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Il poster finale di A Spasso con i Dinosauri

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Walking-With-Dinosaurs

I Dinosauri, gli animali preistorici per eccellenza che da sempre affascinano adulti e bambini, sono pronti a tornare al cinema grazie alla nuova avventura in 3D di A Spasso con i Dinosauri ispirata alla miniserie tv della BBC Walking with Dinosaurs, ed in arrivo in Italia a Gennaio 2014.

Di seguito potrete ammirare il poster finale della pellicola:

Walking with Dinosaurs

Il film racconta la storia di un cucciolo di dinosauro che deve imparare a vivere in un mondo di predatori. Il film è diretto da Neil Nightingale e Pierre De Lespinios e sceneggiato da John Collee.

Fonte: Movieweb.com

Il post-eriore

Il post-eriore

Venezia 73Quanto vorrei che la vita fosse un musical. E in particolare, la vita qui, alla Mostra del Cinema, con Baratta e Barbera che intonano un duetto giocando sulle assonanze dei loro nomi e la loro vicinanza al campo semantico dei vini e dei posti dive ci si ubriaca di brutto. Con gli addetti alla sicurezza che ti controllano le borse in movimenti coordinati come se fosse nuoto sincronizzato cavalcando le note di ‘Isis cos I’m cool’, con i colleghi che in conferenza stampa pongono le classiche domande in rima baciata, del tipo ‘qual facezia essere a Venezia’, e gli intervistati che rispondono in contrappunto con entusiasmo fuori dal comune anche di fronte alle più imbarazzanti delle questioni. E come vorrei essere il protagonista di un musical io, in grado di far fronte alle scempiezze della vita danzando e cantando come uno stronzo anche quando per correre all’appuntamento di turno, per il quale sono incontrovertibilmente in ritardo, mi incaglio lo scroto nella zip dei pantaloni. Invece di un lacerante urlo di dolore, come per magia uscirebbe dalle mie labbra un soave ritornello che recita ‘This is the wonderful Land of Sticazzi – oh! oh! – Sticazzi! – Let’s do the Sticazzi agaiiiin!’, e mi metterei a sgambettare con eleganza con lo sfondo dei pianeti o di qualsiasi altra cazzata vi venga in mente dopo una gita sotto acido.

Ecco, La-La-Land, il film d’apertura di quest’anno, è un po’ così. Però è bello. Perché in finale il cinema consiste anche nel riuscire a emozionare lo spettatore anche a seguito delle peggiori cazzate. Non deve essere realistico, basta che sia presente a sé stesso e a me, che sono un tipo semplice, mi basta e mi avanza. So che ‘a me mi’ non si dice ma provateci voi a stare attenti all’ortografia e alla grammatica con lo scroto incagliato nei pantaloni.

La la LandApplausi a scena aperta, da parte di tutta la sala. Dopo Whiplash è stato deciso che in ogni film in cui compaia anche alla lontana un pezzo jazz, fosse anche la suoneria d’attesa del Radio Taxi, ci deve stare J.K. Simmons, per cui aspettatevi interminabili improvvisazioni ‘à-la-bite-de-chien’ anche nel prossimo film di Batman, se tanto mi dà tanto.

(Ang)

E in effetti… ‘This is the Isis of the night, the night oh yeahh!’ Ti canterebbe Corona – non Fabrizio, ci riferiamo alla gnoccolona anni ’90 che quando s’è scoperto che non cantava con la voce sua ci ha provocati certi traumi che manco la scena della mamma di Bambi – mentre fai dribbling tra i macigni messi per evitare camion omicidi. Perché qui al Lido, come s’è più volte detto e come hanno ribadito nella conferenza d’apertura, quest’anno con la sicurezza si fa sul serio. Ti pigliano il badge, te lo osservano con cura. Stringono gli occhietti tre quattro volte per capire se sei davvero tu. Insomma, ci dedicano il tempo. Anche perché metà della gente ha la foto del tesserino che assomiglia al massimo a suo figlio ora, se solo ne avesse uno, quindi vabbè… alla fine famo a fidasse e tanti saluti. Ho visto anche io La La Land, e mi sono immaginata noi romani sul GRA – che qui sono abituati a chiamarlo ‘Sacro’ per via del Leone d’oro di qualche anno fa, ma per noi è profanissimo – sotto al sole, imbottigliati come criceti in una ruota, a cantare tutti insieme ‘It’s another sunny day!’, ballando fuori dalla macchina sorridenti e gioiosi. Ma sul film si è già espresso Ang, quindi andiamo avanti e cambiamo argomento:

Secondo il modello di sviluppo a fasi di Freud, la fase anale è il secondo periodo di sviluppo del bambino: essa succede alla fase orale e precede la fase fallica. Si colloca a un’età compresa fra i 18 e i 36 mesi circa. Per bimbo Gabriele Muccino questo passaggio si manifesta eccezionalmente alla soglia dei cinquanta. Avete presente quando da bambini vi fissate con una parolaccia e continuate a ripeterla compulsivamente con delle varianti? Facciamo un esempio a tema. Diciamo che scoprite la parola ‘culo’. Per giorni e giorni, e la felicità dei vostri parenti e di chi vi sta attorno, o per mesi, o addirittura anni, è tutto un susseguirsi di ‘culone, culetto, culaccio, culino, inculata, culacchione, culatello, culinaria’ (……….. aggiungere ad libitum). Ecco, tutti sanno che nei film di Muccino ci sono sempre scene in cui la gente grida parolacce in maniera concitata, peraltro, di solito, termini mai usati durante un’autentica litigata (tipo in Baciami ancora, che era tutto un ‘fottiti’ e ‘fottutissimo’. Ma chi cazzo dice ‘fottiti’ e ‘fottutissimo’ quando bisticcia in Italia?). Ecco, ne L’Estate addosso è uguale, ma tutto declinato in chiave gay. Che sostanzialmente è una storia di gente che scopre che esistono gli omosessuali e, dapprima intimorita, poi gli si apre un mondo, che viene accolto con un entusiasmo affannato e contagioso. La ragazzetta protagonista, dapprima suorina virginale e introversa, si trasforma nel giro di tipo dieci secondi in una specie di degustatrice ufficiale di orge, saltando da una strusciata lesbo in discoteca a un convegno di rappresentanze falliche come se si trovasse su un trampolino elastico. Aiutano i dialoghi, col protagonista maschile che vive al centro di Roma ma parla come er peggio trucido de Torpigna, ed è commovente quando elemosina l’amore della bella – che, come facilmente intuibile, la dà a qualsiasi composto contenente azoto sulla faccia del pianeta tranne che a lui, compreso un barattolo di varecchina – aggrottando le ciglia come se stesse per aggredirla, stravolto da cotanto desiderio, e finendo invece pè fasse na pippa al bagno come il peggiore dei disperati. Un film generazioanale, oserei dire. E, no, non è un refuso. Noi a bimbo Gabriele gli vogliamo bene, e speriamo che superi questa difficile fase di crescita quanto prima. Intanto però, oltre all’Estate, guardando il film addosso se semo fatti pure altro.

Chiudiamo anche noi con una foto di euforia paradossa, scattata dopo la proiezione al baretto che c’ha servito il necessario caffè. E stiamo solo al primo giorno. Chissà quali altre meraviglie ci attendono.foto lido

(Vì)

Il Ponte delle Spie: trailer finale italiano del film di Steven Spielberg

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Nell’anno di Operazione UNCLE, della quinta avventura di Ethan Hunt e della 24° volta di James Bond al cinema, anche il maestro Steven Spielberg si dedica al film di spionaggio con Il Ponte delle Spie, con un protagonista d’eccezione, Tom Hanks.

Ecco il trailer finale italiano del film.

Il titolo, letteralmente “Ponte delle spie” si riferisce a un ponte realmente esistito a Berlino, oggi noto come Ponte di Glienicke, che univa la zona est a quella ovest, e che era spesso luogo di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est.

