipano al film rubando la scena,
diretti dal regista premio Oscar Danny Boyle
(The Millionaire,
Trainspotting) con la sceneggiatura del premio Oscar
Richard Curtis (Quattro matrimoni e un
funerale,
Love actually– L’amore davvero).
CONTENUTI SPECIALI ESCLUSIVI NEL FORMATO
BLU-RAY:
Finale alternativo
Scene tagliate
Performance musicali
Ed Sheeran: dagli Stadi al Grande Schermo
Maga della Commedia: Kate McKinnon
Live agli Abbey Road Studios
E molto altro!CONTENUTI
SPECIALI NEL FORMATO DVD:
Finale alternativo
Scene tagliate
Performance musicali
Commento del Regista Danny Boyle e dello Sceneggiatore
Richard Curtis
In occasione dell’uscita al cinema
di Il
Diritto di Opporsi, film con i premi Oscar
Brie Larson e Jamie
Foxx, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi
lettori di assistere gratuitamente all’anteprima
del film.
Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in
diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da
una storia vera.
Ecco l’elenco delle sale
disponibili:
CITYLIFE MILANO 28/01/2020 20:30
METROPOLITAN NAPOLI 28/01/2020 20:30
JOLLY BOLOGNA 28/01/2020 20:30
THE SPACE GENOVA 28/01/2020 20:30
BARILLA/ CENTRO PARMA 28/01/2020 20:30
REPOSI TORINO 28/01/2020 20:00
GALLERIA BARI 28/01/2020 20:30
ARLECCHINO PALERMO 28/01/2020 20:30
FIAMMA FIRENZE 28/01/2020 20:30
PORTO ASTRA PADOVA 28/01/2020 20:30
Michael B. Jordan e i premi Oscar®
Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver – Il genio della
fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12”
e “Captain Marvel”), sono i protagonisti de “Il
diritto di opporsi”, un dramma illuminante che porta sul grande
schermo una delle storie più importanti del nostro tempo.
Il premiato regista Destin Daniel
Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il
film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal
pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan
Stevenson.
Il
Diritto di Opporsi si basa sulla vera storia, potente
e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la
sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad
Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere
dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con
l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o
che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno
dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi,
nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che
nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una
ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che
dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza
contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire.
Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di
manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre
combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il
sistema – contro.
Fanno parte del cast principale
anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un
detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio
destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la
cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in
discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il
procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la
condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”)
nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a
morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e
Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie
di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo
marito.
Il
Diritto di Opporsi è prodotto dal due volte candidato
all’Oscar® Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher
Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan
Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel
Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i
produttori esecutivi.
Cretton ha scritto la sceneggiatura
con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di
Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption.
Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, è stato per 180 settimane
nella lista dei best seller del New York Times, e nel
complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da
numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua
opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal
for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace
Prize per la Nonfiction.
La squadra creativa che ha
collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore
della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il
montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno
tutti precedentemente collaborato con il regista ne “Il castello di
vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine
Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è
innocente”).
Warner Bros. Pictures presenta, in
associazione con Endeavor Content/One Community/Participant
Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier
Society: “Il diritto di opporsi”. Il film verrà distribuito in
tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.
C’è parecchia confusione attorno a
TheNew Mutants,
soprattutto perché nessuno si sarebbe mai aspettato che il film
sarebbe stato finalmente distribuito (in Italia arriverà il 2
aprile). Proprio per questo, i fan hanno sempre considerato
X-Men: Dark
Phoenix come il capitolo conclusivo dell’Universo
X-Men targato Fox.
Nonostante i Marvel Studios stiano pianificando di
riavviare la saga degli X-Men dopo l’accordo Disney/Fox, il fandom
continua a chiedersi se TheNew
Mutants sarà collegato al MCU e se rappresenterà in qualche
modo una sorta di anello di congiunzione tra il passato
cinematografico dei mutanti e quel riavvio che Kevin Feige e la
Casa delle Idee stanno ormai pianificando da tempo.
A fare maggiore chiarezza sulla
questione è stata la produttrice Karen Rosenfelt
in una recente intervista con Digital Spy.
La Rosenfelt ha spiegato che il film sarà ambientato ai giorni
nostri e che non si inserirà in nessuna delle timeline esplorate in
precedenza dal franchise degli X-Men.
“Siamo ai giorni nostri, ma non
esistono coordinate temporali”, ha spiegato la produttrice.
“Non precisiamo mai dove ci troviamo, ma siamo nel presente, ci
muoviamo nell’oggi. È una storia che si svolge nella
contemporaneità. Non è collegata al futuro e non è collegata
neanche al passato.”
Almeno apparentemente, sembra che
l’obiettivo sia stato quello di rendere TheNew Mutants un film a sé stante, qualcosa di
unico che non venisse intralciato narrativamente dalla pasticciata
e parecchio confusionaria timeline dell’Universo X-Men.
Ora, le parole della Rosenfelt
lasciano intuire che una connessione con il MCU è altamente improbabile, ma
forse per scoprire se sarà davvero così bisognerà soltanto
attendere l’arrivo del film in sala.
The New
Mutants è un thriller con sfumature horror,
originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di
giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano
ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti
e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di
fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate
Lee, il film vede nel cast la presenza
di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton,
Alice Braga, Blu Hunt e Henry
Zaga. TheNew
Mutants è prodotto da Simon
Kinberg, Karen Rosenfelt e Lauren
Shuler Donner, mentre Stan
Lee e Michele Imperato
Stabile sono i produttori esecutivi.
Il finale di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker aveva tra le mani una grossa
responsabilità. Non solo ha dovuto portare a termine una nuova
trilogia, ma ha dovuto anche chiudere la saga di Skywalker, un arco
narrativo iniziato oltre quarantadue anni. Inoltre,
L’Ascesa di Skywalker è l’episodio che
avrebbe dovuto ampliare, o comunque portare avanti, le dinamiche
tirate in ballo dal criticatissimo Gli Ultimi
Jedi.
Di seguito abbiamo voluto
approfondire la relazione tra Episodio IX ed il suo predecessore.
Quali sono gli elementi del film di Rian
Johnson che sono stati completamente ignorati da
quello di J.J.
Abrams? Scopriamolo insieme:
Il personaggio di DJ
Ne Gli Ultimi Jedi, mentre
Rose e Finn stanno cercando i codici di disattivazione degli scudi
della nave di Snoke su Canto Bight, vengono catturati e si
imbattono in DJ, un brillante e misterioso hacker in grado di
decriptare codici in cambio di una ricompensa. Il personaggio,
interpretato da Benicio del Toro, promette di aiutarli, ma finisce
per tradire il duo, vendendosi al nemico.
Il personaggio sparisce e non appare
più, né viene mai menzionato in Star Wars:L’Ascesa
degli Skywalker. Sarebbe stato bello vederlo in cerca della
redenzione o vedere Rose e Finn vendicarsi di lui.
I bambini sensibili alla Forza
Nella scena finale de Gli Ultimi
Jedi vediamo uno dei bambini che lavorano su Canto Bight che
mostra alcuni segni di sensibilità della Forza. La scena implica un
futuro per gli Jedi, nonostante il titolo del film implichi la fine
dell’ordine, con Rey e Kylo Ren che sono gli unici due Jedi viventi
rimasti.
Sfortunatamente, non c’è alcun
riferimento ai bambini sensibili alla Forza ne L’Ascesa di
Skywalker. L’espediente funziona come un’ottima chiusura per
Episodio VIII, ma non c’è nulla nel film di J.J. Abrams
che si riconnetta agli esseri sensibili alla Forza.
La relazione tra Rose e Finn
Finn trascorre la maggior parte de
Gli Ultimi Jedi al fianco di Rose Trico, nel tentativo di
trovare i codici di disattivazione degli scudi della nave di Snoke,
indispensabili per mettere fuori uso il localizzatore del Primo
Ordine. Durante la loro missione, i due sviluppano una relazione
che culmina in un bacio durante la battaglia su Crait. Il
personaggio di Rose è presente in Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, ma il suo ruolo nel film è stato drasticamente
ridotto.
