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Scary Movie: Paramount Pictures annuncia il riavvio

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Scary Movie: Paramount Pictures annuncia il riavvio

Scary Movie, la serie comica che ha messo alla berlina film horror come Scream e I Know What You Did Last Summer tra gli altri, verrà riavviata.

La Paramount Pictures ha annunciato che sta collaborando con il mega-produttore di Fast and Furious Neal H. Moritz per far risorgere il franchise dormiente. Scary Movie entrerà in produzione nell’autunno del 2024 e dovrebbe uscire nei cinema nel 2025. La serie ha generato cinque film precedenti prima di rimanere senza benzina con la puntata del 2013. Ma l’horror ha continuato a essere una forza importante al botteghino, con film come Five Nights at Freddy’s, Smile e M3GAN che attirano grandi folle. Quindi c’è molto nuovo materiale da parodiare per il team.

Scary Movie è stato realizzato anche come parte della partnership first look della Paramount con Miramax, lo studio dietro il franchise cinematografico. Miramax finanzierà interamente la produzione, mentre la Paramount si occuperà della distribuzione. L’etichetta indipendente è una joint venture tra Paramount e BeIN. Miramax ha recentemente annunciato di avere un nuovo CEO, l’ex capo della MGM Jonathan Glickman.

Cattivissimo Me 4: la Illumination ha presentato il sequel

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Cattivissimo Me 4: la Illumination ha presentato il sequel

Gru, il supercriminale in convalescenza diventato papà coccoloso e adorabile, è tornato in azione per Cattivissimo Me 4. La Universal ha presentato in anteprima una nuova sequenza del quarto capitolo del franchise principale in occasione del CinemaCon.

Il video presentava un aspirante cattivo (Joey King) e una nuova aggiunta alla famiglia Gru – Gru Jr., che ha una forte somiglianza con il suo omonimo dal naso a becco – mentre tentavano una rapina in stile Mission: Impossible di un castello pesantemente fortificato. L’unico problema è che gli assistenti di Gru, i Minion, hanno portato l’attrezzatura sbagliata. Invece della sua attrezzatura e dei suoi gadget, è armato solo di una borsa per pannolini. Ciò significa che Gru deve affrontare laser, guardie e un feroce tasso del miele con solo crema per dermatite da pannolino, biberon e un ciuccio per proteggerlo. Non aiuta il fatto che Gru Jr. continui a strisciare in giro, innescando ina vvertitamente trappole esplosive.

E a giudicare dalle fragorose risate e dagli applausi che hanno accolto il filmato, il pubblico dei proprietari di cinema chiaramente non vede l’ora che ritornino i Minions, quelle tenerissime creature giallo evidenziatore che hanno reso i loro film un successo enorme presso il pubblico dei più piccoli. Dopotutto, la serie è responsabile di un forte aumento delle vendite di popcorn, che è il modo in cui gli espositori ottengono la maggior parte dei loro profitti. Il fondatore della Illumination Chris Meledandri ha promesso che il film sarà “gioioso, sorprendente e pieno di personaggi che amiamo”.

Si prevede che Cattivissimo Me 4 sarà uno dei più grandi successi dell’estate. Il film vede Gru (doppiato ancora una volta da Steve Carell), sua moglie e collega agente della Lega Anti-Villain Lucy (Kristen Wiig), e la loro famiglia mentre fuggono quando vengono presi di mira dal criminale Maxime Le Mal (Will Ferrell) e la sua fidanzata femme fatale Valentina (Sofia Vergara). È una riunione tra Wiig e Ferrell, che sono apparsi contemporaneamente in “SNL”, così come tra Ferrell e Carell, che hanno recitato insieme in Anchorman. L’ensemble di voci memorabili comprende anche Joey King, Miranda Cosgrove, Chloe Fineman e Stephen Colbert (vecchio collega di Carell in “The Daily Show”).

Il momento storico è molto fortunato per la Illumination, che dopo il successo di Super Mario prova a replicare la fortuna del franchise che l’ha vista nascere.

Cattivissimo Me 4 è diretto da un co-creatore dei Minions, Chris Renaud (Cattivissimo Me, Pets – Vita da animali), ed è prodotto dal fondatore e CEO di Illumination Chris Meledandri e da Brett Hoffman (produttore esecutivo di The Super Mario Bros. Movie e Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo).

Il film è co-diretto da Patrick Delage (regista dei film d’animazione Sing 2 e Pets – Vita da animali 2), mentre la sceneggiatura è del creatore di White Lotus, Mike White, e dello scrittore veterano di tutti i film di Cattivissimo Me, Ken Daurio.

Chicago P.D. 11×10: promo e anticipazioni dal decimo episodio

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Chicago P.D. 11×10: promo e anticipazioni dal decimo episodio

Prima che Hailey Upton (Tracy Spiridakos) lasci il Dipartimento di Polizia di Chicago, i casi a cui sta lavorando la metteranno a dura prova in Chicago P.D. 11×10. Il personaggio si è trovato in luoghi molto oscuri nel corso della stagione, sia per problemi personali che per problemi legati al lavoro, che sembra essere il tema principale per lei in questa stagione.

Mentre lo show attraversa gli archi dei personaggi, l’episodio 10 della stagione 11 di Chicago P.D. torna a parlare di Hailey in un nuovo promo che promette di essere ancora più straziante. Con il caso di Torres (Benjamin Levy Aguilar) quasi nello specchietto retrovisore, è il momento giusto per controllare Hailey e vedere come se la cava emotivamente prima che Spiridakos lasci la serie alla fine della stagione in corso.

Il video lascia presagire qualcosa di diverso per l’Intelligence questa volta. Si erano abituati a imbattersi in casi mentre erano in giro; sembrava quasi troppo bello per essere vero. L’episodio in arrivo ha un caso che bussa alla porta dell’unità: una bambina misteriosa trova la polizia. Hailey è la prima persona a trovarla, il che fa capire il suo attuale stato d’animo inquieto. Ha faticato a dormire e questo potrebbe essere uno dei suoi affari notturni per esaurire il suo corpo fino al punto in cui non può fare altro che spegnersi. La bambina viene portata in ospedale per un esame medico, dove Hailey la interroga.

La bambina è piuttosto giovane, cosa che l’Intelligence e Voight (Jason Beghe) prendono sul serio, soprattutto se lei o un altro bambino sono in pericolo. Hailey scopre che la bambina è scappata di casa, cosa che potrebbe sembrare tipica visto che i bambini scappano sempre. Quando le viene chiesto di sua madre, la bambina risponde che è a casa. Dopo ulteriori indagini, Hailey scopre qualcosa di sconvolgente. “Tua madre esce mai di casa?”. Hailey chiede. “No, lui non glielo permette”, risponde la bambina. Hailey si chiede chi sia il “lui” a cui si riferisce. “Il mostro”, risponde la bambina. Mentre Hailey parla con la bambina, si vedono gli agenti di polizia che perlustrano una casa situata a distanza nel bosco e ciò che scoprono sembra essere un caso di rapimento.

Niente è così diretto come sembra nello show e la situazione può diventare ancora più oscura molto rapidamente, soprattutto se in quella casa ci sono altri bambini che non si trovano da nessuna parte. Questo non farà certo bene ad Hailey, che sta lottando con la realtà di questo lavoro e ha iniziato a soffrire. Dopo l’interazione con Josephine Petrovic (Bojana Novakovic), Hailey si rende conto di essere in rapida discesa e che qualsiasi cosa stia facendo non funziona; se funziona, è un cerotto per una ferita molto più grande.

Heroes, in arrivo un riavvio ambientato anni dopo la serie originale

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Apprendiamo da Variety che Tim Kring, creatore di Heroes, sta sviluppando un riavvio della sua fortunata serie. Intitolato Heroes: Eclipsed, il progetto è ambientato anni dopo gli eventi della serie originale di supereroi, mentre nuovi esseri umani evoluti stanno scoprendo i loro poteri. Kring è il produttore esecutivo di Heroes: Eclipsed con il suo manager, Jordan Cerf di Mosaic. Il cast deve ancora essere annunciato.

Heroes è andato in onda per quattro stagioni sulla NBC dal 2006 al 2010, con Hayden Panettiere, Jack Coleman, Milo Ventimiglia, Masi Oka, Zachary Quinto, Sendhil Ramamurthy, Ali Larter, Adrian Pasdar e Greg Grunberg. Kring ha poi lavorato alla serie limitata del 2015 Heroes Reborn, con Coleman che riprende il ruolo di Noah Bennet. Anche Zachary Levi, Robbie Kay, Kiki Sukezane, Ryan Guzman, Rya Kihlstedt e Judith Shekoni hanno recitato in Heroes Reborn.

Nel 2015, mentre promuoveva Reborn, Kring aveva accennato alla possibilità di sviluppare più trame nell’universo di Heroes dopo la serie di eventi di 13 episodi. “Ho sempre pensato che il marchio fosse sufficientemente elastico e con una premessa sufficientemente ampia”, ha affermato Kring. “È uno spettacolo su persone comuni con poteri straordinari. Si tratta di un numero indeterminato di persone in tutto il mondo che lo devono salvare. Sono fiducioso che possiamo trovare più storie da raccontare con alcuni personaggi che ritornano insieme a quelli nuovi.”

Shōgun 1×09: promo e trama dal nono episodio

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Shōgun 1×09: promo e trama dal nono episodio

Dopo l’ottavo episodio FX ha diffuso il promo e la trama di Shōgun 1×09, il nono atteso episodio della nuova serie evento Shōgun (recensione) che ha debuttato su Disney+.

In Shōgun 1×09 che si intitolerà “Crimson Sky” Mariko arriva a Osaka per la lotta della sua vita. Blackthorne e Yabushige cercano di salvare le loro teste mentre le loro opzioni si riducono.

Di Cosa parla Shōgun?

La serie Shōgun si avvale di un acclamato cast giapponese, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga;

Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il marito geloso di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; Yuka Kouri nel ruolo di “Kiku”, una cortigiana rinomata in tutto il Giappone per la sua abilità artistica e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo insieme a Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. La serie è prodotta da FX Productions.

Speak No Evil: il trailer del remake Blumhouse con James McAvoy

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Speak No Evil: il trailer del remake Blumhouse con James McAvoy

James McAvoy interpreta un padre con un lato oscuro nel remake targato Blumhouse di Speak No Evil, film horror danese del 2022, una commedia nera di buone maniere come la pece su una famiglia che invita due amici in vacanza nella loro idilliaca e remota casa di campagna. Si trasforma in un viaggio dall’inferno quando le cose prendono una svolta inimmaginabilmente sinistra.