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione con Steven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

Il ponte delle spie: standing ovation al New York Film Festival

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Il ponte delle spie: standing ovation al New York Film Festival

La premiere del nuovo film di Steven Spielberg è avvenuta questa domenica al New York Film Festival. Il ponte delle spie ha ottenuto un’accoglienza davvero calorosa, con una standing ovation al regista e al cast guidato da Tom Hanks, subito dopo essere partiti i titoli di cosa.

Una delle sequenze del film, che hanno maggiormente colpito il pubblico, è proprio quella iniziale che mostra le strade di New York, senza sottofondo musicale, ma con solo i rumori della città. Gli spettatori hanno anche apprezzato i volti familiari del teatro sullo schermo, come Mark RylanceScott Shepherd, Billy Magnussen, al fianco di attori del calibro di Alan Alda e Amy Ryan.

È un po’ terrificante”, ha detto Shepherd della Wooster Group, che interpreta un ufficiale della CIA, ”Ti aspetti che Spielberg, che ha fatto così tanti film, sia un po’ stanco. Ma la sua energia sul set è contagiosa, è forte”.

Basta essere preparati e arrivare. Questo è quello che mi hanno insegnato Tom e Steven”, ha detto Magnussen,Fai il tuo lavoro per prepararti ed essere tempestivo”.

Anche un attore come Tom Hanks, che ha lavorato più volte con il regista, da Salvate il soldato Ryan a Prova a Prendermi, tiene molto a non deludere Spielberg: ”Non vuoi altro che compiacere quest’uomo”, ha dichiarato l’attore.

ilpontedellespieIl titolo, Il Ponte delle spie si riferisce a un ponte realmente esistito a Berlino, oggi noto come Ponte di Glienicke, che univa la zona est a quella ovest, e che era spesso luogo di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est.


Bridge of Spies
 è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione conSteven Spielberg.

Nel cast de Il ponte della Spie ci sono anche Mark Rylance,Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

Il film uscirà in Italia il 17 dicembre.

Fonte

Il Ponte delle Spie: recensione del film di Steven Spielberg

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Il Ponte delle Spie: recensione del film di Steven Spielberg

Dalla retorica politica, machiavellica e inattaccabile di Lincoln, a quella etica, pura, di Donovan. Steven Spielberg torna in sala con un altro grande film che racconta il rovescio della medaglia del suo precedente, riuscendo a essere ancora una volta maestro di grande cinema.

La storia è quella di James Donovan, avvocato assicurativo che, nella Berlino appena spaccata dal muro, trattò uno scambio di prigionieri tra Stati Uniti, Unione Sovietica e Germania dell’Est. Un occhio a una storia ‘piccola’ che permette a Spielberg di esercitare ancora la mano in un cinema classico e perfetto, eppure estremamente personale per temi e messa in scena, per toni rassicuranti e alchimie puramente cinematografiche, come la costruzione delle scene e l’uso della luce e della fotografia.

L’etica a tutti i costi diventa ben presto il punto di forza, la certezza del film, che nella prima parte si focalizza sul rapporto di stima e fiducia tra la presunta spia sovietica e l’avvocato assunto per difendere il nemico, l’uomo che in nome di quell’etica riesce a farsi nemica una nazione ma che non indietreggia nonostante tutto. E mai come ne Il Ponte delle Spie, Spielberg evita la stucchevolezza del patriottismo e del sogno americano, citando la Costituzione e facendoci sentire nel profondo che è la cosa giusta, coinvolgendoci e facendoci stare, irremovibili, dalla parte di quest’uomo tutto d’un pezzo. Il carisma di James Donovan è il vero protagonista del film, carisma veicolato dal solido Tom Hanks. Il due volte premio Oscar si confronta con Mark Rylance nei panni della spia Rudolf Abel. Il rapporto trai due è raccontato, strutturato e esposto con grande equilibrio nella prima parte della storia, salvo poi passare in secondo piano rispetto all’azione quando Donovan diventa oltre che avvocato anche negoziatore per l’incolumità di due giovani americani fatti prigionieri.

Mantenendo sempre al centro del racconto l’uomo comune che si trova a fronteggiare situazioni straordinarie, Spielberg non riesce a fare a meno di tratteggiare gli altri personaggi in maniera un po’ macchiettistica, soprattutto quando si tratta di mettere in scena personaggi che giocano con la vita altrui per far valere la propria volontà.

il ponte delle spieIl ritmo del film è monocorde, granitico, solido, caratteristiche che possono risultare magari di difficile fruizione ma che fanno risaltare la fedeltà di Spielberg stesso al suo percorso cinematografico.

Complementare a Lincoln, Il Ponte delle Spie si attesta come un altro importante tassello nella composizione della filmografia di un regista che continua a percorrere la sua personale strada, questa volta accantonando lo spettacolo e la retorica posticcia per raccontare una storia vera sorprendentemente nelle sue corde.

Tornati a casa con Donovan siamo tutti stanchi e esausti, ma siamo soddisfatti per aver assistito al trionfo della retorica, quella giusta ed etica.

Il Ponte delle Spie: primo trailer italiano del film di Steven Spielberg

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Arriva online il primo trailer ufficiale italiano del nuovo film di Steven Spielberg, ovvero Il Ponte delle Spie, thriller drammatico con protagonista il due volte premio Oscar Tom Hanks. Potete vederlo di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=zVq0vnPQbkc

Il Ponte delle SpieIl titolo, letteralmente “Ponte delle spie” si riferisce a un ponte realmente esistito a Berlino, oggi noto come Ponte di Glienicke, che univa la zona est a quella ovest, e che era spesso luogo di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est.

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione con Steven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

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Il Ponte delle Spie: nuovo poster originale del film di Steven Spielberg

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Ecco un nuovo poster originale de Il Ponte delle Spie, prossimo film di Steven Spielberg con protagonista Tom Hanks.
Il titolo, letteralmente “Ponte delle spie” si riferisce a un ponte realmente esistito a Berlino, oggi noto come Ponte di Glienicke, che univa la zona est a quella ovest, e che era spesso luogo di scambi di prigionieri tra i servizi segreti americani e quelli della Germania Est.

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione con Steven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

EMPIRE

Il Ponte delle Spie: nuova clip del film con Tom Hanks

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Il Ponte delle Spie: nuova clip del film con Tom Hanks

Ecco una nuova clip da Il Ponte delle Spie (in inglese Bridge of Spies), l’ultimo film di Steven Spielberg con protagonista Tom Hanks e da oggi al cinema.

LEGGI LA RECENSIONE

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione conSteven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark RylanceAmy RyanAlan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

Il ponte delle Spie: due nuove clip dal film di Steven Spielberg

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Il ponte delle Spie: due nuove clip dal film di Steven Spielberg

Ecco due nuove clip da Il Ponte delle Spie, l’ultimo film di Steven Spielberg con protagonista Tom Hanks e da oggi al cinema.

LEGGI LA RECENSIONE

https://www.youtube.com/watch?v=3X4aAGkflUM&feature=youtu.be

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione con Steven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

Il Ponte delle Spie: due clip dal film di Steven Spielberg

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Il Ponte delle Spie: due clip dal film di Steven Spielberg

La 20th Century Fox ha diffuso due nuove clip inedite di Il Ponte delle Spie, l’attesissimo nuovo film di Steven Spielberg che arriverà al cinema questa settimana.

Il film è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione con Steven Spielberg.

Nel cast di Bridge of Spies ci sono anche Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda e Eve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

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Il Ponte delle Spie: anteprima gratuita con Cinefilos.it

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Il Ponte delle Spie: anteprima gratuita con Cinefilos.it

ponte spieIn occasione dell’uscita al cinema di Il Ponte delle Spie di Steven Spielberg, scritto dai fratelli Coen con Tom Hanks, Cinefilos.it, in collaborazione con 20th Century Fox, offre la possibilità agli studenti dei maggiori atenei universitari italiani e licei di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

La data è unica per tutti: il 10 dicembre alle ore 11 nelle principali sale cinematografiche del circuito Uci Cinemas.

