Home Blog Pagina 1070

Odio l’Estate gratis al cinema con Cinefilos.it il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo

0

In occasione dell’uscita al cinema di Odio l’Estate, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da una storia vera.

Ecco l’elenco delle sale disponibili:

MILANO 28/01/2020 21:30 ANTEO PALAZZO DEL CINEMA 10
MILANO 28/01/2020 20:30 NOTORIOUS CINEMAS 20
NAPOLI 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
BOLOGNA 28/01/2020 20:30 THE SPACE CINEMA 10
ROMA 28/01/2020 20:15 MULTISALA LUX 10
ROMA 28/01/2020 20:15 CINEMA ANDROMEDA 10
TORINO 28/01/2020 20:45 MULTISALA REPOSI 10
PALERMO 27/01/2020 20:30 CINE ARLECCHINO 10
PADOVA 27/01/2020 20:15 CINEMA PORTO ASTRA 10

CLICCA SUL LINK PER REGISTRARTI ALL’ANTEPRIMA NELLA TUA CITTA’

SINOSSI

Le regole per una vacanza perfetta: non si parte senza il canotto, non si parte senza il cane, ma soprattutto non si prenota la stessa casa.

Aldo Giovanni e Giacomo partono per le vacanze estive, non si conoscono e non potrebbero avere delle famiglie e delle vite più diverse: il precisetto organizzatissimo ma con un’attività in proprio fallimentare, il medico di successo alle prese con un figlio in piena crisi preadolescenziale, l’ipocondriaco nullafacente con un cane di nome Brian e la passione per Massimo Ranieri.

Tre vite lontanissime che si incontrano accidentalmente in una piccola isola della costa italiana: stessa spiaggia, stesso mare, ma soprattutto stessa casa in affitto.

Lo scontro è inevitabile e spassosissimo: abitudini diverse, due figli che si innamorano, tre mogli che partono col piede sbagliato ma finiscono per ballare insieme in una sera d’estate e tre nuovi amici alla ricerca di un figlio in fuga.

Aldo Giovanni e Giacomo ci raccontano una storia di amicizia e sentimenti come nella loro tradizione cinematografica più amata.

Odio l’Estate uscirà al cinema il 30 gennaio distribuito da Medusa Film.

Joker: il film con Joaquin Phoenix in digital da domani

0
Joker: il film con Joaquin Phoenix in digital da domani

Joker, il film diretto, co-scritto e prodotto da Todd Phillips, attualmente in corsa agli Oscar con 11 Nomination, già vincitore di 2 Golden Globe (Miglior attore protagonista in un film drammatico” per l’interpretazione di Joaquin Phoenix e “Miglior Colonna Sonora Originale” per il lavoro di Hildur Guðnadóttir) e del Leone D’Oro per il Miglior Film alla 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, a partire dal 23 gennaio sarà disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Inoltre, a partire dalle ore 12.00 di giovedì 23 gennaio, in occasione dell’uscita digitale del film, i primi 10 minuti di Joker saranno disponibili sul canale Youtube ufficiale di Warner Bros. Italia. Di seguito il player dove vedere i primi 10 minuti del film:

Dal prossimo 6 febbraio, il film – dopo aver superato la soglia dei 4 milioni di spettatori in Italia e incassato più di $1 miliardo nel mondo, sarà infine disponibile per il noleggio in digitale e in DVD, Blu-Ray (che includerà film e contenuti speciali in alta definizione) e 4K UHD.

IL FILM

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Il tre volte candidato all’Oscar Joaquin Phoenix (The Master, Quando l’amore brucia l’anima, Il Gladiatore) è il protagonista del film al fianco del premio Oscar Robert De Niro (“Toro scatenato”, ” Il Padrino – Parte II”). Fanno parte del cast anche Zazie Beetz (la serie TV “Atlanta”, “Deadpool 2“), Frances Conroy (“American Horror Story” in TV, “Castle Rock” in TV), Brett Cullen (“42 La vera storia di una leggenda americana”, “Narcos” in TV), Glenn Fleshler (le serie TV “Billions” e “Barry”), Bill Camp (“Red Saprrow”, “Molly’s Game”), Shea Whigham (“First Man – Il primo uomo”, “Kong: Skull Island”), Marc Maron (le serie TV “Maron” e “GLOW”), Douglas Hodge (“Red Sparrow”, “Penny Dreadful” in TV), Josh Pais (“Insospettabili sospetti”) e Leigh Gill (la serie TV “Il trono di spade”).

Phillips ha diretto il film da una sceneggiatura che ha scritto insieme all’autore candidato all’Oscar Scott Silver (“The Fighter”), basata sui personaggi di DC. Il film è prodotto da Phillips e dal candidato all’Oscar Bradley Cooper con la loro Joint Effort, e dalla nominata all’Oscar Emma Tillinger Koskoff. I produttori esecutivi sono Michael E. Uslan, Walter Hamada, Aaron L. Gilbert, Joseph Garner, Richard Baratta e Bruce Berman.

Dietro le quinte, Phillips è stato affiancato dal direttore della fotografia Lawrence Sher (“Godzilla II: King of the Monsters”, la trilogia di “Una notte da leoni”), lo scenografo Mark Friedberg (“Se la strada potesse parlare”, “Selma – La strada per la libertà”), il montatore Jeff Groth (“Trafficanti”, “Una notte da leoni III”) e il costumista premio Oscar Mark Bridges (“Il filo nascosto”, “The Artist”). Musiche di Hildur Guðnadóttir (“Chernobyl” in TV, “Soldado”).

1917: recensione del film di Sam Mendes

0
1917: recensione del film di Sam Mendes

Arriva al cinema il 23 gennaio il nuovo film di Sam Mendes, 1917, spettacolare ricostruzione storica della guerra di trincea e racconto di una missione pericolosissima, attraverso lo sguardo di quello che sembra un unico piano sequenza.

Il regista di American Beauty parte da un fatto storico, nel 1917 le truppe tedesche in Francia si ritirarono dietro la Linea di Hindenburg, e ci imbastisce sopra un storia, quella di due giovani soldati che devono recapitare un messaggio all’esercito inglese, il quale non sa che quella ritirata nemica è in realtà la preparazione a un’imboscata che potrebbe costare la vita a 16mila uomini. I due soldati (interpretati da Dean Charles Chapman e George MacKay) intraprendono così questa missione suicida, con la speranza di riuscire ad arrivare in tempo per annullare l’attacco inglese. Inoltre, uno dei due spera anche di ricongiungersi con il fratello, che guida proprio l’altro battaglione.

Il significato del piano sequenza di 1917

Gli elementi che giustificano la scelta tecnica di Mendes di utilizzare il “piano sequenza” si rintracciano tutti nell’abbozzo di trama che basta conoscere per parlare del film. In 1917, la forma linguistica della ripresa lunga si trasforma in strumento drammaturgico perché mette lo spettatore in condizione di vivere un’esperienza immersiva. L’occhio della macchina da presa è sempre alle spalle, accanto o poco avanti ai protagonisti, sempre alla loro altezza, come a suggerire costantemente allo spettatore che lui è lì, proprio accanto al soldato, e, con un po’ di immaginazione, ne sente il freddo, la stanchezza, la fame, la paura.

L’espediente tecnico e l’ambientazione durante la guerra faranno sicuramente volare la mente a film che prima di Mendes hanno scritto la storia del cinema, basti pensare a Orizzonti di Gloria o a Arca Russa. Il piano sequenza di Mendes e il suo racconto di guerra sono però differenti da questi esempi, sono distanti anni luce dal virtuosismo tecnico fine a se stesso (come fu invece per il Birdman di Inarritu, non per questo meno pregevole) e dalla complessità politica che, ad esempio, Kubrick infonde nel suo sguardo sulla guerra.

Mendes cerca lo spettacolo

L’obbiettivo di Sam Mendes sembra dunque quello di fare spettacolo, emozionare e coinvolgere. Non siamo quindi dalle parti degli illustri esempi citati ma più da quelle dello Spielberg di Salvate il Soldato Ryan, nonostante anche qui il paragone sia esclusivamente concettuale.

Come i due soldati sono completamente dedicati a raggiungere la Linea di Hindenburg e a consegnare il loro messaggio, così anche il regista si avvale di tutti gli strumenti che possiede, dalla fotografia (Roger Deakins), al montaggio fino alla musica, per garantire allo spettatore l’esperienza di immersione nella storia.

Tutto questo supportato da una sceneggiatura semplice e semplicistica; da una parte si può notare facilmente come la storia sia essenziale e lineare, dall’altra si capisce bene come Mendes, che firma anche la sceneggiatura insieme a Krysty Wilson-Cairns, si sia liberato delle complicazioni ideologiche moderne nella rappresentazione degli avversari, che diventano semplici villain delle storia e non personaggi antagonisti che stanziano in una zona grigia.

Per Mendes, in questo film, ci sono i buoni e ci sono i cattivi, nettamente separati, perché era importante per lui non raccontare la guerra come male del mondo, come aveva fatto per esempio Malick ne La Sottile Linea Rossa, né usarla come pretesto per la glorificazione del mezzo cinema, come ha fatto invece Nolan con Dunkirk, ma portare il fuoco del film sull’avventura di due uomini coraggiosi che devono compiere una missione per la salvezza di altri giovani soldati loro pari. È in questo aspetto che va ricercata la chiave di lettura di 1917: non un esperimento tecnico, non un esercizio di stile, ma un racconto che cerca l’empatia e il coinvolgimento, avvalendosi di competenze e tecnica fuori dal comune.

Avengers: Infinity War, le 5 morti più strazianti che non abbiamo superato

Sono passati già alcuni anni da quando Avengers: Infinity War ha lasciato il pubblico con il fiato sospeso. I Vendicatori hanno fatto il possibile per fermare Thanos, ma alla fine nulla poteva ostacolare la furia del Titano Pazzo. Mentre Thanos portava avanti la sua decimazione dell’universo, il temibile villain del MCU si lascia alle spalle una scia di distruzione mai vista prima.

In Infinity War, Thanos riuscì nell’impensabile quando entrò in possesso di tutte le Gemme dell’Infinito e riuscì a spazzare via metà della popolazione mondiale con un solo semplice schiocco della dita. Lo spettatore ha dovuto incassare il colpo e vedere alcuni dei suoi eroie preferiti svanire nel nulla. Ecco di seguito le cinque morti più strazianti che abbiamo visto in Infinity War: 

Groot

Sia che stesse ballando a suon di musica anni ’80 durante un importante combattimento o che stesse sbeffeggiando gli atteggiamenti di Star-Lord mentre volavano attraverso la Galassia, Groot ha subito conquistato il cuore dei fan. Mentre si unisce agli altri Guardiani della Galassia, Groot è diventato un membro dei Vendicatori molto amato dai fan. Alla fine di Infinity War, Groot si trasforma in polvere tra le braccia di Rocket Raccoon.

La scena è senza dubbio straziante e arriva alla fine del film come un pugno nello stomaco dello spettatore, con Rocket che piange cercando di salvare il suo amico. La morte di Groot è sicuramente una delle perdite più tristi del film.

Gamora

Gamora è diventata uno dei membri più amati dei Guardiani della Galassia e in Infinity War è protagonista di più di un momento particolarmente emozionante. Gamora è la figlia di Thanos: mentre il Titano Pazzo cerca di eliminare metà dell’universo, Gamora sente una grande responsabilità e sa che deve fare di tutto per fermarlo.

Quando Thanos sceglie di sacrificare la vita di sua figlia in cambio di una delle Gemme dell’Infinito, siamo di fronte ad una delle scene del film sicuramente più brutali. La morte di Gamora è un momento davvero straziante, ma contribuisce ad aumentare ancora di più la posta in gioco quando, in seguito, gli eroi scopriranno cosa le ha fatto Thanos.

Bucky

Il Soldato d’Inverno è sempre stato un personaggio al limite tra un amico e un nemico. Con un passato che lo perseguiterà sempre, Bucky Barnes ha iniziato una nuova vita a Wakanda, dove è stato riabilitato per cancellare la programmazione che lo aveva reso un assassino russo.

Quando Thanos e il suo esercito entrano in azione, Bucky si unisce ai suoi amici nella battaglia contro il Titano Pazzo. Nel corso dell’intero film, Bucky si è dimostrato un vero eroe, non solo quando si ritrova a dover combattere per Wakanda al fianco degli altri eroi. La morte di Bucky Barnes è stata particolarmente straziante perché fu il primo degli eroi a scomparire, con il suo migliore amico, Steve Rogers, che si volta con orrore per assistere alla scena.

Loki

Loki è stato uno dei personaggi più memorabili dell’Universo Cinematografico Marvel, sia come nemico dei Vendicatori che come alleato di Thor e dei suoi compagni. Sebbene non sia mai stato un vero eroe, Loki è sempre stato un personaggio comprensivo che a volte ha anche dimostrato di avere un cuore. Nonostante le sue colpe, l’ultimo suo gesto è stato quello di cercare di fermare Thanos. Non ci riesce e viene ucciso dal Titano Pazzo proprio di fronte a suo fratello.

Anche se Loki è già “morto” in passato, questa morte sembra definitiva. È stato particolarmente straziante perché abbiamo visto Thor indifeso in quel momento, perdendo l’ultimo membro della sua famiglia proprio davanti ai suoi occhi.

Spider-Man

Questa morte è semplicemente il momento più straziante di tutto il film. Peter Parker ha seguito Tony Stark nello spazio, disobbedendo al suo mentore. Per tutta la durata del film, Peter sta solo cercando di dimostrarsi degno di essere un Vendicatore. Dopo che Spider-Man salva Doctor Strange, Iron Man si aggrappa al giovane eroe e, a quel punto, lo elegge ufficialmente a Vendicatore.

Peter Parker ha un cuore immenso e vuole solo fare ciò che è giusto. Nelle ultime battute del film, Peter crolla tra le braccia di Stark, affrontando l’inevitabile. La scena è particolarmente straziante: è un modo assolutamente scioccante di chiudere un film con la morte di uno dei personaggi più adorabili di tutto il MCU.

Fonte: CBR

Terry Jones dei Monty Python muore a 77 anni

0

Terry Jones, dei Monty Python, si è spento all’età di 77 anni. A darne notizia è stata la famiglia con un comunicato: “Siamo profondamente rattristati di dover annunciare la scomparsa dell’amato marito e padre, Terry Jones.

