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Barbarian: il film horror avrà un adattamento videoludico

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Barbarian: il film horror avrà un adattamento videoludico

Bloody Disgusting ha dato oggi la notizia esclusiva che New Regency Pictures e Diversion3 Entertainment stanno creando un gioco basato sul mondo di del film horror Barbarian con Justin Long per PC e console.

Posso dirti che l’adattamento per videogioco del film horror Barbarian con Justin Long era piuttosto in basso nella mia lista di potenziali notizie horror nel 2023, addirittura inesistente, ma eccoci qui. Ci sarà un videogioco basato sul film horror del 2022 di Zach Cregger.

Diversion3 ha una certa esperienza da film horror a gioco, avendo contribuito alla creazione di giochi come Friday the 13th: The Game e Evil Dead: The Game, quindi è una scelta abbastanza solida per realizzare un gioco Barbarian.

La trama del film vede una giovane donna (Georgina Campbell) arrivare al suo Airbnb a tarda notte solo per scoprire che è stato erroneamente prenotato due volte e che uno strano uomo (Bill Skarsgård) è già lì. Contro ogni buon senso, decide comunque di restare per la notte, ma presto scopre che in casa c’è molto di più di cui aver paura rispetto all’altro ospite della casa.

Il suo potenziale come gioco horror non è immediatamente evidente, ma la seconda metà di Barbarian offre alcuni ambienti familiari per opportunità di gioco che inducono terrore. Nella dichiarazione che annuncia il progetto, Yariv Milchan, Presidente e CEO di New Regency Pictures, ha dichiarato: “L’espansione dell’universo di Barbarian nei giochi offre un nuovo modo di catturare l’orrore che ha reso il film un tale successo. Siamo entusiasti di collaborare con il team incredibilmente talentuoso di Diversion3 Entertainment per immergere i fan nuovi ed esistenti in questo mondo”.

The Black Phone 2: rivelata la data di uscita del sequel horror di Blumhouse

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È stata rivelata la data di uscita di The Black Phone 2, il sequel del film horror di successo del 2021 prodotto da Universal e Blumhouse.

Variety ha rivelato che The Black Phone 2 uscirà nelle sale venerdì 27 giugno 2025. Secondo il noto sito, gli studi descrivono il prossimo sequel come il “lancio di un nuovo sinistro franchise“. Non sono state fornite informazioni sul casting o sulla trama di The Black Phone 2 insieme alla data di uscita.

The Black Phone ha come protagonista il candidato all’Oscar Ethan Hawke insieme ai giovani attori emergenti Mason Thames e Madeleine McGraw. A loro si sono uniti James Ransone, Jeremy Davies, Brady Hepner, Jacob Moran e Jordan Isaiah White. Ha anche riunito il regista Scott Derrickson e lo scrittore C. Robert Cargill con Ethan Hawke e James Ransone, che hanno lavorato tutti insieme in Sinister del 2012.

Di cosa parlava The Black Phone?

Il film racconta la storia di Finney Shaw, un ragazzo di 13 anni timido ma intelligente, che viene rapito da un sadico assassino e intrappolato in un seminterrato insonorizzato“, si legge nella sinossi ufficiale. “Quando un telefono staccato sul muro comincia a squillare, Finney scopre di poter sentire le voci delle precedenti vittime dell’assassino. E sono determinati a fare in modo che ciò che è successo a loro non accada a Finney”.

Conception: Keira Knightley protagonista del nuovo Sci-Fi

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Conception: Keira Knightley protagonista del nuovo Sci-Fi

Secondo Deadline, la star di Orgoglio e Pregiudizio Keira Knightley ha firmato per il ruolo da protagonista nel prossimo thriller distopico e fantascientifico intitolato Conception. Keira Knightley interpreterà una donna che lavora sotto un governo autoritario che controlla la genitorialità dei suoi cittadini. Il candidato all’Oscar si riunisce con la regista Camille Griffin dopo aver già lavorato insieme nella commedia dark del 2021 Silent Night.

Sono fortunato ad aver trovato Keira. È una grande alleata quanto un talento. Ho intenzione di realizzare insieme un film unico ed emozionante“, ha detto Griffin in una nota.

Oltre al suo ruolo iconico in Orgoglio e Pregiudizio del 2005, Keira Knightley è anche conosciuta per le sue acclamate interpretazioni in film di successo come Espiazione, The Imitation Game, Never Let Me Go, Anna Karenina e Begin Again. Inoltre, non è estranea ai blockbuster, grazie al ruolo di Elizabeth Swann nella serie Pirati dei Caraibi della Disney.

Cos’è Conception?

“Conception è un thriller fantascientifico ambientato in un futuro non troppo lontano della Gran Bretagna, dove il governo ha assunto un governo autoritario sulla genitorialità. Il film segue Rita (Knightley), una leale funzionaria pubblica che crede nel sistema spietato che sostiene, fino a quando eventi inattesi non mettono in pericolo il suo status di genitore, rendendola vittima delle stesse leggi che ha così prontamente inflitto agli altri”.

Conception sarà scritto e diretto da Griffin. Sarà prodotto da Celine Rattray e Trudie Styler attraverso il loro Maven Screen Media, con il finanziamento di Fortitude. Il casting è attualmente in corso.

Maven ha detto: “Siamo ammirati dalla vivida immaginazione e dal talento creativo di Camille. Ha una capacità unica di esprimere idee grandi e complesse negli eventi quotidiani in cui è possibile identificarsi. Siamo entusiasti di riunire il team di Silent Night e di lavorare nuovamente con Keira”.

Camille Griffin ha aggiunto: “Sono fortunata ad aver trovato Keira. È una grande alleata quanto un talento. Ho intenzione di realizzare insieme un film unico ed emozionante”.

Highlander: il remake con Henry Cavill ottiene il budget e la data di inizio produzione!

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Secondo un recente articolo di Deadline, Lionsgate inizierà a lanciare le vendite del tanto atteso riavvio di Highlander con Henry Cavill all’American Film Market, che si terrà dal 31 ottobre al 5 novembre 2023. Henry Cavill e Chad Stahelski, noto per aver diretto tutti e quattro i film della serie di John Wick, erano entrambi legati al progetto prima dell’inizio dello sciopero della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) a luglio. 2023. L’articolo di Deadline afferma che il film sarà una “proposta ad alto budget” che costerà più di 100 milioni di dollari. Secondo quanto riferito, la data di inizio della produzione del film è fissata nel 2024.

Il regista ha parlato recentemente del reboot di Highlander

Stiamo cercando di fare un po’ un prequel – un setup per The Gathering – così abbiamo spazio per far crescere la proprietà“, ha detto. Stahelski ha anche detto che Highlander di Cavill potrebbe portare a più film e serie televisive. “Abbiamo idee da giorni per i personaggi più interessanti [che potrebbero creare] uno show televisivo epico”, ha detto. “Penso solo che sia una mitologia ricca quando puoi scegliere qualsiasi periodo di tempo, nazionalità, cultura, tipo di persona e renderli immortali che devono duellare e affrontare il peso dell’immortalità – è dannatamente bello.”

Il nuovo film Highlander sarà basato sull‘originale del 1986, interpretato da Christopher Lambert, Sean Connery e Clancy Brown nei panni di esseri immortali, che si danno la caccia a vicenda e raccolgono più potere. Il film che salta nel tempo – con il suo slogan “Ce ne può essere solo uno” – ha generato quattro sequel e tre serie TV, inclusa la popolare serie americana con Adrian Paul. I Queen hanno scritto e prodotto la memorabile colonna sonora del film originale.

A produrre il riavvio sono Joshua Davis, il produttore di Fast And The Furious Neal H. Moritz, Stahelski (tramite la sua società di produzione 87Eleven Entertainment) e Louise Rosner. L’attuale bozza della sceneggiatura è scritta da Mike Finch. Il defunto Peter S. Davis, produttore dell’originale Highlander, ha avviato lo sviluppo del nuovo film. La Summit ha acquisito per la prima volta i diritti di remake dell’originale nel 2008.

Biancaneve: ecco la prima foto di Rachel Zegler, Disney posticipa l’uscita!

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Una nuova foto del live-action di Biancaneve dal prossimo remake Disney ci offre il nostro primo sguardo ufficiale a Rachel Zegler nel ruolo iconico. La foto, pubblicata da The Hollywood Reporter, mostra Rachel Zegler che interpreta Biancaneve e seduto in quello che sembra essere il cottage dei Nani. L’attrice è circondata dai sette nani, tutti realizzati in CGI.

Variety ha riferito inoltre che la data di uscita del live-action Biancaneve è stata modificata al 21 marzo 2025. Si tratta di quasi un anno di ritardo rispetto alla data di uscita precedente, fissata per il 22 marzo 2024.

Biancaneve film 2025
Credit © Walt Disney Pictures

Chi dirige e produce il remake live-action di Biancaneve?

Biancaneve vede protagonista Rachel Zegler (West Side Story, La ballata degli uccelli canori e dei serpenti) nel  ruolo della protagonista, con Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. A loro si uniscono Andrew Burnap nei panni di Jonathan e Martin Klebba nei panni di Grumpy. Diretto e prodotto da Marc Webb da una sceneggiatura di Greta Gerwig ed Erin Cressida Wilson, il progetto dovrebbe espandere la storia e la musica dell’originale. Il duo di La La Land e The Greatest Showman, Benj Pasek e Justin Paul, scriverà nuove canzoni per l’adattamento.

L’imminente adattamento live-action di Biancaneve della Disney è basato sul primo classico animato dello studio, Biancaneve e i sette nani, che ha debuttato oltre 80 anni fa e ha dato il via al successo della Disney con i film d’animazione. È stato ispirato anche dalla fiaba tedesca del 1812 scritta dai fratelli Grimm. Questo progetto fa parte della crescente lista della Disney di prossimi progetti live-action, tra cui Moana, Hercules, Lilo & Stitch e Bambi.

The Social Network 2: David Fincher e Aaron Sorkin hanno parlato di un sequel

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David Fincher e Aaron Sorkin hanno discusso di realizzare un sequel di The Social Network del 2010, anche se Fincher sembra almeno un po’ riluttante ad andare avanti con il progetto.

Parlando con The Guardian, a Fincher è stato chiesto del suo prossimo progetto dopo l’uscita di The Killer, il film Originale Netflix che abbiamo avuto modo di vedere e recensire alla Mostra del cinema di Venezia. Quando gli è stato chiesto se fosse possibile realizzare un seguito di The Social Network, Fincher ha detto: “Aaron [Sorkin] e io ne abbiamo parlato, ma, um… è un vaso di fiori.”