I fan si sono parecchio lamentati in
merito a questa decisione. Le relazioni tra i personaggi sono
sempre state alquante complicate all’interno della nuova trilogia,
lasciando nei fan non poca confusione, come ad esempio il fatto che
Rey bacia Fin alla fine de Il Risveglio della Forza,
dinamica che non è mai più stata sviluppata o giustificata.
Lo sviluppo del personaggio di Kylo Renn
Alla fine
de Gli Ultimi Jedi, Kylo Ren uccide il suo mentore,
assumendo il pieno controllo del Primo Ordine. Logicamente, i fan
si aspettavano di vederlo nei panni del principale villain del
prossimo episodio: invece, Palpatine è inaspettatamente tornato,
rivelandosi come il grande burattinaio dietro la corruzione e i
tormenti di Ben.
Anche se è stato
emozionante vedere Ian McDiarmid interpretare nuovamente il Signore
Oscuro dei Sith, l’espediente ha privato Kylo della possibilità di
interpretare il vero antagonista della trilogia sequel, qualcosa
che era stato proprio anticipato dal film di Rian
Johnson.
Lo sviluppo del personaggio di Poe
All’inizio de Gli Ultimi
Jedi, Poe viene degradato dal generale Leia Organa per
aver sacrificato i bombardieri della Resistenza. Non riesce a
capire come una scarsa leadership abbia portato a quelle morti,
vista la vittoria raggiunta alla fine del film precedente.
Ne L’Ascesa di Skywalker,
però, Poe non sembra per nulla cambiato dopo gli eventi di
Episodio VIII. In effetti, il suo personaggio non viene
sviluppato in chissà quale modo, dal momento che si trova
essenzialmente alle dipendenze di Rey. Indubbiamente non prende
decisioni discutibili, ma nulla viene approfondimento in
merito a quando accaduto al personaggio nel film precedente.
Canto Bright
Ne Gli Ultimi Jedi, mentre
Finn e Rose sono si trovano su Canto Bight, si imbattono in alcuni
degli abitanti più ricchi della Galassia. Finn è eccitato dal
Casino e da tutte le sue stravaganze, mentre Rose è conscia
dell’oscurità che si nasconde dietro tutta quell’opulenza.
La sequenza aggiunge un livello
narrativo completamente nuovo in riferimento alla Galassia, che
negli episodi precedenti non era mai stato esplorato. A complicare
ulteriormente le cose ci pensa DJ, quando rivela che la Resistenza
compra le sue armi dai trafficanti del pianeta. Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker ignora totalmente l’esistenza di Canto
Bright e delle sue dinamiche, concentrando invece l’azione
principale su Rey, Kylo e Palpatine.
Le origini di Rey
Il lignaggio di Rey rimane un
mistero per tutto Il Risveglio della Forza e per gran parte de
Gli Ultimi Jedi. Alla fine del film di Rian Johnson, Kylo
rivela che i suoi genitori non sono “nessuno”, e che l’hanno
venduta da bambina. Questa rivelazione sembrava non rispettare
tutta la narrativa incentrata sul Destino che ha sempre attraverso
la saga. Fortunatamente, L’Ascesa di Skywalker ha cambiato
le carte in tavola.
Si scopre che Rey è la nipote di
Palpatine, destinata a prendere il posto del Signore Oscuro dei
Sith come Imperatore. Alla fine la ragazza rimane al Lato Chiaro
della Forza, ma la domanda sorge spontanea: le premesse gettate dal
film di Johnson in relazione alle origini di Rey, non
sarebbero state più interessante rispetto a quanto raccontato poi
nel film di Abrams?
Snoke
È Snoke a
guidare Kylo Ren nei primi due film della trilogia sequel, per poi
essere ucciso senza tante cerimonie da Ben a seguito di un
inaspettato tradimento. Anche dopo la sua morte, il passato e
l’ascesa al potere del Leader Supremo rimangono un totale mistero.
La scena iniziale de L’Ascesa di Skywalker rivela che è
stato Palpatine a creare Snoke, usandolo come una sorta di
burattino per cercare nuovamente di conquistare la
Galassia.
Per quanto sia
interessante, l’espediente contraddice alcune delle affermazioni di
Snoke negli episodi precedenti. Abbastanza curioso è il fatto che
Snoke sembrava aver intuito la connessione tra Rey e Kylo, mentre
Palpatine non sapeva nulla della diade nella Forza fino alla
battaglia finale del film di Abrams.
La spada laser di Luke
Ne Gli Ultimi Jedi,
l’iconica spada laser brandita da numerosi membri degli Skywalker
entra in scena durante uno scontro tra Rey e Ren. Ne L’Ascesa
di Skywalker vediamo Rey maneggiarla come se fosse nuova di
zecca, senza alcuna spiegazione.
Forse l’ha utilizzata nell’arco di
tempo trascorso tra i due episodi, ma nessuno ne parla durante il
film di Abrams, quindi si tratta di una mera speculazione. Deve
esserci stato qualcosa in quegli antichi testi Jedi sulla
riparazione dell’antica arma per un’epoca più civilizzata…
Quella volta che nessuno aiutò la Resistenza
Gli Ultimi Jedi termina con
una nota dolente, legata al fatto che nessuno sia andato ad aiutare
i nostri eroi su Crait. L’Ascesa di Skywalker stava per
finire in modo simile, ma fortunatamente Lando è entrato in azione
con un’intera armata pronta a supportare la Resistenza.
Cosa è cambiato rispetto a
Episido VIII che ha spinto il resto della Galassia a
correre in aiuto della Resistenza in Episodio IX? Non lo
sapremo mai…
Ancora non sappiamo molto
sull’annunciato live action de La
Sirenetta, progetto attualmente in sviluppo che
vedrà nei panni della protagonista la giovane cantante e attrice
Halle Bailey. Quanto sarà simile il film con
attori in carne ed ossa al classico d’animazione uscito nel 1989?
Al momento non ci è dato saperlo, ma alcune recenti dichiarazioni
di uno dei membri del cast potrebbero aver anticipato qualcosa in
più a proposito di come verrà tratteggiato il personaggio di
Ariel nel live action.
In occasione dei SAG Awards 2020,
infatti, Daveed Diggs, rapper e attore
statunitense ingaggiato dalla Disney per interpretare
Sebastian nel film, ha parlato con Variety di alcuni
“aggiornamenti” che dovremmo vedere nel live action ad opera di
Rob Marshall: “Alcuni degli aggiornamenti che
hanno fatto alla storia sono molto importanti, perché si tratta di
restituire molto più potere ad Ariel”, ha spiegato Diggs.
“È divertente lavorare ad un progetto che ha così chiara in
mente la volontà di lavorare su un qualcosa e di non lasciarlo
inalterato come se fosse una capsula del tempo. È giusto che si
faccia qualcosa di importante per l’attuale panorama
cinematografico.”
Le parole di Diggs potrebbero
nascondere una sorta di vena polemica nei confronti della
rappresentazione fatta di Ariel nel classico del 1989. Come già
accaduto in passato con Belle nel live action de La Bella e la
Bestia o con Jasmine in quello di
Aladdin, anche per La
Sirenetta, dunque, dovremmo aspettarci una sorta
di rivisitazione della principessa disneyana, volta a conferirle
maggiore spessore e identità.
La
Sirenetta vedrà nel cast anche Jonah
Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier
Bardem (in trattative per interpretare Re
Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di
Ursula, la perfida strega del mare che ruba la voce ad Ariel),
Daveed Diggs (Sebastian), Jacob
Tremblay (Flounder)
e Awkwafina (Scuttle).
Questa versione del classico sarà
diretta dal regista diIl Ritorno di Mary
Poppins e Into The
Woods,Rob Marshall, e includerà sia
i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a
cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel
Miranda.
Fin dal debutto nelle sale del film
nel 2016, sono emersi online numerosi dettagli sui piani originali
di David Ayer in merito al suo
Suicide Squad. Nonostante
all’inizio il regista dichiarasse il contrario, col tempo lo stesso
è tornato sui suoi passi e ha ammesso che il film arrivato al
cinema ormai quattro anni fa non era in realtà la pellicola che
aveva immaginato inizialmente. Di conseguenza, al pari di quanto
accaduto con Justice League di Zack
Snyder, il fandom ha chiesto attraverso la rete di
poter vedere la versione del film di Ayer.