Terry è morto la sera del 21 gennaio 2020 all’età di 77 anni con sua moglie Anna Soderstrom al suo fianco dopo una lunga battaglia estremamente coraggiosa contro una rara forma di demenza, FTD, ma mantenendo sempre il buon umore.

Negli ultimi giorni sua moglie, i suoi figli, la sua famiglia allargata e molti amici intimi sono stati costantemente con Terry mentre andava via dolcemente, a casa sua, nella zona nord di Londra. Abbiamo perso tutti un uomo gentile, divertente, caloroso, creativo e veramente amorevole la cui individualità intransigente, intelletto implacabile e straordinario umorismo hanno dato gioia a innumerevoli milioni di persone in sei decenni.

Il suo lavoro con Monty Python, i suoi libri, film, programmi televisivi, poesie e altri lavori vivranno per sempre, un’eredità adeguata di un vero poliedrico.

Noi, sua moglie Anna, i figli Bill, Sally, Siri e la famiglia allargata vorremmo ringraziare i meravigliosi professionisti e assistenti medici di Terry per aver reso gli ultimi anni non solo sopportabili ma spesso gioiosi.

Speriamo che un giorno questa malattia venga completamente sradicata. Chiediamo che la nostra privacy sia rispettata in questo momento delicato e ringraziamo che abbiamo vissuto in presenza di un uomo straordinariamente talentuoso, giocoso e felice che ha vissuto una vita veramente autentica, nella sua parole “glassato amorevolmente di glucosio”. “

Con i Monty Python, ha scritto diretto e interpretato Monty Python e il Sacro Graal, Brian di Nazareth, Monty Python – Il senso della vita.

Fonte

Non solo Parasite: le 10 peggiori famiglie del cinema

Non solo Parasite: le 10 peggiori famiglie del cinema

La corsa agli Oscar 2020 è più infiammata che mai quest’anno, soprattutto se si considera che il premio al miglior film potrebbe essere assegnato all’acclamato thriller sudcoreano Parasite. Il capolavoro del regista Bong Joon-ho racconta la storia di una famiglia che fa di tutto per riscattarsi da una condizione di estrema povertà e provare così ad avere una vita migliore.

La dubbia moralità della famiglia al centro della storia è sicuramente tra le più memorabili mai raccontate sul grande schermo. Ecco di seguito le 10 peggiori famiglie mai apparse sul grande schermo che, nonostante i loro discutibili comportamenti, sono comunque riuscite a conquistare il nostro cuore: 

I McDunnough (Arizona Junior)

Herbert “Hi” McDunnough e sua moglie Edwina detta “Ed” si incontrano mentre lei lavora come agente di polizia e lui viene arrestato come reo. Un chiaro segnale della futura nascita di una famiglia per nulla convenzionale…

I due, nonostante agli antipodi, sono palesemente innamorati, ma sfortunatamente non riescono ad avere figli. Per mettere su la famiglia dei loro sogni, decidono di rapire un neonato ad una famiglia benestante che ha appena avuto ben cinque gemelli. Si rivelano dei genitori amorevoli, ma alla fine è difficile supportare fino in fondo chi pensa che sottrarre un bambino ad un altro sia un gesto che può essere perdonato…

I McCallister (Mamma, ho perso l’aereo)

Le vacanze natalizie possono essere molto stressanti, soprattutto se la tua casa viene invasa da tantissimi rumorosissimi parenti. Eppure, riuscire a dimenticare tuo figlio a casa è un’impresa che forse riuscirebbe soltanto ad un inetto… o ai McCallister, che già prima di dimenticare Kevin non erano propriamente il modello di famiglia ideale. Il fratello maggior Buzz è un bamboccione crudele, mentre lo zio Frank è uno scroccone insensibile. Ma la colpa, purtroppo, è soltanto di Kate e Peter McCallister.

Non solo partono per Parigi e dimenticano Kevin a casa, ma ripetono lo stesso errore il Natale successivo. Perché i servizi sociali non hanno mai bussato alla porta dei McCallister?

Gli Hoover (Little Miss Sunshine)

I viaggi in famiglia on the road possono essere molto divertenti, ma possono rivelarsi anche problematici se i tuoi parenti sono persone decisamente strane. Gli Hoover intraprendono un viaggio a bordo di un Volkswagen T2 per una nobile causa: permettere alla loro figlioletta di partecipare alle finali di un concorso di bellezza per aspiranti Miss America. Tuttavia, il viaggio a bordo di quel furgone si rivelerà una pessima idea…

Il padre è un arrogante oratore motivazionale senza successo, il nonno è un anziano con problemi di droga, il fratello maggior ha fatto voto di silenzio e lo zio omosessuale ha recentemente tentato di suicidarsi. A turno, finiranno per punzecchiarsi a vicenda, trasformando il viaggio in un vero e proprio incubo.

I Tenenbaum (I Tenenbaum)

I Tenenbaum sono noti per essere tre figli dotati di grande talento che eccellono nello sport, nelle arti creative e negli affari. Tuttavia, lo erano da giovani; sfortunatamente, crescendo sono diventati degli adulti gravemente problematici, senza più alcuna dote.

Molti dei problemi dei tre ragazzi sono da attribuire a Royal Tenenbaum, il patriarca della famiglia, il quale gli ha derubati, ha denigrato i loro talenti e si è finto un malato terminale. Ovviamente, anche i figli sono tutt’altro che perfetti: uno è innamorato della sua sorellastra, l’altro è un ipocondriaco eccessivamente protettivo nei confronti dei due figli e la femmina è una depressa cronica.

Gli Hanson (Onora il padre e la madre)

I problemi finanziari possono mettere a dura prova una famiglia. Tuttavia, nel caso degli Hanson in Onora il padre e la madre, i loro problemi sembrano essere molto più profondi e non legati direttamente ai soldi. I due figli (Ethan Hawke e Phillip Seymour Hoffman) sono in difficoltà e decidono di derubare la gioielleria dei loro genitori, scatenando una serie fatale di eventi. 

A parte il crimine atroce, il personaggio di Hawke ha una relazione segreta con la moglie di suo fratello, mentre quello di Hoffman è un drogato che ha sottratto denaro alla sua compagnia. Gli Hanson dimostrano che essere imparentati non ti dà la libertà di poter compiere azioni terribili solo in nome di un legame di sangue…

I Thrombey (Cena con delitto – Knives Out)

Come i Tenenbaum, anche i Thrombey sono una famiglia che ha goduto di grande fama, principalmente grazie alla proficua carriera del patriarca Harlan Thrombey come romanziere misterioso. Quando Harlan muore durante una riunione di famiglia, tutti i membri sperano di trarre un beneficio economico dalla sua morte, ma al tempo stesso diventeranno i principali sospetti.

Tuttavia, anche se solo una persona può essere colpevole di quel crimine, è chiaro che i Thrombey non sono quella famiglia così perfetta che fingono di essere. Fingono di prendersi cura degli altri a patto che il loro potere e la loro stabilità non vengano minacciati; è in quel momento che viene fuori la loro vera natura. Sono soltanto un gruppo di bambini viziati che pretendono sempre di più!

I Corleone (Il Padrino)

Le imprese a conduzione familiare nascondono sempre una certa dose di fascino, ma quando si tratta di criminalità organizzata, il fascino svanisce quasi rapidamente. Nonostante le azioni illegali in cui sono coinvolti i Corleone, sembra esserci molto amore tra i vari membri della famiglia, soprattutto da parte del patriarca Don Vito.

Tuttavia, le dinamiche familiari cambiano una volta che Vito viene sparato e non è più in grado di prendersi cura della sua famiglia. A prendere in mano le redini è Michael Corleone, che si dimostrerà ancora più spietato del padre. Ne conseguono soltanto diffidenza, tradimento e omicidio… tutti segnali che certamente non fanno pensare ad una famiglia in cui esiste l’amore.

I Kim (Parasite)

È sempre bello quando tutti i membri di una famiglia lavorano insieme per aiutare l’intero gruppo ad uscire da una situazione di degrado, ma a volte ciò può indurci a superare i limiti, come accade ai Kim, una famiglia coreana in difficoltà che lavora a basso costo e che tenta in tutti i modi di sbarcare il lunario. Quando per uno di loro si presenta la grande opportunità, l’intera famiglia ha la possibilità di cambiare la propria vita in meglio.

Sebbene inizialmente si faccia il tifo per i Kim affinché riescano davvero a per migliorare la propria condizione, a mano a mano scopriamo che sono disposti a tutto pur di scavalcare gli altri e salire di un gradino all’interno della scala sociale. Pur non essendo persone malvagie, le loro decisioni immorali avranno delle conseguenze orribili…

I Sawyer (Non aprite quella porta)

Ogni famiglia ha la sua dose di eccentricità che potrebbe risultare strana agli occhi degli altri ma assolutamente normale per loro. In riferimento ai Sawyer, quando si parla di eccentricità… si parla di omicidio e di cannibalismo! Questa famiglia texana così unita trascorre le sue giornate a cercare di attirare i passanti nella loro tenuta, per poi farli torturare da Leatherface, il membro più squilibrato dell’intera famiglia, che uccide con la sua celebre motosega perché mentalmente disturbato.

La famiglia sembra pensare che non ci sia nulla di sbagliato nelle loro azioni o nel fatto che uno dei membri indossi costantemente una maschera fatta di pelle umana. Per fortuna, lo spettatore sa che comportamenti del genere, nella vita reale, sarebbero assolutamente inaccettabili!

Gli Skywalker (Star Wars)

Quando il primo Star Wars uscì nelle sale, il nome Skywalker venne suvbito associato ai concetti di bene e di eroismo. Oggi, quel cognome si è fatto carico di molte più sfaccettature. A partire da Anakin Skywalker, promettente Jedi che passò al Lato Oscuro della Forza, uccise innumerevoli persone e assunse l’identità di Darth Vader.

Luke Skywalker è riuscito almeno a non lasciarsi tentare dal Lato Oscuro, ma non per questo ha avuto meno problemi da affrontare. Ha baciato sua sorella per ben due volte in un modo decisamente non fraterno; inoltre, ha pensato di uccidere suo nipote Ben, che decise di seguire le orme di suo nonno Anakin passando al Lato Oscuro e uccidendo suo padre.

Fonte: ScreenRant

1917: incontro con i protagonisti Mendes, Chapman, McKay e Deakins

1917, il nuovo, esaltante, film di Sam Mendes che sta facendo incetta di premi (due Golden Globes, miglior film e miglior regia) e nomination (10 agli Oscars 2020) sarà nelle sale dal 23 gennaio con 01 Distribution. La pellicola del regista di American Beauty racconta lo straordinario viaggio di due giovanissimi soldati, che vengono mandati oltre le linee nemiche, in una missione suicida, a recapitare un messaggio di fondamentale importanza, avvisare il battaglione di un’imboscata. Il loro fallimento potrebbe causare la morte di oltre 16 mila uomini.

La guerra come non l’avete mai vista, o meglio, come non si vedeva da tempo su grande schermo: dura, sporca, ingiusta e dolorosa, in una pellicola al cardio palma che ha il potere, dall’inizio dell’azione, di far empatizzare lo spettatore in una maniera totale con i due protagonisti.

Potere del cinema e anche di Sam Mendes che si avvale della collaborazione di Roger Deakins, premio Oscar alla fotografia per Blade Runner 2049, per girare il film come se fosse un lungo piano sequenza. Scelta tecnicamente non facile ma dalla resa straordinaria. Abbiamo incontrato i protagonisti a Londra in occasione della presentazione alla stampa del film.

1917 nasce da un racconto del nonno di Sam Mendes

Ho letto che la storia di questo film si deve a suo nonno, è vero?

Sam Mendes: “Sì, è vero. Sono racconti che mi ha fatto quando avevo 10 anni, è da quel giorno che ci penso! La verità è che dopo l’esperienza di Bond dove sono stato a stretto contatto con gli sceneggiatori per tantissimo tempo, ho iniziato a pensare di poter scrivere qualcosa di mio. Una delle storie che mi ha raccontato mio nonno riguardava la consegna di un messaggio, ho pensato che avrei potuto creare qualcosa di ancora più epico su quel viaggio, ma non ero sicuro di come raccontarlo. Abbiamo fatto moltissime ricerche e abbiamo trovato un momento durante la guerra dove fosse plausibile inserire un viaggio, abbiamo scoperto che nel ’17 i tedeschi si sono ritirati dietro la linea di Hindenburg e ci abbiamo inserito la nostra storia, era più vero e plausibile, una volta capito come strutturarlo abbiamo scritto la sceneggiatura”.

Cosa rende speciali i vostri personaggi?

Dean Charles Chapman: “Credo si empatizzi con loro perchè sono due semplici ragazzi, non sono supereroi e non hanno superpoteri, sono semplici, come te, come me, ti ci puoi identificare e in più, pur essendo un film straordinario, non è un film che vuole insegnare nulla sulla guerra, è un film che si svolge durante la guerra, raccontando la storia di due ragazzi che affrontano qualcosa di straordinario, come potrebbe affrontarla chiunque altro”.

Una grande sfida tecnica per cast e crew

1917 intervista

Si vocifera che sul set ci fossero due sceneggiature, è vero?

George MacKay: “Sì, ma non c’è nessun mistero dietro a tutto ciò, abbiamo avuto due sceneggiature per una questione di logistica, una era riferita alla storia, al nostro recitare e l’altra era tecnica, seguiva ogni particolare di ogni scena nei minimi dettagli. Col fatto che Sam abbia deciso di girare come in un lungo piano sequenza, avevamo bisogno di una sceneggiatura parallela per coordinare tutto, come una mappa per capire dove sarebbe stata la camera”.

Quanto lavoro c’è dietro ad un film del genere?

Roger Deakins: “Abbiamo iniziato a preparare il film circa nove mesi prima di iniziare a girare, c’è stato molto dialogo con Sam per capire come farlo e prendere le decisioni giuste, avevamo già George e Dean, il che ha agevolato il nostro lavoro perché potevamo disporre di loro per le prove tecniche di pre produzione. Tutto è stato fatto con estrema precisione, nei minimi dettagli, il che non implica un set rigido, si è svolto tutto con estrema naturalezza, semplicemente ognuno doveva sapere esattamente la propria posizione sul set e cosa si sarebbe fatto in quel momento e in quello dopo”.