8 le città coinvolte in questa iniziativa sono nello specifico:

  • UCI CINEMAS PARCO LEONARDO – ROMA
  • UCI CINEMAS ROMA MARCONI
  • UCI CINEMAS BICOCCA – MILANO
  • UCI CINEMAS CASORIA – NAPOLI
  • UCI CINEMAS PALERMO
  • UCI CINEMAS MOLFETTA – BARI
  • UCI CINEMAS TORINO LINGOTTO
  • UCI CINEMAS MERIDIANA – BOLOGNA
  • UCI CINEMAS FIRENZE

Partecipare è semplice! Basta inviare una mail all’indirizzo di posta [email protected] con scritto:

Cinefilos.it
nome e cognome
numero di telefono
città
Facoltà
cinema di interesse

L’invito è valido per due persone, fino ad esaurimento posti.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

LA TRAMA

Drammatico thriller a sfondo storico, Il Ponte delle Spie di Fox 2000 Pictures/DreamWorks Pictures, è la storia di James Donovan, un avvocato assicurativo di Brooklyn, che si ritrova catapultato nella Guerra Fredda, quando la CIA lo recluta per negoziare il rilascio del pilota americano dell’aereo spia U-2 catturato dai sovietici.

Il ponte delle spie: 10 cose che non sai sul film

Il ponte delle spie: 10 cose che non sai sul film

Diretto dal premio Oscar Steven Spielberg, il film Il ponte delle spie ripercorre una delle più note vicende facenti parte della guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Scritto dai fratelli Joel ed Ethan Coen insieme a Matt Charman, il film è un intenso thriller di spionaggio che si avvale della presenza del celebre Tom Hanks e dell’allora semi sconosciuto Mark Rylance, i quali furono entrambi acclamati per le loro interpretazioni di alto livello.

Ecco 10 cose che non sai su Il ponte delle spie.

Il ponte delle spie film cast

Il ponte delle spie: la trama del film

10. Si basa su una storia vera. Nell’America della guerra fredda, l’avvocato James Donovan viene assegnato alla difesa della spia russa Rudol’f Abel’, catturata sul suolo statunitense. Dopo aver instaurato un buon rapporto con questi, Donovan si batte affinché gli venga evitata la pena di morte, suggerendo invece di usare la spia per richiedere lo scambio con un pilota ed uno studente americani catturati dai sovietici a Berlino. Lo scambio dovrà avvenire sul ponte di Glienicke, soprannominato “il ponte delle spie”.

Il ponte delle spie: il cast del film

9. Tom Hanks ha accettato il ruolo senza leggere la sceneggiatura. Lieto di poter tornare a collaborare con Spielberg, l’attore firmò per un ruolo nel film senza neanche voler leggere la sceneggiatura. Prima di farlo, Hanks non sapeva nulla della storia di Donovan, e quando ne scoprì le vicende ne rimase affascinato a tal punto da considerare il film una delle cose più entusiasmanti della sua carriera.

8. Mark Rylance venne scoperto mentre recitava a teatro. Benché pressoché sconosciuto al cinema, Rylance era una leggenda per il teatro inglese. Spielberg rimase impressionato da lui dopo averlo visto recitare nello spettacolo Twelfth Night, per il quale poi l’attore vinse il premio Tony.

7. Hanks è stata la prima scelta per il ruolo. Per dar vita all’avvocato Donovan, personalità mite e del tutto ordinaria, la prima scelta fu da subito l’attore Tom Hanks. Secondo il regista e la casting director, questi era infatti la persona più idonea per rendere credibile il personaggio di un “everyman” come Donovan.

6. Rylance ha dovuto svolgere molte ricerche. Della spia russa Rudol’f Abel’ quasi non esistono fotografie o interviste. Molto poco, infatti, si sa di lui al di là del processo che lo ha visto protagonista. Per potersi calare nel ruolo, Rylance ha perciò dovuto condurre ricerche particolarmente approfondite, arrivando infine a trovare una propria idea del personaggio e del suo modo di fare.

Il ponte delle spie film storia vera

Il ponte delle spie: i premi vinti

5. Ha vinto premi in tutto il mondo. Acclamato come uno dei migliori film del 2015, Il ponte delle spie ha ricevuto nomination e premi da parte di diverse istituzioni come gli Oscar, i Bafta e i Critic’s Choice Awards . In particolare, ad aver ottenuto il maggior numero di riconoscimenti è stato Rylance, che per il suo ritratto della spia russa si è aggiudicato l’Oscar al miglior attore non protagonista.

Il ponte delle spie: dove vederlo in streaming

4. È presente sulle principali piattaforme. Per chi desidera vedere o rivedere il film, è possibile farlo affidandosi ad alcune tra più ricche piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano infatti Chili, Rakuten TV e Infinity. In base a quale di queste si sceglie, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film per poterlo rivedere in tranquillità.

Il ponte delle spie: la storia vera

3. Spielberg voleva che il film fosse il più realistico possibile. Grande appassionato di storia, Spielberg si è più volte cimentato con eventi realmente accaduti nel corso della sua carriera. Per realizzare Il ponte delle spie, condusse approfondite ricerche con ogni reparto del film, affinché ogni aspetto potesse risultare il più fedele possibile.

2. Vi sono alcune inesattezze. Nonostante la volontà del regista affinché l’opera fosse il più fedele possibile alla storia vera, vi sono alcune scene che sono state riadattate per la finzione cinematografica. Una di queste è quella dove l’avvocato Donovan vede sparare a dei giovani che tentavano di scavalcare il muro di Berlino. Ciò, nella realtà, non avvenne mai.

Il ponte delle spie: le frasi migliori del film

1. Ci sono frasi diventate celebri. Scritto anche dai fratelli Coen, il film contiene molta della loro pungente ironia, ma vi è racchiusa anche molta della poetica che da sempre Spielberg tramanda con i propri film. Ecco allora alcune delle frasi più celebri.

“Ogni uomo merita una difesa, ogni uomo è importante” (James Donovan)

“Qual è la mossa successiva se non si sa quale sia il gioco?” (Rudol’f Abel’)

“Lei non si preoccupa mai?” – “Servirebbe?” (James Donovan e Rudol’f Abel’

Lei mi ricorda un uomo per cui non provavo per niente ammirazione. Veniva sempre a casa dei miei genitori e mio padre diceva sempre di guardarlo ma io non lo guardavo mai. Un giorno vennero a casa alcune guardie partigiane di confine e presero a botte mio padre e mia madre e anche quel signore lì. Io lo guardavo, quei due uomini gli diedero un pugno, ma lui si rialzò. Un calcio, ma si rialzò. Allora le guardie sorprese lo lasciarono vivere e dissero una frase in russo che tradotto significava “uomo tutto di un pezzo”. (Rudol’f Abel’)

Fonte: IMDb

Il ponte delle Spie gratis al cinema con Cinefilos.it

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Il ponte delle Spie gratis al cinema con Cinefilos.it

ULTIMO GIORNO DISPONIBILE PER PRENOTARE IL PROPRIO BIGLIETTO!!!

ponte spieIn occasione dell’uscita al cinema di Il Ponte delle Spie di Steven Spielberg, scritto dai fratelli Coen con Tom Hanks, Cinefilos.it, in collaborazione con 20th Century Fox, offre la possibilità agli studenti dei maggiori atenei universitari italiani e licei di assistere gratuitamente all’anteprima del film.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

La data è unica per tutti: il 10 dicembre alle ore 11 nelle principali sale cinematografiche del circuito Uci Cinemas.