Sorkin ha anche parlato in passato della realizzazione di un sequel di The Social Network. Ha detto ad AP Entertainment nel gennaio 2019: “Prima di tutto, so molto di più su Facebook nel 2005 che nel 2018, ma ne so abbastanza per sapere che dovrebbe esserci un seguito. Sono accadute molte cose molto interessanti e drammatiche da quando il film si conclude con la risoluzione della causa tra i gemelli Winklevoss e Eduardo Saverin.

Diretto da Fincher e scritto da Sorkin, The Social Network è uscito nelle sale degli Stati Uniti nell’ottobre 2010. Il film vede Jesse Eisenberg interpretare Mark Zuckerberg, il co-fondatore di Facebook, mentre Andrew Garfield interpreta Eduardo Saverin e Justin Timberlake interpreta Sean Parker. Nel cast figurano anche Armie Hammer, Max Minghella, Brenda Song e Rashida Jones.

The Killer arriverà su Netflix a novembre

L’ultimo film di Fincher, The Killer, vede protagonisti Michael Fassbender, Charles Parnell e Tilda Swinton. Basato sull’omonima serie di graphic novel francese di Alexis “Matz” Nolan e Lucy Jacamon, il film è attualmente proiettato in sale selezionate degli Stati Uniti prima di arrivare su Netflix il 10 novembre 2023.

“Dopo un fatidico quasi incidente, un assassino combatte i suoi datori di lavoro – e se stesso – in una caccia internazionale di ritorsioni che, insiste, non sono personali”, si legge nella sinossi. Quando gli è stato chiesto se The Killer potesse trasformarsi in un franchise data la ricca storia del materiale originale, Fincher ha risposto: “Si potrebbe pensare. Ho rinunciato a cercare di prevedere ciò che la gente vuole.”

Elio: Disney posticipata il film Pixar nel 2025

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Elio: Disney posticipata il film Pixar nel 2025

Il prossimo film Pixar Elio non uscirà più l’anno prossimo poiché oggi apprendiamo che il film d’animazione ha subito un slittamento notevole. Walt Disney Studios ha annunciato oggi che la data di uscita di Elio è stata modificata dal 1 marzo 2024 al 13 giugno 2025. Ciò significa che il prossimo film Pixar sarà ora Inside Out 2 il 14 giugno 2024.

Elio è diretto da Adrian Molina, co-regista, sceneggiatore e cantautore di Coco del 2017. Elio, inoltre, sembra utilizzare uno stile di animazione simile a Luca, film Pixar del 2021 incentrato su un mostro marino che vive tra gli umani “camuffandosi” da ragazzo. Oltre a Kibreab che dà la voce al personaggio titolare, il cast vocale include anche America Ferrera nei panni di Olga, la madre di Elio.

Mentre il resto del cast vocale deve ancora essere confermato al momento, in particolare per quanto riguarda i personaggi alieni. Questi alieni sono centrali nella trama, poiché Elio dovrà convincerli di essere il leader della Terra, forse per proteggere il suo pianeta. Il film promette dunque un’avventura spaziale colorata piena di interessanti disegni e una storia su un ragazzo che ha letteralmente nelle sue mani il destino del mondo.

Di cosa parla Elio?

Il film originale introduce Elio, un perdente con un’immaginazione attiva che si ritrova inavvertitamente teletrasportato nel Communiverso, un’organizzazione interplanetaria con rappresentanti di galassie in lungo e in largo“, si legge nella sinossi ufficiale del film. “Identificato erroneamente come l’ambasciatore della Terra nel resto dell’universo, e completamente impreparato a quel tipo di pressione, Elio deve formare nuovi legami con eccentriche forme di vita aliene, sopravvivere a una serie di prove formidabili e in qualche modo scoprire chi è veramente destinato a essere.”

Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, prima clip svela la selezione truccata di Lucy per la decima edizione di Hunger Games

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È stata rivelata la prima clip in lingua originale di Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente, l’attesissimo prequel di Hunger Games della Lionsgate (distribuito in Italia da Notorious Pictures), che offre ai fan un assaggio della cerimonia della mietitura del Distretto 12.

Il video presenta la Lucy Gray Baird di Rachel Zegler mentre viene scelta per diventare il tributo del Distretto 12 per i decimi Hunger Games. Tuttavia, sembra che la sua scelta non sia stata determinata dal destino, ma sia stata invece truccata dalla figlia gelosa del sindaco. Per vendetta, Lucy mette coraggiosamente un piccolo serpente nel vestito di Mayfair Lipp, che attira l’attenzione di Coriolanus Snow. Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente arriva nelle sale il 15 novembre.

 

La trama del film Hunger Games – La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Daredevil: Born Again, Marvel ha trovato il nuovo team creativo

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Daredevil: Born Again, Marvel ha trovato il nuovo team creativo

Daredevil: Born Again ha trovato il suo nuovo team creativo. Dario Scardapane, che ha scritto e prodotto la serie Marvel di Netflix The Punisher, sarà lo showrunner per il nuovo show, dopo che i precedenti sceneggiatori Chris Ord e Matt Corman si sono allontanati dal progetto nel mezzo della produzione. Ord e Corman saranno ancora accreditati come produttori esecutivi.

Justin Benson e Aaron Moorhead – che hanno diretto Moon Knight della Marvel e sono i registi principali della seconda stagione di Loki – interverranno per dirigere il resto della prima stagione di Daredevil: Born Again. Come parte della revisione creativa dello show, la Marvel ha sostituito i registi precedentemente assunti per la prima stagione dopo la chiusura della produzione a causa dello sciopero del SAG-AFTRA. Elementi del materiale già girato verranno incorporati nella serie, ma lo show nel complesso è stato ripensato per andare in una nuova direzione.

Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, aveva originariamente annunciato che “Born Again” sarebbe composto da 18 episodi, ma non è chiaro quanti di questi comporranno la prima stagione.

Sebbene il background di Scardapane includa The Punisher – che era esso stesso uno spin-off della serie Daredevil di Netflix andata in onda dal 2015 al 2018 – Daredevil: Born Again non vuole essere una continuazione degli eventi degli show Netflix. Tuttavia, le star di quella serie, Charlie Cox e Vincent D’Onofrio, torneranno ai rispettivi ruoli di supereroe Matt Murdock (alias Daredevil) e cattivo Wilson Fisk (alias Kingpin).

Cosa sappiamo sulla serie Daredevil: Born Again

I fan della Marvel stavano aspettando da tempo Daredevil: Born Again, poiché continua la storia del supereroe interpretato da Charlie Cox, comparso brevemente anche in Spider-Man: No Way Home, e il villan Kingpin di Vincent D’Onofrio. Inizialmente prodotta da Netflix, la prima serie su Daredevil è andata avanti per tre stagioni prima di essere cancellata. Cox è però ora stato chiamato a riprendere il ruolo ed è comparso anche in She-Hulk: Attorney at Law. D’Onofrio, invece, è tornato come Kingping in Hawkeye. Ora entrambi i personaggi torneranno ad essere leader di una loro serie, Daredevil: Born Again, la cui uscita dovrebbe avvenire nel 2024.

Trap: Josh Hartnett e Saleka nel cast del nuovo film di M. Night Shyamalan

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Josh Hartnett e la figlia di M. Night Shyamalan, Saleka  sono stati scelti nel nuovo film di M. Night Shyamalan. Secondo Film Updates, Josh Hartnett e Saleka sono stati scelti per il nuovo film di Shyamalan, noto come Trap. Al film è stata concessa una deroga dalla Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists (SAG-AFTRA) che consente a Shyamalan di lavorare durante lo sciopero degli attori in corso per salari migliori, protezione contro l’intelligenza artificiale e altro ancora.

Sebbene i dettagli della trama siano attualmente sconosciuti, secondo quanto riferito da Film Updates, il film sarà un “thriller psicologico ambientato in un concerto”. Saleka interpreterà un artista pop nel film, mentre Josh Hartnett interpreterà un padre che partecipa al concerto con suo figlio.

In cos’altro ha recitato Josh Hartnett?

Josh Hartnett è apparso di recente in un ruolo di primo piano in Oppenheimer di Christopher Nolan. È anche noto per aver recitato in l giardino delle vergini suicide del 1999, Pearl Harbor del 2001, Black Hawk Down del 2001, Sin City del 2005, Lucky Number Slevin del 2006, 30 Days of Night del 2007 e altro ancora.

Saleka è una cantautrice R&B che ha pubblicato il suo album di debutto, Seance, nel maggio 2023. Ha inoltre registrato e pubblicato diverse canzoni per Servant, una serie Apple TV+ di cui Shyamalan è stato showrunner fino alla fine dello spettacolo nel marzo 2023.

Shyamalan è noto per aver realizzato film come Il sesto senso del 1999, Unbreakable del 2000, Signs del 2002, The Visit del 2015, Split del 2016 e altro ancora. Dopo Old del 2021, il film più recente di Shyamalan, Knock at the Cabin, è uscito nei cinema nel febbraio 2023. Basato su un romanzo del 2018 intitolato The Cabin at the End of the World di Paul G. Tremblay, ha come protagonisti Dave Bautista, Jonathan Groff, Ben Aldridge, Nikki Amuka-Bird, Kristen Cui, Abby Quinn e Rupert Grint. Trap non ha ancora fissata una data di uscita ufficiale.

Chucky: teaser dalla seconda parte della terza stagione anticipa l’aspetto di Brad Dourif

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Dopo il finale di metà stagione, USA Network e Syfy hanno rilasciato il teaser trailer di Chucky Stagione 3 Parte 2, offrendo ai fan un assaggio di cosa aspettarsi nei restanti quattro episodi dell’ultima puntata della serie spin-off di Child’s Play.

Il video mostra un Chucky morente mentre si scatena una furia omicida alla Casa Bianca. Si anticipa anche l’apparizione di Brad Dourif, la voce di lunga data dietro la bambola assassina titolare. La seconda parte sarà presentata in anteprima nel 2024.

Chucky è creato e prodotto esecutivamente dal creatore del franchise Don Mancini, che è anche showrunner e regista. Nel cast ci sono Zackary Arthur, Bjorgvin Arnarson, Alyvia Alyn Lind, Devon Sawa, Lexa Doig, Barbara Alyn Woods, Christine Elis, Alex Vincent e Rosemary Dunsmore. A loro si uniscono i veterani del franchise Jennifer Tilly e Fiona Dourif. I produttori esecutivi sono il produttore in franchising e creatore di bambole David Kirschner e Nick Antosca tramite la sua etichetta di produzione Eat the Cat.