Nel trailer inquietante appena pubblicato, il personaggio di McAvoy è sempre più arrabbiato con i suoi figli per non aver interpretato nella sua maniera l’orecchiabile “Cotton Eyed Joe” di ispirazione folk. Naturalmente, questo è di gran lunga l’ultimo dei problemi per gli ospiti della sua umile dimora. In altre parti del filmato, il personaggio di McAvoy continua a trovare modi nuovi e creativi per assicurarsi che i suoi ospiti si sentano profondamente turbati.

Il regista James Watkins ha presentato il trailer del film al CinemaCon. Il regista ha elogiato la dualità di McAvoy, che riesce a offrire performance piuttosto terrificanti in film come Split e Glass nonostante il suo atteggiamento accogliente nella vita reale. “È straordinario che persona gentile, generosa, divertente e carismatica sia il mio amico James”, ha detto Watkins alla stanza dei proprietari di teatri al Caesars Palace. “Perché è anche capace di immergersi in profondità piuttosto inquietanti nei suoi ruoli.” Watkins descrive il suo personaggio dicendo: “Da un lato, è un amico, ospite, marito e padre affascinante e socievole. E d’altra parte, lui è, beh… non lo è affatto.” Speak No Evil è stato girato nel Gloucestershire, in Inghilterra, e Watkins ha scherzato dicendo che la produzione era “proprio come un campo estivo… con un tocco leggermente deviante”.

Melrose Place, al via un nuovo reboot con il cast originale

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Melrose Place, al via un nuovo reboot con il cast originale

Apparentemente la TV non ne ha ancora abbastanza di Melrose Place. L’eccentrica serie degli anni ’90, già riavviato una volta negli anni 2010, sta cercando di trovare di nuovo la strada per il piccolo schermo, e questa volta con la partecipazione di Heather Locklear (che all’epoca veniva sempre considerata una “guest star speciale”, anche se una volta entrata nel dramma ha subito preso il comando), Laura Leighton e Daphne Zuniga che sono tornate per riprendere i loro ruoli nell’ultimo riavvio, scritto da Lauren Gussis.

Gussis sarà anche produttore esecutivo insieme a Leighton, Zuniga, Tiffany Grant e Jason Weinberg. Ecco il logline: “Quando uno dei loro più cari amici muore improvvisamente, i residenti OG di Melrose Place si riuniscono per onorare il defunto. Ma la pentola a pressione che si crea a seguito della reunion scopre vecchi traumi, riaccende vecchie storie d’amore, riaccende vecchi risentimenti e rivela nuovi segreti… gettando i nostri personaggi in un dramma caotico che ricorda il passato, ma con una prospettiva molto più moderna”.

CBS Studios si occuperà del riavvio, basato sulla serie creata da Darren Star. L’originale Melrose Place è andato in onda per sette stagioni su Fox tra il 1992 e il 1999. Lo spettacolo era originariamente un dramma con Thomas Calabro, Josie Bissett, Andrew Shue, Courtney Thorne-Smith, Grant Show, Doug Savant, Vanessa A. Williams e Amy Locane, e più tardi Daphne Zuniga. Poi Heather Locklear si è unita come Amanda Woodward e sono iniziati i fuochi d’artificio. Successivamente le aggiunte al cast includevano Laura Leighton, Marcia Cross, Jack Wagner, Kristin Davis, Rob Estes, Lisa Rinna e Brooke Langton. Il riavvio Melrose Place è andato in onda su The CW dal 2009 al 2010.

I delinquenti, recensione del film di Rodrigo Moreno

I delinquenti, recensione del film di Rodrigo Moreno

Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2023, I delinquenti di Rodrigo Moreno arriva oggi nelle sale italiane con MUBI. Preparatevi a immergervi in un film caleidoscopico e mutante che si muove tra generi e stili diversi: parte come un film di rapina, si trasforma in una commedia e finisce per assumere i contorni di una vignetta bucolica con echi del cinema di Éric Rohmer. I delinquenti è una storia piena di storie, o una storia che a poco a poco diventa un’altra storia, o una materia in realtà informe, da cui emergono molteplici storie: un’opera da non farsi assolutamente scappare.

I delinquenti, la trama: l’heist movie è un’anagramma

Il protagonista de I delinquenti (almeno in principio) è Morán (Daniel Elías), il tesoriere da “sempre” del Banco Social Cooperativo nel cuore del centro di Buenos Aires. Dal suo accesso privilegiato al caveau della tesoreria, alla vigilia di un lungo fine settimana preleva 650.000 dollari. Perché questa cifra? Perché è quanto lui e Román (Esteban Bigliardi) avrebbero guadagnato per tutta la vita fino al momento della pensione.

Morán compie la rapina da solo, ma subito dopo convoca Román alla pizzeria Imperio di Chacarita, dove gli fa un’offerta irresistibile: occuparsi dei soldi per i tre anni e mezzo che trascorrerà in carcere (perché intende costituirsi subito e ammettere la sua colpa) e poi dividere il bottino. Questo è solo l’inizio di un film felicemente imprevedibile e labirintico: la prima ora delle tre di minutaggio de I delinquenti si concentra sulle tensioni che Román vive in banca quando iniziano a indagare sulla rapina (Laura Paredes brilla nei panni di un’aggressiva detective improvvisata e Mariana Chaud ha ottime sequenze nei panni di un’impiegata infastidita dalle pressioni a cui sono sottoposti i dipendenti), sui problemi relazionali (Gabriela Saidón) che gli crea e sulla sua confusione sul da farsi. Allo stesso tempo, Morán si arrende e cerca di sopravvivere in una prigione dove, conoscendo il tipo di crimine che ha commesso, anche i detenuti vogliono una parte dei suoi soldi!

Questo fatto un po’ surreale apre le porte a una seconda parte in cui il film si complica, abbandonando gradualmente il suo carattere strettamente poliziesco e si apre ad altre formule, mostrando le esperienze dei suoi due protagonisti in due viaggi a Cordoba, che saranno compiuti per ragioni che dovranno scoprire nel corso del film. Qui, l’idea poetica e per certi versi abbastanza innocente di “libertà” appare più chiaramente: andare a vivere in campagna, circondati da cavalli, laghi, montagne, albe e belle donne al proprio fianco. Non fosse che, come tutte le illusioni, anche questa è soffusa, complicata, non così accessibile semplice come sembra.

Fonte: The Movie Database

L’heist movie è un’anagramma

Ci si può chiamare Morán o Román o Ramón o Morna o Norma, come cinque dei personaggi de I delinquenti, anagrammi, risultanti dalla combinazione di cinque lettere, che potrebbero farci pensare a cinque varianti dello stesso personaggio, oppure che il film stesso sia concepito come un anagramma di cui potremmo ricombinare i pezzi all’infinito. O che, semplicemente, I delinquenti si propone come un gioco sul linguaggio del cinema.

Sulla scacchiera c’è il film di rapina, ridotto ai minimi termini, perché l’importante non è l’esecuzione ma il suo potere di creare una storia che si biforca, puntualmente sullo split screen: da una parte il ladro, un impiegato che si consegna alla giustizia, e dall’altra il suo complice di forza, che sceglie appositamente per custodire per lui il denaro rubato durante i tre anni e mezzo, secondo le sue stime, che passerà in prigione. Tutto è assurdo come sembra, ma I delinquenti, come i suoi protagonisti, è solo guidato dall’impulso.

La bellezza della deviazione

I calcoli di Morán e Román saranno imprecisi come quelli dello spettatore, che vedrà le sue aspettative messe in discussione a ogni svolta della storia. In questo senso, il sorprendente film di Rodrigo Moreno è in linea con altre intriganti proposte argentine, come “La flor” di Mariano Llinás o “Trenque Lauquen” di Laura Citarella quando si tratta di liberare il racconto dalle sue logiche strutturali, lasciandosi trasportare dalla bellezza della deviazione: c’è sempre la possibilità di essere liberi, ci dice Moreno, se ci abbandoniamo alla sorpresa del mondo. Allora, un film di rapine, piuttosto austero e attraversato da uno strano umorismo, diventa una fantasia bucolica, dove la gente passa il tempo giocando con le catene di parole o interrogandosi su un ricordo d’infanzia. Poi nasce l’amore, scompare di nuovo, ritorna, ancora più forte, mentre il film si apre, come un miracolo, a un futuro western.

Ne I delinquenti la nozione di disallineamento all’interno della storia è fondamentale. In una scena, un personaggio appare seduto su una sedia girevole che cigola a ogni suo movimento, così come alcuni dettagli “cigolano” intenzionalmente in quella che sembra una linea di trama più o meno ordinata: corpi o parole che non aggiungono nulla alla trama eppure sono lì, a volte ostacolandola. Allo stesso modo, anche i generi si sfregano l’uno contro l’altro e producono “rumore”: come se il thriller o la commedia non facessero altro che nascondere la vita che scorre e che fatica a manifestarsi.

Proponendo una deviazione narrativa che cambia il film per sempre – la sua seconda metà –  il film di Rodrigo Moreno mostra la possibilità di una vita veramente diversa, alternativa: un’altra storia possibile, in cui potrebbe esserci un’epifania, una rivelazione. Potrebbe essere l’amore, il cinema o la letteratura, per citare le tre opzioni fornite dal film, ma in ogni caso c’è sempre qualcosa in grado di ribaltare l’esistenza: la narrazione. I delinquenti, in quel momento, si mette in pausa, abbandona la suspense per attenersi al paesaggio, lascia la città per entrare in una natura sempre più misteriosa. Ed è in questa fuga radicale che si colmano i buchi lasciati dagli scricchiolii della prima parte: l a storia acquista così il suo senso compiuto, ma non quello che pensavamo all’inizio, bensì un altro che è andato mutando, trasformandosi a poco a poco.

Fonte: The Movie Database

Una tortuosa danza di generi: la maturità di Moreno

Ne I delinquenti Rodrigo Moreno salta sinuosamente da un genere all’altro e, come gli altri registi citati, apre la porta a diverse riflessioni (il rapporto tra classicità e modernità, la prevalenza dei generi e la calligrafia visiva e sonora che attribuiamo loro) senza perdere di vista la storia, i personaggi, le emozioni o la necessità di riflettere sulle immagini.

Il film passa da Morán a Román, andando avanti e indietro nel tempo, da Buenos Aires a Córdoba e così via, ma  il punto cruciale è che, da quel momento in poi, il denaro in sé passa in secondo piano e Moreno è più interessato alla strana deriva emotiva dei suoi personaggi, al modo in cui la rottura con le loro vite mobilita e altera tutti i loro piani. Los delincuentes è l’opera della sua opera della maturità, il suo film di riflessione sull’identità di ogni artista, un modo per tornare al cuore del cinema argentino e alle sue pietre miliari dal posto migliore possibile.