8 le città coinvolte in questa iniziativa sono nello specifico:

  • UCI CINEMAS PARCO LEONARDO – ROMA
  • UCI CINEMAS ROMA MARCONI
  • UCI CINEMAS BICOCCA – MILANO
  • UCI CINEMAS CASORIA – NAPOLI
  • UCI CINEMAS PALERMO
  • UCI CINEMAS MOLFETTA – BARI
  • UCI CINEMAS TORINO LINGOTTO
  • UCI CINEMAS MERIDIANA – BOLOGNA
  • UCI CINEMAS FIRENZE

Partecipare è semplice! Basta inviare una mail all’indirizzo di posta [email protected] con scritto:

Cinefilos.it
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Facoltà
cinema di interesse

L’invito è valido per due persone, fino ad esaurimento posti.

GUARDA IL TRAILER DEL FILM

LA TRAMA

Drammatico thriller a sfondo storico, Il Ponte delle Spie di Fox 2000 Pictures/DreamWorks Pictures, è la storia di James Donovan, un avvocato assicurativo di Brooklyn, che si ritrova catapultato nella Guerra Fredda, quando la CIA lo recluta per negoziare il rilascio del pilota americano dell’aereo spia U-2 catturato dai sovietici.

Il Ponte delle Spie aprirà il festival Camerimage

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Il Ponte delle Spie aprirà il festival Camerimage

Dal 14 al 21 novembre si terrà il Camerimage, il festival internazionale della cinematografia che si terrà a Bydgoszcz, in Polonia. Ad aprire il festival sarà Il Ponte delle Spie, il nuovo atteso film di Steven Spielberg

Ricordiamo che Il Ponte delle Spie è basato sulla storia vera di James Donovan (Tom Hanks), un avvocato che si trova suo malgrado al centro della Guerra Fredda quando la CIA lo manda in missione per negoziare il rilascio di Francis Gary Powers, un pilota di U-2 americano. La sceneggiatura, firmata da Matt Charman, ha subito in seguito una revisione da parte dei fratelli Coen, alla loro prima collaborazione con il regista di Salvate il soldato Ryan e la colonna sonora sarà composta da John Williams alla sua 27esima collaborazione conSteven Spielberg.

Nel cast de Il ponte della Spie ci sono anche Mark Rylance,Amy Ryan, Alan Alda eEve Hewson. Sarà il compositore Thomas Newman ad occuparsi delle musiche prendendo così il posto di John Williams.

Fonte

Il poema di Virgilio de Il Gladiatore II ha un significato molto più profondo: approfondiamolo

“Le porte dell’inferno sono aperte notte e giorno; la discesa è agevole e la via facile. Ma per tornare e vedere i cieli allegri, in questo risiede il compito e la fatica più grande”. Con queste parole, Lucio Vero (Paul Mescal) realizza una delle scene migliori del Gladiatore II di Ridley Scott. Recita i versi all’imperatore Geta (Joseph Quinn) dopo aver sconfitto uno dei gladiatori del senatore Thraex (Tim McInnerny) a una festa e stupisce tutti i presenti. Macrinus (Denzel Washington) riconosce immediatamente i versi come appartenenti all’antico poeta romano Virgilio, ma perché queste parole lasciano tutti scioccati?

I versi che Lucio recita fanno parte dell’Eneide di Virgilio

Paul Mescal - Lucio Vero Il Gladiatore II
Foto di Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Sembra strano che un gladiatore conosca la poesia, ma è importante ricordare che in quella scena la gente conosceva Lucio come “Hannone”, un prigioniero della campagna numidica, da cui la sorpresa di Geta. La poesia non era forse qualcosa di diffuso tra le classi inferiori della società romana, ma i versi di Virgilio erano in circolazione da oltre un secolo ed erano molto popolari: fanno parte dell’Eneide, una delle più grandi opere artistiche di Roma.

L’Eneide fu scritta da Virgilio nel tentativo di dare a Roma un mito di fondazione legato alla mitologia greca classica, continuando la storia raccontata da Omero nell’Iliade e nell’Odissea. L’Eneide racconta il viaggio di Enea, un troiano che guida un gruppo di sopravvissuti alla caduta di Troia verso l’Italia e, infine, fonda Roma – in Troy del 2004, persino Paride (Orlando Bloom) lo incarica di questo compito (Frankie Fitzgerald).

I versi specifici pronunciati da Lucio sono tratti dal Libro 6 dell’Eneide, quando Enea si reca negli inferi per ricevere dal padre una visione del futuro di Roma. Il loro significato è tuttora discusso, in quanto Enea li sente come un avvertimento che scendere agli Inferi è facile, ma uscirne vivi è pericoloso e difficile.

I versi di Virgilio acquistano un nuovo significato nel “Gladiatore II”

Il Gladiatore II spiegazione finale
Paul Mescal in Il Gladiatore II. Foto di Aidan Monaghan/Aidan Monaghan – © 2024 PARAMOUNT PICTURES. ALL RIGHTS RESERVED.

Non è chiaro quanto il Gladiatore II sia ambientato dopo il film originale, ma sembra che i due imperatori gemelli siano saliti al potere nel vuoto della morte di Commodo (Joaquin Phoenix). Questa sequenza di terribili monarchi ha portato Roma sull’orlo del collasso, creando un sentimento di agitazione tra i cittadini romani. Prima di loro, però, Roma era stata guidata da Marco Aurelio (Richard Harris) nel film originale Il gladiatore, che era un leader capace e godeva del rispetto del popolo Macrino accenna persino a Lucilla (Connie Nielsen) di aver letto le Meditazioni dell’imperatore, una serie di riflessioni personali sulla vita e sulla politica che rimane attuale. Marco Aurelio aveva il suo “sogno di Roma” come nazione che proteggeva e provvedeva a tutti i suoi cittadini, ma questa visione fu smantellata da Commodo e, successivamente, dagli imperatori gemelli.

I versi di Virgilio, in questo senso, sono una metafora del rapido e facile declino di Roma in un disordine politico grazie alla fame di potere di coloro che seguirono Marco Aurelio. Il “lavoro possente” consiste nel riportare Roma al suo antico splendore, poiché è sempre più difficile ricostruire che distruggere.

I versi funzionano anche come una velata minaccia di Lucio agli imperatori

Joseph Quinn Imperatore Geta Il Gladiatore II
Joseph Quinn è l’Imperatore Geta in Il Gladiatore II. Photo Credit: Cuba Scott/Cuba Scott – © 2024 Paramount Pictures.

Geta sembra non solo sorpreso ma anche un po’ offeso quando Lucio gli recita i versi di Virgilio. In quella scena, è chiaro che l’intento di Lucio non era solo quello di recitare poesie, ma di lanciare una frecciatina ai due imperatori, e Geta è il bersaglio perfetto. È il più intelligente e politicamente abile tra lui e Caracalla (Fred Hechinger), quindi è in grado di percepire una minaccia quando si manifesta.

Lucio che recita i versi di Virgilio è la rivelazione di tale minaccia. Un gladiatore che conosce la poesia è strano, ma Lucio non è davvero Hanno di Numidia, bensì il nipote ed erede di Marco Aurelio, fuggito da Roma dopo la morte di Commodo per ottenere protezione. Ora, il suo ritorno a Roma è l’occasione per rimetterla sul suo glorioso cammino. Quindi, il fatto che reciti questi versi a Geta è la minaccia definitiva che essi stessi cadranno e Roma risorgerà. La poesia è roba potente.

Il Più Grande Sogno: trailer con Alessandro Borghi

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Il Più Grande Sogno: trailer con Alessandro Borghi

Il Più Grande Sogno, che uscirà nelle sale il prossimo 24 Novembre a Roma e dal 1 Dicembre in tutta Italia, distribuito da ANTANI in collaborazione con Kino produzioni.

Presentato alla 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Orizzonti – Concorso, questo film è dedicato a chi lotta ogni giorno per la vita che sogna. Il Più Grande Sogno vede la regia di Michele Vannucci con Mirko Frezza, Alessandro Borghi, Vittorio Viviani, Milena Mancini, Ivana Lotito, Ginevra De Carolis e Crystel Frezza.