Nell’infinita sete di potere di Chucky, la terza stagione vede ora Chucky sistemato con la famiglia più potente del mondo: la Prima Famiglia d’America, all’interno delle famigerate mura della Casa Bianca”, si legge nella sinossi ufficiale della terza stagione di Chucky. “Come è finito Chucky qui? In nome di Dio, cosa vuole? E come possono Jake, Devon e Lexy raggiungere Chucky nella casa più sicura del mondo, il tutto bilanciando le pressioni delle relazioni romantiche e della crescita? Nel frattempo, anche Tiffany affronta una crisi incombente mentre la polizia la intrappola per la furia omicida di “Jennifer Tilly” della scorsa stagione”.

Aquaman e il regno perduto: Warner Bros ritarda l’uscita di 2 giorni

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La data di uscita di Aquaman e il Regno Perduto è stata ancora una volta posticipata ma di poco.  Warner Bros. ha annunciato oggi che la nuova data di uscita USA di Aquaman e il Regno Perduto è il 22 dicembre 2023. Si tratta di uno spostamento di due giorni, poiché originariamente era fissato per il 20 dicembre. Ora uscirà venerdì, che è il giorno in cui tradizionalmente escono i film negli USA piuttosto che la data originale del mercoledì. Al momento non sappiamo se in Italia il film uscirà invece il 21 Novembre, ovvero giovedì, quando tradizionalmente escono i film nel nostro paese.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. Il film uscirà al cinema il 20 dicembre.

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Girl With the Dragon Tattoo: scelto lo showrunner della serie per Amazon MGM Studios

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Dopo oltre tre anni da quando è stato annunciato inizialmente, l’adattamento televisivo di Girl With the Dragon Tattoo è finalmente entrato ufficialmente nella fase di sviluppo presso Amazon MGM Studios. Come apprendiamo da Variety Veena Sud (The Killing) è stata ingaggiata per il ruolo di showrunner.

Secondo quanto riferito, il riavvio televisivo del franchise, basato sugli omonimi romanzi thriller psicologici più venduti di Stieg Larsson , era in lavorazione nel 2020, sebbene nessuno showrunner fosse incaricato di dirigere il progetto. Un romanzo meglio conosciuto come la “Trilogia Millennium”, Larsson ha pubblicato il primo capitolo nel 2005 e da allora ha generato due sequel, come The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest.

I diversi adattamenti de Girl With the Dragon Tattoo

Larsson, morto nel 2004, è diventato uno degli autori più venduti dopo che i suoi libri sono stati tradotti in inglese, ispirando una serie di adattamenti cinematografici e televisivi con protagonista Lisbeth Salander, il personaggio leaser di Girl With the Dragon Tattoo

Nel 2009 è uscito il film svedese-danese Girl With the Dragon Tattoo, con Noomi Rapace e Michael Nyqvist (Mission: Impossible – Ghost Protocol). Sono seguiti due sequel, entrambi pubblicati nello stesso anno, tra cui The Girl Who Played with Fire e The Girl Who Kicked the Hornets’ Nest. La serie del 2010, intitolata Millennium, con Rapace e Nyqvist, è stata la versione ampliata della trilogia cinematografica del 2009.

Nel 2011 è stata la volta del remake inglese della versione originale Girl With the Dragon Tattoo, diretto da David Fincher che è diventato un successo di critica e commerciale, incontrando così bene il pubblico da riuscire a ottenere numerosi riconoscimenti. E’ stato da interpretato Rooney Mara e Daniel Craig. Sfortunatamente, il film del 2018 diretto da Fede Álvarez, Millennium – Quello che non uccide, non è riuscito a essere all’altezza del primo film ed è stato addirittura considerato il peggior film della serie. La trama del prossimo riavvio televisivo rimane nascosta, ma Variety ha riferito che sarà una storia a sé stante su Lisbeth Salander .

I film e le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

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I film e le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

Tante novità in arrivo a Novembre su Disney+. Il 1° novembre, Disney+ introduce il suo piano di abbonamento con pubblicità, insieme a due opzioni senza inserzioni pubblicitarie, offrendo ai clienti la flessibilità di scegliere il piano più adatto alle loro esigenze. I clienti potranno scegliere tra Standard con pubblicità a 5,99 € al mese, Standard a 8,99 € al mese o 89,90 € all’anno e Premium a 11,99 € al mese o 119,90 € all’anno*.

I film in uscita a Novembre su Disney+

Quiz Lady, dal 03 novembre

In Quiz Lady, Anne (Awkwafina), una giovane donna brillante ma ossessionata dai giochi d’azzardo, e Jenny (Sandra Oh), la sua lontana e stravagante sorella, devono collaborare per aiutare a coprire i debiti di gioco della madre. Quando l’amato cane di Anne viene rapito, le due donne partono per un viaggio spericolato attraverso il paese per trovare i soldi nell’unico modo che conoscono: trasformare Anne in una vera e propria campionessa di gameshow.

Scivolando sulla Neve, dal 17 novembre

Eddie Garrick (Chris ‘Ludacris’ Bridges) è un uomo di buon cuore che ha voltato le spalle al Natale a causa di un’esperienza traumatica della sua infanzia.. Su richiesta di sua moglie, Allison Garrick (Teyonah Parris), da cui è separato, Eddie porta sua figlia di 9 anni, Charlotte (Madison Skye Validum), a lavorare con lui la Vigilia di Natale, dove incontrano un misterioso uomo in un vestito rosso di nome Nick (Lil Rel Howery). Eddie, che è un assistente sociale, pensa che l’uomo non sia del tutto affidabile e abbia bisogno di aiuto, ma quando scatena l’ira di un politico locale, Oscar Nuñez, lui e sua figlia vengono coinvolti in un’avventura magica che potrebbe riaccendere la sua fede nel Natale. Scivolando sulla neve, diretto da Tim Story e scritto da Scott Rosenberg, è prodotto da John Jacobs e Will Packer, con Tim Story, Johanna Byer, Ross Fanger e Zac Unterman come produttori esecutivi. Nel cast del film figurano anche Mary Lynn Rajskub, Ravi V. Patel, Gina Brillon, Kevin Connolly e Zulay Henao.

Le serie tv in uscita a Novembre su Disney+

NUOVO SANTA CLAUSE CERCASI, dall’08 novembre

Scott Calvin, dopo 28 anni, torna a vestire i panni di Babbo Natale, alla guida del Polo Nord e del Natale. Con la sua famiglia al suo fianco, composta da Carol, Sandra e Cal, e i suoi elfi alle redini, Scott Calvin affronta un mondo in continua evoluzione con l’obiettivo di mantenere vivo lo spirito del Natale per una nuova generazione.

A Murder at the End of the World, i primi due episodi a partire dal 14 novembre

A Murder at the End of the World serie tv 2023

A Murder at the End of the World è una serie mystery con al centro della scena un nuovo tipo di detective: un’investigatrice alle prime armi della generazione Z nonché hacker esperta di tecnologia di nome Darby Hart (Emma Corrin). Darby e altri otto ospiti sono stati invitati da un miliardario solitario (Clive Owen) a partecipare a un ritiro in una località remota e affascinante. Quando uno degli altri ospiti viene trovato morto, Darby deve usare tutte le sue capacità per dimostrare che si tratta di un omicidio, contro una marea di interessi contrastanti e prima che l’assassino faccia una nuova vittima.

Rapina e fuga, il 29 novembre con tutti gli episodi

Joe Petrus sta vivendo il sogno americano: fidanzato di Jules, padre di Frankie e Bud, ha avviato un’attività in proprio in una sonnolenta cittadina di periferia. Ma all’insaputa della sua famiglia, Joe ha un segreto. Tre anni fa, è stato reclutato dalla famigerata criminale britannica Dianne Harewood per unirsi alla sua banda e prendere parte a un crimine ad alto rischio che prometteva di rendere Joe ricco e di fornirgli una vita nuova di zecca. E ora il pericoloso passato di Joe sta tornando a galla. Quando un assassino inizia a prendere di mira la banda dietro al crimine, Joe capisce che l’unico modo per tenere al sicuro la sua famiglia è tornare a Londra, entrare in contatto con la sua vecchia banda e rintracciare Dianne

BRAWN: UNA STORIA IMPOSSIBILE DI FORMULA 1©, docuserie dal 15 novembre

Keanu Reeves racconta una delle più grandi saghe nella storia della Formula 1. In questa avvincente docuserie in quattro parti tutto viene svelato attraverso gli approfondimenti di Ross Brawn e di icone delle corse come Jenson Button e Rubens Barrichello. A partire dalla formazione della Brawn GP, si assiste allo straordinario viaggio attraverso manovre strategiche e sfide finanziarie in un’epoca straordinariamente competitiva negli annali di questo sport.

American Horror Story: Delicate, dal 29 Novembre

American Horror Story: Delicate

In American Horror Story: Delicate, dopo molteplici tentativi falliti di fecondazione assistita, l’attrice Anna Victoria Alcott non desidera altro che mettere su famiglia. Mentre cresce il clamore intorno al suo recente film, teme che qualcosa possa prendere di mira lei e la sua ricerca della maternità. AHS: Delicate è il 12° capitolo della pluripremiata serie antologica creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk.

Gli altri titolo in arrivo

  • SOLAR OPPOSITES – S4 In streaming dal 1° novembre
  • RESERVATION DOGS – S3 In streaming dal 29 novembre
  • DRIVE WITH SWISS BEATZ – S1 La prima stagione complete in streaming dal 16 novembre
  • PAPÀ SU MISURA La seconda stagione completa In streaming dall’8 novembre
  • VIGILANTE S1 – in streaming dall’8 novembre

The Gilded Age: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY

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The Gilded Age: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY

Arriva oggi il trailer ufficiale in italiano di The Gilded Age, la seconda stagione della serie HBO e Sky Exclusive nasce dalla penna di uno dei più celebrati maestri del dramma in costume, sir Julian Fellowes (Downton Abbey, Belgravia). La serie andrà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 30 ottobre.

L’aristocrazia con i suoi sfarzosi balli, i meravigliosi palazzi decorati con gusto e una rigida etichetta e la nuova borghesia con le sue innovazioni, con invenzioni pronte a rivoluzionare il mondo e la voglia di infrangere le vecchie regole: sono queste le due fazioni che continuano a confrontarsi, scontrarsi e scoprirsi nel nuovo capitolo di The Gilded Age.