Un cinema che si reinventa, che propone alternative alle piattaforme mainstream, che pensa al nazionale da un punto di vista emancipatorio. Moreno si colloca in questo gesto, raccoglie i flash del suo lavoro passato per espanderli in un nuovo amalgama cinematografico, senza paura di digressioni e anacronismi, assimilando la storia del suo Paese e della sua generazione come qualcosa di più di un punto di partenza.

IF – Gli amici immaginari: il trailer italiano del film

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IF – Gli amici immaginari: il trailer italiano del film

Paramount Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di IF – Gli Amici Immaginari, scritto e diretto da John Krasinski. Il film è l’incredibile e magica storia di una bambina e della sua capacità di vedere gli IF, cioè gli amici immaginari di tutte le persone. Grazie a questo suo insolito superpotere, si imbarcherà in una magica avventura per ricongiungere gli IF dimenticati con i loro bambini.

IF è interpretato da Ryan Reynolds, John Krasinski, Cailey Fleming, Fiona Shaw. A dare le voci agli IF, personaggi meravigliosamente unici che riflettono l’incredibile potere dell’immaginazione di un bambino, saranno Phoebe Waller-Bridge, Louis Gossett Jr. e Steve Carell, e molti altri ancora.

IF – Gli Amici Immaginari, il poster

IF - Gli Amici Immaginari poster

IF è scritto e diretto da John Krasinski, ed è basato sulla sua idea originale del viaggio di un bambino alla riscoperta della propria immaginazione. Insieme a lui e Reynolds ci sono Steve Carell, Phoebe Waller-Bridge, Fiona Shaw, Alan Kim, Cailey Fleming, Bobby Moynihan, Louis Gossett Jr., Matt Damon, Jon Stewart, Emily Blunt, Sam Rockwell, Richard Jenkins, Maya Rudolph, Awkwafina, Christopher Meloni, Sebastian Maniscalco e Vince Vaughn. Per la versione italiana parteciperanno al doppiaggio del film Ciro Priello e Pilar Fogliati.

Dark Matter: il trailer della nuova serie Apple TV+ con Joel Edgerton e Jennifer Connelly

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Apple TV+ ha presentato oggi il trailer del nuovo thriller fantascientifico Dark Matter, interpretato da Joel Edgerton insieme al premio Oscar® Jennifer Connelly, Alice Braga, Jimmi Simpson, Dayo Okeniyi e Oakes Fegley.

Basata sul bestseller del New York Times di Blake Crouch, la nuova serie Apple Original di nove episodi farà il suo debutto l’8 maggio con i primi due episodi seguiti da un nuovo capitolo settimanale fino al 26 giugno.

Definito come uno dei migliori romanzi di fantascienza del decennio, Dark Matter è una storia sulla strada non percorsa. La serie segue Jason Dessen (interpretato da Edgerton), un fisico, professore e padre di famiglia che una notte, mentre torna a casa per le strade di Chicago, viene rapito in una versione alternativa della sua vita. La meraviglia si trasforma rapidamente in incubo quando cerca di tornare alla sua realtà in mezzo a un panorama sconvolgente di vite che avrebbe potuto vivere. In questo labirinto di realtà, intraprende un viaggio straziante per tornare dalla sua vera famiglia e salvarla dal nemico più terrificante e imbattibile che si possa immaginare: se stesso.

Crouch è creatore, produttore esecutivo, showrunner e scrittore insieme ai produttori esecutivi Matt Tolmach e David Manpearl per la Matt Tolmach Productions. Anche Edgerton è produttore esecutivo. Dark Matter è prodotto per Apple TV+ da Sony Pictures Television.

Bridgerton – stagione 3: il trailer ufficiale

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Bridgerton – stagione 3: il trailer ufficiale

Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Bridgerton – Stagione 3, i cui nuovi episodi saranno disponibili in due parti, la prima metà il 16 maggio 2024, la seconda il 13 giugno 2024. Questa volta sarà Colin Bridgerton (Luke Newton) il protagonista “di famiglia” a essere coinvolto nelle vicende della trama principale, ma il punto di vista sarà per la prima volta estraneo alla genìa che dà titolo alla serie. Saremo dalla parte di Penelope Featherington (Nicola Coughlan), che sarà la protagonista assoluta dello show.

Bridgerton 3, la trama

Penelope Featherington (Nicola Coughlan) ha finalmente rinunciato alla sua cotta di lunga data per Colin Bridgerton (Luke Newton) dopo aver sentito i suoi commenti denigratori su di lei nella scorsa stagione. Tuttavia, ha deciso che è ora di trovare un marito, preferibilmente qualcuno che le dia abbastanza indipendenza per continuare la sua doppia vita come Lady Whistledown, lontano da sua madre e dalle sue sorelle. Ma, a causa della sua mancanza di fiducia in se stessa, i tentativi di Penelope di trovare un marito falliscono clamorosamente. Nel frattempo, Colin è tornato dai suoi viaggi estivi con un nuovo look e una sfacciata spavalderia. Ma è scoraggiato nel rendersi conto che Penelope, l’unica persona che lo ha sempre apprezzato così com’era, lo tratta con freddezza. Desideroso di riconquistare la sua amicizia, in questa stagione Colin si offre di fare da mentore a Penelope per aiutarla a trovare un marito. Ma quando le sue lezioni iniziano a funzionare un po’ troppo bene, Colin deve capire se i suoi sentimenti per Penelope sono davvero soltanto di amicizia. A complicare le cose per Penelope si aggiunge il suo allontanamento da Eloise (Claudia Jessie), che ha trovato una nuova amicizia in un posto molto improbabile, mentre la sempre più assidua presenza di Penelope nell’alta società londinese rende ancora più difficile mantenere segreto il suo alter ego di Lady Whistledown.

Informazioni su Bridgerton 3:

  • Numero episodi: 8
  • Location delle riprese: Londra, UK
  • Showrunner / Produttore esecutivo: Jess Brownell
  • Produttori esecutivi: Shonda Rhimes, Betsy Beers, Tom Verica, Chris Van Dusen
  • Cast: Nicola Coughlan (Penelope Featherington), Luke Newton (Colin Bridgerton), Claudia Jesse (Eloise Bridgerton), Luke Thompson (Benedict Bridgerton), Golda Rosheuvel (Regina Carlotta), Adjoa Andoh (Lady Danbury), Ruth Gemmell (Violet Bridgerton), Lorraine Ashbourne (Mrs. Varley), Simone Ashley (Kate Sharma), Jonathan Bailey (Anthony Bridgerton), Harriet Cains (Philipa Featherington), Bessie Carter (Prudence Featherington), Florence Hunt (Hyacinth Bridgerton), Martins Imhangbe (Will Mondrich), Calam Lynch (Theo Sharpe), Will Tilston (Gregory Bridgerton), Polly Walker (Portia Featherington), Rupert Young (Jack), Julie Andrews (Lady Whistledown), Hugh Sachs (Brimsley), Emma Naomi (Alice Mondrich), Kathryn Drysdale (Genevieve Delacroix), Sam Phillips (Lord Debling)

The Apprentice: Sebastian Stan è Donald Trump nella prima foto del film

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Immediatamente dopo la sua inclusione nel concorso di Cannes, The Apprentice di Ali Abbasi si mostra ora con una prima immagine – riportata da Deadline – che rivela Sebastian Stan nel ruolo di Donald Trump e Jeremy Strong in quello del suo avvocato Roy Cohn. Presentato come un’esplorazione del potere e dell’ambizione, ambientata in un mondo di corruzione e inganno, The Apprentice esaminerà gli sforzi di Trump per costruire la sua attività immobiliare a New York negli anni ’70 e ’80, scavando anche nel suo rapporto con il famigerato avvocato Cohn.

Si tratta di una storia di mentori-protettori che traccia le origini di una grande dinastia americana. Piena di personaggi più grandi della vita, rivelerà il costo morale e umano di una cultura definita da vincitori e perdenti. Oltre a Stan e Strong, nel film reciterà anche la candidata all’Oscar Maria Bakalova nel ruolo di Ivana Trump e Martin Donovan in quelli di Fred Trump Senior.

Gabriel Sherman è lo sceneggiatore. I produttori sono Daniel Bekerman per Scythia Films (Canada), Jacob Jarek per Profile Pictures (Danimarca), Ruth Treacy e Julianne Forde per Tailored Films (Irlanda), insieme ad Abbasi e Louis Tisne per Film Institute (Danimarca). Gli EP sono Amy Baer, Mark H. Rapaport, Emanuel Nunez, Josh Marks, Grant S. Johnson, Phil Hunt e Compton Ross, Thorsten Schumacher, Niamh Fagan, Gabe Sherman, Lee Broda e James Shani.

Parthenope: nuova immagine del film di Paolo Sorrentino in concorso a Cannes

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Parthenope, del regista premio Oscar Paolo Sorrentino, sarà presentato in anteprima mondiale al 77° Festival di Cannes (qui l’intera selezione ufficiale).

Il film racconta, nelle parole di Paolo SorrentinoIl lungo viaggio della vita di Parthenope, dal 1950, quando nasce, fino a oggi. Un’epica del femminile senza eroismi, ma abitata dalla passione inesorabile per la libertà, per Napoli e gli imprevedibili volti dell’amore. I veri, gli inutili e quelli indicibili, che ti condannano al dolore. E poi ti fanno ricominciare. La perfetta estate di Capri, da ragazzi, avvolta nella spensieratezza. E l’agguato della fine. Le giovinezze hanno questo in comune: la brevità.

E poi tutti gli altri, i napoletani, vissuti, osservati, amati, uomini e donne, disillusi e vitali, le loro derive malinconiche, le ironie tragiche, gli occhi un po’ avviliti, le impazienze, la perdita della speranza di poter ridere ancora una volta per un uomo distinto che inciampa e cade in una via del centro. Sa essere lunghissima la vita, memorabile o ordinaria. Lo scorrere del tempo regala tutto il repertorio di sentimenti. E lì in fondo, vicina e lontana, questa città indefinibile, Napoli, che ammalia, incanta, urla, ride e poi sa farti male.

Nel cast, in ordine alfabetico, Dario Aita, Celeste Dalla Porta, Silvia Degrandi, Isabella Ferrari, Lorenzo Gleijeses, Biagio Izzo, Marlon Joubert, Peppe Lanzetta, Nello Mascia, Gary Oldman, Silvio Orlando, Luisa Ranieri, Daniele Rienzo, Stefania Sandrelli Alfonso Santagata.