La trama del film Il Più Grande Sogno

A 39 anni Mirko è appena uscito dal carcere: fuori, nella periferia di Roma, lo aspetta un futuro da inventare. Quando viene eletto Presidente del comitato di quartiere, decide di sognare un’esistenza diversa. Non solo per sé e per la propria famiglia, ma anche per tutta la borgata in cui vive. Questo film racconta di un “bandito” che, aiutato dal suo migliore amico Boccione, vuol trasformare l’indifferenza del quartiere in solidarietà, l’asfalto in un rigoglioso campo di pomodori, inventandosi custode di una felicità che neanche lui sa bene come raggiungere. È la storia di un sogno fragile e irrazionale, capace di regalare un futuro a chi non credeva di meritarsi neanche un presente.

Il più grande sogno: recensione del film con Alessandro Borghi

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Il più grande sogno: recensione del film con Alessandro Borghi

Per la sua opera prima, Il più grande sogno, Michele Vannucci ha scelto una storia vera, onesta e semplice e proprio per questo con un cuore grande così. La storia è quella di Mirko, che a 39 anni è appena uscito dal carcere: fuori, nella periferia di Roma, lo aspetta un “futuro da riempire”, possibilmente in modo onesto. Quando viene eletto a furor di popolo Presidente del comitato di quartiere, decide di sognare un’esistenza diversa. Non solo per sé e per la propria famiglia, ma per tutta la borgata in cui vive. Questo film racconta di un “bandito” che si inventa custode di una felicità che neanche lui sa bene come raggiungere. È la storia di un sogno fragile e irrazionale, capace di regalare un futuro a chi non credeva di meritarsi neanche un presente.

A interpretare Mirko c’è lui stesso, Mirko Frezza, che racconta la sua storia senza filtri e senza abbellimenti, con un approccio, quello di Vannucci, alla Accattone di Pasolini, meno disperato e sporco ma ugualmente appassionato. Lo script semplice ed essenziale racconta la storia in maniera lineare, con gli alti e i bassi, mostrando con particolare cura e enfasi i momenti di difficoltà affrontati dallo stesso Mirko per realizzare il più grande sogno. Pur essendo un attore esordiente alle prese con il personaggio di se stesso (e forse proprio per questo), Frezza consegna allo schermo un’interpretazione autentica, così come quella del suo partner sullo schermo, Alessandro Borghi, che torna a interpretare un figlio della periferia di Roma, un po’ semplice e rustico, ma con tanto cuore. Il Vittorio di Non essere cattivo si conferma all’altezza del ruolo.

Il Più Grande SognoIl Più Grande Sogno: trailer con Alessandro Borghi

Il regista effettua un pedinamento dei protagonisti nel loro ambiente reale, nella tenacia con cui mettono insieme una vita che fatica a stare in piedi. L’inseguimento dei personaggi appare però soffocante, i personaggi finiscono per non avere il loro spazio, nemmeno nell’inquadratura.

Nonostante la bellezza e il coraggio della vicenda raccontata, Il più grande sogno può essere il riscatto di molti, di tanti che cercano di ricostruirsi una vita dopo una partenza infelice, ma forse proprio per questo una vicenda anonima.

Il più bel secolo della mia vita: trailer del film di Alessandro Bardani con Sergio Castellitto

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Guarda il trailer di Il più bel secolo della mia vitadiretto da Alessandro Bardani, che firma anche la sceneggiatura con Luigi Di Capua, con protagonisti un inedito Sergio Castellitto e Valerio Lundini. Nel cast anche Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety con Betti Pedrazzi nel ruolo di Suor Grazia e con l’amichevole partecipazione di Sandra Milo Nel film è presente il brano inedito “La vita com’è” di Brunori SAS Una produzione Goon Films, Lucky Red con Rai Cinema In collaborazione con Prime Video. Il film sarà presentato in anteprima assoluta al 53 Giffoni Film Festival nella sezione Generator +18 il prossimo 23 luglio 2023 e al cinema il 7 Settembre 2023.

La trama del film

Un’assurda legge ancora in vigore in Italia impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l’incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e del loro viaggio alla riscoperta delle proprie origini.

Il più bel secolo della mia vita: recensione del film con Valerio Lundini e Sergio Castellitto

Alessandro Bardani, regista, attore e sceneggiatore, ha scelto il Giffoni Film Festival per presentare in anteprima Il più bel secolo della mia vita, il suo film che vede protagonista l’insolita coppia composta da Valerio Lundini e Sergio Castellitto. Il primo, comico, autore di programmi radiofonici e televisivi, reduce dal successo del programma TV Una pezza di Lundini e da un altrettanto fortunato spettacolo teatrale, si distingue per una comicità a tratti surreale. Al cinema ha partecipato a Nel bagno delle donne di Marco Castaldi (2021) e a Gli idoli delle donne di Lillo e Greg ed Eros Puglielli (2022).

Ne Il più bel secolo della mia vita è per la prima volta protagonista. Sergio Castellitto non ha bisogno di presentazioni, essendo uno tra i più apprezzati attori italiani, con una lunga e fruttuosa carriera, basti ricordare i suoi lavori con registi come Scola e Tornatore, Monicelli e Bellocchio, oltre al suo percorso da regista. Il più bel secolo della mia vita prende le mosse da uno spettacolo teatrale di grande successo del 2015, scritto e diretto a quattro mani da Bardani e Luigi Di Capua dei The Pills, interpretato da Francesco Montanari e Giorgio Colangeli.

La trama de Il più bel secolo della mia vita

Gustavo, Sergio Castellitto, è un anziano signore dal carattere a dir poco spigoloso, ospite di una casa di riposo gestita da suore. Una mattina si presenta da lui Giovanni, Valerio Lundini, membro di un’associazione di figli non riconosciuti alla nascita, che si batte per far cambiare una legge italiana. Secondo questa legge, chi è nella loro condizione può avere informazioni sulle proprie origini, solo al compimento del centesimo anno di età. Essendo Gustavo l’unico centenario abbandonato alla nascita in Italia, Giovanni gli ha chiesto di andare con lui all’associazione e aprire insieme il fascicolo che riguarda i suoi genitori naturali.

L’obiettivo è dunque offrire la sua testimonianza e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla iniquità di questa legge e la necessità di modificarla. Gustavo ha accettato, più per lasciare il convento dove Suor Grazia, Betty Pedrazzi, decide tutto della sua vita, che per convinzione. I due, dunque, partono per questo viaggio che li vedrà condividere tutto. Un giovane e un anziano, due opposti apparentemente inconciliabili. Troveranno un punto d’incontro? Riusciranno ad arrivare a destinazione? E Gustavo farà ciò che ha promesso a Giovanni?

Il-piu-bel-secolo-della-mia-vita-Sergio-Castellitto

Castellitto e Lundini, la strana coppia

La prima domanda che ci si pone davanti a Il più bel secolo della mia vita è se l’inedita e stramba coppia Castellitto–Lundini funzionerà. A questo proposito, occorre dire che al primo il ruolo di Gustavo ha regalato la possibilità di cimentarsi in un’interpretazione complessa, misurata e al contempo efficacissima. Il ruolo non gli consentiva istrionismi, ma forse è proprio questo a dare maggiore forza all’interpretazione. Castellitto sa rendere con lo sguardo e con la parola la tempra che non può rendere con il corpo. Quella di un personaggio indomito, nonostante l’età.

Dal canto suo, Valerio Lundini in parte fa Lundini, in parte cerca nuove strade, adattando il suo registro comico surreale al cinema. Intraprende così un percorso di individuazione attoriale i cui esiti aspettiamo di vedere, per scoprire se si distanzierà ancora di più da quanto già visto in tv o a teatro, trovando una cifra diversa e più completa. A funzionare tra Castellitto e Lundini è il gioco degli opposti: il pusillanime e lo sfrontato, il timido e lo spavaldo, il logorroico e il taciturno.