Se ciò accadrà prima o poi, al
momento non ci è dato saperlo: eppure, sembra che lo stesso Ayer
sia intenzionato ad offrire una possibilità ai fan, permettendoli
di scoprire a poco a poco come sarebbe dovuto essere il suo film.
In che modo? Al pari di quanto fatto da Snyder con Justice
League, condividendo attraverso i social numerosi dettagli
inediti sulla sua versione di Suicide Squad.
Proprio di recente, infatti,
David Ayer ha svelato attraverso il suo account
Twitter (via CB) che i
Parademoni, le truppe utilizzate dal villain
Darkseid per difendere Apokolips, dovevano fare la loro apparizione
nel film. Ayer ha condiviso dei concept art che confermano come
inizialmente i personaggi creati da Jack Kirby sarebbero dovuti
apparire nel cinecomic.
I Parademoni erano già apparsi in
Batman v
Superman: Dawn of Justice, durante l’ormai celebre
sequenza onirica di Batman ambientata in un futuro distopico; hanno
inoltre fatto la loro apparizione anche in Justice
League, quando invadono la Terra per
volere di Steppenwolf.
Di seguito le immagini dei concept condivise da David Ayer via
Twitter:
A proposito di Suicide
Squad,David
Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto
dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto
il suo supporto e la sua
ammirazione nei confronti di James
Gunn, il regista ha rivelato a proposito
di The Suicide Squadche gli
sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è
stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra
strada”, ha spiegato Ayer.
Cresce spasmodica l’attesa
per Dune, il
secondo adattamento cinematografico del romanzo
di Frank Herbert (dopo quello del 1984
diretto da David Lynch). Di recente, un
gruppo di esperti del settore ha avuto la possibilità di vedere in
anteprima alcune immagini del film: tra questi, c’è stato anche
Brian Clement, scrittore esperto di fantascienza. Le reazioni di
Clement al film potrebbero suggerire – almeno in parte – ciò che
bisogna aspettarsi dalla nuova versione firmata da Denis
Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049).
Attraverso una serie di tweet,
Clement ha commentato in esclusiva ciò che ha avuto la possibilità
di vedere a proposito del nuovo Dune. I suoi commenti sono stati più che
entusiasti, tant’è che lo scrittore ha definito il film epico, con
una fotografia bellissima, e lo ha paragonato alla saga de Il Signore
degli Anelli e alla trilogia originale di
Star
Wars.
I tweet di Clement non sono più
disponibili – probabilmente lo scrittore non era autorizzato a
rivelare ciò che ha avuto la possibilità di vedere -, ma grazie a
WeGotThisCovered (via
MovieWeb) – sappiamo
le parole che Clement ha utilizzato su Twitter per descrivere il
film: “Credo che il film conquisterà il pubblico come 20 anni
fa ha fatto Il Signore degli Anelli, o come 40 anni fa ha fatto
Star
Wars. Non stiamo parlando di Jodorowsky o di Lynch, ma forse
Villeneuve ha davvero filmato l’infilmabile. Non sto esagerando
quando dico che le persone avranno la pelle d’oca o scoppieranno a
piangere quando vedranno il film.”
Già in passato, Oscar
Isaac – tra i protagonisti del nuovo adattamento –
aveva dichiarato a
proposito del film: “Sarà una cosa completamente
diversa.Non potevo immaginare nessuno più adatto di Denis
al tono del romanzo originale di Frank Herbert. Ci sono alcune cose
che sono da incubo… c’è questo elemento brutale nella storia. È
scioccante. È spaventoso. È molto viscerale. E so per certo che io
e Denis, ma anche io, Timothée e Rebecca, abbiamo lavorato come una
famiglia, ricercando l’emozione. Sono davvero eccitato. Penso che
sia bello sentirsi parte di qualcosa di nuovo… di così unico e
speciale.”
“Percorso mitico e carico di
emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane
brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua
comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso
dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un
futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il
controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa
esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale
dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno
sconfiggere la loro paura“.
In Dune,Timothée
Chalametinterpreterà il protagonista Paul
Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto
Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast
anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar
Isaac, Rebecca
Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave
Bautista, Charlotte
Rampling e Jason Momoa.
Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre
2020.
Patrick Stewart ha
rivelato di aver parlato con Kevin Feige e i
Marvel Studios a proposito dei film
dedicati agli X-Men, nonostante non sia previsto
un ritorno dell’attore nei panni del Professor X.
Insieme a Hugh Jackman, Stewart è entrato nel Guinness World Record
per avere una delle carriere più longeve legate ai film di
supereroi, avendo interpretato Charles Xavier per ben diciassette
anni. Con l’uscita di Logan, il viaggio di
Stewart nei panni dell’iconico personaggio è ufficialmente
terminato nel 2017, lo stesso anno in cui la Disney ha acquistato
la Fox e ottenuto nuovamente i diritti di sfruttamento sui
personaggi degli X-Men e dei Fantastici Quattro, che adesso
potranno finalmente essere inclusi nel MCU.
Nonostante i Marvel Studios abbiamo confermato i
piani per introdurre gli X-Men nel MCU in occasione dell’edizione 2019
del San Diego Comic-Con, il franchise dedicato ai celebri mutanti
dovrebbe essere nuovamente riavviato dopo l’uscita al cinema di
New
Mutants, il tanto agognato spin-off di
Josh Boone che arriverà nelle sale americane e
italiane il prossimo aprile. Eppure, il film non dovrebbe contenere
alcun riferimento ai precedenti titoli della Fox incentrati sugli
X-Men: nulla esclude, dunque, che la pellicola di Boone possa
essere effettivamente ambientata nel MCU, collegare già i personaggi
presenti al suo interno con l’universo condiviso creato da Feige e
anticipare così ciò che dovrebbe avvenire nell’attesissima Fase
5.
In una recente intervista con
Digital Spy,
Patrick Stewart ha rivelato di aver incontrato
Kevin Feige un paio di mesi fa e di aver avuto con
lui una “lunga, lunga conversazione” sui film dedicati
agli X-Men, spiegando che in occasione dell’incontro ci sono state
“riflessioni e suggerimenti, anche in merito al personaggio di
Charles Xavier”. Prima di scatenare l’immaginazione del
fandom, però, Stewart ha anche speficiato che non ci sono programmi
in merito ad un suo ritorno nei panni del Professor X all’interno
del MCU, spiegando: “Il problema è
questo… se non avessimo fatto Logan, allora sì, probabilmente sarei
stato disposto a sedermi di nuovo su quella sedia a rotelle
un’ultima volta e tornare ad interpretare Charles Xavier. Ma Logan
ha cambiato tutto.”
L’attore ha poi ricordato il momento
in cui ha visto Logan per la prima volta insieme a
Jackman: “Hugh mi ha preso per mano… ci siamo tenuti per mano
durante gli ultimi sette o otto minuti del film perché c’erano così
tante cose che ci avevano sconvolto. La storia ci ha commosso
profondamente. Le nostre interpretazioni ci hanno commosso
l’uno l’altro. Il film ci ha fatto commuovere. Ciononostante,
entrambi abbiamo deciso di dire addio ai nostri personaggi. Ecco
perché in quel momento non stavamo assistendo soltanto alla morte
di quei due personaggi del franchise, ma è stato come dire addio ad
una parte della nostra vita.”
Il servizio di streaming
Disney+ sarà disponibile
dal 24 marzo in Italia, Regno Unito, Irlanda,
Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera al prezzo di
€6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99 mese/£59.99 all’ anno
nel Regno Unito).
Il settore Direct-to-Consumer &
International di The Walt Disney Company ha fissato il
lancio di Disney+ in Europa occidentale per il 24
marzo 2020. Il prezzo del servizio sarà
di €6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99
mese/£59.99all’ anno nel Regno Unito)
Il servizio di streaming verrà
lanciato in Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia,
Germania, Spagna, Austria e Svizzera. Il lancio in altri paesi
europei, quali Belgio, Scandinavia e Portogallo avverrà
successivamente nell’estate 2020.