Il film, girato tra Napoli e Capri, è una co-produzione Italia-Francia. Scritto e diretto da Paolo Sorrentino, è un film Fremantle prodotto da Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una società del gruppo Fremantle, Anthony Vaccarello per Saint Laurent, Paolo Sorrentino per Numero 10 e Ardavan Safaee per Pathé. Il direttore della fotografia è Daria D’antonio, il Costume Artistic Director è Anthony Vaccarello per Saint Laurent, il costumista è Carlo Poggioli, il montatore è Cristiano Travaglioli, lo scenografo è Carmine Guarino, il casting è di Annamaria Sambucco e Massimo Appolloni.

Di seguito, dopo alcune prime foto, ecco la nuova immagine ufficiale del film:

Parthenope
Parthenope by Paolo Sorrentino. Da sinistra Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli. Foto di GIanni Fiorito.

28 anni dopo: Nia DaCosta in trattative per dirigere il secondo film della trilogia

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Come riportato da Variety, la regista Nia DaCosta è in trattative per dirigere la seconda parte dell’imminente trilogia di 28 anni dopo di Danny Boyle e Alex Garland. DaCosta, ad oggi, ha diretto e co-sceneggiato The Marvels con Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani, e Candyman, un sequel spirituale contemporaneo dell’omonimo classico horror di culto del 1992 per Universal e Monkeypaw Productions.

Quest’ultimo ha conquistato il primo posto al botteghino, facendo di DaCosta la prima regista donna di colore a conquistare la vetta della classifica degli incassi negli Stati Uniti. DaCosta ha debuttato nel lungometraggio con l’acclamato Little Woods, che ha scritto e diretto. Si attendono dunque ora aggiornamenti su questo nuovo progetto che potrebbe vedere DaCosta alla regia di uno zombie movie.

Il primo film 28 giorni dopo

Il primo film vedeva Cillian Murphy nei panni di un uomo che si risveglia dal coma dopo un incidente in bicicletta e scopre che l’Inghilterra è stata invasa dagli “Infetti”. Il virus trasforma le sue vittime in assassini furiosi, ma a differenza dei soliti “zombie”, queste creature possono muoversi con una velocità spaventosa.

L’uomo si mette quindi in viaggio per scoprire cosa sta succedendo, incontrando lungo la strada i compagni sopravvissuti interpretati da Naomie Harris e Brendan Gleeson, oltre a un maggiore dell’esercito squilibrato interpretato da Christopher Eccleston.

Cosa sappiamo su 28 anni dopo? 

I dettagli sulla trama di 28 anni dopo sono ancora sconosciuti, ma il periodo suggerisce che si svolgerà in un futuro prossimo, il che significa che il film potrebbe essere più orientato verso la fantascienza che verso l’horror vero e proprio. Danny Boyle, il cui ultimo film è stato la commedia romantica del 2019 Yesterday, è destinato a dirigere il primo film della prevista trilogia di 28 anni dopo. Alex Garland, che ha diretto film come Ex Machina, Annihilation e, più di recente, Civil War è incaricato di scrivere i film.

X-Men ’97: Beau DeMayo rompe il silenzio sul controverso episodio “Ricordalo”

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Nell’episodio recentemente rilasciato di X-Men ’97Ricordalo, le Sentinelle hanno devastato Genosha, causando la morte scioccante di personaggi come Magneto e Gambit. Il viaggio nel tempo potrebbe alla fine ritrattare queste morti, ma se così fosse, si correrebbe il rischio di diminuire la posta in gioco delle future avventure di questa squadra.

Poco prima della première di due episodi di X-Men ’97, abbiamo appreso che lo showrunner Beau DeMayo è stato licenziato dai Marvel Studios. Non è stato fornito alcun motivo, anche se in seguito abbiamo saputo che potrebbe essere legato ai suoi problemi dietro le quinte o anche all’account OnlyFans non di nudo del regista.

Sebbene DeMayo non abbia ancora rotto il suo silenzio, poco dopo la pubblicazione di Ricordalo è intervenuto su X per commentare gli strazianti eventi visti nell’episodio. Rispondendo a decine di fan per ringraziarli del loro sostegno e dei loro apprezzamenti, DeMayo ha anche rilasciato alcune interessanti informazioni, confermando che Gambit è morto e condividendo le intuizioni sull’enorme quantità di lavoro svolto per raccontare questa storia.

Ha poi anche rivelato: “Il mio piano era che la prima metà della stagione avrebbe fatto sentire il pubblico della serie originale come se si trovasse in un momento storico pre-11 settembre, ricco di nostalgia e comfort. Poi doveva avvenire un evento simile all’11 settembre, o a Tulsa o ad altre tragedie di massa, che avrebbe ribaltato tutto ricordandoci di quanto il mondo non sia sicuro…

Cosa c’è da sapere su X-Men ’97?

La nuovissima serie X-Men ’97, composta da 10 episodi, è arrivata in streaming a partire dal 20 marzo. X-Men ’97 rivisita l’epoca iconica degli anni ‘90, mentre gli X-Men, un gruppo di mutanti che usa i propri poteri straordinari per proteggere un mondo che li odia e li teme, vengono messi alla prova come mai prima d’ora, costretti ad affrontare un nuovo futuro pericoloso e inaspettato. Il cast delle voci nella versione originale include Ray Chase (Ciclope), Jennifer Hale (Jean Grey), Alison Sealy-Smith (Tempesta), Cal Dodd (Wolverine), JP Karliak nel ruolo di Morph, Lenore Zann nel ruolo di Rogue, George Buza nel ruolo di Bestia, AJ LoCascio (Gambit), Holly Chou (Jubilee), Isaac Robinson-Smith (Alfiere), Matthew Waterson (Magneto) e Adrian Hough (Nightcrawler).

Cannes 77: annunciata la Selezione Ufficiale. Paolo Sorrentino in concorso!

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Il Festival di Cannes 77 – che si svolgerà dal 14 al 25 maggio – ha svelato il suo programma completo e tra i nomi riportati dal delegato generale del festival Thierry Frémaux spiccano i già annunciati Francis Ford Coppola, David CronenbergPaul Schrader e Yorgos Lanthimos. Per quanto riguarda invece l’avventura italiana sulla croisette, quest’anno è il turno di Paolo Sorrentino con Parthenope nel concorso e di  Roberto Minervini nella sezione Un certain regard con il film Les Damnés. 

Come già annunciato, il film di apertura sarà Le Deuxième Acte (The Second Act) di Quentin Dupieux con protagonisti Léa Seydoux, Vincent Lindon e Louis Garrel. Nel Fuori Concorso spicca la presenza dell’attesissimo Furiosa: A Mad Max Saga, di George Miller, e di Horizon: An American Saga di Kevin Costner. Ricordiamo invece che il papà di Star WarsGeorge Lucas, riceverà la Palma d’oro alla carriera. Ulteriori titoli, come di consueto, potrebbero aggiungersi nelle prossime settimane.

Ecco di seguito la selezione ufficiale.

Festival di Cannes 77: la selezione ufficiale

Concorso

  • BIRD – Andrea ARNOLD
  • MEGALOPOLIS Francis Ford COPPOLA
  • EMILIA PEREZ – Jacques AUDIARD
  • THE APPRENTICE – Ali ABBASI
  • MOTEL DESTINO – Karim AÏNOUZ
  • THE SHROUDS David CRONENBERG
  • ANORA – Sean BAKER
  • THE SUBSTANCE – Coralie FARGEAT
  • GRAND TOUR – Miguel GOMES
  • MARCELLO MIO – Christophe HONORÉ
  • FENG LIU YI DAI (CAUGHT BY THE TIDES) – JIA Zhang-Ke
  • ALL WE IMAGINE AS LIGHT – Payal KAPADIA
  • KINDS OF KINDNESS – Yórgos LÁNTHIMOS
  • L’AMOUR OUF Gilles LELLOUCHE
  • DIAMANT BRUT (WILD DIAMOND) – Agathe RIEDINGER (opera prima)
  • OH CANADA – Paul SCHRADER
  • LIMONOV – THE BALLAD – Kirill SEREBRENNIKOV
  • PARTHENOPE – Paolo SORRENTINO
  • PIGEN MED NÅLEN (THE GIRL WITH THE NEEDLE) –Magnus VON HORN

Fuori Concorso

Un Certain Regard

  • NORAH – Tawfik ALZAIDI
  • THE SHAMELESS – Konstantin BOJANOV
  • LE ROYAUME – Julien COLONNA (opera prima)
  • VINGT DIEUX! – Louise COURVOISIER (opera prima)
  • LE PROCÈS DU CHIEN (WHO LET THE DOG BITE?) – Lætitia DOSCH (opera prima)
  • GOU ZHEN (BLACK DOG) – GUAN Hu
  • THE VILLAGE NEXT TO PARADISE – Mo HARAWE (opera prima)
  • SEPTEMBER SAYS – Ariane LABED (First film)
  • L’HISTOIRE DE SOULEYMANE – Boris LOJKINE
  • LES DAMNÉS (THE DAMNED) – Roberto MINERVINI
  • ON BECOMING A GUINEA FOWL – Rungano NYONI
  • BOKU NO OHISAMA (MY SUNSHINE) – Hiroshi OKUYAMA
  • SANTOSH – Sandhya SURI
  • VIET AND NAM – TRUONG Minh Quý
  • ARMAND – Halfdan ULLMANN TØNDEL (opera prima)

Cannes Premiere

  • MISÉRICORDE – Alain GUIRAUDIE
  • C’EST PAS MOI – Leos CARAX
  • EVERYBODY LOVES TOUDA – Nabil AYOUCH
  • EN FANFARE (THE MATCHING BANG) – Emmanuel COURCOL
  • RENDEZ-VOUS AVEC POL POT – Rithy PANH
  • LE ROMAN DE JIM – Arnaud LARRIEU, Jean-Marie LARRIEU

Special Screening 

  • LA BELLE DE GAZA – Yolande ZAUBERMAN
  • APPRENDRE – Claire SIMON
  • L’INVASION (THE INVASION) – Sergei LOZNITSA
  • ERNEST COLE, PHOTOGRAPHE (ERNEST COLE, LOST AND FOUND) – Raoul PECK
  • LE FIL – Daniel AUTEUIL

Midnight Screenings

  • TWILIGHT OF THE WARRIOR WALLED IN – Soi CHEANG
  • I, THE EXECUTIONER – Seung Wan RYOO
  • THE SURFER – Lorcan FINNEGAN
  • LES FEMMES AU BALCON (THE BALCONETTES) – Noémie MERLANT

Five Nights at Freddy’s 2 ufficialmente in lavorazione presso Universal e Blumhouse

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Five Nights at Freddy’s (qui la recensione), l’horror-thriller ambientato in un locale infestato avrà ufficialme un sequel (ad ora intitolato Five Nights at Freddy’s 2) nell’autunno del 2025. Come riportato da Variety, la Universal Pictures e la Blumhouse Productions, che ha finanziato il primo film, hanno confermato la notizia al CinemaCon, la convention annuale dei proprietari di sale cinematografiche che si sta svolgendo a Las Vegas. Non è però stata ancora condivisa una data di uscita esatta, né i dettagli della trama o i membri del cast che ritorneranno per il seguito.