I due protagonisti hanno però una ferita e un malessere comune. Uno più disilluso, l’altro, forse, illuso. Uno che, paradossalmente, da giovane, resta intrappolato nel passato e l’altro che, altrettanto paradossalmente, da anziano, non pensa al passato, ma guarda sempre avanti. Brava poi Carla Signoris nei panni di Gianna, madre adottiva di Giovanni. Nel cast anche Sandra Milo in un cameo.

Sorriso e riflessione ne Il più bel secolo della mia vita

Il più bel secolo della mia vita, oltre che una commedia gustosa e leggera, è anche una riflessione sul tema di una legge assurda, che va cambiata. Su questo il regista non ha dubbi. Il che non significa che il film sia retorico o paternalistico. Anzi, ha uno sguardo sul reale disincantato, ironico, a volte sarcastico, quel sarcasmo romano che il personaggio di Gustavo incarna così bene. Scelta intelligente da parte di Bardani, in grado così di veicolare messaggi su temi anche importanti senza risultare stucchevole. Anche la presa di posizione sulla genitorialità e sulle famiglie “ non convenzionali” – qui si parla di genitori adottivi e genitori naturali – è molto chiara e di buon senso e stimola una riflessione.

Il-piu-bel-secolo-della-mia-vita-Valerio-Lundini

Buon ritmo e durata agile

Il film ha un buon ritmo e mantiene viva l’attenzione, seguendo le scorribande di Gustavo e gli inconvenienti cui Giovanni, accompagnandolo, deve far fronte. La durata, 90 minuti, è quella giusta per un’agile commedia. Della colonna sonora de Il più bel secolo della mia vita fa parte anche il brano inedito di Brunori SAS, “La vita com’è”.

Un interessante esordio nel lungometraggio

Come primo lungometraggio, Bardani – già autore del corto “Ce l’hai un minuto?” del 2013, con Giorgio Colageli e Francesco Montanari – confeziona un lavoro tra commedia e dramma, intrattenimento e riflessione, avendo il coraggio di distanziarsi dalla coppia di attori che gli aveva dato successo in teatro, proprio con lo spettacolo a cui il film si ispira. Bardani scopre un’alternativa efficace e originale, lasciandosi alle spalle l’impianto teatrale per adattare la vicenda al linguaggio filmico. Un esordio con una storia dagli elementi narrativi ben definiti, senza materiale in eccesso, di cui il regista riesce a controllare tutti gli elementi.

Il più bel secolo della mia vita è prodotto dalla Goon Films di Gabriele Mainetti, il quale, dopo Denti da squalo, produce quello che potremmo considerare un altro racconto di formazione, seppure sui generis. Giovanni è infatti arricchito dall’incontro con Gustavo, mentre dell’infanzia e della crescita di Gustavo parlano i flashback. Se lì c’era la favola vera e propria, qui c’è un viaggio tra il reale e il surreale, che diverte e fa riflettere. Un mix difficile da gestire, perché si rischia di non essere credibile, di allontanare lo spettatore. Bardani però sa dosare le due componenti. Vedremo nelle sue prossime prove se cambierà registro o questa resterà una sua cifra. Il film è prodotto con Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Amazon Prime Video. Al cinema dal 7 settembre.

Il più bel secolo della mia vita: intervista ai protagonisti

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Il più bel secolo della mia vita: intervista ai protagonisti

In occasione dell’uscita in sala di Il più bel secolo della mia vita, ecco la nostra intervista al regista Alessandro Bardani, e ai protagonisti Valerio Lundini e Sergio Castellitto. Il più bel secolo della mia vita esce il 7 settembre distribuito da Lucky Red.

Il più bel secolo della mia vita, la recensione

Nel cast anche Carla Signoris, Antonio Zavatteri, Elena Lander, Marzio El Moety con Betti Pedrazzi nel ruolo di Suor Grazia e con l’amichevole partecipazione di Sandra Milo Nel film è presente il brano inedito “La vita com’è” di Brunori SAS Una produzione Goon Films, Lucky Red con Rai Cinema In collaborazione con Prime Video. Il film sarà presentato in anteprima assoluta al 53 Giffoni Film Festival nella sezione Generator +18 il prossimo 23 luglio 2023 e al cinema il 7 Settembre 2023.

La trama del film

Un’assurda legge ancora in vigore in Italia impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l’incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e del loro viaggio alla riscoperta delle proprie origini.

Il più bel secolo della mia vita: al via le riprese della commedia con Sergio Castellitto

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Sono in corso le riprese de Il più bel secolo della mia vitadiretto da Alessandro Bardani, che firma anche la sceneggiatura con Luigi Di Capua, con protagonisti un inedito Sergio Castellitto e Valerio Lundini. Il film è una coproduzione Lucky Red e Goon Films con Rai Cinema e in collaborazione con Amazon Prime. Gabriele Mainetti riveste il ruolo di produttore creativo.

Distribuito da Lucky Red, il film è tratto dall’omonimo spettacolo teatrale, campione d’incassi, degli stessi autori ed è un dramedy che porta sul grande schermo l’assurdità di una legge tutta italiana che impedisce ai figli non riconosciuti di conoscere l’identità dei genitori naturali se non al compimento dei 100 anni, il fatidico secolo. Sergio Castellitto e Valerio Lundini interpretano due personaggi diversi per età, provenienza, cultura e stile di vita, accomunati da un’unica ferita: sono N.N., ovvero due persone non riconosciute alla nascita. Condannati entrambi dalla cosiddetta “Legge dei 100 anni” ad un ergastolo invisibile.

IL PIÙ BEL SECOLO DELLA MIA VITA

  • Regia: Alessandro Bardani
  • Soggetto e Sceneggiatura: Alessandro Bardani e Luigi Di Capua con la supervisione diLeonardo Fasoli e Maddalena Ravagli
  • Fotografia: Timoty Aliprandi
  • Scenografia: Marta Marrone
  • Montaggio: Arzu Volkan
  • Costumi: Eva Coen
  • Casting: Eleonora Barbiero
  • Makeup & prosthetics designer: Andrea Leanz
  • Prodotto da: Goon Films e Lucky Red con Rai Cinema e in collaborazione con Amazon Prime.
  • Distribuito da: Lucky Red

La trama del film

Un’assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l’identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l’opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l’incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia.

Il pipistrello è morto nella nuova foto da Batman v Superman

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Il pipistrello è morto nella nuova foto da Batman v Superman

La sentenza è lapidaria e non lascia scampo. Lo slogan della nuova foto promozionale di Batman v Superman Dawn of Justice prende le parti del figlio di Krypton e ci mette di fronte alla realtà dei fatti: l’uomo, Batman, non può sconfiggere il dio, Superman.

Il pipistrello è morto.

Ecco il tweet e di seguito nella gallery la foto:

GUARDA IL TRAILER FINALE ITALIANO DEL FILM

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Qui di seguito la trama ufficiale del film:

“Temendo le azioni incontrastate di un supereroe pari ad una divinità, il formidabile e fortissimo vigilante di Gotham City decide di affrontare il più riverito salvatore di Metropolis , mentre il mondo si batte per capire di quale tipo di eroe ha bisogno. E con Batman e SupBatman v Superman - Copiaerman in guerra, sorge qualcosa di nuovo che mette l’umanitá in un pericolo mai conosciuto prima”.

Ricordiamo che Batman v Superman Dawn of JusticeZack Snyder è stato scritto da Chris Terrio, da un soggetto di David S. Goyer. In Batman v Superman saranno presenti Henry Cavill nel ruolo di Superman/Clark Kent e Ben Affleck nei panni di Batman/Bruce Wayne. Nel cast ci saranno anche: Amy AdamsLaurence FishburneDiane LaneJesse EisenbergRay Fisher, Jason Momoa e Gal GadotBatman v Superman Dawn of Justice arriverà nelle sale di tutto il mondo il 6 maggio 2016.