Disney+ offre agli spettatori
di tutte le età un nuovo modo di godere degli impareggiabili
contenuti proposti da iconici brand di intrattenimento come
Disney, Pixar, Marvel, Star
Wars, e National Geographic, assieme a contenuti
esclusivi come film, serie tv, documentari e corti prodotti
appositamente per il nuovo servizio.
Al momento del lancio, gli abbonati
avranno accesso a “The
Mandalorian” la serie acclamata dalla critica, scritta
e prodotta da
Jon Favreau; “High
School Musical: The Musical: The Series”, versione
moderna e creativa del franchise di successo con meta
riferimenti, un nuovo stile documentaristico e una colonna sonora
che, con 9 nuove canzoni originali, rende omaggio al film omonimo;
“The World According To Jeff Goldblum”, serie che
esplora il meraviglioso e spesso sorprendente mondo degli oggetti a
noi più familiari; “Lilli e il vagabondo”, una
rivisitazione senza tempo del classico d’animazione del 1955. Tra
gli altri titoli originali disponibili al momento del lancio
“Encore,” prodotto da
Kristen Bell; “Diary of A Future
President” scritto e prodotto da Ilana Peña
(“Crazy
Ex-Girlfriend”) e da Gina Rodriguez
(“Jane
the Virgin”); “The Imagineering Story”, che racconta
dell’eclettico gruppo di straordinari creativi che danno vita ai
Parchi Disney.
Al momento del lancio, gli abbonati
potranno vivere l’esperienza di Disney+ sulla maggior parte
dei dispositivi mobili connessi, compresi console per
gaming, lettori multimediali e smart TV. Sarà
possibile accedere a 4 stream simultanei in alta qualità e
senza interruzioni pubblicitarie. Il numero dei download sarà
illimitato e su un massimo di dieci dispositivi. Gli utenti
potranno fruire inoltre di suggerimenti personalizzati e avranno la
possibilità di impostare fino a sette diversi profili. Sarà inoltre
possibile impostare profili per bambini con interfaccia a
navigazione facilitata e accesso a contenuti adatti alla loro
età.
Nella giornata di ieri sono spuntati
online alcuni concept
inediti di Star Wars: L’Ascesa di
Skywalker, provenienti da un art book dedicato al
film di J.J. Abrams. Adesso, il regista
Colin Trevorrow ha specificato che quei concept
non appartengono alla sua versione del film. Prima di abbandonare
il progetto a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm,
Trevorrow aveva lavorato allo sviluppo di un film chiamato
Star Wars: Duel of the Fates.
Naturalmente, ci sono tantissime differenze tra Duel of the
Fates e L’Ascesa di Skywalker, uscito nelle sale di
tutto il mondo lo scorso dicembre. La maggior parte di
queste differenze sono già emerse sul web, ed includono Kylo
Ren (e non Palpatine) come il principale villain del film, un ruolo
di maggior rilievo per Rose Tico, e nessun grado di parentela tra
Rey e il Signore Oscuro dei Sith; per certi aspetti, Duel of
the Fates potrebbe essere considerato un sequel più adeguato
de Gli Ultimi Jedi.
In conseguenza a tutta questa serie
di informazioni, nella giornata di ieri sono approdati online una
serie di concept leaked di
Star Wars Episodio IX. Alcuni di questi
concept presentano delle immagini che si dice fossero presenti
anche nella versione del film di Trevorrow, come la nuova spada
laser a doppia lama di Rey o l’incontro di Kylo Ren con l’Oracolo.
Nonostante alcune somiglianze, sembra che le illustrazioni in
questione non appartengano a Duel of the
Fates e che siano state realizzate quando Trevorrow
era già stato licenziato.
La conferma a ciò è arrivata dallo
stesso Trevorrow, che in risposta ad un tweet di IGN dedicato
proprio ai concept in questione, ha specificato che tali immagini
non appartengono alla sua versione del film: “Ci sono alcuni
bellissimi lavori in questo libro che sono stati realizzati da
artisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare, ma non si tratta
della nostra storia. Bisogna riconoscere i crediti quando è
necessario. Adoro i libri di Phil Szostak….”, ha dichiarato
Trevorrow.
Le dichiarazioni di Colin
Trevorrow chiariscono una volta per tutte che quei concept
provengono dallo sviluppo de L’Ascesa di
Skywalker, e che ogni possibile parallelismo
esistente tra quella versione del film e Duel of the
Fates è una pura coincidenza.
Lucasfilm e il
regista J.J. Abrams uniscono ancora una
volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio
verso una galassia lontana lontana con Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione
dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende
e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.
Il cast del film
comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver,
Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi
Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri
Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie
Tran, con Ian
McDiarmid e Billy Dee
Williams.
Diretto da J.J. Abrams e prodotto da
Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars:
L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio,
mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i
produttori esecutivi.
Jared Harris ha
smentito i rumor secondo cui nell’atteso
Morbius con Jared Leto
interpreterà il ruolo di Doctor Octopus. In
seguito alla release del primo trailer del
film, in molti hanno ipotizzano che il suo ruolo – ancora avvolto
nel mistero – potesse essere proprio quello di Otto Octavius, dal
momento che già in precedenza l’attore dell’acclamata miniserie
Chernobyl
aveva interpretato diversi cattivi, come il Professor Moriarty in
Sherlock Holmes – Gioco di ombre o il Dr. David Robert
Jones nella serie Fringe.
Oltre ad averci mostrato la
trasformazione del Dottor Michael Morbius da biochimico malato a
vampiro assetato di sangue, il primo trailer ha anche confermato
che il film sarà collegato al MCU, non solo per la scena in cui
alle spalle di Michael Morbius appare un graffito rappresentate
Spider-Man, ma anche perché alla fine del trailer appare il
personaggio di Avvoltoio interpretato da
Michael Keaton in Spider-Man:
Homecoming. Qualora ci fossero ancora dei dubbi,
è palese che la Sony sia intenzionata ad usare Morbius
come ulteriore tassello che condurrà al tanto agognato film
dedicato ai Sinistri Sei, che oltre a Morbius e
Avvoltoio, potrebbe includere anche il Carnage che
Woody Harrelson interpreterà in Venom
2.
Dal trailer abbiamo capito che
Jared Harris interpreterà una sorta di mentore di
Michael Morbius, di cui però l’identità non è stata ancora
rivelata. Dopo la release delle prime immagini ufficiali, molti fan
hanno iniziato a sospettare che il personaggio in questione possa
essere una nuova versione del celebre nemico di Spidey, Otto
Octavius, meglio conosciuto come Doctor Octopus.
Ad ogni modo, in una recente intervista con Variety in occasione
del SAG Awards 2020 (dove
era nominato per Chernobyl), Harris ha dichiarato:
“No, non interpreto quel personaggio. Adoro l’immaginazione che
hanno i fan. Per me è eccitante pensare alla loro immaginazione. Ma
no, non interpreto quel personaggio.”
Naturalmente, le parole di Harris
vanno prese con la dovuta cautela: l’attore, infatti, potrebbe
effettivamente interpretare Octopus ma, come spesso accade quando
si tratta di cinecomic, al tempo stesso potrebbe ancora non essere
autorizzato a svelare l’identità del suo personaggio.
Jared Leto è
il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello
Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il
Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael
Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del
sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando
Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per
il sangue umano.
Tyrese Gibbs, Adria
Arjona e Jared
Harris completano il cast del film, che uscirà
nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine
Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei
fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di
sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una
strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della
tradizione.
Con Morbius continua il piano
della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei
Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno
da Venom di Ruben
Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel
Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life –
Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata
firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio
curriculum titoli come Power
Rangers, Dracula Untold, The Last Witch
Hunter– L’Ultimo Cacciatore di
Streghe e Gods of Egypt.
Creato dallo
scrittore Roy Thomas e
dall’artista Gil Kane, il personaggio di
Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di
Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe
dei fumetti nel corso dei decenni.
Big Time Rush è
una serie tv di commedia musicale americana creata da Scott
Fellows per il canale americano
Nickelodeon. Scott Fellows è
anche il creatore della Declassified School Survival Guide di Ned e
Johnny Test e lo sceneggiatore capo di The Fairly OddParents.