Cosa c’è da sapere su Five Nights at Freddy’s?

Adattato dal popolare videogioco, lo scorso ottobre il film ha fatto il botto al botteghino con 297 milioni di dollari in tutto il mondo ed è diventato il film della Blumhouse che ha incassato di più in assoluto. Queste vendite di biglietti sono state particolarmente impressionanti perché il film, a basso budget, è stato accolto da recensioni pessime ed è approdato contemporaneamente su Peacock, il servizio di streaming di proprietà di NBCUniversal.

Per la maggior parte dei film, le uscite ibride tendono a ridurre le vendite dei biglietti. Ma non sembra che questo abbia danneggiato Five Nights at Freddy’s, che ha invece beneficiato della sua classificazione PG-13 e della data di uscita in prima serata per Halloween. “È così divertente quando funziona“, ha scritto Jason Blum su X all’epoca. Una versione cinematografica del videogioco era in cantiere dal 2015, ma solo negli ultimi anni si è riuscita a concretizzarla.

Volevamo che fosse perfetto per i fan. È l’unica cosa su cui ci siamo concentrati“. Josh Hutcherson, che nell’originale interpreta una guardia di sicurezza notturna del Freddys Fazbear’s Pizza, dove le mascotte animatroniche sono inclini a commettere omicidi, ha precedentemente espresso il suo desiderio di un sequel. “Non vedo l’ora di tornare sul set. Emma Tammi, la nostra regista, è stata fantastica, ed è stato un mondo così divertente in cui giocare. Non vedo l’ora di vedere cosa faranno in seguito“.

Nosferatu: la descrizione del trailer visto al CinemaCon

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Nosferatu: la descrizione del trailer visto al CinemaCon

Robert Eggers ha condiviso un primo trailer della sua terrificante rivisitazione di Nosferatu in occasione del CinemaCon di questa settimana. Nel trailer – stando a quanto descritto da Variety – Lily-Rose Depp, che interpreta una giovane donna devota, prega ardentemente a lume di candela. “Vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo. La macchina da presa di Eggers si muove a quel punto tra villaggi invernali, castelli fatiscenti pieni di segreti e topi che strisciano sui ciottoli, facendo presagire una sorta di forza primordiale che sta per gettare un’ombra su tutto.

Il film evoca dunque il meglio dell’horror classico: è lunatico, inquietante e anche inquietantemente bello, sono i commenti riportati da chi ha visto il trailer. Ma non è solo arte fine alla soddisfazione dell’occhio. Si riporta anche la presenza di molto sangue che sgorga dai colli (è un film di vampiri, dopotutto) e bande di abitanti del villaggio armati di paletti che sperano di usare il folklore per combattere queste forze invisibili. “Il male viene da dentro di noi o dall’aldilà?“. chiede Depp in un’altra parte del trailer. In base al filmato, la risposta in Nosferato sembra provenire da entrambi i luoghi.

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Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

Obi-Wan Kenobi: Ewan McGregor rivela dei piani originali molto più cupi

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Obi-Wan Kenobi doveva essere un film, ma la Disney, desiderosa di potenziare la sua offerta di streaming, lo ha poi trasformato in una serie televisiva di sei episodi. Nonostante alcuni elementi divisivi, questa si è affermata come un grande successo e ha colmato con il vuoto tra gli eventi de La vendetta dei Sith e Una nuova speranza. La Lucasfilm ha trovato persino il modo di regalare ai fan non uno, ma ben due scontri con la spada laser tra Obi-Wan e Darth Vader, con la conseguente scena già iconica in cui si intravede Anakin Skywalker sotto l’elmo del Signore dei Sith.

All’inizio della serie, Kenobi è ancora su Tatooine, tagliato fuori dalla Forza e vive un’esistenza miserabile, vegliando su Luke Skywalker e affrontando il disturbo da stress post-traumatico dopo la caduta dell’Ordine Jedi nell’Episodio III. Ci viene dunque presentato un protagonista piuttosto cupo ma, a quanto pare, avrebbe potuto esserlo ancora di più. “Il primo episodio iniziava con me come cameriere in un bar“, ricorda l’attore protagonista Ewan McGregor durante un’intervista.

Sai, come se avesse davvero perso la strada, Obi-Wan. Lavoro in un bar, bevo troppo, vengo picchiato. La gente mi prende a calci e io me la prendo e poi me ne vado, sai, nella notte“. “Voglio dire, questa era comunque la nostra prima idea. C’era una bozza in cui iniziava così“. “A quel punto stavamo parlando di un film, non di una serie TV“, aggiunge l’attore, suggerendo che questa era un’idea presa in considerazione prima del passaggio dalle sale allo streaming. “Disney+ non c’era ancora. Ho detto: ‘Tutto quello che vedo è lui distrutto dun po’ di tempo dopo ‘Episodio III’, ed è in un posto davvero oscuro’“.

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La trama e il cast di Obi-Wan Kenobi

La storia di Obi-Wan Kenobi inizia 10 anni dopo i drammatici eventi di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, in cui Obi-Wan Kenobi ha affrontato la sua più grande sconfitta, la caduta e la corruzione del suo migliore amico e apprendista Jedi, Anakin Skywalker, che è passato al lato oscuro diventando il malvagio Signore dei Sith, Darth Vader. La serie è interpretata da Ewan McGregor, che riprende il suo ruolo nei panni dell’iconico Maestro Jedi, e segna anche il ritorno di Hayden Christensen nel ruolo di Darth Vader. Si uniscono al cast anche Moses Ingram, Joel Edgerton, Bonnie Piesse, Kumail Nanjiani, Indira Varma, Rupert Friend, O’Shea Jackson Jr., Sung Kang, Simone Kessell e Benny Safdie.

Wonder Woman: Zack Snyder delinea l’idea di una storia prequel mai realizzata

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Come i fan di Wonder Woman ricorderanno, il regista di Batman v Superman: Dawn of Justice Zack Snyder aveva condiviso sui social media già nel 2021 una foto di Diana (Gal Gadot) molto particolare. Lo scatto mostrava l’iconica eroina della DC Comics circondata da guerrieri sul campo di battaglia mentre teneva in mano un trio di teste mozzate. I fan hanno discusso sul fatto che Wonder Woman avrebbe mai mostrato trofei così macabri dei suoi nemici caduti, ma Snyder ha fatto notare che si trattava di una versione “dell’altro mondo” del personaggio nel suo post.

Ora, Snyder ha rivelato che quella foto era alla base di un’idea per una storia prequel incentrata su una Wonder Woman un po’ più spietata che viaggia per il mondo prima degli eventi narrati nel film del 2017. “Era un’idea iniziale che stavamo sviluppando: una volta che Wonder Woman ha lasciato l’isola alla ricerca di Ares, cosa le è successo nelle sue diverse incarnazioni?“, spiega il regista a Empire. “La mia idea era che avrebbe viaggiato per il mondo alla ricerca di Ares e sarebbe andata in ogni luogo dove c’era un conflitto“.

Sui campi di battaglia trovava questi amanti, guerrieri, che però invecchiavano mentre lei era immortale“, spiega. “Erano i suoi amanti per dieci anni o potevano morire in battaglia, e probabilmente era triste per molti ragazzi perché la vedevano iniziare a essere gentile con il prossimo giovane soldato e pensavano: “Oh, mi stanno rimpiazzando”. Ma tutti i ragazzi che aveva con sé erano quei guerrieri leali che aveva trovato sui campi di battaglia di tutto il mondo“.

Abbiamo parlato del fatto che Steve Trevor fosse lì in Crimea“, aggiunge, lasciando forse intendere che a un certo punto si è parlato di collegare questa storia a Wonder Woman 84 di Patty Jenkins. “Non è mai stata una sceneggiatura, ma ne abbiamo parlato così tanto che in un certo senso ha avuto vita propria“. Di seguito, ecco l’immagine a cui si fa riferimento:

Cosa avremmo visto in Wonder Woman 3?

Come sappiamo, Wonder Woman 3 è un progetto ufficialmente cancellato e non ci sono notizie certe riguardo ciò che sarebbe stato incluso al suo interno. Secondo l’insider @CanWeGetSomeToast il film sarebbe stato ambientato ai giorni nostri, successivamente agli eventi di Justice League e al cameo di Diana in The Flash. Secondo quanto riferito, altri personaggi DC, incluso il Batman di Ben Affleck, sarebbero apparsi nel film. Questi sono solo dettagli non ufficialmente confermati, ma l’ambientazione contemporanea sembra decisamente probabile, considerando che il primo film si svolge durante la Seconda guerra mondiale e il suo sequel passa poi al 1984. Ciò avrebbe permesso di raccontare Wonder Woman nel presente, comprendendo anche i rapporti con i suoi colleghi supereroi.

Gloria!, recensione dell’esordio alla regia di Margherita Vicario

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In un anno cinematografico in cui l’esordio da regista di un’attrice ha rappresentato il centro del racconto cinematografico del nostro Paese, parliamo ovviamente di Cortellesi e del suo C’è Ancora Domani, arriva in sala un altro esordio di un’attrice (e cantante), Margherita Vicario, che con Gloria! (qui il trailer) aveva già concorso a Berlino 2024, e che adesso si approccia al pubblico italiano dall’11 aprile con 01 Distribution.

Gloria! la trama

La storia è ambientata “all’alba dell’Ottocento”, in un decrepito istituto femminile, il Sant’Ignazio, nei pressi di Venezia. Qui, le orfane ospiti della struttura studiano musica e sognano in grande, chi di comporre le proprie opere, chi di trovare marito e essere felice, chi di avere la libertà di essere se stessa, ma tutte vogliono lasciare quel posto che per quanto le abbia protette, adesso limita la loro vita e le loro aspirazioni. Ma con loro c’è anche “la muta”, Teresa, la giovane sguattera che si occupa della pulizia dell’istituto e che ha un dono: riesce a sentire la musica in ogni suono e rumore che la circonda, ha un ritmo interno che le fa immaginare meravigliose e insolite melodie. Quando il suo cammino si incrocerà con alcune delle orfane della struttura, la rivoluzione sembrerà possibile.