Affermarsi in società è un vero e proprio lavoro per la nuova borghesia di New York, che cerca faticosamente di farsi notare ritagliandosi un posto nei migliori teatri e ristoranti, guadagnando inviti ai balli più esclusivi. Bertha Russell (Carrie Coon), stella nascente della classe emergente, non ha sicuramente intenzione di accettare rifiuti e nella nuova stagione continua la sua lotta contro l’antiquata aristocrazia, rappresentata da Agnes van Rhijn (Christine Baranski), che cerca invece di mantenere la propria esclusiva supremazia. Ma il progresso, la modernità, lo stile di vita innovativo e libero che ormai regnano sovrani a New York minano dalle fondamenta quel vecchio status quo che sembra ormai dover cedere il passo ad una società più dinamica.

Il cast della seconda stagione di The Gilded Age

La serie vanta un cast stellare che include Christine Baranski (The Good Wife, Mamma Mia), Cynthia Nixon (Sex & the City, And Just Like That…), Carrie Coon (The Leftovers – Svaniti nel nulla, Fargo), Nathan Lane (The Blacklist, Modern Family), Morgan Spector (Il complotto contro l’America) e Louisa Jacobson (Gone Hollywood).

The Gilded Age è scritta e prodotta da Julian Fellowes, affiancato nella produzione da Gareth Neame, David Crockett e Bob Greenblatt. Producono e dirigono Michael Engler e Salli Richardson-Whitfield. La serie è una co-produzione HBO e Universal Television.

La trama della seconda stagione di The Gilded Age

L’Età dell’Oro americana fu un periodo di immensi cambiamenti economici, di grande conflitto tra vecchie modalità e nuovi sistemi, e di enormi fortune guadagnate e perse. La seconda stagione di The Gilded Age inizia la mattina di Pasqua del 1883, con la notizia che l’offerta di Bertha Russell per un palco all’Academy of Music è stata respinta. Durante gli otto episodi della stagione, osserviamo come Bertha sfidi Mrs. Astor e il vecchio sistema e lavori non solo per guadagnare una posizione sicura nella società, ma per assumere potenzialmente un ruolo di primo piano in essa. George Russell affronta la sua battaglia con un sindacato in crescita nella sua acciaieria a Pittsburgh. A casa Brook, Marian continua il viaggio per trovare la sua strada nel mondo insegnando segretamente in una scuola femminile, mentre con sorpresa di tutti Ada inizia un nuovo corteggiamento. Naturalmente, Agnes non approva per nulla. A Brooklyn, la famiglia Scott inizia a guarire da una scioccante scoperta e Peggy attinge al suo spirito attivista grazie al suo lavoro con T. Thomas Fortune al NY Globe.

The Gilded Age 2 quando esce e dove vederla in streaming

The Gilded Age 2 dal 30 ottobre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW.

Loki Stagione 2 episodio 4: Easter Egg e riferimenti

Loki Stagione 2 episodio 4: Easter Egg e riferimenti

Loki stagione 2, episodio 4 presenta una ricca raccolta di divertenti riferimenti al MCU. Mentre il Dio dell’Inganno (Tom Hiddleston) e i suoi alleati alla TVA lavorano per impedire che l’intera istituzione imploda, ci sono diversi punti di connessione con altri capitoli del MCU così come alcuni riferimenti chiave ai fumetti Marvel originali. Allo stesso modo, potrebbero esserci anche anticipazioni per il resto della serie e per il futuro del nuovo grande cattivo del MCU, Kang il Conquistatore (Jonathan Majors).

Come visto nei precedenti episodi di Loki Stagione 2, il Dio dell’Inganno e i suoi alleati stanno cercando di stabilizzare il telaio temporale della TVA, che rischia di sovraccaricarsi e distruggerli tutti. Questo grazie a Sylvie (Sophia Di Martino) ha ucciso Colui che Rimane (Jonathan Majors) nel finale della prima stagione di Loki. Ricordiamo che è stato lui il fondatore della TVA e creatore della Cronologia sacra. Anche se le cose vanno terribilmente storte entro la fine di Loki stagione 2, episodio 4, nel corso dell’episodio ci sono diversi Easter Eggs e riferimenti entusiasmanti.

“Protocollo 42” (Un numero Marvel importante)

Osservando la sua storia segreta, Ravonna Renslayer (Gugu Mbatha-Raw) scopre che una volta ha combattuto al fianco di Colui che Rimane durante la prima Guerra Multiversale. Vediamo poi che Colui che Rimane ha poi incaricato Miss Minutes di attuare il “Protocollo 42”. Questa direttiva comporta il fatto che tutti i nuovi agenti della TVA vengono sottoposti a una cancellazione della memoria, inclusa la stessa Renslayer. Questo spiega perché nessuno degli agenti della TVA ricordava le proprie vite passate sulla Sacra Linea Temporale, ed è stato suggerito che le loro menti siano state poi regolarmente resettate per impedire loro di mettere in discussione il loro scopo. Detto questo, 42 è un numero importante nell’Universo Marvel, che si collega sia allo Spider-Man di Miles Morales che a Mister Fantastic.

42 era il numero identificativo del ragno che morse Miles Morales nei fumetti originali, ma era anche la designazione della Terra da cui proveniva il ragno, la realtà multiversale in cui Miles Morales divenne invece il Prowler, come visto in Spider-Man: Across the Spider-Verse. Allo stesso modo, “Prison 42” è il nome della prigione della Zona Negativa creata da Mister Fantastic con l’aiuto di Hank Pym e Tony Stark nei fumetti. Il numero 42 è anche un potenziale riferimento alla Guida galattica per gli autostoppisti poiché il numero era la “Risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e ogni cosa”.

La storia segreta di Ravonna rispecchia i fumetti: una volta era come la Renslayer originale

(Center): Gugu Mbatha-Raw as Ravonna Renslayer in Marvel Studios’ LOKI, Season 2, exclusively on Disney+. Photo by Gareth Gatrell. © 2023 MARVEL.

Apprendendo che era un comandante di eserciti durante la prima Guerra Multiversale e un’alleata chiave di Colui che Rimane, scopriamo che la storia segreta di Ravonna Renslayer nel MCU rispecchia la sua storia nei fumetti e quanto fosse critica per Kang il Conquistatore. Sulla carta, Ravonna ha dato a Kang una nuova motivazione per le sue conquiste e i due hanno condiviso una tumultuosa storia d’amore attraverso il tempo e lo spazio. Sebbene Victor Timely l’abbia rifiutata, sarà interessante vedere se Ravonna potrebbe instaurare una relazione con una diversa variante di Kang, in futuro.

Il paradosso del nome e del tempo di Ouroboros – “Come un serpente che si morde la coda”

Ke Huy Quan interpreta OuroborosMentre O.B. (Ke Huy Quan) afferma in Loki stagione 2, episodio 4 di aver imparato tutto ciò che sa da Victor Timely, Timely rivela di aver imparato tutto dalla guida TVA che ha scritto O.B. successivamente, creando un enorme paradosso temporale in cui entrambi impararono l’uno dall’altro senza alcun punto di origine noto. In quanto tale, O.B. dice che è come un serpente che si morde la coda, il classico simbolo noto come Ouroboros (suo omonimo). Ciò evidenzia ulteriormente il grande significato del personaggio O.B. nel futuro della seconda stagione di Loki.

Dispositivo temporale di Victor Timely: Victor ha creato il nucleo del motore di Kang?

Abbiamo visto Victor Timely in possesso di un congegno che è necessario a O.B. e Casey per ultimare il loro moltiplicatore di rendimento, un prototipo che Victor definisce il “culmine del suo lavoro”. L’oggetto sembra abbastanza famigliare, e somiglia tantissimo al Multiversal Engine Core visto in Ant-Man and the Wasp: Quantumania, strumento che veniva utilizzato per alimentare la Sfera temporale di Kang. Forse il congegno ha molteplici usi data la sua capacità di sfruttare e potenziare la tecnologia temporale, e questo mette Victor Timely in una luce molto diversa, decisamente più intimidatoria di ciò che può sembrare.

Loki fa riferimento al primo film di Thor, quando il fratello fu bandito da Asgard

Durante l’intenso dibattito tra Loki e Sylive sui meriti della TVA, Loki fa riferimento agli eventi di Thor del 2011 e all’esilio di suo fratello da Asgard sulla Terra. Il Dio dell’Inganno racconta che il cambiamento di suo fratello, durante l’esilio, il suo essere diventato più compassionevole, è stato considerato da parte sua come una debolezza. Tuttavia, da allora ha imparato che la compassione e il risparmiare la vita di un nemico non sono una debolezza, qualcosa di cui cerca di convincere Sylvie alla luce del fatto che lei stessa ha risparmiato la vita a Victor Timely.

“Raderò al suolo completamente questo posto” – Loki ha fatto tanta strada

Durante gli eventi di Loki stagione 2, episodio 4, Sylvie chiede a Loki se non sarebbe più semplice radere al suolo l’intera TVA e ricominciare da capo. Questo è probabilmente un riferimento alla prima stagione di Loki, quando Loki stesso viene messo per la prima volta sotto la custodia della TVA e promette di fare lo stesso, visto che il suo arco narrativo era all’inizio. In quanto tale, è davvero straordinario guardare e vedere fino a che punto è arrivato il Dio dell’Inganno, soprattutto ora che sta cercando di salvare la TVA per il bene dell’intero multiverso.

La frase di Sylvie, “Qualcuno di peggiore” anticipa Kang il Conquistatore: la seconda stagione di Loki potrebbe mostrare il Primo Kang

LOKI, Season 2 Sophia Di Martino
Sophia Di Martino nei panni di Sylvie in Loki Stagione 2. Photo by Gareth Gatrell. © 2023 MARVEL.

Sylvie teme anche in questo nuovo episodio della seconda stagione di Loki che risparmiare Victor Timely e la TVA significhi che lei e Loki dovranno semplicemente sperare che lui non diventi “Colui che rimane o qualcuno di peggiore“. Quel qualcuno peggiore è probabilmente una nuova variante di Kang il Conquistatore, come le tante viste in Ant-Man and the Wasp: Quantumania con il Consiglio di Kang. Forse Timely potrebbe anche diventare il primo Kang in vista di Avengers: The Kang Dynasty che uscirà nel 2026.

La citazione di Miss Minute a Jurassic Park – “Accesso negato!”

Lavorando con Ravonna per forgiare il proprio percorso senza Timely, Miss Minutes blocca diverse reti all’interno della TVA prima che O.B. decida di riavviare l’intero sistema per costringerla a uscirne. Tuttavia, inizialmente sugli schermi e sui TemPad della TVA appare uno schermo di blocco e un messaggio in cui Miss Minutes agita il dito e dice: “Ah ah! Accesso negato!”. Si tratta di una chiarissima citazione al Dennis Nedry di Wayne Knight in Jurassic Park quando bloccava allo stesso modo l’accesso ai sistemi del parco: “Ah ah ah! Non hai detto la parola magica!”.