Si concentra sulle disavventure di
Hollywood di quattro giocatori di hockey di Duluth, Minnesota:
Kendall Knight, James Diamond, Carlos Garcia e Logan Mitchell, dopo
che sono stati selezionati per formare una boy band dal famoso
produttore musicale immaginario, Gustavo Rocque.
Big Time Rush: uscita e dove
vederlo in streaming
La serie tv è trasmesso da
Nickelodeon. La Vision Visual Effects ha
creato in collaborazione con Nickelodeon una collezione di DVD in
cui vengono raccolte tutte le puntate delle quattro stagioni di Big
Time Rush. Big Time Rush è andata in onda dal 28
novembre 2009 fino al 25 luglio 2013.
La trama e il cast di Big Time
Rush
Kendall Knight, Logan Mitchell,
Carlos Garcia e James Diamond sono quattro ragazzi del Minnesota,
amici da sempre e compagni nella squadra di hockey della scuola. Un
giorno, Kendall riesce a mettersi in contatto con il famoso
produttore discografico hollywoodiano Gustavo Rocque, una delle
personalità musicali più influenti di Hollywood; a causa però dei
pessimi provini sostenuti da Logan e Carlos, dell’antipatia che
Gustavo nutre nei confronti di James e poiché Sophie lo attacca,
all’inizio solo Kendall sembra essere l’unico candidato per
diventare una famosa rockstar.
Il ragazzo tuttavia, completamente
contrario all’idea di separarsi dai suoi amici, stringe un accordo
con Gustavo, convincendolo a scritturare anche gli altri ragazzi
per la sua etichetta discografica, formando così una band, ovvero i
Big Time Rush.
In protagonisti Big Time
Rush sono Kendall Schmidt nel ruolo di
Kendall Knight, il leader del gruppo; James Maslow
nel ruolo di James Diamond, il bello del gruppo; Carlos
Pena Jr. nel ruolo di Carlos Garcia, il pazzo, selvaggio e
amante del gruppo; Logan Henderson nel ruolo di
Logan Mitchell, il più intelligente del gruppo; Ciara
Bravo nei panni di Katie Knight, la sorellina di Kendall
Stephen; Kramer Glickman nel ruolo di Gustavo
Rocque, il manager irascibile dei ragazzi; Tanya
Chisholm nel ruolo di Kelly Wainwright (ricorrente,
stagione 1; principale, stagioni 2-4), assistente di Gustavo.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
invece Katelyn Tarver nei panni di Jo Taylor, un’attrice, una
cantante e la fidanzata di Kendall Sfida Cates nei panni di
Jennifer Knight, Kendall e la madre di Katie, che si prende cura
dei ragazzi di Los Angeles Erin Sanders nei panni di Camille
Roberts, la migliore amica di Jo e Lucy e la fidanzata di Logan
Malese Jow nei panni di Lucy Stone, un punk rocker e l’interesse
amoroso di James, che finisce per frequentare nell’ultimo episodio
Matt Riedy è Arthur Griffin, il capo di Gustavo David Anthony
Higgins nei panni di Reginald Bitters, il manager della nemesi di
Palm Woods e Katie Denyse Tontz nel ruolo di Jennifer 1, la prima
Jennifer e successivamente la fidanzata di Carlos Spencer Locke
(stagione 1) e Kelli Goss nel ruolo di Jennifer 2, il secondo
Jennifer Savannah Jayde nel ruolo di Jennifer 3, la terza Jennifer
Tucker Albrizzi nei panni di Tyler Duncan, la star degli spot di
Juice Box e vicino di casa di Palm Woods Barnett O’Hara nel ruolo
di Guitar Dude, un chitarrista Daran Norris nel ruolo di Buddha
Bob, guardiano del suolo di The Palm Woods David Cade nel ruolo di
Jett Stetson, la nemesi di Kendall Tara Strong nel ruolo di Miss
Collins, un’insegnante della scuola di Palm Woods Stephen Keys nel
ruolo di Treno merci, guardia del corpo di Gustavo Lorenzo Lamas
nel ruolo del dottor Hollywood, il medico locale Phil LaMarr nel
ruolo di Falco, la nemesi di Gustavo Ted Garcia come se stesso, il
giornalista Fabio Lanzoni come se stesso, la seconda nemesi di
Katie Chris Fabregas come vari personaggi.
Tutte le canzoni di Big Time
Rush
24/seven
A Hard Day’s Night
A Hard Day’s Night (Beatles Cover)
All I Want For Christmas
All Over Again
Amazing
Any Kind Of Guy
Any Kind of Guy [*]
Beautiful Christmas
Bel Air Song
Big Night
Big Time
Big Time Rush
Big Time Rush (Theme)
Blow Your Speakers
Boyfriend
Boyfriend [*]
Can’t Buy Me Love
Can’t Buy Me Love (Beatles Cover)
City Is Ours
Confetti Falling
Count On You
Cover Girl
Crazy For You
Elevate
Epic
Famous
Featuring You
Get Up
Giant Turd
Halfway There
Help
Help (Beatles Cover)
I Know You Know
I Wanna Hold Your Hand
I Wanna Hold Your Hand (Beatles Cover)
I Won’t Give Up ( Jason Mraz Cover)
If I Ruled The World
Intermission
Invisible
Just Getting Started
Like Nobody’s Around
Lost
Lost In Love
Love Me Again
Love Me Love Me
Music Sounds Better with U
Music Sounds Better With U (feat. Mann)
Music Sounds Better With You
Na Na Na
No Idea
Nothing Even Matters
Oh Yeah
Paralyzed
Picture This
Revolution
Run Wild
Shot In The Dark
Show Me
Snore In The Dark
Song For You
Stuck
Stuck [*]
Superstar
Superstar (Album Version)
The Giant Turd Song
The Mom Song
This Is Our Someday
This Is Our Someday [*]
Til I Forget About You
Till I Forget About You
Till I Forget About You [Cash Cash Remix] [*]
Time Of Our Life
Untouchable
We Are
We Can Work It Out
We Can Work It Out (Beatles Cover)
We’re Half Way There
Weltweit
Windows Down
Worldwide
You’re Not Alone
La sigla
La quarta stagione di Big Time Rush
Nel primo episodio della quarta stagione Le
quattro teste di hockey del Minnesota temono che la loro carriera
sia minacciata da un nuovo afflusso di boy band dalle Isole
britanniche.
Nel secondo episodio della quarta stagione I
ragazzi cercano di impedire che le loro carriere vengano rovinate
dai tabloid media, il che si rivela difficile per Kendall quando
Lucy Stone registra una canzone che sembra riguardare
lui.
Nel terzo episodio della quarta stagione I
ragazzi sono intrappolati in una rete di bugie. Kendall deve
impedire a Jo di scoprire che Lucy è tornata a Palm Woods. La
fibbia di Logan sull’essere malato si trasforma in un’emergenza
medica e Carlos e James affermano che la Rocque Records è stata
derubata.
Nel quarto episodio della quarta stagione
Gustavo dà ai ragazzi un bonus per il loro duro lavoro, ma iniziano
rapidamente a prendere decisioni sbagliate con i loro
soldi.
Nel quinto episodio della quarta stagione La
band fa un’apparizione di cameo in uno spettacolo per bambini;
Kendall è un attore terribile; Carlos insegue la star teenager
dello show; Logan e James litigano.
Nel sesto episodio della quarta stagione
Entriamo nel tour bus dei BTR quando vediamo la follia che accade
mentre i ragazzi si dirigono verso il loro prossimo concerto.
Potrebbero arrivare lì in tempo, ma non sarà facile.
Nel settimo episodio della quarta stagione È
di nuovo tempo per la guerra di scherzi al Palm Woods, e questa
volta i suoi bambini contro gli adulti mentre combattono per
l’onore di vincere la Lord Prankington’s Cup.
Nell’ottavo episodio della quarta stagione
James acquista una motocicletta in un altro tentativo di
conquistare il cuore di Lucy, mentre Kendall insegna a Jo come
guidare macchine con cambio manuale.
Nel nono episodio della quarta stagione
Logan porta Carlos alla prova MCAT come il suo portafortuna, ma
quando Carlos ottiene in qualche modo un punteggio più alto, Logan
mette in dubbio i suoi piani per diventare un medico.