Il Pinguino: Colin Farrell protagonista della serie spinoff di The Batman

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Arriva da Deadline la notizia che Il Pinguino di Colin Farrell che apparirà in The Batman, l’atteso film sul pipistrello firmato da Matt Reeves che debutterà il  il 4 marzo 2022  diventerà il protagonista di una serie spin-off per HBO MAX. Colin Farrell sarà protagonista e produttore esecutivo della nuova serie HBO Max che sarà  incentrata sull’ascesa al potere di Penguin nel mondo criminale di Gotham. Lauren LeFranc è accreditata come la scrittrice della serie tv.  Il regista Matt Reeves e il produttore di The Batman, Dylan Clark saranno coinvolti nelle vesti di produttori esecutivi della serie Penguin rispettivamente con le loro società 6th & Idaho e Dylan Clark Productions. Lo show sarà prodotto da Warner Bros Television. HBO Max non ha fornito alcun commento a riguardo.

The Penguin  sarebbe il secondo spin-off HBO Max dell’imminente The Batman di ReevesIl primo, ambientato al dipartimento di polizia di Gotham, vedrà Joe Barton coinvolgo come showrunner. La sinossi ufficiale di The Batman rilasciata dalla Warner Bros rivela che il film mostrerà il disilluso e arrabbiato Batman di Pattinson che indaga su un inquietante mistero che ha terrorizzato Gotham. Questa sinossi sottolinea anche il comportamento violento di Batman e la presa di coscienza che non è migliore dei criminali che sta fermando. Il riassunto piuttosto dettagliato ha continuato a descrivere una serie di indizi che condurranno Batman attraverso il mondo sotterraneo di Gotham, dove affronterà la Catwoman di Selina Kyle e una galleria di ladri che si rifugiano nel ventre criminale della città. Questo indica un film che potenzialmente corre il rischio di essere molto sovraffollato.

Il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet

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Il Piccolo Yeti: anteprima a Milano con Chloe Bennet

Lunedì 23 settembre, il cinema Colosseo di Milano ha ospitato l’anteprima italiana del film Universal Pictures Il Piccolo Yeti, il nuovo film d’animazione targato Dreamworks Animation e Pearl Studio, scritto e diretto dalla regista Jill Culton (Boog & Elliot a caccia di amici, Monsters & Co., Toy Story 2) e in uscita nella sale italiane dal prossimo 3 ottobre anche in 3D con Universal Pictures.

Protagonista assoluta della serata per la prima volta in Italia Chloe Bennet, la giovane attrice, cantante e attivista americana di origini cinesi, famosa per il suo ruolo nella serie TV Agents of Shield della Marvel e voice talent della protagonista YI nella versione oroginale del film

Molti gli ospiti della serata, tra cui tantissimi giovani attori, influencer e youtuber: Jody Cecchetto, Gordon, Jason Gagliani, Marta Losito, Valeria Vedovatti, Veronica Falco, Antony Ipant’s e Red Nose e molti altri.

Il piccolo principe: tre clip del film di Mark Osborne

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Il piccolo principe: tre clip del film di Mark Osborne

Guarda tre clip del film Il piccolo principe di Mark Osborne. Il film d’animazione in arrivo al cinema. 

LEGGI LA RECENSIONE

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Il film verrà presentato in anteprima italiana alla prossima Festa del Cinema di Roma. Tra le voci italiane del film ci sono Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefano Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassman, Giuseppe Battiston, Angelo Pintus, Pif e Alessandro Siani.

Sinossi: Un vecchio ed eccentrico aviatore e la sua nuova vicina di casa: una bambina molto matura trasferitasi nel quartiere insieme alla madre. Attraverso le pagine del diario dell’aviatore e i suoi disegni, la bambina scopre come molto tempo prima l’aviatore fosse precipitato in un deserto e vi avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da un altro pianeta. Le esperienze dell’aviatore e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l’aviatore e la bambina che affronteranno insieme una straordinaria avventura, alla fine della quale la bambina avrà imparato ad usare la sua immaginazione e a ritrovare la sua infanzia.

Il piccolo principe: trailer italiano e manifesto ufficiale

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Il piccolo principe: trailer italiano e manifesto ufficiale

Ecco il trailer italiano de Il Piccolo Principe, film d’animazione diretto da Mark Osborne e basato sull’omonimo best seller di Antoine de Saint-Exupéry.

LEGGI LA RECENSIONE DEL FILM

Il film verrà presentato in anteprima italiana alla prossima Festa del Cinema di Roma. Tra le voci italiane del film ci sono Toni Servillo, Paola Cortellesi, Stefao Accorsi, Micaela Ramazzotti, Alessandro Gassman, Giuseppe Battiston, Angelo Pintus, Pif e Alessandro Siani.

Sinossi: Un vecchio ed eccentrico aviatore e la sua nuova vicina di casa: una bambina molto matura trasferitasi nel quartiere insieme alla madre. Attraverso le pagine del diario dell’aviatore e i suoi disegni, la bambina scopre come molto tempo prima l’aviatore fosse precipitato in un deserto e vi avesse incontrato il Piccolo Principe, un enigmatico ragazzino giunto da un altro pianeta. Le esperienze dell’aviatore e il racconto dei viaggi del Piccolo Principe in altri mondi contribuiscono a creare un legame tra l’aviatore e la bambina che affronteranno insieme una straordinaria avventura, alla fine della quale la bambina avrà imparato ad usare la sua immaginazione e a ritrovare la sua infanzia.

Di seguito il manifesto italiano:

il poccolo principe poster

Il Piccolo Principe: Trailer italiano del film d’animazione

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Il Piccolo Principe: Trailer italiano del film d’animazione

Dopo la versione originale arriva anche quella italiana di Il piccolo principe, l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry. Potete vedere il video di seguito.

Si preparino grandi e piccini: Il piccolo principe sta per arrivare al cinema!

Sarà Lucky Red a portare nelle sale italiane l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry.

Il Piccolo principeA 71 anni dalla sua pubblicazione, Il Piccolo Principe ha venduto 145 milioni di copie nel mondo (16 milioni soltanto in Italia) ed è stato tradotto in più di 270 lingue e dialetti.

Dopo la Bibbia, il libro più tradotto nel mondo!

Valori universali e senza tempo quelli narrati nel capolavoro di Saint-Exupéry: il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell’ambiente, la pace. Una favola che appassiona senza sosta generazioni di lettori di ogni età.

Realizzato in animazioneCGI e stop motion con un budget di 80 milioni di dollari, Il Piccolo principe è in assoluto il progetto di animazione più atteso del prossimo anno.

Una crew di 250 talenti provenienti da Disney, Pixar e Dreamworks per raggiungere un livello di eccellenza senza pari.

Per citarne alcuni: Peter De Sève (L’Era Glaciale, Mulan, A Bug’slife, Alla ricerca di Nemo), Lou Romano (Monsters & Co, Gli Incredibili, Up), Hidetaka Yosumi (Bolt), Bob Persichetti (Mostri contro Alieni, Wallace & Gromit, Shrek 2, Il gatto con gli stivali), Jason Boose (Lilo & Stitch, Cars, Ratatouille, Wall-E, Up).

Un cast di voci all star per la versione originale: il premio Oscar Jeff Bridges (l’aviatore), Mackenzie Foy (la bambina), Rachel McAdams (la madre), James Franco (la volpe), il premio Oscar Benicio Del Toro (il serpente), il premio Oscar Marion Cotillard (la rosa), Paul Giamatti (il professore), Albert Brooks (l’uomo d’affari), Ricky Gervais (il presuntuoso), Bud Cort (il re). La voce del piccolo principe è di Riley Osborne.

A supporto del lancio mondiale, una campagna pubblicitaria senza precedenti con il coinvolgimento di moltissimi di partner.

In Italia il licensing sarà seguito direttamente dalla Lucky Red, con lo scopo di creare numerose sinergie anche a livello nazionale.

L’uscita in sala è prevista per il primo gennaio 2016.

Il piccolo principe: trailer italiano del film

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Il piccolo principe: trailer italiano del film

Ecco il trailer italiano de Il piccolo principe, l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry. Potete vedere il video qui:

Si preparino grandi e piccini: Il piccolo principe sta per arrivare al cinema!