Loki Stagione 2: spiegazione del finale del quarto episodio

Loki Stagione 2: spiegazione del finale del quarto episodio

Loki Stagione 2 Episodio 4 termina con un enorme cliffhanger con enormi ramificazioni per il futuro dello show e per l’MCU in generale. Inizialmente, il personaggio interpretato da Tom Hiddleston e i suoi alleati avevano un piano per riparare il telaio temporale della TVA prima che si sovraccaricasse. Tuttavia, un importante colpo di scena ha reso le cose molto più complicate del previsto.

Come visto nei precedenti episodi di Loki Stagione 2, il multiverso si è espanso rapidamente da quando Sylvie (Sophia Di Martino) ha ucciso Colui che Rimane (Jonathan Majors) nel finale della prima stagione di Loki. Ricordiamo che è stato lui il fondatore della TVA e creatore della Cronologia sacra. Di conseguenza, l’afflusso di nuove linee temporali ramificate ha messo in pericolo la stessa TVA, costringendo Loki, Sylvie, l’agente Mobius (Owen Wilson), Hunter B-15 (Wunmi Mosaku) e altri a cercare Victor Timely, una variante di Colui che Rimane che può aiutarli a stabilizzare il Telaio Temporale della TVA. Tuttavia, le cose sono andate terribilmente storte dopo il finale esplosivo (letteralmente) di Loki Stagione 2 Episodio 4.

Spiegazione di come è esplosa la sequenza temporale dell’MCU

Sebbene ci fosse un piano per espandere gli anelli del Telaio Temporale affinché fosse in grado di gestire l’afflusso di nuove realtà ramificate utilizzando un “moltiplicatore di portata”, l’intera sequenza temporale del MCU esplode in modo scioccante dopo che il Telaio Temporale si sovraccarica e prima che possa essere sistemato. Apparentemente, non c’era abbastanza tempo per stabilizzare il Telaio nonostante il tentativo di Victor Timely di ripararlo, poiché la radiazione temporale era diventata troppo forte, e questo ha causato una brutta fine per Victor prima ancora che potesse attraversare la passerella. Intanto, tutto ciò che Loki e i suoi alleati hanno potuto fare è stato stare a guardare.

Secondo il produttore di Loki Kevin Wright (tramite TechRader), quello che è successo quando è esploso il Telaio Temporale ha avuto un enorme impatto, impostanto quella che sarà la missione di Loki e dei suoi alleati per gli ultimi due episodi: “Beh… la realtà è scomparsa. Loki… deve riportare indietro la realtà in qualche modo, quindi penso che il tempo dirà se e come riuscirà a farlo.”

Loki e tutti gli altri sono morti?

Ora che l’intera linea temporale è esplosa con enormi fughe di energia temporale e radiazioni, c’è la grande preoccupazione che l’intera TVA sia stata completamente distrutta, insieme a tutti coloro che si trovavano al suo interno. Questo era proprio ciò che Loki e i suoi alleati stavano cercando di impedire, e ora è successo. Pertanto, sembra certamente che l’intero cast di personaggi della seconda stagione di Loki abbia trovato la propria fine nel MCU. Curiosamente, Kevin Wright ha anticipato a TechRadar che “tutti” saranno visti negli episodi 5 e 6 di Loki, rispondendo alla teoria secondo cui l’esplosione potrebbe aver agito allo stesso modo della potatura: “Ne abbiamo discusso e l’abbiamo descritta come se un’esplosione nucleare incontrasse una lenta eruzione vulcanica. Ma l’energia temporale è basata sulla stessa tecnologia utilizzata nei bastoncini utilizzati dalla TVA per potare, quindi non si può mai sapere dove sono finiti tutti.”

Vale anche la pena notare che Ravonna Renslayer uccide il generale Dox e i suoi Minutemen prima che l’intera sequenza temporale esploda. Dopo aver rifiutato di unirsi a lei nella sua nuova missione per gestire lei stessa la TVA insieme a Miss Minutes, Ravonna schiaccia il Generale Dox e i suoi soldati usando la macchina generatrice di cubi della TVA. L’unico sopravvissuto fu Hunter X-5/Brad Wolfe che accetta di unirsi a Renslayer, dal momento che lei gli ha promesso la vita che aveva una volta sulla Timeline come attore.

È possibile correggere la sequenza temporale?

È più che probabile che la linea temporale del MCU venga in qualche modo ripristinata nell’episodio a venire. Tuttavia, il mezzo esatto per riparare la linea temporale del MCU è attualmente sconosciuto dato il finale così ambiguo e sorprendente dell’episodio. Il vero shock del cliffhanger di Loki Stagione 2 Episodio 4 è il fatto che mostra quanto la serie sia imprevedibile, a questo punto, visto che tutto e tutti alla TVA sembrano non esistere più (per non parlare dell’intero multiverso stesso). I commenti di Kevin Wright sembrano indicare che sarà Loki a dover aggiustare la realtà.

Cosa accadrà nella seconda stagione di Loki dopo che la timeline è esplosa?

La migliore previsione è che ci sarà ancora un modo per ripristinare la linea temporale e il Telaio Temporale attraverso una sorta di nuovo loop temporale o paradosso. Dopotutto, ci sono ancora altri due episodi della seconda stagione che devono ancora svelare i propri segreti. Ne consegue che ci sarà una nuova via da seguire per Loki per riportare le cose sulla buona strada. In ogni caso, Loki Stagione 2 segue sicuramente la classica tendenza dei Marvel Studios con i suoi show su Disney+, il quarto episodio è quasi sempre uno dei capitoli migliori e più sorprendenti in assoluto.

Tutto quello che rivelano i trailer della Seconda Stagione

Vale la pena notare che ci sono molte inquadrature diverse dai trailer della seconda stagione di Loki che devono ancora essere viste, come B-15 che sembra essere un medico, Casey che percorre uno stretto corridoio e Loki in una tuta TVA (presumibilmente un futuro tentativo di stabilizzare il Telaio Temporale). Allo stesso modo, c’è anche un’inquadratura di Loki fuori da un concessionario di moto d’acqua, il che suggerisce che la spiaggia di cui ha parlato Mobius verrà rivelata negli episodi a venire. Dopo tanto parlare della realtà di Mobius e del perché deve ancora visitarla, forse l’implosione del multiverso riporterà tutti alle loro realtà del ramo originale.

Kang tornerà nella seconda stagione di Loki?

Uno degli elementi più sorprendenti oltre alla distruzione totale della TVA è stata la scomparsa improvvisa e altrettanto scioccante di Victor Timely. In quanto tale, mette in discussione il tipo di futuro che questa variante di Kang avrà nel resto della seconda stagione di Loki (se ne avrà uno). Considerando alcuni dei misteri che esistono ancora come il paradosso temporale di Victor con O.B. e da dove proviene la loro conoscenza condivisa del tempo e del multiverso, è ovvio che Timely farà di nuovo la sua comparsa prima che il MCU probabilmente si orienti verso qualche altra variante di Kang.

Victor Timely è davvero morto?

Si può immaginare che questa non sia l’ultima volta che vedremo Victor Timely, nonostante il fatto che abbiamo assistito alla sua morte feroce e istantanea a causa delle radiazioni temporali. Supponendo che Loki, Sylvie e i loro compagni alleati sopravvivano in qualche modo (cosa che probabilmente faranno), ne consegue che anche Timely verrà resuscitato. Tuttavia, ci si deve chiedere in che modo tali radiazioni potrebbero aver influenzato il futuro di Timely nel MCU. Forse Timely tornerà alterato, forse nei panni di una nuova variante di Colui che Rimane.

I limoni d’inverno: recensione del film di Caterina Carone – #RoFF18

Come si insegna all’altro a essere felice? Ma soprattutto, come lo si può fare con uno sconosciuto? Il segreto è l’amore, ma non quello a sfondo sentimentale, bensì quello che si prova per il genere umano, e che cammina di pari passo con l’empatia. Con il sapersi capire e il volersi dedicare al prossimo. Quell’amore capace di innestare legami indissolubili, che alcun tempo, spazio e luogo sono in grado distruggere. Come quello di Pietro ed Eleonora in I limoni d’inverno, secondo lungometraggio di Caterina Carone, presentato nella sezione Grand Public alla 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma.

Al centro della storia un’amicizia nata sotto il sole splendente di una Roma nascosta, che si rafforza attraverso occhi che dialogano più delle parole. Attraverso cuori che battono all’unisono senza bisogno di dichiararlo a gran voce. I limoni d’inverno ha come protagonisti principali Christian De Sica e Teresa Saponangelo; la sceneggiatura è scritta a cinque mani da Anna Maria Pavignano, Mario Luridiana, Remo Tebaldi, Alessio Galbiati e la stessa Caterina Carone. Il film sarà distribuito da Europictures.

I limoni d’inverno, la trama

Pietro è un professore solitario oramai in pensione, che passa gran parte delle giornate a fare giardinaggio sulla sua soleggiata terrazza. La sua ossessione è la pianta di limoni, della quale si prende cura come se fosse una figlia, ma che ancora non gli dà il frutto sperato. Un giorno nella casa di fronte la sua si trasferisce una nuova coppia. Mentre annaffia le sue piante, dopo aver scrutato all’interno dell’abitazione per capire chi siano i vicini, Pietro fa la conoscenza di Eleonora, con la quale sin da subito percepisce una sintonia. Da sconosciuti, perciò, i due diventano subito amici e si fanno compagnia l’un l’altro. In fondo anche la donna è sola: il marito, infatti, sembra non prestarle mai le attenzioni che vorrebbe. Nel farsi compagnia Pietro ed Eleonora riusciranno ad alleviarsi vicendevolmente il dolore che si portano dentro per qualcosa di grave, che però cercano di nascondere. Ma lontani dalla velocità della città, entrambi riusciranno a insegnarsi a vicenda a seguire il proprio cuore, a credere ancora nella “possibilità di essere felici”, prima che le loro strade si separino di nuovo.

I limoni d'inverno

Per essere felici bisogna credere nella possibilità di esserlo” (Tolstoj)

Riconoscersi nell’altro. Alleviare le sue sofferenze. Dargli confronto e speranza per una vita migliore. È questo il nucleo tematico di I limoni d’inverno, un film estremamente puro e dolce nel suo esprimersi e farsi, in cui l’amore svincolato da qualsiasi piacere passionale e carnale è la legge che lo domina, e l’emozione si riscontra nei più innocenti sguardi, dietro i quali si nasconde un enorme universo. Il più profondo e tenero è quello di Pietro, che si illumina all’improvviso nel momento esatto in cui, al balcone di fronte, vede Eleonora. Prima di lei i suoi occhi erano spenti, vittime di una solitudine abissale che sembrava farlo vivere dentro una campana di vetro nella quale non sentiva più niente. Quelli di Eleonora, invece, sono smarriti.