Justice League #SnyderCut: la prova che Atomo doveva apparire nel film

0

Mentre i fan continuano a chiedere a gran voce la release della #SnyderCut di Justice League, il regista Zack Snyder ha condiviso online due nuove immagini dalla sua versione del film mai arrivata al cinema. Le nuove immagini in questione, condivise da Snyder sempre attraverso il suo account Vero, hanno come protagonisti i personaggi di Alfred Pennyworth e di Ryan Choi.

Mentre Alfred è apparso nel film, interpretato dal premio Oscar Jeremy Irons, Ryan è stato invece tagliato: si tratta della quarta incarnazione del personaggio di Atomo nei fumetti; la didascalia che ha accompagnato lo scatto suggerisce che nel film il personaggio avrebbe diretto il reparto Nanotecnologie dei laboratori S.T.A.R. e che avrebbe avuto un ruolo decisamente importante.

Per quanto riguarda invece l’immagine di Alfred Pennyworth, la didascalia che ha accompagnato lo scatto del fedele maggiordomo di Bruce Wayne recita: “Alfred lavora nel covo aerospaziale abbandonato di Wayne: ha dovuto spostare la sua officina dalla Batcaverna perché lui e Bruce stanno provando ad aggiustare Flying Fox e non c’era spazio nella caverna per un veicolo così grande”. Nella versione arrivata al cinema, le due location vengono considerate come un luogo unico, mentre il post condiviso da Snyder chiarisce che nella sua versione il covo aerospaziale aveva una specifica funzione.

Potete vedere le immagini di seguito:

LEGGI ANCHE – Justice League #SnyderCut: nuovi dettagli su Darkseid

Nelle ultime settimane sono emersi ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata” di Justice League, con Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:

“Partivamo con l’idea che una minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della reazione scatenata da Batman v Superman […]

Sarebbe stata una lunga storia da raccontaresaremmo finiti in un futuro a distanza dove Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…

Bradley Cooper sarà Leonard Bernstein in un biopic targato Netflix

0

Il biopic su Leonard Bernstein, celeberrimo compositore, pianista e direttore d’orchestra, che sarà diretto, interpretato e sceneggiato da Bradley Cooper, è stato ufficialmente acquistato da Netflix e potrebbe tranquillamente diventare uno dei grandi protagonisti della season award del 2022. Nel 2018, Cooper ha debuttato alla regia con A Star Is Born, acclamato dalla critica (conquistò anche 8 nomination agli Oscar) e dal pubblico (434 milioni di dollari al box office mondiale). Un film dedicato a Bernstein era nei progetti di Cooper ancora prima che il film con Lady Gaga divenne un incredibile fenomeno.

Per quanto riguarda Netflix, il colosso dello streaming è riuscito negli ultimi due anni a segnare la storia della season award di Hollywood. Dopo il successo di Roma, Netflix è tornato al centro dell’attenzione grazie a due pellicole che sono diventate tra i principali contendenti dei prossimi Oscar, The Irishman e Storia di un matrimonio, a dimostrazione di quanto la società americana voglia continuare ad essere tra le realtà cinematografiche di punta nella corsa ai premi.

Deadline riporta che il biopic su Leonard Bernstein ad opera di Bradley Cooper è passato dalla Paramount Pictures a Netflix. Cooper sarà coinvolto nel progetto in qualità di interprete, regista, co-sceneggiatore e produttore insieme a Steven Spielberg, Martin Scorsese e Todd Phillips (Cooper figura tra i produttori di Joker). La produzione del biopic dovrebbe partire il prossimo anno, dopo che Cooper avrà terminato le riprese di Nightmare Alley di Guillermo del Toro. Una volta portato a compimento il progetto, Netflix si occuperà della distribuzione del film non soltanto in streaming, ma anche nelle sale, in modo da poter rendere il biopic candidabile agli Oscar.

A proposito del progetto Scott Stuber, responsabile dei film originali di Netflix, ha dichiarato: “Il debutto alla regia di Bradley è stato qualcosa di assolutamente brillante e in pochissimo tempo è riuscito a consolidare la sua fama di regista serio. La sua forte passione e la sua chiara visione di come portare in vita la relazione tra l’iconico compositore Leonard Bernstein e sua moglie Felicia Montealegre promette di rendere giustizia alle loro vite in un modo che soltanto un team di rinomati filmmaker come questo saprebbe fare. Siamo onorati di lavorare a stretto contatto con la famiglia Bernstein e di condividere la loro storia con il pubblico di tutto il mondo.”

Tra le opere più celebri di Leonard Bernstein si ricordano il musical On the Town (1944), Wonderful Town (1953), Candido (1956) e la popolarissima commedia musicale West Side Story (1957), scritta in collaborazione con Stephen Sondheim e Jerome Robbins.

LEGGI ANCHE – Bradley Cooper: 10  cose che non sai sull’attore

Hugo Weaving sull’addio a Teschio Rosso e sul coinvolgimento in Matrix 4

0

Nonostante l’ottimo lavoro svolto nei panni di Teschio Rosso in Captain America: Il Primo Vendicatore, non abbiamo visto Hugo Weaving tornare nelle vesti del personaggio in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame: in entrambi i film, infatti, il ruolo è stato interpretato da Ross Marquand (The Walking Dead).

All’epoca della release di Infinity War, i registi Anthony e Joe Russo giustificarono l’assenza di Hugo Weaving adducendo una serie di impegni già presi in precedenza dall’attore, ma adesso è stato proprio Weaving in persona a rivelare i motivi che lo hanno spinto a non voler tornare ad interpretare l’iconico villain Marvel.

Intervistato da Time Out, l’attore austriaco ha dichiarato che ha amato interpretare Johann Schmidt e che, dal momento che aveva firmato un accordo per ben tre film, non vedeva l’ora di tornare nei panni del personaggio; quando però è arrivato il momento di tornare effettivamente sul set, l’attore ha spiegato di aver avuto alcuni problemi “contrattuali” con i Marvel Studios.

“In quel momento, avevano ritirato i contratti che avevamo stipulato in precedenza e quindi la somma che mi volevano offrire per i due film sugli Avengers era nettamente inferiore rispetto a quanto avevo guadagnato per il film su Captain America… in questo caso si parlava di ben due film! Quando firmammo il primo contratto, mi promisero che il compenso sarebbe cresciuto di volta in volta.”, ha rivelato Weaving.

“All’epoca mi dissero: ‘Si tratta soltanto di lavorare con la tua voce, non deve essere un grande problema’. È stato di fatto impossibile negoziare con loro attraverso il mio agente. In realtà, non ero così particolarmente interessato a farlo. Ma l’avrei fatto.”, ha aggiunto l’attore.

Sempre nel corso della medesima intervista, Hugo Weaving ha confermato che non tornerà nei panni dell’Agente Smith in Matrix 4, e questo volta sarà davvero a causa di altri impegni lavorativi: “Ero in contatto con la regista Lana Wachowski, ma alla fine ha capito che i nostri rispettivi impegni non riuscivano a combaciare. Abbiamo provato a venirci incontro con le rispettive date, ma poi ha cambiato idea. Sono andati avanti senza di me.”

LEGGI ANCHE – V per Vendetta: 10 cose che non sai sul film con Hugo Weaving

Shang-Chi: un’attrice già apparsa nel MCU entra nel cast

0
Shang-Chi: un’attrice già apparsa nel MCU entra nel cast

Un nuovo report suggerisce che Michelle Yeoh è in trattative con la Marvel per unirsi al cast di Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, le cui riprese partiranno a breve in Australia. Il film del MCU che arriverà nelle sale nel 2021, vedrà Simu Liu nei panni del maestro di Kung-Fu del titolo. Il film, inoltre, sarà il primo titolo dell’Universo Cinematografico Marvel ad avere un cast composto interamente da attori asiatici, tra cui Tony Chiu-Wai Leung e Awkawafina (acclamatissima per la sua recente interpretazione in The Farewell). Il ruolo della cantante e attrice nel film non è stato ancora rivelato, mentre Leung interpreterà Mandarino, un villain dei fumetti di cui abbiamo già sentito parlare in Iron Man 3, dove Ben Kingsley ha interpretato Trevor Slattery, un attore inglese che fingeva di essere il Mandarino.

Stando a quanto riportato da ComicBook, secondo alcuni report Michelle Yeoh (vista di recente in Last Christmas di Paul Feig) è in trattative per unirsi al cast del film. Al momento non sappiamo quale ruolo l’attrice interpreterà, ma è chiaro che sarà diverso dal personaggio interpretato dalla stessa in Guardiani della Galassia Vol. 2: nel film di James Gunn, la Yeoh è apparsa brevemente nei panni di Aleta Ogord, uno dei membri originali del gruppo di Youdu (Michael Rooker).

Michelle Yeoh non è la prima attrice ad essere apparsa in diversi film del MCU nei panni di personaggi differenti: anche Alfre Woodard ha avuto un piccolo ruolo in Captain America: Civil War e poi è apparsa nella serie Luke Cage. Più di recente, Gemma Chan è stata ingaggiata per il ruolo di Sersi ne Gli Eterni dopo aver già interpretato un personaggio secondario in Captain Marvel

Se il casting della Yeoh dovesse essere confermato, l’attrice tornerà a lavorare con Awkwafina, con la quale aveva già recitato nel film campione d’incassi Crazy & Rich del 2018.

LEGGI ANCHE – Shang-Chi: il regista parla dell’approccio al personaggio del Mandarino

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021.Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (prossimamente uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

No Time to Die: nuovi dettagli grazie allo speciale di Entertainment Weekly

0

A partire dal prossimo aprile, Daniel Craig tornerà per l’ultima volta nei panni di 007 nell’attesissimo No Time to Die. L’ultimo numero di Entertainment Weekly interamente dedicato a Bond 25 ci permette di dare un nuovo sguardo al film diretto da Cary Joji Fukunaga e di scoprire nuovi dettagli.

La cover del nuovo speciale della celebre rivista dedicata a No Time to Die ci mostra, oltre a Craig, anche Rami Malek, l’attore premio Oscar per Bohemian Rhapsody che nel film avrà il ruolo del misterioso nuovo villain Safin.

A proposito del suo ritorno nei panni di Bond e della sfida che un ruolo di questo tipo comporta (soprattutto dal punto di vista fisico), Daniel Craig ha dichiarato alla rivista: “Quando ho finito Spectre, avevo una gamba rotta. Così mi sono chiesto: ‘Ero fisicamente in grado di fare un altro film? O volevo soltanto fare un altro film?’. Perché sapete… chiamare tua moglie e dirle: ‘Mi sono rotto una gamba’, non è così piacevole.”

Sempre alla celebre rivista, la produttrice Barbara Broccoli ha parlato del ritorno di Léa Seydoux nei panni di Madeleine Swann: “Bond ha deciso di scappare via con lei e di provare ad avere una vita normale. All’inizio del film vediamo Bond e Madeleine insieme… partono per un viaggio romantico, ma poi lui inizia a sospettare che lei lo stia tradendo”. E a tal proposito, la Seydoux in persona ha aggiunto che la loro relazione “cadrà a pezzi.”

Ancora poco sappiamo circa il personaggio di Safin, ma la Broccoli lo ha descritto come un “villain vecchio stampo”. Rami Malek ha invece aggiunto: “L’unica cosa che posso dire è che ci sono delle sfide davvero immense che ha dovuto raccogliere e affrontare nel corso della sua vita.”

Nel film ci sarà anche Lashana Lynch (Captain Marvel) che interpreterà un’agente di nome Nomi, che secondo alcune indiscrezioni dovrebbe raccogliere l’eredità di Bond e subentrare a Craig come nuovo 007 (nonostante le recenti smentite da parte dei produttori!). L’attrice ha descritto il suo personaggio come “una donna feroce e supponente. Una grande lavoratrice.”

Potete vedere le nuove immagini di No Time to Die di seguito, che oltre a mostrarci Craig, la Seydoux, Malek e il regista, ci permettono di dare un nuovo sguardo anche a Jeffrey Wright (Felix Leiter), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Rory Kinnear (Tanner) e Ben Whishaw (Q).

LEGGI ANCHE – No Time to Die: ecco perché Daniel Craig ha deciso di tornare nei panni di 007

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Fonte: CBM

Justice League Dark: Warner Bros. e J.J. Abrams sviluppano film e serie tv

0

Film e serie tv basati sulla serie a fumetti Justice League Dark sono ufficialmente in sviluppo alla Warner Bros.: nel progetto sarà coinvolto anche J.J. Abrams insieme alla sua Bad Robot. Sembra che le cose stiano finalmente volgendo al meglio per la Warner e la DC: dopo i successi di Aquaman e Shazam!, acclamati tanto dal pubblico quanto dalla critica, Joker è diventato un campione d’incassi ed uno dei grandi protagonista della season award di quest’anno.

In attesa dell’arrivo nelle sale di Birds of Prey e Wonder Woman 1984, la Warner Bros. continua a programmare il proprio futuro, tanto al cinema quanto sul piccolo schermo: tra il 2021 e il 2022 arriveranno altri tre live action DC e oggi apprendiamo che la major è ufficialmente tornata ad occuparsi di Justice League Dark, un progetto in cantiere da tantissimi anni.

Stando a quanto riportlato da Deadline, la Warner Bros. e la Bad Robot di J.J. Abrams avrebbero discusso circa lo sviluppo di film e serie tv basati su Justice League Dark, la serie a fumetti con protagonisti i personaggi di John Constantine, Madame Xanadu, Deadman, Shade, Changing Mane Zatanna.

La Bad Robot di Abrams si occuperà di supervisionare il progetto, che nasce dal recente accordo stretto tra la Warner Media e la società di produzione di Abrams. Al momento non sono stati forniti ulteriori dettagli, né sappiamo se Abrams sarà direttamente coinvolto in qualità di regista.

Numerose versioni di Justice League Dark sono state in sviluppo alla WB e alla DC per quasi un decennio, con registi quali Guillermo Del Toro e Doug Liman coinvolti in fasi differenti dello sviluppo dei progetti. Adesso, sembra che toccherà alla Bad Robot portare finalmente i personaggi creati da Peter Milligan e disegnati da Mikel Janín sul grande schermo.