Nel decimo episodio della quarta stagione I
ragazzi organizzano uno spettacolo di cartoni animati per bambini,
ma invece fanno un videogioco per espandere il loro marchio. Un
miscuglio indossando tute motion capture li pone al centro di una
notizia extraterrestre.
Nell’undicesimo episodio della quarta
stagione dopo che gli è stato detto che le boy band si sono sempre
separate dopo il terzo album, i ragazzi competono per trovare
concerti da solista prima di essere lasciati indietro.
Nel dodicesimo episodio della
quarta stagione Sono i Tween Choice Awards e BTR è nominato e
prenotato per chiudere lo spettacolo! Tuttavia, la loro notte è in
pericolo quando i ragazzi scoprono un piano malvagio per fare il
lavaggio del cervello al pubblico.
La terza stagione di Big Time Rush
Nel primo episodio della terza
stagione
Nel secondo episodio della terza
stagione È l’ultima tappa del World Tour di BTR e andiamo dietro il
sipario e vediamo tutta la follia che si verificano nel backstage.
Combinando filmati di concerti reali, vediamo che i ragazzi si
preparano per lo spettacolo e affrontano il dramma nel backstage
allo stesso tempo.
Nel terzo episodio della terza
stagione Big Time Rush ritorna alle Palmwoods e sono più famosi che
mai. James e Kendall esaminano la regola dei dibs, Logan cerca di
uscire di nuovo con Camille e Griffin vuole che Carlos scelga il
nuovo singolo.
Nel quarto episodio della terza
stagione L’assalto dei paparazzi e dei fan impazziti costringe
Gustavo a spostare le teste di hockey in una villa in una gated
community di Bel Air. Sfortunatamente, trovano che il parco giochi
di questo uomo ricco non sia il paradiso che sembra essere, dato
che i ragazzi hanno difficoltà a divertirsi senza mettersi nei
guai, la mamma di Kendall ha difficoltà con la tecnologia
elaborata, Katie combatte Fabio sul suo stand di limonata, e
Gustavo non può entrare nella comunità nonostante possieda la
dimora in cui alloggiano.
Nel quinto episodio della terza
stagione È la notte degli appuntamenti al Palm Woods. James aiuta
Carlos nel suo appuntamento con uno dei Jennifers, Kendall si
unisce alla cena di Lucy con i suoi genitori e Logan prende un
appuntamento al buio in modo da poter spiare l’appuntamento di
Camille con Jett.
Nel sesto episodio della terza
stagione Griffin sta lanciando una linea di prodotti BTR al CEO di
Selmart, ma i ragazzi odiano i prodotti. Prendendo in mano la
situazione, i ragazzi bloccano l’incontro e accidentalmente
bandiscono la loro musica dai negozi Selmart.
Nel settimo episodio della terza
stagione Kendall e Lucy stanno per avere il loro primo bacio quando
il suo bellissimo ex fidanzato Beau si presenta per riconquistarla.
Griffin recluta Logan e Carlos per aiutarlo a prepararsi allo
spionaggio aziendale.
Nell’ottavo episodio della terza
stagione Kendall è pronto a chiedere a Lucy, ma Jo si presenta
inaspettatamente e Kendall deve decidere quale ragazza è quella per
lui. Nel frattempo l’amicizia tra Carlos e James viene messa alla
prova.
Nel nono episodio della terza
stagione Kendall e Logan devono occuparsi del nuovo artista di
Rocque Records – una leggenda del rock fuori dal comune fino alla
sua introduzione nella Rock & Roll Hall of Fame quella notte. James
e Carlos sono bloccati a fare da babysitter a Katie.
Nel decimo episodio della terza
stagione Kendall compra a Jo una collana d’oro per dimostrare che
si è impegnato, ma Camille pensa che Logan l’abbia comprato per
lei. Gustavo appende il nuovo disco d’oro della BTR e Carlos e
James si chiedono cosa succederebbe se suonassero.
Nell’undicesimo episodio della
terza stagione I ragazzi vogliono andare in campeggio, ma Gustavo
annulla l’idea perché è pericoloso. Invece usano le loro
connessioni per accamparsi su un palcoscenico sonoro, ma le cose
vanno male mentre i ragazzi cercano di mostrare le loro abilità di
ruvidezza.
Nel dodicesimo episodio della terza
stagione James e Logan si offrono volontari in un rifugio per cani
e finiscono per adottare 8 cani, ma Bitters non consente ai cani
nel bosco di palme, quindi devono trovare loro nuove case. Jennifer
sta manipolando Carlos, quindi tocca a Kendall e Jo salvarlo.
La prima stagione di Big Time
Rush
Nel primo
episodiodal titolo “La grande audizione”: i quattro
giocatori di Hockey che guardano la tv. Ad un certo punto arriva la
notizia che un famoso produttore di Hollywood, Gustavo Rocque, è
giunto in Minnesota con l’assistente Kelly per trovare talenti da
portare con sé in California. James, che da sempre ha la passione
del canto, decide di fare il provino e viene accompagnato dai
ragazzi. Arrivati, si ritrovano tutti e quattro a dover fare i
provini: mentre Carlos e Logan non se la cavano per niente bene,
James si dimostra bravo anche se non soddisfa il grande Gustavo
Rocque. Kendall si arrabbia e gli canta la canzone della cacca,
inventata da lui al momento. Gustavo, nonostante le offese subite,
rimane colpito dal talento di Kendall e decide di portarlo ad
Hollywood.
Nel secondo episodio dal
titolo “La scuola di Rocque” Kelly informa i ragazzi che
dovranno frequentare una scuola, e i Big Time Rush credono di
andare alla scuola del Palm Woods, perché pensano che sia
bellissima, ma Gustavo vuole che i ragazzi frequentino la scuola di
Rocque, una scuola fondata all’interno della Rocque Records. I
ragazzi riescono a liberarsi del Professor Smitty convincendolo a
registrare un demo e partire per Düsseldorf, in Germania per
formare una band. Gustavo assume un’altra insegnante, ma Kendall
riesce a farla andare via, dandole le chiavi dell’auto di Gustavo,
dicendole di rubarla e non tornare mai più.
Nel terzo episodio
dal titolo “Un
rifugio da star” I ragazzi, la sera del loro terzo giorno la
vogliono trascorrere in piscina, ma poi arrivano dei produttori che
li mandano via, perché devono fare una pubblicità con Fulmine, il
cane del Palm Woods. Allora i ragazzi vanno nella hall del Palm
Woods, ma Bitters gli dice che dopo le nove non si può restare
nella hall (erano le nove e uno). Così vanno nel loro appartamento,
il 2J.
Nel quarto
episodio dal titolo “Un cattivo
ragazzo per la band” Griffin pensa che la band abbia
bisogno di un cattivo ragazzo, e inserisce nel gruppo Wayne Wayne,
che crea tensione nel gruppo. Gustavo e i ragazzi vogliono buttarlo
fuori. Kendall lo sconfigge in una gara per dimostrare chi è il
cattivo ragazzo tra i due.
Nel quinto
episodio dal titolo “Una canzone d’amore” Jo, una
ragazza molto carina, arriva al Palm Woods e i ragazzi lottano per
la sua attenzione. Prima però devono andare alla Rocque Records per
provare, ma James ha una grave reazione allergica ad un deodorante
per il corpo, infatti mentre provavano, lui starnutiva in
continuazione, allora Kelly lo accompagna dal dott. Hollywood, che
gli dice di fare una puntura, ma James si rifiuta di farla.
Nel sesto episodio
dal titolo “Le cinque regole” la giornata inizia con
i ragazzi che cantano una canzone in sala. Finita la canzone
Gustavo come al solito cerca di demolire le loro aspettative
facendogli un brutto commento, Kelly però lo fa pesare ma Gustavo
risponde che sono loro che lo devono ringraziare e non viceversa.
Subito dopo i ragazzi escono dalla sala di registrazione per
ringraziarlo, a questo punto Gustavo si sente in dovere di
ringraziarli ma non ce la fa; allora esce facendo finta di
niente.