La sua è una solitudine che proviene dal cuore, non proprio identica a quella di Pietro, perché in fondo lei ha un marito, che però a stento si accorge dei suoi bisogni. Sono, comunque, entrambe anime fragili, sconsolate, che chiuse le finestre della terrazza devono fare i conti con il carico emotivo pesante di un segreto – e una condizione – dalla quale tentano di fuggire. Ma che nel momento in cui si incontrano, e si connettono, brillano, riuscendo a trovare nell’altro la forza per guardare avanti e affrontare ognuno il proprio dolore. Come una scintilla che si accende e dalla quale poi divampa un bel fuoco caldo, che rassicura e coccola.

Anime affini

Caterina Carone intesse una storia di empatia e affinità elettive, come lo sono Pietro ed Eleonora, nella quale si dà valore all’altro, inteso come fonte di energia da cui attingere per poter rifiorire. L’altro può essere salvezza, può essere stimolo per far rivivere parti di sé nel tempo assopite, anche per propria costrizione. L’altro può essere soprattutto colui che ti riporta sul giusto cammino per correre verso quella tanto desiderata felicità, nella quale però si è smesso di credere. Christian De Sica, con la sua recitazione sommessa e delicata, ci regala una delle sue migliori interpretazioni più recenti, restituendoci un uomo per il quale è impossibile non provare affetto.

La chimica con Teresa Saponangelo è poi una candida carezza che riempie e costella tutto il film, oltre che la sua carta vincente. Con I limoni d’inverno, la regista ci fa dono di una storia semplice, piena di bontà e universale, in cui riflettersi è facile, e nella quale le parole lasciano lo spazio ai silenzi, colmi d’amore e rispetto. Focalizzandosi sugli occhi di due persone che, prendendosi per mano, decidono di “credere di poter essere felici” nonostante traumi, malattie e solitudini. Se dovessimo definire il film diremmo che I limoni d’inverno è proprio questo: la storia di qualcuno che lascia in eredità all’altro la felicità. Come fa Pietro con Eleonora. E viceversa.

Cottontail: recensione del film di Patrick Dickinson – #RoFF18

Cottontail: recensione del film di Patrick Dickinson – #RoFF18

Quella di Patrick Dickinson è una vicenda personale comune a tante altre, dove si attraversano l’amore materno, la durezza paterna e la necessità di emanciparsi dal nucleo famigliare. È però anche, ed è questo a caratterizzarla, una vicenda che unisce culture diverse ma legate da insospettabili somiglianze. Tutto ciò, rivisto attraverso l’occhio del cinema ha portato all’ideazione e alla nascita di Cottontail, primo lungometraggio – presentato alla Festa del Cinema di Roma – del regista inglese formatosi in Giappone. Proprio in tale paese ha dunque inizio questo racconto parzialmente autobiografico che fa della riflessione sulle dinamiche famigliari il proprio cuore pulsante.

La trama di Cottontail: viaggio di riscoperta

Protagonista di questo racconto è Kenzaburo (Lily Franky), rimasto vedovo dell’amata Akiko, portata via da una malattia tanto rapida quanto feroce. Il suo processo di elaborazione del lutto viene però sconvolto dalla scoperta di una lettera scritta da sua moglie prima di andarsene per sempre. In questa, la donna amata gli chiede di esaudire un suo ultimo desiderio, ovvero quello che le sue ceneri vengano sparse nel lago Windermere, in Inghilterra, luogo preferito della sua infanzia. Per Kenzaburo ha dunque inizio un lungo viaggio, nel corso del quale sarà accompagnato da suo figlio Toshi, con il quale ha però sempre avuto un rapporto piuttosto complesso.

Cottontail Patrick Dickson
Ryo Nishikido in Cottontail

Alla scoperta dell’animo umano

Cresciuto da un padre restìo a spogliarsi della corazza per mostare la propria fragilità di uomo, Dickinson – per motivi di studio – ha viaggiato sino all’altra parte del mondo, in Giappone, solo per ritrovarsi accolto in un casa con una nuova figura paterna a sua volta contraria a mostrare il proprio mondo emotivo. Due culture profondamente diverse eppure con un simile modo di rapportarsi con le emozioni, l’interiorità e, di conseguenza, con quanti intorno a sé. Parte dunque da qui Cottontail, dal desiderio di scoprire in che modo poter abbattere questo muro, nello specifico quello che si erge tra padri e figli.

Il regista punta dunque a scavare quanto più a fondo possibile nell’animo dei suoi protagonisti e per farlo adotta il formato 2.39:1, che permette di ottenere immagini con un campo visivo particolarmente ampio, applicandolo però in modo inusuale non a dei panorami bensì ai primi piani degli attori. I loro volti riempiono così le inquadrature e la sensazione è quella di una vicinanza estrema, grazie alla quale poter catturare ogni loro più piccola espressione ed emozione. In generale, Dickinson presta molta attenzione a restituire il senso del proprio racconto attraverso le immagini, più che le parole.

Tra Kenzaburo e Toshi vige infatti un rapporto caratterizzato da silenzi, dal non occupare quasi mai la stessa inquadratura. I due personaggi vengono dunque rappresentati isolati anche quando occupano lo stesso spazio fisico. Il regista, già alla sua prima opera, dimostra dunque forti idee di composizione e messa in scena, ma anche di saper evitare che esse diventino superflui virtuosismi, il cui effetto più probabile era quello di appesantire inutilmente una storia che deve vivere invece di delicatezze. Perché scegliendo di raccontare il lutto e i rapporti famigliari attraverso una famiglia giapponese, Dickinson sa di dover disporre tutto secondo il modo in cui tale cultura vive questi temi.

Cottontail Lily Franku Ryo Nishikido
Ryo Nishikido e Lily Franku in Cottontail

La sceneggiatura limita l’emozione

Sapendolo, il regista si rifà allora ai grandi del cinema giapponese che prima di lui hanno affrontato tali questioni, spogliandole giustamente di ogni possibile orpello per cercare di catturarle al meglio nella loro essenzialità. Le intenzioni del suo Cottontail sono dunque quantomai chiare e precise, ciò che tuttavia inficia sulla completa riuscita del film è una scrittura che non si rivela all’altezza del racconto. Dickinson, anche unico sceneggiatore del film, sembra correre troppo verso determinati obiettivi, sacrificando invece parti del viaggio durante i quali avrebbe potuto emergere con più forza il rapporto tra i due protagonisti, come anche molte delle motivazioni che li guidano nel loro agire.

Alla loro ricerca del lago Windermere si alternano poi flashback di Kenzaburo e Akiko dal loro primo incontro fino alla scomparsa di lei, ma anche in questo caso ci si trova il più delle volte dinanzi a frammenti di passato che sembrano gettare nel racconto più di quanto occorre. È allora qui che il regista sembra non essere stato attento a portare avanti quell’economia che il racconto invece richiedeva, né a scegliere attentamente cosa raccontare o meno. Lo spettatore rischia pertanto di sentirsi gettato in mezzo a situazioni che non permettono di costruire e portare avanti un’unica forte emozione e limitano il coinvolgimento nei confronti di quanto padre e figlio stanno vivendo.

Quando poi è il momento di offrire allo spettatore uno sconvolgente colpo di scena, da cui si arriva alla conclusione del film, ci si accorge di trovarsi di fronte ad un bel finale ma di essere scarichi di quell’emozione che avrebbe invece potuto renderlo memorabile. Ad ogni modo, pur non essendo un esordio brillante come si sperava, Dickinson riesce a mettere in campo diversi elementi che lo rendono un regista da tenere d’occhio, che limando le ingenuità che ora – comprensibilmente – ancora lo limitano, potrebbe dar vita in futuro a racconti ricchi di un’umanità che sembra essergli propria.

Power Book III: Raising Kanan, trailer della terza stagione in arrivo

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Il trailer di Power Book III: Raising Kanan Stagione 3 conferma la data della prima dello show, con la serie drammatica che tornerà venerdì 1 dicembre alle 20:00 negli USA su su Starz.

I nuovi episodi di Power Book III: Raising Kanan saranno disponibili settimanalmente il venerdì a mezzanotte ET sull’app Starz, su tutte le piattaforme di streaming e on-demand di Starz. In Italia la serie sarà trasmessa da Prime Video.

Cosa sapere sul Power Book III: Allevare Kanan

La terza stagione riprende da dove l’avevamo lasciata, nel Southside Jamaica Queens, con la famiglia Thomas in subbuglio e scossa dall’attacco coordinato della mafia a Raquel, Marvin e Lou-Lou. Dopo aver rischiato di finire, Raquel sta cercando di ricominciare da capo, ma Kanan non si fida di lei né ci crede quando dice che ha finito”, secondo la sinossi ufficiale. “Può davvero essere fuori dal gioco? Come sostiene il trailer, la verità è una bugia e Kanan è già stato bruciato in passato.

La serie Power Book III: Raising Kanan Stagione 3 vede protagonisti MeKai Curtis nei panni di Kanan Stark, Patina Miller nei panni di Raquel Thomas, Omar Epps nei panni del detective Malcolm Howard, London Brown nei panni di Marvin Thomas, Malcolm Mays nei panni di Lou-Lou Thomas, Hailey Kilgore nei panni di Jukebox, Joey Bada$$ nei panni di Unique, Shanley Caswell. nel ruolo del detective Burke e Antonio Ortiz nel ruolo del famoso.

Le nuove aggiunte al cast includono Wendell Pierce ed Erika Woods nei panni di Snaps e Pop Henry oltre a Grantham Coleman nei panni di Ronnie. Tony Danza, nel frattempo, ritorna nei panni di Stefano Marchetti.

Sascha Penn è showrunner e produttore esecutivo per la terza stagione. La serie Power Universe è prodotta a livello esecutivo dalla creatrice e showrunner della serie originale Power Courtney A. Kemp attraverso la sua società di produzione End of Episode, Curtis “50 Cent” Jackson attraverso G-Unit Film and Television e Mark Canton attraverso Atmosphere Entertainment MM. . Chris Selak, Kevin Fox, Santa Sierra e Tash Gray sono anche produttori esecutivi. Lionsgate Television produce la serie per STARZ.