LEGGI ANCHE – Justice League Dark: il fan-film con Constantine, Zatanna & Deadman

Just Charlie – diventa chi sei al cinema dal 23 Gennaio

Just Charlie – diventa chi sei al cinema dal 23 Gennaio

Just Charlie diventa chi sei, opera prima di  Rebekah Fortune, racconta – con la  schiettezza e il tono dolceamaro tipici della cultura britannica – di Charlie, un adolescente della provincia inglese con un grande talento per il calcio. Una delle squadre più importanti, il Manchester City, gli offre un ingaggio da sogno, ma Charlie ha un segreto: è felice solo quando, di nascosto, può vestirsi da ragazza.

Il film è ambientato a Tamworth, una piccola città di commercianti nelle Midlands, dove tutti si conoscono e dove il calcio domina qualsiasi argomento di dibattito. «Tutti i personaggi del film – dice la regista – sono ispirati a persone reali, con le loro difficoltà nell’aprirsi al di là della loro ‘zona di comfort’. Avendo io stessa sperimentato il rifiuto e la difficoltà nell’accettazione di individui che differiscono dalla norma, mi è sembrato il contesto perfetto in cui ambientare questa storia». Rebekah Fortune racconta una storia semplice, la storia di una famiglia e di una comunità. Una storia che è insieme appassionante, divertente, amara, commovente, e nel complesso molto gioiosa.

Just Charlie – diventa chi sei: la trama

Intrappolata nel corpo di un fanciullo, Charlie è combattuta tra il desiderio di compiacere le ambizioni che il padre ripone in lei e il bisogno di affermare la propria identità. La scelta che la attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a repentaglio i suoi affetti più cari. Ma il suo bruciante desiderio di abbracciare pienamente la propria vera identità, le fa trovare in sé la forza per farsi accettare e amare dalla comunità in cui vive.

Charlie è interpretato dallo straordinario, giovanissimo Harry Gilby (l’acclamato interprete della versione teatrale di Billy Elliot) che per questo ruolo ha ottenuto la nomination BIFA come Miglior Esordiente.

Yesterday: in home video la commedia di Danny Boyle

0
Yesterday: in home video la commedia di Danny Boyle

Per cominciare al meglio l’anno del 55° anniversario di Yesterday, riunite famigliari ed amici con la musica dei Beatles grazie al film, che sarà disponibile dal 21 gennaio 2020 in Dvd, Blu-ray e Digital HD con Universal Pictures Home Entertainment Italia.  

La vita di Jack cambia per sempre quando scopre che è l’unica persona al mondo a ricordare la musica dei Beatles, e deve decidere se vuole davvero la fama o se ciò di cui ha bisogno in realtà è l’amore. Ricco di tenerezza e comicità dall’inizio alla fine, le edizioni home video di Yesterday arrivano a casa vostra ricchissime di incredibili contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese, performance musicali dal vivo realizzate presso gli iconici Abbey Road Studios, un inizio ed un finale alternativo del film e numerosi dietro le quinte con il cast e la troupe che porteranno i fan sempre più a fondo in questa avvincente storia.

Divertente, originale, commovente – Yesterday è una commedia rock-n-roll sulla musica, i sogni, le amicizie e sulla tortuosa strada che porta all’amore della propria vita. Passate una divertente serata casalinga all’insegna dei Beatles e delle loro canzoni per celebrare il 55° anniversario della canzone iconica che dà il titolo a questa indimenticabile commedia.

Yesterday: la trama

Jack Malik era solo uno dei tanti cantautori che faticano ad emergere… ma poi tutto cambia. Dopo un misterioso blackout, Jack (Himesch Patel) scopre di essere l’unica persona al mondo a ricordare i Beatles. L’uomo utilizza quindi le loro più celebri canzoni per raggiungere il successo, rischiando però nel mentre di perdere Ellie (Lily James), la persona che l’ha sempre amato e ha sempre creduto in lui sin dall’inizio. Kate McKinnon e Ed Sheeran partecipano al film rubando la scena, diretti dal regista premio Oscar Danny Boyle (The Millionaire, Trainspotting) con la sceneggiatura del premio Oscar Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, Love actually – L’amore davvero).

CONTENUTI SPECIALI ESCLUSIVI NEL FORMATO BLU-RAY:

  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Ed Sheeran: dagli Stadi al Grande Schermo
  • Maga della Commedia: Kate McKinnon
  • Live agli Abbey Road Studios
  • E molto altro! CONTENUTI SPECIALI NEL FORMATO DVD:
  • Finale alternativo
  • Scene tagliate
  • Performance musicali
  • Commento del Regista Danny Boyle e dello Sceneggiatore Richard Curtis
  • Live agli Abbey Road Studios

Il diritto di opporsi gratis al cinema con Cinefilos.it

0
Il diritto di opporsi gratis al cinema con Cinefilos.it

In occasione dell’uscita al cinema di Il Diritto di Opporsi, film con i premi Oscar Brie Larson e Jamie Foxx, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

Martedì, 28 gennaio, alle 20.30, in diverse sale italiane, è prevista l’anteprima del film, tratto da una storia vera.

Ecco l’elenco delle sale disponibili:

CITYLIFE MILANO 28/01/2020 20:30
METROPOLITAN NAPOLI 28/01/2020 20:30
JOLLY BOLOGNA 28/01/2020 20:30
THE SPACE GENOVA 28/01/2020 20:30
BARILLA/ CENTRO PARMA 28/01/2020 20:30
REPOSI TORINO 28/01/2020 20:00
GALLERIA BARI 28/01/2020 20:30
ARLECCHINO PALERMO 28/01/2020 20:30
FIAMMA FIRENZE 28/01/2020 20:30
PORTO ASTRA PADOVA 28/01/2020 20:30

CLICCA SUL LINK PER REGISTRARTI ALL’ANTEPRIMA NELLA TUA CITTA’

Michael B. Jordan e i premi Oscar® Jamie Foxx (“Ray”, “Baby Driver Il genio della fuga”, “Django: Unchained”) e Brie Larson (“Room”, “Short Term 12” e “Captain Marvel”), sono i protagonisti de “Il diritto di opporsi”, un dramma illuminante che porta sul grande schermo una delle storie più importanti del nostro tempo.

Il premiato regista Destin Daniel Cretton (“Il castello di vetro”, “Short Term 12”) ha diretto il film da una sceneggiatura che ha co-scritto, tratta dal pluripremiato best-seller di memorie ad opera di Bryan Stevenson.

Il Diritto di Opporsi si basa sulla vera storia, potente e stimolante, del giovane avvocato Bryan Stevenson (Jordan) e la sua storica battaglia per la giustizia. Dopo essersi laureato ad Harvard, Bryan avrebbe potuto scegliere fin da subito di svolgere dei lavori redditizi. Al contrario, si dirige in Alabama con l’intento di difendere delle persone condannate ingiustamente, o che non avevano una rappresentanza adeguata, con il sostegno dell’attivista locale Eva Ansley (Larson). Uno dei suoi primi casi, nonché il più controverso, è quello di Walter McMillian (Foxx), che nel 1987 viene condannato a morte per il famoso omicidio di una ragazza di 18 anni, nonostante la preponderanza di prove che dimostrano la sua innocenza, e il fatto che l’unica testimonianza contro di lui è quella di un criminale con un movente per mentire. Negli anni che seguono, Bryan si ritroverà in un labirinto di manovre legali e politiche, di razzismo palese e sfacciato, mentre combatte per Walter, e altri come lui, con le probabilità – e il sistema – contro.

Fanno parte del cast principale anche Rob Morgan (“Mudbound”) nei panni di Herbert Richardson, un detenuto che si trova nel braccio della morte in balia del proprio destino; Tim Blake Nelson (“Wormwood”) nel ruolo di Ralph Myers, la cui cruciale testimonianza contro Walter McMillian verrà messa in discussione; Rafe Spall (“La grande scommessa”) è Tommy Chapman, il procuratore distrettuale che si batte per la colpevolezza e la condanna di Walter; O’ Shea Jackson Jr. (“Straight Outta Compton”) nei panni di Anthony Ray Hinton, un altro detenuto condannato a morte ingiustamente, la cui causa viene presa in carico da Bryan, e Karan Kendrick (“Il coraggio della verità”) nel ruolo della moglie di Walter, Minnie McMillian, che è sempre rimasta al fianco di suo marito.

Il Diritto di Opporsi è prodotto dal due volte candidato all’Oscar® Gil Netter (“La vita di Pi”, “The Blind Side”), Asher Goldstein (“Short Term 12”) e Michael B. Jordan, mentre Bryan Stevenson, Mike Drake, Niija Kuykendall, Gabriel Hammond, Daniel Hammond, Scott Budnick, Jeff Skoll e Charles D. King sono i produttori esecutivi.

Cretton ha scritto la sceneggiatura con Andrew Lanham (“Il castello di vetro”), basata sul libro di Stevenson Just Mercy: A Story of Justice and Redemption. Pubblicato nel 2014 da Spiegel & Grau, è stato per 180 settimane nella lista dei best seller del New York Times, e nel complesso è stato nominato uno dei migliori libri dell’anno da numerosi top outlets, tra cui TIMEMagazine. Per la sua opera, Stevenson si è aggiudicato inoltre la Andrew Carnegie Medal for Excellence, un NAACP Image Award e il Dayton Literary Peace Prize per la Nonfiction.

La squadra creativa che ha collaborato con Cretton dietro le quinte comprende il direttore della fotografia Brett Pawlak, la scenografa Sharon Seymour, il montatore Nat Sanders e il compositore Joel P. West, che hanno tutti precedentemente collaborato con il regista ne “Il castello di vetro”. Fa parte del gruppo anche la costumista Francine Jamison-Tanchuck (“Detroit”, “End of Justice – Nessuno è innocente”).

Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Endeavor Content/One Community/Participant Media/Macro, una produzione Gil Netter, una produzione Outlier Society: “Il diritto di opporsi”. Il film verrà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Il Diritto di Opporsi, guarda il trailer del film

The New Mutants: la produttrice chiarisce sull’ambientazione del film

0

C’è parecchia confusione attorno a The New Mutants, soprattutto perché nessuno si sarebbe mai aspettato che il film sarebbe stato finalmente distribuito (in Italia arriverà il 2 aprile). Proprio per questo, i fan hanno sempre considerato X-Men: Dark Phoenix come il capitolo conclusivo dell’Universo X-Men targato Fox.

Nonostante i Marvel Studios stiano pianificando di riavviare la saga degli X-Men dopo l’accordo Disney/Fox, il fandom continua a chiedersi se The New Mutants sarà collegato al MCU e se rappresenterà in qualche modo una sorta di anello di congiunzione tra il passato cinematografico dei mutanti e quel riavvio che Kevin Feige e la Casa delle Idee stanno ormai pianificando da tempo.

A fare maggiore chiarezza sulla questione è stata la produttrice Karen Rosenfelt in una recente intervista con Digital Spy. La Rosenfelt ha spiegato che il film sarà ambientato ai giorni nostri e che non si inserirà in nessuna delle timeline esplorate in precedenza dal franchise degli X-Men.

“Siamo ai giorni nostri, ma non esistono coordinate temporali”, ha spiegato la produttrice. “Non precisiamo mai dove ci troviamo, ma siamo nel presente, ci muoviamo nell’oggi. È una storia che si svolge nella contemporaneità. Non è collegata al futuro e non è collegata neanche al passato.”

Almeno apparentemente, sembra che l’obiettivo sia stato quello di rendere The New Mutants un film a sé stante, qualcosa di unico che non venisse intralciato narrativamente dalla pasticciata e parecchio confusionaria timeline dell’Universo X-Men.

Ora, le parole della Rosenfelt lasciano intuire che una connessione con il MCU è altamente improbabile, ma forse per scoprire se sarà davvero così bisognerà soltanto attendere l’arrivo del film in sala.

LEGGI ANCHE – The New Mutants: 5 motivi per cui attendiamo il film sui Nuovi Mutanti

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry ZagaThe New Mutants è prodotto da Simon Kinberg, Karen Rosenfelt e Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 cose de Gli Ultimi Jedi che il film ha ignorato

Il finale di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker aveva tra le mani una grossa responsabilità. Non solo ha dovuto portare a termine una nuova trilogia, ma ha dovuto anche chiudere la saga di Skywalker, un arco narrativo iniziato oltre quarantadue anni. Inoltre, L’Ascesa di Skywalker è l’episodio che avrebbe dovuto ampliare, o comunque portare avanti, le dinamiche tirate in ballo dal criticatissimo Gli Ultimi Jedi.

Di seguito abbiamo voluto approfondire la relazione tra Episodio IX ed il suo predecessore. Quali sono gli elementi del film di Rian Johnson che sono stati completamente ignorati da quello di J.J. Abrams? Scopriamolo insieme:

Il personaggio di DJ

Ne Gli Ultimi Jedi, mentre Rose e Finn stanno cercando i codici di disattivazione degli scudi della nave di Snoke su Canto Bight, vengono catturati e si imbattono in DJ,  un brillante e misterioso hacker in grado di decriptare codici in cambio di una ricompensa. Il personaggio, interpretato da Benicio del Toro, promette di aiutarli, ma finisce per tradire il duo, vendendosi al nemico.

Il personaggio sparisce e non appare più, né viene mai menzionato in Star Wars: L’Ascesa degli Skywalker. Sarebbe stato bello vederlo in cerca della redenzione o vedere Rose e Finn vendicarsi di lui.

I bambini sensibili alla Forza

Nella scena finale de Gli Ultimi Jedi vediamo uno dei bambini che lavorano su Canto Bight che mostra alcuni segni di sensibilità della Forza. La scena implica un futuro per gli Jedi, nonostante il titolo del film implichi la fine dell’ordine, con Rey e Kylo Ren che sono gli unici due Jedi viventi rimasti.

Sfortunatamente, non c’è alcun riferimento ai bambini sensibili alla Forza ne L’Ascesa di Skywalker. L’espediente funziona come un’ottima chiusura per Episodio VIII, ma non c’è nulla nel film di J.J. Abrams che si riconnetta agli esseri sensibili alla Forza.

La relazione tra Rose e Finn

Finn trascorre la maggior parte de Gli Ultimi Jedi al fianco di Rose Trico, nel tentativo di trovare i codici di disattivazione degli scudi della nave di Snoke, indispensabili per mettere fuori uso il localizzatore del Primo Ordine. Durante la loro missione, i due sviluppano una relazione che culmina in un bacio durante la battaglia su Crait. Il personaggio di Rose è presente in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, ma il suo ruolo nel film è stato drasticamente ridotto.