Nel settimo
episodio dal titolo Il servizio
fotografico
Camille va dai ragazzi per fargli
vedere la loro foto su la rivista Pop Tiger, ma quando arriva, li
vede feriti, allora in un flashback, raccontano a Camille come
è successo. I Big Time Rush hanno avuto il primo servizio
fotografico per andare sul poster di Pop Tiger, però,
visto che Gustavo e Kelly che sono in prigione per aver commesso
atti vandalici alla cassetta postale di Matthew McConaughey, è
Griffin a fargli fare la foto, e per la foto fa indossare ai
ragazzi dei costumi da toreri spaziali.
Nell’ottavo episodio dal titolo “Una pausa per
i Big Time Rush”
Gustavo dice ai ragazzi che
prenderà un giorno di ferie, così i ragazzi decidono di dedicare un
po’ di tempo per loro. Logan è determinato a seguire una lezione di
matematica insegnata da Danica McKellar, quella del libro di
matematica, ma rimane deluso quando scopre che la lezione si svolge
in una scuola femminile, allora si veste da femmina ed entra nella
scuola, però quando sente che dicono che i maschi sono stupidi e
che nessun maschio ha capito il suo libro, si toglie la parrucca,
dice che è un maschio e dice che ha capito il libro, ma quando
vedono che le femmine lo vogliono picchiare si rimette subito la
parrucca e dice che è femmina ma lo cacciano uguale.
Nel nono episodio
dal titolo “Un
demo per restare” I ragazzi vogliono disperatamente rimanere
a Los Angeles, ma saranno costretti a tornare in Minnesota se la
casa discografica non approva il loro demo. La figlia di Griffin,
Mercedes, entra nell’ufficio di Gustavo fingendo di essere quella
che dovrà approvare i demo, appena entra dice che Kendall sarà il
suo ragazzo. Mercedes gli dice subito di portargli le cose che gli
servono per andare in piscina, compresi lettini, lì gli mette le
zucchine sugli occhi, e Mercedes gli chiede se lui l’ama, Gustavo e
gli altri, visto che lo stavano spiando gli dicono di rispondere di
sì, ma visto che Kendall esita Mercedes lo lascia, e dice a Carlos
che sarà il suo nuovo ragazzo nell’appartamento Carlos gli fa dei
biscotti dicendogli che è la ricetta di sua nonna, quando Mercedes
li assaggia dice che sono schifosi, e Carlos gli dice che
ovviamente lui non è sua nonna.
Nel decimo
episodio dal titolo “Big time party” I ragazzi scoprono che non
sono stati invitati alla loro festa alla Rocque Records, e decidono
di organizzare una festa al Palm Woods, ma il signor Bitters,
minaccia loro di sfrattarli se la organizzano. Così cambiano il
nome di festa in riunione e decidono di invitare tre persone
ciascuno. La festa diventa enorme quando Carlos per errore invita
l’intero elenco dei contatti del suo cellulare.
Nel undicesimo
episodio dal titolo “Chi rompe paga” Gustavo deve pagare
tutte le cose che i ragazzi hanno rotto e in cambio vorrebbe che i
ragazzi gli restituiscano i soldi. Così i ragazzi cercano di
ottenere dei posti di lavoro, per rimborsare a Gustavo i duemila
dollari. Carlos diventa assistente della produzione di Gustavo,
mentre James tenta di diventare un modello, con Katie che gli fa da
manager. Logan e Kendall avviano un servizio di babysitter, ma lo
trovano più difficile del previsto, e alla fine usano i bambini per
aprire un servizio di autolavaggio.
Nel dodicesimo
episodio dal titolo “Il grande blogger” I ragazzi
dovranno impressionare Deke, un noto blogger. Gustavo assume delle
persone per far imparare ai ragazzi le risposte da dare alle
domande di Deke in modo tale da farli scrivere una buona
recensione, ma Deke scrive una recensione sfavorevole, per via del
fatto che i ragazzi non si sono mostrati come sono realmente e
cercano di convincere Deke a cambiare idea prima che invia la
recensione ma Deke non vuole e lo chiudono in uno stanzino poi lui
riesce a scappare dal condotto dell’aria ma scivolando si fa
male.
Nel
tredicesimo episodio dal
titolo “Momenti di terrore” Gustavo va a vivere
con i ragazzi al Palm Woods, perché la sua casa si è allagata, ma i
ragazzi non lo vogliono nel loro appartamento, e faranno di tutto
per mandarlo via. Al Palm Woods arriva una nuova ragazza. Carlos e
il signor Bitters cercano di dimostrare che c’è un fantasma nel
Palm Woods, mentre Logan cerca di dimostrargli il contrario.
Nel quattordicesimo
episodio dal titolo “Il ballo di fine
anno” La scuola del Palm Woods tiene il primo ballo di
fine anno, e i Big Time Rush lo devono organizzare, ma si trovano
ad affrontare anche la pressione della loro prima performance dal
vivo. Kendall e Katie cercano di trovare un partner per il ballo
alla madre, che vorrebbe uscire con il top model Fabio. Jo è
sconvolta dal fatto che Kendall dimentica di chiederle di andare al
ballo.
Nel quindicesimo
episodio dal titolo “Arriva Jordin Sparks” Gustavo è
convinto che i ragazzi siano sfortunati, e dice loro di stare
lontani da Jordin Sparks, mentre Jordin rimane al Palm Woods e
registra le sue canzoni alla Rocque Records. I ragazzi cercano di
proteggerla, ma Jo pensa che Kendall abbia una storia con Jordin
dopo che l’ha salvata mentre scivolava su una buccia di banana e
mentre veniva attaccata da un gatto. In seguito per non avere più
sfortuna, Jordin esprime un desiderio al pozzo del Palm Woods e
accidentalmente i ragazzi la spingono dentro al pozzo.
Nel sedicesimo
episodio dal titolo “Febbre di Hollywood” I ragazzi
scoprono che James ha la febbre di Hollywood, perché usa
continuamente un’abbronzatura spray che fa diventare la sua pelle
tutta arancione. Gustavo dice a Kendall, Logan e Carlos di aiutare
James, o lo sostituirà. I tre cercano di sbarazzarsi
dell’abbronzatura spray di James e mentre lo inseguono con le
pistole d’acqua, Carlos diventa il terzo Jennifer visto che una di
loro ha accettato un provino per un film e viene contagiato dalla
febbre di Hollywood.
Nel diciassettesimo
episodio dal titolo “Un video per i
Big Time Rush” Camille deve lasciare il Palm Woods se
non ottiene una parte in uno spettacolo, allora i ragazzi le
promettono, una parte nel loro prossimo video musicale. Gustavo non
è d’accordo e allora i ragazzi decidono di fare il video da soli,
con Marcos del Posey alla regia.
Nel diciottesimo
episodio dal titolo “Il concerto” Alla vigilia della
pubblicazione dell’album, Griffin annulla l’album, il tour e i
concerti, e costringe i ragazzi a tornare in Minnesota. James non
vuole lasciare il mondo della musica, e viene ingaggiato dal rivale
di Gustavo, Hawk. Gustavo deve dare due milioni di dollari per
avere un contratto della band da Griffin.
Ecco il nuovo trailer italiano di
The New Mutants. Diretto da
Josh Boone, il nuovo film 20th Century Studios e
Marvel Entertainment
TheNew Mutants arriverà nelle
sale italiane il 2 aprile, distribuito da The Walt Disney Company
Italia.
The New
Mutants è un thriller con sfumature horror, originale
e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani
mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad
avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e
la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di
fuggire.
Diretto da Josh
Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il
film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya
Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt e
Henry Zaga. TheNew
Mutants è prodotto da Simon Kinberg,
p.g.a., Karen Rosenfelt, p.g.a. e Lauren
Shuler Donner, mentre Stan Lee e
Michele Imperato Stabile sono i produttori
esecutivi.
Diretto da Josh
Boone, il filmvedrà
protagonista la squadra di mutanti composta
da Cannonball, Magic, Wolfsbane,
Mirage e Sunspot. Il film sarà
un horror in cui Stephen
King incontra John Hughes.
Ricordiamo che la squadra ufficiale di The New
Mutants è formata da Cannonball, Magic,
Wolfsbane,
Mirage e Sunspot.