Edgar Wright spiega perché non ha diretto il film di Gambit di Channing Tatum

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A Edgar Wright è stata offerta la possibilità di dirigere il film Gambit con Channing Tatum; tuttavia, alla fine il regista de la trilogia del cornetto rifiutò il film come ampiamente rivelato. Oggi parlando con /Film, il regista di Dark PhoenixSimon Kinberg, che era trai produttori del film ha detto di aver cercato di convincere Wright a dirigere diversi film sugli X-Men nel corso degli anni.

È uno dei miei registi preferiti di tutti i tempi e una delle mie persone preferite, semplicemente un ragazzo eccezionale“, ha detto Kinberg. “Ovviamente un cinefilo… ho inseguito Edgar per i film di ‘X-Men’. L’ho inseguito letteralmente per ogni cosa possibile. Abbiamo parlato di ogni film.

Un progetto che Simon Kinberg chiese espressamente a Wright di dirigere fu il film Gambit con Channing Tatum, che alla fine non vide mai la luce a causa di diversi ritardi. Edgar Wright  ha detto a /Film di aver rifiutato l’incarico perché non sapeva molto di Remy LeBeau.

Gambit non era un personaggio che conoscevo troppo bene“, ha detto Wright. “È apparso dopo che avevo letto Marvels – all’incirca nel 1985 – 1990 o giù di lì. [Lui] non era uno di cui sapevo molto e di cui non avevo letto davvero da grande, quindi sembrava che fosse il concerto dei sogni di qualcun altro. Forse significa di più per le persone che hanno guardato lo spettacolo [animato]? Il che, ancora una volta, è avvenuto dopo il mio tempo.

Cos’è successo al film Gambit di Channing Tatum?

Channing Tatum inizialmente era stato ingaggiato per interpretare Gambit nei film X-Men della Fox, ma non era disponibile per girare X-Men Origins: Wolverine del 2009, quando il personaggio è stato introdotto per la prima volta. Taylor Kitsch ha assunto il ruolo, ma Fox ha deciso di andare avanti con un film su Gambit con Channing Tatum dopo che X-Men Origins: Wolverine è stato accolto male dalla maggior parte dei fan e della critica.

Numerosi registi si sono alternati nel progetto nel corso degli anni, tra cui Rupert Wyatt, Doug Liman e Gore Verbinski. A un certo punto, il film aveva una data di uscita ufficiale il 13 marzo 2020; tuttavia, la Disney ha cancellato il film nel 2019 dopo aver acquisito la 21st Century Fox.

The Avengers: lo sceneggiatore parla della riscrittura e definisce Joss Whedon “una persona cattiva”

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Lo scrittore originale di The Avengers del 2012 Zak Penn, ha recentemente parlato dell’intervento di Joss Whedon sulla sceneggiatura e della presa in carico del film, e dei problemi che ha avuto con il regista.

Nel libro recentemente pubblicato MCU: The Reign of Marvel Studios di Joanna Robinson, Dave Gonzales e Gavin Edwards, Penn è stato intervistato riguardo alla sua sostituzione avvenuta con Joss Whedon. Lo sceneggiatore ha detto che, sebbene lui e Whedon si conoscessero, Whedon non ha chiesto di subentrare e che quando i due finalmente hanno parlato, Whedon non aveva alcun interesse a mantenere Penn a bordo.

Mi ha detto: ‘No, non è imbarazzante per me. Ti sto riscrivendo‘”, ha detto Penn della conversazione che lui e Whedon alla fine hanno avuto. “È diventato abbastanza evidente che aveva meno di zero interesse nel coinvolgermi in qualsiasi modo nel film.”

Penn si sorprese di quanto Whedon fosse una “persona cattiva”.

A quel tempo, Zak Penn aveva trascorso anni lavorando al film, qualcosa di cui ha anche parlato lo stesso Joss Whedon. Secondo lo scrittore, però, Whedon aveva poca simpatia per la questione. “I miei figli sono cresciuti mentre ci lavoravo. Lo hanno detto tutti ai loro amici. Cosa succederà quando i loro amici diranno: “Tuo padre non ha lavorato su Avengers?“, Penn ha detto di averlo detto a Whedon, al che Whedon avrebbe risposto: “Cosa succederà quando i miei figli penseranno che hai scritto metà la storia?

Penso che sia uno stronzo. Penso che sia una persona cattiva, ed è stato davvero sorprendente”, ha detto Penn. “Ricorda, il mio bonus si basa sul mio credito. Quindi letteralmente milioni e milioni di dollari, che non è il problema qui, ma sono semplicemente usciti dalle mie tasche e sono finiti in quelle di Joss”. Alla fine, Penn è stato in qualche modo accreditato nel film del 2012. Sia a lui che a Joss Whedon è stato assegnato il credito di autori della stora, anche se Whedon alla fine è comparso come l’unico scrittore del film quando alla fine The Avengers è uscito.

Christopher Nolan spiega perché il tempo è così importante per i suoi film

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Christopher Nolan continua film dopo film a fare del tempo una costante imprescindibile del suo cinema. Parlando con il Graduate Center della City University di New York, al regista è stato ora chiesto perché il tempo lo interessa così tanto e Nolan ha chiarito che il suo amore per l’utilizzo di esso come elemento centrale nei suoi film deriva dall’importanza che ricopre nel mondo reale. “È una domanda che mi è stata posta spesso sul perché sono così interessato al tempo. Alla quale la mia risposta superficiale è: beh, io vivo nel tempo. E sembra superficiale, ma è la verità“, ha detto il regista.

È la parte più fondamentale della nostra esperienza umana, il modo in cui percepiamo il mondo è definito dal tempo. Il cinema è un mezzo particolarmente adatto ad affrontarlo e raccontarlo”. Il complesso rapporto di Christopher Nolan con il tempo risale al suo thriller psicologico neo-noir del 2000 Memento, che racconta una storia girata al contrario attraverso un personaggio che lavora attraverso la sua memoria. Nel frattempo, nel suo thriller d’azione fantascientifico del 2020, Tenet, i personaggi del film cercano di capire perché il tempo continua ad andare in direzioni opposte.

In Interstellar, il protagonista si ritrova coinvolto in un viaggio nello spazio che lo costringe a confrontarsi con uno scorrere del tempo diverso rispetto a quello che vive sua figlia, mentre in Dunkirk si sovrappongono tre piani temporali diversi. Per Nolan, il tempo è dunque connesso al processo di realizzazione del film tanto quanto è connesso a ciò che viene rappresentato sullo schermo. “In realtà penso che il meccanismo del tempo, il modo in cui la grammatica cinematografica convenzionale affronta il tempo e la rappresentazione del tempo sia incredibilmente sofisticato.

“E i film che faccio sono in realtà molto più rozzi. Dimostrano effettivamente il meccanismo, attirano l’attenzione sul meccanismo. E penso che nel rapporto tra tempo e film, la cinepresa possa essere considerata una macchina del tempo. Cattura il tempo. Nessuno prima dell’arrivo della macchina da presa aveva mai visto qualcosa al contrario. Nessuno ha mai visto nulla al rallentatore o in velocità accelerata” ha concluso Christopher Nolan.

Lisa Frankenstein: il trailer della commedia horror con Cole Sprouse

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Il primo trailer di Lisa Frankenstein è stato svelato! Ambientato nel 1989 e descritto come una “feroce storia d’amore“, questo primo trailer della prossima commedia horror mostra la Lisa di Kathryn Newton decidere di riportare in vita un “bel cadavere“, interpretato da Cole Sprouse, usando un lettino abbronzante riadattato al nuovo scopo. Naturalmente, il cadavere non è ancora del tutto umano, il che porta i due a dare la caccia e tagliare parti del corpo altrui che possano riportare il cadavere di Sprouse al suo antico splendore.

Lisa Frankenstein è stato scritta da Diablo Cody, che in precedenza aveva sceneggiato il film Juno, vincitore dell’Oscar nel 2007 proprio per la Miglior sceneggiatura originale, ed è stato diretto da Zelda Williams, figlia di Robin Williams, qui al suo debutto alla regia in un lungometraggio. La sinossi ufficiale recita come segue: “Una feroce storia d’amore su un’adolescente incompresa e la sua cotta: il cadavere di un giovane prematuramente morto. Dopo una serie di circostanze giocosamente orribili per riportalo indietro alla vita, i due intraprendono un viaggio omicida per trovare l’amore, la felicità… e alcune parti del corpo mancanti lungo la strada.

Lisa Frankenstein vede nel cast anche Liza Soberano, Carla Gugino, Joe Chrest e Henry Eikenberry. La produzione della commedia horror è iniziata a New Orleans nell’agosto 2022 e si è conclusa il mese successivo. Oltre a scrivere Lisa Frankenstein, Cody produce il film insieme a Mason Novick mentre Jeffrey Lampert ne è il produttore esecutivo. Lisa Frankenstein uscirà nelle sale americane il 9 febbraio 2024 distribuito da Focus Features mentre Universal Pictures gestirà la distribuzione nei mercati internazionali. Si attendono dunque novità per quanto riguarda la data di uscita nelle sale italiane, che potrebbe però avvenire sempre intorno al periodo di San Valentino.

Sciopero SAG-AFTRA: l’AMPTP potrebbe rimandare i negoziati al 2024 se non si raggiungerà un accordo a breve

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Secondo quanto riferito, gli studi dell’AMPTP sarebbero pronti a sospendere le trattative per la conclusione dello sciopero SAG-AFTRA fino al 2024, qualora non si raggiungesse un accordo a breve. I negoziati tra AMPTP e SAG erano ripresi in seguito alla conclusione dello sciopero degli sceneggiatori, ma sono rapidamente falliti all’inizio di questo mese. Dal 24 ottobre, però, sono in corso dei nuovi negoziati, su cui grava però ora quest’ultimatum posta dai produttori. TheWrap riferisce infatti che gli studi cinematografici sarebbero disposti a posticipare le trattative direttamente a gennaio 2024 se non sarà raggiunto un accordo con la gilda degli attori entro la fine di questa settimana.

La possibile decisione è influenzata dal fatto che, se un accordo non verrà raggiunto presto, le nuove produzioni non potranno in ogni caso iniziare prima del 2024. Per questo motivo, gli studi cinematografici potrebbero spingere più in là per delle trattative, poiché anche in caso di risoluzione a novembre, la produzione rimarrà comunque bloccata fino a gennaio del nuovo anno. Questo naturalmente sconvolgerebbe Hollywood in modo ancor più profondo, costringendo a rimandare ulteriormente una grande quantità di prodotti pronti a partire. Come noto, lo sciopero degli attori ha già portato molti film a nuove date di uscita, tra cui Mission: Impossible 8 previsto per il luglio 2024 e ora rimandato al 2025.