I fan si sono parecchio lamentati in merito a questa decisione. Le relazioni tra i personaggi sono sempre state alquante complicate all’interno della nuova trilogia, lasciando nei fan non poca confusione, come ad esempio il fatto che Rey bacia Fin alla fine de Il Risveglio della Forza, dinamica che non è mai più stata sviluppata o giustificata.

Lo sviluppo del personaggio di Kylo Renn

Alla fine de Gli Ultimi Jedi, Kylo Ren uccide il suo mentore, assumendo il pieno controllo del Primo Ordine. Logicamente, i fan si aspettavano di vederlo nei panni del principale villain del prossimo episodio: invece, Palpatine è inaspettatamente tornato, rivelandosi come il grande burattinaio dietro la corruzione e i tormenti di Ben.

Anche se è stato emozionante vedere Ian McDiarmid interpretare nuovamente il Signore Oscuro dei Sith, l’espediente ha privato Kylo della possibilità di interpretare il vero antagonista della trilogia sequel, qualcosa che era stato proprio anticipato dal film di Rian Johnson. 

Lo sviluppo del personaggio di Poe

All’inizio de Gli Ultimi Jedi, Poe viene degradato dal generale Leia Organa per aver sacrificato i bombardieri  della Resistenza. Non riesce a capire come una scarsa leadership abbia portato a quelle morti, vista la vittoria raggiunta alla fine del film precedente.

Ne L’Ascesa di Skywalker, però, Poe non sembra per nulla cambiato dopo gli eventi di Episodio VIII. In effetti, il suo personaggio non viene sviluppato in chissà quale modo, dal momento che si trova essenzialmente alle dipendenze di Rey. Indubbiamente non prende decisioni  discutibili, ma nulla viene approfondimento in merito a quando accaduto al personaggio nel film precedente.

Canto Bright

Ne Gli Ultimi Jedi, mentre Finn e Rose sono si trovano su Canto Bight, si imbattono in alcuni degli abitanti più ricchi della Galassia. Finn è eccitato dal Casino e da tutte le sue stravaganze, mentre Rose è conscia dell’oscurità che si nasconde dietro tutta quell’opulenza.

La sequenza aggiunge un livello narrativo completamente nuovo in riferimento alla Galassia, che negli episodi precedenti non era mai stato esplorato. A complicare ulteriormente le cose ci pensa DJ, quando rivela che la Resistenza compra le sue armi dai trafficanti del pianeta. Star Wars: L’Ascesa di Skywalker ignora totalmente l’esistenza di Canto Bright e delle sue dinamiche, concentrando invece l’azione principale su Rey, Kylo e Palpatine.

Le origini di Rey

Il lignaggio di Rey rimane un mistero per tutto Il Risveglio della Forza e per gran parte de Gli Ultimi Jedi. Alla fine del film di Rian Johnson, Kylo rivela che i suoi genitori non sono “nessuno”, e che l’hanno venduta da bambina. Questa rivelazione sembrava non rispettare tutta la narrativa incentrata sul Destino che ha sempre attraverso la saga. Fortunatamente, L’Ascesa di Skywalker ha cambiato le carte in tavola.

Si scopre che Rey è la nipote di Palpatine, destinata a prendere il posto del Signore Oscuro dei Sith come Imperatore. Alla fine la ragazza rimane al Lato Chiaro della Forza, ma la domanda sorge spontanea: le premesse gettate dal film di Johnson in relazione alle origini di Rey, non sarebbero state più interessante rispetto a quanto raccontato poi nel film di Abrams?

Snoke

È Snoke a guidare Kylo Ren nei primi due film della trilogia sequel, per poi essere ucciso senza tante cerimonie da Ben a seguito di un inaspettato tradimento. Anche dopo la sua morte, il passato e l’ascesa al potere del Leader Supremo rimangono un totale mistero. La scena iniziale de L’Ascesa di Skywalker rivela che è stato Palpatine a creare Snoke, usandolo come una sorta di burattino per cercare nuovamente di conquistare la Galassia.

Per quanto sia interessante, l’espediente contraddice alcune delle affermazioni di Snoke negli episodi precedenti. Abbastanza curioso è il fatto che Snoke sembrava aver intuito la connessione tra Rey e Kylo, ​​mentre Palpatine non sapeva nulla della diade nella Forza fino alla battaglia finale del film di Abrams.  

La spada laser di Luke

Ne Gli Ultimi Jedi, l’iconica spada laser brandita da numerosi membri degli Skywalker entra in scena durante uno scontro tra Rey e Ren. Ne L’Ascesa di Skywalker vediamo Rey maneggiarla come se fosse nuova di zecca, senza alcuna spiegazione.

Forse l’ha utilizzata nell’arco di tempo trascorso tra i due episodi, ma nessuno ne parla durante il film di Abrams, quindi si tratta di una mera speculazione. Deve esserci stato qualcosa in quegli antichi testi Jedi sulla riparazione dell’antica arma per un’epoca più civilizzata…

Quella volta che nessuno aiutò la Resistenza

Gli Ultimi Jedi termina con una nota dolente, legata al fatto che nessuno sia andato ad aiutare i nostri eroi su Crait. L’Ascesa di Skywalker stava per finire in modo simile, ma fortunatamente Lando è entrato in azione con un’intera armata pronta a supportare la Resistenza.

Cosa è cambiato rispetto a Episido VIII che ha spinto il resto della Galassia a correre in aiuto della Resistenza in Episodio IX? Non lo sapremo mai…

Fonte: ScreenRant

La Sirenetta: nel live action Ariel avrà molto più potere

0
La Sirenetta: nel live action Ariel avrà molto più potere

Ancora non sappiamo molto sull’annunciato live action de La Sirenetta, progetto attualmente in sviluppo che vedrà nei panni della protagonista la giovane cantante e attrice Halle Bailey. Quanto sarà simile il film con attori in carne ed ossa al classico d’animazione uscito nel 1989? Al momento non ci è dato saperlo, ma alcune recenti dichiarazioni di uno dei membri del cast potrebbero aver anticipato qualcosa in più a proposito di come verrà tratteggiato il personaggio di Ariel nel live action.

In occasione dei SAG Awards 2020, infatti, Daveed Diggs, rapper e attore statunitense ingaggiato dalla Disney per interpretare Sebastian nel film, ha parlato con Variety di alcuni “aggiornamenti” che dovremmo vedere nel live action ad opera di Rob Marshall: “Alcuni degli aggiornamenti che hanno fatto alla storia sono molto importanti, perché si tratta di restituire molto più potere ad Ariel”, ha spiegato Diggs. “È divertente lavorare ad un progetto che ha così chiara in mente la volontà di lavorare su un qualcosa e di non lasciarlo inalterato come se fosse una capsula del tempo. È giusto che si faccia qualcosa di importante per l’attuale panorama cinematografico.” 

Le parole di Diggs potrebbero nascondere una sorta di vena polemica nei confronti della rappresentazione fatta di Ariel nel classico del 1989. Come già accaduto in passato con Belle nel live action de La Bella e la Bestia o con Jasmine in quello di Aladdin, anche per La Sirenetta, dunque, dovremmo aspettarci una sorta di rivisitazione della principessa disneyana, volta a conferirle maggiore spessore e identità.

LEGGI ANCHE – La Sirenetta: Harry Styles spiega perché ha rifiutato il ruolo del principe Eric

La Sirenetta vedrà nel cast anche Jonah Hauer-King (nei panni del Principe Eric), Javier Bardem (in trattative per interpretare Re Tritone), Melissa McCarthy (nei panni di Ursula, la perfida strega del mare che ruba la voce ad Ariel), Daveed Diggs (Sebastian), Jacob Tremblay (Flounder) e Awkwafina (Scuttle).

Questa versione del classico sarà diretta dal regista di Il Ritorno di Mary Poppins e Into The Woods, Rob Marshall, e includerà sia i brani dell’originale d’animazione del 1989, sia canzoni inedite a cui lavoreranno Alan Menken e Lin-Manuel Miranda.

Fonte: CB

Suicide Squad: ecco i Parademoni mai apparsi nel film di David Ayer

0

Fin dal debutto nelle sale del film nel 2016, sono emersi online numerosi dettagli sui piani originali di David Ayer in merito al suo Suicide Squad. Nonostante all’inizio il regista dichiarasse il contrario, col tempo lo stesso è tornato sui suoi passi e ha ammesso che il film arrivato al cinema ormai quattro anni fa non era in realtà la pellicola che aveva immaginato inizialmente. Di conseguenza, al pari di quanto accaduto con Justice League di Zack Snyder, il fandom ha chiesto attraverso la rete di poter vedere la versione del film di Ayer.

Se ciò accadrà prima o poi, al momento non ci è dato saperlo: eppure, sembra che lo stesso Ayer sia intenzionato ad offrire una possibilità ai fan, permettendoli di scoprire a poco a poco come sarebbe dovuto essere il suo film. In che modo? Al pari di quanto fatto da Snyder con Justice League, condividendo attraverso i social numerosi dettagli inediti sulla sua versione di Suicide Squad. 

Proprio di recente, infatti, David Ayer ha svelato attraverso il suo account Twitter (via CB) che i Parademoni, le truppe utilizzate dal villain Darkseid per difendere Apokolips, dovevano fare la loro apparizione nel film. Ayer ha condiviso dei concept art che confermano come inizialmente i personaggi creati da Jack Kirby sarebbero dovuti apparire nel cinecomic.

I Parademoni erano già apparsi in Batman v Superman: Dawn of Justice, durante l’ormai celebre sequenza onirica di Batman ambientata in un futuro distopico; hanno inoltre fatto la loro apparizione anche in Justice League, quando invadono la Terra per volere di Steppenwolf.

Di seguito le immagini dei concept condivise da David Ayer via Twitter:

LEGGI ANCHE – Suicide Squad: un collegamento con Justice League tagliato dal film

A proposito di Suicide Squad, David Ayer ha rivelato di recente che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Dune: il nuovo film a metà tra Il Signore degli Anelli e Star Wars

0

Cresce spasmodica l’attesa per Dune, il secondo adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert (dopo quello del 1984 diretto da David Lynch). Di recente, un gruppo di esperti del settore ha avuto la possibilità di vedere in anteprima alcune immagini del film: tra questi, c’è stato anche Brian Clement, scrittore esperto di fantascienza. Le reazioni di Clement al film potrebbero suggerire – almeno in parte – ciò che bisogna aspettarsi dalla nuova versione firmata da Denis Villeneuve (Arrival, Blade Runner 2049).

Attraverso una serie di tweet, Clement ha commentato in esclusiva ciò che ha avuto la possibilità di vedere a proposito del nuovo Dune. I suoi commenti sono stati più che entusiasti, tant’è che lo scrittore ha definito il film epico, con una fotografia bellissima, e lo ha paragonato alla saga de Il Signore degli Anelli e alla trilogia originale di Star Wars

I tweet di Clement non sono più disponibili – probabilmente lo scrittore non era autorizzato a rivelare ciò che ha avuto la possibilità di vedere -, ma grazie a WeGotThisCovered (via MovieWeb) – sappiamo le parole che Clement ha utilizzato su Twitter per descrivere il film: “Credo che il film conquisterà il pubblico come 20 anni fa ha fatto Il Signore degli Anelli, o come 40 anni fa ha fatto Star Wars. Non stiamo parlando di Jodorowsky o di Lynch, ma forse Villeneuve ha davvero filmato l’infilmabile. Non sto esagerando quando dico che le persone avranno la pelle d’oca o scoppieranno a piangere quando vedranno il film.”

Già in passato, Oscar Isaac – tra i protagonisti del nuovo adattamento – aveva dichiarato a proposito del film: “Sarà una cosa completamente diversa. Non potevo immaginare nessuno più adatto di Denis al tono del romanzo originale di Frank Herbert. Ci sono alcune cose che sono da incubo… c’è questo elemento brutale nella storia. È scioccante. È spaventoso. È molto viscerale. E so per certo che io e Denis, ma anche io, Timothée e Rebecca, abbiamo lavorato come una famiglia, ricercando l’emozione. Sono davvero eccitato. Penso che sia bello sentirsi parte di qualcosa di nuovo… di così unico e speciale.”

LEGGI ANCHE –  Dune: tutti i dettagli sui personaggi del reboot

Di seguito la prima sinossi ufficiale di Dune:

“Percorso mitico e carico di emozioni, Dune racconta la storia di Paul Atreides, un giovane brillante e dotato nato sotto un grande destino al di là della sua comprensione, che dovrà viaggiare verso il pianeta più pericoloso dell’universo per assicurare alla sua famiglia e alla sua gente un futuro: mentre forze maligne esplodono in un conflitto per avere il controllo esclusivo del pianeta e della risorsa più preziosa esistente (una merce in grado di sbloccare il più grande potenziale dell’umanità), a sopravvivere saranno solo quelli che potranno sconfiggere la loro paura“.

In Dune, Timothée Chalamet interpreterà il protagonista Paul Atreides, nato sul pianeta Caladan dal matrimonio fra il duca Leto Atreides I e la sua concubina Lady Jessica. Nel cast anche Javier Bardem, Zendaya, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, Stellan Skarsgard, Dave Bautista, Charlotte Rampling Jason Momoa. Ricordiamo che il film arriverà nelle sale americane il 18 dicembre 2020.

X-Men: Patrick Stewart ha parlato con la Marvel del futuro della saga

0

Patrick Stewart ha rivelato di aver parlato con Kevin Feige e i Marvel Studios a proposito dei film dedicati agli X-Men, nonostante non sia previsto un ritorno dell’attore nei panni del Professor X. Insieme a Hugh Jackman, Stewart è entrato nel Guinness World Record per avere una delle carriere più longeve legate ai film di supereroi, avendo interpretato Charles Xavier per ben diciassette anni. Con l’uscita di Logan, il viaggio di Stewart nei panni dell’iconico personaggio è ufficialmente terminato nel 2017, lo stesso anno in cui la Disney ha acquistato la Fox e ottenuto nuovamente i diritti di sfruttamento sui personaggi degli X-Men e dei Fantastici Quattro, che adesso potranno finalmente essere inclusi nel MCU.