Sarà Lucky Red a portare nelle sale italiane l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry.

Il Piccolo principeA 71 anni dalla sua pubblicazione, Il Piccolo Principe ha venduto 145 milioni di copie nel mondo (16 milioni soltanto in Italia) ed è stato tradotto in più di 270 lingue e dialetti.

Dopo la Bibbia, il libro più tradotto nel mondo!

Valori universali e senza tempo quelli narrati nel capolavoro di Saint-Exupéry: il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell’ambiente, la pace. Una favola che appassiona senza sosta generazioni di lettori di ogni età.

Realizzato in animazioneCGI e stop motion con un budget di 80 milioni di dollari, Il Piccolo principe è in assoluto il progetto di animazione più atteso del prossimo anno.

Una crew di 250 talenti provenienti da Disney, Pixar e Dreamworks per raggiungere un livello di eccellenza senza pari.

Per citarne alcuni: Peter De Sève (L’Era Glaciale, Mulan, A Bug’slife, Alla ricerca di Nemo), Lou Romano (Monsters & Co, Gli Incredibili, Up), Hidetaka Yosumi (Bolt), Bob Persichetti (Mostri contro Alieni, Wallace & Gromit, Shrek 2, Il gatto con gli stivali), Jason Boose (Lilo & Stitch, Cars, Ratatouille, Wall-E, Up).

Un cast di voci all star per la versione originale: il premio Oscar Jeff Bridges (l’aviatore), Mackenzie Foy (la bambina), Rachel McAdams (la madre), James Franco (la volpe), il premio Oscar Benicio Del Toro (il serpente), il premio Oscar Marion Cotillard (la rosa), Paul Giamatti (il professore), Albert Brooks (l’uomo d’affari), Ricky Gervais (il presuntuoso), Bud Cort (il re). La voce del piccolo principe è di Riley Osborne.

A supporto del lancio mondiale, una campagna pubblicitaria senza precedenti con il coinvolgimento di moltissimi di partner.

In Italia il licensing sarà seguito direttamente dalla Lucky Red, con lo scopo di creare numerose sinergie anche a livello nazionale.

Il film uscirà in Italia il 3 dicembre 2015.

Il piccolo principe: teaser trailer e poster del film

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E’ di provenienza giapponese il primo teaser trailer ufficiale de Il piccolo principe, l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry. Grazie alla Francia, invece, abbiamo anche il poster ufficiale. Eccoli per voi di seguito.

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Si preparino grandi e piccini: Il piccolo principe sta per arrivare al cinema! Sarà Lucky Red a portare nelle sale italiane l’attesissimo film di Mark Osborne (creatore di Kung Fu Panda), tratto dall’omonimo e popolarissimo libro per ragazzi di Antoine de Saint-Exupéry. A 71 anni dalla sua pubblicazione, Il Piccolo Principe ha venduto 145 milioni di copie nel mondo (16 milioni soltanto in Italia) ed è stato tradotto in più di 270 lingue e dialetti.  Dopo la Bibbia, il libro più tradotto nel mondo!

Valori universali e senza tempo quelli narrati nel capolavoro di Saint-Exupéry: il rispetto della persona e della diversità, la salvaguardia dell’ambiente, la pace. Una favola che appassiona senza sosta generazioni di lettori di ogni età. Realizzato in animazioneCGI e stop motion con un budget di 80 milioni di dollari, Il Piccolo principe è in assoluto il progetto di animazione più atteso del prossimo anno. Una crew di 250 talenti provenienti da Disney, Pixar e Dreamworks per raggiungere un livello di eccellenza senza pari.

Per citarne alcuni: Peter De Sève (L’Era Glaciale, Mulan, A Bug’slife, Alla ricerca di Nemo), Lou Romano (Monsters & Co, Gli Incredibili, Up), Hidetaka Yosumi (Bolt), Bob Persichetti (Mostri contro Alieni, Wallace & Gromit, Shrek 2, Il gatto con gli stivali), Jason Boose (Lilo & Stitch, Cars, Ratatouille, Wall-E, Up).

Un cast di voci all star per la versione originale: il premio Oscar Jeff Bridges (l’aviatore), Mackenzie Foy (la bambina), Rachel McAdams (la madre), James Franco (la volpe), il premio Oscar Benicio Del Toro (il serpente), il premio Oscar Marion Cotillard (la rosa), Paul Giamatti (il professore), Albert Brooks (l’uomo d’affari), Ricky Gervais (il presuntuoso), Bud Cort (il re). La voce del piccolo principe è di Riley Osborne.

A supporto del lancio mondiale, una campagna pubblicitaria senza precedenti con il coinvolgimento di moltissimi di partner. In Italia il licensing sarà seguito direttamente dalla Lucky Red, con lo scopo di creare numerose sinergie anche a livello nazionale. L’uscita in sala è prevista per il primo gennaio 2016.

Il Piccolo Principe: recensione del film

Il Piccolo Principe: recensione del film

Ne Il Piccolo Principe in una città colorata esclusivamente di toni di grigio, quasi in bianco e nero, una piccola bambina prodigio mira ad entrare in un’importante (ma tristissima) accademia e mettere in cassaforte un futuro di successo. Supportata dalla madre, che organizza e controlla in modo minuzioso ogni minuto del suo tempo tramite un enorme tabellone magnetico, la piccola segue rigorosamente gli schemi per crescere come la società impone, in modo standard e regolato. Nell’isolato però, accanto alla nuova casa dei due personaggi, vive un signore alquanto strambo, estroverso e apparentemente anarchico.

Un anziano aviatore dal pollice verde che colleziona vecchi giocattoli, dischi in vinile e ama alla follia il suo aereo ad elica, ormai ridotto un rottame. È il suo spirito libero e saggio che fa conoscere alla piccola la meraviglia e i colori accesi de Il Piccolo Principe, la favola visionaria di Antoine de Saint-Exupéry.

Mescolando grafica computerizzata e stop motion, Mark Osborne (già co-regista di Kung Fu Panda) inserisce la storia originale del principe bambino all’interno di un universo immaginario e oscuro, laddove tutto è tremendamente schematizzato, prevedibile e freddo. Una concezione artistica che, nonostante sia estrema e stilizzata, è in realtà abbastanza verosimile rispetto alla società contemporanea che ci circonda.

Il Piccolo Principe film

Vi è dunque una critica feroce ai modelli d’insegnamento, ai genitori ossessionati dalle regole (quando non sono del tutto assenti) e un mondo del lavoro ostile alla creatività. Temi di un universo adulto che si insinuano fra le pieghe di un discorso più diretto rivolto ai più piccoli: non si deve aver paura di crescere, l’importante è ricordarsi di essere stati bambini per conservare la medesima purezza d’animo. Il risultato è un’opera emozionante e appassionante, dall’alto tasso educativo e allo stesso tempo divertente. Dopo una prima parte delicata e poetica, arriva una seconda quasi interamente votata all’azione e allo spettacolo. Due stili differenti che in parte cozzano fra loro e spezzano l’incantesimo, rompendo un equilibrio altrimenti perfetto.

La fattura de Il Piccolo Principe è comunque di altissima qualità, soprattutto alla luce del supporto di studios come la Paramount, la Warner Bros., la Wenstein Company, di una cura particolare al look generale e il contributo musicale di Hans Zimmer insieme a Richard Harvey. La colonna sonora infatti è ricca di sfumature e contrasti, sa bene come far nascere una risata oppure ribaltare completamente lo scenario e accompagnare una lacrima lungo la guancia. Fondamentale anche lo stellare cast di doppiatori, che nella versione inglese vanta nomi del calibro di Jeff Bridges, Rachel McAdams, Paul Rudd, James Franco, Benicio Del Toro, Paul Giamatti e Marion Cotillard, che presta la voce anche alla versione francese del film. Da vedere categoricamente insieme a tutta la famiglia.

Il Piccolo Principe
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