Margherita Vicario fa il suo ingresso nel mondo del cinema con un irruento scoppio di creatività in cui racconta una piccola grande ribellione. La sue giovani protagoniste si schierano contro le leggi sociali e religiose del tempo, diventando delle piccole guerriere e combattendo per realizzare i propri sogni. Alla base di questa storia c’è l’archetipo narrativo della ricerca di sé e del proprio posto nel mondo, della realizzazione dei propri sogni, soprattutto c’è un racconto puro e onesto di sorellanza che con spirito di iniziativa e grande brio si schiera contro le regole del patriarcato, rappresentato da Don Perlina (un fantastico Paolo Rossi).

gloria!Un patriarcato depotenziato

Proprio nella rappresentazione del “Patriarcato”, il film di Vicario rivela la sua natura gioiosa e brillante: i cattivi del film sono un prete/musicista presumibilmente omosessuale e completamente in crisi creativa e il direttore dello stesso Istituto (Natalino Balasso), un uomo buffo e minuto, con debolezze e peccati da tenere nascosti. Con eleganza e leggerezza Gloria! di Margherita Vicario mette alla berlina gli uomini di potere, contrapponendoli a giovani donne “senza mezzi” che nella comunione tra di loro riescono a trovare la propria voce. O la propria musica, è il caso di dire.

Proprio l’aspetto musicale ricopre un ruolo fondamentale in Gloria!, sia perché le sue protagoniste sono delle musiciste e compositrici, sia perché il film ha a sua volta un andamento fluido ed estremamente “intonato”. Vicario dimostra di saper gestire la macchina da presa e, forte di una storia avvincente, regala al pubblico un esordio divertente e gioioso, che per una volta racconta il riscatto femminile lontano dai toni drammatici e polemici che di solito si adottano per questo tipo di racconto.

Le splendide protagoniste di Gloria!

Vicario si avvale poi di uno straordinario cast, che oltre al citato Rossi e a Elio in un piccolo e tenero ruolo, vanta la presenza di giovani interpreti come Galatea Bellugi, Carlotta Gamba, Maria Vittoria Dallasta, Sara Mafodda e Veronica Lucchesi (dei La Rappresentante di Lista), un quartetto di archi e voce splendido.

Al netto di alcuni formalismi e ingenuità registiche, Gloria! è un buon esordio, un coming of age in costume, che strizza l’occhio alle commedie per ragazzi e che apre a Margherita Vicario (anche) le porte della settima arte dal punto di vista della sedia di regia. La sua estetica pittorica e luminosa ricorda le opere di Alice Rohrwacher e Pietro Marcello, ma con un pizzico di brio e di gioventù in più, in cui poi risiede l’aspetto più interessante e personale del film.

The Peacemaker – Stagione 2: John Cena aggiorna sulle riprese

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The Peacemaker – Stagione 2: John Cena aggiorna sulle riprese

Intervenendo al Pat McAfee Show di ESPN, John Cena ha condiviso un generico programma dei suoi impegni futuri dopo WrestleMania XL, tra cui c’è ovviamente anche The Peacemaker – Stagione 2. Sebbene egli abbia rivelato di voler tornare per un’ultima volta a tempo pieno nel wrestling, non sembra che ne avrà il tempo prima del prossimo anno. “Abbiamo iniziato a girare un film prima dello sciopero, intitolato Heads of State con Priyanka Chopra Jonas e Idris Elba“, ha rivelato Cena.

E poi da lì siamo passati direttamente alla seconda stagione di Peacemaker, che ci terrà occupati fino a Natale. Sto incrociando le dita delle mani e dei piedi e il mio cuore, e forse – forse solo forse – posso dire al mondo di Hollywood di frenare per un po’ e tornare dalla mia famiglia per un’ultima volta. Spero, non lo so. Spero, ci sto provando, vedremo cosa succederà“, ha affermato Cena, riferendosi appunto ad un suo possibile ritorno in WWE.

Le riprese di The Peacemaker – Stagione 2 si svolgeranno a partire da quest’estate e dureranno dunque fino all’inverno, un periodo che dunque renderà improbabile la partecipazione a questa stagione di James Gunn in qualità di regista. In precedenza Gunn aveva scritto tutti gli episodi della stagione 1 di Peacemaker, dirigendone 5 su 8. Egli ha poi rivelato di aver scritto tutta la seconda stagione, ma in quanto impegnato sul set di Superman difficilmente sarà in grado di dirigere qualche episodio se non almeno un paio verso l’autunno.

Chi ci sarà in The Peacemaker – Stagione S?

La prima stagione di James Gunn ha visto protagonisti John Cena nel ruolo di Peacemaker, Danielle Brooks nel ruolo di Leota Adebayo, Jennifer Holland nel ruolo di Emilia Harcourt, Freddie Stroma nel ruolo di Adrian Chase/Vigilante, Steve Agee nel ruolo di John Economos, Chukwudi Iwuji nel ruolo di Murn, Robert Patrick nel ruolo di Auggie Smith/White Dragon e altri ancora. Non è chiaro quali personaggi torneranno nel prossimo capitolo, ma James Gunn ha già detto che ha intenzione di stabilire più collegamenti con la DC nel prossimo capitolo, dopo le apparizioni a sorpresa di Ezra Miller e Jason Momoa nel finale della prima stagione. Gunn, tuttavia, ha anche affermato che quasi tutto il cast ritornerà nella seconda stagione.

Deadpool & Wolverine: un poster dal CinemaCon mostra i protagonisti con i loro costumi

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Nelle ultime ore sono arrivate notizie contrastanti sulla presenza di nuovi filmati di Deadpool & Wolverine alla presentazione della Disney al CinemaCon, ma la quantità di materiale promozionale esposto sul palco dell’evento sembra suggerire che qualcosa verrà mostrato durante il panel. Tra questi è c’è anche un poster che offre la possibilità di uno sguardo più approfondito a Wolverine (Hugh Jackman) nel suo classico costume giallo e blu – maschera inclusa – insieme a Deadpool (Ryan Reynolds) dotato invece della sua tipica katana.

Ad oggi, non abbiamo ancora visto l’iconico cappuccio di Wolverine, che in realtà non compare neanche nel trailer se non brevemente come ombra che si scaglia su Deadpool. Ma sicuramente quando verrà rilasciato un nuovo filmato il celebre mutante sarà stavolta presente in scena. Qui di seguito, intanto, ecco il poster avvistato al CinemaCon, che conferma dunque il costume di Wolverine dopo che questo era già stato visto su altri oggetti di merchandising.

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), i cui ruoli sono ancora segreti. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 26 luglio 2024.

Coincidenze d’amore, recensione del film di e con Meg Ryan

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Coincidenze d’amore, recensione del film di e con Meg Ryan

Lo scopo di Coincidenze d’amore è chiaro, peccato che la sua regista e protagonista Meg Ryan perda la strada, o forse non l’ha mai davvero imboccata. La regina delle rom-com del passato tenta un ripescaggio, è il caso di dire, con una commedia dai toni talvolta amari che non riesce proprio a tenere in carreggiata, nonostante la presenza dell’ottimo David Duchovny.

Icona della commedia romantica anni ’90, Meg Ryan è alla sua seconda volta dietro alla macchina da presa e si cimenta con l’adattamento cinematografico di una piece teatrale di Steven Dietz.

Coincidenze d’amore, la trama

La storia è quella di due ex, che per un caso bizzarro portano lo stesso nome, e per una serie di circostanze, tra cui maltempo, ritardi e annullamenti di aerei, si ritrovano in un aeroporto, bloccati, senza poter ripartire. Questa coabitazione forzata li porterà a parlarsi, chiarirsi e a raccontarsi. Cosa è accaduto nei 25 anni in cui non si sono visti? Dove sono le loro vite? Cosa sarebbe successo se invece di lasciarsi fossero riusciti a trovare il modo di rimanere insieme?

L’impianto teatrale, a location unica e con pochi interpreti, è sempre una grande sfida. Bisogna mantenere alta l’attenzione dello spettatore avendo al proprio servizio pochi artifici e cercando di catalizzare ogni fibra di chi guarda e ascolta con dialoghi e interpretazioni vincenti.

E se da un lato Meg Ryan dimostra di saper dirigere attori capaci ed esperti come David Duchovny, che si destreggia abilmente nel ruolo del manager in crisi, nonché se stessa, nei panni di una donna smarrita, dall’altro la mancanza di una direzione artistica precisa, di una visione stilistica compromette l’intero film. Le piccole finestre di fantasia che si aprono nella storia, come la voce che proviene dalla filo diffusione che sembra dar loro suggerimenti, e il realismo generale con cui è approcciata la storia portano a un risultato confusionario.

coincidenze d'amoreTra la commedia romantica e il dramma personale

Coincidenze d’amore oscilla tra momenti da commedia romantica classica e momenti più seri e riflessivi, senza che le due componenti tonali della storia abbiamo una vera e propria armonia, senza che questi vengano amalgamate come si deve. Il risultato è disomogeneo e ad aggravare la situazione contribuisce l’ambientazione. Un aeroporto è un non luogo, un posto dove tutto è possibile, un luogo di passaggio, quasi uno scenario fantastico, già sfondo di tanti altri racconti, anche per il cinema, tuttavia questa indefinitezza di base non fa altro che aumentare la mancanza di coesione della storia, spingendo i due protagonisti dappertutto e da nessuna parte.

Willa e Bill si raccontano, si indagano, si accusano, fanno pace con se stessi, ma non riescono mai a stabilire una vera e propria connessione con l’altro e questo aspetto è il maggiore ostacolo che lo spettatore sente con i protagonisti. Meg Ryan mantiene le distanze dai due personaggi, non ci fa entrare nelle loro emozioni, e con così pochi strumenti a disposizione per intrattenere e “farci innamorare” questa freddezza diventa un vero e proprio limite.

A differenza della carriera del passato di Ryan, questa sua seconda regia, Coincidenze d’amore, non riesce a fare breccia. L’incanto dell’evocazione di ben altre commedie che l’hanno vista protagonista si spezza subito, e al suo posto resta lo spettro di un modo di raccontare storie e di fare cinema che forse ha superato il suo tempo massimo.

Ballerina: la descrizione del trailer dal CinemaCon, c’è anche Keanu Reeves

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Lanciafiamme, judo, Anjelica Huston, un cameo di Keanu Reeves e danza classica sono solo alcune delle cose che vedrete quando la Lionsgate distribuirà il primo trailer di Ballerina. Gli addetti ai lavori hanno potuto vederlo oggi al CinemaCon.

Ti è stata tolta l’infanzia“, dice la matriarca Huston all’assassina Ana de Armas, feroce sia fuori scena che in scena.