Nonostante i Marvel Studios abbiamo confermato i piani per introdurre gli X-Men nel MCU in occasione dell’edizione 2019 del San Diego Comic-Con, il franchise dedicato ai celebri mutanti dovrebbe essere nuovamente riavviato dopo l’uscita al cinema di New Mutants, il tanto agognato spin-off di Josh Boone che arriverà nelle sale americane e italiane il prossimo aprile. Eppure, il film non dovrebbe contenere alcun riferimento ai precedenti titoli della Fox incentrati sugli X-Men: nulla esclude, dunque, che la pellicola di Boone possa essere effettivamente ambientata nel MCU, collegare già i personaggi presenti al suo interno con l’universo condiviso creato da Feige e anticipare così ciò che dovrebbe avvenire nell’attesissima Fase 5.

In una recente intervista con Digital Spy, Patrick Stewart ha rivelato di aver incontrato Kevin Feige un paio di mesi fa e di aver avuto con lui una “lunga, lunga conversazione” sui film dedicati agli X-Men, spiegando che in occasione dell’incontro ci sono state “riflessioni e suggerimenti, anche in merito al personaggio di Charles Xavier”. Prima di scatenare l’immaginazione del fandom, però, Stewart ha anche speficiato che non ci sono programmi in merito ad un suo ritorno nei panni del Professor X all’interno del MCU, spiegando: “Il problema è questo… se non avessimo fatto Logan, allora sì, probabilmente sarei stato disposto a sedermi di nuovo su quella sedia a rotelle un’ultima volta e tornare ad interpretare Charles Xavier. Ma Logan ha cambiato tutto.”

L’attore ha poi ricordato il momento in cui ha visto Logan per la prima volta insieme a Jackman: “Hugh mi ha preso per mano… ci siamo tenuti per mano durante gli ultimi sette o otto minuti del film perché c’erano così tante cose che ci avevano sconvolto. La storia ci ha commosso profondamente. Le nostre interpretazioni ci hanno commosso l’uno l’altro. Il film ci ha fatto commuovere. Ciononostante, entrambi abbiamo deciso di dire addio ai nostri personaggi. Ecco perché in quel momento non stavamo assistendo soltanto alla morte di quei due personaggi del franchise, ma è stato come dire addio ad una parte della nostra vita.”

LEGGI ANCHE – X-Men: i film standalone che vorremmo vedere nel MCU

Disney+ anticipa la data di lancio in Europa

0
Disney+ anticipa la data di lancio in Europa

Il servizio di streaming Disney+ sarà disponibile dal 24 marzo in Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera al prezzo di €6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99 mese/£59.99 all’ anno nel Regno Unito).

Il settore Direct-to-Consumer & International di The Walt Disney Company ha fissato il lancio di Disney+ in Europa occidentale per il 24 marzo 2020. Il prezzo del servizio sarà di €6.99 al mese/€69.99 all’anno (£5.99 mese/£59.99all’ anno nel Regno Unito)

Il servizio di streaming verrà lanciato in Italia, Regno Unito, Irlanda, Francia, Germania, Spagna, Austria e Svizzera. Il lancio in altri paesi europei, quali Belgio, Scandinavia e Portogallo avverrà successivamente nell’estate 2020.

Disney+ offre agli spettatori di tutte le età un nuovo modo di godere degli impareggiabili contenuti proposti da iconici brand di intrattenimento come Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, e National Geographic, assieme a contenuti esclusivi come film, serie tv, documentari e corti prodotti appositamente per il nuovo servizio.

Al momento del lancio, gli abbonati avranno accesso a “The Mandalorian” la serie acclamata dalla critica, scritta e prodotta da Jon Favreau; “High School Musical: The Musical: The Series”, versione moderna e creativa del franchise di successo con meta riferimenti, un nuovo stile documentaristico e una colonna sonora che, con 9 nuove canzoni originali, rende omaggio al film omonimo; “The World According To Jeff Goldblum”, serie che esplora il meraviglioso e spesso sorprendente mondo degli oggetti a noi più familiari; “Lilli e il vagabondo”, una rivisitazione senza tempo del classico d’animazione del 1955. Tra gli altri titoli originali disponibili al momento del lancio “Encore,” prodotto da Kristen Bell; “Diary of A Future President” scritto e prodotto da Ilana Peña (“Crazy Ex-Girlfriend”) e da Gina Rodriguez (“Jane the Virgin”); “The Imagineering Story”, che racconta dell’eclettico gruppo di straordinari creativi che danno vita ai Parchi Disney.

Al momento del lancio, gli abbonati potranno vivere l’esperienza di Disney+ sulla maggior parte dei dispositivi mobili connessi, compresi console per gaming, lettori multimediali e smart TV. Sarà possibile accedere a 4 stream simultanei in alta qualità e senza interruzioni pubblicitarie. Il numero dei download sarà illimitato e su un massimo di dieci dispositivi. Gli utenti potranno fruire inoltre di suggerimenti personalizzati e avranno la possibilità di impostare fino a sette diversi profili. Sarà inoltre possibile impostare profili per bambini con interfaccia a navigazione facilitata e accesso a contenuti adatti alla loro età.

Star Wars: i concept leaked di Episodio IX non sono la versione di Trevorrow

0

Nella giornata di ieri sono spuntati online alcuni concept inediti di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, provenienti da un art book dedicato al film di J.J. Abrams. Adesso, il regista Colin Trevorrow ha specificato che quei concept non appartengono alla sua versione del film. Prima di abbandonare il progetto a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm, Trevorrow aveva lavorato allo sviluppo di un film chiamato Star Wars: Duel of the Fates. Naturalmente, ci sono tantissime differenze tra Duel of the Fates e L’Ascesa di Skywalker, uscito nelle sale di tutto il mondo lo scorso dicembre. La maggior parte di queste differenze sono già emerse sul web, ed includono Kylo Ren (e non Palpatine) come il principale villain del film, un ruolo di maggior rilievo per Rose Tico, e nessun grado di parentela tra Rey e il Signore Oscuro dei Sith; per certi aspetti, Duel of the Fates potrebbe essere considerato un sequel più adeguato de Gli Ultimi Jedi. 

In conseguenza a tutta questa serie di informazioni, nella giornata di ieri sono approdati online una serie di concept leaked di Star Wars Episodio IX. Alcuni di questi concept presentano delle immagini che si dice fossero presenti anche nella versione del film di Trevorrow, come la nuova spada laser a doppia lama di Rey o l’incontro di Kylo Ren con l’Oracolo. Nonostante alcune somiglianze, sembra che le illustrazioni in questione non appartengano a Duel of the Fates e che siano state realizzate quando Trevorrow era già stato licenziato.

La conferma a ciò è arrivata dallo stesso Trevorrow, che in risposta ad un tweet di IGN dedicato proprio ai concept in questione, ha specificato che tali immagini non appartengono alla sua versione del film: “Ci sono alcuni bellissimi lavori in questo libro che sono stati realizzati da artisti con cui ho avuto la fortuna di lavorare, ma non si tratta della nostra storia. Bisogna riconoscere i crediti quando è necessario. Adoro i libri di Phil Szostak….”, ha dichiarato Trevorrow.

Le dichiarazioni di Colin Trevorrow chiariscono una volta per tutte che quei concept provengono dallo sviluppo de L’Ascesa di Skywalker, e che ogni possibile parallelismo esistente tra quella versione del film e Duel of the Fates è una pura coincidenza.

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, 10 riferimenti alle vecchie trilogie che non avevi notato

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Morbius: nel film vedremo il personaggio di Doctor Octopus?

0
Morbius: nel film vedremo il personaggio di Doctor Octopus?

Jared Harris ha smentito i rumor secondo cui nell’atteso Morbius con Jared Leto interpreterà il ruolo di Doctor Octopus. In seguito alla release del primo trailer del film, in molti hanno ipotizzano che il suo ruolo – ancora avvolto nel mistero – potesse essere proprio quello di Otto Octavius, dal momento che già in precedenza l’attore dell’acclamata miniserie Chernobyl aveva interpretato diversi cattivi, come il Professor Moriarty in Sherlock Holmes – Gioco di ombre o il Dr. David Robert Jones nella serie Fringe.

Oltre ad averci mostrato la trasformazione del Dottor Michael Morbius da biochimico malato a vampiro assetato di sangue, il primo trailer ha anche confermato che il film sarà collegato al MCU, non solo per la scena in cui alle spalle di Michael Morbius appare un graffito rappresentate Spider-Man, ma anche perché alla fine del trailer appare il personaggio di Avvoltoio interpretato da Michael Keaton in Spider-Man: Homecoming. Qualora ci fossero ancora dei dubbi, è palese che la Sony sia intenzionata ad usare Morbius come ulteriore tassello che condurrà al tanto agognato film dedicato ai Sinistri Sei, che oltre a Morbius e Avvoltoio, potrebbe includere anche il Carnage che Woody Harrelson interpreterà in Venom 2

Dal trailer abbiamo capito che Jared Harris interpreterà una sorta di mentore di Michael Morbius, di cui però l’identità non è stata ancora rivelata. Dopo la release delle prime immagini ufficiali, molti fan hanno iniziato a sospettare che il personaggio in questione possa essere una nuova versione del celebre nemico di Spidey, Otto Octavius, meglio conosciuto come Doctor Octopus. Ad ogni modo, in una recente intervista con Variety in occasione del SAG Awards 2020 (dove era nominato per Chernobyl), Harris ha dichiarato: “No, non interpreto quel personaggio. Adoro l’immaginazione che hanno i fan. Per me è eccitante pensare alla loro immaginazione. Ma no, non interpreto quel personaggio.” 

Naturalmente, le parole di Harris vanno prese con la dovuta cautela: l’attore, infatti, potrebbe effettivamente interpretare Octopus ma, come spesso accade quando si tratta di cinecomic, al tempo stesso potrebbe ancora non essere autorizzato a svelare l’identità del suo personaggio.

LEGGI ANCHE – Morbius: il primo trailer del film con Jared Leto

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Big Time Rush: canzoni, episodi e streaming

Big Time Rush: canzoni, episodi e streaming

Big Time Rush è una serie tv di commedia musicale americana creata da Scott Fellows per il canale americano Nickelodeon. Scott Fellows è anche il creatore della Declassified School Survival Guide di Ned e Johnny Test e lo sceneggiatore capo di The Fairly OddParents.

Si concentra sulle disavventure di Hollywood di quattro giocatori di hockey di Duluth, Minnesota: Kendall Knight, James Diamond, Carlos Garcia e Logan Mitchell, dopo che sono stati selezionati per formare una boy band dal famoso produttore musicale immaginario, Gustavo Rocque.

Big Time Rush: uscita e dove vederlo in streaming

La serie tv  è trasmesso da Nickelodeon.  La Vision Visual Effects ha creato in collaborazione con Nickelodeon una collezione di DVD in cui vengono raccolte tutte le puntate delle quattro stagioni di Big Time Rush. Big Time Rush è andata in onda dal 28 novembre 2009 fino al 25 luglio 2013.

La trama e il cast di Big Time Rush

Kendall Knight, Logan Mitchell, Carlos Garcia e James Diamond sono quattro ragazzi del Minnesota, amici da sempre e compagni nella squadra di hockey della scuola. Un giorno, Kendall riesce a mettersi in contatto con il famoso produttore discografico hollywoodiano Gustavo Rocque, una delle personalità musicali più influenti di Hollywood; a causa però dei pessimi provini sostenuti da Logan e Carlos, dell’antipatia che Gustavo nutre nei confronti di James e poiché Sophie lo attacca, all’inizio solo Kendall sembra essere l’unico candidato per diventare una famosa rockstar.

Il ragazzo tuttavia, completamente contrario all’idea di separarsi dai suoi amici, stringe un accordo con Gustavo, convincendolo a scritturare anche gli altri ragazzi per la sua etichetta discografica, formando così una band, ovvero i Big Time Rush.

In protagonisti Big Time Rush sono Kendall Schmidt nel ruolo di Kendall Knight, il leader del gruppo; James Maslow nel ruolo di James Diamond, il bello del gruppo; Carlos Pena Jr. nel ruolo di Carlos Garcia, il pazzo, selvaggio e amante del gruppo; Logan Henderson nel ruolo di Logan Mitchell, il più intelligente del gruppo; Ciara Bravo nei panni di Katie Knight, la sorellina di Kendall Stephen; Kramer Glickman nel ruolo di Gustavo Rocque, il manager irascibile dei ragazzi; Tanya Chisholm nel ruolo di Kelly Wainwright (ricorrente, stagione 1; principale, stagioni 2-4), assistente di Gustavo.

Nei ruoli ricorrenti troviamo invece Katelyn Tarver nei panni di Jo Taylor, un’attrice, una cantante e la fidanzata di Kendall Sfida Cates nei panni di Jennifer Knight, Kendall e la madre di Katie, che si prende cura dei ragazzi di Los Angeles Erin Sanders nei panni di Camille Roberts, la migliore amica di Jo e Lucy e la fidanzata di Logan Malese Jow nei panni di Lucy Stone, un punk rocker e l’interesse amoroso di James, che finisce per frequentare nell’ultimo episodio Matt Riedy è Arthur Griffin, il capo di Gustavo David Anthony Higgins nei panni di Reginald Bitters, il manager della nemesi di Palm Woods e Katie Denyse Tontz nel ruolo di Jennifer 1, la prima Jennifer e successivamente la fidanzata di Carlos Spencer Locke (stagione 1) e Kelli Goss nel ruolo di Jennifer 2, il secondo Jennifer Savannah Jayde nel ruolo di Jennifer 3, la terza Jennifer Tucker Albrizzi nei panni di Tyler Duncan, la star degli spot di Juice Box e vicino di casa di Palm Woods Barnett O’Hara nel ruolo di Guitar Dude, un chitarrista Daran Norris nel ruolo di Buddha Bob, guardiano del suolo di The Palm Woods David Cade nel ruolo di Jett Stetson, la nemesi di Kendall Tara Strong nel ruolo di Miss Collins, un’insegnante della scuola di Palm Woods Stephen Keys nel ruolo di Treno merci, guardia del corpo di Gustavo Lorenzo Lamas nel ruolo del dottor Hollywood, il medico locale Phil LaMarr nel ruolo di Falco, la nemesi di Gustavo Ted Garcia come se stesso, il giornalista Fabio Lanzoni come se stesso, la seconda nemesi di Katie Chris Fabregas come vari personaggi.