Ecco tutte le immagini dal silver
carpet dei SAG Awards 2020, su cui hanno sfilato
tutti i protagonisti della serata. Da premiati, a presentatori, a
nominati, tutti si sono fermati per uno scatto e per mostrare il
loro look per la serata.
Sicuramente il nero e l’argento
l’hanno fatta da padroni, sia tra gli uomini, tutti più o meno
classici nella scelta dell’abbigliamento, che tra le donne, che non
hanno corso grossi rischi. Poche le scelte di colore, tra queste
segnaliamo Scarlett Johansson e Zoe
Kravitz, sicuramente tra e più belle della serata.
Ecco il primo poster ufficiale che
ci mostra Elio Germano come Antonio
Ligabue in Volevo nascondermi, il nuovo film
del regista Giorgio Diritti, in uscita
il 27 febbraio distribuito da 01
distribution
Toni, figlio di una emigrante
italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso
un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una
capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e
alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è
l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un
riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la
sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal
mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo,
rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore
immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla
e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime
che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene
richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.
Più di tutti, Toni dipinge se
stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei
tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale
psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un
riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di
ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita
e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano
nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua
diversità.
Dopo anni di tira e molla tra la
Warner Bros. e Ezra
Miller, ci stiamo lentamente per avvicinare all’arrivo
ufficiale di The
Flash nelle sale a partire da luglio del 2022.
Non si conoscono ancora i dettagli sulla trama del film che sarà
diretto da Andy
Muschietti, ma esistono comunque diverse ragioni per
essere ancora eccitati in merito al debutto sul grande schermo del
film ambientato nel DCEU interamente dedicato al Velocista
Scarlatto.
Di seguito ne abbiamo raccolte 10:
La tradizione
Il
personaggio di Flash è stato creato per cercare di combinare i
fumetti con la fantascienza, operazione che nelle tavole è riuscita
magnificamente. Dai viaggio temporali e dimensionali a tutti i
cattivi più bizzarri e stravaganti, il film avrà sicuramente molte
influenze dalle quali attingere. Inoltre, Flash è stato al centro
di una grandissima storia di eroismo, che ha incluso la
condivisione del mantello con il suo prodigio, la morte e la
resurrezione, la conseguente modifica dell’intera timeline della
DC.
Flash ha anche una delle migliori
scuderie di antagonisti, seconda soltanto a Batman e Spider-Man, il
che significa che trovare un villain per il film degno di nota non
sarà assolutamente un problema.
Il cast principale
Barry e Iris sono una delle coppie
più famose dei fumetti, al pari di Lois Lane e Clark Kent, e di
Peter Parker e Mary Jane. A differenza degli altri due personaggi,
Iris è molto più di una “damigella in perciolo”: spesso, infatti,
appare al fianco di Barry quando ci sono problemi, e tra i due è
quasi sempre la più testard.
Nel film, Ezra Miller e Kiersey
Clemons interpreteranno la celebre coppia: entrambi hanno già una
discreta esperienza in film di grande successo, dimostrando di
poter avere una buona alchimia lavorando insieme. Siamo certi che
entrambi sapranno rappresentare al meglio i personaggi e la loro
storia d’amore.
La storia
Stando a quanto
dichiarato da Andy Muschietti, The Flash sarà una
libera interpretazione della miniserie a fumetti “Flashpoint”.
Probabilmente, si tratta di una una delle migliori storie su Flash
realizzate fino ad oggi; una storia che consolida davvero
l’immagine di Barry Allen e la tradizione legata alla sua
eredità.
Per tutti coloro che
non conoscono “Flashpoint”, la storia ruota attorno a Barry che
torna indietro nel tempo per salvare sua madre ed evitarle la
morte: quando torna nel presente, si accorge che il mondo intero è
cambiato. Bruce Wayne è morto al posto dei suoi genitori, Kal-el è
atterrato a Metropolis e non a Smallville ed è diventato un
esperimento governativo; ancora più importante, Wonder Woman e Aquaman sono in guerra.
Anti-Flash
Come
accennato in precedenza, “Flashpoint” è uno dei migliori racconti
su Flash, ma che dire del personaggio di Eobard Thawne, meglio
conosciuto come Anti-Flash? Thawne ha avuto un ruolo chiave nella
vita di Barry, dal momento che lo ha perseguitato per tuta la vita
Barry, cercando di trasformare la sua vita in un vero e proprio
inferno.
Fu lui a uccidere la
madre di Barry e, di conseguenza, divenne uno dei più grandi nemici
di Barry. Anti-Flash è un personaggio tanto imprevedibile quanto il
Joker, ma anche intelligente e astuto come Lex Luthor, e nutre
un’ossessione quasi malsana per la vita di Barry, con il solo
obiettivo di mandarla in frantumi. Questo aspetto della storia
potrebbe essere sicuramente interessante da trasporre sul grande
schermo.
Il costume
Abbiamo già
visto il costume del personaggio in Justice
League e i fan di tutto il mondo concordano sul fatto che
sia uno dei migliori costumi apparsi nel DCEU. Il costume è fedele
ai fumetti, con le tonalità cremisi e lo stesso luminoso giallo e
bianco nella parte anteriore. Alcune piccole modifiche potrebbero
giustificare come mai Barry può correre così in fretta senza che il
suo costume prenda fuoco!
I poteri di Flash
Oltre alla sua capacità di
correre molto velocemente, Flash ha tanti altri poteri che derivano
dal suo legame con la Forza della Velocità… poteri che anche
Superman vorrebbe avere. Insieme alla sua capacità di muoversi a
velocità supersonica, Barry può viaggiare nel tempo e accedere in
altre dimensioni, attraversare gli oggetti solidi, controllare
l’energia cinetica a livello molecolare, scatenare fulmini e tanto
altro ancora. Sarebbe bello vedere il Velocista Scarlatto
utilizzare tutti questi altri poteri nel film in arrivo nel
2022.
Gli effetti visivi
Nessun film aveva mai raccontato la
storia di un uomo in grado di correre ad alta velocità, quindi
The Flash rappresenterà sicuramente un novità in questo
senso. Se pensate che gli effetti speciali di Aquaman
fossero spettacolari, aspettate di vedere cosa la Warner sarà in
grado di fare con The Flash.
Le sequenze d’azione in
slow-motion, la manipolazione della materia, i fulmini:
tutti elementi che potrebbe davvero contribuire alla realizzazione
di un film incredibile dal punto di vista dell’esperienza
cinematografica.
La Famiglia di Flash
Oltre a Iris, Barry ha ispirato un
team di velocisti amorevolmente conosciuti come “Famiglia di Flash”
che include Jay Garrick, Kid Flash, Jesse Quick, Impulse e molti
altri fantastici eroi. Con personaggi come Jay o Wally, che vantano
una grande schiera di ammiratori, sarebbe stupido non includere
almeno uno di questi classici personaggi nel film.
I cameo
Flash è un
eroe adorabile, che di solito va d’accordo e lavora bene con gli
altri supereroi: ha persino la stima e il rispetto di Batman,
soprattutto per il suo approccio alla risoluzione dei misteri,
nonostante tra i due vi sia un rapporto complicato. Ha inoltre un
legame inseparabile con Hal Jordan/Lanterna Verde.
Nel 2022, il nuovo
film dedicato al Crociato di Gotham con Robert Pattinson sarà
già uscito: un cameo del nuovo Cavaliere Oscuro potrebbe non
rivelarsi una cattiva idea (anche se quel titolo non sarà
ambientato nel DCEU), così come sarebbe fantastico vedere nel film
un cameo di Hal Jordan.
Lo humor
Flash è
quasi sempre rappresentato come l’eroe più disinvolto e meno
serioso di tutti, che si tratti del banale umorismo di Barry Allen
o dell’immaturità di Wally West. La DC è nota per le sue storie dai
toni dark, mode che è stato riprese in molti dei film del
DCEU. Da eroe divertente e spiritoso quale è, come dimostrato anche
in Justice League, Flash potrebbe liberarsi
da tutta questa oscurità e regalare al pubblico la giusta dose di
umorismo che fino ad ora non abbiamo mai visto nel DCEU.