Il film Ballerina diretto da Len Wiseman e prodotto da Chad Stahelski alza la posta in gioco e si distingue dal canone di John Wick con tutti i personaggi più amati, tra cui il defunto Charon di Lance Reddick al Continental e il Winston di Ian McShane.

Che piacere rivederti!” dice Winston quando Ballerina esce dall’ascensore.

John Wick in persona si presenta per offrire a Ballerina consigli in modo tale da tranquillizzarla. Conosce bene lo stress di rotolare giù per le scale, come abbiamo visto in John Wick 4 l’anno scorso. Questo spin-off offre nuove scene d’azione, con vetri che si infrangono e uomini che vengono accoltellati dall’inguine in su come non avete mai visto prima, il tutto con scene di treni innevati alla Doctor Zvigo.

Adam Fogelson, presidente della Lionsgate Motion Picture, ha sottolineato che si tratta effettivamente del primo look del film, poiché negli ultimi due anni sono state diffuse molte immagini false

Joker: Folie à Deux, Todd Phillips parla di Lady Gaga come Harley Quinn e degli elementi musicali del sequel

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Il primo trailer di Joker: Folie à Deux ha debuttato ieri sera durante il CinemaCon prima di essere diffuso online, offrendoci un intrigante scorcio di alcune immagini del sequel DC “Elseworlds” di Todd Phillips.

Cambiando la consueta dinamica dei personaggi, viene rivelato che Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) incontra Harley Quinn (Lady Gaga) come paziente del manicomio di Arkham e sembra che sarà lei a esercitare la sua influenza su di lui.

I due innamorati pianificano la loro fuga e vediamo alcune riprese dei tanto discussi numeri musicali, anche se nessuno canta una parola.

Durante il panel del CinemaCon, Phillips ha minimizzato gli elementi musicali. “Non ne abbiamo mai parlato in questo modo, ma mi piace dire che è un film in cui la musica è un elemento essenziale. Per me non si discosta troppo dal primo film. Arthur [Fleck] è strano e distaccato e tutte queste cose, ma ha la musica dentro di sé. Ha una certa grazia. Questo ha influenzato molti dei balli del primo film. Qui non mi è sembrato un passo così grande. È diverso, ma credo che avrà senso quando lo vedrete“.

Anche se non è ancora stato confermato, si pensa che queste sequenze di canzoni e balli saranno in realtà parte delle illusioni condivise da Joker e Harley (da cui il titolo), il che potrebbe spiegare perché Todd Phillips esita a descrivere il film come un musical vero e proprio.

Per quanto riguarda la scelta di Lady Gaga, megastar del pop e attrice, per il ruolo di Quinn, sembra che non sia stata una scelta obbligata per il regista. “Abbiamo scelto Gaga perché è magica. Ero un produttore di A Star Is Born. È stata la prima volta che l’ho incontrata e che ho avuto modo di vederla lavorare. Mentre scrivevamo la sceneggiatura, Scott [Silver], con cui l’ho scritta, continuava a fare riferimento a lei“.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”. Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista.

Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora. Il sequel di Joker sarà conosciuto come un progetto Elseworlds, secondo il co-presidente dei DC Studios James Gunn. I film con questa denominazione sono al di fuori della continuità principale del DCU. Altri progetti Elseworlds includono The Batman – Parte II e la serie The Penguin. L’uscita in sala del sequel è attualmente fissata al 4 ottobre 2024.

Veneciafrenia: le location dove è stato girato il film

Veneciafrenia: le location dove è stato girato il film

Il regista spagnolo Álex de la Iglesia si è affermato per i suoi film di carattere grottesco come Il giorno della bestia, Ballata dell’odio e dell’amore, Oxford Murders – Teorema di un delitto e Le streghe son tornate. È invece del 2021 il suo penultimo film, che ha fatto parlare di sé per molteplici motivi. Si tratta di Veneciafrenia, primo di una serie di film horror della collana The Fear Collection (con la quale de la Iglesia ha prodotto anche Venus), che nascono dalla collaborazione produttiva tra Sony Pictures International e Amazon Studios.

Con questo suo lungometraggio, de la Iglesia esprime un chiaro omaggio a quei film incentrati su un gruppo di giovani in viaggio che si ritrova vittima di spietati assassini, come il celebre Hostel di Eli Roth. Ma Vaneciafrenia presenta anche un sentito omaggio ai gialli italiani degli anni Settanta, da Suspiria di Dario Argento a Ecologia del delitto di Mario Bava. Al di là di questi riferimenti cinematografici, però, il film affronta un tema particolarmente sentito a Venezia quale quello della gentrificazione e dell’angoscia di “vedere la propria città trasformarsi in una sorta di contenitore vuoto a uso e consumo dei soli turisti“, come ha dichiarato il regista.

Nasce così un vero e proprio slasher ambientato nelle strade di Venezia, con il genere horror che diventa il mezzo attraverso cui amplificare e affrontare paure realmente percepite. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Veneciafrenia. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location dove si sono svolte le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Veneciafrenia trama

La trama e il cast del film di Veneciafrenia

Venezia, considerata una delle città più belle del mondo, è da tempo meta ambitissima per il turismo internazionale. Ma lo sfruttamento indiscriminato degli ultimi decenni che ha causato l’agonia e lo spopolamento della città ha fatto crescere l’ira dei veneziani, i quali per frenare quella che viene percepita come una vera e propria invasione si sono organizzati, dando sfogo alla loro rabbia e seguendo l’istinto di sopravvivenza. In tale contesto, un gruppo di turisti spagnoli arriva nella città lagunare con l’intenzione di divertirsi, volutamente ignari dei problemi che li circondano: si troveranno costretti a combattere per salvare le proprie vite.

Si tratta nella fattispecie di cinque giovani, tre ragazze e due ragazzi, che hanno in mente tutto ciò che potrebbe interessare a chiunque abbia la loro età: ubriacarsi, fare sesso, farsi foto e, soprattutto, postarle sui propri social network. Al porto, però, trovano ad attenderli una folla di veneziani, la cui presenza minacciosa sarà una costante per tutto il resto della storia. Ed è così che pian piano il gruppo si troverà a doversela vedere con un assassino in maschera, un teatro inondato e con isole-cimitero piene di cadaveri devastati dalla peste.

Ad interpretare Isa, membro del gruppo di turisti e principale protagonista del film, vi è l’attrice Ingrid García Jonsson, nota per essere stata la protagonista del film Ballo Ballo, musical basato sulle canzoni di Raffaella Carrà. Accanto a lei, nel ruolo del fratello José, vi è l’attore Alberto Bang, mentre Nico Romero è Alfonso, il marito di Isa.  Nicolás lloro interpreta Javi e Goize Blanco è Arantza, la ragazza di Javi. Silvia Alonso interpreta Susana, mentre gli attori italiani Enrico Lo VersoArmando di Razza Caterina Murino recitano rispettivamente nel ruolo di Giacomo, Brunelli e Claudia. Infine, Cosimo Fusco interpreta il Dottore, il giullare assassino del film.

Veneciafrenia cast

Le location di Veneciafrenia: ecco dove è stato girato il film

Venezia è dunque la grande protagonista di questo racconto da brivido e ci ricorda di quanti bellissimi luoghi essa possegga. Nel film, ad esempio, si possono ritrovare l’isola di San Servolo, l’isola di Sant’Andrea, il ponte della Paglia e la riva degli Schiavoni. Vi sono poi calle delle Rasse, calle del Paradiso, campo Santa Maria Formosa e Santissimi Giovanni e Paolo, Fondamenta Felzi, il Canal Grande, il ponte del Cristo, campiello dei Miracoli, la corte e gli interni del Teatro Malibran, il tetto della biblioteca Marciana, calle del Forno e Fondamenta della Fornase. Invece a Chioggia sono state girate delle scene all’interno dello storico palazzo Mascheroni-Lisatti.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

Sfortunatamente Veneciafrenia non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

The Burning Plain – Il confine della solitudine: il significato del finale

Guillermo Arriaga è l’acclamato sceneggiatore di film quali Amores perros, 21 grammi e Babel, tutti diretti dall’amico regista Alejandro González Iñárritu. Si è però poi distinto anche per la sceneggiatura dei film Le tre sepolture e Ti guardo. Dopo essersi occupato solo di scrittura, nel 2008 Arriaga ha però deciso di debuttare alla regia con il film The Burning Plain – Il confine della solitudine, da lui anche scritto e presentato in concorso alla 65ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Come già avvenuto per i suoi precedenti film diretti da Iñárritu, anche in questo caso Arriaga ricorre ad un racconto dove si intrecciano più storie separate nel tempo e nello spazio.

Storie apparentemente scollegate ma che si rivelano in realtà essere parte della medesima vicenda, raccontata però attraverso una narrazione non lineare che permette allo sceneggiatore e regista di esplorare e approfondire gli effetti nel tempo di determinate cause senza dover ritardare il loro completo manifestarsi. Il risultato, che può inizialmente sembrare straniante, acquista senso una volta giunti al finale, dove tutte le vicende sfociano verso un’unica conclusione che dona senso a quanto fino a quel momento mostrato.

Per gli appassionati di storie di questo tipo, dunque, è questo un film da non perdere, scritto da uno dei più brillanti autori cinematografici in fatto di esplorazione dell’animo umano. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a The Burning Plain – Il confine della solitudine. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Burning Plain - Il confine della solitudine trama

La trama e il cast di The Burning Plain – Il confine della solitudine

In una piccola cittadina di frontiera nel New Mexico vive Gina, moglie e madre di quattro bambini, che ha una relazione clandestina con un uomo sposato, Nick Martinez. Senza che i due se ne accorgano, però, la figlia adolescente della donna, scopre del segreto della madre. In preda alla rabbia e alla delusione per quel tradimento verso il padre, la giovane decide di attuare un piano di “vendetta” nei loro confronti, con conseguenze drammatiche. Nel mentre, una giovane di nome Mariana conosce e inizia a frequentarsi con un ragazzo di nome Santiago, del quale rimane incinta e con cui  deciderà di scappare in Messico.

Vi è infine la storia di Sylvia, una donna che lavora in un lussuoso ristorante in Oregon e che conduce una vita solitaria senza particolari imprevisti, con un’anonima routine in cui sembra aver trovato la propria dimensione. Tuttavia anche per lei le cose cambieranno drasticamente quando, un giorno, un uomo misterioso inizia a seguirla e Sylvia capirà che il suo passato è tornato a cercarla. Chiamate a fare i conti con le loro azioni, le storie di queste tre donne si intrecceranno in modi inaspettati, portando alla luce profondi legami e traumi con cui fare i conti.

Ad interpretare Mariana vi è l’attrice Jennifer Lawrence, qui al suo primo ruolo di rilievo e grazie al quale ha vinto il Premio Marcello Mastroianni alla 65ª Mostra del Cinema di Venezia. Ad interpretare Mariana da adulta, che si fa chiamare Sylvia, vi è invece la premio Oscar Charlize Theron, la quale ha in seguito affermato di non aver avuto alcun problema a girare le scene di nudo previste. L’attrice Kim Basinger, invece, è Gina, madre della protagonista. Gli attori JD Pardo e Danny Pino interpretano Santiago da ragazzo e da adulto, mentre Joaquim de Almeida è Nick Martinez. Infine, L’attrice Tessa Ía interpreta Maria, la figlia ormai adolescente della protagonista.

The Burning Plain - Il confine della solitudine cast

La spiegazione del finale e il significato del film

Nel finale del film, capiamo che Sylvia e Mariana non sono altro che la stessa donna in età diverse, mentre Gina è la madre. Stabilito tale legame tra le tre, risulta dunque chiaro che Maria è la figlia che Sylvia/Mariana ha avuto da Santiago, figlio dell’uomo con cui Gina aveva una relazione. La protagonista ha così l’occasione di conoscere la figlia Maria e abbracciando il suo ruolo di madre dal quale invece era fino a quel momento rifuggita. Una difficoltà a riconoscersi genitore, la sua, dovuta a quanto compiuto in gioventù nei confronti della sua stessa madre. Sylvia inizia però ora a capirsi meglio, a riconoscere i propri errori e ad intraprendere così un percorso di espiazione.

Dopo aver stabilito dunque questo primo contatto con Maria, Sylvia accetta anche di recarsi nell’ospedale dove si trova Santiago, in attesa di essere operato a seguito di un terribile incidente. Sylvia non sa se l’uomo che ha amato si risveglierà e decide pertanto di confessargli la sua colpa, ovvero quello di essere l’artefice dell’incendio nel quale sono periti sua madre e il padre di Santiago. Non è dato sapere se quest’ultimo ha avuto modo di sentire le parole di Sylvia, ma il solo fatto che lei le abbia pronunciate ad alta voce testimonia il suo processo di guarigione in corso. Quando più tardi viene annunciato che Santiago e fuori pericolo, Maria corre da lui seguita da Sylvia.

Riguardo al film e al significato del suo racconto, lo sceneggiatore e regista ha descritto la premessa narrativa affermando che: “Ci sono storie d’amore molto intense che si svolgono in luoghi e tempi diversi, con personaggi che cercano di trovare i poteri curativi dell’amore, del perdono e della redenzione“. Amore, perdono e redenzione sono due i valori portanti del film, che si manifestano nel corso del tempo e dello spazio, trovando sempre il modo per emergere in tutta la loro forza. È così che nonostante tutto il dolore passato, The Burning Plain – Il confine della solitudine può concludersi su note di speranza.

Il trailer di The Burning Plain – Il confine della solitudine e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Burning Plain – Il confine della solitudine grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nel catalogo di Infinity+. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma e si avrà a quel punto modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 10 aprile alle ore 21:00 sul canale Iris.

Superman: un’altra foto rivela un altro sguardo al logo ispirato a KINGDOM COME

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Superman è stato menzionato ieri sera durante la presentazione della Warner Bros. Discovery al CinemaCon, ma sembra che dovremo aspettare il prossimo anno per vedere il film presentato all’evento.

Questo ha senso, visto lo stato di avanzamento delle riprese del reboot. Tuttavia, molti fan sono rimasti delusi dalla mancanza di aggiornamenti sul DCU, per non parlare del fatto che il contributo dei DC Studios si è ridotto a un breve messaggio di James Gunn e a un logo sfocato.

Il design ispirato a Kingdom Come ha già diviso le opinioni, ma è possibile dargli un’altra occhiata grazie a una foto del set emersa di recente.

Sebbene questo logo sia stato utilizzato nel crossover Crisis on Infinite Earths di The CW, quando Brandon Routh lo indossò per interpretare una versione più vecchia del Clark Kent di Superman Returns, quelle serie televisive DC non erano esattamente mainstream.

Di conseguenza, molti spettatori vedranno questa versione per la prima volta quando Superman sarà completamente svelato e sarà interessante vedere cosa ne penseranno. La grande domanda che ci si pone ora è se Superman abbia o meno le mutante.

The Engineer rimane l’unico personaggio avvistato sul set e, dato che James Gunn ha confermato che non sarà presente al Comic-Con, potrebbe essere saggio ridimensionare le aspettative per un evento DCU di grande impatto.

Dopotutto, è possibile che la nostra prima occhiata all’Uomo del Domani si presenti sotto forma di una foto di scena o di un’immagine che debutti con una pubblicazione come Entertainment Weekly o PEOPLE in un giorno a caso della settimana. Vedremo.

Per ora, date un’occhiata più da vicino all’interpretazione di Superman di questo emblema iconico nel post X qui sotto.

 

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Mission: Impossible III, tutto quello che c’è da sapere sul film con Tom Cruise

Quando parliamo di saghe action, i titoli che vengono subito in mente sono Die Hard, Arma Leatale, Jason Bourne, Fast & Furious e Mission: Impossible. Di quest’ultima è arrivato in sala lo scorso anno il settimo capitolo, Mission: Impossible – Dead Reckoning, mentre si attende ora l’ottavo film previsto per il 2025. In attesa di ciò, riscoprire i precedenti film di questa, tutti interpretati da Tom Cruise, è quantomai doveroso. In particolare, Mission: Impossible III, uscito nel 2006, è il capitolo spartiacque che ha permesso alla serie di ottenere l’attenzione e la forza necessarie a dar vita all’universo narrativo che conosciamo oggi.

Uscito a sei anni di distanza da Mission: Impossible 2 e seguito 5 anni dopo da Mission: Impossible – Protocollo fantasma, questo terzo film ha infatti non solo riacceso l’interesse nei confronti della saga, ma ha anche contribuito ad una sua più approfondita definizione, tra canoni del genere action, personaggi arricchiti di sfumature e imprese produttive sempre più estreme. Il film è inoltre il debutto alla regia di un lungometraggio per J. J. Abrams, fino a quel momento distintosi principalmente grazie alle serie televisive Alias e Lost. Regista talentuoso, Abrams permise dunque al film di acquisire novità importanti, che lo rendono ancora oggi uno dei titoli più apprezzati della saga.

A volerlo alla guida del progetto fu lo stesso Cruise, alla ricerca di un regista dopo che David Fincher, inizialmente scelto per tale compito, decise di tirarsi indietro per via di divergenze creative. Per quanto sarebbe stato interessante vedere un film di questo tipo diretto dal regista di Fight Club, forse oggi non si avrebbe la saga così come la conosciamo senza aver avuto Abrams come regista del terzo capitolo. Prima di intraprendere una visione di questo, però, sarà utile approfondirlo meglio. Proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e altro ancora. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Tom Cruise, Ving Rhames e Simon Pegg in Mission Impossible III

La trama di Mission: Impossible III

L’agente Ethan Hunt continua a lavorare per l’Impossible Mission Force, ma ha ormai abbandonato la prima linea. Se in precedenza si era occupato delle missioni più pericolose e segrete, adesso conduce una vita più tranquilla occupandosi dell’addestramento delle nuove reclute. Anche la vita sentimentale di Ethan procede al meglio, grazie alla nuova fidanzata, un’infermiera di nome Julia, con la quale dorvà presto sposarsi e che, però, è assolutamente ignara del vero lavoro di Ethan. Nonostante l’intenzione di rimanere lontano dai pericoli per lei, Ethan sarà però costretto a rientrare in azione quando una delle sue allieve, Lindsey Farris, viene catturata.

Comincia così per lui una missione di salvataggio in piena regola, il cui esito è quantomai incerto. La situazione precipiterà ulteriormente quando Ethan capirà che Lindsey è stata fatta prigioniera in virtù delle informazioni che possiede riguardo un’arma chiamata “Zampa di Lepre”. Egli si ritroverà dunque invischiato in una missione impossibile di prima categoria, che lo condurrà fino a Città del Vaticano. Il nemico, pur rimanendo nell’ombra, si rivela essere una pericolosa organizzazione terroristica che, nel tentativo di sogiogare l’ordine mondiale, farà di tutto pur di contrastare il protagonista, compreso, oltre ad aver rapito la sua alliena, far prigioniera anche la sua promessa sposa Julia.

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Il cast di attori di Mission: Impossible III

Tom Cruise riprende dunque qui il ruolo dell’agente Ethan Hunt, cimentandosi nella stragrande maggioranza delle acrobazie previste per il suo personaggio, senza voler ricorrere a controfigure. La maggior parte di queste è eseguita senza gravi lesioni. Tuttavia, in un’occasione si è rotto un paio di costole quando ha girato troppo velocemente la parte superiore del busto. Nel ruolo di Owen Davian, leader del gruppo terroristico, vi è invece l’attore premio Oscar Philip Seymour Hoffman, il quale torna a lavorare insieme a Cruise a qualche anno di distanza dal film Magnolia. Gli attori Ving Rhames e Maggie Q interpretano invece Luther Stickell e Zhen Lei, alleati di Hunt.

Laurence Fishburne è invece Theodore Brassel, direttore dell’IMF che assegna ad Ethan la nuova missione, mentre Billy Crudup è John Musgrave, collega del protagonista. Fanno poi parte del cast gli attori Jonathan Rhys-Meyers nel ruolo dell’agente IMF Declan Gormley, Michelle Monaghan in quelli di Julia, promessa sposa di Ethan, e Keri Russell in quelli di Lindsey Farris, ruolo per il quale era inizialmente stata considerata anche Katie Holmes, moglie di Cruise dal 2006 al 2012. Simon Pegg assume invece il ruolo dell’agente Benjamin “Benji” Dunn, dopo che questo fu lasciato vacante da Ricky Gervais, inizialmente l’attore scelto dai produttori, per via di altri impegni.

I sequel di Mission: Impossible III e dove vedere il film in streaming e in TV

Come anticipato, il grandissimo successo di questo film ha dato vita ad una fortunata sagha, composta ad oggi da ben sei capitoli, più altri due di prossima uscita. Dopo Mission: Impossible III, dunque, nel 2011 Cruise riprese i panni di Ethan Hunt per Mission: Impossible – Protocollo fantasma, seguito poi da Mission: Impossible – Rogue Nation e Mission: Impossible – FalloutMission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno settimo capitolo della saga è uscito al cinema il 13 luglio 2023, mentre Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Due, che sarà anche l’ultimo, ha invece una data di uscita fissata al 2025.

È possibile fruire di Mission: Impossible III grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Now, Tim Vision, Paramount+ e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 28 aprile alle 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

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