Tutte le canzoni di Big Time Rush

    • 24/seven
    • A Hard Day’s Night
    • A Hard Day’s Night (Beatles Cover)
    • All I Want For Christmas
    • All Over Again
    • Amazing
    • Any Kind Of Guy
    • Any Kind of Guy [*]
    • Beautiful Christmas
    • Bel Air Song
    • Big Night
    • Big Time
    • Big Time Rush
    • Big Time Rush (Theme)
    • Blow Your Speakers
    • Boyfriend
    • Boyfriend [*]
    • Can’t Buy Me Love
    • Can’t Buy Me Love (Beatles Cover)
    • City Is Ours
    • Confetti Falling
    • Count On You
    • Cover Girl
    • Crazy For You
    • Elevate
    • Epic
    • Famous
    • Featuring You
    • Get Up
    • Giant Turd
    • Halfway There
    • Help
    • Help (Beatles Cover)
    • I Know You Know
    • I Wanna Hold Your Hand
    • I Wanna Hold Your Hand (Beatles Cover)
    • I Won’t Give Up ( Jason Mraz Cover)
    • If I Ruled The World
    • Intermission
    • Invisible
    • Just Getting Started
    • Like Nobody’s Around
    • Lost
    • Lost In Love
    • Love Me Again
    • Love Me Love Me
    • Music Sounds Better with U
    • Music Sounds Better With U (feat. Mann)
    • Music Sounds Better With You
    • Na Na Na
    • No Idea
    • Nothing Even Matters
    • Oh Yeah
    • Paralyzed
    • Picture This
    • Revolution
    • Run Wild
    • Shot In The Dark
    • Show Me
    • Snore In The Dark
    • Song For You
    • Stuck
    • Stuck [*]
    • Superstar
    • Superstar (Album Version)
    • The Giant Turd Song
    • The Mom Song
    • This Is Our Someday
    • This Is Our Someday [*]
    • Til I Forget About You
    • Till I Forget About You
    • Till I Forget About You [Cash Cash Remix] [*]
    • Time Of Our Life
    • Untouchable
    • We Are
    • We Can Work It Out
    • We Can Work It Out (Beatles Cover)
    • We’re Half Way There
    • Weltweit
    • Windows Down
    • Worldwide
    • You’re Not Alone

La sigla

La quarta stagione di Big Time Rush

Big Time Rush 4

Nel primo episodio della quarta stagione Le quattro teste di hockey del Minnesota temono che la loro carriera sia minacciata da un nuovo afflusso di boy band dalle Isole britanniche.

Nel secondo episodio della quarta stagione I ragazzi cercano di impedire che le loro carriere vengano rovinate dai tabloid media, il che si rivela difficile per Kendall quando Lucy Stone registra una canzone che sembra riguardare lui.

Nel terzo episodio della quarta stagione I ragazzi sono intrappolati in una rete di bugie. Kendall deve impedire a Jo di scoprire che Lucy è tornata a Palm Woods. La fibbia di Logan sull’essere malato si trasforma in un’emergenza medica e Carlos e James affermano che la Rocque Records è stata derubata.

Nel quarto episodio della quarta stagione Gustavo dà ai ragazzi un bonus per il loro duro lavoro, ma iniziano rapidamente a prendere decisioni sbagliate con i loro soldi.

Nel quinto episodio della quarta stagione La band fa un’apparizione di cameo in uno spettacolo per bambini; Kendall è un attore terribile; Carlos insegue la star teenager dello show; Logan e James litigano.

Nel sesto episodio della quarta stagione Entriamo nel tour bus dei BTR quando vediamo la follia che accade mentre i ragazzi si dirigono verso il loro prossimo concerto. Potrebbero arrivare lì in tempo, ma non sarà facile.

Nel settimo episodio della quarta stagione È di nuovo tempo per la guerra di scherzi al Palm Woods, e questa volta i suoi bambini contro gli adulti mentre combattono per l’onore di vincere la Lord Prankington’s Cup.

Nell’ottavo episodio della quarta stagione James acquista una motocicletta in un altro tentativo di conquistare il cuore di Lucy, mentre Kendall insegna a Jo come guidare macchine con cambio manuale.

Nel nono episodio della quarta stagione Logan porta Carlos alla prova MCAT come il suo portafortuna, ma quando Carlos ottiene in qualche modo un punteggio più alto, Logan mette in dubbio i suoi piani per diventare un medico.

Nel decimo episodio della quarta stagione I ragazzi organizzano uno spettacolo di cartoni animati per bambini, ma invece fanno un videogioco per espandere il loro marchio. Un miscuglio indossando tute motion capture li pone al centro di una notizia extraterrestre.

Nell’undicesimo episodio della quarta stagione dopo che gli è stato detto che le boy band si sono sempre separate dopo il terzo album, i ragazzi competono per trovare concerti da solista prima di essere lasciati indietro.

Nel dodicesimo episodio della quarta stagione Sono i Tween Choice Awards e BTR è nominato e prenotato per chiudere lo spettacolo! Tuttavia, la loro notte è in pericolo quando i ragazzi scoprono un piano malvagio per fare il lavaggio del cervello al pubblico.

La terza stagione di Big Time Rush

Big Time Rush 3

Nel primo episodio della terza stagione

Nel secondo episodio della terza stagione È l’ultima tappa del World Tour di BTR e andiamo dietro il sipario e vediamo tutta la follia che si verificano nel backstage. Combinando filmati di concerti reali, vediamo che i ragazzi si preparano per lo spettacolo e affrontano il dramma nel backstage allo stesso tempo.

Nel terzo episodio della terza stagione Big Time Rush ritorna alle Palmwoods e sono più famosi che mai. James e Kendall esaminano la regola dei dibs, Logan cerca di uscire di nuovo con Camille e Griffin vuole che Carlos scelga il nuovo singolo.

Nel quarto episodio della terza stagione L’assalto dei paparazzi e dei fan impazziti costringe Gustavo a spostare le teste di hockey in una villa in una gated community di Bel Air. Sfortunatamente, trovano che il parco giochi di questo uomo ricco non sia il paradiso che sembra essere, dato che i ragazzi hanno difficoltà a divertirsi senza mettersi nei guai, la mamma di Kendall ha difficoltà con la tecnologia elaborata, Katie combatte Fabio sul suo stand di limonata, e Gustavo non può entrare nella comunità nonostante possieda la dimora in cui alloggiano.

Nel quinto episodio della terza stagione È la notte degli appuntamenti al Palm Woods. James aiuta Carlos nel suo appuntamento con uno dei Jennifers, Kendall si unisce alla cena di Lucy con i suoi genitori e Logan prende un appuntamento al buio in modo da poter spiare l’appuntamento di Camille con Jett.

Nel sesto episodio della terza stagione Griffin sta lanciando una linea di prodotti BTR al CEO di Selmart, ma i ragazzi odiano i prodotti. Prendendo in mano la situazione, i ragazzi bloccano l’incontro e accidentalmente bandiscono la loro musica dai negozi Selmart.

Nel settimo episodio della terza stagione Kendall e Lucy stanno per avere il loro primo bacio quando il suo bellissimo ex fidanzato Beau si presenta per riconquistarla. Griffin recluta Logan e Carlos per aiutarlo a prepararsi allo spionaggio aziendale.

Nell’ottavo episodio della terza stagione Kendall è pronto a chiedere a Lucy, ma Jo si presenta inaspettatamente e Kendall deve decidere quale ragazza è quella per lui. Nel frattempo l’amicizia tra Carlos e James viene messa alla prova.

Nel nono episodio della terza stagione Kendall e Logan devono occuparsi del nuovo artista di Rocque Records – una leggenda del rock fuori dal comune fino alla sua introduzione nella Rock & Roll Hall of Fame quella notte. James e Carlos sono bloccati a fare da babysitter a Katie.

Nel decimo episodio della terza stagione Kendall compra a Jo una collana d’oro per dimostrare che si è impegnato, ma Camille pensa che Logan l’abbia comprato per lei. Gustavo appende il nuovo disco d’oro della BTR e Carlos e James si chiedono cosa succederebbe se suonassero.

Nell’undicesimo episodio della terza stagione I ragazzi vogliono andare in campeggio, ma Gustavo annulla l’idea perché è pericoloso. Invece usano le loro connessioni per accamparsi su un palcoscenico sonoro, ma le cose vanno male mentre i ragazzi cercano di mostrare le loro abilità di ruvidezza.

Nel dodicesimo episodio della terza stagione James e Logan si offrono volontari in un rifugio per cani e finiscono per adottare 8 cani, ma Bitters non consente ai cani nel bosco di palme, quindi devono trovare loro nuove case. Jennifer sta manipolando Carlos, quindi tocca a Kendall e Jo salvarlo.

 

La prima stagione di Big Time Rush

Nel primo episodio dal titolo “La grande audizione”: i quattro giocatori di Hockey che guardano la tv. Ad un certo punto arriva la notizia che un famoso produttore di Hollywood, Gustavo Rocque, è giunto in Minnesota con l’assistente Kelly per trovare talenti da portare con sé in California. James, che da sempre ha la passione del canto, decide di fare il provino e viene accompagnato dai ragazzi. Arrivati, si ritrovano tutti e quattro a dover fare i provini: mentre Carlos e Logan non se la cavano per niente bene, James si dimostra bravo anche se non soddisfa il grande Gustavo Rocque. Kendall si arrabbia e gli canta la canzone della cacca, inventata da lui al momento. Gustavo, nonostante le offese subite, rimane colpito dal talento di Kendall e decide di portarlo ad Hollywood.

Nel secondo episodio dal titolo “La scuola di Rocque” Kelly informa i ragazzi che dovranno frequentare una scuola, e i Big Time Rush credono di andare alla scuola del Palm Woods, perché pensano che sia bellissima, ma Gustavo vuole che i ragazzi frequentino la scuola di Rocque, una scuola fondata all’interno della Rocque Records. I ragazzi riescono a liberarsi del Professor Smitty convincendolo a registrare un demo e partire per Düsseldorf, in Germania per formare una band. Gustavo assume un’altra insegnante, ma Kendall riesce a farla andare via, dandole le chiavi dell’auto di Gustavo, dicendole di rubarla e non tornare mai più.

Nel terzo episodio dal titolo “Un rifugio da star” I ragazzi, la sera del loro terzo giorno la vogliono trascorrere in piscina, ma poi arrivano dei produttori che li mandano via, perché devono fare una pubblicità con Fulmine, il cane del Palm Woods. Allora i ragazzi vanno nella hall del Palm Woods, ma Bitters gli dice che dopo le nove non si può restare nella hall (erano le nove e uno). Così vanno nel loro appartamento, il 2J.

Nel quarto episodio dal titolo  “Un cattivo ragazzo per la band” Griffin pensa che la band abbia bisogno di un cattivo ragazzo, e inserisce nel gruppo Wayne Wayne, che crea tensione nel gruppo. Gustavo e i ragazzi vogliono buttarlo fuori. Kendall lo sconfigge in una gara per dimostrare chi è il cattivo ragazzo tra i due.

Nel quinto episodio dal titolo “Una canzone d’amore” Jo, una ragazza molto carina, arriva al Palm Woods e i ragazzi lottano per la sua attenzione. Prima però devono andare alla Rocque Records per provare, ma James ha una grave reazione allergica ad un deodorante per il corpo, infatti mentre provavano, lui starnutiva in continuazione, allora Kelly lo accompagna dal dott. Hollywood, che gli dice di fare una puntura, ma James si rifiuta di farla.

Nel sesto episodio dal titolo  “Le cinque regole” la giornata inizia con i ragazzi che cantano una canzone in sala. Finita la canzone Gustavo come al solito cerca di demolire le loro aspettative facendogli un brutto commento, Kelly però lo fa pesare ma Gustavo risponde che sono loro che lo devono ringraziare e non viceversa. Subito dopo i ragazzi escono dalla sala di registrazione per ringraziarlo, a questo punto Gustavo si sente in dovere di ringraziarli ma non ce la fa; allora esce facendo finta di niente.

Nel settimo episodio dal titolo  Il servizio fotografico

Camille va dai ragazzi per fargli vedere la loro foto su la rivista Pop Tiger, ma quando arriva, li vede feriti, allora in un flashback, raccontano a Camille come è successo. I Big Time Rush hanno avuto il primo servizio fotografico per andare sul poster di Pop Tiger, però, visto che Gustavo e Kelly che sono in prigione per aver commesso atti vandalici alla cassetta postale di Matthew McConaughey, è Griffin a fargli fare la foto, e per la foto fa indossare ai ragazzi dei costumi da toreri spaziali.

Nell’ottavo episodio dal titolo “Una pausa per i Big Time Rush”

Gustavo dice ai ragazzi che prenderà un giorno di ferie, così i ragazzi decidono di dedicare un po’ di tempo per loro. Logan è determinato a seguire una lezione di matematica insegnata da Danica McKellar, quella del libro di matematica, ma rimane deluso quando scopre che la lezione si svolge in una scuola femminile, allora si veste da femmina ed entra nella scuola, però quando sente che dicono che i maschi sono stupidi e che nessun maschio ha capito il suo libro, si toglie la parrucca, dice che è un maschio e dice che ha capito il libro, ma quando vedono che le femmine lo vogliono picchiare si rimette subito la parrucca e dice che è femmina ma lo cacciano uguale.

Nel nono episodio dal titolo “Un demo per restare” I ragazzi vogliono disperatamente rimanere a Los Angeles, ma saranno costretti a tornare in Minnesota se la casa discografica non approva il loro demo. La figlia di Griffin, Mercedes, entra nell’ufficio di Gustavo fingendo di essere quella che dovrà approvare i demo, appena entra dice che Kendall sarà il suo ragazzo. Mercedes gli dice subito di portargli le cose che gli servono per andare in piscina, compresi lettini, lì gli mette le zucchine sugli occhi, e Mercedes gli chiede se lui l’ama, Gustavo e gli altri, visto che lo stavano spiando gli dicono di rispondere di sì, ma visto che Kendall esita Mercedes lo lascia, e dice a Carlos che sarà il suo nuovo ragazzo nell’appartamento Carlos gli fa dei biscotti dicendogli che è la ricetta di sua nonna, quando Mercedes li assaggia dice che sono schifosi, e Carlos gli dice che ovviamente lui non è sua nonna.