Nonostante questo nuovo rapporto, i negoziati del SAG-AFTRA con l’AMPTP sembrano per ora essere ancora in corso, senza però alcuna parola ufficiale su quanto siano vicini o meno a un accordo. Non resta dunque che attendere per capire se le due parti, tenendo in considerazione il possibile slittamento al 2024 di ulteriori trattative, cercheranno in tutti i modi di trovare una soluzione che metta tutti d’accordo. Gli attori, in sciopero da ormai 104, chiedono come ormai noto una giusta retribuzione, i residui dello streaming e una regolamentazione dell’intelligenza artificiale, insieme ad anche altri obiettivi.

Aquaman e il Regno Perduto: Il regista chiarisce l’assenza del Batman di Ben Affleck dal film

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In una recente intervista con Empire, James Wan, regista del prossimo sequel di AquamanAquaman e il Regno Perduto, ha confermato le voci secondo cui l’apparizione di Batman nel film era stata tagliata. Inizialmente non era stato chiarito il perché di questa esclusione, ma ora la questione è stata posta allo stesso Wan, che alla domanda su se il cavaliere oscuro di Ben Affleck comparirà nel film ha risposto con un  “Probabilmente no”. Il regista ha poi però spiegato il motivo di ciò: “Dirò solo che quelle scene erano solo per avere qualcosa in banca nel caso in cui fosse necessario per spiegare la continuità temporale se fossimo usciti prima di The Flash“.

Sembra dunque che la presenza del Batman di Affleck fosse legata primariamente a questioni di continuità ed è dunque lecito presumere che il suo cameo non sarebbe stato poi particolarmente significativo a livelli narrativi. Essendo ora in uscita dopo The Flash e sapendo che dopo Aquaman e il Regno Perduto il DC Universe subirà un totale reboot grazie a James Gunn e Peter Safran, la presenza di Batman sembra essere stata giudicata superflua e dunque rimuovibile dal film. Forse, in seguito all’uscita di Aquaman e il Regno Perduto, si rivelerà in cosa consisteva questo cameo, soddisfando così la curiosità dei fan.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il regno perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. Il film uscira al cinema il 20 dicembre.

Animali Fantastici: il regista David Yates parla del futuro del franchise spin-off

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Il regista David Yates, veterano di Harry Potter che ha anche diretto tutti i film di Animali fantastici, ha messo in dubbio il futuro della saga spin-off. Come noto, desiderosa di sfruttare l’amore duraturo dei fan nei confronti del franchise di Harry Potter, la Warner Bros. ha realizzato Animali fantastici e dove trovarli, film ambientato numerosi anni prima degli eventi che si svolgono nella saga principale. Il successo di questo spin-off ha poi portato ad un primo sequel dal titolo I crimini di Grindelwald, che ha però riscosso un minor successo.

La Warner Bros. aveva in ogni caso messo in programma un totale di 5 film, perciò è si è poi proceduto con il realizzare un terzo capitolo dal titolo I segreti di Silente. Quest’ultimo, però, caratterizzato da varie problematiche produttive, tra cui in primis la sostituzione di Johnny Depp nel ruolo di Grindelwald, si è affermato come uno scottante fallimento, incapace di incontrare il favore della critica e del pubblico. A seguito di questa batosta, il futuro del franchise al cinema è stato messo in dubbio e a queste perplessità si è ora unito lo stesso Yates.

In una recente intervista con il podcast Inside Total Film (via GamesRadar), il regista ha infatti dichiarato che attualmente il franchise è “parcheggiato” e non sembrano esserci piani per proseguire con ulteriori film. “Siamo tutti così orgogliosi di Animali Fantastici: I Segreti di Silente e quando è uscito nel mondo, avevamo solo bisogno di fermarci, fare una pausa e prendercela comoda“. ha spiegato Yates. “Sono sicuro che ad un certo punto torneremo. Ma sì, non ho parlato con Rowling, non ho parlato con il produttore David Heyman, non ho parlato con Warner Bros. Stiamo solo prendendo una pausa“.

The Marvels: il film potrebbe contenere un importante cameo nella scena post-credits

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Il film The Marvels, sequel di Captain Marvel, arriverà nei cinema tra circa due settimane e sono sempre di più i rumor riguardanti il film e ciò che effettivamente conterrà. Sembra ora, stando a quanto riportato dallo scooper Daniel Richtman, che al film sia stata aggiunta una nuova scena post-credits che presenterà un importante cameo. Il cameo di “qualcuno che era il casting perfetto per un certo ruolo e non ha mai avuto la possibilità di rendergli giustizia perché lo hanno sprecato in un brutto film, ma ora per fortuna sta tornando“. Alle sue parole si è poi aggiunto @CanWeGetSomeToast, a sua volta noto per diverse notizie riportate in anteprima e poi rivelatesi vere.

Quest’ultimo ha confermato quanto scritto da Richtman, lanciato alcuni indizi ai fan riportando le immagini di The Marvels e i loghi dei film Deadpool 3 e Avengers: Secret Wars. Il loro di Deadpool 3, in particolare, ha spinto i fan a pensare che il cameo in questione possa essere di un X-Men, anche se data la descrizione di Richtman non dovrebbe essere né Deadpool né Wolverine. A prescindere dal mutante che comparirà, ciò sarà la conferma definitiva che gli X-Men stanno effettivamente arrivando nell’MCU e che tutto, come riportato, sta iniziando a connettersi verso Avengers: Secret Wars.

https://twitter.com/CanWeGetToast/status/1717326479938486432?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1717326479938486432%7Ctwgr%5Ec331300645d5c7f87c279fdefcb43d6b77e7ea93%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fcaptain-marvel%2Fthe-marvels%2Fthe-marvels-rumored-to-feature-a-huge-post-credit-scene-cameo—possible-spoilers-a207420

The Marvels, la trama

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel con protagonista il premio Oscar Brie Larson, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman. Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale. Il film arriverà in sala il 8 novembre 2023.

Thor 5: il film sarebbe in sviluppo presso i Marvel Studios ma senza Taika Waititi

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Dopo mesi di speculazioni, sembra che i Marvel Studios siano effettivamente intenzionati a realizzare un Thor 5, con il quale idealmente chiudere l’avventura cinematografica del Dio del Tuono donandogli un adeguato finale che ad oggi non ha ancora avuto. Kenneth Branagh ha fatto un ottimo lavoro quando ha introdotto il Dio del Tuono del MCU con Thor, nel 2011, ma quando il regista di Il Trono di Spade Alan Taylor è stato scelto per dirigere il sequel Thor: The Dark World, il risultato è stato piuttosto deludente.

Per il terzo film la guida del franchise è allora stata affidata a Taika Waititi, che ha reinventato drasticamente l’eroe con il colorato Thor: Ragnarok, dando però una svolta comica piuttosto apprezzata dai fan. Sfortunatamente, il quarto film Thor: Love and Thundernon è stato accolto in modo altrettanto positivo ed è anzi ritenuto in buona parte un fallimento. Pur non essendo un vero e proprio flop (è infatti ben lungi dall’essere il film con le peggiori prestazioni dei Marvel Studios, sia dal punto di vista critico che commerciale), qualcosa non ha funzionato.

Molti fan hanno sostenuto che a Waititi sia stata data troppa libertà, mentre anche Chris Hemsworth, interprete di Thor, ha riconosciuto che il film non ha colto l’obiettivo ed era troppo sciocco. Per il quinto film, di cui si vocifera la messa in sviluppo ma ancora senza conferme ufficiali, sembra che Taika Waititi non sarà coinvolto nuovamente come regista. Lo scooper Daniel Richtman, che ha infatti riportato la notizia, sostiene che Waititi non tornerà per questo quinto capitolo e che si è dunque alla ricerca di un nuovo regista che offre una nuova interpretazione a questo personaggio iconico.

Ad ogni modo, ad ora si tratta unicamente di indiscrezioni non ufficialmente confermate e per avere certezze a riguardo potrebbe volerci ancora molto, dati gli sconvolgimenti attualmente in corso ad Hollywood. L’idea di un Thor 5 è però sempre stata nell’aria, con Hemsworth in cerca di un giusto finale per il suo iconico personaggio e che proprio di recente aveva dichiarato che se un quinto film ci sarà dovrà essere imprevedibile. Se davvero Waititi non dovesse essere confermato come regista, il progetto potrebbe effettivamente cambiare rotta rispetto a quanto già visto, esaudendo così le richieste di Hemsworth.

Il Cavaliere Oscuro: rivelate foto mai viste prima del Joker di Heath Ledger

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Nel 2008 Il Cavaliere Oscuro, secondo film diretto da Christopher Nolan su Batman, si è affermato come uno dei maggiori successi di critica e pubblico. Tra i tanti meriti per tale risultato, vi è anche l’incredibile performance attoriale di Heath Ledger nei panni di Joker, il principale antagonista di questo film. L’attore, come noto, morì alcuni mesi prima che il sequel arrivasse nei cinema per un’overdose accidentale derivante dall’abuso di farmaci prescritti, anche se è stato a lungo teorizzato che l’ingresso nella mente del suo personaggio abbia contribuito a ciò, provocandogli insonnia, stress e altri disturbi dell’umore.

A distanza di anni, Ledger è ancora spesso citato e ricordato per quel ruolo, a riprova di quanto abbia lasciato un segno nell’immaginario collettivo. Ora, alcune nuovissime foto di Ledger che si applica il trucco da Joker sono emerse online, fornendo approfondimenti affascinanti su come l’attore ha vissuto questa drastica trasformazione, offrendo poi un interpretazione del classico cattivo di Batman senza precedenti, che lo ha in seguito portato a vincere un Oscar postumo come “Miglior attore non protagonista”.

Il Tweet che mostra tali foto non indica la fonte della loro provenienza, tuttavia sembrano essere autentiche e in breve hanno scatenato la gioia dei fan del film e dell’attore, che hanno con esse l’occasione di vedere qualcosa di più e di nuovo riguardo il processo di elaborazione del personaggio. Come noto, prima della morte dell’attore, si dice che Nolan avesse dei piani provvisori per un cameo di Joker in Il cavaliere oscuro – Il ritorno, anche se l’idea di un suo ritorno per un ruolo più ampio di quello non è mai stata discussa e con la scomparsa dell’attore anche il suo Joker è rimasto limitato a quel sequel, non venendo però mai dimenticato.

https://twitter.com/TheBatmanFilm_/status/1717280649181012197?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1717280649181012197%7Ctwgr%5E594d13a890ca7088289985b6c5c01569ccf936d9%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Fbatman%2Fthe-dark-knight%2Fthe-dark-knight-never-before-seen-photos-of-heath-ledgers-joker-have-been-revealed-a207422

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