Nel decimo episodio dal titolo “Big time party” I ragazzi scoprono che non sono stati invitati alla loro festa alla Rocque Records, e decidono di organizzare una festa al Palm Woods, ma il signor Bitters, minaccia loro di sfrattarli se la organizzano. Così cambiano il nome di festa in riunione e decidono di invitare tre persone ciascuno. La festa diventa enorme quando Carlos per errore invita l’intero elenco dei contatti del suo cellulare.

Nel undicesimo episodio dal titolo “Chi rompe paga” Gustavo deve pagare tutte le cose che i ragazzi hanno rotto e in cambio vorrebbe che i ragazzi gli restituiscano i soldi. Così i ragazzi cercano di ottenere dei posti di lavoro, per rimborsare a Gustavo i duemila dollari. Carlos diventa assistente della produzione di Gustavo, mentre James tenta di diventare un modello, con Katie che gli fa da manager. Logan e Kendall avviano un servizio di babysitter, ma lo trovano più difficile del previsto, e alla fine usano i bambini per aprire un servizio di autolavaggio.

Nel dodicesimo episodio dal titolo “Il grande blogger” I ragazzi dovranno impressionare Deke, un noto blogger. Gustavo assume delle persone per far imparare ai ragazzi le risposte da dare alle domande di Deke in modo tale da farli scrivere una buona recensione, ma Deke scrive una recensione sfavorevole, per via del fatto che i ragazzi non si sono mostrati come sono realmente e cercano di convincere Deke a cambiare idea prima che invia la recensione ma Deke non vuole e lo chiudono in uno stanzino poi lui riesce a scappare dal condotto dell’aria ma scivolando si fa male.

Nel tredicesimo episodio dal titolo “Momenti di terrore” Gustavo va a vivere con i ragazzi al Palm Woods, perché la sua casa si è allagata, ma i ragazzi non lo vogliono nel loro appartamento, e faranno di tutto per mandarlo via. Al Palm Woods arriva una nuova ragazza. Carlos e il signor Bitters cercano di dimostrare che c’è un fantasma nel Palm Woods, mentre Logan cerca di dimostrargli il contrario.

Nel quattordicesimo episodio dal titolo “Il ballo di fine anno” La scuola del Palm Woods tiene il primo ballo di fine anno, e i Big Time Rush lo devono organizzare, ma si trovano ad affrontare anche la pressione della loro prima performance dal vivo. Kendall e Katie cercano di trovare un partner per il ballo alla madre, che vorrebbe uscire con il top model Fabio. Jo è sconvolta dal fatto che Kendall dimentica di chiederle di andare al ballo.

Nel quindicesimo episodio dal titolo “Arriva Jordin Sparks” Gustavo è convinto che i ragazzi siano sfortunati, e dice loro di stare lontani da Jordin Sparks, mentre Jordin rimane al Palm Woods e registra le sue canzoni alla Rocque Records. I ragazzi cercano di proteggerla, ma Jo pensa che Kendall abbia una storia con Jordin dopo che l’ha salvata mentre scivolava su una buccia di banana e mentre veniva attaccata da un gatto. In seguito per non avere più sfortuna, Jordin esprime un desiderio al pozzo del Palm Woods e accidentalmente i ragazzi la spingono dentro al pozzo.

Nel sedicesimo episodio dal titolo “Febbre di Hollywood” I ragazzi scoprono che James ha la febbre di Hollywood, perché usa continuamente un’abbronzatura spray che fa diventare la sua pelle tutta arancione. Gustavo dice a Kendall, Logan e Carlos di aiutare James, o lo sostituirà. I tre cercano di sbarazzarsi dell’abbronzatura spray di James e mentre lo inseguono con le pistole d’acqua, Carlos diventa il terzo Jennifer visto che una di loro ha accettato un provino per un film e viene contagiato dalla febbre di Hollywood.

Nel diciassettesimo episodio dal titolo “Un video per i Big Time Rush” Camille deve lasciare il Palm Woods se non ottiene una parte in uno spettacolo, allora i ragazzi le promettono, una parte nel loro prossimo video musicale. Gustavo non è d’accordo e allora i ragazzi decidono di fare il video da soli, con Marcos del Posey alla regia.

Nel diciottesimo episodio dal titolo  “Il concerto” Alla vigilia della pubblicazione dell’album, Griffin annulla l’album, il tour e i concerti, e costringe i ragazzi a tornare in Minnesota. James non vuole lasciare il mondo della musica, e viene ingaggiato dal rivale di Gustavo, Hawk. Gustavo deve dare due milioni di dollari per avere un contratto della band da Griffin.

The New Mutants: il nuovo trailer italiano

0
The New Mutants: il nuovo trailer italiano

Ecco il nuovo trailer italiano di The New Mutants. Diretto da Josh Boone, il nuovo film 20th Century Studios e Marvel Entertainment The New Mutants arriverà nelle sale italiane il 2 aprile, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie Williams, Anya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt e Henry Zaga. The New Mutants è prodotto da Simon Kinberg, p.g.a., Karen Rosenfelt, p.g.a. e Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee e Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

CORRELATE 

Diretto da Josh Boone, il film vedrà protagonista la squadra di mutanti composta da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot. Il film sarà un horror in cui Stephen King incontra John Hughes. Ricordiamo che la squadra ufficiale di The New Mutants è formata da Cannonball, Magic, Wolfsbane, Mirage e Sunspot.

SAG Awards 2020: tutte le foto dal silver carpet

Ecco tutte le immagini dal silver carpet dei SAG Awards 2020, su cui hanno sfilato tutti i protagonisti della serata. Da premiati, a presentatori, a nominati, tutti si sono fermati per uno scatto e per mostrare il loro look per la serata.

Sicuramente il nero e l’argento l’hanno fatta da padroni, sia tra gli uomini, tutti più o meno classici nella scelta dell’abbigliamento, che tra le donne, che non hanno corso grossi rischi. Poche le scelte di colore, tra queste segnaliamo Scarlett Johansson e Zoe Kravitz, sicuramente tra e più belle della serata.

Ecco tutti gli scatti via Zimbio:

Volevo nascondermi: ecco Elio Germano come Antonio Ligabue

0
Volevo nascondermi: ecco Elio Germano come Antonio Ligabue

Ecco il primo poster ufficiale che ci mostra Elio Germano come Antonio Ligabue in Volevo nascondermi, il nuovo film del regista Giorgio Diritti,  in uscita il 27 febbraio distribuito da 01 distribution 

Volevo nascondermi film 2020

Toni, figlio di una emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame. L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo. “El Tudesc,” come lo chiama la gente è un uomo solo, rachitico, brutto, sovente deriso e umiliato, diventa il pittore immaginifico che dipinge il suo mondo fantastico di tigri, gorilla e giaguari, stando sulla sponda del Po. Sopraffatto da un regime che vuole “nascondere” i diversi e vittima delle sue angosce, viene richiuso in manicomio. Anche lì in breve riprende a dipingere.

Più di tutti, Toni dipinge se stesso, come a confermare il suo desiderio di esistere al di là dei tanti rifiuti subiti fin dall’infanzia. L’uscita dall’Ospedale psichiatrico è il punto di svolta per un riscatto e un riconoscimento pubblico del suo talento. La fama gli consente di ostentare un raggiunto benessere e aprire il suo sguardo alla vita e ai sentimenti che sempre aveva represso. Le sue opere si rivelano nel tempo un dono per l’intera collettività, il dono della sua diversità.

The Flash: 10 motivi per cui potrebbe essere il miglior film del DCEU

Dopo anni di tira e molla tra la Warner Bros. e Ezra Miller, ci stiamo lentamente per avvicinare all’arrivo ufficiale di The Flash nelle sale a partire da luglio del 2022. Non si conoscono ancora i dettagli sulla trama del film che sarà diretto da Andy Muschietti, ma esistono comunque diverse ragioni per essere ancora eccitati in merito al debutto sul grande schermo del film ambientato nel DCEU interamente dedicato al Velocista Scarlatto.

Di seguito ne abbiamo raccolte 10:

La tradizione

Il personaggio di Flash è stato creato per cercare di combinare i fumetti con la fantascienza, operazione che nelle tavole è riuscita magnificamente. Dai viaggio temporali e dimensionali a tutti i cattivi più bizzarri e stravaganti, il film avrà sicuramente molte influenze dalle quali attingere. Inoltre, Flash è stato al centro di una grandissima storia di eroismo, che ha incluso la condivisione del mantello con il suo prodigio, la morte e la resurrezione, la conseguente modifica dell’intera timeline della DC.

Flash ha anche una delle migliori scuderie di antagonisti, seconda soltanto a Batman e Spider-Man, il che significa che trovare un villain per il film degno di nota non sarà assolutamente un problema.

Il cast principale

Barry e Iris sono una delle coppie più famose dei fumetti, al pari di Lois Lane e Clark Kent, e di Peter Parker e Mary Jane. A differenza degli altri due personaggi, Iris è molto più di una “damigella in perciolo”: spesso, infatti, appare al fianco di Barry quando ci sono problemi, e tra i due è quasi sempre la più testard.

Nel film, Ezra Miller e Kiersey Clemons interpreteranno la celebre coppia: entrambi hanno già una discreta esperienza in film di grande successo, dimostrando di poter avere una buona alchimia lavorando insieme. Siamo certi che entrambi sapranno rappresentare al meglio i personaggi e la loro storia d’amore.

La storia

Stando a quanto dichiarato da Andy Muschietti, The Flash sarà una libera interpretazione della miniserie a fumetti “Flashpoint”. Probabilmente, si tratta di una una delle migliori storie su Flash realizzate fino ad oggi; una storia che consolida davvero l’immagine di Barry Allen e la tradizione legata alla sua eredità.

Per tutti coloro che non conoscono “Flashpoint”, la storia ruota attorno a Barry che torna indietro nel tempo per salvare sua madre ed evitarle la morte: quando torna nel presente, si accorge che il mondo intero è cambiato. Bruce Wayne è morto al posto dei suoi genitori, Kal-el è atterrato a Metropolis e non a Smallville ed è diventato un esperimento governativo; ancora più importante, Wonder Woman e Aquaman sono in guerra. 

Anti-Flash

Come accennato in precedenza, “Flashpoint” è uno dei migliori racconti su Flash, ma che dire del personaggio di Eobard Thawne, meglio conosciuto come Anti-Flash? Thawne ha avuto un ruolo chiave nella vita di Barry, dal momento che lo ha perseguitato per tuta la vita Barry, cercando di trasformare la sua vita in un vero e proprio inferno.

Fu lui a uccidere la madre di Barry e, di conseguenza, divenne uno dei più grandi nemici di Barry. Anti-Flash è un personaggio tanto imprevedibile quanto il Joker, ma anche intelligente e astuto come Lex Luthor, e nutre un’ossessione quasi malsana per la vita di Barry, con il solo obiettivo di mandarla in frantumi. Questo aspetto della storia potrebbe essere sicuramente interessante da trasporre sul grande schermo. 

Il costume

Abbiamo già visto il costume del personaggio in Justice League e i fan di tutto il mondo concordano sul fatto che sia uno dei migliori costumi apparsi nel DCEU. Il costume è fedele ai fumetti, con le tonalità cremisi e lo stesso luminoso giallo e bianco nella parte anteriore. Alcune piccole modifiche potrebbero giustificare come mai Barry può correre così in fretta senza che il suo costume prenda fuoco! 

I poteri di Flash

Oltre alla sua capacità di correre molto velocemente, Flash ha tanti altri poteri che derivano dal suo legame con la Forza della Velocità… poteri che anche Superman vorrebbe avere. Insieme alla sua capacità di muoversi a velocità supersonica, Barry può viaggiare nel tempo e accedere in altre dimensioni, attraversare gli oggetti solidi, controllare l’energia cinetica a livello molecolare, scatenare fulmini e tanto altro ancora. Sarebbe bello vedere il Velocista Scarlatto utilizzare tutti questi altri poteri nel film in arrivo nel 2022.

Gli effetti visivi

Nessun film aveva mai raccontato la storia di un uomo in grado di correre ad alta velocità, quindi The Flash rappresenterà sicuramente un novità in questo senso. Se pensate che gli effetti speciali di Aquaman fossero spettacolari, aspettate di vedere cosa la Warner sarà in grado di fare con The Flash.

Le sequenze d’azione in slow-motion, la manipolazione della materia, i fulmini: tutti elementi che potrebbe davvero contribuire alla realizzazione di un film incredibile dal punto di vista dell’esperienza cinematografica.

La Famiglia di Flash

Oltre a Iris, Barry ha ispirato un team di velocisti amorevolmente conosciuti come “Famiglia di Flash” che include Jay Garrick, Kid Flash, Jesse Quick, Impulse e molti altri fantastici eroi. Con personaggi come Jay o Wally, che vantano una grande schiera di ammiratori, sarebbe stupido non includere almeno uno di questi classici personaggi nel film.

I cameo

Flash è un eroe adorabile, che di solito va d’accordo e lavora bene con gli altri supereroi: ha persino la stima e il rispetto di Batman, soprattutto per il suo approccio alla risoluzione dei misteri, nonostante tra i due vi sia un rapporto complicato. Ha inoltre un legame inseparabile con Hal Jordan/Lanterna Verde.

Nel 2022, il nuovo film dedicato al Crociato di Gotham con Robert Pattinson sarà già uscito: un cameo del nuovo Cavaliere Oscuro potrebbe non rivelarsi una cattiva idea (anche se quel titolo non sarà ambientato nel DCEU), così come sarebbe fantastico vedere nel film un cameo di Hal Jordan.  

Lo humor

Flash è quasi sempre rappresentato come l’eroe più disinvolto e meno serioso di tutti, che si tratti del banale umorismo di Barry Allen o dell’immaturità di Wally West. La DC è nota per le sue storie dai toni dark, mode che è stato riprese in molti dei film del DCEU. Da eroe divertente e spiritoso quale è, come dimostrato anche in Justice League, Flash potrebbe liberarsi da tutta questa oscurità e regalare al pubblico la giusta dose di umorismo che fino ad ora non abbiamo mai visto nel DCEU.

Fonte: ScreenRant

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità